Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
di Luvi
Sommario: non si sa mai cosa può
succedere a Sunnydale
Coppia: Spike/buffy
Rating: io penso che tutti la possano
leggere comunque x sicurezza V.M.14
Disclaimer:tutti i personaggi
appartengono a Joss Whedon etc etc
Note personali: è la mia prima ff, è un
pò sdolcinata all'inizio
Feedback: si grazie all'indirizzo
Graziano.anchise@poste.it
è ANCORA DA COMPLETARE
Buffy si guardò soddisfatta la unghie:
era veramente un bel colore, ed era così tanto che non si metteva uno smalto
che pensava di non esserne più capace. Aprì l’armadio e ci curiosò: quella sera
aveva voglia di sentirsi bella, voleva andare al Bronze e divertirsi, senza
pensare alla serie infinita di problemi che la circondavano. No, quella sera
avrebbe pensato solo a sè stessa. Scelse le scarpe nere, decisamente eleganti,
un paio di jeans ed una maglietta trasparente; si mise il cappotto di pelle ed
osservò la sua immagine riflessa nello specchio: sembrava la regina delle
tenebre!
Sorrise per un secondo, poi un’ombra
le passò sul viso, sapeva che lui era là fuori, che lui l’aspettava, che lui la
desiderava,ma soprattutto che lui l’amava. Il re delle tenebre!
Il suo re delle tenebre, non poteva
più farne a meno, e la cosa la spaventava, ma la spaventava ancora di più il
fatto che tra loro non era più solo sesso. Scosse la testa: quella sera, doveva
solo pensare a divertirsi.
Spike scosse la testa e sorrise,
sembrava una bella serata, un tempo sarebbe uscito a prendersi da mangiare, a
succhiare qualche vittima innocente, ma adesso, a causa di quel maledetto chip,
se ne stava chiuso in casa a bersi del sangue di vacca. Lanciò un’occhiata al
letto sfatto, e il suo sorriso si fece enigmatico: no quella sera non sarebbe
rimasto in casa, la notte era sempre stata sua, quella non sarebbe stata
diversa.
"Uao, Buffy che aria da dark lady
hai stasera.Sei sicura di dover uscire con noi? Forse il tuo appuntamento è con
Dracula"
" oh no, Xander, grazie, ho già
dato. Ma le altre dove sono?"
" Willow è dentro, mentre Anya
deve ancora chiudere il negozio. Io l’aspetto qui, tu entra pure"
Buffy annuì e varcò la soglia: una
musica allegra l’avvolse e le diede la forza di sorridere.
Si avvicinò a Willow " ciao
Buffy, come va? Vuoi qualcosa da bere?" Willow era diventata molto
protettiva con lei, dopo che aveva saputo quello che era successo "grazie,
vado a prendermelo da sola, ma appena torno ci buttiamo in pista" La rossa
sorrise felice ed annuì.
In quel momento Anya e Xander
entrarono "Ehi Willow, come ti è sembrata Buffy?"
"Allegra, devo dire.Era tanto che
non veniva qui. Ha dettto che vuole ballare" La coppia sorrise felice
"allora possiamo dire che Buffy è tornata quella di una volta?"
Xander e Willow si guardarono soddisfatti "si, la nostra vecchia
Buffy".
La cacciatrice guardò con aria assente
lo scaffale del bar completamente ricoperto da liquori,
Aveva una vasta scelta, ma nonostante
tutto non riusciva a decidersi.
"Ehi, ti sei imbambolata?"
La voce del barista la riportò alla realtà "no, no. Vorrei un whisky,
immagino che triplo non esista, quindi doppio" Il barman sorrise
comprensivo "serata dura eh?"
"Come tutte le altre"
afferrò il bicchiere "Ma forse adesso andrà meglio"
Tornò verso i suoi amici che stavano
chiaccherando animatamente.
"Ciao buffy come va? Beh se stai
bevendo quello di certo non bene" Anya riusciva sempre ad arrivare al sodo
"No, tutto ok. Ho solo avuto una giornata molto pesante al double
meat"
L’ex demone annuì "anch’io oggi
ho lavorato parecchio"
Spike si soffermò a guardare le
finestre buie della cassa di Buffy. Prese una sigaretta e l’accese, se la
cacciatrice non era lì era senz’altro al Bronze, con i suoi amici, quei dementi
che non riuscivano a capire la sofferenza che provava. Xander pensava solo al
suo benessere personale, mentre Willow faceva pasticci con la magia, procurando
più dolore che altro.
Spense la sigaretta e si diresse verso
il cimitero, forse Buffy era di pattuglia, e lui era l’unico a poterla aiutare,
in tutti i sensi.
"Oh, questa canzone è fantastica,
dobbiamo assolutamente ballarla" Buffy guardò la sua amica incuriosita,
era da quando Tara l’aveva lasciata che non la vedeva così felice. "Certo,
andiamo, non voglio passare la serata ad ammuffire su queste sedie" I
quattro si buttarono in pista, ed iniziarono a scatenarsi, proprio come ai vecchi
tempi.
Spike attaversò lentamente il
cimitero, si accese un’altra sigaretta ed aspirò, profondamente:
Il Bronze gli era sempre piaciuto come
posto, un tempo era il suo supermercato, amava definirlo così, ma adesso,
adesso era un locale come un altro, dove poteva ubriacarsi e non pensare. Non
pensare al fatto che Buffy non lo amava e lui, invece, "moriva" per
lei.
Ma qualcosa stava cambiando, lo
riusciva a percepire, quella sera Buffy sarebbe stata attratta da lui, come una
farfalla dalla luce:era venuto il suo momento di scottarsi.
Entrò nel locale senza farsi notare, e
si sedette al bancone del bar.Scrutò la folla che ballava, ed il suo sguardo
andò a posarsi sulla deliziosa biondina che conosceva tanto bene: la cacciatrice.
La guardò ballare, lo faceva in modo sensuale, muovendo il corpo ben fatto a
ritmo di musica e sorridendo ai suoi amici. Si appoggiò allo schienale della
sedia e continuò a fissarla, da capo a piedi, con deliberata lentezza.
L’aveva sentito entrare, poteva
percepire il suo sguardo che le scorreva addosso, si voltò lentamente ed
incrociò quei due magnetici occhi blu che la fissavano carichi di
desiderio.Buffy rabbrividì.
Lui sorrise, si alzò dalla sedia ed
uscì dal locale, in silenzio, come era entrato.
"Ok Buffy stasera non cadrai
nella sua trappola.Rimani in pista con i tuoi amici a ballare e lui non ti si
avvicinerà"
" Buffy va tutto bene?"
Willow la guardò preoccupata. "Si, ho solo bisogno di prendere un pò
d’aria"
Dannazione, ma il suo cervello era
attaccato al resto del corpo?
Uscì dal Bronze e si guardò intorno
alla ricerca di Spike. Perchè lui riusciva ad attirarla in quel modo? Oh non
doveva dare la colpa al vampiro, lei voleva andare da lui, lei lo cercava, lei
lo..... No, non era amore! Il problema era convincere se stessa!
"Allora amore, ti stavi
divertendo con i tuoi amici?"
"Si Spike, mi stavo divertendo
molto" Non suonava convincente nemmeno a se stessa "cosa vuoi da
me?" Lui alzò un sopracciglio divertito "sappiamo entrambi cosa
voglio,ed è la stessa cosa che vuoi tu, se no non saresti uscita"
"io, uhm, pensavo avessi delle
informazioni per me" era meno convincente della storia degli amici. Negli
occhi di lui apparve quella luce inconfondibile, a metà tra il divertito e il malizioso
"andiamo Buffy, non riesci a trovare qualche altra scusa, tipo ho
dimenticato il gas acceso a casa e stavo correndo a chiuderlo"
Lei lo guardò seria "ora torno
dentro" Fece un passo per andarsene ma Spike le bloccò l’entrata "oh
no tesoro, resta qui, vieni da me"
"io non... C’è Dawn che..."
Lui sorrise "Sto bruciando per te cacciatrice, ti ho osservato mentre
ballavi, e ti ho desiderato. Ho desiderato che andassi avanti tutta la notte,
ma solo per me.Vieni nella mia cripta"
Le sue mani l’accarezzarono la schiena
e poi i fianchi "Spike...non qui , ti prego...."
La porta del Bronze si aprì ed
istintivamente Buffy si staccò dal vampiro, era la cosa più difficile che
avesse mai fatto, più difficile che salvare Sunnydale dall’apocalisse.
"Buffy non torni dentro a... Oh ciao Spike" Willow li guardò sorpresa
"scusate vi ho interrotto, dovete andare a caccia?"
"Si" "no" i due
risposero all’unisono e si fulminarono "no, non dobbiamo, Spike voleva
solo...."
"Volevo solo darle delle
informazioni" Willow annuì "allora ti aspetto dentro"
Buffy guardò Spike "Graz..."
"Non ringraziarmi
cacciatrice.Torna pure dai tuoi cari amici, ma il fuoco ora sta bruciando anche
te.Stanotte non potrai fare a meno di venire da me."
Il vampiro si girò e si allontanò col
suo passo arrogante. Buffy abbassò lo sguardo, Spike aveva ragione, lo sapeva,
era riuscito ad accenderla dentro, con una fiamma inestinguibile.
Willow raggiunse Xander e Anya
"era fuori con Spike, tra loro c’era una strana tensione, ma Buffy mi ha detto
che si stavano scambiando informazioni" Xander fece spallucce "Lui ci
avrà provato per l’ennesima volta e lei avrà rifiutato come al solito.Quel
vampiro è veramente insistente"
Buffy rientrò con un sorriso
decisamente forzato, " ragazzi io torno a casa, non voglio lasciare Dawn
sola"
"Buffy, Dawn è in gita con la
scuola, è partita stamattina"
"Hai ragione stavo pensando ad
altro.Comunque voglio tornare a casa e dormire un pò, mi devo alzare stanotte
per fare la ronda"
Buffy si allontanò dal locale:
riusciva ancora a sentire il tocco sicuro delle mani di Spike che le bruciava
sulla pelle. Decise di andare nella sua cripta, le avrebbe fatto bene.
Era appena arrivata al cimitero quando
la voce di Willow la fermò "Buffy dove stai andando?"
"Io, volevo fare la ronda adesso,
ma..."
"No, ti vedo scossa, torniamo a
casa insieme, andrai domani sera ad uccidere i demoni di Sunnydale"
Le due si incamminarono in silenzio
fino davanti al portico di casa Summers "guarda Buffy c’è un pacco nella
veranda" La cacciatrice si avvicinò incuriosita "cosa diavolo
è?"
"Forse il regalo di un tuo
spasimante.No Buffy non toccarlo, non si sa mai cosa ci sia dentro"
"e come facciamo a scoprirlo se non l’apriamo?"
Willow si battè un dito sul mento
"Facciamolo aprire da qualcuno che non può morire"Buffy la guardò
incuriosita "intendevo dire, qualcuno che è già morto, tipo Spike"
Oh no, lui no, se mi sfiora un’altra
volta non riuscirò a resistere. "Ok, vai tu a chiamarlo,io ti aspetto
qui"
Spike si versò un pò di sangue in un
grosso bicchiere di vetro, si sedette sulla poltrona e lanciò un’occhiata
furtiva alla porta. Buffy aveva bisogno di lui, e non avrebbe tardato a venirlo
a cercare.
Willow si guardò intorno con
circospezione: non le erano mai piaciuti i cimiteri, soprattutto di notte, per
fortuna la cripta di Spike non era lontana ed una volta arrivata non ci
sarebbero stati più problemi. La ragazza bussò delicatamente alla porta, che si
aprì con degli strani cigolii "c’è nessuno?" La sua voce risuonò
nella stanza vuota senza ricevere alcuna risposta "Spike?Dove sei?"
Sentì degli strani rumori e poco dopo il vampiro le apparve davanti
"cosa diavolo ci fai tu
qui?"
"Buffy mi ha mandato a chiamarti
abbiamo bisogno... Hai la patta aperta" Il vampiro rimase impassibile
"stavo aspettando una
persona"
"Immagino che tipo di persona.
Bhè ricomponiti e poi esci, dobbiamo sbrigarci"
I due camminarono in silenzio per un
pò
"di cosa si tratta?"
"Un-un pacco .Era davanti a casa
di Buffy, abbiamo preferito non toccarlo, non si sa mai cosa..."
"Perchè non è venuta Buffy a
chiamarmi?Aveva paura di stancare i suoi preziosi piedini per arrivare fino
alla mia cripta?" Willow fece spallucce "non lo so, mi è sembrata un
pò strana, a preferito mandare me"
Arrivarono presto a casa di Buffy, che
era seduta su una sedia e guardava nel vuoto.
"Allora cacciatrice?Vuoi rimanere
tutta la sera lì o iniziamo a darci da fare?"
Il telefono squillò e Willow corse a
rispondere
"muoviti ad aprire quel pacco Spike,
sono stanca e voglio andarmene a dormire"
"io avrei una proposta più
interessante, tipo..."
"Falla finita con queste
idiozie" Spike le rivolse uno sguardo gelido
"vediamo, vediamo,mmh c’è anche
un grazioso bigliettino che dice "Cacciatrice, non ti preoccupare, di me
ti puoi fidare".Lo trovo molto autobiografico, tu no?" La tensione
nell’aria divenne palpabile, i due si guardarono per un lungo momento senza
dire niente.
Willow uscì di casa con un sorriso a
32 denti
"Ragazzi, non ci crederete, era
Tara, ha detto che vuole vedermi, adesso e...Scusate vi ho interrotto in un
momento topico dell’apertura del pacco?"
"No Willow, stavamo solo
discutendo; piuttosto tu vai pure, noi ce la caveremo"
La rossa sorrise felice "grazie
mille" poi corse via in direzione del Bronze.
"Bene, fammi aprire questa cosa,
per vedere il suo mostruoso contenuto. Sarà di sicuro qualcosa di terrificante,
tipo..... Un vaso a fiori?"
"Andiamo Spike, un vaso, è
assurdo chi mi lascerebbe un vaso davanti a casa?"
"No Buffy, il pacco contiene
veramente un vaso.E lo trovo anche abbastanza bello.Vuoi vederlo?" La
ragazza annuì incuriosita e si avvicinò al vampiro che teneva in mano il
grazioso vasetto; allungò una mano , ma appena l’ebbe toccato, una scossa le
percorse tutto il corpo. La ragazza si accasciò a terra, ma fu prontamente
sorretta da Spike
"Buffy, cosa ti succede?"
"Io- io.."
"No, non parlare, non affaticarti
ti porto in casa."
Il Vampiro la sollevò tra le braccia e
la portò in camera sua, l’adagiò delicatamente tra le coperte e le si sedette
accanto.La osservò a lungo, in silenzio, accarezzandole dolcemente i bei
capelli biondi, aspettando che lei si riprenddesse.
"Spike cosa è... Non mi ricordo
niente"
"Calmati tesoro, non agitarti, è
stata colpa di quel vaso, appena l’hai toccato sei quasi svenuta"
"Non dire stupidaggini Spike, un
vaso a fiori mi ha fatto perdere conoscenza.é assurdo!"
Buffy sorrise e guardò Spike: come
riusciva ad essere sempre così bello?
Un nuovo brivido la scosse e la
costrinse a risdraiarsi "Buffy..."
"Spike ho freddo, aiutami"
Il viso del vampiro si accigliò, prese
una coperta e gliela mise sopra.
"Scaldami ho troppo freddo"
le labbra della ragazza iniziarono atremare e a prendere uno strano colorito
viola.
"Amore, lo sai che in quanto a
calore corporeo non sono il massimo"
Riuscì a strappare un sorriso a Buffy
"Beh l’altra notte non sembrava..."
Spike sorrise a sua volta "allora
non sei così malridotta".
Lui le prese la mano e la sfregò tra
le sue "Spike, sdraiati vicino a me, ho...ho bisogno di te"
Lui ubbidì, gli faceva molto piacere
essere indispensabile per lei.
Buffy gli si raggomitolò contro,
cercando un calore che lui non poteva darle; lui le accarezzò i capelli, poi la
schiena "Hai ancora freddo amore?"
Lei sollevò il viso verso il suo
"si, ma di tipo diverso" Negli occhi di Buffy brillava una strana
luce, lui inarcò un sopracciglio
" fai l’amore con me Spike, non
c’è nessuno in casa. La notte è nostra"
"Non so se è il caso Buffy,
Willow potrebbe tornare e ...."
"Forse non mi sono
spiegata"gli si mise sopra a cavalcioni "Ho detto che voglio fare
l’amore con te! Ti desidero, adesso!"
"Lo sai che ogni tuo desiderio è
un ordine per me"
Buffy aveva detto amore, suonava così
dolce alle orecchie di Spike quella parola relazionata a loro due.
Lui si fece spogliare lentamente,
lasciò che lei lo accarezzasse e capisse che quella notte poteva contare su di
lui, sul loro amore. Perchè ormai ne era certo: lei lo amava.
Spike le sfilò la maglietta, lei non
si oppose, gli permise di esplorare il suo corpo, che ormai conosceva tanto
bene da poterne tracciare i contorni ad occhi chiusi.
Il vampiro la fece distendere
dolcemente sul letto e l’accarezzò "sei bellissima"
Lei sorrise pudicamente, fatto strano
dato che erano completamente nudi.
"Buffy, io..."
Lei gli posò un dito sulle labbra
"baciami"
Il mattino dopo la ragazza si svegliò indolenzita:
quella notte lei e Spike avevano fatto l’amore.Niente sesso. Amore.Ed era stata
la cosa più bella che le fosse mai capitata.
Di fianco a lai il letto era vuoto,
Spike se ne era dovuto andare prima del sorgere del sole, ma lei desiderava non
l’avesse fatto. Si alzò a fatica e si diresse in cucina per prepararsi la
colazione, trovò il vasetto a fiori appoggiato sul tavolo, provò a toccarlo ma
non ricevette alcuna scossa.
Era chiaro che la teoria di Spike era
errata, forse il regalo era davvero di un suo spasimante. Sorrise.
Doveva muoversi, avrebbe dovuto essere
al double meat già da venti minuti.
La sera Buffy tornò a casa distrutta,
era stanchissima, non ce l’avrebbe fatta a fare la ronda, salì lentamente le
scale fino a camera sua "Willow sei in casa?"
Non ricevette alcuna risposta, forse
si era riappacificata con Tara ed erano rimaste a dormire all’università. Si
distese sul suo letto e si sfregò gli occhi: aveva sonno, ma non riusciva a
dormire, avrebbe voluto mangiare qualcosa di decente, e non il solito panino
del double meat, il suo stomaco faceva strani gorgoglii. Dopo svariati minuti
riuscì finalmente a prendere sonno, ma tremendi mostri popolarono i suoi sogni.
Spike salì in slenzio la scala di casa
Summers e si affacciò alla camera di Buffy: la vide che dormiva, con i capelli
biondi sparsi sul cuscino.Com’era bella. Avrebbe voluto svegliarla e passare la
notte a fare l’amore con lei, ma poi pensò che doveva essere esausta dopo la
lunga giornata di lavoro passata a friggere patatine.
Si girò e fece per andarsene.
"Spike..."
Il vampiro tornò sui suoi passi e
guardò Buffy, dormiva ancora, come una preziosa bambola di porcellana. Forse lo
stava sognando. Spike sorrise dolcemente "ti amo Buffy"
"Sono parecchi giorni che faccio
lo stesso sogno Tara. Sto combattendo contro dei mostri orribili, sto per
morire, ma arriva Spike e mi salva.Secondo te cosa vuol dire?" Buffy
guardò con aria interrogativa la sua unica confidente
"non so Buffy, sono una strega,
non so interpretare i sogni"
"Scusa hai ragione, ma avevo
bisogno di parlare con qualcuno, e tu sei l’unica che...
Ma dimmi come è andata con Willow
l’altra sera?"
"Willow?"
"Si, l’hai chiamata a casa nostra
e lei è corsa via felicissima dicendo che tu la volevi vedere"
"No, io non l’ho chiamata e non
l’ho vista, ma non è tornata a casa?"
"No, pensavo fosse rimasta con te
all’università"
Buffy iniziò a preoccuparsi seriamente
"Dobbiamo cercarla"
Spike sentì bussare pesantemente alla
porta, Buffy era lì,poteva sentirla.
"Entra pure. Ma da quando bussi?
Sei sempre entrata come volevi tu"
Lei aggrottò la fronte e lo guardò
proccupata "Willow è sparita"
"Si sarà fatta un incantesimo per
la memoria e si sarà dimenticata dove abita"
"Non è il momento di scherzare
Spike, devi aiutarmi. Ho bisogno che mi aiuti. Vai in giro a chiedere
informazioni ai tuoi amici demoni. Appena sai qualcosa vieni da me"
"Potresti anche essere più
gentile cacciatrice, non sono tenuto a farti nessun piacere."
"Oh scusami piccolo Spike,
potresti farlo per piacere? Così va meglio? Vuoi anche un biscottino?"
L’espressione sul viso di Spike
divenne dura "non parlarmi così, oh potrei morderti prima che tu abbia il
tempo di dire ai"
I due si squadrarono a lungo, senza dire
niente, la tensione cresceva piano piano, nessuno dei due aveva intenzione di
cedere. Buffy sbuffò e Spike sorrise, un sorriso senza felicità "ci stiamo
comportando come due bambini Buffy. Vai a casa, sembri stanca, verrò a trovarti
stanotte."
Buffy guardò nervosamente le lancette
dell’orologio, i minuti non passavano mai e la sua apprensione per Willow
cresceva sempre di più, dove diavolo poteva essersi cacciata?
Si augurò che non fosse tornata a fare
magie, sarebbe stata la fine.
Iniziò a camminare per la stanza, non
poteva starsene li con le mani in mano, mentre la sua amica era dispersa, Spike
non poteva essere più veloce?
Si sedette sul divano e chiuse gli
occhi: aveva un infinito bisogno di Spike, e non di certo per cercare Willow;
lo sognava tutte le notti, lo desiderava di giorno, non passava minuto in cui
lui non fosse nei suoi pensieri. Le faceva male ammetterlo, ma si era
innamorata.
Buffy andò al piano di sopra ed entrò
nella camera di Willow. Guardò il letto disfatto e vi notò sopra qualcosa; si
avvicinò ulteriormente e trovò un foglietto: "Buffy, mi dispiace lasciarti
adesso, ma ho bisogno di stare per conto mio, non cercarmi, tornerò io quando
sarò pronta. Ah la storia di Tara non è vera, non penso che lei voglia vedermi.
Baci Willow."
Buffy si lasciò cadere sul letto:
cos’era preso a Willow? Scappare di casa era una cosa da adolescenti
irrequieti, e willow non era nessuna delle due cose.
"Ah sei qua cacciatrice.Pensavo
mi aspettassi in cucina, con un bel bicchiere di sangue" Il vampiro vide
che la ragazza non rispondeva "Buffy, tutto bene?" Lei gli passò la
lettera di Willow
"Ma cosa diavolo hanno i tuoi
amici?prima Willow fa perdere la memoria a tutti, poi scappa, l’altro idiota
non capisce assolutamente cosa ti stia succedendo, tua sorella, non ne
parliamo..."
"Sono sempre i miei amici in
fondo, Spike. Io gli voglio bene anche se a volte sono stupidi so di poter
contare su di loro nel momento del bisogno"
Lui la guardò gelido "Sappiamo
entrambi che non è così"
"Non puoi giudicarli, non li
conosci"
"Bhè da quel che ho visto... No,
lasciamo perdere, la cosa sta degenerando"
Si girò per andarsene, odiava gli
amici di Buffy, e odiava lei che li difendeva.
"Spike non... Rimani qui"
"Perchè? Vuoi raccontarmi una storiella
sulla fedeltà dei tuoi amici?"
"No. Inizia a spogliarti, poi
decideremo cosa fare"
Spike si svegliò a notte fonda, poteva
sentire il morbido corpo di Buffy premere contro il suo, e questo lo riaccese
di desiderio. Rimase a lungo a guardare la ragazza che dormiva beatamente, ma
presto arrivò per lui il momento di andarsene, si alzò dal letto e cominciò a
rivestirsi.
"Spike, aiutami" La
cacciatrice lo chiamava nel sonno, come la sera precedente
"Io ci provo amore, ma tu mi
rendi le cose difficile"
La ragazza si svegliò di soprassalto,
di nuovo quel maledetto sogno, si guardò intorno e vide Spike che le sorrideva
"Ben svegliata tesoro"
"Dove, dove stai andando?"
"Nella mia cripta, altrimenti la
prossima volta dovrai chiedere informazioni ad un mucchietto di polvere"
"No, voglio che tu rimanga, ho
bisogno di fare l’amore con te"
"É una frase abbastanza
ricorrente in questi giorni"
Buffy sorrise "non mi pare ti
annoi più di tanto"
Spike fece un finto sospiro "dio
solo sa quanto ami la monotonia"
Buffy si alzò a pomeriggio inoltrato,
quella sera Dawn sarebbe tornata dalla gita, e lei voleva prepararle una
cenetta coi fiocchi e accoglierla come una regina.
Si sentì in colpa, avrebbe voluto stare
ancora un pò con Spike, senza il pensiero dei suoi amici e di sua sorella.
Si alzò e si vestì in silenzio, Spike
non era più nel letto, ma non poteva di certo essere uscito di casa, iniziò a
cercarlo e poco dopo lo trovò fuori dal bagno: aveva appena finito di farsi la
doccia ed era più bello che mai, con il suo fisico perfetto ricoperto di
goccioline d’acqua.
"Tu non hai bisogno di farti la
doccia"
"Solitamente no amore, ma avevo
voglia di provare il tuo bagno. É molto bello!"
"Sai dovresti farla più spesso,
ti rende incredibilmente sexy!"
I due si guardarono a lungo negli
occhi, e provarono l’irrefrenabile desiderio di chiudersi in camera per un
altro giorno.
Spike le si avvicinò, le sollevò il
mento con un dito e la baciò. Fu un bacio dolce, romantico, completamente
differente da tutti quelli che si erano dati in precedenza. Entrambi
desiderarono che quel momento non finisse mai. Ma lui si allontanò
"no Spike....."
"Buffy, se ti bacio un’ altra
volta passeremo le prossime dieci ore di nuovo chiusi in quella stanza, e so
che tua sorella arriva fra meno di due quindi..."
"Ma cosa ti è successo Spike? Una
settimana fa io ti avrei chiesto di andartene e tu avresti insistito per
restare, e adesso.."
Lui sorrise teneramente "adesso
non sono l’unico ad essere innamorato"
Buffy distolse lo sguardo dai suoi
magnetici occhi blu, era già difficile mentire, guardandolo negli occhi sarebbe
stato praticamente impossibile
"fare la doccia ti mette strane
idee in testa"
Calò un silenzio imbarazzante e carico
di tensione.
Spike si guardò intorno "è meglio
che vada a vestirmi, perchè se arriva tua sorella..."
"Si è meglio. Ci vediamo"
Buffy scese in cortile, e il vampiro
la guardò passeggiare dalla finestra della camera.I capelli
biondi riflettevano gli ultimi raggi
di sole, il cielo era tempestoso e il vento faceva ondeggiare l’ampia gonna che
la ragazza indossava. Sembrava una dea della guerra, di quelle della mitologia
celtica, bella, forte, irraggiungibile e dal cuore di ghiaccio.
Grosse gocce di pioggia iniziarono a
cadere, ma Buffy rimase impassibile, in mezzo al giardino. Spike la guardò
un’ultima volta e poi se ne andò.
Tara arrivò correndo verso casa di
Buffy e la vide immobole sotto la pioggia con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Ciao Buffy, co-come mai sei li,
immob..."
E all’improvviso Tara notò che sul
viso della cacciatrice scorrevano grosse lacrime, abilmente nascoste dalla
forte pioggia.
"Buffy, vieni, rientriamo. Se
rimani ancora fuori ti buscherai un raffreddore"
Le due si avviarono in silenzio verso
la casa, Tara aveva un vago sospetto di quello che poteva essere successo, ma
preferì non parlare e aspettare che fosse Buffy a confidarle i suoi problemi.
"Tra un’ora arriva Dawn, devo
prepararle da mangiare e..."
"Non ti preoccupare Buffy, sono
venuta apposta per aiutarti"
Gli occhi della cacciatrice si
riempirono di nuovo di lacrime.
"Mi sono innamorata, Tara, e so
che lui mi farà solo soffrire come hanno fatto tutti gli altri.
Ed io non posso permettermi di farmi
spaccare il cuore un’altra volta, non reggerei"
Tara l’abbracciò "Buffy, la vita
è breve, lo sai. Spike ti ama veramente. Quando le cose inizieranno ad andare
storte ti preoccuperai. Ma adesso pensa a vivere, pensa al presente. Lo so che
per te è particolarmente dura ma prova a essere felice di vivere."
Buffy si lasciò cadere su una sedia e
si asciugò gli occhi "Con Dawn andremo al ristorante. Vuoi venire anche
tu?" Sul viso della cacciatrice apparve un debole sorriso
"Grazie Buffy, accetto
volentieri.Ti volevo chiedere notizie su Willow, se avevi..."
"Oh mio dio, scusami, ero
talmente presa dai miei stupidi problemi che..Bhè, Willow è... scappata"
Tara rimase senza parole
"Sca-scappata? In che senso?"
"Lei ha lasciato un biglietto, se
vuoi te lo do, dice di voler restare per conto suo almeno per un pò, ha detto
anche che si farà viva lei. Non parliamone con Dawn però, voglio che stasera
sia felice e basta."
Tara annuì tristemente.
Spike accese la vecchia tv che stava
al centro della sua cripta, tanto non l’avrebbe guardata, come faceva a non
pensare a Buffy dopo quello che avevano passato?
Aveva bisogno di distrarsi, uscire,
fare qualcosa, concentrarsi per non pensare a lei.
Come ad esaudire il suo desiderio qualcuno
bussò alla porta.
"Avanti"
Il suo amico Clem entrò sorridente
"Ciao Spike, hai qualcosa da fare stasera?"
Il vampiro sorrise "assolutamente
niente. Cosa mi proponi?"
"Io vado a giocare a poker da
Jeff. Vuoi venire?"
"Mmh perchè no?"
"Ehi Buffy, perchè piangi
guardando..... King Kong?" Dawn si sedette sul divano don una ciotola
gigante di popcorn.
"Oh Dawn, lui è così innamorato
ma nessuno lo capisce perchè...."
In quel momento qualcosa colpì Buffy
al cuore, come se qualcuno glielo stesse stritolando: Ora poteva capire come si
sentiva Spike, il dolore che doveva superare ogni giorno, il dolore che lei gli
procurava. Sua sorella continuava a parlare sul fatto che fosse stupido
piangere per un gorilla gigante che scalava grattacieli, ma oramai le sue
lacrime non erano più causate dal film, o forse non lo erano mai state.
"Buffy non sei mai stata una
sentimentale, cosa ti succede? Piangere in questo modo non è da te. Sei sicura
di non essere in cinta?"
"Che idee ti vengono Dawn? É
impossibile che io sia incinta"
La ragazza fece spallucce "Non mi
dispiacerebbe diventare zia"
Spike tornò a casa poco prima
dell’alba: aveva fatto bene ad andare con Clem, se non altro era riuscito a
pensare un pò meno a Buffy.
Ma ora che era solo il cuore era
tornato a fargli male.
Guardò fuori dalla porta : se avesse
corso in fretta avrebbe raggiunto la casa della cacciatrice prima del sorgere
del sole. Non aveva neanche bisogno della coperta, aveva già programmato di
poter stare con Buffy almeno fino al tramonto.
Mise un piede fuori dalla cripta, ma
poi ci ripensò, no sarebbe stata lei a venire da lui, quella sera stessa, era
stufo di offrirle il suo cuore perchè lei lo distruggesse. Se veramente buffy
aveva bisogno di lui, l’avrebbe cercato.
Buffy stava facendo friggere delle
patatine, quando una nausea improvvisa l’assalì.
Si tappo la bocca e corse verso il
bagno per vomitare, cosa diavolo le stava succedendo?
L’odore del double meat palace non le
era mai piaciuto, ma addirittura farla vomitare.
Si sedette su una sedia nel retro del
locale e bevve un bicchier d’acqua, si sentiva stanchissima ed aveva un
incredibile mal di testa.
Il suo capo la vide piegata in due
vicino al tavolo e si preoccupò "Buffy, hai qualcosa che non va?"
"No, io ho solo un pò di nausea
e..."
La cacciatrice dovette correre in
bagno un’altra volta.
"Buffy, prenditi il resto della
giornata libero e vedi di andare da un medico".
La ragazza seguì il consiglio del suo
capo, ed andò dal suo dottore per farsi dare qualcosa contro la nausea e il
vomito.
"Dunque signorina Summers ha
avuto dei rapporti sessuali negli ultimi mesi?"
Buffy annuì ripensando alle notti, per
non parlare dei giorni, passati con Spike: aveva avuto quello che ogni donna
sognava, se non di più.
"Bhè, dati i sintomi che mi ha
appena elencato non escluderei una gravidanza"
"Oh no dr. Jefferson non è
possibile che io sia rimasta in cinta."
Il dottore la guardò sconcertato.
"Cioè, quello che voglio dire è
che il mio....mmh, fidanzato è completamente sterile"
IL medico annuì pensieroso
"Quindi voi non usate alcun tipo di precauzione?"
La cacciatrice confermò.
"Va bene, ora vada a casa e
faccia questo test di gravidanza, e mi chiami per avvisarmi di eventuali
sviluppi"
Buffy allungò una mano e guardò poco convinta
la scatolina che il dottore le porgeva.
Spike iniziava ad innervosirsi, ormai
il sole era calato da più di un’ora e di Buffy nemmeno l’ombra. Si accese una
sigaretta ed iniziò a fumare nervosamente, la preda non voleva uscire dalla sua
tana? Sarebbe andato a stanarla e a chiarire un paio di cose.
Buffy guardò con aria di sfida il test
che doveva prender colore. Era semplicemente assurdo. Lei non poteva aspettare
un figlio, i vampiri non potevano procreare.
E allora perchè era così agitata?
Si sedette e si prese la testa tra le
mani, doveva mantenere la calma, non doveva preoccuparsi, il test sarebbe
risultato negativo e la vita avrebbe ricominciato a scorrere come sempre.
Allungò una mano tremante ed afferrò
il test, fece un respiro profondo e lo guardò: positivo!
Sentì un vuoto allo stomaco e grosse
lacrime iniziarono a scorrerle copiose sulle guance. Come diavolo era potuto
succedere? L’unico con cui era stata in quei mesi era Spike, e lui non
poteva....
Si sentì debole, svuotata di ogni forza,
si alzò in piedi a fatica ed andò a sdraiarsi nella camera che un tempo era
stata di sua madre. Era distrutta, non pensava sarebbe mai successo.
Scoppiò in un pianto dirotto, cosa
avrebbe fatto ora?
Spike entrò senza bussare e si ritrovò
nel salotto vuoto "Dove diavolo sei finita cacciatrice?"
Salì le scale con la rabbia che gli
cresceva nel petto; arrivò davanti alla camera di dawn, dove trovò un
bigliettino che diceva che era da Janice "La casa è tutta nostra"
Aprì la porta della camera di Buffy ma
dentro non trovò nessuno, il vampiro stava iniziando ad innervosirsi più del
dovuto.
Andò verso il bagno, forse la ragazza
si stava facendo la doccia, ed il solo pensiero lo eccitava. Entrò sbattendo la
porta già pronto a catturare la sua preda, ma anche qui non c’era nessuno. Notò
qualcosa per terra e si chinò a raccoglierlo: un test di gravidanza?
Vicino al lavandino trovò anche la
scatola che doveva contenerlo, consultò la legenda e scoprì che era risultato
positivo.
Possibile che la piccola Dawn fosse in
cinta? No decisamente no, la ragazzina aveva dato il suo primo bacio solo
qualche mese prima, era impossibile che...
Di willow non poteva di certo essere,
era lesbica, ed in quel momento era scappata di casa.
Quindi rimaneva una sola persona:
Buffy!
Scosse la testa e sorrise sarcastico,
lui non le bastava più come amante?Bestemmiò e tirò un pugno al muro che si
ruppe.
Uscì dal bagno furente e si diresse
verso l’ultima camera che gli rimaneva da controllare.
Buffy l’aveva tradito, e per giunta
con uno stupido essere umano da cui si era fatta mettere pure incinta.
Aprì la porta con un calcio e guardò
la ragazza distesa nel letto.
"Bene Buffy vedo che io non ti
basto più, che puoi fare anche a meno di me. Lo so che non mi hai mai amato,
non mi sono mai illuso, ma questo è davvero troppo. Solo perchè non ho un’anima
credi che io non soffra? Devi smetterla di trattarmi in questo modo o potrei
fare qualcosa che ti impedirebbe di rimanere in cinta, per sempre. Sai, non mi
dispiacerebbe vedere una cacciatrice vampirizzata, deve essere uno spettacolo
interessante."
Buffy non reagì, rimase stesa a
guardarlo, e dai suoi grandi occhi verdi iniziarono a scorrere grosse lacrime.
"E smettila di piangere, la colpa
di quel che è successo è solo tua"
La ragazza lo guardò con tristezza
"il figlio è tuo Spike"
Lui rise, una risata gelida
"sappiamo benissimo entrambi che non è possibile"
"Spike, sono venuta a letto solo
con te, credimi"
Il vampiro inarcò un sopracciglio ed i
suoi occhi diventarono di ghiaccio.
Lei si alzò a fatica dal letto
"cosa credi, che per me sia facile accettarlo?sono circondata da problemi
che non riesco a gestire, e questo non fa altro che peggiorare la situazione.
Non vuoi credere che sia tuo? Bene, vattene, esci da questa casa. Ho perso il
conto degli apocalissi che ho affrontato e sono morta, non deve essere tanto
più difficile crescere un figlio da sola."
Spike rimase a fissarla per un pò
"vuoi davvero che me ne vada? Bene, la strada la conosco."
Si girò e fece per andarsene, ma lei
lo chiamò.
"Spike, ti prego, ho bisogno di
aiuto. In questi mesi sei stato l’unico che mi abbia veramente capito, non puoi
abbandonarmi ora"
"Buffy, ti rendi conto che le
cose che mi hai appena detto sono assurde?"Spike addolcì il tono della
voce "come è possibile che io..."
"Neanch’io ci volevo credere
Spike. Ma devi fidarti di me. Non sono stata con nessuno, apparte te."
Il vampiro sembrava combattuto
"Vieni nella mia cripta, la non rischiamo di essere ascoltati da
Dawn"
Pochi minuti dopo Buffy stava seduta
sul comodo letto che aveva provato in più di un occasione. Dei delicati
lenzuoli di seta color avorio lo ricoprivano: Spike aveva buon gusto in fatto
di arredamento.
Il vampiro apparve poco dopo con un
enorme bicchiere di sangue che beveva a lunghe sorsate. "Allora Buffy,
raccontami con calma cosa è successo."
La ragazza annuì "Ero al lavoro
quando mi è venuta una nausea imporovvisa e.... Spike, sono terrorizzata ne io
ne te sappiamo assolutamente niente riguardo alla gravidanza, e non ho nessuna
intenzione di dirlo ai miei amici"
Lui sorrise dolcemente e le si sedette
accanto "Non ti preoccupare amore, risolveremo tutto"
La baciò piano sul collo e lei
rabbrividì
"Spike, non credo sia il
caso...."
Lui le sciolse i capelli e la fece
sdraiare sul bel letto "Buffy, mi fido di te, anche se la cosa mi sembra
assolutamente inconcepibile." La baciò sulla bocca "questa notte sarò
dolce amore, ne abbiamo bisogno tutti e due"
Lei sorrise timidamente "grazie
Spike"
Il giorno dopo Buffy si svegliò, aveva
passato una delle notti più belle della sua vita, sorrise felice, ma
all’improvviso tutto quello che le era capitato il giorno precedente le tornò
alla mente, e grosse lacrime iniziarono a solcarle il viso.
Spike scese lentamente le scale e vide
Buffy tristemente raggomitolata nel letto
"Hey amore come stai?" Le
accarezzò il viso fradicio di lacrime e le sorrise dolcemente.
"Non saprei, ho....paura"
Lui le si sdraiò accanto "Penso
sia abbastanza normale. Vuoi che ti porti qualcosa? Non so una cioccolata, dei
biscotti, un pò di..."
"Sangue"
Lui la guardò perplesso "come
scusa?"
"Spike, io credo che....sai che
le donne in cinta hanno le voglie, no? Bè io ho voglia di sangue"
"Direi che non ci sono più dubbi
che il figlio sia mio"
Le portò una coppa piena del liquido
rosso e denso, Buffy era un pò riluttante a bere del sangue, ma appena le sue
labbra toccarono la sostanza sentì che non avrebbe più potuto farne a meno, e
che quel nutrimento le dava tantissima energia. Sorrise compiaciuta "La
cacciatrice che beve sangue nella cripta di un vampiro, è una cosa decisamente
inusuale"
"Per non dire incredibilmente
eccitante" la incalzò lui.
Buffy sorrise enigmatica, pucciò un dito
nella coppa e se lo passò sulle labbra "Tu dici?"
"Non sai quanto" lui le
prese la mano ed iniziò a succhiarle le due dita ricoperte di sangue; tolse le
lenzuala che la ricoprivano ed intinse a sua volta le dita nel calice per poi
lasciarle scorrere sul corpo di lei.
"Spike....."
"Ho appena incominciato amore,
oggi ti tratterò come una regina, la mia regina"
Appoggiò le labbra sul collo di lei ed
iniziò a succhiare la linea di sangue che aveva tracciato lungo tutto il corpo
della cacciatrice.
Buffy stava sognando di volare, senza
pensieri, senza problemi, quando si svegliò e vide Spike che la guardava, con
quei due meravigliosi occhi blu pieni d’amore.
"Ben svegliata tesoro. Non vorrei
agitarti ma c’è tua sorella di sopra che ti sta cercando. Io le ho detto che
non ti ho vista, ma non mi ha voluto credere."
Buffy si rizzò a sedere, se Dawn la
trovava lì.... No, non voleva neanche pensarci. Si alzò, troppo in fretta
forse. La testa iniziò a girarle vorticosamente, e dovette sedersi per non
svenire. Spike la guardava con aria preoccupata, e sinceramente anche lei era
impensierita dalle sue condizioni fisiche. Quel pomeriggio avrebbe fatto una
visitina al Dottor Jefferson, aveva bisogno di aiuto e di
chiarimenti."Manda via Dawn in qualche modo, dille di cercarmi al
doublemeat, ci penserò io a farmi trovare" Lui sorrise "spero di
ritrovarti anch’io stasera"
"Mmm, vediamo cosa dirà il
medico, una donna incinta non dovrebbe stare in giro tutta notte"
"Buffy, dove diavolo sei stata
tutta la notte? Mi sono preoccupata a non vederti tornare"
Dawn la guardava con aria tra il
triste e l’arrabbiato, e buffy si sentì incredibilmente in colpa
"Lo sai come sono i demoni,
io..."
"Hai sempre la scusa dei tuoi
maledetti demoni per non passare tempo con me, vero?"
"Dawn, io..."
"Non voglio sentire le tue
stupide scuse"
Buffy si accasciò su una sedia e
ricominciò a piangere, stava male per sua sorella ma purtroppo era il prezzo da
pagare, avrebbe dovuto vedere meno Spike, ma le avrebbe reso tutto più difficile
di quel che già era.
Spike si lasciò cadere sulla sua
poltrona: come diavolo aveva fatto Buffy a rimanere in cinta?
Era rimasto letteralmente sconvolto
alla notizia che il figlio era suo, e tutt’ora stentava a crederci. Lui,
William il sangunario avrebbe potuto diventare padre, e la madre era una
cacciatrice,ed anche l’unica donna che lui avesse mai veramente amato. Sorrise.
Era assurdo, ma allo stesso tempo gli dava una sensazione che non avrebbe mai
creduto possibile provare.
Buffy bussò delicatamente alla porta
del dottore ed entrò nella sala che era impregnata dell’odore di disinfettante.
"Signorina Summers, che notizie
mi porta?"
"Il- il test è risultato
positivo, ed io dottore sono spaventata perchè non so assolutamente niente al
riguardo"
Il medico la guardò dolcemente
"non si preoccupi, faremo un passo alla volta e risolveremo tutto. Non ha
motivo di agitarsi, se seguirà i miei consigli andrà tutto bene."
Buffy si sedette sul tavolo di cucina
ed iniziò a sfogliare il libro che le aveva dato il dottor Jefferson, era
interessante, ma il problema era che la sua gravidanza non era esattamente
normale, anzi di normale c’era ben poco, era rimasta incinta di un uomo morto!
E se quando il bambino fosse nato e
non respirava, ma viveva comunque? I medici lo avrebbero usato come cavia da
laboratorio e... Si toccò la pancia con preoccupazione, doveva affrontare una
cosa per volta e non farsi prendere dal panico. Aveva assolutamente bisogno di
parlare con qualcuno, e l’unica con cui poteva farlo era Tara.
La ragazza la guardò stralunata
"tu-tu sei in cinta? E-e il padre è Spike?Come diavolo è successo
Buffy?"
La cacciatrice fece spallucce
"non so neanch’io Tara, è clinicamente impossibile eppure è
successo."
"Lui lo sa? Come l’ha
presa?"
"Bene direi, anzi meglio di
quanto avrei mai creduto possibile, è stato dolce, premuroso...perfetto"
Buffy sorrise, e si rese conto di essere realmente felice, una sensazione che
non provava più da parecchio tempo.
"Dato il mio status di donna gravida
direi che posso permettermi un frappè al cioccolato"
Tara la guardò incuriosita "Era
tanto che non ti vedevo così.....viva."
Buffy aveva organizzato una cena con i
suoi amici, avevano un pò perso il contatto tra di loro da quando lei era
tornata. E poi voleva vedere Dawn felice, voleva riappacificarsi con lei,
dedicarle un pò più di tempo. Finì di preparare la tavola ed andò a cambiarsi,
di lì a poco sarebbero arrivati tutti e lei doveva sistemare ancora un paio di
cosette.
Tara fù la prima, e con il suo solito
dolce sorriso abbracciò la padrona di casa "Ciao Buffy come va la
tua...?"
L’altra sorrise "Bene grazie, non
ho più nausee. E tu come stai?"
"Abbastanza bene. Hai percaso
avuto notizie di Willow?"
Buffy scosse tristemente la testa.
Dopo un pò arrivarono Anya e Xander,
anche loro molto preoccupati per la storia di Willow.
Si sedettero a tavola, Dawn era
stranamente felice, ed iniziarono a mangiare.
"Sai Buffy" cominciò Xander
" e un pò che non vediamo capelli d’oro, si è per caso volatilizzato?"
La cacciatrice lo guardò seria
"perchè dovrei sapere dov’è Spike? Non sono mica la sua balia"
Xander alzò un sopracciglio"Hey
Buffy non c’è bisogno che ti arrabbi così, era solo una domanda"
Il ragazzo iniziò a tagliare
energicamente la sua carne, ma il coltello gli scivolò e si tagliò. "Ma
guarda che stupido sono. Buffy avresti un cerotto mi stanno uscendo litri di
sangue"
La cacciatrice rimase ferma a guardare
il dito di Xander che sanguinava ed una improvvisa voglia l’assalì "Vado-
vado subito a prendertelo"
Salì lentamente la scale con la pancia
che gorgogliava aveva bisogno di sangue e l’unico a cui poteva chiederlo era
Spike, o andare dal macellaio, che però a quell’ora sarebbe stato sicuramente
chiuso.
Finita la cena sarebbe andata a caccia
e avrebbe chiesto aiuto a Spike.
Tornò al piano inferiore e porse il
cerotto a Xander, poi andò in cucina a prendere la seconda portata ma il
campanellò della porta suonò. Gli amici si guardarono preoccupati e l’unico
uomo sussurrò "Will...Willow?"
Buffy si alzò dalla sedia e andò ad
aprire timorosamente la porta.
"Spike" un sorriso le nacque
spontaneo sulle labbra "Cosa, cosa ci fai qui?"
La cacciatrice ringraziò il cielo: era
proprio quello di cui aveva bisogno. Si sentì un pò in colpa per Willow, la sua
migliore amica era scomparsa e lei pensava solo alle sue voglie di donna in
cinta.
I suoi amici erano delusi, guardarono
Spike con il solito disgusto e ripresero a mangiare.
Il vampiro sorrise teneramente a Buffy,
l’unica che lo aveva accolto, l’unica il cui parere per lui era veramente
importante.
"Ho delle informazioni da darti.
Possiamo andare un attimo in cucina?"
La ragazza annuì e lo fece entrare.
"Scusate ragazzi torno
subito"
Gli altri annuirono indifferenti, e
lei si diresse verso la cucina.
Lui la guardò con gli occhi pieni
d’amore "Come stai tesoro?"
"Abbastanza bene, alti e bassi.
Insomma la solita routine"
Lui le si avvicinò e le posò una mano
sulla pancia "E qui, come va?"
La tenerezza di quel gesto commosse
Buffy, che iniziò a piangere.
"Ehi amore, scusa non
volevo..."
"No spike non preoccuparti, sono
gli ormoni che ni fanno questo effetto"
Il vampiro sorrise rincuorato "A
proposito, sono venuto qui a portarti una cosa di cui penso tu abbia
bisogno"
Tirò fuori dalla giacca un barattolo
di sangue e lo porse a Buffy.
Lei sorrise e gli buttò le braccia al
collo "Grazie Spike, non so cosa farei senza di te"
Lo baciò dalicatamente sulle labbra e
ripose il barattolo in frigo.
"Tu non sai che voglia avevo di
bere sangue. Senti vuoi restare qui a mangiare?"
Lui la guardò sorpreso "gli
ormoni ti hanno fatto diventare più buona? Comunque no grazie, non credo che i
tuoi amici sarebbero molto d’accordo"
Buffy sbuffò "I miei amici....."
"Io vado amore, ma miraccomando,
fatti vedere"
La ragazza tornò in sala da pranzo e
finì di mangiare in silenzio.
Spike si lasciò cadere sul letto, era
riuscito a rendere Buffy felice, un’impresa non da poco.
Sorrise, anche lui si sentiva contento,
avvertiva come un senso di pienezza, di soddisfazione che non aveva mai provato
nella sua vita. Che fosse merito di quel bambino? Di quel prezioso dono che era
stato concesso loro? Si alzò di scatto dal letto ed iniziò a girare per la
stanza, voleva fare qualcosa per Buffy, qualcosa che la facesse sentire al
sicuro, amata e protetta; avrebbe cacciato lui per lei, l’avrebbe portata fuori
a cena in un bel ristorante, sarebbe diventato l’uomo che lei desiderava.
Ma se quello che sentiva era giusto a
Buffy lui piaceva già così com’era.
Prese un foglietto di carta ed iniziò
a scrivere in bella calligrafia un messaggio per Buffy, dove la invitava a
mangiare con lui nel più lussuoso ristorante di Sunnydale.
Buffy si svegliò di mala voglia, per
fortuna non aveva più nausee ma solo una gran voglia di mangiare, mangiare e
ancora mangiare. Oh, e poi aveva voglia anche di Spike.
Si diresse lentamente in cucina e si
preparò un panino al tonno, se Dawn l’avesse vista l’avrebbe presa per pazza.
Comunque non avrebbe potuto tenere nascosta a lungo la sua gravidanza, prima o
poi la pancia avrebbe iniziato a crescere, e non sarebbe di certo passata
inosservata.
Uscì in giardino ed andò a prendere la
posta: bollette, bollette, bollette, una lettera di Spike, bollette...
Cosa? Una Lettera? E per giunta di
Spike? Si strofinò gli occhi, il tonno forse le stava dando peso di stomaco e
le faceva venire le allucinazioni.
Aprì la busta con cautela, come se
fosse fatta di cristallo, ed iniziò a leggere:
Ciao amore come va?
Spero che la serata sia andata bene
con i tuoi amici,
anche se non mi sarebbe dispiaciuto se
tu avessi
addentato Xander e avessi bevuto il
suo sangue.
Buffy sorrise: era decisamente di
Spike
Vorrei invitarti stasera a cena, non
nella mia cripta
Ma da Antonio’s
Wow il locale più elegante nonchè il
più caro della città.
Quindi mettiti in lungo amore, ti
passo a prendere io alle 8.
Non accetterò scuse di alcun genere
per una tua eventuale assenza.
Buffy si strinse la lettera al petto e
si diede un pizzicotto sul braccio: no quello non era decisamente un sogno, era
la sua vita, che da inferno si stava lentamente tramutando in paradiso.
Rientrò saltellando in casa, qualcuno
avrebbe potuto vederli al ristorante ma oramai non le importava più niente, lei
amava Spike e i suoi amici avrebbero presto dovuto abituarsi all’idea.
"Ciao Buffy, come mai sei così
felice?"
La cacciatrice sorrise a sua sorella
"Stasera ho un appuntamento"
Dawn la squadrò da capo a piedi
"E chi sarebbe il fortunato?"
"Fatti miei signorina. Ma quando
lo, mmh, conoscerai ti piacerà"
Dawn annuì soddisfatta. Anch’io
stasera ho un appuntamento"
Buffy si sedette incuriosita "Con
chi? Lo conosco? Ci si può fidare? Non sarà un altro vampiro?"
"A quale domanda vuoi che
risponda per prima?"
Le due sorelle risero.
"Non importa Dawney, basta che tu
tenga la testa sulle spalle. Mi fido di te, lo sai?"
La ragazzina annuì e l’abbracciò
"Ti voglio bene Buffy"
"Anch’io Dawn, anch’io"
Il giorno non sembrava scorrere più, Spike
chiuso nella sua cripta guardava un film degli anni sessanta controllando ogni
cinque minuti l’orologio.
Quella mattina aveva recuperato
dall’armadio un vecchio smoking e con sua gran sorpresa aveva constatato che le
tarme e il tempo lo avevano risparmiato, insieme al vestito aveva trovato anche
una cravatta. Strano, aveva pensato, lui non usava portere cravatte.
Controllò ancora una volta l’orologio,
mancavano ancora 3 ore al loro appuntamento.
Buffy canticchiò allegramente mentre
puliva la friggitrce del double meat, era ancora molto indecisa su cosa
indossare quella sera, era meglio l’abito rosso o quello bianco?O forse erano
meglio i pantaloni? No Spike aveva detto in lungo, quindi....
E i capelli? Raccolti o sciolti?
Lisci, mossi, ricci?
"Ehi Buffy il tuo turno è finito
da mezz’ora. Guarda che non paghiamo gli straordinari"
La ragazza guardò preoccupata il suo
capo e poi l’orologio.
"Oh mio dio sono già le sei, non
ce la farò mai in due ore."
Erano le otto meno un quarto, e Buffy
si guardava allo specchio soddisfatta: alla fine aveva optato per un vestito
rosa, i capelli sciolti ed un trucco acqua e sapone di gran effetto.
Sua sorella era già uscita da una
mezz’ora abbondante, e lei era un pò preoccupata che le potesse succedere
qualcosa. Del resto ne aveva tutte le ragioni: l’ultima volta che Dawn era
uscita con un ragazzo, questi si era rivelato un vampiro pronto a succhiarsela.
Lanciò ancora un’occhiata alla sua
immagine "Spike, stasera non potrai resistermi" Come se avesse mai
provato a resisterle!!
Il campanello suonò insistentemente e
Buffy si catapultò ad aprire la porta.
Si trovò davanti uno Spike in giacca e
cravatta, una visione decisamente insolita, quanto gradevole. No gradevole era riduttivo.
Era un concentrato sexy che avrebbe fatto cadere qualunque donna ai suoi piedi.
Il vampiro sorrise all’espressione estasiata di Buffy "Se mi mangi tutto
con gli occhi adesso, tesoro, non ti rimarrà niente per il resto della
serata"
Lei rispose maliziosamente al suo
sorriso "hai ragione, ma la tentazione è tanta"
Spike scosse la testa divertito e
ricambiò le attenzioni di Buffy, che con indosso quel leggero vestito rosa gli
stava facendo andare il sangue in ebollizione.
"Vogliamo iniziare ad andare?"
Propose Buffy un pò imbarazzata.
"Certo, signorina Summers mi
segua in macchina"
I due si diedero la mano come due
fidanzatini alle prime armi e si avviarono in silenzio verso la vettura.
Buffy guardò rapita il meraviglioso
locale: dove diavolo aveva preso i soldi Spike per portarla lì? No, era meglio
non chiederselo e vivere quella serata come se loro due fossero una normale
coppia di fidanzati, anche se loro di normale avevano ben poco.
"Te l’ho già detto che sei
bellissima amore?"
La ragazza fece finta di pensarci su
"Penso sia solo la ventesima volta nella serata, ma continua pure a farlo,
non mi dà certo noia."
Spike la guardò con un’intensità tale
da farle tremare le ginocchia, stava per dirle che l’amava, se lo sentiva, il
problema era che lei non era ancora pronta a dirgli la verità riguardo i suoi
sentimenti.
"Siete pronti per ordinare
signori, o forse dovete ancora decidere?"
La tensione che si era venuta a creare
si spezzò e Spike guardò il cameriere con un sorriso forzato "No, abbiamo
già deciso io vorrei una bistecca al sangue, mentre la signora...."
"Per me lo stesso, grazie"
Il cameriere se ne andò con le
ordinazioni e tra i due cadde un silenzio imbarazzante.La cacciatrice usò la vecchia
scusa del bagno per allentare un pò la tensione.Ma quando tornò il clima non
era cambiato. Sapevano entrambi cosa era appena successo, una storia che si era
già ripetuta tante volte. Il cameriere portò le loro bistecche ed i due
iniziarono a mangiare in silenzio,come se tra loro si fosse creata una barriera
invisibile. Solo verso il dolce ricominciarono a chiacchierare del più e del
meno.
Buffy si mise a tamburellare con le
dita sul tavolo "l’altro giorno sono andata dal dottore...."
" e cosa ha detto riguardo a...
Il nostro bambino?"
Buffy alzò la testa e lo fissò dritto
negli occhi: il loro bambino... Solo adesso realizzava veramente di avere
dentro di se un essere umano, almeno in parte, che era frutto di loro due, dei
loro incontri, del loro amore. Sorrise ed una lacrima di gioia le solcò il
volto, capì che anche Spike stava provando lo stesso, un’emozione così forte e
bella da fargli dimenticare di tutto e di tutti, e pensare solo a loro, ed al
loro futuro in tre. Il vampiro allungò una mano e le asciugò il viso.
"Il dottore ha detto che non mi
devo preoccupare, mi ha dato anche un libro sulla gravidanza. Devo andare di
nuovo la settimana prossima per controllare che sia tutto ok"
"A che ora hai
l’appuntamento?"
"Alle sei credo, perchè?"
"Voglio esserci anch’io"
Buffy gli prese la mano e le loro dita
si intrecciarono, lo guardò negli occhi, a lungo e sentì che quello era il
momento giusto, il momento in cui doveva scoprire le sue carte. Sorrise
radiosa, come al solito "Ti amo William. Scusa se ti ho fatto credere il
contrario, ma avevo una paura folle di quello che sarebbe potuto succedere. Ti
amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Bhè naturalmente insieme a
lui" si toccò la pancia ancora piatta.
Spike non potè credere alle proprie orecchie,
lei, lei gli aveva detto che lo amava, il momento più bello della sua vita era
arrivato. Quante volte lo aveva sognato, ma non era mai stato, neanche
lontanamente, così speciale.
"Anch’io ti amo Buffy"
Incuranti del resto della clientela
che li guardava, i due si alzarono ed iniziarono a baciarsi, come non avevano
mai fatto prima, con tutto l’amore che provavano l’uno per l’altra e che non si
erano mai dimostrati come in quel momento.
"Forse sarebbe meglio andare
nella tua cripta, stiamo già dando abbastanza spettacolo"
Spike sorrise e le prese la mano; i
due uscirono dal locale, in silenzio, con puntati addosso gli occhi di tutti i
clienti, ancora impressionati dall’incredibile energia che quella strana coppia
emanava.
La porta della cripta sbattè
violentemente, ed i due amanti entrarono baciandosi con una tale passione e
desiderio, che si sarebbe potuto dire che da quel contatto sarebbe dipesa la
loro esistenza. Iniziarono a spogliarsi l’un l’altro, senza mai smettere di
guardarsi negli occhi.
Spike iniziò a baciarle il collo e
Buffy non riuscì a trattenere un gemito di piacere
"Ti amo William, ti amo. Abbiamo
perso così tanto tempo a causa delle mie insicurezze ed ora non riesco a
smettere di dirtelo: Ti amo, ti amo, ti amo"
"Anch’io Buffy, lo sai che non
potrei mai vivere senza di te"
Si guardarono ancora a lungo, per poi
riprendere il loro connubio d’amore.
Buffy si stiracchiò, piacevolmente
stanca dopo la lunga notte appena passata. Nessuno l’aveva mai amata come
Spike, anzi, come William. Il suo dolce poeta. Si chiese dove fosse andato, si
coprì con il lenzuolo ed andò a cercarlo al piano superiore. Salì in silenzio
le scale e guardò nella stanza: era seduto sulla sua poltrona preferita, ed
anche l’unica, e leggeva assorto un libro. Buffy strinse gli occhi per vedere
di cosa si trattava, e scoprì che era il suo libro sulla gravidanza. Il cuore
le si riempì di un dolce calore, quale uomo avrebbe preso così la notizia che
la sua ragazza era incinta? Era talmente felice che si sarebbe messa a cantare.
"Ciao William"
"Ciao amore, come va?" Il
vampiro subito si alzò e le andò incontro "Sei stanca? Vuoi qualcosa da
mangiare? Non pigliare freddo, mettiti addosso qualcosa"
Buffy lasciò cadere il lenzuolo
"Ops"
"Lasciamo perdere la parte del
coprirti" Spike le si avvicinò ulteriormente con un sorriso sornione
"non credo ne avrai bisogno"
Parecchie ore dopo stavano distesi uno
nelle braccia dell’altro e si guardavano dolcemente, come solo due innamorati
sanno fare.
"Wow, direi che abbiamo battuto
il record della pista: Quasi 8 ore di fila!"
"Io credo che tu possa fare di
meglio" sorrise lei.
"É una sfida?"
"Mmm, no, è un
incoragggiamento"Risero insieme, lui le accarezzò i capelli
"Ti amo buffy"
"Ti amo William"
"I nostri discorsi sono un pò
ripetitivi ultimamente. Te ne sei accorta?"
"Si, ma questo tema mi
piace"
Stettero un pò in silenzio, era un
momento magico e nessuno dei due voleva dire qualcosa che potesse guastare la
meravigliosa alchimia che si era creata.
Fu Buffy a rompere il silenzio per
prima.
"Sai William, mi piacerbbe una
cosa"
"Dimmi, vuoi la luna? non c’è
problema ci metto meno di un minuto a prenderla."
"No è qualcosa di più
raggiungibile. Vorrei che mi recitassi una tua poesia"
"Non credo sia il caso amore. Lo
sai, vero, perchè mi chiamavano il sanguinario?"
Lei sorrise. "Si lo so, ma non mi
interessa. Erano un branco di stupidi. Mi faresti molto felice"
"Preferirei di no"sorrise
malizioso, "ma conosco molti altri modi per renderti più felice"
Buffy sbuffò, facendo finta di essere
dispiaciuta "vabè la poesia sarà per un’altra volta"
Spike si lasciò cadere sulla sua
poltrona, appagato ed ebbro di felicità come non lo era mai stato nella sua vita.
Non poteva immaginare niente di più bello, questo era il suo paradiso; un
minuto con Buffy cancellava le pene di cent’anni di massacri.
E presto sarebbe venuto al mondo il
loro bambino, una piccola creatura nata dal loro amore e da nient’altro, l’avrebbe
reso l’uomo più felice del mondo, lo sapeva.
Buffy entrò silenziosamente in casa,
erano la sette, e Dawn si sarebbe svegliata di li a poco; voleva farsi trovare
in cucina a preparare la colazione, in modo da non destare sospetti.
Chiuse la porta il più silenziosamente
possibile e si girò trovandosi davanti Dawn che la guardava seria.
"Ti sembra l’ora di tornare a
casa?"
Buffy chinò la testa "mi dispiace
Dawn, io..."
"E invece io sono felicissima
Buffy, ma perchè non mi hai detto niente? Sai che di me ti puoi fidare"
La cacciatrice aggrottò la fronte
"di cosa stai parlando?"
La sorella sorrise "Semplice, di
questo"Andò vicino al telefono e fece partire la segreteria telefonica.
"Lei ha 1 nuovo messaggio.
Signorina Summers? Sono il dottor jefferson, volevo chiederle se potevamo
rimandare la sua visita alle
Tra le due sorelle ci fu un attimo di
silenzio, quando all’improvviso Dawn corse ad abbracciare Buffy .
"È fantastico, non potevo
crederci quando ho sentito il messaggio ieri sera. É la cosa più bella che
potesse capitarci"
Buffy sorrise felice "avevo paura
a dirtelo, pensavo che l’avresti presa male, ed invece...ma non dirlo a nessuno
perfavore, voglio avvisare io gli altri"Dawn annuì.
Si sedettero sul divano e si
guardarono per un lungo istante.
"Allora Buffy, chi è il
padre?"
"Ecco, questo è il punto difficile
da spiegare, vuoi un bicchiere d’acqua? Almeno se svieni posso buttartela in
faccia"
Dawn si fece seria "mi fai
preoccupare Buffy, non è che lui appena l’ha saputo è scappato?"
"No, anzi, l’esatto contrario,
forse è anche più felice di me"
"Spara allora"
"È Spike"
Per un minuto Buffy non seppe
decifrare l’espressione sul viso della sorella.
"Buffy è semplicemente
meraviglioso, ma anche impossibile"
"Hai ragione, neanch’io so come
sia potuto accadere, eppure è successo. Può essere solo lui il padre"
Dawn sorrise e toccò la pancia di
Buffy "vi voglio bene"
"Oh Dawn" le due sorelle si
abbracciarono ed iniziarono a piangere dalla felicità.
In quel momento Xander entrò di corsa
sbattendo la porta "buffy, Dawn. Willow è tornata, ma non è esattamente
lei"
La cacciatrice lo guardò preoccupata
"in che senso?"
"È meglio che venga tu stessa a
vederlo, a spiegartelo ci metterei un pò troppo."
Il magic box era immerso nel buio più completo,
solo un angolo in fondo alla stanza era debolmente illuminato. Buffy riconobbe
i capelli rossi di Willow ed un nodo le strinse il cuore: non aveva fatto
assolutamente niente per aiutarla o cercarla,ed ora si sentiva in colpa.
Diede la mano a Dawn per farsi forza e
si avvicinò al tavolo dov’era seduta la sua amica.
"Will?sei tu? Io...."
La rossa si girò lentamente e Buffy
notò lunghe ombre scure sotto gli occhi dell’amica, non riusciva a capire se si
trattava del gioco della luce, oppure delle molte ore di sonno perse.
"Ciao Buffy, Dawn. Spero stiate
bene. Io ho-ho molte cose da raccontarvi, e preferirei che vi sedeste"
Xander si mise in disparte in un
angolo del negozio, lui sapeva già tutto, riascoltare la storia lo faceva solo
stare peggio.
Willow si alzò lentamente ed accese la
luce grande nel negozio.
Dawn la guardò perplessa "perchè
non apriamo le finestre? Fuori è.."
La rossa si girò e sospirò, Buffy la
guardò in volto e un gelo terrificante l’avvolse: la sua amica di sempre era
pallida, mortalmente pallida, di quell’incarnato che la cacciatrice aveva
imparato a riconoscere maledettamente bene. Strinse più forte la mano della
sorella.
"Will, tu-tu sei un...."
"Un vampiro?Si"
Un silenzio pesante invase la stanza,
Xander si prese la testa tra le mani per nascondere gli occhi lucidi; Dawn
iniziò a singhiozzare rumorosamente.
Buffy non riusciva a parlare, grosse
lacrime iniziarono a rigarle le guance.
"Come è successo?"
Willow si risedette, non sembrava provare
alcun tipo di emozione, nè rabbia, nè dolore, nè disperazione.
"Immagino che tu abbia trovato il
biglietto che ti ho lasciato" Buffy annuì "bene, era da un pò di
tempo che progettavo di andarmene, per trovare me stessa. Un giorno ho
preparato tutte le valigie e le ho portate in aereoporto, lasciandole in una
cassetta di sicurezza. Sono tornata a casa, e la sera stessa siamo andati tutti
al Bronze. Ho fatto finta di divertirmi, che tutto fosse a posto; poi siamo
tornati a casa e ho fatto credere che Tara mi avesse chiamato e sono andata
all’ aereo porto. Mi sono diretta in India, per apprendere come governare e
saper utilizzare la magia al meglio, mi ha aiutato una specie di Santone, sulle
colline vicino a Bombai." La ragazza si fermò un attimo, come se fosse
stanca. " ma qualcosa è andato storto.Mentre mi allenavo a concentrare i
miei poteri sul bene e su cose positive, un gruppo di vampiri ha attaccato
l’edificio in cui ci trovavamo, uccidendo quasi tutti. Quando sono arrivati da
me ero in una specie di bolla d’energia, un vampiro mi ha morso, ma non mi sono
accorta di niente, e mi ha vampirizzato, però la forte fonte di magia ha
impedito che io perdessi l’anima e diventassi cattiva. In compenso ora non
posso espormi ai raggi solari, bevo sangue ed ho acquisito una discreta forza.
Ma il giorno in cui dovessi rinunciare a praticare magia il demone prevarrebbe,
ed io diventerei completamente vampira"
Le ultime parole rimasero a lungo
sospese in aria. Buffy era sconvolta, non poteva credere fosse successa una
cosa simile a willow, l’amica di una vita, timida ed introversa ora era un
misto di magia e vampiro.
Si alzò tremante in piedi ed andò ad
abbracciarla.
"Oh Will, mi dispiace è stata
tutta colpa mia, avrei dovuto fare qualcosa, venire a cercarti...."
"No Buffy, tu non centri è stata
una mia scelta, una mia decisione. Se tu avessi provato a cercarmi, io non mi
sarei fatta trovare"
Xander si schiarì la voce "Tara
lo sa?"
La rossa scosse la testa "volevo
parlarle in privato, solo io e lei. Solo non so come errivare all’università,
credo di dover aspettare che faccia buio"
Dawn accennò un sorriso "potresti
prendere la macchina di Spike"
(Da Completare)