Autore:
Anneliz
Spoiler
per: “Passion”, “The Gift”,
“Bargaining”
Rating:
Angst
Timeline:
durante
“Afterlife”
Sommario: Giles riflette sugli eventi di Passion.
Disclaimer: I personaggi appartengono a Joss Whedon, David
Greenwolt, la WB, ME, UPN e la Fox. L’autrice scrive senza alcun scopo di lucro
e non intende violare alcun copyright.
Note dell’Autore: Strano, era da più di un mese che non riuscivo a
scrivere alcunché sul fandom di Buffy, e poi mi sono sbloccata vedendo
“Passion”… l’ho rivisto in tv, e non ho potuto non scrivere… era imperativo che
lo facessi. Beh, non è niente di che, davvero, piuttosto solo alcune mie
considerazioni. Spero non vi annoi troppo!
Forse avrebbe dovuto insistere che venisse via con lui.
Forse avrebbe dovuto prenderla tra le sue braccia e portarla via come i
principi delle favole.
Forse avrebbe dovuto dirle che lei era davvero importante per lui.
Più di quanto le avesse mai mostrato.
Forse avrebbe dovuto perdonarla prima, capire prima che il suo era stato
solo un errore di valutazione.
Tutti sbagliamo. Anche lui.
E lui aveva messo in pericolo la vita di lei più volte.
Forse...
Forse avrebbe dovuto instillare nella sua Cacciatrice un più forte senso
del dovere.
Forse avrebbe dovuto essere più severo e rigido, come lo sono tutti gli
Osservatori.
Forse non avrebbe dovuto essere così accondiscendente.
Forse avrebbe dovuto dire subito alla sua Cacciatrice che il suo
ex-amante era ora irrimediabilmente un nemico, e come tale andava eliminato.
Forse non avrebbe dovuto aspettare che lei fosse pronta a farlo.
Forse avrebbe dovuto semplicemente intervenire da solo.
Farlo quando ne aveva la possibilità, e niente di tutto questo sarebbe
successo.
Farlo prima che il mostro uccidesse Jenny.
Forse avrebbe dovuto sbarazzarsi del problema personalmente.
Forse avrebbe dovuto risolvere una situazione a cui la sua Cacciatrice
non poteva far fronte, come anni più tardi avrebbe soffocato Ben.
Forse, se quella notte fosse rimasto con Jenny, il mostro non l'avrebbe
sorpresa, indifesa e impreparata.
Avrebbe trovato entrambi.
Ma almeno avrebbero avuto una possibilità in più.
Una possibilità in più per vivere, per morire... questo non poteva
saperlo.
Non poteva, perché quella notte era andato via lasciandola sola.
La mattina dopo, in piedi accanto alla lapide di lei, aveva ammesso di
aver visto morire tanti, ma aveva amato solo Jenny.
Ora, a distanza di anni, non poteva dire che fosse più così vero.
Non poteva dire che vedere la sua Cacciatrice saltare da quella torre
non fosse stato, per lui, come morire.
Eppure non c'era stato più nessuno come Jenny.
Non c'era stato davvero più niente che lo avesse scosso, o interessato,
o affascinato, o sfidato intellettualmente come aveva fatto Jenny.
Nessuno.
La vita è breve, lo sapeva.
La vedeva scorrer via inesorabile ogni secondo che faceva passare
indifferente.
Ma era quello che desiderava, indifferenza.
Non voleva provare forti emozioni.
Non voleva svegliarsi nel mezzo della notte chiedendosi se davvero il
corpo senza vita di Jenny fosse accanto al suo.
Non voleva camminare per le strade di Piccadilly e vedere un padre con
una figlia, e pensare al viso della sua Cacciatrice dipinto per sempre in un
rassegnato sorriso.
Non voleva sentire, punto.
Ma poi lo squillo del telefono dissolse d’improvviso la bolla protettiva
dentro cui si era nascosto.
E la voce all'altro capo della cornetta gli fece di nuovo sentire
qualcosa.
Qualcosa che forse aveva dimenticato esistesse.
Si attaccò con tutte le sue forze a quella voce… temendo per un attimo
che fosse solo uno scherzo della sua immaginazione.
Ma la voce continuava a parlare… la sua Cacciatrice continuava a
parlare… e percepiva chiaramente gli squittii eccitati di Dawn e i mormorii di
Xander in sottofondo.
Forse, dopotutto, c’erano ancora ragioni per cui sperare.
FINE