Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

FINALE ALTERNATIVO

Di Ginny

 

 

 

Autrice:Ginny

Pairing. Willow/Spike

Genere: Angst, Drama, Action

Rating: PG 13

Fandom: BTVS

Timeline: Finale alternativo a “Grave” 6° stagione BTVS

 

Willow era davanti a Giles, l’uomo, stremato dal combattimento a colpi di incantesimi, si appoggiò al muro. Non avrebbe retto ancora per molto. La cacciatrice poteva capirlo anche da dov’era, confinata da un incantesimo nel retrobottega del magic box, esattamente dove aveva fatto decine di allenamenti. Doveva pensare, e anche in fretta. Se avesse avuto anche lei dei poteri magici forse sarebbe stata utile, ma la sola forza della cacciatrice contro la potentissima magia nera di Willow non aveva alcun effetto. Per la prima volta, dopo la morte di sua madre, si sentiva totalmente impotente. E sapeva che, ancora una volta, avrebbe visto una persona a lei cara morire davanti ai suoi occhi. E non poteva impedirlo. Si scagliò contro la porta invisibile, ma una luce bluastra la respinse indietro. Semi sdraiata si mise a guardare i movimenti del suo osservatore.

 

Giles si scostò dal muro e, pronunciate due parole dal significato oscuro, un incantesimo, costituito da una sorta di sfera luminosa verde, si diresse verso la strega. Ma lei, con un gesto della mano, lo dissolse

-mi deludi. Credevo che il tuo club di streghette ti avesse addestrato un po' meglio! Vediamo se sai come comportarti con questo!- una palla di fuoco volò verso di lui, l’osservatore si stese a terra, questa colpì gli scaffali alle sue spalle facendoli esplodere, alcuni grossi frammenti di legno lo colpirono, causandogli diverse ferite, ma stringendo i denti si rialzò.

-forse se volessi potrei anche ucciderti, ma non è questo ciò che desidero! Io sono qui per aiutarti! Fallo per Tara. Lei cosa ne direbbe di tutto questo, cosa ne direbbe che rischi la vita tua e dei tuoi amici? dei suoi amici? Lei non voleva che tu usassi la magia, ti ha anche lasciato per proteggerti da questa ti…-

-BASTA!- urlò, e con un gesto della mano fece volare l’osservatore dall’altro lato della stanza –se io avessi continuato ad usare la magia lei non sarebbe tornata, e quel proiettile non l’avrebbe mai colpita!- iniziò a ridere, con una risata agghiacciante –a pensarci bene, voi, tutti voi, siete responsabili della sua morte esattamente quanto Warren!- Giles tentò di rialzarsi, ma la strega, col solito gesto della mano, lo spinse nuovamente a terra –a questo punto abbandonerò anche l’idea di darvi una morte rapida e indolore…mmm, tanto non ho mai sopportato il tuo modo di fare da vecchio saggio o il ruolo di eroina di Buffy. Penso che mi divertirò a distruggervi- ancora una volta Willow scoppiò in una sonora risata.

 

Buffy osservava tutto, doveva intervenire, fare qualunque cosa, perché la situazione precipitava con una velocità terribile. Ma non poteva. Poteva immaginare mille modi per combattere la sua migliore amica, forse anche per ucciderla, ma sapeva che non avrebbero funzionato. E se anche avessero funzionato i suoi calci e pugni poco valevano verso quella barriera magica. La stanza si stava riempiendo lentamente dalla polvere sollevata dall’esplosione, e gli occhi le lacrimavano terribilmente. All’improvviso un colpo alle sue spalle. Prima ancora di voltarsi Buffy capì che era la porta del retro negozio che si schiantava a terra. Ma chi poteva essere? Si voltò di scatto, e vide la figura vestita di nero avvolta dal fumo denso dell’esplosione. Asciugandosi gli occhi irritati cercò di mettere meglio a fuoco. No, non poteva essere lui. Lui era a miglia di distanza. Lui non poteva essere lì per aiutarla. Non più. La figura, in silenzio, avanzò di un paio di passi, poi si fermò nuovamente, guardando la strega al di là della barriera magica

-S-spike?- solo ora la figura sembrò notare la presenza della cacciatrice

- ehy luv, un po' piùù di entusiasmo nel vedermi!- tentò di scherzare, ma sul suo volto si leggeva chiara la tensione. I suoi occhi tornarono a fissare la scena nell’altra stanza, valutando come agire

- vattene. Non dovevi tornare, non dopo quello che mi hai fatto. Non ho bisogno che ogni volta corri in mio aiuto. Tu sei…- spike si voltò a guardarla negli occhi

- ti stai sopravvalutando cacciatrice. Io sono qui per Willow. SOLO per aiutare lei- poi, a testa alta, si voltò verso la porta e l’attraversò senza problemi. La strega avvertì la sua presenza. Si girò di scatto, stupita.

-che c’è? Non ricordavi che quell’incantesimo vale solo per i vivi?- il suo tono era ironico, ma la strega leggeva chiaro nella sua mente il terrore. Non per se stesso, per qualcosa di più importante…che non riusciva tuttavia a percepire

-spike! C’è quasi la famigliola al completo! Mi spiace doverti uccidere, sei malvagio anche tu, lo sei diventato per vendetta verso la tua amata Cecily. Verso il suo rifiuto… il dolore ha fatto di te il demone che sei- Willow sembrava quasi addolorata mentre diceva quelle parole, ma subito sorrise soddisfatta –mi spiace- alzò le spalle – ma mi sono stufata di essere simile a qualcuno…GHIACCIO!- un’enorme sfera azzurra partì dalla mano della strega in direzione di spike, il vampiro con un balzo si spostò di lato. Tutto ciò che un istante prima era alle sue spalle divenne di ghiaccio, e ad uno schiocco di dita di Willow si infranse in mille pezzi.

-l’accoglienza non è proprio il forte delle donne di Sunnyhell, vero? Perché pensi che sia qui strega?-

-perché ciò che sto facendo ai miei amici è sbagliato, perché Tara non vorrebbe e bla bla bla…-

- oh no, niente affatto. Chip o no io sono cattivo, molto cattivo. Ho ucciso per più di un secolo, ho fatto fuori anche un paio di cacciatrici, anche se devo ammettere che portarsela a letto è anche più divertente, e ora vedo in te una preziosa alleata-

-io non mi alleo con un fallito come te!-

-preferisci distruggere il mondo? Preferisci mandare tutte queste persone che ti stanno ostacolando in paradiso e farti una visita turistica all’inferno? Sai, Angel ha detto che non è poi così piacevole…-

-io non sono nulla, e non mi importa di nulla!- urlò, dalla sua bocca uscì una sorta di raffica di vento che spinse tutto ad accatastarsi addosso a Spike, contro la parete. Il biondo si rialzò subito, un piccolo rivolo di sangue che usciva al suo sopracciglio tagliato.

-davvero non sei nulla e non ti importa di nulla? Allora perché tu stai cercando di vendicare?-

-perché…-la strega esitò un attimo. Spike si chiese se avesse già un attimo di cedimento –perché è incredibilmente divertente!-rise

-divertimento…dunque provi un sentimento…e dimmi un po', cos’altro provi?-

-già, un sentimento! Un sentimento in questo caso sadico, crudele! Spike dove stai cercando di portarmi?-

-da nessuna parte, voglio solo sapere se posso fidarmi della persona con cui voglio allearmi per distruggere il mondo. Allora, provi qualcos’altro? Cosa ti spinge alla vendetta?-

 

durante la discussione tra la strega e il non-morto Giles si alzò. Era terribilmente debole, ma doveva cominciare a studiare qualcosa, un piano. Se spike si fosse schierato dalla parte della strega forse avrebbe maggiormente fomentato il suo odio verso Buffy, colei che l’aveva respinto, e la situazione sarebbe peggiorata. Lanciò un’occhiata alla cacciatrice che guardava allibita la scena, poi cercò in mezzo alla polvere Anya, che giaceva ancora a terra svenuta, ma apparentemente illesa. Se non ricordava male doveva esserci ancora un piccolo libro di magia. Con un incantesimo in grado di levare i poteri ad una strega nera. Doveva essere proprio lì, nascosto sotto una mattonella del pavimento. Ma ora lì sopra c’erano cumuli di detriti, e lui non aveva molto tempo. Iniziò a togliere i resti degli scaffali.

 

- odio Spike ! è l’odio che mi domina! Non c’è più niente di buono in me! È morto! Insieme a Tara!-

- è qui che ri sbagli strega! L’odio è dovuto al dolore e il dolore all’amore…-

- amore? No, non più. Willow amava queste persone, e ora guardali lì, riversi a terra, sanguinanti!-

- vivi. Il tuo potere è in grado di distruggere il mondo e ne sei pienamente cosciente, e mi vuoi far credere di avere difficoltà ad uccidere una cacciatrice un demone della vendetta e un osservatore di mezza età che non si regge in piedi? Se tu volessi li avresti già uccisi!-

-BASTA!- lanciò due sfere di fuoco contro il vampiro, che ancora una volta saltò via. Il muro cadde in tanti piccoli pezzi.

- come puoi solo pensare di essere la strega più potente di te se convivi con l’anima candida e innocente di Willow! Sei una strega con l’anima di una bambina!_ Spike rise provocatorio

- ma senti, parla il vampiro col chip innamorato della cacciatrice e che fa da balia a sua sorella! Te lo ripeto, Willow è morta. Ha cessato di esistere quando il cuore di Tara si è fermato-

- e allora chi è che soffre per amore a tal punto da voler distruggere il modno? Tu forse?-

- io odio! Non amo…-

- tu ami! Amavi Tara e “per lei” sei diventata così, ami queste persone e non hai il coraggio di ucciderle!-

-non hai il diritto di parlare! Hai cercato di violentare Buffy e…-

-oh si. E l’ho fatto per amore! Vedi, il dolore mi ha fatto diventare quello che sono, uno spietato demone senz’anima, ma alla fine mi ritrovo nuovamente a soffrire. Credi che per te sarà diverso?-

-per me è diverso- spike notò che, nonostante si arrabbiasse sempre più, la strega aveva smesso di usare i poteri. Ci stava riuscendo. –io non soffro!non più almeno!-

-davvero eh? E allora perché sei qui a cercare vendetta? Se non hai sentimenti e non soffri per Tara esci, vai a conquistare il mondo. Oppure chiudi gli occhi e immagina il suo viso, cosa credi che sia quel sussulto che sente il tuo cuore?- Spike la fissò mentre la strega cambiava espressione. Ora era chiaramente leggibile il dolore nei suoi occhi. E i suoi capelli sembravano leggermente più chiari. Si, aveva colpito nel segno, non sapeva dire come ci fosse riuscito, ma la stava riportando indietro…

-no! No! No! Stai cercando di ingannarmi! Ho capito il tuo gioco!-

-il mio gioco? Io voglio solo una potente alleata per conquistare il mondo. Son di nuovo cattivo, altrimenti non avrei mai fatto del male a Buffy, no? Forza, dimostrami che Willow non c’è più. Uccidi Buffy. UCCIDILA!- Willow alzò una mano, una strana forza magica rossa iniziò a scaturire da essa, ma non si mosse da sopra la sua mano –dai strega! Guardala lì, con il suo bel visino, la sua forza. Amata da tutti, persino dai vampiri….dai, distruggila! Fammi vedere chi sei!- l’energia rossa sembrava affievolirsi –cosa c’è? Provi pietà? Paura? Affetto? Pensaci, se non fosse stato per lei, per il suo combattere il male, il suo provocare Warren, a quest’ora la tua Tara sarebbe qui con te! È lei che te l’ha portata via! Oppure mettila così, è lei che ti ha levato la magia la prima volta e ha fatto tornare Tara da te, è per colpa sua e di tutti gli altri “amici” che la tua ragazza era in quella maledetta stanza!- l’energia si era esaurita, rimaneva solo la mano tremante della strega, i cui capelli si schiarivano inesorabilmente.

Willow sentì la testa che le girava, sentiva le energie calarle sempre più. Cadde all’indietro, ma con un balzo Spike l’afferrò prima che cadesse a terra. Ora i suoi capelli erano rossi, la sua maglietta bianca e sulle sue guance scorrevano fiumi di lacrime. Spike, esausto e più ferito di quanto prima si fosse reso conto, si sedette a terra, la ragazza sul suo grembo. La strinse forte, sentiva il suo respiro e i suoi singhiozzi contro il collo, le lacrime gli inumidivano la maglietta. Era di nuovo la vecchia Willow. Certo, per lei erano cambiate parecchie cose, la vita sarebbe stata molto più dura ora, ma sapeva che parte della sua innocenza era ancora ben salda nel suo cuore. I sentimenti positivi non l’avevano mai abbandonata, erano sempre stati con lei. forse persino mentre uccideva Warren.

-mi dispiace…-sussurrò la ragazza tra i singhiozzi

-shhh, è tutto finito-

-mi manca… sento un buco dentro, non posso vivere senza lei…- i singhiozzi presero nuovamente il sopravvento, mentre Spike la cullava dolcemente stringendola al suo forte petto. Solo in quel momento si ricordò degli altri, e si diede un’occhiata intorno per controllare che stessero tutti bene. Anya si era finalmente ripresa ed era abbracciata al pesto Giles, Buffy invece era ancora impietrita davanti alla porta, la cui barriera era scomparsa già da un po'. La cacciatrice non riusciva ancora a capire cosa passava nel suo cuore. Se rabbia verso Willow e il ritorno, per lei, di Spike, se sollievo per lo scampato pericolo, se sconvolgimento per come il vampiro aveva risolto la situazione. O chissà che altro. Riusciva solo a piangere e a fissare la scena ad occhi spalancati.

Dopo diversi minuti Spike si alzò, sorreggendo Willow ancora sconvolta.

-dove pensi di portarla?- chiese Buffy in tono severo. Era una minaccia

-dove mi possa prendere cura di lei. lontano da voi, dai vostri pregiudizi, dai vostri biasimi. Cacciatrice…avevi ragione, io non ti amavo, ero semplicemente fissato. Addio- ancora avvolti dalla polvere il vampiro e la strega lasciarono il negozio. Uniti più che mai. Dal dolore, dal pregiudizio, dall’odio…dall’aver vinto la battaglia più dura di tutti i tempi: quella contro se stessi.

 

 

 

Erano passati tre giorni, Spike aveva portato Willow nella sua cripta, l’unico posto confortevole e sicuro. Non sapeva se la cacciatrice fosse al corrente del loro “nascondiglio”, probabilmente si, ma altrettanto probabilmente non aveva nessuna voglia di incontrare entrambi. Sapeva che fra lei e Willow ormai si era aperto un abisso. Sapeva che questo avrebbe fatto soffrire ancora di più la dolce strega che ora dormiva, agitata, fra le sue braccia. Ma lui era lì per lei, per aiutarla a superare anche questo. Lei aprì gli occhi.

-buongiorno Spike-

-buongiorno rossa…buongiorno…insomma, sono le undici di sera- lei sorrise, ma la tristezza e il dolore erano ben scritti sul suo volto

-oggi mi sento…un po' peggio. Ma sono sicura che lottando riuscirò a riprendermi-

-lo farai, con calma, e io sarò sempre al tuo fianco. Ti giuro che non ti lascerò mai-

-non giurare ciò che non puoi mantenere- Spike si alzò seduto e fece tirar su anche lei, erano di fronte

-ascoltami bene, sono un vampiro potente ed immortale. La cacciatrice non avrà mai il coraggio di uccidermi, e pochi altri ne hanno la forza…-

-potresti abbandonarmi come fanno tutti…-

-senti, ho rischiato di perderti una volta tre giorni fa, qualunque cosa accada non permetterò che succeda nuovamente-

-di cosa avevi paura l’altra notte, quando combattevamo…-

-di dover passare il resto della mia esistenza senza di te…- la ragazza scoppiò a piangere commossa e lo abbracciò –ti voglio bene rossa, ne volevo anche a Tara, lo sai, ma solo ora so di avere un’amica vera- Willow stava per rispondere, ma la porta, al piano superiore, si aprì. Spike scattò in piedi, la maschera della caccia sul volto, pronto a proteggere la strega. Corse su per le scale. Davanti a lui Giles. Subitò il vampiro assunse i suoi soliti lineamenti. L’osservatore aveva diversi tagli e lividi, ma per il resto sembrava in forma.

-ciao Spike –

-Giles. A cosa devo la visita?-

-è ancora con te? Come sta?- lui annuì e abbassò la testa

-credo che Angel all’inferno si sia divertito di più. Ma la tirerò fuori. È una promessa. Vuole vederla?-

-non credo sia il caso- poggiò una mano sulla spalla del vampiro –so che è in buone mani. In realtà non ero qui per lei. ma per te-

-guardi che se mi vuole uccidere per la storia di Buffy…forse mi farebbe solo un piacere- Giles scosse la testa e sorrise. Spike inclinò il capo ed arcuò le sopracciglia, perplesso.

-no, no. Ho parlato con delle mie vecchie conoscenze. So dove eri prima che ti giungesse notizia di ciò che stava accadendo qui. e in quanto al perché…so che sei cambiato. I miei poteri stanno esaurendosi, era nell’accordo con le streghe che me gli hanno dati, ma posso ancora ridarti l’anima, ammesso che tu la desideri ancora-

-mmmmi da un’anima con effetti collaterali come quelli di Angel?- Giles rise

-no potrai…ehm raggiungere…la felicità ogni volta che vorrai- Spike annuì

-d’accordo. La voglio, e non immagina neppure quanto- Giles gli posò una mano sul petto, pronunciò qualche strana formula e il vampiro fu circondato da una luce bianca. Quando questa scomparve Spike cadde a terra

-starai debole per qualche ora…poi tornerai beh, come William e Spike messi assieme. Ora devo andare, ho l’aereo. Appena starete meglio entrambi venite a londra- Spike annuì debolmente, Giles sorrise e se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle. Finalmente Willow poté salire e stringere Spike. Finalmente era veramente iniziato qualcosa di nuovo. Qualcosa che, non senza fatica, sarebbe diventato molto molto bello.