Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove
in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.
NO
TITLE
di Black
CAP
I
Si
era appena trasferita da Sunnydale, un paesino che
per molti era considerato uno dei più sperduti, e tante persone non sapevano
nemmeno esistesse.
Era
venuta lì con il padre, dopo la morte di sua madre, il giorno prima dell’inizio
delle lezioni, ci abitava già un suo cugino, Oz, con
il quale aveva fatto conoscenza pochi giorni prima del cambio di città.
Per
cominciare la scuola suo padre le aveva comprato dei vestiti da indossare:
pantaloni levis a zampa e una maglietta miss sixty moooolto casta (magione
pesane, n.b. siamo a fine estate),ma lei, per quanto
avesse apprezzato il gesto, aveva deciso di indossare dei vestiti che
rispecchiavano il suo carattere, quindi si era vestita con una gonna nera che
le arrivava un po’ sopra le ginocchia, calzamaglia nere spesse, maglietta viola
strappata appositamente in più punti sul davanti, che lei si era apprestata
subito a coprire con un safi bianco e nero. Aveva
deciso di lasciare sciolti i bei capelli coperti da una tinta rossa che le
arrivavano fino a metà schiena con un taglio scalato dandole un’aria da brava
ragazza, cosa che lei non era di certo…
Per
completare il tutto si era messa la sua immancabile giacca di pelle nera, lunga
fino ai piedi e dei guanti, dello stesso colore della giacca, tagliati sulle
dita e, ovviamente le sue etnies nere con le stringhe
viola. Era veramente pronta!
Suo
padre quando la vide fece una faccia sconsolata, ma non contestò il suo
abbigliamento, l’ultima volta che ci aveva provato, Buffy
era uscita per tutta la notte e non si era fatta vedere fino al pomeriggio
successivo… non riusciva spiegarsi perché una ragazza come lei, ricca quasi più
della regina, andasse in giro come una pezzente e non si vestisse con le marche
che andavano adesso tra i giovani…miss sixty, guess, levis, rich,…abbandonò quegli interrogativi a cui non sapeva rispondere
e mise in moto la sua porche nera per accompagnare la figlia il primo giorno
nel nuovo liceo, lui avrebbe voluto mandarla in una scuola privata, ma ecco che
di nuovo lei si era rifiutata di iscriversi ed aveva preferito entrare in una
scuola di ragazzi comuni…
Per
tutto il viaggio non ci fu una sola parola, a Buffy
non piaceva mettersi in mostra e non le sembrava il modo più appropriato per
sostenere questa idea arrivare con una porche…ma
fortunatamente avrebbe dovuto prendere un autobus per entrare nella scuola.
Scese
velocemente alla sua fermata, ringraziò il padre con un gesto del capo e si
avviò verso il gruppo di ragazzi in attesa, restando però in disparte, sempre
con l’obbiettivo di non attirare l’attenzione, ma questo suo proposito andò in
frantumi non appena sentì una voce squillante uscire dal gruppo
O:-Buffy!!! Perché non mi hai
chiamato appena sei arrivata? Potevi avvertirmi, così ti sarei venuto a
prendere!!!- suo cugino si fece spazio tra il gruppo
fino a riuscire a prenderla per un braccio e strattonarla fino al centro dei
ragazzi
-Ragazzi,
questa è mia cugina, si è appena trasferita da…- mentre suo cugino faceva una
descrizione dettaglia della sua vita, lei ne approfittò per guardarsi intorno:
c’era una ragazza bionda che non la guardava nemmeno, troppo intenta a contemplare
le unghie perfette, Buffy fece una smorfia, e girò la
testa dall’altro lato: odiava quel tipo di ragazze…alla sua sinistra c’erano
molti ragazzi, ma tra di essi ne spiccava uno con dei
capelli…come dire…ossigenati? Non l’avrebbe saputo definire diversamente e si
accorse che lui non le aveva staccato lo sguardo di dosso, guardò i suoi occhi,
blu! Ma che razza di colore era??? Conosceva molti
ragazzi con occhi di colore diverso…azzurri, verdi, marroni, grigi,…ma mai blu!
Quel ragazzo era tutto un programma…
O:-Allora?
Ho ragione?-
B:-Come?-
O:-Ti
ho chiesto se era tutto giusto o se mi sono dimenticato qualcosa, ma mi stavi
ascoltando?-
B:-Ah,
si penso che sia tutto…-
In
quel momento arrivò l’autobus e tutti si accalcarono verso l’entrata, suo cugino
la teneva stretta per non perderla in quel mare di gente ,
appena trovò i posti che gli avevano tenuto i suoi amici la fece accomodare e
le si sedette vicino
O:-Non
ti preoccupare, è così solo il primo giorno, poi tutti prendono o il motorino,
o l’autobus che c’è dopo-
B:-Speriamo…-
O:-Oggi
sei di poche parole, quando ti hi
conosciuto eri più sciolta, cosa c’è, sei agitata?Non devi preoccuparti…qui
sono tutti gentili con i nuovi arrivati!-
B:-Anche
il preside?-
Dopo
essersi fatto una sonora risata che aveva attirato molte facce curiose dei suoi
amici, rispose
O:-Perché
ti preoccupa?-
B:-Devo fargli vedere il mio curriculum ma non penso
ne sarà molto entusiasta…- e detto questo tirò fuori dalla cartella un
fascicolo e lo diede in mano a Oz che lo lesse ad alta
voce:
O:-La
qui presente signorina Buffy Summers
è stata allontanata dalla scuola per aver dato fuoco alla palestra del liceo,
successivamente è stata accusata di violenza in una rissa scatenata per mano
sua e fuggita di casa per il periodo di tre mesi e sospesa per il periodo di
una settimana per aver saltato volontariamente i giorni scolastici (un mese)
senza il consenso del genitore…- finito di leggere il foglio, Oz si girò verso di lei a bocca aperta, Buffy
si riprese non troppo gentilmente il documento e lo rimise in cartella
O:-Tu
hai bruciato davvero la palestra?-
B:-No,
per finta, con fiamme artificiali!- fece con finto sarcasmo
O:-E
sei andata scappata da casa?-
Buffy
in risposta distorse il naso
O:-Ti
hanno sospeso perché hai bruciato per un mese?-
B:-SI,
si, si!!! Ho fatto tutto questo, però, se hai paura a
starmi vicino perché sono una delinquente, allora gira al largo!-
O:-Wow- fu l’unica cosa che riuscì a dire.
Lei
girò lo sguardo per vedere le reazioni degli amici di Oz
e notò che l’ossigenato non le aveva ancora staccato gli occhi di dosso e che
ora la guardava come divertito, ma non staccò lo sguardo dal suo, non le
piaceva cedere per prima…
-Spike,
ehi Spike, ci sei o ci fai?-lui si girò di scatto verso chi aveva parlato…e
così si chiamava Spike…un’altra cosa da aggiungere alla lista delle stranezze…
-Xand
che vuoi?-rispose guardando storto l’amico
X:-Ehi
non scaldarti, ma eri lì fermo e Drusilla ti sta
chiamando da infondo al pullman…-
S:-Oh,
adesso la reginetta si degna di rivolgermi la parola, eh? Dille che non ci
sono!-
X:-Ma
come faccio a dirle che non ci sei? Se vuoi passare inosservato probabilmente
dovresti tingerti i capelli di marrone!-
Tutti i ragazzi lì vicino si misero a ridere e crepapelle e Buffy si unì al divertimento generale, Spike si girò di
scatto e vedendola disse
S:-Che
hai da ridere?-in tono burbero
B:-Forse
non connetti bene, ma ha appena fatto una considerazione totalmente azzeccata
sui tuoi capelli, e la cosa mi fa ridere, è forse proibito?-non era certo una
di quelle ragazze che si fanno mettere i piedi in testa…
Spike
contrasse la mascella:-Hai qualche problema con i miei capelli, ragazzina? Ma
esistono gli specchi a casa tua? Vuoi un consiglio? Dacci un’occhiata…-
B:-Primo,
forse non hai ancora capito che i capelli sono una cosa inanimata, e non mi
sembra il caso di intavolaci una conversazione…secondo, il mio è stile, è una
cosa diversa…-
S:-No,
il tuo è stracci-stile, ma dimmi ce l’hai la mamma che ti cuce…-ma si bloccò di
botto per una gomitata ricevuta da Oz in pieno stomaco
S:-Ehi,
ma che ti è preso?-
In
quel momento una voce di donna arrivò dalle spalle di Spike
D:-Spikey, non mi saluti come si deve? Ti ho chiamato per
tutto il viaggio!-
S:-Scusa
Dru, ma ero occupato in una conversazione piuttosto
animata…-disse guardando Buffy negli occhi.
Una
brusca frenata interruppe di nuovo il loro discorso, erano arrivati…
Dopo
aver dato indicazioni a Buffy su come raggiungere
l’ufficio del preside, Oz prese Spike da una parte
O:-Ma
che ti è saltato in mente di nominare sua madre?-
S:-Perché,
c’è qualcosa che non va? E mollami il braccio!-
O:-Si
che c’è qualcosa che non va, sua mamma è morta, è
stato dopo quell’incidente che ha cominciato a essere una “cattiva ragazza”,
incendio della palestra, sospensioni…-
S:-Scusa,
ma io che ne sapevo, comunque bel caratterino! Sarà un piacere averla nel
gruppo…-
O:-Non
sono sicuro, il suo carattere potrebbe creare dei problemi, soprattutto per Dru…-
S:-Che
intendi dire?-
O:-E’
una ribelle, una fuori dal comune, quindi diventerebbe una delle ragazze più in
vista, prenderebbe il posto di Dru, insomma…e tu sai
quanto lei sia orgogliosa…-
S:-Quanto
pensi che me ne importi su una scala da uno a dieci?!
Quella ragazza verrà con noi, che tu lo voglia o no! A proposito, che classe
deve frequentare?-
O:-Comincia
la…-
P:-…terza!
E’ ovvio, non può perdere l’anno solo per alcune sospensioni! Qui a Villanuova noi non guardiamo gli altri curriculum…- il
preside, un uomo con la faccia simpatica e rotonda, cominciò a strappare il
fascicolo scolastico del vecchio istituto, appoggiò i pezzettini sul tavolo,
guardandoli vagamente
B:-Oh,
grazie! Bhe, penso di poter…-
P:-Oh
santo cielo! Incendio della palestra?! Questo
passaggio mi era sfuggito!!!-esclamò cercando subito
un rotolino di scotch per rimettere insieme tutti i pezzi
B:-Non
è come lei crede, posso spiegarle…-
P:-Ah,
ah, ah non ci posso credere, troppo divertente!!
Doveva vedere la sua faccia!!! Ah, ah, ah,
incredibile!!-Buffy era rimasta di stucco, quel
preside era da manicomio! Quando l’uomo si riprese dal suo eccesso di risa, con
le lacrime agli occhi, per l’improvvisa felicità le diede un fascicolo di carte
contenenti la cartina dell’istituto, l’elenco delle persone presenti nella sua
classe e, ovviamente, il regolamento della scuola, come poteva mancare!
P:-Vedrà,
si troverà bene qui, non si preoccupi! E ora vada nella sua classe, la staranno
aspettando!-
Buffy
si incamminò per i corridoi guardando l’elenco degli alunni, notò con piacere
che suo cugino era nella sua stessa classe, non che avesse problemi di
comunicazione, ma un aiuto in più non era da rifiutare…e poi il suo pensiero
andò al ragazzo della mattina sul pullman, Spike? Si,
era così che lo chiamavano…che nome…però doveva dire che a parte la stravaganza
non era niente male…provò a immaginarselo in costume…avrebbe avuto delle belle
addominali scolpite? E senza costume?…No, Buffy, non
sono discorsi da fare…
Troppo presa dai suoi pensieri non si accorse di essersi persa, e, non appena ebbe
svoltato l’angolo, si ritrovò davanti Spike, entrambi fecero un salto per la
sorpresa, Buffy fece volare tutti i fogli che aveva
in mano, abbassandosi subito a raccoglierli
S:-In
ritardo già il primo giorno?-
B:-Buttato
fuori già i primi dieci minuti?-
Un
incrocio di occhiatacce…
B:-Sai
dirmi dove è la terza C?- le costava molto chiedere quell’informazione a lui,
ma non aveva altra scelta…
S:-No,
non lo so, mi dispiace, ma penso che con qualcosa in cambio, potrei saperlo…-
B:-Pensi
sbagliato perché io non ti darò proprio niente in cambio, visto che me lo dirai
subito!-
S:-Cosa
te lo fa credere?-
B:-Il
fatto che sei un ragazzo gentile che non rifiuterebbe di aiutare una povera
ragazza nell’inferno chiamato scuola e che è appena stata torturata dal diavolo
in persona, nonché il preside Wilkins-disse lei
facendo gli occhi da cerbiatta…lui per tutta risposta scoppiò in una fragorosa
risata, contagiando anche lei…
S:-E’
proprio la descrizione più…ah, ah, ah…azzeccata…ah, ah, ah…che abbia mai
sentito…sulla scuola!!! Dieci e lode signorina…a
proposito come ti chiami?-
Il
loro divertimento fu interrotto da un professore che uscì da una classe a
controllare cosa stesse succedendo in corridoio, Spike lo guardò con aria
schifata, Buffy con curiosità: occhialini
rettangolari, camicia a quadri marroni e verdi, in tinta con i pantaloni e le
scarpe, un tipo all’antica…no, forse “all’antica” era
riduttivo…
P:-Bene
bene, chi abbiamo qui, signorino Shelby, l’ho appena
sbattuta fuori e si diverte così tanto, sentiamo se la signorina qui presente
riuscirà a far ridere anche me..-disse con aria di
sfida, incrociando le braccia in attesa
B:-Non
per essere scortese, ma penso che anche il più bravo dei comici di Zelig non riuscirebbe
a strapparle un sorriso, quindi non ci tento neanche…-
Sul
viso di Spike comparve un sorrisetto compiaciuto, mentre il professore
contrasse la mascella
B:-Comunque
preferirei mi chiamasse Vincenzi, senza “signorina”,
per favore, e lei è…?-chiese allungando la mano con finta gentilezza
P:-Il
professor Westhley Whindam
Price, lei deve essere la nuova arrivata, immagino…- disse con voce dura,
stringendole la mano -in classe prego-
Buffy
si avviò, con Spike al seguito, l’aula era ampia con un
enorme scalinata su cui erano posizionati i banchi disposti a coppie,
per permettere a tutti di vedere la cattedra.
Prima
che lei potesse trovare un banco, il professore la chiamò non troppo
gentilmente per venire al cento della stanza a presentarsi, Buffy
tornò vicino all’uomo e disse velocemente il suo nome, da dove veniva e fece i
soliti commenti da rito
-Spero
di fare amicizia con molti di voi e avere un buon rapporto- poi si girò verso
il professore e con un cenno del capo chiese se poteva tornare al posto
P:-No,
no, no, aspetti un momento, io vorrei farle un test per vedere se è possibile
che lei acceda a questa classe che richiede un livello culturale molto alto,
quindi, la prego, venga qui con il suo banco e le darò
subito la prova, ha dieci minuti per completarla…-
Intanto
Buffy si era guardata intorno per trovare un banco
libero, la sua ricerca si concluse con un fallimento…
B:-Scusi,
ma forse le sfugge un piccolo particolare…-
P:-Sarebbe?-
B:-Manca
il banco…-
Risata
generale e a molti ragazzi quella nuova arrivata stette subito simpatica, non
era da tutti mettere i piedi in testa al prof Price…
P:-Signorina
Rosembreg accompagni la signorina a cercare un banco,
non vorrei che si perdesse…-disse il professore tra lo sconsolato e
l’arrabbiato, lui, la nuova allieva, non la sopportava proprio…
-Non
si preoccupi, non mi smarrirei comunque, al massimo ritarderei di due orette
per non fare la sua pallosa verifica…-
P:-Ammiro
la schiettezza…-fece Price con sarcasmo
B:-Allora
andremo subito d’accordo-
Intanto
la ragazza chiamata per quella consegna, sorrise e con un piccolo inchino verso
il professore si apprestò a uscire con Buffy