I NEED YOU
Autrice:
Cristal
Timeline:
siccome non so dove andarmi a collocare...facciamo in una stagione indefinita,
così non sconvolgo più del dovuto disclaimer: i personaggi di Buffy the Vampire
Slayer ed Angel non sono di mia proprietà ma di Joss Whedon,
Rating: PG-13
Pairing: Buffy/Angel
Genere: Romance, Action
Nota:
ad un anno dalla distruzione di Sunnydale, la cittadina è stata ricostruita, ma
non è questo il succo della storia. Buffy ha bisogno di protezione e un
nascondiglio, gli amici le consigliano di andare da Angel. Wesley e Fred stanno
insieme. Spike ed Anya sono morti. Angel e gli altri non se ne sono andati
dall’Hyperion ne stanno alla Wolfram&Hart, Cordy non è in coma e c’è
Connor. Bess Holden ed eventuali altri personaggi minori sono una mia
invenzione. C’è anche Kate che è ancora in polizia.
ringraziamenti:
Christophe Beck, il compositore di Btvs dalla 2° alla 5° serie, e che ha
musicato Once more with feeling. È anche grazie a molte sue scores, tra cui
Close your eyes, Moment of happiness e One last look, che la storia tra Buffy
ed Angel mi è sembrata ancora più magica e bella. Le sue scores sono, senza
offesa per Walter Murphy, Shawn Clement&Sean Murray, Thomas Wanker e Rob
Duncan, le più belle mai sentite in Btvs, e non solo quelle riguardanti
B&A.
Più
la macchina si avvicinava alla città degli angeli più Buffy era convinta che
non stava facendo la cosa giusta. Lo sapeva, se lo sentiva, che non era la cosa
giusta!
Avrebbe
potuto farcela da sola contro quei demoni e quei vampiri, ma Giles e i suoi
amici non erano dello stesso parere, e volevano saperla al sicuro fin quando
non avrebbero trovato una soluzione.
“Sono
troppi per potercela fare da sola!”le aveva detto Giles con tono preoccupato e
paterno ma nonostante le sue proteste l’avevano comunque spedita a Los
Angeles....da Angel!
Aveva
messo solo pochi vestiti in borsa, perché se il vampiro non l’avesse accettata
sarebbe potuta subito tornare a Sunnydale, ma conosceva Angel...l’avrebbe
aiutata.
E
per un attimo la sua mente volò all’anno precedente. Lui era subito accorso da
Los Angeles per aiutarla nella lotta con Caleb e il Primo.....quel bacio....Si
riscosse! Non poteva pensarci.
Il
cartello di benvenuto di Los Angeles la accolse e si intrufolò nelle luci della
capitale californiana, oltre che nel traffico serale.
Non
ci mise molto a trovare l’Hyperion, le indicazioni di Willow erano più che
dettagliate. Posteggiò davanti al muro di cinta e rimase ad osservare il
cancello e l’ex hotel che si ergeva. Rimase un paio di minuti a chiedersi se
scendere o rimettere in moto e tornare a casa, ma poi si disse che, tanto, cosa
aveva da perdere?
Afferrò
la borsetta dal sedile accanto e scese di scatto sbuffando. Entrò e si diresse
verso la porta notando non solo che era aperta ma anche che pareva esserci una
festa in corso.
Rimase
sulla soglia a vedere la stanza addobbata e Angel, Cordelia, Wesley e altre
cinque persone e un demone che non conosceva che brindavano ad un giovane
ragazzo per qualche sconosciuta facezia.
In
quel momento ebbe l’assoluta certezza che aveva fatto la cosa sbagliata.
Persino Angel era così felice, così allegro e sereno, mentre rideva e brindava
che una profonda nostalgia e gelosia la invase. Era meglio andarsene prima che
la notassero.
Ma
mentre girava i tacchi, Angel si voltò verso di lei smettendo di ridere e
fissandola profondamente.
Buffy
scappò praticamene via, prima che lui si rendesse conto che era davvero venuta.
-Aspetta!-le
urlò il vampiro posando il calice di champagne sul tavolo e correndole dietro.
Tutti
si chiesero se stava bene o aveva avuto una visione. Angel la afferrò con le mani
sul cancello.
-Scusami...non
sarei dovuta venire...lo sapevo che era una cattiva idea.-balbettò lei
imbarazzata guardando per terra.
-Che
succede? Perché sei qui?-le chiese stupito e preoccupato insieme.
-Sono
nei guai e Giles e gli altri mi hanno suggerito di chiederti rifugio. Mi
dispiace, non dovevo venire, o magari dovevo telefonare prima.-ripeté
accingendosi ad andarsene. La presa di Angel sul suo braccio si rafforzò per
impedirle di andarsene.
-Che
tipo di guai?-le chiese serio.
-In
quest’ultimo anno ho ucciso più demoni e vampiri del dovuto e ora l’Inferno ha
deciso che è tempo che mi tolga di mezzo una volta e per tutte. Ma...non
importa, mi sistemerò in albergo.-si schernì.
-Scherzi,
sei la benvenuta a casa mia. Ti proteggerò io, non preoccuparti.-la rassicurò
con un sorriso.
-Mi
sento così in imbarazzo e fuori luogo.-sorrise nervosa mettendosi una ciocca di
capelli dietro l’orecchio ed evitando di guardarlo.
-Ti
riferisci alla festa?-sorrise.-Connor si è diplomato e abbiamo deciso di fargli
una festicciola. Non devi sentirti in imbarazzo, siamo tra amici e tu sei mia
amica.-le disse.
Alle
sue parole, lei alzò lo sguardo e abbozzò un sorriso.
-Davvero?-non
le pesava il fatto che l’aveva definita solo un’amica. Era meglio quello di
niente.
-Si,
l’amica più cara che ho.-precisò e lasciandole il braccio la scortò dentro.
Quando
entrarono, tutti si voltarono a guardarli e la cacciatrice si sentì di nuovo
fuori luogo per quell’intrusione a sproposito in quel momento di festa.
-Ciao
Buffy!-la salutò Cordelia allegra avvicinandosi per abbracciarla rapidamente.
Il
gesto stupì Buffy. Lei e Cordelia si erano sempre sopportate appena, ma nel
corso degli anni avevano imparato a detestarsi amichevolmente e...anche a
volersi un pò di bene.
-Ciao
Cordelia.-ricambiò sorridendo, poi passò a salutare Wesley che, nonostante gli
anni in America, era ancora un inglese doc.
-Allora,
cosa ti porta qui?-le chiese Cordelia.
-Mi
sono messa nei guai. E stavolta sono guai molto grossi.-sorrise alzando le
spalle.
-Ma
ne parleremo dopo.-interruppe Angel.-Vieni ti presento gli altri.-e scortò
l’ospite al centro della sala dove c’era il resto del gruppo.-Questo è Connor,
mio figlio, ti avevo parlato di lui.-cominciò proprio dal festeggiato.
-Piacere
di conoscerti, Connor, e auguri per il tuo diploma.-sorrise la cacciatrice. Il
ragazzo la ringrazio sorridente.
-Poi,
ci sono Gunn, Fred e Bess che lavorano all’agenzia. Kate che è detective di
polizia e ci copre con i casi troppo complicati. E Lorne, un demone buono che
ci da una mano.-fece le presentazioni.-Ragazzi lei è Buffy, e starà per un pò
qui.-annunciò.
-Ciao
a tutti.-salutò la cacciatrice.
-Perché
starà da noi?-si informò Cordelia stupita.
-Buffy
ha bisogno di un nascondiglio. Ancora non so tutti i particolari dei suoi guai
ma ce li faremo spiegare dopo.-le rispose il datore.
-Ehm...ti
dispiace se chiamo Dawn? La voglio rassicurare e voglio essere sicura che non
stia facendo disperare Willow e Kennedy che la tengono d’occhio.-gli chiese con
un sorriso.
-Certo,
dietro al bancone c’è il telefono.-le indicò.
Buffy
lo ringraziò e andò a chiamare a casa.
-Will?...Sono
io...Si, sono arrivata...Va tutto bene, non preoccuparti. Mi passi
Dawn?...Grazie.-attese qualche secondo.-Dawnie?...Sto bene, non mi è successo
ancora nulla...Niente terza volta, lo prometto.-sospirò.-Tu non fare disperare
Will e Kenny, okay? Dì a Giles di chiamarmi immediatamente se ci sono novità.
Ci sentiamo, ciao.-chiuse e tornò dagli altri.
-Allora?-le
chiese Angel.
-È
preoccupata che possa morire ancora.-sorrise palesando una tranquillità che non
provava.
-Morire
ancora?-chiese Bess stupita.
Bess
Holden era entrata a far parte dell’agenzia da quasi sette mesi. Angel l’aveva
salvata da un demone che voleva ucciderla per sottrarle i suoi poteri
telepatici. Aveva capito che poteva essere utile all’agenzia e l’aveva assunta
con gran contento di tutti, soprattutto di Bess che dal primo momento che
l’aveva visto aveva avuto un colpo di fulmine per il bel vampiro tenebroso.
All’inizio
aveva incontrato la freddezza di Kate che l’aveva capito e che era innamorata
di Angel da molto più tempo, ma alla fine avevano capito che Angel non provava
qualcosa per nessuna delle due e ora erano diventate amiche, arrivando addirittura
a scherzare sui loro sentimenti. Cosa di cui solo Cordelia ne era a conoscenza
e che, per buon gusto, non aveva mai detto alle due ragazze che il suo capo era
già innamorato di un’altra.
-Ehm...si,
sono già morta due volte. La prima volta sono annegata, ma da pochi minuti e
con la respirazione artificiale sono tornata. La seconda volta mi sono gettata
in un portale mistico di energia e sono morta per quattro mesi, poi la mia
migliore amica che è una strega molto forte mi ha riportato in vita con un potente
incantesimo.-rispose Buffy con un sorriso.
-A
proposito di Will e Xander!-esclamò Cordelia prendendola a braccetto e
scortandola sul divano mentre l’amica la guardava stralunata.-Come stanno i
miei due compagni d’infanzia?-le chiese.
-Benissimo.-rispose.-Xander
si è ripreso abbastanza bene da quello che è successo l’anno scorso.-si
intristì un attimo.-Nonostante tutto, la morte di Anya ha sconvolto anche me.
Il suo occhio guarisce a vista d’occhio e dato che è uno dei coordinatori del cantiere
dove ha cominciato come operaio, la ricostruzione di Sunnydale gli ha fruttato
parecchio.-sorrise.-Willow, non so se lo sai, dopo la morte di Tara è diventata
talmente cattiva che ha quasi distrutto il mondo, ma adesso si è ripresa e sta
con Kennedy. La trovo molto simpatica, ma, sinceramente, tre lei e Tara...non
c’è confronto.-raccontò brevemente notando l’occhiata stupita dell’amica.-Che
succede?-si preoccupò.
-Oh
cielo, è terribile. Me ne aveva parlato al telefono e non vedevo l’ora di
conoscerla, invece non capiterà mai.-disse terribilmente dispiaciuta sulla
cosa.
-Comunque
ora si è ripresa.-precisò.
-In
mezzo a tutto il discorso su Willow c’era per caso sottintesa la frase “Willow
è gay”?-le chiese Wes.
-Credevo
lo sapessi.-si stupì.-Cordelia lo sapeva, ad esempio.-e indicò l’amica.
-Cordelia
non me l’ha detto.-rispose.-Quante cose succedono in cinque anni.-sorrise.
Si
misero tutti a parlare allegramente degli argomenti più disparati e il tempo
cominciò a volare senza che se ne accorgessero.
-È
assurdo testimoniare per l’incriminazione dell’imputato e, alla seconda
udienza, ritrattare tutto!-protestò Kate riferendosi ad un caso che aveva
concluso.-È come andare ad uccidere il tuo fidanzato ma un attimo prima di
farlo, per non farglielo capire, dirgli “Ti amo, chiudi gli occhi”!-esclamò.
E
Buffy ed Angel si soffocarono con lo champagne cominciando a tossire
convulsamente. L’esempio fornito da Kate aveva risvegliato in loro un ricordo
molto doloroso.
-State
bene?!-si preoccupò Wesley.
-Si...-balbettò
Angel.
-Benissimo!-rincarò
Buffy, anche se non era vero.
-Che
ho detto?-si preoccupò la giovane detective passando lo sguardo da l’uno
all’altra.
-Niente,
ma l’esempio che hai fatto...mi ha colpito molto.-inventò Buffy sul momento.
-Si,
davvero tanto.-rincarò Angel recuperando il suo abituale autocontrollo.
-Basta
parlare di lavoro!-interruppe Fred.-Stasera si festeggia!-rise allegra.
-Oh...questa
è la cosa più bella che mi sia mai stata detta!-esclamò Gunn facendo ridere
tutti.
-Se
questa è davvero la cosa più bella che ti abbiano mai detto, allora la tua vita
è proprio abbastanza vuota!-constatò Lorne.
-Spiritoso!-lo
riprese il ragazzo ironico.-A te qual’è la cosa più bella che ti è mai stata
detta?-gli chiese.
-Ehi,
io sono un demone! Chi vuoi che mi dica belle cose?!-alzò le spalle
allegro.-Bess, perché non ci dici tu, qual’è la cosa più bella che ti sia mai
stata detta?-guardò la ragazza indicandola con il mento.
-Uhm...non
ci ho mai pensato.-sorrise.-E se ci penso non mi viene! Chiedetelo a qualcun altro!-propose.
-Angel?-chiese
Lorne.
-Ho
251 anni, non pretenderete che me lo ricordi?!-rise.
-Dai,
ci sarà pure stata una frase che ti avrà colpito!-lo incitò Bess.
-In
effetti...-si fece serio e ci pensò bene.-Una volta una persona molto speciale
mi ha detto una cosa che mi ha colpito molto. Volevo suicidarmi per dimostrare
di essere forte e questa persona mi ha detto: “La forza è nella lotta, che è
dura, molto dolorosa e quotidiana. È questo il nostro compito e dobbiamo farlo
insieme”.-nel parlare evitò di guardare Buffy. Anche la cacciatrice preferì
continuare a guardare il pavimento invece del vampiro.-Sono parole che non
dimenticherò mai, mi danno forza tutti i giorni.-concluse con un sorriso.
-Wow,
sono davvero bellissime!-esclamò Kate ammirata.-Chi te le ha dette?-si informò.
-Una
ragazza speciale.-alzò le spalle evitando di sbilanciarsi troppo.
-Buffy,
e tu cosa ci dici?-le chiese Bess sorridendo.
-Ah...ehm...beh...pensandoci
così su due piedi non saprei.-si schernì.-Ma credo che la cosa più bella che mi
abbiano mai detto sia “Ti amo. Cerco di evitarlo ma non posso”.-citò un pò
imbarazzata.
-È
stato il tuo fidanzato?-ammiccò Connor.
-Ex
fidanzato.-precisò.-Non voleva amarmi perché aveva paura di farmi del male.-
-Se
il mio fidanzato mi avesse detto una cosa così dolce me lo sarei subito
sposata!-rise Bess.
-L’avrei
fatto anch’io ma era impossibile. Comunque, ho bellissimi ricordi di lui.-alzò
le spalle.
-Che
fine ha fatto?-si informò Gunn.
Buffy
non sapeva cosa rispondere. Non poteva dire “Lo conoscete tutti, si tratta di
Angel”. Così si limitò a rispondere:-L’ho rinchiuso nel mio cuore, così sarà
mio per sempre.-con un sorriso.
-Santo
cielo, è tardissimo!!-interruppe Angel alzandosi di scatto.-Credo che sia ora
di andare tutti a dormire!-propose per interrompere la discussione che si stava
facendo troppo dolorosa e piena di ricordi.-Cordelia, sistemi tu una camera per
Buffy?-le chiese.
-Certo,
sistemo quella accanto alla tua, va bene?-propose.
-Benissimo.-assentì.
-È
stata una bellissima festa.-sorrise Kate prendendo la sua borsa.-Ancora auguri,
Connor.-sorrise al ragazzo baciandolo sulle guance.
-Grazie,
Kate.-sorrise contento.
La
poliziotta salutò tutti e andò via seguita da Lorne che tornava a casa sua.
Bess, adesso abitava lì. Dopo il suo tentato omicidio aveva avuto paura a
tornare a casa sua, ed Angel le aveva proposto di trasferirsi lì per stare con
tutti loro.
Mentre
Cordelia preparava la camera per Buffy, Angel le parcheggiò la macchina nel
loro garage e le prese la borsa da dentro il bagagliaio. Nel mentre, la
cacciatrice, aiutò Fred e Bess a sistemare i resti della festa e a mettere in
ordine.
Wesley
e Gunn discutevano con il festeggiato di cosa avrebbe fatto adesso che il liceo
era finito. Connor voleva andare al college e diceva ai due amici il suo
programma di studio.
Poco
dopo erano tutti a letto. Solo Buffy ed Angel erano rimasti in piedi. La
cacciatrice stava spiegando ad Angel in che guai si era cacciata.
-Giles,
ha fatto la stima di tutte le creature demoniache che ho ucciso in questo
ultimo anno. Io quasi non ci credevo quando me l’ha detto.-sorrise bevendo un
sorso del tea che Angel aveva preparato.
Si
erano spostati in cucina, per non tenere accesa la luce dell’enorme salone.
-Stupisci
anche me.-la incitò.
-Va
bene: 1193 vampiri e 872 demoni singoli. Poi ci sono ventisei sette di vampiri
e undici di demoni. Ho debellato trenta sette di esseri umani che veneravano
demoni e impedito quattro aperture della Bocca dell’Inferno.-elencò lasciandolo
a bocca aperta.
-Ci
credo che l’Inferno non ti vuole tra i piedi.-sorrise.-Ma come hai fatto ad
uccidere più di mille vampiri in un solo anno?!-si stupì.
-Ho
esteso il mio campo d’azione ai paesi vicino Sunnydale. Anche lì c’era molta
affluenza di vampiri e demoni, credo che dopo il disastro dell’anno scorso,
-Capisco.-annuì.-In
quanti ti danno la caccia?-si informò.
-Circa
undici vampiri, sedici demoni, qualche setta, e anche un paio di umani.-lo
informò.
-Ti
proteggerò io.-le promise sorridendole e prendendole una mano.
-Grazie.-ricambiò
il sorriso trovando in quella stretta la serenità di quando lui stava a
Sunnydale.
-Adesso
vai a dormire. Domani mattina ti va un bell’allenamento?-le propose finendo il
tea e posando la tazza nel lavello.
-Volentieri,
non voglio impigrirmi e non saper dare più nemmeno un pugno.-assentì alzandosi
a sua volta.-Buona notte.-lo salutò e andò a dormire.
Angel
rimase ancora un pò in piedi e verso l’alba andò a dormire ascoltando,
attraverso la parete e grazie al suo sviluppato udito da vampiro, il respiro di
Buffy regolare nel sonno e i suoi movimenti sereni e tranquilli. Poco dopo
dormiva pacificamente.
Ma
quando tutti gli abitanti dell’Hyperion si ritrovarono in cucina per fare
colazione, chiedendo di Angel e dell’ospite, Cordelia li informò che già da
un’ora circa i due erano in palestra per allenarsi.
Stupiti
e incuriositi, si diressero tutti lì per vedere e anche assistere
all’allenamento.
Buffy
ed Angel sembravano in un mondo a parte, tanto che non sentirono l’intrusione
degli altri. I loro movimenti erano armoniosi e decisi. I loro sguardi non si
lasciavano un momento per cogliere ogni pensiero, la prossima mossa.
Quando
tutti arrivarono, i due erano con la guardia alzata in attesa della prossima
mossa. E stavolta fu Angel ad attaccare con un calcio che Buffy schivò
chinandosi. Si rialzò di scatto bloccando la gamba dell’avversario e
sbilanciandolo. Angel cadde a terra ma si rialzò subito con uno scatto. Mossa
che Buffy sfruttò a suo vantaggio, perché appena recuperò l’equilibrio lo colpì
con un calcio allo stomaco che lo stese a terra. Ma Angel le afferrò le
caviglie e Buffy finì a cavalcioni su di lui con le mani sul suo petto e il
viso ad un centimetro dal suo.
Per
qualche secondo rimasero fermi a guardarsi negli occhi...le bocche che si
avvicinavano sempre di più...ma Buffy si alzò con la guardia di nuovo pronta.
Fu lei ad attaccare Angel colpendolo con un calcio sul retro delle ginocchia.
Il vampiro piegò le gambe ma si riprese subito e con uno spintone la fece
sbattere sul muro. La cacciatrice non ebbe tempo di reagire che il corpo di
Angel era incollato al suo per bloccarla, i polsi fermi sulla testa stretti tra
le sue mani, la sua bocca di nuovo e sempre più pericolosamente vicina...Angel
la lasciò, si staccò da lei e le porse una salvietta.
-Grazie.-Buffy
afferrò la salvietta con un sorriso.-E grazie per l’allenamento, ci voleva.
Giles non riesce a reggere nemmeno quindici minuti e noi ci siamo allenati per
tre quarti d’ora.-sorrise imbarazzata.
-È
stato un piacere.-ricambiò.
-Bene,
adesso...ci vuole proprio una bella doccia. Fredda! Gelida! Anzi, se hai spazio
nel tuo freezer mi infilerei volentieri lì dentro.-fece un risolino imbarazzato
e nervoso.
-No,
non c’è molto spazio, ma hai ragione sul resto. È meglio farsi una bella
doccia!-si rese conto del plurale e si accinse a rimediare.-Ma non in quel
senso!-esclamò di slancio.
-Certo,
l’avevo capito!-si affrettò a rassicurarlo.-Tu nella tua camera, io nella mia!
In due docce separate così non c’è pericolo di incontrarsi e...magari
parlarne.-si accorse che le sue parole non stavano ne in cielo e ne in terra.-È
meglio che vada in camera. Grazie ancora per l’allenamento.-e senza aspettare
risposta corse praticamente via.
Angel
si voltò verso la porta scorgendo gli amici e il figlio che lo guardavano
stralunati e curiosi.
-Che
volete?-chiese loro non molto gentilmente asciugandosi il sudore con la
salvietta.
-Bell’allenamento.-lo
punzecchiò Gunn.
-Si,
vado a farmi la doccia.-uscì dalla palestra.
-Attento
a non sbagliare camera!-gli urlò dietro Cordelia con un sorriso divertito.
-Smettila!!-le
sbraitò Angel entrando nella sua camera e sbattendo la porta violentemente.
-Incredibile,
è sempre come al liceo.-constatò la ragazza tornando al piano di sotto.
-Al
liceo?!-si stupì Bess.-Tu c’eri quando Angel ha fatto il liceo? Ma non ha più
di 200 anni?!-chiese andandole dietro come tutti.
-Ma
no, intendevo quando io e Buffy andavamo al liceo! Eravamo compagne!-le precisò
tornando in cucina e riprendendo a fare colazione.-Io ho conosciuto Angel nel
1997, tramite Buffy, ovviamente. Lei lo ha conosciuto prima di me. Per
questioni demoniache.-raccontò brevemente senza sbilanciarsi troppo.
-Forse,
ora che staranno a contatto dovremmo stare attenti a che non facciano
sciocchezze.-propose Wesley preoccupato bevendo il suo tea.
-No,
non sono così stupidi. E sanno che rischi corrono a fare certe cose. L’anno
scorso l’abbiamo scampata bella ma Angelus di nuovo in libertà è una cosa che
vorrei evitare.-rispose.
-Perché,
c’è pericolo che torna?-si preoccupò Gunn. L’aver fatto la conoscenza del
demone di Angel non l’aveva entusiasmato molto ed era stato contento quando
Willow era riuscita a ridargli l’anima.
-Angelus
torna solo, veramente, se accade una cosa che non vi dirò perché riguarda la
vita privata di Buffy ed Angel.-precisò.-Quello dell’anno scorso è stato un
caso.-disse.
-Ehi,
sono affamata. Che c’è per colazione?-sorrise Buffy allegra entrando in cucina
e interrompendo, così, la discussione in corso. Dei segni della doccia c’erano
solo i capelli umidi ma spazzolati. Si era cambiata indossando un paio di
pantaloni scuri ed una t-shirt chiara.
-Tutto
quello che vuoi!-le rispose Connor allegro.
-Bene,
sono affamata!-si sedette al tavolo.-L’allenamento mi fa sempre venire fame, e
uno degli aspetti positivi di essere una cacciatrice è che puoi mangiare tutto
quello che vuoi senza preoccuparti del grasso! La lotta lo smaltisce tutto!-esclamò
allegra addentando una brioche alla crema.
-Sarebbe
davvero bello se fosse così per tutte!-rifletté Bess.
-Già.
È un peccato che l’incantesimo di Willow dell’anno scorso abbia avuto un
effetto solo temporaneo e che alla fine i poteri di cacciatrice dati a tutte le
ragazze della Terra siano tornati tutti a me. La forza maggiore mi è rimasta ma
addio alla mia bella vita normale.-sospirò sconsolata bevendo il caffè che le
porse Wesley.-Grazie, Wes.-sorrise.
-Hai
da fare per stamattina?-le chiese Fred.
-Dovrei
essere al negozio. Adesso che Anya è morta ce ne occupiamo io e Giles, almeno è
un lavoro sicuro senza rischio di licenziamento, anche se quello di consulente
studentesca fruttava di più. Ma se ne occuperà lui così io non ho niente da fare
e mi sto già annoiando!-sbuffò.-Non sopporto di stare chiusa e nascosta. Credo
che andrò a fare una passeggiata sul lungomare.-decise.
-Te
la senti di uscire sola?-si preoccupò Cordelia.
-Si,
se vuoi ti accompagno.-si offrì Gunn.
-Scherzate?!
Ragazzi sono la cacciatrice!-ricordò loro.-Sono più forte di qualsiasi essere
umano e solo nell’ultimo anno ho ucciso più di mille vampiri e quasi
altrettanti demoni!-li informò.-È per questo che l’Inferno ha deciso di
liquidarmi, perché lo sto dimezzando.-concluse finendo la sua brioche.
-Comunque,
io devo andare a fare la spesa.-le disse Fred.-E mi servirebbe volentieri una
mano con le borse. Credo che nessuno meglio di te potrebbe aiutarmi.-le
propose.
-Vengo
con piacere.-assentì.
Poco
dopo le due uscirono e mentre Cordelia e Bess sistemavano alcune pratiche,
Connor si allenava con Angel, come faceva quotidianamente, Wesley parlava al
telefono con Giles per saperne di più sui guai di Buffy e Gunn andava da Lorne
per sapere se lui aveva sentito qualche notizia al riguardo.
Alla
fine, quando Buffy tornò con Fred, le annunciarono con tono solenne che era più
in pericolo di quanto pensasse.
-Che
volete dire?-si preoccupò impallidendo.
Angel,
che era stato informato subito, la scortò sul divano e la fece sedere.
-Ho
parlato con Giles e Gunn è andato da Lorne per sapere qualcosa.-cominciò
Wesley.-Mi ha riferito i dati della tua caccia dell’ultimo anno, inutile dire
che sono scioccanti...-
-Wesley!-lo
interruppe la cacciatrice irritata e preoccupata.-Vai al dunque!-
-I
demoni che ti cercano sono tra i più potenti, pensa a demoni del calibro del
Giudice, Acathla o...anche i Gentiluomini. E vampiri come il Maestro o
Kakistos. Si sono accorti che sei sparita da Sunnydale ma nessuno sa che sei
qui, quindi per ora sei al sicuro, finché non troviamo un modo per far cessare
tutto.-le disse cercando di non preoccuparla più del dovuto.-Oh...anche
l’Ordine di Taraka ha ripreso a darti la caccia.-la informò.
-Fantastico!-esclamò
ironica alzandosi inquieta dal divano.-Come diavolo faccio a cacciarmi sempre
in questi guai?! Ci mancava anche l’Ordine di Taraka di nuovo tra i
piedi!-sospirò.
-Non
preoccuparti, ci siamo noi a proteggerti.-tentò di rassicurarla Angel
avvicinandosi a lei e prendendola per le spalle.-Non farmi passare lo stesso
inferno di quando sei morta, fidati di me.-
-Io
mi fido di te, altrimenti non avrei accettato la proposta dei miei amici
ma...c’è Faith che è in libertà e che è tornata dalla parte del bene.-disse.
-Dovessi
dannarmi l’anima all’infinito non ti lascerò morire, chiaro?!-esclamò
rafforzando un pò la stretta sulle sue spalle.
-Sei
fortunato che non ho voglia di litigare.-sorrise abbassando lo sguardo.
Anche
Angel sorrise e le accarezzò i capelli. Buffy alzò lo sguardo e di nuovo i loro
volti furono troppo vicini....le loro bocche furono troppo vicine.
-Bene...adesso...vado
a sistemare la spesa...-Buffy si allontanò prima che potesse essere troppo
tardi.
-Giusto
e io...vado a dormire.-anche lui capì che era meglio allontanarsi.
-Allora...buona
notte.-e prima di incappare in qualche altro errore afferrò una quantità
indefinita di borse e le portò di corsa in cucina.
-Si...buona
notte.-e il vampiro corse nella sua camera.
Rimasero
tutti ammutoliti per qualche secondo, poi Cordelia scoppiò a ridere senza che
nessuno ne capisse il motivo.
-Stai
bene?-si preoccupò Bess.
-Si,
si...sto benissimo!...È troppo divertente!-esclamò piegandosi in due dalle
risate.
-Che
ci trovi di divertente?-le chiese Gunn stralunato.
Cordelia
si ricompose, smettendo di ridere.
-Ah...è
vero, non potete capire.-ricordò.-Vado ad aiutare Buffy con la spesa.-e prima
che le chiedessero altro andò in cucina.
Wesley
sorrise e scosse la testa.
-Dopo
tutti questi anni.-mormorò.
Fred
gli sorrise e gli mise una mano sul braccio. Wesley le aveva raccontato tutto
di Buffy ed Angel chiedendole di mantenere il segreto.
Chi
non aveva capito si limitò a guardarsi a vicenda alzando le spalle. Solo Bess
provò istintivamente un profondo senso di gelosia nei confronti di Buffy, ma
senza capirne il motivo. Dandosi della stupida, scacciò via la sensazione
tornando a lavorare al computer.
In
cucina, Cordelia aveva cominciato ad aiutare Buffy che non sapeva come
sistemare la spesa.
-Quante
altre volte avete già rischiato di baciarvi?-le chiese divertita dal loro
comportamento.
-Quattro
volte durante l’allenamento di stamattina e con quello di ora fanno cinque. Non
resisterò ancora a lungo.-le confessò mettendo delle bottiglie d’acqua in
frigo.
-Forse
dovreste baciarvi e basta. Così vi sarete tolti il pensiero.-le suggerì.
-E
se poi un bacio tira l’altro? No, e poi non è il momento di pensare ai baci, mi
stanno dando la caccia, ricordi?-chiuse il frigo.-Oh Dio...un altro allenamento
come quello di stamattina e impazzirò!-sbuffò.
-Senti...è
giusto che te lo dica, prima che qui si scateni la guerra della
gelosia.-esordì.
-Che
guerra della gelosia?-si stupì.
-Si
tratta di Bess e Kate. Vedi loro...-
-Sono
innamorate di Angel.-concluse per lei.-L’avevo capito subito. Ho visto come lo
guardano.-sorrise alzando le spalle e finì di sistemare gli acquisti.
-Per
fortuna loro non hanno notato come vi guardate tu ed Angel. O almeno non
ancora. Non dirlo a nessuno, lo so solo io.-le chiese.
-Contaci.-le
assicurò.
Passò
diverso tempo. Buffy cercava di chiamare Dawn almeno ogni due giorni per
chiederle come stava e come procedevano le cose.
Willow
si accorse che tenevano il telefono sotto controllo e grazie al suo computer
riuscì a non far scoprire in nascondiglio di Buffy. Dirottò le telefonate
dall’Hyperion su un’altra linea facendo credere a chi sorvegliava il telefono
che a casa Summers arrivavano le chiamate da parte di Hank per Dawn.
Tra
Buffy ed Angel si accumulò parecchia tensione ormonale. Evitavano di toccarsi o
anche di stare seduti vicini o guardarsi, i loro allenamenti si svolgevano in
compagnia di Connor e cercavano di evitare ogni riferimento con il passato che
Cordelia non mancava mai di tirare in ballo.
Tutto
fino alla sera in cui Buffy decise che ne aveva abbastanza di fare la fuggiasca
rintanata e di voler andare a caccia.
Erano
soli all’Hyperion e tutti li sorpresero mentre litigavano. Quando entrarono
riuscirono a scansarsi per miracolo da un libro lanciato da Buffy su Angel che
volò dalla loro parte.
-Sono
stanca di starmene chiusa qui!!-urlò la cacciatrice.-Voglio riprendere a fare
il mio lavoro!!-
-Non
puoi, santo Iddio!-ricambiò il vampiro raccogliendo il libro e degnando appena
di uno sguardo gli amici appena rincasati da una serata al Caritas, insieme a
Lorne e Kate.
-Almeno
si è accorto che siamo tornati.-constatò Cordelia togliendosi la giacca e
stando a guardare.
-Perché
diavolo non posso?!-protestò Buffy.-Me la so cavare benissimo da sola, e lo
sai!-gli ricordò.
-O
talmente bene che se la prima volta non ti avessi avvertito io che l’Ordine di
Taraka ti dava la caccia a quest’ora saresti morta non due ma anche tre o
quattro volte!-le ricordò posando il libro sul tavolo.
-Solo
perché mi stai nascondendo questo non vuol dire che sono ai tuoi ordini! Io non
sono agli ordini di nessuno e voglio andare a caccia!!-sbraitò.
-Non
puoi andare a caccia, ti scoprirebbero!! Perché diavolo non capisci che sto
cercando di salvarti la vita?!-protestò.
-Non
ho bisogno che tu mi salvi la vita, sono la cacciatrice, ricordi? Me la so
cavare benissimo da sola!-
-Ma
allora sei proprio dura! Buffy sei in gravissimo pericolo e devi stare
nascosta!-tentò ancora.
-Ma
io non ce la faccio più!!-continuò.-Senza caccia mi sento persa come...-annaspò
in cerca di un valido esempio.-...come...una biblioteca senza libri o...come
Giles senza il suo tea rigorosamente importato dall’Inghilterra!-esclamò
ricevendo l’occhiata sconcertata del vampiro.-Lo so, come esempio non era il
massimo.-constatò.
-A
me piaceva.-obiettò Gunn.
-A
me non tanto.-ribatté Wesley piccato.
-Buffy,
non puoi andare a caccia!-ribatté Angel.-E smettila di lanciarmi libri!-la
ammonì.
-Va
bene, ti lancerò un paletto dritto nel cuore!-lo minacciò.
-Ne
saresti capace?-la punzecchiò con un sorrisino ironico.
-Ti
ho già ucciso una volta, ricordi?-incrociò le braccia al petto ricambiando il
sorrisino.
-Lo
ricordo.-rispose.
-Ti
ha davvero ucciso?-si stupì Bess guardando il datore.
-Si,
con una spada. L’ho spedito dritto all’Inferno per cento anni.-le raccontò
brevemente Buffy continuando a tenere fisso gli occhi sul vampiro.
-Piangevi
come una fontana.-le ricordò con un sorrisino.
-Perché,
tu no?-ricambiò.-Ti prego, fammi cacciare un pò! Solo un paio di vampiri, non
mi farò scoprire lo giuro!-lo supplicò quasi lacrimevole.
-No!-disse
deciso.
-Ti
odio!!-scoppiò.-Vorrei che non fossi mai tornato dall’Inferno! Vorrei che tu
non fossi mai entrato nella mia vita e vorrei odiarti esattamente quanto ti
a...!-si interruppe appena in tempo.-Sarebbe un sollievo.-mormorò avvicinandosi
al bancone e poggiandovi su i gomiti. Gli voltò le spalle per non incrociare il
suo sguardo triste e pieno di ricordi. Per non cedere alla tristezza.
Calò
un profondo silenzio nella stanza mentre molti si chiedevano che succedeva
esattamente.
Angel
le andò alle spalle e afferrò il paletto che stava sul bancone porgendoglielo.
-Usalo
solo se è strettamente necessario. Non cacciarti nei guai, ti prego. Lo so che
mi odi ma...fammi questo favore.-le disse serio.
-Non
ti odio e lo sai.-mormorò lei prendendo l’oggetto.-Grazie.-
Senza
dir niente, lui si allontanò per raccogliere alcuni testi che lei gli aveva
lanciato nella foga della lite, prima che gli altri arrivassero.
Buffy
mise il paletto dentro la tasca della giacca di pelle e si diresse alla porta,
ma appena fu lì si bloccò e si voltò a guardarlo. Angel lo percepì, tanto che
si drizzò e si voltò lentamente verso la porta.
Si
guardarono in silenzio per qualche secondo, poi Buffy percorse velocemente la
distanza che li separava e gli gettò le braccia al collo baciandolo. Angel la
strinse per la vita lasciando cadere i libri che teneva in mano ricambiando
quel bacio che mille e più volte aveva cercato di venir fuori in quell’ultimo
mese che avevano passato sotto lo stesso tetto.
Fu
un bacio appassionato e pieno d’amore che portava con sé mille emozioni e
sensazioni e che non si preoccupò minimamente della vista stupita degli altri
che stavano a guardare. Durò qualche secondo.
Quando
si staccarono rimasero un paio di secondi con gli occhi fissi gli uni negli
altri. Poi, Buffy si staccò e uscì velocemente mentre tutti stavano a
guardarla. E quando si voltarono verso Angel notarono che era sparito. Era
corso velocemente a chiudersi nella sua camera.
-Io
lo sapevo che sarebbe successo!-proclamò Cordelia profetica.
-Adesso
ho capito!!-esclamò Gunn come folgorato da una scoperta importante.-Buffy è la
stessa Buffy che è morta nel 2001, quella per cui Angel si è ridotto peggio di
uno straccio e si è andato a rinchiudere in un monastero pieno di demoni nello
Sri Lanka per quattro mesi!-disse.
-Ma
va, e ci sei arrivato solo ora?!-lo punzecchio Cordelia incrociando le braccia
al petto.
-Quindi
la sola e unica donna che abbia mai veramente amato è Buffy! Questa Buffy che
stiamo ospitando!-continuò.
-Esatto.-confermò
con un cenno positivo della testa.
-Caspita,
non me lo sarei mai aspettato.-mormorò raccogliendo un libro sul pavimento.-Tu
sai tutta la loro storia?-le chiese posando il libro sul bancone.
-Certo,
fin dall’inizio.-sorrise.-Ma...non so se sia giusto raccontarvela. È molto
triste e piena di fatti privati.-disse sedendosi sul divano.-Ma si, dai venite
che ve la racconto.-cedette.
Tutti
si sedettero sui divani, come bambini a cui la maestra decide di raccontare
loro una favola. Cordelia prese un profondo respiro e poi cominciò. Raccontò
loro tutto quello che sapeva, di come Angel e Buffy si erano conosciuti, di
come lei aveva scoperto che era un vampiro e di quando si erano messi insieme
ad Halloween del 1997. Disse della loro unica notte d’amore che aveva rotto la
maledizione facendo tornare Angelus e dei mesi d’inferno che vi erano
succeduti. Di come Buffy lo aveva ucciso, ma Willow l’aveva già curato e di
Buffy che era scappata di casa.
Parlò
loro del ritorno di Angel in uno stato pietoso e di Buffy che l’aveva curato e
nascosto. Del Natale in cui Angel aveva minacciato di suicidarsi, e di Buffy
che l’aveva salvato. Poi disse di come Angel l’aveva lasciata presentandosi
comunque al ballo, e della freccia avvelenata e del morso.
Disse
di Riley, della morte di Buffy, della disperazione di Angel, del ritorno della
cacciatrice e della sua storia con Spike. Concluse con il disastro dell’anno
precedente, dove Angel era subito corso ad aiutare Buffy. Alla fine si
guardarono tutti colpiti dalla storia. Fred, addirittura, anche se sapeva già
tutto, era commossa.
-Caspita,
che brutta storia.-mormorò Connor, forse più dispiaciuto di tutti.
-Già,
è proprio orrenda. Volendo potrebbero stare insieme ma con la maledizione in
agguato c’è poco di cui stare allegri.-concordò Cordelia. Guardò Kate e Bess
notando che loro due parevano essere più dispiaciute di tutti gli altri. Ma lei
sapeva realmente perché.
-Avete
smesso di raccontare la mia vita privata?-li sorprese una voce in cima alle
scale.
Voltandosi
videro tutti Angel con le braccia incrociate al petto. Poteva sembrare irritato
ed arrabbiato dal racconto ma chi lo conosceva bene sapeva che era solo triste.
-Da
quanto tempo sei lì?-deglutì Cordelia.
-Da
poco, ma ho sentito tutto.-rispose.-Adesso sapete tutto.-scese e si avvicinò
agli amici.
-Ci
dispiace tanto.-mormorò Connor cercando di essere consolatorio.
-Non
preoccuparti, non avrei mai dovuto farle sapere che esisto ma è successo
e...non si può tornare indietro.-sorrise amaro.-Questa è la frase più falsa che
abbia mai detto.-constatò.
-Perché,
si può tornare indietro nel tempo?-si stupì Gunn.
-Una
volta l’ho fatto.-gli rispose.
-E
perché?-gli chiese Fred.
-Ero
umano e sono tornato ad essere un vampiro.-spiegò semplicemente.
-Il
giorno che non è mai esistito.-confermò Cordelia.
-Proprio
quello.-annuì Angel.-Il giorno che non tornerà mai più.-mormorò.
-Che
accadde quel giorno?-chiese Bess, anche se temeva la risposta.
-Buffy
venne a trovarmi e affrontammo un demone che mi rese umano. Lo passammo
insieme, ci eravamo lasciati solo da pochi mesi e quindi fu come tornare
insieme. Ma io ero troppo debole per poterla proteggere, mi dissero che sarebbe
morta, così feci tornare indietro il tempo in modo che nulla è mai successo e
solo io lo ricordo.-raccontò brevemente senza scendere in particolari che
ancora oggi gli facevano più male del dovuto.
-Non
sei il solo.-un’altra voce li sorprese alla porta d’entrata e tutti scorsero lì
Buffy.
Aveva
un lieve taglio in fronte ed un piccolo livido all’angolo della bocca.
-Sei
andata a caccia?-le chiese Angel, anche se pareva più un’accusa.
-Passeggiavo
quando ho sentito un urlo e ho visto due vampiri che tentavano di cenare con
una giovane coppia. Solo se necessario, sono state parole tue e non credo che
avresti voluto che lasciassi morire quei due.-spiegò.
-Che
ne sai di quel giorno?-le chiese stupito.
-Tutto.
È un effetto collaterale del paradiso. Il trucchetto degli Oracoli funzionava
solo qui, una volta lì si è annullato.-spiegò avanzando e togliendosi la
giacca.-Adesso vado a dormire, sono stanca.-augurò velocemente la buona notte a
tutti e corse nella sua camera.
-Andiamo
a dormire anche noi.-Cordelia si alzò stiracchiandosi e sbadigliando.
Kate
e Lorne tornarono a casa mentre tutti andarono a dormire. Angel decise di
andare un pò a caccia, sarebbe servito a farlo sfogare un pò. Tornò che erano
quasi le quattro ma trovò Buffy seduta sul divano ad aspettarlo.
-È
tardi, dovresti essere a letto.-le disse togliendosi la giacca e appendendola
all’attaccapanni.
-Volevo
parlarti senza essere ascoltati da tutti.-lo informò alzandosi.
-Cosa
c’è?-si preoccupò avvicinandosi.
-Quando
Giles mi propose di nascondermi da te rifiutai con tutte le mie forze, ma solo perché
avevo paura di scoprire una cosa che ho sepolto in fondo al mio cuore e che
credevo di non provare più.-esordì seria ma timorosa.-Io ti amo, è più forte di
me e ho provato in tutti i modi a seppellire questo sentimento. Sono stata con
Parker, con Riley e con Spike, gli ho persino detto che lo amavo prima che
morisse, ma alla fine il mio cuore è sempre tornato da te. Ho paura, non voglio
morire e....ho bisogno di te, come sempre. Ho combinato un piccolo disastro
stasera con quel bacio e adesso Bess e Kate mi odieranno a vita.-concluse con
un lieve sorriso amaro.
-Non
devi preoccuparti di Bess e Kate, io non ho mai dato loro alcuna speranza di
una futura relazione sentimentale.-la rassicurò.
-Quindi
tu lo sapevi?-si stupì.
-Che
sono innamorate di me? Non ci vuole molto a capirlo ed io sono un
vampiro.-sorrise.-Buffy, ascoltami. Non voglio che tu muoia, e Dio solo sa cosa
vogliono farti tutti quei demoni. Anch’io ti amo, non ho mai smesso, ma...i
nostri problemi sono sempre gli stessi.-le ricordò serio.
-Lo
so. La maledizione, tu sei un vampiro.-elencò, poi sospirò.-Eppure...quel
giorno...è stato così bello, la realizzazione di un sogno.-abbozzò un sorriso.
-Lo
ricordo come se fosse ieri.-sorrise.-Adesso vai a dormire, ti proteggerò anche
a costo della mia vita.-le accarezzò dolcemente il viso.
Posò
le labbra sulle sue lentamente in un bacio leggero che poi diventò sempre più
appassionato. Buffy gli passò le braccia intorno a collo passandogli le mani
tra i capelli e rizzandosi sulle punte dei piedi. Pareva voler tenere il viso
contro al suo e non lasciarlo andare per l’eternità. Angel la strinse per la
schiena, accarezzandogliela lentamente.
-Dio,
ti amo così tanto.-mormorò Buffy staccandosi un attimo ma tenendo la fronte
incollata alla sua.
Angel
la baciò di nuovo stringendola più forte, come se non volesse mai più lasciarla
andare.
-Ti
amo, ti amo, ti amo.-mormorò.-Ti desidero da impazzire.-la baciò ancora.
Poi...il
bacio finì e loro si guardarono negli occhi con un sorriso felice ma triste
insieme.
-Ci
voleva proprio. È da quando sono arrivata che non desidero altro.-mormorò Buffy
abbassando gli occhi sulla sua maglietta.
-A
chi lo dici.-ricambiò.-Andiamo a letto, dobbiamo riposare.-la prese per mano e
insieme si diressero al piano superiore.
Si
separarono di fronte la porta di Buffy. Angel le diede un lieve bacio in fronte
e poi la vide entrare.
Quella
notte dormirono con il sorriso sulle labbra, al contrario di Bess che non
chiuse occhio tutta la notte, piangendo e maledicendo la cacciatrice per essere
venuta. Suo malgrado, aveva assistito alla scena.
Nei
giorni seguenti, Bess fu fredda e distante con Buffy, anche se non se ne faceva
accorgere dagli amici, soprattutto da Angel. Cordelia lo notò e tentò di
parlare un pomeriggio che anche Kate era lì.
Il
sole stava tramontando ed Angel era in palestra con Connor, Wesley e Fred a
fare una romantica passeggiata, Gunn si occupava delle scartoffie d’ufficio e
Buffy era al telefono con Dawn.
-Non
puoi continuare a trattarla come una miserabile. Se Angel si accorge di quello
che stai facendo, lui ti tratterà peggio di come tu stai trattando Buffy, e
allora si che soffrirai.-tentò di farla ragionare Cordelia.
-Quanto
ancora deve durare la sua permanenza qui?-chiese la giovane.-Non la sopporto
più e la voglio fuori dai piedi.-spiegò.
-Dì
ad Angel lo stesso che hai detto a me e vedrai che in meno di due secondi le
tue cose voleranno fuori dalla finestra.-le rispose.-Buffy è in pericolo di
vita ed Angel la proteggerà a costo della sua stessa vita. Nessuna di voi due
potrà mai cambiare quello che Angel e Buffy provano l’uno per l’altra, nessuno
ci è mai riuscito...nemmeno io.-spiegò calma, cercando di far capire all’amica
cose che tutti sapevano.
-Bess,
io capisco cosa provi. Anch’io sono gelosa di Buffy, molto gelosa, ma...dobbiamo
rispettare i sentimenti di Angel.-tentò di farla ragionare Kate.
-La
storia di Buffy ed Angel è cominciata molto prima di conoscervi. Risale al 1996
circa, ancora prima di conoscerla personalmente, Angel amava già
Buffy.-continuò.-Hanno sofferto molto, da quando Angel si è trasferito qui ogni
loro incontro è stata una continua lite, un continuo ferirsi, rinfacciarsi le
cose tristi e lacrime. Appena tutto questo sarà finito, Buffy tornerà a
Sunnydale. Non devi considerarla una speranza per conquistare Angel, non ci
riuscirai mai. Ma smettila di comportarti da ragazzina gelosa, è meglio per
te.-le disse seria.
Ci
fu un attimo di silenzio alle parole di Cordelia. Bess sapeva che l’amica aveva
ragione ma amava Angel con tutta sé stessa e non poteva sopportare il pensiero
di lui e Buffy.
-Bess
vieni un attimo con me in giardino?-le chiese una voce sulla porta.
Voltandosi,
tutti videro Buffy. La ragazza non sapeva cosa risponderle e la cacciatrice lo
capì.
-Ti
prego.-insistette.
Bess
si alzò e senza dir niente la seguì, lasciando Cordelia e Kate a sperare per il
meglio.
Per
un paio di minuti, le due ragazze rimasero in silenzio. Bess si era seduta su
una panchina mentre Buffy era rimasta alzata a vedere gli ultimi raggi di sole
svanire.
-Quindi
tu hai poteri mentali, giusto?-esordì Buffy.
-Si.-assentì.-Teletrasporto,
telecinesi, telepatia e via discorrendo.-elencò.
-Spero
che in questo momento tu non mi stia leggendo nel pensiero.-sorrise, ma non era
infastidita da quell’eventualità.
-Tranquilla.
E poi lo faccio solo quando voglio.-le spiegò.-Non è un potere che ho
sempre.-precisò.
-Buon
per te, credimi. Io ho avuto il potere della telepatia ma non potevo
controllarlo e ho rischiato di impazzire.-le raccontò brevemente.-Per tre anni
ho fatto questo tutte le sere.-cambiò argomento.
-Cosa?-si
stupì.
-Stare
a vedere gli ultimi raggi di sole scendere e arrivare la sera. Appena il sole
tramontava, io uscivo di corsa da casa e mi precipitavo alla villa, dove lo
trovavo assorto nella lettura di qualche complicatissimo libro, o concentrato
mentre praticava il tai chi.-sorrise.-In tutto il tempo che siamo stati
insieme, Angel non mi ha mai fatto svagare come una coppia normale. Tranne
quando ci vedevamo al Bronze e per miracolo riuscivo a fargli ballare un lento,
o quella volta che mi ha portato al cinema sbagliando film.-scosse la testa
divertita al ricordo.
-Sbagliando?-le
chiese perplessa.
-Mi
portò a vedere un porno.-rise.-Mi inorridisco difficilmente ma quel film era
proprio da brividi! Di paura!-precisò.-Credi di sapere affrontare una relazione
con un vampiro, ma non puoi. All’inizio potrebbe sembrarti tutto magico e
misterioso ma alla lunga capisci che è fatta solo di buio. A volte l’amore non
basta.-si voltò a guardarla.-Non odiarmi perché lui mi ama, ti prego. Non l’ho
voluto io, non l’ho chiesto ma...è capitato.-alzò le spalle.-Non potrei vivere
sapendo che lui ama un’altra.-
-Allora
puoi comprendere il mio stato d’animo.-le disse guardandola fisso negli occhi.
-Perfettamente.-annuì.-E
mi dispiace che tu soffra, io soffro da quando mi ha lasciato. E non posso
farlo capire a nessuno, perché nessuno capirebbe, e mi criticherebbero. Perché
amare un vampiro è osceno e immorale, e devo pensare a quando la maledizione si
è rotta, ed Angel ha perso l’anima uccidendo persino la fidanzata del mio
osservatore.-sospirò amara.
-Mi
dispiace di essermi comportata male.-mormorò sinceramente pentita del suo
comportamento.
-Non
importa.-sorrise e le si sedette accanto.
Avrebbe
voluto dirle dell’altro ma degli “ospiti” indesiderati le interruppero.
Dall’interno
tutti sentirono le urla che provenivano dal giardino e tutti si precipitarono
fuori, Angel in testa. Una volta lì videro Bess rannicchiata in un angolo e
Buffy circondata da diversi demoni.
-Buffy!!-urlò
Angel.
-Occupati
di Bess!-gli urlò la cacciatrice colpendo un demone con un calcio.
Fu
Gunn a correre dall’amica e aiutandola da alzarsi. Bess aveva una ferita ad un
braccio ma non pareva nulla di grave.
Angel
e Connor si gettarono nella lotta ma i demoni parevano essere troppi. Gunn
affidò Bess a Cordelia che la scortò dentro. Kate cominciò a sparare contro i
demoni, ma i suoi proiettili servivano a poco. Tre demoni immobilizzarono Buffy
e spiegarono le ali pronti a volare via. In un ultimo, vano tentativo, Angel saltò
cercando di afferrare la gamba di Buffy ma senza riuscirci. Tutti videro i
demoni volare via portando con loro Buffy che urlava il nome di Angel
all’infinito e non staccava gli occhi dai suoi.
Quando
furono spariti sentirono tutti suonare il telefono e si precipitarono a
rispondere. Fu Angel ad alzare la cornetta trovando la voce concitata di
Willow.
-Angel,
è successa una cosa gravissima!-esordì la strega.-I demoni hanno scoperto
Buffy, devi farla immediatamente scappare via da lì!-esclamò.
-È
troppo tardi, Willow.-rispose Angel tristemente.
-Vuoi
dire che...?-si interruppe preoccupata.
-Si,
proprio adesso.-confermò.-Andate al negozio, arriviamo subito.-le disse.
-Ci
vediamo tra poco.-e chiusero.
Rintracciarono
in fretta Wesley e Fred e volarono a Sunnydale. Certo, la cittadina era
diversa, adesso, e ancora non era stata ricostruita del tutto, ma case, scuole,
uffici e negozi c’erano di nuovo e la vita aveva ripreso a scorrere, nonostante
l’energia della Bocca dell’Inferno che si faceva sentire come sempre. I
cittadini di Sunnydale avevano deciso di riprendersi la loro cittadina e niente
li avrebbe mai fermati, neanche la sua completa distruzione. Sunnydale
apparteneva ai californiani, non all’Inferno.
Una
volta al negozio, trovarono Willow assorta in un incantesimo per rintracciare
Buffy. Stava facendo oscillare un cristallo appeso ad una catenina su una
cartina geografica di Sunnydale. Sapeva che per avere maggior potere dovevano
operare dove c’era
-Allora,
che si sa?-esordì Angel preoccupato dopo aver abbracciato Dawn per
rassicurarla.
-Sto
provando a rintracciarla, ma ogni volta che mi pare di essere vicino a
qualcosa, la perdo.-rispose Willow.
-È
successo tutto così all’improvviso. Stavamo parlando e un attimo dopo sono arrivati
tutti quei demoni!-Bess si sentiva in colpa pareva sul punto di scoppiare in
lacrime.
-Ehi,
tranquilla, non è stata colpa tua.-tentò di rasserenarla Angel.
-Ci
sono!-esclamò Willow.
-Dove
si trova?-le chiese Giles.
-Alla
villa.-rispose.
-Ma
dovrebbe essere distrutta!-si stupì Angel.
-La
villa si trova appena fuori città, per questa non è stata coinvolta nel
disastro dell’anno scorso.-gli spiegò la strega mettendo da parte la cartina
con il cristallo e prendendo un prisma d’ambra.-Mostrami la cacciatrice.-disse
e guardò dentro al prisma. Alla fine lo posò sul tavolo e guardò tutti
preoccupata.
-Allora?!-chiese
Dawn in ansia.
-Sono
lì.-confermò.-L’hanno incatenata sul camino ma sono in troppi.-spiegò.
-Non
mi importa, dobbiamo tirarla fuori di lì.-disse Angel deciso.-Come sta?-
-Ferita
e debole.-gli rispose.-Dobbiamo escogitare dell’altro, non possiamo andare alla
villa, sarebbe un suicidio per tutti.-
-Cosa
possiamo fare?-chiese Cordelia preoccupata.
Bess
guardò Willow.
-Tu
sei una strega potente, giusto?-le chiese e Willow annuì.-Riesci a creare un
campo di protezione attorno a lei?-le chiese.
-Posso
provarci ma non garantisco nulla di serio.-rispose.
-Non
fa niente. Io ho poteri mentali, e so teletrasportarmi ovunque voglio. Crea un
campo di protezione, io andrò da lei e la libererò.-propose.
-Bess
è pericoloso e le catene le avranno fatte con la magia.-tentò di distoglierla
dalla sua idea, Wesley.
-Posso
farcela.-disse decisa.-E ho anche potere di telecinesi. Posso toglierle le
catene senza toccarle.-disse decisa.
-Quei
demoni sono potenti, potrebbero anche distruggere il campo di Willow e farti
del male.-ci provò Angel a farla ragionare.
-Bisognerebbe
distrarre i demoni.-propose Giles.
-E
come?-gli chiese Xander.
-Faremo
così.-decise Angel.-Willow creerà un campo di protezione intorno a Buffy e Bess
si teletrasporterà da lei per liberarla. Nel mentre io, Connor, Gunn e Xander
andremo alla villa e le daremo fuoco. I demoni saranno troppo occupati a
salvarsi per pensare a Buffy e Bess potrà portarla via indisturbata.-spiegò.
-Ma
i demoni usciranno e non avremmo concluso nulla.-disse Cordelia.
-Barricheremo
le porte della villa.-rispose.
-E
se Bess non riuscisse a portare via Buffy?-esclamò Wesley.-Morirebbero
entrambe.-
-No,
il mio campo le proteggerà.-sorrise Willow.-La villa è fatta di pietra, non
crollerebbe come una comune casa.-spiegò.
-Bene,
mettiamoci al lavoro.-disse Angel ed uscì con Connor, Gunn e Xander. Prima
disse a Wesley di avvisarlo con il cellulare appena erano pronti.
A
Willow serviva un qualcosa di Buffy per poter creare il campo di protezione
attorno a lei, e dato che nella palestra c’erano alcuni suoi indumenti, prese
una sua maglietta e si mise all’opera. Distese la maglietta sul tavolo, poi
prese una strana polvere color argento contenuta in un sacchetto e formò un
cerchio attorno alla t shirt.
-Proteggi,
magico cerchio, l’innocente racchiuso. Che nessuna creatura del male riesca a
penetrarvi per farle del male.-recitò. Appena finì la polvere si illuminò e guardò
Bess.-Ora puoi andare, il cerchio è attivo.-le disse.
La
ragazza annuì e si concentrò bene mentre Wesley cominciava a comporre il numero
di Angel.
Alla
villa, improvvisamente, una sottile nebbia trasparente si formò attorno la
cacciatrice. Un demone tentò di passarvi oltre ma venne percorso da una scossa
elettrica e spaventato si ritrasse.
-È
opera della strega rossa!!-urlò ai compagni.-Dobbiamo raggiungere la
cacciatrice.-
Fu
in quel momento che all’interno del cerchio apparve Bess lasciando i demoni di
stucco. Tentarono ancora di passare ma furono tutti colpiti dalla scossa. La
ragazza sobbalzò un attimo per la sorpresa e lo spavento, poi si concentrò su
Buffy. Tentò di tirare via le catene con le mani ma Wesley aveva ragione, erano
fatte con la magia. Si parò davanti a Buffy e chiuse gli occhi concentrandosi
nel suo potere di telecinesi. Ma le catene erano molto resistenti e ci voleva
un maggiore sforzo.
Sentì
puzza di fumo e interrompendo per un attimo vide che la stanza cominciava a
prendere fuoco. Angel e gli altri avevano già dato fuoco alla villa. Per un
attimo si guardò in giro e vide che la villa era arredata. C’era un divano ad
angolo, due alti tavolini in ferro identici con su due identiche statuine a
forma di ballerina. C’erano delle tende pesanti come porte alle stanze ma da
una semi aperta si intravedeva una camera da letto. Si riscosse e riprese a
concentrarsi sulle catene di Buffy, nonostante i demoni che urlavano e
tentavano di uscire e avvicinarsi alla cacciatrice.
Le
ci vollero un paio di minuti prima che riuscisse a smuovere le catene e a farle
volare via. Buffy cadde al suolo come un peso morto, era svenuta. Lei si
inginocchiò accanto a lei e, dopo essersi assicurata che era viva, si
teletrasportò via con lei lasciando i demoni a bruciare e urlare per il loro
piano andato in fumo.
Quando
riapparve al negozio, subito, Giles e Wesley le andarono incontro. Giles prese
Buffy e la fece stendere sul divano, mentre Wesley afferrò l’amica e la fece
sedere porgendole un bicchiere di acqua fresca. Pareva stremata.
-Sei
stata bravissima.-le sorrise l’ex osservatore.
-Grazie.-rispose
bevendo un abbondante sorso dell’acqua.
Giles
stava controllando Buffy. Era viva ma molto debole e aveva parecchie ferite.
Dovevano averla torturata un pò e l’osservatore non mancò di dirlo.
-È
atroce!-esclamò Kate scioccata alla rivelazione.
-Ai
demoni piace farlo. La tortura è un modo per renderli più malvagi.-spiegò.
Aspettarono
Angel e gli altri che non tardarono ad arrivare. Dopo che si sincerarono sulle
condizioni di Buffy e che non era grave, andarono tutti in casa della
cacciatrice.
Buffy
si svegliò pochi minuti dopo, ritrovandosi sul divano del suo salotto. La prima
cosa che vide furono i visi di Dawn ed Angel.
-Ciao
sorellina, ben tornata a casa.-le sorrise Dawn felice e quasi commossa di
rivederla.
-Ciao
piccola peste.-sorrise debolmente la cacciatrice cercando di tirarsi a sedere.
Angel
la aiutò e poi le porse una tisana appena preparata da Willow.
-Cos’è
successo?-chiese bevendo un sorso dell’infuso.
-Cosa
ricordi?-le chiese in rimando Giles.
-L’ultima
cosa che ricordo è che mi stavano torturando, poi il buio.-raccontò.
Le
spiegarono come avevano fatto a salvarla e Buffy chiese grazie a Bess
allungando le braccia verso di lei. La ragazza la abbracciò felice di saperla
sana e salva, e chiedendole scusa per come si era comportata.
-Bene,
adesso che è tutto finito, io proporrei di festeggiare.-propose Xander
fregandosi le mani.
-Senti,
ma è davvero tua quello schianto di macchina che guidi?-le chiese Cordelia curiosa.
-Certo,
tesoro. Adesso i nostri ruoli si sono invertiti, tu sei la perdente e io il
ricco.-sorrise.
-Spiritoso.-lo
riprese ironica con una smorfia.
-Xander!-lo
riprese Willow.-Però, io sono stata brava con il mio cerchio!-sorrise.
-Sei
stata bravissima.-concordò Kennedy dandole un bacio su una guancia.
-E
chi dubitava dei poteri della strega migliore del mondo? Anzi chi dubitava di
una strega?-sorrise Xander.
-Ma
se hai anche cantato che le streghe erano ridicole e tutto il resto.-gli ricordò
con un sorriso.
-Divertente.
Vogliamo parlare di chi ha cantato che era colpa di un bambino che sognava?-la
riprese in rimando. C’erano alcuni che li guardavano senza capire di che
parlavano.
-Che
avventura folle.-ricordò Giles sorridendo.
-Lei
stia zitto, perché ha cantato che qualcosa non quadrava in quella storia.-gli
ricordò Xander.
-Continua
pure a prendermi in giro.-lo riprese.
-Io
direi di dimenticarcene, al solo pensiero ho ancora i brividi.-li fermò Buffy.
-Io
concordo.-fece Giles.
-Ma
di che parlate?-chiese Angel stupito.-Anzi, cantate!-precisò.
-Una
volta, Xander ha evocato un demone che ha trasformato le nostre vite in
musical. Abbiamo tutti cantato e ballato.-gli spiegò.
-E
tu che hai cantato?-le chiese.
-Che
ero stata in paradiso.-rispose un pò imbarazzata. Ancora oggi non le piaceva
ricordarlo.
-Adesso
ti porto a dormire, così domani ti sentirai meglio.-la prese in braccio e la
portò di sopra dove la adagiò sul letto.
Appena
lì, Buffy crollò addormentata ed Angel scese di sotto, dove Willow, Xander e
Dawn parlavano dell’avventura vissuta con il demone Sweet. Rimasero a parlare
fino a tarda notte di avventure trascorse da quando Angel e Cordelia erano
partiti e anche di avventure vissute al liceo, informandone chi avevano
conosciuto dopo.
La
mattina dopo, quando Buffy si svegliò, scese nel salotto trovandosi davanti uno
spettacolo che poteva avere dell’incredibile. Tutti i suoi amici erano
accampati lì e dormivano pacificamente. Willow, Kennedy, Cordelia e Bess si
erano sistemate il più comodamente possibile sul divano, mentre Kate era su una
poltrona, Xander, Gunn e Connor sul tappeto e Wesley e Fred sull’altra
poltrona. L’ex osservatore aveva la testa poggiata su un bracciolo e le gambe a
penzoloni dall’altro, Fred era rannicchiata su di lui. Mancava Dawn che era
andata a dormire, giustamente, nella sua camera ed Angel che proprio non sapeva
dove poteva essersi andato a cacciare.
Decise
di fare a tutti un bello scherzo. Andò in cucina e prese due coperchi di
pentole e tornò sulla porta del salotto. Una volta lì cominciò a sbatterli uno
contro l’altro provocando un gran fracasso.
Scattarono
tutti dalle loro postazioni tappandosi le orecchie e protestando per la
sveglia. Dawn si precipitò giù dalla sua camera ed Angel arrivò dal
seminterrato in cui si era rifugiato incurante del sole che filtrava dalle
finestre.
-È
giorno amici miei!-sorrise la cacciatrice sorridendo e smettendo di fare
rumore.
-E
ti sembra modo di svegliarci?!-protestò Cordelia alzandosi e sistemandosi alla
meno peggio i capelli.
-Altrimenti
non c’era divertimento, ed eravate così comici che mi sono pentita di non
avervi fatto prima un servizio fotografico.-le rispose divertita.-Allora,
facciamo colazione?-propose dirigendosi in cucina.
La
seguirono tutti ma Angel, chiedendo perdono, disse che tornava del seminterrato
per dormire ancora.
-Vai
in camera mia.-gli propose Buffy.-Il letto è ancora disfatto e le persiane sono
chiuse. Starai più comodo.-disse.
-Ma...-cominciò.
-Niente
ma!-lo interruppe.-Fila!-gli ordinò indicando il piano di sopra e al vampiro
non rimase che eseguire il suo ordine e andare nella sua camera.
Si
misero tutti a fare colazione cercando di fare il minor rumore possibile. Poco
dopo, Kate andò via, doveva andare al lavoro. Salutò Buffy dicendole che era
contenta che tutto si era risolto e, dopo che si promisero di tenersi in
contatto, la poliziotta andò via.
Il
resto uscì di casa per fare un giro. Lasciarono Angel che dormiva, ma lo
informarono con un biglietto in cucina e gli lasciarono anche una tazza di sangue
nel frigo. Andarono al negozio e in giro per il centro. Cordelia non ci credeva
che quella era ancora Sunnydale, era così diversa da come l’aveva lasciata.
La
sera, Angel li raggiunse al negozio. Era arrivato il momento dei saluti.
Uscirono tutti fuori dal negozio e ci fu una profusione di abbracci.
-Non
metterti più in guai simili, la prossima volta non so se sarei in grado di
proteggerti.-disse Angel a Buffy sorridendole, ma i suoi occhi dicevano
tutt’altro.
-Cercherò
di fare la brava.-promise.-Ma quasi quasi mi estendo ancora di più e comincio a
cacciare anche a Los Angeles.-lo punzecchiò.
-Ehi,
quello è il mio territorio.-la ammonì facendola ridere.
Si
abbracciarono per qualche secondo, poi si staccarono.
-Fa
la brava, peste di una cacciatrice.-le accarezzò i capelli con un sorriso e
salì in macchina.
Andarono
via, mentre gli altri stavano a salutarli agitando le mani. Alcune cose di
Buffy erano ancora all’Hyperion ma, insieme a Willow, sarebbe andata il giorno
dopo a prenderle.
E
dopo quel giorno, Buffy ed Angel non si videro per diverso tempo.
Una
tranquilla sera, all’Hyperion, dove tutti stavano a parlare allegramente, Angel
tornò con un’espressione sconvolta che preoccupò tutti.
-Stai
bene?-gli chiese Cordelia avvicinandosi cautamente al datore.
-Non
proprio.-rispose fissando il vuoto.
-Che
ti succede?-si preoccupò Connor avvicinandosi al padre.
-Mi
hanno chiamato.-disse stupito.
-Chi?-gli
chiese Wesley.
-Le
Alte Sfere.-rispose guardandolo.-Hanno detto che...il mio periodo di prova è
finito, che adesso potevano decidere se darmi la mia ricompensa o meno.-spiegò
quasi a fatica.
-Che
ricompensa?-si stupì Bess.
Angel
li guardò tutti, uno alla volta, e poi con tono solenne e sconvolto insieme
proclamò:-Sono umano.-lasciando tutti senza parole.
-Sei
sicuro?-sorrise Cordelia entusiasta all’idea.
-Si.-annuì.-Sto
respirando, mi sono guardato allo specchio, mi sono ferito una mano e si è
messa a sanguinare e....-fece una pausa.-...sto morendo di fame!!-proclamò.
Stava
per catapultarsi in cucina e svuotare il frigorifero ma Cordelia lo fermò.
-Ci
penserai dopo a mangiare! Adesso vai!-gli ingiunse indicando la porta.
-Dove?-le
chiese stupito.
-Non
fare lo gnorri, lo sai benissimo dove!-continuò imperterrita.
Angel
sorrise, certo che sapeva dove doveva andare ma pensava che gli amici sarebbero
stati contrari ad andare da lei così in fretta.
-Vi
chiamerò per informarvi di come è andata.-sorrise ed uscì di corsa.
-Ci
riuscirà.-sorrise Bess fiduciosa, ormai aveva capito che Angel non avrebbe mai
potuto amarla e si era rassegnata. Presto avrebbe amato qualcuno che l'avrebbe
ricambiata, ne era sicura.
Tutti
sperarono con lei sulla riuscita di Angel.
Nonostante
la ricostruzione di Sunnydale non era ancora del tutto finita, c’era una cosa
che era rinata quasi subito: il Bronze. Aveva assunto di nuovo quell’aria dark
che aveva sempre affascinato i giovani di tutta Sunnydale.
Quella
sera non c’erano gruppi a suonare ma la musica c’era comunque e molti erano in
pista a ballare.
Buffy
era seduta su uno dei divani a guardare Willow, Xander, Dawn e Kennedy in pista
che parevano divertirsi da matti. In quel momento le si avvicinò una delle
cameriere e le porse un biglietto.
-Chi
lo manda?-si informò stupita.
-Quel
signore lì al bar.-le indicò ma quando si voltarono a guardare non c’era più
nessuno.-Strano, era lì fino ad un secondo fa!-esclamò stupita.
-Grazie
lo stesso.-sorrise Buffy e la cameriera tornò a servire i clienti. Curiosa aprì
il biglietto.
“È
tutta la sera che ti osservo, dire che ti trovo bellissima è un insulto....sei
meravigliosa. Il primo lento è il mio...”
Lo
lesse e rilesse più volte guardandosi in giro e cercando di capire chi glielo
avesse mandato, ma tra la folla non individuò nessuno che pareva essere
interessato a lei. In quel momento i suoi amici tornarono.
-Buffy,
stai bene?-si preoccupò Dawn.-Hai una faccia.-
La
cacciatrice mostrò il biglietto. Xander e Dawn la presero in giro, mentre
Willow e Kennedy pensavano che era molto bello.
-Non
ti incuriosisce nemmeno un pò sapere chi te lo ha mandato?-le chiese Willow.
-Certo
che mi incuriosisce!-precisò.-Solo che...insomma...non mi voglio legare così in
fretta...-balbettò.
-Buffy
hai ventitré anni suonati e sono passati due anni dall’ultima tua relazione
seria! Di questo passo resterai zitella!-la riprese Dawn.
-Quando
vorrò la tua consulenza sulla mia vita amorosa te la chiederò, ma siccome non
la vorrò mai fatti gli affaracci tuoi!!-esclamò piccata.
In
quel momento, il dj del locale attaccò I need you di LeAnn Rimes.
I don’t need a lot of things
I can get by with nothin’
E
la cameriera tornò con un altro biglietto per Buffy che lo aprì curiosa.
“Il
primo lento è il mio, ricordi? E voglio ballarlo con te. Ti aspetto in pista.”
Lo
mostrò agli amici, indecisa sul da farsi.
-Che
stai aspettando? Vai!-la esortò Dawn.
-Ma...e
se è un maniaco o uno psicopatico?-fece preoccupata.
-Buffy
sei capace a stendere mostri altri due metri e grossi come montagne e ti
preoccupi di un possibile maniaco?-Willow la guardò ironica.-Vai.-
-Secondo
me dovresti andarci.-Kennedy alzò le spalle sorseggiando la sua bibita.
-E
va bene!-cedette e si alzò dirigendosi verso la pista.
-E
comunque, se è un maniaco se la vedrà con noi!-precisò Xander.
Willow,
Dawn e Kennedy si guardarono con un sorrisino ironico.
With all the blessing life
can bring
I’ve
always needed something
Si
inoltrò tra le coppie che ballavano ma non trovò nessuno che pareva stesse
aspettandola. Comunque non si diede per vinta.
But I’ve got all I want when
it comes to lovin’ you
You’re my only reason, you’re
my only truth
Sentì
una presenza alle spalle e voltandosi vide un uomo alto, con capelli ed occhi
castani, vestito con pantaloni e scarpe nere, una camicia bianca ed una giacca
nera. Sorrise e iniziò a camminare verso di lui senza staccargli gli occhi di
dosso.
I need you like water, like
breath, like rain
I need you like mercy from
Heaven’s gate
Quando
gli arrivò di fronte scosse la testa un pò divertita.
-C’era
bisogno dei bigliettini?-lo riprese.-Se volevi un lento potevi
chiedermelo!-precisò.
-Volevo
che fosse tutto perfetto.-disse.
-Angel
stai bene?-si preoccupò.
-Balliamo.-la
prese per mano e la attirò verso di se.
Buffy
si strinse a lui e insieme cominciarono a ballare al ritmo di quella dolcissima
canzone.
There’s a freedom in your
arms, that carries me through
I
need you.
-Guardate,
si tratta di Angel!-esclamò Dawn felice.
-Che
romantico!-esclamò Kennedy colpita.-E che carino!-precisò.
-Già,
è proprio romantico.-e Willow le prese una mano conducendola sulla pista.
You’re the hope that moves me
To
courage again
-Hai
impegni per i prossimi...diciamo quaranta o cinquanta anni?-sussurrò Angel
all’orecchio di Buffy.
-Perché?-le
chiese stupita.
-Voglio
passarli insieme a te.-rispose.-Allora?-insistette.
-Nessun
impegno.-lo informò con un sorriso.
Poggiò
la testa sul suo petto ma subito dopo si ritrasse stupita e anche un pò
impaurita. Si staccò da lui senza sapere come reagire.
You’re
the love that rescues me
When
the cold wings rage
-Sei
umano!-esclamò sconvolta sgranando gli occhi.
-È
per questo che sono qui.-sorrise.-Vuoi passare il resto della vita insieme a
me?-le tese una mano.
-Il
resto della vita?!-lo guardò stralunata, come se avesse detto un’eresia.
L’uomo
ci restò male tanto che assunse un’espressione tristissima e perplessa insieme.
-Io
voglio passare l’eternità con te!!-esclamò gettandogli le braccia al collo.
And it’s so amazin’ ‘cause
that’s just how you are
And I can’t turn back now
‘Cause you’ve brought me to
far
-Dio,
mi hai fatto prendere un colpo.-mormorò ritrovando il sorriso e stringendola
forte.
I need you like water, like
breath, like rain
I need you like mercy from
Heaven’s gate
Willow
e Kennedy avevano sentito l’esclamazione di Buffy e si avvicinarono ai due
incuriosite. Anche Xander e Dawn si avvicinarono per sapere che succedeva. Ma
prima, dovettero aspettare che i due innamorati ritrovati smettessero di
baciarsi appassionatamente.
There’s a freedom in your
arms, that’s carries me through
I
need you
-Allora
che succede?-chiese la strega rossa stupita.
Buffy
guardò Dawn stringendosi di più al suo amore.
-Mi
sa che non resterò zitella. Angel è umano.-annunciò.
-Cosa?-Xander
sgranò gli occhi.
-Ma...sei
sicura?....Com’è successo?-chiese Willow scioccata.
Oh yes I do
I need you like water, like
breath, like rain
-Mi
era stato profetizzato ma dovevo meritarmelo e adesso me lo sono
meritato.-spiegò Angel brevemente.
-Bene,
allora andate a sedervi che io vado al bar a prendere champagne per
tutti!!-esclamò Xander.
I need you like mercy from
Heaven’s gate
There’s a freedom in your
arms that carries me through
Andarono
tutti a sedersi mentre le ultime note della canzone scemavano.
I need you
Oh yes I do
-Ti
piace questa canzone?-chiese Angel mentre tornavano al divano tenendo Buffy per
mano.
-Se
intendi dire che vorresti che fosse la nostra canzone sappi che sono
d’accordo.-assentì.-Io ho sempre bisogno di te. Tu sei il mio tutto.-si strinse
forte al suo braccio.
-Lo
stesso vale per me.-le diede un bacio tra i capelli.
I
need you
Quando
Xander stappò la bottiglia tutti esclamarono di una tale gioia che l’intero
locale si voltò a guardarli chiedendosi cosa avevano da festeggiare. Brindarono
felici e contenti e prima di andare via, sempre Xander, disse ad Angel di
tenere pronto il suo ex hotel per fare la sera dopo una bella festa. Sapeva che
loro non si sarebbero mai lasciati, ma lo sapevano tutti.
E
la sera dopo Buffy era radiosa al braccio di Angel e tutti erano molto contenti
per loro. Festeggiarono fino a tarda notte, e furono versati fiumi di champagne
e le risate si sprecarono. A fine serata dovettero rimanere tutti lì, tanto
l’ex hotel era grande e li avrebbe contenuti tutti. Ma i due innamorati, mano
nella mano, andarono in giardino a godersi la luna e l’atmosfera romantica.
-Lo
sai che ti amo?-le chiese Angel stringendola di più a sé e baciandole i
capelli.
-Da
sempre, anche se ogni tanto ho avuto qualche dubbio.-sorrise.
Si
fermarono e si sedettero su una panchina.
-Saremo
felici insieme.-disse poggiando la testa sulla sua spalla.
-E
combatteremo l’Inferno insieme.-aggiunse.
Lei
lo guardò in viso.
-Anch’io
ti amo e voglio dirti che...io ho bisogno di te.-si fece seria.
-Anch’io.-le
accarezzò il viso.-Oggi, sempre...-sorrise.
-E
per l’eternità.-concluse e allungò il viso per baciarlo.
Si
chinò e la baciò con tutto l’amore che poteva.
Oggi...sempre...e
per l’eternità, sarebbero stati insieme e nulla li avrebbe più divisi.
FINE.