Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

PARIGI

di Agapi

 

 

1CAPITOLO

Parigi...

"Ma chi me lo ha fatto fare?" SI CHIESE .

La città degli innamorati si espandeva come un soffice tappeto ai suoi piedi, i colori del tramonto primaverile la rendevano incantevole, mille luci colorate si stavano accendendo lungo le vie...

Parigi, con gli ultimi riflessi dorati sembrava una gatta sorniona mollemente adagiata

che si culla tra le acque calme e rassicuranti della Senna...

E lei era lì ,tra gruppi di turisti che la calpestavano per catturare ogni piccolo attimo di questo spettacolo con le loro macchinette fotografiche,per portarsi a casa un ricordo di quel momento magico,coppiette abbracciate e felici si scambiavano interminabili baci...

si aggrappò alla grata,il pensiero di tutto quell'amore intorno a lei là stordì.

"Aspettami sulla Tour Eiffel" le aveva detto sua sorella ...

"Non puoi perderti IL TRAMONTO per niente al mondo.Alle sei sarò lì"

Erano le sette e mezza e di DAWN neanche l'ombra.Avrebbe trovato un milione di scuse al suo arrivo e lei non avrebbe potuto non perdonarla.

Quando la guardava con gli occhietti tristi e colpevoli lei cedeva sempre...chi non cedeva al fascino di Dawn, si chiese continuando a guardarsi intorno ,nella speranza di vedere i suoi lunghi capelli neri apparire...

"Finalmente!"si disse Buffy, e lottò per andare incontro ad una criniera che le sembrava proprio quella della sorella ma si fermò un momento prima di accorgersi che “la criniera” stava affondando il viso nel petto di un biondino...

No, non poteva essere lei, il suo ragazzo francese aveva i capelli corvini ...

non finì di formulare la frase che il biondo aveva rivolto la sguardo verso di lei,i loro occhi si incontrarono e lei sentì le ginocchia molli ,si stava specchiando in una fonte cristallina ,aveva appena fatto un tuffo nelle calde acque del mediterraneo e stava annegando ... solo allora si accorse che lui la stava guardando con una certa curiosità...

Oddio ,pensò ,mi avrà presa per una patetica guardona di coppiette ...e arrossendo violentemente si voltò dall'altra parte cercando una via di fuga

tra la gente ,in quel terribile,odioso balcone.

Si chiese perché stesse ancora lì ad aspettare qualcuno che aveva avuto sicuramente di meglio da fare,che il Cicerone alla patetica sorella,e con questo pensiero si diresse verso l'ascensore.

Fu lì che si accorse di essere guardata .

Sentì gli occhi addosso in un modo così prepotente che si volto ad affrontarli,arrossendo violentemente per la seconda volta:il biondo di prima le stava sorridendo...abbracciava e stringeva la moretta ,poveretta non curante di dove fossero gli occhi del suo lui,e intanto fissava lei...

Si stava prendendo gioco di lei ???

Si chiese che cosa avesse da guardarla così,non aveva mai sbagliato persona lui?Mai fatto figuracce?Insomma non c'era bisogno di rilevarlo così tanto ma lui baciando la fronte della malcapitata che aveva tra le braccia la fissava con il sopraciglio alzato e un ghigno che sembrava fatto per farle sciogliere il sangue nelle vene.

Il fatto che lei fosse lì da sola al tramonto non doveva per forza significare "sfottetemi pure sono patetica" e quindi ricambiò lo sguardo aggiungendo un sorriso assassino del quale andava molto fiera,ed era un pò che non sfoggiava,DEL TIPO:"Sai sono bionda e stupida e solo tu puoi capirmi!!!"che di solito lasciava folgorato l'altro in modo da darle tempo per la fuga con la vittoria in pugno!

Lui rispose ma non com’era abituata dai suoi corteggiatori ...strinse ancora di più la mora che ormai doveva essere soffocata tra i pettorali di lui,e si volto dall'altra parte.

Era davvero patetica...non funzionava più nulla in lei,nemmeno la sua ultima arma considerata fino a quel momento micidiale...

Si odiò ed entrò nell'ascensore.

 

 

 

 

2CAPITOLO

 

Sola ,in taxi iniziò a maledire la sorella e le sue pessime idee.Prese un fazzoletto dalla borsa e nel farlo le cadde il cellulare tra le gambe ...solo allora si rese conto che era spento.Non appena lo accese sentì il suono tanto conosciuto e la voce di Dawn che urlava dall'altra parte dell'apparecchio...voleva pure avere ragione!…un contrattempo l’aveva bloccata al lavoro ed erano ore che tentava di chiamarla...

"…ma che ti ho regalato il cellulare a fare se neanche lo tieni acceso???"

Finiva sempre così tra di loro,lei veniva sgridata anche quando aveva ragione...

Mentre parlava con Dawn si accorse che l’unica cosa che continuava a tormentarle la mente erano

gli occhi di quell’uomo…l’avevano spogliata,violentata e derisa!ma che stava pensando erano frazioni di secondi mica ore quelli trascorsi a guardarsi e se poi non stesse nemmeno guardando lei?

“Buffy ci sei?Al ristorante dell’albergo,hai capito?”

“Sì,sii,non sono mica scema!”

Altro che se lo era si disse, ossessionata da un tipo saldamente abbracciato ad un’altra …e non ne voleva sapere di ascoltare le urla di Dawn che le arrivavano da chissà dove.

“Dawn,non ti sento più ,ci sono delle interferenze…ci vediamo dopo!”e finalmente fu conclusa l’inutile conversazione.

Entrò nell’albergo,prese le chiavi della sua stanza e si diresse verso l’ascensore.

Sognava la doccia calda che avrebbe cancellato i segni di quella terribile giornata in cui la sua solitudine le era piombata addosso come un macigno.

“Signorina Summers,siamo al suo piano!”era la calda e rassicurante voce “dell’uomo dei bottoni”.

Si preparò con calma e cura,spazzolando a lungo i biondi capelli e fece di tutto per sembrare raggiante anche se per il momento il suo mondo sociale si limitava all’uomo dell’ascensore.

Ed ecco quegli occhi blu nello specchio ,li sentì ancora addosso ,il suo cuore iniziò a battere all’impazzata ….

“BASTA!VIA DALLA MIA MENTE!” cosa aveva quell’individuo per farla reagire così?!

A passi sicuri ,nel suo vestito di seta color pesca ,attraversò il corridoio deserto ,stava per raggiungere l’ascensore quando vide che le porte si apprestavano a chiudersi.

“Aspetti!Un momento per favore”.

Una mano velocemente le bloccò.

Lei entrò alzò lo sguardo per ringraziare e rimase senza parole:stava di nuovo affogando!

Si appoggiò contro la porta ormai chiusa per non cadere,che ci faceva lui, lì?

Le sorrise e per lei fu la fine…ma quella era “l’arma segreta di Buffy” perché lui sapeva usarla così bene?

E dov’era il suo “uomo dei bottoni”?

Che fine aveva fatto la Mora abbarbicata al suo braccio?

Perché con tutti gli alberghi di Parigi lui era proprio nel suo?

Abbassò lo sguardo tremando.Lui aveva un effetto terribile su di lei.

Le si avvicinò e lei pensò fosse giunta la sua ora:il suo profumo l’avvolse,lui si chinò ai suoi piedi e lei dovette mordersi le labbra per fermarsi dalla necessità di infilargli le mani tra i capelli,stringergli il viso e togliergli una volta per tutte quel sorisetto beffardo tra le labbra mentre la guardava e…le raccoglieva la borsa finitale tra i piedi!

Non se ne era nemmeno resa conto.

Lui le sorrideva ancora e lei desiderava scavarsi una fossa di trenta metri!

L’uomo dei suo sogni si stava rialzando quando qualcosa fece sobbalzare l’ascensore e lei cadde.

Cadde tra le sue braccia,aggrappandosi alle sue spalle e finendo con la faccia dritta tra pettorali marmorei.

In quel istante si accorse di quanto avesse invidiato la Morettina .

Sarebbe morta tra quelle braccia… cosa che rischiava di avverarsi perché si spensero le luci e l’ascensore si arrestò.

Buffy soffriva di claustrofobia.

 

3CAPITOLO

Non riusciva a crederci.

Quando l’aveva vista la prima volta ,quella mattina ,nella hall dell’albergo lei non si era nemmeno accorta di lui.Avvolta in una stola di seta color panna ,trascinava una valigia che era più grande di lei, mentre una ragazzona mora la sovrastava e tirava a destra e sinistra presentandole tutti.

Spike la osservava mentre rifiutava con grazia l’aiuto dei facchini che si facevano in quattro accerchiandola , sgomitando per un suo sguardo,un sorriso ,una parola ma lei seguiva l’amica incosciente dello scompiglio che aveva suscitato nelle fantasie di tutti gli uomini presenti.

La seta le accarezzava la pelle ,scivolando lasciava scoperta una spalla ,quella fu la prima volta

che Spike desiderò essere un indumento: sfiorarla sentirla stringerla…ma lei svanì dietro la porta con la targhetta “DIREZIONE” e non la rivide più.

Fino a quel pomeriggio sulla Tour Eiffel…se la trovò davanti e gli mancò il respiro .

Strinse convulsamente la povera Dru a sé.

Non ebbe il tempo di reagire che lei era già sparita.Cercandola con lo sguardo tra la folla vide ricomparire i suoi riccioli tra la gente, decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di raggiungerla!

Un attimo e quel sorriso lo aveva stregato.

Questa volta fu Dru a ricordargli stringendolo quanto avesse bisogno di lui.

Spike ,sconfitto, sospirò mentre la guardava salire nel taxi ai piedi della torre.

 

Adesso era lì,tra le sue braccia.

Non poté fare a meno di pensare a quanto fosse stato provvidenziale il black out .

Aspirò il profumo dei suoi capelli che stavano solleticando il suo viso …sentì le sue esili braccia aggrapparsi a lui e mai peso gli sembrò più dolce…le sue dita affondavano salde tra i muscoli delle sue spalle e lui avrebbe volute sentirle a contatto con la pelle …il viso di lei nel suo petto …il corpo aderente al suo nel buio più totale…

La sorresse poggiandole le mani sui fianchi e sentì il respiro di lei diventare sempre più affannato.

Era il paradiso .Lei tremava tra le sue mani …

‘…che il suo tocco avesse scatenato lo stesso irrefrenabile desiderio che lo stava travolgendo anche in lei ?‘Si chiese speranzoso…

 

Fu il respiro sincopato di lei che ruppe l’incantesimo.

‘Si sente bene?’

“Perché ci siamo fermati ?Perché non c’è luce?”la voce di Buffy uscì come un grido di terrore e non pareva avesse la minima intenzione di mollare la presa su di lui,anzi,lo strattonava terrorizzata ,e comprese che non era il suo fascino ad averla fatta fremere ma la crisi di panico.

 

Anche se decisamente deluso ,deglutendo la sua eccitazione e frustrazione ,la strinse a sé e le accarezzò i capelli parlandole dolcemente,frenò ogni singolo impulso di saltarle addosso che gli avrebbe fatto perdere ogni fievole minima lucidità se solo lo avesse ascoltato.

Ritrovò così l’autocontrollo perduto al tocco di quella donna.

 

“Và tutto bene!Tra un po’ entrerà in funzione il generatore e sicuramente sarà già scattato l’allarme,tranquilla non rimarremo qui a lungo.”e mentre lo diceva sentiva una fitta di dolore alla bocca dello stomaco:sarebbe rimasto in eterno con lei tra le braccia.

Con che incantesimo la aveva stregato?

Alzando lo sguardo di su di lui entrando in ascensore Spike aveva visto il suo futuro incatenato nel verde dei suoi occhi.

Doveva essere sua.

La vita senza di lei non avrebbe più avuto senso.

 

 

Il suono della sua voce ebbe effetto immediato,vibrò come musica nelle sue orecchie,si sentì protetta tra le sue braccia e se fosse rimasta col naso appiccicato sui suoi pettorali forse avrebbe dimenticato il buio intorno a lei.

Non doveva pensare al buio,solo alle braccia intorno a lei che le davano tanto conforto danzandole sulla schiena.‘Ma era completamente pazza?’,si chiese.

Era nel peggior incubo della sua vita con uno sconosciuto che aveva incontrato nel più triste momento della sua esistenza e che si era pure fatto beffe di lei e adesso lui si trasformava nella sua unica ancora di salvezza?così pensando alzò la testa per fronteggiare la peggiore delle sue fobie….

 

Aprì gli occhi :il buio la sommerse e sconfisse ….incominciò a soffocare,non riusciva a respirare a parlare a urlare,stava morendo.

 

Spike se ne accorse,nemmeno stavolta era stata la sua prestanza fisica a farla ansimare ma solo la paura.

Le prese la testa e se la mise sul petto cullandola :”ascolta il mio cuore,concentrati sul mio respiro,lasciati cullare dalla mia voce e passerà”

Così fu.

Si accese la luce d’emergenza.

Lei si scostò dalla dolce presa ,alzò lo sguardo verso il suo salvatore con occhi pieni di gratitudine e… in quell’istante si aprirono le porte.

Si trovarono di fronte un esercito tra pompieri e inservienti dell’albergo , sua sorella che urlava ordini a tutti e una Mora con le lacrime agli occhi…

‘EHH che scene!che sarà stato mai ???Non più di 5 minuti d’orologio,mica le aveva rubato il fidanzato ,almeno non ancora,lo aveva preso un momento in prestito,non era il caso di fare tragedie greche!!!

Non potevano lasciarli lì dentro altri 5 minutini???’

OH DIO!Era stata proprio lei a pensarlo?No,non poteva crederci!

 

“Hai visto sorellina ti ho salvata!!!Questi delinquenti hanno pensato bene di togliere l’elettricità nel quartiere per 10 minuti ,senza avvisare, a causa di una fuga di gas nel palazzo di fronte.Vieni TESORA,ti ho fatto preparare la cena nel privè.”Finì la frase strattonando Buffy lontana dal suo salvatore senza permettere loro di scambiare nemmeno una parola.

Buffy si voltò per ringraziarlo ma vide la valchiria mora aggrappata a quel corpo che fino a pochi istanti prima era stato il suo personale nido e l’invidia la travolse mentre le mani di lui accarezzavano la massa corvina con sguardo amorevole e dolce…

Se ne andò.

Non ringraziò l’uomo che per due volte aveva spezzato il suo cuore nel giro di poche ore.

 

 

I suoi occhi non si erano ancora abituati alla luce che le sue braccia erano vuote!

Era scomparsa tra la folla di persone che li aveva circondati.

Dru piangeva come una bambina e richiedeva le sue attenzioni.

‘5 minuti ,maledizione ,solo 5 minuti in più e magari adesso saprebbe il suo nome.’

Si voltò e con lo sguardo perlustrò tutta la sala ma di lei non c’era traccia.

Se non fosse stato per il profumo di lei impresso sul suo corpo avrebbe creduto di averla sognata.

 

Capitolo4

A notte fonda fu finalmente lasciata sola a lottare con i suoi pensieri.

Dawn per tutta la sera minacciava di licenziare l’uomo dei bottoni perché si era assentato mentre stava per scendere Buffy ,ignara del fatto che senza l’anziano signore si era avverato un sogno,non sarebbe stato possibile se fosse stato presente ,non si sarebbero lasciati andare a tanto…a tanto cosa???Le urlò una vocina dentro!Lei aveva rifatto la figura da ebete:prima gli era caduta addosso,poi gli si era incollata modello piovra e infine una bella crisi d’asma modello pentola a pressione.

Come aveva fatto lui ad essere così tenero?

Era sopravissuta ad un attacco di panico senza farmaci e pianti ,solo con lui accanto.

“Adesso basta Buffy!La Morona dove la metti?Non credo che sarebbe etico chiuderla in qualche sgabuzzino per le scope e buttar via la chiave!Non è giusto anche se sei la proprietaria dell’albergo,non puoi farlo!!!”si disse.

Veramente era una catena di alberghi gli “ Moon light Hotels”.Non uno ma uno in ogni città d’arte del mondo e lei di solito non ci metteva mai piede:li odiava.

Amava gli spazi aperti ,il suo ruscello di fianco alla casa sulla collina che si era comprata con il primo investimento giusto,quello era il suo regno.Agli alberghi pensava Dawn,più grande di lei ,con una irrefrenabile passione per i viaggi e Buffy aveva fatto tutto quello che era in suo potere per farle raggiungere lo scopo:investì e comprò il primo albergo e tutti gli altri di seguito.

Buffy aveva un micidiale fiuto per gli affari e Dawn sapeva gestirli.Avevano costruito un impero.

Dawn sulle copertine dei giornali e Buffy all’ombra del più perfetto anonimato.

Una sola volta aveva fatto l’errore di dire a qualcuno chi in realtà fosse e lui l’aveva ingannata fino a trasformarla nella caricatura di sé stessa.

Mai più.Nessun Riley Finn avrebbe di nuovo rovinato la sua vita.

Tutto fino a quel giorno:”il mio impero per un abbraccio!”…e si immerse nella profumata schiuma della vasca da bagno della sua regale suite.

 

Dru stava dormendo .

Spike non riusciva a chiudere occhio.Si era rigirato nel letto come un folle finchè non decise che era giunto il momento di bersi un altro goccio di bourbon.

Prese la sua maglia e se la portò al naso,era ancora impregnata del profumo di lei…chi era quella donna che gli stava facendo perdere la testa?

Avere la suite presidenziale con tutti i confort aveva sempre i suoi pregi come quello della piscina,assolutamente necessario per raffreddare i suoi bollenti spiriti.

Si tuffò e trattenne il respiro nuotando sott’acqua finchè i polmoni non fossero sul punto di scoppiare ma nel riemergere vide gli occhi violetti accusatori di Dru che lo squadravano con fare arrabbiato.

“Tu mi nascondi qualcosa,lo so!è tutt’oggi che sei strano è da quando siamo arrivati qui che hai un’espressione particolare: se non ti conoscessi bene direi che sembri innamorato ma non può essere vero?”

“Tranquilla Dru vai a letto ,avevo solo bisogno di rinfrescarmi un pò!”

Perché lei capiva tutto sempre prima di lui?

“E’ la ragazza in ascensore,è lei vero?”la voce era ormai stridula…

“Dru, vai a letto!”

Lei per tutta risposta si girò con fare altezzoso e offeso e se ne andò.

Al solo nominarla dovette di nuovo cercare refrigerio e ricominciò con le vasche.

Con solo un asciugamano in vita uscì nel giardino pensile della suite.

 

 

 

Buffy si mise l’asciugamano in testa ,si strinse dentro il morbido accappatoio bianco e uscì nel giardino ad ammirare la luna che era piena ,bellissima,grande che le sembrava quasi di poterla toccare,allungò la mano…

 

Era luglio,era Parigi ,c’era la luna piena e i lilium emanavano un profumo inebriante, si avvicinò per annusarli quando sentì dall’altra parte del confine un tonfo sordo ,di qualcosa che era caduto a peso morto.

 

Bello il giardino pensile ma tutti quei gradini erano proprio necessari(?),avrebbe ucciso l’architetto la mattina dopo se solo fosse riuscita ad alzarsi …

Degna fine di una pessima giornata:col culo per terra.

 

“Tutto bene di là?”

 

Stava sognando?Quella voce le sembrava famigliare.

“Ehm ,non molto ma grazie!”che razza di risposta! perché quando sentiva quella voce diceva solo cose impossibili?

 

‘era lei…era lei…’non ci pensò molto ‘al diavolo l’etichetta’ e saltò la siepe divisoria.

 

Buffy era poco più in là,per terra,con l’accappatoio aperto sulle sue bianchissime gambe ,i capelli bagnati sciolti sulle spalle e stava massaggiandosi una caviglia.

Alla luce della luna era una visione.

Lei si voltò ed emise un piccolo urlo di terrore.

 

Vederselo davanti quasi in costume adamitico era troppo per il suo cuore ma perché sbucava fuori quando lei era sempre così ridicola?

 

“Non era mia intenzione spaventarti.”solo in quel istante capì perché lei stava arrossendo :lui era praticamente nudo,con solo quel telo bianco in vita,aveva saltato la recinzione tra una suite e l’altra e poteva essere anche Jack Lo Squartatore per quel che ne sapeva lei .

 

Lei rise ,di cuore,non lo faceva più da tanto di quel tempo che non riconobbe nemmeno la sua risata:questo era veramente troppo!Era davvero la caricatura di sé stessa.

Quando Riley le aveva detto “Tu non sei una donna :sei un clown!”ferendola mortalmente ,doveva intendere questo!

La sua femminilità impallidiva davanti alla sua goffaggine . Non esisteva luogo ameno dove nascondersi: la sua goffaggine la ritrovava sempre.Che bella immagine gli stava dando :lei non avrebbe mai potuto competere con la Fame Fatale che lui si portava appresso.

Lei era ridicola in tutto quello che faceva e lui doveva pure soccorrerla.

 

Lui la guardò perplesso…alzò il sopraciglio sinistro chiedendosi se stava ridendo di lui o magari della situazione ma capì che non riusciva ad alzarsi e si chinò ,la prese tra le braccia e la portò dentro.

‘MERDA!magari c’è un uomo dentro che vedendomi entrare così ,mezzo nudo,mi spara addosso,io lo farei,se un altro le mettesse le mani addosso ,oh sì…io lo farei.

 

Lei stava ancora ridendo quando lui ,come un fulmine, la strinse a sé un’altra volta e lei non rise più …mentre la portava dentro pensò ‘e se fosse Jack Lo Squartatore?Beh con quell’asciugamano c’è solo un’unica arma che può essere nascosta e a quel pensiero arrossì violentemente per l’ennesima volta in una sola giornata.

Capitolo 4

 

L’accappatoio si era scostato e lasciava intravedere il seno della donna misteriosa,non poteva guardare stava perdendo il controllo .

L’ appoggiò delicatamente sul letto e la guardò solo quando credeva di aver ripreso il controllo di sé.

Alzò gli ’occhi E sprofondò nel baratro.

 

Quando il suo corpo toccò il letto non sapeva più cosa fare o dire:’ho paura del buio posso rimanere sul tuo petto fino alla fine dei miei giorni???’ORIGINALE..BUFFY!

 

Lui alzò lo sguardo verso di lei,e Buffy vide il suo ruscello in quegli occhi,vide tutta la sua vita e di istinto allungò le mani,gli prese il volto ,gli guardo le labbra…sembravano così morbide ,il desiderio di assaggiarle fu fortissimo ,una sola volta,e lo attirò a sé.

 

 

Spike la guardava imprigionando la sua immagine nella memoria ,ogni singolo dettaglio del suo viso…

 

Quando le mani di lei lo afferrarono lui credete fosse per picchiarlo per aver osato toccarla.

 

Lei lo baciò,piano,assaporò la morbidezza delle sue labbra delicatamente,diventando via via più esigente.

La sua lingua cercò quella di lui iniziando un piccolo gioco fatto di sfioramenti leggeri fino a diventare avida,vogliosa,incontentabile.

 

Lui non resistette più.

 

La stese sul letto e iniziò a baciarla con tutta la passione che aveva in corpo.

 

Quando fu sazio della sua bocca iniziò a giocare con le sue orecchie:con la lingua disegnava strade di fuoco dove nessuno era mai passato prima .

Lei non si conosceva nemmeno capace di provare certi brividi.

 

Le labbra di lui, bollenti ,le percorrevano il collo e lei tremò ,lui succhiò l’incavo fra il collo e la spalla mentre con una mano scendeva sulla cintura dell’accappatoio e la scioglieva,liberando quel corpo che tanto desiderava toccare.

 

La spogliò e lei fu felice di essere a contatto con la sua pelle.

 

La sua nudità lo fece impazzire,dovette distogliere lo sguardo per non perdere completamente il controllo.

Voleva che lei ricordasse ogni secondo di quella notte,voleva marchiarla con i suoi baci,in modo che nessun altro potesse mai suscitare in lei il desiderio che le leggeva adesso negli occhi.

‘Sua ,solo sua.’e con quel pensiero fece scorrere le mani sulla sua pelle levigata ,sui suoi seni sodi e pieni ,le sue dita imprigionarono un capezzolo ed iniziarono a tormentarlo finchè lei dovette chiedergli di più .

”Ti prego…non resisto…”

Era rossa in viso ,il suo corpo era tutto un fremito e stava ansimando in preda ad un intenso piacere.

 

Lui scostò la mano dal suo seno e la portò in mezzo alle cosce accarezzandole delicatamente.

Mentre con la lingua scendeva lungo il suo braccio e succhiava la piega interna del gomito e giù fino al polso e alla mano.

Le stava leccando il palmo e lei credette di essere pronta a qualsiasi cosa pur di sentirlo spingersi oltre…

La mano di lui dalle cosce prese a salire ,piano- piano facendola tremare ,fino alla sua femminilità ,sfiorandola delicatamente si accorse di quanto fosse bagnata e decise di darle un’ po’ di pace. Iniziò ad accarezzare il suo clitoride con le dita bagnate,mentre con la lingua leccava l’aureola del suo capezzolo,quando le sue labbra iniziarono a succhiarlo e le dita divennero sempre più veloci sul clitoride lei impazzì,ormai non aveva più freni inibitori ,lo guardò con gli occhi colmi di desiderio…Spike capì che stava per godere ,mancava poco,abbassò la testa fra le sue cosce e succhiò ritmicamente e avidamente il piccolo e delicato fiore finchè i gemiti non divennero un urlo.

 

Il piacere esplose in lei come la lava di un vulcano da troppo tempo assopito,non riusciva a smettere ,si contorceva,tremava,fremeva e quando finalmente stava per ritrovare il respiro perduto Spike entrò in lei con tanta foga da farla urlare di nuovo per un piacere che pareva non smettere mai …stava godendo ancora…

Ogni colpo del suo amante la trasportava in un viaggio senza ritorno.

Il suo corpo stava sperimentando il vero piacere per la prima volta ,nessuno l’aveva mai fatta godere solo penetrandola…non voleva pensare, solo sentire il corpo di quel generose amante dentro di lei che le insegnava la via del paradiso ancora e ancora.

 

 

‘Godi mio piccolo angelo biondo ’ pensava Spike ,felice come mai in vita sua.

 

Vederla trasformarsi dagli spasmi del piacere gli avevano fatto perdere ogni tentativo di controllo:

 

Era perfetta.

 

Ogni dettaglio della sua pelle era prigioniero della sua memoria.

 

Il suo profumo lo mandava in estasi.

 

Quando aveva goduto con la sua bocca capì di non aver mai sentito nettare più dolce.

 

Non resistette più ,doveva essere sua !

Così , affondò in lei senza pietà ,temendo di essere respinto …ma lei che non si era ancora ripresa , godeva di nuovo…

 

Credeva di morire…

Cosa erano state le altre donne prima di lei (?),e cosa sarebbero state dopo…

Niente…nulla …aliti di vento che lo avevano solo sfiorato,lei lo stava imprigionando con le sue gambe,le sue braccia dentro il suo corpo…

 

Venne sentendola urlare di piacere ,venne con lei baciando la sua calda bocca,toccando avidamente i suoi seni ,venne dentro di lei , una cascata potente lo travolse e il suo corpo finalmente trovò pace crollando sul corpo dell’amata e continuando a riempirla di teneri baci.

 

Passarono pochi istanti in cui Spike la tenne stretta a sé in attesa che si placasse il respiro di entrambi e poi alzò gli occhi alla ricerca di quelli del suo angelo…

 

Stava dormendo.

 

Lei stava dormendo e aveva l’espressione più felice e appagata che avesse mai visto …

le ciocche sparse sul cuscino ,sul volto ,tra i seni,gliele sistemò con cura,la avvolse nel suo abbraccio e tirò le lenzuola di seta sopra di loro,dormendo allacciati e sognando un risveglio felice tra le sue braccia.

 

Nessuna altra mai lo aveva fatto sentire così colmo di vita e amore da dare.

 

Aveva tempo …tutto il tempo del mondo per donarle la sua anima.

 

capitolo5

Aprì gli occhi ,vide il suo viso di fianco a lei .

 

Le sue braccia muscolose la cingevano e comprese che non era stato un sogno.

 

Il panico!

 

COSA AVEVA FATTO?

Si era concessa senza pudore a uno sconosciuto,fidanzato ,di cui nemmeno sapeva il nome.

Si mosse con delicatezza .

Si sciolse dalla stretta di lui, si lavò e vestì in fretta ,prese la valigia ancora praticamente intonsa e scappò.

Corse verso l’ascensore,corse verso l’uscita dell’albergo,salì sul taxi e corse verso il primo aereo che l’avrebbe riportata a casa.

 

24 ore a Parigi e aveva perduto la propria identità.

 

Avvisò Dawn per telefono ,ordinandole di non dare informazioni su di lei se mai qualcuno gliele avesse chieste, neanche sotto tortura.

Doveva far perdere tutte le sue tracce.

Per la prima volta Dawn rimase senza parole.

‘Sua sorella stava scappando ,perchè? ‘

Avevano organizzato quella vacanza tra sorelle con tanta fatica :due settimane solo per loro ,nella città dell’amore,dove Dawn sperava di farle incontrare qualcuno per cui valesse la pena perdere la testa e scordare le delusioni subite per colpa di Rilley

Un imbecille che le aveva fatto credere di non valere nulla negli ultimi tre anni della sua vita.

Neanche 24 ore dal suo arrivo ed era scappata!

E chi era lo sconosciuto a cui non avrebbe dovuto dire nulla della sua esistenza?

Cosa aveva fatto Buffy in 24 ore a Parigi da sconvolgerla tanto?

 

Buffy salì sull’aereo e la colse la nausea.

’NO,NON ADESSO ’ pensò, l’aspettava un volo interminabile non poteva iniziare così male!

La hostess le porse da bere e lei fuggì in bagno dove vomitò l’anima.

 

‘Lo stress!‘

 

A letto con uno sconosciuto ,per non parlare del jet-lag era naturale che stesse da bestia…

Alla terza corsa in bagno chiese un antiemetico e del sonnifero,solo così riuscì a dormire…

 

e sognare quegli occhi blu dove avrebbe annegato per il resto dei suoi giorni anche se solo nel ricordo perché aveva deciso di non rivederli più .

 

E nel sonno una lacrima le scivolò sul viso.

 

 

 

 

 

Stavano passeggiando mano nella mano lungo le viette degli artisti: il quartiere Spagnolo,e poi via verso quello Greco .

Camminavano ridendo felici attraverso le vie più caratteristiche e romantiche del mondo, lungo gli Chaps Elysèe fino a raggiungere l‘Arc de Ttriompe.

A bordo del bateau-mouche solcavano la Senna cenando da soli a lume di mille candele ,a Notre-Dame si baciavano davanti all’altare,ammiravano le luci policrome delle vetrate dalla Ste-Chapelle riflesse nei loro occhi , e dentro Versaille ballavano nell’immensa sala degli specchi una musica suonata solo per loro…

 

Felice si svegliò.

Lei sarebbe stata lì al suo fianco e avrebbe reso il sogno realtà…

Allungò il braccio e con la mano tastò un letto ancora caldo ma lei non c’era.

Aprì gli occhi e si guardò intorno mentre una sgradevole sensazione stava prendendo forma nella sua mente…

Vide il biglietto sul cuscino:

”Grazie. È stato bello. Addio “

‘COSA?’

Stava ancora sognando:era un incubo .

Adesso si sarebbe svegliato e lei sarebbe ricomparsa.

Non accadde.

Con lo sguardo disperato e pieno di rabbia vagò per la suite in cerca di lei .

Un segno del suo passaggio.

Doveva dirle tante cose,doveva fermarla,era sua…

Ma di lei neanche l’ombra,solo il suo profumo sulle lenzuola tradiva la sua esistenza e quel biglietto fatto di poche fredde parole.

Abbracciò il cuscino e si sentì per la prima volta frustrato .

Capì improvvisamente cosa voleva dire essere abbandonati dopo essersi dati completamente .

Quante volte aveva abbandonato lui?

Infinite .

Ora pagava lo scotto.

Si coprì con l’asciugamano della sera prima,scavalcò la siepe e rientrò nella sua suite,dove Dru lo attendeva con gli occhi fuori dalle orbite…

 

Le bastò uno sguardo per capire che era stato ferito a morte. I suoi occhi erano spenti.

Qualsiasi cosa fosse successa non sarebbe mai stato come prima.

 

Spike non parlò. Andò a farsi una doccia e riluttante si tolse di dosso l’odore di lei.

Era fermamente deciso,l’avrebbe trovata anche se fosse stata l’ultima azione della sua vita.

 

Solo allora si accorse di un piccolo insignificante dettaglio

:non conosceva ancora il suo nome…

 

 

 

 

 

 

Cercò e vagò in lungo e in largo alla disperata e cieca ricerca di lei:inutilmente.

Disperato mise in moto la migliore agenzia investigativa della città,era ancora troppo poco.

Il nulla.

L’aveva sognata?Se non fosse stato per il segno violaceo sul collo che stava inevitabilmente scomparendo col il trascorrere inesorabile del tempo ,avrebbe finito col convincersi anche lui che la bionda essenza che lo avvelenava ogni istante della sua vita con la sua assenza,non fesse mai esistita.

La passione di un momento era ancora lì ad indicargli la verità:lei non era stata una chimera e lui avrebbe capovolto il mondo e l’avrebbe trovata.

Allargò lo spettro d’azione, l’interpool non aveva mai fallito ma c’è una prima volta anche per i migliori:lei aveva fatto cancellare tutte le sue tracce,compreso quel piccolo pegno d’amore che non riusciva più a scorgere nel riflesso dello specchio.

L’aveva persa.

 

18 mesi dopo

“Spike , guarda!”

Sentì le urla di Drusilla che davanti al televisore stava gridando e additando come una bambina impazzita.

“Che c’è Dru?”la sua voce era stanca e rassegnata.

“Guarda lì ti ho detto!La ragazza dell’ascensore ,ricordi,dai,quella a Parigi!!!”

 

-Le sorelle Summers, in una rara apparizione insieme, sono state fotografate dal nostro impavido reporter che per immortalarLe ha dovuto superare mille pericoli che lui stesso racconterà alle nostre telecamere.

Come tutti sanno della minore delle sorelle più ricche del nostro paese non si erano mai avute immagini ,ma è stata tradita dalla voglia di presenziare alla apertura del nuovo ospedale pediatrico di Cliveland ,che sembrerebbe essere stato finanziato e fortemente voluto da lei…nonostante le guardie e le misure di sicurezza prese ,per non far trapelare la notizia del suo arrivo il nostro impavido…..

 

Spike non ascoltava più ,era fermo a Summers ,l’aveva ritrovata .

Nel rivederne il viso gli si era fermato il respiro,congelato il sangue nella vene e il cuore aveva dimenticato cosa volesse dire battere…

Prese il telefono e iniziò a comporre il numero della ditta investigativa a cui si era rivolto rientrando a Los Angeles.

 

“Dru ,ma che diavolo fa al telefono Spike?I nostri ospiti ci attendono ,una volta che ha deciso di farci l’onore della sua presenza non penserà di farlo col cellulare in mano???”la voce alle sue spalle era profonda e a stento tratteneva la sua rabbia.

 

“Angel non ti preoccupare,adesso lo faccio scendere!”Avvolta nel suo abito di seta lilla ,gli si avvicinò ,gli tolse il telefono dalle mani e lo gettò sul letto.

“Non stasera Spikie !Domani tesoro.Adesso sei il mio cavaliere,ricordi?me lo hai promesso !”

Gli prese la mano e lo trascinò giù per le scale .

Nel grande salone della villa di famiglia c’era un mare di gente ,che ballava rideva flirtava,e lui sospirando si tuffò nella mischia.

 

“Signore e Signori è un grande onore per me avere qui una carissima amica che ha deciso di deliziare me e voi con la sua presenza.Come tutti sapete non ama le serate mondane e ho dovuto prometterle un mare di azioni di beneficenza per averla al mio fianco stasera,quindi vi prego non fate niente che possa far fuggire la mia accompagnatrice nonché splendida Elisabeth Summers!”

 

“Summers?”bisbigliò Spike e si voltò…

Lei stava entrando dal portone vittoriano avvolta in un vestito blu elettrico ,ignara della presentazione che le aveva appena fatto il suo amico Angel e si trovò gli occhi di tutti i presenti addosso.‘che succede?’ si chiese

Con un balzo ed un sorriso da far stendere qualsiasi donna al suo passaggio ,Angel le si fece accanto ,le prese la mano e iniziò a farla volteggiare in un romantico valzer mentre il resto degli ospiti rimaneva basito davanti alla sua bellezza e grazia innata.

I suoi capelli biondi fluttuavano nell’aria mentre Angel la faceva volare tra le note dolci di un notturno,lei gli sorrideva felice,rapita mentre lui la stringeva a sé ,le sue mani accarezzavano la sua schiena ,Spike lo odiò.

Come osava fargli questo?Per quale crudele scherzo del destino doveva essere Angel a portargliela via,togliergli la prima donna che avesse mai amato…Angel la fissava rapito e lei pareva contraccambiare…

Avrebbe voluto ucciderlo,lui la conosceva e non glielo aveva mai detto,la stava stringendo davanti a tutti per marcarne il possesso ,si stava beffando di lui …

tentò di recuperare un minimo di lucidità e si avviò con passi decisi verso la coppia…

 

 

 

 

Buffy stava ballando con quel pazzo di Angel Shelby e la veniva da ridere perché tutti li guardavano con una rovente curiosità che le bruciava la pelle ,erano la novità della serata,avrebbero avuto tutti di che chiacchierare a colazione.

Si strinse e lui e si fece trasportare dalla musica e dalle sue braccia possenti.

Era una farfalla leggera che volteggiava tra le spire di un vortice potente.

Tutte le donne ,dalla più piccola alla più vecchia la guardavano con invidia:Angel era bello da sembrare un Dio sceso dall’Olimpo per far ballare la ninfa del lago.

Lo sguardo di Buffy cadde improvvisamente su un “vestito lilla” che la fissava schierato in prima linea.

Risalì con gli occhi l’esile figura e la vide.

Le ginocchia le divennero molli e se Angel non fosse stato veramente pronto nel tenerla su di peso si sarebbe accasciata per terra…

Angel la sorresse chiedendosi cosa stesse accadendo…Cosa era quello sguardo di panico, mai visto prima,in Buffy?

Non fece in tempo a formulare la domanda che Spike era dietro di lei e lo fulminava con lo sguardo.

“Buffy c’è un nuovo cavaliere in pista che richiede le tue grazie!”

Così dicendo la voltò e la depose nelle mani di Spike.

 

Lei alzò lo sguardo mentre abbozzava un sorriso che le si spense tra le labbra,si trasformò in un urlo soffocato nei polmoni…stava annegando in un mare da lei troppo ben conosciuto.

Avrebbe voluto scappare ma lui la stringeva così forte che le mancava il respiro.

 

“Perché sei scappata?”

L’aveva cercata per 18 lunghi,estenuanti e faticosi mesi come una furia per tutta Europa e una volta finito lì aveva ripreso le ricerche tornando in America.

Si era piegato ed era ritornato a casa dopo anni di auto esilio ,aveva bisogno di ricaricarsi a casa per riprendere la ricerca.

Doveva trovarla …e lei era lì :amica o amante di colui che più odiava e amava al mondo,le Parche tessevano in modo crudele i destini degli uomini…

 

Lei lo guardò e non rispose .

Non uscivano i suoni dalla sua bocca,il nodo alla gola premeva…ma si impose un minimo di contegno.

Le mani di quell’uomo la stavano rendendo metallo liquido per il troppo fuoco che bruciava attraverso la stoffa.

 

“Elisabeth , perché?”La sua voce aveva una nota di dolore che non riuscì a camuffare.

“E’ stato bello ma non era il caso.Tu non eri libero ed io avevo altri impegni!”

“Che stai dicendo?”

Ma lei cogliendolo di sorpresa approfittò dell’allentamento ‘della morsa’ e gli sfuggì,tuffandosi nella folla scappò.

‘No,maledizione,non un’altra volta.’

Uno Spike fuori di sé iniziò a spostare le persone che si frapponevano tra di loro ma lei entrò in una macchina sportiva lasciando dietro solo un muro di polvere.

 

“ANGEL!”la sua voce risuonò come un urlo su tutta la sala.

“Spike non vedi che abbiamo degli invitati caro?Tanti soldi spesi in prestigiosi college non ti hanno insegnato le buone maniere?”

Angel smettila e dimmi dove abita?”

“Chi,di grazia?”

“Angel non fare lo stronzo!”

‘Che stava succedendo al piccolo Spike,era fuori di sé?’

“Se ti riferisci a BUFFY,abita a pochi chilometri se vuoi domani ti accompagno”aggiunse perché lo sguardo minaccioso e febbrile che aveva l’uomo di fronte a lui non gli lasciava spazio per l’ironia?

“Domani??? Domani Quella avrà traslocato in Asia solo per farmi impazzire!ORA ,devo trovarla ora!”

Angel ,dovette cedere e dare le indicazioni a Spike necessarie per raggiungerla.

 

 

 

 

Era al cancello di casa sua,ma sembrava il Forte Appaches ,c’erano un mare di guardie in quel cancello.

“Sono il signor Shelby. Sono atteso!”Mentì con una faccia di bronzo unica sperando che gli andasse bene.

“AH ,sì signore:Angel Shelby,è l’unico nome nella lista che abbiamo l’ordine di far passare”

 

Impazzì dalla gelosia,serrò le mascelle , fece uno dei suoi sorrisi più deliziosi ringraziando ed si incamminò.

‘Angel ,avrebbe dovuto combattere contro di lui per averla???’

 

Attraversò il giardino ed arrivò nella casa padronale,entrò e si trovò una pistola puntata contro.

 

“Chiunque lei sia l’avverto che la so usare molto bene,non mi costringa la prego e se ne vada”

La donna che aveva parlato era sulla quarantina ,un viso dolce ma deciso a mettere in pratica la minaccia.

“Senta io devo parlare con Buffy (Angel l’aveva chiamata così…perché non anche lui)!Di quello che vuole fare lei con la pistola non me ne può fregare di meno.Ha capito?”i suoi occhi erano di ghiaccio ,una fessura appena…

Si sentì tirare il risvolto dei pantaloni e si voltò,ma dovette abbassare lo sguardo per trovare l’intruso:un bambolotto biondo stava gattonando tra i suoi piedi,senza pensarci si chinò e lo prese in braccio.

 

Tara non respirava più,‘come aveva fatto William ad arrivare fino lì?cosa ci faceva tra le braccia di un perfetto sconosciuto?’

“Lo metta giù,subito”gli ordinò ,ma Spike sembrava rapito.

Guardava quei ciuffetti biondi ,quegli occhi blu cobalto,quelle guanciotte, e il bimbetto rideva tra le sue braccia come un matto,come se lo conoscesse da sempre.

 

Tara tremava,cosa avrebbe fatto adesso?

“La prego me lo dia!”lo supplicò

 

Come Spike fece per allontanarlo da sé il bimbo si aggrappò con le manine paffute ai suoi capelli e tirò più forte che poteva,minimamente intenzionato a mollare la presa.

Spike rise.

Il pargolo sapeva il fatto suo.Si prendeva quello che voleva.

Tara sconfitta si buttò sulla poltrona.

“Io non riesco a convincerla nemmeno con le armi,arriva LUI e le fa quello che vuole.

Buffy questa volta mi uccide!”

“Buffy ,lui è di Buffy?”

“NO,DELLA FATA TURCHINA!”Ma chi cavolo è lei?”

Il pupo si era appoggiato sulla sua spalla e l’aveva decretata come cuscino,mentre Spike gli accarezzava dolcemente la schiena si addormentò.

Spike sorrise a Tara:”Non si preoccupi sono un amico di famiglia!”dall’espressione di lei capì che non gli credette.

“Sono il fratello di Angel Shelby”Finalmente aveva trovato la chiave d’accesso,nello sguardo della donna sensazioni ,emozioni confuse,infine sospirò sollevata.

‘… bastardo di Angel conosceva bene la Summers…’pensò rabbioso, si ricompose e tentò

:”dov’è Buffy “

“Sicuramente nel lago”

Fece per darle il bambino e mentre glielo passava quello riaprì per un momento gli occhietti:blu cobalto!

Un flash gli turbò la memoria,la sua foto che la madre teneva sul pianoforte :un bimbetto biondo con gli occhi blu cobalto.

Il cuore gli si arrestò.

Mise su la maschera dell’innocenza pura e chiese a quella donna pronta a uccidere pur di salvare la sua famiglia

:”Quanto tempo ha il bimbo?”così ,come se stesse parlando del tempo…

 

“9 mesi!”

 

Sbiancò!Contò mentalmente .Ricontò. Usò pure le dita per esserne certo.Si voltò e corse a perdifiato verso il laghetto

 

 

Aveva buttato i suoi vestiti sulla spiaggia,strappato quelli che non riusciva a slacciare con le mani tremanti e si era tuffata nelle acque gelide .

Doveva raffreddare tutta quella passione che l’uomo dagli occhi blu suscitava in lei.

‘lui era lì con la sua fidanzata in lilla e le chiedeva perché fosse scappata???’

“Perché gli uomini mi vogliono per i miei soldi perché tu dovevi essere diverso?Perché eri fidanzato e pareva non te ne fregasse niente!Perché ti ho amato dal primo momento che ti ho visto e non potevo sopportarlo.”

 

Quando aveva scoperto di essere incinta ne fu felice.

Non le importava di essere da sola,aveva il dono più bello che una donna potesse desiderare un figlio da una notte d'amore.

Angel ,mentre Down la telefono piangeva alla notizia,la riempiva di piccoli baci rassicuranti,loro le sarebbero sempre stati vicino,se poi Dawn si fosse decisa a tornare in America Angel sarebbe stato al settimo cielo ma temeva che nemmeno un nipotino l’avrebbe fatta tornare in quella parte del mondo.

Come faceva Angel a conoscere la coppia parigina?Decise che non glielo avrebbe mai chiesto.

Doveva dimenticare.

Uscì dall’acqua e cercò l’asciugamano che aveva preso dalla depandance ,dove l’aveva buttato?

 

“Stai cercando questo Buffy?”

Il suo nome pronunciato da quella voce…sentì la terra mancarle da sotto i piedi .

‘da dove veniva quella voce?’

Nascose la sua nudità con le mani e si maledì per aver sparso gli indumenti per mezzo mondo.

Spike uscì da dietro un albero e la vide in tutto il suo splendore.

La gravidanza le aveva regalato delle rotondità che la rendevano per quanto impossibile fosse ancora più bella di quanto si ricordasse.

Il suo seno era grandissimo con i capezzoli marcati e turgidi che si ergevano fieri segno che stava ancora allattando.non riuscì a reprimere la sua eccitazione ,il suo pene era al limite del dolore,stava scoppiando di desiderio.

Le andò incontro la prese tra le braccia e si dimenticò di tutto.

La baciò con tutta la passione sopita che si portava dentro in quei mesi ,finchè lei non cedette e non gli si aggrappò addosso.

La stese per terra e iniziò a baciarle quel corpo che tanto aveva sognato ogni notte da quell’ultima…

Il suo bisogno di lei era impellente se non l’avesse presa subito sarebbe morto.

Si slacciò i pantaloni ,si strappò la camicia e sentì la pelle di lei contro la sua…affondò in lei e la travolse come un uragano mentre lei gemeva di piacere.

“Dimmi che mi vuoi…la supplicava”dimmi che mi vuoi ancora e non scapperai più…dimmi che sarai solo mia …dillo…”

“Ti voglio,ti voglio!”incapace di connettere urlava di piacere ,si era dimenticata come era bello averlo dentro di sé che vibrava in ogni angolo più segreto della sua femminilità.

“Sii…ancora…ti prego …ancora…”

 

Spike era estasiato l’avrebbe fatta godere così per sempre fosse stato costretto a rapirla...

“Amore, non resisto più…”le disse con un filo di voce e a quella ammissione lei urlò di piacere lasciandosi andare in un orgasmo travolgente mentre lui la riempiva con tutto se stesso.

 

 

 

 

“WILLIAM!”un lampo le attraversò gli occhi.

“Siii..”

“William!!!”fece ancora più fermamente.

“Si,tesoro”

Ma lei non stava chiamando lui….'si chiamava William???'

E lei fece per scappare ma lui la bloccò e vide il panico nei suoi occhi.

No ,non poteva fuggirgli ancora.

“Che c’è?”

“Devo andare!C’è qualcuno che mi aspetta!”la sua voce tremava.

“Dobbiamo parlare ,questa volta non mi faccio mollare come un allocco!”

“Come fai a conoscere Angel?”

“Beh tesoro,speravo mi chiedessi qualcosa di me ,ma vedo che Angel questa volta ha colpito più a fondo di quanto non abbia fatto io”nella sua voce c’era una nota di amarezza che non lasciava dubbi.Era geloso.

'E SE FOSSE STATO TUTTO UN PIANO PER ABBINDOLARLA?

Non poteva volerla perché era bella ,la voleva perché era ricca.

Lo aveva sicuramente saputo da Angel e magari la morettina gli copriva le spalle perché sognava la bella vita una volta che le avessero mangiato tutto:lei non glielo avrebbe permesso ,non un’altra umiliante volta.

Adesso c’era William che veniva prima di tutto.'

 

“Cosa c’è tra te e Angel?”la sua voce era gelida.Le sue mani fino a quel momento delicate divennero artigli,aveva serrato la mascella e gli pulsavano le vene sul collo.

“Chi diavolo sei per farmi una simile domanda?”

“Sono il padre di tuo figlio.Ho diritto di sapere cosa c’è tra te e Angel.”Era l’ultima sua paura ,se non fosse stato lui il padre,l’unico poteva essere solo suo fratello,portatore dei suoi stessi geni,solo così si poteva spiegare la struggente somiglianza.

Lei credete di svenire,‘cosa sapeva lui di William?’

“Come fai a saperlo?gli chiese mentre lacrime calde scorrevano a fiumi tra le sue guance.

“Cosa c’è tra te e Angel?”

Doveva sapere se avrebbe dovuto uccidere su fratello per lei o No…non aveva negato che il figlio fosse suo …speranza.

“NIENTE!Lui ama Dawn,da sempre e siamo legati da una bella amicizia.”

“Chi è Dawn?”o Dio la donna con la pistola?si chiese Spike.

“Mia sorella,la ragione per cui ero a Parigi. E tu chi diavolo sei e come fai a conoscere Angel?”certo proprio un bel modo di trattare l’uomo che l’aveva appena fatta fremere…si disse mordendosi la lingua.

“William Spike Shelby per servirla mia signora!”

“William Spike Shelby ?”ripetè lei incredula

“William Spike Shelby ?”ripetè lei ISTERICA:era nelle mani del peggior playboy dei 2 mondi ,a sentire Angel era dovuto andarsene dall’America per un problema legato al gentil sesso:troppe e insieme,e lei era finita nella sua rete!Il fratello minore di Angel!

Oh DIO :WILLIAM come loro figlio.

Fece per scappare ma lui non la mollò.

“Che ti prende adesso ?Sembra che tu abbia visto Satana in persona!”

‘BEH da quello che aveva sentito sul suo conto ,Satana al suo confronto pareva un BOY SCOUT! Era finita dalla padella alla brace,Riley voleva i suoi soldi ,lui il suo corpo per esibirlo come trofeo agli amici,in quella squallida raccolta di video tape che tanto amava fare con le sue amanti!!!Ma chi si era trovata come padre di suo figlio :UN MAIALE!!!

E lei mica si era fatta pregare,gli aveva dato tutto e subito adesso doveva essere appagato,poteva sventolarlo ai quattro venti :’Buffy Summers vittima di William Il Sanguinario,detto così per i cuori infranti sparsi dietro di lui’

Dallo sguardo disgustato di lei capì che Angel non doveva essere stato tanto carino nel descriverlo.

Le disse solo:”Ero giovane,quell’uomo non esiste più.

Permettimi di dimostrartelo…e poi sei tu che mi hai lasciato come un cleenex usato,con uno squallido biglietto su un cuscino!Come credi mi sia sentito io?Sono 18 mesi che ti faccio cercare ,ho girato mezzo mondo per trovarti e tu sei la migliore amica di quella carogna per benino di mio fratello?Hai un figlio da me e neanche ti degni di mandarmi una cartolina?è contata così poco quella notte per te?”

Quando, la sua voce da ferma e sicura si era trasformata in stridula per sfornare quel patetico monologo ?ci mancava che aggiungesse ’fai di me ciò che vuoi ma non lasciarmi ’ e sarebbe stata la perfetta caricatura di quelle donnette che si era lasciato alle spalle 18 mesi prima,il giorno in cui lei era entrata nella Hall del Moon light hotel.

Lei lo guardò incredula :’che stava dicendo ?l’aveva cercata e perché,per il secondo round?’

Si rese conto che aveva freddo ,era nuda ,bagnata con lui sopra che la bloccava con il suo peso e con il seno che stava facendole un male cane…

.”OH SIGNORE!WILLIAM!!!”

“Siii!”

“E riddàie …NON TU! Il mio WILLIAM deve mangiare”

 

 

 

 

Arrivarono alla grande sala dove Spike aveva fronteggiato la temibile Tara e la trovarono che ballava con mezza servitù ,un vero e proprio spettacolo per far smettere William di piangere.

Buffy aveva addosso solo l’asciugamano e i segni di tutto quello che poteva essere successo erano chiari anche su Spike.

Quando lei si prese il figlio in braccio ,il piccolo ,furente iniziò a tirarle i capelli e a singhiozzare ancora più forte,Buffy si sentì terribilmente in colpa,il suo bambino era arrabbiato con lei e glielo faceva capire chiaramente.

Le salirono le lacrime agli occhi e tutta la gente svanì per incanto in cucina,anche Tara si dileguò quando vide lo sguardo pieno d’amore di Spike che stava per soccorrerla,non lo aveva riconosciuto appena varcata la soglia ma il piccolo William sì,quello era suo padre.

 

Spike si avvicinò alle due creature che amava di più al mondo ,iniziò ad accarezzare la schiena del piccolino e a parlagli dolcemente e quello si voltò lasciando la tirannica presa sui capelli della mamma e allungò le manine verso di lui.

Buffy si sciolse.

Non poteva credere a quello che aveva appena visto,suo figlio aveva appena riconosciuto il padre e lo voleva…

Il bimbo prese ad agitarsi e sembrava in procinto di riprendere la crisi quando lui le sussurrò:”Lascia che mi prenda io cura di voi due”

E lei sconfitta dalla sua dolcezza glielo passò!

Vide il visino d’angelo calmarsi,mentre su quello di Spike si disegnava una gioia mai vista,si ricordò la scena dell’ascensore ,come lui avesse il potere di tranquillizzarla e capì che era un dono innato del quale né lei né suo figlio avrebbero più potuto fare a meno.

 

Doveva urgentemente allattarlo , stava esplodendo ,lo prese dolcemente ,se lo mise tra le braccia ,adesso il piccolo William era davvero felice, abbassò l’asciugamano e fece uscire il suo bellissimo seno alla vista del quale Spike tremò.

Suo figlio si avventò come un lupetto sul capezzolo turgido ,e lui ne fu orgoglioso e maledettamente eccitato,Buffy era bellissima con quella luce negli occhi…

La prese in braccio delicatamente mentre allattava e le chiese con voce roca dove fosse la sua stanza, gliela indicò consapevole di come sarebbe finita.

Quando la mise sul letto ,William aveva finito di mangiare ma ne voleva ancora e lei gli porse anche l’altro capezzolo,Spike si chiese se il figlio avesse deliberatamente deciso di torturare il padre,ma ben presto il piccolo si stancò e si addormentò di colpo.

Lei lo portò nella sua culla e quando si voltò lesse nello sguardo di lui un desiderio senza fine.

‘Come avrebbe fatto a vivere senza di lui?’

“Non dovrai farlo!”Le rispose come se avesse letto la domanda nei suoi occhi…”Io resto con te!Voglio solo te e quel piccolo diavoletto che è assolutamente identico a me:non puoi farcela da sola con lui ,solo un William Shelby sa come prendere un altro William Shelby”c’era un orgoglio di padre in quelle parole ,che gli riempirono le lebbra e le orecchie gonfiando di gioia il suo cuore…lui era padre !

“A proposito ,perché lo hai chiamato William?”

“Un giorno a casa di Angel mentre lui si stava sfogando perché Dawn lo aveva illuso per l’ennesima volta,sono svenuta,mi ha soccorso e se non gli avessi dato una spiegazione più che valida avrebbe chiamato un equipe di medici da tutto il mondo…gli ho confessato di essere in cinta !Mi è stato vicino come un fratello ,quando ho dovuto affrontare Dawn era al mio fianco ,sperando in cuor suo che fosse la volta buona per farla tornare…è lì che è uscito il nome Willam.

Ha detto:“Dawn è un po’ come William ,entrambi hanno bisogno di andare lontano per poter tornare indietro ,devono essere liberi per potersi legare!”

Sapevo che Angel avesse degli altri fratelli ma non ho mai visto nessuno in quella enorme casa tranne lui e lo stormo di gente che ha al suo servizio.Ho visto l’amore per un fratello da sempre lontano e quando ho saputo che il mio bimbetto era un maschio l’ho chiamato William per fargli un regalo , lui amava suo fratello se pur scapestrato!Non avevo idea della beffa :tu,William fratello di Angel e padre del mio William !”

‘Quindi Angel non sapeva niente di loro ,non era al corrente di chi fosse il padre,non stava congiurando alle sue spalle ,era solo innamorato di una donna in fuga come lo LUI LO

SCAPESTRATO William!Dawn era la mora che la strattonava a Parigi,finalmente incominciava a vederci chiaro!!!’

“Vorrei fare una doccia”disse Buffy

“Facciamola!”rispose con uno sguardo che lasciava trapelare intenti tutt’altro che seri!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buffy aprì l’acqua della doccia e voltandosi se lo trovò dietro che stava sbottonandosi la camicia .

Aveva i capelli arruffati ,lo sguardo infiammato e le sue mani tremavano.

Qualcosa in quel tremore le fece comprendere quanta paura egli avesse di perderla.

 

L’aveva seguita come un’ombra e aveva atteso un suo gesto ma lei era persa nei suoi pensieri.

Spike non poteva perdere quell’occasione:doveva farle capire che la voleva con tutta l’anima ed era disposto a tutto pur di avere una possibilità…‘e se lei non lo avesse voluto?perché doveva fidarsi di William il Sanguinario?‘a questo pensiero le sue mani presero a tremare,armeggiò con i bottoni della camicia per evitare di sembrare ridicolo …’QUELLA DONNA AVEVA IL POTERE DI RENDERLO INSICURO ’

Buffy gli si avvicinò, prese le mani di Spike nelle sue e gliele baciò,iniziò a sbottonarlo e fece scivolare la camicia lungo le possenti spalle,rivolse l’attenzione ai suoi pantaloni …

Quando sentì la mano che slacciava il bottone e abbassava lentamente la cerniera,Spike dovette chiudere gli occhi perché la stanza da bagno girò pericolosamente…

La mano di lei lo sfiorò e fu appagata dal sentire attraverso il tessuto dei boxer elasticizzati il grado di eccitazione al quale “il povero”era giunto .

Lo accarezzò ,piano e lui si dovette appoggiare contro il freddo marmo del lavandino perché le ginocchia gli stavano cedendo..

Si ritrovò nudo, con le mani di lei che stavano esplorando avide il suo corpo riempiendolo di baci che si facevano sempre più audaci…

“William guardami!”la voce roca dal desiderio gli impartì un ordine al quale non seppe ritrarsi.

Aprì gli occhi e la vide mentre iniziava a leccare piano il suo membro, mentre lo fissava con gli occhi pieni di passione,iniziò ad ansimare sempre più forte,quella donna stava stravolgendo ogni suo credo,nessuna mai gli aveva fatto perdere il controllo,lei sì ,non smetteva di accarezzarlo ritmicamente mentre con la lingua disegnava linee di fuoco lungo il glande…

“Basta, ti prego, non resisto!”vederla così lo aveva fatto impazzire…ma lei non aveva la minima intenzione di smettere e se lo prese tra le labbra roventi e morbide ed iniziò a seguire con la bocca i movimenti della mano mentre con la lingua gli donava piccole carezze che gli procuravano brividi lungo la schiena,non smettendo mai di guardarlo negli occhi…

“Buffy non resisto,ti giuro che non ce la faccio più,sei tremenda piccola…”affondo’ le mani nei capelli di lei tentando dolcemente di fermarla ma non potè che accompagnare i movimenti decisi di lei ,finchè non urlò di piacere ma lei smise soltanto quando lui si piegò senza forza tra le sue braccia .

“Ti prego amore fermati!”Lo aveva fatto venire nella sua bocca e lui gliene era grato perché forse voleva dire che lei lo desiderava ,lo voleva,forse lo amava?Mai prima con nessun’altra si era posto domande simili.

Lesse quella domanda nel profondo blu dei suoi occhi ma non gli rispose,riprese a baciarlo stavolta , suo collo ,gli prese le mani e se le portò al seno,aveva bisogno di sentire ancora il suo tocco delicato,ne fece scivolare una al basso ventre e se la mise tra le gambe e sussultò di beatitudine al tocco delle sue dita.

 

Spike adorava vederla prendere l’iniziativa.

Quando gli fece toccare la sua intimità con tanto ardore lui obbedì:la sentì bagnata , pronta, le sfiorò il clitoride e lei iniziò a sospirare ,entrò in lei con due dita mentre con il pollice continuava a stimolarle il clitoride,portò le labbra sul suo seno e succhiò…lei gemette sempre di più e mentre stava per venire la sollevò e se la mise a cavalcioni sul membro .

Non smettendo di stuzzicare il centro del suo piacere con una mano,mentre con l’altra la faceva muovere ritmicamente finchè i suoi gemiti non si unirono in un unico urlo .

La fece girare mettendola in ginocchio e la penetrò da dietro prolungando il suo orgasmo …

“William,William godo ti prego godi con me amore,godi con me William”.

Nel sentire il suo nome pronunciato dalle labbra di lei che lo supplicavano di venire perse il controllo e si lasciò travolgere dall’impeto dell’orgasmo.L’abbracciò e la riempì di baci.

“Ti amo Buffy!”

Erano stesi sul pavimento del bagno mentre l’acqua della doccia stava ancora scorrendo…

“Vieni amore “gli rispose trascinandolo sotto il getto caldo

Prese la spugna marina e lo insaponò non staccandogli lo sguardo di dosso,i capelli bagnati gli ricadevano sul viso,gli occhi color del cielo la fissavano adoranti…il volto del Dio Amore dove essere così…

Lui incominciò a lavarle i capelli,li massaggiava con amore, le passava i polpastrelli sulla nuca delicatamente per offrirle un benefico relax,giocava con la schiuma mettendogliela sul naso,sulle orecchie pian piano la trasformò in un pupazzo di schiuma e rise come un bambino ,era bellissima…

La baciò e la amò di nuovo sotto l’acqua che scorreva sui loro corpi intrecciati… il loro ardore pareva non finisse mai..

 

“William,è ore che tuo figlio mangi sento le sue urla da qua!”

Uscirono di corsa dal bagno avvolti negli accappatoi e si diressero verso il loro gioiello.

Era la prima volta che lo definiva “tuo figlio “e lui aveva le lacrime agli occhi per la gioia.

Mentre lei allattava ,Spike steso sul letto l’ammirava ma la stanchezza e le forti emozioni della giornata ebbero il sopravento e si addormentò con l’immagine della sua famiglia negli occhi.

 

Lei vide i suoi due uomini dallo stesso nome che le dormivano addosso,uno l’allacciava a sé con la gamba e con il braccio e l’altro anche nel sonno non mollava il suo capezzolo:“I Signori Giles erano dei tipi veramente possessivi!“e ridendo si appisolò!

 

Quando Spike si svegliò sentì il corpicino di suo figlio di fianco a lui che gli stava tirando i capelli.

“Allora è una mania?”gli chiese sornione.

“Vuoi la guerra…vuoi la guerra???e guerra sia!”Si lanciò sul piccoletto e dopo averlo scoperto iniziò a fargli …le pernacchie sul pancino…e lui rideva come un pazzo,gli prese i piedini e se li portò in bocca con il sopraciglio inarcato :”e adesso il papà se li mangia!”E via che il delinquente riempiva la stanza con dolci risate.

“OH DIO! CHE HAI FATTO WILLIAM? CHE PUZZA TESORO!TANTO PICCOLO E TANTO FETENTE!Su andiamo a cambiarci!”

E quella fu la prima volta che William Senior lavò il sederino di William Junior che impazzì con le smorfie schifate del suo babbo!

F u così che li trovò Buffy :tra pannolini e talco.

“Ecco i miei due uomini!William,cosa hai fatto ?Hai fatto conoscere a papà le meraviglie della pupù!siii?Bravo amore!”

“E’ la seconda volta che mi sveglio senza di te ma almeno questa volta mi hai lasciato qualcosa di molto meglio di un biglietto!Il signorino qui ha pensato bene di stempiarmi,ha detto che non gli piaceva il taglio di capelli di papà,vero tesoro!”e il piccolo brigante rideva come un pazzo

‘cosa aveva quel uomo da far perdere la testa a tutti?’si chiese Buffy

 

“Spike non abbiamo ancora parlato di una cosa molto importante!”in verità erano tante le cose di cui non avevano parlato ma c’era una in particolare che le pendeva come una spada di Damocle sulla resta e temeva di soffrire come mai in vita sua ,se la corda si fosse spezzata il sogno vissuto fino a quel momento sarebbe diventato un incubo e la spada avrebbe trafitto il suo debole cuore per sempre…lui era William il Sanguinario dopotutto …

 

Lei era diventata terribilmente seria ,dov’era la donna della sera prima che lo aveva amato con trasporto totale facendogli sognare un’eternità insieme???Chi era quell’estranea che lo guardava diffidente ,di nuovo?Brividi gli percossero la schiena ,ebbe paura di perderla per qualcosa che aveva fatto ma non sapeva ancora cosa…

”Ho messo male il pannolino?”

 

Si sentì un rumore di vetri rotti e la loro attenzione si focalizzò sulle urla della donna provenienti dal piano di sotto.

“Oh Dio,Tara che succede?”Buffy fece per uscire dalla stanza ma si trovò a sbattere contro un muro nero e improvvisamente fu il buio…

 

Spike corse per salvarla ma l’energumeno con il passamontagna aveva spruzzato un micidiale spray soporifero e così non ebbe la forza di raggiungere la donna che amava,cadde a terra mentre lei spariva di nuovo dalla sua vista.

 

 

 

Quando Spike riaprì faticosamente gli occhi il mondo gli crollo addosso.

Il suo bambino era sparito e Buffy con lui.

 

Incominciò a urlare i loro nomi spalancando le porte della varie stanze della casa.

Aprì persino gli armadi ma non c'era l'ombra di nessuno.

 

Trovò i domestici imbavagliati e legati in cucina,all'apello mancavano solo le sue creature e la pistolera che ormai aveva capito CHIAMARSI TARA.

 

Gridò disperato.

Non c'era angolo di quella immensa casa dove non avesse cercato...

Corse nella depandance attigua alla villa e lì sentì un gemito soffocato provenire da un armadio.Lo spalancò con il cuore in gola.

Tara ,legata mani e piedi ,bendata e imbavagliata con appoggiato sulle ginocchia un piccolo corpiccino immobile in maniere innaturale.

 

Soffocò un grido di terrore in petto ,non potevano aver fatto del male ad un angelo…

 

Aveva il terrore di toccarlo e capire che lui non c’era più…passarono pochi secondi nello sconforto dell’indecisione che gli lacerava l’anima,sembrava troppo fermo…

 

Allungo' con circospezione la mano tremante e solo quando i suoi polpastrelli sentirono il tepore delle guanciotte Spike potè di nuovo respirare…William stava solo dormendo.

Lo prese in braccio e slegò con la mano libera la donna che singhiozzava disperata.

 

“Cos’è successo Tara,cos’è accaduto stamattina,dov‘è Buffy?”

 

“L’hanno rapita signore!Hanno portato via la mia Buffy!”

 

“Rapita?chi?perché?”

 

“Signore per i soldi,perché se no?”

 

Lui guardò il piccolo William che stava lentamente svegliandosi e non avrebbe trovato lì la sua mamma …e lui ,l’aveva appena ritrovata e gliela avevano strappata via …di nuovo.

 

Il telefono squillò

“Non chiamare la polizia .So bene chi sei.Voglio un milione di dollari tra tre ore e così ogni tre per tre giorni,se no ,ti manderò deliziosi pazzettini della piccola Buffy.”

 

“FAMMI SENTIRE CHE STA’ BENE!”

 

“Wiliam,William”era lei che urlava il suo nome tra i singhiozzi.

 

“Ti prego farò tutto quello che vuoi ma non farle del male e non tenerla al buio …lei ha paura del buio…”ma avevano appeso e l’ultima frase gli morì tra le labbra insieme alle lacrime che avrebbe voluto piangere.

 

 

Stava piangendo ,di nuovo dopo tanto tempo…si era ripromessa di non farlo più ,lo aveva giurato a Spike e lui di solito ci teneva alle promesse…di solito.

Fuggito come un furia la sera prima l’aveva abbandonata ad una festa, a cui non voleva andare, per correre dietro a qualcuna che avrebbe spezzato il loro legame e i loro cuori.

A Parigi aveva tentato di dimenticare,l’amore di Spike poteva lenire il dolore ma lei l’aveva raggiunta e inflitto il colpo mortale.

Adesso la sua disperazione aveva un volto:

Il viso angelico e i boccoli morbidi biondi.

Due labbra disegnate con la maestria di un artista.

Gli occhi ,quelli erano un capolavoro di madre natura:intensi come un fuoco avevano bruciato il suo Spike.

Elisabeth Summers : finalmente aveva un viso da odiare,ci sarebbe riuscita?

I singhiozzi percossero il suo esile corpo abbandonato nel letto a baldacchino …

E pensare che era stata lei a riconoscerla in tv ma non sapeva ancora chi si celava dietro il musetto angelico,il reporter svelando l’identità della sconosciuta di Parigi aveva spalancato le porte dell’inferno per lei .

Angel era fuori come sempre,e lei adesso era sola e nella disperazione più totale.

Anche Spike l’aveva lasciata per quella donna?

Perché le portava via chiunque amasse?

Spike la desiderava alla follia ,era scritto nei suoi occhi mentre la stringeva in mezzo alla pista da ballo,mentre la rincorreva tra la gente ,e quando ringhiava odio verso chiunque avesse tentato di fermarlo.

Il suo nome pronunciato dalle labbra di Angel ,quello era stato premonitore di disgrazia.

Nel udirlo nel silenzio della sala aveva capito che qualcosa si sarebbe di nuovo rotto dentro di lei.

Buffy,di nuovo lei…

 

Il telefono squillò ,con il peso del mondo sulle spalle trattenne gli ultimi singhiozzi e rispose.

 

Quella calda voce dall’altra parte del telefono per un breve attimo la illuminò di gioia ,la stava chiamando…ma perché piangeva…

 

Buffy…ancora e sempre …

 

Si alzò,si sistemò,cancellò ogni segno di disperazione dal suo viso:era pronta a dare battaglia.

 

Si sarebbe ripresa quello che era suo.

 

Mai più rimpianti.

 

 

“Angel ,ho bisogno di soldi,dal mio fondo personale:liquidi.

Ho bisogno di 24 milioni di dollari.

Maledizione Angel non fare domande ,muovi il culo e portami quei cazzo di soldi.

Si ,a casa di Buffy.”

 

Angel e Dru arrivarono con una quantità di guardie del corpo da far invidia all’esercito,avrebbe voluto ucciderli.

“Che ci fa tutta questa gente?”sbuffò furioso.

“Spike ,non potevamo venire qua con tutti questi soldi senza un minimo di protezione!”gli disse Angel

“Spike di chi è quel bambino?!”gli chiese Dru

Angel guardò il piccolo William che sonnecchiava tra le braccia del fratello ,quello era il figlio di Buffy…solo in quel istante capì chi gli ricordasse tanto!

“Spike ,William è tuo figlio !”esplose incredulo suo fratello

“Cosa hanno fatto a Buffy?”

Dru piangeva nel vedere le lacrime di SPIKE che avevano rotto gli argini e fluivano copiose tra le sue guance,la bocca tirata in una smorfia di dolore che non riusciva ad emettere suono ,il corpo percosso da singhiozzi che lo facevano tremare come un foglia sotto un temporale estivo…

 

Ogni tre ore pagò,pagò e pregò non poteva fare altro.Se le avessero fatto del male non avrebbe avuto senso nulla della sua esistenza…

“devo tenere duro per il piccolo William…”si continuava a ripetere

 

 

 

“Ciao Buffy ,ti ricordi di me?”

“non hai fatto la brava piccola,ma adesso pagherai bellezza…è arrivato il momento di saldare il conto,grande donna…”

 

“Riley?cosa diavolo vuoi da me ,maledetto verme?”

 

“Soldi piccola,solo ,sempre soldi.Non penserai che io mi sia dato tanto disturbo solo per vederti?”

“Mi fai schifo!”

“Il piacere è reciproco tesoro!Ma mi renderai ricco lo stesso o tu o il bell’ imbusto biondo!”

 

‘Come faceva a sapere di Spike?’

 

“Bello il bamboccino che avete messo su ,peccato pianga troppo!”

“Cosa hai fatto al mio William,se gli hai fatto del male,se gli hai tolto anche un solo capello ti giuro che ti spello con le mia mani,ti cospargo di sale grosso e fino e ti butto giù dalla prima rupe che trovo!”

 

“Non sei nelle condizioni di fare minacce piccola anche se devo dire che sono piacevolmente sorpreso di sentirti così battagliera…eccitante la nuova Summers o dovrei dire …signora Shelby’.Vediamo dove va a finire il tuo coraggio adesso!”

 

Spense la luce e la stanzetta piombò nell’abisso più nero,chiuse la porta e se ne andò fischiettando…

 

 

Dawn era arrivata come un fulmine da Londra.

Piangeva da ore tra le braccia di uno sconsolato Angel,la voleva ma non a quel prezzo e in quel modo…

Le baciava i capelli le accarezzava le guance ,la stringeva a sé ma non riusciva a calmarla…

Dawn era annichilita dal dolore.

‘Perché tutte le loro guardie del corpo non avevano dato l’allarme eppure Riley aveva scelto i migliori del suo corso di addestramento militare.Maledetto incapace,non aveva saputo amarla e nemmeno proteggerla a quanto pare…Era doloroso ma anche bello essere di nuovo a casa , pensò ,mentre Angel le addolciva la pena’

 

“Buffy…la voce al telefono aveva detto ‘ti manderò la tua Buffy a piccoli pezzi ’

Non quadrava!nessuno sapeva niente di loro,erano solo 24 ore che si erano trovati,e poi in quanti al mondo la chiamavano con quel nomignolo…solo gli intimi…ragiona Spike,usa il tuo cervello stanco,perché nessuno “dei mastini” al cancello si era mosso?”

“Tara,ho bisogno di aiuto”urlò Spike,doveva fare chiarezza.

 

“OH DIO,NO!”l’ambiente era davvero troppo piccolo e non c’era neppure uno spiraglio di luce…si sentì morire.

Stava iniziando a soffocare ,le mani legate dietro la schiena ,i piedi bloccati alla sedia ,e non riusciva a far arrivare l’aria ai polmoni,iniziò ad avere l’affanno,sudori freddi lungo la colonna vertebrale,e il respiro che diventava via via sempre più corto ,sincopato,inutile…

Il cuore era ormai pronto ad uscirle dal petto ,sentiva il battito in gola ,le pulsava nel cervello ,gli arti erano freddi ,paralizzati dalla paura,non ce l’avrebbe mai fatta,ne era certa :sarebbe morta.

L’ultima volta c’era stato lui.

Spike l’aveva salvata.

Si concentrò e pensò al suo profumo,al suo tocco, al battito del suo cuore, il suono della sua voce:“Ci sono qua io,andrà tutto bene!”le sussurrava nelle orecchie… e pian piano il suo respiro si calmò .

 

I tre giorni passarono ma i rapitori non si fecero più sentire.

Passarono altri due interminabili giorni…niente.

Spike non dormiva da cinque dolorosi giorni,non mangiava e non si muoveva dal letto del figlio e dal telefono.

 

Tara si prendeva cura di tutti,tranne di Spike che rifiutava tutto…

 

Era l’alba del sesto giorno…

“Ti prego provaci tu ,sono cinque giorni che non tocca cibo e non chiude gli occhi,si esaurirà!“Tara le mise il vassoio tra le mani e la spedì fuori dalla cucina,a quell’ora non si muoveva ancora nessuno nella grande casa…

 

 

 

 

 

La porta si aprì e Una Buffy scalza e con i vestiti laceri si trascinò all’interno.

Una folta massa di capelli neri uscì dalla cucina ,la vide,appoggiò a terra un vassoio,le corse incontro …

“Dawn…”sussurrò Buffy ma poi un cieco terrore si insinuò nella sua anima:quella era la fidanzata di Spike!Non aveva mai pensato a lei in quei giorni ,la sua spada di Damocle,e adesso se la trovava davanti ,in casa sua,ne aveva preso possesso,gli stava portando la colazione a letto dopo una bella notte di passione…non era possibile ,Spike l’aveva usata peggio di Riley…

Perché la Mora piangeva?La stava abbracciando?

“Buffy sei tornata!Siamo stati tanto in pena!Buffy stai bene?”

 

Un fiume di parole…ma chi era questa pazza???

Voleva farsela amica per pugnalarla alle spalle ,era una complice di Riley e anche Spike era loro complice ,tutti avevano tramato per vederla morta ,portarle via il suo bambino…dov’era il suo bambino?

“Vattene da casa mia!Come osi stare qui?Ti sei fatta scopare sotto il mio tetto?Sei venuta a riprendertelo e avete pensato che questa poteva diventare casa vostra?Avete fatto male i conti ,perché io sono tornata e adesso prenderò a calci il tuo bel sedere e quello del tuo lurido fidanzato!”

Aveva gli occhi iniettati di sangue le vene che stavano per schizzarle fuori dal collo ed era pronta all’attacco.

 

Dru reclinò la testa da un lato e la scrutò con il sopraciglio sollevato,‘fidanzato?’

Capì e la perdonò!

L’abbracciò di nuovo ,le asciugò le lacrime e le disse con la voce più dolce che avesse

:”Ci sono tante persone che amo sotto questo tetto,con tutta me stessa e che tu inconsapevolmente mi hai tolto ma non ti farei mai del male per questo.

C’è una persona che vorrei rubarti...

Tesoro,quando ci siamo incontrate a Parigi io mi aggrappavo a William per sopravvivere ad un dolore lacerante ,la persona che amavo mi aveva abbandonata per prendersi cura di te,aveva paura che tu non capissi e temeva di perderti più di quanto non mi amasse.”

Buffy la guardava perplessa e sempre più confusa!

“Sono Dru ,la sorella di Spike non la sua amante,la zia del piccolo William e se lo vorrai sarò una spalla su cui piangere.Sfogati cara,capisco quello che ha dovuto affrontare …piangi piccola.Non ti preoccupare è tutto a posto adesso”

Alla parola ‘sorella’ le si era gettata tra le braccia con il corpo scosso dai singhiozzi

”Ti prego perdonami,ti ho detto delle cose orribili!”

“La gelosia è il pane dell’amore Buffy.

Io sono stata così gelosa di te per così tanto tempo senza nemmeno conoscerti che capisco la tua sfuriata di prima.

Quel giorno sulla TOUR EIFFEL se non ci fosse stato William mi sarei buttata di sotto,per un amore che credevo non corrisposto .

Lui non potè rincorrerti ma ho percepito esattamente l’istante in cui si era innamorato di te ,l’attimo in cui il suo cuore iniziò a martellare ed il suo corpo a tremare,Spike cuore di ghiaccio si stava sciogliendo tra le mie braccia per qualcuno che non conoscevo.

Quando vi ho visti in ascensore ho capito che era pazzo di te.

Ti ha cercata per mesi come un folle ,consumandosi lentamente dalla consapevolezza di non riuscire a trovarti.decise di rientrare in America perché si sentiva solo aveva bisogno della sua famiglia ,di Angel ,il grande fratello amato e odiato allo stesso tempo.

Gli uomini Shelby sono delle teste calde pur di non lasciarsi andare si scannerebbero tra di loro come galli nel pollaio,ma si adorano ,non farti ingannare dalle apparenze .

Io sono la loro piccola e delicata sorellina sulla quale non hanno mai voluto far sentire il peso delle loro sofferenze perché altrimenti mi sarei secondo loro infranta,una bambolina di porcellana insomma ma adesso sono completamente crollati ,hanno bisogno di sapere che sei qua ,vai da William ,io vado a svegliare gli altri.”

La ringraziò di cuore.le piaceva quella ragazza ,era la sorella del suo William…

“Aspetta Dru…perché sei stata gelosa di me?L’unica relazione che ho avuto ,negli ultimi anni è stata con quel porco di Riley ,ti prego non mi dire che tu e lui…”

Dru rise di cuore davanti alla faccia sgomenta di Buffy

”Tesoro ,il mio amore mi ha chiamata appena sei scomparsa ,tra i singhiozzi al telefono ho capito che lei ti ama ma come una sorellina minore di cui avere cura ,non come ama me…solo adesso ne sono consapevole…quanto tempo sprecato ,ma io e la mia Tara ci rifaremo ,vedrai ,William ha ritrovato te ed io finalmente ho riavuto lei.”

“Tara?”

“Buffy ,abbiamo tutta la vita per parlarne ,vai da William adesso…”

 

 

 

Entrò nella stanzetta di suo figlio .

Si lasciò avvolgere dal profumo nell’aria,il calore dei raggi del sole che filtrava dalle tende e li trovò lì:William Senior dormiva sulla sedia a dondolo con William Junior tra le braccia.

 

Quello era il sogno che si avverava :era di nuovo con loro.

 

Vide il volto teso del suo amore ,contratto in una smorfia che esprimeva tutta l’ansia ,la paura che aveva in corpo.

era visibilmente dimagrito,gli zigomi erano ancora più pronunciati ,e le guance due fosse profonde,le mani forti e affusolate stringevano suo figlio nel più dolce e amorevole degli abbracci.

Calde e salate le lacrime bagnarono di nuovo il suo volto ma stavolta erano di gioia.

Era a casa con l’uomo che amava e avrebbe amato per il resto dei suoi giorni.

 

 

Tara si sentiva in colpa.

Come poteva essere felice in un momento in cui doveva essere solo disperata?

Dru era di nuovo nella sua vita,qualsiasi altro dolore lo avrebbero affrontato e superato insieme.

Quando Spike aveva iniziato a farle mille domande sulla sicurezza della casa ,sul circuito d’allarme ,e sui movimenti nella casa prima della tragedia …le si insinuò un dubbio ,prima sotto forma di esile fiammella fino a diventare un dannato fuoco :Riley.

Le prime volte che era entrato in quella casa aveva espresso un interesse troppo grande per la sorveglianza della villa,continuava a ripetere a Buffy che lui aveva gli uomini giusti avendo lavorato per tanti anni nell’esercito.

Si era preso l’impegno di controllare personalmente l’installazione dell’impianto antifurto.

Dimostrava un interesse maniacale.

Buffy lo lasciava fare ,pensando che fosse un gesto ,forse l’unico,carino nei suoi confronti,una specie di dimostrazione d’amore per lei.

 

Tara era certa però che lui non l’avesse mai amata.

 

Neanche per un secondo aveva letto nei suoi sguardi un briciolo dell’amore che aveva percepito in quelli di William al loro primo incontro,quando nemmeno una pistola lo avrebbe fermato pur di trovarla,a Rilley gli occhi luccicavano davanti al lusso…

William si sarebbe fatto uccidere per Buffy.

Ralley avrebbe ucciso per i soldi di Buffy.

Gli uomini della sicurezza erano tutti stati addestrati da lui.

Nessuno meglio di Riley Finn avrebbe potuto disattivare il complicato allarme e sfuggire alle telecamere.

 

Dovevano partire da lui.

 

Era l’alba del sesto giorno .

Le avevano provate tutte.

Partendo dalle intuizioni di Spike ai dubbi di Down per finere alle certezze di Tara ,erano giunti al colpevole da 3 giorni :Rilley.

Lo avevano incastrato quando aveva ritirato l’ultima consegna di denaro.

La sua avidità lo aveva fregato…i suoi uomini lo avevano tradito subito appena avevano capito di essere stati scoperti,sperando in una riduzione della pena.

Il problema era che nessuno sapeva dove tenesse l’ostaggio .

Lui si ostinava a chiudersi in un mutismo assordante.

Non gliela avrebbe data vinta ,ne andava di mezzo il suo onore di soldato “sempre fedele alla causa“…,o quello che ne rimaneva ,rivisitato secondo Riley Fin.

Non sapevano se Buffy fosse ancora viva ,se fosse al sicuro,se sarebbero mai riusciti a trovarla...

 

Di una cosa erano certi:quando lo avevano preso Rilley aveva il setto nasale rotto,c’era praticamente una maschera livida che si propagava nel centro del suo viso,un gran brutto vedere…con qualcuno aveva lottato e non gli doveva essere andata proprio bene…

 

Stanca dei suoi continui rifiuti, questa volta aveva provato a mandarci Dru, magari lei lo avrebbe convinto a mangiare qualcosa quel testone biondo di sopra…

‘Dove sei Buffy…sono 3 giorni che Riley è in galera,dove sei piccola?’si chiese Tara mentre riassettava nervosamente lo cucina.

 

“Amore è tornata!” le gridò una Dru solare spalancando la porta.

 

Spike aprì gli occhi,doveva essersi addormentato per qualche minuto e un suono sommesso lo svegliò :Lei era lì,davanti a lui che lo guardava e piangeva…i vestiti laceri e piena di lividi ma non era mai stata tanto bella come in quel momento per lui.

“Oh Buffy,amore…”si alzò il più delicatamente possibile per non svegliare il piccolo che dormiva tra le sue braccia,William erano sei giorni che non ne voleva saperne di lasciare l’abbraccio del suo papà.

Le si avvicinò ,adagiò il piccolo principe nel letto sperando che gli concedesse cinque minuti ,solo cinque minuti per stringerla a se con tutto l’amore che aveva in corpo.

Buffy si abbandonò a lui,si schiacciò contro il suo petto si rasserenò marcando ogni incavo e sporgenza del uomo che amava…i loro fondersi era totale ,non un lembo di pelle era fuori dal contatto completo con l’altro…

 

Proprio in quel momento entrò Dawn piangendo e urlando il suo nome la strattonò via da quell’abbraccio per la seconda volta nella sua vita…

‘cinque minutini in più Dawn… che tempismo ragazza ’pensò Buffy ricordandosi la medesima scena in un certo ascensore…

Questa volta però Dawn si rese conto dello sguardo disperato che si era scambiata la coppia mentre li divideva …

“Perdonami Spike ma ho appena saputo da Dru e non ho resistito ,lei è la mia sorellina ,tesoro stai bene?,ti ha fatto del male ?come sei arrivata fino a qui…”

Improvvisamente la camera era piena di gente che baciava e stringeva la povera Buffy e allora successe…un grido disperato si levò su tutti sovrastandone le voci.

 

William si era svegliato e aveva fame.

 

Buffy si voltò verso il suo angelo :”La mamma arriva tesoro! Spike dammi una mano Amore ,tienilo occupato mentre io preparo la sua pappa…”

Spike era orgoglioso e gongolava come un pavone davanti alla femmina.

Gli aveva chiesto di occuparsi di loro figlio davanti a tutti e obbedì felice ,lei era di nuovo nella sua vita e questa volta per sempre.

Aveva tante domande da farle ,voleva sincerarsi che stesse bene ,che il trauma subito non l’avesse ferita troppo ma guardando il suo sorriso mentre gli parlava aveva capito di avere tutto il tempo del mondo per farle dimenticare quell’incubo e renderla felice.

 

Adesso qualcuno chiedeva urgentemente attenzione:

”William L’Affamato!”

 

 

 

 

In casa era finalmente calato il silenzio ,la festa per il suo ritorno si era spenta per la stanchezza dei commensali.

Tutti erano crollati adesso che finalmente potevano rilassarsi:Buffy era a casa con loro.

Tara visibilmente in imbarazzo non sapeva come affrontare il discorso ma lo sguardo pieno d’amore e comprensione che le aveva lanciato Buffy a tavola l’aveva rassicurata.

 

“Tara!”Buffy l’aveva raggiunta in cucina.

“Noi siamo amiche da sempre ,ti sei presa cura di me e di mia sorella quando i nostri genitori sono morti come una sorella maggiore,perché non hai avuto fiducia in me???”

 

“Buffy ,io mi vergognavo,non sapevo come l’avresti presa,nemmeno io sapevo cosa pensare.

Ho scoperto di amare Dru per caso,non avevo mai amato una donna prima e già questo è stato difficile da accettare per me.Lei è stata magnifica sai,la sua bellezza ,la sua gioia di vivere ,le sue carezze mi hanno resa libera di scoprire un mondo a me ignoto senza inutili paure ma una rimaneva ,il tuo giudizio .Avevo paura che tu non ti fidassi più di me ,così ho negato il mio amore e ho compiuto il gesto più folle e doloroso della mia vita ,lasciarla.Quando sei tornata da Parigi avrei voluto confessarti tutto e correre a riprendermela ,mi mancava come l’aria che respiro,ma tu stavi peggio di me e così ho rimandata giorno dopo giorno.Ti prego perdonami per averti taciuto la mia dolce pazzia.Io non posso vivere senza la mia rosa di bosco ,lei è il sole della mia vita è la musica della mia esistenza ,mi capisci Buffy?”

 

“Tesoro,non rinunciare più a niente per me perché io ti adoro e non vorrei mai vederti soffrire.Sono felice che vi siate ritrovate e vi amiate tanto.Tu sei la mia dolce Tata e lo rimarrai per sempre!”

 

Si abbracciarono e si sciolsero in lacrime di gioia e libere ormai da pesi troppo grossi…

 

“Buffy,devo chiederti una cosa importante,io so da i tuoi occhi che sei pazza di Spike e ti posso assicurare che lui lo è anche di più.

L’ho visto tenere in braccio il bambino per sei giorni ,lo metteva giù solo quando doveva cambiarlo ,non ha mai dormito ,non ha mai mangiato .Dru gli ha portato una borsa con dei vestiti e lui non l’ha mai disfatta e non ha permesso a nessuno di farlo,credo temesse di importi così la sua presenza una volta che fossi tornata.Usava lo stretto necessario e riponeva tutto nella borsa.Persino lo spazzolino da denti viaggiava dal bagno alla valigia.Gli ho proposto di preparargli la camera degli ospiti e non ha voluto.Non mi ha permesso nemmeno di cambiare le lenzuola nella tua stanza ,si appoggiava e aspirava piangendo il tuo profumo dal cuscino,non si accorgeva nemmeno della nostra presenza che inutilmente tentavamo di farlo riposare o mangiare. Buffy non ho mai visto nessuno soffrire così.Non ha voluto che Dawn toccasse i vostri soldi per il riscatto, hanno litigato furiosamente,e alla fine lei ha dovuto cedere,ha pagato tutto lui.Credo abbia dato fondo al suo patrimonio personale perché non ha voluto neppure l’aiuto dei suoi.E’ stato il primo a mettere insieme i pezzi del puzzle per arrivare a Riley.Devo dirti che Angel ne è molto orgoglioso,non riconosce niente in lui dello scapestrato fratello fuggito in Europa.Quindi Buffy hai in mano il suo cuore che cosa intendi farne?”

 

 

 

 

 

Tornò nel grande salone ,non c’era più nessuno ,lentamente si erano tutti dileguati verso le loro stanze.Sorrise pensando agli sguardi innamorati che si erano lasciati sfuggire Dawn ed Angel per tutta le sera. Chissà perché ma era convinta che la camera di sua sorella non sarebbe stata poco accogliente e fredda quella sera,ma le temperature si sarebbero alzate pericolosamente.

 

Dru pendeva dalle labbra di Tara.Mio Dio quanto erano innamorate quelle due donne.

 

Il suo piccolo William invece pendeva da quelle del padre nel vero senso della parola.

Lo aveva martoriato tutta sera.

Gli prendeva le labbra e gliele stringeva ,Spike le apriva e faceva finta di mangiargli l’intera manina finendo con lo schioccare dolci baci alle nocche cicciotelle del figlio che emetteva gridolini di gioia.Le labbra di Spike …gonfie dalle torture come lo erano dopo i loro baci.

Durante la cena si erano scambiati poche parole ,lei era al centro dell’attenzione di tutti e lui non poteva pretendere di più ma Buffy aveva faticato molto a non prendere il posto del figlio tra le braccia di quel meraviglioso uomo e impossessarsi di quella bocca così perfetta che neppure il Mosè di Michelangelo aveva.

Le parole di Tara l’avevano scioccata.

Ancora di più la sua domanda.

Non credeva possibile che lui l’amasse tanto.

Era stato lui che le aveva dato la forza di sopravvivere in quei giorni .

Bisognava dirli tutto .

Se lo meritava.

Entrò nella stanza con un sorriso che la illuminava tutta…

“Che stai facendo Spike?”il sorriso si era spento ,Spike con la sua valigia in mano sembrava pronto ad andarsene…

 

“Buffy ,credo tu voglia rimanere sola .Avrai bisogno di riposarti .Non vorrei essere di troppo qui. William sta dormendo .Mi permetterai di venire a vederlo?” non poteva crederci di aver detto quelle orribili e aride vuote frasi.Lui voleva restare lì con lei e loro figlio.

Tutto il suo corpo si rifiutava di muoversi non accettava l’idea di lasciarla ma sapeva di doverlo fare.

Non poteva obbligarla ad amarlo.Voleva urlare che l’amava con ogni cellula del suo stanco corpo ma non lo avrebbe fatto .

Sarebbe stato scorretto.Lui era stato un’avventura per lei.Adesso doveva lasciarla libera.

 

“O.k. Vattene.Esci dalla mia vita e non tornarci più.Ah !ti manderò i soldi come babysitter mi hanno detto che te la sei cavata piuttosto bene.Non ti preoccupare includerò anche quelli che hai dovuto pagare per il mio riscatto che non sia mai che tu debba rimetterci qualcosa…Sei tranquillo adesso .E’ questo che mi vuoi sentir dire?Vattene…Bene te l’ho detto ti senti meglio adesso?”se vuoi il gioco sporco ci so giocare anch’io bello!pensò trionfante mentre la sua voce usciva gelida dalla sua bocca.

 

Gli mancarono le ginocchia,gli si riempirono gli occhi di lacrime e si lasciò cadere sul letto portandosi le mani sulla testa.

L ’aveva ferito con il più crudele dei modi.

Lei lo odiava .

Non era stato capace di liberarla e lei lo odiava.Era veramente esausto adesso, aveva solo voglia di piangere.

“Io non voglio i tuoi soldi Buffy e nemmeno la tua approvazione per come mi sono comportato con William ,io vorrei il tuo amore ma non me lo merito,non sono stato in grado di liberarti.

Fai bene ad odiarmi.”stava ancora stringendo convulsamente la sua valigia…

 

“William Spike Shelby ,o fai le cose per bene e mi chiedi di sposarti o vattene da questa casa.Io non ho intenzione di dare il cattivo esempio a nostro figlio facendo la coppietta clandestina con te che giri con la valigina in mano da una casa all’altra. O molli la valigia o molli me.

Scegli. William non puoi mollarlo anche perché testone com’è verrebbe a cercarti gattonando ed io non ho la minima intenzione di fargli sbucciare le tenere ginocchia.Allora ,vuoi fare di me una donna onesta e dare il tuo cognome a tuo figlio o dovrò rincorrerti insieme a lui per mezza Europa?razza di stupido zuccone se non fosse stato per te io sarei morta…di paura ,tu mi hai insegnato a non averne, tu mi hai salvato anche se non lo sai ,mi hai donato il tuo cuore e adesso te lo vuoi riprendere ,bastardo traditore?”

 

Non capiva se Buffy era seria o se era impazzita ma di una cosa era certo ,gli aveva chiesto di sposarla in uno strano modo certo ma lui non avrebbe perso un solo secondo in più senza di lei.

 

“Sposami BUFFY,ma non per William o per il mio cuore straziato ,sposami perché mi ami e non vuoi più vivere senza di me…perché tu mi ami vero?”Le disse e la sua voce tremava per l’emozione…e l’insicurezza ,le sue gambe lo avevano portato in un balzo davanti a lei ,le sue mani si erano intrecciate con quelle di Buffy mentre i suoi occhi la veneravano come una DEA …

 

“E me lo chiedi …perché credi sia fuggita tanto lontano da te…ti ho amato il primo istante che sono annegata nel profondo blu dei tuoi occhi,l’attimo in cui mi hai sorriso e il mondo ha ritrovato il colore ,l’istante in cui i tuoi capelli sono stati mossi dal vento e le mie mani hanno desiderato affondare e perdersi nella seta color oro…ti amo dalla tour eiffel ,dall’ascensore dove ho assaporato con tutta me stessa il tuo profumo inebriata e sono rinata tra le tue braccia,dalla sera in terrazza quando mi sentivo stupida e ridicola e tu mi facesti sentire l’unica,dalla notte d’amore che ho passato con te trasformandomi in una donna che non conoscevo…ti ho amato quando ho stretto William tra le mie braccia e ho visto te in lui…ti ho amato quando entrando qui dentro ti ho trovato con nostro figlio e ho letto il vostro indissolubile legame in ogni singolo movimento dei vostri respiri che si muovevano in sincrono…ti amo adesso che vuoi andartene solo per paura che sia io a non volerti…per regalarmi una libertà che non desidero.Io voglio legarmi a te William Spike Shelby,voglio essere tua nelle buona e nella cattiva sorte ,voglio svegliarmi tra cinquant’anni ed averti ancora la mio fianco…voglio che ogni alba e tramonto della mia vita siano i tuoi …”

 

Spike stava piangendo.

Lacrime grosse ,calde e salate rigavano il suo volto.

Era felice …talmente tanto che aveva paura di svegliarsi e ritrovarsi di nuovo da solo…

Nell’incertezza le prese la testa tra le mani e le tolse il respiro nel bacio più appassionato di tutta la sua vita.

 

 

 

 

 

“Bene -bene,signor Finn ha visite!”

L’uomo che entrò nella stanza non aveva l’aria amichevole,Riley lo aveva riconosciuto subito.

Aveva spiato ogni mossa,smorfia ,carezza che quello aveva rivolto alla sua ex e ancora di più cpme lei avesse risposto:una gatta in calore disposta a tutto,mentre con lui era sempre stata un iceberg.

I tre anni trascorsi con lei erano stati un calvario:era una pudica donnetta piena di tabù,un vero incubo,per soddisfarsi aveva dovuto ricorrere ad altre compagnie femminili ma doveva tenere stretto il legame con quella ricca smorfiosa perché gli avrebbe aperto qualsiasi porta nella vita.

Ecco perché ne aveva sopportato la presenza ,la goffaggine e l’inesperienza totale.

Buffy però pretendeva di più e per giunta aveva avuto la faccia tosta di lasciarlo.

La vendetta era un piatto che lui sapeva gustare freddo.

Quando aveva fiutato l’aria malsana che avvolgeva gli ultimi tempi il loro rapporto aveva messo in atto il suo piano diabolico.

Aveva curato tutto nei minimi dettagli per potersi riprendere le ricchezze di lei che gli spettavano di diritto:3 anni con lei erano troppo per chiunque,lui pretendeva il suo indennizzo.

Aveva piazzato telecamere e microspie in ogni angolo più inconsueto della casa e aveva atteso…

Mai nella sua più sfrenata fantasia avrebbe immaginato di assistere a tanti eventi catastrofici che lo avrebbero costretto a rimandare i suoi piani.

In fondo anche lui aveva un cuore tenero.

Quando Buffy era tornata tanto presto da Parigi e aveva scoperto di essere in cinta, non poteva far del male a una donna in stato interessante,lui si chiese seriamente se avesse optato per l’inseminazione artificiale con lo sperma di qualche donatore estraneo,perché chi mai se la sarebbe presa una piattola così?Con il passare dei mesi data l’assenza di un uomo nella sua vita se ne era sempre più convinto,finchè non era arrivato William Spike Shelby…

Vederla godere impunemente ai baci di quell’uomo gli aveva fatto perdere la ragione…

Chi diavolo era quella donna così traboccante di passione che sprigionava sesso da ogni cellula del suo corpo?

Si era eccitato a vederla tanto trasformata ,esperta e vogliosa.

Vibrava come una bollente corda di violino tra le mani di quell’uomo come non aveva mai vibrato tra le sue…

La desiderò e la odiò.

Doveva farle vedere di cosa era capace un vero maschio come lui,lei avrebbe dovuto piegarsi,avrebbe dovuto riversargli tutte le attenzioni che non gli aveva mai dato e ripagare con gli interessi per ogni volta che lo aveva mollato insoddisfatto…con tutto il desiderio con cui guardava l’altro uomo avrebbe dovuto guardate lui.

Le sue labbra,la sua lingua avrebbero dovuto avvolgere il suo pene con quell’ingordigia negli occhi…il suo pene non era mai stato tanto duro davanti alla vista di una donna che faceva sesso con un altro…

Lui non era geloso di lei.

Non era invidioso di Spike.

Voleva solo farla pagare ad entrambi perché sembravano troppo felici e non ne avevano alcun diritto.

Buffy doveva pagare per i 3 anni che non era stata così con lui ,lasciva,volitiva ,passionale…

 

Quando l’aveva rapita aveva le idee chiare:soldi e sesso fino a quando ne avesse avuto voglia,fino a saziarsi di quella femmina che tanto odiava.

 

Non aveva fatto i conti con quel nuovo essere detto: Summers.

Continuava ingenuamente a credere che fosse la stessa persona di qualche tempo prima…

 

La prima punizione sarebbe stata quella della stanza buia,la sua claustrofobia l’avrebbe piegata,resa inerme e lui ne avrebbe approfittato per farle fare tutto quello che più gli andava.

 

Quando aprì la porta dello stanzino si ritrovò compiaciuto una Buffy svenuta.

L’aveva slegata e portata a letto nella stanza adiacente,la sua eccitazione era al limite del dolore,sarebbe stata sua in modi che nemmeno s’immaginava…

 

Non ebbe tempo per accorgersi del movimento fulmineo che gli colpì “i gioielli di famiglia” togliendogli il respiro, mentre la testa di lei gli frantumava il naso e su di lui calava l’oscurità…

Ginocchiata e testata più micidiali che avesse mai provato e per di più da una donna che sembrava sconfitta tra le sue braccia…

Dov’era finita la Buffy piena di fobie ,debole e indifesa?

Chi era quell’arpia che lo aveva steso in un unico round?

Era stata posseduta da Mike Tyson,non c’era altra spiegazione logica per il morso finale che gli aveva quasi strappato l’orecchio…

Da quel momento lui era rimasto svenuto per un bel pezzo ma pur con l’orgoglio a pezzi era andato puntualmente a ritirare i soldi del riscatto ad ogni appuntamento anche se l’ostaggio gli era sfuggito di mano in sole quarantotto ore.

 

L’uomo di fronte a lui era una maschera di rabbia.

Poteva sentire il battito del suo cuore che suonava una marcia tribale d’attacco,come i tamburi delle calde notti africane.

La mascella serrata ,gli occhi di ghiaccio lo stavano incenerendo e i pugni pronti per essere sferzati.

 

“Perché sei qui Spike ,hai riavuto quello che volevi,No?”

 

“Voglio sapere cosa le hai fatto dalla tua stramaledetta voce e voglio rassicurarti .Tu marcirai in galera ,diventerai la schiavetta di qualche boss della malavita che userà il tuo statuario corpo per scaldarsi nelle fredde notti invernali e quando si sarà stancato di te, ti passerà ai suoi uomini che ti useranno come uno straccio vecchio, facendoti scoprire piaceri e torture che il tuo cervellino non conosce,diventerai la troia della prigione Riley e io farò in modo che questo accada presto!”

 

“Non mi fai paura Spike.Deduco che la signora non ti abbia illuminato riguardo al quanto io l’abbia fatta divertire?L‘ho fatta urlare come non ha mai fatto con te!Una rimpatriata per ricordare i vecchi tempi!”

 

Spike rimase impassibile.

“Strano il livido ripugnante che ti copre la faccia mi sta dicendo tutt’altro.Mi fai pena.

Non sai quand’è ora di smettere,faresti qualsiasi cosa pur di farle del male ma io te lo impedirò ,da qui dentro non uscirai mai più.

Almeno non sulle tue gambe!ah ho anche già trovato chi sarà il tuo primo compagno di cella ,vedrai gli ho parlato di te e non vede l’ora di conoscerti da vicino…ti piacerà!

Dimenticavo ,Buffy ti manda l’invito per le nostre nozze ,ma peccato perchè tu non ci sarai…”

 

William il Sanguinario con un ghigno uscì lasciandosi alle spalle quel orribile incontro avendo fatto la sua ultima vittima.

 

Riley con i brividi che gli scendevano lungo la schiena si incamminò verso la lussuosa dimora che avrebbe condiviso con il suo nuovo compagno di giochi ,decisamente meno piacevole di Miss Summers.

 

 

 

 

“Ti ho amata quando la seta accarezzava la tua pelle e i tuoi capelli danzavano ad ogni tuo movimento come nuvole soffici sulle tue spalle nella hall dell’albergo.

Ti ho amata quando i tuoi occhi si sono soffermati nei miei e ho creduto di perdermi nel loro verde intenso e sfavillante.

Quando il rossore ha acceso le tue guance e ti ha fatto fuggire dalla tour eiffel.

Quando in ascensore la borsa ti è caduta dalle mani appena hai incrociato il mio sguardo e mi sei finita tra le braccia in quel provvidenziale black out…

Ti ho amata quando la luna ha illuminato il tuo corpo facendo splendere la tua pelle diafana in quella terrazza ad un passo da me.

Ti ho amata con ogni bacio e carezza che sono riuscito a rubarti la nostra prima e ultima notte a Parigi e ti ho amata ogni giorno da allora vivendo nel tuo ricordo anche quando mi hai abbandonato e sei scappata da me.

Ritrovarti e amarti ancora più di prima ,sprofondare e morire in te ogni istante dopo il ballo ,dopo aver scoperto che mi avevi reso il dono più bello ,un figlio,perderti e riaverti ancora per amarti se possibile di più,è il mio destino e io non posso farne a meno ,sei la mia vita ,l’aria che respiro ,il sole nel mio cielo …tu sei la mia parte mancante.

Senza di te sono solo un disperato errante pastore dell’universo .

Non ho senso fuori dalle tue braccia ,non esisto senza i tuoi baci,il mio mondo è un deserto senza fine se tu non ci sei.

Il mio sogno è cominciato così…

Non sono un poeta ma è il mio cuore che parla…

Voglio legarmi a te oggi domani e per sempre ,l’infinito è il termine ultimo del mio tempo con te.

Si voglio essere tuo marito Elisabeth Summers.”

 

“Io vi dichiaro marito e moglie può baciare la sposa”la voce del prete era rotta dalla commozione…mai aveva sentito parole più dolci da un marito sul altare.

 

Buffy gli sorrideva felice mentre una lacrima di commozione le scivolò solitaria sulla guancia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sofferenza dei giorni di prigionia ,la fuga e la disperata ricerca della strada di casa erano ormai ad anni luce di distanza nella sua memoria.

Adesso c’era la vita che l’attendeva e la riempiva come un pozzo prosciugato da troppo tempo dalle prime piogge d’autunno.

La sua nuova esistenza era davanti a lei e le donava la sua anima per sempre.

Questa vita aveva un nome:William Spike Shelby.

 

Iniziarono le danze e si persero uno nell’essenza dell’altro diventando una cosa sola ,un essere perfetto composto da due singole unità che si erano trovate dopo faticosa ricerca e si erano finalmente fuse per l’eternità.

 

 

 

 

 

 

 

Parigi...

"Ma chi me lo ha fatto fare?" SI CHIESE .

La città degli innamorati si espandeva come un soffice tappeto ai suoi piedi, i colori del tramonto primaverile la rendevano incantevole, pennellato da mirabile artista nei toni del rosa ,rosso viola fino a fondersi in un turchese mare che però non era più nel cielo ma negli occhi del suo Spike…

 

‘Perché quella benedetta donna doveva essere sempre in ritardo ?’Si chiese Buffy sempre più in ansia.

 

L’ascensore si aprì e i capelli corvini di Dawn fluttuarono come schiuma marina.

La vide arrivarle incontro affaticata ma felice ed era davvero splendida.

 

“Perdonatemi ragazzi ,voi non avete idea di che fatica si faccia a convincere Angel che sono solo incinta non malata !

Non mi permette di fare niente ,ci abbiamo messo un’ora per decidere se era il caso di salire o no!

E’ convinto che mi debbano venire le doglie proprio quassù!Angel smettila di essere così apprensivo!”

 

Spike non riusciva a riconoscere in quel uomo tanto felice che sorrideva come un ebete adorante alla moglie incinta al nono mese di gravidanza ,il fratello ombroso e rompiballe di un tempo…

 

“Dawn …che succede Dawn?”

 

“Buffy ,mi si sono rotte le acque!”

 

 

Parigi …la città dell’amore,dove tutto è lecito se si ama con l’anima e dove anche il sogno più impossibile può tramutarsi in realtà…

 

 

…per chi non si ferma all’antipasto della vita

ma assapora e si delizia dell’intera cena ,

dolce e amaro compresi ,

senza rimorsi ,

inutili sensi di colpa ,

futili ripensamenti

… semplicemente vivendo.

 

Fine