Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
BEYOND
Di Sashenka
DISCLAIMER: Per mia grande sfortuna tutti
i personaggi di questa storia sono di Joss Whedon. Mi appartiene soltanto la ‘dottoressa’ Dana
Ross. Per quanto riguarda Catullo… spero che non si offenda!
RATING: per adesso credo che vada bene
per tutti…non ho ancora idee chiare per la seconda parte.
SPOILER: tutte le prime cinque serie,
e sicuramente fino a “As you were” 6.15
poi…comincio a dare i numeri!
FEEDBACK: sì vi prego, datemi i vostri
pareri, questo è il mio indirizzo e-mail: sashenka5@msn.com
Prima parte
Stava pattugliando da sola, di nuovo.
Erano già sette notti che faceva la
ronda in completa solitudine.
Il suo “partner”
aveva deciso di lasciarla.
Non lo biasimava certamente visto come
l’aveva trattato.
“Tra noi non potrà mai esserci nulla, lo capisci? Io
non provo nulla per te!”
Camminando per il cimitero,
rabbrividiva ancora ripensando a quelle parole.
-Come ho potuto essere tanto crudele?-
esclamò Buffy confidando i propri pensieri alla fresca aria notturna di
Sunnydale.
-Io ti sto solo usando e …mi
sta uccidendo. Mi dispiace William.-
Era doloroso ricordare, gli occhi le s’inumidirono
di lacrime. Il nodo che aveva alla gola bruciava sempre di più, specialmente
quando ripensò alla reazione di lui.
-Tu che osi prenderti continuamente
gioco di me, non sei nient’altro che una stupida ragazzina
impertinente. Sei un’egoista, la tua presunzione non
basterebbe a riempire non una ma mille bocche dell’Inferno!!!-
inizialmente era un sussurro
tagliente, ma poi si tramutò in un vero e proprio ruggito di rabbia. Assumendo
le sembianze del demone che scalpitava nel suo corpo, Spike urlò con tutto il
fiato che aveva in gola:
“Mia cara Cacciatrice, esaudisco i tuoi desideri, con
te e la tua perversa ambiguità ho chiuso. SPARISCI DALLA MIA VISTA
SGUALDRINA!!!!”
Iniziò a piangere, maledicendosi per
essersi innamorata di lui. Non si stupì di riuscire a dare finalmente il giusto
nome al cumulo di emozioni che provava nei confronti del suo nemico, del suo
alleato, del suo amante e del…
“il mio amore”
finalmente, almeno nella sua mente,
era riuscita ad ammetterlo.
Amava pazzamente Spike.
Presa dai suoi pensieri non si accorse
che un vampiro, appena risorto, la stava seguendo…
-“Ma che diavolo sta facendo…cosa
aspetta a…”-
Spike stava spiando
Nonostante tutto quello che si erano
detti, lui non poteva fare a meno di seguirla di nascosto per ….
“Per cosa? Per essere umiliato ancora? Avrei preferito
se mi avesse impalettato, almeno una volta per tutte sarebbe finita!!”mentre
osservava la ragazza ripensava al fiume di parole acide che li aveva divisi,
ancora una volta.
Buffy continuava a camminare, ma ad un
certo punto qualcosa la afferrò e la sollevò velocemente in aria. Il vampiro
era molto forte e per quanto riguarda la statura era alto quanto due Buffy
impilate una sull’altra! La fece ruotare per qualche secondo e poi la
scaraventò su una lapide.
L’impatto fu notevole,
accompagnato da un sinistro rumore di ossa rotte. Buffy si rialzò a fatica e
iniziò a malmenare il demone.
I suoi colpi non erano efficaci come
al solito.
-Accidenti a te stupido vampiro….-
-Che hai cacciatrice…le
pile scariche?- il neovampiro si permetteva anche di fare delle battute!
-Ehi idiota! E’ il
body building che ti ha dato al cervello o…è una questione congenita?- lo
scambio di gentilezze era condito da pugni e calci.
“La situazione non mi piace. Ma cosa le succede…potrei
anche intervenire..”
Spike osservava la scena, teso come
una corda di violino.
Non sapeva se uscire allo scoperto o
rimanere nell’ombra lasciando che lei se la cavasse da sola…
Nel frattempo anche la cacciatrice stava
pensando che la situazione fosse un attimino “pesante”,
senza contare che era senza aiuto…
“Acc..questa volta non sono neanche sicura di me
stessa. e in più non ho nessun alleato” stava chiaramente pensando a
quella volta contro Angelus…quando era dovuta scendere a
patti con…con…Spike.
Il vampiro non le dava tregua..
-Ah ahhh! Già mi vedo, Magnus l’ammazza
slayers!!!! Diventerò uno dei più potenti esponenti della comunità vampirica!-
-Magnus? Cavolo tua madre sapeva già
che razza di bovino saresti diventato, prima che tu nascessi!! Deve aver
faticato non poco per metterti al mondo!-
Sembrava che Buffy avesse recuperato
la sua solita audacia, per lo meno verbale..
Grazie al cielo l’energumeno,
mentre era impegnato a fermare i colpi della cacciatrice camminando all’indietro,
si stava pericolosamente avvicinando al tronco di un albero che presentava una
sporgenza molto pericolosa per lui….
Vedendo che le cose stavano di nuovo
andando come al solito, qualcuno decise di far ritorno alla sua cripta..
“Se continuo a preoccuparmi così..non so.. Bah..sono
solo il più idiota dei vampiri. Aveva ragione Drusilla sono il re di coppe.
No no no, in questo caso ci vuole un
riferimento più aulico..vediamo…sono…sono
il buffone della sorte come direbbe Shakespeare!”
- Allora Mangus o come diavolo ti
chiami, per ora limitati ad essere ash for slayer!!!-
-Magnus, il mio nome è Magnus, stupida
ragazz…-
E divenne polvere senza neanche
accorgersene.
-Finalmente!-
Buffy sbuffò.
Con una smorfia di dolore tentò di
muovere il braccio destro ma senza successo.
Probabilmente era rotto in più punti.
La notte adesso era immobile.
Curiosamente nell’aria
risuonava il silenzio.
Nel silenzio della notte, due creature
si allontanavano senza sapere di essere state vicine e di essere
inesorabilmente legate.
CASA BUFFY. NOTTE================
Buffy rientrò a casa.
Salì le scale cercando di non far
rumore, non voleva svegliare Dawn.
Si diresse in bagno e piano piano
chiuse la porta. Accese la luce e si fermò davanti al grande specchio. Sul suo
viso erano evidenti i segni della lotta.
Con estrema delicatezza cominciò a
sfilarsi il giubbetto di jeans, prima il braccio sinistro e poi…
-Ahi, accidenti..-
una smorfia di dolore attraversò il viso
della cacciatrice, libera dal giubbotto cercò di rimettersi a posto il braccio
aiutandosi con quello sano.
-Vediamo un po’ se…ahi-
L’operazione era molto dolorosa.
La sua voce era un sussurro. Faceva troppo male per riuscire a parlare.
“Non so cosa mi sia successo…come
ho fatto a non sentirlo arrivare?”
Non sapeva cosa pensare, si sciolse i
capelli e indossò il pigiama che era appeso dietro la porta.
Dopo quella serata orrenda, finalmente
poteva cercare di riposare.
Per quanto riguarda il braccio e le
altre ferite che aveva, confidava nei suoi poteri di cacciatrice. Era piuttosto
preoccupata per un’altra ferita…quella
che faceva sanguinare il suo cuore.
Sperava soltanto di riuscire a
addormentarsi, senza fare ancora quel sogno…
CRIPTA SPIKE========================
‘The Bloody’ era nella sua cripta, seduto
sulla poltrona, con lo sguardo vitreo.
La pesante porta scricchiolò e…
..un tuffo al cuore..
“Che sia lei?” l’avrebbe
immediatamente presa tra le braccia e le avrebbe chiesto (del tutto
irrazionalmente) di perdonarlo per come l’aveva brutalmente scacciata..
..ma..
-Ciao Spike!come ti butta amico!-
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Casa Summers ore 7.00
Suono di una sveglia.
Prontamente Dawn zittì l’odioso
aggeggio, stupita del fatto che sua sorella non l’avesse
svegliata come faceva di solito, cinque minuti prima che suonasse.
“Dev’essere rientrata tardi stanotte,
probabilmente dormirà ancora un pochino!”
La ragazzina si vestì e scese in
cucina per fare colazione, prima di uscire scrisse un bigliettino che appuntò
sul frigorifero:
BUFFY RICORDATI CHE STASERA DORMO
A CASA DI LIZ!!!
NON DIMENTICARE DI FARE
CIAO!!!
DAWN
“Qui dovrebbe trovarlo, appena torna a casa apre
sempre il frigorifero…la caccia le mette un certo
appetito!!”
Incredibile quanto Dawn avesse
ragione, peccato che ignorava completamente che quelli della sorella non erano
solo appetiti…come dire..normali…ma….
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Spike si risvegliò di soprassalto.
Era seduto ancora sulla poltrona e
aveva la bottiglia di bourbon, la sua più fedele compagna ultimamente,
appoggiata in grembo.
Cercò di schiarirsi le idee.
Ricordava di aver visto Buffy, la sera
prima.
“Visto è una parola grossa…diciamo
che piuttosto l’ho spiata…mi sembra di essere tornato ai
vecchi tempi…con Raley..le vampire.
Diavolo, ma come faceva quell’idiota
a tradirla così?”
I soliti pensieri gli affollavano la
mente.
Ricordava anche di aver fatto una
lunga chiacchierata con Clem.
Il demone gentile aveva tentato di ‘aiutarlo’
suggerendogli di dimenticarla, sarebbe stato meglio per tutti dal momento che
appartenevano a due mondi diversi.
A quel punto, Spike, sempre più
depresso doveva essersi attaccato alla bottiglia fino a che, completamente
ubriaco, aveva ceduto al sonno.
Buffy aprì gli occhi.
Attimi di smarrimento.
Cercò di voltare la testa per guardare
la sveglia…
-Ahi! Santo cielo, sono le 9.30! Fra
meno di un’ora ho l’appuntamento con l’assistente
sociale!-
Doveva incontrarsi col nuovo
assistente sociale per fornirgli generalità sulla sua condizione finanziaria e
su Dawn.
In poche parole, il loro fascicolo era
misteriosamente ‘sparito’ e l’assistente
sociale precedente non era in grado di collaborare visto che…aveva
chiesto un anno di aspettativa, a causa del forte esaurimento nervoso di cui
era preda da che aveva seguito il caso Summers!
“Da una parte è stata una fortuna diventare invisibile,
non oso pensare a cosa sarebbe successo se quella donna avesse consegnato il
suo rapporto. Mi avrebbero sicuramente portato via Dawn!”
pensava la cacciatrice mentre cercava di rialzarsi da letto.
“La situazione si era un attimino complicata, erbe
magiche erano sparse ovunque per la casa. Sicuramente la donna doveva aver
pensato che fossi una tossicodipendente, per di più lesbica. Naturalmente dopo
aver creduto che Spike fosse il mio depravato ragazzo punk!”
Ecco che i pensieri ricadevano su di
lui.
Non era affatto depravato, almeno
adesso.
Ma era il suo ragazzo?
Purtroppo non era guarita per nulla
dalla sera prima, i suoi poteri non avevano funzionato a dovere.
Riuscì a mettersi in piedi, a quel
punto si costrinse a controllare il braccio.
Era gonfio e viola, e non riusciva
assolutamente a muoverlo.
Andò a lavarsi, specchiandosi notò che
l’area sotto l’occhio sinistro era leggermente
gonfia..
-Fantastico, ci mancava anche questa.
Non potevo pestarmi con quell’energumeno stanotte, almeno avrei
avuto un aspetto decente per il colloquio-
“Brava, sì, fai anche dell’ironia,
dopo essere stata quasi sconfitta da un mega vitello zannuto!” si
disse mentre si infilava i jeans.
Come faceva abitualmente, dopo averli
allacciati, infilò la mano sinistra in tasca per raddrizzarla e facendo quel
gesto le venne ancora in mente quella mattina che la funzionaria dei servizi
sociali aveva fatto loro visita…
lei aveva ritrovato l’accendino
di Spike e, senza pensarci più di tanto, l’aveva infilato in tasca…
…un brivido lungo la schiena.mentre ricordava la mano
di lui mentre cercava di riprenderselo..
.. “che
espressione aveva in quel momento! Mi stavo sciogliendo attaccata a quella
porta…se solo potessi…” non terminò il suo pensiero, infatti
mentre stava scendendo le scale aveva rischiato di perdere l’equilibrio.
-Oh mio Dio! Oggi non è proprio
giornata!-
Era in bilico su un gradino,
aggrappata alla ringhiera. Mentre cercava di non cadere, aveva sbattuto il
braccio infermo.
-Così non va assolutamente…sarà
meglio che vada all’ospedale- ammise con tono
preoccupato.
Spike non sapeva a cosa pensare, per
non pensare a lei!
Adesso era nel tipico stadio
transitorio dell’odio-amore-amore-odio, da lui ribattezzata fase
catulliana.
-Eh sì caro il mio Catullo, né tu né
io siamo molto fortunati in amore.- sentenziò mentre si alzava dalla poltrona.
-Senza offesa, ma la mia signora credo
che sia, cioè che sia stata… visto che adesso non è …, più
coinvolta emotivamente. Certo che lei non lo ammetterebbe mai, piuttosto
morirebbe, di nuovo.-
In piedi, descriveva orbite
ellittiche, tenendo la bottiglietta di liquore in mano e gesticolando.
-Eh sì Catuly, quello che c’è di
più bello è che non lo saprò mai…perché io ho avuto le palle per
liberarmene…sì sai l’ho cacciata via…-
Biascicava le parole, e ogni tanto
rideva.
-No io ho chiuso con le maledette
poesie e…con William. Sai che brillante idea ha avuto mia
madre a chiamarmi come il suo poeta preferito! Ti rendi conto ho cacciato via…una cacciatrice.-
cominciò a ridere e a piangere contemporaneamente!
-Ma che faccio adesso mi metto anche a
parlare da solo?!?! Come mi sono ridotto… - questo era un breve attimo di
lucidità…
-Eh no, Catuly! Non provare a dirmi
anche tu che tra me e Buffy non potrebbe mai funzionare! Proprio tu! L’ho
conosciuta sai la tua Lesbia, circa cinquant’anni fa!E’ una
donnaccia!- la bottiglia gli scivolò di mano, ma lui era così preso a litigare
con ‘Catullo’ che non se ne accorse nemmeno e…
-…proprio una donnaccia! Anzi una
vampiraccia! E della peggior specie- rimarcava ogni frase con un gesto delle
mani, fino a che:
un piede in fallo sulla bottiglia e..
una bella schienata per terra!
Spike il Sanguinario, il temibile
killer di cacciatrici, aveva conosciuto l’effetto ‘buccia
di banana’.
La cacciatrice uscì di casa.
Fortunatamente aveva letto il
promemoria lasciatole da Dawn, aveva dimenticato che quella sera sarebbe stata
sola a casa.
-Va bene, speriamo che almeno lei si
diverta! –
“Fammi divertire cacciatrice! Balla con me!”
“Oh Spike, se solo potessi spiegarti…spero
che un giorno tu possa perdonarmi”
-Signorina, sarebbe così gentile da
dirmi il suo nome?-
Era giunta all’ospedale.
- Oh certo, mi scusi. Sono Buffy
Summers.-
La donna della reception le stava
chiedendo i suoi dati e li stava inserendo nel computer.
- E’ stata
aggredita?- continuò a chiedere la donna senza però mostrare il minimo
interesse verso Buffy.
- Oh io…veramente
sì – la cacciatrice era in difficoltà, non sapeva cosa
dire..anche perché neanche lei sapeva spiegarsi quello che le era successo. Per
rendere più autentica la sua versione dei fatti aggiunse..
- Sì erano…erano
in due ( “sì come no, in realtà era un mega vampiro che mi voleva
far fuori, nonostante tutti i problemi che ho già. Ma sa per me è normale
amministrazione, si figuri che sono già morta due volte! E come si dice…non c’è tre
senza quattro..cioè due senza tre!)…volevano rubarmi la borsetta e…la
mia collanina…ho tentato di reagire, ma…eccomi
qua!-
La donna annuiva con aria distaccata e
professionale, ad un certo punto domandò:
- Hanno tentato di forzarla a…insomma
hanno tentato di violentarla? Ha bisogno di una visita ..specialistica..?-
- Oh no..non c’è
alcun bisogno..non è proprio il caso erano solo due ladri…-
Buffy si affrettò a rispondere, rossa in volto.
- Abbia pazienza, ma stiamo
aggiornando l’archivio e…ah ecco ho trovato una sua
vecchia cartella…era già stata qui? L’anamnesi
indica una massiccia perdita di sangue, l’aveva accompagnata qui un
ragazzo. Era stata assalita anche in quell’occasione?-
- Ehm sì…un cane
randagio…molto…grosso…mi
aveva morsa…sì sul collo! ( oh nulla di preoccupante, anche in
quell’occasione fu colpa di un vampiro. Aveva bisogno del
mio sangue per guarire dagli effetti di un terribile veleno. Ha avuto anche il
mio cuore, ma ha preferito spezzarmelo andandosene via!).-
- D’accordo
signorina Summers, si accomodi pure in sala visita due. La raggiungerà la
dottoressa Ross che si occuperà del suo caso- l’inserviente
aveva una voce piatta e monotona, non l’aveva neanche degnata di uno
sguardo, stava già ‘seviziando’ il
cliente successivo.
“Grandioso”pensò Buffy “qualcuno
qui è insoddisfatto della propria vita! Beh non sempre si riesce a fare quello
che si desidera! Io lo so bene!”
La bionda cacciatrice entrò nella
stanza..
..odiava da sempre gli ospedali..erano
luoghi…tristi inoltre lì aveva perso le persone a cui teneva…
..la sua cuginetta…sua
madre…e sé stessa, dopo il tuffo nel portale aperto dal
sangue di Dawn, niente era riuscito a riportarla indietro..se non..la magia.
- Buongiorno Miss Summers. Sono Dana
Ross e sono qui per occuparmi di lei! Soffre molto, vero?-la dottoressa voltò
le spalle a Buffy per chiudere la porta e i suoi occhi verdi si accesero per un
momento di un’intensa luce gialla.
Seconda parte
Quella mattina Anya aveva deciso di
non andare al negozio.
“Al diavolo!”pensò la ragazza mentre si
scioglieva dal dolce abbraccio del suo promesso sposo ancora addormentato.
“Ci sono ancora tante cose da organizzare per il
matrimonio…non riesco ancora a crederci! Io Anya…o
meglio dire Anyanka…ex.demone della vendetta…sarò
sposata tra breve!!! Passerò tutta la vita col mio orsachiottone!”
In un impeto di passione irrefrenabile
lo strinse tra le braccia e gli schioccò un bacio su una guancia.
-Xander…Xander…tesoro…-
la ragazza iniziò a chiamarlo
scuotendolo piano paino.
-No mamma…lasciami
ancora dormire….-
-Xander…-
-Mmm…..-
-Caspita Xander! Hai il sonno più
pesante tu che non
-Mmm Anya….che
c’è?…-
-Oh finalmente ti sei svegliato!-
Gli salì a cavalcioni e cominciò ad
accarezzarlo sensualmente.
Xander aveva ancora gli occhi chiusi
ma cominciava a sciogliersi…
Aprì gli occhi per guardare la sua
compagna…
…rimase senza fiato…
…non era Anya…
…era Anyanca…
Il giovane Harris si svegliò di
soprassalto….
“Che razza di sogno…perché era
un sogno vero? Xander calmati, calmati…e specialmente non dialogare con
te stesso”
-Anya!-
smarrito si guardò in giro, la stanza
era avvolta nel buio, strisce di luce filtravano dalla tenda.
Allungò una mano verso Anya…
…ma lei non c’era.
-Come ha detto scusi?-
-Ehm volevo dire come…come
si è fatta male?-
Buffy raccontò ancora una volta la storiella
dei ladri, aveva dei dubbi nei confronti di quella donna, non era sicura, ma le
sembrava che non fossero state quelle le parole pronunciate dalla sua
interlocutrice.
Comunque il braccio aveva ricominciato
a farle male e in più aveva delle fitte all’addome,
accantonò quindi ogni incertezza.
-Una frattura scomposta, è necessaria
una lastra. Non ci vorrà molto.-
-Lo spero proprio.-
Mentre
-Buffy
Summers… Cacciatrice…presto finirà tutto…molto presto…remember slayer,
beyond the invisible…from beneath it devours-
la voce della donna si era
trasformata, voltandosi verso la sua paziente sorrise, ma le sue labbra
mostrarono solo un ghigno e i suoi occhi si accesero di nuovo di giallo.
- Mr Worse è ancora occupato, lei
è..?-
- Summers! Buffy Summers, ho un
appuntamento…-
- naturalmente, tutti hanno un appuntamento..-
la donna la guardò con aria di sufficienza.
- oh sì certo…-
- attenda, quando sarà il suo turno
verrò a chiamarla- l’anziana segretaria la interruppe
bruscamente e richiuse velocemente la porta.
Buffy era interdetta, decisamente la
giornata era cominciata male e non sarebbe continuata diversamente.
Con un lungo sospiro si lasciò cadere
su una sedia.
Il braccio era stato ingessato.
Ricordava vagamente che Dana Ross
aveva detto qualcosa di molto strano, parole che aveva già sentito, anche se
adesso come adesso non riusciva proprio a riportarle alla mente.
“Quella dottoressa…ha detto
qualcosa che ho già sentito…non ricordo…non
sono sicura. Probabilmente ho avuto un’allucinazione…magari
ho sognato. No non è possibile, come posso non ricordare. La mia mente mi gioca
brutti scherzi.”
Non era facile sbrogliare quella
matassa, i pensieri si rincorrevano come le onde di un mare in tempesta era un
continuo rimescolarsi di idee e ricordi o… allucinazioni.
“Caspita, ho un mal di testa incredibile! Sono a
pezzi..”
- Buffy Summers!-
La voce stridula della donna.
“ Vecchia mi ricordi tanto una strega…”
pensò
Spike si risvegliò.
“Non sono sul letto.”
“Ah già! Grazie a Raley non ho più un letto!”
“Beh comunque non sono neanche sul materasso! O
meglio, su quello che ne è rimasto!”
Dopo la “pulizia” del
soldatino e della Cacciatrice l’arredamento della sua cripta era
peggiorato, nessun mobile era rimasto intero, la televisione era esplosa.
Fortunatamente, la sera prima, Clem ne
aveva portato una nuova.
-Ma…nuova è una
parola grossa, però adesso posso vedere i colori!- sentenziò mentre si rialzava
da terra.
-Piacere di conoscerla Miss Summers.
Il mio nome è Randall Worse, sono l’assistente sociale che si
occuperà di voi..-
-Il piacere è mio Mr Worse-
Buffy era rimasta affascinata dall’uomo
che le stava davanti, alto, capelli neri e un bellissimo sorriso…a dir
la verità un po’ insidioso…ammaliante…
L’uomo la fece accomodare.
Era elegante, troppo per essere un
semplice assistente sociale.
“I suoi occhi…ha due bellissimi occhi…”
La ragazza era persa nello sguardo del
suo interlocutore, quegli occhi così verdi, così brillanti la mettevano a disagio.
Una parte di lei, ormai sempre più debole, le suggeriva di stare all’erta
e di non abbassare la guardia. Non era semplice, i dolori che aveva e la
stanchezza la stavano debilitando notevolmente.
-Allora, veniamo a noi. Dunque dunque
Buffy Anne Summers, 21 anni, commessa in un fast food, una sorella a carico
ancora minorenne. Dawn.-
Con le sue lunghe dita eleganti stava
scorrendo alcuni documenti.
-Stipendio regolare, tasse sempre
pagate. Direi che è tutto a posto.-
Buffy annuiva distrattamente, stava
sempre più male, ma cercava di non darlo a vedere.
L’assistente sociale la fissava di
tanto in tanto…
“Com’è ridotta! E mi avevano
addirittura detto che questa era la migliore! Sarà tutto più semplice..” si
disse sorridendo.
-Si sente bene? Gradisce qualcosa da
bere? Magari un bicchiere di latte?-
-Oh ecco…sì grazie-
il senso di nausea di Buffy aveva raggiunto una vetta indicibile, ma non voleva
essere scortese, in fondo lui si stava preoccupando per lei…
- Bene chiamo subito la mia segretaria
e le faccio portare un bicchiere di latte. Miss Tuman la prego mi porti un
bicchiere di latte per Miss Summers. Grazie- disse parlando nell’interfono.
La segretaria rispose al suo datore di
lavoro.
Mentre preparava il vassoio…
<Subiria! Ricorda la fiala! Solo
con quella riuscirò ad abbattere le sue difese, anche se credo che non ne abbia
ancora molte!>
L’ordine telepatico dell’Ammaliatore
aveva raggiunto l’anziana segretaria. La risposta non tardò ad
arrivare..
<Ai tuoi ordini mio Signore!>
La porta dell’ufficio
si aprì.
Miss Tuman entrò col vassoio in mano.
Non degnò
Bevve il latte che le era stato offerto
e poi…
…tutto divenne sfuocato…
…poi solo nero…
..era svenuta.
Anya era al negozio.
Non per lavorare, quel giorno non
avrebbe aperto.
Voleva rimanere un po’ da
sola con se stessa. Dopo quello che le aveva detto Halfreck aveva bisogno di
riflettere.
Le parole dell’“amica” le
erano rimaste impresse.
Avevano rievocato i bei tempi andati
(a detta di Halfreck).
Le aveva chiesto di tornare dall’altra
parte.
-Signorina Summers…
Buffy.-
Qualcuno la stava chiamando, una voce
sconosciuta.
Improvvisamente si svegliò. Era
sdraiata sul divanetto dell’ufficio dell’assistente
sociale.
-Cosa è successo?- domandò mentre
cercava di mettere a fuoco la stanza.
-E’ svenuta,
era molto pallida, ci ha fatto preoccupare.-
-Mi dispiace…io
non so proprio-
-Non si preoccupi, è stato solo per
pochi minuti-
-Mi scusi ancora…sarà
meglio che torni a casa..sono desolata-
-Si sente meglio? Vuole che la faccia
accompagnare?-
- No grazie..sto molto meglio..-mentì
-Ne è sicura?-
Voleva uscire da lì più in fretta possibile,
non vedeva l’ora di essere a casa.
-Sì è tutto a posto…arrivederci..-
-Finalmente! Quella lagna si è tolta
dai piedi!-
-Subiria! Dovresti cercare di essere
più paziente, altrimenti potresti metterla in allarme, prima o poi!-
-Chi?…Quella
gatta morta? E cosa avrebbe di così speciale?- la gelosia della donna era più
che manifesta. L’uomo se ne accorse e sorrise. Si avvicinò a lei e
accarezzò dolcemente una guancia.
-Assolutamente nulla, almeno non come
pensi tu. Ma in fondo è pur sempre una cacciatrice, no? Sai che per me esisti
solo tu, mia adorata! A proposito, puoi anche riprendere le tue sembianze,
adesso.- le disse con voce melliflua.
La segretaria sorrise, avvolta da un
turbinio di luce viola, si trasformò.
Aveva lunghi capelli neri, ondulati.
Un corpo perfetto, avvolto in un mini
abito di pelle nera.
Un medaglione antico le ricadeva sulla
generosa scollatura.
Aprì gli occhi e fissò il suo
compagno.
Lui non poté far altro che stringerla
a sé e perdersi nei suoi occhi viola.
Buffy era finalmente a casa.
“Sarà meglio che prenda qualcosa contro la nausea, il
mal di testa e…sì, come minimo mi dovrei imbottire di farmaci!
Meglio un the…poi andrò a fare un riposino, altrimenti chi la regge
la ronda stanotte!”
La cucina di casa Summers era immersa
nel silenzio, solo il ronzio debole del frigo era percettibile.
La bionda cacciatrice prese una tazza
dallo scolapiatti e l’appoggiò sul bancone. Poi riempì
un pentolino d’acqua e lo mise sul fuoco. Distrattamente gettò un’occhiata
al frigo, il promemoria di Dawn.
La spesa, non fatta.
“Oh no! Adesso neanche con i promemoria riesco ad
andare d’accordo! Ma cosa mi sta succedendo? Sono sola, sarò
sempre sola. Comunque è meglio per tutti!”
L’acqua aveva iniziato a bollire,
Buffy chiuse la manopola del gas, e la rovesciò nella tazza.
-“Presto finirà tutto…remember”-
Ancora quella voce, nella sua mente.
“Ancora…io…lo so..è
nei miei sogni! Mi avverte che un qualcosa sta arrivando, qualcosa di veramente
terribile…e tutti quelli che amo..moriranno per causa mia!”
Buffy prese in mano la sua tazza di
the. Veramente era una tazza del signor Giles, molto somigliante a quella in
cui aveva servito la…bevanda a William il
Sanguinario, quando si trovavano tutti sotto incantesimo, un pasticcio di
Willow, l’ennesimo.
Ripensandoci però, proprio grazie al
disastro della sua amica con i capelli rossi, aveva potuto assaggiare la
dolcezza delle labbra di Spike!
“Oh Spike, mi manchi. E’ meglio
così…non potrei sopportare se ti succedesse qualcosa per
causa mia, la voce mi parla chiaro…devo stare lontana da quelli che
amo…”
Calde lacrime rigavano le sue guance
mentre sorseggiava il the.
“Eh sì perché tu non lo sai, mai dovrai saperlo, ma io
ti amo…”
Una fitta acuta allo stomaco, la tazza
le cadde di mano, questa volta era più acuta delle altre…
Buffy si piegò in due dal dolore e poi
piangendo disperatamente si accasciò per terra.
Era quasi ora di pranzo.
Willow e Tara avevano seguito una
lezione di psicologia, era stata abbastanza interessante.
-La professoressa Smith è molto brava.
Trovo che il suo monologo su Freud e la psicoanalisi sia stato molto…ehm…come
dire…stimolante…ecco sì stimolante è la parola
giusta!- come al solito Willow era al settimo cielo, dopo aver costatato ancora
una volta le meraviglie del mondo accademico.
-Sì hai ragione, anche a me è piaciuta
molto! Direi che potremmo arricchire la nostra biblioteca domestica con ‘L’Interpretazione
dei Sogni’, che ne dici?- disse Tara rivolgendole un dolce
sorriso.
-Tara! Aspetta un attimo…credo
di non aver capito bene.., tu hai parlato di potremo, quindi intendevi tu e me…insomma
tu e io…cioè noi…e hai anche per caso detto un
nostra ?- Willow aveva cominciato a balbettare e a ingarbugliare le mani tanto
da non capire più quali dita appartenessero a quale mano.
Tara era felice perché finalmente
aveva capito che Willow era guarita dalla sua dipendenza, aveva mantenuto la
sua parola…niente più magia.
-Ehm io…avevo
pensato…sì insomma Buffy ormai…Dawn- non
era facile per nessuna delle due esprimere i loro sentimenti, che dopo il
periodo di distacco sembravano essersi rafforzati ulteriormente.
-Tara…ma cosa…-
-Oh insomma…Buffy
ormai si è ripresa, Dawn ha di nuovo sua sorella…io ti amo
da impazzire..-arrossiva sempre di più mentre continuava il suo discorso e
Willow era commossa.
-…quindi…sempre
se ti va potremmo tornare nel nostro vecchio appartamento al campus- concluse
tutto d’un fiato.
- Tara ma…ma
stai scherzando? Certo che mi va…io ti amo ti ho sempre amata e
ti amerò sempre…- incapace di controllarsi, Willow, iniziò a piangere
per la felicità e abbraccio la sua compagna stringendola dolcemente.
- Oh Willow…-
- Ascoltami, tu non sai quanto ho
aspettato questo momento…so di averti delusa..ma…basta
ti va se pensiamo solo al futuro e stendiamo un velo, pietoso, sul passato?-
- Non chiedo di meglio…-rispose
Tara con una luce di adorazione negli occhi.
- Va bene, allora adesso andiamo a
mensa e poi…dopo le lezioni del pomeriggio passiamo da Buffy…a
prendere le nostre cose..-disse guardandola negli occhi, sempre timorosa di un
improvviso cambiamento.
Tara annuì sorridendo, poi si
baciarono dolcemente incuranti degli sguardi dei passanti che si concentravano
su di loro.
Il pomeriggio volgeva al termine.
Erano le sei, ma il sole era già
tramontato.
Casa Summers. Da fuori non si vedeva
neanche una luce accesa.
“E’ strano..”
pensò Willow mentre si avvicinava alla porta di ingresso dell’abitazione,
tenendo Tara per mano.
-Tara, sembra che non ci sia nessuno…dovrebbe
esserci Buffy, oggi è il suo giorno libero…-
Willow non sapeva cos’era
successo a Buffy la notte precedente, infatti aveva dormito a casa di Giles.
Era andata a casa dell’Osservatore per cercare dei
documenti che avrebbe dovuto spedirgli in Inghilterra entro breve, come l’aveva
pregata di fare il bibliotecario. Da quando era partito Willow non era più
stata a casa sua così, quando la sera precedente vi si era recata, fra una
ricerca e l’altra aveva trovato dei bellissimi volumi che
narravano di antiche leggende celtiche. Aveva cominciato a sfogliare quelle
vetuste pagine e poi…si era addormentata. Quando alle
tre di notte si risvegliò, decise di non tornare a casa Summers a quell’ora,
probabilmente Buffy era appena rientrata dal suo giro di pattuglia e non voleva
disturbarla di certo suonando il campanello!
-Non hai la chiave?- poi accorgendosi
della buffa connotazione che aveva per loro quella semplice domanda, sorrise
imbarazzata.
- Sì, eccola qui, però sai…non è
proprio casa mia..quindi preferisco sempre bussare…-
- Certo, hai ragione..-
Willow suonò il campanello più di tre
volte, provò anche a bussare…
…Buffy era ancora sdraiata sul pavimento della cucina.
Il suono del campanello la scosse dal suo sonno.
“Devo.. andare..” si disse. Cercò di rialzarsi,
ma si sentiva piuttosto debole, l’unica cosa che riuscì a fare, fu
di mettersi seduta, appoggiando la schiena alla porta del frigorifero.
Willow decise di entrare.
Nessuna luce accesa.
-Buffy? Sei in casa? C’è
nessuno?-
Si avvicinò alle scale e provò ancora
a chiamare..
-Dawn…Buffy-
-Sono qui..- entrambe si voltarono in
direzione della cucina, sembrava provenire da lì quella debole risposta, anzi
quel debole lamento.
Tara e
Accesero la luce.
La loro preoccupazione aumentò
notevolmente quando videro Buffy, sul pavimento, in condizioni pietose,
affiancata da un qualcosa che era andato in frantumi e da una chiazza che le
copriva metà maglione.
-Buffy! Cosa è successo! Sei stata
attaccata! Chi è stato ? Era un demone…un vampiro…-
-Willow! Tesoro calmati, così rischi
di spaventarla ancor di più- disse Tara avvicinandosi alla sua ragazza, china
su Buffy.
- Oh Tara…hai
ragione..ma…guarda in che stato è…-
- Willow..non preoccuparti..non sono
stata attaccata da nessuno, sto semplicemente male e credimi non è piacevole.
Avrei preferito essere morsa da un vampiro…piuttosto che sentirmi così…- disse
cercando di sorridere per non far preoccupare ulteriormente l’amica.
Le due ragazze l’aiutarono
a rimettersi in piedi e l’accompagnarono in salotto,
adagiandola sul divano.
-Cosa hai fatto al braccio?-
-Ieri notte, solite cose…vampiri…-
spero di non doverle dire che i vampiri in realtà erano uno solo.
-Ma adesso come stai?-
- Ho un po’ di
nausea, ma niente di particolare- a questo punto non sapeva più se sperava di
convincere loro, oppure voleva convincere anche se stessa.
- D’accordo,
vuoi che ti prepari qualcosa…che so..una camomilla, un the..
-Ehm veramente il the ho cercato di
berlo prima, ma sono così maldestra che mi è caduto per terra-
“Ti prego Willow non nominarmi nulla che sia anche lontanamente
commestibile, se non vuoi correre i rischio che ti vomiti addosso”
pensò disperatamente Buffy.
Vide che si tenevano per mano, forse
almeno loro, sarebbero potute essere felici.
-Buffy, io e Tara dobbiamo dirti una
cosa..- le disse
Buffy credeva di intuire cosa le
stesse per confidare l’amica..
-Fammi indovinare, Will…siete
tornate insieme?- chiese
- Esatto! Ehi Buffy, ora sei tu la
streghetta di turno!- disse
-Ma…più che
altro semplice intuizione..sai siete leggermente elettriche, fate scintille
insieme!-
-Ascolta, c’è di
più…certo se tu te la senti..perché noi non sapevamo
ancora che tu…voglio dire…-
Buffy alzò gli occhi al cielo, poi
disse..
- Willow, sbloccati e continua, stai
tranquilla…-
- Oh sì scusa, va bene. Tara..- e
indicò la sua compagna- Mi ha proposto di ritornare a vivere con lei..al
campus..e io prima di sapere che stavi male..ho accettato.- concluse Will con
un’espressione triste.
- Willow non preoccuparti, ti ho già
detto che sto meglio, davvero.-
“Ragazze, è meglio se vi allontanate da me. Comincio a
pensare che eravate infelici perché stavate qui con me. E’ come
se la mia presenza fosse fonte di dolore per tutti! Ora devo solo trovare il
modo di allontanare Dawn…”
<brava cacciatrice vedo che cominci
a capire..>
“Ancora quella voce…”
- Buffy, se veramente mi assicuri che
per te non c’è nessun problema..noi saliamo un attimino a
raccogliere le nostre cose e poi…- e guardò Tara sorridendo
lievemente.
-Willow, Tara, io adesso mi sento
bene, veramente. E’ giusto che voi andiate…è
giusto che siate felici.-
- D’accordo
Buffy, ma prometti che stanotte non uscirai di pattuglia! Ora da brava aspetti
che Tara ti prepari una tisana, tesoro sai tu quale, vero?-
Tara annuì, aveva capito al volo cosa
le chiedeva la sua dolce metà…una semplice camomilla,
accompagnata ad un incantesimo di protezione, che tenesse lontano dalla casa, almeno
per quella notte, qualsiasi spirito o entità malvagia. Sospettava che i malori
di Buffy non fossero proprio normali, bene o male lei era la cacciatrice e
aveva dei poteri paranormali…tuttavia preferiva non dar voce
alle sue paure.
“Non voglio metterle in ansia più del dovuto, magari è
solo una mia impressione…comunque ho fatto bene a
chiedere a Tara di fare quell’incantesimo, almeno per questa
sera, non permetterà a nulla di malvagio di varcare la soglia di questa casa…Buffy
sarà al sicuro almeno per un po’...poi si vedrà…”
- Buffy io salgo a fare i bagagli-
- va bene Will-
Tara era in cucina e preparava una
camomilla, contemporaneamente recitava un’antica litania:
Sviatòe Dianaeieva
nessuna essenza malvagia possa entrare
blagaslavliénie….
Accogli questa mia benedizione…
Innalza la tua barriera…
Proteggi questa dimora…
Blagaslavliénie dom…
Spasiba Dianaeieva
Willow si fermò sulla soglia della
cucina.
Tara aveva gli occhi chiusi e stava
terminando di pronunciare le parole magiche.
“E’ bellissima, la mia ragazza.”pensò
fiera.
Nel frattempo l’altra
strega aveva terminato il suo compito.
Willow le arrivò alle spalle e la
circondò con le braccia, la ragazza si voltò verso di lei e le diede un bacio
su una guancia.
- Buffy si è addormentata. Sembra così
indifesa, raggomitolata sul divano. Ho portato giù la roba, non sono riuscita a
prendere tutto. Possiamo tornare domani…eh?-
- Sì, per me va bene. Le lascio la
camomilla sul tavolino, lì vicino, così se si sveglia…-
- Ok. Ti adoro lo sai, vero?- le
sussurrò
Buffy si svegliò.
Aveva sentito la porta di casa che si
chiudeva rumorosamente.
“Devo ricordarmi di farla controllare da Xander!”pensò
mentre si tirava su. Era stufa di stare sdraiata. Non sapeva come e tanto meno
il perché, ma si sentiva meglio. Aveva ancora male al braccio, ma il mal di
testa era passato, come anche quel senso di remoto controllo che provava da…non
ricordava nemmeno quando aveva cominciato a sentire le voci…
“Oh mio Dio, sto diventando come Drusilla!”
Vide la tazza sul tavolino, la prese
tra le mani…era ancora tiepida.
Sorrise, pensando a come le sue amiche
nonostante le sue rassicurazioni, fossero preoccupate per lei..
“Will e Tara di nuovo insieme! Come sono contenta!”
chiuse gli occhi per un istante, era piacevole avere la mente sgombra dalla
confusione…ma non da…
“Ho promesso a Willow che non avrei fatto la ronda, ma
credo proprio che verrò meno alla mia promessa..mi sento molto meglio adesso..vorrei
almeno vederlo..anche da lontano..”
In quel preciso momento ecco
sopraggiungere una debole contrazione addominale, molto debole stavolta, ma pur
sempre presente.
Buffi rimase per qualche secondo senza
fiato, poi tutto passò.
Decise di bere la camomilla.
Sebbene non fosse neanche più tiepida
ormai, la riscaldò interiormente, le diede energia. Non aveva più nausea.
-Qualunque cosa tu abbia fatto, ti
ringrazio Tara!-
“La mia missione mi attende!”
pensò quasi felice. Era da un bel po’ di tempo che non si sentiva
così viva, piena di energia.
- Ma dov’è finita ?
Ricordo di averla stirata proprio l’altra sera! Dawn! Deve averla presa
lei, come al solito!-
Irritata con la sorella, si tuffò nell’armadio
per trovare qualcosa…di decente..
Trovò paio di pantaloni neri e un
maglioncino di lana a collo alto, aderente, in tinta.
Uno dei suoi preferiti perché le
lasciava scoperto l’ombelico…
Un brivido lungo la schiena mentre si
dirigeva verso il bagno con gli indumenti in mano..
“Ehi Buffy, frena, non vai mica ad un appuntamento!” si
disse mentre riempiva la vasca di acqua calda.
Da un mobiletto prese un flacone di
bagnoschiuma alla vaniglia e ne rovesciò un po’ nell’acqua.
Bene o male riuscì a spogliarsi e a
immergersi nell’acqua lasciando il braccio destro penzolare al di
fuori.
Abbandonata a quel piacere, chiuse gli
occhi e iniziò, finalmente a rilassarsi.
“Perfetto…ci vorrebbe solo qualcuno che…”
- Basta! Sono stufo di stare chiuso
qua dentro! Vado a fare…vado a fare una …una
cavolo di passeggiata!!!-
Spike si alzò dalla sua poltrona,
indossò lo spolverino.
Erano le sette e un quarto, ormai era
completamente buio da circa un’ora.
Il platinato spalancò la porta della
sua cripta, uscì e con un tonfo se la richiuse alle spalle.
Attraversò velocemente il cimitero,
aveva intenzione di andare dal suo macellaio…di fiducia,
per fare la spesa e poi, magari più tardi avrebbe fatto una breve apparizione
al Bronze!
- Sì, magari incontro la mia
Cacciatrice!- pensò elettrizzato all’idea di vederla.
- Sì…e quando l’ho
vista, anzi spiata…che faccio?-
Si fermò qualche secondo sotto la luce
di un lampione, emise un lungo sospiro mentre diceva..
- Buffy Summers, mi stai facendo
andare fuori di testa!
Mr Worse si rialzò dal letto,
avvolgendosi il lenzuolo intorno ai fianchi, lasciando scoperta la sua compagna…
“ Subiria, sei stata eccezionale…come
al solito…formidabile..” pensò guardando l’incantatrice
stesa sul letto che dormiva pacifica come una gatta!
Sembrava così…umana
da addormentata, avrebbe potuto trarre in inganno chiunque!
Nessuno si sarebbe accorto, a prima
vista, che razza di demonio potesse essere!
L’Ammaliatore stava facendo
progetti sulle sue prossime mosse, mentre a conferma della sua natura magica,
un completo di cotone, giacca e pantaloni neri, gli compariva addosso.
Un ultimo sguardo allo specchio..
“Cacciatrice..sto arrivando..” si
disse, sorridendo alla propria immagine
Buffy si stava pettinando, anche se
non era molto abituata a farlo con la mano sinistra.
“ Dovrei cominciare a impegnarmi seriamente per
diventare ambidestra!”
Si guardò allo specchio, il livido era
quasi sparito.
Incredibile!
Pareva che i suoi poteri di Cacciatrice
fossero tornati a funzionare!
Suonò il campanello.
Il cuore in gola…
“…che sia..”
ma poi, l’arrivo
della ragione…
“no, lui non suonerebbe mai il campanello!”
Si affrettò a scendere per aprire.
Mr Worse aveva appena suonato il
campanello di casa Summers.
Un attimo prima era sicuro di se
stesso, ma quando arrivò vicino alla porta,sentì qualcosa che…
“Accidenti! C’è una barriera magica! Ma come…che
si sia accorta che…no, non è possibile..non così
presto..dopotutto ha preso la fiala…”
Buffy era super agitata sperava con
tutta l’anima di aprire la porta e ritrovarselo davanti…si
sentiva così bene, così viva, che probabilmente avrebbe abbandonato ogni
cautela..abbracciandolo e baciandolo.
Scusandosi per come l’aveva
trattato e rallegrandosi del fatto che, nonostante tutto… la
volesse ancora…
tornasse ancora da lei.
Aprì la porta…
Il sorriso si increspò, per un attimo,
sulle labbra.
La delusione, lasciò spazio a una
genuina sorpresa.
- Buonasera, miss Summers!-
Voce vellutata, sorriso affascinante,
occhi…brillanti…
- Buonasera a lei Mr Worse! Posso
esserle utile?- la cacciatrice guardava perplessa l’uomo
che si trovava davanti.
- Sono solo passato a vedere come
stava…mi dispiace, non vorrei essere invadente.-
“Quest’uomo non mi piace…”
- oh..be ecco…sto
molto meglio..nessun problema, ma non doveva disturbarsi..-disse
“E’ sulla difensiva…”
- Vuole accomodarsi…posso
offrirle qualcosa?- chiese Buffy senza troppo entusiasmo.
“Non posso entrare questa dannata barriera non me lo
permetterebbe! Devo far di tutto per farla uscire…forse
sarebbe più vulnerabile..”
- No grazie, volevo solo farle un
saluto veloce.-
-…-
“Caspita, volontà di ferro, questa cacciatrice!”
- Ehm…vorrebbe
essere così gentile da…scambiare due parole con me…niente
di particolare…su…su Dawn, la sua sorellina…non
so molto di lei…ecco il dossier era incompleto!-
- C’è forse
qualche problema..?-
- No assolutamente..no. Beh in fondo
ha ragione…non è obbligata..non siamo in ufficio..e poi io sono
venuto a disturbarla…passavo di qua..ma va bene
così..-
“Ma guarda se devo stare qua a tentennare come un
idiota, perdendo tempo con una stupida ragazzina!”
Buffy pensò che tutto sommato non
avrebbe corso nessun rischio a scambiare due parole con quell’uomo,
davanti a casa sua.
In fondo era pur sempre
Mentre Mr Worse faceva di tutto per
convincerla, si era accomodato su una panchina, lì sotto il portico,
naturalmente chiedendo prima il permesso alla padrona di casa, che
distrattamente annuì col capo.
Due secondi dopo la bionda
cacciatrice, alzando per un istante gli occhi al cielo, varcò la soglia di casa
sua e andò ad accomodarsi a fianco all’assistente sociale.
Spike si era nutrito.
Stava dirigendosi verso il Bronze.
“Ma sì, mi farà bene guardarmi un po’ in
giro! Potrei sempre trovarne qualcuna migliore di lei!”
pensò stizzito mentre tirava un calcio ad un bidone della spazzatura.
“ Sì come no! Spike sii meno stronzo e racconta questa
cazzate a qualcun altro!”
Improvvisamente decise di cambiare
direzione e dirigersi verso casa della Cacciatrice.
Buffy sentì vacillare ogni cosa
intorno a lei.
Una vocina debole nella sua mente… “non
dovevi uscire di casa..”
La sua coscienza.
Un eco fievole.
- Allora, so che ultimamente il
rendimento scolastico di sua sorella è calato…-
Buffy si sentiva avvolta da un
qualcosa di…morbido, le sue percezioni erano ovattate.
-Sì…ma si sta
riprendendo- disse molto lentamente.
Non poteva fare a meno di fissarlo negli
occhi. La cosa peggiore era che non riusciva a smettere di perdersi negli
innumerevoli labirinti che si celavano dietro quelle iridi straordinariamente
verdi.
“Non è ancora del tutto in mio potere…è più
forte di questa mattina..”
- Ne sono felice, credo sia tutto
merito suo! Nonostante la sua giovane età, la sta educando meravigliosamente…- l’Ammaliatore
tentò la via dell’adulazione per vedere come reagiva la sua vittima.
-..la ringrazio mister Worse..- disse
Buffy cercando di distogliere lo sguardo..
- La prego mi chiami pure Randall,
Buffy. Possiamo darci del tu?-
“Spike…”pensò. Subito un debole crampo
all’addome.
“Sta cedendo..comincia a sentir freddo…”interpretando
male il brivido che lei aveva cercato di nascondere.
Decise di continuare con la sua
tattica, si tolse la giacca e la appoggiò delicatamente sulle spalle della
ragazza.
- la..cioè ti ringrazio Randall...-
balbettò sorpresa e confusa. Cercò di concentrarsi e pensò disperatamente…
“Spike…Spike…William...”
Altri crampi allo stomaco.
- Buffy..sai..che hai degli occhi
stupendi..?- le disse l’Ammaliatore cercando di fingersi
imbarazzato e timido. Le mise una mano sotto il mento e si avvicinò al suo
volto, come per fingere di volerla osservare meglio.
Lei lanciò un ultimo appello alla sua
ancora di salvezza..
“Spike..”
Poi fu completamente in suo potere.
<ora sei mia Cacciatrice…>
disse l’uomo passandole l’altra mano
sul volto e accarezzandole dolcemente i capelli.
Spike era di fronte a casa Summers.
Era scivolato di nascosto sotto il
grande albero, come aveva fatto milioni di altre volte..
Non aveva neanche alzato gli occhi
verso la finestra della sua camera, avvertiva la sua presenza lì vicino, sotto
il portico.
Contemporaneamente comprese che non
era sola…si sporse per vedere meglio..
Era con un uomo…
Qualcosa cominciava a ribollire dentro
di lui…e lentamente cresceva…
“Beh..sta solo parlando con un amico…”si
disse cercando di calmarsi.
Osservando meglio si accorse che non
conosceva affatto quel..quel
“quel bastardo figlio di puttana…come
osa..”
Notò che lui la stava accarezzando
dolcemente…
Poi notò che lei aveva la sua giacca
addosso.
Spostò la sua attenzione sulla
cacciatrice bionda e vide che era…in estasi
Questa fu la goccia che fece
traboccare il vaso.
Il sangue alla testa, se il cuore
avesse potuto battere, sarebbe scoppiato nel petto.
Terza parte
- Buonasera!- una voce secca e
tagliente frustò l’aria, fino a quel momento
immobile.
Buffy trasalì, l’avrebbe
riconosciuta fra mille…
Il contatto visivo venne interrotto,
“Accidenti…stavo per riuscire ad avere il
sopravvento sulla sua mente…”
Buffy si voltò verso la sua voce.
“ E’ arrivato…oh
Spike” pensò mentre un piccolo lampo le attraversava lo
stomaco.
Tuttavia quando incontrò gli occhi del
vampiro, rimase ghiacciata.
Non lo aveva mai visto in quello stato…
Quello che poteva leggere nella sua
espressione era un miscuglio di furore, gelosia…ma anche
tristezza e disperazione.
Poteva quasi sfiorare la rabbia di
Spike ma la cosa che le fece più male fu…
- Bene…bene vedo
che riccioli d’oro ha trovato il suo prossimo stallone!-
- Spike…io…-
Buffy non sapeva cosa rispondere, era frastornata. Aveva sperato che lui
arrivasse lì, l’aveva desiderato così tanto che non aveva minimamente
pensato alla situazione in cui si trovava…
“Oh…la cosa si fa interessante, è
arrivato il fidanzatino vampiro…veramente patetico…sarà
meglio che mi ritiri, per questa sera sono riuscito ad ottenere più di quanto
sperassi, l’equilibrio ormai è rotto…e
difficilmente…E’ incredibile…non
era necessario ricorrere a visioni e sogni…beh adesso posso sempre
continuare con questa linea…”
- Buffy..sarà meglio che io vada..mi
dispiace..io-
<
A presto Cacciatrice…e ricorda beyond the invisible from beneath it
devours! Tu sei la causa di ogni dolore…Glory
non è riuscita a eliminarti…ti sei sacrificata per il bene
del mondo ma tu sei causa di sofferenza…per tutti>
- Nessun problema…non -
ancora quella voce nella mente…
“No non è possibile…ancora...chi
sei…dimmi chi sei…”
- Oh piccioncini vi ho forse
disturbato?-
- Allora…arrivederci
Buffy…-
- Buona…buona sera-
e molto lentamente gli porse la sua giacca.
Randall Worse se ne andò…percorse
il vialetto che conduceva a casa Summers con un sorriso sulle labbra, poi una
volta che fu certo di non essere visto, si smaterializzò.
Spike la fermò prendendola per un
braccio.
- Fermati!– la
sua voce era di metallo.
Il contatto la fece trasalire, lui
stava stringendole il braccio sinistro, le stava facendo male.
- Non pensi di dovermi spiegare
qualcosa?- la guardò attentamente.
Buffy avrebbe volentieri ceduto, gli
avrebbe voluto raccontare tutto..di come soffrisse, degli incubi che aveva…di
quanto lo amasse…ma le tornarono alla mente ancora quelle parole, così
decise che si sarebbe nascosta ancora dietro a quello scudo che le permetteva
di sopravvivere dopo anni di lotte e dolore…tanto
dolore.
Cercò di rinchiudere le sue emozioni,
le sue sensazioni e tutto l’amore che provava in un angolino
del suo cuore sforzandosi per annegarle e non farle riaffiorare in superficie.
- Che cosa vuoi da me? Che diritto hai
di venire qui e fare…fare oh Dio...ma cosa stavi
facendo? Vuoi capire sì o no che tra noi è finita? Per me non sei niente…tra
noi ..non c’è mai stato niente..tu non esisti..stai lontano da
me..!- la voce le tremava, si accorse che stava urlando, sembrava che fosse per
la collera, ma in realtà inveiva contro il destino, contro Dio, contro
qualsiasi cosa che le rendeva la vita impossibile e che non le permetteva di
essere felice.
Rientrò in casa.
Spike la lasciò andare.
Il vampiro era rimasto paralizzato…
Non aveva un cuore e neanche un’anima,
ma sentì un grande vuoto dentro di lui, come un’immensa
voragine, una sensazione completamente nuova e terribile.
Seguì
- Hai ragione io non valgo niente, hai
anche ragione sul fatto che io sono una nullità, ma ricorda che tu…sì
proprio tu sei venuta tra le braccia di questa nullità a cercare riparo…e io
cosa immonda…senz’anima…
morta, come ami spesso chiamarmi, ti ho sentita fremere e godere sotto di me!
Quindi fai meno la schizzinosa…baby!- le disse guardandola di
traverso e con vera, profonda cattiveria.
Buffy tremava impercettibilmente, adesso
aveva paura e non solo per via del suo sguardo, freddo e distaccato, ma per
come l’aveva chiamata…
… “Baby…”
Era da prima del chip…anzi
addirittura da prima di Angelus, che non le si rivolgeva in quel modo. Fece un
ultimo sforzo per non scoppiare a piangere.
“ Oh no! L’ho perduto per sempre…tanto
vale che…”
- Tu credi..tu credi che a me sia
piaciuto? Sei un illuso Spike! Tu…tu sei stato solo conveniente!
Ero in crisi…una profonda crisi…e quello
che ho fatto…che abbiamo fatto non mi ha certamente aiutato! Sei
stato solo un ripiego, una sbiadita consolazione rispetto al vampiro che amavo…anzi
che amo ancora con tutta me stessa!!- Buffy esclamò tutto d’un
fiato.
Spike assunse le sembianze della
caccia guardando la ragazza con occhi penetranti e…
- Sentirai ancora parlare di me…ma
non so se ti piacerà….cacciatrice!!!-
Lanciandole un ultimo sguardo di
fuoco, uscì da casa sbattendo la porta..
Buffy salì in camera sua, si gettò sul
letto schiacciando il braccio rotto, ma non sentì il dolore.
Non sentiva più niente.
Cominciò a piangere.
Lacrime su lacrime.
Aveva di nuovo perso qualcuno che
amava…ed era disperata.
Aveva provato un simile dolore solo
quando era morta sua madre.
Curiosamente neanche quando aveva
trafitto Angel con la spada, rilegandolo in una dimensione infernale, si era
sentita così male.
Anya aveva passato il pomeriggio
chiusa al magic box, ma non per lavorare…curiosamente, proprio come nel
sogno di Xander, aveva deciso di non dedicarsi agli affari per quel giorno.
‘Doveva pensare al matrimonio’….
A dire il vero non erano i preparativi
a preoccuparla…
“Ally perché sei venuta proprio adesso a farmi quei
discorsi!…Accidenti a te!”
Era seduta in magazzino, fra scaffali
e scatoloni, con le ginocchia al petto e un’espressione
assorta, molto in stile Giles (il che è dir tutto).
“E’ qui che mi ha chiesto di
sposarlo! Sarò la signora Harris….sempre che non decida di
riprendere il mio vecchio lavoro…”
Fra una congettura e l’altra
erano ormai le sette di sera.
Xander sapeva che la sua futura sposa
era un po’ strana…ma non avrebbe mai pensato che
una mattina si sarebbe risvegliato senza ritrovarsela accanto.
“Xander Harris, si risveglia una mattina senza la
futura moglie a fianco! Un bel primato…figuriamoci cosa farà quando
saremo sposati!!! Eh vecchio mio, questo è il prezzo che devi pagare dal
momento che sposi una ragazza che è più parsimoniosa di Paperon de Paperoni!
Sarà chiusa nel suo negozietto a rivolgere quel sorriso sexy a qualcuno che non
sono io…”
Il giovane aveva trascorso una
tranquilla giornata di lavoro al cantiere…anzi addirittura noiosa…
“ Beh…James ha rischiato di darmi una
martellata su una mano, Nicolas per poco non mi fa cadere una trave addosso…poi
vediamo…ah sì David mi ha bruciacchiato con la fiamma
ossidrica…neanche lontanamente paragonabile al Maestro…Spike
quando faceva il fighetto con Drusilla, Angelus…il Sindaco…il
preside Snayder appena sveglio…dio che alitaccio quell’uomo…em
poi quella pazza sregolata di Glory, per non dimenticare Adam…quella
vampira svampita di Harmony, ex di Spike, tutte così le ha lui…beh
chi lo vorrebbe altrimenti! Oh che sbadato…la professoressa mantide,
Anyanca…oh Santo Cielo! Anyanca…cioè Anya…il
sogno!!!”
Appena gli ritornò alla mente cosa l’aveva
svegliato così bruscamente quel giorno, si era precipitato a timbrare il
cartellino..
“un’altra giornata gratificante che
se ne va…”
…per dirigersi come un razzo a casa.
Prima di arrivare dala porta di casa,
uno sguardo alla vetrata della sala..
“Ma che fa Anya, sta in casa con le luci spente? Cosa
si è messa in testa di risparmiare slla corrente? Non…non
ci avranno tagliato la luce…” era così abituato a tornare
dal lavoro e trovarla ad aspettarlo…che non l’aveva
neanche sfiorato l’idea che lei non fosse in casa.
- Anya…- chamò
appena spalancò la porta.
Nessuna risposta.
La mano scvlò sull’interruttore
della luce..
- Grazie al cielo non l’hanno
staccata!- sospirò i l ragazzo.
- Anya…ci sei?-
“Che razza di domanda idiota! Se non è qui..come fa a
rispondermi? Beh..lasciamo perdere!”
Fatto un rapido sopraluogo decise di
andare a cercarla.
“ Provo prima al negozio, se non è lì chiamerò Buffy o
magari passo direttamente a casa sua senza telefonarle..”
Il tempo trascorreva lento.
- Vedi mia cara..nemmeno si accorge se
tu sei a casa o no! Probabilmente adesso sarà inchiodato davanti alla tv con
una di quelle bibite…quelle chiare..che loro uma…cioè
voi umani usate bere guardando il football…quelle..-
- Stai forse parlando delle
birre..Ally- rispose Anya con un tono leggermente seccato.
Non le andavano proprio i commenti
della sua ‘amica’, per non parlare di come era
apparsa lì all’improvviso…interrompendo il suo attimo di
acuta riflessione.
- Ecco sì quelle pirre, cosi plebee..-
- Birre Ally…birre
con la b di banshee!!!- scattò Anya ormai in preda ad una crisi di nervi.
- D’accordo
cara, Birra…ti va bene così? Non ti riconosco più Anyanca..sei
così…uguale a loro…- disse Halfreck con quel suo
tono da piccola demone snob.
- Ma tu cosa diavolo ne sai!!!!-
iniziò a strillare l’ex-demone.
- Tu come ti puoi permettere di
giudicare?…Sei dannatamente presuntuosa, vieni qui…dopo
che non ti fai vedere da quando…da quando…ho
smesso e a una settimana dal mio matrimonio rispunti sputando le tue sentenze! Ma
chi ti credi di essere…ma cos’eri…prima
…
Dal canto suo Halfreck, con il volto
trasfigurato, si limitò ad alzarsi e…
- Non ti scaldare troppo Anyanca…volevo
solo aiutarti a fare la scelta giusta, ma come ben sai sono sempre stata una
ragazza molto paziente…al contrario di te…quindi
saprò aspettare, ci rivedremo presto….- si diede una scrollatine alla
camicetta e voltandosi andò a sbattere contro…
- Xander! Che ci fai qui?- proruppe la
sua fidanzata stupita, ancora con la faccia tutta rossa per il suo sfogo
liberatorio.
- Anya…come cosa
ci faccio qui! Sono venuto a cercarti, no?- la guardò a bocca aperta, poi
ricordandosi di aver urtato qualcuno si voltò…
- A proposito mi scusi…non l’avevo
vista…Arghhh!!- urlò vedendo in faccia chi aveva scontrato.
- Ehm Anya…chi è…vuole
un Apocalisse…o riaprire
- Tranquillo Xander..vuole solo
impedire le nostre nozze…ah vorrebbe anche che io
tornassi un demone vendicatore…ma stava andando via..non è vero
Halfreck?-
- Tu…tu la
conosci? Devo aver perso qualche pezzo…no aspetta, cos’hai
detto? Vuole impedire…cosa?- Xander era sempre più
confuso.
- Anya cara, perché non mi presenti
come si conviene? In fondo mi conosci da mille anni quasi..-
- D’accordo…Xander
questa è Halfreck…una mia vecchia amica- poi guardandola di traverso
aggiunse…
- Una mia ex-amica…e
cara Halfreck…questo è, anzi sarà, il mio futuro sposo, che ti
piaccia o meno!-
- Beh…devo
ammettere che un briciolo di buon gusto ti è rimasto..comunque ora non ho tempo
da perdere..- e con uno dei suoi gesti teatrali sparì.
Nella mente di Anya era rimasta ancora
l’eco delle sue parole…
“Volevo solo aiutarti a fare la scelta giusta…ci
rivedremo presto”.
- Ehy…Anya…mi
ascolti?- domandò Xander passandole una mano davanti agli occhi, ma lei
sembrava in trance…
- Oh…io..sì
scusami…stavi dicendo?-
- Anya…dobbiamo
proprio parlare!- il ragazzo la guardò seriamente negli occhi.
A quanto pare a forza di piangere si
era addormentata.
Il piumino era ancora umido dove aveva
appoggiato la testa.
Sembrava diventata una consuetudine
per lei schiacciare un pisolino nei momenti più critici, pensare che
generalmente non amava dormire molto, o forse non ne aveva semplicemente il
tempo.
Ultimamente comunque, anche se dormiva
più del solito, il suo sonno era molto agitato.
“C’è una donna…una
strana donna che sogno da un po’…ha due occhi incredibilmente
viola”
Ogni tanto le veniva in mente qualche
particolare in più…
Era molto triste…svuotata…non
poteva pensare alle sue parole…
Decise di andare a caccia…forse
avrebbe trovato di che sfogarsi…
“Magari mi ucciderà…qualcosa.
Spero solo che non sia molto doloroso..”
- Fate molta attenzione..entrambi…state
giocando troppo, non dimenticate,dovete eliminare la guardiana della Bocca dell’Inferno…
Il camino si spense, la fiamma
scomparve.
Soavieck, questo il vero nome di
Randall Worse si avvicinò alla sua compagna e l’abbracciò.
Subiria tremava, lo spirito che aveva
appena parlato le incuteva un timore reverenziale…dopo tutto
era il male primordiale…
…era il The First.
- Mia cara…non
devi preoccuparti…la nostra Cacciatrice…sta
cominciando ad avere i suoi bravi…desideri di morte…proprio
come tutte le altre…-
Ormai era notte fonda…Sunnydale
sembrava più cupa del solito, forse era per via del temporale.
Spike camminava sotto la pioggia.
Lo spolverino nero era attraversato da
una fittissima ragnatela creata dalle gocce che scivolavano via dalla pelle.
Non aveva abbandonato le fattezze da
vampiro.
Camminava, sovrastato da un temporale,
ma con una furia nel cuore pari a un uragano.
- Bloody Hell! Ci sono caduto
ancora!!! Sono tutte delle puttane!!! Bruciassero all’Inferno!!!-
Non ragionava più. Era completamente
fuori…
- Ecco spiegata tutta quella bella
recita… io non ti posso amare…ti sto
usando- disse scimmiottando la voce della Cacciatrice.
- Non andavo più bene…come
giocattolo!!! Ora che ne ha trovato uno nuovo, spero che la tratti come lei ha
fatto con me!!!-
Il vampiro entrò nella sua cripta.
Era al buio, ma per lui non faceva poi
molta differenza, qualche stralcio di luce proveniva dai lampi…
- Poi come se non bastasse mi viene a
sbattere in faccia, per l’ennesima volta, il grande amore
della sua vita! Quel maledetto con
- Merda..merda …merda!!!-
continuò a urlare Spike.
- Hem...toc toc!!! Avrei volentieri usato
la porta per bussare, ma ho visto che era incassata contro il muro…vedo
che è un brutto momento..- Clem stava sulla soglia della cripta con un
barattolo di pollo fritto in mano.
Spike non rispose, dava le spalle all’amico
demone, aveva le mani appoggiate al sarcofago, quello vicino al frigo.
Si voltò lentamente verso Clem, sempre
senza dire una parola.
- Scusami..non volevo disturbarti..ero
venuto per guardare un po’ di…quella-
disse il demone gentile additando la televisione rotta che giaceva sul freddo
pavimento della cripta.
- Beh...accomodati pure…guardala…ecco
bene…puoi anche andartene adesso!-
La risposta di Spike era fredda e
tagliente più di una lama.
- E’ colpa
della Cacciatrice…ti ha di nuovo mollato?-
Spike non parlò, iniziò a girovagare
cercando la sua bottiglia di bourbon…
- Spike…Buffy è una
ragazza molto dolce…ma è un po’
strana..dopotutto è normale..visto che è tornata dall’aldilà-
- No Clem..lei non è dolce..lei è
semplicemente una cacciatrice..sono io che non sono normale…lei
ha preso una sbandata, anche se non ne sono più sicuro, ma poi si è ripresa…io
invece..ho capovolto tutte le regole… Dannazione!!!- aveva trovato la
fiaschetta di liquore ma era vuota, con un gesto rabbioso la lanciò contro il
muro mandandola in mille pezzi.
- No tu hai solo ceduto all’amore…nessuno
è immune all’amore…saresti andato contro ogni
regola se non ne avessi sentito il richiamo..-
- Si può sapere che stai dicendo? Io
sono un vampiro…hai presente…sono un maledetto vampiro…non
dovrei avere neanche voglia di guardarla negli occhi una cacciatrice…dovrei
solo ucciderla…come ho già fatto in passato. Ti sei scordato che i
vampiri non hanno l’anima e altre buffonate varie…come
quella di non provare emozioni?-
- No non l’ho
dimenticato…ma so anche che tu sei sempre stato diverso…anche
se a modo tuo..hai sempre amato…vuoi un esempio..Drusilla prima
e…ora Buffy.-
- Congratulazioni…per
la coerenza! Un giorno mi vieni a dire che non dovrei amare
- Io non sto giocando…Spike.
Ieri eri così distrutto che pensavo di alleviare un po’ del
tuo dolore minimizzando la questione, ma riflettendo e vedendo che oggi stai
ancora peggio…ho pensato che non devi mollare..ecco tutto-
- Beh..sei arrivato tardi…lei ormai
ha già trovato il rimpiazzo!- disse tirando un altro calcio, sempre alla stessa
sedia.
- Ne sei sicuro?- azzardò Clem
dubbioso.
- Certo…me lo ha
detto lei…in faccia senza neanche un minimo di pudore e
vergogna. Mi ha solo usato…tutte mi hanno solo usato…sai
ho sbagliato non sono loro le puttane…semplicemente perché io sono
stato…insomma ero io la bagascia di turno! E questo è molto
umiliante!-
- Già per un vampiro come te…-
- No Clem…non
per il vampiro…non per Spike..ma per William…si sono
prese gioco dei sentimenti di William…e ora Spike si vendicherà…d’altra
parte è cominciato tutto così…!-
- Spike…William…non
ci capisco più niente! Non è che per caso sei un po’
troppo stressato…sai rischi l’esaurimento nervoso così! Una
mia zia…mi pare fosse zia Freida..dopo una cocente delusione
amorosa…fu…insomma grande esaurimento con
sdoppiamento della personalità…pensava di essere quella
presentatrice…hai presente quella trasmissione … ‘indovina
il prezzo ’…-
Ma Spike non era più lì.
Era uscito e vagava ancora sotto la
pioggia.
“ Quando Clem inizia a parlare della sua strampalata
famiglia…è meglio stare alla larga!”.
Buffy aveva freddo.
Era completamente zuppa.
Non era la prima volta che faceva la
ronda sotto la pioggia, ma questa vola era decisamente la peggiore.
- Vampiri…forza
uscite a fare una passeggiatina…non voglio farvi del male…solo
una punturina…l’infermiera Buffy è qui per voi…-
“Dio mio ma che cavolo sto dicendo?”
Parlava per esorcizzare la paura…
…
- Bene bene chi abbiamo qui…Cappuccetto
Rosso!-
- Ma… io trovo
che sia più carina..in fondo non è più una bambina…-
Ecco..finalmente due vampiri.
- Cosa c’è ragazzi…non
vi piace il mio cappotto? Mi dispiace ma…-
Non fece neanche in tempo a terminare
la frase che le saltarono addosso entrambi.
- Ehy ma così non vale…-
disse Buffy provando a schivare i colpi, senza un buon esito.
Le arrivò un violento pugno nello
stomaco, che la lasciò senza fiato. Uno dei due intanto cercava di tenerle
ferme le mani.
Il paletto le cadde di mano, il
vampiro le era sopra.
Aveva strattonato la sua giacca e
tirato con forza il maglione per scoprire il collo. Buffy cercava di
scrollarselo di dosso in tutti i modi possibili.
- Bevo alla tua salute…Cacciatrice!!-
- Basta con le cerimonie amico…sbrigati…e
vedi di lasciarmene un po’!-
Quella distrazione costò cara al suo assalitore…Buffy
era riuscita a recuperare il paletto che le era caduto prima…e
sebbene fosse accecata dalle lacrime e dolorante per i colpi subiti, riuscì a
conficcarglielo nel cuore.
- Fantastico! Ora non devo
preoccuparmi nemmeno della concorrenza!!-
Il vampiro che era rimasto a guardare,
mentre il suo compare cercava di consumare…
Buffy si rialzò a fatica, stringendo
convulsamente il paletto con la mano sinistra.
Respirando affannosamente cercò di
ostentare sicurezza..
- Allora…vuoi
raggiungere il tuo amichetto?..-
- Cacciatrice..sei decisamente
patetica…- disse il suo avversario sferrando un calcio alla
mano che brandiva il paletto.
- Però prima di berti fino all’ultima
goccia…mi voglio un po’ divertire con te! Sai io non ho
mai ballato…con una Cacciatrice…-
Le sferrò un pugno colpendola al
volto, Buffy sentì il sapore del sangue in bocca. Cercò di schivare i colpi, ma
lui era troppo veloce…
…o lei troppo lenta.
- Coraggio…non
sai fare di meglio…ma guardati…non
ti reggi neanche in piedi…-
I tuoni erano fortissimi.
Buffy era inginocchiata per terra, il
vampiro l’aveva afferrata per i capelli e li tirava con forza
in modo da piegarle la testa all’indietro e offire il collo…
La bionda Summers tentò di reagire con
la poca forza che le rimaneva, non sarebbe riuscita a sferrare un pugno, quindi
provò a graffiare il suo aggressore sul volto.
Riuscì nel suo intento, per poco non
lo accecava..
- Ahrghhh maledetta!!!- un ruggito
tremendo.
L’occhio sinistro del vampiro era
chiuso e coperto di sangue.
Buffy poté rialzarsi e raccogliere il
suo paletto, il non morto non se ne accorse impegnato com’era a
tamponarsi la ferita.
Tremava come una foglia e non solo per
la paura.
- Ragazzina…adesso
morirai- e si lanciò verso di lei.
Poco prima che la atterrasse, Buffy
tirò fuori il paletto, il vampiro non fece in tempo a fermarsi e divenne
polvere.
La bionda cacciatrice si lasciò cadere
per terra esausta, stava per perdere conoscenza, ma ecco un debole sussurro…
- Solo Spike…può
ballare con me..-
Spike aveva lasciato Clem alle sue
adventures-family, voleva cercare di sfogare la sua rabbia contro qualsiasi
cosa gli capitasse a tiro.
Decise di rimanere al cimitero, magari
accrebbe trovato qualche…
“imbecille cotto da poco…”
- Voglio tornare quello che ero..mi
farò togliere questo maledetto chip e…Sunnydale avrà il suo nuovo big
bad!!-
Fiero della sua decisione si diresse
verso la parte sud.
La pioggia continuava a cadere,
implacabile e infinita.
Non era mai piovuto così tanto a
Sunnyhell!
Improvvisamente un fulmine
potentissimo colpì un albero spaccandolo e incendiandolo, fortunatamente le
fiamme si spensero subito.
- Per tutti i…sarà
meglio che rientri non vorrei finire in polvere prima di…- si
fermò un istante, qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
Una sagoma indistinta, giaceva sotto
un albero, fortunatamente dalla parte opposta rispetto a quello che era stato
colpito.
Incuriosito si avvicinò per riuscire a
vedere meglio.
Sembrava una ragazza, ma non riusciva
a scorgerne il volto…
Era girata dall’altra
parte. Tuttavia…
“Non può essere…” un terribile dubbio si insinuò
nella sua mente…
Si chinò su quel corpo abbandonando
ogni pensiero di vendetta, ogni proposito di ritornare quello che era un tempo.
Si riscoprì a fare qualcosa che non
faceva più da quasi un secolo…
“ Ti prego fa che non sia lei…Dio
se esisti…se puoi sentirmi..fa che non sia la mia Cacciatrice…”
A quanto pare aveva ragione Clem…forse
era veramente capace di amare nonostante la questione…dell’anima.
Voltò piano la ragazza…come
se avesse paura di romperla…
Rimase senza parole…
Spike …il temibile
vampiro dalla battuta sempre pronta e tagliente…
William…il timido
poeta…
Qualcosa gli rigava il volto e gli
impediva di vedere bene…e non era solo la pioggia.
- No..non di nuovo…no
Chiunque governi questo mondo..vi prego non portatemela via ancora!!- sussurrò
piano piano.
- Buffy…Buffy…
Cacciatrice ti prego…rispondimi…- la
scosse leggermente.
Nessuna risposta.
- Avanti Buffy..svegliati…devi
svegliarti…devi…- la voce del vampiro era rotta
dal pianto.
Giurò a se stesso che non l’avrebbe
mai più cercata, anzi non l’avrebbe neanche guardata da
lontano…se fosse rimasta in vita. Avrebbe trascorso l’esistenza
solo pensando a lei come a un qualcosa di proibito, irraggiungibile…ma
pur sempre meraviglioso.
Le avrebbe lasciato vivere la sua vita…e
amare chi voleva…
Con dita tremanti le sfiorò una
guancia…era bollente.
La ragazza si mosse e cominciò a
tossire, ma non aprì gli occhi.
Spike la prese tra le braccia e sotto
il diluvio incessante si avviò verso casa Summers.
Buffy si trovava in un prato…bellissimo.
Era una bella giornata, il sole era
alto nel cielo.
C’erano tanti fiori in quel prato.
Buffy si sentiva felice, era seduta su
una coperta e tendeva le braccia a un bimbo, un bellissimo bambino che
trotterellava verso di lei con un enorme palla colorata in mano.
Buffy si alzò sorridendo, era così
buffo.
Lo prese in braccio, il bimbo lasciò
cadere la palla per terra per lasciarsi coccolare.
Era così tenero stringerlo fra le
braccia.
Non sapeva chi fosse, ma era piccolo,
non doveva avere più di due anni.
La ragazza rimise il bimbo per terra
che cominciò a cercare la sua palla, che nel frattempo era rotolata via.
Improvvisamente il sole sparisce, il
cielo è tutto coperto di nuvole.
Comincia a piovere.
Si avvertono anche dei tuoni.
Tutti i colori spariscono.
Buffy comincia a cercare il bimbo. E’
preoccupata perché c’è il temporale e lui è così
piccolo.
- Hey piccolo…dove
sei…torna indietro….- senza neanche accorgersene
stava piangendo.
Improvvisamente la scena cambia.
Buffy indossa un cappotto,
probabilmente è quello rosso, non riesce a distinguere perché il sogno è in bianco
e nero.
Si trova al cimitero e sta lottando
contro dei vampiri.
Ma è stanca, troppo stanca…e non
riesce a ucciderli, ogni volta che li polverizza ritornano in vita, più forti
di prima.
Si sente la risata di una donna…
- Cara Cacciatrice…non
riuscirai mai a vincere…il male primordiale invaderà il
mondo…tutte le bocche dell’inferno
verranno riaperte…-
…due occhi viola…
Un vampiro le serra la gola con una
stretta d’acciaio…Buffy sta soffocando…
Ma ecco una luce bianca accecante…i
vampiri vengono polverizzati all’istante e definitivamente..
- Ma che cosa…- la
donna dagli occhi viola sparisce.
I colori ritornano.
Buffy cade sulle ginocchia e comincia
a tossire.
Quando si rialza, si guarda intorno
per vedere da dove fosse provenuta la luce…
…non c’è nessuno…
…poi le cadde l’occhio su una grossa palla
colorata…
Spike giunse davanti a casa Summers.
La porta principale era chiusa, così
decise di passare da quella sul retro.
Spalancò la porta che dava sulla
cucina, non si fermò ad accendere la luce, era stato lì poche volte ma
conosceva a memoria la casa.
Salì le scale lasciandosi dietro
strascichi d’acqua, dal momento che erano tutti e due fradici.
Trovò la camera di Buffy e l’adagiò
piano sul letto.
“ Dannazione…!” pensò che
forse sarebbe stato meglio asciugarla in qualche modo.
Avrebbe dovuto spogliarla…
“ Ma guarda te…”
Cominciò a sfilarle il giaccone…prima
il braccio sinistro…poi l’altro…
Rimase stupito nel vedere che era
ingessato…quando l’aveva vista qualche ora prima
era talmente preso dalla rabbia e dalla gelosia che non se ne era neanche
accorto.
Lasciò cadere il cappotto sul
pavimento.
Per facilitare tutte le varie manovre
decise di togliersi lo spolverino.
Buffy indossava il maglione che lui
preferiva…ma adesso era tutto rovinato, era stato tirato in
diversi punti e la lana si era sfaldata.
- Bastardi…Sei una
stupida Buffy…non dovevi uscire stasera…-
sussurrò mentre spostava il braccio che la ragazza teneva premuto contro lo
stomaco, per provare a sfilarle l’indumento.
Buffy emise un gemito, ma non aprì gli
occhi.
Spike allora alzò delicatamente la
maglia…
Tutta la parte destra del corpo della
Cacciatrice era viola…piena di lividi, dove era stata
presa a calci.
Il vampiro trattenne il fiato.
“Rischio di farle ancora più male…devo
tagliarlo…” si avvicinò alla scrivania e cercò un paio di
forbici…
Aprì il primo cassetto…
“ Matite colorate…un diario…un
album da disegno..però non sapevo che le piacessero certe cose..”
stava per tirare fuori l’album, ma poi cambiò idea. Passò
al secondo cassetto…
“ Roba di prim’ordine…paletti…acqua
santa..e..” un luccichio, proprio in fondo al cassetto.
Era l’anello
Claddaugh che Angel aveva regalato alla Cacciatrice alcuni anni prima.
Spike richiuse il cassetto senza
pensare a quello che aveva visto.
Si concentrò su quello che doveva
fare, ma…
“ Lo tiene ancora…”
Trovò le forbici in un portapenne.
Si voltò verso il letto.
Sembrava un cortometraggio di un film
dell’orrore…
..ragazza priva di sensi stesa su un
letto…un’arma in mano…luce
fioca proveniente dalla lampada, sul comodino…casa
deserta…e l’immancabile temporale…killer
con espressione famelica…
…ma no aspettate…
..nessun istinto omicida aleggiava
nell’aria…
La sola espressione che si leggeva sul
volto di quel ragazzo…sì perché adesso sembrava un
ragazzo normale…adesso era proprio William…
…era pura tristezza…
Spike si avvicinò a Buffy e
velocemente tagliò la maglia, una lunga sforbiciata al centro.
Una volta che aveva trasformato il
maglione in un cardigan, lo sfilò via dalle braccia, sempre con attenzione per
il destro.
Buffy non indossava nient’altro
sotto…a parte un reggiseno di pizzo nero, ma Spike non vi
fece neanche caso preso com’era ad osservare i segni che
aveva sul collo e sul petto.
Vide che continuava a tremare, quindi
velocemente le tolse le scarpe…le calze e i pantaloni.
Si diresse verso il bagno e prese un
grosso asciugamano e coprì
Decise di sedersi sul letto, ma
bagnato com’era…cambiò idea.
Si tolse la t-shirt e i pantaloni, poi
ricordandosi che non portava slip tornò in bagno prese un altro asciugamano, si
frizionò i capelli per qualche secondo e quindi lo avvolse intorno ai fianchi.
Ritornato in camera e cercò un pigiama
per Buffy.
Aprì l’armadio e
per un attimo indugiò con lo sguardo sui vestiti…e ne aspirò
il profumo. Si chinò e aprì un cassetto…
“ Sono uno peggio dell’altro…elefantini
rosa…orsacchiotti…tartarughine…” poi
ne vide uno con l’apertura sul davanti, decise di scegliere quello.
Chi non fosse stato a conoscenza dell’intera
faccenda, avrebbe guardato alla sua scelta con un occhio malizioso.
Buffy stava ancora sognando.
Adesso si trovava nel suo letto, nella
sua stanza.
Il sogno era a colori.
Era coperta dal piumone, stava
dormendo.
Poi si risvegliò.
Al suo fianco c’era
sua madre…che le sorrideva.
- Mamma!- esclamò stupita
- Ciao Buffy…- le
disse Joyce sorridendole dolcemente.
La ragazza si commosse, anche se era
solo un sogno era bello rivedere sua madre.
- Mamma…come ho
fatto ad arrivare qua…e tu…perché
sei qui…-
- Shhh…non ti
affaticare cara…devi recuperare le forze…sai,
mi è sempre piaciuto…sì forse ha un look un po’
estremo ma…comunque adesso ti sta curando…-
- …mi sta
curando…chi?- chiese Buffy stupita.
- shhh…non fare
domande adesso bambina…ora devo andare…ma
ritornerò- sussurrò Joyce mentre si dissolveva.
- no…no mamma…non
andartene…MAMMA!- urlò la ragazza disperata.
Il vampiro sentì strillare
Dopo che le aveva messo il pigiama,
era sceso a cercare del ghiaccio da metterle sulla fronte, visto che, anche se
tremava scottava incredibilmente.
Salì le scale a due a due per vedere
cos’era successo…
Entrato nella stanza, trovò Buffy per
terra, piangente.
Si avvicinò…aveva
ancora gli occhi chiusi, stava piangendo e urlando nel sonno.
La riadagiò sul letto e con la sua
fresca mano le accarezzò il volto.
Rimase per un momento fermo a
guardarla.
“ Non ci sarà mai spazio…per me
vero?” formulò quella domanda nella sua mente.
Stava per rialzarsi…
- No…non andare… - un
sussurro.
La mano di lei che lo tratteneva per
il polso.
Si bloccò per la sorpresa…
- Stai sognando Buffy…quando
ti risveglierai…-.
non terminò la frase, non aveva il
coraggio di pensare a quel momento…
…aveva paura che non sarebbe mai arrivato…da un
lato…
dall’altro…
“ …mi spezzerai il cuore…mi
scaccerai…perché non…è me…che
vuoi”
Fece per liberarsi dalla sua stretta,
ma la ragazza non mollò la presa, strinse più forte.
- …Spike…resta
Spike…-
Il vampiro era confuso, le guardò il
volto e vide che le sue guance erano rigate di lacrime.
Lacrime che sgorgavano dai suoi occhi,
ancora nascosti dalle palpebre.
“Cacciatrice…cosa ti sta succedendo? Come
posso aiutarti…”
Con un’espressione
seria dipinta sul volto si stese accanto a lei, sentì che il suo corpo era
molto caldo…prese la borsa del ghiaccio che era appoggiata sul
comodino, allungando un braccio sopra di lei.
Prima di poggiargliela sulla fronte,
non poté resistere…
…le diede un piccolo bacio con le labbra fresche.
Buffy sorrise nel sonno.
Spike si ristese accanto a lei e
posizionò la borsa ghiacciata.
Dopo neanche due secondi questa gli
cadde sul petto…
…
- no mamma…-
- Adesso sono sola…- si
guardò intorno, era nella sua stanza, ma in un certo senso era diversa…
- No amore…non
sei sola…ci sono io con te…-
Improvvisamente Spike le era apparso
davanti…
…Buffy sorrise, tutto questo le sembrava molto strano,
ma non poteva fare a meno di guardare il vampiro divertita…
Era lì davanti a lei e curiosamente
non era vestito…almeno non come al solito…infatti
aveva solo un asciugamano intorno ai fianchi…
- Spike…cosa ci fai
qui…questo è il mio…-
- …sogno…sì lo
so…ma io non sono veramente qui…sono
solo una proiezione dei tuoi desideri più profondi…comunque
se vuoi me ne vado…- azzardò lui voltandole le
spalle.
- No…non andare…-
istintivamente lo trattenne per il polso.
- ..Spike…resta
Spike…-
Lui si voltò e la guardò incuriosito
inclinando il capo da una parte, come aveva fatto tante volte.
- Bene bene…ma che
bel quadretto romantico…- l’Incantatrice
era ferma sulla porta con le braccia incrociate e un espressione di scherno.
Ancora una volta i colori svanirono…solo
gli occhi della donna…
- Che fai Cacciatrice…cerchi
aiuto…non hai capito che così peggiori la situazione? E poi…cosa
te ne fai di un fallito come lui?- la provocò la donna avvicinandosi al vampiro
e appoggiandogli le mani sul petto.
- Lui non è affatto un fallito..!-
disse Buffy a voce alta.
- Davvero…e
cosa mi dici del tuo grande amore…l’altro vampiro…quello
con l’anima..?-
Nel frattempo Spike era totalmente
incapace di reagire.
- Tu non devi neanche nominarlo…
Angel…- disse
- Ma sentitela…come
si scalda…e dimmi lui..- disse Subiria accarezzando i capelli
di Spike
- sa che lo stai solo usando come
ripiego…-
- Lui non è un ripiego…non
lo è mai stato…-
Era bello stare accanto a lei…tenerla
fra le braccia…accarezzarle i capelli e aspirare il suo profumo.
Aveva sognato tante volte quel momento…
“…certo senza lei moribonda..”
Spike pensava fra sé e sé.
Buffy era completamente avvinghiata a
lui e lo stringeva come se avesse paura di perderlo…
Spike era sempre più frastornato da
quello che stava succedendo… era…
….era così dolce…
…non si era mai sentito così bene con qualcuno…
…lui stava per allontanarsi, ma lei lo aveva fermato e
anche se stava dormendo e aveva la febbre, l’aveva
chiamato per nome e ora dormiva sulla sua spalla.
“ Ci sono un po’ troppi se…”
Poi sentì Buffy che si irrigidiva…e
diceva qualcosa…
-…non…è un
fallito…-
Si avvicinò di più al suo viso per
sentire meglio…
-…Angel…-
Vide che
-…io ti amo…-