L’UOMO ORIZZONTALE

 

 

 

Author: Carmilla

Summary: La Morte è più facile nel buio, in un certo senso.

Rating: R (for violence) Not graphic.

Genre: slash

Feedback: graditissimo pubblico e privato.

Tipologia: one shot

Warning: La fanfic è slash. Slash solo accennato ma nondimeno slash. Se non piace il genere astenersi dal leggere.

Nota dell’Autrice: Biscottini a chi riconosce la citazione da Stephen King. ^_^

 

Cosa ha chiesto: “Lindsey. Dark. Il suo rapporto con Angel. Nulla di grafico. Ed una figura retorica, a tua scelta”.

Per Corinne: Perché mi piace ogni tanto fare un giretto nel Lato Oscuro.

 

Figura retorica scelta-=Ripetizione: Consiste nel ripetere, ad intervalli, due o più volte una o più parole

 

 

 

 

 

Onorate, se potete, l’Uomo Verticale:

ma venerate ancor di più l’Uomo Orizzontale.

Graham Green, The Orizontal Man

 

 

La Morte è più facile nel buio, in un certo senso.

Il sangue si coagula gentilmente nell’oscurità, le ombre assorbono la paura e la sofferenza….la sofferenza è  solo una parte del tutto, una parte che spalanca i portali della Notte e che per questo motivo deve essere sopportata.

 

Benvenuta, quasi.

 

Lindsey quasi rimpiange la sofferenza dei suoi primi giorni di prigionia.

 

All’inizio c’era stato il terrore, la confusione, il pensiero che non avrebbe mai potuto farcela, che non avrebbe potuto tollerare altro.

Che sarebbe morto.

Ma gradualmente aveva imparato quello che la sofferenza aveva da offrire, il modo in cui il dolore bruciava attraverso il suo corpo, lasciandolo svuotato.

Pulito.

La sofferenza è ancora la sua compagna segreta ma Lindsey sa che Lui è più attento ora, più accurato,  che non può lasciare troppi segni, segni che occhi indiscreti alla W&H potrebbero riconoscere ed, in un certo qual modo, non è più la stessa cosa.

Con un brivido ricorda il giorno in cui Lui lo ha fatto specchiare e…dio…  la sua faccia così (Faccia falsa! Faccia Bugiarda!) gonfia, così rovinata da essere irriconoscibile.

E come  questo aveva fatto sentire Lindsey bene.

 

Guardarsi nello specchio e non vedere sé stesso.

 

Era in quel momento che tutto era cambiato.

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Non era ciò che aveva previsto all’inizio.

 

Picchiarlo sì, umiliarlo, dare sfogo a quel sentimento liquido e vischioso che da qualche tempo minacciava di traboccare, di sporcare la sua anima, la sua missione,

Osservare, con l’occhio del connoisseur il rumore di ossa fragili, le ferite, e i lividi, oh i lividi, fiori di sangue e capillari rotti che sbocciavano ad adornare pelle chiara, morbida, nutrita  e vezzeggiata.

Il motivo c’era, era fondamentale, era giusto,  era pressante,  come sempre, ed in fin dei conti non è che Lindsey avesse degli amici che potessero preoccuparsi per lui, cercarlo, aiutarlo.

 

La cosa lo aveva reso fottutamente felice anche se non poteva confidarlo a nessuno.

 

E tutto era andato come previsto all’inizio, la cantina, il buio, le minacce inutili, l’arroganza e poi le grida, le urla, i singhiozzi, le informazioni, le mezze verità, i sospiri, le preghiere, le suppliche, le maledizioni.

Poi il silenzio.

In qualche modo, sotto la faccia sanguinante e contorta dal dolore di Lindsey, aveva colto un qualcosa, una somiglianza con altri volti famigliari, nati dai sogni che non si permetteva mai di ricordare.

Lo aveva lasciato stupefatto ed anche vagamente inquietato quel volto che non era più Lindsey ma qualcos’altro.

O qualcun’altro.

Terrorizzato per il modo in cui le ossa dell’altro sembravano rivelare l’esatta geometria dei suoi desideri più nascosti.

Adesso, la mano che si muove lentamente tra seta e pelle, l’immagine di Lindsey gli appare sotto le palpebre, nitida e brillante.

E  quello strano sorriso che ora è permanente sul suo viso, inquilino moroso forse o semplice affittuario temporaneo, fatto di spigoli taglienti e lame nascoste che rende le persone nervose e fa allontanare gli estranei.

Il sorriso e il bacio che segue, sempre.

 

Perché Lindsey, lo ha scoperto da poco, bacia come uno che non ha mai imparato a farlo.

Bacia come uno che non imparerà mai.

Bacia come  uno che non riesce a fermarsi.

Bacia come uno che non vuole fermarsi.

Bacia come uno che potrebbe morire se non riuscirà ad ottenerlo.

Bacia come uno che voglia appartenere ad Angel.

Bacia come uno che  voglia scappare via.

Bacia come uno che voglia divorare Angel vivo.

Bacia come uno che abbia bisogno di conoscere Angel più di quanto non conosca sé stesso.

Bacia come uno che non abbia bisogno di conoscere nient’altro di Angel se non la realtà dei due loro corpi. Insieme.

 

Lindsey bacia come uno che prova qualcosa per Angel e vuole che Angel lo ricambi.

 

Lindsey  lo bacia come nessuno ha mai fatto prima.

 

Peccato che sia Lindsey.

 

Fine