Buffy Rpg
Episodio
3
Cose
preziose
Fan Finction scritta dai
bardi del Buffy Rpg
http://it.groups.yahoo.com/group/Buffy_r_p_g/
Limite di età: nessuno
Scritta tra marzo e maggio
2005 e ambientata dopo la settima stagione
Breve descrizione: Giles
rileva l’attività di un curioso negozio di oggettistica horror, collegato a un
Museo degli Orrori, dove Buffy dovrà indagare per trovare il demone
responsabile di un omicidio.
Willow
Valeria
Xander
Max
Anya
Heles
Dawn
Sarah
Giles
Max
Spike
Simone
Andrew’
Domenico
Desio
Max
Vulnavia
Valeria
La
luce del sole entrò dalla finestra della camera di Buffy. Le ombre degli alberi
si riflettevano sul suo letto. Un raggio di sole svegliò la ragazza,
illuminandole il viso mentre il canto degli uccellini le dava il buon giorno.
La ragazza si sedette sul letto senza scoprirsi e si stiracchiò.
Improvvisamente un rumore disturbò quell'atmosfera, un rumore che si faceva sempre
più forte e non accennava di smettere, la ragazza s'alzò e andò con prudenza
verso la fonte del rumore e...buio. Buffy era ancora nel suo letto, tra le mani
stringeva la sveglia, artefice del suo incubo. La Cacciatrice spense la sveglia
e mise la testa sotto al cuscino. "Ah...*Guarda il lato positivo,
Buffy...questa volta era solo un sogno, se tutti i demoni fossero tanto facili
da battere sarebbe una pacchia!* Pensò Buffy mentre si alzava dal letto. Aprì
uno dei suoi cassetti e prese i suoi vestiti,la sua biancheria, e si diresse
verso il bagno. Nella casa regnava il silenzio più totale, tutti dormivano. La
ragazza entrò in doccia. Ci voleva proprio, Buffy aveva riacquistato un po’ di
tranquillità persa durante il brusco risveglio. Andò in camera sua, e, con suo
stesso stupore si sorprese a rifarsi il letto. La Cacciatrice, ora, era
tranquilla, tutto era a posto, guardava la strada dal suo balcone, aveva
tutto ciò che le serviva...o quasi. Il suo stomaco le ricordò che non mangiava
dalla sera prima. La ragazza si diresse in cucina, ma mentre scendeva le scale
un rumore di pentole attirò la sua attenzione, questa volta non era un sogno.
La ragazza si affacciò alla porta della cucina "No...uff!" sbuffava
Anya con in mano una pezza, mentre cercava di spengere un piccolo incendio
sviluppato da un pezzo di carta che si era scordata di togliere prima di
accendere i fornelli. "Anya!" disse Buffy correndo verso di lei e
prendendo uno straccio. La Cacciatrice spense l'incendio mentre Anya la
guardava "Che volevi fare?" chiese Buffy "La colazione!...Non
t'arrabbiare, era un bel pensiero, è solo che non sono molto brava!"
rispose Anya. "Non sono arrabbiata!" disse Buffy sorridendole.
"Certo, potresti sempre rimediare andando a comprare la colazione per
tutti! Che ne dici?" Chiese Buffy "Vado!" rispose Anya uscendo
di casa. Buffy si sedette,e, aspettando che scendesse qualcuno, si mise a
leggere il giornale.
Entrò
Xander, con l’aria sbattuta. “Buongiorno Buffy!” disse, poco convinto. Con aria
assente, aprì il frigorifero e prese la caraffa del succo d’arancia e se ne
versò un bicchiere di cui ne bevve mezzo. Lanciò un’occhiata fuori dalla
finestra e osservò, poco convinto “Magnifico! Che splendida giornata di sole
per iniziare a lavorare in quel negozio che ha rilevato Giles per due soldi!
Come si chiama Cose Licenziose?..Ah no, Cose Preziose..”
"Ehy"
esclamò Buffy notando il malumore dell'amico "Cosa succede?" disse
avvicinandosi"Vuoi parlarne?" nonostante i suoi solleciti a parlare
di cosa preoccupava l'amico, Buffy non notava alcun interessamento da parte di
Xander se non per la bottiglia del succo di frutta che teneva in mano. Tolse la
caraffa dalle mani del ragazzo posandola sulla tavola poi lo guardò negli occhi
"Xander?Parlo con te! Cosa hai fatto?"
Il
ragazzo si voltò verso l’amica e affermò, abbattuto “Vedi Buffy, sono un po’
giù… stamattina come mi sono svegliato sono stato colpito dai raggi del sole,
provenienti dalla finestra. Mi sono detto la primavera è vicina, i fiori
sbocciano, tutti i ragazzi sono innamorati… mi è venuta voglia di andare a
bussare alla porta di Anya per darle il buongiorno poi ho fatto l’errore di
guardarmi allo specchio e mi sono ricordato di essere capitan Uncino…”
Buffy
fece un sorriso di comprensione all'amico "Xander, le persone che ti hanno
amato e che, sicuramente ti ameranno, i tuoi amici e tutti coloro che ti
vogliono bene,non lo fanno per come sei esteriormente, ma per come sei fatto
dentro! Sei una persona bellissima e sono sicura che se domani mattina vorrai
andare a dare il buon giorno ad Anya, lei sarà felice di riceverti!"disse
Buffy all'amico stringendogli la mano.
Il
volto di Xander si illuminò di speranza. Il giovane si voltò verso Buffy,
guardandola con gratitudine per ciò che gli aveva appena detto. Xander ricambiò
la stretta di mano dell’amica e le disse, sorridendo :”Grazie, Buffy!” Poi
guardò dalla finestra e osservò, con improvviso entusiasmo “Però! E’ proprio
una bella giornata… Prima mi sembra di aver sentito che avevi detto ad Anya di
comprare la colazione per tutti, quasi quasi la raggiungo e vedo se posso
esserle d’aiuto…”
Xander
salutò Buffy, lasciò la cucina, e subito dopo la casa, felice.
Entrò
Giles in cucina, di ottimo umore, portando una lettera che aveva appena letto. Disse,
sorridendo alla Cacciatrice “Buongiorno Buffy! Ci sono delle ottime novità! Mi
ha appena scritto il Consiglio e secondo loro, la Bocca dell’Inferno di
Cleveland si trova proprio sotto a “Cose Preziose” e più precisamente sotto al
museo degli orrori situato nello scantinato del negozio! Tutto lascia supporre
che il nascondiglio di Desio, visto l’interesse del semidio per la Bocca
dell’Inferno, sia proprio da quelle parti! Non ti pare un’informazione
interessante, Buffy?”
La
Cacciatrice con tono sarcastico rispose "Che bella notizia, signor Giles!
Non avrei potuto chiedere di meglio oggi!". Detto ciò si alzò posando la
rivista che aveva tra le mani e, di cui per qualche motivo non era riuscita a
leggerne nemmeno una riga. La ragazza assunse un'aria più seria quando vide
l'espressione di Giles, che non le sembrava quella di uno che avesse voglia di
scherzarci su "D'accordo signor Giles, lei cosa pensa, come potremmo
agire? Io ho bisogno di più informazioni su questo Desio!"
“Beh…
le notizie che abbiamo di lui, sono poche… il Consiglio ha trovato degli
scritti antichissimi che dicono che è il figlio di Ares, dio della guerra e di
una donna umana. Quindi è per metà umano… per ora non sappiamo altro. Per
quanto riguarda “Cose Preziose”, direi che ti occuperai del Museo degli Orrori,
dato che è il punto più vicino alla Bocca dell’Inferno! Ti saluto Buffy! Vado
ad aprire il negozio.” Affermò, improvvisamente contento l’Osservatore “Oggi è
il nostro primo giorno di attività a Cleveland! Deve andare tutto bene! Mi
raccomando, vieni il prima possibile! E porta anche tutti gli altri!” Giles
salutò la ragazza e uscì di buonumore.
"D'accordo
signor Giles, aspetto che si sveglino anche gli altri e la raggiungo!"
Disse Buffy riprendendo per l'ennesima volta la rivista in mano. Poco dopo
scese Willow "Ciao Willow!" Disse la ragazza sorridendo all'amica
"Ciao Buffy!" rispose la strega sbadigliando e dirigendosi al frigo.
"Vediamo cosa c'è qui dentro!" disse Willow con curiosità "Lascia
stare, a meno che tu non voglia bere solo aranciata per i prossimi giorni
conviene che qualcuno vada a fare la spesa, poi stanno arrivando Anya e
Xander con la colazione!".Willow guardò la rivista postata sul tavolo
"Wow! Permetti?" Disse prendendo la rivista. Buffy le
sorrise."Te la cedo! Vado a svegliare Andrew e Dawn!" E salì in
camera della sorella. Aprì la porta. La fece sorridere vedere la sorella
addormentata, si domandò cosa stesse sognando, le dispiaceva quasi svegliarla,
ma, nonostante ciò si sedette su un angolo del letto e sussurrando disse
"Dawn? Dawn, svegliati!".
Dawn
stava sognando un mondo dove erano inesistenti vampiri, demoni, dee e dei. Un
mondo dove lei, sua sorella e i suoi amici vivevano come ragazzi normali. Il
suo sogno fu interrotto da una bellissima voce che la chiamava
<Dawn?Dawn!> sentiva venire da lontano "Che c'è? Buongiorno
Buffy!" disse, senza aprire gli occhi "perché mi hai svegliato?stavo
dormendo così bene! facevo un sogno!" continuò sbadigliando e
stiracchiandosi "Com'è la giornata oggi? sei pronta a combattere vampiri e
demoni?" ora era sveglia e voleva godersi la giornata che immaginava
splendida, vedendo entrare dei piccoli ma luminosi raggi di sole dietro le
tende celesti.
Buffy
si alzò dal letto della sorella "Si, è una bellissima giornata!" le
disse sorridendo "Xander ed Anya saranno qui a momenti con la colazione,
poi andremo al negozio." La Cacciatrice si avviò verso la porta "Ti
aspetto giù" disse chiudendosi la porta alle spalle. Poi, si diresse verso
la porta di Andrew. Bussò, ma non ebbe una risposta, così, aprì la porta
"Andrew!" *Ma perché oggi dormono tutti...?* pensava la Cacciatrice,
poi ripeté "Andrew, su, in piedi!"
La stanza di Andrew era in
perfetto ordine. Il letto era rifatto e un bel Tigro con le mani aperte era
pronto per essere abbracciato. Sulle pareti erano incorniciati poster di
Godzilla e di una ragazza vestita da StarTrek con le orecchie a punta; per la
cronaca c'era scritto la subcomandante T'Pol ! A parte la telecamera, la
libreria piena di libri strani e l'armadio chiuso, di Andrew non c'era
traccia. Probabilmente era uscito già da un po’ .
Buffy
si guardò attorno "D'accordo...". Richiuse la porta della stanza e
scese giù "Xander ed Anya non sono ancora tornati?" Chiese la
Cacciatrice a Willow "No, non ancora!" "Spike? L'hai
visto?" Domandò la strega, "No, boh , aspettiamo che si svegli, se
non è già uscito..." Rispose Buffy.
Spike stava dormendo nella
sua camera nella quale, a causa delle pesanti tende appese alle finestre, non
entrava neanche un raggio di sole. Sentendo le voci delle amiche si svegliò.
Ancora assonnato si diresse verso la porta e la aprì per poi, essendosi accorto
del pigiama che stava ancora indossando, richiuderla immediatamente. *Fortuna
che me ne sono accorto! Stavo per buttare all’aria la mia reputazioni di
demone!* Effettivamente si sentiva un po’ ridicolo in un pigiama ad orsettini
ma era l’unico che aveva trovato e non aveva voglia di dormire vestito. Dopo
essersi vestito uscì dalla camera, scese al piano di sotto e disse a Buffy e a
Willow: “Vi sembra l’ora di far rumore? E’ pieno giorno!”
Buongiorno
anche a te Spike!" Disse Buffy sarcastica "Sai, se facessimo rumore
di notte, ci inimicheremmo tutti gli altri, compreso il vicinato, e non so se
ne sia il caso!" disse la Cacciatrice.
“Certo
che ne sarebbe il caso! Avete sempre una scusa per disturbarmi. Piuttosto,
avete svegliato solo me? Non vedo gli altri in giro.”
"Ansioso?!"
scherzò Buffy. "Andrew è uscito e Dawn si sta preparando, presto
torneranno Anya e Xander con la colazione" disse la Cacciatrice.
Un'attraente
donna, dal lungo vestito rosso molto attillato girava per le strade di
Cleveland. Al suo passaggio molti uomini si
giravano
manifestando il loro assenso nei confronti della ragazza dai lunghi
capelli marroni e le donne vociavano tra di loro chissà quale
pettegolezzo: passeggiare a quell'ora del giorno con un simile
abito era certo una cosa eccentrica. Vulnavia scosse la testa in
risposta all'ennesimo fischio di un muratore intento a rifare un
alto muro di
una casa. Una macchina con a
bordo un gruppo di ragazzi frenò di scatto davanti a un semaforo
fattosi rosso e per poco il giovane alla guida non venne
catapultato fuori dal finestrino a causa della visione celestiale
del demone. Vulnavia procedette per la sua strada senza
curarsi del resto.
Anya riconobbe la donna.
Subito ricordò chi lei fosse e tutto ciò che in passato le aveva unite. La
donna ricordò d'essere stata sua complice e ciò di cui era capace. Dalle labbra
della donna con un lieve suono uscì il suo nome "Vulnavia..." La
donna allora si avvicinò alla donna che distava poco da lei. Anya, infatti, non
sapeva cosa fare di preciso ma qualcosa più forte di lei la spinse a recarsi
dalla donna. Anya si ritrovò davanti l'auto della donna, e la guardò-
La donna dai
lunghi capelli neri scese dall'auto e andò verso Anya.
I suo capelli
erano mossi dalla fresca brezza me per quanto ella
potesse essere
bella, i suoi occhi erano di ghiaccio.
Le due donne si
trovarono faccia a faccia. Vulnavia allora, le
disse
"Anya...quanto tempo..." Anya non sapeva cosa fare, Vulnavia
continuò "Da
quando ci hai lasciato...ti sei ridotta a fare la
cameriera per la
Cacciatrice..." disse riferendosi al bar poco
distante. Anya si
senti colpita "Non faccio la cameriera...sono
amici...ma
immagino che tu non sappia cosa voglia dire questa
parola..."
Vulnavia la guardò con aria superiore "No, in effetti io
non ho amici...ho
complici...e valgono molto di più i complici che
gli
amici...Ricordi? Io e te eravamo due ottime complici...." Anya
guardò la donna,
dei ricordi veloci le passarono nella mente,
ricordi che
furono sostituiti immediatamente da quelli più recenti e
sereni trascorsi
con i suoi amici. "Si, lo eravamo...ma ora ho degli
amici...amici
veri...non come lo ero con te!" Così dicendo fece per
andarsene. La
mano di Vulnavia la bloccò "Anya...eravamo potenti
insieme...cambia
idea e torna da noi..." Anya non si sarebbe mai
aspettata di
ricevere quella domanda da Vulnavia, ma ora c'erano
cose più
importanti nella sua vita "No Vulnavia, con voi ho
chiuso..."
Vulnavia ebbe uno scatto di rabbia. Anya diede una
strattonata con
la spalla al demone, e se ne andò per la sua strada.
Vulnavia rimase
un attimo lì, poi risalì in auto, risoluta a
riportare Anya
dalla sua parte.
*Anya si incamminò per la sua strada, stringendo
forte
a sè la colazione
degli amici. Rivedere Vulnavia le
aveva davvero
fatto ribollire il sangue nelle vene.
<< Non può
capire... Lei non sa cosa vuol dire avere
degli amici...
Non sa cosa vuol dire essere sola al
mondo e trovare
finalmente qualcuno che ti ama...
Quanto vorrei che
anche lei potesse, solo per una
volta, provare
tutto ciò... Sentirsi sola e
abbandonata,
esattamente come mi sono sentita io
quando ho
conosciuto Buffy e tutti gli altri...
Sarebbe bello se
anche lei trovasse una persona come
Xander...>>
E con questi
pensieri in testa si girò un' ultima
volta indietro, e
osservò Vulnavia che se ne andava
per la sua
strada.
Tutto a Cleveland si bloccò.
Le persone, le auto e qualunque altra cosa si stesse muovendo. Il tempo si era
fermato. In mezzo alla strada apparve un demone dalle fattezze umane, vestito
di scuro.
Disse con un sorriso
crudele, fissando Anya che si allontanava :”Potrebbe essere bello... o potrebbe
essere semplicemente... una maledizione!” detto questo scomparve. E il tempo
tornò a scorrere, come se nulla fosse accaduto.
Xander arrivava proprio in
quel momento a passo svelto. Si guardava intorno, borbottando :”Ma dove sarà?”.
Aveva una gran voglia di vedere Anya e di parlarle. Passando vicino a Vulnavia
si fermò, ne incrociò lo sguardo e parve illuminarsi. Dopo averle fatto
un sorriso, disse :”Salve, che splendida mattinata, non è vero? ” La bellezza
di quella ragazza era veramente fuori del comune. Xander se ne sentiva attratto
come il ferro dalla calamita.
Vulnavia squadrò
letteralmente l'uomo che aveva davanti dalla testa
ai piedi, avrebbe
voluto replicare con un "Per me le giornate non
sono mai
splendide..." ma quella che le uscì dalla bocca fu una
risposta
inaspettata anche per lei. Il demone sorrise, forse per la
prima volta nella
sua vita, e disse: "Sì,è davvero una mattina
meravigliosa".
Il suo cuore sobbalzò nel petto immortale e una
sensazione di
calore le inondò tutto il corpo non appena i suoi
occhi
incontrarono quelli di Xander.
“Beh... penso che sia
proprio in mattinate splendide come queste che sia possibile fare incontri
splendidi...” esclamò Xander, fissando sempre più estasiato Vulnavia. “Posso
averti.. cioè offrirti qualcosa al bar? Ero appunto diretto là per...” in quel
momento Xander ebbe la sensazione di essersi dimenticato qualche cosa ma il
seducente quanto ipnotico sguardo della ragazza che aveva davanti, fece sì che
i suoi pensieri prendessero tutta un'altra piega. “Sì, ero diretto lì per la
colazione... A proposito, io sono Xander!” disse, come ricordandosi solo in
quel momento di non essersi presentato.
* Xander... Nome
interessante.... Quanto mai bizzarro..... Certo che questo umano non è davvero
niente male.... * pensò Vulnavia, squadrando il giovane che le stava di fronte
da capo a piedi.
Tese la mano verso di lui e
si presentò.
Il contatto con la pelle
fresca e un po' ruvida del giovane la fece fremere.
<<Si. Davvero un umano
interessante....>>
"Io sono Vulnavia. Si.
Penso che accetterò volentieri il tuo invito. Anche io non ho ancora fatto
colazione..." E sottolineò le ultime parole con uno sguardo piuttosto
eloquente.
“Bene... allora sarà
piacevole fare colazione insieme. Personalmente ho sempre voglia di un sano
nutrimento.” rispose il giovane che aveva colto l'allusione della
demone.<<Dimmi, tu sei di queste parti? Io mi sono trasferito da poco...
e non conosco benissimo la città... anche se devo dire che finora non sembra
niente male, dato che è stato proprio a Cleveland che ho avuto la fortuna di
incontrarti..>> osservò Xander, mentre apriva cavallerescamente la porta
del bar a Vulnavia, ed entrando subito dopo di lei. Tutti gli uomini si
erano voltati a guardare l'affascinante ragazza che era con lui, che in
quel momento si sentiva al settimo cielo.
* Finalmente una ragazza
normale! Basta con mantidi religiose, mummie e demoni! E' la mia giornata,
questa!* esultò, internamente, Xander.
Il ragazzo, felice, si
sedette al tavolo con la ragazza, guardandola nei bellissimi occhi.
<<Sai, non avevo mai incontrato una ragazza incantevole come te. Vorrei
conoscere tutto di te...>>
"Mi
hai letto nel pensiero" disse Vulnavia sfiorando la mano di
Xander.
"Anche io vorrei approfondire la nostra conoscenza" quindi
fissò il ragazzo
per un periodo interminabile mentre i rumori
attorno a loro
scoparivano.
L'entrata
del negozio “Cose Preziose” era posto su una via secondaria del centro di
Cleveland, vicino (manco a farlo apposta) al cimitero. L'insegna era un semplice,
ma in qualche modo suggestivo, cartellone dove le lettere erano scritte con
caratteri sinistri. Nell'interno, abbastanza spazioso, si potevano trovare
oggetti, libri e curiosità varie relative alla cultura horror, sia
cinematografica che letteraria. Giles era alla cassa e stava passando una busta
a una signora dall'aria tranquilla. “Ecco a lei, un braccio mozzato, una testa
con gli occhi che escono dalle orbite e un libro di maledizioni! Trenta
dollari, grazie, signora!” La donna prese la busta con lo straordinario
contentuto e uscì dal negozio, lasciando l'Osservatore da solo. Giles, si
guardò intorno, e, visto che, per il momento, non aveva altro da fare, prese il
giornale e cominciò a leggere. Una notizia attirò subito la sua attenzione, ed
esclamò “Santa Pace!” Guardò l'orologio al polso e borbottò, nervoso “Ma quando
arrivano Buffy e gli altri, accidenti!” Improvvisamente, un rumore proveniente
dalle scale che portavano al museo degli orrori, lo fece sobbalzare. Si
avvicinò alle scale, lentamente. Qualcuno aprì la porta del negozio ed entrò.
L'Osservatore si voltò a guardare.
"Buongiorno
Signor Giles" disse Willow chiudendo la porta dietro di
sè. "Come
procede la vendita di Cose Schifose?" continuò, sorridendo
su come avesse
storpiato il nome del negozio. Poi notò il volto teso
dell'osservatore:
"Ma cosa è successo? Pare che abbia visto un
fantasma...".
“Che
cosa, un fantasma?” chiese Giles, come cadendo dalle nuvole. Poi si tolse gli
occhiali e iniziò a giocherellare con le astine. Disse con aria distratta :”Mi
era parso di sentire come un...” Improvvisamente, sbottò :” Ma insomma, dove
eravate? Vi sto aspettando da oltre quaranta minuti! Avevo detto a Buffy di
portarvi tutti qui subito, all'apertura del negozio! Dobbiamo organizzarci per
come mandarlo avanti al meglio delle possibilità! E poi ci sono argomenti
urgenti di cui parlare: guarda che cosa dice il giornale di oggi!”
Willow afferrò il
Cleveland News tra le mani alla pagina indicata da
Giles e lesse ad
alta voce corrugando la fronte mano mano che andava
avanti:
"Freddy Kruger esiste davvero!" diceva il titolo a lettere
cubitali. La
ragazza alzò un attimo gli occhi verso Giles, poi
riprese. "Un
efferato omicidio è stato commesso la notte scorsa nei
luoghi di una
vecchi fabbrica abbandonata alla periferia di
Cleveland, il
corpo sfigurato di una persona, coperto di profonde
ferite è stato
ritrovato da uno dei responsabili della nettezza
urbana. Quattro
profonde ferite al centro della pancia che ricordano
in modo terrificante
gli artigli del noto personaggio ideato da Wes
Craven: Freddy
Krueger, della fortunata serie Nightmare. Opera di un
pazzo omicida che
vuole emulare il suo eroe preferito? Il mistero si
fa fitto e non ci
sono per il momento novità sulle indagini. L'unica
traccia è quel
guanto antigliato, ritrovato accanto alla vittima,
che per molti
anni ha sconvolto i sogni dei giovani amanti
dell'horror...".
Willow tornò a
osservare l'osservatore: "Che cosa facciamo?"
sussurrò mentre
il suo volto di faceva bianco.
Buffy,
ormai stanca d'aspettare Anya e Xander, aveva deciso di recarsi al negozio. La
ragazza entrò e prima ancora di poter dire una parola notò le facce preoccupate
dei due. "Buongiorno Giles" disse riferendosi all'osservatore, poi
sorrise all'amica "Willow..." Notò che i due stavano osservando un
giornale, così avvicinandosi al bancone e, assumendo un'aria più
seria chiese ai due "Brutte notizie?"
Spike, visto che ormai era
stato svegliato e che a casa non c’era più nessuno, decise di recarsi al
negozio “Cose Preziose”. Ovviamente, essendo un vampiro, non poteva
semplicemente uscire di all’aperto e farsi una passegiata sotto il sole. Così
andò in cantina, sollevo senza fatica un pesante coperchio di ferro ed entrò in
un buio passaggio che comunicava direttamente con le fogne attraverso le quali
sarebbe arrivato al negozio (non che gli piacesse camminare in cuniculi sporchi
e nauseabondi ma non aveva altra scelta!). Dopo una decina di minuti entrò,
attraverso una botola, nel museo degli orrori e ,da lì, salì nel negozio. Notò
che c’erano Giles, Willow e Buffy e, vedendo le faccie dei primi due disse:
“Che avete, ragazzi, sembra che abbiate visto un demone!”
Giles
fece un balzo. Si girò a guardare il vampiro. Continuò il discorso che
aveva iniziato
“...Temo
di sì! Sembra che ci sia uno spietato assassino a Cleveland che uccide le
vittime come un personaggio del cinema...” continuò l'Osservatore mostrando il
giornale alla Cacciatrice a cui si era avvicinato Spike. “D'altronde siamo
vicini alla Bocca dell'Inferno che dovrebbe trovarsi proprio sotto Cose
Preziose... e quindi non dobbiamo stupirci se da queste parti accadono
avvenimenti inconsueti. Bisogna comunque capire che cosa è successo e il prima
possibile. Willow tu potresti provare a fare una ricerca con quella macchina
malefica con tanti piccoli tasti che ho fatto preparare appositamente per te!”
Notando lo sguardo interrogativo delle due ragazze, spiegò “Parlo del computer.
Io cercherò nei miei libri, se ci sono dei demoni che assumono le sembianze di
personaggi del mondo della fantasia! Tu, Buffy, quando ti senti pronta
scendi pure nel museo ma fa attenzione! Ricordati, e non mi stancherò mai di
dirlo, che è il punto più vicino alla Bocca dell'Inferno!”
Anya
arrivò a Cose Preziose quasi di corsa. Aveva ancora in mano i pacchetti con
dentro la colazione per tutti. Non le era nemmeno passato per la testa di
andare a casa. Era troppo nervosa per l' incontro appena fatto e si diresse
direttamente al negozio, dove avrebbe trovato sicuramente il Signor Giles.
"Certo che non è
possibile.... E' davvero strano...." E borbottanto ancora tra sè aprì la
porta del negozio, facendo tinntinnare la campanella.
Alzando gli occhi si accorse
che erano tutti riuniti attorno al bancone.
"Che c' è? Avete visto
un demone?"
Buffy sorrise
all'osservatore "Ehy, non si scordi che io sono la cacciatrice!" così
dicendo si avviò verso il museo. La Cacciatrice pur essendo sicura delle sue
capacità, temeva un po quel posto, ma darlo a vedere non sarebbe stato certo
d'aiuto a nessuno. Buffy scese per dirigersi al museo. Il silenzio regnava e
c'era una luce fioca che illuminava a mala pena l'ambiente.
I passi di Buffy
rimbombavano, ma ad un tratto, la ragazza udì degli altri passi dietro di se.
Si voltò, pronta a uno scontro, quando vide Spike. "Spike...stavo per
picchiarti...non si arriva alle spalle della gente in questo
modo, sai?" escamò la cacciatrice. Poi guardandosi attorno aggiunse
" Sopratutto se si trova in posti come questo..."
“La prossima volta camminerò
con una lampadina accesa e dei campanelli alle caviglie, così FORSE non ti
spaventerai...” disse con tono sarcastico Spike “E poi, cos’ha questo posto che
non va? Io mi sento perfettamente a mio agio...”
"Spike?" disse la Cacciatrice
con tono sarcastico in risposta a quello di Spike "Tu sei un vampiro, mi
stupirei se questo posto t'inquietasse!" mentre Buffy parlava però, aveva
notato una statua "Ehy, guarda quà" disse la Cacciatrice in tono
interessato, avendo notato la strana statua. Si fermò un attimo ad osservarla,
poi la sua attenzione fu attirata da un particolare, la statua non aveva il
guanto. "Hai notato?" disse a Spike.
“Ti riferisci al suo
aspetto? Effettivamente è alquanto bruttino, ma noi demoni non siamo tutti
così, come puoi vedere... e poi chi è l’imbranato che l’ha scolpita? Io non me
ne intendo molto di film ma mi ricordo perfettamente che aveva due guanti con
artigli! Bisognerà dire a Giles di cambiare fornitore o finiremo col rovinarci
la reputazione.” rispose Spike
Buffy
guardò Spike con aria dubbiosa, poi, esclamò"Va bene....dai, sarà meglio
andare ad avvisare Giles... a quanto pare nuovi demoni che minacciano la
città..." La ragazza tornò al negozio dove andò subito dall' osservatore
"Signor Giles, ho trovato novità importanti! Mi segua" disse la
ragazza con tono deciso.
L’Osservatore
alzò la testa dal libro e chiese, in modo distratto :”Che c’è, Buffy? Hai
scoperto qualcosa?” Vide che la Cacciatrice gli faceva segno di seguirla e
scese con lei le scale che portavano al Museo degli Orrori. Giles seguì Buffy
lungo un corridoio ai lati del quale si trovavano decine di statue di cera,
meravigliosamente conservate, che rappresentavano personaggi del cinema horror:
Jason di venerdi 13, la mummia, Dracula, la mosca, Frankenstain e altri
personaggi. L’Osservatore notò uno Spike dall’aria annoiata vicino alla statua
di Freddy Kruger.
Giles
affermò, guardandosi intorno :”E’ sicuramente un luogo… notevole! Ma
esattamente che cosa avete trovato?”
“Niente,
solo che a questa statua manca un guanto. A me sembra una sciocchezza ma Buffy
ritiene, non so per quale motivo, che possa interessarle. Secondo me l’unica
cosa che dovrebbe fare è farsi rimborsare. Se vuole posso occuparmene io...
ovviamente in cambio di una percentuale. Non vorrei che si sapesse che Spike fa
favori a qualcuno!”
"Signor
Giles..." disse la ragazza in tono serio "Non so cosa ne pensa lei,
ma io sono certa che ci sia un collegamento tra la notizia di oggi e la
mancanza del guanto..." poi si guardò attorno e ripensò un attimo ad Anya
che era antrata da sola, senza Xander, così si girò sempre verso l'osservatore
e chiese "Ma Xander era con Anya? Non l'ho visto..."
“Guai
in vista?” domandò Giles, sentendo la preoccupazione di Buffy. “Accanto al
cadavere è stato ritrovato infatti il guanto di Freddy Kruger che qui manca. Se
ne deduce che uomo o demone che sia, l'assassino è entrato nel museo e sapeva
che cosa cercare. Finora purtroppo le mie ricerche non hanno dato grandi
risultati. Sarà meglio che torni su...” L'Osservatore si voltò di scatto verso
le statue, come se avesse sentito qualcosa. Poi il suo volto si distese. “...
deve essere stato uno scherzo dell'immaginazione. Torno su e continuo le
ricerche sui libri!”
Buffy
volse il suo sguardo a Spike "Allora Spike? Dicevi?" disse Buffy in
tono sarcastico riferendosi al poco interesse del vampiro per quel guanto
mancante.
“Non
me ne importa niente di quello che dice il ‘signor-so-tutto-io’, io continuo ad
essere della mia opinione. Che bisogno avrebbe l’assassino di rubare un guanto
di Freddy Kruger?
Non penso sia così difficile procurarsi un’arma, in fondo siamo in America!
Comunque sia, anche ammettendo che tu abbia ragione, non sarà difficile
scoprire il colpevole dell’omicidio: basterà aspettare qui, nel museo!”
"Ora
andiamo a sentire cosa dice il signor so tutto io...magari sa darci un
aiuto..." Così facendo, si diresse nuovamente al negozio.
Buffy, una volta
tornata al negozio si ricordò del dubbio che le era
venuto in mente poco
prima. La ragazza si chiese dove fosse Xander,
visto che aveva detto
che sarebbe andato da Anya ad aiutarla. Buffy
notò anche
l'espressione, seccata di Anya, pensò che i due avessero
litigato...sarebbe
stata la spiegazione più lecita per l'assenza
dell'amico e per il
volto scuro della ragazza. Poi però decise di
chiedere informazioni,
sia che si trovasse in pericolo, sia che
avesse litigato con
Anya, Xander avrebbe avuto bisogno di lei. Così
si avvicinò alla
ragazza e chiese "Anya, ma Xander dov'è? L'hai
visto questa mattina,
no?"
Anya guardò perplessa Buffy
"Xander? Veramente non l'ho visto...avrei dovuto?" Buffy assunse
un'aria stupita "Si! M'aveva detto che t'avrebbe raggiunta al bar quando
sei andata a prendere la colazione...che strano!" Anya sorrise "Dai,
non ci saremo trovati con i tempi!" Buffy rimase seria "No...non lo
so...Giles, lei cosa ne pensa? dovremmo preoccuparci?"
Anya, ora, guardò con aria
preoccupata prima Buffy e poi Giles "Scusate ma perché vi preoccupate
tanto?" Buffy accennò un sorriso, che, purtroppo, ebbe l'effetto contrario
a quello da lei sperato e incupì ancor di più Anya "Non ti
preoccupare, è una cosa mia, voglio solo essere sicura che vada tutto
bene..."
Giles
era vicino alla libreria e sfogliava un libro. Si voltò, con aria distratta
verso Buffy e rispose :” Andiamo, Buffy! Non vediamo Xander da sole poche ore.
Mi sembra un po’ poco per pensare che sia successo qualcosa di spiacevole. Le
possibilità che abbia incontrato un’altra demone e se ne sia invaghito sono abbastanza
scarse, non credi? Secondo me, dovremmo preoccuparci del demone del guanto di
Freddy. Sappiamo ancora troppo poco di lui. Piuttosto da questa mattina, provo
una piacevole sensazione di tranquillità, come se una qualche seccatura si
fosse allontanata e, per giunta di sia spontanea volontà!”
Willow, che
fino ad allora si era completamente immersa nelle sue
ricerche tramite
internet, sollevò gli occhi dallo schermo del
computer e sorridendo
disse: "Signor Giles, è ovvio! Non c'è
Andrew!" poi però rendendosi
conto di aver manifestato troppo la sua
gioia per l'assenza del
ragazzo si zittì. "Comunque ancora non ho
trovato niente..."
continuò in tono più serio per poi tornare alla
sua ricerca.
Intanto, mentre Buffy e
Spike discutevano del guanto scomparso, un’entità demoniaca li osservava
nascosta nell’oscurità dietro alle statue: *Che idiota quel vampiro, ho fatto
di tutto perché collegassero l’omicidio a
Freddy
Kruger e lui non se ne accorge. Fortunatamente c’è quella ragazza che sembra
abbastanza sveglia... forse un po’ troppo. Sarà meglio tenerla d’occhio per
evitare che mi faccia brutti scherzi.* Poi si guardò intorno soffermando, per
un attimo, lo sguardo su ogni statua finché non arrivò a quella di Jason
Voorhees. *Si, penso che il prossimo sarà il caro vecchio Jason*.
Andrew
aprì il pesante cancello. La villa in stile coloniale sorgeva nella periferia
di Boston. La vecchia struttura si stagliava dalla collina come un grosso
rapace pronto a spiccare il volo. I vetri erano oscurati dalle pesanti tende, e
solo una flebile luce proveniva da una stanza. Il cancello
gracchiò e il ragazzo attraversò il cortile. I colorati fiori che ricordava da
bambino ormai erano del tutto secchi, il giardino non veniva curato da molto
tempo. Quando entrò in casa una voce provenì dalla cucina. "Chi è....
Andrew sei tu?". Una vecchia uscì dalla stanza.
Vestita con un abito nero che le chiudeva il collo, le mancava il fularino in
testa per sembrare uscita direttamente dal 18° secolo. Andrew andò da lei e la
abbracciò. L'odore degli anni che passavano era forte in lei. "Tata come
vanno le cose? Il fantasma di papà ti disturba ancora la notte?""Il
tuo
vecchio padre dall'ultima volta che sei venuto finalmente ha deciso di far
riposare questa povera tata. Comunque ogni tanto suona il piano a ricordo dei
vecchi tempi. Ma lasciati guardare, ormai sei un giovanotto. E come va la tua
missione. Dall'ultima lettera che mi hai mandato ti preparavi ad
affrontare la fine del mondo. Hai sconfitto il male? Sono sicura che il tuo povero
padre ormai avrà capito che non ho cresciuto suo figlio per farlo diventare uno
dei soliti stregoni che invocano demoni per conquistare il mondo. Ma un giovane
di sani principi che lotta contro il male.....oh come
sono contenta. Ma lasciati riabbracciare. Hai reso questa povera tata veramente
orgogliosa. quanto sarebbe felice la tua povera mamma se ti vedesse ora....
""Bè si tata, ma non ti scordare che anche i miei amici ogni tanto mi
aiutano per sconfiggere il male" "Bravi quelli, ma se nell'ultima
lettera mi hai scritto che hanno aperto la bocca dell'inferno..." "E'
stato un incidente tata, poteva succedere a tutti. Comunque hai trovato quei
libri che cercavo? E' molto importante" "Certo figliolo, l'ho messi
sopra il tavolo nella biblioteca. Prima però vieni a mangiare un pò di minestra
e
poi potrai andare di sopra a salvare il mondo..... come sono
orgogliosa!"Andrew e la tata si recarono in cucina. Dopo un pò di ore
Andrew aprì la porta della biblioteca. L'odore di libri era veramente
forte.Volumi su volumi coprivano i muri, scaffali di legno di quercia
sovrastavano la poca luce che usciva dalle lampade. I libri che la tata aveva
trovato per lui stavano sulla scrivania in ordine, solo uno era nelel mani di
un signore ben vestito che lo leggeva con interesse.
Andrew rimase sorpreso: "Desio...."
“Piccolo e sciocco umano!” affermò, gelidamente il folle semidio, avvicinandosi
di qualche passo al ragazzo. “Ho “sentito” che uno di questi testi cela
informazioni sul pugnale. Ma non riesco a trovarlo... C'è qualcosa che mi
blocca... una barriera! Da chi sia stata creata non lo so ma di certo so che tu
mi fornirai subito il libro che sto cercando o farò in modo che tu abbia una
fine tremendamente lenta e dolorosa.”
Desio
fissò freddamente il giovane che, come notò, stava tremando di paura.
“Tu
non mi puoi farmi del male….”le parole uscirono da Andrew un pò stentate. “Vedi
mio padre era un potente stregone e ha messo una qualche sorta di magia in
tutta la casa. Non puoi far del male a nessuno che vi abita…. O qualcosa di
simile”. Una goccia di sudore scese dalla tempia del ragazzo. Poi appoggio il
corpo alla scrivania e mise una mano al mento “E poi perché vorresti
distruggere il mondo. Voglio dire che ti hanno fatto gli uomini per odiarli
così tanto. Quando io e i miei vecchi amici volevamo conquistare la Terra, non
volevamo certo distruggerla, ma essere i più importanti di tutti… famosi come
il comandante Archer… “
“Sciocca
nullità!” rispose, gelidamente, il semidio. Fece lenti passi nella stanza.
Desio fingeva indifferenza ma, in quel momento, non poteva utilizzare i suoi
poteri e poteva essere facilmente sconfitto come un normale essere umano.
Perfino quel mortale dall'aria idiota sarebbe stato un ostacolo se fosse stato
tanto intelligente da intuirlo. Il gelido semidio si avvicinò alla finestra,
sperando che presso quell'apertura, la barriera fosse meno intensa. “Perché
dovrei svelare i miei piani a te, un insulso umano amico della Cacciatrice?”
“Perché
qualche giorno fa hai chiesto il mio aiuto!….” Andrew voleva capire qualcosa
del semidio, i suoi amici contavano su lui…. O almeno se avessero saputo che
stava in quella situazione lo avrebbero sostenuto… almeno era quello che
pensava. “Insomma hai così tanta paura di me da aver paura di dirmi le tue
intenzioni?”
“Uno
stupido umano come te non può farmi paura! Tornerò e sarà la fine per te e la
tua amica Cacciatrice!” affermò, gelidamente, il semidio. In qualche modo,
Desio riuscì a tornare padrone dei poteri sufficienti a teletrasportarsi fuori
di quella casa. Una volta fuori, il folle semidio si alzò in volo nel cielo
notturno e sorvolò l’antica costruzione. Alzò una mano nella direzione della
casa di Andrew’ e subito apparve un’incredibile inondazione che colpì in modo
inaudito la casa. Desio era soddisfatto. Quel piccolo insolente era morto.
Tuttavia, quando anche l’ultima goccia fu scomparsa dalla sua vista, il semidio
si stupì di vedere che la costruzione era ancora là, perfettamente intatta.
“Maledizione!”
esclamò, allontanandosi.
Andrew
rimase stupito dalla scomparsa del semidio. Come se fosse alle sue spalle si
voltò pronto per scappare. Dopo un po’ di esitazione decise che il semidio era
veramente andato via. “Non ci posso credere, sono ancora vivo….. esiste
veramente una magia che protegge la casa. E pensare che ho sempre creduto che
papà lo dicesse solo per tranquillizzarmi. Bene è ora di studiare.”Andrew’
guardò i libri sul tavolo, e passando una mano sul libro che teneva Desio si
sedette e cominciò a leggerlo. Una voce da sotto lo fece distrarre . “Caro, hai
fatto bene a innaffiare le piante, non ho mai tempo per loro. Ormai sono troppo
vecchia per fare tutto.”
>Xander, sempre più preso
da Vulnavia accompagnò l'affascinante demone alla sua
>lussuosa macchina. "Wow! Allora lavorare per quella casa di produzioni
>cinematografiche, pare che sia davvero remunerativo!" osservò il
giovane
>guardando la bellissima automobile. Aggiunse, mentre Vulnavia saliva in
macchina
>"E' stata una mattina… come dire… fantastica! Che ne dici di
rivederci, magari
>per una pizza! " Ebbe la sensazione che forse per una ragazza così
>irresistibile, un invito in pizzeria non fosse il massimo e desiderò di non
>averlo mai detto.
>
Vulnavia si apprestò a salire in vettura e lo spacco del suo provocante abito
rivelò parte della gamba liscia e color avorio.
"Una pizza? Non preferiresti un posto un po' più romantico? Magari una
baita in legno in cima a una collina con una vista mozzafiato su una immensa
vallata verde smeraldo?".
Il demone rimase alquanto perplessa dalla sue parole. Non aveva mai amato quel
genere di cose, in realtà non aveva mai amato niente e nessuno, ma ora l'unica
cosa che desiderava era stare da sola con quel ragazzo, quindi sorrise.
“Stai scherzando? Io vado
matto per le colline! “ affermò Xander, con entusiasmo “Sì, passeremo una
giornata fantastica su una bellissima collina!” Il sorriso di Vulnavia toccò il
cuore del giovane e il suo sguardo intenso lo fece sciogliere come un cubetto
di ghiaccio al sole. Xander fissò la macchina allontanarsi finché non ebbe
svoltato l’angolo. Gli sembrò di vederla sparire improvvisamente e si strofinò
gli occhi, convincendosi che doveva avere avuto un’allucinazione forse dovuta
all’amore che provava per la bellissima ragazza appena conosciuta. Si incamminò
verso Cose Preziose, dove arrivò una decina di minuti dopo. Entrò nel negozio,
con un sorriso ebete stampato in faccia. Il primo che incrociò fu Spike al
quale rivolse un inconsueto :” Buongiorno, mio carissimo amico!” facendogli
uscire gli occhi dalle orbite per lo stupore. Salutò poi Willow Buffy ed Anya
con un caloroso “Salute a voi, mie bellissime signore!” e Giles con un
“Buongiorno a lei, mio erudito amico!”
“Che ha Xander? Oggi sembra
più scemo del solito.” disse Spike ai suoi compagni, poi rivolto direttamente a
Xander: “Perchè sei tanto felice? Smettila di fare quel sorrisino da ebete, mi
irrita! Cosa ti sarà successo di tanto bello? Hai trovato qualcuna che riesca a
sopportare la tua presenza?”
“Caro
simpatico pittoresco amico mio, ho conosciuto una ragazza fantastica. Una
ragazza stupenda, del genere acqua e sapone! Una persona intelligente e
acculturata, dalla conversazione ricercata e soprattutto non è una demone!”
rispose Xander, pieno di entusiasmo. Il giovane si sentiva al settimo cielo e
tutti e tutto intorno a lui sembravano bellissimi: i suoi amici, il vampiro, il
vecchio signor Giles, le teste con gli occhi che uscivano dalle orbite, le
braccia e le gambe mozzate, gli scheletri e tutto il resto. Molto di quello che
vedeva era disgustoso ma in quel momento gli sembrava straordinario.
“Acculturata,
intelligente e del genere acqua e sapone? Si, come no. E come l’hai conosciuta,
andando a comprare la colazione? Sono proprio curioso di vedere questa
ragazza... certo, il fatto che non sia un demone è già un passo avanti!” disse
Spike con tono ironico. Poi ripensò un attimo a quello che gli aveva detto
Xander e aggiunse: “E poi pittoresco sarai tu.”
“Già!
E tutto questo grazie a te , Buffy!” disse Xander avvicinandosi all’amica, che in
quel momento si trovava vicino ad Anya seduta al tavolo con uno dei libri di
Giles. “Se non mi avessi incoraggiato questa mattina , sicuramente non avrei
mai attaccato bottone con quella ragazza strepitosa! Mi hai fatto sentire sexy
anche con la benda ed effettivamente lo sono! Anzi forse è proprio la benda a
farmi ancora più affascinante! Un uomo con un occhio solo è un uomo duro, come
un corsaro con la spada! Davvero, Buffy! Grazie! Sei una grande amica!”
continuò il giovane, con fervore.
Anya alzò gli occhi dal
libro che stava leggendo. Aveva notato il cambiamento di Xander non appena era
entrato a Cose Preziose, ma aveva preferito tenere la cosa per sé. Non le
andava di rendere evidente quanto questo fatto la seccasse.
*Possibile che lui debba
sempre stare così bene? Sembra quasi che non gliene freghi più niente di me! In
fin dei conti sono comunque la sua ex! Stavamo anche per sposarci! Anche se ha
incontrato un' altra non vedo perché lo debba sbandierare così impunemente ai
quattro venti! Ma cos' avrà poi questa di così speciale? Sarà la solita
sciacquetta un po' oca senza un grammo di cervello che si incontra in giro per
il mondo! *
Proprio in quel momento i
suoi occhi incrociarono quelli di Xander, e prima che potesse tenere a freno la
lingua disse:
<Beh... Vedo che sei
molto felice.. E chi sarebbe questa oca... ehm... ragazza così speciale che ti
fa sentire tanto sexy?>
“Lei
si chiama Vulnavia ed è… un angelo! Si occupa di produzioni cinematografiche!
Che ragazza! Wow! Ha due occhi stupendi… e per non parlare di tutto il resto…
Non vedo l’ora di rivederla!” rispose, sognante, Xander mentre mentalmente già
era tornato in compagnia della bellissima demone e si vedeva con lei in
situazioni bollenti. Proprio per questa sua distrazione non riusciva a
percepire lo sguardo carico di gelosia di Anya.
Anya ebbe un sussulto quando
sentì quel nome.
Non poteva essere vero....
Doveva assolutamente parlare
con il Signor Giles, al più presto possibile.
Xander
notò lo sguardo di Anya e le chiese :”Che cosa hai? Ah, un libro di demoni. Mi
sembrava strano che passasse una mattinata senza che dovessimo combattere
contro qualche demone! Che cosa è successo questa volta? Dai, non fate quelle
facce scure! C’è qui il grande Xander, pensa lui ad aiutarvi! ” Il buonumore
del giovane sembrava imbattibile. Aveva sempre in mente Vulnavia e per questo
non poteva che essere felice.
“Scusate
l’interruzione!” disse Giles, improvvisamente, avvicinandosi al gruppo, con un
libro aperto che teneva con una mano. “Penso di averlo trovato!” lanciando
un’occhiata a Buffy. “Il demone con cui abbiamo a che fare è Asmodeus, una
creatura antica che semina il terrore e il caos incarnando gli incubi più
spaventosi delle persone. Non sappiamo precisamente come sia possibile
batterlo. Secondo il signor Micawber, un Osservatore inglese del secolo scorso,
ogni incubo incarnato, per quanto orribile, ha un punto debole ed è proprio
seguendo questa traccia, benchè poco chiara, che è possibile battere Asmodeus.”
Buffy
osservò Giles pensierosa. "Ma per batterlo dovremmo scoprire il punto
debole di ogni mostro o demone...." disse Buffy "Beh, per quello
potrei pensarci io..." rispose Willow sorridendo e indicando il
computer "Grazie Willow, cerca più notizie possibili sui punti deboli dei
demoni più famosi...." Willow annuì. Buffy tornò a rivolgrsi a Giles
"beh, rispetto a quello che sapevamo in partenza è già molto...o almeno è
confortante....insomma...c'è un modo per batterlo! Ora ci serve solo scoprire
quale..."
Dawn stava
preparandosi per uscire.
Era curiosa di vedere
Cose preziose.
Si vestì, si infilò la
giacca e uscì di casa. La
giornata era tiepida e
i raggi del sole le scaldavano
piacevolmente la fronte
e le spalle.
Si sentiva frizzante,
come l' aria che la circondava.
Stava per cominciare una
nuova vita, in una città che
non conosceva, ma con i
suoi amici e con una carta in
più: stava studiando
per diventare un osservatore.
Avrebbe imparato tante
cose sui vampiri in modo
sistematico, non solo
sul campo. Avrebbe imparato a
difendersi: non con la
forza come faceva Buffy, ma con
l' astuzia. Avrebbe...
Una mano le tappò la
bocca, un braccio le passò sotto
la gola.
Si sentì trascinare
all' indietro, impotente.
Fu sbattuta con
violenza contro un muro, la mano
continuava a premerle
la bocca.
Il buio del vicolo
contrastava con la luce in cui era
immersa fino a qualche
secondo prima. I suoi occhi ci
misero un po' ad
abituarsi alla nuova condizione di
oscurità.
Il demone guardava Dawn attraverso la maschera di Jason.
Stranamente quel mostro
non era nato malvagio, ma era la creazione della cattiveria e delle paure
umane. Il suo scopo era vendicarsi di tutti, tutti gli uomini erano colpevoli
contro di lui. E questa ragazzina era una di loro. Magari era la stessa che lo
aveva deriso mentre annegava nel lago, o quella che lo prendeva in giro per il
suo aspetto. Doveva pagare, e tutti i suoi amici con lei. Ora l'avrebbe
guardata in quegli occhi terrorizzati e avrebbe scoperto tutta la malvagità che
aveva dentro. Gli occhi erano lo specchio dell'anima e loro non avrebbero
mentito. Così tenendola per la bocca la alzò fino al suo viso. Già la paura era
manifesta. Scalciava come una bambina, ma i suoi calci erano come punture
d'insetto per lui. Così guardò dentro i suoi occhi per bere della sua anima
terrorizzata.
Dawn era terrorizzata.
Cominciava
a mancarle il respiro.
Ma era
consapevole che se voleva uscire viva da quella
situazione
doveva almeno cercare di mettere in pratica
ciò che
aveva imparato al corso per osservatori.
Solo così
avrebbe dimostrato - ai suoi amici ma
soprattutto
a se stessa - che anche lei valeva
qualcosa.
Nonostante
i suoi pensieri stessero diventando sempre
più
annebbiati, cercò di richiamare alla mente tutto
ciò che
sapeva sul demone che si trovava di fronte.
Come i
vampiri si nutrivano di sangue, lui si nutriva
dei
terrori e delle frustrazioni della gente.
Più chi
gli stava attorno provava sentimenti di odio e
di paura,
più lui diventava forte.
L' unico
medo che aveva per sconfiggerlo era avere
pensieri
positivi.
Ma non era
facile in quella situazione.
Le
venivano in mente solo cose negative: la morte
della
madre, la morte di Buffy, tutte le volte che lei
si era
trovata in pericolo e gli altri avevano dovuto
salvarla
mettendo in pericolo la loro vita...
Stava diventando
sempre più debole. Ormai l' aria le
bruciava
nei polmoni.
Il demone Jason sentiva le forze di Dawn defluire dal
suo corpo, vedeva la
paura nei
suoi occhi, ma anche la tristezza che vi era. Leggeva i suoi
ricordi
come un libro. E così apprese che lei era la chiave, che quando
ancora non
esisteva era predestinata già alla sofferenza. La morte di sua
madre, la
morte dei suoi amici, in lei esisteva una sofferenza e una purezza
che
inquietavano il demone. La presa del demone si allentò leggermente.
Dawn sapeva che le rimanevano pochi attimi di vita,
ricordava tutte
le volte
in cui già l'aveva pensato, ma all'improvviso era arrivata
sua
sorella, e l'aveva salvata...eh si...sua sorella...quanti bei
momenti
trascorsi insieme, quante sofferenze affrontate insieme,
lei e
Buffy erano sempre state unite....così, le tornarono in mente
i suoi
genitori, come in un film, rivide sua madre che accudiva una
Dawn
bambina, rivedeva due sorelle, giocare nel giardino della casa,
il suo
primo giorno di scuola, i suoi compagni ed i suoi amici, il
ragazzo
che aveva tanto amato, coloro che la circondavano tutti i
giorni, e
che, per lei, erano sempre stati scontati, e solo ora
capiva
quant'importanza avessero. Mentre Dawn ripercorreva gl'attimi
felici
della sua vita, le scese una lacrima, ma non era di dolore o
paura, era
una lacrima di gioia, come se i ricordi l'avessero
riportata
indietro,lasciandole ognuna, una granello di felicità,
che
dolcemente l'accompagnava. Sentì la presa allentare, ma si
convinse
che era solo una sensazione, che stava morendo e che perciò
i sensi
cominciavano ad abbandonarla.
Jason
guardò ipnotizzato la lacrima rigarle il viso e cadere inesorabilmente sul
suo braccio. Come se si fosse stato scottato, il demone lasciò cadere la
ragazza e si strinse il braccio al petto. Il legame della paura si era
spezzato. Guardò una Dawn che ormai svenuta era accasciata al suolo. Il demone
aveva perso qualsiasi potere sulla ragazza."Questo stupido ammasso di cera
doveva proprio avere il cuore così tenero. Che schifo. E il tempo si sta
esaurendo. Devo tornare al museo!" Se fosse rimasto ancora dentro la
statua non sarebbe più riuscito ad uscirne. "Questa volta sceglierò meglio
e allora morirete tutti!". Con il braccio ancora dolorante si diresse
verso il museo.
Poco prima: Buffy girava per
il negozio con aria ansiosa, non vedeva la sorella, e questo la agitava.
"Ragazzi, lo so, sarò esagerata ma io sono in pensiero per Dawn! Sarebbe
già dovuta essere qui da molto, insomma, non mi risponde al cellulare, e poi
questi ritardi non sono da lei!" Disse agli amici, accortasi che
quest'ultimi la guardavano con aria perplessa. "Scusate, vado e cercarla e
torno subito!" disse accennando un sorriso.
Buffy fece la strada che la
sorella avrebbe dovuto fare per recarsi a Cose Preziose, si guardava attorno,
ma tutto le appariva normale *Forse sono solo un po’ stanca...infondo è una
ragazza....alla sua età non sapevo che cosa fosse un orologio..." pensò. I
suoi pensieri furono interrotti quando intravide un corpo a terra e una figura,
che, agitandosi fuggiva. La Cacciatrice inizio a correre, e più correva più la
figura senza sensi a terra cominciava a prendere identità...era Dawn. Buffy
ebbe paura, non voleva nemmeno pensare a cosa potesse essere accaduto alla
sorella, "Dawn!...Dawn!" gridò, poi si accascio vicino a lei, le
sentì il battito cardiaco, era ancora viva. Alzo la sua testa e la mise sulle
sue ginocchia, poi la strinse a se "Dawn...che t'è successo..." disse
tra se e se parlando ad alta voce...poi, notò che la sorella cominciava a
riprendere i sensi, così la guardò, e dolcemente le disse "Dawn! Sono
qui...sono io, Buffy! Dimmi, come ti senti, cosa è accaduto?"
Dawn guardò la sorella "Buffy...sei tu!"
disse riprendendo
fiato
"Si, Dawn....ma cosa è accaduto?" chiese Buffy
preoccupata
"Non lo so...io camminavo per venire al negozio, quando
un demone,
un mostro mi ha presa e ha tentato di uccidermi....mi
stupisco
di essere ancora in vita!" Buffy le sorrise dolcemente,
come a
farle capire che non doveva temere nulla fin quando ci
sarebbe
stata lei al suo fianco."Dawn, ce la fai ad alzarti?" la
ragazza
annuì, così Buffy l'aiutò a rimettersi in piedi. "Ora però
non
preoccuparti per me, io sto bene, il demone...quel mostro è
scappato
da quella parte, vai!" disse Dawn. La cacciatrice riusciva
ancora a
vederlo, così facendo disse "Torna a casa e chiedi a
qualcuno
di venire da te, io vado" così dicendo, iniziò a correre
dietro a
Jason.
Giles
stava leggendo uno dei suoi libri, ad un tratto alzò la testa e si voltò verso
i presenti. “Ascoltatemi, pare che Asmodeus abbia l’abitudine di visitare
sempre gli stessi posti ed è quindi probabile che sia ancora nel Museo degli
Orrori!” Tutti si guardarono l’un l’altro con aria significativa. “Buffy è
uscita poco fa e non so dove sia andata… forse sarebbe meglio Spike che tu
scenda nuovamente ed effettui un altro controllo esplorativo. Ma attenzione!
Ricorda che Asmodeus può prendere qualunque mostruosa forma!”
“Qualunque
forma…” mormorò, pensieroso Xander, pensando alle curve di Vulnavia,
astraendosi totalmente dalla situazione “Davvero sexy…”. Tutti si voltarono a
guardarlo in modo interrogativa. Il giovane, imbarazzato, cercò di sviare il
discorso “Dobbiamo assolutamente fermare questo spietato assassino! Con
qualunque arma a nostra disposizione!!” Gli parve di aver salvato abbastanza la
situazione e si astrasse nuovamente con chissà quali pensieri.
“Scusa, sapientone, ma
perché Asmodeus dovrebbe starsene nel museo degli orrori? Aspetta forse che
andiamo a prenderlo?” disse Spike a Giles.
*Magari ci sta veramente
aspettando... non ho voglia di farmi ammazzare.* pensò ma poi, per non fare la
figura del codardo, disse: “D’accordo, scendo a controllare ma secondo me non
c’è niente.” Dopodiché fece finta di dirigersi verso il museo ma poi si girò e
disse: ”Ehm... qualcuno mi accompagna? Non che abbia paura, è che...che... non
conosco ancora bene il museo; non vorrei perdermi.”
Il suono del sonaglio sopra la porta disse che
qualcuno stava entrando, ma
il rumore
della porta che sbatteva faceva capire ben altre cose. Il demone
entrò come
una furia dentro il negozio e senza pensarci due volte spostò
Spike come
un fuscello e lo scaraventò a lato contro il muro. Poi si guardò
intorno
come a cercare il prossimo bersaglio. In realtà stava cercando le
scale per
scendere nel museo.
Subito
dopo, apparve Buffy, anche lei arrivò come una furia nel negozio
"Buffy!" esclamò Willow preoccupata per quel che stava accadendo
"Willow, dov'...." la Cacciatrice non fece in tempo a chiederle dove
fosse finito Jason, che lo vide scendere nel museo, così continuò a rincorrerlo
"Spike, vieni!" urlò mentre si addentrava nel museo, ancora correndo
e cercando di vedere dove andasse quel mostro.
Spike,
furioso per essere stato scaraventato contro il muro in quel modo, si precipitò
verso il museo chiedendo a Buffy: “Si può sapere che diavolo succede? Chi è
quell’uomo? “
Buffy
sembrava non aver sentito le parole di Spike e continuava a guardarsi attorno
cercando Jason "Spike, lo vedi? dov'è finito?" chiese all'amico,
poi, distrattamente gli spiegò "Ha aggredito Dawn , ha tentato
ucciderla...!...." mentre con lo sguardo cercava ancora di individuare
quel mostro.
“No,
non vedo niente. Deve essersi nascosto dannatamente bene se neanche un vampiro
riesce a vederlo. Aspetta un momento, è strano che si sia diretto proprio nel
museo degli orrori... perchè non è semplicemente scappato via?” disse Spike,
poi aggiunse “Ah, quasi dimenticavo, il sapientone ha detto che probabilmente
anche Asmodeus si trova qui sotto... ma tutti qui vengono a nascondersi?!”
Il
demone si aggirò nel museo in cerca del suo nuovo soggetto. "Jack lo
squartatore no, troppo pazzo, Franchestain, troppo buono, ci vorrebbe qualcuno
veramente cattivo e con un certo stile".
Giles
gridò “Presto, le armi!”. Corse nel corridoio, aprì la porta del magazzino ed
entrò seguito da Xander, Anya e Willow. “Ho pensato che trasferire qui la Santa
Barbara sarebbe stata una buona idea!” affermò, rivolto agli amici, mentre
rapidamente prendeva una bellissima e antica spada. Disse:” Sbrighiamoci! Non
sappiamo in che cosa si trasformerà Asmodeus! Buffy potrebbe trovarsi in guai
seri !”
Xander
guardò le armi che riempivano il magazzino: ce ne erano davvero tante. Impugnò
un’ascia, pronto a rischiare la vita pur di salvare la sua amica Cacciatrice.
Si guardò intorno. Noto che anche Willow e Anya stavano scegliendo le armi.
Incrociando lo sguardo di Anya sentì che aveva dimenticato qualcosa di
importante. I rumori che provenivano dal piano inferiore lo distolsero dal suo
ragionamento e seguì Giles giù per le scale, nel Museo degli Orrori.
Lo
sguardo di Anya si posò su Xander. Aveva paura.
Come sempre quando dovevano affrontare un nuovo nemico. Ora che Xander aveva
perso un occhio, poi, la sua paura era ancora più profonda. Si incupì per un
attimo. Poi si riscosse: doveva combattere per due. Xander non solo non vedeva
da un occhio, ma si trovava anche sotto qualche maledizione.
Ad un certo punto, benchè il mostro fosse
parzialmente nascosto
dall'oscurità
e dalle statue, Spike riuscì a scorgerlo "Eccolo! E'
lì, tra le
statue. Si comporta in modo strano... non sta scappando,
è come se
stesse cercando qualcosa!" disse a Buffy indicando con il
dito il
punto in cui aveva visto il demone. "Non so tu, ma io ho
tanta
voglia di un sano pestaggio." così si precipitò con una foga
incredibile
contro Asmodeus che ricevette un potente pugno in
faccia, o
meglio, sulla maschera da hockey.
Jason subì il colpo e andò a finire contro le statue
di A-team. La maschera
si spaccò
lasciando intravedere il volto del mostro. Il viso doveva avere
delle
cicatrici e delle protuberanze, ma queste ormai non si notavano più a
causa
della cera che si era sciolta. solo gli occhi sembravano vivi. Il
demone
facendo appello a tutta la sua forza si alzo e puntò dritto contro
Spike.
L'odio contro il vampiro era palpabile. Protese le mani pronto ad
afferrare
il collo del nemico."Sei morto!"
Spike
venne afferrato da Jason che stava tentando di strangolarlo. Lottò per
liberarsi ma il mostro sembrava terribilmente forte. Ad un certo punto inciampò
su qualcosa, probabilmente una statua caduta durante la lotta, e cadde all'indietro
a terra, trascinando con se anche il suo nemico che non era intenzionato a
mollare la presa. Così continuarono a lottare ma, fortunatamente, Spike riuscì
a tirare un calcio sul petto di Jason in modo da scaraventarlo contro la statua
di Nosferatu.
Un
calcio dietro la nuca, avvisò Jason della presenza di Buffy. La Cacciatrice
sferrò subito altri due colpi al mostro, facendo in modo che Jason lasciasse
Spike per dedicarsi alla lotta con lei. Buffy era furiosa, il mostro che aveva
tentato di uccidere sua sorella le era davanti, ed ora lottava con tutta la
forza che aveva "Cosa pensavi di fare eh?!" disse durante la lotta
"Dovresti scegliere meglio le tue vittime, tra tante persone, proprio la
famiglia della Cacciatrice? Mi spiace Jason, ma hai esagerato...." e
finita la frase diede un calcio in bocca all'avversario che lo fece cadere in
terra, mentre ancora continuava a colpirlo.
Giles
seguito da tutto il resto del gruppo, corse, affannosamente nella direzione in
cui si sentivano rumori di lotta. Passò davanti al bimbo mostruoso di The
Grudge e alla statua di Sarah Michelle Gellar, alla quale rivolse uno sguardo
perplesso, poi superò lo Yeti, Dracula, la Mummia, It, un lupo mannaro. E
finalmente arrivò sulla scena dello scontro. Vide che Spike e Buffy stavano
pestando Jason che a causa di tutte quelle botte sembrava non comprendere più
nulla. Lanciò un’occhiata ai membri della Scooby Gang e affermò, mentre il suo
respiro tornava normale dopo la corsa “Forse potevamo prendercela più comoda!”
“D’accordo!
Forse per battere quel tizio bastano Buffy e Spike, ma se il demone dovesse
prendere una forma più minacciosa tipo… “ si guardò intorno cercando un esempio
“… lo Slimer degli acchiappafantasmi? Beh, forse non è proprio il mostro più
spaventoso che esista ma spero per lui che si trasformi in qualcosa di brutto
altrimenti lo picchio anche io per avermi fatto perdere tempo! Ehi hai sentito,
mascherone? Datti da fare!” gridò, minacciosamente, il giovane verso Asmodeus
che continuava a prenderle da Spike e Buffy.
Il demone si accorse che Jason era troppo lento per
Spike e Buffy e ormai il tempo era quasi esaurito. Così senza farsi accorgere
scivolò via da quel costume e mentre quegli sciocchi se la prendevano con una
statua ormai priva di potere entrò in quella più vicina. Quando la cera
cominciò a consolidarsi e a prendere vita il demone assunse tutti i ricordi del
mostro. Era Nosferatu, il Primo Vampiro. Gli artigli cominciarono ad allungarsi
e la cera sciolta in sangue cominciò a scorrergli nelle vene. Una potenza data
dal mito e dalla paura crebbe in lui. Bene il vampiro davanti a lui avrebbe
dovuto chinare il capo davanti al re dei Vampiri. Quando mosse il primo passo
l'ombra proiettata dalla luce parve allungarsi in modo innaturale.
Spike
rimase sbalordito da quello che aveva visto. Nosferatu, il re dei vampiri, era
li davanti ai suoi occhi pronto per farlo a pezzi! "B-Buffy, c'è una
sorpresa per te. Spero tu abbia portato un paletto, altrimenti siamo
spacciati!"
Le
braccia dell'ombra si allargarono e come se prendessero consistenza afferrarono
Baffy e Spike nel petto per scaraventarli contro le pareti. "Inchinatevi a
colui che vi è superiore e forse vi risparmierò una morte lenta e
dolorosa"!.
Buffy,
si rialzò, "Tu sarai il re dei vampiri...ma io sono l'ammazza
vampiri...." e così dicendo diede un calcio al mostro che lo fece
indietreggiare di qualche passo. "Credo proprio che la morte lenta e
dolorosa sia destinata a te!".La Cacciatrice iniziò a picchiare il
vampiro, senza dargli modo di difendersi. "Spike, presto....un oggetto
appuntito!" gridò mentre ancora combatteva.
Nosferatu subì i pugni di Buffy senza dare cenno di
difendersi, ad un certo punto dalla sua bocca uscì un suono simile ad un riso
sarcastico "E' tutto qui quello che sai fare.... bambina. Sarà delizioso
mordere il tuo morbido collo e prosciugarti della vita... lascerò spegnere il
tuo cuore lentamente finché non ti accorgerai di essere fredda. Ora lascia che
ti faccia vedere
la vera
potenza!"Così dicendo guardò con occhi di fuoco la Cacciatrice, il suo
sguardo era penetrante e piano piano come un mando di ombre avvolsero la sua
coscienza. Le difese di Buffy cadevano senza che lei potesse fare niente. Più
il tempo passava e più la sua mente diveniva tutt’uno con la vittima.
Buffy sentiva le forze venirle meno,tentò di
afferrare un oggetto
appuntito,
ma non ci riuscì, così, con le poche forze che le
rimanevano
gridò "Spike! dammi un oggetto appuntito!" Poi sentì come
se la sua
mente si stesse annebbiando....come se qualcun'altro la
comandasse.
La ragazza capiva quel che stava accadendo ma non era
più in
grado ne di controllare il suo corpo e ne tanto meno di
scegliere
cosa fare.
Nosferatu
rise e quel suono acuto e sgradevole si espanse in tutto il
museo."Schiava! uccidi coloro che osano opporsi al tuo signore e padrone.
Quando avrai finito con loro allora riceverai la giusta ricompensa per i tuoi
servigi, avrai l'onore di essere morsa da me!...." Il principe dei vampiri
sfiorò con la mano adunca il collo della Cacciatrice e poi con un gesto
secco indicò Spike.
Buffy
sentì il suo corpo alzarsi in aria e con rincorsa dare un calcio in pieno volto
a Spike- La ragazza subito dopo si scaglio contro il vampiro, combatteva con
foga,sferrando calci e pugni ad una velocità impressionante e senza fermarsi
nemmeno un secondo.
Spike,
con la faccia che gli doleva per il calcio e riuscendo a fatica a parare gli
altri colpi, disse: "Calma, calma, sei forse impazzita? Ragazzi! Non state
li impalati, fate qualcosa!". La Cacciatrice, tuttavia, non desisteva e
così il vampiro, stremato, le tirò un pugno che la colpì in faccia.
La
ragazza sembrava non aver sentito nulla e continuò a sferrare calci e pugni ad
una velocità impressionante. La Cacciatrice colpiva ovunque trovasse una parte
scoperta *Cosa sto facendo......ragazzi....Spike....* pensava Buffy cosciente
di quel che faceva ma incapace di controllare il suo corpo e di fermarlo.
"Smettila
o sarò costretto a farti male!" urlò Spike benché, in realtà, sapesse benissimo
di non poterle fare nulla. Anche se era un vampiro e aveva già ucciso due
Cacciatrici, era impotente davanti a Buffy che, inoltre, quel giorno sembrava
ancora più forte del solito. Così evitava i colpi ora indietreggiando ora
proteggendosi dietro ad una statua ma, quando contrattaccava, i suoi colpi
sembravano non avere effetto.
“Temo,
mio buon amico, che tu non abbia tenuto conto del numero dei tuoi avversari!”
affermò Giles, tranquillamente, dopo essersi spostato silenziosamente alle
spalle di Nosferatu. Quando il Primo Vampiro, si voltò verso l’Osservatore,
quest’ultimo iniziò a picchiarlo selvaggiamente con l’elsa della spada, notando
che il suo esempio veniva seguito da Xander, Willow e Anya.
“Spero,
che non abbiate subito troppi danni, ragazzi!” affermò Giles, in direzione di
Buffy e Spike, mentre continuava a colpire Nosferatu. Dopodiché passò un
paletto alla Cacciatrice.
"Che dici, fai
divertire anche un po’ me?" Disse Buffy impugnando il paletto "Non è
bello usare le persone come burattini...eh no....." così dicendo conficco
il paletto nel cuore del mostro, facendolo ridurre ad un mucchio di polvere.
Poi guardò gli amici "Vi ringrazio!" e poi si voltò verso Spike
"Spike....scusami, non ero in me....spero solo di non averti fatto troppo
male!"
Disse Buffy all'amico.
"Troppo
male? Ma stai scherzando? Anzi, dovrei essere io a dovermi scusare per averti
picchiato!" disse Spike mentendo anche a se stesso. "Certo che è
ridotto proprio bene il nostro museo!" aggiunse poi non vedendo altro,
intorno a se, che resti di statue rotte.