CROCE SUL CUORE

 

 

 

Author: Anyanka72

Summary: Buffy. Spike. Un cimitero. Un segreto che deve rimanere tale. Una promessa. Da Vampiro a Cacciatrice.

Pairing: Spike/Buffy

Rating: PG-13

Genere: Romance

 

 

 

Era più di un'ora, che camminavano, e da più di un'ora, che discutevano. Si esasperavano a vicenda.

 

"Cacciatrice, cacciatrice… qual è il tuo problema? Sei qui, sei viva, respiri, vedi la luce del sole…"

 

"Questo non per forza risolve tutti i miei problemi, Spike. Nessuno mi ha chiesto se volevo tornare. Forse non volevo."

"Beh... nessuno lo ha mai chiesto neanche a me."

 

Cosa intendeva dire, che era inutile farne un dramma? O che per questo, lei non era migliore di lui?

 

"Per favore, Spike. Tu 'adori', essere un vampiro."

"...E tu, che diavolo ne sai."

 

In fondo, come poteva esserne sicura? Ma lo era stata per troppo tempo, e aveva già troppi altri dubbi. Questa era una certezza che non si sognava neanche di mettere in discussione.

 

"Ti PIACEVA, uccidere. Ti piaceva, essere un assassino. Torturare le persone."

 

Aveva un sorriso inequivocabile, Spike. Buffy aveva ragione... beh non era quello il punto.

 

"...Cosa, a proposito del 'col tempo si cresce e si matura?'"

"Qualcosa a proposito del 'col tempo si invecchia e non si cambia.'"

"...Io non invecchio."

"...A maggior ragione non cambi."

"Tu questo non puoi saperlo."

"Io so cosa vedo."

Si era fermata a guardarlo con un'espressione di sfida, le mani sui fianchi.

 

"...Tu, non vedi un accidenti."

"Perché non vedo quello che vorresti tu."

 

Cocciuta testarda cacciatrice. Non le avrebbe lasciato l'ultima parola stavolta. Sembravano due bambini che litigano. Se non fosse che erano in un cimitero di notte. Curioso, il pensiero che fosse il posto più adatto, per due come loro. La morte li aveva già raggiunti. E in qualche modo, li aveva rifiutati.

 

"No, perché non sai cosa guardare."

"Come ti pare."

 

E si era allontanata, camminava più veloce davanti a lui, dandogli le spalle. Non sopportava di essere lasciato a metà di una conversazione.

 

"Fermati!"

"Scordatelo!"

 

L'aveva raggiunta, e aveva alzato un po' la voce per ribattere.

 

"...Se non fosse che... che tanto, risorgeresti, a volte ti ucciderei."

 

…Voleva essere una battuta. Solo che lei non la pensava così. In fondo, perché un giro di perlustrazione con Spike avrebbe dovuto essere una buona idea (beh, con lui almeno non mi sento sola… di lui mi fido…)

 

"Buffy…"

"Vai all’inferno, Spike! …Ma che diavolo sto dicendo…"

 

Era scoppiata a ridere. Non una bella risata, però.

 

"...L’inferno è questo… Ma CHE COSA devo salvare? A... cosa servo, io, quì?”

 

Le si era avvicinato, prendendole le mani nelle sue.

 

"Buffy, mi… dispiace. Non intendevo..."

 

"Non dispiacerti. Hai detto la verità…"

"Non è detto. Non sappiamo tutto."

"Prima hai detto... che nessuno te lo ha chiesto…"

"E’ così... Più o meno."

"Ma tu… come... occupi il tempo? Voglio dire…"

 

Voleva sincerità, giusto? La verità...

 

"Cerco un obiettivo. Uno scopo. Più difficile è, meglio è."

"Quindi io ero…"

"…Solo un altro obiettivo? Oh, non ci avevo pensato…"

 

Perchè le aveva fatto male questo improvviso sospetto? Perchè sentiva che l'avrebbe ferita scoprire che era davvero questo e nient'altro, quello che rappresentava per lui? ...O che aveva rappresentato una volta?

 

"Bene, Spike. Ammettiamo che tu lo raggiunga."

 

Lo guardava tradendo il nervosismo per la risposta.

 

Spike considerava cosa dirle. Forse la rabbia era positiva... Forse l'avrebbe scossa dal torpore e dall'inerzia con cui trascinava le giornate, da quando era tornata... Forse era meglio quando lo detestava, piuttosto che la vaga indifferenza che sembrava a volte provare in sua presenza adesso...

 

"Dopo… probabilmente me ne cercherei un altro. Ma ho scelto bene, stavolta. Sono anni che mi intrattieni. Te ne sono grato.”

 

Senza pensarci lo aveva colpito facendolo cadere sulla schiena. Poi si era accovacciata sopra di lui, per tenerlo fermo a terra.

 

"Bene, Spike, se questo è il prezzo per liberarmi di te e renderti la tua momentanea libertà, sono disposta a pagarlo. Vuoi davvero vedere se ne valeva 'così tanto' la pena?"

 

Cos’era, quell’espressione nei suoi occhi? Timore di dover realizzare che forse, era meglio l’eterna attesa? Paura di scoprire di aver sofferto per mesi l'assenza di una persona che non meritava una sola lacrima? Sembrava la volesse pregare con gli occhi di lasciargli almeno quell’illusione, qualcosa per cui svegliarsi ogni giorno. Una speranza.

 

Questo, significava, avere una speranza? Non raggiungere mai uno scopo, ma vivere solo per quello? Gli sorrideva, invitante.

 

"Coraggio, Spike… chissà quando avrai l'occasione di trovarmi ancora così di buon umore..."

 

Spike non diceva una parola, ma avrebbe giurato che si stava sforzando di non tremare.

 

"Spike… non dirmi che a parte donne vampiro…"

"Finiscila, Buffy."

"E perché? Prendi quello che desideri… poi, poi si vedrà… tu non invecchi, giusto? E io non... muoio, Spike…"

"Ma che..."

 

Si era stupita delle sue stesse parole.

"...quindi non puoi, farmi del male..."

 

L'ultima frase lo aveva irritato, contro la sua volontà. Afferrandola per le braccia l’aveva costretta a piegarsi verso di lui.

 

"Come ho detto cacciatrice, non sappiamo tutto. Vediamo, se impareremo qualcos’altro."

 

Stava iniziando a non essere più così sicura di se stessa. Spike non aveva l'aria di volersi tirare indietro… in fondo un po' l'aveva creduto, anzi ci contava, a essere sinceri.

 

E perché avrebbe dovuto. Spike non lo faceva mai. Si comportava sempre come se non avesse niente da perdere. Cos’è una speranza, nella vita eterna?

 

Poi l’aveva rovesciata sul fianco e sulla schiena, le bloccava le mani, e la teneva lui ferma a terra, ora.

 

"Okay, cacciatrice… Forse, è solo uno scambio. Io realizzo un desiderio, e te ne regalo uno."

 

Infine l’aveva baciata. Il suo primo bacio… era risorta, no? Il suo primo bacio, con un vampiro.

Stava, finalmente, realizzando di essere davvero viva... Di nuovo.

 

Aveva chiuso gli occhi. Sperava che quel momento durasse per sempre. Ma non sarebbe durato, glielo aveva appena detto. Domani, lui si sarebbe trovato un altro scopo. Lo baciava con rabbia. Con odio. E un sentimento diverso, anche, simile alla passione. Quella non faceva parte del piano, ma nessun piano è perfetto. Si era dimenticata per un istante le parole, i silenzi, la pesantezza degli ultimi tempi.

 

Anche lei, voleva una speranza. Non si può vivere, senza una speranza...

Ed era felice, di avergli regalato quel momento. Felice per Spike... Che però, non sembrava, per la prima volta, aver capito quello che le sue mani su di lei avevano significato.

Sembrava. Aveva sentito le lacrime di lei, bagnare anche le sue guance, e si era fermato.

Si era allontanato, la guardava negli occhi.

 

L'unica speranza che aveva mai avuto lui, era che lei tornasse. E l'aveva fatto. Riempiendo la sua esistenza di gioia. Non era vero, che serviva sempre uno scopo... a lui bastava saperla viva... per adesso.

 

Le aveva sorriso, dolcemente, come faceva una volta. Le mancava, lo Spike di allora. Lo Spike di adesso era... diverso.

 

"..Quindi adesso…"

"Quindi adesso, andiamo a casa, cacciatrice."

"Io non capisco..."

 

L'aveva aiutata a rialzarsi.

 

"Sì che capisci, Buffy."

"Io ho… ho paura di non riuscire a sperare più in niente…"

 

"Non hai mai smesso, Buffy. Non ne sei capace."

"Per favore, Spike… passa la notte con me."

 

Le aveva sollevato il mento con una mano, per guardarla negli occhi. Doveva esserne certo.

 

"...Sei sicura, Buffy?"

 

Gli aveva sorriso, rivolgendogli uno sguardo complice.

 

"…Solo se rimarrà il nostro segreto."

 

Non riusciva quasi a parlare, Spike... cosa poteva risponderle? Perchè parlarle, poi, era così stanco, di parlarle. L'aveva baciata. Meglio, molto meglio. Poi le aveva mormorato, sottovoce, e non si era nemmeno reso conto che non aveva il minimo senso per un vampiro, quello che le aveva risposto...

 

"...Croce sul cuore."

 

 

FINE