Autore:
mel
Sommario:
la ff si svolge 5 anni dopo Chosen ed è una specie di riflessione che fa Buffy
sulla sua vita e sul suo amore
Spoiler:
viene accennato come finisce la 7^stagione, ossia le ultime scene dell'episodio
Chosen
Shipper:
Buffy/Spike
Disclaimer:
I personaggi descritti non sono di mia proprietà ma appartengono a Joss Whedon,
alla WB, alla FOX e a chiunque ne possieda i diritti. Il racconto non è scritto
a scopo di lucro.
La
canzone "T'innamorerai" appartiene a Marco Masini, a coloro che ne
possiedono di diritti ecc.
Solitamente
a me piace leggere le ff , nn scriverle (anche perchè non sono una grande
scrittrice!).
Questa
ff è nata dal nulla, dopo aver sentito per sbaglio la canzone di Marco Masini
"t'innamorerai"
Mentre
l'ascoltavo ho subito pensato a Buffy e Spike e mi è venuta la pazza idea di
scrivere qlcs...
Spero
vi piaccia...
1bacio
5
anni
Erano
trascorsi 5 lunghi anni da quel giorno, da quando la sua vita era finita, con
lui.
5
lunghissimi anni in cui aveva cercato di sopravvivere, per lei… per sua figlia!
Già,
la sua bellissima bambina, orfana ancor prima di nascere!
Aveva
cercato di andare avanti, giorno dopo giorno…
Aveva
imparato a convivere con il dolore, con i ricordi.
Lo
aveva fatto e ora stava molto meglio, perché quei ricordi erano diventati la
sua forza.
Perché
ogni volta che sentiva di non farcela… pensava a lui.
E
come per magia, ogni volta, ritrovava la forza.
La
forza di vivere che lui le aveva insegnato a coltivare.
E
lei lo aveva fatto.
Aveva
imparato e ora era ancora più forte, non come cacciatrice, ma come donna!
Perché
è questo che le aveva insegnato: a essere donna.
…
Si
erano trasferiti tutti dopo la battaglia finale.
Chi
in Europa, chi in America….
Tutti
stavano cercando di dare un qualche significato alla propria vita.
Ma
non si erano persi di vista: ogni anno facevano una “riunione di famiglia”,
come le aveva chiamate Liz, e parlavano di tutto quello che era successo
dall’ultimo incontro.
Solitamente
duravano una settimana, una settimana di ricordi e di tuffi nel passato.
Lei
si era stabilita a Los Angeles, con la sua bambina e con sua sorella.
Vivevano
in una casa sulla spiaggia, aveva trovato un ottimo lavoro che le permetteva di
vivere bene: niente più ipoteche sulla casa o fondi in rosso.
Sua
figlia Elisabeth o Liz, come erano soliti chiamarla tutti, aveva cinque anni ed
era bellissima: capelli biondi, occhi azzurri e molto sveglia.
Era
il ritratto sputato dei genitori, nessuno avrebbe potuto dubitare che fosse
figlia loro…
Anche
se, a volta, anche lei stentava a crederlo.
Tutto
ciò che aveva sempre sognato si era avverato, o meglio, quasi tutto.
Perché
nei suoi sogni, quando pensava alla sua famiglia, ci vedeva anche un marito,
oltre che una figlia.
Ma
nella vita bisogna accontentarsi, e lei lo aveva imparato a sue spese.
Sua
sorella frequentava l’ultimo anno di college ed aveva vinto due borse di
studio.
Era
molto brava, assomigliava più a Willow che a lei..
Già,
Willow…
Lei
si era trasferita in Irlanda con il sig. Giles ma spesso tornava, anche durante
l’anno, per farci una sorpresa e per vedere la sua nipotina.
Sembra
aver trovato la serenità, una sorta di equilibrio che le permette di vivere.
Anche
lei ha sofferto molto, ma Tara l’ ha aiutata a superare i momenti difficili.
Il
suo spirito è sempre presente e continua a vegliarla… per sempre
A
Los Angeles erano rimasti Xander e Andrew e insieme avevano aperto una sociètà
immobiliare.
Gli
affari andavano piuttosto bene, anche se i battibecchi fra i due non si erano
mai fermati: a volte sembravano proprio due bambini.
Avevano
entrambi una ragazza, anche se Xander non ha nessuna intenzione di fare sul
serio: la morte di Anya l’ aveva profondamente colpito e da allora non aveva
più voluto legarsi in modo impegnativo con nessuna.
Per
Andrew le cose invece erano diverse: sembrava seriamente innamorato.
Faith
e Wood invece erano sempre in viaggio: non hanno un posto fisso, vanno dove c’è
bisogno di due paia di braccia allenate per sconfiggere qualche demone e cose
varie.
Hanno
lo spirito della lotta nel sangue e nessuno dei due sembra volerci rinunciare.
Le
altre cacciatrici si erano disperse nel mondo: chi era tornata a casa, chi
ancora combatteva…
Ma
erano ancora tutte vive, lo sentiva…
…
Era
nella sua stanza.
Liz
stava dormendo nel suo lettino e così si era presa un minuto di pausa.
Aveva
acceso delle candele e aveva messo un po’ di musica…
Era
sdraiata sul letto che rifletteva sulla sua giornata, quando alla radio iniziò
ad essere trasmessa una canzone che sembrava essere scritta per lei, da lui.
…..
T'innamorerai,
forse non di me,
starai
ferma lì
e
succederà da sé...da sé
Era
successo… senza che nessuno potesse fare niente per impedirlo.
Mi
sono innamorata di te e non so nemmeno quando
Della
libertà degli amici tuoi
te
ne fregherai
quando
t'innamorerai...vedrai
Non
l’ ho fatto, ho rinunciato a te per non perdere i miei amici. Avevo paura di
essere giudicata e, per evitare il problema, ho chiuso i sentimenti che provavo
nei tuoi confronti sottochiave, in un angolo del cuore, e li ho lasciati lì,
senza mai dimenticarmene però
Sarà
bello da guardare
come
un poster di James Dean
Eri
bello, ti ho sempre considerato l’essere più bello che avessi mai visto in vita
mia, un
angelo
dal viso diabolico…
sarà
dolce la paura
sganciandosi
i blue jeans
sarà
grande come il mare
sarà
forte come un Dio
Un
dio. Ecco cos’eri: un dio, il mio dio. Il mio punto fermo in una vita che non
sentivo più mia. Il mio sostegno, la mia forza, la mia vita.
sarà
il primo vero amore
quello
che non sono io
E’
vero: tu non sei il mio primo amore. Quel nome spettava ad un altro vampiro.
Tu
sei stato il mio unico amore. Perché da quando sei entrato nella mia vita per
me non esisteva nessun altro. Non ho più provato nessun interesse per gli
uomini: solo tu nei miei pensieri.
Non
sei il mio primo amore, no. Sei qualcosa di più: sei il mio Vero Amore!
T'innamorerai
di un bastardo che
ti
dirà bugie
per
portarti via da me...
I
miei amici mi hanno portata via da te; i miei amici e la mia testardaggine.
Ero
così legata a loro e alla mia stupida morale che ho ascoltato le bugie che mi
raccontavo per giustificare il mio atteggiamento e, quel che è peggio, ci ho
creduto.
Perché
a furia di ripetermelo ho finito per crederci. Ma tu non era un “assassino in
letargo”, come ti chiamavano i miei amici o un “essere disgustoso e senza
anima” come invece ero solita definirti io. Tu sei semplicemente tu, e io ti
amo proprio per questo.
Chi
ti difenderà dal buio della notte
da
questa vita che non dà
quel
che promette
Eri
tu che mi difendevi, dalla notte e da me stessa. Sei sempre stato tu a
proteggermi, anche quando non me ne rendevo conto. Mi hai salvata, ogni giorno…
da questa maledetta vita che non ho chiesto, che mi aveva sempre dato illusioni
e dolore. Ma tu mi hai fatto apprezzare di nuovo questa vita, perché la vita mi
ha permesso di conoscere te…
T'innamorerai
lo so, certo non di me,
in
profondità
che
non sai di avere in te...in te
Non
mi ero mai resa conto di quanto fossero profondi i sentimenti che provo per te.
Mi sei entrato nell’anima e niente e nessuno è in grado di farti uscire, mai.
Sarai
sola contro tutti
perché
io non ci sarò
Non
ci sei più, dove sei amore mio? Perché mi hai lasciato? Saresti dovuto rimanere
al mio fianco. Non voglio più essere sola
quando
piangi e lavi i piatti
e
la vita dice no
Proprio
come quella volta, quando la mamma stava male…
Ero
in cucina che lavavo i piatti e tu venisti da me e mi aiutasti a combattere un
mostro.
E
quando, trovandomi in lacrime, cercasti di consolarmi…
Eri
buffo sai. L’ ho capito subito che non eri abituato a fare quel genere di cose.
Ma, anche se non te l’ ho mai detto, ho apprezzato davvero molto quel gesto. Mi
sei stato accanto in uno dei momenti più difficili della mia vita, e, ora che
ci penso, non ti ho mai ringraziato…
un
ritardo di sei giorni
che
non sai se dirlo a lui
Avrei
voluto dirtelo, m a tu non c’eri. Avrei tanto voluto condividere con te questa
gioia, ma tu avevi preferito salvare questo stupido mondo, invece che stare con
me.. e con tua figlia.
avrai
voglia di pensarmi
tu
che adesso non mi vuoi
Ho
sempre voglia di pensarti, ti penso sempre, in ogni istante della mia giornata:
quando sono al lavoro, quando parlo con Down, quando faccio la spesa, quando
guardo il mio piccolo angelo negli occhi… perché quegli occhi sono i tuoi
occhi.
E
ti sbagli a pensare che non ti voglio. Ti ho sempre voluto, anche se ho
dimostrato il contrario.
Ho
sempre voluto stare con te e quando ti respingevo lo facevo con il pensiero che
tanto tu ci saresti stato per me, sempre e per sempre… Come mi sbagliavo amore…
T'innamorerai...di
me
ma
non sarò io...con te
E
quando finalmente sono riuscita a dirti ciò che provavo… tu non mi hai creduto…
E
ora tu non sei con me
T'innamorerai
quando
sarà tardi ormai
E’
davvero troppo tardi? Vorrei poter avere un’altra chance. So che non la merito,
ma vorrei tanto poterti riabbracciare e dirti ciò che provo. Vorrei poterti
dimostrare quanto ti amo e quanto ti sono riconoscente, ma è tardi ormai.
E
il cielo piangerà, gli mancherà una stella
vai
con la tua felicità
sei
troppo bella
Non
me ne andrò.
Non
abbandonerò il tuo ricordo.
Mi
hai lasciato libera di vivere la mia vita pensando che senza di te sarei stata
felice, ma ti sbagliavi.
E
non è il cielo a piangere per aver perso una stella; sono io a versare lacrime
amare per la tua morte… mentre il cielo, beffardo, gioisce perché ora ha una
nuova stella che rischiara la notte…
T'innamorerai...T'innamorerai
T'innamorerai
non di me ma t'innamorerai
Di
te,
solo
di te mi innamorerò
solo
di te mi sono innamorata…
…..
Buffy
si ridestò improvvisamente dai suoi pensieri. Da quanto tempo era lì? Sentì che
qualcosa le stava tirando la manica della camicia. Si voltò e vide Liz che la
guardava in modo strano
-
Mamma, mamma, cos’ hai? Perché stai piangendo?-
-
Amore, che ci fai qui? Perché non sei a fare la nanna?-
-
Io ho fatto un sogno..- le rispose la bambina che ora si sentiva in colpa e
aveva messo il broncio.
-
Scusami tesoro, ma la mamma stava pensando forte forte e non ti ho sentita-
-
E a cosa stavi pensando? Stavi pensando a una cosa brutta perché stai
piangendo…- indagò la bimba
-
No piccola, tutt’altro. La mamma stava pensando a delle cose bellissime-
-
Ma allora perché piangi? Io piango quando penso a delle cose brutte!-
E’
incredibile, pensò Buffy, come sia curiosa una bambina di soli cinque anni.
-
Hai ragione – le rispose – ma perché sei sveglia?-
-
Perché ho fatto un sogno bellissimo e alla fine mi sono svegliata perché volevo
raccontartelo- le disse Liz, che ora era tutta agitata. – Ho sognato di essere
sulla spiaggia con te e stavamo passeggiando. Poi è arrivato un signore bellissimo!
Sembrava un angelo e aveva gli occhi uguali ai miei. Allora mi ha preso in
braccio e mi ha detto che mi voleva bene e che dovevo prendermi cura di te.
Allora io ho riso forte forte e gli ho detto che io non potevo curarti perché
ero troppo piccola. E sai lui cosa ha fatto?-
-
Cosa ha fatto- chiese Buffy con le lacrime agli occhi
-
Mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha detto che avevo ragione e che finché
non sarei crescita ci pensava lui a proteggere tutte e due!! E’ un sogno
bellissimo, vero mamma?-
-
Sì amore è bellissimo-
-
Lo sai, questo signore mi piace. Mi viene a trovare tutte le sere nei miei
sogni e mi racconta tante storie che parlano di una cacciatrice e di un vampiro
che si innamorano e che vivono felici e contenti-
-
Davvero ti racconta queste storie?- disse ormai tra le lacrime
-
Sì, sono così belle. E anche lui è molto bello. Vorrei tanto che fosse il mio
papà- esordì la bambina con tutta l’innocenza che si può avere a cinque anni –
vuoi vedere il disegno che ho fatto-
Liz
tirò fuori dalla tasca un foglio con disegnate tre persone, due grandi e una
più piccolina al centro, che si tenevano per mano e che ridevano felici.
Avevano tutte i capelli biondi e la figura più alta indossava uno spolverino
nero, decisamente in contrasto con i suoi occhi azzurri
-
Allora mamma? Ti piace?-
-
E’ bellissimo. Ora però torna a letto-
Così
dopo averle dato un dolcissimo bacio sulla guancia, la bambina tornò in camera
sua. E non sentì quello che la mamma, con la voce rotta dall’emozione aveva
sussurrato…
-
Lui è il tuo papà-
Poi
prese il disegno e con una puntina lo attaccò al muro
-
E’ la foto di famiglia più bella che abbia mai avuto- sussurrò
–
Grazie per non averci abbandonato, William-