Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
LE
REGINE DEI PALETTI
di AmyGellar
Commento: Il racconto è incentrato
esclusivamente sul personaggio di Faith, la quale una volta uscita di prigione
torna a Sunnydale ...
Era ormai da un po’ che puntualmente di
notte si sentivano strane urla, come se qualcuno fosse scuoiato vivo. Erano
urla veramente terrificanti, duravano pochi minuti ma lasciavano ugualmente in
tutti gli abitanti di Sunnydale il terrore di uscire dalle proprie case non
appena calava il sole.
Si era creato una sorta di coprifuoco,
le persone più spaventate non uscivano e le strade di conseguenza erano
deserte, ma c’era sempre qualcuno più coraggioso che svolgeva
costantemente il suo dovere, e non si spaventava per così poco, anzi
tutto ciò non faceva altro che timolare la sua curiosità e il suo spirito
d’iniziativa.
sE ormai tutti sanno che
Dove le forze dell’oscurità abbondano,
Lei non mancherà,
Verrà e combaerà.
ttLa cacciatrice.
Con la sua inseparabile Scooby Gang
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Buffy passeggiava per il campus pensierosa, immersa completamente nei suoi
pensieri, non riusciva a capire di chi fossero quelle urla, aveva setacciato
tutta Sunnydale ma niente, non era riuscita a scoprire niente neppure Willy gli
era stato d’aiuto. Era completamente assente o meglio si potrebbe dire che
sembrava non fosse più nel nostro mondo, tutto quello che le succedeva intorno
non la toccava minimamente; non si prendeva nemmeno la briga di rispondere ai
saluti che le venivano rivolti o di spostarsi per evitare le persone che le
venivano incontro.
Era come se tutto il campus per lei
fosse completamente vuoto; quando andò a sbattere contro un passante facendolo
cadere a terra tornò in se, non riusciva a capire come fosse arrivata li, era
come se qualcuno si fosse impossessata del suo corpo mentre pensava.
<Mi scusi ero soprappensiero>
disse a testa bassa evitando di guardare il poveraccio che si era scontrato con
lei, come se volesse proteggersi da un probabile scontro verbale.
<Non importa, B> disse il
malcapitato allontanandosi
Buffy non appena sentì quella voce si
girò di scatto, ma non c’era già più nessuno.
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Per l’intera giornata non pensò ad
altro.
Non poteva essere chi pensava lei, ma
il modo in cui l’aveva chiamata, quella frase, la riconducevano solo ad una
persona. Non poteva pensarci, cosa sarebbe successo se fosse rientrata nella
sua vita? Non voleva avere niente a che fare con lei, specialmente adesso che
doveva vedersela con Glory.
Si, non poteva essere che lei, ma le servivano delle
prove qualcosa che le togliesse quei dubbi che si erano creati da quando si era
scontrata con quella persona nel pomeriggio e aveva sentito quella voce. Doveva
parlare con qualcuno ma non sapeva se ne valeva la pena allarmare gli altri
fino a quando non ne era sicura lei stessa.
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Alla sera si incontrò con gli altri al
Bronze, ma non accennò a niente di quello che era successo e tanto meno non
disse niente delle sue perplessità.
I pensieri l’assalivano ancora; non
aveva mai pensato così tanto, solitamente per risolvere i problemi agiva: un arma, un demone e il suo dovere di cacciatrice. Mentre
ora non faceva che pensare, pensare, pensare, pensare. Doveva fare qualcosa,
doveva sfogarsi, e il metodo migliore che conosceva era uccidere qualche
vampiro, salutò i suoi amici e si incamminò verso il cimitero più vicino.
Sulla strada incontr Spike:
ò<Hey Cacciatrice>
<Spike cosa fai qui?>
<Niente, solo un po’
d’allenamento>
<basta che non mi vieni tra i
piedi>
Spike si incamminò verso al sua cripta, non avva voglia di litigare quella sera,
quando Buffy prontamente lo fermò
e<Hai visto movimenti strani in questi giorni?>
<Strai?>
n<Si>
<Non saprei,
i soliti vampiri … um a roposito congratulazioni per la pulizia che hai fatto
alla vecchia fabbrica>
p<Vecchia abbrica? Ma io non ci
…>
F<Cosa?>
<No niente, Grazie> rispose
perplessa, poi diede le spalle al vampiro e si allontanò
La fabbrica abbandonata, Buffy era
sempre più sicura: chi avrebbe potuto ripulire quel luogo? Un umano non di certo, rimaneva solo lei.
Quando si riprese si ritrovò nelle
vicinanze della vecchia casa di Angel. Dove aveva passato gran parte del tempo
col suo amore, dove l’aveva ucciso per salvare il mondo e dove poi l’aveva
nascosto, dagli amici, una volta tornato dall’inferno. E si quel posto era una
fonte di ricordi infiniti belli e brutti che erano, ed era anche l’unico posto
dove riusciva a rilassarsi negli ultimi tempi. Era quasi sempre li quando aveva bisogno di riflettere o voleva rimanere sola
per prendere decisioni importanti e no.
Appena mise piede nel giardino si
accorse subito che qualcosa non andava, qualcuno era stato li
da poco, non sapeva come facesse a saperlo ma lo sapeva, era come se qualcuno
avesse contaminato la pace di quel luogo.
Entrò in casa piano piano, era più che
sicura che ci fosse qualcuno, controllò ovunque ma la casa era completamente
vuota, non c’era niente di anomalo era tutto come al solito. Era ormai convinta
di essersi sbagliata, tutto quello che era successo l’aveva sconvolta e vedeva
ovunque queo che non c’era, quando qualcuno la chiamò:
ll<Ciao B, qual buon vento ti porta qui?>
<Faith, come temevo. Cosa ci fai
qui?>
<Sono tornata a casa>
<Ma non eri in prigione? Non sarai
evasa!?>
<Ho scontato la mia pena e mi hanno
lasciato uscire, grazie anche ad un piccolo aiuto del caro Angel>
<Angel!?>
Faith passò di fianco a Buffy e si
diresse verso il divano
<B, che fai rimani li?>
Buffy non poteva crederci colei che
aveva attentato più volte alla sua vita e a quella dei suoi amici era li davanti a lei, ma le pareva diversa. La sua voce aveva
qualcosa di diverso era più dolce, più calma, le dava sicurezza. Era indecisa
se restare o andarsene da li, ma senza accorgersene si ritrovò seduta davanti
alla sua acerrima nemica di un tempo.
Come poteva rimanere li pur sapendo che la cosa migliore sarebbe stata andarsene?
Faith era sdraiata sul divano, ben comodamente con gli occhi chiusi, e lei non
riusciva a toglierle gli cchi di dosso.
o<Cos’hai da guardare, B?> disse senza muoversi
di un millimetro
<N…Niente rlettevo>
if<Su cosa?>
<Su di te>
<Allora arai molto su cui
riflettere>
v<…Già>
Il tempo trascorreva normalmente per
tutti, ma la stessa cosa non valeva per le nostre due cacciatrici, entrambe sembravano
delle statuette: Buffy fissa su Faith, ce continuava a
rimanere sdraiata sul divano.
hLa prima a sbloccare il tutto fu Faith:
<E’ ora! … ho bisogno di
sfogarmi> disse aprendo gli occhi che aveva tenuti chiusi fino a quel momento
AL CIMITERO DI SUNNYDALE
La situazione non cambiava: Faith
lottava contro alcuni vampiri, il suo modo di combattere aveva qualcosa di
diverso, non era più violento come prima era più deciso e soddisfacente come se
volesse uccidere più vampiri possibili in una notte;
Buffy la osservava da distanza senza
più energia in corpo, come se fissarla per tutto il tempo l’avesse svuotata
. <Attenta B!> le urlò Faith
vedendo che non si era accorta di due vampiri che la stavano per assalire da
dietro.
La bionda cacciatrice si difese ma i
vampiri riuscirono ugualmente ad avere la meglio. Faith liberatasi dai suoi
aggressori corse ad aiutare “l’amica”. I vampiri aumentarono a dismisura,
l’intera Sunnydale notturna era radunata li.
Buffy era fuori uso e Faith da sola
non poteva fare miracoli.
Appena la brunetta riuscì a crearsi un
varco tra tutti quei vampiri, afferrò la collega per una mano e scappò via
senza una meta precisa.
Non appena si accorsero che ormai i
vampiri non le inseguivano più le due ragazze si fermarono.
Buffy era completamente assente, i
suoi occhi non mostravano nessuna emozione, al contrario Faith era su di giri i
suoi occhi erano pieni di gioia la caccia l’eccitava e tutta quella corsa non
aveva fatto altro che aumentare questo suo stato.
Energicamente si lasciò cadere a terra
tirando contemporaneamente un sospiro di sollievo.
<Mi è venuta fame, eh eh > a questa battuta miracolosamente Buffy si
riprese.
<Sei rimasta sempre la stessa>
<E questo ti spaventa?>
<Non so che dire>
<Comunque sono contenta che ti sei ripresa dal tuo stato di catalessi>
<….>
<Andiamo!>
<Dove?> domandò la bionda
perplessa
<A fare un giro>
<Allora cosa mi racconti B?>
<Tu piuttosto. Che intenzioni
hai?>
<Io? Niente di malefico se è questo
che vuoi sapere>
<Allora perché sei tornata?>
<Questa è la mia città, dove altro
sarei potuta andare?>
<Faith sai che qui non sei la
benvenuta>
<Sono cambiata, ho fatto ammenda,
perché non mi vuoi credere? Dopotutto c’eri anche tu a Los Angeles>
<Io come faccio a sapere che non
fingi?>
<Vuoi una prova?>
<Ovvio e anche convincente>
Le due ragazze si incamminarono verso
il Magic Box.
Faith camminava tranquilla, mentre
Buffy la fissava come se volesse leggere il significato di ogni movimento del
corpo della collega.
<Io adesso avrei un impegno>
dise la brunetta all’improvviso
s<E dove devi andare i grazia?>
d<Non ti fidi proprio>
<E’ una questione di principio>
La cacciatrice ribelle cercava in
tutte le maniere di andarsene e il suo modo di fare diventava sempre più
insistente, non faceva altro che alimentare maggiormente i sospetti della
bionda cacciatrice.
C’era qualcosa di strano in Faith
sembrava volesse nascondere qualcosa, Buffy si avvicinò a lei ma non appena la
ebbe a tiro Faith le diede uno spintone per liberarsi a
scappò via. Buffy rimase sola a riflettere sui comportamenti
contrastanti assunti dalla collega.
Inizialmente cercava di dare la prova
del suo cambiamento ma poi all’improvviso ha cominciato a comportarsi
misteriosamente come se avesse qualcosa da nascondere. Comunque non era da lei,
se il suo pentimento era una scusa per riuscire ad avvicinarla e poi ucciderla,
non l’avrebbe certo dato a vedere in quella maniera.
Ci doveva essere per forza qualcosa
sotto si comportava come se stesse per esplodere da un momento all’altro. Buffy
non riusciva proprio a capirci niente, durante questi pensieri iniziarono gli
urli che negli ultimi tempi accompagnavano le notti di Sunnydale.
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GIORNO SEGUENTE
<Buffy sveglia altrimenti richi di
arrivare in ritardo all’università> Dawn cercava inutilmente di svegliare la
sorella
s<Um um fammi dormire>
<Dormigliona, svegliati subito>
<Agli ordini capo!> disse
saltando in piedi sul letto
La giornata trascorse tranquillamente, una normalissima giornata di studio. Erano
ormai le quattro del pomeriggio e Buffy si era fermata in un bar per bere
qualcosa.
<Eih Buffy>
<Ciao Willow> erano iscritte a
quasi tutti gli stessi corsi ma stranamente quellainata non si erano viste
neanche per caso.
matt<Come è andata la ronda ieri sera?> chiese la
migliore amica della cacciatrice
<Ordinaria amministrazione>
rispose pensando velocemente agli eventi del giorno prima
<Eih B!> disse Faith apparendo
da dietro un albero <Oh ciao Rossa>
<Faith?> domandò Willow
Faith le rispose conun sorrisetto,
lasciando Willow sempre più perplessa.
<Cosa ci fai qui?>
<B, di
cosa ti sorprendi io non sono un vampiro e vado in giro anche di giorno>
<Cosa ci fai qui?>
<Ti ho riportato il tuo maglione,
l’avevi dimenticato a casa mia> disse porgendogli il maglione con un gesto
di stizza
Willow ci capiva sempre meno, da dove
saltava fuori Faith? Non doveva trovarsi in prigione? E perché poi aveva la
maglia di Buffy? Si erano già viste? Buffy sapeva già che lei era qui a Sunnydale
?Che cosa stava succedendo, perché
Buffy non aveva avvisato gli altri?
Non appena Faith se ne andò la rossa
volle subito chiarimenti sull’accaduto
<Buffy? Buffy>
<Um… ah si?>
<Come
<Non ne ho idea!> disse pensando
a que che le aveva detto la cacciatrice mora la sera prima
llo<Ma tu lo sapevi già? Da quanto è qui?>
<Da ieri penso> disse ancora in
maniera assorta
<Buffy? Cos’hai sei
strana>
<Eh? A sono
un po’ stanca mi conviene riposarmi un po’>
dicendo così si incamminò lasciando l’amica in uno stato di
confusione generale.
Willow non sapeva quello che stava
accadendo, non sapeva perché la sua migliore amica era così sulle sue e non
capiva tanto meno perché non l’avesse avvertita del ritorno di Faith, dopo tutto quello che gli aveva fatto. Senza accorgersene arrivò
al Magic Box, dove trovò tutti riuniti, mancava solo Buffy.
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Buffy non era andata a casa ma si era
diretta verso l’abitazione di Faith. Si fece forza ed entrò piena d’ira, se ci
fosse stata la porta l’avrebbe atterrata con un calcio tanto per rendere
l’idea.
<Eih? Ma che cavolo…> disseaith
vedendosi arrivare un pugno in faccia
F<Cosa ti è saltato in mente>
<Ma a cosa ti riferisci?>
<Apparire in quella maniera, come
se fossi una vecchia ama e per giunta davanti a Willow>
ic<Cosa? Perché io adesso non posso farmiedere in
giro?>
v<Tu non dovresti nemmeno essere qua>
<E’ questo chi lo dice, iouna
cacciatrice e questa è la mia città>
sono <La mia! La mia Città>
<Problemi di territorio tesoro?
Allora perché non facciamo così tu pisci sulla tua parte e io mi prendo la
restante>
<Spiritosa! Faith tu non sei degna
di essere una cacciatrice>
<Mettiamo le cose in chiaro una volta
per tutte io sono una cacciatrice e lo sarò fino alla mia morte. Mi sono
pentita delle mie azioni e sono tornata per rparare, fare il mio dovere, quindi
dovrai abituartici … anzi già che ci penso ho un impegno>
i<Dove pensdi andare?>
i <Da Giles>
<Cosa? E per quale motivo>
<Non mi nasconderò più sono qui per
riscattarmi> e così dicendo uscì di casa
Al Magic Box intanto cercavano di
capire come
Se fosse evasa sicuramente li
avrebbero avvertiti allora perché loro non sapevano niente?
Il campanello della porta suonò
annunciando l’arrivo dei primi clienti ma con sorpresa di tutti apparve Faith
seguita a ruota da Buffy.
Faith entrò nell’abitazione e prese
posizione di fronte a tutta
Buffy rimase dietro di lei seduta
sugli scalini curiosa sempre più dal comportamento della collega.
Faith era sempre stata, per lei, così
incomprensibile e misteriosa, si era sempre comportata in maniera inaspettata,
faceva tutto quello che le passava per la mente senza pensarci su due volte,
senza prendere in considerazione a cosa potevano portare le sue azioni. Non era
mai stata cattiva, in fondo, tutto quello che era diventata era semplicemente
il risultato delle sue azioni, che la travolgevano costringendola a comportarsi
in quel particolare modo. L’unica cosa di cui aveva bisogno
era l’affetto, l’amicizia, l’amore che non aveva ma avuto; come adesso non si
sarebbe mai aspettata che Faith andasse di sua spontanea volontà a chiarire la
situazione con gli altri del gruppo, e non era la prima volta che faceva così:
come quella volta che uscita dal coma le si presentò davanti in pieno giorno
per dichiarale guerra, quando chiunque si sarebbe aspettato una mossa più
ovvia: nascondersi.
Faith aveva cercato di chiarire la
situazione ma non sembravano propensi ad accettarla nel gruppo.
Se lo sarebbe dovuta spettare, cosa
credeva? Che tornando a Sunnydale e chiedendo scusa, poi l’avrebbero accolta a
braccia aperte? Che stupida che era stata ad illudersi, non era da lei, ma per
un breve momento aveva sperato ardentemente che il tutto sarebbe
stato facilissimo.
Non sapeva perché fosse tornata li,
sapeva solo che uscita di prigione si sentiva richiamata da quel luogo, ma a
chi voleva darla a bere? Non era attirata dal luogo ma da una persona.
Lo aveva capito ormai da tempo che
avevano un legame fortissimo, ma come poteva farglielo capire? Come poteva
sistemare la situazione?
Era strano, lei aveva sempre cercato
di essere indipendente, di farcela con le sue sole forze, invece ora stava a
tutti i costi cercando di ottenere l’approvazione di “quella” persona.
Cimitero di Sunnydale
Faith stava combattendo contro alcuni
vampiri.
Spike aveva sentito dei rumori e
pensando che fosse la “sua” Buffy si era avvicinato già pronto a subire gli
insulti della sua amata. Non gli importava come si comportava nei suoi confront
a lui bastava vederla.
i,Ma quando vide Faith rimase di stucco. Ci era quella
ragazza?
hCome mai lottava contro quelli come lui?
Questo compito spettava alla
cacciatrice, a Buffy. Chi era quella stolta che andava a ficcare il naso in
cose più grandi di lei?
Guardandola bene però non se la cavava
poi così male, aveva uno stile particolare e la forza non mancava. Ma chi
diavolo era? La cosa lo incuriosiva sempre più
Quatto quatto si avvicinò, la ragazza
sembrava non essersi accorta di lui, ma non appena era a circa cinque passi da
lei, si girò spingendolo bruscamente contro l’albero alle sue spalle e alzò il
paletto puntandoglielo verso il petto.
<Oh un altro cattivone, sei venuto
per dire addio alla tua insulsa vita?>
<Veramente stavo facendo un passeggiata>
<Hai scelto proprio il posto giusto
per una passeggiata!>
<Sai a volte i gusti della gente
sono strani>
<Quindi visto che passavi qui per
caso ti dovrei risparmiare?>
<In teoria! Cosa ci fa, invece, una
ragazzina in un posto del genere?> disse liberandosi dalla presa
<Il mio lavoro, e visto che odio
lasciare le cose a metà non penso sia una buona idea risparmiarti.>
<E come credi di riuscirci?>
<Semplice … impalettandoti>
<Solo una persona può avere
quell’onore!>
<Eh no, mio Dio doveva proprio
capitarmi un vampiro innamorato>
<C…cosa? Ma tu chi sei?>
<Oh non l’hai ancora capito? Mi
sembrava ovvio, io sono
<Impossibile,
c<E’ Buffy, giusto?>
<Ma chi diavolo sei tu?>
<Te l’ho già deo, sono
tt<Mi conosci?>
<Di fama!>
<Ho bisogno di chiarimenti>
<La tua “dolcezza” non ti ha mai
raccontato di me?>
<A quanto pare>
<Non ho voglia di spiegartelo
io> dicendo così si girò e si incamminò verso casa.
<Almeno il tuo nome posso
saperlo?> <Faith> gli urlò da lontano
Faith? L’aveva già sento ma dove? Ma
certo l’aveva nominata una volta Buffy, ma poi la conversazione si era subito
spostata su altro.
<Spike!> disse Buffy vedendolo
pensieroso, in mezzo al cimitero.
<Oh Cacciatrice cercavo giusto
te>
<Avevi voglia di sfogarti> disse
con una punta di ironia
<No ho bisogno di chiarimenti>
<Su cosa?>
<Su Faith>
<Ah Faith!> disse sedendosi su
una lapide li vicino <L’hai conosciuta>
<A quanto pare>
<Ti ha fatto del male?>
<Ti preoccupi per me?>
<No, per capire se è realmente
cambiata>
<Chi?>
<Faith> <Non capisco, Ti vuoi
spiegare?>
La cacciatrice raccontò tutta la
storia della ex- carcerata a Spike.
<E brava la “tua” amica, ma te le
scegli tutte strambe?>
<Non è una mia amica!> dicendo
così se ne andò lasciando Spike solo.
Puntualmente come ogni notte le urla
iniziarono, e sembravano sempre più forti e strazianti.
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Giorno Dopo:
Giles: Come facciamo con lei adesso?
Willow: Dovremmo chiamare quelli del
consiglio? Buffy: E perché? Non ha fatto niente di male
Xander: Buffy?
Buffy: Cosa c’è? Dopotutto l’hann
rilasciata e non ha ucciso nessuno ancora. Che motivazione avrebbero per
catturarla?
oWillow: Hai ragione Buffy, ma ….
Buffy: No, il consiglio non lo
chiamiamo.
Giles: Non ti preoccupare, anche
secondo me non è una buona idea
Anya: Allora che tenzioni avete?
inBuffy: Aspettare
Tara: Anche se potrebbe morire
qualcuno?
Buffy: Non morirà nessuno!
Xander: Come puoi esserne così certa?
Buffy: lo sento!
Giles: Ne sei proprio sicura che ne
valga la pena di lasciarle questa chance? Buffy: Si!
Euscì dal Magic Shop.
Willow laeguì fuori
s<Buffy>
<Si?>
<Cosa sta succedendo?>
<Come?>
<Non è da te questo comportamento, specialmente
se si tratta di Faith>
<Lo so, non riesco a spiegarmelo
nemmeno io>
<Ma cose fai a sapere che non
ucciderà?>
<E’ questo che non mi spiego … io …
è come se riuscissi a sentire quello che prova, non tutto solo alcune cose. E’
come un momento di lucidità.>
<Da quando riesci…>
<Non saprei, penso da quando è
tornata. Non ne sono proprio sicura perché inizialmente era come una vocina che
mi diceva di fidarmi di lei, ma io non volevo crederci; adesso invece mi
capita, per esempio, di iniziare a piangere senza un preciso motivo
anche se sono felice, so benissimo che è lei a piangere.>
e<Faith che piange?>
<Già>
<Dobbiamo parlarne a Giles e gli
altri>
<No! Willow ti prego non dire
niente>
<Ok, ma … niente non ti
preoccupare>
<Grazie> dise abbracciandola <Ma
devi farmi un favore>
s<Si dimmi>
<Devi cercare tutto quello che
trovi su casi simili, ok? Ho già avuto un’esperienza simile e quasi non morivo.
Non mi piace provare quello che provano gli altri>
<Ok conta su di me>
<Sei un’amica Will>
<Sono la migliore delle amiche>
<Modesta> disse facendole la
lingua
<Lo so>
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<Dawn sono a casa!>
<Ciao sorellina, già fato al Magic
Shop?>
t<Si! Ho una fame!>>
<Ho appena finito di preparare da
mangiare>
La madre era mrta da poco e visto che
Dawn era quasi sempre in casa, toccava a lei preparare da mangiare.
o<Ottima cena>
<Vai a fare la ronda?>
<Già non mi è permesso
distrarmi>
<Causa?>
<Di cosa?>
<Della tua distrazione>
<…>
<L’improvviso arrivo di Faith?>
<E tu come lo sai?>
<E’ venuta a trovarmi>
<E cosa ha fatto?>
<Niente, cosa avrebbe dovuto fare?!> domandò irritata
<Scusami Dawn, ma
questa situazione non mi piace>
<E cosa non dovrebbe piacerti di
preciso? E’ tornata per te, per essere perdonata da te, mi sembra che ci voglia
un gran coraggio per fare questo, se io fossi stata in lei me ne sarei andata
il più lontano possibile>
<lo so>
<ma?>
<Sono una testarda, lo sai. Non mi
posso basare su semplici parole, dopotutto tutti sono capaci di parlare>
<e cosa pretendi che faccia?>
<Se devo dire la verità non lo so
nemmeno io>
<Buffy!>
< Non riesco ad accettarla, lo so
che tu le vuoi bene, lei è sempre stata come una sorella per te ma il mio
rapporto con lei ora non è uno dei più chiari>
<Chiariscilo! Fa qualcosa! non rimanere con le mani in mano, è inutile che lei ti
dimostri qualcosa se tu non le dai la possibilità di dimostrarla>
<Ma lo sai sorellina che a volte
dici cose sagge>
<la mammao diceva sempre che io
sono quella con la testa>
l<spirtosa>
i<J>
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Faith si stava allenando: in quella
casa poteva muoversi senza preoccuparsi di fare danni, lo spazio non mancava e
la mobilia non era di grande valore.
Non faceva altro che allenarsi, le
teneva occupata la mente e non rischiava di pensare e di finire di conseguenza
nello sconforto totale
Improvvisamente si vide arrivare Spike
munito di una coperta che lo riparava dalla luce del sole
<Chiudi, chiudi le tende!>
<Oh guarda chi c’è il biondino>
<Ti sei sistemta bene, vedo>
a<Che vuoi?>
<Parlare! Ho per le mani un buon
affare, e ho bisogno del tuo aiuto>
<Come?>
<Quale parte di ‘Ho bisogno del tuo
aiuto’ non capisci? Ho trovato un modo facilissimo per sbarazzarci della nostra
amica in comune, e per poterlo fare ho bisogno di te>
<Di me
!> <Già>
<Io non vado più bene per queste
cose>
<Non farmi ridere! Tu la
cacciatrice ribelle … quellache il consiglio voleva togliere di mezzo a tutti i
cosi!>
<Ah a quanto pare hai parlato con
la mia collega>
<Allora?>
<Ma non eri cambiato?>
<Recitazione, megio farsi amici i
nemici>
l<Ottima tecnica>
<Allora? Ci stai?>
<Eh
eh eh eh eh eh>
<Cosa hai da ridere cocca?>
<Ti ha mandato Buffy per vedere e
sono veramente cambiata?>
s<No! Buffy non sa che sono qui>
<Allora l’hai fatto di tua
spontanea volontà per fargli un favore. Dimmi cosa speravi di scoprire, se ero
cambiata o no?>
<A dire il vero non lo so proprio o
meglio non me ne frega, io voglio solo farla finita con quella stronza.
Seppellirla sotto un metro di terra una volta per tutte>
<Di un po’, vuoi andare avanti
ancora per molto con questa commedia, con me non attacca>
<Um puf… seiproprio un osso duro
tu>
<Che vuoi?>
<Chiarimenti e tanti>
Passarono tutto il pomeriggio a parlare
Non era da Spike parlare, le sue
conversazioni finivano sempre con insulti quasi volesse chiudere la
conversazione per paura di qualcosa.
Ma con lei, bo non lo sapeva neanche
lui.
Gli sembrava in parte di essere con
Buffy, già per certi aspetti Faith gli rva Buffy, per
altri aspetti gli ricordava se stesso.
icordaAveva avuto a che fare col male, poi si era pentita ora
voleva rimediare
Una ragazza così secondo il suo punto
di vista era da ammirare.
Lui era il male, ora è innamorato:
innamorato del bene e farebbe di tutto per esso.
In un certo senso si assomigliavano:
<Spike>
?<Si?>
<Da quant’è che ami Buffy>
<Già, ma tu come fai a saperlo?>
<E’ una cosa un po’ strana da
spiegare, ma di te mi fido, mi hai sempre dato questa sensazione sin dal primo
momento che ti ho visto>
<Eihambina, non dire queste
cose!>
b<?>
<Su parla>
<Riesco a percepire quello che
Buffy Prova e a volte quello che lei Pensa ho una vaga idea del perché ma non
ne sono certa, quindi in poche parole l’ho saputo così>
<Ma da! Forte. E… e cosa pensa lei
di me?>
i<No!>
<No cosa?>
<Non te
loico>
d<Perché?>
<Perché sono fatti vostrio li ho
saputi ma non penso che a Buffy faccia molto piacere, che li sappia proprio io>
i, <Ok non preoccuparti>
rimasero peun po’ ancora seduti l’uno accanto all’altro poi
Spike si alzò e uscì da lì
r <a dopo>
Erano passati alcuni giorni e Spike e
Faith ogni giorno si incontravano per allenarsi e poi uscivano per cacciare
insieme. Erano diventati ottimi amici.
Quelle emozioni erano qualcosa di
nuovo per Spike o meglio erano qualcosa di sopito di dimenticato: da quando si
era trasformato in un vampiro non ha mai avuto amici, chiunque aveva avuto a
che fare con lui o era ai suoi ordini o aveva fatto una brutta fine.
Bisogna ammettere che forse era lui
stesso a non volerli. Non che non avesse dei sentimenti, dopotutto anche lui
amava: prima Drusilla e ora Buffy. Quando stava con Drusilla, si era innamorato
ma, più di tanto non si confidava con lei dopotutto non era una cosa da
vampiro. Con Buffy, con Buffy niente, non c’era niente con Buffy.
Faith lo capiva comprendeva il suo
carattere e la sua situazione, con lei poteva finalmente sfogarsi e confidarsi.
Era molto che non si sentiva più così e stava iniziando a piacergli.
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<Buffy?>
<Faith! Mi pedini?>
<Non di certo>
<Bene>
<Perché?>
<Perché cosa?>
<Perché ogni volta che ci
incontriamo mi devi subito attaccare al muro? Mi sembra di non averti fatto
niente adesso>
<Faith la tua situazione laonosci,
spero non ti dimentichi chi sei>
c<So benissimo chi sono>
<Quindi saprai anche che ti devi
aspettare un trattameto del genere>
n<Ok, lasciamo stare non voglio rovinarmi la
giornata>
e si allontanò nella direzione opposta a quella da
dove era venuta.
Buffy non riusciva a capire quella
ragazza, inconsciamente la seguì senza farsi notare, e stranamente Faith non si
accorse di lei.
Dove stava andando? cosa
ci faceva vicino alla cripta di Spike?
Vide Faith aggirarsi per le tombe e
poi vide mentre veniva assalita da Spike.
Inizialmente si preoccupò per la
collega, non riusciva a capire perché si stava preoccupando per lei.
Poi la paura che le succedesse
qualcosa scomparve, c’era qualcosa di strano in quella lotta non assomigliava
ad una lotta era più vicina ad una danza.
<’sera>
<Pensierosa> disseil vampiro
fermandosi
<Ho incontrato B>
<oh! e
quindi?>
<Mi sono depressa dopo averle
parlato, e ti ammetto che non è affatto da me>
<Come depressa!?>
<Non riesco a capire quello che devo
fare per farle capire che sono pentita>
<Non lo vorrai sapere da me, la mia
situaione con la cacciatrice non è delle migliori>
z<Già! Siamo una coppia ben assortita>
Buffy aveva ascoltato tutto da dietro
un cespuglio, e la cosa più
strana è che oltre a sentire la pena che Faith provava…
non riusciva a togliersi dalla testa quella maledeta
domanda.
tPerché Spike e Faith andavanocosì d’accordo?
Quando hanno fatto amicizia?
Non aveva mai visto Spike comportarsi
in quella maniera,
non l’aveva mai visto così umano.
Faith girava tra le tombe con Spike
alla ricerca di qualche vampiro
da impalettare, particolare abitdine di una cacciatrice
quando
usi annoiava o doveva sfogarsi.
<Cosa devo fare per farglielo
capire> urlò mentre uccidea
vun vampiro che era capitato per sbaglio da quelle
parti.
<Usare il cuore>
<Oh amiamo le entrate a
sorpresa>
<Siamo pari>
<Giusto… dimmi B cosa c’è questa
volta, ho uciso qualche
cvampiro di tua proprietà? Cosa vuoi da me?>
<Darti la possilità di farmi vedere
il tuo cambiamento>
ib<Stai male?>
<No>
<Allora perché?>
<La vuoi o no?>
<si certo>
ma cosa stava facendo dava una possibilità a Faith?
Ma come è potuto accadere, si
domandava il motivo di quel gesto
ma non riusciva a trovare nessuna motivazione
plausibile.
Ma certo era colpa di tutti quei
sentimenti che provava, le avevano
riempito la mente di incertezze e questa le sembrava la cosa
migliore
per liberarsi da quegli innumervoli dubbi.
eAllora non lo facev per Faith.
a<Ok a domani>
***********************************************************************************
Faith aspettava all’entrata del
cimitero, aveva appuntamento con Buffy proprio li, aveva aspettato da molto
quella possibilità ma adesso che l’aveva ottenuta non aveva la minima idea di
come far capire alla collega le sue vere intenzioni.
Stranamente Buffy non si decideva ad
arrivare, il sole era ormai tramontato da tempo e lei non si era ancora vista.
La nostra brunetta stanca di aspettare
in piedi si sedette affianco all’entrat appoggiando la testa al muro di cinta.
aIl sonno l’assalì quasi subito e Faith si lascio andare
senza accorgersene.
Quando la presunta bidonara arrivò,
vedendola beatamente addormentata decise di non svegliarla.
Riusciva a capire cosa stava sognando,
quelle sensazioni da cui cercava di liberarsi la invasero completamente
inondandola di una soave pace.
Quando dormiva le emozioni della
brunetta erano più tranquille e senza tutti quei sensi di colpa che le
sembravano forzati.
Buffy incuriosita si sedette affianco
alla bella addormentata, tutte quelle emozioni che arrivavano da Faith le
permettevano di vedere un lato della ragazza che non conosceva; il suo sguardo
si addolcì, se qualcuno le avesse viste in quel momento avrebbe giurato che si
trattava di due care amiche d’infanzia.
Faith sembrava sempre più presa dal
suo sogno e Buffy riceveva sempre più input: le emozioni che riceveva da Faith
erano specialmente incentrati sulla gioia che la brunetta provò nel conoscere
la cacciatrice, sentimenti riguardanti il loro primo incontro e tutti i fatti
avvenuti in seguito fino al suo voltafaccia.
Buffy riusciva a capire molte cose, le
sembrava di rivivere quei momenti nei panni di Faith, capì il motivo del
passaggio al male di Faith ma soprattutto il suo sentirsi
diversa, sensazione che anche lei provò, non era poi una cosa da tutti i
giorni scoprire di essere una cacciatrice e per giunta l’uica.
nUna sola cacciatrice per generazione.
Ma questo oltre ad aprirle gli occhi
la spaventò immensamente e la conseguenza fu che non volle ammettere il significato
di quello che aveva visto.
Era una prova più che valida per
perdonare la collega e chiudere i vecchi rancori.
No lei non voleva ammetterlo, il
motivo non lo sapeva neanche lei troppe cose non sapeva in quei giorni tutto
quello che le capitava le appariva strano e non sapeva giustificarlo.
Sentiva che questo strano fenomeno le
stava avvicinando sempre più, percepire i sentimenti dell’altra non era una
cosa da niente, ma lei non voleva ammettere neanche questo, non lo sapeva
neanche lei se lo faceva per principio o per un semplice capriccio.
Faith venne svegliata bruscamente dai
pensieri diuffy che li entrarono vorticosamente in testa.
B<Nemmeno quando dormo m lasciate
in pace?>
i<C’è qualcosa che non va?>
<Oh B! sei
arrivata> disse vedendola davanti a lei ed alzandosi a sua volata
<Ti da
fasidio?>
t<Cosa?>
<Questa situazione? Questo strano
scambio di emozioni>
<Quando non riesco a controllarla
si >
<Controllarla? Riesci a
controllarla?>
<Si, ma a
volte quando tu ti riempi di dubbi è domande il mio cervello non ce la fa più e
va in tilt. Sei tremenda se ti ci metti lo sai?>
<come mai?>
<Sovraccarico>
<no non mi riferivo a quello! Come
mai mi succede, ci succede questa cosa?>
<Come non lo sai? Pensavo che
qualche libro del tuo caro osservatore lo dicesse>
<Sto cercando, ma non c’è niente;
sembra essere un avvenimento unico nel suo caso. Tu che sai?>
<Be poco in effetti, so solo che
non è un sortilegio o qualcosa di maligno, è un fatto di essere cacciatrici>
<Come? Un fatto di essere
caciatrici?>
c<Forse un effett collaterale>
o<Non ti seguo>
<Si per il fatto di esserci due
cacciatrici>
la loro conversazione venne interrotta dall’assalto di
alcuni vampiri che però riuscirno ad eliminare facilmente.
oLavoravano ognuna per conto suo ma il tutto sembrava abbastanza
sincronizzato.
Le sere passarono e le due cacciatrici
si incontravano sempre più spesso per andare a caccia assieme.
Lottavano e basta, non si parlavano
quasi mai se volevano comunicarsi qualcosa lo facevano involontariamente con le
emozioni.
Una sera stranamente non si vide
nessun vampiro, la cosa insospettì le due ragazze
<Strano!>
<Ti riferisci a questa strana
tranquillità?>
<Deve significare sicuramente
qualcosa>
<ma perché ti lamenti B, per una
volta avremo un po’ di pace>
<Pace qi non esiste la pace, stanno
tramando qualcosa>
u<Chi?>
<Io vado a casa> disse Buffy
senza rispondere alla domanda
Cosa stava succedendo? le forze del male erano come scomparse, non potevano essere
state loro. Si va bene negli ultimi tempi ne avevano uccisi parecchi di vampiri
ma non abbastanza, e poi per di più a Sunnydale non c’erano solo vampiri dove
erano finiti tutti gli altri mostri?
Faith non sembrava affatto preoccupata
ma decise ugualmente di chiedere un po’ in giro circa quello strano fenomeno:
<Tesoruccio sono a casa> disse
entrando nella cripta di Spike
<Spiritosa, che vuoi?>
<Compagnia, Amicizia, Amore cose ce vogliono tutte le ragazze>
h<Ti posso aiutare con le prime due>
<Lo so e non pretendo di più da
te>
<dimmi come è andata al caccia?>
<Stranamente non abbiamo trovato
anima viva e soprattutto morta tu sai il perché?>
<Mi sembra abbastanza ovvio in
questi giorni avete sterminato un sacco di vampiri, ormai avete fatto fuori i
più stolti che non avevano idea del pericolo a cui adavano incontro i più
intelligenti ci pensano più volte ad uscire negli ultimi tempi>
n<wow facciamo quest’effetto?>
<Si e no,
sono più che altro terrorizzati da quelle strane urla di dolore, nessuno sa da
dove provengano e questo li terrorizza>
<Per così poco, pure Xander non ne
ha paura>
<Non lasciarti ingannare piccola,
si capisce benissimo che non sono urla umane è opera di qualche demone e i
demoni sono super terrorizzati dalle entità maligne superiori ecco perché
solitamente le rispettano e le servono. Questo sembra non avere più il
controllo di se e quindi preferiscono starli alla larga>
<Ah>
<Dispiaciuta?>
<Perché dovrei?>
<No ma mi sembravi un po’ strana.
C’è qualcosa che non va?>
<No è tutto a posto> tirò un
lungo sospiro poi <Senti!>
<Dimmi>
<Mi chiedevo tu di chi pensi che
siano queste urla>
<Bo di qualche povero diavolo col
cuore spezzato. L’Amore fa male>
<Ahhhhhhh lascia perdere> disse
dandogli una spintarella <Vado>
<Di Già?>
<si sono stanca>
<Puoi dormire anche qui tanto io
non dormo di notte>
<no preferisco di no sarà per
un'altra volta>
<Ok>
Arrivata a casa Faith crollò a terra
in preda a tremende convulsioni.
La mattina dopo andò come tutti i
giorni alla biblioteca dell’università per dare una mano a Willow nelle
ricerche.
Nessuno ancora sapeva di quello strano fenomeno, sapevano che Buffy
e Faith andavano a caccia insieme e che quest’ultima si vedeva spesso con la
streghetta, ma non sospettavano niente di tutto ciò.
Inizialmente gli era sembrato strano
ma piano piano accettarono senza storie la presenza di Faith, se a Buffy non
dava fastidio perché doveva darla a loro dopotutto non la vedevano quasi mai.
Le mattine che Buffy non aveva corsi o
che non doveva allenarsi con Giles le raggiungeva in biblioteca per aiutarle.
Questa era una di quelle mattine.
<Faith come mai sei
preoccupata?>
<Io?>
<Si tu>
<Non ti si può nascondere niente, è
B?>
<:P>
<Ragazze non leggetevi nelle menti
quando ci sono io e una cosa che ancora mi turba>
<Scusa Rossa>
<Scusa Willow>
Si comportavano proprio come delle
amiche ma Faith sapeva qual era la sua situazione, Buffy gli lo ricordava in
continuazione. Quando lei si illudeva di riuscire ad avere un rapporto di
amicizia con loro Buffy le faceva capire (con le emozioni naturalmente) di non
sbilanciarsi troppo e di non abituarcisi.
In fondo a Buffy piaceva la compagnia
di Faith ma voleva farle capire che ancora non si fidava completamente di lei
forse anche per questo la trattava a volte come amica ma ancora non le aveva
detto quelle mitiche parole “FAITH IO TI PERDONO”.
Quattro semplici parole ma che però
avrebbero buttato giù tutti i muri che si erano creati tra loro, e avrebbero
cancellato tutti i vecchi rancori lascian do spazio ad una favolosa amicizia.
Buffy avrebbe voluto farlo ma sapeva
che Faith le stava nascondendo qualcosa.
<B ti va di andare a mangiare fuori
prima di fare la ronda? Conosco un ottimo posticino>
Buffy fu presa alla sprovvista,
inizialmente guadò Willow sperando in un suo aiuto, poi si rivolse a Faith
<Come?>
r<Dicevo ti va di mangiare qualcosa insieme?>
<N…no, cioè…be… dopo Dawn
rimarrebbe sola e non mi sento molto sicura in questi giorni>
<Poteva venire anche lei, ma se
proprio non vuoi non ti costringo> si zittì un momento poi proseguì
<Adesso vado, se avete bisogno mi trovate da Spike> e usci dall’università
<Quei due sono quasi sempre
insieme, vanno proprio d’accordo> affermò Willow
<E già!> disse Buffy continuando
a tenere fisso lo sguardo sul libro che stava leggendo.
<Come mai non hai accettato?>
<Mi sento ancora un po’ a disagio
con lei: finché c’è un terza persona mi sento a mio
agio, ma quando siamo sole mi sento persa>
<e durante la ronda?>
<li è diverso, quell è il mio
mondo, combatto svolgo il mio dovere e lei fa lo stesso>
o<Ma è insensato>
<Già> disse riabbassando lo
sguardo sul libro
In quel momento irruppe Xander in
biblioteca, tutto ansimante per la corsa che aveva sostenuto.
<Anf anf! Ragazze è meglio che
venite con me, abbiamo un caso urgente da risolvere>
<Cosa succede?> urlòuffy
entrando nel negozio di magia
BGiles: Oh Buffy eccoti
Buffy: Per quale motivo mi ha hiamato?
cGiles: Abbiamo un problemino
Buffy: Cioè? Se fa così mi spaventa, arrivi subito al sodo
Anya: ieri sera la “Belva urlante”...
Buffy: Um? – guardandola perplessa
Anya: Colei che in questi giorni terrorizza
le nostre notti con le sue abominevoli urla.
Buffy: Ah
Giles: Ieri sera è uscita e si è fatta
vedere in giro
Buffy: Oh mio Dio! E che cosa ha
fatto, ha ucciso qualcuno?
Giles: se ti riferisci a qualche
umano, no!
Buffy: in che senso, ci capisco sempre
meno si vuole spiegare?
Giles: Ha risparmiato le persone che
incontrava e si è accanito su i mostri che infestano Sunnydale e devo dire che
ci è andato giù veramente pesante
Willow: Cosa? Invece di attaccare
quelli della squadra avversaria se le presa con i suoi
compagni?
Tara: Già, e poi questo non è la parte
più strana
Willow: in che senso
Tara: Abbiamo fatto delle ricerche per
trovare notizie su l’essere di ieri sera e non abbiamo trovato niente di niente
Buffy: Com’è possibile? Non sarà un
altro Dio come Glory, oh Giuda ballerino ditemi che non è un Dio.
Tara: no no
nessun Dio
Buffy: meno male, già è troppo uno.
Allora cos’è?
Giles: E’ molto probabile che si
tratti di un essere umano probabilmente sotto qualche
maledizione, comunque è meglio non scartare l’ipotesi del mostro, anche
se non abbiamo trovato notizie potrebbe benissimo esserlo.
Buffy: Quindi cosa ci resta da fare?
Xander: Scovare e Uccidere
Buffy e Willow: ?_?
Xander: scusate mi sono lasciato
andare un pochino
Giles: Visto che ancora non siamo
certi se si tratti effettivamente di un essere umano o di un demone, la cosa
migliore sarebbe andarci un po’ cauti; quindi questa notte mentre noi
cercheremo qualche incantesimo utile alla nostra causa, Buffy e Faith andranno
normalmente in perlustrazione. E cercheranno di limitare al minimo i danni
della “Belva urlante”.
Ma chi ha inventato questo asurdo
Nome?
sXander: Come, non le piace?
Giles: sorvoliamo che è meglio. Mi Raccomando Buffy non uccidetelo per nessun motivo fino a
che non sapremo precisamente cosa fare.
Buffy: Cercherò di fare del mio
meglio, ma la cosa migliore per lui sarebbe non uscire per niente questa sera.
***********************************************************************************
<Faith andiamo, abbiamo da fare>
disse Buffy entrando nella cripta di Spike
<Cosa succede?> rispose Faith
vedendola sulla soglia
<Dobbiamo chiudere un conto in
sospeso con qualcuno>
<Dammi cinque minuti>
<Spike puoi andare da Giles per
aggiornarti e controllare se hanno trovato qualcosa di nuovo che potrebbe
servirci?> chiese al vampiro mentre aspettava la coega
ll<Avete bisogno di una mano?>
<Non si dice mai di no ad un aiuto
in più>ispose la biondina uscendo dalla cripta insieme a Faith
rLe due ragazze passeggiavano per la città
<Allora con chi dobbiamo chiudere i
conti?>
<Um?>
<Chi dobbiamo accoppare!>
<Ah con la “Belva urlane”>
t<Cosa?> disse urlando
<Eih che ti prende>
<No niente>
<Ieri sera si è finalmente mostrata
in pubblico>
<Oh mio Dio! E che cosa ha fatto,
ha ucciso qualcuno?> chiese seriamente preoccupata
Buffy sorrise a quella frase
<Cosa c’è?>
<Niente, è che ancheio ho detto la
stessa cosa> Poi si fece seria e proseguì <Nessuno di importante>
<Ha ucciso, allora!>
<Può sembrarti strano ma se è presa
con quelli della sua stessa razza, non ha ucciso nessun umano>
l’<Se l’è presa con i Demoni?>
<Anche a me è sembrato strano!
Giles sostiene che potrebbe trattarsi di un essere umano affetto da qualche
maledizione, ma io non ne sono convinta>
<Comunque io ancora non ho capito
cosa dobbiamo fare>
<Limitarci a una normalissima ronda
e nel caso lo incontrassimo cercare di non fargli fare molti danni>
<Quindi non dobbiamo ucciderlo>
<Gli altri stanno cercando un modo
più dolore>
in<Anche a me sembra la cosa miglre>
io<Faith c’è qualcosa che non va?>
<Perché?>
<Non è da te dire che è la cosa
migliore, tu normalmente opti per la via più facile: Uccidere>
<Si ammetto che ucciderlo è la via
più facile ma se Giles ha ragione commetteremmo un terribile errore e io non
voglio ripetere questo errore>
<Non ne sono convinta, non è ce mi
stai nascondendo qualcosa?>
h<No, non ti nascondo niente!>
Buffy cercava di constatare se
realmente Faith non le nascondeva nulla ma tutto quello che riceveva da lei
erano delle normalissime emozioni, niente di quello che credeva lei.
Nessuna emozione che potesse
permetterle di capire se stava mentendo.
In quei giorni si aspettava in
qualsiasi momento un volta faccia da parte di Faith,
ma l’insistenza da parte della brunetta sul farsi perdonare aveva affievolito e
sviato i sospetti di Buffy. Ora quello strano comportamento della ragazza, che
lasciava credere che avesse qualcosa da nascondere, la faceva insospettire.
Questi sospetti erano come una grossa spina nel cuore per Buffy: ormai si era
abituata ad avere tra i piedi Faith, era quasi sul punto di cedere e confidarle
che l’aveva perdonata, ma tutto ciò la fece desistere e ricredersi. C’era
cascata un’altra volta, aveva dato fiducia alla persona sbagliata? Aveva
sbagliato a
far rientrare Faith nella sua vita e in quella dei suoi
amici? Che stupida che era stata, dopo tutto non gli
aveva mai dato una prova del suo cambiamento.
Ma non poteva crocifiggerla solo
perché sospettava qualcosa, quelle stranezze della ragazza non potevano
bastargli, aveva bisogno di prove.
<Ok andiamo> esordì Buffy
la serata passò tranquillamente.
Le due cacciatrici non sapevano di
preciso dove cercare, quindi girarono tutta la sera qua e la per la città,
andando a naso.
Erano circa le undici e mezza e Faith
iniziava a preoccuparsi
<B che ne dici di separarci? Può
darsi che non abbia fatto che seguire i nostri spostamenti e evitarci di
proposito, divise potremmo prenderlo in trappola.>
<Non credo>
<Come>
<è impossibile che sappia di noi
due è troppo preso dai suoi tormenti, qualunque essi siano, per aver avuto il tempo
di informarsi che in questa città ci sono due cacciatrici, o anche se lo
sapesse secondo me non gli fa né caldo né freddo, lo vedo troppo sicuro di sé,
dopotutto non conosciamo neanche la sua forza quindi ritengo che la cosa
migliore sia rimanere unite >
<Già hai ragione, sono stata un po’
troppo avventata> Faith non sapeva più cosa inventarsi per allontanarsi
dall’amica senza insospettirla. Era ormai mezzanotte e stare li stava
diventando pericoloso per entrambe
<Senti che ne dici se vado a
prendere qualcosa da bere?>
<No grazie non ho sete>
<Allora prendo solo per me, qua
vicino c’è un distributore di lattine: vado e torno> e fece per incamminarsi
<Faith>
<Che c’è!> chiese sobbalzando
<Sei sicura di non nasconderm
qualcosa?>
i<E cosa dovrei nasconderti?>
<Non saprei, chiedo a posta>
<No non ti nascondo niente, adesso
vado ho proprio sete>
finalmente si era liberata di Buffy: aveva iniziato a correre
senza accorgersene, doveva arrivare a casa il prima possibile e sbarrarsi
dentro, altrimenti sarebbe sicuramente morta. Se lo sentiva.
Durante il tragitto ripensava a Buffy,
si sentiva un po’ in colpa per non essere stata completamente sincera nei suoi
confronti, ma non aveva avuto altra scelta.
Mancava poco, casa sua era dietro
l’angolo; aumentò la velocità e scacciò ogni pensiero dalla sua mente. Quello
che era stato era stato, il momento era giunto.
Buffy intanto che aspettava Faith,
rimuginava sulla sua situazione, come si sarebbe dovuta comportare se
effettivamente Faith le aveva mentito sul suo pentimento? Avrebbe dovuto
ucciderla per farla finita una volta per tutte? Ma poi anche se le motivazioni
del suo gesto erano le più giuste del mondo sarebbe stata pur sempre una assassina.
Non riusciva più a pensare cose
sensate. Solo dopo un po’ si accorse che Faith stava tardando un po’ troppo
<Ma quanto ci mette a prendere da bere?>
Non fece in tempo a finire la frase
che le urla iniziarono come ogni notte.
Buffy si dimenticò subito di Faith e
si concentrò sulla provenienza di quell’urlo assordante.
Inizialmente gli fu difficile
individuarne la provenienza, ma in poco tempo il suo potere di cacciatrice gli
permise di abbozzare una eventuale irezione.
dE subito partì.
Faith era sdraiata sull’uscio di casa
in preda a terrificanti convulsioni, ogni suo tentativo di alzarsi era invano;
in quel momento, in lei avveniva una lotta tra la sua essenza e il demone che
la possedeva. Fino adesso era riuscita a mantenere il controllo della
situazione, ma l’altra sera il demonio, che negli ultimi tempi aveva
accresciuto il suo potere, ebbe il sopravvento.
Ieri sera Faith riuscì comunque a
limitare il demone.
Era uno sforzo enorme che aumentava i
suoi tormenti, ma cos’altro avrebbe potuto fare se si
sarebbe lasciata andare al tormento e gli l’avesse data vinta, allora si che non
ci sarebbe più stato niente da fare.
Non aveva mai urlato così tanto in
vita sua; era ormai un mese che ogni notte si ripeteva quella storia, e ogni
mattino si svegliava sempre più stanca.
Urlare era come uno sfogo, il dolore
che provava era così forte che a volte pensava di morire.
Si era ridotta proprio male e tutto
per colpa di quel Omuncolo che voleva vendicare la morte del suo caro
fratellino.
Successe tutto il giorno prima del suo
rilascio, un vecchietto l’era andata a trovare, presentandosi come quello che
l’avrebbe uccisa. Faith avrebbe potuto ucciderlo come niente, ma mancando solo
un giorno alla sua libertà quella non sarebbe stata la mossa migliore, si era
un demone ma aveva pur sempre l’aspetto di un umano e ucciderlo davanti a tutte
quelle guardie sono sarebbe stata proprio una buona idea.
L’uomo iniziò a recitare una formula
in una vecchia lingua etrusca, senza lasciare il tempo alla ragazza di
difendersi. Al termine della formula Faith crollò a terra in preda a convulsioni
simili a uelle che aveva negli ultimi tempi, ma molto più leggere.
qOgni notte che passava il dolore si faceva sempre più
intenso.
Era un incantesimo proibito, che orami
nessuno conosceva più. Lui era l’ultimo discendente di una famiglia che custodiva
segretamente gli ultimi baluardi di quella magia proibita.
Appena uscita di prigione Faith andò
da Angel, il quale cercò da fare qualcosa per lei, ma
più cercava una soluzione più si accorgeva che non c’era nessuna via di scampo
per l’amica.
Faith quindi si arrese alla sua
situazione, uccise l’artefice delle sue torture e partì alla volta di
Sunnydale.
Ora era arrivata alla fine. Al
capolinea. Aveva cercato in quel poco tempo che le era rimasto di chiarire la
situazione con Buffy e di farsi perdonare da lei ma non riuscì nella sua
impresa.
Oltre a Buffy, in quella strana
situazione, le tornò in mente anche Spike, l’unica persona che in fin dei conti
l’aveva sostenuta e che le era diventato amico.
Le dispiaceva andarsene senza
salutarlo e senza dirgli quanto gli era stato d’aiuto.
Buffy era ormi nei pressi della casa
di Faith
a<Lo sapevo>
quando arrivò davanti a casa della brunetta tirò un sospiro
ed entrò.
<Faith! Faith! Dove sei? Lo sapevo
che non dovevo fidarmi di te>
la brunetta era riuscita nel frattempo ad entrare in
casa
<Dov’è? Dove lo nascondi? E’ un tuo
seguace, vero? Cosa pensavi di fare? Di mandarcelo contro per ucciderci senza
essere sospettata? Era questo quello ch avevi in mente?>
eentrò nel soggiorno e vide Faith
<Eccoti l’ho sempre saputo. Non mi
sono mai fidata di te>
Faith che a fatica si reggeva in piedi
le urlò <VATTENEEE! ESCI IMMEDIATAMENTE DA QUI> le parole le uscivano
dalla bocca alternate con sforzi di dolore.
<Esci di qui ti prego>
<Cos’hai?> vedendola così Buffy
perse tutta quella freddezza che possedeva quando aggredì l’amica appena
entrata in casa.
E per la prima volta si preoccupò
seriamente per lei.
<Via, vai Via> non resistette
più, il dolore era troppo forte, non c’è la faceva più a trattenersi: si lasciò
andare in un urlo, uno dei più terrificanti.
Buffy indietreggiò, po cercò di
capirci qualcosa.
i<Faith ma cos’hai?>
L’immagine di Faith era distorta la
sua figura si alternava con quella di un mostro disgustoso.
Buffy non sopportava di vederla in
quelle condizioni, il muro che Faith aveva creato nella sua mente per impedire
a Buffy di sentire alcuni suoi pensieri e sensazioni crollò come niente, e
Buffy in pochi secondi seppe tutto quello che c’era da sapere su quella
maledizione.
Il cuore le stava per scoppiare, le
sembrava che stesse per perdere una parte di se stessa. Doveva fare
assolutamente qualcosa. Energicamente si buttò addosso a Faith.
Non sapeva cosa stesse facendo, ma le
venne spontaneo. Prese Faith tra le sue bracia e la strinse a se il più forte
possibile.
cLa brunetta cercava di divincolarsi, non era più in
se da ormai una decina di minuti.
Buffy la stringeva sempre più forte
non gli importava se le faceva del male, cercava in tutti i modi di capire cosa
fare e soprattutto cercava di impedirle di fuggire.
<Faith ti prego torna in te! Ti
scongiuro> Faith non sentiva niente
<Faith ascoltami lo so che sei in
questo corpo non lasciarti sconfiggere, combatti>
La forza della brunetta aumentava
sempre più a vista d’occhio e presto Buffy non sarebbe stata più in grado di
trattenrla.
e<Ti scongiuro Faith non andartene, dobbiamo
chiarire ancora la nostra situazione, non scappare anche questa volta>
la maledizione era ormai arrivata al top della sua
potenza e presto avrebbe ucciso quel corpo.
<Faith fai qualcosa, reagisci. Non
capisci che ti voglio bene e non voglio perderti? Devi farlo per me>
la pressione effettuata da Faith diminuì, Buffy
pensando di esserci riuscita allentò la presa
ma Faith non aspettando altro che quel gesto si liberò
da lei
Ormai il corpo non era più sotto il
controllo della brunetta da tempo.
<Faith! Non puoi farmi credere che
vuoi andartene senza essere riuscita nel tuo intento sei una sciocca, non me lo
sarei mai aspettato da te>
<Aahhhhhhhhhh sta zitta, la tua
amica ormai non esiste più>
<Non ci credo>
<dovresti invece>
<Allora farò in modo che muoia
anche il corpo così non potrai usufruirne>
<Uccideresti così completamente la
tua amica>
<Ah ah! Allora c’è ancora una
possibilità ce torni in vita>
h<Anche se ci fosse tu non lo saprai mai>
<Non sottovalutarmi>
<Allora stiamo a vedere> e le si
gettò addosso
Buffy inizialmente cercava di limitare
i colpiche andavano a segno sul corpo di Faith, per non ferirla più del
necessario.
<Faith aiutami! Ti prego ho bisogno
di te>
<ah ah ma
non farmi ridere, ma se fino a cinque minuti fa la volevi uccidere perché
pensavi ti avesse tradito, non hai avuto fiducia in lei, e adesso che ti trovi
in difficoltà pretendi un suo aiuto? Ipocrita>
<Non cambiare le carte in tavola.
Io ci tengo ai>
le<si te ne frega quanto della coda di un gatto>
<cosa ne sai te>
<io ero nel suo corpo e
intercettavo i vostri pensieri, lo capirebbe anche un bambino che la odiavi>
<Ma cosa pensi di capire sei solo
un mostro, i mostri come te non comprendono i sentimenti umani>
<Tu credi?>
<Si ne sono più che convinta>
<Stolta!>
Buffy iniziò a sferrare potentissimi
colpi , per un momento si dimenticò completamente che
stava lottando e rinvangò tutti i momenti passati con Faith dopo il suo ritorno
a Sunnydale:
quando la rincontrò per la prima volta, quando cercò ci
cacciarla, quando poi le diede una chance, i momenti più belli furono quelli
passati insieme a Willow in biblioteca erano gli unici momenti che parlavano
senza sputarsi veleno, ridevano e scherzavano.
E finalmente si accorse che Faith era
diventata una persona importante per lei e non l’aveva capito fino ad ora, ora
che la stava perdendo.
Quando si riprese l’usurpatore era
ancora davanti a lei che incassava i suoi colpi
Caricò il pugno decisivo, lo copì, e contemporaneamente urlò con tutto il fiato che
aveva in corpo
l<Faith ti perdonooooooooo>
Il corpo di Faith andò a schiantarsi
contro il muro e cadde a terra senza vita. Era riuscita a sconfiggere il demone
ma non era riuscita a salvarla.
Corse verso l’involucro vuoto e
prendendolo tra le braccia iniziò a piangere. Passò molto tempo,
ma Buffy non si decideva a smetterla di piangere e tantomeno a staccarsi
dal corpo esanime di Faith.
<Oh mio Dio quanto piangi? Ma lo
sai che quando ti ci metti si esagerata?>
e<Ma....?> Buffy piena di stupore si staccò da
Faith e la fissò.
La ragazza che era morta fino a
qualche minuto prima ora era davanti a lei e le sorrideva.
<Sei viva?>
<A quanto pare> disse toccandosi
come per testare se effettivamente era vero.
<Come è possibile?>
<Hai mantenuto il legame con me
impedendomi di allontanarmi dal mio corpo. Una volta ucciso
quello schifoso sono rientrata nel mio corpo, ma poi mi ci è voluto un
po’ per riprenderne completamente possesso. Ecco perché sembravo morta>
<Ma tu guarda> disse Buffy
asciugandosi gli occhi <Ho pianto come una scema, potevi anche avvisarmi
telepaticamente però >
<Eri troppo carina così>
<ma ti piace vedere soffrire le
persone?>
<Dicevi sul
srio?>
e<quando?>
<quando hai detto che mi vuoi bene
e che mi perdoni>
<Allora hai sentito!>
<Si, sai
ero momentaneamente fuori asse ma ci capivo, allora dicevi sul serio?>
<Ma certo!> le sorrise
affettuosmente <Su andiamo a casa>
a<Em Buffy è questa casa mia>
<Non vorrai rimaere qui dopo quello che è successo?>
n<e perché no?>
<Ma lo sai che sei strana?>
<già e non mi dispiace>
<su andiamo>
ed uscirono dalla casa
Faith si reggeva ancora a fatica e si
aggrappava a Buffy
Le due ragazze avevano raggiunto la
casa di Buffy.
Dopo aver costretto Faith a sdraiarsi
sul divano Buffy chiamò gli altri per avvertirli che tutto era risolto e che la
“Belva urlante” era storia vecchia.
<Ok adesso ho avvisato anche gli
altri>
<Buffy sei proprio sicura che debba
rimanere? Qui questa notte?>
<Quest notte? Faith non ci siamo
capite, tu rimani qui per sempre>
a<Eh?>
<Sei mia prigioniera, brutta
stolta, credevi veamente che te l’avrei fatta passare liscia così?>
r<Oh mio Dio> disse seriamente preoccupata
<Ah ah sei
proprio buffa, dovevi vedere la tua faccia>
<L’hai fatto a posta, disgraziata
aspetta che mi riprendo, appena ne ho la possibilità ti scanno>
Dawn svegliatasi per il troppo casino
scese le scale e vide le due scherzare allegramente
<Non ditemi che sta per venire la
fine del mondo!>
<Oh Dawn, sei sveglia?> domandò
la sorella
<Anche per forza con questo
casino>
<Scusaci non volevamo> i scusò prontamente Faith
s<Ma cosa vi è capitato?>
<Abbiamo chiarito le nostre
divergenze> proseguì Buffy
<A furia di cazzotti?>
<Non proprio >
Dawn guardò Faith in cerca di
spiegazioni, ma ottenne solo una linguaccia in risposta
<volete lasciarmi all’oscuro ancora per molto>
<Non di certo, ora siamo una
famiglia e di conseguenza.....>
<Famiglia?> intervenne Faith
<Già> disse Buffy con un sorriso
fino alla orecchie.
Dawn <Ma dai che figata! Dici che funziona
anhe con noi il potere del trio?>
cFaith <ma va là! Anche tu guardi Charmed?>
Dawn <Cavoli se lo guardo>
Faith <Hai visto che fine ha avuto
la terza stagione?>
Dawn <E che davvero
davvero, doveva proprio morire Prue?>
Faith <Hai ragione anche a me è
dispiaciuto un casino, secondo me quella nuova non regge più di un mese>
Buffy <Oh mio Dio, non ne bastava
una!?>
THE END
PS.: voglio ringraziare