Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

IL PIACERE SENZA IL PECCATO

Di Stefy, Mel, Nylasb

 

 

 

Titolo: Il Piacere senza il peccato

Autori: Stefy, Mel, Nylasb (Grazie anche a Spuffy e a Ligeia)

Pairing: Spuffy (Buffy/Spike)

Rating: NC-17

Personaggi principali: Buffy, Spike, Angel, Willow

Descrizione: E' una FF AU (universo alternativo).... La ff ruota attorno ai sette peccati capitali (Accidia, Gola, Invidia, Ira, Avarizia, Superbia e Lussuria) e, in qualche modo, esalta il piacere che procura commetere suddetti peccati.

Non intendiamo mancare di rispetto a nessuna religione nè tantomeno a nessun credente.

 

 

 

 

Capitolo I

 

Dolefully desired

Destiny of a lie

Set me free

your heaven's lie

(Heaven's lie- Lacuna Coil)

 

Desiderata tristemente

Il destino di una bugia

Liberami

Il tuo paradiso è una bugia

 

 

In un luogo senza spazio e senza tempo, immerso in una splendida luce, con profumi soavi e dolcissime melodie, si scorgevano due figure, molto diverse tra loro.

Angel e William.

Non avevano nulla in comune, forse solo il potere....

Uno era poderoso, con i capelli scuri e degli occhi profondi, misteriosi e con un velo di malinconia. L’altro era più esile, con dei capelli castani e dei ricci ribelli; occhi vivi, pieni di energia e di un colore simile a quello del mare. Come era mutevole e vivo il colore dei suoi occhi così era il suo temperamento. Non gli erano mai piaciute le regole, non capiva come il suo compagno riuscisse ad accettarle! Quel luogo lo aveva ormai assuefatto, lo trovava noioso.

Inquieto passeggiava su e giù, con una camminata arrogante; l’altro era fermo qualche passo dietro di lui, con gli occhi bassi, ma ogni tanto li posava sull’amico. Erano in attesa di qualcosa!

-Ti prego!!! Per favore, mostrati pentito. La tua ultima bravata potrebbe costarti il posto, il paradiso capisci???? Noi siamo fratelli, insieme abbiamo fatto grandi cose....e poi avrò bisogno di te per la prossima opera.-

-Tutte balle!!! Sai bene che non provo nessun rimorso per il semplice fatto che: IO VOGLIO VIVERE!!!!! Provare tutto!!! Questo posto mi ha stancato, non sono fatto per le regole e per rimanere ad osservare! A me piace agire!!!!-

-Ma sai ben che non possiamo influenzare il corso degli eventi, ma i nostri protetti devono fare le loro scelte, noi dobbiamo mostrargli la strada giusta....-

-E così fa a farsi friggere il libero arbitrio! Ed insieme a loro anche il nostro! Fratello da quanto tempo non fai una “vera scelta”-

-Io scelgo sempre, sempre la cosa migliore!!!-

William guardò verso l’alto -Non capirai mai!!!-

 

-William...- fece una voce possente. Non si capiva da dove venisse - hai per l’ennesima volta tradito la mia fiducia, ti sei intromesso in una vita!!! Non hai rispettato le regole. Sapevi bene che era la tua ultima possibilità e quindi sai cosa ti spetta-

Poi un lampo....

...

Il posto in cui si risvegliò era tetro e buio.

Ed era solo....

"Addio luce divina, ingrata fonte di calore e speranza,

mi hai confinato quaggiù, lontano da tutti e da tutto...

Ma non credere che mi arrenda...

Perché ora son più forte di prima...

nessuno mi comanda, questo è il mio regno.

Angelo ribelle

Venero la tenebra, gioisco per il dolore...

Lungi da me pace eterna, che tu sia maledetta...

Priva di emozioni, spoglia di vero fuoco...

Sei bandita dal mio regno,

perché il mio regno è sofferenza ed oscurità...

solo in questo modo potrò riconoscere la gioia...

perché in un regno di pace... dopo lungo tempo... nessuno più saprà cosa sia la gioia...

mentre dopo un dolore sordo, dopo atroci sofferenze...

immensamente dolce sarà riscoprire la vera felicità nel cuore...

Addio campi felici, vi dico addio...

La tristezza delle mie parole è per voi, che mai conoscerete la vera passione..."

...

Qualche tempo dopo, nella periferia di Londra....

-Forza signora spingete, coraggio un ultimo sforzo!!!-

Nella stanza si sentivano solo le grida di dolore della giovane donna.

-Eccola!!! È bellissima!!!- la balia avvolse la creaturina in un lenzuolo e la depose vicino alla madre, esausta, e con la fronte imperlata dal sudore.

-Ciao piccola Buffy! Benvenuta al mondo- le disse dolcemente, accarezzandole la piccola testolina. E stanche, madre e figlia, si addormentarono.

Nell’angolo in penombra, un giovane dal viso angelico ed uno sguardo profondo, assisteva alla scena.

- La sua aura!!! È splendente!!! Eccola finalmente!!!- sussurò, prima di sparire nel nulla.

 

 

Capitolo II

Nota: Le parti in blu sono i sogni....quelle in corsivo rappresentano i pensieri....

 

"The wise man said just raise your hand

And reach out for the spell

Find the door to the promised land

Just believe in yourself

Hear this voice from deep inside

It's the call of your heart

Close your eyes and you will find

the way out of the dark"

(send me an Angel- Scorpions)

 

 

Il saggio disse: "Alza la tua mano

e stendila per afferrare l'incantesimo

Trova la porta per la terra promessa

Semplicemente credi in te

Ascolta questa voce che sale dal profondo

E' il richiamo del tuo cuore

Chiudi gli occhi e troverai

Il varco tra le tenebre"

 

 

 

Buffy cresceva bene, era una stupenda ragazza dal gran cuore, sempre pronta ad aiutare il prossimo.

Aveva studiato dalle suore, e dando un leggero dispiacere alla madre, aveva deciso di prendere i voti, cosa che la distingueva dalle sue coetanee in convento: lei era l’unica ad era lì per scelta propria.

Era ormai quasi un anno che viveva in convento, tra qualche mese sarebbe diventata una sorella a tutti gli effetti.

In tutti quegli anni non era mai stata sola, da lontano senza mai intromettersi e farsi notare, il suo angelo l’aveva seguita, l’aveva vista crescere e fiorire. In lui stava nascendo un sentimento nuovo, e questo lo faceva ogni tanto ripensare alle parole del suo vecchio compagno, quel fratello di cui ogni tanto sentiva la mancanza!!!!

 

Dopo il suo solito giro per aiutare i bisognosi londinesi, Buffy assistette ad una scena che la sconvolse e, turbata, corse alla ricerca del suo abate.

-Padre Xander!!!!- Aveva il fiatone ed era pallida in volto.

-Calma figliola!!! Cosa ti sconvolge così???-

-Padre Xander!!! Ho assistito a qualcosa di orribile..... una ragazza, della mia età, trascinata in malo modo tra la folla...ma perché????-

-Ummmm!!! Non saprei dire figliola! Forse era una strega-

-Una strega???-

-Si cara!!! Una strega!!! Ora scusami ma ho delle commissioni da sbrigare- e detto ciò uscì trafelato dal convento.

La giovane novizia, pensierosa e confusa, si ritirò nella sua celletta a pregare.

 

-Abate Harryson! Benvenuto!!!-

-Giudice Giles! Grazie per avermi accolto subito, cosa posso fare per lei???-

-Dovrebbe ospitare una persona nelle carceri del suo convento. Stamani abbiamo arrestato una giovane donna...-

-Ne sono stato informato! Una delle mie novizie è rimasta sconvolta dalle maniere dei vostri agenti.-

-Oh! Beh! Sapete con certa gente sono necessarie le maniere forti.-

In quel momento un soldato fece irruzione nello studio... -Signore!!! La ragazza...la strega...è scappata!!!-

-Maledizione!!!- stava alzando al voce -come diamine è stato ...oh!!! mi scusi padre, ma l’inettitudine....-

-Non si preoccupi, il lavoro è lavoro!!!- disse con uno strano sorrisino sulle labbra

-Rimettetevi a cercarla subito...- fece il giudice rivolto al soldato

-Agli ordini signore!!!- ed uscì.

 

La rossa correva a perdi fiato per le campagne, girandosi per guardare indietro ad ogni minimo rumore. Poi improvvisamente cadde. Si rialzò ed una volta accertatasi che non c’era nessuno nei paraggi, si mise a cercare per terra... "Ma che diavolo..."

Era inciampata su una strana pietra, con una strana incisione sopra...rimase a studiarla per un po’....

Avvertiva una strana energia in quel punto.

 

Finalmente calò la notte....

E mentre Buffy dormiva nel suo scomodo lettino, la strega, rifugiatasi nei boschi, ricevette visite in sogno

...

-Aprilo!!! Apri il sigillo!!! Aiutami ed io aiuterò te!!!-

-Chi sei?? Cosa vuoi da me???-

-Solo il tuo aiuto! Liberami!!!-

...

 

Willow si svegliò di soprassalto...

"Che strano sogno" Era ancora confusa ma voleva accogliere quella richiesta di aiuto, anche se non si sentiva sicura delle sue capacità. Fino ad ora aveva solo fatto levitare oggetti... aveva bisogno dei suoi libri, doveva tornare al suo villaggio.

 

Buffy stava distribuendo cibo ai poveri, era il tramonto, doveva tornare al convento per la messa serale. Spensierata, s’incamminò sulla strada del ritorno

...BOOM...

Era stata travolta da qualcosa...poi si guadò in torno e si corresse: non qualcosa, ma qualcuno... qualcuno dai capelli rossi

-Scusami...non volevo- le disse quel "qualcuno" che, alla vista dei gendarmi, si nascose dietro un cesto.

-Posso aiutarti cara??? Ti serve cibo o qualcos'altro-

-Puoi nascondermi??- chiese lei speranzosa

-?????- Buffy fu stupita dalla richiesta.

-Aiutami a fuggire dal villaggio! Ti prego, devo tornare nelle campagne....-

-Va bene ti aiuterò... per caso sei in pericolo??- quel viso lo aveva già visto...

-In un certo senso!!!!!-

-Comunque io sono Buffy-

-Willow, piacere e grazie...-

Angel continuava ad osservare, avvertiva qualcosa, forse il pericolo per la SUA protetta, ma doveva lasciarla fare.....

 

IS QUI EIURATUS EST NUMQUAM LIBERETUR

(colui che è stato rinnegato, mai sia liberato).

”una frase in latino aulico, questa pietra deve essere molto antica.”

pensò Willow che, grazie all'aiuto della suora, era riuscita a fuggire e a raggiungere la radura dove, il giorno prima, aveva visto la pietra "Anche se visto non è la parola giusta, visto che ci sono praticamente caduta sopra!" si disse sorridendo.

Sfogliò il suo libro delle ombre in cerca di un incantesimo che potesse esserle utile...

Ripensò al suo sogno "Liberami!"

-Trovato!!!- disse finalmente -va solo un po' modificato...-

Fortunatamente nella sua sacca aveva tutto il necessario, mancava solo il rosmarino, ma era un' erba facilmente recuperabile.

Disegnò attorno a se ed al sigillo un cerchio composto da candele nere e viola. Poi fece bruciare il rosmarino e lasciò cadere le ceneri sull'incisione. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, strinse in mano il pentacolo ed iniziò a recitare la formula

 

Tu che sei stato rinnegato

O signore del peccato

le fiamme delle candele si alzarono, la voce della ragazza divenne più profonda

Tu che sei stato dalla luce divina bandito,

che ora finalmente tu sia liberato

una nube di fumo nero la stava avvolgendo

Il tuo desiderio sarà esaurito.

La nube nera si ingrossò finchè una folata di vento improvvisa la dissolse, spegnendo le candele

-La terra finalmente!!!-

-La tua voce...la conosco!!- disse la strega, che per la stachezza si era accasciata a terra

-Certo che la conosci!! Grazie per avermi aiutato, ma ero troppo debole per uscire da solo di la'!!- ed indicò il buco nel terreno che si trovava sotto la pietra.

-Ma cosa...chi sei??- gli chiese.

Osservò l'"uomo" davanti a lei...non aveva mai visto un essere così innaturalmente biondo, e vestito in quel modo.

-Sono...ero...ah! Non importa!! Sono Spike, un angelo nero....a proposito rossa- e così dicendo schioccò le dita; Will si sentì attraversare da un brivido i suoi occhi diventarono neri per un attimo.

- Cosa mi hai fatto???- fece lei spaventata ma allo stesso tempo eccitata

- Oh!!! Beh, se proprio ti vogliono accusare di stregoneria... diamogli almeno un motivo!! Non avranno mai il coraggio di avvicinarsi a te per farti del male...ora!-

- Come diamine lo sai???-

- L’ho letto! Nella tua mente...e..... -barcollò...-Bloody hell!!! Ma cosa mi succede....-

- L'esilio, a quanto pare, deve averti indebolito!!!! Doveva essere parecchio che stavi la sotto!-

- Già! Almeno dei secoli...ma ora finalmente....SONO A CASA!!!- E sulle sue labbra si disegnò un sorriso davvero diabolico...

 

 

Capitolo III

 

"A che serve dire io sono, se in realtà non siamo quello che sembriamo, ma quello che siamo veramente."

 

 

Mancava poco più di un mese alla cerimonia del velo, nel convento si stavano facendo le prove; tutte le novizie seguivano alla lettera gli ordini della madre superiora.

Buffy era eccitatissima al pensiero che il sogno della sua vita si stesse avverando. Angel non la perdeva mai di vista, la seguiva sempre ed un paio di volte le si era mostrato in sogno, almeno questo gli era concesso.

Buffy era una novizia modello, ogni giorno passava in confessionale, poi subito dopo si rinchiudeva nella celletta per meditare sui suoi piccolissimi peccati.

 

In una stanza intanto...

- Giudice!! Vedo che i ruoli si sono invertiti, come posso esserle utile???- chiese l'abate

- Non si hanno più notizie della fuggiasca...-

- E quindi??-

- Vorrei interrogare le sue sorelle, sapere se qualcuna l'ha vista o aiutata...sa bene che aiutare gli evasi è un reato... sempre che la cosa non la disturbi padre- fece Giles con finta devozione

- Le mie povere suore non sanno neanche cosa voglia dire infrangere la legge...non posso permettere che la pace del mio convento venga turbata dai vostri modi barbarici- rispose risoluto Padre Harryson

- La vedo, come dire..deciso...ma dovevo provare era mio dovere...-

- Certo!!-

- Entrando ho notato che il campanile della chiesetta ha bisogno di essere restaurato-

- Sì, ci sono delle crepe...sa com' è, le intemperie...forse- disse l'abate, capendo dove voleva arrivare il giudice

- Lei mi lasci fare i "miei lavori", prometto che non se ne pentirà - fece l'uomo pulendosi gli occhialetti

- Oh!! In questo caso... come posso rifiutare un'offerta così generosa? Che ne dice se ci vedessimo lunedì, dopo la messa di metà pomeriggio?-

- Ci saranno tutte?-

- Sì! E' l'ora della meditazione, non possono lasciare il convento-

I due si scambiarono un sorriso complice e si diedero la mano

- Allora a lunedì padre, e grazie-

- E' un piacere... Che Dio la benedica giudice- gli disse prima di chiudere la porta

 

Il lunedì pomeriggio…..

- Buongiorno sorella, mi scusi per il disturbo…-

- No si figuri, nessun disturbo!!-

Si trovavano in una delle stanze messe a disposizione dal convento.

Davanti alla porta erano stati messi due soldati e la madre superiora aveva fatto entrare ad una ad una tutte le suore, ora era il turno delle novizie.

Buffy era rimasta sulla soglia, non le era mai capitato di subire un interrogatorio e questo la rendeva inquieta.

Studiava attentamente l'uomo davanti a lei, poi una sensazione di tranquillità la invase, come se fosse stata avvolta da due caldi braccia in una tenera stretta rassicurante, cosa che effettivamente il suo Angelo custode stava facendo: non lasciava mai la sua piccolina da sola.

L'aspetto paterno del giudice ed i suoi modi gentili la fecero sentire a proprio agio.

- Prego si accomodi! Gradisce un po' d'acqua, la vedo pallida-

- No sto bene e solo che…- disse titubante la ragazza

- Lo so per lei è una cosa nuova, ma non si preoccupi, saranno solo un paio di domande, niente di invasivo-

- Bene, se posso le risponderò-

- Di recente ha per caso incontrato una ragazza...capelli rossi…abiti dimessi... - si pulì gli occhiali- magari mentre aiutava i poveri della città...-

- Non riesco a capire a cosa fa riferimento!!- lo guardò con curiosità la ragazza

- Vede sorella, è evasa una giovane donna da poco più di due settimane, una strega molto pericolosa….va processata prima che possa compiere atti orribili…-

Buffy si ricordò del suo incontro con Willow, ora finalmente capiva a cosa le era servito il suo aiuto. Ma quella ragazza non le sembrava capace di azioni terribile...

- No signore, non ho visto nessuno che corrisponda alla sua descrizione, e non credo di…poterla aiutare….mi spiace davvero!!- rispose Buffy con voce tremante - ora se non le dispiace avrei delle cose da fare-

- Oh! Prego può andare e grazie per la sua disponibilità-

 

Buffy uscì dalla stanza, si sentiva strana era la prima volta che mentiva, non riusciva a trattenere le lacrime; poi attraverso la finestra guardò fuori...doveva confessarsi.

Entrò nella cappella ed andò dritta al confessionale, non riusciva a credere a ciò che aveva fatto.

Si mise in ginocchio

- Padre mi perdoni perchè ho peccato-

- Dimmi cara, che peccati hai commesso?-

- Ho mentito padre, è la pri....ma volta che lo faccio, io...sto male, non volevo, giuro che non volevo- gli disse tra le lacrime. Balbettava ed era molto agitata.

- Calma figliola, la menzogna è un peccato veniale se fatto senza recar gravi danni... e sono convinto che la tua non è stata così grave, puoi dirmi di cosa si tratta?

- Io non ho detto al giudice che ho aiutato quella ragazza...non sapevo che fosse ricercata...aveva un aspetto così...-

- Sono convinto che volevi fare una buona azione, non ti crucciare. Dì una volta il rosario e riposa tranquilla... Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

- Amen. Grazie padre!- gli disse la ragazza che, ormai serena, si recò nella sua camera.

Non si era accorta che non era sola in cappella……

 

Dawn entrò nelle stanze dell'abate….

- E' permesso? Si può???-

- Dawn cara dimmi…- le disse lui guardandola dalla testa ai piedi

- Devo dirti una cosa davvero incredibile!!- la ragazza era evidentemente eccitata dal suo piccolo segreto.

- Dawmie tesoro, non è un po' presto per il nervosismo pre-cerimonia??- Fece il prete avvicinandosi alla ragazza.

- Non ci crederai mai!! La tua prediletta ha detto una bugia!! La sua prima bugia!!!-

- ??? Dawn è da quando ti conosco che dici bugie!!- e la guardò con malizia.

- Ma che carino!!- gli disse con tono sarcastico - mi riferivo a quella scemotta di Buffy!-

- Ahahah!! Bimba cattiva, quante volte ti ho detto che non devi parlar male delle tue sorelle?-

- Perché? Altrimenti che fai, mi sculacci??- fece la novizia con voce sensuale, mettendo le braccia attorno al collo dell'uomo, che non perse tempo: l'attirò a se con decisione e si impossessò delle sue labbra.

Il bacio si fece via via sempre più appasionato - Sicura che non ti hanno seguito?- le chiese a fior di labbra

- Sicurissima!-rispose lei.

E in poco tempo la stanza si riempì di gemiti

 

 

Capitolo IV

 

"I tuoi occhi sono Venere, la tua bocca è l'Universo... vorrei tanto viaggiare in quest'immenso cosmo, immergermi nel tuo sguardo e perdermi tra le stelle"

 

 

Spike si era accorto di aver fatto un piccolo errore: Willow era ancora troppo inesperta per poter controllare tutto quel potere, e averglielo donato lo aveva reso ancora più debole.

Ma la parte più complicata era addestrarla.

Willow era una ragazza impaziente…cercava sempre di fare cose più grandi di lei, provocava enormi danni che Spike doveva sempre riparare, con il risultato di sfiacchirsi entrambi.

Spike doveva spesso ricorrere al suo antro sotterraneo per rigenerarsi mentre Willow passava molto tempo a letto.

Fu proprio in una di queste occasioni che…..

- Che succede? Spike sei tu?? Da dove provengono questi rum...- ma la ragazza non fece in tempo a terminare la frase: cadde per terra a peso morto e fu trascinata via.

Quando l'angelo nero ritornò non si stupì di non trovarla poichè era solita allontanarsi da sola. L'aspettò nella sua stanza fino a sera ma non la vide tornare. Iniziò a preoccuparsi, doveva essele successo qualcosa, qualcosa di grave e doveva assolutamente ritrovarla.

Decise allora di ricorrere ai suoi poteri: appoggiò una mano alla parete, si concentrò e la stanza gli raccontò l'accaduto.

Quando Willow si svegliò si ritrovo in un buco freddo e scuro, le faceva male la testa, si sentiva confusa.

La cella era illuminata da pochi mozzoni di candele, ma anche quelli si stavano lentamente ed inesorabilmente consumando. Scorse un'ombra

- Salve strega!! Ti piace la nuova sistemazione? Spero di sì perchè sarà la tua camera per un po'-

- Dove mi trovo?-

- Nel mio convento, resterai qui in attesa del processo- le disse l'abate soddisfatto

- Processo? E perchè diavolo dovrei essere processata!? Io non ho fatto nulla!?-

- Ehi ragazzina non nominare il diavolo! Potrebbe sentirti...- le sussurò lui prima di scoppiare in una fragorosa risata. La stava prendendo in giro

- Comunque visto che io sono un uomo di Chiesa e rispetto tutte le creature, anche le più abominevoli come te, risponderò alla tua domanda! Vedi, prima era "solo" per stregoneria, ma data la tua fuga... ora si è aggiunta anche l'evasione! Se fossi in te me ne starei buona per un po'. E poi il servizio non è male e vitto ed alloggio sono gratis- concluse Padre Xander con un sorriso che, di certo, non si addiceva ad un uomo di "fede" come lui

- Non potrete tenermi qui per molto...me la pagherete- sentenziò lei e, per un attimo, i suoi occhi diventarono neri come la notte.

Xander non fece caso alla cosa ed uscì dalla stanza lasciando Willow di nuovo da sola, la quale, ancora tramortita dalla botta, si riaddormentò.

...

Spike era alle porte del convento, doveva entrare ma non voleva dare molto nell'occhio.

Con un gesto cambiò il suo aspetto, che divenne simile a quello di un mendicante.

Bussò al portone e si finse in cerca di un pasto caldo ed un letto. Ad aprire fu Dawn, la quale sfoderò la sua aria di candida novizia, ma dietro quello sguardo innocente la ragazza se lo stava sbranando con gli occhi: nonostante il travestimento aveva notato i lineamenti decisi e angelici dell'uomo.

Cercò di controllare il suo istinto che le diceva di saltargli addosso, gli offrì una piatto di minestra calda e lo condusse ad una piccola celletta in cui poter riposare.

Angel avvertì una strana presenza, una nuova sensazione lo invase, anche se… non gli sembrava poi così nuova! Aveva l'impressione di averla già provata, ma non riuscì a ricordare quando... O forse semplicemente non volle

Intanto a Spike, a cui non era sfuggito lo sguado malizioso e pieno di desiderio della ragazza, decise di divertirsi un po'.

- Mi lasci qui da solo?- chiese mostrandosi preoccupato

- Cosa dovrei fare?- le rispose lei con finta ingenuità e un lampo di lussuria le attraversò gli occhi

- Potresti restare un po' con me? Ti prego, sono così solo. Vorrei tanto avere qualcuno al mio fianco che mi faccia compagnia e poi...-

- E poi...-

- Ho freddo! Fa così dannatamente freddo qui? Se stiamo vicini potremmo riscaldarci, no?- le disse lui con fare sensuale e provocante

- Non credo sia il caso- si affrettò a dire lei dirigendosi verso la porta - io ho delle faccende da sbrigare e...-

- Aspetta- la fermò lui prendendola per un braccio - ti prego non lasciarmi -

Erano a pochi centimetri di distanza, potevano sentire i loro respiri.

- Non dovresti aiutare il prossimo? Non è così che dice il tuo Signore?-

- Sì ma...-

- Allora non vedo quale sia il problema tesoro...- le sussurò ed iniziò a mordicchiarle l'orecchio

- Co...sa sta..i fac..endo?- cercò di dire lei

- Niente che tu non voglia piccola... Dev'essere così noioso fare la suora, soprattutto se non è per tua scelta-

- Che ne sai tu?-

- Beh, è impossibile che una così bella e... calda ragazza voglia sprecare tutto questo potenziale, non trovi- e con un gesto veloce ed imprevedibile le alzò la gonna ed iniziò a torturare la sua femminilità attraverso la biancheria

- Ti pre....gooooooo!!! Oh mio Dio!-

- Ah ah! Sbaglio o hai appena trasgredito a uno dei comandamenti? "Non nominare il nome di Dio invano"!

E' uno dei primi comandamenti, dovresti saperlo...-

- Sta' zitto!- gli urlò prima di impossessarsi della sua bocca

"Povera piccola... sei veramente sprecata come suora..." pensò l'angelo "ti farò capire io a cosa stai rinunciando"

Improvvisamente si staccò da lei e la guardò shockato

- I..io mi d...ispiace, non volevo credetemi sorella! La prego non... non lo dica a nessuno!-

- No.. n..on si p..reoc..cupi- gli rispose lei balbettando

Non capiva: perchè si era fermato? Il suo tocco era così... esperto! Non aveva mai provato cose del genere e l'aveva solo toccata "Immagina se ti avesse fatto sua! Nononono, basta pensieri!"si disse

- Ora devo andare- fece lei con fare sbrigativo e scomparve come un fulmine

"Che diavolo!!! Sono insoddisfatta e ho una voglia pazzesca! Credo proprio che andrò a confessare i miei pensieri al mio abate... meglio che niente!"pensò mentre con passo svelto si dirigeva verso la canonica.

Una risata invase la stanza in cui poco prima era avvenuto il fatto

- Ahahahaha!!! O mia piccola e insignificante novizia, non puoi nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se ti avessi fatto mia!!! E il fatto che non lo saprai mai rende tutto questo ancora più eccitante e doloro... per te!!!-

Poi come, attraversato da un lampo, si ricordò del motivo per cui era lì: doveva salvare la sua piccola strega!

Si mise a sedere per terra e stette in silenzio cercando di raggiungere la giusta concentrazione per poter entrare nei suoi sogni.

Ma fu tutto inutile: i suoi poteri erano troppo deboli in quel maledetto posto!

 

A Buffy fu affidato il compito di occuparsi della nuova "ospite".

Scese nei sotterranei del convento e rimase pietrificata quando si accorse chi fosse la ragazza.

Come era potuto succedere? Nessuno sapeva dove si nascondeva!

Lasciò il vassoio con la cena sul ceppo di legno che doveva fungere da mobiletto, cercando di fare il meno rumore possibile: non voleva svegliarla.

La ragazza dai capelli rossi era distesa sulla panca di legno e stava riposando, ma il viso era contratto, come se in realtà stesse soffrendo.

In effetti quella sistemazione non doveva essere il massimo, nessuno meritava di essere trattato in quel modo, persino le bestie erano trattate meglio!

"Perchè questa crudeltà?" si chiese

La guardò con tenerezza, provava un inspiegabile affetto verso di lei e non sapeva da dove venisse, dopotutto non la conosceva nemmeno.

E poi si sentiva in colpa, pensava di averla messa al sicuro ma non era stato così.

Non poteva credere che quella ragazza fosse malvagia, il suo viso era così... mite.

Aveva dei lineamenti sottili e l'ultima cosa che si poteva pensare di lei era che fosse una strega.

Decise di fare un paio di domande in giro…doveva sapere, doveva conoscere la verità!

Delicatamente si avvicinò al suo viso e lo accarezzò

- Mi dispiace che ti abbiano presa, ma non lascerò che ti condannino per cose che non hai commesso! Te lo prometto! Sarà fatta giustizia-

Rimase a fissarla ancora per qualche minuto e poi se ne andò.

 

Dawn si stava dirigendo a malincuore nella sua stanza: la canonica era vuota e del suo amante non c'era traccia. E si suoi pensieri andarono a quello strano e affascinante individuo.

Era così bello! Aveva dei lineamenti perfetti e poi il suo sapore... la sua fantasia iniziò a vagare e le si stampò sul viso un'espressione da ebete. A riportarla sulla terra furono i passi di Buffy, che, passandole davanti, le diede la buona notte.

Stava ancora realizzando quello che le era successo in quelle ultime due ore, quando sentì i rintocchi e decise di muoversi.

 

Buffy, amareggiata, decise di tentare il tutto per tutto e si diresse in Chiesa: non era riuscita a cavare un ragno dal buco, nessuno sembrava sapere nulla di Willow e l'unico che ora poteva aiutarla era Padre Xander.

Passando per i corridoi, dalle finestre, riconobbe la sua sagoma in cortile "Meno mele che è ancora svelglio!" pensò e, approfittando della fortuna, scese di corsa per raggiungerlo….

 

Dawn aveva raggiunto Xander per la "classica" passeggiatina privata del martedì notte, ma non si erano accorti che stavolta in loro incontro non era poi tanto privato.

Spike, toltosi i panni dello straccione, era in cerca del carceriere che teneva in quei squallidi sotterranei la sua strega. Lo aveva visto con gli occhi di Willow, fortunatamente la ragazza imparava in fretta a gestire i suoi poteri e grazie al suo aiuto era venuto a conoscenza di cosa le era accaduto nelle ultime ore.

Passò per il cortile con passo spedito, odiava quel dannato posto! Era così pieno di... Dio!

Ma degli strani rumori, certamente non adatti ad un convento, catturarono la sua attenzione.

Buffy si era precipitata giù nel cortile, ma sentendo delle voci si era nascosta…ciò che vide davanti a lei la lasciò senza parole: due figure si stavano scambiando un caloroso ed appassionato bacio. Non riusciva a distinguere l'uomo che era di spalle, ma grazie alla luce della luna, anche se con un po' di difficoltà…

- Oh mio Dio!!! Ma quella è Dawn!!!- Non aveva mai avuto una buona opinione di quella ragazza, il suo comportamento era sempre stato bizzarro e non consono all'abito che stava per indossare, ma questo poi era davvero il colmo. Quella sciocca ragazzina stava infrangendo uno dei sacri voti: la castità.

Spike invece dalla sua postazione poteva ammirare lo spettacolo che i due stavano dando in tutto il suo splendore…

- E bravo il nostro abate!! Predichiamo bene ma…razzoliamo male a quanto pare!!- disse con un ghigno e il suo sorriso si allargò maggiormente quando notò la ragazza che stava inducendo in tentazione il prete "O è il contrario??!"

- Piccola perfida ragazza!! E io che pensavo di essere stato il primo a toccarti!! Ma come sono cambiati i tempi, oggi non ci si può più fidare nemmeno delle suore!- disse a bassa voce per non farsi sentire.

Poi la sua attenzione fu attirata da qualcos'altro...

Dietro uno dei pilastri del porticato c'era una fanciulla, sicuramente non abituata a visioni del genere!

Sul suo viso si poteva facilmente distinguere la sorpresa e l'imbarazzo che quella scena le stava provocato.

L'angelo nero la guardò meglio: le ciocche bionde, sfuggite al velo, facevano da cornice al suo viso, così gentile e perfetto.

Aveva i lineamenti ancora giovani, nessuna imperfezione, nessun segno del tempo: doveva essere molto giovane, sicuramente poco più di una bambina!

Gli occhi verdi, che dovevano sicuramente essere vivissimi, ora erano arrossati dalle lacrime che li rendevano ancora più splendenti alla luce della luna.

Stava combattendo per non piangere, ma una goccia solitaria e ribelle le sfuggì e Spike la seguì attentamente: la vide scorrere lentamente lungo le gote per poi finire sulle sue labbra.

Quelle labbra così morbide e sensuali, da baciare e ribaciare...

Ed un pensiero si affacciò nella sua mente "Come vorrei essere quella lacrima"

Le aveva visto solo il viso... e quella fanciulla lo aveva già catturato.

 

 

Capitolo V

 

"Sbalordito il Diavolo rimase, quando comprese quanto osceno fosse il bene... ...e vide la virtu' nello splendore delle sue forme sinuose"

- da "Il Corvo" -

 

 

Buffy, sconvolta, dimenticò i motivi per cui era ancora in giro a quell'ora della notte e si diresse verso la sua camera.

Rimase per un paio di minuti al buio cercando di capire se quello che aveva visto fosse realtà o semplice frutto della sua immaginazione... non sapendo quale prospettiva fosse meglio.

Poi accese la candela che aveva davanti alla finestra, s'inginocchiò vicino al crocifisso di legno ed iniziò a pregare.

Spike, deluso dal fatto che la sua visione fosse sparita, notò la finestrella illuminata, con agilità sali su uno degli alberi del cortile e si arrampicò fino alla finestra: eccola, aveva tolto il velo...i capelli le cadevano sulle spalle e lei se li stava spazzolando con cura.

La ragazza si spogliò per mettersi a dormire, faceva ogni movimento in modo meccanico, ma con grande eleganza; l'angelo nero rimase incantato.

- Sembra una principessa!! La sua bellezza è rifulgente. È nata per regnare, lei sarà la mia regina- disse con entusiasmo

Buffy, esausta, finalmente riuscì a coricasi e si addormentò subito: troppe cose erano successe in quella strana giornata... e cose ancora più strane stavano per accadere in quella notte.

La notte che avrebbe cambiato la sua vita, per sempre.

Accanto a lei si materializzò Angel, le teneva la mano. Le diede un innocente bacio sulla fronte e le rimboccò le coperte, come ogni sera.

Istintivamente guardò fuori... si sentiva osservato, spiato.

Ma non notò nulla di anomalo così, incamminandosi verso la porta, scomparve.

"Oh!! Guarda un po' chi si rivede!! Dolcezza devi essere un pezzo grosso se sei stata affidata a lui" pensò e con passo lento e sensuale entrò nella stanza.

- La conquista sarà ancora più interessante tesoro. Ed ora è il momento delle presentazioni...- le disse dolcemente mentre prendeva posto ai piedi del letto, ben sapendo che non gli avrebbe risposto.

 

....

 

Un bellissimo prato, pieno di fiori che rilasciavano nell'aria un gradevolissimo profumo.

Buffy era seduta su una piccola altalena appesa al ramo di una quercia secolare e si godeva il calore dei raggi del sole che le accarezzavano il volto.

Decise di raccogliere un po' di quei fiori, li avrebbe portati nella cappella. Si stava rilassando, aveva l'impressione di essere già in paradiso....

-ATTENTA!!!!!-

Quella voce da lontano... Cosa aveva detto? Non capiva.

Poi si accorse che stava per essere travolta da qualcosa... un cavallo imbizzarrito le stava venendo contro in una corsa folle.

Si senti afferrare e poi cadere su qualcosa di morbido. "Cos'è successo?" pensò.

Non capiva bene cosa stava accadendo, era ancora a terra quando improvvisamente si rese conto di non essere sola

- Oh mio Dio!!! Scu...scusami io...-

- No figurati!!! Poi tranquillamente rimanerci sul mio petto se vuoi...- sorrise sornione l'altro

Buffy arrossì sensibilmente. Non era stata mai così vicina ad un uomo!

Squadrò il ragazzo dalla testa ai piedi: aveva degli occhi ipnotici, non riusciva a distogliere lo sguardo.

- Io...devo....grazie!!! Ero come paralizzata non riuscivo a muovermi! Ti sei fatto male?- fece lei preoccupata

- Tranquilla, sono ancora intero! Meno male che passavo di qui! Sarebbe stato un peccato rovinare un così bel viso- le disse con dolcezza e gentilmente posò una mano sulla sua guancia.

Buffy fu attraversata da un fremito, la sua mano era calda e morbida.

Il biondo, da vero gentiluomo, le diede una mano ad alzarsi.

Finirono vicinissimi, poteva sentire il suo respiro leggermente accelerato.

- Gra...grazie ancora! Devo sembrarti una stupida...-

- Niente affatto!- Non le staccava gli occhi di dosso, non ci riusciva era più forte di lui.

Le mise un braccio attorno alla vita sottile e se l'attirò più vicino in modo che i loro corpi aderissero perfettamente

- Non so come posso sdebitarmi!! Non possiedo molto...-

Ma non le lasciò terminare la frase, con un gesto rapido intrappolò le sue labbra in un bacio sempre più appassionato.

Buffy fu colta alla sprovvista ma non oppose resistenza... tutte quelle nuove emozioni...

Con una mano il ragazzo le accarezzava la schiena, mentre l'altra era tra i suoi lunghi capelli.

Era in trappola, non potava sfuggire.

Si fece coinvolgere dal bacio e vi partecipò: le sue mani scorsero lungo schiena dell'uomo con movimenti lenti e provocanti, anche se questo lei non lo sapeva ancora.

Lo strinse a sè.

Era sconcertata dal suo comportamento, ma non poteva farne a meno, le carezze di lui le procuravano un piacere mai provato prima e questo la spaventava ed incuriosiva allo stesso tempo.

Poteva avvertire i gemiti sommessi della ragazza ed un sorriso gli comparve sul volto

- Questo...potrebbe essere un inizio- fece lui quando le loro labbra si staccarono.

La ragazza aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra gonfie del suo bacio, il suo sapore ancora in bocca. Era come imbambolata...

- Vedo che hai apprezzato...vuol dire che...- e riprese a baciarla.

Stavolta non rimase sulle sue labbra, scese delicatamente su collo e sulla spalla rimasta scoperta.

Buffy fremeva sotto il suo tocco gentile, le mani di lei stavolta erano sul torace. Sentì al tatto l'addome scolpito e lo immaginò a dorso nudo... poi un attimo di lucidità e tornò in sè.

Raccolse tutte le sua forze e lo spinse lontano

- Ma come ti sei permesso? Io non ti conosco nemmeno!- gli disse

- In questo caso... piacere Spike- rispose lui con atteggiamento provocatorio

Buffy, ancora scossa da quelle nuove sensazioni e non sapendo cosa fare...scappò

- Ci vediamo presto riccioli d'oro- le disse Spike e il suo tono era a metà tra il divertito e il minaccioso.

 

"Vigorosa è l'Anima mia.

Forzando le Porte dell'Al di là; Io passo.

Io faccio penetrare fin alle più remote Regioni del Cielo

La Luce che sfavilla nel mio Cuore;

Poiché il mio Nome è:

"Colui che conosce gli Abissi".

Ed è per assicurare la vostra salute, o Voi, Spiriti disincarnati,

Che a milioni popolate l'Al di là

che io agisco in questo momento"

 

Buffy si svegliò di soprassalto.

Era sudata, come se avesse corso davvero.

Istintivamente si toccò le labbra e poi il collo: quel sogno era stato fin troppo reale per una ragazza pura come lei e il suo primo pensiero fu la confessione

Era troppo agitata, tremava tutta e a momenti si dimenticava persino di rendersi presentabile "Calma Buffy!"

Prese il suo rosario e se lo mise al collo: quando era agitata o triste quel simbolo le era di gran conforto e poi sua madre le aveva detto che quello era un richiamo per il suo angelo custode.

Ed infatti Angel, non appena vide il segnale, non tardò ad arrivare: lei aveva bisogno di lui! Quella era l'autorizzazione che gli permetteva di avvicinarla, senza dover infrangere nessuna regola.

E, stranamente, la cosa lo rese felice ed appagato.

Con fare deciso le andò incontro, ma improvvisamente si rese conto che qualcosa non andava: la ragazza era sconvolta da qualcosa...qualcosa di nuovo, e lui non riusciva a comprendere il motivo della sua agitazione!

Qualsiasi cosa fosse era protetta da un gran potere che gli impediva di vederla... e questo lo spaventò.

 

Nel frattempo Spike, che dalla sera precedente non aveva mai abbandonato la stanza della ragazza, stava osservando la scena

- C' avrei scommesso che avresti reagito così! Se ti ha sconvolto un semplice bacio devi essere una delle persone più candide e pure del mondo tesoro, sei...- ma la frase gli morì in gola.

Davanti ai suoi occhi si materializzò un'immagine del suo passato, il suo passato di uomo, di bambino: quando Dio lo scelse come Angelo....

 

Ne aveva bisogno, ne aveva terribilmente bisogno.

La popolazione aumentava a dismisura ma a causa della povertà e della peste, molti bambini morivano prematuramente.

Ne servivano di nuovi, ma doveva trovare quelli giusti…con delle caratteristiche particolari, dovevano avere quelle caratteristiche.

Aveva cercato dappertutto e aveva ormai perso le speranze.

Quando nacque per miracolo un bambino….

Il parto era stato difficile e purtroppo la madre non era sopravvissuta.

Si avvicinò alla sua culla…

Due grandi occhi azzurri, che lo scrutavano….mostravano dolcezza, tanto amore, ma anche una grande forza d'animo…

L'aveva trovato…si chinò su di lui, un bacio sulla fronte…e un simbolo dorato.

Lo prese in braccio e insieme scomparvero.

Dio aveva finalmente trovato il suo nuovo Angelo.

Fu Angel ad occuparsi della sua educazione, e quando furono pronti venne loro affidato il compito di trovare l'UNICA, colei che avrebbe dovuto rappresentare la nuova donna senza il peccato.

E comprese.

La donna senza peccato, la donna della profezia... era LEI!!

 

 

Capitolo VI

 

 

"L'amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione".

Italo Calvino

 

Buffy era diretta al confessionale, si sentiva quasi sporca…..

- Padre mi perdoni!-

- Figliola cosa ti è accaduto?- le chiese l'uomo dall'altra parte

Buffy rimase inizialmente interdetta…quella non era la voce di padre Riley….

- Pa…padre??-

- Ti stai domandando dove è finito il mio collega….beh! ecco…è ammalato, ha preso un periodo di riposo!- disse, cercando di essere il più convincente possibile - ma non preoccuparti! Dimmi cara, sono qui a tua disposizione-

- Vede padre ho fatto uno strano sogno stanotte...- e Buffy gli raccontò il sogno nei minimi dettagli - ed io ecco…mi sono lasciata trasportare e l'ho immaginato senza vestiti!! Misericordia che ho fatto!- concluse lei scoppianddo in lacrime

- Davvero!? E come ti sono… Ehm, volevo dire...non preoccuparti! Infondo sono solo sogni no? Non è niente di peccaminoso! E poi sai, anche il nostro Signore permette "di lasciarsi andare senza commettere però peccato"-

- Padre, davvero crede che…insomma…-

- Certo! Ovviamente non significa che tu sia libera di fare ciò che vuoi, ma tiene sempre presente che questi sono solo sogni- le disse sottolineando in particolar modo le ultime due parole - io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Ed ora torna pure alle tue faccende senza crucciarti -

La ragazza, un po' stranita, decise di ascoltare il consiglio del suo confessore "Dopotutto se lo dice lui..." e andò a sbrigare le sue commissioni.

Ma il pensiero di quella notte non la lasciò mai.

- E così ho risvegliato qualcosa nella piccola!- fece Spike, rimasto solo - Raggio di sole sappi che mi appartieni!-

 

La giornata trascorse normalmente, Buffy evitò volontariamente Dawn e si occupò della prigioniera, si sentiva insolitamente protettiva nei suoi confronti ma non ne comprendeva il motivo.

Cercò di tenere la mente occupata e l'unica cosa che le venne in mente fu quella di leggere la Bibbia.

Era talmente concentrata che dimenticò persino di mangiare. Se ne rese conto solo quando, tornata nella sua celletta per andare a dormire, la sua pancia iniziò a brontolare.

Ma orami era tardi e le cucine erano state chiuse da un pezzo.

Rassegnata si mise a dormire.

 

...

 

Dalla cappella si sentivano le note del piccolo organo.

Buffy, con passo svelto, si diresse verso l'ingresso.

"Ho fatto tardi, di nuovo!" pensò

Dawn la vide entrare quatta quatta e di proposito, con un tono di voce tale da farsi sentire da tutti, disse

- Ben arrivata! Che fine hai fatto?-

Buffy arrossì sentendo gli occhi delle amiche puntati addosso.

- Forza! Non ci distraiamo!- Fece la Madre Superiora battendo le mani per richiamare l'attenzione.

- Grazie!- disse con tono sarcastico Buffy una volta raggiunta Dawn.

Un'improvvisa fitta allo stomaco le provocò una smorfia sul viso.

-Qualcosa non va?- le chiese l'altra fingendosi preoccupata

- Per riuscire ad arrivare in tempo alle prove ho saltato il pasto, ed ora ho fame-

- Le cucine sono ancora aperte, se vuoi conosco un ingresso segreto…-

- Ma che stai dicendo?! Lo sai che no si può mangiare fuori orario...- le rispose, senza accorgersi di aver alzato un po' troppo la voce

- Allora!? Sorella se le prove per il velo non le interessano può tranquillamente tornare nella sua cella!!- sbottò la Madre Superiora

- Ma io...- tentò inutilmente di giustificarsi

- La prego di accomodarsi fuori-

Buffy, non potendo ribattere, col capo chino uscì e lentamente si diresse verso la sua stanzetta.

- Oh mamma!! Ma questa è cioccolata!- fece annusando l'aria - ho talmente tanta fame che ho persino le allucinazioni…non può essere!-

Arrivò davanti alla porticina della sua cella e, dopo averla aperta, entrò…

La stanza era calda e le luci soffuse creavano una stupenda atmosfera, al centro della stanza su una tavola imbandita, c'era della carne…un lusso che il convento non si poteva permettere sempre.

E poi ricche ceste di frutta, di tutti i tipi e di tutte le stagioni, dolci per tutti i gusti...

- Ma questa non è la mia camera! Avrò forse sbagliato porta?? Eppure non mi sembra…- si disse guardandosi attorno

- No piccola, non hai sbagliato: è la tua camera! Avevi detto di aver fame e così...- intervenne l'uomo alle sue spalle che, allargando il braccio, le mostrò il ricco banchetto.

- Ancora tu? Come hai fatto ad entrare?-

- Mistero cara, mistero. Allora? Da cosa vuoi iniziare? Vuoi la solita zuppa calda o preferisci direttamente il dessert- le disse poi con fare malizioso.

Le si avvicinò con in mano due calici di vino, gliene porse uno e, guardandola dritta negli occhi, alzò il bicchiere - A noi due!-

Buffy prese il bicchiere, Spike intrecciò il proprio braccio con quello di lei e bevve un sorso, poi la invitò a fare lo stesso, ma rifiutò.

Timidamente si avvicinò alla tavola…c'era l'imbarazzo della scelta…

- Ecco tutto questo cibo per una sola persona…-

- Ah ah ah!! Dolcezza siamo in due!- fece lui fingendosi offeso

- Comunque è troppo, potremmo portarla ai poveri, sai quanti bambini possiamo fare feli…-

- Shhhhh!! Ora non ti preoccupare degli altri, assaggia!!- e le avvicinò alla bocca un pezzo di torta al cioccolato ricoperto di panna.

Buffy, anche se un po' titubante, diede un morsicino al dolce… e sul viso le comparve un'espressione estasiata!

- Ti piace??- erano molto vicini e le sussurrava le parole all'orecchio facendole venire dei lievi brividi lungo la schiena.

- E'...è divina!! Erano secoli che non ne mangiavo… E guarda c'è anche…- allungò la mano verso una crostata di frutta - la crostata ai frutti di bosco, la mia preferita!- esclamò in preda alla felicità più totale e questo fece sorridere Spike "Sei così innocente"

- Prendila è tutta tua! Ma ce ne sono anche di altri tipi…guarda là-

Ma lo sguardo della ragazza si era già posato su un cesto di fragole rossissime.

- Le fragole! Ma qui c'è tutto quello che si possa desiderare…- sospirò - ma quello che ho mangiato è sufficiente, la mia fame si è calmata….ci hanno sempre detto di non prendere mai più di quello di cui si ha bisogno- concluse, anche se i suoi occhi lasciavano trasparire una nota di delusione

- Ma qui non vale! Non sei al refettorio, qui è tutto per te tesoro!- e le cinse la vita con le sue braccia muscolose. Restarono così per un po' di tempo, finchè Spike sciolse la stretta.

Si diresse verso la tavola e, con gesti lenti e provocatori, versò in una tazza qualcosa di caldo.

- Mi sembra di aver capito che la cioccolata ti piace, e credo che berla calda subito dopo un pasto, soprattutto con questo freddo, sia l'ideale!- e la sua voce era suadente e profonda, impossibile resistergli.

E quando lui ne bevve un sorso lei lo imitò, come in trans: l'odore del cacao riempiva la stanza inebriandola

Quando staccò le labbra dalla tazza, erano ancora sporche di cioccolata.

Gliele pulì con la dita, per poi avvicinarsele alla bocca e leccarle avidamente - Così è ancora meglio-

 

Angel che vegliava su di lei, notò la sua espressione - E' bello vederti felice piccola mia! Presto si compirà il tuo destino e a quel punto… ma ora devi svegliarti, è l'alba! Buffy, Buffy, Buffy!-

 

"…Buffy!"

- Mi stanno chiamando, devo anda…-

- Dannazione! Resta con me, possiamo continuare a…-

- Non posso! Mi cercano, forse è importante!-

...

 

 

Aprì gli occhi e si trovò nella stanzetta spoglia.

"Ancora lui" pensò.

Si alzò e, dopo aver pregato, si diresse verso lo specchio per prepararsi.

Si stava mettendo il velo quando notò una macchiolina scura sull'angolo della bocca. Si pulì distrattamente ma, ripensando al sogno, si portò le dita alla bocca.

- Ummmm! Cacao! Un momento... Cacao!!? Come c'è finito il cacao sulle mie labbra??! Va bene Buffy, il prete ti aspetta!- si disse e, con passo svelto, si diresse verso la cappella.

 

- Padre Riley è lei?- chiese entrando nel confessionale

- No! Credevo di avertelo giù detto cara! Padre Riley ha bisogno di riposo!-

- Ops...mi scusi...padre... - interruppe la frase, voleva sapere il suo nome.

- Sei proprio sicura che conoscere il mio nome sia importante?-

- No, ha ragione. Il fatto è che ultimamente mi sento strana, come se fossi continuamente osservata-

- In che senso sorella, c'è forse qualcuno che ti spia?-

- Non credo... e poi che motivo ci sarebbe!? Cosa potrebbe mai volere da me?- chiese più a se stessa che al prete

- Molte cose piccola, molte cose!- disse Spike, senza accorgersi di parlare ad alta voce

- Come ha detto?-

- Non ho detto nulla- cercò di difendersi lui -Come mai di nuovo qui? Aspetta lascia che indovini: un'altro sogno?-

Buffy si sentì presa in giro - Non mi derida così padre...io...-

- Oh scusami figliola, credimi non volevo darti questa impressione. Avanti raccontami tutto!- e Buffy gli descrisse il sogno nei minimi particolari.

Alla fine Spike l'assolse dalla sua "dolce abbuffata" e la fanciulla tornò ai suoi doveri quotidiani.

Stava per andarsene, quando si accorse di una presenza familiare alle spalle "Beccato" si disse

- La piccola è più forte di quanto pensassi! L'hai scelta bene vecchio mio...-

- Non penserai che ti lascerò fare ciò che vuoi vero?-

- Dici a me!?- chiese lui voltandosi e mostrando il suo sorriso beffardo - sai bene che non farei mai nulla contro di te, Angel!-

- Lei è fatta per me!! Non ti permetterò di portarmela via-

- Ah, ah, ah, fratellino...avverto una certa gelosia. Pensavo stessimo parlando della tua protetta, non della tua fidanzata!- gli fece notare - E comunque vedrai che non sarò io a portartela via. Stavolta, come mi hai insegnato tu, osserverò ed aspetterò...-

E, dopo essersi scambiati uno sguardo minaccioso, scomparvero entrambi.

 

 

Capitolo VII

 

Sogna come se vivessi per sempre, vivi come se dovessi morire oggi.

- James Dean -

 

 

 

La giornata trascorse tranquillamente, ma tra le prove per la cerimonia dei voti e le cure a Willow Buffy arrivò a sera completamente esausta.

Non fece in tempo a coricarsci che Morfeo l'aveva già accolta tra le sue braccia

 

...

 

Il cielo era grigio e ricoperto da nubi cariche di piaggia.

Non erano ancora le tre del pomeriggio ma nella cara e vecchia Londra le ombre iniziavano già a calare e a prendere il posto della luce del giorno.

Come ogni giovedì Buffy era impegnata nel suo giro nelle periferie londinesi, anche se avrebbe preferito riposarsi vista la stanchezza che aveva in corpo.

L'aria era impregnata dell'odore della povertà, quasi irrespirabile e non per la prima volta in quel giorno si chiese come facessero i cittadini a vivere in quelle condizioni.

- Signorina! Mi aiuti la prego!!- le disse un'anziana signora dall'aspetto stanco e trasandato.

- Mi dica, come posso aiutarla?- chiese la novizia.

- Ecco…dovrei portare questo cesto…ma le mie povere ossa…-

- Vediamo cosa posso fare! Oh mammina, ma com'è pesante!!- si guardò attorno in cerca di aiuto, ma la donna si era già avviata verso la sua casupola e a Buffy non restò altro da fare che portare il cesto.

Con molta fatica tentò di trascinare la cesta…ma procedeva lentamente, quella cosa era davvero pesante!

Fortunatamente esistevano gli angeli e uno di questi, il più bello, venne in aiuto della ragazza.

- Lascia faccio io!- le disse Spike che, senza il minimo sforzo, sollevò la cesta e la consegno alla proprietaria. Buffy, che era rimasta in strada a riprendere fiato, osservò l'uomo e rimase colpita dai suoi gesti così eleganti.

- Piccola sei stanca?- le chiese una volta tornato - questa vita ti affatica troppo- le girò attorno e le mise le mani sulle spalle - senti qui! Sei tutta in tensione…- ed iniziò a massaggiarla con movimenti lenti.

Buffy chiuse gli occhi - Ummmm-

Aveva un tocco così morbido, si sentiva sciogliere, avrebbe voluto essere plasmata da quelle mani.

Poi un improvviso calore l'invase, un tepore che non sentiva da tempo.

Istinitvamente aprì gli occhi e sul viso le si disegnò un'espressione alquanto stupita: era adagiata su enormi e soffici cuscini in un comodo letto ed indossava biancheria soffice e comoda.

- Riposati! Qui puoi dormire quanto vuoi!- le sussurò lui con la sua solita voce calda e sensuale.

- Ma ho le prove e la messa... e non ho finito il mio giro…- protestò lei, ma senza convinzione

- Ehi, ehi calma!! Ti ho già detto che quando sei con me queste cose non valgono- la rassicurò

Spike aveva acceso il camino e ora si stava dirigendo verso di lei.

Istintivamente Buffy si coprì con le lenzuola il più possibile, non era mai stata vista così scoperta da un uomo e la cosa la imbarazzava parecchio.

Ma lui sembrò non farci caso, si fermò allo scrittoio, prese un libro e poi con fare deciso continuò ad avanzare e si sedette ai piedi del letto.

Buffy lo osservò incredula "Come mai uno sconosciuto ha tanto cura per me?".

E solo allora fece caso al suo abbigliamento: indossava una camicia sottile nera aperta sul torace che lasciava intravedere la pelle liscia e bianca. Degli strani calzoni, che non aveva mai visto prima, aderivano perfettamente alle sue gambe esili e mettevano in evidenza un leggero rigonfiamento nella parte "OH MIO DIO MA COSA VADO A PENSARE??!" si chiese stupita.

Lo stava spogliando con gli occhi e lui ne sorrise compiaciuto.

- Che vuole…che vuole fare?-

- Piccola, mi dai ancora il lei!? Credevo fossimo diventati amici! Non fare quell' espressione terrorizzata tesoro, non voglio farti del male-

- Non si…non ti avvicinare di più per favore!- lo pregò lei, era nervosa e le tremavano le mani.

- Va bene come vuoi... volevo solo leggerti una storia. Conosci il mito di Iside ed Osiride?- chise lui e sembrava sinceramente interessato

- No!- gli rispose con titubanza, quasi si sentisse in colpa per quella sua mancanza. Poi, come una bambina, si sistemò sotto le coperte ed ascoltò.

- Allora…- si schiarì la voce lui ed iniziò a raccontare.

...

Iside e Osiride

 

Nut, dea del cielo, e Geb dio della Terra, erano marito e moglie; la loro unione era talmente forte che fra i due non poteva esistere nulla al punto tale che non potevano nemmeno avere figli.

 

Per questo motivo, Shu, loro padre, li separò e, così finalmente Nut poté partorire due serie di gemelli: Osiride e Iside e Set e Nephtys. Iside ed Osiride si volevano molto bene, mentre Nephtys odiava Set ed amava Osiride.

 

Alla nascita di Osiride si udì una voce che annunciava l'arrivo del Signore di tutta la Terra; infatti Osiride divenne Re d'Egitto ed insieme ad Iside, sua regina, governarono insegnando al loro popolo come coltivare e come adorare gli Dei.

Set, fratello geloso di Osiride, accecato dall'invidia, pensò di escogitargli una trappola e ci riuscì.

Prese le misure del corpo di Osiride e, costruì una bellissima bara variopinta a sua misura.

Dopo di cui annunciò che si sarebbe svolta una grande festa dove, come premio, ci sarebbe stata la bara, vinta da chi ci fosse entrato perfettamente. Fu proprio in quell'occasione che invitò il fratello Osiride.

A turno gli ospiti provarono la bara, ma chi era più alto, chi più basso, nessuno di loro riusciva ad entrarvi su misura.

Alla fine toccò la prova ad Osiride e...il suo corpo entrò alla perfezione con gran stupore di tutti gli invitati.

...

 

Quando rialzò gli occhi dal libro, lei si era addormentata.

Si avvicinò per contemplare meglio il suo viso e le si sedette accanto. In quel momento Buffy si mosse e, involontariamente, gli cinse la vita con il braccio.

Senza farsi troppi problemi Spike le si stese a fianco e rimase a fissarla finchè anche lui si addormentò.

Buffy si risvegliò appoggiata al suo petto. Lui era senza camicia e la stringeva a sé.

Le piaceva quella sensazione e non aveva nessuna voglia di ritornare fuori al freddo.

Richiuse gli occhi e si riaddormentò

...

 

 

Un brivido di freddo…riaprì gli occhi…

- Ho sognato ancora! Ma si stava così bene!!- fece sospirando

Contro voglia si alzò..

"Forza Buffy, il dovere ti chiama!!"

Non andò subito a confessarsi, doveva ancora decifrare le emozioni che quel contatto, se pur onirico, le aveva provocato.

Questa scelta preoccupò molto Angel, non si era mai comportata in questo modo... senza contare che in queste ultime due notti starle vicino era diventato praticamente impossibile.

Buffy scese nei sotterranei a trovare Willow, la considerava una brava persona e le dispiaceva molto averla dovuta conoscere in una così spiacevole circostanza.

Aveva evitato Dawn. Anche se voleva aiutarla, non era ancora pronta ad affrontare con lei il discorso "castità".

Prima di ritirarsi definitivamente nella sua cella andò finalmente a confessarsi.

Non cercò padre Riley e parlò poco.

Non le piaceva mentire, la metteva a disagio, ma non nutriva piena fiducia nel nuovo padre.

Anche Spike fu di poche parole, sperava di sentirle dire qualcosa che gli facesse capire…ma, visti i risultati, il lavoro era ancora lungo.

Poi gli venne un'idea…

Attese come al solito che la fanciulla si addormentasse e comparve al suo fianco

- Non voglio farti soffrire piccola…ma sei tu che mi costringi- e un sorriso comparve sul suo volto.

 

...

 

Percorreva un sentiero che saliva la collina, era curiosa di vedere il paesaggio dall'altra parte ed affrettò il passo.

Una volta in cima i suoi occhi si illuminarono.

All'ombra di un albero il ragazzo biondo stava riposando. Era disteso e con le braccia dietro la nuca ed aveva il viso rilassato. Da quello che gli vide attorno dedusse che stava aspettando qualcuno per un pasto all'aperto e, pensando che quel qualcuno fosse lei, si incamminò verso di lui.

Spike, improvvisamente, aprì gli occhi e con un gesto aggraziato scattò in piedi.

Sul suo volto campeggiava un'enorme sorriso - Dolcezza finalmente!-

Buffy stava per accelerare l'andatura quando una voce da dietro…

- Spike! Spike, tesoro scusami!!- Una ragazza correva nella sua direzione e quando fu a pochi passi da lui gli saltò in braccio.

- Anya! Che bello rivederti!- disse accarezzandole i capelli -E non preoccuparti per il ritardo love, ti avrei aspettato fino a domani se fosse stato necessario- e si scambiarono un caloroso bacio.

Buffy avvertì una stretta al cuore "Perchè fa così male?"

Rimase in disparte a guardare.

I due amanti mangiarono e si scambiarono effusioni; tutte le attenzioni che quel ragazzo aveva riservato a lei ora erano rivolte ad un'altra. Si sentì tradita ed iniziò a pentirsi di aver rinunciato...di aver rinunciato a rappresentare il mondo per qualcuno; in fondo lei era solo una delle tante novizie del convento.

Ripensò alle parole di sua madre è desiderò fortemente essere al posto di Anya.

- Come ti invidio!!- e le sue guance furono bagnate dalle lacrime

 

....

Al risveglio il cuscino era bagnato e si strinse nelle lenzuola per sentirsi protetta.

Rimase un po' a fissarsi davanti allo specchio, pettinandosi i capelli. Lo faceva in modo meccanico, la sua mente era altrove. Ripensava al sogno, all'uomo misterioso.

Per quanto il suo angelo custode le fosse vicino, non riusciva a rincuorarla, lei non avvertiva più la sua presenza ed il suo calore.

Angel non riusciva ad aiutarla, lei stava perdendo la fede e sentiva che la sua missione stava fallendo.

Aveva commesso un errore, aveva sottovalutato il suo avversario.

 

 

Capitolo VIII

 

" And I feel that love is dead

I'm loving angels instead."

 

 

"io sento che l’amore è morto,

ed invece mi sto innamorando di un angelo"

 

(Angels- Robbie Williams)

 

 

 

Buffy sentì l'esigenza di parlare con qualcuno…

- Willow...-

- Oh Buffy!! Cos'è quella espressione?- chiese la strega preoccupata, non l'aveva mai vista così abbattuta.

- Non lo so! È questo il problema!!-

- ?????-

- Sento che di te mi posso fidare!! Ecco vedi nelle ultime notti…- e Buffy le raccontò dei suoi sogni, le descrisse l'uomo misterioso e cosa provava quando si trovava vicino a lui.

Willow capì subito di cosa si trattava, Spike le aveva accennato le sue intenzioni.

- Mi batte forte il cuore, mi sudano le mani, mi sento agitata….queste sono cose che ho provato le prime volte che entravo in chiesa, ma mai per un uomo- concluse amareggiata al novizia

- Non preoccuparti, non sei grave…ti stai solo innamorando!!- le rispose l'altra con fare tranquillo e quasi indifferente

- Innamorando? Io?! Non è possibile!! Io sono già innamorata! Della fede, del mio aiutare…altrimenti secondo te perché tra poco diventerò la sposa di...

- Sciocchezze! Voglio dire che ti stai…-

Ma dei passi per le scale constrinsero la rossa ad interrompere la frase.

E Dawn face la sua comparsa.

- Buffy ti cerca l'abate!!!-

- Vado subito!- rispose prontamente lei, anche se quella notizia non la rendeva proprio così felice "Non potevi aspettare cinque minuti ad arrivare??!" - Ci vediamo dopo Will e grazie- sussurrò all'amica prima di allontanarsi.

Willow e Dawn si fissarono senza parlare. La rossa guardava la ragazzina con odio, quasi sapesse cosa aveva fatto e Dawn si sentì scoperta. Abbassò lo sguardo e risalì velocemente le scale, senza voltarsi.

Dopo il colloquio con l'abate, non molto piacevole, Buffy fu tentata di dire tutto alla sua nuova amica. Decise così di tornare nei sotterranei per parlare, ma lei stava già dormendo.

Sconsolata e un po' delusa si avviò verso la sua stanza.

Quella brutta giornata, piena di cattive notizie, sembrava non voler finire.

L'abate le aveva detto che Willow sarebbe stata processata fra due giorni, l'Inquisizione aveva già preparato tutto.

"Sarà un processo giusto!" l'aveva rassicurata Padre Xander, ma lei ne dubitava fortemente: in quei giorni di alloggio forzato la ragazza non era mai stata interrogata e sicuramente non le avrebbero mai dato la possibilità di difendersi.

Doveva fare qualcosa. Non voleva che fosse accusata ingiustamente, non voleva e non poteva. Il suo cuore le suggeriva che doveva fare la cosa giusta.

Poi ripensò alle sue parole "Ti stai innamorando".

Arrivò alla sua cella e, con quelle parole ancora nella mente, si addormentò.

 

...

 

Rivide davanti a lei la coppia di fidanzati.

Spike e Anya si stavano baciando appassionatamente e non si accorsero di non essere soli.

Buffy continuò ad osservarli da lontano asciugandosi le lacrime che, senza accorgersene, avevano iniziato a solcare il suo viso.

Aveva in mano un fazzoletto di seta cifrato con sopra ricamate le iniziali della madre: era uno dei pochi ricordi che le era rimasto di lei e della sua vita prima di entrare nel convento.

Un colpo di vento improvviso glielo portò via…

- Mamma!!- urlò la ragazza.

Spike, che l'aveva sentita, alzò lo sgurdo e, vedendo il fazzoletto posarsi lì vicino, lo raccolse.

Non facendosi vedere dalla sua compagna, se lo posto vicino al viso e lo annusò.

Senza fiatare, ma facendo in modo che Buffy capisse leggendogli le labbra, disse - Odora di te!-

Se lo portò ancora al naso e, dopo aver ispirato, le lanciò uno sguardo malizioso.

Buffy rabbrividì nel vedere quegli occhi pieni di desiderio.

Ma la tortura non era ancora finita.

Accertandosi che lei li stesse ancora guardando Spike ri riavvicinò ad Anya e le sussurrò qualcosa all'orecchio.

- Sìììì! Sì Spike!!! Certo che lo voglio amore!!!- urlò la ragazza in preda ad una gioia incontenibile.

Sul viso di Spike si stampò un sorriso trionfante, e, rivolgendosi a Buffy, mosse le labbra - MIA!!-

- Come si permette!?!- disse la suora che, in un moto di rabbia, strinse i pugni.

La sfida era iniziata.

Come una valanga scese dal pendio, l'avrebbe volentieri preso a schiaffi, e non solo lui!

Anya, ancora esultate di gioia, si accorse di lei solo quando se la ritrovò alle spalle.

- Buon giorno sorella!!- le disse con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

Buffy le rivolse a malapena uno sguardo "Che avrà mai più di me?!"

- Sarebbe così gentile da rendermi il fazzoletto?- fece puntando gli occhi su Spike.

- Prego?- le rispose lui con l'aria più falsamente innocente e sorpresa che avesse mai visto.

- Vorrei indietro il mio fazzoletto! E se possibile lo rivorrei ora!!- stava iniziando a scaldarsi, non sopportava quella situazione e sentiva ribollire il sangue nelle vene.

- Amore la conosci??- intervenne Anya

- No cara! Non so chi sia!!-

- RESTITUISCIMI IL FAZZOLETTO DI MIA MADRE!!- urlò una Buffy al limite della sopportazione

- Sorella per favore- fece Anya avvicinandosi - non ci rovini i festeggiamenti. Vede il mio fidanzato mi ha appena chiesto...-

- Stai zitta!!- se avesse potuto le avrebbe staccato quella sua testolina bionda dal collo.

Spike intanto se la rideva: vedere la reazione di Buffy era divertentissimo, non solo perchè era la prova che era gelosa, ma anche perchè non si rendeva conto di quello che stava facendo: stava commettendo peccato!

- Sorella dove è finita la sua pazienza??- la prese in giro.

Lei non gradì molto, anzi, il suo ultimo commento la fece innervosire ancora di più

- Lurido...- "Respira Buffy" si disse e fece un respiro profondo - ...dammi quel dannato fazzoletto!!- Cercava in tutti i modi di non perdere il controllo, ma lui non l'aiutava di certo

Ormai era infuriata: voleva andarsene da lì, voleva riavere con sè quel ricordo e soprattutto non voleva più vedere nè lui nè la sua stupida fidanzata sbaciucchiarsi...

Allungò la mano verso il taschino del ragazzo e con un gesto rapido si riprese il fazzoletto.

Lo fissò per un istante e, suo malgrado, si perse nei suoi profondi occhi blu.

Poi, ricordandosi ciò che le aveva fatto, voltò le spalle e fece per andarsene. Di proposito diede una spallata ad Anya che, a causa dell'urto inaspettato, cadde a terra.

Per ripicca lei prese Buffy per una caviglia e in men che non si dica vennero alle mani.

- Oh oh!!! La situazione si scalda!! Le mie donne che litigano per me!!! Mi piace!- sorrise l'angelo, anche se era visibilmente preoccupato per la sua amata.

Ma Buffy, per quanto mingherlina, ebbe la meglio su Anya e, sentendo le parole di Spike si alzò da terra

- IO NON SONO LA TUA DONNA!! NON SONO IL TUO GIOCATTOLO!- gli urlò alzando una mano per schiaffeggiarlo, ma lui la bloccò.

- Ma voi non eravate per la non violenza?- fece lui divertito

- COME TI PERMETTI DI TRATTARMI COSÌ! Io credevo...tu...TI ODIO!- sbottò lei alla fine, e una smorfia di dolore comparve sul suo volto

Spike la studiò attentamente e solo allora notò che aveva gli abiti strappati e una macchia di sangue nella zona del ventre.

Schioccò le dita, ed si ritrovarono nella stanza dove avevano riposato insieme due sere fa.

Buffy arrossì al ricordo e si voltò dall'altra parte per evitare di essere vista "Non posso arrossire dopo avergli detto che lo odio" pensò.

Stava per andarsene quando un'improvviso giramento di testa le fece perdere l'equilibrio.

Solo l'intervento dell'angelo le evitò di finere a terra.

La prese in braccio e l'adagiò sul letto, poi prese delle garze e del liquore.

- Mi spiace amore, ma non ho disinfettante. Devi resistere, brucerà un po'- le disse con gentilezza e preoccupazione mentre finiva di strapparle l'abito.

Era la prima volta che la vedeva così, il suo profumo lo inebriava... "Calma Spike, ora devi pensare a lei" si disse cercando di autoconvincersi e di tenere a bada i suoi istinti.

Iniziò a medicarla e Buffy non oppose resistenze. Ogni suo tocco era un brivido per lei e la sua espressione stava lentamente cambiando dall'odio alla dolcezza.

- Aahhh!! Brucia!!- si lamentò la ragazza e gli strinse forte la mano.

- Shh... non preoccuparti, ho finito!!- le sussurò lui posandole un lieve bacio sulla guancia.

Con l'altra mano iniziò ad accarezzarle la pancia, proprio intorno alla ferita.

Buffy chiuse gli occhi e un sospiro le usì dalla bocca.

- Perchè lo fai?-

- Non importa ora!- le rispose con tutta la dolcezza che aveva in corpo e le si distese di fianco.

Buffy era spaventata, non si era mai trovata in una situazione del genere e istintivamente puntò le braccia puntate contro il suo petto cercando di allontanarlo.

- Tu mi stai prendendo in giro. Tornatene da lei.... lasciami andare- protestò

- Buffy, sai di buono, te l' hanno mai detto??- la sua voce era ricca di desiderio, non aveva ascoltato una parola di quello che la ragazza aveva appena detto.

La novizia sembrò calmarsi sotto il suo tocco, le stava accarezzando il ventre ed ora la sua mano stava riselando lungo i suoi fianchi.

Richiuse gli occhi ma come un flash le tornò in mente ciò che aveva visto prima, lui e lei che si baciavano e si scambiavano effusioni...

Provò una forte fitta al petto e le lacrime iniziaro a scendere di nuovo copiose sul suo volto

- Lasciami andare!- gli urlò - SPARISCI DALLA MIA VITA!!

....

 

Spalancò gli occhi, aveva il fiatone ed il battito accelerato "Maledetti sogni!"

Stava per alzarsi, quando percepì una fitta al basso ventre, controllò con la mano... e tirò un sospiro di sollievo.

"Non farti suggestionare Buffy"

- Però si stava così bene ed il suo tocco...- chiuse gli occhi sperando di richiamare il sogno...poi le tornò in mente...

- Willow, il processo!!-

Doveva trovare una soluzione.

 

 

Capitolo IX

 

"When I need you

Just close my eyes and I'm with you

And all that I so want to give you

Its only a heart beat away

 

Quando ho bisogno di te

Mi basta chiudere gli occhi e sono con te

E tutto quello che voglio darti

È lontano solo un battito del mio cuore"

- Celine Dion "When I need you"-

 

 

Quel giorno passò troppo rapidamente per lei.

In convento erano iniziati i lavori per il campanile e le prove, che andarono a rilento, le occuparono tutto il pomeriggio.

Dawn l'aveva incastrata e quindi toccava a lei pulire l'altare, in pratica non ebbe il tempo di pensare nè a se nè a Willow, si sentiva come cenerentola.

E desiderò arrivasse la notte, per andare a riposare e per... "no, non per lui"

Quando finalmente calò la sera si diresse verso la sua stanza.

Era stremata, non si reggeva in piedi.

Disse in fretta le sue preghiere e si lasciò cadere sul letto, non si cambiò nemmeno.

 

....

 

- Buffy, Buffy, avrei bisogno del tuo aiuto- le disse la madre superiora

- Mi dica madre!!-

- Ho dimenticato di prendere delle cose al mercato e...-

- Non aggiunga altro madre! Vado subito- fece Buffy piena di zelo, e, presi i soldi, uscì.

Camminava tra le bancarelle del mercato lentamente, cercando di fare chiarezza nei suoi pensieri... e nel suo cuore.

Ultimamente stava iniziando a dubitare della sua fede e questo la sconvolgeva. Perchè continuava a pensare a lui?

Da quando era uscita dal convento aveva visto solo coppiette e questo la infastidì ancora di più "Perchè continua a perseguitarmi il suo ricordo? Chi diavolo ti credi di essere? Non mi lascerò incantare dai tuoi occhi profondi e nemmeno dalle tue labbra così tenere e... MA CHE STO FACENDO!!! "

- Sorella vuole comprare un bel libro?- le chise un commerciante riportandola alla realtà.

Sbattè un paio di volte le palpabre senza sapere cosa rispondere...

- Non posso, non ho soldi miei con me- riuscì poi a dire

- Oh forza, bella signorina. Le faccio uno sconto: invece di 3 glielo faccio pagare solo 1 sterlina. Ne approfitti...oggi mi sento buono!!-

Quel commerciante la incuriosiva, aveva una voce familiare e i lineamenti... "Dove li ho visti?"

- Non so neanche di che tratta!- "Buffy ma perchè perdi tempo con lui? La madre superiora aspetta!

Ma era tutto inutile, non riusciva ad andarsene...

- Divinità egizie, i miti e le leggende di quella terra lontana. Ma forse non le interessa...-

- No aspetti!!- lo fermò lei, senza accorgersi di aver messo troppo entusiasmo nella sua voce - lo...lo prendo!- Comprò il libro e lo nascose nella sacca.

Divinità egiziane, proprio quelle di cui parlava lui.

Voleva sapere come...

- Brava riccioli d'oro!- sussurò il commerciante e sul suo viso comparve un ghigno.

Una volta arrivata al convento Buffy lasciò le sacche della spesa in cucina e corse nella sua stanza.

Si chiuse dentro ed iniziò a sfogliare con foga il libro in cerca della storia che Spike le aveva letto "Spike!!! È la prima volta che lo chiamo per nome"

Poi finalmente trovò la storia di Iside e Osiride e le sue guance divennero rosse e calde come il fuoco al solo ricordo della notte passata con lui...

Con avidità lesse la storia e ne rimase shockata.

L'unico libro che aveva letto fino a quel momento era stata la Bibbia e quel racconto era così diverso ed... emozionante!

Ogni sera, prima di addormentarsi, rileggeva la storia, ogni volta scoprendo nuovi particolari e nuove sensazioni.

Aveva imparato il libro a memoria, ma per leggerlo toglieva tempo alle preghiere serali.

Il suo angelo se ne accorse e decise di intervenire

- Buffy non credi sia il caso di lasciare quel libro??- le disse con tono di rimprovero

- Oh Angel!Mi hai spaventato!- sussultò la ragazza quando se lo ritrovò davanti - Ma quale libro? Io non ho nessun libro!- cercò poi di giustificarsi lei

- Non prendermi in giro, lo sai... sono il tuo angelo, so sempre quello che fai!-

- Angelo o non angelo, il libro è mio e non voglio separarmene!- gli urlò "Spike"

- Non è tuo! Lo hai preso con i soldi del convento- e senza rendersene conto iniziò anche lui ad urlare - non preghi più per leggerlo...ha sostituito il rosario- il suo tono era grave, lei lo aveva deluso e ora aveva paura, paura di perderla.

- Non è vero!! Io...io prego- sussurò

- Buffy! Avanti non fare la bambina e dammi il libro-

Con le lacrime agli occhi prese il libro dal suo cassetto segreto e lo porse ad Angel.

- Così va meglio!! Scusami Buffy, non volevo trattarti male!- le si avvicinò cercando di accarezzarla, ma lei girò la faccia.

L'angelo ci rimase male, prese il libro e fece per andarsene

- Mi...dispiace! E' stato bello rivederti!- le disse prima di scomparire.

Buffy si buttò sul letto ed iniziò a singhiozzare.

Non poteva credere a ciò che era successo, Angel si era appena portato via....

- Non siamo in vena di visite principessa?-

Quella voce!

L'aveva sentita veramente o era frutto della sua immaginazione?

Sì girò con la speranza nel cuore e finalmente lo vide

- SPIKE!- disse con entusiasmo e i suoi occhi tornarono a brillare come non mai.

- Piccola! Perchè così triste?- le domandò lui, non gli erano sfuggite le lacrime che la ragazza aveva cercato di ascigare.

- Mi ha portato via...il mio libro!!- gli rispose, tornando triste

- Quale libro??- la provocò, voleva sentirle dire...

- Il ...il libro che tu mi hai letto!!! Quella bellissima storia sugli dei...era...era il mio ricordo...della nostra....io l'ho letto e riletto ma era MIO!- cercò di spiegarsi, ma l'imbarazzo era alle stelle. E poi era immensamente triste: sentiva che Angel si era portato via una parte di lei!

- Shhh!! Non preoccuparti! Avrai un altro ricordo di noi, te lo prometto. Ora chiudi gli occhi e vedrai!!- le sussurrò con voce calda e suadente.

L' abbracciò forte e lei affondò il viso nella sua camicia.

Ed uno strano senso di protezione e completeza l'invase "Perchè solo con te mi sento viva?"

Involontariamente la sua guancia si posò sulla parte scoperta del suo torace e una scossa le percorse il corpo. Ora era lei che lo annusava, ma non riusciva a riconoscere il suo odore, era un misto di tanti aromi: sapeva di buono.

Sorrise e lo strinse a se ancora più forte, ora lo sapeva...lei voleva quel contatto con il SUO uomo misterioso.

- Volevi la storia...eccola!!-

 

...

Improvvisamente una forza misteriosa, quanto rassicurante, la invase. Istintivamente chiuse gli occhi, perdendosi in quel mare di emozioni… era estasiata, completamente assuefatta da quell'insolita droga, quando una voce sconosciuta catturò la sua completa attenzione…

 

Nut, dea del cielo, e Geb dio della Terra, erano marito e moglie; la loro unione era talmente forte che fra i due non poteva esistere nulla al punto tale che non potevano nemmeno avere figli.

 

"Dove sono?"

 

Per questo motivo, Shu, il nonno, li separò e, così finalmente Nut poté partorire due serie di gemelli: Osiride (Spike) e Iside (Buffy) e Set (Angel) e Nephtys (Willow). Iside ed Osiride ci volevamo molto bene, mentre Nephtys odiava Set ed amava Osiride.

 

"Oh mio Dio!! Ma questa è la storia di Iside e Osiride! Come faccio a essere nella storia?

Non mi importa… Vorrei solo che ci fosse anche Spike. Dove sei?"

 

Alla nascita di Osiride si udì una voce che annunciava l'arrivo del Signore di tutta la Terra; infatti Osiride divenne Re d'Egitto ed insieme ad Iside, sua regina, governarono insegnando al nostro popolo come coltivare e come adorare gli Dei.

 

"E adesso che succede? Cos'è questo posto? Sembra un palazzo… e i miei vestiti? Dove sono finiti? Perché sono mezza nuda, vestita da un solo velo e tutta dipinta per di più? Un momento… C'è qualcuno nella sala… ora gli vado incontro… ha un aspetto familiare…" - Spike!!!-urlò Buffy e, senza rendersene conto, gli saltò al collo.

 

Set, fratello geloso di Osiride, accecato dall'invidia, pensò di escogitare una trappola e ci riuscì, distruggendo la loro felicità. Prese le misure del corpo di Osiride e, costruì una bellissima bara variopinta a sua misura. Dopo di ciò annunciò che si sarebbe svolta una grande festa dove, come premio, ci sarebbe stata la bara, vinta da chi ci fosse entrato perfettamente. Fu proprio in quell'occasione che invitò il fratello Osiride. A turno gli ospiti provarono la bara, ma chi era più alto, chi più basso, nessuno di loro riusciva ad entrarvi su misura. Alla fine toccò la prova ad Osiride

- Ti prego amore non andare… ho un brutto presentimento….-

- Non preoccuparti Iside, andrà tutto bene-

e il suo corpo entrò alla perfezione con gran stupore di tutti gli invitati.

Fu così che Set, aiutato dai suoi servitori, inchiodò la bara dove dentro c'era il fratello e la buttò nelle acque del fiume Nilo.

 

"Oh no! Maledetto non puoi fare una cosa del genere a Spike! Come farò senza di lui…"

 

Quando Iside apprese la notizia pianse fino a non avere più lacrime; dal dolore si tagliò i suoi lunghi capelli, capelli che lui adorava, e partì alla ricerca della bara.

- Resisti amore mio, sto per venire a salvarti… non puoi lasciarmi, non tu… noi siamo stati creati per stare insime...-

Vagò per giorni interi, ma i risultati furono vani. Solo dopo molto tempo, dei bambini che giocavano in riva al fiume scorsero in lontananza la bara e l'avvisarono. Iside, ormai priva di forze, si avvicinò incredula, ma quando riconobbe il sarcofago di marito il suo cuore riprese a battere, dopo molto tempo, ed i suoi occhi tornarono a brillare.

Ordinò che fosse portato immediatamente a palazzo

- E badate bene che non gli accada nulla o il vostro corpo farà la sua stessa fine!- disse alle sue guardie. Poi, rimasta sola… - Ti ho trovato amore mio, finalmente ti ho trovato… ora resteremo insieme per l'eternità, ed oltre…-

Qui l'aspettava Anubi, dio dalla testa di sciacallo, imbalsamatore di corpi.

- Iside, mia cara, io sono pronto a procedere…-

- Aspetta. Non posso lasciartelo fare… ho bisogno di avere qualcosa che testimoni il nostro amore… ti prego potente Anubi, concedimi una giornata, una soltanto…-

- Stai abusando del mio tempo…-

- No, potente Anubi! Non voglio abusare del tuo preziosissimo tempo… Non potrei mai mancarti di rispetto… vorrei solo stare con l'uomo che amo, per l'ultima volta-

- Te lo concedo! Ma bada bene Iside: più tempo trascorrerà più il tuo sposo sarà in pericolo… Seth potrebbe scoprire tutto e allora nemmeno io potrei aiutarti-

- Grazie per l'avvertimento. Ma devo rischiare… Ho bisogno di…-

- Nessuna spiegazione, mia cara… Solo mi raccomando: sta' attenta- e così dicendo scomparve, lasciando i due amanti da soli nell'immensa stanza.

La dea si guardò attorno. Si trovavano in una bellissima stanza che dava sul Nilo. Al centro c'era un grande letto con lenzuola di seta dorate e grandi tappeti coprivano il pavimento. L'aria profumava di tuberosa e rose rosse, incensi e candele erano accesi ovunque…

Con il pensiero fece levitare il corpo di Osiride sul letto e si preparò per compiere la sua magia…

Prese tra le mani candela rossa…

- Non durerà per molto, ma è il massimo che posso fare…

"Spiriti della vita invoco il vostro aiuto

Ra, Dio Sole, Creatore e Signore dell'Universo

Concedimi il tuo favore,

ti invoco per amore.

La sua vita è stata ingiustamente tolta,

riconsegnagliela per l'ultima volta.

Concedigli il soffio vitale,

perché possa mantener fede al suo voto nuziale.

Esaudisci le mie parole

Questo dono ti chiedo per 24 ore."-

Un soffio di vento gelido entrò nella stanza facendo tremare le fiamme delle candele.

Quando poi il tepore tornò all'interno della camera…

- Iside!-

- Oh amore!!- fece la dea, saltandogli al collo e finendo col ritrovarsi sopra di lui sul letto - credevo di non rivederti più! Ero così preoccupata… io…-

- Ehi Buffy! Vedo che ti sei immedesimata bene nella parte!- le fece notare lui, mentre aumentava la stretta attorno alla sua vita

- Non dire idiozie!!!- disse - ma è più forte di me! E' come se ci fosse una forza che mi spinge a dire e fare ciò che vuole-

- E' la leggenda. Dobbiamo seguire la leggenda e fare esattamente ciò che viene narrato da milioni di anni…- le sussurrò nell'orecchio e mettendole i brividi.

- Un momento. Conosco la storia! E so perfettamente cosa dovrebbe succedere a questo punto e… NON CI PENSO NEMMENO!-

- Buffy dobbiamo seguire la leggenda! Non possiamo cambiarla, ci sarebbero conseguenze catastrofiche! La storia stessa si basa su leggende, e se noi cambiassimo la leggenda cambierebbe anche la storia e se cambiasse la storia..-

- Ok ok! Ho capito! Non c'è bisogno di agitarti tanto! Quindi dovrei sacrificarmi per il bene dell'umanità-

- E lo considereresti un sacrificio- le chiese lui con fare sensuale, mentre la sua mano lentamente accarezzava la schiena nuda della ragazza

- Io…-

- Ti ho già detto che bellissima vestita così?-

- E dove li vedi i vestiti?- ribatté lei con malizia

"A quanto pare piccola non sei più così casta e pura come credevo" pensò l'angelo compiaciuto…

- Sei un'ottima osservatrice…-

- E tu un ottimo seduttore…- gli sussurrò, mentre la sua mano disegnava i suoi addominali - ed hai un corpo favoloso… mi viene voglia di assaggiarlo…- e così dicendo iniziò a posare lievi baci sul suo torace. Lentamente salì fino al collo per poi finire sulla sua bocca

- Sto seguendo bene la leggenda- chiese lei con fare provocatorio

- Potresti fare di meglio…- le rispose, prima di impossessarsi delle sue labbra.

Iside sentì le labbra del suo sposo premere contro le sue e automaticamente le dischiuse per permettere al suo compagno libero accesso. Le loro lingue si incontrarono ed iniziarono un'estenuante battaglia che lasciò entrambi senza fiato.

Fu lei la prima a staccarsi…

- Lasciami respirare, o la leggenda avrà un'altra dea morta…-

- Non lo permetterei mai! Non ti lascerò morire, mai-

Non poté far altro che sorridergli, mentre una sensazione di pace l'avvolse: si sentiva sicura tra le sue braccia, protetta… ma i suoi pensieri vennero interrotti dal brivido di piacere che le attraversò il corpo. Osiride aveva fatto scivolare la mano sul suo seno e lo stava gentilmente torturando

- Osirideeee…-

- Sì, amore…. -

- Io… non ti fermare, ti prego…-

- Non ne ho la minima intenzione, sta' tranquilla- e così facendo capovolse le posizioni.

Era così bello sentire il suo corpo caldo sotto il suo… continuò a torturarle i seni, mentre con la bocca percorreva ogni centimetro del suo meraviglioso corpo.

La sentiva fremere sotto di sé, il suo corpo rispondeva ad ogni suo tocco e questo lo faceva eccitare ancora di più. Delicatamente le tolse il velo che la copriva dal bacino fino ai piedi e continuò il suo percorso, aggiungendo però ai baci anche la sua mano…

Non si era mai sentita così. Le sensazioni che provava… "E' questo il Paradiso?" si chiese. Non aveva paura, si fidava di lui, anche se non ne conosceva la ragione. Urlò di piacere quando sentì che la sua mano aveva smesso di accarezzarle il seno per rivolgere la sua attenzione al suo centro di piacere… ed inarcò la schiena per aumentare il contatto.

Il dio prese il suo gesto come un dolce invito a continuare e sostituì la sua mano con la lingua… non credeva che quella ragazzina fosse così poco pudica…

- Va tutto bene amore?- le chiese, senza ottenere una risposta sensata e decifrabile.

Tutto quello che uscì dalla sua bocca furono mugugni e gemiti, che lui interpretò come un sì.

Riprese a giocare con il suo corpo risalendo finché raggiunse la sua bocca. Si baciarono con passione, freneticamente, mai sazi l'uno dell'altro. Poi Iside fece una cosa che stupì più se stessa che lui… fece scorrere le sue mani sul suo corpo fino a raggiungere la corta veste gli avvolgeva i fianchi

Lentamente gliela sfilò e portò le sue mani sulla sua virilità.

A quel tocco Osiride emise un gemito di piacere. Era già abbastanza eccitato, ma quel tocco così innocentemente perfetto…

- Iside… Non smettere…-

- Non ne ho la minima intenzione, sta' tranquillo- gli fece lei, ripetendo quello che pochi minuti prima le aveva detto. Continuò ad accarezzarlo, lentamente ma con fare deciso. Nemmeno lei sapeva dove aveva imparato a fare una cosa del genere… fino a qualche ora fa non sapeva nemmeno che si potessero fare certe cose!

- Amore?-

- Mmm?-

- Io… ho bisogno di te… ho bisogno di sentirti mio…- era molto impacciata. Non sapeva come fargli capire cosa provava e sperò che lui fosse abbastanza perspicace per arrivarci, e ovviamente non la deluse.

- Ogni tuo desiderio è un ordine, mia regina- le disse e gentilmente fece scivolare le sue dita fuori dal suo corpo. Un pensiero perverso gli balenò alla mente "Vediamo se sei ancora così pura"…

Fece scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo e porto le sue dite alla labbra di lei. Voleva lei assaporasse i suoi umori.

Iside lo guardò incredula "Vuole davvero che faccia quello che penso? E poi un momento! Che diavolo di pensieri faccio?"

Ma il suo corpo non era collegato con il suo cervello perché iniziò a leccare le sue dita, come fossero un dolce prezioso. L'angelo ne rimase felicemente shockato "Questa è la mia ragazza"

Stava ancora succhiando le dita del suo amante quando una strana luce attraversò i suoi occhi… Lasciò la sua virilità, che non aveva accarezzato per tutto il tempo, e avvicinò le sue mani alla bocca di lui.

Sorrise nel vedere l'espressione del suo amante, che sicuramente non si aspettava quel gesto da parte sua, e non poté fare a meno di gemere quando iniziò anche lui a leccarle le dita…

Osiride si perse in quei gesti, non poteva crederci nemmeno lui: si stavano leccando a vicenda! Sentiva i loro corpi fremere… era il momento. Lentamente abbandonò le sue dita e risalì lungo il braccio dolce e morbido di lei… continuò a leccarla e baciarla finché arrivò alla sua bocca.

Anche lei aveva smesso di leccarlo, aveva seguito i suoi movimenti con lo sguardo languido…

- Osiride…-

- Sono qui amore… sei pronta ad avermi?-

- Mai stata più pronta- rispose, catturando le sue labbra e passando le sue mani fra i suoi capelli…

Non gli servì altro: lentamente e con dolcezza affondò in lei.

I suoi movimenti erano lenti ma decisi e questo portò Iside all'estasi in breve tempo. Non aveva mai provato una cosa del genere: si sentiva finalmente completa, viva, come mai nella sua vita lo era stata.

Anche lui era felice, non aveva mai provato nulla del genere in tutta la sua vita. Quella ragazza, riusciva a farlo sentire vivo.

Fecero l'amore per tutta la notte, prima con dolcezza, guardandosi negli occhi; poi con passione e bramosità, senza troppi scrupoli e pudori…

Le 24 ore volarono e allo scadere Osiride ridivenne un corpo morto…

Ma niente era stato vano, perché ora Iside aveva la prova del loro amore. Quella sera infatti avevano concepito loro figlio, Horus

 

Passarono i giorni, quando Set s'imbatté nella bara aperta e, furioso e con una rabbia terribile, rubò il corpo del fratello e lo ridusse in quattordici pezzi che sparse per tutto il paese. Iside, incapace di accettare la realtà, percorse tutto l'Egitto alla ricerca dei pezzi martoriati del suo sposo, facendo ergere ogni volta che trovava un pezzo del suo corpo un tempio in suo onore.

E fu così che Osiride andò a governare la terra dell'Aldilà diventando il giudice delle anime dei morti.

Quando Horus divenne adulto, Osiride tornò brevemente sulla terra ed ordinò al figlio di vendicare la sua morte. Così iniziò un'interminabile lotta fra Horus e Seth, tra il bene ed il male. Si dice che quando Horus vincerà Set, Osiride tornerà nella terra dei vivi e governerà. E renderà di nuovo pienamente felice la sua dolce sposa Iside.

 

Buffy conosceva quella storia, l'aveva imparata a memoria, per tutte le volte che l'aveva letta ricordando la sua voce suadente mentre gliela leggeva. Ma era la prima volta...che si sentiva Iside, che sentiva quella passione, quell'amore...allora capì, capì le parole di Willow.....era innamorata!!!!

Una gioia profonda, mai provata prima, le invase il cuore. Cercò subito Spike, voleva parlare con lui, ma un rumore improvviso... TOC TOC.. Qualcuno stava bussando alla sua porta...

 

...

 

Improvvisamente aprì gli occhi. Era ancora confusa ma riuscì a parlare...

- Chi è?-

- Sono Down. La M. Superiora vuole vederci subito per le prove della cerimonia..-

- A..arrivo-

Sì alzò controvoglia, l'unica cosa che voleva era dormire e sognare ancora il suo misterioso angelo... Iniziò a vestirsi, quando la sua attenzione fu catturata da un oggetto che luccicava sul suo cuscino. Si avvicinò con circospezione: era un ciondolo a forma di angelo! Con accanto un biglietto:"Eccoti un altro ricordo di NOI!!! Tienilo con te e non lasciare che te lo portino via!! Sarò sempre con te."

 

Buffy si tolse il rosario e indossò l'angelo, una sensazione si caldo e passione la pervase...sapeva che era lui.

 

 

Capitolo X

 

Ascolta con il cuore, e capirai.

- Pocahontas -

 

 

Il primo pensiero di Buffy fu il processo.

Si diresse subito dall'abate e bussò alla porta...

- Abate Xander!! È permesso?- e socchiuse la porta...

- Via Dawn!! Nasconditi nel confessionale!- disse sottovoce il prete preso in castagna - un attimo sorella - temporeggiò poi con Buffy...

Quando fu certo che Dawn fosse ben nascosta diede a Buffy il permesso di entrare.

- Prego si accomodi!!-

- Non volevo seccarla, ma...volevo solo sapere....a che ora verrà il giudice Giles?-

- Oh oh!! Il giudice...il giudice...non verrà...pare che abbia fatto un incontro spiacevole...- rispose, lanciando sguardi furtivi verso il nascondiglio della sua amante, che stava ridendo a crepapelle.

- Un incontro spiacevole?? Non capisco...- fece curiosa la suora

- Neanch'io ho capito bene- si affrettò lui a risponderle - ma ora sorella se non le dispiace avrei delle cose da fare...-

- Certo padre! E mi scusi ancora- lo salutò sovrapensiero le ed uscì richiudendosi la porta alle spalle...

- Cos'hai da fare?- fece la sua comparsa Dawn

- Potevi aspettare un attimo ad uscire! Maledizione come fai ad essere così sconsiderata!! Se dovessero scopririci...-

- Non lo faranno- e il suo tono era sicuro, forse un po' troppo...

 

Intanto Buffy, felice della notizia, scese nei sotterranei per andare a trovare la sua amica e comunicarle le ultime notizie.

- Ciao rossa!- le disse allegramente

- Buffy, ma non dovresti essere alle prove...- sussultò lei

- Beh! Oggi le prove possono aspettare...- e la sua risposta stupì molto la strega.

- Ci sono novità!?! Quando arriverà il giudice?- le chiese poi con apprensione

- Puoi stare tranquilla non si farà vedere per un paio di giorni!- ed il suo tono era così rassicurante- pare abbia fatto pessimi incontri notturni!- e Willow capì.

Un mezzo sorriso le apparve sul volto.

Era stato Spike, quel diavolo d'angelo doveva averne combinate una delle sue

"Come farei senza di te?" e, stando attenta a non farsi sentire, sussurrò - Grazie Spike!-

- Mi dispiace Will, ma ora devo proprio andare. Ero passata solo per rassicurati! Ci vediamo dopo!! E mi raccomando... tieniti pronta- e le fece l'occhiolino

- ???-

- Non preoccuparti! Ora vado...-

Stava già per richiudere la porta quando sentì la voce dell'amica

- Buffy, hai risolto quel piccolo problemino?-

- Certo che ho risolto, lui è un sogno! Già... è solo un sogno!- e abbassò lo sguardo, non voleva che la strega notasse la nota di delusione e malinconia che quelle parole le avevano fatto provare.

- Mi dispiace...- ma Buffy era già sparita su per le scale.

"Ora non è il momento di pensare a lui" si disse mentre giocava nervosamente con il ciondolo

Ritornò alle sue faccende, ma la giornata trascorse lenta e, per la seconda volta in quella settimana, si ritrovò a desiderare l'oscurità della sera.

La sua oscurità.

Voleva vederlo.....le mancava mortalmente. Ma prima di ritirarsi nella sua stanza "E sognare" aveva una cosa da fare.

- Willow, Willow svegliati...-

- Bu..ffy.. Un momento... Buffy!!? Ma che stai...cosa stai facendo??- le chiese la ragazza visibilmente shockata: Buffy la stava liberando! Le scioglieva le catene, le stava ridando la libertà...

Spostò velocemente il suo sguardo sul suo volto per trovare i suoi occhi.

Voleva capire.

- Tu sei una persona buona, e non meriti tutto questo. È dato che mi fido molto più della giustizia divina che di quella terrena...vai via sei libera... Scappa Will, e non farti più trovare da loro!-

La strega si alzò in piedi e la fissò

- Perchè lo fai?-

- Perchè è questa la cosa giusta! Non so spiegarti, è una cosa che sento dentro di me, che mi viene dal cuore...-

- E' questo il punto! Il tuo cuore... segui il tuo cuore Buffy, seguilo sempre...perchè solo lui sa quello che è giusto o sbagliato- e l'abbracciò con tutta la forza che aveva.

Sapeva che quello non era un addio, ma voleva dimostrarle il suo affetto - Grazie Buffy! Grazie!!-

Si staccarono, entrambe stavano piangendo.

Willow le accarezzo una guancia - Sei una ragazza così dolce... come potrò mai ringraziarti?-

- Vivendo... va' Will, vivi la tua vita, senza paura e senza timori. Ed ama. Perchè è l'amore la nostra vita... Solo così potrai ringraziarmi...-

- Grazie Buffy, qualunque cosa succeda io ci sarò per te... se mai un giorno avrai bisogno del mio aiuto non esitare a cercarmi...-

- Come farò a trovarti?-

La rossa le mise una mano sul petto - Il tuo cuore! Segui il tuo cuore. Lui saprà condurti da me...-

Buffy sorrise - Lo farò! Te lo prometto... ma ora vai! Prima che qualcuno ci scopra!!- e così dicendo guidò l'amica fuori dal convento.

Ma la sua missione non era ancora finita: doveva rimettere le chiavi nello studio dell'abate!

"Come hai fatto a prenderle prima Buffy? Da quando sei diventata mano lesta!" si interrogò mentre si avviava furtivamente nello studio.

Riuscì ad entrare nell'ufficio e, con le mani tremanti, posò il mazzo di chiavi.

Stava per andarsene, quando sentì sei rumori "sospetti" provenire dalla stanza accanto: la camera dell'abate! Una curiosità folle l'assalì e, ancor prima di rendersi conto di ciò che faceva, si mise ad origliare

Dalla stanza venivano gemiti e gridolini di piacere.

- Oh si!! Ancora! Sììììì!!-

- Bambina.... sei una bomba, continua!! Non ti fermare!!-

Quasi le venne un colpo quando capì di chi si trattava è "OH MIO DIO! Dawn e Xander!! Ma...e poi si permetteva di tenere quella poverina in cella!!!"

Il suo viso divenne improvvisamente viola al pensiero!

Sgattaiolò fuori dallo studio e come una furia si diresse verso la sua camra.

- Lurido porco!!- sbottò poi, e furono le lenzuola a farne le spese che, per il gesto improvviso, quasi si strapparono...

Non riusciva a calmarsi, quella scoperta l'aveva fatta arrabbiare a tal punto da non riusciva nemmeno a controllare i suoi stessi gesti.

Si stava spogliando dell'abito con foga quando la sua mano sfiorò il ciondolo...

Ed un pensiero le si presentò "A dormire Buffy! Hai un appuntamento" e un sorriso le comparve sulle labbra.

 

Dei passi...

Si stavano avvicinando e un sorriso comparve sul suo viso.

Non si voltò nemmeno, sapeva, sperava, fosse lui.

- Benvenuto Spike! Ti aspettavo!-

- Ciao Buffy!- le sussurrò il ragazzo all'orecchio.

Lei sussultò.

E solo allora si accorse che le braccia che l'avvolgevano non erano quelle di Spike.

Il suo angelo.

Il suo angelo custode, cosa ci faceva lui nei suoi sogni?

E dov'era Spike?

Una nota di delusione le si dipinse sul viso, non era il moro che aspettava.

Non era da lui che voleva essere stretta...

"Un momento... Stretta?? Angel mi sta abbracciando? Oh mio Dio ma che succede? Non l'aveva mai fatto prima ed io..."

Non poteva sapere quanto fosse lontana dalla realtà...

- Angel...- disse e il suo tono lasciava trasparire il suo nervosismo.

- Chi aspettavi cara?- le chiese e il suo tono le fece venire i brividi.

- Beh...eccco...io...-

- Buffy!- la prese per le spalle e la costrinse a girarsi - lui non è per te! Bambina mia, tu sei sempre stata buona! Sei destinata a grandi cose, ma devi stare lontana da lui...-

- Ma di che parli...sono solo sogni...- cercò di giustificarsi lei

- Buffy non capisci!! Lui ti sta portando via! Ti sta distraendo dalla tua missione. Da quello in cui credi. Ti sta togliendo la fede....ti sta portando via da ME!- ora il suo tono non era più molto rassicurante, sembrava arrabbiato, molto arrabbiato.

La sua stretta alle spalle aumentò e l'avvicinò a sè.

Buffy era confusa, non riusciva a capire il suo comportamento, sembrava seriamente preoccupato ma anche... geloso?

Posò i suoi occhi su quelli di Angel e si stupì di quanto fossero diversi da quelli di Spike.

I suoi erano scuri, sembravano tristi, ma erano rassicuranti...

Mentre quelli di Spike erano indescrivibile.

Sembravano vivere di vita propria, erano così brillanti, profondi e misteriosi.

Ogni volta che lo guardava vi vedeva la passione, la libertà... la vita.

- Oh Buffy!- le sussurrò e la strinse tra le sue braccia.

E per la seconda in quella serata la stupì.

Perche mi stai abbracciando?

Nonostante un leggero disagio, si trovava bene tra le sue braccia, e una sensazione familiare l'avvolse. Ricambiò l'abbraccio ma il suo pensiero andò ancora al suo angelo biondo.

- Promettimi che non gli permetterai più di avvicinarsi a te, promettimelo per favore!- le chiese poi, quasi supplicandola.

Lo fissò per qualche istante e vide i suoi occhi coperti da un velo di lacrime.

"Perchè mi chiedi questo?

I loro volti erano vicinissimi.

Angel appoggiò le labbra sulle sue, un piccolo tenero bacio, uno sfiorarsi di labbra delicato, quasi impercettibile.

E lei cedette.

Non sopportava vederlo in questo stato.

- Te lo prometto!!- gli sussurrò, anche se nel suo tono non c'era molta convinzione.

Si alzò sulla punta dei piedi e gli posò un leggero bacio, sempre molto delicatamente.

Angel le fece un gran sorriso - Bene!! A presto piccola!- e, sciolto l'abbraccio, si allontanò da lei camminando all'indietro.

- Sai come chiamarmi quando mi vuoi- Ancora un sorriso e poi svanì.

Sì, lo so!- sussurrò guardando il crocifisso - lo so!-

Ma nella sua voce non c'era gioia.

Aveva mentito, aveva mentito al suo Angel.

"Come faccio a mantenere la mia promessa? Come farò a starti lontana Spike?"

 

I colpi alla sua porta la svegliarono...

- Ma che succede!- rispose borbottando.

Sfilò la coperta del lettino, se la mise addosso ed andò ad aprire la porta

- Ma che...-

- La strega è scappata!!- le urlò la Madre Superiora

- Cosa??- chiese una Buffy più assonnata che sorpresa "Ma dai? Come se non lo sapessi! L'ho fatta scappare io!"

 

Nel convento c'era un gran trambusto.

I soldati andavano e venivano in tutte le direzioni mettendo sottosopra le cellette delle suore, la cappella...

Cercarono Willow in ogni posto possibile ed interrogarono le suore per molto tempo, spaventandole a morte.

Per quanto l'abate potesse protestare per l'abuso di potere, Giles continuava ad impartire gli ordini.

E Buffy fu quella che subì il trattamento peggiore: era lei la responsabile della prigioniera, ed in un certo senso era colpevole della sua fuga.

Stava per essere interrogata per l'ennesima volta, l'abate l'aveva fatta chiamare e doveva recarsi nel suo studio fra 5 minuti.

Si sentiva spossata, stanca... ed aveva bisogno di conforto.

Andò nella sua stanza e rimase ad osservarla sconsolata: era un disastro, era tutto sottosopra... nemmeno un uragano avrebbe avuto un effetto così devastante.

Prese il suo rosario, che lasciava sempre appeso alla spalliera del letto, e solo allora si ricordò della catenina con l'angelo che aveva al collo.

La prese tra le mani e la fissò...

"Da quando ti ho indossato sono accaduti solo guai! Ne ho combinate di tutti i colori... Chi sei Spike? Cosa mi hai fatto?"Sospirò.

Strinse la catenina per l'ultima volta e la ripose nel cassetto del comodino.

Poi prese il rosario e baciò il crocifisso.

- Angel aiutami! Sono pronta ad affrontarti giudice Giles!- e il suo sguardo era più determinato che mai.

 

Riuscì ad affrontare l'ennesimo interrogatorio nel migliore dei modi ed uscì con aria trionfante dalla "sala delle torture": era riuscita a mantenere il suo piccolo segreto.

Tornò in camera e si inginocchiò davanti alla croce: solo allora si accorse che era una cosa che non faceva da giorni.

- Mi spiace non voleo mentire! Ma non mi fido di quell'uomo ed io so...io sento che per quanto strana possa essere Willow è una bravissima ragazza. Grazie Angel per avermi aiutata-

Disse il rosario e, soddisfatta, si preparò per andare a letto.

Un lievissimo soffio le mosse alcuni ciocche di capelli e lei sorrise.

Angel le accarezzò la guancia e il suo sguardò brillo di una strana luce... ma fu solo per un momento.

Lei si addormentò, ma quella fu una notte senza sogni.

 

 

Capitolo XI

 

E' sempre doloroso separarsi dalle persone che si conoscono da poco. Si può sopportare l'assenza di vecchi amici con animo sereno. Ma perfino una momentanea separazione da qualcuno a cui si è appena stati presentati risulta quasi insopportabile.

-Oscar Wilde-

 

 

Il mattino arrrivò presto troppo presto.

Si stiracchiò per bene, si sentiva tutta idolenzita...

Poi posò gli occhi sulla stanza... "Perfetto! Era devo anche rimettere in ordine la stanza per colpa di quei maledetti soldati! Un momento, da dove mi è uscito quell'aggettivo? Quello è un SUO aggettivo, non certo mio..." e solo allora si rese conto

- Non ho sognato! Lui….lui non è venuto neanche stanotte!- e si rattristò.

Sapeva che erano solo sogni, ma lei viveva per quei sogni.

Lei aspettava la notte per stare nelle sue braccia ma ora lui sembrava come sparito.

Guardò fuori dalla finestra: il cielo era nuvoloso e non prometteva nulla di buono.

I lavori al campanile erano ripresi, nonostante tutto lo scompiglio: l'abate li voleva terminati in tempo per la cerimonia di domenica.

"Già... la cerimonia…"Vide allo specchio la sua immagine riflessa, aveva il volto stanco, sentiva la mancanza di qualcosa "Non qualcosa, qualcuno!" la corresse la sua fastidiosa coscienza.

Con fare meccanico si passò le mani tra i capelli e un pensierò le balenò in testa "Domenica a quest'ora saranno corti!" e, se possibile, divenne ancora più triste.

Quella mattina non riuscì a concentrarsi, c'erano ancora soldati, i lavori erano ripresi e la madre superiora stava ridando disposizioni per risistemare la cappella.

Si sentiva in trappola, chiusa, le mancava l'aria

"Devo uscire….devo cercare…"

Si vestì rapidamente ed approfittando della baraonda del cortile, uscì.

Attraversò il villaggio ed entrò nel bosco.

Non sapeva di preciso dove cercare, ma aveva bisogno di lei.

Il bosco aveva un aspetto inquietante e cominciava a farle paura...

Ripensò alle sue parole "Segui il tuo cuore, lui ti condurrà da me"

Girovagò per un po' finchè degli strani rumori le bloccarono le gambe dalla paura "Ma perchè diavolo sono uscita!"

- Willow...Willow dove sei??- chiese speranzosa

Aveva paura, come mai ne aveva avuta in tutta la sua vita.

Sentì quei rumori avvicinarsi, doveva scappare... ma perchè le sue gambe non si muovevano?

- Willow ti prego ho paura!!- piagnuccolò.

Poi sentì una mano sulla spalla e...

- AAAAHHHHHAAAAHHHH!!!!-

- Buffy! Scusami non volevo spaventarti!-

- Tu...ti vuoi vedermi morta!- le urlò una Buffy con gli occhi sgranti e con il terrore dipinto in volto.

Rimasero in silenzio per qualche secondo... per poi scoppiare a ridere come due bambine.

- Avresti dovuto vedere la tua faccia!! Oh mio Dio Buffy sei troppo forte!-

- Spiritosa!- disse l'altra facendole la linguaccia

- Comunque, parlimo di cose serie. Non ti ho ancora ringraziato per avermi liberato, non so proprio come sdebitarmi...-

- Beh...veramente.... un modo ci sarebbe!-

- Dimmi, sono a tua disposizione!-

Stava per iniziare a parlare quando un brivido le percorse la schiena e Willow se ne accorse

- Che hai?-

- Fa un po' fresco....-

- Nessun problema....fuoco sprigionati!- disse la rossa e un falò comparve ai loro piedi.

Buffy rimase estereffatta, guardò Will, poi la sua mano e poi il falò - WOW!!-

- Niente di speciale...Bene ora dimmi tutto!- la incitò

- Vedi Will...ricordi i miei sogni? Te ne ho parlato...-

- Sì! Se non sbaglio ti dissi che...-

- GIA'!- la interruppe Buffy, che non aveva nessuna intenzione ritornare sull'argomento "Sono innamorata di Spike ma sono troppo stupida per ammetterlo" - vedi sono un paio di notti che non lo sogno più e io... Non fraintendermi, io non penso a lui in quel modo... ma in effetti mi mancano le sue coccole!! So che è un sogno, una cosa che probabilmente mi sono costruita con la mia fantasia, ma allora perchè non lo vedo più?- e la disperazione era chiaramente percepibile dal suo tono.

- Oh...beh..non saprei... C'è qualcosa che non mi hai ancora detto?-

- Ecco... io... vedi alla fine di ogni sogno, quando mi sveglio...- il nervosismo ora aveva raggiunto le stelle e per la strega pensò che la sua amiche stesse per scoppire - ...trovo sempre qualcosa che... insomma qualcosa che mi fa capire che il sogno...non è poi tanto sogno!-

Willow sorrise.

Spike le aveva detto che in quelle due notti non era riuscito ad avvicinarsi e questo lo aveva messo di pessimo umore: era andato avanti ad imprecare contro tutti e tutti per più di un'ora lasciandola praticamente sorda a causa delle sue urla.

- Tu...tu vuoi tornare a sognarlo?-

Gli occhi di Buffy si illuminarono -Sì... mi manca da morire!- disse abbassando lo sguardo.

Willow le si avvicinò per abbracciarla.

- Piccola Buffy, stanotte dormi tranquilla, segui il tuo cuore e vedrai che lo sognerai di nuovo!- le sussurrò all'orecchio mentre la cullava con fare materno.

Buffy la strinse a sè e si asciugò le lacrime.

- Grazie Will! Ora però è meglio che vada!- le rispose e, facendosi coraggio, si addentrò nel bosco.

Ma l'eco della voce della sua amcia la costrinse a fermarsi.

- INDOSSA IL SUO ULTIMO REGALO!!-

Buffy si girò e la salutò alzando il braccio.

- Proteggi!- disse Willow in un soffio "Così almeno attraverserà il bosco tranquilla

Poi fissando il falò...

- Hai sentito?? Le manchi!-

Le fiamme aumentarono per pochi secondi... per poi scomparire.

"Va' da lei"

 

Quando Buffy arrivò al convento era calata la notte...

- Se ti vedessero, cala la mia suora perfettina...una punizione non te la toglierebbe nessuno!- le sussurrò la ragazza che l'aspettava sulla soglia.

- Dawn taci!- le rispose con tono leggermente alterato - se parlassi io invece...- "Calma Buffy, non è il caso di scendere al suo livello" ma fu tutto inutile, la rabbia era troppa - se parlassi io rischieresti una punizione a vita, rischieresti di essere ripudiata! Cosa pensi direbbero i tuoi genitori, così fieri della loro figlilola caritatevole, tutta bontà e CASTITA'! Per non parlare della scomunica papale... Allora? Cos'è il diavolo ti ha mangiato la lingua?-

Dawn rimase a bocca aperta incapace di replicare.

Non aveva mai visto quella fragile e sciocca ragazza arrabbiarsi. E le sue parole... Possibile che lei sapesse?

- Ed ora se vuoi scusarmi...buona notte!- le disse infine. E, mentre si allontanava, sul suo volto comparve un sorriso di scherno "Ben ti sta!"

Ma quando entrò in camera sua quel sorriso scomparve...

- Ora pensiamo alle cose serie!-

Aprì il cassetto dove aveva riposto il ciondolo e lo prese. In una mano teneva il rosario e nell'altra la catenina d'argento.

Gli occhi passavano dall'uno all'altra in continuazione.

- Uffa!! Ma perchè è così complicato? Una volta non avrei mai avuto un tale dubbio! Cosa mi succede?-

Si stese sul letto a si mise a guardare il soffitto, come se la stanza potesse darle un segno.

Il sonno non tardò ad arrivare e lei vi si abbandonò completamente, un unico pensiero "Spike"

In mano aveva ancora i due oggetti.

Spike apparve ai piedi del letto

- Sei stupenda!! Quando dormi sei ancora più simile ad un angelo...ma in fondo è il tuo destino!!- le disse mentre le rimboccava le coperte- Ti sono mancato? Tu immesamente piccola-

Le accarezzò il viso e le si stese accanto mettendole un braccio attorno alla vita.

- Eccomi amore. Sono qui!-

 

- Ciao bambina! Mi aspettavi?-

Buffy sussultò.

Era intenta a leggere un libro in biblioteca e non si era accorta del suo arrivo.

Quando lo vide davanti a se, agì d'istinto: lasciò cadere il volume e gli corse incontro per abbracciarlo.

Lui rimase fermo ad aspettarla: le braccia aperte e un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro.

L'abbracciò e la sollevò facendola girare.

La strinse più che potè... "Mi sei mancata tesoro"

- Ehi!! Mi manca il respiro...- gli disse lei, facendolo tornare coi piedi per terra.

- Scusami!- e sorrise - mi sembra di capire di esserti mancato-

Solo allora Buffy si rese conto di cosa aveva fatto e cambiò immediatamente colore.

- No...non è vero...NO!- fece poi decisa.

- Ah NO?- le chiese inclinando la testa e sollevando il sopracciglio.

"Dio come è sexy!!" pensò Buffy mentre si riaggiustava l'abito "BUFFYYYYY!! Smettila immediatamente"

- Mi..mi sono lasciata prendere la mano! Tutto qui- si giustificò poi, ma il suo tono era tutto fuorchè convincente

- Va bene!- si arrese lui schioccando le dita.

Dalla biblioteca si ritrovarono in un prato.

C'era tutto il necessario per un picnic, la coperta, il cestino, il cibo...

- Prego tesoro, accomodati. Ti devo parlare!-

-???-

- Ti sarai chiesta che fine ho fatto in questi giorni...-

- Già!- rispose meccanicamente "Brava Buffy! La prossima volta perchè non ci metti un po' più di entusiasmo!"

- Beh ecco!! Non mi hanno fatto avvicinare a te!-

- Non capisco, cosa stai dicendo?!-

- Angel!-

- Che c'entra Angel ora? Come fai a conoscerlo?- indagò con fare sospettoso.

- Lui...lui non vuole che ti dica la verità, su di te...-

- Quale verità?- ci capiva sempre meno e quella sua segretezza la infastidiva.

- Il tuo destino! Buffy tu sei nata per fare grandi cose, ecco perchè hai il migliore degli angeli custodi!-

- Io...grandi cose...migliore? Ma che diavolo stai blaterando?-

- Tu potrai essere persino meglio di lui! Tu sei la giustizia divina fatta persona- le disse e la sua voce era diventata calda e squillante - tu hai il POTERE!- concluse.

Si sistemò in ginocchio davanti a lei, guardandola dritta negli occhi ed aspettando una sua reazione.

E lei vi vide il fuoco dentro. Una strana luce brillava nel suo sguardo, rendendoli ancora più profondi e, se possibile, ancora più belli.

Spike le passò la mano davanti al volto - Chiudi gli occhi e....IMMAGINA!!-

Sul palmo della sua mano comparve una nuvola di fumo che iniziò a galleggiare a mezz'aria.

Buffy eseguì gli ordini come ipnotizzata. "Perchè non posso resisterti? Chi sei tu per farmi questo"

L'angelo nero si sedette dietro di lei

- Ora rilassati amore, ci sono io con te!-

Prese Buffy per le spalle e la fece appoggiare sul suo petto.

Come per magia sulla nuvoletta che fluttuava davanti a loro iniziarono a formasi della immagini: i pensieri di Buffy.

- Tu hai il potere! Tutto quello che fai è giusto! Nessuno oserà mai contraddirti...- le sussurò Spike con voce sensuale al suo orecchio.

A quelle parole sul volto di Buffy apparve un'espressione soddisfatta.

Si stava immaginando seduta su di un trono, onorata e venerata da tutti. Tutto veniva sottoposto alla sua attenzione e nulla poteva essere senza la sua approvazione.

- Puoi decidere della vita... e della morte!- continuò lui mentre giocava con i capelli della ragazza.

Iniziò a darle dei piccoli baci sul collo, sorridendo nel vedere l'aria compiaciuta della ragazza.

Altre immagini si composero davanti agli occhi di Spike: la ragazza impartiva ordini senza sosta, togliendosi ogni sfizio ed esaudendo tutti i suoi desideri.

- Perchè io posso!!- sussurò lei in estasi.

- Brava dolcezza, vedo che impari in fretta!- e spostò le sue attenzioni al lobo del suo orecchio.

Le accarezzò il ventre con desiderio spingendosi sempre più in basso. Un brivido le percorse il corpo.

Buffy spalancò gli occhi: tutto quel potere le aveva dato alla testa e le carezze e la voce calda di Spike l'avevano eccitata.

Ed ora anche nei suoi occhi brillava al stessa luce che c'era negli occhi del ragazzo.

- Io ho il potere! E' così, lo sento!!- fece con voce piena di desiderio.

- Sì, mia signora!- sorrise diabolico.

- Tutto quello che faccio, dico ed ordino è giusto!-

Si girò per guardarlo in viso, in attesa di una conferma.

Spike non la fece attendere: un lieve cenno del capo...

E la ragazza sorrise.

- Allora io...voglio, pretendo, esigo...baciami!-

Quella richiesta prese il biondo alla sprovvista, ma non ebbe il tempo di muoversi: Buffy si era messa a cavalcioni sulle sue gambe e gli aveva intrappolato le labbra in un focoso e appassionante bacio.

Lo stava divorando, e sembrava non averne mai abbastanza.

Era come una droga e lei ne era completamente dipendente.

Per tutta risposta lui iniziò ad accarezzarle la schiena, passando sensualmente dalle spalle ai glutei e tirandola sempre più a sè.

Buffy si staccò per riprendere fiato: quel bacio le era sembrato interminabile e lei non desiderava altro.

Restare lì con lui. Per sempre.

- Ordina mia signora ed io eseguirò!!- la provocò lui.

Le mani correvano su tutto il corpo di lei, le sue labbra di spostavano dal viso al collo ed all'orecchio in un'infinita e dolce tortura.

Buffy non riuscì a fare molto, era in estasi, ogni bacio, ogni carezza le trasmetteva brividi.

Avvertiva l'eccitazione del ragazzo sotto i suoi vestiti e le tornò in mente il sogno delle notti precedenti, quando si era concessa a lui

- Oh Spike continua!!-

Con un' unico gesto gli aprì, o meglio gli strappò, la camicia, gliela fece scendere sulle spalle e gli accarezzò la pelle liscia.

Un gemito improvviso le uscì dalla bocca quando Spike le morse il seno ed istintivamente affondò le sue unghie nella sua schiena bianca e scolpita.

- Aaahhh!!- urlò lui dal dolore... e dal piacere.

A quel piccolo grido Buffy aprì gli occhi, non si era resa conto di ciò che aveva fatto.

Stava per lasciarsi andare di nuovo quando avvertì uno sguardo accusatore dietro di sè.

Girò la testa...

- Oh mio dio! Angel...-

- Buffy!- la rimproverò l'angelo custode. Poi sparì.

- Angel, non andare... lascia che ti spieghi... Angel!-

 

- ANGEL!!!-

Fu il suo stesso grido a svegliarla.

Fuori iniziava ad albeggiare ed il cielo aveva una colorazione rosso fuoco.

Fuoco, come quello che aveva dentro.

Si sentiva strana.

Una nuova sensazione l'invase e la sconvolse.

Voleva giustificarsi con il suo angelo... proprio come una ragazza normale...

Come se avesse l'avesse tradito, come se avesse tradito il suo fidanzato, l'amore della sua vita. "Ma chi ho tradito in realtà?"

Strinse i pugni e si fece male: in una mano il rosario e la catenina d'argento.

Si erano annodate.

 

 

Capitolo XII

 

Perché ti amo, di notte sono venuto da te

così impetuoso e titubante

e tu non mi potrai più dimenticare

l’anima tua son venuto a rubare

Ora lei è mia – del tutto mi appartiene

nel male e nel bene,

dal mio impetuoso e ardito amare

nessun angelo ti potrà salvare

-H. Hesse-

 

**********

 

Non vi può essere amicizia tra l`uomo e la donna. Vi può essere la passione, l`ostilità, l`adorazione, l`amore, ma l`amicizia no.

-Oscar Wilde-

 

 

Cercò di sciogliere l'intreccio, ma non ci riuscì.

Era come se qualcosa li tenesse volontariamente legati.

E le parole di Spike le tornarono alla mente "Angel! Come faceva a conoscere Angel?"

Riportò l'attenzione ai due oggetti: l'unica soluzione era romperne uno.

"Non ho intenzione di romperli! Non posso scegliere..."

Ed era questo il problema.

La scelta. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto fare una scelta, ma ora...

Appoggiò la piccola matassa intrecciata sul comodino e rimase a fissarla.

- Penserò a questo più tardi!- si disse alla fine.

Il senso di colpa la stava dilaniando e fece l'unica cosa che le venne in mente: si inginocchiò davanti alla piccola croce di legno appesa alla parete ed iniziò a pregare, senza sosta.

Sentiva di dover chiedere perdono, ma non ne sapeva esattamente il motivo... "Maledizione! In fondo sono soltanto sogni"

- Mi hai delusa lo sai?-

Lei non si mosse.

Restò in ginocchio. Gli occhi chiusi...

- Io... io...- singhiozzò.

- Ti avevo detto di stare lontana da lui!- alzò la voce l'angelo

- Ma... io.. .non l'ho chiamato io! Lui appare e poi va via... e...-

- Buffy!!- e il suo tono era di rimprovero, ancora una volta - Avevi il suo regalo in mano stanotte...

- E allora?- domandò lei colta in castagna

- Ma non lo capisci!! Come permetti a me di avvicinarti tenendo il rosario, così permetti a lui di farlo quando metti il ciondolo...-

Buffy si alzò di scatto e gli corse incontro.

Affondò il viso nel suo petto e scoppiò in un lunghissimo pianto.

- Perdonami! Ti prego, scusami... io non lo sapevo!! E' sempre venuto da me anche quando non c'era il ciondolo e io...-

Angel l'abbracciò.

La strinse a sè e la cullò per farla calmare.

- Shhhh!! È tutto finito! Ora calmati. In questi due giorni devi solo riposare e preparati alla cerimonia di domenica! Non preoccuparti di nulla, penserò io a te!-

- Vuol dire che...mi pedoni?- riuscì a dire tra i singhiozzi.

Angel le sollevò il mento con un dito e con l'altra mano le asciugò le lacrime che ancora bagnavano le sue guance rosee.

- Certo che ti perdono!- e le sorrise.

- Oh grazie!!- e di slancio lo baciò sulle labbra, un piccolo e rapidissimo bacio.

Ma Angel arrossì ugualmente, era un gesto che non si aspettava.

Non si era resa conto del suo gesto, da quando aveva conosciuto Spike baciare le persone le sembrava una cosa naturale "No basta, non devo pensare a lui!"

-Angel.... ma è vero...che io...- ma non riuscì a finire al frase. Porgli quella domanda la metteva in imbarazzo.

Lui capì al volo, probabilmente Spike era riuscito a dirle qualcosa riguardo al suo futuro "Maledetto"

- Non posso rivelarti la strada che è stata scritta per te, neanche io so dove ti porterà. Ma so che sarai una grande....e brava suora!-

- Ooohh! Capisco- rispose lei con poca convinzione.

C' era rimasta leggermente male, si aspettava una risposta più...

-Non pensarci. Ora vestiti e raggiungi le tue sorelle, non sei stata molto presente in questi giorni!- e così come era apparso, svanì.

Solo allora la ragazza si accorse di essere ancora in tenuta da notte e diventò completamente rossa.

 

Una trentina di minuti dopo....

-Oh! Ora...sì che sono presentabile!- si disse mentre finiva di sistemarsi l'abito monacale.

Improvvisamente i battenti della finestra si spalancarono e una ventata fredda invase la stanza.

Si precepitò a chiudere le finestra e il tepore tornò nel locale.

Poi un brivido lungo la schiena.

- Vuol dire che mi perdoni?- fece una voce stridula in un chiaro tentativo di imitazione - ma certo che ti perdono!!- disse ancora, con tono beffardo.

Spike era dietro di lei ed ora stava battendo le mani.

- Complimenti amore....ottima recita, sei un'attrice nata!!- e il suo tono era sarcastico.

Buffy si voltatò all'improvviso.

E quel momento sembrò durare in eterno.

Non esisteva nulla, solo loro.

E un sussurro - Spike-

Non riusciva a credere ai suoi occhi: l'uomo che entrava e usciva dai suoi sogni, che le aveva insinuato il dubbio nelle sue idee, era lì!

Davanti a lei.

- AHI!!!- si diede un pizzicotto - io non...sto sognando...tu...TU SEI...-

- REALE!?- comcluse Spike con un sorriso diabolico ed alzando il sopracciglio - Esattamente! Come il tuo angelo dai capelli dritti-

Lei non capiva più nulla.

Era spaventata e felice allo stesso tempo.

Sapere che lui non era solo un sogno, che quello che avevano vissuto avrebbero potuto.. "Calma Buffy! Questi pensieri di prima mattina non vanno bene!"

Spike iniziò a squadrarla dall'alto in basso, era così dannatamente eccitante

- Naaaa, love!! Di sicuro ti dona di più la sottoveste del nostro secondo appuntamento!- le disse ridendo.

- Ma cosa...chi diavolo sei tu?-

- Amore mi deludi... io sono l'uomo dei tuoi sogni! Letteralmente- fece il ragazzo allargando leggermente le braccia.

E la sua voce era calda ed eccitante "Come al solito" pensò Buffy

Iniziò ad avvicinarsi con passo deciso.

Un cacciatore che giocava con la sua preda.

Il suo passo era felpato e misurato, ogni gesto, ogni sguardo... tutto faceva parte di un antico quanto sensuale rito.

Sembravano danzare.

Ad ogni passo che l'uomo faceva per avvicinarsi lei ne faceva uno indietro, in perfetta sinconia, occhi negli occhi...

Poi sentì qualcosa di freddo alle sue spalle.

"Maledizione e questo muro da dove salta fuori?!!"

Le era vicinissimo.

Era caduta nella sua trappola.

Nella stanza regnava un silenzio quasi innaturale, sembrava sospesa nel nulla.

Poteva sentirlo respirare, percepiva i movimenti del suo petto: su e giù, su e giù.

Per quanto terrorizzata, non poteva...non voleva smettere di fissarlo.

Una miriade di emozione l'attraversarono e un brivido freddo la scosse quando sentì il suo soffio sul collo: la stava annusando!!

- Amore....sai di buono!!- e la punta delle sue dita affusolate le sfiorarono il braccio.

Buffy non sapeva cosa fare, era dolcemente imprigionata contro il muro "E che Dio mi perdoni non vorrei essere in nessun altro posto.."

Non aveva fatto in tempo a mettersi il velo e i capelli le cadevano sulle spalle come una cascata d'inifiniti fili d'oro.

- I tuoi capelli... - le sussurrò guardandola negli occhi - li adoro. Il modo in cui ti stanno quando li hai sciolti e poi... sono così soffici!- le disse affondando la mano nella sua chioma e accarezzandole la testa.

- Cosa vuoi da me?- ma la voce le morì in gola.

- Niente passerotto. Te l'ho già detto stanotte: tu ordini ed io eseguo. Eccetto...-

- Allora lasciami in pace....vattene- lo implorò con gli occhi lucidi.

- ... Eccetto questo...appunto. Devi imparare a non interrompere signorinella- fece con finto tono di rimprovero.

Ma lei non lo stava più ascoltando.

Era come ipnotizzata, incantata da quelle labbra da baciare; aveva voglia di sentirne il sapore... vedere se era lo stesso dolce sapore dei suoi sogni.

Spike la costringe ad appoggiarsi al muro, la bloccò con il suo corpo e la baciò.

E fu un vero scontro.

Le loro bocche si presero e si lasciarono quasi con furia, la lingua di lui esplorò ogni angolo della sua bocca con desiderio, passione... mai sazio.

Buffy non si oppose, la sua stretta era così forte e sicura che non ammetteva repliche... e partecipò.

Sentire il corpo del ragazzo contro il proprio, il suo dolce peso premere contro il suo petto.

Non capì più nulla: tutto attorno a lei era diventato sfuocato e quasi inesistente, c'erano solo lui e lei.

Uno nell'altro.

Non ci volle molto e il bacio divenne qualcosa di più profondo.

Le mani di Spike cercarono i suoi seni e questo la fece trasalire... era tutto così "Perfetto"

Era ormai senza fiato: Spike non aveva mai abbandonato la sua bocca e il suo assedio sembrava essere solo all'inizio, non che la cosa le dispiacesse...

- Ahhahh!- sospirò quando finalmente riuscì a staccarsi.

Le labbra gonfie dei suoi baci e il cuore seriamente a rischio d'infarto.

- Cosa...cosa hai fatto?- chiese con voce tremante. E il suo sguardo non riusciva a fermarsi, passava dalle labbra agli occhi del ragazzo, ininterrottamente.

- Esattamente quello che mi hai chiesto tu!- e la soddisfazione sulla faccia del ragazzo era palese - tu mi vuoi... come io voglio te!!-

- Non è vero!!- gli rispose lei con voce alterata, facendo sorridere Spike: era evidente che ci trovava gusto nel provocarla...in tutti i sensi.

- Invece si! Te l'ho letto qui!- e posò le labbra sulla sua fronte per darle un sonoro bacio - Oh amore, non mi guardare così! Ti posso leggere il pensiero...ed ora leggo: CONTINUA!!- e le fu di nuovo addosso.

E lei vi si abbandonò.

I dubbi, i penieri...

La sua mente divenne improvvisamente vuota... Tabula Rasa.

Infilò le mani sotto la camicia di seta di lui e gli accarezzò la schiena fino a scendere sulle natiche.

Era tutto così bello ed eccitante e il suo corpo era così... Poi un piccolo morso di lui sul suo collo le fece aprire gli occhi.

Davanti a lei il crocifisso.

- Non....non...posso!- cercò di dirgli tra un bacio e l'altro

- Amore...certo che puoi!- e tornò a divorarle le labbra.

- Io non...posso...non voglio- e lo allontanò con uno spintone - io ho promesso- e la voce si incrinò "E giuro che non avrei mai voluto farlo. Non avrei mai voluto promettere..."

Lo guardò con rammarico. Lo voleva, lo voleva disperatamente.

- ANCORA LUI!!- ringhiò lui.

Era diventato rosso, il suo sguardo si era indurito e i suoi occhi... sembravano bruciare.

Era una furia incontrollabile e per la prima volta Buffy ne ebbe paura, non l'aveva mai visto in quello stato.

- Angel! Angel!- urlò camminando per la stanza e puntandole il dito contro - quando capirai che ti sta manovrando! Lui ti vuole per se!!! Vuole allontanarti da me, non vuole far esprimere la vera te stessa, la vera Buffy-

- La vera Buffy?? La vera me stessa?? Cosa ne sai tu di come sono e di cosa voglio!!- la rabbia stava prendendo il sopravvento anche su di lei.

- Te lo leggo dentro, tu sei stata fatta per la passione, per una vita travolgente e poi...tu vuoi ME!-

E le fu di nuovo addosso, occhi negli occhi.

- Non è vero!!- e stavolta gli sfuggì prima che potesse intrappolarla di nuovo - Io prenderò i voti e diventerò suora! Questa è la vita che ho sempre voluto e sognato!-

- Ma perchè non ne hai mai conosciute altre! Vieni con me...nel mio mondo...lasciati amare. IO TI AMO!!- e il suo sguardo tornò dolce.

- Tu dici di amarmi, ma mi fai soffrire! Tutti i dubbi che mi hai creato sono per me fonte di grande tormento. MA non lo capisci??! Ora vattene!- e gli indicò la porta.

- Sei una stupida! Una stupidissima ragazzina!! Preferisci il tuo adorato angelo custode a me... BENE!!! Fa' come ti pare!- e arrabbiato sparì.

Una volta rimasta sola Buffy si lasciò cadere al centro della stanza e pianse, fino a non avere più lacrime. "Perchè?

 

 

Capitolo XIII

 

L'amicizia è l'amore senza le ali.

- George Gordon Byron -

 

 

Erano ore che piangeva, non pensava nemmeno lei di avere così tante lacrime.

E poi per cosa? Per Spike? Per Angel? Per chi stava piangendo?

Stordita e con un gran mal di testa, sentì di avere bisogno d'aria.

Usci dal convento con passo lento e quasi barcollante.

Iniziò a camminare senza avere in mente una meta precisa.

Seguiva il suo istinto, il suo cuore.

Senza rendersene conto arrivò al bosco.

Decise di non addentrarsi più di tanto, quel posto non le piaceva molto, soprattutto a quell'ora.

Le tenebre stavano lentamente ed inesorabilmente prendendo il posto della luce... "Anche nel mio cuore sta accadendo la stessa cosa?" si sorprese a chiedersi Buffy.

Stremata e affaticata si sedette sul primo tronco abbattuto, alzò gli occhi e rimase a guardare le chiome degli alberi mosse dal leggero vento.

Si toccavano l'una con l'altra, si sfioravano... per poi staccarsi, quasi fossero rimaste scottate da quel contatto.

Ma nonostante tutto tornavano a toccarsi, per poi lasciarsi... in una danza infinita.

E il loro movimento era indescrivibile, così casuale ma nello stesso tempo armonioso.

I suoi pensieri iniziarono a volare, rapiti da quella visione, ed altre lacrime segnarono il suo viso, lacrime che non sapeva di avere.

- Buffy, Buffy sei tu?-

La ragazza sussultò, per un attimo spaventata da quell'improvvisa intrusione

- Ciao Will!- rispose infine, e il suo tono era triste.

La strega istintivamente l'abbracciò.

Buffy aveva il viso stanco e delle grosse occhiaie: sembrava non dormisse da giorni.

- Grazie Will!- le sussurrò alla fine la novizia, rincuorata da quel gesto - ma per te è pericoloso essere così vicina al convento, ti cercano ancora...-

- Non preoccuparti per me! La mia storia è tutta risolta! Un mio amico mi ha aiutato ed ora...non mi cercano più!- la tranquillizò candidamente la rossa.

- Sono contenta per te!- ed abbozzò un sorrido.

- Ma a te cosa è successo, hai una faccia!-

- Troppe cose amica mia, troppe emozioni tutte in una volta e poi...-

- Avanti parlamene! Non avere timori...-

Buffy iniziò il suo racconto. Narrò con tono dolce la sua chiacchierata con Angel e poi con grande emozione l'apparizione di Spike, e la sua gioia per aver saputo che un ragazzo così gentile e attraente, e qui arrossì vistosamente, fosse reale.

La voce divenne tremante e gli occhi lucidi quando le descrisse il loro litigio.

Cercò in Willow un gesto d'approvazione, voleva sentirsi dire che aveva fatto bene a mandarlo via... ma questo non arrivò mai.

- Will, ti prego dimmi qualcosa, non restare in silenzio!-

- E dopo che l' hai cacciato come ti sei sentita?-

Buffy si prese un po' di tempo per rispondere, sapeva bene come si era sentita, ma ammetterlo avrebbe significato...

- Bene e male nello stesso tempo!!- disse poi a voce bassa - qualcosa dentro di me voleva che lui restasse e continuasse a... non riesco neanche a capire cosa stavamo facendo! Mentre la mia parte razionale... per l'altra me tutto quello che stava accadendo era sbagliato. Aiutami Will! Ti prego.. io.. io non so che fare!-

- Ti ho già detto quello che devi fare! Seguire il tuo cuore...- disse dolcemente.

Poi le prese una mano e l'appoggiò sul petto della sua amica

- Cosa ti dice questo quando sei con lui?-

- Batte...batte fortissimo, come se volesse uscirmi dal petto! Il mio corpo non risponde più alla mia mente e faccio cose che non mi credevo capace di fare... e tutto questo mi spaventa Will, mi spaventa a morte!-

- Lo so! E conosco queste sensazioni! Ascolta quello che hai dentro. Ascoltalo Buffy. E non temere la paura! Perchè ci vuole coraggio per vivere... e non si ha coraggio se non si ha paura. Vivi amica mia. Vivi... Ed ora ti consiglio di tornare...di tornare in quella che per ora è casa tua ed andare a riposare. Hai il viso stanco a non ti reggi in piedi...-

Quelle parole entrarono nel cuore di Buffy, anche se non capì bene l'ultima affermazione della ragazza "... per ora è casa tua... Perchè per ora?"

Ma ora non avevano importanza "Vivi..." era quel pensiero ad occupare la sua mente.

Accettò di buon grado il consiglio che le aveva dato e decise che aveva ragione: era il momento di andare.

- Gli amici sono angeli che ci sollevano da terra quando abbiamo problemi ricordandoci come volare!-

- Come?- la interrogò Willow

- Non ricordo dove ho sentito questa frase, ma non ne avevo mai colto il significato... fino ad ora!! Grazie! Per tutto quello che hai fatto per me...-

- Non dirlo nemmeno Buffy, io ti devo la vita e questo è il minimo che possa fare per sdebitarmi...- e le sorrise.

Si abbracciarono e poi la novizia si incamminò verso il convento.

Una volta rimasta sola...

- Lo so che ci hai sentito! Dalle un'altra possibilità....-

- Lei mi ha cacciato maledizione!!- E dal nulla comparve il corpo snello ed estremamente sexy di Spike - E lo sai per chi!! Per quel dannato angelo da strapazzo!!! Mi ha cacciato per ANGEL!! ANGEL, hai capito!- urlò e il tono era quello di chi ancora aveva da sbollire al rabbia, molta rabbia.

- Oh poverino!- lo prese in giro la rossa - E vuoi farmi credere che questo ti fermerà! Andiamo...ti conosco ormai-

Il ragazzo si calmò improvvisamente e le sorrise "Hai perfettamente ragione mia bella streghetta"

- Dalle del tempo, non ha mai provato cose del genere... e quando ti ci metti tu sei devastante!- ricambiò il suo sorriso- lo so per esperienza personale. Quindi ora non stare qui a brontolare con me come una pentola di fagioli e torna da lei!!- gli disse con sicurezza e quasi con rimprovero.

- Ci stavo già pensando, in fondo mi manca ancora un...-

-Già, deve superare l'ultimo peccato- lo anticipò lei, e il suo tono divenne improvvisamente serio e preoccupato - non spaventarla...è ancora così ingenua...-

Il biondo scoppiò a ridere -Ccredimi...l'ingenuità... non è più una delle sue virtù... lei sa bene quello che vuole quando si lascia andare- fece leccandosi le labbra, ricordando il piacevole ordine che la biondina gli aveva dato la notte precedente.

- ????? Va beh, non importa... - poi - Ah! A proposito...prima che tu svanisca... grazie per quello che hai fatto!-

- Di niente rossa ricordi? Tu aiuti me ed io te...siamo pari-

- Già siamo pari- ma quando pronunciò queste parole era già sola.

 

 

Capitolo XIV

 

Si può resistere a tutto tranne che alla tentazione.

- Oscar Wilde -

 

Buffy, o per meglio dire il fantasma della novizia, era rientrata nella sua celletta. Non era passata per il refettorio, le si era chiuso lo stomaco. Non aveva seguito il consiglio di Angel, non aveva partecipato alle prove per la cerimonia, il tempo che aveva passato nel bosco era come volato.

Riuscì a malapena ad arrivare al letto e cadde nel sonno più profondo.

 

 

 

Si risvegliò in un lungo corridoio, le fiaccole ai lati creavano sulle pareti di pietra grezza degli strani giochi di luci ed ombre.

Si strinse in se stessa e si incamminò verso il buio davanti a lei.

Sentì dei rumori alle sue spalle come un ringhio sommesso e tremò.

Sulla parete un'ombra immensa orribile si disegnò e sul volto di Buffy si disegnò il terrore.

Cominciò a correre a perdifiato immersa nel buio più totale.

Quello doveva essere l'inferno. Corse sino a che non andò a sbattere contro una parete.

Con le mani la percorse rapidamente e vi trovò una maniglia. La girò lentamente e questa cedette.

L'aprì e fu abbagliata da una luce. Alle sue spalle sentì ancora quel rumore sordo e gelido. Fu scossa da violenti brividi. E in tutta fretta richiuse la porta alle sue spalle.

E lo vide, lì davanti a se. Dritto in piedi con le braccia incrociate sul petto il sopracciglio alzato e lo sguardo divertito.

- Cosa è accaduto passerotto? Sembri spaventata - la sua voce era calda e suadente.

Era cosi felice di rivederlo, così contenta. Con lui lo sapeva non aveva nulla da temere o forse tutto, ma adesso non le importava. Angel, il convento, la sua missione, tutto era lontano e non aveva importanza. Quello che contava e che lui era lì, con lei.

Buffy fu assalita come da una febbre.

Gli corse incontro e lo abbracciò. Aveva bisogno di quel contatto, di sentirsi protetta e al sicuro.

Lui rimase impassibile, immobile. Non vi era calore nel suo abbraccio.

Buffy spalancò gli occhi e sollevò il capo. Lo fissò a lungo in silenzio, sembrava adirato con lei.

- Spike - sussurrò a bassa voce.

- Cosa c'è? Perché non corri tra le braccia del tuo adorato Angel -

e così dicendo la allontanò da lui.

- No io…- calde lacrime scivolarono lungo la guancia di Buffy che si sentiva bruciare dentro.

- Perdonami io…- singhiozzava.

- e perché dovrei? - nel suo tono c'era derisione.

- Perché io….- Buffy non riusciva a parlare.

- Su avanti perché dovrei? - rideva spudoratamente.

Ma a Buffy adesso non importava quello che contava era il suo viso, quegli occhi così intensi e penetranti e quel corpo perfetto che odorava di buono.

- Ti prego - i suoi occhi erano imploranti.

- No, è troppo facile così passerotto -

le voltò le spalle sicuro di sé.

- Sarà meglio che vada…- disse lasciando volutamente che le parole si diffondessero nell'aria sospese.

Di nuovo il ringhio sommesso oltre la porta e Buffy sussultò.

- No non voglio -

- E cos'è che vuoi? - la stava fissando di nuovo.

Buffy scottava. L'odore di stoffa bruciata che proveniva dalle torce le dava alla testa e il suo sguardo la facevano vacillare.

Gli andò vicina e lo prese per un braccio.

- Ti prego, ti prego - ansimava.

Nei suoi occhi brillava una luce sinistra.

- Si prega avanti pregami - disse in un sibilo.

E senza rendersene conto lei gli aveva posato le labbra sulle sue avvolgendolo in un dolce e intenso bacio.

Con le mani iniziò a percorrere il suo corpo freneticamente. Gli sbottonò la camicia e gli accarezzo con sensualità il torace.

Staccò le sue labbra da quelle di lui e lentamente fece scivolare le labbra sul suo collo e sul suo petto.

Sul volto di Spike apparve un sorriso soddisfatto da trionfatore. E la lasciò fare carezzandole i capelli.

Lei lo guardava mentre con avidità succhiava le punte del petto di lui. Leccandole delicatamente con piccoli e rapidi guizzi della sua lingua.

- Brava piccola - disse lui ridendo - ora dammi di più - e spinse delicatamente la testa di lei più in basso.

 

Lei esitò solo una frazione di secondo. Ma il fuoco languido e violento della passione le bruciava dentro.

Continuò a baciarli il corpo scendendo verso il basso.

Con le mani aprì l'abbottonatura dei pantaloni di lui e vi infilò la mano ansiosa e vogliosa.

Era incredibile, lui era a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che lei fosse così audace e piena di fuoco.

- Si continua - le sussurrò mentre lei con le mani stringeva la sua virilità e cercava di dargli piacere.

Infine d'istinto, come guidata da primordiali insopprimibili istinti, Buffy lasciò scivolare il membro duro e fremente di lui tra le sue labbra.

Spike emise un gemito di piacere intenso e la fissò mentre lei si muoveva inginocchiata davanti a lui con gli occhi fissi verso di lui.

Lo sguardo di lei era acceso e malizioso, il potere della sua femminilità si stava risvegliando e lo stava usando.

- Ancora - domandò lui ansimando.

E lei lo accontentò aumentando la velocità dei movimenti.

- Sto venendo amore - gemette con voce roca Spike.

Ma Buffy in preda alla voglia più oscura e profonda non smise di farlo godere. Anzi i suoi movimenti si fecero più avvolgenti e travolgenti.

E lui venne con un sospiro prolungato ed un gemito soddisfatto.

E lei assaporò gioiosa il suo seme senza farlo uscire dalla sua bocca.

Lui era letteralmente sconvolto. Alla fine lei lo lasciò scivolare fuori e si leccò le labbra senza smettere di fissarlo.

Lui era incredulo. Lei si sollevò e lo baciò di nuovo. Poi prese le sue mani e se le portò una alla scollatura e ve la infilò dentro premendola contro il suo seno.

E ansimò dal piacere che quel contatto le procura.

Mentre l'altra la portò alla gonna.

Socchiuse gli occhi e sollevò il capo all'indietro.

- Alzamela - gli ordinò.

E lui eseguì, guardandola con lussuria negli occhi e mordendosi il labbro inferiore.

Infilò una mano sotto la gonna e le percorse lentamente le gambe, risalì lungo le cosce calde e sudate. E si infilò nella biancheria intima, raggiungendo le parti sensibili di Buffy che gemette soddisfatta.

- Si - sospirò, mentre le carezze di lui diventavano intime e intense.

Con un gesto violento e pieno di desiderio, lui le strappò il bustino e il suo seno dondolò libero davanti ai suoi occhi vogliosi.

Un lampo nello sguardo di Buffy lo fece fremere. Si chinò su di lei e cominciò a leccare senza sosta prima una poi l'altra punta, ormai tese allo spasimo.

La fissò e godette nel vederla in preda al più totale abbandono al piacere che una donna avesse mai provato.

- Oh si - gemette lei e spinse il braccio di lui come a chiedergli di penetrarla ed accarezzarla più a fondo.

- Cosa vuoi Buffy? - ansimò lui tra un bacio e un altro.

- Te, voglio te - sospirò lei.

- Sei sicura? - e il suo tono era suadente.

- Si, si ti voglio, ti prego -

- E cosa vuoi che ti faccia? - chiese beffardo fissando il suo viso

- Tutto, fammi di tutto - la follia parla per lei adesso, ma voleva perdersi, voleva dimenticare.

Tutto ormai era lontano, il giorno, il sole, la purezza. Tutto ormai era oscuro come denso e nero inchiostro. Ed era così dolce annegarvi.

Lui la stese sui cuscini posti al centro della stanza e si spogliò rapidamente senza staccarle gli occhi di dosso.

Era sopra di lei, assaporò la sua pelle che sapeva di dolce di buono. Le baciò ogni centimetro della pelle.

Ma voleva di più, il suo bisogno era ormai impellente, non poteva essere rinviato.

Lentamente le aprì le gambe accarezzandole e si sistemò su di lei.

La fissò e vide i suoi occhi persi scuri come la notte e una fitta al petto lo fece esitare. Ma il suo bisogno di lei era troppo forte e non potè resistere. Ed era lui adesso in preda alla follia.

Si domandò se fosse giusto, poi lentamente si spinse in lei e lei gemette.

Mentre con le braccia lo strinse e si avvinghiò a lui.

- Ti prego - sussurrò e si inarcò verso di lui.

- No non pregare amore - e si stupì anche lui della sua stessa affermazione, ma il piacere incombeva. Le spinte diventarono inesorabilmente poderose, mentre un fiotto di sangue bagnò il cuscino macchiando per sempre la sua purezza e limpidezza.

Ed entrambi furono persi.

La fece voltare di schiena e le sollevò leggermente il bacino poi senza esitare la penetrò. Portò le sue mani al seno e se le riempì. Poi ne fece scivolare una al centro della sua femminilità e con due dita la penetrò. Lei lanciò un urlo e poi gemette in preda a fortissime emozioni.

Lei girò la testa e si sentì mancare. Lui spinse sempre più forte e a fondo e il dolore si mischiò al desiderio e al piacere perverso e proibito. Che in una notte la stava perdendo

 

Capitolo XV

 

Perché ti amo, di notte sono venuto da te

così impetuoso e titubante

e tu non mi potrai più dimenticare

l’anima tua son venuto a rubare

Ora lei è mia – del tutto mi appartiene

nel male e nel bene,

dal mio impetuoso e ardito amare

nessun angelo ti potrà salvare

- H. Hesse-

 

 

Ansimanti e sudati l'uno accanto all'altro fissano il soffitto.

Non si guardavano.

Lei aveva lo sguardo perso e triste, si sentiva sporca ed in preda alla disperazione.

Lui accanto a lei aveva lo sguardo pensieroso e assente.

Dentro di sé una dura battaglia si stava svolgendo.

Avrebbe dovuto essere soddisfatto. Aveva vinto lei si era persa per sempre. E invece si sentiva insoddisfatto. Le aveva fatto di tutto. E lei ne aveva goduto spudoratamente. Cosa allora gli bruciava, cosa lo faceva sentire sconfitto e insoddisfatto?

Aveva posseduto il suo corpo in tutti i modi possibili….ecco cosa era "il corpo"... aveva posseduto il suo corpo. Ma lei? Lei era stata sua?

Strinse i pugni: lei era assente lo sentiva.

Ed era anche confusa... forse pentita di essersi abbandonata completamente a lui.

Si voltò a guardarla: stava piangendo ed era scossa da fremiti.

Lui le accarezzò una guancia per asciugarle le lacrime, ma lei si scansò e girò il viso dall'altra parte.

E lui si sentì attraversare dalla rabbia e dall'impotenza.

- Buffy guardami - le intimò, ma lei stava pregando a bassa voce il suo angelo e questo lo fece infuriare.

- Smettila - e la sua voce era tagliente, ma soprattutto amareggiata.

- Perdonami. Perdonami - ripeteva e lui le prese le braccia e la costrinse a voltarsi.

Era completamente nuda, solo allora se ne rese conto.

Si coprì come petè per sfuggire ai suoi occhi avidi e arrossì.

Ma lui non voleva più così, non voleva più solo il suo corpo.

Prese la sua camicia e la coprì. Mentre lei lo fissava stupita sgranando gli occhi.

E si accorse che anche gli occhi di lui erano lucidi.

- Buffy - sospirò e la fissò angosciato.

- Sei contento adesso? Hai ottenuto quello che volevi - e pianse inconsolabile.

Ma non c'era gioia o soddisfazione nei suoi occhi. Solo una muta rabbia e disperazione.

- Buffy non piangere ti prego. Non volevo… non così… perdonami. Ma il desiderio di te è stato più forte della ragione - e socchiuse gli occhi ripensando a quello che era accaduto ore prima.

- Sono perduta, per sempre ed è colpa tua…io volevo che tu, che tu…- le lacrime e i singhiozzi le impedivano di parlare.

- Si lo so - abbassò la testa.

- Ed ora che sarà di me. E' finita per me -

- Non dire così -

- Avanti prendimi ancora, portami giù con te nell'oscurità. Non è questo quello che volevi? - si tolse la camicia offrendosi nuda ai suoi occhi che la scorsero vogliosi.

- Buffy - mugugnò mentre lei si spinse verso di lui disperata e angosciata.

- Prendimi avanti - urlò e infilò una mano di lui tra le sue cosce.

Un fremito assalì entrambi e lui ritirò la mano come si fosse bruciata toccando il fuoco.

- No - fu lui che urlò

- Non così, non posso. Smettila - e cercò di coprirla, ma lei si rifiutò.

- Sono la tua puttana adesso non sei contento - e si coprì gli occhi con le mani.

E poi lo colpì ripetutamente con piccoli pugni sul petto. E il suo cuore si spezzò.

- Smettila amore ti prego - le sussurrò cercando di calmarla.

- Sono una puttana, una puttana - quante volte aveva sentito quella parola sussurrata e urlata lontano per le strade e non ne aveva mai afferrato a fondo il significato, ma adesso sapeva... e bruciava.

- Smettila - la schiaffeggiò disperato.

- No -

Quando finalmente si calmò lui l'abbracciò e la strinse al suo petto.

Una nuova sensazione di calore e appagamento li pervase.

Una sensazione dolce, e profonda.

- Non sei la mia puttana Buffy. Non lo sei - sospirò.

E le accarezzò i capelli delicatamente.

- Si, lo sono e che Dio mi perdoni ma io voglio esserlo. Voglio essere tua - riprese a piangere.

Lui la strinse, i suoi occhi spalancati dallo stupore e dalla meraviglia.

Lei voleva essere sua, ancora adesso voleva essere sua.

Era sconvolto.

E per la prima volta nella sua vita non era più sicuro, non era più certo di quello che stesse facendo e di cosa provasse.

- Buffy amore - sussurrò e le sollevò il mento con un dito.

Lei lo fissò e i suoi occhi verdi erano profondi, intensi e ancora puri.

Lui le sorrise dolcemente e la baciò con tenerezza e con timore.

"Fa paura baciare una persona che si ama... adesso lo so.

Perché adesso so che la amo".

Quando le loro labbra si separarono ansimarono entrambi.

Buffy non piangeva più.

Lo fissò timorosa e si coprì vergognosa.

Lui con tenerezza le scostò le mani dal corpo e la osservò con dolcezza e desiderio.

- Sei bellissima amore - e la baciò ancora.

Stringendola a se.

Lei rispose al bacio e lo strinse e un languido timore la attraversò.

- Non stiamo più giocando - le sussurrò lui.

Lei annui e tremò.

La spinse lentamente stesa e le si adagiò sopra.

Le accarezzò il volto e si perse nei suoi occhi limpidi.

- Amami Buffy - le disse con angoscia.

Lei lo fissò ma restò in silenzio e lui la baciò ancora.

Un bacio puro, dolce e pieno d'amore e lei lo sentì e si sciolse nel suo abbraccio.

- Ti amo Spike -

Lo aveva detto... ora era davvero perduta.

Ma questa volta non ci fu dolore o oscurità, ma luce e calore in lei.

E lui lo sentì: in poco tempo quel calore scaldò anche il suo cuore e lo invase dolcemente.

Era sconfitto, era lui che le apparteneva. E si abbandonò a lei.

- Si, anche io ti amo Buffy, che io possa essere dannato, ma ti amo da morire -

Lo attirò a sé - Prendimi amore - gli sussurò nell'orecchio

Lui sorrise e fu parte di lei.

E questa volta la sentì vibrare di passione e amore sotto di lui.

Era sua adesso, lo sentiva e lo sapeva.

Si fissarono l'un l'altro e si amarono.

Il calore tra loro divampò e la luce li avvolse

E la sensazione che provò fu cos' intensa e soffocante che sembrò bruciarla dentro

 

 

Capitolo XVI

 

Nella sua prima passione la donna ama il suo amante, in tutte le altre ciò che ama è il suo amore

- Lord Byron-

***************

L'amore è un fuoco nascosto, una piaga gradevole, un veleno saporito, una amarezza dolce, un dolore dilettevole, un tormento allegro, una ferita dolce e fiera, una morte blanda

- Fernando de Rojas-

 

*******************

 

Buffy aprì gli occhi e si svegliò di soprassalto

 

Aveva il fiato rotto, i muscoli tesi, la fronte imperlata dal sudore....

- Questo....questo è decisamente il sogno più realistico.... che abbia mai fatto - si disse mentre recuperava fiato. Era il sabato

- Domani...- ed abbassò gli occhi.

Chiuse i pugni stringendosi nelle coperte. Dall'esterno arrivò il suono delle campane...

- Il taglio dei capelli... non è il momento... devo...devo...-

Il sogno l'aveva scombussolata "ti amo Buffy"..."ti amo Spike"

Come...cosa era potuto accadere?

Lei innamorata e poi... tutte quelle cose... tutti quei contatti... pelle contro pelle.

Aveva ancora dei brividi lungo la schiena.

Mentre cercava di ordinare le proprie idee, si incamminò verso la cappella.

Il confessionale.

Erano almeno un paio di giorni che non parlava con il prete e ora sentiva il dovere e l'esigenza di farlo, non era abituata a quel peso sulla coscienza.

 

- Padre! La prego...lei deve perdonarmi!!-

- Non capisco cosa tu voglia dire figliola??-

- Ma padre! Sono giorni che non vengo a parlare con lei...- disse Buffy stupita. Possibile che si fosse dimenticato di lei?

- Ohhh!! E' vero, ma...-

- E poi...sono successe tante di quelle cose...-

- Sentiamo mia cara... cosa ti sarebbe accaduto di così... .eccitante?- le chiese sottolineando in particolarmodo l'ultima parola e poi sorrise diabolico...

Alla parola "eccitante" Buffy fece quasi un salto, segno che il ricordo dell'ultima notte era ancora vivo in lei.

- Vede sono accadute cose che... che hanno insinuato il dubbio in me!-

- Il dubbio? In cosa?- insistè il prete, particolarmente interessato.

Buffy iniziò a parlare, molto lentamente, interrompendosi e singhiozzando ogni tanto.

Spike dall'altra parte della grata doveva quasi tirarle le parole da bocca "Non è molto brava a parlare di sè la ragazza" pensò.

L'unica cosa di cui la biondina riferì senza problemi fu della sua amicizia con una ragazza, quella che avevano accusato di stregoneria.

- Non credo che una nuova amicizia possa insinuare dei dubbi am...-si morse il labbro. Se andava avanti così si sarebbe tradito da solo.

Si schiarì la voce - Dicevo...figliola, da dove proviene il tuo dubbio?-

- Sogni- rispose a brucia pelo lei e poi con un filo di voce - non è vero ho mentito...un uomo. Mi turba e mi tormenta-

- Tormenta??-

La ragazza riprese la confessione e gli espose i fatti, evitando di parlare dei contatti fisici e delle sensazioni che provava quando questi avvenivano.

Ma soprattutto omise la sua piccola preoccupazione: aveva paura di non poter più fare a meno di quelle sensazioni travolgenti...dell'estasi...

- Piccola non mi stai dicendo tutto...- la rimproverò lui, tradendosi.

Buffy era ancora sovrapensiero, ma...

- Come mi ha chiamato padre?-

Spike aveva tanta voglia di mordersi la lingua.

Aveva parlato troppo "Maledizione" imprecò.

Ma l'espressione che si era disegnata sul viso di lei lo aveva distratto, per non parlare poi dei suoi pensieri...

- Lo sapevo!! Non dovevo mettermi a leggere nel pensiero...- si disse a bassa voce, ma non abbastanza

- Ma che sta dicendo, chi è lei... leggere nel pensiero? "Non puoi essere tu?"

- Ops... Beh, che posso dire...sorpresa!!- le disse uscendo dal confessionale. La fissò con i suoi splendidi occhi azzurri, la testa leggermente inclinata ed il sopracciglio alzato.

- Sorpresa? SORPRESA!!?? Sai dire solo questo...- urlò Buffy in preda alla rabbia, dimenticandosi completamente del posto in cui si trovava.

Non poteva crederci! Lui... lui aveva sentito tutto!!

"Oh mio Dio! Tutte le volte che sono venuta a confessarmi... era lui!" ed arrossì

Voltò la faccia dall'altra parte e con passo deciso si diresse verso l'uscita.

Ma lui la bloccò - Non... non andare. Ti prego-

- Lasciami... Non toccarmi...- "Bugiarda!"

- Stanotte, ed anche prima... - disse mordendosi il labbro - non eri dello stesso parere! Che ne dici...di ripetere l'esperienza?- la guardò con malizia e desiderio.

Buffy sollevò il braccio e gli diede uno schiaffo - Come osi parlarmi così, come ti premetti di leggere i miei pensieri più profondi. Sei spregevole ed io ti odio!!- gli disse, senza convinzione

- Stai mentendo di nuovo! Andiamo seguimi...-

- Dove? Non posso...-

- Sento dei rumori, sta arrivando qualcuno e non credo tu voglia farti trovare con me...-

- Rumori... qualcuno?-

- Silenzio e seguimi...- le tirò il braccio e la trascinò via dalla cappella.

Uscirono da una porticina sul lato della navata. "E questa da dove diavolo spunta? Da quando in qua esiste una porta segreta??!"

Poi quell'odore familiare di stoffa bruciata e quelle pareti di pietra...

- Io conosco questo posto...-

- Certo che lo conosci! È il posto dove ci siamo dichiarati amore passerotto- le disse cingendo i suoi fianchi con le mani - Buffy ti prego... amami di nuovo. Sii mia ancora una volta...- la pregò, cercando la risposta nei suoi occhi verdi....

- No lasciami - disse lei cercando di divincolarsi.

Ma il suo corpo non rispondeva più e si abbandonò alle carezze sempre più sensuali di lui.

- Ti prego lasciami - gli disse supplicandolo.

Questo non era un sogno, e lei aveva paura.

Lui continuò ad accarezzarle i fianchi, con desiderio, ma nei suoi occhi si leggeva tenerezza e disperato bisogno di amore.

Cercò di allontanarlo ma tutto fu inutile: la stetta aumentava sempre di più e nemmeno usando tutta la sua forza sarebbe riuscita a sottrarsi da quel contatto.

- Oh Buffy sei così, così dolce amore…- le baciò il collo con crescente passione.

- Ti prego - tremava tutta.

Questo lo face eccitare ancora di più e la rese irresistibile ai suoi occhi.

La prese per un braccio e senza ascoltare le sue proteste, la trascinò in quella stanza che lei conosceva bene.

Si fermò al centro e riprese a baciarla attirandola a sè.

- Baciami passerotto, baciami - ansimava tra un bacio e l'altro.

- Nooo - gemette lei mentre la mano di lui si era sinuosamente infilata nella scollatura e la accarezzava senza tregua.

E senza poter opporre resistenza si inarcò verso di lui.

Con un gesto il corpetto scivolò per terra.

E Buffy, in preda alla vergogna, cercò di coprirsi il seno bianco e tondo.

Lui la fissò avidamente.

Si strinse a lei e distolse gli occhi dalle sue nudità.

Voleva essere dolce e non spaventarla.

- Lasciati amare tesoro. Lasciami entrare in te -

Il cuore le batteva intensamente e le guance erano due braci.

Senza smettere di fissarla lui si tolse la camicia e i pantaloni e Buffy divenne viola.

Approfittando del fatto che l'avesse lasciata per svestirsi, corse alla porta e l'aprì.

Ma lui, con uno scatto felino, la bloccò prendendola per il polso.

- No, non puoi sfuggirmi amore -

Lei ebbe un brivido e cercò di resistere, ma lui l'attirò nuovamente a se e si insinuò nelle sue labbra.

- Baciami - le sussurrò.

Poi, incapace di resistere oltre, la sollevò tra le braccia e la portò sul letto.

- Ti voglio amore. Ho bisogno di te - e la strinse al petto, accarezzandole i capelli dolcemente.

Lei singhiozzava, aveva paura ma allo stesso tempo si sentiva confusa... al centro di un turbine di emozioni sempre più intense.

Spike capì il suo stato d'animo e rallentò le cose.

Le si stese accanto e la tenne stretta a sè. Non voleva possederla con la forza né voleva solo l'eccitazione che lei, ragazzina innocente, poteva provare sotto il tocco delle mani di un uomo esperto.

Lui la voleva totalmente sua, voleva toccare la sua anima e sentire che gli apparteneva.

Attese che si calmasse.

- Ti prego lasciami andare via - disse lei a bassa voce.

- No non posso amore, questa notte sarò paziente e dolce te lo prometto. Ma non ti lascerò andare. Sarai mia -

A quelle parole lei sussultò, sapeva che era la verità, che lei in fondo era già sua.

La fissò e si chinò a baciarla.

E lei rispose come sempre.

- Si così amore. Lasciati andare, penserò a tutto io - e la strinse sempre più a sè.

L'odore di lui la inebriò e il contatto con la sua pelle liscia e calda l'avvolse.

- No - implorò con sempre meno convinzione.

- Si - replicò invece lui, sempre più eccitato e sicuro di sè.

La sua mano scivolò sotto il vestito e risalì lentamente lungo le gambe sino alle cosce tese e si insinuò nella sua biancheria.

Buffy era sudata e bagnata ma soprattutto era terrorizzata.

- Fermati ti prego - singhiozzò e poi gemette alle sue carezze.

- No non mi fermerò amore - e il movimento della sua mano la face letteralmente impazzire.

Si avvinghiò a lui e smise di resistere. Si lasciò sfilare la gonna e rimase nuda sotto il suo sguardo voglioso e eccitato.

Le si stese sopra con dolcezza e cominciò a baciarla. Lei ansimò ed i suoi occhi erano lucidi.

Ad ogni sua carezza più intima e intensa li socchiudeva e spingeva la testa all'indietro.

Sentì il calore salire dalle gambe sino alla testa come un'ondata.

- Si così, rilassati amore - sussurrò lui mentre le allargava piano le gambe, senza allarmarla.

Riprese a baciarla impedendole di pensare a quello che stava per accadere. Con la bocca si impossessò della punta del suo seno e cominciò a succhiarla avido.

Mentre lei riempiva di gemiti e sospiri la stanza.

E poi, mentre lei era in preda all'eccitazione, lentamente si spinse in lei.

Si bloccò di colpo e spalancò gli occhi, il terrore l'assalì di nuovo.

- No - disse a mezza voce, mentre un dolore intenso ma indefinito la prendeva.

Lui, concentrato nel suo movimento, cercò disperatamente di non abbandonarsi e di fare piano.

- Mi vuoi amore? Vuoi essere mia? Totalmente mia? - e la fissò attendendo una risposta.

Lei sospirò e cercò di divincolarsi muovendo leggermente il bacino, e ciò le procurò fitte di piacere e dolore insieme.

- Ah - sospirò più forte mentre lui si spingeva ancora un po' dentro di lei.

- Rispondi Buffy, rispondi dannazione - ormai era al limite della sopportazione.

- Sììììì - gli disse con un gemito prolungato di resa e di abbandono

E lui si spinse tutto in lei.

Contento e folle di desiderio.

Attese qualche istante che lei si abituasse alla sua presenza e poi iniziò a muoversi ritmicamente in lei.

- Ti fa male amore? - cercava di essere il più gentile e premuroso possibile.

- Si, ah - ripeteva Buffy confusamente.

Improvvisamente il dolore passò e ad esso si sostituì il desiderio e il piacere.

- Si ancora - disse in un sussurro e sul volto di Spike si dipinse finalmente il volto della vittoria.

Era sua, adesso era sua.

- Si amore ancora - e le spinte diventavano più poderose e ravvicinate.

- Muoio - disse buffy in un sussurro, mentre forti crampi allo stomaco l'attanagliavano.

- No amore... vieni - le sussurrò lui all'orecchio prima di dare due spinte violente che la fecero gemere e urlare.

Poi tutto divenne travolgente e inebriante e si abbandonarono l'uno nell'altra.

Ancora ansimanti l'uno su l'altra, si fissavano.

- Sei contento adesso? - gli chiese Buffy... le stesse parole del sogno.

- Si lo sono amore - sospirò lui uscendo da lei e restando ancora steso sul suo corpo, pelle su pelle.

- Ti odio -

- No amore, non mi odi, tu mi ami - e la strinse baciandola teneramente.

- No ti odio - piangeva e singhiozzava.

- Uccidimi allora - le intimò lui prendendo il pugnale che era sul comodino accanto al letto e, mettendolo nelle sue mani, se lo puntò alla gola.

- Avanti uccidimi amore per quello che ti ho fatto. Per averti fatta mia -

Continuò a piangere e spinse il pugnale sempre più sul collo di Spike che la fissò con uno sguardo intenso e impenetrabile.

Ma alla fine cedette e abbandonò il pugnale, che le scivolò dalle dita.

- Non vuoi uccidermi? - domandò sicuro.

- No - urlò lei e si lasciò andare contro il suo petto.

- Non posso io …io …..- farfugliò piangendo, senza trovare la forza per parlare... per dirgli quello che provava

- Sì? Yu cosa? - domandò serio e in attesa.

- Ti amo - due semplici parole che stavano per cambiare la sua vita.

- Finalmente amore. Non sai quanto ho aspettato - e tornò a baciarla con dolcezza.

- Anche io ti amo da morire - riprese ad accarezzarla con tenerezza questa volta.

- Davvero? - domandò lei un po' diffidente.

Lui le prese il mento con la mano e le sorrise gentile - Che io possa essere dannato se non ti amo amore - e le posò un lieve bacio sulle labbra.

Buffy sorrise, finalmente soddisfatta e felice.

E con un gesto lo attirò a sè e lo baciò.

- Ti voglio ancora amore - gli sussurrò poi e lui fu pronto.

E come aveva fatto nel sogno cominciò ad accarezzargli la sua virilità eccitandolo da morire.

Poi insieme guidarono la sua virilità in lei che gli si aprì senza resistenze.

- Sì - disse quando fu di nuovo sua.

- Sì - ripeté lui e fu ancora suo...

 

Era buio quando si risvegliò.

Allungò il braccio accanto a sè, ma il letto era freddo.

Buffy era fuggita: era di nuovo solo.

Balzò seduto sul letto e si guardò intorno.

- Buffy amore? - la chiamò ma nessuno rispose.

E l'amarezza e la rabbia si dipinsero sul suo viso.

Non avrebbe rinunciato a lei, anche a costo di costringerla... lei sarebbe stata sua.

La voleva disperatamente: aveva bisogno di lei come dell'aria.

Ora ne era certo.

 

Capitolo XVII

 

Ciò che si fa per amore va oltre il bene e il male.

- Friedrich Nietzsche-

 

 

Buffy, ancora sconvolta da quello che era successo, uscì dalla stanza.

Non poteva restare lì con lui...

Sentire il suo corpo contro quello dell'angelo, ascoltare il suo respiro regolare.

La tentazione sarebbe stata troppo forte.

Iniziò a camminare, senza meta.

Doveva pensare, riflettere su ciò che era accaduto e su quello che sarebbe stato il suo futuro.

Si ritrovò lungo le rive del Tamigi e rimase ad osservare le piccole onde che si rifrangevano sulla riva, così dolci e delicate... sembravano quasi accarezzarla.

 

- Vedo che le regole sono sempre le stesse! Almeno a 100 passi lontano dal protetto!- fece Spike beffardo.

Angel si girò di scatto lanciandogli uno sguardo raggelante

- Cosa vuoi ancora? Non ti basta quello che hai fatto?-

- Fatto? Io? Non ti capisco fratello!!- gli chiese con tono innocente "E' così divertente farti perdere le staffe amico... anche se fin troppo facile"

-E' inutile, non ci riuscirai!-

- A fare cosa? Farti incavolare o a portarti via...-

- Tutte e due le cose. Lei è per noi... per me...è la mia metà- gli urlò Angel

E Spike sorrise - Scusa amico... ma una volta non ero io la tua metà? In senso lavorativo ovvio...- e il suo tono era sempre più pungente.

- Stiamo parlando di lavoro!!?-

- E tu? Parli di lavoro? Credi che sia stupido? Io ti conosco Angel, meglio di chiunque altro! So cosa lei rappresenta in realtà per te!

Angel strinse i pugni e face un respiro profondo.

Poi con tono solenne disse - La fanciulla con l’aura brillante, lei sarà la parte che completerà il trio. E il mondo rinascerà pieno di amore, giustizia e saggezza... - cambiò improvvisamente il timbro di voce e cercò di fare del sarcasmo anche lui - Ma visto e considerato che tu hai fatto la fine che hai fatto... saremo noi due a portare avanti ciò che è stato scritto-

- Ma potremmo essere anche io e lei- ribattè l'altro alzando il sopracciglio - Lei mi vuole, ed io voglio lei... anche se devo ammettere che ogni tanto la tua presenza rompe le scatole...-

- Lei non ti vuole! Tu rappresenti solo la novità!!- sbraitò cercando di coprire così la vocina interiore che gli diceva che era la verità, che Spike e Buffy erano fatti per stare insieme - Vorrei tanto sapere come diamine ti sei liberato!-

- Proprio come tu mi hai rinchiuso, ma con una piccola differenza: ora sono io ad essere più potente di te...- gli disse, ben sapendo cosa significava quella frase... Lo stava sfidando.

- Ah ah William! Questo è tutto da vedere. Non dimenticare, io ti ho insegnato....-

- Già vecchio mio, ma ...l’allievo supera sempre il maestro... Lei sarà SOLO MIA!- e, ancora con l'eco di quelle parole nell'aria, si lanciò su Angel.

 

Chiunque passasse di là avrebbe potuto assistere a quella che poteva sembrare una rissa tra due ragazzi.

Normale amministrazione, se non fosse stato per la forza con cui venivano inferti i colpi... ed il biondo era fisicamente svantaggiato.

Buffy, ancora persa nei suoi pensieri, sentì una voce e tornò sulla terra.

Rimase in ascoltò e, come colta da un lampo di genio "Ma questo è... no, non può essere. Sono così presa da lui che ora mi sogno anche la sua voce" si disse e scosse la testa.

Ma dei rumori la incuriosirono.

Si diresse verso il ponte, ma il buio che stava scendendo le impedì di capire.

Poi ancora parole...voci familiari...due figure familiari. E il suo cuore si fermò. "Non è possibile"

Corse. Corse il più veloce possibile in direzione delle voci. Doveva farli smettere, ora.

E gridò.

- BASTAAAAA!!!! FINITELAAAAA!!!-

E, istintivamente, i due ragazzi si separarono....

- Adesso io pretendo una spiegazione... parlate come se vi conosceste da tempo e sopratutto parlate come se io fossi un oggetto!!- li guardò con odio.

Quegli uomini, che avevano rappresentato tutto per lei, ora se la stavano contendendo come un trofeo di caccia.

- No amore... tu non sei...-

- Buffy non dargli retta. E' solo un...-

- BASTA!!! So chi siete...voglio e pretendo di sapere come vi conoscete- e il suo tono si era improvvisamente fatto duro e deciso.

Spike fece per aprire la bocca, ma Angel lo precedette

- E' una lunga storia...-

- Non c’è nessun problema...ho tempo del mondo!- e incrociò le braccia al petto.

- Hai carattere amore!! Mi piacciono le ragazze che vogliono dominare!-

- Zitto!! Con te faccio i conti dopo!!- lo fulminò lei con lo sguardo, anche se... Era malizia quella che poteva leggervi dentro?

- Angel parla...-

- C'è una profezia, non proprio una profezia... Comunque, 3 angeli, 3 ragazzi puri scelti tra la gente per riportare nel mondo la saggezza, l’amore ed il senso di giustizia. Io sono il primo ad essere trovato e risvegliato e rappresento la saggezza. Poi è stato trovato William, l'amore. L’ho educato e gli ho insegnato tutto quello che sapevo. Il nostro compito era trovare il terzo... diciamo che il Boss, come lo chiamava lui - ed indicò il ragazzo biondo - il Boss ci aveva dato la possibilità di cercarlo da soli. Ma lui è sempre stato un ribelle, ha infranto le regole e per punizione era stato cacciato negli inferi...e ci doveva restare- lo guardò torvo in volto.

- Poi... il terzo: la giustizia: sei tu passerotto. Sei tu il terzo angelo- e le sorrise "Il mio angelo"- Te l'avevo detto che avresti fatto grandi cose...-

- Spike, William...o come diamine ti chiami...fai silenzio per favore!- lo pregò

- Vedi Buffy- riprese Angel -IO ti ho guidato fino ad ora, proprio per questo compito... e da domani a quest’ora non ci sarà più nessun problema...-

- Ah ah- intervenne Spike -Hai dimenticato un particolare...lei vuole me!-

- Lei non ti vuole!! Lei...-

- Finiscila Angel!! Io non sono di nessuno, sono io che devo scegliere! Nè tu nè nessun altro ha il diritto di decidere della mia vita!-

- Il problema Buffy è che il nostro sapientino qui presente non ti ha spiegato un leggerissimo e insignificante dettaglio: diventare un angelo significa morire! Io non ho avuto scelta, mi hanno preso in fasce e fatto crescere magicamente, ma tu si...

Buffy sbarrò gli occhi -Do...dovrei morire?? Angel è vero?-

- Sì, purtroppo sì- confermò lui abbassando lo sguardo.

- E poi un angelo non vive: sono regole regole e solo regole. Io non permetterei mai che questo ti accadesse... Non posso permetterlo capisci? Io voglio che tu viva per provare emozioni vere, autentiche!!- e il suo discorso, come sempre, era pieno di passione.

Chiuse gli occhi e mille pensieri le invasero la mente

 

"Morire...

Perchè? Perchè è la cosa giusta per il mondo?

Ma per me? Qual'è la cosa giusta per me?"

Alzò lo sguardo ed incontrò quello di Spike.

Era preoccupato, lo vedeva dai suoi occhi.

Quando era felice erano di un blu intenso, brillante; quando invece era infelice o preoccupato diventavano più chiari, quasi azzuri; mentre quando era eccitato... "Buffy non è il momento!" si disse e un lieve sorriso apparve sulle sue labbra...

"Qual è la cosa giusta per me?"

Un nome, la sua mente, e il suo cuore, le rimandavano solo un nome "William"

"Oh William, perchè il destino è così ingiusto con noi. Creati per cambiare il mondo, ma non per stare insieme... Angelo mio, perchè? Mi hanno sempre insegnato a coltivare l'amore, mi hanno sempre detto di "cibarmi" d'amore e ora che l'ho trovato... dovrei lasciarlo? Perchè?

Mi hai aperto gli occhi su un mondo che non conoscevo e di cui ora non posso farne a meno, mi hai insegnato a vivere di emozioni e di sentimenti, mi hai fatto conoscere il dolore e la passione... ma cosa più importante, mi hai insegnato ad amare.

Ad amare in modo completo, incondizionato, senza riserve...

E in fondo, chi meglio di te poteva farlo!? Il mio Angelo dell'Amore...

Ma mi hai anche detto che amore è dolore, che nulla di così tanto bello può esistere senza un prezzo da pagare... ed ora ho capito.

Solo ora mi rendo conto di quanta verità nascondevano le tue parole...

Perchè nonostante io ti ami con tutto il cuore... io..."

 

- Io... è vero William... sai, mi piace più questo come nome e poi si addice di più all’angelo dell’amore- era nervosa e i suoi capelli ne stavano facendo le spese - dicevo... ti amo William- il suo sguardo si addolcì e lo guardò

- Eh eh! Che ti avevo detto fratello??-

- MA... se è scritto che io... che io sono la giustizia e che da me ci si aspetta la cosa giusta...- passò gli occhi su Angel - verrò con te...oggi stesso!- e gli si avvicinò.

Gli prese la mano e gliela mise sul cuore

- Non farmi soffrire! E che sai veloce ti prego!-

- NOOOOOOOOOO!!!!!!-

A quel grido Buffy si voltò nuovamente

- Amore! Non devi farlo per forza... tu... tu puoi scegliere, disegnare il tuo futuro come vuoi! Sei libera!! Io non ti farò morire, non starò fermo a guardare e aspettare che ti spenga. All’inizio eri un gioco, lo ammetto. Volevo rompergli le scatole... dopotutto sono sempre un angelo nero...Ma ora... ora ho bisogno ti te...ti prego-

- Perchè credi che io lo faccia volentieri?? Che mi piacerà vederla smettere di respirare, sentire il suo cuore fermarsi, anche se per poco? Tu hai passato accanto a lei solo 10 notti...io...io una vita!! L’ho vista fare i primi passi, dire le prime parole, i primi pianti...e l’amavo già...-

- Angel tu... me...- chiese confusamente Buffy

- Non lo avevi capito piccola mia!?- e i suoi occhi divennero più malinconici e tristi che mai - io avrei dovuto prenderti alla nascita, come con William. Ma volevo che per te fosse diverso, che tu potessi almeno avere una vita, perchè in fondo lui ha ragione sai?- una lacrima scendeva sul suo viso.

Spike rimase in silenzio ad ascoltare, non avrebbe mai immaginato che un discorso del genere potesse essere fatto da Angel

- E allora lasciala andare maledizione!-

- William io non sono te, io non posso...devo fare quello che mi è stato chiesto- gli urlò.

Poi riportò la sua attenzione sulla ragazza - Sei pronta?-

- Sì- sussurrò Buffy in lacrime.

- Noooooo! Amore ti prego non farlo! Ma non capisci? Tu non puoi morire, come farò io senza di te... Come farò ad andare avanti dopo quello che mi hai detto! Maledizione hai appena ammesso di amarmi! Ti prego, ti scongiuro... se ciò che hai detto è vero... non farlo. Non gettare tutto alle ortiche per una stupida profezia!! Non potrei più vivere senza di te- le chiese implorante e calde lacrime solcarono il suo volto perfetto

- William, ti prego sta' zitto, non rendere tutto più difficile...- cercò di dire Buffy, ma una voce interruppe il suo discorso, una voce rassicurante e profonda..."PICCOLA MIA STAI PER COMPIERE IL PECCATO PIU' GRANDE DI TUTTI: STAI PER UCCIDERE L'AMORE CHE E' IN TE"

Da dove proveniva quella voce? Non capiva, i due angeli si stavano fronteggiando con lo sguardo e sembravano non avevano sentito nulla...

"Stai per uccidere l'amore che è in te... cosa diavolo vuol dire quella frase? Come faccio ad uccidere l'amore se mi sto sacrificando per "amore" dell'umanità?"

Un urlo improvviso la rievegliò dai suoi pensieri.

Alzò lo sguardo e un dolore lacerante la colpì al petto

- William!-

L'angelo nero era a terra, agonizzante.

Sembrava non riuscisse a respirare, aveva il volto bagnato dalle lacrime e si teneva una mano sul cuore.

E finalmente capì: "L'amore che era in lei" era Spike! E lei con la sua scelta lo stava uccidendo! "Non potrei più vivere senza di te" erano state queste le sue parole, e lui intendeva in senso letterale.

- William!! Angel lasciami, devo andare da lui...-

- NO! Mai! Non ti lascerò andare, sei mia!-

- Ma che diavolo stai dicendo?-

- Per una volta seguirò il consiglio del tuo adorato Spike...-

- Angel lasciami!- lo supplicò lei disperata. William aveva bisogno del suo aiuto...

Ma lui non sembrava sentirla, era troppo preso dal suo discorso - Sai, prima che venisse cacciato dal Paradiso mi disse che io non facevo mai una vera scelta, che con il mio comportamento mandavo "a farsi fottere" il libero arbitrio... Ovviamente io sostenevo il contrario.... ma ora come ora, eh sì, penso che farò la mia scelta! Sarebbe sgarbato non seguire un consiglio dato con il cuore non trovi?-

- Oh mio Dio! I tuoi occhi... Cos'hanno i tuoi occhi?-

Buffy era terrorizzata, gli occhi di quello che avrebbe dovuto essere il suo angelo custode erano diventati neri come la pece.

- Ti piacciono amore? Spero di sì... perchè saranno l'ultima cosa che vedrai!-

- Cosa vuoi fare!? Nooooooo! William t..i p..reg..o a..iu..tam..iii- cercò di urlare la ragazza, ma dalla sua bocca uscirono solo dei lamenti confusi.

Non riusciva più a parlare, Angel la stava soffocando.

Le mancava l'aria, sentiva che stava per cedere... e un pensiero si fece largo nella sua mente "Mi dispiace, non volevo che accadesse... perdonami amore. Ti amo William"

Poi improvvisamente l'aria tornò.

Venne scaraventata a terra con una potenza inaudita e atterò sul sedere, battendo violentemente l'osso sacro.

Ma non si accorse nemmeno del dolore, i suoi occhi erano puntati sulle due figure che si stavano sfidando.

E inconsciamente tirò un sospiro di sollievo "William, stai bene..."

Purtroppo però le cose si stavano mettendo male. Spike era in difficoltà ed Angel sembrava avere la meglio su di lui.

Il sole, ormai prossimo al tramonto, venne coperto dalle nuvole, troppo nere per essere naturali e una sensazione di gelo attraversò il corpo di Buffy.

Guardava la scena, impotente e preoccupata per le sorti del suo angelo.

La lotta si spostò in cielo... Si colpivano e si ritiravano con una velocità sovraumana.

Il rumore dei loro colpi si propagava nell'aria provocando un' eco agghiacciante e lei rabbrividì nella sua veste.

Sotto di loro, nel Tamigi, una macchia rossa si stava lentamente espandendo... il loro sangue.

Erano entrambi gravemente feriti, ma nonostante tutto nessuno dei due sembrava voler smettere di combattere.

"Ti prego William... sta' attento! Torna da me amore mio, torna da me! Ricordi, ci aspetta l'eternità per stare insieme..." pensò la ragazza e striense nelle sue mani il ciondolo che lui le aveva regalto in modo da fargli sentire ciò he provava...

E la cosa sembrò funzionare: l'angelo nero iniziò a combattere come posseduto da una nuova forza.

Riuscì a colpire duramente Angel allo stomaco e con un calcio la mandò a schiantarsi contro una delle due Torri.

L'angelo accusò il colpo e, in un momento di stordimento, William infierì su di lui colpendolo ancora e ancora finché lo sentì perdere i sensi.

Solo a quel punto si stacco dal suo corpo, che cadde nel fime a peso morto.

Buffy era agitatissima, dalla sua posizione non riusciva a distinguere le due figure.

E quando vide un corpo cadere nell'acqua il suo cuore si fermo e un urlo disperato uscì dalla sua bocca - WILLIAM NOOOOOOOOOO!!!-

Si accasciò a terra e iniziò a piangere... "E' questo l'amore? E' questo il prezzo da pagare quando si ama senza riserve? Se è così non voglio più amare! Non voglio più soffrire in questo modo io..."

Ma i suoi pensieri furono interrotti da due forti braccia, braccia che conosceva alla perfezione.

Lentamete si girò e lo vide.

Rimasero a fissarsi per un tempo che sembrò infinito. Occhi negli occhi.

- Non dovresti pensarle certe cose!- disse infine l'angelo

- Cosa?- chiese la ragazza, ancora visibilmente sconvolta

- Non pensare mai e poi mai di smettere di amare... Il solo pensiero mi uccide-

- Mi dispiace!!! Ti prego William perdonami io... io non avevo capito, non sapevo che la mia scelta avrebbe... e le tue parole, non pensavo intendessi letteralmente -

- Ehi, calmati amore. Va tutto bene-

- Non va tutto bene! Ti ho quasi ucciso! Io... ti prego perdonami - gli disse tra le lacrime, che non avevano mai smesso di scendere

- Non ti predono Buffy- fece lui serio e le si gelò il sangue nelle vene - non ti perdono per il semplice fatto che non ho nulla da perdonarti. Amore tu non hai fatto nulla di male, credimi! E non ce l'ho con te, non potrò mai avercela con te- sussurò prima di darle un lieve bacio sulle labbra

- Ti amo William-

- Oh piccola... Ti amo anch'io... Non immagini nemmeno quanto!- le rispose e la strinse a sè, incurante del dolore che provava.

Ma Buffy se ne accorse

- Ti senti bene? Ti ha conciato proprio male eh?- fece lei preoccupata

- Ti assicuro che sta peggio lui- le rispose con un ghigno

- Che significa?-

- Che solo un miracolo potrà salvarlo-

- Non l'hai ucciso? Perchè?- gli chiese stupita.

- Gli angeli non possono morire. Solo Colui che li ha creati può decidere della loro vita-

- Quindi tu... sei immortale!?-

- Esatto passerotto! Abbiamo tutta l'eternità per noi!!- esclamò lui sorridendo.

Ma qualcosa nello sguardo della ragazza mise fine a quel momento di felicità. Erano lacrime quelle che vedeva premere contro i suoi occhi e che lottavano per non uscire?

- Amore perchè piangi?-

- Oh William - gli disse nascondendo il viso nel suo petto - possibile che ti rendi conto? Io non sono immortale! Io crescerò e invecchierò e... e morirò! E tu un giorno smetterai di amarmi e allora io...-

- Non dire sciocchezze Buffy! Io non smetterò mai di amarti!-

- Ma io invecchierò! Diventerò brutta e piensa di rughe e allora tu non mi vorrai più!-

- Pensi che ti lascerò invecchiare? Pensi che ti lascerò morire? Pensi davvero che potrei vivere la mia vita senza di te?-

- E cosa vorresti fare?-

- Donarti l'immortalità!-

- Puoi farlo? Puoi rendermi immortale?-

- Certo che posso!! Noi angeli possiamo rendere immortali gli esseri umani, ovviamente con il permesso di Dio. Ma vedi tesoro, io non prendo più ordini da lui...-

- E come funziona?-

- Prima di tutto la persona che vuole diventare immortale deve essere consenziente-

-E qui non ci sono problemi, credimi-

- Perfetto- le disse baciandola - Bisogna compiere un rito, molto semplice, ma un po' disgustoso per te, credo...-

- Non dovrò mica ingoiare delle rane vero? Perchè io odio le rane...-

- Niente rane amore. Ma l'unico modo per diventare immortali è bere il sangue di un angelo-

- Dovrei bere il tuo sangue?-

- E' l'unico modo, mi dispiace-

- L'amore ha sempre un prezzo da pagare, e se questo è il prezzo che devo pagare per starti accanto... lo pagherò! Ti voglio William, voglio passare con te ogni istante della mia vita, voglio addormentarmi tra le tue braccia e svegliarmi con i tuoi baci, voglio ridere e scherzare con te, voglio sentirmi viva in te.... e lo voglio fare per l'eternità!-

- Oh Buffy...- sussurò l'angelo prima di impossessarsi delle sue labbra.

Il bacio fu talmente intenso che la ragazza non si accorse di essere teletrasportata in un'altro luogo.

Solo quando finalmente si staccò da lui per respirare si rese conto di cosa era accaduto.

Si guardò attorno e il suo volto si illuminò: c'erano candele accese ovunque, incensi e petali di rosa sparsi sul pavimento e al centro della stanza c'era un letto a baldacchino con lenzuola di seta nere...

- Ma questo posto... E' come quello del mio sogno...-

- Già, piaciuta la sorpresa? So quanto adori la storia di Iside e Osiride e pensavo che questa stanza sarebbe stata perfetta.... ricordi? E' stata la nostra prima volta e ho voluto ricreare quel luogo magico, ti piace?-

- Se mi piace? Oh William l'adoro!!! E' tutto così... perfetto!! Ti prego dimmi che non è un altro dei miei sogni- gli chiese con la paura nel cuore

- Non è un sogno, è la realtà... E' la nostra realtà e lo sarà per l'eternità!-

- Ti prego baciami...-

L'angelo non se lo fece ripetere due volte, la prese in braccio e senza interrompere il bacio la distese sul letto. La spogliò lentamente posando lievi baci su tutto il suo corpo che fremeva ad ogni contatto.

In pochi minuti i vestiti furono soltanto un ricordo e la passione li catturò nel suo vortice senza fine portandoli all'estasi.

E mentre Buffy si perdeva in quel paradiso senza fine Spike prese il pugnale che si trovava accanto al letto e si tagliò il polso.

Quando la ragazza sentì il sapore del sangue sulle labbra aprì gli occhi ed incontrò quelli del suo amante. E vi lesse la paura, paura di perderla, paura del suo rifiuto... e l'amore. Negli suoi occhi poteva leggere un infino e sconfinato amore, ed era tutto per lei.

Senza pensarci gli prese il polso, se lo riportò sulle labbra ed iniziò a succhiare avidamente, come se volesse prosciugarlo.

E Spike si sentì morire.

Credeva che le avrebbe fatto schifo, dopotutto bere sangue non era scritto nella sua dieta abituale...

Ma il modo in cui lo stava facendo... con ingordigia, come se non ne avesse mai abbastanza.

Un gemito di piacere uscì dalla bocca dell'angelo, in preda ad un'estasi mai raggiunta prima.

Lo stava indebolendo, lo sentiva, ma non poteva farla smettere... non voleva.

Le emozioni che stava provando... "Questo è il Paradiso" pensò, prima di perdere i sensi.

 

Non credeva nemmeno lei a quello che stava facendo: stava bevendo del sangue umano.

Ma la cosa che la spaventava, ed eccitava, di più era che ne traeva un immenso piacere!

Stava bevendo il sangue di Spike e l'unica cosa che riusciva a pensare era che non avrebbe mai voluto smettere!

Il piacere che le stava dando quel gesto era indescrivibile: le sembrava di impazzire, tutte quelle emozioni in una sola volta...

Si sentiva morire e rinascere allo stesso tempo, era una sensazione assoluta, impossibile da descrivere...

Nella sua mente un solo pensiero "Questo è il Paradiso"

- Spiiiiiiike- urlò la ragazza prima di svenire.

 

....

 

Si svegliò e un senso di vouto la invase. Dov'era Spike?

- Spike?-

- Sono qui piccola- le disse lui con la sua solita voce così dannatamente calda e provocante.

Si voltò in direzione della sua voce e finalmente lo vide: era seduto su una poltrona, una di quelle antiche, che si adattava perfettamente all'arredamento della stanza; era spudoratamente nudo e la stava osservando

- Da quanto sei lì?-

- Abbastanza per sentire la tua mancanza amore- le rispose e lentamente si diresse verso il letto.

Si stese al suo fianco ed iniziò a posarle lievi ma provocanti baci sull'incavo della spalla

- Cos'è successo?- chise lei con quel pizzico di lucidità che le era rimasto: il suo corpo era completamente concentrato se quello che lui le stava facendo e il suo cervello non era in grado di formulare pensieri logici

- Siamo svenuti, entrambi. Il rito ci ha indebolito molto e i nostri corpi non hanno retto a tutte quelle emozioni-

- William io...- disse Buffy titubante

- Cosa c'è? Pentita di quello che è successo?- la provocò lui mentre la sua raggiungeva il suo seno

- Pentita? No, assolutamente... E' solo che...-

- Che...-

- Il tuo sangue- riuscì finalmente a dire lei

- Il mio sangue?- chiese l'angelo stupito. Interruppe le sue dolci torture, con disappunto di lei che fece una smorfia - cosa ha il mio sangue?-

- Io ho bevuto il tuo sangue ed è stato... inebriante! Non avevo mai provato sensazioni simili, era come una droga, non ne avevo mai abbastanza...-

- L'ho notato signorinella!- le disse lui con fare divertito - per poco non mi prosciugavi!-

- Sapevi mi avrebbe fatto quest'effetto?-

- Sapevo che bere il sangue di un angelo era qualcosa di veramente... intenso, ma non sapevo sarebbe stato così... Diavolo non so nemmeno io come definirlo- rispose lui mordendosi un labbro: tutto quel parlare di sangue lo aveva eccitato

- Hai mai provato?-

- Come mai tutte queste domande? Non vorresti fare altro?- e con un gesto veloce e deciso introdusse un dito nella sua femminilità, facendola gemere - Williiiiiam!!-

- Sì amore, sono qui- e iniziò a muovsi

- Ti prego... Rispondiiiiiii - Buffy cercò di mantenere il controllo del suo corpo, ma era un'impresa più che impossibile

- No, non ho mai provato! Sei contenta ora? O vuoi continuare a parlare?-

- Lo vuoi?- fece lei in un momento di lucidità

- Voglio cosa?- si stupì il suo amante "Non posso aver capito quello che ho capito"

- Il mio sangue. Vuoi il mio sangue?- gli disse lei, confermando i suoi pensieri

La guardò negli occhi e vi lesse amore e desiderio, non stava scherzando: voleva veramente che lui bevesse il suo sangue e questo lo spiazzò

- Di...dici sul serio?-

- Voglio essere tua William, in ogni modo possibile, voglio farti provare quello che ho provato io nel bere il tuo sangue, voglio farti godere in un modo che nemmeno tu immagini... e voglio essere io a farlo-

- Oh Buffy- le sussurò lui a fior di labbra. La baciò con tutta la passione e l'amore che aveva in corpo e lei non fu da meno.

Si staccarono dopo un tempo infinito, entrambi con le labbra gonfie e con occhi scintillanti di desiderio

- Lo prendo come un sì?-

- Ne sei sicura? Un legame di sangue è qualcosa di estremamente profondo ed è irreversibile e io...-

- Sta' zitto- lo interruppe lei.

Prese lo stesso pugnale che aveva usato lui ore fa e si tagliò il polso con un movimento preciso e veloce, come se nella vita non avesse fatto altro.

Lasciò cadere l'arma a terra e gli offrì il braccio... gli offrì se stessa.

L'angelo esitò per un solo istante, poi si chinò ed iniziò a leccare via le gocce di sangue che iniziavano ad uscire.

Buffy sussultò, sentì la sua lingua scorrerle sulla ferita e un brivido le attraversò la schiena.

Poco dopo il sangue iniziò ad uscire copiosamente e Spike iniziò a succhiarlo.

Sembrava un bambino che prende il latte dal seno materno

Per il bambino il latte della madre è vita... come era il sangue di Buffy per Spike!

La sua vita, il suo dono, frutto di un immenso amore.

E lui si cibava d'amore per vivere...

Si stavano entrambi perdendo nel piacere che quel gesto stava loro donando.

Non immaginava che sarebbe stato così... perfetto

Aveva provato l'estasi nel bere il sangue del suo angelo ma mai avrebbe immaginato che donarlo sarebbe stato altrettanto meraviglioso.

Un fuoco improvviso invase il suo corpo, le sembrava di bruciare...

Aprì gli occhi ed incontrò gli occhi del suo amante: erano di un azzurro vivo e si perse in quell'oceano di emozioni.

Poteva leggervi il desiderio, il piacere e la gratitudine...

Stava ancora scrutando il suo compagno quando un altro brivido le percorse il corpo.

Spike era dentro di lei!

Presa com'era dalle sue emozioni non si era nemmeno resa conto che la stesse penetrando.

Istintivamente inarcò il corpo per permettergli di toccare anche le parti più remote del suo corpo.

Era sua.

Corpo anima e sangue

Era sua e lo sarebbe restata per l'eternità...

"Cos'altro potrei volere?" pensò poco prima di toccare il paradiso

...

- Allora, piaciuto il mio sangue?-

- Non immagini nemmeno quanto. E' come un frutto estremamente delicato e proibito... Una volta assaggiato non vorresti più smettere di mangiarlo...-

- Conosco la sensazione- gli disse baciandolo delicatamente sulla punta del naso

Erano pigramente distesi sul letto, o meglio, su quello che ne era rimasto del letto

I loro corpi nudi, coperti malamente da un lenzuolo, si sfioravano e si cercavano.

Sembravano non averne mai abbastanza

- Passeremo l'eternità in questo modo?-

- In questo modo come?-

- Fare l'amore, bere sangue, fare l'amore e fare l'amore e... indovina, fare l'amore!?-

- Non ti piace?- chiese lui mostrandosi offeso

- Non smetterei mai- lo rassicurò lei, iniziando a far correre la mano sui suoi pettorali, andandò sempre più giù.

Spike si morse il labbro e si lasciò sfuggire un gemito

- Smettila Buffy o non risponderò più delle mie azioni-

- Davvero?- chiese lei con malizia, muovendo la mano su e giù sulla sua virilità e sentendo con piacere che si stava eccitando, di nuovo.

- Buffy... Smettila ti prego, sei debole, hai perso molto sangue e...- non riuscì a terminare la frase.

La ragazza con un abile gesto gli era salita a cavalcioni e l'aveva accolto dentro di se, senza nessun preliminare

- Dicevi?- fece lei, ed iniziò a muoversi lentamente, con fare provocante e sensuale

- S...ei deb..ol.e, no..n dov..resti.. Oh Dio non ti fermare, ti prego!!!-

- Non nominare Dio amore... io non sono Dio!-

- Lo so, sei un diavolo d'angelo... il mio angelo!-

E vennero, insieme.

 

 

EPILOGO...

 

 

L'amore è la danza dell'eternità.

- Dream Theatre -

 

You're a hell of a woman.

You're the one, Buffy.

- Spike - *Touched*

 

 

 

Alcuni secoli dopo....

 

- Finalmente un'altra giornata di lavoro è conclusa!- sbuffò Buffy lasciandosi andare sul letto

- Amore, come mai così stanca?- chiese lui mentre lentamente la spogliava

- Una volta era diverso! Erano pochi quelli disposti a cedere in tentazione... ma ora! Non riesco nemmeno a star dietro a tutti i richiami!-

- E non sei contenta? -

- Sì, sono contenta... ma ora peccare è diventato così mortalmente comune! Non c'è più gusto far provare i peccati alle persone...-

- Ma davvero...- fece con malizia - e dimmi amore a chi hai fatto provare i peccati oggi?-

Erano entrambi nudi e i loro corpi si sfioravano, si accarezzavano...

- Ad un avvocato! Ma è stato così facile...- disse lei mettendo il broncio

- Povera piccola, non ti sei divertita?-

- No! Mi sento così... insoddisfatta! Potresti fare qualcosa per me?- e i suoi occhi si accesero di desiderio

- Non so, ma posso sempre provarci...- ed iniziò a percorrere il suo corpo con la lingua.

Partì dal suo collo fino ad arrivare ai suoi piedi, per poi rifare il percorso da copo...

- Allora? Va un po' meglio?- chiese lui

- Non saprei, secondo me potresti fare meglio- lo inictò lei

A Spike non servirono altre parole e, con un gesto rapido ed aggraziato, si spinse in lui ed entrami gemettero

...

Si risvegliarono abbracciati.

Lei appoggiata al suo petto, lui semidisteso con testa e spalle appoggiati al capo del letto.

Il lenzuolo di seta copriva i loro corpi nudi, lasciando intravedere le gambe, strettamente intrecciate.

Un sorriso comparve sul volto di Buffy

- Perchè ridi amore?-

- Perchè sto per farti arrabbiare...-

Ci fu un attimo di silenzio, poi...

- NO! Non ancora ti prego!-

- Dai Spikey, lo sai che mi piace tanto...-

- Buffy non riuscirai a convincermi questa volta! Quando dico no è no!- disse lui con fare risoluto.

Ma le sue convinzioni non durarono molto.

La sua compagna sapeva quali erano i suoi punti deboli e li stava abilmente sfruttando...

- Ne vuoi un po'- gli chiese innocentemente mostrandogli un cesto pieno di fragole

- Non mi convincerai con le fragole!-

- Non stavo cercando di convincerti infatti- e con fare sensuale fece scorrere il frutto lungo i suoi addominali scolpiti - ti ho solo chiesto se ne volevi un po'-

Lasciò la fragola sulla sua pancia e con un bacio se la mangiò - Allora, sicuro di non volerne?-

- E' vecchio amore, me l'hai già fatto questo trucco! Ricordi? Più o meno 20-25 anni fa!- sorrise lui beffardo- stai perdendo colpi tesoro!-

- Va bene, come vuoi- e si alzò dal letto

- Dove vai?-

- Me ne vado! Visto che qui non vengo apprezzata...- e così dicendo si avviò verso la grande porta che permetteva l'accesso alla loro stanza - credo che andrò a fare un giretto dalle parti di Angel, se non mi sbaglio le pecorelle smarrite sono sempre ben accette- disse con un tono pieno di ironia.

Non fece in tempo ad arrivare alla maniglia che si sentì afferrare con forza e gettare sul letto

- Tu non vai proprio da nessuna parte riccioli d'oro!-

- Ah sì?! E come pensi di fare per impedirmelo?-

Per tutta risposta Spike le tappò la bocca con un bacio che lasciò entrambi senza fiato...

- Non mi convincerai con un bacio...- gli disse quando si staccarono

- E va bene... Hai vinto!- si arrese l'angelo - avanti passami il libro della storia di Iside e Osiride!-

- Lo sapevo...- rispose vittoriosa passandogli una mano tra i capelli e scompigliandoli.

E William, dopo secoli, si stupì ancora di lei.

Bastava così poco per farla sorridere e lui adorava vederla sorridere.

- Amore, ma sono anni ormai che ti fai leggere questo libro, ma non sai la storia a memoria?- Fece lui portandosi alla bocca una fragola e lasciandone un pezzo per la sua compagna.

Nell’altra mano invece teneva un vecchissimo libro, con le pagine ingiallite e la copertina di pelle quasi totalmente consumata: sembrava avesse combattutto centinaia di guerre!

- Tra l’altro- riprese - questo libro avrà più o meno un paio di secoli, non è il caso di cambiarlo?-

Sentendo l’ultima frase, Buffy si alzò sui gomiti e mise il broncio - Non ci penso nemmeno! Questo libro lo scrisse Willow, è la nostra storia. Me lo regalò per farmi avere un ricordo di lei e se leggi la prima pagina c’è anche un messaggio per te!-

- Davvero?- chiese lui stupito - non ci avevo mai fatto caso!- ed iniziò a sfogliare le pagine del libro, molto delicatamente, per non scatenare le ire della ragazza.

- Possibile che tu non noti mai niente? William...- e sorride maliziosa - a proposito! Sono secoli che me lo domando...ma come finì la storia di Willow?-

- Primo ti ho detto mille volte che non voglio essere chiamato William, ma Spike...-

-... Perchè è il nome che TI sei scelto!- lo scimmiottò lei, quella frase l'aveva imparata a memoria.

- Esattamente...per la storia di Will fu facile, gli uomini a volte sono molto stupidi. È bastato far sognare al giudice il processo, il rogo....e Willow ...beh lo sai, ha potuto vivere ed invecchiare tranquillamente!-

- Wow! Il mio piccolo genio!- ed iniziò a baciarlo sul petto

Per tutta risposta lui iniziò a farle solletico

- E secondo...i miei occhi sono generalmente distratti da altre cose...- e posò il suo sguado sul corpo della ragazza.

Buffy, istintivamente, cercò di coprirsi con le mani "Come se non mi avesse mai visto nuda!!?"

- E' inutile che ti copri amore, ormai lo conosco a memoria... centimetro per centimetro... ed è sempre così...- mugugnò mordendosi il labbro.

La situazione si stava facendo complicata per Buffy.

Era praticamente incollata al letto dal peso del suo angelo, che sembrava non avere alcuna intenzione di smettere di farle il solletico... e lei non resisteva più!

Cercò qualcosa attorno che la potesse aiutare e l'unica cosa che si trovò sotto mano fu un cuscino

"O la va o la spacca" si disse e con tutta la forza che aveva in corpo glielo lanciò contro!

Spike, che non si aspettava una mossa simile, perse l'equilibrio e cadde dal letto, provocano le risate della ragazza.

- Come ti permetti di prendermi a cuscinate!! - fece lui fingendosi offeso e, con uno scatto felino, si rigettò sul letto.

- Vuoi la guerra?- le chise poi imprigionandola sotto il suo corpo.

- Non ci provare!- gli intimò lei.

Me lui sembrò non dare ascolto alle sue parole ed iniziò a lanciarle i cuscini e a farle il solletico.

Ben presto la stanza si riempì di risate e gridolini e si trasformò nel loro parco giochi personale...

- Lasciami!!- gli urlò, anche se in realtà quella era l'ultima cosa che desiderava.

- Non ci penso proprio amore!-

Con un'abile mossa, che anche Bruce Lee le avrebbe invidiato, capovolse le posizioni e approfitò del temporaneo vantaggio per scappare.

Iniziarono a correre per la stanza come dei bambini, una scappava e l'altro la inseguiva.

Cacciatore e preda.

Andarono avanti per un bel po' finchè Spike, desideroso di ripristinare il contatto dei loro corpi, decise di fare sul serio e in pochi secondi la raggiunse stringendola in una morsa letale, senza via di scampo.

- PRESA!! Ora sei mia!-

- Lo sono sempre stata amore! Sono sempre stata tua!!- rispose lei e si ritrovarono di nuovo sul letto, di nuovo avvinghiati... instancabili!

Come ormai succedeva da secoli.

....

- Spike?-

- Che c'è tesoro?-

Erano distesi sul letto, esausti e appagati dopo l'ennesima lotta.

Lei con la testa appoggiata sul suo petto, rigorosamente abbracciati.

- Ricordi la storia degli dei?-

- Amore ti prego, non dirmi che...-

- No! Non voglio che tu me la rilegga, non ora almeno...-

- Lo sapevo! Buffy asc...-

- Shhh- lo azzittì lei posandogli un dito sulla bocca - non era di questo che volevo parlarti-

- Ok- fece lui baciandole il dito - ti ascolto-

- Ricordi cosa successe quando Iside riuscì a ritrovare tutti i pezzi del corpo del marito?-

- E come potrei dimenticarlo?- chise lui retorico ed iniziò ad accarezzarle il braccio

- Pensi fossero felici?-

- Certo! Altrimenti non avrebbero potuto concepire loro figlio- rispose lui non capendo il senso della sua domanda

- William...- e lo costrinse a guardarla negli occhi -... e se succedesse una cosa del genere anche a noi?-

- Che diavolo stai dicendo! Cosa sono tutte quest...- ma le parole gli morirono in gola.

I suoi occhi.

I suoi occhi gli avevano già risposto.

Quella luce, quella scintilla che risplendeva in quelle due macchie verdi gli aveva già detto la verità.

- Di..mmi che n..o..n è un so..gno!- balbettò

- Non è un sogno...-

- Non ci posso credere... sei...si..cura?-

- Più che sicura... Amore io non sapevo come dirtelo, non ne avevamo mai parlato e...- ma questa volta fu lei che non riuscì a finire la frase.

Le labbra del suo compagno si erano impossessate avidamente della sua bocca lasciandola senza respiro

- Oh Buffy ti amo così tanto!-

- Non sei arrabbiato?- chiese lei timorosa

- Arrabbiato? Perchè dovrei essere arrabbiato! Mi hai fatto il regalo più bello di tutta la mia vita!! Ma ti rendi conto? Un bambino!! Aspettiamo un bambino!-

- Aspetto un bambino...- lo corresse lei. Tutta la paura era sparita e ora guardava l'espressione del suo angelo con fare divertito

- Non fare la precisina! Questo bambino è nostro, e quindi lo aspettiamo entrambi!- le rispose lui con voce quasi alterata

- Ok ok, non ti scaldare!- e con gesti provocanti lo fece stendere sotto di sè - anzi, c'ho ripensato... scaldati amore!-

- Non credo sia il caso!- ed era serio in volto, tanto che la cosa preoccupò un po' Buffy

- Come scusa?-

- Dovresti riposarti, non voglio affaticarti... dovremo stare attenti d'ora in poi...-

- Ma che stai dicendo!-

- Avanti fa' la brava...- le disse lui prima di scoppiare a ridere come un matto

- Beh, e ora che ti prende! Perchè stai ridendo!??- ora era lei quella alterata

- La tua faccia... ahahaha... Oh tesoro sei troppo buffa con quella faccia!-

- Non posso crederci!- esclamò la ragazza idignata.

Fece per scendere ma lui la bloccò e l'attirò di nuovo a sè

- Non prendertela amore, stavo solo scherzando... vediamo se riesco a farmi perdonare- e sparì sotto le lenzuola.

Sul suo volto il broncio scomparve lentamente per lasciare spazio all'estasi e un solo pensiero si affacciò nella mente di entrambi: "Per Sempre"