Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove
in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.
IL
PRIMO INCONTRO
Di Zenas
"Ti piace qui, Hanneke?"
"E' bello, Darla. C'è tanta
gente."
"E' lugubre. A me piaceva più
l'altra casa."
"Concordo con William."
"Non fate i polemici, voi due. Qui
staremo tranquilli. Organizzeremo indisturbati i nostri piani."
A William ed Adrien
non restò che prendere i bagagli e portarli dentro casa.
"Bah. Almeno è bella grande...non
ci manca lo spazio. Adrien, libera Tristan. Io raggiungo le ragazze."
"OK"
***
"Hai scelto la tua stanza,
Han?"
"Sì, Spike. Quella
di fronte alla tua."
"Te l'ha detto Darla?"
"Cosa?"
"Che all'inizio mi facevo
chiamare Spike. Nuova vita, nuovo nome."
"No. Me lo ha detto Tristan. Gli piaci. Mi ha parlato di te."
Il gatto venne a strusciarsi ed a fare
le fusa contro le gambe di William.
"Davvero ti piaccio, Tristan?" lo prese in braccio "Ti piace il sire
della tua padrona, gatto demoniaco?"
***
"Willow...cosa ti è successo?"
La giovane strega era sconvolta e
spaventata.
Buffy la fece sedere e le diede un po' d'acqua, aspettando
che cominciasse a parlare.
"Erano tre. Maschi, grossi ed
ubriachi. Mi hanno bloccata."
Willow s'interruppe per bere con mani tremanti e rovesciò
un po' d'acqua sul suo vestito.
"Poi" riprese Willow improvvisamente e con voce più sicura "sono
arrivati loro."
***
"Parlano tanto di uguaglianza dei
sessi, ma quando bisogna cacciare mandano sempre l'uomo."
"E loro se ne stanno stravaccate su
qualche divano ad aspettare."
"Giusto, Adrien.
Sistema la cena, per favore."
I due vampiri erano in macchina.
William stava guidando, ma uno dei tre energumeni che avevano trovato da
mangiare stava cominciando a dimenarsi, dandogli fastidio.
Adrien si sporse e gli diede un colpo alla nuca.
"Fatto."
"Ottimo."
"Non mi piace questo posto,
William."
"A me non dispiace, invece. C'è
del movimento. Ed ho intravisto un locale che sembra interessante."
"C'è anche
"In tal caso credo che la
ucciderò. Non c'è due senza tre."
***
"William è molto affezionato a
te, lo sai, vero Han?"
"Sì. Tristan mi ha detto che
gli ricordo Drusilla, anche se siamo diverse.
Stanno arrivando con una cena
abbondante."
In quel momento si sentì il rombo
della macchina.
William ed Adrien
entrarono trascinandosi dietro i tre uomini.
Mangiarono.
***
Buffy non riusciva a dormire, giocherellava con il suo
paletto. In genere alla fine della ronda era esausta, ma
quella sera si sentiva elettrica. Non riusciva a staccare gli occhi
dall'immensa villa poco fuori città. Era illuminata.
Ci viveva qualcuno.
Entrò nella vecchia cripta e salì al
piano più alto.
La villa era perfettamente visibile.
Ed aveva un sospetto.
L'indomani avrebbe verificato.
***
"Ti manca?"
"Chi?"
"Angelus."
"Sono domande da farsi così a
bruciapelo, queste?"
"Rispondi."
"A te manca Drusilla?"
"Certo."
Darla si mise a ridere. William la
guardò con fare incuriosito.
"Sei molto cambiato
dall'inizio."
"Non credo che sia un male. E
indubbiamente sono molto più bello."
"Sei attaccato alla vita."
"Tu non lo sei?"
A questa frase, Darla sorrise
crudelmente, ma in modo caricaturale. William iniziò a sogghignare.
La vampira si alzò in piedi ed assunse
una posa palesemente teatrale. Hanneke ed Adrien, che stavano leggendo, si misero a guardare Darla,
poi William, e cominciarono a sghignazzare.
Darla si avvicinò a William e,
imitando la sua voce, declamò:
"L'eternità...è
una prospettiva interessante."
***
Come aveva sospettato.
Era tutto chiuso, sbarrato, non
entrava il minimo sprazzo di luce da quelle finestre. Le stesse finestre che la
notte prima erano illuminate.
Valutò se era il caso di entrare nella
villa, aprire tutte le finestre e guardarli bruciare. Poi scartò l'idea. Con il
tempo aveva scoperto che uccidere i vampiri in modo indiscriminato poteva
rivelarsi inutile se non addirittura dannoso. I vampiri non erano tutti uguali:
molti morivano ancor prima di nascere, fisicamente troppo deboli; altri
impazzivano dopo la mutazione, e diventavano estremamente pericolosi e facili
da uccidere. Venivano abbandonati dai loro stessi simili. Infine, c'erano i
pochi che sopravvivevano e potenziavano le loro doti. E che formavano dei clan.
In lotta tra loro. E lei poteva sfruttare le lotte a suo vantaggio.
Guardò l'orologio, vide che era tardi.
Sua madre l'aspettava.
O meglio, aspettava la macchina.
***
Quella sera Buffy
si fece aiutare da Willow durante la ronda, e preparò
il telescopio che l'amica le aveva prestato. Adesso poteva vedere perfettamente
all'interno della villa.
I vampiri erano quattro.
Due donne e due uomini, com'era
prevedibile.
"Will...sono
loro i due vampiri dell'altra sera?"
"Fammi vedere...sì.
Il platinato sembrava essere il capo."
Willow restituì il cannocchiale all'amica.
"Era molto autoritario?"
"No...solo
autorevole. Non so se mi capisci. Che fanno?"
"Stanno cenando."
Willow ebbe un moto di disgusto.
"Ma guarda che bella famigliola
felice..." commentò Buffy
sarcastica.
***
William e Darla erano da soli.
Hanneke e Adrien erano a caccia.
"Darla..."
"Dimmi."
"Hai parlato tu ad Hanneke di Spike?"
"Tu e Spike siete la stessa
persona."
William fece un gesto impaziente con
la mano.
"Le hai parlato di Spike?"
"No. Ne sono certa. Perché, ne
era al corrente?"
"Sì. Dice che Tristan
lo sapeva."
"Sei l'ultima persona che
dovrebbe essere scettica nei confronti di Tristan, lo
sai."
William annuì.
In quel momento Han ed Adrien rientrarono trascinando la cena.
Il gatto di Hanneke
le si avvicinò. Era piuttosto teso.
"Tristan
dice che
William si alzò in piedi e cominciò a
mangiare.
"Che guardi, se non ha altro da
fare."
"Guarderà anche domani,
William."
"Domani è
un altro giorno."
***
La sera successiva Buffy
tornò al suo osservatorio, stavolta senza Willow.
Montò il cannocchiale e lo puntò verso
una finestra.
Sobbalzò, quasi rompeva il
cannocchiale. Willow l'avrebbe uccisa.
Il platinato la guardava con un
binocolo, e sorrideva.
Buffy dovette ammettere che era un tipo intrigante.
Gli altri si riunirono attorno a lui.
Il platinato fece un cenno di saluto.
Buffy rispose.