ANNEGO

Di Sue

 

 

Annego in un mare di fuoco.

Mi brucia.

E le stelle sopra di me sono fredde e dure

Dure.

Come il cuore dell’uomo che sta perdendo la sua anima.

Lo vedo nei miei sogni.

I miei sogni mi raccontano i suoi segreti.

La sua paura del buio.

La paura di essere un altro.

La paura di non essere amato.

E lui ama, il suo amore è come il fuoco nel quale sto annegando.

È lui…

Le stelle tacciono, e sono fredde. Fredde.

Mi hanno mostrato le sue lacrime ed il suo dolore

Ed io l’ho amato per questo.

Mi hanno mostrato quello che sta diventando.

Ed io ho cominciato ad annegare.

E scendo.

Sempre più in fondo.

E ricordo il profumo delle torte di mia madre.

Ed il sorriso di mia sorella.

Ed il sole, che mi arrossava le guance.

Le sue guance…

Non sono più rosse.

Pallide.

Le sue guance sono pallide come il suo cuore.

I suoi occhi sono duri, come la sua anima.

Ecco.

Il fuoco mi lambisce la pelle, la bacia, l’assapora.

Ed io assaporo il suo dolore.

Annego nel fuoco di questo sentimento.

C’è solo nero, in lui.

Nero attorno a lui.

Gambe che gli cingono i fianchi, labbra che baciano le sue.

E niente è come prima.

Le stelle tacciono.

Le stelle sono fredde.

Le stelle sono senz’anima.

Le stelle hanno smesso di brillare.

Eppure lo vedo.

Vedo con tanta chiarezza.

Ma non so il suo domani.

Non riesco a vedere al di là di quegli occhi.

Simili alle stelle.

Freddi come le stelle.

Silenti come le stelle.

Era nobile.

Era puro.

Era fuoco.

Ora…

Ora è solo freddo.

Ed io sono annegata nel suo fuoco.

Mi sono persa in una persona che non esiste più.

E le stelle, ora, ridono.

Mentre io

Mentre lui

Mentre noi

Noi piangiamo.