LIGHT AD DARKNESS
Di Jade
Disclaimer: I
personaggi di ‘Buffy’ e ‘Angel’ appartengono tutti a Joss Whedon e alla Mutant
Enemy, mentre quelli che non riconoscete, appartengono a me.
Rating: PG-13
Personaggi/Pairing:
Buffy/Angelus, Spike, Drusilla, Kendra, Scooby gang.
Sommario: Angelus
fa diventare Buffy una vampira per salvarla da un male incurabile… ma Willow e
gli altri non sono per niente disposti a lasciar correre.
***
CAPITOLO 1
Buffy aveva
sempre pensato che la sua morte sarebbe stata per mano di un vampiro, un
demone, o un'altra delle entità oscure che combatteva. Non avrebbe mai
immaginato che un bel giorno si sarebbe svegliata in una stanza d'ospedale, attaccata
ad una flebo, con sua madre e i suoi amici che
piangevano quando pensavano che lei dormisse, come se le fosse possibile.
Leucemia. Ecco il suo nemico. L'aveva colpita neanche tre mesi prima,
all'improvviso, rendendo inevitabile il ritorno di Kendra. Quella notte era da
sola nella sua stanza, immersa nel buio e nel silenzio. Aveva la certezza che
nonostante le cure sarebbe morta, anche se tutti le dicevano il contrario, ma
lei non ci credeva più. Se proprio doveva succedere, tanto valeva morire lottando
contro il male che era stata chiamata a combattere.
Meglio non andare
al cimitero, c'era Kendra, meglio evitare. Stava vagando per le strade, quando
si fermò. Alle spalle sentiva una presenza ormai familiare. Anche se il loro
romantico idillio era finito, la presenza di Angelus nella sua vita era una
delle poche costanti che
aveva ancora. Buffy si voltò, Angel era davanti a lei, e guardava i suoi occhi
cerchiati di scuro, il viso pallido. Sembrava non credere che quello scheletro
fosse la stessa ragazza che conosceva. Le frasi cattive che aveva pensato per
ferirla gli morirono in gola, negli occhi di lei aveva visto una luce, come se
ormai non avesse più niente da perdere. Il combattimento che seguì era ormai
scontato, Buffy era troppo debole, e per Angelus gettarla a terra fu uno
scherzo. Hai perso, le sussurrò all'orecchio, mentre le immobilizzava le
braccia. Era sicuro che a questo punto avrebbe almeno avuto
paura, che avrebbe tentato di lottare. Invece, a parte le guance rigate
di lacrime, lo sguardo era sempre fisso su di lui. Angelus le diede un bacio a
fior di labbra, cercherò di fare in modo indolore, le disse, e poi la morse
strappandole un gemito di dolore, mentre le risucchiava la poca energia che
ancora la teneva in vita.
Angelus era poi
tornato al suo vecchio appartamento, con Buffy tra le braccia. Sulle sue labbra
c'era ancora qualche goccia del sangue che il vampiro le aveva fatto
inghiottire. Era solo questione di minuti, e Buffy sarebbe tornata da lui. E
stavolta per sempre. La depose dolcemente sul letto, e si sedette su di una
sedia accanto a lei, contemplando il suo viso che nonostante tutto era ancora
bellissimo. Della sua malattia aveva saputo solo quella notte, Kendra
accidentalmente si era fatta scappare la cosa durante un loro incontro al
cimitero. Lo avevano ingannato per bene, doveva riconoscerlo: per tutti quei
mesi aveva creduto che Buffy fosse a Londra, chiamata dal Consiglio.
Buffy aprì
improvvisamente gli occhi e si tirò a sedere, e questo riscosse Angel dai suoi
pensieri. Sorridendole, tese una mano a carezzarle il volto.
“Benvenuta a
casa, amore mio.”
Casa? Buffy lo
fissava con aria interrogativa. No, la sua casa era…dove? Con chi? Non
ricordava. Nella sua testa c'era solo Angel, l'uomo che amava, che le aveva
ridato la vita. Il suo sire.
Aiutandola ad
alzarsi, la condusse poi da Spike e Drusilla. I due stavano per farsi uno
spuntino, quando la vista dei due, mano nella mano, li
lasciò di sale.
“Sei diventato
pazzo? Che diavolo ci fa lei qui?”
“È una di noi. Davvero gentile, hai lasciato
qualcosina anche per noi. Io e Buffy siamo affamati.”
Buffy si avvicinò a Spike mutando la sua faccia “Proprio gentile. Chi di voi due mi da una mano a ripescarli? Mentre parlavamo sono
scappati,“ sorrise cattiva.
Drusilla le
ricambiò il sorriso, e le due ragazze insieme andarono a caccia dei due
malcapitati.
Ritornati
all'appartamento, i due si concessero una lunga e appassionata notte d'amore, e
Buffy quando si risvegliò notò con piacere di essere ancora tra le braccia di
Angelus. Allora non era un sogno, è tutto vero, io e te
insieme per sempre, pensava Buffy stringendosi a lui. Quasi di malavoglia si
alzò dal letto, e aprendo uno spiraglio tra le tende vide che c'era ancora la
luce del sole, e i suoi raggi la investirono in pieno. Buffy richiuse subito la
tenda, e il suo primo impulso fu quello di correre in bagno a vedere se nel suo
viso c'erano ustioni. Appena vide il suo riflesso intatto sospirò di sollievo.
Il suo riflesso?
Buffy guardò
spaventata la sua immagine riflessa. Ma che diavolo stava succedendo? I vampiri
non avevano riflesso, e tantomeno sopravvivevano alla luce del sole!
Indietreggiando,
urtò contro un mobile, facendo cadere degli oggetti e svegliando Angel. Quando
si accorse che Buffy non era lì con lui, andò a vedere cosa fosse successo e la
trovò seduta sul pavimento che tremava.
Le stava per
chiedere cosa fosse successo, quando si ricordò dello specchio e capì (o
perlomeno lo credette) cosa aveva spaventato Buffy.
“Lo so, è uno
shock la prima volta. Credimi, poi diventa normale e non ci farai più caso,“ le disse tendendole le mani e aiutandola ad alzarsi
“Forza, torniamo a letto.”
“Non ho più
sonno. Devo abituarmi al fatto di uscire di notte e non di giorno…Credo che
leggerò un libro.”
“Come vuoi,
piccola.”
Appena fu sicura
che Angel dormiva, Buffy si vestì e uscì di corsa, diretta alla biblioteca di
Giles. Maledizione, voleva delle spiegazioni!
***
Giles era stato
avvisato dai ragazzi che Buffy era cambiata, ma quando la vide alla luce del
sole si disse che dovevano essersi sbagliati.
“Buffy! Allora non sei diventata un
vampiro! Oh, grazie al cielo “ ma il resto della frase gli
rimase in gola. Buffy gli si stava avvicinando sorridendo, pulendosi le
labbra con il dorso della mano. C'era del sangue.
“Spiacente di deluderla, Giles. Sa, ho appena fatto uno spuntino, e di
sicuro non era una fetta di torta.”
Giles le mise
davanti una croce, ma sembrava non avesse nessun effetto su di lei “Perché non
stai bruciando, se sei diventata una di loro?”
“Questo deve
dirmelo lei. Tra i suoi libri ci dev'essere qualcosa! Non sa che infarto mi
sono presa stamattina quando ho visto il mio riflesso allo specchio…cioè, mi
sarei presa se avessi ancora un cuore che batte. Voglio che per domani notte
cerchi un precedente, se mai c'è stato, una soluzione, oppure dirà addio a
tutti i nostri comuni amici, partendo da Kendra. Sono stata
chiara?”
“Come il sole.”
Soddisfatta, dopo
aver piegato l'Osservatore se ne tornò da Angel.
***
Aspettò il suo
risveglio seduta sul letto, accanto a lui.
“Ciao, bell'addormentato. Hai fatto dei bei sogni?“ gli sussurrò sorridendo quando aprì gli
occhi.
“Solo uno. Ma
vedo che non stai scomparendo, quindi…”
“C'è una cosa che
devo dirti,“ e si diresse verso la finestra,
spalancandola, e lasciando che la luce del sole al tramonto la colpisse in
pieno.
Angel la guardò
prima terrorizzato, e poi sorpreso “Ma tu non stai bruciando!”
“Già. È quello
che mi ha urlato anche Giles appena mi ha visto.”
“Cos'hai fatto?!”
“Calmati! Volevo
una spiegazione, e lui ha detto che cercherà tra i suoi libri.”
“Non ti fidare, Buffy.”
“Angel, quello sa
più cose su di noi e le Cacciatrici di me, te, Spike e Dru messi insieme.
Tranquillo, lo farà…o troverà quattro cadaveri nella sua biblioteca la mattina
dopo. Kendra, Willow, Xander e Cordelia.”
Angel rise “E brava Buffy. Impari in
fretta.”
“Ho avuto un buon
maestro.”
***
“Ma sei pazza? Proprio a Giles
sei andata a chiedere aiuto?“ le urlò Spike appena Buffy finì di raccontare
tutto.
“Sta calmo.
Voglio solo delle informazioni da lui, e me le darà, altrimenti…”
L'espressione di
Spike passò da arrabbiata a compiaciuta “No, non ci
credo. Lo hai ricattato?”
“Che c'è, non me
ne ritenevi capace?”
“Ora posso
dirtelo. Benvenuta in famiglia, Buffy!”
Spike e Buffy
erano da soli alla casa, Angelus e Drusilla erano andati a farsi un giro da
soli, e lui approfittò della compagnia per parlare con Buffy del suo
"amico".
“Non dirmi che la
situazione ti piace.”
“Che situazione?”
“Andiamo, non dirmi
che non hai notato come si comportano Dru e Angelus quando sono insieme.”
“Guarda che lui
lo fa solo per te. Sa che sei geloso di Dru alla follia.”
“E tu? Non sei
gelosa?”
“Sinceramente?”
“Sì.”
“Dru mi è
simpatica, lo sai, ma se la becco avvinghiata al mio
fidanzato un'altra volta potrei far qualcosa di cui non mi pentirei.”
“Idem.”
“Rendiamogli pan
per focaccia. A tutti e due.”
“Che hai in
mente?”
Buffy gli sussurrò all'orecchio la sua idea, e Spike annuì divertito “Mi
piace. Speriamo funzioni.”
Al ritorno di
Angelus e Dru, Buffy e Spike non c'erano già più. Avevano lasciato un
biglietto, andiamo a sentire un concerto, non aspettateci, c'era scritto.
Angelus accartocciò il biglietto nella mano. Quanto avrebbe voluto averli lì, tutti e due…
Nervoso, e geloso
come mai gli era successo, si sedette nel salotto e li
aspettò per ore. Verso le quattro, li sentì ritornare a casa. Stavano ridendo,
e non si preoccupavano minimamente di far piano. Alla vista di Angelus, Spike
fece un plateale baciamano a Buffy e senza salutare l'altro vampiro andò da
Drusilla.
“Ti sei
divertita?”
“Cosa c'è, sei
geloso?”
“Io? Geloso di
Spike? Tesoro, per chi mi hai preso?”
Buffy gli disse
che era stanca, e che sarebbe andata a dormire “Ci vediamo più tardi, Angel,“ gli disse abbracciandolo. Poi gli
sussurrò all'orecchio “Piaciuto lo scherzetto? A me e a Spike immensamente.”
“Buffy ha
fatto…cosa?”
Giles non aveva
perso tempo, e prima che cominciassero
le lezioni aveva riunito tutti in biblioteca per informarli delle ultime e
spiacevoli novità.
“È venuta da me,
ieri mattina. Sotto il sole. Vuole delle risposte, e ha detto che vi ucciderà
se non lo faccio. Partendo da te, Kendra.”
“Che venga pure, non ho paura di lei.”
“Non è un comune
vampiro! È qualcosa di più. Ha le conoscenze di una Cacciatrice, e un demone in
corpo. Questo la rende forte perlomeno il doppio di te, ti potrebbe uccidere in
un istante.”
“Giles ha ragione,“ le disse Willow.
“E così ci
dobbiamo piegare al ricatto di una vampira?”
“Buffy è di
parola, lo sai. E se avrà al seguito il suo fidanzato e Spike e Drusilla…”
“Non c'è bisogno
di dire altro, Giles,“ sussurrò Xander.
“Stanotte andrò
alla villa, da Buffy.”
“Non se ne parla,
vengo con lei.”
“No, Kendra. Non
mi faranno niente, non sono così stupidi. Quando il sole tramonterà, andrò da
loro con quello che ho scoperto. Ora andate, avete lezione.”
Tutti se ne
andarono, tranne Willow.
“Allora Willow,
hai scoperto qualcosa?”
“I testi che mi
ha trovato sono scritti in rumeno arcaico, e con il programma nel computer di
Miss Calendar li ho tradotti in Inglese, ma bisogna lavorare sul programma per
renderlo più preciso. Tempo due, tre giorni e forse ci
riuscirò. È quello che penso?”
“Spero funzioni.
Angelus va fermato, e anche Buffy. Non voglio essere costretto ad ucciderla...”
“Funzionerà. Non si preoccupi.”
***
“Che c'è, Angel?
Sei arrabbiato? “gli chiese Buffy quella sera.”
“Non mi è
piaciuto quel giochetto, Elisabeth. Per niente.”
“Elisabeth? Non
mi avevi mai chiamato così. Credevo non lo sapesse nessuno il mio vero nome. E
poi, caro mio, io non sono Spike. Lui può anche sopportare i tuoi giochetti con
Dru, ma io no. Non divertono per niente neanche me.”
Angelus a quel
punto scoppiò a ridere, e Buffy lo guardò come se fosse impazzito.”
“Mai avrei
pensato che proprio tu fossi gelosa di Drusilla. Non ti
ritenevo il tipo.”
“Ora lo sai. E sai anche come e con chi te la
farei pagare,” rispose lei sorridendo.
“Davvero lo
faresti?”
“Mettimi alla
prova,“ sussurrò lei mentre lo baciava.
In quel momento
erano arrivati anche gli altri due, ma Angel e Buffy neanche se n'erano
accorti. L'armonia nella casa era tornata…almeno per il momento.
Sentirono bussare
alla porta, e poi videro Giles entrare in casa. Tremante, spaventato dal luogo
dove si trovava, e dall'affrontare colei che una volta era
“Giles, che
sorpresa. Mai avrei pensato che avrebbe avuto il fegato di venire qui da me. La ritenevo un pavido, ma
ora mi ha fatto cambiare idea.”
Giles cercava di
non guardarla in faccia, ed espose quel che aveva trovato.
“Solo un'altra Cacciatrice al mondo è stata
vampirizzata. Lo ha fatto per amore. Poteva stare alla luce del sole, portare
croci, niente poteva fermarla…eccetto
Angelus arrivò
alle spalle di Buffy e l'abbracciò “È una minaccia, Giles?”
“È solo quanto ho
trovato.”
“E io le credo,“ rispose Buffy.
“Manterrai la
promessa?”
“Stanotte
rimarranno vivi. Domani notte…beh, è un altro discorso...”
“Ci dev'essere
qualcosa dentro di te che ricorda ancora quello che sei!”
“Sta sognando, signor Giles. Buffy
Giles uscì
mestamente dalla casa.
“Sapeva che Kendra legge il rumeno antico? “attaccò Willow, spuntandogli davanti senza
preavviso.
“Santo cielo! Willow che fai qui?”
“So che non avrei dovuto, ma… Kendra ha voluto vedere il mio progetto e
ha finito la traduzione. E sono passata alla bottega di
magia a fare qualche spesuccia,“ e dicendo questo gli
fece vedere gli acquisti.
La vista degli
oggetti nella borsa rincuorò Giles. “Bella pensata.
Comunque per stasera non si fa niente. Dobbiamo architettare
un piano.”
La sera dopo, il
quartetto malefico uscì di casa diretto al Bronze per
farsi uno spuntino. Unico imprevisto alla caccia: Kendra.
“Avevo visto
giusto. Voi quattro non farete un altro passo!”
“Kendra…ti prego,
mi stai spaventando,“ la prese in giro Buffy.
“Ricordi cosa mi
hai insegnato? La rabbia è un'alleata. Non far lievitare la mia…”
Per tutta
risposta Buffy le si scagliò contro, con tutte le intenzioni di morderla. Gli
altri guardavano in disparte, quella era la battaglia di Buffy, e comunque
sapevano che non avrebbe gradito intromissioni.
La ragazza sbatté Kendra contro un muro, e poi la sollevò prendendola
per la gola “Ti stai divertendo? Io tanto…”
“Ancora per poco…“ sorrise Kendra.
Buffy comprese
solo allora che aveva fatto il gioco di Kendra, e poi un colpo secco alla nuca
da parte di Giles le fece perdere i sensi.
Subito i tre
vampiri tentarono di salvare Buffy, ma le croci e i paletti in mano a Kendra e
Giles li costrinsero a tenersi a distanza.
“Come la
metteremo, quando ci saranno due Cacciatrici in città?”
“Molto male…ma
per voi,“ gli disse Angel, allontanandosi. Non era
stupido, sapeva cosa volevano fare. La notizia sul ritrovamento di quegli
antichi libri di magia aveva fatto il giro di tutti i demoni della città, e
bisognava a tutti i costi impedire il rituale, altrimenti Buffy sarebbe stata
persa per sempre.
Osservarono
Giles, con Buffy tra le braccia, varcare insieme a Kendra, Xander e Willow la
porta di una chiesetta sconsacrata, e legare Buffy ad una colonna.
Irruppero nella
chiesa, e a quel punto i tre, usciti dalla sacrestia, li chiusero dentro.
“Andate via! È una
maledettissima trappola!“ urlava Buffy mentre Angel la slegava.
“Ma che stai
dicendo?”
Buffy indicò
l'altare “Non vogliono solo me…vogliono anche voi!”
Angel, Spike e
Drusilla guardarono l'altare. Quattro globi di Thesulah rilucevano di luce
propria. Tentarono di uscire, ma tutte le porte erano sbarrate. Dall'esterno,
si sentivano le voci di Kendra e Willow recitare la maledizione, e
improvvisamente i quattro vampiri sentirono un dolore lancinante stringere i
loro cuori.
Poi, più nulla.
***
La maledizione
aveva fatto effetto, le anime erano ritornate nei corpi dei quattro vampiri.
Angel fu il primo a risvegliarsi, davanti a lui c'erano Giles, Kendra con un
paletto in mano, e Willow con l'incantesimo e i globi di Thesulah.
“Che è successo?”
“Adesso
ricorderai tutto, non preoccuparti, Angel.”
E non scherzava. Tutti insieme, i ricordi degli ultimi sei mesi gli esplosero
in mente.
“No…non posso
aver fatto questo a lei…”
“E invece sì,“ disse Giles indicando Buffy, ancora svenuta sul pavimento
della chiesa, vicino a Spike e Drusilla. Ora si stava svegliando, e lui l'aiutò
ad alzarsi.
“Come stai?”
“Malissimo. Che
cosa è successo?”
“Abbiamo
l'anima.”
Buffy lo guardò
confusa, e poi vide anche gli altri, che sembravano senza dubbio molto felici
di vedere la vera lei.
“Bentornata
Buffy.”
CAPITOLO 2
I quattro vampiri
uscirono dalla chiesa ancora un po' frastornati per quello che era successo,
senza sapere se ridere per aver di nuovo l'anima, o piangere dal senso di colpa
che si era risvegliato nei loro cuori. Buffy aveva messo un braccio intorno a
Drusilla, la ragazza non aveva smesso un secondo di singhiozzare da quando si
era svegliata. Ora che sarebbe successo?
Immaginando la
sua confusione, Giles domandò a Buffy di venire con lui a casa sua.
“Non sai quanto
sono felice che tu sia tornata, Buffy.”
“Mi dispiace di
averle detto quelle cose…”
“Non eri tu.”
“Che succederà
ora?”
“Kendra è
“Dru. Noi siamo
abbastanza forti per riuscire a superare la faccenda,
ma lei…”
“Ce la farà. Deve riuscirci.”
“Non la faccia
troppo facile!“, si sorprese a urlare.
“Buffy, ma che
cos'hai?”
“Niente, è solo
che…insomma, stavolta…”
“Stavolta ti
senti chiamata in causa.”
“Giles,
nonostante l'anima che mi avete ridato, io rimango una di loro. Sono un
vampiro. E prima o tardi, lei e gli altri ci sbatterete la testa.”
Lo lasciò da solo
nella strada, e senza sapere come si ritrovò al Bronze. Aveva bisogno di
qualcosa di forte.
Appena arrivata
al bancone, si accorse che alla sua sinistra c'era Spike, davanti a una birra
iniziata e tre finite.
“Bevi per
dimenticare?“ chiese lei sedendosi sulla sgabello a
fianco e ordinando da bere anche lei.
“Sì, come se
fosse possibile. Posso anche ubriacarmi, ma tanto domani il magone allo stomaco
sarà sempre lì. E sarà accompagnato da un mal di testa galattico.”
“Angel dice che è
normale, ma che poi comincia a fare meno male. Bisogna
dare tempo al tempo.”
“Sono preoccupato
per Dru. Non si può certo dire che abbia nervi d'acciaio grazie ad Angelus. È
sconvolta, ma mi ha detto che stava bene, e mi ha letteralmente buttato fuori
di casa.”
“Se vuoi vado da
lei, tanto non ho altro da fare.”
“Grazie Buffy.”
Appena arrivata
nelle vicinanze della villa, sentì dei rumori, come di vetri che si
infrangevano contro un muro. Entrata in casa, vide Drusilla in lacrime che
stava frantumando tutte le sue bambole.
“Dru, che stai
facendo?”
“Lasciami stare!
Lasciatemi tutti stare!”
“Io non me ne
vado, dovrai buttarmi fuori a calci…sempre che una ex
novizia ne sia in grado.”
Dru si voltò di
scatto con un espressione sorpresa. Come lo sai?, le domandò.
Buffy si sedette
sul pavimento accanto a lei, e le chiese di raccontarle com'era stata la sua
vita "prima", della sua famiglia.
“Mia madre,
Annie…mi mancano così tanto…”
“È normale.”
“Pensavano fossi
figlia del Demonio, specialmente mia madre. Non hanno mai accettato le mie
visioni.”
“Scommetto che
non lo hanno mai pensato sul serio, Dru.”
“Ho paura.”
“Ehi, guarda che
io e i ragazzi non andiamo da nessuna parte. Non ti lasciamo da sola.”
“Beh, una di noi
lo sarà tra poco. Ho avuto una premonizione.”
“Che hai visto?”
“Una coppia
lascerà la città, un'altra è destinata a frantumarsi e uno dei due rimarrà qui,
per via di alcuni legami che non sono riuscita a vedere.”
“Io ed Angel.”
“Non dirlo
neanche per scherzo, Elizabeth! Voi due siete anime
gemelle.”
Buffy scoppiò a
ridere, la testa appoggiata sulle ginocchia, e Drusilla, un po' contrariata, le
chiese cosa ci fosse di tanto esilarante.
“È che…andiamo,
quando vivevamo sotto lo stesso tetto e tu ed Angelus stavate sempre
insieme…non credo pensassi a questo quando eri con lui, e io e Spike là a
guardare.”
“Secondo il mio
ambiguo modo di pensare, credevo di avere diritti su entrambi. Sul mio…nostro sire, e sulla mia creatura…”
Buffy guardò
l'orologio. Ormai era l'alba, e Giles voleva vederli tutti e quattro prima
dell'inizio delle lezioni.
“Su, alziamoci. Il mio Osserv…Giles vuole vederci.
Credo voglia far rapporto su quanto è successo al Consiglio.”
“Ma…il sole…”
“Giles mi ha
detto che questa maledizione vi permetterà di stare anche alla luce del sole.
Non preoccuparti.”
Dru guardò il suo
vestito da sera rosso “Non credi sia il caso…”
“Forza, andiamo a
vedere se nel mio armadio c'è qualcosa.”
***
Xander, ancora
mezzo assonnato, stava varcando tristemente la soglia della scuola, cominciando
a preoccuparsi per l'interrogazione della prima ora. Notò che alcuni ragazzi
stavano parlottando tra loro, e da quello che riuscì ad afferrare sembrava che
fosse arrivata una nuova.
“Una moretta da
far girar la testa.”
“Di dov'è?”
“Credo venga da
Londra. Craig dice che ha l'accento inglese.”
“Io l'ho vista. Cavolo, è…”
“Zitto, eccola
che arriva.”
Xander sollevò lo
sguardo per vedere questa meraviglia, e a momenti cadde a terra. Drusilla? Beh,
certo, vestita come una normale studentessa era molto carina…molto molto
carina…
“Ciao Xander.”
“Ma che…Drusilla? Che ci fai qui?“ rispose Xander. Occupato com'era a
osservarle le gambe, non aveva neanche visto che ora era davanti a lui.
“Aspetto Buffy.
Considerato che…è morta…dovrà fare attenzione per entrare qui.”
“Vero. Scusa, ora
devo andare.”
“Aspetta. Io…”
“Tu cosa?”
“Volevo scusarmi
per la notte dopo S. Valentino. Quando io…”
“Ricordo. Non
pensarci, eri sotto un incantesimo. Dov'è il tuo ragazzo?”
“Spike? Noi due
abbiamo rotto. Hai presente quando una storia parte male fin dall'inizio?”
“Mi dispiace, ma
credo di capire. Sai, anche io e Cordy…”
“Mi dispiace
Xander.”
“A me no… “le
disse prendendola sotto braccio ed entrando in biblioteca.”
Intanto, in
biblioteca, Angel e Buffy stavano discutendo con Giles e gli altri. Sembravano
scioccati, erano sicuri che con l'incantesimo Buffy sarebbe
tornata quella di prima, e invece…
“Buffy, Angel,
come state voi e gli altri?”
“Allora…io non mi
capacito di aver ucciso, e neanche lui “disse indicando Spike, che annuì. “L'ho
trovato ieri sera che si sbronzava al Bronze.”
“Io invece non riesco a credere di aver fatto questo a te. Ti ho resa una demone.”
Buffy guardò
Angel piena di comprensione. Gli faceva male, si vedeva, ma forse col tempo…
“Di Drusilla, non
so… “e s'interruppe vedendo Dru e Xander entrare in biblioteca chiacchierando
insieme, “…ma credo la stia prendendo meglio di tutti noi messi insieme.”
Cordelia divenne
verde, Spike lanciò un'occhiata interrogativa a Xander, e Angel, Willow e Buffy
si guardarono reprimendo una risata.
“Bene, ora ci
siamo tutti. Signor Giles, che cosa scriverà al Consiglio su di noi?”
Giles si mise gli
occhiali e prese la lettera che era sul tavolo “Buffy, ti prego di ascoltare in
silenzio quanto segue.”
"Ho
osservato Buffy Anne Summers sin dal giorno in cui è arrivata in città e ha
scongiurato il Raccolto, e ora purtroppo vi devo comunicare che
Angelus, scoperto
l'inganno e la morte di Buffy ha lasciato la città e di lui si sono perse le
tracce, seguito da Spike. Su Drusilla è stato fatto l'esperimento di
restituirle l'anima, avendo trovato in alcuni antichi testi rumeni un nuovo
rituale dei Morti Viventi, e ora aiuta Kendra durante la caccia…"
Giles sollevò gli
occhi, e guardò i ragazzi. “Questo è quanto voglio spedire al
Consiglio. Che ne pensate?”2
Spike, Angel,
Dru, e Buffy si guardarono l'un l'altro. Una volta di più Giles aveva
dimostrato di avere doti telepatiche, era proprio quello che volevano!
“Ha mentito al
Consiglio…”
“Ne valeva la pena. E comunque a
loro basta che ci sia una Cacciatrice, e c'è. Non preoccuparti per tua madre,
ci penseremo noi a lei.”
“Mi mancherà
tanto…ragazzi, mi mancherete tutti in maniera incredibile!“ sussurrò Buffy
commossa, abbracciandoli tutti.
“Ci mancherai
anche tu.”
Spike, dopo aver
detto un paio di cosette al signor Harris, (del tipo "se fai qualcosa a
Dru, qualsiasi cosa, prega che non lo scopra mai") era stato il primo a
partire, voleva tornare nella sua vecchia Londra e finalmente lo avrebbe fatto.
Il giorno dopo, fu il turno di Buffy e Angel. I due sarebbero andati a
Los Angeles, e poi forse a New York, non avevano ancora chiaro dove stabilirsi.
“Sicuro che posso
stare a casa tua?“ chiese Drusilla, passando ad Angel
l'ultimo scatolone dei suoi libri.
“Per la centesima
volta, Dru, sì!”
“Bene, sai com'è
la villa è troppo grande solo per me.”
“Non combinare
troppi disastri, OK?”
“Ehi, Buffy, non
ho duecento anni per niente!”
“Drusilla. Sono
il tuo sire, e tu in teoria dovresti starmi a sentire, giusto?”
“In teoria,
certo. Cosa vuoi dirmi?”
“Solo un
consiglio. Non invitare subito un certo ragazzo ad entrare…”
“Ma va
all'Inferno! Io e Xander siamo solo amici! Come te lo devo ripetere?”
Angel uscì dal
palazzo ridendo, e Dru e Buffy rimasero da sole.”
“Che tipo!”
“Non ci credo, ha
fatto una battuta. Devo preoccuparmi, secondo te?”
“Gli passerà…a meno che non sia tutta colpa tua. Vai, non è carino far aspettare la gente. Fatti
sentire ogni tanto, OK?”
Buffy urlò un sì
e un ciao, e poi salì in macchina vicino ad Angel.
“Paga.”
“Devo smetterla di scommettere con te. Ma come lo sapevi?“ rispose lui allungandole cinque
dollari.
“Conosco i miei
polli…”
Drusilla li
guardò partire, e poi fece per entrare in casa quando qualcuno uscì dal buio e
le abbracciò le spalle. “Avranno capito tutto?”
“Da come ridacchiava Angel, di sicuro, Xander. Ma staranno zitti. Con Miss
Xander-è-mio-e-non-lo-lascio-ad-una-vampira me la vedrò in seguito…“ poi guardò
il ragazzo con uno sguardo strano.
“Uhm…Xander? Ti
va di entrare a casa mia?”
“No, cara. L'uomo
di fatica non è un ruolo che mi si confà.”
“Non pensavo a
quello….”
“E…E a cosa…?”
Dru lo fissò con
uno sguardo malizioso. “Tu che dici?”
FINE
FINE