DRABBLES FOR NOTHING

 

 

AUTHOR:Carmilla.
SUMMARY: Le scelte sono graffi sull’anima.
RATING: vari. Da G fino a R.
TIPOLOGIA: drabbles di 100 parole. Gli ultimi tre di lunghezza maggiore ispirati ad Emily Dickinson

PAIRINGS: Varie shipper.
SPOILERS: un po’ di tutto, qua e là

DISCLAIMER: Appartiene tutto a Joss Whedon, alla Mutant Enemy, alla Fox.
Non scrivo a scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright

 

Scegliete il vostro veleno.

 

Rifilatelo a parenti, nemici, amanti,  storie di una sera, psicotici pinguini, fantastici cavalieri, coraggiosi marchigiani, tristi ex-amori, impossibili genitori, preoccupati amici.

 

Only for you, Boys and Girls.

 

Feliz Navidad

 

 

Massimo 100 parole.

Varie shipper.

 

L’Importanza di Chiamarsi Buffy.

 

Sono tante le cose da odiare.

Fondamentalisti, telepredicatori, quei bastardi dell’Iniziativa. Senza dimenticare la pizza senza peperoni, Angel e i suoi  capelli, i programmi del pomeriggio in tv e i libri di Ann Rice.

Ma la cosa che Spike odia più di tutto è il suo cuore.

Ha provato a strapparselo come le orrende pagine di poesia che non riesce a smettere di scrivere. Anche ora, mentre impreca sommessamente osservando le ombre che si muovono in casa, continua a sperare che due mani sottili ed un dolce sussurro escano dai suoi sogni e si rivestano di carne.

 

 

Stupido, stupido cuore.

 

 

Sette mesi in Tibet.

 

I monaci gli avevano insegnato per prima cosa a respirare.

Respiri lunghi, brevi, profondi, risonanti, un’eco distorta nel suo torace che lo rendevano sempre più leggero, leggero fino al punto di dimenticare dov’era, cosa era, perché era qui e non in una normale Università americana, con amici normali a trascorrere serate normali impegnati in passatempi normali.

Quando il suo maestro gli riferì sorridendo che era pronto a ritornare, che il suo addestramento era completo, Oz  non ebbe il coraggio di dirgli la cosa più importante.

 

Che rivedendo Willow avrebbe smesso di respirare.

 

 

Quattro dopo mezzanotte

 

Non era stata colpa sua.

Era colpa del Natale, di quello stupido vischio e del vedere tutta la serata Wills e Tara tenersi per mano, Buffy e Riley scambiarsi tonsille e bacilli e Giles..bè fare Giles.

Con un cappello da Babbo Natale in testa.

Quindi non è da biasimare se, trovandosi di fronte a  Capitan Perossido ed alle sue allusioni, al suo dannato sopracciglio ed al sogghigno patentato, Xander abbia fatto quello che ha fatto.

 

Al quarto rintocco della mezzanotte ha ancora il sapore di Spike in bocca.

Ha deciso.

Per l’ Anno Nuovo dovrà farlo smettere di fumare.

 

 

Profumi e balocchi

 

Paparino è stato cattivo.

Le stelle si sono rovesciate e lei ha urlato al cielo.

Miss Edith piange lacrime di sangue poiché ha letto nella luce di dolore cosa accadrà e Drusilla tenta di dirlo alla Nonna/Figlia per avvisarla che la coperta di spine è vicina e lei sarà lontana, troppo lontana per coprirle la testa con  lo zucchero filato.

Ma la Nonna/Figlia ha le orecchie piene di chiodi e non  ascolta.

 

Drusilla sogna la donna e la chiama con il suo nome segreto.

Cassandra sussurra, e la cenere copre i suoi occhi.

 

 

 

 

Di nidi e di cuculi.

 

Clic.

I giorni buoni sono quelli dove Faith riesce a non pensare. La pressa della prigione è pesante ma la governa senza sforzo e per questo motivo le altre detenute la lasciano stare.

Clic.

Non pensare a Giles, Xander, alla strega bionda, a Willow,Riley.

Clic.

A Fred, Gunn, Cordelia, al demone verde,.

Clic.

A Wesley.

Clic.

A Buffy.

Clic.

Ad Angel.

Ieri nella sala comune hanno proiettato uno stupido film con Jack Nicholson.

Clic.

I giorni buoni sono quelli dove Faith riesce a non pensare all’acqua ed alla presa con i fili scoperti.

Clic.

 

Oggi è uno degli altri giorni.

 

 

Dal tramonto all’alba

 

Il gatto per l’ennesima volta ha fatto cadere il bidone della spazzatura.

Maledizione.

Gunn lo raddrizza lentamente, consapevole di combattere una battaglia inutile.

Il gatto lo rovescerà nuovamente.

Brutta bestiaccia.

-Gunn muoviti!- La voce di Fred gli giunge attutita ma il messaggio è chiaro.

Se non si sbriga a rientrare non troverà nulla da mettere sotto i denti.

C’è ancora qualcosa da fare prima, però.

Una volta dentro si dirige velocemente verso la porta e ruota la maniglia.

Nello scendere in cantina ha un lungo brivido.

Anche questa è una battaglia persa in partenza, pensa.

Gli accade ogni volta.

 

Sempre.

 

 

 

Cenerentola a L.A.

 

Le nuove scarpe sono troppo strette.

Cordelia lo sapeva, sapeva che 90 dollari per un paio di Prada originali erano un prezzo troppo conveniente, un vero attentato alle sue magre finanze, probabilmente uno dei subdoli piani della W &H per corrompere l’elemento chiave della Angel Investigations.

Lei, ovviamente.

Ora si è pure staccato il tacco e Cordelia sente qualcosa pungere dietro i suoi occhi e chiederle permesso di entrare nella sua retina ma testardamente si rifiuta di lasciarlo passare.

Il suo Eroe di Poliestere non le avrebbe neanche notate.

Cordelia si domanda se potrà restituire le scarpe.

 

Insieme alle lacrime.

 

 

La Belle Dame sans Mercì

 

Timeline: futurefic post NFA

 

Mentre cavalcava Connor, Buffy si chiedeva cosa vedesse in lei.

Cosa lo facesse sussultare, venire con piccoli gemiti di gola, lo sguardo aperto sul nulla.

Forse la golden girl che era stata un tempo per il padre.

O forse l’idea di ciò che rappresentava, la Cacciatrice più longeva della storia.

Oppure chissà, pensava di dover continuare la missione di Angel, in qualche modo.

Bè del padre aveva ereditato qualcosa, questo era certo.

Così, stringendo le cosce, Buffy gli dava quello che aveva sempre dato ai suoi amori.

Spike.

Riley.

Angel.

 

Nessuna pietà.

 

 

 

 

 

Madame Zelenka

 

Entrate piccine mie, entrate. Madame Zelenka è una grande veggente. Avvicinatevi carine, non vi mordo. Cosa può fare Madame per voi? Volete sapere del bel ragazzo che vi piace? Come andrà la scuola? Il vostro futuro? Non abbiate paura di chiedere. Che bella signorina….siediti cara e dammi la mano. Madame Zelenka predice passato, presente e futuro.

Oh.

Vedo mondi lontani e straordinarie avventure e tanto tanto dolore e sacrificio e sangue e lacrime e …tesoro perché piangi?

Spesso Madame Zelenka si lascia trasportare.

Fatele bere un bicchiere d’acqua figliole.

Un po’ d’aria fresca farà bene a….come si chiama?

Giusto.

 

Winifred.

 

 

 

Punti di vista

 

Timeline 5° stagione ATS

 

-Non vedo che importanza abbia.- disse Wesley appoggiandosi  alla scrivania.

-Non è che l’abbia mai incontrato di persona.-

-Non era questa la domanda.- Angel si incupì incrociando le braccia.-Ti ho chiesto se pensi che quel bastardo sia più attraente di me.-

-Dai ritratti presenti nei Diari del Consiglio….- Il cipiglio di Angel si intensificò.- Bè fisicamente ha molto pregi.- Pausa. Il cipiglio di Angel era permanente ora. Wesley fece fatica a mantenere un’espressione seria.- Comunque ha anche i suoi difetti. Come te del resto.-

-Wes…- Ruggì pericolosamente l’altro.

-No Angel.- Wesley canterellò con un mezzo sorriso.- Non penso che l’Immortale sia più bello di te. Soddisfatto il tuo ego, è questo il momento in cui mi sbatti sulla scrivania e soddisfi me?-

-Parrebbe di sì.-

 

 

Not Fade Away

           

                                                                                                   Per David. Grazie.

 

 

Pensava che vi fosse qualcosa di importante da fare ma non riusciva a ricordare cosa.

Plic.

Sentiva che tempo addietro c’era stata una domanda, una domanda speciale alla quale aveva risposto sì.

Plic.

La donna si chinò fino a sfiorargli l’orecchio, ma il suo fiato non aveva calore.

-Ricordi?-

Scosse la testa, confuso. Lei lo baciò e il mondo si tinse di rosso-sangue.

Dopo, lei lo fissò.

-Puoi scegliere ora.-

 

Lui sorrise.

 

In un sudicio vicolo, in un altro tempo, una bellissima donna si pulì l’angolo della bocca con un fazzolettino di pizzo.

-Peccato.-

Con passo leggero scavalcò il corpo senza vita del giovane e si incamminò.

La notte era ancora giovane.

 

                       

 

 

 

 

 

372                                                                                                   372

Conosco delle vite  di cui potrei fare a meno                                       I know lives, I could miss

Senza dolore alcuno-                                                                               Without a Misery-

Altre- un istante d’assenza delle quali                                                  Others-whose instant’s wanting-

Sarebbe un’eternità-                                                                                 Would be Eternity-

 

Queste ultime- scarse di numero-                                                                     The last- a scanty Number-

Non sono nemmeno due-                                                                                   ‘Twould scarcely fill a Two-

Le prime- un orizzonte di moscerini                                                      The first- a Gnat’s Horizon

Facilmente supererebbero                                                                                  Could easily outgrow

 

E Dickinson

 

 

Toy soldiers

 

Per molti anni erano rimasti soli, i Tre Moschettieri come li sfottevano gli altri , con  i Martin impegnati a dimenticare il loro figlio, i Rosemberg a  sminuire la loro figlia e gli Harris…..

Bè di quello che gli Harris facevano, avevano promesso a Xander di non parlarne.

Mai.

Croce sul cuore e che possa morire.

Ma c’era la casa sull’albero, le passeggiate al Dunkin Donuts,  una scatola di pastelli colorati ed il cielo sembrava avere più stelle quando erano insieme.

 

Willow aveva baciato sulla guancia Jesse a Natale e quasi sulla bocca Xander.

Fingendo di aver bevuto troppo caffè.

 

L’anno successivo il vento si portò via Jesse.

Mentre combattevano la loro ennesima battaglia Willow e Xander  si guardarono e compresero.

 

Toccava ai due soldatini vivi ricordare quello caduto.

 

Tutti per uno, uno per tutti.

 

 

(536)                                                                                                                        (536)

 

Il cuore chiede piacere-prima-                                                                The Heart ask Pleasure-first-

Poi-risparmio di dolore-                                                                            And then- Excuse from Pain-

Poi-quei piccoli calmanti                                                                         And then-those little Anodynes

Che ottundono la sofferenza-                                                                 That deaden suffering-

 

 

 

E poi-addormentarsi-                                                                                And then- to go to sleep-

E poi- se è volontà                                                                         And then- if it should be

Del suo inquisitore-                                                                                  The will of its Inquisitor-

Il privilegio di morire-                                                                                The privilege to die-

 

E Dickinson

 

 

 

Total eclypse of the heart

 

-Dormire, morire forse sognare…..stronzate.

Lei era sopravvissuta ad un’epoca di rigidi bacchettoni ed in 400 anni aveva fatto quello che voleva, quando voleva, con chi voleva…….

 

Ed ora questo bambino, quest’anima a prestito con un tassametro che correva, le chiedeva di fare bilanci, di prendere decisioni eroiche, altruistiche.

 

Follia.

In questo vicolo, fradicia, dolorante, con Angel e quel moscerino umano  si doveva compiere il suo destino?

Al diavolo, in fin dei conti si sentiva stanca. Forse era ora di rilassarsi un pò.

E che i Poteri che Sono Noiosi Noiosi Noiosi la lasciassero in pace, questa volta.

 

Definitivamente.

 

Mentre afferrava il paletto, Darla pensò che sarebbe stato carino se il bambino avesse avuto i suoi occhi.

 

 

(543)                                                                                                            (543)

 

Temo un uomo dal discorso frugale-                                                    I fear a Man of frugal Speech-

temo un uomo silenzioso-                                                                                  I fear a Silent Man-

l’arringatore-posso sorpassare-                                                              Haranguer-I can overtake-

il chiacchierone-intrattenere-                                                                  Or Babbler-entertain

 

Ma colui che pondera-mentre gli altri                                                    But He who weigheth- While the Rest-

spendono l’ultima lira-                                                                             Expend their furthest pound-

di  quest’uomo- diffido-                                                                            Of this Man- I am wary-

Temo che egli sia grande-                                                                                   I fear that He is Grand-

 

E. Dickinson

 

 

 

No regrets

 

Non ci poteva credere.

Ucciso, no, giustiziato da Kermit la Rana. Non uno dei lacchè di primo livello di Angel come l’ex Osservatore, e neppure una seconda scelta.

Perdio anche il ragazzo di colore, Gunn, sarebbe andato bene, ma Lorne???!!!

Cristo che fine ingloriosa. Mentre la pallottola, incastrata tra sterno e pericardio si faceva largo tra tessuti e polmoni per incastrarsi tra il primo ed il secondo ventricolo, Lindsey  pensava alle centinaia di frasi da sputare contro Angel. Se il bastardo si fosse degnato di fare lo sporco lavoro di persona.

Lo avrebbe colpito con il sarcasmo, rancore, ironia ma soprattutto con una giusta, sacrosanta indignazione.

Cristo il vampiro aveva voluto finirla così?

E l’epica battaglia? L’amaro confronto? Quelle parole morbide e violente che da sempre si  stava preparando per costringere Angel ad ammettere finalmente che Lindsey aveva fatto la differenza?

Che era stato un degno avversario?

Cazzo.

Ed è proprio vero, lo scopriva solo ora, che mentre stai morendo il tempo si allunga, si dilata all’infinito, ed era un bene perché così Lindsey avrebbe potuto sfogarsi, consegnare a Lorne qualche frase epica, qualche battuta memorabile che avrebbe fatto sussultare Angel e fargli assumere un’espressione più tormentata del solito.

O più costipata, a seconda di come lo si voleva vedere.

Ma, dopo aver pronunciato il nome dell’altro, il tempo ricominciò a ticchettare, sempre più veloce, sempre più veloce e Lindsey si rese conto che le parole che lo avevano aiutato ad uscire dalla miseria, a diventare avvocato, a far carriera nella W&H, ad avere una chance di cambiare, sprecata, non l’avrebbero salvato.

 

Non stavolta.