Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

 

IL MIO DESTINO…

Di Trinity

 

paring: Spike/ Buffy

 

Non avevo mai capito cosa significasse essere la cacciatrice fino a quel giorno, quel giorno in cui ho visto morirmi davanti agli occhi il mio osservatore, avevo sempre preso questo ruolo alla leggera, ma quando Merrik morì,mi sentì sola, veramente sola , più sola di quando le mie amiche mi abbandonavano dicendomi che ero strana, più sola di quando mi richiudevo in soffitta per non sentire i litigi di mamma e papà, più sola che mai , perché adesso non avevo più nessuno che con aria severa mi dicesse cosa dovevo fare, che con aria sicura mi diceva che ce l’avremo fatta. Sono stata poco con lui, ma mi ha insegnato cosa dovevo fare e qual’era il mio destino. Il destino a cui non posso sottrarmi, questo l’ho capito solo dopo! Credevo che andandomene da LA, automaticamente non sarei più stata la cacciatrice ma mi sbagliavo, solo quando un uomo in una biblioteca mi mostrò un libro sui vampiri e mi disse che ero la cacciatrice, mi accorsi che non potevo più scappare, che dovevo affrontare chi ero e quale fosse il mio dovere. Mi ritrovai accerchiata dalle persone più importanti della mia vita. C’era Willow, la mia affidabilissima amica, che pian piano scoprì il suo potere nascosto;poi c’era Xander il mio amico, credo che all’inizio avesse una cotta per me , ma poi capì che il mio cuore era già promesso a un angelo oscuro; Giles, non potrò mai dimenticare i suoi occhi peterni mentre mi dicevano che ce l’avremo fatta prima di affrontare un apocalisse, ricordo il suo sguardo preoccupato quando mi diceva che dovevo stare attenta quando sapeva che non lo sarei stata. Ricordo Angel, il demone , l’uomo con le fattezze angeliche, non posso dimenticarlo, insieme a lui ho compreso che cosa ero in realtà: un entità divisa in due parti :bene male. Sapeva benissimo che se la parte del male mi avrebbe prevalso sarei stata perduta per sempre, ma lui mi mostrò cosa potevo fare per gli altri e per me stessa, mi insegnò l’arte della concentrazione e con lui imparai anche ad amare, ad amare lui , che per leggi naturali doveva essere il mio nemico, ma per il mio cuore fu il mio amore. Ma l’amore non può da solo combattare, se la ragione non è d’accordo, e per questo Angel mi lasciò, perché sarei stata meglio senza di lui , soffrì , soffrì molto , ma grazie alle persone che mi erano intorno capii che non ero sola, non ero mai stata sola, ma che avevo attorno a me delle persone stupende a cui si aggiunsero anche Tara e Anya. Tara era una persona stupenda, un essere dotato di grande gentilezza e serenità, aveva imparato l’erte della magia, possedeva un amore infinito, quando i suoi familiari vennero dicendo che era un demone non ci credetti , non potevo crederci e infatti non era la verità.

Un'altra persona mi consolava quando mia madre stava male ed io non avevo più la forza di lottare, Spike, credevo volesse uccidermi , ci credetti in una maniera inquietante, ma chissà perché non lo fece mai , potevo veder il suo sguardo impacciato quando cercava di consolarmi mettendomi una mano sulla schiena, dopo che lo avevo insultato dicendogli che era una cosa cattiva e disgustosa , ma lui tornava sempre , anche se una volta persa la pazienza prese un fucile, voleva davvero uccidermi , ma vedendomi sul portico piangente non lo fece, vidi il suo sguardo cambiare , la sua espressione mutare, forse incominciai ad innamorarmi di lui da quel giorno, ma continuai a spingerlo lontano da me, quando mi confidò i suoi sentimenti lo allontanai ancora di più, ma quando Dawn rischiò di morire a causa di una dea lo ritrovai ancora lì, al mio fianco , pronto a sorreggermi lungo il sentiero se fossi caduta, gli dissi che non saremo sopravvissuti tutti, ma lui disse che avrebbe provato e avrebbe lottato fino alla fine del mondo , anche se fosse stata quella sera stessa. Purtroppo la mia previsione si avverò , e il destino scelse che sarei dovuta morire io nel tragico scontro con Glory. Infatti la dea aveva già aperto il portale , e per chiuderlo avrei dovuto sacrificare Dawn, avrei dovuto chiuderlo con il suo sangue perché era la chiave mistica , ma era anche mia sorella , e per me non c’era neanche la remota possibilità di sacrificare lei,il suo sangue era come il mio, era il sangue Summer , e una nuova consapevolezza si impossessò di me, andai da lei , le disse che le volevo bene , che l’avrei sempre voluto bene e con lo sguardo pieno di rassegnazione ma anche di determinazione fissai il vuoto , e vidi i miei amici , vidi la mia famiglia, li guardai negli occhi , nessuno poteva immaginare il gesto che avrei compiuto, mi pentii di non averli salutati , mi soffermai un po’ di più negli occhi di Spike , e lui colto da un’illuminazione cominciò a gridare, posso sentire mentre mi diceva di non farlo , mentre mi diceva che avremo trovato un sistema per chiuderlo senza sacrificare Dawn, ma io sapevo che quello era la cosa giusta da fare, guardai il l’alba spuntare da dietro ai grattacieli e dissi addio al mondo , e a loro. Comincia a correre e mi lanciai, ricordo l’energia che invase il mio corpo , faceva male , molto male , ma alla fine cedetti e poi il buio.

Mi svegliai in una bara , non riuscivo a respirare e a vedere nulla , comincia spingere e il terreno mi invase completamente , scavai, anche quando sentivo i muscoli delle braccia dolermi, anche quando le mie mani cominciarono a sanguinare e le mie unghia a spezzarsi, ma continuai , e finalmente fui premiata dall’aria che ricominciava a pompare nei miei polmoni , la vista era offuscata , e credetti davvero di essere finita all’infermo, avevo paura , non sapevo cosa fare e dove andare, cominciai a girovagare senza accorgermi che conoscevo quelle vie , perché erano le vie di Sunnydale. Ritrovai i miei amaci, e l’istinto mi impose di difenderli , vidi i loro sguardi meravigliati , ma avevo paura e cominciai a correre, mi ritrovai di nuovo su quella torre , l’istinto di buttarsi fu talmente forte, che se Dawn non fosse venuta e mi avesse imposto di scendere prima che tutto crollasse adesso sarei morta definitivamente.

Mi portò a casa mi tolse il fango dai capelli, mi vestì , ma prima che potesse continuare sentii un rumore e un imprecazione di Spike che diceva che le avrebbe tolto la spina dorsale. Dawn era contenta ,davvero contenta , mi trascinò sulle scale prima che potessi oppormi , e mi ritrovai ad annegare nei suoi occhi , credeva fossi il Buffybot ma poi scrutò meglio nei miei occhi e guardò le miei mani insanguinate, non posso dimenticare la sua espressione: meraviglia , dolcezza e forse anche amore , non mi chiese niente cominciò a curare le mie mani , prendendole delicatamente tra le sue, se in seguito non fossi stata tanto impegnata ad autocomiserarmi per essere stata strappata dal paradiso, avrei potuto accorgermi che mi amava davvero, poi però fui troppo impegnata a divertirmi con lui sessualmente per sentire in me un altro sentimento nascere. Ci usammo, ma poi sentì il disgusto, no verso di lui, ma verso di me, avevo tradito i principi in cui credevo e lo lasciai con un: “mi dispiace,William” sapevo che a lui non sarebbe bastato , che avrebbe riprovato, ma in quel momento credetti di essermelo lasciato alle spalle, quando però vidi lui e Anya baciarsi , mi sentii vuota, ma non riuscivo a dare il nome a quel sentimento che avevo scoperto dentro di me. Quando lui venne per scusarsi , io accettai le sue scuse e gli dissi di andare via, ma lui mi domandò perché non l’amavo, e io gli dissi che non avevo fiducia in lui, anche se incosciamente mi ero sempre fidata di lui , ma mi sentivo ferita e tradita e gli sbattetti di nuovo in faccia che non lo amavo e che non lo avrei mai amato,dimenticai che era un demone , ma le sue mani su di me mi ricordarono che anche se diceva di amarmi e combatteva per il bene era pur sempre un entità malvagia, cercò di violentarmi, ma non ci riuscì. Andò via, lontano, lontano da me, lontano dalla causa che lo aveva fatto impazzir e adesso mi pento di non aver compreso cosa si celava in quegl’occhi , in quelle mani , in quella persona , si persona, l’ho sempre considerato tale , anche se la realtà diceva il contrario , ha avuto sempre un nonsochè di diverso dagli altri vampiri, ricordava le emozioni umane , a in un certo senso le sentiva ancora su di sé , ho sempre saputo che sapeva amare anche quando lo negavo, adesso ammetto che mi è mancato , mi è mancato immensamente. Quando me lo sono ritrovata avanti nei sotterranei della scuola, credevo che non fosse lui , lo sentivo distante, non potevo crederci , forse la mia immaginazione mi giocava brutti scherzi , ma quando me lo sono ritrovato dentro casa , con vestiti puliti e capelli irrimediabilmente ossigenati con quel fascino misterioso capii che era reale e che avrei dovuto fare i conti sul passato e cosa provavo ancora per lui. Scoprì che lui aveva riacquistato l’anima , e mi sentì come una persona nuova , forse migliore , perché ero riuscita trasformare un essere malvagio , come Spike era stato , in un essere totalmente diverso che aveva trovato il coraggio di voltare le spalle al male, mi fidai ancora di lui , sapevo che potevo farlo e che avrei sempre potuto farlo , ma avevo paura di sbagliare ancora e ricordavo cosa poteva farmi. Andavamo di pattuglia insieme, parlavamo anche qualche volta, a volte però si chiudeva in silenzio al buoi nel mia cantina, sapevo che effetto faceva riacquistare un anima dopo aver commesso crimini di ogni genere , lo avevo sperimentato con Angel , sapevo quanto faceva male. Mi sentii perduta quando il First lo rapì, avevo paura per lui , paure per tutte le torture che avrebbe subito , sapevo di cosa erano capaci di fare , lo avevo visto fare alle cacciatrici potenziali, ed ebbi paura che lui non ce l’avrebbe fatta a sopportare tutto quel dolore di nuovo. Nel corso della sua vita aveva sempre sofferto, sia da uomo, sia da demone , e forse avrebbe sofferto anche da essere a metà fra i due mondi. Riuscì a salvalo, a portarlo a casa , e a sussurrargli , anche se solo con gli occhi , che lo amavo, non riuscivo, però, ad esprimermi con le parole, dicevo solo, quando lui voleva andarsene , di non farlo perché avevo ancora bisogno di lui. Ricordo di esserci tenuti stretti il giorno prima del combattimento , aveva detto che mi amava non perché non potesse raggiungermi ma perché ero l’unica, l’unica , io gli avevo detto di non volere essere l’unica , ma lui con la sua inconfondibile ironia mi aveva detto che neanche lui voleva essere tanto bello, ma che tutti avevano delle croci da portare. Ricordo com’era combatter insieme, l’adrenalina che ti scorre nelle vene e l’attrazione verso il nemico, questi sono stati i nostri combattimenti, ma quando combattei contro il First, ebbi davvero paura che non ce l’avremo fatta, ma mi rialzai , mi rialzai per il mondo , per me stessa e per lui , per avere un futuro insieme, un futuro che si sciolse come neve al sole , quando lui non volle scappare e quando con rassegnazione gli presi una mano e gli sussurrargli che lo amava, lui non ci credette , forse lo fece per non farmi soffrire, per non farmi avere rimpianti, lo vidi bruciare , e con lui bruciare la fiamma del nostro amore. Adesso sono qui a scrivere su questo diario i ricordi della mia vita, di quell’amore che è morto quel giorno con il crollo di Sunnydale , quell’amore che non ha potuto avere un futuro, forse ho scritto queste pagine con lo scopo di far capire come è stata dolorosa la mia vita, quanti imprevisti ho affrontato e quanti errori ho commesso, ma grazie alla mia vita ho accettato il mio destino , e adesso ringrazio chi l’ha scritto perché mi ha fatto conoscere le persone che ho avuto a fianco nella mia vita: Giles, Xander, Willow ,Tara, Anya, Angel e ancora altre ma soprattutto quelle persone che mi hanno fatto apprezzare la semplicità e l’onesta di Spike, che mi hanno permesso di amare un essere tanto superiore a me come lui, e hanno permesso che dopo averlo trattato male di farmi amare ancora, forse il destino non esiste, che ce l’ho scriviamo noi , allora sono contenta di essere stata una brava scrittrice. Adesso devo affrontare un'altra battaglia, forse l’ultima , chi lo sa, ma un cosa è certa :SONO LA CACCIATRICE. SONO L’UNICA!!