Buffy Rpg
Episodio 6
Il lato
oscuro
Fan Finction scritta dai bardi del Buffy Rpg
http://it.groups.yahoo.com/group/Buffy_r_p_g/
Attenzione: contiene scene di violenza
Scritta tra novembre e dicembre 2005 e ambientata dopo la settima
stagione.
Breve descrizione:La storia è il seguito
dell’episodio Tenebre. Buffy, Spike ed Angel sono stati sconfitti dal semidio
Desio che ha quasi ucciso Giles. Faith, dopo una violenta lite con Buffy,
decide di lasciare Cleveland. Ma il semidio le propone un patto. Le cose
continuano a precipitare: Willow, mentre tenta di rompere il sigillo magico di
un libro torna ad essere crudele. Chi salverà il mondo?
Buffy Claudia claudia_blx@yahoo.it Anita buffyvsawards@yahoo.it
Xander Max flivero@tin.it
Willow Anita buffyvsawards@yahoo.it
Anya Anneliz buffysea88@yahoo.it
Giles Max flivero@tin.it
Dawn Lucia littellovedream@yahoo.com
Andrew Domenico domenicofantasy@hotmail.com
Spike Simone kordusit@gmail.com
Angel Andrea sohtark@yahoo.it
Faith Lucia littellovedream@yahoo.com
Desio Max flivero@tin.it
Drusilla Stefania lady_ste@yahoo.it
Drusilla aveva assistito con un mezzo sorriso ai
combattimenti. Quando Spike era stato colpito aveva avuto un sussulto, i vecchi
sentimenti erano duri a morire.
Le due Cacciatrici erano state un divertente diversivo, avrebbe gradito
un assaggino prima di andare via, ma il semidio pareva ebbro di felicità, e non
le sembrò il caso di farlo attendere, per cui, silenziosa come la notte, si
allontanò dal cimitero prima del termine degli scontri. Osservò il cielo sempre
buio, e represse un sorriso.
Le stelle sembravano sorriderle in rimando. Era uno
strano sorriso: riservava grandi sorprese.
Si era allontanata molto, o la battaglia era finita,
attorno c'era silenzio.
Solo un singhiozzo strozzato, di una persona
nascosta.
Fece attenzione a non fare rumore. Sotto una macchina
abbandonata al ciglio di una strada c’era una giovane, una bambina forse.
Si accucciò e con voce gentile la invitò ad uscire.
"Vieni tesoro, non c'è più pericolo. Ti aiuto
io." le porse una mano e l'aiutò a venire fuori, capelli biondo
chiarissimo, sporchi di grasso, mani altrettanto sporche. Le rimise a posto i
capelli, e le terse le lacrime dai grandi occhioni azzurri, prima di scostare
il maglioncino dal nudo collo e di affondarvi i denti.
Caldo sangue, denso e saporito. Era in ginocchio a
terra stringendo la sua preda ormai in fin di vita, quando avvertì la presenza
del semidio, si staccò dal collo della bambina lasciandola cadere
svogliatamente per terra e si girò verso di lui con la bocca e il mento
imbrattati di sangue.
"Scusa se non ho visto la fine dello spettacolo.
Mi era venuta fame! Come è andata? Il principe ha salvato la principessa?"
lo disse sorridendo. Le favole le aveva sempre trovate buffe.
“Mio tesoro, come tu avevi chiesto, ho ucciso Buffy e
il suo sciocco osservatore. Due creature così legate e così piene di umanità
non avevano diritto di continuare a vivere. C’è solo un ultima ombra, però:
Faith è ancora viva. Non che me ne preoccupi più di tanto, comunque perché non
usi i tuoi poteri, mia divina, e mi dici qualcosa di lei?” Desio si avvicinò,
lentamente, alla bella vampira.
Dru continuò ad osservare le stelle, con un pollice
si tolse qualche residuo di sangue dal mento.
"Le stelle sono strane mio signore, stanotte
promettono sorprese, ma in loro non leggo alcuna morte. Sei certo di aver
ucciso una Cacciatrice? "
Lo chiese con delicatezza, sapendo quanto irascibile
fosse il suo nuovo compagno, e quanto poco opportuno sarebbe stato farlo
arrabbiare.
Desio fissò intensamente la vampira “La tua domanda mi stupisce,
Drusilla. Ho lasciato pochi minuti fa i corpi senza vita della Cacciatrice e
dell’osservatore. Non vorrei scoprire improvvisamente che hai perso il tuo
potere. Credo che tu sappia, mia divina, che cosa accadrebbe in caso.” Affermò
il semidio con qualcosa di minaccioso nella voce, avvicinandosi a Drusilla.
Drusilla chinò elegantemente la testa e rispose con
dolcezza "Come desideri mio signore" tornò quindi a rivolgere la sua
attenzione alle stelle cercando di reprimere un altro sorriso *la Cacciatrice è
morta! La cacciatrice è morta per davvero stavolta!* le sue viscere stavano
danzando a quella notizia. Ancora stentava a crederci. Ad ogni modo, cercando
di frenare il limbo che stava ballando nella sua testa si concentrò nel cercare
informazioni su Faith.
"Mio sire, nelle stelle è scritta la vita di
quest'altra Cacciatrice. Non è un'innocente, è stata anche dedita al male, a
molto male. Era l'accolita di un demone purosangue, che è stato fermato da
Buffy. E’ rimasta molto nel limbo. Si è svegliata ed è fuggita, purtroppo Angel
l'ha riconvertita al bene" poi si voltò verso il semidio e aggiunse
"Mio signore la ragazza sta andando via dalla città dall'uscita est."
Lasciò la frase in sospeso: una Cacciatrice in più o
in meno non faceva più molta differenza, dato che la loro leader era morta. Se
non fosse stato per la presenza del semidio avrebbe sicuramente improvvisato un
valzer da sola, come soleva spesso fare in tempi migliori, ma in quel momento
non le sembrò molto opportuno. *chissà magari trovo qualche altro nuovo
orfanello che si unirà a me per pranzo.*
Desio ascoltò con interesse le parole della vampira.
Faith era stata toccata dal male ed era possibile farla tornare tra i cattivi.
Sarebbe stato utile avere anche una Cacciatrice dalla sua parte. Fissò,
Drusilla “Mia amata, le informazioni che mi dai mi sono più che gradite. Credo
che sia il caso di conferire con questa Faith. Potrebbe essere vantaggioso per
entrambe le parti averla tra noi, altrimenti la ucciderò tra mille tormenti. A
presto, mia divina!” partì alla velocità del vento, in direzione dell’uscita
est.
Drusilla osservò il semidio allontanarsi e solo
allora si concedette un sorriso a pieno viso per la morte della cacciatrice e
si lasciò andare a passo del balletto della felicità che le insegnò Spike tempo
addietro. Poi però si ricompose immediatamente, tossicchiò nella mano per
ritrovare la dignità con un passo di danza si girò indietro a salutare il
cadavere della bambina sporca e indifesa che la guardava nella posizione del
tutto innaturale in cui si trovava.
Si voltò con il fluttuare del suo abito rosso bordeau
e si avviò per le strade disastrate canticchiando una delle filastrocche di
mamma oca che le cantava sempre Spike quando la curava
"Lizzi borden
took an axe,
and gave her
mother forty waxe,
when she saw what
she has done,
she gave her
father forty one"
Il semidio correva per le strade semideserte di
Cleveland. Lo spostamento d’aria causato dal suo passaggio faceva spostare
mille oggetti piccoli e grandi. Alcuni demoni che passeggiavano per la città
furono spazzati via dal vento. Dopo qualche secondo, si trovò a pochi metri
dalla Cacciatrice bruna. Il semidio notò con soddisfazione quanto lei lo
guardasse con sorpresa. “Faith! Mi spiace vedere che stai tagliando la
corda. Ma ti comprendo: una ragazza
crudele e spietata come te, rimane assolutamente disinteressata dal mondo pieno
di nauseante bontà di Buffy e dei suoi inutili seguaci. Ma non devi
preoccuparti: la tua amica e il suo osservatore non sono più tra noi. Li ho
uccisi non più di cinque minuti fa. I due vampiri non sono un problema: li farò
fuori appena ne avrò l’occasione. Ma ora pensiamo a noi, Faith!” Desio
camminava, lentamente verso la ragazza. La guardava gelidamente e si accorse di
quanto era rimasta colpita da quello che le aveva detto. “So che cosa hai fatto
in passato. Unisciti a me, Faith e saprò come ricompensarti. Potrò fornirti
mille incredibili poteri, potrai distruggere mondi interi o addirittura
universi. Dimmi che cosa vuoi, Faith. Io posso darti qualunque cosa in cambio
della tua collaborazione!”
La ragazza che, in un primo
momento, era rimasta sorpresa di vedere lì quell'essere si ricompose subito dopo.
Desio sapeva del suo
passato era evidente, ma non conosceva nulla del suo presente.
E poi che farneticava?
Buffy morta?
Non era la prima volta
che succedeva, e il bello è che la biondina era sempre tornata
" B è allergica
alla morte." disse con voce atona "è morta 2 volte e 2 volte è tornata indietro. Anche se tu
l'avessi uccisa è probabile che fra poco te la ritroverai dinanzi col suo solito modo
di fare." disse
quasi divertita dal pensiero di quel via vai di Buffy dal regno dell'oltretomba.
Sospirò poi e andò
incontro al semidio.
" Cmq non sto
fuggendo. Non sono il tipo che scappa dinanzi al pericolo. Al dire il vero mi eccita molto
mettere a repentaglio la mia vita, prima lo facevo per divertimento, ora invece ho imparato
cosa significa avere
uno scopo."
Faith ricordò gli
insegnamenti di Angel e tutte le difficoltà che aveva affrontato e pensò a tutte quelle che
doveva ancora affrontare per cambiare e non soccombere alla sua metà oscura.
"Io sono come il
vento, Desio." disse tranquilla " non sto con nessuno, al massimo collaboro con chi è dalla
mia parte, ma le alleanze definitive, l'amicizia, sono cose che non mi riguardano. Non so se capisci."fece una
pausa poi riprese" la tua proposta è allettante, ma purtroppo vedi, finché non combatteremo
per gli stessi
obiettivi, noi due non potremo mai essere alleati"
Non voleva sfidare il semidio, ma piuttosto andarsene da quel
maledetto posto.
“Ciò che vedi intorno a te, la meravigliosa
devastazione di questa ridicola città, non è che un piccolo segno di ciò che
troverai sul tuo cammino. Presto, tutto il mondo sarà sterminato da me e dalle mie
creature e solo gli umani che mi avranno giurato fedeltà si salveranno. Buffy
viva o morta che sia, non è qui a combattere per fermarmi. Credo che tu debba
prendere una decisione, Faith: tentare di contrastarmi e fallire miseramente
come la tua amica oppure avere un immenso potere divino? Non ti chiedo di
decidere ora, poiché sarebbe una scelta affrettata. Aspetterò ancora un po’.
Pensaci su, Faith!” disse il semidio, guardandola gelidamente. Fece un elegante
cenno di saluto, e si accinse ad andare.
Faith fissò Desio dritto in
quei gelidi occhi per tutto il tempo che questi cercò di corromperla.
Non proferì parola,
aveva capito che era inutile controbattere perché sicuramente sarebbero finiti col
riempirsi di calci.
Quando il semidio si
inchinò a salutarla, la ragazza lo guardò fra l'incredula e il perplesso.
Le offriva un posto
all'inferno, cosa già assegnatele per le sue passate gesta.
Avrebbe voluto
dirglielo ma si trattenne, occorreva tempo affinché potesse raggiungere Cose Preziose e
assicurarsi che Desio non la stesse ingannando per avere la sua collaborazione.
" Ci
penserò." disse mentre l'essere oramai le dava le spalle.
* Già, ci penserò io a
farti la festa, psicopatico.* pensò la brunetta con rabbia
Angel si guardò intorno e vide
i sopravvissuti tutti a terra. Notò che Spike era solo svenuto e non aveva riportato nessun grave danno,
così gli si avvicinò e,
prendendolo per il bavero con una mano, disse con un leggero sorriso: "E' da tanto che
volevo farlo." quindi diede all'ossigenato vampiro due sonori sganassoni per farlo rinvenire.
Spike riprese,
all'improvviso, i sensi. Appena aprì gli occhi vide la faccia di Angel e subito realizzò che ciò che l'aveva svegliato erano i suoi
schiaffi. "Potevi anche
svegliarmi in un modo migliore." Si alzò in piedi e, guardandosi intorno, si
ricordò di quello che era
successo. Vide anche i corpi di Buffy e Giles distesi tra le macerie. "Sarebbe meglio portarli in un ospedale ma forse sono stati tutti
distrutti. Penso che la cosa
migliore da fare sia portarli a Cose Preziose. Spero solo che non sia troppo tardi."
Angel si rialzò e disse:
"Si, dobbiamo portarli al negozio, presto".
Così dicendo prende il
corpo svenuto di Buffy in braccio e si dirige verso l'uscita.
"Certo, tu ti prendi
la bella e io il vecchio!" disse sarcastico Spike. Poi andò verso Giles e, invece di
prenderlo in braccio,
se lo mise in spalla come quasi fosse stato un sacco. "Come vedi non sei servito a nulla. Cleveland è stata distrutta comunque.
Potevi restartene a Los
Angeles a giocare a fare l'investigatore. Vedi almeno di sbrigarti altrimenti ci muoiono in braccio." Dopodiché si
incamminò verso il negozio.
Willow salì le scale, seguita da Andrew. La curiosità
la attanagliava: voleva sapere tutto su quel libro. Ma il suo non era solo un
interesse scientifico. Quel libro la attirava verso di sé in maniera
irrefrenabile. Doveva sapere, doveva conoscere, doveva toccarlo, stringerlo tra
le mani...
Persa in questi pensieri non si accorse di aver stretto le mani a pugno.
Lentamente allentò i muscoli e si costrinse a star calma. Tra poco avrebbe
saputo, la sua sete sarebbe stata placata.
"Come hai avuto le informazioni relative al diario, Andrew?", chiese
al ragazzo, cercando di distrarsi.
Andrew guardò Willow un
attimo e poi si mise ad osservare la carta da parati. "Lo possedeva mio padre ed io ho
solo letto i suoi appunti per ritrovarlo. Sfortunatamente mio padre non ha lasciato granché a parte
gli avvertimenti. Ma
forse non pensava che non lo avrei mai usato."
La strega sfogliò distrattamente gli appunti di Andrew. Fece poi un
giro attorno la tavolo e guardò il ragazzo.
"E dimmi, che cosa riguardano questi avvertimenti?"
"Beh da quello che ho potuto leggere sembrerebbe
che il diario possegga un pò dell'animo di colui che lo ha scritto come se
fosse un vivo" Andrew sembrò avere dei brividi " E che bisogna essere
veramente padroni dei propri poteri per poterlo maneggiare. Per questo in fondo
non è stato quasi mai usato perché pochi sono riusciti a decifrarlo veramente e
ad utilizzarlo però dobbiamo tentare, dovresti tentare"
"Lo so Andrew, lo
so." disse Willow con voce soave. Fece mezzo giro attorno al ragazzo,
accarezzando la copertina del
diario sul tavolo di fronte a loro. Si fermò e lo aprì alla prima pagina: sentiva il potere di quelle pagine scorrerle nelle vene. Chiuse
gli occhi e fece un
respiro profondo. Doveva controllarsi o Andrew avrebbe capito tutto. Poi si voltò verso il ragazzo.
"Puoi andare
Andrew. Ora posso fare da sola." Lo sguardo le luccicava, e sembrava che i suoi capelli si stessero schiarendo, ma poteva anche
essere solo uno strano gioco
di luci, per un osservatore un po' distratto.
Andrew guardò Willow un pò sorpreso "Vorrei
rimanere. Non ti disturberò te lo prometto. Mi metto in questo angolo." Il
ragazzo aveva un brutto presentimento, ma nello stesso tempo aveva una fiducia
cieca in Willow. " Guarda: non ho neanche la telecamera!" E mostrò le
mani vuote.
Willow guardò Andrew con gli occhi scintillanti. Sentiva una forza
dentro di lei che la spingeva a far del male a chiunque si trovasse nei
paraggi. Ma la parte razionale della sua mente le diceva che non poteva far
niente a Andrew. In fondo aveva dimostrato la propria utilità!
"Andrew, vattene. Dico davvero. E' meglio per
te."
"Okay!" il
ragazzo guardo la giovane strega un attimo e poi si avvicinò alla porta. "Vattene Andrew tuo padre a
cose importanti da fare" furono queste le ultime parole che sentì da suo padre prima che lui sparisse
dalla sua vita.* Non
devo pensare al passato, ma ai miei amici! * Così pensando aprì la porta della stanza e la socchiuse
dietro di lui. Poi si appoggiò con la schiena sul legno laccato e cominciò ad aspettare qualcosa o qualcuno
Willow sentì soltanto la porta socchiudersi dietro
Andrew, la sua attenzione era totalmente presa dal libro che teneva tra le
mani.
Poteva sentire forte il potere scorrere in lei, la tentazione insinuarsi.
Una voce, la sentiva distintamente, le sussurrava devastazione e omicidio, ma
in fondo al suo cuore sentiva un nocciolo duro che le resisteva.
Carezzò la copertina del libro e le parole corsero nella sua mente veloci come
il vento, una dopo l'altra, colori brillanti si avvicendarono davanti ai suoi
occhi, ma sapeva di essere ancora a casa Summers, sentiva
il mondo cambiare, nuove energie, nuove percezioni, urla e preghiere, ma non si
era mossa se non per le mani che scorrevano le pagine del libro con attenzione
e cura. Aveva lo sguardo fisso, era ormai preda di quella dolce voce, il flusso
di potere sempre più corposo le si infiltrava nelle vene, rendendole nere, i
suoi capelli divenivano sempre più scuri. Tuttavia in fondo al cuore c'era la
luce, e quella luce cominciò a bruciare tutta insieme. Una luce bianca e pura,
bruciante e accecante ricacciò il potere come la sua nemesi, la ricacciò nel
libro, e si aprì come uno scudo luminoso attorno a lei. Willow, assisteva quasi
impotente a questo scontro, si sentiva trasportata e attratta da entrambe le
energie, dalla voce suadente e dalla luce bruciante, ora i suoi capelli splendevano
e la sua voce le suonò estranea, eppure era sicura di essere lei a pronunciare
quelle parole
"Rifuggi tenebra, il suo cuore è puro e così le sue opere, questa è una
creatura del bene"ma proprio ora che Willow credeva che la luce sarebbe
rimasta con lei questa se ne andò, fu come essere svuotati, rimase traballante,
ma sentì che il potere del libro riempiva quel vuoto e di nuovo le sue vene
furono scure e si sentì parte delle urla che le giungevano dal mondo.
"Questa è creatura della notte e del male, il mio richiamo è più forte del
tuo, il mio potere la pervade, non tornerai."
Willow era sicura di sentire la sua bocca muoversi e pronunciare quelle parole,
eppure non le aveva mai pensate. Di nuovo sentì bruciare la luce nel suo cuore,
ma stavolta il potere del libro non si ritirò, rimase dentro di lei mentre la
luce lo bruciava, Willow urlò con tutte le sue forze, si contorse sperando di
frenare quel calore tremendo, sentiva acido scorrerle nelle vene, cominciò a
piangere e strillare, sentiva le vene pulsare.
Andrew avrebbe voluto essere l'eroe romantico della situazione pronto a salvare
la sua bella vulcaniana dalle grinfie di qualche androide impazzito: pensava
questo ma in realtà si sentiva palesemente con le spalle al muro. Cosa
poteva fare lui, non era potente come suo padre, non sarebbe mai entrato nella
confraternita dei... un urlo lo distrasse
dai suoi pensieri, come se sapesse già dove andare, aprì la porta dietro
di sé e rimase pietrificato da quello che vide.
"Abbandonati a me, lascia ogni lotta, accettami e tutto questo finirà. non
vuoi smettere di soffrire" era la voce suadente di prima, ma per tutta
risposta il bruciore aumentò "io non farò più del male" a rispondere
era stata quella parte di lei che si opponeva, era la luce che bruciava il male
ma la lotta era così dura, così dolorosa..
Willow perse di vista la sua vita, scordò chi era, scordò i suoi amici, scordò
di aver ucciso un uomo, scordò di aver amato, scordò tutto quanto. Era troppo
troppo doloroso, doveva cessare.
"sìì..cosìì... accettami dentro di te, e starai bene, il potere sarà
tuo" la voce suadente adesso era forte e il bruciore diminuì assieme alla
luce. Adesso Willow non ricordava più bene. Cos'era quella luce, cosa voleva?
Perché la stava bruciando? Era sua nemica, la voce la stava aiutando, il potere
l'avrebbe aiutata, l'aveva già fatto in passato. Ed era stato bello. Il dolore
era cessato, il libro era aperto davanti a lei e tra le sue pagine non c'erano
più gli incantesimi e il potere di prima. Ora c'era quella fastidiosa luce che
l'aveva bruciata. Willow chiuse il libro sorridendo, nell'alzarsi si vide allo
specchio. "i capelli neri mi stanno decisamente bene."
Andrew non riusciva ad articolare parola. Willow era davanti a lui ma
non era più lei. Un brivido gli corse lungo la schiena e il passato
riemerse nella sua coscienza. Lì di fronte c'era colei che lo aveva cercato per
ucciderlo. Il suo peccato e la sua vendetta gli stavano davanti. Si sentiva
smarrito e come un bambino si accasciò al suolo non riuscendo a distogliere lo
sguardo dalla strega. Poi rimase lì aspettando la sua sorte.
Willow si trovò di fronte Andrew, che le sembrava aver assunto un
colorito verdognolo e profumava di paura in modo eccitante.
"Non ti preoccupare insetto, non ti voglio uccidere." disse
mentre si dileguava lungo il corridoio, girandosi poi appena prima di scendere
le scale per aggiungere "… ancora".
Sorridendo della smorfia del ragazzo scese le scale per trovarsi davanti
i resti del fallimento riportato dai supereroi buoni. "mmm.... a quanto
sembra i buoni cominciano a perdere colpi eh?" e
sghignazzò passando davanti al corpo di Giles esanime. Si soffermò un attimo a
guardarlo. "ahh.. devo proprio memorizzare questa scena, era molto tempo
che aspettavo di vederla" Poi spostò lo sguardo su Buffy. Si avvicinò e le
carezzò una guancia. "Povera piccola Buffy. Era un pezzo che nessuno ti
prendeva a calci così tanto eh? Peccato non sia stata io." poi si girò
verso gli altri scoobies che erano rimasti attoniti nel vederla "beh?
allora? Non vi piace il mio nuovo look?"
"No, no! E’
assolutamente stupendo! Ti da un'aria, come dire, molto più... più
cattiva." disse Spike poi, dopo aver pensato a quello che aveva detto
"Ma tu sei ancora la cara vecchia Willow, vero? Ragazza per bene,
perfettina, studentessa modello... intendo quella."
Xander, che stava portando
la cassetta del pronto soccorso, sobbalzò nel vedere la sua amica. “No, Spike!
Ora è diversa. Il suo cuore è completamente malvagio!”. Il suo pensiero andò
subito a Dawn che, per fortuna, gli era vicino e quindi, in qualche modo,
avrebbe potuto proteggerla. Anya era un po’ più distante, purtroppo. Lanciò
un’occhiata verso Buffy e Giles, ancora svenuti sulle poltroncine. Willow era
rimasta vicino ai due, chissà con quali intenzioni. Se non si fossero ripresi
in fretta, tutto sarebbe finito in modo tragico. Forse Spike ed Angel potevano
fermare Willow, ma Xander non ne era sicuro. Angel, che aveva posato
delicatamente Buffy sul divano appena entrato, vide Willow scendere dal piano
superiore un po' diversa dal solito. Dopotutto, lui non l'aveva mai vista in
quella versione, ma conosceva giusto i racconti che gli erano stati fatti
precedentemente e anche dalle parole di Xander aveva intuito la situazione.
"Sono sicuro che sia
in qualche modo colpa tua."
disse Spike rivolto ad Angel "...oppure di quell'altro idiota di
Andrew".
Willow sorrise alla confusione suscitata nei suoi
<vecchi> amici. Fece finta di riflettere per un attimo prima di
rispondere alla domanda di Spike "Mmm… in effetti Spike si potrebbe dire di
sì." si avvicinò al vampiro sorridendo "Sai, alcuni libri sono
davvero noiosi." e spostando con il piede una gamba di Giles aggiunse
" come questo qui. Ma altri sono proprio interessanti." e sorrise.
Bastò un pensiero, un gesto per scaraventarlo dall'altro lato della stanza, e
questa potenza la inebriò talmente che si mise a ridere di gusto.
"Dovreste vedervi. Avete delle facce così terrorizzate. Siete
deliziosi." e arrestando la sua risata ma senza smettere di sorridere
guardò Xander ed Angel aspettando la loro reazione. Dawn e Anya non la
interessavano molto. Forse Dawn sarebbe stata un ottimo sacrificio per un rito
ma al momento era inutile come sempre del resto.
Angel, che stava per
controbattere all'altro vampiro, lo vide volare letteralmente via lontano, così
guardò Willow ed ormai a portata di pugno, visto che si era avvicina a Spike ed
anche a lui che gli stava vicino, tentò di sferrarle un pugno all'altezza dello
stomaco per farla indebolire, dicendo: "Non vorrei farlo, piccola
Willow."
Dawn indietreggiò piuttosto
allarmata.
Willow era tornata
prigioniera del suo lato oscuro.
Guardò Xander e gli
afferrò il braccio quando vide Spike scaraventato per aria.
Con lo sguardo percorse
i volti degli altri membri del gruppo: erano spaventati almeno quanto lei.
D'improvviso notò una
sagoma muoversi fuori dal negozio.
La vetrina grande quasi
quanto una parete dava sulla strada ormai deserta e colma di macerie.
Lì per lì Dawn temette
che si trattasse di Desio o qualche suo scagnozzo ,poi guardando meglio, si
rese conto che si trattava della sagoma di una donna.
Era Faith!
La Cacciatrice in
questione infatti aveva girovagato per un bel pò fra le macerie di Cleaveland
incerta sul cosa dovesse fare.
Alla fine aveva scelto
di controllare personalmente se Desio dicesse o meno la verità riguardo la
morte di Buffy e Giles.
Entrò, come suo solito
fare,con passo spedito e sicuro nel negozio. Quando la campanella posta sopra la porta
emise il suo fiacco suono, quest'ultimo sembrò echeggiare in tutto Cose
Preziose, poiché ,nonostante lì ci fossero praticamente tutti ,nessuno fiatava.
Persino Faith restò
senza parole e piuttosto spiazzata nell'osservare la scena che le si presentava
dinanzi: Angel stava
tentando di colpire Willow allo stomaco, quando la strega aveva parato con la
mano, senza batter ciglio, il colpo sferrato dal vampiro.
Dawn vedendo la
Cacciatrice frastornata si ridestò dalla sensazione di sgomento e le urlò
"Faith! Willow è
vittima della sua parte malvagia! Sta attenta."
La bruna guardò la
ragazzina e poi Willow.
Effettivamente la
strega era molto cambiata, neppure i suoi capelli erano del solito rosso,anzi
avrebbe giurato che ora erano del tutto neri.
*Come se non avessimo
già abbastanza noie.* si disse la Cacciatrice mentre avanzava a passo lento ma
sicuro.
Guardò Willow negli
occhi e non vide altro che pazzia e crudeltà.
"Eh sì. Non sei la
Willow che conosco." le disse senza però essere sfrontata o
maleducata" a questo punto quindi la domanda che dovrei porti è una: Che
cosa vuoi? Perché sei qui?" chiese sempre con lo stesso tono tranquillo.
Faith sapeva di non
essere al pieno delle sue forze: lo scontro con Desio l'aveva indebolita ed era
meglio evitare uno scontro con la strega, anche perchè non era certo in grado
di fronteggiare la magia nera.
Mantenere il sangue
freddo e cercare di mandare via il nuovo "grattacapo" le
sembravano, in quel momento, le soluzioni migliori.
Andrew sentiva delle voci provenire da molto lontano.
Con le braccia strette alle gambe si dondolava frastornato. Si sentiva solo,
inerme. I suoi amici infondo non erano proprio degli amici, i suoi
"veri" amici erano morti. Ma anche loro se ci pensava non gli erano
mai stati vicini. Era solo! Come Khan.
Willow sorrise un pò per i
goffi tentativi di difesa adottati da quegli incapaci.
Sorrise ancora, sempre
più malvagia, il potere del libro cresceva ogni istante, con uno sforzo di concentrazione
poteva sentire l'altra lei agitarsi dalle pagine del testo ormai vuoto, nell'attesa che qualcuno
trovasse e aprisse il
libro. *aspetterà ancora a lungo e di sicuro non uscirà mai.*
Poi tornò alla realtà,
si riscosse dai suoi pensieri e di nuovo si guardò attorno.
"Beh, tutto qui?
Non sapete fare altro? Che delusione! Siete ancora più noiosi di quanto mi aspettassi. Fortuna
che c'è altro con cui giocare in città".
Il vampiro aveva il pugno
bloccato dalla mano di Willow, ma con una evoluzione repentina riuscì a piazzare un calcio in pieno viso alla
strega, che lasciò
Angel dalla stretta morsa e quest'ultimo cadde a terra per poi rialzarsi subito. Il colpo,
venne accusato dalla malvagia ragazza, ma non si fece nemmeno un graffio, nemmeno una stilla di
sangue uscì dal viso
sempre più pallido e sempre con più vene in evidenza.
Willow sentì appena i colpi che le
erano stati sferrati.. Era davvero tutto lì quello che sapevano fare quei
moscerini?
Fino a che Buffy non si fosse ripresa o che Faith non
avesse preso una posizione un po’ più energica, quello sarebbe
rimasto un posto noioso, * è una perdita di tempo stare qui quando fuori
il mondo sta crollando*
“Bene ragazzi! E' stato un piacere giocare con voi,
non dubito che ci rivedremo presto, e spero che la prossima volta sarete meno
deludenti.” disse sottolineando l'ultima parola.
Era ormai quasi uscita quando si girò per aggiungere
“E mi raccomando: non mancate di salutarmi la cara Buffy quando si sveglia dal
suo pisolino!”
“Sembro troppo ovvio se affermo che questo non ci
voleva?” domandò Xander, ancora scosso. Raccolse la cassetta del pronto soccorso
che le era caduta a terra. Corse verso i due feriti che davano piccoli segni di
ripresa e si diede da fare per medicarli. Si voltò verso gli altri tre supereroi
e domandò: “Ma che cosa è successo ? Vi siete scontrati con Desio? Lo avete
ucciso, spero? Quel maledetto! Se solo potessi sfidarlo al bowling, sono sicuro
che lo umilierei di brutto!!”
La Cacciatrice bruna
incrociò le braccia al petto.
Ci mancavano solo le
battutine di Xander a completare il fastidioso quadretto che le si prospettava
dinanzi.
Ma quello non era certo
il momento adatto per cominciare una discussione, quindi per cambiare discorso
chiese in tono duro" Come stanno? "riferendosi con un cenno del capo
naturalmente a Buffy e Giles " Sono tornata indietro perché Desio si è
venuto a vantare con me di averli fatti fuori." fece una pausa, giacché
incerta sul continuare o meno a riferire ciò che il loro nemico le aveva
proposto" oltre poi ad invitarmi a far parte delle sue schiere" disse
infine tutto d'un fiato.
Sentendosi gli occhi di
tutti puntati addosso Faith sbuffò mentre Dawn si morse il labbro inferiore passando in
rassegna i volti dei suoi compagni.
"Cosa gli hai
risposto?" chiese timorosa interpretando il pensiero di tutti.
Faith guardò dura la
ragazzina e scosse il capo
"Tranquilli! Non
intendo mettermi al servizio dello psicopatico, ho già dato! Grazie comunque
per avermi concesso il beneficio del dubbio!" concluse sarcastica.
Dawn arrossì sentendosi
una mezza stupida;Faith era lì e aveva rivelato loro l'invito rivoltole dal semidio
e questo dimostrava, a parer suo ,che, in effetti la bruna, non aveva stretto
alcuna alleanza con quest'ultimo.
"Scusa, è che
siamo tutti un pò agitati, nelle ultime ore è successo di tutto"
Faith si limitò ad
annuire.
"Come facciamo con
Willow?" chiese Dawn per cambiare argomento
"So che è già
successo in passato." intervenne la Cacciatrice bruna " stando a
quanto mi disse il Consiglio, fu la morte di Tara a cambiarla in modo così
radicale, ma stavolta cosa è successo? Perché il suo lato oscuro ha ripreso il
sopravvento ?"
La Chiave si guardò
intorno come per pensare, poi esclamò
"Andrei! Andrew
era con lei!Insomma quando è successo tutto questo loro erano insieme!"
"Allora sarebbe il
caso di parlare con Andrei. Dov'è ora?" chiese Faith cercandolo con lo
sguardo.
Andrew lentamente posò la mano sul diario. Era freddo
al tatto. Come in un sogno cominciò a sfogliare le pagine bianche.
"Bianche!" Questo pensava e vedeva. Come era possibile? Tutte le
parole erano scomparse! Più andava avanti e più l'ansia aumentava. Il potere
era scomparso, Willow aveva preso il potere!
Anya corse al piano superiore
della casa, ansiosa di raggiungere Andrew e scoprire cosa fosse accaduto a
Willow. Beh, sapevano bene, purtroppo, cosa era successo; era il come che la incuriosiva. Arrivò
alla porta e la socchiuse lentamente. Davanti a lei, Andrew era in piedi nel
centro della stanza, accanto ad una vecchia scrivania, e teneva fra le mani un
librone piuttosto ingiallito.
Stava per esclamare il suo nome,
per attirare la sua attenzione, quando i suoi occhi si fissarono sul viso di
Andrew, e Anya si immobilizzò. Andrew era ancora più pallido del solito, gli
occhi sgranati e la fronte corrugata.
"Andrew?" bisbigliò
incerta. Quando lui la guardò, continuò "Che diavolo è successo a Willow?"
Andrew sentì una voce lontana chiamarlo, ma non
mosse il viso. La sua attenzione era solo nelle pagine che gli stavano davanti.
Poi sentì qualcosa e un pensiero passò nella sua mente * E' venuta per finire
ciò che ha iniziato* così lasciò andare il diario che ricadde sul tavolo
facendo un suono sordo e impassibile si voltò verso la sua carnefice. Non
vedeva Anya, ma Willow.
Anya avanzò cautamente nella stanza, chiamando il nome del ragazzo. Ma
Andrew non si mosse, e rimase a fissarla con un'espressione atterrita sul viso.
Quando fece per avvicinarsi ancora, lui arretrò spaventato, portandosi
le mani al volto come per difendersi, e allora Anya scattò.
Non sapeva cosa l'aveva spinta a farlo, ma in un attimo gli fu addosso,
riuscì a trattenergli i polsi con una mano, e con l'altra lo schiaffeggiò
leggermente.
"Ehi, ragazzino, che ti prende?"
Andrew teneva gli occhi serrati, e quando lei lo
colpì ancora, lui urlò e cercò di divincolarsi.
Anya dovette fare ricorso a tutte le sue forze per
non farlo scappare.
Col fiato corto, domandò, "Andrew, cosa è
successo? E' stata Willow?"
Andrew sbatté gli occhi più volte per riuscire a
distinguere la forma di Anya e non appena comprese che colei che lo stava schiaffeggiando
non era Willow di slancio abbracciò l'ex demone. "Oddio Anya, non ci
potrai credere. Willow è ritornata cattiva. Bisogna avvertire gli altri. E’
pericolosa! Anya dobbiamo fare qualcosa." cominciò a mancargli l'aria a
furia di parlare e ogni tanto gli sfuggiva qualche singhiozzo strozzato dalla
gola.
"Ehi, ehi, ehi", bisbigliò Anya,
abbracciandolo e dandogli qualche pacca sulla spalla. "Ehi, ragazzino,
andiamo, non piangere."
Povero Andrew, pensò Anya. E' rimasto davvero
sconvolto. Dopo qualche minuto si separò gentilmente da lui e guardò nei suoi
occhi rossi e ancora colmi di lacrime.
"Sappiamo già che Willow è di nuovo cattiva.
Purtroppo," e a questo punto sospirò, "E’ venuta a farci
visita."
Vide Andrew annuire e gli sorrise comprensiva.
"So che Willow può essere un pochino terrificante quando subisce quella trasformazione. Due anni fa
ero lì. Ero presente all'evento." Rise amaramente.
Per dissolvere l'atmosfera carica di tensione, gli
scompigliò un po' i capelli e sorrise di nuovo.
"Te la senti di scendere dagli altri?"
Andrew si svegliò dal torpore * Non sono solo! * Questa
era la sola cosa importante. Anya era venuta per lui! Il pensiero gli pervase
l'animo e gli riempì il vuoto che si era creato. * Ho degli amici che si
preoccupano per me e devo ricambiarli in qualche modo. Non so come ma devo
trovare un modo per salvare Willow *. Tutto questo pensava mentre fiducioso
guardava la ragazza che era venuta per cercarlo. "Scendiamo!"
Delle voci
di sottofondo furono le prime cose che Buffy avvertì non appena riprese
coscienza di sé.
Aveva un enorme mal di
testa e l'ultima cosa che ricordava era il terribile scontro con Desio.
Aprì lentamente gli
occhi.
Avvertendo il fastidio
datole dalla luce li richiuse per poi tentare di riaprirli con accortezza.
Le immagini dapprima
sfocate divennero chiare e a poco a poco ad ogni voce riuscì ad associare un
volto.
Dawn notò sua sorella
risvegliarsi e le corse accanto
"Come stai?"
chiese piena di preoccupazione.
"Come se mi fosse
passato sopra un treno." mormorò l'altra con la voce impastata mentre
cercava di alzarsi.
Si trovava a Cose
Preziose, qualcuno doveva averla portata lì, ma chi?
Il suo sguardo si
rivolse istintivamente su Faith che intanto la fissava inespressiva.
"Cosa è successo?
" le chiese diretta.
Dawn fissò a sua volta
l'altra Cacciatrice che vedendosi chiamata in causa tirò un sospiro e si
avvicinò all'eterna rivale.
"Desio ti ha dato
un bel pò di calci. Beh non solo a te." disse poi rivolgendo lo sguardo ai
due vampiri piuttosto mal conci e provati "
Non so chi ti abbia
portata qui. So solo che Desio vi credeva morti"
"Ci credeva? Me e
chi?"
Faith abbassò lo
sguardo e Dawn si voltò a guardare Giles ancora svenuto, disteso su un divano
del negozio di magia.
Buffy aprì la bocca
come per parlare ma non riuscì ad emettere nessun suono.
"Sta bene. E' un
pò ammaccato ma anche lui ha la pellaccia dura!" disse Faith cercando di
apparire rassicurante.
"Buffy."
La Cacciatrice si voltò
verso sua sorella che sembrava ancora piuttosto scossa, forse troppo scossa
perché i loro guai fossero limitati alle ferite di Giles.
"Che cos'altro è
successo?"
"Willow...lei è
tornata ad essere succube del suo lato oscuro"
Buffy si alzò in piedi
e passò in rassegna i volti di tutti gli Scoobies.
"Come è
succeso?"
"Stiamo ancora
cercando di capirlo." rispose Dawn.
"Sembra che fosse
con Andrew di sopra quando è successo tutto" intervenne Faith "Anya è
andata di sopra a chiamarlo."
Le due Cacciatrici si
scambiarono uno sguardo di intesa per poi essere attirate dal ritorno
dell'unica persona capace di gettare luce sulla trasformazione di Willow.
Andrew scese le scale lentamente insieme ad
Anya; quando guardò i suoi compagni non poté trattenere un grosso respiro
che parve strozzarsi in gola. La situazione era pessima e lui non sapeva
proprio che fare. "Willow ha assorbito il potere del libro o più
precisamente la sua parte malvagia. Ora è più potente di sempre!"
“Non so che cosa sia successo.” disse Giles, che sembrava
essersi risvegliato da pochissimo “ ma dalle espressioni dei vostri volti
arguisco che non si tratta di nulla di piacevole.”
L’Osservatore sentiva dolore in varie parti del corpo,
senza contare che si sentiva ancora molto intontito. I suoi amici lo avevano
comunque medicato. Ora si trovavano davanti a lui, guardandolo sorpresi. Giles
fu sollevato nel vedere che Buffy stesse bene. L’uomo sorrise. Non sapeva che
cosa sarebbe successo, ma era felice di essere tornato.
Buffy
rispose al sorriso e cercò di spiegare al meglio ciò che aveva
appreso poc'anzi dagli
altri
" Purtroppo i
problemi hanno l'abitudine di presentarsi tutti assieme signor Giles: Willow è tornata
succube del suo lato malvagio"
" Di tutta questa
storia so poco e nulla" intervenne Faith " non c'ero quando Willow in passato è passata
dall'altro lato della barricata: è davvero così forte? Non esiste un modo per farla
ragionare?"
Buffy fissò Xander,
ricordando come l'amico fosse stato l'unico capace a far breccia nel dolore della strega
dai capelli rossi. " Tu
credi che sia di nuovo possibile?"
“Fatemici
parlare! Con questa bocca ho salvato il mondo, io!” esclamò Xander. “ E poi
magari la magia di Willow si è accresciuta e potrebbe essere il nostro asso
nella manica contro Desio! Potremmo ideare un piano per prenderla in disparte e
farci due chiacchiere.“
“Perdonatemi,
ma temo di non riuscire ancora ad alzarmi. Anya, quello è il diario di
Gerberto, giusto? Willow ne stava rompendo il sigillo se non ricordo male.”
L’Osservatore, assorto, prese il libro che l’ex demone gli portò. Ne sfogliò
qualche pagina e impallidì. “Buon Dio! Povera ragazza.” Giles si tolse gli
occhiali e si mise a fissare un punto indefinito davanti a sé.
"Certo,
certo, ora è tutto chiaro!" disse sarcastico Spike che era
rimasto in disparte per
un po' di tempo. "Se dopo essersi divertito con i suoi libri ammuffiti spiegasse anche a
noi quello che ha scoperto, ci farebbe un piacere!"
L’Osservatore tornò alla realtà. “Guardate, questo
tomo.” Disse, girando dalla parte dei presenti il libro in modo che potessero
vedere le pagine completamente bianche. “E guardate l’ultima pagina che ritrae
un’immagine di Willow. E’ probabile che in questo volume fosse nascosta
un’entità crudele che si è impossessata della nostra amica, imprigionando la
sua anima all’interno del diario. Siamo già incappati in qualcosa del genere.
Ricordate Moloch il corruttore che venne imprigionato in un libro e fu liberato
grazie alla scansione… o alla scannerizzazione… insomma a causa di un
computer?”
Andrew sembrò accendersi per un attimo "E quindi
basta scannerizzare Willow al computer per farla tornare! Però ci sarebbero due
Willow? Una buona e un altra cattiva, come la Nemesi del capitano Picard!"
A quel
punto Faith alzò gli occhi al cielo
" Io non c'ho
capito nulla! Potreste essere un tantino più chiari?"
Buffy annuì.
"In effetti non
c'eri neppure in quell'occasione. In linea di massima questo demone finì nella rete Web e si creò
un gruppo di adepti"
"E questo che
c'entra con Willow? La spediamo in internet mentre la parte cattiva ha braccia ,gambe e poteri?
" chiese sarcastica la bruna.
Dawn
scosse il capo "Non potrebbe invece essere tutto come la scorsa volta? Il lato
malvagio ha preso il
sopravvento alimentandosi dal dolore e dalla sete di vendetta che Willow ha provato quando è
morta Tara. Magari anche ora quella dorme soggiogata nel suo corpo e non fra le pagine di questo
libro"
Buffy si sentì
impotente "Per quanto ne sappiamo ora, potrebbe anche essere così"
"Insomma, non
sappiamo neppure se parte di Willow è in queste pagine! Scusate se ve lo faccio notare:questo è un
gran bel casino!" sbottò Faith.
"Cerchiamo di
mantenere la calma comunque" la richiamò Buffy " se ci facciamo prendere la mano faremo mosse
avventate; non è il caso di lanciarsi contro Willow,in questo stato, credimi, è troppo forte"
Faith tirò un sospiro e
si sedette
" Ne sapete più di
me e quindi farò come dici, ma intanto che facciamo? Abbiamo già Desio a crearci
problemi, cosa facciamo se comincia pure Willow?"
L’Osservatore era rimasto soprappensiero. Poi si
concentrò e raccontò “La volta in cui dovevamo sconfiggere Moloch, applicammo
un’antica formula magica che lo estrapolò dalla rete, togliendogli gran parte
del potere. Gli rimase solo il suo corpo robotico che Buffy poté sconfiggere
tranquillamente. Potremmo applicare un sistema analogo. Una magia che
indebolisca la parte malvagia di Willow, e che ci permetta di aiutare quella
buona. Mi sembra di ricordare di aver letto qualcosa a riguardo nel Compendium
Maleficarum. Il Consiglio è stato così gentile da farmi avere una delle
primissime edizioni del testo. Le successive vennero divulgate prive di certe
importanti menzioni, ritenute dalla Chiesa troppo pericolose. Troverete il
testo nella biblioteca. Se qualcuno è così gentile da passarmelo, magari
insieme a una tazza di teh!”
Anya si alzò in piedi e si avviò verso la cucina
urlando "Me ne occupo io".
Prese un pentolino, lo riempì d'acqua di rubinetto, e
lo mise sul fuoco. Mentre l'acqua si preparava a bollire, si diresse nella
biblioteca.
C'erano montagne di scaffali in tutta la stanza, e
chiunque altro, al suo posto, avrebbe impiegato molto tempo per trovare il
libro.
Ma non lei, che aveva lavorato per due anni a fianco
del signor Giles, e conosceva le sue abitudini e le sue scrupolose
catalogazioni.
Con passo sicuro andò verso lo scaffale centrale,
avvicinò a sé la scala e salì fino a raggiungere la mensola più alta.
Era qui, di solito, che il signor Giles nascondeva i volumi
più pericolosi, lontano da occhi curiosi.
Ora il problema era: il libro era catalogato per
titolo, o per autore?
Sperò che fosse per titolo, e cominciò a scorrere con
gli occhi le copertine dei tomi, fino a che, arrivata alla 'c', lo vide!
Il "Compendium Maleficarum"!
Con un urlo di trionfo a stento represso, lo
estrasse con cura, ridiscese la scala e corse in cucina.
Il pentolino fischiava rumorosamente, e Anya spense
velocemente il fuoco, versò l'acqua in una tazza, aggiunse l'infuso di the e lo
zucchero. Poi, preso un vassoio, vi appoggiò la tazza e un bricco di latte, e
tornò in soggiorno col librone sotto mano.
"Ecco qui, signor Giles," esclamò
sorridendo. "Sono stata efficiente come al solito!"
“Grazie, Anya!” rispose Giles, sorpreso da tanta solerzia.
Prese il libro e iniziò a consultarlo. “Vediamo. Ecco qui parla di un antico
incantesimo che fa al caso nostro. Ci sono anche gli ingredienti.” Tentò di
alzarsi ma nuovamente non ci riuscì. “Occorre che qualcuno li cerchi. Sono
quasi sicuro che abbiamo tutto il necessario in magazzino.”
Andrew si sentiva escluso. Poi facendo un profondo
sospiro fece un passo avanti. "Signor Giles se permette vorrei studiare il
diario. Forse ci potrebbe essere una soluzione anche lì. Ho come
l'impressione che ci sfugge qualcosa". Era la prima volta che metteva in
discussione le soluzioni di Giles, ma sentiva che avrebbe potuto veramente fare
qualcosa.
L’Osservatore si voltò verso il ragazzo e gli porse il
diario. “Fa’ attenzione! Penso che ci siano stati abbastanza disastri,
ultimamente!”
Xander si avvicinò a Faith. “Ieri non volevo certo
dire che sei una pazza assassina, ma come sai è un brutto momento e può
capitare di sparare sciocchezze. Spero che non te la sia presa perché ritengo
che ormai dopo le nostre collaborazioni, possiamo ritenerci amici.”
Il ragazzo ricordò infatti che Faith, non solo aveva
avuto una parte importante nel momento dello scontro con il Primo ma che
inizialmente, prima di essere soggiogata dal male, si era dimostrata una buona
amica.
La Cacciatrice bruna sospirò.
Ci mancavano pure le scuse di Xander a coronare
quella meravigliosa,prima giornata a Cleveland! Sapeva bene che ,nel suo caso,
nessuno si sarebbe mai preoccupato di quanto avesse sofferto per tornare a far
parte dei buoni;provava a riscattarsi di continuo,ma nulla di quel che faceva
era mai abbastanza.
“Tranquillo, ci sono abituata ai vostri calorosi
benvenuti.” rispose poi col tono di chi non accetta repliche.
Non occorreva gettare benzina sul fuoco,presto o
tardi, anche quelle battutine idiote sulle sue alleanze passate le sarebbero
scivolate addosso senza più ferirla.
“Mi sono spesso chiesto che cosa sarebbe accaduto se
le cose fossero andate diversamente. Per esempio, se non ci fosse stato quel
bastardo del Sindaco a portarti sulla cattiva strada. Avresti potuto restare a
Sunnydale con noi e continuare a fare parte del gruppo. Penso che sarebbe stato
grande!” proseguì il ragazzo. Aveva la sensazione che Faith non si sentisse
accettata da tutti, soprattutto dopo aver visto come Buffy l’aveva trattata.
Voleva fare qualcosa per farle capire che la sua presenza era invece
importante.
“Non era un bastardo” disse con tono dolce “lui mi
voleva bene. In sostanza era come il padre che non ho mai avuto; so che era
spietato ma con me era diverso, mi amava davvero, come fossi sua figlia”
La ragazza sorrise malinconica al ricordo del Sindaco
poi scosse la testa come per ridestarsi e guardò Xander negli occhi “ La verità
è che avevo bisogno di essere accettata e mi sono aggrappata a lui; ho sbagliato
io, perché sono stata io ad andare da lui quella sera per proporgli
un’alleanza. Sarebbe facile dire <<mi ha usata>> ma sarebbe un
passo indietro per me farlo, non credi?”
Xander notò che Faith si stava aprendo con lui, e si
sentì attratto da lei. Gli venne in mente ciò che era accaduto alcuni anni
prima, quando si erano ritrovati a letto insieme. Ora erano entrambi cresciuti.
Sarebbe stato tutto differente. Chissà se anche la ragazza ci stava pensando.
Il giovane cercò di scoprirlo. Disse, in tono comprensivo “Ci capita spesso di
sentire il bisogno di avere qualcuno vicino, qualcuno che ci capisca e che
senta la necessità di starci accanto. Sono tempi difficili, questi.”
" Sì sono tempi difficili" rispose lei
seria con lo sguardo fissò gli altri e sospirò " Ma dopotutto siamo esseri
umani, è normale qualche volta sentirsi soli! Per fortuna sono un lupo
solitario e ho bisogno di poco o nulla per vivere!"
“Capisco benissimo che cosa intendi! Già! Anche io,
naturalmente, lo sono! Bisogna essere forti!” rispose Xander, cercando di
nascondere la delusione. Attese un momento, guardandosi in giro anche lui. “Ho
improvvisamente voglia dei dolcetti di Giles. Sai con tutto quel che accade,
viene appetito.”
Il ragazzo si diresse verso la dispensa con la voglia
di immergercisi dentro e non uscirne più.
"Beh,
suppongo tocchi a me andare a prendere tutto il necessario
mentre voi 'cervelloni'
studiate l'incantesimo." disse Spike dirigendosi con passo svogliato verso il
magazzino." Allora? Nessuno viene a darmi una mano?" aggiunse poi.
“Eccomi.”
sospirò Xander. Abbandonò i dolcetti sul banco e seguì Spike. “Sbrighiamoci! La
situazione peggiora sempre di più!” lanciando una veloce occhiata verso Faith.
Poi scambiandosi uno sguardo con il vampiro “Parlo di
Desio e Willow, naturalmente! Non di altro! Che bei tempi quando dovevamo
preoccuparci solo dei vampiri, quelle viscide e schifose creature. Bastava un
paletto e via! Senza offesa, Spike!”
"Bene,
allora smettiamola di perdere tempo qui sopra e scendiamo in
magazzino, visto che in
due ci metteremo un bel po'. Certo, se qualcuna ci desse una mano impiegheremmo molto meno tempo." disse
Spike con tono di
rimprovero dirigendosi verso le scale.
Mentre
tutti si davano da fare per risolvere la situazione, Angel si
era messo in un angolo
a pensare. Avendo comunque ascoltato i discorsi degli altri, il vampiro rifletté fino a
quando gli venne in mente un'idea, a quel punto si girò verso l’Osservatore e disse: "Signor Giles ho delle amicizie qui a
Cleveland, forse possono esserci utili se spremute a dovere."
Così Angel si avviò
verso la porta del negozio aspettando comunque una possibile risposta da parte dell'Osservatore.
Giles si
tolse gli occhiali, pensieroso. Guardò Angel e disse: “Certo è meglio tentare
tutte le strade possibili. Inoltre essendo un vampiro, potrai camminare
indisturbato per Cleveland. Dubito che i demoni perdano tempo ad attaccare un
loro simile.”
Il vampiro
diede una rapida occhiata a tutti quanti e prima di uscire disse una frase a
mezza bocca.
"Evitate di farvi
ammazzare." Così aprì la porta del negozio ed uscì con la speranza di
rivedere tutti quanti sani e salvi al suo ritorno.
E Appena fuori da Cose Preziose, Willow si
guardò intorno nella strada deserta prima di alzarsi lentamente da terra.
Doveva riflettere. Questa volta, doveva pianificare per bene ogni cosa.
Mentre saliva sempre di più nel cielo, la vista della
città dall'alto si offrì al suo sguardo.
Distruggere era divertente, pensò. La distruzione era
ancora il suo proposito, il suo fine. Aveva superato il dolore della morte di
Tara, sebbene il ricordo di lei, di tanto in tanto, si affacciasse
ancora alla sua mente, facendole stringere il petto. No, stavolta non lo
avrebbe fatto per Tara.
Il mondo era ancora così colmo di tristezza e
disperazione, l'umanità incapace di ribellarsi al destino, al male, alla morte.
In definitiva, avrebbe fatto un favore a tutti, facendo piazza pulita. Ne era
convinta.
Volò fin sulla cima della Key Tower, l'edificio più
alto di Cleveland, e da lì guardò in lontananza verso il mare.
Però questa volta, pensò, sarebbe stato diverso.
Questa volta non avrebbe fatto tutto da sola, rischiando di fallire.
Sorrise malignamente, chiuse gli occhi, e quando
li riaprì dopo uno schiocco di dita, si ritrovò davanti a Desio e, notò
divertita, a Drusilla. Senza preamboli, esclamò, "Ho un'offerta da
proporvi!"
Il semidio, seduto pigramente su un’ottomana, si
voltò verso la nuova arrivata. Notò subito il cambiamento avvenuto nella sua
natura. Ora era una strega malvagia e la sua crudeltà era tale da saturare la
stanza ricavata dalle fognature. Desio non si alzò, e quasi non si mosse ma
mostrò impassibilità e addirittura quasi disinteresse a quell’apparizione.
Tuttavia, era solo il suo modo di agire. Non voleva palesare alcun sentimento
finché non ne avesse saputo di più.
“Willow, benvenuta! Mi pare di capire che hai finalmente preso la
decisione giusta. La morte di quella miserabile Cacciatrice e del suo ridicolo
Osservatore devono averti dato modo di effettuare delle giuste riflessioni.”
Drusilla sorrise divertita per l’apparizione di
Willow..*ah... le stelle non mentono mai, ecco arrivata la novità che
attendevo!!* Si mise seduta sul letto ottocentesco che faceva bella mostra in
mezzo alla stanza. Tirò sul letto una gamba appoggiando il mento su un
ginocchio e lasciando l’altra leggermente sporgente. Attendeva le decisioni di
Desio, ma intanto fece una riflessione breve ma intensa *Questa strega sarebbe
decisamente un’arma eccezionale contro il mondo, ma streghe tanto potenti tendono
a voler fare i loro comodi, e questo sicuramente non piacerebbe a Desio*
Rivolse appena uno sguardo al semidio, non riusciva
ancora a capacitarsi della morte della Cacciatrice, le stelle non ne avevano
ancora preso nota. *Oltretutto quella dannatissima biondina ha quella pessima
abitudine di tornare in continuazione dall’oltretomba, e dire che tutti pregano
per andare in paradiso* Inoltre Faith era ancora in circolazione e secondo le
carte non avrebbe cambiato condotta. I segni non sembravano molto buoni, e
forse l’aiuto della strega poteva essere fondamentale, ma la scelta quella
volta non spettava a lei, si strinse un po’ di più al ginocchio e tirò su anche
l’altra gamba in attesa di vedere cosa sarebbe successo.
Willow sbadigliò vistosamente.
“Se vi foste fermati a controllare, vi sareste resi
conto che Buffy e Giles non sono morti.”
Lanciò uno sguardo alle due figure immobili nella
stanza, cosciente di avere un vantaggio, di esser loro superiore. Eppure,
sentiva di aver bisogno di un qualcosa in più.
“Ad ogni modo, non sono qui per parlare di Buffy e
Giles.”
Fece qualche passo verso Desio e lo guardò dritto
negli occhi.
“Sono qui per proporvi un’alleanza.”
Distese un braccio davanti a sé, aprì la mano, la
guardò per un attimo fugace, e subito una fiammella bluastra si materializzò
dal nulla. Willow si rese conto, quasi con rammarico, che era intorpidita al
punto di non riuscire neanche ad avvertire il calore della fiammella.
Mostrò la mano più chiaramente ai suoi ascoltatori.
“Immaginate la potenza esplosiva di questo fuoco
elevata all’ennesima potenza – in aggiunta ai vostri poteri”
Richiuse di scatto la mano e la fiammella sparì. Il
bagliore bluastro che aveva brevemente rischiarato la stanza svanì, e la camera
sotterranea ripiombò nell’oscurità.
“Allora”, disse, appoggiando le mani sui fianchi,
“che ne pensate?”
“Che cosa hai detto? Come non sono morti! Quei
maledetti!” strillò, Desio.
In tutta Cleveland, riecheggiarono le sue grida furiose.
La terra stessa tremò, alcuni edifici si squarciarono o addirittura crollarono.
Per le strade si aprirono vistose crepe. La situazione era talmente spaventosa
che perfino i vampiri e gli altri demoni che si trovavano fuori, tremarono di
paura.
Per qualche minuto, il corpo del semidio rimase
avvolto in un aurea malefica
terrificante, dopodiché se ne liberò e Desio riprese la sua abituale freddezza.
Si voltò verso Drusilla. “Mia regina, perdonami per
aver dubitato dei tuoi poteri. Ma ora dimmi, che cosa altro celano le stelle?”
Drusilla si sentì chiamata in causa molto
improvvisamente, lei e le fiamme avevano sempre avuto un pessimo rapporto,
suscitavano in lei un timore reverenziale che la distaccava dalla realtà.
Nel fuoco magico si possono leggere gli intenti di
chi lo crea, di solito era una cosa quasi immediata ma il potere della strega
era tale che Drusilla impiegò qualche attimo per capire gli intenti di Willow.
“Le stelle non mentono mai, ma non sono le uniche a
parlare mio sire”.
Alzò il viso lentamente verso la strega che la stava
fissano piena di aspettativa, era troppo pericolosa per farla arrabbiare, e
avrebbe comunque apportato un contributo notevole alla distruzione della specie
umana anche se non fosse arrivata viva fino in fondo.
Sorrise * In effetti è un piatto così ricco che
sarebbe un peccato non sfruttarlo, ma dovremo bluffare molto bene e colpire
molto veloci *. Si alzò con eleganza, senza fretta e senza smettere di
sorridere si portò alla destra di Desio. “Sicuramente il tuo fuoco è molto
potente, anche se non è decisamente l’arma che sceglierei io, rovina il
sangue”. Mai furono dette parole più vere, un corpo bruciato ha poco sangue
commestibile, oltretutto molto coagulato, per non parlare poi del sapore! “ I
tuoi poteri non si limitano a questo. Il tuo desiderio è estinguere la specie
umana e il suo dolore, potremo collaborare” si soffermò un attimo per
aggiungere in un soffio denso di significati “fino a che i nostri scopi
coincideranno”.
Willow lanciò uno sguardo sospettoso alla vampira.
“Perché mai i nostri scopi non dovrebbero coincidere?
Siete demoni,” si interruppe brevemente, per dare più enfasi alle sue prossime
parole, “avete la distruzione nel sangue. Sono sicura che andremo molto
d’accordo, se l’alleanza è concordata?”
Pose la sua domanda allungando la mano, una mano che
si infiammò di nuovo magicamente, verso Desio, attendendo la sua risposta.
L’atmosfera si stava riscaldando. Il semidio sentiva
che Willow stava innervosendosi ma ciò lo lasciava indifferente. Era abbastanza
sicuro di poterla sconfiggere, in caso di uno scontro. Poteva anche chiamare
telepaticamente vampiri ed altri demoni come rinforzi. Ma probabilmente non ce
ne sarebbe stato bisogno. Il semidio lanciò un’occhiata alla strega, ignorando
la sua mano infiammata. Disse :”Credo che la mia regina non abbia ancora
terminato di parlare. Continua pure, Drusilla.” Dopo la lezione che aveva
ricevuto, non avrebbe più sottovalutato le profezie della vampira.
Drusilla osservò per un lungo momento la mano di
Willow. “Un’alleanza è fruttuosa per tutti al momento” spostò per un attimo la
sua attenzione da Willow a Desio. Avrebbe voluto poter scambiare alcune parole
con lui in privato, ma non era opportuno far innervosire la strega. Si voltò
nuovamente verso di lei e aggiunse in parole soffuse “ adesso che abbiamo fatto
questo patto mia cara, cosa ne diresti di sgranchirti le ossa con un po’ di
sana devastazione? Per festeggiare! Mentre io... io mi cambierò per il pasto”.
Sperò che la strega mangiasse la foglia e li lasciasse soli.
Willow ritrasse la mano e incrociò le braccia al
petto.
"Non so davvero come tu possa pensare a cambiarti d'abito in un
momento come questo, ma... fai pure."
Si alzò da terra di qualche decina di centimetri, una
brezza leggera che le agitava i capelli e i vestiti.
"La mia opera di distruzione comincerà da questa
città." Sorrise loro malignamente. "Spero che vi unirete presto al
divertimento!"
Così dicendo, scomparve dal sotterraneo
lasciando dietro di sé solo scintille blu.
Desio fissò la vampira. “E dunque, mia regina, pare sia
venuto il momento di rendermi partecipe delle tue reali elucubrazioni. Dimmi,
che cosa pensi della proposta di Willow? Che cosa hai visto nelle stelle?”
Negli occhi della strega aveva letto una sincera malvagità, e tuttavia per
qualche motivo sentiva di non potersene fidare. Tenere sotto controllo una
simile creatura sarebbe forse potuto risultare più problematico che utile.
Drusilla sorrise "Come hai visto la strega è
molto potente, e non dubito che il suo aiuto sarebbe utile, ma nella sue
intenzioni non c'è il dominio, c'è solo la distruzione. Solo terra bruciata, e
posto per niente altro che il fumo." Fece una pausa per raccogliere
le parole in modo da non offendere il semidio.
"Nella sua
lista di distruzione, ci siamo anche noi. Per il momento è meglio
lasciarla sfogare con i suoi incantesimi senza stimolarla, una volta che avremo
davvero finito con la Cacciatrice ci potremo occupare anche di lei."
“Le Cacciatrici! Ultimamente mi danno molto da
riflettere. Quella maledetta Buffy che non vuole morire e Faith, che ancora non
mi ha fornito una risposta. Ora basta indugiare. Il tempo è scaduto per
entrambe. E’ giunto il momento di fare loro una visita.”
Desio, seguito da Dru, uscì dal covo, trovandosi nel
cimitero. Incontrò la strega.
“Willow! Vedo che i tuoi piani di devastazione non si
sono ancora attuati.”
"Ed io vedo che tu ti
stai agitando un pò troppo. Calmati! Presto ci muoveremo."
Willow disse queste
parole senza molta convinzione, anche lei non vedeva l'ora di divertirsi.
"Potremmo
cominciare con l'esercito, l'idea mi piace davvero molto."
Drusilla si era limitata a seguire
Desio, in realtà preferiva sempre pranzare da sola. Alle parole di Willow però
le saltò alla mente l'immagine di una moltitudine di soldati soli,
terrorizzati, in cerca di rifugio e senza scampo. Sì sentì improvvisamente
molto eccitata e non riuscì a trattenersi dal passarsi al lingua sui denti e
sulla labbra al pensiero.
" L'idea la trovo stuzzicante però lasciatemi
qualcosa da mangiare di fresco e... vivo"
L’esercito intanto aveva circondato i tre, riconoscendo
in loro, i responsabili della strage. Iniziarono a sparare contro Desio, che si
accorse appena di essere stato colpito. “ Che importuni, questi miserabili
esseri umani!” disse, guardandosi intorno. Impugnò la sua spada ed iniziò a
farla roteare, creando incredibili spostamenti d’aria che fecero volare via
come fuscelli gli avversari, insieme alle loro armi e autoveicoli. “Impudenti!
Disturbare il grande Desio!”
L'esercito sembrava non credere
ai propri occhi, ma continuava ad usare le armi, nella vana speranza di
concludere qualcosa...
Willow però, ad un
certo punto, si stufò e allargando le mani e innalzandole al cielo fece un
potente incantesimo di distruzione che, con una brillante luce viola, fece
strage dell'esercito.
Dopodiché si strofinò
le mani, cercando di non far vedere quanto l'incantesimo l'avesse indebolita ed
esclamò "Beh, mi avevano proprio stufata".
Infine lasciò il
"Campo Di Battaglia" con atteggiamento di superiorità. Sapeva che
presto avrebbe riacquistato le forze.
Giles era ancora seduto comodamente a consultar libri e
mangiare biscotti. Gli stava quasi piacendo essere coccolato così da tutti gli
scoobies. Vide rientrare Spike e Xander che portavano delle buste che contenevano
gli ingredienti dell’incantesimo. L’Osservatore si voltò verso di loro “Abbiamo
tutto? Bene, qualcuno potrebbe ora disegnare un pentacolo sul pavimento? Non
troppo grande visto che dopo dovrete ripulire.”
“Che schifo: unghie di scimmia, un cuore di pollo,
polvere di ossa umane, spoglie di serpi, sterni di gallina, corna di caprone…
bleah! Non serve farci un incantesimo per indebolire Desio, basta mostrargli
questa roba che gli verrà subito la nausea e potremo ucciderlo proprio mentre
rimette.” Disse Xander mentre con Spike posava tutto sul tavolo. “Ma sbaglio o
prima c’è stata anche una scossa di terremoto?” chiese il giovane agli altri.
"Ci
mancava anche un terremoto! Come se non avessimo già abbastanza da
fare con demoni e
streghe." commentò Spike. "Qui dovrebbe esserci tutto l'occorrente per l'incantesimo. Allora
lo facciamo o no questo incantesimo? Visto come stanno andando le cose, prima lo facciamo
meglio è."
"Sono d'accordo con Spike", esclamò Anya
alzandosi dal suo posto. "Sarà meglio muoversi."
Aprì un cassetto della credenza, prese un gessetto, e
si pose al centro della stanza.
"Comincerò con il pentacolo. Con un gessetto va
bene?" domandò a nessuno in particolare. Si inginocchiò e cominciò a
disegnare, borbottando tra sè e sè "Tanto devo comunque pulire io,
dopo."
Tracciò un pentacolo approssimativo sul pavimento,
poi si rialzò in piedi, e strofinò le mani sui jeans soddisfatta.
"Bene, e adesso cos'altro serve?"
“Ora occorre sistemare quegli ingredienti all’interno
del pentacolo e che qualcuno reciti la formula, in prossimità del disegno.”
Rispose l’Osservatore. Tentò di alzarsi in piedi ma ricadde nuovamente
indietro, sul divano. In quel momento, provò una gran rabbia che represse
immediatamente in modo da poter andare avanti con l’operazione. “Ragazzi, sono
spiacente. Ma qualcuno dovrà effettuare l’incantesimo al mio posto.”
Dawn si
avvicinò agli ingredienti portati su da Spike e Xander e fissò quest'ultimo
divertita
"Credo che Desio
sia un tipo duro di stomaco, ci vorrà qualcosa di più invasivo"
Faith intanto sospirò e
si alzò in piedi.
"E dopo che si fa?
Questo incantesimo di preciso che danni farà a quello psicopatico?" chiese
rivolta a Giles.
“Questo
incantesimo fu utilizzato pochissime volte nella storia, una della quali servì
per neutralizzare Lamia, la donna che fu amata da Zeus e che in seguito
acquistò poteri eccezionali e malvagi trasformandosi nella prima vampira. Dopo
che un gruppo di monaci l’ebbe recitata, Lamia fu sconfitta da un piccolo
esercito di guerrieri romani, con armi convenzionali in quanto la creatura
aveva perso tutta la sua forza.” Rispose l’Osservatore.
"Quindi se non ho
capito male, dovremmo riuscire a prosciugarlo della sua forza fisica"
esclamò Faith.
Dawn annuì "Sì!
Sarà un pò come quando Sansone fu privato dei capelli perdendo così la sua
forza!" aggiunse per poi fissare Giles.
"Ma chi di noi è
capace di mettere in pratica un simile incantesimo?"
“Una cosa è certa. Non
possono farlo i guerrieri che devono combattere contro il nemico. Infatti,
l’incantesimo ha una durata limitata e i campioni devono trovarsi già sul luogo
dove si trova l’avversario quando il rito avrà inizio.
Io non posso recitarlo
perché sono impossibilitato a lasciare questo divano. Anya non può. Una regola
vieta ai demoni e agli ex demoni di recitare questa formula. Dawn, questa è la
tua grande occasione. Io e tutti gli altri sappiamo che puoi riuscirci. Anya,
Xander, Andrew’ ed io ti saremo vicini quando la leggerai mentre Buffy, Faith,
Spike ed angel saranno già a combattere contro Desio e grazie a te , potranno
salvare il mondo.” Rispose l’Osservatore.
Andrew fece capolino dalla stanza vicino sentendosi
messo in causa. Davanti a lui aveva ammucchiato un infinità di libri mentre la
mano destra era appoggiata su una pagina bianca del diario. Il suo viso era
concentrato e serio e sembrava immerso in pensieri profondi. In realtà la
vecchia telecamera nascosta nel salone gli avrebbe permesso di rivedere i suoi
amici la sera stessa , davanti ad una ciotola di pop corn, naturalmente dopo la
replica di Star Trek Enterprise. "La parabola è certo una delle
invenzioni più importanti del nostro secolo, dopo lo sciroppo d'acero!"
Dawn alle parole di Giles
si sentì le gambe molli. Era la sua grande occasione quella. Avrebbe finalmente
potuto sfruttare tutte le conoscenze apprese dal Consiglio, ma sopratutto
sarebbe stata parte attiva del piano.
"Io spero di
esserne all'altezza" mormorò la ragazza in preda ad una grande emozione.
"Sei una Summers,
ce la farai!" si intromise Faith sorridendo "Adesso direi che occorre
trovare Angel; penso gli farà piacere prendere il semidivino fondoschiena di
Desio a calci! Io non vedo l'ora di iniziare!"
"Si certo, facile a
dirsi! E chi lo sa dove è andato a cacciarsi?" disse Spike. Poi, all'improvviso, gli venne
un'idea:"Ah, giusto! C'è quell'affare... come si chiama? Ah, si, il cellulare. Angel dovrebbe
averne uno con sé.
Potremmo provare a chiamarlo, anche se sinceramente non mi fido troppo di quei cosi."
“Okay!” ci penso io “Ho già finito di armeggiare con
queste schifezze, ora posso mettermi a chiacchierare al telefono!” intervenne
Xander, che aveva appena terminato di mettere tutti gli ingredienti all’interno
del pentacolo. Telefonò al vampiro, quando ebbe concluso la comunicazione si
voltò verso i presenti e affermò “Bene! L’ho avvisato! Ah, Angel vi saluta
tutti!” poi guardandosi intorno aggiunse “ D’accordo, cercavo di
sdrammatizzare!”
Angel, dopo che era uscito
dal negozio aveva camminato nei sobborghi di Cleveland in cerca di qualcuno,
ogni tanto si fermava ad un angolo per chiedere informazioni. Arrivò davanti ad
una porta in un vicolo senza uscita. Bussò e da una feritoia chiusa comparvero
degli occhi gialli che lo fissarono per pochi istanti ed una voce rauca chiese:
"Si?".
Il vampiro rispose:
"Devo parlare con Azagul."
La voce da dietro la
pota replicò: "Ora non può."
E si chiuse la
feritoia. Il vampiro sbuffò spazientito e ribussò ancora. La feritoia si riaprì
e si rividero gli occhi gialli sbucare ancora, ma Angel parlò prima ancora che
il tizio potesse dire ancora quel lugubre "Si?".
"Forse non mi sono
spiegato... ho bisogno di parlargli adesso".
La voce iniziò a
rispondere "Ti ho già de...".
Ma venne interrotto
dalla porta che si scardinò ad un solo calcio del vampiro. Entrando, e salendo
sulla porta stessa che schiacciava l'essere, scese per le scale del locale. Le
luci erano molto soffuse ed una musica techno metal cresceva sempre di più man
mano che si addentrava. Appena arrivò nella sala del locale, due donne
seminude, apparentemente umane, gli si avvicinarono strusciandosi letteralmente
addosso, toccandolo sul petto e carezzandogli i pantaloni di pelle.
"No, ragazze, non
sono qui per voi, andate via, qua sotto non è più sicuro".
Così dicendo si
avvicinò ad un tavolo che si trovava in un angolo semi-buio. Tre esseri
dall'aspetto alquanto demoniaco, molto robusti, si misero davanti al vampiro
sbarrandogli la strada.
Uno di loro disse con
voce ferma: "Vattene, non sei il benvenuto".
Ma il vampiro rispose
freddamente: "No"
Così piazzò un pugno
nello stomaco dell'essere e poi gli diede una botta in testa facendolo
stramazzare al suolo. Gli altri subito si avventarono su Angel, ma vennero
fermati dalla voce di Azagul.
"Fermi, lasciatelo
passare". I due bestioni si scansarono per far passare il vampiro di Los
Angeles. Il demone era seduto su un divanetto davanti ad un tavolino con un
bicchiere di whisky, una ragazza era seduta accanto a lui e con una mano gli
stava carezzando il petto, mentre un'altra donna si notava a mala pena che era
chinata con la testa sulle sue gambe. Il vampiro si prese una sedia da un
tavolo vicino e si sedette a cavalcioni con lo schienale rivolto verso il
tavolo. Appena si sedette la donna chinata si rialzò mostrando un viso
decisamente demoniaco mentre si stava pulendo la bocca e poi si mise a leccare
il petto del demone.
"Qual buon vento
ti porta qui, Angel?" disse Azagul.
"Lo sai
benissimo." rispose il vampiro.
"So tutto. So di
Desio, di Drusilla. ah persino di una strega di nome Willow... ma vedi, tutto
questo non è affar mio". La risposta del demone era molto strafottente.
"Invece dovrebbe
esserlo, visto che tra poco il tuo locale e tutta Cleveland sarà polverizzata.
Con te dentro."
Azagul ci pensò un
secondo e poi rispose ad Angel: "Mmmm... beh, forse è meglio che ne
parliamo di là." Così si alzò e si diresse in un ufficio, lasciando le
ragazze sconsolate e vogliose. Il vampiro seguì il demone e chiuse la porta.
"Allora, vediamo
un po'..." Azagul prese un telecomando ed accese il televisore. Premette
uno dopo l'altro vari pulsanti e mentre scorrevano alcune immagini, il vampiro
vide sullo schermo, strade di Cleveland, case, interni di uffici ed anche, per
un attimo, gli scoobies all'interno del Cose Preziose. Il demone si fermò su un
canale dove non si vedeva nulla e si aprì una porta nascosta dietro la libreria
dell'ufficio. Angel si voltò per osservare al suo interno. Azagul entrò nella
stanza e prese un oggetto che avvolse subito in un fazzoletto e lo consegnò al
vampiro, dicendogli:
"Questo potrà
esservi d'aiuto, usatelo con attenzione altrimenti Desio sarà solo l'ultima
delle vostre preoccupazioni."
Angel prese il fagotto
e lo mise nella tasca interna dello spolverino. Dopodiché uscì velocemente
dall'ufficio e poi dal locale senza proferir parola, ma appena mise piede per
strada, suonò il suo cellulare. Lo prese e rispose: "Va bene Xander, sarò
lì tra poco".
Detto questo si mise a
correre.
Si sentì aprirsi la
porta di Cose Preziose ed Angel entrò, ansimando.
Buffy, allora, disse
:"Bene, siamo tutti pronti. Prendiamo le armi" e, dicendo questo, si
diresse dove esse erano state riposte.
Appena la porta si richiuse alle spalle dei quattro
guerrieri, Anya prese in mano le redini della situazione.
Si rivolse a Dawn ed esclamò, "Forza,
mini-Osservatrice, il tuo posto è il centro del pentacolo!"
Senza attendere risposta, si volse nella direzione di
Xander e Andrew e ordinò, "Voi due, pronti a scattare nel caso succeda
qualche imprevisto!"
Poi, con aria decisa, avvicinò una sedia alla
poltrona del signor Giles e si sedette accavallando le gambe.
"Io e il sig. Giles supervisioneremo
l'incantesimo. Pronti a cominciare?"
Dawn fece un sospiro e si
posizionò al centro della figura disegnata dall'ex-demone.
Prese il libro che
quest'ultima le porse facendo un mezzo sorriso tirato.
Si sentiva tesa; il destino
dell'ultimo attacco a Desio dipendeva strettamente al successo di quel rito.
Chiuse gli occhi e
cominciò a ripetersi di farsi coraggio.
Xander si trovava accanto a Dawn, la quale aveva iniziato
a recitare la formula dell’incantesimo. Il giovane vide accendersi diverse e
strane luci.
L’Osservatore si sentiva emozionato. Quella magia era
stata realizzata pochissime volte nella storia. Notò che le luci continuavano a
girare intorno a Dawn, come per ascoltare i suoi ordini. Probabilmente stavano
comprendendo quale fosse l’avversario da attaccare. Dopo alcuni secondi,
durante i quali avevano continuato a volteggiare, le luci presero una direzione
ben precisa. Si diressero verso la parete del negozio. Giles, dalla sua
posizione seduta, dovette girarsi per vedere dove andavano ma quando si fu
voltato era troppo tardi. Le luci erano già sparite.
I quattro supereroi si
aggiravano per le vie buie, e ormai distrutte,di Cleveland. Dei grandi palazzi
non rimanevano che poche rovine e le strade, quando non erano interrotte da crepacci formatisi in seguito
al terremoto, erano
bloccate da alberi caduti e da rottami vari. Erano appena arrivati al cimitero dove si
aspettavano di trovare la fonte di tutta quella distruzione, tuttavia si presentò loro uno spettacolo
molto insolito. Vari
mezzi militari erano parcheggiati davanti ad esso ma di persone non se ne vedevano. "Potrà
sembrarvi una frase ovvia, ma qui è successo qualcosa." disse Spike. Qualche istante dopo aver
parlato vide un uomo,
probabilmente morto, alla mitragliatrice montata sopra un Humvee lì davanti. "Ehm...
ragazzi, sarà meglio preparaci a combattere."
"Sì, sembra che Desio
abbia fatto fuori tutti questi soldati."
Buffy si interruppe un
attimo: "A meno che, a fare questo sterminio non sia stata..."
E, pensando a Willow,
la voce le si spense.
Poi, riprendendosi,
disse:" Allora, siete tutti pronti? Avete tutti le vostre armi? Si inizia il
combattimento!"
Faith si stava guardando intorno
quando un brivido le percorse la schiena.
"Ehi B" disse
mentre con passo veloce si allontanava dal gruppo indicando col capo le
carcasse di aerei che ancora fumavano poco più avanti di lei "sembra una
di quelle scene che vedi nei film di guerra" disse amaramente mentre i
suoi occhi fissavano una salma carbonizzata."Che diavolo hanno combinato?
Sembra l'inferno!" esclamò rivolta agli altri suoi compagni.
"Infatti", disse
Buffy "Però di loro non c'è nessuna traccia. Dove diavolo saranno
finiti?"
Buffy si guardava
intorno attentamente, non voleva essere colta di sorpresa.
"Questa situazione
non mi piace per niente, proprio per niente."
Spike si guardava intorno con molta attenzione,
aspettandosi da un momento all'altro di veder saltar fuori qualche mostro.
Certo doveva essere qualcosa di molto potente per uccidere tutti quei soldati;
di sicuro non era demone qualsiasi. Ad un certo punto vide nell'oscurità, in
lontananza, qualcosa muoversi. Aguzzando la vista per cercare di capire cos'era
riuscì a riconoscere due figure di forma umana. "Lì, lì c'è
qualcuno." disse al resto indicando il punto con l'indice. "E
qualcosa mi dice che ha a che fare con tutto questo"
Poco distante, Desio parlava con Drusilla. Il suo
tono era freddo come al solito e in alcuni momenti sembrava che stesse più
pensando ad alta voce piuttosto che conversare con la bella vampira.
“Il buio! Il buio ha ormai inghiottito questo
minuscolo pianeta seminando devastazione. Sento il mio spirito di guerriero
rallegrarsi e i miei poteri rinforzarsi così come le tue profezie, mia adorata,
saranno sempre più chiare e potrai vedere ancora più lontano, infinitamente
lontano. Ma questo non deve bastarci. Prenderemo possesso di ogni dimensione,
porteremo morte ovunque e ovunque regneremo indisturbati.” Si avvicinò a
Drusilla e le accarezzò il pallido volto.
Drusilla sorrise alle attenzioni del Dio, a quel punto si era abituata
ai monologhi di onnipotenza di Desio, cominciava a pensare che la fissa di
distruggere e conquistare sempre di più fosse una fissazione dei maschi che per
qualche ragione raggiungevano un alto livello di potere, tesi avvallata anche
dai precedenti di Angelus e di quanto aveva sentito del Sindaco. Tuttavia il
suo sorriso non vacillò, rivolse invece l'attenzione alle figure umane che stavano
giungendo.
"Mio sire, arrivano le zanzare a pungerci,
desiderano il nostro sangue, vanno schiacciate e ridotte in frantumi prima
possibile, prima che crescano ancora."
Desio lanciò uno sguardo nella direzione indicata da
Drusilla. Borbottò “Altri maledetti rompiscatole! Come osano ancora
infastidirci? Tuttavia devono essere gli ultimi di questo piccolo mondo. Una
volta eliminati, nessun altro verrà a seccarci.” Poi si voltò verso la vampira
e la guardò negli occhi “Non temere, mia divina. Niente e nessuno potrà nuocere
al nostro regno di tenebre. Mi occuperò io di quelle nullità. Come segno del
mio amore farò in modo che tu possa abbeverarti del loro indegno sangue, ancora
caldo. Concedimi solo un attimo per annientarli.”
Drusilla gli sorrise e si allontanò un poco per
dargli 'spazio di manovra', ma alzando lo sguardo notò brutti messaggi tra le
stelle, sembravano piuttosto confuse *Splendido, se sono confuse loro io ora
che dovrei fare!* per maggiore sicurezza si nascose nelle ombre così da poter osservare
gli eventi. Desio era certo un essere senza pari, anche divertente sotto certi
aspetti, ma lungi da lei rischiare la vita per lui.
Buffy, scorgendo Desio e
Drusilla, impugnò con fermezza il suo pugnale e fece un cenno d'intesa agli
altri.
Poi, però, le venne in
mente una cosa:" Aspettate un attimo, ma dov'è Willow?"
"Ma che ti importa di sapere dov'è
Willow!" disse Spike con tono sarcastico "Penso che sarà già
abbastanza difficile sconfiggere 'soltanto' quei due! Ma, se per te è troppo
facile, puoi sempre andarci da sola, io non ho nulla in contrario."
Angel si
trovava arretrato rispetto al gruppo, mise la mano nella tasca interna dello
spolverino e si mise pronto per scattare ad un eventuale attacco di Desio.
Desio, correndo tanto veloce da diventare invisibile
ad occhio nudo, giunse a pochi metri dai quattro avversari. “Buffy, sei ancora
viva! Peccato tu non sia tornata a trovarmi una mezz’ora fa, quando stavo
seminando la morte tra questi esseri infimi. Avresti dovuto sentire le loro
grida di dolore e sofferenza. E’ stato un momento davvero delizioso. Ne sono
rimasto davvero inebriato. E Faith, povera sciocca ragazzina. Hai fatto dunque
la tua scelta. Sei rimasta con i tuoi amici e dunque morirai con loro. E voi
due, vampiri con l’anima è ora che vi togliate di mezzo!” Il semidio si accorse
che una sfera di luce stava brillando sul cimitero. La sfera stava attraendo a
sé le anime dei soldati appena uccisi. “I vostri stupidi giochetti non vi
salveranno la vita. Coraggio! Chi di voi vuole essere il primo a morire? Ma
perché darvi anche l’opportunità di scegliere? Sarebbe un onore sprecato per
voi. Vi annienterò tutti quanti insieme e nessuno potrà impedire a me e alla
mia regina di aprire la Bocca dell’Inferno!” Il semidio fissando i quattro,
impugnò la spada.
Faith non rispose alla
provocazione del nemico; il suo istinto da Cacciatrice le diceva che se quel matto avesse usato quella dannata
spada c'era la
possibilità che li facesse passare a miglior vita prima che l'incantesimo fosse completo!
Non capiva come, ma
quella era sicuramente una delle armi che aveva utilizzato il bastardo per fare quella
strage.
Impugnò la balestra e
colpì di striscio la mano di Desio: non sarebbe ancora riuscita a ferirlo ma di certo
disarmandolo avrebbero guadagnato tempo prezioso.
Buffy, dopo l'atto di Faith
le disse: "Ci mancava anche questa! Tu se non ti distingui e fai qualcosa
di stupido non sei contenta, eh?"
"Andiamo B!"
rispose l'altra " Sai bene che se non mi comporto così non mi
diverto!" terminò in un sorriso beffardo.
Si guardò poi intorno,
pian piano sopra le loro teste la sfera di luce diventavano via via più grande.
"La ragazzina è un
portento!" disse ancora rivolta a Buffy riferendosi alla più giovane delle
Summers.
"Già, Dawn sta facendo
un ottimo lavoro.", rispose Buffy, osservando la sfera luminosa che si
ingrandiva, con la faccia un pò perplessa.
Desio raccolse la spada da terra. “Devo riconoscere che sei una piccola
mocciosa ostinata! Ho deciso che ti premierò lasciandoti per ultima in modo che
possa vedere morire i tuoi inutili compagni! Eh! Eh!
Ma stai tranquilla! Non credo che dovrai comunque aspettare troppo!” disse,
guardando Faith. Il semidio si spostò rapidamente, giungendo a pochi passi dai
suoi avversari, nuovamente pronto ad usare la spada. “Ora basta con gli
scherzi! Andatevene al diavolo!”
"Che nessuno affermi
che non sei magnanimo!" ironizzò Faith mentre si avvicinava di qualche
passo al semidio.
Impugnò i due sai e
dopo aver guardato per una frazione di secondo Buffy, come per avvisarla che
avrebbe cominciato con o senza il suo permesso, si lanciò contro il nemico
colpendolo con un calcio aereo in pieno volto.
Ma Buffy non aveva
pensato neanche per un attimo di fermare Faith e, contemporaneamente a
quest'ultima, si diresse in fretta con la sua bell'accetta verso il perfido
nemico, pronta più che mai ad attaccare.
Angel si gettò di corsa
contro Desio e cercò di colpirlo con tutta la forza che aveva in corpo,
scagliandogli un pugno in pieno viso.
Spike corse velocemente contro Desio cercando di tirargli
un possente calcio sullo sterno.
"Maledetti!"
gridò il semidio mentre usava la spada per bloccare l'accetta di Buffy e nello stesso tempo
riceveva i colpi degli altri tre avversari. "Che cosa credete di fare?" cercò di liberarsi
dalla tenace Cacciatrice bionda ma, a causa dell'attacco degli altri tre
nemici, il suo colpo la fece solo allontanare di qualche passo. "Tu…"
disse rivolto a Faith tentando di colpirla al volto con un potente pugno. Nello stesso tempo sentì i colpi dei
due vampiri che lo distraessero nuovamente. "Maledetto stupido vampiro!" urlò,
furioso afferrando Angel al collo.
Buffy si
stancò di combattere così "leggermente" e, così, sferrò un attacco a Desio con tutta la sua potenza,
e con enormi risultati.
L'attacco, infatti, fu
talmente forte che anche lei ne rimase sorpresa!
“Che cosa…?” domandò il
semidio. Lesse lo scherno negli occhi degli avversari. La mano con cui
stringeva al collo Angel gli era stata troncata dall’accetta della maledetta
Cacciatrice bionda. Desio si sentiva ridicolizzato da quei quattro irrilevanti
esseri. Il suo corpo venne illuminato di un’ energia maligna di incredibile
potenza. Lanciò un urlo pieno di rabbia e movendosi a folle velocità con la
spada creò un vortice che costrinse i quattro avversari a fare alcuni passi
indietro per non essere risucchiati. Il semidio poté così distanziarsi dagli
avversari. Rapidamente, ripose la spada nel fodero. “Piccole sciocche creature.
Come avete osato ferire me, il grande Desio! Ma vi ripeto che state solo
perdendo tempo. Non siete all’altezza di poter competere con la mia
semidivinità ed è inutile per voi continuare ad agitarvi tanto! Poniamo dunque
fine a questo inutile scontro!”
Desio, sempre illuminato da
una terrificante energia negativa, fece defluire nella mano rimasta tale forza
e lanciò un raggio verde in direzione dei suoi avversari. Tutto ciò che
incontrava tale raggio nel suo cammino veniva liquefatto in pochi istanti.
Angel dopo che si era
rialzato, fece giusto in tempo per riprendersi,che si accorse del raggio appena
lanciato dal semidio, così impugnò l'oggetto che aveva in tasca, lo estrasse e si mise sulla sua
traiettoria. Il raggio
impattò contro la mano del vampiro alzando molta polvere da terra e venne assorbito
completamente. Dopo qualche secondo il raggio riuscì più potente di prima da una strana conchiglia che Angel stringeva. Il raggio
verde investì Desio lacerandogli buona parte dei vestiti e spostandolo di qualche metro
indietro, ma anche il vampiro indietreggiò per il rinculo. Si vedeva che era
molto provato.
Faith lanciò una sguardo ad
Angel,la scena si era svolta in pochi attimi e non era riuscita a comprendere
bene cosa fosse successo, di una cosa però era certa: se il vampiro con l'anima
era riuscito a respingere il raggio senza perdere il braccio,i poteri di Desio
si erano indeboliti notevolmente."OPS!" esclamò rivolta al semidio
"ho come l'impressione che tu abbia sbagliato qualcosa"
“Che cosa…?” il semidio era confuso. Non provava
molto dolore ma era consapevole di essere stato ferito così come sapeva che i
suoi abiti così eleganti erano stati strappati a causa di quei quattro
maledetti esseri. Non capiva cosa fosse successo ma era furioso. Come
risvegliato dalla canzonatura della Cacciatrice bruna, disse “Siete tenaci, lo
ammetto. Ma non vi servirà a nulla. Anzi a causa della vostra insolenza mi
avete fatto arrabbiare e ciò significa che la vostra fine sarà ancora più
tremenda di quel che avreste potuto immaginare!” Il suo corpo si illuminò di
una energia malefica ancora più potente di prima. Il semidio fece defluire
l’energia nella sua mano destra e lanciò un raggio ancora più potente del
precedente, il cui raggio era il doppio. Di nuovo qualunque oggetto fosse
sfiorato dal raggio: pietra, albero o lapide veniva liquefatto in pochi
secondi.
Il vampiro molto affaticato
si rimise sulla traiettoria del raggio in un istante e lo riassorbì di nuovo. Allora fece un sorriso compiaciuto e subito uscì il raggio
quadruplicato dalla conchiglia nella mano, lacerando, dalla potenza, la manica dei vestiti che Angel
portava. Il braccio
sanguinava copiosamente ed in quell'attimo il vampiro con l'anima emise un urlo di dolore:
"AHHHHHHHHH".
Angel venne trasportato
parecchi metri indietro dal rinculo violentissimo, che lo sbatté contro un muro di una cripta a forma di
tempietto greco, poi
svenne.
Faith osservò la scena
ancora piuttosto perplessa. Non riusciva a capire quale fosse il segreto di
Angel, giacché il vampiro per la seconda volta aveva rispedito al mittente quel
fascio di luce distruttrice.
Guardò poi Desio,
visibilmente provato da quell'ennesimo colpo; era coperto di ferite e Faith
scommetteva che a sanguinare non era solo la carne ma anche il suo ego
smisurato.
" B! "
esclamò rivolta alla bionda " Credo sia il momento buono per rispedirlo
all'Inferno!" terminò guardando la sfera di luce che sopra alle loro teste
aveva assunto dimensioni enormi.
Drusilla aveva osservato l'intero scontro seduta su
una lapide.
Aveva assistito al contrattacco di Angel e allo
scemare delle forze di Desio.
Le era occorso solo qualche attimo per capire cosa andava fatto. Si alzò
senza far rumore "Peccato Desio, è stato bello finché è durato",
voltò la schiena allo scontro e se ne andò verso le sue stanze nelle fogne, non
aveva intenzione di farsi trovare lì una volta che quegli impiastri fastidiosi
avessero finito con Desio. *Mi chiedo solo come faccia quella
stramaledettissima Cacciatrice a vincere sempre, se non ce l'ha fatta un
semidio chi diavolo riuscirà a ucciderla... definitivamente *.
“Dannazione!” esclamò Desio. Il suo abito era ormai
parzialmente lacerato e lasciava intravedere un torace pieno di profonde
ferite. Ma il semidio più che il dolore sembrava sentire il furore.
Impugnò nuovamente la spada. Perché aveva aspettato
tanto ad usarla? Avrebbe potuto spazzare via quei maledetti già da parecchio
tempo. Il suo volto era sfigurato dall’odio e i suoi occhi erano diventati
interamente di uno spaventoso rosso sangue. “Voi, non potrete mai vincere
contro il grande Desio!” esclamò. Ma proprio in quel momento venne colpito
dalla sfera di luce, che nel frattempo era diventata enorme. Per un attimo ne
rimase accecato. Ma nell’arco di pochi secondi la stessa sfera di luce
scomparve, lasciando il semidio confuso. “Ora che vi siete trastullati con i
vostri inutili giochi, lasciate che sia io a divertirmi!” Mosse la spada in
direzione dei quattro ma non accadde nulla. Nuovamente confuso, Desio ripeté il
colpo ma non accadde nulla. I suoi nemici erano ancora lì indisturbati.
Buffy, allora, che non
aveva intenzione di perdere neanche un secondo, andò verso Desio, impugnò il suo pugnale e
glielo ficcò nel petto.
Desio cadde ai piedi di
Buffy, stupendosi di essere stato sconfitto. Malgrado avesse la vista
annebbiata, riuscì a vedere che le nuvole stavano andandosene dal cielo di
Cleveland, lasciando il posto alle stelle. Per le strade della cittadina, tutti
i demoni furono colti da una sorta di “allarme telepatico” e immediatamente
presi dal panico. Alcuni di loro cercarono frettolosamente un nascondiglio e,
chi ne aveva la facoltà, sparì.
Il dolore della pugnalata
era lancinante e decise di lasciarsi andare. Chiuse gli occhi per non riaprirli
più. Il suo corpo si liquefece rapidamente e senza lasciare tracce.
Spike non credeva ai suoi occhi: il nemico che li
aveva terrorizzati per così tanto tempo era letteralmente sparito. Vide che
anche gli altri avevano la sua stessa espressione di stupore, quasi che nessuno
avesse mai creduto che Desio potesse essere sconfitto. "Beh, ragazzi, è
stata dura ma alla fine ce la abbiamo fatta!" disse.
Angel si alzò dolorante e
malconcio da dietro alcune macerie giusto in tempo per vedere Desio scomparire
nel nulla. Appoggiandosi di lapide in lapide si avvicinò agli altri dicendo:
"E' finita..."
Faith guardò Angel ed
annuì.Erano tutti un pò ammaccati ma almeno erano riusciti nel loro intento:
eliminare quel folle. Si avvicinò al vampiro offrendogli la spalla affinché si
reggesse meglio in piedi "Poi mi spieghi come hai fatto." gli mormorò
sorridente.
Buffy era silenziosa, ma
felice.
Il pensiero di una
bella dormita la faceva sorridere.
Così rimase in piedi,
sorridendo, insieme a tutti gli altri, felici almeno quanto lei.
Intanto, su un palazzo
vicino, Willow aveva osservato tutta la scena ed era rimasta sorpresa anche lei
della morte di Desio.
Pensando poi che
comunque era solo un fallito, si girò sprezzante e se ne andò.