Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

L'INASPETTATO ACCADE

di superbuffy92

 

UN GIORNO D'ESTATE(PRIMA PARTE)

(BUFFY)

 

Buffy era una ragazza timida, bruttina e introversa. O almeno si riteneva tale fino a quel giorno. Aveva finito la scuola elementare e mancavano pochi giorni all'inizio delle medie. Fatto sta che, nonostante dovesse ancora finire i compiti, e non erano pochi, decise di andare con le cugine piu' grandi a fare shopping, ignara che quel giorno sarebbe stato davvero importante per lei.

Entrate nel primo negozio, la cugina piu' grande, Emy, iniziò a provare tutte quelle gonnelline alla moda lunghe, o meglio corte, una decina di centimetri. La imitò la sorella, Anya, che indosso gonne lunghe con enormi spacchi e top che lasciavano vedere gran parte della pancia. Invitarono anche Buffy, ma lei rifiutò. Non si sentiva al massimo della sua forma. Camminando per la strada guardava con invidia tutte quelle belle ragazze che scoprivano l'ombelico che potevano tranquillamente diventare top model e vincere concorsi di bellezza. Ma quando si convinceva che poteva diventare carina come loro con un po' di impegno, le vedeva passarle davanti per baciare i loro ragazzi, davvero carini anche loro.

Vedeva tutti camminare in coppia, anche le sue cugine, perfino Anya, che non aveva degli occhi migliori dei suoi. Buffy aveva degli occhi blu intenso, davvero profondi, che però copriva con degli occhiali da vista. Anya invece aveva degli occhi normali, comunemente castani.

Per questo motivo rifiuto' la richiesta delle cugine. A loro pero' non piacciono la risposte negative, apparte su eventuali test di gravidanza. Cosi' si ritrovò in un camerino con una gonna di venti centimetri in mano.

"E' davvero bella." pensò Buffy.

E aveva ragione. Era bianca con pieghe delimitate da strisce viola. Era il suo colore preferito. Sui lati aveva delle cerniere che permettevano l'apertura e la chiusura. La provò. Solitamente non si trovava bene con le gonne, ma quella volta era perfetta. Anche lei penso che effettivamente non stava male, nonostante quei chiletti di troppo.

Emy e Anya le fecero provare una maglietta corta, ma quella per lei era troppo. Comprò una maglietta viola, la cui cerniera formava una linea obliqua che andava dal fianco destro alla spalla sinistra.

Avevano finito di spendere soldi, anche perchè non ne avevano piu' e i negozi stavano chiudendo.

"Su adesso andiamo in cerca di un ragazzo" disse Emy.

"Ma ce li avete gia'" replico' Buffy.

Le due si misero a ridere. "Non per noi, stupida! Per te!"

"Ma io.." non ebbe il tempo di finire la frase che gia' la cacciarono in un bagno a cambiarsi.

"Cosa devo fare?" urlò nervosa.

"Cambiati! mettiti quella gonna fighissima che ti abbiamo appena comprato e quella maglietta da urlo!"

"Ma non ho le scarpe adatte!"

"Ah, per quelle non c'è problema, ti presto i miei sandali bianchi, tanto hai il 36 no?"

"si...". Buffy non sapeva cosa dire. La sua autostima quel giorno non era delle migliori. Anzi non era mai delle migliori.

In ogni caso non aveva scelta. Usci' dal bagno e ando' a fare una passaggiata con le due ragazze. Passando vicino alla gelateria trovarono un gruppo di ragazzi in bici. Stavano andando via. Uno di loro la guardo'. La squadro' ben bene dalla testa ai piedi con aria interessata.

"E' davvero carino..." penso' lei. Ma i suoi amici lo chiamarono perchè era rimasto indietro, lui le sorrise e se ne ando'.

La stima di Buffy per se stessa sali' di molto da quel giorno.

 

UN GIORNO D'ESTATE(SECONDA PARTE)

ANGEL

 

Angel stava passeggiando senza una meta precisa. Non sapeva dove andare, sapeva solo che per nessuna ragione non doveva passare dalla piazza.

Perchè era la che stava, che passava le sue giornate in compagnia di ragazzi davvero formidabili. Di chi sto parlando?

Di Faith, la ragazza piu' carina della scuola. E a lui cosa importa? Nessun problema apparte un insignificante dettaglio: era la sua ragazza.

O al meno lo era stata fino al giorno prima. Angel infatti si era stufato di essere usato da lei, ogni volta cercava di lasciarla, ma lei, con i suoi occhi dolci e quello sguardo convincente, entrava nei suoi pensieri: "Ma che sto facendo? Come posso lasciare una ragazza meravigliosa come Faith?". E cosi' tutte le volte.

Fatto sta che quella volta si erano lasciati, lui non ce la faceva piu'. Infatti era stata lei a lasciarlo.

Angel non è esattamente un ragazzo che si definisce attraente. E' carino, ma si vestiva in modo...si metteva le prime cose che trovava e per le ragazze era imbarazzante farsi vedere con lui.

Anche se ha Faith non importavano questa cose. Lei otteneva quello che voleva, ma usava le persone. Aveva usato Angel per mettersi con il suo migliore amico, Spike. Lui si che era carino. Ma che dico carino, era fantastico.

In ogni caso, quel giorno vooleva stare solo, non voleva stare a casa a piangere e non voleva neanche divertirsi con i suoi amici.

Non voleva vedere nessuno che conosceva.

Nessuno.

Accecato dalla rabbia, ando' da dei ragazzi piu' grandi, quelli col motorino, che a Faith piacevano tanto. Fecero amicizia e gli diedero una bici per stargi dietro.

Passarono per il centro per vedere delle belle ragazze.

I ragazzi in motorino trovarono subito qualcuna, ma lui non ne aveva voglia.

"Tutte le belle ragazze sono cosi' superficiali" pensò lui e nello stesso momento vide due ragazze che sorridevano ai suoi amici.

"Ci risiamo" penso'.

Ma dietro di loro c'era un'altra persona. Una ragazza. La ragazza piu' dolce ke avesse mai visto. Non era il massimo come aspetto, ma il suo sorriso trasmetteva felicita', e anche lui, anche se solo per qualche secondo, si senti' felice.

Le sorrise e anke lei si senti felice. Pensò "E' davvero carino...".

 

 

INIZIA LA SCUOLA

 

La sveglia continuava a suonare, ma Buffy non si sveglio finchè sua madre non aprì le imposte della finestra, Facendola quasi diventare cieca a causa del sole.

Aveva un blocco allo stomaco e saltò la colazione. Aveva programmato bene quel giorno, il primo giorno alle scuole medie. Prese lo spazzolino, si frego i denti, sciacquo la faccia e dopo aver finito andò in camera a vestirsi. Si mise la maglietta azzurra che aveva preparato da giorni, indosso i jeans nuovi, ma appena si specchiò notò una macchia esattamente sotto il disegno a forma di fiore, sopra all’ombelico. Quindi tornò indietro e, dopo aver stravolto la camera e aver avuto una crisi di moda, si mise un top corto che lasciava la pancia scoperta.

Arrivò a scuola alle 9 in punto. La prof la prese subito di mira e le fece domande tutto il giorno su ogni argomento possibile, da Carlo Magno a Cristoforo Colombo, dalla definizione di Rinascimento a quanti anni sono vissuti i dinosauri e considerando che non aveva aperto libro per tutta l’estate non fece una bella figura.

Tanto per avere un ricordo ancora “migliore di quel giorno, a metà mattina le vennero i crampi per la fame, rimpiangendo la colazione: quei bei cereali dietetici al cioccolato, la tortina alla marmellata di ciliegia con il minor contenuto di grassi, lo yogurt magro ai frutti di bosco… Quelle si che erano cibi che le piacevano davvero.

Uscita da scuola si imbattè contro un ragazzo, o meglio ci sbattè contro.

Era alto una decina di centimetri più di lei, occhi verdi, capelli biondi e un sorriso luminoso.

Buffy era imbarazzata e allo stesso tempo abbagliata dalla dolcezza che trasmettevano i suoi occhi.

Non sapeva cosa dire:”Oh…No… Scusa, non volevo…”

Il ragazzo dai capelli biondi rispose:” Non ti preoccupare…”

“Oh… Grazie… Be, allora io vad…”. Non fece in tempo a finire la frase che occhiverdi la interruppe.

“Io sono Spike”

Lei lo guardo con dolcezza, lui adottò un’ espressione come per dire ”allora non mi rispondi?!”

“Oh.. Buffy, sono Buffy” disse sorridando.

Si chinò per afferrare i libri, guardo’ il ragazzo dall’alto, ma il sole l’accecava e quando riusci a vedere capi’ che se ne era andato.

 

 

 

LA MORTE DI BUFFY

 

Buffy rimase molto colpita e sorpresa da quell’incontro.

Non era uno dei soliti ragazzi maleducati che si incontrano per la strada.

Lui era .. diverso. Era … speciale!

Per questo motivo entrò nella sua lista dei ragazzi ok. Ne faceva parte anche il ragazzo della bicicletta. Bisognava essere molto particolari per esserci, il posto andava meritato.

Dopo averne parlato tanto, eccola:

RAGAZZO IDEALE:

-carino

-dolce

-alto

-simpatico

-che mi difende

-che tiene a me

-intelligente

-divertente

 

PERSONE E CARATTERISTICHE

RAGAZZO DELLA BICICLETTA

-carino

-gentile

-alto

 

SPIKE

-carino

-immensamente dolce

-occhi profondi

-alto

-simpatico

-MISTERISO

 

Buffy pensava spesso ai due componenti. Il secondo era davvero carino e i suoi occhi l’avevano davvero colpita. E poi… Quel suo modo di scomparire l’aveva attirata a cercarlo. Era in testa alla classifica. Le venne in mente che “SPIKE” era più che altro un nome da cane(il migliore a suo parere) . Di conseguenza c’erano due possibilità: è stata presa in giro o era un soprannome. Sperava vivamente nella seconda ipotesi. Decise che avrebbe chiesto in giro a scuola il giorno dopo se non l’avrebbe visto prima.

Pensò al candidato numero 1 (non per qualità, ma in ordine cronologico). Era molto improbabile che l’avrebbe rivisto e mentre rifletteva su questo punto si sentì scaraventata in mezzo alla strada. Era uno dei suoi soliti incontri faccia a faccia(o meglio faccia contro faccia delle persone. Il peggiore. Una macchina le stava venendo addosso, non aveva vie di scampo.

Chiuse gli occhi e attese la sua fine. Aspettò. E aspettò. E aspettò ancora. Riapri gli occhi e vide le case passarle davanti e penso”Sto andando in Paradiso. Almeno spero: Sono stata brava nella mia breve vita, no? Non ha fatto niente di male: ne rapine, ne truffe, ne omicidi. Forse qualche bugia e una buona dose di parolacce ma chi non la dice? Non potranno fare un girono dell’inferno per gli SBOCCATI (termine che usava sempre sua madre). Ma penso sempre a me, chissà la mia famiglia come soffrirà.. In effetti potrebbe essere omicidio involontario… Potrebbero non riuscire a sopravvivere alla mia morte, non reggerebbero e si ucciderebbero tutti. Quindi sarai un potente serial killer che provoca il suicidio di massa di un intera famiglia con stupidi giochetti mentali come la mia morte. All’inferno cosa farò? Incontro persone famose? E chi mi dice che i mostri non esistono? Magari verrò succhiata da un vampiro in eterno e dopo circa 2 milioni di secoli una persona che di lavoro gli uccide verrebbe verso di me, diciamo un passo al secolo, ma a meno di mezzo passo da uccidere il vampiro che mi succhia scomparirebbe e capirei che è stato un miraggio. E se un demone mi trasformasse in zoccolo di cavallo che cammina su un mare di merda e quella che fa mi schizza addosso? Ecco ho detto un'altra parolaccia, in un momento come questo non mi sembra il caso, la mia anima è in pericolo! E se non avessi un anima? Se vagassi per l’eternità su un pianeta deserto con le scomodissime scarpe dai tacchi a spillo? In eterno con due fiacche gigantesche al posto dei piedi? E se fosse questa la mia tortura? Vedere il mondo girare finchè non vomito e a quel punto ancora più forte. O magari...” prima che potesse andare avanti con le sua supposizioni assurde sentì una voce:”Eih Buffy”.

“Oddio è Dio! O no non si dice il nome di dio invano, un altro peccato! Sono morta! Bè quello era sott’inteso. “

Vide le case fermarsi.”Una tortura è stata eliminata” disse sotto voce.

“Cosa?” le chiese una voce che veniva da dietro di lei. Si girò. Rischiò di morire un’altra volta per un infarto. Era il ragazzo della bicicletta.

“Sono all’inferno?”

“Cosa?! NO, non sei neanche morta! Stavi per essere investita da una mini e prima che succedesse ti ho portato via con la mia bici.”

“Allora… Sei un angelo?”

“No…” disse ridendo. “Ma ci sei andata vicino: Piacere, Angel.”

“Ah guarda il piacere è tutto mio, mi hai salvato la vita! Comunque … sono Buffy”

Adesso c’era lui al primo posto.

 

GIORNO… ROVINATO?

 

Passarono tutto il giorno insieme, presero un gelato, 1 bibita e per cena andarono in un fast food li vicino. Stavano mangiando in silenzio quando Angel disse: “Ah, dimenticavo, tra poco dovrebbe venire il mio migliore amico, non ti da fastidio vero?”

“No figurati, ma se vuoi me ne vado” rispose sperando che dicesse di no.

“No rimani, ti sarà simpatico vedrai!”

Buffy tirò un sospiro di solievo.

Ci teneva a passare una bella giornata con il suo salvatora. Niente e nessuno poteva rovinarla. O almeno così credeva.

Ma qualcosa non andava. Sentiva un bisogno irrefrenabile di…

Si guardò intorno. Angel era appena andato in bagno, non sarebbe tornato per i prossimi cinque minuti. Anche se non era molto, c’era abbastanza tempo per…

Chiuse gli occhi e si mise a pensare a…

Un terremoto… poteva esserci un terremoto che avrebbe fatto cadete un pezzo di soffitto davanti alla porta del bagno degli uomini, esattamente nel momento in cui Angel decideva di uscire…

No, poteva fare molto meglio…

Lei si sarebbe lanciata per salvarlo, come succede in tutti i film, ma un demone l’avrebbe presa per la vita, impedendole di realizzare quel favore che le sarebbe tanto piaciuto ricambiare. Ma il demone non era uno dei soliti. Era un demone dalla pelle blu, le labbra vardi dalla forma quadreta, una cresta di ossa sulla testa, i denti aguzzi dai quali colava uno strano liquido rosso… Sangue? Non si sa… Ma in lui c’era qualcosa di familiare. Quegli occhi, erano così, così… Dolci!

Ecco la parola: dolci. E man mano che si trasformava in umano capì che si trattava di Spike, il secondo della lista. Le avrebbe spiegato che sarebbe morta con Angel se non fosse intervenuto.

Lei avrebbe sorriso, i loro occhi si sarebbe socchiusi, le loro labbra avvicinate e mentre stavano per toccarsi…

Buffy riaprì gli occhi, ma non vide niente. Qualcuno le aveva fatto il gioco “indovina chi sono”.

Lei rispose d’impulso con aria sognante :”Spike”

Indovinò ma il bel ragazzo la guardò con aria sorpresa: “Ma come facevi a…”

“Eih ragazzi! Vi siete conosciuti allora?!” Angel era appena tornato dalla toilette, sano a salvo.

“Si… Ti posso parlare un minuto?” chiese Spike ancora confuso.

“Uh? Certo…” rispose Angel.

Si spostarono verso la cassa, lasciando Buffy ai suoi pensieri “positivi”, ma non approfondiamo…

“Allora ti piace la mia nuova ragazza?!” chiese Angel altezzoso.

“Si è carin… Cosa?! E’ la tua ragazza?!”

“Bè, non ancora ma ci manca poco… Sai, IO le ho SALVATO LA VITA!”

“Sissi… Tu che salvi la vita a qualcuno… Sé è vero io sono un Vampiro che si è innamorato della sua acerrima nemica! Ma per favore!”

Detto questo, tornò dalla ragazza, senza lasciare il tempo a Angel di rispondere. Anche perché era rimasto senza parole.

Stettero al tavolo per un’altra oretta, per poi passare alla salagiochi.

Buffy aveva l’impressione che quel giorno i due amici fossero molto competitivi, ma pensò che era una cosa di tutti i giorni.

Però:

-quando era il turno Angel-Spike sulle moto, volevano entrambi Buffy sul posto posteriore.

-sembravano fare sul serio, come se ci fosse un montepremio alla fine della giornata.

-quando andavano a prendere i gettoni si prendevano in giro.

-quando andava Buffy a prendere i gettoni si spintonavano e appena Buffy arrivava si calmavano.

 

Alla fine della giornata, si salutarono ma…

“Buffy io vado a destra ti accompagno a casa!” disse Angel.

“Buffy non va a destra, ma a sinistra!” replicò Spike.

“Chi te lo dice?! E anche se fosse vorresti accompagnarla TU?!”. IL TU era detto con l’aria di uno che stava per vomitare.

“Perché hai problemi?” rispose Spike andato contro Angel.

I loro sguardi pieni di sfida si incrociarono , ma prima che potesse succedere qualcosa, Buffy:

“Ehi, ehi, ehi!!!! Ragazzi, calmi, io vado dritto.”

Se ne andò soddisfatto lasciandoli tutti e due a bocca aperta.

 

LA RIVELAZIONE

 

“GRAVE INCIDENTE AL FAST FOOD

Ieri sera, verso le 0:30, mentre gli addetti alla pulizia del locale stavano lavorando, un pezzo di muro a ceduto. Un uomo stava uscendo dal bagno quando un blocco di cemento gli è caduto in testa. Le sue condizioni sono critiche. Nessuno si sa spiegare come sia potuto accadere: l’edificio era stato controllato recentemente, senza trovare possibile cause di crollo. La polizia sta svolgendo numerose ricerche, senza però alcun risultato.”

Buffy restò di sasso appena lesse questo articolo sul giornale locale. Era esattamente la stessa scena che aveva vissuto mentalmente, lo stesso posto, lo stesso pezzo di muro!

Pensò tutto il giorno a questo strano fatto e nella lezione di matematica, la prof le diede la soluzione al suo enigma. Sfortunatamente la ragazza non aveva la risposta a quello alla lavagna.

“SUMMERS!” urlò l’insegnante con quella voce stridula che solo lei sa fare.

“Ehm.. Si, prof?” rispose lei, con voce tremante, pensando “Brutta stronza la tua voce da gallina mi ha fatto venire un infarto!”

“Dimmi subito perché non stai aiutando il tuo compagno di banco!”

“Inanzitutto perché è una ragazza e non un ragazzo, secondo è assente e terzo te ne devi andare a..”

Si, certo, le sarebbe davvero piaciuto rispondere in questo modo, ma…

“Prof, non devo aver ascoltato, ma scus..”

“LO SAPEVO SUMMERS! SEI UNA DEBOLE! COME FAI AD AIUTARE UN COMPAGNO SE E UNA FEMMINA E NON UN MASCHIO E NON E’ PRESENTE AL MOMENTO?!”

Buffy era abituata a queste coincidenze, ormai, e si stupì che non se ne fosse andata a…

Comunque aveva capito cosa stava succedendo: era colpa sua, lei faceva capitare tutte quelle disgrazie. O almeno così credeva.

All’uscita Spike le si avvicinò e la portò via con se in tutta fretta.

Camminarono per cinque minuti, che probabilmente per il ragazzo sembrarono non finire mai, Buffy non faceva altro che domandare cosa stesse succedendo, dove la stesse portando.

Non le rispose, finchè non si fermarono davanti a un portone enorme, bruttissimo.

“Questa è casa tua ?” domandò lei.

“Mi ha sempre colpito il tuo senso dell’umorismo!” disse lui, con una smorfia sul viso.

Buffy, resto confusa, anche perché più di così non poteva diventare.

Salirono le scale, erano davvero tante, saranno stati 10 piani.

“Davvero non è casa tua?!” chiese lei verso il quarto piano.

La smorfia ricomparve.

“Non c’è un’ascensore?”

“Ma ti diverti a prendermi in giro?”

“Cerco solo di fare conversazione!”

“Credi che se ci fosse stato un altro modo per salire tutte queste scale non l’avrei usato?!”

“Bè..” Buffy non fece in tempo a rispondergli.

Un uomo alto, magro, con gli occhiali, vestito di nero usci da una porta.

“Eccovi qui. Venite”

Entrarono in una stanza molto luminosa, piena di libri.

“Tu devi essere Buffy” chiese l’uomo vestito di nero.

“Mi conosce?! Sono famosa?!” rispose lei tutta gasata.

“No sciocchina, gliel’ho detto io chi sei!”.

“Ma ti piace tanto quel sorrisino?!”

Si guardarono imbarazzati.

“Bè, in realtà lo sei. Oh approposito, io sono il signor Giles, ma chiamami solo Giles. Sono il pad..”

“No aspetti, torniamo alla parte in cui sono famosa. Che vuol dire?!”

“Tu sei famosa..”

“..di sicuro non nella mia scuola!” completò Spike, vendicandosi per la battuta sul sorriso.

Le sarebbe tanto piaciuto rispondergli, ma i suoi occhi erano così dolci, che le fecere dimenticare la questione della fama..

.. per due interi secondi!

“Allora com’è questa storia?”

Le sembrò di sentire la voce del bel ragazzo nel suo orecchio”La realtà è che se fossi una modella, saresti la più sexy del mondo”.

Si girò di scatto, ma lui era lontano più di due metri, seduto su una sedia di legno.

Si accomodo vicino a lui e ascoltò la storia.

“Cominciamo dal principio. Credi alla magia Buffy? Devi crederci perché è reale. Credi ai demoni Buffy? Devi crederci perché esistono. C’è tutto un mondo di magia intorno a noi. E tu fai parte di questo mondo.”

Afferrò frettolosamente un libro ”Per ogni generazione c’è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni, e le forze del male. Lei è la cacciatrice. TU sei la cacciatrice, Buffy! Te ne rendi conto?”

Buffy non rispose. Era troppo sconvolta per farlo. Guardava un punto fisso, nel vuoto.

“Non hai mai avuto la sensazione di trascorrere dei momenti che avevi gia vissuto nella tua mente?”

Nessuna risposta.

“Qui dice che le cacciatrice a una forza fisica soprannaturale, visioni e, quando vuole, una forza di volontà di ferro.”

Buffy non disse niente. Prese lentamente lo zaino di scuola che non aveva avuto il tempo di portare a casa e scese piano piano le scale.

Penso”Altro che forza soprannaturale, non mi reggo in piedi!”.

 

 

"Dobbiamo darle tempo"

"Si, infondo non si riceve tutti i giorni una notizia del genere, mi ricordo il giorno in cui ho scoper.."

Driiiin driiiin, il telefono squillò.

"Scusa Spike ne riparlaimo un'altra volta.." Giles uscì daalla stanza.

"Si, dice sempre così, ma alla fine non ne parliamo mai. Trova sempre il modo di evitare questo discorso, perchè lui non lo ha ancora accettato. Non è mica colpa mia!"

Si appisolò e sogno.

Era un giorno come gli altri, una bella giornata di sole, quando all'improvviso arrivò un terribile temporale. Spike era in giro con Giles, ma il suo ombrello cadde vicino a un albero. Si avvicino e vide un lampo di luce. Pensò a un fulmine e tornarono a casa. Ma una volta arrivati notarono una cosa strana. Spike si era arrabbiato perchè non riusciva a trovare il suo cd preferito, si mise a litigare con Giles. Si mise a urlare, ma qualcosa non andava.

"Spike che stai facendo?"

"Non lo, mi sento strano, come se mi fossi trasformato, ma è impossibile!"

"NO, è possibile, perchè lo stai facendo!"

"Cosa?!"

"O mio Dio, ma che sta succedendo!"

"Non lo so!"

Spike era diventato completamente blu, le labbra vardi dalla forma quadrata, una cresta di ossa sulla testa, i denti aguzzi dai quali colava uno strano liquido rosso… Cosa gli stava capitando?

Giles fece delle ricerche, lunghe un mese, che fruttarono notizie davvero interessanti. Spike era stato trasformato in un demone Ashati, un demone con la capacità di scegliere tra bene e male, che sa volare, trasformarsi in umano quando vuole e altri poteri che si sarebbero sviluppati col passare del tempo.

Scoprì anche che esisteva una prescelta, che si batte contro il male per sconviggerlo. Alla morte di una di loro, se ne crea un'altra. E che c'era una persona che la aiutava a svolgere questo compito: l'osservatore. Trovò la cacciatrice di allora, viveva in Spagna. Alla sua morte decise di trovre la nuova prescelta e di diventare il suo osservatore.

Lo comunicò a Spike.

"Cosa?!"

 

Spike aprì gli occhi. Allora era vero che quando ti addormenti pensando intensamente a una cosa la sogni!

Ci aveva provato tante volte pensando a Buffy, ma senza alcun risultato. A volte ci riusciva, ma la vedeva con Angel, appiccicata a lui, che si baciavano.

A quel punto si svegliava, per fortuna, pensava lui!

Ma dov'era? Non sul divano dove si era addormntato. Gli capitava spesso di recente, trovarsi in luoghi sconosciuti. Qualche giorno prima si era ritrovato vicino a quel pub!

 

Andò a cercare Giles.

"Perchè hai deciso di dargli la notizia proprio adesso?"

"Perchè c'è alta probabilità che sia stato un demone e far crollare quel locale."

"Che cosa?!"

"Si è così!"

"Ma perchè non mi hai detto niente?!" aveva il sospetto di centrarci qualcosa.

"Bè l'avresti saputo quando lo avrei detto a Buffy! Perchè ne sei così interessato?"

"Ehm.. Buffy.. é una ragazza così simpatica... e ... carina..."

"Cosa?! Parlavo del fast food! Ti piace Buffy?!"

"Ehm.. Ciao!" era troppo imbarazzato per continuare quella conversazione, uscì dalla stanza velocemente, senza far continuare il discorso a Giles.

 

[WIP]