Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove
in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.
SEGUI
IL BIANCONIGLIO
Di Trinity
Personaggi e luoghi appartengono ad
altri come: J. Whedon, Upn
ecc, le divagazioni sono mie... ma alludo vagamente...
Allo stato cronico di depressione è
succeduta la rabbia. Il biondino è nervoso. Ha capito col tempo che deve
prendere una qualunque decisione risolutiva. L’andamento della sua esistenza e
il suo ruolo in questo mondo erano diventati insostenibili. Aveva sopportato
mille assurdità…. Si, assurdità …. La pazienza deve
avere dei limiti e questi limiti impongono di cambiare nome ai suoi tormenti : non più dolore, sofferenza ma …assurdità.
Tutto incominciò con l’amore. Eh si, questo non glielo può contestare nessuno, lui è un
portatore insano d’amore, insano perché è sempre lui ad amare, tanto, troppo…
e, regolarmente, viene calpestato , ridicolizzato, maltrattato.
Il primo amore, disprezzato e offeso,
lo ha portato alla disperazione, e come se non bastasse, lui, dolce e innocuo è
stato castigato dal destino con un bel morso e la morte…
La non-morte, non cercata, non
meritata.
È stato trasformato in un essere forte
e spietato ma comunque scelto per essere manipolato a piacere, adesso lo sa.
L’amore, si,
ancora, e anche a lungo , totalmente rivolto al suo boia, la vampira matta, che
doveva dividere col capo. L’odiato capo, un'altra vittima della sorte, come
lui, ma più dignitoso.
Finisce a Sunnydale,
dove viene sfruttata ancora il suo romanticismo esasperato. Qui c’è una ragazza
dai capelli d’oro e gli occhi grandi e innocenti, anche se…. tanto
innocente non è. Una vera e propria macchina da uccidere, come lui.
Doveva per forze amarla?
Lui è lì per questo!..
E lei, doveva proprio umiliarlo e
torturarlo?
L’amore gli deve questo!
Ma lui resiste perché pur di essere
amato, mangerebbe ancora la terra ..
È essenziale, l’amore, e non solo per
lui. Altri hanno fatto tanto per causa suo:
Angel , persa
la sua bella anima artificiale aveva dimostrato quello che era. Sadico crudele
da demone, appena peggiore del uomo che era stato. Ma
comunque degno di essere rispettato … peggio : di
essere amato !
Lui, non!
E Anya, non
aveva scelto le vie demoniache per vendicarsi dell’amore? Aveva provocato tanta
sofferenza, poi puff…. Era stata perdonata, accettata
e anche voluta bene !
Lui, non!
Willow, per due volte, non aveva sopportato la sofferenza
ed aveva imposto ai stessi amici magie pericolose,
omicide ! aveva una ragione, lei … la disperazione !
Lui, invece, criminale lo era stato,
ma non aveva avuto scelta. Si era poi pentito, aveva amato sempre più forte
mettendo a rischio la sua esistenza in più occasioni. Aveva dimostrato a tutti
che, con le sue sole forze, era cambiato e cambiare rappresentava un’impresa
complicata per uno come lui, e dimostrava quanto
sentimento serbava in se.
Più di chiunque!
Lei lo aveva usato e illuso, ma non
era colpa sua, faceva parte del gioco. In realtà era schiava anche lei del suo
desiderio per lui, ma non avrebbe ceduto. Lui, dopo tutto
e per tutti non era altro che un vampire di cui era giusto diffidare! Chi era
stato William, o cosa era diventato Spike da quando l’amava non contava… lui
esisteva per essere deriso e ingiustamente temuto.
Adesso erano a un bivio. Lei lottava
contro i suoi sentimenti ; chi sa per quanto tempo
ancora?
Ma aveva fiducia in lui, ormai, e
avrebbe forse accettato di fargli togliere il maledetto chip. Lui lo sperava
con tutto il cuore e avrebbe cosi provveduto a mettere fine al
incubo che il grande burattinaio non aveva fatto altro che alimentare
per fare durare il piacere.
Eh si,
avrebbe tradito, ma a fine di bene, perché sapeva che giustiziando il sadico
responsabile del suo martirio, avrebbe finalmente potuto vivere in pace con la
sua amata.
Si preparava a fare fuori il grande
maestro. Per localizzarlo bastava a consultare l’elenco telefonico e sfogliava
U…. V…. W , Eccolo…
Lei aveva preso la decisione giusta.
Togliere l’aggeggio che lo faceva soffrire, perché, a lui, non veniva
risparmiato niente.
La sua testa era finalmente libera e
questa sensazione combinata al sollievo e all’amicizia di Lei l’avevano
calmato.
Ma doveva agire.
Non sapeva che destino gli era stato
riservato ma non poteva più correre il rischio di precipitare nuovamente in
qualche situazione scabrosa, indipendente della volontà che era segretamente
cresciuta in lui.
Per il momento, non era cambiato
niente, gli era solo passato il male di testa. Continuava ad amarla, accettando
di rimanere la sua ombra, il suo cane da guardia, il suo alleato e comunque il suo
amico, forse il migliore.
Quando si sentì pronto, decise di
passare all’attacco. Non si sarebbe permesso di riportare la conversazione sui
suoi sentimenti se non gli fosse servito un pretesto. Lei lo aveva respinto di
nuovo, anche se molto debolmente e Lui aveva colto l’occasione per sparire la
sera stessa.
Aveva l’indirizzo in tasca, e
camminava con le proprie gambe. Era riuscito ad uscire di scena con discrezione
sperando che nessuno avrebbe avuto bisogno di lui
durante la sua assenza.
Entrò nel parco della bella villa
arrampicandosi ad un albero e fu alla porta in un balzo.
Scelse di non farsi annunciare.
Contava sul effetto sorpresa e per ciò contornò la
casa spiando ad ogni porta-finestra fino a quando lo vide, seduto su una comoda
poltrona, intento a maneggiare sul suo portatile. Era solo.
Fece irruzione nello studio con la
maschera della caccia. Il Maestro sembrò sorpreso ma mantenne la calma.
-Spike, non si può dire che ti aspettavo, ma ti vedo con
piacere.
-niente blabla, non sono qui per
chiacchierare, anzi sarò brevissimo. Sono venuto per aiutarti,
Joss.
-aiutarmi ‘?
-si, aiutarti ad uscire dal tunnel
delle divagazioni. Ero la tu preda preferita, adesso sono il predatore. Hai
sopravvalutato la mia debolezza, o la tua forza, non importa.
Non ci sto più.
Sono venuto da te per eliminarti, ma
evidentemente, mi sono sopravvalutato anch’io!
Lo Spike criminale è tutto tuo, io
sono diverso. Ma, per quanto mi riguarda, non prevedere più niente. Da oggi,
sono libero. Fuori dai giochi perversi. Niente più colpi di scena. Fai come
vuoi con gli altri. Io mi gestisco da solo e rimango per lei.
Fai come vuoi anche con lei, non mi
fanno paura i tuoi progetti, mi arrangerò da solo. Se fallisco,
pazienza. Ma non credere di partire vincente.
W:
-Sapevo di averti dato troppa
intelligenza, troppa sensibilità e a dire la verità, temevo questa tua
richiesta d’autonomia ….. ma….
S:
-Tu non mi hai dato niente che io non
avesse già. Io sono stato al gioco, ma sei andato oltre! La mia non è una
richiesta, e una decisione !
W:
-Spike, ascoltami, ho fatto crescere il tuo personaggio.
L’ho fatto odiare, poi amare. Sei l’essenza della storia tutto il resto è
contorno. Quello che volevo era una storia d’amore travolgente per ciò
travagliata. Per questo, sono partito da lontano complicandola per renderla più
viscerale, più desiderata…. Ho sfruttato il tuo fascino per farlo crescere…
S:
-un remake tenebroso di Romeo e Giulietta !? non, grazie, sarò banale ma non prendo il rischio di una
fine tragica. Ti ho informato della mia defezione…vado… ma prima avrei una
curiosità, fammi dare un occhiata alla giornata in
arrivo…
Spike legge il copione. Niente di
nuovo. Incontro crepuscolare con Buffy, solita
pattuglia, elaborazione di piani difensivi contro il First ecc., poi ci si
lascia da buoni amici e ognuno a casa sua.
-Ah, una altra
cosa, se riesci in qualche modo a ridarmi la mia umanità biologica, prima o
poi, te ne sarei “eternamente” grato! Se no, mi arrangerò da solo.
Ciao Joss,
non me ne volere e conta sulla mia, diciamo… collaborazione.
Le cose sono andate un po’
diversamente dal previsto, ma il ragazzo era soddisfatto. Arrivò a Sunydale un po’ prima dell’alba.
Raggiunse la sua cripta riflettendo
sull’opportunità di cambiare alloggio. Questo luogo era ben poco accogliente soprattutto
in inverno. Aveva anche voglia di un occupazione
diurna. Un lavoro, per distrarsi e per avere un guadagno. Si sarebbe procurato
un computer. Sapeva scrivere delle belle lettere, poteva servire a qualcuno ?
Era troppo distratto dai suoi pensieri
per accorgersi che aveva visite.
Buffy si era addormentata rannicchiata sull’unica
poltrona. La vide solo quando, il solito drink in mano, si apprestò a
stravaccarsi come lo faceva ogni notte per farsi venire sonno.
Lei si sveglio di soprasalto. Lui le
sorrisi, ma non ebbe il tempo di aprire bocca.
B:
-Dove eri finito? Sparisci senza dire
niente! E perché?
Non abbiamo avuto una vera discussione
ieri sera!
Io ti dimostrato tutta la mia fiducia
e tu scappi ! se ti ho offeso in qualche modo, potevi anche arrabbiarti, Fare
una delle solite battutacce, ma non scomparire .
Poi scoppiò a piangere….
-Ho pensato che eri andato via
definitivamente. Non puoi farmi questo… non puoi…
Spike era sorpreso, anzi stupefatto.
Non tanto per la presenza della ragazza, ne per la
scenata ma perché tutto questo….. non lo prevedeva il copione. La strinse a se
pensando che anche la sua piccola si stava scollegando. E senza Joss, tutto diventava più istintivo, più reale, più
semplice….
Le avventure potevano continuare, ma
senza più speculazione sul loro legame.
Sorride. Risuonava nella sua testa la famosa colonne dei Rage Against the Machine ed era
divertente pensare che ce l’avevano fatto in due, ad uscire da ….. Matrix !