Autore:
Buffy09
Rating:
PG14
Timeline:
fine 3 serie Btvs, 1 serie Ats.
Sommario:
Angel torna da Buffy, ma scopre che lei non era quella che credeva.
Coppia:
Buffy/Angel
Disclamer:
I personaggi e i luoghi descritti non sono di mia propriet`, ma di JW, della WB
e della UPN.
Note
dell'autrice: I personaggi di questa storia sono molto out of character,
soprattutto Buffy. I personaggi di Brian e Jack sono di mia invenzione.
Parte
1
“Tu
pensi di sapere chi sei, cosa ti aspetta, ma non sei nemmeno all’inizio”
Sparita.
Nel giro di una notte era sparita. Willow e Tara si trovavano in salotto con
Dawn e Joyce cercando di tranquillizzarle, mentre Giles, Xander e Spike cercavano
indizi in camera di Buffy. Non c’era nulla, avevano cercato dappertutto e
niente. Riley era uscito già da mezzora per cercare notizie da Willy ma ancora
non era tornato, nel frattempo decisero di scendere al piano di sotto per
aspettarlo. Le altre stavano sorseggiando bevande calde in religioso silenzio,
ma quando Joyce li vide scendere si alzò ansiosa “Allora?” Giles scosse la
testa e proprio in quel momento entrò Riley “Ci siamo ragazzi” esordì attirando
l’attenzione di tutti “Non sono buone notizie, ma almeno sappiamo cos’è
successo” proseguì togliendosi il giubbotto “Pare che anche Dracula sia
scomparso, quindi…” “Oh mio Dio” disse Joyce ormai in preda al terrore “Non si
preoccupi, Buffy sa badare a se stessa” tutti concordarono con Spike e poi lasciarono
casa Summers per continuare la riunione da Giles, dove avrebbero potuto parlare
liberamente. Non appena furono soli Giles espresse il proprio parere “Buffy
saprà anche badare a se stessa, ma sappiamo bene che Dracula e capace di
ipnotizzare le sue vittime” “E’ in pericolo, vero?” l’uomo non rispose alla
domanda di Tara, ma il suo silenzio diceva tutto.
La
stanza era buia, ormai amava le tenebre e passava nell’oscurità la maggior
parte del suo tempo. Quella notte c’era la luna piena, sicuramente Dracula
l’avrebbe portata a fare una passeggiata in giardino, gli piaceva contemplare
la natura alla luce delle luna. Ormai erano settimane che si trovava lì e non
era male, c’era pace e tranquillità di notte e durante il giorno poteva
trastullarsi nella propria solitudine senza curarsi di sguardi indiscreti. Con
tutte quelle ore di riflessione era riuscita a comprendere meglio le parole di
Dracula, adesso sapeva che doveva vivere la sua vita senza preoccuparsi degli
altri. La tristezza che provava riguardo le scelte della sua vita si era ben
presto trasformata in rabbia e rancore. Era questo fondamentalmente il motivo
per cui sebbene fosse libera non desiderava contattare i suoi amici né andare
da loro. Si godeva la pace interiore e quell’atmosfera rilassante. Aveva smesso
di pensare a loro da tempo per evitare di far accrescere la propria furia, li
odiava tutti indistintamente, li odiava al pari di quanto li aveva amati un
tempo. L’innocenza l’aveva portata a credere ad ogni loro parola ad ogni
consiglio, ma adesso tutti avevano vite spensierate e lei soffriva nel cuore,
nel profondo. Odiava Giles per essere stato un padre peggiore di quello
naturale, per averla responsabilizzata al punto da farle dimenticare di essere
solo una ragazza con dei bisogni, odiava sua madre per non essere mai riuscita
ad accettare la sua vera personalità e per non aver mai creduto in lei e odiava
tutti gli altri per essere arrivati a vivere una vita migliore a discapito
della sua.
Lo
scricchiolio della porta la riscosse dai suoi pensieri deprimenti “Oh come
sempre persa nei tuoi pensieri tenebrosi” lei sorrise, ben sapendo che il
vampiro poteva vederla nel buio “Dei smetterla di rovinarti il breve tempo che
ti è rimasto come umana per pensare al passato” si avvicinò con lentezza e grazia
per poi sfiorarle una guancia con la mano gelida e pallida “Pensa al futuro,
pensa a tutto ciò che ti aspetta” “Non ho ancora deciso cosa fare, te l’ho
detto” “E’ il tuo destino, sarai ancora più forte e potente di adesso, avrai il
mondo ai tuoi piedi” “Non voglio il mondo ai miei piedi, solo un po’ di pace e
per il momento ce l’ho” “Bene” disse lui sorridendo genuinamente, poi si
avvicinò alla finestra “Passeggiata?” propose come ogni sera di luna piena “No,
grazie. Oggi non mi va, ma tu vai pure” sul suo volto comparve un’espressione
corrucciata “Perché no mia signora?” lei rise, le succedeva sempre quando lui
la chiamava con quegli strani epiteti, non si sentiva la *sua signora*
“Preferisco riposare, non ho dormito molto ieri sera con l’ululato dei tuoi
lupi” “Sono desolato, provvederò” “Bene, adesso credo che dormirò un po’” si
voltò dirigendosi verso il letto a baldacchino situato nella stanza. Il vampiro
la seguì prendendole un braccio con gentilezza e fermezza “Ti sto offrendo il
mio regno” disse sfiorandole i segni del marchio sul collo con le unghia lunghe
“Devi solo accettarlo, dimenticati del resto e di tutto…” si bloccò voltandosi
verso l’enorme finestra con le pesanti tende rosso sangue, si allontanò da lei
con fare circospetto e abbassando la voce fino ad un debole sussurro disse “Sta
arrivando qualcuno” il corpo di Buffy in risposta si irrigidì, chiunque fosse a
Dracula non piaceva quell’intrusione e quindi neanche a lei. Il vampiro
scomparve in una nuvola di polvere, Buffy afferrò i lembi del suo abito nero di
velluto e si avviò per l’enorme scalinata dirigendosi al piano inferiore.
Proprio quando giunse all’ultimo gradino, sentì un boato e poi si alzò un vento
improvviso che la fece indietreggiare, la pesante porta dell’ingresso si
spalancò e lei intravide Dracula sotto i raggi della luna che dava il benvenuto
ad un gruppo di forestieri che erano stati catapultati all’interno del
castello.
La
porta si richiuse e nella debole luce dell’interno due paia di occhi si
incontrarono, il corpo di Buffy si irrigidì ulteriormente e desiderò non essere
mai scesa a controllare cosa stesse succedendo. La stanza silenziosa fu
riempita da un sussurrò che suonava come una preghiera, come una supplica
“Buffy?!” la ragazza abbassò lo sguardo mentre Dracula si divertiva ad incutere
timore ai suoi vecchi amici. Non riusciva proprio a guardare negli occhi colui
che l’aveva delusa più di tutti, colui che tornava da lei solo quando era in
pericolo, colui che le aveva strappato il cuore con poche semplici parole. Angel.
Angel che adesso la guardava spaventato per lei o forse per quello che vedeva
in lei o, per meglio dire, per ciò che non riusciva a vedere in lei. Non era
più la ragazza che aveva conosciuto, nei suoi occhi c’erano solo freddezza e
non curanza per tutto ciò che la circondava. La vide sospirare rassegnata,
Dracula li osservava come fa una tigre con la sua preda, ma sorridendo Buffy
gli andò incontro con una grazia insolita “Non ucciderli, sfortunatamente li
conosco” tutta la scooby gang si voltò a guardarla, scordandosi improvvisamente
della presenza di un pericoloso vampiro, solo per riuscire a comprendere il
significato delle sue parole. Angel fu il primo a tentare di dire qualcosa, ma
lei lo bloccò infastidita con un cenno della mano “Allora, cosa ci fate qui?”
“Ma…” iniziò titubante Willow “Ah, già. Non mi avete più vista al vostro
servizio e vi siete preoccupati, non è così?” “Non dire idiozie” disse irritato
Xander, lei lo fulminò con lo sguardo e poi notò Riley, immobile che la
scrutava. Il soldatino, pronto a lottare contro le ingiustizie o, piuttosto,
contro ciò che LUI considerava ingiustizie. Buffy gli sorrise fredda “Ci sei
anche tu, credevo fossi in uno dei soliti vicoli sudici che frequenti” lo vide
irrigidirsi ulteriormente e il suo sorriso si allargò. Voltandosi per tornare
nella propria stanza e lasciarli in balia di Dracula, si scontrò con un corpo
massiccio e freddo, sollevò le mani e le posò sul petto muscoloso coperto dalla
giacca di pelle, si sollevò fino al suo orecchio e gli sussurrò maliziosamente
“Mi sei mancato” Spike sussultò, come poteva dire certe cose? Cos’era successo?
Dracula le aveva fatto il lavaggio del cervello? Probabile, ma captava anche
qualcos’altro…ma cosa?
“L’hai
sentito anche tu?” gli chiese Angel più tardi quella sera, mentre tutti gli
altri dormivano nell’angusta camera d’albergo che erano riusciti a trovare.
Dopo il loro ingresso nel castello di Dracula e dopo il loro strano incontro
con Buffy, quest’ultima li aveva congedati con un freddo “Grazie per essere
passati” e insieme al Principe si era diretta al piano superiore, mentre una
nuova ventata di aria fredda li aveva scaraventati fuori dall’enorme atrio.
Avevano camminato a lungo prima di trovare una locanda aperta che poteva
offrire loro accoglienza. Angel non aveva detto una parola fino ad allora,
probabilmente stava riflettendo sul modo in cui le cose si erano evolute. “Che
cosa?” gli chiese Spike confuso “Quella strana sensazione…” “..di freddo? Di
vuoto? Si, l’ho sentita” rispose mettendosi in bocca una sigaretta e tirando
fuori il suo fidato accendino “Ha plagiato la sua mente” disse furente Angel
“Può darsi” fu l’unico commento di Spike con la sigaretta ancora tra le labbra
“Che vuoi dire?” chiese confuso l’altro. Rassegnato per la cecità del suo Sire,
Spike sospirò “Voglio dire che in fondo era quello che voleva Buffy” “Cioè?
Essere plagiata?” “Ma no!” sbottò lui “Il freddo, sto parlando del freddo!
Buffy voleva appartenere alle tenebre e ci è riuscita, anche se con un piccolo
aiuto da parte di Dracula” “Ma di cosa stai parlando?” chiese sconcertato
Angel. Buffy, la sua Buffy, piena di luce e innocenza non poteva desiderare le
tenebre. “Tu non c’eri, ma io si. Ho visto come cacciava ultimamente, come un vero
predatore mai sazio. E con il soldatino…diciamo che è già tanto che non lo
abbia ancora ucciso” “Non andavano più bene le cose tra di loro?” “No, pare che
il bamboccio si facesse succhiare il sangue a pagamento dalle vampire nei
vicoli” “E Buffy come lo ha scoperto?” Spike lo guardò e l’altro capì
immediatamente “Oh, e tu come…?” “Io…ecco…giravo lì intorno e…” sospirò, in
fondo Buffy non era più la stessa già da tempo e Angel doveva saperlo se doveva
aiutarli in quella storia “La tua Buffy non c’è più Angel, dimenticati la
ragazzina di 16 anni con i capelli biondi e gli occhi verdi, è tutto cambiato”
“Cambiato come?” “Lei non rimproverava Riley per le sue scappatelle notturne
perché anche lei aveva i suoi segreti. Quando il soldatino sgusciava fuori in piena
notte in cerca di dolore e morte…entravo io nel suo letto” Angel spalancò gli
occhi e per un istante a Spike parve di rivedere il suo sire, poi lo vide
scuotere la testa come per scacciare la rabbia che lo aveva appena assalito “Tu
cosa?” disse più calmo ma sempre arrabbiato. Spike però non aveva intenzione di
subire la sua rabbia, non dopo tutto quello che aveva già dovuto sopportare
“Senti, era lei che mi cercava. Te l’ho detto, non è
Parte
2
L’aria
era fredda ma a lei sembrava non importare, se ne stava poggiata al balcone a
contemplare le distese di terra scura che si estendevano per tutto il
territorio circostante. Passare dalla soleggiata California a quel luogo oscuro
e freddo era un bel cambiamento, ma lei sembrava non risentirne. Non le
importava più di nulla ormai, o almeno di questo stava cercando di convincersi
da quando aveva lasciato i suoi *amici* per il Principe e in fin dei conti era
la verità, il dolore e la sofferenza che sentiva dentro era impossibile da
sopportare e lei lo aveva fatto per loro, ma adesso… non sapeva più se ne
valeva la pena. Nei loro occhi aveva notato paura ma anche delusione e il suo
cuore si era spezzato definitivamente a quella constatazione, adesso proprio
non aveva più rimorsi. Si strava alzando il vento e la luna era coperta da
minacciose nuvole nere; poteva vedere Dracula che girava per il giardino
pregustando il temporale che stava per arrivare. Anche lui era preoccupato, si
vedeva e lei lo percepiva ogni volta che lo aveva accanto, probabilmente la
ricomparsa dei suoi amici non era una variabile che aveva calcolato nel suo
piano originario. In quel momento il vampiro si voltò dalla sua parte, era
consapevole del suo sguardo su di lui e in lontananza Buffy sapeva che stava
sorridendo, ma non sapeva se era per la soddisfazione di avere avuto la prova
che lei sarebbe rimasta con lui. La cacciatrice si voltò bruscamente e rientrò
nella sua stanza, cominciò a far scendere la zip del vestito e si trovò di
fronte Dracula che la osservava con quella sua aria da predatore. Buffy cercò
di richiudere la zip, ma lui le bloccò la mano e l’aiutò invece a terminare il
compito, la ragazza sapeva che in quel suo gesto non vi era niente di sensuale,
per lui almeno, ma il Principe era così, tutto quello che per un qualsiasi
essere umano può essere un gesto riguardante il sesso per lui era semplice
galanteria. Buffy ci aveva fatto l’abitudine ormai e in quel breve periodo in
sua presenza aveva cercato di comportarsi di conseguenza, quindi si sfilò il
vestito e indossò la camicia da notte di seta che il vampiro le aveva donato la
sua prima notte lì. Dracula si sedette sul letto e le fece cenno di fare
altrettanto “Quando sarai la mia regina non dovrai più preoccuparti di loro, se
vorrai berremo il loro sangue la tua prima notte” Buffy sorrise “Non è quello che
voglio” “Allora cosa vuoi?” chiese lui premuroso facendola voltare verso di sé
“Stare bene con me stessa e smettere di provare tutto questo odio e questa
amarezza nei loro confronti” “L’odio a volte è necessario per…” “NO!” lo
interruppe lei furibonda, non era la prima volta che parlavano del modo
complesso dei vampiri di vedere certe cose, ma ancora non ci aveva fatto
l’abitudine “Lo sai che non la penserò mai in questo modo” “Verrà il tuo
momento” lei si alzò esasperata, non riusciva proprio a capire “Non sto
parlando di vendetta e odio come pensi tu, ma di pace interiore e di giusto
equilibrio” “C’è un solo modo per raggiungere un equilibrio” la sua mente
urlava, non sopportava quei discorsi e odiava il fatto che lui non riuscisse a
capirlo. Dracula aveva però captato la sua ribellione interiore e tutto il suo
corpo fremette, quella cacciatrice era si la più potente, ma plagiare la sua
mente avrebbe dovuto essere in ogni modo facile e invece si stava rivelando più
complicato del previsto. Lui aveva tutto il tempo, ma lei… La voce del vampiro
riecheggiò nella stanza e anche nella mente di Buffy persa nei propri pensieri
“Vieni da me” lei lo fece senza incertezze e ben presto si ritrovò con gli
occhi incastrati in quelli ghiaccio di lui e con la sua mano fredda e
affusolata posata sulla sua coscia scoperta. Doveva riaffermare il proprio
potere su di lei e quando sentì le difese della ragazza affievolirsi, allora la
depositò sui cuscini del letto e attese che avesse chiuso gli occhi, poi si
allontanò lasciando svolazzare il suo mantello. Era giunto il momento della
caccia e il giorno successivo avrebbe saggiato il potere riacquistato sulla sua
prigioniera.
Era
giunta l’alba e il suo fidato lupo era partito alla ricerca degli amici della
cacciatrice, il suo piano era semplice: doveva solo attirarli ancora una volta
al castello durante il giorno e a quell’ora sarebbe stata la ragazza ad
aprirgli, in questo modo la costringeva ad affrontarli una volta per tutte.
Angel
camminava sotto la debole luce mattutina grazie alla gemma di Amara che
condivideva con Spike grazie ad un incantesimo di Willow, ma il fatto che dopo
tutti quei secoli potesse finalmente contemplare la terra alla luce del sole
sembrava non importargli. Camminava rapido e sicuro seguendo il lupo bianco e
grigio che si era presentato alla loro locanda ringhiando contro di loro e poi
era corso via tornando indietro e allontanandosi ripetute volte fino a quando
Angel non aveva deciso di seguirlo. Adesso erano tutti diretti in un luogo
sconosciuto e si erano avventurati nel fitto bosco che circondava la cittadina
in cui si erano sistemati, Willow si guardava nervosamente intorno e stringeva
la manica di Xander, mentre Spike cercava in ogni modo di far ragionare un
testardo Angel “Non sappiamo cosa vuole, non sappiamo se è una trappola e non
abbiamo un piano” “Io ce l’ho un piano: portare Buffy via di lì” “Si, in questo
siamo tutti d’accordo con te e io più di tutti, ma non abbiamo pianificato
nessuna strategia” “Da quando ti preoccupi di fare piani?!” “Da adesso! Angel,
ragiona, stiamo parlando di Dracula” “Esatto” disse Angel bloccandosi di colpo
e voltandosi verso di lui per fronteggiarlo, poi guardandolo dritto negli occhi
gli puntò contro l’arma che si era portato dietro “Proprio tu dovresti sapere
di cosa è capace Dracula! Non venirmi a dire di aspettare, sai benissimo che
non ci conviene aspettare che lui faccia la prima mossa” “Non volevo dire
questo, ma non ti sei chiesto per quale motivo quel lupo ci sta portando dritto
da lui?” “Si e ancora non ho trovato la risposta, ma non credo che stare con le
mani in mano aiuti” “Angel…” Giles si fece avanti timoroso per la reazione del
vampiro “Sai benissimo che anche noi non desideriamo altro che aiutare Buffy,
ma non credo che dovremmo presentarci in gruppo, insomma se è una trappola…”
l’altro non lo fece terminare “Benissimo andremo io e Spike, voi tornate
indietro” Xander non se lo fece ripetere due volte e si voltò per fare la
strada all’inverso e gli altri dopo un attimo di esitazione lo seguirono ad un
cenno del capo di Angel. Spike lo guardava sbalordito “Sei impazzito?!” esordì
quando tutti si furono sufficientemente allontanati “Quelli volevano
semplicemente filarsela e tu li hai accontentati” “Tanto non mi sono di molto
aiuto, sbaglio o è per colpa loro che Buffy ha preferito andare via con
Dracula?” Spike fece una smorfia “Cosa c’è?” “Come se tu non avessi contribuito
con tutta quella storia del farle vivere una vita normale che naturalmente non
avrà mai” i lineamenti di Angel si irrigidirono, sapeva di aver contribuito nel
condurre Buffy a prendere quella decisione drastica, ma sentirselo dire da
Spike era tutta un’altra storia “Come se tu non avessi approfittato della
situazione?!” “Io ero semplicemente lì e di questo che si trattava, lei era
diventata diversa e io ero l’unico con cui poteva sfogarsi, anche se non lo
faceva proprio con le parole” Angel riprese a camminare quando sentì il lupo,
che era tornato indietro a cercarli, ringhiare rabbioso, Spike lo seguì e
continuò ad inveire contro di lui “Scommetto che muori dalla voglia di sapere
come si sfogava, ma allo stesso tempo non vuoi sentirlo. Sai che ti dico, credo
che ti darò qualche dritta. Quando il soldatino usciva ed entravo in scena io
la tua cacciatrice non diceva una parola, semplicemente mi afferrava e
cominciava a baciarmi. Davvero romantico! Quando finiva poi, non doveva
azzardarti a toccarla un minuto di più e dovevi sparire alla velocità della
luce” notando che Angel non rispondeva alle provocazioni decise di esagerare E
poi le piaceva quando la tenevo per i polsi e…” la sua gola si ritrovò
improvvisamente stretta in una morsa “Adesso basta! Ho capito” Spike riuscì a
vedere il dolore nel profondo di quegli occhi castani e si pentì di aver
parlato troppo, anche se non passava giorno in cui non odiava il suo sire per
aver abbandonato Buffy ed essersi privato di ciò che lui non poteva avere, era
geloso e non poteva farci niente. Angel lasciò la presa e abbassò lo sguardo
“Lo so cosa le piace” “Certo, ma, senza offesa, non credo che l’abbiate fatto
come lo abbiamo fatto noi” disse orgoglioso di sé e Angel gli lanciò un’altra
occhiataccia e poi proseguì “Non intendevo dire quello, io…ho ricevuto una
lettera poco tempo fa, era da parte di Dracula. Mi sono insospettito e quando
ho iniziato a leggerla ho scoperto che era un invito nella sua proprietà in
memoria dei vecchi tempi e diceva che ci sarebbe stata una sorpresa per me.
Avevo deciso di non rispondere per niente e di non andarci, ma poco dopo avete
chiamato voi e adesso…” “Fammi scommettere, ti senti responsabile per quello
che è successo? Credi che sia colpa tua? Che novità!” “Vuoi smetterla?! Vuoi
ascoltare il resto o no?!” Spike gli fece cenno di proseguire, mentre si
inoltravano sempre più dentro una fitta rete di alberi e cespugli, il lupo li
guidava trotterellando tranquillamente e fermandosi a tratti per aspettarli
“insomma, credo che volesse che io lo raggiungessi e per questo a preso Buffy”
fece una pausa e questa volta Spike non commentò nulla, aveva capito che doveva
trovare il coraggio di proseguire “Avevo sentito della tua storia con Buffy da
alcuni demoni e non ci avevo creduto, sapevo che stava ancora con Riley, ma con
la lettera di Dracula mi sono convinto” a quel punto Spike sbottò “Allora me lo
vuoi dire o no cosa cavolo c’era scritto? L’ho capito che riguarda il sesso”
odiava quel suo essere così timido riguardo certi argomenti, in fin dei conti
avevano condiviso le loro esperienze come vampiri, cos’aveva da vergognarsi,
stupida anima! “Diceva che aveva visto il mio marchio su di lei, ma che portava
addosso l’odore di un altro vampiro. Mi ha scritto un paio di cose che aveva
letto nella mente di Buffy, mi ha scritto di quello che faceva con te. Io non
volevo leggere ma gli occhi scorrevano sulle righe e la rabbia si trasformava
in dolore, sembrava che potessi sentire la sofferenza che lei aveva nel cuore”
in lontananza iniziarono a scorgere il castello e Spike si fermò “Senti, io
credo che dovresti proseguire da solo” disse evitando di commentare quello che
l’altro aveva appena detto “Perché?” “La lettera, Buffy…è tutto collegato con
te. Io torno indietro dagli altri in caso hanno bisogno di protezione” “Ma ce
la fai a trovare la strada?” “Si, non preoccuparti. Anche se ho un chip sono
ancora un vampiro” Angel sorrise, Spike sapeva sempre cosa fare e quando farlo.
Si voltarono in direzioni opposte e proseguirono il cammino.
Il
lupo corse via non appena Angel giunse all’enorme cancello di ferro, nascose
l’arma e spinse facendo cigolare i cardini arrugginiti. Bussò alla pesante porta
di legno, in fin dei conti era stato invitato come ospite anche se da un lupo,
ad aprirgli fu una donna minuta, scarna e pallida che aveva tutta l’aria di
essere una vampira ma i suoi sensi gli dicevano che in realtà non lo era.
L’oscurità lo avvolse non appena varcò la soglia e poi vide la luce, una luce
sempre ben accolta. Buffy aveva sentito bussare alla porta e si era chiesta chi
potesse essere, la strana gente che faceva affari con Dracula non veniva di
giorno perchè sapeva che lui dormiva, così si era recata nella hall per
trovarsi nuovamente faccia a faccia con Angel, da solo. Il vampiro fece un
passo avanti e lei in risposta indietreggiò “Buffy?!” la stessa preghiera, la
stessa supplica, lei sorrise fredda come il ghiaccio “Di nuovo qui? Non ti è
bastato?” anche lui cambiò atteggiamento notando che lei continuava ad avere la
mente plagiata, o forse no “Sono stato invitato” “Da chi?” “Dracula” lei rise
“Vuoi scherzare?” “No, mi ha mandato una lettera. Adesso dov’è?” “A dormire,
dove dovresti essere anche tu” “Possiamo parlare liberamente allora” “No, non
ho niente da dirti” si voltò per tornare nel salone, ma le parole di lui la
bloccarono “Nella lettera mi diceva di te e Spike” tornò a guardarlo ancora più
fredda di prima “E allora? Dovrei scusarmi? Dire che non volevo?” “No, solo non
credevo…” “Cosa? Che potessi fare una cosa simile? Mi dispiace averti delusa”
disse sarcastica, lui intendeva proprio quello, ma se lei voleva fare la dura
allora sarebbe stato al suo gioco “olevo dire che non credevo che ti piacessero
le maniere forti, ti trovi bene con Dracula allora?!” “Il nostro rapporto non è
di quel genere e poi tu cosa puoi saperne” “Appunto, parlamene. Com’è scopare
Spike e tradire Riley nello stesso momento?” lei stava per rispondergli a tono
quando la governante tornò “Scusi signora, ma il padrone dice che il suo amico
deve restare da noi, sarà nostro ospite” Angel annuì e Buffy sgranò gli occhi
“Cosa? Ma sei sicura?” “Si signora, me lo ha detto ieri sera” la cacciatrice
non protestò, sapeva che se avesse mandato via Angel nonostante l’ordine di
Dracula avrebbe messo in pericolo la donna, così acconsentì ripromettendosi di
parlarne con il Principe. Accompagnò lei stessa Angel in una delle enormi
stanze del castello e senza aspettare il permesso entrò con lui “Sai, credo che
neanche tra un milione di anni tra di noi sarebbe stato come tra me e Spike”
disse cercando di ferirlo, ma Angel fece finta di nulla e continuò il suo gioco
“Ah si e come?” “Ti piacerebbe saperlo?!” sorrise soddisfatta, ma il suo volto
tornò serio quando lui le rispose “Lo so già, Dracula mi ha raccontato tutto.
Come vedi siamo molto intimi” Buffy era furiosa e Angel se ne rendeva conto,
comunque la ragazza non si scompose anche se cambiò argomento “Allora, come mai
non ti sei sorpreso neanche un po’ quando la governante ti ha detto che potevi
restare?” “Veramente mi ha detto che dovevo restare, è diverso, comunque
Dracula aveva già accennato alla cosa quando mi ha scritto” vedendo che il
discorso portava sempre alla famigerata lettera, Buffy si diresse verso la
porta dicendo “Qualcuno andrà a prendere la tua roba” “Cosa? Chi?” lei si girò
a guardarlo confusa “Non vuoi degli abiti da metterti?” “Ci sono gli altri dove
si trova la mia roba Buffy!” disse incredulo per il fatto che lei non capiva il
suo punto di vista “Ci andrò io e poi tornerò” “No, ormai sei ospite di
Dracula, se te ne vai e non torni quella povera governante passerà i guai per
te” “Ma tornerò” “Non posso fidarmi” quella frase lo ferì molto e Buffy se ne
accorse, ma lui proseguì imperterrito “Allora mi accompagnerai tu” “Non posso
uscire” “Perché? Sei prigioniera? Allora non è vero che sei qui di tua
spontanea volontà” “Smettila!” quel rimprovero lo fece desistere, poteva vedere
la confusione in quei suoi occhi verde mare, stava perdendo colpi ma non poteva
insistere troppo o se la sarebbe messa contro “D’accordo, ma manda qualcuno di
fidato” “Bene” rispose lei più tranquilla, infine si voltò e rapidamente uscì
per evitare altri scontri.
Dracula
si sollevò a fatica dal letto e aprì la porta alla governante che aveva bussato
“Mi scusi signore, ma lei mi aveva detto di avvertirla se…” “Si, si…allora
dimmi, abbiamo un altro ospite?” “Si signore, il vampiro ha deciso di restare”
“Bene, ti ringrazio Anya. Ci vediamo stasera.” detto ciò richiuse la porta e
tornò a letto. Le cose stavano andando proprio come previsto, ben presto
avrebbe potuto mettere in atto il suo piano.
Parte
3
“Come
ti è venuto in mente?!” “Non alzare la voce con me, devi rispettarmi!” disse
ormai furioso Dracula, nonostante il potere che aveva riacquistato su di lei la
sera prima, gli era ancora difficile riuscire a controllarla del tutto. Cercò
di calmarsi notando che la ragazza si era spaventata per il suo repentino
cambiamento di umore, la paura in compenso l’avevano fatta ritornare al proprio
posto “Lui è importante quanto te in tutto questo” “Di cosa stai parlando?
Credevo che il tuo piano prevedesse me come tua regina o qualcosa di simile”
“Si, infatti. Tu sarai la mia regina e lui il mio braccio destro. Ho bisogno di
protezione in questo mondo moderno, la gente a forza di sentire stranezze ormai
le vede dappertutto e un comportamento sospetto li fa gridare assassino. Non
posso uscire dal castello e mi nutro a malapena, lo sai quanto è grave?!” Buffy
cominciava a capire, ma ancora non era sicura del proprio posto e poi con la
presenza di Angel cambiava tutto “Io…è solo che…non credevo che dovesse esserci
anche Angel” “Angelus, mia cara” la ragazza spalancò gli occhi e lui rise di
cuore sfiorandole una guancia “Tranquilla, so che i vostri rapporti sono troppo
tesi adesso per sperare che possa essere tu la causa del suo ritorno, non
preoccuparti ci penserò io, ho delle buone conoscenze” cominciò a camminare per
la stanza pensieroso non sapendo come spiegarle i suoi piani per il futuro, in
fondo era ancora umana e probabilmente non avrebbe compreso “Gli umani
potrebbero scoprirmi a qualunque mio spostamento, ma Angelus penserà a tutto e
io potrò riprendere a viaggiare con al mio fianco il vampiro più potente, dopo
di me naturalmente, e la cacciatrice domata” Buffy non riusciva a respirare,
era quello il suo futuro? Era quello che voleva? Forse no, ma se poteva darle
la pace andava bene. Sorrise e Dracula fece altrettanto “Bene, adesso che ci
siamo chiariti, cosa ne pensi di scusarti con l’ospite?!” “Non adesso, devo
chiarire un’ultima cosa” il vampiro non rispose, ma iniziò a guardarsi intorno
allarmato, le membra tese, vide un’ombra e capì che il loro ospite si stava
avvicinando furtivo al salone in cui si trovavano, bene avrebbe usato la sua
curiosità per aprirgli gli occhi. Buffy era ancora in attesa di un cenno da
parte sua, così alla fine l’accontentò “Dovevi proprio parlargli della mia
relazione con Spike?” “No, ma era il modo più semplice per fargli capire chi tu
fossi in realtà. Comunque anche adesso ancora non ne è convinto” “Non devi
convincerlo, tanto sarà Angelus quello con cui avremo a che fare” Angel si
avvicinò di più alla tenda di velluto che separava il salone dalla hall,
stavano parlando di lui e sentire il nome del proprio demone non lo
tranquillizzava “Piccola, non essere sciocca, non dirmi che dopo tutto quel
tempo a stretto contatto con lui non ti sei resa conto che la differenza è
minima?!” Buffy voltò il capo altrove stizzita e imbarazzata, certo che lo
aveva notato ma non riusciva proprio ad ammetterlo a se stessa e voleva
sentirselo dire. Angel la vide seduta sulla poltrona in pelle, con addosso un
abito di seta nera che lasciava intravedere il seno e che la rendeva ancora più
femminile, aveva il viso imbronciato e le braccia conserte. Scoprire che lei
sapeva bene che tra lui e Angelus c’era ben poca differenza lo faceva sentire
sollevato e spaventato allo stesso tempo. Vide Dracula che le si avvicinava
“Lui non sa come ti sei sentita quando le mani di quel vampiro ti hanno
sfiorata, non sa cosa hai provato all’idea di tradire il tuo bravo ragazzo, non
sa quanto ti piace sentire il freddo sulla tua pelle calda” fece scivolare una
mano lungo la gamba leggermente abbronzata della ragazza, che sussultò ma non
si sottrasse al tocco e chiuse gli occhi assaporando quella sensazione di
fresco, all’improvviso sentì il corpo andare a fuoco e il respiro si fece
pesante. Angel poteva sentire i gemiti della ragazza e la rabbia lo assalì, non
poteva sopportare l’idea che la stesse toccando, poi vide il vampiro
allontanare la mano ma i gemiti di Buffy non diminuivano, il vampiro continuava
a guardarla e alla fine lei sembrò calmarsi e rilassarsi sul divano. “Vieni
pure dentro Angelus” Buffy captò solo una parte delle parole del vampiro, ma il
calore per lo strano orgasmo appena provato sparì immediatamente non appena
capì che Angel aveva assistito alla scena. Si ricompose e vide il ragazzo che
la guardava incredulo, Dracula sorrise soddisfatto “Era di questo che parlavo
miei cari” li osservò attentamente a lungo entrambi e poi proseguì “ognuno di
voi dovrà conoscere profondamente l’altro per evitare altre sorprese in futuro,
da questo dipende la mia sopravvivenza”
“Cosa
ti è successo?” con questa frase esordì Angel non appena ne ebbe l’opportunità,
Buffy rise gelida “Non venirmi a fare la predica, sbaglio o hai detto di aver
letto una lettera a riguardo?!” “Smettila, non fare così” “perché? Ti
spavento?” Angel restò immobile, non sapeva proprio come comportarsi con lei e
non voleva far parte dei piani di Dracula “Dobbiamo andarcene da qui. Quando
saremo lontani potremo parlare seriamente della proposta che ci ha fatto” disse
poi, comprendendo che la mente di Buffy era ancora plagiata e che per cambiare
le cose doveva tenerla lontano da Dracula il tempo necessario per farla tornare
se stessa. “Non me ne andrò di qui, io ho già deciso” “Buffy, lui controlla la
tua mente e le decisioni che prendi dipendono da lui” “Può darsi, ma io sto
bene adesso. Non voglio tornare a preoccuparmi di cose che non mi riguardano”
“Sei la cacciatrice, è il tuo compito farlo” “Non l’ho deciso io e poi sono
stanca di avere solo doveri” Angel comprendeva le sue parole anche troppo bene
ma una combattente non poteva mollare “Perché non vieni con me dagli altri? Non
ti forzeremo a fare niente, semplicemente passerai un po’ di tempo con noi e se
alla fine non avrai cambiato idea allora potrai tornare qui” Buffy sospirò e
poi i suoi occhi si illuminarono, era l’occasione perfetta “Va bene, verrò con
te” Angel sorrise ignaro.
“Mi
sembra perfetto. Lo sapevo che eri splendida” Dracula le passò una mano tra i
morbidi capelli assaporando già la vittoria, Buffy sorrise malignamente.
Parte
4
Angel
entrò nella casetta che gli altri avevano affittato per l’occasione, la locanda
non dava loro la possibilità di dialogare dato che li sarebbero stati costretti
a dormire in stanze separate, così Giles aveva trovato quella villetta isolata
che avrebbe consentito a tutti di riflettere in tranquillità. Buffy stava
arrivando con Angel e Willow si dava da fare per aggiustare le ultime cose,
mentre Xander tremava di rabbia seduto accanto al caminetto “Non capisco perché
io!” disse furente rivolto a Giles “Perchè non Spike?” “Xander te lo spiegato
mille volte, Spike conosce di più Dracula e potrebbe risultare utile a tutti
noi, compresa Buffy” “E io non servo a nulla se non a fare da tassista”
“Esatto” lo punzecchiò Spike dalla cucina “Tu sta zitto! Se non sapessi che
servi a qualcosa ti avrei già impalettato” Riley nel frattempo sedeva accanto
alla finestra in attesa dell’arrivo di Buffy, Giles gli aveva consigliato di
andarsene per far si che Buffy non avesse problemi. Da quando aveva scoperto
che tra i due ragazzi le cose, in realtà, non andavano bene, Giles sembrava
essersi irrigidito nei suoi confronti, probabilmente dava tutta la colpa a lui
anche per il fatto che adesso si trovavano in quella situazione. In ogni caso
non lo voleva ancora morto quindi per sicurezza, data la situazione precaria,
aveva detto a Xander di accompagnarlo a Sunnydale e di restare con lui in caso
di problemi. A quella scoperta il ragazzo si era imbronciato pensando che in
fin dei conti anche lui era importante per aiutare Buffy a tornare in sé e non
voleva andarsene, anche se alla fine, volente o nolente, aveva accettato. Riley
si alzò di scatto quando vide due figure all’orizzonte “Stanno arrivando” Giles
gli si avvicinò “Mi raccomando, fai solo un tentativo. Se vedi che non vuole
parlarti te ne vai” l’altro annuì ancora poco convinto, ma sapeva che se si
fosse rifiutato di fare come stabilito e alla fine Buffy fosse tornata in
sesto, loro non gli avrebbero permesso un eventuale riavvicinamento, così aveva
deciso di limitarsi allo stretto necessario. Angel aprì la porta e tutti lo
sentirono dire “Non è una reggia, ma è piuttosto accogliente” la faccia di
Buffy però sembrava dire *Già se solo non ci fossero questi elementi* ma alla
fine riuscì a simulare un sorriso e Giles fu il primo che parlò, iniziando a
spiegarle dove poteva trovare quello che le serviva e indicandole la sua
stanza. Buffy li ringraziò tutti e disse che sarebbe andata a sistemare le sue
cose, così Angel le porse la borsa con l’occorrente e lei si diresse verso la
stanza indicatale da Giles. Quando entrò vide Riley seduto sul letto a testa
bassa “Volevo parlarti un po’ da solo” “Vattene!” disse lei con un sibilo
“Aspetta, lasciami spiegare…” “Non voglio sentire, non voglio ascoltare nessuno
di voi, ma tu meno di tutti” il ragazzo sospirò, sapeva che quello era il
segnale di cui parlava Giles quando gli aveva detto che se captava rifiuto da
parte sua avrebbe dovuto lasciar stare. Si alzò e la sorpassò uscendo dalla
stanza.
Quando
gli altri lo videro uscire così in fretta e così demoralizzato, non ci fu
bisogno di dire nulla e Xander sbuffando si alzò “Vado solo a dirle quattro
parole prima di andare, aspettami in macchina” Riley prese la borsa che aveva
già preparato e uscì dalla casa senza neanche salutare.
Xander
bussò alla porta ed entrò quando sentì la voce dell’amica dargli il permesso
“Scusa Buff, volevo solo salutarti. Porto Riley a casa, sai…” lei annuì
contenta di potersi liberare di quel peso “Spero che tu ti rimetta” lei rise e
il ragazzo la guardò confuso per il suo divertimento “Perché Xan, credi che non
stia bene? Sto benissimo. E tu dovresti essere contento della mia nuova
personalità, sai…” fece una pausa mentre cominciava ad avvicinarsi a lui
camminando sinuosamente “…forse questo è il momento buono per far si che le tue
fantasie su di me si avverino, chissà” Xander respirava a fatica, quella non
era
Quella
sera tutti cercarono di parlarle un po’, ma tutto ciò che usciva dalle labbra
della loro amica erano offese e recriminazioni. Alla fine Giles aveva proposto
di andare a letto per evitare di giungere ad un punto di non ritorno. Buffy
aveva preferito restare ancora un po’ sveglia e Angel aveva colto l’occasione
per parlarle “So che al momento non ti interessa, ma se continui così ti
ritroverai senza amici” “Hai ragione, non mi interessa” si alzò e si diresse in
camera, sebbene infatti non avesse sonno, non voleva passare il resto della
serata in compagnia di Angel che cercava inutilmente di farla ragionare. A
quanto pare però il ragazzo non aveva intenzione di lasciarla stare e la seguì
in camera “Non puoi scappare ogni volta, avevi detto che ci avresti provato”
“Lo sto facendo, solo che voi non riuscite a capire che tutto questo non
porterà a niente” “Perché fai così?” “Angel, apri gli occhi! Ancora non riesci
a capire? Le tenebre sono parte di me, di una cacciatrice e alla fine ho capito
che devo conviverci. Ho trovato il mio equilibrio alla fine, tutto ciò che ho
fatto mi ha portata qui e mi sta bene, l’unico errore che ho fatto è stato
quello di legarmi a delle persone diverse da me” “Ti rendeva umana” “Ma non lo
sono! Non lo sono mai stata, anche se mi comportavo di conseguenza non è mai
stata quella la mia vera natura, è questa” “Non è vero” “Smettila di negare
l’evidenza, anche tu lo sai benissimo e sai anche qual è la tua di natura e
solo che non vuoi accettarlo” “Non parlare di cose che non capisci” “Oh ma io
capisco meglio di te. Cosa credi che mi abbia spinto a donarti il mio sangue?
Certo, volevo salvarti, ma non mi è costato alcuno sforzo farlo, è stata una
cosa naturale e eccitante” “Hai rischiato la vita” “E cosa ti ha spinto a farlo?
La brama del sangue ma anche la voglia di prendere tutto quello che potevo
offrirti” “Ma cosa stai dicendo?” “Che mi vuoi come io voglio te. Che desideri
le tenebre come me. Che vuoi la libertà come me. Io sono me stessa solo adesso,
adesso tocca a te” “sai bene cosa accadrebbe” “E non vedo l’ora” “Ucciderà
delle persone innocenti, come puoi desiderare una cosa simile?!” “Tu e lui
siete la stessa cosa, ormai non si tratta più di Angel o Angelus, siete la
stessa cosa. Nella tua rabbia c’è un po’ di lui e nella sua ossessione per me
un po’ dei te” “Non è così” “si invece e tu lo sai. Chi credi che ti abbia
spinto a bere da me? Chi ti ha spinto a fare l’amore con me la notte del mio
compleanno? Se non fosse stato lui a guidare le tue azioni adesso non saremo
qui” Angel era furente, cosa poteva saperne lei di quelle cose, non conosceva
Angelus, aveva visto solo una parte di lui “Era di questo che parlava
Dracula...” lui la interruppe con uno schiaffo e si infuriò ancora di più
quando vide comparire sul suo volto un sorriso “Chi credi che ti abbia guidato
in questa azione?!” disse lei confermando le proprie parole. Lui la spinse
contro la parete afferrandola per le spalle e cambiando aspetto, lei gli porse
il collo e sorrise “Coraggio, lo so che non aspetti altro” Angel poteva già
sentire l’odore del sangue e il sapore del liquido rosso che scendeva per la
gola, ma non poteva. Il suo corpo gridava per le forti sensazioni che stava
provando, desiderava solo avere quel corpo caldo sotto di sé e poter baciare
ogni centimetro di pelle, Buffy si mosse contro di lui, sapeva bene a cosa
stava pensando il vampiro e voleva vincere le sue resistenze. Non ci volle
molto perché Angel la prendesse tra le braccia e la gettasse sul letto, Buffy
rise e lo attirò verso di sé, non aspettava altro. La furia di Angel la
sconvolse inizialmente, ma poi la rese ancora più calda, i vestiti strappati,
le bocche affamate di baci e i movimenti frenetici, tutto per la ricerca di un
po’ di pace.
Buffy
se ne stava sdraiata tra le braccia del suo Angelo, lui sembrava inquieto e lei
non sapeva cosa dirgli, alla fine si voltò a guardarlo e comprese dal suo
sguardo ciò che lo turbava “Andrà tutto bene” “No, non avremmo dovuto. Dovevamo
aspettare” “Io non la penso così e non ho rimpianti” “Non è quello il punto,
tutto questo è sbagliato” “Perché?” chiese lei un po’ irritata “Perché per una
volta stiamo pensando a noi stessi e non agli altri?” “No, perché questi non
siamo noi” “Sbagliato, questi siamo veramente noi” lui le accarezzò il collo
dove due nuovi buchi facevano bella mostra, ma lei gli bloccò la mano “Non hai
fatto tutto da solo Angel, c’ero anch’io e credi che non ti avrei fermato se
non era quello che volevo?” lui capiva quello che voleva dire, ma nel profondo
si sentiva un po’ in colpa “Tra un po’ passerà” disse lei sorridendo e aveva
ragione, non appena fosse tornato Angelus tutti i sensi di colpa sarebbero
scomparsi e avrebbero potuto vivere secondo le loro regole “Dracula penserà a
noi” “Cosa ne vuoi sapere tu di Dracula? Non lo conosci, ti ha solo plagiata”
“Si, forse all’inizio ma adesso sono libera dal suo influsso, lo sono già da un
po’. L’effetto non dura a lungo se sto lontana da lui” Angel si ritirò come
scottato, tutte le cattiverie che aveva detto ai suoi amici, tutte quelle frasi
sulla sua natura di vampiro e sulle tenebre, tutta quella violenza nel fare
l’amore, quella era Buffy?! “Deluso?” il suo primo pensiero fu quello di dirle
di no, ma non poteva farlo. Avrebbe dovuto salvarla, farla rinsavire e invece
era caduto nella sua trappola. “era tutto un piano?” “Più o meno. Ho spiegato a
Dracula che l’unico modo per convincerti era passare un po’ di tempo da sola
con te e lui mi ha lasciata uscire dal castello, poi gli ho spiegato che per
capire fino in fondo il mio cambiamento e per accettare il tuo dovevi lasciarti
andare e che io sapevo come fare” sorrise compiaciuta e Angel non poté provare
altro che gioia nel vedere sul viso della donna che amava un vero sorriso.
Allora era davvero quello che desiderava? Come poteva desiderare la morte degli
innocenti? “Buffy, capisci che questo significa condannare a morte molti
innocenti” “All’inizio non me ne preoccupavo, ma poi me ne sono resa conto e
Dracula deve avermi letto nel pensiero perché mi ha rivelato che l’unico sangue
umano che ha bevuto era stato il mio” “Che vuoi dire, che si nutre solo di te?”
lei annuì “Poco, solo il giusto necessario. Ormai appartengo a lui e anche tu,
da adesso in poi si nutrirà solo di me e di te. Ha detto che le gerarchie al
suo tempo funzionavano così e che solo raramente i vampiri si nutrivano di
essere umani, ma che adesso sono diventati tutti insaziabili e che a causa di
questo lui rischia di essere scoperto” Angel cominciava a capire e solo in quel
momento comprese che in fin dei conti sotto il gelo che Buffy simulava c’era
ancora la donna che amava. Si strinse il petto con dolore, la trasformazione
stava cominciando, ma non aveva paura, non più. Sarebbe stato un demone
diverso, per lei e per Dracula. Buffy lo strinse e attese ansiosa di iniziare
un nuovo viaggio con lui.
EPILOGO
Si
alzò dall’enorme letto con le lenzuola di seta nera, ancora non si abituava a
quell’arredamento dai colori scuri, ma vivere con due vampiri aveva anche i
suoi lati negativi tutto sommato. Uscì sulla veranda e si sedette su una sedia
rivolta verso il mare, era stata la sua unica richiesta quella di vivere vicino
al mare e loro l’avevano accontentata, adesso avevano una bella casa spaziosa
sulla costa australiana. Passava il giorno sulla spiaggia con Angel ad
abbronzarsi e a fare il pieno di alcolici al bar, lui la rimproverava sempre
per quella brutta abitudine che stava prendendo ma sapeva ancora regolarsi.
Dracula se ne stava la maggior parte del tempo per i fatti suoi e li cercava
solo la notte quando voleva andare a fare il suo giretto notturno per le strade
di Melbourne. Camminavano per ore mentre lui si godeva la frenesia della vita
notturna della grande città, Angelus prendeva Buffy per mano e con lei
camminava dietro al Principe controllando che tutto andasse bene e che il
vampiro non compisse atti sconsiderati. L’aria era fresca al punto giusto e a
Buffy piaceva stare seduta in veranda di notte a guardare le onde del mare, la
sua vita adesso era proprio perfetta. Il posto era bellissimo, i suoi rapporti
con Dracula erano migliorati e ormai lui aveva smesso di controllarle la mente,
e la sua relazione con Angelus…per quello non c’erano parole, era tutto
stupendo. Aveva contatti continui con Willow, Xander e Giles, Spike li aiutava
e in questo modo lei sapeva che erano al sicuro, inoltre ogni tanto li andava a
trovare con Angel, non poteva desiderare di più. Sentì una mano gelida contro
la spalla e si voltò “Dracula, credevo fossi a passeggiare sulla spiaggia”
“Sono tornato da poco, è bello qui fuori vero?” lei annuì lasciando che il
vampiro l’avvolgesse con una coperta, poi si sedette accanto a lei “Era
iniziato tutto in modo così complicato e adesso è tornato tutto alla normalità”
“Già” la tranquillità di quel luogo non le metteva molta volta di parlare, in
realtà aveva voglia di restare sola a riflettere. Il vampiro lo sapeva, ma
voleva chiarire con lei un paio di cose senza la presenza di Angelus “Sei
sempre con lui, non ho molte occasioni per parlarti da solo” Buffy rise, in
effetti si stava rifacendo di tutto il tempo perso e non le dispiaceva affatto
“credo che con il passare del tempo non avrò più bisogno di voi” “vuoi
liberarti di noi, vero?” disse scherzosamente “no, credo solo che dobbiate
vivere…” per la prima volta da quando lo aveva conosciuto Buffy notò Dracula in
difficoltà, poi si ricordò di tutte le volte in cui Angel le aveva detto che il
Principe aveva vissuto per secoli come solitario e che prima o poi avrebbe
desiderato nuovamente. Buffy annuì “Non preoccuparti non appena lo deciderai tu
ce ne andremo per i fatti nostri” Dracula sorrise sollevato, poi si alzò e la
lasciò sola. Buffy restò lì ancora un po’ e poi rientrò in camera, dove Angel
si agitava nel letto, sorrise e si mise sotto le coperte prendendo un braccio
del ragazzo e mettendoselo intorno alla vita. Angelus si destò e sentì il dolce
profumo alla frutta della sua ragazza, sapeva che ogni notte Buffy si alzava e
andava a riflettere sulla veranda, ma non si preoccupava sapeva che lo faceva
solo per avere il controllo sulla sua vita strampalata, infatti ogni notte
tornava da lui e la mattina seguente l’avrebbe svegliata con una buona
colazione per poi portarla a passeggiare sotto il caldo sole australiano, come
tutti i giorni per il resto della vita.
THE
END