Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
10
AGOSTO
Di Sashenka
I personaggi di questa storia
appartengono tutti al mitico Joss Whedon, tranne Sashenka che sono io!
Spoiler: un po’ qua
e un po’ là.
Per tutti
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Salve a tutti, mi presento.
Il mio nome è Sashenka.
Lasciate che vi racconti la strana
storia di cui sono stata protagonista in una tranquilla sera d’estate…
Ero finalmente a casa, dopo tutta un’intera
giornata di lavoro che non mi aveva dato un attimo di tregua. Nonostante
fossero le 10,30 l’aria era calda come se
splendesse ancora il sole, nessun rumore nessuna voce.
Dopo aver mangiato qualcosa e aver
fatto una rapida doccia potevo finalmente mettermi sui libri.
No, badate bene, la mia non era per niente
una forma di sadismo condita da una buona dose d’autolesionismo,
il tutto stava semplicemente nel fatto che da lì a due settimane avrei dovuto
sostenere un importante esame d’ammissione per un’università
molto prestigiosa.
Sentivo che non avrei mai potuto
completare la mia preparazione in tempo, cosa che mi dava molto fastidio, in
più dopo tre mesi di duro lavoro diurno e studio notturno ero decisamente K.O.
Adesso come adesso giuro che non
riesco ancora a capire cosa esattamente sia successo, o meglio come sia potuto
succedere…
“Forza concentrati, ricorda che hai un esame tra pochi
giorni…devi superarlo assolutamente!!!!!”
Ancora una volta la mia brava coscienza m’inondava la mente di preziosi
consigli, l’unico problema era che i miei pensieri vagavano
liberi sul mio desiderio irraggiungibile e non riuscivo assolutamente a
ricondurli su Anatomia.
Ironia della sorte l’argomento
del giorno, anzi della notte, era proprio il cuore, traditore e ballerino.
Danzante nel mio petto quasi come se anche lui volesse scappare e raggiungere
la fonte del mio tormento.
A quel punto decisi,
-Basta!Non ne posso più.- esclamai ad
alta voce. Con una manata richiusi quel maledetto libro e decisi di uscire e
fare una passeggiata, notturna!Forse mi avrebbe fatto bene, o forse stavo
semplicemente impazzendo.
Ah per quanto riguarda la mia uscita
notturna non scandalizzatevi più di tanto, ma vedete mi basta far scorrere la
portafinestra del salotto e mi ritrovo sulla spiaggia. Eh sì ho una
meravigliosa casetta proprio sull’oceano. La spiaggia di notte è
stupenda, avete presente le spiagge incantate di Baywatch? Ecco, la mia
escursione notturna aveva uno sfondo milioni di volte migliore…
“Smetti di divagare e continua il racconto!”
Scusate ma era ancora il mio grillo
parlante, comunque penso che abbia ragione…
La luna risplendeva il cielo era
coperto da un manto di stelle, la volta celeste si rispecchiava perfettamente
nella calma e liscia superficie del mare.
“Come sarebbe bello se lui fosse qui con me”.
Piccole lacrime nascevano dai miei
occhi.
Non riuscivo proprio a togliermelo
dalla testa, non mi lasciava neanche un attimo di tregua.
Come si può essere innamorati di
qualcuno che non ci considera per nulla? Ogni volta che lo vedo mi tremano le
gambe e le mie sinapsi impazziscono. Non riesco a mantenere neanche una
sottospecie di minimo controllo. Le poche parole che ci siamo scambiati le ricordo perfettamente tutte, ogni singola sillaba. Non
sono mai stata così innamorata.
Ma lui resta un mistero, non lo
capisco e se ripenso ai suoi magnifici occhi verdi mi sciolgo come neve al
sole. Voglio dimostrargli che valgo anch’io qualcosa. Per questo motivo
volevo superare a tutti i costi quell’esame.
Ad un certo punto decisi di sedermi
sulla sabbia e con lo sguardo perso nel vuoto ripensai a quel pomeriggio quando
ero triste per la morte di mia cugina. Benché non mi conoscesse da molto aveva
intuito che qualcosa in me non andava. La cosa meravigliosa fu che senza
saperne il motivo e senza dire una sola parola….mi
abbracciò! Non saprei come descrivere il turbinio d’emozioni
e pensieri che attraversarono la mia mente e il mio cuore in quel momento, vi
lascio solo immaginare!
--“Caspita che
situazione!”--
Questa era la sentenza stitica di una
mia amica.
--“Grazie
Polly! Sei sempre così
confortante. Io ti confesso le mie sofferenze amorose e tu mi aiuti in questo
modo? Mi sento, boh non saprei..”—
A dire la verità un piccolo confronto
mi era venuto in mente, un po’ azzardato e senza dubbio
irreale, ma in quel momento era l’unica metafora adatta a spiegare
le mie pene.
--“Anzi sì che
lo so, mi sembra quasi di essere William il Sanguinario perdutamente innamorato
della piccola snob Cecily quando era ancora umano, poi dell’agile
e coraggiosa Cacciatrice dopo che è diventato un vampiro!”—
Dopo questa mia bellissima uscita, la
mia amica commenta così:
--“Ahi ahi, è
molto peggio di quanto pensassi, povera cara ti sta prendendo proprio male…”—
Stavo giocherellando con la sabbia e ripensavo
a quello strano personaggio che popolava il mio telefilm preferito quando…
“Ma non hai proprio niente di meglio a cui
pensare?Forse è meglio che te ne vai a dormire! Speriamo che un buon sonno di
riporti un po’ di giudizio!”
Eccola che ancora interveniva per
darmi ordini…
Mi rialzai e decisi di ritornare a
casa.
Improvvisamente con la coda dell’occhio
colsi un bagliore sulla superficie del mare.
-“Ma che cosa”-
Era il riflesso di una stella cadente,
la lacrima di un pianto di stelle. Avevo dimenticato che quella era una notte
particolare, la notte di San Lorenzo. Una lacrima scappò dai miei occhi
correndo sulla mia guancia.
Iniziai a camminare con lo sguardo
ancora rivolto al cielo, ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi
accorsi che qualcuno stava avanzando verso di me.
Beh, a essere proprio sinceri non deve
essersene accorto nemmeno lui visto che l’impatto fu abbastanza forte!
-“Ehi! Fa attenzione a dove vai!!!!”-
esclamazione avvenuta in contemporanea seguita da una caduta sincronizzata!
Era strano imbattersi in qualcuno
proprio a quell’ora, ma non potete ancora immaginare (o forse sì)
quello che successe dopo!
Stavo per rialzarmi e puntando lo
sguardo sulla persona che avevo (e mi aveva) urtato, pronta a investirlo
verbalmente, rimasi di stucco.
Non era una persona.
Indossava uno spolverino nero, di
pelle.
Aveva delle belle mani con unghie
dipinte di nero..
“incredibile come si concia certa gente, è proprio
vera che di notte si possono vedere molte cose strane!” pensai
quasi divertita. Il mio sorriso si spense immediatamente quando notai che i
capelli di quest’individuo erano di un biondo rifulgente, sotto la
luce argentea della luna, e una cicatrice sul sopraciglio destro.
Due magnifici occhi blu.
Una fiaschetta di bourbon in mano.
Era un vampiro.
Era Spike.
-“Oh mio Dio”-
esclamai ancora incredula. Chiusi gli occhi pensando di aver avuto un’allucinazione,
ma quando due secondi dopo li riaprì, lui era ancora lì, con un’espressione
smarrita e incredula che doveva rispecchiare perfettamente la mia.
Capivo perfettamente che era
leggermente intimorito, ma sicuramente io avevo qualche ragione più di lui per
esserlo. In fondo ero io a trovarmi di fronte un vampiro, non lui.
Naturalmente avevo fatto i conti senza
l’oste.
Probabilmente scioccato di ritrovarsi…
caspita è una cosa talmente folle che non so nemmeno
come interpretarla!
Comunque, le sue sembianze mutarono
istantaneamente.
Gli occhi diventarono gialli e il suo
profilo gentile cambiò radicalmente, sapete tutti come.
“Che razza di scherzi mi sta facendo il mio cervello!
Non basta quanto già mi complichi la vita, ora devo avere anche delle
allucinazioni (perfette) su un vampiro protagonista di un telefilm!Basta è troppo,
sto semplicemente diventando pazza, tutto per colpa di quello stronzo a cui
volevo un bene dell’anima!”
Mi stavo per rialzare, ma….
-“Non ti azzardare, non ti
muovere, non avvicinarti o giuro che chip o meno ti distruggo!”
Spike, superato lo schok iniziale, aveva rotto il ghiaccio! Nonostante fosse
una minaccia in piena regola, la sua voce tremava leggermente.
-“Ora dimmi chi sei, ma
specialmente come diavolo hai fatto a trascinarmi fino a qui, in questa…” si
guardò un attimo intorno indeciso-“…dimensione
infernale! Devi essere una strega molto potente! Comunque ti avviso, non sono
utilizzabile per i tuoi loschi piani, qualunque siano. Ho un chip nel cervello
che mi impedisce di fare del male agli esseri umani, ma non ai demoni come te!
Inoltre…non sono neanche più sicuro di cosa sono esattamente,
lei… lei è tutto quello che mi rimane, ma non mi vuole e
io sono distrutto!”-
Mentre parlava di lei il suo volto
tornò normale, i suoi occhi erano lucidi. Considerato che aveva il chip e
soffriva per amore, non mi ci volle molto per capire che la lei a cui si
riferiva non era nient’altro che
Buffy.
Colpita da quelle parole e convinta
che fosse tutta una mia proiezione mentale, decisi di rispondere, anche se non
sapevo ancora da che parte cominciare..
-“Ehm mi scusi,..”-
Non ridete, ho sempre dato del lei
alle persone che non conoscevo e dovete ammettere che Spike, pur conoscendolo,
restava sempre ….uno sconosciuto!!!
Non è difficile da capire, vero?
Comunque….
-“Cioè volevo dire…io”- non
riuscivo proprio a parlare.
Tuttavia quando il mio interlocutore
sentì com’era iniziato il mio (malriuscito) discorso scoppiò a
ridere. Era una risata gentile.
-“Non
ricordo nemmeno più quand’è stata l’ultima
volta che qualcuno mi ha parlato come tu stai facendo adesso. Non sei un demone cero?”- esclamò gentilmente ‘the Bloody’.
-“No io
sono umana. E scusa tanto ma
stavo pensando a….insomma stavo pensando e non ti avevo visto.Certo però che ora che ti ho visto non è che mi senta poi
così sollevata, io so chi sei e,….posso darti del tu vero?”-
Il vampiro chinò lievemente il capo in
cenno d’assenso e poi…mi interruppe
-“Non ti devi preoccupare, non
voglio farti del male, io…”-
-“Sì lo so, hai un chip che ti
provoca delle emicranie pazzesche se solo tenti di assaggiare qualcuno, in più
hai appena riavuto l’anima, ma la cosa più importante
che sei cambiato per poter essere degno di lei, lei che ami alla follia!”-
questa volta lo interruppi io.
Ora era Spike che mi guardava a bocca
aperta!
-“Sai
leggere nel pensiero? Come fai a
sapere queste cose? Dove siamo?”- questa volta era sconvolto.
-“Vedi
non è così semplice da spiegare, ma qui siamo nel mio mondo e non vorrei
offenderti dicendolo, ma questo è il mondo reale. Non puoi neanche immaginare come faccio a conoscere
te e la tua storia.”-
-“Dimmelo, ne ho già viste di cose
strane”-
-“Beh, è una sorta di potere che
nella mia famiglia viene tramandato da…secoli, in un certo senso avevi
ragione, sono una specie di chiaroveggente!”-
Fortunatamente Spike mi credette, io
comunque l’avevo sparata grossa! D’altra parte
non potevo mica dirgli la verità, cioè che una volta alla settimana in gran
parte del mondo le loro avventure venivano trasmesse alla TV! Che sapevo tutto
di lui e della Scooby Gang perché erano i personaggi del mio telefilm
preferito!
-“Senti,
forse devo averti spaventata prima, mi dispiace. Io capisco e comprendo tutto, o quasi, in fondo
abito proprio sulla Bocca dell’Inferno quindi un viaggio interdimensionale
non sarebbe poi così strano…In
fondo ero lì che passeggiavo per il cimitero, anzi vagabondavo senza meta,
sperando di incontrarla quando…ho visto una stella cadente.
Sono rimasto imbambolato a guardarla, anche per distrarmi un attimo, ma quando
ho ripreso a camminare mi sono ritrovato qua!”-
-“Anche a me è successa la stessa
cosa…”- era incredibile quello che era successo.
Lo sguardo del vampiro si fermò sulle
mie guance che erano ancora umide e piano piano mi chiese:
-“Perché
stavi piangendo? Posso saperlo?”- era dolce vedere come fosse interessato alla cosa, adorabile
col volto inclinato da una parte.
Risposi di no, ma solo muovendo la
testa, poi però aggiunsi:
-“Anche
tu, e non provare a dire il contrario, avevi gli occhi lucidi. Poi con quella bottiglia di bourbon in mano cosa
volevi fare, sbronzarti per dimenticare?”-
Mi guarda leggermente seccato, pronto
a controbattere, ma poi cambia idea, arrossisce e abbassando lo sguardo :
-“Era
proprio quello che avevo intenzione di fare…E’ l’unica
cosa che posso fare, dà sollievo sai, il problema è che quando ti riprendi stai
peggio di prima. Hai mai provato?”-
Era incredibile quanto fosse…quanto
fosse umano quello che stava dicendo. Pur essendo ancora convinta di essere di
fronte a una dimostrazione del profondo logorio del mio sistema nervoso, decisi
di continuare il discorso.
Così…..
-“Sono
astemia.”-
dissi mentre mi porgeva la sua fiaschetta.
-“Vuoi mica
una sigaretta, sai a volte fumare aiuta un pochino!”-
Questa volta mi stava offrendo una
delle sue sigarette, ma rifiutai ancora.
-“Sei
proprio una brava ragazza! Mi
vuoi dire allora come fai ad andare avanti? Come si chiama?”-
Ancora una volta Spike dimostrò la sua
perspicacia, centrando in pieno la fonte del mio tormento.
-“Alex. Non riesco a dimenticarlo. Neanche dopo essermi
massacrata nuotando per tre ore di seguito, tutti i giorni. Mi piace davvero
tanto nuotare, una volta facevo anche delle gare. Dovresti provarlo, magari
trovi una piscina aperta di sera…dovresti anche smettere di
fumare.”-
Mi guardò divertito..
-“Ehm
veramente per me sarebbe molto più dannosa una passeggiata sotto il sole, sai
com’è adesso come adesso sono immune ai danni del fumo. Non preoccuparti i miei polmoni saranno sanissimi,
tanto per quello che mi servono…”-
Ci guardammo per una frazione di
secondo e poi scoppiammo a ridere, come due vecchi amici.
La notte stava diventando più fresca,
forse era meglio se rientravo a casa, non potevo correre il rischio di buscarmi
nemmeno un raffreddore. Volevo rientrare, ma reale o meno non potevo lasciarlo
lì così.
Allora…..
-“Senti
William, vuoi ass… cioè vuoi qualche biscotto? Sono buoni sai!”-
Spike sorrise e mi seguì.
Quando entrai in casa mi diressi
subito in cucina per prendere i biscotti, mancava un quarto d’ora a
mezzanotte. Stupidamente stavo aspettando di veder spuntare il platinato dalla soglia, ma visto che tardava tornai all’ingresso.
Ovviamente lo trovai ancora là.
-“Scusami,
avevo dimenticato la questione dell’invito. Entra pure Spike!”-
-“Pensavo che non mi avresti più
fatto entrare, che avessi cambiato idea!”-
Devo dire che avevo avuto un attimo d’indecisione,
ma poi pensai che era tutto una specie di sogno,
quindi…
-“Mmmm
questi biscottini sono deliziosi!
Io adoro sbriciolarli nel….”-
vide la mia espressione turbata e allora si affrettò a
dire…
-“nella
spremuta, sì io adoro sbriciolarli….nella spremuta…già
sono ottimi. Mi ricordano molto
quelli di Joyce. Mi manca e manca molto anche a Buffy.Ma
tu sai già tutto, vero?”-
-“Ehm sì”-
cercai del succo d’arancia nel frigo per…far
cadere il discorso!!!
-“Questo Alex, cosa fa?”- mi
chiese incuriosito
-“Suona
la batteria, adesso ha appena fondato un nuovo gruppo.”-dissi con
occhi sognanti
-“Ah la
batteria, forte. Mi viene in mente quella volta che…”-
-“Ti
sei alleato con Buffy per fermare Angelus. Avevate detto alla signora Summers che facevate parte di un gruppo e
che sua figlia suonava la batteria e tu…”-
-“…io avevo detto che Buffy era un
demonio con le bacchette!”-
Ancora una volta scoppiammo a ridere.
Mentre cercavo di soffocare uno sbadiglio il mio ‘amico’
ricominciò a parlare…
-“Non
devi aver mai paura di te stessa, di quello che sei. Devi aver fiducia nelle tue capacità, vedrai che
anche gli altri lo faranno…Per quanto riguarda l’amore
ricordati che non è un fatto di testa…”-
lo interruppi e con una mano sul cuore terminai la sua
frase..
-“…ma di passione!”-
Lui annuì sorridendo.
Stavo per crollare dal sonno, ma
sentivo che prima dovevo dirgli qualcosa..
-“Spike,
non arrenderti, presto starete insieme. Presto lei ti confesserà i suoi sentimenti. Non si è ancora accorta
che il suo cuore ti ama già da tempo. William lei è la tua metà del cielo, è la
tua anima gemella, quando vi troverete tu verrai
perdonato e finalmente VIVRAI.”-
Appena finì di pronunciare la mia ‘profezia’,
distrutta dal sonno, appoggiai la testa sul bancone della cucina e non vidi più
nulla.
11 AGOSTO
ORE 7,15
La sveglia suona.
La mia mano spunta da sotto le
lenzuola e a tastoni la riesco a spegnere.
Mi alzo e mi dirigo verso il bagno.
Ricordo di aver fatto un sogno strano,
ma in qualche modo istruttivo.
Mentre mi lavo i denti ecco che alcuni
particolari riaffiorano…
…avevo sognato di parlare con…(cielo
che razza d’idea)…un vampiro della TV…
William the Bloody, per la precisione!
Pazza idea!
Scendo in cucina per bere un bicchiere
d’aranciata e guardo all’orologio
(se non mi sbrigo faccio tardi)…ma l’orologio
è fermo a mezzanotte!!
Mi giro verso il bancone della cucina….
….per poco non mi saltano le coronarie!!!!
Ci sono DUE bicchieri sporchi di succo
d’arancia e una scatola di biscotti…..VUOTA!!!!!
Mi avvicino e vedo un biglietto.
C’è scritto: GRAZIE DI TUTTO.
Spike
Unica reazione possibile:
svengo come una damina dell’ottocento!!!!!