FREDDO
AUTHOR: Sue
E-MAIL: joyce19@libero.it
SUMMARY: i pensieri di Spike sulla visita di Drusilla
in Crush.
RATING: credo un PG13
SETTING: durante
Crush
PAIRINGS: S/D più accennato S/B
DISTRIBUTION: Il sito Due Uomini e Una
Gatta , quando e se riuscirò ad
aggiornarlo.
SPOILERS: Fool for love e Crush
DISCLAIMER: Appartiene tutto a Joss Whedon, alla Mutant
Enemy, alla Fox. Non scrivo a scopo di lucro e non intendo violare alcun
copyright
FEEDBACK: Se vi va.
A
Sabrina, che dopo sei anni, continua a sorprendermi e rendermi orgogliosa di
lei.
A
Maria, in attesa di cominciare Lascia Che Ti Racconti 17…ti voglio bene
sweetie:)
Ad
Alma, per il costante supporto ed incoraggiamento…spero che questo Spike ti
piaccia…:)
***
Drusilla era fredda.
Avevo
quasi dimenticato quanto lo fosse.
Il
suo corpo era freddo contro il mio, nella cripta.
Freddo
quanto quello di Harmony, la notte precedente.
Eppure
era mio.
Conoscevo
ogni centimetro della sua pelle.
Avevo
venerato la sua pelle.
Conoscevo
il modo che aveva di affondare le dita nei capelli graffiandomi, quando la mia
bocca scendeva a baciare ogni millimetro del suo corpo.
Conoscevo
il modo che aveva di gemere.
Di
avvolgermi nel suo freddo.
Di
farmi suo.
Anche
quando non c’era amore.
Anche
quando erano solo i nostri corpi, nudi, l’uno contro l’altro.
E
i movimenti erano rabbiosi, e i suoi canini affondavano nel mio collo.
Come
a Londra.
Come
per cento anni era avvenuto.
Ed
era come se il tempo non fosse passato.
Era
tutto chiaro.
Tutto
perfetto.
Oscuro.
Freddo.
Niente
capelli biondi..
Niente
occhi verdi…
Niente
calore.
Niente
Buffy…
Eravamo
solo lei ed io.
La
mia regina nera ed io.
Come
sempre.
Come
sempre avrebbe dovuto essere.
Sapevo
cosa fare.
Sapevo
come essere accettato.
Come
essere amato.
Niente
più finzioni.
Niente maledetti sensi di colpa.
Sangue
Sesso
Ero
solo un cane.
Nato
per spezzare, uccidere…e sanguinare come bellissima poesia.
Questo
aveva detto la mia regina nera.
E
la mia regina nera voleva ballare.
Sentiva
la musica persino dalla mia cripta.
Ed
un sorriso languido le increspava le labbra.
Ed
un sorriso languido increspava le mie labbra, mentre mi spogliavo da abiti
chiari che niente avevano a che fare con me.
Sangue
Sesso.
Violenza.
Era
quella la mia vita. La mia ragione d’essere.
Le
mani, gli occhi, la bocca della mia Regina nera, del mio amore eterno me lo
ripetevano.
I
suoi occhi mi dicevano che potevo tornare ad essere il suo re, se avessi
voluto.
Volevo
che mi vedessero.
Volevo
che sapessero.
Ero
tornato.
Ero
me stesso.
Ed
il Bronze sarebbe stato il nostro regno quella notte.
E
volevo che grondasse sangue e lacrime.
Era
freddo il corpo di Drusilla sulla pista da ballo.
Quasi
quanto il mio.
Freddo,
che volevo.
Freddo
che volevo mi appartenesse.
Ed
i suoi capelli erano così profumati.
E
pensavo a quando tutto era semplice, perfetto.
Quando
il sangue era buono, e la paura dolce.
Quando non c’erano capelli biondi e labbra carnose
a tormentare i miei sogni, le mie viscere.
Il
mio cuore.
Il
mio cuore mi prendeva la testa tra le mani, ed il suo corpo era morbido contro
il mio.
E
sentivo la sua eccitazione.
Il
suo divertimento.
Seguì
lo sguardo della mia Regina.
E
intuì il suo dono.
Di
nuovo, voleva donarmi la morte.
Di
nuovo era lì per me.
Volevo.
Il
mio sangue urlava la sua fame.
Il
mio demone ruggiva.
Volevo.
Sangue.
Sesso.
Urla.
Era
come sempre.
Come
se nemmeno un istante fosse passato.
La
mia Regina nera, ed io.
Insieme.
Passione
ed amore negli occhi.
Passione
ed amore nel sangue di quei due ragazzi.
Si
amavano?
Pensavano
di avere tutta la vita davanti?
Pensavano
che il loro amore sarebbe stato più forte?
Non
avrei dovuto pensare a quelle cose.
Non
avevo mai pensato a quelle cose.
Ero
con la mia Regina Nera.
Ed
i suoi occhi erano gialli.
Ed
il sangue era ancora caldo nel corpo di quella ragazza.
La
pelle della ragazza era morbida come immaginavo?
Era
morbida come quelle delle centinaia che avevo ucciso?
Sangue.
Era
lì il sangue.
Lì.
Per me.
Il
dono della mia Regina.
Un
sorso…solo un sorso e tutto sarebbe tornato come doveva essere.
Un
sorso…
Solo
un sorso.
La
ragazza aveva amato.
La
ragazza aveva pensato che l’amore sarebbe stato più forte.
E
il suo corpo era ancora caldo tra le mie braccia.
Avevo
perso.
Perso
tutto.
Perso
senza aver avuto.
La
mia regina nera mi aveva fatto il suo dono.
La
sua condanna.
Come
sempre.
Come
sempre l’avevo accettata.
Eppure
sangue aveva solo sapore di rame tra le mie labbra.
E
i miei occhi erano chiusi per non vedere.
Un
cane.
Solo
un cane.
Ecco
quello che ero.
Mentre
il corpo della ragazza diveniva freddo tra le mie braccia.
E
la stringevo a me.
E
bevevo da lei.
Bevevo
la sua vita.
Bevevo
il suo amore.
E
non ci sarebbero stati più capelli biondi
E
non ci sarebbero stati più labbra carnose.
E
non ci sarebbero state più lacrime e dolore.
Solo
sangue
Solo
urla.
Solo
sesso.
Era
freddo il corpo di Drusilla.
Freddo.
Dentro
di me.
Freddo.
Nel
mio cuore.
Così
freddo.
Ero
solo un cane.
Nato
per distruggere ed uccidere…
E
sanguinare…
Come
bellissima poesia.