Autore:
Anneliz
Spoiler per: “The
City of...”, “Hero”
Pairing: Si accenna alla coppia C/D
Rating: Angst – POV di Doyle in terza persona
attraverso buona parte dell’episodio
Timeline: durante “Hero”
Sommario: “Doyle sa che non è più una questione di
coraggio o codardia. E’ quello che va fatto.”
Disclaimer: I personaggi appartengono a Joss Whedon,
David Greenwolt, la WB, ME, UPN e la Fox. L’autrice scrive senza alcun scopo di
lucro e non intende violare alcun copyright.
Quando i demoni pronunciano quel nome – flagello - lui sa che è arrivato il momento.
Sa che questa volta non potrà sfuggire al suo destino.
Questa volta non potrà fuggire e nascondersi, e tapparsi
bocca e orecchie, e credere di non essere pronto, di non aver affrontato ancora
la sua metà demone, di…
Questa volta la situazione è diversa.
Ci sono altre persone in gioco, persone a cui tiene, una
donna e un vampiro che sono diventati la sua famiglia quando credeva di non
avere più nessuno al mondo.
E anche se così non fosse, non può più evitare il
combattimento.
Ha già visto di cosa è capace il Flagello.
La vista, l’odore di quei corpi martoriati… morti…
Lo aveva convenientemente dimenticato.
Lo aveva spinto in qualche angolo nascosto della sua mente e
aveva archiviato l’episodio, perché a che gli sarebbe servito ricordare?
Avrebbe potuto riportare indietro il tempo, se solo si fosse
sentito più colpevole… più responsabile?
No.
Così aveva dimenticato.
Ma ora i demoni pronunciano quel nome e a quanto pare la sua
mente ricorda ancora.
A quanto pare è ancora tutto lì… il dolore… l’orrore… il
disgusto e l’odio verso se stesso…
…La paura.
Paura è il sentimento che sembra vibrare nel suo corpo più
di tutti.
E’ un segnale d’allarme, una campana che continua
incessantemente a squillare, e lui non riesce a farla smettere.
Gli trapana il cervello, e lo scuote, e lo rende nervoso.
Doyle odia sentirsi a quel modo.
Odia non avere controllo su se stesso e sulle sue emozioni.
E’ in momenti come questo che ammira Angel.
Angel che non ha mai paura, che affronta sempre le
situazioni, che è disposto a sacrificare ogni cosa per gli altri.
Doyle ha sempre voluto essere così.
E forse… forse, è sulla buona strada.
Ricorda la sua prima missione con Angel.
Ricorda come Angel fosse dentro da tempo, troppo tempo, lo
avranno trovato, lo avranno catturato, lo avranno ucciso…
Angel può essere un campione, ma chissà quanti uomini…
vampiri… ci sono là dentro, quante trappole o allarmi o sistemi di difesa…
Non può aspettare lì fuori per essere catturato anche lui.
Non vuole essere ucciso. Ha ancora un gran desiderio di
vivere, grazie tante.
Così, fa quello che una qualsiasi persona sana di mente
farebbe.
Gira in retromarcia e si allontana.
Ma poi qualcosa lo convince a tornare indietro.
Non sa, Doyle, perché mai stia facendo una cosa così
stupida, ma è ciò che gli passa nel cervello.
Chissà perché, il suo lato coraggioso ha deciso di farsi
avanti proprio in quel momento.
E alla fine ne vale la pena.
Doyle ricorda come, per la prima volta nella sua intera
esistenza, si senta orgoglioso di se stesso.
Ricorda come, per la prima volta, la vita in generale non
gli sembri solo uno scorrere di immagini in bianco e nero su uno schermo.
La vita ha acquisito… un senso, in qualche modo.
Quella sensazione gli da un’euforia che non avrebbe potuto
raggiungere con nessuna droga, o nessun bicchiere di alcool.
E’… contento.
Spaventato a morte, certo, non esattamente sicuro che
avrebbe vissuto per raccontare quell’avventura, ma…
Almeno ci ha provato. Può dire di aver tentato.
Da quel giorno, è stato sempre grato ai Poteri Che Sono e ad
Angel per avergli dato una seconda possibilità.
E’ tornato a vivere. Può redimersi. Può fare qualcosa di
buono.
E forse è a questo che la redenzione lo ha portato.
A poter riscattarsi dopo tanti anni, a poter salvare ora
coloro che non aveva voluto salvare allora.
Quella campana squilla ancora nella sua testa, ma forse
adesso non c’è bisogno di preoccuparsi.
Perché Angel è il prescelto, è così che i demoni dicono.
E se Angel è destinato a fare qualcosa, puoi star certo che
lo farà.
Sente la paura retrocedere, solo un poco.
Sa che non è il momento per essere spaventati, o essere
codardi.
Sa che è il momento di restare. Di combattere per il bene.
Per una giusta causa.
E lo fa.
Raduna i demoni, li conforta, dà loro una nuova speranza.
Va in cerca del ragazzino demone e convince anche lui,
perché nessuno meglio di Doyle può convincere il prossimo che di Angel ci si
può fidare, che Angel è un eroe.
Porta il ragazzino alla nave, discute con Cordelia, e quasi,
quasi, dimentica che quel segnale d’allarme
sta ancora suonando da qualche parte nella sua testa.
Dopotutto, Cordelia è più importante.
Ma poi arriva Angel, e il Flagello, e c’è un combattimento,
non c’è tempo per pensare, non c’è tempo per avere paura, anche se quella
campana sta ancora trillando e…
E poi smette.
Sono sul ballatoio, lui, Angel e Cordelia, la Angel
Investigations, la loro squadra, e Doyle guarda insieme a tutti gli altri quel
faro che aspetta solo di distruggerli.
Doyle ascolta Angel, le sue parole, quella sorta di addio, e
lo guarda, e lo ammira, perché Angel è capace di fare questo e altro, è capace
di sacrificarsi per un bene superiore, Angel è capace di grandi cose, e…
Lo guarda ammirato per l’ultima volta.
Angel è destinato a grandi cose.
E’ quello che gli Oracoli hanno detto. Arriveranno i
guerrieri dell’oscurità e porteranno con sé la fine del mondo.
Ed Angel deve essere lì per fermarli e sconfiggerli.
Doyle sa che non è più una questione di coraggio o codardia.
E’ quello che va fatto.
Colpisce Angel e lo fa cadere giù dal ballatoio.
Bacia Cordelia e mormora qualche parola prima che il suo
viso si alteri nella sua controparte demoniaca.
Forse avrebbe voluto esplorare quella relazione inesistente
con Cordelia.
E forse avrebbe voluto combattere ancora a fianco di Angel.
Ma non ha rimpianti, dopotutto.
I Poteri che Sono ed Angel gli hanno offerto una possibilità
di redenzione.
Ed è a questo che la redenzione lo ha portato. Sente di
essere arrivato a pieno circolo.
Forse, non è solo qualcosa che va fatto. E’ qualcosa che Doyle deve fare.
Ha rimandato degli anni, e degli innocenti ne hanno pagato
le conseguenze, ma adesso è pronto.
Conosce il suo destino. Conosce la sua giusta causa.
Salta e riesce ad afferrare il faro e si raddrizza per un
attimo e si volta a guardare Angel e Cordelia.
Sorride.
FINE