I WILL REMEMBER YOU

 

 

Titolo: I will remember you

Autore: Bangelina

E-mail: buffy892@alice.it

Spoiler: fino alla quarta stagione di Buffy e la prima stagione di Angel

Pairing: Buffy&Angel

Timeline: ambientata durante la puntata Sanctuary di Angel, il resto degli eventi sono posteriori a questo episodio.

Rating: per tutti

Feedback: tutti i commenti sono ben accetti!!!

 

 

Capitolo 1:

 

Sunnydale

 

Il telefono prese a squillare nell’appartamento del sig. Giles.Il padrone di casa appoggiò la tazza di thè e si affrettò a rispondere.

“Pronto?”

“Giles?Sono Angel.”

“Angel?A che cosa...”

“Faith è qui.A Los Angeles.”

“Oh santo cielo!!” disse il sig. Giles sedendosi sconvolto dalla notizia.

“Quando è uscita dal coma?”

“Circa una settimana fa.”

“E com’era?”

“Direi che il termine più adatto sia psicotica.”

“Fantastico.Ora capisco.”

“Che cosa?”

“Sta tentando di uccidermi.”

Il sig. Giles non rispose.

“Vi siete scontrati con lei?”

“Si.Ci ha dato un bel po’ da fare.”

“Ha fatto qualcosa a Buffy?”

Il sig. Giles rimase di nuovo in silenzio.

“Me lo dica Giles.”

“Si sono affrontate più volte e non è stato per niente piacevole.”

“Come sta adesso?”

“Devo confessarti che sono un po’ preoccupato.”

 In quel momento si sentì bussare alla porta.

“Avanti!!”

Era Buffy.

“Salve sig. Giles,allora ha trovato qualcosa...”

L’osservatore le fece segno di aspettare un momento e la ragazza si rese conto che era al telefono.

“Sento che ha compagnia.Meglio se non ne parla a Buffy,non vorrei preoccuparla ulteriormente.”

“Non puoi tenerla sempre all’oscuro di tutto.”

“Lo faccio solo per il suo bene.Grazie per l’aiuto.”

Il vampiro riappese prima che il sig. Giles riuscisse a dire qualcos’altro.

Buffy lo guardava con aria interrogativa.

Giles posò il ricevitore,prese la tazza di thè che aveva lasciato sul banco della cucina e cominciò a sorseggiarlo,poi si rivolse a Buffy tentando di mantenere un’aria indifferente.

“Allora Buffy che cosa mi stavi dicendo?”

La ragazza lo guardava con aria sospettosa.

“Sig. Giles chi era al telefono?”

“Niente di importante,dimmi piuttosto...”

“Chi era al telefono?Me lo dica.” disse con tono deciso.

Il sig. Giles appoggiò la tazza di thè,si tolse gli occhiali e cominciò a pulirli con un fazzoletto.Non era mai un buon segno quando cominciava a pulirsi gli occhiali in quel modo.

Dopo qualche secondo alzò lo sguardo verso Buffy.

“Era Angel”

Buffy spalancò gli occhi spaventata.Non poteva essere stata una telefonata di piacere.

“Gli è successo qualcosa?”

“Non ancora.”

“Che cosa vuole dire Giles?Mi spieghi!!!”

“D’accordo,d’accordo.”

Ripose il fazzoletto nella tasca e si rimise gli occhiali.

“Faith è a Los Angeles e sta cercando di uccidere Angel.”

Non ci volle molto perchè Buffy prendesse una decisione.

“Vado a Los Angeles.”

“Buffy ti prego,cerca di ragionare un istante.”

“Non mi serve ragionare” disse arrabbiata.“Faith sta cercando di ucciderlo,vado a dargli una mano.”

“Buffy credo che Angel se la sappia cavare da solo.”

“Ma lui non ha visto che cosa ha combinato qui,non sa di cosa è capace.”

“Sono sicuro che si è trovato in situazioni ben più pericolose.”

“Più pericolose di una cacciatrice psicopatica che pensa che io le abbia rovinato l’esistenza?Non credo possa andare peggio di così.”

“Per favore rifletti.”

“Non mi interessa,io vado a Los Angeles.”

Mentre Buffy si stava avviando alla porta il sig. Giles la richiamò.

“Buffy?”

La ragazza si girò.

“Stai attenta.”

L’espressione dura sparì per un attimo dal suo volto e Buffy gli sorrise.

“Lo farò.”

 

Los Angeles

 

Angel riappese il ricevitore con aria preoccupata.

“Allora che cosa ti ha detto?” gli chiese Doyle.

“Faith ha lasciato Sunnydale una settimana fa e il suo stato mentale è quello di una psicotica.”

“Questo spiega il suo abbigliamento” disse Cordelia.

Wesley camminava avanti e indietro per la stanza,visibilmente nervoso.

“Non è giusto.”

“Se un’ammazzavampiri cerca di uccidere il tuo capo non è mai giusto” disse Cordelia.

“Volevo dire Giles.Perchè non mi ha avvertito?Ero l’osservatore di Faith.Quando è uscita dal coma avrebbe dovuto mettersi in contatto con me.”

“Forse era occupato a cercare di tenerla lontana dall’uccidere chiunque?” disse Cordelia.

“Non sapeva che mi stava alle calcagna,era preoccupato per Buffy.”  disse Angel.

“Lei sta bene?” chiese Doyle.

“Si.”

“Cosa possiamo fare?” chiese Cordelia.

“Aiutatemi a catturarla,voglio che controlliate i rapporti della polizia.Pestaggi,uccisioni nell’ultima settimana vicino a stazioni di pullman e bar.Poi sparite dalla circolazione.Io e Doyle faremo il resto.”

“Che cosa?Stai scherzando per caso?” chiese Cordelia.

“Sei stato preso a bersaglio da una psicotica,io di certo non andrò a nascondermi.” disse Wesley.

“No,è troppo pericoloso.”

“Angel,c’è in giro una pazza che vuole ucciderti,come puoi chiederci di restarne fuori?”

“Cordelia non voglio che corriate dei rischi.Giles era preoccupato,Faith non si è fermata davanti a niente.Se le intralcerete il lavoro,non esiterà ad uccidervi.”

“Dobbiamo rimanere uniti,la forza è nel numero.” disse Wesley.

“E’ tornata per attaccare me.Presto dovrò affrontarla e non voglio coinvolgervi.”

“Ma-

“Cordelia,Angel ha ragione” la interruppe Doyle. “Sareste troppo esposti e io non voglio che tu ti trovi a dover affrontare quella pazza.”

“Doyle non posso restarne fuori.Tu sarai con Angel e rischierai la vita.Come posso stare qui con le mani in mano?”

“Non mi importa,troverai qualcosa da fare,ma non sarai con noi.Hai sentito Angel.A Faith non importa se sei un essere umano o un demone,lei ti uccide.”

Cordelia lo guardò con aria rassegnata.

“D’accordo,allora.Ma se solo provi a farti uccidere,ricordati che non verrò al tuo funerale.”

“Se fossi al tuo posto non mi lamenterei,io non muoio dalla voglia di incontrare questa cacciatrice ribelle.”

“Wesley?” chiese Angel.

“Siamo una squadra.”

“No affatto.Sono il vostro capo.Vi ho detto di non esporvi e dovete obbedirmi.”

“Stai esagerando,io-

“Wesley quella pazza ha cercato di colpirmi alla schiena,non esagero.”

“Ha fatto qualcosa a Buffy?”

“Giles dice che si sono affrontate.”

Wesley smise di camminare e si rivolse a Angel.

“Angel se le emozioni umane prendono il sopravvento uno di voi finirà per morire.”

“E’ proprio questo quello che vuole.”

“Ma che discorsi sono?Lei non è un demone,è una ragazza malata.Se ci fosse una possibilità di parlarle...”

Angel lo interruppe bruscamente. “C’è stata.L’anno scorso quando l’ho salvata,la stavo convincendo dei suoi sbagli quando dei tizi inglesi l’hanno rapita,rendendola diffidente verso chiunque.”

“Ang-

“No,Doyle.” lo interruppe Wesley. “Ha ragione.Non è costretto.”

 “Forza,adesso andate.” disse Angel.

“Facci sapere qualcosa” disse Wesley “ e se doveste avere bisogno non esitate a chiamare”

Cordelia si avvicinò a Doyle e lo abbracciò forte “Ti prego,stai attento.” ,poi gli diede un affettuoso bacio sulle labbra.

“Stai tranquilla,me la so cavare.”

“E tu” disse Cordelia rivolgendosi ad Angel puntandogli un dito contro “vedi di non fare troppo l’eroe capito? Altrimenti poi chi mi paga lo stipendio?”

Angel sorrise. “Ora andate.”

Wesley e Cordelia si voltarono e uscirono.

 

Sunnydale

 

Buffy entrò spedita nella camera del college che divideva con Willow.Si diresse verso l’armadio e cominciò freneticamente a tirare fuori vestiti mentre Willow la guardava con aria preoccupata.

“Buffy,ma che cosa succede?”

“Faith è a Los Angeles e sta cercando di uccidere Angel.” disse mentre sceglieva una maglietta bianca e un paio di pantaloni sicuramente più comodi della gonna che indossava.

“Oh.” Rispose Willow stupita. “Immagino che tu sia diretta a Los Angeles allora.”

“Infatti.”

Nel frattempo Buffy si era già cambiata e si stava dirigendo verso la porta.

“Buffy aspetta un attimo.”

“Per favore Will,non dirmi anche tu di rifletterci sopra.Ci vado e basta.”

“No no,non volevo dirti questo,solo...cosa dirai a Riley?”

“Santo cielo Riley!” Buffy si battè una mano sulla fronte. “Me ne stavo dimenticando.Non potresti dirgli qualcosa tu?”

“Non credo sia il caso Buffy.E’ meglio se gli parli di persona,dopo la faccenda di Faith è ancora un po’ frastornato.”

“Hai ragione.Non importa,mi inventerò qualcosa.” Afferrò la maniglia della porta pronta ad uscire ma poi si rivolse di nuovo a Willow.

“Dimenticavo!Will dillo tu a Xander,non gli farà piacere e io non posso perdere altro tempo.”

“Sarà fatto”

Buffy stava già per sparire.

“Buffy!”

“Che c’è Will?”

“Riguardo a Faith...” la ragazza esitò un istante.

“Si?”

“Suonagliele!!”

Buffy si mise a ridere.

“Per questo non c’è problema.”

 

Los Angeles

 

“Allora che cosa facciamo?”chiese Doyle

“Ci mettiamo sulle sue tracce.” rispose angel.

“Angel,cosa pensi di fare quando la troverai?”

“non lo so.”

“Ti rendi conto che è un essere umano vero?”

“Certo.”

“Non puoi ucciderla.”

“Infatti non lo farò.”

“E allora che cosa farai?”

“Io non lo so!!!”

All’improvviso si sentì un rumore.

“Hai sentito?”

“Sì.Veniva da di sopra.Vado a controllare,tu stai qui.”

“D’accordo.”

Angel salì le scale e aprì la porta dell’ufficio.Qualcuno aveva alzato le tapparelle per far sì che entrasse la luce del sole.

“Hey baby!Vieni ad abbracciarmi!”

Era Faith.

“Speravo che ti fossi fermata.E’ sempre bello vedere i vecchi amici.”

La ragazza tirò fuori una pistola.

“Che cosa sono?Proiettili di legno?”

“Buona idea,ma no.Questa è per te.” disse continuando a maneggiare l’arma. “Vedi,ti ucciderò lentamente e con inventiva.Però ti offro la possibilità di...” disse lanciandogli la pistola.

Angel sparò un colpo ai piedi di Faith non appena la pistola toccò le sue dita.

Dopo un attimo di sorpresa,Faith rise divertita.

“E’ a salve.Bene.” disse Angel ripassandogli l’arma.

“Non hai sparato per uccidere.” disse Faith scuotendo la testa. “Dovrò alzare la posta.Farti entrare nel gioco.”

“Quale gioco?Noia?Vendetta?”

“Vengo pagata.Quelli ti odiano almeno quanto ti odio io.”

Allora era così che stavano le cose.La Wolfram&Hart l’aveva ingaggiata per ucciderlo.angel Si stupì di non averci pensato prima.

“Potrebbe essere più divertente per me.”

“Tu credi?Che succede se mi uccidi e sperimenti quell’unico vero momento di piacere?Oops.Mi sto quasi eccitando.” disse con aria maliziosa. “Avanti,uccidimi.Facciamo insieme questo viaggio all’inferno.Sono tutta tua.Ti sto invitando apertamente.”

Attese un istante,poi lo guardò con aria rassegnata.

“Sei davvero patetico,tu e la tua anima torturata.Devi sempre riflettere tanto.Pensa in fretta,amore.Se tu non uccidi me,sai che io ucciderò te.” disse puntandogli contro la pistola.Angel non si mosse e Faith sparò un colpo che lo colpì al fianco.

“Che sbadata.Questa non era a salve.”

Faith Lo guardò ancora per un attimo,forse aspettandosi una sua reazione.

“E’ riaperta la caccia.”

Si tuffò verso la finestra e frantumandola in mille pezzi,fece la sua uscita di scena. Sentendo tutto quel fracasso Doyle si precipitò nell’ufficio e vide Angel con il respiro reso affannoso a causa della ferita.

“Angel!Che diavolo è successo?”

“Faith era qui.”

Doyle notò la ferita.

“Stai bene?”

“Sì,non è niente.”

“Che cosa pensi di fare?”

“Per il momento niente.Viene pagata dalla Wolfram&Hart per uccidermi.”

“Quei bastardi!Dovevamo immaginarlo che ci fosse il loro zampino.Pensi di fargli una visitina?”

“Direi proprio che ne vale la pena.”

 

Sunnydale

 

Buffy arrivò a passo spedito al vecchio di liceo di Sunnydale,dove Riley alloggiava da quando aveva disertato l’organizzazione,ma quando fu davanti alla porta si fermò di scatto.Che diavolo avrebbe raccontato a Riley?Non poteva certo riverargli tutta la verità riguardo ad Angel.Doveva dirgli che il suo più grande amore era un vampiro?Era sicura che a Riley non sarebbe piaciuto neanche un po’.Avrebbe potuto raccontargli che era solo un amico,ma non sapeva fino a che punto se la sarebbe bevuta.Mentre faceva mentalmente la lista delle versioni plausibili della storia da raccontare a Riley,sentì una mano che si posava sulla spalla.Si era già voltata,pronta ad attaccare,quando si accorse che si trattava di Riley.

“Riley sei tu!”

“Chi pensavi che fosse?Un mostro forse?”

“No,è solo che pensavo di trovarti dentro al liceo.”

“Sono appena uscito,volevo passare da te.”

Buffy non riusciva a nascondere il suo nervosismo e continuava a torcersi le mani in gesti impazienti.

“Ti ho spaventata?”

“Un po’”

“Allora devo farmi perdonare.”

Riley le si avvicinò e la baciò dolcemente sulle labbra.

“Va meglio?”

“Sì,direi di sì.”

In realtà non andava affatto meglio.Non sapeva ancora come affrontare l’argomento,nè riusciva a prevedere la reazione di Riley.E se non l’avesse lasciata andare? Sarebbe andata lo stesso,e poi non poteva avere motivo di essere geloso se non gli confessava di aver avuto una storia con angel.

“Perfetto,allora ti va se facciamo qualcosa insieme?Magari andiamo...”

Buffy lo fermò. “No,Riley aspetta.”

Riley la guardò perplesso. “Buffy ma che c’è?”

“Riley devo parlarti.”

“D’accordo.Entriamo a sederci.”

Fece per prenderla per un braccio,ma Buffy si liberò con un gesto impaziente.Se non riusciva a controllare i nervi,rischiava di farsi scoprire.

“No,Riley non posso perdere altro tempo.”

Riley la guardò preoccupato. “Che cosa sta succedendo?E’ per via di Adam?Dov’è?”

“No,no Riley calmati.Adam non c’entra,è per via di Faith.”

“Non se n’era andata?”

“Sì,è vero,ma sappiamo dov’è e io devo andare da lei.”

“Stai scherzando?Perchè dovresti metterti a rincorrerla?Non è un bene che si sia data alla fuga?”

“Sì,e infatti non lo farei,se non fosse per il fatto che è sulle tracce di alcune persone a cui tengo.”

Ecco,forse aveva trovato un buon modo di sviare la questione Angel.Non andava a Los Angeles solo per lui,ma anche per proteggere Cordelia e Wesley,il che era vero dopotutto,ma solo in parte.Cordelia non gli era mai andata a genio,con tutte quelle sue arie da reginetta del ballo e la cosa era reciproca,mentre Wesley...bhè non era proprio l’uomo più coraggioso del mondo,però non si poteva dire che fosse cattivo.

“Ne sei sicura?Voglio dire potrebbe essere una trappola o roba simile...”

“No,Riley.Hanno chiamato stamattina da Los Angeles,loro pensavano che fosse ancora in coma e invece se la sono ritrovata alle calcagna.”

“Ma a che scopo lo fa?Che cosa vuole?”

“Probabilmente è un altro dei suoi tentativi di portarmi via tutto quello a cui tengo.”

Si pentì subito del tono con cui disse quella frase.

“Di chi si tratta?”

“Dei vecchi amici che vivevano qui a Sunnydale.”

“Li ho mai visti?”

“No,loro se ne sono andati l’anno scorso.Una di loro era mia compagna di liceo,si chiama Cordelia.E’ stata anche la ragazza di Xander per qualche tempo.Poi c’è Wesley che era l’osservatore di Faith.”

“C’era lui con lei quando si è...ribellata?”

“Sì,gli ha creato parecchi problemi,come a tutti noi,del resto.Non era esperto come il sig. Giles,credeva fermamente nell’autorità del consiglio e ha sbagliato di grosso con lei.Ha fallito completamente.”

“Non dev’essere stato facile per lui.”

“Suppongo di no.E poi c’è Angel.Lui...è un vampiro.”

“Allora Faith si è alleata con lui per-

“No...Faith sta cercando di ucciderlo.”

Riley la guardò perplesso.

“Non capisco.Cosa c’è di sbagliato in questo?”

“Vedi Riley,il fatto è che ci sono tanti tipi di vampiri,non tutti sono cattivi.”

“Buffy?Che cosa stai dicendo?”

“Per favore Riley,fammi spiegare.”

“D’accordo.”

“Quando una persona viene trasformata in vampiro,perde la sua anima e al suo posto subentra un demone.E’ questo che gli permette di non provare sentimenti umani e essere un mostro a tutti gli effetti.Angel era diverso.Lui aveva un’anima.”

“Ma questo non è possibile Buffy.Un vampiro perde la sua anima quando viene trasformato,l’hai detto tu stessa.”

“E’ vero,ma la situazione è più complicata.Durante uno dei suoi massacri ha scelto la vittima sbagliata,la figlia privilegiata di un clan di zingari.Gli hanno fatto una maledizione.Gli hanno restituito la sua anima,la parte che distingue un uomo da un mostro qualsiasi.In questo modo è costretto a vivere per l’eternità con il rimorso per tutti i delitti che ha commesso,senza mai provare un solo attimo di felicità,un solo momento in cui possa liberarsi dal peso dei suoi sensi di colpa.In questo caso,perderebbe la sua anima e tornerebbe ad essere un mostro.”

“Ma l’anima non può renderlo diverso da tutti gli altri Buffy.”

“Invece sì.Lui ci aiutava,ha combattuto al mio fianco per molto tempo,la sua anima faceva la differenza, te lo assicuro.”

“Io non-

“Riley io devo aiutarlo,lui c’è sempre stato quando avevo bisogno.”

Riley rimase in silenzio,senza sapere cosa dire.

“Se non ti fidi di lui,fidati di me,fidati di quello che ti ho detto sul suo conto.Ti prego.”

“Allora d’accordo.”

“Grazie.”

Buffy gli si avvicinò e gli diede un veloce bacio sulle labbra.

Buffy se ne stava già andando quando sentì il braccio di Riley trattenerla.

“Buffy!Promettimi che starai attenta e che se dovessi avere bisogno in qualsiasi momento,mi chiamerai.”

“Non preoccuparti,non ce ne sarà bisogno.”

Riley la baciò nuovamente sulle labbra.

“Fai in fretta.”

“Farò il possibile.”

Riley la guardò sparire dietro l’angolo,diretta in un luogo in cui c’era una ragazza che la odiava e un vampiro da salvare.Era tutto così assurdo.Se qualcuno gli avesse detto una cosa del genere poco tempo prima l’avrebbe preso per pazzo,mentre adesso che gliene aveva parlato Buffy le aveva creduto,non perchè pensava che un vampiro potesse essere buono,ma perchè si fidava di lei.Non aveva mai provato un sentimento simile per nessuna ragazza,Buffy lo aveva completamente stregato.

 

Los Angeles

 

Quando Angel tornò nel suo appartamento dopo la breve escursione alla Wolfram&Hart trovò Doyle ad aspettarlo.

“Allora?Scoperto qualcosa?”

“Niente.Non so dove sia.”

“Non importa,provo a chiamare Cordelia,magari lei e Wesley hanno trovato qualcosa.”

“D’accordo.”

Doyle andò nell’altra stanza per telefonare,mentre Angel si sedette alla sua scrivania,intento a riflettere.All’improvviso sentì dei passi.Cercò di sentire meglio senza distogliere lo sguardo dal punto che stava fissando.La porta si aprì e potè respirare quell’odore così familiare che avrebbe riconosciuto fra mille.Non ebbe bisogno di alzare lo sguardo per sapere di chi si trattava.Era Buffy.

 

Capitolo 2:

 

Angel si alzò istintivamente dalla sedia.

“Buffy!”

La ragazza gli sorrise. “Angel.”

Non appena entrò nella stanza una strana sensazione la invase,come una sorta di dejà-vu.Rivederlo le faceva sempre uno strano effetto.Dovette cercare di controllarsi e ignorare i battiti del suo cuore che acceleravano.Sperava tanto che lui non se ne accorgesse.

Angel cercò allo stesso modo di controllarsi e di far apparire il suo tono il più indifferente possibile.Nessuno poteva immaginare quanto fosse contento di vederla lì,di fronte a lui,ma non avrebbe dovuto succedere,aveva detto a Giles di non dirle niente.L’ultima cosa che voleva era che Buffy dovesse sopportare altre preoccupazioni a causa di Faith.

“Devo dedurre che Giles te l’abbia detto.”

L’espressione di Angel era come al solito indecifrabile,ma non per Buffy.Sembrava preoccupato e leggermente contrariato.

“Non avrebbe dovuto?”

“Non era necessario.”

“Una pazza ti sta dando la caccia per ucciderti,voglio aiutarti.”

“Non dovresti.”

Buffy non riusciva a capire il motivo del suo atteggiamento.Il suo tono era piuttosto freddo e lei si sentiva respinta.Si sentiva offesa e allo stesso tempo arrabbiata per il modo in cui la stava trattando.Era andata via da Sunnydale in meno di mezz’ora,tralasciando i suoi doveri di cacciatrice e con Adam in circolazione,aveva lasciato Riley dandogli una spiegazione frettolosa e aveva ignorato i consigli di Giles solo per andare ad aiutarlo,e adesso lui la respingeva in quel modo?

“Non sarei dovuta venire?”

“Penso di no.”

Ad Angel pesava parlarle in tono così duro,ma non voleva davvero che rimanesse implicata in quella faccenda.Faith aveva già creato scompiglio a Sunnydale,ne era certo perchè Giles era sembrato preoccupato per Buffy.Ora che si trovava a Los Angeles,poteva risolvere le questione da solo,senza coinvolgerla di nuovo.Si dispiacque nel sentire una punta di rabbia nel tono di voce di Buffy.

“Perchè? Tu mi hai aiutato l’ultima volta,vorrei fare lo stesso”

“Non voglio che tu ti senta in debito con me.”

Questi erano discorsi ridicoli.Buffy non si sentiva affato in debito con lui.Stava rischiando la vita,possibile che non riuscisse a capire perchè lei voleva aiutarlo?

“Non si tratta di questo.Che altro c’è?”

“Non avrei dovuto chiamare.Potevo cavarmela da solo.”

Buffy alzò gli occhi al cielo. “Angel smettila di rimuginare.Sono qui per aiutarti.”

“Non mi serve il tuo aiuto.”

Buffy rimase come congelata dalla freddezza delle sue parole e combattè per un attimo tra la voglia di andarsene e la paura di lasciarlo con Faith alla calcagna.

“D’accordo,se ti irrita così tanto che mi preoccupi per te posso benissimo andarmene.”

Buffy fece per andar via ma Angel non riuscì a resistere all’impulso e la prese saldamente per un braccio,costringendola a voltarsi.

“Buffy aspetta!Io non volevo parlarti così,scusami.” disse mollando lentamente la presa “Mi fa piacere che ti preoccupi per me,ma non voglio che tu corra ulteriori pericoli.”

La rabbia che aveva invaso Buffy,cominciò a sciolsersi poco a poco,anche se continuava a essere un po’ insofferente per il modo in cui Angel le aveva parlato.

“Ti ringrazio,ma correrò il rischio.”

C’era ancora una punta di irritazione nella voce di Buffy,ma non sembrava più tanto arrabbiata.Angel dovette cedere alla sua offerta di aiuto,e il suo tono di voce si addolcì immediatamente.

“Allora rimani?” le chiese abbozzando un sorriso.

Buffy gli sorrise a sua volta. “Sono al tuo servizio.”

Proprio in quel momento entrò Doyle.

“Ang-Oh vedo che abbiamo visite!”

“Buffy è appena arrivata.” gli spiegò Angel.

“Forse tu non ti ricordi me,ma Angel mi parla spesso di te.”

Angel guardò in cagnesco Doyle e Buffy arrossì leggermente. “No,mi ricordo.Tu sei l’amico con le visioni di persone in pericolo.”

“Proprio così.Ho appena chiamato Cordelia.Lei e Wesley hanno trovato alcune informazioni che potrebbero esserci utili.C’è stata una rissa in un bar in cui è stata coinvolta una donna simile a Faith che non è stata arrestata.Ha spaccato la mascella al poliziotto con le sue stesse manette.”

“Allora si tratta sicuramente di Faith.” disse Buffy.

“D’accordo,andiamo all’appartamento di Cordelia così lei e wesley potranno riferirci tutto quello che hanno trovato.”

Angel si piegò per prendere il cappotto che aveva lasciato sulla sedia,e aggrottando leggermente la fronte si portò istintivamente la mano alla ferita provocata dal proiettile di Faith.

“Sei ferito?” gli chiese Buffy.

“Non è niente.”

“Hai bisogno che ti medichi?”

“No,grazie.Ci ho già pensato.”

“Faith è già stata a farti visita vero?E’ lei che ti ha sparato.”

“Non ha importanza,ora andiamo da Cordelia.”

“Certo,sbrighiamoci.Non vedo l’ora di sapere dove si trova faith.”

 

In meno di dieci minuti Angel,Buffy e Doyle arrivarono all’appartamento di Cordelia.Angel aprì la porta e notò che tutte le luci erano spente.I tre rimasero qualche istante fermi sulla soglia nel tentativo di percepire qualche rumore,poi dal buio si udì qualcuno parlare.

“Doyle?”

La voce di Cordelia era sofferente e Doyle non esitò un attimo a correre da lei non appena la sentì chiamare il suo nome.

“Cordelia!Oddio!Ma che cosa ti ha fatto?Stai bene?”

Cordelia prese a piangere e si strinse a Doyle,mentre anche Buffy e Angel si avvicinavano.

“Lei era già qui.Io non lo sapevo.” Disse Cordelia singhiozzando. “Ho fatto venire Wesley con me per guardare le informazioni che avevamo trovato.Sembrava un animale.Ha detto che tu non eri motivato.Non c’era niente che potessimo fare.Mi dispiace.”

“Calmati.Non è colpa tua.” le disse dolcemente Doyle,stringendola ancora di più a sè.

Cordelia sembrò riacquistare un po’ di calma e si accorse di Buffy.

“Ah Buffy ci sei anche tu!”

“Sì,ho pensato che due braccia in più avrebbero fatto comodo,e purtroppo vedo che non mi sono sbagliata.”

“Non sai quanto sono felice di vederti,quella ragazza merita proprio-

Cordelia si bloccò di colpo.

“Ma dov’è Wesley?Lui sta bene?”

“Non è qui.” le disse Angel.

“Ne sei sicuro?”

“Sì,ne sentirei l’odore.”

“Oh no!Deve averlo preso lei.Chissà cosa gli sta facendo in questo momento.” disse ricominciando a singhiozzare.

“Stai calma Cordelia,non ti preoccupare.” le disse Angel.Adesso facci vedere tutto quello che avete trovato tu e Wesley e cercheremo di capire dove può essere andata.”

 

Doyle e Cordelia si sistemarono sul divano,mentre Angel e Buffy rimasero in piedi di fronte a loro.Cordelia dispose la cartina di Los Angeles sul tavolo,per poter spiegare ad Angel i vari spostamenti di Faith che lei e Wesley erano riusciti a ricavare dalle informazioni che avevano raccolto in giro.

“Lunedì,un uomo è stato aggredito qui.” disse Cordelia indicando un punto sulla mappa. “Il suo portafogli e la macchina sono stati rubati.E’ ancora in ospedale.Quattro isolati più avanti c’è un ristorante dove c’è stata una grossa lotta all’ultimo sangue martedì.Poi qui” disse indicando un altro punto “un ragazzo si è imbattuto in qualcosa che ha chiamato ‘la puttana dall’inferno’ che lo ha mandato a casa in ambulanza.E’ successo mercoledì.”

“Una vera e propria strage” commentò Buffy.

“Questo è il primo” disse Angel indicando un altro punto sulla carta. “Gli hanno preso portafogli e chiavi ed è ancora all’ospedale,giusto?”

“Sì,non è in buone condizioni.”

“Dove vive?”

Cordelia gli indicò un altro punto sulla cartina.

“Bene,allora è lì che andremo.Doyle tu rimani qui con Cordelia,io e Buffy risolveremo tutto.”

“D’accordo.” disse Doyle.

Buffy e Angel stavano per uscire quando Cordelia li richiamò “Ragazzi!”

Entrambi si girarono “Sì?”

“Prendetela a calci!”

Buffy sorrise. “Sei già la seconda persona che me lo dice oggi.Chi altro vota per vedere Faith con la faccia viola?”

 

n.d.a: io alzo sicuramente la mano XD

 

Capitolo 3:

 

Buffy e Angel si recarono immediatamente nel posto indicato da Cordelia.Quando arrivarono Angel buttò giù la porta senza un minimo di esitazione.Sapeva che Faith era lì dentro con Wesley.E infatti la scena che gli si presentò davanti era proprio quella che si era immaginato.Wesley era seduto su una sedia,legato ed imbavagliato. Il suo volto era pieno di tagli e ferite e gli occhi erano stanchi e sconfitti.Faith gli girava intorno con un coltello in mano,che sicuramente aveva appena finito di usare su di lui.Quando sentì il rumore assordante provocato dall’entrata in scena di Buffy e Angel,Faith si girò di colpo e guardò entrambi con un sorriso compiaciuto.

“Era ora,ragazzo con l’anima e oh! Ma guarda chi c’è!!La nostra cara Buffy!Hai avuto qualche problema di scambio di corpi di recente?”

L'espressione di Buffy si irrigidì immediatamente. “A dire la verità sono solo venuta per prenderti a calci.”

Faith dal canto suo sogghignava e godeva di quella breve schermaglia prima di cominciare.Avvertiva il rancore nella voce di Buffy e non poteva fare a meno di stuzzicarla.

“Oh-oh siamo pronti a giocare!Cosa ne pensa la tua anima gemella?”

Angel non esitò un istante.Aveva atteso il più possibile,ma ora si ritrovava costretto ad affrontarla.

“Sono pronto.”

“Grandioso." L'espressione di Faith era chiaramente soddisfatta,ma non poteva ancora sapere se il vampiro faceva sul serio.Magari non gli era bastato quello che aveva fatto a Wesley,forse doveva colpire Buffy per fargli trovare la giusta determinazione,per far sì che lui la odiasse.

"Come faccio a sapere che fai sul serio?”

Buffy fece qualche passo verso Faith. “Se non ti fidi,posso dartene la prova.”

“So quanto ti piace stare al centro dell'attenzione B,ma in caso non l’avessi notato,non mi interessa scontrarmi con te,anche se potrei prenderti un po' a calci per rendere più motivato il tuo caro Angel.Cosa ne pensi amore?"

Angel fece qualche passo avanti,pronto a scontrarsi con lei.Buffy aveva voluto intromettersi in quella faccenda,ma lui non voleva che le due ragazze si affrontassero ancora.

"Non ce n’è bisogno.Che cosa aspetti?Fatti sotto."

Faith finse un'espressione imbronciata.

"Peccato,mi sarei potuta divertire un altro po'."

Angel era ormai a pochi centimetri di distanza da lei.Pensava di aver capito il suo gioco,anche se non ne era ancora sicuro.

"Non ti sei ancora stancata di chiacchierare?Mi hai chiesto se sono pronto,lo sono.Ma comincio a dubitare sul tuo conto."

Senza attendere un minuto di più Faith gli sferrò un pugno sulla mascella.Angel le rispose subito con un pugno altrettanto violento.

"No,no.Così non va." disse Faith mimandogli un no con un gesto della mano."Tu non mi odi Angel e io voglio che tu lo faccia."

Dal tono della sua voce sembrava quasi una richiesta,una supplica disperata.I suoi occhi fiammeggianti sembravano perdere a poco a poco il loro ardore.Perchè faceva così?Perchè aveva deciso di torturare Wesley?Perchè desiderava così fortemente che lui la odiasse?Il puro piacere personale o il gusto di una lotta feroce non convicenvano Angel.Forse la sua pazzia,cominciava a trasformarsi in consapevolezza,il che era anche peggio.Riusciva a vedere in che cosa si era trasformata.Tuttavia sembrava voler arrivare fino in fondo.Precipitare sempre di più nell'abisso in cui era sprofondata,perchè risalire sarebbe stato troppo difficile.

Faith si era avvicinata a Wesley e gli teneva un coltello puntato alla gola.

"Credo che tu abbia bisogno di vedere soffrire ancora un po' il nostro Wesley,così poi forse mi odierai con ferocia.Dimmi Angel.Se lo uccido,questo ti aiuterebbe?Oppure sarebbe soltanto divertente?"

Nei gesti e nelle azioni di Faith c'era una rabbia isterica che era arrivata al limite.Non poteva più andare avanti in quel modo e lei lo aveva capito.Doveva far sì che qualcuno la odiasse a tal punto da ucciderla.

"So dove vuoi arrivare."

Buffy lo guardò sorpresa.Che cosa stava facendo?Non poteva essere.Non poteva ancora pensare di...non dopo quello che aveva fatto a Wesley.Faith non sarebbe più tornata indietro.

"Angel che cosa stai facendo?” gli chiese. “Non crederai mica che lei possa tornare sui suoi passi?"

Angel sapeva che Buffy non sarebbe dovuta venire,per quanto gli facesse piacere averla al suo fianco.Aveva troppo rancore represso nei confronti di Faith,rischiava di mandare all'aria ogni cosa.

"No Buffy,ma-

"Guardala!E' un'assassina!"

Faith lasciò Wesley e si avvicinò a passo svelto in direzione di Buffy.Il suo viso era distante solo pochi centimetri da quello dell'altra ragazza e Faith teneva ancora in mano il coltello con cui aveva minacciato Wesley.

"Sei soddisfatta vero?Ti senti finalmente felice?Ora sei di nuovo al sicuro nel tuo mondo pieno di amici,una madre che ti vuole bene e il tuo nuovo ragazzo perfetto.Eppure sei dovuta venire lo stesso fin qui.Perchè Buffy?Non ti è bastato quello che hai avuto a Sunnydale?Perchè devi venire a ficcare il tuo bel nasino anche in questa storia?O forse non ti è bastato sapere che sono andata a letto con il tuo ragazzo e vuoi pestarmi prima che passi la notte anche con il tuo ex?”

Buffy le diede un pugno violento in faccia che le fece sanguinare il labbro.Faith la fece sbattere contro il muro poco distante alle sue spalle,dove conficcò il coltello a una distanza ravvicinata dal viso di Buffy.

"E' questo che vuoi fare?Picchiarmi?O magari uccidermi?Fallo pure.Ma non pensare che per questo risparmierò la vita al tuo bel vampiro."

Il volto di Buffy era dipinto di disgusto per la ragazza che le stava di fronte.Aveva tentato in tutti i modi di aiutarla,ma lei l'aveva sempre respinta.Faith aveva cercato di portarle via tutto quello che aveva.Godeva nel prendersi qualsiasi cosa potesse rendere Buffy felice.Guardandola negli occhi le sputò in faccia.Faith estrasse immediatamente il coltello e glielo puntò alla gola,mentre con l'altra mano si ripuliva il viso.

"Mi fai schifo." le disse Buffy.

"Vedi Angel?" disse Faith rivolgendosi al vampiro. "E' questo che voglio da te."

"Che cosa aspetti?” le chiese Buffy. “Perchè non mi uccidi?"

Faith spinse ancora più forte la lama sulla gola di Buffy.

"Perchè non mi hanno pagato per uccidere te,io devo uccidere Angel.” le rispose Faith. “E credo che il vedere la tua faccia nell'assistere alla sua polverizzazione sarà di gran lunga migliore rispetto all'ucciderti lentamente."

Buffy reagì d’istinto divincolandosi dalla sua presa e ribaltando la situazione.Faith le dava le spalle e Buffy le puntava il coltello alla gola cingendole il collo con un braccio.

"Buffy non farlo!" le disse subito Angel.

"Perchè non dovrei?Se tu non la uccidi,lei ucciderà te!"

"Non capisci Buffy?E' proprio questo quello che vuole."

Faith non tentava di liberarsi sotto la pressione del coltello sulla sua gola.

"Deve essere la tua anima che ti gioca brutti scherzi.” disse Faith ridendo. “Pensi davvero di avermi capito?Io voglio solo ucciderti,nient'altro."

"L'hai sentita?Non vorrai sacrificarti per lei Angel!Non cambierà!"

"Lasciala andare Buffy"

Buffy lo guardava quasi disperata "Non lascerò che lei ti uccida!"

"Non lo farà."

"Questo lo dici tu." disse beffarda Faith.

"Lasciala Buffy."

Buffy non sapeva che cosa fare.Faith non si sarebbe fermata,perchè Angel continuava a pensare che ci fosse una speranza per lei?

"Non farlo Buffy...è divertente vedere che saresti disposta a uccidermi di nuovo,ma che rimango io l'assassina delle due." la provocò Faith.

La presa di Buffy si stava indebolendo sempre di più.Lei non era un'assassina.Lei non era come Faith.

"Buffy fidati di me,lasciala."

Buffy ritrasse il coltello e lasciò libera Faith.

"B mi hai deluso,pensavo che questa volta mi avresti ucciso sul serio."

"Sta zitta!" le urlò contro Buffy.

Faith si allontanò da Buffy e Angel e tornò verso la sedia su cui Wesley era ancora legato prendendolo per la nuca.

"Tu cosa ne pensi Wesley?Non sei deluso anche tu dal comportamento di Angel?Non avrebbe dovuto uccidermi all'istante dopo aver visto quello che ti avevo fatto?"

Dopo qualche istante Faith lasciò la presa. "Evidentemente non ha molta considerazione di te."

Faith si allontanò da Wesley e avanzò nuovamente fino ad arrivare vicina a Buffy e Angel,poi raccolse il coltello che Buffy aveva lasciato cadere.

"Vorrà dire che dovrò provare con un preda più...succulenta." così dicendo lanciò il coltello in direzione di Buffy.

La ragazza si abbassò e riuscì a schivarlo mentre questo si scontrava con il muro alle sue spalle.Si rialzò subito e si avventò su Faith dandole un violento pugno in faccia.La ragazza le rispose con un colpo che le fece sanguinare il labbro.Angel si intromise immediatamente nella lotta,facendo cadere a terra entrambe.Buffy si rialzò in un attimo cercando di raggiungere Faith,ma Angel le si parò davanti preparandosi a combattere con la bruna.Faith si rialzò,decidendo che era ora di farla finita.

"Bene.E' arrivato il momento che io ti uccida." disse rivolta ad Angel.

"Non aspetto altro."

Angel e Faith cominciarono a lottare,ma Buffy faceva di tutto per intromettersi.

"Buffy stanne fuori!" le urlò Angel mentre Faith lo sollevava facendolo sbattere contro una vetrinetta. "Vai ad aiutare Wesley!"

Buffy non lo ascoltò e prese a prendere pugni Faith,fino a farla cadere su un tavolino di cristallo.La ragazza si rialzò immediatamente e diede un calcio nella pancia a Buffy,facendola finire contro un mobile.Nel frattempo Angel si era rialzato e lui e Faith avevano ripreso a combattere.

"Avanti Angel!Avanti!” lo incitò Faith. “Pensavo che fossi cattivo!"

Buffy si era rialzata e si stava dirigendo verso Faith.Angel per impedire che le due ragazze si scontrassero,si scaraventò su Faith e si diresse con violenza contro la finestra che si ruppe in mille pezzi.

"Angel!"

Buffy corse alla finestra e vide i due atterrarre su un cassonetto della spazzatura e poi a terra,dove continuarono la loro lotta.

Faith rialzò di peso Angel e lo sbattè nuovamente a terra.

"Tu devi morire!" gli urlò.

Angel si rialzò,ma Faith gli diede un calcio che lo fece sbattere contro il muro.

"Mi hai sentito?" disse continuando a prenderlo a calci. "Tu non sai quanto sono cattiva!"

Nel frattempo Buffy era andata da Wesley e l'aveva aiutato a liberarsi dalle corde che lo tenevano legato,poi gli aveva tolto il bavaglio che gli impediva di parlare.

"Come ti senti?"

Wesley non rispose,ma si diresse dall'altra parte della stanza.Spostò quello che era rimasto di un tavolino di legno e prese il coltello con il quale Faith aveva minacciato sia lui che Buffy.

"Wesley ma che..."

"Andiamo ad aiutare Angel."

Fuori aveva cominciato a cadere una pioggia torrenziale che,nel giro di pochi minuti,aveva bagnato Angel e Faith da capo a piedi.

"Sono cattiva!" disse Faith sferrando ad Angel un pugno sulla mascella.Angel aveva cominciato a ricevere colpi senza restituirne,mentre Faith continuava a colpirlo.

"Reagisci!"

Angel schivò qualche colpo,dopodichè bloccò un colpo di Faith e la fece cadere a terra,in una pozza d'acqua formatisi a causa della pioggia incessante.

"Ci hai provato Faith."

La ragazza si era già rialzata mentre lui le si avvicinava.

"So cosa vuoi..."

Faith gli assestò un pugno in faccia a cui Angel rispose prontamente mandandola a terra, "...ma non lo farò."

I due continuarono a lottare sotto la pioggia.

"Non ti renderò le cose facili." le disse ancora Angel.

Faith continuava a colpirlo in maniera incessante,mentre Angel parava i suoi colpi.

"Sono malvagia!"

La voce di Faith era diventata un urlo disperato."Sono cattiva!"

Faith continuava a dimenarsi scuotendo Angel per far sì che lui facesse qualcosa,che la prendesse a pugni,che le facesse del male,che la uccidesse.

"Mi hai sentito?" gli urlò continuando a dargli degli scossoni "Sono cattiva!Angel sono cattiva!"

Presto le lacrime di Faith si mescolarono alla pioggia che già le bagnava il viso e la sua voce scossa dai singhiozzi assunse un tono sempre più disperato.

"Sono cattiva!"

Angel non si muoveva più e guardava incredulo la ragazza che continuava a scuoterlo. "Hai sentito?Sono cattiva!Sono cattiva!"

In quel momento arrivarono di corsa Wesley e Buffy,ma i due si arrestarono non appena si accorsero di quello che stava succedendo.La voce di Faith divenne supplichevole.

"Ti prego...Angel,ti prego fallo!"

Wesley e Buffy non si muovevano e osservano la scena pietrificati,mentre la pioggia che ancora continuava a cadere gli inzuppava i vestiti.

"Fallo,ti prego!" disse Faith singhiozzando.

Angel continuava a rimanere immobile,mentre la presa di Faith si faceva più debole e la sua voce si trasformava in un urlo disperato. "Uccidimi!Uccidimi!"

Le lacrime continuavano a rigarle il volto e Faith esplose in singhiozzi sempre più forti,finchè stremata non si lasciò cadere a terra,trascinando con sè Angel.

Nè Wesley nè Buffy avevano il coraggio di fare o dire qualcosa.Quella era l'ultima scena che si sarebbero aspettati di vedere.

Faith continuava a piangere sulla spalla di Angel,mentre lui cercava di tranquillizzarla.

"Shhhhh.Va tutto bene.Sono qui."

Wesley lasciò cadere il coltello che aveva in mano,mentre un tuono squarciava il cielo.Nel silenzio della notte,disturbato solo dal rumore della pioggia che cadeva incessante,echeggiavano i singhiozzi di Faith.

 

Capitolo 4:

 

Angel e Faith si trovavano all’interno dell'ascensore che conduceva all'appartamento di Angel.La ragazza non parlava e sembrava impaurita,più da sè stessa che da chi le stava intorno.Quando arrivarono Angel le disse di entrare e la fece accomodare sul suo letto.

"Faith,va tutto bene." le disse cercando di tranquillizzarla.Faith era ancora bagnata e infreddolita per la pioggia,così Angel prese una coperta e gliela mise sulle spalle. "Riposati."

Faith si sdraiò sul letto,facendo un debole cenno di assenso con la testa.

"Metto la tua roba qui." disse Angel appoggiando su una sedia accanto al letto lo zaino di Faith.La ragazza continuava a non rispondergli.

"Resterò vicino." le disse infine Angel,poi si voltò per uscire.

"Angel."

"Sì?"

Faith immaginò di avventarsi su di lui con un coltello e ucciderlo finalmente,ma represse l'istinto.Era difficile.Più di quanto avesse immaginato.Non sarebbe riuscita a rimediare.Perchè non l'aveva uccisa?

"Niente."

Angel uscì dalla stanza,lasciandola sola a riflettere.

 

Angel andò in cucina per prendere una tazza di thè.Aveva appena messo l'acqua sul bollitore,quando sentì dei passi.Doveva essere Buffy che era tornata dopo aver accompagnato Wesley a casa.I passi si facero più vicini e così anche il suo odore.Ora non aveva più dubbi,era sicuramente Buffy.

"Buffy vieni avanti,sono in cucina!" le disse.

Buffy avanzò e vide Angel alle prese con il bollitore.Entrò nella stanza e sorrise.Angel si voltò.

"Che c'è?"

"Niente,è che è strano vederti ai fornelli."

Angel sorrise.

"Sì,bhè..sai ora che Cordelia,Wesley e Doyle sono spesso qui,ho riscoperto un po' dei vecchi sapori...so anche cucinare sai?"

"Davvero?Non sapevo che fossi anche cuoco."

"Cordelia dice che sono bravo,ti va qualcosa?"

"No,grazie." disse Buffy sorridendo. "Ma del thè andrà benissimo,visto che sono ancora un po' infreddolita."

"Oh!Dimenticavo che sei ancora bagnata per via della pioggia!"

Angel corse subito a prendere degli asciugamani e dei vestiti asciutti.

"Tieni questi per asciugarti e anche dei vestiti,Cordelia li ha dimenticati qui."

Buffy lo guardò con espressione interrogativa.

"Una volta si è trasferita da me perchè aveva problemi a trovare casa." chiarì Angel.

Buffy abbassò lo sguardo imbarazzata per aver anche solo pensato che potesse essere successo qualcosa tra Angel e Cordelia. "Ma certo.Ora vado a cambiarmi."

"Il bagno è sulla destra."

"Grazie."

Angel tolse il bollitore dal fuoco e aggiunse un po' d'acqua.Appena Buffy fosse uscita dal bagno avrebbero sicuramente parlato di Faith.Dopo quello che aveva visto poche ore prima,Buffy sarebbe riuscita a cambiare idea sul suo conto?Non ebbe il tempo di pensare alla risposta che Buffy era già rientrata nella stanza.Nei panni di Cordelia sembrava un'altra,ma rimaneva comunque bellissima.

"Ti stanno bene."

"Speravo non ci facessi caso.Sai non ero sicura che questa miriade di colori potesse attirare l'attenzione su di me."

Angel le sorrise. "No,ti stanno bene davvero."

Buffy arrossì nuovamente.Che diavolo stava combinando?Non poteva comportarsi così.Le aveva solamente detto che quegli orrendi abiti le stavano bene e lei arrossiva come una bambina.Perchè le faceva quell'effetto?

Tentando di non pensarci si sedette al tavolo,mentre Angel si dedicava alla preparazione del thè.La strana sensazione che l'aveva colpita appena era entrata nell’ufficio di Angel quel pomeriggio la investì nuovamente.Era come se avesse già vissuto una situazione del genere,come un ricordo lontano che tentava di riemergere.Ripensò all'altra-e unica-volta in cui era stata a Los Angeles.Si era trattato di pochi minuti e lei,di tutto l’appartamento,aveva visitato solo l'ufficio,eppure le sembrava di ricordare anche la cucina.Angel tolse il bollitore dal fuoco e versò nelle due tazze che aveva preparato il thè fumante,poi si sedette al tavolo e porse a Buffy la sua tazza.

"Vuoi dei biscotti?"

"No,ti ringrazio."

Buffy all'improvviso si ricordò di Faith,quella strana sensazione le aveva fatto dimenticare di tutto il resto.

"Dov'è Faith?"

Ecco la domanda che Angel temeva.Poteva dire addio alla bella alchimia che si era creata fra di loro.

"E' in camera mia.Le ho detto di riposare un po'."

"E' legata vero?"

Angel bevve veloce una sorsata di thè caldo e rischiò di scottarsi la lingua.

"No."

Buffy lo guardò con aria incredula,fece per parlare ma poi si fermò e sospirò.

"Credi che voglia cambiare?" gli chiese.

"Sì."

Buffy bevve il suo thè e per un attimo non parlò.

"Ha tentato di ucciderti."

Angel notò il repentino cambiamento del suo tono di voce.Ora non era più calma,si stava irritando.Angel non voleva discutere,però non poteva rifiutarsi di aiutare Faith.Adesso lui si occupava di salvare le persone,e quale anima più di quella di Faith aveva bisogno di essere salvata?

"Non importa,Buffy.E' acqua passata."

"Hai visto cosa ha fatto a Wesley no?Era disposta a ucciderlo e solo per il suo piacere personale."

"E' vero,ha sbagliato.Ma ha capito,Buffy.Lei vuole cambiare."

"E se fosse tutta una messinscena?Se non fosse vero niente?Magari ci sta solo ingannando!Non sarebbe la prima volta..."

"Buffy,ragiona.L'hai vista con i tuoi occhi,come puoi-

"Tu non hai la minima idea di cosa mi abbia fatto!" urlò con voce carica di rabbia.

"So che ti senti tradita-

"No,Angel.Io non solo mi sento tradita,mi sento presa in giro.Ho cercato davvero di esserle amica,ho cercato di aiutarla in tutti i modi,e lei non solo mi ha respinto ma si è alleata con un mio nemico.L'ultima volta che è stata a Sunnydale abbiamo lottato e con uno strano aggeggio ha scambiato i nostri corpi.Il consiglio la cercava e hanno preso me anzichè lei.Quelli non volevano aiutarla,ma ucciderla e io ho rischiato di morire al suo posto,mentre lei era a sunnydale con il mio corpo,la mia famiglia,i miei amici e il mio ragazzo!"

Angel rimase scioccato dalle ultime due parole pronunciate da Buffy.Il mio ragazzo.Allora era vero quello che aveva detto Faith.Buffy aveva un nuovo ragazzo.Avrebbe dovuto essere contento per lei,l'aveva lasciata proprio perchè potesse avere una vita normale,andare avanti.Eppure non poteva fare a meno di essere geloso e provare una forte rabbia per il ragazzo che ora la stringeva tra le sue braccia.

"Mi dispiace per tutto quello che hai dovuto sopportare Buffy” riuscì a dirle nonostante la gelosia che sentiva bruciare sulla pelle “ma anche lei ha diritto a una seconda possibilità."

Le labbra di Buffy erano serrate per la rabbia. "Non credo che ti importi realmente di quello che ho passato.Adesso sei più preoccupato ad occuparti di Faith."

"Sai che non è vero,ma Faith ha bisogno di aiuto Buffy,non possiamo lasciarla da sola proprio adesso."

"Mi ha fatto troppo male.Non ci riesco."

Angel le si avvicinò e la guardò dritto negli occhi.

"Non ti chiedo di perdonarla,lascia solo che io la aiuti."

Buffy abbassò lo sguardo e poi si alzò di scatto dalla sedia.

"Scusami io...ho bisogno di riflettere."

"Forse è meglio se ti riposi un po'.Il letto è occupato ma-

"Non c'è problema,dormirò sul divano."

Buffy si voltò e sparì nell’altra stanza.Angel non la seguì,voleva lasciarle spazio e permetterle di riflettere in pace su tutta la faccenda.Buffy si sdraiò sul divanetto del salotto,era stanca,ma non aveva voglia di dormire.Erano successe troppe cose in quelle ultime ore.L'ultima scena a cui si aspettava di assistere era proprio quella di Faith che si gettava fra le braccia di Angel chiedendogli di ucciderla.Che fosse davvero cambiata?Dopo quello che aveva visto si sentiva quasi obbligata a dire di sì,ma se poi ripensava anche solo per un istante a quello che Faith aveva fatto a Wesley,le risultava impossibile credere che la stessa persona che l’aveva torturato avesse potuto cambiare tanto facilmente idea.Eppure Angel sembrava assolutamente certo del suo cambiamento.Buffy aveva paura che lo stesse ingannando e che poi sarebbe tornata sui suoi passi,con la mano pronta ad ucciderlo non appena lui gli avesse dato le spalle.Buffy rimase per un po' di tempo a pensare,ma senza arrivare a una conclusione,finchè la stanchezza fu più forte e dovette abbandonarsi al sonno.

 

Buffy non dormì tranquilla quella notte,continuò a girarsi e rigirarsi sul divano,disturbata da sogni che erano talmente concreti da sembrarle reali.Angel che non aveva dormito,si azzardò dopo molto tempo ad andare a vedere se Buffy dormiva oppure era ancora sveglia.La trovò addormentata,ma molto irrequieta.Non era tranquilla e non riusciva a dormire bene,ma nonostante continuasse ad agitarsi nel sonno,Angel si ritrovò a pensare per la seconda volta nel giro di poche ore a quanto fosse bella.Avrebbe potuto rimanere lì a guardarla per ore.Aveva paura che lei potesse svegliarsi da un momento all'altro,ma decise che valeva la pena correre il rischio.Si sedette sulla poltrona vicino al divanetto e rimase lì a guardarla per un tempo che gli parve infinito.Prima o poi se ne sarebbe andata e Angel non voleva sprecare neanche un attimo che avrebbe avuto a disposizione per guardarla e far sì che dopo la sua partenza potesse ricordare ogni minimo particolare del suo viso,ogni suo più piccolo gesto o movimento.Durante la notte Angel la vide agitarsi il più delle volte,ma ci furono anche dei momenti in cui il suo volto fu sereno e sulle sue labbra apparve un bellissimo sorriso.Rimase seduto a guardarla fino a quando non avvertì con i suoi sensi l'arrivo dell' alba,poi per paura che si svegliasse trovandolo in quella situazione imbarazzante,decise di schiacciare un pisolino per qualche ora,fino a quando non sarebbero arrivati Cordelia,Wesley e Doyle.Non poteva usare il letto,ma in ogni caso non si sarebbe mosso da quella poltrona,dove si addormentò sognando la sua Buffy.

 

 

Angel si svegliò giusto in tempo per non farsi svegliare dalle urla di Cordelia,come invece successe a Buffy.Buffy aveva dormito male quella notte e il risveglio fu anche peggiore.La voce squillante di Cordelia come sveglia,non era stata affatto piacevole.Si alzò dal divanetto e si accorse subito di sentirsi strana,tesa,con i nervi a fior di pelle,come se non ricordasse qualcosa che invece avrebbe dovuto ricordare.Le succedeva spesso,come quando dopo aver saltato una lezione al college si faceva dire i compiti da Willow,poi finiva per dimenticarli e tentava in tutti i modi di farseli tornare in mente.Stavolta però era qualcosa che Buffy non tentava di ricordare per sua volontà,ma che cercava di emergere in continuazione.Buffy pensò a tutte le cose che avrebbe dovuto fare in quei giorni e non le sembrò di averne dimenticata nessuna,poi si ricordò del sogno che aveva fatto quella notte.Ora che si era svegliata,le sembrava tutto assurdo,ma mentre l'aveva sognato le era parso terribilmente reale e adesso che ci ripensava,ne ricordava perfettamente tutti i particolari.

Buffy aveva sognato lei e Angel nella camera da letto ora occupata da Faith.Erano felici come non lo erano mai stati e giocavano ad imboccarsi con del cioccolato o del gelato,poi lei si era distesa sul suo petto e si era addormentata accanto a lui.Buffy aveva percepito perfettamente l'immensa gioia che provavano in quel momento e non ricordava di aver mai sentito qualcosa di tanto potente.C'era pace, serenità e una sensazione di leggerezza,come se nessuna cosa al mondo avrebbe potuto più preoccuparla,spaventarla o renderla triste.Quella era la felicità perfetta,quella che non aveva mai vissuto,nè credeva di poter vivere in futuro.Pensò a Riley e si sentì un po' in colpa.Chissà cosa stava facendo in quel momento.Probabilmente era preoccupato per lei e non vedeva l'ora che tornasse.Buffy pensava che non avrebbe potuto mai provare la vera felicità,non nella sua forma più completa.Era giusto nei confronti di Riley?In fondo lui non le faceva mancare niente,la faceva stare bene e la faceva sentire protetta,anche se non ne aveva bisogno,non in senso fisico almeno.Stavano bene insieme,Riley era il ragazzo che ogni ragazza avrebbe voluto,quello che non ti avrebbe spezzato il cuore per nessuna ragione al mondo.Buffy ripensò al sogno.Eppure nemmeno con Riley ricordava di aver mai provato una sensazione simile.Forse era colpa sua,era lei che non riusciva a far funzionare le cose.Ora ricordava anche di aver sognato la cucina e....oddio!Angel l'aveva scaraventata sul tavolo,facendo cadere a terra tutte le cose che c'erano posate sopra e lì avevano solo iniziato la loro performance.C'era stata una tale passione in quel momento,una voglia incontenibile di sentirlo parte di lei e poter essere solo sua.Anche in questo caso era una sensazione nuova,che non ricordava di aver mai provato nella realtà.Era stato davvero tutto un sogno?E se fosse successo davvero?Forse lei e Angel la sera prima si erano ubriacati e con la mente annebbiata dall'alcool erano finiti a letto.Probabilmente ora lui era già tornato ad essere Angelus e lei ancora intonita per la sbornia,ricordava tutto come se fosse stato solo un sogno.Buffy si mise le mani sulle tempie e chiuse gli occhi per un istante.Stava farneticando e se ne rendeva perfettamente conto.Era stato solamente un sogno,nient'altro.Non poteva essere reale per innumerevoli ragioni.Prima di tutto era assurdo o comunque quantomeno insolito che Angel mangiasse del cibo o qualsiasi altra cosa che non fosse del sangue,secondariamente lei era perfettamente vestita sul divanetto del salotto e nella camera di Angel non aveva mai messo piede,infatti non riusciva a capire come potesse sapere che quella del sogno era proprio la camera di Angel.E se invece fosse stata una sorta di premonizione?Le capitava ogni tanto di fare dei sogni che la mettevano in guardia su quello che sarebbe potuto succedere,come le era accaduto con il Maestro.C'era davvero il rischio che potesse finire a letto con Angel?Loro due non avrebbero mai rischiato una cosa del genere sapendo le conseguenze e poi comunque ora c'era Riley nella sua vita,non gli avrebbe mai fatto un torto del genere.Se solo ripensava alla felicità che aveva percepito in quel sogno...forse era meglio tornare a Sunnydale,e subito.Però non poteva lasciare Angel con Faith,doveva aspettare che si risolvesse la questione,in fondo non era stata via nemmeno 24 ore.Buffy decise infine di rimanere e affrontare la situazione,pensare a come comportarsi con Faith,chiudere definitavamente la faccenda e tornarsene a Sunnydale.

 

Di sopra Cordelia vagava per l'ufficio cercando fra le cartelle dei documenti,mentre Doyle era seduto su una poltroncina e stava bevendo un caffè.All'improvviso entrò Wesley,che recava ancora i segni dell'incontro con Faith.Aveva il labbro spaccato e un grosso ematoma sulla fronte.Non vedeva Cordelia dalla sera prima e notò subito il livido rossastro che le ricopriva l'occhio.

"Stronza." disse con aria rabbiosa.

Cordelia lo guardò con aria interrogativa.

"Non tu,ovviamente.Non so dirti quanto mi dispiace per quello che è accaduto."

Cordelia sospirò. "Bhe,è stata Faith a far scontrare il suo gomito con la mia faccia.Non è colpa tua."

"Cordelia ha ragione.” lo rassicurò subito Doyle. “Non potevi fare niente."

Wesley sospirò rassegnato,poi si rivolse di nuovo a Cordelia. "Tu hai avuto solo il gomito."

"Se ti può consolare,sembra che ti abbia torturato una donna molto più robusta."

Wesley sorrise,poi si ricordò che Angel l'aveva portata nel suo appartamento.

"E' ancora qui vero?"

"Le ha dato il suo letto!" disse Cordelia con aria sarcastica e allo stesso tempo indignata.

In quel momento entrò nell'ufficio Angel e  Cordelia andò immediatamente a sedersi alla scrivania.

"Wesley!Non mi aspettavo di vederti oggi.Come ti senti?"

"Bene,per quanto sia possibile."

"Bene.Cordelia,le ciambelle?"

Cordelia gli indicò un punto sul frigofero,vicino al caffè,dove era appoggiata una scatola rosa.

"Ti iniziano a piacere i dolci?" chiese Wesley.

"Sono ripiene?"

"Tutte quante." disse Cordelia con aria sprezzante.

"Ciambelle!Io le adoro!" disse Doyle alzandosi per prenderne una.

"Non sono per noi." disse Angel allontanandolo.

"Fammene assaggiare almeno una,non le mangerà di certo tutte!"

Angel lo lasciò fare e Doyle prese una ciambella,poi tornò al divanetto dov'era seduto prima per gustarsela.

"Non troverà difficile godersi delle deliziose ciambelle ripiene se è,come si dovrebbe suppore,legata e imbavagliata?" disse Wesley in tono piuttosto severo.

Angel finalmente smise di fare l’indifferente e gli diede ascolto.

“Wesley ne abbiamo già discusso.”

“Hai ragione,la polizia non può essere equipaggiata per trattenere un’ammazzavampiri,capisco perchè hai scelto di non consegnargliela.Non capisco però,perchè la donna che mi ha brutalmente torturato ieri notte,questa mattina mangi dei dolci!”

“Non ho nient’altro in cucina...” rispose Angel evasivamente,ma lo sguardo di Wesley lo costrinse ad argomentare meglio la sua posizione.

“Che cosa vuoi fare?Lasciarla morire?”

“Certo che no!Ci sono molti modi per trattare un animale idrofobo.”

“Non è un animale.”

“No?”

“E’ una persona.Non dimenticarlo,noi non abbandoniamo le persone.”

“Non mettere in ballo discorsi sulla morale dopo quello che mi ha fatto” disse Wesley con lo sguardo teso e le labbre serrate per la rabbia. “Io credo nell’aiutare le persone,non credo nel coccolare gli assassini!”

“Fino a poco tempo fa tu volevi riabilitarla.”

“Sì,ma fino a poco tempo fa avevo la sensibilità al braccio destro!”

“Lei vuole cambiare.”

“C’è il male in quella ragazza,Angel.Non importa quello che vuole o dice di volere.Se la lasci libera,ucciderà ancora.”

Wesley sostenne lo sguardo di Angel per pochi secondi,ma il vampiro non replicò.Wesley prese allora la sua giacca e uscì sbattendo la porta.

 

Buffy non si stupì nel vedere Angel che scendeva le scale con una scatola di ciambelle in mano,visto che aveva sentito tutta la conversazione fra lui e Wesley.

"Buffy sei sveglia?"

"Sì,già da un po'"

Buffy non riuscì,come aveva previsto,a sostenere il suo sguardo a lungo.Il ricordo del sogno la imbarazzava troppo e nonostante sembrasse assurdo,aveva paura che potesse succedere qualcosa tra di loro.Per questo motivo,più teneva le distanze da Angel,meglio sarebbe stato per tutti.

Buffy si accorse che Angel doveva aver capito che aveva sentito la sua conversazione con Wesley,ma fece finta di niente.

"Vuoi qualcosa?Una tazza di caffè?"

Buffy ignorò la sua domanda. "E' così che vengono trattati gli assassini adesso?Ciambelle?Cos'è una nuova forma di riabilitazione?"

Angel sospirò. "Hai sentito tutto."

"Wesley ha ragione."

"Buffy,ti prego-

"No,Angel.Non è di una dose di coccole che ha bisogno."

"Che cosa dovrei fare?Tenerla incatenata e imbavagliata?"

"Tanto per cominciare sarebbe un buon inizio."

I toni si stavano decisamente alzando,ma Angel non voleva litigare con Buffy.Era dispiaciuto dal fatto che ogni volta che toccavano l’argomento Faith,finivano col litigare.

"Buffy sei venuta qui per aiutarmi giusto?"

"Per aiutarti a sopravvivere,non per aiutarti a coccolare la persona che ha tentato di ucciderti!"

"L'hai vista anche tu ieri sera.Vuole cambiare!"

"Sì,ma ho anche visto come ha ridotto Wesley e Cordelia,e non credo sia giusto trattarla come se fosse una vittima anzichè il contrario,nè riesco a capire come tu possa essere indifferente a quello che ha fatto ai tuoi amici!"

"Non sono affatto indifferente.Mi dispiace per quello che è successo a Wesley e a Cordelia,e mi dispiace anche per quello che è successo a Sunnydale,ma deve essere aiutata.Da sola non può farcela."

"E c'è necessariamente bisogno di riempirla di dolci?"

"Sei gelosa perchè ne vuoi un po' anche tu?"

A Buffy sfuggì un sorriso,ma ritornò subito seria. "Non se lo merita."

"Non è compito nostro scegliere chi se lo merita e chi no Buffy.Nemmeno io lo merito."

"Non è vero Angel-

"Buffy...sii sincera,non merito il perdono o una seconda possibilità per tutte le persone che ho ucciso,eppure tu me l'hai data."

"Tu sei diverso,tu...

"Anche lei potrebbe diventarlo."

Buffy sapeva che nel profondo Angel aveva ragione,ma quel maledetto rancore nei confronti di Faith le risultava impossibile da digerire.Proprio in quel momento apparve Faith sulla soglia della stanza.

"Faith!" disse Angel.

Buffy avrebbe voluto mettere da parte il rancore,ma per il momento le risultava difficile con Angel che era pronto a scattare alla minima richiesta di Faith e si apprestava ad offrirle delle ciambelle,dopo che lei aveva torturato un suo amico.

"Vado a prendermi una tazza di caffè." Disse usando la prima scusa plausibile che le venne in mente per poter uscire dalla stanza.

"Non preoccuparti." disse Angel rivolto a Faith."Ho delle ciambelle."

La ragazza non gli rispose.

"Capisco cosa stai passando e voglio aiutarti.Ma ci sono delle cose che devi fare" disse guardando la mano di Faith,che la ragazza cercava di tenere nascosta. "Per prima cosa...ho bisogno che tu mi dia quel coltello."

Faith abbassò lo sguardo sul coltello che teneva nella mano sinistra.La sua presa attorno al manico era stretta,eppure la sua mano tremava.

Angel sapeva che non sarebbe stato facile,lo sapeva perchè ci era passato anche lui.Era dura liberarsi delle proprie debolezze,ricominciare da capo.Ma non avrebbe rinunciato ad aiutarla finchè lei glielo avrebbe permesso,non voleva che anche Faith si ritrovasse sola come lo era stato lui.

In quel momento rientrò nella stanza Buffy,speranzosa che Faith fosse tornata in camera,ma l'unica cosa che vide fu Faith di fronte a Angel con un coltello in mano.

"Che cosa diavolo sta succedendo?!?"

Faith percepì subito il tono rabbioso di Buffy,quello che non ammetteva repliche.Sapeva di averle fatto del male,ma non pensava che potesse essere così ostile nei suoi confronti.Non sarebbe mai riuscita a sistemare le cose con lei.Il coltello le cadde dalla mano tremante atterrando sul pavimento,poi Faith si voltò di scatto e si diresse in cucina,per allontanarsi da Buffy.

"Faith aspetta!" Angel cercò di fermare Faith,ma la ragazza era troppo sconvolta.

"Angel!" urlò Buffy.

Il vampiro si voltò verso di lei.Non l'aveva mai vista così arrabbiata con qualcuno.

"Che cosa sta succedendo?!?"

Angel tentò di spiegarle,ma sapeva già che sarebbe stato inutile.Era arrivata proprio nel momento sbagliato.

"Buffy non è come pensi.Lei non voleva uccidermi.Mi avrebbe sicuramente restituito il coltello."

"Non voleva cambiare?Non avrebbe dovuto nemmeno prenderlo in mano quel coltello!"

Angel cercava di spiegarle la questione,ma era difficile farle capire quanto fosse complicata la situazione,solo chi l'aveva già vissuta,come lui,poteva capire.

"Buffy non è facile come sembra.Anche se si è convinti di voler cambiare,è difficile non perdersi di nuovo nelle proprie debolezze."

"Forse se fosse stata legata,le sarebbe risultato più facile trattenersi."

Angel sospirò.

“Ti prego,cerca di capire.Non è tenendola legata che risolveremo la situazione.Deve agire con la sua volontà e se-

"Non puoi rischiare di farti uccidere!"

"Non succederà."

"Sarà meglio per lei."

"Buffy..."

ma Buffy si era già voltata e aveva lasciato la stanza.Questa faccenda era troppo dolorosa per lei e Angel pensò che forse sarebbe stato meglio se fosse tornata a Sunnydale.Dopotutto aveva ragione ad essere arrabbiata con Faith,così come avevano ragione Wesley e Cordelia,ma non poteva tirarsi indietro dal suo compito.Buffy non poteva permettersi di scegliere a chi fosse giusto concedere un'altra possibilità,perfino lui,che aveva ucciso molto più persone di Faith e in maniera molto più crudele,aveva avuto un'altra chance.Avrebbe aiutato Faith a cambiare,a tutti i costi.

 

Capitolo 5:

 

Angel andò in cucina,ma vide che Faith non c'era.

"Faith?"

Si diresse verso la camera da letto e la trovò mentre stava preparando il suo zaino per andarsene.Doveva aspettarselo.

"Non sei nelle condizioni di andartene.” le disse.”Se te ne vai continuerai a correre per il resto della tua breve vita."

Faith non lo ascoltava,e si stava già dirigendo verso la porta,con lo zaino sulle spalle.

"Non importa."

"Si che importa." disse prendendola per un braccio. "Importa a me."

"Perchè stai facendo questo?Perchè sei così gentile con me?"

Angel non rispose,ma continuò a bloccarle la strada per l'uscita.

"Smettila."

Angel continuava a rimanere immobile.

"Ti fai da parte o dobbiamo combattere?Sono prigioniera qui?"

"No,non lo sei."

"Quindi sono libera."

"Questo non lo so."

Angel aprì la porta alle sue spalle. "Ma la porta è aperta."

Faith la oltrepassò senza indugi.

"Dove andrai?Tornerai nell'oscurità?"

Faith rallentò il passo.

"Una volta ti ho detto che non saresti dovuta andare nell'oscurità"

La ragazza si fermò.

"Stava a te la scelta.Beh,hai scelto.Pensavi che avresti potuto solo provarla,che sarebbe andato tutto bene." Angel intanto aveva cominciato ad avvicinarsi a Faith. "Che te la saresti passata bene,non è vero?Ma ti ha ingoiata.Allora dimmi: ti è piaciuto?"

Faith si voltò di scatto e gli diede un violento pugno in faccia,ma si rese conto di aver agito male e di aver davvero bisogno di aiuto.

"Mi aiuti?"

Angel non dovette neanche rifletterci sopra. "Sì."

 

Angel raggiunse Faith in cucina,dove stava preparando dei pop-corn.

"Allora,come si fa?"

"Non esiste una risposta semplice.” cominciò Angel. “Non ti mentirò dicendo che sarà facile,perchè non lo sarà."

Faith si accorse che Angel aveva frainteso la sua domanda,ma non voleva interromperlo.

"Tu vuoi cambiare,ma non significa che il mondo sia pronto per te.La verità è che...non importa quanto tu soffra,o quante buone azioni tu faccia per rimediare al passato,potresti non riuscire mai a equilibrare i piatti della bilancia.Posso prometterti solo che ti daranno la caccia.Forse per il resto della tua vita."

"Angel...io intendevo come funziona questo." disse Faith indicando il forno a microonde.

Angel rimase perplesso per un attimo. "Oh." Si avvicinò e schiacciò il tasto per far partire il microonde. "Livello di potenza,tempo,via.Quei pop-corn saranno abbastanza per te?"

"Si,potrei vivere solo di quello.Dì a Cordelia che la rimboserò."

"Era di Wesley."

"Forse è meglio non dirglielo,allora."

"Forse dovremmo."

Faith lo guardò con aria spaventata. "Stai dicendo che dovrei scusarmi?"

"Lo puoi fare?"

Faith voleva che Wesley la perdonasse,sapeva di aver sbagliato,ma come poteva scusarsi con un uomo che la sera prima aveva torturato senza pietà?L'avrebbe presa a calci,e ne aveva tutte le ragioni.

"Non lo so.Come si dice?Accidenti,mi dispiace di averti torturato?"

"Prima di tutto,lascerei perdere l'accidenti.Poi credo che dovresti domandarti se lo sei."

"Cosa?"

"Dispiaciuta."

Dispiaciuta?Lo era.Ma come poteva pensare che a Wesley importasse che lei fosse dispiaciuta?Doveva odiarla in quel momento.

"Ci sono delle cose che non si possono ritrattare,anche se si è pentiti."

"Ho qualche esperienza in merito."

"Giusto,lo fai da 100 anni.Io non ce la faccio per dieci minuti!"

"Allora fallo per i prossimi cinque."

Era tutto troppo complicato,anche con l'aiuto di Angel.

"Non ce la posso fare!"

"Si che puoi."

Faith non riusciva a sopportare tutto quel rimorso e il senso di colpa che gravavano sul suo cuore come un macigno.Era come se non riuscisse a respirare,dovunque guardava vedeva le persone che aveva ucciso,quelle a cui aveva fatto del male.Aveva fatto cose terribili,sarebbe stato molto più facile continuare su quella via,piuttosto che voler rimediare a tutti quegli sbagli.I suoi sbagli,che erano costati la vita a molte persone innocenti,quelle che lei avrebbe dovuto proteggere.Non solo aveva sfogato la sua rabbia e la sua frustazione su persone che non avevano colpa,non solo aveva tradito i suoi amici,ma aveva tradito la sua missione,quella per cui era stata scelta tra milioni e milioni di ragazze in tutto il mondo.All'inizio si sentiva forte,le piaceva il suo ruolo di cacciatrice,le faceva sentire che c'era qualcosa nella vita che riusciva a fare bene,meglio di chiunque altro.E poi era arrivata Buffy.Lei non solo aveva il potere,aveva anche un osservatore che la guidava,una famiglia che le voleva bene e degli amici che le erano sempre accanto,tutto cose che Faith non aveva mai avuto.Era dura starle vicino,lavorare insieme,e vedersi sbattere in faccia la realtà.Erano entrambe ragazze prescelte,Faith cacciava e si impegnava nella sua missione come e più di Buffy,anzi a lei piaceva il suo compito mentre Buffy scappava via ogni volta che poteva,ma nonostante questo era sempre Buffy ad avere tutto per sè.Poi una notte,mentre erano a caccia insieme,era successo.Faith aveva ucciso per la prima volta un essere umano,anche se non l'aveva fatto intenzionalmente,dato che credeva fosse un vampiro.Invece era un uomo e lei gli aveva piantato un paletto nel cuore.Buffy aveva cercato di aiutarla,ma lei non aveva voluto,aveva detto che non le importava,che era stato solo un errore.Faith non sopportava di essere stata lei,perchè non era capitato a Buffy?In fondo erano uguali,avevano la stessa missione.Ma Buffy aveva tutto e lei non aveva niente.Aveva finito con l'ingannare Buffy,accusandola davanti a Giles di aver commesso l'omicidio.Giles ovviamente non le aveva creduto,sapeva che la sua Buffy era innocente.Ma era proprio questo il punto.Perchè doveva essere stata per forza Faith?Avrebbe potuto capitare benissimo anche a Buffy.Lei non era migliore e glielo avrebbe dimostrato.Si alleò con il Sindaco,passò dalla parte del male,voleva la sua rivincita.Ma anche quella volta le cose non erano andate secondo le sue aspettative.Buffy l’aveva sconfitta.Faith si era svegliata dopo otto mesi di coma,più sola di prima.Non sapeva che cosa fare e aveva ripreso la via del male.Solo adesso si rendeva conto di quanto avesse sbagliato,se solo se fosse accorta prima,forse non sarebbe stato tutto così difficile.

"Non sopporto che faccia così male!" disse Faith.

"Deve fare male.Tutta la sofferenza che hai causato sta tornando su di te.Sentila.Affrontala.E allora forse avrai una possibilità di liberartene."

Non solo era doloroso,ma era anche terribilmente ridicolo che fosse Angel a doverla aiutare.Faith rise sarcasticamente.

"Diventerò la prima ammazzavampiri della storia aiutata da un vampiro!"

"Ho esperienza anche in quel campo."

All’ improvviso Faith si ricordò di Buffy,di come l'aveva guardata la sera prima e quando l'aveva vista con il coltello in mano.C’era solo disprezzo e rabbia nel suo sguardo.Sarebbe stato impossibile anche solo avvicinarla,a meno che non desiderasse morire.

"Oh Dio!B!Come farò a farmi perdonare da lei?"

"Questo non riguarda Buffy."

"Certo che la riguarda.Hai visto come mi ha guardato prima quando mi ha trovato con il coltello in mano?Era furiosa.E iera sera...mi ha sputato in faccia!"

Lo sguardo di Faith preoccupato e terribilmente in ansia.Non l'avrebbe mai perdonata,non le avrebbe permesso di dire nemmeno una parola.

"Angel!Lei mi odia,non riuscirò mai a farmi perdonare!"

"Faith non ti preoccupare.Stai tranquilla."

"No!Solo una persona ha tentato di essermi amica,ha fatto di tutto per me quando non me lo meritavo e io l'ho tradita.Per non parlare del suo ragazzo.Ci sono andata a letto."

"Faith,noi non abbiamo..."

"Non tu.Quello nuovo."

Ma certo!Una lama invisibile sembrò trapassare Angel da parte a parte...quello nuovo.Perchè non ci aveva pensato subito?Dopotutto Buffy gli aveva detto con una tale leggerezza di avere un nuovo ragazzo che sentirselo dire da Faith non avrebbe dovuto fargli nessun effetto.Eppure gli faceva male lo stesso.Faith si accorse di averlo ferito e cercò subito di scusarsi.

"Oh mio Dio...Angel,mi dispiace..io..."

"No.Io l'avevo capito.Lo puoi dire.E' una cosa positiva."

Faith guardò Angel e si accorse che le sue parole erano chiare,ma il suo viso diceva tutt'altra cosa.Ora stava soffrendo.Diceva che era tutto a posto,ma evidentemente non aveva più molta voglia di continuare quella conversazione.Angel la tranquillizzò ancora,probabilmente per cercare di calmarsi a sua volta,ma poi senza dire una parola si diresse in camera sua.

 

 

Buffy era nell'ufficio di Angel,seduta sul divanetto.Stava pensando a quello che aveva visto pochi minuti prima.Non pensava che la situazione potesse diventare tanto complicata.Non la sopportava più ,per un attimo la prese l'istinto di tornarsene immediatamente a Sunnydale,ma si rese subito conto che non poteva.Poco prima aveva visto Faith con in mano un coltello.Se Angel non fosse stato attento,prima o poi gli si sarebbe rivoltata contro,colpendolo alle spalle.Buffy non poteva lasciarlo da solo.Forse avrebbe fatto meglio a tornare giù per vedere cosa stava succedendo.Prese un bel respiro e fece per uscire, ma proprio in quel momento entrò Doyle.

"Ciao Buffy!"

"Oh!Ciao Doyle!"

"Che ci fai qui da sola?"

"Dovrei essere io a chiederlo a te.Perchè non sei rimasto con Cordelia?"

Doyle andò verso il piccolo frigorifero che tenevano in ufficio,sopra il quale era appoggiato il bollitore con il caffè e ne prese una tazza.

"Io e Cordelia ne avevamo già parlato stamattina.” Disse. “Lei non se la sente di stare con qui con Faith nei paraggi,ma io devo rimanere al fianco di Angel.Ne vuoi un po'?" disse infine porgendogli il bollitore.

"No,grazie.Ne ho già bevuto abbastanza."

Doyle andò a sedersi sul divanetto e cominciò a bere il suo caffè.

"E' per via di Faith vero?"

"Si."

"Senza offesa,ma perchè sei ancora qui?"

Buffy era perplessa. "Secondo te non dovrei?"

"Bhè,no.Tu sei venuta qui per aiutare Angel quando Faith stava cercando di ucciderlo,ma ora è tutto a posto,no?"

"Non direi." disse Buffy mentre andava a sedersi sul divanetto con Doyle. "Prima sono andata giù e ho trovato Faith con un coltello in mano.E non aveva buone intenzioni,a meno che tu possa ritenere plausibile l'ipotesi che lei volesse soltanto affettare del pane."

Doyle rise. "Sei spiritosa,ma continuo a non capire."

"Aveva un coltello in mano!Non posso lasciare Angel qui con lei,potrebbe colpirlo alle spalle da un momento all'altro!"

"A dire la verità ha già tentato di farlo e Angel si è difeso più che bene.Comunque non devi preoccuparti,non è solo."

Buffy lo guardò con aria preoccupata. "Non posso andarmene."

"D'accordo se vuoi rimanere,ma devi accettare quello che Angel sta facendo con Faith."

"Tu sei d'accordo con lui?"

Doyle abbassò lo sguardo. "Se penso anche solo per istante a quello che ha fatto a Cordelia o a come ha torturato Wesley,l'unica cosa che vedo nella mia testa è il modo migliore per prenderla a calci..."

Buffy sorrise.

"Ma poi penso a Angel.Sai,le forze dell'essere hanno affidato a me le visioni e mi hanno mandato da Angel per far sì che lui attraverso di me potesse aiutare le persone in pericolo."

Smise di parlare per un attimo.Anche Doyle faceva fatica ad accettare l'idea di aiutare Faith,ma lui era stato inviato a Angel per compiere una missione.Non poteva abbandonarlo.

"So che Faith non è quella che si può definire una fanciulla in pericolo” continuò “ma anche lei a suo modo deve essere salvata."

Doyle rialzò lo sguardo verso Buffy,attendendo una risposta.Buffy avrebbe voluto dirgli che aveva ragione,ma poi ripensava a Faith con in mano quel coltello....

"Io ho solo paura che lei che voglia ingannare Angel per poi ucciderlo."

"Per quale motivo dovrebbe ingannarlo?"

Buffy rise sarcasticamente. "Si vede che non ne sai molto sulla storia mia e di Faith.Sembra che si diverta a portarmi via tutto quello a cui tengo."

"Senti,io non condivido pienamente quello che sta facendo Angel,ma su una cosa ha ragione.Non possiamo decidere noi a chi sia giusto dare una seconda possibilità o meno."

Buffy abbassò lo sguardo e non rispose.

"Dopotutto tu hai dato una seconda possibilità a Angel."

Buffy rialzò lo sguardo.

"Lui era diverso.Non uccideva da anni,ormai.Non avrebbe mai fatto del male a qualcuno."

Doyle esitò un attimo.

"Io intendevo...io intendevo dopo che è tornato cattivo."

"Oh."

Doyle aveva ragione.Buffy aveva perdonato Angel per cose ben peggiori di quelle che aveva fatto Faith,e lui era un vampiro,mentre lei un essere umano.Aveva ucciso Jenny e se non l'avesse fermato avrebbe dato il via ad un' apocalisse.Eppure lei l'aveva perdonato.Quando era tornato dall'inferno,era poco più che un animale,ma lei non aveva esitato nemmeno un istante.Le era sembrato quasi naturale stargli accanto.Angel aveva riavuto la sua anima,ma niente poteva cancellare quello che aveva fatto,eppure lei non aveva nemmeno pensato di abbandonarlo.

"Io non so cosa stia facendo Angel con Faith,e se fossi nei suoi panni non le darei da mangiare dei dolci nemmeno se stesse morendo di fame” disse ancora Doyle “ma anche Angel è passato per una situazione del genere e ha dovuto affrontarla da solo per tantissimo tempo.Sicuramente non vuole che Faith sia sola.Credimi Angel sa quello che sta facendo e se non riesci a fidarti di Faith,allora fidati di Angel."

Buffy rimase in silenzio per un istante,poi guardò Doyle,non sapeva come avesse fatto,ma era riuscito a convincerla.

"D'accordo."

 

Capitolo 6:

 

Faith era seduta su una poltrona del salotto di Angel,facendo zapping fra i canali e sgranocchiando pop-corn.Angel usci dal bagno portandosi con sè una scia di vapore provocata dall'acqua calda della doccia.

"Tutto ok?"

"Questi quattro minuti da sola sono stati spaventosi,ma sono sopravvissuta.” gli rispose Faith.

Angel andò a mettersi qualcosa di pulito,mentre Faith continuava a cambiare canale.

'La polizia di Los Angeles e le autorità federali ricercano questa donna.'

Sullo schermo del televisore apparve una sua foto e Faith si sentì gelare il sangue nelle vene.

'Sospettata di un crimine denunciato dalla città di Sunnydale in California,è fuggita di recente a Los Angeles'

Faith allungò la mano per prendere il bicchiere sul tavolino accanto alla poltrona,ma questo le scivolò e cadde a terra.Angel nella stanza accanto,sentendo il rumore del vetro che si infrangeva,si diresse verso il salotto con la camicia ancora aperta.

"Faith!"

'La ragazza si ritiene sia coinvolta in numerose aggressioni.La polizia chiede il vostro aiuto per trovarla.'

Faith continuava a guardare lo schermo senza dire una parola.Era una ricercata.Che cosa doveva fare?Non poteva nascondersi per sempre,prima o poi l'avrebbe trovata.Angel le si avvicinò costringendola a guardarlo negli occhi.

"Faith non è niente.Lo sapevamo.Non è cambiato niente."

'Chiunque abbia delle informazioni riguardo la sospetta...'

Angel si voltò a guardare la televisione e vide che ora era la detective Lockley a parlare.Faith continuava ad ascoltare atterrita.

‘...dovrà subito mettersi in contatto con un funzionario di polizia.Non avvicinatela.E' violenta e imprevedibile.Domande?'

Angel spense irritato il televisore poi si rivolse di nuovo a Faith.

"Ascolta.Qui sei in salvo"

Faith era ancora sconvolta e non dava segno di ascoltarlo.Angel la prese per le spalle cercando di farla tornare in sè.

"Faith mi senti?Sei in salvo!"

All'improvviso un demone balzò giù dal soffitto atterrando Angel.Non era di dimensioni molto grosse e la sua pelle era corazzata come se portasse un'armatura nera.Aveva quattro occhi,di cui due erano notevolmente più piccoli rispetto agli altri.Le mani erano irte di pungiglioni e le sue unghie erano lunghe e affilate.

Faith si avventò contro il demone,ma quest’ultimo la fece sbattere contro il divano alla sua destra.Angel intanto si rialzò e assestò un bel calcio al demone.Faith si rialzò a sua volta e tentò di andare ad aiutarlo,ma Angel la spinse via,così si diresse in cucina e prese un coltello.Angel continuò a lottare,ma il demone lo fece cadere a terra.Proprio in quel momento arrivò Faith che lo colpì più volte con il coltello,uccidendolo.

Il demone giaceva a terra,privo di vita.Faith guardò la propria mano sporca di sangue con cui teneva il coltello altrettanto insanguinato.Non poteva averlo fatto di nuovo.

"No..."

Il coltello le cadde dalla mano e finì sul pavimento.Faith guardava le sue mani piene di sangue,aveva il fiato corto e tremava visibilmente.Non poteva essere successo ancora,non poteva essersi sporcata di nuovo le mani.Angel si rese conto che la ragazza era molto spaventata,così cercò di tranquillizzarla.

"Hey tranquilla" disse conducendola verso il divano. "Siediti.Va tutto bene."

Mentre si sedevano Faith abbracciò istintivamente Angel,mentre lui continuava a confortarla.

"Andrà tutto bene d'accordo?Shhhhhh" le disse.

Buffy che aveva sentito i rumori provocati dall'arrivo del demone,scese le scale insieme a Doyle e quello che trovò non le piacque per niente.Faith e Angel erano seduti sul divanetto,abbracciati.Non sapeva se doveva sentirsi gelosa,confusa,ingannata o semplicemente arrabbiata.Angel si rese conto dell'arrivo di Buffy e Doyle e si sciolse lentamente dall'abbraccio di Faith.Venne incontro a Buffy e Doyle che stavano scendendo le scale.

"Buffy?"

Buffy non sapeva che cosa dire,guardava alternativamente lui e Faith senza riuscire a dire qualcosa di sensato.

"Cosa...Come..."

Mentre cercava di riordinare i pensieri Buffy notò che Angel si stava allacciando i bottoni della camicia nera che indossava.Un espressione di rabbia furibonda si dipinse sul suo volto.

"Che cosa state facendo?"

"Lei...noi siamo stati attaccati."

"Si,abbiamo sentito dei rumori di sopra e così siamo venuti a controllare." disse Doyle. "E' tutto a posto,no?"

Buffy sembrava non aver sentito Doyle,la sua mente era ancora ferma all'ultima frase di Angel.

"Noi?Tu e..."

"Faith?"

"Tu e Faith." disse Buffy abbassando il capo con voce rassegnata.Un istante dopo rivolse ad Angel  uno sguardo triste e furioso allo stesso tempo.Solo in quel momento Angel capì a cosa stava pensando.

"Buffy,non è come pensi"

"Credi che sia in grado di formulare un pensiero in questo momento?"

"Buffy?"

Faith si era accorta della sua presenza nella stanza.Sapeva che probabilmente non l'avrebbe nemmeno lasciata parlare,ma non voleva che litigasse ancora con Angel per colpa sua.Il modo in cui Buffy la guardò non le lasciò dubbi sul fatto che non avrebbe potuto nemmeno tentare di spiegare.

"Ti stai divertendo vero?" le chiese Buffy.

Angel tentò di bloccare quella che era certo sarebbe diventata una discussione dai toni decisamente troppo forti.

"Buffy parliamone."

"Non è il momento per parlare."

"Non ha bisogno che tu le urli in faccia."

"Di cosa ha bisogno allora?Dei tuoi abbracci?Delle tue carezze?Dei tuoi baci?" il tono di voce di Buffy rasentava l'isterismo.

"Buffy ti rendi conto di quello che stai dicendo?!?Tra me e Faith non è successo niente,sto solo cercando di aiutarla!"

"Ne sei sicuro?E' davvero di aiuto che ha bisogno?"

"Buffy non so che cosa tu stia pensando in questo momento,ma stai sbagliando.Lei vuole davvero cambiare,ha la possibilità di-

"No!Basta possibilità!Prigione!"

Doyle guardò atterrito la ragazza che qualche minuto prima gli aveva detto che avrebbe accettato quello che Angel stava facendo con Faith.Possibile che il vederla con Angel l'avesse fatta imbestialire a tal punto?

"Buffy,riguardo a quello che ci siamo detti prima?" le chiese Doyle.

"Non ha importanza."

Angel guardò stupito Doyle.

"Che cosa vi siete detti?"

"Niente.Non è importante." disse Buffy decisa.

"Angel,lei aveva accettato che tu-

"Basta Doyle!Ho detto che non ha importanza!" urlò Buffy.

"Buffy?" ancora una volta Faith tentò di parlarle. "Mi disp-

Lo sguardo di Buffy era imperturbabile.

"Scusati e ti ammazzo di botte."

Faith sapeva che non avrebbe funzionato,sapeva che non avrebbe mai potuto scusarsi con lei.Come avrebbe fatto a vivere in quel modo?Nessuno l'avrebbe mai perdonata per quello che aveva fatto.

"Fallo pure." le disse.

Angel si intromise immediatamente tra le due ragazze.Non sapeva che cosa Buffy avesse in mente di fare,ma sentiva che in quel momento sarebbe stata capace di tutto.

"Dovrai fermarmi." disse Buffy.

Faith guardò disperata prima Angel e poi Buffy alternativamente.Non voleva causare tutti quei problemi.

"Non farlo." disse rivolta a Angel

"Vai di sopra."

"Credi che- tentò di dire Buffy,ma Angel la interruppe rivolgendosi ancora a Faith.

"Vattene!Doyle portala di sopra!"

Doyle non sapeva che cosa fare,mentre Buffy continuava a litigare con Angel.

"Non permetterò che si allontani." disse Buffy.

Angel guardò Doyle con sguardo deciso e tono perentorio che non gli lasciò più scelta sul da farsi.

"Doyle portala di sopra!Andatevene!"

Doyle si avvicinò a Faith,la prese per un braccio e si avviò verso le scale.Buffy scattò immediatamente come una molla.

"Non muovere un-

Angel l'aveva presa per un braccio e lei aveva reagito istintivamente dandogli un pugno,ma si era appena resa conto di averne ricevuto uno in risposta.Buffy e Angel si guardarono per un istante,entrambi sconcertati da quello che era successo.

"Mi dispiace." si scusò subito Angel,senza riflettere troppo.L'unica cosa che vedeva era il suo pugno che colpiva la faccia di Buffy e non riusciva a capacitarsi di come fosse potuto accadere.

Buffy continuava a guardarlo scioccata.Non avrebbe mai pensato che Angel avrebbe potuto colpirla.Non per permettere a Faith di scappare.

"Mi dispiace." ripetè ancora Angel.

L'espressione sul volto di Buffy era incredula,si sentiva tradita.

"Mi hai colpito."

Angel era dispiaciuto di averlo fatto,non avrebbe mai voluto colpirla,ma non poteva lasciare che mandasse a monte tutti i passi avanti che aveva fatto con Faith.Il suo atteggiamento poteva intimorirla e allora sì che avrebbe potuto voler scappare di nuovo.

"Non per essere infantili,ma mi hai colpito tu per prima.E nel caso te ne fossi dimenticata,sei più forte di me."

Buffy era sconvolta per il fatto che Angel l'avesse colpita,ma la cosa che le bruciava di più era che l'avesse fatto per Faith.Sicuramente lei si stava divertendo un mondo a cercare di portarle via anche Angel.

"Lo hai fatto per lei."

"C'è mancato poco che scappasse.E' in una fase cruciale!"

"Ti sta prendendo in giro!Non l'hai vista oggi con quel coltello,potrebbe colpirti alle spalle da un momento all'altro!"

"Ha già tentato di farlo."

"Questo è davvero consolante!Se continui a trattarla così prima o poi ti ritroverai un paletto nel cuore senza che tu neanche te ne accorga,o addirittura se ha voglia di divertirsi un po' a mie spese potresti ritrovarti a vivere il tuo momento di pura felicità!"

Angel alzò gli occhi al cielo esasperato.Perchè continuava a pensare che tra lui e Faith ci fosse qualcosa?

"Buffy questo non potrà mai succedere!"

"Che cosa?Il paletto nel cuore o il sesso appagante?"

"Entrambi." rispose Angel calmo. "Faith non cercherà più di uccidermi e mi chiedo come diavolo puoi pensare che io finirei a letto con lei!"

Buffy sorrise beffarda. "Non mi sembra un’ipotesi tanto sciocca.E' tutto il giorno che la tratti come se si stesse prendendo una vacanza anzichè come se fosse un'assassina che dice di essere pentita.La fai dormire nel tuo letto,le porti dei dolci e mi colpisci per proteggerla!"

"Buffy ti rendi conto che stai dicendo delle cose assurde?Io sto solo cercando di aiutarla."

"Bhè vedo che lei lo apprezza fin troppo!"

"Buffy qui non si tratta di me e Faith,si tratta della sua riabilitazione."

"No,certo!Qui conta solo quello che è meglio per Faith!Certo che riguarda voi due!Ha tentato di ucciderti,tu l'hai portata a casa e lei si è fatta trovare con un coltello in mano,eppure pochi miniuti fa vi ho visto abbracciati!"

La voce di Buffy era palesemente irritata,Angel non pensava di averla mai vista così tanto arrabbiata con qualcuno.Si rese conto che non era tanto infuriata perchè la stava aiutando,ma continuava a sottolineare che si stava creando qualcosa fra lui e Faith.Ma lei non poteva essere gelosa.Aveva il suo nuovo ragazzo a Sunnydale,o no?

"Buffy ma perchè ti importa tanto?"

Buffy non rispose e rimase in silenzio per un attimo,abbassando lo sguardo.Era stata una stupida quella mattina.Quel sogno l'aveva fatta deragliare completamente,aveva cominciato a pensare cose senza senso,lei e Angel...era tutto passato ormai.A quanto pareva a lui importava di più di Faith.Le aveva dato un pugno per difenderla!Si sentiva derubata di qualcosa di suo ancora una volta.Faith si infiltrava in qualsiasi angolo della sua vita,era come se cercasse di rubarle la propria esistenza,e l'ultima volta a Sunnydale l'aveva fatto sul serio.Quello che la faceva arrabbiare di più,era proprio il fatto che Faith riuscisse sempre nel suo intento!Perchè Angel non aveva ancora capito il suo gioco?Buffy ormai lo sapeva...la sua vita era come un giocattolo per Faith.Appena era arrivata a Sunnydale aveva tentato subito di portarle via gli amici,poi si era attaccata a sua madre,poi Angel e l'ultima volta anche Riley.

"Buffy..."

Buffy fu distolta bruscamente dai suoi pensieri e rialzò lo sguardo verso Angel,che fu sicuro di aver notato un lucicchio nei suoi occhi.

"Ti ha fatto del male,lo capisco." le disse.

"Non puoi immaginare quanto."

Vedere Faith ancora una volta con Angel le aveva fatto più male di quanto potesse immaginare.Aveva cercato di accettare quello che Angel stava facendo con lei,ma vedere che Faith ancora una volta,dopo tutto il casino che aveva combinato a Sunnydale,stesse facendo diventare suo territorio anche Los Angeles l'aveva mandata su tutte le furie.Lei e Angel non stavano più insieme,era vero,ma Faith non aveva il diritto di prendersi gioco di lei in quel modo.Le lasciava un attimo campo libero e lei si avventava su chiunque avesse un qualsiasi rapporto con lei.Ad aggravare il tutto c'era quello stupido sogno che continuava a tormentarla come se fosse qualcosa di reale.Tutta quella felicità...in quel momento sembrava distante anni luce.Quel sogno l'aveva fatta sperare,anche se non aveva voluto ammetterlo.Era una come vivere in una realtà dorata,come se lei e Angel fossero rinchiusi in una bolla di sapone stracolma di felicità che solamente stando insieme potevano creare,ma che era anche molto delicata e al minimo tocco poteva essere distrutta.Faith non ci aveva messo niente a romperla.Odiava quel sogno che l'aveva confusa,le aveva fatto fare dei pensieri che lei non avrebbe mai dovuto fare,non ora che il suo cuore era impegnato con un'altra persona,per poi sbatterle in faccia la realtà.Eppure avrebbe dovuto essere contenta,la sua realtà era Riley adesso.Buffy avrebbe dovuto essere impaziente di tornare a casa da lui e chiudere la faccenda al più presto e invece...invece voleva rimanere con Angel,assicurarsi che non rimanesse ucciso nel suo tentativo di aiutare una pazza che poteva cambiare idea ogni secondo.Si chiese se Angel avesse capito che cosa intendeva quando diceva che le aveva fatto del male.La sua risposta le fece capire che,forse per fortuna,non aveva capito.

"Mi dispiace davvero per quello che è successo con il tuo ragazzo."

"Non è solo questo."

Angel fece per parlare ma poi richiuse subito la bocca.Non era certo di aver capito il vero motivo di tutta quella rabbia.Non poteva sentirsi così solo perchè li aveva visti insieme.Aveva un nuovo ragazzo,quello che lui faceva non doveva importarle,anche se a lui continuava ad importare quello che lei faceva.Sperava che avesse finalmente trovato qualcuno che potesse renderla davvero felice,ma allo stesso tempo si augurava di non doverli mai vedere insieme.Il solo pensiero lo uccideva.

Buffy lo guardò negli occhi e le parole vennero fuori da sole,senza che lei se ne rendesse conto.

"Hai idea di quanto mi abbia fatto male vederti con lei?"

Angel rimase colpito dal modo in cui Buffy gli aveva parlato,non pensava che potesse provare dei sentimenti ancora così forti nei suoi confronti,ma non ebbe il tempo di risponderle,perchè Wesley e Doyle irruppero nella stanza con Faith.

"Wesley,Doyle ma che cosa succede?"

"C'è stato un cambiamento di programma." disse Doyle.

"In meno di venti minuti arriverà la squadra del Consiglio,si aspettano che tu non ci sia e che Faith sia drogata" disse Wesley.

"Quanti sono?"

"Tre."

"Perchè li stai portando qui?"

"Non posso liberarmene,ho finto di aiutarli"

"Hai finto?"

"Li conosco quelli,sono killer." disse Buffy.

"Sì,e hanno circondato l'edificio."

"Doyle controlla le fogne,se sono sgombre ce ne andremo."

Doyle si diresse immediatamente in direzione delle fogne.Mentre continuavano a discutere Angel si accorse con la coda dell'occhio che Faith aveva appena lasciato la camera dove era andata per mettersi un giubbotto.

"Faith!"

Buffy,Wesley e Doyle che davano le spalle a Faith,invece non si erano accorti di niente.

"E' scappata!" disse Buffy.

"E' diretta sul tetto" disse Angel.

Non appena Angel disse queste parole,Buffy si mosse immediatamente,decisa a non farla fuggire un'altra volta.

"Potrebbero catturarla!" disse Angel visibilmente preoccupato.

"Ci serve un piano.Buffy può proteggere Faith." suggerì Wesley.

Angel storse il naso. "Non credo che sia d'accordo."

In quel momento tornò Doyle "Sono libere."

"Allora sono la via migliore." concluse Angel.

Angel si diresse verso la botola che dava sulle fogne e la sollevò.

"Angel" gli disse Wesley "non l'ho fatto per lei."

"Lo so."

"E' perchè ho fiducia in te."

"Io lo preferisco sicuramente a tre maniaci armati." disse Doyle.

 

Buffy aveva raggiunto Faith sul tetto dell'edificio.La ragazza era a un paio di metri da lei e le dava le spalle.

"Non scapperai Faith."

"Cosa vuoi fare?" disse Faith continuando a dare le spalle a Buffy."Buttarmi giù dal tetto di nuovo?”

Buffy fece qualche passo avanti. "C'e qualche ragione per cui non dovrei?"

Faith finalmente si girò e guardò Buffy. "Non c'è niente che io possa fare per te B.Non potrò mai sistemare le cose."

"Così scapperai,lasciandoci a sistemare un altro dei tuoi pasticci!"

"Sarà più facile per te."

"Finchè i tuoi sensi di colpa non ti lasceranno e tornerai come prima."

"Questo non accadrà."

"Hai ragione.Non accadrà."

Buffy era ormai a pochi passi da Faith e le due ragazze potevano guardarsi negli occhi.Faith poteva vedere tutto il risentimento che Buffy provava nei suoi confronti,anche se non smetteva di sperare che le concedesse un'altra possibilità.Le dispiaceva sul serio per tutto quello che le aveva fatto,se le cose fossero andate diversamente avrebbero potuto essere amiche.Ma era inutile rimuginare su quello che avrebbe potuto essere,troppo cose sarebbero state diverse.Ora era lì e aveva davanti una Buffy a cui non importava quanto lei dicesse di voler cambiare,era troppo prevenuta nei suoi confronti.

"Sapevo che non mi avresti dato una seconda possibilità." le disse.

"Ti ho dato tante possibilità!” urlò arrabbiata Buffy. “Ho cercato in tutti i modi di aiutarti e tu non hai fatto altro che respingermi!La mia vita per te è stata qualcosa con cui divertirti.Angel,Riley...qualsiasi cosa potessi prendermi te la sei presa.Ho perso delle battaglie prima,ma nessun'altro mi ha mai reso una vittima."

"E tu non lo sopporti." disse con improvvisa grinta Faith,avvicinandosi ancora di più a Buffy. "Sei quella che ha tutto sotto controllo.Non hai idea di come sia quando non c'è nulla sotto controllo o che abbia senso!Ci sono solo dolore e odio e niente di quello che fai ha significato-

"Stai zitta!"

Nonostante il tono duro della sua voce l'espressione di Buffy non era più furiosa,ma si era leggermente addolcita,come se le parole di Faith l'avessero colpita e ora fosse in grado di comprendere per la prima volta cosa stesse davvero provando.I suoi grandi occhi scuri le chiedevano insistentemente di capirla,e se poteva di perdonarla.

"Dimmi solo che cosa devo fare." le disse Faith,quasi implorandola.

Proprio in quel momento irruppe sul tetto un uomo del consiglio armato di pistola.L'uomo vide Buffy e Faith e cominciò a sparare nella loro direzione.Senza pensarci Buffy si gettò a terra trascinando Faith con sè.

"Dobbiamo andare all'altro edificio.Andiamo,adesso!"

Le due ragazze corsero veloce in direzione dell'altro edificio,mentre l'uomo continuava a sparare all'impazzata.Furono costrette a fermarsi quando apparve davanti  a loro a sbarrargli la strada un elicottero del consiglio.Buffy e Faith ripresero a correre,mentre un altro uomo del consiglio a bordo dell'elicottero,aggiungeva fuoco a quello che continuava a scaricare contro di loro l'uomo sul tetto.Le due ragazze continuavano a evitare i colpi,ma non avrebbero potuto andare avanti così per molto tempo.Mentre l'uomo sul tetto caricava nuovamente la sua arma,Buffy e Faith riuscirono a nascondersi dietro un lucernario e ad avere un attimo di tregua.

"Devo prenderlo." disse Buffy. "Quello lassù attaccherà me.Resta qui."

"Ok." le rispose Faith.

Nel caricare il fucile l'uomo aveva perso di vista le due ragazze.Non appena si avvicinò al lucernario dietro il quale erano nascoste,Buffy gli si gettò addosso,scagliandolo a terra.I due cominciarono a lottare mentre l'uomo sull’ elicottero esitava a sparare per paura di colpire il compagno.Buffy e l'uomo del consiglio continuavano a lottare,ma la ragazza era chiaramente più forte di lui.L'aveva disarmato e poi con un ultimo pugno l'aveva steso,facendolo cadere a terra privo di sensi.L'elicottero cominciò a scendere per cercare di atterrare sul tetto.

 

Intanto all’interno dell’appartamento Wesley e Doyle si erano ritrovati a dover fronteggiare un altro uomo del consiglio,mentre Angel cercava di raggiungere il tetto il più velocemente possibile per poter aiutare Buffy e Faith.Aveva praticamente raggiunto il tetto quando notò attraverso il vetro del lucernario le luci dell'elicottero che si facevano sempre più vicine,chiaro segno che presto sarebbe atterrato sul tetto.Senza pensarci due volte Angel spiccò un enorme salto e frantumando i vetri che una volta avevano costituito il lucernario,si aggrappò direttamente ai pattini di atterraggio dell'elicottero ancora in volo.Non fu difficile per lui togliere di mano il fucile all'uomo a bordo dell'elicottero prima che questo potesse sparare un solo colpo,e poi buttarlo giù facendolo atterrare sul tetto.Buffy osservava la scena,mentre Faith era ancora nascosta.Angel si avvicinò al conducente e sarà stato forse per i lineamenti da vampiro o per il volo che aveva visto fare al suo amico,ma l'uomo non esitò un istante a far atterrare l'elicottero quando Angel gli chiese di portarlo a terra.L'elicottero cominciò a scendere e ben presto sparì dalla vista di Buffy.La ragazza si voltò subito per assicurarsi che Faith fosse ancora lì.

"Faith?”

Guardò dietro il lucernario ma non la vide.Avrebbe dovuto aspettarselo.

L'elicottero con Angel a bordo continuava a scendere.Non appena raggiunse il suolo delle auto della polizia con le sirene spiegate circondarono la zona,senza lasciare a Angel la minima via di fuga.La detective Lockley gli venne subito incontro.

"Dov'è lei?"

Angel non le rispose.

"Hai una sola possibilità,Angel.Dov'è lei?!?"

Angel continuò a non rispondere e fece un impercettibile segno di diniego con la testa.

"Arrestatelo." ordinò la detective ai suoi uomini. "Per aiuto e protezione ad una criminale."

 

Buffy si catapultò a raccontare l’accaduto a Wesley e Doyle,che nel frattempo erano riusciti a stendere l’uomo del consiglio con la siringa preparata per Angel,e insieme salirono a bordo dell’auto di Angel,arrivando a tutta velocità alla stazione di polizia.Buffy si scagliò come un razzo contro la porta,con Wesley e Doyle al seguito.Una volta entrata nell’edificio vide subito Angel che veniva scortato in manette dalla detective e da alcuni dei suoi uomini.Buffy accelerò il passo e in un attimo gli fu dietro.

"Ti piacerà la cella." disse la detective ad Angel. "E' rivolta a est e ha una bella vista dell'alba.”

“Cosa?” si intromise Buffy.

“E’ tutto a posto.” le disse Angel.

“Sai chi è?”

“Chi sei tu?!?” le chiese la detective.

“Non è nessuno.” disse Angel.

“Aspettate!” disse Buffy agitata. “Questo è omicidio!”

“Buffy,va tutto bene.” le disse di nuovo Angel.

“Non va bene!”

“Portatela fuori di qui!” disse la detective.

“Non assumerti la colpa per lei!” continuò Buffy.

 “Buffy...”

Buffy alzò lo sguardo nella direzione in cui stava guardando Angel e vide Faith.Si stava costituendo.

 

 

Capitolo 7:

 

Qualche ora dopo Buffy si trovava nuovamente nell'appartamento di Angel.Wesley dopo aver chiarito la situazione con gli uomini del consiglio,che avevano accettato il fatto che Faith stesse in prigione*,era andato a casa sua,mentre Doyle aveva raggiunto Cordelia.Buffy e Angel erano soli nella stanza e Buffy non aveva la minima idea di cosa dire.Avrebbe dovuto scusarsi con lui,dirgli che aveva sbagliato a non fidarsi e ad agire come se avesse dei paraocchi nei confronti di Faith?Solo quando l'aveva vista alla stazione di polizia,pronta a confessare,con il viso già più rilassato,come si stesse liberando di un peso enorme,aveva finalmente capito che voleva realmente cambiare.Non sapeva se sarebbe riuscita a smettere di provare almeno un briciolo di rancore nei suoi confronti dopo tutto quello che le aveva fatto passare,e sapeva per certo che non avrebbero più potuto essere amiche come lei aveva cercato di fare un tempo,ma ora sapeva che Faith aveva realmente fatto una scelta,voleva davvero ricominciare da capo.Nulla sarebbe mai più stato come quando Buffy pensava di aver trovato una compagna di "caccia",ma sentiva di poterle concedere una seconda opportunità.Avrebbe dovuto capirlo prima,quando Angel aveva tentato di spiegarle la situazione,ma lei non aveva voluto ascoltare,accecata dalla rabbia,dal rancore e...dalla gelosia.Ora che era tutto finito non aveva più motivo di rimanere a Los Angeles,avrebbe potuto benissimo tornare a Sunnydale.Buffy non era mai stata una di quelle persone che riflettono troppo prima di agire,se sapeva che era il momento di andarsene se ne andava e basta.Ma questa volta sentiva una strana sensazione dentro di sè,come se non fosse ancora tempo di andare via,come se ci fosse ancora qualcosa che lei doveva fare.La luna era alta nel cielo e la mezzanotte era passata da un pezzo.Avrebbe avuto una scusa per rimanere,ma non sapeva se dar retta al suo istinto o alla ragione.La faccenda era ormai conclusa,avrebbe potuto tornare a casa da Riley che probabilmente era preoccupatissimo per lei,oppure avrebbe potuto rimanere solo per la notte e tornare a casa immediatamente la mattina dopo.Ma perchè?Perchè sentiva quell'incomprensibile sensazione di dover rimanere?Che cosa diavolo le stava succedendo?La forza destabilizzante che la invadeva quando entrava in cucina,la strana sensazione di dejà-vu,il sogno che aveva fatto l'altra notte...era tutto così strano.Non sapeva davvero che cosa pensare.In questi casi ci sarebbe voluto l'aiuto di Giles,ma non era sicura che si trattasse di qualcosa di mistico.Forse in questo caso le sarebbe stato più utile il consiglio di un'amica come Willow.Mentre mille pensieri continuavano a invadere la mente di Buffy,Angel gironzolava per la casa,fingendo di sistemare gli oggetti che erano stati distrutti a causa dei colpi sparati da uno degli uomini del consiglio quando aveva fatto irruzione in casa.Fortunatamente Wesley e Doyle erano riusciti a sbarazzarsi piuttosto in fretta di lui e la casa non aveva subito troppi danni.Con la coda dell'occhio Angel osservava Buffy che stava in piedi al centro della stanza,apparentemente pensando al da farsi.Angel pensava che non appena si fosse concluso tutto sarebbe partita a razzo diretta verso Sunnydale,nonostante fosse notte inoltrata,e invece non sembrava avere fretta.Angel attese ancora qualche istante gettando i cocci che non potevano più essere recuperati nella spazzatura,poi vedendo che Buffy non si decideva a parlare,decise di cercare di capire che cosa non andava.

"Buffy?Va tutto bene?" le chiese.

La sua domanda riscosse bruscamente Buffy dai suoi pensieri.

"Eh?Si,si certo.Tutto bene."

Buffy abbassò subito lo sguardo,come se avesse paura che Angel potesse percepire qualcosa dall'espressione del suo viso.Angel lasciò passare qualche istante poi le parlò di nuovo.

"Vuoi una taz-

"Angel,io volevo scusarmi." disse guardandolo finalmente negli occhi. "Ho sbagliato a comportarmi in quel modo...io...ero troppo arrabbiata con Faith per quello che è successo a Sunnydale...avrei dovuto capire quello che stava succedendo..."

"Non importa.Era comprensibile che tu fossi arrabbiata con lei dopo tutto quello che ti ha fatto."

"Avrei dovuto fidarmi di te,avrei dovuto capire che sapevi quello che stavi facendo perchè tu hai passato le stesse cose.Sono stata una stupida.Ero talmente accecata dal rancore nei confronti di Faith che non ho capito che voleva cambiare veramente finchè non l'ho vista stasera."

"Sì,avresti potuto,ma ormai è passata.E' tutto a posto adesso."

"Mi dispiace lo stesso."

Angel annuì.

"Vuoi una tazza di thè?"

Buffy esitò un istante. "No Angel,io...sarà meglio che torni a Sunnydale." disse infine tutto d'un fiato.

"Ma è l'una passata.Puoi andartene domani mattina non appena ti sarai alzata."

"Io non pensavo di rimanere qui così tanto...saranno tutti preoccupati..."

"Puoi chiamarli,credo che anche loro penseranno che non sia una cattiva idea se tu rimani qui stanotte." Angel si bloccò di colpo pensando a quello che aveva appena detto. "Bhè forse il tuo ragazzo non ne sarà  così contento,ma..."

"Riley?Bhè...lui..."

"Che cosa gli hai detto di me?"

"Tutto.Io gli ho detto ogni cosa.Era giusto che sapesse,anche se ho omesso qualche particolare..."

Angel la guardò di sottecchi facendole capire chiaramente che non se la beveva.

"Bhè gli ho detto il minimo indispensabile,le cose essenziali."

Buffy guardò Angel e capì che non credeva a una sola parola di quello che gli stava dicendo.

"In realtà non gli ho detto quasi niente,a parte che tu sei un vampiro con un'anima e che abbiamo combattutto insieme in passato."

"Non gli hai detto che noi..."

"No!Io...pensavo che sarebbe stato meglio se lui non avesse saputo niente."

"Come l'ha presa?"

"Cosa?Il fatto che ho lavorato con un vampiro per anni?Per niente bene.Immaginati come avrebbe reagito se gli avessi detto..."

"Sì,lo immagino.Se vuoi puoi telefonare per avvisarli che rimani."

"Angel io-

"Vado a fare del thè,vuoi qualcosa?"

Buffy sospirò rassegnata.Sembrava che qualcuno stesse facendo di tutto per trattenerla,e la cosa peggiore era che lei voleva rimanere.

"Il thè va benissimo,grazie."

 

Buffy alzò il ricevitore e compose il numero di Willow,le rispose una voce parecchio assonnata.

"Pronto?"

"Willow?"

"Buffy!!!!"

Dalla sua voce sembrava già essere sparita ogni traccia di sonno. "Come va lì a Los Angeles?Ci sono problemi?"

"No,no." la tranquilizzò subito Buffy. "Va tutto bene.Ti ho chiamato perchè volevo dirti che rimango qui stanotte,tornerò domani mattina presto.Sai,pensavo che magari potevate essere un po' preoccupati,soprattutto Riley..."

"Sì,non c'è problema,non puoi mica tornare a quest'ora...lo dirò io a Riley.Sai,non è molto tranquillo da quando sei partita..."

Willow non sapeva se doveva confessare a Buffy quello che era successo mentre lei era via.Xander aveva parlato con Riley e pensando che lui sapesse già tutto riguardo ad Angel,gli aveva rivelato della storia che Buffy aveva avuto con lui.Riley l’aveva presa malissimo ed era stato ad un passo dal precipitarsi a Los Angeles.

Dopo un attimo di esitazione,Willow decise che avrebbe fatto meglio a dirlo a Buffy,in modo che lei fosse preparata al suo ritorno a Sunnydale. "Sai,lui...Xander...bhè insomma...loro hanno parlato."

A Buffy si gelò il sangue nelle vene per un istante.Questa non era affatto una buona notizia.

"Che cosa vuol dire che hanno parlato?"

"Sai come è fatto Xander,pensava che tu gli avessi spiegato tutto."

"Riley sa di me e Angel?"

"Si,ma non te la prendere con Xander!"

"Come l'ha presa Riley?"

"Era...leggermente scioccato."

"Quanto leggermente?"

"Se non l'avessimo fermato sarebbe corso subito a Los Angeles."

Buffy rimase in silenzio senza sapere cosa dire.

"Buffy mi dispiace..."

"Non importa,non avrei potuto tenerglielo nascosto per sempre,avrei dovuto dirglielo subito."

Prima di riattaccare Buffy raccontò brevemente a Willow quello che era successo con Faith,rassicurandola più volte sul fatto che stesse bene e che poteva stare tranquilla.

Non appena mise giù il ricevitore pensò a Riley,a come aveva scoperto di lei e Angel.Sarebbe già stato difficile accettare una cosa del genere se glielo avesse detto lei di persona,ma venirlo a sapere da qualcun'altro doveva essere stato terribile per lui.Willow aveva detto che sarebbe andato a Los Angeles se solo non l'avessero fermato.Doveva essere davvero sconvolto,e lei avrebbe fatto davvero bene a tornare a Sunnydale al più presto possibile.Sperava solo che Riley potesse perdonarla.

Pensò che ormai il thè doveva essere pronto,così si alzò e si diresse verso la cucina.Non appena entrò la solita sensazione la pervase da capo a piedi.Stavolta però fu ancora più forte.Era come se una scarica elettrica la stesse attraversando da capo a piedi.Buffy rimase un attimo sulla porta e poco dopo la sensazione sparì,lasciandola confusa e con la testa che girava vorticosamente.

"Hai chiamato?" le chiese Angel.

"Si,è tutto a posto."

La testa continuava a farle male e pulsava sempre più forte.Era come se qualcosa cercasse di liberarsi,di uscire e di mostrarle qualcosa.Angel notò che non si sentiva bene.

"Buffy,ti senti bene?"

"Sì,io...sono solo un po' stanca"

Angel annuì.

Buffy si mosse in direzione del tavolo per potersi sedere,ma sembrava che le sue gambe non fossero in grado di reggerla ancora per molto.Il mal di testa si faceva sempre più forte,tutto intorno a lei le appariva sfocato.Ad un tratto vide un lampo di luce bianca tanto potente da darle l'idea che potesse accecarla.Fortunatamente durò solo un istante e il momento dopo Buffy vedeva con chiarezza se stessa e Angel seduti a quello stesso tavolo.Proprio come la sera precedente stavano bevendo del thè mentre discutevano di qualcosa.

"Sarebbe prudente aspettare un po'.Vedere se questa cosa della mortalità funziona."

"Esatto.E anche se funzionasse,la cosa sarebbe ancora complicata."

"Tu sei ancora la cacciatrice. Ed io non sono sicuro di cosa sono adesso. Non so quale sia il mio scopo. Non posso ripiombare nella tua vita tornando a Sunnydale. Non sarebbe giusto per nessuno dei due. Per non parlare del fatto che tu hai appena iniziato il college. E tutto quello che riguarda la caccia... voglio dire, se tu avessi anche me di cui preoccuparti, non riusciresti a concentrarti.”

"Adesso tirerai fuori un mio grafico? Perché ho capito, non è necessario.”

" Non sto dicendo che non ti voglio. Tu sai quanto, quanto io.. Sto solo dicendo che sarebbe meglio aspettare di essere sicuri che questo sia giusto. Ho bisogno di avere la certezza che tu non soffrirai ancora."

"Sai, è una cosa positiva che io non abbia fantasticato su di te che torni umano solo circa 10 fantastiliardi di volte, perché altrimenti oggi sarebbe stata una vera delusione.Così quale sarebbe il piano maturo da seguire? Tu chiami me? Io chiamo te? Cosa?”

 

Buffy sentì un altro dolore forte alla testa e vide un altro lampo di quella luce accecante.Un secondo dopo il male alla testa era passato improvvisamente.Aprì gli occhi e si rese conto che era tornato tutto normale.Si trovava ancora in cucina,nello stesso punto in cui si trovava quando aveva avuto quella sorta di "visione" e Angel la guardava preoccupato.

"Buffy,sei sicura di stare bene?"

"Sì,certo.Mi gira solo un po' la testa."

"Siediti,ti servo subito il thè."

Buffy si sedette.Non riusciva a capire che cosa le fosse successo.Che cosa diavolo significava quello che aveva visto?Che fosse davvero uno di quei suoi sogni che la avvertivano di qualcosa che stava per accadere?Effettivamente lei e Angel si trovavano in cucina e stavano bevendo del thè proprio come avrebbero fatto tra breve,ma quello di cui li aveva visti parlare....Angel umano?Era possibile?

Angel si sedette vicino a lei e le porse la tazza di thè.

"Grazie."

I due rimasero in silenzio per un po' non sapendo cosa dire,finchè Angel cercò di fare un po' di conversazione.

"Va un po' meglio?"

"Come?"

"La testa?"

"Ah la testa!Sì,sì va meglio,grazie."

Buffy aveva paura che Angel si fosse accorto che c'era qualcosa che non andava,ma sperava tanto che non le chiedesse nulla e agisse con la solita discrezione.Bevve il suo thè il più in fretta possibile e poi nonostante si sentisse in colpa per trattare Angel in quel modo,gli disse che preferiva andare a dormire dato che si sentiva piuttosto stanca.Angel rimase un po' perplesso,ma come lei aveva sperato non le chiese nulla e le disse che poteva prendersi il suo letto per riposare.Buffy lo ringraziò e si diresse verso la camera.Sapeva di essere stata sgarbata nei suoi confronti,ma dopo quello che aveva visto le riusciva difficile sostenere un dialogo con lui o anche solo guardarlo negli occhi.

Buffy fece appena in tempo a chiudere la porta della camera dietro di sè,che una forza incontrollabile la invase,rischiando di farle perdere l'equilibrio.Buffy cercò di portarsi verso il letto,ma le sue gambe erano deboli e il male alla testa stava tornando.Poi sentì una fitta dolorissima che la costrinse a portarsi istintivamente le mani alla testa,come se quel gesto potesse aiutarla a contenere il dolore.Infine proprio quando pensava di non poter più resistere,Buffy vide ancora quel lampo di luce bianca,accecante.Tentò di aprire gli occhi,la luce si affievolì e vide lei e Angel,nello stesso letto che pochi secondi prima aveva tentato di raggiungere.Erano abbracciati e sembrava che niente potesse disturbarli.

"Io voglio rimanere sveglia,così che questo giorno possa portarci altre cose.”

“Dormi. Noi vivremo un altro giorno come questo domani.”

“Angel,questa è la prima volta in cui mi sento veramente così.”

“Così come?”

“Esattamente come avrei sempre voluto. Come una ragazza normale, che si addormenta fra le braccia del suo ragazzo normale. E’ perfetto.”

Prima che Buffy se ne rendesse conto,un altro flash di luce bianca era comparso e se n'era andato allo stesso tempo,e il dolore alla testa era cessato.Si trovava ancora nella camera e davanti a lei c'era il letto di Angel,vuoto.

Lacrime silenziose rigarono il volto di Buffy che era ancora in piedi davanti al letto,senza riuscire a fare o a pensare a qualcosa di sensato.Quello che aveva visto,lei e Angel...le sensazioni che aveva provato in quel momento la invadevano ancora,lasciando solamente un alone della felicità pura,perfetta che aveva percepito pochi istanti prima.Aver visto la vera felicità e sapere di non poterla afferrare o toccare anche solo per un momento,la faceva sentire improvvisamente fredda e vuota.Mentre chiudeva gli occhi e la scena si ricostruiva nella sua testa,le sembrava di averne un preciso ricordo,nitido nella sua mente.Era come se un ricordo lontano,sepolto da qualche parte nella sua testa fosse improvvisamente riaffiorato.Sempre più in profondità si insinuava in lei la consapevolezza che ci fosse qualcosa di concreto in quello che vedeva,sentiva che non potevano essere solo sogni o visioni.Ma che cosa significava tutto quello che vedeva?Che cosa volevano dirle quelle specie di allucinazioni?

Con enorme difficoltà Buffy cercò di riprendersi,di dimenticare quello che aveva visto,se mai fosse stato possibile.Si sedette sul letto cercando di non pensare e di addormentarsi,ma era impossibile.Non sapeva che cosa doveva pensare,ma una cosa che sapeva per certo era che mai nella sua vita avrebbe più provato una sensazione del genere,tanto potente e meravigliosa allo stesso tempo.Fu con questa consapevolezza e con le lacrime che ancora le rigavano il volto che si addormentò quella notte.

 

Quando Buffy si svegliò la mattina dopo le sensazioni che le avevano oppresso il cuore e la mente invadevano sempre più insistentemente il suo corpo.Buffy si prese la testa fra le mani e notò che la sua fronte era imperlata di sudore e la sua bocca era arida e secca.Ricordò immediatamente il suo sonno agitato,inquieto e invaso dai frammenti di tutte le immagini che le erano passate davanti agli occhi in quel giorno che le era parso lunghissimo.Sunnydale,i suoi amici,il sig.Giles,la mamma,Riley le sembravano così lontani che aveva la sensazione di essere andata via da anni.Tutto quello che sapeva aspettarla a casa,il college,la caccia,Adam le sembravano cose di un mondo sconosciuto,con cui lei non aveva mai avuto a che fare,un mondo che ora come ora sembrava le stesse crollando addosso come un macigno.Con la testa pesante,così come lo era  il suo cuore,Buffy si alzò dal letto e si diresse in cucina dove sapeva di trovare Angel.

Non appena uscì dalla stanza sentì l'aroma del caffè appena fatto proveniente dalla cucina e non fece neanche in tempo a varcare la soglia della stanza,che Angel aveva già notato la sua presenza.

"Buffy buongiorno!Ti ho preparato un po' di caffè" disse porgendogliene una tazza.

Buffy gli si avvicinò e la prese. "Grazie."

"Come ti senti stamattina?"

"Un po' meglio,grazie."

Buffy si sedette al tavolo e così fece anche Angel.Buffy non sapeva cosa dire,ma le dispiaceva per come si era comportata con Angel,come se le avesse fatto qualcosa di male,mentre lui non aveva colpa,così cercò di fare conversazione.

"Cordelia,Wesley e Doyle non sono ancora arrivati?"

"No,è presto.E' appena sorta l'alba."

"Oh,pensavo fosse più tardi."

"Allora pensi di partire subito?"

"Sì,il tempo di bere il caffè,vestirmi e poi..."

"...te ne andrai."

"Sì."

I loro occhi si incrociarono per un istante,ma Buffy abbassò subito lo sguardo,oppressa dai ricordi delle sue visioni.Prese la tazza e bevve l'ultimo sorso di caffè,poi si alzò dal tavolo e rivolgendo un cenno a Angel andò a prepararsi,lasciandolo a finire da solo il suo caffè.

 

Dopo pochi minuti Buffy era di nuovo in cucina,stavolta però era pronta per andarsene.Angel era vicino al piano di cottura e stava ripulendo il bollitore che aveva usato per preparare il caffè.Buffy gli si avvicinò senza sapere bene cosa fare o cosa dire,l'unica cosa che aveva in mente in quel momento era che doveva andarsene,anche se contro la sua incomprensibile volontà,al più presto possibile.

"Sei pronta?"

"Sì"

Angel stava ancora ripulendo e sembrava che stesse facendo di tutto per non guardarla negli occhi.

"Sai ti accompagnerei fino alla fermata dell'autobus,ma il sole..."

"Non c'è problema,posso arrivarci da sola."

I due rimasero in silenzio per un attimo.Buffy sentiva il suo cuore battere più forte nel petto,consapevole che tra pochi istanti avrebbe dovuto lasciare quella stanza,mentre una voce echeggiava sempre più forte nella sua testa. "Rimani...Non andartene..."

Il suo subconscio le stava decisamente giocando troppi brutti scherzi,così senza pensarci un istante di più,parlò ad Angel.

"Allora...io vado"

Ma successe una cosa che Buffy non aveva minimamente previsto,nè progettato di fare e della quale si rese conto solamente quando sentì la mano fredda di Angel sotto la sua.Non sapeva come fosse successo,nè che cosa glielo avesse fatto fare,ma Buffy aveva posato la sua mano sopra quello di Angel,in un gesto che valeva più di mille parole.Solo in quel momento Angel si voltò e la guardò dritto negli occhi.Non ci volle che qualche secondo perchè i loro sensi e il loro istinto li portassero a cercare disperatamente l'uno le labbra dell'altro.Si ritrovarono quasi inconsapevolmente travolti in un bacio delicato,dolce,ardente e passionale allo stesso tempo.Era come se il mondo intorno a loro si fosse improvvisamente fermato,facendo durare il più a lungo possibile quel momento.Niente esisteva intorno a loro,c'erano solo loro due,le loro bocche e i loro cuori uniti che non potevano fare a meno l'uno dell'altro.Fu proprio all'apice della passione e del desiderio che Buffy ebbe la consapevolezza che il suo sogno e le sue visioni non erano semplici allucinazioni,ma costituivano qualcosa di concreto,qualcosa che era già accaduto,come lei e Angel si erano già baciati allo stesso modo in quella cucina.Quando le loro labbra si staccarono e entrambi presero a respirare affannosamente,Buffy non era più confusa,un ricordo si stava delineando sempre più chiaro nella sua mente.Angel sembrava ancora stordito e confuso per quel bacio inaspettato,probabilmente si sentiva in colpa.

"Buffy,mi dispiace..io..."

Buffy al momento non riusciva a dire una parola da quanto era sconvolta dalla consapevolezza che si faceva strada nella sua testa.Tutto quello che aveva visto era realmente accaduto,non sapeva quando,nè come,ma ne aveva l'assoluta certezza.Sapeva che non era solo immaginazione,sapeva di aver già visitato la cucina,di aver già baciato Angel,di aver già fatto l'amore con lui,ma tutto questo quando poteva essere successo se non la prima e unica volta in cui era andata a Los Angeles?Perchè era tutto finito?E soprattutto perchè lei non ricordava,o almeno,non avrebbe dovuto ricordarlo?

"Angel che cosa è successo l'ultima volta che sono stata qui?"

Lo sguardò di Angel si fece immediatamente teso.

"Che cosa intendi?"

"Lo sai."

"Buffy io...sei stata qui solo cinque minuti..."

"E allora perchè continuo ad avere 'visioni' di noi due insieme?In questa cucina,in quella camera da letto...perchè?"

Angel non rispose e abbassò lo sguardo.

"Dimmi che cosa è successo,Angel."

"Tu non dovresti ricordare."

Il volto di Buffy si irrigidì. "Io...raccontami tutto!"

"Non penso sia un bene che tu lo sappia,c'è un motivo se tu non avresti dovuto ricordare."

"Bhè,ora ricordo e voglio sapere ogni cosa."

"Buffy io non..."

"Voglio saperlo Angel.Adesso.E se non me lo dirai tu farò comunque di tutto per scoprire la verità!"

"Sei sicura?"

"Sì."

"D’accordo.Quando sei venuta qui l'ultima volta ci ha attaccati un demone.Si chiamava Mohra.Ha fatto irruzione nel mio ufficio,abbiamo combattuto,ma non siamo riusciti ad ucciderlo.L'abbiamo cercato insieme nelle fogne,ma poi ci siamo separati.A quel punto l'ho incontrato di nuovo.Abbiamo lottato e io sono riuscito ad ucciderlo,ma un po' del suo sangue è penetrato nella ferita che mi ero procurato durante il combattimento.Io non so come sia stato possibile,ma ho sentito di nuovo il sangue affluire e poi il battito del mio cuore ed ero vivo."

Buffy lo guardava senza riuscire a dire una sola parola.Non poteva credere a quello che aveva appena sentito.Non era possibile una cosa simile.

"Ho camminato sotto la luce del sole e sono tornato all'appartamento.Non riuscivo a crederci,ma non sapevo esattamente cosa fosse successo,nè perchè,non sapevo se la mia fosse una condizione temporanea,oppure se fossi diventato realmente mortale.Sono andato a consultare gli oracoli e loro mi hanno confermato che ero umano a tutti gli effetti.La prima cosa che mi era venuta in mente era stata quella di raggiungerti.Abbiamo cercato di ragionare sulla cosa,ma poi l'istinto ha preso il sopravvento e noi..."

"Sì,me lo ricordo."

C'era nella voce di Buffy,che era rotta da un insieme di emozioni contrastanti,un tremito nel sentire Angel raccontare di quel giorno,nel sapere che loro probabilmente avevano vissuto un giorno perfetto di cui lei non avrebbe dovuto e non aveva ricordato per tanto tempo nulla.

“Poi Doyle ha avuto una visione.Il demone Mohra che io credevo di aver ucciso era ancora vivo,così ho tentato di sconfiggerlo,ma il mio corpo umano non me l’ha permesso e non sono morto solamente grazie al tuo aiuto.Ho deciso di ritornare dagli oracoli e gli ho chiesto di farmi tornare come prima,di tornare indietro nel tempo e cancellare quel giorno,affinchè solo io potessi averne memoria.”

Buffy non riusciva a parlare.Aveva la bocca secca,le tremavano le mani e un senso di vuoto la invadeva.Era come se stesse precipitando in un abisso,sempre più giù fino a che non avesse toccato il fondo e non fosse più stata in grado di risalire.

“Buffy non potevano stare insieme.”

Buffy trovò finalmente la forza di alzare lo sguardo e parlargli.I suoi occhi lo fissavano incredula.

“Non potevamo?Angel tu eri umano!”

Dire a voce alta quello che fino a quel momento era stato un pensiero,una verità astratta che esisteva solo nella sua testa,la fece sentire come se all’improvviso le mancasse il respiro.Come se tutta l’aria che aveva nei polmoni l’avesse abbandonata improvvisamente.

“Lo so,ma le nostre strade ormai si erano separate,vivevamo vite diverse.Tu avevi il college e...”

“Non azzardarti a dirmi che l’hai fatto per il mio bene,non un’altra volta!Ormai sono abbastanza grande per decidere da sola che cosa è meglio per me!”

“Non metto in dubbio questo,ma...”

“Ma che cosa Angel?Hai idea di quante volte abbia fantasticato sul fatto che tu diventassi umano?” nella sua voce c’era una punta di rabbia mista a disperazione.“Hai idea di che cosa non avrei fatto per poter stare insieme a te?E quando ci si è presentata finalmente la possibilità tu cosa hai fatto?L’hai  buttata via!Pensavo che anche tu volessi stare con me...”

Angel abbassò lo sguardo senza dire una parola.

Buffy lo guardò e pensò di non poter credere a quello che Angel le stava dicendo senza parlare.

“Tu non volevi stare con me?”

La sua voce suonò debole e incredula,ma un attimo dopo si era fatta forte e decisa.

“Dimmelo!”

Sempre senza alzare lo sguardo Angel le rispose in un sussuro “E’ così.”

Buffy non poteva credere a quello che aveva appena sentito,non poteva credere che Angel non avesse voluto stare con lei,non riusciva a spiegarselo...il bacio di prima,non era possibile che avesse avvertito solo lei quelle sensazioni.Dal contatto con le sue labbra aveva capito che Angel aveva desiderato quel bacio quanto lei.E i suoi sogni...tutta quella felicità...Come era possibile?

Angel guardò Buffy per un momento e tentò di avvicinarsi per asciugarle le lacrime,ma lei si ritrasse subito.

“No!Non mi toccare!”

Il volto di Angel fu attraversato da un’ombra di tristezza mentre ritraeva lentamente la mano.

“Buffy...ti prego...”

“No.” Disse voltandosi e dirigendosi fuori dalla cucina.“Non voglio sentire più nulla.”

“Buffy,ti scongiuro cerca di capire...”

Buffy si girò di scatto e guardò Angel dritto negli occhi.

“Che cosa c’è da capire Angel?Non hai voluto stare con me.Punto.”

Angel cercò di parlarle ancora ma Buffy stava già salendo le scale.

“Buffy aspetta un attimo,ti prego!”

Buffy era arrivata nell’ufficio e continuava a non voltarsi.

“Buffy,aspetta!”

La luce del sole che filtrava dalle finestre dell’ufficio colpì Angel in pieno viso ed egli fu costretto a ritrarsi immediatamente.Buffy stringeva già la maniglia della porta,pronta ad andarsene.

“Buffy!”

Buffy stavolta si voltò.

“Non abbiamo più niente da dirci Angel.”

Così dicendo si voltò e uscì dalla stanza prima che Angel potesse dire qualcos’altro,lasciandolo solo ancora una volta.

 

 

*n.d.a: volevo chiarire che riguardo alla situazione del consiglio non sapevo come comportarmi,non mi pare che negli episodi successivi sia poi stato spiegato come avessero reagito al cambio di programma di Wesley,però nel mio racconto li avevo lasciati incoscenti dopo la lotta nell’appartamento di Angel e dovevo inventarmi qualcosa per chiarire che fine avessero fatto.So che non è il massimo,ma non sono riuscita a pensare ad altro.

 

Capitolo 8:

 

Sunnydale

 

Quando Buffy arrivò a Sunnydale erano le nove di mattina.Si sentiva troppo male per parlare o anche solo vedere qualcuno. Entrò nella camera del college sapendo che non vi avrebbe trovato Willow che era sicuramente a lezione.Come aveva previsto,infatti,la stanza era vuota.Buffy si sedette sul letto,senza sapere cosa fare o cosa pensare.Si ricordò che Willow aveva detto a Riley che sarebbe tornata quella mattina.Il solo pensiero di doverlo affrontare le faceva venire il voltastomaco,ma sapeva di non poterlo evitare.Dopo pochi istanti bussarono alla porta.Buffy si alzò di malavoglia e aprì,sapendo già chi si sarebbe trovata di fronte.

“Riley!” disse fingendo un sorriso.

“Sei tornata finalmente!” disse Riley entrando nella stanza.La sua voce non era cordiale come al solito,ma fredda e distaccata.

“Sì,sono appena arrivata.”

“Come è andata a Los Angeles?”

“Non te l’hai detto Willow?”

“Certo che me l’ha detto.Volevo sapere se tu stai bene.”

“Certo,io sto...bene.Bene.”

“Perfetto.E Angel?Lui come sta?”

Buffy capì che Riley stava piano piano arrivando al punto,ma lei non era in vena di giochetti perciò decise di farla finita il più in fretta possibile.

“Senti Riley,so cosa ti ha detto Xander-

“Che sei stata con un vampiro?Che facevate i fidanzatini condannati dal destino?Che poi lui è diventato cattivo e ha cercato di uccidere te e i tuoi amici?E suppongo che questa non sia nemmeno la metà delle cose che ci sarebbero da dire,vero?”

“Riley capisco che tu sia-

“No,Buffy non penso che tu possa capire!Mi hai mentito!Mi hai tenuto all’oscuro di tantissime cose che ti sono capitate negli ultimi anni e che avresti dovuto condividere con me.Non credo che tu possa capire come mi sento.”

“Credimi invece se ti dico che lo capisco benissimo.Non te l’ho detto solo perchè avevo fretta di andare a Los Angeles...”

“Ma certo!Dovevi correre dal tuo ex,correre ad aiutare un vampiro!”

“Sapevo che non avresti approvato,figuriamoci se ti avessi detto che avevo avuto una storia con lui!”

“E perchè mai non avrei dovuto approvare Buffy?Lui è un solo un vampiro in fondo!Uccide la gente.”

“Lui è diverso,ha un’anima.”

“Un’anima!Non fa nessuna differenza.”

“Fa tutta la differenza invece!”

“Mi stupisci Buffy!Proprio tu che sei la prescelta!Considerare quei mostri come delle persone!”

“Angel non è un mostro,Riley!Non sono tutti uguali!Non è così facile fare una netta distinzione tra uomini e mostri,bene e male!”

“Io non ti credo.Non riesco a crederti,mi dispiace.”

“Quando sono andata a Los Angeles mi hai detto che ti saresti fidato di me,che avresti creduto a quello che ti avevo detto sul conto di Angel!”

“Sì,ma in quel momento pensavo di aver davanti a me una persona di cui potermi fidare.Adesso so di non poterlo più fare.”

“Riley io...”

“Mi hai mentito Buffy!Senza pensarci due volte,mentre io ho rischiato tutto quello che avevo per te.Se vuoi la mia fiducia,dovrai riconquistartela.”

Riley si voltò ed uscì dalla stanza sbattendo forte la porta alle sue spalle.

 

 

Los Angeles

 

Quando Wesley,Cordelia e Doyle arrivarono in ufficio quella mattina non trovarono come di consueto Angel che li aspettava con il caffè già pronto.

“Dov’è Angel?” disse Cordelia appoggiando la borsa sulla scrivania.

“Sarà di sotto” rispose Wesley. “Ieri sera Buffy era ancora qui.”

“Oh” disse Cordelia. “Allora le starà di sicuro preparando il caffè.”

“Dai Cordelia,non fare così.” le disse Doyle. “Sai bene che legame c’è fra loro.”

“Sì,che lo so.E mi innervosisce.Tutte le volte che c’è lei nei paraggi io potrei rischiare di perdere il lavoro,sai?Non si può mai sapere...se un giorno Angel decidesse di tornare a Sunnydale,io cosa farei?”

“Non ti preoccupare.” la rassicurò Doyle. “Non credo che abbia questi programmi per adesso.”

I tre continuarono a chiacchierare per un po’,certi che da un momento all’altro Angel sarebbe salito a dargli il buongiorno,ma quando dopo circa mezz’ora non lo avevano ancora visto,cominciarono a preoccuparsi.

“Non sarà meglio se andiamo a dare una controllatina?” chiese Cordelia. “Tutto questo è molto strano,non è da Angel.”

“Hai ragione” disse Doyle. “Vado a vedere.”

Doyle scese le scale e quando arrivò in soggiorno vide Angel alle prese con il punching-ball.Quando cominciava a sferrare pugni in quel modo,voleva sempre dire che c’era qualcosa che non andava.

“Angel?”

La voce di Doyle risvegliò Angel come una doccia ghiacciata.Immerso nei suoi pensieri e concentrato nello sferrare pugno al sacco di fronte a lui,si era isolato completamente da qualsiasi altra cosa lo circondasse.

“Doyle?Che ci fai qui?”

“Bhè...io,Cordelia e Wesley sai...ci lavoriamo.”

“Sì,sì giusto.” disse Angel con aria assente.

“Angel va tutto bene?”

Angel annuì.

“Buffy dov’è?”

“Se n’è andata.”

“Stai bene?”

Angel non rispose,ma smise di prendere a pugni il punching-ball e si sedette sul divanetto.Dalla sua espressione si poteva capire chiaramente che c’era qualcosa che non andava.

“Angel ti conosco,ormai.Che cosa è successo con Buffy?”

Angel rimase in silezio per un po’ con lo sguardo fisso sul pavimento,poi cominciò a parlare anche se più a sè stesso che a Doyle.

“Lei lo sapeva.Lo sapeva.”

“Che cosa sapeva?”

“Io non capisco.”

“Ma..che cosa...”

“Non è possibile.Lei non avrebbe dovuto ricordare.”

“Angel di che cosa stai parlando?”

Angel finalmente gli prestò attenzione.

“Ricordi quando Buffy è venuta qui l’ultima volta?”

“Sì.”

“E ricordi anche che lei-

“Non avrebbe ricordato niente di quella giornata,sì lo ricordo.”

Non appena pronunciò queste parole Doyle si rese conto di cosa aveva appena detto. “Vuoi dire che...lei si ricorda?”

“Sì.”

“Ma come è possibile?”

“E’ proprio quello che mi stavo chiedendo anch’io.”

“E lei...voglio dire...come l’ha presa?”

“Male,direi.Davvero male.”

“Ma tu le hai spiegato no?Lei hai detto che sareste sicuramente morti entrambi se foste stati insieme...”

Angel abbassò lo sguardo.

“Angel!Ma...perchè?”

“Non potevo Doyle!” disse Angel guardandolo di nuovo in viso con un tono arrabbiato,ma più per quello che aveva dovuto fare,che perchè fosse realmente arrabbiato con lui. “Lei ha la sua vita adesso!Non potevo sbatterle in faccia questa cosa come se niente fosse.”

“Che cosa lei hai detto allora?”

“Io...io le ho detto che non volevo stare con lei.”

Doyle lo guardò esasperato. “Ma ti rendi conto Angel?Ti rendi conto di quello che hai fatto a quella povera ragazza?Sentirsi dire che sei tornato umano e non l’hai voluta!Mettiti nei suoi panni!Ora penserà che tu non la ami-

“Che importanza ha?Lei ha un nuovo ragazzo adesso.”

Doyle non rispose.

“Non potevo dirle la verità.Non potevo farla sentire in colpa dicendole che avevo rinunciato a tutto per far sì che lei o entrambi non venissimo uccisi!Non potevo scaricarle questo peso addosso proprio adesso che è felice!”

“Tu credi?”

“Perchè non dovrebbe?Va al college,ha una famiglia,degli amici e soprattutto un ragazzo che non le crea problemi,che può vedere alla luce del sole e che potrà darle dei figli,una vita vera.”

“Tu pensi troppo,amico.Dovresti dare più ascolto al tuo cuore.”

“Non posso,è la vita di Buffy quella che ne farebbe le spese se io ascoltassi il mio cuore.”

“Penso che ormai lei sia grande abbastanza per decidere cosa fare della sua vita.”

“E’ quello che dice sempre anche lei.”

 

Capitolo 9 :

 

Sunnydale

 

Era passata circa una settimana da quando Buffy era tornata a Sunnydale.Il tempo era trascorso lento e i giorni le erano sembrati anni.Tutti si erano accorti che c’era qualcosa che non andava,che Buffy non era la solita.Quando Xander e Willow le chiedevano cosa fosse successo a Los Angeles Buffy rispondeva evasivamente,cercando di cambiare il più in fretta possibile argomento.Durante le lezioni era sempre più distratta,non che solitamente fosse attenta,ma il suo sguardo e la sua mente erano totalmente assenti,era come se vivesse in un mondo a parte.Quando andava a caccia era come se svolgesse un compito per cui ormai aveva fatto l’abitudine,sferrava i colpi in maniera automatica,senza rabbia nè grinta o voglia di sconfiggere l’avversario.Dopo il litigio avuto con Riley le cose tra loro due si erano sistemate e ora stavano di nuovo insieme.Buffy sapeva di aver sbagliato con lui,così si era scusata e Riley l’aveva perdonata subito,nonostante durante il loro precedente incontro  fosse stato decisamente restio a concederle nuovamente fiducia.Tutte le volte che stavano insieme Buffy cercava di apparire il più felice possibile,di far finta che andasse tutto bene,ma il ricordo di quel giorno perfetto che era riemerso tanto insistentemente nella sua testa non le lasciava tregua.Buffy faceva fatica a scambiarsi le solite tenerezze con Riley,anche il più semplice bacio la riportava con la memoria a quello che aveva visto a Los Angeles,e la fiammella che Riley aveva cominciato ad accendere in lei prima che partisse,sembrava nulla paragonata all’enorme fuoco che si sentiva ardere nel petto ogni volta che pensava ad Angel.Faceva di tutto per non darlo a vedere,ma sapeva che Riley lo sentiva,anche se cercava di far finta di non accorgersene,probabilmente per non doversi scontrare con la dura realtà.

I giorni passavano,tutti uguali,ma Buffy non riusciva a smettere di pensare a quello che aveva vissuto con Angel,alla felicità che avevano provato,all’emozione di aver sentito il suo cuore battere.Non riusciva a credere che lui avesse potuto rinunciare a tutto quello,non poteva credere che lui non la volesse più,non dopo il bacio che si erano scambiati in cucina prima che lei se ne andasse.Tutte le notti sognava di essere ancora nel letto della camera di Angel,con la testa appoggiata al suo petto,a ripetergli fino all’infinito quanto quel giorno fosse stato perfetto.Quando si svegliava ogni mattina la sua mente era completamente invasa dalle immagini del giorno meraviglioso passato con Angel alla luce del sole,solo loro due,il tempo che sembrava essersi congelato per conservare per sempre quell’istante,ed era tutto talmente realistico che si ritrovava a pensare di averlo vissuto veramente.In quei giorni in cui si sentiva più che mai sola e triste come non lo era mai stata,il ricordo di quel giorno da un lato la consolava e la rallegrava quando si sentiva infelice,ma dall’altro sapere che non avrebbe mai più potuto riviverlo,la faceva stare male.Willow era la più preoccupata e sapeva per certo che era successo qualcosa a Los Angeles,anche se Buffy non le aveva mai confidato niente.Non sapeva nemmeno lei perchè l’avesse fatto,forse perchè ammettere ad alta voce che Angel avesse rinunciato a quella felicità che a lei sembrava perfetta,l’avrebbe riportata ancora più duramente alla realtà.Anche quel giorno,come faceva ormai in tutti i momenti in cui non aveva niente da fare,Willow stava parlando ininterrottamente a Buffy, cercando di distrarla da qualsiasi fossero i suoi pensieri e di farla sorridere,ma Buffy come al solito,fingeva di ascoltare,mentre la sua mente vagava lontano,perdendosi nei ricordi.

“Oggi la professoressa Walsh è stata davvero insopportabile,sai?Quando non ti ha vista si è arrabbiata da morire e alla fine della lezione mi ha fermato e mi ha detto con quella sua aria da strega ‘dì alla signorina Summers che non accetterò mai più un’altra sua assenza,non mi importa se stia male,se abbia un braccio rotto o qualsiasi altra cosa,se non si presenta la prossima volta è fuori’.”

Willow stava insultando la professoressa e Buffy pensò che doveva essere davvero preoccupata per lei,se aveva deciso di far apparire la Walsh come una strega quando Buffy non si presentava alle sue lezioni.

“Buffy?” le chiese. “Buffy hai capito?”

“Sì,sì ho capito Will.Non mancherò più.”

Willow le sorrise e riprese a parlare per una buona decina di minuti senza che Buffy la interrompesse,parlando a raffica di tutto quello che le veniva in mente.

“....e allora ho deciso di fare un’incantesimo per tornare indietro nel tempo.Tara mi ha...”

Buffy sentì come una scossa elettrica invaderla da capo a piedi.

“Come?Cosa hai detto?”

“Stavo dicendo che Tara mi ha-

“No,no prima.Un incantesimo per tornare indietro nel tempo?”

“Sì,esatto.E allora ho preso il mio-

“E ci sei riuscita?”

Willow la guardava sempre più stupita. “Bhè sì,direi che come primo tentativo non è stato male.”

Buffy non ci pensò su due volte.

“Devi farne uno anche per me Will.”

“Cosa?Anche tu hai perso qualcosa che non riesci più a ritrovare?”

“No,non si tratta di questo,ma..puoi...puoi farlo per me, vero?”

“Sì...io credo di sì,ma Buffy...”

“Bene.Allora possiamo vederci oggi dopo le lezioni,dovevo incontrare Riley ma troverò una scusa.”

“Buffy io non so se sono in grado e poi..”

“Ma per te l’hai fatto, no?Perchè non dovresti riuscirci?”

“Non è una magia semplice e poi io...Buffy vuoi spiegarmi che cosa succede?”

Buffy capì che non poteva più tenerla all’oscuro di tutto,così le raccontò ogni cosa,dei suoi sogni,la strana sensazione di aver già fatto determinate cose,il giorno che lei non avrebbe dovuto ricordare e Angel che aveva deciso di buttare al vento la loro unica possibilità di stare insieme.

“Oh Buffy mi dispiace tanto...” le disse Willow. “Io sapevo..si,insomma avevo capito che era successo qualcosa a Los Angeles,ma questo...”

“Lo so,non l’avrei mai immaginato neanch’io.”

“Ma adesso cosa vuoi fare?Voglio dire...sei proprio sicura di voler fare quell’incantesimo?Un conto è farlo per ritrovare un vecchio maglione,un altro è per modificare gli eventi.”

“Voglio provarci Willow.Voglio vedere che cosa è successo quel giorno,non posso credere che Angel abbia deciso di rinunciare a noi di sua volontà.”

“Bhè...l’ha fatto anche quando se n’è andato da Sunnydale...non lo so Buffy...non vorrei che rimanessi delusa...e Riley?”

“Lui...noi...io non lo so.Non lo so davvero, Willow.In questo momento so solo che ho visto che anch’io potevo essere felice,davvero felice,e adesso non lo sono più e questo mi fa stare male.Io devo sapere com’è andata.”

“E se Angel avesse veramente deciso di non voler stare con te?”

“Allora mi metterei finalmente il cuore in pace.”

“Me lo prometti?Mi prometti che se dovessi vedere che non c’è davvero niente che puoi fare per cambiare le cose,lascerai tutto com’è e andrai avanti per la tua strada?”

“Te lo prometto.Allora mi aiuterai?”

“Ti aiuterò Buffy,ma ti devo dire che questo incantesimo può essere davvero pericoloso e in questo caso lo sarà ancora di più visto che devi tornare di parecchio indietro nel tempo.Potrebbero esserci mille complicazioni,potresti rimanere intrappolata per sempre in quella realtà o un sacco di altre cose di questo tipo.Vuoi davvero farlo?”

“Sì.”

“D’accordo,allora troviamoci qui alle quattro.”

“Grazie Willow.” disse Buffy abbracciandola. “Sei davvero un’amica.”

 

Los Angeles

 

Era passata una settimana da quando Buffy se n’era andata,ma Angel non sembrava essersi ancora ripreso dal modo in cui si erano lasciati l’ultima volta.Gli era costato caro mentirle e farle pensare che non avesse voluto stare con lei,ma non aveva avuto altra scelta.Non voleva che si sentisse in colpa per la sua decisione,stare insieme avrebbe voluto dire causare la morte di Buffy o di entrambi e questo Angel non poteva permetterlo.Da quando aveva raccontato la verità a Doyle,quest’ultimo aveva mantenuto il segreto perchè sapeva che Angel preferiva che nessun’altro oltre a lui lo sapesse,così aveva detto a Cordelia e Wesley che era il suo solito stato d’animo post-Buffy e che non c’era nulla di cui preoccuparsi.Durante quella settimana c’era stato parecchio da fare alla Angel investigations e questo aveva aiutato Angel a distrarsi e a pensare meno a quello che era successo,ma nei momenti vuoti,quando si ritrovava da solo,pensare a Buffy era inevitabile.Probabilmente lei era tornata alla sua vita,con il suo nuovo ragazzo,mentre lui non poteva andare avanti se non continuando a pensare a lei.In quei giorni in ufficio erano tutti particolarmente occupati e questo poteva solo far piacere ad Angel che poteva starsene tranquillo a rimuginare senza che nessuno lo disturbasse,tanto tutti erano presi dal loro lavoro.Soprattutto Wesley stava lavorando giorno e notte,quasi senza riposarsi un attimo per decifrare un’antica profezia che Angel aveva trovato durante un’incursione alla Wolfram&Hart.Si era intrufolato in un posto super sorvegliato dell’edificio per rubare dei files riguardo a un caso a cui stavano lavorando,e nella stessa stanza aveva notato la presenza di un’ antica pergamena.Non sapeva perchè la sua presenza lo avesse attratto tanto,nè perchè avesse sentito una strana sensazione di appartenenza nel guardarla,ma sapeva che doveva prenderla e così aveva fatto.Wesley aveva subito capito che si trattava di una profezia e ne aveva decifrato buona parte del contenuto,riuscendo a capire che parlava proprio di Angel,il vampiro con l’anima.Si era però bloccato sulla traduzione di una parola che purtroppo sembrava essere la chiave del significato della pergamena.Tuttavia Angel non sembrava troppo interessato a quello che prediceva la pergamena sul suo conto,tanto era occupato a pensare a Buffy.Sperava solo che con chiunque fosse e qualsiasi cosa stesse facendo,almeno lei fosse felice.

 

Sunnydale

 

Buffy era seduta sul pavimento della sua camera al college,così come Willow che le stava seduta di fronte.Tutto il materiale per eseguire l’incantesimo era pronto,Willow stava solo sistemando le ultime cose e si apprestava ad eseguirlo.

“Buffy che cosa hai detto a Riley?”

“Gli ho detto che sarei stata con te a studiare per via di psicologia,sai il fatto che rischio di essere buttata fuori dal corso...”

“Ci ha creduto?”

“Credo di sì,o meglio penso che non si sia posto troppe domande e abbia finto di trovarla una cosa piuttosto normale.”

“Come vanno le cose fra voi due?”

“Se ti dicessi bene,ti direi una grossa bugia.Stiamo insieme,ma non è più la stessa cosa,almeno non da parte mia.Io credo che Riley abbia capito che c’è qualcosa che non va,ma non ha il coraggio di chiedermi niente,non vuole perdermi credo,e così finge anche con sè stesso che le cose vadano bene.”

“Non pensi che le cose potrebbero sistemarsi fra voi?”

“Non lo so,Will.Forse,ma in questo momento non so davvero niente.”

“Non preoccuparti,vedrai che si risolverà tutto.”

“Lo spero.E gli altri invece?Hai pensato tu a tenere Xander lontano da questa stanza?”

“Sì,gli ho detto che avrei passato il pomeriggio con Tara,così non avrebbe avuto nessun motivo per venire qui,ma comunque era già impegnato con Anya.Non si può dire che abbiamo molta fantasia,ma sanno sempre come far passare i momenti di noia.”

“Puoi dirlo forte.”

“E Giles?”

“Ah sì,ho pensato io a lui.Gli ho detto che sarei stata con Riley.Se avrà bisogno chiamerà da lui e saranno guai,ma spero che questo non accada.”

“Non accadrà.” disse Willow sistemando l’ultima candela in modo che completasse il cerchio. “Io sono pronta.”

“Anch’io.”

“Buffy prima di iniziare voglio dirti che non sono affatto sicura che l’incantesimo riuscirà.Io l’ho eseguito per tornare indietro nel tempo di poche ore e all’interno della stessa stanza;tu devi tornare indietro di mesi,devi spostarti da Sunnydale a Los Angeles e rivedere ciò che è accaduto in un giorno che è stato cancellato dalla memoria di tutti tranne che da quella di Angel.La possibilità che riesca è molto limitata.”

“Non mi importa,Will.Voglio provare e se dovesse andare male,tu saprai come riportarmi indietro, no?”

“Non ti posso garantire nemmeno questo Buffy.Qui non si tratta solo di spostamento temporale,ma anche spaziale,le sovrapposizioni di realtà appunto sia temporali che spaziali,potrebbero creare confusione,creare realtà alterate,mondi paralleli e potrebbero rimanere coinvolti tutti quelli che si trovano nel raggio di azione dell’incantesimo.”

“Correrò il rischio.”

“Ne sei proprio sicura?”

“Sicura.”

“Ok,allora cominciamo.Hai portato quello che ti avevo chiesto?”

“Sì.” disse Buffy slacciandosi la croce d’argento che teneva al collo. “Non so se possa andare bene,ma è l’unica cosa che mi è rimasta di lui.”

“Andrà benissimo.Non so neanche se sarà necessaria,ma ho pensato che avere qualcosa che possa condurre a Angel, che è l’unico ad avere memoria originaria di quel giorno,possa aiutare.”

Buffy annuì.

Willow accese tutte le candele che creavano un cerchio intorno a loro.All’interno del cerchio erano disposti alcuni ingredienti ed erbe magiche alle quali Willow aggiunse la catenina di Buffy.                                                     

“Ok.” disse. “Ora dammi le mani,chiudi gli occhi e concentrati su tutto quello che ricordi di quel giorno,cerca di ricordare il più possibile,anche i dettagli più insignificanti.”

Pochi istanti dopo la voce di Willow si fece sempre più debole finchè Buffy non potè più udirla.Buffy sentì come una grande energia che la attraversava,poi dal cerchio che Willow aveva creato cominciò a sprigionarsi una forte luce blu e un attimo dopo niente era più come prima.

 

 

Capitolo 10:

 

Buffy aprì gli occhi e si ritrovò in un ufficio spazioso,con aria condizionata e sedie e divanetti in pelle.Era seduta alla scrivania,dietro la quale un enorme vetrata dava la vista su un grosso cantiere con decine di palazzine in costruzione.Sicuramente sarebbero ben presto diventati edifici delle dimensioni di quello in cui Buffy si trovava,con i vetri a specchio e l’ascensore che arrivava fino al centesimo piano.Buffy stava lavorando su delle carte che erano disposte disordinatamente sul tavolo,quando si sentì un leggero colpo alla porta.

“Avanti.” disse Buffy senza levare gli occhi dai fogli.

Una ragazza con i capelli di un rosso acceso entrò nell’ufficio.

“Ciao Buffy!”

Nel sentire la voce dell’amica Buffy alzò finalmente la testa.

“Oh ciao Will!”

“Come va?” disse Willow guardando la miriade di carte sparse sulla scrivania di Buffy.

“Non molto bene direi.Fra poco deve vedere un cliente che si aspetta che io gli abbia già creato una difesa perfetta per l’udienza che si terrà tra qualche giorno,tra circa un’ora ho un processo e probabilmente è il caso più difficile che io abbia mai trattato e poi-

“Ok,ok ho capito,sei piena di lavoro fino al collo.Ma è per questo” disse tirando fuori una scatola rosa “che esistono le ciambelle,no?”

“Willow io-ti-adoro!Davvero!Sei la mia salvezza!”

Buffy prese la scatola e sollevò il coperchio. “Sono ripiene?”

“Certamente.”

Buffy ne afferrò una e cominciò a mangiarla. “E tu invece?Com’è andata in negozio oggi?”

“Giornata piatta,come al solito ormai.Ho chiuso addirittura prima e ho mandato a casa anche Anya che stasera ha un appuntamento con Xander,così avrà più tempo per prepararsi.Sembra che in questa città nessuno creda più alla magia ormai.”

“Chi ci ha mai creduto a parte te, Will?”

“Bhè tante persone ci credono,ma sai credo che tutte queste costruzioni abbiano un po’ sconvolto l’equilibrio di Sunnydale.Ora c’è questo edificio altissimo che puoi vedere anche se sei fuori dalla città e ben presto ce ne sarà un’intera zona piena.Vuol dire che il progresso è arrivato anche qui e come si può credere a cose astratte,mistiche come la magia,quando tutte le mattine ti imbatti in questi colossi?Sembra che non ci sia più niente che l’uomo non sia in grado di costruire.”

“Forse hai ragione,ma comunque è un bel passo avanti per una città come Sunnydale.Devo dire che non mi sarei mai aspettata che il sig. Giles,il bibliotecario del liceo,potesse mettere in piedi uno studio legale così grande,per non parlare di Price,che doveva sostituire Giles a scuola e ha finito per diventare suo socio in questo progetto.Davvero un bel colpo.”

“Sì,hai ragione.Guarda!” disse Willow indicando un punto oltre le spalle di Buffy “C’è Xander!”

Buffy si voltò e vide oltre il vetro Xander sopra un’impalcatura che le salutava con la mano.Willow e Buffy lo salutarono a loro volta.

“Sembra che abbia davvero trovato la sua vocazione.” disse Willow.

“Sì,sembra proprio un lavoro adatto a lui e poi gli piace.”

“Già,è proprio un periodo d’oro per Xander.Ha finalmente trovato un lavoro stabile,che gli piace,dove guadagna bene e ormai lui e Anya fanno coppia fissa.”

“Sì,sono fortunati.A proposito,tu cosa mi dici?Non sei ancora andata a parlare con Tara?”

“Bhè,non ne ho ancora avuto l’occasione.”

“Ah sì?Se vuoi te la posso procurare io.E’ la mia segretaria,ti vede entrare e uscire tutti i giorni,puoi andare a parlaròe con una scusa qualsiasi!”

“Lo so,ma io...non ne sono sicura...e tu?” disse cercando di cambiare discorso. “Non fai altro che dispensare consigli per gli altri,ma a te non ci pensi?Da quanto tempo è che non hai un fidanzato?Vediamo...un anno,due,cinque?Ho perso il conto!”

“Spiritosa!Non ho tempo per queste cose lo sai.”

“Non hai tempo o non vuoi averne?Scommetto che quel povero avvocato che sta qui di fronte,come si chiama?

“Riley.”

“Sì,Riley..ti sta ancora alle calcagna per avere un appuntamento,quand’è che ti deciderai ad uscirci?Per non parlare di Spike poi...il tipo che lavora al cantiere con Xander...sbava ogni volta che ti vede”

“Will,per favore.Te l’ho già detto,non ho tempo di pensare ad uscire con qualcuno.”

Willow sbuffò.

“Se la pensi così....”

“Sì,la penso così.”

“D’accordo.Allora io vado,ma poi torno..magari più tardi verso le due,così dico a Tara che può staccare un po’ prima...e forse la invito a mangiare qualcosa insieme...”

Buffy sorrise.

“Ok,ma non arrivare con troppo anticipo.Cordelia arriva alle due e mezza,non posso rimanere senza segretaria per troppo tempo.”

“Non ti preoccupare.Ci vediamo dopo allora.”

“A dopo.”

 

Buffy era appena stata a pranzo,dove aveva mangiato in fretta e furia,cercando di tornare il più presto possibile al lavoro che l’attendeva nel suo ufficio e di evitare Riley che continuava a trovare inutili spunti per fare conversazione con lei.Finalmente era riuscita a squagliarsela e ora era di nuovo seduta alla sua scrivania con le stesse carte della mattina davanti agli occhi.Lavorò per una buona ora senza mai alzare gli occhi dai fogli fino a quando sentì squillare il telefono che teneva sulla scrivania.Buffy staccò gli occhi dai documenti e rispose.

“Si?”

“Signorina Summers qui fuori c’è il nuovo avvocato,il sig. Boreanaz,che aspetta di parlare con lei.Ha un appuntamento.” disse Tara.

Buffy prese al volo la sua agenda che era finita sotto una pila di fogli ammucchiati sulla scrivania e andò a controllare sugli appuntamenti fissati per quel giorno.Scorse gli impegni della mattinata finchè non lo trovò:

‘13:30 appuntamento con il sig. Angel Boreanaz,nuovo avvocato.’

“Oh cielo!Me n’ero completamente dimenticata!”

“Vuole che gli dica di attendere un momento?”

“No,no Tara,fallo pure entrare.Grazie.”

“D’accordo.”

Buffy poso il ricevitore e tentò di riordinare la miriade di fogli sparsi sulla scrivania nei pochi secondi che avrebbero preceduto l’arrivo dell’avvocato.Di solito non spettava a lei il compito di accogliere nello studio i nuovi arrivati,ma sia Giles che Price erano assenti quel giorno perchè erano a Los Angeles a tentare di accordarsi per poter costruire delle filiali anche in quella zona,così avevano deciso di lasciare l’incarico a Buffy,benchè lei non avesse la minima idea di cosa dovesse fare.Qualche istante dopo la porta si aprì e un giovane alto e slanciato varcò la soglia dirigendosi verso di lei con un sorriso da mozzare il fiato.Una sensazione mai provata in tutta la sua vita la avvolse.Era come se non avesse visto per la prima volta in quel momento il giovane che avanzava verso di lei,ma c’era come una sensazione di familiarità,come se lo conoscesse da tanto tempo e intimamente.L’avvocato le tese la mano e si presentò.

“Piacere di conoscerla,io sono Angel Boreanaz.” **

A Buffy ci volle qualche istante per capire che avrebbe dovuto stringergli la mano e presentarsi a sua volta,tanto era incantata dallo sguardo profondo dei suoi meravigliosi occhi color nocciola e dall’irresistibile sorriso che mostrava una perfetta fila di denti bianchissimi.La stretta della sua mano non fece che aumentare la sensazione che Buffy aveva avuto non appena l’avvocato era entrato nel suo ufficio.Le sembrava di conoscere quegli occhi,quella bocca,e per un breve istante fu convinta di aver sentito riafforare  nella sua mente come dei ricordi di un passato lontano.

“Il piacere è mio signor Boreanaz,io sono Buffy Summers.”

“Mmm signore?” disse l’avvocato facendo una smorfia “sembro davvero così vecchio?”

In effetti Buffy si rese conto che era piuttosto giovane,doveva avere solamente un paio di anni più di lei,sicuramente non passava i ventisei.

“No,per niente.E’ solo che..sa l’abitudine.”

“La capisco,comunque mi chiami pure Angel.”

“D’accordo Angel,allora insisto perchè tu mi chiami Buffy.Accomodati pure” gli disse indicandogli una poltroncina di pelle davanti alla scrivania.

“Grazie.”

“Allora” cominciò Buffy senza sapere realmente che cosa dovesse fare con lui,a parte non riuscire a fare a meno di guardarlo “sei qui perchè stai per entrare a far parte del nostro studio,giusto?”

“Esatto.Ho incontrato Giles e Price durante una delle loro ultime incursioni a Los Angeles e ho trovato che il loro progetto è davvero molto ambizioso,per questo mi piacerebbe farne parte.”

“Capisco.Mi dispiace che sia Giles che Price non siano qui per accoglierti come dovrebbe essere,ma sono ancora impegnati nelle loro ‘incursioni’.Per oggi dovrai accontentarti di me.”

“Non potrei essere stato più fortunato.” disse sorridendole.

Buffy si sentì avvampare e per evitare di incrociare lo sguardo di Angel prese dal cassetto il documento che Giles le aveva lasciato per Angel.

“Questa” disse porgendogli il foglio “è la copia del contratto che hai firmato con Giles e Price.Tutto quello che c’è scritto è ovviamente già di tua conoscenza,visto che l’hai firmato,ma è giusto che tu ne tenga una copia.”

“Grazie.”

“Ho letto che cominci domani.Se vuoi posso mostrarti il tuo ufficio.”

“Certo.”

Buffy si alzò e si diresse verso una porta che si trovava sulla parete alla sua destra.

“Ti sorprenderà sapere che non devi fare molta strada per arrivarci.”

Buffy aprì la porta e sia lei che Angel entrarono in un ufficio spazioso quasi quanto il suo e pressocchè identico nell’arredamento.

“Sì” disse Angel guardandosi intorno “credo che mi troverò bene qui.Ma come mai questi uffici ‘comunicanti’?”

“In realtà non lo so nemmeno io.Credo dovesse essere un’ulteriore spazio che potessi utilizzare per metterci tutti i documenti,i vari casi,come una specie di archivio...poi non se n’è più parlato e non ho saputo che fosse diventato un ufficio fino a quando Giles non mi ha parlato di te.”

“Spero di non averti rubato dello spazio prezioso.”

“No,no” si affrettò a dire Buffy. “Io non lo utilizzavo mai.”

I due rimasero per un attimo in silenzio e Buffy potè notare lo sguardo di Angel fisso su di lei.Ogni volta che i loro occhi si incrociavano,seppur casualmente,sentiva come un fuoco ardere dentro di lei e la sensazione che in un qualunque posto avesse già visto o incontrato Angel, che lei lo conosceva molto bene e viceversa.Buffy distolse il suo sguardo da quello di Angel e si diresse nuovamente nel suo ufficio.

“Ora rientriamo nel mio ufficio.Temo che il tempo che ho disposizione per il nostro appuntamento stia quasi per scadere.”

“D’accordo.”

I due rientrarono nella stanza.Buffy prese la copia del contratto che Angel aveva lasciato sulla scrivania e gliela porse.

“Questa è tua.Mi dispiace ma devo salutarti,ho ancora tanto lavoro da fare.In ogni caso ci rivedremo domani mattina.E’ stato un piacere conoscerti.”

Buffy stava di nuovo guardando Angel e i due erano a poca distanza l’uno dall’altra.Sentiva chiaramente che c’era una fortissima tensione nei loro sguardi,una travolgente e incontenibile passione si faceva sempre più strada nel suo corpo.

“E’ stato un piacere anche per me.”

Angel le voltò le spalle e fece per uscire.Lo stesso fece Buffy dirigendosi verso la scrivania,ma proprio mentre Buffy pensava che Angel si accingesse ad uscire dalla stanza,un irrefrenabile impulso si impadronì di lei e si voltò di scatto,trovandosi di fronte Angel,che tornato sui suoi passi,ora la stringeva con foga e premeva le labbra contro le sue.Buffy non oppose la minima resistenza e si perse completamente nella bocca di Angel.Buffy poteva sentire la lingua di Angel che si muoveva delicatamente e poi con sempre più passione contro la sua,provocandole un brivido che la attraversava dalla testa ai piedi.Senza che neanche se ne accorgessero il bacio si approfondì e ben presto i due si ritrovarono sdraiati sopra la scrivania di Buffy,noncuranti dell’ammasso di fogli sotto i loro corpi.Angel aveva preso a baciare il collo di Buffy per poi spostarsi sempre più giù,fino ad arrivare all’insenatura del petto,dove prese a slacciare sempre più in fretta i bottoni della camicetta di Buffy.Non appena fu libera,Angel prese a baciarla con ancora più passione sulla pelle liscia e delicata,mentre Buffy baciava e toccava Angel in qualsiasi parte del corpo riuscisse a raggiungere.Un attimo dopo anche Angel si era liberato del peso della sua camicia,e mentre Buffy continuava ad assaporare la sua pelle fresca senza staccarne un attimo la bocca,Angel cominciava ad accarezzare le cosce di Buffy sotto la gonna lunga fino alle ginocchia.Buffy era persa nell’estasi delle carezze e dei baci di Angel e non riusciva a pensare a nient’altro che non fossero le sue mani o la sua bocca.Tutto quello che li circondava,il lavoro,i suoi appuntamenti,Tara al di là della porta,non importava,nè sembrava essere realmente esistente.Tutto quello che Buffy sentiva erano lei ed Angel che continuavano ad amarsi in maniera troppo folle,appassionata e intensa per due persone che si conoscevano da solo dieci minuti.Proprio nel momento in cui Angel fece sua Buffy e lei si sentì una cosa sola con lui,fu come se una scossa elettrica e un’iniezione della felicità più pura che avesse mai potuto assaporare le attraversassero il corpo contemporaneamente.Ora Buffy sentiva come delle vecchie sensazioni e ricordi impressi sulla sua pelle,ancora calda dei baci di Angel.La strana consapevolezza che qualcosa di molto forte e trascendentale li unisse,dominava ogni parte del suo essere,ed era convinta che anche Angel avesse sentito le sue stesse sensazioni nel momento massimo della loro unione.

 

** n.d.a:Perdonatemi per il nome orribile,ma non mi veniva in mente altro se non Boreanaz come cognome xD.

 

Capitolo 11:

 

“Wow...wow...wow!!”

Willow stava guardando Buffy con la bocca spalancata senza riuscire a dire nient’altro che ‘wow’.Era passato poco tempo da quando Angel se n’era dovuto andare di corsa dall’ufficio,rivestendosi in fretta e furia,perchè dall’altra parte della porta un cliente di Buffy aspettava di essere ricevuto.I due non avevano avuto nemmeno il tempo di dirsi qualcosa,Angel aveva dovuto scappare via.Ora Buffy era seduta alla sua scrivania e aveva appena finito di raccontare tutto a Willow.

“Wow!” ripetè Willow.

“Sì,d’accordo wow,ma anche oooooh e aaaaaaaah.”

“Preferirei non mi raccontassi i particolari della vostra performance”.

“Willow ma cosa dici!Intendevo dire ooooooooh come accipicchia e aaaaaaah come accidenti che diavolo sta succedendo!”

“Ma perchè ti preoccupi tanto Buffy?Era da tantissimo tempo che non ti sentivi così bene o sbaglio?”

“No,no hai ragione,ma...non lo so...appena l’ho visto è stato come se qualcosa dentro di me si agitasse,come se una parte di me nascosta da qualche parte lo riconoscesse,sentivo di averlo già visto,di conoscere i suoi occhi,il suo viso,era come un ricordo lontano...”

“Bhè magari è stata solo una sensazione,anche a me capita...ad esempio è stato così con Tara.Quando l’ho vista la prima volta seduta lì alla sua scrivania ho avuto l’impressione di averla già vista,ma può capitare...”

“No,è stato diverso Will.Era molto più di questo.Quando ci siamo baciati,ho sentito che c’era qualcosa tra di noi,qualcosa di molto potente che ci univa,qualcosa che è capace di oltrepassare il tempo e lo spazio... la Buffy che lavora tutti i giorni in quest’ufficio non è la stessa persona che è stata con Angel..è stato come se un’altra parte di me fosse emersa e avesse preso il sopravvento...e adesso dopo essere stata con lui,mi sento strana...come se fossi fuori posto,come se questa non fosse la mia vita...”

“E’ da tanto tempo che non stai con un ragazzo,so che può sembrare stupido,ma magari devi solo rifarci l’abitudine...”

“Non lo so Will..sono davvero confusa..”

“Non ti preoccupare,vedrai che si sistemerà tutto.”

Buffy tentò di sorridere. “Ora ho una causa che mi aspetta,devo andare.Tu dì pure a Tara che può andare,fra poco arriverà Cordelia.Hai ancora intenzione di invitarla a bere qualcosa vero?”

“Sì,certo.”

Buffy prese la sua valigetta e uscì dall’ufficio con Willow.

“Buona fortuna.”  le disse.

“Anche a te.”

 

Quando Buffy arrivò a casa quella sera era esausta,sia per via del lavoro che per via di tutto quello che le era capitato.

“Ciao mamma!”

“Ciao tesoro!” disse la signora Summers venendole incontro “com’è andata al lavoro?”

“Tutto bene.”

“Sicura?Hai la faccia un po’stanca.”

“Sì,in effetti lo sono.”

“Allora vieni,vieni in cucina.La cena è pronta.”

Buffy si sedette al tavolo e cominciò a mangiare di malavoglia.

“Buffy sei sicura che vada tutto bene?” le chiese ancora sua madre.

“Sì,sì certo.” disse Buffy con un finto sorriso.

La signora Summers sembrò rassicurarsi e continuò a mangiare.

“Mamma?”

“Si?”

“Noi abbiamo sempre vissuto qui vero?Voglio dire da quando tu e papà...”

“Sì,ma certo.Perchè me lo chiedi?”

“No,no niente.E io ho frequentato il liceo e poi il college di Sunnydale giusto?”

“Certo.Buffy ma che domande mi stai facendo?”

“No,era così per...rispolverare un po’ la memoria.E’ così strano che io sia finita in uno studio legale,sembra passata un’eternità da quando andavo al liceo,non mi sembra neanche che sia mai accaduto...”

La signora Summers tentò di sorriderle,ma era ancora un po’ preoccupata dal comportamento della figlia.Buffy finì in fretta di mangiare e poi andò in camera sua.Si buttò sul letto e rimase per un po’ sdraiata a pensare con lo sguardo rivolto al soffitto.Chi diavolo era Angel?Era davvero solo un nuovo avvocato che aveva conosciuto per la prima volta poche ora prima,o era qualcun’altro?Qualcuno che lei conosceva da tanto tempo?E lei era davvero Buffy Summers,un’avvocato dello studio legale di Giles e Price?Era davvero quella la sua vita?Mille domande senza risposta le affollavano la testa.Buffy avrebbe tanto voluto riuscire a scoprire perchè si sentiva così strana.Non era più sicura di niente.Il suo passato,il suo presente,le appartenevano davvero?Ora che ripensava agli anni del liceo con Xander e Willow le sembrava impossibile che lei avesse potuto far parte delle cheerleader ed essere nominata praticamente tutti gli anni reginetta.Avrebbe voluto aver tenuto un diario,in modo che adesso avesse potuto andare a rileggerlo e rendersi conto che tutte le cose che ora le sembravano surreali lei le aveva fatte davvero.Ma era così sicura di non aver mai tenuto un diario?Adesso che ci pensava le sembrava di ricordarlo.Senza sapere bene cosa stava facendo,si inginocchiò e guardò sotto il letto.C’era un vecchio baule.Buffy lo tirò fuori e quando lo aprì vi trovò dentro,oltre a dei vecchi trucchi e vestiti,anche un diario.Buffy lo prese e lo aprì.La prima data era il 24 marzo 1996.Quello era stato l’ultimo anno in cui era stata a Los Angeles prima che mamma e papà si separassero.Incuriosita da quello che poteva aver scritto,Buffy cominciò a leggere.

 

24 Marzo 1996

 

Caro diario,

questa è la prima volta che scrivo,perchè è la prima volta che decido di tenere un diario.Oggi mi è capitata una cosa che a ripensarci adesso,mi sembra ancora assurda.Ero appena uscita da scuola e stavo tornando a casa,quando un vecchio,con barba e baffi bianchi,mi ha fermato e mi ha detto delle strane cose,sul fatto che il mio destino si stava compiendo,e che ero stata scelta,perchè solo io potevo sconfiggere i vampiri.Non appena me l’ha detto ho pensato che fosse pazzo da legare.Sono scappata via ma lo strano signore ha continuato a seguirmi fino a casa,continuando a parlarmi di vampiri,cacciatrici ed osservatori.Non riesco proprio a capire di cosa stesse parlando,probabilmente era solo un vecchio pazzo.Spero tanto che non mi perseguiti anche domani.Ma cambiamo argomento.Fra poco devo uscire con Tyler,aspettavo da secoli...

 

Buffy scorse le pagine finchè non trovò qualcos’altro che catturò la sua attenzione.

 

30 Marzo 1996

 

Caro diario,

oggi ho avuto l’assoluta certezza che il vecchio pazzo che mi perseguitava da circa una settimana non è per niente pazzo.Mi aveva già chiesto un sacco di volte di andare al cimitero dopo il tramonto perchè voleva mostrarmi il mio potere.Io avevo sempre finto di non ascoltarlo,ma oggi non ne potevo veramente più,così ho deciso di accettare,sperando che poi mi avrebbe lasciato in pace.Sono andata al cimitero e l’ho trovato lì che mi aspettava.Con lui aveva una borsa piena di strani oggetti: dei paletti di legno molto appuntiti,bottigliette di acqua santa,croci,ghirlande d’aglio.Per un po’ mi ha parlato delle solite sciocchezze che mi racconta  sempre,dei vampiri,della cacciatrice,degli osservatori.Ad un certo punto,però,ho visto una mano sbucare fuori dal terriccio e poi un uomo uscire dalla sua tomba.Il suo viso era strano,come se fosse accartocciato in una smorfia e i suoi denti erano insolitamente lunghi e aguzzi.Lo strano tipo mi si è gettato addosso e Merrick-così si chiamava il vecchio-mi ha lanciato uno dei paletti che avevo visto nella sua borsa.Io inaspettatamente sono riuscita a prenderlo al volo e ho cominciato  a lottare facendo di tutto per liberarmi dall’uomo che mi stava aggredendo.Non sapevo nemmeno cosa stessi facendo,o come fossi in grado di farlo,ma lo facevo istintivamente.Alla fine sono riuscitai ad atterrarlo e senza pensarci gli ho ficcato il paletto nel cuore.L’uomo all’improvviso si è polverizzato e di lui è rimasta solo  cenere.A quel punto ho cominciato a pensare che forse tutto quello che mi aveva detto Merrick in quei giorni non erano sciocchezze.Forse esistono davvero i vampiri,forse Merrick è davvero il mio osservatore e forse io sono davvero la cacciatrice.

 

Mentre leggeva,i ricordi di Buffy cominciavano a riaffiorare sempre più vividi e lei si rendeva conto che il mondo in cui viveva non era reale,la sua realtà era quella raccontata in quel diario.Buffy girò diverse pagine e poi si fermò nuovamente per leggere ancora.

 

20 Ottobre 1996

 

Caro diario,

non posso credere a quello che è appena successo.Angel,il misterioso ragazzo che continua ad apparire dall’ombra per avvertirmi di pericoli imminenti,stasera mi ha salvata da tre vampiri molto feroci che stavano per sconfiggermi.Uno di loro mi stava per mordere,quando lui è arrivato e gli ha assestato un bel pugno in faccia,poi però mentre lottava con gli altri si è ferito.Abbiamo cominciato a scappare e siamo riusciti ad arrivare fino a casa mia (dove i vampiri non possono entrare se non invitati).Gli ho curato la ferita e per farlo lui ha dovuto togliersi la maglietta.Ha davvero un fisico da mozzare il fiato.Poco dopo è arrivata mia madre e non ho potuto fare a meno di presentarli.Lei sembrava piuttosta sorpresa quando le ho detto la prima bugia che mi è venuta in mente-cioè che fosse uno studente del college che mi aiutava in storia-ma non l’ha dato molto a vedere.Quando mia madre è salita in camera,ho fatto finta di salutare Angel e chiudere la porta,ma poi l’ho portato su in camera con me,non potevo lasciarlo uscire con quei tre probabilmente ancora in giro.Abbiamo dormito insieme,nel senso che io ho dormito nel mio letto e lui per terra,però eravamo vicini,nella stessa stanza.Credo che a lui non capitasse da molto tempo di essere così vicino a qualcuno.E’ stato bellissimo.

 

21 Ottobre 1996

 

Caro diario,

sono sconvolta.Non è assolutamente possibile una cosa del genere.Solo pochi minuti fa era al settimo cielo e ora è  come se stessi profondando in un abisso.Non posso ancora credere a quello che è successo.Oggi quando sono tornata a casa,Angel era ancora qui.Abbiamo cominciato a parlare,io pensavo che avesse letto il diario e scoperto di quanto lo trovavo attraente e affascinante,così mi sono talmente innervosita che ho cominciato a cercare delle giustificazioni assurde per quello che avevo scritto, rivelandogli tutto il contenuto del diario,che lui non aveva mai aperto.E’ stato un momento molto imbarazzante,ma lui poco dopo mi ha rivelato di non potermi stare accanto perchè l’unica cosa a cui pensava quando ero nei paraggi era quella di baciarmi.Dopo qualche istante,eravamo vicini e le nostre labbra si erano già incontrate.E’ stato un bacio bellissimo,dolce ma intenso,mi sembrava di essere in paradiso.Ma all’improvviso l’ho sentito innervosirsi nel mio abbraccio e tentare di divincolarsi.Mi sono staccata da lui e quando l’ho guardato non riuscivo a credere ai miei occhi.Era un vampiro.Io d’istinto mi sono messa ad urlare e lui è scappato fuori dalla finestra.Non so davvero cosa pensare.Di tutto mi sarei immaginata,meno che questo.Sembrava un ragazzo normale,un po’ misterioso ma per il resto era a posto.E poi perchè non ha fatto altro che aiutarmi da quando sono a Sunnydale se è un vampiro?Che sia stata solo una strategia per potersi prendere gioco di me?Non lo so.In questo momento sono davvero molto confusa.Vorrei sperare che Angel sia diverso,che non sia come tutti gli altri vampiri,ma non so se posso.Potrebbe essere che esistano dei vampiri buoni?

 

Buffy staccò per un attimo gli occhi dalla pagina.Ora ricordava perfettamente.Tutti gli eventi le si presentavano chiari e distinti davanti agli occhi come le tessere di un puzzle che si stava piano piano ricomponendo.Angel.Ma certo che aveva avvertito quella sensazione quando il nuovo avvocato era entrato,certo che aveva sentito che loro due fossero legati profondamente.Era Angel,il suo primo e unico amore.Si erano amati fin dal primo sguardo e per quanto ricordava in quel momento non avevano mai smesso.Il loro era uno di quegli amori tormentati e impossibili per via delle loro diverse nature,lui era un vampiro,lei un’umana (perdipiù cacciatrice),ma forse proprio per questo motivo era sempre stato molto forte,tanto da riuscire a superare qualsiasi barriera temporale o spaziale.Buffy continuò a leggere il diario per quasi tutta la notte e tutti i ricordi che quella realtà alternativa sembrava aver cancellato dalla sua testa,riemersero immediatamente.Le persone che la circondavano ogni giorno,erano tutte nominate in quel diario,e molte con cui parlava a malapena erano in realtà persone a cui era legata in maniera molto forte.Si parlava di Giles,il bibliotecario del liceo che aveva scoperto essere il suo osservatore,di Price (o meglio Wesley) che era diventato osservatore di Buffy e Faith  con scarsi risultati per poi entrare a far parte dell’agenzia investigativa di Angel,Willow che aveva sempre avuto la passione per la magia e la sua ragazza,Tara,anche lei strega.E poi c’erano Xander,che dopo il liceo e aver provato innumerevoli lavori,era diventato carpentiere e Anya,che dopo essere stata un demone della vendetta aveva trovato l’amore proprio con Xander.C’era Riley,che dopo che Angel se n’era andato a Los Angeles era diventato il suo ragazzo (non poteva crederci!!),c’era Spike che era un vampiro e aveva tentato più volte di ucciderla senza riuscirsi e ancora adesso non poteva sopportarla,anche se il chip che gli era stato impiantato in testa gli impediva di fare del male,e infine c’era Cordelia,la più snob del liceo che poi era finita in bancarotta e si trasferita a Los Angeles finendo a lavorare con Angel.

Quando Buffy ebbe finito di leggere,le lacrime le sgorgarono calde sulle guance.La realtà in cui viveva,le persone che la circondavano,il suo lavoro non erano reali o perlomeno erano solo un’immagine distorta di quella che era la vera realtà.Buffy non sapeva cosa fare.Si rendeva conto che sarebbe stato assurdo vivere in un mondo dove le cose nella maggior parte dei casi non andavano come sarebbero dovute andare,ma sapeva anche che se fosse riuscita a tornare indietro,lei e Angel sarebbero stati separati,probabilmente per sempre.Se invece fosse riuscita ad accettare questa nuova realtà non avrebbe più avuto il peso di essere la cacciatrice,Angel sarebbe stato umano e loro avrebbero potuto stare finalmente insieme.Nel profondo del suo cuore sapeva che quella di accettare le cose non era la scelta giusta,così come sentiva che nonostante la sua vita di cacciatrice la limitasse nei rapporti con le persone e nel lavoro,era comunque il suo destino e lei ormai l’aveva accettato,arrivando a sentirlo parte di sè. Una cosa era continuare a vivere in quel mondo non ricordando nulla del suo passato,ben altra cosa era decidere di non cambiare le cose e accettare quella nuova realtà,sapendo però che la sua vita non era quella che stava vivendo. Se avesse seguito la ragione non avrebbe esitato un istante a cercare di risolvere la faccenda,ma le parole che il suo cuore le sussurrava in quel momento erano più forti. Il suo immenso desiderio di stare con Angel e la consapevolezza di dover porre fine a quella realtà alternativa si scontravano,lasciando Buffy in preda al dubbio.Il diario si fermava al 1° maggio 2001,il giorno in cui Buffy si stava apprestando a fare un incantesimo con Willow per poter tornare indietro nel tempo e cambiare le cose,in modo che lei e Angel avrebbero potuto stare insieme.Ora ricordava bene le ultime sensazioni che aveva provato,come si sentiva nel momento in cui aveva deciso di fare l’incantesimo.L’aver scoperto che Angel era diventato umano e aveva rinunciato a quel dono meraviglioso,buttando l’unica possibilità che avrebbero mai avuto di stare insieme,l’aveva fatta stare male come non lo era mai stata.Ora era a lei che era stata data l’opportunità di vivere per sempre con Angel e Buffy non voleva commettere il suo stesso errore,anche se avesse dovuto vivere per sempre una falsa esistenza.

Buffy rimise a posto il diario dove sapeva che solo lei avrebbe potuto ritrovarlo,ma nel riporlo nel baule,notò che questo aveva un doppio fondo.Alzò il primo strato e vide che il resto del baule era pieno delle sue armi di cacciatrice.Paletti,acqua santa,croci.Buffy prese in mano uno dei paletti e toccò con l’indice l’estremità appuntita.Non poteva dire che la sua vita da cacciatrice le mancasse,ma era comunque una parte di lei,una parte importante della sua vita,che le occupava la maggior parte del tempo.La obbligava a rinunciare a molte delle cose che avrebbero voluto le ragazze normali della sua età,ma era il suo destino,e Buffy sapeva bene che il destino non può essere cambiato.

 

Angel era tornato nel suo appartamento a Los Angeles dove viveva con il suo amico Doyle,o sarebbe stato meglio dire che Doyle alloggiava ormai perennemente a casa sua,a sue spese,mentre diceva di fare di tutto per cercare di procurarsi un lavoro.

“Doyle?” disse Angel entrando in casa.

Nessuno gli rispose.Probabilmente era ancora in giro a cercare lavoro...o molto più probabilmente a bere nei bar e a giocare d’azzardo.

Angel sprofondò nella poltrona e rimase per qualche minuto a riflettere nel silenzio e nella tranquillità della casa.Quello che gli era capitato quel giorno era stato assolutamente incredibile.Era andato allo studio legale per il suo lavoro e come era finito l’appuntamento?Sulla scrivania della bellissima avvocatessa che l’aveva accolto.Era stato tutto bellissimo,le sensazioni che aveva provato a contatto con Buffy,la perfetta sintonia tra loro,la familiarità del suo sguardo...era stato come essere proiettato in una realtà diversa,in cui esistevano soltanto loro due e nient’altro attorno.Nel momento in cui erano divenuti una cosa sola,aveva sentito qualcosa che mai nella sua vita aveva provato,con nessun’ altra donna.Era la consapevolezza che qualcosa di molto profondo e che esisteva da più dei dieci minuti che aveva passato nel suo ufficio era esistente fra loro,come delle vecchie sensazioni che erano state riportate a galla da un passato ormai dimenticato.Dopo aver lasciato l’ufficio,rivestendosi di corsa e senza neanche poter scambiare una parola con Buffy,si era sentito diverso,come se fosse fuori posto e sentisse di non appartenere al mondo che lo circondava.Nel tragitto verso casa gli era venuta una voglia improvvisa di rileggere un vecchio libro che non prendeva più in mano da anni,ma che sapeva essere ancora sugli scaffali della sua libreria.Angel si alzò dalla poltrona e si diresse verso la libreria per cercare il volume.Si ricordava dove l’aveva messo e lo trovò quasi subito.

“Oltre il destino” di Joanne Travers.

Angel lo prese e si risistemò sulla poltrona con l’intenzione di leggerlo.Non sapeva per quale motivo sentisse il bisogno di riavere fra le sue mani quel libro,ma decise che non aveva alcuna importanza.Lo aprì e subito qualcosa scivolò fuori dalle pagine cadendo ai suoi piedi.Angel raccolse quello che pensava fosse un segnalibro,ma si accorse che in realtà era una fotografia.Una fotografia raffigurante una bellissima ragazza bionda,con gli occhi verdi e un sorriso luminoso.Buffy.

“Angel?”

In quel momento entrò Doyle. “Angel?Ci sei?”

“Sì,Doyle.Sono in salotto.”

Doyle entrò nella stanza e notò subito l’espressione preoccupata di Angel,così come la foto che teneva fra le mani.

“Ehi!Chi è quello schianto?Una tua nuova conquista?”

Il solito Angel avrebbe riso,ma quello che stava di fronte a Doyle non sembrava davvero in vena di scherzare.

“Ehi Angel ma che cos’hai?”

“Niente Doyle,non è niente.” disse rimettendo la fotografia nel libro.

“Su Angel,sai che non puoi nascondermi niente.Ti conosco troppo bene.Dimmi che cosa stai combinando.”

Angel continuò a rimanere in silenzio.

“Angel,vuoi dirmi che cosa sta succedendo?Chi è la ragazza della foto?”

“Buffy.”

Quella foto aveva fatto riemergere molti ricordi di Angel.Buffy.Come avrebbe potuto dimenticarla?

“Buffy?”

Angel annuì.

“Vuoi spiegarti meglio?”

Con le idee che si facevano sempre più chiare nella sua testa,ma allo stesso tempo con un groviglio confuso di pensieri,Angel raccontò a Doyle tutto quello che gli era accaduto durante la mattinata,fino a quando pochi minuti prima aveva trovato la foto di Buffy,la ragazza che avrebbe dovuto conoscere solo da poche ore e che invece era l’amore della sua vita.

Doyle rimase per un attimo con la bocca spalancata senza sapere cosa dire.

“Ma..Angel..vuoi dire che l’avvocato che hai conosciuto stamattina è identica alla ragazza della foto che hai in quel libro?”

“Non sono identiche Doyle,sono la stessa persona.”

“Ma come è possibile?”

“Mondi paralleli presumo.”

“Mondi che?”

“Sono dei mondi alternativi in cui la realtà viene alterata e se ne crea una fittizia.”

“Vuoi dire che quella che stiamo vivendo non è la realtà?”

“Sì.”

“E come diavolo fai a saperlo?”

“Perchè comincio a ricordare.Oggi il contatto con Buffy ha riportato a galla in me moltissime sensazioni che avevo dimenticato e per alcuni istanti mi è sembrato anche di poter rivedere nella mia testa ricordi di un tempo passato.Guardando quella foto i miei ricordi non hanno fatto altro che aumentare e più ci rifletto sopra,più particolari mi tornano in mente.”

“Bhe...wow...chi l’avrebbe mai detto?E cosa ricordi di preciso?”

“Le cose che ricordo con più precisione sono quelle che riguardano Buffy.Lei è la cacciatrice,una ragazza prescelta con lo scopo di sconfiggere i vampiri e le forze del male.”

Doyle rise. “Stai scherzando, vero?”

“Io sono un vampiro,ma sono buono perchè dopo aver passato circa un secolo a seminare distruzione per tutta Europa mi sono imbattuto in un clan di zingari,che mi ha maledetto restituendomi l’anima e facendo sì che tormentato dai rimorsi non possa più uccidere nè provare anche solo attimo di vera felicità.”

Doyle lo guardava con gli occhi sbarrati.

“Angel hai per caso preso qualche droga?”

“Ti spaventeresti se ti dicessi che viviamo in un mondo infestato da mostri di ogni tipo e che lottiamo ogni giorno per combattere il male?”

“Bhe non ti sembro già abbastanza spaventato?Cosa altro vuoi dirmi?”

“Ad esempio che tu sei un mezzo demone.”

“Eh?Cosa?Un mezzo demone?Non vorrai mica dire che sono ricoperto di squame e cose simili,vero?”

“No,sei assolutamente normale.Quando ti trasformi,però,hai la faccia ricoperta di pungiglioni.”

Dopo un attimo di disgusto,sul volto di Doyle apparve un mezzo sorriso.

“Potrebbe essere forte..comunque, perchè dici lottiamo,vuoi dire che noi lottiamo?”

“Noi,esattamente.Abbiamo creato un’agenzia investigativa di cui io sono il capo,poi ci siete tu,Wesley e Cordelia.”

“Non posso crederci...aspetta un attimo hai detto Cordelia?”

Angel annuì.

“Me lo ricordo.Lei...noi eravamo innamorati.”

“Penso proprio di sì.”

“Sì,sì ne sono convinto.Cordelia...”

Angel notò lo sguardo triste di Doyle che ora ricordava probabilmente la cosa più bella che gli fosse mai capitata durante la sua vita.

“Doyle,troveremo il modo per tornare alla realtà.”

“Davvero?” il volto di Doyle si accese di speranza.

“Certo.”

“Ma Angel!Aspetta un attimo!Tu e Buffy state insieme?”

“Intendi nella realtà?”

“Sì.”

“No.Io mi sono trasferito a Los Angeles per lasciarla libera di vivere una vita normale.”

“Ma vi amate ancora giusto?”

“Non lo so...io la amo,ma lei...l’ultima volta che ci siamo visti aveva un nuovo ragazzo.”

“Angel tu non puoi rinunciare a questa realtà.”

“Cosa?”

“Hai capito bene.Non puoi rinunciare a Buffy,a stare con lei.”

“No Doyle,non posso.Questa non è la realtà.”

“E chi se ne importa!Voi due potreste finalmente stare insieme,non è questo che hai sempre desiderato?”

“Certo,ma non so se lo vuole anche lei.”

“Perchè non dovrebbe?”

“Perchè è andata avanti,perchè si è fatta una nuova vita senza di me.”

“Ed è talmente felice del suo nuovo ragazzo che oggi nel giro di dieci minuti siete finiti sulla sua scrivania?”

“Non sarebbe giusto Doyle.E’ un mondo alternativo,tutto ciò che ci circonda non è reale,è una distorsione delle nostre vite,come potrei stare con Buffy in questo modo,sapendo che non è la realtà?Sarebbe come essere rinchiusi in una bolla incantata,bellissima ma fragile,pronta a rompersi all’istante nel caso qualcosa andasse storto.E poi non posso condannare tutti a vivere in questa falsa esistenza.”

“Ma vuoi pensare un po’a te stesso qualche volta?Tu potresti rimanere qui con Buffy e noi potremmo tornare alla realtà.”

“Non sarebbe possibile.Quando l’incantesimo che ha innescato la creazione di questo mondo viene annullato tutti i suoi effetti si annullano,tutto ciò che ha subito dei cambiamenti torna alla normalità.”

“E allora scegli di non cambiare niente.Hai diritto anche tu di essere felice.”

“Ma in questo modo toglierei la felicità ad altre persone.A te,a Cordelia...e chissà che cosa è successo a tutti gli altri...”

“Sai,non credo che le cose siano cambiate poi molto.”

“Che vuoi dire?”

“Che oggi ho visto Cordelia.Sono venuto a cercarti allo studio legale,lei fa la segretaria per Buffy e mi ha detto che te ne eri andato da circa un’ora.Non appena i miei occhi hanno incrociato i suoi ho sentito qualcosa,non riuscirei a definirlo,ma era qualcosa di forte.Non te l’ho detto perchè credevo che stessi impazzendo.”

“Per te potrebbe anche essere,ma che io sia pazzo non credo sia possibile.”

Doyle rise ma poi si fece subito serio. “Forse per quello a cui stai rinunciando lo sei davvero.”

Angel abbassò lo sguardo e non rispose.

“Allora che si fa?”

“Chiamamo Wesley,lui saprà cosa fare.”

“Il proprietario dello studio legale?”

“Sì.”

“D’accordo,ma non dovresti prima parlare con Buffy?”

“Lo farò.”

Angel aveva appena posato il ricevitore.

“Allora?Ti ha creduto?”

“Sì,anche lui e Giles sospettavano qualcosa.In questi ultimi giorni le loro visite a Los Angeles e in altri posti qui nei dintorni non erano solo di lavoro,cercavano di capire qualcosa in più su questa faccenda.Quando gli ho spiegato tutto ha cominciato anche lui a ricordare.”

“Capisco.Che cosa facciamo allora?”

“Wesley dice che in questi casi bisogna capire che cosa abbia causato la formazione di un mondo parallelo.Purtroppo io non ho ricordi di niente che possa aver a che fare con questo.Ricordo fino a quando...non ricordo niente di importante.”

“Io nemmeno.Pensi che Buffy ne sappia qualcosa?”

“Non lo so,ma potrebbe essere stato un incantesimo di Willow.”

“Quindi per tornare indietro dovremmo annullarlo.”

“Credo di sì,ma nemmeno Wesley è sicuro di come si possa fare.”

“Quindi cosa facciamo?”

“Domani mattina andremo allo studio legale.Tu andrai da Wesley e Giles,potreste vedere se riuscite a capirne qualcosa di più,io parlerò con Buffy.”

“Le spiegherai tutto?”

“Sì.”

“Forse anche lei ricorda.”

“Sì,forse.”

 

Capitolo 12:

 

Buffy era seduta alla scrivania del suo ufficio.Come al solito un mucchio di carte e documenti ricopriva ogni centimetro della scrivania,ma lei non riusciva a concentrarsi su niente.Chiuse gli occhi e si prese la testa fra le mani.Era da circa due ore che tentava di lavorare,ma il pensiero di Angel e quello di aver scoperto di essere finita in una realtà alternativa,le impedivano di ragionare lucidamente.Si trovava in una situazione terribile.Combattuta tra il desiderio di stare con Angel e sapere di avere un’altra vita,la sua vera vita.Avrebbe potuto davvero vivere serenamente con Angel,oppure i ricordi avrebbero continuato ad assillarla senza lasciarle scampo e costringendola a rendersi conto che per quanto amasse Angel,non era possibile per loro stare insieme in un mondo parallelo?Se fosse stata felice per qualche tempo e poi l’incantesimo che l’aveva portata lì si fosse annullato,strappandole di colpo tutta la felicità che era riuscita ad ottenere?Non sapeva più cosa pensare,ma si sforzava di riflettere,di pensare bene prima di fare la cosa sbagliata.Se avesse dato ascolto al suo cuore si sarebbe buttata fra le braccia di Angel e non l’avrebbe mai più lasciato qualsiasi fossero le conseguenze,ma doveva pensare anche agli altri,ai suoi amici.Poteva chiedergli di rimanere bloccati in una falsa esistenza?Sarebbe stata troppo egoista.Eppure lei voleva solo essere felice,voleva solo poter aver Angel accanto.

Il telefono accanto a lei squillò e Buffy fu distolta bruscamente dai suoi pensieri.

“Sì?”

“Signorina Summers,c’è l’avvocato Boreanaz che desidera vederla.” disse Tara.

Angel?Che cosa ci faceva lì?Bhè era il suo primo giorno di lavoro,magari voleva solo salutarla per poi andare nel suo ufficio.Si sentiva male al solo pensiero di doverlo affrontare,ma allo stesso tempo sapeva già che il solo poterlo guardare di nuovo l’avrebbe resa immensamente felice.

“D’accordo.Fallo entrare.”

La porta davanti a Buffy si aprì ed entrò Angel.

“Ciao.”

Buffy notò che non c’era imbarazzo nella sua voce per quello che era successo il giorno prima.Forse avrebbe potuto esserci fra due persone che si conoscevano realmente da dieci minuti,ma per loro che avevano condiviso così tanto c’era solo il desiderio e allo stesso tempo la paura di stare insieme.Possibile che anche lui ricordasse?

“Ciao.Allora,primo giorno di lavoro?”

“Già.”

Con tutto quello che era capitato Angel se n’era completamente dimenticato,ma adesso non importava.Doveva parlarle.Chissà se lei ricordava.Sembrava piuttosto tranquilla,ma il suo sorriso e i suoi occhi tradivano qualcosa,come se celassero un segreto.

“Buffy...io devo dirti una cosa.”

“Angel,se ti riferisci a ieri-

“No,si tratta di qualcos’altro.”

Buffy lo guardò inquieta.Sospettava sempre di più che lui conoscesse la verità.

“D’accordo,dimmi pure.”

“Io...accidenti,non so da che parte cominciare.Vedi,tu...io...noi...il posto in cui ci troviamo non...siamo in un mondo parallelo.”

“In un che...?” Buffy finse di non capire.

“Un mondo parallelo,alternativo,dove la realtà è alterata.”

“Non capisco cosa vuoi dire.”

“Questa non è la realtà, Buffy.”

Allora Angel lo sapeva.Anche lui aveva ricordato.Adesso cosa avrebbe fatto?Dal tono della sua voce non le sembrava che fosse contento di quella situazione,ma perchè lui non voleva stare con lei?Gli occhi le divennero improvvisamente lucidi e sperò con tutte le sue forze che Angel non se ne accorgesse.

“Tu stai scherzando,che cosa vuoi dire?”

“Io penso che tu lo sappia.”

“Che cosa dovrei sapere?”

“Buffy,non ricordi niente?”

“C’è qualcosa che dovrei ricordare?”

“Sì.Noi...la nostra storia...il vampiro e la cacciatrice...ricordi?”

Buffy strinse le labbra per un istante,lottando per non dire ad Angel che lei ricordava,ogni dettaglio,ogni minima cosa,ogni singolo istante passato insieme.

“Non so di cosa tu stia parlando.”

Un velo di tristezza coprì gli occhi di Angel,ma lui continuò a guardarla per un istante interminabile come se volesse leggerle dentro.Buffy resse il più lungo possibile il suo sguardo,ma poi fu costretta a distogliere i suoi occhi da quelli di Angel.

“Buffy tu non sei un avvocato e non lo sono nemmeno io.Tu sei la cacciatrice e io sono un vampiro.”

“Credo che tu abbia guardato qualche film horror di troppo ultimamente.”

“Non sto scherzando.Questo non è il nostro mondo,e non è neanche quello di Giles,di Wesley o di Price,di Cordelia...possibile che non ricordi?”

“Mi dispiace,io non so di che cosa tu stia parlando.”

Buffy continuava a negare,ma la sua voce si faceva sempre più debole,le era così difficile mentire ad Angel.

“Tu vivi a Sunnydale,Giles e Wesley non hanno creato questo studio legale ma sono osservatori,la tua amica Willow è una strega,io ho un’agenzia investigativa a Los Angeles...”

Buffy si alzò dalla sedia e cominciò a riordinare i fogli sparsi sulla scrivania dando le spalle a Angel,sperando che capisse che non voleva più discutere con lui,ma ottenne l’effetto contrario.Angel si avvicinò a lei e prendendola dolcemente per un braccio,la costrinse a voltarsi e a guardarlo negli occhi.

“Buffy...”

Buffy abbassò il viso tentando di resistere alla tentazione di specchiarsi nei suoi occhi.Angel le sfiorò il mento,facendo in modo che Buffy alzasse lo sguardo verso di lui.

“Guardami.”

Buffy era completamente persa negli occhi di Angel e mentirgli in quel momento sarebbe stato impossibile.Il suo cuore batteva forte nel petto,tanto da poterlo sentire in gola.Dopo un momento che a lei parve infinito,Buffy si divincolò e cominciò a rimettere a posto le carte sulla scrivania.Angel rimase per un istante con la mano a mezz’aria ancora calda per il contatto con la pelle di Buffy,poi la ritrasse.Stava per voltarsi e andarsene quando a Buffy cadde qualcosa dalla scrivania.Angel si chinò per raccoglierlo e Buffy non fece in tempo a fermarlo.Angel lesse la scritta ‘Diary’ ,prima che Buffy glielo strappasse di mano.

“Che cosa c’è scritto?”

“Sono cose personali.”

“Tu ricordi.”

“No,io...no.”

“Allora fammi vedere il diario.”

“No.”

“Perchè hai tanta paura di quello che c’è scritto?”

Buffy non riuscì più a trattenersi e le lacrime cominciarono a sgorgare rigandole il volto.

“Perchè non voglio perderti di nuovo!”

“Buffy...”

Angel tentò di asciugarle le lacrime,ma Buffy si ritrasse.

“Non voglio fare lo stesso errore che hai fatto tu,non voglio sprecare quest’ occasione di poter stare insieme!”

“Buffy sai che non possiamo..”

“Perchè Angel?Perchè?”

“Perchè questa non è la realtà.Significherebbe vivere in un mondo instabile,che potrebbe sparire accidentalmente da un momento all’altro.Non possiamo...”

“Non mi importa!Non mi importa di niente,voglio solo stare con te!”

“Sai che lo vorrei anch’io...”

“E invece no!Dopotutto tu hai rinunciato a me anche l’ ultima volta, no?Credevo di poter tornare indietro,di poter sistemare le cose,non riuscivo a credere che tu non mi volessi più e invece devo ammettere che è vero.”

“Non è così Buffy...”

“E allora com’è?Spiegamelo Angel!”

“Io...io non potevo fare altrimenti...non sai quanto mi sia costato,rinunciare a una vita da umano,rinunciare a te...ma se non l’avessi fatto saresti morta e forse saremmo morti entrambi.”

“Ma che cosa...?”

“Dopo lo scontro con il demone sono tornato dagli oracoli.Volevo sapere se il demone aveva detto la verità riguardo l’arrivo di altri guerrieri e la fine dei giorni.Mi hanno detto che saresti morta.Come potevo accettare di stare con te se il prezzo era la tua vita?”

“Non avresti dovuto.Io non sto bene senza di te Angel,non riesco a costruirmi una vita,non ce la faccio.Preferirei morire anche adesso ma con te al mio fianco,piuttosto che vivere una vita intera senza essere mai felice.”

“Non dire così Buffy...tu avresti fatto la stessa cosa per me...non potevo lasciar morire la persona che amo...”

“Allora non è vero che non mi vuoi più?”

“Certo che non è vero-

“Allora perchè vuoi buttare via anche questa opportunità?”

“Io non voglio!Ma prova a pensarci per un attimo...”

“Io ci ho già pensato e voglio stare con te!”

“Buffy,per favore...”

“No,non rinuncerò a te di nuovo.”

“Non è giusto alterare il corso naturale delle cose e poi pensa agli altri.Non possiamo condannarli a vivere per sempre in questo mondo,dopo avergli detto che non è la realtà.”

“E allora non diciamoglielo.Se non lo sapessero non potrebbero soffrirne,e poi sono felici qui,non faremmo un torto a nessuno.”

“L’ho già detto a Doyle e anche Giles e Wesley lo sanno.”

Buffy rimase senza parole,non sapeva più cosa dire per cercare di convincerlo.In fondo sapeva che Angel aveva ragione,sapeva che non era possibile vivere in quel mondo,sapeva che non poteva reprimere la sua natura e il suo istinto di cacciatrice,che probabilmente l’avrebbero portata prima o poi a voler tornare alla realtà,ma non riusciva ad accettare l’idea di doversi separare da Angel ancora una volta.

“Buffy,ora dimmi che cosa avete fatto tu e Willow.”

Con un enorme groppo alla gola Buffy raccontò a Angel dell’incantesimo che avevano fatto.Le lacrime bagnavano ancora il volto di Buffy e questa volta quando Angel si fece avanti per asciugargliele,lei lo lasciò fare.Chiuse gli occhi al tocco delle sue dita e poi si lasciò andare contro il suo petto,mentre Angel la stringeva forte a sè.

“Che cosa faremo adesso?” chiese Buffy senza sciogliersi dall’abbraccio di Angel.

“Dovremo parlare con Giles e Wesley,loro sapranno trovare una soluzione.”

Buffy annuì e poi alzò il viso per guardare quello di Angel.Stava per dire qualcosa ma Angel la zittì posandole delicatemente un dito sulle labbra.

“Shhhhh”

Dopo un istante Angel aveva posato dolcemente le sue labbra su quelle di Buffy.Si scambiarono un bacio morbido e intenso,e quando Buffy si rese conto che Angel aveva allontanato la bocca dalla sua,rimase ancora per un attimo con gli occhi chiusi,come a voler prolungare quel momento già concluso.Quando riaprì gli occhi,Angel aveva appena chiuso la porta alle sue spalle.

 

Capitolo 13 :

 

Erano passati esattamente tre giorni da quando Angel aveva rivelato a Buffy di conoscere la verità sul mondo parallelo in cui si trovavano.Dopo aver parlato con Wesley e Giles avevano deciso di dire anche a tutti gli altri la verità.Buffy non avrebbe voluto perchè avrebbe significato dover parlare anche a Riley del suo tentativo di sistemare le cose con Angel,ma Giles riteneva che potesse essere necessario avere più persone possibili con dei ricordi autentici per riuscire a far tornare tutto alla normalità.Buffy aveva spiegato ogni cosa a Willow e quest’ultima si era subito offerta di prendersi la colpa di aver creato quel disastro a causa di un incantesimo malriuscito.Così Buffy aveva parlato a Riley spiegandogli di come fossero finiti in una realtà parallela mentre Willow cercava di tornare indietro nel tempo per ritrovare il suo golfino azzurro.Buffy aveva paura anche della reazione di Xander,che odiava Angel con tutte le sue forze,inoltre non le sembrava giusto che Willow si prendesse tutta la colpa di quello che era successo,così si era fatta coraggio e gli aveva detto tutta la verità.Xander,come era prevedibile,non l’aveva presa affatto bene,ma Buffy era riuscita a farsi almeno in parte comprendere e lui aveva promesso di non dire niente a Riley,convinto che le cose sarebbero tornate a posto fra di loro.Per fortuna,nessuno degli altri sembrava essersi insospettito,forse perchè di recente a causa di un incantesimo malriuscito di Willow,Giles era diventato cieco,Buffy e Spike stavano per convolare a nozze e Xander era stato perseguitato dai demoni.Mentre gli altri continuavano a ricordare sempre più dettagli della loro vita reale,Giles,Wesley e Willow tentavano di capire come poter annullare gli effetti dell’incantesimo.Buffy non avrebbe mai immaginato che in quei due giorni,mentre tutti si davano da fare per tornare alla normalità,lei avrebbe potuto vivere i momenti più belli della sua vita.Riley dopo il racconto di Buffy si era ricordato che loro due stavano insieme,anche se nell’ultimo periodo avevano avuto qualche problema,ma pensava che senza gli obblighi di cacciatrice che la vincolavano,lui e Buffy avrebbero potuto passare più tempo insieme e far tornare a posto le cose fra di loro,cosicchè neanche la presenza di Angel sembrava scoraggiarlo.Ma Riley si sbagliava di grosso.In quei due giorni Buffy e Angel si erano incontrati tutte le volte che avevano potuto e non avevano fatto nient’altro che stare insieme,solo loro due,con il mondo che continuava a girare,e loro che sembravano non accorgersene.Le deboli scuse che Buffy appioppava a Riley,o le strane coincidenze per cui Buffy e Angel erano sempre assenti entrambi e nello stesso momento,non passarono inosservate,ma nessuno sembrava farci troppo caso,a parte Riley che comunque sembrava aver deciso di far finta di non sapere finchè non fosse tutto finito.Il rischio di essere scoperti e il poco tempo a dispozione,non facevano altro che aggiungere sempre più passione e desiderio ai loro incontri,il che  fece divenire Buffy e Angel sempre più imprudenti e più volte si ritrovarono ad un passo dall’essere colti in flagrante.Ma tutto questo a loro non importava.Gli incontri segreti,i baci rubati,le occhiate dolci non danneggiavano il loro rapporto.L’importante era poter stare insieme anche per pochi attimi,ed assaporare fino in fondo ogni più piccolo gesto,carezza,bacio o sguardo che si scambiavano.Sembrava ad entrambi di vivere su una nuvola dove niente e nessuno poteva disturbarli,e nemmeno il sole,la pioggia o la neve potevano distruggere l’aurea di felicità che avevano costruito intorno a loro.

Ora,però tutto sembrava essere crollato su di loro con la forza di un macigno,tutta la felicità di quei giorni gli si era ritorta contro,facendo il doppio del male.I loro incontri furtivi,i baci desiderati,le notti passate insieme senza pensare al domani che non potevano più vivere se non nel loro cuore.Tutto era ormai pronto per tornare alla realtà,dove non ci sarebbe stata più speranza di stare insieme per loro.Avevano organizzato di trovarsi tutti alla biblioteca del liceo di Sunnydale dove avrebbero eseguito l’incantesimo.In quei giorni Giles e Wesley avevano valutato tutte le ipotesi possibili per far sì che l’incantesimo venisse annullato,ma alla fine erano arrivati alla conclusione che l’unico modo in cui potevano fare era ripetere l’incantesimo in senso contrario.Non erano per niente sicuri che avrebbe funzionato,per questo era necessaria la presenza di tutti,in modo che Willow potesse creare un cerchio attorno a loro,in cui sarebbero confluiti tutti i loro ricordi.Avevano anche pensato che l’incantesimo avrebbe avuto più probabilità di riuscita se fosse stato praticato in un luogo dove era presente molta energia,e sebbene in quel mondo alternativo la bocca dell’inferno non esistesse,la biblioteca del liceo era comunque il posto sotto cui giaceva e c’era la possibilità che fosse un luogo impregnato di maggiore energia rispetto agli altri.Così erano arrivati a quel momento.Buffy bevve l’ultimo sorso di caffè e poi uscì di casa,diretta al liceo,dove avrebbe detto addio alla sua ultima possibilità di vivere felice insieme ad Angel.

 

 

Ormai era quasi tutto pronto per eseguire l’incantesimo che avrebbe permesso di porre fine al mondo parallelo che si era accidentalmente creato.Willow,Giles e Wesley si stavano consultando riguardo alla sua esecuzione mentre aspettavano che tutti fossero presenti.All’appello mancavano ancora Riley,Spike e Doyle.Buffy stava tirando fuori dalla scatola delle candele rosse che sarebbero servite per l’incantesimo.Angel si avvicinò per darle una mano,anche se ovviamente lei non ne aveva bisogno.

“Ehi...”

“Ciao.”

“Ehm...come ti senti?”

“Secondo te come dovrei sentirmi?”

“Lo so.”

“Non volevo essere scortese,è che...è tutto così doloroso.Non so se posso farcela Angel.”

“Non dire così,non preoccuparti.Andrà tutto a posto.”

“So che non lo pensi davvero.”

“No,hai ragione...sarà terribile,ma se lo dico le cose potranno solo peggiorare,no?”

“Anche questo è vero.”

In quel momento entrò Riley che percorse la stanza andando dritto verso Buffy.

“Ciao.” disse dandole un leggero bacio. “Angel.”

“Vado a vedere se arriva Doyle,è sempre il solito ritardatario.”

Buffy annuì e Angel si allontanò,lasciandola sola con Riley.

“Allora,come procede?”

“Cosa?”

“L’incantesimo?”

“Oh,è tutto a posto..credo.Willow,Giles e Wesley stanno discutendo le ultime cose,ma dovrebbe funzionare.”

“Lo spero proprio.”

“Non ti piace essere un avvocato?”

“Ha i suoi lati positivi,ma sono fin troppi anche quelli negativi.”

“Cioè?”

“Ad esempio il fatto che la tua ragazza scappi via in continuazione per stare con il suo ex.”

“Riley,ma che cosa...?”

Buffy non avrebbe mai immaginato che Riley potesse confessarle di aver capito cosa stava succedendo tra lei e Angel,non dopo che aveva lasciato trascorrere tre giorni senza fare niente,come se avesse dei paraocchi che non voleva togliere deliberatamente.

“No Buffy,non serve davvero...ho capito tutto e...non c’è problema.Una volta che saremo tornati alla realtà tu dimenticherai tutto questo e le cose torneranno come prima.”

Un sorriso radioso splendeva sul suo volto,sembrava davvero convinto di quello che diceva.Doveva essere pazzo se pensava che avrebbe potuto dimenticare tutto quello che aveva vissuto con Angel.Sarebbe stata una follia.

“Certo.” disse abbozzando un sorriso. “Scusami,ma ora...”

“Ma certo.Vai pure.E stavolta preparati a dirgli addio...per sempre.”

Buffy rivolse a Riley uno sguardo piuttosto preoccupato e poi si allontanò dirigendosi verso l’uscita.Camminava spedita,con lo sguardo fisso sui suoi piedi,alla ricerca di Angel.Senza neanche accorgersene andò a sbattere contro Spike.

“Hey cerca di stare più attenta!”

“Ah Spike sei tu!Non avrei potuto chiedere di meglio!”

“Perchè credi che a me faccia piacere averti tra i piedi ovunque vado?”

“Scusa,ma non ho tempo per ascoltare le tue lamentele.”

In quel momento Angel e Doyle apparvero in cima alla scale.

“Oh,ecco qual’è il motivo di tanta fretta!” disse facendosi scappare un sorrisino.

Buffy gli lanciò un’occhiataccia.

“Ciao Buffy!” la salutò Doyle.

“Ciao Doyle.”

“Ah,mi ricordo di te.Tu sei Spike.” disse Doyle guardando il vampiro ossigenato.

“Sì e tu?”

“Spike,lui è-

“Dai,Angel non perderti in convenevoli.Io e Spike avremo tutto il tempo per fare conoscenza mentre andiamo in biblioteca,non è vero?” disse lanciando uno sguardo carico di significato a Spike.

“Ma certo.Lasciamo soli i due piccioncini.” disse Spike con un sorriso beffardo.

Doyle gli si avvicinò e gli mise un braccio intorno alle spalle trascinandolo via.

“Ehi,non ce n’è bisogno.Non ci tengo mica a vedere quei due che si sbaciucchiano.Me ne vado da solo.”

Bisticciando per una buona parte del tragitto i due si allontarono e Buffy e Angel furono nuovamente soli.

“Dov’è Riley?”

“In biblioteca.”

“Che cosa gli hai detto?”

“A dire la verità..niente.Sai,mi ha praticamente detto di aver capito cosa è successo tra noi.”

“Davvero?Come l’ha presa?”

“Insolitamente bene.E’ proprio questo che mi preoccupa.”

“Non era infuriato?”

“Per niente.Credo che sia convinto che una volta tornati alla realtà,tutto questo avrà fine,io ti dimenticherò e vivremo per sempre felici e contenti.”

“Non succederà?”

“Certo che no.Come potrei...?”

“Dovresti provarci.”

“No Angel,ti prego.Non voglio più sentirti fare discorsi di questo genere.”

“Vorrei solo che tu fossi felice.”

“Sai bene che non potrò mai esserlo se tu non sei con me.”

Angel attirò a sè Buffy e la strinse forte.Con il viso premuto sul suo petto a Buffy sembrava che niente potesse spaventarla o ferirla,ma sapeva bene che una volta libera dal suo abbraccio si sarebbe sentita totalmente vulnerabile,priva della forza e della sicurezza che le dava avere Angel al suo fianco.Incosapevolmente le sfuggì una lacrima che le scivolò lungo la guancia.Angel se ne accorse e la strinse ancora più forte a sè.Buffy poteva sentire il suo cuore battere,con quel suono meraviglioso che non avrebbe potuto sentire mai più e un’ondata di tristezza la pervase.Rimasero abbracciati per dei minuti lunghissimi,senza dire una parola,soltanto stringendosi più che potevano,per assaporare fino in fondo gli ultimi istanti insieme.Lentamente Buffy alzò lo sguardo verso Angel che la guardava con gli occhi velati di lacrime.

“Possiamo ancora ripensarci.” gli disse Buffy.

“No.” disse Angel tentando inutilmente di sciogliere il groppo che aveva alla gola. “Non possiamo.”

“Non voglio lasciarti...” disse Buffy con voce strozzata dal pianto.

“Nemmeno io...”

Buffy si avvicinò e premette le sue labbra su quelle di Angel.Si scambiarono un bacio lungo ed intenso.In esso c’era tutta la disperazione per l’addio imminente e la consapevolezza che quello sarebbe stato il loro ultimo bacio.

“Non dimenticherò mai tutto quello che abbiamo vissuto insieme.” disse Buffy.

Le loro labbra si sfiorarono ancora,questa volta quasi con rassegnazione,consci del fatto che di lì a pochi minuti sarebbe stata messa la parola fine sulla loro felicità.

“Ti amo, Angel...”

“Ti amo anch’io , Buffy...”

 

Tutto era ormai pronto per eseguire l’incantesimo.Willow aveva disposto le candele,ciascuna a piedi di ognuno,in modo che formassero un cerchio e al suo interno aveva messo gli stessi ingredienti magici che aveva usato l’ultima volta.Quando anche l’ultima candela fu accesa,Willow disse loro di prendersi per mano.Buffy prese la mano di Willow alla sua sinistra e quella di Riley alla sua destra.Proprio di fronte a lei,dall’altra parte del cerchio,c’era Angel.I loro occhi si incontrano e si guardarono intensamente per un lungo istante,poi Willow disse loro di chiudere gli occhi e concentrarsi su tutti i ricordi che erano riafforati negli ultimi giorni.Buffy guardò ancora per un’ultima volta Angel che non staccava gli occhi da quelli di lei,poi nello stesso istante li chiusero insieme.La stessa ondata di energia che l’aveva pervasa l’altra volta si impadronì di lei e una fortissima luce blu cominciò a diffondersi dal cerchio che avevano creato.Un istante dopo erano tornati alla realtà.

 

Capitolo 14:

 

Un mese dopo

 

Sunnydale

 

Era passato un mese da quando Willow aveva eseguito l’incantesimo per tornare alla realtà,il mese più brutto della sua vita,per quanto Buffy potesse ricordare.Stare senza Angel era diventato insopportabile dopo tutto quello che avevano vissuto insieme.Ora capiva perchè la prima volta che era stata a Los Angeles lui avesse deciso di non farle ricordare nulla di quella giornata.Faceva male da morire.Non c’era un istante in cui Buffy non pensasse a cosa avesse perso,alla felicità che era volata via dalle sue mani con la stessa velocità con la quale era arrivata.Durante quel mese che sembrava essere durato un’eternità tutti erano tornati alle loro normali attività.Willow e Tara stavano insieme e frequentavano il college,Xander dopo aver capito la sua vocazione grazie al viaggio nel mondo parallelo aveva trovato un lavoro stabile come carpentiere e continuava la sua relazione con Anya,Giles era tornato ad essere disoccupato e Spike il solito vampiro rompiscatole.Buffy e Riley erano tornati a stare insieme,ma per Buffy non era nient’altro che un ridicolo tentativo di mascherare il dolore che le dilaniava il petto ogni singolo minuto della giornata.La convinzione di Riley che le cose si sarebbero sistemate una volta tornati alla realtà faceva sì che non si accorgesse nemmeno di come lei si sentiva.Sembrava non badare ai suoi baci spenti,alle sue carezze fredde e al suo comportamento distaccato.Buffy avrebbe voluto porre fine anche alla pallida ombra di quella che Riley definiva la loro relazione,ma aveva paura di una sua reazione sbagliata e in quel momento l’ultima cosa di cui aveva bisogno era di perdere un’altra persona a cui teneva.

 

 

 

Los Angeles

 

Angel era seduto sulla sedia del suo ufficio con un libro sulla scrivania e la fotografia di Buffy in mano.Tutti gli ultimi avvenimenti non gli avevano fatto per niente bene.Era sempre stato difficile vivere lontano da Buffy da quando aveva lasciato Los Angeles,ma farlo ora,dopo tutto quello che avevano condiviso,era ancora più doloroso.Ripensava a quanto erano stati felici e perchè fosse capitato proprio a loro di dover essere costretti a quella sofferenza,non poter stare insieme ma allo stesso tempo non riuscire ad andare avanti senza la presenza dell’altro.Era una situazione invivibile che Angel pensava di non riuscire più a reggere.Tante volte nell’ultimo mese aveva avuto la tentazione di uscire e correre dritto a Sunnydale per poter stare con Buffy,ma cosa avrebbe fatto una volta arrivato?Si sarebbero ritrovati al punto di partenza e non voleva che Buffy doveva assistere ancora una volta allo stesso circolo vizioso,fino al momento in cui lui si rendesse nuovamente conto che non potevano stare insieme e fosse costretto ad abbandonarla un’altra volta.Aveva sperato che il lavoro riuscisse a tenerlo occupato,in modo da non avere semplicemente il tempo di pensare a Buffy,ma anche quando era pieno di cose da fare,non poteva evitare che i ricordi riafforassero colpendolo al cuore con la forza di una pugnalata.Doyle,Cordelia e Wesley si erano accorti del suo comportamento,e anche se cercavano di darlo a vedere il meno possibile per non irritarlo,erano preoccupati per lui.Angel sentì dei passi che si dirigevano verso l’ufficio,poi la porta che si apriva,ma anche in quel caso non alzò lo sguardo per vedere di chi si trattasse.

“Ehi Angel!”

Era Doyle.Angel guardò ancora una volta la fotografia di Buffy che teneva fra le mani,poi la ripose nel libro.

“Come va?”

“Abbiamo un nuovo cliente?”

“No,no.Io volevo solo...sapere se stai bene.”

Angel annuì.

“Perchè non vieni di là con noi?Beviamo insieme una tazza di caffè.”

“No,non mi va.”

“Sai Wesley sta ancora lavorando alla profezia,sembra che stia facendo progressi.”

“Bene.”

“Hai bisogno di qualcosa?”

“No.”

“D’accordo.Allora io...vado.”

Doyle fece per uscire,poi istintivamente si girò di scatto.Stava per aprire la bocca per dire qualcosa ma vedendo che Angel non aveva fatto la minima piega la richiuse senza emettere un suono,si girò nuovamente e uscì dalla stanza.Dopo circa una decina di secondi Doyle era di nuovo nel suo ufficio.

“Senti Angel,adesso basta.” disse in tono deciso. “Dobbiamo parlare.”

“Di che cosa?”

“Lo sai benissimo.E’ da quando siamo usciti da quella realtà alternativa che ti comporti così.”

“Io non mi comporto in nessun modo.”

“Appunto.Sai i clienti potrebbero scambiarti per una parte dell’arredamento dell’ufficio.”

Doyle lo guardò per un istante aspettandosi una sua reazione,ma non ebbe alcuna risposta.

“Ascoltami.Non puoi continuare a stare male in questo modo.Devi uscirne, Angel.So che è difficile,ma noi siamo qui apposta per aiutarti.”

“Non ho bisogno di aiuto.”

“Io credo di sì,invece.Devi risolvere questo problema.Vai a parlare con Buffy.”

L’ultima frase di Doyle sembrò risvegliare Angel dal suo stato catatonico.

“Stai scherzando?”

“No.Non vi siete più visti o sentiti da quando abbiamo fatto l’incantesimo,non avete avuto modo di chiarire la situazione,sistemare le cose...insomma un minuto prima eravate felici insieme e il minuto dopo eravate separati,in città distanti...non si può fare finta di niente...”

“Allora che cosa dovrei fare Doyle?Andare a Sunnydale e farmi rivedere?Le farebbe ancora più male.E io starei ancora più male nel vederla con quell’idiota.”

“Credi che stia con Riley?”

“Sì.”

“Anche se fosse,sai che lei non lo ama.”

“Non è questo il punto.”

“Lo capisco,ma continuo a rimanere dell’idea che dovreste parlarvi.”

 

 

Il sole era ormai tramontato e Angel sedeva ancora alla sua scrivania,dalla quale non si era spostato per tutto il giorno.Non era venuto all’agenzia nemmeno un cliente e questo non l’aveva di certo aiutato a tenersi occupato.Ora però che poteva uscire alla luce della luna,avrebbe potuto fare un giretto giusto per dare un’occhiata in giro e magari trovare qualcuno da prendere a calci.Angel sentì dei passi veloci che si dirigevano verso l’ufficio e sperò che non fosse di nuovo Doyle.Capiva che era preoccupato per lui,così come tutti gli altri,ma non aveva voglia di parlare ancora di Buffy.La porta si aprì di scatto ed entrò nella stanza un’affannatissima Cordelia.

“Angel!”

“Cordelia!Che cosa è successo?”

“Angel,Doyle ha avuto una visione.Buffy è in pericolo!”

Angel si diresse immediatamente verso l’uscita.

“Dov’è Doyle?”

“Eccomi.” disse Doyle che era fermo in cima alle scale con Wesley alle sue spalle.

“Che cosa hai visto?”

“Buffy è in pericolo.Era un grosso demone,credo...sembrava una specie di robot o un ibrido non saprei come definirlo...”

“D’accordo,d’accordo.Vado subito a Sunnydale.”

Angel stava per uscire quando Cordelia lo richiamò.

“Angel?”

“Che c’è?”

“Stai attento.”

Angel annuì e si precipitò fuori dalla stanza.

“....e chiamaci se hai bisogno.” concluse Cordelia quando ormai Angel non poteva più sentirla.

“Dite che l’ha bevuta?” chiese Doyle.

“Direi proprio di sì.E’ andato via in meno di cinque minuti.” disse Wesley.

“Questo perchè grazie al cielo abbiamo deciso di non farti fingere di avere una visione davanti a lui,non ti avrebbe creduto nemmeno un bambino.”

“Non è facile fingere di avere dei dolori lancinanti,comunque è andata bene, no?”

“Se lo dici tu...credo che tu abbia descritto fin troppo bene quel coso verde,Angel potrebbe capire che te ne ha parlato qualcuno quando eravamo nel mondo parallelo; e comunque continuo a pensare che non sia stata una buona idea.Non so se te ne rendi conto, ma potrei perdere il lavoro.”

“Ne abbiamo già parlato Cordelia e tu hai accettato di aiutarmi.Non perderai al lavoro,al limite dovrai solo trasferirti a Sunnydale.”

“Che bella consolazione.”

“Dai,non preoccuparti.” disse accarezzandole dolcemente una guancia. “Andrà tutto bene.”

 

Capitolo  15:

 

Angel era fermo davanti alla porta dell’appartamento di Giles.Era notte inoltrata,quindi probabilmente Buffy era a caccia,ma l’ansia e il desiderio di rivederla si dibattevano lo stesso in lui,rendendolo restio a bussare alla porta.Angel rimase senza fare niente ancora per qualche istante,poi finalmente si decise e bussò alla porta.Giles venne subito ad aprirgli e quando se lo trovò davanti lo guardò con uno sguardo a dir poco sorpreso.

“Angel!”

“Posso entrare?”

“Sì...sì,sì..entra.”

Angel varcò la soglia e i due uomini rimasero per un attimo a fissarsi imbarazzati,poi Giles parlò.

“A che cosa devo l’onore?”

“Buffy è in pericolo.”

“Che cos-Oh no!Il tuo amico ha avuto un’altra...visione?”

“Esatto.Dice che stava combattendo contro un demone,una sorta di robot o ibrido...”

“Adam...”

“Ha un nome?”

“Bhè..sì.Lui è stato assemblato con diverse parti del corpo di diverse razze.E’ in parte demone,in parte uomo e in parte macchina.”

“Assemblato?Vuol dire che è stato...

“..costruito,sì.Qui a Sunnydale abbiamo avuto dei problemi di recente.E’ stata creata una potente e vasta organizzazione che effettua delle vere e proprie spedizioni militari con squadre di soldati per ripulire la città dai demoni.Ma loro quasi mai li uccidono.Li tengono in vita e vi praticano degli esperimenti,li esaminano.”

“Ma come hanno saputo di Buffy?”

“L’hanno saputo perchè Riley era un soldato dell’organizzazione.Hanno cercato di inserire Buffy al loro interno,ma ovviamente non ha funzionato.”

“Buffy non me ne ha mai parlato...adesso come vanno le cose?”

“Non bene direi.Riley ha disertato l’organizzazione e si nasconde nel vecchio liceo che cade a pezzi.Adam è fuggito e vaga per la città mietendo vittime.Tutto quello che si trova davanti lo uccide per poterne esaminare la struttura.”

“Adesso dov’è Buffy?”

“Presumo che sia a fare la ronda.Hai intenzione di spiarla ancora di nascosto?”

“Io...non lo so.Non credo che le faccia bene vedermi.”

“In questo momento non credo che ci sia qualcosa che possa farle bene.”

“Non voglio intromettermi nella sua vita.”

“Se non volessi davvero avresti telefonato,non saresti venuto qui di corsa.”

Angel sospirò.

“Voglio solo assicurarmi che stia bene.”

“Ha tante persone che le vogliono bene e che sono con lei in qualsiasi situazione.”

“Può fare male una persona in più?”

“No di certo,ma devi dirglielo.In caso contrario, la informerò ugualmente.Non è giusto che tu la tenga all’oscuro di tutto,sai che lei non lo vorrebbe.”

“D’accordo,lo farò.”

“Bene.”

 

Angel aveva lasciato da poco l’appartamento di Giles e stava camminando in direzione del cimitero.L’aria della notte era fresca,il vento si insinuava fra i rami degli alberi che si inclinavano alla sua forza,e la luce della luna era quasi completamente offuscata da un banco di nubi grigiastre che annunciava l’arrivo imminente di un temporale.Angel camminava a passo spedito con il vento che gli faceva svolazzare il cappotto nero che indossava sempre.Quando arrivò al cimitero potè subito avvertire la scia di quell’odore familiare che avrebbe riconosciuto tra mille,Buffy era sicuramente vicina.Guidato dall’odore,si addentrò nel cimitero finchè si accorse di essersi fatto troppo vicino e si nascose dietro ad un albero.Buffy era a pochi metri da lui e stava lottando con un vampiro.Sembrava in forma,i suoi movimenti erano agili e i riflessi erano prontissimi,ma non ricordava di averle mai visto mettere così poca grinta in una lotta.Tutti i colpi che sferrava erano solo uno dei tanti gesti che ormai le venivano automatici.Angel notò che non erano più nel suo repertorio nemmeno le battutine sarcastiche che rifilava agli avversari,c’erano solo gesti meccanici.Buffy affondò il paletto con estrema freddezza e del vampiro rimase solo polvere.Angel aveva deciso di farsi vedere da lei e sapeva di dover uscire allo scoperto,ma voleva guardarla ancora per un po’ senza che lei se ne accorgesse.Buffy osservò il cielo scuro e si incamminò verso l’uscita del cimitero,doveva aver notato che a breve sarebbe arrivato un temporale e probabilmente pensava di aver fatto abbastanza per quella sera.Dopo aver fatto qualche passo però,Buffy si fermò di colpo e cominciò a guardarsi intorno,come se cercasse qualcuno.Continuava a scrutare fra gli alberi e le lapidi come se fosse certa della presenza di qualcuno,ma le sembrasse troppo assurdo per poterci credere.Poi la sentì sussurrare timorosa il suo nome.

“Angel?”

Il cuore di Angel si strinse in una morsa sentendo pronunciare il suo nome dalle labbra di Buffy.Senza pensarci uscì dal suo nascondiglio e avanzò verso di lei.Buffy sgranò gli occhi quando lo vide venirle incontro.I battiti del suo cuore raddoppiarono nel giro di pochi secondi e fu come se il blocco di ghiaccio che le ostruiva il cuore e si estendeva a tutto il resto del corpo,si fosse sciolto all’istante.

“Angel...”

I due si guardarono negli occhi e quel piccolo contatto valse più di mille parole.Si era instaurato come un tacito accordo fra loro,per cui tutto quello che avrebbero voluto dirsi se lo stavano comunicando attraverso quello sguardo,come se esprimere i loro sentimenti e le loro sensazioni a parole,potesse rompere l’incanto e farli svanire.Si stavano ancora guardando in silenzio quando cominciarono a cadere le prime gocce di pioggia.Buffy e Angel se ne accorsero solamente quando furono pressochè zuppi,a quel punto Angel le prese la mano e i due cominciarono a correre sotto la pioggia.In pochi minuti raggiunsero il college ed entrarono per ripararsi.Buffy condusse Angel fino alla camera che condivideva con Willow,ma quando entrarono si accorse che lei non c’era,e non era del tutto certa che questo fosse un bene.

Sia Buffy che Angel non avevano ancora detto una parola,ma entrambi sapevano che non avrebbero potuto rimanere in silenzio per sempre.Angel fu il primo a parlare.

“Sei fradicia.Dovresti metterti qualcosa di asciutto.”

“Hai ragione,ora vado a cambiarmi.Mi dispiace ma non ho niente che tu possa indossare.”

“Non importa,non sento freddo.”

“D’accordo.”

Buffy prese dei vestiti dall’armadio,si cambiò in fretta e poi tornò da Angel.

“Allora” gli disse “che ci fai qui?”

“E’ per via di Doyle...ha avuto una visione su di te.”

“Capisco.Quindi sono di nuovo in pericolo?”

“Sembra di sì.”

“Stavolta non hai deciso di seguirmi nell’ombra?”

“Ho pensato che fosse meglio dirtelo.”

“Mi fa piacere.Chi è che vorrebbe uccidermi questa volta?”

“Mi pare si chiami Adam.”

“Come fai a saperlo?”

“Sono stato da Giles,prima.Mi ha spiegato un po’ la situazione.”

“Sì,non si può certo dire che sia delle migliori.”

“Posso aiutarti.”

“Non credo sia una buona idea.”

Una voce maschile alle spalle di Angel aveva appena pronunciato quelle parole.

Buffy guardò in direzione della porta e vide Riley che era appena entrato nella stanza.

“Riley!Che ci fai qui?”

Riley avanzò e si portò al fianco di Buffy,da dove poteva trovarsi faccia a faccia con Angel.

“Non ti ho vista per il tutto il giorno e cominciavo a preoccuparmi con Adam in circolazione,ma vedo che stai bene per fortuna.”

“Sì,è tutto a posto.Ril-

“Tu cosa ci fai qui invece?” chiese Riley in tono sprezzante,chiaramente rivolto ad Angel.

“Il mio amico Doyle ha avuto una visione,Buffy è in pericolo.”

“Capisco,così sei venuto qui per proteggerla.Non bastava una telefonata?”

“Ho preferito venire di persona.”

“Sai,credo che tu abbia preferito male.” disse Riley tirando fuori un paletto e puntandolo al cuore di Angel.Angel non si mosse di un millimetro,per niente spaventato dalle ridicole minacce di Riley,ma Buffy si intromise subito nel loro diverbio.

“Riley sei impazzito?Che cosa diavolo credi di fare?”

“Non ha il diritto di venire qui.Deve stare lontano da te!”

“Riley metti giù immediatamente quel paletto!”

“Non ci penso nemmeno!E’ ora che qualcuno gli dia una bella lezione.”

“E vorresti essere tu a darmela?” lo schernì Angel. “Ma fammi il favore!”

Le labbra di Riley si contrassero per la rabbia e questi spinse un po’ più forte il paletto contro la camicia di Angel.Buffy sgranò gli occhi spaventata,ma non fece in tempo a fare nulla che Angel aveva già atterrato Riley con un solo colpo,facendo finire in un angolo il paletto che teneva fra le mani.

“Adesso te la senti ancora di fare il gradasso?”

Riley si alzò di scatto e colpì Angel con un violento pugno in faccia.

“Adesso basta!” intervenne Buffy “Smettetela!Tutti e due!”

“Non ti azzardare a dirmi di smetterla Buffy!” urlò Riley. “Non provarci neanche.Ne ho abbastanza di tutto questo!Non posso più sopportarlo!”

“Ma che cosa?Riley,di cosa parli?”

“Di cosa parlo?Hai voglia di scherzare per caso?Parlo di te,di Angel,di tutti i vostri sotterfugi,i vostri incontri,i vostri continui tira e molla,mentre io rimango tutte le volte a guardare!Credi che non mi sia accorto di come ti comporti da quando siamo tornati da quella realtà alternativa?Credi che non abbia saputo fin dall’inizio che le cose tra noi non avrebbero più potuto funzionare?Credi che non abbia capito che tu sei innamorata di lui?Mi rifiutavo di credere che fosse vero,ma l’ho sempre saputo,fin dal giorno in cui sei corsa via per andare a Los Angeles.”

“Riley io-

“No!Non dire nienteNon voglio più sentire nemmeno una parola uscire dalla tua bocca.Io ti ho dato tutto quello che avevo,ho rinunciato a tutto a quello in cui avevo sempre creduto,ho abbandonato i miei amici,quella che era la mia famiglia,ho distrutto pezzetto per pezzetto tutto quello che era della mia vita solo per te,ti ho dato il mio cuore,tutto me stesso,e tu mi hai ricambiato in questo modo.Non meriti più niente da me, Buffy.Nè amore,nè affetto,nè amicizia nè qualsiasi altro tipo di legame che tu voglia intrattenere con me.”

Buffy non sapeva cosa dire.Mai si sarebbe aspettata un simile sfogo da parte di Riley.Sapeva che aveva ragione in ogni singola cosa che le aveva detto,ed era proprio per questo che si sentiva così male.Le lacrime le velavano gli occhi.Si era comportata in maniera spregevole con lui,e ora sapeva di non poter fare più nulla per rimediare.Gli aveva fatto troppo male.Avrebbe voluto trovare qualcosa da dire,ma sapeva che anche le scuse più sentite del mondo non avrebbero potuto fare la differenza in quel momento.La voragine che avevano lentamente scavato in tutto quel tempo,si era spaccata definitivamente,toccando il fondo,e non era più possibile arginarla.

“Hai ragione Riley,ma sappi che io non-

“..non volevi?Ma certo...però l’hai fatto.”

“Mi dispiace.”

“E’ troppo tardi.Stasera lascio la città.”

“Riley asp-“

Riley si voltò e uscì dalla stanza sbattendo forte la porta,senza lasciare a Buffy il tempo di replicare.

“Mi dispiace.” le disse Angel.

Buffy si asciugò gli occhi umidi.

 “Sapevo che prima o poi sarebbe successo,ma...mi sono davvero comportata male con lui.”

“Buffy,non dire così...”

“E’ vero, Angel.Lui si è fidato completamente di me e io l’ho tradito.”

“Non è colpa tua,è stata la situazione che ti ha costretto ad agire così.”

“Grazie,ma non è necessario che tu tenti di sollevarmi da colpe che sono consapevole di avere.Non importa.Mi dispiace solo che sia finita in questo modo.”

“E’ comprensibile.”

“Se vuoi puoi rimanere qui stanotte,Willow non tornerà e tu non sai dove andare...”

“Avevo pensato di tornare alla vecchia villa...”

“Oh capisco...lo dicevo solo perchè pensavo che non avessi un posto dove stare,ma potresti rimanere lo stesso...”

“Buffy io...”

“Lo so.Vorrei solo sapere di averti accanto.”

“D’accordo.”

Quella sera dormirono esattamente come avevano fatto quando Buffy aveva ospitato Angel a casa sua,la volta in cui lui le aveva salvato la vita da ‘i tre’.Angel sdraiato sul pavimento di fianco al letto di Buffy.Non c’era bisogno di molte parole.A Angel bastava poter sentire il respiro regolare di Buffy e a Buffy poter sporgere la mano dal letto e sentirsela stringere da quella di Angel.

 

La mattina dopo qualcuno bussò forte alla porta dell’appartamento del sig. Giles.Giles ancora in vestaglia e con una tazza di thè in mano,andò ad aprire.La persona che si trovò davanti era probabilmente una delle ultime che si aspettava di vedere.

“Doyle?Che ci fai qui?”

“Posso entrare?”

“Certo,vieni.Vuoi una tazza di thè?”

“No,grazie.Ho già bevuto del caffè.”

“Allora come mai sei qui?Cerchi Angel o hai avuto un’altra visione su Buffy?”

“Un altra vi-Oh no,no!!Non si tratta di questo.Ho una notizia estremamente importante per Angel.”

“Non so dove sia.Ieri sera è uscito per cercare Buffy e poi non ne ho più saputo nulla.”

“Sa,Wesley è riuscito a tradurre la profezia,immagino che gliene abbia parlato.”

“Sì,me l’aveva accennato.Cosa dice?”

“Che Angel diventerà umano.”

“Co-cosa?”

“Sì.Angel diventerà umano.”

“Ma questo non è possibile!”

“Lo credevamo anche noi,fino a stamattina.”

“Wesley è sicuro di aver tradotto bene?”

“Bhè sì...la sua spiegazione era molto convincente,ha spiegato di diverse radici della parola shanshu,ma forse è meglio che se lo faccia spiegare da lui.”

“Sì,lo credo anch’io.Quindi sei venuto qui per dirlo a Angel?”

“Già,è una grande notizia,no?”

“Senza dubbio,però Buffy non ha bisogno di soffrire ancora.”

“Non è questo che voglio infatti.”

“Angel diventerà umano,d’accordo.Ma quando?”

“Questa è la parte non chiara della profezia,Wesley dice che è molto confusa,potrebbero volerci giorni esattamente come potrebbero volerci anni.”

“E’ proprio questo il problema delle profezie.Non sono quasi mai chiare e possono essere aggirate.”

“Lo so,ma...lei non ha visto Angel nell’ultimo periodo.”

“Ho visto Buffy,quindi posso immaginare la situazione,credimi.”

“Giusto.Io voglio solo mettere Angel al corrente,in fondo è una profezia che lo riguarda,poi spetterà a lui la decisione.”

“Mi sembra corretto.Buffy si trova sicuramente al college ed è probabile che Angel sia rimasto lì,non riesco a pensare a nessun altro posto in cui potrebbe essere andato.”

“Allora proverò lì.”

“Appena li trovi,portali qui.Dobbiamo discutere di Adam,Buffy è in pericolo.”

“Certo,lo farò.”

 

 

Il sole era già alto nel cielo,ma la luce non filtrava attraverso le finestre che Buffy aveva chiuso in modo che il chiarore mattutino non infastidisse Angel.Buffy dormiva ancora,mentre Angel era sveglio e la guardava,la sua mano ancora intrecciata in quella di lei.La notte appena passata l’aveva riportato con la mente ai momenti trascorsi insieme nel mondo parallelo,dove niente e nessuno poteva dividerli.Poter stringere la sua mano e sentirne il calore,era qualcosa che per lui valeva più di qualsiasi altra cosa al mondo.Angel notò che Buffy cominciava ad agitarsi un pochino e capì che si stava svegliando.Dopo qualche istante Buffy aprì gli occhi e nell’incontrare quelli di Angel,il suo volto si aprì in un sorriso luminoso.

“Buongiorno.”

“Buongiorno.” le rispose Angel.

Mentre Buffy e Angel continuavano a guardarsi senza dire una parola,la porta si aprì ed entrò Willow.La sua faccia nel vederli lì insieme esprimeva lo stupore e allo stesso tempo l’imbarazzo più forte che avesse mai potuto provare in tutta la sua vita.

“Angel!Buffy!Scusate io...me ne vado subito!”

Buffy guardò il suo viso rosso di vergogna con aria divertita.

“Willow che cosa dici?Entra pure.Io e Angel ci siamo appena svegliati.”

“Voi non...?” chiese ancora un po’ intimorita.

“No,certo che no.Dai,entra.”

Buffy lasciò a malincuore la mano di Angel ed entrambi si alzarono.

“Ok...allora Angel come mai sei qui?”

“Doyle ha avuto una visione...su Buffy.”

“Allora Buffy è in pericolo?”

“Temo di sì.”

“Ma ha visto che cosa le succedeva?”

“Ha visto un demone che dalla sua descrizione potrebbe essere quasi certamente Adam.” rispose Buffy.

“Oh allora qui si mette male.”

“Tu sei riuscita a decriptare i floppy che ti ha dato Spike?”

“Ancora no.Sto provando di tutto,ma credo che sia impossibile riuscirci.”

“Spike?!?” chiese Angel. “D’accordo il chip,ma adesso vi dà anche una mano?”

“Non proprio.” disse Buffy. “Di tanto in tanto ci fa dei favori,ma si fa pagare.”

“Capisco.” disse Angel perplesso.

“Che cosa facciamo?” chiese Willow.

“Andiamo da Giles e poi decideremo il da farsi.Angel tu riesci ad arrivarci se ti copri con una coperta?”

“Non c’è problema,ho la macchina con i vetri oscurati.”

“D’accordo allora.”

Buffy,Willow e Angel si avviarono verso la porta e non appena Buffy la aprì si trovarono davanti Doyle con la mano sollevata a mezz’aria.

“Vedo che non è necessario bussare.”

“Doyle!” gridarono Buffy e Willow all’unisono.

“Che cosa ci fai qui?” gli chiese Angel.

“Devo parlare con te.”

Angel lo guardò con aria interrogativa.

“Si tratta della profezia.”

“Wesley è riuscito a tradurla?”

“Sì.Dice che diventerai umano.”

Un silenzio improvviso calò nella stanza,nessuno dei presenti riusciva a muovere un muscolo nè sembrava emettere fiato per respirare.Dopo un lungo istante Angel prese la parola.

“E’ sicuro di aver tradotto bene?”

“Non avete un minimo di fiducia in Wesley,anche Giles me l’ha chiesto,comunque sì,ha tradotto bene.”

“Non dice nient’altro?”

“Un bel po’ di cose incomprensibili,altre prive di senso...ma la vera notizia è questa.”

Angel era ancora troppo sconvolto per dire qualcosa.Certo era una notizia meravigliosa.Sarebbe diventato umano.Avrebbe potuto stare con Buffy.Il solo pensiero gli fece attorcigliare lo stomaco per la felicità.Però era tutto così vago...sapeva solo che sarebbe diventato umano,ma quando sarebbe successo?Si parlava di giorni,di mesi o di anni?Si rese conto che non sarebbe stato tutto così facile come aveva immaginato in un primo istante.

“Allora?” gli chiese Doyle. “Non dici niente?E’ una notizia fantastica,no?”

“Certo è...incredibile.”

“E tu Buffy?” le chiese Doyle “cosa ne pensi?”

Buffy era ancora in piedi davanti alla porta e sembrava impossibile che riuscisse a pronunciare una qualsiasi frase di senso compiuto.Angel sarebbe diventato umano...era un sogno che si realizzava.Avrebbe voluto correre da lui all’istante,abbracciarlo e baciarlo e dirgli che finalmente sarebbero stati insieme,ma notava nello sguardo di Angel che lui non la pensava allo stesso modo.Questo suo comportamento la confondeva.Avevano passato tutta la notte tenendosi per mano,un piccolo contatto,ma che per loro era carico di significato.Non poteva credere che anche stavolta lui stesse pensando di rinunciare a lei.

“E’ bellissimo.Davvero una grande notizia.”

Lo pensava davvero,ma l’atteggiamento di Angel la metteva a disagio.

“D’accordo,allora andiamo a festeggiare!” propose allegramente Doyle.

“Doyle,non è il caso.Buffy è in pericolo.Stavamo andando da Giles.” disse Angel.

“Capisco.Possiamo andare anche noi,hai la macchina con i vetri oscurati.”

“D’accordo,allora vi raggiungiamo.Voi cominciate ad andare.” disse Angel rivolto a Buffy e Willow.

“Ok.” disse Buffy.

Buffy e Willow uscirono dalla stanza.

“Dico,ma sei impazzito per caso?” disse Doyle.

Angel lo guardò con aria stupita.

“Perchè diavolo ti stai comportando così?”

“Così come?”

“Così come?Ti ho appena detto che diventerai umano e tu non stai facendo una piega,anzi sembra che ti abbia detto l’esatto opposto.Sono venuto qui apposta per dirtelo.Cosa c’è che non va?”

“Niente.Non c’è niente che non va.”

“Stai mentendo.”

“Non è vero.”

“Sì invece!Sei stato malissimo in questo ultimo periodo per via di Buffy.Adesso vengo qui,ti dico che diventerai umano,quindi potrete stare insieme e tu rimani impassibile.Credevo che tu-

“E’ la prima cosa a cui ho pensato.Diventerò umano...sai,potremmo stare finalmente insieme...sarebbe perfetto.Non hai avuto tutti i torti a venire qui di persona. Per un attimo ho avuto davvero la tentazione di correre ad abbracciarla,ma poi ho cambiato idea.”

“Perchè?”

“Perchè non so quando potrà succedere.Non c’è niente di chiaro in quella profezia.Dice che diventerò umano d’accordo.Ma come?Perchè?Quanto ci vorrà?Sarà domani o fra un centinaio di anni?Non posso saperlo!”

“Sei disarmante sai?Sembra che tu ti voglia fare del male da solo!Perchè non ti rilassi una buona volta e ammetti che finalmente potrai essere felice?”

“Non potrò essere felice finchè non sarò sicuro di poter dare a Buffy quello che si merita.Potrebbero volerci anni...non posso chiederle di rinunciare alla sua vita per aspettare una cosa che potrebbe accadere fra moltissimo tempo!”

“E invece sì che puoi chiederglielo!Lei vorrebbe che tu lo facessi.”

“E se decissimo di stare insieme e gli anni continuassero a passare senza che nulla accada?Ci ritroveremmo di nuovo costretti a lasciarci e non credo che nè io nè lei potremmo sopportare altro dolore.”

“Questo non puoi saperlo.”

“Ma non posso nemmeno sapere il contrario.Forse lei riuscirebbe a costruirsi una vita.”

Credi che se sapesse di avere anche solo una microscopica speranza di vederti tornare umano non ci metterebbe un secondo a mollare tutto per stare con te?”

Angel non gli rispose.

“Ora,andiamo.” disse Doyle.

 

“Buffy,ti va se passiamo da Tara?” le chiese Willow. “Così viene anche lei con noi.Poi dalla sua stanza possiamo anche chiamare Xander e dirgli di raggiungerci da Giles.”

“Sì,sì certo.”

“Ti senti bene?”

“Sì...io credo di sì.”

“Bhè...è una grande notizia.Voglio dire so che adesso stai con Riley ma...”

“Riley se n’è andato.”

“Cosa?”

“Ieri sera...lui mi ha visto con Angel e si è arrabbiato moltissimo.Mi ha detto che non voleva più avere niente a che fare con me e che avrebbe lasciato la città.Suppongo che sia partito subito.”

“Questo non me lo sarei mai aspettato da lui.Sei sicura che non ci abbia ripensato?”

“Ti assicuro che dalla sua voce non sembrava affatto in vena di ripensamenti.”

“Magari se gli parlassi...”

“E a che scopo, Will?Tutte le cose che mi ha detto erano vere.Mi sono comportata male con lui,qualsiasi cosa gli dicessi suonerebbe come una presa in giro.L’unica cosa che posso fare è scusarmi e ci ho provato ieri sera,ma non voleva sentire più niente da me.”

“Mi dispiace.Avrebbe potuto almeno salutare però.”

A Buffy sfuggì un sorriso.

“Ora dimmi di Angel.”

“Cosa?”

“Diventerà umano!”

“Già.”

“E’ tutto qui?Mi sarei aspettata come minimo dei fuochi d’artificio!”

“Sì,bhè...appena ho sentito la notizia credevo di morire di felicità,ma ora...non lo so...”

“Che cosa c’è che non va?”

“Angel.Lui...non mi sembrava felice della notizia.”

“Ma no,sai com’è fatto.Non tende a mostrare molto le sue emozioni.”

“Mi sembrava strano.Will e se neanche stavolta volesse stare con me?”

“E perchè mai?Sarebbe assurdo.”

“Sì,lo so.”

“Non ti preoccupare.Ne parlerete e le cose andranno finalmente bene fra voi.Ne sono certa.”

“Lo spero tanto.”

Buffy e Willow raggiunsero la stanza di Tara,le spiegarono la situazione e poi insieme si diressero verso l’appartamento di Giles.

 

Il bel sole che risplendeva quando Buffy e Angel si erano svegliati quella mattina,sembrava essere scomparso e anche il cielo terso e sereno aveva lasciato spazio a una coltre di nubi grigie e minacciose che segnalavano l’arrivo di un nuovo temporale.Probabilmente l’ondata di maltempo che era arrivata la sera prima non aveva ancora intenzione di lasciare posto al bel tempo.Buffy si ritrovò stranamente a pensare a come il tempo rispecchiasse il suo stato d’animo.Quella mattina quando si era svegliata con Angel accanto,ogni fibra del suo essere si sentiva felice,serena,finalmente in pace con sè stessa,ma ora tutta la luce sembrava essersi oscurata.Non appena Doyle aveva finito di parlare si era sentita al settimo cielo, ma l’atteggiamento di Angel rivelava chiaramente che la notizia non aveva avuto lo stesso effetto su di lui.

Quando Buffy,Willow e Tara arrivarono all’appartamento di Giles,Angel,Doyle,Xander e Anya erano già lì ad aspettarle.

“Buffy tutto bene?” le chiese Giles.

“Sì,certo.”

“Willow ci sono novità riguardo al floppy?”

“No,non sono ancora riuscita a decriptarlo e temo sia impossibile.”

“Questo non ci aiuta.Non sappiamo dove si nasconde Adam e Buffy è in pericolo.”

“Doyle non ricordi nient’altro della tua visione?” gli chiese Angel. “Un luogo che magari possa aiutarci a rintracciarlo?”

“No,mi dispiace.Ricordo solo Buffy e quella specie di ibrido.Nient’altro.”

“Ehi aspettate un attimo!” disse improvvisamente Xander. “Forse noi possiamo sapere dove si trova Adam!Riley ha quella specie di dispositivo che gli ha installato la Walsh.Magari potrebbe esserci d’aiuto!”

“Quanto mi piace avere un ragazzo intelligente.” disse Anya guardandolo con adorazione.

“Non credo che Riley possa aiutarci.” disse Buffy

“Bhè tanto vale provarci, no?”

“Non credo che possa aiutarci perchè se n’è andato.”

“Che cosa?” disse Xander sbalordito.

“Riley se n’è andato?” ripetè Anya.

Anche il sig. Giles sembrava sconvolto dalla notizia. “Ha lasciato la città?” le chiese.

“Sì,ieri sera.” rispose Buffy.

“E come mai?” chiese Xander. “No,aspetta!Fammi indovinare!Forse per via di Angel!”

“Xander- tentò di replicare Buffy.

“Lui ti amava Buffy e tu hai calpestato i suoi sentimenti.Quando Faith si è svegliata dal coma sei corsa a Los Angeles mentendogli sul conto di Angel e quando sei tornata,nonostante lui fosse arrabbiato con te,ti ha perdonata,ma tu hai continuato a ferirlo.”

“Xander adesso smettila!” intervenne Willow,ma lui non la ascoltò.

“Quando ci siamo ritrovati in quel mondo parallelo solo per casa tua,hai pensato bene di mentirgli ancora.Hai dato a Willow tutta la colpa per quello che era successo e io da stupido ti ho anche coperto le spalle.Tu non hai fatto altro che appartarti con Angel tutte le volte che potevi.Riley se ne è accorto ma faceva finta che tutto andasse bene,perchè teneva troppo a te,mentre tu te ne fregavi.”

“Xander,credo che Buffy-

“No sig. Giles!Lasciatemi finire!Siamo tornati alla realtà e lui ha cercato in tutti i modi di ricostruire il rapporto fra voi,ma tu lo trattavi con freddezza,come se fosse un estraneo.Poi ieri sera,è venuto da te per cercarti,perchè come succede sempre più spesso negli ultimi tempi non ti ha visto per tutto il giorno,e con chi trova?Con Angel!Come credi che possa essersi sentito?Usato,umiliato,preso in giro,ferito...quale preferisci?Ha rinunciato a quello per cui lavorava da anni,ha disertato l’organizzazione perchè credeva in te e tu l’hai fatto scappare via.Se per tutto questo c’è qualcuno che ha colpa,sei proprio tu Buffy.”

“Hai finito?” disse Buffy con le lacrime che le rigavano il volto.

“Sì,ho detto tutto quello che avevo da dire.”

“Forse avresti fatto meglio a stare in silenzio.” gli disse Angel.

“Tu non devi nemmeno permetterti di aprire bocca su questa faccenda!E’ tua gran parte della colpa!”

“Vedo che sei molto bravo ad addossare colpe agli altri, Xander.Ma urlare contro alle persone non aiuta a risolvere la situazione.Ti ricordo che Buffy è in pericolo.”

“Certo.E sono sicuro che tu saprai difenderla benissimo.Ma noi non abbiamo bisogno del tuo aiuto,quindi puoi benissimo tornartene a Los Angeles!”

“Adesso basta!” intervenne Buffy con la voce straziata dalle lacrime. “Smettetela per favore!Non mi serve l’aiuto di persone che non fanno altro che litigare!”

Xander e Angel si calmarono e il silenzio regnò nella stanza fino a quando Buffy non parlò di nuovo.

“Vado a cercare Adam.”

Angel fece per dire qualcosa,ma Buffy lo bloccò all’istante.

“No.Ci vado da sola.”

“Buffy è assurdo.Non puoi affrontarlo da sola,ricorda la visione di Doyle.”

“Non importa.Io vado e non voglio che nessuno mi segua.”

“Buffy aspetta,non andare...” le disse Willow,ma Buffy era già uscita dalla stanza.

Angel le corse dietro e la raggiunse prendendola per un braccio.Non pensò nemmeno che fuori era giorno e la luce del sole avrebbe potuto bruciarlo,ma fortunatamente il tempo continuava a peggiorare,il cielo era scuro e la debole luce grigiastra lo infastidiva solamente un po’.

“Buffy,aspetta!!!”

“Lasciami Angel!” disse Buffy divincolandosi dalla sua presa.

“Non puoi andare da sola.E’ troppo pericoloso.”

“Non mi importa.Non voglio rimanere lì senza fare niente e con Xander che mi urla in faccia.”

“Hai ragione.Mi dispiace.Ma non puoi andare da sola.Doyle ha avuto una visione su di te,significa che potresti morire.”

“Me la caverò,non è la prima volta che sono in pericolo di vita.”

“Non dire sciocchezze.Non ti lascio andare da sola.”

Buffy per  tutta risposta si voltò e riprese a camminare.Angel tentò di fermarla nuovamente,ma Buffy lo spinse violentemente facendolo cadere a terra.

 

Capitolo 16 :

 

Angel rientrò nell’appartamento di Giles e notò che aveva tutti gli occhi puntati addosso.

“Non sono riuscito a fermarla.” disse a malincuore.

“Ci avrei giurato” disse Xander.

“Ti ricordo che non sono stato io a farla scappare via di corsa.”

“No,certo!E’ stata tutta colpa mia,è naturale!”

“Basta!” intervenne improvvisamente Willow. “Possibile che non sappiate fare altro che litigare?Buffy è là fuori con Adam in circolazione e rischia di farsi uccidere se non facciamo subito qualcosa!Per cui se avete intenzione di continuare a litigare,quella è la porta;altrimenti fatela finita e dateci una mano.”

Angel e Xander abbassarono lo sguardo senza dire una parola di più.

“Bene.” disse Willow. “vedo che avete deciso.Ora mettiamoci al lavoro,dobbiamo assolutamente cercare di trovare Buffy.”

Willow e gli altri cominciarono a discutere sul da farsi,mentre Doyle si rendeva conto della piega che stava prendendo la situazione che lui stesso aveva creato,fingendo di aver avuto una visione,solo per far sì che Buffy e Angel avessero un’occasione per potersi parlare faccia a faccia.Proprio mentre era sul punto di rivelare tutto ad Angel,un dolore lancinante gli attraversò la mente,facendolo piegare in due per la sofferenza.Willow se ne accorse e smise immediatamente di parlare,mentre Angel fu subito da Doyle.

“Doyle?Doyle?E’ tutto a posto?”

Doyle si riprese velocemente,anche se era ancora un po’ frastornato.

“Sì,grazie.Ho visto di nuovo Buffy e quel demone...”

“Adam.” disse Giles.

“Sì,proprio lui.Erano in una caverna,credo che si trovi nel bosco.”

“Nient’altro?” chiese Angel.

“No,niente.”

“D’accordo.”

Angel si precipitò verso l’uscita,mentre tutti lo guardavano con gli occhi sbarrati.

“Angel aspetta!” gli urlò Willow. “Veniamo con te!”

“Non credo che sia una buona idea,è meglio che vada da solo.”

“No.” disse Xander. “è colpa mia se è andata ad affrontare Adam da sola,io vengo.”

“Io non rimango qui quando Xander potrebbe trovarsi in pericolo” aggiunse Anya.

“Anche io non lascio Willow.” disse timidamente Tara.

“Più siamo più abbiamo possibilità di trovarla in fretta.” disse Giles.

“D’accordo allora.” disse rassegnato Angel. “ma non avvicinatevi ad Adam.”

“Angel pensi di farcela con la luce?Il cielo potrebbe tornare sereno.” disse Doyle.

“No,ci sono delle grosse nuvole cariche di pioggia,non credo sia possibile e comunque devo rischiare.Tu piuttosto,ti senti bene?”

“Certo.Non sono mica mezzo demone per niente!”

“Perfetto.Allora andiamo.”

 

 

“Ci siamo.E’ questo il posto.” disse Doyle.

“Ora bisogna solo trovare la caverna” disse Xander.

“E’ meglio se ci dividiamo.” disse Angel. “Xander e Anya voi andrete a sinistra,Willow,Tara e il sig. Giles a destra,mentre io e Doyle proseguiremo dritto.Se trovate la caverna non fate niente,chiamate me.”

Tutti annuirono,poi ogni gruppo si avviò per la sua direzione.Il tempo non faceva che peggiorare.Un vento freddo scuoteva le chiome degli alberi,mentre cominciavano a sentirsi dei tuoni in lontananza.Angel e Doyle continuavano a camminare,sperando di trovare al più presto la caverna,ma il bosco era grande e non era un’ impresa facile.Nemmeno nessuno degli altri aveva dato segno di aver trovato qualcosa e Angel si stava sempre più preoccupando di non riuscire ad arrivare in tempo,quando avvertì nell’aria l’odore di Buffy.

“E’ qui vicino.” disse. “Sento il suo odore.”

Angel e Doyle cominciarono a muoversi nel bosco guidati dalla scia dell’odore di Buffy e ben presto si trovarono di fronte a una caverna.

“E’ questa?” chiese Angel.

“Sì.”

“D’accordo.Vai ad avvertire gli altri,io entro.”

“Angel sei sicuro che-

“Vado da solo.”

“Ok.”

Doyle si allontanò e Angel entrò nella caverna.

Era buia e fredda e le pareti erano umide,ma Angel sapeva che qualcuno ci aveva vissuto di recente.Nell’ ingresso non c’era nessuno,ma poco dopo Angel sentì dei colpi.Si stava chiaramente svolgendo una lotta.Guidato dai rumori della lotta riuscì a raggiungere Buffy.Stava lottando con Adam,ma era chiaramente in difficoltà.Buffy sferrava dei colpi potenti,ma Adam li bloccava con facilità e non sembrava risentirne.Angel si intromise immediatamente nella lotta cogliendo Adam di sorpresa e facendo sì che distogliesse la sua attenzione da Buffy per concentrarsi su di lui.

“Angel!”

“Va via!”

“No!”

Angel riuscì a tenere testa ad Adam per qualche momento,ma poi venne scaraventato a terra.Buffy tornò alla carica.Adam tirò fuori il braccio aggiuntivo con cui solitamente uccideva,ma Buffy riuscì a spezzarlo.Adam,infuriato la scaraventò a terra.Angel si rialzò e cominciò a colpirlo violentemente.Per tutti i colpi che potesse infliggergli si accorse che il demone non si indeboliva,sarebbe stato impossibile sconfiggerlo.L’unica cosa che poteva fare in quel momento era fuggire e far sì che Buffy fosse al sicuro.Angel finì a terra dopo aver ricevuto un colpo molto forte che aveva gli procurato un grosso taglio sotto l’occhio.Adam stava per avventarsi su Buffy,ma Angel fu più rapido.La prese per mano e insieme corsero fuori dalla caverna,anche se Buffy faticava un po’ a stargli dietro,per via di una caviglia probabilmente slogata.Fuori il temporale cominciava ad infuriare e gli altri già bagnati per la pioggia li stavano aspettavano con gli sguardi visibilmente preoccupati.Angel non gli diede il tempo di chiedere qualcosa.

“Presto!Andiamo via!”

Tutti insieme si diressero a passo svelto fuori dal bosco.Ora che i rami degli alberi non li proteggevano dalla pioggia,questa sembrava cadere ancora più fitta ed insistente.Quando arrivarono all’appartamento di Giles,esausti,erano bagnati da capo a piedi.

 

Capitolo  17:

 

Circa mezz’ora dopo si trovavano tutti nel salotto del sig. Giles,avvolti nelle coperte e con una tazza di thè caldo in mano.Buffy aveva già messo una benda intorno alla caviglia dolorante e curato la ferita di Angel.Ora erano tutti in silenzio.Ognuno si rendeva conto della gravità della situazione e del fatto che non avessero la minima idea di come sconfiggere Adam.Quando tutti ebbero finito il thè,Buffy si alzò nonostante il dolore alla caviglia e cominciò a portare le tazze vuote in cucina.Il silenzio che regnava cominciava ad infastidirla e anche a preoccuparla più di quanto non lo fosse già.Buffy sistemò due tazze vuote nel lavandino e stava per tornare in salotto a prendere le altre,quando si trovò davanti Xander con altre due tazze in mano.

“Grazie.” disse prendendole.

Buffy si accorse di non essere troppo stupita del fatto che Xander si trovasse lì,sicuramente voleva chiederle scusa per quello che era successo.Era tipico di Xander sputare veleno senza pensare a quanto potesse ferire gli altri,ma poi capiva sempre di aver esagerato e riusciva a farsi perdonare.Buffy notò che gli altri in salotto avevano cominciato a discutere,forse per permettere a loro due di chiarirsi senza avere l’impressione di essere ascoltati.

“Buffy..mi dispiace per prima.” le disse Xander.

“Non importa.”

“Sì che importa invece.Non avevo il diritto di sparare giudizi su di te in quella maniera.”

“Ti ringrazio,ma questo non toglie che avevi ragione in tutto quello che mi hai detto.”

“No Buffy,io ero solo arrabbiato.Io e Riley eravamo diventati amici,poi ho visto Angel e per un attimo mi è andato in corto circuito il cervello.”

“Lo capisco.”

“Grazie.Mi dispiace davvero.”

“E’ tutto a posto.”

“Bene.”

“Torniamo di là.”

“D’accordo.”

 

Buffy e Xander tornarono in salotto e il silenzio riempì nuovamente la stanza.Ero chiaro che tutti erano preoccupati per la situazione in cui si trovavano,ma prima o poi avrebbero dovuto affrontare l’argomento.Quel silenzio e quel senso di angoscia stavano soffocando Buffy.

“Vado fuori a prendere un po’ d’aria.” disse.

Angel che aveva notato la sua espressione tesa,in un primo momento pensò che avrebbe dovuto lasciarla sola,ma poi non riuscì a resistere all’impulso e dopo qualche istante la seguì fuori.

Buffy avvertì la sua presenza ancora prima che si voltasse verso di lui.

“Avevi bisogno di un po’ d’aria anche tu?” disse scherzando.

Angel rise.

“Volevo vedere se stavi bene.”

“La caviglia è a posto.”

“Non parlavo della caviglia.”

“Lo so.E’ che...potremmo evitare di parlarne?”

“Prima o poi dovrai affrontarlo.”

“Chi?”

“Adam.” disse Angel perplesso.

“Ah certo,Adam.”

“Cosa..? Oh.Tu credevi...bhè dovremmo parlare anche di quello.”

“Non penso sia il caso.So già cosa mi diresti.”

“Buffy ma-

“Non starai con me neanche stavolta, non è vero?”

Angel abbassò lo sguardo e rimase in silenzio.

“Come immaginavo.”

“Credi che io ne sia felice?”

“Non lo so!Non so più cosa pensare ormai, Angel!”

“Darei qualsiasi cosa per stare con te.”

“E allora perchè?” gli chiese Buffy con le lacrime agli occhi.

“Perchè non so ancora se posso garantirti un futuro.”

“Diventerai umano!Non è abbastanza?”

“Certo che lo è!Ma non so quando succederà.Potrebbe essere domani,o fra un anno o fra un centinaio..io non lo so!”

“Non mi interessa saperlo!Voglio stare con te...dovessi aspettare per tutto il resto della mia vita.Non riesco ad andare avanti senza di te.”

“Buffy io...non sai quanto lo vorrei...se solo potessi...”

“Ma tu puoi Angel...te lo sto chiedendo io!Rimani con me.”

“E se la profezia non dovesse mai realizzarsi?Ci ritroveremmo al punto di partenza e separarsi sarebbe ancora più doloroso.”

“Allora non separiamoci più,qualsiasi cosa accada.”

“Non posso condannarti a una vita simile,sarei solo un egoista.”

“Non mi stai condannando Angel “ gli disse Buffy con occhi imploranti “te lo sto chiedendo io.Sono la cacciatrice,non potrò mai avere una vita normale.Hai visto com’è finita con Riley.”

“E’ stata tutta colpa mia.”

“No,Angel non colpevolizzarti.Andava già male,in realtà non è mai andata bene.Non è stando con me che mi priveresti di qualcosa,è lasciandomi un’altra volta senza di te.”

Angel chiuse per un attimo gli occhi,poi accarezzò la guancia di Buffy,bagnata dalle lacrime.

“Vorrei solo essere capace di darti quello che meriti.Non voglio più che tu soffra per causa mia.”

Buffy mise la sua mano su quella di Angel,che le accarezzava ancora la guancia.

“Dimmi solo una cosa.”

Angel annuì.

“Mi ami?”

“Come non ho mai amato nessun’altra.”

“Mi basta sapere questo.”                                                                                                                                               

Buffy si avvicinò e le sue labbra incontrarono quelle di Angel.Le loro bocche si ritrovarono nuovamente e fu come se non si fossero mai lasciati,come se il tempo e lo spazio che li avevano tenuti distanti,fossero svaniti con l’incontro delle loro labbra.Adesso sapevano che niente sarebbe più stato in grado di dividerli,perchè non era possibile separare quello che non avrebbe mai potuto essere diviso.Il tempo,lo spazio non avevano effetto su di loro,nè sul loro amore che rimaneva immutato.Il loro cammino sarebbe stato costellato di difficoltà e scelte,ma anche quando avessero avuto la consapevolezza che fosse tutto finito,anche quando ormai non fosse rimasto più niente per cui valeva la pena lottare,anche quando fosse arrivata la fine dei giorni e ogni città fosse stata rasa al suolo,ci sarebbe stata solo una cosa in grado di sopravvivere.Fra le macerie e i detriti,fra la distruzione e il vuoto,che fossero passati giorni,mesi,anni o addirittura secoli,il loro amore sarebbe rimasto incontaminato.Non avrebbe portato i segni delle numerose battaglie,nè avrebbe avuto graffi o cicatrici,e neanche il vento e la pioggia sarebbero stati in grado di scalfirlo.Sarebbe rimasto puro e bello come era stato fin dal primo momento.Sarebbe stato immortale.