IL LUNGO GIORNO DEL DEMONE DI CARTA
fan fiction scritta da Andrea Paroli
indirizzo E-Mail: Mig2000@libero.it
pagina Web : http://digilander.libero.it/fanfiction/index.htm
Tutti
i personaggi della serie televisiva “Buffy the Vampire Slayer” citati nella
storia sono di proprietà di Joss Whedon, di David GreenWalt, della 20th Century
Fox Television Production e della
Warner Brothers. Sono stati utilizzati senza il consenso degli autori, ma non a
fini di lucro.
Trama della storia:
Una
vecchia macchina da scrivere per un novello scrittore senza idee. Ma quando,
finalmente, l’ispirazione coglie Paul………ha inizio un lungo giorno di morte. A
cui solo, un’ignara, cameriera di nome Anne, può cercare di mettere il
freno………o diventare la prossima vittima…
Nota
: Questa avventura si svolge tra la seconda e terza serie. Nel periodo in cui
Buffy lavora come cameriera a Los Angeles, sotto il falso nome di Anne.
0.
Il
libro posato sopra il basso leggìo viene aperto di nuovo, mentre l’uomo anziano
si siede sul pesante scranno dall’alto schienale…
…la
mano rugosa sguscia fuori dai pesanti abiti di broccato rosso e afferra la
penna d’oca, la cui punta, riposa intinta dentro al calamaio di metallo,
poggiato vicino al libro…
…l’uomo
rilegge mentalmente le annotazioni riportate il giorno prima………poi, con la mano
libera, volta la pagina fitta di scrittura e ne apre una ancora bianca……l’altra
mano si ritrae, portando con sé la bianca piuma d’oca…
…MA…
…l’uomo
alza gli occhi, stupito dall’eccessivo peso di quest’ultima…
…e
quando vede…
…quando
vede l’inchiostro nero con venature viola, che pende attaccato con grossi
filamenti alla punta della piuma…………il suo cuore ha un sobbalzo…
…<…non
può…essere…> esclama in un fiato, mentre il suo cuore prende a battere con
forza nel petto…
…<…non…>…poi
il suo tempo finisce…
1.
SECOLI DOPO……LOS ANGELES…
…
…<…io
ora, umani di questa realtà parallela,
vi divorerò con gran piacere per me stesso e stupenda delizia per il mio
palato …>…Frank lo guarda con occhi duri…la camicia strappata che mette in mostra i possenti bicipiti e i
muscoli sodi come duro metallo
<…dovrai passare sul mio cadavere…> esclama stringendo i pugni,
mentre la camicia strappata mette a nudo i possenti muscoli…
<…brutto mostro…> esclama l’eroe con lo
sguardo fiero e possente…e con rabbia…<…non dovevi mangiare la mia
fidanzata……e i miei genitori……e ora ti picchierò con tutta la mia forza
spropositata fino a ucciderti…> <Non mi fai paura umano…> risponde la
creatura dell’ottava dimensione…<…i miei aculei avvelenati avranno la meglio
su di te…>
…poi la scena si congela……la penna sollevata a pochi
centimetri dal foglio……Frank e il mostro della ottava dimensione, bloccati in
un una posa glaciale, nel bel mezzo del laboratorio distrutto e in fiamme del
Dottor Black…
……e
poi……e poi……e poi……BOHH !!!….………AH !!!……GIA !!!………ecco l’idea……la punta della
penna si adagia di nuovo sulla carta……e da lì scaturisce l’inchiostro, che
continua la vicenda…
…<…prendi
questo brutto mostro…> urla Frank colpendo con i pugni la testa verde della
creatura…> <Non mi hai fatto niente, umano…> urla di rimando il
mostro, sferrando un colpo con la coda irta di punte metalliche avvelenate…
…la
scena si congela di nuovo……la penna sospesa sull’inizio di una parola…
4.
E
ADESSO ???……il mostro, oltre ad avere sei braccia, artigli d’acciaio, sangue
acido, sguardo laser, lingua tagliente come un rasoio…ha anche una coda con gli
aculei !!!…e per di più avvelenati ……e Frank ???…è l’eroe della storia, ma a
parte i suoi muscoli non ha altro……che può fare ??? …come può vincere ???…
…Paul
fissa il foglio fitto di scrittura rileggendolo più e più volte, cercando
qualche punto in cui può inserire una qualche arma o oggetto che può usare
l’eroe contro il perfido mostro…
…ma
non trova niente………nessun punto in cui inserire qualcosa, senza dover
correggere tutto quello che ha già scritto……e senza, per di più, far risultare
la storia più stupida di quella che è…
…sospirando
irritato, solleva il foglio al volto e lo rilegge più e più volte………poi volge
la testa verso il secchio della carta, poco lontano…
…e
fissa con una smorfia dipinta sul volto, le palle di carta che sono cadute a
terra, dopo che il secchio stracolmo, non né è riuscito a contenere più…
…con
un gesto veloce, che non permette al rimorso di interferire, accartoccia anche
la sua ultima storia “Il mostro dell’Ottava dimensione”………cosicché, anche il
suo ultimo tentativo di “romanzo”, diventa un’informe palla di carta……poi, con
gesto ormai “esperto”, la manda a raggiungere le sue sorelle…
…tutti
quei fogli fitti di scrittura, che avrebbero tanto voluto diventare storie da
Best Seller……ma che, invece, interrotte dopo poche pagine o poche righe, sono
diventate cartacce buone solo per il macero…
…MA
CHE CI VUOLE PER SCRIVERE QUALCOSA ???…
…Paul
si afferra la testa con le mani, volgendo lo sguardo verso la finestra
chiusa…il buio della notte, già da alcune ore, si è ritirato, e l’alba nascente
a portato con sé il caldo e luminoso sole del primo mattino……che lentamente è
diventato giorno pieno…
…una
serata buttata……questo è il risultato……otto ore per scrivere una storia……più
che altro, quattro ore passate a pensare cosa scrivere……e il resto per buttare
giù quella che, a ben guardare adesso, sembra la trama di uno di quei film di
fantascienza di serie “Z”……errori d’ortografia e frasi ripetute a
iosa………dialoghi talmente banali e personaggi talmente stereotipati, da far
ribrezzo solo a leggere le prime dieci righe…
…MA
CHE CI VUOLE PER SCRIVERE QUALCOSA ???…pensa con rabbia, fissando il nuovo
foglio ancora bianco……la penna lì vicino, ammicca……se fosse una persona invece
che un oggetto inanimato, strizzerebbe l’occhio come per dire “allora
???…continuiamo ???…”…Paul sospira e resistendo alla tentazione e si alza
dalla seggiola massaggiandosi le spalle…
…INUTILE…
…TUTTO
INUTILE…
…scuote
la testa lanciando una breve e schifata occhiata alla seggiola che lo tenuto
tra le sue braccia di legno, per tutta la notte…
…MA
CHE CI VUOLE PER SCRIVERE QUALCOSA ???…
…vorrebbe
tanto mettere su carta tutte le sue idee………le centinaia e centinaia di idee che
ha ogni giorno……ogni minuto, mentre seduto sull’autobus, guarda sfilare le
persone attorno a lui……o quando è al
lavoro (6 e 95 l’ora, per costruire arredi da giardino…) e d’improvviso gli
viene l’ispirazione…
…ma
come si fa ???…
…l’idea
iniziale della storia, quella gli viene sempre……anche quella finale, alle
volte……ma quello che c’è nel mezzo che è un problema…… l’eroe contro il
mostro……o la spia alle prese con un segreto da proteggere……o una storia di
fantapolitica con intrecci nel mondo reale…
…ma
poi si blocca…
…all’inizio,
mette la penna sulla carta e le prime pagine volano come per incanto……qualche
altra idea messa giù, ma che ancora non ha una collocazione precisa (magari
verrà usata come decimo o terzo capitolo……lui scrive così !!!…a macchia di
leopardo…)………ma poi, all’improvviso, si blocca…… cento o nessuna idea nella sua
testa……e non sa più come andare avanti……come riempire i buchi vuoti……come
collegare tutti i pezzi…
…ma
lui VUOLE scrivere……VUOLE scrivere qualcosa……qualunque cosa……fosse anche una
storia di sole 5 pagine…………fosse anche
una storia brutta e sgrammaticata, ma che alla fine, possa metterci la parola
“FINE”……sarebbe la sua soddisfazione più grande……magari farla leggere ai suoi
amici e sentirsi dire “ma quanto sei bravo”………lui che sorride scotendo
le spalle <…ma no……che dite…> esclama con un sussurro, dimostrando tutta
la sua, incommensurabile, modestia ……ma
con l’indicatore dell’orgoglio schizzato a più di mille…
…e
invece…
…
“IL MOSTRO VENUTO DALL’OTTAVA DIMENSIONE”……e dire che ha impiegato quasi
un’ora per trovare questo titolo……tanto valeva metterci il primo che gli era
venuto in mente… “IL LUNGO GIORNO DEL MOSTRO DELL’OTTAVA DIMENSIONE”……anche
più stupido e banale del precedente…
5.
…poi
lo sguardo cade, anche se non vorrebbe, su una grossa scatola di carta
bianca…la sua spesa al negozio di pegni, giù nella diciottesima strada………cento
dollari buttati……Paul commenta questo con una smorfia…… …
…ma……ma
era l’idea……l’idea che lo ha affascinato…
…già
immaginava stesso, più vecchio di vent’anni, seduto dietro una pesante
scrivania di mogano…… completamente vuota……a parte un posacenere con una sigaretta
fumante e un bicchiere pieno di pregiato liquore (lo stereotipo di ciò che
Paul, si immagina di tutti gli scrittori) …e “ciò che ancora riposa dentro la
scatola”…
…già
si immaginava grande scrittore con diversi premi alle spalle, mentre comodamente
seduto sulla sua poltrona di pelle, fissava sorridente il foglio di carta
bianca…
…tlic…tlic…tlic-tlic…
…e
velocemente un nuovo romanzo fioriva da quelle parole di nero inchiostro………per
questo ha comperato “ciò che ancora riposa nella scatola”……per l’idea………l’idea
di lui ricco e famoso (ma soprattutto famoso) che risponde alle interviste,
mentre con una mano, accarezza “ciò che ancora riposa nella scatola”…
…con
passo veloce si avvicina e apre il pacco, mettendo a nudo l’immobile, ma con
ancora il suo color nero lucente, vecchia macchina da scrivere……le stesse di
quelle che si vedono nei vecchi film in bianco e nero…
…un
dito preme uno dei tasti…
…Tlic……non
per scrivere qualcosa…non c’è nemmeno la carta inserita……ma solo per sentirne
il rumore…
…poi
un altro tasto……TLIC……poi una mano intera……TLIC-TLIC-TLIC…
…Paul
scuote la testa fissando la vecchia macchina da scrivere…dalla forma strana…
con la tastiera piegata in modo da sembrare le corna di un bue……un modello che
sarebbe dovuto essere rivoluzionario, ma che, invece, non piacque a nessuno……un
modello, oltretutto, andato in produzione, quando ormai l’epoca d’oro delle
macchine da scrivere era già finita……
…la
nera targhetta di metallo opaco, ne porta ancora il nome……la “Underground
1666”…
…la
mano passa sopra il rullo vuoto, come in cerca di un’ispirazione……poi si ritrae
lentamente ……se è fortunato, la può ancora riportare indietro al negozio di
pegni e riprendersi parte dei soldi…
…MA……strano……ritraendo
la mano, si accorge che tutto il palmo è bagnato da quello che sembra una
specie di inchiostro nero con venature violacee…
…TIPICO
!!!……lo hanno anche fregato……“Mai usata…” ha giurato e spergiurato
Samuel, il Proprietario del negozio “ …assolutamente mai usata…me la
portata, uno che la trovata…” (Paul, intuendo quale possa essere la
clientela, che frequenta quel banco di pegni, ha tradotto subito la
parola “trovata”… con “rubata”…) “…in un
magazzino……sai……di quelli che si affittano e si sgombrano una volta che i soldi
dell’affitto non arrivano più……il Proprietario era uno, ho saputo…” …ma
Paul non lo ha fatto finire……non che gliene fregasse qualcosa del resto……il suo
interesse era solo per la macchina da scrivere…
…
“amore a prima vista”……non sa spiegarselo in alcun altro modo……questo è il
motivo che lo ha spinto ad aprire il portafoglio e mettere mano ai soldi…
…ed
eccola Lì…
…lucida,
come se fosse stata costruita pochi minuti prima……i tasti, con le lettere
stampate sopra, ancora perfettamente leggibili…
…CHE
FREGATURA !!!………chissà quanto è stata usata, per buttare inchiostro come un
petroliera, con un buco su una paratia…
…Paul
si infila una mano in tasca e ne tira fuori un fazzoletto che passa sul
palmo……ma ……… ma l’inchiostro non viene via……sembra si sia seccato all’istante
sulla pelle……ed è……è pazzesco pensarlo……ma sembra caldo……il contatto con
“l’inchiostro”…gli invia calore…
…c’è
qualcosa che gorgoglia……all’improvviso……è un rumore basso e poco udibile……ma
quando Paul alza gli occhi verso la macchina da scrivere…
…POI
PAUL LO VEDE…
…ed
“esso”, anche se non né ha occhi, lo fissa a sua volta…
…finalmente,
la lunga attesa di “esso”, è finita…
…finalmente…
6.
…<…sono
8 e 95…> esclama la ragazza bionda porgendo il conto……l’uomo, vestito con
giacca e cravatta lo osserva per qualche secondo, scorrendo velocemente la
lista dell’ordinazione, per sincerarsi che non gli sia stato fatto pagare
qualcosa che non ha consumato……poi infila una mano nella giacca e ne tira fuori
un voluminoso portafoglio di pelle marrone…
…dopo
averlo aperto, e posato sul tavolo una banconota da dieci dollari, si alza e se
ne va, senza dire una parola…
…la
cameriera infila i soldi in tasca (già calcolando mentalmente, quanto gliene
viene in mancia…) e si sposta subito
verso un tavolo dove si sono appena seduti un paio di tizi vestiti con un tale
assortimento di capi………che è come se si fossero buttati a capofitto nel reparto
abiti di qualche magazzino correndo come forsennati, e avessero indossato le
prime cose a tiro…
…come
minimo, la mancia nemmeno la scaglia, pensa lei, mentre si avvicina al tavolo…
7.
La
porta di legno grigio si apre sul corridoio buio e dal tappeto consunto……una
figura ne esce……un giovane sulla ventina……pantaloni di jeans, bianche scarpe da
tennis, camicia bianca aperta per i primi tre bottoni, lunghi capelli castani tenuti fermi da un
cerchietto metallico…volto sbarbato……e occhiali sopra un viso terribilmente
pallido…
…Paul
esce dall’appartamento 3-A a passi misurati……con una lentezza e una calma, che sanno
di innaturale……afferrata il pomello richiude l’uscio con cura, girando con la
stessa lentezza la chiave nella toppa……poi si avvia lungo il corridoio, fino
alla rampa delle scale…
…<…dici……EHH
???…> urla una voce maschile da dietro una delle porte……il volto del
giovane si volta verso di essa…
…di
tutti i rumori del palazzo, dal pianto dei bambini, alle risate, alle grida di
rabbia……solo quella voce, in quel momento, attira la sua attenzione……lui si
volta e, a braccia lungo i fianchi, fissa intensamente l’uscio
dell’appartamento…
…<…NIENTE
EH ???…> urla di nuovo la voce alla fine di chissà quale discorso……poi
un ceffone, dato con così tanta forza, che il rumore oltrepassa la porta di
legno e arriva alle orecchi del giovane………<…io……io…> esclama una, attutita,
voce femminile……<STAI ZITTA…> grida con rabbia la voce maschile……e
un nuovo ceffone……seguito da un pianto…
…ma
il volto di Paul, non esprime nessuna emozione di sorta, mentre continua a
fissare il legno grigio della porta………lui sta………cercando…
…nessun
altro termine è applicabile a quello che Paul sta facendo…
…sta
cercando…
…poi
l’uscio si apre di scatto, facendo emerge la figura di un uomo sui
quarant’anni, dalla pelle olivastra, capelli neri, e vestito solo di un paio di
Jeans e una canottiera…
…lo
sguardo dell’uomo, si fissa stupito su quello calmo di Paul <…E TU CHE VUOI
?…> urla l’uomo con rabbia, fissando il giovane…<…BHE ???…>
chiede con rabbia, alzando una mano e facendo un gesto osceno in direzione di
Paul…
…ma
quest’ultimo si limita a continuare a fissarlo con occhi vacui…
…<Non
sono affari tuoi……CHE VUOI ???…> grida l’uomo, aprendo la porta del
tutto e uscendo sul corridoio, mentre l’uscio aperto, mostra una donna distesa
a terra nel mezzo dell’appartamento, mentre si regge la faccia con le mani e
piange sommessamente…
…l’uomo
piazza una delle sue grosse mani, al centro del petto di Paul e lo sbatte con
spinge con forza contro il muro… …<…CHE VUOI ???…> latra l’uomo mettendo
in mostra i denti bianchi, quasi fosse una belva pronta ad attaccare la sua
preda…
…è
improvvisa……arriva come una tempesta e accende una lucetta nella mente
di Paul…
…ecco
l’ispirazione per una storia……la ricerca è finita…
…una
della mani del giovane, afferra il braccio che lo preme contro il muro……e lo
piega con un gesto talmente rapido, che la visione dell’osso che si spezza e
buca la carne olivastra…e l’immane dolore……arrivano al cervello dell’uomo solo
dopo una manciata di secondi di prevedibile stupore per quella rapida
reazione…… di quello che lui considerava ad una prima occhiata, solo un
patetico impiccione…
…la
bocca dell’uomo si apre di scatto, cercando di dire qualcosa, mentre
indietreggia di un passo verso la porta ancora aperta……ma la stessa mano di Paul,
che gli ha spezzato il braccio, gli si piazza in pieno volto e lo spinge con
forza all’interno dell’appartamento…
…Paul
entra a sua volta e con una pedata chiude la porta dietro di lui…
8.
<…sono
7 e 35…> esclama Anne porgendo il conto ad una coppia di giovani ragazze……
identici abiti e una monografia dorata sul taschino della giacca……questo le
identifica subito, come studentesse di qualche, costosa, scuola
privata………magari in libera uscita……o, più probabilmente, hanno deciso di fare
un giro in città…
…la
prima delle due, ridendo di qualcosa che ha detto l’altra, tira fuori una
banconota da dieci dollari e gliela consegna, senza degnarla di ulteriore
occhiata, mentre continua a parlare con l’amica…
…ECCO
QUELLO CHE ODIA !!!…
…essere
ignorata in questo modo……non lo sopporta……la considerano alla stregua del
mobilio della tavola calda……nemmeno gli rivolgono la parola……HANNO PAGATO……e
tanto basta… “ …chi vuoi che gliene freghi qualcosa della cameriera ???
”……lei sorride (ma ormai è un riflesso condizionato)…e prende il denaro,
mettendolo nella tasca…
9.
Ci
sono grida……sembrano di dolore……si innalzano di volume così tanto, da superare,
la musica registrata dello Show a premi, che trasmettono sul canale 8…
…la
Vedova Chesterton, afferrato il suo telecomando, abbassa il volume della
televisione, voltando la testa verso un lato del muro…
…URLA……forti,
potenti……di dolore………grida incomprensibili……ma il tono è………è terribile……non lo
si può definire in alcun altro modo…
…la
donna fissa la carta da parati, color canarino (una volta forse……ormai il
giallo luminoso è solo un ricordo…) per qualche secondo……poi si stringe nelle
spalle e rialza, ancora di più del prima, il volume della televisione, tornando
così a dare voce al presentatore e ai concorrenti, impegnati in un gioco di
domande botta – e – risposta…
…e
in fondo che gli importa ???………non sono affari che la riguardano, quello che
combinano i coniugi Martinez dentro le quatto mura domestiche…
…ha
già problemi per conto suo, senza impicciarsi di quelli degli altri………EH GIA
!!!……ne ha di problemi……TANTI………così tanti, da non doversi fare carico di
altri…
…ma
domani…
…domani
ne parlerà con l’amministratore……EH SI !!!………le urla la disturbano……non le
fanno seguire bene il gioco a premi…
10.
…
6.
Hector Vincete, seduto su quello che i
suoi sottoposti, definiscono il “trono”, fissa il volto irato di
Ramon…<Dovrebbe importarmi qualcosa…della tua vendetta ?…> domanda il
capo della banda dei Teschi, al ragazzo che poco prima gli ha chiesto udienza…
…<Quella…quella…> balbetta il
ragazzo, mentre la rabbia, gli impedisce di parlare correttamente …Hector lo
fissa, con sguardo annoiato, mentre giocherella con una grossa catena d’oro che
tiene al collo…<Allora ?…> domanda di nuovo……ma in quel momento, uno della
sua banda Pedro “il topo” Salazar, si avvicina a lui, porgendogli un telefono
cellulare…
…Hector, prende ad ascoltare, mentre la
sua faccia, passa da un atteggiamento annoiato, ad una posa di rabbia furiosa
<…CHE STAI DICENDO ?…> urla nel telefono…poi lo chiude con uno scatto
rabbioso…
…<Pedro…> esclama Vincete, fissando
il suo sottoposto <…chiama a raccolta tutti…> <Certo capo…ma
che……???…> domanda, con la sua solita curiosità morbosa, che gli ha valso il
suo soprannome, allo stesso modo di un topo curioso…<Sono i…“gringos”…>
esclama in tono lapidario Hector…
…e non aggiunge altro…
…<Vincete…> lo chiama Ramon, per
attirare di nuovo l’attenzione del capo………e questi, solo ora si ricorda del
ragazzo <Ascolta Ramon…> esclama in tono annoiato…<… miei ragazzi, mi hanno finalmente confermato, le voci, che
in città è arrivato un qualche gruppo…… di stranieri… …… forse sono federali…o
forse vogliono il mio territorio……non mi interessa … voglio eliminarli
subito……tu, Ramon, sei un ragazzo sveglio…e se mi dai una mano……ti unisci a me,
e ai miei ragazzi per un’azione
veloce………dopo………forse………io posso dare una mano a te…a cercare quella
ragazza……allora ?…che mi dici ?…> domanda Hector, con il sorriso simile a
quello di un rettile…
…
11.
…NON
MALE…
…le
mani si staccano dai tasti della macchina da scrivere, mentre gli occhi di Paul
rileggono l’ultima pagina alla ricerca di errori e anche……E………PERCHÈ NO
???……alla ricerca della propria auto-soddisfazione per aver scritto roba tanto
buona……BHE !!!…a dirla tutta non è proprio eccezionale……ma in confronto con
quello che scriveva prima……c’è un abisso…
…davvero
non male……sul volto di Paul le labbra si distendono in un sorriso……niente
affatto male……e poi lo ha buttato giù così……d’istinto…
…e
non è stato per niente difficile……tante parole nel suo cervello che, come se
fossero dotate di volontà propria, sono
andate ognuna al posto giusto……ECCO QUA !…
…venti
pagine scritte in poco più di un’ora…una bella storia di lotta tra Gang rivali
e una vendetta ……niente male……un altro paio di capitoli per presentare tutti i
personaggi……e poi………poi si vedrà… ……magari anche un paio di Flashback……rendono
la storia più intrigante…
…INTRIGANTE
???……INTRIGANTE ???…………bel termine……pieno di fascino e di mistero……Paul
si fa un nota mentale di usarlo il prima possibile in qualche capitolo…
…le
dita sfiorano di nuovo i tasti della macchina……e si godono l’istante del
contatto con il freddo metallo prima di aumentare la pressione e tornare a far
comporre parole…
…Tlic…Tlic…Tlic-Tlic…
…
12.
<…Si
??…cosa desiderate ?…> esclama lei sfoderando il suo miglior sorriso……come
mance è a terra………solo cinque dollari da quando ha iniziato………i due uomini,
entrambi sulla quarantina, grosse pance a barile, barba nera e baffi, sorridono
fissandola <…BHE…> inizia il primo, tirandosi indietro sulla seggiola
<…ci puoi portare……un paio di spremuta d’arancia……e toast……e anche delle
uova fritte……e poi……quella torta ha un bel aspetto……anche quella, allora……
poi…… che ne so ???…anche il tuo numero di telefono…>
…Anne
lancia un’occhiataccia ai due……dura pochi istanti…e il sorriso rimane immutato
sul viso <…spiacente… per spremute, torta, toast e uova……nessun
problema……per il resto…credo che non sia disponibile…> uno dei due
sghignazza divertito, mentre la ragazza si volta e si avvicina al bancone…
…dentro
di sé nasce il desiderio di afferrare entrambi gli uomini per la collottola e
sbatterli a terra fino a che la SUA rabbia non passa…
…e
così perde il posto…sicuro al cento per cento…
…e
non se lo può certo permettere……non con l’affitto della stanza ancora da
pagare……serra le labbra mentre consegna il foglio con l’ordinazione…e fissa
duramente la figura del cuoco che suda sui fornelli……questo è uno dei pochi
momenti, in cui nessuno dei clienti la guarda in faccia, e in cui può far
emergere le proprie vere emozioni sul volto…
…poi
prima di voltarsi di nuovo, il sorriso sul volto torna smagliante…sono appena
entrati altri due clienti e lei aspetta che si siano seduti per andare a
prendere anche le loro ordinazioni…
13.
Tratto da “Il Mostro venuto dall’Ottava Dimensione”…
…
…il
dottor Simmos guarda il mostro <…tu essere immondo e orribile, per quale
nefando e disgraziato motivo sei giunto dalla tua dimensione spazio-temporale, in
questo luogo ???…> <AH…patetico e piccolo umano……io sono qui per portare
la morte…>
…<Dovrai
prima passare sul mio cadavere…> urla Frank afferrando la camicia e
strappandola, mettendo così a nudo i suoi cento chili di muscoli…
…
14.
…poi
lancia una rapida occhiata ad un paio di poliziotti alle prese con delle tazze
di caffè e ciambelle……e si annota mentalmente di andare portargli il conto, fra
una decina di minuti…
……è
stupefacente, però………l’istinto che ha sviluppato per queste cose………ormai le
basta lanciare un’occhiata ad un cliente, per capire al volo, quanto ci metterà
a finire il suo pasto e chiedere il conto………il più delle volte ci azzecca…
…sembra
quasi………è tutta da ridere, ovviamente (…e lei stessa pensa che sia un’idea
stupida)…ma sembra quasi che non dover combattere contro mostri e vampiri, gli
abbiano fatto indirizzare le sue potenzialità di Cacciatrice verso la
precognizione degli eventi futuri……o una cosa del genere…
…
“precognizione degli eventi futuri”……gli sembra una di quelle frasi piene
di parole strane, con cui il Signor Giles si riempiva la bocca…
…l’immagine
dell’Osservatore fa capolino nella sua mente per qualche secondo……poi viene
cacciato a forza……non è il tempo per i rimpianti di sorta……deve lavorare non
lasciarsi andare ai ricordi…
…la
porta si apre ed entra un gruppo di operai in tuta…
…lei
sospira brevemente……con gente del genere, le ordinazioni vanno, minimo, dalle
due brocche di caffè e torte intere……in su…
…
per fortuna che può sempre contare sulla sua forza di Cacciatrice per
trasportare i piatti stracolmi…
15.
…
56.
…Uno stridio di gomme, anima d’improvviso
la strada…una macchina di un colore rosso acceso, schizza sull’asfalto,
attirando l’attenzione dei due uomini, che si irrigidiscono di colpo, stringendo
il calcio delle pistole, celate nelle tasche dell’impermeabile…
…la macchina, frena di scatto davanti ai
due, alzando una nuvola di fumo biancastro dalle ruote posteriori……dal
finestrino del guidatore, si può vedere solo la faccia di un ragazzo di circa
vent’anni con i capelli neri raccolti in una coda di cavallo…
…questi,
insieme ai suoi tre compagni, si limita a fissare la strada vuota e buia
davanti a lui, movendo la testa, al ritmo regolare della musica che ulula dallo
stereo…
…la tensione è palpabile e nessuno,
accenna un gesto……poi Ramon si gira, verso il primo dei due uomini e si limita
a fissarlo per qualche secondo…<Hai da accendere ?…> chiede con tono di
prepotenza……i due uomini si lanciano un’occhiata, poi si voltano verso il
ragazzo…<NO…> risponde duramente il primo …
…il ragazzo accetta passivamente questa
risposta e riprende a fissare la strada……poi, dopo diversi secondi, si volta di
nuovo…<Hai da accendere ?…> chiede di nuovo……l’uomo tira fuori le mani
dall’impermeabile bianco, con l’intenzione di afferrare il ragazzo per la
gola……ma non ha il tempo di farlo……Ramon stava aspettando solo questo……che il
“gringos” togliesse le mani dall’arma nascosta sotto il vestito……una canna di
fucile, fa subito la comparsa dal finestrino posteriore, mentre Ramon per
fargli spazio, si butta contro il volante…
…IL BOATO……il corpo del primo uomo, viene
scaraventato, contro il muro…
…il secondo, rimane accecato dal lampo
del fucile……le mani si alzano verso il volto, mentre arretra di un passo, e il
cuore che d’improvviso prende a martellare……lo stomaco contratto e la mente che
rifiuta l’idea che fra poco il corpo morirà…
…IL BOATO…
…anche il corpo del secondo uomo, crolla
a terra, mentre il suo sangue, chiazza di colpo una parte del muro dietro di
lui…
…il primo uomo colpito, cerca
faticosamente di rimettersi in piedi, con un dolore atroce che gli martella il
petto, mentre il suo giubbotto antiproiettile, gli preme contro le costole……la
portiera della macchina si apre di
colpo………Ramon, vestito con il pesante
giubbotto di pelle rossa, appartenuto a suo fratello,, esce di scatto, con il
fucile a canne mozze…
…le due cartucce vuote vengono espulse
dal fucile a canne mozze……una mano fruga in tasca e ne estrae un’altra coppia
che velocemente viene messa al suo posto…
…la fredda canna del fucile che preme
sulla testa dell’uomo ancora vivo…
…IL BOATO…
…la testa dell’uomo che scompare in un
caos di sangue e materia celebrale……Ramon rimane immobile per qualche secondo
fissando lo scenario di morte……finalmente la vendetta è compiuta e Chaco, suo
fratello potrà riposare in pace…
…il ragazzo risale in macchina, e
quest’ultima, dopo pochi secondi, riparte via rombando…il piede preme con forza
sull’acceleratore e la macchina diventa solo una striscia di colore che schizza
via, confondendosi velocemente con il buio della notte, e svanendo in essa.
FINE
16.
FINE…FINE…FINE…
…è
finita……semplicemente……quattro lettere… F… I… N… E……così
semplici da mettere giù……così facile…
…Paul
sorride con gli occhi fissi sull’ultima pagina della sua storia……delicatamente,
quasi avesse paura di farle del male, la sfila dal rullo della macchina da
scrivere e la depone sopra il centinaio di fogli già scritti, e aggiustati in
perfetto ordine…
…e
ora ???…
…Paul
lancia un’occhiata in giro per la stanza…
…e
ora che ha finito ???……che cosa può fare ???…
…respiro
accelerato, un velo di sudore che gli copre la faccia, mentre gli occhi si
appannano…gli manca l’aria…DEVE……DEVE…DEVE SCRIVERE…DEVESCRIVEREDEVESCRIVERE
……il giovane prende a respirare grosse boccate di quell’aria stantia che regna
nella stanza… DEVESCRIVEREQUALCOS’ALTRO…
…ecco
!!!……giusto !!!…
…si
alza di scatto deglutendo a vuoto, con le labbra secche e il cuore che martella
il petto… …DEVE SCRIVERE…
…velocemente
si avvia verso la porta e la apre con un gesto secco, quasi strappando la
maniglia, per quanta forza è stata impiegata…
…
…“esso”,
vuole ancora…
17.
…I
PIEDI……se non li avesse…………questo è il suo unico desiderio……NON AVERE I PIEDI………perché
gli fanno un male cane……è da almeno cinque ore che sta in piedi a girare tra i
tavoli con un sorriso da foto-del-giorno-del-diploma stampato sul volto…
…ma
i piedi !!!…………OH……come vorrebbe fermarsi e togliere le scarpe e (sarebbe
magnifico) posare le indolenzite e calde piante dei piedi, su quel freddo
(OH…FREDDO !!!… …GELIDO !!! ……MAGNIFICO…) pavimento di piastrelle…
…le
labbra si contraggono cercando di ricacciare indietro il dolore di piedi,
mentre un tipo con la faccia emaciata si siede su un tavolino nell’angolo…
…occhio
scuro e vigile e neri capelli arruffati tipo “mare in tempesta”……volto con un
accenno di barba e soprabito lungo e scuro…
…SOPRABITO
???………con una giornata che si preannuncia torrida ???……ma in fondo, non sono
affari che gli riguardino……<SI ???…> esclama lei arrivandogli davanti,
mentre l’uomo sobbalza dalla seggiola, per la paura che si tratti della
polizia…
…“ma
non può essere la polizia” pensa Jhon nel suo cervello……lancia un’occhiata
nervosa alla vetrata poi riporta lo sguardo sulla giovane
cameriera……<…un……un…caffè…> balbetta lui, tenendo le mani tremanti sotto
al tavolo…
…AL
DIAVOLO !!!…deve stare calmo……non è la polizia……non lo ha visto nessuno……non
può essere la polizia…CALMA…CALMA…
…deve
stare tranquillo……un caffè……magari anche una fetta di dolce……tanto i soldi per
pagare, li ha rimediati………a essere sinceri, non li ha nemmeno contati…li ha
afferrati e via… <…e…> aggiunge lui, quando la ragazza si è voltata
<…anche una……una fetta di dolce……a cos’è ???…> <Cioccolato…>
risponde la ragazza, girandosi di nuovo verso di lui, con un sorriso stampato
sul viso <Eh…si…SI…allora si…una fetta di dolce…> esclama Jhon rilassando
la schiena sulla seggiola, ma con gli occhi che saettano verso l’ingresso del
locale…
18.
Niente…
…niente
di commestibile……la mano chiude il cassonetto con rabbia……dopo aver frugato per
quasi dieci minuti, non c’è niente che valga la pena mangiare…
…Edwina
Rogers, 53 anni, i primi venti passati in una casa persa nelle verdi colline
dello stato del Hidao……poi la morte dei genitori a causa di un’incidente
stradale…… a 22 anni vende tutto e decide di conoscere la vita…
…prima
città: San Francisco…
…dove
conosce il “VERO GRANDE AMORE DELLA SUA VITA” (alto, bello, muscoloso,
abbronzato, simpatico, corti capelli neri
e grandi occhi azzurri…) …che l’abbandona dopo averla completamente
ripulita dai suoi risparmi…
…poi,
a 25 anni, è la volta di Las Vegas (dove vivacchia cercando, ma senza
riuscirci, di sfondare come ballerina……ma il tempo passa crudelmente e le sue
possibilità si riducono di giorno in giorno……mentre dalla seconda fila di
ballerini, passa alla terza e poi alla quarta……e poi <…fuori dai piedi
!!!…> <Ma…ma io…> <FUORI !!! >), poi Atlanta e Detroit e
New York……ma sempre in un crescendo di disperazione e solitudine…
…la
sua bellezza di ragazza di campagna, sfiorisce giorno dopo giorno, insieme alla
possibilità di trovare un lavoro……un qualunque lavoro…………………uno qualsiasi…
…a
42 approda, dopo un viaggio in treno (in un carro bestiame vuoto) a Los
Angeles……e da allora, la sua nuova casa, non ha una collocazione precisa……è un
qualcosa di virtuale, collocato tra l’inizio e la fine della lunga strada, dove
passa la gran parte della giornata (tranne quando, proprio allo stremo, si reca
nella missione perché sa di trovare un piatto di minestra caldo………e prediche e
salmi a non finire, che servono da contorno a quello che mangia…)…
…
Edwina Rogers, 53 anni……rimpianti per il passato : NESSUNO (non se li
può più permettere) ………speranze per il
futuro : NESSUNA…
…anche
perché, fra poco, non avrà più nemmeno un futuro…
…
19.
…Jenny
Smith, prende i soldi che sono serviti a pagare il conto e se li caccia in
tasca di malavoglia ……quanto rimpiange quel lavoro di Hostess…
…Jenny
Smith………ma che razza di nome stupido è questo ???…
…Jenny
Smith………sa di falso, come una banconota da 3 dollari…
…Jenny
Smith………quelli della Divisione Tattica, di certo non si sono fatti schizzare il
cervello fuori dalle orecchie, per inventarsi quest’identità…
…<Gradisce
dello Champagne ???…> <Desidera un’altro cuscino ???…>……il più delle
volte era così……alle volte era anche duro il lavoro del Hostess………ma di certo
era migliore di quello che sta facendo adesso…
…la
cameriera dai capelli neri alza lo sguardo verso Anne “Buffy” Senza-cognome, e
gli lancia una breve occhiata, prima di dirigersi verso un altro tavolo…
…d’accordo
che lei “Jenny Smith”, è solo un controllore di zona……e che Los Angeles non è
neppure la sua assegnazione finale……MA È ARMATA !!!……SA UCCIDERE !!!
……basterebbe solo che le facessero una telefonata……e la Summers la potrebbe
benissimo sistemare di persona…
…<OH…scusami
Anne……puoi aiutarmi a sollevare questa cassa……> la Summers si china per
raccoglierla……gli volge la schiena…le mani occupate……e BANG……un colpo in
testa………fine del problema…
…ma
quei capoccioni dell’Operativo Centrale, non hanno dato nessun segno di vita
……sembra strano, ma neppure il Tre è stato messo in allerta per la defezione
della Summers… ……MA ACCIDENTI ……è fuggita !!!……ha abbandonato il suo destino di
Cacciatrice……e allora, come è sempre stato, deve essere eliminata………ma vai a
ragionare con quei “Capoccioni” !!! ……se tu parli inglese, quelli pare si
esprimano in cinese………sempre così !!!……se una cosa si può fare subito, loro
preferiscono rimandare a data da destinarsi…
…BUROCRAZIA…che
CASINO !!!…
…“Jenny”
sospira pesantemente, poi fa di nuovo comparire sul volto il suo sorriso e
raccoglie l’ordinazione di un nuovo cliente…
…ma
per questo posto di cameriera, non potevano mandarci la Brucher ???……quella
spocchiosa con la puzza sotto il naso… <…Oh !…Che piaceve vivederti, sai
cava……… scusa… …volevo dire CARA…ma sai questa “erre” moscia, mi è rimasta
appiccicata addosso, da quando sono stata quasi sei mesi in crociera……facevo la
parte di una contessa Europea di uno staterello mezzo sperduto………BLA, BLA, BLA,
BLA…> e un’altra mezz’ora a raccontare balli e feste a cui ha
partecipato(come lo racconta lei)……corteggiata ogni sera (come lo racconta lei)
da un nugolo di baroni, conti, sceicchi e miliardari di mezzo mondo …
…a “Jenny”, mentre ripone il taccuino, spunta un sorriso
sincero sul volto……mentre immagina la sua collega, girare tra i tavoli,
prendendo ordinazioni, vestita in un’elegante abito da sera, scarpe con tacco
alto……e magari indossando pesanti gioielli …<…un caffè e una fetta di TOVTA …>…
…le
labbra di Jenny si serrano con forza, mentre lotta con se stessa per non
esplodere in una risata …anzi NO !!!………in una VISATA… ………PEV non
ESPLODEVE in una VISATA……come direbbe quella spocchiosa della Brucher…
20.
La
presenza è dietro di lei……si volta di scatto fissando l’imbocco del vicolo………un
giovane… …vent’anni circa……Jeans e camicia bianca…
…<…hey
!!!…> chiama Edwina fissandolo <…hai……qualcosa ???…> chiede lei
tendendo la mano in gesto speranzoso………poi, però, osserva meglio lo sguardo
dell’altro…
…fisso……occhi
spalancati……sguardo quasi allucinato………e la fronte……lucida di sudore…
…un
sesto senso, sviluppato in anni di vita da strada, mette in allerta il cervello
della donna……che lentamente prende a retrocedere……< SI ! > esclama Paul
rispondendo alla domanda fatta un minuto prima…
…Edwina
si volta di scatto e prende a correre…
…ma
fatti pochi metri, qualcosa la colpisce con forza alle spalle……il suo corpo
volteggia nella strada e sbatte duramente contro il cassone dei rifiuti in cui
ha rovistato qualche ora fa……il colpo le fa uscire l’aria dai polmoni e lei si
ritrova a boccheggiare alla ricerca di un po’ di ossigeno…
…ma
prima che possa riaversi, Paul la colpisce di nuovo e la getta a terra…
…una
mano le preme sulla bocca, sia per bloccarla sul marciapiede umido, sia per
impedire di urlare…
…sia
per permettere a “esso” di manifestarsi…
21.
Sembra
una sorta di danza…
…per
un passante, che avesse un qualche interesse a lanciare un’occhiata all’interno
dello sporco vicolo, vedrebbe “qualcosa” spuntare da un lato di un cassone per
i rifiuti……aguzzando la vista, si potrebbero riconoscere due gambe, coperte da
grossi e (sicuramente imbottiti) consunti pantaloni, color viola acceso……e due
piedi che calzano scarpe da tennis, non più bianche da chissà quanto tempo…
…sembra
una danza…
…le
gambe che scalciano nell’aria ad un ritmo sempre più frenetico e veloce……si
potrebbe quasi rimanere ipnotizzati da quei movimenti convulsi……così
interessati ad osservare quelle gambe che si agitano ad un metro da terra, da
ignorare persino il forte mugolio che proviene da dietro il cassone…
…poi
come in una danza, il ritmo rallenta……le gambe, a parte brevi scatti,
rallentano i loro movimenti, e alla fine, giacciono sul marciapiede umido,
contorcendosi a terra, per qualche altro minuto…
…MA
ECCO…
…uno
scatto improvviso………le gambe che si innalzano di nuovo (ma di certo non più
come prima) e si agitano per qualche altro secondo………poi, però, ripiombano di
peso a terra…
…le
scarpe da ginnastica che raschiano il terreno con tale forza, da essere
sbalzate via dai piedi…
…poi
quella sorta di danza, finisce……le gambe e i piedi scalzi e sanguinanti, si bloccano……e
lì rimangono…
…e
così, appagati da aver visto una tale sorta di danza, non si può far altro, che
proseguire per qualche metro ed entrare nella tavola calda, dove se vi và,
potete entrare per mangiare qualcosa…
…e
perché no ???……anche per dare un’occhiata alla nuova cameriera……un biondina
mica male, che parla poco di sé………… e per niente, di cosa faceva prima di
arrivare lì…
…e
che si fa chiamare Anne…
22.
La
porta a vetri si apre e fa il suo ingresso una nuova cliente…
…Jenny
Smith sospira gettando un’ennesima occhiata al suo bersaglio……e sperando che
“la telefonata” arrivi al più presto………i piedi la stanno torturando, ben più di
quello che gli fecero tre anni fa, nella fallita missione a San Francisco………ha
ancora le cicatrici…
…si
avvicina al tavolo ad angolo appena occupato e tira fuori il suo
taccuino…<Si ??…che desidera ??…> domanda di malavoglia, masticando una
gomma………<L’altra cameriera…quella giovane…> esclama la voce calma e
tranquilla della donna di mezz’età…
<Come
???…> chiede “Jenny”, alzando lo sguardo verso la donna che la fissa con un
leggero sorriso <…vuole qualcosa ???…> domanda lei, già sul punto di
spazientirti…<Si…> risponde la donna con lo stesso tono
calmo…<…l’altra cameriera………girasole…>…… “Jenny” viene attraversata da un
brivido gelido…
…girasole…………“girasole”
è il suo nome in codice…
…e
la donna anziana……la fissa tranquillamente………ma quello sguardo……deciso……lo
stesso di chi è sempre abituato a comandare……SEMPRE………e lei, “Jenny”, anche se
non la mai conosciuta di persona (non che, nel gruppo, girino foto su di
lei……e, si dice, che la volta che ti capita di vederla di persona……hai solo il
novanta per cento di possibilità di uscirne viva…), alla fine capisce con chi
sta parlando…<Ce……certo Signora…> balbetta, allontanandosi dal tavolo…
23.
…
44.
<Sacco di pulci…sto parlando con te…> urla il
gestore dello “Store”, in direzione di una figura vestita con addosso jeans
stracciati e una giacca militare logora…<…o compri qualcosa o te ne vai
?…> intima l’uomo alla sconosciuta, che da parecchi minuti, gira per il
negozio senza una metà precisa…
…Samantha si avvicina alla lunga vetrina
e prende ad osservare, con terrore crescente, la strada buia e sporca fuori del
negozio…sembra tutto tranquillo…ma qualcosa, nel suo animo, gli dice che non è
così…
<Allora ?…> domanda con voce
cattiva il gestore del negozio…<…guarda che chiamo la polizia …> minaccia
l’uomo, scendendo dallo sgabello e spostandosi con difficoltà verso il
telefono, intralciato dalla sua pancia a barile, che tira al massimo le
bretelle di un color blu elettrico, sopra una camicia di un bianco sporco…
…la donna si volta ad osservarlo, ma con
il massimo disinteresse, mentre questi si agita dentro la cabina a prova di
proiettile……poi ritorna a guardare la strada, mentre un vento gelido e maligno,
fa girare a mulinello un mucchio di cartacce colorate…
…nel suo animo, c’è un vuoto tale, che
non è possibile esprimere a parole, e in quel momento, desidera con tutte le
forze, avere tra le mani, i responsabili di tutto questo…
<Ho chiamato la polizia…> sbraita
il gestore del negozio, e lei si volta di nuovo a guardarlo… <Hai capito,
stracciona ?…>…
…a pochi passi da lei, una bacheca di
metallo, porta su di sé, una serie di cartine stradali…e sopra di essa, scritto
a lettere nere su un cartello bianco, campeggia la scritta : “Visitate San
Francisco” ……Samantha lo afferra senza nemmeno pensarci e lo scaglia a terra
con forza…
…i perfetti contorni del metallo che si incrinano
e lo smalto bianco che si spacca, mentre le cartine rovinano a terra…
…Il gestore del negozio, si china sotto
il bancone, mentre il suo respiro diventa affannoso per lo sforzo di rimettersi
in piedi, insieme al suo grosso stomaco…………<Adesso ti faccio vedere…>
urla l’uomo, mentre Samantha fissa la sua opera di distruzione…………una piccola
futile vendetta……nulla più…………una piccola rivincita verso l’enorme sistema che
l’ ha sempre schiacciata…
…rompere qualcosa……distruggere qualcosa
che non è suo, allo stesso modo di banche senza faccia né coscienza, che l’
hanno sempre presa di mira, fino a ridurla a vivere in strada…
<…maledetta stracciona…> esclama
con rabbia l’uomo, brandendo un fucile a pompa, con la seria intenzione di
usarlo………si avvicina a grandi passi, mentre il suo sguardo irato, si incornicia
in un volto, rosso e sudato…che lo fa apparire, sotto una certa luce, come un diavolo dell’Inferno…
<VATTENE…> urla l’uomo, puntando
l’arma davanti a sé, mentre sgomita da entrambi i lati per farsi strada tra i
sacchetti di patatine e il grosso frigorifero con le bibite dietetiche…
…Samatha, alla vista del fucile e del
volto stravolto dalla rabbia, per un attimo retrocede……poi, si volta di scatto
e afferra la maniglia…
…freddo…buio…pericolo…
…sensazioni…niente di più, ma per un
attimo, la sua mente ne viene sopraffatta……il suo corpo si scuote in un brivido
di paura…
…la porta di vetro si apre verso
l’esterno, e un vento gelido, investe la ragazza facendola rabbrividire……le
braccia si alzano di scatto per incrociarsi sul petto e difendere il resto del
corpo dal freddo…
<NON TORNARE…BRUTTA………>………la porta si riaccosta allo stipite, permettendo ad un’ultima sbuffata
di calore, di accarezzare la schiena di Samantha , impedendole di sentire il
resto degli improperi dell’uomo…
…
24.
…il
respiro sempre più veloce, mentre l’occhio sbarrato si muove continuamente
dall’inizio alla fine del foglio, fitto di scrittura………BELLOBELLOBELLOBELLO
……stavolta è stato anche più facile……una storia di vita reale…nel mondo dei
senzatetto……E PERCHÈ NO ???…
…ancora
poco per finire……solo poco……un’altra ventina di capitoli, forse meno, è anche
questa storia sarà finita……MA…………MA………E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E
DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO
??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …
…gli
occhi si inumidiscono pronti al pianto……le labbra sbavanti vengono prese da un
tremore, che velocemente si estende in tutto il corpo, tranne nelle dita delle mani,
che restano saldamente piantate sui tasti della macchina per scrivere…
…E
DOPO ???…
…DEVE
SCRIVERE……questa è l’unica soluzione…
…non
deve pensare alla storia che sta per finire……deve pensare alla successiva……
…ECCO !!! … …OH…OH…ECCO……ECCO…GIUSTO…GIUSTO !!!……alla storia successiva…
…CERTO… ……ci sono sei miliardi di storie, che passeggiano in strada……deve solo
scendere a prenderne un’altra……CERTO…CERTOCERTOCERTO !!!…ecco la
soluzione……deve scrivere un’altra storia………finita questa, ne scriverà un’altra…
…il
respiro si accelera di nuovo……le riprendono a volare sui tasti della
macchina…Tlic-Tlic…Tlic……le labbra si piegano verso l’alto, mettendo allo
scoperto i bianchi denti, in una parodia di un sorriso…………
…
…da
pazzo furioso…
25.
<Anne
?…> è la seconda (o forse terza ??? ) volta che il nome viene
ripetuto……Buffy si gira di scatto fissando la collega, Jenny “qualcosa”
(Smith……forse ???…), vicino a lei… (…STUPIDA CHE NON È ALTRO !!!……LEI ORA
SI CHIAMA ANNE… …DEVE RICORDARSELO SEMPRE ………NON SI CHIAMA BUFFY…SI CHIAMA ANNE
… ……QUANDO CHIAMANO IL NOME DI “ANNE”, LEI SI DEVE GIRARE SUBITO …PERCHÈ
QUELLO È IL SUO NOME……NON BUFFY…MA ANNE…) …<Si ?…> domanda
Anne <Puoi… (risatina nervosa da parte di Jenny)…puoi sostituirmi, un
minuto……devo andare……> un cenno della testa verso il retro della tavola
calda, in direzione dei bagni … <Si…certo…> esclama Anne con un
sorriso……poi i suoi occhi si spostano, per fissare una donna di mezz’età che,
seduta ad un tavolo, la fissa con aria severa…
…il
tavolo, davanti a lei, vuoto………la prossima cliente da servire………di sicuro (una
specie di sesto senso), una di quelle “difficili”…
26.
Stesso momento……biblioteca di Sunnydale…
<OH……CHE……CHE
INCIVILI…> balbetta Willow scotendo la testa, mentre fissa le pagine aperte
di un libro, dalla copertina consunta e dall’aspetto antico…
…Rupert
Giles si passa la mano sugli occhi, stanchi poi si alza dalla seggiola,
fissando per qualche secondo il telefono sopra la scrivania…
…perché
non squilla ???…
…perché
non squilla ???……ci vorrebbe poco per far felice l’Osservatore……solo il
telefono che squilla……e dall’altra parte della cornetta, la voce di Buffy…<Sto
tornando…>……tutto qua !!! ……e non gli sembra di chiedere, all’Universo
interno, un desiderio impossibile da realizzare…
…<…che
succede ?…> domanda l’uomo, dirigendosi verso la ragazza……questa alza gli
occhi verso di lui, poi volta il libro aperto nella sua direzione…
…MACCHIA
NERA…
…una
grossa chiazza d’inchiostro nero, attraversata da piccole venature color viola spento,
che copre quasi del tutto le due pagine ingiallite…<Questa … …questa gente
non la sopporto…> mugugna Willow, scotendo la testa, mentre volta il libro e
riprende a fissare le pagine nere…<…trattare così un libro antico…è……è ……è
da incivili…> commenta, annuendo, alle sue stesse parole…
…Giles
passa alle spalle della ragazza e fissa le pagine aperte……e dopo poco, i suoi
occhi, individuano una piccola didascalia scritta a caratteri minuti, proprio
in fondo a sinistra della prima pagina, che sembra essersi salvata,
dall’inglobamento all’interno della macchia…
…le
sue labbra prendono a muoversi, leggendo a bassa voce, le parole scritte in una
lingua morta, mentre le mani aggiustano continuamente gli occhiali, per
permettergli una visione perfetta delle frasi…
…<…non
è stato sporcato……affatto……questo libro deve essere, sicuramente, antecedente
al “Trattato di Poliarki”…> esclama infine, rialzandosi, mentre Willow si
gira verso di lui, con una muta domanda negli occhi……<È un disegno…>
spiega l’Osservatore…<…un ritratto, se vuoi definirlo così……di un
parassita…> <Una…macchia d’inchiostro… “parassita” ???…> domanda
Willow stupita…<NON è una macchia di inchiostro…> esclama l’uomo
scotendo la testa… <…questo proprio NO…> […] Continua
[…]
27.
<Desidera
?…> domanda Anne……ma la donna si limita a fissarla…
…passa
qualche secondo…
<Si
?…> chiede di nuovo la ragazza, con la punta della penna, premuta contro il
foglio ancora bianco del suo taccuino…<…una tazza di tè…> esclama la
donna fissandola con un vago sorriso sul volto…<…una miscela di Celyon…>
<Di…Sellon ???…> domanda Buffy, turbata…(non sa dire per quale motivo, ma
quella donna già gli sta antipatica)……di solito, non gliene frega niente a
nessuno, di che marca è il caffè……il tè, poi, nemmeno lo vendono……e adesso,
tutto ad un tratto, sbuca una tizia che vuole una qualche marca strana…
…il
sesto senso aveva ragione……sarà una cliente dura…
<Celyon…>
ripete la donna con la stessa voce calma……ma c’è qualcosa……qualcosa che la
ragazza non riesce definire………qualcosa che non sa spiegarsi, fissando quel
volto e i capelli grigi, raccolti in una treccia…
…<Celyon…>
riprende la donna <… è un isola……dove, ovviamente, viene prodotto del tè……e
vengono fatte molte miscele di tè in quell’isola……e io ne voglio una qualsiasi di
quelle…non credo sia niente di impossibile…> <Certo …> esclama Buffy
con un sorriso nervoso <…ma …ecco…… non credo, che ci sia disponibilità… di
questo tè…> <Trovalo…> replica la donna brevemente…<Credo……credo
che lei non abbia capito……temo che non abbiamo il…> <Cara ragazza……ho
capito chiaramente… …e io, altrettanto chiaramente, ti ho chiesto di
trovarlo…>
…le
labbra di Buffy si serrano per qualche secondo, mentre la rabbia prende ad
agitarsi nella parte più profonda della sua mente………e lei lotta contro di essa,
per mantenere la calma…
<Temo…>
riprende lei, dopo qualche secondo di silenzio……<…che non sia
disponibile…ciò che ha chiesto…>…la donna stavolta non replica, ma si limita
a rilassarsi sullo schienale……i suoi occhi fissano Buffy per qualche altro
secondo, scrutandola da capo a piedi………valutandola,
osservandola……all’improvviso la ragazza si sente come un oggetto esposto in una
vetrina, mentre la possibile cliente la studia per decidere se conviene o no,
comprarlo……e mai, come in questo momento, vorrebbe diventare invisibile, per
sparire del tutto di fronte a quello sguardo inquisitore…
…<Io,
cara ragazza…> riprende la donna, incrociando le braccia sul petto, mentre
continua a fissarla <…per dirla tutta……firmo gli assegni, a chi firma gli
assegni, a chi firma gli assegni, a chi firma gli assegni………a chi ti paga 4 e
95 l’ora………e sinceramente, IO non sono il tipo, a cui si può dare un “NO…siamo
spiacenti…” come risposta………vuoi, cara ragazza, che parli con il
Proprietario, e ti faccia perdere il posto ???………fai quanto mi ci vorrebbe per
farti ritrovare disoccupata ???…………giusto il tempo di bere una tazza di tè…>
…un
profondo respiro, scuote il corpo di Buffy…………e il sorriso……quel sorriso sulla faccia
della sua interlocutrice……un sorriso divertito……la sua mano che tiene la penna,
si serra di colpo, e la punta di questa, scatta avanti tracciando un breve
solco nella carta del taccuino…
…<Vai…>
incita la donna con il sorriso immutato sul volto……Buffy non si muove e la
fissa con uno sguardo irato…<Vai…trovalo…> ripete la donna con voce
tranquilla, facendo un breve cenno con il capo, in direzione del bancone…
…Buffy
deglutisce a vuoto, con lo sguardo fisso sui quei occhi calmi……<Un’ultima
cosa…> <Co……> poi Buffy si blocca, cercando di tenere a freno le sue
vere emozioni <…cosa…> riprende <…cosa Signora ?…>
<Sorridi……………le cameriere sorridono sempre……è il loro dovere…>……la
plastica della penna che scricchiola nella forte presa della mano……la voglia insana
di afferrare la testa della cliente e sbatterla contro il tavolo……fino a
frantumare, non la testa, bensì il tavolo stesso…
…le
labbra si distendono……tremano……ritornano indietro……poi, di nuovo, tentano un
sorriso………e alla fine, qualcosa che gli assomiglia, ne viene fuori………non un
sorriso vero e proprio, chiaramente…ma una sorta di paresi
tremante………<Vedi…> commenta la donna fissandola intensamente <…non ci
vuole niente a sorridere………è una cosa che distende i nevi…e rende felici sia
noi stessi che gli altri……non credi ?…>
…Buffy
non replica……la punta della penna che scava solchi neri, sul foglio del
taccuino…
…<Certo…>
esclama lei, dopo qualche secondo, con una calma che non sa da che parte è
riuscita a tirare fuori……………poi si gira di scatto……<Un’ultima cosa…>
esclama la donna……la ragazza si volta lentamente <…cerca di sbrigarti………o
niente mancia…>
…poi
la cliente rivolge lo sguardo alla vetrata del locale e prende ad osservare la
strada trafficata, come se questo fosse uno spettacolo di qualche interesse per
lei…
28.
La
porta della tavola calda si apre verso l’esterno e un uomo in soprabito nero ne
esce…
…lancia
un paio di occhiate intorno a sé, come alla ricerca di qualcosa…(o
probabilmente, per accertare se qualche macchina della polizia è nei paraggi…)…poi
si incammina, ma continuando sia a gettare occhiate nervose, sia a ripetersi la
parola “calma”, nel suo cervello…
…<…ehy…tu
!…> la voce è bassa, non minacciosa……ma basta questo a farlo sussultare……la
mano si serra sul coltello a scatto, che riposa nella tasca……si volta di scatto
fissando l’imbocco di un vicolo……un giovane dai capelli castani, jeans e
camicia aperta sul davanti, lo fissa, stando immobile al centro della viuzza…
…<…ehy…tu
!…> ripete di nuovo Paul fissando Jhon………quest’ultimo, con la mano libera,
gli rivolge un gesto osceno…<…che vuoi ???…> chiede con voce
rabbiosa, mentre stringe ancora di più la sua arma…
…<…ehy…
tu !…> ripete ancora Paul ,
fissandolo con gli occhi sbarrati… <…ehy…tu !…> esclama per l’ennesima
volta, infilando una mano in tasca e tirando fuori alcune banconote, che
stringe con forza nel suo pugno, porgendole verso Jhon, che continua a gettare
occhiate intorno…
…“non
può essere la polizia”…pensa lui fissando, avidamente, i verdi biglietti di
banca………un passo nel vicolo, in direzione del giovane………uno sguardo ai due
lati, per vedere se arriva qualche impiccione…
…un
altro passo……la testa che si muove di scatto, per dare una veloce occhiata,
dietro di lui…
…un
altro passo…<…voglio…> esclama Paul all’improvviso <…voglio
intitolarlo…… “La Teoria del Ragno”………qualcosa sulla pazienza…>
…Jhon
aggrotta le ciglia, mentre fissa le banconote strette con forza……ha subito
capito con chi ha che fare……il solito idiota………fuggito da chissà quale
manicomio…………un’altro passo…
…e
la mosca finisce nella tela…
29.
…una
veloce occhiata all’orologio……ancora un’ora per finire il doppio turno (quei
soldi gli servono……gli SERVONO maledettamente…) …chiude gli occhi e sospira
pesantemente……poi li riapre e serra le labbra con lo sguardo rivolto verso le
spalle del cuoco…
……vuoi,
cara ragazza, che parli con il Proprietario…… e ti faccia perdere il posto
???……
…la
minaccia, detta con più gentilezza, che mai sentito……così !!!…si parla del più
e del meno, e della possibilità di essere licenziata………e di perdere il posto……e
di non poter pagare l’affitto… e perdere la stanza in cui vive………e di finire
per strada…
…resiste
al desiderio di voltarsi e continua a fissare la roba che frigge sulla
piastra……non vuole guardare in faccia quella donna……NO !!!…non
vuole……c’è qualcosa in lei che la mette a disagio………è paura quella che prova
???……no……non proprio…… “o forse si”… esclama una parte del suo
cervello…………è solo……solo che, quella donna, la mette veramente a
disagio…… quello sguardo duro, e un sorriso di circostanza………ma niente di più
che uno stiramento delle labbra……non un vero sorriso divertito……un finta……nulla
più………lo stesso che fa lei con i clienti…
…forse……forse
se non la guarda, se ne andrà ???……è un pensiero sciocco, come quando era
bambina e chiudeva gli occhi per paura del buio………ma………ma non riesce a farne a
meno di pensare a questo…………IGNORARLA……e alla fine, quella strana donna,
svanirà come un brutto sogno…
…si
gira di nuovo, ma la donna con i gomiti piantati sul tavolo, è ancora lì seduta,
mentre osserva la vita che si svolge in strada………poi di scatto, volge la testa
verso di lei……e le sorride…
…e
Buffy si gira di nuovo, irrigidendosi di colpo……il fiato veloce che le arriva
alle labbra…… una morsa gelida che le ha serrato la bocca dello stomaco……perché
ha paura di lei ???… …ha combattuto vampiri e demoni e mutanti e maledizioni e
esseri dell’Oltretomba e Sette segrete e magie e streghe e pupazzi assassini e
creature orrende e mummie ……e……e……ACCIDENTI !!! … quella donna, riesce a
incuterle paura, come nessuno di quegli esseri è mai riuscito a fare… <Ecco
…> esclama Mike, l’aiuto cuoco, ripresentandosi di fronte a lei…e sbattendo
in malo modo sul bancone, una confezione di tè, di una qualche impronunciabile
marca… <…CELYON ???… …BHO !!!……… noi non lo abbiamo…… io ho trovato
questo…>…Buffy chiude gli occhi deglutendo a vuoto <…hai……> un respiro
per calmarsi <…hai controllato bene ???…> domanda con la speranza……MA DI
COSA ???……perché non riuscire a servire quella misteriosa donna, in ciò che ha
chiesto, la spaventa ??? ………non lo sa !!!……sinceramente, non lo sa…
…Mike
sospira scotendo la testa……per lui è solo una scocciatura, niente di
più…<…ho altro da fare…> bofonchia lui, voltandosi e afferrando lì vicino
un foglio di ordinazioni…
30.
…
Il
freddo della notte gli penetra nelle ossa e gli mozza il respiro, mentre i suoi
occhi scuri saettano da un capo all’altro della buia strada…
…una
luce……come un faro nella notte…
…la
vetrina del banco dei pegni, ancora illuminata…………SOLDI !!!……DENARO!!!…… “tutto
è possibile con loro”questo è il pensiero di Thomas, mentre si infila in bocca
una sigaretta storta… …cerca distrattamente l’accendino, palpandosi le tasche
dei pantaloni………ma non lo trova…
…con
un gesto rabbioso sputa via la cicca mai accesa e si incammina verso il suo
destino…
…
31.
…stavolta
non si è nemmeno dovuto sedere davanti alla macchina da scrivere……la storia è
già tutta nella sua testa……TUTTA……dall’inizio alla fine…
……TUTTO
!……TUTTO !!……TUTTO !!!……dalla rapina iniziale fino alla
sparatoria finale…
…il
pianto sommesso che fa scendere calde lacrime lungo le guance………il tremore che
lo scuote da capo a piedi, mentre fissa il corpo di Jhon……nella mano di
quest’ultimo, ancora serrate con forza, le banconote che gli sono costate la
vita…
…Paul
respira pesantemente, pensando a quello che sta per succedere………tornerà nel suo
appartamento……si metterà seduto davanti alla sua macchina da scrivere……e poi
???… ……poco meno di trecento capitoli e anche questa storia sarà finita………e poi
???………dopo che avrà messo la parola “fine”, anche a questa storia……cosa potrà
fare ???…
…la
sola idea di NON scrivere, gli riempie l’animo di terrore……il sudore, come un
velo gelido, che lo copre da capo a piedi……DEVE SCRIVERE……ci sono ancora tante
storie da scrivere…
…ancora
tante…
…barcollando
leggermente, Paul esce dal vicolo, lasciando dietro di sé, i due corpi di
Edwina e Jhon, buttati senza tanti complimenti, dentro al cassone dei rifiuti…
32.
Qual
è la sua bevanda preferita ???………tè………domanda scontata, allo stesso modo di
qual’è la capitale dell’Italia…
…tè……è
ormai il suo marchio di fabbrica…
…tè……è
come una droga per lei… non riesce a farne a meno…
…
“Forse ha dei……problemucci ???…”……sono queste le voci di spogliatoio
???……ormai conosce a memoria le battutine che si fanno su di lei………ma non gli
dà peso…(…chi le dice poi, sono tutti dei C.d.C. ……Carne da Cannone………Operativi
che verranno uccisi in qualche missione, e rimpiazzati da altri……PUNTO………esseri
umani, la cui vita, non deve essere minimante giudicata importante……o almeno
così li considerava il Conte……………………… e ultimamente, anche lei, si è scoperta a
pensarla in questo modo ………………………… ………………………… ………………………… …………………………la verità è che,
quell’uomo, l’ ha avvelenata fin nel profondo dell’anima…)…
…
“vuole del tè ???”…… “gradisce del tè ???” … “…del tè ???”…
……quando si presenta in qualcuna delle sezioni del gruppo sparse nel mondo, la
prima cosa che vede, appoggiata sopra il tavolo, è una teiera fumante e, lì
vicino, una tazza di fine porcellana…
…ormai
si è fatta una cultura su questa bevanda……dove viene prodotto, qual’è il
migliore (sempre quello che viene versato nella sua tazza……ovviamente) qual’è
il peggiore, gli aneddoti……… e cosi via… …… …ma a dirla tutta, non che gli sia
mai piaciuto berlo……lo faceva ogni tanto…ma
non che ne sia mai stata una fervente sostenitrice…(a dire la verità,
stringere in mano una tazza di tè, per qualche motivo, le incuteva una sorta di
timore……qualcosa che si perdeva nel buio della sua memoria menomata, a cui lei,
mai, riusciva dare un volto o un nome a quella strana fobia) … …ogni tanto !
CERTO !!!……se non c’era altro di meglio…
…lo
fa……… ???………da quanto lo fa ???……da quanto tempo ha preso a berlo, quasi in
maniera ossessiva, e da allora ha sempre continuato ??? ……OVVIO……da quel
giorno………ha preso a berlo da quel giorno…
…da
quando la tirarono fuori dalla sua cella…
…più
di UN anno, passato lì dentro……una buia scatola di cemento di tre metri per tre……nove
metri quadrati………percorsi avanti e indietro di continuo…tutto pur di tenere il
cervello occupato ……tutto, pur di non impazzire…
…da
sola……sempre al buio (tranne quando la piccola feritoia della porta, si apriva
e le passavano una pappa insipida, dentro un foglio di carta morbida……niente
oggetti solidi……non volevano certo che si suicidasse……sarebbe meglio dire che……era
il Conte, che non voleva che lei si suicidasse …)… e la disperazione
costante, di non sapere che cosa avevano fatto a suo figlio William (…ne aveva stesi cinque, prima che
riuscissero a strapparglielo dalle braccia…)…
…poi
all’improvviso, un giorno qualunque, in un quel buio orrendo nel quale viveva,
la porta d’acciaio della cella si aprì…………il suo sguardo spaventato che fissava
l’uscio aperto……le figure sfocate che vi si stagliavano……(…la porta era già
stata aperta un’altra volta, prima di allora……e certe notti, ha ancora gli
incubi, per quello che successe…)
…la
sua pelle, quasi color bianco carta……i capelli precocemente incanutiti……le
tenue luci dell’infermeria, che le ferivano la vista, e la costringevano a
serrare le palpebre con forza……le voci dei dottori, che sembrano rombi di
cannone per quanto erano potenti……ma in realtà, il tono era poco superiore a
quello di una normale conversazione…
…e
il freddo…
…quel
freddo orrendo che le mordeva la carne e la faceva tremare da capo a piedi………ma
non era colpa di un condizionatore d’aria impazzito o di un’improvvisa tormenta
di neve all’interno dell’infermeria………ma la semplice differenza di temperatura,
fuori dalla sua cella…
…una
coperta sulle spalle nude, per scaldarla……un’ombra, ancora indistinta, che gli
porge qualcosa………e quando stringe tra le mani quel “qualcosa”…………OHHH ……un
tepore magnifico……il calore che le scalda i palmi gelati……le mani tremanti che
si portano alle labbra la tazza piena di tè……le labbra screpolate che si
serrano sul bordo del recipiente……cerca di farsi forza, e mandarlo giù……gran
parte della bevanda gli si versa addosso, e solo poco riesce a berne……e poi il
tè che le scorre giù per la gola e la riscalda di colpo…
…poi,
quando si è ripresa abbastanza, arrivano gli Altri…
…GIA
!!!……gli Altri…
…OVVIO
!!!……non è stata fatta uscire, solo perché al Conte, all’improvviso, si è addolcito
il cuore…( fosse stato per lui, ci sarebbe marcita per l’eternità in qual
maledetto buco di cemento…) ……LORO……gli Altri……importanti membri dell’Operativo
Centrale di allora…vogliono qualcosa da lei……per questo è di nuovo fuori………solo
per questo…
…lei
ascolta la loro proposta (…anche se “proposta” non è il termine esatto………una
proposta, si può anche rifiutare……la loro “proposta” si può solo
accettare…)…continua a bere tè caldo che gli viene versato praticamente di
continuo……il suo corpo trema……non più per il freddo, ma per la consapevolezza
di ciò che dovrà fare…………e lei sa……SA…di non avere alcun’altra scelta…
…dovrà
farlo………non che non voglia farlo, chiaro………ANZI !!!, tutt’altro ……è la
realizzazione di un desiderio…………ma a spaventarla, è ciò che accadrà
dopo……perché sa… …… SA ……senza ombra di dubbio, che dopo averlo fatto……verrà
uccisa…
33.
…BAM………un
nuovo colpo alla porta……la Vedova Chesterton fissa le tre grosse serrature
sull’uscio per diversi secondi, indecisa se andare a rispondere……poi si volta
di nuovo a osservare il televisore,
accarezzando il telecomando che tiene posato sulle gambe, come se fosse un
gattino…
…BAM………la
figura aggraziata e sorridente di una modella, spiega i pregi di usare una
determinata crema dimagrante……clic……un cuoco alto e con un bianco
cappello da chef in testa, sorride verso lo schermo mostrando la scatola di
fagioli appena aperta……clic……un telefilm d’azione di qualche genere, con
sei persone che muoiono dopo i primi cinque secondi…
…BAM……ancora……più
forte di prima……la donna stringe le labbra……faticosamente si alza dalla
poltrona, posando con delicatezza il telecomando sul cuscino della
poltrona………afferrato il suo bastone di legno, poggiato lì vicino, si dirige
verso la porta…
…<Chi
è ???…> domanda tenendosi ad un metro di distanza dall’uscio………nessuna
risposta…
…BAM………<Chi
è ???…> domanda di nuovo……non può certo essere l’assistente sociale……arriva
solo di martedì………può essere suo nipote ???……quello sfaticato sempre in cerca
di soldi, già gli ha fatto visita due giorni fa……iniziando subito a gesticolare
in maniera plateale, mentre descriveva un affare sicuro, su cui lei doveva
investire tutti i suoi risparmi…
…BAM……la
testa si avvicina alla spioncino………fuori dalla porta, un giovane sulla
ventina……lunghi capelli castani legati a coda di cavallo……occhiali e la camicia
aperta per i primi tre bottoni…………<…non compro niente…> grida lei,
premendo il suo corpo contro l’uscio di legno…<…apra la porta…> esclama
Paul con voce innaturalmente calma…<…apra la porta…> ripete di nuovo con
sguardo quasi allucinato…<Vattene……o chiamo la polizia…> intima la
Chesterton, con il bastone agitato in mano, come se Paul lo potesse vedere…
…la
donna fissa meglio il giovane……ma non sarà per caso quel tizio della 3-A ???………quello
che porta in casa, sempre grosse risme di carta ???………e adesso che vuole
???…
<Apra……la
………… porta…………per ……… favore…> esclama lui, con pause assurdamente lunghe,
nella frase…<…apra……la ……porta……… mi serve……… una……………… storia …> esclama
quasi con dolore nella voce, mentre prova nuovamente, a cercare di schiantare,
l’anima d’acciaio inserita tra i due strati di legno dell’uscio…
…BAM………un
nuovo pugno di Paul si abbatte sulla porta, scheggiandone una parte e mettendo,
finalmente, a nudo il lucido metallo dietro il leggero strato di
legno…<…apra…… la ……> ma la frase, stavolta, non viene finita…
…“esso”
ha iniziato a premere con forza…
…
“esso” VUOLE………VUOLE ciò che ha Paul……e lo VUOLE subito…ADESSO…
…Paul
si volta e barcollando esce dalla visuale dello spioncino…
……la
Chesterton, continua a guardare dalla lente, ma davanti a lei, il “panorama”
del corridoio vuoto, non cambia………maledetti strambi !!!………la donna
scuote la testa, e si avvia verso la poltrona per riafferrare il
telecomando……se non sono matti, non li vogliono !!!……questo è quanto……solo i
pazzi furiosi vanno ad abitare in quel palazzo !!!………CERTO……solo i pazzi……tutti
i più strambi e bizzarri tizzi……AH…MA DOMANI…… …CERTO….domani ne parlerà con
l’amministratore……CERTO CHE LO FARÀ !!!……e ci penserà lui………certo !!!… …SI
!!!……ci penserà proprio lui…
…poi
i pensieri tetri, vengono accantonati……lo show a premi è appena
ricominciato……la donna si accomoda di nuovo sulla poltrona e riprende a
gustarselo in santa pace…
34.
<…ecco…>
la giovane cameriera bionda, posa una tazza di tè di fronte alla donna, con un
sorriso sulle labbra………un sorriso di circostanza……un sorriso falso, allo stesso
modo dei suoi…
…ANNE……il
nome stampigliato, in caratteri regolari, sulla targhetta di plastica…
…BUFFY
ANNE SUMMERS……il nome per intero…
…ANNE……un
nuovo nome per una nuova vita……ma è tutto inutile…per quanto lei, possa
risultare irreperibile per i suoi amici che si struggono nell’incertezza di non
sapere dove si trova……LORO…il gruppo…lo ha sempre saputo……il palazzo
dove abita è sorvegliata, cosi come il locale dove lavora……così come l’autobus
che l’ ha portata a Los Angeles……cosi come tutta la sua vita, da prima ancora
che nascesse…
…la
Signora non azzarda un movimento verso la tazza, e si limita a fissarla………a
osservare le volute di vapore che si innalzano dal liquido giallastro, come se
potessero condensarsi nelle risposte che ha sempre cercato…
…è
stata pazza ad andare alla tavola calda…
…non
doveva farlo…………non doveva interferire, così palesemente, nel Continuum……
forse… …forse svanirà ???……sparirà nel nulla ???……all’improvviso, il posto che
occupa si ritroverà ad essere vuoto ???……solo la tazza fumante di tè, posata
sul tavolo ???………il posto vuoto……e nulla più…
…ma
è un’idea sciocca………se svanisse lei……se il Continuum la eliminasse, allo stesso
modo di uno scrittore che toglie un personaggio scomodo da un storia ……allora,
per forza di cosa, dovrebbe svanire anche la Cacciatrice…
…GIUSTO…CHIARO………LAMPANTE………ma
allo stesso tempo, un brivido gelido le saetta tra le spalle…
…ma
si impone di restare calma…………non succederà niente……CALMA !!!……deve solo bere
la sua tazza di tè……pagare……e uscire……e cercare,d’ora in poi, di non
interferire mai più in prima persona con la vita di Buffy Summers……lo ha sempre
fatto finora……sempre osservare a distanza…
…ma
oggi…
…oggi……è
diverso……VOLEVA……voleva rivederla………non una semplice immagine su un monitor……ma
di persona……due paia di occhi che si osservano…………forse ha davvero sbagliato a
incontrarla…
…se
la ragazza capisse !!!……se per un solo singolo istante lei, Buffy Summers,
capisse !!!…… se solo un barlume di comprensione, si facesse strada nella sua
mente, allora il Continuum sarebbe modificato……e svanirebbero entrambe…
…come
se non fossero mai esistite…
…la
“Signora” sa di correre un rischio tremendo………ma, in fondo, questa è la sua
vita di ogni giorno……un’esistenza passata a camminare sulla lama di un
rasoio……sempre oscillando tra il non intervento……e quasi quasi, andare di
persona ad aiutarle la Cacciatrice nei momenti difficili…
…questa
è Abilità……Abilità con la “A” maiuscola……restare perfettamente in equilibrio su
quella lama e non sbilanciarsi mai………così ha vissuto finora……mai
intromettersi…mai interferire…
…AH
!!!……interferire ???… …interferire ???… …INTERFERIRE ???……verrebbe da
ridere a questa sua ultima affermazione………è passato neppure un mese, dalla
riunione speciale…
…l’Operativo
Centrale si è fatto venire quasi un colpo, quando lei ha negato l’intervento
dei Tre, per eliminare la Cacciatrice…<È FUGGITA…> ha urlato il delegato
Tedesco…<…DEVE ESSERE ELIMINATA…> …un coro di assensi a questa
affermazione <Non è fuggita…> la sua voce calma e pacata… (…era,
metaforicamente parlando, nella fossa dei leoni………ma ormai, sa bene come
prenderli)…<…si è solo allontanata da Sunnydale……in fondo, a noi interessa
solo che non divenga un’anima perduta……dove combatte, come Cacciatrice, non è
importante…> <È un’anima perduta…> ha esclamato il rappresentante del
sud-est asiatico…<…il gruppo DEVE prendersi l’incarico di eliminarla………è
consuetudine…> <Non è un’anima perduta…> ha ribattuto lei fissando
duramente l’uomo <…è solo una ragazza sconvolta dalla morte del suo amante
……datele il tempo di riprendersi…> <Questo è intollerabile…> ha esclamato
l’inviato Francese… …<…Signora…il suo atteggiamento materno…è……> poi si è
bloccato…
…Philippe
Bherchard, si è accorto di essersi spinto troppo avanti………TROPPO ……nel gruppo
si viene eliminati per molto meno…
<Può
ripetere ?…> ha chiesto lei, fissandolo con sguardo duro… <…Io……ecco……
non…… …volevo dire…………… chiedo… …chiedo scusa…> ha risposto lui,
rimettendosi a sedere, e versandosi un’abbondante bicchiere d’acqua……lei si è
voltata verso il resto dei membri dell’Operativo… … …c’era un silenzio
imbarazzato che regnava nell’ambiente……<Buffy Summers…> ha esclamato,
fissando tutti i presenti…<…è una delle migliori Cacciatrici che abbia mai
fatto la sua comparsa……sarebbe sciocco da parte nostra, dare con troppa
superficialità, l’ordine di eliminarla……per quanto la sua forza e le sue
capacità la mettano al disopra di quasi tutta l’umanità, è pur sempre una
Teenagers ………è scossa…… e spaventata………le sue spalle, semplicemente, non hanno
retto l’immenso peso di cui sono state caricate……è successo altre volte, se ben
ricordate……ma IO, sono assolutamente certa, che Buffy Summers, non si debba
considerare un’anima perduta……diamogli solo il tempo di riprendersi……
consideratelo un periodo di prova…solo qualche mese, non di più……e sono
certa……ASSOLUTAMENTE CERTA…che presto tornerà ai suoi doveri di
Cacciatrice…>
…detto
questo, si è alzata e se ne è andata dalla sala………il discorso era chiuso…
…INTERFERIRE
???……AH !!!………la ragazza che gli ha appena servito il tè, non immagina nemmeno
lontanamente, a quanto sia arrivata vicina a ritrovarsi morta…
34.
La
tazza di tè viene delicatamente afferrata e portata alle labbra, mentre Buffy
fissa la donna con un misto di paura e inquietudine…
…dopo
poco la donna riposa la tazza sul tavolo, fissando intensamente la ragazza……e
quando la bocca della donna si apre e incominciano ad uscire le parole, nella
sua mente, continuano a risuonare le parole “ …DAVVERO PAZZA… ”
…<Questa……… “roba”……avete anche il coraggio di chiamarla
tè ???…> domanda la Signora con una punta di irritazione nella voce……poi
sporge la testa, come se volesse leggere la targhetta con il nome (“falso”) che
Buffy porta sul petto…
<…Anne…> esclama la donna con voce
tranquilla……e Buffy inizia a sentirsi spaventata… <… …cortesemente……puoi
chiamare il Proprietario…> <Per……per quale motivo ???…> balbetta lei,
in preda alla paura…<Tu…cosa credi ???…> domanda gentilmente la donna
<…le possibilità potrebbero essere due…> esclama lei facendo un vago
cenno con la mano…<…la prima è che mi voglia complimentare con la casa, e quindi
con te, per avermi servito della brodaglia insulsa…… oppure, la seconda
possibilità, è che voglia parlare con il Proprietario, del TUO posto di lavoro…
…che personalmente ritengo molto precario…>
…i
pugni di Buffy si serrano di colpo, i muscoli si contraggono e l’insana voglia
di uccidere è tornata a tormentarla…<…io…> esclama dopo poco, ma non
riesce a concludere la frase…<Suvvia Anne…> la incita la donna <…vai a
chiamare il Proprietario…> <Ma……io ………
MA CHE …> la voce di Buffy si abbassa subito di tono, mentre
diverse occhiata fanno capolino dalla sua parte …<…ma…che…> deglutisce a
vuoto, cercando di calmarsi <…cosa vuole da me ?… …vuole…> le lacrime
fanno capolino agli occhi, e la ragazza le ricaccia indietro…ma non senza un
certo sforzo…<…… co………co……COSA VUOLE ???…> <Cosa voglio ???…> domanda di rimando la donna,
distraendosi per fissare la clientela del locale…<…cosa voglio ???…>
ripete di nuovo con tono vago, assaporando quella domanda… <…cosa voglio
???…cosa voglio ???…cosa voglio ???…> prende a ripetersi con il tono che si
abbassa fino a diventare un bisbiglio…
…poi
si volge verso la ragazza, fissandola con un sorriso <Ma, cara ragazza…>
esclama lei <…quello che voglio, non è niente di impossibile……infatti, io ti
ho chiesto di portarmi del tè ……invece, mi hai servito una sorta di brodo
giallo………chissà poi cos’è !!!…> esclama lei con una smorfia <…ma
certamente, non è miscela di tè di Celyon……quella che IO ho espressamente
chiesto………anzi……adesso che lo noto… …ti dirò, che non mi sento affatto bene……una
sorta di fitta che preme, qui, allo stomaco ……di sicuro, cara Anne, mi hai
servito qualcosa di guasto… …quindi, dovrò per forza di cosa, fare causa a
questo posto………qualche migliaio di dollari, non di più……questo…> un altro
cenno vago con la mano, per indicare l’ambiente, <……“Ristorante a cinque
stelle”……non andrà in fallimento………e l’unica differenza, sarà tutt’al più,
un'altra cameriera al tuo posto…> <…ma……ma…vu…vuo…>
<ANNE……coraggio… SU …> la incita la donna <…prendi un bel respiro……e
vocalizza con tutta calma…> (…RESPIRARE ……RESPIRARE… Buffy cerca, in
pochi profondi respiri, di mandare giù, più aria fresca che può……ma il senso di
vertigine che la coglie, non se ne vuole proprio andare…) < ……vuole…
…vuole……farmi perdere il posto ?…> detto questo non aggiunge altro e rimane
ferma impalata, con un leggero tremolio che le scuote il corpo…
<Forse
si…> esclama la donna appoggiando i gomiti sul tavolo, e posando il mento
sulle dita intrecciate <…forse sono qui proprio per questo !!!……chi lo sa
???…> un’alzata di spalle, come se parlasse di cose di nessuna
importanza…<…forse oggi mi sono svegliata, e mi è presa l’idea, di far
perdere il posto alla prima cameriera che mi avrebbe servito………e indovina un
po’ ???… ……la prima sei tu………sei sfortunata, ad essere la prescelta…>
<Non…(“perdere il posto…… perdere i soldi……perdere l’appartamento…” )
……può……farlo…> <Perché ? …> domanda la donna, con tono incuriosito,
distendendosi di nuovo contro lo schienale……il sorriso è ancora immutato sul
volto <Perché non posso ???…> chiede di nuovo <……anzi…ti riformulo la
domanda…….perché non dovrei farlo ???…> <Per……perché…… perché…non può
!!!…> balbetta Buffy, incapace di aggiungere altro, mentre il corpo trema
visibilmente……la donna sfodera il migliore dei suoi sorrisi <Cara ragazza…la
realtà è che IO POSSO……… IO POSSO cose che tu nemmeno immagini … …IO POSSO……semplicemente…>
…la
donna volge la testa fissando qualcosa alle spalle della ragazza……<Non è più
necessario…> riprende la Signora, riportando lo sguardo su Buffy <…che tu
avvisi il Proprietario……sta arrivando qui…>
…STOP…
…il
corpo di Buffy si congela…… paralizzato, come se fosse fatto di marmo……la
ragazza si immobilizza con la convinzione che (come per gli animali che cercano
scampo dai loro predatori) se non si muove nessuno la noterà…
…poi
l’istante passa…
…non
lo può vedere, ma i passi del Proprietario della tavola calda, gli raggiungono
le orecchie come mazzate sempre più forti………e anche se sembra impossibile, lei
riesce a distinguere il rumore delle sue scarpe lucide, nella confusioni di
voci e suoni……
…i
passi risuonano sempre più forti……e vicini…
…<…per……favore
…> balbetta in un unico fiato, alla donna, che la osserva a braccia
incrociate …<…per favore ……questo posto……mi serve…> è quasi sul punto di
accasciarsi in lacrime… mai, fino a quel momento, è arrivata ad un tale punto
di rottura……la Buffy che rideva e scherzava combattendo mostri e vampiri, le
sembra solo un ricordo lontano…
…<…per
favore…> esclama lei, fissando intensamente quel sorriso divertito……ma sono
gli occhi della donna, a tradire quella faccia sorridente…………occhi freddi e
severi, senza alcuna traccia di reale divertimento…
…i
passi si fanno vicini……sei metri, o poco più…
…<…io…non……per………favore
non…> (cinque metri…) <Puoi fare meglio…>…commenta la donna, i
patetici tentativi della ragazza <…sono assolutamente convinta, che puoi
supplicare, in maniera migliore…> <…la……prego… non…> (quattro
metri……il Proprietario si ferma……ma solo per il tempo necessario, per dire ad
una delle altre cameriere di portare più tovaglioli di carta…) <Andiamo
!!!…> la incita la donna <…non stai ancora dando il tuo massimo…>
…un
respiro…
…<…la
prego…> e l’orgoglio finisce da qualche parte sotto le scarpe……intanto che qualcosa
dal sapore acido, gli scende giù per la gola <…non mi faccia perdere il
posto…>
<Tutto bene ???…> domanda una voce
maschile, così d’improvviso, da far sobbalzare Buffy…(è una sua impressione, o
il cuore nel petto ha smesso di battere ???…)……il tempo si ferma……il respiro
della ragazza, trattenuto come se potesse farle evitare, quello che orma È
inevitabile…
<Bhe…>
inizia la donna, con tono vago, in direzione del Proprietario…<…a meno che
le fette di torta che servite, non esplodano……e il caffè non corroda come
acido…va tutto meravigliosamente bene……servizio compreso…>
…l’uomo
mugugna qualcosa sui perditempo e si allontana dal tavolo…
35.
<Adesso…>
riprende la donna, quando ormai il Proprietario si è allontanato abbastanza da
non poter più sentire…<…cara Anne……credo di meritarmi un “grazie”………anzi……di
sicuro, mi merito un : “grazie per non avermi fatto perdere il posto”…>
…le
labbra di Buffy si serrano……gli occhi umidi che fissano quel volto
tranquillo………la bocca che si contrae di colpo <…GRA……… grazie…> esclama
la ragazza in un solo fiato………la donna non replica, ma piega delicatamente la
testa di lato, limitandosi a fissare la ragazza <… grazie…> riprende
Buffy <…per……non avermi fatto………perdere il posto…>
…di
nuovo la donna si limita a fissarla…
<…grazie
per non avermi fatto perdere il posto…> ripete, Buffy, di nuovo………a denti
stretti…… il volto della Signora cambia…un sorriso glielo illumina <Visto
?…ogni volta è più facile…> commenta lei…<..ogni volta che lo fai è
sempre più facile………calpestare il proprio orgoglio, intendo………in fondo, a conti
fatti… …l’orgoglio a che ti serve ???……a proposito………sono curiosa di
saperlo……sai dirmi che sapore ha ???…> <Non l’ ho assaggiato…>
risponde la ragazza <Non mi riferisco al tè…> esclama la donna, spingendo
delicatamente la tazza di lato…<…mi riferisco al rospo che stai tentando di
ingoiare…………e non è l’ultimo……stai sicura di questo !!! …NON È L’ULTIMO……ne
avrai, ancora, di rospi da ingoiare……anche più grossi, disgustosi e indigesti
di questo…>
<Vorresti
picchiarmi, non è vero ???…> chiede la Signora dopo qualche secondo di
paura……ma il tono della domanda è tranquillo… …Buffy deglutisce, continuando a
fissare la misteriosa donna …<Non è vero ?…> chiede di nuovo quest’ultima
……<…può sembrare incredibile…> riprende lei <…ma sono certa, che in
quelle esili braccia, si nasconde una forza spropositata………potresti
usarla……pestarmi fino a farmi sparire la faccia……spaccarmi la testa contro
questo tavolo…… eppure, non puoi toccarmi……perché, se solo mi sfiori con un dito…perderai
il “lavoro”, per il quale ti sei appena umiliata………e ti ritroverai fuori di qui
ad una tale velocità, che ti brucerà la pelle per l’attrito…>
…Buffy
non risponde e fa per voltarsi……sente che sta per esplodere……sente di essere
vicina al punto di rottura………sente che fra poco, inizierà ad urlare…
<Ti ho detto, per caso, che puoi andare
?…> chiede la donna con il solito tono tranquillo <…non mi sembra,
affatto, di avertelo detto……anzi………sono assolutamente CERTA di NON di averti
detto “PUOI ANDARE”…>…la ragazza si volta di scatto, respirando con forza,
ma senza riuscire a parlare… …<CHE…vuole… ancora ???…>
…la
donna la guarda senza dire una parola…il sorriso sulle labbra, ora, è di
autentico divertimento ………poi scuote leggermente la testa…<Devi essere più
gentile con la clientela……se la tratti sgarbatamente, non tornerà…>
<CO…cosa vuole…Signora ???…> <Cosa “DESIDERA”, Signora …> la
corregge lei <Cosa…desidera…SIGNORA ???…> ripete la ragazza …
…la
donna si morde un labbro, indecisa <Non so……dovrei pensarci……sai, purtroppo,
ormai sono abituata al mio cuoco giapponese, e mi riesce molto difficile
digerire patatine, Hamburger e pezzi di torta al cioccolato…> <Se……vuole
pensarci…> <Certo che voglio pensarci…> annuisce la donna <…quindi
non ti muovere, finché non ho deciso…> la voce è ferma, autoritaria…
<Devo…>
un sorriso sul volto di Buffy……il più tirato e falso che le sia stato possibile
tirare fuori……un vago cenno della mano, verso due nuovi clienti che continuano
a gettarle occhiate impazienti…<…lavorare…ci sono……dei clienti…> <Io
…sono una cliente……vorresti forse dire, che sono meno importante di altri
?…> <No…non…> <O che ti riesce difficile restare a mia disposizione
mentre scelgo cosa ordinare ?…> <NO…è che…..altri aspettano…> balbetta
Buffy ……<Aspettino…> replica con calma la donna <Devo…………… non posso
restare qui in piedi…> replica Buffy bilanciandosi su un piede alla volta,
nervosamente…
<Se
non puoi aspettare in piedi……mettiti seduta…> replica la Signora facendo un cenno
con la mano, verso il posto vuoto… <IO… non……posso perdere tempo…> <Ma
non lo stai perdendo cara ragazza……con i miei soldi, io lo pago il tuo
tempo…… esattamente 4 e 95 l’ora…>
…Buffy
serra le labbra e volge la testa cercando con lo sguardo il Proprietario……ma
questi è impegnato a discutere con una delle cameriere, e non guarda dalla sua
parte <…io…> riprende la ragazza, tornando a fissare la donna <…questo
posto mi serve…….non posso farmi licenziare…> <E perché ti serve ?…>
domanda la donna, appoggiandosi sullo schienale <…io…devo andare…>
balbetta la ragazza, allontanandosi di un passo, mentre i due clienti in
attesa, continuano ad emettere sospiri di rabbia, fissandola intensamente…
36.
<Cinquecento……si…proprio
cinquecento…> esclama la donna nella sua direzione……Buffy si volta, cercando
di capire cosa ha chiesto……e vede la Signora, infilare una mano nella tasca
interna della sua giacca e tirarne fuori, alcune fruscianti banconote………DA
100 DOLLARI L’UNA…
…senza
dire una parola, le posa sul tavolo e su di esse posa l’indice e medio <…ti
bastano per cinque minuti del tuo tempo ?…> <Io…> <Cinquecento
dollari per cinque minuti………se fai il conto, con il tuo “lavoro”, in cinque
minuti……guadagni, poco più……… di……di …… ………di 12 centesimi……mi sembra……>
<Ma…lei chi è ?…> <CHI SONO ? …> domanda la donna, con tono stupito
<…sono……cara ragazza, ANNE, considerami …che so ??? … un’amica ??? …meglio
di no……sono troppo vecchia…… allora … … ALLORA ……ECCO !!!……una lontana parente
???……NO !!!…neanche questa……sono troppo scocciatrice ………… o forse troppo
poco…………… allora considerami ……… nessuno in particolare……… anzi …… considerami
una vecchia matta, che ti paga cento dollari al minuto, per cinque minuti della
tua vita……… accetti ???…> <…che…> <Solo qualche domanda… …sai… sono
terribilmente curiosa………ANNE………non è il tuo vero nome ???… sono sicura di no…
…allora, perché un nome falso ???……fammi pensare………stai scappando da qualcuno
??? ……NO !!! ……troppo giovane per avere dei nemici……ALLORA …… sei……SEI …… sei
fuggita di casa ???……forse è questo !!!……SI, SI !!!…sono sicura che è proprio
questo …>
…Buffy
divide il suo sguardo tra gli occhi della donna e i biglietti di banca, ancora
sul tavolo…… ma senza riuscire a fare una mossa di alcuna sorta………il mondo
attorno a lei scompare…(…per caso, qualcuno sta chiamando “CAMERIERA” ??? … il
tono è impaziente ???…)…solo le banconote, e il dito che la tiene bloccate sul
tavolo, rimangono visibili…
…CINQUECENTO
dollari……pari a…… ???…a quanto ???……100 ore di lavoro…o qualcosa di più……cento
ore……in cambio di cinque minuti…
…Cinquecento
dollari……alcune settimane di affitto pagato……il frigo pieno………e ben di più, la
sicurezza di poter dormire al coperto, su un letto…
…la
mano della donna, retrocede lentamente, trascinando con sé i la banconote……poi
si ferma… …e scatta in avanti, avvicinandole al lato del tavolo, dove, la
ragazza ancora in piedi… …e che continua a fissare quei rettangoli di carta
verde, con una le mani che si contraggono, stringendo il vuoto…
<Dimmi…
“Anne”……perché sei scappata di casa ?…> chiede la donna……il tono è della
massima serietà… <… cinquecento dollari, per la tua risposta…> Buffy alza
lo sguardo verso la donna <…CINQUECENTO
DOLLARI…> ripete la Signora…<…ma che sia una risposta sincera ……né
più né meno della verità…>
…le
banconote, vengono spostate prima a sinistra poi a destra……sembrano quasi una
carota……le dita che le bloccano sul tavolo, possono essere paragonate ad un
bastone………e che, a discrezione del contadino, viene allontanato o avvicinato…
<Per
4 e 95…> riprende la donna <…sono sicura che non vivi in un albergo a
cinque stelle…… anche perché, ti avrei sicuramente visto, uscendo dalla mia
Suite Imperiale………sei in affitto ??? …non è vero ? …> Buffy rialza lo
sguardo verso di lei <…scommetto in una di quelle topaie a cento dollari a
settimana … ………quindi……se fai i conti, con una risposta, hai un mese
assicurato…> <Perché fa questo ?…> domanda d’improvviso la ragazza,
con voce dura……la donna la fissa qualche istante, come stupita dal suo
comportamento <Perché…> riprende la Signora <…IO posso…> esclama
infine…e il tono è altrettanto duro della domanda……<…e ti dirò…> continua
<…mi sono talmente divertita, che d’ora in poi, diventerò una frequentatrice
abituale di questo… …“locale” …>
…<C’è
qualche problema ?…> domanda una voce maschile…stavolta la donna non
risponde e Buffy si volge di scatto incontrando lo sguardo irato del
Proprietario…
…
“io mi licenzio”…
…tre
parole che salgono alla gola di Buffy, ma che, per qualche secondo, non riesce
a trovare la forza di farle uscire………poi la bocca si apre, e aspira il fiato
necessario a vocalizzare la fatidica frase…
…<Certo
che no…> esclama la donna, rialzandosi dal tavolo, con i biglietti da cento
dollari ancora stretto in mano…<…il tè era squisito……qualunque marca fosse…>…detto
questo, sventola davanti alla faccia di Buffy il denaro <…tieni pure il
resto cara ragazza……sono sicura che ti servirà…>
…le
mani di Buffy, in un gesto ormai abituale, prendono le banconote e la infilano
in una delle tasche…
…la
testa le gira leggermente……il cervello è in fiamme…………vorrebbe mettersi a
piangere…e gridare……e……e…….E……e spaccare tutto……e……
…poi
la donna esce dalla porta e si allontana lungo la strada, svanendo pochi
istanti dopo, alla sua vista…
…<…ci
sono clienti che aspettano…> esclama il Proprietario, con tono
impaziente…(magari pensando di intascare lui stesso, con qualche scusa, tutti
quei bigliettoni )…Buffy non risponde e continua a fissare la strada fuori
dalla vetrina………ma la misteriosa donna non ricompare alla sua vista…
37.
Le
mani che premono sulla testa, come se cercassero di contenere il cervello……il
silenzioso pianto che scuote il suo corpo……lì…accucciato in un angolo
dell’appartamento……rannicchiato contro il muro grigio e spoglio…
…alza
gli occhi solo una volta, per fissare la macchina da scrivere……poi li riabbassa
subito… …NON È UN INCUBO…
…un
foglio inserito nel rullo……poche parole battute il fretta…… NON È UN INCUBO…
Capitolo
1.
Il
freddo della notte gli penetra nelle ossa e gli mozza il respiro, mentre i suoi
occhi scuri saettano da un capo all’altro della buia strada………
………è
finita…………anche questa storia è finita…………FINITA…………duecentodiciassette pagine………per
un totale di centocinquemila parole…………e sono tutte lì, quelle parole……LÌ !
…… LÌ !!…… LÌ !!!…… non sui fogli ancora bianchi ……ma lì
!!!……lì, nella sua testa…
…deve
solo farle uscire dal cervello e imprigionarle sulla carta, tutte quelle decine
di migliaia di parole…
…ma
ha paura di farlo…
…PAURA……TERRORE
PURO……perché sa, che dopo che avrà messo la parola “FINE”, anche questa storia
sarà finita……e allora ???……dopo che potrà fare ???……smettere di scrivere ???…
vegetare di fronte alla macchina da scrivere, senza sapere cos’altro raccontare
???…
…gli
serve una nuova storia…
…non
gli serve, quando sarà ormai arrivato agli ultimi capitoli, di quella che deve
ancora scrivere… …GLI SERVE ORA……IN QUESTO MOMENTO……adesso che “esso” è sazio e
non preme più come prima…
…Paul
si alza da terra e barcollando vistosamente arriva alla porta e la spalanca di
colpo, con lo sguardo allucinato, che cerca una nuova storia…
……e
la trova subito……
…la
misteriosa ragazza bionda che non parla con nessuno (a quanto ne sa lui) e che
fa la cameriera nella tavola calda, giù in strada…
38.
Lo
vede arrivare solo all’ultimo minuto (Paul
???…o qualcosa del genere ???………quello che va in giro con le risme di
carta ????…)…una mano di lui gli si piazza in faccia e la spinge indietro con
una forza tremenda…
…la
testa viene sbattuta con forza contro il muro, e nonostante lei lotti per
l’improvviso torpore che l’assale, cade, quasi subito, nel buio
dell’incoscienza…
39.
La
porta si apre di scatto e la Vedova Chesterton esce sul corridoio………c’è stato
un tramestio che è stato perfettamente udibile, quando lei ha abbassato il
volume della televisione, per rispondere al telefono (DANNAZIONE……era solo la
sua amica, la Signora Farben, che la scocciava per sapere le novità……ACCIDENTI……proprio
sul più bello dello show……alle ultime domande a tempo…)…
…una
figura nebulosa (sia per gli occhi senza occhiali della donna, sia per le
lampadine fracassate dai ragazzini)…entra nella stanza 3-A……cammina in modo
strano……sembra……sta spingendo qualcosa ???…
……<DOMANI
LO DIRÒ ALL’AMMINISTRATORE…> minaccia la donna, prima di richiudere la
porta…
40.
…regna
solo un buio infinito……dovunque guardi è solo buio……e silenzio……e continua così
per quello che le sembra un milioni di anni……poi, d’improvviso…
…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…è
questo il rumore che la fa risalire dal pozzo buio in cui ha vissuto, le pare,
da sempre…
…TLIC…TLICTLICTLIC……TLIC…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…ora
il rumore……una specie di ticchettio, è sempre più definito e costante……non è
fastidioso……ma martellante…questo SI !!!……un ticchettio continuo, senza un
attimo di pausa……
…TLIC…TLICTLICTLIC……TLIC…
…DOLORE…
…dietro
la testa qualcosa le preme con dolore……distrattamente si chiede, quando è stata
investita dall’autobus……SI ……ESATTO……un autobus !!!………perché solo un bestione
del genere avrebbe potuto farle tanto male, centrandola in pieno…
…TLICTLIC……TLIC…… TLICTLIC…
…qualcosa
si muove……forse un braccio ???……(…uno dei suoi ???…)…le dita della mano si
contraggono, mentre la testa cerca di voltarsi in qualche maniera………gli occhi
si aprono lentamente, ma ci mettono qualche tempo per mettere a fuoco
l’ambiente…
…TLICTLIC……
……TLICTLIC……TLIC……
…IL
SOFFITTO……IL SOFFITTO…
…TLIC…TLIC…TLICTLIC…
…che
pende sopra di lei……messo in un’angolazione strana……quasi diagonale………sembra
quasi che stia per precipitarle addosso…………ma il tempo passa e non succede
niente… …vagamente si rende conto di essere distesa sul pavimento……buttata a
terra, come un sacco di patate…
…TLICTLIC……TLIC……TLICTLICTLICTLIC…
…c’è
luce……lo nota solo ora, fissando la lampadina accesa, che pende stancamente
alla fine di un cavo grigio ……una sola lampadina che illumina l’ambiente con
una luce sporca…
…TLICTLIC……TLICTLICTLICTLICTLIC…
…e
poi c’è quel maledetto ticchettio che sembra non finire mai……la testa si piega
leggermente, cercando di scoprirne l’origine…
…ED
ECCOLO…vicino alla finestra chiusa…
…il
buio della notte, cacciato a forza dalla stanza grigia e spoglia, proprio da
quell’unica lampadina accesa……BUIO DELLA NOTTE ???…… “ma quanto tempo è
passato ?…”…si ritrova a pensare la ragazza, mentre appoggia una mano a
terra e cerca di rimettersi in piedi…
…una
piccola scrivania che ha conosciuto tempi migliori……seduto su una seggiola di
legno (probabilmente compagna di avventure della scrivania), qualcuno gli volge
la schiena………… sembra un ragazzo….…pantaloni di Jeans e camicia bianca……capelli
castani legati a coda di cavallo…
…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…e
da lì che viene il rumore……le mani del giovane si muovono davanti al suo corpo,
e il rumore esce da quel punto……c’è……… “qualcosa”……ora non lo vede bene……la
mano fa più forza sul pavimento e finalmente riesce a rimettere il busto
eretto…
…TLICTLIC……TLICTLICTLICTLICTLIC…
…ma
il ragazzo non da segno di essersi accorto di nulla……il ticchettio è
imperterrito, mentre continua a battere i tasti in maniera
ossessiva…………<…due di meno…> esclama lui all’improvviso, con una voce
stridula……<…due di meno…> ripete come se questo spiegasse tutto……poi si
volta, con uno scatto tale che Buffy, ancora a terra, sobbalza dalla paura…
…gli
occhi del ragazzo……occhi spalancati, che la fissano con sguardo folle……la
fronte madida di sudore…<…due di meno…> ripete di nuovo…<…due parole
di meno……credevo centocinquemila esatte…e invece NO !!!……sono due di meno……non
va bene…> esclama scotendo la testa e voltandosi di nuovo verso la macchina
da scrivere……<…non va bene… …non va bene……non va bene…> continua a
ripetere con un tono della voce che ormai oscilla tra il grido e il sussurro
…mentre scuote la testa per dimostrare tutto il suo dissenso…<…non va bene
……ho dimenticato qualcosa……CERTO !!!……qualcosa…>…
…TLIC…TLIC…TLIC……TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
…Buffy
riprende a respirare regolarmente……la vista di quello sguardo sconvolto, l’
hanno spaventata come non mai…………una cosa, sono vampiri con canini e occhi
gialli o demoni con artigli e pelle
verde……a quelli c’è preparata……
…ma
quella che ora si trova davanti………è follia allo stato puro…
…<…ci
sono quasi…> esclama Paul……la sua voce, ormai, si confonde con il ticchettio
continuo…
…TLIC…TLIC…TLIC……TLIC…TLIC…TLIC……TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
41.
…
…le
ginocchia di Thomas colpiscono con forza il pavimento sudicio e polveroso…
<…hai ……HAI…> balbetta lui con un fiotto di sangue che gli mozza le
parole…<…hai avuto la tua vendetta…> esclama, fissando con sguardo
rabbioso gli occhi spaventati del sergente O’Grady…
…la
mano di quest’ultimo, che trema leggermente, facendo oscillare la pistola ancora
fumante, dopo il proiettile appena sparato…<…l’ hai……voluta…> balbetta il
poliziotto, incapace di muoversi…
…<…si…>
esclama Thomas, mentre la schiena si piega all’improvviso, senza più forza per
reggere il peso del corpo…
…la
testa sbatte duramente sulle assi del pavimento…
…
42.
Buffy
lentamente, riesce a rimettersi in piedi, barcollando leggermente, per la testa
che ancora le duole……lo sguardo fisso sulle spalle chine del giovane…
…e
d’improvviso il ticchettio si interrompe……Paul volge la testa e la fissa
intensamente… <…è quasi il tuo turno di darmi una storia……ancora poco…>
esclama, riprendendo subito dopo a colpire con forza i tasti della macchina da
scrivere…<…poco…poco…poco…>
…Buffy
respira grosse boccate d’aria, dividendo lo sguardo tra il giovane e la porta
dell’appartamento…
…il
terrore che prova, è qualcosa di solido, che le preme nel cervello……il fatto di
essere la Cacciatrice non l’aiuta…
…c’è
qualcosa in quello sguardo folle, che va ben oltre la semplice pazzia………lo sente
come un’ondata di calore che l’investe……qualcosa che continua a gridare nella
sua testa, ma a cui lei, non riesce a dare un nome…
…un
passo verso la porta chiusa……poco più di tre metri……a ginnastica, ha fatto
salti ben più lunghi…
…il
ticchettio si interrompe di colpo………Paul si volta di scatto fissandola
spaventato…<…no…> esclama lui con la bocca aperta e tremante…<…non
devi……andare…>
…poi
si alza di scatto e gli si avventa addosso…
43.
L’impatto
è tremendo……le sembra di essere stata colpita da un treno……nonostante l’aspetto
mingherlino, il giovane ha una forza spropositata…
…quasi
come la sua…
…i
due corpi che si fondano contro il muro e lo colpiscono in pieno………l’impatto
che mozza il respiro a Buffy e la costringe a boccheggiare alla ricerca di un
po’ di ossigeno…
…il
contraccolpo che rilancia entrambi al centro della sala, mentre la bocca di
Paul continua a muoversi come se parlasse……ma non esce nessuna parola……la
faccia stravolta dalla sofferenza……le sue mani che stringono un braccio della ragazza,
per trattenerla……mani che si serrano con una forza tale, da farla realmente
soffrire…
…il
suo braccio libero che scatta all’indietro……la mano che si chiude a pugno……e
poi schizza in avanti, centrando la faccia di Paul…
…l’impatto
delle nocche contro il viso…
…le
mani che lasciano la presa e il ragazzo che indietreggia, con le braccia che
annaspano nell’aria cercando, in questo modo, di farlo restare in equilibrio…
…e,
per qualche miracolo, alla fine ci riescono…
…il
corpo che barcolla leggermente sulle gambe malferme……le labbra esangui che
compongono delle parole a bassa voce… (… “…una…storia…”……potrebbero essere
queste l parole ??? ……Buffy non ne è sicura…) …
…poi,
gli si lancia contro…
…un
mezzo giro del busto……le mani unite insieme……un doppio pugno che colpisce la
testa del ragazzo……e il RUMORE…
…qualcosa
come un ramo che si spezza…
…il
corpo di Paul volteggia nella stanza e si abbatte, con tutto il suo peso,
contro la seggiola, schiantandola in pezzi……e poi rovinando a terra…
…e
Buffy che lo fissa…
…le
mani ancora unite nel colpo micidiale che hanno spezzato il collo a Paul……la
testa del giovane piegata, di lato, in un angolo innaturale……gli occhi
spalancati che la fissano, quasi ad accusarla del suo omicidio…
<…io………non……
volevo…> balbetta la ragazza, non riuscendo a fare un solo movimento……
……LUI………LUI gli si era lanciato contro……lei……lei lo ha colpito solo per
difendersi… …non……non voleva ucciderlo………questo no !!!…
…il
suo sguardo sui volge in tutta la stanza spoglia……perché, accanto a lei, non
c’è il Signor Giles a sostenerla ???… “non è colpa tua…”…avrebbe detto
lui… “ …ti sei solo difesa”… …ECCO… …GIUSTO… si è solo difesa……niente di
più………non voleva colpire così forte…ma……ma lui gli si era lanciato
contro……voleva……forse voleva ucciderla…… “ …TI SEI SOLO DIFESA… ”
direbbe, di nuovo, l’Osservatore mettendo a tacere tutti suoi dubbi…
…CERTO…GIUSTO
!!!…si è solo difesa……OVVIO !!!……ma una cosa, è quando la rassicura
l’Osservatore……un’altra, è fissare il giovane a cui si è appena strappata via
la vita…………le palpebre si chiudono di colpo, mentre Buffy barcolla all’indietro
verso il muro e ci si addossa contro…
…le
gambe vengono meno e senza nemmeno rendersene conto, si ritrova seduta a terra……le
ginocchia portate al mento e strette con forza, mentre fissa il cadavere……e, a
sua volta, è fissato da quest’ultimo…
…gli
occhi della ragazza che iniziano già ad inumidirsi……le mani che premono sulla
testa, come per cercare di trattenere tutti i terribili pensieri che gli si
affollano in mente…
…poi
viene il rumore…
…il
cuore prende a battere quasi impazzito…………sembra come qualcosa che striscia sul
pavimento…
…le
mani che si sollevano dalla testa e il viso che si alza………e gli occhi che
fissano il corpo di Paul………che si è, di nuovo, rimesso in piedi…
44.
…il
collo orribilmente gonfio, nel punto in cui la testa si piega di lato (……ad
almeno novanta gradi……)………gli occhi aperti che la fissano……un pezzo di una gamba
della seggiola, che gli sbuca dal petto, perforandolo da parte a parte…………ma
dalla profonda ferita, non esce sangue…
…quello
che cola a terra, in grosse gocce filamentose, scivolando sul legno scheggiato,
è una sorta di liquido di color nero opaco, striato da venature violacee…
…<…non……posso
smettere…> esclama la voce di Paul, mentre Buffy si rimette lentamente in
piedi, continuando a fissare quella sorta di morto vivente, che barcolla
vistosamente…
…<…non
posso smettere…> ripete Paul, azzardando un passo verso di lei…una mano
aperta si alza verso la punta di legno che gli esce dal petto…… e si piazza li
sotto, cercando di raccogliere tutto il liquido che continua a uscire dalla
ferita……<…non puoi più smettere……questa roba ti entra nel sangue…>
esclama lui, come se con questo, potesse spiegare tutto…
…detto
questo, azzarda un altro passo verso la ragazza……ma Buffy, ripresasi dallo
stupore iniziale (… “TUTTO NORMALE……è solo uno Zombi…” …), lo colpisce
con un forte calcio alle gambe……facendogli perdere l’equilibrio e mandandolo a
schiantarsi a terra…
…ma
dopo pochi istanti, le mani di lui, cercando di puntarsi a terra, per riuscire
a rimettersi in piedi………<…che fine……stupida……per il mostro…> balbetta
Paul con una voce dal tono triste …<…avrei…scritto di
meglio………persino…io…>
…Buffy
si getta in ginocchio vicino a lui……il suo braccio destro, tirato indietro il
più possibile… …il pugno serrato con forza…………e poi il colpo di immane potenza
che si abbatte sulla testa di Paul………e le nocche della mano che bucano il
cranio e affondano in qualcosa di umido e molliccio…………e il corpo di Paul che
si abbatte a terra………e vi giace immobile…
45.
…il
tempo perde ogni significato…
…la
mano di Buffy, sparita dentro il cranio del ragazzo……schizzi di sangue
rossastro gli sporcano il braccio……qualcosa di umido che gli scivola lungo una
guancia…
…il
pugno dentro il suo cranio…
…i
capelli di lui, che si inumidiscono di sangue rosso scuro……una pozza di sangue
che si forma sul pavimento, attorno alla testa…
…il
pugno dentro il suo cranio…
…il
respiro irregolare della ragazza mentre, immobile, continua a fissare la sua
opera……il corpo di lui, ora veramente morto……qualcosa che preme d’improvviso
sullo stomaco………la voglia di rigettare tutto il pranzo, è insostenibile…
…la
mano esce dal cranio di Paul, tirandosi dietro dei filamenti rosso scuro……oltre
al sangue, che dipinge tutto il pugno, ci sono dei pezzi di carne molliccia
attaccati alle nocche…
…d’improvviso
Buffy cade a sedere……grosse boccate d’ossigeno ingoiate a forza, pur di
calmarsi………MA…
…ma
il cervello sulla sua mano…
…è
un’immagine, che non riesce a farsi uscire dalla testa……pezzi di cervello sulla
sua mano…
…perché
il Signor Giles non è vicino a lei ???…“non è colpa tua…”…avrebbe detto
lui… “ …ti sei solo difesa”……ma il suo pugno che gli sfonda il
cranio………ha infilato la sua mano nel cranio di una persona……perché il Signor
Giles, non l’ ha preparata anche a questo ???……dove sono i suoi amici ???…ora
sente, come non mai, la loro mancanza…
…il
pugno che si apre, mentre il sangue rosso scivola sulle dita…
…il
palmo portato davanti alla faccia, come per osservarlo meglio………il palmo
aperto e tremante davanti al suo volto,
anche per impedirle di vedere il foro oscuro nella testa di Paul…
…poi
il gorgoglio…
…Buffy
abbassa di scatto la mano……ma non è abbastanza rapida…… “esso” fa già capolino
dal buco del cranio………una sorta di bolla nera con striature viola…
…senza
faccia né occhi, riesce comunque a vederla………e con un’azione talmente rapida e
veloce, che spiazza anche la Cacciatrice, “esso” schizza via dal buco del
cranio e si fionda verso la sua faccia…
46.
Tutto
quello che vede, è solo una grossa e umida macchia di inchiostro nero con
venature violacee (proprio quest’ultime, non sembrano formare, una sorta di
bocca, al centro della macchia ??? ……NON una bocca umana……ma………ma una sorta di
“O” malfatta…)
…poi
“esso” gli è già addosso…
…il
contatto con la sua pelle umida e molliccia……l’impatto tremendo che la sbatte a
terra, mentre “esso”, preme sul suo volto, mozzandogli il respiro…
…il
suo naso, di colpo, non è diventato……umido ???……bagnato ???………dove ha letto,
che il naso è l’unico contatto diretto, che il cervello ha con il mondo esterno
???……perché ora questo le sembra importante ???…
…la
bocca della ragazza, si riempie di qualcosa di molle e dal sapore fortemente
salato…
…
“esso” ha ancora fame………l’essere nel quel era ospite, giace a terra senza più
vita………ma ad “esso” non importa……l’energia accumulata dai pasti precedenti, gli
ha permesso un breve e forte slancio contro, per ora, la sua ultima preda…
…l’ultimo
pasto…
…non
che “esso” stia effettivamente morendo di fame…ANZI……ormai è sazio……ma gli manca
qualcosa………EH SI !!!……qualcosa per concludere……qualcosa, per chiudere in
bellezza, un’intensa giornata, prima di andare di nuovo a dormire…
…
“esso” non sa definire a parole questo “qualcosa”……ma il termine, umano, che
calza a pennello è : “spuntino di mezzanotte”…
…ESATTO…SI
!!!……solo un ultimo spuntino…
47.
Qualche ora prima…Biblioteca di Sunnydale…
[…]
SEGUE […]<NON è una
macchia di inchiostro…> esclama l’uomo scotendo la testa… <…questo
proprio NO…>…
<E
cos’è ?…> chiede domanda Willow
incuriosita, depositando il libro sul tavolo <…la didascalia di questo libro
non lo spiega…………ma, se non ricordo male…> esclama l’Osservatore,
togliendosi gli occhiali e pulendoli con un fazzoletto bianco <…dovrebbe
essere……una “Lumaca di Poliarki”… ……dal nome di Augustus Poliarki……l’uomo che
le “scoprì” in una palude vicina al suo
castello………le studiò……e di seguito…> <Una……lumaca ???…> domanda la
ragazza stupita, interrompendo il discorso dell’Osservatore <BHE…>
riprende lui <… assomiglia ad una lumaca……è viscida…molliccia e vive in un
guscio……ma oltre a questo, le similitudini con una comune lumaca, finiscono
qui…. …infatti, a parte le dimensioni notevoli e il colore nero con venature
viola……la “Lumaca di Poliarki”, NON si nutre di vegetali…> <Ha detto che
è un parassita ???…> <Meglio dire… ERA ……ormai è sicuramente estinta…>
<Che tipo di parassita era ???…> <Si nutre di cervello……> <OUUH…>
esclama Willow ritraendosi d’istinto, mentre fa una smorfia…<…entra nel
corpo della vittima…> continua a spiegare l’uomo <…facendosi strada
attraverso la bocca, o il naso……alle volte in entrambi, per soffocare il
malcapitato……il suo corpo è molto malleabile e gli permette l’ingresso
nell’organismo, abbastanza facilmente… …dopodiché, arriva al cervello della
vittima e con particolari succhi gastrici lo fa, letteralmente a pezzi………e dopo
averlo ingoiato……lo fa viaggiare attraverso il suo organismo, fino a farlo
scivolare nello stomaco del suo corpo ospite…> <OSPITE ???…> domanda
Willow incuriosita <Esatto…un corpo ospite……in pratica, la sua prima
vittima……alle volte, questa non viene uccisa, ma soggiogata alla volontà della
lumaca ……la vittima, continua a vivere……ma una sorta di vita fittizia……non è
morto…ma è come se lo fosse……non è più consapevole di molte cose che gli stanno
attorno… vive in una specie di trance, e l’unica cosa lucida nel suo cervello,
sono, costantemente, i suoi ultimi pensieri…> <Non…la seguo più…Signor
Giles…> <I contadini…> spiega pazientemente lui <…che diventavano
“portatori” di queste lumache, andavano in giro a uccidere…e dopo mietevano il
grano o raccoglievano ceste intere di frutta…… l’ultimo pensiero cosciente che
avevano nel cervello, prima di avere questo “parassita”, diventava una specie
di disco rotto che suonava costantemente lo stesso pezzo………ripetevano
all’infinito gli stessi gesti……intanto uccidevano e la lumaca accumulava i
pezzi di cervello sottratti, nello stomaco del corpo ospite…> <PER…
…???…> <Una specie … ……di granaio……se il termine ti suona meno
disgustoso…> <Molto meno…grazie Signor Giles …> <Un……“granaio”…
appunto …dove il cibo veniva ammassato, prima di essere spostato per la tappa
finale…> <E…cioè ???…> <Il guscio……ed è proprio lì che, la lumaca
di Poliarki, consuma il suo pasto… …infatti, solo lì dentro, può secernere le
sostanze necessarie a liquefare il cervello e… “succhiarlo” … …deve infatti ridurlo ad un liquido di base,
per potersene nutrire…>
<Penso…>
esclama Willow, con le gote di un colore verdognolo <…che mi sia passato di
colpo l’appetito…> <Non…non era mia intenzione impressionarti…>
<Non si preoccupi, Signor Giles …OUH…> esclama la ragazza, di colpo, con
una smorfia…<…spero almeno che si siano estinte …> <Stai tranquilla
Willow…non né è rimasta neppure una……… estinte completamente……… non se ne sente
più parlare da secoli ………… anche se…………… BHE……> <Cosa ???…> chiede
Willow, incitando l’Osservatore a proseguire <Poliarki, aveva ipotizzato,
anche se non riuscì mai a provarlo veramente, che queste lumache, potessero
entrare in una sorta di animazione sospesa …> <Animazione sospesa ?…>
<Come……come una particolare specie di pesci giapponesi …… …quando il lago
dove vivono, congela a causa dell’intenso freddo, questi pesci entrano in una
sorta di animazione sospesa…………sembrano morti………immobili…… bloccati……rigidi e
freddi, come il ghiaccio che li blocca……poi, quando l’acqua si scoglie, e torna
allo stato liquido, questi pesci riprendono vita………come se niente fosse
successo…> <Da… brivido…>
…<In
effetti si…> commenta l’uomo…<…Poliarki constatò, infatti, che durante un
lungo periodo di privazione di cibo, i movimenti delle “lumache”, erano sempre
più rigidi……a scatti……a volte, addirittura, si immobilizzano completamente per
settimane intere……certamente per conservare le energie rimaste…… ma se, in quei
momenti, fossero coscienti o meno……se
fossero in una sorta di “animazione sospesa”……lui, non lo seppe mai dire………e
poi……venne ucciso da un gruppo di contadini inferociti…> <Come ???…>
<Poliarki, venne massacrato da una folla inferocita, per aver ucciso alcune
contadine…> <E… per quale……> poi Willow si interrompe, intuendo la
risposta…<MA…> riprende lei…<…se era quello che le studiava……doveva
conoscerle abbastanza da non rimanerne vittima…>
…l’Osservatore
si toglie di nuovo gli occhiali, fissando un punto indistinto del muro <“…Per
la loro sopravvivenza……si sono adattate ad
ingannarci…”…> esclama con voce atona…poi riporta lo sguardo
sulla ragazza che lo osserva ad occhi spalancati, completamente rapita dal
discorso <…questa che ti ho citato, Willow, è una delle pochi frasi con un
senso che Poliarki scrisse in fretta e furia sull’ultimo dei suoi diari……prima
che una delle sue lumache, prendesse completamente possesso della sua
coscienza………dopodiché………BHE…uccise alcune contadine per nutrire il
parassita…> <E le lumache…che fine hanno fatto ???…> <Dopo che
Poliarki venne ucciso, la folla diede alle fiamme sia il suo castello sia il
laboratorio………e da allora, tieni presente che sono passati secoli, non si sa
più niente delle “Lumache di Poliarki”……solo alcuni dei suoi diari e testi, si
sono salvati…>
<Bhe……penso
che ora l’appetito mi sia tornato…> esclama Willow, con l’imitazione di un
sorriso sul volto…<Buon per te…> ribatte l’Osservatore con un sorriso
<Solo che…> inizia lei, bloccandosi subito dopo <Cosa ?…> chiede
l’uomo <Bhe !!!…Signor Giles…se nel vassoio della mensa, trovassi un grosso
Blob nero e viola……che devo fare ???…> il sorriso dell’uomo, svanisce in
fretta…<Correre…> esclama lui <……a parte la morte per fame……nemmeno
Poliarki, scoprì qualche altro modo per uccidere una di quelle lumache…>
<NESSUNO ???……nemmeno con un paletto nel…> poi la ragazza si interrompe……
questa storia del paletto, gli ha riportato in mente Buffy……e non riesce ad
aggiungere altro…
…e
dal canto suo, l’Osservatore spera, come sempre, che anche se la ragazza non
facesse mai più ritorno a Sunnydale, ovunque si possa trovare in questo
momento, possa essere comunque felice…
48.
…aria………ARIA………ARIA………ARIA
!!!…
…sente
i suoi polmoni bruciare, per mancanza d’aria fresca……è colta da un terribile
senso di vertigine, mentre barcolla nella stanza……nemmeno lei sa dire per quale
miracolo, è riuscita a rimettersi in piedi …
…le
mani premute sul viso…
…le
mani premute sulla cosa che le ha ingoiato completamente la testa, e continua a
premere per entrarle dentro…
…le
mani premute su quella “cosa” molliccia e viscida…
…le
mani che si stringono sulla pelle di “esso”, ma non riescono a trovare appigli
abbastanza forti da attaccarsi, e riuscire a strapparlo via…
…lei
che compie giravolte sgraziate nella stanza, sbattendo d’improvviso contro il
muro, mentre da sotto la cappa vivente che le copre la faccia, si odono dei
gemiti sempre più forti…
…il
cuore che nel petto, batte con rabbia……veloce……sempre più veloce, alla ricerca
di sangue ricco di ossigeno da smistare nel resto dell’organismo………un caldo
tremendo che le avvampa nel cervello…le sue dita piegate ad artiglio, che
cercano di graffiare la pelle di “esso”………ma scivolano sulla superficie umida
della sua pelle…
…il
cuore che inizia a rallentare i suoi battiti, mentre, nel suo cervello,
iniziano ad esplodere brillanti luci multicolori…(è amata ???……è stata amata
???……ha amici e famiglia ??? ……il suo nome è veramente Anne ???……domande strane
e senza senso che si presentano all’improvviso…) ……lo sforzo terribile di tutti
gli arti di sostenerla in piedi……il loro peso che sembra centuplicare, mentre
un senso di sonnolenza che si impossessa di lei…… e Buffy, anche se non capisce
il perché, sente che non deve cedere…
…le
sue palpebre spalancate che vedono solo due colori viscidi, che gli colano
davanti………nero e viola…
…la
bocca che cerca di chiudersi, per impedire ad “esso” di entrare………ma
inutilmente……il sapore disgustoso della sua pelle dell’essere, dentro il
palato……il naso bloccato da qualcosa di liquido, che striscia lentamente lungo
il condotto delle narici…
…le
gambe gridano d’agonia………all’improvviso, cade in ginocchio………il corpo piomba a
terra di schianto…
…solo
le mani, che all’ultimo istante sono riuscite a piazzarsi sul pavimento, le
impediscono di giacere scompostamente sulla moquette a consumare, agonizzando,
la poca aria rimasta nel suo corpo…
…le
braccia che tremano per l’immane sforzo di tenerla sollevata dal pavimento…
…le
ultime forze raccolte, per un gesto disperato……l’ultima possibilità…
…la
schiena gettata all’indietro con forza tale, da sentire un dolore acuto che le
saetta fin dentro il cervello……le mani che si congiungono dietro il capo, per
imprimere più forza possibile…
…e
poi lo scatto finale…
…la
testa che piomba come un missile, contro il pavimento…
…lo
schianto durissimo…
…il
dolore orrendo che sente sulla fronte e sul naso………qualcosa si spiaccica con il
rumore di un frutto pestato……un barlume di luce improvviso le illumina il
volto……l’occhio destro che torna a vedere………qualcosa di color nero, che giace a
terra, in una macchia scomposta……grossi filamenti neri e viola che partono da
essa, e si attaccano da qualche parte sotto i suoi occhi…
…poi
il corpo della ragazza, si rovescia a terra, ormai stremato…
…ed
è il buio, che conquista la sua mente…
49.
Il
rubinetto viene aperto e l’acqua, scroscia in
un potente getto nel grande lavandino metallico … …le mani che si
piazzano sotto il getto gelato che, lentamente, lava via le tracce seccate di
sangue e ketchup…
…perché
è ketchup ???…non è vero ???…
…la
testa ronza leggermente con una nota perenne che rimbomba nel cervello……un
respiro mozzo, fatto con un naso incrostato di ketchup e sangue…
…perché
è sangue ???…non è vero ???…
…un’ondata
improvvisa di vertigini, la fa oscillare in piedi……si appoggia con una mano al
muro e solo questo le impedisce di cadere a terra…
…deve
stare più attenta………CERTO……giusto…………sporcarsi in questo modo !!!……come una
bambina che pasticcia con i colori…(ma, oggi, ha servito patatine e ketchup
???…)…
…dentro
la testa, solo ricordi confusi…
…le
gambe che la portavano avanti malamente……lei appoggiata contro il muro del
corridoio, pur di non cadere…(…ma è caduta ???……perché le esce sangue dal naso
???……non lo ricorda…)… il buio delle lampadine rotte……una mano che le tiene la
testa, come per impedire che si stacchi e cada a terra, spaccandosi,
rompendosi, frantumandosi…… (…perché le balza in mente, l’orribile immagine di
un buco in un cranio ???…)…
…che
giornata tremenda……prima il doppio turno……poi quella (insopportabile
?…misteriosa ? …stramba ?…bastarda ?…maledetta ?………qual’è la definizione
migliore ???…) donna…e il suo dannatissimo (termine più che azzeccato,
stavolta) tè…miscela (o mistura ???…) di Celyon…
…ricordi
confusi…
…il
cammino lungo il corridoio buio……e lo stereo con la musica al massimo che la
rintronava (ma era musica ???……a lei sembravano più che canzoni, parole senza
senso………come se nella sua testa, ci fossero mille pensieri urlati…)…lei che
brancolava avanti, verso…… …BHO !!! …… sentiva solo che doveva andare avanti…
…ma
non era appena uscita da una stanza ???……dalla sua ???……le sembra di no…
…eppure… …… EPPURE …………e poi, all’improvviso, quella donna anziana, che si è affacciata su una porta
…<…domani lo dirò all’amministratore………DI SICURO…> ha minacciato,
agitando il bastone, prima di richiudere la porta…
…
“ma…… dire cosa ???”…questa domanda l’ ha perseguitata, finché non è
arrivata di fronte alla porta della sua camera………e qui, dopo svariati tentativi
di afferrare il pomello (MALEDETTO !!! ……ogni volta che lei avvicinava la mano,
lui si spostava di lato……o no ???…)…alla fine è riuscito a bloccarlo e tenerlo
ben saldo…una delle sua mani si è infilata in tasca e a cercato, ma senza riuscirci,
di afferrare la chiave (QUELLA BASTARDA, DI SICURO, ERA IN COMBUTTA CON IL
POMELLO … …CERTO !!! ……OVVIO !!!……ogni volta che lei tuffava una mano nella
tasca, la chiave si nascondeva da qualche altra parte, pur di non farsi
prendere…)
…e
poi la sonora spallata contro la porta……la serratura che salta via, con un
clangore metallico… …ma poi, dopo aver varcato l’uscio, si trova a chiedersi,
perché ha fatto rientro nella sua stanza ??? ……ma non né era appena uscita,
barcollando ???………SI !!!……CERTO !!!……era uscita da una stanza……ma non ricorda
se era la sua……però…
…immagini
e pensieri confusi gli si affollano in mente……ma troppi e tutti insieme…
…qualcosa
di caldo che le cola sulla faccia……si asciuga il naso con il dorso della
mano…(a prendere il fazzoletto nemmeno ci prova………è sicura che anche lui,
fuggirà, se lei tenta di catturarlo)…
…E
LO VEDE………ROSSO……CALDO E VISCOSO…
…
KETCHUP, sicuramente………che le esce dal naso, colandole sulle labbra (da
quando il ketchup ha il sapore del sangue ?…)…e quando si è sporcata
???…………sinceramente non lo ricorda……ma durante il lavoro, senza dubbio…
…STANCA……STANCA……STANCA……questa
parola sembra essere stata creata apposta per lei……sente solo la testa
dolorante e i piedi che le ronzano… (o è il contrario ???……… comunque …una cosa
del genere…) …a tentoni chiude il rubinetto e dopo un paio di tentativi di fare
lo stesso con la luce del bagno, ci rinuncia e barcolla verso il
letto…(…un’oasi in mezzo al deserto……il tesoro di tutti i tesori……il sogno
concretizzato, di chi chiede solo un po’ di riposo…)…crolla di schianto sopra
le coperte e si addormenta poco dopo…
…ma
prima che sprofondi nel sonno, balza alla sua mente, per qualche istante,
l’immagine di una sorta di bocca………una bocca ben strana……non ha labbra……e non
assomiglia neppure ad una bocca…
…è
solo una grossa, e malfatta, “O” di
colore viola…
…poi
il sonno ha la meglio sulla distrutta Buffy Summers, e tutte quelle (certamente
assurde, strane e improbabili) immagini di corpi morti e viscose macchie nere,
svaniscono d’incanto…lasciandola sola, a dormire placidamente sopra le coperte
di un letto, che lei ritiene il più soffice del mondo…
50.
Tratto da “Il Mostro venuto dall’Ottava Dimensione”…
…
Lo
sguardo di Frank fisso verso l’orizzonte e il sole che sorge illuminando le
rovine del laboratorio, del Dottor Black, dove l’orrenda creatura è finalmente
morta…
…<…il
mostro è morto…> esclama l’eroe incrociando le forti braccia al petto e
fissando il sole nascente……lo sguardo di sfida lanciato alla gialla sfera che
sale l’orizzonte azzurro……<…il mondo è salvo…> esclama lui ad alta voce
come per confermare queste parole…
…ma
la domanda è : PER QUANTO ???………per quanto il mondo potrà assaporare il frutto
della pace, prima che altri orribili mostri tornino a minacciarlo ???…
…ma
non importa………Frank sarà ancora lì……a combatterli……ad anteporre il suo coraggio
e la sua forza, contro la brutalità e l’orrore di quelle creature venute
dall’Ottava dimensione…
…SI
!!!…
…Frank
combatterà per noi………per la nostra salvezza……per la salvezza dell’umanità………per
la salvezza dell’ America…
51.
Due mesi dopo…
<Eddaaai
!!!…> supplica Peter per la decima volta, con una specie di pantomima
facciale, che cerca di intenerire Samuel, il Proprietario del negozio di pegni…
…ma
questi, da vecchia volpe, continua a fissare con sguardo pensieroso, gli
oggetti dentro alla scatola, portati dal ragazzo poco prima…
…<Non
lo so…> esclama infine scotendo la testa…<MA DAI …> lo incita il
ragazzo, sbuffando irritato <Sinceramente……non lo so…> esclama di nuovo
Samuel, prendendo tra le mani alcuni orologi e sollevandoli dalla vetrina, come
per osservarli meglio <…va bene… facciamo trenta …… anzi……perché sei
tu……quaranta, va……> esclama infine…
<MA
NO !!!…> grida di rabbia e frustrazione il ragazzo <…MA SEI BASTARDO
!!!………solo gli orologi valgono almeno cinque volte tanto…> <Nei tuoi
sogni…> ribatte Samuel, ributtando gli orologi nel mucchio, in malo
modo……poi si allontana dal bancone per dare una pulita ad alcuni tromboni
attaccati alla parete…
…ma
Peter, lo segue imperterrito, come un cane che vuole il suo
osso…<…CENTO…> esclama lui……Samuel sogghigna… <Ma vai………CENTO
???……solo nella tua testa…> <EDAAI…… porcaccio mondo……tutto ne vale almeno
mille…>
…Samuel
sbuffa irritato, scotendo la testa, per dimostrare tutto il suo
disappunto……poi, si riavvia verso il bancone, e aperta la cassa (ma con
l’occhio incollato su Peter e la mano libera pronta ad afferrare la mazza da Baseball,
appoggiata lì vicino), tira fuori una mazzo di banconote…
…ne
conta alcune e le posa sulla vetrina, accanto agli oggetti…
…<Ottanta…>
esclama lui……e la faccia di Peter, illuminata all’inizio da un sorriso, mentre
vedeva il fascio di banconote, si contrae immediatamente…<MA NO…> esclama
il ragazzo…il Proprietario del negozio di pegni, spazientito, fa per
riafferrare i soldi, ma la mano di Peter, scatta avanti…<…DAI……NO…
novanta……novanta per tutto…….NOVANTA…> esclama quasi implorando…… Samuel con
il volto adirato, riprende alcune banconote e le aggiunge a quelle ancora
posate sulla vetrina <…ottantacinque……o te ne vai con tutto la roba…>
intima lui…
…la
faccia di Peter si contrae diverse volte……poi le spalle ricadono di
peso…<…crepa…> esclama infine con un sussurro mentre prende i soldi…
…dopo
averli contati due volte, di malavoglia se li infila in una delle tasche
interne del suo liso giaccone di pelle ed esce dal negozio…
…dietro
di lui, Samuel sorride……se non ci fossero quei imbecilli come Peter, già da un
pezzo, il suo negozio avrebbe chiuso…
…con
occhio esperto, divide la roba buona, dagli scarti da vendere a cinque dollari
al pezzo…
…tre
orologi (……120 dollari l’uno) ……altro orologio (questo non funziona !!!……20
dollari ??? …) …lampada da tavolo (12 dollari……anzi……15 dollari…perché no ?…)…
…portafotografie in plastica… (…giù nel cestino………ne ha così tanti da riempirci
un magazzino………fosse stato almeno di legno……o di metallo………MA, DI PLASTICA
!!!…) autoradio con mangianastri …(NON si può definire un vecchio modello………MA
un modello “Medievale”…40 dollari… …alla peggio, abbassa a 30…)……
…e
poi……sollevata una maglia di una qualche squadra di football (20 dollari
?…o soltanto 10 ? ……meglio 10
dollari……altrimenti non si vende)……trova un “coso” di metallo nero…
…storcendo
il naso, e facendo forza, riesce a tirarlo fuori dalla scatola…
…UNA
MACCHINA DA SCRIVERE……Bhe !!!…il modello è un po’ strambo, con la tastiera tipo
corna di bue……ma un cento dollari li tira fuori, senz’altro, anche solo come pezzo
da collezione……DI SICURO…
…infatti,
fino a quel momento, si sembra che gliene capitata solo un’altra di quel
modello… …… ma quel ragazzo… (Paul, gli sembra che si chiami )…che fine avrà
fatto ???…sono due mesi che non ne sa più niente……BRUTTO BASTARDO !!!……e
pensare che, come quel ragazzo gli aveva chiesto (insieme a dieci dollari di
anticipo, ovviamente), ha conservato tutti i libri di fantascienza e
d’avventura, che gli erano capitati tra le mani……
…AH
!!!……ma gliela pagherà cara !!! ……se gli mette le mani addosso gliela farà
vedere !!! ……gli darà proprio una bella lezione, appena gli capita a tiro…
…E
ACCIDENTI ALLA SFORTUNA……GUARDA CHE FREGATURA !!!………AH !!!… se riprende Peter,
glielo farà vedere lui, averlo fregato in questo modo !!!………infatti, appena
posata la macchina da scrivere sulla vetrina, si accorge di quale catorcio in
realtà sia…
…gli
ha sporcato tutte le mani di inchiostro…