AMAMI
AUTHOR: Sue
E-MAIL: dueuominieunagatta@hotmail.com
SUMMARY: Buffy è
sclerata. Buffy si sente vuota….Spike la ama.
RATING: G
SETTING: sesta
stagione, prima di Smashed…diciamo dopo Afterlife.
PAIRINGS: S/B
SPOILERS: School Hard, The
Gift, Afterlife
DISCLAIMER: Appartiene tutto a Joss Whedon, alla ME e
alla Fox. Non intendo infrangere nessun copyright….concupisco James Marsters
però, e non disprezzerei una sua visita. :-)
DISTRIBUTION: basta chiedere;-)
FEEDBACK: come la Nutella *g*
“Amami”
sussurro.
“Per
favore…”
Le
parole sono così dure tra le mie labbra.
Le
pronuncio, e sembrano grida alle mie orecchie. Grida che riecheggiano in un
guscio vuoto.
Freddo.
Dio…Dio…perché
fa così male?
Abbasso
la testa prima che tu mi guardi.
Come
sono bianche le mie mani…non c’è più traccia di sangue.
Sono
bianche….e fredde…solo..carne…ed ossa…e sangue…
È
tutto senza senso.
Tutto.
Sento
la tua incredulità Spike.
Sento
i tuoi sentimenti, quello che il tuo cuore prova.
Il
tuo cuore…come lo invidio.
Riesce
a sanguinare, a provare qualcosa…qualsiasi cosa.
Io…
Io
non ci riesco più. Non so più come fare.
Non
ricordo più come si fa.
“Buffy…”
sussurri.
Buffy.
Buffy
è il mio nome.
Lettere…pronunciate
con tanta intensità da farlo sembrare quasi reale.
Come
se davvero contasse qualcosa…come se davvero fossero più che lettere, suoni.
La
cripta è vagamente illuminata solo dalla luce della luna
Per
il resto è buio.
Siamo
sempre al buio, quando stiamo insieme.
Senza
parlare spesso.
Guardandoci.
O
fissando il vuoto.
Hai
mai fissato il vuoto? La mente comincia ad aprirsi…e allora…mi sembra quasi…di
provare qualcosa.
Mi
sembra quasi che il guscio si riempia.
Ed
ho paura.
Stiamo
insieme spesso al buio, assaporando il
silenzio.
Notte
dopo notte.
Senza
sfiorarci.
Insieme.
“Ho…freddo…”
sussurro.
“dentro…così
freddo…”
Non
parli.
Eppure
ti sento deglutire.
E
sento la tua confusione.
Com’è
piena la tua mente.
Com’è
pieno il tuo cuore.
Sento
vita in te, Spike.
Il
mio cuore batte, ma non c’è vita in esso.
Il
tuo cuore è fermo, eppure è così pieno di vita.
“Buffy…”
Ripeti.
Perché
mi è così facile ora sentire l’amore che provi per me?
Forse
perché non ne ho più?
Forse
perché sono troppo stanca per fingere?
O
perché al buio è tutto più facile?
Vorresti
muoverti.
Fallo
Spike.
Sono
solo muscoli. Sono solo ordini che arrivano dal cervello.
Semplici
gesti.
Fallo,
per favore!
“Io”
cominci.
Tu?
Tu
sei, Spike.
Tu
esisti!
Tu
mangi la vita.
Senza
paura, senza timori.
Per
te le parole non sono solo suoni.
E
gli oggetti non ti sembrano senza senso.
“Io
ti amo Buffy” dici.
Chiudo
gli occhi.
Sono
nel mio guscio vuoto ora.
Sono
il guscio vuoto.
Io
ti amo Buffy
Io
ti amo Buffy.
Il cuore batte così forte…ma è ancora buio.
È
ancora tenebra.
È
ancora inferno.
Ti
ho amato prima di morire?
Sì.
L’ho
fatto…in silenzio, perché il mondo era in pericolo.
Ed
amare era proibito e faceva male.
Vorrei
sentire quel dolore adesso.
Vorrei
amarti, Spike…lo vorrei davvero.
Vorrei
aprire gli occhi e vedere la luce.
Vorrei
che il mio cuore mi scoppiasse in petto.
Vorrei…
Vorrei
riuscire a provare qualcosa.
“Non…volevo…”
mormori.
“No”
riesco a dire. “Non scusarti, non per questo….”
Sento
il mio corpo sollevarsi, i miei piedi muoversi, aria accarezzarmi il volto.
Ti
vedo ora.
Sei
di carne, come me.
Vedi,
come me.
Muscoli,
sangue, ossa.
Come
me.
Vorrei
vederti sorridere.
Deglutisco
mentre m’inginocchio di fronte a te e le mie mani sono sulle tue cosce.
“Che
cosa…”
la
tua voce si perde, confonde.
“Amami
Spike…” ripeto.
Mi
sollevo, piano.
Vedo
bene il tuo volto, ora: desiderio, passione, amore, confusione…tutti questi
sentimenti sul tuo volto.
E
nei tuoi occhi.
E
nelle tue labbra.
Li
vedo…e vorrei sentirli.
Inclini
la testa…vorresti capire, Spike.
Cosa
leggi nei miei occhi? Cosa c’è? C’è ancora qualcosa?
Amami,
ti prego.
***
“Amami ti prego”
Non
so nemmeno se ti si sia resa conto di aver parlato ad alta voce.
È
la tua voce.
Sì,
lo è.
Conosco
la tua voce.
Ha
tormentato i miei sogni, le mie viscere, il mio sangue per ore, giorni interminabili.
“Amami
Spike”
ripeti.
Il
tuo respiro caldo, contro il mio volto.
Caldo
come fuoco.
Fuoco
dentro, fuori, tutt’intorno a me.
Le
tue parole bruciano.
Come
lacrime…le mie, versate la prima volta.
Come
le tue…
Non
versate, ghiacciate, dentro di te.
“Ti
prego”
sussurri.
Ed
io chiudo gli occhi, devo farlo.
Prima
che nuove lacrime li riempiano, scavando nel mio volto.
Nel
mio cuore.
Erodendolo
Divorandolo.
Sei
così vicina a me, ora.
Ed
il fuoco, mi consuma.
Mi
lambisce.
E
vorrei lasciarmi avvolgere da esso.
Fino
a consumarmi.
Fino
a che non rimanga niente di entrambi.
Niente
più che un pensiero.
Niente
più che un ricordo.
“Guardami,
ti prego”
mi
supplichi, ora.
Ed
anche i tuoi occhi sono fuoco.
Puro…brillante…
Doloroso.
E
così belli…
Vorrei
perdermi in te, ora.
Perdermi
nella tua pelle, nel tuo calore.
Asciugare
in te il mio dolore ed i miei ricordi.
Riempire
il guscio di quello che sono
Di
quello che ero…
Di
quello che sei.
“Più
della mia vita…”
sussurro.
“Ti
amo…”
Le
tue dita mi sfiorano il volto, ora.
Leggere
si posano sulla cicatrice.
Il
dono della prima cacciatrice.
Scivolano
sulla mia pelle, fino a sfiorare le mie labbra.
Ed
io tremo.
Tremo
per il freddo che hai dentro…
Lo
sento…appena sotto il calore della tua pelle.
È
profumata la tua pelle.
Bianca…e
l’ho sognata…l’ho bramata…l’ho voluta.
Leggere,
le tue labbra si posano sulle mie…
E
vorrei toccarti…
Ma
se lo facessi saprei che non sei tu.
Non
saresti diversa dal maledetto robot.
Non
saresti diversa dai miei sogni…
Solo…
Solo
più fredda…
Continuo
a tremare, mentre le tue labbra ancora accarezzano le mie.
Non
farlo Buffy.
Non
sentirti viva con un uomo morto.
Stringo
i denti, mentre, il mio cuore viene stretto da una morsa più forte.
Ti
amo Buffy.
Il
mio demone, l’uomo che sono stato, quello che sono diventato ti ama.
Ma
non così.
Mi
stai guardando ora.
Capisci
quello che ho dentro?
Capisci
che quel giorno siamo morti insieme?
Capisci
che il freddo che hai dentro, mi gela…
…e
che darei tutto quello che sono per portarlo via da te
***
Labbra.
Le
nostre labbra si incontrano, ora.
So
che non lo vuoi…vorresti la vera me…quella che ti prendeva a pugni, quella che
una notte ti ha detto che eri inferiore.
Quella
che è saltata in un vortice bianco di luce e di pace.
Prendi
quello che sono Spike: il guscio vuoto.
Amami…solo
per un momento, solo per farmi dimenticare, solo per farmi ….esistere.
Esistere.
Il
sangue è vita….lo hai detto tu…ed il mio sangue gela.
Mi
sfiori i capelli…quanta dolcezza c’è nei tuoi gesti…
“Ti
prego” sussurro.
Non
ho mai pregato nessuno, sono stata umiliata, ingannata, sconfitta, uccisa…ma
non ho mai pregato nessuno.
Un
tempo mi dicesti che non ti sembravo il tipo di persona da supplicare…ora lo
sto facendo, Spike.
Amami,
ti prego, ti scongiuro.
Spike,
perché stai allontanando le tue labbra dalle mie? Mi accarezzi i capelli, ed il
guscio, quello che sono diventata, si sgretola.
“No….”
La tua voce è bassa, ma decisa. Così decisa. Così piena di dignità…come quella
notte. Come sempre, da quando sono tornata.
“No?”
ripeto. Non sono incredula.
Ho
solo freddo, un freddo che sta congelandomi.
Di
nuovo le tue dita sfiorano i miei capelli. “No…” soffi.
No.
No.
No.
Puoi
far passare il freddo dentro di me, puoi farlo…e sei lì, immobile, a guardarmi.
Sei
l’unico che possa aiutarmi, l’unico che possa capire…e mi guardi.
E
c’è amore nei tuoi occhi…desiderio…passione…e dolore.
Ed
io…io non sento niente.
Solo
la mia carne che trema, fredda forse più della tua.
“Ho
così freddo…”
La
mia voce è debole…come quella di una bambina…come l’eco che si sente accostando
un orecchio ad una conchiglia.
Eppure
tu senti.
Riesci
a sentire il battito del mio cuore? Non ti sembra strano? Stonato…stridente?
***
I tuoi occhi sono pieni di lacrime. Mi domando se te
ne sia resa conto.
E
la tua voce è un sussurro, mi guardi e nei tuoi occhi c’è buio e freddo.
Ti
ho detto di no. Sono stato nobile abbastanza, o stupido abbastanza da farlo,
anche se ho bisogno di sentire il tuo corpo contro il mio più di quanto
necessiti, o abbia mai necessitato di sangue per sopravvivere.
“Ho
così freddo” mormori.
La
tua voce che sembra perdersi nel buio della mia cripta, così bassa e fragile che
solo i miei sensi possono coglierla.
Siamo
così vicini, e vorrei che il mio corpo potesse riscaldarti…vorrei affondare in
te, e baciare la tua pelle, vorrei assaporare le tue labbra.
Ma
rimarresti fredda.
Fredda.
Ho
vissuto nel freddo per troppo, troppo tempo Buffy.
So
cosa sia il freddo…l’ho sentito per centoquarantasette notti.
L’ho
sentito, l’ho provato…e lo provo ancora.
Un
tempo forse, lo avrei fatto.
Un
tempo, mi sarei immerso nel tuo freddo.
Illudendomi
che fosse qualcosa di più.
Ma
non posso, non ora.
Ti
amo Buffy, non lo capisci?
Ti
amo…
“No”
ripeto. Cerco di convincere me stesso, e te così.
Devo
farlo.
“Perché?”
C’è
disperazione nella tua voce, ma non rabbia.
Hai
lasciato anche la rabbia nella tomba dalla quale sei fuggita?
Rivoglio
la tua rabbia, Buffy.
Rivoglio
il tuo disprezzo.
Rivoglio
la ragazza che ho conosciuto.
E
non sarà una scopata a farla tornare.
Non
saranno i miei baci.
Non
sarà il mio amore.
Ti
allontano da me, ed è come tornare in quel vicolo…
Quello
dove ti ho raccontato di me.
Quello
dove sono morto e nato nuovamente.
“Io
ti…”
Mi
fermo.
Io…cosa?
Io
ti amo?
Vero…con
tutto me stesso: uomo e demone.
Io…
Voglio
che torni a vivere?
Voglio
che …
Voglio
te…
La
vera te.
“Spike…”
la tua voce è rotta.
Spezzata.
Proprio
come qualche istante fa, allungo una mano…temendo, che questa volta, ti
allontanerai…lasciandomi solo il tuo freddo e le tue lacrime.
Temendo
che mi rifiuterai
Temendo
che rifiuterai Spike, me, non potendo avere il corpo che potrebbe riempire il
guscio vuoto della tua anima.
Non
accade però, lacrime calde scivolano sul dorso della mia mano, mentre ti
accarezzo il volto.
“Amami”
ripeti, lentamente.
Ed
io ti amo.
Con
il mio cuore, mentre il mio corpo rimane fermo, ad assorbire il tuo freddo.
Con
i miei occhi, mentre tu abbassi la testa, e rifiuti di guardarmi.
Ti
amo.
Ti
stringo a me, prendendomi il tuo freddo.
E
sento il tuo respiro.
E
ti sento tremare.
Vuoi
che ti ami.
Ma
questo è l’unico modo che conosco, ora.
È
l’unico modo che conosco per amarti.
È
l’unico modo che conosco per disperdere il tuo freddo.
L’unico.
***
Perché Spike?
Perché?
Vorrei
dirlo ad alta voce…vorrei gridarlo…
Ma
rimango in silenzio.
Fissandoti.
Il
gelo che si allarga dentro di me.
Il
gelo riempie il guscio.
Aiutami,
Spike.
***
“Aiutami, Spike.”
È
lei? Davvero lei?
***
Aiutami, Spike.
Aiutami
a sentire…ad andare avanti, un altro giorno, un’altra ora.
Aiutami,
Spike.
Amami.
Ti
prego, amami.