L’ISOLA DI PELICAN

 

AUTRICE:NYLASB

 

 

-vattene via di qui William!!!! Vai via dall’isola a non farti più vedere, tu non sei più mio figlio!!!!

Io non ho più un figlio!!!!

-ma io…..io non ho fatto nulla papà!!! Ti sbagli….stai sbagliando tutto!!!

-e tu predenti che io ti creda????-

-Rupert….William ha cercato…di….- disse una bionda in lacrime.

-non è vero papà credimi!!!-

Ma il quadro che si presentava agli occhi del padre, non gli permetteva di discolparsi; un ragazzo poco più che ventenne, suo figlio, nel letto nudo e Darla, sua moglie….in lacrime…

 

 

8 ANNI DOPO

 

Un aereo….

-signore…signore…mi scusi, stiamo per atterrare…la prego di allacciare la cintura.-.

-grazie- “ed eccomi qui…alla fine sono tornato, 8 anni fa mio padre mi cacciò convinto che avessi cercato di sedurre la sua seconda moglie Darla…ed ora ritorno per rispettare le sue ultime volontà. Che strana la vita….ora solo il proprietario della fortuna di mio padre e di uno degli hotel più famosi al mondo.”

Scese dall’aereo e respirò l’aria di mare dell’isola…..

-isola di Pelican…..sono tornato- chiuse gli occhi e assaporò l’aria di casa.

 

“com’è cambiato da allora….è un uomo oramai….certo….se non fosse per quell’assurdo colore di capelli. Ma si sarà reso conto che gli anni ottanta sono passati da un po’???”

-William…..sei tu???-

il ragazzo si voltò in direzione della voce, davanti a lui una splendida ragazza bionda, snella ed elegante; anche se indossava solo una canotta ed un paio di pantaloncini….tutto metteva in risalto la sua pelle ambrata e i suoi meravigliosi occhi verdi.

-bentornato William- disse la biondina.

-Buffy….?????-

-è bello rivederti anche se per circostanze così tristi-

-anche io sono contento di rivedere te-

s’incamminarono verso l’auto…

-appena papà è morto, ho cercato in tutti i modi di contattarti, ma non sapevo dove vivevi. Alla fine ho avuto un indirizzo da un avvocato, ma non eri nemmeno li….mi hanno detto che eri all’estero per lavoro-

-ma neanche questo ti ha fermata, vero Buffy?-

-infatti! In fondo tu sei il figlio di Rupert Giles-

-non negli ultimi otto anni-

Buffy lo guardo con la coda dell’occhio….i suoi meravigliosi occhi azzurri erano carichi di tristezza.

-mio padre mi ha cacciato da quest’isola, non credevo che avrei potuto rimettere piede su queste spiaggie-.

Gli occhi di Buffy si velarono di lacrime

-papà…..erano settimane che non si sentiva bene, il dottore diceva che era semplice stress, sai….il troppo lavoro, ma non era solo questo. Con l’autopsia hanno scoperto che si è trattato di un infarto!!!- una piccola lacrima le rigò il viso.

-è successo tutto così in fretta……papà non ha mai smesso di volerti bene….- disse continuando a tenere gli occhi sulla strada.

-può darsi…….e tu invece?-

la macchina si fermò e i due ragazzi si guardarono dritti negli occhi.

-io…cosa?- disse Buffy con voce tremante.

-tu mi vuoi ancora bene???- disse il ragazzo con voce bassa e calda.

Un brivido corse lungo la schiena della ragazza, imbarazzata stacco gli occhi dal finto biondo e scese dall’auto, in silenzio. William fece lo stesso. Buffy alzò gli occhi al cielo e sempre evitando il suo sguardo rispose alla sua domanda…

-ma certo!!!-

-davvero???? Eppure ero quello che otto anni fa ha oltraggiato tua madre! Ho tradito la famiglia, ho tradito mio padre…perché dovresti ancora volermi bene???- il suo tono di voce si era alzato, si avvertiva un certo sarcasmo nelle parole di William.

Buffy, finalmente, si voltò verso di lui, e con uno sguardo dolce gli disse –come potrei non volertene???? Tu sei mio fratello…mi sembra naturale-

William rimase immobile, nei suoi occhi si leggeva stupore ed il suo viso si contrasse. chiuse gli occhi e sorrise, si lasciò travolgere dai ricordi e il viso si rilassò.

-capisco….- la sua voce era di nuovo calda e sensuale – ricordi quando ti ho insegnato a nuotare proprio qui?? Quando ti ho insegnato ad immergerti per raccogliere le conchiglie???...ricordi la baia secreta che scoprimmo da bambini???...questo mare è esattamente come allora…ma io no-.

Il viso di nuovo contratto e duro – non sono più il ragazzo ingenuo di quegli anni…William non esiste più! So che mio padre mi ha perdonato, ma se credi che questo mi consoli è del tutto inutile….Spike non ha nulla da farsi perdonare. Prese il suo borsone dal portabagagli dell’auto e lo chiuse. Il suono del portellone chiuso riecheggiò nel totale silenzio del giardino dell’albergo.

Davanti a loro si stagliava immenso l’ingresso del GILES HOTEL.

-beh!!!! Dov’è William??- disse una donna bionda, elegante nel portamento e nel modo di vestire, sul viso una notevole tensione.

-era stanco e voleva fare una doccia…l’ho accompagnato alla suite come avevamo deciso-.

Darla si portò la mano alla bocca- ha detto qualcosa del testamento???-

-ancora nulla mamma-

-sicuramente se la ride alle nostre spalle!! È riuscito a portarci via tutto e ci ha lasciati senza un soldo!!-

-queste sono le volontà di papà, non quello che vuole William-.

-tu sei sempre dalla sua parte!!! Sei sicura di essere mia figlia???-disse Darla con isteria

-ma….mamma?!?- buffy era preoccupata.

-noi abbiamo lavorato giorno e notte in quest’albergo, non è giusto che ce lo porti via- per il nervosismo stava iniziando a mangiarsi le unghie….atteggiamento che di sicuro non si addiceva ad una signora del suo calibro – anche il tuo posto da amministratore è il pericolo non te ne rendi conto???-si avvicino al mobile-bar e si versò un bicchiere di whishy, lo bevve tutto d’un sorso.

- William è il figlio naturale di Rupert, io sono solo la figlia della sua seconda moglie-

-maledetto!!! Potremmo svegliarci un giorno e trovarci senza un tetto- sbatté il bicchiere sul tavolo

-william non farebbe mai una cosa del genere- anche Buffy stava iniziando a scaldarsi.

- te lo ha detto lui??- Darla, che stava dando le spalle alla figlia, si girò di scatto.

-non mi ha detto nulla, ma….-

-nessuno conosce William meglio di me!! E’ un essere ignobile!!! Un verme capace di tutto, un uomo che ha cercato di sedurre la moglie del padre!!-

-ora devo andare, ho del lavoro da sbrigare- a testa bassa Buffy uscì dall’appartamento della madre.

-buffy…..-

Affacciata al balcone del suo ufficio, guardando lo splendido mare cristallino dell’isola

“in fondo la capisco. Papà ci ha messo anni a superare lo shock di quel giorno….certamente mamma ha sofferto allo stesso modo, ma che senso ha continuare a pensare al passato. William è stato perdonato da papà, ora è tornato come unico erede del patrimonio di papà. Un usurpatore secondo mia madre. William….” Buffy sospirò….si lasciò alle spalle in meraviglioso spettacolo del tramonto su quelle acque azzurre e palme, tornò alla sua scrivania e si mise a lavoro.

 

Il sole calò sull’isola e sull’albergo….un magnifico gioco di luci era creato dalle candele al bordo della piscina, nel salone si sentivano le note di un pianoforte e i faretti del bancone del bar creavano un’atmosfere soft e rilassante.

Il biondo di Spike si notava al bancone, jeans neri e camicia, leggermente aperta che permetteva di intravedere i suoi pettorali scolpiti. Buffy gli si avvicinò.

-buona sera Spike-

-ciao-

-in questo albergo preghiamo gli ospiti…ehmm ehmm….preghiamo gli ospiti di indossare un abito elegante per la sera-

-davvero???- spike si guardò “eppure la camicia è di seta!!!!”

-scusami- disse lei con un po’ di imbarazzo.

-scusami Buffy…fammi capire….il tuo abbigliamento succinto sarebbe adeguato ed il mio non è in sintonia con l’ambiente???-

Buffy indossava ancora gli abiti con cui era andato a prenderlo all’aeroporto, con quella osservazione William l’aveva offesa….-ti sbagli sono qui per lavoro, devo parlare con Parker il barista, ancora non ho avuto il tempo di cambiarmi!!.-

-bene allora vi lascio discutere- alzò le mani in segno di resa

-parker….il pianista si lamenta del rumore dei bicchieri durante la sua esibizione, il tintinnio disturba la concentrazione dei clienti. Dovresti evitare di servire drink mentre lui suona.-

-quello che lo preoccupa e che non sente il tintinnio delle monete, suona e risuona sempre la stessa scaletta, potresti mettere un disco al suo posto- disse il ragazzetto moro con sarcasmo, mentre metteva a posto i bicchieri.

-ehy…amico. Ahi sentito la signorina!! Se lei ti dice di non servire drink mentre il piano suona, tu non servi drink…intesi??-

-naturalmente signore, come dice lei-

-bene….così va meglio!!-

-ehy…amico. Ahi sentito la signorina!! Se lei ti dice di non servire drink mentre il piano suona, tu non servi drink…intesi??-

-naturalmente signore, come dice lei-

-bene….così va meglio!!-

- spero di essere stata chiara Parker. Ora devo andare- Buffy si allontanò a passo svelto. Spike la seguì, le prese un braccio..

-Buffy aspetta-

-cosa vuoi?- era evidentemente seccata.

-perche di sei arrabbiata?-

-arrabbiata?? Io?? A che proposito???-

- se c’è qualcosa che devi dirmi, fallo pure- lo sguardo di spike era duro e la sua mascella contratta. –ti ha dato fastidio che mi sia intromesso nella discussione???-

-niente affatto, tu sei il proprietario, non devi rendere conto a nessuno delle tue azioni.-

- ci siamo svegliate sarcastiche stamattina!!. Inclinò il capo ed alzò il sopracciglio. Buffy si accorse solo allora della nuova cicatrice, gli dava un aria sexy.

-perché non lasci a Darla la gestione di queste cose? Non è lei che si occupa dell’amministrazione??-

-no!!! Papà ha affidato tutto a me, lui gestiva le questioni finanziarie.- ogni volta che parlava del padre, a Buffy venivano gli occhi lucidi ed il viso assumeva un’espressione triste.

-è comprensibile, lo avrà fatto che non trovarsi pieno di debiti e doversi rivolgere alle banche-

-se devi continuare ad offendere, non abbiamo altro da dirci!- fece per andarsene, ma Spike la teneva ancora per il braccio.

-ho capito, scusami sono stato cattivo! Ma non capisco come mai il progetto della piccola pensione che papà voleva aprire è diventato questo enorme villaggio vacanze?-

-papà ha pensato che fosse un buon investimento, così è nato l’elegantissimo albergo Giles dell’isola di Pelican, centro relax conosciuto e rinomato in tutto il mondo. Frequentato da politici e pop star. Rupert era orgoglioso di tutto questo, lo ha realizzato da solo….-

- ma è diventato motivo di forte stress per lui????

-vuoi insinuare che il suo infarto è stato causato dai problemi dell’albergo??-

-semplicemente dico che mio padre è morto prima di quanto tutti si aspettassero….questo è un fatto!- aveva in quel momento una vera faccia da schiaffi.

- non voglio sentire questi discorsi!!!- buffy era davvero arrabbiata, come poteva suo fratello insinuare quelle cose…

-non intendevo prendermela con nessuno, Buf, vorrei solo sapere quello che è successo davvero, in fondo era mio padre-

- ti capisco Spike….-era ancora a disagio a chiamarlo così- però…tu sei davvero sicuro che possa essere stato solo questo? Buona notte Spike.- e lo lasciò nel corridoio, spike era immobile come una statua “ cosa avrai mai voluto dire….magari è colpa mia??” si accese una sigaretta e con passo felino andò nella sua stanza….aveva bisogno di riposare.

 

-Fred, Fred…Fred scusami, hai visto il signor Giles???- chiese Buffy preoccupata, ad una delle cameriere.

- no!! Non è nella sua stanza??-

- non ci sono segni che abbia dormito li, dove può essere andato???- Buffy era davvero in pensiero per lui, lo cercò in tutto l’albergo, finchè Lorne non le disse – il signor Giles ha detto che aveva bisogno di restare solo e poi si è diretto verso la spiaggia-

- ah!!! Capisco , non ci avevo pensato…deve aver passato la notte sulla barca di papà-

Una magnifica spiaggia, piena di palme, sabbia bianca e finissima, una leggera brezza marina che gli smuoveva i capelli per una volta libero dal gel. Spike era totalmente rapito dallo spettacolo della natura e dai ricordi….

….due bambini, su quelle stesse spiaggie….

-Wil aspettamiiii!!!!-

- sbrigati!! Fai presto, non dobbiamo farci vedere….- poi a bassa voce le sussurra- ho scoperto una baia segreta e voglio mostrarla solo a te-

La biondina, con i capelli raccolti in due buffe codine, arrossisce.

-sarà il nostro piccolo segreto- disse il ragazzino dai capelli castani, portando l’indice alle labbra e facendole segno di non rilevare niente a nessuno.

Ed anche lei a bassa voce – si- e sfodera un enorme sorriso…..

 

-Oh Buffy!- e si accese una sigaretta, ed ecco un altro ricordo…

….quella terribile mattina. Il padre furente che gli indica la porta . non voglio più vedere la tua faccia-. La ragazzina timorosa che si nasconde dietro la schiena del padre.

-Buffy….io…non è vero…Buffy credimi…- cerca di dire nel tentativo disperato di convincerla della sua innocenza….

“ allora credesti a tua madre, e non a me…ma in fondo avevi solo 14 anni…cos’altro avresti potuto fare!!”

Fece un altro tiro dalla sigaretta, poi raccolse un sasso e lo lanciò in acqua….

“dannazione!!! Perché mi sento cos’, soffro ancora in questo modo. Cos’è quella passione che sento quando sono vicino a lei e che devo soffocare??? Mi vergogno di me stesso, è la mia sorellastra, non posso provare questi sentimenti per lei”

rimase ancora alcuni minuti a guardare l’orizzonte e poi decise di rientrare.

t-shirt e jeans neri, capelli biondo platinato e smalto nero alle unghie, si guardò attorno, il suo look stonava decisamente con l’ambiente dell’albergo, decise di fregarsene e si avvicinò al bancone.

-un caffè per favore-

-mi scusi…..ma lei è un cliente dell’albergo???- il barman lo stava guardando in modo torvo

Spike prese le chiavi dalla tasca del suo pantalone e le mostrò – stanza 204-

-lascia stare Wes, mi occupo io del signor Giles- disse Buffy appena sopraggiunta in sala.

Il barman nel più totale imbarazzo, iniziò a balbettare – mi spiace….mi scusi…signore io non sapevo…-

-ma tu guarda!!! Non sapevo che per un caffè fosse necessaria la carta d’identità-

- no certo che no, la prego mi scusi ancora….venga la accompagno al tavolo-

Buffy lo raggiunse dopo qualche minuto, la colazione fu servita, i due ragazzi erano seduti l’uno di fronte l’altro, Buffy era molto attenta ad evitare lo sguardo di lui, mentre Spike non le toglieva gli occhi di dosso.

-dovremmo divulgare una mia foto tra i membri dello staff- disse lui sorseggiando il suo caffè. Buffy appoggiò rumorosamente le posate sul piatto.

-avrei voluto presentarti ieri a tutti, ma dopo la nostra discussione sei sparito, come al solito hai fatto di testa tua- e poi riprese a bere il suo cappuccino.- anche mia madre voleva vederti-

-Darla voleva vedermi??? Davvero?? E come mai??? Forse per chiedermi finalmente scusa per quello che mi ha fatto???-

- veramente…- lei gli parlava sempre tenendo gli occhi bassi, non aveva il coraggio di affrontarlo- vuole sapere che intenzioni hai a proposito dell’albergo-

-ah ah, capisco!!! Ha paura che la sbatta fuori come lei fece con me….del resto questo è tipico di Darla- il tono sarcastico e la sua espressione strafottente sul viso, fecero andare Buffy su tutte le furie, scattò in piedi

- ora basta!! William!! Non puoi paragonare le due situazioni, non ti riconosco più, non è da te parlare in questo modo.-

lui la prese per il polso, le rivolse uno sguardo dolce, che la fece sciogliere, e con una voce calda le disse – siediti!!.. ti prego!!-

E lungo la sua schiena di nuovo quel brivido.

- non volevo alzare la voce…scusami!- si rimise a sedere.

Spike cambiò discorso “soffoca Will….soffoca”

- se tu ti occupi dell’amministrazione, cosa faceva papà?-

- passava le sue giornate giù alla baia, si dedicava totalmente alla sua barca. Qualcuno dice di averlo visto in posti strani in preda alle sue crisi depressive-

- crisi depressive??? Non avevi paura che tentasse il suicidio?-

- non lo avrebbe mai fatto! Anche se a volte stava davvero male…il dottore ha sempre detto che erano sintomi normali per un malato di cuore-

-bloody hell!!!- Spike si passò le mani tra i capelli, la barba leggermente cresciuta gli dava un’aria trasandata e disperata, strana per il ragazzo allegro e spensierato che Buffy ricordava.

Perché….perchè mio padre non mi ha cercato??? Lui stava morendo ed io non me sapevo nulla!!!-

- era convinto che tu no saresti tornato- una voce leggermente stridula, che lui non avrebbe mai dimenticato, si udì alle sue spalle.

- Darla!!- il ragazzo rivolse uno sguardo duro e minaccioso verso la causa delle sue maggiori sofferenze.

Darla!!- il ragazzo rivolse uno sguardo duro e minaccioso verso la causa delle sue maggiori sofferenze.

- bentornato William- Darla sfoggiò un finto sorriso di circostanza, in quel momento lo temeva e Spike ne era consapevole, la aveva in pugno.

-tsz! Strano che proprio tu mi dia il benvenuto- ancora quell’espressione con il sopracciglio alzato e quel ghigno strafottente.

- ti diverti a vederci soffrire vero? Ti ripresenti qui dopo otto anni e ci porti via tutto quello per cui abbiamo lavorato, ci caccerai tu stavolta???-

- non ho nessuna intenzione di farlo!-

- cosa hai detto???- Darla non poteva credere alle sue orecchie

- non lo farò …papà non avrebbe voluto-

l’atteggiamento di Darla cambiò in un lampo, quelle parole l’avevano rassicurata.

- ma guarda non ti facevo tanto comprensivo- ed eccola, la cacciatrice di uomini, veniva fuori. Si avvicinò a Spike, ancheggiando sensualmente, e accarezzando il suo viso – sei diventato un uomo- ne annusò l’odore di tabacco – anche Buffy sarà felice della tua decisione- disegnò il profilo della sua mascella con un dito. Si allontanò da lui di qualche passo e si posizionò alle spalle della figlia, che aveva assistito al dialogo in assoluto silenzio.

- Buffy sosteneva che ci avresti cacciate, era così preoccupata, povera cara!!!-

- ma mamma….io…non ho mai….-

- non preoccuparti Buf, non ho intenzione di mandarvi via….almeno per ora! Sottolineò le ultime parole della sua frase ed uscì della sala-ristorante, lasciando sole le due donne.

- Will…- Buffy rimasta a bocca aperta lo vide allontanarsi – io non ho mai detto niente del genere – disse con tono duro alla madre.

- ha importanza???-

- che vuoi dire??-

- che Willian non ti manderebbe mai via! Non hai visto come ti guarda??? Ti guarda con gli occhi con cui un “uomo” guarda una “donna”.-

 

“Non è possibile….lui è sicuramente ancora attratto da mamma….non le ha tolto gli occhi di dosso”.

 

 

- mi scusi signorina Summers, il signor Giles sta esaminando i libri contabili dell’albergo…-

- non c’è problema Willow, lui è il proprietario, ha diritto di conoscere la situazione finanziaria dell’albergo. Se avesse bisogno di altri documenti provvedi immediatamente a farglieli avere-

- come vuole signorina Summers!!-

“Se Willian resta…..come mi comporterò? Non posso dimenticare quella mattina…mamma che esce urlando dalla stanza di William, papà che gli indica la porta…chissà se la vuole ancora!?!”

 

 

- Ma guardati, come mai così in ghingheri??- Darla in abito da sera fece il suo ingresso nella camera della figlia; Buffy era davanti allo specchio intenta a legare i capelli in uno chignon che le scopriva le spalle.

- E’ una serata importante, sarò in compagnia degli Harris durante la conferenza e poi anche per cena.-

- sei cresciuta e diventata bella- era leggermente invidiosa della giovane bellezza di Buffy- e pensare che sembra ieri che eri ancora una mocciosetta con delle stupide codine.-

- tu sei sempre splendida mamma!!!!-

 

“è vero sono bella, ma già otto anni fa William mi ha rifiutato proprio per quella mocciosetta….

- Darla smettila, vai via-

Lei si era infilata nuda nel letto del ragazzo – sei bello William, hai la pelle vellutata…- disse con lussuria.

William cerò di allontanarla con la forza – Darla, ma che ti prende….sei la moglie di mio padre!!-

- prima di una moglie sono una donna….non mi vuoi William?? O forse preferisci la tua cara insulsa bambinetta bionda???-

Disgustato cercò di uscire dalla lenzuola – non parlare di Buffy in questo modo-

- Ah, ah!!! Ho colpito nel segno: ti piace la mocciosa!!!-

- sparisci Darla, non costringermi a cacciarti con la forza!-“

 

- mamma….mamma verresti con me???- la voce di Buffy la riportò al presente.

- ci sarà anche Riley, giusto?? Non preoccuparti per me….Io cenerò con William-

“William…con la mamma…ancora!!!”.

- mamma….mamma verresti con me???- la voce di Buffy la riportò al presente.

- ci sarà anche Riley, giusto?? Non preoccuparti per me….Io cenerò con William-

“William…con la mamma…ancora!!!”.

- dobbiamo discutere del nostro futuro-

- gli starai vicina nonostante quello che ti ha fatto??-

- ma certo mia cara, non esiterò a mettere da parte l’orgoglio pur di mantenere questo tenore di vita. E quando io non ci sarò più dovrai farlo tu, toccherà a te. Tutto pur di non lavorare mai più- aprì la porta- salutami Riley, bambina-.

 

Lo splendido panorama della baia, una romantica luce in sala, il tintinnio dei bicchieri e delle posate; Spike in smoking era seduto ad un tavolo vicino alla finestra, un bicchiare di vino rosso nella mano, rimirando il riflesso della luna nell’acqua della piscina, i suoi sensi avvertirono la risata allegra di Buffy, che assieme ad una coppia fece il suo ingresso nel ristorante.

Un lungo vestito nero la fasciava in maniera perfetta mostrando la sua esile figura, spalle scoperte e un magnifico decolté.

- sembra che Buffy si diverta molto, non trovi?- Darla spostò la sedia e prese posto di fronte a lui, si fece servire del vino ed inizio a sorseggiarlo.- la nostra famiglia molto ben vista, qui potresti incontrare tutte le persone che contano- disse soddisfatta.

- ma guarda…davvero!?!?! Ed immagino che tra questi tu abbia già trovato la tua prossima vittima….magari l’onorevole Liam O’ Conner!!

- quello che dici è davvero cattivo William! Vuoi forse dire che io vado a caccia di uomini pieni di soldi?-

- per fortuna papà è morto prima di conoscere al verità! Otto anni fa quando sei entrata in camera mia….mi sei sembrata un incubo- le sue parole erano cariche di rancore e rabbia.

- tanto non ti crederebbero mai! E poi…sei un ingrato , era solo un modo per dimostrare l’amore che una madre ha verso il proprio figlio….-

- amore??? Per te quella parola è solo sinonimo di sesso!!-

- vuoi dire che ti ho provocato io???- Darla stava iniziando ad innervosirsi -tu mi volevi, questo un uomo non lo può nascondere!-

- spiacente….ma vorrei farti notare, mammina, che quella è una cosa naturale per gli uomini…accade tutte le mattine, anche senza il tuo “fascino”- ed apparve sul suo viso quel ghigno arrogante e molto sexy.

- spiacente….ma vorrei farti notare, mammina, che quella è una cosa naturale per gli uomini…accade tutte le mattine, anche senza il tuo “fascino”- ed apparve sul suo viso quel ghigno arrogante e molto sexy.

- sei disgustoso!!!- disse la donna alzando la voce…poi si guardò attorno , per fortuna nessuno l’aveva sentita.

William notò un ragazzo avvicinarsi al tavolo di Buffy – chi è quello???-

- chi?-

- il ragazzo che è arrivato al tavolo degli Harris!!!!-

- ah!- era arrivato il momento della sua piccola vendetta - quello è Riley, il ragazzo di Buffy! Rupert lo assunse come capitano del suo yacht!-

Buffy sembrava divertirsi moltissimo, e Riley non li toglieva gli occhi di dosso.

Darla con voce suadente iniziò a fargli sorgere una marea di dubbi- chissà se lo hanno fatto…se sono già andati a letto assieme…se le è piaciuto….-

Mascella serrata e pugni stretti, Spike cercava di sopprimere la rabbia

- come mai quella faccia??-

- cosa c’è di strano, non mi posso interessare alla vita sentimentale di mia sorella??-

- sei ridicolo!! Nessun fratello guarderebbe una sorella come tu guardi Buffy!! E la sua risatina fece ribollire il sangue nelle vene del ragazzo.

- peccato che Buffy non sappia che persona sei! Dovrei aiutarla ad aprire gli occhi-

- la mocciosa non ti crederebbe mai, è sempre stata dalla mia parte- riempì un altro bicchiere di vino – tornando agli affari….che vuoi farne di questo posto? È uno dei migliori hotel del mondo, lo sai?-

- e se cambiassimo un poco l’atmosfera??? Qui i clienti sono scelti in base all’abito che portano…è un vero schifo- uscì lasciando Darla da sola al tavolo. Lo smoking ed il papillon gli davano fastidio, non li aveva mai sopportati. Nel giardino udì delle voci e si avvicinò “sono Buffy ed il bamboccio”…immaginò il viso di Buffy con una espressione estatica, le mani di Riley sui suoi seni, la schiena…gli sembrò quasi di sentire i gemiti della ragazza. Come una furia usci allo scoperto.

- Spike!!!- Buffy era abbastanza sorpresa di vederlo, lo immaginava ancora con la madre.

- gli Harris si sono già ritirati?-

- si lo ho accompagnati alla loro suite poco fa!-

- Bene volevo parlarti, sai prima di incontrare l’avvocato domattina…ci sono delle cose di cui discutere-

- Ma….veramente- intervenne Riley- Stavamo per andare a fare una passeggiata in spiaggia…-

-spiacente big jim, ma la famiglia e i suoi problemi hanno la precedenza-

-Spike!!!- lo rimproverò lei, poi si senti trascinare per un braccio – mi fai male, lasciami!!!- la portò via con se lasciando Riley sono e con un enorme punto interrogativo stampato sul viso. -Spike!!!- lo rimproverò lei, poi si senti trascinare per un braccio – mi fai male, lasciami!!!- la portò via con se lasciando Riley sono e con un enorme punto interrogativo stampato sul viso.

 

- perché diavolo ti comporti così???- non devi intrometterti nella mia vita privata- Buffy si stava infuriando.

Spike si tolse la giacca ed il farfallino, poi guardandola dritto negli occhi….- dobbiamo parlare! Da quando frequenti il bambolotto???-

- ti preoccupi che non sia alla mia altezza, solo perché sulla sua busta paga c’è il mio nome??-

- ti sembra così strano? Sono il tuo angelo custode in fondo-

la biondina non riuscì a trattenersi – se sei riuscito ad abbindolare mia madre, non è detto che ci riuscirai anche con me!-

- solo io e tua madre sappiamo cosa è successo in quella stanza otto anni fa….ed io conosco esattamente il punto deporle di quella donna!- disse con voce carica di disprezzo- sono sicuro che accetterà qualsiasi compromesso, ha troppo da perdere!-

- in pratica la ricatterai??? Disse con rabbia disse lei.

Quelle parole lo ferirono , avanzò di qualche passo…i due ragazzi erano faccia a faccia, lui la teneva per le spalle- tu….che razza di mostro credi che io sia???eh??- era stato quasi un ringhio….il suo profumo lo travolse,sotto le mani la pelle liscia di lei, il suo petto che si alzava ed abbassava rapidamente a causa dell’affanno per la corsa, la furia della litigata e lo spavento che le aveva fatto prendere Spike con le sue ultime parole…tutto questo quadro riempiva il ragazzo di fuoco e calore, eccitazione….- oh Buffy….io….io…- oramai era a pochi millimetri dalle labbra rosee di lei.

- Spike….che cosa…- non riuscì a finire la frase, le sue labbra si ritrovarono intrappolate da quelle di Spike-

- ti voglio Buffy…ti desidero così tanto- le disse tra un bacio e l’altro. Lei oppose resistenza leggere in un primo momento, poi si lasciò travolgere dalla passione del bacio. Avvinghiati l’uno all’altra, le loro labbra si separavano solo per permettere ai due ragazzi di respirare.

Le mani di Spike scesero dalle spalle della ragazza ai suoi seni, massaggiandoli e provocando in lei intensi brividi, le mani proseguirono verso i fianchi. Lasciò le sua labbra per dedicare le sue attenzioni al collo, il profumo di Buffy lo mandava davvero su di giri. Sentiva le mani di lei sul suo corpo; erano passate sulla schiena, risalite su verso le spalle ed ora stavano affondando nei suoi capelli platinati, spingendo la testa verso le sue punte….ovunque si erano posate quelle mani lui si sentiva bruciare.

….ovunque si erano posate quelle mani lui si sentiva bruciare.

Spike fece scendere ancora le sue mani, fino a trovare lo spacco del vestito…”finalmente la sua pelle di seta”. La mano salì sotto la gonna, verso i suoi slip; al tatto riconobbe il pizzo, quel tipo di biancheria lo aveva sempre fatto impazzire. Con discrezione, mentre continuava a baciarla, divorarla quasi; cercò di sollevare il bordo ed eliminare quella sottile barriera di merletti.

- no….per favore- riuscì a dire Buffy nell’unico istante in cui la lasciò riprendere fiato – non qui! Qualcuno potrebbe vederci….ti prego lasciami tornare indietro per prima. La mia stanza affaccia sul terrazzo, nella parte interna dell’edificio nuovo. Sai dov’è??-

-si…credo di si- insistendo nel tentativo di riconquistare le sue labbra.

- lascerò la finestra aperta, aspetta 5 minuti e poi raggiungimi- si allontanò correndo dal giardino e da quelle palme che erano state testimoni del loro breve momento di passione. Spike aveva ancora il fiato corto, il sapore della sua bocca di fragola ed il suo meraviglioso profumo sulle dita. Attese alcuni minuti per riprendersi, accese una sigaretta e riprese la strada del ritorno per raggiungere Buffy.

 

Un balcone aperto….una bionda in accappatoio intenta a pettinarsi i lunghi capelli. Si studiava attentamente il volto allo specchio “ che viso stanco, gli anni che passano non si possono più nascondere. Buffy è un fiore che sboccia ed io sto inesorabilmente appassendo…..” si udì il rumore di una porta che sbatte

- chi è???- Darla allarmata si voltò verso la sorgente del rumore – William????-

- Darla tu cosa ci fa qui???- era spaventato e sorpreso, tutta la sua passione e foga sessuale si stavano trasformando in rabbia.

- che romantico entrare dalla finestra….allora non mi sbagliavo, tu mi desideri- ed ecco la pantera era tornata a caccia.

- stupida credevo fosse la stanza di Buffy!!!-

- Buffy?!?!?! Non hai ancora capito che quella ragazzina è mia alleata??? Lei crede che tu abbia cercato di approfittare di me otto anni fa!-

- non ho mai fatto nulla del genere, ne ora e ne otto anni fa!-

- evidentemente lei non la pensa così- era soddisfatta, vedere il ragazzo frustrato la riempiva di piacere.

-bloody hell!!!- ringhiò lui e così come era entrato nella stanza uscì. Darla scoppiò in una enorme risata….i conti con William erano stati pareggiati.

“maledetta Buffy….mi hai ingannato!!”

 

- buongiorno mamma! Cosa c’è? Hai l’aria trionfante stamattina!-

- ieri notte William è venuto in camera mia entrando dalla finestra….a momenti mi spaventava a morte, ma l’ho lasciato entrare!-

-mamma!?!?- Buffy era nervosa- cosa è successo???-

- niente che non sia naturale! È stato molto romantico e questo ha reso tutto più semplice per me! è entrato di soppiatto fremente ed emozionato…-

Buffy, con gli occhi sbarrati, sbiancò “non è possibile…lui vuole ancora mia madre”.

- Buffy, bambina mia, cos’hai? Sei diventata pallida all’improvviso! Non sarai mica arrabbiato con William per quello che è successo???

- arrabbiata io??? Non ho nessun diritto di esserlo!- era irritata e non riusciva a nasconderlo- solo….solo è sconveniente, papà se ne è andato solo un paio di settimane fa- dopo di che scappò via.

 

Nel suo appartamento Spike era sommerso dai libri contabili del hotel, i conti erano in passivo e lui era tutto assorto nei suoi pensieri a caccia di una soluzione…” ridurre le strutture??? Aumentare il numero dei clienti?? Qualunque cosa possa salvare questo albergo deve essere fatto al più presto. Papà si era accorto che la gestione dell’albergo era difficile per due donne sole….allora forse è per questo che io sono qui?” era seduto sulla sedia della scrivania con gli occhi rivolti verso l’oceano.

La porta venne quasi abbattuta….

-sei un verme-

-Buffy!- disse lui scattando in piedi.

- che cosa hai detto a mia madre ieri sera? Come l’hai convita?- era davvero furiosa.

- di che parli???-

- non ti è bastato sedurre me vero?’ con lei dovevi riprendere dove avevi interrotto l’ultima volta?- lo stava guardando dritto negli occhi, i suoi iridi verdi vibravano per la rabbia.

- aspetta un attimo…tu mi hai mandato in quella stanza!- ora era lui che si stava scaldando.

- non pensavo saresti entrato nella camera di mia madre…tutte le imposte erano chiuse!-

-io non sono attratto da Darla…non lo sono mai stato- disse scandendo parola per parola.

- questo è un ritornello che molti uomini ripetono dopo aver passato la notte con una donna.-

Gli occhi si Spike si fecero freddi, la mascella serrata ed il viso contratto – cosa diavolo ti ha raccontato quella strega? Che mi sono infilata nel suo letto e l’ho costretta con la forza?-

Buffy non riuscì più a sostenere il suo sguardo ed abbassò il viso, con un dito lui la sollevò il mento – guardami negli occhi quando mi parli!-

-no….non mi ha detto niente del genere…ma sicuramente tu avrai pensato che io ti ho ingannata mandandoti di proposito in quella camera!-

-vuoi dire che non mi hai teso una trappola???- Spike era al quanto sorpreso, una leggera speranza si riaccendeva in lui.

- no naturalmente no! Ho saputo solo stamattina quello che è successo!-

Spike la strinse a se, baciandole la nuca, poi le si avvicinò al viso e con il naso iniziò ad accarezzarle le guance con fare sensuale…fermandosi sempre qualche secondo in più sulle labbra.

- Buff….- stava fremendo dal desiderio.

- fermo….Spike io ti amo, ma come si può amare un fratello. Lo capisci? Per te non è lo stesso?-

- io non ho mai pensato a te come ad una sorella….non una sola volta!! Forse nemmeno da bambini!-

Buffy stava cercando di allontanarlo leggermente da se, ma lui la mise un braccio alla vita e la tirò di nuovo a se.

- Will…iam…- disse lai con voce tremante.

- e tu? tu no hai mai pensato a me come un uomo?- le disse con voce roca iniziando lentamente a muoversi, strusciandosi contro di lei. Lei chiuse gli occhi e dischiuse le labbra, alzò il capo verso di lui…lo stava invitando a continuare, “perché dici questo William? Forse è vero, anche io ho sempre nutrito qualcosa di strano per te. Oh Will….”

Il tanto agognato bacio stava arrivando ma….il telefono squillò e dal interfono si udì la voce di Willow – Signor Giles…l’avvocato Gunn è arrivato, la sta aspettando-

- Dannazione!!!!- L’incanto si era spezzato, Buffy rossa in viso ne approfittò per allontanarsi da lui ed il ragazzo rispose al telefono – lo faccia accomodare Willow e chiami la Signora Giles!-

- Dannazione!!!!- L’incanto si era spezzato, Buffy rossa in viso ne approfittò per allontanarsi da lui ed il ragazzo rispose al telefono – lo faccia accomodare Willow e chiami la Signora Giles!-

 

Spike illustrò il risultato delle sue ricerche all’avvocato ed a Darla, la quale non poteva credere alle sue orecchie.

- non dire assurdità; come possiamo essere alla banca rotta se abbiamo il tutto esaurito fino alla fine dell’anno?-

- la prenotazioni sono molte, ma non sufficienti per sostenere le spese, l’albergo ha successo ma le entrate non bastano….a meno che non si aumenti il numero dei clienti-

- non ti permetterò di fare niente del genere- intervenne Darla- questo posto non diventerà un campeggio!!!- pronunciò con sdegno.

- aumentare il numero delle stanze e gli ospiti è l’unica soluzione!-

- strapieno di turisti questo albergo perde l’atmosfera che lo ha reso famoso! Cosa diavolo ne vuoi sapere tu….non sei un esperto di hotel- lei non avrebbe rinunciato agli ospiti ricchi per nulla al mondo.

- Signora Giles…veramente lui…- cercò di dire l’avvocato, ma il ragazzo gli fece cenno di tacere con la mano

Spike alzò gli occhi al cielo, esasperato, poi ammise- è vero non sono un esperto!-

- ed io dovrei fidarmi di un dilettante??- fece Darla rivolta all’avvocato- lei è d’accordo con me vero signor Gunn???-

L’avvocato era in totale imbarazzo…s i ricompose e rivolse alcune domande a Spike – signor Giles, lei intende investire personalmente il denaro necessario per finanziare i lavori di ampliamento?-

- se hai intenzione di ipotecare l’albergo non te lo permetterò- Darla era determinatissima.

- veramente lo stabilimento è ipotecato da un pezzo.- questa notizia colse di sorpresa le due donne- papà era consapevole della situazione, cosa credevi! Per ampliare le strutture credo siano sufficienti 2 milioni di dollari!-

-dove credi di trovare quella montagna di soldi????-

- non preoccuparti Buf…-

- tze! Neanche spacciando cocaina potresti mettere assieme una cifra del genere-

- adesso basta- disse determinato, non gli piaceva quando veniva sottovalutato- chi ha detto che non li ho già! Devo solo valutare se sarà un buon investimento, ma ad alcune mie condizioni!-

quella affermazione fece cadere buffy dalle nuvole – tu????-

- 1 il personale dell’albergo deve accettare la mia proposta, 2- fece una pausa, per passare il suo sguardo sulla “sorellina” ed inarcò il sopracciglio- Buffy resta con me come garante!-. e sfoggiò il suo miglio sorriso vincente.

 

Nel frattempo nella hall…..

- che meraviglia quest’albergo!!! Ha un’aria molto accogliente-

- la ringrazio signor Sanders- Willow stava accogliendo un nuovo cliente- mi scusi signore, ma io ho l’impressione di conoscerla…posso averla vista da qualche altra parte?-

- no! Semplicemente ho un viso molto comune!- disse.

- sarà sicuramente così- disse la rossa con un po’ di imbarazzo- prego; questo è l’appartamento del proprietario!

L’avvocato e le signore erano appena uscite, Spike stava mettendo in ordine i vari documenti, al rumore della porta aperta si voltò.

- compagno ci sei??-

- Clem! Finalmente amico, sei in ritardo!- fece finta di rimproverarlo.

- quell’affare in Canada è andato a gonfie vele; il contratto sarà nostro!- Clem era pieno di entusiasmo.

- congratulazioni sergente!!- Spike gli fece persino il saluto militare.

- Allora ossigenato, come vanno le cose qui? Non dirmi che vuoi prolungare le tue vacanza?-

Spike si passò la mano tra i capelli – vorrei tornare, ma ho una marea di problemi da risolvere e sono anche piuttosto urgenti-

L’amico si guardò attorno studiando la struttura – in effetti questo posto deve darti molto filo da torcere, ma risolveremo anche questa.- Clem era molto fiducioso.

- mi rincuora sentirtelo dire fratello….-

- ma non ti preoccupa solo questo…che altro c’è perossido?-

- non ti si può nascondere nulla, vero??- e si confidò con l’amico.

 

Una sirena…ecco a cosa assomigliava Buffy in quel momento. Nuotava tranquilla nelle acque della “loro” baia segreta. Uscì dall’acqua…i capelli abbastanza lunghi da coprirle il seno….era praticamente nuda; se non fosse stato per il minuscolo slip del bikini.

Era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse del sopraggiungere di Spike. Quando lo vide si spaventò e pudicamente cercò di coprirsi il petto con le mani – Spike…-

- Amore nuoti sempre così?-stava giocherellando con la sua asciugamani.

- Passami il telo- lei si affretto a toglierglielo di mano.

- e se ti vedesse qualcuno passerotto?-

- non conosce nessuno questa baia….- si avvolse nella morbida spugna.

- gia! Tranne…me..e te- lui le tolse il telo di dosso e si fermò alcuni secondi ad ammirarla.

- Spike fermo!-

Non la ascoltò, puntò dritto sul suo collo ed inizio a riempirlo con piccoli baci infuocati.

- è dalla sera in cui ti ho lasciato andare- la sua bocca tracciò un percorso dal collo ai suoi capezzoli- che non faccio che…pensare a quello che avrei voluto farti- continuava a tormentarle i seni, con le labbra le succhiava una punta, mentre l’altra era stuzzicata dalle sue dita.

- Spike…ti prego…- la voce di lei era rotta dai brividi che lui gli stava procurando, il suo corpo cominciava a reagire a quelle carezze.

- zitta!- le ordinò lui carico di desiderio.

Buffy si inarcò all’indietro per permettergli un più libero accesso, e quasi senza accorgersene guidò la mano di lui verso la sua femminilità. Spike ne fu leggermente sorpreso, ma non rifiutò l’invito; con le dita iniziò a sfregarle il clitoride, che si stava gonfiando e bagnando sotto il tocco di lui; mentre le labbra non lasciavano mai il suo seno. I fremiti di Buffy aumentarono e lo attirò ancora più a se; quando i movimenti della sua mano si fecero più rapidi, su e giù, senza tregua, la ragazza iniziò a gemere, tutto quello le stava provocando qualcosa di strano…era come volare….

Quando fu a un passo dall’apice, Spike si allontanò da lei e per Buffy fu come precipitare senza paracadute….

Come se non fosse successo nulla, lui le porse nuovamente il telo da mare – meglio che ti rivesta, potresti prendere freddo- detto questo tornò sui suoi passi, lasciando Buffy sconvolta ed in lacrime “ William!!!”

Quando fu sicuro di essere abbastanza lontano da lei, iniziò a correre, nella sua mente rivedeva lei umiliata e ferita “ sei contento?? Ti sei vendicato dell’umiliazione della scorsa notte?? Ferirla ti ha dato soddisfazione? No idiota! Ti ha solo reso più triste” era arrivato alla barca del padre, salì a bordo e punto dritto al frigo, prese una birra..”sei un essere spregevole….odio Spike!” e lanciò con violenza la bottiglia contro la parete.

- papà perché sei stato così ostinato???- prese in mano il diario di bordo del padre ed iniziò a sfogliarlo- e questa…..cos’è?- una lettere chiusa tra le pagine…..X William, riconobbe la calligrafia era quella di rupert. Gli tremavano le mani, non aveva il coraggio di aprirla….per farsi coraggio si verso un bicchiere di bourbon poi aprì la lettera ed iniziò a leggere….

 

Mio adorato figliolo

Ti scrivo questa lettera per chiederti perdono per non essere stato capace di crederti. Ora so che razza di donna è Darla, lei non potrà mai accontentarsi di un dolo uomo.

Ma oramai è troppo tardi, la mia colpa e quella di Darla moriranno assieme a me.

William forse un giorno leggerai queste parole e…….

 

- e poi cosaaaaaaa??? Cosa papà???? Capirò? Ti perdonerò? Bloody hell, che volevi dirmi??- stava urlando da solo- perché?? Non è giustoooo!!!! Tutto sempre troppo tardi –

nella sua mente divide di nuovo Buffy, luminosa, sorridente, solare; ma questa immagine fu subito sostituita da quella di lei in lacrime nella loro maledetta baia…

-AAArrrhhhh!- furioso butto oggetti per aria, le lacrime correvano giù lungo le sue guance senta controllo…..quando la furia scemò si guardò attorno, la cabina sembrava un campo di battaglia; ma era troppo stanco per rimettere in ordine….si avvicinò al divano e stanco e svuotato si addormentò.

- Spike……..William….- Buffy entrò nella cabina…..era totalmente in disordine: oggetti lanciati e sul tavolino una collezione di bottiglie e lattine vuote e una montagna di sigarette fumate. Spike dormiva sul divano, aveva in dosso solo i jeans neri….Buffy rimase un po’ incantata da quella visione…un angelo in terra. “ il mio angelo ha pianto….sarà meglio che ora vada via, se sapesse che l’ho visto in queste condizioni si imbarazzerebbe”, stava per uscire dallo yacht quando

- Buffy!-

lei rimasi immobile e come pietrificata

- cosa ci fai qui??ti ha detto Darla di venire???

- no!!! Stavo solo facendo una passeggiata sul molo…ho visto la luce accesa e così….ma non preoccuparti…..ora…ora vado via-

- hai paura di me?- chiese il ragazzo. Buffy gli dava ancora le spalle, lui ebbe tutto il tempo di avvicinarsi a lei silenzioso

- non capisco cosa vuoi dire?- Buffy si fingeva indifferente.

- oh Bufy!!!- la ragazza si ritrovo stretta tra due forti braccia. Si stava bene in quell’abbraccio nonostante tutto, era forte e protettivo….furono le parole di Spike a riportarla sulla terra

- lasciati guardare…lascia che ti veda completamente- le stava sussurrando ad un orecchio con voce roca e calda, con una mano le stava sollevando la gonnellina dell’abitino estivo che la ragazza stava indossando. Percorse a rallentatore le sue gambe sinuose e abbronzate, fino ad arrivare allo slip del bikini….le dita iniziarono a giocherellare con i laccetti che permettevano all’indumento di aderire alla perfezione alla sua pelle. Con l’altra mano tirava giù la bretellina del vestitino, fece aderire la schiena della ragazza al suo torace, erano così vicini che lei avvertì la sua eccitazione attraverso i pantaloni.

Lei si girò verso di lui e lo guardò… l’azzurro dei suoi occhi si era scurito…come un mare prima della tempesta.

- passerotto….ti desidero più di ogni altra cosa…..- e come per paura che lei potesse scappare la schiacciò contro la parete con il suo peso. Buffy lo baciò con foga, passò le mani sul suo petto nudo, liscio, muscoloso…. In fine le sue mani arrivarono ai glutei, lo avvicinò a se ancora di più quasi invitandolo ad entrarle dentro.

- non riesco a resisterti…..- bacio- ti amo William……uuuummmmm- le carezze sempre più intime di lui la stavano facendo impazzire. Protestò quasi quando lui si allontanò….aveva paura che potesse finire come l’ultima volta, che la lasciasse di nuovo sola.

- non riesco a resisterti…..- bacio- ti amo William……uuuummmmm- le carezze sempre più intime di lui la stavano facendo impazzire. Protestò quasi quando lui si allontanò….aveva paura che potesse finire come l’ultima volta, che la lasciasse di nuovo sola.

E come se le leggesse nel pensiero – non preoccuparti amore- tirò giù anche l’altra bretellina che ancora reggeva il vestito, che le scivolò di dosso e si raccolse vicino alle caviglie; la prese in braccio e lei si abbandonò sul suo petto, baciandoglielo delicatamente, infiniti baci candidi ma allo stesso tempo ricchi di sensualità. Spike chiuse gli occhi e spinse il capo all’indietro quello che lei gli stava facendo lo mandava su di giri. Arrivò al letto e vi adagiò delicatamente la ragazza, un brivido percorse la schiena di Buffy, la freschezza delle lenzuola di seta contrastava con il fuoco che aveva dentro; Spike era ancora ai piedi del letto a contemplarla.

Il suo piccolo raggio di sole….accaldato e rosso in viso davanti a lui, scarmigliata con i capelli sparsi sul cuscino, le punte dei suoi seni dritte per l’eccitazione, tendeva le braccia verso di lui invitandolo a raggiungerla. Le si stese accanto e con le dita tracciò un percorso sfiorandola dalla punta del suo nasino all’insù, passando per le labbra, i seni, l’addome piatto, si fermò a giocare con l’ombelico disegnando piccoli cerchi e poi proseguì fino a far sparire la mano tra le sue gambe….sciolse il “famoso” laccetto; dopo pochi secondi lo stesso percorso fu disegnato dalle labbra. Fece una “sosta” più lunga concentrando le sue attenzioni sui capezzoli. Buffy si inarcò aderendo perfettamente a lui. Per la ragazza erano tutte sensazioni nuove, sconvolta, accaldata, si muoveva d’istinto, aveva le mani tra i capelli arruffati di lui, avvicinandolo o spingendolo a seconda delle carezze che il suo corpo esigeva.

Balbettando tentò di parlare – per me- Spike sollevò la testa per guardarla – per me sei sempre esistito solo tu! Fin da quando eravamo bambini-

Spike sorrise a quella ammissione – l’ho sempre saputo, passerotto- avvicinò il viso all’inguine della ragazza, Buffy saltò leggermente tesa e nervosa…

- Fidati di me amore…..vedrai ti piacerà-

Sentì la lingua del ragazzo al centro di lei, lui iniziò a leccare e lappare la sua femminilità. I sussurri di Buffy si fecero più acuti e quando alla lingua si aggiunsero anche le dita a penetrarla; lei urlò –SPIKEEEEEEEEEE!!!!!!!!- gli occhi della ragazza si velarono leggermente di lacrime, solo allora lui se ne accorse.

- Buffy!!!!- fece allarmato, le sue lacrime lo avevano spaventato, la coprì con il lenzuolo e l’abbracciò – Buffy amore! Perché non mi hai detto di essere ancora vergine- si sentiva come se avesse approfittato di lei. Si mise a sedere sul bordo del letto passandosi le mani trai capelli.

Anche Buffy si mise a sedere al centro del letto, ed iniziò a spiegare – non ho fatto fati a dire di no a Riley- confessò con un filo di voce- ma con te on ho saputo resistere…non ci sono riuscita!- e si raggomitolò ancora più stretta nel lenzuolo, mentre Spile ancora a capo chino continuava a darle le spalle.

- Spike tu…..tu non hai idea di quante….di quante volte ho sognato di essere al posto di mia madre- lasciò che il lenzuolo le cadesse di dosso e carponando si avvicinò a lui, lo abbracciò da dietro – quante volte ho sognato di essere tua- gli disse con voce calda. Lui sentiva il seno di lei sulla schiena, il suo fiato sul collo, voltò la testa e stavolta Buffy sostenne il suo sguardo.

- ti amo William….forse ti ho sempre amato!- fu lei a baciarlo e a farlo stendere sul letto accompagnandolo nel movimento.

Lui riuscì appena a dire – Amore…..- rimase senza fiato quando lei si mise a cavalcioni sopra di lui. La ragazza si abbassò in avanti baciandogli il torace, imitando quello che lui le aveva fatto pochi minuti prima. Quando arrivò ai bottoni dei suoi pantaloni, fu lui stesso a fermarla.

- passerotto…quello che fai mi piace da morire, ma….non sei obbligata….-

- SSSHHHH!!!- gli portò un dito alla bocca, facendogli segno di fare silenzio- - Fidati di me amore…..vedrai ti piacerà-

- ti amo William….forse ti ho sempre amato!- fu lei a baciarlo e a farlo stendere sul letto accompagnandolo nel movimento.

Lui riuscì appena a dire – Amore…..- rimase senza fiato quando lei si mise a cavalcioni sopra di lui. La ragazza si abbassò in avanti baciandogli il torace, imitando quello che lui le aveva fatto pochi minuti prima. Quando arrivò ai bottoni dei suoi pantaloni, fu lui stesso a fermarla.

- passerotto…quello che fai mi piace da morire, ma….non sei obbligata….-

- SSSHHHH!!!- gli portò un dito alla bocca, facendogli segno di fare silenzio- - Fidati di me amore…..vedrai ti piacerà-

E gli sorrise, aveva letto alcuni romanzi “rosa” e sentito parlare altre ragazze su come far felici il proprio lui e le era sembrato un buon momento per sperimentare la teoria che “aveva studiato”. Quando lui senti il calore della sua bocca attorno al suo membro, il ragazzo fece il possibile per non urlare, si morse il labbro inferiore e mandò gli occhi indietro. I movimenti inizialmente impacciati di Buffy si fecero sempre più ritmici…scendeva su e giù su di lui.

- o mio dio…passerotto…sei incredibile!!-

Buffy lo sentiva crescere nella sua bocca e diventare sempre più duro, gli dava piccole leccatine sulla punta, come se stesse mangiando un gelato. Compiaciuta dei suoi effetti su di lui, mentre continuava ad assaggiarlo, gli afferrò i glutei e affondò le unghie nella sua candida pelle.

- amore…..amore…basta!!!- ruggì quasi lui, supplicandola, ma Buffy sembrava non aver la minima intenzione, anzi alla bocca si aggiunse anche la mano a massaggiare l’intimità pulsante e grossa di lui. Fu allora Spike a riprendere in mano le redini del gioco ribaltando le posizioni e tu sopra di lei. Le prese le mani e gliele portò sopra la testa, le diede un bacio da farle mancare il fiato e nel frattempo si sistemò tra le sue gambe, invitando con il ginocchio la ragazza ad allargarle per facilitargli l’operazione.

- sta tranquilla, amore!!!-le disse guardandola con degli occhi carichi d’amore, fu in quel momento che la penetrò con una unica e solida spinta. Il cuore di Buffy perse un colpo, aprì la bocca per gridare ma non le usci un fiato. Lui aspettò alcuni secondi che la ragazza si abituasse alla sua presenza in lei e che i suoi muscoli interni si rilassassero; poi lentamente inizio a muoversi su e giù, dentro e fuori. Stava per perdere il controllo ma non voleva spaventarla, le lasciò le mani per guidarle le gambe attorno alla sua vita, per permettersi un accesso migliore. Buffy si ancorò a lui e percorse con le mani la linea decisa delle sue spalle; il ragazzo sentì di nuovo le unghie di lei affondare nei suoi muscoli, e così perse ogni suo freno inibitore; le spinte si fecero più forti e sempre più profonde.

- sono tua…… completamente tua….- disse Buffy tra un gemito e l’altro.- Completamente come in questo momento- e anche lei iniziò ad assecondare i suoi movimenti con i fianchi, il dolore della prima penetrazione era ora sostituito a un immenso piacere che il ragazzo le stava procurando. Spike la strinse una mano nella sua e le loro dita si intrecciarono. Arrivarono all’orgasmo contemporaneamente ed i due ragazzi urlarono rispettivamente i loro nomi. L’intensità dei loro sentimenti era enorme, si strinsero la mano e si scambiarono uno sguardo pieno di significato, poi stanchi per la giornata ricca di emozioni si addormentarono l’una nelle braccia dell’altro.

Quando si svegliò era solo nel suo letto, il posto al suo fianco era tiepido, lei era andata via da poco; si guardò attorno e vide un biglietto sul cuscino….

 

“sono andata via perché non avrei mai sopportato di vedere la tua faccia piena si sensi si colpa. Non essere preoccupato, l’ho fatto perché lo volevo davvero. Scusa se ti ho addossato questa responsabilità.

Buona notte dolce William!”

- maledette donne…..non vi capirò mai!!! Io….io non….- alzò le mani in senso di resa e poi mandò Buffy al diavolo mentalmente, si scolò un paio di bourbon e tornò a dormire.

 

- ehi Ossigeno! In piedi! Hai idea di che ore sono????-

Spike saltò dal letto – Clem….!?!?!?- e si mise una mano sul torace- a momenti mi facevi venire un infarto, non farlo mai più-

- hei fratello che faccia! Una donna ti ha piantato?-

- mi ha solo confessato il suo amore….e me la sono lasciata scappare!-

- tutto qui?- disse Clem con tono di sufficienza, poi tornò serio – sentimi bene; dopodomani c’è una conferenza a NY, venerdì la presentazione a Dallas…e tu…il proprietario della catena “super” voi presentarti con quella faccia????-

-bloody hell!!- disse tormentandosi i capelli con le mani.

- oh oh la cose sembrano più complicate del previsto. Che vuoi fare???-

- io…..io credo di amarla…è tanto assurdo Clem???-

 

Rumore di tacchi a passo svelto nel corridoio, Darla entrò in camera di Buffy spalancando la porta

- cosa c’è mamma???-

- che fai? Perché prepari la valigia?-

- vado via, non posso più restare qui- gli occhi verdi della ragazza puntavano il pavimento.

- non è necessario- disse la donna entusiasta- i nostri problemi sono risolti!! William è ricco, strapieno di soldi! È il proprietario di una famosissima catena di centri di benessere…ce ne sono in tutta America.-

- cosa????- la ragazza era rimasta a bocca aperta.

- ho riconosciuto quel Clem….era qualche mese da sulla copertina si una importante rivista finanziaria; è il socio in affari di Will! Gestiscono assieme la “super”- era elettrizzata dalla sua scoperta- significa che il nostro hotel è salvo!-

Buffy chiuse la valigia – voglio cambiare vita, non posso restare vicina a William-

- sei innamorata di lui, vero???-

- ma lui non ha mai dimenticato te….-

- Buffy ascolta….devo dirti qualcosa di importante a proposito di otto anni fa….- ed il raccontò iniziò.

Una bionda con una sigaretta in mano era appoggiata ad uno dei pilastri del corridoio

- ma guarda…..vai da qualche parte William?-

- hai bisogno di qualcosa Darla?- disse lui seccato.

- no ma sono tua madre….ho il diritto di sapere! Comunque se la stai cercando Buffy se n’è andata!-

- non ho alcun diritto di entrare nella sua vita- disse fingendo di non aver accusato il colpo….ma il viso contratto e gli occhi furenti non gli permettevano di nascondere la sua rabbia.

- da quando siamo venute sull’isola lei è sempre stata nei tuoi sogni1 sono convinta che sei rimasto qui solo per lei!-

- infatti- fece lui, mentre andava da un cassetto all’altro della sua stanza – se lei se ne v…vado via anche io- chiuse il borsone e prese lo spolverino.

- le ho detto la verità….tutto!- disse la bionda tutto di un fiato.

Spike, che aveva già una mano sulla porta, si fermò – tu????? Non è possibile!!!-

- mi sorprendo anche io è la prima volta che faccio qualcosa per qualcun altro! Buffy sosteneva che lei meritava una punizione per non averti creduto-

La risata isterica di Spike riecheggiò nella stanza – ma ma ….è assurdo, io non voglio!!-

- riportamela qui William- fece Darla con tono severo- o chiamerò i giornali e confesserò tutto sulla situazione economica del mitico hotel Giles- era una “minaccia” la sua.

- che ricatto terribile…..MAMMA- la guardò con la coda dell’occhio “ mai avrei pensato di chiamarti così un giorno!” aprì la porta e corse verso la hall….

 

- ehy Clem!! Amico, prestami la macchina è un’emergenza!!!

Il socio gli lanciò le chiavi al volo- tieni ossigeno….e vai piano l’ho appena fatta riverniciare- e gli rivolse una strizzatine d’occhio.

 

- davvero vai via Buf?-

- si voglio restare sola per capire cosa farò della mia vita-

l’elicotteri era in procinto di decollare “addio Pelican, addio baia segreta….addio Wil….”

- ehi Buf guarda giù- il pilota le indicò il punto.

- William!!!!- gli occhi pieni di lacrime si spalancarono per la sorpresa.

Il biondo era sulla pista, sbracciando per attirare l’attenzione, capelli scomposti e lo spolverino nero che svolazzava attorno alle sue gambe, sollevato dal vento delle pale.

- torna qui Buffy…..torna indietro…..TI AMOOOOOOOOO!!!!!-

- William!!- non sapeva cosa dire….era completamente imbambolata. Il pilota senza bisogno di comandi di propria iniziativa fece abbassare l’elicottero.. lei scese a si fermò alcuni metri dal biondo.

- cosa….cosa hai detto….non ho sentito…bene…- balbettava…per la troppa emozione.

- no detto che ti amo passerotto e non puoi andare via da qui- le si stava avvicinando con la sua camminata felina- non puoi lasciare quest’isola….sei mia prigioniera.

Lei gli corse in contro eliminando il poco spazio che li separava….e senza neanche sapere come le loro labbra erano unite….si stavano scambiando un bacio da cinema…con musica violini e tutto il resto…..

- prometto che non ti farò più soffrire…e che mi avevi spaventato raggio di sole!- disse quando si separarono per riprendere fiato.

- spaventato? Tu? William the bloody? Il grande uomo d’affari?-

- è colpa tua amore….quando mi sei vicino ….perdo totalmente la ragione…- le stava strusciando il naso sulle guande…con fare molto sensuale….

- io…io pensavo che non mi sarebbe bastata una vita per farmi perdonare da te….e ti chiedo….-

- vuoi sposarmi???- la interruppe lui, carico di emozione…

- spike…..spike- so allontanò un po’ da lui – credo nelle tue buone intenzioni, ma se lo fai per quello che è successo stanotte…non è necessario arrivare a questo punto-

 

 

- passerotto ingenua…..non lo faccio per te, ma per me stesso. Ho bisogno di averti accanto, sei la mia aria….vorrei affogare in te annegare nel tuo corpo….- la strinse a se, come per non darle via di scampo..

- oh Spike!!!!- fu lei a prendere l’iniziativa, ad alzarsi sulle punte e ad avvicinare le sue labbra a quelle del ragazzo.

Da un bacio tenero, Spike passò ad un bacio più focoso e bramoso…le fece capire di desiderarla.

- torniamo a casa, riccioli d’oro?- le disse con uno sguardo carico di lussuria.

Le prese la mano e la portò verso l’auto, Buffy rimase immobile davanti alla portiera trattenendo a stento una risata- ed io dovrei entrare in quel catorcio????-

- lascia stare Desi!! Fortuna che non ti ha sentito Clem!! E per la cronaca questa è una favolosa macchina d’epoca, una De Soto del ’79-

- ok tesoro! Se lo dici tu!- e con titubanza entrò in auto.

Spike rise e poi si mise alla guida.

 

Eccola sul letto, nuda, in sua attesa….la sua piccola dea bionda…pronta, calda  e bagnata solo per lui. Sparirono dalla circolazione per quasi 36 ore, lei non era mai sazia delle sensazioni che lui le faceva provare, tutte nuove esperienze. Anche se alcune delle sue richieste l’avevano anche un po’ spaventata; come il giochino con la cera calda, o quando l’aveva bendata.

Ed eccoli, Buffy con il capo appoggiato sul petto scolpito di Spike, sollevò lo sguardo e trovò il suo uomo sorridente- beh!?! Perché sogghigni in quel modo?-

- stavo pensando che sono l’unico uomo che può assicurare che i tuoi capelli sono un biondo naturale, e che non ricorri ad un parrucchiere-

- Spike!!!!- gli diede un colpetto sul braccio e mise il broncio

- oh…ma che bella boccuccia!- le diede un piccolo bacio.

- sai amore…dopo che me ne sono andato via dall’isola, ho conosciuto molte donne nella speranza di cancellarti dal mio cuore. Ma le altre mi facevano solo capire quanto tu fossi importante per me- lo sguardo innamorato del ragazzo, la fece sciogliere e le loro follie d’amore ricominciarono.

 

“ l’amore della mia vita, quando dorme è di una bellezza indescrivibile. Ho gettato la lettere di mio padre, lui non c’è più oramai. La sua colpa e quella di Darla sono scomparse con lui. Al mio fianco ora c’è la donna che amo con tutto me stesso. Voglio trascorrere il resto della mia vita con lei…con lei e con i bambini che nasceranno dal nostro amore”. Riprese il suo posto al fianco del suo piccolo grande amore, la mattina dopo sarebbe stata una lunga giornata, il giorno in cui sarebbero diventati una nuova famiglia era arrivato.