Di
Eugeal
Ambientato
dopo l'ultimo episodio di Buffy. Giles ripensa ad Anya.
***
Se
ne era andata nell'indifferenza generale, un colpo ed era crollata a terra
senza vita.
Non
c'era stato tempo per cercarla, per piangerla, per tentare di salvarla e la
notizia della sua morte era giunta in un momento in cui tutti erano ancora
troppo sorpresi di essere vivi per riuscire a rendersi conto di quello che era
successo.
E
lui non si era comportato in modo diverso dagli altri in quel momento, ancora
troppo teso per la battaglia per poter capire, per poter accettare.
Aveva
detto qualcosa a proposito di una bocca dell'inferno a Cleveland, la sua mente
tesa verso i combattimenti futuri forse per non dover pensare a quello appena
finito.
Sapeva
che per molto tempo avrebbe sognato i Turok-Han, l'orda di terribili vampiri
che lo attaccavano e che sembravano non finire mai. Aveva combattuto a lungo,
per un tempo che gli era sembrato interminabile, anche molto dopo che le forze
lo avevano abbandonato. Aveva continuato a uccidere quasi per inerzia, sapendo
che se si fosse fermato anche solo per un attimo non ce l'avrebbe fatta a
ricominciare e sarebbe morto.
Come
lei.
Giles
lasciò che l'acqua bollente della doccia gli sciogliesse i muscoli indolenziti,
e appoggiò la testa contro le piastrelle della parete tenendo gli occhi chiusi,
ascoltando il rumore dell'acqua che gli scivolava addosso.
Fu
in quel momento, mentre il calore e la stanchezza lavavano via il terrore e la
tensione, che la consapevolezza delle perdite che avevano subito gli piombò
addosso con tutto il suo peso.
Uscì
dalla doccia, si avvolse in un accappatoio e si gettò sul letto del motel,
troppo esausto anche per infilarsi sotto le coperte. Rimase immobile ad occhi
chiusi ma senza poter dormire, con la mente invasa da mille pensieri
contrastanti.
Una
parte di lui gridava di gioia al pensiero che fosse tutto finito, che ora la
Cacciatrice non sarebbe più stata sola contro tutto il male del mondo ed era
felice di essere vivo contro ogni previsione, ma un'altra parte era immensamente
triste al pensiero delle vite perdute quel giorno.
Le
potenziali, Spike e poi lei, Anya.
La
sua morte forse era quella che gli faceva più male: Spike era un vampiro, anche
se li aveva aiutati non erano mai stati davvero amici e anche se la morte delle
potenziali era una triste perdita, non le conosceva ancora abbastanza per
potersi sentire legato a loro.
Ma
con Anya era diverso.
Anya
era parte degli Scoobies, era stata sua amica e aveva lavorato al suo fianco
per oltre un anno e la sua morte lo faceva soffrire, un dolore profondo che gli
feriva l'anima e che lo faceva sentire vuoto.
Sorrise
leggermente nel ripensare ai loro battibecchi sulla gestione del Magic Box e
alla capacità della ragazza di dire sempre le cose come stavano senza scomporsi
minimamente, poi sospirò pensando a quanto aveva sofferto per l'abbandono di
Xander.
Per
un momento Giles sentì il desiderio di alzarsi e di andare a colpire il ragazzo
per quel comportamento e per la reazione fredda alla notizia della sua morte,
poi si rese conto che anche la sua reazione era stata fredda e si lasciò
ricadere sul letto con un sospiro.
Probabilmente
in quel momento Xander stava male quanto lui e si stava torturando coi sensi di
colpa.
La
rabbia svanì in fretta come era nata e Giles si rese conto che era servita solo
a spianare la strada ai *suoi* sensi di colpa.
Se
Anya era morta era anche colpa sua.
Non
lo sapeva, non ne aveva il ricordo, ma era stato lui, il Rupert Giles
dell'altra dimensione, ad aver distrutto il medaglione che l'aveva resa umana e
mortale. Era stata Anya stessa a raccontarglielo una volta che gli aveva
chiesto un aumento di stipendio, rinfacciandogli quel fatto per farlo sentire
in colpa e ottenere quello che voleva.
All'epoca
le era scoppiato a ridere in faccia, ma *ora* quelle parole stavano sortendo il
loro effetto.
Lui
l'aveva condannata alla mortalità e non le era nemmeno stato accanto quando
Xander l'aveva abbandonata. Era tornato solo per salvare Willow eppure Anya non
gli aveva rimproverato quell'assenza, era stata solo felice di vederlo e gli
era rimasta accanto quando era ferito e in punto di morte.
Giles
sorrise nel ricordare l'abbraccio irruento di lei che gli aveva quasi stritolato
le costole ferite e sentì le lacrime spuntargli negli occhi al pensiero di
quell'unico bacio che si erano scambiati quando avevano perso la memoria e
credevano di essere fidanzati.
Quel
dolore, sommato alla stanchezza e alla carenza di sonno, lo sopraffece e
l'Osservatore scoppiò a piangere come non gli succedeva da molto tempo, da
quando Buffy si era sacrificata al posto di Dawn.
Pianse
a lungo, col viso affondato nel cuscino, senza neanche preoccuparsi di
asciugarsi le lacrime.
E
su quelle lacrime versate per Anya, Rupert Giles infine si addormentò.