MANO NELLA MANO

 

 

Autore: Cristal

Raiting: PG

Timeline: 6° stagione BTVS

Pairing: Buffy/Angel

Genere: Angst,Romance, character death.

Summary:Un pericolo incombe sulla città di Los Angeles….La Scooby gang e la AI sono riuniti per l’ennesima epica battaglia contro il Male.

 

UN MESE PRIMA, 13 FEBBRAIO 2002 ORE 22:37

Il vampiro e il ragazzo di colore entrarono ridendo a crepapelle di qualcosa.

Le due ragazze castane e l’uomo con gli occhiali alzarono lo sguardo su di loro stupiti e curiosi.

-Allora cosa c’è tanto da ridere?-chiese la ragazza castana con i capelli più corti.

-Nulla di interessante, Cordelia, solo una scena divertente che abbiamo vissuto con un vampiro.-rispose il ragazzo di colore.

-Dai, Gunn, raccontatela anche a me. -l’altra ragazza sorrise.

-Un’altra volta, Fred, e poi adesso non penso che ci riusciremmo. -disse il vampiro prima di scoppiare di nuovo a ridere.

-Angel se continui così perderai l’anima. -lo ammonì la segretaria.

-Lo so ma è troppo divertente. -i due risero ancora.

-Beh spero che un giorno ne verremo a conoscenza.-disse l’uomo.

-Stanne certo, Wes.-fece il ragazzo sedendosi accanto a lui.

-È bello vederti ridere così. -Cordy sorrise al datore di lavoro.

-A me sembra strano. -ammise il vampiro calmandosi un pò.

-Non ti ho mai visto così. Lo sapevo che stare lontano da Buffy Summers ti avrebbe giovato.

-il sorriso svanì dal volto di Angel per far posto ad un’espressione seria, triste e malinconica.

-Buffy Summers? E chi è?-chiese Fred.

Notarono tutti il cambiamento del vampiro.

-Ho detto qualcosa di sbagliato?-fece Cordelia timorosa.

-Mi hai solo ricordato quanto mi manca... -sussurrò Angel non guardandoli. -Scusatemi. -entrò nel suo studio.

Guardarono tutti male la povera Cordelia.

-Che c’è?-chiese.

-Uno: chi è Buffy Summers? Due: ma quando ti chiudi la bocca?-la riprese Gunn.

-Spiritoso!-fece ironica. -Uno: Buffy Summers è... insomma lei è... è la ragazza che Angel ama. Due: io parlo quando voglio.-disse l’ultima frase cercando di apparire dura.

-Angel ama una ragazza?-

-Si da sei anni. -lo informò.

-La ragazza con cui avrebbe dovuto meno legare, la ragazza che dovrebbe odiare. -Wes sorrise amaro.

-Non comprendo. -insistette ancora.

-Buffy è la cacciatrice di vampiri. Lei li ammazza i vampiri ma con Angel... beh con lui è stato tutto diverso. Lui la ama, lei lo ama ma non possono stare insieme.-spiegò Cordelia sfogliando la rivista che stava leggendo quando i due erano entrati.

-Perché?-chiese Fred.-Se si amano.-

-Angel è maledetto. Un attimo di pura felicità e perde l’anima. Indovinate come avviene?-

-Ah... fammi indovinare... un letto, due corpi nudi, baci, abbracci, paroline dolci e tutto il resto.-

-Bravo, Gunn, centrato in pieno!-

-Mi dispiace. Dev’essere terribile amare e non poter stare insieme. -il ragazzo abbassò gli occhi.

-Insieme sono stati molto felici ma prima di venire qui e anche dopo non hanno fatto altro che soffrire a vicenda.-Cordy abbassò gli occhi.

Nello studio, il vampiro era seduto alla scrivania con una foto in mano.

Accarezzò il volto sorridente ritratto pensando agli anni più belli della sua vita. Quelli trascorsi a Sunnydale.

 

 

Osservò gli occhi verdi, i capelli biondi, la bocca perfetta.

Mille ricordi gli tornarono alla mente.

Posò la foto sulla scrivania e alzò la cornetta attivando il viva voce.

Compose un numero a lui molto familiare e si alzò sentendo gli squilli.

Gunn aprì la porta per parlare con Angel ma si stupì quando vide il vampiro alla finestra a scrutare l’oscurità e il telefono con il viva voce attivato.

Ma chi stava chiamando?

Rimase ad ascoltare un pò incuriosito.

-Pronto?-rispose la voce di donna dall’altra parte. -Pronto?...Insomma chi è?...Ah ho capito! Sei quel tizio misterioso che mi telefona almeno una volta al mese, vero? Ben ritrovato caro interlocutore misterioso! Beh interlocutore! Parlo solo io! Ma ti piace la mia voce per caso?...-

Angel fece un timido sorriso nell’ascoltare la voce della donna che amava.

Era l’unico modo per poterla sentire una volta ogni tanto.

-Mi piacerebbe che almeno una volta tu mi dicessi qualcosa... anche un ciao o come va!...Mi sento un pò stupida a parlare così al telefono senza sapere chi c’è dall’altra parte.-

Buffy si mise più comoda sul letto per parlare.

Ormai aveva preso abitudine a quelle telefonate anonime dove sentiva solo silenzio.

Una volta aveva persino preso a confidarsi con quel silenzio.

Ovviamente non poteva sapere chi c’era dall’altra parte del telefono.

-Sai, Signor Mistero...-chiamava così quel silenzio. -... oggi pensavo ad un uomo. Il mio unico e vero amore. Lui è lontano da me e mi ha abbandonato per il mio bene, ma io non l’ho mai voluto il mio bene, ho sempre voluto lui e nessun altro.-Buffy fece un piccolo sorriso amaro.  -Vorrei sempre correre da lui, gettargli le braccia al collo e dirgli quanto lo amo ma è una cosa che non accadrà mai, lo so, e vivo dei nostri ricordi. Domani è persino san Valentino e vorrei che fosse qui con me. Questa chiacchierata sarà corta, Signor Mistero, perché stasera ho un appuntamento con i miei amici. Ciao.-Buffy chiuse.

Angel rimase immobile a fissare fuori dalla finestra mentre il telefono emetteva il suo tipico suono monotono e petulante.

Lei lo amava, lo sapeva, l’aveva sempre saputo ma non potevano stare insieme.

Una lacrima gli rigò il volto, poi si girò e chiuse il telefono riprendendo la foto in mano.

-Sapessi quanto ti amo, Buffy.-sussurrò piano.

Non notò Gunn nascosto dietro la porta che la richiuse per poi tornare dagli amici...sconvolto.

 

UN MESE DOPO, 13 MARZO 2002 ORE 09:02

Aveva una strana sensazione.

Qualcosa doveva e stava per succedere.

-Angel che hai? Sei strano.-Cordelia lo distolse dai suoi pensieri.

-Ho una strana sensazione. Una sensazione di pericolo.-sussurrò.

-Fammi indovinare...stai per andare a Sunnydale perché Buffy è in pericolo.-fece ironica incrociando le braccia al petto.

-Non è solo Buffy in pericolo ma tutti e non c’è bisogno di andare a Sunnydale perché Sunnydale è venuta da voi.-si voltarono spaventati e stupiti dove Buffy era comparsa insieme a tutta la Scooby gang senza Spike.

-Buffy!-fece Cordelia stupita.-Beh...perdonami per poco fa...-sorrise in imbarazzo.

-Tranquilla, va tutto bene anzi no ed è per questo che siamo qui.-si avvicinò al centro della sala insieme a tutti.

-C’era bisogno di portare tutti?-chiese la ragazza contrariata incrociando le braccia la petto.

-Si, c’era bisogno. Secondo tutto quello che ci hanno spiegato Giles, Willow e Tara qui a Los Angeles sta per succedere la fine del mondo.-spiegò brevemente.

-Ma che bello!-fece ironica.

-Spiegatevi meglio.-fece il vampiro serio.

 

 

Fu Giles a prendere la parola:-Pare che stanotte al centro di Los Angeles sorgerà un terribile demone, molto più forte persino del demone che sorge dalla Bocca dell’Inferno e anche se intuiamo che vorrete sbrigarvela da soli siamo qui per aiutarvi. So per certo che non potrete mai farcela da soli.-

Il vampiro e la segretaria guardarono sconvolti l’osservatore.

-E va bene, restate.-accondiscese Angel.-Ditemi esattamente che demone è.-

Giles gli si avvicinò.

-È un demone di cui non avevo mai sentito parlare ma ho cercato molto su di lui, persino il consiglio si è messo all’opera e abbiamo scoperto che non ha nome e che tenta di risvegliarsi ogni 3000 anni ma fin’ora non c’è mai riuscito. Ho qui un suo ritratto e non ispira molta fiducia, anzi io direi l’esatto contrario. Forse tu e Buffy potete farcela ma noi daremo tutti una mano.-Giles fece vedere ad Angel il libro con il ritratto e la storia.

-Ho capito. Sa verso che ora tenterà di risorgere?-guardò il libro attentamente.

-Secondo i miei calcoli e quelli di Tara, fatti tramite un particolare incantesimo, alle 23:41.-fece Willow.

-Bene. Cordelia, chiama Wesley e Gunn e dì loro di portare tutte le armi che hanno, va a svegliare Fred per aiutarci e chiama Kate e falla venire qui.-Cordy scattò all’ordine di Angel.

-Cordelia Chase che scatta come un fulmine ad un ordine! Come passa il tempo.-fece Xander prendendosi un’occhiata torva di Cordelia.

-Non ti rispondo solo perché mi sto guadagnando lo stipendio.-fece piccata la ragazza.

In poco tempo l’ex hotel Hyperion si popolò più di quanto già non lo fosse.

-Ecco tutte la armi che abbiamo.-Wes posò sul tavolino il borsone riempito da lui e Gunn.

-Noi, comunque ne abbiamo portate altre.-fece Buffy.

Xander e Anya posarono i due borsoni che avevano riempito accanto all’altro.

-Meglio così.-il vampiro la guardò mentre la cacciatrice distoglieva lo sguardo dal suo.

Gunn riconobbe la voce che aveva sentito al telefono e rimase qualche secondo a fissare Buffy notando che cercava di apparire forte e dura ma i suoi occhi erano solo molti tristi.

-Io cosa devo fare?-fece Kate.

-Fa sgomberare il centro della città. Stasera ci sarà un bel pò di caos da quelle parti e non voglio che qualcuno resti coinvolto. Fa sgomberare le strade, le case, i negozi e tutto il resto.-rispose Angel.

-Bene. Farò circondare la zona in modo che nessuno si avvicini.-la poliziotta uscì.

-Bene adesso prepariamoci.-il vampiro guardò i presenti.

 

ORE 11:37

Giles e Wesley stavano studiando i libri per scoprire ancora dell’altro sul demone ma non scarsi risultati.

Willow e Tara facevano dei piccoli incantesimi per controllare i loro poteri.

Xander, Anya e Dawn controllavano le armi, dovevano essere tutte perfette altrimenti sarebbe stata la fine.

Erano aiutati da Cordelia, Gunn e Fred.

Anche in quella occasione non persero tempo e si misero a parlare dei vecchi tempi.

Almeno l’atmosfera non sarebbe stata pesante.

Buffy e Angel stavano nella palestra di Angel e si allenavano per esser forti abbastanza da fronteggiare il demone.

Ad un certo punto, Buffy crollò stremata a terra respirando affannosamente.

-Pietà! Sto per morire.-fece con il fiatone stesa a terra.

Aveva una mano sul petto per calmare il respiro.

O forse il cuore che le batteva all’impazzata, pensò.

-Scusami, non mi sono reso conto che eri stanca.-Angel le si stese accanto.

Erano talmente vicini che si sfioravano.

-Non preoccuparti.-sorrise.

-Hai paura, vero?-ricambiò il sorriso.

 

 

-Sono terrorizzata. Mi viene sempre in mente quando affrontammo l’Apocalisse l’ultimo anno di liceo.-

-Si, me lo ricordo. Dopo eravamo tutti conciati malissimo.-

-Lo so. Ho paura, Angel. Paura per Dawn, i miei amici, il mondo e...anche per te.-voltò la testa.

Angel le prese una mano stringendola forte.

-Andrà tutto bene.-cercò di rassicurarla.

-E se qualcuno non ce la facesse. Io sono già morta due volte e...Willow ha detto che se morissi di nuovo stavolta non potrebbero riportarmi in vita.-

-Non morirai. Buffy se io non dovessi farcela mi prometti una cosa?-lei si voltò brusca.

-Non dire sciocchezze! Tu ti salverai! Stai combattendo per diventare umano!-

-Mi prometti una cosa?-ripeté.

-Si.-sussurrò lei rassegnata.

-Se non dovessi farcela vorrei esalare l’ultimo respiro, per modo di dire, mano nella mano con te.-

-Te lo prometto.-

Angel si voltò a guardarla.

I loro volti erano così vicini che quasi si sfioravano.

Angel alzò la testa e la baciò dolcemente.

-Grazie.-sussurrò quando si staccò.

La aiutò ad alzarsi e ripresero ad allenarsi.

 

ORE 13:25

Nonostante la preoccupazione riuscirono a pranzare.

Cordelia preparò per tutti con l’aiuto di Tara e le due ne approfittarono per conoscersi meglio.

Solo Buffy e Angel non vollero pranzare ma continuarono ad allenarsi.

-Si sentirà male durante la battaglia se non mangia qualcosa!-protestò Dawn sempre in pensiero per la sua sorellona.

–Sai com’è fatta Buffy. Vedrai che tra un pò mangerà.-le sorrise Willow per rassicurarla.

-Lo spero per lei.-fece minacciosa.

Le supposizioni di Willow erano fondate.

Dopo un paio d’ore Buffy dichiarò di essere affamata e mangiò qualcosa mentre Angel si chiudeva nella sua camera per nutrirsi.

Cordelia diceva che il vampiro avrebbe dato l’anima pur di non farsi vedere mentre si nutriva.

 

ORE 18:31

Quando Spike arrivò ovviamente non potè entrare.

Prima di accordargli l’invito, Cordelia chiese il permesso ad Angel.

Il vampiro accettò riluttante ma sapeva che Spike era forte e quindi in grado di aiutare nella lotta che li aspettava.

Il vampiro ossigenato si diede subito da fare allenandosi con Buffy e Angel mentre gli altri provavano le armi che sarebbero potute servire.

Quando squillò il telefono fu Cordelia che andò a rispondere.

Era Kate.

-Agente Lockley è lei...ho capito...va bene, grazie. A presto.-Cordelia chiuse.-Il centro è stato sgomberato così possiamo agire completamente indisturbati.-informò tutti.

-Bene. Quest’attesa è snervante! Impazzirò fino all’ora stabilita!-esclamò Anya gettandosi di peso sul divano.

-Io sarò l’unica che se ne starà con le mani in mano sul luogo mentre tutti voi rischierete la vita.-fece Dawn sconsolata.

-Vedrai che sarai utilissima.-cercò di rasserenarla Cordelia.

-Pensi che Buffy le farà fare un passo? Piuttosto la lega ad un albero.-sorrise Willow.

-E se mi gira lo faccio davvero.-si voltarono verso la porta della palestra dove Buffy, Angel e Spike avevano fatto la loro apparizione.

 

 

-Se mia sorella avesse fatto così con me l’avrei già uccisa! Menomale che sono figlia unica.-fece Cordelia.

-Se è per questo anche io.-sorrise Buffy per punzecchiare la sorella.

-Ah ma davvero? Buffy perché non pensi a quella tua specie di relazione con il telefono.-fissarono tutti scioccati prima Dawn e poi Buffy.

-Cos’hai?-fece Willow.

-Buffy quando avrai intenzione di cercarti una persona normale?-disse Xander.

-Xander non venire a parlare a me di relazioni normali, tu stai con un ex demone e poi io non ho nessuna relazione con il telefono!-si irritò la cacciatrice.-C’è solo un tizio che mi chiama almeno una volta al mese.-spiegò.

-Certo che sei quasi più perversa di me! Una relazione tramite telefono. Xander perché non lo proviamo anche noi?-Anya guardò il fidanzato.

-Io e il Signor Mistero non facciamo niente! Io parlo e lui sta in silenzio, non so nemmeno se è maschio o femmina!-tra un pò sarebbe scoppiata.

Non si accorse nemmeno di aver rivelato il nomignolo del suo misterioso interlocutore.

Angel abbassò gli occhi cercando di non far capire quanto era in imbarazzo.

-Signor Mistero?-chiese Xander.

-Oh insomma adesso basta! C’è un’Apocalisse da sventare e voi pensate al mio telefono?! È assurdo!-scoppiò la cacciatrice.

-Io penso che abbia ragione.-disse Angel.

Spike li fissava sorridendo sornione come se si stesse divertendo un mondo.

Non osava rispondere perché sapeva che lo avrebbero aggredito e lui voleva mantenere intatta la pelle.

Nonostante quello che stava per succedere.

-Si ma dobbiamo pur far qualcosa fino a stasera!-si lamentò Cordelia.

-Perché non chiudi la bocca? Se non sbaglio te l’avevo detto anche un mese fa.-disse Gunn.

Cordelia guardò Angel.

-Lo posso licenziare?-chiese.

-Quando diventerai la proprietaria della Angel’s Investigations potrai fare tutto quello che vuoi ma adesso no, non puoi licenziarlo.-le rispose il vampiro con l’anima asciugandosi il sudore.

Cordelia sbuffò e lanciò uno sguardo a Gunn che le fece un sorriso soddisfatto a 32 denti.

-Io penso che ormai siamo pronti per affrontare il demone ma possiamo continuare ad allenarci.-propose Tara arrossendo.

-Per ora no, siamo un pò stanchi ma si può chiacchierare un pò.-sorrise Fred.

E così fu.

Si riunirono a gruppetti che ogni tanto si mischiavano.

Parlarono di tutto e tutti e il tempo passò in un lampo.

Ad un certo punto Gunn tirò Angel di lato.

-Quando le dirai la verità?-chiese al vampiro tirandolo in angolo dove gli altri non li sentivano.

-Non capisco.-fece stupito.

-Oh, Angel, non fare lo gnorri o forse devo chiamarti Signor Mistero.-il vampiro spalancò la bocca.

-Come l’hai scoperto?-si stupì.

-È successo il mese scorso quando siamo tornati ridendo come pazzi. Cordelia ci disse che Buffy era la ragazza che amavi, che era la cacciatrice e qualcos’altro. Allora venni nella tua camera ma tu stavi telefonando e ascoltai. Mi dispiace per averlo fatto ma ho visto negli occhi di Buffy lo stesso che vedo nei tuoi per questo ti ho fatto quella domanda.-spiegò.

-Mai, non glielo dirò mai perché quelle telefonate sono l’unico modo per sentirla regolarmente. Ai primi tempi mi chiudeva il telefono in faccia ma una sera ha iniziato a parlarmi e mi ha affibbiato quel nomignolo.-sorrise un attimo.-Una volta mi ha parlato di noi e ogni tanto lo fa di nuovo. Adesso voglio solo sconfiggere quel demone perché dopo lei tornerà a Sunnydale e non ci vedremo più fino alla prossima volta che avremo bisogno l’uno dell’altro.-

Tornarono insieme agli altri.

 

 

Parlarono per tutto il pomeriggio.

Per tutto il pomeriggio gli occhi della cacciatrice e del vampiro con l’anima non fecero altro che cercarsi per incontrarsi e distogliersi velocemente.

Per tutto il pomeriggio non fecero altro che fissarsi di nascosto come se fossero state le ultime occasioni che avevano per guardarsi.

 

ORE 23:21

Dopo un altro estenuante allenamento uscirono armati fino ai denti e carichi di energie.

Entrarono nella zona circondata portandosi al punto esatto da cui doveva sorgere il demone, secondo i calcoli di Willow e Tara.

-Che facciamo dobbiamo aspettare o recitare qualcosa?-fece Gunn a metà tra l’impaziente e l’impaurito.

-Aspettiamo. Tra poco inizierà la battaglia.-disse Wesley.

-Odio aspettare! Mi fa venire un nervoso!-protestò Buffy mettendosi a fare su e giù.

-Beh quando ti innervosisci diventi più forte.-disse Angel.

-Questo è anche vero.-sorrise.

-Già e il mio povero naso è quello che ne subisce sempre le conseguenze.-disse Spike sconsolato.

-Vuoi che ne subisca ancora?-Buffy alzò il pungo.

Spike fece un balzo indietro mettendo le mani avanti.

-No, grazie sta benissimo sano.-nonostante la situazione ci fu qualche risata.

 

ORE 23:41

La terra iniziò a tremare.

Un boato si sparse intorno a loro mentre cercavano di mantenersi in equilibrio per non cadere al suolo.

Il terreno si spaccò e un terribile mostro ne uscì vibrando e muovendosi.

Presero tutti le armi pronti al combattimento.

Buffy spinse Dawn di lato.

Dawn era la più piccola e lei non voleva che rimanesse coinvolta in qualcosa di brutto.

La lotta iniziò.

Il demone era composto da un’enorme ammasso di muscoli pieno di tentacoli e ogni tentacolo aveva una specie di testa, oltre alle tre sull’ammasso di muscoli.

Combatterono per ore.

Colpiti si rialzarono.

Feriti si rimisero in piedi con una volontà di ferro.

Furono afferrati dai tentacoli ma si liberarono e ripresero a combattere.

Quelli che combattevano in prima linea erano Buffy e Angel.

Finiti, feriti, stremati continuarono a combattere.

Lo colpirono con tutte le armi di cui disponevano.

Alcuni furono messi fuori gioco e portati in disparte dalla piccola Dawn che con una cassetta del pronto soccorso si prendeva cura di loro.

Ad un certo punto il demone afferrò le gambe di Buffy stringendole forte.

Stritolandole quasi.

Ma la cacciatrice lo colpì liberandosi.

E nonostante il dolore e le ferite e le gambe quasi rotte riprese a combattere.

Perché sapeva che doveva salvare il mondo.

Perché sapeva che Angel era accanto a lei.

Perché sapeva che doveva vincere per salvare le persone che amava.

E...alla fine lo ricacciarono da dove era venuto.

E la terra smise di tremare.

E ci fu silenzio.

E ci furono solo loro feriti e una profonda spaccatura nel terreno.

 

 

E tutti si guardarono sfiniti.

E Buffy crollò a terra.

E Angel chiamò il suo nome.

E lei alzò la testa per guardarlo e sussurrare il suo nome.

E sorrise debolmente perché sapeva quanto l’amava.

 

14 MARZO 2002, ORE 03:17

Erano tutti a terra, seduti o stesi, alcuni ridotti male, mentre Dawn andava da ogniuno per prestare i primi soccorsi in attesa che le autoambulanze arrivassero.

Angel era il solo in piedi e guardava Buffy a pancia in giù che ricambiava lo sguardo.

La cacciatrice si trascinava verso di lui.

Il vampiro con l’anima camminava lentamente verso di lei.

Willow fu la prima ad accorgersi di loro.

Li fissò e tutti seguirono il suo sguardo.

Rendendosi conto di quanto si amassero e di quanto le condizioni dei due eroi fossero gravi.

Ma non riuscivano a muoversi e non poterono fare altro che guardarli mentre si trascinavano l’uno verso l’altra.

Angel crollò sulle gambe e dopo al suolo con tutto il corpo.

Iniziò a trascinarsi verso di lei.

Ad un passo allungarono il braccio per prendersi per mano.

Si raggiunsero.

Con fatica le loro mani si unirono.

Con fatica Angel riuscì a tirarsi a sedere e sedersela sulle gambe abbracciandola.

Buffy si strinse al suo petto.

Si tenevano per mano.

-Angel promettimi anche tu che...staremo mano nella mano....-disse lei piano e con fatica.

-Si...te lo prometto...-le sorrise.-Buffy ero io...il Signor Mistero...ero io...-le rivelò.

-Me lo sentivo....Angel...ti amo...-

-Ti...amo...Buffy...-

Un ultimo bacio poi.....Angel cadde all’indietro e Buffy sul suo petto.

Insieme e abbracciati.

Con gli occhi chiusi.

Mano nella mano.

E Dawn urlò mentre le sirene delle autoambulanze si facevano sempre più forti.

E Dawn pianse ma non aveva la forza di avvicinarsi.

E tutti piansero.

Disperati.

Kate Lockley arrivò fermandosi impietrita dalla scena.

Guardando scioccata i due corpi riversi al suolo abbracciati che si tenevano per mano.

Guardando scioccata la distruzione che regnava.

E la donna di ghiaccio pianse.

Per la devastazione e per il destino crudele.

 

14 MARZO 2003 ORE 10:28

Un anno era passato.

Li avevano seppelliti insieme.

E sulla loro tomba c’era una sola lapide.

Buffy A. S. ....Angel....14 marzo 2002....Un amore immortale....Due eroi che hanno salvato il mondo....

Si ritrovarono tutti lì davanti a quella tomba.

Tristi ma allo stesso tempo felici perché adesso i due innamorati erano liberi di ogni tormento e di amarsi senza impedimento ovunque fossero stati.

 

 

La Angel’s Investigations aveva chiuso e Cordelia era tornata a Sunnydale.

Abitava con Dawn, Willow e Tara nella casa di Buffy e aveva aperto un negozio di abiti da sera che fruttava bene.

Willow e Tara continuavano a studiare facendo dei lavoretti per arrotondare lo stipendio.

Loro due e Cordelia avevano ottenuto la custodia di Dawn e la ragazzina era contenta.

Non avrebbe sopportato di tornare dal padre.

Lontano da Sunnydale e dalle persone che più amava

Xander e Anya si erano sposati due mesi prima continuando a mantenere i loro lavori.

Giles era rimasto a Sunnydale.

Sarebbe potuto tornare in Inghilterra dato che ormai non aveva più una cacciatrice a cui badare ma aveva deciso di rimanere.

Ormai quella era la sua famiglia.

E si era licenziato dal Consiglio, il negozio gli bastava.

Wesley, Gunn e Fred rimasero a Los Angeles.

Si cercarono dei nuovi lavori rimanendo ad abitare all’ex hotel Hyperion.

Spike si faceva vedere poco ma era lui che badava alla ronda.

Kate era partita per l’Inghilterra, dopo il funerale, e nessuno sapeva più nulla di lei.

Un anno era passato.

Li andavano a trovare spesso.

Sulla loro tomba non mancavano mai i fiori.

Anche quella mattina glieli avevano portati posandoli sulla terra restando in silenzio e pensando ai loro due cari morti.

-Non smetteranno mai di mancarmi.-sussurrò Dawn.

Ancora si chiedevano come Angel fosse potuto morire dato che era un vampiro.

Un mistero a cui non avrebbero mai saputo rispondere.

-Lo so. Ma almeno sono morti insieme. Sono sicura che da qualche parte sono felici insieme.-sorrise Willow.

-Ormai nulla può più ostacolare il loro amore.-la imitò Cordelia.

-Adesso riposano in pace.-disse piano Giles.

-Non conoscevo Buffy ma ho capito quanto si amavano quando li ho visti lì...per terra...abbracciati.-Gunn fissò lo sguardo sui due nomi.

-Il loro amore era unico e indissolubile, ma noi l’abbiamo capito troppo tardi.-Xander sospirò in preda al rimorso di non aver mai compreso la sua cara amica e il suo amore.

-Ormai è passato. Adesso loro sono liberi da ogni vincolo. Dove sono nemmeno la maledizione può colpirli.-disse Wesley.

-Erano degli eroi e l’hanno dimostrato con quello che hanno fatto.-Fred abbozzò un sorriso.

Per i primi tempi la scena dei due innamorati che si abbracciavano per poi cadere morti al suolo l’aveva tormentata.

Il suo stato mentale era già precario a causa di quello che aveva passato a Pylea e quell’episodio l’aveva peggiorato ma dopo si era ripresa.

-Li porteremo per sempre nel nostro cuore.-disse piano Tara.

Voleva bene a Buffy e perderla in quel modo l’aveva fatta stare molto male ma era stata forte per Willow e per Dawn che le voleva bene.

-Si, per sempre.-sorrise Anya.

Quello che era successo l’aveva fatta maturare e l’avevano notato tutti.

Andarono via tristi perché non li potevano più vedere ma con i loro ricordi nel cuore.

Ricordi indelebili di due innamorati che avevano dato anche la loro vita per il mondo.

E per il loro amore mentre morivano mano nella mano.

 

FINE