BUFFYLON
5
Di
Eugeal
Crossover tra Buffy e Babylon 5:Giles e la Scooby gang finiscono nel futuro a
causa di un incantesimo andato male.
***
-
Allora, cosa dobbiamo affrontare stavolta? La solita apocalisse, qualche vampiro
potenziato o il solito demone che vuole uccidermi? -
Chiese
Buffy allegramente entrando nel Magic Box.
Giles
la guardò serio.
-
Io non ci scherzerei, stavolta l'intera città è in pericolo. -
-
Che novità... Allora... incantesimo, rituale o semplice violenza? -
-
Incantesimo. Dovremo unirci con la mente, raggiungere il sole e sfruttare la
sua energia per purificare il nido dei vampiri. Avremo bisogno delle forze di
tutti, anche della tua, Spike. -
-
Ehi, ma sei scemo? - Intervenne il vampiro. - Sole, vampiro, mucchietto di
polvere. Scordatelo! -
-
Non correrai nessun rischio, Spike. Il tuo corpo sarà protetto, al sicuro,
raggiungeremo il sole solo con la mente. -
-
Perchè dovrei aiutarvi? -
Giles
lo guardò, seccato.
-
Perchè se non ci aiuti la città verrà distrutta e se non mi sbaglio in questo
posto non ti trovi troppo male, e poi avresti la possibilità di rivedere la
luce del sole dopo secoli che devi fuggirla. -
Spike
lo fissò in silenzio, poco convinto.
-
Ok. Se ci aiuti ti pago. - Concluse Giles con un sospiro.
Il
vampiro sorrise.
-
Cosa devo fare? -
Giles
accese l'ultima candela del cerchio magico e sedette in terra fra Anya e Spike,
prendendo le loro mani per formare una catena. Buffy, Xander, Willow e Tara
fecero lo stesso, chiudendo il cerchio. Solo allora Giles iniziò a recitare la
formula magica.
-
Oltre le barriere del tempo e dello spazio, stella bianca, lascia che ti
raggiungiamo, donaci la tua forza e dacci il potere... -
Giles
si interruppe di colpo: una luce accecante aveva invaso il negozio e li aveva
avvolti, distorcendo la realtà intorno a loro. Chiuse gli occhi, disorientato,
ma continuò a tenere strette le
mani
degli altri.
Qualcosa
doveva essere andato storto nell'incantesimo e temeva che se le avesse
lasciate, avrebbe rischiato di perdersi per sempre.
John
Sheridan fissò lo spazio oscuro e punteggiato di stelle che si apriva davanti
ai suoi occhi e si chiese cosa si nascondesse nelle sue profondità. Quello era
un periodo oscuro e la minaccia delle Ombre
era
sempre più concreta. Guardò Delenn seduta accanto a lui, grato di averla al suo
fianco, e le rivolse uno sguardo d'intesa a cui lei rispose con un leggero
sorriso.
In
quel momento una luce abbagliante invase il ponte della White Star, costringendolo
a chiudere gli occhi. Quando li riaprì, scorse la figura di un uomo steso sul
ponte davanti a lui.
Estrasse
l'arma e si avvicinò allo sconosciuto, esaminandolo cautamente: era chiaramente
un umano, ma indossava abiti strani, di foggia antica e non sembrava
pericoloso.
-
Non si muova! - Gli intimò puntandogli addosso il ppg - Chi è lei e cosa ci fa
sulla mia nave? -
Lennier
annuì in direzione del minbari che gli aveva riferito un messaggio e si rivolse
a Sheridan.
-
Sono apparse altre cinque persone in vari punti della nave, a quanto pare sono
giovani, ma una delle ragazze è molto forte, ha ferito tre persone prima di
essere tramortita. -
-
È tutto sotto controllo ora? -
-
Si, per il momento li hanno rinchiusi in cella. -
-
Bene. - Sheridan tornò a rivolgersi all'uomo a terra, che continuava a
guardarsi intorno, disorientato. - Ora ci vuole dire chi siete? -
-
Mi chiamo Rupert Giles. Dove sono Buffy e gli altri? Stanno bene? Cosa avete
intenzione di farci? -
-
Questo dipende dalle vostre intenzioni. Perchè siete qui? -
Giles
si alzò in piedi.
-
Non so cosa sia successo esattamente. Pochi minuti fa eravamo a Sunnydale e ci
siamo trovati qui all'improvviso. Deve essere andato storto qualcosa
nell'incantesimo. -
-
Incantesimo? Vuole prendermi in giro? Lyta? -
La
telepate si avvicinò a Giles e Sheridan lo fissò, serio.
-
Accetta di farsi esaminare da una telepate per dimostrare che non sta mentendo?
-
-
Come posso essere certo che non mi farà del male? -
Sheridan
mostrò il ppg.
-
Se volessi farlo userei questo. -
Giles
lo guardò e poi annuì.
-
Va bene, se questo potrà convincervi della nostra buona fede, proceda pure.
Immagino che comunque non potrei impedirlo nemmeno volendo, vero?-
-
Si sbaglia. Se non accettasse di farsi esaminare da Lyta, nessuno la
costringerebbe. Ma saremmo costretti a tenervi agli arresti finché non venisse
dimostrata la vostra inoffensività. -
-
Non siamo mostri, signor Giles. - Intervenne Delenn. - Questo è un periodo
difficile e la fiducia data con troppa leggerezza può essere pericolosa. -
-
Capisco. Non ho obiezioni, prego, controlli pure. -
Dopo
qualche secondo Lyta si rivolse verso Sheridan.
-
È sincero, capitano, sono giunti qui per un incidente. -
Sheridan
ripose il ppg e porse la mano a Giles.
-
Mi dispiace per l'inconveniente, sono John Sheridan, capitano della stazione
terrestre Babylon 5 e questa è mia moglie Delenn. -
Giles
guardò le stelle sullo schermo davanti a lui, notandole in quel momento per la
prima volta e rimase senza fiato per un attimo.
-
Siamo... siamo nello spazio? -
-
Si, siete sulla White Star. -
-
Come ha detto?! La White Star?! -
-
Si, perché? -
-
Ma certo! Ora capisco perché l'incantesimo ci ha portato qui! La formula che
abbiamo recitato diceva "oltre le barriere del tempo e dello spazio, stella
bianca, lascia che ti raggiungiamo". L'incantesimo originale si riferiva
al Sole, ma deve esserci qualche errore di traduzione, per questo invece di
raggiungere
la
"stella bianca" siamo finiti sulla "White Star"... Non mi
aspettavo che il trasferimento potesse avvenire fisicamente, però... -
-
In questo caso, - intervenne Lennier - siete fortunati a essere finiti sulla
White Star invece che nel Sole. -
Giles,
con un brivido, dovette ammettere che aveva ragione.
Parte
2 -Sei sicuro che possiamo fidarci? - Chiese Buffy guardando sospettosamente
gli alieni chepassavano. - Sembrano demoni... -
Giles
sospiro`.
-
No, non ne sono sicuro, ma gia` il fatto che siamo liberi di girare per la
stazione eche ci abbiano assegnato degli alloggi senza chiederci nulla in
cambio mi pare un buonsegno. Inoltre sono certo che il capitano Sheridan fosse
umano e mi e` sembrato una bravapersona. -
-
Cosa facciamo? - Chiese Xander. - Siamo bloccati in questo posto, nel futuro da
quelloche ho capito, lontani anche dalla Terra, senza avere la piu` pallida
idea di come tornareindietro e senza nemmeno un centesimo! -
-
È una bella domanda, Xander, vorrei avere una risposta altrettanto bella. -
RisposeGiles, cupo e Willow gli rivolse un sorriso di incoraggiamento.
In
quel momento Anya arrivo` di corsa e si rivolse a Xander, eccitata.
-
Non puoi immaginare che posto fantastico ho trovato! Ci sono dei tavoli e puoi
fare deigiochi, e se vinci ti danno dei soldi! Non e` fantastico? -
-
Una specie di casino`? -
-
Non avevo nulla da puntare, ma un simpatico alieno con una strana pettinatura
mi haprestato qualche credito e ho vinto! -
-
Ti ha prestato dei crediti senza volere nulla in cambio? - Chiese Xander,
ingelosito.
-
Credo che fosse interessato a fare sesso, ma quando gli ho detto che poteva
scordarselosi e` messo a ridere e ha detto che si sarebbe accontentato della
fortuna che avrei potutoportargli. Ehi! Quello e` mio! -
Protesto`
Anya quando Giles le sfilo` dalle mani il chip di credito.
-
Consideralo un prestito al tuo datore di lavoro. Riavrai i tuoi soldi e anche
unaumento di stipendio non appena torneremo a casa. - Le disse con un sorriso.
-
Bene, ora abbiamo un po' di soldi, dobbiamo solo trovare un modo per tornare
indietro.Willow, Xander, informatevi su dove possiamo trovare testi magici.
Buffy, dov'e` Spike?Accertati che non si metta nei guai. Nel frattempo
cerchero` di parlare nuovamente col capitano. -
I
ragazzi si separarono e Giles rimase solo. Scorse una donna che indossava
un'uniforme esi avvicino` a lei per chiederle del capitano.
-
Scusi, signorina. - La chiamo`. - Potrebbe riferire al capitano Sheridan che
avreibisogno di parlargli? -
La
donna lo squadro`, con uno sguardo quasi minaccioso e Giles la guardo`,
leggermente adisagio.
-
Lei e` Rupert Giles? - Chiese infine.
-
Si, ma... -
-
Ivanova, Comandante Susan Ivanova. - Disse porgendogli la mano. - Il capitano
mi hachiesto di occuparmi di lei. In questo periodo e` molto impegnato, ma
posso rispondere ioalle sue domande e mostrarle la stazione. -
Giles
annui` e la ringrazio` seguendola.
-
E cosi` venite dal passato... Incredibile. -
-
Esiste un modo per farci tornare alla nostra epoca? La vostra tecnologia lo
permette? -
-
No, mi dispiace. -
Giles
sospiro`.
-
Allora immagino che dovremo cercare di tornare a Sunnydale con la magia. C'e`
unabiblioteca che possiamo consultare? -
-
Faro` in modo che possa avere accesso al database del computer. Li` dovrebbe
potertrovare tutti i testi di cui ha bisogno. -
Giles
sospiro` di nuovo e Ivanova lo guardo`, incuriosita.
-
C'e` qualcosa che non va, signor Giles? -
L'Osservatore
si sfilo` gli occhiali, iniziando a pulirli con un fazzoletto.
-
No, no, e` solo che non mi sento molto a mio agio con i computer, preferisco
potertoccare le pagine, sentire l'odore della carta. -
-
Temo che qui non ne trovera` molti, sarebbe troppo costoso portare libri veri
su unastazione spaziale quando si puo` usare il computer. -
-
Questo e` vero, comandante, - disse una voce alle loro spalle e Giles sussulto`
leggermente nel trovarsi accanto un alieno dalla pelle maculata e con gli occhi
rossi. - ma penso di avere qualcosa che potrebbe interessare il suo ospite. Mi
e` capitato di sentire che il signore e` interessato ai libri... -
-
Ah, ambasciatore! - Disse Susan Ivanova. - Signor Giles, questo e` G'Kar,
l'ambasciatore di Narn. -
-
Piacere, Rupert Giles. -
-
Comandante, se permette, potrei mostrare io la stazione al signor Giles. Se non
mi sbaglio, credo che il libro di G'Quan potrebbe essere di suo interesse. È un
antico testo religioso che si tramanda di madre in figlia da tempi
antichissimi. -
Giles
lo guardo`, interessato, l'idea di un libro antico lo attirava molto di piu`
dello schermo di un computer, anche se probabilmente il libro di G'Quan non era
cio` che li avrebbe riportati a casa.
-
Allora la affido all'ambasciatore G'Kar, signor Giles. Intanto faro`
predisporre un accesso al database del computer nel suo alloggio. Se dovesse
avere bisogno di qualsiasi cosa, chieda pure agli ufficiali della sicurezza e
faccia il mio nome. -
Giles
annui` con un sorriso gentile.
-
D'accordo. La ringrazio molto, signorina Ivanova. Da quello che ho visto, state
vivendo una situazione difficile e vi sono grato per essere riusciti a trovare
il tempo per aiutarci. Se riusciremo a tornare a casa sara` solo grazie alla
vostra disponibilita`. -
Ivanova
gli restitui` un sorriso amaro.
-
Gia`, sono tempi difficili. Siete stati sfortunati a capitare in questo
periodo. Ma vedra`, in qualche modo riuscirete a tornare al vostro tempo. -
-
Sa, non so se sia peggiore la minaccia che incombe sul vostro mondo o quella
cheincombe sul nostro. Forse e` destino che l'umanita` debba sempre lottare
controqualcosa... - Giles sospiro`, ma si riscosse subito dalla malinconia e
sorrise di nuovoalla ragazza. - Ma non voglio rubarle altro tempo con pensieri
deprimenti, torni pure alsuo lavoro, l'ambasciatore mi mostrera` il resto della
stazione. Il libro di cui mi haparlato sembra molto interessante, ambasciatore.
-
-
Oh, lo e`. - Disse G'Kar. - Lei conosce il Narn, signor Giles? Perche` vede, il
libro diG'Quan puo` essere letto solo nella nostra lingua...-
-
Interessante... Purtroppo non ho mai avuto occasione di impararlo, ma pensa
dipotermene insegnare le basi mentre sono qui? -
-
Ne sarei onorato. Venga, le mostro lo Zocalo, e` l'area commerciale di Babylon
5... -
Susan
Ivanova guardo` il narn e l'inglese che si allontanavano insieme e sorrise
scuotendola testa, poi si avvio` verso il C&C.