Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

LA FINE

Di Melsil

 

 

Coppia: Spike/Buffy

Rating: Per tutti

 

PRIMA PARTE

 

Era sola nella stanza, la notte era scesa senza che nemmeno se ne fosse accorta.

 

Da quanto tempo era lì? Da quanto tempo se ne stava immobile a guardare fuori della finestra, in attesa, sperando di vedere un’ombra muoversi nel buio, com’era sempre stato di notte, nel cimitero durante la caccia, o dietro l’albero del giardino di casa sua a Sunnydale?

 

Ormai non c’era più l’albero, la casa,il cimitero, non c’era nemmeno più Sunnydale, sprofondata nella voragine.

 

La cosa che più faceva male, era che non ci sarebbe nemmeno più stato il bagliore flebile di una fiammella che squarciava la notte, che la avvertiva che lui era lì, come sempre per lei, e la colpa era sua era solo sua…ora lo sapeva.

 

Le tornò alla mente una canzone che aveva sentito cantare una volta in uno strano film di un regista tedesco omosessuale che Willow e Tara l’avevano trascinata a vedere: “Each man kills the thing he loves…” Sembrava la storia della sua vita.

 

Pensandoci bene, le venne persino da sorridere…aveva avuto quattro uomini, beh tre e mezzo togliendo quell’imbecille di Parker che si era solo divertito con lei, e i due che più aveva amato li aveva spediti all’inferno, quello che non era riuscita ad accettare veramente e ad amare come lui avrebbe voluto si era rifatto una vita all’altro capo del mondo, era addirittura felicemente sposato, o così pareva….

 

Un rumore, nel letto accanto al suo “Buffy, stai bene?” ritrovò a stento la voce per rispondere: “Sì, Dawn, tesoro, dormi ora, è tardi…

 

Dawn,sua sorella… era stata lei la prima ad accorgersene, e tutti che la credevano una ragazzina ancora nel mondo delle fate! Ma aveva capito, che lui la amava, o per lo meno aveva capito che aveva una cotta per lei.

 

E lei aveva ucciso quell’uomo (ormai per lei lui era un uomo) quello che poteva, che voleva amarla come nessun altro avrebbe mai fatto…Se solo avesse fatto come sempre, se non gli avesse dato retta, ora lui sarebbe stato ancora con lei a farla impazzire con le sue battute sarcastiche, a guardarla come se lei fosse stata il dio della sua idolatria, a baciarla con una forza, una disperazione che solo ora riusciva a sentire veramente…

 

Ed invece lo aveva chiamato “mio campione” e gli aveva permesso di indossare quel maledetto medaglione che lo aveva trascinato nel vortice dell’inferno con gli altri demoni.

 

Era passato un mese da quel giorno, ed ancora non capiva cosa fosse successo dopo, sapeva solo che quello che era rimasto della Scooby gang era lì, in una casa in riva all’oceano in attesa di decidere cosa fare delle loro nuove vite.

 

C’era qualcosa che non le dava tregua, una sensazione d’attesa, di soluzione finale ancora da venire..era forse perché ogni notte lo sognava? E lo sentiva che la chiamava, che la pregava di andare da lui…ma c’era un particolare che le sfuggiva,che mancava per arrivare alla soluzione e non riusciva…non riusciva proprio a venirne a capo.

 

Era stanca ora, forse se avesse dormito un poco, i pensieri sarebbero stati meno pesanti.

 

Si stese sul letto, il respiro regolare di Dawn la cullò in un sonno profondo, e subito lui apparve…

 

Era in un luogo che lei non conosceva, una stanza in un sotterraneo ed era ferito, spaventato da qualcosa che lei non riusciva a vedere, non le parlava ma sembrava vivo.

 

Ed ancora quella sensazione di aver afferrato qualcosa che subito dopo le sfuggiva dalle mani!!

 

Si svegliò.

 

Il sole era ormai alto, non che le importasse, da tempo immemorabile non riusciva più a rallegrarsene, da quando la mamma se n’era andata.

 

Lui aveva amato la mamma, la stimava e diceva che era una vera signora, e lei si divertiva a chiacchierare con lui, seduto sul bancone della cucina che mangiava biscotti. Dio, un vampiro che mangiava biscotti! Anche in questo era unico…

 

Si alzò, si vestì e stampandosi in faccia il sorriso di circostanza che aveva imparato così bene a sfoggiare con gli altri si recò in cucina.

 

“Buongiorno a tutti!”, trillò , sperando che nessuno si accorgesse del suo bluff.

 

In ogni modo ne dubitava, erano tutti così presi a nascondere il loro dolore che non potevano smascherare il suo.

 

Infatti, tutti quanti risposero allegramente “Ciao Buffy!” Per poi voltare lo sguardo in qualsiasi altra direzione che non fossero gli occhi di ciascuno di loro.

 

Xander era ancora annichilito dalla perdita di Anya, aveva perso il suo senso dell’umorismo che lo portava a mettere in burla qualsiasi pericolo, Willow pur avendo una nuova storia, non era ancora riuscita a dimenticare il dolore per Tara e gli ultimi fatti accaduti, per quanto avessero avuto un epilogo vantaggioso per lei, l’avevano scossa, Giles era,se possibile, ancora più preoccupato per lei e Dawn…ormai era cresciuta, sembrava lei la sorella maggiore, ora.

 

“Ebbene, di cosa stavate parlando?” chiese gioviale servendosi del succo d’arancia e delle frittelle.

 

“Oh guarda Buffy” rispose WillowDawn ed io abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia ed abbiamo trovato questa pietra, sembra ambra, pensavamo di farne un pendente”…..

 

Buffy, mi stai ascoltando?” Era rimasta come folgorata, era come se qualcuno le avesse gridato la soluzione nelle orecchie

 

“Dio, che imbecille!” esclamò all’improvviso, “Beh, non mi sembrava un’idea così terribile” le disse di rimando una mortificata Willow.

 

“No, Will, non ce l’avevo con te, è un’idea bellissima, credimi…Giles, che fine ha fatto il medaglione?”

 

“Quale medaglione, Buffy?” era imbarazzato, si vedeva che non riusciva a guardarla in faccia

 

“Non faccia la scena, Giles, quello che indossava Spike – Xander aveva alzato gli occhi dal programma che stava guardando in tv per seguirli – quando…beh, lo sa quando! E’ lei che lo ha raccolto, no? Dove lo tiene?”

 

Buffy, io non l’ho più…l’ho rispedito ad Angel

 

“Lei cosa???? E per quale accidente di motivo l’ha fatto, me lo sa spiegare?” era furiosa ora, avrebbe voluto prenderlo a calci in quel suo britannico e compassato posteriore.

 

Buffy, io temevo…io pensavo che fosse pericoloso, ed in fondo non avevo tutti i torti…”Si era bloccato all’improvviso e continuava a spostare gli oggetti ed a cercare forsennatamente qualcosa per pulirsi gli occhiali, segno che non sapeva che pesci pigliare.

 

Buffy, c’è qualcosa che non ti abbiamo detto” intervenne Willow impaurita, lanciando sguardi di richiesta d’aiuto a Giles.

 

“ Ancora? Ricominciamo con l’ammutinamento? E perché di grazia, la qui presente cacciatrice salvamondo, deve essere tenuta sempre all’oscuro di quello che accade?

 

“Per proteggerti, Buffy, hai sofferto abbastanza, noi, non volevamo…” Willow era vicina alle lacrime, Dawn le si era avvicinata e le stringeva una mano ma lei nemmeno se n’era accorta.

 

“Permettete, che sia io a decidere cosa può o non può farmi soffrire? Lasciate decidere a me cosa fare o è solo in situazioni in cui devo personalmente rischiare il mio posteriore che vi sta bene mandarmi in prima linea?

 

Buffy, ora non esagerare, lo sai che abbiamo sempre agito per il tuo bene…” Xander era vicino a lei ed aveva un viso triste.

 

“Ma certo, avrei un paio di esempi che potrei ricordarvi qui su due piedi a questo proposito!” Tremava da tanto era furiosa, la rabbia repressa in tutto quel tempo stava uscendo e rischiava di farle dire delle cose che non sentiva veramente. Respirò profondamente e si accinse a proseguire.

 

“Bene” la precedette Giles “le tue obiezioni mi sembrano giuste, ti racconteremo tutto quello che sappiamo fin dove lo sappiamo.”

 

“Ottimo, e cercate di essere convincenti” rispose mettendosi a sedere di colpo sul divano ed inalberando un’espressione caparbia.

 

“Al termine della battaglia, ho raccolto, come tu ricordavi, il medaglione e l’ho tenuto per un po’ non sapendo bene cosa farne. Andando a leggere su alcuni antichi testi, ho trovato un passo che diceva che il medaglione apparteneva a colui che lo aveva rinvenuto, inoltre, temevo che potesse essere un portale per far rientrare i demoni nella nostra dimensione, per ciò per quanto ne ho potuto capire, ho ritenuto fosse meglio farlo riavere ad Angel

 

“Bene, è là che si trova, andrò a Los Angeles e..” Era già in piedi con un braccio nella manica della giacca.

 

“Aspetta, Buffy” la bloccò Willow “non è tutto. Quando Angel lo ha ricevuto e lo ha toccato, il medaglione ha liberato un essere..

 

“Spike!” urlò Buffy “e, per vostra regola, non è un essere, è un uomo…ma non è possibile, l’ho visto bruciare con i miei occhi” non sapeva se essere felice o terrorizzata che non fosse vero che lui non fosse davvero tornato.

 

“No, Buffy, non abbiamo detto “essere” in senso dispregiativo,anche se stiamo parlando di Spike, ma proprio perché ….è un’entità, insomma, non è Spike, è il fantasma di Spike” Giles ora era davvero confuso, non sapeva come calmarla, vedeva che era partita con la luce della battaglia negli occhi.

 

“Ebbene? Cercate cosa possiamo fare per ridargli una forma umana! Willow, tu ora sei una dea, avrai qualche potere in proposito, no?

 

“no, Buffy, mi spiace, non ho ancora preso confidenza con i miei nuovi poteri, ma di questo sono sicura, non posso riportare in vita le persone o ridare loro una forma umana” rispose mestamente Willow “e Tara non approverebbe” aggiunse senza che gli altri la sentissero.

 

“Beh, da quanto tempo siete a conoscenza di questa storia?” il suo tono era pericolosamente calmo.

 

“Due settimane..” Rispose in un soffio Dawn, ricevendo un’occhiataccia da Willow e Giles

 

“Due settimane?Due settimane?”ora la sua voce era acuta come il grido che aveva in gola “E lui è in questo stato, voi lo sapevate e non avete fatto niente, non mi avete detto niente???

 

“Insomma, Buffy, ora basta, che cosa volevi che facessimo, che ti ributtassimo tra le braccia di quel mostro?” Xander ora era furioso quanto lei e la stava affrontando direttamente.

 

“Dunque è ancora una volta questo il motivo, vero amici miei?”cercava di restare calma ma il tremito del suo corpo tradiva i suoi veri sentimenti.

 

“Da quanti anni ci conosciamo? E da quanti anni cercate di farmi vivere la vita che VOI volete per me? Buffy non stare con Angel ti farà soffrire, beh forse in questo avevate ragione ma il resto?, Buffy corri da Riley è lui l’uomo per te, ed io non lo amavo, NON L’AMAVO, Buffy non potevi darmi un dolore così grande sei andata a letto con quel mostro, quell’essere immondo di Spike…

 

Ed io vi ho sempre dato retta, perché era facile così, avevo già tanto a cui pensare e di cui farmi carico che anche affrontare da sola il dissenso di tutti per la mia vita sentimentale era un peso troppo grande per me. E così mi sono convinta che era un mostro, che era una cosa, che quello che mi faceva sentire era sporco e sbagliato…e lui intanto era sempre al mio fianco, mi ha salvato la vita e l’ha salvata anche a voi...morendo.

 

E poi signori, guardatevi: Xander tu che tanto mi hai criticata e ti sei sentito ferito, vegeti davanti alla tv perché non riesci a superare il dolore per la morte di un demone della vendetta!!!

 

“Era umana, Anya era umana”Xander stava piangendo, finalmente.

 

“E’ STATA umana, fino a quando tu, esempio di correttezza e devozione, l’hai mollata davanti all’altare, e ti ricordo che hai continuato ad amarla anche se era tornata nello squadrone dei demoni. Willow si è fatta quasi uccidere ed ha ucciso in nome della magia e della vendetta, ed anche lei Giles, come la chiamavano da giovane? Squartatore? Beh, un nome così non si guadagna prestando libri a studenti del liceo..E voi venite a farmi la predica ? A dirmi chi devo o non devo amare?

 

Angel era meglio di Spike perché aveva l’anima? Lui se l’era trovata senza chiederla, Spike se l’è andata a prendere con mille sofferenze perché io potessi amarlo senza vergognarmi di lui davanti a voi ed invece doveva essere il contrario!!!” Singhiozzava, lacrime amare ed a lungo represse scuotevano tutta la sua persona.

 

Li lasciò attoniti, senza parole e se ne andò in camera sbattendo la porta.

 

Era stesa sul letto, non sentiva altro che il dolore della perdita: quando, quando si sarebbe attenuato? Dio, non aveva sofferto già abbastanza?

 

Buffy, posso entrare?” Willow stava lievemente bussando alla porta.

 

“Vattene via, non sono in vena di buonismi, ora”si sentiva come una bambina che fa i capricci.

 

Buffy, ti prego, ti devo parlare” Willow ormai era entrata e si stava sedendo sul letto.

 

“Come stai, tesoro?” sussurrava dolcemente accarezzandole i capelli.

 

“Oh, Will, sono stata orribile, orribile…tutta questa rabbia: dovevo vomitarla addosso a qualcuno, ma lui mi manca, mi sento bruciare come se mi avesse strappato il cuore e se lo fosse portato via con sé. Ed ora lui è tornato ed io so che è in pericolo, voi pretendete che me ne stia qui con le mani in mano

 

“Lo so, cara, hai detto delle parole forti, Xander è sconvolto, ma almeno si è rianimato, Dawn

 

“Oddio, sta bene?” era preoccupata, i sensi all’erta.

 

“Ma certo, hai ancora i riflessi condizionati, nulla le può più accadere ormai, è uscita con Giles avevano bisogno di scaricare la tensione tutti e due..Willow, sorridendo tristemente continuò:

 

“Sai, è vero, ti abbiamo manovrata con il nostro buonsenso ed il nostro perbenismo, ma anche noi avevamo paura, e vedere che una persona così forte aveva dei punti di debolezza, dei lati oscuri, ci spaventava ancora di più. Noi ti abbiamo sempre visto come il nostro cavaliere senza macchia e senza paura che non poteva cadere nelle miserie umane

 

“Ma io sono umana, con dei poteri particolari ma sono normale, oddio sono tornata dalla tomba due volte, ma sono normale con debolezze e sofferenze.”

 

“Ecco, i tuoi poteri, è di questo che ti voglio parlare” Willow la stava fissando con un’espressione seria, quasi preoccupata.

 

“Dimmi” si era messa a sedere, capiva che non era solo il suo essere speciale ad entrare in gioco.

 

“Quando abbiamo saputo da Angel di Spike, ci siamo impegnati a cercare qualcosa che ci potesse dire di più, il timore di Giles è che il medaglione, oltre ad essere un portale dimensionale, possa racchiudere qualche altra entità, questa volta malvagia, che possa tornare sulla terra e che ricominci tutto da capo.Ora le ricerche in questo senso non si sono ancora concluse, ma ho scoperto che esiste un modo per dare forma a queste entità

 

“Continua” la cosa si faceva interessante, era tutta tesa ad ascoltare Willow

 

“Non so se ti piacerà, di certo a Giles non è piaciuto, ecco perché ha voluto che ti tenessimo all’oscuro di tutto” Willow era titubante, impaurita da quello che stava per dire.

 

“Questa parte la so, va’ avanti..

 

“Ecco, come ti dicevamo, il medaglione appartiene a chi lo ha rinvenuto, per cui ad Angel, ed ogni essere in esso contenuto è legato in qualche modo al possessore del medaglione

 

“Ok, va bene, ma com’è che si può dare forma a questo essere?” Buffy, sbuffava impaziente

 

“Con il sangue di colui che glielo ha donato” Willow era pallida.

 

“Per cui, avendo io consegnato a Spike il medaglione dopo che Angel lo ha dato a me… il mio sangue?”

 

“Sì, ma c’è dell’altro…”Willow tentava di continuare, ma lei era scattata in piedi ed aveva già la maniglia della porta in mano

 

“Ok, me lo dirai in viaggio, si va a Los Angeles

 

 

SECONDA PARTE

 

"Sei sicura di voler andare senza di noi?" Xander sembrava calmo, ma non era

più apatico come prima

 

"Certo, questa cosa la devo fare da sola, verrà Willow con me, in caso

qualcosa andasse storto" aveva un tono risoluto che non ammetteva repliche.

 

"Bene, allora, Willow conto su di te per tenermi aggiornato su quel che

succede" replicò Giles "ed assicurati che lei capisca bene cosa comporta

tutto questo rituale" aggiunse sottovoce per non farsi sentire da Buffy.

 

"Ok, sorellina, io vado, conto su di te per fare la guardia a questi due

maschiacci" disse Buffy dando una pacchetta sulla spalla di Dawn.

 

"Ricominci a lasciarmi in disparte, tanti bei discorsi su come sono

cresciuta e come sono diventata brava a lottare insieme a te e poi io resto

sempre a casa a fare la calzetta" aveva il broncio e sembrava la Dawn

capricciosetta di un tempo, di quando non sapeva di essere la chiave.

 

"Ma non ci sarà battaglia, non ti divertiresti!" sorrise Buffy facendole l'

occhiolino.

 

"Sono abbastanza grande da capire anche gli affari di cuore, sai?" era

ancora seccata, ma si stava ammorbidendo.

 

"Certo, e sono sicura che hai già spezzato molti cuori,intendo in senso

metaforico, tralasciando quelli trafitti dai paletti, ma questo non è solo

un affare di cuore, briciola" replicò lei sussurrando l'ultima parola.

 

"E' così che lui mi chiamava"alzò gli occhi Dawn, sorridendo di rimando.

 

"Lo so, e so anche che lo hai perdonato.andiamo Will!"e lanciandole un

ultimo bacio uscì di corsa con Willow.

 

"Bene, Will, il palazzo mi sembra questo, uhmmm non male, che ne dici?"

sembrava allegra ed ansiosa di entrare.

 

"Sì, Buffy, ma hai capito come funziona il rituale?" Willow era preoccupata

 

"Allora: non ci saranno formule magiche, avremo bisogno di Angel - temo che

questa parte non sarà semplice - e ci sarà del sangue. Il mio. Oh

accidenti!" si fermò di colpo, come se un pensiero l'avesse illuminata.

 

"Che succede, ci hai ripensato? Posso capire, sai,non è una cosa facile da

accettare.."Willow aveva iniziato con il suo tipico fare ansiogeno

 

"No, è che ho messo i pantaloni chiari! E se poi si macchiano? Il sangue fa

fatica ad andare via e.."

 

"Non mi sembra che tu stia prendendo questa cosa con la serietà che merita"

Willow era quasi infastidita

 

"Ma sì, andrà tutto bene vedrai, entriamo, su!"entrò nell'atrio del palazzo

con un balzo.

 

Willow, si rassegnò a seguirla, sospirando.

 

"Eccoci, Will! W&H è lui"entrò decisa ma si bloccò di colpo

 

"Oh per la miseria, non è possibile!"esclamò

 

"Che cosa succede ora?" Will stava guardandosi intorno e tutto le sembrava

normale.

 

"G.u.a.r.d.a. q.u.e.l.l.a. s.c.r.i.v.a.n.i.a." Aveva un'aria esterrefatta.

 

" E' piena di statuette di unicorni, brutte per altro, che cos.Oh per la

miseria!"

 

"L'ho appena detto io, Will! L'ultima volta che ho visto questi orrori è

stata nella cripta di .."

 

"Harmony!" esclamò Willow "cosa ci fai qui?"

 

La ragazza bionda e snella, notevolmente truccata, avanzava graziosamente

verso di loro muovendo con intenzione i fianchi.

 

"Buffy, Willow" squittì con la sua vocetta da topo, "potrei fare a voi la

stessa domanda, carine"

 

"Will, sta' lontana da lei e trovami qualcosa di appuntito con cui

stenderla!" Buffy era già in posizione di combattimento.

 

"Calma, qui non ci è permesso passare al lato oscuro." la bloccò Harmony "

il mio capo non vuole, per ciò non posso morderti, anche se mi piacerebbe

tanto, visto che ho saputo che sei stata con il mio orsacchiotto biondo"

sembrava un fiume in piena."Ora capisco tutti quei giochetti con paletti e

balestre che mi obbligava a fare, era in gamba però, sai cosa intendo"la

guardò con un sorrisetto tra lo scherno ed il malizioso.

 

"Willow, ti prego, falla stare zitta, usa la magia, un lucchetto, ma

chiudile quella boccaccia o la impaletto!" Buffy era già stufa di tutte

quelle fandonie.

 

"Allora, Principessa Leia," la apostrofò ironicamente "vammi a chiamare Luke

Skywalker prima che ti rimandi con un calcio sulla morte nera!"

 

"Chi ti devo chiamare?" Harmony la guardava con il suo fare da oca giuliva.

 

"Angel, il tuo capo, tonta" sbottò Buffy.

 

"OK, aspettate qui e non toccate niente" affermò lei allontanandosi

ancheggiando.

 

"Mamma mia, ma quella peggiora ogni volta che la vedo?"era esasperata, già

stufa dell'attesa.

 

"Ciao Buffy" una voce conosciuta con un'inconfondibile nota di tristezza la

richiamò alla realtà.

 

Si voltò, Angel era davanti a lei, l'espressione contrita di eterna

sofferenza.Si avvicinò per salutarlo con un bacio, poi si ricordò di quanto

Spike fosse stato ferito l'ultima volta da questo gesto e decise di

porgergli la guancia.

 

"Ehm, ciao Angel" Willow lo stava fissando con un sorriso timido.

 

"Ben arrivata Willow, non mi aspettavo che ci fossi anche tu".

 

"Già, infatti, ho fatto compagnia a Buffy per il viaggio"

 

" E per aiutarmi nell'..esperimento" concluse Buffy convinta."

 

"Esperimento?" Angel aveva un'aria interrogativa.

 

Buffy, lo osservava in silenzio, lo vedeva diverso, era così strano .era

possibile che i vampiri potessero ingrassare?

 

"Sì, Angel, avremo bisogno del tuo aiuto, ti spiegherà tutto quanto

Willow.intanto, dov'è Spike?"

 

Angel ebbe un moto di rabbia "Willow avevo pregato Giles di non dirle

niente, com'è possibile?"

 

"Angel.io.non."Balbettò Willow

 

"Lei non c'entra Angel, è da quando c'è stata la battaglia che lo sogno

ogni notte e so che è in pericolo, così li ho obbligati a dirmi tutto"Buffy

tirò finalmente il fiato, poi riprese "comunque,Angel, non credevo che mi

avresti fatto questo, non è il caso di essere gelosi quando si fanno certe

scelte."stava infervorandosi pericolosamente.

 

"Non si tratta di gelosia, non solo,almeno"la interruppe Angel cercando di

controllare la rabbia, "è che non sappiamo ancora esattamente di cosa si

tratti e potrebbe essere pericoloso".

 

"Lui non può essere pericoloso, almeno per me!" ribatté lei convinta

"Portami da lui".

 

"Non ci giurerei, bambina" il tono era sarcastico "in ogni modo, vieni con

me" s'incamminò lungo il corridoio.

 

"Devi scusarci ma c'è appena stata una piccola battaglia che ha coinvolto il

"tuo" Spike, per cui c'è ancora un po' di confusione in giro" Angel parlava

mentre la precedeva verso il luogo dove avrebbero trovato Spike "comunque,

ultimamente è sempre nel laboratorio con Fred, stiamo cercando di riportarlo

ad una forma umana, nonostante tutto" il tono era piuttosto acido , ma era

normale per Angel quando si trattava di Spike, ancora non aveva digerito il

loro ultimo incontro.

 

"Fred?" chiese, curiosa, Buffy.

 

"Sì è qui siamo arrivati".

 

Entrarono in una stanza con degli strani macchinari, uno di questi era stato

chiaramente distrutto da poco.

 

E finalmente lo vide, era seduto sulla scrivania dietro la quale stava, in

piedi, una ragazza dai lunghi capelli ricci e castani con grandi occhi dall'

espressione dolce.

 

Lui doveva aver detto qualcosa di divertente, perché lei aveva sul volto

ancora l'eco di una risata e lo guardava in un modo che a Buffy non piacque

affatto.

 

"Spike." lo chiamò, la voce le uscì tremolante, la gola e lo stomaco erano

chiusi dall'emozione.

 

Lui si voltò e la vide.non avrebbe potuto giurarlo, forse era la sua

speranza, ma le parve che, nonostante l'evanescenza del volto, lui fosse

impallidito.

 

"Ma guarda chi si vede, la cacciatrice!"aveva già preso il suo solito tono

strafottente "scusa, biscottino, ti getterei volentieri le braccia al collo,

ma, come vedi, al momento ho qualche difficoltà!"

 

La ragazza la guardò incuriosita, era bella. Buffy sentì una fitta di

gelosia colpirla a tradimento.

 

"Buffy, lei è Fred" intervenne Angel "Fred questa è Buffy".

 

Fred le si avvicinò sorridendo e tendendole la mano "Ciao, ho sentito molto

parlare di te"

 

"Ciao" disse Buffy di rimando "non pensavo fossi tu Fred".

 

"Vieni Fred, andiamo" intervenne Angel "a quanto pare io devo parlare con

Willow e tu.è meglio se vieni con me". Uscirono insieme e Buffy vide con

dolore che Spike seguiva Fred con lo sguardo fino a quando non scomparve nel

corridoio.

 

"Cos'è Fred?" chiese a bruciapelo.

 

Lui la guardò sorpreso, poi un impercettibile lampo passò nei suoi occhi

blu.

 

"E' carina vero? Fa la ricercatrice" le rispose con noncuranza.

 

"Non prendermi in giro, Spike, intendo cos'è per te".

 

"Per me?" si stava decisamente divertendo "Uhmmm vediamo, potrei dirti che è

un bel bocconcino, ma sono un bravo vampiro ora.Sai, ho salvato il mondo ed

ho l'anima..Comprata a caro prezzo direi".

 

"Spike, sto dicendo sul serio" Buffy, temeva di sentire la risposta.

 

"Tesoro, fa la ricercatrice, sta' cercando di darmi una certa consistenza,

sai cosa voglio dire" la stava guardando da sotto in su, spiando l'effetto

delle sue parole sul volto di lei.

 

"Non mi sembra che abbia avuto successo."

 

"Ti sbagli, passerotto, era riuscita a costruire questo macchinario" seguitò

lui indicandole un mucchio di ferraglia "purtroppo però il cattivone di

turno l'ha distrutto ed io sono ancora un gioioso fantasma. Comincio a

divertirmi, però!"tacque, guardandola dolcemente, ma subito distolse lo

sguardo.

 

"E a cosa devo il piacere di averti a Los Angeles?"

 

"Spike sei in pericolo, sono venuta per riportarti alla forma umana, Willow

e Giles mi hanno spiegato il modo, avremo bisogno di Angel" Buffy stava

tremando mentre parlava.

 

(Continua)