MANO NELLA MANO
Autore:
Cristal
Raiting:
PG
Timeline:
6° stagione BTVS
Pairing: Buffy/Angel
Genere: Angst,Romance,
character death.
Summary:Un
pericolo incombe sulla città di Los Angeles….La Scooby gang e
UN
MESE PRIMA, 13 FEBBRAIO 2002 ORE 22:37
Il
vampiro e il ragazzo di colore entrarono ridendo a crepapelle di qualcosa.
Le
due ragazze castane e l’uomo con gli occhiali alzarono lo sguardo su di loro
stupiti e curiosi.
-Allora
cosa c’è tanto da ridere?-chiese la ragazza castana con i capelli più corti.
-Nulla
di interessante, Cordelia, solo una scena divertente che abbiamo vissuto con un
vampiro.-rispose il ragazzo di colore.
-Dai,
Gunn, raccontatela anche a me. -l’altra ragazza sorrise.
-Un’altra
volta, Fred, e poi adesso non penso che ci riusciremmo. -disse il vampiro prima
di scoppiare di nuovo a ridere.
-Angel
se continui così perderai l’anima. -lo ammonì la segretaria.
-Lo
so ma è troppo divertente. -i due risero ancora.
-Beh
spero che un giorno ne verremo a conoscenza.-disse l’uomo.
-Stanne
certo, Wes.-fece il ragazzo sedendosi accanto a lui.
-È
bello vederti ridere così. -Cordy sorrise al datore di lavoro.
-A
me sembra strano. -ammise il vampiro calmandosi un pò.
-Non
ti ho mai visto così. Lo sapevo che stare lontano da Buffy Summers ti avrebbe
giovato.
-il
sorriso svanì dal volto di Angel per far posto ad un’espressione seria, triste
e malinconica.
-Buffy
Summers? E chi è?-chiese Fred.
Notarono
tutti il cambiamento del vampiro.
-Ho
detto qualcosa di sbagliato?-fece Cordelia timorosa.
-Mi
hai solo ricordato quanto mi manca... -sussurrò Angel non guardandoli.
-Scusatemi. -entrò nel suo studio.
Guardarono
tutti male la povera Cordelia.
-Che
c’è?-chiese.
-Uno:
chi è Buffy Summers? Due: ma quando ti chiudi la bocca?-la riprese Gunn.
-Spiritoso!-fece
ironica. -Uno: Buffy Summers è... insomma lei è... è la ragazza che Angel ama.
Due: io parlo quando voglio.-disse l’ultima frase cercando di apparire dura.
-Angel
ama una ragazza?-
-Si
da sei anni. -lo informò.
-La
ragazza con cui avrebbe dovuto meno legare, la ragazza che dovrebbe odiare.
-Wes sorrise amaro.
-Non
comprendo. -insistette ancora.
-Buffy
è la cacciatrice di vampiri. Lei li ammazza i vampiri ma con Angel... beh con
lui è stato tutto diverso. Lui la ama, lei lo ama ma non possono stare
insieme.-spiegò Cordelia sfogliando la rivista che stava leggendo quando i due
erano entrati.
-Perché?-chiese
Fred.-Se si amano.-
-Angel
è maledetto. Un attimo di pura felicità e perde l’anima. Indovinate come
avviene?-
-Ah...
fammi indovinare... un letto, due corpi nudi, baci, abbracci, paroline dolci e
tutto il resto.-
-Bravo,
Gunn, centrato in pieno!-
-Mi
dispiace. Dev’essere terribile amare e non poter stare insieme. -il ragazzo
abbassò gli occhi.
-Insieme
sono stati molto felici ma prima di venire qui e anche dopo non hanno fatto
altro che soffrire a vicenda.-Cordy abbassò gli occhi.
Nello
studio, il vampiro era seduto alla scrivania con una foto in mano.
Accarezzò
il volto sorridente ritratto pensando agli anni più belli della sua vita.
Quelli trascorsi a Sunnydale.
Osservò
gli occhi verdi, i capelli biondi, la bocca perfetta.
Mille
ricordi gli tornarono alla mente.
Posò
la foto sulla scrivania e alzò la cornetta attivando il viva voce.
Compose
un numero a lui molto familiare e si alzò sentendo gli squilli.
Gunn
aprì la porta per parlare con Angel ma si stupì quando vide il vampiro alla
finestra a scrutare l’oscurità e il telefono con il viva voce attivato.
Ma
chi stava chiamando?
Rimase
ad ascoltare un pò incuriosito.
-Pronto?-rispose
la voce di donna dall’altra parte. -Pronto?...Insomma chi è?...Ah ho capito!
Sei quel tizio misterioso che mi telefona almeno una volta al mese, vero? Ben
ritrovato caro interlocutore misterioso! Beh interlocutore! Parlo solo io! Ma
ti piace la mia voce per caso?...-
Angel
fece un timido sorriso nell’ascoltare la voce della donna che amava.
Era
l’unico modo per poterla sentire una volta ogni tanto.
-Mi
piacerebbe che almeno una volta tu mi dicessi qualcosa... anche un ciao o come
va!...Mi sento un pò stupida a parlare così al telefono senza sapere chi c’è
dall’altra parte.-
Buffy
si mise più comoda sul letto per parlare.
Ormai
aveva preso abitudine a quelle telefonate anonime dove sentiva solo silenzio.
Una
volta aveva persino preso a confidarsi con quel silenzio.
Ovviamente
non poteva sapere chi c’era dall’altra parte del telefono.
-Sai,
Signor Mistero...-chiamava così quel silenzio. -... oggi pensavo ad un uomo. Il
mio unico e vero amore. Lui è lontano da me e mi ha abbandonato per il mio
bene, ma io non l’ho mai voluto il mio bene, ho sempre voluto lui e nessun
altro.-Buffy fece un piccolo sorriso amaro.
-Vorrei sempre correre da lui, gettargli le braccia al collo e dirgli
quanto lo amo ma è una cosa che non accadrà mai, lo so, e vivo dei nostri
ricordi. Domani è persino san Valentino e vorrei che fosse qui con me. Questa
chiacchierata sarà corta, Signor Mistero, perché stasera ho un appuntamento con
i miei amici. Ciao.-Buffy chiuse.
Angel
rimase immobile a fissare fuori dalla finestra mentre il telefono emetteva il
suo tipico suono monotono e petulante.
Lei
lo amava, lo sapeva, l’aveva sempre saputo ma non potevano stare insieme.
Una
lacrima gli rigò il volto, poi si girò e chiuse il telefono riprendendo la foto
in mano.
-Sapessi
quanto ti amo, Buffy.-sussurrò piano.
Non
notò Gunn nascosto dietro la porta che la richiuse per poi tornare dagli
amici...sconvolto.
UN
MESE DOPO, 13 MARZO 2002 ORE 09:02
Aveva
una strana sensazione.
Qualcosa
doveva e stava per succedere.
-Angel
che hai? Sei strano.-Cordelia lo distolse dai suoi pensieri.
-Ho
una strana sensazione. Una sensazione di pericolo.-sussurrò.
-Fammi
indovinare...stai per andare a Sunnydale perché Buffy è in pericolo.-fece
ironica incrociando le braccia al petto.
-Non
è solo Buffy in pericolo ma tutti e non c’è bisogno di andare a Sunnydale
perché Sunnydale è venuta da voi.-si voltarono spaventati e stupiti dove Buffy
era comparsa insieme a tutta
-Buffy!-fece
Cordelia stupita.-Beh...perdonami per poco fa...-sorrise in imbarazzo.
-Tranquilla,
va tutto bene anzi no ed è per questo che siamo qui.-si avvicinò al centro
della sala insieme a tutti.
-C’era
bisogno di portare tutti?-chiese la ragazza contrariata incrociando le braccia
la petto.
-Si,
c’era bisogno. Secondo tutto quello che ci hanno spiegato Giles, Willow e Tara
qui a Los Angeles sta per succedere la fine del mondo.-spiegò brevemente.
-Ma
che bello!-fece ironica.
-Spiegatevi
meglio.-fece il vampiro serio.
Fu
Giles a prendere la parola:-Pare che stanotte al centro di Los Angeles sorgerà
un terribile demone, molto più forte persino del demone che sorge dalla Bocca
dell’Inferno e anche se intuiamo che vorrete sbrigarvela da soli siamo qui per
aiutarvi. So per certo che non potrete mai farcela da soli.-
Il
vampiro e la segretaria guardarono sconvolti l’osservatore.
-E
va bene, restate.-accondiscese Angel.-Ditemi esattamente che demone è.-
Giles
gli si avvicinò.
-È
un demone di cui non avevo mai sentito parlare ma ho cercato molto su di lui,
persino il consiglio si è messo all’opera e abbiamo scoperto che non ha nome e
che tenta di risvegliarsi ogni 3000 anni ma fin’ora non c’è mai riuscito. Ho
qui un suo ritratto e non ispira molta fiducia, anzi io direi l’esatto
contrario. Forse tu e Buffy potete farcela ma noi daremo tutti una mano.-Giles
fece vedere ad Angel il libro con il ritratto e la storia.
-Ho
capito. Sa verso che ora tenterà di risorgere?-guardò il libro attentamente.
-Secondo
i miei calcoli e quelli di Tara, fatti tramite un particolare incantesimo, alle
23:41.-fece Willow.
-Bene.
Cordelia, chiama Wesley e Gunn e dì loro di portare tutte le armi che hanno, va
a svegliare Fred per aiutarci e chiama Kate e falla venire qui.-Cordy scattò
all’ordine di Angel.
-Cordelia
Chase che scatta come un fulmine ad un ordine! Come passa il tempo.-fece Xander
prendendosi un’occhiata torva di Cordelia.
-Non
ti rispondo solo perché mi sto guadagnando lo stipendio.-fece piccata la
ragazza.
In
poco tempo l’ex hotel Hyperion si popolò più di quanto già non lo fosse.
-Ecco
tutte la armi che abbiamo.-Wes posò sul tavolino il borsone riempito da lui e
Gunn.
-Noi,
comunque ne abbiamo portate altre.-fece Buffy.
Xander
e Anya posarono i due borsoni che avevano riempito accanto all’altro.
-Meglio
così.-il vampiro la guardò mentre la cacciatrice distoglieva lo sguardo dal
suo.
Gunn
riconobbe la voce che aveva sentito al telefono e rimase qualche secondo a
fissare Buffy notando che cercava di apparire forte e dura ma i suoi occhi
erano solo molti tristi.
-Io
cosa devo fare?-fece Kate.
-Fa
sgomberare il centro della città. Stasera ci sarà un bel pò di caos da quelle
parti e non voglio che qualcuno resti coinvolto. Fa sgomberare le strade, le
case, i negozi e tutto il resto.-rispose Angel.
-Bene.
Farò circondare la zona in modo che nessuno si avvicini.-la poliziotta uscì.
-Bene
adesso prepariamoci.-il vampiro guardò i presenti.
ORE
11:37
Giles
e Wesley stavano studiando i libri per scoprire ancora dell’altro sul demone ma
non scarsi risultati.
Willow
e Tara facevano dei piccoli incantesimi per controllare i loro poteri.
Xander,
Anya e Dawn controllavano le armi, dovevano essere tutte perfette altrimenti
sarebbe stata la fine.
Erano
aiutati da Cordelia, Gunn e Fred.
Anche
in quella occasione non persero tempo e si misero a parlare dei vecchi tempi.
Almeno
l’atmosfera non sarebbe stata pesante.
Buffy
e Angel stavano nella palestra di Angel e si allenavano per esser forti
abbastanza da fronteggiare il demone.
Ad
un certo punto, Buffy crollò stremata a terra respirando affannosamente.
-Pietà!
Sto per morire.-fece con il fiatone stesa a terra.
Aveva
una mano sul petto per calmare il respiro.
O
forse il cuore che le batteva all’impazzata, pensò.
-Scusami,
non mi sono reso conto che eri stanca.-Angel le si stese accanto.
Erano
talmente vicini che si sfioravano.
-Non
preoccuparti.-sorrise.
-Hai
paura, vero?-ricambiò il sorriso.
-Sono
terrorizzata. Mi viene sempre in mente quando affrontammo l’Apocalisse l’ultimo
anno di liceo.-
-Si,
me lo ricordo. Dopo eravamo tutti conciati malissimo.-
-Lo
so. Ho paura, Angel. Paura per Dawn, i miei amici, il mondo e...anche per
te.-voltò la testa.
Angel
le prese una mano stringendola forte.
-Andrà
tutto bene.-cercò di rassicurarla.
-E
se qualcuno non ce la facesse. Io sono già morta due volte e...Willow ha detto
che se morissi di nuovo stavolta non potrebbero riportarmi in vita.-
-Non
morirai. Buffy se io non dovessi farcela mi prometti una cosa?-lei si voltò
brusca.
-Non
dire sciocchezze! Tu ti salverai! Stai combattendo per diventare umano!-
-Mi
prometti una cosa?-ripeté.
-Si.-sussurrò
lei rassegnata.
-Se
non dovessi farcela vorrei esalare l’ultimo respiro, per modo di dire, mano
nella mano con te.-
-Te
lo prometto.-
Angel
si voltò a guardarla.
I
loro volti erano così vicini che quasi si sfioravano.
Angel
alzò la testa e la baciò dolcemente.
-Grazie.-sussurrò
quando si staccò.
La
aiutò ad alzarsi e ripresero ad allenarsi.
ORE
13:25
Nonostante
la preoccupazione riuscirono a pranzare.
Cordelia
preparò per tutti con l’aiuto di Tara e le due ne approfittarono per conoscersi
meglio.
Solo
Buffy e Angel non vollero pranzare ma continuarono ad allenarsi.
-Si
sentirà male durante la battaglia se non mangia qualcosa!-protestò Dawn sempre
in pensiero per la sua sorellona.
–Sai
com’è fatta Buffy. Vedrai che tra un pò mangerà.-le sorrise Willow per
rassicurarla.
-Lo
spero per lei.-fece minacciosa.
Le
supposizioni di Willow erano fondate.
Dopo
un paio d’ore Buffy dichiarò di essere affamata e mangiò qualcosa mentre Angel
si chiudeva nella sua camera per nutrirsi.
Cordelia
diceva che il vampiro avrebbe dato l’anima pur di non farsi vedere mentre si
nutriva.
ORE
18:31
Quando
Spike arrivò ovviamente non potè entrare.
Prima
di accordargli l’invito, Cordelia chiese il permesso ad Angel.
Il
vampiro accettò riluttante ma sapeva che Spike era forte e quindi in grado di
aiutare nella lotta che li aspettava.
Il
vampiro ossigenato si diede subito da fare allenandosi con Buffy e Angel mentre
gli altri provavano le armi che sarebbero potute servire.
Quando
squillò il telefono fu Cordelia che andò a rispondere.
Era
Kate.
-Agente
Lockley è lei...ho capito...va bene, grazie. A presto.-Cordelia chiuse.-Il
centro è stato sgomberato così possiamo agire completamente
indisturbati.-informò tutti.
-Bene.
Quest’attesa è snervante! Impazzirò fino all’ora stabilita!-esclamò Anya
gettandosi di peso sul divano.
-Io
sarò l’unica che se ne starà con le mani in mano sul luogo mentre tutti voi
rischierete la vita.-fece Dawn sconsolata.
-Vedrai
che sarai utilissima.-cercò di rasserenarla Cordelia.
-Pensi
che Buffy le farà fare un passo? Piuttosto la lega ad un albero.-sorrise Willow.
-E
se mi gira lo faccio davvero.-si voltarono verso la porta della palestra dove
Buffy, Angel e Spike avevano fatto la loro apparizione.
-Se
mia sorella avesse fatto così con me l’avrei già uccisa! Menomale che sono
figlia unica.-fece Cordelia.
-Se
è per questo anche io.-sorrise Buffy per punzecchiare la sorella.
-Ah
ma davvero? Buffy perché non pensi a quella tua specie di relazione con il
telefono.-fissarono tutti scioccati prima Dawn e poi Buffy.
-Cos’hai?-fece
Willow.
-Buffy
quando avrai intenzione di cercarti una persona normale?-disse Xander.
-Xander
non venire a parlare a me di relazioni normali, tu stai con un ex demone e poi
io non ho nessuna relazione con il telefono!-si irritò la cacciatrice.-C’è solo
un tizio che mi chiama almeno una volta al mese.-spiegò.
-Certo
che sei quasi più perversa di me! Una relazione tramite telefono. Xander perché
non lo proviamo anche noi?-Anya guardò il fidanzato.
-Io
e il Signor Mistero non facciamo niente! Io parlo e lui sta in silenzio, non so
nemmeno se è maschio o femmina!-tra un pò sarebbe scoppiata.
Non
si accorse nemmeno di aver rivelato il nomignolo del suo misterioso
interlocutore.
Angel
abbassò gli occhi cercando di non far capire quanto era in imbarazzo.
-Signor
Mistero?-chiese Xander.
-Oh
insomma adesso basta! C’è un’Apocalisse da sventare e voi pensate al mio
telefono?! È assurdo!-scoppiò la cacciatrice.
-Io
penso che abbia ragione.-disse Angel.
Spike
li fissava sorridendo sornione come se si stesse divertendo un mondo.
Non
osava rispondere perché sapeva che lo avrebbero aggredito e lui voleva
mantenere intatta la pelle.
Nonostante
quello che stava per succedere.
-Si
ma dobbiamo pur far qualcosa fino a stasera!-si lamentò Cordelia.
-Perché
non chiudi la bocca? Se non sbaglio te l’avevo detto anche un mese fa.-disse
Gunn.
Cordelia
guardò Angel.
-Lo
posso licenziare?-chiese.
-Quando
diventerai la proprietaria della Angel’s Investigations potrai fare tutto
quello che vuoi ma adesso no, non puoi licenziarlo.-le rispose il vampiro con
l’anima asciugandosi il sudore.
Cordelia
sbuffò e lanciò uno sguardo a Gunn che le fece un sorriso soddisfatto a 32
denti.
-Io
penso che ormai siamo pronti per affrontare il demone ma possiamo continuare ad
allenarci.-propose Tara arrossendo.
-Per
ora no, siamo un pò stanchi ma si può chiacchierare un pò.-sorrise Fred.
E
così fu.
Si
riunirono a gruppetti che ogni tanto si mischiavano.
Parlarono
di tutto e tutti e il tempo passò in un lampo.
Ad
un certo punto Gunn tirò Angel di lato.
-Quando
le dirai la verità?-chiese al vampiro tirandolo in angolo dove gli altri non li
sentivano.
-Non
capisco.-fece stupito.
-Oh,
Angel, non fare lo gnorri o forse devo chiamarti Signor Mistero.-il vampiro
spalancò la bocca.
-Come
l’hai scoperto?-si stupì.
-È
successo il mese scorso quando siamo tornati ridendo come pazzi. Cordelia ci
disse che Buffy era la ragazza che amavi, che era la cacciatrice e
qualcos’altro. Allora venni nella tua camera ma tu stavi telefonando e
ascoltai. Mi dispiace per averlo fatto ma ho visto negli occhi di Buffy lo
stesso che vedo nei tuoi per questo ti ho fatto quella domanda.-spiegò.
-Mai,
non glielo dirò mai perché quelle telefonate sono l’unico modo per sentirla
regolarmente. Ai primi tempi mi chiudeva il telefono in faccia ma una sera ha
iniziato a parlarmi e mi ha affibbiato quel nomignolo.-sorrise un attimo.-Una
volta mi ha parlato di noi e ogni tanto lo fa di nuovo. Adesso voglio solo
sconfiggere quel demone perché dopo lei tornerà a Sunnydale e non ci vedremo
più fino alla prossima volta che avremo bisogno l’uno dell’altro.-
Tornarono
insieme agli altri.
Parlarono
per tutto il pomeriggio.
Per
tutto il pomeriggio gli occhi della cacciatrice e del vampiro con l’anima non
fecero altro che cercarsi per incontrarsi e distogliersi velocemente.
Per
tutto il pomeriggio non fecero altro che fissarsi di nascosto come se fossero
state le ultime occasioni che avevano per guardarsi.
ORE
23:21
Dopo
un altro estenuante allenamento uscirono armati fino ai denti e carichi di
energie.
Entrarono
nella zona circondata portandosi al punto esatto da cui doveva sorgere il
demone, secondo i calcoli di Willow e Tara.
-Che
facciamo dobbiamo aspettare o recitare qualcosa?-fece Gunn a metà tra
l’impaziente e l’impaurito.
-Aspettiamo.
Tra poco inizierà la battaglia.-disse Wesley.
-Odio
aspettare! Mi fa venire un nervoso!-protestò Buffy mettendosi a fare su e giù.
-Beh
quando ti innervosisci diventi più forte.-disse Angel.
-Questo
è anche vero.-sorrise.
-Già
e il mio povero naso è quello che ne subisce sempre le conseguenze.-disse Spike
sconsolato.
-Vuoi
che ne subisca ancora?-Buffy alzò il pungo.
Spike
fece un balzo indietro mettendo le mani avanti.
-No,
grazie sta benissimo sano.-nonostante la situazione ci fu qualche risata.
ORE
23:41
La
terra iniziò a tremare.
Un
boato si sparse intorno a loro mentre cercavano di mantenersi in equilibrio per
non cadere al suolo.
Il
terreno si spaccò e un terribile mostro ne uscì vibrando e muovendosi.
Presero
tutti le armi pronti al combattimento.
Buffy
spinse Dawn di lato.
Dawn
era la più piccola e lei non voleva che rimanesse coinvolta in qualcosa di
brutto.
La
lotta iniziò.
Il
demone era composto da un’enorme ammasso di muscoli pieno di tentacoli e ogni
tentacolo aveva una specie di testa, oltre alle tre sull’ammasso di muscoli.
Combatterono
per ore.
Colpiti
si rialzarono.
Feriti
si rimisero in piedi con una volontà di ferro.
Furono
afferrati dai tentacoli ma si liberarono e ripresero a combattere.
Quelli
che combattevano in prima linea erano Buffy e Angel.
Finiti,
feriti, stremati continuarono a combattere.
Lo
colpirono con tutte le armi di cui disponevano.
Alcuni
furono messi fuori gioco e portati in disparte dalla piccola Dawn che con una
cassetta del pronto soccorso si prendeva cura di loro.
Ad
un certo punto il demone afferrò le gambe di Buffy stringendole forte.
Stritolandole
quasi.
Ma
la cacciatrice lo colpì liberandosi.
E
nonostante il dolore e le ferite e le gambe quasi rotte riprese a combattere.
Perché
sapeva che doveva salvare il mondo.
Perché
sapeva che Angel era accanto a lei.
Perché
sapeva che doveva vincere per salvare le persone che amava.
E...alla
fine lo ricacciarono da dove era venuto.
E
la terra smise di tremare.
E
ci fu silenzio.
E
ci furono solo loro feriti e una profonda spaccatura nel terreno.
E
tutti si guardarono sfiniti.
E
Buffy crollò a terra.
E
Angel chiamò il suo nome.
E
lei alzò la testa per guardarlo e sussurrare il suo nome.
E
sorrise debolmente perché sapeva quanto l’amava.
14
MARZO 2002, ORE 03:17
Erano
tutti a terra, seduti o stesi, alcuni ridotti male, mentre Dawn andava da
ogniuno per prestare i primi soccorsi in attesa che le autoambulanze
arrivassero.
Angel
era il solo in piedi e guardava Buffy a pancia in giù che ricambiava lo
sguardo.
La
cacciatrice si trascinava verso di lui.
Il
vampiro con l’anima camminava lentamente verso di lei.
Willow
fu la prima ad accorgersi di loro.
Li
fissò e tutti seguirono il suo sguardo.
Rendendosi
conto di quanto si amassero e di quanto le condizioni dei due eroi fossero
gravi.
Ma
non riuscivano a muoversi e non poterono fare altro che guardarli mentre si
trascinavano l’uno verso l’altra.
Angel
crollò sulle gambe e dopo al suolo con tutto il corpo.
Iniziò
a trascinarsi verso di lei.
Ad
un passo allungarono il braccio per prendersi per mano.
Si
raggiunsero.
Con
fatica le loro mani si unirono.
Con
fatica Angel riuscì a tirarsi a sedere e sedersela sulle gambe abbracciandola.
Buffy
si strinse al suo petto.
Si
tenevano per mano.
-Angel
promettimi anche tu che...staremo mano nella mano....-disse lei piano e con
fatica.
-Si...te
lo prometto...-le sorrise.-Buffy ero io...il Signor Mistero...ero io...-le
rivelò.
-Me
lo sentivo....Angel...ti amo...-
-Ti...amo...Buffy...-
Un
ultimo bacio poi.....Angel cadde all’indietro e Buffy sul suo petto.
Insieme
e abbracciati.
Con
gli occhi chiusi.
Mano
nella mano.
E
Dawn urlò mentre le sirene delle autoambulanze si facevano sempre più forti.
E
Dawn pianse ma non aveva la forza di avvicinarsi.
E
tutti piansero.
Disperati.
Kate
Lockley arrivò fermandosi impietrita dalla scena.
Guardando
scioccata i due corpi riversi al suolo abbracciati che si tenevano per mano.
Guardando
scioccata la distruzione che regnava.
E
la donna di ghiaccio pianse.
Per
la devastazione e per il destino crudele.
14
MARZO 2003 ORE 10:28
Un
anno era passato.
Li
avevano seppelliti insieme.
E
sulla loro tomba c’era una sola lapide.
Buffy
A. S. ....Angel....14 marzo 2002....Un amore immortale....Due eroi che hanno
salvato il mondo....
Si
ritrovarono tutti lì davanti a quella tomba.
Tristi
ma allo stesso tempo felici perché adesso i due innamorati erano liberi di ogni
tormento e di amarsi senza impedimento ovunque fossero stati.
Abitava
con Dawn, Willow e Tara nella casa di Buffy e aveva aperto un negozio di abiti
da sera che fruttava bene.
Willow
e Tara continuavano a studiare facendo dei lavoretti per arrotondare lo
stipendio.
Loro
due e Cordelia avevano ottenuto la custodia di Dawn e la ragazzina era
contenta.
Non
avrebbe sopportato di tornare dal padre.
Lontano
da Sunnydale e dalle persone che più amava
Xander
e Anya si erano sposati due mesi prima continuando a mantenere i loro lavori.
Giles
era rimasto a Sunnydale.
Sarebbe
potuto tornare in Inghilterra dato che ormai non aveva più una cacciatrice a
cui badare ma aveva deciso di rimanere.
Ormai
quella era la sua famiglia.
E
si era licenziato dal Consiglio, il negozio gli bastava.
Wesley,
Gunn e Fred rimasero a Los Angeles.
Si
cercarono dei nuovi lavori rimanendo ad abitare all’ex hotel Hyperion.
Spike
si faceva vedere poco ma era lui che badava alla ronda.
Kate
era partita per l’Inghilterra, dopo il funerale, e nessuno sapeva più nulla di
lei.
Un
anno era passato.
Li
andavano a trovare spesso.
Sulla
loro tomba non mancavano mai i fiori.
Anche
quella mattina glieli avevano portati posandoli sulla terra restando in
silenzio e pensando ai loro due cari morti.
-Non
smetteranno mai di mancarmi.-sussurrò Dawn.
Ancora
si chiedevano come Angel fosse potuto morire dato che era un vampiro.
Un
mistero a cui non avrebbero mai saputo rispondere.
-Lo
so. Ma almeno sono morti insieme. Sono sicura che da qualche parte sono felici
insieme.-sorrise Willow.
-Ormai
nulla può più ostacolare il loro amore.-la imitò Cordelia.
-Adesso
riposano in pace.-disse piano Giles.
-Non
conoscevo Buffy ma ho capito quanto si amavano quando li ho visti lì...per
terra...abbracciati.-Gunn fissò lo sguardo sui due nomi.
-Il
loro amore era unico e indissolubile, ma noi l’abbiamo capito troppo
tardi.-Xander sospirò in preda al rimorso di non aver mai compreso la sua cara
amica e il suo amore.
-Ormai
è passato. Adesso loro sono liberi da ogni vincolo. Dove sono nemmeno la
maledizione può colpirli.-disse Wesley.
-Erano
degli eroi e l’hanno dimostrato con quello che hanno fatto.-Fred abbozzò un
sorriso.
Per
i primi tempi la scena dei due innamorati che si abbracciavano per poi cadere
morti al suolo l’aveva tormentata.
Il
suo stato mentale era già precario a causa di quello che aveva passato a Pylea
e quell’episodio l’aveva peggiorato ma dopo si era ripresa.
-Li
porteremo per sempre nel nostro cuore.-disse piano Tara.
Voleva
bene a Buffy e perderla in quel modo l’aveva fatta stare molto male ma era
stata forte per Willow e per Dawn che le voleva bene.
-Si,
per sempre.-sorrise Anya.
Quello
che era successo l’aveva fatta maturare e l’avevano notato tutti.
Andarono
via tristi perché non li potevano più vedere ma con i loro ricordi nel cuore.
Ricordi
indelebili di due innamorati che avevano dato anche la loro vita per il mondo.
E
per il loro amore mentre morivano mano nella mano.
FINE