ANGELUS DOMINI
AUTHOR:Carmilla.
SUMMARY: Dio abbia pietà
della mia anima.
RATING: NC-17 tanto per andare sull’ultra-sicuro.
TIMELINE: Pre-series. Accenni a ATS 2.05 Dear
Boy
PAIRINGS: Angelus/Darla. Angelus/Drusilla
DISCLAIMER:
Appartiene tutto a Joss Whedon, alla Mutant Enemy, alla Fox.
Non scrivo a scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright
Per Marialisa. Perché, anche grazie a lei, il Sogno continua.
7 aprile dell’Anno del Signore
1860
Dio abbia pietà della mia anima.
L’ho sognato.
Ancora.
Vestito di fuoco e tenebra, mi
avvolge nel suo mantello e mi conduce via.
I suoi occhi promettono cose che
nessun essere umano dovrebbe conoscere.
Ed io non riesco a combatterlo.
Come un serpente velenoso mi
attrae e mi ripugna al contempo.
-Vieni-, mi dice con voce
morbida e l’eco delle sue parole mi riempie di strane sensazioni.
Suor Adalise ci dice sempre di
pregare.
Ripete continuamente a me e Meghan
che il Diavolo è sempre sveglio e pronto a corrompere le anime innocenti che,
per superbia, non cercano conforto nella Parola di Dio.
Suor Adalise non ci ha mai detto
che il Diavolo è così bello.
19 aprile dell’Anno del Signore 1860.
I sogni continuano ed io sono
sempre più spaventata.
Padre sostiene che dovrei mangiare
di più. Mi vede pallida, dice, e io SO che è il suo modo per dirmi che è
preoccupato per me.
Ma cosa posso dirgli?
Ho imparato ben presto a
nascondere queste strane memorie che
mi colpiscono nei momenti più impensati.
Utili in verità, se penso al
girono in cui ho aiutato Nanny a
ritrovare nel baule sotto la scala della cantina il cappello di organza verde
che Madre DOVEVA assolutamente indossare per andare a far visita Mrs. Lensbury.
Oppure a rassicurare Padre che la
risposta della sua missiva al Conte di Bonsford non era andata perduta e che il
valletto del Conte stava per giungere con l’invito per la nostra famiglia
alla Stagione.
O quando ho detto Maghan che
Alistair Reardon avrebbe invitato lei ne non l’odiosa Miss Murchinson al Ballo
d’Inverno.
Meghan mi ha guardato stranamente
quel giorno e mi ha regalato un nastro di seta azzurra.
-Si intona ai tuoi occhi,
sorellina.-, mi ha detto baciandomi su una guancia mentre Madre ci guardava
compiaciuta.
Il suo respiro era caldo vicino al
mio volto mentre mi sussurrava all’orecchio:- Non parlarne MAI, Dru. Né ai
nostri genitori, né a Suor Adalise. E neppure a Nanny. Me lo prometti?-
Ed io ho promesso.
Ma ora ho paura.
Non voglio turbare Meghan ora con i
preparativi del suo fidanzamento così
imminenti.
Sono contenta per lei anche se mi
dispiace vederla andare via. Con Lisabeth non è la stessa cosa. E’ sempre così seria e Missy è troppo piccola. Dio dice
che è peccato fare delle preferenze e sicuramente sono una cattiva sorella e
una grande peccatrice ma non posso fare a meno di voler più bene a Meghan che
agli altri membri della mia famiglia.
No, non parlerò.
Cerco conforto nella Bibbia ma la
Bibbia non parla di uomini belli come il Demonio o di strane creature dai volti
mostruosi che si inchinano al mio passaggio.
La Bibbia non parla del mare di sangue….
Ma i miei sogni…sì.
3 maggio dell’Anno del Signore
1860.
L’ho VISTO!
La Madonna e tutti i Santi mi
siano testimoni, non era frutto della mia immaginazione.
Padre ci aveva portato a Messa e
all’uscita aveva acconsentito ad una breve passeggiata. E ho sentituto il suo
sguardo bruciarmi, marchiarmi e
quando mi sono voltata Lui era lì.
Ed io mi sono sentita morire e
rinascere.
I suoi occhi mi hanno accarezzato
ed ho avvertito la fame che essi
celavano.
Abbigliato riccamente come un
gentiluomo ed accanto a lui una donna bionda.
Bellissima anch’essa.
Con la medesima fame nello
sguardo.
Rivolta a LUI.
L’ho visto allargare le narici come
se riuscisse a sentire il mio odore e
fare un gesto, quasi slanciarsi contro la mia famiglia.
Contro di ME.
Ma lei lo ha trattenuto
sussurrandogli qualcosa nell’orecchio, a mitigare la sua impazienza., sempre
con il sorriso sulle labbra.
Lo stesso pauroso sorriso che ora
adorna le labbra del Demonio.
Bruscamente ho invitato le mie
sorelle ad affrettarsi per la cena.
Non voglio che Lui le veda.
Fortunatamente non si sono accorte
di nulla.
Missy mi si è aggrappata alla
sottogonna del vestito.
-Hai visto Dru?- mi sussurra con
la sua vocina sottile che sembra un campanellino d’argento. –Quell’uomo ti
guardava come se volesse divorarti viva!-
18 maggio dell’Anno del Signore 1860
Ho concluso il noviziato.
Oggi Padre Flannery è venuto in
casa per parlare con Padre.
Io ero seduta su una sedia e
ascoltavo la sua voce dalla morbida inflessione irlandese spiegare che la mia
Vocazione era stata messa alla prova.
E che era tempo di diventare Sposa
del Signore.
I miei pensieri sono come
inchiostro.
Sono felice.
Sono confusa.
Sono ansiosa.
Sono…furiosa.
Ma so che nulla del mio tumulto
interiore traspare dal mio viso perché entrambi si voltano verso di me e mi
sorridono compiaciuti.
Non posso essere la Sposa del Signore!, vorrei
urlare.
Perché sono già promessa a LUI.
Non se ne accorgono?
Non vedono?
Come posso essere degna del
paradiso se quello che voglio è solo l’Inferno?
20 maggio dell’Anno del Signore 1860
Non ho più lacrime.
Padre ci ha convocato nel suo
studio, la faccia bianca come il gesso.
Madre è a letto, è venuto il
dottore, e Nanny la veglia mentre geme nel sonno pietoso dovuto al laudano.
Alistair, il fidanzato di Meghan,
è morto.
Dei banditi hanno assaltato la sua
carrozza, dicono.
E Meghan, la mia adorata Meghan, è
scomparsa.
La polizia continua a fare
ricerche e la speranza di ritrovarla è l’unica cosa che mantiene in piedi Padre.
La vita ha abbandonato il suo
sguardo.
Veniamo rimandate nelle nostre
stanze.
Lisabeth sospira.
Missy piange in silenzio.
Io non ho più lacrime.
Perché so che Meghan non tornerà
più a casa.
Perché la polizia ha risparmiato
alla mia Famiglia i particolari più macabri.
Di come la testa di Alistair sia
stata trovata dentro la cappelliera di
Meghan.
Di come le sue mani siano state strappate dal corpo.
Il corpo profanato in modi che non
posso nominare.
E che nelle sue viscere sia stata
trovata una rosa nera.
Un biglietto, con un’unica parola.
Presto.
Ma io so.
Io HO VISTO.
28 maggio 1860
Fra poche ore sarò monaca.
Fra poche ore sarò salva.
Fra poche ore ….
Bussano alla porta.
-Figliola sei presentabile? Posso
entrare?-
Mi ricompongo. La cadenza
irlandese di Padre Flannery è più accentuata stasera.
-Ma certo Padre, entri pure.-,
dico spalancando la porta.
Una grande mano mi afferra alla
gola.
-Aspettavo questo momento da molto
tempo, Drusilla.-
Ed il mio nome sulle sue labbra è
peccato.
-Andiamo.- Mi solleva come un
fuscello e mi porta nella cappella dove la donna bionda lo aspetta sempre sorridente
mentre si asciuga un angolo della bocca. Con stupore e speranza vedo la mia
famiglia seduta ai banchi e Padre Flannery vicino all’altare.
-Aiutatemi!!!-, urlo con quanto
fiato in gola.
-Non ti possono sentire colomba.-
mi sussurra il Demonio trascinandomi fino ai gradini dell’altare.
E, Dio mi perdoni, io guardo e sono tutti morti.
Padre Flannery è stato crocifisso
all’altare e la sua lingua è accanto all’ostensorio.
Le mie urla arrivano fino al
Cielo.
-Su, su, colomba non fare così.-
Lui mi sta accarezzando la guancia con
dita sporche di sangue e umori che non voglio riconoscere. – Avrai motivo e
tempo per urlare DOPO.- La mano sta scendendo verso il collo. –Per riguardo
alla tua modestia,- un risolino da parte della donna bionda che si sta lentamente
svestendo,- ho fatto in modo che la tua famiglia non assista alla nostra
piccola festicciola.- Le sue dita mi
costringono a volgere il viso e sono costretta a fissare i volti dei miei cari
che hanno trovato la morte a causa di questa creatura.
A causa MIA.
E non posso fare a meno di
iniziare a ridere, ridere, ridere perché ho appena imparato un’altra cosa che
Suor Adalise non ci ha mai detto.
Il Demonio è di parola.
Non assisteranno alla mia
profanazione.
Lui ha cavato loro gli occhi.