Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
DI
NUOVO INSIEME
Di Pegy72
Premessa:è una fanfiction che ho scritto
qualche tempo fa sul sito di foreverbuffy e che seguendo il volere di voi e
soprattutto di Lu trascrivo qui(meno male che mi sono tenuta la brutta
copia).E' una Spike/Buffy e si svolge tra la fine della sesta e l'inizio della
settima serie, ma è completamente distaccata da ciò che accade nella settima
serie.
Era tornato in quella cittadina anche
se aveva promesso di non rimetterci più piede, ma non aveva potuto farne a meno
quando aveva letto l'annuncio mortuario di Giles. Del resto Giles era stato suo
amico anche se non aveva mai accetta di buon grado che lui girasse attorno a
Buffy. Già Buffy, pensò lui incamminandosi verso il cimitero di Resfield e
sollevando il volto verso il cielo azzurro per vedere gli uccelli volare.
Chissà quanto aveva sofferto lei visto il profondo legame che la univa a lui.
Camminò rapidamente verso la lapide di Giles e rimase fermo lì e in silenzio.
Come ogni giorno si recava al cimitero
prima di andare al lavoro. Da quando Giles era venuto a mancare due settimane
prima si sentiva molto sola e la mattina si recava lì per trarre coraggio ad
affrontare la giornata. Era quasi arrivata alla lapide di Giles quando vide una
persona di spalle. Alta, con un impermeabile nero, un cappello calato in testa;
non sapeva chi fosse e pensò che si doveva trattare di un qualche amico di
Giles, ma stranamente aveva la sensazione di conoscerlo. Con discrezione
cominciò ad arretrare e poi si girò per allontanarsi.
Lui aveva percepito la sua presenza ed
aveva lottato contro il suo istinto di voltarsi, ma appena aveva udito i passi
allontanarsi si voltò e togliendosi gli occhiali da sole disse:"Sono
tornato,Buffy", e poi si girò verso la lapide per un ultimo saluto e si diresse
verso quella che una volta era stata la sua cripta.
**********
Era noioso stare da solo in quella
cripta, pensò il demone mettendosi seduto. sospirò e stava per mettersi a
leggere il giornale quando la porta venne aperta di scatto facendolo balzare in
piedi.
"Ciao amico", disse l'uomo
che era comparso all'ingresso e si tolse gli occhiali e il cappello.
"Dio mio! Spike sei tu!",
disse clem e gli si avvicinò.
Si strinsero i un abbraccio e fu
allora che Clem si accorse che la pelle del suo amico era calda.Allontanandosi
un po' disse:"Spike ma tu sei....?"
"Si, amico mio. E' una lunga
storia", disse Spike dirigendosi verso L'interno della cripta.
Nella mezz'ora seguente spike raccontò
a clem come era tornato umano mantenendo inalterate però la sua forza di
vampiro; poi clem sospirò e disse:"Però è davvero incredibile", e si
versò un bicchiere di liquore.
Spike sorrise allo stupore del suo
amico e rammentò a come aveva reaggito lui la prima volta che aveva visto
riflesso il suo corpo in uno specchio. Tornò al presente vedendo che clem gli
porgeva una busta; la prese e vedendo il nome scritto sopra guardò con stupore
Clem.
"Me l'ha data poco prima di
morire; mi ha fatto chiamare tramite il carpentiere", disse Clem.
Spike si rigirò la busta tra le mani e
Clem capì che il suo amico voleva restare solo; così si alzò e dopo essersi
messo un cappotto e un cappello si avvicinò alla porta. Stava quasi per uscire
quando disse:"Sai, è venuta spesso a chiedre di te", e vedendo che
spike lo stava guardando continuò:"la piccola Summers", ed uscì.
PARTE SECONDA
Rimasto da solo,Spike finì di bere il
liquore rimproverandosi per la sua illusione:cosa si era aspettato che Buffy
fosse passata a chiedere sue notizie:Guardò la busta e senza ulteriori indugi
l'aprì:
"Spike,
se stai leggendo questa lettera vuol
dire che non sono più in
questo mondo.Quello che ho da dirti
avrei dovuto dirtelo molto
tempo fà,quando ancora tu eri qui a
Sunnydale.anche se può
sembrarti strano, negli ultimi tempi
ho capito che quello che
provavi per Buffy era amore.Mi
dispiace di aver pensato che tu
la volessi solo per divertirti.Solo
ora che ho avuto modo di
vederla senza te al suo fianco mi sono
accorto di quanto in
realtà tu le facevi bene.
Era più solare;i suoi occhi
splendevano di più e rideva più
spesso;ora invece è sempre chiusa in
se stessa e spesso la
vedo con lo sguardo perso nel vuoto
come se stesse ricordando
qualcosa.
Ti dico tutto questo perchè vorrei
farti un'ultima preghiera:
dopo che avrai letto queste mie parole
potrai agire come
meglio credi;spero che farai la scelta
giusta.
Con affetto
Rupert Giles
Ps:Anche se forse non lo vuole dare a
vedere gli manchi
tanto."
Spike lesse e rilesse la lettera
incredulo delle parole che vi erano scritte.
*************
Quella stessa sera,Buffy uscì di ronda
come al solito anche se non aveva molta voglia; si diresse come al solito al
cimitero.Mentre si adentrava nel cimitero, ripensò a tutte quelle volte che vi
si recava in compagnia di lui.Era tanto che non ci pensava, anche se in fondo aveva
sempre sentito la sua mancanza.Chissà dove si trovava in questo momento?Come
stava?E soprattutto la pensava ogni tanto??
Fu riportata alla realtà dalla
comparsa di tre vampiri;erano e capì subito che non avevano intenzioni
pacifiche.Estrasse il paletto e si mese in posizione.Fu attaccata da tutti e
tre contemporaneamente e quasi subito si trovò bloccata.Stranamente mentre era
prigioniera l'unico pensiero coerente che riuscì a fare fu:Spike dove sei?
All'improvviso come evocato dalla sua
mente vide che uno dei vampiridiveniva polvere;il vampiro che la teneva la
scaraventò per andare in soccorso del compagno;lei, presa alla
sprovvista,barcollò e cadde all'indietro sbattendo il capo contro una
pietra.Prima di perdere conoscenza vide un'impermeabile lucido nero poi
l'oscurità l'avvolse.
**********
Quando aprì gli occhi,si trovò davanti
il volto preoccupato di sua sorella."Dawn?"
"Buffy!Ti sei
svegliata,finalmente"
Lei si sollevò un po',stringendo gli
occhi per un improvvisa fitta alla testa.
"Fa piano", disse Dawn
aiutandola a mettersi seduta.
"Ma cosa è
successo?",domandò lei stupita.
"Dovresti dircelo tu", disse
xander dall'uscio e proseguì:"Quando ti abbiamo trovata davanti alla porta
eri priva di conoscenza ed avevi quell'impermeabile che ti avvolgeva come una
coperta",ed indicò l'indumento in questione posato su una poltrona vicino
alla specchiera.
Buffy girò lo sguardo in quella
direzione e fisso l'impermeabile:aveva un che di famigliare,ma non sapeva bene
cosa.
"Veramente no",disse e
proseguì:"L'unica cosa che ricordo è che ero uscita per la ronda e che
mentre lottavo devo essere scivolata ed ho sbattutto la testa,poi più
niente".
"Forse è intervenuto qualcuno che
vedendoti in pericolo ti ha aiutato e ti ha riportato a casa",disse Dawn
sedendosi accanto alla sorella.
"Quello che dice tua sorella può
essere vero,ma chiunque sia stato doveva sapere dove abiti",disse Willow
che entrò im quel momento con un vassoio.
"E' vero,ma chi può essere
stato?",domandò Buffy più a se stessa che ai suoi amici.Già chi poteva
essere stato;quei pèochi che la conoscevano e sapevano della sua attività erano
tutti membri del mondo delle tenbre e di sicuro erano ben pochi quelli che
l'avrebbero aiutata e poi portata a casa.C'era una sola persona che l'avrebbe
fatto, ma non si trovava più a Sunnydale ormai da molto tempo.
PARTE TERZA
Nei giorni seguenti Buffy cercò di
ricordare quello che era veramente accaduto quella sera,ma l'unica cosa che
ricordava era la certezza che chiunque l'avesse salvata doveva conoscerla molto
bene.
Continuò con le ronde pure perchè le
servivano per distrarla e per scaricare la tensione nervosa,ma nelle sere
seguenti a quella dell'incidente aveva la sensazione di essere stranamente
tenuta d'occhio e protetta.Una sera,mentre stava lottando con un vampiro si
rese conto che ne stavano arrivando altri da dietro alcuni cespugli.Si liberò
di quello con cui stava lottando e si voltò per affrontare i nuovi arrivati,ma
erano incredibilmente svaniti.Scuotendo la testa mormorò:"Sto diventando
pazza.Ora basta ne devo parlare con qualcuno",e s'incamminò verso l'uscita
per ritornare a casa.
Mentre lei si allontanava,da dietro un
albero un'ombra sbucò e portandosi una sigaretta alle labbra disse:"Sono
qui,Buffy.Veglierò sempre su di te",e s'incamminò verso il suo
appartamento.Camminò speditamente,pensando a lei e a quanto le era mancata.D'un
tratto mentre girava un angolo vide in lontananza Xander con Dawn che stavano
ridendo.Si girò di spalle per non farsi vedere e attese che quei due passassero
e così sentì cosa stavano dicendo:
"Allora tua sorella ha capito di
chi è quell'impermeabile che la copriva?"
"No,non ancora",disse Dawn e
poi proseguì:"Sai se non sapessi che è impossibile mi verrebbe in mente
che potrebbe essere di lui."
"Lui chi?Ah!Ho capito:di
Spike"
"già",disse con un sorriso
triste sulle labbra Dawn.
Poi non udì nient'altro perchè avevano
attraversato la strada e si dirigevano sull'altro marciapiede.Si voltò e li
vide allontanarsi;poi riprese il cammino verso la sua casa.
**********
Buffy dopo aver lasciato il cimitero
si era diretta a casa e anche se con rammarico svegliò la sua amica
Willow.Doveva assolutamente parlare ed aveva bisogno di consigli.Così si
diresse in cucina e dopo aver preparato due tazze di caffè,si sedette sul
divano accanto a Willow,ancora un po' stordita dal sonno.
"Di cosa volevi parlarmi?",e
prese la sua tazza di caffè caldo.
"Veramente non so da dove
iniziare.Da quando sono stata portata a casa da non so chi,mi sento come se ci
fosse qualcuno che mi osserva ed ho anche la sensazione che mi
protegge.",e respirando disse:"Lo sò che quello che sto dicendo può
sembrare assurdo,eppure è così."
"Non è assurdo; hai superato
molte cose in questi anni e forse vorresti che qualcuno fosse vicino a te per
proteggerti.Forse vorresti che per una volta fosse qualcuno a preoteggere te e
non l'incontrario.",e posando la tazza di caffè proseguì:"Buffy, però
non è che questa tua sensazione è dovuta dall'aver trovato quell'indumento che
ti copriva e che ti ricorda molte cose?"
"Cosa vorresti dire?"
"Sto dicendo che forse l'aver
trovato quell'indumento ti ha rammentato qualcuno che credevi di aver
dimenticato ed ora vorresti che fosse stato lui a salvarti e lo vorresti
vicino."
"Willow,ma è impossibile.E poi di
lui non sò più niente"
"E' vero non si sono mai avute
sue notizie,ma sappiamo tutti che tu l'avresti percepito se gli fosse successo
qualcosa.Inoltre ora che sei libera sentimentalmente forse saresti disposta a
dargli queel'amore che non eri riuscita a provare per lui una volta."
Buffy si alzò e si diresse alla
finestra;aprì la tenda e senza girarsi disse:"Hai ragione;da quando ho
visto quell'indumento ho sperato che fosse un suo segno per dirmi che era
tornato.Hai anche ragione su un'altra cosa:sarei pronta ad amarlo ora che posso
e vorrei veramente che lui tornasse così da darmi la possibilità di
dimostraglierlo",e senza rendersene conto cominciò silenziosamente a
piangere.Willow la raggiunse e posandole le mani sulle spalle la strinse senza
dire niente.
PARTE QUARTA
Erano passati i giorni e nonostante
tutto la vita proseguiva nella routine quotidiana.Una sera decisero di recarsi
al Bronze,del resto era dalla settimana prima della morte di Giles che non ci
andavano.Entrarono e mentre Xander prendeva Dawn e la conduceva a ballare,Buffy
e Willow si sedettero a un tavolo dopo aver preso le bibite al bancone.
"Come và,Buffy?"
"Bene",ma capì che non
bastava e così aggiunse:"Va meglio;davvero"
"Sono contenta",e guardando
Xander scatenarsi con Dawn disse:"Cero che lui non cambia mai."
"Come potrebbe.Xander è Xander ed
è per questo che è nostro amico e poi...",ma s'interruppe e si guardò
intorno.Aveva avuto la sensazione che c'era qualcuno che la osservava,ma non
poteva dirlo con sicurezza con tutta la folla che c'era.Eppure lo sentiva e il
suo cuore stava battendo follemente.Non lo aveva detto a nessuno,ma due sere
prima aveva ricevuto una telefonata di Angel e dopo le varie frasi di rito lui
aveva sfiorato l'argomento chiedendole se avesse notizie di Spike.
Aveva tentennato a rispodere, ma poi
aveva detto che non sapeva niente di nuovo.Non aveva detto che qualcuno l'aveva
salvata e così si erano lasciati come due semplici amici.Fu riportata alla
realtà da Willow che le diceva:"Buffy,cos'hai?Stai male?"
"Oh,no.Scusa è che mi stavano
tornando in mente le tante volte che siamo venuti qui",e sospirò.
"Stai pensando a lui",e
Buffy capì che non si riferiva cero ad Angel.
"Un po'.Sai lo incontravo sempre
qui.Poi usciavamo insieme per la ronda e poi...",e arrossendo un po'
aggiunse:"...e poi mi stringeva e poi ci scambiavamo effusioni come due
innamorati."
Willow la guardò comprensiva e vedendo
che la cosa l'aveva turbata disse:"Perchè non vai alla toilette e ti dai
una sistemata.Non credo che vorresti spiegare a tua sorella quegli occhi
lucidi."
"Grazie, torno tra un po'",e
si alzò.
///////////
Uscì dalla toielette con l'intenzione
di tornare dai suoi amici,ma all'improvviso ebbe la sensazione di essere
osservata;si guardò intorno,ma la folla era tanta e poi pensò che doveva essere
la stanchezza a giocarle brutti scherzi.Fece per tornare al tavolo quando con
l'angolo dell'occhio vide lo svolazzamento di un cappotto scuro.Si girò di
scatto e vide che la porta del retro stava chiudendosi lentamente.Senza
riflettere percorse la via ed uscì dal locale.Si guardò intorno,ma non c'era
nessuno;fece per rientrare,ma sentì dei passi;si girò e si trovò davanti Clem.
"Ciao Buffy"
"Ciao",poi sospirando
disse:"Hai visto uscire qualcuno poco fà?"
"Si,l'unica persona che ho visto
uscire è Spike"
"Spike?Ma come...Voglio dire
quando è tornato?"
"Qualche giorno fà,ma credevo lo
sapessi."
"No,non l'ho mai
incontrato",e mentre parlava nel suo intimo si chiedeva come mai lui non
si era fatto vivo con lei.Guardò Clem e con la voce un po' tesa
disse:"Dove lo posso trovare?"
"A casa sua",e vedndo che
Buffy lo stava guardando sbalordita proseguì:"Non alla cripta, ma ha una
casa poco fuori Sunnydale"
Buffy era rimasta stupita:ora Spike
aveva una casa normale.Già una volta aveva abitato con Xander nella sua cantina,ma
ora era diverso.
"Dove?",e dopo aver avuto
l'indirizzo da Clem si voltò incamminandosi verso la sua auto.
Mentre la vedeva allontanarsi Clem
sospirando disse fra se:"Mia cara non sarà l'unica sorpresa",poi
sollevando la testa al cielo disse:Ora tocca a te,amico mio."
*********
Non poteva credere a ciò che aveva
saputo;lui era tornato ed ora questa notizia le dava la quasi totale conferma
dei suoi sospetti.Se lui era tornato in città già da qualche giorno allora
poteva essere stato lui a salvarla quella notte.
Le strade erano deserte e meno di
mezz'ora diìopo si trovò davanti all'abitazione.Rimase ferma in auto;non sapeva
che fare.Dio,nonostante tutti questi anni e le apocalissi superate era rimasta
ancora la solita indecisa per quanto riguardava la sua vita privata.Ed era
stata proprio la sua indecisione ad allontanere tutti da lei.
Sospirando scese dall'auto e piano si
diresse verso la porta.Non sapeva che fare:era tentata di buttare giù la porta
in memoria dei vecchi tempi,ma sapeva che non era il caso.Aveva smesso di
essere la violenta ragazza che era solita fare le sue entrate ad effetto nella
cripta;ora si comportava a modo.Quindi sollevò piano la mano e bussò.
Correzione:prima di proseguire devo
fare una correzione alla premessa iniziale che ho fatto:la storia non si svolge
tra le varie stagioni di Buffy,ma bensì alcuni anni dopo la sconfitta del Primo
senza la tragica scomparsa di Spike.
Parte quinta
Dopo quello che parve un tempo
interminabile e durante il quale lei si stava convincendo che non c'era nessuno
in casa;la porta venne aperta e lei guardò l'unica persona che credeva di non
rivedere mai più.Si fissarono negli occhi provando emozioni fortissime e
contrastanti;poi lui si scansò e le fece cenno di entrare.
Si sedettero sul divano,senza
guardarsi e senza sfiorarsi,con lo sguardo perso in cerca di qualcosa da
dire.La tensione che c'era in quella stanza era palpabile e alla fine lui si
alzò e dirigendosi verso il camino si piegò per mettere un ciocco di legna per
ravvivare il fuoco.
Fissando le fiamme disse:"Ti
trovo bene,Buffy"
Lei sollevò gli occhi e
disse:"Si,sto bene ora",lo fissò,poi disse:"Anche tu stai
bene.Quando sei tornato?"
"Alcuni giorrni fà",poi
guardandola mormorò:"Avrei voluto essere qui quando è successo"
Buffy capì a cosa si
riferiva;probabilmente Clem l'aveva messo al corrente di cosa era
accaduto."Non avresti potuto fare niente.Non c'era niente da fare per
lui"
"Avrei potuto starti accanto per
rincuorarti"
"Rincuormi?Dopo tutto questo
tempo?",e si alzò avvicinandosi e disse:"Tu mi saresti stato
vicino",e scosse la testa.
"Buffy lo sò che ho sbagliato,e
mi dispiace di averti lasciata sola,ma..."
"Ma cosa?Tu non sai come mi sono
sentita io in tutto questo tempo; non sai cosa si prova a pregare di ricevere
anche solo due righe da una persona a cui tieni; non sai cosa si prova a
desiderare di essersi comportati diversamente e di non averla fatta
allontanare",e strinse le mani a pugno per evitare di reaggire con
violenza.
"Buffy, lo so.Non sarei dovuto
andarmene, ma le cose erano troppo complicate e poi tu mi avevi detto
chiaramente che tra noi non c'era più niente"
Lei lo guardò in volto e con le
lacrime che non riusciva a trattenere disse:"Non hai mai capito niente di
me",e si voltò verso la porta,ma Spike la fermò posando una mano sul
braccio di lei.
"Aspetta!Non andare",e solo
dopo si rese conto del gesto che aveva appena fatto.Infatti lei lo fissava
stupita e disse:"Stai male?",chiese rendendosi conto che la pelle
della mano di lui era stranamente tiepida.
Lui la fissò e un po' tartagliando
disse:"No...cioè si.Sono...sono i postumi di una ferita.Ho ancora qualche
linea di febbre.Ma niente di serio",esperò che lei ci credesse.Non era
ancora giunto il momento di dirle la verità e poi non era sicuro di come lei
avrebbe reaggito a una notizia del genere.Ricordava benissimo come era rimasta
stupita alla scoperta che lui avesse riottenuto l'anima,figuriamoci ora:come
avrebbe potuto reaggire alla notizia che era parzialmente umano;che poteva
stare al sole senza il pericolo di incenerirsi e che soprattutto aveva di nuovo
un cuore che batteva nel petto.Fu riscosso dalla domanda di lei:
"Ma stai bene?"
"Si, ora si.Scotto solo un po',ma
sto bene."
Lei lo guardò e si rese conto che si
stava comportando da sciocca.Sospirando disse:"Sono contenta che sei
tornato,e scusa per come ti ho trattato prima"
"Scuse da te sono l'ultima cosa
che mi aspettavo"
"Che vuoi?Anche
"Già tua sorella.Come sta
Briciola?"
"Sta bene;ha un ragazzo ora.Sarà
contenta disapere che sei tornato"
"No,non dirglielo.Non credo che
mi abbia perdonato per come mi sono comportato con tutti voi"
"Lei ti vuole benee ti è molto
affezionata"
"Una volta forse.Ora credo
proprio di no",e si voltò per andarsi a sedere sul divano.
Buffy lo guardò,sentiva che c'era
qualcosa di strano,ma non sapeva bene cosa.Gli pareva di trovarsi davanti allo
Spike di quando era tornato a Sunnydale con l'anima.Sentiva che lui aveva
bisogno di conforto,ma non sapeva se lui l'avrebbe accettato da lei.Sospirando
disse:"Ci vediamo,Spike",e aprì la porta uscendo e allontanandosi.
Appena sentì la porta
chiudersi,sospirò; meno male che se n'era andata;ancora pochi secondi e
l'avrebbe stretta fra le braccia.Dio come voleva stringere quel corpo al
suo;sentire di nuovo il sapore della sua pelle e perdersi nelle meravigliose
sensazioni che avrebbe provato a stringerla a se.
Parte sesta
Arrivata a casa,passò dalla stanza di
Willow per scusarsi del fatto di essersene andata senza dirle niente;poi si
chiuse in camera.Mentre si spogliava i suopi occhi corsero all'impermeabile
posato sulla sedia;lo prese e portandoselo al volto ripensò a tutte quelle
volte che glielo aveva visto indossato.Perchè è vero:lui non le aveva dato la
conferma che fosse stato lui a salvarla,ma lei ne era certa.
S'infilò il pigiama e dopo essersi
messa sotto le coperte chiuse gli occhi e s'immaginò di averlo al suo
fianco.Sarebbe stato stupendo averlo vicino;poterlo stringere,accarezzare la
sua pelle.con questi sogni immaginari si addormentò.
***********
Un paio di sere dopo,Buffy si diresse
al cimitero per la solita ronda e dopo aver svolto il suo compito stava
tornando verso l'uscita quando lo vide appoggiato a un albero.
"Ciao,stai meglio?"
"Ciao.Si sto bene"
"Non ti ho visto in queste sere e
..."
"E cosa?Eri preoccupata per me?Lo
sai che non serve"
"E' vero ma sono fatta
così",lo guardò e poi ricordandosi del calore della sua mano
disse:"Dammi la mano"
Spike la osservò cercando di trovare
un modo per trarsi d'impiccio.
"Cosa c'è,Spike?Non vuoi darmi la
mano",e svelta gliela prese stringendola.Lei lo guardò e anche se non lo disse
a parole,i suoi occhi parlavano chiaro:voleva avere delle spiegazioni.
Lui la guardò e senza ritirare la mano
stretta in quella di lei disse:"E' meglio se andiamo a casa mia.E' una
lunga storia ed è meglio stare comodi",e poi la condusse alla sua auto.
Lei vi salì quasi
meccanicamente,chiedendosi quale poteva essere il motivo del calore della sua
pelle.Doveva essere successo qualcosa e qualunque cosa fosse accaduta in
qualche modo lo aveva cambiato.
Non parlarono fino a che non furono
giunti a casa di lui;poi una volta entrati lei si sedette sul divano mentre lui
riempiva due bicchieri di vino.Una volta che si fu seduto disse:"Da dove
vuoi che inizi?"
"Dal principio",mormorò lei
con un filo di voce.
"Rammenti quello che accadde dopo
l'ultima battaglia",e vedendo il cenno affermativo di lei
proseguì:"Ti vidi abbracciata ad Angel e allora decisi di andarmene;non
riuscivo a sopportare la vista di voi due insieme di nuovo.Cominciai a
viaggiare subito dopo essermi ripreso dalle ferite che avevo riportato",prese
il bicchiere e bevve un sorso di vino.Sospirò e continuò:"Viaggiai
molto;poi giunsi a San Fracisco;ero stanco e così decisi di fermarmi un po'
lì.Un sera andai in un locale e per puro caso salvai una ragazza da un attacco
di un demone.Pensai che le cose dopottutto non erano molto diverse da
qui.",si alzò e camminando si diresse sulla veranda.
Lei lo seguì;sentiva che il racconto
di lui era solo all'inizio;lo raggiunse sulla veranda e lo vide che stava
appoggiato alla balaustra e stava fumando una sigaretta.Gli si avvicinò e
posandogli una mano sul braccio lo guardò.Lui si voltò e poi dopo aver spento
la sigaretta continuò con il racconto:"Quello che non sapevo era che la
ragazza che salvai era una strega buona,tipo come Tara e Willow,e che vedendo
la mia mutazione si era allontanata senza che me ne accorgessi.La rincontrai un
paio di sere dopo,questa volta non era da sola;con lei c'erano altre due
ragazze e un giovane.Si avvicinarono a me e quella che immaginai essere la più
grande mi chiese senza giri di parole che intenzioni avessi.Era inutile che
facessi finta di niente perchè mi disse che sapeva benissimo chie ero.Le disse
che non ero venuto lì in cerca di guai,ma solo perchè volevo scoprire che cosa
dovevo fare della mia esistenza.La più giovane delle tre,che poi era quella che
avevo salvato,mi sfiorò la mano e la vidi impallidire;mi disse di aver avuto
una visione su di me, ma non mi disse cosa riguardava",e si mosse per
sedersi sugli scalini della veranda che portavano in giardino.
Buffy gli si sedette vicino e
atteseche lui continuasse il racconto:"Successivamente si presentarono
come il Trio,erano streghe buone,e che sapevano bene cosa l'oscurità nescondeva
visto che avevanoa che farne quotidianamente.Mi raccontarono la loro storia e
decisi che nel periodo che sarei rimasto lì le avrei aiutate come potevo ad
affrontare i loro demoni.",e passandosi la mano trai capelli sospirò.Ora
arrivava la parte più difficile da raccontare,pensò mentre si voltavaa
guardarla.
"In quel periodo subivano diversi
attacchi da un demone che voleva ucciderle a tutti i costi per ottenere i loro
poteri;decisi dia iutarle e dopo divers tentativiandati a male riuscimmo a
sconfiggere il tizio.Sarei dovuto ripartire la sera successiva,ma poco prima di
andarmene le tre ragazze si presentarono alla mia stanza d'albergo.Mi
disseroche volevano in qualche modo sdebitarsi con me per l'aiuto che avevo
dato loro;fù così che avevano fatto una pozione .Mi dissero che mi avrebbe
ridato una parte di meW,e tacendo la guardò.Vide che lei lo stava guardando
stupita,incredula di aver capito tutto.
"Mi stai dicendo quelo che
pensò?",domandò lei.
"Si,Buffy.Con quella pozione sono
tornato parzialmente umano;posso stare alla luce del sole,ho un cuore che
batte."
"Un momento hai detto
parzialmente,cosa significa?"
"Significa che nonostante abbia
subito dei cambiatenti sono sempre un vampiro;ho bisogno di sangue per
sopravvivere ma apprezzo anche il buon cibo.Ho ancora le mie facoltà demoniache
e quando serve muto il mio volto."
Lei rimase interdetta;quello che Spike
le aveva appena detto era veramente incredibile;eppure sentiva che era vero.Si
alzò e scese in giardino;appoggiò una mano sul tronco dell'albero e rimase
ferma lì fino a che sentì la mano di lui che copriva la sua.
"Buffy",mormorò piano lui senza
sapere cosa dire.Sentiva che qualsiasi cosa avesse detto in quel momento non
sarebbe stata adatta alla situazione.
LEi non parlò,ma si voltò.Anche se era
cambiato,era sempre lui;era sempre Spike.Allungò una mano a sfiorare il suo
volto;era strano sfiorare quella pelle e trovarla calda.Si guardarono negli
occhi,e poi lei disse:"Stringimi,Spike",e fece scivolare le braccia
attorno al suo collo,mentre lui la stringeva a se affondando il capo nei suoi
capelli.
Epilogo
Era bello essere stretta dalle sue braccia
e se era un sogno non voleva assolutamente svegliarsi;era così bello e
incredibile che non sembrava neppure vero.D'un tratto sentì la mano di lui
accarezzarle delicatamente i capelli;sorpresa alzò il volto a guardarlo
rendendosi conto che non stava sognando.Rivedere quei meravigliosi occhi le
faceva l'effetto di un déjà-vu e nello stesso tempo qualcosa di incredibilmente
nuovo.
"Cosa c'è Buffy?",sussurrò
lui.
"Niente.E' che mi pare tutto
incredibile.Per un attimo mi è sembrato che fosse un sogno",poi posando la
mano sul suo petto aggiunse:"Ma non lo è",e lo guardò.
Si guardarono negli occhi per leggersi
all'interno,poi lei disse:"Dimmi una cosa:da quello che mi hai racconto mi
pare di capire che quello che è accaduto è stato un po' di tempo fà?"
"Si,e per l'esattezza tre anni
fà",disse lui che aveva capito cosa lei voleva sapere.
"Come mai non sei tornato prima a
Sunnydale?",disse mettendosi seduta e appoggiando la testa sulla sua
spalla.
"A dirti il vero all'inizio non
mi sentivo pronto a ritornare pure perchè credevo che tu stessi con
Angel",e la guardò come per chiederle cosa fosse successo.
Lei sospirò e alzandosi dal letto
disse:"E' un po' complicato.Non sò proprio da dove iniziare",e si
avvicinò alla finestra e guardò il giardino buio.
Poco dopo lui la raggiunse e posandole
una mano sulla spalla disse:"Se non te la senti,non occorre che me lo
dici."
"No,hai tutto il diritto di
saperlo",e lo fissò; poi sollevò una mano e gli sfiorò la guancia
perdendosi per un attimo nei suoi occhi.Poi lo prese per mano e lo condusse a
letto; si appoggiò sul suo petto e cominciò:"All'inizio credevo che avrei
potuto stare felicemente con lui,ma poi più passavano i giorni,più mi sentivo
come se mi mancasse l'aria.Angel se ne rese conto e così una sera dopo una
ronda di controllo ci sedemmo sotto ad un albero e mi disse che sarebbe tornato
a Los Angeles",sollevò lo sguardo e proseguì:"Quando si rese conto
che non avrei detto niente,si è alzato e si è allontanato.L'ho chiamato,ma lui
senza voltarsi mi disse che dovevo leggere in me per capire cosa
volevo",si girò tra le sue braccia e continuò:"Due settimane dopo mi
chiamò e disse che non sarebbe più tornato a Sunnydale e che ormai tra noi non
c'era più l'amore di una volta.Mi sono scusata,ma lui ha detto che il mio cuore
già sapeva quello che ancora non volevo accettare.Mi disse che lui se n'era
accorto quando l'avevo baciato."
Spike rimase in
silenzio,stringendola.Poi disse:"Buffy in tutto questo tempo ho continuato
a tenerti nel cuore,nella mia mente anche se non sapevo cosa stavi
facendo."Le scostò i capelli dagli occhi e disse:"Rammenti quando a
causa di un incantesimo ci stavamo per sposare?"
"Si,lo ricordo",disse lei.
"Che ne diresti se divenisse
realtà"
"Mi stai chiedendo ciò che
immagino?",e vedendo l'espressione di lui lo strinse forte e
disse:"Si,si e mille volte si."
Lui la strinse e la baciò:"Ti amo
Buffy,anzi TI AMO ELISABETH ANNE SUMMERS."
"Ed io AMO TE,WILLIAM."
FINE