LA STIRPE DI DIANA II

Di Bastet

 

 

Titolo: La stirpe di Diana

Autore: Elena Ratgirl

Genere: Romanzo

Rating: R deciso, anche con tendenze NC 17

Premessa: questo romanzo sarà incentrato sulle streghe, partendo dal personaggio di Willow, e in particolare dal suo legame con la Congrega delle Streghe. Ci saranno molti personaggi del Buffyverse, in un certo senso il suo universo è parallelo a quello della mia ottava stagione virtuale, ma si potrà leggere questo romanzo anche senza leggere l’ottava stagione virtuale.

 

Il ricordo dei fatti della notte stravolgeva ancora Rupert Gilles, mentre si preparava ad andare a lavorare nella libreria esoterica che adesso gestiva a Londra.

Willow era dalla parte loro, ma per quanto? Era stata iniziata alla stirpe di Diana, ma quali prove avrebbe dovuto subire? Doveva parlare con Beatrix. L’avrebbe chiamata non appena arrivato in negozio.

Beatrix lo aspettava fuori dalla libreria, nel quartiere di Notting Hill, lontano dalla City e dalla sede della posta dove lavorava.

Si raccontarono le loro esperienze.

“Ecate la rivuole? Ho sentito parlare di questa congrega, appartiene alla magia nera, o sbaglio?”, disse Gilles

“Io la conosco fin troppo bene. Ha già incontrato la mia famiglia, tanti anni fa…. Dobbiamo star vicino a Willow”.

“Non bisogna dimenticare che quello che ha fatto l’ha fatto sotto un influsso potente soprannaturale, e non era in qualche congrega strana”.

“Però i poteri delle forze oscure possono essere devastanti in mano a lei”, rispose Beatrix.

Dopo una tazza di thé i due amici si congedarono. Beatrix Perkins prese la metropolitana per andare a fare le sue ore di consulenza alla posta. Durante il viaggio i ricordi della sua famiglia ebbero la meglio.…

 

Tutte le donne della famiglia Perkins erano state streghe. Dalla notte dei tempi, da quando la stregoneria era considerata un crimine punibile con la morte. Ma le storie sicure erano dal Seicento in avanti.

L’Inghilterra era insanguinata dalle truppe di Oliver Cornwell e dai fedeli al re. Due sorelle, Elizabeth e Catherine, erano considerate due streghe. Ma Catherine, stufa di dover aiutare i deboli era stata sedotta dal lusso, dal desiderio di dominare il mondo.

Non era Diana il suo modello, una dea casta che viveva in mezzo agli animali, come quella stupida di sua sorella Elizabeth. Diana non l’aveva aiutata quando nella foresta aveva incontrato la soldataglila, che si era divertita con lei per una notte intera. Lei adesso non era più una sua serva. Non l’aveva protetta.

Il capitano dei soldati l’aveva sottratta alla marmaglia e ne aveva fatto la sua amante. Catherine aveva perso tutto. Così credeva.

Una notte, dopo l’ennesimo e brutale amplesso, aveva sognato Ecate.

“Tu mi devi servire. Tu sarai mia. E io in cambio ti darò vendetta e potere…”

Catherine era sgusciata fuori dalla tenda del capitano e non vista si era addentrata nella foresta, fino ad una quercia millenaria, che aveva bagnato con il suo sangue di vergine violentata.

Il potere di Ecate l’aveva aiutata a sterminare i suoi aguzzini. E da allora, in ogni generazione, come da sempre e per sempre ci sarebbero state le sue seguaci, pronte a venerare il potere oscuro.

Elizabeth era riuscita a invocare un incantesimo per mettere un sigillo e fare sì che Ecate non potesse distruggere del tutto il mondo. Ma sapeva che i sigilli potevano cedere. E sapeva anche che tra la sua discendenza ci sarebbe stato anche chi avrebbe seguito Ecate.

Beatrix conservava un ritratto delle due sorelle. Due streghe potenti. Lei aveva scelto Diana. Ma sua sorella Margaret Ecate.

Non la vedeva più da quarant’anni, dall’epoca in cui era una delle reginette della Londra dei Beatles, in cui aveva scelto Ecate.

“Non c’è differenza tra Ecate e Diana, è solo una questione di potere! Tu vuoi passare la tua vita a biascicare formule per far star meglio e a festeggiare i solstizi! Io voglio di più!”

Beatrix sapeva che Margaret era diventata potente. La congrega di Ecate era potente. E Willow era una preda troppo ambita.

 

Amy stava sull’altare di Ecate. Le sacerdotesse la stavano iniziando, aprendo delle sottili ferite nel suo corpo in modo che qualche goccio di sangue cadesse sull’altare.

“Ricordati che il potere è tutto, e non esistono ombre e luci, ma solo il potere”, salmodiavano le sacerdotesse.

“Ed ora”, disse la sacerdotessa più anziana, “in memoria della violenza subita dalla nostra fondatrice Catherine e dalle altre streghe assaggia anche tu il suo dolore…”

La sacerdotessa più anziana raccolse un bastone a dimensione fallica e lo avvicinò ad Amy.

Per un attimo la ragazza tentò di divincolarsi ed un paio di accolite la tennero ferma, mentre un’altra le allargava le gambe. Poi si calmò. Il potere aveva un prezzo.

Sentì dolore quando fu penetrata, ma non gridò. Sarebbe diventata più potente di Willow. Le avrebbe fatto vedere quanto valeva. Ed anche Willow si sarebbe dovuta sottomettere ad Ecate.

 

Willow si svegliò da un sogno agitato urlando. Kennedy si destò anche lei e cercò di consolarla.

“Cosa hai sognato?”

“Niente”, disse lei. Era in un tempio oscuro, pronta ad un sacrificio. E sull’altare c’era Kennedy…

 

2-continua