INNAMORARSI PER CASO




PROLOGO


Marzo


Buffy Summers si fermò davanti a uno stand e si guardò intorno. La sala Versailles, la più ambita e sfarzosa del Peabody Hotel, era affollatissima. Orde di giovani donne accompagnate dalle loro madri si mescolavano agli operatori del settore, sempre a caccia di pubblicità e di buoni affari.

L'annuale Fiera della Sposa di Sunnydale era ormai giunta alla dodicesima edizione, e Buffy non era riuscita ad evitarla. Sapeva che, se si fosse rifiutata anche quell'anno, sua madre non gliel' avrebbe mai perdonato. Alzò gli occhi verso il soffitto, al quale gli organizzatori avevano appeso uno striscione rosa su cui era stampato, a caratteri cubitali rossi, L'amore è nell'aria lo sentite?, e sospirò. Detestava certe pagliacciate!

<<La vista di questi stupendi abiti da sposa non ti fa desiderare di costringere il tuo fidanzato a fissare una data?>> <<Non siamo ancora pronti mamma>> dichiarò Buffy, mentre osservava Joyce che accarezzava con le sue belle dita dalle unghie perfettamente laccate, alcuni campioni di stoffa. <<Quante volte ti ho detto che, una volta che il pesce ha abboccato, non bisogna esitare troppo a trascinarlo a riva? Non hai più molto tempo per sposarti in bianco. Hai già venticinque anni!>> Prese dello chiffon bianco e lo accostò al viso della figlia. <<Forse ho esagerato. L'importante è che ti ricordi di usare ogni giorno una buona crema per il contorno degli occhi. Sai bene che, una volta che saranno comparse le prime rughe, sarai costretta ad indossare il color panna.....o l'avorio. Ed io ci terrei che la mia bambina si sposasse in bianco!>>

La giovane annuì, mentre cercava le parole più adatte a smorzare l'eccessiva invadenza della madre. <<Sloane dovrà restare ad El Bahar per parecchi mesi ancora>> La smorfia contrariata di Joyce fu più eloquente di mille parole<<Quanti?>> <<Non so. Mi manca molto, ma non devo dimenticare che sta guadagnando il denaro per costruire il nostro nido>> <<Sei sicuro che non sia scappato?>> chiese la madre aggrottando le sopracciglia.<<Mamma!>> <<Tesoro, non puoi biasimarmi! Se non me lo presenterai al più presto, finirò per credere che te lo sei inventato!>> Visto che era esattamente ciò che Buffy aveva fatto, prese sua madre per un braccio nel tentativo di distrarla e la condusse verso lo stand delle bomboniere. Centinaia di sacchettini colorati facevano bella mostra sugli scaffali di legno chiaro, per non parlare degli assurdi soprammobili che li accompagnavano. Se mai si fosse sposata, decise Buffy in quell'istante, non avrebbe costretto nessuno dei suoi parenti o dei suoi amici a ricevere quelle mostruosità. Mentre Joyce sfogliava un catalogo, lei ripensò alla sera in cui la sua mente visionaria aveva partorito Sloane Devereaux. Infrangendo una regola che si era imposta dalla notte dei tempi, aveva accettato di uscire con un uomo che non conosceva: era il cugino di un'amica di una vicina di casa di una delle compagne di bridge di sua madre. Semplice, no?

Morris aveva quarantatrè anni. Buffy aveva pensato che le erano sempre piaciuti gli uomini maturi.

Morris era alto tanto quanto lei. Buffy aveva pensato che era stufa di portare i tacchi alti.

Morris amava ballare. Buffy aveva pensato che almeno avevano qualcosa in comune.

Aveva pensato male.

L'unico motivo per cui il caro signor Beekman amava danzare era che ciò gli consentiva di fare la piovra con la sua partner. Che essere disgustoso! Buffy ricordava ancora la sensazione del capo di lui posato sui suoi seni, delle sue mani dappertutto e della vista eccitante della sua incipiente calvizia. Dopo il terzo lento, la sua pazienza si era esaurita. Si era rifugiata in bagno e poi, giurando a se stessa che non avrebbe mai più accettato appuntamenti al buio, era tornata a casa senza degnare la piovra di un saluto. Quella sera era nato Sloane Devereaux. La decisione più saggia che potessi prendere, riflettè, mentre gettava un'occhiata al palco all'altra estremità della sala. Joyce era stata entusiasta della notizia del fidanzamento, e ciò aveva reso madre e figlia più unite. Non che prima non andassero d'accordo, ma erano così diverse, sia fisicamente che caratterialmente, che a volte, lo scontro era inevitabile. Da quando Sloane era entrato a far parte delle loro vite, invece, tutto filava per il meglio. Fino al giorno in cui la Fiera della Sposa aveva aperto i battenti. All'inizio Buffy aveva accettato di buon grado di sprecare un intero sabato pomeriggio tra fiori, bomboniere e abiti da sposa, ma ora la situazione stava precipitando. Organizzare il matrimonio della sua ultimogenita stava diventando per Joyce la sua unica ragione di vita. <<Guarda>> esclamò ad un certo punto la madre, alzando gli occhi verso iil grande schermo posto dietro il palco <<Fra pochi minuti estrarranno il numero del vincitore del concorso!>> 'La pagliacciata finale' sospirò Buffy tra sé. <<vieni con me>> continuò Joyce, trascinando la figlia per un braccio. <<Procuriamoci altri moduli. Più ne compiliamo, più probabilità avrai di vincere un matrimonio da sogno!>> <<Mamma ti ricordo che ho consegnato il mio coupon non appena abbiamo messo piede al Peabody!>>. L'immensa sfera di plastica trasparente conteneva svariate centinaia di moduli. Le possibilità che fosse proprio Buffy Summers ad aggiudicarsi il concorso Sposi Felici a San Valentino erano praticamente nulle. <<Quando sono venuta qui con le tue sorelle, ne abbiamo compilati almeno cento!>> 'Loro volevano vincere, io no' pensò Buffy. Al momento opportuno avrebbe annunciato alla madre e alle sorelle di aver rotto il fidanzamento con Sloane. Naturalmente non prima di aver trovato un fidanzato in carne ed ossa.....

<<Mamma ti andrebbe di bere qualcosa?>> Il tavolo del buffet era a pochi metri da loro, e lei ne approfittò per cambiare argomento. <<Del punch, magari?>> <<Perchè no?>> accettò Joyce sorridendo amabilmente al cameriere e fissando con sguardo pensieroso il liquido contenuto nel bicchiere di carta. <<Succo di mango e spumante>> disse dopo averlo sorseggiato.<<non male. Anzi, direi un aperitivo perfetto se tu decidessi di avere le tue damigelle in arancione. Ai matrimoni di Dawn e Fred, gli abiti delle damigelle erano verde acqua e il punch era alla menta. Una trovata che ha fatto schiattare d'invidia tutte le mie amiche!>> Nel sentir nominare le sorelle, Buffy ebbe un fremito. More, alte e attraenti, riuscivano sempre a far sentire lei il brutto anatroccolo di casa, per via dei suoi capelli biondi e del suo metro e sessanta scarso. In compenso però era stata la preferita di suo padre. Carl Summers era stato un uomo eccezionale, e ne sentiva terribilmente la mancanza. Era sicura che a lui non sarebbe importato sapere che, all'età di venticinque anni la sua ultimogenita era ancora single. Niente affatto! Joyce, invece......'Non pensarci ora' si impose. In quel momento le bastava aver reso felice sua madre, anche se solo per un giorno. Al futuro avrebbe pensato in seguito.

Buffy non era contraria al matrimonio. Semplicemente non aveva ancora incontrato l'uomo giusto. Sapeva che sarebbe arrivato, prima o poi, ma non aveva fretta. Tutto sommato era contenta di come procedevano le cose con il suo adorabile, discreto e lontano signor Devereaux. L'unico neo della faccenda era che, se sua madre avesse scoperto la verità, non l'avrebbe mai perdonata. <<Mamma, basta con i coupon ti prego. Non è giusto nei confronti di chi ne ha presentato solo uno. Senza contare che è illegale!>> <<Lascia perdere gli scrupoli morali. Lo stiamo facendo perchè tu abbia il matrimonio dei tuoi sogni. In amore e in guerra tutto è permesso!>> <<Sarà>> borbottò lei, poco convinta. <<Ma mi aspettavo più amore e meno guerra>> L'aggressività con cui madri e figlie stavano prendendo d'assalto le pile di tagliandi, sgomitando e imprecando, la lasciava esterrefatta. <<Si vede che non hai mai provato a prenotare un rinfresco nel bel mezzo di Giugno>> Giugno? Buffy aggrottò la fronte. Mancavano soltanto due mesi e mezzo a giugno. Che diavolo stava macchinando sua madre? <<Le nozze sono il momento più importante nella vita di una ragazza>> iniziò Joyce <<E anche di quella del suo fidanzato. La cerimonia deve essere progettata con cura, perchè possa risultare un evento memorabile. Il tuo fidanzato non dovrà avere dubbi sul fatto che starà per diventare un marito, con tutto ciò che questo comporta. Non sei d'accordo con me?>>Buffy si limitò ad annuire. Madre e figlia stavano compilando in fretta un modulo per il concorso, quando una voce proveniente dal palco attirò la loro attenzione e quella di tutte le altre persone in sala. Un orda di donne dai diciotto ai sessantanni si accalcò sotto il palco decorato di festoni rosa. <<Gentili signore e signorine>> esordì un D.J., impugnando il microfono e rivolgendo al pubblico uno smagliante sorriso<<Avvicinatevi al podio e incrociate le dita!Fra pochi minuti sarà estratto il nome della fortunata vincitrice del primo premio, uno splendido e indimenticabile matrimonio nel giorno più romantico dell'anno. Il giorno di San Valentino.!>> Applausi scroscianti giunsero da ogni angolo della vasta sala. Buffy vide parecchie madri abbracciare o prendere per mano le figlie, e perse immediatamente il conto delle coppie di dita incrociate dietro la schiena. I volti erano tesi, le labbra serrate. <<Prima di conoscere il nome della fortunata vincitrice, lasciate che vi presenti la coppia che si è aggiudicata il nostro premio lo scorso anno. Signore e signori, Teresa e James Martinez!>> Due giovani sulla trentina salirono sul palco tenendosi per mano, visibilmente impacciati. <<Allora, miei cari, com'è la vita matrimoniale?>> domandò il presentatore ai due sposini.<<Bella>> rispose laconico l'uomo. Sua moglie gli diede una gomitata nel fianco.<<Fantastica>> si corresse immediatamente lui.<<mai stato così felice>> <<Se non sbaglio vi siete sposati un mese fa, il giorno di San Valentino>> <<Esatto>> assentirono all'unisono i due teneri piccioncini.<<E avete fatto bene!>>esclamò il D.J., rivolgendosi al pubblico <<Come ben sapete, se le nozze vengono celebrate il 14 Febbraio, i premi messi in palio dai nostri sponsor aumentano. Lasciate che vi mostri quanto sono stati fortunati i Martinez>> Seguì un applauso scrosciante, se pur poco spontaneo da parte del pubblico.<<Mie care signore, avrete ora il piacere di assistere ad alcuni dei momenti più celebrativi che hanno preceduto le nozze di Teresa e James>>Sullo schermo gigante apparvero i due neosposini. Dapprima all'interno di un lussuoso ristorante, i cui proprietari avevano loro offerto una sontuosa cena a lume di candela, quindi in una rinomata gioielleria, dove apparivano intenti a scegliere l'anello di fidanzamento. Buffy sperò che sua madre non le facesse notare, per l'ennesima volta, quanto fosse deplorevole che Sloane non le avesse ancora regalato un solitario. Venne poi il turno del negozio di elettrodomestici in cui depositare la lista nozze, e una patetica sequenza che mostrava la sposa alla disperata ricerca di un abito nuziale adatto alla sua taglia abbondante.<<Hai visto che roba?>> sussurrò Joyce all'orecchio della figlia. <<Se vincessi, otterresti sconti incredibili su tutto!>> A conquistare il cuore di tutte le partecipanti, fu la vista del Mississipi Princess, il battello a vapore che avrebbe ospitato la cerimonia e il ricevimento nuziale.<<Dopo aver solcato le placide acque del fiume, i nostri sposi si dirigeranno verso l'incantevole cittadina di Vicksburg e, da lì, verso Puerto Rico, per un'indimenticabile luna di miele!>><<Tesoro, ti rendi conto?Una crociera!>> trillò Joyce, prendendo la figlia sottobraccio<<Sarebbe perfetto per te e Sloane, non credi?>> Un assordante rullo di tamburi impedì a Buffy di rispondere. Stava per essere annunciato il nome della vincitrice del concorso.'Dio sia lodato, la farsa sta giungendo alla conclusione!' pensò tra sè. Era stanca e le dolevano i piedi e voleva ritornare a casa. L'enorme palla di plastica che conteneva i coupon di partecipazione venne fatta ruotare più volte, in modo che i tagliandi si mischiassero a dovere. Una bimba dall'apparente età di cinque anni fu sistemata davanti ad una finestrella, e le fu chiesto di estrarre un modulo. Emozionatissima, la bambina fece come le era stato detto. La tensione era elevata. Ognuna delle donne in piedi intorno a lei sperava di essere la prescelta. Non Buffy. Eppure fu proprio lei a vincere.<<La fortunata è.........la signorina Buffy Summers!>>Joyce parve impazzire. L'abbracciò e la baciò, come se la figlia avesse vinto la lotteria nazionale, e scoppiò in lacrime quando il presentatore chiese alla vincitrice di salire sul palco.Buffy non voleva. Voleva andare a casa. Sua madre l'afferrò per il polso e la costrinse a fare il suo dovere.<<Congratulazioni Buffy!>> urlò il D.J. in mezzo al trambusto.<<il suo fidanzato è qui con lei?>> <<No>> <<Avete già fissato una data?>><<No>> <<Pensa che riuscirà a convincerlo a sposarsi il giorno di San Valentino? Come ha visto, se ci riuscirà i regali extra che riceverete sono innumerevoli!>> <<Il fatto di aspettare non costituirà un problema>> fu la lapidaria risposta di lei. No,davvero. L'unico problema sarebbe stato trovare un fidanzato. E per farlo aveva solo undici mesi.



CAPITOLO 1


Mancano due mesi al 14 Febbraio


Buffy era disperata. aveva una cerimonia di nozze bell'è pronta, ma non aveva un promesso sposo. E non sapeva come dirlo a sua madre. Negli ultimi mesi aveva cercato con ogni mezzo un uomo di cui potersi innamorare, tuttavia non c'era riuscita. Nessuno degli scapoli della casa editrice in cui lavorava. Nessuno di quelli conosciuti agli incontri della parrocchia organizzati dal reverendo Dooley. Neppur su Internet aveva avuto fortuna. E ora, a meno di due mesi dal giorno di San valentino, data del suo presunto matrimonio, era ancora sola come un cane. Joyce era seduta di fronte a lei. Sfogliava una copia di Vogue Sposa e, sul tavolo, aveva davanti a sè una penna ed un block notes. Era ansiosa di stilare la lista degli invitati. 'Devo riuscire a dirglielo'pensò Buffy inspirando a fondo. 'Devo assolutamente convincerla di aver rotto con Sloane. Non posso fare altro' Sua madre avrebbe pianto, avrebbe sbraitato, avrebbe pianto di nuovo, l'avrebbe accusata di essere una figlia insensibile e non le avrebbe parlato per una settimana. Alla fine, però avrebbe accettato l'inevitabile.<<Mamma, Sloane ed io abbiamo litigato>> <<Mi pareva che non fossi del solito umore quando sei arrivata. Ma non devi preoccuparti. Tutte le coppie hanno un pò di alti e bassi, prima del matrimonio. E' lo stress dei preparativi>> <<Sloane non è stressato>> precisò Buffy <<Certo che lo è>> replicò sua madre<<Dev'essere frustrante per lui trovarsi dall'altro capo del mondo mentre la sua fidanzata organizza il giorno più importante della sua vita. Della vostra vita. Dovresti mostrarti più comprensiva.>> Comprensiva! In quell'istante Buffy sentì di odiare Sloane. Si,lo odiava anche se lui non esisteva <<Dice che non sa se riuscirà a lasciare El Bahar in tempo per il matrimonio e per quanto mi riguarda.......>> <<Sciocchezze. E' anche il suo matrimonio, dopotutto. Sono sicura che, se lui spiegherà esattamente come stanno le cose, i suoi capi gli concederanno alcuni giorni di ferie. E' lontano da più di un anno ormai! Chissà quanti giorni di vacanza ha accumulato>> <<Si, ma mi ha detto che il suo lavoro sta attraversando un periodo critico, e poichè lui è l'ingegnere capo della piattaforma, non sa se.........>> <<Buffy, tesoro, il tuo fidanzato sa da mesi che le nozze sono state fissate per il giorno di San Valentino! Quindi dovrà fare di tutto per rientrare>> <<Proprio quello che dico io. Se Sloane non riesce a trovare il tempo per la cerimonia, non troverà nemmeno il tempo per far funzionare il nostro matrimonio>> Fece una pausa, congratulandosi con se stessa per quell'uscita ad effetto. <<temo che, sposandolo, commeterei un imperdonabile errore>> <<Smettila. Tutto ciò che gli occorre è soltanto un pò di rieducazione......>> Joyce si mise a sfogliare Vogue e dopo qualche secondo trovò quello che stava cercando. <<cosa ne dici di questi abiti per damigelle? Sono perfetti con quei fiocchi di raso sulla schiena. Le tue sorelle hanno il fisico adatto per un modello come questo. Nemmeno Claudia Schiffer ha un portamento aggrazziato come il loro. Sai, è importante, se vogliamo i fiocchi. Dimmi tu che c'è di più terribile di damigelle goffe e grassocce>> <<Essere abbandonate all'altare>> si lasciò sfuggire Buffy, conscia del fatto che sua madre non la stava affatto ascoltando<<Non verrà, lo so>> <<Buffy non agitarti. Non esiste sposa al mondo che non abbia pensato almeno un attimo a questa possibilità. Ma a te non succederà. non lo permetteremo>> Prese un'altra rivista dalla pila che aveva posato sul pavimento e la sfogliò in fretta. Si trattava del catalogo di biancheria intima redatto dal negozio che avrebbe regalato alla neosposa merce per circa duecentocinquanta dollari.<<Ora sceglieremo insieme qualche capo, e poi faremo in modo che il tuo Sloane torni da El Bahar una settimana prima delle nozze. Vedrai che un assaggio di ciò che lo aspetta una volta sposato lo convincerà a restare>> Buffy si rese conto in quel momento che, benchè a volte la facesse impazzire, lei voleva a sua madre un bene dell'anima. Rovinare il rapporto che avevano costruito negli ultimi mesi sarebbe stato molto doloroso. Così come sarebbe stata una tragedia dover rinunciare alle riunioni di famiglia con Dawn e Fred. Liti e battibecchi erano sempre stati all'ordine del giorno, ma in fondo si adoravano. Sapeva che avrebbe deluso anche loro.<<Dio mio, quasi dimenticavo!>> l'esclamazione improvvisa della madre le disegnò sul volto un'espressione interrogativa. <<Non muoverti, torno subito!>> Joyce comparve subito dopo. Aveva della stoffa drapeggiata su un braccio.<<Vellutino rosa e pizzo. Non ti pare una scelta azzeccata?>> Scoraggiata, buffy si lasciò andare contro lo schienale della sedia. Decise di dividere la notizia della rottura del fidanzamento in due parti. Quel giorno aveva introdotto l'argomento, nei successivi avrebbe convinto gradualmente la madre che non ci sarebbe stato nessun matrimonio.<<Ho pensato che fosse l'abbinamento ideale non appena li ho visti. So che a San Valentino si dà la preferenza al rosso, ma le tue sorelle saranno splendide in rosa!>> Già a lei invece non donava particolarmente, riflettè Buffy leggermente infastidita. <<Sono due stoffe bellissime, mamma>> Non ci sarebbe stato alcun matrimonio. Poteva permettersi di essere generosa. <<E' necessario che scegliamo oggi stesso il colore degli abiti. Il catalogo primaverile è già uscito, e non potremo più ordinare questi abiti dopo Natale. A meno che tu non voglia accontentarti dello chiffon>> <<Non so, mamma. F.........forse Sloane detesta il rosa>> <<Nessuno odia il rosa>> sentenziò sua madre. <<Ricordo che tuo padre diceva che è il colore più femminile in assoluto>> Nel nominare Carl, gli occhi le si inumidirono e un nodo alla gola la costrinse a fare una pausa.<<So bene che dopo la sua morte, abbiamo dovuto tirare un pò la cinghia, ma voglio che tu sappia che farò di tutto perchè tu abbia la cerimonia dei tuoi sogni. Del resto l'ho fatto per Dawn e Fred, quindi lo farò anche per te. Desidero che la mia bambina abbia il meglio di ogni cosa, e la tua vincita al concorso renderà questo sogno una realtà>> <<Mamma>>Buffy si sentiva una specie di verme ingrato ed egoista. Peggio di così non poteva andare. Si sbagliava.<<Quando ti sarai sistemata, ritirerò i miei risparmi dalla banca e mi trasferirò con la nonna a Sun City>> <<Che cosa?>> Buffy era a conoscenza dell'intenzione di nonna Martha di andare a vivere in Arizona, ma non sapeva che anche sua madre ci stesse pensando. <<E' un posto fantastico, perfetto per chi è in pensione. i lowell e i Darnell ci abitano già da due anni, e ne dicono meraviglie. Marjorie non fa che implorarmi di andare a trovarla, e io...............bè, la mia migliore amica mi manca molto>> Inspirò rumorosamente, mentre si tamponava gli occhi e il sorriso tornava a risplendere sul suo viso <<Non mi piace che la nonna viva sola, e qui ci sono troppe scale. ma ora che tu hai vinto il concorso, potremo finalmente stare insieme. Non è meraviglioso?>> <<Mamma dovresti trasferirti a Sun City indipendentemente dal fatto che io mi sposi. Qualcosa mi fa credere che, dopo il litigio con Sloane non ci sarà alcun matrimonio>>Mai avrebbe creduto di riuscire a mentire così spudoratamente. <<E' stato terribile! Ci siamo detti cose che non avrei mai potuto immaginare........Non credo che torneremo insieme.>> Joyce impallidì di colpo, e sua figlia cercò di rimediare come potè <<E anche se accadrà, non sono sicura che riusciremo a sposarci il giorno di San Valentino. Ci accontenteremo di una cerimonia intima molto semplice>> <<Non finchè io sarò in vita!>> Per una persona che stava per svenire solo pochi istanti prima, la ripresa era stata eccezionalmente veloce. <<Mamma, se non ci sposeremo il quattordici di febbraio, sarai tu a dover pagare le nozze, e io preferirei che usassi quel denaro per andare in arizona!>> <<Sciocchezze. Ho pagato per le tue sorelle e lo farò anche per te. Quindi smetti di discutere. Non partirò finchè non ti vedrò sistemata con il tuo Sloane. Fine della questione.>> <<non sono sola, ho molti amici! Inoltre Sloane tornerà a El Bahar subito dopo la cerimonia. Io non potrò andare con lui perchè le donne straniere non sono ammesse in quel paese, quindi penso proprio che sia inutile che tu rinunci al tuo sogno per stare accanto a me>> <<Cara, credo che sia arrivata l'ora che noi due facciamo una bella chiacchierata madre-figlia>> <<Abbiamo fatto molte chiacchierate, mamma>> <<Non quella, però>> insistette Joyce. oh, no! <<Sloane può anche essere intenzionato a tornare a El Bahar dopo la cerimonia,ma, se tu programmi la tua luna di miele come dico io, non ci rimarrà a lungo>> Con espressione maliziosa mise sotto il naso della figlia il catalogo di biancheria intima.<<Fidati della tua mamma>> Buffy si mise a fissare un'impalpabile sottoveste di raso bianco dalle spalline sottilissime, più simile a un abito da sera che a un indumento intimo.<<Da indossare soltanto la prima notte di nozze e agli anniversari>> le raccomandò sua madre in tono da esperta. <<Perchè?>> le chiese la figlia notando il prezzo esorbitante di quel capo. Spendere tutto quel denaro per qualcosa da indossare una sola volta all'anno le sembrava uno spreco enorme.<<Perchè è un'articolo che si addice più a una sposa che a una moglie. E tu vuoi che la metamorfosi avvenga il più rapidamente possibile, non è vero cara?>>Buffy annuì. Stava per chiedere ulteriori informazioni in merito a quella metamorfosi, quando sua madre si avventurò in una dotta conferenza sul colore delle camicie da notte adatte a una neosposa. A sottolineare il proprio punto di vista, aveva il catalogo della lingerie aperto alla sezione: colore nero. <<Molte spose commettono l'errore di indossare négligés neri subito dopo il matrimonio>> spiegò scrollando il capo. <<Malissimo!E' vero che molti uomini li considerano assai sexy, ma non dovrebbero mai

essere indossati prima della seconda settimana di nozze. anzi io consiglerei di aspettare almeno un mese>> Nonostante tutto, Buffy era affascinata da quella teoria. Peccato che essa, per quanto riguardava il suo caso, non sarebbe mai stata seguita dalla pratica! <<Un mese?>> <<Certo. Proprio quando tuo marito crede di aver scoperto tutto di te, tu.........zac!Lo sconvolgi con il nero!>> <<ah.....>> <<Dopo un mese, si suppone che tu e il tuo sposo abbiate già esplorato i piaceri...........ehm, della carne sotto parecchi aspetti, ed è proprio allora che io lo consiglio. Il colore della seduzione va usato con parsimonia, e solo dopo aver acquistato un discreto bagaglio di esperienza>> Buffy annuì di nuovo. Gettò un occhiata all'orologio e si accorse che erano passate le due. Troppo presto per affogare i propri dispiaceri nell'alcol.<<Guarda che carini!>> esclamò Joyce, distogliendola dai propri pensieri <<Come starebbe il tuo Sloane in uno di questi?>> Il catalogo era ora aperto alla sezione pigiami. <<non so>> <<Figlia mia, perchè non ti sforzi di collaborare?E' già antipatico che io non abbia incontrato il mio futuro genero, tuttavia il tuo disinteresse per un elemento fondamentale come la biancheria intima è addirittura deplorevole!>> <<Ma se ti ho mostrato una sua foto qualche mese fa!>> Il fidanzato e il fratello di una sua compagna di college lavoravano su una piattaforma petrolifera, e dopo che lei le aveva raccontato la propria vicenda, Marie le aveva prestato la fotografia dei due uomini e dei loro colleghi. Buffy aveva deciso che Sloane sarebbe stato il secondo da sinistra, in seconda fila. O il terzo da destra, in prima fila? <<Dovresti farti mandare un primo piano! Dalla foto che mi hai mostrato sembrano tutti uguali!Sloane potrebbe essere chiunque!>>Sua madre aveva ragione, ma era il meglio che era riuscita a escogitare. Oppure no? Mentre Joyce segnava con una x i capi di cui sua figlia avrebbe avuto bisogno in luna di miele, la parola chiunque le si piantò nel cervello. 'La mamma non ha mai visto Sloane. Nessuno lo ha visto. Ergo, Sloane potrebbe essere davvero chiunque.' Sarebbe stato sufficiente trovare qualcuno che fingesse di essere il suo fidanzato, simulare il matrimonio, e quindi rispedire il finto marito negli Emirati Arabi. Perchè non ci aveva pensato prima?. Sua madre si sarebbe trasferita a Sun city felice e contenta, e lei avrebbe potuto riprendere in mano le redini della propria esistenza. Non poteva negare che quel piano geniale presentasse anche aspetti negativi. Il costo elevato, prima di tutto. Dove avrebbe trovato il denaro per far fronte alle imposte sul valore dei premi vinti al concorso? Per non parlare del compenso che il suo finto marito avrebbe preteso. Non era una ragazza ricca. Eppure.....

Niente più appuntamenti al buio, niente occhiate di disapprovazione o compatimento per il suo stato di zitella........E poi, una valanga di premi, una crociera e sopratutto una madre felice. Si, ne sarebbe valsa la pena. Buffy sorrise a sua madre, il primo sorriso spontaneo dopo ore di umore indiscutibilmente pessimo, e disse: <<Hai ragioni, mamma. E adesso, che ne diresti di aiutare la tua bambina a scegliere la biancheria intima per trattenere il suo sposo negli Stati Uniti?>>



CAPITOLO 2


William Brooks prese l'asta per misurare il livello dell'olio dal bagagliaio della sua vecchia auto e la posò accanto a uno straccio, sul pavimento del garage. La Volvo era ormai un pezzo da museo, ma non era ancora giunto il momento di sostituirla. Non che se lo potesse permettere, pensò aprendo il cofano. Non fino a quando non avesse realizzato i propri piani e fosse diventato l'avvocato di un'importante società finanziaria. Solo allora avrebbe visitato gli auto saloni di Memphis alla ricerca di un auto adatta a un giovane professionista. Pochi mesi ancora, poi avrebbe ottenuto tutto ciò per cui aveva lavorato fino a quel momento: un sostanzioso conto in banca, un loft ampio e luminoso nella zona più centrale della città, un guardaroba firmato Armani e molte donne. Le donne! Già se le immaginava intente a cadergli ai piedi come pere mature. giovani professioniste ansiose di divertirsi e prendere tutto ciò che la vita poteva offrire. Il tutto, in attesa di incontrare "Lei", la futura madre dei suoi figli. William sorrise tra sé, compiaciuto del proprio infallibile piano. Ripensò agli anni dell'università, alle sere trascorse dietro il banco del bar di Marty, a servire birre, e poi all'esperienza come insegnante di matematica in una delle scuole più malfamate della città. Gli era piaciuto stare con quegli adolescenti, ma era giunta l'ora di fare il grande passo. <<Ehi William!>> Nell'udire la voce del suo migliore amico, si voltò verso la porta. <<Salve! Come mai qui?>> Con un unica ampia falcata Xander fu al suo fianco. <<Ho ottenuto un audizione>> <<Fantastico!>> Il sogno di Xander era quello di diventare il nuovo Al Pacino, ed ogni nuovo provino era un'occasione da festeggiare.<<Mi presteresti l'auto? La mia ha una gomma a terra>> <<Fa pure. Il crick è nella cassetta degli attrezzi.>> <<Che me ne faccio del crick?>> <<Ci sostituisci la ruota.>> <<Senza ruota di scorta?>> <<Xander!>> William contò fino a dieci nel tentativo di calmare i propri nervi. L'amico era un incosciente. <<Sono mesi che ti dico che hai bisogno di gomme nuove, e come volevasi dimostrare.....>> <<Avvocato, mi risparmi la predica!>> lo implorò Xander con enfasi, quasi si trovasse su un palcoscenico.<<Hai ragione, lo so.Se ottengo questo lavoro sarà la mia spesa, lo giuro.>> <<Come no!>> rispose William con sarcasmo. <<Tu i pneumatici, io la pompa dell'olio>> <<Dovresti comprare un'auto nuova>> lo rimproverò Xander <<Non me lo posso permettere>> <<Potresti, se la smettessi di pagare i tuoi debiti con somme così alte. Sai che non è necessario>> <<Si che lo è>> William era un tipo orgoglioso. Se aveva contratto dei debiti era solo perchè vi era stato costretoo. Prima li avesse estinti, prima avrebbe potuto iniziare una nuova vita. Il denaro per la scuola di legge gli era stato prestato da Xander, o meglio dal padre di Xander, e ciò lo rendeva più determinato che mai a restituirlo al più presto.<<La macchina mi serve, ma posso sempre darti un passaggio. Dove hai detto che si tiene l'audizione?>> <<Non te l'ho ancora detto>> gli fece notare Xander, abbozzando una smorfia<<Ma tu smettila di andare a lavorare di sabato. Non ti pagano nemmeno gli straordinari!>> <<Stà zitto e monta in macchina. Oppure preferisci prendere l'autobus?>>



Buffy sedeva su uno scomodo divano in finta pelle verde, nell'ufficio di Lawrence Taylor, agente di attori, attrici e modelle. L'uomo parlava con voce strascicata, indossava una sciarpa di seta dai colori smorzati e beveva tè aromatizzato. Un tipo stravagante, pensò lei, chiedendosi se avesse afferrato ciò di cui aveva bisogno. Nessuno degli attori che le aveva presentato le era parso adatto ad impersonare Sloane. Tutti avevano bisogno di un copione e lei non ne possedeva. Nel suo caso la parola chiave era: improvvisazione. Inoltre ognuno di loro aveva insistito sull'importanza della motivazione a reciatre, cosa che non le interessava. Capacità di convincere sua madre e le sue sorelle, ecco cosa le serviva. Possibile che nessuno riuscisse a capirlo? Il signor Taylor si sedette accanto a lei e posò un album rilegato in plastica nera sul tavolino di fronte a loro. <<Le è rimasto l'ultimo candidato da esaminare signorina Summers>> le annunciò grave, mostrandole la foto di un ragazzo sui ventotto anni, dai capelli castani e gli occhi scuri. Non era ciò che lei aveva in mente, ma aveva l'aria di essere un bravo ragazzo.Annuì <<Signor Harris!>> L'uomo che apparve aveva uno sguardo simpatico e un sorriso cordiale che le piacquero. <<Salve, sono Xander Harris, per servirla>> si presentò, stringendole la mano. <<Non perdiamoci in convenievoli>> tagliò corto Taylor<<La signorina Summers ha urgente bisogno di un attore che interpreti uno sposo>> Per la decima volta quella mattina, Buffy spiegò all'aspirante attore che cosa voleva e chi era Sloane Devereaux. Il giovane ascoltò con attenzione, quindi chiese:<<Che tipo d'uomo è questo Sloane>> <<Un uomo immaginario>> <<Lei come se lo immagina?>> <<Veramente non ci ho mai pensato>> ammise Buffy. Pensò al tipo di marito che sua madre avrebbe voluto per lei. <<Qualcuno che dimostri di sapersi prendere cura di me. Un uomo solido, dal carattere forte e determinato>> Xander annuì <<Professione?>> <<Ingegnere su una piattaforma petrolifera>> <<mio padre voleva che diventassi un avvocato o un ingegnere>> disse l'altro, più a se stesso che a lei.<<Ma io avevo nel sangue il sacro fuoco della recitazione>> A Buffy non serviva altro. Quel ragazzo era stato una delusione per suo padre proprio come lei lo era per sua madre. Sarebbero andati perfettamente d'accordo. <<Assunto>>



William aprì l'armadio e si accorse di non avere camicie pulite. E nemmeno calzini e biancheria intima. Maledizione! D'altronde non poteva che incolpare se stesso. Nelle ultime due settimane aveva trascorso una media di sedici ore al giorno in ufficio, inchiodato al computer. A volte era stato costretto a saltare il pranzo, figurarsi se avrebbe potuto pensare al bucato!Erano le sette e mezzo del mattino. Di solito la lavanderia del condominio, a quell'ora era deserta. Ma stavolta William si sbagliava. Xander aveva avuto la sua stessa idea. <<Chi si vede! Pensavo fossi morto!>> si lasciò sfuggire sogghignando. <<Lo sarò presto, stanne certo!>> rispose William, gettando un'occhiata alle lavatrici. Ignorando il cartello fuori uso appiccicato sulla più moderna e veloce, ne aprì lo sportello. <<Ami il rischio vedo>> <<So riconoscere la tua scrittura, semplicemente>> Il cesto stracolmo di biancheria ai piedi di Xander confermò i suoi sospetti. Evidentemente era stato costretto a dividere in due parti il proprio carico.<<La prossima volta ci cascherai come un pollo te lo garantisco! Si può sapere che fine hai fatto sono giorni che non ti fai vedere.>> <<Lavoro, lavoro, lavoro>> <<Che coincidenza!Ricordi l'audizione di qualche giorno fa? Ho ricevuto la parte.>> Per un attimo William dimenticò i propri problemi. <<Fantastico! Una pubblicità?>> <<No, un matrimonio>> <<Ti sposi?>> <<Mio dio no!>> replicò Xander, spalancandò gli occhi<<Anche se, tutto sommato, la sposa è carina in modo........pericolosamente matrimoniabile!>> Trasbordò gli indumenti dalla lavatrice alla asciugatrice. <<Un opera teatrale?>> <<Una produzione privata in grande stile, di cui io sarò il personaggio principale. Senza contare la parata finale>> <<Per parata intendi matrimonio?>> <<Esatto amico. Roba da Oscar, ne sono sicuro. Oh, dimenticavo che nella mia prestazione è compreso un weekend all'insegna del lusso al Peabody Hotel!>> <<Se c'è qualcuno che si merita un pò di successo quello sei tu>> Era sincero. <<Lo apprezzo molto, avvocato. Senti io dovrei iniziare a fare le valigie. L'appuntamento con la sposa è all'una. Ti dispiacerebbe controllare la mia macchina? Se lo farai, quando torno ti porto una bella tazza di caffè fumante.>> <<Schiavista!>> L'altro era già uscito quindi non lo udì. William sospirò, caricando la lavatrice con il resto degli abiti di Xander. Versò il detersivo nella vaschetta e vi aggiunse un abbondante dose di ammorbidente. Proprio in quell'istante l'asciugatrice si fermò. Pensando che sarebbe stato un gesto carino piegare la roba dell'amico e riporla ordinatamente nel cesto di plastica, William allungò la mano per aprire lo sportello. Inavertitamente, rovesciò la confezione dell'ammorbidente liquido, che si distribuì sul pavimento. Maledizione, aveva scordato di chiuderne il tappo! Pulirò dopo, si disse. A parte il fatto che non sapeva dove trovare straccio e spazzolone, voleva terminare il bucato al più presto. Si mise a fischiettare mentre piegava divertito un paio di boxer blu decorati con coniglietti bianchi. Lui non avrebbe mai indossato della biancheria intima così vistosa, ma Xander era diverso. A dire la verità erano diversi in tutto. Forse era proprio per questo che erano amici. Xander vedeva in William ciò che sarebbe diventato se non avesse intrapreso la carriera artistica; William adorava l'amico perchè sapeva trovare il lato comico in ogni cosa. L'avvocato Brooks era una persona dotata di uno spiccato senso dell'umorismo, tuttavia il suo progetto non ammetteva nessuna distrazione. Per questo motivo aveva rinunciato a far parte della squadra di basket al liceo, e di quella di football all'università. Per la stessa ragione aveva insegnato di giorno e studiato di notte. Voleva estinguere i propri debiti scolastici a tempo di record. <<La massaia perfetta!>> Xander era tornato. Reggeva due tazze di caffè e veniva verso di lui, piacevolmente sorpreso di vedere i suoi abiti perfettamente piegati nel cesto.<<Grazie. Non sai quanto io..........William!>> <<Xander!>> L'ammorbidente! William corse verso l'amico, disteso a terra, supino e immobile. Le tazze erano volate dall'altra parte del locale, e il caffè aveva macchiato la parete. Mentre si toglieva la camicia e la ripiegava per metterla sotto la testa di Xander, William pregò Iddio che il telefono all'interno della lavanderia funzionasse. Funzionava!



Xander riprese i sensi mentre veniva caricato sull'ambulanza. <<William, la parte..........>> sussurrò debolmente, pallido in viso. <<Non angustiarti>> lo rassicurò l'altro <<Avrai altre occasioni>>L'unica cosa che importava era che l'amico non si fosse spezzato il collo, oppure la schiena.<<La ragazza.......devi avvertirla>> <<Lo farò, stà tranquillo. Ma prima ti accompagno in ospedale>> <<Peab....Peabody>> Fu l'ultima parola che pronunciò Xander prima che il portellone dell'ambulanza fosse chiuso. William decise dis eguirla fino al Pronto Soccorso. Solo in seguito di sarebbe preoccupato di avvertire l'attrice che Xander avrebbe dovuto incontrare al Peabody. Al momento, era più importante verificare le condizioni di salute dell'amico.



CAPITOLO 3


Sloane, o meglio Xander Harris, era in ritardo di venti minuti. Buffy non sapeva più cosa pensare, e come comportarsi. Da ben dieci minuti percorreva l'elegante atrio del Peabody Hotel fingendo di non prestare il minimo interesse all'entrata, ma non ci sarebbe riuscita ancora per molto. Dove diavolo si era cacciato? Joyce, seduta su una delle poltroncine situate accanto a un'immensa fontana, pareva più rilassata. Dawn e Fred, invece, non avevano staccato gli occhi dalla sorella minore nemmeno un istante.Buffy e Xander si erano incontrati tre volte nelle settimane precedenti, e lui era sempre stato puntuale. Come poteva ritardare il giorno della prova della cerimonia? <<Cara, smetti di camminare avanti e indietro, e siediti accanto a me. Il tuo Sloane sarà qui a momenti lo sento.>> <<Ma mamma.........>><<Obbedisci, da brava>> Il tono di Joyce era gentile, tuttavia a Buffy non sfuggì la nota di comando<<Il tuo fidanzato arriva da El Bahar, non dall'altro capo della città. Forse avremmo dovuto far spostare l'orario delle prove. Sarà stanco morto dopo un simile viaggio!>> Buffy si diede della stupida per non averci pensato. <<Non posso fare a meno di notare che sembri più nervosa che emozionata all'idea di riabbracciarlo>> Gettò un'occhiata a due donne sulla sessantina, in piedi accanto all'ascensore, le cui occhiate verso di loro non le erano sfuggite.<<Se non vuoi diventare l'oggetto dei pettegolezzi al club della musica del giovedì, ti consiglio di rilassarti!>> Lei non riuscì a trattenersi.<<Il mio fidanzato ha più di mezz'ora di ritardo!Come diavolo faccio a rilassarmi?>> Joyce alzò languidamente il proprio bicchiere. <<Unendoti a me per un gin tonic>> <<Pensavo stessi bevendo acqua minerale!>> <<Speriamo che lo pensino anche quelle due pettegole del Club della Musica!>> Stava spingendo sua madre verso l'alcolismo, ecco quel che stava accadendo. Che sarebbe successo se Xander non si fosse presentato? Buffy preferì ignorare quel pensiero. Naturalmente non vi riuscì. Se il finto Sloane non fosse arrivato al più presto, Joyce avrebbe chiamato le compagnie aeree per controllare se il signor Devereaux fosse stato sul volo da El Bahar. Avrebbe scoperto che nessun passeggero con quel nome era sbarcato a Sunnydale, e il matrimonio sarebbe saltato. Di conseguenza, sua madre non sarebbe mai partita per Sun City, e tutto sarebbe toranto come prima. Le pressioni, gli appuntamenti al buio,le annuali fiere della sposa. <<Mamma, ordina un gin tonic anche per me, ti va?>>



William era riuscito a calmare Xander solo dopo avergli assicurato che avrebbe raggiunto la sposa al Peabody Hotel e l'avrebbe levata dai guai. Aveva procurato all'amico una commozione cerebrale che lo avrebbe costretto in ospedale per alcuni giorni. Aiutare la sua collega era il minimo che potesse fare, Peccato che l'unica informazione di cui disponesse era che i due dovevano incontrarsi al Peabody, all'una in punto, e nient'altro!



Erano le due meno cinque quando William arrivò all'albergo. Si trattava del più vecchio e anche più lussuoso della città. La recente ristrutturazione lo aveva riportato agli antichi fasti, e lui si sentì fuori posto vestito con jeans, camicia sportiva e scarponcini da montagna. Se solo Xander fosse stato in grado di descrivergli la collega! di lei non conosceva nulla: non il nome, non l'aspetto fisico. Nulla! Si passò le mani tra i folti capelli castani e gettò un'occhiata alla hall, alla ricerca di una giovane donna dall'aria impaziente, forse furiosa......

Due turisti giapponesi stavano fotografando le anitre nella fontana, mentre due donne more gettavano del cibo ai palmipidi. Una controllò l'ora, guardò in direzione della porta, poi disse qualcosa all'altra. Quindi posarono entrambe lo sguardo su altre due donne: una sulla cinquantina, l'altra pittosto giovane, sui ventiquattro anni. Entrambe le donne di questa seconda coppia indossavano abiti color pastello e sorseggiavano un drink. Acqua minerale, probabilmente. Non avevano l'aria nervosa nè impaziente, ma non fu questo a colpirlo. Se si trattava di due attrici e quello era un set, dove si trovavano i cameramen, gli addetti alle luci, il regista? Insomma, dov'era finita la troupe? C'era solo un modo per scoprirlo. William si avvicinò al banco della reception e chiese se fosse possibile avvertire che era arrivato xander Harris.



<<La persona in attesa del signor Xander Harris è desiderata alla reception, grazie>> La comunicazione rischiò di far andare di traverso il gin tonic a Buffy, la quale tossì violentemente, cercando di mascherare la propria apprensione. Il piano non prevedeva alcuna comunicazione tramite autoparlante, e una sensazione per nulla positiva la percorse. Cercando di dominare il tremito delle mani, appoggiò il bicchiere sul tavolo, finse di controllare l'orario, quindi annunciò:<<Mamma, vado a chiamare l'aereoporto per scoprire se il volo di Sloane è in ritardo. non ci metterò molto, te lo prometto>> Joyce annui<<Buona idea, cara, anche se sono sicura che sarà qui a momenti>> Buffy inspirò a fondo, poi si diresse verso i telefoni, nel caso le sue sorelle la stessero osservando. Quando fu fuori della loro visuale, corse in fretta verso il banco della reception. Non vide nessuno. Un tizio in jeans si stava guardando intorno, ma non era l'attore che lei aveva assunto. Anche se le sarebbe piaciuto. Sulla trentina, alto e atletico, corrispondeva esattamente al prototipo dell'uomo dei suoi sogni. La camicia spiegazzata non riusciva a nascondere le spalle ampie e possenti, mentre i jeans fasciavano uno splendido paio di gambe......per non parlare di tutto il resto. I capelli erano castani e tagliati piuttosto corti. Se solo lawrencw Taylor le avesse mostrato la sua foto, invece di quella di Xander! Ma no, invece. Xander andava benissimo. Nessuno, e tantomeno le sue sorelle, avrebbe mai creduto che un simile esemplare di maschio si fosse innamorato della semplice e un pò scialba Buffy Summers. Ne ebbe la certezza quando lui si voltò e due occhi azzurrissimi la scrutarono. Per una frazione di secondo le mancò il respiro. Troppo attraente, troppo affascinante. Troppo......Troppo in tutti i sensi per lei.



William osservò la ragazza che veniva nella sua direzione, e sperò che si trattasse dell'amica di Xander. Era carina, senza dubbio. non appariscente, ma molto piacevole da guardare. Xander l'aveva definita "carina in modo pericolosamente matrimoniabile"e, per una volta, William gli diede ragione. Lunghi e folti capelli biondi incorniciavano un bel viso, sul quale spiccavano una bocca carnosa e due occhi da cerbiatta, frangiati da lunghe ciglia. A ogni passo, quella chioma simile a seta ondeggiava sulle sue spalle, rendendola eterea come un angelo. L'attrice indossava un abitino color giallo corto, senza nessun gioiello. Era truccata in modo discreto, ma sapiente, e non dimostrava più di ventidue anni. A occhio sette in meno di lui. <<E' lei che sta aspettando Xander Harris?>> le chiese, senza lasciarle il tempo di rivolgersi all'impiegato.<<S......si>>Buffy aveva pronunciato il monosillabo in tono esitante,<<Mi dispiace, ma c'è stato un incidente>> Lei impallidì di colpo. Stava per svenire.<<Che cosa è successo?>> <<Xander è scivolato e ha battuto la testa. Ora è in ospedale, dove gli è stata diagnosticata una commozione cerebrale. Si rimetterà, ma temo che la vostra rappresentazione........>> Fu l'espressione terrorizzata di Buffy a spingerlo a interrompersi. Attese qualche secondo, ma lei non parlò. <<Sarebbe qui ora, se potesse. Xander rispetta sempre i suoi impegni, e so che teneva molto a questo lavoro, purtroppo.......non sarebbe possibile posticipare il tutto di un paio di giorni?>> La prognosi dei medici era stata di una settimana, ma William sperava si potesse guadagnare un pò di tempo. Gli occhi di Buffy s'inumidirono all'improvviso<<Doveva essere il mio fidanzato>> sussurrò <<Lo so. Mi ha detto che doveva recitare la parte di uno sposo>> <<E' tutto pronto ed io...........>> Si lasciò sfuggire un sospiro di profonda desolazione <<Ho bisogno di un fidanzato, e ne ho bisogno subito>> <<Mi dispiace signorina, ma temo che Xander sia fuori combattimento per il momento>> <<allora, lo sostituisca lei>> <<Io?>> disse William, quasi gridando.<<Impossibile. Io non sono un attore!>> <<No, però è un uomo e mi sembra in buone condizioni fisiche. Si rende conto che si tratta di vita o di morte?>> Se sua madre non avesse conosciuto Sloane e il matrimonio fosse saltato, le avrebbe reso la vita impossibile. <<Signorina, forse lei non ha capito. Io sono un amico di Xander, e sono qui solo per avvertirla. Non ho mai recitato in vita mia>> <<Non le sto chiedendo di recitare. solo di impersonare Sloane Devereaux, il mio fidanzato>> A William non serviva una fidanzata. La sua scalata al successo non lo prevedeva. Nei due anni a venire, niente impegni con le donne, solo divertimento. Anche se la ragazza davanti a lui era un tipo interessante, e la sua aria disperata gli faceva tanta tenerezza. <<La prego! Mia madre e le mie sorelle si aspettano di incontrare il mio futuro marito da un momento all'altro, senza contare la limousine che ci sta attendendo fuori dall'albergo. Oggi ci sono le prove del matrimonio! per Favore!>> <<Sta cercando di far credere alla sua famiglia che sta per sposarsi? Con Xander?>> Inaudito! <<In questo caso le comunico che non desidero avere niente a che fare con lei. E nemmeno il mio amico. Si tratta di una frode.>> Era stato l'avvocato a parlare. Nell'udire la parola frode, Buffy si rabbuiò, quindi scoppiò a ridere.<<Non c'è nulla di illegale in tutto questo, lo giuro!>> <<E allora dov'è il suo vero fidanzato?>> <<Non ce l'ho>> <<Se avete rotto non pensa sarebbe più saggio raccontarlo ai suoi famigliari invece di.........>> <<Crede che non l'avrei fatto se avessi pensato che avrebbero accettato una simile notizia?>> Gettò un'occhiata alla madre e alle sorelle, in attesa davanti alla fontana. <<Senta lei non mi conosce e io non conosco lei. So che la mia storia può sembrarle inverosimile, e in un certo senso lo è, ma se lei non mi aiuta, la mia vita diventerà un inferno!>> <<Signorina, io............>> <<Solo fino al giorno di San Valentino. La pagherò bene!>> Gli bastò abbassare lo sguardo su quegli occhi dolcissimi e tristi per capire che l'avrebbe aiutata. William conosceva la disperazione. l'aveva vista negli occhi di Xander un'ora prima, e sapeva di averla provata personalmente, quando era convinto di non riuscire a laurearsi a causa delle proprie restrittezze economiche. Xander lo aveva aiutato allora. Ora toccava a lui.<<Non ho mai fatto niente di simile prima d'ora. Non funzionerà!>> I lineamenti di buffy si rilassarono all'improvviso<<Deve funzionare>>. Gli posò una mano sul braccio e glielo strinse leggermente <<Grazie. Lo apprezzo più di quanto lei creda.>> Per il momento era salva <<La cosa migliore è che io torni da mia madre e che lei entri dalla porta principale, cercandomi con lo sguardo. Io mi alzerò, le correrò incontro e poi...............>> <<Non credo che ne avremo il tempo, cara>> le fece notare William <<Non si volti, ma credo che sua madre e le sue sorelle stiano venendo verso di noi>>

<<Tre donne tutte pittosto carine>> <<Già >> <<Oh mio dio, svelto!>> Gli buttò le braccia al collo <<Mi baci>> William obbedì senza fiatare. Chinò la testa e le sfiorò le labbra con un bacio, stuzzicandole la bocca ancora chiusa con la punta della lingua. Lei ansimò. L'aria sembrava essersi improvvisamente rarefatta. Non riusciva a respirare, tuttavia non riusciva nemmeno a pensare di muoversi. Non voleva. Quando la lingua di lui le si insinuò fra le labbra, lo stupore e l'imbarazzo svanirono come neve al sole. Buffy si rilassò e si spinse in avanti, per portare il proprio corpo a contatto con quello di lui. <<Ehi!>> si lasciò sfuggire, quando il bacio fu interrotto <<Non si può dire che lei non sappia eseguire gli ordini>> Era sconvolta, stupita, persino eccitata! <<Mi piace questo in un uomo>> Non si era ancora ripresa totalmente dallo shock del bacio che la voce acuta di sua madre le perforò i timpani. <<Buffy, cara, immagino che questo sia il tuo signor Devereaux!>> Buffy, ripetè mentalmente William.'Almeno ora so come si chiama'. Sorrise alla donna bionda che lo stava fissando con curiosità, ma non disse nulla. Meglio aspettare che fosse la sua fidanzata a fare le presentazioni. Lei però non si decideva. Se ne stava immobile, la bocca spalancata e gli occhi sgranati, come se l'avessero colpita alla testa e non ricordasse dove si trovava e con chi. <<Mi chiami Sloane, signora>> le venne in aiuto William, rivolgendo a Joyce il più seducente dei sorrisi. Funzionò. <<E lei mi chiami Joyce>> trillò la donna, arrossendo impercettibilmente. <<Buffy tesoro non vuoi far conoscere a Sloane le tue sorelle?>> 'Sorelle? Quali sorelle?' si chiese lei ancora inebetita. Fu solo quando William le diede un pizzicotto al fianco che si riprese. Gli lanciò uno sguardo di riconoscenza, quindi presentò Dawn e Fred al suo promesso sposo. 'Belle donne, non c'è dubbio' pensò William stringendo loro le mani ben curate. E sanno di esserlo. La maggiore Dawn gli aveva lanciato un'occhiata che di fraterno, non aveva proprio nulla. Molto interessante. In risposta all'avance della mora, William strinse più forte la vita di Buffy e le baciò dolcemente la tempia, facendola arrossire come un peperone. Quindi tornò a sorridere a Dawn. << Sloane dov'è finito il tuo bagaglio? Posso darti del tu, vero? In fondo tra pochi giorni diventerò tua suocera>> William trasalì. Quale bagaglio?<<E'.........non è qui>> <<Le linee aeree lo hanno smarrito>> intervenne in fretta Buffy <<Ecco perchè sei arrivato in ritardo!>> esclamò Dawn <<Iniziavamo a chiederci se tu esistessi davvero>> continuò senza staccare gli occhi dal suo viso. <<E' tutto sistemato ora>> tagliò corto Joyce <<Tu sei qui, e noi siamo molto felici di aver fatto la tua conoscenza. Pronto per le prove della cerimonia?>> <<Mamma, sarebbe meglio che Sloane desse un'occhiata alla sua stanza prima, così quando arriverà il bagaglio in albergo sapranno dove sistemarlo>> La mente di Buffy aveva ripreso a funzionare, finalmente. Ci aveva messo un pò, ma il bacio che aveva scambiato con quell'uomo era stato sconvolgente. Un'esperienza al limite del paranormale. A dire la verità di ordinario e normale in lui non c'era proprio nulla. Quegli occhi azzurrissimi, i suoi denti bianchi e perfetti, le sue labbra......Dove si era nascosto nei mesi in cui lei batteva la città alla disperata ricerca di un marito? Marito. E se fosse stato il marito di un'altra? Che idiota! non aveva nemmeno controllato se portava la fede al dito! No. A sua madre e alle sue sorelle non sarebbe mai sfuggito un particolare simile. Però poteva essere fidanzato, o anche convivere con qualcuno. E se fosse stato gay? No. Assolutamente impossibile. Aveva percepito una bruciante fame da scapolo nel suo bacio. <<Cara siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Credo sia meglio andare Ai bagagli penseremo poi.>> Buffy sapeva che Joyce aveva ragione, ma lei doveva a tutti i costi trovare il modo di parlare da sola con il suo fidanzato. Se non lo avesse fatto avrebbe corso il rischio di mandare a monte ogni cosa. <<Signore, vorreste scusarmi per un attimo?>> Era stato lui a parlare <<Devo fare una breve telefonata, molto importante.>> Si avvicinò a Buffy e le scoccò un bacio sulla bocca <<Torno subito, amore>>



Le quattro donne osservarono rapite il suo fondoschiena che si dirigeva con virile eleganza verso le cabine telefoniche. <<Ora capisco perchè sei stata tanto paziente. E' davvero un uomo per cui vale la pena di aspettare!>> commento Joyce, usando un tovagliolo di carta a mò di ventaglio. <<Avete visto come la guarda?>> continuò Dawn<<Non ha occhi che per te sorellina. Gli ho lanciato uno dei miei famosi sguardi da seduttrice, e lui che ha fatto? Non mi ha degnato della minima attenzione>> Buffy si chiese dove fosse quando ciò era accaduto.<<Vuoi dire che hai cercato di sedurre il mio fidanzato?>> <<Solo un piccolo test, sorellina>> rispose l'altra. <<Il tuo Sloane lo ha superato a pieni voti>> <<La prossima volta, và a giocare dalla maestra nella classe di qualcun'altro!>> ribattttè Buffy, seccata, alzando la voce. <<Tesoro calmati!>> l'ammonì la madre <<Tua sorella si stava solo mostrando ospitale. Dopotutto è la damigella d'onore>> 'Già' borbottò la futura sposa tra sè.'Chi glielo ha chiesto? Io no di certo' <<Sentimi bene!>> iniziò in tono bellicoso, incontrando gli occhi perfettamente truccati della sorella maggiore. <<Forse non sarò bella come te, ma Sloane mi ama, e non starò a guardare mentre tu lo corteggi spudoratamente. Quell'uomo è mio hai capito? Mio!>> La sua sfuriata lasciò le altre senza parole e lei se ne compiacque. Si era sempre mostrata troppo arrendevole nei suoi confronti <<Speravo solo di sentirtelo dire, amore>> Amore? Mio Dio! Quell'uomo, il suo fidanzato Sloane, aveva udito ogni cosa! desiderò sprofondare, tuttavia si riprese quando sentì le forti mani di lui posarsi sulle spalle. Sapere che quel corpo solido e vigoroso l'avrebbe sostenuta in caso di bisogno le fece riacquistare sicurezza. Lui era dalla sua parte. <<Andiamo? domandò Joyce impaziente. Il gruppo si mosse verso l'uscita. <<Sloane,caro, detesto infastidirti con questo problema visto che sei appena arrivato, ma hai ricevuto gli inviti che Buffy e io ti abbiamo spedito?>> Lei ritenne opportuno intervenire <<Mamma sai bene che ci vogliono parecchie settimane perchè la posta arrivi a El Bahar! Senza contare che in quel periodo, Sloane era in mezzo al deserto>> Joyce era esterrefatta <<Non hai spedito gli inviti al matrimonio?>> William si strinse nelle spalle <<Non molti......>> La sua fidanzata gli diede una gomitata nel fianco.<<Cioè Nessuno>> <<E' terribile!>> esclamò Joyce, in preda al panico,<<Vorresti dire che non ci sarà nessuno dei tuoi parenti alle nozze?>> <<La nostra non è una famiglia unita>> <<Te l'avevo detto che il giorno di San Valentino non sarebbe stato l'ideale per Sloane, mamma. Invece di lamentarti dovresti ringraziarlo per essere riuscito a trovare questi pochi giorni di permesso>> intervenne Buffy <<Ma...........ma sitratta del suo matrimonio!>> Lui si sentì in dovere di dire qualcosa. Qualsiasi cosa. <<I miei genitori sono molto dispiaciuti di non poter partecipare. Purtroppo sono...........>> <<.............sono morti>> concluse Buffy per lui. <<E visto che è figlio unico, non ci saranno nemmeno fratelli e sorelle>> <<E' una cosa molto triste, ma rimedieremo presto!>> cinguettò Dawn<<Fra pochi giorni avrai due sorelle e due cognati nuovi di zecca!>> <<Così non sarai più solo al mondo>> aggiunse nello stesso tono Fred. Buffy si sentì assalire da un violento attacco di nausea <<Sloane avrà anche una moglie, non dimenticatelo!>>



La limousine che li attendeva fuori dal Peabody era enorme. Un autista in livrea aprì loro le portiere, deliziando con quel gesto Joyce e le due primogenite. Solo Buffy non ci fece caso. Si avvicinò al fidanzato e gli sussurrò in un orecchi:<<Parla il meno possibile, almeno finchè non sarò riuscita a raccontarti tutta la storia>> William parve atterrito.<<Dovresti essere un pò più rapida a colmare le mie lacune!>>mormorò. Non ci fu il tempo di aggiungere altro. Buffy era seduta tra il suo fidanzato e la madre; di fronte sedevano le due sorelle. Dawn aveva maliziosamente accavallato le gambe<<Ti va di parlarci di El Bahar, fratellino?>> William sentì un brivido freddo percorrergli la schiena e gettò un'occhiata a Buffy, che accorse in suo aiuto. <<Nelle tue lettere ti lamenti sempre dell'afa>> <<E' vero, fa molto caldo>> <<E citi spesso il deserto>> <<Molto sabbioso>> annuì lui<<Migliaia e migliaia di chilometri di sabbia>> <<E naturalmente i pozzi petroliferi>> <<Già. El Bahar è praticamente un unico pozzo petrolifero >> Che conversazione penosa! Le cose non stavano andando molto bene a giudicare dagli sguardi sconcertati delle tre spettatrici. Buffy stava per introdurre un nuovo argomento, quando Joyce chiese al futuro genero di cosa si occupasse. <<Analisi di costi>> rispose lui istintivamente <<E' un ingegnere>> precisò la figlia. <<Un ingegnere che si occupa di costi e statistiche>> spiegò Sloane. <<E' molto in gamba nel suo lavoro>> dichiarò Buffy, posando una mano sul suo ginocchio. Il gesto non sfuggì a Dawn, la quale strabuzzò gli occhi. La sorella notò la sua sorpresa, quindi lasciò la mano dov'era. <<E così lavori con i numeri>> Era stata Joyce a parlare <<Sembrerebbe un lavoro che possa essere svolto dappertutto, anche qui a Sunnydale.>> <<In effetti.......>>iniziò William che s'interruppe immediatamente perchè Buffy gli strinse il ginocchio tanto forte da fargli male. <<gli ingegneri amministrativi sono un pò ovunque. Nel mio caso si tratta di.........>> Oddio, qual'era il nome di quella sperduta località? <<El Bahar>> buffy non avrebbe retto quella tensione ancora a lungo. <<Sei un uomo così intelligente Sloane, che non dovrebbe essere difficile per te trovare un lavoro negli Stati Uniti. Fra pochi giorni sarai un uomo sposato, avrai dei figli.....>> William non sapeva cosa rispondere, quindi si limitò a sorridere. <<Dimmi caro, cos'hai pensato quando Buffy ti ha comunicato di aver vinto il matrimonio di San Valentino?>> <<Abbiamo pensato tutti che fosse una cosa straordinaria>> gli comunicò Fred <<Siete fidanzati da così tanto tempo! Troppo.....>> <<Fred, non essere indiscreta, perfavore>> la riprese la madre, pur pensando la stessa cosa.<<Avete ragione, sono stato uno stupido>> disse William, prendendo il viso della fidanzata tra le mani e deponendole un bacio breve, maq colmo di promesse, sulla bocca<<Non credi anche tu che abbiamo sprecato tempo prezioso?>> Buffy arrossì, commossa. Che tesoro d'uomo! Aveva detto di non essere un attore, ma c'erano momenti in cui la sua recitazione era talmente superba da farle dimenticare la realtà. Non avrebbe potuto trovare un interprete migliore: attento, sensibile, brillante, attraente. In un certo senso era perfino troppo perfetto. Che fosse così anche nella vita? Buffy credeva di si. Anzi, ne era sicura.


CAPITOLO 4


William accese le luci del suo appartamento e si diresse verso la camera da letto. Aveva delle valigie da preparare. Che giornata incredibile! Aveva rovesciato un flacone di ammorbidente, messo fuori combattimento Xander, quindi preso il suo posto in quella improbabile e grottesca rappresentazione. E, cosa stupefacente, si era anche divertito. Da molto tempo dedicava ogni ora della propria giornata esclusivamente alla carriera e alla scalata al successo, senza concedersi un attimo di svago. Quel giorno aveva fatto un'eccezione e gli era piaciuto. Sopratutto aveva apprezzato i momenti in cui lui e Buffy avevano dovuto compiere salti mortali per rispondere in modo coerente alle domande delle altre donne. Ogni volta che erano riusciti a farla franca, senza insospettire il pubblico, aveva avvertito come una scarica di adrenalina che, di volta in volta, gli aveva fornito nuova energia per continuare in quelle difficili evoluzioni senza rete. Impersonare un'altra persona era stato più semplice del previsto, ed era sicuro che avendo a disposizione un maggior numero di informazioni, la sua performance avrebbe soddisfatto anche Xander il perfezionista. Non vedeva l'ora di rivedere Buffy per discutere del resto. Buffy. Gli era piaciuta non appena l'aveva vista avvicinarsi alla reception, e con il passare delle ore aveva imparato ad apprezzarla ancora di più. Lo aveva commosso con la sua aria disperata, e lo aveva eccitato ordinandogli di baciarla. Decisamente volubile, ma molto interessante. Non poteva negare di essere attratto da lei. Peccato che le ragazze come Buffy non facessero parte del suo piano per il futuro. Non se lo poteva permettere. Quel tipo di donna non era fatto per le avventure di una notte. Era fatto per il matrimonio. Ebbene si Buffy summers gli faceva ribollire il sangue nelle vene, tuttavia non ci avrebbe provato. Mai.Questo non significava che non avrebbe fatto del suo meglio per aiutarla. Ancora non era riuscito a capire perchè era cosi importante per lei inscenare un finto matrimonio, ma se questo era ciò che desiderava........

Dopo aver infilato della biancheria, in parte pulita,poca, in parte sporca, molta, in un borsone, si ricordò che veniva da El Bahar. La sua valigia rigida sarebbe apparsa più plausibile. quindi la tirò fuori da sotto il letto e cambiò il cartellino di identificazione. ' Il successo in ogni impresa'si disse'sta nella cura che viene data ai dettagli'. E lui, modestamente, era un esperto in successi. O meglio, contava di diventarlo al più presto. Soddisfatto, caricò i bagagli in auto e andò a trovare Xander in ospedale.



Sdraiata sul letto, in preda al più violento mal di testa della sua vita, Buffy rigirava tra le mani il biglietto da visita che il suo finto promesso sposo le aveva dato. William Brooks, avvocato del fisco di Sunnydale. Un avvocato. Per questo aveva parlato di frode quando lei gli aveva esposto il proprio piano!Ripensare alla giornata appena trascorsa era inevitabile. Buffy non riusciva ancora a credere di aver sostituito Xander in meno di cinque minuti. E che sostituto! William si era rivelato un attore consumato, nonchè un perfetto gentiluomo. Sua madre se n'era innamorata, e le sue sorelle erano quasi morte d'invidia. Le prove della cerimonia si erano svolte senza intoppi. La cena con la famigli, invece, li aveva mesii spesso in difficoltà, e lei sapeva che non avrebbe potuto giustificare, ancora a lungo, certe incogruenze nelle parole di Sloane, attribuendole alla differenza di fuso orario. per questo non vedeva l'ora che lui la raggiungesse al Peabody. La direzione aveva messo a loro disposizione due camere comunicanti. Si lasciò sfuggire un sospiro languido. Che uomo attraente! William possedeva quel tipo di bellezza che affascina le donne e non infastidisce gli uomini. Tuttavia la sua dote migliore era senza dubbio il suo talento nel baciare.Dove diavolo aveva imparato a usare le labbra e la lingua in quel modo? Sicuramente aveva alle spalle anni di pratica. Buffy si diede della stupida. Era improbabile che l'evento si sarebbe ripetuto, quindi pensarci equivaleva a una perdita di tempo. Si portò il suo biglietto da visita alla bocca e lo sfiorò con le labbra. William................



<<Sei in camera?>> Era tornato! Buffy balzò a sedere sul letto, appoggiò il biglietto sul comodino, poi lo invitò a entrare. <<Ciao avvocato>> <<Ciao>> <<Dove sei stato?>> gli domandò, seguendolo nella sua stanza. <<Pensavi che ti avessi abbandonato?>> rispose William, aprendo la valigia e sistemando le sue cose nell'armadio e nei cassetti. Lei si accomodò sul bordo del letto <<No >> Era la verità. Nemmeno per un attimo aveva pensato che l'avrebbe fatto.<<Non sei il tipo che lascia gli altri nei guai>> <<E' vero, ma tu come fai a saperlo'>> <<Bè lo so e basta>> dichiarò Buffy, senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso. <<Se te l'ho chiesto, c'è un motivo>> ribattè lui, infilando la valigia sotto il letto. <<Ho deciso di cambiare alcuni tratti del mio carattere e vorrei conoscere meglio i miei punti deboli>> <<Perchè mai vorresti cambiare il tuo carattere?>> A lei sembrava già perfetto così. William si sedette su una morbida e accogliente poltrona e la guardò dritto negli occhi. <<mi sono comportato da ragazzo serio e responsabile per la maggior parte della mia vita, ma ora è giunto il momento della svolta. Voglio darmi alla pazza gioia e provare ogni tipo di esperienza, a esclusione della droga, prima di diventare un responsabile padre di famiglia.>> Buffy lo ascoltava con la bocca semispalancata, chiedendosi di che stesse parlando. <<Voglio essere in grado di attrarre un tipo di persona disinibita, trasgressiva, quasi selvaggia>> <<Stai parlando di donne, vero?>> lui sogghignò <<Brava. Orde di donne perdute, il cui unico scopo nella vita sia divertirsi e farmi divertire e, sopratutto che non abbiano nessuna intenzione di sistemarsi.>> 'Il che mi esclude' riflettè lei delusa. William fraintese la sua smorfia desolata.<<Non sono cose da dire vero?>> <<Un uomo serio e noioso non l'avrebbe mai fatto>> Lui s'illuminò <<Ciò significa che ho delle speranze, allora!>> <<Direi di si>> Peccato che non ce ne fossero per lei.<<Buffy, vorrei mostrarti una cosa>> Di colpo William si alzò in piedi e, dopo aver aperto l'armadio, le mostrò un completo grigio <<Pensi che andrà bene?>> <<A dire il vero non sarà necessario>> lo informò lei <<Domani un sarto cucirà un abito da matrimonio su misura per te>> Anche se qualcosa le diceva che nessun completo gli sarebbe mai stato bene come i jeans e la maglietta che indossava in quel momento <<A proposito di abiti posso pagarti in contanti oppure potrai avere dei buoni acquisto da spendere in un prestigioso negozio di abbigliamento maschile. Decidi tu.>> <<non ho alcuna intenzione di accettare il tuo denaro>> rifiutò lui orgoglioso. <<Ma eravamo d'accordo!>> <<Non proprio. Quello era l'accordo che avevi con Xander, non con me. A proposito, sono stato a trovarlo, dopo che ci siamo lasciati.>> <<come sta?>> <<Alterna stati di incoscienza totale ad altri di lucidità, comunque credo di averlo tranquillizzato a proposito di oggi. Sbatteva le palpebre in continuazione e ho dedotto che fosse il suo modo per rassicurarmi che aveva capito.>> William ripose l'abito nell'armadio e si avvicinò a un tavolino su cui troneggiava un cesto di vimini contenente ogni ben di Dio. <<Puoi aprirlo se vuoi>> disse Buffy sorridendo <<Anche se spero che il cioccolato non ti piaccia. Il mio l'ho già mangiato tutto.......>> <<Avrai il mio cioccolato solo in cambio dei tuoi anacardi. Ci stai?>> <<Affare fatto!>> Le pareva di essere tornata bambina, quando lei e la sua amica Willow si rifugiavano in soffitta e si dividevano i dolci ricevuti da Halloween. Corse in camera, tolse dal proprio cesto la scatola degli anacardi e tornò da William in un battibaleno. lui era inginocchiato davanti al piccolo frigobar e ne stava ispezionando il contenuto. <<l'acqua minerale va bene, o preferisci qualcosa di più forte?>> <<L'acqua andrà benissimo>> accettò Buffy, accomodandosi sulla poltrona che lui aveva lasciato vacante. Il letto era comodo, ma ora cominciava a ritenerlo un pò troppo intimo........William aprì le bottigliette e gliene porse una. Quindi si sedette a gambe incrociate sul folto tappeto beige, di fronte a lei. <<non pensi che sia giunto il momento di raccontarmi perchè stai facendo tutto questo?>> Buffy annuì. Inspirò a fondo e iniziò a parlare. Gli raccontò della Fiera della Sposa e della sua vincita. Sottolineò il desiderio di sua madre di vederla sistemata prima di trasferirsi a Sun City, e gli spiegò come si fosse guadagnata un fidanzato fittizio. William non la interruppe mai. Sgranocchiava i suoi anacardi apparentemente molto interessato a ciò che lei gli stava dicendo. buffy era soddisfatta. Che sollievo sapere che lui non la stava giudicando! <<Dimmi una cosa>> le domandò William, approffitando di una pausa <<Dov'è Sloane ora?>> <<Pensavo che l'avessi capito>> si stupì lei <<Sloane non esiste. L'ho inventato io>> <<credevo che a complicare la storia entrasse anche una vicenda di orgoglio ferito!>> quella donna era piena di sorprese <<L'hai inventato prima o dopo aver vinto le nozze?>> <<Prima. Molti mesi prima>> <<Perchè?>> Buffy scartò la sua barretta di cioccolato e ne mangiò quasi la metà prima di rispondere <<Per molte ragioni>> Un uomo attraente e di successo come William le avrebbe comprese? <<Ero stufa di accettare gli appuntamenti al buio organizzati da mia madre e dalle sue amiche e non sopportavo più i commenti acidi delle mie sorelle sul mio stato di single. Per non parlare delle allusioni che io non assomiglio affatto a loro. Quasi fosse una cosa di cui debba vergognarmi!>> Si rese conto di aver parlato troppo. Ora William si sarebbe sentito in dovere di rassicurarla sulla sua bellezza, dicendole che era carina quanto le sue sorelle e che, prima o poi, qualcuno si sarebbe innamorato di lei. O , ancor peggio, l'avrebbe rincuorata con la solita frase fatta sull'importanza della bellezza interiore rispetto a quella esteriore. Con sua grande sorpresa non lo fece. <<Ingegnoso! Ti sei inventata un ragazzo per sbarazzarti delle manovre di tua madre>> pareva colpito dal suo piano <<L'ho fatto anch'io una volta nel mio piccolo>> <<Davvero?>> <<Xander si è messo in testa di trovarmi una compagna a tutti i costi, e non fa che presentarmi le sue amiche. Una volta ne trovò una che faceva sfoggio di vistosi tatuaggi ai polsi e alle caviglie e di un piercing al naso. Mi vengono i brividi al solo pensarci. Così dissi a Xander che uscivo con una collega di lavoro>> Buffy non riuscì a trattenere il proprio stupore <<Tu hai dovuto inventarti qualcuno? E' molto difficile da credere. Voglio dire qualunque donna sarebbe entusiasta all'idea di uscire con te>> <<Grazie>> William sapeva di possedere un certo sex-appeal, ma gli fece piacere sentirselo dire da lei <<Mi chiedo dove tu abbia scovato un nome assurdo come Sloane Devereaux. La prossima volta inventane uno più plausibile!>> <<non ci sarà una prossima volta........>> <<Hai ragione. non dovrà esserci, se vuoi convincere tua madre di essere una donna sposata>> Gettò la scatola ormai vuota nel cestino e si mise ad accarezzare le frangie del tappeto<<Mi chiedo se hai pensato alle conseguenze del tuo piano. Questo fine settimana sarai salva, ma che succederà in seguito?>> La conversazione stava prendendo una brutta piega <<Per tua informazione sappi che Sloane tornerà ad El Bahar subito dopo la cerimonia>> <<Senza di te?>> William si portò la bottiglia alle labbra e ne bevve un lungo sorso <<Questa si che sarebbe una cosa incredibile! Penseranno tutti che il tuo Sloane sia cieco!>> William si era accorto di averle fatto un complimento? Lei gli lanciò un'occhiata di sottecchi e lo sorprese a fissarla con sguardo imbarazzato. Se n'era accorto. I suoi occhi la guardarono con stupore, e per un istante rimasero a guardarsi in silenzio. <<La presenza di donne straniere non è tollerata a El Bahar>> <<Capisco. Hai già pensato quanto durerà questo matrimonio a distanza?>> Per chi l'aveva presa? Per una sprovveduta? <<Fino a quando Joyce e mia nonna si saranno trasferite in arizona. Mia madre non partirà se prima non avrò una fede al dito>> <<Un piccolo ricatto da perte sua.........>> commentò lui. Buffy balzò in piedi, risentita per l'insinuazione <<non è vero. Lei non voleva che io lo sapessi. E' stato un puro caso che abbia menzionato questa cosa. Davvero>> Joyce aveva molti difetti, ma le voleva bene e non avrebbe mai giocato con i suoi sentimenti filiali. <<Se lo dici tu......>> william posò la bottiglia sul tavolino di cristallo e si mise a riflettere sull'intera vicenda <<Sai gia che dovrai dichiarare il valore del tuo premio, come se fosse un reddito, e pagare le tasse sulla vincita?>> La domanda non la stupì. Dopotutto quell'uomo era un avvocato del fisco! <<Lo so, ma ti prego, non dirlo a mia madre. Se lo venisse a sapere, insisterebbe per usare il denaro destinato al suo trasloco, e io non voglio>> <<Come preferisci, ma è un tale spreco! E' un peccato che tu non sia davvero fidanzata>> Lei scrollò le spalle. E' un peccato che non ti abbia incontrato qualche mese fa! <<Davvero non saresti riuscita a .......>> <<no>> Buffy sapeva ciò che stava per chiederle <<Ci ho provato, ma trovare qualcuno che esca con te quando tua madre sta organizzando il tuo matrimonio, e ne parla con chiunque è molto difficile>> <<Lo immagino>> <<no, William, nessuno lo può immaginare>>



Gli uomini di Sunnydale erano ciechi. William era fuori gioco, ma chiunque altro avrebbe soltanto dovuto ringraziare il cielo di poter uscire con una ragazza come Buffy. Era carina, semplice senza essere banale, simpatica e , sopratutto aveva la bocca più sensuale che gli fosse mai capitato di vedere. E di baciare. Non gli sarebbe affatto dispiaciuto se le sue prossime prede lo avessero baciato come aveva fatto lei. Non vedeva l'ora di scoprirlo. Eppure.........come mai il pensiero delle donne dissolute che avrebbero popolato il suo futuro non lo entusiasmava come al solito? Devono essere stati gli anacardi, pensò. o forse era colpa di Buffy e del suo bacio? C'era solo un modo per scoprirlo. Doveva sentire ancora le sue labbra sulle proprie. Troppo occupato con il lavoro, da parecchi mesi non usciva con una ragazza. Sicuramente si era trattato di un periodo di astinenza troppo prolungato. 'E' così decise'Non può essere altrimenti'. Non deve essere altrimenti. <<che ti succede?>> La domanda di Buffy lo distolse dai suoi ragionamenti. <<io.......niente>> mentì lui, abbozzando un sorriso colpevole. <<Sei sicuro? Hai una faccia.........>> 'già, la faccia del maniaco sessuale' Ma questo non glielo poteva dire. Cambiò argomento. <<il giudice di pace è al corrente che la cerimonia sarà una finzione?>> <<Mio Dio, no!>> esclamò lei seria <<Non lo è. Per il semplice motivo che non ci sarà alcuna cerimonia>> William non era sicuro di aver udito bene. Niente cerimonia significava nessun bacio alla sposa. Non poteva essere. Dall'espressione sconcertata di lui. Buffy intuì che doveva fornire un ulteriore spiegazione. <<Poco prima di presentarci davanti al giudice, tu e io litigheremo furiosamente. Io mi chiuderò nella mia stanza e chiederò a mia madre di salire a bordo della Mississipi Princess per assicurarsi che gli ospiti si godano la crociera. Dopo qualche ora le telefonerò dicendole che abbiamo fatto pace e siamo fuggiti insieme>> era un piano assurdo.......... Peraltro, fuggire con Buffy non gli sarebbe affatto dispiaciuto. <<Le spiegherò che la lite era sorta perchè tu intendevi tornare a El Bahar prima della luna di miele. Quando lei scenderà dal battello, tu te ne sarai già andato, e dal quel momento tutti vivremmo felici e contenti>> 'Se lo dici tu' pensò William deluso. <<Pensi che tua madre lascerà la sua bambina in lacrime, per divertirsi insieme agli invitati?>> <<Non dimenticare che ha dei doveri verso gli ospiti>> Joyce se la sarebbe cavata benissimo. <<non ne sono sicuro. Lei sarà sconvolta, tu sarai sconvolta, tutti lo saranno!>> <<Tu non conosci mia madre. Lo farà se servirà ad evitare i pettegolezzi>> <<Non oso immaginare la delusione che proverà nel non poter assistere al tuo matrimonio>> <<Non preoccuparti>> lo rassicurò lei <<La mamma è abituata a essere delusa da me>> Lo disse in tono indifferente, tuttavia a William non sfuggì la sofferenza che quelle parole celavano. Si alzò dal tappeto e andò ad appollaiarsi sul bracciolo della sua poltrona, costringendola a guardarlo negli occhi.<<Sloane non uscirà molto bene da questa storia>> si lasciò sfuggire <<Penseranno tutti che io sia un bastardo egoista>> Buffy sospirò <<Mi dispiace, ma questo è il meglio che io sia riuscita a inventare>> <<Se fossi sicuro di convincerti, cercherei di dimostrarti che hai torto>> <<non chiedo di meglio che di essere convinta, Sloane>> Fu una risposta istintiva, della quale si pentì immediatamente, E se William avesse pensato che lei desiderava........si, insomma di conoscerlo meglio e di essere baciata di nuovo? Lui le aveva fatto capire chiaramente che non era interessato a una storia sentimentale. Non a una seria, comunque. Ma allora perchè la stava guardando come se volesse mangiarla? Che anche lui provasse le sue stesse emozioni? A william non era sfuggito lo sguardo adorante di lei, la piega sensuale della sua bocca e neppure lo strano luccichio dei suoi occhi. Se l'avesse baciata, non si sarebbe tirata indietro. Contò fino a cinque nel tentativo di tenere sotto controllo i propri ormoni, quindi si diresse verso il frigorifero, fingendo di cercare acqua. <<Sai>> iniziò in tono casuale <<se vuoi che la nostra rottura sia verosimile, dovremo prepararla con cura. O nessuno ci crederà>> <<Hai ragione. Tu potresti allontanarti spesso dal mio fianco per telefonare a El Bahar, sottolineando ogni volta quanto il tuo lavoro sia delicato, la situazione critica e i tuoi capi poco comprensivi. In fondo, ho già fatto notare alla mamma quanto sia stato difficile per te ottenere questi pochi giorni di permesso>> <<Nulla da obiettare, cara>> concordò lui, divorato dalla voglia di avvicinarsi a lei e stringerla di nuovo tra le braccia. Buffy si stirò voluttuosamente, quindi posò la mano sulla bocca per coprire uno sbadiglio. <<meglio andare a dormire ora. Domani sarà una giornata campale>> <<Perchè quella di oggi non lo è stata?>> ribattè william, gli occhi incollati al pizzo del reggiseno che si intravedeva sotto la maglietta. Lei non se ne accorse <<Domani gli organizzatori della Fiera della Sposa ci porteranno in giro per la città, scattandoci foto e filmandoci per i depliant della prossima edizione>> <<Quale depliant?>> domandò lui, che non avendo ancora realizzato appieno in che guaio si fosse cacciato, cadeva dalle nuvole. <<Ogni anno la coppia vincitrice del concorso appare nella pubblicità e nei cataloghi degli sponsor>> gli spiegò Buffy pazientemente. William aggrottò le sopracciglia e serrò le labbra. Ecco perchè Xander si era mostrato così entusiasta di quel lavoro! Ma lui non era Xander, e l'idea di venire immortalato in abito da cerimonia accanto a una moglie non lo divertiva affatto. <<non posso farlo>> <<Perchè?>> <<Tanto per cominciare, non sono io il vincitore, ma tu>> Buffy stava perdendo la pazienza <<E tu sei lo sposo!>> <<Ti sbagli, mia cara. Io sto solo fingendo di esserlo>> <<La gente non lo sa>> insistette lei <<Infatti. Sloane se ne tornerà a El bahar, William Brooks no. Io abito in questa città, ci lavoro e sopratutto, vorrei divertirmi ancora un pò. Se capisci quello che intendo>> Aveva capito perfettamente <<Oh>> Quando lo aveva pronunciato quel monosillabo, la sua bocca carnosa aveva assunto la forma di un cuore, e per un attimo lui scordò le proprie argomentazioni. <<Centinaia di donne giovani e libere vedranno le foto del mio matrimonio e io dovrò dire addio alla mia carriera di Don Giovanni prima ancora di averla iniziata>> Buffy se ne rendeva conto, tuttavia non potè fare a meno di sentirsi umiliata <<Xander sarebbe stato felice di apparire nel depliant>> azzrdò.<<non mi stupisce, visto che per lui sarebbe stata una grossa pubblicità>> <<Potresti sempre dire alle donne che vuoi accalappiare che ci siamo lasciati>> Doveva convincerlo a tutti i costi <<Non credo che la mia immagine ci guadagnerebbe, Buffy>> Comprendeva la disperazione di lei,però doveva pensare a se stesso e ai suoi programmi. <<Dimentichi che non dovrai usare il tuo vero nome. Tu sei Sloane Devereaux e, dopo un pò di tempo, tutti se ne dimenticheranno>> <<Non credo. Le donne penseranno che ho cambiato il nome per tradire mia moglie>> <<Esagerato!>> lo scernì lei, adottando una tattica diversa. <<potresti sempre chiedere ai paparazzi di fotografarti da dietro. Tu non lo sai, ma forse è la tua parte migliore......>> Si mise una mano sulla bocca per soffocare una risatina impertinente.<<Ridi pure. Non è la tua vita amorosa quella che sta per essere distrutta>> <<Solo perchè non c'è niente da distruggere>> mormorò lei, alzandosi e dirigendosi verso la porta comunicante. Intenerito William la inseguì e l'afferrò per un braccio. <<non fare così, sono certo che troverai presto qualcuno>> Buffy incrociò le braccia sul petto e si appoggiò allo stipite. <<E' quello che continuo a ripetermi, ma ti assicuro che convincermene diventa sempre più difficile>> Alzò su di lui uno sguardo malinconico e rassegnato e si trovò davanti due occhi colmi di tenerezza. Per la seconda volta, quella sera, tra loro calò il silenzio. Non un silenzio pesante, imbarazzante. Un silenzio........di significato e di promesse. 'Augurale la buonanotte e chiuditi la porta alle spalle' s'impose William, senza però riuscirvi. Gli si era seccata improvvisamente la gola. nemmeno buffy aveva voglia di andare a dormire. aveva abbassato lo sguardo e ora ricalcava con la punta della scarpa i disegni floreali del tappeto<<Mi dispiace per la faccenda dei depliant, William>> <<Non importa>> la rassicurò lui <<Si può presumere che le donne che lo vedranno siano già fidanzate!>> <<Non so proprio come ringraziarti per ciò che stai facendo per me. Se tu non avessi accettato di aiutarmi, la mia vita sarebbe diventata un inferno>> S'interruppe per un istante, mentre uno strano languore la pervadeva tutta<<Xander è fortunato ad avere un amico come te>> sussurrò alzando il proprio viso. Le loro labbra si trovavano a pochi centimetri di distanza. Uno, due, tre interminabili secondi............e William si rese conto che era troppo tardi. Troppo tardi per indietreggiare. Troppo tardi per fingere che tra loro non stesse accadendo nulla. Troppo tardi per allontanare la sua bocca assettata da quella morbida e invitante di lei. Era giunto il momento di baciarla di nuovo. Appena le sue lunghe dita s'insinuarono fra i capelli per prenderle la nuca, Buffy sospirò. Lentamente, senza staccare lo sguardo da quello della sua compagna, William le scostò i capelli su un lato, avvolgendoseli intorno a un palmo. Buffy fremette. I suoi sensi si concentrarono sulle sensazioni provocate dalle dita e dalle labbra di lui. William la baciò più volte, finchè lei non sentì le ginocchia cederle, e dovette stringersi a lui per non cadere. Alla fine William alzò la testa e il suo sguardo si fece severo <<Scusami >> il suo comportamento era scorretto. Stava approffitando spudoratamente della vulnerabilità di lei, e se non si

fosse fermato subito, avrebbe approffitato sempre di più. Non poteva farle questo. Buffy era una ragazza fantastica, ma non rientrava nel suo programma. Peggio, avrebbe potuto mandarlo a monte.<<buffy.........>> <<Dimmi>> sussurrò lei con voce roca, senza staccare i propri seni dal suo torace. Dannazione!, imprecò William mentalmente, facendo appello al suo autocontrollo <<Domani sarà una lunga giornata. Che ne diresti di andare a letto?>> 'Andare a letto' Buffy stava per chiedergli in quale, ma il casto bacio che lui le posò sulla fronte prima di spingerla dolcemente nella sua stanza, le impedì di rendersi ridicola. Il messaggio le era giunto forte e chiaro.



William non sapeva se congratularsi con se stesso oppure darsi dell'idiota. Desiderava quella donna, e il pensiero di averla avuta tanto vicina e di averla respinta lo stava torturando. Razionalmente sapeva di aver fatto la cosa più saggia, ma il suo corpo non era d'accordo. gli bastava un sorriso spontaneo di lei perchè i suoi ormoni facessero le bizze. Si spogliò e si gettò sul letto con indosso solo un paio di boxer di seta nera. Aveva appena spento la luce quando sentì la porta comunicante aprirsi piano. La testa di Buffy fece capolino. <<William?>> <<Si?>> rispose lui, la cui voce aveva il suono della carta vetrata. <<Devo sapere una cosa..........Mi hai baciato perchè ti faccio pena?>> 'Dille una bugia. Menti, finchè sei in tempo!' Non ci riuscì <<No>> Udì chiaramente il sospiro di sollievo di lei. <<Lo sapevo>> Senti che sorrideva <<Buonanotte>>



CAPITOLO 5


Buffy e William erano in piedi dalle sette e si erano già cambiati d’abito tre volte. Ed erano soltanto le dieci! Il gestore del Beale Street Nightclub, in piedi accanto al fotografo, li osservava soddisfatto mentre sorseggiavano un boccale di birra da mezzo litro a testa. William non era entusiasta dell’idea <<Come diavolo si fa a bere birra a metà mattina?>> Lei gli sorrise <<Non è difficile accosti il bicchiere alle labbra e poi…………>> <<ragazzi guardatevi negli occhi e sorridete>> li interruppe il fotografo <<E tu Slogane, cerca di nascondere la tua disapprovazione>> <<E’ ovvio che non approvi!>> s’intromise Joyce, che si era assunta il compito di fare da agente alla sua ultimogenita <<la mia bambina non è un’alcolizzata>> Buffy alzò il boccale e bevve ancora <<Attenta>> la riprese il promesso sposo <<Abbiamo altri due locali notturni da pubblicizzare prima di pranzo. Se continui così, sarai ubriaca fradicia nel giro di mezz’ora>> <<E’ proprio quello che spero>> ribattè lei, guardandolo negli occhi. In quel modo, forse, sarebbe riuscita a dimenticare la sera precedente quando William l’aveva rimandata in camera sua, dopo un solo sconvolgente bacio, come se fosse una bambina. Incrociò le dita sotto il tavolino, sperando che quella volta sarebbe andata meglio. Meglio non pensarci. L’agenda degli appuntamenti, d’altronde, era fittissima e non avrebbe avuto occasione di rimanere sola con lui per altre molte ore ancora. In preda alla malinconia, Buffy svuotò il proprio boccale. Mezzo litro di birra in mezz’ora. Un record niente male! <<buffy!>> joyce la osservava scandalizzata <<Mamma rilassati! Non sto bevendo direttamente dalla bottiglia!>> <<Oh grazie!>> esclamò l’altra, che aveva preso molto a cuore il suo ruolo di supervisore. La signorina Pederson addetta alle pubbliche relazioni della Fiera della Sposa, nonché responsabile del depliant e del video promozionale battè le mani grassocce <<ragazzi è ora di cambiarsi e di andare a scegliere l’anello. Buffy cara, ti consiglierei di indossare l’abito nero a fiori, e tu Slogane che ne dici dei pantaloni sportivi chiari e di una camicia bianca?>> <<Perfetto>> rispose lui a cui non importava nulla del proprio abbigliamento. Ciò che desiderava davvero era rimanere solo con la finta fidanzata e baciarla fino a farle perdere i sensi. Le lanciò un’occhiata furtiva e si stupì nel vedere che anche lei lo stava guardando <<non preoccuparti, anche questa è una finzione>> lo rassicurò Buffy <<una finzione piuttosto impegnativa>> riflettè William ad alta voce <<Qui si parla di diamanti non di noccioline!>> Lei non resistette alla tentazione di provocarlo. Nell’attimo stesso in cui i loro sguardi si erano incontrati, aveva intuito che la mente di lui era rivolta verso la sera precedente, proprio come la sua <<No, caro. Qui si parla di baci>> William non negò <<Strega!>> Lo disse in tono talmente spontaneo che lei scoppiò in un’allegra risata. Non si era pentito, dunque! La sera prima, nel dormiveglia, una miriade di pensieri poco piacevoli le aveva affollato la mente. William e le donne dissolute che intendeva frequentare. William costretto a rimpiazzare Xander. William che la guardava arrapato………Ma, soprattutto William che l’aveva rifiutata. <<non posso negarlo>> ammise finalmente lui <<Ma è un dato di fatto che fra poco ci ritroveremo a scegliere un solitario in una delle gioiellerie più esclusive di Sunnydale>> <<La cosa non mi dispiace affatto, sai?>> trillò Buffy euforica <<Ragazzi è ora di andare!>> Joyce non stva più nella pelle all’idea che la sua bambina ricevesse finalmente l’anello di fidanzamento.


Il personale della gioielleria Robertson li stava attendendo con ansia. Il signor Robertson in persona li accolse sorridente e li accompagnò nel reparto anelli. Nel giro di pochi minuti i suoi prezzi migliori, nonché più costosi, furono davanti agli occhi di Buffy. William era al suo fianco, una mano posata delicatamente sulla schiena di lei. Il fidanzato perfetto. <<Hai visto che prezzi?>> mormorò lui piuttosto a disagio <<Abbiamo il trenta per cento di sconto sull’anello che sceglieremo, ma qualcosa mi dice che il solitario che desidera mia madre mi costerà comunque un occhio della testa. Intanto che siamo qui mi piacerebbe chiedere al signor Robertson se mi mostra i cinturini per orologio. Il mio è tutto consumato!>> <<Ti facevo più romantica>> la scernì William <<Lo sarei se fossi miliardaria>> replicò buffy, sperando che nessuno sentisse i loro commenti <<Mi stupisce il tuo sangue freddo dinanzi a questi simboli di impegno e fedeltà>> Lui si lasciò sfuggire una risata disarmante. <<Non capisco perché. In fondo si tratta di una finzione. Passerà ancora molto tempo prima che io compi il grande passo>> Lei avvertì una fitta di delusione trafiggerle il cuore <<come mai sei contrario al matrimonio?>> gli domandò nel tono più indifferente possibile. <<Non credo che avrò nulla in contrario, quando arriverà il momento. Ma credo che non accadrà almeno per i prossimi due anni…………>> <<perché proprio due?>> <<Ho promesso a me stesso almeno ventiquattro mesi di sfrenata lussuria prima di diventare un uomo di successo stimato e rispettabile>> <<Ma tu sei rispettabile!>> <<Lo so purtroppo. Ma fra qualche mese non mi riconoscerai te lo garantisco>> Buffy storse il naso. William doveva essere impazzito <<Come fai a sapere che sarai pronto per il matrimonio proprio tra due anni?>> Lui abbozzò una smorfia divertita <<non lo so, infatti. L’unica cosa di cui io sono sicuro è che non lo sarò prima di allora>> <<E se dovessi conoscere qualcuno? Di sesso femminile intendo…………>> <<Ne sarei felicissimo. Il mio piano prevede centinaia di qualcuno!>> <<Hai capito quello che intendo. Sto parlando di una persona speciale……..insomma……..se ti innamorassi?>> ‘Per esempio di me’ William scrollò le spalle <<In quel caso lei dovrà avere pazienza>> <<Cioè aspettarti mentre tu scorazzi, passando di fiore in fiore?>> <<Per chi mi hai preso?>> si risentì lui <<Anche lei sarà libera di divertirsi!>> Buffy non ebbe il tempo di replicare perché il fotografo, il suo assistente e la signorina Pederson si stavano avvicinando. Il tempo dei commenti era finito. Stava per iniziare lo spettacolo <<sloane, Buffy siete pronti?>> chiese la donna , mentre venivano installate le luci e dei curiosi si riunivano vicino a loro. Joyce si mise fra i due piccioncini e la vetrinetta degli anelli meno costosi, lanciando a William uno sguardo minaccioso. A Buffy non sfuggì la manovra, tuttavia non disse nulla. Era curiosa di vedere come si sarebbe comportato”Sloane” . Lui sorrise amabilmente alla futura suocera e passò un braccio intorno alla vita di Buffy. La guardò teneramente negli occhi, quindi annunciò <<Le sue pietre sono le più preziose e raffinate che io abbia mai visto, signor Robertson, ma ho deciso di regalare alla mia fidanzata un anello appartenuto a una mia prozia>> <<Posso vederlo?>> Joyce era sospettosa. William si aspettava una simile richiesta <<Veramente non ho ancora avuto il tempo di andare in banca e prelevarlo dalla cassetta di sicurezza. Inoltre devo farlo lucidare>> Depose un bacio sulla tempia di Buffy prima di rivolgersi al gioielliere <<Naturalmente la mia fidanzata sarà felice di indossare l’anello che lei sceglierà per la pubblicità sul depliant>> Joyce era piuttosto soddisfatta, ma altrettanto non si poteva dire di Robertson <<avete già scelto le fedi nuziali?>> chiese speranzoso. Buffy disse la prima cosa che le venne in mente <<La fede dovrebbe fare pendant con l'anello di fidanzamento, non crede? non vorrei doverla restituire dopo la cerimonia>> Sua madre stava per avere un infarto <<Mia cara, stai vaneggiando? Sloane, ti prego, cerca di farla ragionare>> lui annuì <<Joyce ha ragione, tesoro. signor Robertson, vorrebbe mostrarci le fedi nuziali, per favore?>> <<Le più semplici e lineari che avete>> precisò Buffy <<La mia povera mamma diceva sempre che la vera forza sta nella semplicità>> sentenziò william, nel tentativo di placare la delusione della madre della sposa. Detto questo, prese in mano un cerchio dorato piatto, nè troppo sottile nè troppo spesso. La fede perfetta. <<Esattamente quella che avrei scelto io>> gli sussurrò Buffy in un orecchio.<<Sono contento che approvi>> mormorò lui guardandola negli occhi. <<Perfetto!>> urlò il fotografo <<Finalmente due giovani innamorati!>>



Il pranzo vide la famiglia Summers di nuovo riunita. Dawn e Fred avevano trascorso la mattinata provando gli abiti per le damigelle e, tra una portata e l'altra, raccontarono alla madre e alla sorella quanto si fossero divertite. I cuochi del Four Seasons Restaurant, un altro sponsor, avevano superato se stessi, e lo champagne scorreva a fiumi. Tra l'antipasto e la prima portata, William si allontanò come stabilito per telefonare a El Bahar. Quando tornò, aveva il viso accigliato. <<Va tutto bene tesoro?>> gli domandò Buffy sollecità <<I responsabili del cantiere hanno fissato per i prossimi giorni un importante incontro con i politici locali e insistono affinchè io sia presente>> <<Impossibile! La prossima settimana sarete in luna di miele>> intervenne Joyce. william annuì gravemente <<Forse dovremo rimandarla>> <<Non puoi farlo!>> lo implorò Buffy, piuttosto soddisfatta del suo tono afflitto <<Richiamali e dì loro di spostare l'appuntamento>> <<Tesoro>> cercò di calmarla lui, prendendole le mani fra le proprie <<Nessuno può dire all'Emiro che cosa debba fare e quando>> <<Così come non puoi chiedere a una sposa di posticipare il suo viaggio di nozze>> disse Fred <<Mio marito non mi avrebbe mai fatto uno scherzo simile!>> rincarò la dose Dawn <<Angel non lavora all'estero>> le fece notare la sorella minore <<Questo è vero>> concesse l'altra <<Ma anche se così fosse stato, ti assicuro che non mi avrebbe mai piantato in asso il giorno dopo le nozze>> <<purtroppo il mio contratto di lavoro non è molto flessibile>> si giustificò lo sposo <<Dopo la cerimonia sono sicura che desidererai che lo sia>> dichiarò Joyce, più che determinata che mai a forzare le decisioni del futuro genero. <<mia cara Joyce, crede che non resterei se potessi?>> Nel dire questo William lanciò uno sguardo adorante a Buffy, che assunse un'espressione imbronciata <<tesoro dimmi che non sarà necessario rimandare la luna di miele, ti prego!>> <<forse basterà accorciarla>> concesse William in tono concitante <<Di quanto?>> <<Dovrei partire lunedì o martedì>> <<Non se ne parla nemmeno>> Joyce era ben decisa a proteggere la felicità della figlia <<Mamma>> sibilò Buffy in tono imperativo << Sloane e io ne parleremo più tardi, In privato>> Nessuno osò replicare. Lei sentì la mano di William stringere forte la sua, e si rilassò. Tutto stava procedendo secondo i piani.



<<Noi dovremmo indossare cosa?>> Buffy e William si trovavano nel grande magazzino di biancheria che aveva fornito il corredo alla sposa, e in cui Joyce aveva costretto la figlia ad acquistare le camicie da notte per la luna di miele. Le due sorelle, il responsabile del negozio, il fotografo, persino sua madre, avevano trovato l'idea della signorina pederson assolutamente fantastica. E romantica. Lei non era d'accordo. Nessuno l'avrebbe convinta a infilarsi in un letto con indosso soltanto la parte superiore di un pigiama da uomo, mentre "Sloane", sotto le lenzuola accanto a lei, avrebbe indossato i pantaloni coordianti. Alzò lo sguardo implorante su William, ma lui non le fu di alcun aiuto. Anzi <<io la trovo un'idea simpatica>> lo sentì dire a Joyce <<Io la trovo di pessimo gusto>> lo contraddisse Buffy <<Bugiarda>> le sussurrò lui nell'orecchio, facendole venire la pelle d'oca <<Sono d'accordo con te: sarebbe meglio se fossimo soli, ma...........>> <<E' tutto deciso allora>> intervenne la pederson <<Andiamo. Il proprietario del negozio d'arredamento che ha fornito il letto ci sta aspettando>>



William si pentì di aver accettato il gioco del pigiama nell'attimo stessp in cui buffy uscì dalla toilette del negozio. La sua fidanzata era uno schianto. I lunghi capelli biondi le ricadevano morbidi sulle spalle, mentre gli andava incontro a piedi nudi, con indosso soltanto la biancheria intima e la giacca del pigiama, di cui lui portava i pantaloni. Non che si vedesse molto, notò, visto che l'indumento le arrivava a metà coscia, ma a volte immaginare è più eccitante che vedere...........Buffy teneva gli occhi bassi, evitando di incontrare il suo sguardo. Si rimboccò le maniche troppo lunghe, lottando contemporaneamente con la scollatura, che aveva la tendenza a scivolarle sulle spalle. Xander non si era sbagliato. quella giovane donna era carina in modo pericolosamente matrimoniabile. Tranne forse quando la scollatura si aprì per un attimo e lui intravide il reggiseno di pizzo bianco. Allora Buffy era soltanto sexy. William la fissò con sguardo ammirato e lascivo al tempo stesso, notando quanto fosse aggraziata nei movimenti e accorgendosi per la prima volta di quanto fossero belle le sue gambe.



'smettetela di tremare, maledette ginocchia!' Buffy pregò Dio che la facesse arrivare al letto senza inciampare o cadere. Ma come poteva ignorare l'uomo che, a torso nudo davanti a lei, aveva catturato l'attenzione di ogni essere di sesso femminile nelle vicinanze? Non le era sfuggita l'occhiata golosa che Dawn gli aveva lanciato, e nemmeno la bocca spalancata di Fred. Per non parlare degli occhi sgranati di Joyce, di fronte a quel torace possente, allo stomaco piatto e alle spalle muscolose. Che, come secondo lavoro, facesse lo spogliarellista? Persino la seria signorina Pederson parve meno professionale del solito, mentre gli spiegava in che modo sarebbero venute le riprese. Buffy provò l'irresistibile desiderio di appendergli al collo un cartello con la scritta Proprietà Privata, anche se dubitava che sarebbe servito a molto: subito dopo la cerimonia, William avrebbe iniziato una promettente carriera di seduttore di donne perdute, dimenticandola. Tanto valeva abituarsi all'idea fin da ora. Fu allora che alzò lo sguardo su di lui, decisa a mostrarsi indifferente al suo potente fascino. Non ci riuscì. william le rivolse un'occhiata talmente insistente e audace che lei dovette abbassare il capo da quanto si sentì imbarazzata. Forse non tutto era perduto. <<Ce ne hai messo di tempo!>> la stuzzicò lui non appena lo raggiunse. <<Mi fa piacere che tu ti stia divertendo>> ribattè Buffy sottovoce, sforzandosi di soffocare l'eccitazione che la stava assalendo. E ci sarebbe riuscita se lui non l'avesse toccata. Ma, quando sentì il suo braccio nudo circondarle la vita, capì di essere in serio pericolo. Era certa che william avesse sentito quello che lei provava, che avesse intuito il suo turbamento.



<<Insomma dove è finito il vassoio della colazione?>> sbraitò la Pederson, nervosa. La sua assistente corse a procurarne uno, mentre il fotografo, il cameraman e l'addetto alle luci si preparavano alle riprese. Lo spettacolo stava per iniziare, e l'atmosfera si era fatta incandescente. William e Buffy, troppo concentrati sulle sansazioni dei loro corpi, si lasciarono guidare come automi, finchè si trovarono in un ampio letto, con la schiena appoggiata a morbidi cuscini e le gambe ricoperte da lenzuola di seta. <<mi raccomando dovete apparire il più naturale possibile!>> li ammonì una voce maschile. buffy fu tentata di mandare al diavolo lo sconosciuto. Che ci provasse lui a mantenere il sangue freddo in una situazione come quella! C' erano almeno dieci persone nel locale, senza contare sua madre e le sue sorelle. E, quando William notando quanto spazio ci fosse tra loro, la tirò a se lei avrebbe desiderato sprofondare. <<Piovra!>> lo apostrofò con le guance in fiamme. <<Più vicini>> urlò il cameraman <<dovete stare appiccicati!>> Buffy lanciò al giovanotto con la cinepresa un'occhiata che avrebbe incendiato un iceberg, ma lui la ignorò <<Su, non fare la timida>> la scernì "Sloane" mentre la pederson posava sopra il copriletto un vassoio con due tazze vuote e dei croissant di plastica <<Ecco fatto. Non muovetevi per nessuna ragione al mondo>> <<Non ci penso proprio a muovermi!>> esclamò il promesso sposo, stringendo con naturalezza la fidanzata al petto. La sentì che si irrigidiva inspirando a fondo, quindi la udì mormorare qualcosa di incomprensibile. Buffy non era un'ipocrita. William le piaceva da impazzire, ma la presenza di tutti quegli spettatori la imbarazzava enormemente. Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere a letto con lui. Senza pubblico, però. contò fino a dieci, quindi decise di far buon viso a cattivo gioco. In fin dei conti, tutti credevano che fossero fidanzati da più di un anno ed era più che naturale che tra loro ci fosse dell'attrazione fisica. Era più che normale che si comportasse così: come se non riuscisse a tenere le mani a freno.........Che poi questo corrispondesse alla reale situazione dei suoi nervi sovraeccitati era irrilevante.........

<<Perfetto!>> cinguettò l'assistente del cameraman. Era una giovane donna e Buffy le avrebbe volentieri cavando gli occhi, visto che da alcuni minuti non faceva altro che ronzare intorno al suo fidanzato. Con la scusa di spostare il vassoio, di sistemare il copriletto, di incipriargli il viso.......Fu allora che accadde una cosa che a lei dovette apparire pressochè incredibile. La mano di William, forse avvertendo il suo nervosismo, si mise a accarezzarle il fianco ritmicamente, con molta dolcezza, e lei sentì la tensione allentarsi per poi scomparire. Appoggiò languidamente la guancia sulla sua spalla e sospirò. lui se ne accorse e si mise a sfiorarle il piede con il proprio sotto le lenzuola. <<Cara potresti spostare la testa un pò più in basso?>> le chiese il fotografo a un certo punto <<Così non riesco a vedere il nome del negozio sulla testata del letto>> Buffy annuì. Non chiedeva di meglio, e neanche William, a giudicare dalla tenerezza con cui le fece appoggiare il viso nell'incavo della propria spalla. Era un rifugio così solido e caldo! Sotto le lenzuola, lei percepi la coscia di lui irrigidirsi e la stretta intorno alla sua vita farsi più decisa. Un brivido di puro piacere la percorse tutta. Si vendicò con grande crudeltà, iniziando a soffiargli inosservata sul collo. <<Che cosa credi di fare?>> sibilò William con voce roca, fissandola negli occhi. Buffy si morse un labbro, assumendo un'aria innocente <<Mi pareva avessi caldo>> <<Sto morendo di caldo, e tu stai peggiorando la situazione>> Ci era riuscita! <<Stai dicendo che ti provoco..........calore?>> Non le rispose. Non a parole, perlomeno. Reggendo il vassoio con una mano, spostò la propria gamba in modo da imprigionare la sua sotto la seta. Lei alzò su di lui uno sguardo de3l tutto offuscato dal desiderio, e William fece altrettanto. Erano talmente persi da ciò che stava accadendo loro, che non si accorsero dei click del fotografo. <<stop!>> chi aveva parlato? buffy e Wiulliam si guardarono intorno irritati. Chi aveva osato disturbare quel momento di perfetta intesa? <<Buffy, ora offri a Sloane un croissant>> <<Ma è di plastica!>> si lamentò lui, osservando con aria disgustata l'oggetto marrone. <<Non ti scaldare. Non pretendo che tu lo mangi>> disse ridendo la Pederson, senza staccare gli occhi dal suo torace <<E' una finzione>> <<Davvero?>> replicò William, lanciando un'occhiata complice alla donna stretta a lui. <<Naturalmente>> confermò Buffy con aria sempre più maliziosa, prima di mettersi a sedere e avvicinare i croissant alla sua bocca <<Che altro pensavi stessimo facendo?>>



CAPITOLO 6


William se ne stava immobile davanti allo specchio con indosso l'abito da cerimonia, e si chiedeva chi glielo avesse fatto fare. All'inizio gli era parso divertente, ma dopo aver diviso il letto con Buffy, seppure davanti a un folto pubblico, non era più convinto di voler continuare con quella sceneggiata. Buffy, ne era sicuro, stava incontrando lo stesso tipo di difficoltà. Intuiva che, finchè le fosse rimasto accanto, il suo programma di caccia alle donne sarebbe stato in grave pericolo. Il giorno seguente le loro strade si sarebbero divise. sarebbe riuscito a dimenticarla? Doveva. Se solo quella donna non avesse flirtato con lui, se solo non avesse risposto ai suoi baci come un'assetata in mezzo al deserto!

Buffy detestava i corsetti, detestava le stecche di balena e le crinoline, non sopportava i parasoli e gli ampi cappelli. in una parola, odiava il suo abito da sposa. Come diavolo aveva fatto vivien Leigh a girare certe scene di Via col Vento bardata con schifezze di quel genere? La dimora vittoriana del Mallory-Neely era indubbiamente suggestiva, ma lei non era in vena di apprezzarla. Sua madre e le sue sorelle parevano le sole entusiaste di indossare gli abiti della collezione Tara e di farsi ritrarre alla luce del tramonto da un fotografo iperperfezionista. Forse ciò accadeva perchè sapevano di essere delle vere bellezze nei loro abiti in velluto rosa. A Buffy, invece, sembrava di somigliare a un cono gelato alla vaniglia, decorato con una dose industriale di panna montata. Inoltre, l'aria si stava facendo più frizzante e , penetrando nell'ampia scollatura dell'abito, le procurava una fastidiosa sensazione di freddo. Buffy aveva chiesto uno scialle, ma Betty mahoney, la proprietaria dell'Emporio della Sposa, glielo aveva negato. Non era giusto. William indossava la giacca e lei non poteva avere un misero scialle. Il completo del fidanzato era mille volte più elegante del suo, diceva invidiosa, tra sè e sè. Senza contare che gli stava divinamente....

<<Nemmeno Rhett Butler avrebbe potuto competere con il tuo fascino>> gli fece notare quando lui le fu vicino. <<Anche tu non scherzi>> replicò William, chiedendosi se fosse sincera <<Sei bellissima>> <<Bellissima con questa roba addosso?>> Lui si lasciò sfuggire una risatina accattivante <<non sembra nel tuo stile, però ti dona>> Buffy alzò le spalle rassegnata <<La mamma ha così insistito che non me la sono sentita di deluderla. In fondo è una finzione no?>> <<Sloane, Buffy, siete pronti?>> Il mastino, ovvero la Pederson, li stava chiamando. Ben era pronto per la seduta fotografica. Sloane prese la fidanzata per mano e insieme si diressero verso la magnolia sotto cui li attendeva l'intera troupe <<La giacca del pigiam ti stava meglio, ma..................>> <<Sciocco!>> si scermì lei, cercando di dissimulare il piacere che il complimento le aveva procurato <<Anche tu non eri male. No, a dire la verità eri da cardiopalma. Le donne dissolute di Sunnydale saranno grate alla tua mamma.......>> Lui non replicò. Si limitò a sorriderle e a stringerle la mano più forte. <<Su, su non perdiamo tempo>> li accolse la Pederson nervosa <<Se cincischiamo perderemo la luce migliore. Buffy?>> Lei la guardò con espressione interrogativa <<Appoggiati al tronco con espressione sognante mentre......>> <<Non può!>> intervenne Joyce, risoluta <<Non voglio che mia figlia vada all'altare con un abito sporco!>> La pderson finse di pulire la corteccia con uno straccetto <<Sloane, per favore, s'inginocchi ai piedi della sua fidanzata>> <<Scherza? si sporcherà i pantaloni in quel modo!>> Joyce aprì la borsettina di velluto rosa e ne estrasse un fazzoletto bianco orlato di pizzo <<Sloane, usa questo per favore>> Lui fece come gli era stato ordinato. Ben controllò l'attrezzatura, quindi iniziò a scattare. Fu allora che accdde qualcosa di inaspettato, Buffy abbassò gli occhi su William e immaginò di essere sola con lui. Niente estranei e curiosi, solo un uomo innamorato che chiede la mano della donna che gli ha rubato il cuore. Quanto mi piacerebbe essere quella donna! A quel pensiero, sospirò gravemente, mentre lo sguardo di lui si faceva più intenso. Che avesse intuito i suoi pensieri? <<ora baciatevi>> Avrebbe dovuto aspettarselo. Bè lei non voleva baciare William fingendo che fosse Sloane. Voleva baciare proprio William Brooks, avvocato del fisco. Voleva che la stringesse tra le braccia, che l'accarezzassse e la guardasse come se fosse l'unica donna sulla terra. Quasi le avesse letto nella mente, lui lo fece. Le circondò il viso con le mani e le depose un tenero bacio sulla fronte Click. Click. Quindi le mise un dito sotto il mento e incatenò i propri occhi ai suoi. Click . Click. La strinse a se e le fece appoggiare la testa sulla spalla. Click. Click. Quindi le diede un bacio sulla bocca che, se pubblicato, da solo avrebbe fatto vendere centinaia e centinaia di abiti da sposa.

Buffy aveva bisogno di stare da sola per ripensare in pace agli eventi della giornata. Voleva immegersi nella vasca a idromassaggio e rimanere a mollo per ore, persa nel ricordo di come si era sciolta al contatto con le labbra di William. <<Cara lascia almeno che ti aiuti a toglierti l'abito>> si offrì sua madre. <<Solo i bottoncini, mamma. Il resto lo faccio da sola>> <<E' così strano vederti con questo abito. La mia bambina è davvero cresciuta!>> <<Sei felice o sei triste?>> non le erano sfuggiti gli occhi lucidi della madre e non sapeva se attribuire la commozione alla gioia o alla tristezza. <<enrembe le cose cara>> ammise Joyce <<Si tratta di un grosso cambiamento per entrambe. Ieri sono passata all'agenzia immobiliare e mi hanno detto di aver già ricevuto un'offerta per la casa. Ho fatto una controfferta e, se sarà accettata, inizierò a cercare una sistemazione a sun City subito dopo la cerimonia. Non è fantastico?>> Joyce sprizzava gioia da tutti i pori <<Il corsetto era troppo strettto vero? Ti ho visto sospirare spesso oggi. Non vorrei che svenissi davanti al pastore domani!>> <<Ero solo stanca mamma. Ora mi immergo nella vasca e poi mi infilo subito a letto. Domattina sarò fresca come una rosa, non temere>> Joyce l'abbracciò e le augurò la buonanotte prima di chiudersi la porta alle spalle.

'Finalmente sola!' Ora poteva rilassarsi e smettere di fingere; almeno per quella sera. Il giorno dopo la aspettava un ultimo sforzo, quindi tutti sarebbero stati contenti. Sua madre, le sue sorelle, lei stessa. Eppure..........A dire il vero, si sentiva più sollevata che felice, e il motivo non era difficile da intuire. con la fine della cerimonia, infatti, william sarebbe tornato alla propria vita, e al proprio programma............Un piano dal quale lei era esclusa.'non pensarci' s'impose. rimpiangere ciò che sarebbe potuto essere non aveva alcun senso. L'avvocato Brooks aveva parlato chiaro. decise di guardare un pò di televisione. Nonostante fosse esausta, la tensione le impediva di dormire. Prima, però doveva uscire da quella gabbia di pizzi e crinoline che qualcuno aveva avuto il coraggio di definire abito da sposa. Sua madre le aveva slacciato i cinquanta bottoni sulla schiena, tuttavia il bello doveva ancora venire. Liberarsi dalla crinolina si rivelò meno complicato del previsto ma, nella fretta, il nastro di raso che teneva chiuso il corsetto, invece di allentarsi divenne ancora più teso. 'Dannazione!' il fatto che il nodo si trovasse nella parte posteriore dell'abito complicava enormemente le cose. dopo cinque minuti di inutili tentativi, decise di chiedere aiuto a William. Doveva essere in camera: si udiva la voce di un famoso giornalista televisivo commentare gli eventi della giornata. Prima di bussare alla porta, Buffy si guardò allo specchio. La sottoveste era bianca, di raso sottile e le copriva adeguatamente le gambe, mentre il corsetto non era molto diverso dai top che si indossavano d'estate. tutto sommato un abbigliamento decente. Si diede della stupida, William l'aveva vista seminuda quel pomeriggio! Già, le fece notare una vocina dentro di lei, ma si trovavano in una stanza affollata, mentre ora erano soli. non che le dispiacesse, pensò, notando l'aspetto da maggiorata che il corsetto donava al suo seno. Chissà se anche William se ne sarebbe accorto.....

contò fino a tre, quindi lo chiamò <<Posso entrare?>> <<Un attimo>> la porta si aprì dopo pochi secondi. doveva esssersi infilato in fretta una maglietta perchè aveva i capelli arruffati e il respiro affannoso. <<Qualcosa non va?>> <<in effetti avrei bisogno del tuo aiuto. ho un pò di problemi con questo maledetto nastro. Guarda!>> Si voltò per mostrargli l'aggrovigliato nodo alla base del corsetto. <<Entra e fammi dare un'occhiata>> timidamente Buffy fece qualche passo nella sua direzione. Pur non riuscendo a staccare gli occhi dalle spalle perfette di lei, nonchè dal seno che rischiava di debordare, William mantenne un perfetto autocontrollo. Trattenendo a fatica il desiderio di strapparle i nastri, lui tossicchiò <<Come si chiama questa cosa che hai addosso?>> <<Intendi la sottogonna?>> <<No, la parte di sopra>> <<E' un corsetto......>> <<Ah>> si lasciò sfuggire William <<E'.......carino>> <<Carino?>> Sexy. Provocante, forse. Ma carino!........Che razza di aggettivo era? <<Bè si>> confermò lui, sistemandosi alle sue spalle <<molto carino>> <<Forse perchè tu sei un uomo carino>> ribattè buffy con l'intenzione di stuzzicarlo. Quella definizione, come era prevedibile, non gli piacque affatto <<Credo che mi farò almeno un paio di tatuaggi, da qualche parte, per rendere la mia immagine più selvaggia........ Più aggressiva>> Carino, gentile e rispettabile erano definizioni che nessuno avrebbe più collegato alla sua personalità! non nei prossimi due anni, perlomano........Lei non riuscì a trattenere una risata <<Guarda che la tua immagine è perfetta. Le donne ti cascheranno ai piedi anche senza tatuaggi>> 'io per prima' <<Se lo dici tu.....>> <<fidati>> lo rassicurò lei, senza togliergli gli occhi di dosso. William Brooks non aveva bisogno di cambiare la sua personalità nè, tanto meno, il proprio aspetto. In quel momento indossava un paio di pantaloni militari e una t-shirt bianca, era scalzo ed emanava una forza e una virilità che lei non aveva mai notato in nessun altro uomo. Un tatuaggio non avrebbe cambiato le cose <<Buffy tu non hai fame?>> le chiese lui di punto in bianco <<Fame?>> ripetè lei <<Bè ora che mi ci fai pensare, non mangio dalle sei di questa sera e sono già le dieci>> <<bene. Che ne diresti di hamburger e patatine e due Coca-cola giganti?>> <<direi che è un ottima idea>> <<Ecco fatto!>> esclamò William dopo qualche minuto <<Il nodo è sciolto>> <<Grazie>> rispose Buffy, voltandosi e trovandosi a pochi centimetri dal viso di lui <<Di nulla>> sussurrò William con voce roca <<E' stato un piacere>> Lei non rispose. Il modo intenso e anche un pò sfacciato in cui lui la stava fissando le aveva paralizzato la lingua <<Va a cambiarti ora>> A William non sarebbe dispiacito cenare con lei seminuda, ma il programma ne avrebbe risentito. Troppo.


Buffy e William non incontrarono i parenti di lei. In ascensore così come nell'atrio. Si diressero fianco a fianco, verso ilBlues City Cafè, un locale tranquillo ed accogliente. si sentivano stranamente rilassati. niente più finzioni, niente bugie. Finalmente erano solo se stessi. come per un tacito accordo, nessuno dei due parlò dell'imminente matrimonio e dei problemi a esso connessi. Discussero di politica: lui si rivelò più democratico lei più conservatrice. parlarono del loro passato. William la fece ridere con alcuni aneddoti della sua carriera di insegnante. Buffi invece non riuscì a fare altrettanto. La vita di una corretrice di bozze non è particolarmente divertente, dovette ammettere con rammarico. <<cosa ti ha spinto a lavorare per il fisco?>> Era una domanda che desiderava porgli da quando aveva scoperto la sua professione.William Brooks aveva più l'aria dell'investigatore privato.....O di un esploratore.......Non quella di un rispettabile avvocato alle dipendenze dello Stato. <<E' molto semplice>> rispose dopo aver spinto il cesto delle patatine verso di lei <<Per acquisire esperienza. Un avvocato del fisco ha maggiori possibilità di essere assunto dalle grandi società finanziarie rispetto a un altro. Per via della esperienza diretta acquisita in quel settore>> <<Quando hai scoperto di voler diventare un avvocato?>> <<Avevo quattordici anni quando l'ho deciso. E' stato allora che ho iniziato a pianificare il mio futuro>> senza accorgersene William si ritrovò a raccontarle dei propri studi, delle difficoltà incontrate, e del ruolo che Xander aveva svolto nell'intero progetto. buffy lo ascoltava piena di ammirazione. <<come sta Xander?Migliora?>> <<Pare di si, ma non è ancora pronto per essere dimesso. Alterna momenti di lucidità ad altri di confusione, e i medici vogliono trattenerlo per altri cinque giorni, almeno. In ogni caso, tanto male non sta. Questa sera non ha fatto altro che lamentarsi del cibo dell'ospedale. Mi ha chiesto se potevo portargli qualcosa dal ristorante al Peabody. Caviale e salmone, se non sbaglio.>> Risero entrambi, mentre un pensiero birichino attraversava le loro menti. Fu sufficiente guardarsi negli occhi per capire che avevano avuto la stessa idea.

Sgattaiolare nella stanza di Xander non fu difficile. Fu divertente. D'altronde, con Buffy, riflettè William, che cosa non lo era? E poi nascondere il sacchetto degli hamburger sotto la felpa, fingere di avere un'espressione seria e addolorata per far credere di essere dei parenti preoccupati, attendere il cambio di turno per eludere l'infermiera dell'accettazione.......Gli pareva di essere tornato bambino. L'amico aveva gli occhi chiusi e l'aria stanca. <<forse sarebbe meglio che ce ne andassimo>> gli consigliò lei. William si mise un dito sulle labbra, quindi avvicinò il sacchetto con il cibo alle narici di Xander. <<Mmmm....>> borbottò l'altro, nel dormiveglia. <<sogno o son desto?Hamburger con doppia cipolla e salsa tartara....e patatine unte e salate....Se ci fosse anche una birra, penserei di essere morto e salito in Paradiso>> <<bingo!>> disse William con un sorriso, alzando lo sguardo sulla sua "fidanzata" <<che ti avevo detto?>> <<buffy Summers!>> esclamò a un certo punto Xander, destandosi dal sonno <<che magnifica sorpresa!Sono commosso che tu sia passata a trovarmi. Posso presentarti il mio migliore amico William Brooks?>> <<Ci siamo già conosciuti>> gli fece presente quest'ultimo. <<Ovvio vi ho appena presentati!>> Buffy si mise una mano sulla bocca per non ridere. Quel povero ragazzo aveva ricevuto una botta niente male! <<Quando ti dimettono?>> <<Ancora non sono riuscito a estrapolare qyest'informazione dai complicati discorsi dei medici. Da quanto sono qui?>> <<Da ieri.>> <<e prima di ieri?>> <<Stavi facendo il bucato>> <<Il bucato?>> si scandalizzò Xander <<Dio che attività da plebei!>> Gli altri due ridacchiarono. <<Xander noi dobbiamo andare ora, Se ci scoprono sono guai. E poi tui devi riposare>> Lui annuì <<me lo faresti un favore? Invita Buffy a bere un caffè. E' una ragazza simpatica. La donna giusta per te. Pensa che avevo intenzione di presentertela dopo il matrimonio!>> Buffy gettò un'occhiata di sottecchi a William, e vide che anche lui la stava guardando. <<Il piano di questa bella ragazza è talmente diabolico che vale la pena di ascoltarlo, amico. Non è noioso come il tuo progetto di donne!>> <<basta così commediante dei miei stivali>> finse di minacciarlo William <<Abbiamo capito il tuo punto di vista. Ora fa ciao con la manina e nascondi il sacchetto quando hai finito di rimpinzarti. Ci vediamo domani>> <<Parola di boyscout?>> <<Lo giuro>> <<Porterai anche Buffy?>> <<Se lo desidera>> <<naturalmente avrà voglia di rivedermi!Ora portala a bere questo caffè e approfondire la vostra conoscenza>> Quindi fece segno all'amico di avvicinarsi. buffy aveva quasi raggiunto la porta, ma non le sfuggirono le parole di Xander <<Non fartela scappare brooks. Ho notato come la guardi, sai?>> william non replicò <<La vita è breve>> continuò il malato <<mangia dessert per primo, se ne hai l'occasione>> <<Dormi>> gli intimò l'amico. Xander aveva la pessima abitudine di esprimere il proprio parere anche quando non gli veniva richiesto. Anzi, sopratutto quando non veniva interpellato.


CAPITOLO 7


14 Febbraio


'Oggi mi sposo'. Buffy era appena uscita dalla vasca, e ora girovaga per il bagno come un'anima in pena. Doveva truccarsi e vestirsi, ma non ne aveva voglia. La sera precedente, lei e William avevano architettato un piano pressochè perfetto per quella giornata. Sloane avrebbe interrotto sempre più spesso i preparativi della nozze per telefonare ad El Bahar dove la situazione si sarebbe fatta più critica di minuto in minuto. Ogni volte lei si sarebbe lamentata della sua insensibilità finchè, nella hall dell'albergo, sarebbe scoppiato il litigio finale. lui se ne sarebbe andato, e lei si sarebbe rinchiusa nella sua camera. non avrebbe rimpianto Sloane Devereaux, di quello era certa. Ma William Brooks le sarebbe mancato. Lo conosceva soltanto da tre giorni, ma già sentiva che avrebbero potuto andare molto d'accordo. Lui però aveva altri piani per il suo futuro, piani che purtroppo non prevedevano la presenza di una relazione sentimentale stabile. buffy si sentì improvvisamente sola e abbandonata e usò un lembo dell'accappatoio per asciugarsi le lacrime. Un gesto inutile. Sua madre e le sue sorelle sarebbero arrivate a momenti, e occhi gonfi e naso rosso le avrebbero convinte, più facilmente delle parole, che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Tornata in camera, non fece in tempo a versarsi del caffè, che udì un suono provenire dalla stanza di William. buffy fissò la porta per qualche secondo, aspettandosi di veder comparire il suo futuro sposo, ma tutto ciò che vide fu una busta che scivolava verso di lei. C'era il suo nome sopra. Alquanto sorpresa si chiese il motivo di quel biglietto. Che william fosse stato preso dagli scrupoli e avesse deciso di abbandonare la scena, senza avere il coraggio di dirglielo?


Le rose sono rosse,

le viole sono blu,

se proprio devo fingermi di sposarmi,

sono contento che la sposa sia tu.

buon San Valentino.


Buffy fissò il foglio per parecchi istanti, poi lesse quella sciocca filastrocca almeno una decina di volte. non si era sbaglaita su William. Purtroppo non aveva il tempo di ricamare sul significato di quelle parole. Doveva nascondere il biglietto prima che arrivasse Joyce. <<sorellina!>> dawn! Buffy infilò in fretta la busta nella tasca dell'accappatoio e aprì la porta <<Ciao sposina!>> trillò l'altra <<Come stai?>>

<<sloane, non insistere!Non puoi vedere la sposa prima della cerimonia>> Dawn si era assunta il compito di mantenere i contatti con l'esterno, e in quel momento era al telefono con il futuro sposo <<Ho bisogno di parlarle>> ringhiò William <<Come siamo impazienti!>> cinguettò l'altra con voce suadente <<Dì a me e io riferirò il tuo messaggio>> lui fece una breve pausa prima di comunicarle la brutta notizia <<Dille che l'Emiro non vuole sentire ragioni, ma che mi farò perdonare>> <<perdonare che cosa?>>L'espressione di Dawn si era fatta improvvisamente guardinga <<Lei lo sa>> fu la sibillina risposta di William <<Dille che la amo>> <<Buffy, Sloane mi ha pregato di riferirti un messagio>> <<Di che si tratta?>> <<dice che quelli di el bahar sono molto testardi, ma che lui saprà farsi perdonare. Che intendeva dire?>> <<Gia>> prevennero Joyce e Fred <<cos'è che si farà perdonare il tuo fidanzato?>> Buffy contò fino a tre, quindi scoppiò im lacrime e corse a rifugiarsi tra le braccia di sua madre <<Oh mamma, sloane deve tornare a El Bahar!>> <<Sciocchezze>> cercò di rassicurarla Joyce <<non ti lascerebbe mai il giorno delle nozze>> <<tu non lo conosci>> singhiozzò lei <<Sloane ama il suo lavoro, e se hanno bisogno di lui, prenderà il primo aereo......>> altri singhiozzi <<non avrò mai la mia luna di miele!>> <<Tesoro, non esagerare>> joyce non aveva mai visto la sua figlia minore così disperata <<se Sloane decide di partire, non ci sarà alcun matrimonio>> La fermezza con cui aveva pronunciato quelle parole fece piombare un silenzio di tomba nella stanza <<Calmati cara>> <<Calmarmi? Come puoi pretendere che io sposi un uomo che mette il suo dannato lavoro prima della sua fidanzata? Il giorno delle nozze poi! Ti rendi conto che rischio di essere l'eterna seconda nella sua vita? E se avessimo dei figli?>> <<Se avrete dei bambini......>> <<Trascurerà anche loro, ne sono sicura>> Joyce non sapeva più come tranquillizzare la figlia. Anche Dawn e Fred si sentivano improvvisamente a corto di consigli. <<Avevi ragione tu mamma, quando mi dicevi che devo mostrarmi decisa. Se cedo ora, non avrò il matrimonio che desidero>> <<non essere irragionevole. Se ti comporti in questo modo, rimarrai zitella tutta la vita. non sarebbe meglio puntare i piedi dopo le nozze?>> <<Dopo non avrò più alcun potere su di lui!>> <<Sorellina non essere sciocca. Dopo che avrai indossato la biancheria intima che abbiamo acquistato per te, lo avrai in pugno>> era stata Dawn a parlare. Buffy non aveva smesso di piangere. <<Bambina, asciugati le lacrime e ascoltami. Mostrarsi decisi è una buona cosa, ma forse, nel tuo caso, comprensione e dolcezza sarebbero più efficaci>> Dawn e Fred si guardarono e ammiccarono maliziosamente <<Una vera donna sa sempre come far cambiare idea al proprio uomo......>> <<ragazze non siate volgari>> le rimproverò la madre <<Vostra sorella ha un problema, e non è con le battutine a doppio senso che le risolveremo. Anche se devo ammettere che , a volte, un pò di astuzia non guasta. Gli uomini sono degli esseri così ingenui!>> <<Non capisco>> gemette Buffy, inspirando rumorosamente <<Che cosa devo fare?>> <<Sposarti, prima di tutto. Il resto verrà da se>>

<<Sloane al telefono per te sorellina!>> Lei corse verso l'apparecchio sotto lo sguardo scrutatore di tre paia di occhi sapientemente truccati. Stava per iniziare la seconda parte dello show <<Non m'importa un accidente. Richiamali e dì loro che non puoi partire>> Nell'altra stanza, comodamente stravaccato in poltrona, William si stava divertendo un mondo. <<Stai andando benissimo, mia cara. Posso chiederti che cosa indossi in questo momento?>> <<e' il giorno del mio matrimonio, e non permetterò che una massa di beduini me lo rovini>> <<Non riesco a togliermi dalla mente lo straccetto che indossavi ieri sera........>> Nemmeno lei aveva scordato il tocco delle sue mani forti sulla propria schiena, però quello era il momento meno addatto per confessarglielo. <<E' ora che tu prenda una decisone, Sloane>>Urlava <<Ti amo e voglio diventare tua moglie, ma comincio a dubitare che lo voglia anche tu>> <<Chi ti aiuterà a spogliarti questa sera?>> <<non sei l'unico uomo sulla faccia della Terra signor Devereaux!>> <<Forse non sono l'unico, ma sono sicuramente il migliore.......>> replicò lui con voce improvvisamente roca <<Lo so>> mormorò lei, suo malgrado. Non stava recitando adesso <<Ti prego, non abbandonarmi!>> William percepì la nota accorata nelle sue parole <<Non temere ti richiamo tra qualche minuto>> <<non vedo l'ora di sentirti Sloane>> 'Sloane'. A william non piaceva affatto essere chiamato in quel modo, tuttavia evitò di chiedersene il motivo. Si avvicinò nervoso al televisore, ma resistette all'impulso di accenderlo. Non voleva rischiare di farsi udire dalle donne della famiglia Summers. Si sedette sul tappeto, quindi disse con voce forte e chiara: <<Signorina, vorrei effettuare una chiamata intercontinentale ad El Bahar, negli Emirati Arabi>> attese qualche secondo, quindi pronunciò frasi del tipo: <<La mia fidanzata è sconvolta>>, <<Non posso farle questo>>, <<Sono sicuro che se spiegaste la situazione all'Emiro lui capirebbe.......>> e altre stupidaggini del genere <<Avete provato a corromperlo?>> fu la sua ultima migliore uscita. Nemmeno Xander avrebbe saputo fare di meglio. Certo che Sloane era un vero idiota! <<Quell'uomo ti ama davvero!>> osservarono Dawn e Fred, le orecchie ancora appoggiate alla porta comunicante <<Sta tentando in ogni modo di far cambiare idea ai suoi superiori. L'ho persino sentito parlare di corruzione!>> Le due donne emisero un sospiro sognante. <<Deve tenere moltissimo a te se è disposto a rischiare la propria carriera compiendo un'azione illegale!>> Buffy annuì. La curiosità di sapere che cosa stesse combinando William la divorava, ma, purtroppo, ora non poteva far nulla per soddisfarla. Voleva che il suo piano avesse successo, e doveva attenersi alla sceneggiatura originale. Il telefono squillò di nuovo e questa volta fu Buffy a rispondere <<Indovina chi sono?>> sussurrò una voce sensuale dall'altra parte del filo <<Allora che ti hanno risposto?>> <<Che sono un'imbecille e che non merito una donna affascinante come te>> <<Sono d'accordo>> replicò lei, senza riuscire a soffocare una risata. Sul viso della madre e delle sorelle apparve un barlume di speranza e Buffy riconobbe di aver commesso una gaffe <<Dimmi soltanto che cosa hai deciso di fare. Torni a El Bahar o ci sposiamo?>> <<Se sloane fosse un uomo in carne e ossa, questa conversazione non avrebbe motivo di esistere, di questo puoi stare sicura>> <<Me lo dirai dopo>> tagliò corto lei <<La limousine ci sta aspettando per accompagnarci al porto. E ricorda che non ho cambiato idea>> Sbattè stizzita il ricevitore sul telefono e alzò lentamente lo sguardo sulle tre spettatrici. <<Che ha detto?>> chiesero loro all'unisono. buffy scrollò le spalle <<Dice che continuerà a insistere>> <<Lo sapevo!>> gioì Fred <<Quell'uomo ti adora, è chiaro>>

<<Come vorrei che tuo padre fosse qui e potesse vederti!>> Joyce aveva gli occhi lucidi. <<Anch'io, mamma. Più di ogni altra cosa al mondo>> le fece eco Buffy, a cui Carl mancava da morire. 'Anche se sono felice che non debba assistere a questa messa in scena'. Entrarono nell'ascensore e in silenzio raggiunsero Dawn e Fred, che le stavano aspettando davanti alla fontana della hall. Si sentiva nervosa. Da un momento all'altro William l'avrebbe raggiunta e insieme avrebbero dato inizio a .............<<buffy!>> <<Sloane!>> Le sorelle della sposa erano inorridite alla vista del futuro cognato, lì, davanti a loro, e corsero verso la sposa per nasconderla al suo sguardo <<Va via!>> gli urlarono <<Non puoi vederla prima della cerimonia>> <<Devo parlarle con urgenza>> gridò lui <<E poi l'abito l'ho già visto ieri>> <<Ieri era ieri. Questa mattina dovrai aspettare di essere davanti al pastore>> Joyce stava per avere una crisi di nervi <<Lascia che gli parli mamma>> disse Buffy, facendo un passo avanti <<E' importante>> William stava per tranquillizzare la futura suocera, ma la vista di Buffy, bellissima nell'abito bianco, lo lasciò senza fiato e senza parole. Lei gli rivolse un sorriso smagliante e lui sbattè gli occhi come fulminato <<Sei, sei..........bellissima>> mormorò <<Grazie>> rispose Buffy timidamente. Non si trattava di un complimento fasullo, ne era certa. Nessun uomo l'aveva mai guardata in quel modo, e lei non lo avrebbe mai dimenticato. <<Tesoro>> iniziò lui dopo averle preso una mano fra le proprie <<L'Emiro ha rifiutato di rimandare l'incontro>> Parlò in tono talmente grave e dispiaciuto che nessuno avrebbe dubitato che quella fosse la verità. 'Tocca a me, ora' si disse Buffy inspirando a fondo <<Cosa vorresti dire con questo?>> <<Amore possiamo parlarne in privato?>> senza attendere risposta William la condusse in un angolo appartato della hall <<Sono tutta un fascio di nervi>> gli confessò lei non appena furono al riparo da orecchie indiscrete <<E se il piano non funzionasse?>> Lui le rivolse un sorriso d'incoraggiamento <<Non temere, andrà tutto bene. Ma se vuoi che cambiamo qualcosa dillo. Non potrei mai lasciarti nei guai>> Buffy sentì le lacrime salirle agli occhi <<lo so e di questo ti sarò sempre grata. Se non fosse stato per il tuo aiuto.........Non sarò mai in grado di ripagarti come meriti>> William sogghignò <<Non esserne così sicura. Mi vengono alla mente un paio di cose che non mi dispiacerebbe tu facessi per me...........>> Lei si morse le labbra <<Non farmi ridere, o nessuno crederà che siamo ai ferri corti>> <<hai ragione>> lui le strinse forte la mano, sperando che bastasse a infonderle un pò di coraggio <<Ti chiamerò più tardi per sapere come è andata>> Buffy non seppe mai dove trovò la forza di replicare: <<Forse sarebbe meglio che tu non lo facessi>> <<Ma Xander vorrà conoscere i dettagli!>> <<allora digli di chiamarmi>> William s'irrigidì. Aveva capito perfettamente il motivo che l'aveva spinta a dirgli quelle parole, tuttavia non riusciva ad accettarlo. Poi capì che in quel momento non poteva reagire altrimenti. <<Lo farò. Sei pronta per la scena madre?>> Lei annuì <<Sicura?>> <<Certo che lo sono!>> la voce di Buffy si era alzata di un paio di ottave, attirando l'attenzione dei presenti. Lo spettacolo stava per iniziare. <<Tesoro, sii ragionevole!>> la implorò lui, urlando a sua volta <<Ragionevole, un corno!>> Liberò la propria mano dalla stretta del fidanzato e lo guardò furente <<Rinunciare a una crociera gratis nei Caraibi lo chiami ragionevole?>> <<Cara ci saranno altre crociere........>> <<Come fai a non capire? Questo non è un viaggio qualsiasi, è la nostra luna di miele!>> Benchè nessuno l'avesse interpellata, Joyce lasciò le sue figlie maggiori e corse verso di loro <<Si tratta soltanto di poche settimane, te lo giuro>> Buffy scosse il capo <<Certo, a meno che l'Emiro non organizzi un'altra riunione. Non possiamo andare avanti così, non lo capisci?>> <<Stiamo parlando della mia carriera te ne rendi conto?>> <<Oh!>> Buffy si allontanò da lui e corse a rifugiarsi tra le braccia di sua madre <<Hai sentito mamma?>> <<Tutta Sunnydale ha sentito, cara>> sibilò Joyce che detestava le scenate in pubblico <<La luna di miele deve essere fatta per forza dopo la cerimonia, altrimenti si traterebbe di un normalissimo viaggio>> William fece un passo verso di loro <<non fare la bambina capricciosa. Ti avevo avvertito che questo periodo dell'anno era il più critico per me, ma tu hai insistito e questi sono i risultati>> Ah se Xander avesse solo assistito alla sua interpretazione! <<Ora calmati e sali sulla limousine>> <<No>> Joyce prese la figlia per un braccio <<ho detto che non voglio salire su quella maledetta macchina!>> urlò Buffy fingendo di essere in preda a una crisi isterica <<Anzi, visto che siamo giunti a questo punto, sappiate tutti che oggi non ci sarà alcun matrimonio!>> <<Se la pensi così........>> <<Si. Non starò ad aspettare che tu rinsavisca e capisca che l'amore è più importante della carriera>> Non stava fingendo ora. Quelle parole accorate erano rivolte a William Brooks, l'avvocato, ma dubitava che lui lo avesse intuito <<Sloane, ti dispiacerebbe lasciarmi sola con mia figlia per qualche minuto?>> Joyce era sul piede di guerra. A quel punto William si allontanò <<Buffy ann summers, smettila con questo comportamento assurdo>> intimò alla figlia <<Ma.........mamma!>> <<niente ma. Quell'uomo ti ama, e tu stai rovinando ogni cosa!>> Se solo William l'avesse amata davvero! <<Non mi ama ne sono sicura>> Le lacrime che iniziarono a sgorgarle dagli occhi erano sincere <<Non potrà mai rendermi felice>> <<Perchè non vuoi ragionare?>> Il tono di Joyce si era addolcito <<Lo hai aspettato per un anno senza mai lamentarti, e ora non vuoi concedergli qualche altro giorno?>> Il ragionamento non faceva una piega <<no. Questa è la sua ultima occasione. O me, o quell'Emiro egoista>> <<L'Emiro non è l'unico egoista coinvolto in questa vicenda>> dichiarò William fingendosi tristemente deluso <<Addio Buffy. Joyce è stato un piacere conoscerla>> La sua parte era finita.

Buffy corse singhiozzando verso gli ascensori, ma all'altezza della fontana fu bloccata da un incontro imprevisto <<Buffy Summers!>> <<Xander!>> 'Devo avere le allucinazioni' si disse la ragazza 'Xander è in ospedale, non può essere qui davanti a me, con indosso un abito da cerimonia' Si sbagliava. William che l'aveva visto arrivare, corse verso di lui e gli mise una mano sulla spalla, nel tentativo di allontanarlo <<Che accidenti ci fai qui?>> L'altro si comportò come se non lo conoscesse <<Credo che lei mi stia confondendo con qualcun'altro buon uomo. io sono Sloane Devereaux>> Buffy stava per svenire, ma William intervenne giusto in tempo <<Finalmente!>> urlò a gran voce <<Iniziavo a temere che non ce l'avresti fatta>> <<Nemmeno io. In neurochirurgia non volevano accordarmi il permesso per assentarmi>> <<Sei sempre stato un buontempone!>> lo rimproverò bonariamente l'amico, lanciandogli un'occhiata che di bonario non aveva nulla <<Signore e signori, vi presento il mio testimone Xander Harris>> Gli sguardi di Fred Dawn e Joyce passavano da Buffy a William, allo sconosciuto, come se stessero assistendo a una partita di tennis. <<Sloane era così dispiaciuto quando gli hai comunicati che non saresti potuto venire>> intervenne Buffy, prendendo l'uomo sottobraccio <<Siamo felici che ti abbiano permesso di lasciare El Bahar in tempo per assistere alle nozze>> Xander nopn ci stava capendo nulla <<La parte è ancora mia, vero?>> <<Ma naturalmente!>> lo rassicurò William <<Non avrei mai permesso che un altro mi facesse da testimone. Sbrighiamoci. L'autista della limousine si starà chiedendo che fine abbiamo fatto>> <<non è l'unico>> <<Non c'è tempo, amico mio. non temere. Mi aggiornerai più tardi su quello che sta accadendo a El Bahar>> Lo prese per un bracciò e lo trascinò verso l'uscita. <<Va con loro cara>> ordinò Joyce alla figlia. <<Mamma!>> <<Non discutere. Sono sicura che il suo amico riuscirà a convincerti che Sloane ti ama anche se è necessario che torni al lavoro tra pochi giorni>> 'Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?' <<non importa. Io non voglio sposarlo>> <<Te lo dico per l'ultima volta. Sali su questa limousine!>> Buffy ubbidì. Nemmeno quando aveva tagliuzzato l'abito più costoso di sua madre per ricavarne un vestito per la Barbie, aveva visto Joyce tanto inferocita. Senza voltarsi, raggiunse William e Xander sul marciapiede. Era stravolta.

<<Mia cara lascia che ti dica che sei divina>> <<Stà zitto, Xander>> sibilò lei. Lui non si offese <<La sposina è nervosa. Bè comprensibile. Cara, ti presento il mio migliore amico William Brooks, avvocato di successo>> <<ci conosciamo già>> <<Ovvio vi ho appena presentati>> Non era possibile! <<vedi, Xander>> iniziò Buffy, inspirando a fondo e contando fino a tre per calmarsi <<Le cose sono un pò cambiate da quando tu e io c'eravamo accordati>> Gli raccontò, il più sinteticamente possibile, come si fossero svolti i fatti, tralasciando i baci che lei e William si erano scambiati......<<Ora abbiamo bisogno di te; dovresti interpretare la parte del testimone>> <<Senza prove?>> <<Un attore dotato come te non ne ha bisogno. Sono sicuro che la tua interpretazione sarà magistrale>> lo adulò william. Appellarsi alla sua vanità era l'unico modo per farlo entrare in squadra con loro......<<In effetti, all'Accademia di Arte drammatica ero il primo della classe. In fondo anche il testimone ricopre un ruolo basilare. Non è la persona che brinda agli sposi dopo aver pronunciato un breve discorso?>> <<Lo sarebbe, se ci fosse un matrimonio>> disse William <<Amico non scherzare. Guarda questa ragazza e se ne hai il coraggio, dimmi che non ti piacerebbe farla tua per sempre>> <<Abbiamo litigato>> intervenne Buffy. Xander li squadrò come se fossero entrambi impazziti <<Ma se vi siete appena conosciuti!>> <<non ho litigato con William, ho litigato con Sloane>> <<Mi pare andiate d'accordo ora>> William stava perdendo la calma <<Potremmo ancora litigare>> <<Molto presto>> aggiunse lei <<Miei cari ragazzi, come si vede che non siete dei professionisti! Strafare ed esagerare è tipico degli attori dilettanti!>> <<Senti Xander io non mi sposerò e tu non farai alcun brindisi. Fine della trasmissione>> William ne aveva abbstanza <<Lo so che non ti sposerai. Buffy sta per sposare Sloane Devereaux. Giusto bellissima?>> <<No>>

CAPITOLO 8


La mississipi Princess e la sua ruota a pale color blu Cina brillavavno davanti a loro. L'aria era fresca senza essere fredda, ed era chiaro che il sole avrebbe accompagnato le ultime fasi di quella avventira. Joyce, Dawn e fred erano sulla banchina che attendevano la sposa <<Che bellezza!>> esclamò Xander, quando la limousine li depositò sul marciapiede <<Ho vissuto qui tutta la vita e non ho mai percorso questo fiume su un piroscafo a vapore. Davvero riprovevole da parte mia!>> L'autista aprì loro la portiera, con l'espressione impassibile di chi ha visto e udito di tutto, nella vita. Xander fu il primo a scendere, lasciando soli i due fidanzati <<Hai deciso che fare? Scendi oppure torni direttamente in albergo?>> Buffy fissò a lungo William prima di rispondere. Non voleva fare nè una cosa nè l'altra. Voleva fuggire con lui e andare molto lontano..........<<Sarebbe meglio se rimanessi in macchina e ti insultassi da qui. Non ti pare?>> <<Come vuoi>> replicò lui. quindi la studiò per alcuni istanti, le sopraccigla corrugate in un'espressione assorta <<Immagino che questo sia un addio. non temere, mi mostrerò infuriato mentre mi allontano>> <<William?>> Lui aggrottò di nuovo le sopracciglia 'Teniamoci in contatto' stava per dirgli lei, ma qualcosa glielo impedì <<Grazie>> Incrociò le dita, inspirò a fondo, poi si mise a urlare con quanto fiato aveva in gola: <<Va alla tua maledetta riunione allora! Ma non credere di trovarmi ad aspettarti quando tornerai!>> <<buffy, cara sìì ragion.......>> non potè finire la frase perchè l'espressione inorridita della fidanzata glielo impedì <<Aspetta! Oh mio dio, no!>> Perchè diavolo stava cambiando le battute? si domandò William. Gli bastò girare impercettibilmente lo sguardo per notare Xander che stava percorrendo la passerella che conduceva a bordo del vaporetto <<Devo correre a recuperarlo. Non oso pensare a quello che potrebbe raccontare in giro>> Lei annuì <<Và e fa in fretta>> L'autista della limousine si materializzò accanto alla portiera <<Signorina va tutto bene? Posso fare qualcosa per lei?>> <<No la ringrazio. Se non le dispiace vorrei rimanere in macchina ancora per un pò>> Joyce e le sue sorelle stavano venendo verso di lei. Fu la madre la prima a parlare <<Cara che ci fai ancora qui? Gli invitati ci stanno aspettando sulla nave>> <<Io non mi muovo>> ribattè la ragazza, stampandosi in volto l'espressione più determinata di cui fosse capace <<Potete salire, se volete, ma io me ne torno al Peabody>> <<Buffy Ann, questo significa che insisti con l'assurda idea di non sposare Sloane?>> <<esatto>> Era giunto il momento di convincere sua madre, o non avrebbe avuto un'altra occasione <<Dopo che Xander lo ha informato della situazione a El Bahar, lui ha deciso di partire non appena attraccheremo>> Serrò i denti e strinse le mani a pugno, come aveva visto fare a Meryl Streep in un famoso film di cui non ricordava il titolo <<Non trascorreremo la notte insieme, ti rendi conto? Non sono mai stata tanto umiliata in tutta la mia vita, ma se pensa che........>> <<Ragazze, voi salite a bordo a tenere compagnia alla nonna, mentre parlo con vostra sorella. Sloane e il suo testimone son già sulla nave>> Ora ne aveva abbastanza dei capricci della sua ultimogenita. <<Non ci resteranno a lungo>> la informò la figlia <<Visto che non ci sarà nessun matrimonio, lasceranno gli Stati Uniti oggi stesso>> Joyce aveva l'aria affranta e delusa <<mi sorprendi, bambina, e tutt'altro che piacevolmente>> dichiarò seria <<Non ti sei mai comportata in modo così irragionevole prima d'ora>> Buffy temporeggiò <<Autista mi porti al Peabody perfavore>> Era stanca di litigare, stanca di mentire, stanca di permettere che fossero gli altri a decidere della sua vita <<La ignori>> Il tono di Joyce era talmente imperioso che sovrastò quello, flebile della figlia. <<Mamma per favore.........>> <<Signore, la Mississipi Princess sta per salpare. Vi dispiacerebbe salire a bordo?>> Un ufficiale le aveva raggiunte e ora sorrideva loro, ossequioso. Offrì la propria mano a Joyce, aiutandola a scendere dalla limousine, quindi si accinse a fare altrettanto con la sposa. Buffy lo ignorò e si mise a fissare l'entrata della nave, sperando di veder comparire William e Xander da un momento all'altro. Purtroppo non accadde nulla..........'Maledizione!' imprecò tra se 'Questo significa che ci toccherà litigare davanti agli invitati'

<<Cara se ti vuoi rinfrescare, il capitano ha messo a nostra disposizione la suite nuziale>> Ora che la figlia era a bordo e il battello stava per salpare, Joyce si sentiva più rilassata <<Mamma ti dispiace se rimango sul ponte ancora qualche istante? Ho bisogno di respirare un pò di aria fresca>> un fischio acuto annunciò l'imminente partenza della nave e fu allora che Buffy si fece prendere dal panico <<Fatemi scendere, non posso farlo!>> si mise a urlare, correndo verso la passerella. Joyce fu più svelta. L'afferrò per il vestito e la guardò con aria truce <<puoi e lo farai>> <<Non capisci! Sposare Sloane sarebbe un madornale errore>> <<mi scusi c'è un medico a bordo?mia figlia è in preda a una crisi prematrimoniale e un calmante le sarebbe d'aiuto>> L'ufficiale a cui Joyce si era rivolta fissò le due donne con espressione sconcertata, quindi annuì <<Mamma! Non vorrai drogarmi,spero!>> Soltanto l'arrivo di Sloane impedì loro di perdere completamente la testa <<Buffy!>> esclamò con il fiato corto, senza distogliere i propri occhi da quelli di lei <<Vedi mamma? Stava correndo verso l'uscita per andare all'aereoporto>> La risposta di William fu come uno schiaffo in pieno viso <<io......ho deciso di non partire>> <<Come?>> replicò lei ormai a corto di parole, di idee e sopratutto di forze <<Gia. non oggi, forse. Ma domani sicuramente. Che differenza vuoi che faccia per me?>> Lui scosse il capo <<No Buffy. Xander mi ha convinto che sarebbe da idioti rimandare la luna di miele>> Joyce si lasciiò cadere su una delle poltroncine di vimini alle loro spalle. Le sue preghiere erano state esaudite. Sua figlia, invece, era sconvolta <<di che cosa stai parlando?>> Doveva essere successo qualcosa di terribile su quella nava, perchè William le parlasse in quel modo. Sloane le rivolse uno sguardo contrito <<Avevi ragione. Non avrei mai anteporre la mia carriera al nostro matrimonio>> Xander doveva averlo colpito alla testa per vendicarsi della propria caduta <<non fingere. So che stai dicendo queste cose solo per guadagnarti la stima di mia madre>> <<Buffy!>> Joyce era balzata in piedi come una furia <<Non ti biasimo amore mio, ma credimi, sono cambiato>> William era davvero un grande attore <<Ti prego, abbi fiducia in me!>> Lo disse in tono talmente accorato che lei intuì che doveva esservi costretto. Si era fidata di lui fin dall'inizio di quella assurda faccenda e avrebbe continuato a farlo.

<<ti dispiacerebbe dirmi qual'è il tuo piano?>> Buffy, Xander e William si trovavano nella stanza nuziale per discutere sul da farsi <<A dire la verità non ne ho nessuno>> confessò William alla donna in abito da sposa seduta di fronte a lui <<Volevo soltanto impedire che Xander commettesse qualche sciocchezza e ci sono riuscito, anche se a fatica. Il resto dovremmo deciderlo insieme immagino>> <<Perfetto e adesso?>> insistette lei, lo sguardo verso Xander, che fissava affascinato, le onde del fiume <<non capisco che vuoi dire. Faremo in modo che si diverta e lo terremo occupato, credo>> <<Questo sarebbe il tuo piano?>> <<tu ne hai uno migliore?>> <<Ovviamente no, altrimenti non te lo avrei chiesto>> ribattè Buffy, senza riuscire a nascondere la propria apprensione <<Io dovevo tornare al Peabody mentre tu partivi per El Bahar, se non ricordo male. Filava tutto liscio, fino a quando tu hai roviìnato tutto>> William stava perdendo le staffe <<Filava liscio un corno!>> ringhiò <<Quando ho trovato Xander, lui stava raccontando ai tuoi parenti di quando ci aveva presentato e di come fossimo perfetti l'uno per l'altro. Si riferiva a me come William, e diceva a tutti che diventerò un avvocato di successo>> Fece una lunga pausa per farle capire quanto la situazione fosse grave <<Le tue sorelle erano presenti>> <<oh no! E tu cosa hai fatto?>> <<Ho chiesto a Xander di compiere il suo dovere di testimone e l'ho pregato di contattare i camerieri per far portare a ogni tavolo una bottiglia di champagne>> Buffy si pentì di averlo aggredito <<Scusami dovevo saperlo che non avresti mai fatto nulla in grado di mettermi nei guai. Tu>>Ma questo non cambiava le cose <<E ora, che facciamo?>> Lui scrollò le spalle in un gesto sconsolato <<Propongo di rimanere nascosti qui dentro, sino alla fine del viaggio>> suo malgrado Buffy si lasciò sfuggire una smorfietta divertita <<E che cosa facciamo delle centoventi persone che affollano il salone dei banchetti?>> <<Potremmo litigare di nuovo......>> E lasciare che tutti la credessero una pazza isterica? Joyce non si sarebbe pèiù ripresa dall'umiliazione, ne era sicura. <<Meglio di no>> <<Mandiamo a chiamare tua madre e diciamole sinceramente che non ci sarà alcun matrimonio>> <<Sei pazzo?>> esclamò lei, sgranando gli occhi <<Poco fa ho evitato a malapena che mi facesse imbottire di tranquillanti, ma se insisto...bè come minimo mi farà ricoverare in un'ospedale psichiatrico>> William era a corto di idee. Aveva fatto del proprio meglio, anzi di più, per aiutarla, ora però.......Fu in quell'istante che vide gli occhi di Buffy riempirsi di lacrime. Lei tentò in ogni modo di ricacciarle in dietro. non vi riuscì e lui si sentì improvvisamente invadere da un'ondata di tenerezza <<Non fare così. Forse c'è un modo per uscirne>> le sussurrò, inginocchiandosi e prendendole le mani fra le proprie. Lei inspirò rumorosamente e lo fissò con i suoi grandi occhi da bambina <<Davvero?>> disse pendendo dalle sue labbra <<Tua madre vuole assistere a un matrimonio?Bene. Noi l'accontenteremo>> Che William le stesse chiedendo di sposarlo?Per un breve istante Buffy desiderò con tutto il cuore che fosse così. Ma si trattò di un attimo <<Ti sarei grata, se volessi spiegarti meglio "Sloane">> <<Subito amore.Pensaci bene: abbiamo gli abiti, abbiamo le fedi e anche il giudice di pace. Che altro ci serve?>> <<La licenza matrimoniale>> <<Impossibile per noi ottenerne una. Il mio nome non è sloane ricordi?>> <<Certo che me lo ricordo! Però non capisco lo stesso dove vuoi arrivare. Il giudice non è un attore e non sa nulla della nostra messinscena>> <<finalmente!>> William abbozzò un sorriso, il primo dopo molto tempo <<Gli diremo che ci siamo dimenticati la licenza. Lui si rifiuterà di riunirci in matrimonio e noi lo diremo a tua madre. Ecco risolto il problema>> <<Gia, ma io non mi sarò comunque sposata>> gli fece notare Buffy sconsolata. <<Fammi pensare. Il prossimo scalo è a Los Angeles. Potremmo fuggire insieme, allora. Che ne dici?>> Lei ci pensò per qualche minuto. non era un piano eccezionale, però poteva funzionare. Doveva funzionare <<Aggiudicato>> <<Ottimo. Tieni d'occhio Xander, mentre vado a cercare il giudice>>

<<E così il futuro sposo ha dimenticato la licenza matrimoniale>> disse l'uomo, dopo che William gli ebbe raccontato tutta una serie di ignobili menzogne <<Lo sa, vero che io non potrò sposarvi?>> <<Lo capisco, signore e sono profondamente dispiaciuto del disturbo che la mia fidanzata e io le stiamo arrecando>> <<non credo, figliolo>> intimò l'uomo a William <<C'è stato un periodo durante la mia lunga carriera, in cui mi attenevo alla lettera alle leggi dello Stato. Con il passare del tempo, però, ho capito che le cose non sono mai completamente bianche o nere. Per questo ho deciso di unirvi in matrimonio, come previsto. Quando scenderemo a terra passerete immediatamente dal mio studio affinchè io firmi la vostra licenza. Fino a quel momento il vostro matrimonio non sarà valido, ricoradtelo bene>> Squadrò Buffy e William dalla testa ai piedi, quindi lanciò un'occhiata, incuriosita ma non troppo a Xander, che stava filmando l'intera scena. Buffy era riuscita a procurargli una videocamera, sperando di tenerlo impegnato, e la cosa stava funzionando. Avrebbero distrutto la cassetta non appena fossero sbarcati. I due promessi sposi si scambiarono un'occhiata soddisfatta. Meglio di così non poteva andare.

Con grande sorpresa di Buffy, la cerimonia di nozze durò poco meno di quindici minuti. Nulla, paragonato alle ingenti tasse che avrebbe dovuto pagare sulla vincita, alle ore in posa davnti al fotografo e alla tensione degli ultimi giorni. Quando il giudice accordò a William il permesso di baciare la sposa, lei ne fu contenta. Un bacio da suo marito l'avrebbe compensata, in parte, dell'ansia provata. Non fu così. ciò che ricevette fu un bacetto affettuoso ma casto, per nulla paragonabile ai due baci selvaggi che aveva scambiato con lui in precedenza. che delusione! Gli invitai, invece parvero apprezzarlo e deliziarono gli sposi con un lungo applauso festoso. <<E ora signori e signore, la canzone dei nostri piccioncini!>> annunciò una voce. Buffy guardò william con un'espressione stupita <<Non sapevo avessimo una nostra canzone>> <<Nemmeno io>> disse lui, gettando un'occhiata verso il palco, dove Xander si era impossessato del microfono. Gli orchestrali pendevano letteraklmente dalle sue labbra <<Non è possibile! Sta per cantare!>> <<Spero di no. So che ha preso alcuna lezioni di canto, ma non è mai stato un granchè>> si sbagliava. La voce dell'amico, che stava intonando Can't Help Falling in Love, era profonda e melodiosa. Un silenzio ammirato calò sulla sala dei banchetti e centinaia di occhi si posarono sul novello Elvis Presley. 'Che farabutto' pensò William. Perchè mai aveva scelto una canzone che parlava dell'amore che colpisce quando meno te lo aspetti? La gente avrebbe creduto che fosse proprio ciò che era successo ai due novelli sposi. Fu proprio ciò che accadde. Nel giro di pochi secondi, marito e moglie ebbero gli occhi di tutti puntati addosso <<Immagino che ci toccherà aprire le danze>> le sussurrò in un orecchio lui, circondandole la vita con un braccio <<Se proprio dobbiamo>> concesse Buffy, con espressione sognante. Furono sufficienti pochi istanti perchè la sposa si rendesse conto di aver commesso un imperdonabile errore. Si era innamorata di William. imprecò tra se, maledicendo la propria stupidità, e posò la guancia sulla spalla di lui. Che diavolo le era preso? William non le aveva forse ripetuto all'infinito quali fossero i propri piani per il futuro? Niente amore, niente relazioni stabili...... Di sicuro, niente matrimonio. Nonostante ciò, lei non aveva potuto evitarlo. Proprio come non potè evitare che lui posasse la sua bocca sulla sua, in un bacio intimo e lunghissimo, che fece commuovere Joyce. Solo l'applauso scrosciante dei presenti impedì che Buffy svenisse tra le braccia dell'avvocato Brooks <<William.......>> <<Non dire nulla>> sussurrò lui con voce ansimante <<Non roviniamo questo attimo con le parole..........>> Buffy si sentì trasportare in paradiso, ma si costrinse a tornare subito con i piedi per terra. Le aveva forse confessato di amarla e di voler trascorrere con lei il resto della vita? No. Joyce, gli occhi ancora lucidi, approffittò della pausa tra una canzone e l'altra per correre ad abbracciare la figlia <<Bambina mia. Sapessi come sono felice!>> <<Anch'io mamma!>> <<E pensare che non volevi sposarti con quest'uomo meraviglioso, che ti ama da impazzire!>> <<Sono stata una stupida lo so>> Buffy cercò di trattenere le lacrime. Erano circondati da decine e decine di persone che volevano congratularsi con loro, e lei si sarebbe mostrata forte, anche se dentro si sentiva morire. <<Sei davvero una ragazza fortunata>> le disse una delle sue colleghe, prima di rivolgersi a William con espressione maliziosa <<Ha fatto bene Buffy a tenerti nascosto sino al giorno del matrimonio, signor Devereaux>> William aveva udito spesso quel commento negli ultimi giorni. Troppo spesso. Se tali apprezzamenti facevano ben sperare per il suo futuro di sciupafemmine, si accorse che lo infastidiva che venissero espressi di fronte a Buffy. Corteggiare un uomo sposato davanti a sua moglie, per di più il giorno delle nozze era sicuramente squallido e riprovevole. quelle signore si meritavano una lezione. <<non sarebbe cambiato nulla, cara.......Come ha detto di chiamarsi? Da quando ho incontrato Buffy, le altre donne per me sono invisibili>> Lo disse in tono amabile, ma l'altra colse l'avvertimento e lanciò alla sposa un'occhiata invidiosa <<Dove vi siete conosciuti?>> chiese una ragazza tra gli invitati <<Ci ha presentato Xander, il mio testimone>> rispose lui, stringendo più forte la mano di sua moglie <<Non vorrebbe presentare anche a me questo Xander?>> lo implorò l'altra toccandogli il braccio <<Buffy lascia che ti dica che sei davvero una ragazza fortunata!>> William era profondamente irritato. nessuno aveva espresso la stessa cosa su di lui. Nessuno gli aveva detto 'Tua moglie è straordinaria' e la cosa gli dispiaceva <<Il fortunato sono io>> dichiarò convinto <<Questa donna mi ha aspettato per più di un anno>> <<Tesoro ti avrei aspettato anch'io, sai?>> Era stata una delle amiche di Joyce a parlare. Buffy non riuscì a trattenere una risata <<La gente pensava che fossi pazza>> Altre risate femminili, meno spontanee, accompagnarono quella battuta <<Tua figlia si è sistemata proprio bene, sai?>> disse un'altra ospite a Joyce e, credendo di non essere udita, aggiunse: <<Penso che nesssuno si sarebbe immaginato che la tua ultimogenita sarebbe riuscita ad incastrare un tipo simile>> William era proprio dietro di loro. Disgustato, sperò che sua moglie non avesse udito. Si sbagliava. la sentì avvicinare la propria bocca al suo orecchio e sussurrare: <<Scusami per averti incastrato, ma ti libererò presto>>


'Questa gente non capisce nulla' rifletteva lui mentre scambiava chiacchiere banalissime con certi lontani cugini di Joyce. Nessuno degli invitati sembrava apprezzare Buffy per quello che era: una ragazza molto bella, simpatica, generosa e terribilmente sexy. Abbassò lo sguardo su di lei, e sbirciò nella sua scollatura, resa più generosa dfal corsetto di raso. William non avrebbe dimenticato quel capo d'abbigliamento e l'eccitazione che gli aveva provocato quella prima volta. Il mondo era popolato da ciechi. e da pazzi. Xander era uno di questi. Dopo aver ripreso l'intera cerimonia con la cinepresa, dopo aver nuovamente cantato e aver vinto duecento dollari giocando a poker con gli zii di Buffy, decise che era venuto il momento di brindare agli sposi. Una torta a cinque piani troneggiava davanti a loro, e camerieri in divisa circolavano tra i tavoli riempiendo i bicchieri di champagne. Dopo aver osservato intenerito Buffy e Sloane che s'imboccavano a vicenda con il dolce, Xander salì sul palco con il microfono in mano. <<Gentili signore e signori, è giunto il momento, io credo, di proporre un brindisi in onore degli sposi. Essendo io il testimone, il compito spetta a me. Vi prego pertanto di ascoltare in silenzio ciò che ho da dirvi a proposito di questo uomo che voi tutti chiamate Sloane>> Buffy alzò uno sguardo allarmato sul suo finto marito, ricevendo una scrollata di spalle per tutta risposta <<Conosco Sloane dai tempi della scuola, e posso garantirvi che mai ho conosciuto un individuo più serio, responsabile e determinato di lui. Il suo grande desiderio era quello di diventare avvocato, e ha lavorato sodo per tutti gli anni di Università per raggiungere il suo obiettivo. Purtroppo la facoltà di giurisprudenza era costosa e per pagarsi la specializzazione, egli accettò un posto come insegnante di matematica>> William aveva la bocca serrata e la mascella contratta. Quel pazzo di Xander stava parlando di lui non di Sloane! <<che facciamo?>> gli chiese sottovoce Buffy <<Qui tutti pensano che tu sia un ingegnere petrolifero!>> <<Non lo so. D'altronde, hai visto di cos'è capace Xander. Un microfono in mano sua è come un'arma carica in mano a un bambino. Io propongo di rilassarci e goderci il resto della festa>> Lei annuì <<Ma si! Mia madre pensa che io sia una donna sposata. La tua professione non dovrebbe avere importanza>> Xander non aveva terminato la sua apologia dell'amico <<Dopo la laurea, ottenuta con il massimo dei voti, l'uomo che voi tutti chiamate Sloane si è buttato a capofitto nel lavoro, determinato a estinguere i suoi debiti scolastici prima di contrarre matrimonio con la bella e dolce Buffy>> Fece una pausa assai teatrale, quindi continuò in tono sempre più strappalacrime <<non appena ho conosciuto la nostra sposina, ho subito pensato che fosse la donna adatta al mio migliore amico e, come vedete, non mi sono affatto sbagliato>> Alzò il proprio bicchiere, invitando tutti a imitarlo <<Brindo a voi Buffy e W..........sloane affinchè siate sempre felici e innamorati come siete oggi>> Un fragoroso applauso riempì la sala <<E ora cari amici, la canzone degli sposi, Love me Tender!>> Lei abbozzò una smorfia divertita <<Pensavo che la nostra canzone fosse Can't Help Falling in Love!>> William si lasciò sfuggire un'allegra risata <<Lo so, lo so, ma che ci vuoi fare? Piuttosto ti va di ballare con tuo marito?>> Stretta fra le sue braccia, soltanto gli ampi cerchi della sottogonna le impedirono di aderire completamente a lui. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla musica. William non ricordava assolutamente che ballare con una donna potesse emozionarlo in quel modo. Ma quella che teneva tra le braccia non era una donna qualunque, era Buffy. Quanto avrebbe voluto amarla e proteggerla, teneramente e appassionatamente, proprio come diceva la canzone! Purtroppo, non sarebbe stato possibile. Il suo programma godereccio sarebbe finito prima ancora di incominciare. E questo, pensava, non poteva assolutamente permetterselo.

CAPITOLO 9


Quando William e Buffy aprirono la porta della cabina nuziale si trovarono davanti una specie di bomboniera. Lo steward aveva disfatto le loro valigie e riposto gli abiti nell'armadio, mentre, ai piedi del letto, era sitemato il negligè bianco della sposa, artisticamente piegato a forma di cigno. Su entrambi i tavolini da notte troneggiavano vasi di fiori freschi e almeno tre bottiglie di champagne erano in altrettanti secchielli d'argento pieni di ghiaccio. Buffy gettò un'occhiata alle candele bianche e rosa poste sul cassettone e sospirò. L'idea di trovarsi in una suite nuziale con un marito finto non era certo gratificante. Semmai, deprimente. Soltanto un lungo bagno caldo e della buona cioccolata avrebbero potuto farla sentire meglio. O forse le sarebbe bastato........l'amore di William. Lui si era tolto la giacca e l'aveva gettata con noncuranza su una poltroncina, facendo cadere qualcosa sulla moquette. <<Che sono queste?>> <<Le mie camicie da notte>> rispose lei, ostentando grande disinvoltura. Joyce si era data parecchio da fare! Raso, seta, chiffon trasparente e molto pizzo: solo il meglio per la luna di miele della sua bambina. Buffy si pentì di non aver fatto lei stessa le valigie. dubitava che sua madre si fosse ricordata di unire a quella biancheria sexy la sua t-shirt di topolino e l'accappatoio di spugna. 'Indosserò il coordinato bianco' decise in fretta. Il raso opaco della vestaglia avrebbe coperto il pizzo e lo chiffon della sottoveste e lei non sarebbe apparsa troppo provocante. non che pensasse minimamente di esserlo, ammise a se stessa, ma non voleva fornire a William un'impressione sbagliata <<Guarda!>> Lui teneva in una mano una bottiglia di Moet et Chandon e nell'altra un biglietto <<questa ce la offre Xander.'Lunga vita agli sposi' c'è scritto>> <<Xander!>> Buffy lanciò un'occhiata preoccupata a suo marito <<non dovremmo assicurarci che non stia combinando qualche guaio?>> William le rivolse un sorriso rassicurante <<In questo momento è impegnato in una partita di poker che durerà fino a domani, ma se vuoi posso scendere a controllare>> Lei scrollò il capo <<più tardi>> In quel momento aveva bisogno di lui per uscire dall'abito da sposa. Quasi le avesse letto nella mente, lo sentì dire:<<Ce la fai a toglierti il vestito?>> <<Si, se tu mi slacci i bottoncini sulla schiena>> gli voltò le spalle e si alzò con entrambe le mani la lunga e folta massa di boccoli biondi. <<Ora capisco perchè le donne un tempo avevano bisogno delle cameriere personali!>> si lasciò sfuggire William, mentre armeggiava con nastri e bottoni <<Come avresti fatto se fossi stata sola?>> <<Avrei strappato la stoffa>> <<Tua madre e Betty Mahoney ti avrebbero ucciso>> le fece notare lui sogghignando <<Lo so>> <<Ora vado in bagno a indossare qualcosa di più comodo, così tu potrai avere un pò di privacy>> le disse lui, dopo averle allentato il corsetto. Non gli sarebbe dispiaciuto vederla uscire da quella meringa, ma non sarebbe stato saggio. Per nessuno dei due. Buffy si liberò in fretta dell'abito da sposa e si infilò il negligé. Quindi bussò alla porta del bagno <<Ora sono decente. Puoi uscire>>

<<Non avevo mai visto tanti prodotti per il.........>> Le parole gli morirono in bocca. Davanti a lui, immobile al centro della cabina, c'era un angelo molto sexy, dalle lunghe gambe perfette <<Questa sarebbe la tua idea di decente?>> la prese in giro, con una voce più roca del solito, senza riuscire a staccare lo sguardo dallo chiffon trasparente. Lei si mise sulla difensiva <<Non vedi attraverso la stoffa vero?>> William tentò di assumere un'espressione serissima <<naturalmente no>> mentì <<Ma non è questo il punto>> <<E quale sarebbe?>> Spiegarsi non sarebbe stato facile. William sapeva che una donna, quando indossa un certo tipo di biancheria è pronta a vivere una notte romantica e appassionata <<Non ti sembra un pò troppo impegnativo?>> <<Di che accidenti stai parlando?>> Buffy non capiva dove lui volesse arrivare <<Pensavo che saremmo rimasti con gli ospèiti fino al momento in cuio avremmo abbandonato la nave. O finchè non l'avrei abbandonata io solo........>> <<Ti faccio presente che il tuo amico Xander ci ha praticamente costretti ad abbandonare la festa, urlando al microfono che non vediamo l'ora di iniziare la luna di miele>> <<E' vero scusami>> mormorò William pewntendosi di aver usato un tono infastidito <<No scusami tu>> ribattè lei sedendosi sul bordo del letto <<E' stat una giornata lunga ed estenuante per entrambi. Sono state mia madre e le mie sorelle a preparare i miei bagagli. Il coordinato che indosso è di gran lunga il capo più castigato che io abbia con me>> S'interruppe per asciugare una lacrimuccia con il dorso della mano <<Scusami. Il fatto è che mi sento svuotata. Sapessi quanta voglia ho di piangere!>> William appariva perplesso. La sua espressione sconcertata non sfuggì a Buffy <<Non preoccuparti per me>> lo rasssicurò <<Piangere è il mio modo di sfogare al tensione. Cinque minuti e poi mi passa>> Gli rivolse un sorriso dolcissimo prima di proseguire <<Potresti guardare la televisione..........o mangiare qualcosa.......>> William la fissò stupito <<Televisione?>> <<Si>> confermò lei <<Io cercherò di non disturbarti>> Si alzò e si diresse verso il bagno <<Buffy>> sussurrò lui seguendola. <<Non è nulla davvero>> minimizzò Buffy lasciandosi andare ai singhiozzi <<A me non sembra e non ho intenzione di lasciarti sola>> Spalancò le proprie braccia in un muto invito, e lei vi si rifugiò senza protestare. Rimasero abbracciati a lungo, Buffy dando libero sfogo alla tensione degli ultimi giorni, William accarezzandole i capelli e la schiena nel tentativo di alleviare la sua sofferenza. Quanta tenerezza gli faceva! Un giorno avrebbe trovato l'uomo adatto a lei, l'uomo che l'avrebbe amata come si meritava, come lui non avrebbe potuto fare. Avrebbe messo al mondo bambini bellissimi e sarebbe stata per loro un'ottima madre. Bambini? william aggrottò le sopracciglia. Non gli piaceva la piega che stavano prendendo i suoi pensieri, ma sopratutto non gli piaceva l'idea di lei che metteva su famiglia insieme ad un altro. Era geloso e la cosa lo sconvolse. Fu allora che i singhiozzi di Buffy si fecero sempre più flebili e il tremito che l'aveva assalita a poco a poco iniziò a scomparire.

<<Mi dispiace William. So che voi uomini detestate le donne che piangono, ma avevo bisogno di sfogarmi>> Lui non disse nulla. L'allontanò delicatamente da sè e la condusse a un divanetto fiorato, da cui si godeva un suggestivo panorama notturno di Sunnydale. La fece accomodare e le strinse forte le mani. Attese che si calmasse del tutto, quindi si alzò a prendere una bottiglia di champagne e due bicchieri <<Questo ti aiuterà a rilassarti>> <<Pensavo che ce ne saremmo serviti per brindare..........al nostro matrimonio>> gli fece notare lei <<Anche per quello>> riempì i bicchieri e disse: <<A te e al tuo piano bizzarro. Da questo momento nessuno ti farà più alcun tipo di pressione e potrai vivere la tua vita come desideri>> 'Come desidero, ma senza di te' pensò lei sforzandosi di sorridere <<ti andrebbe di mangiare qualcosa?>> William annuì. Sul tavolino di cristallo davanti al divano era sistemato un vassoio d'argento ricoperto di tartine e piccoli panini tondi <<Ti piace il salmone?>> Buffy si passò la lingua sulle labbra <<Lo adoro!>> Lui mise sul suo piatto tutte le tartine al salmone e lei scoppiò a ridere <<Sciocco! Se le mangio tutte mi verrà il mal di pancia!>> Sentire di nuovo la sua risata argentina gli procurò un immenso piacere. Gli piaceva molto come Buffy rideva. Lo metteva di buonumore e lo rendeva ottimista per il futuro. 'Peccato che lei non ci sarà nel mio futuro' riflettè, lasciando che una pericolosa malinconia lo assalisse. Eppure, nonostante l'assurdità della situazione, si sentiva stranamente rilassato. Stare con Buffy lo riempiva di serenità e gli faceva dimenticare le preoccupazioni. Si chiese come sarebbe stato vivere con lei, mangiare allo stesso tavolo giorno dopo giorno, dormire insieme ogni notte, per tutta le vita. Era la prima volta che ci pensava, e ne fu spaventato. Che accidenti gli era preso? Anche lei stava riflettendo su quella situazione. Si trovava seminuda su un battello a vapore, in una suite nuziale, mangiando e bevendo disinvoltamente con l'uomo che aveva appena finito di sposare. Stava bene, ma si rendeva conto che qualcosa non quadrava. Inanzitutto, lui era seduto all'altra estremità del divano. Non era interessato a lei e non lo sarebbe mai stato. Provava un'attrazione fisica nei suoi confronti e la trovava simpatica, ma tutto finiva lì. Non avrebbe cercato di approfondire la loro conoscenza e non desiderava impegnarsi sentimentalmente. Si chiese se la luce soffusa e la musica dello stereo in sottofondo lo lascessero indifferente. Probabilmente no, a giudicare da certe occhiate che le aveva lanciato.........Ma Buffy era sicura che non avrebbe fatto niente per cambiare le cose. Anzi, ne era sicurissima. William era l'ultimo dei gentiluomini e, per un attimo, lei lo detestò. A peggiorare la situazione, contribuì anche il suo pessimo stato d'animo. Ci mancavano solo altre lacrime! Sperando che lui non se ne accorgesse, bevve un lungo sorso di champagne. Non valeva proprio nulla come donna.

<<Ti va di parlarne?>> A william non erano sfuggiti i supoi occhi lucidi, le labbra tremanti e la ruga che le solcava la fronte. Lei scrollò le spalle <<Vorrei scappare lontano, dove nessuno mi conosce!>> Si soffiò il naso, prima di proseguire <<Da bambina non ho mai pensato a come sarebbe stato il mio matrimonio. non mi importava e ridevo delle mie amiche che passavano ore ed ore a immaginare i loro abiti da sposa, i fiori per la chiesa e il loro futuro marito. Oggi, improvvisamente ho scoperto che non sono per nulla diversa da loro>> <<In che senso?>> <<Quello di oggi sarà probabilmente il mio primo e ultimo matrimonio e..........bè non è stato esattamente il trionfo dell'amore eterno!>> non poteva darle torto <<Buffy non temere, molto presto troverai qualcuno>> <<Già e cosa gli dirò? Caro, sono una donna sposata, ma non si è trattato di un matrimonio vero. E' stata solo una farsa; quindi ignora i commenti sul mio primo marito........>> <<Se ti ama capirà perchè l'hai fatto>> <<Forse>> Ma non ci credeva veramente <<Sai che cosa mi disturba davvero? Quando annuncerò il mostro divorzio tutti diranno che c'era da aspettarselo. non hai notato gli sguardi increduli degli ospiti, quando ti hanno visto? Erano così stupiti che un uomo come te si fosse interessato a una ragazza come me>> <<Buffy, non voglio mai più sentirti dire un idiozia simile!>> la rimproverò lui <<Sei una ragazza eccezionale: sei sexy, intelligente e simpatica, e hai affrontato l'intera situazione con una notevole dose di umorismo. Chiunque sarebbe felice di.........>> <<Se sono tanto speciale, mi sai dire perchè tu non sei attratto da me?>> Glielo chiese con la voce spezzata e gli occhi gonfi di lacrime. William si sentì un verme <<Io sono molto attratto da te, credimi. Purtroppo in questo momento della mia vita non voglio permettermi di coltivare questa attrazione e lasciarmi coinvolgere........>> <<Evita certi discorsi>> tagliò corto lei, alzandosi di scatto dal divano e avvicianandosi alla finestra. Si mise a osservare il fiume e non si accorse dello sguardo di William fisso su di lei. Le sue lunghe gambe, la sua vita sottile, i suoi seni sodi......Come poteva quella donna credere veramente che lui non fosse attratto da lei? Aveva forse dimenticato la passione con cui l'aveva baciata? <<Buffy>> sussurrò lui, giungendole alle spalle <<Perchè non mi credi? Sto facendo una dannatissima fatica a tenere sotto controllo la mia passione per te. Come fai a non capirlo?>> Le mise le mani sulle spalle e la costrinse a voltarsi e a guardarlo negli occhi <<E' stato così sin dal primo momento in cui ti ho vista, ma già allora sapevo di non poter iniziare una storia seria. Devo prima estinguere il mio debito con Xander, trovare un nuovo lavoro, costruire la mia carriera.........>> <<Ti auguro buona fortuna allora>> mormorò lei abbassando lo sguardo <<maledizione guardami!>> s'innervosì William consapevole del fatto che, almeno, non avrebbe mai dovuto toccarla <<Vuoi che ti dica che sei una bellissima ragazza e che diventa sempre più difficile per me tenere le mani a posto? E' questo che vuoi?>> <<Solo se lo pensi davvero>> <<Si lo penso davvero>> dichiarò lui, alzandole il mento con un dito, per costringerla a incontrare il suo sguardo. Buffy gli credette. Allungò una mano verso il suo viso e gli sfiorò la mascella con un tocco leggero e allo stesso tempo sensuale <<Ho capito sai. Niente promesse, niente legami>> <<non dovremmo..........>> si lasciò sfuggire William con voce roca, intuendo che l'inevitabile stava per accadere <<Non dovremmo che cosa? Non abbiamo fatto nulla>> 'non ancora' si disse lui 'non ancora'. <<Non hai caldo William?Io mi sento.........>> <<Anch'io>> Al diavolo scrupoli e ipocrisie! Lui voleva lei e lei voleva lui. Alle conseguenze avrebbero pensato in seguito. Lentamente abbassò la testa. Buffy non tentò di ritrarsi, anzi, si alzò in punta di piedi per andargli incontro. nell'attimo in cui le loro bocche si unirono, lui si rese conto di quanto la desiderasse. Aumentò l'intensità del bacio e la baciò finchè entrambi non ricordarono più chi fossero e dove si trovassero

<<non sbarcare, ti prego!>> La voce affannosa di lei lo eccitò da morire. non aveva alcuna intenzione di lasciarla. La strinse forte a se, facendola aderire al suo corpo, tanto che nemmeno uno spillo avrebbe potuto passare tra loro. Fu allora che capì. Se avesse fatto l'amore con Buffy, il suo programma per il futuro sarebbe saltato definitivamente <<non posso>> Le posò le mani sulle braccia e la allontanò delicatamente, ma in modo fermo e deciso <<Si, puoi>> lo provocò lei, baciandogli la gola <<no>> <<Perchè no?>> Non avrebbe insistito se William avesse mostrato di non provare alcun interesse per lei, ma ora era convinta che non fosse così <<dolce Buffy, fare l'amore con te non sarebbe un'avventura>> lei era sempre più confusa <<E questo è un male?>> <<In questo momento si>> Indietreggiò di qualche passo, lasciandola sola e delusa <<I miei genitori si sono sposati a diciotto anni perchè mia madre era rimasta incinta di me>> 'Tutto lì' pensò Buffy perplessa <<Mai sentito parlare di anticoncezionali?>> <<non si tratta di questo! Tu vuoi da me più di quanto io possa dare>> <<Non credo. Da quanto ho visto, puoi darmi parecchio......>> Buffy lo aveva raggiunto e ora gli stava stuzzicando l'orecchio con la punta della lingua. William s'irrigidì <<Meglio che vada>> Se non lo avesse fatto ora, non lo avrebbe fatto mai più <<Che cosa? Non puoi andartene!>> <<Devo farlo>> La vista del suo viso sconvolto e in lacrime gli straziò il cuore, ma non sarebbe tornato sui suoi passi <<Non sono pronto per una relazione duratura>> <<Spiegati meglio>> gli ordinò lei, la cui espressione si era indurita all'improvviso. Lo aveva implorato e lui l'aveva rifiutata. adesso si meritava una spiegazione esauriente <<Mia madre abbandonò la scuola a diciassette anni e mio padre dovette cercarsi un lavoro. Nessuno dei due si è mai diplomato. Mio padre ha resistito quattre anni prima di abbandonarci. Diceva che gli avevamo rovinato la vita e rubato gli anni migliori>> Inspirò a fondo, nel tentativo di calmare il proprio battito cardiaco <<non l'ho più visto da allora. Non potrò mai dimenticare le notti insonni di mia madre, la sua sofferenza e i sacrifici che ha fatto per me>> Quel racconto aveva turbato Buffy, però le due situazioni erano talmente diverse che sentì il dovere di farglielo notare <<Willliam, quello che è accaduto ai tuoi genitori è oribile, ma loro avevano diciasette anni! Tu ne hai trenta, io venticinque, e possiamo disporre di tutti gli anticoncezionali di questo mondo!>> <<Hai perfettamente ragione. Purtroppo però ho deciso da molto tempo che, prima di impegnarmi in una relazione seria, mi sarei goduto la vita per un pò. Non ho potuto farlo mentre studiavo e non voglio che la mia vita sia costellata di rimpianti>> <<In questo caso, è meglio che tu scenda al più presto da questa nave!>>


CAPITOLO 11


Buffy rimase sulla Mississipi princess durante tutto il viaggio sola. Ogni volta che il battello attrccava, sperava di vedere william salire su di corsa la passerella per venire a dirle che si era comportato da perfetto idiota, tuttavai non accdde nulla del genere. Buffy non era una bambina e comprendeva le ragioni della sua riluttanza a intraprendere una relazione, ma non era d'accordo con lui. Suo padre e sua madre si erano ritrovati senza lavoro e con un figlio da crescere a diciotto anni, non a trenta! Dove stava scritto che il matrimonio fosse la peggiore delle trappole, oppure la tomba dell'amore.


Un'altra barretta di cioccolata era ciò che ci voleva in quel momento, decise alzandosi dal divano e dirigendosi verso la cucina. Si chiese cosa stesse facendo William, in quel momento. Erano pasati quindici giorni da quando era sbarcato, lasciandola sola come un cane. Probabilmente aveva già iniziato a darsi alla paza gioia, uscendo ogni sera con una donna diversa e dimenticandosi della povera ragazza infelice che l'aveva costretto a inscenare un finto matrimonio. Lei, intanto trascorreva le proprie giornate sola in casa, mangiando cibi surgelati e guardandosi una media di tre videocassette al giorno. Il resto del tempo lo trascorreva pensando a William e a quello che avrebbe potuto essere se lui non si fosse mostrtao così cocciuto. L'unica nota positiva in tutta quella faccenda era che Joyce la credeva una donna felicemente sposata e il giorno prima si era trasferita con la nonna in Arizona.


<<non accettero denaro da Buffy per la mia interpretazione del testimone>> annunciò Xander all'amico, seduto al tavolo della sua minuscola cucina <<Ho vinto denaro a sufficienza giocando a poker>> Detto questo si scolò una quantità enorme di whisky <<Ma non stai bevendo troppo? lo rimproverò William <<Non è molto che sei stato dimesso dall'ospedale!>> Xander scrollò le spalle <<per tua informazione non prendo più nessuna medicina. Inoltre, non bevo perchè mi piace l'alcool, ma solo per entrare nello spirito del nuovo personaggio che devo interpretare>> <<Lo stesso motivo per cui hai acquistato un lettino abbronzante immagino>> <<Il mio personaggio è un marinaio bruciato dal sole e distrutto dall'alcool, quante volte te lo devo ripetere?>> l'amico lo stava fissando con espressione piuttosto contrariata <<Il tuo invece ha un disperato bisogno di chiamare Buffy>> William aggrottò la fronte e serrò la mascella infastidito <<Non riesci proprio a stare dieci minuti senza nominarla?>> <<No. Buffy mi piace e tu le piaci. Sono sicuro che anche tu sei pazzo di lei, quindi insisterò finchè tu non avrai riacquistato l'uso della ragione e non la chiamerai>> Nelle due settimane seguenti il suo sbarco, non era trascorso giorno senza che William pensasse a lei, ai baci che si erano scambiati e ai momenti trascorsi insieme. Quella ragazza stava diventando un'ossessione per lui, ma non aveva alcuna intenzione di contattarla. Si era imposto di togliersela dalla mente e ci sarebbe riuscito. A causa sua dormiva male e non riusciva a concentrarsi sul lavoro. non era forse un motivo sufficiente per non rivederla? <<il telefono è al solito posto>> gli fece notare Xander <<Ascolta il consiglio di un amico. Usalo. O potresti pentirtene per il resto della tua vita>> <<D'accordo la chiamo. E poi? Che le dico?>> Xander bevve un altro sorso di whisky <<Che ne dici di 'ti prego esci con me. La mia vita è un'inferno senza di te e Xander è stanco di vedermi così disperato?>> <<Tu sei pazzo! Non posso farlo>> <<Perchè no?>> William non dovette riflettere a lungo sulla propria risposta <<Se iniziassi una storia sentimentale con lei e le cose andassero male, non me lo perdonerei mai. Non intendo farla soffrire>> <<Davvero? a me sembra proprio che tu lo abbia già fatto>> L'accusa dell'amico non gli piacque, anche se non poteva negare che avesse ragione <<E' meglio così credimi>> <<Così come?>> insistette Xander <<con te che non dormi e io che non riesco a trovare nulla di decente nel tuo frigorifero perchè ti scordi di fare la spesa. E di mangiare? Amico mio, non possiamo andare avanti in questo modo. Se non vuoi uscire con buffy esci con qualcunaltra>> <<chi se ne frega delle altre!>> <<ora mi hai stancato>> lo rimproverò Xander <<Quella ragazza non ti aspetterà per sempre!>> <<infatti non voglio che mi aspetti. Voglio che trovi un altro>> Xander lo squadrò come se l'amico fosse impazzito <<Se è questo che vuoi......Ho gia in mente qualcuno da presentarle>> <<Chi?>> s'innervosì William. Xander sogghignò <<pensavo a Larry, quel giovane avvocato che lavora nel tuo ufficio. E' un bel ragazzo, è simpatico e possiede un notevole senso dell'umorismo. Sarebbe perfetto per lei>> <<Non credo>> william non aggiunse altro, sperando che Xander la smettesse di torturarlo. Naturalmente l'amico insistette <<ne sei proprio sicuro?>> 'No, che non lo sono' confessò William a se stesso. Buffy si era molto irritata quando l'aveva rifiutata, ed erano gia passati quindici giorni da allora. Forse lo aveva dimenticato.........oppure, e quello era un pensiero intollerabile, si era trovata un nuovo ragazzo <<Sai Brooks, a me pare un piano perfetto. La chiami con la scusa che vuoi parlarle delle tasse sulla sua vincita, la fai venire nel tuo ufficio e le presenti larry>> <<xander ti ho detto che........>> Stava perdendo la pazienza, ma non poteva negare di aver voglia di sentire la voce di Buffy. Senza contare che la sua esperienza di avvocato del fisco le sarebbe stat di grande aiuto <<non so se.......>> L'amico gongolava <<Chiamala ora. il suo numero è vicino all'apparecchio>>


Il trillo del telefono interruppe un'abbuffata colossale di hamburger e patatine accompagnate da un frappè al cioccolato <<Maledetto telefono!>> imprecò Buffy al alta voce, irritata <<Avrei dovuto staccarti!>> Si decise a rispondere dopo il quinto squillo, sperando che non fosse qualche venditore di enciclopedie <<Pronto?>> <<Buffy>> Nell'udire la voce di William, una patatina le andò di traverso, rischiando di farla soffocare <<William>> <<Si, io.ecco volevo sapere come è andata>> 'Maldetto ipocrita' lo insultò lei mentalmente. A che si riferiva? Alla tensione sessuale nella quale l'aveva lasciata, alla crociera buttata alle ortiche o a come si fosse isolata dal mondo perchè, per tutti, lei e il suo maritino erano in luna di miele? Oppure al fatto che aveva lasciato che Joyce partisse per L'Arizona senza salutarla, in modo di non mandare all'aria il proprio piano? <<Bene>> <<Sono contento>> Un silenzio imbarazzato calò subito tra loro. comunque se si aspettava che lei gli chiedesse il motivo della telefonata.......bè l'avvocato Brooks avrebbe atteso a lungo <<Come sta Xander?>> <<Bene>> <<Mi fa piacere>> Un'altra pausa interminabile. Toccava a William, ora <<Ti chiamo per mantenere la mia promessa di aiutarti con le tasse della vincita>> <<Ah>> <<Te lo dissi non ricordi?>> <<No>> A dire la verità Buffy se lo ricordava benissimo, ma non intendeva dargli la benchè minima soddisfazione. William tossicchiò <<credo di aver trovato il modo di ridurle del trenta per cento. Se ti va di passare dal mio ufficio, potremmo discuterne>> Invece di esserne contenta, lo detestò. Davvero pensava di poterla chiamare e di parlare tranquillamente di tasse dopo quei folli momenti di intimità che avevano condiviso? Così, come se nulla fosse accaduto? Davvero credeva che volesse rivederlo, o avere ancora qualcosa a che fare con lui? Buffy inspirò a fondo, pronta ad esprimere tutto ciò che pensava su di lui <<Quando?>> 'Stupida, stupida!' Si era mostrata debole e priva di orgoglio, mentre avrebbe dovuto mandarlo al diavolo. Come donna non valeva proprio nulla <<Da domani devo tornare al lavoro, quindi possiamo vederci soltanto durante la mia pausa pranzo>> gli comunicò gelida <<Lunedì ti può andare bene?>> propose William, a cui non era sfuggita la sua freddezza. 'lunedì' si chiese Buffy disperata. Era soltanto venerdì sera. Non avrebbe mai superato il weekend senza lasciarsi sopraffare dall'isteria e dalla depressione. <<Lunedì andrà benissimo>>

William aveva percepito qualcosa di strano nell'atteggiamento di Buffy, al telefono. non seppe di che si trattava finchè non se la ritrovò davanti, il lunedì seguente, all'una in punto. Il modo in cui era vestita, innanzitutto. Gli abitini semplici erano scomparsi, per lasciare il posto a una cortissima minigonna nera, a scarper dal tacco alto e a un giacchino attillato, rosso, sotto cui si intravedeva un reggiseno a balconcino nero. Una vera bomba sexy <<Ciao William>> trillò lei, come se fossero i migliori amici del mondo e si fossero visti il giorno prima <<Ti dispiace se mi accomodo e mi tolgo un attimo le scarpe? Sono nuove e mi stanno distruggendo i piedi>> Senza attendere risposta, levò le calzature e si mise a massaggiare i propri piedi, per nulla doloranti, sotto lo sguardo turbato di lui. Alle due e mezzo, quando salutò William per tornare alla casa editrice, era consapevole di avergli fatto passare novanta minuti d'inferno. Non le erano sfuggite le continue occhiate alle sue cosce, alle caviglie, alla scollatura........Aveva percepito con una certa soddisfazione il desiderio nei suoi occhi, ma si era trattata di una sensazione di breve durata. Quindici giorni dopo quell'incontro, lui non l'aveva ancora richiamata. grazie a Xander, comunque, non si poteva dire che la vita sociale di Buffy languisse. Lui le aveva presentato Larry, quindi Tom e in seguito Charles. Non poteva negare che fossero ragazzi simpatici e che con loro aveva passato delle belle serate, ma nessuno di loro era William. Per questo aveva preferito non incoraggiarli, e aveva sempre rifiutato un secondo invito <<Sono mortificato che non abbia funzionato con nessuno dei tre, Buffy>> disse Xander, che stava diventando uno dei suoi migliori amici <<Però non devi disperare. Conosco qualcuno che fa proprio al caso tuo>> <<Ti prego, basta con gli appuntamenti! Apprezzo ciò che stai facendo per me, ma non risolverò mai il mio problema!>> Le pareva di esere finita dalla padella all brace. Ora che Joyce si era trasferita, il suo posto era stato preso da Xander. Sconvolgente! <<Ti prometto che questa sarà l'ultima volta, bambina>> la implorò lui <<Non vorrai che William pensi che stai ancora soffrendo per lui, non è vero?>> <<Non m'importa nulla di quello che pensa quel verme del tuo amico>> mentì lei spudoratamente <<dimmi con chi devo uscire e lo farò, a patto che sia davvero l'ultima volta>> Xander non stava più nella pelle dalla felicità. William e Buffy erano perfetti l'un per l'altro, e il piano che aveva in mente li avrebbe riuniti una volta per tutte.

Riley Finn aveva ventisette anni, era più alto di un metro e ottantacinque ed era un ex giocatore di football americano. La sua squadra aveva vinto il campionato per ben tre anni consecutivi, tuttavia un incidente al ginocchio lo aveva costretto a ritirarsi. Ora faceva il telecronista sportivo. La invitò a cena in un grazioso ristorante messicano e la intratenne raccontandole svariati aneddoti sullo spietato mondo della televisione. Quando seppe che lei lavorava in una casa editrice, le confidò di avere nel cassetto un manoscritto sul suo passato di campione e le chiese svariati consigli sul modo migliore di presentare il suo lavoro ai direttori editoriali di Sunnydale. non appena lo aveva visto, Buffy aveva capito che tra loro non sarebbe scoccata nessuna scintilla, ma era decisa a trascorrere una piacevole serata, quindi si impegnò affinchè ciò accadesse. Si stava divertendo molto, quando Xander e william si materializzarono accanto al loro tavolo <<Buffy!>> <<Xander! William! Che ci fate qui?>> <<Il nodstro avvocato lavora troppo, così ho pensato di distrarlo con cucina messicana>> L'espressione di Xander era talmente stupita e sincera che lei non dubitò neanche per un istante che il loro incontro fosse puramente casuale <<william tu conosci Riley vero?Vi ho presentati l'anno scorso, quando lavoravo agli studi televisivi, come comparsa nel suo programma>> I due uomini si strinsero la mano, assai poco cordialmente, per la verità. Riley interpretò superbamente il ruolo del corteggiatore possessivo e ciò rese William pazzo di gelosia. Xander si congratulò con se stesso e con il suo piano. gli era dispiaciuto non mettere al corrente Buffy, ma aveva ritenuto che solo in quel modo la sua spontaneità non sarebbe stata intaccata <<Vi lasceremo alla vostra cenetta romantica>> si accomiatò Xander a un certo punto, trascinando William a forza verso il loro tavolo. Quando Buffy e Riley lasciarono il ristorante, e William accampò la scusa di un forte mal di testa per andarsene, l'amico capì che il lieto fine era dietro l'angolo. william salì sul suo catorcio e partì sgommando. Xander che si era fatto prestare da Riley la sua Harley-Davidson, lo seguì. Non aveva dubbi sul luogo in cui l'avvocato Brooks era diretto.

CAPITOLO 11


Quell'essere viscido e infido la stava baciando! William strinse forte le mani a pugno, trattenendo a stento l'istinto di scagliarsi su Riley per colpirlo. Vedere le sue braccia stringere il corpo di Buffy gli aveva fatto capire che non poteva più restarsene in disparte. Quella era la sua donna. Si diresse a passo deciso verso la coppia in piedi davanti alla porta <<Ehi voi due!>> esclamò con un tono disinvolto che non avrebbe ingannato nessuno <<Riley pensavo che a quest'ora fossi già a casa tua>> Lui, però continuava a tenere un braccio intorno alle spalle di Buffy <<William amico mio come va?>> <<Si può sapere che ci fai qui?>> Il tono di Buffy non era affatto amichevole <<Come, che ci faccio?>> ripetè William, avvicinandosi alla coppia con fare minaccioso. Fu allora che un rumore di passi affrettati sempre più vicini lo fece voltare di scatto. Chi diavolo era ancora? <<Xander!>> <<William, per favore non colpirlo!>> Xander lo aveva preso per la camicia e ora lo stava implorando <<non vale la pena fare a botte per Buffy, credimi!>> <<Stavi per colpire Riley?>> urlò lei scioccata. William era furioso <<Che significa non ne vale la pena? Sappi, anzi, sappiate tutti che questa donna è tutto per me, e sono pronto a fare a pugni con chiunque cercherà di portarmela via>> <<Brooks sei un ottimo avvocato, ma non credo che tu sia altrettanto in gamba come pugile>> gli fece notare Riley <<Se non vuoi farti molto male è meglio che calmi i bollenti spiriti e te ne torni a casa>> Lo stava minacciando! <<Nessuno picchierà nessuno finchè questo stupido non avrà spiegato che intende dire con questa donna è tutto per me!>> intervenne Buffy, che non era sicura di aver udito bene <<Già amico>> aggiunse Xander <<Siamo tutti ansiosi di sentirti sviluppare questo interessante concetto>> Riley annuì <<Sono d'accordo. solo quando sarò sicuro che le tue intenzioni verso questa donna sono serie, rifletterò sull'eventualità di farmi da parte e lasciarti libero il campo>> William non ci mise molto a capire. Era caduto in trappola! Soltanto Buffy non si era accorta di nulla <<Io.......io amo questa donna!>> gridò, sconfitto <<La amo da morire>> Gettò un'ochiata aggressiva ai due uomini, prima di alzare il proprio sguardo su di lei <<Ti amo Buffy Summers>> Come d'incanto, lei sorrise, e per lui fu come vedere il cielo schiarirsi dopo un temporale. Xander e Riley si scambairono un'occhiata complice e soddisfatta. <<E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta>> dissero guardando i due innamorati <<L'amore ha trionfato alla fine! Sai Riley, devo complimentarmi con te per le tue notevoli doti di improvvisazione>> L'altro gongolò <<Non porti una squadra in finale per tre volte di seguito, se non possiedi la capacità di cogliere al volo i problemi e risolversi a tempo di record>> <<Hai ragione>> disse Xander prendendolo sottobraccio. Strizzarono l'occhi ai due piccioncini e se ne andarono canticchiando Can't Help Falling in Love.


<<La nostra canzone!>> sospirò Buffy, gettando le braccia intorno al collo di William e tempestandolo di baci.<<Negli ultimi giorni ogni volta che la ascoltavo alla radio, scoppiavo in lacrime>>Lui la fece aderire al proprio corpo, le infilò una mano tra i capelli e la attirò ancora di più a se. Le loro bocche erano vicinissime <<Mi sei mancata da morire>> <<Anche tu amore>> sussurrò lei socchiudendo le labbra e lasciando che william le accarezzasse con le proprie <<Come la metterai con il tuo famoso programma?>> Lui scoppiò in una fragorosa risata <<L'ho gettato al vento, mia cara. D'ora in poi ho deciso di improvvisare>> Le prese il viso fra le mani e le diede un bacio mozzafiato <<L'importante è che tu mi stia accanto>> <<Per sempre William>> <<Che ne diresti di aprire questa porta, ora? Se non sbaglio abbiamo lasciato a metà la nostra prima notte di nozze>> <<Ti ho odiato sai?>> gli disse Buffy mentre frugava nella borsa alla ricerca delle chiavi <<ti amavo e ti desideravo e quando te ne sei andato ho creduto di morire. Il mio cuore era a pezzi e il mio corpo.........bè non avevo mai desiderato un uomo come desideravo te>> Lui le stava baciando il collo e le orecchie, ma si interruppe non appena lei ebbe pronunciato quelle parole <<Vorresti dire che non mi vuoi più?>> piagnucolò come un bambino capriccioso. Buffy rise <<Sciocco! Entra e ti mostrerò l'effetto che hai su di me>> <<Temevo che non me lo avresti più chiesto!>> confessò lui. Non era mai stato così felice.



Buffy e William si trovavano nella camera di lei e si tenevano per mano fissando il grande letto <<Voglio fare l'amore con te>> mormorò Buffy stringendosi a lui <<Anch'io. Ma non credi che dovremmo parlare prima?>> William non ne aveva molta voglia. Avrebbe di gran lunga preferito spogliarsi e gettarsi sul letto con lei, tuttavia c'erano alcune cose che doveva sapere. Buffy sbuffò <<non possiamo rimandare a più tardi?>> <<dopo saremmo troppo stanchi per parlare>> le disse lui con voce roca, carezzandole il viso. Lei annuì e iniziò a sbottonargli la camivia <<Fa in fretta allora>> <<Amore io sto per deviare il sentiero che avevo deciso di percorrere sin da quando avevo quattordici anni perchè ho scoperto che ti amo. Ho bisogno di sapere se anche tu provi per me lo stesso sentimento>> buffy sgranò gli occhi, sconvolta <<Lo sai che ti amo! come puoi dubitarne?>> <<non me lo hai mai detto>> Lei scosse il capo, mentre gli sfilava la camicia dai jeans <<Pensavo lo sapessi! Ti amo tanto che ero convinta che te ne fossi accorto!>> <<questo dimostra quanto sono stato stupido>> ammise William, sfiorandole una guancia con il dorso della mano <<Dimmi quando hai capito di amarmi?>> Le labbra di Buffy si piegarono in un sorriso sognante <<Facile! Quando mi hai baciato per la prima volta al Peabody>> gli fece scivolare la camivia dalle spalle e depose una pioggia di baci leggeri sul suo petto <<Ma la vera scintilla è scoppiata quando hai ignorato le mie bellissime sorelle. non era mai accaduto sai?>> <<Non è stato difficile. Tu sei infinitivamente più splendida di loro>> <<non scorderò mai il modo in cui hai detto 'Non credi anche tu che abbiamo sprecato tempo prezioso?' riferendoti al nostro presunto, lungo fidanzamento>> <<In effetti li detesto. I lunghi fidanzamenti, intendo>> <<Come fai a saperlo?>> lui le lanciò un'occhiata colma di passione <<Perchè siamo fidanzati ora, e la cosa non mi piace affatto. Voglio di più, molto di più>> Lei arrossì come un peperone, mentre un'emozione violenta l'assaliva <<Davvero vuoi di più?>> <<Secondo te?>> <<Non me lo hai mai chiesto ufficialmente>> <<Lo faccio ora, amore>> S'inginocchiò ai suoi piedi e le prese una mano fra le proprie <<buffy Summers, io ti amo e ti chiedo di diventare mia moglie per sempre>> Lei deglutì forte <<Ti prego dimmi che non si tratta di uno scherzo>> <<Non scherzerei mai su una cosa simile, tesoro. Anche se ancora non ti ho sentito pronunciare el parole magiche>> Buffy gli si aggrappò al collo e insieme finirono lunghi distesi sul tappeto <<Ti amo William Brooks, ti ho amato dal primo momento che ti ho visto e credo proprio che ti amerò per tutta la vita!>>



EPILOGO


<<Credevo che il suo nome fosse Sloane Devereaux>> Il giudice di pace della Mississipi Princess studiava perplesso la licenza matrimoniale che William e Buffy gli avevano portato <<Sloane è il suo nome d'arte>> spiegò Xander <<Capisco>> mormorò l'uomo, rigirando il pezzo di carta fra le mani. La madre e il patrigno dello sposo si scambiarono un'occhiata interrogativa. con grande sollievo degli sposi, il giudice non menzionò la data recente sul foglio, nè chiese spiegazioni sul motivo che li aveva spinti a ripetere la cerimonia <<Sembra tutto in ordine>> concesse infine. Ripiegò la licenza e se la mise in tasca <<Direi che possiamo iniziare>> Buffy indossava un tubino bianco, semplice e raffianto. In mano stringeva un bouquet di rose gialle. William era molto elegante nell'abito scuro che aveva acquistato per i colloqui di lavoro. Il testimone fischiettò per tutto il tempo le canzoni di Elvis. La madre dello sposo pianse sommessamente nel vedere il suo bambino tanto felice.........Quando il giudice li dichiarò marito e moglie, neanche Buffy fu più in grado di trattenere le lacrime. Aveva avuto il matrimonio dei suoi sogni, ma sopratutto aveva al suo fianco l'uomo con cui avrebbe trascorso il resto della vita.