Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
Di Stefy,
Mel, Nylasb
Titolo: Il
Piacere senza il peccato
Autori:
Stefy, Mel, Nylasb (Grazie anche a Spuffy e a Ligeia)
Pairing:
Spuffy (Buffy/Spike)
Rating:
NC-17
Personaggi
principali: Buffy, Spike, Angel, Willow
Descrizione:
E' una FF AU (universo alternativo).... La ff ruota attorno ai sette peccati
capitali (Accidia, Gola, Invidia, Ira, Avarizia, Superbia e Lussuria) e, in
qualche modo, esalta il piacere che procura commetere suddetti peccati.
Non
intendiamo mancare di rispetto a nessuna religione nè tantomeno a nessun
credente.
Capitolo I
Dolefully
desired
Destiny of
a lie
Set me
free
your
heaven's lie
(Heaven's
lie- Lacuna Coil)
Desiderata
tristemente
Il destino
di una bugia
Liberami
Il tuo
paradiso è una bugia
In un
luogo senza spazio e senza tempo, immerso in una splendida luce, con profumi
soavi e dolcissime melodie, si scorgevano due figure, molto diverse tra loro.
Angel e
William.
Non
avevano nulla in comune, forse solo il potere....
Uno era
poderoso, con i capelli scuri e degli occhi profondi, misteriosi e con un velo
di malinconia. L’altro era più esile, con dei capelli castani e dei ricci
ribelli; occhi vivi, pieni di energia e di un colore simile a quello del mare.
Come era mutevole e vivo il colore dei suoi occhi così era il suo temperamento.
Non gli erano mai piaciute le regole, non capiva come il suo compagno riuscisse
ad accettarle! Quel luogo lo aveva ormai assuefatto, lo trovava noioso.
Inquieto
passeggiava su e giù, con una camminata arrogante; l’altro era fermo qualche
passo dietro di lui, con gli occhi bassi, ma ogni tanto li posava sull’amico.
Erano in attesa di qualcosa!
-Ti
prego!!! Per favore, mostrati pentito. La tua ultima bravata potrebbe costarti
il posto, il paradiso capisci???? Noi siamo fratelli, insieme abbiamo fatto
grandi cose....e poi avrò bisogno di te per la prossima opera.-
-Tutte
balle!!! Sai bene che non provo nessun rimorso per il semplice fatto che: IO
VOGLIO VIVERE!!!!! Provare tutto!!! Questo posto mi ha stancato, non sono fatto
per le regole e per rimanere ad osservare! A me piace agire!!!!-
-Ma sai
ben che non possiamo influenzare il corso degli eventi, ma i nostri protetti
devono fare le loro scelte, noi dobbiamo mostrargli la strada giusta....-
-E così fa
a farsi friggere il libero arbitrio! Ed insieme a loro anche il nostro!
Fratello da quanto tempo non fai una “vera scelta”-
-Io scelgo
sempre, sempre la cosa migliore!!!-
William
guardò verso l’alto -Non capirai mai!!!-
-William...-
fece una voce possente. Non si capiva da dove venisse - hai per l’ennesima
volta tradito la mia fiducia, ti sei intromesso in una vita!!! Non hai
rispettato le regole. Sapevi bene che era la tua ultima possibilità e quindi
sai cosa ti spetta-
Poi un
lampo....
...
Il posto
in cui si risvegliò era tetro e buio.
Ed era
solo....
"Addio
luce divina, ingrata fonte di calore e speranza,
mi hai
confinato quaggiù, lontano da tutti e da tutto...
Ma non
credere che mi arrenda...
Perché ora
son più forte di prima...
nessuno mi
comanda, questo è il mio regno.
Angelo
ribelle
Venero la
tenebra, gioisco per il dolore...
Lungi da
me pace eterna, che tu sia maledetta...
Priva di
emozioni, spoglia di vero fuoco...
Sei
bandita dal mio regno,
perché il
mio regno è sofferenza ed oscurità...
solo in
questo modo potrò riconoscere la gioia...
perché in
un regno di pace... dopo lungo tempo... nessuno più saprà cosa sia la gioia...
mentre
dopo un dolore sordo, dopo atroci sofferenze...
immensamente
dolce sarà riscoprire la vera felicità nel cuore...
Addio
campi felici, vi dico addio...
La
tristezza delle mie parole è per voi, che mai conoscerete la vera
passione..."
...
Qualche
tempo dopo, nella periferia di Londra....
-Forza
signora spingete, coraggio un ultimo sforzo!!!-
Nella
stanza si sentivano solo le grida di dolore della giovane donna.
-Eccola!!!
È bellissima!!!- la balia avvolse la creaturina in un lenzuolo e la depose
vicino alla madre, esausta, e con la fronte imperlata dal sudore.
-Ciao
piccola Buffy! Benvenuta al mondo- le disse dolcemente, accarezzandole la piccola
testolina. E stanche, madre e figlia, si addormentarono.
Nell’angolo
in penombra, un giovane dal viso angelico ed uno sguardo profondo, assisteva
alla scena.
- La sua
aura!!! È splendente!!! Eccola finalmente!!!- sussurò, prima di sparire nel
nulla.
Capitolo
II
Nota: Le
parti in blu sono i sogni....quelle in corsivo rappresentano i pensieri....
"The
wise man said just raise your hand
And reach
out for the spell
Find the
door to the promised land
Just
believe in yourself
Hear this
voice from deep inside
It's the
call of your heart
Close your
eyes and you will find
the way
out of the dark"
(send me
an Angel- Scorpions)
Il saggio
disse: "Alza la tua mano
e stendila
per afferrare l'incantesimo
Trova la
porta per la terra promessa
Semplicemente
credi in te
Ascolta
questa voce che sale dal profondo
E' il
richiamo del tuo cuore
Chiudi gli
occhi e troverai
Il varco
tra le tenebre"
Buffy
cresceva bene, era una stupenda ragazza dal gran cuore, sempre pronta ad
aiutare il prossimo.
Aveva
studiato dalle suore, e dando un leggero dispiacere alla madre, aveva deciso di
prendere i voti, cosa che la distingueva dalle sue coetanee in convento: lei
era l’unica ad era lì per scelta propria.
Era ormai
quasi un anno che viveva in convento, tra qualche mese sarebbe diventata una
sorella a tutti gli effetti.
In tutti
quegli anni non era mai stata sola, da lontano senza mai intromettersi e farsi
notare, il suo angelo l’aveva seguita, l’aveva vista crescere e fiorire. In lui
stava nascendo un sentimento nuovo, e questo lo faceva ogni tanto ripensare
alle parole del suo vecchio compagno, quel fratello di cui ogni tanto sentiva
la mancanza!!!!
Dopo il
suo solito giro per aiutare i bisognosi londinesi, Buffy assistette ad una
scena che la sconvolse e, turbata, corse alla ricerca del suo abate.
-Padre
Xander!!!!- Aveva il fiatone ed era pallida in volto.
-Calma
figliola!!! Cosa ti sconvolge così???-
-Padre
Xander!!! Ho assistito a qualcosa di orribile..... una ragazza, della mia età,
trascinata in malo modo tra la folla...ma perché????-
-Ummmm!!!
Non saprei dire figliola! Forse era una strega-
-Una
strega???-
-Si
cara!!! Una strega!!! Ora scusami ma ho delle commissioni da sbrigare- e detto
ciò uscì trafelato dal convento.
La giovane
novizia, pensierosa e confusa, si ritirò nella sua celletta a pregare.
-Abate
Harryson! Benvenuto!!!-
-Giudice
Giles! Grazie per avermi accolto subito, cosa posso fare per lei???-
-Dovrebbe
ospitare una persona nelle carceri del suo convento. Stamani abbiamo arrestato
una giovane donna...-
-Ne sono
stato informato! Una delle mie novizie è rimasta sconvolta dalle maniere dei
vostri agenti.-
-Oh! Beh!
Sapete con certa gente sono necessarie le maniere forti.-
In quel
momento un soldato fece irruzione nello studio... -Signore!!! La ragazza...la
strega...è scappata!!!-
-Maledizione!!!-
stava alzando al voce -come diamine è stato ...oh!!! mi scusi padre, ma
l’inettitudine....-
-Non si
preoccupi, il lavoro è lavoro!!!- disse con uno strano sorrisino sulle labbra
-Rimettetevi
a cercarla subito...- fece il giudice rivolto al soldato
-Agli
ordini signore!!!- ed uscì.
La rossa
correva a perdi fiato per le campagne, girandosi per guardare indietro ad ogni
minimo rumore. Poi improvvisamente cadde. Si rialzò ed una volta accertatasi
che non c’era nessuno nei paraggi, si mise a cercare per terra... "Ma che
diavolo..."
Era
inciampata su una strana pietra, con una strana incisione sopra...rimase a
studiarla per un po’....
Avvertiva
una strana energia in quel punto.
Finalmente
calò la notte....
E mentre
Buffy dormiva nel suo scomodo lettino, la strega, rifugiatasi nei boschi,
ricevette visite in sogno
...
-Aprilo!!!
Apri il sigillo!!! Aiutami ed io aiuterò te!!!-
-Chi sei??
Cosa vuoi da me???-
-Solo il
tuo aiuto! Liberami!!!-
...
Willow si
svegliò di soprassalto...
"Che
strano sogno" Era ancora confusa ma voleva accogliere quella richiesta di
aiuto, anche se non si sentiva sicura delle sue capacità. Fino ad ora aveva
solo fatto levitare oggetti... aveva bisogno dei suoi libri, doveva tornare al
suo villaggio.
Buffy
stava distribuendo cibo ai poveri, era il tramonto, doveva tornare al convento
per la messa serale. Spensierata, s’incamminò sulla strada del ritorno
...BOOM...
Era stata
travolta da qualcosa...poi si guadò in torno e si corresse: non qualcosa, ma qualcuno...
qualcuno dai capelli rossi
-Scusami...non
volevo- le disse quel "qualcuno" che, alla vista dei gendarmi, si
nascose dietro un cesto.
-Posso
aiutarti cara??? Ti serve cibo o qualcos'altro-
-Puoi
nascondermi??- chiese lei speranzosa
-?????-
Buffy fu stupita dalla richiesta.
-Aiutami a
fuggire dal villaggio! Ti prego, devo tornare nelle campagne....-
-Va bene
ti aiuterò... per caso sei in pericolo??- quel viso lo aveva già visto...
-In un
certo senso!!!!!-
-Comunque
io sono Buffy-
-Willow,
piacere e grazie...-
Angel
continuava ad osservare, avvertiva qualcosa, forse il pericolo per la SUA
protetta, ma doveva lasciarla fare.....
IS QUI
EIURATUS EST NUMQUAM LIBERETUR
(colui che
è stato rinnegato, mai sia liberato).
”una frase
in latino aulico, questa pietra deve essere molto antica.”
pensò
Willow che, grazie all'aiuto della suora, era riuscita a fuggire e a
raggiungere la radura dove, il giorno prima, aveva visto la pietra "Anche
se visto non è la parola giusta, visto che ci sono praticamente caduta
sopra!" si disse sorridendo.
Sfogliò il
suo libro delle ombre in cerca di un incantesimo che potesse esserle utile...
Ripensò al
suo sogno "Liberami!"
-Trovato!!!-
disse finalmente -va solo un po' modificato...-
Fortunatamente
nella sua sacca aveva tutto il necessario, mancava solo il rosmarino, ma era
un' erba facilmente recuperabile.
Disegnò
attorno a se ed al sigillo un cerchio composto da candele nere e viola. Poi
fece bruciare il rosmarino e lasciò cadere le ceneri sull'incisione. Chiuse gli
occhi e fece un respiro profondo, strinse in mano il pentacolo ed iniziò a
recitare la formula
Tu che sei
stato rinnegato
O signore
del peccato
le fiamme
delle candele si alzarono, la voce della ragazza divenne più profonda
Tu che sei
stato dalla luce divina bandito,
che ora
finalmente tu sia liberato
una nube
di fumo nero la stava avvolgendo
Il tuo
desiderio sarà esaurito.
La nube
nera si ingrossò finchè una folata di vento improvvisa la dissolse, spegnendo
le candele
-La terra
finalmente!!!-
-La tua
voce...la conosco!!- disse la strega, che per la stachezza si era accasciata a
terra
-Certo che
la conosci!! Grazie per avermi aiutato, ma ero troppo debole per uscire da solo
di la'!!- ed indicò il buco nel terreno che si trovava sotto la pietra.
-Ma
cosa...chi sei??- gli chiese.
Osservò
l'"uomo" davanti a lei...non aveva mai visto un essere così
innaturalmente biondo, e vestito in quel modo.
-Sono...ero...ah!
Non importa!! Sono Spike, un angelo nero....a proposito rossa- e così dicendo
schioccò le dita; Will si sentì attraversare da un brivido i suoi occhi
diventarono neri per un attimo.
- Cosa mi
hai fatto???- fece lei spaventata ma allo stesso tempo eccitata
- Oh!!!
Beh, se proprio ti vogliono accusare di stregoneria... diamogli almeno un
motivo!! Non avranno mai il coraggio di avvicinarsi a te per farti del
male...ora!-
- Come
diamine lo sai???-
- L’ho
letto! Nella tua mente...e..... -barcollò...-Bloody hell!!! Ma cosa mi
succede....-
-
L'esilio, a quanto pare, deve averti indebolito!!!! Doveva essere parecchio che
stavi la sotto!-
- Già!
Almeno dei secoli...ma ora finalmente....SONO A CASA!!!- E sulle sue labbra si
disegnò un sorriso davvero diabolico...
Capitolo
III
"A
che serve dire io sono, se in realtà non siamo quello che sembriamo, ma quello
che siamo veramente."
Mancava
poco più di un mese alla cerimonia del velo, nel convento si stavano facendo le
prove; tutte le novizie seguivano alla lettera gli ordini della madre
superiora.
Buffy era
eccitatissima al pensiero che il sogno della sua vita si stesse avverando.
Angel non la perdeva mai di vista, la seguiva sempre ed un paio di volte le si
era mostrato in sogno, almeno questo gli era concesso.
Buffy era
una novizia modello, ogni giorno passava in confessionale, poi subito dopo si
rinchiudeva nella celletta per meditare sui suoi piccolissimi peccati.
In una
stanza intanto...
-
Giudice!! Vedo che i ruoli si sono invertiti, come posso esserle utile???-
chiese l'abate
- Non si
hanno più notizie della fuggiasca...-
- E
quindi??-
- Vorrei
interrogare le sue sorelle, sapere se qualcuna l'ha vista o aiutata...sa bene
che aiutare gli evasi è un reato... sempre che la cosa non la disturbi padre-
fece Giles con finta devozione
- Le mie
povere suore non sanno neanche cosa voglia dire infrangere la legge...non posso
permettere che la pace del mio convento venga turbata dai vostri modi
barbarici- rispose risoluto Padre Harryson
- La vedo,
come dire..deciso...ma dovevo provare era mio dovere...-
- Certo!!-
- Entrando
ho notato che il campanile della chiesetta ha bisogno di essere restaurato-
- Sì, ci
sono delle crepe...sa com' è, le intemperie...forse- disse l'abate, capendo
dove voleva arrivare il giudice
- Lei mi
lasci fare i "miei lavori", prometto che non se ne pentirà - fece
l'uomo pulendosi gli occhialetti
- Oh!! In
questo caso... come posso rifiutare un'offerta così generosa? Che ne dice se ci
vedessimo lunedì, dopo la messa di metà pomeriggio?-
- Ci
saranno tutte?-
- Sì! E'
l'ora della meditazione, non possono lasciare il convento-
I due si
scambiarono un sorriso complice e si diedero la mano
- Allora a
lunedì padre, e grazie-
- E' un
piacere... Che Dio la benedica giudice- gli disse prima di chiudere la porta
Il lunedì
pomeriggio…..
-
Buongiorno sorella, mi scusi per il disturbo…-
- No si
figuri, nessun disturbo!!-
Si
trovavano in una delle stanze messe a disposizione dal convento.
Davanti
alla porta erano stati messi due soldati e la madre superiora aveva fatto
entrare ad una ad una tutte le suore, ora era il turno delle novizie.
Buffy era
rimasta sulla soglia, non le era mai capitato di subire un interrogatorio e
questo la rendeva inquieta.
Studiava
attentamente l'uomo davanti a lei, poi una sensazione di tranquillità la
invase, come se fosse stata avvolta da due caldi braccia in una tenera stretta
rassicurante, cosa che effettivamente il suo Angelo custode stava facendo: non
lasciava mai la sua piccolina da sola.
L'aspetto
paterno del giudice ed i suoi modi gentili la fecero sentire a proprio agio.
- Prego si
accomodi! Gradisce un po' d'acqua, la vedo pallida-
- No sto
bene e solo che…- disse titubante la ragazza
- Lo so
per lei è una cosa nuova, ma non si preoccupi, saranno solo un paio di domande,
niente di invasivo-
- Bene, se
posso le risponderò-
- Di
recente ha per caso incontrato una ragazza...capelli rossi…abiti dimessi... -
si pulì gli occhiali- magari mentre aiutava i poveri della città...-
- Non
riesco a capire a cosa fa riferimento!!- lo guardò con curiosità la ragazza
- Vede
sorella, è evasa una giovane donna da poco più di due settimane, una strega
molto pericolosa….va processata prima che possa compiere atti orribili…-
Buffy si
ricordò del suo incontro con Willow, ora finalmente capiva a cosa le era
servito il suo aiuto. Ma quella ragazza non le sembrava capace di azioni
terribile...
- No
signore, non ho visto nessuno che corrisponda alla sua descrizione, e non credo
di…poterla aiutare….mi spiace davvero!!- rispose Buffy con voce tremante - ora
se non le dispiace avrei delle cose da fare-
- Oh!
Prego può andare e grazie per la sua disponibilità-
Buffy uscì
dalla stanza, si sentiva strana era la prima volta che mentiva, non riusciva a
trattenere le lacrime; poi attraverso la finestra guardò fuori...doveva
confessarsi.
Entrò
nella cappella ed andò dritta al confessionale, non riusciva a credere a ciò
che aveva fatto.
Si mise in
ginocchio
- Padre mi
perdoni perchè ho peccato-
- Dimmi
cara, che peccati hai commesso?-
- Ho
mentito padre, è la pri....ma volta che lo faccio, io...sto male, non volevo,
giuro che non volevo- gli disse tra le lacrime. Balbettava ed era molto
agitata.
- Calma
figliola, la menzogna è un peccato veniale se fatto senza recar gravi danni...
e sono convinto che la tua non è stata così grave, puoi dirmi di cosa si
tratta?
- Io non
ho detto al giudice che ho aiutato quella ragazza...non sapevo che fosse
ricercata...aveva un aspetto così...-
- Sono
convinto che volevi fare una buona azione, non ti crucciare. Dì una volta il
rosario e riposa tranquilla... Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
- Amen.
Grazie padre!- gli disse la ragazza che, ormai serena, si recò nella sua
camera.
Non si era
accorta che non era sola in cappella……
Dawn entrò
nelle stanze dell'abate….
- E'
permesso? Si può???-
- Dawn
cara dimmi…- le disse lui guardandola dalla testa ai piedi
- Devo
dirti una cosa davvero incredibile!!- la ragazza era evidentemente eccitata dal
suo piccolo segreto.
- Dawmie
tesoro, non è un po' presto per il nervosismo pre-cerimonia??- Fece il prete
avvicinandosi alla ragazza.
- Non ci
crederai mai!! La tua prediletta ha detto una bugia!! La sua prima bugia!!!-
- ??? Dawn
è da quando ti conosco che dici bugie!!- e la guardò con malizia.
- Ma che
carino!!- gli disse con tono sarcastico - mi riferivo a quella scemotta di
Buffy!-
- Ahahah!!
Bimba cattiva, quante volte ti ho detto che non devi parlar male delle tue
sorelle?-
- Perché?
Altrimenti che fai, mi sculacci??- fece la novizia con voce sensuale, mettendo
le braccia attorno al collo dell'uomo, che non perse tempo: l'attirò a se con
decisione e si impossessò delle sue labbra.
Il bacio
si fece via via sempre più appasionato - Sicura che non ti hanno seguito?- le
chiese a fior di labbra
-
Sicurissima!-rispose lei.
E in poco
tempo la stanza si riempì di gemiti
Capitolo
IV
"I
tuoi occhi sono Venere, la tua bocca è l'Universo... vorrei tanto viaggiare in
quest'immenso cosmo, immergermi nel tuo sguardo e perdermi tra le stelle"
Spike si
era accorto di aver fatto un piccolo errore: Willow era ancora troppo inesperta
per poter controllare tutto quel potere, e averglielo donato lo aveva reso
ancora più debole.
Ma la
parte più complicata era addestrarla.
Willow era
una ragazza impaziente…cercava sempre di fare cose più grandi di lei, provocava
enormi danni che Spike doveva sempre riparare, con il risultato di sfiacchirsi
entrambi.
Spike
doveva spesso ricorrere al suo antro sotterraneo per rigenerarsi mentre Willow
passava molto tempo a letto.
Fu proprio
in una di queste occasioni che…..
- Che
succede? Spike sei tu?? Da dove provengono questi rum...- ma la ragazza non
fece in tempo a terminare la frase: cadde per terra a peso morto e fu
trascinata via.
Quando
l'angelo nero ritornò non si stupì di non trovarla poichè era solita
allontanarsi da sola. L'aspettò nella sua stanza fino a sera ma non la vide
tornare. Iniziò a preoccuparsi, doveva essele successo qualcosa, qualcosa di
grave e doveva assolutamente ritrovarla.
Decise
allora di ricorrere ai suoi poteri: appoggiò una mano alla parete, si concentrò
e la stanza gli raccontò l'accaduto.
Quando
Willow si svegliò si ritrovo in un buco freddo e scuro, le faceva male la
testa, si sentiva confusa.
La cella
era illuminata da pochi mozzoni di candele, ma anche quelli si stavano
lentamente ed inesorabilmente consumando. Scorse un'ombra
- Salve
strega!! Ti piace la nuova sistemazione? Spero di sì perchè sarà la tua camera
per un po'-
- Dove mi
trovo?-
- Nel mio
convento, resterai qui in attesa del processo- le disse l'abate soddisfatto
-
Processo? E perchè diavolo dovrei essere processata!? Io non ho fatto nulla!?-
- Ehi
ragazzina non nominare il diavolo! Potrebbe sentirti...- le sussurò lui prima
di scoppiare in una fragorosa risata. La stava prendendo in giro
- Comunque
visto che io sono un uomo di Chiesa e rispetto tutte le creature, anche le più
abominevoli come te, risponderò alla tua domanda! Vedi, prima era
"solo" per stregoneria, ma data la tua fuga... ora si è aggiunta
anche l'evasione! Se fossi in te me ne starei buona per un po'. E poi il
servizio non è male e vitto ed alloggio sono gratis- concluse Padre Xander con
un sorriso che, di certo, non si addiceva ad un uomo di "fede" come
lui
- Non
potrete tenermi qui per molto...me la pagherete- sentenziò lei e, per un
attimo, i suoi occhi diventarono neri come la notte.
Xander non
fece caso alla cosa ed uscì dalla stanza lasciando Willow di nuovo da sola, la
quale, ancora tramortita dalla botta, si riaddormentò.
...
Spike era
alle porte del convento, doveva entrare ma non voleva dare molto nell'occhio.
Con un
gesto cambiò il suo aspetto, che divenne simile a quello di un mendicante.
Bussò al
portone e si finse in cerca di un pasto caldo ed un letto. Ad aprire fu Dawn,
la quale sfoderò la sua aria di candida novizia, ma dietro quello sguardo
innocente la ragazza se lo stava sbranando con gli occhi: nonostante il travestimento
aveva notato i lineamenti decisi e angelici dell'uomo.
Cercò di
controllare il suo istinto che le diceva di saltargli addosso, gli offrì una
piatto di minestra calda e lo condusse ad una piccola celletta in cui poter
riposare.
Angel
avvertì una strana presenza, una nuova sensazione lo invase, anche se… non gli
sembrava poi così nuova! Aveva l'impressione di averla già provata, ma non
riuscì a ricordare quando... O forse semplicemente non volle
Intanto a
Spike, a cui non era sfuggito lo sguado malizioso e pieno di desiderio della
ragazza, decise di divertirsi un po'.
- Mi lasci
qui da solo?- chiese mostrandosi preoccupato
- Cosa
dovrei fare?- le rispose lei con finta ingenuità e un lampo di lussuria le
attraversò gli occhi
- Potresti
restare un po' con me? Ti prego, sono così solo. Vorrei tanto avere qualcuno al
mio fianco che mi faccia compagnia e poi...-
- E
poi...-
- Ho
freddo! Fa così dannatamente freddo qui? Se stiamo vicini potremmo riscaldarci,
no?- le disse lui con fare sensuale e provocante
- Non
credo sia il caso- si affrettò a dire lei dirigendosi verso la porta - io ho
delle faccende da sbrigare e...-
- Aspetta-
la fermò lui prendendola per un braccio - ti prego non lasciarmi -
Erano a
pochi centimetri di distanza, potevano sentire i loro respiri.
- Non
dovresti aiutare il prossimo? Non è così che dice il tuo Signore?-
- Sì
ma...-
- Allora
non vedo quale sia il problema tesoro...- le sussurò ed iniziò a mordicchiarle
l'orecchio
- Co...sa
sta..i fac..endo?- cercò di dire lei
- Niente
che tu non voglia piccola... Dev'essere così noioso fare la suora, soprattutto
se non è per tua scelta-
- Che ne
sai tu?-
- Beh, è
impossibile che una così bella e... calda ragazza voglia sprecare tutto questo
potenziale, non trovi- e con un gesto veloce ed imprevedibile le alzò la gonna
ed iniziò a torturare la sua femminilità attraverso la biancheria
- Ti
pre....gooooooo!!! Oh mio Dio!-
- Ah ah!
Sbaglio o hai appena trasgredito a uno dei comandamenti? "Non nominare il
nome di Dio invano"!
E' uno dei
primi comandamenti, dovresti saperlo...-
- Sta'
zitto!- gli urlò prima di impossessarsi della sua bocca
"Povera
piccola... sei veramente sprecata come suora..." pensò l'angelo "ti
farò capire io a cosa stai rinunciando"
Improvvisamente
si staccò da lei e la guardò shockato
- I..io mi
d...ispiace, non volevo credetemi sorella! La prego non... non lo dica a
nessuno!-
- No..
n..on si p..reoc..cupi- gli rispose lei balbettando
Non
capiva: perchè si era fermato? Il suo tocco era così... esperto! Non aveva mai
provato cose del genere e l'aveva solo toccata "Immagina se ti avesse
fatto sua! Nononono, basta pensieri!"si disse
- Ora devo
andare- fece lei con fare sbrigativo e scomparve come un fulmine
"Che
diavolo!!! Sono insoddisfatta e ho una voglia pazzesca! Credo proprio che andrò
a confessare i miei pensieri al mio abate... meglio che niente!"pensò
mentre con passo svelto si dirigeva verso la canonica.
Una risata
invase la stanza in cui poco prima era avvenuto il fatto
-
Ahahahaha!!! O mia piccola e insignificante novizia, non puoi nemmeno
immaginare cosa sarebbe successo se ti avessi fatto mia!!! E il fatto che non
lo saprai mai rende tutto questo ancora più eccitante e doloro... per te!!!-
Poi come,
attraversato da un lampo, si ricordò del motivo per cui era lì: doveva salvare
la sua piccola strega!
Si mise a
sedere per terra e stette in silenzio cercando di raggiungere la giusta
concentrazione per poter entrare nei suoi sogni.
Ma fu
tutto inutile: i suoi poteri erano troppo deboli in quel maledetto posto!
A Buffy fu
affidato il compito di occuparsi della nuova "ospite".
Scese nei
sotterranei del convento e rimase pietrificata quando si accorse chi fosse la
ragazza.
Come era
potuto succedere? Nessuno sapeva dove si nascondeva!
Lasciò il
vassoio con la cena sul ceppo di legno che doveva fungere da mobiletto,
cercando di fare il meno rumore possibile: non voleva svegliarla.
La ragazza
dai capelli rossi era distesa sulla panca di legno e stava riposando, ma il
viso era contratto, come se in realtà stesse soffrendo.
In effetti
quella sistemazione non doveva essere il massimo, nessuno meritava di essere
trattato in quel modo, persino le bestie erano trattate meglio!
"Perchè
questa crudeltà?" si chiese
La guardò
con tenerezza, provava un inspiegabile affetto verso di lei e non sapeva da
dove venisse, dopotutto non la conosceva nemmeno.
E poi si
sentiva in colpa, pensava di averla messa al sicuro ma non era stato così.
Non poteva
credere che quella ragazza fosse malvagia, il suo viso era così... mite.
Aveva dei
lineamenti sottili e l'ultima cosa che si poteva pensare di lei era che fosse
una strega.
Decise di
fare un paio di domande in giro…doveva sapere, doveva conoscere la verità!
Delicatamente
si avvicinò al suo viso e lo accarezzò
- Mi
dispiace che ti abbiano presa, ma non lascerò che ti condannino per cose che
non hai commesso! Te lo prometto! Sarà fatta giustizia-
Rimase a
fissarla ancora per qualche minuto e poi se ne andò.
Dawn si
stava dirigendo a malincuore nella sua stanza: la canonica era vuota e del suo
amante non c'era traccia. E si suoi pensieri andarono a quello strano e
affascinante individuo.
Era così
bello! Aveva dei lineamenti perfetti e poi il suo sapore... la sua fantasia
iniziò a vagare e le si stampò sul viso un'espressione da ebete. A riportarla
sulla terra furono i passi di Buffy, che, passandole davanti, le diede la buona
notte.
Stava
ancora realizzando quello che le era successo in quelle ultime due ore, quando
sentì i rintocchi e decise di muoversi.
Buffy,
amareggiata, decise di tentare il tutto per tutto e si diresse in Chiesa: non
era riuscita a cavare un ragno dal buco, nessuno sembrava sapere nulla di
Willow e l'unico che ora poteva aiutarla era Padre Xander.
Passando
per i corridoi, dalle finestre, riconobbe la sua sagoma in cortile "Meno
mele che è ancora svelglio!" pensò e, approfittando della fortuna, scese
di corsa per raggiungerlo….
Dawn aveva
raggiunto Xander per la "classica" passeggiatina privata del martedì
notte, ma non si erano accorti che stavolta in loro incontro non era poi tanto
privato.
Spike,
toltosi i panni dello straccione, era in cerca del carceriere che teneva in
quei squallidi sotterranei la sua strega. Lo aveva visto con gli occhi di
Willow, fortunatamente la ragazza imparava in fretta a gestire i suoi poteri e
grazie al suo aiuto era venuto a conoscenza di cosa le era accaduto nelle
ultime ore.
Passò per
il cortile con passo spedito, odiava quel dannato posto! Era così pieno di...
Dio!
Ma degli
strani rumori, certamente non adatti ad un convento, catturarono la sua
attenzione.
Buffy si
era precipitata giù nel cortile, ma sentendo delle voci si era nascosta…ciò che
vide davanti a lei la lasciò senza parole: due figure si stavano scambiando un
caloroso ed appassionato bacio. Non riusciva a distinguere l'uomo che era di
spalle, ma grazie alla luce della luna, anche se con un po' di difficoltà…
- Oh mio
Dio!!! Ma quella è Dawn!!!- Non aveva mai avuto una buona opinione di quella
ragazza, il suo comportamento era sempre stato bizzarro e non consono all'abito
che stava per indossare, ma questo poi era davvero il colmo. Quella sciocca
ragazzina stava infrangendo uno dei sacri voti: la castità.
Spike
invece dalla sua postazione poteva ammirare lo spettacolo che i due stavano
dando in tutto il suo splendore…
- E bravo
il nostro abate!! Predichiamo bene ma…razzoliamo male a quanto pare!!- disse
con un ghigno e il suo sorriso si allargò maggiormente quando notò la ragazza
che stava inducendo in tentazione il prete "O è il contrario??!"
- Piccola
perfida ragazza!! E io che pensavo di essere stato il primo a toccarti!! Ma
come sono cambiati i tempi, oggi non ci si può più fidare nemmeno delle suore!-
disse a bassa voce per non farsi sentire.
Poi la sua
attenzione fu attirata da qualcos'altro...
Dietro uno
dei pilastri del porticato c'era una fanciulla, sicuramente non abituata a
visioni del genere!
Sul suo
viso si poteva facilmente distinguere la sorpresa e l'imbarazzo che quella
scena le stava provocato.
L'angelo
nero la guardò meglio: le ciocche bionde, sfuggite al velo, facevano da cornice
al suo viso, così gentile e perfetto.
Aveva i
lineamenti ancora giovani, nessuna imperfezione, nessun segno del tempo: doveva
essere molto giovane, sicuramente poco più di una bambina!
Gli occhi
verdi, che dovevano sicuramente essere vivissimi, ora erano arrossati dalle
lacrime che li rendevano ancora più splendenti alla luce della luna.
Stava
combattendo per non piangere, ma una goccia solitaria e ribelle le sfuggì e
Spike la seguì attentamente: la vide scorrere lentamente lungo le gote per poi
finire sulle sue labbra.
Quelle
labbra così morbide e sensuali, da baciare e ribaciare...
Ed un
pensiero si affacciò nella sua mente "Come vorrei essere quella
lacrima"
Le aveva
visto solo il viso... e quella fanciulla lo aveva già catturato.
Capitolo V
"Sbalordito
il Diavolo rimase, quando comprese quanto osceno fosse il bene... ...e vide la
virtu' nello splendore delle sue forme sinuose"
- da
"Il Corvo" -
Buffy,
sconvolta, dimenticò i motivi per cui era ancora in giro a quell'ora della
notte e si diresse verso la sua camera.
Rimase per
un paio di minuti al buio cercando di capire se quello che aveva visto fosse
realtà o semplice frutto della sua immaginazione... non sapendo quale
prospettiva fosse meglio.
Poi accese
la candela che aveva davanti alla finestra, s'inginocchiò vicino al crocifisso
di legno ed iniziò a pregare.
Spike,
deluso dal fatto che la sua visione fosse sparita, notò la finestrella
illuminata, con agilità sali su uno degli alberi del cortile e si arrampicò
fino alla finestra: eccola, aveva tolto il velo...i capelli le cadevano sulle
spalle e lei se li stava spazzolando con cura.
La ragazza
si spogliò per mettersi a dormire, faceva ogni movimento in modo meccanico, ma
con grande eleganza; l'angelo nero rimase incantato.
- Sembra
una principessa!! La sua bellezza è rifulgente. È nata per regnare, lei sarà la
mia regina- disse con entusiasmo
Buffy,
esausta, finalmente riuscì a coricasi e si addormentò subito: troppe cose erano
successe in quella strana giornata... e cose ancora più strane stavano per accadere
in quella notte.
La notte
che avrebbe cambiato la sua vita, per sempre.
Accanto a
lei si materializzò Angel, le teneva la mano. Le diede un innocente bacio sulla
fronte e le rimboccò le coperte, come ogni sera.
Istintivamente
guardò fuori... si sentiva osservato, spiato.
Ma non
notò nulla di anomalo così, incamminandosi verso la porta, scomparve.
"Oh!!
Guarda un po' chi si rivede!! Dolcezza devi essere un pezzo grosso se sei stata
affidata a lui" pensò e con passo lento e sensuale entrò nella stanza.
- La
conquista sarà ancora più interessante tesoro. Ed ora è il momento delle
presentazioni...- le disse dolcemente mentre prendeva posto ai piedi del letto,
ben sapendo che non gli avrebbe risposto.
....
Un
bellissimo prato, pieno di fiori che rilasciavano nell'aria un gradevolissimo
profumo.
Buffy era
seduta su una piccola altalena appesa al ramo di una quercia secolare e si
godeva il calore dei raggi del sole che le accarezzavano il volto.
Decise di
raccogliere un po' di quei fiori, li avrebbe portati nella cappella. Si stava
rilassando, aveva l'impressione di essere già in paradiso....
-ATTENTA!!!!!-
Quella
voce da lontano... Cosa aveva detto? Non capiva.
Poi si
accorse che stava per essere travolta da qualcosa... un cavallo imbizzarrito le
stava venendo contro in una corsa folle.
Si senti
afferrare e poi cadere su qualcosa di morbido. "Cos'è successo?"
pensò.
Non capiva
bene cosa stava accadendo, era ancora a terra quando improvvisamente si rese
conto di non essere sola
- Oh mio
Dio!!! Scu...scusami io...-
- No
figurati!!! Poi tranquillamente rimanerci sul mio petto se vuoi...- sorrise
sornione l'altro
Buffy
arrossì sensibilmente. Non era stata mai così vicina ad un uomo!
Squadrò il
ragazzo dalla testa ai piedi: aveva degli occhi ipnotici, non riusciva a
distogliere lo sguardo.
-
Io...devo....grazie!!! Ero come paralizzata non riuscivo a muovermi! Ti sei
fatto male?- fece lei preoccupata
-
Tranquilla, sono ancora intero! Meno male che passavo di qui! Sarebbe stato un
peccato rovinare un così bel viso- le disse con dolcezza e gentilmente posò una
mano sulla sua guancia.
Buffy fu
attraversata da un fremito, la sua mano era calda e morbida.
Il biondo,
da vero gentiluomo, le diede una mano ad alzarsi.
Finirono
vicinissimi, poteva sentire il suo respiro leggermente accelerato.
-
Gra...grazie ancora! Devo sembrarti una stupida...-
- Niente
affatto!- Non le staccava gli occhi di dosso, non ci riusciva era più forte di
lui.
Le mise un
braccio attorno alla vita sottile e se l'attirò più vicino in modo che i loro
corpi aderissero perfettamente
- Non so
come posso sdebitarmi!! Non possiedo molto...-
Ma non le
lasciò terminare la frase, con un gesto rapido intrappolò le sue labbra in un
bacio sempre più appassionato.
Buffy fu
colta alla sprovvista ma non oppose resistenza... tutte quelle nuove
emozioni...
Con una
mano il ragazzo le accarezzava la schiena, mentre l'altra era tra i suoi lunghi
capelli.
Era in
trappola, non potava sfuggire.
Si fece
coinvolgere dal bacio e vi partecipò: le sue mani scorsero lungo schiena
dell'uomo con movimenti lenti e provocanti, anche se questo lei non lo sapeva
ancora.
Lo strinse
a sè.
Era
sconcertata dal suo comportamento, ma non poteva farne a meno, le carezze di
lui le procuravano un piacere mai provato prima e questo la spaventava ed
incuriosiva allo stesso tempo.
Poteva
avvertire i gemiti sommessi della ragazza ed un sorriso gli comparve sul volto
-
Questo...potrebbe essere un inizio- fece lui quando le loro labbra si
staccarono.
La ragazza
aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra gonfie del suo bacio, il suo sapore
ancora in bocca. Era come imbambolata...
- Vedo che
hai apprezzato...vuol dire che...- e riprese a baciarla.
Stavolta
non rimase sulle sue labbra, scese delicatamente su collo e sulla spalla
rimasta scoperta.
Buffy
fremeva sotto il suo tocco gentile, le mani di lei stavolta erano sul torace.
Sentì al tatto l'addome scolpito e lo immaginò a dorso nudo... poi un attimo di
lucidità e tornò in sè.
Raccolse
tutte le sua forze e lo spinse lontano
- Ma come
ti sei permesso? Io non ti conosco nemmeno!- gli disse
- In
questo caso... piacere Spike- rispose lui con atteggiamento provocatorio
Buffy,
ancora scossa da quelle nuove sensazioni e non sapendo cosa fare...scappò
- Ci
vediamo presto riccioli d'oro- le disse Spike e il suo tono era a metà tra il
divertito e il minaccioso.
"Vigorosa
è l'Anima mia.
Forzando
le Porte dell'Al di là; Io passo.
Io faccio
penetrare fin alle più remote Regioni del Cielo
La Luce
che sfavilla nel mio Cuore;
Poiché il
mio Nome è:
"Colui
che conosce gli Abissi".
Ed è per
assicurare la vostra salute, o Voi, Spiriti disincarnati,
Che a
milioni popolate l'Al di là
che io
agisco in questo momento"
Buffy si
svegliò di soprassalto.
Era
sudata, come se avesse corso davvero.
Istintivamente
si toccò le labbra e poi il collo: quel sogno era stato fin troppo reale per
una ragazza pura come lei e il suo primo pensiero fu la confessione
Era troppo
agitata, tremava tutta e a momenti si dimenticava persino di rendersi
presentabile "Calma Buffy!"
Prese il
suo rosario e se lo mise al collo: quando era agitata o triste quel simbolo le
era di gran conforto e poi sua madre le aveva detto che quello era un richiamo
per il suo angelo custode.
Ed infatti
Angel, non appena vide il segnale, non tardò ad arrivare: lei aveva bisogno di
lui! Quella era l'autorizzazione che gli permetteva di avvicinarla, senza dover
infrangere nessuna regola.
E,
stranamente, la cosa lo rese felice ed appagato.
Con fare
deciso le andò incontro, ma improvvisamente si rese conto che qualcosa non
andava: la ragazza era sconvolta da qualcosa...qualcosa di nuovo, e lui non
riusciva a comprendere il motivo della sua agitazione!
Qualsiasi
cosa fosse era protetta da un gran potere che gli impediva di vederla... e
questo lo spaventò.
Nel frattempo
Spike, che dalla sera precedente non aveva mai abbandonato la stanza della
ragazza, stava osservando la scena
- C' avrei
scommesso che avresti reagito così! Se ti ha sconvolto un semplice bacio devi
essere una delle persone più candide e pure del mondo tesoro, sei...- ma la
frase gli morì in gola.
Davanti ai
suoi occhi si materializzò un'immagine del suo passato, il suo passato di uomo,
di bambino: quando Dio lo scelse come Angelo....
Ne aveva
bisogno, ne aveva terribilmente bisogno.
La
popolazione aumentava a dismisura ma a causa della povertà e della peste, molti
bambini morivano prematuramente.
Ne
servivano di nuovi, ma doveva trovare quelli giusti…con delle caratteristiche
particolari, dovevano avere quelle caratteristiche.
Aveva
cercato dappertutto e aveva ormai perso le speranze.
Quando
nacque per miracolo un bambino….
Il parto
era stato difficile e purtroppo la madre non era sopravvissuta.
Si
avvicinò alla sua culla…
Due grandi
occhi azzurri, che lo scrutavano….mostravano dolcezza, tanto amore, ma anche
una grande forza d'animo…
L'aveva
trovato…si chinò su di lui, un bacio sulla fronte…e un simbolo dorato.
Lo prese
in braccio e insieme scomparvero.
Dio aveva
finalmente trovato il suo nuovo Angelo.
Fu Angel
ad occuparsi della sua educazione, e quando furono pronti venne loro affidato
il compito di trovare l'UNICA, colei che avrebbe dovuto rappresentare la nuova
donna senza il peccato.
E
comprese.
La donna
senza peccato, la donna della profezia... era LEI!!
Capitolo
VI
"L'amore
come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione".
Italo
Calvino
Buffy era
diretta al confessionale, si sentiva quasi sporca…..
- Padre mi
perdoni!-
- Figliola
cosa ti è accaduto?- le chiese l'uomo dall'altra parte
Buffy
rimase inizialmente interdetta…quella non era la voce di padre Riley….
-
Pa…padre??-
- Ti stai
domandando dove è finito il mio collega….beh! ecco…è ammalato, ha preso un
periodo di riposo!- disse, cercando di essere il più convincente possibile - ma
non preoccuparti! Dimmi cara, sono qui a tua disposizione-
- Vede
padre ho fatto uno strano sogno stanotte...- e Buffy gli raccontò il sogno nei
minimi dettagli - ed io ecco…mi sono lasciata trasportare e l'ho immaginato
senza vestiti!! Misericordia che ho fatto!- concluse lei scoppianddo in lacrime
- Davvero!?
E come ti sono… Ehm, volevo dire...non preoccuparti! Infondo sono solo sogni
no? Non è niente di peccaminoso! E poi sai, anche il nostro Signore permette
"di lasciarsi andare senza commettere però peccato"-
- Padre,
davvero crede che…insomma…-
- Certo!
Ovviamente non significa che tu sia libera di fare ciò che vuoi, ma tiene
sempre presente che questi sono solo sogni- le disse sottolineando in
particolar modo le ultime due parole - io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Ed ora torna pure alle tue
faccende senza crucciarti -
La
ragazza, un po' stranita, decise di ascoltare il consiglio del suo confessore
"Dopotutto se lo dice lui..." e andò a sbrigare le sue commissioni.
Ma il
pensiero di quella notte non la lasciò mai.
- E così
ho risvegliato qualcosa nella piccola!- fece Spike, rimasto solo - Raggio di
sole sappi che mi appartieni!-
La
giornata trascorse normalmente, Buffy evitò volontariamente Dawn e si occupò
della prigioniera, si sentiva insolitamente protettiva nei suoi confronti ma
non ne comprendeva il motivo.
Cercò di
tenere la mente occupata e l'unica cosa che le venne in mente fu quella di
leggere la Bibbia.
Era
talmente concentrata che dimenticò persino di mangiare. Se ne rese conto solo
quando, tornata nella sua celletta per andare a dormire, la sua pancia iniziò a
brontolare.
Ma orami
era tardi e le cucine erano state chiuse da un pezzo.
Rassegnata
si mise a dormire.
...
Dalla
cappella si sentivano le note del piccolo organo.
Buffy, con
passo svelto, si diresse verso l'ingresso.
"Ho
fatto tardi, di nuovo!" pensò
Dawn la
vide entrare quatta quatta e di proposito, con un tono di voce tale da farsi
sentire da tutti, disse
- Ben
arrivata! Che fine hai fatto?-
Buffy
arrossì sentendo gli occhi delle amiche puntati addosso.
- Forza!
Non ci distraiamo!- Fece la Madre Superiora battendo le mani per richiamare
l'attenzione.
- Grazie!-
disse con tono sarcastico Buffy una volta raggiunta Dawn.
Un'improvvisa
fitta allo stomaco le provocò una smorfia sul viso.
-Qualcosa
non va?- le chiese l'altra fingendosi preoccupata
- Per
riuscire ad arrivare in tempo alle prove ho saltato il pasto, ed ora ho fame-
- Le
cucine sono ancora aperte, se vuoi conosco un ingresso segreto…-
- Ma che
stai dicendo?! Lo sai che no si può mangiare fuori orario...- le rispose, senza
accorgersi di aver alzato un po' troppo la voce
- Allora!?
Sorella se le prove per il velo non le interessano può tranquillamente tornare
nella sua cella!!- sbottò la Madre Superiora
- Ma
io...- tentò inutilmente di giustificarsi
- La prego
di accomodarsi fuori-
Buffy, non
potendo ribattere, col capo chino uscì e lentamente si diresse verso la sua
stanzetta.
- Oh
mamma!! Ma questa è cioccolata!- fece annusando l'aria - ho talmente tanta fame
che ho persino le allucinazioni…non può essere!-
Arrivò
davanti alla porticina della sua cella e, dopo averla aperta, entrò…
La stanza
era calda e le luci soffuse creavano una stupenda atmosfera, al centro della
stanza su una tavola imbandita, c'era della carne…un lusso che il convento non
si poteva permettere sempre.
E poi
ricche ceste di frutta, di tutti i tipi e di tutte le stagioni, dolci per tutti
i gusti...
- Ma
questa non è la mia camera! Avrò forse sbagliato porta?? Eppure non mi sembra…-
si disse guardandosi attorno
- No
piccola, non hai sbagliato: è la tua camera! Avevi detto di aver fame e
così...- intervenne l'uomo alle sue spalle che, allargando il braccio, le
mostrò il ricco banchetto.
- Ancora
tu? Come hai fatto ad entrare?-
- Mistero
cara, mistero. Allora? Da cosa vuoi iniziare? Vuoi la solita zuppa calda o
preferisci direttamente il dessert- le disse poi con fare malizioso.
Le si
avvicinò con in mano due calici di vino, gliene porse uno e, guardandola dritta
negli occhi, alzò il bicchiere - A noi due!-
Buffy
prese il bicchiere, Spike intrecciò il proprio braccio con quello di lei e
bevve un sorso, poi la invitò a fare lo stesso, ma rifiutò.
Timidamente
si avvicinò alla tavola…c'era l'imbarazzo della scelta…
- Ecco
tutto questo cibo per una sola persona…-
- Ah ah
ah!! Dolcezza siamo in due!- fece lui fingendosi offeso
- Comunque
è troppo, potremmo portarla ai poveri, sai quanti bambini possiamo fare feli…-
- Shhhhh!!
Ora non ti preoccupare degli altri, assaggia!!- e le avvicinò alla bocca un
pezzo di torta al cioccolato ricoperto di panna.
Buffy,
anche se un po' titubante, diede un morsicino al dolce… e sul viso le comparve
un'espressione estasiata!
- Ti
piace??- erano molto vicini e le sussurrava le parole all'orecchio facendole
venire dei lievi brividi lungo la schiena.
- E'...è
divina!! Erano secoli che non ne mangiavo… E guarda c'è anche…- allungò la mano
verso una crostata di frutta - la crostata ai frutti di bosco, la mia
preferita!- esclamò in preda alla felicità più totale e questo fece sorridere
Spike "Sei così innocente"
- Prendila
è tutta tua! Ma ce ne sono anche di altri tipi…guarda là-
Ma lo
sguardo della ragazza si era già posato su un cesto di fragole rossissime.
- Le
fragole! Ma qui c'è tutto quello che si possa desiderare…- sospirò - ma quello
che ho mangiato è sufficiente, la mia fame si è calmata….ci hanno sempre detto
di non prendere mai più di quello di cui si ha bisogno- concluse, anche se i
suoi occhi lasciavano trasparire una nota di delusione
- Ma qui
non vale! Non sei al refettorio, qui è tutto per te tesoro!- e le cinse la vita
con le sue braccia muscolose. Restarono così per un po' di tempo, finchè Spike
sciolse la stretta.
Si diresse
verso la tavola e, con gesti lenti e provocatori, versò in una tazza qualcosa
di caldo.
- Mi sembra
di aver capito che la cioccolata ti piace, e credo che berla calda subito dopo
un pasto, soprattutto con questo freddo, sia l'ideale!- e la sua voce era
suadente e profonda, impossibile resistergli.
E quando
lui ne bevve un sorso lei lo imitò, come in trans: l'odore del cacao riempiva
la stanza inebriandola
Quando
staccò le labbra dalla tazza, erano ancora sporche di cioccolata.
Gliele
pulì con la dita, per poi avvicinarsele alla bocca e leccarle avidamente - Così
è ancora meglio-
Angel che
vegliava su di lei, notò la sua espressione - E' bello vederti felice piccola
mia! Presto si compirà il tuo destino e a quel punto… ma ora devi svegliarti, è
l'alba! Buffy, Buffy, Buffy!-
"…Buffy!"
- Mi
stanno chiamando, devo anda…-
-
Dannazione! Resta con me, possiamo continuare a…-
- Non
posso! Mi cercano, forse è importante!-
...
Aprì gli
occhi e si trovò nella stanzetta spoglia.
"Ancora
lui" pensò.
Si alzò e,
dopo aver pregato, si diresse verso lo specchio per prepararsi.
Si stava
mettendo il velo quando notò una macchiolina scura sull'angolo della bocca. Si
pulì distrattamente ma, ripensando al sogno, si portò le dita alla bocca.
- Ummmm!
Cacao! Un momento... Cacao!!? Come c'è finito il cacao sulle mie labbra??! Va
bene Buffy, il prete ti aspetta!- si disse e, con passo svelto, si diresse
verso la cappella.
- Padre
Riley è lei?- chiese entrando nel confessionale
- No!
Credevo di avertelo giù detto cara! Padre Riley ha bisogno di riposo!-
- Ops...mi
scusi...padre... - interruppe la frase, voleva sapere il suo nome.
- Sei
proprio sicura che conoscere il mio nome sia importante?-
- No, ha
ragione. Il fatto è che ultimamente mi sento strana, come se fossi
continuamente osservata-
- In che
senso sorella, c'è forse qualcuno che ti spia?-
- Non
credo... e poi che motivo ci sarebbe!? Cosa potrebbe mai volere da me?- chiese
più a se stessa che al prete
- Molte
cose piccola, molte cose!- disse Spike, senza accorgersi di parlare ad alta
voce
- Come ha
detto?-
- Non ho
detto nulla- cercò di difendersi lui -Come mai di nuovo qui? Aspetta lascia che
indovini: un'altro sogno?-
Buffy si
sentì presa in giro - Non mi derida così padre...io...-
- Oh
scusami figliola, credimi non volevo darti questa impressione. Avanti
raccontami tutto!- e Buffy gli descrisse il sogno nei minimi particolari.
Alla fine
Spike l'assolse dalla sua "dolce abbuffata" e la fanciulla tornò ai
suoi doveri quotidiani.
Stava per
andarsene, quando si accorse di una presenza familiare alle spalle
"Beccato" si disse
- La
piccola è più forte di quanto pensassi! L'hai scelta bene vecchio mio...-
- Non
penserai che ti lascerò fare ciò che vuoi vero?-
- Dici a
me!?- chiese lui voltandosi e mostrando il suo sorriso beffardo - sai bene che
non farei mai nulla contro di te, Angel!-
- Lei è
fatta per me!! Non ti permetterò di portarmela via-
- Ah, ah,
ah, fratellino...avverto una certa gelosia. Pensavo stessimo parlando della tua
protetta, non della tua fidanzata!- gli fece notare - E comunque vedrai che non
sarò io a portartela via. Stavolta, come mi hai insegnato tu, osserverò ed
aspetterò...-
E, dopo
essersi scambiati uno sguardo minaccioso, scomparvero entrambi.
Capitolo
VII
Sogna come
se vivessi per sempre, vivi come se dovessi morire oggi.
- James
Dean -
La
giornata trascorse tranquillamente, ma tra le prove per la cerimonia dei voti e
le cure a Willow Buffy arrivò a sera completamente esausta.
Non fece
in tempo a coricarsci che Morfeo l'aveva già accolta tra le sue braccia
...
Il cielo
era grigio e ricoperto da nubi cariche di piaggia.
Non erano
ancora le tre del pomeriggio ma nella cara e vecchia Londra le ombre iniziavano
già a calare e a prendere il posto della luce del giorno.
Come ogni
giovedì Buffy era impegnata nel suo giro nelle periferie londinesi, anche se
avrebbe preferito riposarsi vista la stanchezza che aveva in corpo.
L'aria era
impregnata dell'odore della povertà, quasi irrespirabile e non per la prima
volta in quel giorno si chiese come facessero i cittadini a vivere in quelle
condizioni.
-
Signorina! Mi aiuti la prego!!- le disse un'anziana signora dall'aspetto stanco
e trasandato.
- Mi dica,
come posso aiutarla?- chiese la novizia.
-
Ecco…dovrei portare questo cesto…ma le mie povere ossa…-
- Vediamo
cosa posso fare! Oh mammina, ma com'è pesante!!- si guardò attorno in cerca di
aiuto, ma la donna si era già avviata verso la sua casupola e a Buffy non restò
altro da fare che portare il cesto.
Con molta
fatica tentò di trascinare la cesta…ma procedeva lentamente, quella cosa era
davvero pesante!
Fortunatamente
esistevano gli angeli e uno di questi, il più bello, venne in aiuto della
ragazza.
- Lascia
faccio io!- le disse Spike che, senza il minimo sforzo, sollevò la cesta e la
consegno alla proprietaria. Buffy, che era rimasta in strada a riprendere
fiato, osservò l'uomo e rimase colpita dai suoi gesti così eleganti.
- Piccola
sei stanca?- le chiese una volta tornato - questa vita ti affatica troppo- le
girò attorno e le mise le mani sulle spalle - senti qui! Sei tutta in
tensione…- ed iniziò a massaggiarla con movimenti lenti.
Buffy
chiuse gli occhi - Ummmm-
Aveva un
tocco così morbido, si sentiva sciogliere, avrebbe voluto essere plasmata da
quelle mani.
Poi un
improvviso calore l'invase, un tepore che non sentiva da tempo.
Istinitvamente
aprì gli occhi e sul viso le si disegnò un'espressione alquanto stupita: era
adagiata su enormi e soffici cuscini in un comodo letto ed indossava biancheria
soffice e comoda.
-
Riposati! Qui puoi dormire quanto vuoi!- le sussurò lui con la sua solita voce
calda e sensuale.
- Ma ho le
prove e la messa... e non ho finito il mio giro…- protestò lei, ma senza
convinzione
- Ehi, ehi
calma!! Ti ho già detto che quando sei con me queste cose non valgono- la
rassicurò
Spike
aveva acceso il camino e ora si stava dirigendo verso di lei.
Istintivamente
Buffy si coprì con le lenzuola il più possibile, non era mai stata vista così
scoperta da un uomo e la cosa la imbarazzava parecchio.
Ma lui
sembrò non farci caso, si fermò allo scrittoio, prese un libro e poi con fare
deciso continuò ad avanzare e si sedette ai piedi del letto.
Buffy lo
osservò incredula "Come mai uno sconosciuto ha tanto cura per me?".
E solo
allora fece caso al suo abbigliamento: indossava una camicia sottile nera
aperta sul torace che lasciava intravedere la pelle liscia e bianca. Degli
strani calzoni, che non aveva mai visto prima, aderivano perfettamente alle sue
gambe esili e mettevano in evidenza un leggero rigonfiamento nella parte
"OH MIO DIO MA COSA VADO A PENSARE??!" si chiese stupita.
Lo stava
spogliando con gli occhi e lui ne sorrise compiaciuto.
- Che
vuole…che vuole fare?-
- Piccola,
mi dai ancora il lei!? Credevo fossimo diventati amici! Non fare quell'
espressione terrorizzata tesoro, non voglio farti del male-
- Non
si…non ti avvicinare di più per favore!- lo pregò lei, era nervosa e le tremavano
le mani.
- Va bene
come vuoi... volevo solo leggerti una storia. Conosci il mito di Iside ed
Osiride?- chise lui e sembrava sinceramente interessato
- No!- gli
rispose con titubanza, quasi si sentisse in colpa per quella sua mancanza. Poi,
come una bambina, si sistemò sotto le coperte ed ascoltò.
- Allora…-
si schiarì la voce lui ed iniziò a raccontare.
...
Iside e
Osiride
Nut, dea
del cielo, e Geb dio della Terra, erano marito e moglie; la loro unione era
talmente forte che fra i due non poteva esistere nulla al punto tale che non
potevano nemmeno avere figli.
Per questo
motivo, Shu, loro padre, li separò e, così finalmente Nut poté partorire due
serie di gemelli: Osiride e Iside e Set e Nephtys. Iside ed Osiride si volevano
molto bene, mentre Nephtys odiava Set ed amava Osiride.
Alla
nascita di Osiride si udì una voce che annunciava l'arrivo del Signore di tutta
la Terra; infatti Osiride divenne Re d'Egitto ed insieme ad Iside, sua regina,
governarono insegnando al loro popolo come coltivare e come adorare gli Dei.
Set,
fratello geloso di Osiride, accecato dall'invidia, pensò di escogitargli una
trappola e ci riuscì.
Prese le
misure del corpo di Osiride e, costruì una bellissima bara variopinta a sua
misura.
Dopo di
cui annunciò che si sarebbe svolta una grande festa dove, come premio, ci
sarebbe stata la bara, vinta da chi ci fosse entrato perfettamente. Fu proprio
in quell'occasione che invitò il fratello Osiride.
A turno
gli ospiti provarono la bara, ma chi era più alto, chi più basso, nessuno di
loro riusciva ad entrarvi su misura.
Alla fine
toccò la prova ad Osiride e...il suo corpo entrò alla perfezione con gran
stupore di tutti gli invitati.
...
Quando
rialzò gli occhi dal libro, lei si era addormentata.
Si
avvicinò per contemplare meglio il suo viso e le si sedette accanto. In quel
momento Buffy si mosse e, involontariamente, gli cinse la vita con il braccio.
Senza
farsi troppi problemi Spike le si stese a fianco e rimase a fissarla finchè
anche lui si addormentò.
Buffy si
risvegliò appoggiata al suo petto. Lui era senza camicia e la stringeva a sé.
Le piaceva
quella sensazione e non aveva nessuna voglia di ritornare fuori al freddo.
Richiuse
gli occhi e si riaddormentò
...
Un brivido
di freddo…riaprì gli occhi…
- Ho
sognato ancora! Ma si stava così bene!!- fece sospirando
Contro
voglia si alzò..
"Forza
Buffy, il dovere ti chiama!!"
Non andò
subito a confessarsi, doveva ancora decifrare le emozioni che quel contatto, se
pur onirico, le aveva provocato.
Questa
scelta preoccupò molto Angel, non si era mai comportata in questo modo... senza
contare che in queste ultime due notti starle vicino era diventato praticamente
impossibile.
Buffy
scese nei sotterranei a trovare Willow, la considerava una brava persona e le
dispiaceva molto averla dovuta conoscere in una così spiacevole circostanza.
Aveva
evitato Dawn. Anche se voleva aiutarla, non era ancora pronta ad affrontare con
lei il discorso "castità".
Prima di
ritirarsi definitivamente nella sua cella andò finalmente a confessarsi.
Non cercò
padre Riley e parlò poco.
Non le
piaceva mentire, la metteva a disagio, ma non nutriva piena fiducia nel nuovo
padre.
Anche
Spike fu di poche parole, sperava di sentirle dire qualcosa che gli facesse
capire…ma, visti i risultati, il lavoro era ancora lungo.
Poi gli
venne un'idea…
Attese
come al solito che la fanciulla si addormentasse e comparve al suo fianco
- Non
voglio farti soffrire piccola…ma sei tu che mi costringi- e un sorriso comparve
sul suo volto.
...
Percorreva
un sentiero che saliva la collina, era curiosa di vedere il paesaggio
dall'altra parte ed affrettò il passo.
Una volta
in cima i suoi occhi si illuminarono.
All'ombra
di un albero il ragazzo biondo stava riposando. Era disteso e con le braccia
dietro la nuca ed aveva il viso rilassato. Da quello che gli vide attorno
dedusse che stava aspettando qualcuno per un pasto all'aperto e, pensando che
quel qualcuno fosse lei, si incamminò verso di lui.
Spike,
improvvisamente, aprì gli occhi e con un gesto aggraziato scattò in piedi.
Sul suo
volto campeggiava un'enorme sorriso - Dolcezza finalmente!-
Buffy
stava per accelerare l'andatura quando una voce da dietro…
- Spike!
Spike, tesoro scusami!!- Una ragazza correva nella sua direzione e quando fu a
pochi passi da lui gli saltò in braccio.
- Anya!
Che bello rivederti!- disse accarezzandole i capelli -E non preoccuparti per il
ritardo love, ti avrei aspettato fino a domani se fosse stato necessario- e si
scambiarono un caloroso bacio.
Buffy
avvertì una stretta al cuore "Perchè fa così male?"
Rimase in
disparte a guardare.
I due
amanti mangiarono e si scambiarono effusioni; tutte le attenzioni che quel
ragazzo aveva riservato a lei ora erano rivolte ad un'altra. Si sentì tradita
ed iniziò a pentirsi di aver rinunciato...di aver rinunciato a rappresentare il
mondo per qualcuno; in fondo lei era solo una delle tante novizie del convento.
Ripensò
alle parole di sua madre è desiderò fortemente essere al posto di Anya.
- Come ti
invidio!!- e le sue guance furono bagnate dalle lacrime
....
Al
risveglio il cuscino era bagnato e si strinse nelle lenzuola per sentirsi
protetta.
Rimase un
po' a fissarsi davanti allo specchio, pettinandosi i capelli. Lo faceva in modo
meccanico, la sua mente era altrove. Ripensava al sogno, all'uomo misterioso.
Per quanto
il suo angelo custode le fosse vicino, non riusciva a rincuorarla, lei non
avvertiva più la sua presenza ed il suo calore.
Angel non
riusciva ad aiutarla, lei stava perdendo la fede e sentiva che la sua missione
stava fallendo.
Aveva
commesso un errore, aveva sottovalutato il suo avversario.
Capitolo
VIII
" And
I feel that love is dead
I'm loving
angels instead."
"io
sento che l’amore è morto,
ed invece
mi sto innamorando di un angelo"
(Angels-
Robbie Williams)
Buffy
sentì l'esigenza di parlare con qualcuno…
-
Willow...-
- Oh
Buffy!! Cos'è quella espressione?- chiese la strega preoccupata, non l'aveva
mai vista così abbattuta.
- Non lo
so! È questo il problema!!-
- ?????-
- Sento
che di te mi posso fidare!! Ecco vedi nelle ultime notti…- e Buffy le raccontò
dei suoi sogni, le descrisse l'uomo misterioso e cosa provava quando si trovava
vicino a lui.
Willow
capì subito di cosa si trattava, Spike le aveva accennato le sue intenzioni.
- Mi batte
forte il cuore, mi sudano le mani, mi sento agitata….queste sono cose che ho
provato le prime volte che entravo in chiesa, ma mai per un uomo- concluse
amareggiata al novizia
- Non
preoccuparti, non sei grave…ti stai solo innamorando!!- le rispose l'altra con
fare tranquillo e quasi indifferente
-
Innamorando? Io?! Non è possibile!! Io sono già innamorata! Della fede, del mio
aiutare…altrimenti secondo te perché tra poco diventerò la sposa di...
-
Sciocchezze! Voglio dire che ti stai…-
Ma dei
passi per le scale constrinsero la rossa ad interrompere la frase.
E Dawn
face la sua comparsa.
- Buffy ti
cerca l'abate!!!-
- Vado
subito!- rispose prontamente lei, anche se quella notizia non la rendeva
proprio così felice "Non potevi aspettare cinque minuti ad
arrivare??!" - Ci vediamo dopo Will e grazie- sussurrò all'amica prima di
allontanarsi.
Willow e
Dawn si fissarono senza parlare. La rossa guardava la ragazzina con odio, quasi
sapesse cosa aveva fatto e Dawn si sentì scoperta. Abbassò lo sguardo e risalì
velocemente le scale, senza voltarsi.
Dopo il colloquio
con l'abate, non molto piacevole, Buffy fu tentata di dire tutto alla sua nuova
amica. Decise così di tornare nei sotterranei per parlare, ma lei stava già
dormendo.
Sconsolata
e un po' delusa si avviò verso la sua stanza.
Quella
brutta giornata, piena di cattive notizie, sembrava non voler finire.
L'abate le
aveva detto che Willow sarebbe stata processata fra due giorni, l'Inquisizione
aveva già preparato tutto.
"Sarà
un processo giusto!" l'aveva rassicurata Padre Xander, ma lei ne dubitava
fortemente: in quei giorni di alloggio forzato la ragazza non era mai stata
interrogata e sicuramente non le avrebbero mai dato la possibilità di
difendersi.
Doveva
fare qualcosa. Non voleva che fosse accusata ingiustamente, non voleva e non
poteva. Il suo cuore le suggeriva che doveva fare la cosa giusta.
Poi
ripensò alle sue parole "Ti stai innamorando".
Arrivò
alla sua cella e, con quelle parole ancora nella mente, si addormentò.
...
Rivide
davanti a lei la coppia di fidanzati.
Spike e
Anya si stavano baciando appassionatamente e non si accorsero di non essere
soli.
Buffy
continuò ad osservarli da lontano asciugandosi le lacrime che, senza
accorgersene, avevano iniziato a solcare il suo viso.
Aveva in
mano un fazzoletto di seta cifrato con sopra ricamate le iniziali della madre:
era uno dei pochi ricordi che le era rimasto di lei e della sua vita prima di
entrare nel convento.
Un colpo
di vento improvviso glielo portò via…
- Mamma!!-
urlò la ragazza.
Spike, che
l'aveva sentita, alzò lo sgurdo e, vedendo il fazzoletto posarsi lì vicino, lo
raccolse.
Non
facendosi vedere dalla sua compagna, se lo posto vicino al viso e lo annusò.
Senza
fiatare, ma facendo in modo che Buffy capisse leggendogli le labbra, disse -
Odora di te!-
Se lo
portò ancora al naso e, dopo aver ispirato, le lanciò uno sguardo malizioso.
Buffy
rabbrividì nel vedere quegli occhi pieni di desiderio.
Ma la
tortura non era ancora finita.
Accertandosi
che lei li stesse ancora guardando Spike ri riavvicinò ad Anya e le sussurrò
qualcosa all'orecchio.
- Sìììì!
Sì Spike!!! Certo che lo voglio amore!!!- urlò la ragazza in preda ad una gioia
incontenibile.
Sul viso
di Spike si stampò un sorriso trionfante, e, rivolgendosi a Buffy, mosse le
labbra - MIA!!-
- Come si
permette!?!- disse la suora che, in un moto di rabbia, strinse i pugni.
La sfida
era iniziata.
Come una
valanga scese dal pendio, l'avrebbe volentieri preso a schiaffi, e non solo
lui!
Anya,
ancora esultate di gioia, si accorse di lei solo quando se la ritrovò alle
spalle.
- Buon
giorno sorella!!- le disse con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
Buffy le
rivolse a malapena uno sguardo "Che avrà mai più di me?!"
- Sarebbe
così gentile da rendermi il fazzoletto?- fece puntando gli occhi su Spike.
- Prego?-
le rispose lui con l'aria più falsamente innocente e sorpresa che avesse mai
visto.
- Vorrei
indietro il mio fazzoletto! E se possibile lo rivorrei ora!!- stava iniziando a
scaldarsi, non sopportava quella situazione e sentiva ribollire il sangue nelle
vene.
- Amore la
conosci??- intervenne Anya
- No cara!
Non so chi sia!!-
-
RESTITUISCIMI IL FAZZOLETTO DI MIA MADRE!!- urlò una Buffy al limite della
sopportazione
- Sorella
per favore- fece Anya avvicinandosi - non ci rovini i festeggiamenti. Vede il
mio fidanzato mi ha appena chiesto...-
- Stai
zitta!!- se avesse potuto le avrebbe staccato quella sua testolina bionda dal
collo.
Spike
intanto se la rideva: vedere la reazione di Buffy era divertentissimo, non solo
perchè era la prova che era gelosa, ma anche perchè non si rendeva conto di
quello che stava facendo: stava commettendo peccato!
- Sorella
dove è finita la sua pazienza??- la prese in giro.
Lei non
gradì molto, anzi, il suo ultimo commento la fece innervosire ancora di più
-
Lurido...- "Respira Buffy" si disse e fece un respiro profondo -
...dammi quel dannato fazzoletto!!- Cercava in tutti i modi di non perdere il
controllo, ma lui non l'aiutava di certo
Ormai era
infuriata: voleva andarsene da lì, voleva riavere con sè quel ricordo e
soprattutto non voleva più vedere nè lui nè la sua stupida fidanzata
sbaciucchiarsi...
Allungò la
mano verso il taschino del ragazzo e con un gesto rapido si riprese il
fazzoletto.
Lo fissò
per un istante e, suo malgrado, si perse nei suoi profondi occhi blu.
Poi,
ricordandosi ciò che le aveva fatto, voltò le spalle e fece per andarsene. Di
proposito diede una spallata ad Anya che, a causa dell'urto inaspettato, cadde
a terra.
Per
ripicca lei prese Buffy per una caviglia e in men che non si dica vennero alle
mani.
- Oh oh!!!
La situazione si scalda!! Le mie donne che litigano per me!!! Mi piace!-
sorrise l'angelo, anche se era visibilmente preoccupato per la sua amata.
Ma Buffy,
per quanto mingherlina, ebbe la meglio su Anya e, sentendo le parole di Spike
si alzò da terra
- IO NON
SONO LA TUA DONNA!! NON SONO IL TUO GIOCATTOLO!- gli urlò alzando una mano per
schiaffeggiarlo, ma lui la bloccò.
- Ma voi
non eravate per la non violenza?- fece lui divertito
- COME TI
PERMETTI DI TRATTARMI COSÌ! Io credevo...tu...TI ODIO!- sbottò lei alla fine, e
una smorfia di dolore comparve sul suo volto
Spike la
studiò attentamente e solo allora notò che aveva gli abiti strappati e una
macchia di sangue nella zona del ventre.
Schioccò
le dita, ed si ritrovarono nella stanza dove avevano riposato insieme due sere
fa.
Buffy
arrossì al ricordo e si voltò dall'altra parte per evitare di essere vista
"Non posso arrossire dopo avergli detto che lo odio" pensò.
Stava per
andarsene quando un'improvviso giramento di testa le fece perdere l'equilibrio.
Solo
l'intervento dell'angelo le evitò di finere a terra.
La prese
in braccio e l'adagiò sul letto, poi prese delle garze e del liquore.
- Mi
spiace amore, ma non ho disinfettante. Devi resistere, brucerà un po'- le disse
con gentilezza e preoccupazione mentre finiva di strapparle l'abito.
Era la
prima volta che la vedeva così, il suo profumo lo inebriava... "Calma
Spike, ora devi pensare a lei" si disse cercando di autoconvincersi e di
tenere a bada i suoi istinti.
Iniziò a
medicarla e Buffy non oppose resistenze. Ogni suo tocco era un brivido per lei
e la sua espressione stava lentamente cambiando dall'odio alla dolcezza.
- Aahhh!!
Brucia!!- si lamentò la ragazza e gli strinse forte la mano.
- Shh...
non preoccuparti, ho finito!!- le sussurò lui posandole un lieve bacio sulla
guancia.
Con
l'altra mano iniziò ad accarezzarle la pancia, proprio intorno alla ferita.
Buffy
chiuse gli occhi e un sospiro le usì dalla bocca.
- Perchè
lo fai?-
- Non
importa ora!- le rispose con tutta la dolcezza che aveva in corpo e le si distese
di fianco.
Buffy era
spaventata, non si era mai trovata in una situazione del genere e
istintivamente puntò le braccia puntate contro il suo petto cercando di
allontanarlo.
- Tu mi
stai prendendo in giro. Tornatene da lei.... lasciami andare- protestò
- Buffy,
sai di buono, te l' hanno mai detto??- la sua voce era ricca di desiderio, non
aveva ascoltato una parola di quello che la ragazza aveva appena detto.
La novizia
sembrò calmarsi sotto il suo tocco, le stava accarezzando il ventre ed ora la
sua mano stava riselando lungo i suoi fianchi.
Richiuse
gli occhi ma come un flash le tornò in mente ciò che aveva visto prima, lui e
lei che si baciavano e si scambiavano effusioni...
Provò una
forte fitta al petto e le lacrime iniziaro a scendere di nuovo copiose sul suo
volto
- Lasciami
andare!- gli urlò - SPARISCI DALLA MIA VITA!!
....
Spalancò
gli occhi, aveva il fiatone ed il battito accelerato "Maledetti
sogni!"
Stava per
alzarsi, quando percepì una fitta al basso ventre, controllò con la mano... e
tirò un sospiro di sollievo.
"Non
farti suggestionare Buffy"
- Però si
stava così bene ed il suo tocco...- chiuse gli occhi sperando di richiamare il
sogno...poi le tornò in mente...
- Willow,
il processo!!-
Doveva
trovare una soluzione.
Capitolo
IX
"When
I need you
Just close
my eyes and I'm with you
And all
that I so want to give you
Its only a
heart beat away
Quando ho
bisogno di te
Mi basta
chiudere gli occhi e sono con te
E tutto
quello che voglio darti
È lontano
solo un battito del mio cuore"
- Celine
Dion "When I need you"-
Quel
giorno passò troppo rapidamente per lei.
In
convento erano iniziati i lavori per il campanile e le prove, che andarono a
rilento, le occuparono tutto il pomeriggio.
Dawn
l'aveva incastrata e quindi toccava a lei pulire l'altare, in pratica non ebbe
il tempo di pensare nè a se nè a Willow, si sentiva come cenerentola.
E desiderò
arrivasse la notte, per andare a riposare e per... "no, non per lui"
Quando
finalmente calò la sera si diresse verso la sua stanza.
Era
stremata, non si reggeva in piedi.
Disse in
fretta le sue preghiere e si lasciò cadere sul letto, non si cambiò nemmeno.
....
- Buffy,
Buffy, avrei bisogno del tuo aiuto- le disse la madre superiora
- Mi dica
madre!!-
- Ho
dimenticato di prendere delle cose al mercato e...-
- Non
aggiunga altro madre! Vado subito- fece Buffy piena di zelo, e, presi i soldi,
uscì.
Camminava
tra le bancarelle del mercato lentamente, cercando di fare chiarezza nei suoi
pensieri... e nel suo cuore.
Ultimamente
stava iniziando a dubitare della sua fede e questo la sconvolgeva. Perchè
continuava a pensare a lui?
Da quando
era uscita dal convento aveva visto solo coppiette e questo la infastidì ancora
di più "Perchè continua a perseguitarmi il suo ricordo? Chi diavolo ti
credi di essere? Non mi lascerò incantare dai tuoi occhi profondi e nemmeno
dalle tue labbra così tenere e... MA CHE STO FACENDO!!! "
- Sorella
vuole comprare un bel libro?- le chise un commerciante riportandola alla
realtà.
Sbattè un
paio di volte le palpabre senza sapere cosa rispondere...
- Non
posso, non ho soldi miei con me- riuscì poi a dire
- Oh
forza, bella signorina. Le faccio uno sconto: invece di 3 glielo faccio pagare
solo 1 sterlina. Ne approfitti...oggi mi sento buono!!-
Quel
commerciante la incuriosiva, aveva una voce familiare e i lineamenti...
"Dove li ho visti?"
- Non so
neanche di che tratta!- "Buffy ma perchè perdi tempo con lui? La madre
superiora aspetta!
Ma era
tutto inutile, non riusciva ad andarsene...
- Divinità
egizie, i miti e le leggende di quella terra lontana. Ma forse non le
interessa...-
- No
aspetti!!- lo fermò lei, senza accorgersi di aver messo troppo entusiasmo nella
sua voce - lo...lo prendo!- Comprò il libro e lo nascose nella sacca.
Divinità
egiziane, proprio quelle di cui parlava lui.
Voleva
sapere come...
- Brava
riccioli d'oro!- sussurò il commerciante e sul suo viso comparve un ghigno.
Una volta
arrivata al convento Buffy lasciò le sacche della spesa in cucina e corse nella
sua stanza.
Si chiuse
dentro ed iniziò a sfogliare con foga il libro in cerca della storia che Spike
le aveva letto "Spike!!! È la prima volta che lo chiamo per nome"
Poi
finalmente trovò la storia di Iside e Osiride e le sue guance divennero rosse e
calde come il fuoco al solo ricordo della notte passata con lui...
Con
avidità lesse la storia e ne rimase shockata.
L'unico
libro che aveva letto fino a quel momento era stata la Bibbia e quel racconto
era così diverso ed... emozionante!
Ogni sera,
prima di addormentarsi, rileggeva la storia, ogni volta scoprendo nuovi
particolari e nuove sensazioni.
Aveva
imparato il libro a memoria, ma per leggerlo toglieva tempo alle preghiere
serali.
Il suo
angelo se ne accorse e decise di intervenire
- Buffy
non credi sia il caso di lasciare quel libro??- le disse con tono di rimprovero
- Oh
Angel!Mi hai spaventato!- sussultò la ragazza quando se lo ritrovò davanti - Ma
quale libro? Io non ho nessun libro!- cercò poi di giustificarsi lei
- Non
prendermi in giro, lo sai... sono il tuo angelo, so sempre quello che fai!-
- Angelo o
non angelo, il libro è mio e non voglio separarmene!- gli urlò
"Spike"
- Non è
tuo! Lo hai preso con i soldi del convento- e senza rendersene conto iniziò
anche lui ad urlare - non preghi più per leggerlo...ha sostituito il rosario-
il suo tono era grave, lei lo aveva deluso e ora aveva paura, paura di
perderla.
- Non è
vero!! Io...io prego- sussurò
- Buffy!
Avanti non fare la bambina e dammi il libro-
Con le
lacrime agli occhi prese il libro dal suo cassetto segreto e lo porse ad Angel.
- Così va
meglio!! Scusami Buffy, non volevo trattarti male!- le si avvicinò cercando di
accarezzarla, ma lei girò la faccia.
L'angelo
ci rimase male, prese il libro e fece per andarsene
-
Mi...dispiace! E' stato bello rivederti!- le disse prima di scomparire.
Buffy si
buttò sul letto ed iniziò a singhiozzare.
Non poteva
credere a ciò che era successo, Angel si era appena portato via....
- Non
siamo in vena di visite principessa?-
Quella
voce!
L'aveva
sentita veramente o era frutto della sua immaginazione?
Sì girò
con la speranza nel cuore e finalmente lo vide
- SPIKE!-
disse con entusiasmo e i suoi occhi tornarono a brillare come non mai.
- Piccola!
Perchè così triste?- le domandò lui, non gli erano sfuggite le lacrime che la
ragazza aveva cercato di ascigare.
- Mi ha
portato via...il mio libro!!- gli rispose, tornando triste
- Quale
libro??- la provocò, voleva sentirle dire...
- Il ...il
libro che tu mi hai letto!!! Quella bellissima storia sugli dei...era...era il
mio ricordo...della nostra....io l'ho letto e riletto ma era MIO!- cercò di
spiegarsi, ma l'imbarazzo era alle stelle. E poi era immensamente triste:
sentiva che Angel si era portato via una parte di lei!
- Shhh!!
Non preoccuparti! Avrai un altro ricordo di noi, te lo prometto. Ora chiudi gli
occhi e vedrai!!- le sussurrò con voce calda e suadente.
L'
abbracciò forte e lei affondò il viso nella sua camicia.
Ed uno
strano senso di protezione e completeza l'invase "Perchè solo con te mi
sento viva?"
Involontariamente
la sua guancia si posò sulla parte scoperta del suo torace e una scossa le
percorse il corpo. Ora era lei che lo annusava, ma non riusciva a riconoscere
il suo odore, era un misto di tanti aromi: sapeva di buono.
Sorrise e
lo strinse a se ancora più forte, ora lo sapeva...lei voleva quel contatto con
il SUO uomo misterioso.
- Volevi
la storia...eccola!!-
...
Improvvisamente
una forza misteriosa, quanto rassicurante, la invase. Istintivamente chiuse gli
occhi, perdendosi in quel mare di emozioni… era estasiata, completamente
assuefatta da quell'insolita droga, quando una voce sconosciuta catturò la sua
completa attenzione…
Nut, dea
del cielo, e Geb dio della Terra, erano marito e moglie; la loro unione era
talmente forte che fra i due non poteva esistere nulla al punto tale che non
potevano nemmeno avere figli.
"Dove
sono?"
Per questo
motivo, Shu, il nonno, li separò e, così finalmente Nut poté partorire due
serie di gemelli: Osiride (Spike) e Iside (Buffy) e Set (Angel) e Nephtys
(Willow). Iside ed Osiride ci volevamo molto bene, mentre Nephtys odiava Set ed
amava Osiride.
"Oh
mio Dio!! Ma questa è la storia di Iside e Osiride! Come faccio a essere nella
storia?
Non mi
importa… Vorrei solo che ci fosse anche Spike. Dove sei?"
Alla
nascita di Osiride si udì una voce che annunciava l'arrivo del Signore di tutta
la Terra; infatti Osiride divenne Re d'Egitto ed insieme ad Iside, sua regina,
governarono insegnando al nostro popolo come coltivare e come adorare gli Dei.
"E
adesso che succede? Cos'è questo posto? Sembra un palazzo… e i miei vestiti?
Dove sono finiti? Perché sono mezza nuda, vestita da un solo velo e tutta
dipinta per di più? Un momento… C'è qualcuno nella sala… ora gli vado incontro…
ha un aspetto familiare…" - Spike!!!-urlò Buffy e, senza rendersene conto,
gli saltò al collo.
Set,
fratello geloso di Osiride, accecato dall'invidia, pensò di escogitare una
trappola e ci riuscì, distruggendo la loro felicità. Prese le misure del corpo
di Osiride e, costruì una bellissima bara variopinta a sua misura. Dopo di ciò
annunciò che si sarebbe svolta una grande festa dove, come premio, ci sarebbe
stata la bara, vinta da chi ci fosse entrato perfettamente. Fu proprio in
quell'occasione che invitò il fratello Osiride. A turno gli ospiti provarono la
bara, ma chi era più alto, chi più basso, nessuno di loro riusciva ad entrarvi
su misura. Alla fine toccò la prova ad Osiride
- Ti prego
amore non andare… ho un brutto presentimento….-
- Non
preoccuparti Iside, andrà tutto bene-
e il suo
corpo entrò alla perfezione con gran stupore di tutti gli invitati.
Fu così
che Set, aiutato dai suoi servitori, inchiodò la bara dove dentro c'era il
fratello e la buttò nelle acque del fiume Nilo.
"Oh
no! Maledetto non puoi fare una cosa del genere a Spike! Come farò senza di
lui…"
Quando
Iside apprese la notizia pianse fino a non avere più lacrime; dal dolore si
tagliò i suoi lunghi capelli, capelli che lui adorava, e partì alla ricerca
della bara.
- Resisti
amore mio, sto per venire a salvarti… non puoi lasciarmi, non tu… noi siamo
stati creati per stare insime...-
Vagò per
giorni interi, ma i risultati furono vani. Solo dopo molto tempo, dei bambini
che giocavano in riva al fiume scorsero in lontananza la bara e l'avvisarono.
Iside, ormai priva di forze, si avvicinò incredula, ma quando riconobbe il
sarcofago di marito il suo cuore riprese a battere, dopo molto tempo, ed i suoi
occhi tornarono a brillare.
Ordinò che
fosse portato immediatamente a palazzo
- E badate
bene che non gli accada nulla o il vostro corpo farà la sua stessa fine!- disse
alle sue guardie. Poi, rimasta sola… - Ti ho trovato amore mio, finalmente ti
ho trovato… ora resteremo insieme per l'eternità, ed oltre…-
Qui
l'aspettava Anubi, dio dalla testa di sciacallo, imbalsamatore di corpi.
- Iside,
mia cara, io sono pronto a procedere…-
- Aspetta.
Non posso lasciartelo fare… ho bisogno di avere qualcosa che testimoni il
nostro amore… ti prego potente Anubi, concedimi una giornata, una soltanto…-
- Stai
abusando del mio tempo…-
- No,
potente Anubi! Non voglio abusare del tuo preziosissimo tempo… Non potrei mai
mancarti di rispetto… vorrei solo stare con l'uomo che amo, per l'ultima volta-
- Te lo
concedo! Ma bada bene Iside: più tempo trascorrerà più il tuo sposo sarà in
pericolo… Seth potrebbe scoprire tutto e allora nemmeno io potrei aiutarti-
- Grazie per
l'avvertimento. Ma devo rischiare… Ho bisogno di…-
- Nessuna
spiegazione, mia cara… Solo mi raccomando: sta' attenta- e così dicendo
scomparve, lasciando i due amanti da soli nell'immensa stanza.
La dea si
guardò attorno. Si trovavano in una bellissima stanza che dava sul Nilo. Al
centro c'era un grande letto con lenzuola di seta dorate e grandi tappeti
coprivano il pavimento. L'aria profumava di tuberosa e rose rosse, incensi e
candele erano accesi ovunque…
Con il
pensiero fece levitare il corpo di Osiride sul letto e si preparò per compiere
la sua magia…
Prese tra
le mani candela rossa…
- Non
durerà per molto, ma è il massimo che posso fare…
"Spiriti
della vita invoco il vostro aiuto
Ra, Dio
Sole, Creatore e Signore dell'Universo
Concedimi
il tuo favore,
ti invoco
per amore.
La sua
vita è stata ingiustamente tolta,
riconsegnagliela
per l'ultima volta.
Concedigli
il soffio vitale,
perché
possa mantener fede al suo voto nuziale.
Esaudisci
le mie parole
Questo
dono ti chiedo per 24 ore."-
Un soffio
di vento gelido entrò nella stanza facendo tremare le fiamme delle candele.
Quando poi
il tepore tornò all'interno della camera…
- Iside!-
- Oh
amore!!- fece la dea, saltandogli al collo e finendo col ritrovarsi sopra di
lui sul letto - credevo di non rivederti più! Ero così preoccupata… io…-
- Ehi
Buffy! Vedo che ti sei immedesimata bene nella parte!- le fece notare lui,
mentre aumentava la stretta attorno alla sua vita
- Non dire
idiozie!!!- disse - ma è più forte di me! E' come se ci fosse una forza che mi
spinge a dire e fare ciò che vuole-
- E' la
leggenda. Dobbiamo seguire la leggenda e fare esattamente ciò che viene narrato
da milioni di anni…- le sussurrò nell'orecchio e mettendole i brividi.
- Un
momento. Conosco la storia! E so perfettamente cosa dovrebbe succedere a questo
punto e… NON CI PENSO NEMMENO!-
- Buffy
dobbiamo seguire la leggenda! Non possiamo cambiarla, ci sarebbero conseguenze
catastrofiche! La storia stessa si basa su leggende, e se noi cambiassimo la
leggenda cambierebbe anche la storia e se cambiasse la storia..-
- Ok ok!
Ho capito! Non c'è bisogno di agitarti tanto! Quindi dovrei sacrificarmi per il
bene dell'umanità-
- E lo
considereresti un sacrificio- le chiese lui con fare sensuale, mentre la sua
mano lentamente accarezzava la schiena nuda della ragazza
- Io…-
- Ti ho
già detto che bellissima vestita così?-
- E dove
li vedi i vestiti?- ribatté lei con malizia
"A
quanto pare piccola non sei più così casta e pura come credevo" pensò
l'angelo compiaciuto…
- Sei
un'ottima osservatrice…-
- E tu un
ottimo seduttore…- gli sussurrò, mentre la sua mano disegnava i suoi addominali
- ed hai un corpo favoloso… mi viene voglia di assaggiarlo…- e così dicendo
iniziò a posare lievi baci sul suo torace. Lentamente salì fino al collo per
poi finire sulla sua bocca
- Sto
seguendo bene la leggenda- chiese lei con fare provocatorio
- Potresti
fare di meglio…- le rispose, prima di impossessarsi delle sue labbra.
Iside
sentì le labbra del suo sposo premere contro le sue e automaticamente le
dischiuse per permettere al suo compagno libero accesso. Le loro lingue si
incontrarono ed iniziarono un'estenuante battaglia che lasciò entrambi senza
fiato.
Fu lei la
prima a staccarsi…
- Lasciami
respirare, o la leggenda avrà un'altra dea morta…-
- Non lo
permetterei mai! Non ti lascerò morire, mai-
Non poté
far altro che sorridergli, mentre una sensazione di pace l'avvolse: si sentiva
sicura tra le sue braccia, protetta… ma i suoi pensieri vennero interrotti dal
brivido di piacere che le attraversò il corpo. Osiride aveva fatto scivolare la
mano sul suo seno e lo stava gentilmente torturando
-
Osirideeee…-
- Sì,
amore…. -
- Io… non
ti fermare, ti prego…-
- Non ne
ho la minima intenzione, sta' tranquilla- e così facendo capovolse le
posizioni.
Era così
bello sentire il suo corpo caldo sotto il suo… continuò a torturarle i seni,
mentre con la bocca percorreva ogni centimetro del suo meraviglioso corpo.
La sentiva
fremere sotto di sé, il suo corpo rispondeva ad ogni suo tocco e questo lo
faceva eccitare ancora di più. Delicatamente le tolse il velo che la copriva
dal bacino fino ai piedi e continuò il suo percorso, aggiungendo però ai baci
anche la sua mano…
Non si era
mai sentita così. Le sensazioni che provava… "E' questo il Paradiso?"
si chiese. Non aveva paura, si fidava di lui, anche se non ne conosceva la
ragione. Urlò di piacere quando sentì che la sua mano aveva smesso di
accarezzarle il seno per rivolgere la sua attenzione al suo centro di piacere…
ed inarcò la schiena per aumentare il contatto.
Il dio
prese il suo gesto come un dolce invito a continuare e sostituì la sua mano con
la lingua… non credeva che quella ragazzina fosse così poco pudica…
- Va tutto
bene amore?- le chiese, senza ottenere una risposta sensata e decifrabile.
Tutto
quello che uscì dalla sua bocca furono mugugni e gemiti, che lui interpretò
come un sì.
Riprese a
giocare con il suo corpo risalendo finché raggiunse la sua bocca. Si baciarono
con passione, freneticamente, mai sazi l'uno dell'altro. Poi Iside fece una
cosa che stupì più se stessa che lui… fece scorrere le sue mani sul suo corpo
fino a raggiungere la corta veste gli avvolgeva i fianchi
Lentamente
gliela sfilò e portò le sue mani sulla sua virilità.
A quel
tocco Osiride emise un gemito di piacere. Era già abbastanza eccitato, ma quel
tocco così innocentemente perfetto…
- Iside…
Non smettere…-
- Non ne
ho la minima intenzione, sta' tranquillo- gli fece lei, ripetendo quello che
pochi minuti prima le aveva detto. Continuò ad accarezzarlo, lentamente ma con
fare deciso. Nemmeno lei sapeva dove aveva imparato a fare una cosa del genere…
fino a qualche ora fa non sapeva nemmeno che si potessero fare certe cose!
- Amore?-
- Mmm?-
- Io… ho
bisogno di te… ho bisogno di sentirti mio…- era molto impacciata. Non sapeva
come fargli capire cosa provava e sperò che lui fosse abbastanza perspicace per
arrivarci, e ovviamente non la deluse.
- Ogni tuo
desiderio è un ordine, mia regina- le disse e gentilmente fece scivolare le sue
dita fuori dal suo corpo. Un pensiero perverso gli balenò alla mente
"Vediamo se sei ancora così pura"…
Fece
scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo e porto le sue dite alla labbra di
lei. Voleva lei assaporasse i suoi umori.
Iside lo
guardò incredula "Vuole davvero che faccia quello che penso? E poi un
momento! Che diavolo di pensieri faccio?"
Ma il suo
corpo non era collegato con il suo cervello perché iniziò a leccare le sue
dita, come fossero un dolce prezioso. L'angelo ne rimase felicemente shockato
"Questa è la mia ragazza"
Stava
ancora succhiando le dita del suo amante quando una strana luce attraversò i
suoi occhi… Lasciò la sua virilità, che non aveva accarezzato per tutto il
tempo, e avvicinò le sue mani alla bocca di lui.
Sorrise
nel vedere l'espressione del suo amante, che sicuramente non si aspettava quel
gesto da parte sua, e non poté fare a meno di gemere quando iniziò anche lui a
leccarle le dita…
Osiride si
perse in quei gesti, non poteva crederci nemmeno lui: si stavano leccando a
vicenda! Sentiva i loro corpi fremere… era il momento. Lentamente abbandonò le
sue dita e risalì lungo il braccio dolce e morbido di lei… continuò a leccarla
e baciarla finché arrivò alla sua bocca.
Anche lei
aveva smesso di leccarlo, aveva seguito i suoi movimenti con lo sguardo
languido…
-
Osiride…-
- Sono qui
amore… sei pronta ad avermi?-
- Mai
stata più pronta- rispose, catturando le sue labbra e passando le sue mani fra
i suoi capelli…
Non gli
servì altro: lentamente e con dolcezza affondò in lei.
I suoi
movimenti erano lenti ma decisi e questo portò Iside all'estasi in breve tempo.
Non aveva mai provato una cosa del genere: si sentiva finalmente completa,
viva, come mai nella sua vita lo era stata.
Anche lui
era felice, non aveva mai provato nulla del genere in tutta la sua vita. Quella
ragazza, riusciva a farlo sentire vivo.
Fecero l'amore
per tutta la notte, prima con dolcezza, guardandosi negli occhi; poi con
passione e bramosità, senza troppi scrupoli e pudori…
Le 24 ore
volarono e allo scadere Osiride ridivenne un corpo morto…
Ma niente
era stato vano, perché ora Iside aveva la prova del loro amore. Quella sera
infatti avevano concepito loro figlio, Horus
Passarono
i giorni, quando Set s'imbatté nella bara aperta e, furioso e con una rabbia
terribile, rubò il corpo del fratello e lo ridusse in quattordici pezzi che
sparse per tutto il paese. Iside, incapace di accettare la realtà, percorse
tutto l'Egitto alla ricerca dei pezzi martoriati del suo sposo, facendo ergere
ogni volta che trovava un pezzo del suo corpo un tempio in suo onore.
E fu così
che Osiride andò a governare la terra dell'Aldilà diventando il giudice delle
anime dei morti.
Quando
Horus divenne adulto, Osiride tornò brevemente sulla terra ed ordinò al figlio
di vendicare la sua morte. Così iniziò un'interminabile lotta fra Horus e Seth,
tra il bene ed il male. Si dice che quando Horus vincerà Set, Osiride tornerà
nella terra dei vivi e governerà. E renderà di nuovo pienamente felice la sua
dolce sposa Iside.
Buffy
conosceva quella storia, l'aveva imparata a memoria, per tutte le volte che
l'aveva letta ricordando la sua voce suadente mentre gliela leggeva. Ma era la
prima volta...che si sentiva Iside, che sentiva quella passione,
quell'amore...allora capì, capì le parole di Willow.....era innamorata!!!!
Una gioia
profonda, mai provata prima, le invase il cuore. Cercò subito Spike, voleva
parlare con lui, ma un rumore improvviso... TOC TOC.. Qualcuno stava bussando
alla sua porta...
...
Improvvisamente
aprì gli occhi. Era ancora confusa ma riuscì a parlare...
- Chi è?-
- Sono
Down. La M. Superiora vuole vederci subito per le prove della cerimonia..-
-
A..arrivo-
Sì alzò
controvoglia, l'unica cosa che voleva era dormire e sognare ancora il suo
misterioso angelo... Iniziò a vestirsi, quando la sua attenzione fu catturata
da un oggetto che luccicava sul suo cuscino. Si avvicinò con circospezione: era
un ciondolo a forma di angelo! Con accanto un biglietto:"Eccoti un altro
ricordo di NOI!!! Tienilo con te e non lasciare che te lo portino via!! Sarò
sempre con te."
Buffy si
tolse il rosario e indossò l'angelo, una sensazione si caldo e passione la
pervase...sapeva che era lui.
Capitolo X
Ascolta
con il cuore, e capirai.
-
Pocahontas -
Il primo
pensiero di Buffy fu il processo.
Si diresse
subito dall'abate e bussò alla porta...
- Abate
Xander!! È permesso?- e socchiuse la porta...
- Via
Dawn!! Nasconditi nel confessionale!- disse sottovoce il prete preso in
castagna - un attimo sorella - temporeggiò poi con Buffy...
Quando fu
certo che Dawn fosse ben nascosta diede a Buffy il permesso di entrare.
- Prego si
accomodi!!-
- Non
volevo seccarla, ma...volevo solo sapere....a che ora verrà il giudice Giles?-
- Oh oh!!
Il giudice...il giudice...non verrà...pare che abbia fatto un incontro
spiacevole...- rispose, lanciando sguardi furtivi verso il nascondiglio della
sua amante, che stava ridendo a crepapelle.
- Un
incontro spiacevole?? Non capisco...- fece curiosa la suora
-
Neanch'io ho capito bene- si affrettò lui a risponderle - ma ora sorella se non
le dispiace avrei delle cose da fare...-
- Certo
padre! E mi scusi ancora- lo salutò sovrapensiero le ed uscì richiudendosi la
porta alle spalle...
- Cos'hai
da fare?- fece la sua comparsa Dawn
- Potevi
aspettare un attimo ad uscire! Maledizione come fai ad essere così
sconsiderata!! Se dovessero scopririci...-
- Non lo
faranno- e il suo tono era sicuro, forse un po' troppo...
Intanto
Buffy, felice della notizia, scese nei sotterranei per andare a trovare la sua
amica e comunicarle le ultime notizie.
- Ciao
rossa!- le disse allegramente
- Buffy,
ma non dovresti essere alle prove...- sussultò lei
- Beh!
Oggi le prove possono aspettare...- e la sua risposta stupì molto la strega.
- Ci sono
novità!?! Quando arriverà il giudice?- le chiese poi con apprensione
- Puoi
stare tranquilla non si farà vedere per un paio di giorni!- ed il suo tono era
così rassicurante- pare abbia fatto pessimi incontri notturni!- e Willow capì.
Un mezzo
sorriso le apparve sul volto.
Era stato
Spike, quel diavolo d'angelo doveva averne combinate una delle sue
"Come
farei senza di te?" e, stando attenta a non farsi sentire, sussurrò -
Grazie Spike!-
- Mi
dispiace Will, ma ora devo proprio andare. Ero passata solo per rassicurati! Ci
vediamo dopo!! E mi raccomando... tieniti pronta- e le fece l'occhiolino
- ???-
- Non
preoccuparti! Ora vado...-
Stava già
per richiudere la porta quando sentì la voce dell'amica
- Buffy,
hai risolto quel piccolo problemino?-
- Certo
che ho risolto, lui è un sogno! Già... è solo un sogno!- e abbassò lo sguardo,
non voleva che la strega notasse la nota di delusione e malinconia che quelle
parole le avevano fatto provare.
- Mi
dispiace...- ma Buffy era già sparita su per le scale.
"Ora
non è il momento di pensare a lui" si disse mentre giocava nervosamente
con il ciondolo
Ritornò
alle sue faccende, ma la giornata trascorse lenta e, per la seconda volta in
quella settimana, si ritrovò a desiderare l'oscurità della sera.
La sua
oscurità.
Voleva
vederlo.....le mancava mortalmente. Ma prima di ritirarsi nella sua stanza
"E sognare" aveva una cosa da fare.
- Willow,
Willow svegliati...-
- Bu..ffy..
Un momento... Buffy!!? Ma che stai...cosa stai facendo??- le chiese la ragazza
visibilmente shockata: Buffy la stava liberando! Le scioglieva le catene, le
stava ridando la libertà...
Spostò
velocemente il suo sguardo sul suo volto per trovare i suoi occhi.
Voleva
capire.
- Tu sei
una persona buona, e non meriti tutto questo. È dato che mi fido molto più
della giustizia divina che di quella terrena...vai via sei libera... Scappa
Will, e non farti più trovare da loro!-
La strega
si alzò in piedi e la fissò
- Perchè
lo fai?-
- Perchè è
questa la cosa giusta! Non so spiegarti, è una cosa che sento dentro di me, che
mi viene dal cuore...-
- E'
questo il punto! Il tuo cuore... segui il tuo cuore Buffy, seguilo
sempre...perchè solo lui sa quello che è giusto o sbagliato- e l'abbracciò con
tutta la forza che aveva.
Sapeva che
quello non era un addio, ma voleva dimostrarle il suo affetto - Grazie Buffy!
Grazie!!-
Si
staccarono, entrambe stavano piangendo.
Willow le
accarezzo una guancia - Sei una ragazza così dolce... come potrò mai
ringraziarti?-
-
Vivendo... va' Will, vivi la tua vita, senza paura e senza timori. Ed ama.
Perchè è l'amore la nostra vita... Solo così potrai ringraziarmi...-
- Grazie
Buffy, qualunque cosa succeda io ci sarò per te... se mai un giorno avrai
bisogno del mio aiuto non esitare a cercarmi...-
- Come
farò a trovarti?-
La rossa
le mise una mano sul petto - Il tuo cuore! Segui il tuo cuore. Lui saprà
condurti da me...-
Buffy
sorrise - Lo farò! Te lo prometto... ma ora vai! Prima che qualcuno ci
scopra!!- e così dicendo guidò l'amica fuori dal convento.
Ma la sua
missione non era ancora finita: doveva rimettere le chiavi nello studio
dell'abate!
"Come
hai fatto a prenderle prima Buffy? Da quando sei diventata mano lesta!" si
interrogò mentre si avviava furtivamente nello studio.
Riuscì ad
entrare nell'ufficio e, con le mani tremanti, posò il mazzo di chiavi.
Stava per
andarsene, quando sentì sei rumori "sospetti" provenire dalla stanza
accanto: la camera dell'abate! Una curiosità folle l'assalì e, ancor prima di
rendersi conto di ciò che faceva, si mise ad origliare
Dalla
stanza venivano gemiti e gridolini di piacere.
- Oh si!!
Ancora! Sììììì!!-
-
Bambina.... sei una bomba, continua!! Non ti fermare!!-
Quasi le
venne un colpo quando capì di chi si trattava è "OH MIO DIO! Dawn e
Xander!! Ma...e poi si permetteva di tenere quella poverina in cella!!!"
Il suo
viso divenne improvvisamente viola al pensiero!
Sgattaiolò
fuori dallo studio e come una furia si diresse verso la sua camra.
- Lurido porco!!-
sbottò poi, e furono le lenzuola a farne le spese che, per il gesto improvviso,
quasi si strapparono...
Non
riusciva a calmarsi, quella scoperta l'aveva fatta arrabbiare a tal punto da
non riusciva nemmeno a controllare i suoi stessi gesti.
Si stava
spogliando dell'abito con foga quando la sua mano sfiorò il ciondolo...
Ed un
pensiero le si presentò "A dormire Buffy! Hai un appuntamento" e un
sorriso le comparve sulle labbra.
Dei
passi...
Si stavano
avvicinando e un sorriso comparve sul suo viso.
Non si
voltò nemmeno, sapeva, sperava, fosse lui.
-
Benvenuto Spike! Ti aspettavo!-
- Ciao
Buffy!- le sussurrò il ragazzo all'orecchio.
Lei
sussultò.
E solo
allora si accorse che le braccia che l'avvolgevano non erano quelle di Spike.
Il suo
angelo.
Il suo
angelo custode, cosa ci faceva lui nei suoi sogni?
E dov'era
Spike?
Una nota
di delusione le si dipinse sul viso, non era il moro che aspettava.
Non era da
lui che voleva essere stretta...
"Un
momento... Stretta?? Angel mi sta abbracciando? Oh mio Dio ma che succede? Non
l'aveva mai fatto prima ed io..."
Non poteva
sapere quanto fosse lontana dalla realtà...
-
Angel...- disse e il suo tono lasciava trasparire il suo nervosismo.
- Chi
aspettavi cara?- le chiese e il suo tono le fece venire i brividi.
- Beh...eccco...io...-
- Buffy!-
la prese per le spalle e la costrinse a girarsi - lui non è per te! Bambina
mia, tu sei sempre stata buona! Sei destinata a grandi cose, ma devi stare
lontana da lui...-
- Ma di
che parli...sono solo sogni...- cercò di giustificarsi lei
- Buffy
non capisci!! Lui ti sta portando via! Ti sta distraendo dalla tua missione. Da
quello in cui credi. Ti sta togliendo la fede....ti sta portando via da ME!-
ora il suo tono non era più molto rassicurante, sembrava arrabbiato, molto
arrabbiato.
La sua
stretta alle spalle aumentò e l'avvicinò a sè.
Buffy era
confusa, non riusciva a capire il suo comportamento, sembrava seriamente
preoccupato ma anche... geloso?
Posò i
suoi occhi su quelli di Angel e si stupì di quanto fossero diversi da quelli di
Spike.
I suoi
erano scuri, sembravano tristi, ma erano rassicuranti...
Mentre
quelli di Spike erano indescrivibile.
Sembravano
vivere di vita propria, erano così brillanti, profondi e misteriosi.
Ogni volta
che lo guardava vi vedeva la passione, la libertà... la vita.
- Oh
Buffy!- le sussurrò e la strinse tra le sue braccia.
E per la
seconda in quella serata la stupì.
Perche mi
stai abbracciando?
Nonostante
un leggero disagio, si trovava bene tra le sue braccia, e una sensazione
familiare l'avvolse. Ricambiò l'abbraccio ma il suo pensiero andò ancora al suo
angelo biondo.
-
Promettimi che non gli permetterai più di avvicinarsi a te, promettimelo per
favore!- le chiese poi, quasi supplicandola.
Lo fissò
per qualche istante e vide i suoi occhi coperti da un velo di lacrime.
"Perchè
mi chiedi questo?
I loro
volti erano vicinissimi.
Angel
appoggiò le labbra sulle sue, un piccolo tenero bacio, uno sfiorarsi di labbra
delicato, quasi impercettibile.
E lei
cedette.
Non
sopportava vederlo in questo stato.
- Te lo
prometto!!- gli sussurrò, anche se nel suo tono non c'era molta convinzione.
Si alzò
sulla punta dei piedi e gli posò un leggero bacio, sempre molto delicatamente.
Angel le
fece un gran sorriso - Bene!! A presto piccola!- e, sciolto l'abbraccio, si
allontanò da lei camminando all'indietro.
- Sai come
chiamarmi quando mi vuoi- Ancora un sorriso e poi svanì.
Sì, lo
so!- sussurrò guardando il crocifisso - lo so!-
Ma nella
sua voce non c'era gioia.
Aveva
mentito, aveva mentito al suo Angel.
"Come
faccio a mantenere la mia promessa? Come farò a starti lontana Spike?"
I colpi
alla sua porta la svegliarono...
- Ma che
succede!- rispose borbottando.
Sfilò la
coperta del lettino, se la mise addosso ed andò ad aprire la porta
- Ma
che...-
- La
strega è scappata!!- le urlò la Madre Superiora
- Cosa??-
chiese una Buffy più assonnata che sorpresa "Ma dai? Come se non lo
sapessi! L'ho fatta scappare io!"
Nel
convento c'era un gran trambusto.
I soldati
andavano e venivano in tutte le direzioni mettendo sottosopra le cellette delle
suore, la cappella...
Cercarono
Willow in ogni posto possibile ed interrogarono le suore per molto tempo,
spaventandole a morte.
Per quanto
l'abate potesse protestare per l'abuso di potere, Giles continuava ad impartire
gli ordini.
E Buffy fu
quella che subì il trattamento peggiore: era lei la responsabile della
prigioniera, ed in un certo senso era colpevole della sua fuga.
Stava per
essere interrogata per l'ennesima volta, l'abate l'aveva fatta chiamare e
doveva recarsi nel suo studio fra 5 minuti.
Si sentiva
spossata, stanca... ed aveva bisogno di conforto.
Andò nella
sua stanza e rimase ad osservarla sconsolata: era un disastro, era tutto
sottosopra... nemmeno un uragano avrebbe avuto un effetto così devastante.
Prese il
suo rosario, che lasciava sempre appeso alla spalliera del letto, e solo allora
si ricordò della catenina con l'angelo che aveva al collo.
La prese
tra le mani e la fissò...
"Da
quando ti ho indossato sono accaduti solo guai! Ne ho combinate di tutti i
colori... Chi sei Spike? Cosa mi hai fatto?"Sospirò.
Strinse la
catenina per l'ultima volta e la ripose nel cassetto del comodino.
Poi prese
il rosario e baciò il crocifisso.
- Angel
aiutami! Sono pronta ad affrontarti giudice Giles!- e il suo sguardo era più
determinato che mai.
Riuscì ad
affrontare l'ennesimo interrogatorio nel migliore dei modi ed uscì con aria
trionfante dalla "sala delle torture": era riuscita a mantenere il
suo piccolo segreto.
Tornò in
camera e si inginocchiò davanti alla croce: solo allora si accorse che era una
cosa che non faceva da giorni.
- Mi
spiace non voleo mentire! Ma non mi fido di quell'uomo ed io so...io sento che
per quanto strana possa essere Willow è una bravissima ragazza. Grazie Angel
per avermi aiutata-
Disse il
rosario e, soddisfatta, si preparò per andare a letto.
Un
lievissimo soffio le mosse alcuni ciocche di capelli e lei sorrise.
Angel le
accarezzò la guancia e il suo sguardò brillo di una strana luce... ma fu solo
per un momento.
Lei si
addormentò, ma quella fu una notte senza sogni.
Capitolo
XI
E' sempre
doloroso separarsi dalle persone che si conoscono da poco. Si può sopportare
l'assenza di vecchi amici con animo sereno. Ma perfino una momentanea
separazione da qualcuno a cui si è appena stati presentati risulta quasi
insopportabile.
-Oscar
Wilde-
Il mattino
arrrivò presto troppo presto.
Si
stiracchiò per bene, si sentiva tutta idolenzita...
Poi posò
gli occhi sulla stanza... "Perfetto! Era devo anche rimettere in ordine la
stanza per colpa di quei maledetti soldati! Un momento, da dove mi è uscito
quell'aggettivo? Quello è un SUO aggettivo, non certo mio..." e solo
allora si rese conto
- Non ho
sognato! Lui….lui non è venuto neanche stanotte!- e si rattristò.
Sapeva che
erano solo sogni, ma lei viveva per quei sogni.
Lei
aspettava la notte per stare nelle sue braccia ma ora lui sembrava come
sparito.
Guardò
fuori dalla finestra: il cielo era nuvoloso e non prometteva nulla di buono.
I lavori
al campanile erano ripresi, nonostante tutto lo scompiglio: l'abate li voleva
terminati in tempo per la cerimonia di domenica.
"Già...
la cerimonia…"Vide allo specchio la sua immagine riflessa, aveva il volto
stanco, sentiva la mancanza di qualcosa "Non qualcosa, qualcuno!" la
corresse la sua fastidiosa coscienza.
Con fare
meccanico si passò le mani tra i capelli e un pensierò le balenò in testa
"Domenica a quest'ora saranno corti!" e, se possibile, divenne ancora
più triste.
Quella
mattina non riuscì a concentrarsi, c'erano ancora soldati, i lavori erano
ripresi e la madre superiora stava ridando disposizioni per risistemare la
cappella.
Si sentiva
in trappola, chiusa, le mancava l'aria
"Devo
uscire….devo cercare…"
Si vestì
rapidamente ed approfittando della baraonda del cortile, uscì.
Attraversò
il villaggio ed entrò nel bosco.
Non sapeva
di preciso dove cercare, ma aveva bisogno di lei.
Il bosco
aveva un aspetto inquietante e cominciava a farle paura...
Ripensò
alle sue parole "Segui il tuo cuore, lui ti condurrà da me"
Girovagò
per un po' finchè degli strani rumori le bloccarono le gambe dalla paura
"Ma perchè diavolo sono uscita!"
-
Willow...Willow dove sei??- chiese speranzosa
Aveva
paura, come mai ne aveva avuta in tutta la sua vita.
Sentì quei
rumori avvicinarsi, doveva scappare... ma perchè le sue gambe non si muovevano?
- Willow
ti prego ho paura!!- piagnuccolò.
Poi sentì
una mano sulla spalla e...
-
AAAAHHHHHAAAAHHHH!!!!-
- Buffy!
Scusami non volevo spaventarti!-
- Tu...ti
vuoi vedermi morta!- le urlò una Buffy con gli occhi sgranti e con il terrore
dipinto in volto.
Rimasero
in silenzio per qualche secondo... per poi scoppiare a ridere come due bambine.
- Avresti
dovuto vedere la tua faccia!! Oh mio Dio Buffy sei troppo forte!-
-
Spiritosa!- disse l'altra facendole la linguaccia
-
Comunque, parlimo di cose serie. Non ti ho ancora ringraziato per avermi
liberato, non so proprio come sdebitarmi...-
-
Beh...veramente.... un modo ci sarebbe!-
- Dimmi,
sono a tua disposizione!-
Stava per
iniziare a parlare quando un brivido le percorse la schiena e Willow se ne
accorse
- Che
hai?-
- Fa un
po' fresco....-
- Nessun
problema....fuoco sprigionati!- disse la rossa e un falò comparve ai loro
piedi.
Buffy
rimase estereffatta, guardò Will, poi la sua mano e poi il falò - WOW!!-
- Niente
di speciale...Bene ora dimmi tutto!- la incitò
- Vedi
Will...ricordi i miei sogni? Te ne ho parlato...-
- Sì! Se
non sbaglio ti dissi che...-
- GIA'!-
la interruppe Buffy, che non aveva nessuna intenzione ritornare sull'argomento
"Sono innamorata di Spike ma sono troppo stupida per ammetterlo" - vedi
sono un paio di notti che non lo sogno più e io... Non fraintendermi, io non
penso a lui in quel modo... ma in effetti mi mancano le sue coccole!! So che è
un sogno, una cosa che probabilmente mi sono costruita con la mia fantasia, ma
allora perchè non lo vedo più?- e la disperazione era chiaramente percepibile
dal suo tono.
-
Oh...beh..non saprei... C'è qualcosa che non mi hai ancora detto?-
- Ecco...
io... vedi alla fine di ogni sogno, quando mi sveglio...- il nervosismo ora
aveva raggiunto le stelle e per la strega pensò che la sua amiche stesse per
scoppire - ...trovo sempre qualcosa che... insomma qualcosa che mi fa capire
che il sogno...non è poi tanto sogno!-
Willow
sorrise.
Spike le
aveva detto che in quelle due notti non era riuscito ad avvicinarsi e questo lo
aveva messo di pessimo umore: era andato avanti ad imprecare contro tutti e
tutti per più di un'ora lasciandola praticamente sorda a causa delle sue urla.
- Tu...tu
vuoi tornare a sognarlo?-
Gli occhi
di Buffy si illuminarono -Sì... mi manca da morire!- disse abbassando lo
sguardo.
Willow le
si avvicinò per abbracciarla.
- Piccola
Buffy, stanotte dormi tranquilla, segui il tuo cuore e vedrai che lo sognerai
di nuovo!- le sussurrò all'orecchio mentre la cullava con fare materno.
Buffy la
strinse a sè e si asciugò le lacrime.
- Grazie
Will! Ora però è meglio che vada!- le rispose e, facendosi coraggio, si
addentrò nel bosco.
Ma l'eco
della voce della sua amcia la costrinse a fermarsi.
- INDOSSA
IL SUO ULTIMO REGALO!!-
Buffy si
girò e la salutò alzando il braccio.
-
Proteggi!- disse Willow in un soffio "Così almeno attraverserà il bosco
tranquilla
Poi
fissando il falò...
- Hai
sentito?? Le manchi!-
Le fiamme
aumentarono per pochi secondi... per poi scomparire.
"Va'
da lei"
Quando
Buffy arrivò al convento era calata la notte...
- Se ti
vedessero, cala la mia suora perfettina...una punizione non te la toglierebbe
nessuno!- le sussurrò la ragazza che l'aspettava sulla soglia.
- Dawn
taci!- le rispose con tono leggermente alterato - se parlassi io invece...-
"Calma Buffy, non è il caso di scendere al suo livello" ma fu tutto
inutile, la rabbia era troppa - se parlassi io rischieresti una punizione a
vita, rischieresti di essere ripudiata! Cosa pensi direbbero i tuoi genitori,
così fieri della loro figlilola caritatevole, tutta bontà e CASTITA'! Per non
parlare della scomunica papale... Allora? Cos'è il diavolo ti ha mangiato la
lingua?-
Dawn
rimase a bocca aperta incapace di replicare.
Non aveva
mai visto quella fragile e sciocca ragazza arrabbiarsi. E le sue parole...
Possibile che lei sapesse?
- Ed ora
se vuoi scusarmi...buona notte!- le disse infine. E, mentre si allontanava, sul
suo volto comparve un sorriso di scherno "Ben ti sta!"
Ma quando
entrò in camera sua quel sorriso scomparve...
- Ora pensiamo
alle cose serie!-
Aprì il
cassetto dove aveva riposto il ciondolo e lo prese. In una mano teneva il
rosario e nell'altra la catenina d'argento.
Gli occhi
passavano dall'uno all'altra in continuazione.
- Uffa!!
Ma perchè è così complicato? Una volta non avrei mai avuto un tale dubbio! Cosa
mi succede?-
Si stese
sul letto a si mise a guardare il soffitto, come se la stanza potesse darle un
segno.
Il sonno
non tardò ad arrivare e lei vi si abbandonò completamente, un unico pensiero
"Spike"
In mano aveva
ancora i due oggetti.
Spike
apparve ai piedi del letto
- Sei
stupenda!! Quando dormi sei ancora più simile ad un angelo...ma in fondo è il
tuo destino!!- le disse mentre le rimboccava le coperte- Ti sono mancato? Tu
immesamente piccola-
Le
accarezzò il viso e le si stese accanto mettendole un braccio attorno alla
vita.
- Eccomi
amore. Sono qui!-
- Ciao
bambina! Mi aspettavi?-
Buffy
sussultò.
Era
intenta a leggere un libro in biblioteca e non si era accorta del suo arrivo.
Quando lo
vide davanti a se, agì d'istinto: lasciò cadere il volume e gli corse incontro
per abbracciarlo.
Lui rimase
fermo ad aspettarla: le braccia aperte e un sorriso che gli andava da un
orecchio all'altro.
L'abbracciò
e la sollevò facendola girare.
La strinse
più che potè... "Mi sei mancata tesoro"
- Ehi!! Mi
manca il respiro...- gli disse lei, facendolo tornare coi piedi per terra.
-
Scusami!- e sorrise - mi sembra di capire di esserti mancato-
Solo
allora Buffy si rese conto di cosa aveva fatto e cambiò immediatamente colore.
- No...non
è vero...NO!- fece poi decisa.
- Ah NO?-
le chiese inclinando la testa e sollevando il sopracciglio.
"Dio
come è sexy!!" pensò Buffy mentre si riaggiustava l'abito
"BUFFYYYYY!! Smettila immediatamente"
- Mi..mi
sono lasciata prendere la mano! Tutto qui- si giustificò poi, ma il suo tono
era tutto fuorchè convincente
- Va
bene!- si arrese lui schioccando le dita.
Dalla
biblioteca si ritrovarono in un prato.
C'era
tutto il necessario per un picnic, la coperta, il cestino, il cibo...
- Prego tesoro,
accomodati. Ti devo parlare!-
-???-
- Ti sarai
chiesta che fine ho fatto in questi giorni...-
- Già!-
rispose meccanicamente "Brava Buffy! La prossima volta perchè non ci metti
un po' più di entusiasmo!"
- Beh
ecco!! Non mi hanno fatto avvicinare a te!-
- Non
capisco, cosa stai dicendo?!-
- Angel!-
- Che
c'entra Angel ora? Come fai a conoscerlo?- indagò con fare sospettoso.
-
Lui...lui non vuole che ti dica la verità, su di te...-
- Quale
verità?- ci capiva sempre meno e quella sua segretezza la infastidiva.
- Il tuo
destino! Buffy tu sei nata per fare grandi cose, ecco perchè hai il migliore
degli angeli custodi!-
-
Io...grandi cose...migliore? Ma che diavolo stai blaterando?-
- Tu
potrai essere persino meglio di lui! Tu sei la giustizia divina fatta persona-
le disse e la sua voce era diventata calda e squillante - tu hai il POTERE!-
concluse.
Si sistemò
in ginocchio davanti a lei, guardandola dritta negli occhi ed aspettando una
sua reazione.
E lei vi
vide il fuoco dentro. Una strana luce brillava nel suo sguardo, rendendoli
ancora più profondi e, se possibile, ancora più belli.
Spike le
passò la mano davanti al volto - Chiudi gli occhi e....IMMAGINA!!-
Sul palmo
della sua mano comparve una nuvola di fumo che iniziò a galleggiare a
mezz'aria.
Buffy
eseguì gli ordini come ipnotizzata. "Perchè non posso resisterti? Chi sei
tu per farmi questo"
L'angelo
nero si sedette dietro di lei
- Ora
rilassati amore, ci sono io con te!-
Prese
Buffy per le spalle e la fece appoggiare sul suo petto.
Come per
magia sulla nuvoletta che fluttuava davanti a loro iniziarono a formasi della
immagini: i pensieri di Buffy.
- Tu hai
il potere! Tutto quello che fai è giusto! Nessuno oserà mai contraddirti...- le
sussurò Spike con voce sensuale al suo orecchio.
A quelle
parole sul volto di Buffy apparve un'espressione soddisfatta.
Si stava
immaginando seduta su di un trono, onorata e venerata da tutti. Tutto veniva
sottoposto alla sua attenzione e nulla poteva essere senza la sua approvazione.
- Puoi
decidere della vita... e della morte!- continuò lui mentre giocava con i
capelli della ragazza.
Iniziò a
darle dei piccoli baci sul collo, sorridendo nel vedere l'aria compiaciuta
della ragazza.
Altre
immagini si composero davanti agli occhi di Spike: la ragazza impartiva ordini
senza sosta, togliendosi ogni sfizio ed esaudendo tutti i suoi desideri.
- Perchè
io posso!!- sussurò lei in estasi.
- Brava
dolcezza, vedo che impari in fretta!- e spostò le sue attenzioni al lobo del
suo orecchio.
Le
accarezzò il ventre con desiderio spingendosi sempre più in basso. Un brivido
le percorse il corpo.
Buffy
spalancò gli occhi: tutto quel potere le aveva dato alla testa e le carezze e
la voce calda di Spike l'avevano eccitata.
Ed ora
anche nei suoi occhi brillava al stessa luce che c'era negli occhi del ragazzo.
- Io ho il
potere! E' così, lo sento!!- fece con voce piena di desiderio.
- Sì, mia
signora!- sorrise diabolico.
- Tutto
quello che faccio, dico ed ordino è giusto!-
Si girò
per guardarlo in viso, in attesa di una conferma.
Spike non la
fece attendere: un lieve cenno del capo...
E la
ragazza sorrise.
- Allora
io...voglio, pretendo, esigo...baciami!-
Quella
richiesta prese il biondo alla sprovvista, ma non ebbe il tempo di muoversi:
Buffy si era messa a cavalcioni sulle sue gambe e gli aveva intrappolato le
labbra in un focoso e appassionante bacio.
Lo stava
divorando, e sembrava non averne mai abbastanza.
Era come
una droga e lei ne era completamente dipendente.
Per tutta
risposta lui iniziò ad accarezzarle la schiena, passando sensualmente dalle
spalle ai glutei e tirandola sempre più a sè.
Buffy si
staccò per riprendere fiato: quel bacio le era sembrato interminabile e lei non
desiderava altro.
Restare lì
con lui. Per sempre.
- Ordina
mia signora ed io eseguirò!!- la provocò lui.
Le mani
correvano su tutto il corpo di lei, le sue labbra di spostavano dal viso al
collo ed all'orecchio in un'infinita e dolce tortura.
Buffy non
riuscì a fare molto, era in estasi, ogni bacio, ogni carezza le trasmetteva
brividi.
Avvertiva
l'eccitazione del ragazzo sotto i suoi vestiti e le tornò in mente il sogno
delle notti precedenti, quando si era concessa a lui
- Oh Spike
continua!!-
Con un'
unico gesto gli aprì, o meglio gli strappò, la camicia, gliela fece scendere
sulle spalle e gli accarezzò la pelle liscia.
Un gemito
improvviso le uscì dalla bocca quando Spike le morse il seno ed istintivamente
affondò le sue unghie nella sua schiena bianca e scolpita.
-
Aaahhh!!- urlò lui dal dolore... e dal piacere.
A quel
piccolo grido Buffy aprì gli occhi, non si era resa conto di ciò che aveva
fatto.
Stava per
lasciarsi andare di nuovo quando avvertì uno sguardo accusatore dietro di sè.
Girò la
testa...
- Oh mio
dio! Angel...-
- Buffy!-
la rimproverò l'angelo custode. Poi sparì.
- Angel,
non andare... lascia che ti spieghi... Angel!-
-
ANGEL!!!-
Fu il suo
stesso grido a svegliarla.
Fuori
iniziava ad albeggiare ed il cielo aveva una colorazione rosso fuoco.
Fuoco,
come quello che aveva dentro.
Si sentiva
strana.
Una nuova
sensazione l'invase e la sconvolse.
Voleva
giustificarsi con il suo angelo... proprio come una ragazza normale...
Come se
avesse l'avesse tradito, come se avesse tradito il suo fidanzato, l'amore della
sua vita. "Ma chi ho tradito in realtà?"
Strinse i
pugni e si fece male: in una mano il rosario e la catenina d'argento.
Si erano
annodate.
Capitolo
XII
Perché ti
amo, di notte sono venuto da te
così
impetuoso e titubante
e tu non
mi potrai più dimenticare
l’anima
tua son venuto a rubare
Ora lei è
mia – del tutto mi appartiene
nel male e
nel bene,
dal mio
impetuoso e ardito amare
nessun
angelo ti potrà salvare
-H. Hesse-
**********
Non vi può
essere amicizia tra l`uomo e la donna. Vi può essere la passione, l`ostilità,
l`adorazione, l`amore, ma l`amicizia no.
-Oscar
Wilde-
Cercò di sciogliere
l'intreccio, ma non ci riuscì.
Era come
se qualcosa li tenesse volontariamente legati.
E le
parole di Spike le tornarono alla mente "Angel! Come faceva a conoscere
Angel?"
Riportò
l'attenzione ai due oggetti: l'unica soluzione era romperne uno.
"Non
ho intenzione di romperli! Non posso scegliere..."
Ed era
questo il problema.
La scelta.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto fare una scelta, ma ora...
Appoggiò
la piccola matassa intrecciata sul comodino e rimase a fissarla.
- Penserò
a questo più tardi!- si disse alla fine.
Il senso
di colpa la stava dilaniando e fece l'unica cosa che le venne in mente: si
inginocchiò davanti alla piccola croce di legno appesa alla parete ed iniziò a
pregare, senza sosta.
Sentiva di
dover chiedere perdono, ma non ne sapeva esattamente il motivo...
"Maledizione! In fondo sono soltanto sogni"
- Mi hai
delusa lo sai?-
Lei non si
mosse.
Restò in
ginocchio. Gli occhi chiusi...
- Io...
io...- singhiozzò.
- Ti avevo
detto di stare lontana da lui!- alzò la voce l'angelo
- Ma...
io.. .non l'ho chiamato io! Lui appare e poi va via... e...-
- Buffy!!-
e il suo tono era di rimprovero, ancora una volta - Avevi il suo regalo in mano
stanotte...
- E
allora?- domandò lei colta in castagna
- Ma non
lo capisci!! Come permetti a me di avvicinarti tenendo il rosario, così
permetti a lui di farlo quando metti il ciondolo...-
Buffy si
alzò di scatto e gli corse incontro.
Affondò il
viso nel suo petto e scoppiò in un lunghissimo pianto.
-
Perdonami! Ti prego, scusami... io non lo sapevo!! E' sempre venuto da me anche
quando non c'era il ciondolo e io...-
Angel
l'abbracciò.
La strinse
a sè e la cullò per farla calmare.
- Shhhh!!
È tutto finito! Ora calmati. In questi due giorni devi solo riposare e
preparati alla cerimonia di domenica! Non preoccuparti di nulla, penserò io a
te!-
- Vuol
dire che...mi pedoni?- riuscì a dire tra i singhiozzi.
Angel le
sollevò il mento con un dito e con l'altra mano le asciugò le lacrime che
ancora bagnavano le sue guance rosee.
- Certo
che ti perdono!- e le sorrise.
- Oh
grazie!!- e di slancio lo baciò sulle labbra, un piccolo e rapidissimo bacio.
Ma Angel
arrossì ugualmente, era un gesto che non si aspettava.
Non si era
resa conto del suo gesto, da quando aveva conosciuto Spike baciare le persone
le sembrava una cosa naturale "No basta, non devo pensare a lui!"
-Angel....
ma è vero...che io...- ma non riuscì a finire al frase. Porgli quella domanda
la metteva in imbarazzo.
Lui capì
al volo, probabilmente Spike era riuscito a dirle qualcosa riguardo al suo futuro
"Maledetto"
- Non
posso rivelarti la strada che è stata scritta per te, neanche io so dove ti
porterà. Ma so che sarai una grande....e brava suora!-
- Ooohh!
Capisco- rispose lei con poca convinzione.
C' era
rimasta leggermente male, si aspettava una risposta più...
-Non
pensarci. Ora vestiti e raggiungi le tue sorelle, non sei stata molto presente
in questi giorni!- e così come era apparso, svanì.
Solo
allora la ragazza si accorse di essere ancora in tenuta da notte e diventò
completamente rossa.
Una
trentina di minuti dopo....
-Oh!
Ora...sì che sono presentabile!- si disse mentre finiva di sistemarsi l'abito
monacale.
Improvvisamente
i battenti della finestra si spalancarono e una ventata fredda invase la
stanza.
Si
precepitò a chiudere le finestra e il tepore tornò nel locale.
Poi un
brivido lungo la schiena.
- Vuol
dire che mi perdoni?- fece una voce stridula in un chiaro tentativo di
imitazione - ma certo che ti perdono!!- disse ancora, con tono beffardo.
Spike era
dietro di lei ed ora stava battendo le mani.
-
Complimenti amore....ottima recita, sei un'attrice nata!!- e il suo tono era
sarcastico.
Buffy si
voltatò all'improvviso.
E quel
momento sembrò durare in eterno.
Non
esisteva nulla, solo loro.
E un
sussurro - Spike-
Non
riusciva a credere ai suoi occhi: l'uomo che entrava e usciva dai suoi sogni,
che le aveva insinuato il dubbio nelle sue idee, era lì!
Davanti a
lei.
- AHI!!!-
si diede un pizzicotto - io non...sto sognando...tu...TU SEI...-
- REALE!?-
comcluse Spike con un sorriso diabolico ed alzando il sopracciglio -
Esattamente! Come il tuo angelo dai capelli dritti-
Lei non
capiva più nulla.
Era
spaventata e felice allo stesso tempo.
Sapere che
lui non era solo un sogno, che quello che avevano vissuto avrebbero potuto..
"Calma Buffy! Questi pensieri di prima mattina non vanno bene!"
Spike
iniziò a squadrarla dall'alto in basso, era così dannatamente eccitante
- Naaaa,
love!! Di sicuro ti dona di più la sottoveste del nostro secondo appuntamento!-
le disse ridendo.
- Ma
cosa...chi diavolo sei tu?-
- Amore mi
deludi... io sono l'uomo dei tuoi sogni! Letteralmente- fece il ragazzo
allargando leggermente le braccia.
E la sua
voce era calda ed eccitante "Come al solito" pensò Buffy
Iniziò ad
avvicinarsi con passo deciso.
Un
cacciatore che giocava con la sua preda.
Il suo
passo era felpato e misurato, ogni gesto, ogni sguardo... tutto faceva parte di
un antico quanto sensuale rito.
Sembravano
danzare.
Ad ogni
passo che l'uomo faceva per avvicinarsi lei ne faceva uno indietro, in perfetta
sinconia, occhi negli occhi...
Poi sentì
qualcosa di freddo alle sue spalle.
"Maledizione
e questo muro da dove salta fuori?!!"
Le era
vicinissimo.
Era caduta
nella sua trappola.
Nella
stanza regnava un silenzio quasi innaturale, sembrava sospesa nel nulla.
Poteva
sentirlo respirare, percepiva i movimenti del suo petto: su e giù, su e giù.
Per quanto
terrorizzata, non poteva...non voleva smettere di fissarlo.
Una
miriade di emozione l'attraversarono e un brivido freddo la scosse quando sentì
il suo soffio sul collo: la stava annusando!!
-
Amore....sai di buono!!- e la punta delle sue dita affusolate le sfiorarono il
braccio.
Buffy non
sapeva cosa fare, era dolcemente imprigionata contro il muro "E che Dio mi
perdoni non vorrei essere in nessun altro posto.."
Non aveva
fatto in tempo a mettersi il velo e i capelli le cadevano sulle spalle come una
cascata d'inifiniti fili d'oro.
- I tuoi
capelli... - le sussurrò guardandola negli occhi - li adoro. Il modo in cui ti
stanno quando li hai sciolti e poi... sono così soffici!- le disse affondando
la mano nella sua chioma e accarezzandole la testa.
- Cosa
vuoi da me?- ma la voce le morì in gola.
- Niente
passerotto. Te l'ho già detto stanotte: tu ordini ed io eseguo. Eccetto...-
- Allora
lasciami in pace....vattene- lo implorò con gli occhi lucidi.
- ...
Eccetto questo...appunto. Devi imparare a non interrompere signorinella- fece
con finto tono di rimprovero.
Ma lei non
lo stava più ascoltando.
Era come
ipnotizzata, incantata da quelle labbra da baciare; aveva voglia di sentirne il
sapore... vedere se era lo stesso dolce sapore dei suoi sogni.
Spike la
costringe ad appoggiarsi al muro, la bloccò con il suo corpo e la baciò.
E fu un
vero scontro.
Le loro
bocche si presero e si lasciarono quasi con furia, la lingua di lui esplorò
ogni angolo della sua bocca con desiderio, passione... mai sazio.
Buffy non
si oppose, la sua stretta era così forte e sicura che non ammetteva repliche...
e partecipò.
Sentire il
corpo del ragazzo contro il proprio, il suo dolce peso premere contro il suo
petto.
Non capì
più nulla: tutto attorno a lei era diventato sfuocato e quasi inesistente,
c'erano solo lui e lei.
Uno
nell'altro.
Non ci
volle molto e il bacio divenne qualcosa di più profondo.
Le mani di
Spike cercarono i suoi seni e questo la fece trasalire... era tutto così
"Perfetto"
Era ormai
senza fiato: Spike non aveva mai abbandonato la sua bocca e il suo assedio
sembrava essere solo all'inizio, non che la cosa le dispiacesse...
- Ahhahh!-
sospirò quando finalmente riuscì a staccarsi.
Le labbra
gonfie dei suoi baci e il cuore seriamente a rischio d'infarto.
-
Cosa...cosa hai fatto?- chiese con voce tremante. E il suo sguardo non riusciva
a fermarsi, passava dalle labbra agli occhi del ragazzo, ininterrottamente.
-
Esattamente quello che mi hai chiesto tu!- e la soddisfazione sulla faccia del
ragazzo era palese - tu mi vuoi... come io voglio te!!-
- Non è
vero!!- gli rispose lei con voce alterata, facendo sorridere Spike: era
evidente che ci trovava gusto nel provocarla...in tutti i sensi.
- Invece
si! Te l'ho letto qui!- e posò le labbra sulla sua fronte per darle un sonoro
bacio - Oh amore, non mi guardare così! Ti posso leggere il pensiero...ed ora
leggo: CONTINUA!!- e le fu di nuovo addosso.
E lei vi
si abbandonò.
I dubbi, i
penieri...
La sua
mente divenne improvvisamente vuota... Tabula Rasa.
Infilò le
mani sotto la camicia di seta di lui e gli accarezzò la schiena fino a scendere
sulle natiche.
Era tutto
così bello ed eccitante e il suo corpo era così... Poi un piccolo morso di lui sul
suo collo le fece aprire gli occhi.
Davanti a
lei il crocifisso.
-
Non....non...posso!- cercò di dirgli tra un bacio e l'altro
-
Amore...certo che puoi!- e tornò a divorarle le labbra.
- Io
non...posso...non voglio- e lo allontanò con uno spintone - io ho promesso- e
la voce si incrinò "E giuro che non avrei mai voluto farlo. Non avrei mai
voluto promettere..."
Lo guardò
con rammarico. Lo voleva, lo voleva disperatamente.
- ANCORA
LUI!!- ringhiò lui.
Era
diventato rosso, il suo sguardo si era indurito e i suoi occhi... sembravano
bruciare.
Era una
furia incontrollabile e per la prima volta Buffy ne ebbe paura, non l'aveva mai
visto in quello stato.
- Angel!
Angel!- urlò camminando per la stanza e puntandole il dito contro - quando
capirai che ti sta manovrando! Lui ti vuole per se!!! Vuole allontanarti da me,
non vuole far esprimere la vera te stessa, la vera Buffy-
- La vera
Buffy?? La vera me stessa?? Cosa ne sai tu di come sono e di cosa voglio!!- la
rabbia stava prendendo il sopravvento anche su di lei.
- Te lo
leggo dentro, tu sei stata fatta per la passione, per una vita travolgente e
poi...tu vuoi ME!-
E le fu di
nuovo addosso, occhi negli occhi.
- Non è
vero!!- e stavolta gli sfuggì prima che potesse intrappolarla di nuovo - Io
prenderò i voti e diventerò suora! Questa è la vita che ho sempre voluto e
sognato!-
- Ma
perchè non ne hai mai conosciute altre! Vieni con me...nel mio mondo...lasciati
amare. IO TI AMO!!- e il suo sguardo tornò dolce.
- Tu dici
di amarmi, ma mi fai soffrire! Tutti i dubbi che mi hai creato sono per me
fonte di grande tormento. MA non lo capisci??! Ora vattene!- e gli indicò la
porta.
- Sei una
stupida! Una stupidissima ragazzina!! Preferisci il tuo adorato angelo custode
a me... BENE!!! Fa' come ti pare!- e arrabbiato sparì.
Una volta
rimasta sola Buffy si lasciò cadere al centro della stanza e pianse, fino a non
avere più lacrime. "Perchè?
Capitolo
XIII
L'amicizia
è l'amore senza le ali.
- George
Gordon Byron -
Erano ore
che piangeva, non pensava nemmeno lei di avere così tante lacrime.
E poi per
cosa? Per Spike? Per Angel? Per chi stava piangendo?
Stordita e
con un gran mal di testa, sentì di avere bisogno d'aria.
Usci dal
convento con passo lento e quasi barcollante.
Iniziò a
camminare senza avere in mente una meta precisa.
Seguiva il
suo istinto, il suo cuore.
Senza
rendersene conto arrivò al bosco.
Decise di
non addentrarsi più di tanto, quel posto non le piaceva molto, soprattutto a
quell'ora.
Le tenebre
stavano lentamente ed inesorabilmente prendendo il posto della luce...
"Anche nel mio cuore sta accadendo la stessa cosa?" si sorprese a
chiedersi Buffy.
Stremata e
affaticata si sedette sul primo tronco abbattuto, alzò gli occhi e rimase a
guardare le chiome degli alberi mosse dal leggero vento.
Si
toccavano l'una con l'altra, si sfioravano... per poi staccarsi, quasi fossero
rimaste scottate da quel contatto.
Ma
nonostante tutto tornavano a toccarsi, per poi lasciarsi... in una danza
infinita.
E il loro
movimento era indescrivibile, così casuale ma nello stesso tempo armonioso.
I suoi
pensieri iniziarono a volare, rapiti da quella visione, ed altre lacrime
segnarono il suo viso, lacrime che non sapeva di avere.
- Buffy,
Buffy sei tu?-
La ragazza
sussultò, per un attimo spaventata da quell'improvvisa intrusione
- Ciao
Will!- rispose infine, e il suo tono era triste.
La strega
istintivamente l'abbracciò.
Buffy
aveva il viso stanco e delle grosse occhiaie: sembrava non dormisse da giorni.
- Grazie
Will!- le sussurrò alla fine la novizia, rincuorata da quel gesto - ma per te è
pericoloso essere così vicina al convento, ti cercano ancora...-
- Non
preoccuparti per me! La mia storia è tutta risolta! Un mio amico mi ha aiutato
ed ora...non mi cercano più!- la tranquillizò candidamente la rossa.
- Sono
contenta per te!- ed abbozzò un sorrido.
- Ma a te
cosa è successo, hai una faccia!-
- Troppe
cose amica mia, troppe emozioni tutte in una volta e poi...-
- Avanti
parlamene! Non avere timori...-
Buffy
iniziò il suo racconto. Narrò con tono dolce la sua chiacchierata con Angel e
poi con grande emozione l'apparizione di Spike, e la sua gioia per aver saputo
che un ragazzo così gentile e attraente, e qui arrossì vistosamente, fosse
reale.
La voce
divenne tremante e gli occhi lucidi quando le descrisse il loro litigio.
Cercò in
Willow un gesto d'approvazione, voleva sentirsi dire che aveva fatto bene a
mandarlo via... ma questo non arrivò mai.
- Will, ti
prego dimmi qualcosa, non restare in silenzio!-
- E dopo
che l' hai cacciato come ti sei sentita?-
Buffy si
prese un po' di tempo per rispondere, sapeva bene come si era sentita, ma
ammetterlo avrebbe significato...
- Bene e
male nello stesso tempo!!- disse poi a voce bassa - qualcosa dentro di me
voleva che lui restasse e continuasse a... non riesco neanche a capire cosa
stavamo facendo! Mentre la mia parte razionale... per l'altra me tutto quello
che stava accadendo era sbagliato. Aiutami Will! Ti prego.. io.. io non so che
fare!-
- Ti ho
già detto quello che devi fare! Seguire il tuo cuore...- disse dolcemente.
Poi le
prese una mano e l'appoggiò sul petto della sua amica
- Cosa ti
dice questo quando sei con lui?-
-
Batte...batte fortissimo, come se volesse uscirmi dal petto! Il mio corpo non
risponde più alla mia mente e faccio cose che non mi credevo capace di fare...
e tutto questo mi spaventa Will, mi spaventa a morte!-
- Lo so! E
conosco queste sensazioni! Ascolta quello che hai dentro. Ascoltalo Buffy. E
non temere la paura! Perchè ci vuole coraggio per vivere... e non si ha
coraggio se non si ha paura. Vivi amica mia. Vivi... Ed ora ti consiglio di
tornare...di tornare in quella che per ora è casa tua ed andare a riposare. Hai
il viso stanco a non ti reggi in piedi...-
Quelle
parole entrarono nel cuore di Buffy, anche se non capì bene l'ultima
affermazione della ragazza "... per ora è casa tua... Perchè per
ora?"
Ma ora non
avevano importanza "Vivi..." era quel pensiero ad occupare la sua
mente.
Accettò di
buon grado il consiglio che le aveva dato e decise che aveva ragione: era il
momento di andare.
- Gli
amici sono angeli che ci sollevano da terra quando abbiamo problemi
ricordandoci come volare!-
- Come?-
la interrogò Willow
- Non
ricordo dove ho sentito questa frase, ma non ne avevo mai colto il
significato... fino ad ora!! Grazie! Per tutto quello che hai fatto per me...-
- Non
dirlo nemmeno Buffy, io ti devo la vita e questo è il minimo che possa fare per
sdebitarmi...- e le sorrise.
Si
abbracciarono e poi la novizia si incamminò verso il convento.
Una volta
rimasta sola...
- Lo so
che ci hai sentito! Dalle un'altra possibilità....-
- Lei mi
ha cacciato maledizione!!- E dal nulla comparve il corpo snello ed estremamente
sexy di Spike - E lo sai per chi!! Per quel dannato angelo da strapazzo!!! Mi
ha cacciato per ANGEL!! ANGEL, hai capito!- urlò e il tono era quello di chi
ancora aveva da sbollire al rabbia, molta rabbia.
- Oh
poverino!- lo prese in giro la rossa - E vuoi farmi credere che questo ti
fermerà! Andiamo...ti conosco ormai-
Il ragazzo
si calmò improvvisamente e le sorrise "Hai perfettamente ragione mia bella
streghetta"
- Dalle
del tempo, non ha mai provato cose del genere... e quando ti ci metti tu sei
devastante!- ricambiò il suo sorriso- lo so per esperienza personale. Quindi
ora non stare qui a brontolare con me come una pentola di fagioli e torna da
lei!!- gli disse con sicurezza e quasi con rimprovero.
- Ci stavo
già pensando, in fondo mi manca ancora un...-
-Già, deve
superare l'ultimo peccato- lo anticipò lei, e il suo tono divenne
improvvisamente serio e preoccupato - non spaventarla...è ancora così ingenua...-
Il biondo
scoppiò a ridere -Ccredimi...l'ingenuità... non è più una delle sue virtù...
lei sa bene quello che vuole quando si lascia andare- fece leccandosi le
labbra, ricordando il piacevole ordine che la biondina gli aveva dato la notte
precedente.
- ????? Va
beh, non importa... - poi - Ah! A proposito...prima che tu svanisca... grazie
per quello che hai fatto!-
- Di
niente rossa ricordi? Tu aiuti me ed io te...siamo pari-
- Già
siamo pari- ma quando pronunciò queste parole era già sola.
Capitolo
XIV
Si può
resistere a tutto tranne che alla tentazione.
- Oscar
Wilde -
Buffy, o
per meglio dire il fantasma della novizia, era rientrata nella sua celletta.
Non era passata per il refettorio, le si era chiuso lo stomaco. Non aveva
seguito il consiglio di Angel, non aveva partecipato alle prove per la
cerimonia, il tempo che aveva passato nel bosco era come volato.
Riuscì a
malapena ad arrivare al letto e cadde nel sonno più profondo.
Si
risvegliò in un lungo corridoio, le fiaccole ai lati creavano sulle pareti di
pietra grezza degli strani giochi di luci ed ombre.
Si strinse
in se stessa e si incamminò verso il buio davanti a lei.
Sentì dei
rumori alle sue spalle come un ringhio sommesso e tremò.
Sulla
parete un'ombra immensa orribile si disegnò e sul volto di Buffy si disegnò il
terrore.
Cominciò a
correre a perdifiato immersa nel buio più totale.
Quello
doveva essere l'inferno. Corse sino a che non andò a sbattere contro una
parete.
Con le
mani la percorse rapidamente e vi trovò una maniglia. La girò lentamente e
questa cedette.
L'aprì e
fu abbagliata da una luce. Alle sue spalle sentì ancora quel rumore sordo e
gelido. Fu scossa da violenti brividi. E in tutta fretta richiuse la porta alle
sue spalle.
E lo vide,
lì davanti a se. Dritto in piedi con le braccia incrociate sul petto il
sopracciglio alzato e lo sguardo divertito.
- Cosa è
accaduto passerotto? Sembri spaventata - la sua voce era calda e suadente.
Era cosi
felice di rivederlo, così contenta. Con lui lo sapeva non aveva nulla da temere
o forse tutto, ma adesso non le importava. Angel, il convento, la sua missione,
tutto era lontano e non aveva importanza. Quello che contava e che lui era lì,
con lei.
Buffy fu
assalita come da una febbre.
Gli corse
incontro e lo abbracciò. Aveva bisogno di quel contatto, di sentirsi protetta e
al sicuro.
Lui rimase
impassibile, immobile. Non vi era calore nel suo abbraccio.
Buffy
spalancò gli occhi e sollevò il capo. Lo fissò a lungo in silenzio, sembrava
adirato con lei.
- Spike -
sussurrò a bassa voce.
- Cosa
c'è? Perché non corri tra le braccia del tuo adorato Angel -
e così
dicendo la allontanò da lui.
- No io…-
calde lacrime scivolarono lungo la guancia di Buffy che si sentiva bruciare
dentro.
-
Perdonami io…- singhiozzava.
- e perché
dovrei? - nel suo tono c'era derisione.
- Perché
io….- Buffy non riusciva a parlare.
- Su
avanti perché dovrei? - rideva spudoratamente.
Ma a Buffy
adesso non importava quello che contava era il suo viso, quegli occhi così
intensi e penetranti e quel corpo perfetto che odorava di buono.
- Ti prego
- i suoi occhi erano imploranti.
- No, è
troppo facile così passerotto -
le voltò
le spalle sicuro di sé.
- Sarà
meglio che vada…- disse lasciando volutamente che le parole si diffondessero
nell'aria sospese.
Di nuovo
il ringhio sommesso oltre la porta e Buffy sussultò.
- No non
voglio -
- E cos'è
che vuoi? - la stava fissando di nuovo.
Buffy
scottava. L'odore di stoffa bruciata che proveniva dalle torce le dava alla
testa e il suo sguardo la facevano vacillare.
Gli andò
vicina e lo prese per un braccio.
- Ti
prego, ti prego - ansimava.
Nei suoi
occhi brillava una luce sinistra.
- Si prega
avanti pregami - disse in un sibilo.
E senza
rendersene conto lei gli aveva posato le labbra sulle sue avvolgendolo in un
dolce e intenso bacio.
Con le
mani iniziò a percorrere il suo corpo freneticamente. Gli sbottonò la camicia e
gli accarezzo con sensualità il torace.
Staccò le
sue labbra da quelle di lui e lentamente fece scivolare le labbra sul suo collo
e sul suo petto.
Sul volto
di Spike apparve un sorriso soddisfatto da trionfatore. E la lasciò fare
carezzandole i capelli.
Lei lo
guardava mentre con avidità succhiava le punte del petto di lui. Leccandole
delicatamente con piccoli e rapidi guizzi della sua lingua.
- Brava
piccola - disse lui ridendo - ora dammi di più - e spinse delicatamente la
testa di lei più in basso.
Lei esitò
solo una frazione di secondo. Ma il fuoco languido e violento della passione le
bruciava dentro.
Continuò a
baciarli il corpo scendendo verso il basso.
Con le
mani aprì l'abbottonatura dei pantaloni di lui e vi infilò la mano ansiosa e
vogliosa.
Era
incredibile, lui era a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che lei fosse
così audace e piena di fuoco.
- Si
continua - le sussurrò mentre lei con le mani stringeva la sua virilità e
cercava di dargli piacere.
Infine
d'istinto, come guidata da primordiali insopprimibili istinti, Buffy lasciò
scivolare il membro duro e fremente di lui tra le sue labbra.
Spike
emise un gemito di piacere intenso e la fissò mentre lei si muoveva
inginocchiata davanti a lui con gli occhi fissi verso di lui.
Lo sguardo
di lei era acceso e malizioso, il potere della sua femminilità si stava
risvegliando e lo stava usando.
- Ancora -
domandò lui ansimando.
E lei lo
accontentò aumentando la velocità dei movimenti.
- Sto
venendo amore - gemette con voce roca Spike.
Ma Buffy
in preda alla voglia più oscura e profonda non smise di farlo godere. Anzi i
suoi movimenti si fecero più avvolgenti e travolgenti.
E lui
venne con un sospiro prolungato ed un gemito soddisfatto.
E lei
assaporò gioiosa il suo seme senza farlo uscire dalla sua bocca.
Lui era
letteralmente sconvolto. Alla fine lei lo lasciò scivolare fuori e si leccò le
labbra senza smettere di fissarlo.
Lui era
incredulo. Lei si sollevò e lo baciò di nuovo. Poi prese le sue mani e se le
portò una alla scollatura e ve la infilò dentro premendola contro il suo seno.
E ansimò
dal piacere che quel contatto le procura.
Mentre
l'altra la portò alla gonna.
Socchiuse
gli occhi e sollevò il capo all'indietro.
- Alzamela
- gli ordinò.
E lui
eseguì, guardandola con lussuria negli occhi e mordendosi il labbro inferiore.
Infilò una
mano sotto la gonna e le percorse lentamente le gambe, risalì lungo le cosce
calde e sudate. E si infilò nella biancheria intima, raggiungendo le parti
sensibili di Buffy che gemette soddisfatta.
- Si -
sospirò, mentre le carezze di lui diventavano intime e intense.
Con un
gesto violento e pieno di desiderio, lui le strappò il bustino e il suo seno
dondolò libero davanti ai suoi occhi vogliosi.
Un lampo
nello sguardo di Buffy lo fece fremere. Si chinò su di lei e cominciò a leccare
senza sosta prima una poi l'altra punta, ormai tese allo spasimo.
La fissò e
godette nel vederla in preda al più totale abbandono al piacere che una donna
avesse mai provato.
- Oh si -
gemette lei e spinse il braccio di lui come a chiedergli di penetrarla ed
accarezzarla più a fondo.
- Cosa
vuoi Buffy? - ansimò lui tra un bacio e un altro.
- Te,
voglio te - sospirò lei.
- Sei
sicura? - e il suo tono era suadente.
- Si, si
ti voglio, ti prego -
- E cosa
vuoi che ti faccia? - chiese beffardo fissando il suo viso
- Tutto,
fammi di tutto - la follia parla per lei adesso, ma voleva perdersi, voleva
dimenticare.
Tutto
ormai era lontano, il giorno, il sole, la purezza. Tutto ormai era oscuro come
denso e nero inchiostro. Ed era così dolce annegarvi.
Lui la
stese sui cuscini posti al centro della stanza e si spogliò rapidamente senza
staccarle gli occhi di dosso.
Era sopra
di lei, assaporò la sua pelle che sapeva di dolce di buono. Le baciò ogni
centimetro della pelle.
Ma voleva
di più, il suo bisogno era ormai impellente, non poteva essere rinviato.
Lentamente
le aprì le gambe accarezzandole e si sistemò su di lei.
La fissò e
vide i suoi occhi persi scuri come la notte e una fitta al petto lo fece
esitare. Ma il suo bisogno di lei era troppo forte e non potè resistere. Ed era
lui adesso in preda alla follia.
Si domandò
se fosse giusto, poi lentamente si spinse in lei e lei gemette.
Mentre con
le braccia lo strinse e si avvinghiò a lui.
- Ti prego
- sussurrò e si inarcò verso di lui.
- No non
pregare amore - e si stupì anche lui della sua stessa affermazione, ma il
piacere incombeva. Le spinte diventarono inesorabilmente poderose, mentre un
fiotto di sangue bagnò il cuscino macchiando per sempre la sua purezza e
limpidezza.
Ed
entrambi furono persi.
La fece
voltare di schiena e le sollevò leggermente il bacino poi senza esitare la
penetrò. Portò le sue mani al seno e se le riempì. Poi ne fece scivolare una al
centro della sua femminilità e con due dita la penetrò. Lei lanciò un urlo e
poi gemette in preda a fortissime emozioni.
Lei girò
la testa e si sentì mancare. Lui spinse sempre più forte e a fondo e il dolore
si mischiò al desiderio e al piacere perverso e proibito. Che in una notte la
stava perdendo
Capitolo
XV
Perché ti
amo, di notte sono venuto da te
così
impetuoso e titubante
e tu non
mi potrai più dimenticare
l’anima
tua son venuto a rubare
Ora lei è
mia – del tutto mi appartiene
nel male e
nel bene,
dal mio impetuoso
e ardito amare
nessun
angelo ti potrà salvare
- H.
Hesse-
Ansimanti
e sudati l'uno accanto all'altro fissano il soffitto.
Non si
guardavano.
Lei aveva
lo sguardo perso e triste, si sentiva sporca ed in preda alla disperazione.
Lui
accanto a lei aveva lo sguardo pensieroso e assente.
Dentro di
sé una dura battaglia si stava svolgendo.
Avrebbe
dovuto essere soddisfatto. Aveva vinto lei si era persa per sempre. E invece si
sentiva insoddisfatto. Le aveva fatto di tutto. E lei ne aveva goduto spudoratamente.
Cosa allora gli bruciava, cosa lo faceva sentire sconfitto e insoddisfatto?
Aveva
posseduto il suo corpo in tutti i modi possibili….ecco cosa era "il
corpo"... aveva posseduto il suo corpo. Ma lei? Lei era stata sua?
Strinse i
pugni: lei era assente lo sentiva.
Ed era
anche confusa... forse pentita di essersi abbandonata completamente a lui.
Si voltò a
guardarla: stava piangendo ed era scossa da fremiti.
Lui le
accarezzò una guancia per asciugarle le lacrime, ma lei si scansò e girò il
viso dall'altra parte.
E lui si
sentì attraversare dalla rabbia e dall'impotenza.
- Buffy
guardami - le intimò, ma lei stava pregando a bassa voce il suo angelo e questo
lo fece infuriare.
- Smettila
- e la sua voce era tagliente, ma soprattutto amareggiata.
- Perdonami.
Perdonami - ripeteva e lui le prese le braccia e la costrinse a voltarsi.
Era
completamente nuda, solo allora se ne rese conto.
Si coprì
come petè per sfuggire ai suoi occhi avidi e arrossì.
Ma lui non
voleva più così, non voleva più solo il suo corpo.
Prese la
sua camicia e la coprì. Mentre lei lo fissava stupita sgranando gli occhi.
E si
accorse che anche gli occhi di lui erano lucidi.
- Buffy -
sospirò e la fissò angosciato.
- Sei
contento adesso? Hai ottenuto quello che volevi - e pianse inconsolabile.
Ma non
c'era gioia o soddisfazione nei suoi occhi. Solo una muta rabbia e
disperazione.
- Buffy
non piangere ti prego. Non volevo… non così… perdonami. Ma il desiderio di te è
stato più forte della ragione - e socchiuse gli occhi ripensando a quello che
era accaduto ore prima.
- Sono
perduta, per sempre ed è colpa tua…io volevo che tu, che tu…- le lacrime e i
singhiozzi le impedivano di parlare.
- Si lo so
- abbassò la testa.
- Ed ora
che sarà di me. E' finita per me -
- Non dire
così -
- Avanti prendimi
ancora, portami giù con te nell'oscurità. Non è questo quello che volevi? - si
tolse la camicia offrendosi nuda ai suoi occhi che la scorsero vogliosi.
- Buffy -
mugugnò mentre lei si spinse verso di lui disperata e angosciata.
- Prendimi
avanti - urlò e infilò una mano di lui tra le sue cosce.
Un fremito
assalì entrambi e lui ritirò la mano come si fosse bruciata toccando il fuoco.
- No - fu
lui che urlò
- Non
così, non posso. Smettila - e cercò di coprirla, ma lei si rifiutò.
- Sono la
tua puttana adesso non sei contento - e si coprì gli occhi con le mani.
E poi lo
colpì ripetutamente con piccoli pugni sul petto. E il suo cuore si spezzò.
- Smettila
amore ti prego - le sussurrò cercando di calmarla.
- Sono una
puttana, una puttana - quante volte aveva sentito quella parola sussurrata e
urlata lontano per le strade e non ne aveva mai afferrato a fondo il
significato, ma adesso sapeva... e bruciava.
- Smettila
- la schiaffeggiò disperato.
- No -
Quando
finalmente si calmò lui l'abbracciò e la strinse al suo petto.
Una nuova
sensazione di calore e appagamento li pervase.
Una
sensazione dolce, e profonda.
- Non sei
la mia puttana Buffy. Non lo sei - sospirò.
E le
accarezzò i capelli delicatamente.
- Si, lo
sono e che Dio mi perdoni ma io voglio esserlo. Voglio essere tua - riprese a
piangere.
Lui la
strinse, i suoi occhi spalancati dallo stupore e dalla meraviglia.
Lei voleva
essere sua, ancora adesso voleva essere sua.
Era
sconvolto.
E per la
prima volta nella sua vita non era più sicuro, non era più certo di quello che
stesse facendo e di cosa provasse.
- Buffy
amore - sussurrò e le sollevò il mento con un dito.
Lei lo
fissò e i suoi occhi verdi erano profondi, intensi e ancora puri.
Lui le
sorrise dolcemente e la baciò con tenerezza e con timore.
"Fa
paura baciare una persona che si ama... adesso lo so.
Perché
adesso so che la amo".
Quando le
loro labbra si separarono ansimarono entrambi.
Buffy non
piangeva più.
Lo fissò
timorosa e si coprì vergognosa.
Lui con
tenerezza le scostò le mani dal corpo e la osservò con dolcezza e desiderio.
- Sei
bellissima amore - e la baciò ancora.
Stringendola
a se.
Lei
rispose al bacio e lo strinse e un languido timore la attraversò.
- Non
stiamo più giocando - le sussurrò lui.
Lei annui
e tremò.
La spinse
lentamente stesa e le si adagiò sopra.
Le
accarezzò il volto e si perse nei suoi occhi limpidi.
- Amami
Buffy - le disse con angoscia.
Lei lo
fissò ma restò in silenzio e lui la baciò ancora.
Un bacio
puro, dolce e pieno d'amore e lei lo sentì e si sciolse nel suo abbraccio.
- Ti amo
Spike -
Lo aveva
detto... ora era davvero perduta.
Ma questa
volta non ci fu dolore o oscurità, ma luce e calore in lei.
E lui lo
sentì: in poco tempo quel calore scaldò anche il suo cuore e lo invase
dolcemente.
Era
sconfitto, era lui che le apparteneva. E si abbandonò a lei.
- Si,
anche io ti amo Buffy, che io possa essere dannato, ma ti amo da morire -
Lo attirò
a sé - Prendimi amore - gli sussurò nell'orecchio
Lui
sorrise e fu parte di lei.
E questa
volta la sentì vibrare di passione e amore sotto di lui.
Era sua
adesso, lo sentiva e lo sapeva.
Si
fissarono l'un l'altro e si amarono.
Il calore
tra loro divampò e la luce li avvolse
E la
sensazione che provò fu cos' intensa e soffocante che sembrò bruciarla dentro
Capitolo
XVI
Nella sua
prima passione la donna ama il suo amante, in tutte le altre ciò che ama è il
suo amore
- Lord
Byron-
***************
L'amore è
un fuoco nascosto, una piaga gradevole, un veleno saporito, una amarezza dolce,
un dolore dilettevole, un tormento allegro, una ferita dolce e fiera, una morte
blanda
- Fernando
de Rojas-
*******************
Buffy aprì
gli occhi e si svegliò di soprassalto
Aveva il
fiato rotto, i muscoli tesi, la fronte imperlata dal sudore....
-
Questo....questo è decisamente il sogno più realistico.... che abbia mai fatto
- si disse mentre recuperava fiato. Era il sabato
-
Domani...- ed abbassò gli occhi.
Chiuse i
pugni stringendosi nelle coperte. Dall'esterno arrivò il suono delle campane...
- Il
taglio dei capelli... non è il momento... devo...devo...-
Il sogno
l'aveva scombussolata "ti amo Buffy"..."ti amo Spike"
Come...cosa
era potuto accadere?
Lei
innamorata e poi... tutte quelle cose... tutti quei contatti... pelle contro
pelle.
Aveva
ancora dei brividi lungo la schiena.
Mentre
cercava di ordinare le proprie idee, si incamminò verso la cappella.
Il
confessionale.
Erano
almeno un paio di giorni che non parlava con il prete e ora sentiva il dovere e
l'esigenza di farlo, non era abituata a quel peso sulla coscienza.
- Padre!
La prego...lei deve perdonarmi!!-
- Non
capisco cosa tu voglia dire figliola??-
- Ma
padre! Sono giorni che non vengo a parlare con lei...- disse Buffy stupita.
Possibile che si fosse dimenticato di lei?
- Ohhh!!
E' vero, ma...-
- E
poi...sono successe tante di quelle cose...-
- Sentiamo
mia cara... cosa ti sarebbe accaduto di così... .eccitante?- le chiese
sottolineando in particolarmodo l'ultima parola e poi sorrise diabolico...
Alla
parola "eccitante" Buffy fece quasi un salto, segno che il ricordo dell'ultima
notte era ancora vivo in lei.
- Vede
sono accadute cose che... che hanno insinuato il dubbio in me!-
- Il
dubbio? In cosa?- insistè il prete, particolarmente interessato.
Buffy
iniziò a parlare, molto lentamente, interrompendosi e singhiozzando ogni tanto.
Spike
dall'altra parte della grata doveva quasi tirarle le parole da bocca "Non
è molto brava a parlare di sè la ragazza" pensò.
L'unica
cosa di cui la biondina riferì senza problemi fu della sua amicizia con una
ragazza, quella che avevano accusato di stregoneria.
- Non
credo che una nuova amicizia possa insinuare dei dubbi am...-si morse il
labbro. Se andava avanti così si sarebbe tradito da solo.
Si schiarì
la voce - Dicevo...figliola, da dove proviene il tuo dubbio?-
- Sogni-
rispose a brucia pelo lei e poi con un filo di voce - non è vero ho
mentito...un uomo. Mi turba e mi tormenta-
-
Tormenta??-
La ragazza
riprese la confessione e gli espose i fatti, evitando di parlare dei contatti
fisici e delle sensazioni che provava quando questi avvenivano.
Ma
soprattutto omise la sua piccola preoccupazione: aveva paura di non poter più
fare a meno di quelle sensazioni travolgenti...dell'estasi...
- Piccola
non mi stai dicendo tutto...- la rimproverò lui, tradendosi.
Buffy era
ancora sovrapensiero, ma...
- Come mi
ha chiamato padre?-
Spike
aveva tanta voglia di mordersi la lingua.
Aveva
parlato troppo "Maledizione" imprecò.
Ma
l'espressione che si era disegnata sul viso di lei lo aveva distratto, per non
parlare poi dei suoi pensieri...
- Lo
sapevo!! Non dovevo mettermi a leggere nel pensiero...- si disse a bassa voce,
ma non abbastanza
- Ma che
sta dicendo, chi è lei... leggere nel pensiero? "Non puoi essere tu?"
- Ops...
Beh, che posso dire...sorpresa!!- le disse uscendo dal confessionale. La fissò
con i suoi splendidi occhi azzurri, la testa leggermente inclinata ed il
sopracciglio alzato.
-
Sorpresa? SORPRESA!!?? Sai dire solo questo...- urlò Buffy in preda alla
rabbia, dimenticandosi completamente del posto in cui si trovava.
Non poteva
crederci! Lui... lui aveva sentito tutto!!
"Oh
mio Dio! Tutte le volte che sono venuta a confessarmi... era lui!" ed
arrossì
Voltò la
faccia dall'altra parte e con passo deciso si diresse verso l'uscita.
Ma lui la
bloccò - Non... non andare. Ti prego-
-
Lasciami... Non toccarmi...- "Bugiarda!"
-
Stanotte, ed anche prima... - disse mordendosi il labbro - non eri dello stesso
parere! Che ne dici...di ripetere l'esperienza?- la guardò con malizia e
desiderio.
Buffy
sollevò il braccio e gli diede uno schiaffo - Come osi parlarmi così, come ti
premetti di leggere i miei pensieri più profondi. Sei spregevole ed io ti
odio!!- gli disse, senza convinzione
- Stai
mentendo di nuovo! Andiamo seguimi...-
- Dove?
Non posso...-
- Sento
dei rumori, sta arrivando qualcuno e non credo tu voglia farti trovare con
me...-
-
Rumori... qualcuno?-
- Silenzio
e seguimi...- le tirò il braccio e la trascinò via dalla cappella.
Uscirono
da una porticina sul lato della navata. "E questa da dove diavolo spunta?
Da quando in qua esiste una porta segreta??!"
Poi
quell'odore familiare di stoffa bruciata e quelle pareti di pietra...
- Io
conosco questo posto...-
- Certo
che lo conosci! È il posto dove ci siamo dichiarati amore passerotto- le disse
cingendo i suoi fianchi con le mani - Buffy ti prego... amami di nuovo. Sii mia
ancora una volta...- la pregò, cercando la risposta nei suoi occhi verdi....
- No
lasciami - disse lei cercando di divincolarsi.
Ma il suo
corpo non rispondeva più e si abbandonò alle carezze sempre più sensuali di
lui.
- Ti prego
lasciami - gli disse supplicandolo.
Questo non
era un sogno, e lei aveva paura.
Lui
continuò ad accarezzarle i fianchi, con desiderio, ma nei suoi occhi si leggeva
tenerezza e disperato bisogno di amore.
Cercò di
allontanarlo ma tutto fu inutile: la stetta aumentava sempre di più e nemmeno
usando tutta la sua forza sarebbe riuscita a sottrarsi da quel contatto.
- Oh Buffy
sei così, così dolce amore…- le baciò il collo con crescente passione.
- Ti prego
- tremava tutta.
Questo lo
face eccitare ancora di più e la rese irresistibile ai suoi occhi.
La prese
per un braccio e senza ascoltare le sue proteste, la trascinò in quella stanza
che lei conosceva bene.
Si fermò
al centro e riprese a baciarla attirandola a sè.
- Baciami
passerotto, baciami - ansimava tra un bacio e l'altro.
- Nooo -
gemette lei mentre la mano di lui si era sinuosamente infilata nella scollatura
e la accarezzava senza tregua.
E senza
poter opporre resistenza si inarcò verso di lui.
Con un
gesto il corpetto scivolò per terra.
E Buffy,
in preda alla vergogna, cercò di coprirsi il seno bianco e tondo.
Lui la
fissò avidamente.
Si strinse
a lei e distolse gli occhi dalle sue nudità.
Voleva
essere dolce e non spaventarla.
- Lasciati
amare tesoro. Lasciami entrare in te -
Il cuore
le batteva intensamente e le guance erano due braci.
Senza
smettere di fissarla lui si tolse la camicia e i pantaloni e Buffy divenne
viola.
Approfittando
del fatto che l'avesse lasciata per svestirsi, corse alla porta e l'aprì.
Ma lui,
con uno scatto felino, la bloccò prendendola per il polso.
- No, non
puoi sfuggirmi amore -
Lei ebbe
un brivido e cercò di resistere, ma lui l'attirò nuovamente a se e si insinuò
nelle sue labbra.
- Baciami
- le sussurrò.
Poi,
incapace di resistere oltre, la sollevò tra le braccia e la portò sul letto.
- Ti
voglio amore. Ho bisogno di te - e la strinse al petto, accarezzandole i
capelli dolcemente.
Lei
singhiozzava, aveva paura ma allo stesso tempo si sentiva confusa... al centro
di un turbine di emozioni sempre più intense.
Spike capì
il suo stato d'animo e rallentò le cose.
Le si
stese accanto e la tenne stretta a sè. Non voleva possederla con la forza né
voleva solo l'eccitazione che lei, ragazzina innocente, poteva provare sotto il
tocco delle mani di un uomo esperto.
Lui la voleva
totalmente sua, voleva toccare la sua anima e sentire che gli apparteneva.
Attese che
si calmasse.
- Ti prego
lasciami andare via - disse lei a bassa voce.
- No non
posso amore, questa notte sarò paziente e dolce te lo prometto. Ma non ti
lascerò andare. Sarai mia -
A quelle
parole lei sussultò, sapeva che era la verità, che lei in fondo era già sua.
La fissò e
si chinò a baciarla.
E lei
rispose come sempre.
- Si così
amore. Lasciati andare, penserò a tutto io - e la strinse sempre più a sè.
L'odore di
lui la inebriò e il contatto con la sua pelle liscia e calda l'avvolse.
- No -
implorò con sempre meno convinzione.
- Si -
replicò invece lui, sempre più eccitato e sicuro di sè.
La sua
mano scivolò sotto il vestito e risalì lentamente lungo le gambe sino alle
cosce tese e si insinuò nella sua biancheria.
Buffy era
sudata e bagnata ma soprattutto era terrorizzata.
- Fermati
ti prego - singhiozzò e poi gemette alle sue carezze.
- No non
mi fermerò amore - e il movimento della sua mano la face letteralmente
impazzire.
Si
avvinghiò a lui e smise di resistere. Si lasciò sfilare la gonna e rimase nuda
sotto il suo sguardo voglioso e eccitato.
Le si
stese sopra con dolcezza e cominciò a baciarla. Lei ansimò ed i suoi occhi
erano lucidi.
Ad ogni
sua carezza più intima e intensa li socchiudeva e spingeva la testa
all'indietro.
Sentì il
calore salire dalle gambe sino alla testa come un'ondata.
- Si così,
rilassati amore - sussurrò lui mentre le allargava piano le gambe, senza
allarmarla.
Riprese a
baciarla impedendole di pensare a quello che stava per accadere. Con la bocca
si impossessò della punta del suo seno e cominciò a succhiarla avido.
Mentre lei
riempiva di gemiti e sospiri la stanza.
E poi,
mentre lei era in preda all'eccitazione, lentamente si spinse in lei.
Si bloccò
di colpo e spalancò gli occhi, il terrore l'assalì di nuovo.
- No -
disse a mezza voce, mentre un dolore intenso ma indefinito la prendeva.
Lui,
concentrato nel suo movimento, cercò disperatamente di non abbandonarsi e di
fare piano.
- Mi vuoi
amore? Vuoi essere mia? Totalmente mia? - e la fissò attendendo una risposta.
Lei
sospirò e cercò di divincolarsi muovendo leggermente il bacino, e ciò le
procurò fitte di piacere e dolore insieme.
- Ah -
sospirò più forte mentre lui si spingeva ancora un po' dentro di lei.
- Rispondi
Buffy, rispondi dannazione - ormai era al limite della sopportazione.
- Sììììì -
gli disse con un gemito prolungato di resa e di abbandono
E lui si
spinse tutto in lei.
Contento e
folle di desiderio.
Attese
qualche istante che lei si abituasse alla sua presenza e poi iniziò a muoversi
ritmicamente in lei.
- Ti fa
male amore? - cercava di essere il più gentile e premuroso possibile.
- Si, ah -
ripeteva Buffy confusamente.
Improvvisamente
il dolore passò e ad esso si sostituì il desiderio e il piacere.
- Si
ancora - disse in un sussurro e sul volto di Spike si dipinse finalmente il
volto della vittoria.
Era sua,
adesso era sua.
- Si amore
ancora - e le spinte diventavano più poderose e ravvicinate.
- Muoio -
disse buffy in un sussurro, mentre forti crampi allo stomaco l'attanagliavano.
- No
amore... vieni - le sussurrò lui all'orecchio prima di dare due spinte violente
che la fecero gemere e urlare.
Poi tutto
divenne travolgente e inebriante e si abbandonarono l'uno nell'altra.
Ancora
ansimanti l'uno su l'altra, si fissavano.
- Sei
contento adesso? - gli chiese Buffy... le stesse parole del sogno.
- Si lo
sono amore - sospirò lui uscendo da lei e restando ancora steso sul suo corpo,
pelle su pelle.
- Ti odio
-
- No
amore, non mi odi, tu mi ami - e la strinse baciandola teneramente.
- No ti
odio - piangeva e singhiozzava.
- Uccidimi
allora - le intimò lui prendendo il pugnale che era sul comodino accanto al
letto e, mettendolo nelle sue mani, se lo puntò alla gola.
- Avanti
uccidimi amore per quello che ti ho fatto. Per averti fatta mia -
Continuò a
piangere e spinse il pugnale sempre più sul collo di Spike che la fissò con uno
sguardo intenso e impenetrabile.
Ma alla
fine cedette e abbandonò il pugnale, che le scivolò dalle dita.
- Non vuoi
uccidermi? - domandò sicuro.
- No -
urlò lei e si lasciò andare contro il suo petto.
- Non
posso io …io …..- farfugliò piangendo, senza trovare la forza per parlare...
per dirgli quello che provava
- Sì? Yu
cosa? - domandò serio e in attesa.
- Ti amo -
due semplici parole che stavano per cambiare la sua vita.
-
Finalmente amore. Non sai quanto ho aspettato - e tornò a baciarla con
dolcezza.
- Anche io
ti amo da morire - riprese ad accarezzarla con tenerezza questa volta.
- Davvero?
- domandò lei un po' diffidente.
Lui le
prese il mento con la mano e le sorrise gentile - Che io possa essere dannato
se non ti amo amore - e le posò un lieve bacio sulle labbra.
Buffy
sorrise, finalmente soddisfatta e felice.
E con un
gesto lo attirò a sè e lo baciò.
- Ti
voglio ancora amore - gli sussurrò poi e lui fu pronto.
E come
aveva fatto nel sogno cominciò ad accarezzargli la sua virilità eccitandolo da
morire.
Poi
insieme guidarono la sua virilità in lei che gli si aprì senza resistenze.
- Sì -
disse quando fu di nuovo sua.
- Sì -
ripeté lui e fu ancora suo...
Era buio
quando si risvegliò.
Allungò il
braccio accanto a sè, ma il letto era freddo.
Buffy era
fuggita: era di nuovo solo.
Balzò
seduto sul letto e si guardò intorno.
- Buffy
amore? - la chiamò ma nessuno rispose.
E
l'amarezza e la rabbia si dipinsero sul suo viso.
Non
avrebbe rinunciato a lei, anche a costo di costringerla... lei sarebbe stata
sua.
La voleva
disperatamente: aveva bisogno di lei come dell'aria.
Ora ne era
certo.
Capitolo
XVII
Ciò che si
fa per amore va oltre il bene e il male.
-
Friedrich Nietzsche-
Buffy,
ancora sconvolta da quello che era successo, uscì dalla stanza.
Non poteva
restare lì con lui...
Sentire il
suo corpo contro quello dell'angelo, ascoltare il suo respiro regolare.
La
tentazione sarebbe stata troppo forte.
Iniziò a
camminare, senza meta.
Doveva
pensare, riflettere su ciò che era accaduto e su quello che sarebbe stato il
suo futuro.
Si ritrovò
lungo le rive del Tamigi e rimase ad osservare le piccole onde che si
rifrangevano sulla riva, così dolci e delicate... sembravano quasi
accarezzarla.
- Vedo che
le regole sono sempre le stesse! Almeno a 100 passi lontano dal protetto!- fece
Spike beffardo.
Angel si
girò di scatto lanciandogli uno sguardo raggelante
- Cosa
vuoi ancora? Non ti basta quello che hai fatto?-
- Fatto?
Io? Non ti capisco fratello!!- gli chiese con tono innocente "E' così
divertente farti perdere le staffe amico... anche se fin troppo facile"
-E'
inutile, non ci riuscirai!-
- A fare
cosa? Farti incavolare o a portarti via...-
- Tutte e
due le cose. Lei è per noi... per me...è la mia metà- gli urlò Angel
E Spike
sorrise - Scusa amico... ma una volta non ero io la tua metà? In senso
lavorativo ovvio...- e il suo tono era sempre più pungente.
- Stiamo
parlando di lavoro!!?-
- E tu?
Parli di lavoro? Credi che sia stupido? Io ti conosco Angel, meglio di chiunque
altro! So cosa lei rappresenta in realtà per te!
Angel
strinse i pugni e face un respiro profondo.
Poi con
tono solenne disse - La fanciulla con l’aura brillante, lei sarà la parte che
completerà il trio. E il mondo rinascerà pieno di amore, giustizia e
saggezza... - cambiò improvvisamente il timbro di voce e cercò di fare del
sarcasmo anche lui - Ma visto e considerato che tu hai fatto la fine che hai
fatto... saremo noi due a portare avanti ciò che è stato scritto-
- Ma
potremmo essere anche io e lei- ribattè l'altro alzando il sopracciglio - Lei
mi vuole, ed io voglio lei... anche se devo ammettere che ogni tanto la tua
presenza rompe le scatole...-
- Lei non
ti vuole! Tu rappresenti solo la novità!!- sbraitò cercando di coprire così la
vocina interiore che gli diceva che era la verità, che Spike e Buffy erano
fatti per stare insieme - Vorrei tanto sapere come diamine ti sei liberato!-
- Proprio
come tu mi hai rinchiuso, ma con una piccola differenza: ora sono io ad essere
più potente di te...- gli disse, ben sapendo cosa significava quella frase...
Lo stava sfidando.
- Ah ah
William! Questo è tutto da vedere. Non dimenticare, io ti ho insegnato....-
- Già
vecchio mio, ma ...l’allievo supera sempre il maestro... Lei sarà SOLO MIA!- e,
ancora con l'eco di quelle parole nell'aria, si lanciò su Angel.
Chiunque
passasse di là avrebbe potuto assistere a quella che poteva sembrare una rissa
tra due ragazzi.
Normale
amministrazione, se non fosse stato per la forza con cui venivano inferti i
colpi... ed il biondo era fisicamente svantaggiato.
Buffy,
ancora persa nei suoi pensieri, sentì una voce e tornò sulla terra.
Rimase in
ascoltò e, come colta da un lampo di genio "Ma questo è... no, non può
essere. Sono così presa da lui che ora mi sogno anche la sua voce" si
disse e scosse la testa.
Ma dei
rumori la incuriosirono.
Si diresse
verso il ponte, ma il buio che stava scendendo le impedì di capire.
Poi ancora
parole...voci familiari...due figure familiari. E il suo cuore si fermò.
"Non è possibile"
Corse.
Corse il più veloce possibile in direzione delle voci. Doveva farli smettere,
ora.
E gridò.
-
BASTAAAAA!!!! FINITELAAAAA!!!-
E,
istintivamente, i due ragazzi si separarono....
- Adesso
io pretendo una spiegazione... parlate come se vi conosceste da tempo e
sopratutto parlate come se io fossi un oggetto!!- li guardò con odio.
Quegli
uomini, che avevano rappresentato tutto per lei, ora se la stavano contendendo
come un trofeo di caccia.
- No
amore... tu non sei...-
- Buffy
non dargli retta. E' solo un...-
- BASTA!!!
So chi siete...voglio e pretendo di sapere come vi conoscete- e il suo tono si
era improvvisamente fatto duro e deciso.
Spike fece
per aprire la bocca, ma Angel lo precedette
- E' una
lunga storia...-
- Non c’è
nessun problema...ho tempo del mondo!- e incrociò le braccia al petto.
- Hai
carattere amore!! Mi piacciono le ragazze che vogliono dominare!-
- Zitto!!
Con te faccio i conti dopo!!- lo fulminò lei con lo sguardo, anche se... Era
malizia quella che poteva leggervi dentro?
- Angel
parla...-
- C'è una
profezia, non proprio una profezia... Comunque, 3 angeli, 3 ragazzi puri scelti
tra la gente per riportare nel mondo la saggezza, l’amore ed il senso di
giustizia. Io sono il primo ad essere trovato e risvegliato e rappresento la
saggezza. Poi è stato trovato William, l'amore. L’ho educato e gli ho insegnato
tutto quello che sapevo. Il nostro compito era trovare il terzo... diciamo che
il Boss, come lo chiamava lui - ed indicò il ragazzo biondo - il Boss ci aveva
dato la possibilità di cercarlo da soli. Ma lui è sempre stato un ribelle, ha
infranto le regole e per punizione era stato cacciato negli inferi...e ci
doveva restare- lo guardò torvo in volto.
- Poi...
il terzo: la giustizia: sei tu passerotto. Sei tu il terzo angelo- e le sorrise
"Il mio angelo"- Te l'avevo detto che avresti fatto grandi cose...-
- Spike,
William...o come diamine ti chiami...fai silenzio per favore!- lo pregò
- Vedi Buffy-
riprese Angel -IO ti ho guidato fino ad ora, proprio per questo compito... e da
domani a quest’ora non ci sarà più nessun problema...-
- Ah ah-
intervenne Spike -Hai dimenticato un particolare...lei vuole me!-
- Lei non
ti vuole!! Lei...-
- Finiscila
Angel!! Io non sono di nessuno, sono io che devo scegliere! Nè tu nè nessun
altro ha il diritto di decidere della mia vita!-
- Il
problema Buffy è che il nostro sapientino qui presente non ti ha spiegato un
leggerissimo e insignificante dettaglio: diventare un angelo significa morire!
Io non ho avuto scelta, mi hanno preso in fasce e fatto crescere magicamente,
ma tu si...
Buffy
sbarrò gli occhi -Do...dovrei morire?? Angel è vero?-
- Sì,
purtroppo sì- confermò lui abbassando lo sguardo.
- E poi un
angelo non vive: sono regole regole e solo regole. Io non permetterei mai che
questo ti accadesse... Non posso permetterlo capisci? Io voglio che tu viva per
provare emozioni vere, autentiche!!- e il suo discorso, come sempre, era pieno
di passione.
Chiuse gli
occhi e mille pensieri le invasero la mente
"Morire...
Perchè?
Perchè è la cosa giusta per il mondo?
Ma per me?
Qual'è la cosa giusta per me?"
Alzò lo
sguardo ed incontrò quello di Spike.
Era
preoccupato, lo vedeva dai suoi occhi.
Quando era
felice erano di un blu intenso, brillante; quando invece era infelice o
preoccupato diventavano più chiari, quasi azzuri; mentre quando era eccitato...
"Buffy non è il momento!" si disse e un lieve sorriso apparve sulle
sue labbra...
"Qual
è la cosa giusta per me?"
Un nome,
la sua mente, e il suo cuore, le rimandavano solo un nome "William"
"Oh
William, perchè il destino è così ingiusto con noi. Creati per cambiare il
mondo, ma non per stare insieme... Angelo mio, perchè? Mi hanno sempre
insegnato a coltivare l'amore, mi hanno sempre detto di "cibarmi"
d'amore e ora che l'ho trovato... dovrei lasciarlo? Perchè?
Mi hai
aperto gli occhi su un mondo che non conoscevo e di cui ora non posso farne a
meno, mi hai insegnato a vivere di emozioni e di sentimenti, mi hai fatto conoscere
il dolore e la passione... ma cosa più importante, mi hai insegnato ad amare.
Ad amare
in modo completo, incondizionato, senza riserve...
E in
fondo, chi meglio di te poteva farlo!? Il mio Angelo dell'Amore...
Ma mi hai
anche detto che amore è dolore, che nulla di così tanto bello può esistere
senza un prezzo da pagare... ed ora ho capito.
Solo ora
mi rendo conto di quanta verità nascondevano le tue parole...
Perchè
nonostante io ti ami con tutto il cuore... io..."
- Io... è
vero William... sai, mi piace più questo come nome e poi si addice di più
all’angelo dell’amore- era nervosa e i suoi capelli ne stavano facendo le spese
- dicevo... ti amo William- il suo sguardo si addolcì e lo guardò
- Eh eh!
Che ti avevo detto fratello??-
- MA... se
è scritto che io... che io sono la giustizia e che da me ci si aspetta la cosa
giusta...- passò gli occhi su Angel - verrò con te...oggi stesso!- e gli si
avvicinò.
Gli prese
la mano e gliela mise sul cuore
- Non
farmi soffrire! E che sai veloce ti prego!-
- NOOOOOOOOOO!!!!!!-
A quel
grido Buffy si voltò nuovamente
- Amore!
Non devi farlo per forza... tu... tu puoi scegliere, disegnare il tuo futuro
come vuoi! Sei libera!! Io non ti farò morire, non starò fermo a guardare e
aspettare che ti spenga. All’inizio eri un gioco, lo ammetto. Volevo rompergli
le scatole... dopotutto sono sempre un angelo nero...Ma ora... ora ho bisogno
ti te...ti prego-
- Perchè
credi che io lo faccia volentieri?? Che mi piacerà vederla smettere di
respirare, sentire il suo cuore fermarsi, anche se per poco? Tu hai passato
accanto a lei solo 10 notti...io...io una vita!! L’ho vista fare i primi passi,
dire le prime parole, i primi pianti...e l’amavo già...-
- Angel
tu... me...- chiese confusamente Buffy
- Non lo
avevi capito piccola mia!?- e i suoi occhi divennero più malinconici e tristi
che mai - io avrei dovuto prenderti alla nascita, come con William. Ma volevo
che per te fosse diverso, che tu potessi almeno avere una vita, perchè in fondo
lui ha ragione sai?- una lacrima scendeva sul suo viso.
Spike
rimase in silenzio ad ascoltare, non avrebbe mai immaginato che un discorso del
genere potesse essere fatto da Angel
- E allora
lasciala andare maledizione!-
- William
io non sono te, io non posso...devo fare quello che mi è stato chiesto- gli urlò.
Poi
riportò la sua attenzione sulla ragazza - Sei pronta?-
- Sì-
sussurrò Buffy in lacrime.
- Noooooo!
Amore ti prego non farlo! Ma non capisci? Tu non puoi morire, come farò io
senza di te... Come farò ad andare avanti dopo quello che mi hai detto! Maledizione
hai appena ammesso di amarmi! Ti prego, ti scongiuro... se ciò che hai detto è
vero... non farlo. Non gettare tutto alle ortiche per una stupida profezia!!
Non potrei più vivere senza di te- le chiese implorante e calde lacrime
solcarono il suo volto perfetto
- William,
ti prego sta' zitto, non rendere tutto più difficile...- cercò di dire Buffy,
ma una voce interruppe il suo discorso, una voce rassicurante e
profonda..."PICCOLA MIA STAI PER COMPIERE IL PECCATO PIU' GRANDE DI TUTTI:
STAI PER UCCIDERE L'AMORE CHE E' IN TE"
Da dove
proveniva quella voce? Non capiva, i due angeli si stavano fronteggiando con lo
sguardo e sembravano non avevano sentito nulla...
"Stai
per uccidere l'amore che è in te... cosa diavolo vuol dire quella frase? Come
faccio ad uccidere l'amore se mi sto sacrificando per "amore"
dell'umanità?"
Un urlo
improvviso la rievegliò dai suoi pensieri.
Alzò lo
sguardo e un dolore lacerante la colpì al petto
-
William!-
L'angelo
nero era a terra, agonizzante.
Sembrava
non riuscisse a respirare, aveva il volto bagnato dalle lacrime e si teneva una
mano sul cuore.
E
finalmente capì: "L'amore che era in lei" era Spike! E lei con la sua
scelta lo stava uccidendo! "Non potrei più vivere senza di te" erano
state queste le sue parole, e lui intendeva in senso letterale.
-
William!! Angel lasciami, devo andare da lui...-
- NO! Mai!
Non ti lascerò andare, sei mia!-
- Ma che
diavolo stai dicendo?-
- Per una
volta seguirò il consiglio del tuo adorato Spike...-
- Angel
lasciami!- lo supplicò lei disperata. William aveva bisogno del suo aiuto...
Ma lui non
sembrava sentirla, era troppo preso dal suo discorso - Sai, prima che venisse
cacciato dal Paradiso mi disse che io non facevo mai una vera scelta, che con
il mio comportamento mandavo "a farsi fottere" il libero arbitrio...
Ovviamente io sostenevo il contrario.... ma ora come ora, eh sì, penso che farò
la mia scelta! Sarebbe sgarbato non seguire un consiglio dato con il cuore non
trovi?-
- Oh mio
Dio! I tuoi occhi... Cos'hanno i tuoi occhi?-
Buffy era
terrorizzata, gli occhi di quello che avrebbe dovuto essere il suo angelo
custode erano diventati neri come la pece.
- Ti
piacciono amore? Spero di sì... perchè saranno l'ultima cosa che vedrai!-
- Cosa
vuoi fare!? Nooooooo! William t..i p..reg..o a..iu..tam..iii- cercò di urlare
la ragazza, ma dalla sua bocca uscirono solo dei lamenti confusi.
Non
riusciva più a parlare, Angel la stava soffocando.
Le mancava
l'aria, sentiva che stava per cedere... e un pensiero si fece largo nella sua
mente "Mi dispiace, non volevo che accadesse... perdonami amore. Ti amo
William"
Poi
improvvisamente l'aria tornò.
Venne
scaraventata a terra con una potenza inaudita e atterò sul sedere, battendo
violentemente l'osso sacro.
Ma non si
accorse nemmeno del dolore, i suoi occhi erano puntati sulle due figure che si
stavano sfidando.
E
inconsciamente tirò un sospiro di sollievo "William, stai bene..."
Purtroppo
però le cose si stavano mettendo male. Spike era in difficoltà ed Angel
sembrava avere la meglio su di lui.
Il sole, ormai
prossimo al tramonto, venne coperto dalle nuvole, troppo nere per essere
naturali e una sensazione di gelo attraversò il corpo di Buffy.
Guardava
la scena, impotente e preoccupata per le sorti del suo angelo.
La lotta
si spostò in cielo... Si colpivano e si ritiravano con una velocità sovraumana.
Il rumore
dei loro colpi si propagava nell'aria provocando un' eco agghiacciante e lei
rabbrividì nella sua veste.
Sotto di
loro, nel Tamigi, una macchia rossa si stava lentamente espandendo... il loro
sangue.
Erano
entrambi gravemente feriti, ma nonostante tutto nessuno dei due sembrava voler
smettere di combattere.
"Ti
prego William... sta' attento! Torna da me amore mio, torna da me! Ricordi, ci
aspetta l'eternità per stare insieme..." pensò la ragazza e striense nelle
sue mani il ciondolo che lui le aveva regalto in modo da fargli sentire ciò he
provava...
E la cosa
sembrò funzionare: l'angelo nero iniziò a combattere come posseduto da una
nuova forza.
Riuscì a
colpire duramente Angel allo stomaco e con un calcio la mandò a schiantarsi
contro una delle due Torri.
L'angelo
accusò il colpo e, in un momento di stordimento, William infierì su di lui
colpendolo ancora e ancora finché lo sentì perdere i sensi.
Solo a
quel punto si stacco dal suo corpo, che cadde nel fime a peso morto.
Buffy era
agitatissima, dalla sua posizione non riusciva a distinguere le due figure.
E quando
vide un corpo cadere nell'acqua il suo cuore si fermo e un urlo disperato uscì
dalla sua bocca - WILLIAM NOOOOOOOOOO!!!-
Si
accasciò a terra e iniziò a piangere... "E' questo l'amore? E' questo il
prezzo da pagare quando si ama senza riserve? Se è così non voglio più amare!
Non voglio più soffrire in questo modo io..."
Ma i suoi
pensieri furono interrotti da due forti braccia, braccia che conosceva alla
perfezione.
Lentamete
si girò e lo vide.
Rimasero a
fissarsi per un tempo che sembrò infinito. Occhi negli occhi.
- Non
dovresti pensarle certe cose!- disse infine l'angelo
- Cosa?-
chiese la ragazza, ancora visibilmente sconvolta
- Non
pensare mai e poi mai di smettere di amare... Il solo pensiero mi uccide-
- Mi
dispiace!!! Ti prego William perdonami io... io non avevo capito, non sapevo
che la mia scelta avrebbe... e le tue parole, non pensavo intendessi
letteralmente -
- Ehi,
calmati amore. Va tutto bene-
- Non va
tutto bene! Ti ho quasi ucciso! Io... ti prego perdonami - gli disse tra le
lacrime, che non avevano mai smesso di scendere
- Non ti
predono Buffy- fece lui serio e le si gelò il sangue nelle vene - non ti
perdono per il semplice fatto che non ho nulla da perdonarti. Amore tu non hai
fatto nulla di male, credimi! E non ce l'ho con te, non potrò mai avercela con
te- sussurò prima di darle un lieve bacio sulle labbra
- Ti amo
William-
- Oh
piccola... Ti amo anch'io... Non immagini nemmeno quanto!- le rispose e la
strinse a sè, incurante del dolore che provava.
Ma Buffy
se ne accorse
- Ti senti
bene? Ti ha conciato proprio male eh?- fece lei preoccupata
- Ti
assicuro che sta peggio lui- le rispose con un ghigno
- Che
significa?-
- Che solo
un miracolo potrà salvarlo-
- Non
l'hai ucciso? Perchè?- gli chiese stupita.
- Gli
angeli non possono morire. Solo Colui che li ha creati può decidere della loro
vita-
- Quindi
tu... sei immortale!?-
- Esatto
passerotto! Abbiamo tutta l'eternità per noi!!- esclamò lui sorridendo.
Ma
qualcosa nello sguardo della ragazza mise fine a quel momento di felicità.
Erano lacrime quelle che vedeva premere contro i suoi occhi e che lottavano per
non uscire?
- Amore
perchè piangi?-
- Oh
William - gli disse nascondendo il viso nel suo petto - possibile che ti rendi
conto? Io non sono immortale! Io crescerò e invecchierò e... e morirò! E tu un
giorno smetterai di amarmi e allora io...-
- Non dire
sciocchezze Buffy! Io non smetterò mai di amarti!-
- Ma io
invecchierò! Diventerò brutta e piensa di rughe e allora tu non mi vorrai più!-
- Pensi
che ti lascerò invecchiare? Pensi che ti lascerò morire? Pensi davvero che
potrei vivere la mia vita senza di te?-
- E cosa
vorresti fare?-
- Donarti
l'immortalità!-
- Puoi
farlo? Puoi rendermi immortale?-
- Certo
che posso!! Noi angeli possiamo rendere immortali gli esseri umani, ovviamente
con il permesso di Dio. Ma vedi tesoro, io non prendo più ordini da lui...-
- E come
funziona?-
- Prima di
tutto la persona che vuole diventare immortale deve essere consenziente-
-E qui non
ci sono problemi, credimi-
-
Perfetto- le disse baciandola - Bisogna compiere un rito, molto semplice, ma un
po' disgustoso per te, credo...-
- Non
dovrò mica ingoiare delle rane vero? Perchè io odio le rane...-
- Niente
rane amore. Ma l'unico modo per diventare immortali è bere il sangue di un
angelo-
- Dovrei
bere il tuo sangue?-
- E'
l'unico modo, mi dispiace-
- L'amore
ha sempre un prezzo da pagare, e se questo è il prezzo che devo pagare per
starti accanto... lo pagherò! Ti voglio William, voglio passare con te ogni
istante della mia vita, voglio addormentarmi tra le tue braccia e svegliarmi
con i tuoi baci, voglio ridere e scherzare con te, voglio sentirmi viva in
te.... e lo voglio fare per l'eternità!-
- Oh
Buffy...- sussurò l'angelo prima di impossessarsi delle sue labbra.
Il bacio
fu talmente intenso che la ragazza non si accorse di essere teletrasportata in
un'altro luogo.
Solo
quando finalmente si staccò da lui per respirare si rese conto di cosa era accaduto.
Si guardò
attorno e il suo volto si illuminò: c'erano candele accese ovunque, incensi e
petali di rosa sparsi sul pavimento e al centro della stanza c'era un letto a
baldacchino con lenzuola di seta nere...
- Ma
questo posto... E' come quello del mio sogno...-
- Già,
piaciuta la sorpresa? So quanto adori la storia di Iside e Osiride e pensavo
che questa stanza sarebbe stata perfetta.... ricordi? E' stata la nostra prima
volta e ho voluto ricreare quel luogo magico, ti piace?-
- Se mi
piace? Oh William l'adoro!!! E' tutto così... perfetto!! Ti prego dimmi che non
è un altro dei miei sogni- gli chiese con la paura nel cuore
- Non è un
sogno, è la realtà... E' la nostra realtà e lo sarà per l'eternità!-
- Ti prego
baciami...-
L'angelo
non se lo fece ripetere due volte, la prese in braccio e senza interrompere il
bacio la distese sul letto. La spogliò lentamente posando lievi baci su tutto
il suo corpo che fremeva ad ogni contatto.
In pochi
minuti i vestiti furono soltanto un ricordo e la passione li catturò nel suo
vortice senza fine portandoli all'estasi.
E mentre
Buffy si perdeva in quel paradiso senza fine Spike prese il pugnale che si
trovava accanto al letto e si tagliò il polso.
Quando la
ragazza sentì il sapore del sangue sulle labbra aprì gli occhi ed incontrò
quelli del suo amante. E vi lesse la paura, paura di perderla, paura del suo
rifiuto... e l'amore. Negli suoi occhi poteva leggere un infino e sconfinato
amore, ed era tutto per lei.
Senza
pensarci gli prese il polso, se lo riportò sulle labbra ed iniziò a succhiare
avidamente, come se volesse prosciugarlo.
E Spike si
sentì morire.
Credeva
che le avrebbe fatto schifo, dopotutto bere sangue non era scritto nella sua
dieta abituale...
Ma il modo
in cui lo stava facendo... con ingordigia, come se non ne avesse mai
abbastanza.
Un gemito
di piacere uscì dalla bocca dell'angelo, in preda ad un'estasi mai raggiunta
prima.
Lo stava
indebolendo, lo sentiva, ma non poteva farla smettere... non voleva.
Le
emozioni che stava provando... "Questo è il Paradiso" pensò, prima di
perdere i sensi.
Non
credeva nemmeno lei a quello che stava facendo: stava bevendo del sangue umano.
Ma la cosa
che la spaventava, ed eccitava, di più era che ne traeva un immenso piacere!
Stava
bevendo il sangue di Spike e l'unica cosa che riusciva a pensare era che non
avrebbe mai voluto smettere!
Il piacere
che le stava dando quel gesto era indescrivibile: le sembrava di impazzire,
tutte quelle emozioni in una sola volta...
Si sentiva
morire e rinascere allo stesso tempo, era una sensazione assoluta, impossibile
da descrivere...
Nella sua
mente un solo pensiero "Questo è il Paradiso"
-
Spiiiiiiike- urlò la ragazza prima di svenire.
....
Si svegliò
e un senso di vouto la invase. Dov'era Spike?
- Spike?-
- Sono qui
piccola- le disse lui con la sua solita voce così dannatamente calda e
provocante.
Si voltò
in direzione della sua voce e finalmente lo vide: era seduto su una poltrona,
una di quelle antiche, che si adattava perfettamente all'arredamento della
stanza; era spudoratamente nudo e la stava osservando
- Da
quanto sei lì?-
-
Abbastanza per sentire la tua mancanza amore- le rispose e lentamente si
diresse verso il letto.
Si stese
al suo fianco ed iniziò a posarle lievi ma provocanti baci sull'incavo della
spalla
- Cos'è
successo?- chise lei con quel pizzico di lucidità che le era rimasto: il suo
corpo era completamente concentrato se quello che lui le stava facendo e il suo
cervello non era in grado di formulare pensieri logici
- Siamo
svenuti, entrambi. Il rito ci ha indebolito molto e i nostri corpi non hanno
retto a tutte quelle emozioni-
- William
io...- disse Buffy titubante
- Cosa
c'è? Pentita di quello che è successo?- la provocò lui mentre la sua
raggiungeva il suo seno
- Pentita?
No, assolutamente... E' solo che...-
- Che...-
- Il tuo
sangue- riuscì finalmente a dire lei
- Il mio
sangue?- chiese l'angelo stupito. Interruppe le sue dolci torture, con
disappunto di lei che fece una smorfia - cosa ha il mio sangue?-
- Io ho
bevuto il tuo sangue ed è stato... inebriante! Non avevo mai provato sensazioni
simili, era come una droga, non ne avevo mai abbastanza...-
- L'ho
notato signorinella!- le disse lui con fare divertito - per poco non mi
prosciugavi!-
- Sapevi
mi avrebbe fatto quest'effetto?-
- Sapevo
che bere il sangue di un angelo era qualcosa di veramente... intenso, ma non
sapevo sarebbe stato così... Diavolo non so nemmeno io come definirlo- rispose
lui mordendosi un labbro: tutto quel parlare di sangue lo aveva eccitato
- Hai mai
provato?-
- Come mai
tutte queste domande? Non vorresti fare altro?- e con un gesto veloce e deciso
introdusse un dito nella sua femminilità, facendola gemere - Williiiiiam!!-
- Sì
amore, sono qui- e iniziò a muovsi
- Ti
prego... Rispondiiiiiii - Buffy cercò di mantenere il controllo del suo corpo,
ma era un'impresa più che impossibile
- No, non
ho mai provato! Sei contenta ora? O vuoi continuare a parlare?-
- Lo
vuoi?- fece lei in un momento di lucidità
- Voglio
cosa?- si stupì il suo amante "Non posso aver capito quello che ho
capito"
- Il mio
sangue. Vuoi il mio sangue?- gli disse lei, confermando i suoi pensieri
La guardò
negli occhi e vi lesse amore e desiderio, non stava scherzando: voleva
veramente che lui bevesse il suo sangue e questo lo spiazzò
-
Di...dici sul serio?-
- Voglio
essere tua William, in ogni modo possibile, voglio farti provare quello che ho
provato io nel bere il tuo sangue, voglio farti godere in un modo che nemmeno
tu immagini... e voglio essere io a farlo-
- Oh
Buffy- le sussurò lui a fior di labbra. La baciò con tutta la passione e
l'amore che aveva in corpo e lei non fu da meno.
Si
staccarono dopo un tempo infinito, entrambi con le labbra gonfie e con occhi
scintillanti di desiderio
- Lo
prendo come un sì?-
- Ne sei
sicura? Un legame di sangue è qualcosa di estremamente profondo ed è
irreversibile e io...-
- Sta'
zitto- lo interruppe lei.
Prese lo
stesso pugnale che aveva usato lui ore fa e si tagliò il polso con un movimento
preciso e veloce, come se nella vita non avesse fatto altro.
Lasciò
cadere l'arma a terra e gli offrì il braccio... gli offrì se stessa.
L'angelo
esitò per un solo istante, poi si chinò ed iniziò a leccare via le gocce di
sangue che iniziavano ad uscire.
Buffy
sussultò, sentì la sua lingua scorrerle sulla ferita e un brivido le attraversò
la schiena.
Poco dopo
il sangue iniziò ad uscire copiosamente e Spike iniziò a succhiarlo.
Sembrava
un bambino che prende il latte dal seno materno
Per il
bambino il latte della madre è vita... come era il sangue di Buffy per Spike!
La sua
vita, il suo dono, frutto di un immenso amore.
E lui si
cibava d'amore per vivere...
Si stavano
entrambi perdendo nel piacere che quel gesto stava loro donando.
Non
immaginava che sarebbe stato così... perfetto
Aveva
provato l'estasi nel bere il sangue del suo angelo ma mai avrebbe immaginato
che donarlo sarebbe stato altrettanto meraviglioso.
Un fuoco
improvviso invase il suo corpo, le sembrava di bruciare...
Aprì gli
occhi ed incontrò gli occhi del suo amante: erano di un azzurro vivo e si perse
in quell'oceano di emozioni.
Poteva
leggervi il desiderio, il piacere e la gratitudine...
Stava
ancora scrutando il suo compagno quando un altro brivido le percorse il corpo.
Spike era
dentro di lei!
Presa
com'era dalle sue emozioni non si era nemmeno resa conto che la stesse
penetrando.
Istintivamente
inarcò il corpo per permettergli di toccare anche le parti più remote del suo
corpo.
Era sua.
Corpo
anima e sangue
Era sua e
lo sarebbe restata per l'eternità...
"Cos'altro
potrei volere?" pensò poco prima di toccare il paradiso
...
- Allora, piaciuto
il mio sangue?-
- Non
immagini nemmeno quanto. E' come un frutto estremamente delicato e proibito...
Una volta assaggiato non vorresti più smettere di mangiarlo...-
- Conosco
la sensazione- gli disse baciandolo delicatamente sulla punta del naso
Erano
pigramente distesi sul letto, o meglio, su quello che ne era rimasto del letto
I loro
corpi nudi, coperti malamente da un lenzuolo, si sfioravano e si cercavano.
Sembravano
non averne mai abbastanza
-
Passeremo l'eternità in questo modo?-
- In
questo modo come?-
- Fare
l'amore, bere sangue, fare l'amore e fare l'amore e... indovina, fare
l'amore!?-
- Non ti
piace?- chiese lui mostrandosi offeso
- Non
smetterei mai- lo rassicurò lei, iniziando a far correre la mano sui suoi
pettorali, andandò sempre più giù.
Spike si
morse il labbro e si lasciò sfuggire un gemito
- Smettila
Buffy o non risponderò più delle mie azioni-
-
Davvero?- chiese lei con malizia, muovendo la mano su e giù sulla sua virilità
e sentendo con piacere che si stava eccitando, di nuovo.
- Buffy...
Smettila ti prego, sei debole, hai perso molto sangue e...- non riuscì a
terminare la frase.
La ragazza
con un abile gesto gli era salita a cavalcioni e l'aveva accolto dentro di se,
senza nessun preliminare
- Dicevi?-
fece lei, ed iniziò a muoversi lentamente, con fare provocante e sensuale
- S...ei
deb..ol.e, no..n dov..resti.. Oh Dio non ti fermare, ti prego!!!-
- Non
nominare Dio amore... io non sono Dio!-
- Lo so,
sei un diavolo d'angelo... il mio angelo!-
E vennero,
insieme.
EPILOGO...
L'amore è
la danza dell'eternità.
- Dream
Theatre -
You're a
hell of a woman.
You're the
one, Buffy.
- Spike -
*Touched*
Alcuni
secoli dopo....
-
Finalmente un'altra giornata di lavoro è conclusa!- sbuffò Buffy lasciandosi
andare sul letto
- Amore,
come mai così stanca?- chiese lui mentre lentamente la spogliava
- Una
volta era diverso! Erano pochi quelli disposti a cedere in tentazione... ma
ora! Non riesco nemmeno a star dietro a tutti i richiami!-
- E non
sei contenta? -
- Sì, sono
contenta... ma ora peccare è diventato così mortalmente comune! Non c'è più
gusto far provare i peccati alle persone...-
- Ma
davvero...- fece con malizia - e dimmi amore a chi hai fatto provare i peccati
oggi?-
Erano
entrambi nudi e i loro corpi si sfioravano, si accarezzavano...
- Ad un
avvocato! Ma è stato così facile...- disse lei mettendo il broncio
- Povera
piccola, non ti sei divertita?-
- No! Mi
sento così... insoddisfatta! Potresti fare qualcosa per me?- e i suoi occhi si
accesero di desiderio
- Non so,
ma posso sempre provarci...- ed iniziò a percorrere il suo corpo con la lingua.
Partì dal
suo collo fino ad arrivare ai suoi piedi, per poi rifare il percorso da copo...
- Allora?
Va un po' meglio?- chiese lui
- Non
saprei, secondo me potresti fare meglio- lo inictò lei
A Spike
non servirono altre parole e, con un gesto rapido ed aggraziato, si spinse in
lui ed entrami gemettero
...
Si
risvegliarono abbracciati.
Lei
appoggiata al suo petto, lui semidisteso con testa e spalle appoggiati al capo
del letto.
Il lenzuolo
di seta copriva i loro corpi nudi, lasciando intravedere le gambe, strettamente
intrecciate.
Un sorriso
comparve sul volto di Buffy
- Perchè
ridi amore?-
- Perchè
sto per farti arrabbiare...-
Ci fu un
attimo di silenzio, poi...
- NO! Non
ancora ti prego!-
- Dai
Spikey, lo sai che mi piace tanto...-
- Buffy
non riuscirai a convincermi questa volta! Quando dico no è no!- disse lui con
fare risoluto.
Ma le sue
convinzioni non durarono molto.
La sua
compagna sapeva quali erano i suoi punti deboli e li stava abilmente
sfruttando...
- Ne vuoi
un po'- gli chiese innocentemente mostrandogli un cesto pieno di fragole
- Non mi
convincerai con le fragole!-
- Non
stavo cercando di convincerti infatti- e con fare sensuale fece scorrere il
frutto lungo i suoi addominali scolpiti - ti ho solo chiesto se ne volevi un
po'-
Lasciò la
fragola sulla sua pancia e con un bacio se la mangiò - Allora, sicuro di non
volerne?-
- E'
vecchio amore, me l'hai già fatto questo trucco! Ricordi? Più o meno 20-25 anni
fa!- sorrise lui beffardo- stai perdendo colpi tesoro!-
- Va bene,
come vuoi- e si alzò dal letto
- Dove
vai?-
- Me ne
vado! Visto che qui non vengo apprezzata...- e così dicendo si avviò verso la
grande porta che permetteva l'accesso alla loro stanza - credo che andrò a fare
un giretto dalle parti di Angel, se non mi sbaglio le pecorelle smarrite sono
sempre ben accette- disse con un tono pieno di ironia.
Non fece
in tempo ad arrivare alla maniglia che si sentì afferrare con forza e gettare
sul letto
- Tu non
vai proprio da nessuna parte riccioli d'oro!-
- Ah sì?!
E come pensi di fare per impedirmelo?-
Per tutta
risposta Spike le tappò la bocca con un bacio che lasciò entrambi senza
fiato...
- Non mi
convincerai con un bacio...- gli disse quando si staccarono
- E va
bene... Hai vinto!- si arrese l'angelo - avanti passami il libro della storia
di Iside e Osiride!-
- Lo
sapevo...- rispose vittoriosa passandogli una mano tra i capelli e
scompigliandoli.
E William,
dopo secoli, si stupì ancora di lei.
Bastava
così poco per farla sorridere e lui adorava vederla sorridere.
- Amore,
ma sono anni ormai che ti fai leggere questo libro, ma non sai la storia a
memoria?- Fece lui portandosi alla bocca una fragola e lasciandone un pezzo per
la sua compagna.
Nell’altra
mano invece teneva un vecchissimo libro, con le pagine ingiallite e la
copertina di pelle quasi totalmente consumata: sembrava avesse combattutto
centinaia di guerre!
- Tra
l’altro- riprese - questo libro avrà più o meno un paio di secoli, non è il
caso di cambiarlo?-
Sentendo
l’ultima frase, Buffy si alzò sui gomiti e mise il broncio - Non ci penso
nemmeno! Questo libro lo scrisse Willow, è la nostra storia. Me lo regalò per
farmi avere un ricordo di lei e se leggi la prima pagina c’è anche un messaggio
per te!-
-
Davvero?- chiese lui stupito - non ci avevo mai fatto caso!- ed iniziò a
sfogliare le pagine del libro, molto delicatamente, per non scatenare le ire
della ragazza.
-
Possibile che tu non noti mai niente? William...- e sorride maliziosa - a
proposito! Sono secoli che me lo domando...ma come finì la storia di Willow?-
- Primo ti
ho detto mille volte che non voglio essere chiamato William, ma Spike...-
-...
Perchè è il nome che TI sei scelto!- lo scimmiottò lei, quella frase l'aveva
imparata a memoria.
-
Esattamente...per la storia di Will fu facile, gli uomini a volte sono molto
stupidi. È bastato far sognare al giudice il processo, il rogo....e Willow
...beh lo sai, ha potuto vivere ed invecchiare tranquillamente!-
- Wow! Il
mio piccolo genio!- ed iniziò a baciarlo sul petto
Per tutta
risposta lui iniziò a farle solletico
- E
secondo...i miei occhi sono generalmente distratti da altre cose...- e posò il
suo sguado sul corpo della ragazza.
Buffy,
istintivamente, cercò di coprirsi con le mani "Come se non mi avesse mai visto
nuda!!?"
- E'
inutile che ti copri amore, ormai lo conosco a memoria... centimetro per
centimetro... ed è sempre così...- mugugnò mordendosi il labbro.
La
situazione si stava facendo complicata per Buffy.
Era
praticamente incollata al letto dal peso del suo angelo, che sembrava non avere
alcuna intenzione di smettere di farle il solletico... e lei non resisteva più!
Cercò
qualcosa attorno che la potesse aiutare e l'unica cosa che si trovò sotto mano
fu un cuscino
"O la
va o la spacca" si disse e con tutta la forza che aveva in corpo glielo
lanciò contro!
Spike, che
non si aspettava una mossa simile, perse l'equilibrio e cadde dal letto,
provocano le risate della ragazza.
- Come ti
permetti di prendermi a cuscinate!! - fece lui fingendosi offeso e, con uno
scatto felino, si rigettò sul letto.
- Vuoi la
guerra?- le chise poi imprigionandola sotto il suo corpo.
- Non ci
provare!- gli intimò lei.
Me lui
sembrò non dare ascolto alle sue parole ed iniziò a lanciarle i cuscini e a
farle il solletico.
Ben presto
la stanza si riempì di risate e gridolini e si trasformò nel loro parco giochi
personale...
-
Lasciami!!- gli urlò, anche se in realtà quella era l'ultima cosa che
desiderava.
- Non ci
penso proprio amore!-
Con
un'abile mossa, che anche Bruce Lee le avrebbe invidiato, capovolse le
posizioni e approfitò del temporaneo vantaggio per scappare.
Iniziarono
a correre per la stanza come dei bambini, una scappava e l'altro la inseguiva.
Cacciatore
e preda.
Andarono
avanti per un bel po' finchè Spike, desideroso di ripristinare il contatto dei
loro corpi, decise di fare sul serio e in pochi secondi la raggiunse
stringendola in una morsa letale, senza via di scampo.
- PRESA!!
Ora sei mia!-
- Lo sono
sempre stata amore! Sono sempre stata tua!!- rispose lei e si ritrovarono di
nuovo sul letto, di nuovo avvinghiati... instancabili!
Come ormai
succedeva da secoli.
....
- Spike?-
- Che c'è
tesoro?-
Erano
distesi sul letto, esausti e appagati dopo l'ennesima lotta.
Lei con la
testa appoggiata sul suo petto, rigorosamente abbracciati.
- Ricordi
la storia degli dei?-
- Amore ti
prego, non dirmi che...-
- No! Non
voglio che tu me la rilegga, non ora almeno...-
- Lo
sapevo! Buffy asc...-
- Shhh- lo
azzittì lei posandogli un dito sulla bocca - non era di questo che volevo
parlarti-
- Ok- fece
lui baciandole il dito - ti ascolto-
- Ricordi
cosa successe quando Iside riuscì a ritrovare tutti i pezzi del corpo del
marito?-
- E come
potrei dimenticarlo?- chise lui retorico ed iniziò ad accarezzarle il braccio
- Pensi
fossero felici?-
- Certo!
Altrimenti non avrebbero potuto concepire loro figlio- rispose lui non capendo
il senso della sua domanda
-
William...- e lo costrinse a guardarla negli occhi -... e se succedesse una
cosa del genere anche a noi?-
- Che
diavolo stai dicendo! Cosa sono tutte quest...- ma le parole gli morirono in
gola.
I suoi
occhi.
I suoi
occhi gli avevano già risposto.
Quella
luce, quella scintilla che risplendeva in quelle due macchie verdi gli aveva
già detto la verità.
- Di..mmi
che n..o..n è un so..gno!- balbettò
- Non è un
sogno...-
- Non ci
posso credere... sei...si..cura?-
- Più che
sicura... Amore io non sapevo come dirtelo, non ne avevamo mai parlato e...- ma
questa volta fu lei che non riuscì a finire la frase.
Le labbra
del suo compagno si erano impossessate avidamente della sua bocca lasciandola
senza respiro
- Oh Buffy
ti amo così tanto!-
- Non sei
arrabbiato?- chiese lei timorosa
-
Arrabbiato? Perchè dovrei essere arrabbiato! Mi hai fatto il regalo più bello
di tutta la mia vita!! Ma ti rendi conto? Un bambino!! Aspettiamo un bambino!-
- Aspetto
un bambino...- lo corresse lei. Tutta la paura era sparita e ora guardava
l'espressione del suo angelo con fare divertito
- Non fare
la precisina! Questo bambino è nostro, e quindi lo aspettiamo entrambi!- le
rispose lui con voce quasi alterata
- Ok ok,
non ti scaldare!- e con gesti provocanti lo fece stendere sotto di sè - anzi,
c'ho ripensato... scaldati amore!-
- Non
credo sia il caso!- ed era serio in volto, tanto che la cosa preoccupò un po'
Buffy
- Come scusa?-
- Dovresti
riposarti, non voglio affaticarti... dovremo stare attenti d'ora in poi...-
- Ma che
stai dicendo!-
- Avanti
fa' la brava...- le disse lui prima di scoppiare a ridere come un matto
- Beh, e
ora che ti prende! Perchè stai ridendo!??- ora era lei quella alterata
- La tua
faccia... ahahaha... Oh tesoro sei troppo buffa con quella faccia!-
- Non
posso crederci!- esclamò la ragazza idignata.
Fece per
scendere ma lui la bloccò e l'attirò di nuovo a sè
- Non
prendertela amore, stavo solo scherzando... vediamo se riesco a farmi
perdonare- e sparì sotto le lenzuola.
Sul suo
volto il broncio scomparve lentamente per lasciare spazio all'estasi e un solo
pensiero si affacciò nella mente di entrambi: "Per Sempre"