RACCONTI
Author:
Anyanka72
E
adesso… Mi chiedo spesso cosa posso fare. L’eternità è lunga… Lunga, vuota,
inutile.. sono troppo poco buono, per allearmi
definitivamente con le forze del bene. Semplicemente, non ci credo davvero,
ecco. Ma troppo di parola per abbandonare Dawn al suo
destino. Troppo vigliacco per uccidermi, e troppo triste per essere di conforto
a qualcuno. Quindi scrivo. Racconto. Oh, no, non sono poesie Beh, solo una ogni
tanto.
Ma
per la maggior parte, sono i sogni che facevo su di te. Racconto di come sei…
dolce, meravigliosa, ... condiscendente, nei miei
sogni.
Per
iniziare, con te ho ricominciato a sognare. I vampiri, in effetti, non sognano…
molto, almeno. Della mia amata famiglia, la sola benedetta da questo regalo era
Dru, e gliel’ho sempre invidiato. Direi segretamente,
ma arrivati a questo punto, non so davvero se mai qualcosa di me sia riuscito a
tenerglielo nascosto. Sapeva sempre tutto. Sapeva ‘già’,
tutto.
Mi
manca anche lei, sai? Sì che lo sai… E anche lei lo sa. Lo sa, ma non tornerà a
cercarmi. Debole come sono, potrebbe convincermi a tornare da lei, adesso. Ma
non verrà, perché Dru ha bisogno che qualcuno si
prenda cura di lei, che la faccia sentire una regina. E al momento, sono io ad
aver bisogno di aiuto. Ho bisogno di tutto. Ho bisogno di essere nutrito,
perché posso dimenticarmene, ho bisogno che Xander
abbia pietà di me e non mi lasci bruciare al sole dopo una sbronza (accidenti,
quel ragazzo. Lo risparmierò, nel caso un giorno il chip smettesse di rendermi
un vampiro a metà. Glielo devo. Mentirei se ti dicessi che sta iniziando a
piacermi, ma in effetti…)… ho bisogno che Dawn mi
faccia sentire necessario a qualcuno. Ho bisogno che la rossa e la sua amica mi
chiedano di partecipare ai loro folli esperimenti, e ho bisogno che Anya venga di quando in quando a sfogarsi con me quando Xander non la capisce…
Per
essere onesto, anche io, a volte, non la capisco. Ma va bene lo stesso.
Ho
bisogno di te. Ho bisogno di credere che un benedetto giorno uscirai da questa
tomba.
I
miei sogni, dicevo… nei miei sogni tu risorgi sempre in mille modi diversi. Una
volta, torni indietro grazie ad un incantesimo di Willow,
che in qualche modo ha recuperato in un libro qualche formuletta
magica… e io mi chiedo allora, se è così facile risorgere, perché ti sei sempre
data tanto da fare per impedire che la gente morisse?
E
se risorgerai, Buffy… perché
sto soffrendo così tanto? In qualche modo una di queste due cose è sbagliata.
Un’altra
volta torni perché i Poteri Che Sono (chissà, un giorno scoprirò “cosa”, sono)
hanno pietà di Angel e ti riportano indietro su sua richiesta, ora pare che il
tuo grande amore sia diventato un inviato speciale dell’aldilà, e quindi un
favore ogni tanto glielo concedono… Non potrei sopportarlo. Come se tu non lo
amassi già abbastanza.
Un’altra
volta, sogno di averti vampirizzata. E che vivi con me, e condividi il mio
letto. La fitta di dolore che provo al risveglio distrugge quel breve istante
di felicità che avevo provato un attimo prima.
Rivivo
anche da sveglio, quell’ultima notte a casa tua, e ogni volta cambio il finale.
Una volta, tu mi rispondi che io non sono un mostro, mi guardi, con occhi che
tradiscono la passione e il desiderio, scendi in fretta le scale e ti butti tra
le mie braccia e… poi mi sveglio.
Un’altra
volta mi rispondi con disprezzo che ho ragione, sono un mostro, che mi stai
solo usando per riottenere tua sorella, e che mi odi, e non vedi l’ora di
uccidermi, e allora, a dispetto del mio chip… quelle volte, mi sveglio in preda
al terrore più accecante. Perché sto soffrendo talmente tanto che non potrebbe
semplicemente essere possibile, che io soffra così tanto per averti uccisa IO…
non sono così stupido.
A
volte immagino che torni e basta, che ti risvegli in cima a quella torre, e poi
vieni a trovarmi. Oppure che alla fine abbiamo trovato il modo per impedirti di
saltare, salvando te, tua sorella, questo pianeta sofferente e tutti i suoi
abitanti, demoni inclusi.
A
volte sogno addirittura che tutto ciò accade in parte per merito mio.
A
volte mi sveglio, con ancora sulle labbra un grido, ti sto urlando cose senza
senso, dico che quello che hai fatto non è professionale, che un combattente
muore in battaglia e non si suicida, e in quei casi
ringrazio che Dawn non possa sentirmi, perché
briciola non capirebbe…
Ma
i sogni che mi piacciono di più, sono quelli nei quali tu, viva, morta,
risorta, non importa… appari sulla soglia, sorridente, felice di vedermi, con
gli occhi che brillano guardandomi, e ti avvicini, e io ti guardo, senza dire
niente, per paura di rompere l’incantesimo, di dire la cosa sbagliata, convinto
che il prezzo di averti lì con me, sia quello di non parlarti, di guardarti
soltanto, di ascoltarti… e poi ti avvicini, prendi le mie mani nelle tue, le porti al tuo viso, e mi sussurri che ti sono mancato, e…
Ed
ecco, perché scrivo, Buffy.
Perché
non riesco a pensare di riuscire a fare altro che aspettarti, e ho bisogno di
avere qualcosa da raccontarti quando vengo qui, sulla
tua tomba. Potrei dimenticarmi qualcosa… Forse domani, ti porterò qualche
poesia nuova. Ehy, non sono tanto male. Col tempo, a
quanto pare, tutti migliorano. Le mie strofe dei vent’anni imbarazzano anche
me… Quando tornerai, ti mostrerò i miei progressi. …Non so mai bene cosa dire,
per salutarti… Ciao? Addio? …Buon riposo? …Risvegliati, maledizione? No… questo
non va bene… A domani, Buffy.
“Rimane
sempre lì, tutte le notti…”
“Non
tutte, Willow, ogni tanto riesco a trascinarlo al
Bronze, solo che poi me ne pento… Non hai idea di quanto pesi,
un vampiro ubriaco…”
“Shh, Xander, potrebbe sentirci…
E’ così… triste…”
“Lo
siamo tutti, Will. E non ho idea di come potrà andar meglio.”
Avevano
aspettato che Spike se ne andasse. Poi, si erano avvicinati alla tomba, in
silenzio, tenendosi per mano.
Era
il turno di Spike, osservarli.
*Vengono
sempre qui, tutte le notti… beh, a parte quando il ragazzino mi fa compagnia al
Bronze e affoga nella coca cola… Un giorno lo inviterò a bere nella mia cripta.
Se la merita anche lui, una sbronza, ogni tanto…*
FINE