ACQUA
Scritto
da: Sue
Spoiler
per: seconda serie di Angel
Pairing: A/K (DUH!)
Rating: G
Timeline: post Epiphany
Summary: un’altra epifania di Angel
Disclaimer: Angel e Kate
appartengono a Joss Whedon alla ME, alla WB e alla Fox. Non intendo infrangere
nessun copyright.
A
Maria….che mi sopporta…che mi nutre di cioccolata…e che ha pazienza con i miei
vaneggiamenti, ed i miei colpi di sonnoJ tvb bambina…un mondo di bene!
****
Sento
il suo profumo.
Il
profumo della sua pelle.
Come
ieri, mentre la tenevo tra le braccia ed acqua gelida bagnava entrambi.
È
caldo ora, come le rose che fra breve fioriranno in questo giardino.
Caldo,
come lo sguardo nei suoi occhi….
Lei…
Lei
mi capisce.
Capisce
perché forse abbiamo toccato insieme il fondo.
Nello
stesso momento, nello stesso istante.
Io
mi perdevo nel freddo di Darla, lei nel fondo di un bicchiere e di un flacone
di barbiturici.
Senza
fede.
Senza
speranza.
Disperazione
assoluta.
Dolore,
così profondo da annientare quello che eravamo un tempo.
Le
maschere
Le
mura.
Le
bugie.
Solo
quello che un tempo erano stati un uomo e una donna…disperati…
In
cerca di un oblio che ci è stato negato.
Forse
perché dovevamo trovare noi stessi, o forse perché l’acqua fredda doveva
scorrere su entrambi per riportarci alla vita.
Vita.
Mi
sento vivo in questo momento, mentre
tengo le mani giunte e parlo.
Sento
lo sguardo di Kate su di me, ora.
Sento
il mare chiaro dei suoi occhi scrutarmi dentro, ed arrivare, scovare le verità
celate, quelle che non ho il coraggio di rivelarle.
Come
fa a leggermi dentro?
È
bella Kate.
Bella
come un ritratto di altri tempi, come il riverbero del sole sulle acque della
mia terra.
Osservo
per un istante le sue mani stringere la tazza di caffè…
La
tazza di caffè che ha cominciato la nostra conversazione…
E
mi sembra quasi di sentire il tepore della sua pelle.
Vorrei
sentire il tepore della sua pelle.
Conosco
la sua pelle.
Come
un amante…
Conosco
il fuoco che scorre sotto di essa, l’ho assaggiato nel suo sangue.
Eppure
non è sangue che guida i miei pensieri in questo momento.
Non
sono le parole che ci scambiamo, gli sguardi furtivi…
È
il silenzio tra noi…
Ho
conosciuto silenzi che sapevano di morte.
Silenzi
che conducevano alla follia….silenzi che soffocavano l’eco di urla e pianti,
lacrime e sangue.
Ma
questo silenzio…è pace.
Questo
silenzio è…amore.
Non
venerazione, non ossessione.
Amore.
Limpido
come i suoi occhi, forte come la sua fede, bello come lei.
Impossibile.
Impossibile
come il fatto che io sia entrato in casa sua senza che lei mi avesse mai
invitato.
Impossibile
come le nostre gambe che si sfiorano, ed i nostri occhi che si accarezzano
Ed
il suo sorriso…che mi salva, di nuovo.
Ed
il sorriso, che sento nascere sulle mie labbra, e che arriva dal mio cuore.
Un
cuore inutile, pensavo.
Un
cuore senza vita, senza ragione fino a ieri.
Un
cuore che si gonfia ora, quasi come se tornasse a vivere mentre una sua mano si
allunga verso il mio volto.
Il
volto dell’uomo che ero…il volto dell’uomo che sono diventato.
Non
la maschera che nasconde il mio demone.
E
lei lo sa.
Lei
sa.
Ed
io so…
So
che vorrei baciarla, e che vorrei renderla mia, ora.
Più
mia di quanto già non sia.
E
voglio essere suo…
Perché
sto capendo di appartenerle.
Credo
di averlo capito mentre appoggiavo le mie labbra contro la sua fronte, mentre
acqua gelida di una doccia ci bagnava, ci univa, ci purificava.
Insieme.