Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

IL DONO PIU' BELLO

Di Kyoko

 

 

 

1. Ricordi

 

Dio quanto era bella Buffy. Il suo corpo che si muoveva sinuosamente, era terribilmente sexy!

Quanto avrebbe voluto stringerla a sé, baciarla, sfiorare la sua morbida pelle e… ma non poteva. Lei l’aveva lasciato dicendogli che l’aveva solo usato ma lui sapeva che stava facendo un grosso sbaglio: lei l’amava ma non voleva ammetterlo.

Cavolo, aveva sbagliato ancora, la pallina non era entrata in buca, era troppo distratto.

Ad un certo punto, una bella ragazza mai vista prima gli si avvicinò.

“S..scusa, conosci un certo Rupert Giles? Sai lo stavo cercando ma è la prima volta che vengo qui e sono disorientata”. Spike la stava ammirando. Aveva dei bei capelli rossi lunghi fino alle spalle, degli occhi verdi carichi di fascino, uno sguardo molto intenso, la pelle pallida e un corpo da favola.

“Veramente questo non credo sia un luogo che Rupert frequenti abitualmente…” disse.

“Oh, davvero? Lui mi aveva detto che avrei potuto trovarlo qua…” Spike la stava ancora ammirando: era una bellissima ragazza.

“C’è qualcosa che non va?” chiese ad un certo punto, “è da un po’ che mi fissi senza dire nulla… ho forse fatto qualcosa di sbagliato?”. “No, scusa non volevo metterti in imbarazzo” solo questo era riuscito a dire. Era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere, non era mai stato timido con le donne dopo che Drusilla l’aveva vampirizzato.

“Oh eccoti Tina! Finalmente ti ho trovata. Ti ho cercata dappertutto.” disse Giles. “Zio Rupert, sono felice di essere di nuovo con te. È da molto che non ci vediamo.”.

Giles guardò malamente Spike. “Vedo che hai conosciuto Spike” disse con disprezzo. “Ah sì, è stato molto gentile ad intrattenermi zio. Comunque piacere, io mi chiamo Tina.”. “Ciao, sono Spike.”

Quando Spike scese dalle nuvole si accorse che Tina e Giles se n’erano andati.

 

2.riflessioni

 

Spike tornò sconsolato nella sua cripta e si mise a riflettere su Tina e su come l’aveva affascinato.

“Zio, lo conosci da molto Spike?” “Quanto basta per poterti sconsigliare di frequentarlo. Non è il.. ragazzo per te!”. “Guarda che non era per quello, è che, non so ha qualcosa di particolare che mi affascina… e poi quando ci siamo stretti la mano la sua era gelida.” “Tina ora credo sia meglio che tu vada a riposare, sarai stanca.” “Sì zio, hai ragione. Buonanotte.” si alzò, gli diede un dolce bacio sulla guancia e andò nella stanza che le aveva preparato. Lo zio si ricordava perfettamente i suoi gusti; sul tavolo in mezzo alla stanza c’era un vaso con delle rose blu, le sue preferite. Fatta una doccia veloce si mise una camicia da notte e si distese sul letto.

Un solo pensiero la tormentava: Spike, il suo sguardo caldo e la sua gelida mano.

 

3. il ritorno

“Eccomi arrivo!”

“Oh mio Dio, Angel! Che cosa ci fai tu qui?”

“Bè, mi aspettavo almeno un, ciao Angel, Bentornato, prego accomodati comunque mi accontenterò.!” “scusa, hai ragione ma mi hai colto alla sprovvista” “Sono qui per parlarti.” “Bè, lo immaginavo. Sarebbe strano se fossi venuto per altro.” “il mondo è in pericolo, dei demoni vogliono aprire la porta che divide il mondo dei vivi da quello dei morti.” “E come possiamo fermarli?” “L’unico modo è uccidere la persona nelle cui vene scorre il sangue dell’antico sovrano del regno dei morti.” Dopo averle raccontato i dettagli completò il discorso dicendole l’altro motivo peri cui era tornato.

“Buffy, in tutto questo tempo ho cercato qualche modo,qualcosa che annullasse la maledizione e finalmente l’ho trovato!” “Mi stai dicendo che hai trovato il modo per stare assieme?” “Sì amore mio.” Detto questo i due si abbracciarono teneramente scambiandosi un bacio ricco di passione. Quando Buffy si allontanò dolcemente per riprendere fiato, capì che doveva parlargli di quello che era successo con Spike.

“Angel, io… devo dirti una cosa..” “No Buffy, non importa, qualunque cosa sia non sarà mai tanto importante quanto il nostro amore.””No io devo dirtelo: ho avuto una relazione con Spike.””Tu cosa?!? Hai fatto sesso con Spike? Lo Spike che conosco da secoli, che ha ucciso migliaia di persone? Ma.. come hai potuto?” “Angel, lasciami spiegare, ti prego. Mi sentivo sola, avevo bisogno di sentirmi amata, desiderata…” E ti sei fatta amare da Spike? Santo Cielo, lo ami?” Buffy esitò prima di rispondere, il chè fece insospettire Angel. “Allora lo ami?” Buffy finalmente rispose “No, certo che no, era solo sesso. Non era come con te, fra noi c’è amore, rispetto, fiducia.” “va bene, ti prego per ora lasciamo stare questa storia. Ok?” “Va bene Angel”

 

 

“Tina ora vado al lavoro. Ci vediamo stasera ok?” “Sì zio, io mi farò un giro, magari vado a fare shopping..” “ok, ma non affaticarti troppo, intesi?” “sì certo, ora vai altrimenti farai tardi” “ va bene, ciao tesoro.” “Ciao.”

Tina andò in centro, per cercare di ambientarsi un po’ in quel luogo così sconosciuto per lei. Entrò in parecchi negozi, e al MagicBox si perse fra quelli scaffali colmi di libri, pozioni e filtri.

Verso le 10 decise che era meglio andare. “Zio, andiamo a casa?” “vai tu cara, io devo finire di visionare alcune carte. Ti raggiungerò il prima possibile, massimo fra un paio d’ore.” “ok, ci vediamo a casa.”

Stava camminando ma non era tranquilla, qualcosa la turbava. Ad un certo punto si fermò e si voltò per controllare che nessuno la seguisse. Non c’era nessuno, così riprese a camminare. Ecco che un mostro gigantesco le si piazza davanti altri 2 la immobilizzano da dietro. “cosa volete da me? Se è per i soldi, sono nella borsetta, ma vi prego non fatemi del male.” “Guka, hai sentito che dice la principessa? Non vuole che le facciamo del male. Stronzate!” “aiuto, che qualcuno mi aiuti!” “è inutile, tanto non ti sentirà nessuno!” stavano per metterle le mani addosso, quando qualcuno disse: “sicuro che non la sentirà nessuno?” Era Spike! Detto questo Spike diede un cazzotto ciascuno ai due che tenevano imprigionata Tina, e un calcio all’essere chiamato Guka.

“Siete solo dei deboli, con due pugni e un calcio siete già fuori gioco!” Spike, che diavolo ci fai qui, e soprattutto come hai fatto a batterli? Chiese Tina. “Bè, dalle mie parti si chiama fare a botte. Comunque ora è meglio che ti porti da Giles, altrimenti si preoccuperà per te.” “no, ti prego aspetta” “Cosa?” “Ecco, io mi vergogno a tornare adesso in questo stato” dicendo così indicò i vestiti strappati, allora Spike si tolse lo spolverino e glielo mise sulle spalle. “Grazie. Non è che potrei stare un po’ con te? Sai, quando sei con me io mi sento al sicuro” “Certo, vuoi che andiamo da me?” tina annuì con il capo. Camminarono vicini l’uno all’altro e Spike aveva nei suoi riguardi un comportamento protettivo.

“Ecco, io vivo qui!” Tina era sbalordita: Spike viveva in una cripta?!? Ma cose voleva significare?

“Tu vivi in una cripta?” “Sì, ti prego entra, devo dirti delle cose.” Tina lo seguì e quando furono all’interno la fece sedere. “Vedi, c’è una cosa che devo dirti.” “Anch’io Spike” “davvero? Bè, allora comincia tu.” “ok. Quando ero in Inghilterra, conducevo una vita serena. Una sera quando stavo tornando a casa, due uomini mi rapirono e mi violentarono.” “Cosa, chi sono quei due bastardi? Se li prendo li ammazzo!” “Sai, non li hanno mai presi, e io non sono più stata quella di prima.” Parlando le lacrime cominciarono a rigarle il suo bellissimo viso e Spike intenerito la prese fra le braccia e l’abbracciò dolcemente. Tina era felice di quel gesto così dolce e continuò “Evitavo gli uomini, e quando cercavano di toccarmi a me tornava in mente l’episodio di quella notte. L’unica persona fino ad oggi che non mi ha fatto provare quella sensazione è mio zio. È un uomo fantastico, l’unico che mi abbia sempre aiutata e capita. Però ora c’è un’altra persona che non mi fa tornare in mente quell’inferno: quella persona sei tu. Io non so perché, ma so che di te mi posso fidare.” “Non sai quanto mi facciano star bene queste parole” Tina si asciugò le lacrime e si ricordò che anche lui doveva dirle una cosa. “E tu, cosa dovevi dirmi?” “Ecco, promettimi che quando te l’avrò detto, tu non scapperai, non urlerai e soprattutto non perderai la fiducia in me. Prometti!” “ok, te lo prometto!” Spike si trasformò in un vampiro. “TU SEI UN …” “Sì Tina sono un vampiro. Mi dispiace di non avertelo detto prima.” “Come hai potuto tenermelo nascosto?” “Tina, ti prego, me lo avevi promesso!” “sì, hai ragione ma la sorpresa è stata troppo grande.” “Ti capisco, ma questo non vuol dire che ti farò del male, anzi io ti proteggerò!” “Grazie, sei molto dolce.” E Tina gli fece un sorriso. Quel sorriso avrebbe fatto battere a spike il cuore che non batteva più da secoli.

“Spike, ora devo andare, altrimenti lo zio si preoccuperà.” “Sì certo, vuoi che ti accompagni?” “Sì grazie” Camminarono fino a casa di Giles e Spike aveva messo il suo braccio sulla spalla di Tina con fare protettivo. Quando furono davanti alla porta Tina si assicurò che suo zio non fosse già tornato e dopo aver augurato la buonanotte a Spike gli diede un dolcissimo bacio sulla guancia ed entrò in casa. Mentre stava tornando alla cripta Spike pensò che quello era stato il bacio più dolce che avesse mai ricevuto.

A letto, Tina non faceva che pensare a Spike, a come l’aveva salvata e quel bacio. È vero, perché l’aveva baciato? Lui le aveva tenuta nascosta la sua vera natura,e avrebbe dovuto odiarlo ma non poteva. Voleva forse dire che se ne stava innamorando???

 

 

“Angel, non ci posso ancora credere: io e te siamo di nuovo insieme!” “Già, è fantastico ed è quello che ho sempre voluto.” “Anch’io!” “Ah dopo, vado da Giles, cosicché si possa cominciare con il rituale.” “Non vedo l’ora” così dicendo la baciò con intensa passione.

 

“Buongiorno zio.” “Ciao cara, hai un aspetto orribile, che è successo? Ti senti male forse?” “no, è che ieri sera mi hanno aggredito.” “Cosa??? E chi diavolo è stato? Ti hanno fatto del male? E perché non me lo hai detto subito?” “no, non ti agitare. Per fortuna c’era Spike e mi ha salvata.” “Spike?” “sì, se non ci fosse stato lui non so dove sarei ora.” “vorrà dire che dopo andrò da lui per ringraziarlo.” “andrai nella sua cripta?” Giles la guardò sorpreso e Tina continuò: “sì zio, so che Spike è un vampiro; me lo ha detto ieri sera. Perché me l’hai tenuto nascosto?” “io non so, avevo paura che ne saresti rimasta sconvolta.” “ con uno zio osservatore?” “hai ragione tesoro, ti chiedo scusa.” “ok, non fa niente ma per favore non nascondermi più niente, intesi?” “ok” e si abbracciarono teneramente.

 

“Salve signor Giles.” “ah ciao Buffy. Volevo presentarti mia nipote Tina.” “Oh ciao, tu sei la famosa Buffy, la cacciatrice.” “già, in carne ed ossa, piacere.” “signor Giles volevo parlarle di una cosa.” “ dimmi pure Buffy.” “Ecco Angel è tornato, ci siamo rimessi insieme e ha trovato il modo di annullare la maledizione.” “Dici sul serio???? Bé, sono contento per te. Scommetto che dovrei aiutarti per l’incantesimo, giusto?” “Esatto, come farei senza di lei! Potreste cominciare stasera lei e Willow, no?” “Va bene ma senza l’incantesimo non è che potrò fare molto..” “glielo porterà stasera Angel, ok?” “ok, a stasera!”

La sera stessa.

“Giles, salve!” “ehm ciao Angel” Giles non aveva dimenticato che era stato lui ad uccidere la sua Jenny e si sentiva ancora a disagio a stare nella stessa stanza con lui, ma per amore della sua Buffy lo avrebbe fatto. “E tu saresti?” indicando Tina. “lei è mia nipote Tina.” “ciao, piacere.” “piacere mio” Tina aveva intuito che lo zio aveva qualcosa ma glielo avrebbe chiesto una volta sola.

“Willow è già arrivata?! “non ancora.” Dopo una decina di minuti Willow varcò la porta del Magic Box. “Eccomi, scusare il ritardo ma ho avuto un contrattempo.” “non fa niente, l’importante è che tu sia qui ora.” “Bene prepariamoci al rituale.”

Angel si mise al centro, fra Giles e Willow. “Kamude, io ti invoco! Onoraci della tua presenza e togli la maledizione a costui.” Un demone blu comparve e disse delle frasi incomprensibili, poi Willow riprese “.. grazie per averci dato parte del tuo tempo. Ora il tuo compito è terminato.” Alla fine di quelle parole Kamude scomparve e Angel svenne. “Oh mio Dio, Angel!” “Buffy non ti preoccupare fa parte dell’incantesimo. Quando si risveglierà non ci sarà più alcuna traccia della sua maledizione e potrete finalmente vivere serenamente il vostro amore.” “Grazie di tutto Willow.”

“zio vai da spike ora?” “perché deve andare da Spike signor Giles? Intervenne Buffy. “tu lo conosci?” “bè certo. Lo conosci anche tu?” “sì, mi ha salvato la vita.” Buffy capì dalla sua voce che ne era felice e che c’era qualcosa di più e questo le diede un enorme fastidio. “Sì tesoro, ci vado ora.” “posso venire con te?” “sarò meglio che…” ma vedendo il muso imbronciato di Tina disse, “ok, ci andiamo insieme.” “grazie zio.” “bè, buonanotte, ci vediamo domani.” “buonanotte” dissero tutti in coro.

“ciao spike.” “Rupert, Tina.” Disse regalando un bel sorriso a Tina che Giles comprese e sembrò non andargli giù. “sono venuto qui per ringraziarti. So che hai salvato Tina l’altra notte, grazie.” “non c’era bisogno di venire fin qui per questo. Ero nei paraggi e l’ho salvata, tutto qui.” “Tina, ora è meglio andare, si è fatto tardi.” “sì, zio.” Si avviarono quando Tina con la scusa di aver dimenticato la borsetta al Magic Box disse allo zio di andare a casa da solo e che lei lo avrebbe raggiunto. “ma Tina, è pericoloso, potrebbero aggredirti di nuovo.” “non ti preoccupare zio, me la caverò.” “ok, ti aspetto a casa.” “va bene.” Tina non andò al Magic Box ma bensì da Spike. “cosa ci fai qui?” “bè, volevo vederti. E poi volevo chiederti perché ti sei comportato così prima, sembrava che non ti importasse nulla di me.” “non è così,ma per me è difficile mostrare i miei sentimenti.” “ora vado, non voglio importunarti più di quello che ho fatto. Buonanotte!” “Tina, non è come pensi..” ma era troppo tardi, se n’era già andata.

 

 

Perché mi dà così fastidio che Tina conosca Spike? Fra noi è tutto finito, ma allora… no, non posso pensare ancora a lui. Io non l’ho mai amato e non l’amerò mai. Devo dimenticare.” “B..Buffy?” “Angel ti sei svegliato finalmente!” “Ma cos’è successo?” “Dopo l’incantesimo sei svenuto. Comunque è andato tutto per il meglio.” “Dici sul serio?” “Sì certo!” “è fantastico, ora potremmo stare insieme per sempre.” “non è proprio così, io invecchierò mentre tu sarai sempre giovane..” “Buffy, non volevo dire questo, volevo solo farti capire che ora non ci potrà separare più nulla!” “Sì certo, ho capito.”

 

Il giorno dopo.

Tina stava tornando a casa, era il tramonto ed era ancora triste per quello che era successo con Spike. “Ciao!” “Ah, sei tu. Cos’è, sei venuto a dirmi che non mi sopporti, che mi odi? Ma sì, fai pure tanto…” “no, non è così e tu lo sai bene. Dai, facciamo pace ti va?” le aveva fatto un sorriso da togliere il fiato a chiunque. “ok, pace.” E ricambiò il sorriso. Si sedettero su una panchina e cominciarono a parlare. Tina gli raccontò che prima di venire a Sunnydale studiava lingue, ma dopo l’incidente lasciò tutto. Aveva 20 anni, amava la letteratura, la poesia. Gli disse che era malata, per quello era così pallida. Purtroppo però i medici non sapevano cos’aveva e quanto le restava. Spike a quelle parole si mise a riflettere: perché la vita era stata così ingiusta nei suoi confronti? Era una ragazza bella, intelligente, era solare e aveva subito una terribile violenza, eppure aveva sempre quel dolce sorriso sulle labbra. “ehi spike?!?” “sì, scusa” “no, non fa niente. È solo che mi è venuto in mente che ora per te è l’ora della caccia” in quei giorni si era documentata, aveva studiato un po ‘ la vita dei vampiri. “sì, un tempo forse, ma ora…” e si interruppè. “Mi dispiace molto, non volevo rubarti tempo prezioso. Ho fatto male a fermarmi a parlare con te.” “no, non è così, ma forse è meglio se non mi frequenti.” “perché?” “perché io non sono un tipo affidabile, e poi perché non stai con la scooby-gang?non l’hai conosciuta?” “sì, ho conosciuto Willow e Buffy, ma Xander, Anya e Dawn sono fuori città. E poi tu sei la sola persona con cui riesco a parlare…” quando sentì nominare Buffy gli vennerò in mente i momenti passati insieme, ma non come prima, rimpiangendoli, ma sapendo che era un capitolo chiuso della sua vita. Ora c’era un’altra persona.

“bè, ora me ne vado. Sai credevo di starti almeno un po’ simpatica, ma mi sono resa conto che mi sbagliavo.” E se ne andò. “no, Tina ti prego!”

 

Alcuni giorni dopo..

“zio, io vado un attimo al supermercato, il tè è finito.” “ok, vuoi che ti accompagni?” “no, non ti preoccupare. Torno fra poco. Ciao!” “ciao.”

Uscita dal negozio le era venuta voglia di gelato, così ne prese un barattolo alla fragola.

Camminando stava pensando a quello che era successo con spike, a cosa stava facendo in quel momento; se stava dormendo o pensava a lei.. ma che dico, io per lui non sono nulla, sono solo una stupida ragazzina.

 

Cosa starà facendo Tina, sarà al Magic Box, starà sorridendo… le mancava terribilmente, sentire la sua voce, vedere il suo viso. Ma cosa diavolo gli stava succedendo, perché pensava sempre a lei, continuamente?

 

“cosa? Ancora voi? Si può sapere cosa diavolo volete da me? Ma i tre demoni la presero, impedendole di ribellarsi. “lasciatemi stare. Aiutoooooooo!!!” “insomma, la volete lasciare in pace?” “Spike, sei venuto a salvarmi di nuovo.” “certo, non lascerò che nessuno ti faccia del male.” “ancora tu lurido bastardo!” vuoi lasciarci fare il nostro lavoro?” “E quale sarebbe?” “dobbiamo rapire la principessa.” “principessa?!? Ma che diavolo state dicendo?” “presto scappiamo, altrimenti qui si mette male.” Quando se ne furono andati, tina si fiondò fra le braccia di Spike. “ho avuto tanta paura”disse cominciando a piangere. “non ti preoccupare ci sono io con te ora. E non permettere a nessuno di farti del male.” “Spike, ti prego non mi lasciare mai.” “mai, starò sempre con te.” Spike la prese in braccio e la portò nella cripta. La mise sul letto e cominciò ad accarezzarle i capelli e lei si addormentò come una bambina.

“Ehi Spike ho…” “Shhh.. Tina si è addormentata.” “cosa diavolo ci fa qui mia nipote?” “Hanno cercato di rapirla di nuovo. Tu, hai scoperto niente?” “Ero venuto appunto per questo. Sono giorni che sto cercando qualcosa che mi chiarisca le idee. Su un libro ho trovato la leggenda dei due mondi:quello dei vivi e quello dei morti. Il re del mondo dei morti non era malvagio e quando all’interno del suo regno scoppiò una guerra il re fece in modo che sua figlia potesse salvarsi mandandola nel mondo dei vivi. Purtroppo però i ribelli vinsero la guerra e non so come alcuni, il cui capo è Guka, riuscirono a venire nel nostro mondo. Sono anni che cercano la principessa e credo che stiano cercando la nostra Tina.” “sì, avevo sentito di questa storia ma non capisco, Tina non è figlia di tuo fratello?” “non esattamente. Una notte infatti Edward trovò una bimba abbandonata e decise di adottarla e crescerla come se fosse la sua vera figlia.” “è una cosa pazzesca.” “quindi io sarei una persona malvagia? Io non sono nessuno, non sono nemmeno la tua vera nipote…” “Tina cosa stai dicendo? Tu non sei cattiva e sei la mia vera nipote anche se sei stata adottata.” “no, io non ti credo!” e urlando se ne andò. “rupert lasciala. Ha bisogno di stare da sola.”

 

“mmm…” tina cercò di parlare, ma ormai l’avevano già addormentata. “finalmente ce l’abbiamo fatta, Ahahahah” disse Guka al suo scagnozzo.

 

“Vido olme sactempio bindu onorum ciotten” “capo ce l’hai fatta? Le hai fatto l’incantesimo?” “sì, non ti preoccupare è andato tutto liscio. Abbiamo risvegliato la nostra principessa facendole credere cose che non esistono, così potremmo aprire la porta che divide i due mondi e far venire i nostri a distruggere e a conquistare ciò che ci spetta.”

“Dove sono?” disse Tina appena sveglia. “mia principessa come ti senti?” “un po’ stordita, ma cos’è successo?” “delle persone chiamate Spike e Giles ti avevano rapita ma noi siamo riusciti a liberarti. Perdonaci se non ti abbiamo protetta come si deve.” Disse Guka. “ok, ora lasciatemi sola.” “come desidera sua altezza.”

Ma che diavolo è successo? Non mi ricordo più nulla, eppure Giles e Spike sono dei nomi familiari, che al solo pensarci mi riscaldano il cuore…

“l’hai trovata?” “No. Ma dove può essere andata? Oh cazzo, guarda qui a terra Rupert. Questo è il suo fermaglio. L’hanno presa quei bastardi! Maledetti figli di puttana, me la pagheranno.”

“dobbiamo andare a salvarla.” “E dobbiamo farlo prima che inizino il rituale, altrimenti…” “Altrimenti cosa?” “..altrimenti l’unico modo per salvare il nostro mondo sarà quello di uccidere Tina.” “Stai scherzando spero.” “Non potrei mai scherzare su questo. Andiamo da Buffy, così ci aiuteranno anche lei, Angel e la scooby-gang.” “Angel?!?” “sì, non sapevi che era tornato?” “no, ero rimasto che stava a L.A.. che diavolo ci fa qua?” “Bè, è tornato per stare definitivamente con Buffy, ha trovato un incantesimo per annullare la maledizione. Ti infastidisce?” “ti sembrerà strano, perché lo sembra anche a me, ma non me ne frega niente, anzi sono felice per loro. L’unica persona con cui voglio stare è Tina.” “Ehi, vacci piano! È pur sempre mia nipote.” “mi darai la tua benedizione?” chiese Spike sarcastico. “può essere.” E si misero a ridere prima di immergersi nella creazione di un piano per salvare la loro Tina.

“Ciao Buffy” “Ah ciao Spike.” “angel, da quanto tempo!” “dà fastidio anche a me vederti, ma dobbiamo lavorare insieme per salvare il mondo.” “Ehi, sia ben chiaro che io non lo faccio per salvare il mondo dei vivi, ma solo per Tina”, a quelle parole sia Buffy che Angel rimasero sorpresi ma per diverse ragioni. Angel non credeva che avrebbe mai sentito quelle parole dallo Spike che conosceva da secoli, e Buffy perché non pensava che Spike tenesse tanto a quella ragazza.

Rimasti soli, Buffy chiese a Spike: “Com’è che ci tieni così tanto a quella Tina?” “Perché ti interessa così tanto, sei gelosa?” “gelosa io? Sei tu che dovresti essere geloso sapendo che sono tornata col grande amore della mia vita.” “affatto, anzi sono contento per voi e per me, che finalmente ho capito che non ti amo più.” Dicendo così, aprì la porta e se ne andò. Buffy rimase di stucco di fronte a quelle parole che la ferivano enormemente.

 

Il cambiamento

 

“mia principessa, forse dovreste andare a dare una lezione agli uomini che vi avevano rapita, non credete?” disse Guka. “stai forse dandomi degli ordini?” “ma certo che no, non mi permetterei mai vostra maestà.” Lo spero per te! Non ti preoccupare, ci andrò più tardi e mi vendicherò. Ora vattene!” “come desiderate principessa.”

“certo che è proprio una stronza quella principessa!” “Già, comunque prima sistemerà quei due prima potremo incominciare il rituale. Hai già preso quello che ci serve?” “certo, non ti preoccupare.” “La prima persona da cui dovrebbe andare è quel Spike”. “come fai a saperlo?” “Bè, l’incantesimo ha trasformato i suoi sentimenti d’amore in odio, quindi come prima correva dalla persona che amava, ora correrà da quella che odia.” “sei un genio Guka.” “certo che lo sono idiota!”

 

“ora mi ricordo, sei tu Spike!” “cosa? Tina grazie a Dio stai bene!” disse andandole incontro con le braccia aperte. Lei gli lanciò una palla di fuoco che lo sfiorò appena. “ Che diavolo stai facendo? E poi da dove vengono questi poteri?” “sei tu quel farabutto che mi ha rapita!” “sei impazzita?!? Cosa dici?” “Se non ci fossero stati i miei uomini chissà cosa mi avresti fatto lurido bastardo.”

Cosa stava succedendo alla sua Tina? Era sempre la stessa, ma i suoi occhi avevano un’espressione diversa, erano cattivi e colmi di rabbia che non appartenevano al suo essere. Con passo veloce Spike le si piazzò davanti e la prese per i polsi. “Guardami negli occhi, cosa ti hanno fatto? Tu non sei la mia Tina!” “la tua Tina!?!” “sì, non sei la Tina di cui mi sono innamorato, per cui sacrificherei la mia vita. Dimmi dov’è la vera Tina, subito!!!!” urlò furiosamente Spike. La guardò negli occhi riflettè per alcuni instanti: era lei, ma il suo sguardo era diverso, ma era la stessa persona che lo aveva affascinato quella sera al Bronze. Ma allora com’era possibile che non lo riconosceva, perché gli diceva quelle cose che lo colpivano dritto al cuore? Perché l’attaccava? Ma certo, dovevano averle fatto un incantesimo, perché se fosse stata se stessa, non si sarebbe mai comportata così.

“Ho capito cosa ti è successo: ti hanno fatto un incantesimo. Ascoltami Tina, io e te siamo amici, tu ti fidi di me e io.. io ti amo; me ne sono accorto troppo tardi, ma io ti amo Tina, ti amo!!!” le urlò e la baciò. Quando stacco la sua bocca da quella di Tina, lei non reagì come si aspettava Spike. “Cosa diavolo ti è saltato in mente? Sei forse impazzito?!?” “Tina, ti prego ascoltami.” “Lasciami in pace.” E gli gettò addosso una strana polvere che lo fece addormentare. “forza, prendetelo e portatelo alla base.” “Certo principessa.”

Mentre camminava per tornare alla base, Tina ripensò a quello che le aveva detto Spike, a quel bacio così coinvolgente. No, non poteva essere vero quello che diceva, eppure quando l’aveva baciata, si era sentita morire, avrebbe voluto baciarlo un’altra volta e poi ancora e ancora.

Ma non poteva, lei doveva salvare il suo regno, e Spike rappresentava il nemico.

“Legatelo bene, intesi?” “Come volete.” Guka buttò Spike sul pavimento come se fosse un sacco di patate, e a quella visione Tina sembrò contrariata: “Ehi, fate piano!” il chè insospettì Guka e gli altri uomini.

 

 

“Spike!, ma dove diavolo è finito?”

“Signor Giles, qui non c’è nessuno.” “L’ho notato Buffy, grazie.” “Dove può essersi cacciato quell’idiota?” “aspettate, guardate qui: ci sono segni di lotta, ma non fisica bensì magica. E dai segni che ci sono sul muro sembra che la persona sia molto potente. Ma chi diavolo può avere tanto potere?” “non ne ho la più pallida idea!”

 

 

“Ehi Guka, quanto durerà ancora l’incantesimo? Oramai la principessa sta cominciando ad avere dei ripensamenti….” “Ho visto! Bè, dovrebbe durare ancora qualche giorno, ma dobbiamo muoverci a completare il rituale.” “E cosa ci serve ancora?” “poche cose, ma non ti preoccupare, ce la faremo. Vinceremo la guerra!!!””Andiamo a cercare gli altri ingredienti. Preparati perché staremo fuori tutta la notte” “Va bene, raduno gli uomini. Li devo chiamare tutti?” “Sì, tanto non ci saranno pericoli, la principessa non correrà alcun rischio.”

 

“Ti sei svegliato finalmente.” “Tina, cosa sta succedendo?” “Sei mio prigioniero, ma devo ancora pensare cosa farò di te.” “Tina, possibile che non ricordi nulla?” “ricordare cosa? Si può sapere di cosa stai parlando?” “Tina, tu non sei così, tu sei buona, dolce e non faresti del male a nessuno. Tu non sei cattiva, e sei la vera nipote di rupert!”

“Tu non sei cattiva e sei la mia vera nipote anche se sei stata adottata.” “Zio….”

“non ti preoccupare ci sono io con te ora. E non permettere a nessuno di farti del male. starò sempre con te.” “Spike… ora ricordo. Lo zio mi ha sempre voluto bene, e anche tu. Mi hai salvata più volte, mi hai protetta da… Guka e i miei uomini. Loro hanno cercato di rapirmi, poi dopo aver ascoltato la conversazione fra te e lo zio sono scappata disperata e loro ne hanno approfittato per portarmi qui… mi hanno fatto un incantesimo credo… mi sento confusa, stranita.” “Tina, come sono felice che tu abbia ricordato tutto.” “Fai finta di non sapere niente, devo cercare di capire cosa vogliono da me.” “No Tina, è pericoloso.” “non ti preoccupare, sono pur sempre la loro principessa no?” e gli fece un sorriso. Sì, era tornata la sua dolce Tina. “Guka, dove sei finito?” “Ci scusi principessa, ma noi stiamo andando in missione.” “Missione? E chi ve lo avrebbe ordinato?” “Bè, veramente dobbiamo andare a cercare gli altri nemici, per sconfiggerli definitivamente…” “che rompiscatole. Non posso certo dirle che sto andando a prendere gli ultimi ingredienti per ultimare il rituale, e che il suo sangue servirà a creare il caos in questo mondo, che le persone a cui vuole bene moriranno, che fra poche ore morirà,no?”

Grazie al potere che aveva acquisito di leggere nella mente riuscì a capire quello che pensava Guka. E così vogliono uccidermi?

“Va bene, andate pure.” “Principessa per la missione ci servono tutti gli uomini quindi non rimarrà nessuno qui a vegliarla.” “non importa, so cavarmela da sola.” “Certo, non ne dubitavo.” “ora andate.” “Come desiderate.”

Doveva subito avvertire Spike di quello che aveva scoperto, così quando gli uomini se ne furono andati si precipitò nella stanza dov’era tenuto prigioniero.

“Spike, ho scoperto delle cose. Loro vogliono uccidermi per completare un rituale, ma non so di quale parlassero. Spike io morirò.” “No, non morirai perché ci sarò io a proteggerti sempre, a costo di morire io stesso.” “Spike ho paura. Ti prego stringimi forte a te.” Spike non se lo fece dire due volte, aveva troppo bisogno di lei, del suo corpo e del suo calore e così la strinse forte a sé, come se qualcuno gliela stesse portando via. No, non avrebbe permesso a nessuno di farle del male, l’amava troppo perché soffrisse.

“Aspetta, non hai paura che possano scoprirci?” “No, sono andati tutti a cercare gli ultimi ingredienti.” “Quindi vuoi dire che non verrà nessuno a disturbarci?” “Esatto, perché me lo chiedi?” Ma forse sapeva già la risposta, perché in fondo era quello che voleva pure lei, anche se era intimorita, dopo quello che era successo a Londra nessun uomo l’aveva più toccata. Comunque cercò di leggere nella mente di Spike. Voglio poter fare l’amore con lei, perché ne ho bisogno e poi se penso che potrebbe essere l’ultima notte… no, questa sarà la prima se lei vorrà e poi ce ne saranno altre. Ho paura a cominciare, perché non vorrei che pensasse che è obbligata, oppure non vorrei farle rivivere momenti dolorosi. Cosa devo fare?

Decise di prendere lei l’iniziativa, così gli diede un lieve bacio sulla guancia, poi sulla bocca. Lui sembrò felice di quel gesto e ricambiò il bacio. Si baciarono con passione poi, Tina si fermò. Spike sembrò non capire perché si era fermata, ma vide che voleva dirgli qualcosa.

“Sai, la prima sera che ti ho visto al Bronze sono rimasta colpita da te, per quello avevo deciso di chiederti dello zio. Però avevo notato che tu eri completamente preso da Buffy, dal suo movimento sensuale, dal suo modo di comportarsi; non riuscivi neppure a mandare la pallina in buca! Quando ci siamo stretti la mano la tua era gelida ma allo stesso tempo estremamente bollente e poi avevi uno sguardo così dolce. La sera dopo l’aggressione mi sarebbe piaciuto baciarti sulle labbra, ma sapevo che appartenevi a lei.” “Come fai a sapere di Buffy, te ne ha parlato tuo zio?” “no, lui non mi ha detto nulla, ho capito tutta da sola.”

“Tina, quando sono tornato nella mia cripta, dopo averti conosciuta ho pensato a te, al tuo corpo, al tuo atteggiamento e al tuo sorriso così dolce. Quando mi hai raccontato di quello che era successo a Londra, mi è venuta voglia di spaccare tutto, di trovare quei due bastardi e di ammazzarli.” “quando mi hai salvato la seconda volta, ho provato una sensazione mai affrontata prima: il tuo corpo mi attraeva come una calamita, non potevo staccarmi da te, volevo fare l’amore con te…” “Shh, non dire nulla. Le parole in questo momento sono sprecate; ora conta solo che ti amo.” “Anch’io ti amo Spike.” E ricominciarono a baciarsi dolcemente.

Spike l’attirò a se carezzandole sensualmente i fianchi, poi d’istinto la spinse stesa e le si distese sopra e continuò a baciarla dolcemente ma sempre più intensamente. Infine lentamente fece scivolare le mani sotto la maglietta. Tina ebbe un sussulto, mentre lui le carezzava sensualmente il seno giocherellando con i suoi capezzoli. Il suo sguardo era sempre più intenso e pieno di desiderio. Le fece scivolare la maglia sopra la testa e gliela sfilò poi fece lo stesso con la sua. Senza mai smettere di guardarla. Poi si chinò su di lei e scostato il reggiseno cominciò a baciarle dolcemente prima uno poi l’altro seno. Provocando in Tina brividi lungo la schiena. Fece scivolare la mano lungo il corpo di lei e si soffermò sui pantaloni e lei ebbe un fremito e gli fermò la mano. Ma lui dolcemente con l’altra le carezzò il viso e le sorrise – non temere amore non ti farò del male. – lei era incerta ma lui liberò la sua mano dalla stretta e lentamente cominciò a sbottonarle i pantaloni. E sempre fissandola sorridente e dolcemente glieli sfilò, mentre un lieve rossore appariva sul volto di Tina. Era così bella così dolce, pensò Spike mentre osservava il suo corpo minuto, armonioso e liscio. Le si stese nuovamente sopra, ma ancora non si tolse i pantaloni, non voleva affrettare le cose. Sapeva che Tina era spaventata e che sicuramente avrebbe sofferto ricordando quello che era accaduto. E non voleva renderle tutto ancora più difficile. Si soffermò a lungo a baciarle il collo il seno a carezzarle ogni centimetro di pelle. Provocandole scosse di piacere sempre più intense e poi quando la sentì ansimante e calda si sollevò a cavalcioni su di lei e si sbottonò i pantaloni e li sfilò. Tina ebbe un moto di paura e di ribellione, troppi ricordi le affiorarono alla mente. Lui capì al volo e dopo aver lanciato l’indumento lontano si stese nuovamente su di lei e le sussurrò dolcemente all’orecchio mentre la carezzava sensualmente – non aver paura di me Tina, lo sai che ti amo vero? – Tina esitò era spaventata – si lo so – ma nel suo viso si leggeva ansia e preoccupazione.

Poi delicatamente fece scivolare la mano tra le sue cosce e Tina si irrigidì. Lui cominciò a sfiorarle delicatamente le parti più sensibili mentre le diceva – sei bellissima Tina, ti amo, sei così dolce così bella. Mi fai impazzire lo sai. Ti desidero da morire. – e la baciava sul collo. Tina ansimava e gemeva sempre più intensamente. – Si così amore lasciati andare, non temere stai tranquilla. Ti piace quello che ti sto facendo? – le chiese dolcemente. Lei mugolò qualcosa, e poi fece cenno di sì, socchiudendo gli occhi e riversando la testa all’indietro. Mentre il piacere cresceva in lei sino quasi a toglierle il respiro. Poi Spike avvicinò la sua virilità a lei che come un riccio istintivamente si chiuse in se stessa. Spike si sollevò un po’ e la guardò. Lei stava piangendo. Allora la abbracciò e dondolandola lentamente le sussurrava – sch, amore no non piangere. Ti prego non piangere. Mi spiace non volevo spaventarti. Ma il mio desiderio di te è incontrollabile. – lei sembrò tranquillizzarsi un po’. Lui esitante riprese a baciarla, attendendo un gesto, un qualcosa che gli facesse capire se lei voleva continuare o smettere. Lei rispose al bacio e gli circondò le spalle con le sue braccia attirandolo a se. allora lui riprese a toccarla intimamente e ad eccitarla. E poi mentre lei aveva gli occhi chiusi la baciò e affondò in lei. Tina emise un debole lamento e contrasse i muscoli. Spike si fermò ed attese che lei si rilassasse. – amore è tutto a posto sono io. Mi vuoi? - E le baciò dolcemente le labbra e la guancia. Lei pian piano si sciolse e lui iniziò a muoversi piano su di lei che si aggrappava a lui. E poi lei sentì il calore salire dal ventre verso il viso. E si lasciò andare aprendosi a lui che affondò penetrandola totalmente. Aumentando la velocità dei movimenti, mentre lei si sentiva morire. E poi vennero insieme. Con un gemito prolungato e intenso. Lui le sorrise e la baciò. E adesso anche lei sorrideva appagata. Tutti gli incubi erano svaniti adesso c’erano solo lui e lei e il loro amore.

Si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altra dopo aver passato l’intera notte a fare l’amore. Spike si svegliò per primo e si mise ad ammirare Tina dormire. Era così bella e dolce… voleva rifare l’amore con lei, per sempre. “Buongiorno amore.” “buongiorno dolcezza.” “Che ora è?” “sono le 6, perché?” “cosa?le 6???” “oh mio dio, spike rivestiti subito, i miei uomini non devono sospettare di nulla.”

 

 

“Allora, com’è andata la missione?” “Benissimo principessa.” “finalmente abbiamo trovato gli ultimi ingredienti, e il rituale si svolgerà fra poco. Non vedo l’ora che i due mondi si riuniscano!”

“Oh mio dio, hanno trovato gli ultimi ingredienti, quindi fra poco morirò.”

“Andate di pattuglia, non voglio che ci sia nessuno che possa rovinare il rituale. Presto andate!” “ma Guka, siamo appena stati, non c’è anima viva in giro” “osi contraddire i miei ordini?” “no, certo che no, andiamo adesso. A più tardi capo.”

 

“cazzo, deve sempre comandare quel bastardo! Non lo sopporto più”

 

 

“Spike, hanno trovato tutti ingredienti. Sto per morire, non voglio!!!!” “No, Tina io non lo permettere per niente al mondo. Ora fammi andare via, così vado ad avvertire gli altri.” “Aspetta Spike, prima che tu vada io voglio poter rifare l’amore con te, perché non so se avremo un’altra occasione.” “no, amore mio, non dire così. Avremo tante altre occasioni, talmente tante che non te le puoi neanche immaginare.” “Spike, io ho ancora solo una giorno di vita, perché il rituale si svolgerà domani al tramonto, ed io voglio passare il tempo che mi resta con te, non voglio altro.” “Shh, mia principessa. Baciami e basta.” E così fecero l’amore un’altra volta; secondo tina quella sarebbe stata la loro ultima notte d’amore.

 

All’alba Tina fece scappare di nascosto Spike e se ne tornò nella sua stanza a riflettere. Lui è la cosa più bella che mi sia capitata nella vista; allora perché ora che l’ho trovato devo perderlo? Non voglio, lui ormai è tutto per me, è la sola ragione per cui vivo. Dio ti prego non togliermelo, o altrimenti perché me l’hai dato, solo per farmi soffrire?

 

“L’ostaggio è scappato!!!!” “Cosa, com’è possibile?”

“Cosa succede? Cos’è tutto questo chiasso?” “Principessa, l’ostaggio è scappato, e immagino che voi non ne sappiate niente, vero?” “Di cosa diavolo stai parlando Guka?” “sto dicendo che vi ho vista stamattina uscire dalla stanza di quel lurido vampiro, siete sua complice?” “Spero tu stia scherzando idiota ficcanaso!” “Affatto. Hai ricordato tutto vero stupida ragazzina?” “sì, brutto bastardo!” Gli scaraventò addosso una serie di palle di fuoco, ma sembrò non fargli niente. “Ma com’è possibile?” “Credevi davvero che ti avessi dato dei poteri con i quali poi potessi sconfiggermi? Ingenua!” tina cadde e si mise a piangere, perché sapeva ormai che era finita.

 

 

“Rupert! Muoviti dobbiamo salvare Tina prima che inizino il rituale.” “Spike, ma dov’eri finito? Ti abbiamo cercato dappertutto…” “mi avevano rapito.” “E Tina, come sta?” “per ora sta bene, ma al tramonto non lo sarà più. Lei è la principessa dell’altro mondo, e vogliono aprire il varco che divide i due mondi, e l’unico modo per farlo è usare il sangue di Tina. Se non li fermiamo in tempo, non potremmo più salvarla.”

“Non c’è solo la vita di Tina in pericolo, ma anche quelle di tutta l’umanità” era Buffy che aveva parlato. “Taci, a me non importa nulla degli altri, io voglio solo lei.” “Sei un vero incosciente. Ti rendi conto di quello che potrebbe accadere se non li fermiamo in tempo?” “L’unico modo per fermarli dopo sarebbe chiudere la fonte, cioè uccidere Tina.” “non dirlo neanche per scherzo, hai capito? Io non permetterò che Tina muoia!” “ora facciamo un piano prima che sia troppo tardi.” “sì certo.”

 

 

“mettetela lì. Principessa fra poco sarà tutto finito, vedrai.” “lasciatemi andare maledetti!” Guka la portò sul tetto di una casa fuori città facendole indossare un abito settecentesco. La legò alla ringhiera con una corda. Tina poteva vedere l’intera città da lassù, e pensò che quella sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe visto prima di morire; non avrebbe potuto vedere neanche il rassicurante volto dello zio, lo sguardo dolce del suo Spike. Delle lacrime cominciarono a rigarle le guance, arrivando sulle sue labbra. Guka le si avvicinò e con un pugnale graffiò i polsi e il collo. Ad un tratto si aprì un grande varco, da cui uscirono varie creature che tina non aveva mai visto. L’unica cosa che riusciva a sentire erano le risa di Guka e le grida di gioia di quelle creature soddisfatte di aver terminato la loro missione ed essere finalmente giunti nel mondo dei vivi.

“Tina!!!!”era Spike, era il suo Spike, ma purtroppo sentiva che le forze le venivano meno.

“Ehi voi! Cosa diavolo ci fate qui? Sarà meglio per voi che ve ne andiate, o dovrò farvela pagare.” “stai zitto idiota!” Buffy era su di lui e cominciò a prenderlo a pugni. Willow, Giles e Angel intanto combattevano contro gli altri, permettendo a Spike di correre da Tina.

“Tina, ti prego rispondimi.” “Spike, sei venuto. Sai volevo tanto vederti prima di morire.” “Shh, tu non morirai amore mio.” “Spike lo so che per salvare il mondo io devo morire, non devi mentirmi. L’ho scoperto prima.” “No, io non lo permettere.” “Non possiamo fare altrimenti, tu devi salvare il tuo mondo.” “No, questo non è il mondo, tu sei il mio mondo.” “non sai quanto mi facciano stare bene queste parole, ma ora è venuto il momento di farla finita.” “Presto, prendi quel pugnale.” “no, io non lo farò.” “oh sì, lo farai. Forza.” Spike suo malgrado lo prese e lo porse a Tina. “Per favore, dì allo zio che gli voglio un mondo di bene, e che sarà sempre con me. E tu, tu sei stata la cosa più bella che la vita abbia potuto darmi. Grazie di avermi amata con tanta dolcezza e passione, ti amerò per sempre William.” Tina aveva letto su un libro il vero nome di Spike, e almeno per una volta voleva chiamarlo con il suo vero nome. “Anch’io ti amo Tina, ti amo con tutto me stesso e non voglio perderti.” “Tu non mi perderai perché io sarò sempre con te, qui nel tuo cuore.”e mise la sua mano sul petto di Spike. “sai, ora capisco qual era la malattia che nessun medico sapeva diagnosticarmi. Era il mio destino, era per quello che ero sempre debole, doveva essere questa la mia vita.”

“Spike, ti prego dammi un ultimo bacio, ti chiedo solo questo…” “oh amore, non serviva che me lo chiedessi perché te lo avrei dato lo stesso. Ti giuro che non amerò nessun altra.” Spike si avvicinò a lei e la baciò con immensa dolcezza, poi si allontanò da lei e le accarezzò i suoi meravigliosi capelli rossi. “Addio, vivete anche per me, e tu Spike non smettere di amare, ama come solo tu sai fare, anche se purtroppo non sarò io la fortunata.”

Tina prese con le forze che le rimanevano il pugnale e se lo conficcò allo stomaco cadendo nel varco apertosi precedentemente.

“Nooooooooo, Tina.” Il varco si chiuse e tutti gli esseri che da esso erano usciti scomparvero.

Spike si chinò a terra e cominciò a piangere, Giles li si avvicinò e fece una cosa che non si sarebbe mai aspettato:lo abbracciò, come se fosse suo figlio. Lo abbracciò perché capiva quello che stava provando, avevano perso entrambi la persona più importante che avevano. Spike si aggrappò a Giles, e pianse ancora più forte e anche Giles fece lo stesso. Non gliene importava niente che lì ci fosse Buffy, quell’idiota di Angel, loro non esistevano, ora c’era solo il dolore per la perdita della sua Tina.

Spike si alzò e urlò al cielo “Giuro che ti riporterò in vita Tina, ora sarà questo lo scopo della mia vita.”