Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

E POI...

Di MeL

 

 

La storia è ambientata subito dopo Chosen. Ci sono SPOILER per il finale e per i primi due episodi della 5^stagione Ats.

Ho leggermente modificato il ritorno di Spike, nellla mia ff lui non ritorna come fantasma, ma è cmq.... diverso.

Ovviamente è una ff SPUFFY!!!!

Come al solito i personaggi appartengono a bla bla...

Non scrivo a scopo di lucro, ma per vedere realizzati i miei sogni...

La canzoni "E poi" appartiene a Giorgia e a tutti coloro che ne possiedono il copyright

Buona lettura!!!

 

 

Quanto tempo era passato?

Non lo sapeva esattamente, anzi, ora che ci pensava non sapeva nemmeno dove si trovava…

Perché era tutto così buio?

La luce? Dov’era la luce?

Aprì gli occhi. Era giorno. I raggi del sole baciavano il suo corpo e il suo viso sembrava brillare.

Lacrime, erano quelle che facevano risplendere il suo viso.

Piccole calde lacrime che catturavano il sole.

Il sole, la luce. Era giorno.

Ma allora perché vedeva tutto nero?

Perché non riusciva a percepire la luce?

Dov’era la sua luce?

- Buffy, stai bene?-

- Io… Dawn, dove siamo?-

- Non ricordi?-

- Non lo so, ho dei flash, ma niente di nitido…-

- Abbiamo vinto Buffy. Ora siamo fuori Sunnydale, la città è stata distrutta, ma abbiamo sconfitto il Primo-

- Non sembri essere così felice per una che ha detto di aver vinto, sembra che… Oh mio Dio… Spike!-

Improvvisamente tutto le fu chiaro.

Gli avvenimenti dell’ultimo periodo, la battaglia, il potere, il risveglio delle cacciatrici, l’anima di Spike, il suo sacrificio… e le sue parole…

Quelle le bruciavano ancora nel cuore…

“Ti amo” “No, ma grazie per averlo detto”

- Buffy, stai bene-

- No, non sto bene…- le disse, prima di gettarsi in lacrime fra le sue braccia - lui non c’ è più. Se ne è andato… lui è…-

Non poteva dirlo. Era troppo, anche per lei.

Rimasero abbracciate, finché la Cacciatrice, stremata, si lasciò andare tra le braccia di Morfeo…

 

E poi e poi

e poi sarà come morire

cadere giù non arrivare mai

Proprio come allora…

Cadere, precipitare, nel vuoto… senza fine…

Anche allora un nemico potente, una battaglia…

Quella volta sono stata io a sacrificarmi per salvare il mondo…

Dawn, ascolta, io ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene. E' un compito che devo portare a termine. Dì a Giles… dì a Giles che ho capito e che sono felice, e dì ai miei amici che gli voglio bene. Adesso sei tu a doverti curare di loro, dovete prendervi cura l'uno dell'altro, dovete essere forti. Dawn, la cosa più difficile del mondo è viverci. Abbi coraggio, vivi… per me.”

e poi sarà e poi sarà come bruciare

nell'inferno che imprigiona.

Sono bruciata. Sto bruciando, anche ora brucio…

Come te… anche tu sei bruciato… questa volta sei stato tu a sacrificarti… ed era tutto così tremendamente ingiusto…

E se ti chiamo amore

tu non ridere se ti chiamo amore.

Non ridere amore mio, non ridere… E devi credermi.

Ti prego, credi alle mie parole, perché quando dico che ti amo… è la verità!

E poi e poi

e poi sarà come morire

la notte che, che non passa mai

La notte… come farò la notte senza di te?

Io e te, creature della notte… appartenevamo allo stesso mondo, e non lo sapevo.

Perché la notte è il mio mondo, la mia casa… il mio destino!

e poi sarà e poi sarà come impazzire

in un vuoto che abbandona

Da quanto tempo manchi?

Tanto, troppo…

Mi sento vuota senza di te.

Hai lasciato una voragine nel mio cuore, proprio come quella che si è aperta sulla nostra città…

Sono fuggita da Sunnydale per non essere risucchiata nel suo crollo… senza accorgermi che era la voragine del mio cuore a risucchiarmi…

E se ti chiamo amore

tu non ridere se ti chiamo amore

No, non ridere amore… non ridere dei miei sentimenti

Amore che non vola

che ti sfiora il viso e ti abbandona

amore che si chiede

ti fa respirare e poi ti uccide

e poi e poi ti dimentica

ti libera e poi e poi

Mi hai abbandonato, perché?

Perché?

Mi hai sempre chiesto un po’ d’amore… e ora che sono pronta a donarti tutto l’amore del mondo… te ne sei andato…

Mi hai abbandonato… perché?

la notte che, che non passa mai

la notte che, che non passa mai.

Non passerà, non passerà mai…

Come il dolore… neanche quello passerà mai…

E poi e poi

e poi sarà come sparire

nel vuoto che, che non smette mai

e poi sarà e poi sarà come morire

se vorrai andare via

Sparire, morire, andare via…

Pensieri allettanti… niente dolore, niente rimorsi, niente sofferenza…

Se ti chiamo amore

tu non ridere se ti chiamo amore.

Amore, dove sei?

Potrò mai raggiungerti?

Amore che non vola

che ti sfiora il viso e ti abbandona

amore che si chiede amore che si piega

ti fa respirare e poi ti uccide

e poi e poi ti dimentica

ti libera e poi e poi

Ci sei riuscito, mi hai ucciso…

Hai ucciso la tua terza Cacciatrice.

Un lavoro con i fiocchi, degno di classe…

Perché tu sei un uomo di classe, vero?

Mi hai odiata, combattuta, cercata, aiutata…

Hai fatto di me la tua nemica, la tua alleata…

La tua confidente e la tua amica…

Hai fatto di me la tua amante…

E infine, ti sei preso il mio cuore…

E te ne sei andato.

Sei bruciato, e con te il mio cuore…

la notte che, che non passa mai

la notte che, che non passa mai

Non passerà, lo so…

Non passerà il dolore…

Non passerà il tuo ricordo…

Non passerà il mio amore…

E poi, e poi

sarà come morire...

La notte che... non passa mai

Morire... già...

 

- Buffy, dobbiamo andare.. Buffy svegliati-

La Cacciatrice aprì gli occhi.

Che razza di sogno era quello?

Da quando i suoi sogni erano un faccia a faccia con la sua coscienza?

- Buffy hai sentito quello che ho detto?-

- Will?-

- Già, Willow, la secchiona del liceo, la strega tutta vene e malvagità che ha cercato di mandare questo mondo all’inferno… Willow, la tua migliore amica… Buffy sei sicura di star bene?-

- Sì, io credo di sì. Hai detto qualcosa?-

- Sì, ho detto che dobbiamo andarcene da questo posto… Mentre dormivi abbiamo riflettuto e avremmo deciso di andare a LA, per il momento-

- LA?-

- Una cosa temporanea Buffy, giusto per organizzarci…-

- Va bene, in fin dei conti è la cosa più logica-

- Sapevo ti saresti arrabbiata, ma credimi non c’e motivo! Solo per qualche giorno e… eh? Ho capito bene? Hai detto va bene?- fece stupita

- Sì Will, ho detto va bene…-

- Ah… Buffy sei sicura di sentirti bene?-

- Spiritosa… beh, che fai ancora qui? Va’ a chiamare gli altri no? Non dovevamo partire?-

 

Il viaggio non durò molto.

Arrivarono nella città degli angeli prima del tramonto.

Giles fermò lo scuolabus fuori dalla W&H, aspettando che qualcuno si decidesse a scendere…

- Fatemi capire? Angel lavora in questo posto?- chiese Xander un po’ scettico…

- Beh, sui fascicoli che mi ha portato c’era questo indirizzo quindi…- rispose Buffy, alquanto shockata

- Ragazzi, se non ci muoviamo non lo sapremo mai quindi: avanti ciurma!- incitò Faith, ansiosa di rivedere il suo angelo…

Quando furono nella Hall, però, accadde il putiferio: vedendo dei demoni le cacciatrici, senza pensare, si scagliarono contro di loro dando il via ad una lotta furiosa.

- CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO QUI!- tuonò Angel, accorso in fretta e furia dopo aver visto cosa stava accadendo dalle telecamere di sorveglianza

- ANGEL!!- urlò Faith appena lo vide e, dimenticandosi completamente del demone, gli si gettò tra le braccia – sono così felice di vederti!-

- Anch’io- fece lui, accarezzandole la testa

- Ehi Angelus, si può sapere da dove diavolo spuntano tutte queste cacciatrici? Cos’è ora crescono come funghi?-

- Sta’ zitto Gorlic, e pensa al tuo lavoro…-

- Come vuoi…capo!- gli disse il demone con fare ironico, prima di sparire nell’ascensore

- Angel, cos’è questa storia? Perché quell’essere ti ha chiamato capo? Perché ci sono tutti questi demoni? E soprattutto perché non li stai combattendo?-

- A quale domanda devo rispondere per prima Giles?- fece lui

- Da quando fai del sarcasmo?- ribattè l’osservatore

- Sono cambiate molte cose in questi anni… e non credo sia questo il posto per parlarne…- disse infine il vampiro. Poi, per la prima volta, posò il suo sguardo su Buffy – Come stai?-

- Male- rispose. Rimasero a fissarsi per vari minuti, in silenzio…

Era nervosa, avvertiva una presenza familiare nell’edificio…

Finché un pensiero attraversò la mente della ragazza…

- Non sei sorpreso! –

- Come?- chiese il vampiro, completamente spiazzato da quella domanda

- Spike! Spike non è con noi e tu non ne sei sorpreso… come se lo sapessi già!-

- Buffy ma che stai dicendo?-

“Maledizione” pensò Angel “e ora come faccio a dirglielo…

- Sto aspettando…-

- Buffy… Spike è qui-

- Cosa!!!? Dov’è?- “Dio ti prego fa che non sia un sogno” pensò

- Nel mio ufficio. Stamattina mi è arrivato un pacco con dentro il medaglione e quando l’ho aperto è uscito Spike, ma…-

- Voglio vederlo. Ti prego Angel portami da lui…-

- Perché?-

- Come perché? Angel ma che razza di domande fai?-

- Una semplice domanda, alla quale, a quanto pare, tu non vuoi rispondere…-

- Non è questo il punto-

- Hai ragione, non è questo il punto! Buffy credo sia ora di parlarci chiaro…-

- Angel io…-

- Lo ami?-

- …-

- Buffy? Rispondi, è semplice. Sì o no?-

- ..Sì. Lo amo, con tutto il cuore… mi dispiace io… io non volevo farti soffrire, ma…-

- Niente ma, non devi scusarti… al cuor non si comanda no? e il tuo cuore non è più mio da molto tempo ormai…-concluse il vampiro. Non avevano più nulla da dirsi a riguardo…- Andiamo, ti porto da lui-

Poi si voltò verso gli altri.

- Venite anche voi?-

- Veramente…- disse una Cacciatrice – noi ragazze avevamo pensato di andare a fare un giro… Alla fine noi non centriamo nulla… questo è un momento privato e…-

- Siete sicure?- chiese con fare protettivo Buffy

- Non preoccuparti Buffy, ce la caveremo. E poi non potremo mica restarti sempre tra i piedi, no?-

- Beh, se avete deciso… a presto ragazze. E ricordate: non smettere mai di credere in voi stesse, o per voi sarà la fine-

- Non lo faremo- dissero

E dopo i saluti di rito, che sapevano di addio, se ne andarono.

Insieme.

Chi le avesse incrociate per la strada avrebbe pensato a un gruppo di normalissime ragazze che si divertono a fare shopping nella città degli angeli, senza sapere che era anche merito loro se un nuovo mattino era spuntato all’orizzonte.

Ragazze con sogni e speranze, con doveri e responsabilità…

Ragazze, certo, ma pur sempre Cacciatrici…

Erano rimasti solo loro.

Buffy, Willow, Xander, Giles, Dawn, Faith, Kennedy, Andrew e Robin.

Ed Angel.

- Andiamo- disse il vampiro

Lo seguirono nell’ascensore, in silenzio.

Nessuno parlava, non a parole…

Perché bastava guardare nei loro occhi per capire…

Per sapere cosa pensavano.

Le loro coscienze…

Erano quelle a parlare per loro.

In quel silenzio le loro coscienze urlavano… per il dolore, per la rabbia, per lo stupore… e per l’amore.

Gridavano.

E tutti sembravano udirle.

24…

25…

26…

La luce illuminava i numeri dei piani.

27…

28…

Ancora tre piani e sarebbero arrivati

29…

30…

31…

E finalmente le porte si aprirono.

Comparve davanti a loro un lungo corridoio.

Era freddo, pareti bianche e pavimento di marmo.

E decine di porte, nere.

Il primo ad uscire dall’ascensore fu Angel, seguito dagli altri.

Si muovevano come fossero automi. Troppo presi dai loro pensieri per capire quello che stava accadendo.

- E’ qui dentro- disse Angel e la sua voce rimbombò nella mente di tutti

- Posso…-

- Aspetta Buffy. C’è una cosa che devi sapere. Prima, nell’atrio, non mi hai fatto parlare. Lui… non è più come prima. E’… diverso-

- Che significa diverso?-

- Credo sia meglio che te lo dica lui, solo, non spaventarti ok?-

- Angel…-

- Ha chiesto di te sai?-

- Come?-

- Quando è tornato, ha chiesto di te. Voleva sapere come stavi, dov’eri. E voleva raggiungerti-

- Perché mi stai dicendo tutte queste cose?- gli chiese la Cacciatrice, con le lacrime agli occhi

- Perché ti ama, è tornato per te. Non sprecare questa opportunità Buffy. Se lui ti rende veramente felice, se dici di amarlo… non scappare. Non scappare come ho fatto io-

Era la fine.

Lo sapevano entrambi.

Se avesse varcato quella soglia avrebbe messo per sempre la parola fine alla loro storia.

Ma lei quella soglia l’aveva già varcata, non con il corpo… con il cuore…

Il suo cuore era già in quella stanza, da molto, molto tempo.

Un’ultima parola, un ultimo gesto.

Si alzò in punta di piedi e diede un bacio sulla guancia di Angel.

Un bacio, e un sussurro – Grazie-

Eccola.

La fine.

Diede una rapida occhiata ai suoi amici, alla sua famiglia.

Per capire cosa provavano.

E si sorprese.

Era approvazione quella che leggeva nei loro sguardi?

Sembravano felici, per lei.

Una lacrima le rigò la guancia.

Anche lei era felice, ora

Si voltò, e il suo cuore iniziò a battere forte, come un’adolescente al suo primo appuntamento.

La vita.

Dietro quella porta l’aspettava la sua vita.

Quella vita tanto desiderata e sognata.

Ora poteva iniziare a vivere, finalmente.

Lentamente aprì la porta.

Un ultimo sguardo verso i suoi amici.

E poi la videro scomparire.

E anche per loro, da quel momento, iniziava una nuova vita.

 

Una grande vetrata faceva penetrare i raggi del sole che illuminavano la stanza.

Solo una parte era nell’ombra.

La scrivania. E la sedia.

Era girato di spalle, non poteva vederlo, ma sapeva che era lì, seduto.

“Se continua a battere così forte prima o poi mi scoppierà” pensò Buffy, portandosi una mano sul cuore.

Era lì, a pochi metri di distanza.

- Spike…-

Nessuna risposta.

Solo il silenzio. Sapeva che era lì, lo sentiva nella pelle, nel sangue, nel cuore.

Secondi interminabili.

A Buffy sembrò passasse un’eternità…

Poi, la sua voce… calda, avvolgente, sicura

- Buffy-

E finalmente lo vide.

Si era girato lentamente, con esitazione, quasi avesse paura.

Il suo viso perfetto.

I suoi occhi, così tremendamente blu.

Indossava una maglietta nera che metteva in risalto i suoi lineamenti e che gli fasciavano il petto…

“Dio come può essere così dannatamente perfetto” si chiese mentalmente la Cacciatrice

Mille pensieri, domande mai poste…

Tutto sparito in pochi secondi, non appena sentì il torace del vampiro contro il suo volto.

La stava abbracciando.

Era bastato quel semplice contatto per farle dimenticare tutto, perfino il suo nome.

Si aggrappò al suo corpo, lo tenne stretto a sé… e un solo pensiero in testa

“Fa’ che non sia solo un sogno”

Restarono così, abbracciati, stretti nei loro corpi.

Minuti, forse ore.

Non aveva importanza, nulla aveva valore.

Nulla, solo loro due…

Fu lui il primo a staccarsi, e a Buffy sembrò di morire, di nuovo.

Si stava così bene tra le sue braccia…

Alzò lo sguardo ed incontrò i suoi occhi.

Anche il cielo più bello e il mare più limpido dovevano invidiare i suoi occhi.

Così azzurri, così profondi.

Non aveva mai notato quanto fossero luminosi alla luce del sole…

Un momento…

“Spike, luce del sole…”

- OH MIO DIO!!!!!!!- urlò la Cacciatrice, gettandosi sul vampiro e spingendolo verso la zona d’ombra.

Finirono entrambi contro la scrivania, lei a cavalcioni su di lui

- Si può sapere che diavolo ti prende ora? Non c’è bisogno di tutta questa violenza! Se volevi farlo bastava chiedere…- fece lui, estremamente divertito dalla situazione

Al contrario lei era shockata. I suoi pensieri erano ancora fermi a “Spike, luce del sole

- Tu… tu… il sole?… Come...-

- Come riesco a stare al sole ?- interpretò lui

- Sì…-

- Beh, pensavo che quel pettegolo di Angel te l’avesse detto…-

- Detto cosa?- gli chiese

- Che sono tornato un po’… diverso-

- Lui mi ha accennato qualcosa, ma…- confermò Buffy, che sembrava aver superato lo shock.

Improvvisamente si ammutolì.

Spike le stava accarezzando una guancia e la sua mano era… calda?

Lo guardò, in cerca di una spiegazione: voleva sapere.

Spike, capendo i suoi pensieri, le prese una mano e se la portò sul cuore.

Batteva.

Il cuore di Spike batteva!!

E lei capì.

- Sei… vivo?!-

- Già, un piccolo premio per aver salvato il mondo…- disse lui ironicamente

Per tutta risposta lei gli si gettò al collo.

E pianse.

Un pianto liberatorio… dopo tutto il dolore, le illusioni, le speranze, i sensi di colpa…

Pianse per il passato, che non sarebbe più tornato…

Pianse per il futuro… un magnifico futuro che l’aspettava, li aspettava… insieme

Ma c’era una cosa che ancora doveva sapere.

Una domanda che la tormentava…

- Perché? Perché non mi hai creduto?-

Gentilmente la scostò da sé, come se quel gesto potesse in qualche modo danneggiarla

- Stavo per morire Buffy, e non potevo tenerti legata a me-

- Che significa?- lo interrogò lei, che ora iniziava a capire, forse.

- Sapevo che non mentivi. Il tuo sguardo me lo diceva. Ma non potevo dirtelo, non potevo. Perché avrebbe significato tenerti legata al mio ricordo, avrebbe significato impedirti di vivere… e questo non potevo permetterlo. Tu dovevi andare avanti…-

- Sei un idiota!- concluse lei, prima di impossessarsi della sua bocca.

Un bacio che entrambi aspettavano.

Un bacio carico di promesse…

Si staccarono, contemporaneamente

- Ehi amore vacci piano, ho bisogno di respirare anch’io- le disse lui con rimprovero…

Ed entrambi scoppiarono a ridere…

Dopo le illusioni e i sogni infranti…

Dopo un’intera vita fatta di lacrime e dolore…

Finalmente anche loro era concesso di ridere

E di vivere.