LA MATERIA DEI MIEI SOGNI

- Una continuazione -

 

Di Josephine

 

 

Note: Questa che segue è UNA possibile continuazione della bellissima fan fiction che è "La materia dei miei sogni" scritta quasi due anni fa da Bmatcom. E' stata una delle prime fan fiction che lessi e mi colpì profondamente il fatto che qualcosa di così ben strutturato non avesse una conclusione, così ora, ci ho provato, ho tentato di darle un seguito. Scrivendola mi sono accorta subito che non avrei mai potuto ricreare lo stile dell'autore originale (è completamente diverso dal mio) ed ho pensato di scriverla come uno script, proseguendone dunque la narrazione, ma mantenendo le mie emozioni ben lontane da quelle dell'autore originale. Ovviamente mi aspetto critiche, (j_josephine@hotmail.com) e consigli. Buona lettura.

Disclaimer: I personaggi utilizzati sono di proprietà di Joss Whedon, di David GreenWalt e della 20th Century Fox Television Production. Sono stati utilizzati senza il consenso degli autori, ma non a fini di lucro. Non rivendico su di loro alcun diritto per averli utilizzati.

 

 

LA MATERIA DEI MIEI SOGNI

- Una continuazione -

 

cap. xxxiii - il sentiero che non ho mai percorso

 

GILES

(voce fuori campo) Nelle puntate precedenti di Buffy the Vampire Slayer...

 

Prima immagine una cripta dove si vede un altare ove è posta una figura esile, una ragazza esangue. Ha le braccia e le gambe legate con una spessa corda ai montanti dell’altare. I suoi arti sono rotti e contorti in un angolo innaturale. E’ completamente nuda, il suo corpo esposto alla vista ed ad ogni possibile umiliazione. Gli occhi sono aperti ma vacui, lo sguardo perso verso un punto indefinito del soffitto.

 

Stacco, interno casa Summers, primo piano di Buffy

BUFFY

Rack aveva messo i suoi sporchi occhi su di te, Dawn. Eri la sua nuova ossessione. Willow non voleva che ti si avvicinasse e pensò di doverti proteggere. Fece un incantesimo così potente che neanche lo stregone nero poteva sciogliere. Subì tutte quelle torture perché si rifiutava di revocare gli incantesimi protettivi su di noi. Rack non poteva toccarti finché l’incantesimo agiva.

 

Stacco, sequenze di primi piani di Tara e Dawn al telefono

TARA

(preoccupata) Non posso accettare, Dawn.

DAWN

(sorride alla cornetta) Neppure per venire ad un matrimonio Scooby?

TARA

(eccitata) Oh, Dea! Finalmente Xander ed Anya hanno deciso di riprovarci? Quando?

DAWN

(ridacchiando) Ma non sono Xander e Anya a sposarsi. Siamo io e Andrew

 

Stacco, primo piano di Willow che parla a Buffy

WILLOW

(sicura) Ho bisogno di farlo. Ho bisogno di dimostrare a me stessa che i demoni là fuori possono essere distrutti. E che io posso essere parte del meccanismo della loro distruzione.

 

Stacco, tre vampiri brindano in una grotta, sono Xavier, Antoine e Julius

XAVIER

Bene. Ora brindiamo. Ad un regno di meraviglioso terrore!

 

Stacco, Willow accasciata a terra, tremante urla verso Buffy

WILLOW

Ferma il rituale, ora!

 

Stacco, panoramica su una riunione Scooby, volti tesi e preoccupati

BUFFY

Il primo motivo è che non sappiamo se il clan si è estinto l’altra notte

 

Stacco, Buffy al telefono parla con Giles

BUFFY

Vediamo. Willow le ha suonate ad un buon numero di vampiri, ha fatto fuori il loro maestro e mi ha salvato la vita. Per farlo ha usato un buon numero d’incantesimi. Visto che è una strega mi sembra abbastanza naturale. Per questo tu vorresti che io facessi la spia su di lei? Per il consiglio, poi? Dico, ma sei diventato scemo?

 

Stacco, primo piano di Miss Harkman mentre conversa in salotto con Giles

MISS HARKMAN

Una grande battaglia tra il bene e il male avrà luogo di qui ad un anno. Noi sappiamo anche che c’è una macchia nell’animo puro della strega rossa. Una macchia che si allargherà presto. Diverrà così grande, che la inghiottirà, pur senza contaminare la sua purezza. Questo è il volere della Dea. La Dea agisce in modi misteriosi, talvolta. Sappi però che io l’ho visto. Tra breve Willow Rosenberg sarà una grande forza del male votata al bene. Lei sarà un essere di assoluta malvagità e sarà il campione della Dea, anche se ancora non lo sa.

 

Stacco, riunione del consiglio, primo piano su una cartellina gialla che contiene fascicoli rilegati, spunta un’immagine di Willow

ROGER TRAVER (voce fuori campo)

Quello che state osservando con tanto interesse è il nostro problema.

 

Stacco, Willow e Mathias conversano fra l’erba verde di un cimitero.

MATHIAS

In giro si dice che oggi sia tornata a Sunnydale un’anima di una purezza accecante. Una strega potente, anche se con il temperamento della guaritrice, piuttosto che della guerriera. Qualcuno giù da Willy, che era qui qualche anno fa, l’ha riconosciuta come la donna della Strega Rossa. La tua donna. Ti sei fatta una certa reputazione, negli ultimi anni.

 

Stacco su Tara, intenso primo piano

TARA

N-Non h-ho mai s-smesso d-di amarla. S-Sei a-anni o-o sessanta è l-lo s-stesso. Lei è… u-una p-parte di m-me, d-della m-mia a-anima. Come Liz.

 

Stacco su Buffy, è nella camera da letto di Willow, le parla dolcemente

BUFFY

Be’, non proprio tutto. Ho detto a Dawn e Tara cosa è successo con Rack e Spike.

 

Stacco su Liz, primo piano della bambina, in piedi, sulla soglia della camera di Willow.

LIZ

Tu sei zia Willow.

 

Stacco, Tara in soggiorno, casa Summers, è prossima alle lacrime

TARA

Ci s-siamo ba-baciate. (singhiozza) M-mi h-ha respinta!

 

Ululato. Segue sigla iniziale.

ATTO I

 

Scena. Un’ampia sala per banchetti, illuminata e arredata con cura. Immagine di partenza, taglio frontale, poi panoramica da destra verso sinistra. Si vedono numerose sedie in velluto rigorosamente disposte su una serie di file. Addossati alle pareti tavoli per buffet, composizione floreali sul pavimento. Sullo fondo della sala c’è un altare illuminato dalla luce tenue di due lampade. Stacco su Dawn che sposta di pochi centimetri alcune sedie. Willow la guarda con aria contrariata, ha un foglio di carta fra le mani.

 

WILLOW

(con finta allegria) Dawn, tesoro, hai nuovamente cambiato la disposizione della sala!

DAWN

(gesticola con le mani in evidente imbarazzo) Will! Ho semplicemente aggiunto qualche sedia… Uhm, anche spostato il bancone, sì, insomma… (aggrotta il sopracciglio) raddrizzato i tavoli di buffet… nel caso giungessero invitati all’ultimo minuto e…

WILLOW

Abbiamo una lista di 112 invitati, e non 113 perché tua sorella e la tua futura suocera sono superstiziose…(si appoggia al suo bastone e cerca di mantenere la calma) E nel mio schema, qui, su questo foglio ci sono esattamente, guarda caso, 112 sedie. Se qualcuno decide di portarsi un amico, la fidanzata o un parente, c’è posto sul fondo della sala…

DAWN

(petulante) E se qualche invitato diventasse enormemente grasso e il posto–sedia che hai definito tu, sul tuo dettagliato schema non fosse sufficiente…

WILLOW

(irritata) Nessun invitato, diventerà grasso…

DAWN

(isterica) E se il prete avesse il raffreddore! Non ci hai mai pensato vero! (punta un indice accusatorio verso Willow) Ho pensato ad un piccolo mobiletto, qui, di fianco all’altare dove può mettere il pacchetto di Kleenex e Xander mi ha assicurato di farlo a forma trapezoidale così potremo porci alla sua estremità superiore una pianta rampicante e… con fiori gialli magari che s’intonano alla tappezzerie oppure…

WILLOW

(urla) Dawn! Falla finita! (si calma e prosegue con dolcezza) Scusami Dawn, non volevo gridare, ma non capisco il motivo della tua preoccupazione. Della disposizione della sala ne abbiamo parlato già giorni fa, avevamo convenuto assieme a te ed a Andrew ogni dettaglio, ora mi spieghi il motivo di tutta questa tua agitazione?

DAWN

(rimane in silenzio, si guarda attorno, evita di guardare Willow, poi si decide, quasi trema) Ho paura!

WILLOW

(si adagia silenziosamente su una sedia, quasi con fatica, poi dura) Siedi Dawn! (poi decisa) Di cosa hai paura?

DAWN

(cerca di appoggiare il capo alla spalla di Will, cerca il suo abbraccio, il suo calore, ma la rossa si scosta di scatto, si guardano negli occhi, da donna a donna) Non credo di essere pronta. Il matrimonio, la vita matrimoniale mi spaventa. E se non fossi capace di mantenere quel giuramento, se commettessi qualche errore, qualche sbaglio. Lui mi perdonerebbe? (scorrono alcune piccole lacrime) La libertà che ho sempre avuto, la forza che tu mia hai insegnato per camminare per la mia strada, domani forse non l’avrò più. E i figli, una famiglia, sarò capace di gestire le immense responsabilità che ne derivano! Willow io…

WILLOW

(prende il viso di Dawn fra le mani, le sorride dolcemente, la tranquillizza, le sue dita le percorrono il viso) Io ho fiducia in te, Andrew ne ha. Tutti noi ne abbiamo. Le paure e i dubbi sono insiti in ogni nostra scelta, sarebbe da irresponsabili non averne di fronte ad un così immensa. E’ la cosa giusta da fare Dawn, rischiare, aver paura, dubitare. Non sottrarti ad essa, sfidala, corri il rischio e ama, con tutta te stessa. (breve silenzio, poi aggiunge sorridendo) E non ti preoccupare, terremo Xander a dieta, al massimo costringeremo Buffy prepargli pranzo e cena, così non s’ingrasserà vedrai…

DAWN

(pare essersi calmata, solleva il viso, si asciuga le lacrime, tira su con il naso) Rischiare eh… anche tu hai rischiato questa mattina, di far venire un infarto a tutte noi nascondendoci il bacio che hai dato a Tara… (sorride soddisfatta)

WILLOW

(imbarazzata guarda verso un immaginario punto sul soffitto, poi il suo viso cambia espressione) E’ stato estremamente naturale baciarla, vederla lì, di fronte a me, appoggiata leggermente allo stipite della porta, bella, bellissima, meravigliosamente bella, osservare me e Liz giocare. Sei anni e le stesse emozioni di sempre, nulla di diverso, nulla di paragonabile al suo essere dentro di me, in me, mi sono alzata e l’ho baciata, allo stesso modo in cui le avrei detto –ciao– o –come stai, come va?– Ma poi quel breve contatto ha fatto nascere dell’altro, un oscuro bisogno conosciuto, da tempo celato. L’ho oscultato e l’ha oscultato pure lei. Sesso, sesso estremo. Folle, infinito, fino a star male, sesso… Il mio secondo pensiero è stato quello di toglierle i vestiti di dosso nel minor tempo possibile, ma ovviamente c’era la bambina lì e non potevo… (il suo tono di voce muta si scatto, ansimante) Dannazione! Dawn! Io non dovrei raccontarti queste cose!”

DAWN

(il suo viso è raggiante, la sua voce solare, carica di energia) Finalmente! (urla) Lo sapevo, lo sapevo. La crisi depressiva pre–matrimonio ha funzionato, eri così preoccupata per me, che non ti sei accorta che è stato sufficiente una piccola, piccolissima parola per farti precipitare nel baratro dei ricordi. Sono un genio! (Poi riprende, il suo tono di voce è molto serio) Non è giusto che tu nasconda i tuoi sentimenti Willow, è così chiaro e semplice il vostro amore, provare e rischiare, me l’hai appena detto tu, perché, perché non riprovarci?

WILLOW

(glaciale) Ne abbiamo già parlato Dawn. Più di una volta, e non ho intenzione di ripetermi. La storia fra Tara e me si è conclusa, è finita. Sarebbe da incoscienti lasciar libero sfogo alle nostre emozioni. Ci sono troppe vite in gioco. No, non è possibile.

DAWN

Vite in gioco? Ma cosa dici? Non capisco…

WILLOW

(rimane in silenzio per qualche istante. Osservò il soffitto dipinto con preziosi stucchi. Poi lentamente, volse il suo sguardo al pavimento. Terra e cielo. Infero e paradiso) Ho perso Tara una volta Dawn, non posso permettermi di perderla nuovamente. Se qualcosa non funzionasse, se ci riprovassimo e non funzionasse io… io… Non riuscirei a sopravvivere nuovamente. In quella grotta con Rack e Spike… Vidi con chiarezza il mio destino. La magia mi ha sottratto la persona che più amavo. E mi ha lasciato i suoi ricordi. Bene. Io posso vivere di ricordi, ne ho così tanti che per raccoglierli non basterebbe una vita intera, ma la possibilità, la sola possibilità che non funzionasse fra noi a causa della magia, dunque a causa mia, per colpa mia io… no… non posso rischiare.

Lentamente Willow si dirige verso la porta, Dawn le corre incontro

DAWN

Non capisco, Will, non capisco… Aspetta! Dove vai?

WILLOW

(indifferente) Non ti preoccupare Xander non ingrasserà. Ed io ora devo andare ad ordinare i fiori

DAWN

(in extremis) No, no, aspetta ai fiori ci pensa Buffy… Gli ho chiesto di occuparsene…

WILLOW

(la guarda preoccupata) Io ho una profonda ammirazione per Buffy, ma da questo ad affidargli il compito di ordinari i fiori per il tuo matrimonio

DAWN

(annuisce con aria complice) Tranquilla, gli ho dato una lista, deve solo leggerla. E poi c’è Tara con lei

Willow lascia che solo i suoi occhi rispondano, si volge e lascia Dawn sola in quella sontuosa stanza vuota.

 

Stacco di immagine. Un uomo rannicchiato in posizione fetale si sveglia nel bel mezzo di un deserto. Si ridesta piano, muove ogni singolo muscolo lentamente. Il calore è soffocante, gli impedisce di tenere gli occhi aperti. Si solleva in piedi. Barcolla. Cammina con passo incerto. Inquadratura di spalle. Appare davanti a lui un albero rigoglioso. Colmo di foglie verdi. Si accascia ai suoi piedi e brutalmente inizia ad affondare le mani in esso, rimuove la corteccia, le sue dita sanguinano per lo sforzo, riesce a creare un varco, una breccia nel tronco scuro. S’arresta. Lo fissa in un silenzio ipnotizzato. Dal buco sgorga un getto di fluido nero che lo investe, lo macchia, lo ricopre. L’uomo inizia ad urlare parole sconnesse. Sono distinguibili solamente le frasi “Cosa ho fatto! Mio dio cosa ho fatto! Si accascia a terra e piange.

 

Stacco. Interno casa Summers. Tardo pomeriggio. Primo piano su Tara che passeggia nervosamente in salotto. Indossa una lunga gonna scura e un maglioncino celeste sformato, il classico Tara–style. Guarda all’interno della sua borsa, nervosamente, poi osserva Liz che calza un paio di pantaloni della tuta rossi e un maglioncino nero con collo alto. I capelli biondi le scendono in boccoli sulle spalle. Tra le mani regge un orso di peluche con bavaglina.

LIZ

(senza staccare gli occhi dall’orso). Quando arriva zia Buffy?

TARA

(getta uno sguardo verso le scale e sussurra piano) Ritardo da cacciatrice. (poi verso Liz) Vedrai che ora arriva.

Bussano alla porta. Tara sussulta. (E’ sempre in trepida attesa di Willow) si dirige verso la porta, ma l’uscio si spalanca di colpo. Appaiono due volti sorridenti. Faith e Kennedy.

FAITH

(entrando urla) Hey B. sei in casa? (poi si accorge della presenza di Tara, il suo sorriso diventa malizioso) Ci-ci-ci-ciao Ta-ta-ta-tara! Co-co-come stai?

TARA

(imbarazzata, arrossisce leggermente, abbassa lo sguardo e con voce quasi impercettibile sussurra) Be-be-bene grazie!

FAITH

(non soddisfatta si volta verso Liz e con finto stupore esclama) E tu chi sei piccolo mostro?

KENNEDY

(alle spalle di Faith la urta leggermente con il gomito) Smettila Faith! Quella è la figlia di Tara.

FAITH

(esagerando lo stupore) Ma va! Non mi dire! Una figlia! Mi sono persa qualcosa…

LIZ

(ridestandosi di scatto) Io non sono un piccolo mostro! (il suo viso è imbronciato, è prossima alle lacrime)

FAITH

(dura) Sì che lo sei. (indica due invisibili punti sul capo della piccola) Non vedi che ti spuntano due antenne proprio lì sulla testa! (Liz si tocca il capo preoccupata)

BUFFY

(voce fuoricampo) Falla finita Faith! (dura, autoritaria. Scende dalle scale, il suo passo è sicuro, deciso, è lei l’indiscussa padrona della scena)

FAITH

(lo avverte, si schernisce) Hey B. non te la prendere! Ravvivo un po’ l’atmosfera, è una noia senza le mie battute. Lo sai come sono fatta…

BUFFY

(si avvicina a lei, le giunge di fronte, l’aria è carica di tensione) Te lo chiederò una sola volta Faith. Cosa ci fai tu qui?

FAITH

(capitola definitivamente, intenso primo piano) Kennedy ed io siamo qui perché ci sono grossi problemi al nord e al sud. Non so come spiegartelo, ma qualcosa è cambiato nei vampiri. Hanno acquisito nuova forza, nuovo potere. Tutti nessuno escluso. Angel mi ha mandato qui in cerca di notizie. Non so.. qualche visione di Willow, qualche incantesimo che possa spiegare questa situazione (guarda Tara). Per strada ho incontrato Kennedy che mi ha fatto il suo rapporto dal confine sul Messico. La situazione è la medesima.

Silenzio, Buffy sembra riflettere, Tara avvicina Liz a lei e l’abbraccia, quasi il pericolo fossi imminente, lì, in quella stanza.

BUFFY

(sbotta, infastidita) Maledizione! Proprio oggi che dovevo ordinare i fiori per Dawn!

KENNEDY

(acida) Siamo tutti in pericolo e la cacciatrice si preoccupa si fiori! (guarda Faith) Non ci posso credere!

TARA

(difende Buffy, sicura di sé) Troveremo la soluzione, non è di aiuto criticare Buffy.

FAITH

(si intromette, verso Tara) Oh, incredibile! Riesci ad esprimere una frase di senso compiuto senza balbettare in meno di venti secondi! Ma Tara credevo avessi perso la lingua!

KENNEDY

(verso Faith) Non prendertela con lei, non c’entra.

FAIHT

(verso Kennedy) Oh, la difendi! Attenta ragazza mia, lei è… (indica Tara con vigore) è.. Tara! La prima donna con cui Willow si è divertita. Io farei attenzione. La nostra streghetta rossa potrebbe tornare sui suoi passi e te mia cara (rivolta a Kennedy) mi dispiace, ma andresti in bianco!

TARA

(scandalizzata, verso Kennedy) Co-co-come? Tu e Willow… (Kennedy sbarra gli occhi)

BUFFY

(urla) Basta! Smettetela! (tutte si zittiscono di colpo, Liz nasconde il viso fra le gambe di Tara) Mi sembra di essere a scuola… Con l’unica differenza che non sono pagata… Dobbiamo trovare una soluzione, perché c’è sempre una soluzione (nervosa) io sono la cacciatrice e… e… (scoraggiata) e devo andare a prendere quei dannati fiori e poi combattere il male. Poi mia sorella si sposa e devo sempre combattere il male, poi c’è la ragazza del mio miglior amico che è incinta, ed è insopportabile ed io devo continuamente combattere il male…

Bussano alla porta.

BUFFY/FAIHT/KENNEDY

(contemporaneamente) E ora chi è?

Tara va verso la porta intimidita, apre l’uscio e Giles con Juliet compaiono sorridenti. Alla vista dei volti tesi all’interno della stanza, Giles esclama

GILES

Sono arrivato in un brutto momento!

BUFFY

(gli corre incontro abbracciandolo) Oh, no! Tu sei sempre il benvenuto!

KENNEDY

(cortesemente) Ben arrivato Giles

FAITH

(fa un cenno di saluto con il capo) Prof.!

GILES

(si rivolge verso Tara) Quanto tempo (le sue braccia si allargano in un abbraccio, Tara lo stringe affettuosamente, poi Giles guarda verso Liz) Ma è meravigliosa! Sono felice di essere tornato (commosso) dopo tanto tempo io… (si toglie e si pulisce gli occhiali meticolosamente) Vi presento Juliet (fa cenno alla ragazza di avvicinarsi) Lei è la mia assistente. L’assistente che il consiglio mi ha assegnato. (Faith sorride maliziosa) No, no, non è tutto torbido come immagini Faith… Juliet ci aiuterà, e il suo aiuto sarà importante, perché mai come ora abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile.

Juliet osserva fissamente Tara che non si accorge della sua attenzione, l’immagine poi salta su un primo piano di Kennedy

KENNEDY

Giles è qui per la nuova ondata di forza maligna che ha rinvigorito i vampiri?

Juliet fissa ancora Tara, quest’ultima si accorge dell’attenzione e incrocia il suo sguardo, si osservano per qualche istante, studiandosi

GILES

(si incupisce) Questo è un avvenimento consequenziale purtroppo. La nuova forza dei vampiri è causata da un episodio molto grave che è accaduto a Sunnydale qualche sera fa. Un’evocazione. O meglio la evocazione di un demone molto particolare.

BUFFY

(attenta) Spiegati meglio Giles

GILES

(come sopra) Ritengo opportuno che convochi tutto il gruppo Buffy.

FAITH

(ironica) Una bella riunione generale, che bello! Tutti insieme appassionatamente!

KENNEDY

Non c’è nulla di divertente Faith

FAITH

Appunto Kennedy! Non serve che rimbecchi ogni mia battuta…

BUFFY

Oh, ma ancora! Smettetela! Convocheremo tutti, però prima vado a prendere i fiori di Dawn, poi troviamo Willow che farà un bell’incantesimo, con cui riuscirà a capire il punto debole del nemico. Noi lo prendiamo, lo leghiamo, lo friggiamo ed evitiamo (guarda verso Faith in cerca di consenso) la 15esima o la 16esima apocalisse di turno?

Tara scuote il capo, non convinta, Juliet non perde ogni suo singolo movimento, beve ogni suo minimo gesto

GILES

(con timore) Non mi sembra una buona idea… Buffy… (prende tempo e si pulisce nuovamente gli occhiali) coinvolgere sempre… sempre Willow….

TARA

(insospettatamente, verso Buffy) Credo che Giles abbia ragione, non possiamo dipendere continuamente dalla magia di Willow.

BUFFY

(scioccata) Ma voi due! Ci siete… toc… toc… siete qui, ora in questo strano mondo chiamato Terra? (con tono ovvio, di assoluta e inconfutabile verità) E’ di Willow che stiamo parlando! Willow è una delle più potenti streghe al mondo. Votata al bene, nostra amica, la mia migliore amica. Grazie al suo aiuto e ai suo incantesimi siamo riusciti a salvarci sempre. Ci ha salvato tutti, uno ad uno, nessuno escluso. Le dobbiamo la vita e…

GILES

(la interrompe, ma con tono conciliante) Buffy cerca di capire. Questa ondata di male ha colpito tutti gli esseri malvagi, indistintamente, rendendoli più forti e più agguerriti. In Willow riposa, latente, un frammento di malvagità e non ritengo opportuno…

FAITH

(acida) Sentitelo, non ritiene opportuno! Ma come diavolo parla! Will ha salvato il culo anche a lei o se n’è dimenticato Giles?

BUFFY

(chiara, risoluta, ha compreso, verso Giles) Non ti fidi di lei!

GILES

(sicuro) Adesso, ora, non posso fidarmi di Willow.

KENNEDY

(sconvolta) Ma non ci riuscite proprio! Nessuno di voi riesce a mettersi d’accordo!

BUFFY

(s’incendia, verso Tara) Tu non l’hai difesa… Nemmeno tu ti fidi di Willow!

TARA

(sicura) Io donerei la mia vita a Willow, lo sai, ma non posso fidarmi della sua magia.

KENNEDY

(sbotta) Cazzo! Smettiamola di parlare di Willow e discutiamo su come risolvere questa faccenda!

GILES

(conciliante) Willow è un nodo focale di questa faccenda…

Inizia un brusio di sottofondo incomprensibile. Un battibecco caotico dove difficilmente si distinguono frasi di senso compiuto. Si vede Buffy che afferra con la mano destra Tara e con la sinistra Liz dirigendole con sicurezza verso la porta sul retro.

TARA

(dubbiosa mentre è trascinata via da Buffy) Non possiamo lasciarli così!

BUFFY

(risoluta) E’ vero non possiamo… dobbiamo farlo. Quei dannati fiori mi aspettano, l’ho promesso a Dawn, non posso evitarlo… Non si accorgeranno nemmeno della nostra assenza, sono così presi a litigare!

Stacco di immagine sul salotto dove si è svolta la scena precedente, Giles Faith e Kennedy continuano animatamente a discutere, poi di colpo rimangono in silenzio. Si voltano contemporaneamente verso la telecamera, e urlano con tono preoccupato: Buffy!

JULIET

(dubbiosa) Ma voi vi organizzate sempre così quando dove affrontare una battaglia?

Giles abbassa il capo 

 

Stacco. Immagine di una donna accasciata a terra, in posizione fetale, rannicchiata su sé stessa, è a piedi nudi, distesa fra un prato verde, trema. Lentamente si alza, incerta. Vediamo che è Willow, appoggia le mani fra l’erba per farsi forza e rialzarsi, ma le togli subito, si compre il volto e comincia a piangere. Lentamente riesce a sollevarsi, allunga le braccia attorno a sé, le ruota attorno a sé. Percepisce qualcosa, guarda verso il cielo, e poi verso la terra. Giunge verso un albero. Vediamo attorno a lei degli uomini correre facendo jogging, atri pattinare, comprendiamo che siamo in un parco pubblico. Willow tende la mano vero il tronco dell’albero, ma rimane sospesa a pochi cm di distanza. Si decide, poggia la mano. Chiude gli occhi. Pausa. Silenzio. Nessun rumore. No umano. No voci. No animali. Riapre gli occhi, non piange, non trema.

WILLOW

Posso sentirlo. Il dolore. Tutto il tuo dolore.

 

ATTO II

 

Stacco. Interno Magic Shop. Il negozio è affollato di gente. Sugli scaffali capeggiano le scritte “saldi”, “ultimo pezzo” e “in affitto”. Dawn entra e si guarda intorno. Inquadrature varie sugli oggetti che arredano il negozio. Si dirige verso la cassa dove una lunga fila di clienti (dodici persone circa) attende di pagare.

ANYA

(la vede, con tono gioioso) Oh Dawn! Oggi è una bellissima giornata! Da tempo non vedevo tutta questa gente. Ah, che bello, dollari, dollari e dollari! 20 e 50 (dice verso un cliente) grazie e ritorni da noi presto… (gli sorride affabile, poi si rivolge a Dawn) Pure il marmocchio qui (si porta due mani sulla pancia) ha percepito l’aria di festa, non la smette di agitarsi…

DAWN

(le poggia una mano sulla pancia, ma il suo volto è teso) Willow mi ha chiesto di portarle una paio di libri custoditi sotto chiave, ti spiace se scendo nello scantinato?

ANYA

(con aria sospettosa) Uh, uh… Non me la racconti giusta bambina, tu cerchi qualcos’altro… qualcosa di piccante, erotico… (maliziosa) Vuoi rianimare il piccolo Andrew che è sotto pressione per i preparativi del matrimonio, vero?

DAWN

(arrossisce) No, no io, non… (cambia repentinamente tono, accorta) Sì, ecco, mi vergogno a dirlo, ma è proprio quello che cercavo…

ANYA

(sicura e soddisfatta) Ti consiglio i primi a destra sotto l’indice R, Robert Rowney, con “L’arte magica e l’erotismo” dei primi del ‘900 e il sempre verde “Gli immensamente dotati dalla magia” di Daniel Reesgroove del 1820. Soprattutto in questo ci sono una serie di ricette miracolose, ne ho fatte spesso a Xander, una in particolare “Brodo fallico” è una polverina che mescolata in una qualsiasi minestra…

DAWN

(la interrompe, trattenendo a stento una smorfia di disgusto) Grazie Anya, li leggerò sicuramente (afferra la chiave e si allontana)

 

Stacco. Dawn scende le scale che la conducono allo scantinato. Accende le luci. Vediamo un’ampia sala nel cui centro sono disposti con gusto divani, poltrone e sedie. Un tavolo robusto di legno fra essi. Alle pareti scaffali ricolmi di libri a perdita d’occhio. Dawn si dirige sicura verso il terzo scaffale partendo da sinistra. Smuove leggermente il testo “De vulgare magie ultimate” di Bortolemini ed esattamente alle sue spalle si apre una nicchia. Il santa santorum di Willow protetto da una fitta rete di sbarre d’acciaio. Ruota la chiave nella toppa, digita il codice segreto, il numero di Nepero, 23025. Le sbarre si alzano silenziosamente, sussurra un incantesimo e un’impercettibile velo d’ombra si solleva. Dice “Eccoti finalmente!” con sicurezza afferra il volume. Lo osserva con interesse, la copertina è di un colore bordeaux scuro con una effigie triangolare al centro. Il titolo grammato in oro dice “Evocazioni. Sessione completa” di Bernard Tully. Dawn si osserva attorno, stringendo il libro al petto e dice “Bene. Ora diamoci di da fare!”

 

Stacco. Buffy, Tara e Liz si dirigono verso l’uscita di un centro commerciale. Alla soglia osservano il cielo farsi scuro. E’ il tramonto. E’ l’ora del principio del regno della morte.

TARA

La gita al centro commerciale era un fuori programma per evitare Giles, Faith e Kennedy?

BUFFY

(incerta) Avevo bisogno di un po’ di tempo per riflettere e un paio di nuove scarpe con il tacco da acquistare.

LIZ

(tira la mano di Tara per catturare la sua attenzione) Mamma, mamma, guarda quanto è strano quel signore…

Tara si volta preoccupata, vede un vampiro seguire lentamente i loro passi, si volta verso Buffy, spaventata

TARA

Un vampiro ci sta seguendo.

LIZ

(si intromette) Mamma, cos’è un vampiro?

BUFFY

(sicura) Muoviamoci, raggiungiamo la macchina, lì sarete al sicuro finché io polverizzo quel bastardo

Si ode uno scalpiccio di passi numerosi, Tara e Buffy si voltano. Stacco sul vampiro che digrigna i denti attorniato da una dozzina di accoliti suoi seguaci. Buffy si volta di scatto intenzionata a correre, ma di fronte a loro appare un altro numeroso gruppo di vampiri che le sbarra la strada.

BUFFY

(sicura) Bene. Avete deciso di diventare polvere proprio oggi. Fantastico! Mi serviva un bel po’ di concime per il mio giardino.

I vampiri le si fanno attorno

BUFFY

(verso Tara) Tieni Liz fra noi due (poi ancora guardano i vampiri con sprezzante sicurezza) Avanti chi è il primo?!

Sequenza di immagini di combattimento, su Buffy si riversano 4/5 vampiri che lei stende abilmente con una serie di calci e pugni. Dal gruppo si staccano 3 elementi che si avvicinano a Tara che protegge Liz tenendola accanto a sé, appiattita al muro.

TARA

(urla) Buffy!

Buffy in quell’istante si volta verso di lei e viene scaraventata a terra da un vampiro. I tre si avvicinano progressivamente a Tara che si guarda attorno, il parcheggio dove sono è deserto. Stacco su Buffy che riesce ad alzarsi da terra, dolorante e sanguinante, si accorge con disperazione che non riuscirà ad evitare l’attacco dei tre su Tara. Stacco su Tara. Stringe la mano a pugno e sommessamente sussurra qualcosa, riapre la mano e compare una sfera rotante di energia gialla.

PRIMO VAMPIRO

(allarmato) E’ una strega!

SECONDO VAMPIRO

Dovevamo immaginarcelo, la sua aurea era estremamente lucente!

Tara scaraventa la sfera verso di loro, i tre vengono colpiti ed esplodono polverizzati. Liz inizia a singhiozzare, Buffy la guarda sorridendo, Tara la ripaga con un sorriso teso.

BUFFY

(verso il gruppo restante di vampiri) Chi è il prossimo?

Ricomincia la battaglia, Tara partecipa attivamente alla lotta. Quando finalmente riescono ad eliminare tutto il gruppo dei vampiri Tara e Buffy si guardano, sono stanche sofferenti, la lotta è stata dura.

BUFFY

Merda! Faith aveva ragione! Questi maledetti sono più forti del solito.

TARA

(annuisce, stringendo Liz) L’ho percepito Buffy. Il loro nuovo potere. Non avevo mai sentito vampiri così potenti. (Liz non smette di piangere, Buffy tende una mano con l’intenzione di accarezzarle una guancia, ma la bambina retrocede spaventata)

TARA

(triste) Non sa niente, né di vampiri, né di magia…

BUFFY

(dura) Beh… Ora è necessario che apprenda…

(Una voce fuori campo)

Siete pronte per il secondo round?

Buffy e Tara si voltano, vedono un ulteriore vampiro con tonaca lunga color porpora decorata con disegni e simboli arcaici. Buffy lo riconosce e dice: “E’ Julius, ha attaccato me e Willow durante l’ultima ronda…”

JULIUS

Esatto cacciatrice (chiude gli occhi) Il mio tempo è giunto (allarga le braccia) La nostra razza dominerà il mondo. Una nuova forza ci è stata donata, per voi è tempo di morire.

BUFFY

(sicura) Tu fallirai, come hanno fallito i tuoi predecessori.

JULIUS

(ride) Ora non c’è la strega rossa a proteggerti cacciatrice. Non hai speranze, perirai tra atroci tormenti Solleva leggermente la mano destra, il palmo è rivolto verso l’alto, nel medesimo istante in cui compie questo gesto Buffy levita da terra, poi con uno scatto del polso Julius scaraventa Buffy contro una macchina parcheggiata) Stacco sul viso terrorizzato di Tara che guarda la scena impotente.

Dissolvenza.

 

ATTO II

 

Stacco. Scantinato del Magic Shop. Dawn è seduta sul pavimento a gambe incrociate, all’interno di un cerchio magico creato da candele, polvere e sale. Di fronte a lei un altro cerchio magico nel cui interno in offerta sono poste tre monete d’oro, la testa di un galletto, e una mazzo di fiori di belladonna.

DAWN

(cerimoniale) Ti invoco signore del tempo alla tua mercede ho posto questi doni testimoni del mio rispetto. Ti invoco signore del tempo porgimi udienza, affinché possa ringraziare la tua benevolenza. Ti invoco signore del tempo accetta la mia riconoscenza.

Un immensa luce si sprigiona di colpo dal cerchio vuoto, un uomo abbigliato solamente da una lunga tonaca color avorio appare. E’ senza occhi e senza bocca. Simile ad una scultura della civiltà delle Cicladi, altero e indifferente come appare il mondo nei dipinti di De Chirico.

SIGNORE DEL TEMPO

Per quale motivo sono stato convocato? Chi ha turbato il mio sonno?

DAWN

Io ti ho convocato, signore del tempo, affinché tu possa farmi intravedere il mio futuro.

SIGNORE DEL TEMPO

Il futuro non è stabilito, donna. Le miei immagini sono le conseguenze delle mutabili scelte dell’animo umano.

DAWN

Ne sono conscia. Ma rinnovo la mia richiesta

SIGNORE DEL TEMPO

E’ così sia. Ma tutto questo ha un prezzo. Sei tu disposta a pagarlo?

DAWN

Qualsiasi cosa tu vorrai, signore del tempo

L’uomo pare annuire anche se il suo volto è immobile e imperscrutabile. Solleva il capo verso l’alto e tende una mano verso Dawn, quest’ultima si avvicina ed entra nell’altro cerchio. Dal pavimento inizia a gocciolare verso la mano dell’uomo minuscole gocce d’acqua, fino a raccogliersi in una pozzanghera lucente sospesa da terra. Con un gesto delle dita l’uomo la sostiene. Dawn si specchia in essa, poco dopo l’immagine si deforma al suo interno. La visione ha inizio, vede consecutivamente: se stessa ed Andrew baciarsi di fronte all’altare nel giorno del loro matrimonio; se stessa il giorno della laurea; se stessa litigare in un ufficio lavorativo; se stessa in sala parto dare alla luce una neonata; se stessa con accanto una bambina di circa dieci anni ed un Giles invecchiato e canuto che le sussurra “In ogni generazione ne esiste una, la prescelta, colei che diverrà la cacciatrice…” Dawn si spaventa ed arretra di un passo, uscendo dal cerchio magico. La pozza d’acqua scompare, l’uomo la guarda silenziosamente poi con voce di tuono:

SIGNORE DEL TEMPO

Ciò che hai visto ti spaventa, ti terrorizza, ma ugualmente dovrai pagare il prezzo. Il prezzo della tu richiesta.

 

Stacco. Esterno. Parcheggio centro commerciale. Primo piano del volto di Tara. E’ terrorizzata. Stacco sul ghigno di Julius, è famelico, avido. Tara stringe disperatamente Liz fra le sue braccia. Tuttavia le sue mani sono stretta pugni, riesce a fra fiorire una serie di sfere di energia. Ardono di un colore rosso accecante.

JULIUS

Patetica strega! Credi di sconfiggermi con quelle puerili sfere di energia.

Il volto di Tara diventa teso, lancia le sfere di colpo, ma Julius le blocca, le sospende immobili a mezz’aria. Si sentono dei passi veloci, una corsa, il vampiro si volta alla sue destra, inquadratura di Buffy armata di un bastone, Julius le tende contro il palmo della sua mano, le dita divaricate, tendini tesi. La immobilizza a pochi metri da lui.

JULIUS

(scuote in capo) Senza la strega rossa siete delle nullità. Mi sto annoiando (con un ampio gesto della mano, ad arco, fa volare Buffy sopra di lui, e la scaraventa a terra, la cacciatrice rovina a terra, rimane immobile. Il vampiro ora si rivolge a Tara) Se solo tu sapessi quanto è inutile la tua forza senza il compenetro della strega rossa… (affonda le sfere contro il corpo di Tara che rannicchiata su se stessa fa scudo in difesa di Liz, una dopo l’altra facendola urlare) Ora mi occuperò della cacciatrice, poi sarà il nuovamente il tuo turno e quello della bambina.

Il vampiro si avvicina a Buffy, riversa a terra, sanguinante e lacera.

JULIUS

(incuriosito) Soffri? Provi del dolore? (glaciale come una condanna) Sommerò alla tua pena la vergogna e l’indignazione (con un gesto della mano sbriciola completamente tutti i vestiti di Buffy, lasciandola a terra, nuda, offre il palmo della sua mano al cielo, carico di energia) Mi dileggerò con la tua carne, prenderò possesso di quello che ogni vampiro brama dall’istante in cui è stato generato (racchiude le dita, solo l’indice rimane elevato al cielo. Con la punta di quel solo dito disegna sul corpo di Buffy delle profonde incisioni, raccapriccianti tagli sanguinolenti)

Di colpo il vampiro si accascia a terra, tramortito, si volta di scatto, ringhia, è sempre Tara con la forza della disperazione che lo ha colpito con altre due sfere.

JULIUS

(urla) Ora morirai strega!

La figura di Tara è diritta, sicura, pronta allo scontro, con convinzione affronta il mostro, è conscia della propria inferiorità potenziale, ma decisa alla lotta. Solleva il palmo della mano, carica una nuova sfera di energia. Il fuoco ruota sul suo asse. Tara volta il viso di scatto. Primo piano di Willow che è sorridente accanto a lei. Tara si scioglie in lacrime. Appoggia tutto il suo corpo su quello di Willow che le circonda la vita con un braccio. La sorregge. La strega rossa allunga una mano e poggia il palmo della sua mano sotto il dorso di quella di Tara. Unite. La sfera inizia a ruotare vorticosamente, la sua luce muta d’intensità divenendo abbagliante.

WILLOW

(sussurra dolcemente) Forza, credi in te stessa.

Tara lancia la sfera verso Julius che colpito in pieno petto si polverizza di fronte a loro. Willow si scosta di scatto, Tara trema per quel brusco distacco, la rossa raggiunge Buffy, la avvolge delicatamente con il suo trench di pelle nera, impone le mani e mormorando, coagula e rimargina le sue ferite.

TARA

(voce fuori campo, l’immagine è sempre su Willow e Buffy) Come sta?

WILLOW

(senza guardarla, concentrata) La lotta è stata dura, ma ce la farà. In pochi giorni con i suoi poteri rigenerativi tornerà come nuova… e più rompiballe del solito…

BUFFY

(lentamente apre gli occhi e con voce flebile sussurra) Willow…

WILLOW

(allegra e canzonatoria) Cacciatrice! Le hai prese anche oggi! Non posso mai lasciarti un momento sola.

BUFFY

(si abbandona all’abbraccio di Willow, stacco su Tara che osserva la scena commossa, percepisce l’immenso legame che stringe la rossa alla cacciatrice) Ho difeso Tara…

WILLOW

(come sopra) Certo, certo. E lasciarti affettare come un prosciutto era solo una strategia per confondere il vampiro…

BUFFY

(debolmente) Quello era Julius, non un vampiro comune e… (non riesce a proseguire, è troppo sofferente. Willow la stringe e la solleva)

WILLOW

(amorevolmente) Sta tranquilla Buffy, ne riparleremo a casa. (la carica sulle spalle e la trascina verso la macchina. Tara osserva la scena, in braccio a Liz che piagnucola, nota che Buffy è sollevata da terra di qualche cm. e comprende che Willow sta usando della magia, scuote il capo e si avvicina)

TARA

(con tono neutro) Come hai fatto a trovarci?

WILLOW

(si blocca, la guarda a lungo) Non ricordi? (Tara non riesce a sostenere il suo sguardo verde, abbassa il capo, la rossa aggiunge con tono di rimprovero misto ad amarezza) Io ti troverò sempre.

 

Stacco. Interno. Salotto casa Summers. Riunione generale della vecchia guardia degli Scoobies. Al centro della stanza un tavolino di vetro è ricolmo di: un vassoio di tartine, tre terrine di patatine, un piatto di sandwich, bibite e bicchieri. Attorno ad esso sono disposti gli Scoobies, nell’ordine, da destra verso sinistra: Giles e Juliet entrambi su poltrone, poi Kennedy seduta scompostamente su una sedia, Willow, Andrew con in grembo Dawn e Faith sul divano, sempre su poltrona Anya a fianco a Xander, infine Tara su sedia. La poltrona centrale è riservata a Buffy, tuttavia quest’ultima è in piedi, chiaramente ripresa, mentre regge con eleganza un vassoio di tramezzini da cui nessuno osa servirsi.

XANDER

(verso il vassoio teso) No, grazie. Passo.

ANYA

Nemmeno io. La ginecologa mi ha detto di evitare i cibi con troppo colesterolo.

BUFFY

(scocciata) Hey! Io ho solo spalmato la salsa al tonno. Il resto l’ho a fatto Will!

FAITH

(oltraggiosamente seria, come se fosse una situazione di vitale importanza) Anche solo spalmandoli, con il tuo tocco, riesci ad avvelenarli.

BUFFY

(seccata) Non riuscite proprio a fidarmi della mia cucina. Willow mi sta dando delle ripetizioni…

WILLOW

(si porta una mano sulla fronte, scuote il capo e a bassa voce, sconfitta) Una battaglia persa in partenza…

BUFFY

(si avvicina a Juliet e con un enorme sorriso a 50 denti, le porge il vassoio) Non starli a sentire, ne vuoi uno?

XANDER

(allarmato) Hey, non è valido! Non puoi farle fare la cavia, non ti conosce e accetterà il tuo tramezzino per paura di offenderti…

Buffy si volta verso Xander con aria fintamente scandalizzata, Giles da una leggera gomitata a Juliet che è intenta a scegliere il tramezzino e le fa cenno di “No” con la testa, il tutto ovviamente non visto da Buffy. Juliet ritira la mano immediatamente.

ANYA

(seccata) Iniziamo questa dannata riunione? Se attendiamo ancora un po’ partorisco qui!

Primo piano di Faith che aggrotta le ciglia con aria disgustata.

GILES

(con convinzione ad Anya) Raramente riesco a darti ragione e questa è una di quelle situazioni, Buffy puoi spiegarci succintamente cosa è avvenuto oggi al supermercato?

DAWN

(si intromette, stupita) Ma non eri andata ad ordinare i miei fiori?

BUFFY

(pronta) Sì, certo! Prima ho ordinato i fiori  e poi sono andata al centro commerciale.

DAWN

(sbuffa) Già ti vedo… 5 minuti per scegliere i fiori per me, 3 ore per scegliere le scarpe per te!

WILLOW

(maliziosa, verso Dawn) Hai voluto affidare a Buffy la scelta dei fiori. Ora ne paghi le conseguenze.

La replica scandalizzata di Dawn è interrotta da Giles che dice 

GILES

Buffy vuoi proseguire, cortesemente?

FAITH

Già, muoviamoci… I tramezzini fanno schifo e Buffy non si da una mossa… Staremo qui in eterno…

TUTTI IN CORO

Faith!

BUFFY

Ok, ora riprendo. Tara ed io usciamo dal centro commerciale (lunga occhiata a Dawn) e circa 20 vampiri ci circondano

Xander fischia piano

BUFFY

Sono numerosi, fanno paura, ma riusciamo a polverizzarli, anche Tara partecipa alla lotta, delle eccezionali sfere rotanti di energia (solleva i pollici in segno di ammirazione)

XANDER

Un urrà per Tara

Applauso generale

TARA

(imbarazzata) Era solo un giochetto con la ma-ma-magia bianca…

WILLOW

(seria) Non è necessario che tu ti difenda, questo non è un interrogatorio.

ANYA

(illuminata) Ma potrebbe esserlo! (maliziosa) Voi due non avete ancora scopato?

TUTTI IN CORO

Anya!

KENNEDY

Però la domanda interessa anche a me… Non è che potete rispondere….

TUTTI IN CORO

Kennedy!

JULIET

(verso Giles) Non capisco perché tutti sono così interessati alla vita sessuale di Willow e Tara…

GILES

(si pulisce gli occhiali meticolosamente, poi sussurra quasi a se stesso) Ed io che avevo espressamente richiesto una riunione della vecchia gang per evitare sciocchezze di questo genere sperando nell’anzianità e nella professionalità del gruppo… (solleva lo sguardo, con voce tonante) Ragazzi… Vi prego… Ragazzi…

XANDER

(ancora elettrizzato dalla rivelazione) Me la vedo… Tara… (apre e chiude le mani, imitando i gesti della strega) Shsss… Shsss…

KENNEDY

(verso Xander) Quello è l’uomo ragno… imbecille…

GILES

(con voce 1/8ava sopra) Ragazzi!

BUFFY

Il problema giunge dopo. Sconfitti i vampiri ci capita Julius

JULIET

(per la prima volta, attivamente) Il clan Boreanz…

WILLOW

(conferma attenta) Esattamente.

BUFFY

E qui sono cazzi… Era una specie di super-vampiro–stregone, mi sollevava per aria, mi sbatteva a destra e a sinistra (si rabbuia, il tono scherzoso evapora di colpo) Non avevo mai visto un vampiro con simili poteri (scambio di sguardi fra lei e Willow)

ANYA

Il clan Boreanz era famoso perché i suoi accoliti pasticciavano con la magia…

WILLOW

Hai detto bene… Pasticciavano… Non erano certo al livello di potere che ho visto in Julius, qualcosa non va…

BUFFY

(principalmente verso Giles) Senza l’aiuto di Willow, Tara ed io saremmo morte, morte definitivamente questa volta

GILES

(deciso ad ignorare la frecciatina, rivolto verso Juliet che annuisce) E’ l’ondata maligna che ha rinvigorito i poteri dei mostri

KENNEDY

Chi è capace di fare tutto questo? Quale demone è così forte da elargire energia ai suoi simili?

ANYA

No. Non può essere stato un demone. I demoni sono egoisti, avidi, non compirebbero mai qualcosa per aiutare i loro fratelli.

XANDER

(sorridente) Parli per esperienza personale? (Anya gli pizzica con violenza un braccio, è offesa)

WILLOW

(sicura) Ha ragione Anya. Non è un demone. E’ un uomo. Ho sentito il suo dolore. (Silenzio Tara la fissa sconvolta, la voce di Willow sceme lentamente verso la pena) L’ho percepito oggi al parco, è una sofferenza immensa, connaturata in ogni cosa. L’ho sentita nell’erba, negli alberi, negli animali, nella terra. Tutto, tutto è invaso dal dolore.

Kennedy si avvicina a Willow e l’abbraccia, è alle sue spalle, dietro il divano, Tara segue ogni minimo gesto, si muove sulla sedia, il suo viso è teso, Dawn guarda Willow, poi Tara e ancora Willow

WILLOW

(pare avere nuova forza) E dal dolore nasce il male.

JULIET

(con vigore, sicura) No! No, la malvagità non nasce necessariamente dal dolore.

WILLOW

Ti sbagli! I mostri sono malvagi perché soffrono.

FAITH

Mi dispiace, ma questa è una bella stronzata Will

TARA

(con entusiasmo, forse troppo) No, no, Willow ha ragione! L’odio ad esempio lo troviamo in tutti i vampiri, è nato dalla sofferenza, non possono amare e odiano. Non riescono a voler bene e di conseguenza odiano…

XANDER

(non convinto) E’ l’avidità? E l’egoismo? Sono naturali in quei bastardi…

TARA

(sicura) Tutto è riconducibile al dolore.

Stacco su Willow e Kennedy ancora abbracciate, quest’ultima viene allontanata gentilmente, ma in maniere risoluta che non ammette repliche, il tutto avviene sotto gli occhi di Tara, Dawn sorride soddisfatta.

KENNEDY

(sbuffa) Sapere questo non ci aiuta a sconfiggerli, o a trovare chi a provocato l’onda.

GILES

Ti sbagli Kennedy. Sapere questo è essenziale. Le tre anziane l’avevano predetto.

WILLOW

(stupita) Hai parlato con le tre anziane?

GILES

(puntualizza) Sono stato convocato dalle tre anziane

BUFFY

Ti hanno detto come sconfiggere questo demone… o… questo uomo?

GILES

(si pulisce gli occhiali, guadagnando tempo) Loro hanno…

JULIET

(si intromette, prende la parola, lasciando Giles basito) Mi hanno dato delle indicazioni, ma è estremamente pericoloso. Solo quando lo troveremo potrò rivelarlo.

WILLOW

(incupita) Tutto questo mistero non mi piace. Chi sei esattamente Juliet?

Bussano alla porta. Tutti si voltano verso la porta in legno scuro. C’è tensione. Juliet si è richiusa nel suo silenzio. Buffy si alza e va verso l’uscio. Silenziosamente. Spalanca di colpo la porta e si trova di fronte Caleb, il predicatore pazzo e un’orda di Turok-han agguerriti.

CALEB

(con mezzo sorriso) Cacciatrice! Ti ricordi di me?

Buffy richiude la porta urlando: Caleb!

Dissolvenza.

 

ATTO III

 

Stacco. Buffy ha le spalle appoggiate alla porta. Una mano, seguita poi da un avambraccio squarciano il legno, ghermiscono il collo della cacciatrice e la trascinano in Revello Street. La Scooby Gang si mobilita. Tutti escono verso l’esterno e inizia la battaglia. Buffy si è facilmente liberata dalla morsa e polverizza Turok-Han in successione. Faith e Kennedy non sono da meno, Anya seminascosta sotto il porticato urla verso Xander le tattiche da eseguire, Tara prosegue con sue collaudate sfere energetiche, Dawn e Andrew combattono fianco a fianco, mentre Giles e Juliet osservano la scena incuriositi, come due ignari spettatori di fronte ad una rappresentazione insospettata. Willow è di fronte a Caleb.

WILLOW

(determinata) Perché sei tornato?

CALEB

(le si avvicina) Sono stato chiamato

WILLOW

(c.s.) Questo non è possibile. Noi ti abbiamo sconfitto!

CALEB

Un potere superiore mi ha richiamato alla vita ed io…

In quello stesso istante Caleb viene atterrato da Buffy che lo attacca con una spada, il prete evita facilmente i colpi.

WILLOW

(scocciata, quasi come rimprovero) Buffy! Maledizione! Stavo parlando con lui.

BUFFY

(senza guardarla, occupata dallo scontro) Farai conversazione con il prete più tardi, ora aiuta gli altri, sono in pericolo.

Willow si volge verso il gruppo, vede che i Turok-Han li stanno accerchiando sopraffacendoli. Si osserva attorno con aria preoccupata, un paio di Turok-Han le piombano alle spalle, con un minimale cenno della mano li polverizza.

WILLOW

Qualcosa non quadra. Non capisco. I loro movimenti non sono fluidi. Sono prevedibili. E’ come se seguissero un copione già scritto (verso Faith) Faith! Ascoltami! Lasciati colpire! Mi hai sentito? Lasciati colpire!

FAITH

(occupata ad evitare l’attacco serrato di un Turok-Han) Sei impazzita Willow?

WILLOW

Fa’ come ti ho detto. Fidati di me, lasciati colpire.

Faith abbassa le braccia, il Turok-Han è sul punto di reciderle la gola, quando di colpo le ferisce una gamba. Faith si arrabbia, reagisce e lo fredda con un colpo di spada stoccato al cuore. 

WILLOW

(esultante) Lo sapevo! (Poi si incupisce) Chi può aver fatto questo? Questo… questo è il prezzo… Il demone della possibilità, il signore del tempo! Non è possibile chi può averlo evocato e perché?

FAITH

(si avvicina a Willow, zoppicando, la ferita è solo superficiale) Mi spieghi che cazzo sta succedendo? Perché quel mostro non mi ha uccisa quando ne aveva la possibilità?

WILLOW

(seria, verso Dawn, ha capito tutto) E’ lei che ce lo deve spiegare

DAWN

(si volge verso Faith e Willow, ha sentito tutto, è parte in causa) Mi spiace Will, ma io dovevo sapere, ho invocato il demone per conoscere il mio futuro… non potevo evitarlo, lo desideravo troppo, avevo paura…

WILLOW

(amareggiata) Oh, Dawn. Potevi parlarmene.

FAITH

(brusca) Te lo ripeto Willow, mi spieghi o no, cosa cazzo succede qui?

WILLOW

(riflettendo) Porta pazienza Faith. (urla verso Buffy) Buffy! Buffy ascoltami. Per sconfiggere Caleb devi colpirlo esattamente dove l’hai colpito la prima volta quando lo ha distrutto. Gli stessi, identici, medesimi colpi! Hai capito?

BUFFY

(rinvigorita) Agli ordini capo!

WILLOW

(tesa, con una smorfia) Ora ho bisogno di Tara (si avvicina alla ragazza, poggia ¾ del suo corpo a quello di Tara, contatto, inquadratura sulle mani di Tara, tremano) Ho bisogno di te (con un sussurro) Dawn ha evocato il demone della possibilità e questo è il prezzo per le sue visioni, per sconfiggerlo dobbiamo ricreare uguale e preciso il medesimo teatro di battaglia dell’ultima apocalisse che abbiamo scongiurato. Dobbiamo dar vita ad un immenso fascio di luce con il quale polverizzare quei bastardi (sequenza di sguardi verde-blu, verde-blu) Ho bisogno di te Tara, aiutami per favore…

TARA

(tremando) Willow tu sei forte, puoi farcela da sola…

WILLOW

(le afferra una mano, la stringe delicatamente fra le sue) Ho paura che il male prenda il sopravvento, che non riesca a controllarmi, tu devi aiutarmi, trattienimi giù, aiutami a non fuggire via…

TARA

(fra le lacrime, annuisce) Sì…

Le due streghe canalizzano la loro energia, socchiudono gli occhi, offrono il palmo delle loro mani unite alla luce della luna, e avviene, un fascio di luce, fende a raggiera ogni angolo di Revello Street, illuminandolo a giorno. In quello stesso istante Buffy da a Caleb il colpo di grazia, in una perfetta quanto precisa armonia di azioni.

GILES

(sussurra verso Juliet, mentre osserva i Turok-Han incenerirsi uno dopo l’altro, è soddisfatto) Ce l’hanno fatta anche questa volta.

JULIET

(seria) La strega rossa è molto, molto forte. Possiede dei poteri che non immaginavo. Un incantesimo del genere prevede la preparazione almeno un mese prima per una brava strega.

GILES

Assieme a Tara è invincibile.

JULIET

(riflette) Se non ci fosse stata la strega bionda il male avrebbe avuto il sopravvento su di lei…

BUFFY

(si rivolge ai due sorridendo) Allora Giles, bentornato a Sunnydale!

 

Stacco. Interno casa Summers. Cucina. Dawn sta terminando di sciacquare gli ultimi piatti prima di riporli nella lavastoviglie. Andrew le si avvicina.

ANDREW

Dawn (lei sussulta, non l’ha sentito arrivare) Perché non me l’hai detto?

DAWN

Mi dispiace tesoro, ma non ci sono riuscita, avevo paura e quel demone sembrava innocuo…

ANDREW

(amareggiato e un po’ incazzato) Dawn! L’ho imparato pure io che sono un membro recente della Gang che non esistono demoni innocui!

Silenzio Dawn a singhiozzare, Andrew la prende fra le braccia e dolcemente la rimprovera.

ANDREW

Hai messo in pericolo la vita di tutti per una sciocchezza, per un dubbio che potevo risolvere fra noi…

DAWN

(smette di piangere) Non mi chiedi cosa ho visto?

ANDREW

(si stacca da lei offeso) Non mi interessa ciò che hai visto! Io voglio solo stare con te, sempre qualsiasi cosa succeda, questo è il mio futuro, e non è necessario che un demone lo preveda.

Dawn si getta fra le sue braccia, ma Andrew è immobile, non ricambia l’abbraccio, delicatamente le afferra le spalle e la allontana

DAWN

L’ho capito sai! Ora l’ho capito, ne sono sicura. Cosa accadrà nel mio futuro non ha importanza, l’importante è essere con te!

ANDREW

(il suo volto è teso, duro) Ora non ne sono molto sicuro io… Non so come dirtelo… Credo dovremmo… Dovremmo aspettare un po’ prima di sposarci! (silenziosamente si allontana lasciando solo Dawn fra le lacrime)

 

Stacco. Esterno. Terrazza casa Summers. Faith è in piedi appoggiata al parapetto, fuma una sigaretta, ha lo sguardo perso nell’oscurità della notte. Una notte che è finalmente serena. Si odono dei passi leggeri. Faith non si muove, solleva solo un angolo della bocca, quasi un sorriso. Ha riconosciuto quei passi.

WILLOW

(voce fuori campo) Hai combattuto bene…

FAITH

(getta la cicca) Perché hai scelto me, per il tuo piccolo esperimento?

Willow è di fianco a lei, sono a pochi cm. di distanza, si appoggia a sua volta al parapetto, allunga una mano verso la tasca del giubbetto in jeans di Faith, circa all’altezza del senso destro, prende il pacchetto delle sigarette, con eleganza ne accende una, poi ripone il pacchetto al suo posto, indugiando un po’ più del necessario in quella beata posizione.

WILLOW

Perché sapevo che ti saresti fidata di me. E poi (maliziosa) se non funzionava, la tua morte non sarebbe stata una gran perdita…

Faith scoppia a ridere, poi lentamente cala il silenzio fra di loro, la cacciatrice riprende ad osservare il buio, mentre la strega osserva il viso impenetrabile di Faith.

FAITH

(con sofferenza) Sono una stupida Willow. Non ho capito nulla. So solo combattere e non ci arrivo, mi sforzo ma non possiedo l’intelligenza…

WILLOW

(la interrompe dura) Ma cosa dici! La tua forza è necessaria Faith, certo non sarai una stratega, ma il tuo ruolo è di estrema importanza per tutti noi…

FAITH

Mi sento stupida

WILLOW

(più vicina, ma senza sfiorarla) No. Non lo sei. Sei tutto, mille cose, ma non sei stupida.

FAITH

(con convinzione, ma leggermente rincuorata) Ad esempio, non ho capito nulla di quello che è successo oggi…

WILLOW

(getta la cicca, ancora intera) Dawn ha evocato il demone della possibilità chiamato anche signore del tempo che è capace di prevedere il futuro, il prezzo delle sue visioni, è far rivivere un frammento di passato. Per qualche inconsapevole motivo ha deciso essere l’ultima apocalisse che abbiamo scongiurato. Tutto il passato è fisso, immutabile, non può essere cambiato, ecco perché noi avremmo sempre vinto e loro sempre perso. I Turok-Han erano per così dire, programmati… programmati per perdere. Quello che il demone vuole insegnare, la morale della favola, è che il futuro è imprevedibile a differenza del passato. Mille e mille ci scorrono davanti ed alcuni di essi scegliamo di percorrerli altri gli ignoriamo o li evitiamo e non ci è dato sapere dove avrebbero potuto condurci.

FAITH

(sbuffa) Un’enorme bufala insomma! Tu evochi questo demone che in realtà non sa niente…

WILLOW

(precisina, la solita secchiona) Non è esatto. Lui ti offre un futuro probabile dall’instante in cui tu chiedi il suo aiuto in poi, ma tu, e il tuo futuro potete cambiare in ogni istante…

FAITH

(pare riflettere) Il sentiero che non ho mai percorso… eh…

Silenzio, entrambe guardano il buio.

FAITH

(con tono neutro, ma tradito un po’ dall’ansia) Ora che Tara è tornata non c’è più posto per me nel tuo letto, vero?

WILLOW

(sicura e risoluta, ma colpita) Fra me e Tara è tutto finito. Lo sai bene. Ne abbiamo già parlato. (Faith si volta a guardarla, il suo viso è una maschera scolpita nell’ansia, Willow non riesce a trattenersi alla vista della sua amica sofferente, le sorride e prende il suo viso fra le mani) Io non ti abbandono Faith!

FAITH

(chiude gli occhi, si gode quel contatto, ma soffre) Ripetilo, ti prego!

WILLOW

(si fa più vicina) Io non ti abbandono Faith

Faith apre gli occhi e di getto, bacia Willow, un bacio teso, solo un contatto di labbra, Willow si scosta lentamente, non sorride più ma il suo sguardo è in ogni caso dolce e rassicurante, sa perfettamente quando Faith soffra nel suo isolamento.

WILLOW

Ci abbiamo già provato Faith, ma non può funzionare lo sai.

FAITH

(abbassa il capo) Scusami

WILLOW

(la bacia sulla fronte) Ricordatelo. Io non ti abbandono. (ancora un incrocio di sguardi, Faith sa che Willow non mente) Buona notte cacciatrice! (e si allontana)

Faith estrae un pugnale dalla tasca dei pantaloni. Il suo viso è nascosto nell’ombra, appoggia la lama al polso sinistro, la sua mano è stretta a pugno. La lama scintilla alla luce debole della luna, lei affonda il coltello con forza. Un rivolo di sangue le percorre il braccio nudo. Faith di scatto ripone la lama, si asciuga il sangue ed entra in casa singhiozzante. Il sentiero che non ho mai percorso.

 

Stacco. Interno camera da letto di Buffy. Casa Summers. La stanza è avvolta nell’ombra, una figura è in piedi alla finestra, presumibilmente è Buffy. Bussano alla porta.

BUFFY

(con tono neutro, sempre di spalle alla telecamera) Avanti

Entra Dawn, incerta e titubante, dice: Buffy… Buffy non si muove, è sempre alla finestra, non ci è dato sapere cosa guarda, il nulla forse, Dawn le si avvicina lentamente.

DAWN

Volevo chiederti scusa, ho combinato un casino… Andrew si è arrabbiato e vuole… Buffy… Buffy, mi stai ascoltando?

BUFFY

(si volta verso Dawn, il suo viso è rigato dalle lacrime, Dawn la abbraccia, Buffy singhiozza) Ho avuto paura Dawnie… Rivedere Caleb, l’ultima apocalisse, ho avuto paura…

Dawn rimane in silenzio, Buffy pare rianimarsi dopo il momento di sbandamento, è sempre la cacciatrice, la sua forza è sovrumana.

BUFFY

Che cosa hai visto Dawn nel suo specchio?

DAWN

(con incertezza, nascondendo qualcosa) Ho visto il matrimonio, ho visto la mia laurea, ho visto il mio lavoro…. Ho visto mia figlia… lei sarà… lei sarà… (è tesa, si dibatte, non sa se dire alla sorella la verità)

BUFFY

(incuriosita) Lei sarà cosa? Cosa? Dawn?

DAWN

(sconfitta, non ci è riuscita) Lei sarà bellissima.

Le due sorelle si abbracciano, Buffy si congratula con Dawn, ma quest’ultima non sorride. Il sentiero che non ho mai percorso.

 

Stacco. Corridoio piano secondo. Casa Summers. Willow sta rientrando nella sua camera, passa davanti ad una porta chiusa, si sentono le voci di Tara e Liz che ridono e scherzano. Willow si ferma di fronte alla porta, impietrita. Storce le labbra in una smorfia. “Al diavolo” sussurra. Bussa. Uno, due, tre, tocchi.

TARA

(fuori campo, dall’interno della stanza) Avanti.

Willow apre la porta, immagine di Tara e Liz che giocano sul letto. La piccola indossa un pigiamo delizioso rosso, Tara è ancora in gonna e maglietta. Willow osserva quel meraviglioso quadro famigliare incantata, quando parla è incerta, titubante.

WILLOW

Io volevo… Io volevo… Volevo solo salutarvi e darvi la buona notte.

Liz scende dal letto e corre incontro a Willow, le salta fra le braccia, la strega la regge a malapena, con uno sforzo riesca ad evitare di perdere l’equilibrio.

LIZ

Zia Willow! Zia Willow! Mi racconti una storia?

WILLOW

(la guarda sorridendo) Devi prima chiederlo alla mamma se sposso raccontarti una storia…

LIZ

(rivolgendosi a Tara, con un sorriso che mette in risalto i piccolo dentini) Mamma, mamma! Zia Willow può raccontarmi una storia!

TARA

(osserva incantata sua figlia comodamente accoccolata fra le braccia di Willow) Va bene, ma deve essere una storia corta, perché è tardi.

Willow accompagna Liz a letto, si stendono fra le coperte, Liz è rannicchiata fra le sue gambe.

LIZ

Mamma mamma. Vieni qui anche tu! (le fa cenno di venire a letto)

Tara obbedisce silenziosa, si stende accanto alla piccola che ora è fra lei e Willow. Tara non riesce a fare a meno di guardare la naturalezza con la quale sua figlia ha legato con la rossa.

WILLOW

(inizia con voce impostata a leggere la favola, il libro prescelto è “Il mago di Oz” ma solo qualche pagina, ovviamente) Dorothy abitava in mezzo alle grandi praterie del Kansas, con lo zio Henry, che faceva il fattore, e la Zia Em, che faceva la moglie del fattore. La casa era piccola, perché la legna per costruirla l’avevano dovuta portare con il carro, da molto lontano. C’erano quattro pareti, un pavimento e un tetto, dal che risultava una stanza; e questa conteneva un fornello arrugginito… (si accorge che Liz si è addormentata, le accarezza il viso e i capelli con la punta delle dita, la corica sotto le coperte, e guarda Tara che non si è persa nemmeno un gesto, un silenzioso e attento spettatore) La mia voce è soporifera, si è addormentata subito…

TARA

(seria) La tua voce la rilassa e la tranquillizza, come succedeva a me… Ricordi quando leggevi per me… (Willow si volta verso la porta, Tara riprende) Scusa, non dovevo dirlo…

Willow si solleva faticosamente dal letto, il ginocchio le duole, Tara prende tempo, stringe fra le mani un giocattolo di Liz, vuole prolungare il più possibile questo momento.

TARA

(leggermente imbarazzata, non sa cosa dire) Per fortuna stava dormendo quando ci ha attaccato Caleb, non avrei mai trovato le parole giuste per spiegarle tutto.

WILLOW

(stupita) Non sa niente?

TARA

(seria) No. San Francisco è relativamente tranquilla in fatto di demoni e vampiri. Vorrei che ignorasse questo mondo il più a lungo possibile.

WILLOW

(contrariata) Questo mondo le appartiene. Tutti noi ne facciamo parte. E ne fai parte anche tu.

TARA

(repentina) Mi stai dicendo come educare mia figlia?

WILLOW

(retrocede) No, no. Assolutamente. Sono venuta qui solo per darvi la buona notte (silenziosamente si volta e si incammina verso la porta) Buona notte Tara.

TARA

(combattuta) Willow aspetta! (poi calma) Parliamo fuori.

 

Stacco. Willow e Tara in piedi nel corridoio del secondo piano di casa Summers. Tara è rivolta con le spalle al muro, Willow è di fronte a lei.

WILLOW

Scusami, non volevo aggredirti dicendo quello cose sull’educazione di Liz…

TARA

(la guarda fissa, una fisicità da far male) L’ho sentito sai… Quando ti ero accanto… Durante la battaglia. Ho sentito il male dentro di te. Tutto il tuo dolore.

WILLOW

(il suo viso è teso, una maschera di marmo) Per questo ti ho chiesto di essere al mio fianco. Tu sei l’unica in grado di controllarlo.

TARA

(si perde nella disperazione degli occhi verdi di Willow, di getto, stringe il suo viso fra le mani) Non è giusto che tu soffra così tanto per tutti noi!

Willow raccoglie le sue mani, con impeto la sbatte contro il muro, e la bacia. E’ un bacio violento, animale, entrambe desiderano l’oltre, il luogo oscuro. Tara è docile e liquida sotto i movimenti violenti di Willow, gemiti, parole soffocate, istinti gutturali, poi una sola mano, la mano di Willow fra le gambe di Tara. La strega bionda si abbandona sulla spalla della rossa, solleva lo sguardo obliato dalla lussuria, ma ancora lucido. Si irrigidisce di colpo. Willow si blocca a sua volta. Stacco. Immagine della camera da letto di Willow, la porta è socchiusa, è possibile intravedere Kennedy che sul letto, sfoglia annoiata una rivista.

TARA

(guarda Willow, le sue labbra fremono) E’ con lei che trascorrerai questa notte?

Willow distoglie lo sguardo dal magnifico ardente blu di Tara. Si stacca delicatamente da lei, e dolcemente sussurra

WILLOW

Buona notte Tara

 

Stacco. Willow richiude la porta della sua stanza alle sue spalle. Osserva fissa Kennedy che sotto il suo sguardo muta espressione. La giovane ispanica si alza dal letto e va verso la strega, ammaliatrice le sussurra.

KENNEDY

E’ con lei che devi trascorrere questa notte. Non con me, ma con Tara.

WILLOW

(si avvicina a lei, le sue mani scendo a slacciare uno ad uno i bottoni della camicetta) Queste non sono cose che ti riguardano.

Kennedy afferra le mani di Willow, non prima che abbiano concluso l’opera, e le sbatte con un tonfo sulla porta

KENNEDY

E quali sono le cose che mi riguardano?

Willow sorride, solo con le labbra, mentre Kennedy scende con il viso e con l’anima fra le sue gambe.

 

 

cap. xxxiv – Una libbra di carne per la furia della mia vendetta –

 

 

PROLOGO

 

Interno. Casa Summers. Camera di Dawn. Primo piano del suo viso lucido di sudore, mentre si rigira furiosamente nel letto. Le lenzuola umide sono accartocciate in un angolo, lei indossa solo biancheria intima, le sue mani stringono convulse il cuscino. Sono udibili frammenti di parole sconnesse.

DAWN

Mia figlia… E’ la nuova cacciatrice… Mia figlia… Dopo Buffy… (urlo lacerante) No!

La porta si spalanca di colpo entra una giovane ragazza, indossa abiti pesanti, un maglione con il collo alto, un berretto calato sulla fronte cela i capelli. Nella mano sinistra regge un paletto macchiato di sangue, in quella destra un affilato stiletto. Alla vista di Dawn a letto, accorre verso di lei, lasciando cadere le armi, giunge al suo fianco, dolcemente le accarezza la fronte con le dita e premurosamente la ricopre con le lenzuola.

GIOVANE DONNA

(con immenso affetto) Mamma!

Stacco di immagine. La stessa giovane donna è nuda, rannicchiata su se stessa, appoggiata ai talloni, barcolla ipnoticamente; è coperta di sangue. Stacco su Dawn che si avvicina alla giovane donna, è incerta, dubbiosa, ha palesemente paura.

DAWN

(con apprensione) Che succede?

GIOVANE DONNA

(si solleva di scatto, è ferita, gracile ed indifeso è il suo corpo, punta un indice accusatore verso Dawn) Tu… tu! E’ stata tutta colpa tua! Io non volevo… (la sua voce è rotta dai singhiozzi) Non volevo essere la cacciatrice (si copre il viso con le mani) Tutto questo dolore. Tutta questa solitudine. Tutto questo sangue! (si ridesta, con una nuova energia, con maggiore intensità) Sei stata tu! Hai ucciso Buffy! Mi hai costretta a prendere il suo posto!

Stacco di immagine. Dawn è sempre nel suo letto che si solleva di scatto urlando “Nooo!” E’ un grido fortissimo, lacerante. E’ immersa in una stanza vuota. La porta si apre nuovamente, ma questa volta è Buffy sulla soglia, entra e le si avvicina. Dawn ricerca immediatamente le braccia della sorella e nasconde il suo viso sulla spalla della cacciatrice.

BUFFY

Cosa succede? Ti ho sentita urlare.. hai avuto un incubo?

DAWN

(quasi incomprensibile) No…

BUFFY

(si slega dolcemente dall’abbraccio, ma i suo occhi sono ancora fissi su Dawn, guarda l’orologio al polso) Sono esattamente… La mezzanotte è trascorsa da cinque minuti… (raggiante, incontenibile) Oggi è il giorno del tuo matrimonio!

Ululato. Sigla.

 

ATTO I

 

Immagine. Primo piano del viso di Dawn riflesso su di uno specchio. E’ immobile, ferma, imperscrutabile come una statua rinascimentale. Panoramica lenta. Il piano d’immagine s’ingrandisce e comprende la sua figura intera. Accanto a lei, china c’è Tara che finisce di sistemare una piccola frangia di tulle. Ammiriamo Dawn in tutta la sua bellezza di giovane sposa. Gli sguardi s’incrociano, Tara e Dawn si guardano attraverso un improbabile punto nello specchio. Silenzio.

DAWN

(con agitazione, velocemente) Di qualcosa, ti prego! Anche se è stupido, ti prego parlami! Fa passare questo momento…

TARA

(il suo volto è sempre riflesso, ma non muta espressione) Sei bellissima. (con un filo di voce)

Dawn con un moto istintivo si volge verso Tara in cerca di un abbraccio, ma la strega bionda solleva le mani di scatto in segno di arresto.

TARA

Sciuperai il vestito…

DAWN

(sollevando una mano in aria, quasi con ira) Al diavolo il vestito, ho assolutamente bisogno del tuo abbraccio…

Le due donne si abbracciano strette, con intensità, la loro sagoma è visibile dalla specchio. Tara ha gli occhi chiusi per l’emozione, quelli di Dawn sono aperti, quasi spalancati, fissi verso un remoto punto nello specchio. Pare in cerca di qualcosa.

DAWN

(deglutendo) Tara… Tara… Io ti devo confidare una cosa…

TARA

(si slega dall’abbraccio con cautela, ma mantiene le dita intrecciate fra quelle di Dawn) Oh Dea! Cosa succede?

DAWN

(le sue labbra si contraggono, poi sboccia un sorriso divertito) Ho dimenticato di ritirare il velo per i capelli!

TARA

Oh Dawn! Così mi farai avere un infarto! E’ mai possibile che tu non smetta di scherzare nemmeno nel giorno del tuo matrimonio! (indispettita si allontana)

DAWN

(le corre incontro, saltellando, è senza scarpe) Faith è tornata a Los Angeles e qualcuno doveva rimpiazzare le sue battute stupide! In ogni caso ho davvero dimenticato il velo da sposa… (aggrottando un sopracciglio)

BUFFY

(voce fuori campo) O uscite da quella stanza, o butto giù la porta!

DAWN

(verso Tara, implorante) Aiutami tu, ti prego! Chi la sente Buffy adesso…

TARA

(annuisce pensierosa, poi sottovoce verso Dawn) Ma una sua sfuriata te la saresti meritata… (apre la porta, sulla soglia ci sono Buffy e Willow, Liz sgattaiola da dietro le loro gambe e corre incontro a Dawn)

Buffy si porta una mano sul viso, mentre Willow è immobile, non dice nulla, ma l’ovale del suo volto è pallido, il sangue ha lasciato le sue guance.

DAWN

(autoritaria, verso Buffy) Abbracciami, cosa aspetti!

Buffy le corre incontro, si abbracciano, Willow le osserva con attenzione, poi finalmente sorride, Liz le tira una manica della giacca.

LIZ

(timorosa, sussurrando) E’ proprio bella zia Dawn…

WILLOW

(senza guardarla, il suo sguardo è rivolto verso Tara che ammira beata l’abbraccio fra le due sorelle) Sì, è proprio bellissima.

Stacco su Dawn e Buffy. Sequenza di primi piani.

BUFFY

(il suo viso è a pochi cm. da quello della sorella, solo le loro fronti si toccano) Se solo mamma fosse qui…

DAWN

(sicura) E’ qui. Con noi. Lo so.

BUFFY

(con eterna dolcezza) La mia sorellina… La mia sorellina si sposa… Non riesco a crederlo…

TARA

Credi invece all’idea che è riuscita a dimenticare il velo dalla sarta…

WILLOW

Oh Dawn! Accidenti ora qualcuno dovrà andare in centro a prenderlo.

BUFFY

(brusca, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano) Ci vado io.

Si dirige verso la porta. Willow la blocca, afferrandole un braccio. Scambio di sguardi. Silenzio per qualche secondo, alla fine Willow annuisce, Buffy scende le scale. Dawn ha osservato la scena preoccupata, Tara è al suo fianco, in braccio regge Liz che gioca con i suoi lunghi capelli biondi.

TARA

(sorridendo) Non preoccuparti. Arriverà puntuale

DAWN

(non è convita, scrolla il capo) Ma che cos’ha?

WILLOW

(sicura, ma il suo sguardo è fisso su Tara) Ha paura di perderti. (silenzio per qualche secondo, poi aggiunge) Forza andiamo, tutti ti attendono di sotto. Le chiacchiere di Anya e i pasticcini per il rinfresco non riusciranno a tenere a bada gli invitati ancora a lungo.

Stacco d’immagine. Fotogramma di spalle. Vediamo Dawn che scende le scale fra gli applausi e le congratulazioni, sullo sfondo il salotto di casa Summers gremito di gente.

 

Stacco di immagine. Casa di Andrew. Camera da letto. Primo piano dei polsini di Andrew mentre tenta in tutti i modi di farli rientrare i gemelli delle asole. Sbuffa. Le dita gli tremano per la tensione.

XANDER

(voce fuori campo) Sei pronto? (sopraggiunge)

ANDREW

(teso, molto teso) Questi dannati gemelli…

XANDER

(sorride verso il giovane, i due uomini sono in smoking, perfettamente eleganti) Lascia faccio io (le dita di Xander si muovono agilmente e in un baleno i gemelli rientrano nelle loro asole) Ecco fatto.

ANDREW

Grazie  Xan (pausa, solleva il viso, guarda verso il soffitto, inspira) So che non dovrei dirlo, ma… ho un brutto presentimento…

XANDER

(inclina il capo, pensieroso) L’avevo anch’io il giorno del mio matrimonio e poi ho lasciato Anya all’altare, l’Hellmouth si è aperto e… (si arresta di colpo, guarda Andrew sconvolto e con un sorriso aggiunge) Ma questa è la vita di Xander Harris, non certo quella perfetta di Andrew, avvocato di successo di Sunnydale…

ANDREW

(sbuffa) Oh.. ti prego…

XANDER

(gli appoggia una mano sulla spalla) Tranquillo. Andrà tutto bene campione, non dimenticare che abbiamo una cacciatrice fra noi… e ora forza, non vorrai far attendere la sposa…

 

Stacco. Casa della sposa. Breve rinfresco pre–matrimonio. Panoramica su una piccola folla che assale allegramente tramezzini e pizzette sbrodolando bibite analcoliche. Dawn pazientemente fa il giro dei saluti collezionando umide strette di mani, talvolta lancia sguardi inorriditi vero Willow e Tara che le sorridono complici.

TARA

Liz… Tesoro…Dove sei? Oh Dea! Manca solo che smarrisca mia figlia in questa bolgia… Liz… Liz… (aumentando di intensità)

WILLOW

(tranquilla, appoggiata in un angolo della stanza) Sta tranquilla è intelligente e furba, non si perderà (sorseggia un bicchiere di vino rosso)

TARA

(continua ad osservarsi attorno in cerca della figlia) Per te è facile… Stai tranquilla, mi dici… (aggressiva) Lasciare Liz nel mezzo di sconosciuti, magari anche di qualche terribile demone in incognito che si è intrufolato qui, al matrimonio della sorella della cacciatrice… Liz dove sei? (alzando la voce) Oppure semplicemente sapere mia figlia vicino a… Kennedy!

WILLOW

(la guarda seria) Questa battuta era decisamente fuori luogo… Kennedy è una bravissima ragazza, e poi è partita due sere fa per tornare in Messico

TARA

Oh finalmente!  (vede Liz che si sta avvicinando a loro) certo… certo… L’altra sera tutti gli inquilini di casa Summers hanno potuto apprezzare i tuoi COMMENTI (cadenzato) sulla BRAVURA (cadenzato) di Kennedy! (prende fra le braccia Liz) Angelo! Dov’eri finita?

WILLOW

(storce la bocca, chiaramente disgustata) Potremmo evitare di litigare almeno nel giorno del matrimonio di Dawn…

TARA

(acida) Si potremmo… hai detto bene…

WILLOW

(di scatto) Ma Tara! (sconvolta, scioccata) Cosa ti succede?

TARA

(muta repentinamente espressione, è pentita) Scusami, ti ho aggredita… E’ sapere che.. Non lo so… Tutte queste emozioni… La piccola Dawn che si sposa, ma c’è anche amarezza, rabbia e disperazione… Lo senti anche tu vero Will… Rabbia e amarezza. Tutto questo (indica tutto attorno a sé) Tutto questo che noi non potremmo avere mai.

WILLOW

(si fa seria, pensa, riflette) Certo, non potremmo avere la cerimonia, la forma, il prete, e l’altare ma il giuramento è lo stesso… (le sue dita ricercano la mano di Tara, dolcemente si fanno strada fra le sue, serrate a pugno, riesce a stringerle, unite) Per sempre.

TARA

(rivolta verso Willow, il suo sguardo è indescrivibile, come è indescrivibile l’amore soffocato, taciuto in gola) Willow io…

LIZ

(con la tipica petulanza infantile) Zia Willow guarda! Guarda cosa ho trovato! (la bambina apre la mano e scopre un minuscolo oggetto di metallo. Willow lascia la mano di Tara che sospira debolmente per la stacco)

WILLOW

(verso Tara, allarmata) E’ una microspia!

Silenzio. Pausa.

WILLOW

(autoritaria, sempre verso Tara) Accompagna Dawn alla sala per la cerimonia, io vi raggiungo più tardi, devo assolutamente trovare chi ha inserito queste microspie e a chi trasmettono. (verso Liz) Piccola dove l’hai trovata?

 

Stacco. Immagine su Buffy che corre su un marciapiede, giunge di fronte alla vetrina di un negozio. Si arresta di colpo. Appese al vetro, notiamo immagini di donne in abito da sposa, acconciature, sale per banchetti, e nel bel mezzo, un piccolo cartello con la scritta “Closed”.

BUFFY

(irritata) Merda! E adesso? (si passa una mano fra i lunghi capelli biondi) Come faccio? (Nell’inquadratura panoramica notiamo, in alto, verso destra, un guizzo di colore. Buffy si muove agilmente verso quella direzione e urla) Signora Roberts! Signora Roberts!

Una donna grassoccia si affaccia alla finestra del quarto piano. Prospettiva dalla posizione di Buffy in cui è distinguibile solo un volto paffuto e una massa ribelle di ricci rossi.

SIGNORA ROBERTS

(seccata) Chi sei? Cosa vuoi?

BUFFY

(sempre urlando, è controluce, si ripara gli occhi con una mano) Sono Buffy Summers, mia sorella Dawn è venuta a ritirare il suo abito da sposa la scorsa settimana, ma si è scordata il velo e…

SIGNORA ROBERTS

(acida) Non sono affari miei… (fa per andarsene)

BUFFY

No, aspetti. La prego! Il matrimonio è oggi…

SIGNORA ROBERTS

(ritorna alla finestra, sempre con tono saccente) Ha visto il cartello appeso in vetrina?

BUFFY

(aggrotta le ciglia) Sì

SIGNORA ROBERTS

L’ha letto?

BUFFY

Sì…

SIGNORA ROBERTS

E cosa c’è scritto?

BUFFY

(dubbiosa) Chiuso?

SIGNORA ROBERTS

(estremamente irritata) Esatto! Ora se ne vada al diavolo!

Buffy sospira, è chiaramente sconfitta, allarga le braccia con disperazione, ma si ode un tonfo, un rumore soffocato, si volta di scatto ed un giovane uomo è disteso, a bocconi, sul selciato

BUFFY

(accorre, poi con cortesia) Oh… Mi scusi… Non l’ho vista… Sta bene?

L’uomo si passa una mano sulla guancia, sul viso, nascondendolo in parte, quando poi si ferma e osserva intensamente Buffy, la ragazza cambia espressione. La cacciatrice si trova davanti un uomo bellissimo, dai lineamenti decisi e al contempo delicati. Abbassa lo sguardo, è in notevole imbarazzo.

UOMO

Hai mai pensato di diventare un boxer? Hai un destro niente male…

BUFFY

(sorride timidamente, ancora non lo guarda) Sta bene?

UOMO

Credo di sì… (si solleva, è alto 1.90 mt. circa e armoniosamente proporzionato)

Pausa

UOMO

(divertito) Allora? Il motivo di quel destro?

BUFFY

(si decide, affronta il suo sguardo, biascica, le parole faticano ad uscire dalla sua bocca) Uhm… Eh… Il negozio… Il velo… E’ chiuso… E quella megera…

UOMO

(comprensivo) Magda Roberts

BUFFY

(retrocede) Dio… Non sarà suo figlio spero…Sono bravissima a dire stupidaggini in queste occasioni, di fronte a perfetti sconosciuti! Non che io dica sempre idiozie… Cioè sì, a volte, ma…

UOMO

(si avvicina) Non ti preoccupare, non sono suo figlio, hai provato ad aprire la porta?

BUFFY

(ride con affettazione, retorica) Sì, ok, ammetto di essere un po’ stupida, ma non a questi livelli…

L’uomo appoggia una mano sulla maniglia, spinge leggermente e la porta si apre.

BUFFY

(con circospezione) Sei uno stregone? Un mago?

UOMO

(ride di gusto) No, no… So solo che la signora Roberts si dimentica continuamente di chiudere a chiave (fa un ampio gesto con la mano verso l’interno del negozio, con l’intenzione di far accomodare Buffy)

Buffy rimane immobile sulla soglia, non si fida, è palese, scambio di sguardi, la cacciatrice è combattuta.

UOMO

Fidati, entra pure.

BUFFY

(seria) Io non mi fido facilmente delle persone.

UOMO

(dolcemente, ma con convinzione) Lo so. Ho visto di cosa sei capace, come sai difenderti. (le indica la guancia dove si vede con chiarezza un ampio ematoma affiorare)

BUFFY

Mi hai convinto, ma attento perché se è uno scherzo, il mio sinistro è all’altezza del destro…

UOMO

(fingendo un insopportabile timore) Oh… Oh… Non voglio assolutamente provare

Vediamo Buffy entrare nel negozio ed essere avvolta nel buio e nella penombra, stacco sull’uomo, primo piano del suo viso che è imperscrutabile, lontano, ci si può fidare di un perfetto sconosciuto? Vediamo poi Buffy risalire dall’oscurità, regge fra le mani una scatola.

BUFFY

(entusiasta) Trovato!

Pausa

BUFFY

Grazie

UOMO

Di nulla

BUFFY

(rimane in silenzio a guardarlo per qualche secondo, poi di scatto) Merda! Devo attraversare la città e sono senza auto. Ti devo salutare immediatamente altrimenti Dawn mi ucciderà a cerimonia conclusa ovviamente…

UOMO

(immediatamente, forse troppo) Ti accompagno?

BUFFY

(sulla difensiva) Uhm… Non mi sembra il caso…

UOMO

(con determinazione) Un problema sono riuscito a risolvertelo, vediamo se riesco a fare lo stesso anche con il secondo. In ogni caso c’è sempre il tuo destro che mi aspetta…

BUFFY

(dolcemente) Come ti chiami?

UOMO

Alexander

BUFFY

(allunga una mano) Buffy Summers

ALEXANDER

(soprappensiero) Buffy Summers? Buffy… Buffy…

BUFFY

(un po’ stupita) E sì, è il mio nome.

ALEXANDER

(scuote il capo e ritrova il sorriso) No. Scusa, è che mi ricorda qualcosa… Qualcosa che ho da tempo dimenticato.

BUFFY

(senza afferrare l’incertezza dell’uomo) Se non ci muoviamo sarò io ad essere dimenticata… sotto terra in una fossa, se non porto il velo a Dawn.

ALEXANDER

(dubbioso) Tu potresti essere un pugile, tua sorella una pericolosa serial killer, ma siete tutti così violenti nella vostra famiglia?

BUFFY

(serafica) Ti stupiresti di quello che accade nella nostra famiglia.

Inquadratura sui due che si allontanano chiacchierando fittamente, stacco su una donna che accorre verso lo stesso negozio, legge il cartello, si dispera, tenta di aprire la porta, ma la trova, inevitabilmente chiusa.

 

Stacco di immagine. Panoramica di una grotta buia, illuminata solo dal tenue chiarore di alcune candele semiconsumate poggiate su candelabri. Le pareti in fredda roccia scura tremano sensibilmente al chiarore emanato dalle candele. La terra è indistinguibile dalla roccia, tutto è immerso nel buio, in un tremore pulsante. Sulla sinistra, non inquadrato completamente si distingue una figura seduta su uno scranno di legno. Il suo sguardo è indirizzato verso il buio. Ha il volto appoggiato stancamente al dorso della mano destra, mentre con la sinistra rigira, fra le mani, un piccolo stiletto d’acciaio.

HEINZ

(voce fuori campo) Mio signore (con tono subordinato) Posso disturbarla?

UOMO

(con voce profonda, ma stanca) Vieni avanti Heinz

Il vampiro si avvicina all’uomo che ora riconosciamo, è Antoine, il nuovo capo del clan Boreanz. Heinz è curvo al suo cospetto, inchinato con timida riverenza.

ANTOINE

(imperioso) Cosa vuoi?

HEINZ

(lentamente) Julius è morto. Gli uomini chiedono come procedere. La notte si avvicina.

Antoine si solleva, e poggia una mano sulla spalle di Heinz, gli concede di alzarsi, si avvicina ad una candela, gioca con le dita sulla fiamma.

ANTOINE

(con sofferenza) Lo so fratello mio. Julius è morto perché era stolto, non aveva speranza di vincere. Solo contro la strega rossa e la cacciatrice. Non possiamo permetterci di compire i suoi medesimi errori. Abbiamo bisogno di nuova forza…

HEINZ

La discesa sulla terra del monarca ci ha offerto nuova linfa vitale.

ANTOINE

(irato perché è stato interrotto) Non abbastanza! (riprende immediatamente il controllo) Dobbiamo dividerli, frammentarli, disgregare le loro certezze. Solo così potremo avere una possibilità di vittoria. La loro forza viene dall’unione, dalla reciprocità. Devono avere paura! Dolore, discordia, terrore e spavento. Convocali a me, instilla in loro la furia della paura. Minerà le loro difese, sarà facile per noi attaccarli e sconfiggerli.

HEINZ

(abbassa il capo, comprende l’immensità di quella rivelazione) Mio signore, la Furia ha bisogno di un corpo ospite

ANTOINE

(inarrestabile) Le vie del male sono infinite, la liberemo e le indicheremo la strada. Seguirà da solo, attraverso il suo libero arbitrio i percorsi delle menti. Fidati di lei. Compirà il nostro volere.

HEINZ

(osserva fisso Antoine, non visto scruta attentamente la figura del suo regnante) Sì, mio signore.

ANTOINE

Prepara un attacco alla cacciatrice e al suo gruppo durante il matrimonio. Un piccolo diversivo. La Furia agirà autonomamente, noi seguiremo poi le sue indicazioni. (si avvicina ad una bilancia di rame e ottone, posta sopra un vecchio baule) La Furia necessita di un sacrificio, vero Heinz?

HEINZ

(attento) Sì, mio signore.

ANTOINE

Una libbra di carne. Carne marcita dal dolore, dalla discordia, dal terrore e dallo spavento. Carne morta di vampiro.

Heinz avanza, il su sguardo è febbrile, trema impercettibilmente.

Antoine socchiude gli occhi e mormora una preghiera verso lo stiletto che regge fra le dita, sbottona lentamente la camicia che indossa, rimanendo a torso nudo, la pelle bianca luccica al debole chiarore delle candele. Una scintilla, un riverbero, in un lampo senza preavviso, con un rapido colpo affonda il coltello sul suo fianco destro. Heinz si avvicina a lui, quasi in trance, attirato dal sangue che imbratta la carne bianca. Antoine regge fra le mani una libbra  delle sua carne, chino su stesso, in preda al dolore, la ripone sulla bilancia. Heinz sistema i pesi per la misura. 0,45 Kg.

ANTOINE

Una libbra di carne per la furia della mia vendetta.

 

Stacco di immagine. Giardino di Casa Summers. Dawn è in piedi, attorniata da una folla di persone festanti, felici e allegre, ma il suo viso è cupo, teso, la sua preoccupazione è trattenuta a stento dai i sorrisi e dalle carezze di Tara.

DAWN

(atterrita) Non è possibile! Non ci credo! Buffy e Willow sono sparite!

TARA

(con calma) Stai tranquilla, arriveranno.

DAWN

(si guarda attorno in preda al panico) Ma dove sono? Cosa stanno facendo? Delle microspie? Non sono così importanti! Vero? Vero? (cerca consenso in Tara)

TARA

(solleva le spalle) Sai come è fatta Willow! La tua sicurezza prima di tutto…

Giles elegante in smoking si avvicina alle due, accanto a lui c’è Juliet in un vivace abitino giallo, tipicamente english.

GILES

(sorridendo) Credo sia il momento di andare, è quasi ora… (è nervoso, trattiene appena il suo disagio)

TARA

(con materno affetto) Il signor Giles ha ragione, è meglio partire, Buffy e Willow ci raggiungeranno, non temere.

DAWN

(incerta) Non lo so… Io…

JULIET

(guardando oltre tutti loro) Arriverà in tempo, lo sento.

DAWN

(acida) Adesso che l’hai detto tu ci credo! Mancava la veggente nel gruppo! (Tara la prende sottobraccio e la trascina verso l’auto) Perché spingi così? (verso Tara) Non ho forse ragione? Viene al mio matrimonio, senza essere invitata, io nemmeno la conosco e pretende di… Ahi! Mi fai male! (Tara la conduce con più forza) Pretende di sapere tutto di noi. (Tara si blocca di colpo e la guarda fissa)

TARA

Quella ragazza è gli occhi di Miss Aurora, una delle tre anziane, i suoi potere vanno ben oltre la nostra immaginazione. Nemmeno i mi fido di lei, ma è giunta qui con Giles per un motivo. Lo scopriremo più tardi. (con rinnovato affetto) Ora è il tuo momento Dawnie, è il tuo matrimonio, la persona che ami ti sta aspettando, non permettere a nessuno di rovinarti questo istante. Allontana da te la discordia, il dolore, il terrore e lo spavento. Ama con tutta te stessa, oggi è il più bel giorno della tua vita. (si abbracciano fraternamente)

 

Stacco. Interno di un furgoncino. Le pareti di lamiera sono rivestite di scaffali su cui è sistematicamente alloggiato un impianto di ricezione, composto da una decina di schermi, tre altoparlanti, casse di registrazione e amplificazione, monitor di sistema, GPS. Alla console, sgranocchiante un sacchetto di patatine classiche c’è Andrew componete del terzetto storico: Andrew, Jonathan e Warren. Seduto si di una sedia girevole con due cuffie ben piantate sulle orecchie osserva il giardino di casa Summers invaso dagli ospiti del matrimoni di Dawn. Si sente bussare allo sportello.

ANDREW

(eccitato) Oh Jonathan, finalmente! Stavo morendo di fame! (va verso lo sportello posteriore del wagon) Ti sei ricordato di prendere il coupon in pizzeria? Perché c’è il favoloso concorso a premi… (apre lo sportello e appare il primo piano del viso di Willow sogghignante)

WILLOW

(sarcastica) Nessun premio caro. Solo un romantico rendez-vous fra te e me in questo bel furgoncino (solleva una mano e lo catapulta fra le apparecchiature, l’intensità dell’urto frantuma gli schermi dei computer ed alcune casse di amplificazione. La strega osserva Andrew rannicchiato su se stesso e tremante) Perché ci stai spiando? Chi ti manda? Quale losco piano, tu e la tua congrega di deficienti avete in mente?

ANDREW

(si copre il viso con le mani) Io… io… non farmi del male… ti prego… (singhiozza, è terrorizzato)

Willow si avvicina, Andrew rotea gli occhi, il suo sguardo è catturato da qualcosa, Willow lo intercetta, con un veloce e rapido movimento immobilizza Jonathan mentre giunge alle sue spalle e lo scaraventa addosso all’amico.

WILLOW

(ironica, verso Andrew) Il nostro romantico rendez-vous è finito qui (dura, imperiosa) Lo ripeto per la seconda volta, perché ci stavate spiando?

Willow si accascia di colpo a terra, con un urlo si regge il ginocchio sinistro. Stacco su Warren che è giunto di soppiatto alle sue spalle e la guarda con un sorriso.

WARREN

Non sono così stupido come i miei amici. (gli spinge la canna di una pistola sulla guancia, poi con tono di sfida aggiunge) E ora vediamo strega, è più veloce la tua magia o la pallottola della mia 9 mm?

Willow chiude gli occhi e con un enorme sforzo di concentrazione, tale da farla star male, riesce a polverizzare la pistola nella mano di Warren, tuttavia non riesce a rialzarsi, è pallida, la sua fronte è madida di sudore.

WILLOW

(ancora ad occhi chiusi, con un filo di voce appena percettibile) Ho ancora sufficiente forza per disintegrare ciò che avete di più caro (apre gli occhi)

Andrew, Jonathan e Warren contemporaneamente si portano entrambe le mani in protezione dell’inguine, Willow seppur dolorante, abbozza un tenue sorriso, appoggia una mano a terra e riesce a sedersi sul ginocchio sano.

WILLOW

(con teatralità) Ciò che avete di più caro eh… Io pensavo a questo furgone, e invece… Bene. Ditemi immediatamente perché ci stavate spiando o riduco i vostri peni alle dimensioni di un gamberetto. Ad ogni “No” come risposta, tolgo 2 cm… (trattiene a stento le risate)

Jonathan, Andrew e Warren sono estremamente preoccupati. Andrew pare riflettere, poi verso Jonathan

ANDREW

Un momento… La strega dice di essere capace… Ih… di accorciarcelo… ma allora, allora è in grado anche di allungarcelo…

WARREN

(gli affonda una gomitata, poi serio, verso Willow) E’ un rischio troppo grande quello che corriamo. Va bene strega. Parleremo. E’ stato il consiglio ad incaricarci di spiarvi. Rogers… Il consiglio degli Osservatori.

Willow con un gesto di imperiosa stizza disintegra il resto dell’impianto di registrazione, è allo stremo delle forze, ma è ancora in grado di urlare

WILLOW

Il consiglio! Giles! Non è possibile!

 

Stacco. Inquadratura anteriore. Si vede la sala del banchetto gremita di gente, tutti gli ospiti in piedi che guardano verso il fondo della sala. Sul fondo opposto, è visibile Andrew con al suo fianco Xander che guardano nella medesima direzione della folla. Stacco su Dawn, primo piano. Le immagini precedenti sono la sua prospettiva. Al suo fianco c’è Tara e poco dopo giunge Buffy che le cala il velo da sposa, nello stesso istante giunge anche Willow che aiuta Buffy nell’operazione. Primo piano allargato delle quattro. Nessuno parla, solo tanta emozione. Al suono della Ave Maria di Schubert, Dawn muove i suoi passi al centro della sala, verso l’altare, verso Andrew.

Finalmente, fianco a fianco, vicini la cerimonia può iniziare.

Attraverso la musica vediamo i volte delle persone care a Dawn, liete e al contempo tristi, felici e commosse, Anya, Xander, Giles, Tara, Buffy, Willow ed Andrew ed è sull’immagine di Andrew che si sovrappone l’immagine della bilancia di Antoine, delle libbra di carne della furia, infine un’ulteriore immagine, quella del dubbio, quella di Dawn che invoca il demone della possibilità. Il volto felice e commosso del giovane muta progressivamente, ma è la voce del celebrante del rito che lo riporta alla realtà.

CELEBRANTE

Vuoi tu Andrew … prendere come tua legittima sposa la qui presente Dawn Summers?

ANDREW

(sul suo volto si allarga un sorriso poi con voce estremamente naturale aggiunge) No. Non lo voglio.

Silenzio di tomba, l’unica a reagire è Anya che si avvicina ad un inebetito Andrew scrollando il capo.

ANYA

(quasi a se stessa) No. Non è possibile che accada ancora! (carica un destro e colpisce Andrew in pieno viso tramortendolo a terra)

Dissolvenza

 

ATTO II

 

Interno. Soggiorno Casa Summers. Dawn è disperata, indossa ancora l’abito da sposa, e ha il viso affondato nel petto di Buffy che la accarezza dolcemente e le sussurra parole intelligibili. Anya è seduta al suo fianco destro e le stringe la mano fra le sue. Tara a sinistra coccola una svogliata Liz. Willow è in piedi e passeggia nervosamente per la stanza. Giles si pulisce gli occhiali meticolosamente e Juliet ha lo sguardo perso verso la finestra.

DAWN

(fra le lacrime e i singhiozzi) No, non è possibile che l’abbia detto! Questo è un brutto incubo. Avevamo già risolto i nostri problemi, credevo mi avesse perdonato lo sbaglio con il demone della possibilità… Oh Andrew! (affonda nuovamente il volto nel grembo delle sorella)

Buffy sta per risponderle qualcosa, ma la porta d’ingresso si apre di colpa ed entra un arruffato Xander.

XANDER

(con il fiatone) Abbiamo un problema! (allo sguardo torvo dei presenti nella sala, si schiarisce la gola) Andrew è scomparso. Ho controllato nella sala da cerimonia, in tutto l’edificio, ma non c’è… Si è volatilizzato.

WILLOW

(si assume l’onere di spezzare il tortuoso silenzio) Probabilmente vuole rimanere da solo per riflettere.

TARA

(di scatto, ribatte) Non tutti sono come te che ricercano la solitudine

WILLOW

(aggredendola) La solitudine è necessaria. In determinate situazioni, non è possibile farne a meno. Solo attraverso la forza presente in noi stessi possiamo superare alcuni ostacoli della vita.

TARA

(come sopra) Dimentichi gli amici Willow. O le persone che ami e che ti amano, sono sempre pronte e accanto a te per aiutarti.

DAWN

(interrompendole) Per quanto mi riguarda Andrew può marcire all’inferno. (acida verso Tara e Willow) E voi due smettetela di spacciare i vostri problemi per discussioni generali!

BUFFY

(la guarda dolcemente) Dawnie non fare così. Infuriarsi non serve a nulla.

GILES

(rimettendosi gli occhiali con cura) In ogni caso dobbiamo trovarlo, può essere in pericolo.

WILLOW

(con cattiveria) Perché non gli mettiamo addosso delle belle microspie, che ne dice signor Giles? Sparse un po’ dappertutto così lo controlleremo per bene…

GILES

(è stupito, realmente basito) Cosa vuoi dire Willow?

WILLOW

(si avvicina a lui e gli mostra una serie di microspie che regge sul palmo della mano, piccoli e lucidi oggetti di metallo) Il consiglio ha incaricato Jonathan, Andrew e Warren di spiarci, hanno piazzato microspie in ogni angolo della casa. E’ stata una sua idea Giles? Non si fida ancora di me, vero? Fa bene. Molto bene. Perché non immagina di cosa sono capace…

Giles è sconvolto, non riesce e ribattere, Buffy fa da paciere.

BUFFY

Smettetela, cosa vi succede?

JULIET

(come appena svegliata da un lungo sonno) E’ la furia a parlare in vostra vece.

ANYA

Eh?

BUFFY

Spiegati meglio.

JULIET

(si volta verso di loro pigramente, con sufficienza) Voi non l’avete notato, eravate troppo avvolti nelle vostre  emozioni, ma c’era la furia che aleggiava in quella sala. Un sottile velo è stato richiamato dagli inferi per annebbiare i vostri sensi. L’ho udito, ma non ne ero sicura, finché ora non è palese, anche qui, la vostra rabbia.

TARA

(incerta) Vuoi dire che qualcuno ha evocato la Furia? Credevo fosse pericoloso farlo… Ha bisogno di un rituale complesso di sacrificio e… un corpo ospite…

DAWN

(finalmente comprende) Il mio Andy!

JULIET

(riprende) Tuttavia il suo tragitto, nello scegliere, è sovente la sua dispersione di energia, può attecchire solo su un terreno già fertile.

ANYA

(guarda Xander, poi piano) Ma come cavolo parla? (Xander scuote il capo)

GILES

Vuole dire che Andrew e noi avevamo già della rabbia, della furia, nei nostri cuori, ecco perché abbiamo sentito seppur sensibilmente la sua influenza.

BUFFY

(energica) Dobbiamo trovarlo immediatamente!

JULIET

(quasi soprappensiero) Sono le vostre emozioni che vi rendono deboli.

WILLOW

(verso Juliet, quasi sfidandola) E tu non ne provi, dunque sei forte

JULIET

Non permetto alle mie emozioni di dominarmi, e dovresti farlo anche tu, il tuo tempo è prossimo strega…

WILLOW

(spaventata)

Che vuoi dire?

GILES

(frettolosamente) Un problema per volta. Ora troviamo Andrew.

WILLOW

(avanza di qualche passo) Non mi piace questa storia. Voi due mi nascondete qualcosa. Troppi segreti.

TARA

(si avvicina a Willow e le poggia una mano sulla spalla) Il signor Giles ti spiegherà tutto, sono sicura, ma ora dobbiamo trovare Andrew, può essere in grave pericolo.

WILLOW

(la guarda per qualche istante, poi rivolge il suo sguardo verde su Giles, e sussurra a Tara dolcemente) Solo perché sei tu che me lo chiedi…

BUFFY

(autoritaria) Bene. Xander e io cercheremo Andrew. Tara e Anya rimarrete qui con Dawn, avrete l’ingrato compito di allontanare gli ultimo ospiti rimasti (butta un occhio verso la finestra) che stanno decimando gli ultimi tramezzini. (preoccupata) Giles, Juliet, come è possibile fermare la furia?

JULIET

(con tono neutro come se discutesse la scelta di un vestito o di un cono gelato) Non è possibile fermarla. (pausa ad effetto) L’ospite, colui che è stato posseduto deve trovare la forza in sé per scacciarla.

Xander storce la bocca, Buffy aggrotta le sopracciglia.

WILLOW

(verso Buffy e Xan) Trovate Andrew e alla furia ci penseremo noi.

Buffy si avvicina alla sorella, è leggermente risollevata.

DAWN

(sottovoce, quasi temesse di sbagliare le parole) Questo significa che Andrew non era completamente in sé quando a detto no…

Buffy sorride, annuendo.

DAWN

(con ritrovata energia) Ti prego voglio venire con te! (quasi infantile)

BUFFY

(risoluta) No. Rimani qui. Lascia fare a me e a Xan–men. Fidati di me.

DAWN

(sicura) L’ho sempre fatto.

 

Stacco. Primo piano di Andrew. E’ spettinato, i suoi vestiti sono sgualciti e sporchi, cammina per le strade di Sunnydale come in trance, si scontra con un paio di passanti, perde l’equilibrio e cade a terra, inizia a singhiozzare come un bambino. Quasi a bocconi raggiunge un vicolo deserto e lercio, appoggia la schiena contro il muro perimetrale di un edificio. Di fronte a lui iniziano ad affollarsi delle persone, inquadrature sa Andrew, rannicchiato su se stesso, e una serie di gambe maschili attorno a lui. Gli viene tesa una mano.

Una voce fuori campo, di colui che tende la mano dice: Benvenuto fra noi, fratello!

Sul volto di Andrew appare un sorriso, si alza aiutato da quella mano tesa, stacco di immagine, vediamo che è Antoine, attorniato dai suoi scagnozzi, Andrew lo segue ilare.

 

Stacco. Immagine su Buffy e Xander che camminano osservandosi attorno.

XANDER

(incuriosito) Ora che siamo soli, mi spieghi qual è il tuo piano?

BUFFY

(cade dalle nuvole) Quale piano?

XANDER

(inorridito) Il piano! Tu sei la cacciatrice, devi sempre avere un piano!

BUFFY

(continua a camminare guardandosi attorno) Un piano? Non ti capisco Xan. Tu leggi troppi fumetti. Un piano?! Il piano è che qualcuno mi attacca ed io mi difendo. Mi siedo qui, ad esempio (indica una panchina) e dopo qualche minuto un vampiro o un mostro mi attacca e io lo uccido.

XANDER

(come sopra) E’ questo è il tuo piano? Sederti su quella panchina e attendere che qualcuno ti attacchi?

BUFFY

(con la suo solita aria fintamente pensierosa) No, beh… In verità confidavo in te. Anche tu hai mollato la tua futura sposa all’altare. Prima di trovare le palle per affrontare Anya dove sei stato?

XANDER

(senza esitazione) Night club!

BUFFY

(lo guarda disgustata) Eh?

XANDER

(si affretta a rispondere) Scherzavo! Ecco io penso che potremmo trovarlo vicino a… il negozio di ferramenta!

BUFFY

(c.s.) Negozio di ferramenta? Ma cosa dici? Perché dovrebbe andare da un ferramenta?

XANDER

(indica un punto di fronte a loro con l’indice) Perché Andrew è lì, vicino al negozio di ferramenta del signor Smith. Di fronte a noi.

Stacco su Andrew e la congrega del clan Boreanz che guardano famelici Buffy e Xander

BUFFY

(con la sicurezza della cacciatrice) Bene! Chi è il primo? (verso Xan) Tu cerca di immobilizzare Andrew, hai vampiri ci penso io…

Segue la classica scena di lotta, Buffy attacca e sconfigge tranquillamente 4/5 vampiri, Xander al suo fianco si difende come può, Andrew lo attacca furiosamente.

ANDREW

(verso Xan) Ucciderò voi e i miei dubbi scompariranno!

XANDER

(cerca di calmarlo, si difende, evita i suoi colpi) Andrew rifletti! Ucciderci non eliminerà i tuoi dubbi e le tue perplessità, devi affrontarli. Noi siamo qui per aiutarti, non permettere alla tua rabbia di accecarti.

Andrew lo scaraventa a terra con un calcio, piegato su se stesso Xander dice: Ecco, appunto!

ANDREW

(è furioso, il suo volto è stravolto in preda all’ira) Tu non puoi sapere cosa provo. Quello che profondamente si agita in me, voi tutti siete incasellati in voi stessi, racchiusi nelle vostre patetiche e misere vite, offrite solo le briciole di voi stessi a chi vi è accanto. E’ egoismo puro il vostro. Anche Dawn che asseriva di amarmi dubitava sul nostro futuro e non ha esitato a invocare quel demone…

XANDER

(si rialza faticosamente) E’ lecito ed umano avere dei dubbi Andrew, ma devi superarli, razionalmente. Ogni tuo timore, paura nasce dall’insicurezza.

Andrew lo colpisce al corpo, sequenza di calci e pugni che colpiscono perfettamente il bersaglio.

ANDREW

Hai ragione Xander! (storce il suo nome con superbia) Devo superare le mie paure, e grazie ai miei nuovi amici (indica i vampiri) che hanno convogliato in me nuova forza, le annienterò tutte, nessuna esclusa, tutte le miei paure. Te compreso. Uccidendoti.

E’ pronto a dare a Xander il colpo di grazia, quando Buffy lo placca, rovesciandolo a terra, interviene Antoine che prende parte attivamente alla lotta, la sua forza non è paranormale, ma solo fisica, colpisce la cacciatrice violentemente. Il vampiro è potente, ma ancora provato al fianco per il sacrificio offerto. Xander è a terra e osserva Buffy impotente soccombere sotto i colpi di Antoine, ha perso di vista Andrew, ma riesce e raggiungere il suo cellulare, caduto a terra durante lo scontro. Digita due tasti. Sul display appare la scritta “Willow calling…”

 

Stacco. Casa Summers. Primo piano su Tara che scende le scale. Panoramica del salotto dove l’attendono dei nervosi Giles, Juliet e Willow.

TARA

(con amarezza) Dawn si è appena addormentata, era stravolta.

WILLOW

Come darle torto? Dopo tutto quello che è accaduto (scrolla il capo) Come abbiamo potuto? Come abbiamo potuto essere così stupidi da lasciarci invadere dalla furia?

TARA

(le si avvicina, le è accanto) Ci siamo lasciati sopraffare dalle emozioni, abbiamo perso il controllo. Abbiamo abbassato la guardia per un solo giorno ed è bastato, è stato sufficiente al male per attaccarci e colpirci violentemente.

WILLOW

(riflettendo) Non posso credere che l’unica possibile soluzione sarebbe stata quelle di non provare, non sentire… le nostre emozioni… (verso Tara con rinnovato calore)

GILES

Dovevamo solo controllare Willow, tenerle sotto chiave.

WILLOW

Per lei è semplice… è inglese… ma la passione, la passione ardente non può essere trattenuta.

JULIET

(con preveggenza) Sarà la tua passione a distruggerti strega

WILLOW

(aggressiva) Come dici?

JULIET

(si ritira, per la prima volta, prova emozione umana) Non voglio spaventarti, ma non posso fare a meno di vedere (con tristezza). Questo è il mio dono e la mia condanna. Vedere. Vedere il futuro e vedere la tua fine.

GILES

(con preoccupazione) Puoi spiegarti meglio?

JULIET

(sicura) Non è ancora tempo.

ANYA

(finora è rimasta in disparte, verso Willow) Io la incenerirei sei fossi in te…

WILLOW

(finalmente accetta il mistero di Juliet, e forse anche il suo tragico destino) Sarà di me quello che deve essere.

Juliet annuisce lentamente, osservando fisso Willow, fra loro è stato sancito un silenzioso patto. Squillo di cellulare.

ANYA

(lancia uno sguardo al cellulare poggiato sul mobile, è quello di Willow, solleva lo sguardo sul gruppo, è chiaramente preoccupata) E’ Xander e credo sia in pericolo…

WILLOW

(raggiunge il cellulare e con rinnovata autorità sancisce) Giles, Tara, dobbiamo aiutare Buffy e Xander, Anya e Juliet rimarrete qui a vegliare Dawn. Sono più tranquilla se è fuori da questa faccenda.

Stacco sulla camera di Dawn, lenta panoramica. Notiamo che il letto è vuoto, la camera del bagno è socchiusa, ma non c’è nessuno al suo interno, l’ampia finestra è aperta, e le tende svolazzano nella brezza fresca della sera. Dissolvenza. 

 

ATTO III

 

Stacco di immagine. Dawn cammina nella sala vuota dove doveva svolgersi il suo matrimonio. Piange, si dispera, osservandosi attorno, sfiora con le dita i fiori, le stoffe, le sedie, tutto l’arredamento che doveva fare da cornice al giorno più bello della sua vita. Ode un rumore alle sue spalle. Si volta e vede Andrew avvicinarsi. Il viso della donna si rianima di colpo, ma mentre l’uomo avanza, Dawn comprende che non è l’Andrew che ama.

ANDREW

(con voce isterica) Mi stavi aspettando, amore?

DAWN

(retrocede di qualche passo) Andrew non sei in te… Ti prego rifletti…

ANDREW

(si avvicina minacciosamente) Rifletti! Tutti mi dicono di riflettere. Xander mi dice di riflettere. Xander che morirà presto sotto i colpi di Antoine. (volta il capo verso la finestra, aggrotta le sopracciglia) Aspetta! E’ giunta la notte! (famelico) E’ la nostra notte di nozze! Ed io mi voglio divertire!

Dawn è ormai con le spalle al muro, Andrew si getta su di lei con tutto il suo peso e la immobilizza, la sua voce è distorta

ANDREW

Avanti tesoro, fammi godere!

Con brutalità le lacera la T–shirt, rivelando il reggiseno candido di Dawn, la donna tenta di ribellarsi, ma Andrew la colpisce con l’avambraccio e il gomito ferendola in pieno viso.

ANDREW

Calma piccola…

Con foga le strappa il reggiseno e fruga con violenza fra i suoi seni, Dawn tenta di urlare, ma una mano le tappa la bocca, con l’altra Andrew scende verso le sue gambe. Dawn guadagna spazio, e lo colpisce all’inguine. Andrew si piega su se stesso, ma è rapido, a riprendere Dawn e a sbatterla nuovamente contro il muro. La ragazza cade in ginocchio, è frastornata. Andrew si slaccia i pantaloni e il libera il pene. E’ eretto, tanto da fargli male. Afferra Dawn per i capelli e la trascina verso il suo cazzo.

ANDREW

Avanti succhialo.. ti è sempre piaciuto…

Dawn con un ultimo sforzo lo respinge, ma non è sufficiente, Andrew la afferra nuovamente per le spalle e la abbatte contro il muro. Cala con violenza i jeans di Dawn. Le sue natiche due pallide falci di luna. E’ pronto a spingersi con violenza dentro di lei, non desidera altro, quando una voce lo arresta di colpo, è Juliet.

JULIET

(con autorità innata) Fermati! Ti ordino di arrestarti!

ANDREW

(ironico, mentre si accarezza oscenamente il pene) Che c’è, vuoi una ripassata anche tu?

Juliet solleva le braccia e il capo verso il cielo, la sua figura si riveste di un alone rossastro, pulsa da lei una forte e palpitante energia.

JULIET

Ti ordino di arrestarti (con timbro di voce più elevato) Furia. Libera questo uomo, frena la tua ira. Il mio corpo è il tuo nuovo ospite, entra in me…

Andrew cade a terra di colpo, l’alone attorno a Juliet smette di pulsare Dawn osserva la scena tremante. Andrew lentamente riprende i sensi, apre gli occhi, si solleva, è frastornato, guarda Juliet di fronte a se, poi vede Dawn e le sue condizioni.

ANDREW

(sofferente) Oh mio Dio! Cosa ti ho fatto! (afferra la testa fra le mani e disperato scoppia in lacrime)

 

Stacco battaglia in corso. Scoobies gang Vs. Clan Boreanz. Teatro di guerra, di fronte alla ferramenta di Mr. Smith. Posizioni di lotta, da destra verso sinistra. Xander, Buffy, Willow, Tara e Giles. Di fronte a loro Antoine protetto da una ventina di vampiri.

GILES

(preoccupato) Dov’è Andrew?

BUFFY

(razionalizza) E’ fuggito, ma lo troveremo, prima polverizziamo questi qui… Qualcuno ha un piano da consigliare?

WILLOW

Un bell’incantesimo inceneritore?

GILES

Riesci a combinar qualcosa senza la magia?

WILLOW

(adirata) Mi stai mettendo alla prova?

GILES

(serafico) Tutta la nostra vita è una prova. Ma onestamente non credo tu sia in grado di resistere senza magia in uno scontro.

WILLOW

(schifata) Non sai di cosa sono capace…

GILES

(allarga le braccia) Avanti rossa, sono qui, non attendo altro. Tolta la magia che cosa sei Willow? Una giovane lesbica storpia che non ha trovato il coraggio di ammettere di fronte alla persona che ama il suo amore e non sufficientemente forte da cancellare i demoni del suo passato.

Willow non riesce a controbattere, ogni tentativo di rivalsa le è morto in gola.

XANDER

(è ferito, si appoggia Buffy, ma vuole aiutare la sua amica strega) Smettiamola di discutere e finiamoli.

Quasi contemporaneamente un’avanguardia di vampiri li attacca. Cinque o sei. Sfoggio di mosse di Karate, Kung-fu, Judo, Ju-jtsu, Taekwondo e Kickboxing. Vampiri out. Antoine ha osservato la scena, si avvicina alla gang, ha l’aria stanca, fa cenno al restante gruppo di adepti che si lanciano all’attacco. Nuovo scontro ancora Karate, Kung-fu, Judo, Ju-jtsu, Taekwondo e Kickboxing. Buffy aiuta Xander, mentre Willow non perde di vista Tara. Nessuna magia, come ha proposto Giles. Ma la strega è sofferente, combatte faticosamente, proteggendosi il ginocchio. Finalmente Antoine rimane solo. I suoi fidi sono stati sconfitti.

ANTOINE

(verso Giles, sorride, ma sa che è chiaramente sconfitto) Nessuna magia, vero Osservatore? Sapeva perfettamente che se la strega rossa intonava uno dei suoi incantesimi avrebbe perso facilmente il controllo e la furia si sarebbe impossessata del suo debole corpo. Mossa intelligente (si avvicina sempre più a Giles). Per questa ragione le ha chiesto di combattere a mani nude (Willow è esterrefatta) E’ priorità di voi umani rischiare così tanto per le persone che amate, ma il monarca è giunto, è sceso sulla terra e… (Giles affonda una spada nel cuore del vampiro, che sorride prima di diventare polvere. Si volta verso il gruppo che lo guarda sconvolto)

GILES

Non lasciatevi fuorviare dalle sue parole. Il male parla solo di male.

WILLOW

(pentita) Giles, io non credevo che…

GILES

(le sorride, ma non demorde) So che ti è estremamente difficile, ma devi fidarti di me Willow. Accetta il mistero, comprendi il dubbio e l’incertezza, conosci il potere e la tua forza e fidati di me, nel ricordo e nella tradizione che mi porto dentro. E’ l’unica via che conosco. Ed è quella di combattere assieme.

Willow si avvicina a Giles e lo abbraccia.

 

Stacco. Terrazza esterna Casa Summers. Dawn è seduta sulla gradinata d’ingresso con lo sguardo rivolto verso la notte. Andrew le giunge alle spalle, si siede accanto a lei, ma a debita distanza, poggia fra loro una tazza fumante di thé nero.

ANDREW

Su consiglio di mamma Tara (abbozza un sorriso porgendole il thé)

Dawn raccoglie la tazza e la stringe fra le mani, ha bisogno del suo calore.

ANDREW

(con infinita sofferenza) Mi dispiace

DAWN

(senza guardarlo, ma la sua voce è tranquilla) Lo sai come agisce la Furia? Si aggrappa al minimo dubbio, alla minima ira che c’è in te, e la amplifica, la ingigantisce, soffocando ogni altra emozione, bruciando tutto, rimane solo l’istinto, il brutale istinto… (la sua voce si incrina) E il tuo istinto era quello di violentarmi in quella sala…

ANDREW

Dawn io… No, no… (si arresta di colpo, sospira) Non immaginavo che esistessero in me questi oscuri desideri, li ignoravo, eppure erano lì, pronti a schizzar fuori e io me ne vergogno, profondamente me ne vergogno (nasconde il capo fra le mani) Come possiamo amare, vivere, senza conoscerci a pieno? Ignorando parte di noi stessi? Fingendo di essere quello che non siamo?

DAWN

(prende le sue mani fra le sue, e lo costringe a guardarla, il viso di Andrew è rigato dalla lacrime) Willow dice che bisogna rischiare in amore, ed è sempre e solo per causa d’amore che ci è concesso sbagliare. (sorride debolmente) Tu vuoi rischiare con me?

ANDREW

(sicuro, come mai lo era stato prima) Sì, lo voglio.

Andrew si avvicina per baciare Dawn sulle labbra, ma lei si ritrae e cerca le sue braccia, si abbracciano silenziosamente nell’oscurità della notte.

 

Stacco. Buffy che passeggia sola. Guarda fissa il selciato del marciapiede. E’ in tenuta di ronda, abiti pesanti, e armi ben celate, ma è svogliata e pensierosa. Disattenta urta un passante. L’uomo si volta, è Alexander.

ALEXANDER

Ehi! Che ci fai in giro a quest’ora di notte?

BUFFY

(piacevolmente sorpresa) Non riesco a dormire.

ALEXANDER

(immediato) Nemmeno io

Pausa

ALEXANDER

(lentamente) Visto che non riusciamo a dormire, ti va di fare due passi assieme?

BUFFY

Ok

Camminano in silenzio per qualche metro, sono vicini, talvolta urtano leggermente l’uno contro l’altro e si allontanano subito.

BUFFY

(come un fulmine a ciel sereno) Non ti è mai capitato di pensare di conoscere una persona, e poi di colpo ti rendi conto che ci sono lati del suo carattere che nemmeno immaginavi?

ALEXANDER

(tranquillamente) Certo! E’ per questo che è così bello conoscere le persone. Sono una sorpresa continua.

BUFFY

(cupamente) E quando queste sorprese si trasformano in bugie, segreti e menzogne? Ti senti tradito, raggirato, perso…

ALEXANDER

E’ peculiarità degli esseri umani tradire, mentire. Guarda gli animali ad esempio, sono naturali nella loro feroce innocenza. Vivono, sopravvivono grazie al loro istinto. Gli essere umani dovrebbero ricordarsi talvolta di obbedire ciecamente al loro istinto.

BUFFY

(divertita, fraintendendo le sue parole) Oh… istinti… Cibo, caccia, sesso… Non in questo ordine ovviamente…

ALEXANDER

(più serio di quanto Buffy immagini) L’istinto è anche bene e male. Decidere da che parte stare… (aggiunge divertito, punzecchiando la cacciatrice) Nemmeno la tua idea di istinto non è male…

BUFFY (si ferma, lo guarda, sono vicini, più di quanto immaginassero) Cosa ti dice ora il tuo istinto?

ALEXANDER

(dolcemente si china verso di lei) Di baciarti (si avvicina a Buffy le poggia le labbra su quelle della cacciatrice, è una lieve mescita di respiri, ma muta presto di intensità, l’istinto prende il sopravvento, Buffy spalanca gli occhi, allontana di scatto le sue labbra, sul suo volto è dipinta la paura)

Stacco di immagine. Viso di Alexander, ha gli occhi chiusi.

ALEXANDER

(debolmente arrischia una battuta) Ora non c’è soluzione, mi arriverà un destro… (apre lentamente un occhio) Buffy, Buffy… (si guarda attorno, ma la cacciatrice è scomparsa, sospira e lentamente dice) Che cosa hai visto in me Buffy?

 

Stacco. Primo piano del viso di Willow. E’ di fronte alla porta della camera di Tara. Stringe nervosamente le labbra. Si decide e bussa. Tre tocchi. Tara apre di qualche cm. la porta, spunta il suo viso, i suoi capelli sono raccolti con una semplice matita in legno. Occhi blu, eternamente profondi.

WILLOW

(incerta) Volevo… volevo solo dare la buonanotte a Liz

TARA

(in imbarazzo) Oh… E’… è g–g–già andata a letto… (balbetta)

WILLOW

(non riesce a celare la delusione) Peccato. (sospira) Allora ci vediamo domani…

TARA

(frettolosamente) Ok, va bene.

WILLOW

(preoccupata, retaggio delle vecchie abitudini, con calore) Tara, ma che succede?

TARA

(si volta e apre completamente l’uscio) Entra

Panoramica sulla camera di Tara. In primo piano ci sono chiuse e pronte due grosse valige.

WILLOW

Vuoi partire?

TARA

(non riesce a guardarla) Dawn e Andrew hanno deciso di attendere ancora un po’ a sposarsi… I miei dieci giorni di ferie sono conclusi, non posso permettermi di rimanere oltre. Devo tornare a casa, altrimenti perderò il lavoro.

WILLOW

(in tono neutro) Capisco perfettamente. Buffy è stata avvertita?

TARA

(sospira con amarezza) Preferisco dirglielo domani. Metterla di fronte al fatto compiuto, altrimenti farebbe di tutto per convincermi a restare.

WILLOW

(annuisce silenziosamente, ma il suo viso è stravolto, innaturalmente pallido, trattiene lo sguardo fisso verso la porta) Va bene. Allora ci salutiamo domani.

TARA

(la guarda fissa, cerca delle speranze in lei, ma non le trova, capitola) A domani. Buona notte Willow.

WILLOW

(di scatto, con dolore) Buona notte Tara (esce dalla stanza)

Tara fissa ipnotizzata la porta che Willow ha richiuso alle sue spalle. Si asciuga una lacrima che ribelle alla sua volontà è caduta. Si volta verso il letto, quando la voce di Willow la immobilizza.

WILLOW

(con sofferenza lacerante) Non partire, ti prego!

TARA

(si avvicina a lei, quasi le corre incontro, è la speranza che la rende raggiante) Oh Willow! (allunga una mano verso il viso della strega rossa, vuole toccarla, assicurarsi che quella donna di fronte a lei è reale, vera, non una illusione)

Willow le stringe delicatamente la mano, apre il palmo e appoggia le sue labbra sull’incavo, Tara trema, ogni centimetro quadro del suo corpo urla, urla di desiderio represso. Willow appoggia le dita della mano di Tara sulla sue tempia sinistra.

Primo piano del viso della strega bionda. L’espressione di beata gioia, evapora di colpo. Caleidoscopio  di emozioni sul suo volto. Dalla gioia estrema alla sofferenza estrema. Tara allontana le sue dita.

TARA

(profondamente turbata) Perché l’hai fatto?

WILLOW

(è pallida, soffre, è provata) Volevo che tu sapessi tutto di me, ogni mio più segreto istinto, non voglio celarti nulla, né il bene, né il male che risiedono in me.

TARA

(c.s.) Mi hai aperto i cancelli della tua anima. Non dovevi farlo Willow. Nessuno può concedersi così completamente alla mente dell’altro.

WILLOW

(con rinnovata forza) Resta con me Tara. Non andartene. Quello che hai provato vale molto più di mille parole. Ti ho concesso il dono. Tu puoi guardarmi dentro. Non credere a quello che vedi. Credi a quello che senti.

TARA

Willow io…

WILLOW

(le poggia delicatamente un indice sulle labbra) Non dire nulla… Non ancora… (lentamente si avvicina per baciarla, ma trema, ha paura, appoggia la sua fronte su quella di Tara, esita)

TARA

(sottovoce) Pensi di riuscire ad essere più dolce della volta precedente?

WILLOW

(sorridendo con malizia) Davvero lo vuoi? Vuoi che sia più delicata?

TARA

(sorride a sua volta, maliziosamente) No, non così tanto…

Finalmente si baciano, dopo lungo, lungo, troppo lungo tempo, ma la voce squillante di Liz inevitabilmente le interrompe.

LIZ

(verso Willow, con infantile rimprovero) Finalmente! Ce ne hai messo di tempo per deciderti a baciare la mamma!

Willow allarga le braccia la piccola le si getta incontro, la strega regge lo slancio a fatica

WILLOW

(con complicità, sottovoce) Non sapevo se la mamma voleva essere baciata…

LIZ

(con assoluta convinzione) Ma va’! Certo che la mamma voleva essere baciata.

Tara guarda sua figlia fra le braccia di Willow con aria sognante. Non ha mai visto nulla di più bello in vita sua.

LIZ

(verso Tara) Mamma, mamma! Zia Willow può dormire con noi questa notte?

TARA

(verso Willow, è semplicemente felice) Certo se zia Willow lo vuole…

Willow si corica nel letto di Tara con Liz fra le braccia, i suoi movimenti sono goffi, è dolorante per la faticosa giornata trascorsa, ma quel piccolo essere gli ha dato nuova forza, nuova speranza.

Fra risolini, risate e carezze Willow, Tara e Liz dividono lo stesso letto come una normale quanto atipica famiglia.

 

 

cap. xxxv – Un silenzio corteo di guerrieri sconfitti - 

 

 

PROLOGO

 

Prima immagine. Un notturno paesaggio. Una collina ricoperta d’erba. Erba scura che si muove fra i sospiri del vento freddo. Le indifferenti stelle pulsano, minuscole nella volta celeste. Il vampiro Heinz ritto, in piedi ha lo sguardo perso verso le luci di Sunnydale che può ammirare dall’elevata posizione di quella collina. Solo, solo con gli occhi domina la cittadina.

Stacco. Caverna del Clan Boreanz. Heinz si aggira solitario fra i cunicoli, la sua tonaca porpora fruscia rumorosa ad ogni suo passo. Giunge di fronte ad una cella isolata da spesse barre d’acciaio. E’ buio all’interno, non si distingue sagoma o forma. Heinz afferra una torcia che illumina il cunicolo; con un rapido gesto la tende fra le sbarre. Un deforme, orribile, disgustoso mostro giace sereno e placido sulla terra scura di quella prigione. Il suo addome teso si alza e si abbassa ritmicamente. Heinz con lo stesso rapido gesto ripone la torcia sulla sospensione di metallo che la regge al muro. S’incammina nuovamente. Fruscio di vesti.

HEINZ

Dormi, dormi i tuoi disperati sogni, demone. Tornerai alla vita che ti è stata malauguratamente tolta dalla strega e dalla cacciatrice. Al tuo risveglio tremerà la terra, e sangue fluirà da essa: il tuo sostentamento. Sangue di neonato. Sangue di demone. Un bimbo speciale sarà il cibo che accompagnerà il tuo risveglio.

 

Stacco. Camera da letto. Penombra. Letto matrimoniale. Due figure irriconoscibili fra le lenzuola dormono placidamente. Una mano sbuca dalle coperte e raggiunge la lampada. Luce arancione che illumina il volto teso e sudato di Anya. Si è svegliata di colpo. Primo piano del suo viso. Il suo sguardo è catturato da qualcosa, allunga una mano verso Xander che è accanto a lei, lo scuote vigorosamente. Sempre primo piano di Anya che guarda la telecamera.

ANYA

(terrorizzata) Xander… Xander… (l’uomo si gira verso la donna) Le acque… mi si sono rotte le acque!

Xander si solleva di colpo e cade rovinosamente dall’altro lato del letto.

 

Dissolvenza. Ululato. Sigla iniziale.

 

ATTO I

 

Stacco. Corridoio clinica privata New Genesis. E’ presente la gang al completo. Buffy passeggia rumorosamente, i tacchi delle sue scarpe battono furiosamente sul pavimento marmoreo. Ha le braccia conserte e il capo rigorosamente chino. Tara è seduta accanto a Dawn su una sgraziata sedia di plastica rossa. Si sostengono a vicenda. Il capo di Dawn giace immobile sulla spalla di Tara. Il suo sguardo è fisso sulla porta di alluminio che la separa dalla sala operatoria. Willow invece è accanto alla finestra, dispone con un’innaturale calma dei piccoli piatti d’argento sul davanzale di un’ampia vetrata. Giles e Juliet sono silenziosamente assorti incantati dal linoleum verde slavato che ricopre le pareti del corridoio.

BUFFY

(interrompendo la sua marcia, verso Willow) Che cosa stai facendo?

WILLOW

(continuando nel suo operato) E’ un piccolo rito cinese di buon augurio. Gli specchi attraverso i loro riflessi allontanano i demoni, i mostri e le nostre paure.

Il silenzio li assale nuovamente, tutti taccino, tranne Juliet che si avvicina a Willow e l’aiuta nell’impostare il rito. Mormora sottovoce un ringraziamento alla dea. Tara ha percepito il movimento della veggente, ma non si scompone dalla propria posizione.

Un rumore soffocato attira i loro sguardi, protetto da una vetrata Xander bussa per attirare l’attenzione. Primo piano sull’uomo, ha i capelli scompigliati, la barba lunga e l’espressione estasiata, fra le mani regge un fagottino avvolto da una tela. Spunta una minuscola testina dalla pelle rossastra e raggrinzita con una massa di capelli scurissimi e ricci. Xander è l’uomo più felice dell’universo mentre regge fra le mani suo figlio.

La gang si addossa alla vetrata Buffy, Tara e Dawn scoppiano in lacrime, Willow contegnosamente sorride serena verso quel quadretto familiare.

BUFFY

(urla) Voglio vederlo!

DAWN

Spostati! (spinge la sorella, per osservare meglio)

TARA

E’ meraviglioso…

DAWN

(reclina il capo, turbata) Certo che… non è così bello…

BUFFY

(verso Dawn) Tu credevi di essere carina appena nata? Ti spingono di forza fuori dal tuo nido, urli e gemi come un disperato, ed è dell’aspetto fisico che ti preoccupi!

Dawn sta per ribattere qualcosa quando Janet compare accanto a Xander e gli fa cenno di rientrare per porre sotto osservazione il piccolo. Nel medesimo istante esce dalla sala operatoria Catlin con camice verde, cuffia e mascherina calata sul collo. Il suo sorriso è raggiante.

CATLIN

Possiamo finalmente dire, benvenuto al mondo… (prende un foglietto appallottolato dalla tasca, lo spiega e aggrotta le ciglia, legge) Benvenuto al mondo… Bertram, Clifton, Dorian, Ewan…

XANDER

(voce fuori campo) Il nome l’ha scelto Anya, io non c’entro nulla…

Buffy assale Xander e l’abbraccia seguita da Dawn, Tara, Willow; Giles e Juliet si complimentano con il neo papà.

WILLOW

(avvicinandosi al gruppo) Come sta? Tutto è andato bene?

XANDER

(con le lacrime agli occhi) Bene. Benissimo. Ora riposa. Parto naturale. Mi aspettavo tuoni e fulmini, invece è stata calma e docile come una bambina. (singhiozza) Ancora non riesco a crederci… non me ne rendo conto. Willow è mai possibile? Mi hanno dato fra le braccia questo esserino minuscolo che piangeva e si agitava. Ed è mio, capisci? Mio figlio. Dipende da me. Ha bisogno di me. Anya ed io siamo così fragili e lui così complesso… Non riesco a reggermi in piedi, mi tremano le gambe…

Il gruppo si riunisce in un nuovo abbraccio, la telecamera retrocede, lentamente, si allontana lasciando pudicamente spazio ai loro sentimenti fino a concludere in un’ultima immagine, le due ante della porta di reparto che si chiudono.

 

Stacco. Immagine sulla gradinata. Vediamo la gang uscire dalla clinica. Scendono gli scalini, parlano fra loro, si punzecchiano, ridono, al limite estremo della felicità.

WILLOW

(saggiamente) Ora il momento di lasciare Anya e Xander soli, a godersi il piccolo Ewan.

BUFFY

(sbuffa) Ed io dovrò tornare al lavoro, che palle!

DAWN

(verso Buffy) Tu ti lamenti! Io ho una tediosissima lezione all’università. “Sociologia comportamentale del branco dei sitatunga” stanziati sulle sponde del fiume Congo, nel parco nazionale di Ozdala. Solo nominare la materia mi fa sbadigliare (apre la bocca e sbadiglia)

BUFFY

(verso Tara e Willow, sorridendo con malizia) A voi Anya a dato un ingrato compito… eh… eh…

TARA

(cercando di evitare l’imbarazzo) E sì, il Ma-ma-magic Shop ha bisogno di commesse. (si volta verso Willow che crede essere al suo fianco, invece è accanto a Juliet, intenta a parlarle con complicità)

Stacco su Willow e Juliet. Juliet è immobile con lo sguardo rivolto verso l’entrata della clinica, è timorosa, qualcosa la preoccupa. Willow percepisce il suo turbamento, le sfiora delicatamente il braccio.

WILLOW

(protettiva, con dolcezza) Va tutto bene?

JULIET

(si ridesta, guarda fisso la rossa) Hai mai pensato al futuro del piccolo di Anya e Xander?

WILLOW

(s’incupisce, aggrotta le ciglia) Che vuoi dire? Spiegati meglio…

JULIET

Sarà mezzo uomo e mezzo demone. Preda appetibile per il mondo oscuro. Essere dotato di forza e potere al di fuori della normalità…

WILLOW

(interrompendola) Aspetta. Anya ha rinunciato ai suoi poteri. Non è più un demone.

JULIET

(con maggiore intensità)  Lo era. E il male non si può cancellare, solo dimenticare. Ewan avrà un enorme dono, un bellissimo privilegio, ma anche un dovere inesorabile. Egli sarà un tramite, un collegamento fra il nostro mondo e quello degli inferi.

WILLOW

Credi possa essere in pericolo, adesso, qui in questa clinica?

JULIET

(profondamente turbata) Non lo so. Non percepisco nulla per ora, ma dovremo stare in guardia.

Willow annuisce, chiaramente preoccupata. Tara si avvicina a loro. Centesimo di secondo imbarazzante, la strega bionda si trova nella spiacevole situazione del terzo incomodo. Ha percepito l’intensità del rapporto appena creatosi fra Juliet e la sua Willow. E ne è, in parte gelosa.

TARA

Willow, scu-scu-scusami, ma ma ma, Anya ci aveva chiesto di aprire il Ma-ma-magic Shop al posto suo…

La strega si passa una mano fra i capelli rosso tiziano e la sua espressione diviene particolarmente buffa.

WILLOW

Mosè santissimo! Me ne ero completamente dimenticata. Certo Tara, andiamo. (verso Juliet, con entusiasmo) Che ne dici di venire con noi, e dare un’occhiata alla biblioteca dello Shop? Ci sono libri che sicuramente ti interessano.

JANET

(allegra) Certo, con piacere.

Le tre riprendono a camminare e a scendere le scale. Si aggiungono al gruppo che li attende al parcheggio della clinica. Ultima immagine su Tara che rimasta di qualche gradino arretrata rispetto a Willow e Juliet le guarda con l’espressione più malinconica e triste, mai apparsa sul viso della bionda strega.

 

Stacco. Dawn passeggia. E’ sola. Indossa un giubbetto di pelle scuro aderente, ed ha le mani affondate nelle tasche. Fissa ipnotizzata il selciato che calpesta frettolosamente. La seguiamo salire una lunga rampa di scale in pietra, a passo veloce, ritmando il respiro. Ci si ritrova su un piazzale sopraelevato, gremito di gente che cammina, mangia gelati, osserva il panorama, chiacchierare seduto sulle panchine. Dawn si avvicina ad uno di quei cannocchiali metallici fissi di colore blu elettrico posti per i turisti curiosi. Inserisce una monetina e appoggia l’occhio destro sulla lente. Zoomata sul paesaggio variopinto di Sunnydale City. Campo da football, piscine, zona residenziale, centro commerciale, centro direzionale. Volge il cannocchiale sicura verso un grattacielo imponente, rivestito da una fascia rettangolare di finestre in acciaio e vetro. Conta i piani meticolosamente. 12esimo piano, 36esima finestra. Ufficio del suo Andrew. Lo vede perfettamente seduto alla scrivania chiacchierare amabilmente con un suo collega. La sua visuale si dipinge di nero. Il tempo a sua disposizione è scaduto. Si allontana e mestamente si adagia su una panchina. Da quella posizione non riesce a distinguerlo, ma gli occhi del suo cuore non possono fare a meno di essergli accanto.

 

Stacco. Parco pubblico di Sunnydale. Una magnifica giornata di sole. La cacciatrice passeggia, facendosi strada fra i bambini che giocano a pallone sotto il vigile occhio delle madri, fra le ragazzine che si rincorrono, e i teen-ager che lanciano freesbee. Raggiunge un’altalena che cigola sommessamente. Su di essa è seduto Alexander che guarda le ombre che i suoi piedi creano sulla sabbia.

ALEXANDER

(a capo chino, senza guardarla) Non credevo tu venissi.

Buffy si siede sull’altalena vuota e mollemente si spinge avanti e indietro, ha lo sguardo fisso avanti a lei, i due non si guardano.

BUFFY

(con tono neutro) Dopo quello che ho visto non potevo evitarlo.

ALEXANDER

(con attenzione) Che cosa hai visto?

Pausa

ALEXANDER

Che cosa hai visto quando mi hai baciato?

BUFFY

(secca, immediatamente) Il male.

ALEXANDER

(si solleva dall’altalena rumorosamente, si pone di fronte a Buffy, lei è costretta a guardarlo) Io non so quello che sono. Mille emozioni si agitano in me. Il bene, la bontà si stanno esaurendo. Il male, la malvagità stanno prendendo il sopravvento. Sono stato richiamato per combattere. Ma il mio tempo non era ancora compiuto e un frammento di bene è rimasto conficcato nella mia anima e mi sta facendo impazzire… e mi ha fatto innamorare di te.

BUFFY

(volge il capo, allontano lo sguardo) Tu nemmeno immagini quante volte nella mia vita ho rivissuto questa scena, nella bizzarra commedia della mia vita. Mi sono sempre innamorata dell’uomo sbagliato, dell’uomo cattivo. Sempre. Continuamente.

ALEXANDER

(si accuccia accanto a lei, poggia il suo viso fra le sue ginocchia, è sinceramente disperato) Io non voglio diventare malvagio…

BUFFY

(prende il suo viso fra le mani con un gesto di immensa tenerezza) Tu lo diventerai presto ed io ti dovrò combattere e probabilmente uccidere. E’ il mio destino e non lo posso evitare.

ALEXANDER

(con speranza) Perché non possiamo cambiarlo, il destino? Impedire che accada, se tu mi amassi tutto sarebbe possibile…

BUFFY

(risoluta) L’amore non è sufficiente. E’ una bellissima parola, ma la usiamo come scudo per ripararci contro ogni difficoltà della vita. Io sono la cacciatrice e questo è il mio ruolo, nessuno può evitarlo o cambiare il mio destino.

ALEXANDER

(si solleva in piedi, ma il suo sguardo rimane fisso su Buffy) Quanto tempo credi ci rimanga? Prima che… prima che il male prenda il sopravvento su di me?

BUFFY

(si solleva in piedi a sua volta, guarda Alexander negli occhi) Il tempo sufficiente per un ultimo bacio.

Si baciano passionalmente fra il fragore dell’ignaro mondo.

 

Stacco. Interno Magic Shop. Il negozio è vuoto, non c’è nemmeno un cliente, si vede Tara ritta e silenziosa al di là del bancone. Alla cassa. La sua espressione facciale è contrita, tesa, tamburella le dita sul legno scuro. Volge il capo in direzione della porta che conduce allo scantinato. E’ aperta. La telecamera si mette in azione e entra dalla porta, scende le scale e sorprende Willow e Juliet chiacchierare fittamente nel salotto della cantina.

WILLOW

(porgendo un grosso volume a Juliet) Questo è dettagliato e ricchissimo di tavole esplicative. Ho trovato centinaia di buoni esempi di partenza per incantesimi.

JULIET

(lo prende fra le mani e lo sfoglia con attenzione, è chiaramente interessata) Oh… questo lo riconosco, certo è descritto bene, ma un po’ elementare…

WILLOW

(pensierosa) E’ il suo difetto più visibile…

JULIET

(con entusiasmo) Sai, sto scrivendo un libro, o meglio, una piccola guida per bambini, per farli avvicinare alla magia, in modo naturale genuino.

WILLOW

(come sopra) E’ un’idea splendida!

JULIET

Credo molto nei giovani, nel futuro. Persistono ancora troppi tabù sulla magia.

WILLOW

Lo stesso termine “strega” incute timore e miscredenze. Pochi riescono ad ammettere e a comprendere invece di quanta magia siamo circondati, da quanto è presente nella nostra vita.

Pausa. Si guardano. Il verde degli occhi di Willow è magnetico. Juliet se ne accorge, per la prima volta.

JULIET

(abbassando il capo) Volevo scusarmi con te. Inizialmente ti ritenevo pericolosa e malvagia, non mi fidavo di te. Invece la tua saggezza e la tua bravura nelle arti magiche mi hanno fatto ricredere. Sei meravigliosa Willow. Il mondo è un luogo più sicuro con la tua presenza…

WILLOW

(arrossisce) Mi imbarazzi…

JULIET

(diventa di colpo cupa) E per questo soffro molto nel dirti quello che ti devo dire…

WILLOW

Dimmi la verità

JULIET

(con solennità) C’è una macchia nell’animo puro della strega rossa, una macchia che presto si allargherà e la inghiottirà, ma senza contaminare la sua purezza. Sarà una grande forza del male votata al bene. Sarà un essere di assoluta malvagità e campione della dea.

Pausa

JULIET

Queste sono le parole di Miss Harkman che mi ha ordinato di compiere questo viaggio e riferirtele.

WILLOW

(è inorridita, trema, rabbrividisce, è pallidissima) Che significa?

JULIET

(le si avvicina e le prende le mani fra le sue) Non mi è dato saperlo. Io prevedo, vedo al di là del tempo e dello spazio, ma non mi è concesso di interpretare le mie visioni (con tristezza) lo sai, mi dispiace…

Willow ricambia la stretta, abbozzando un sorriso.

TARA

(voce fuori campo, con incertezza) Scusate (suo primo piano, il suo volto è teso) ma qui c’è un sacco di gente, ho bisogni di una mano, Willow puoi salire?

Willow e Juliet si allontanano di colpo, sorprese con le dita nella marmellata.

JULIET

Sali pure. E’ tardi, devo vedere Giles per discutere di alcuni problemi riguardo al consiglio…

 

Stacco. Willow e Tara fianco a fianco al di là del bancone di cassa. Si guardano attorno, ma il negozio è deserto.

TARA

(fintamente sorpresa) Ma che strano! Eppure era entrata una folla inferocita di clienti pronti a dare adito al demone del consumismo…

WILLOW

(poco convinta) Ma non mi dire… che stranezza, dovremmo chiamare Buffy e indagare.

TARA

(amareggiata) Will…

WILLOW

(si volge verso di lei, sorridendo teneramente) Non serve che inventi delle scuse se hai voglia di vedermi, io sono qui, quando vuoi…

TARA

Will… tu e Juliet, io… io… mi-mi-mi sento così stupida, ma-ma-ma credo di essere gelosa…

WILLOW

(le circonda le spalle con un braccio e l’attira a sé, Tara giace con il corpo completamente posato a quello di Willow, in aderenza, con tutta la sua anima e con ogni centimetro quadro del suo corpo) Juliet mi ha parlato del mio futuro, della battaglia che mi aspetta. Che ci aspetta. Ho paura, ho tanta paura di non essere in grado di affrontare il male questa volta…

TARA

Cosa ti ha detto precisamente?

Willow le sorride, un furbo sorriso elfico, le prende il viso fra le mani e la bacia. Tara si scuote, si scioglie in quelle carezze.

TARA

(si allontana di qualche cm., ma mantiene il contatto con le guance della rossa, con la sua fronte) Uhm… uhm… Non mi dispiacciono i tuoi baci, ma preferivo una risposta…

Willow riprende a baciare Tara, ma le sue mani scivolano sul collo della strega bionda, con le dita le arriccia le punte dei capelli, percorre la linea delle clavicole, poi, giù indietro fino alla formazione delle scapole.

WILLOW

(con malizia) Mi ha detto che sono cattiva… e che lo diventerò ancora di più…

TARA

(soffre sotto quelle decise carezze) Uhm… e puoi… e puoi… (reclina il capo all’indietro offrendo il collo bianco alla vista di Willow. La strega rossa affonda le sue dita in quel luogo di confine, fra mente e corpo, scorre suoi tendini, sui legamenti, sulla muscolatura agile e armoniosa) Puoi diventare cattiva ora?

Willow la spinge con violenza contro il bancone. Si ode un sonoro tonfo quando la schiena di Tara urta contro il legno. La strega bionda soffre, ma riesce a risalire e a sedersi sul legno freddo. E’ pronta. Willow si impone di essere dolce, ma la luce negli occhi di Tara le chiede, la prega di essere quello che lei teme di divenire. Le solleva la maglietta, le sfila la gonna, rapidamente, troppo rapidamente. Il respiro le si mozza in gola a quella vista. Le lunghe cosce di Tara le circuiscono la vita. L’essere biondo avvinghiato a lei è la sua definitiva perdizione. La sua pelle bianca, è il suo personale possesso.

TARA

(gutturalmente) Voglio vedere il tuo corpo.

Willow frettolosamente obbedisce, si spoglia, ma il suo corpo porta i segni delle battaglie, delle torture. Dell’inferno che ha vissuto con Rack e Spike. Tara è pronta alla vista di tutto quel dolore? Di tutte quelle cicatrici? Le dita di Willow tremano mentre si sfila i bottoni della camicetta e sussurra sommessamente

WILLOW

Ti supplico, amami, nonostante tutto il male che c’è dentro di me…

 

Stacco. Clinica New Genesis. Degenza numero 83. Anya riposa serena sul letto ospedaliero. Xander le è accanto, e ammira in silenzio il loro figlio che dorme nella culla. Talvolta si asciuga le lacrime con il dorso della mano. Entra Janet, la ginecologa della clinica, e loro amica, sorride a quella vista.

JANET

(dolcemente) Devo portare Ewan sotto osservazione, di là, per qualche minuto. Una cosa velocissima. Tu fatti un giro, prendi un caffè, una brioche alle macchinette. Non ha toccato cibo da ieri sera…

XANDER

(si solleva dalla sedia, allunga una mano tesa verso la dottoressa) Grazie. Grazie di tutto.

JANET

(con gioia e semplicità) E’ solo il nostro lavoro.

XANDER

(con imbarazzo) Ora vado… dio! Non mi ero accorto di quanta fame avessi, prima di pensarci, adesso. Sbranerei un rinoceronte… (esce dalla stanza)

Janet afferra la culla e la trascina verso l’esterno. Esce sul corridoio.

VOCE

(fuori campo) Janet!

Janet si ferma di colpo, si guarda attorno, ma non vede nessuno e riprende a camminare.

VOCE

(più forte) Janet!

JANET

(si ferma nuovamente) Chi mi chiama? (ma attorno a sé non c’è anima viva)

VOCE

(profondamente) Io sono dentro di te

JANET

(è preoccupata) Chi diavolo sei? Cosa vuoi?

VOCE

Mi chiamo Heinz… Dove stai andando, Janet?

JANET

(spaventata, lo riconosce) Vattene, non sono cazzi tuoi…

HEINZ

Perché li aiuti? Perché aiuti la cacciatrice? Lei ti odia, Willow ti odia. Non ti hanno mai accettato nella gang. Janet!

JANET

(continua a percorrere il corridoio, ma è chiaramente terrorizzata) Lasciami in pace! Lasciami stare!

HEINZ

Ti hanno sempre usato, Janet! Hanno usato la clinica per evitare noiose e curiose pratiche burocratiche al pronto soccorso. Tu fai loro comodo Janet. Ascoltami. Io posso aiutarti.

JANET

(si ferma, singhiozza) No, non è vero. Tu menti.

HEINZ

Ti hanno mai fatto partecipare ad una ronda? Buffy diceva che non eri sufficientemente preparata, ma lo sei, tutte quello ore di allenamento che trascorri al dojo! Ti hanno mai chiesto un parere sugli ultimi avvenimenti che stanno accadendo? Janet, ascoltami, io posso aiutarti!

JANET

Che cosa puoi fare per me?

HEINZ

(subdolo) Portami quel bambino…

JANET

No, non puoi chiedermi questo

HEINZ

Io posso darti la forza, il potere. Vieni a me con il bambino. La tua ricompensa sarà immensa.

JANET

(ormai ha deciso da che parte stare) Che cosa devo fare per arrivare a te?

 

Stacco. Degenza numero 83. Risveglio di Anya. Apre gli occhi e stiracchia le braccia. Una luce tenue filtra dalla finestra della stanza.

XANDER

Buongiorno amore, come va?

ANYA

(si sporge, bacia Xander, poi si poggia le mani sul grembo ormai piatto) Sono sgonfia!

XANDER

(sorride e la bacia nuovamente) Non cambierai mai…

ANYA

(guardandosi attorno) Dov’è Ewan?

XANDER

L’ha preso Janet per qualche controllo di routine, lo riporta subito…

In quel momento entra Catlin, la psicologa della clinica, sorride ai due, fra le mani regge una cartella clinica.

CAITLIN

Come va neomamma?

ANYA

Bene. Benissimo ora che potrò ricominciare a fare sesso con il mio Xander.

CAITLIN

(sorride compiaciuta) Il tuo primo pensiero, eh…

XANDER

(cambiando tono) Janet, prima ha preso Ewan per qualche controllo, sai se è tutto a posto?

CAITLIN

(vagamente turbata) Janet ha concluso il turno due ore fa. Probabilmente Ewan è di là, sotto osservazione, ve lo porto subito (la psicologa esce, Xander e Anya continuano a baciarsi e accarezzarsi)

Catlin rientra, il suo viso spunta dalla soglia, è teso e ansioso.

CAITLIN

Ewan è sparito!

Pausa

ANYA

(verso Xander) Non è possibile, come hai potuto?

XANDER

(incredulo) Dai la colpa a me, se Janet l’ha rapito?

ANYA

(furiosa) Tu sei suo padre, devi vegliare su di lui. Non ci posso credere. Vi ho lasciati solo qualche ora ed è bastato!

CATLIN

(si intromette) Ragazzi, calmatevi! Ora mobilito tutta la clinica, lo troveremo (esce dalla corsa dalla stanza)

Anya tenta di alzarsi dal letto, ma è ancora debole.

XANDER

Dove vuoi andare?

ANYA

(con ira) In cerca di mio figlio! Visto che tu non ne sei chiaramente capace!

XANDER

(la rabbia inizia a pervaderlo) Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo! In questo momento dovremmo unire i nostri sforzi, invece stiamo litigando stupidamente!

ANYA

(seduta sul letto) Questo la dice lunga sul nostro rapporto. Sei stato e rimarrai sempre un’incapace Xander. Era un qualcosa di così semplicemente banale, dovevi solo proteggerlo. Proteggere tuo figlio e invece…

Xander la schiaffeggia. Anya ammutolisce. L’uomo retrocede, incapace di credere a ciò che ha fatto. Scuote il capo.

XANDER

Io ho cercato di proteggerlo, ma è tutto così nuovo per me… Questo essere che tutti dicono “E’ tuo figlio, è tuo figlio” io… io… non sono stato in grado di proteggerlo. (esce dalla degenza e scompare, primo piano di Anya che inizia a piangere)

 

ATTO II

 

Stacco. Interno residenziale. Camera da letto. Due figure sono abbracciate e nude fra le lenzuola. Li riconosciamo sono Buffy e Alexander. Situazione tipica post–sesso. La cacciatrice ha posato sul suo grembo il capo di Alexander, dolcemente gli accarezza i capelli. C’è un innaturale silenzio fra loro, si ode solo il fruscio delle lenzuola di seta.

ALEXANDER

(con ironia, ma non troppa) Allora la prossima volta che ci rivedremo tenterai di uccidermi…

BUFFY

(sorride, ma è amareggiata) Forse…

ALEXANDER

(si solleva e si avvicina al volto di lei, la bacia con tenerezza) Fino a quel momento però continuerai a baciarmi ed a accarezzarmi come hai fatto fin ora? Non ho mai provato nulla di così bello in vita mia…

BUFFY

(lo conduce a sé, con allegria) Ma da dove diavolo vieni?

ALEXANDER

(con amarezza) Dall’inferno

Buffy inverte le posizioni, si rigirano sul letto, la cacciatrice vuole dominarlo, è sopra di lui, sta per scendere con il suo viso fra le gambe, quando lo squillo del cellulare la interrompe. Osserva Alexander con aria rammaricata.

BUFFY

Mi dispiace, ma…

ALEXANDER

(consapevole) Ma è il tuo destino. Lo so. Rispondi può essere importante.

BUFFY 

(allunga una mano verso il cellulare, risponde) Che succede?

DAWN

(dall’altro capo) Hanno rapito Ewan, vieni subito a casa!

Buffy con un agile balzo scende dal letto, e afferra i suoi vestiti, con velocità si infila jeans e maglietta. Alexander la guarda in silenzio.

BUFFY

Scusami, ma…

ALEXANDER

Devi andare, lo so. (si alza dal letto e si avvicina a lei, la bacia sulla fronte, Buffy è sul punto di andarsene) Credo di essermi innamorato di te…

BUFFY

(gli posa un indice sulle labbra) Non dirlo. Non farlo. La prossima volta che ci rivedremo le cose cambieranno, muteranno. Tu ed io saremo due persone nuove.

ALEXANDER

Una parte di me rimarrà sempre innamorata di te

Buffy lo guarda, ma non replica, esce velocemente dalla stanza.

 

Stacco. Magic Shop. Willow e Tara sono accanto al bancone di legno della cassa. Sono strette fra loro, abbracciate. Tara è nuda, Willow la riscalda con il suo corpo. La strega rossa indossa una canotta bordeaux e jeans scuri, sono chiaramente visibili le cicatrici che percorrono e deturpano il suo bellissimo corpo. Tara piange fra le braccia di Willow. La strega la consola tenendola stretta. Qualcosa è andato storto…

TARA

(fra le lacrime) Mi dispiace, scusami. Io non avrei mai immaginato. Non ci sono riuscita. Scusami, non ce l’ho fatta, io… io…

WILLOW

(tranquillamente, non ci è dato comprendere dalla sua voce se è realmente ciò che pensa o se sta mentendo) Non importa. Il sesso è solo secondario. (AH! Nota personale, scusate) L’importante è che tu sia qui. Ora con me. Non importa niente altro.

TARA

(ancora fra i singhiozzi) L’ho desiderato per così tanto tempo! Lo volevo così tanto, ma non ci sono riuscita, il tuo corpo… il tuo corpo così… così…

WILLOW

(inizia a rivestirla, con calma e naturalezza) Lo so, lo so. Anch’io l’ho desiderato tanto. Ma non c’è fretta. Il mio corpo non è niente altro che un riflesso. Un’ombra indelebile del mio passato. Tu riesci a guardare oltre, nel profondo di me, e questo mi basta

Tara la abbraccia ancora più stretta, ma lo sguardo di Willow è rivolto verso lontano, altero e indifferente, a cosa pensa?

Squillo di cellulare. Sul display appare la scritta “Buffy calling…”

WILLOW

(rispondendo) Ciao, che succede?

BUFFY

(dall’altro capo) Vieni subito a casa, hanno rapito Ewan!

 

Stacco. Casa Summers. Interno. Salotto. Dawn è stesa sul divano scompostamente. E’ sola nella stanza, affonda le mani su una terrina di pop-corn e guarda la tv svogliatamente. Sul tavolinetto in vetro vediamo sparse alcune foto di lei e Andrew assieme, abbracciati, che si baciano, che sorridono, con Buffy, con Willow, in vacanza… etc… Primo piano su Dawn. I suoi occhi sono irritati, cerchiati di rosso, con due scure occhiaie, probabilmente ha pianto.

Bussano alla porta, si alza, e apre. Sulla soglia c’è uno stravolto Xander.

XANDER

(è terrorizzato) Hanno rapito Ewan!

DAWN

(lo abbraccia e lo fa sedere) Come è successo? Spiegami tutto.

XANDER

(è agitato, gesticola, è confuso) Anya stava riposando, Janet mi ha detto che doveva fare degli esami al piccolo e l’ha portato via. Io sono andato a bere un caffè, al mio ritorno non era ancora tornata, poi è arrivata Catline chi ha detto che il turno di Janet era finito da due ore. L’ha cercato per tutta la clinica, ma non c’era, era sparito. Anya incolpa me, io l’ho schiaffeggiata! Abbiamo litigato, ho paura, dove può essere? Io non sono pronto per essere padre…

DAWN

(lo abbraccia nuovamente, con coraggio) Calmati. Lo troveremo. Ora chiamo Buffy. Mobiliteremo tutta la gang. Stai tranquillo, lo troveremo.

XANDER

(singhiozza) Non sono pronto per essere padre… non sono pronto per essere padre…

DAWN

(risoluta, con forza) Calmati! Andrà tutto bene.

XANDER

Sono un’incapace. Lo sono sempre stato. Ha ragione Anya. Buffy è forte, è la cacciatrice, Willow è una strega potentissima. Io sono un inetto. Posso solo vedere. Ma non sono capace di agire…

DAWN

(lo abbraccia con tenerezza) E’ dura, lo so. Ma ci riusciremo anche questa volta, non perdere la speranza e la fiducia in te stesso.

I loro volti sono vicini, Dawn lo guarda con infinito amore, Xander solleva il viso rigato dalle lacrime, si asciuga gli occhi, e osserva Dawn con un’altra espressione. Meno agitata. Quasi sicura. Si avvicina e la bacia.

E’ un bacio estraneo, per entrambi. Si ritraggono spaventati e ansanti.

XANDER

Scusa, non volevo… non so cosa mi è preso… Ho perso il controllo…

DAWN

(si alza in piedi, è scossa, anche se fa di tutto per non rivelarlo) No, non ti preoccupare, non importa. Ora… ora… chiamo Buffy… (si avvicina al cellulare e compone il numero)

 

Stacco. Interno. Ancora Casa Summers. Scooby gang al completo. Riunione generale. Presenti all’appello: Buffy, Dawn, Willow, Tara, Xander, Giles, Juliet, Catline Andrew. I nervi sono a fior di pelle, c’è tensione, incertezza.

BUFFY

(prende la parola, è il capo indiscusso, il suo tono è solenne) Prima di tutto, note tecniche. Abbiamo avvertito Faith, Kennedy e le SIT disponibili. Ci daranno una mano, arriveranno qui il prima possibile. Ora (verso Willow) Willow chi a rapito Ewan è umano o un demone?

WILLOW

(è seduta a tavola, di fronte le danza sul viso il riflesso luccicante di un portatile) Demone al 70% Ma non posso escludere che si un essere umano, non sono rimaste tracce mistiche sul luogo del rapimento e questo è strano. Dunque niente incantesimi localizzatori purtroppo…

BUFFY

70 a 30. Non è confortante… Non puoi restringere il cerchio?

GILES

(pulendosi gli occhiali) Se è stata Janet a rapirlo, è logico che non siano presenti residui di forze mistiche, ma perché avrebbe dovuto farlo? E’ un elemento di cui voi vi siete sempre fidati…

DAWN

(acida) Perché è una stronza malefica. Ecco perché!

BUFFY

(storce le labbra) Dawn, la tua antipatia non è di aiuto.

TARA

(con pacatezza) C’è sempre stato molto astio in lei. Confusione e incertezza nel suo comportamento, l’ho percepito chiaramente.

JULIET

(con lo stesso tono) Confermo quello che dice Tara. L’ho percepito pure io. La sua mente fragile probabilmente era appetibile per i demoni…

WILLOW

(comprende al volo) Pensi che qualcuno l’abbia posseduta e piegata al proprio volere?

JULIET

(con dubbio) Non ne sono certa, ma è una possibilità che non mi sentirei di escludere…

XANDER

(con ira) Accidenti! Ma volete dire qualcosa di concreto! Mio figlio, è in pericolo!

Dawn afferra una mano di Xander, e la stringe con dolcezza, Andrew nota il gesto e si muove sulla sedia.

BUFFY

(verso Xander) Procediamo per tentativi Xan. Dobbiamo aver qualcosa di concreto fra le mani per avviare una ricerca.

CATLIN

Anche la polizia è stata allerta. Xander non siamo gli unici a cercarlo… Lo troveremo…

BUFFY

(con sicurezza) Bene. Allora restringiamo il campo su Janet?

WILLOW

(razionalmente) E’ l’ultima persona che lo ha visto, dobbiamo trovarla. Cat, gli esami a cui Janet si riferiva sono mai stati eseguiti sul piccolo Ewan?

CATLIN

(guarda Willow con apprensione, non dimentichiamoci che fra loro c’è una tenera amicizia) No, non che io sappia.

WILLOW

In cosa consistevano?

CATLIN

Esami di routine. Temperatura basale, urine… Aspetta (colta da folgorazione) In ogni sala abbiamo una telecamera per la sicurezza. E’ collegata al server centrale della clinica, tu sei un hacker ci puoi entrare facilmente…

Willow sorride iniziando a digitare sulla tastiera, mentre Cat è accanto a lei, vicino al portatile.

GILES

Se Janet l’ha rapito deve averlo portato da qualche parte, con qualche mezzo… un neonato ha bisogno di cure particolari…

ANDREW

La targa delle sua macchina! Posso far diramare una richiesta alla polizia per ricercare la sua auto. Qualcuno ricorda il numero della sua targa?

DAWN

(dubbiosa) La polizia? Con i suoi tempi elefantiaci…

ANDREW

(irritato) E’ meglio di niente…

XANDER

Andrew ha ragione, due strade sono meglio di una… Cat, ricordi la targa della macchina di Janet?

WILLOW

2379ZW Database della clinica. Guardate qui, abbiamo trovato le immagini… Ora abbiamo la conferma. E’ stata Janet a rapirlo… (il gruppo si affolla davanti allo schermo del portatile, Andrew invece telefona alla polizia)

Stacco sul pc di Willow, vediamo distintamente delle immagini in bianco e nero della sorveglianza. Janet cammina a passo veloce dirigendosi verso l’uscita dell’ospedale. Fra le mani regge un fagotto.

DAWN

(con sdegno) Stronza malefica!

BUFFY

(osservando le immagini) Ma con chi sta parlando? Lo vedi anche tu, Willow? E’ sola ma muove le labbra…

JULIET

(con naturalezza) Qualcuno le parla. Qualcuno che le ha intimati di rapire Ewan, la sua mente è ottenebrata…

XANDER

(con furore) Ma perché? Perché vogliono mio figlio?

JULIET

(guarda l’uomo amareggiata) Ewan è un bambino speciale. Mezzo uomo e mezzo demone. E’ un essere di transizione, merce di scambio fra demoni. E’ una creatura ambita e desiderata. Preparati Xander Harris, perché tuo figlio sarà al centro degli interessi di molti in futuro. Dovrai stargli sempre accanto e porre molta attenzione alla sua educazione.

Il volto di Xander si incupisce di colpo.

ANDREW

(urla di gioia) Beccata! La polizia ha trovato la sua auto posteggiata a Fermento Road.

WILLOW

(tetra) Vicino all’antica grotta indiana… Buffy ricordi? Il rito che abbiamo scongiurato qualche settimana fa?

BUFFY

(annuisce) Certo. Tutto ha inizio da lì… (si ridesta) Bene, ai posti di combattimento. Xander avverti Anya dei nostri progressi e stalle accanto.

XANDER

(scuote il capo) No Buffy. Devo venire con voi. Devo aiutarvi nella ricerca, ti prego.

BUFFY

(annuisce stringendo le labbra) Okay. Cat ti chiedo un enorme favore… Sta accanto ad Anya…

CATLIN

Ma Buffy, io pensavo di far parte della ronda…

BUFFY

Non si discutono i miei ordini! Catlin da Anya. Dawn tu rimarrai qui e accoglierai Faith, Kennedy e le SIT al loro arrivo, spiegando loro i dettagli della missione.

DAWN

(sottovoce) Che palle!

BUFFY

(urla) Non discutere con me! Tutti gli altri verranno con me. Due squadre. La prima in attacco, composta da me, Willow, Giles e Andrew. La seconda in difesa, Xander, Tara e Juliet, voi dovrete tentare di far rinsavire Janet. Tutto chiaro?

Cenni affermativi del gruppo. L’unico con dei dubbi è Xander.

XANDER

Buffy io voglio combattere.

BUFFY

(con la solita autorità) Perché diavolo stiamo discutendo! Stiamo perdendo solo tempo prezioso. Andiamo!

Si dirige verso la porta seguita dal gruppo, ultima immagine, il lungo e penoso sguardo fra Dawn e Xander.

 

Stacco. Clinica New Genesis. Anya è sola nella stanza di degenza. Avvolta dalla penombra piange sommessamente.

VOCE

(fuori campo) Ti senti sola? Alla fine gli umani ti hanno abbandonato…

ANYA

(si solleva di scatto e si guarda attorno, permeato dall’oscurità avanza una figura) D’Hoffryn, sei tu?

D’HOFFRYN

Anyanka! Quanto tempo è trascorso…

Lo vediamo comparire alla luce. E’ D’Hoffryn, il re dei demoni della vendetta. Tutore putativo di Anya, precettore dell’ex demone della vendetta.

ANYA

(tremante) Chi ha rapito mio figlio?

D’HOFFRYN

(sospira amaramente) Oh Anyanka! La mia piccola Anyanka. Come ti è passato per la mente di sfornare un cucciolo? Lo sapevi, lo sapevi benissimo che un generato biologicamente fra uomo e demone sarebbe stato un tramite! Un prescelto, un prescelto per sacrifici, una materia di scambio. Mai, mai mescolarsi con gli essere umani! Sono una patetica e stupida razza. Capace solo di creare problemi e dissidi. (le si avvicina e le carezza amorevolmente la guancia) La mia piccola Anyanka…

ANYA

(agitata) E’ in pericolo? Chi l’ha rapito? Ti prego D’Hoffryn se sai qualcosa parla!

D’HOFFRYN

Il Clan Boreanz. L’ultimo sopravvissuto del Clan. Circola voce che voglia risvegliare il dormiente. Ma questo è solo uno dei tanti problemi che il bene dovrà affrontare.

ANYA

(si calma, inizia a cogliere l’immenso piano che si sta dispiegando davanti a lei) Spiegati D’Hoffryn…

D’HOFFRYN

Non ne so molto nemmeno io. E non sono qui per questo. Ma tu sei triste, piccola mia, ed io voglio aiutarti. Il monarca è sceso sulla terra. Un antico e pagano re che tenterà di conquistare gli esseri umani. E’ stato richiamato da quegli stupidi di vampiri del Clan Boreanz. Non sapevano quello che facevano! In lui alberga bene e male, per questo è invincibile.

ANYA

(attenta) Come possiamo sconfiggerlo?

D’HOFFRYN

(con uno scatto d’ira) Anyanka! Gli umani! Ti preoccupi per loro. Vuoi aiutare gli umani! Hai trascorso troppo tempo accanto a loro. Hai sofferto mille pene con quel… quel… quell’inutile essere… Xander! E vuoi ancora aiutarli! Sei pazza! Tu meriti la tua vendetta.

ANYA

(con rettitudine) Sono la mia famiglia.

D’HOFFRYN

(furioso) Il male è la tua famiglia! Tu sei un demone. Non puoi cancellare il passato. Avvinghiarti ad un uomo… disgustoso… non fa di te un essere umano!

ANYA

(irremovibile) Io sono madre. Madre di un dolcissimo essere umano. Non mi fa paura la tua ira D’Hoffryn. Io ho fatto la mia scelta. Rimarrò accanto al mio Xander. Avvinghiata a lui. Combatterò il male accanto a lui, e anche te se necessario…

D’HOFFRYN

(ha ripreso la sua compostezza) E sia come tu dici… Anya… Ma contro il monarca non avrete scampo. Ritorna con noi finché ne possiedi il tempo. Torna ad essere un demone della vendetta… (si dissolve lentamente nell’oscurità)

ANYA

(afferra un lampada poggiata sul tavolino e gliela lancia contro) Mai e poi mai!

D’Hoffryn scompare. Silenzio. Anya si stringe il capo fra le mani.

CATLIN

(fuori campo, raggiante) Anya, tutto bene? Abbiamo delle buone notizie. Una pista che ci conduce a Ewan!

Dissolvenza

 

ATTO III

 

Stacco d’immagine. Caverna indiana. Tutto è pronto per il rito. Un’innaturale luce creata dalle candele di cera nera avvolge la grotta. Sulle pareti di nuda roccia si compongono strane e avvolgenti figure: i riflessi del tremante fuoco. I vampiri sono radunati a semicerchio, indossano compostamente le loro tuniche porpora. Al centro c’è Heinz, accanto ad un piccolo altare di pietra grezza. Sotto di lui i resti di una statua che raffigurava una dea dal viso dolcissimo. Sull’altare avvolto da morbide coperte c’è il piccolo Ewan, per nulla turbato dai loschi figuri che l’attorniano. Fra le fasce che lo circondano ci sono una decina di amuleti. Benigni, adatti a propiziare il rito. Heinz si guarda attorno, annuisce lentamente, il suo volto è madido di sudore. Ora osserva dritto avanti a sé. C’è una gabbia. La cui porta è spalancata. Le sbarre d’acciaio rilucevano. Si può intravedere un essere. Il dormiente, giace supino al centro della prigione.

HEINZ

(con voce cerimoniale) Dormiente. Dormiente. Noi ti invochiamo! Ti offriamo il nostro sangue, ti offriamo la nostra carne, affinché tu possa sostenerti (prende fra le mani Ewan e lo solleva sopra alla sua testa) Svegliati Dormiente, vieni a noi!

Si ode un rumore, quasi impercettibile. Poi diventa un netto frastuono. La caverna trema, il fuoco danza prepotentemente sulle candele. Un ruggito. Un animalesco vociare. Un urlo disumano. I vampiri impallidiscono e retrocedono.

HEINZ

(urla con voce tremante) Non muovetevi! Fermi! Non ci farà nulla

Dalla gabbia finalmente appare. E’ mostruoso, un brutto, schifoso mostro. Squame, bava verde, corna e zanne, fate voi…

HEINZ

(si avvicina a lui, gli porge il bambino.) Bentornato alla vita Dormiente!

Si ode uno sparo, il suo eco rimbomba violentemente per tutta la caverna. Stacco su Buffy e la Scooby gang all’attacco.

BUFFY

E’ qui il party?

Buffy non attende altro, si butta nella mischia, verso Heinz, riesce a sottrargli il piccolo e lo passa a Xander che a seguito e difeso ogni sua mossa.

BUFFY

(urlando) E ora mettetevi in salvo. Porta Ewan fuori di qui!

Xander obbedisce e scappa.

Infuria la battaglia, i vampiri sono agguerriti, ma la band non demorde.

BUFFY

(verso Tara) Trova Janet…

Tara obbedisce all’ordine della cacciatrice, individua la dottoressa fra il gruppo, ma il suo volto è stravolto. E’ divenuta un vampiro. Ecco il potere che cercava.

TARA

Oh Janet!

JANET

(ruggito)

Tara con un inusuale coraggio l’affronta e la polverizza.

Stacco su Buffy.

BUFFY

Allora Heinz, sei rimasto solo!

Heinz retrocede impaurito

BUFFY

(infierisce) Avanti, plagia la mia mente come hai fatto con Janet, se ci riesci…

Heinz è immobilizzato contro la parete, è in trappola, Buffy si blocca per qualche istante, esita. Poi con un rapido colpo stocca la punta affilata della sua ascia al centro del cuore del vampiro. Lo guarda trasformarsi in polvere.

Volge le spalle e osserva la gang. Stanno combattendo egregiamente, ma Willow è sola e combatte il dormiente, stacco d’immagine su di lei.

Il mostro le si avvicina, la strega rossa si difende con una serie ti incantesimi: acqua, terra, fuoco, aria. Elementi naturali, ma non è sufficiente. Il mostro allunga una mano una mano affilata e ghermisce il collo bianco della strega. La solleva da terra. Stritola il suo fragile collo. Tara interviene, delle dirompenti sfere di energia. Willow cade a terra, esausta. Tara le è subito accanto.

WILLOW

(ansimante) Dobbiamo unire le nostre forze.

Si prendono per mano e intonano un rito. Incomprensibile sanscrito, mescolano le loro forze, il loro amore. Una luce pulsa fra le loro dita strette. Il dormiente è investito dal bagliore, vortica su se stesso e si incenerisce. Buffy guarda soddisfatta la sua truppa, sorride mentre Willow e Tara si abbracciano. Scappa un bacio, un bacio tenero, soffocato a labbra strette. Il primo ufficiale bacio della riconciliazione. Testimone tutta la gang. Applauso e risolini. Le due streghe si allontanano imbarazzate, ma un battito di mani continua a permanere.

VOCE

(fuori campo) Bene. Molto bene. Divertitevi finché ne possedete il tempo, perché il vostro riso si spegnerà precocemente. Verserete copiose lacrime. Lacrime e sangue.

Un uomo appare dalla penombra. E’ abbigliato da re. Indossa una corona d’oro con pietre luccicante, un lungo mantello, uno scialle d’ermellino, una cotta pesante di metallo e dei calzoni scuri. Fra le mani regge uno scudo lavorato minuziosamente e un’affilata spada macchiata di sangue. Ma i suoi abiti sono dimessi, sgualciti. Sembra un re detronizzato, stanco e affaticato. Un sovrano decaduto.

GILES

(rivelazione) E’ il monarca!

MONARCA

(con voce profonda, spettrale) Ne sei consapevole uomo. Io lo sono. Il vampiro mi ha fatto discendere sulla terra. Il viaggio mi ha fatto disperdere molta della mia forza…

GILES

(verso Juliet) E’ per questo motivo che è arrivata l’onda maligna…

MONARCA

Ora si deve compire ciò per cui sono stato evocato. Morte e distruzione. Terrore e dominio. Io sono l’ultimo guerriero, l’ultimo guerriero prima dell’apocalisse (solleva la spada, è pronto ad attaccare)

BUFFY

(incerta) Alexander? Alexander, sei tu?

L’uomo si paralizza, guarda verso la cacciatrice, sbatte le palpebre. Stenta a riconoscerla.

MONARCA

(con convinzione) Buffy. Buffy Summers!

WILLOW

(verso Buffy, incredula) Tu lo conosci…

BUFFY

Sì, io… (verso Alexander) Torna in te, ricordi quello che mi hai detto oggi prima che me ne andassi…

WILLOW

(quasi fra sé e sé) Ma non eri andata a scuola…

Il monarca si avvicina, rilassa le armi, pare essere rinsavito.

MONARCA

(con dolcezza) Buffy… (tende una mano, verso il suo viso, ma il gesto di dolcezza si tramuta presto in un felino attacco, la spada del monarca è pronta a colpire. Ma Buffy è pur sempre la cacciatrice e i suoi poderosi riflessi le permettono di evitare il colpo. Nello scontro la sua ascia, quella con cui ha fatto i julienne di prete (Caleb) va in mille pezzi. E’ disarmata.

FAITH

(voce fuori campo) Hey B. hai bisogno di rinforzi? (avanza e si porta alla luce, accanto a Faith vediamo Kennedy e uno stuolo di dieci, forse dodici SIT pronte all’azione)

Il momento di distrazione è fatale, il monarca affonda il colpo.

La sua spada trapassa il petto di Buffy.

La cacciatrice si accascia a terra. Non versa nessuna goccia di sangue. La spada è irreale. Buffy la tocca con le dita, ma è inconsistente, un ologramma. La cacciatrice si accascia a terra, svenuta.

Willow è pronta ad attaccarlo. Incantesimi, sfere di energia, ma inutilmente. Faith e le SIT le danno man forte.

JULIET

(verso Giles) E’ inutile, in queste condizioni non lo sconfiggeranno mai…

TARA

(è accanto a Buffy, urla) Non si sveglia… Buffy non si sveglia…

GILES

Dobbiamo ritirarci, non abbiamo scelta. E’ troppo forte… (verso Juliet) Distrai Willow, convincila ad andarsene… (verso Tara) Aiutami a portare Buffy fuori di qui… Presto (urla) usciamo tutti!

Le sfere di energia e i colpi portati da Willow fanno tremare le pareti della grotta, lunghe e contorte crepe compaiono. Anche la terra trema e si frantuma sotto di loro, ma il monarca non cede.

JULIET

(verso Willow) Andiamocene, subito… E’ inutile stare qui.. dobbiamo riorganizzarci…

Willow è sorda nella battaglia che si sviluppa attorno a lei.

MONARCA

(con tono neutro) Non andrete da nessuna parte (imbraccia con sicurezza la spada, è pronto per trafiggere Willow, quando Juliet si frappone fra loro, e viene colpita. Congiunge le mani e con un ultimo atto di estrema forza, un’abbagliante, immensa luce si libera da lei)

Il monarca è abbagliato, la sua figura sbiadisce lentamente.

JULIET

(verso Willow) Vattene! E’ il momento propizio…

WILLOW

Io non vado da nessuna parte senza di te…

JULIET

Non vanificare il mio sacrificio.. Willow ascoltami fuggi e porta in salvo gli altri… Lo sconfiggerai, ma oggi non è tempo… Fuggi!

WILLOW

(con estremo dolore) Juliet!

TARA

(si avvicina a Willow e le prende delicatamente una mano) Andiamo, non possiamo aspettare. Ha preso la sua decisione…

Juliet si accascia a terra per il dolore, Willow è di fianco a lei. L’abbraccia fra la luce accecante. La veggente muove le labbra impercettibilmente. Il suo ultimo respiro.

Tara sospinge Willow leggermente.

WILLOW

(verso Juliet) Grazie.

Si allontana da lei, esce dalla grotta. Assieme a Tara corre, al suo fianco, verso la salvezza. La gang si ritrova su Fermento Road. Sono ancora scioccati e impauriti. Buffy è fra le braccia di Giles. Il capo di Andrew spunta dal finestrino del furgoncino blu metallizzato.

ANDREW

E’ tutto ok?

Willow si volta verso la grotta e vede il fascio di luce affievolirsi fino a scomparire.

 

Stacco. Clinica New Genesis. Stanza di degenza numero 102. Sul letto riposa ad occhi chiusi un’immobile Buffy. E’ collegata ad una serie di luccicanti macchine che misurano la pressione, il battito cardiaco, la respirazione. Il silenzio innaturale è scandito dal beep-beep meccanico delle macchine. Attorno a lei, al suo capezzale c’è la gang al completo. Ognuno di loro porta le stigmate dell’ultima battaglia avvenuta.

CATLIN

(è la prima a parlare, fra le mani regge una cartella clinica) Le sue funzioni vitali sono stabili… mi dispiace, ma non ci è dato sapere quando si sveglierà…

Dawn singhiozza, accanto a lei c’è Xander che l’abbraccia affettuosamente. Sequenza di volti. La sofferenza e il dolore sono tangibili nell’aria.

WILLOW

So che è un momento difficile per tutti noi, ma ritengo necessaria una convocazione ufficiale della gang. Dobbiamo organizzarci e decidere come agire.

Silenzio tombale.

CATLIN

(con mezzo sorriso) Fate pure. Veglierò io su di lei fino a quando non avrete preso una decisione. Tranquilli.

La prima ad allontanarsi dalla sala è Faith seguita a ruota da tutti gli altri. Un silenzioso corteo di guerrieri sconfitti. Willow sosta per qualche istante di fronte all’amica. Le stringe una mano immobile fra le sue.

WILLOW

Abbiamo bisogno di te. Torna presto. Ti stiamo aspettando.

 

Stacco. Casa Summers. Interno salotto. Presenza, da destra verso sinistra di: Faith, Kennedy, Xander su sedie, Tara, Dawn, Giles sul divano, Andrew sulla sedia rimanente. Willow sulla poltrona del potere. Appartenuta a Buffy.

La strega rossa si passa una mano fra i capelli corti e rossi. E’ sofferente.

WILLOW

(esclama) Dio. Non so da dove iniziare…

TARA

(sinceramente) Inizia con le nostre paure. Tutti noi ne abbiamo…

GILES

Non eravamo pronti ad affrontare il monarca.

FAITH

E’ stata una follia combatterlo impreparati.

ANDREW

Ma come potevamo sapere cosa ci attendeva?

WILLOW

(con furia) Basta! Smettetela. Due amiche si sono sacrificate per noi oggi. Buffy è in ospedale, in coma. Non sappiamo quando si sveglierà. Juliet è morta. Per salvarci, per darci una via di fuga. Un’uscita, una speranza. Morta. Ok? Finita! Ed io devo prendere delle decisioni. Devo combattere. Perché tutti noi dobbiamo combattere. E’ il nostro destino, siamo dei guerrieri.

Tara si alza e va ad abbracciare Willow, la strega rossa si concede quell’abbraccio per qualche secondo poi la allontana dolcemente.

WILLOW

(con autorità) Dobbiamo sconfiggere il monarca!

GILES

(con voce incerta) So che non è il momento adatto, ma devo tornare in Inghilterra. Il consiglio mi ha convocato per riferire quello che sta accadendo qui, in questi giorni. Mi dispiace ragazzi. Ma devo partire. Juliet era sotto la mia responsabilità, sotto la mia tutela. Sono accusato della sua morte…

Willow si solleva e lo abbraccia, una stretta affettuosa, nata da amore sincero.

WILLOW

E’ giusto che tu vada. Ma non hai nessuna colpa.

KENNEDY

(con uno sprazzo energetico) Ci metteremo all’opera, sconfiggeremo quel bastardo… Sì, ce la faremo…

XANDER

(ignora la ragazza) Il consiglio può aiutarci a trovare una soluzione per questa situazione?

GILES

(scuote il capo) Non godete di molta fiducia presso di loro. I vostri metodi di lotta poco ortodossi non hanno suscitato numerose approvazioni. Farà di tutto per aiutarvi, ma accidenti, ora siete anche senza la cacciatrice…

WILLOW

(con sicurezza) Su questo ti sbagli… abbiamo Faith

FAITH

(reagisce, sbotta) Hey Will! Non chiamarmi in causa…

WILLOW

(con rimprovero) Lo sei o non lo sei… una cacciatrice?

FAITH

(mugugna) Certo che lo sono. (con serietà) Ma non posso prendere il posto di Buffy, la biondina è insostituibile.

WILLOW

(con dolcezza) Nessuno ti ha chiesto di prendere il posto di Buffy, è fuori discussione, noi abbiamo bisogno della forza, della forza della cacciatrice… E tu lo sei.

FAITH

(categorica) Ci ho già provato, ma non ha funzionato. Non se ne parla Will.

WILLOW

(dura) Non hai scelta!

XANDER

(difensivo) Tu non puoi obbligarla!

FAITH

(verso Xander) Hey, Xan-men, so benissimo difendermi da sola… (verso Willow, con lo stesso tono di Xander) tu non puoi obbligarmi…

DAWN

(per la prima volta, con le lacrime agli occhi) Spetta a Willow prendere le decisioni. In assenza di Buffy lei è il nostro capo supremo. Ve ne siete dimenticati? Avete scordato le ultime parole di Buffy. “Qualsiasi cosa accada, in qualsiasi luogo io mi trovi. Io sono la cacciatrice. La mia forza sarà la vostra guida. Ma è Willow ha sostenermi, senza di lei sono incompleta. Obbedite a lei come obbedite a me. Perché Willow è parte di me. Parte del mio potere da cacciatrice” (con sicurezza) Willow faremo come dici. Io farò come dici.

FAITH

(masticando) Ok, per me va bene. Conta su di me, rossa.

KENNEDY

(si guarda attorno) Decisione unanime, mi pare. Bene Willow come si procede?

Tutti gli occhi rivolti verso la strega rossa. Pausa.

WILLOW

Juliet prima di morire mi ha svelato come sconfiggere il monarca

Pausa

WILLOW

Io sono la sua nemesi. Il monarca è un essere malvagio con un frammento di bontà. Io sono un essere buono con un frammento di malvagità. Devo liberare il male che risiede dentro di me. Con questa nuova forza riuscirò a batterlo.

TARA

No. No. (è sconvolta) Il male non si sconfigge con il male.

WILLOW

(dolcemente) Non abbiamo soluzione alternative Tara. Devo tentare, ma ho bisogno dell’aiuto di tutti voi per mantenere il controllo.

FAITH

(con sicurezza personalmente) La cosa non mi piace, ma se l’unica strada… Io non ti abbandono…

ANDREW

Saremo con te. Sempre.

GILES

(incerto) Non so Will, mi pare molto rischioso. Come pensi di liberare il male che c’è in te? Non è così semplice…

WILLOW

Diventerò un vampiro.

TARA

(è sul punto di crollare sotto la potenza delle lacrime) E’ troppo pericoloso, non puoi farlo…

XANDER

(è il primo a comprendere) Mathias… (Willow annuisce con mezzo sorriso). E’ un essere di transizione, come Ewan. Mezzo uomo e mezzo vampiro. Uno dei pochi ad essere nato vampiro. Lui libererà il male che c’è in te, ma non ti ucciderà, è questo che hai in mente?

WILLOW

Esattamente Xander.

DAWN

(trema) E’ rischioso

WILLOW

Posso farcela, ma voi dovete essermi accanto.

Tutti si stringono accanto alla strega rossa, confortandola con baci e abbracci. L’unica a negarglielo è Tara che si solleva dal divano e sale le scale uscendo dalla stanza. Primo piano di Willow che la segue con lo sguardo. 

 

Stacco. Salotto di Casa Summers. I componenti della gang si scambiano gli ultimi saluti prima di andare ognuno alle proprie case. Xander si avvia verso il vialetto. Dawn scende di corsa i gradini, lui si volta attratto dal rumore dei passi frettolosi.

DAWN

(ansimando) Xander

XANDER

(sorride) Che succede?

DAWN

(incerta) Dove vai?

XANDER

(si passa una mano fra i capelli) Pensavo di passare a casa, da Anya, vedere se le è passata la sfuriata di rabbia. Abbiamo litigato e ci siamo scambiati offese immeritate…

Dawn di colpo si sporge e lo baci sulle labbra. Dura solo un secondo, un lieve contatto.

Il viso dell’uomo è stravolto dall’emozione.

DAWN

Se Anya non ti volesse…

XANDER

(con aria sofferente) Dawn… io non…

DAWN

(sorride) Non dire nulla. E’ stato solo un bacio. Forse un bacio d’addio.

 

Stacco. Primo piano di una porta in legno. E’ giunta la notte ormai. Xander fissa il serramento inebetito. Bussa. Tre tocchi. Rumore di chiavi e catenacci. Anya apre finalmente.

Regge fra le braccia Ewan. Quando vede Xander scoppia in lacrime. Lui sorride in trance

ANYA

Scusami.

Xander l’abbraccia ed entrano in casa

 

 

 

cap. xxxvi – collisione di anime -

 

 

PROLOGO

 

Prima immagine: una soglia di pietra bianca; ruvida grezza, rovinata dal tempo. Sopra di essa si appoggia un piede che calza uno stivale da donna. Rumore di passi. Il quadro d’immagine è una rampa di scale avvolta nel buio. Noi la percorriamo assieme all’ignoto personaggio presente. Camminiamo al suo fianco, non c’è ancora lecito conoscere il suo volto. Ci ritroviamo in un ampio salone, illuminato dal fuoco traballante delle torce ancorate alle pareti di mattone pieno. Arazzi, quadri e scaffali ricolmi di libri ricoprono le pareti della sala. Scopriamo un uomo vestito di nero, pantaloni e maglione del medesimo colore. E’ in piedi, accanto al caminetto acceso, sfoglia attentamente un pesante libro che regge con una mano.

Sorpreso dal rumore di passi, con un rapido balzo getta il libro e si volge verso lo sconosciuto ospite (e dunque verso la telecamera). Il suo viso è quello di un mostruoso vampiro. Lo riconosciamo, è Mathias. Il suo volto riprende immediatamente la compostezza umana. I muscoli del suo corpo si allentano dopo lo spasimo.

MATHIAS

(con dolcezza, abbozzando un sorriso) Willow, sei tu! (stacco su di lei che ricambia sorriso con uno più teso) Non ti aspettavo! Che sorpresa! (le va incontro, la bacia e l’abbraccia) Siediti (fa cenno al divano e alle poltrone davanti al camino) Gradisci qualcosa?

WILLOW

(rimane in piedi, è evidentemente agitata) Ho bisogno di un enorme, immenso favore. E’ importante ciò che ti sto per chiedere Mathias

MATHIAS

(serio) Certo Willow. Se mi è possibile lo farò senza esitare, non temere. Di cosa si tratta?

Pausa

WILLOW

(guarda il vampiro intensamente, ricerca le sue mani, un contatto, con un filo di voce) Devi farmi diventare un vampiro!

MATHIAS

(si stacca da lei e si allontana di qualche passo, è scosso e sorpreso) Questo è fuori discussione! No. Non posso farlo.

WILLOW

(lo ferma e lo afferra. E’ alle sue spalle e lo abbraccia, c’è un forte legame fra loro) E’ l’unico modo che abbiamo per sconfiggere il monarca. Buffy è in coma, lo sai. Juliet la veggente ha parlato. Le tre anziane hanno emesso il loro verdetto. E’ il mio destino. Si deve compiere e tu solo puoi aiutarmi. Ti prego Mathias! (la sua voce è tesa, strozzata)

MATHIAS

(con sofferenza) Oh Willow! Come puoi chiedermi questo?

WILLOW

(con maggiore intensità, sa che il vampiro sta per cedere) Tu solo puoi aiutarmi, sei nato vampiro. Il tuo morso non mi ucciderà.

MATHIAS

(quasi con ira) Ma perderai l’anima Willow!

WILLOW

(con falsa sicurezza) La ritroverò. Con l’aiuto di Tara, con l’aiuto delle persone che mi vogliono bene. Con il tuo aiuto!

MATHIAS

(si slega dall’abbraccio) Non lo so, non lo so. (passeggia per la sala in preda al dubbio) Ma come farai a controllarti? Come riuscirai ad evitare che il male prenda il controllo sul tuo cuore e la tua forza sia di aiuto al bene?

WILLOW

(con calore e dolcezza) Ho fiducia in me e nelle persone che amo.

Dall’oscurità di un angolo della stanza emerge Julia, una bellissima donna vampiro. Brama Willow, ma nello stesso tempo teme il suo potere. In passato si sono spesso scontrate.

JULIA

(con malizia) Se Mathias non ne ha il coraggio, posso offrirmi io ad un così tale piacere…

MATHIAS

(il suo volto muta espressione, diventa vampiro) Sparisci Julia! Non sono affari che ti riguardano!

JULIA

(va verso Willow, ignorando le parole del vampiro) E’ così vuoi diventare cattiva, eh? Ma cattiva lo sei già. Basta che liberi un po’ di male che c’è in te, è così semplice… Sfogati, non reprimere la tua essenza (è a contatto con la strega, languidamente l’accarezza, si struscia contro il suo corpo, la strega rossa non è insensibile a quelle dolcezze. La vampira affonda decisa con le sue effusioni, scopre il candido, bianco collo di Willow)

Mathias interviene, ringhia il suo disprezzo, con uno strattone allontana la vampira dalla strega. Julia carambola a terra.

MATHIAS

(con immensa ira) Sta lontano da lei Julia! Vattene o pagherai in eterno la tua insolenza! (con rinnovata dolcezza, verso Willow) E sia strega. Farò come dici.

WILLOW

(è scossa, turbata dagli eventi, rimane in silenzio, poi piano, con lentezza abbozza un sorriso) Grazie Mathias, è un enorme dono quello che ti chiedo… (con rivelazione) Soffrirai anche tu, vero?

MATHIAS

(abbassa il capo) Sì, molto. Un dolce, lacerante dolore ci unirà entrambi, perché è contro natura il nostro atto. E’ questo il prezzo per la mia sopravvivenza. Io sono nato vampiro. Sono un essere di transizione. (allunga le mani e attira Willow fra le sue braccia)

Willow si lega dolcemente a Mathias, il loro affetto, la loro amicizia è sincera. Mathias la carezza dolcemente il collo, mentre con le mani attorno alla vita la culla affettuosamente. Primo piano di Mathias. Il suo volto è trasfigurato. Fissa ipnotizzato il bianco collo della strega. I canini luccicano per un istante prima di affondare nella carne morbida.

 

Ululato. Sigla iniziale.

 

ATTO I

 

Flashback. Sera precedente. Interno casa Summers. Soggiorno. La gang è attorno a Willow, rannicchiata in un abbraccio generale. Ci sono baci, carezze, coccole è un momento topico per la cricca. Vediamo che Willow solleva il viso per un istante, è chiaramente provata da questa manifestazione d’affetto. Un guizzo sulle scale. E’ Tara che le sale in silenzio. Il suo corpo sussulta come avvolto da brividi. Piange

WILLOW

(si slega dall’abbraccio) Grazie ragazzi. Grazie di cuore. Il vostro aiuto, la vostra forza mi riempiono di energia. Assieme potremo affrontare la battaglia, lo sento.. (sul suo visto teso appare il furbetto sorriso elfico) Ma ora scusatemi, sono esausta. Sono successe tante di quelle cose oggi… (il gruppo si allontana, lei si alza) vada a letto, sono completamente, totalmente esausta!

DAWN

(ricambia il sorriso) Vai pure…

FAITH

(da una leggera spallata alla rossa) Va’ strega.. non ti reggi in piedi (con cameratesco affetto)

KENNEDY

(con un balzo) Ti accompagno.

WILLOW

(si avvia verso le scale, mugugna) Ce la faccio… ce la faccio da sola…

Una risoluta Kennedy l’afferra fra le sue braccia e l’aiuta a risalire le scale. La strega dopo un istante si appoggia a lei, completamente, Kennedy la stringe nell’abbraccio. Unite si avviano, sotto lo sguardo preoccupata di Xander.

XANDER

(timoroso, quasi con un sussurro) E’ la decisione giusta?

Dawn si stringe accanto a lui, Xander la guarda, sorpreso, è stupito. La giovane donna appoggia il capo sulla sua spalla.

DAWN

Temo sia l’unica soluzione che c’è rimasta

FAITH

(camminando avanti indietro, incapace a star ferma) Mi chiedo come riuscirà a controllarsi…Tutto quel male…

ANDREW

Dimentichi che Tara è qui. Ha un’enorme influenza sulla strega rossa. L’amore è potere. (guarda verso Dawn che si solleva di colpo, si sente chiamata in causa)

GILES

Il male che combatte il male. E’ la prima volta che accade (timoroso). Interrogherò il consiglio e le anziane al riguardo. (speranzoso) Magari ci potranno fornire qualche consiglio…

XANDER

(con una punta di isterismo) Quello stesso consiglio che ha ordinato di spiarci? Quelle stesse dolci e care vecchiette che hanno sacrificato Juliet? E che ora, adesso, spingono Willow verso il male?

GILES

(sconcertato) Esistono azioni imperscrutabili cui noi dobbiamo accettare, pur non comprendendole. Xander è impossibile da capire anche per me! Interi mondi lottano senza che noi ci accorgiamo (gli poggia una mano sulla spalla) E’ un fatto che dobbiamo accettare. E’ un fatto che dobbiamo accettare.

XANDER

(scuote il capo, ma stringe nello stesso tempo la mano di Giles) Qualsiasi informazione può essere d’aiuto, anche da parte del consiglio. Alla fine abbiamo tutti un unico scopo, no? (dubita egli stesso delle sue parole)

Silenzio

FAITH

(interviene, ridacchiando verso Giles) E allora? Cosa diavolo aspetta? Se ne vada, presto! Salga su quel dannato aereo e fili in Inghilterra. Prima torna, prima avremo quelle informazioni.

Nuovo scambio di sorrisi e abbracci. Giles si dirige verso la porta.

ANDREW

E se il monarca attaccasse prima del suo ritorno?

Pausa

DAWN

(rompe il silenzio) E allora siamo nella merda

FAITH

(con forza, da leader) Lo siamo già, nella merda, bambina. Cercheremo di guadagnar tempo. Con le SIT organizzerò una difesa fino al ritorno del prof. Poi ci sarà Willow e anche Buffy tornerà fra noi. Combatteremo assieme. Come abbiamo sempre fatto e come sempre vinceremo.

XANDER

(con ironia, verso Faith) Wow… Discorso da vero leader! Piccoli capi crescono… (alza un pollice)

FAITH

(lo colpisce con un pugno) Fa’culo Xander... (ride) Ora è tardi, ed essendo vostro capo vi ordino di andare tutti a nanne e non rompere più le palle con le vostre paurose sciocchezze. Presto via! (agita le braccia per aria)

XANDER

(sempre con la medesima ironia) Mi piacciono i tuoi monologhi Faith. Magari un giorno qualcuno li raccoglierà in un libro, diverranno celebri per le future generazioni di cacciatrici…

FAITH

(sbuffa) Non ti sto nemmeno a sentire… Non è il caso di sprecare energia e ribattere…

XANDER

(verso Andrew) E’ un vero capo…

Il gruppo si scioglie, tutti vanno verso la porta, Dawn li saluta sulla soglia.

DAWN

(verso Faith) Dove dormi questa notte?

FAITH

(le fa l’occhiolino) Non ti preoccupare. (guarda la strada buia) Non ho voglia di dormire questa notte. Solo di pensare, forse andrò a fare a pugni, o ad ubriacarmi, o forse andrò a trovare B. a farle compagnia… (sorride)

DAWN

Non ti faranno entrare, l’orario delle visite si è concluso alle sette.

FAITH

(sogghigna) Ho i miei metodi bambina.

DAWN

(seriamente) Beh… (prende tempo) Se non sai dove andare… qui c’è posto per te…

Si guardano imbarazzate, fra loro, come sappiamo, non c’è mai stato buon feeling. Poi Faith, improvvisamente si sporge verso Dawn e la serra in un abbraccio.

FAITH

(con innaturale dolcezza) Sta tranquilla piccola. Buffy si risveglierà e tornerà da te.

Stacco sul primo piano di Dawn, piange semi–nascosta dalla spalla della cacciatrice.

 

Stacco. Casa Summers. Interno. Kennedy aiuta Willow a salire le scale.

WILLOW

(un po’ accigliata) Ce la faccio da sola… non mi serve il tuo aiuto. (ineluttabilmente mette un piede in fallo e perde l’equilibrio, Kennedy l’agguanta prontamente)

KENNEDY

(un po’ dura, ma affiora, inevitabile la dolcezza) Will… accidenti! Lasciati aiutare…

Willow sbuffa, ma sia lascia condurre. Finalmente giungono al piano superiore. Kennedy è sempre al suo fianco, guarda la strega con un sorriso capace di accecare. L’amore incondizionato. Stella bruciante e destinata alla morte come il sole. Willow muove qualche passo con estrema incertezza, si avvicina alla sua camera, con una mano però ricerca quella di Kennedy. La giovane cacciatrice gliela stringe. Sarà al suo fianco questa notte?

No.

Il viso di Kennedy muta repentinamente espressione, vede Tara che attende Willow. E’ appoggiata al muro, vicino alla porta della camera della strega rossa. Kennedy osserva Tara. Incrocio di sguardi. Poi guarda Willow e ancora Tara. Kennedy lascia la mano di Willow.

KENNEDY

(con coraggio) Forse voi due dovreste chiarirvi… Vi lascio sole. Litigherò con Faith per un pezzo di divano…

Si volta, sta per scendere

WILLOW

(con una dolcezza da far rabbrividire) Grazie Kennedy (e la bacia sulla guancia, Kennedy muore e rinasce in quel bacio, lentamente, con estrema fatica, le volta le spalle e scende)

 

Stacco. Tara e Willow sono una di fronte all’altra. Nel bel mezzo del corridoio del secondo piano di casa Summers.

TARA

(con energia) Non puoi farlo Willow!

WILLOW

(socchiude gli occhi) Tara, ti prego, cerca di capire. Non abbiamo soluzioni. Juliet mi ha svelato il mio destino poco prima di morire. Ti chiedo solo di starmi accanto, di aiutarmi. (si avvicina)

TARA

(con un timbro di voce più elevato) Non posso farlo Will. E’ troppo pericoloso. Juliet ti ha detto di liberare il male che c’è in te, vero? Ma ne sei proprio sicura? Nessuno ti ha sentito, nessuno oltre a te ha udito le sue parole!

WILLOW

(turbata) Metti in dubbio quello che vi ho detto? Non mi credi?

TARA

(precipitosamente) No. No. Voglio solo dire che… può darsi che tu abbia frainteso, compreso malamente ciò che Juliet voleva dire…

WILLOW

(sicura) No Tara. Il mio destino è deciso. Ho compreso benissimo le sue parole.

TARA

(ha paura, sa non riuscirà a convincere Willow) Va be-be-bene. Ma-ma-ma come farai poi a ritornare quella di un tempo? Libererai il male che c’è in te e po-po-poi? Co-co-cosa farai?

WILLOW

(si avvicina, le avvolge la vita con le braccia) No lo so… (con malizia) Pensavo potessero aiutarmi i tuoi baci (la bacia dolcemente sul collo, Tara rabbrividisce di piacere) a farmi tornare indietro…

TARA

(si libera difficilmente dalla stretta) Uhm… uhm… questa non è una soluzione… Will (con serietà) non farlo, ti prego!

WILLOW

(si scansa di scatto, urla) No. Non chiedermi questo!

TARA

(precipitosa, torna ad abbracciarla) Non urlare, ti prego. Liz è nell’altra stanza, sta dormendo… la sveglierai…

Willow la conduce nella sua camera da letto. E’ la prima volta dopo molto, molto tempo che Tara torna in quella stanza. Si guarda attorno. E’ una camera da letto molto semplice, quasi spartana. Volumi e libri accatastati dappertutto. Nessuna fotografia.

WILLOW

(tetra) Qualsiasi cosa tu mi dirai, io ho già preso la mia decisione

Tara sobbalza. E’ impaurita dal tono di voce della rossa.

TARA

(chinando il capo) Va bene. E’ una tua decisione. Io sarò al tuo fianco, pur non accettandola. (cerca di sorridere)

WILLOW

(con timore) Grazie. Grazie. E’ importante per me sentirtelo dire. C’è solo un’altra cosa che vorrei chiederti.

Pausa

WILLOW

Resta con me questa notte.

Le due donne cercano il contatto. Con le labbra, con le loro mani, con il loro corpo, con la loro anima, con il loro cuore. Il soffice e dolce nido del loro amore. Quella stanza ruota nel tempo. Torna indietro nel tempo. Al tempo della scuola, del loro primo e nascosto amore. Gesti ripetuti, echi del passato. In quelle lenzuola che le avvolgono. Ricoprendole e scoprendole. E’ amore, solo amore. Quello dei sogni, quello dei romanzi, quello dei film in TV. Sono Tara e Willow. L’una nell’altra. Perdute e ritrovate nella mia memoria. Nella nostra memoria. La materia dei nostri sogni.

 

Stacco. Camera da letto di Willow. Willow poggia il capo sul ventre di Tara che è seduta con la schiena appoggiata alla poggiatesta del letto. Tara le accarezza i ribelli capelli corti e rossi. Ovvia situazione post–sesso.

WILLOW

(sfiorandole la curva dei fianchi con le dita) Tutto bene? Sei silenziosa… (volge il capo verso Tara che la appaga con un bacio)

TARA

Va tutto bene, amore mio. (ma è incerta, mente)

WILLOW

(la smaschera facilmente) Non mentirmi…

TARA

(con un soffio) E’ stato diverso da come me l’immaginavo…

WILLOW

(si rabbuia) E’ il mio corpo? Le mie cicatrici?

TARA

(stringe il capo di Willow fra le mani, con infinita tenerezza) No. No, non il tuo corpo. Tu. E’ stato bellissimo, mi sono sentita rinascere. Tornata alla vita dopo la quiete e l’apatia di anni e… wow… quattro volte.. non è la media di un tempo, ma è sempre wow… Ogni tua singola carezza mi ha fatto smarrire nel paradiso, ma eri distante, lontana. Non vicina come un tempo.

Pausa.

WILLOW

(le parole di Tara l’hanno evidentemente affondata, sa che corrispondono alla verità) Sono passati sei anni Tara… molte cose sono cambiate, noi siamo cambiate.

TARA

(la interrompe bruscamente, la guarda raggiante, è pronta ad amarla, nonostante tutto) Io ti amo Willow.

E’ ciò che la strega rossa non osava immaginare di sentire. La bacia, ancora, ancora e ancora. Ma non riesce a replicare, non riesce a rispondere a quelle due semplici parole.

 

Stacco. Fine Flashback. Deserto. Un’immensa distesa di sabbia arroventata dal sole. Un luogo imprecisato. Una panoramica del paesaggio: dune di sabbia smosse dal vento. Primo piano di Buffy. Indossa dei vestiti laceri, cammina a piedi nudi. E’ affranta, stanca, sporca. Vagabonda. Si ferma barcollante. Strabuzza gli occhi.

BUFFY

(con timore) Un… un’oasi…

Stacco d’immagine. E’ un miraggio o corrisponde alla realtà?

Con l’aiuto di un ultimo residuo di forza, Buffy corre, si butta fra l’erba verde, poggia le mani sul tronco squamoso di una palma. Guarda sognante le noci di cocco comparire fra le foglie. Si volge attorno, e finalmente vede uno stagno d’acqua. Buffy affonda il capo nel liquido cristallino. Apre gli occhi, vede riflesso nello sfondo scuro il suo viso deformato, viso di vampiro.

Si solleva di scatto, i capelli, la pelle, grondano di minuscole gocce d’acqua.

Si osserva attorno, ma non si trova più il deserto, ma in una giungla, ombrosa, umida, avvolta da lunghe e sottili, foglie verde scure. Anche l’abbigliamento di Buffy è cambiato, un mix fra tomb raider e indiana jones. Sul cinturone è legato un machete, lo afferra e si fra strada fra gli arbusti.

BUFFY

(non capisce) Ma dove sono?

Buffy cammina per la giungla. E’ impaurita, timorosa, si volge ad ogni rumore. Versi di animali, scricchiolii di foglie.

Un guizzo, un movimento fra gli alberi. Buffy brandisce il machete. Una figura scompare nel buio. La cacciatrice guarda a terra. Raccoglie un oggetto. E’ un anello che un tempo le ha donato Angel. Rimane in silenzio. Serrata, avvolta dai ricordi. Lentamente poi muove un passo. Prosegue la sua marcia verso l’ignoto. Appesa ad un ramo, luccicante c’è una piccola collana d’oro. La riconosce. Era appartenuta a sua madre Joyce.

BUFFY

(incredula) Ma com’è possibile?

La cacciatrice si guarda attorno, non riesce ad orientarsi, è tutto terribilmente uguale in quella giungla. Poi una voce.

VOCE

(quasi incomprensibile) Buffy

La cacciatrice volge il capo verso l’alto, ma una fitta volta di rami intrecciati obnubila il cielo.

VOCE

(più comprensibile) Buffy… abbiamo bisogno di te

Buffy riesce a riconoscerla, è la voce di Dawn, inizia a correre verso il luogo dove le sembra provenire la voce.

BUFFY

(urla) Dawn! Dawn! Dove sei?

 

Stacco. Clinica New Genesis. Stanza di degenza numero 102. Buffy è immobile sul letto. Il suo sostentamento vitale è controllato da apparecchiature che monitorizzano i suoi battiti, la pressione, la sua respirazione. Dawn è accanto a lei, seduta su una sedia, le accarezza una mano dolcemente.

DAWN

Buffy. Abbiamo bisogno di te.

Pausa

DAWN

(con apprensione) Ti prego, svegliati. Willow ha preso una decisione terribile e temiamo che sia l’unica soluzione possibile, ma se tu fossi qui… oh… Buffy… tesoro, svegliati!

Dawn si china sulla mano della sorella, ma fra le dita della cacciatrice nota dei granelli di sabbia. Li raccoglie sul suo palmo.

DAWN

(a se stessa, incuriosita) Che ci fa della sabbia qui?

 

ATTO II

 

Cripta di Mathias. L’immagine riprende dopo era stata conclusa nel prologo. Il vampiro è chino sul collo di Willow. Rumore concitato di passi, appaiono nella cripta dei trafelati Faith, Tara, Kennedy e Xander.

TARA

(a quella vista, urla) No. Ti prego! Fermati (si slancia verso Willow, ma è trattenuta da Faith che la immobilizza)

FAITH

(con durezza) Calmati Tara. Dobbiamo lasciarla fare.

TARA

(disperata, piange, si dibatte, ma Faith la regge con facilità) No! No!

A quella vista Mathias si è fermato. La carne di Willow è ancora inviolata. Guarda la strega rossa con suprema malinconia.

MATHIAS

(con amarezza) Ne sei proprio sicura?

Willow annuisce lentamente e spinge il capo del vampiro verso il suo collo, nello stesso tempo si volge e guarda Tara negli occhi.

Mathias affonda i suoi denti nella carne morbida del collo di Willow.

TARA

(lacerata dal dolore) Fermati! Fermati!

Faith ora la regge a fatica, la forza della strega bionda è innaturale.

FAITH

(verso Xander e Kennedy) Aiutatemi! Maledizione non riesco a tenerla!

Primo piano di Kennedy, il suo viso è stravolto, i suoi occhi scuri avvolti da un velo di lacrime, non è certo di aiuto. Faith si volge verso Xander che osserva la sua migliore amica cedere lentamente fra le braccia del vampiro.

XANDER

(con voce sepolcrale) E’ tutto finito

Stacco su Mathias e Willow.

La strega rossa è accasciata a terra, si muove scompostamente, è in prenda a convulsioni, si contorce, si dibatte. Il vampiro è debole, si sorregge ad un appiglio, è sul punto di svenire. Faith corre loro incontro.

MATHIAS

(verso Faith) Non preoccuparti per me… occupati di lei…

Stacco su Willow sembra calmarsi, le convulsioni diminuiscono di intensità, il suo corpo pare aver ritrovato la quiete.

FAITH

(con incertezza) Willow… Will…

Anche Tara si avvicina a lei, è seguita da Xander e Kennedy.

Stacco su Willow, il suo viso è ancora parzialmente nascosto, ma sulle sue mani… sulle sue mani appaiono delle minuscole foglie, delle sottili e intrecciate foglie di colore nero che le percorrono le dita, le falangi, fino ai polsi e poi oltre… (tipo Madonna nel video di Frozen, per capirci)

TARA

(con enfasi) Il male avanza in lei…

Willow urla, inarca la schiena e solleva in piedi.

Immagine a tutt’altezza della strega rossa.

Fisicamente non è per nulla diversa dalla solita Willow, tranne forse per lo sguardo che brilla di una luce sinistra, ambigua, maligna.

WILLOW

(verso Tara, Faith, Kennedy, Xander e Mathias che la guardano attoniti) Allora… (con sarcasmo) chi devo scuoiare?

 

Stacco. Cripta di Mathias. Panoramica di volti terrorizzati. Le prime parole di Willow vampira hanno lasciato il segno.

WILLOW

(maliziosamente) Avanti ragazzi! Ho voglia di divertirmi, che si fa? Quando si attacca il monarca?

FAITH

(lentamente, misurando le parole) Willow torna in te. Per ora non attacchiamo nessuno, attendiamo il ritorno di Giles.

WILLOW

(disgustata) Ah! Quel noioso inglese! Beh, nel frattempo vado a farmi un giro… (si volta per salire le scale)

TARA

Willow, aspetta! Io vengo con te!

WILLOW

(si volta, con impeto) Oh… oh… non ti è mai passato per la testa che forse sono io… io ha non voler stare con te! Ragazzina indecisa, da te ho già preso quello che mi serviva. (volta le spalle al gruppo e sale le scale)

Faith le corre incontro e l’attacca. Willow si volge di scatto e con un solo gesto la scaraventa a terra.

WILLOW

(furiosa) Non sfidarmi!

XANDER

Will torna in te! Abbiamo bisogno di te, della vera Willow! Rimani con noi. Tu sei forte, sei potente, puoi controllare il male, puoi batterlo! Resta con noi…

WILLOW

(lo guarda turbata, pare che qualcosa nelle parole di Xander l’abbiano scossa) Quando Giles tornerà io sarò con voi. Ma nel frattempo mi voglio divertire.

Sale le scale e sparisce nell’ombra.

Faith aiuta Mathias a rialzarsi, Tara piange fra le braccia di Xander, Kennedy è muta, appoggiata ad un pilastro che sorregge le volte a botte del soffitto.

MATHIAS

(verso Faith) Dovete starle accanto. Il male che c’è in lei la trasfigura, la porterà a compire azioni spropositata, se non è tenuta sotto controllo. (è dolorante, parla con un filo di voce)

FAITH

(sicura) Le saremo vicini. Ah… per quel che serve… grazie per l’aiuto.

MATHIAS

Non ringraziarmi cacciatrice, non è detto che il mio sia stato un aiuto. Ora andate, trovate Willow.

I quattro escono dalla cripta, Mathias rimane solo. Si accascia sul divano, è sfinito. Si guarda attorno, un dubbio l’assale.

MATHIAS

(con voce ferma) Julia! Julia dove sei?

Cerca la bella donna vampira, ma non la trova. Urla.

Ha paura, sa che è assieme a Willow.

 

Stacco. Clinica New Genesis. Stanza di degenza n° 102. Buffy è sempre stesa sul letto, Dawn è accanto a lei. La giovane donna è silenziosa, guarda la sorella con immensa preoccupazione.

DAWN

Buffy, dove sei?

Primo piano della cacciatrice. Il suo volto è immobile, scolpito nel marmo freddo.

Un secco rumore. Un tonfo. Dawn sussulta sorpresa. Si volge ed una foto che ritrae lei, Buffy, Xander e Willow è a terra. Caduta. Il vetro si è incrinato.

Dawn si alza e la raccoglie, la regge fra le mani. Quando la sedia dove era seduta si muove, trasla e urta contro la parete.

DAWN

(con crescente paura) Cosa sta succedendo?

Un’esplosione.

Un vaso di vetro che conteneva delle gardenie è in mille pezzi, frantumato.

DAWN

(timorosa) Buffy, sei tu?

Dawn urla di dolore, volta il palmo della sua mano destra, è ricoperto di sangue. Una scritta appare. “Yes. Help me!”

DAWN

(sofferente) Maledizione Buffy! (fruga dentro alla sua borsa, e poggia sul tavolino un bloc notes ed una penna) Almeno così non morirò dissanguata!  (si fascia la ferita, mentre la penna si solleva ed inizia a scrivere)

Dawn si avvicina al bloc notes e legge le lettere che compaiono.

DAWN

(leggendo) “Sono intrappolata. Vago in una giungla. Aiutami Dawn” (guarda Buffy) Dimmi che cosa devo fare, sii più specifica!

DAWN

(leggendo) “Non ne ho idea. Attivati, impegnati. Fammi uscire da qui! La mia mente è intrappolata in questo luogo assurdo!” (verso Buffy) Ok, calmati. Ora parlerò con Willow (storce un angolo della bocca) Se è ancora in se… La troverò e ti aiuterò ad uscire da li. Ma un modo più tranquillo di comunicare non lo potevi trovare? Mi stavi quasi amputando una mano!

La penna si solleva dal comodino e si lancia verso il viso Dawn

DAWN

(verso Buffy) Ok… ok… Ora vado (esce dalla stanza)

 

Bronze. Interno. Pista da ballo centrale. Faith, Xander, Tara e Kennedy sono alla ricerca della sfrenata Willow. Baraonda di ragazzi sudati e danzanti. I quattro si muovono come pesci fuor d’acqua.

XANDER

(verso Faith) Perché dovrebbe essere qui?

FAITH

(si guarda attorno) E’ l’unico posto in tutta Sunnydale dove c’è una piccola parvenza di divertimento… e in più… la sento… percepisco il suo odore…

TARA

(la guarda di traverso) Tu odori Willow?

FAITH

Io odoro i vampiri tesoro.

I quattro salgono le scale che conducono alle salette superiori.

TARA

(sempre verso Faith, non è soddisfatta delle risposta della bella cacciatrice) Non è che mi piaccia particolarmente il fatto che tu “odori” la mia ragazza…

FAITH

(stupita) La “tua” ragazza? Oh, c’è stato un ritorno di fiamma? Ma da come ti ha tratta in quella cripta… io avrei qualche dubbio… Aggiungi a questo il fatto che Kennedy è ancora da queste parti… (ammicca)

XANDER

(biascicando verso Tara e Faith) Forse fareste meglio a guardare là… (e indica un privé con due divanetti)

Stacco. Si vede Willow comodamente sdraiata su un divano rosso, mentre sorseggia tequila, alla sua sinistra e alla sua destra, due bellissime ragazze la ricoprono di baci e carezze, di fronte a lei, una sensuale Julia da il suo meglio avvinghiandosi attorno al palo di una lap-dance.

XANDER

(sconvolto) Oh, mio dio!

KENNEDY

(non crede hai propri occhi) Oh, no Xan… E’ proprio Willow…

FAITH

(verso Tara) Beh, mia cara… escluderei decisamente che Willow si consideri la “tua” ragazza… (si guarda attorno ma Tara è scomparsa) Tara? Piccola e sensibile Tara, dove sei? (si gratta il capo) Non ha retto alla pressione.

XANDER (verso Faith) Dobbiamo far qualcosa Faith, dobbiamo portarla a casa.

KENNEDY

(si avvicina alla strega lentamente) Willow che diavolo stai facendo?

Willow si volge verso Kennedy, il suo sguardo è perso nella lussuria, non c’è traccia del verde liquido che ci ha fatto innamorare di lei.

WILLOW

Non si vede? (ironica) Mi sto divertendo! (si alza e va verso Kennedy. I suoi movimenti sono languidi, aggraziati, felinamente si avvolge a Kennedy e le sussurra al’orecchio) Ti vuoi divertire con me?

JULIA

(interviene, scende dal cubo e si avvicina alle due) Hey Willow, mi ha già dimenticata?

WILLOW

(dura, crudele) Con te mi sono divertita a sufficienza (afferra il volto di Kennedy e lo trascina verso il suo, la bacia con una passione da far scintille)

FAITH

Kennedy! Devi convincerla a venire a casa! Quale parte del piano non hai capito?

XANDER

(con tacita convinzione) Non credo che le interessi ancora il piano Faith.

KENNNEDY

(verso i due, la sua voce è quasi soffocata dai baci di Willow, la strega rossa la trascina verso il privé) La convinco io… datemi cinque minuti…

WILLOW

Cinque minuti non ti saranno sufficienti…

Le due scompaiono dietro la tenda del privé.

FAITH

(batte un piede a terra, è furiosa) Maledizione. Dobbiamo tirarla fuori da lì.

JULIA

(ironica) Avanti! Provaci. Entra lì dentro…

FAITH

(arcigna) Sparisci puttana. Normalmente una persona impiega cinque secondi a scendere quella scala, io te ne do tre. Vattene vampira, altrimenti ti troverai un paletto nel cuore. Ammesso che tu lo abbia… un cuore…

Julia si allontana ringhiando.

FAITH

(si volge verso le ragazze rimaste) E voi? Che state aspettando? Sparite immediatamente! (le due si volatilizzano)

Faith sospira. Si ode un gemito di piacere. Xander allunga il collo per sbirciare verso la tenda che cela il privé interno.

FAITH

Xander!

XANDER

(balbetta) Eh… eh… scusami… io… io… (riprende la compostezza) Non capisco una cosa Faith… Willow doveva diventare una vampira o una ninfomane? (allo sguardo truce che gli riserva la cacciatrice, aggiunge in fretta) Scusa… cosa facciamo?

Faith si guarda attorno. Altro gemito. Chiaramente di Kennedy. Xander è incenerito con lo sguardo. La cacciatrice afferra un estintore, spalanca la tenda color rosso e abbassa la leva. Uno spruzzo di anidride carbonica sotto pressione genera una nuvola di gas inerte dal classico color bianco.

FAITH

(ironica e divertita) Mi spiace ragazze, ma il tempo a vostre disposizione è finito!

Poco dopo escono una sconvolta e arruffata Kennedy ed una Willow che non ha perso la sua compostezza.

WILLOW

(verso Faith) Sei gelosa? Ora tocca a te, bellezza!

Faith non perde tempo e le allunga un veloce jeb destro. Willow cade a terra, ma si rialza prontamente. Le due donne iniziano a lottare. Un classico cat–fighting da B-movie.

WILLOW

(maliziosa) Mi piacciono le donne violente!

FAITH

(evitando i colpi della strega) Torna in te Will. L’aria da fémme fatale non di ti dona… ti preferivo scolaretta imbranata alla Britney Spears prima maniera…

Sbattono contro il parapetto del camminamento sospeso, l’urto è tale da infrangere la protezione. Cadono sulla folla danzante del piano sottostante. Inizia una rissa globale. Alla Bud Spencer e Terence Hill. Willow e Faith continuano a lottare.

La cacciatrice riesce a condurre la strega verso l’esterno. L’azione si volge sulla strada ora. Un vicolo umido e fumoso, sfondo ideale per un noir anni venti.

FAITH

(ansimando, la lotta è dura) Torna in te Will. Combattere contro di me non serve. Non sono io il tuo nemico. (allunga una mano, Willow è a terra, l’aiuta a rialzarsi)

WILLOW

(di fronte alla cacciatrice) Oh Faith! Solitaria Faith! (le si avvicina e le poggia delicatamente il palmo della mano sul viso. Rimargina le sue ferite)

FAITH

(sta per cedere) Will… no, ti prego… non farlo… io… io…

WILLOW

(la accarezza dolcemente) So quello che provi, tutta quella solitudine, tutto quel dolore. Io capisco. Io tutto comprendo. Ma ora lasciati andare all’emozione, slega i tuoi doveri mentali. Solo per ora. Solo per questa notte. Dimentica. E amami. Fiera e invincibile nel turbine del pericolo. (si sporge, le loro labbra distano pochi centimetri)

Faith si allontana.

E’ maturata. E’ forte. Ora è una guerriera.

Ora è LA cacciatrice.

FAITH

(sicura) No Will. Lo vorrei… dio come lo vorrei… ma non posso. Ho delle responsabilità nei confronti di tutti. E poi ricordi? Due solitudini non sono una buona compagnia…

WILLOW

(si allontana) Non sai quello che ti perdi…

TARA

(voce fuori campo, con durezza innaturale) Sei tu quella che si è persa. (si avvicina, poi verso Faith) Grazie. Ora me ne occupo io. Sono qui per questo. Aiuta Xander e Kennedy, hanno bisogno di te cacciatrice.

FAITH

(annuisce) Ok, ma fa molta attenzione. (si allontana)

WILLOW

(sogghigna) Siamo rimaste noi due… Da dove vuoi iniziare Tara? Dolci petting o saltiamo i preliminari e andiamo direttamente al sodo?

TARA

(con sicurezza, è decisa e energica) Oh… Non attendo altro!

 

Stacco. Clinica New Genesis. Stanza di degenza n° 102.

Dawn e Anya sono a fianco del letto di Buffy.

DAWN

(mostra all’ex demone il bloc notes con gli appunti scritti) Ecco vedi! E’ Buffy che cerca di comunicare con noi! La sua anima è intrappolata in una specie di giungla… dobbiamo aiutarla!

ANYA

(con dubbio) Ma sei proprio sicura che si tratti di Buffy?

La penna s’invola e inizia a tracciare lettere sul foglio di carta quadrettato

DAWN

(leggendo) “Certo che sono io, Anya! Stupido e pervertito sessuale di ex demone della vendetta!” (verso Anya) Hai qualche dubbio?

ANYA

(sorride) Ora no, basta (verso Buffy, immobile nel letto) Dove ti trovi esattamente Buffy?

DAWN

(sempre leggendo) “In una giungla”

ANYA

(scuote il capo) Cerca di fornirci qualche particolare, qualche altra informazione, non so… alcune descrizioni…

DAWN

“Sono in una giungla. Fa’ caldo. Ci sono zanzare giganti, c’è puzza. Ho fame e ho sete. Dawn! Perché diavolo hai chiamato Anya con le sue domande stupide?” (smette di leggere) Eh… eh… (verso Buffy) Willow non era rintracciabile…

ANYA

(verso Buffy) Ti è accaduto qualcosa mentre sei lì? Non so… qualche incontro strano… hai visto qualcuno?

DAWN

“Tre punti di sospensione” (la penna è immobile) “Per la verità sì, mi è successo qualcosa di strano. Ho trovato alcuni oggetti del passato che mi sono appartenuti o che sono appartenuti ad alcuni di voi.”

ANYA

(interessata) Fammi capire… ora tu senti le nostre voci?

DAWN

“Sì, come un’eco”

ANYA

(entusiasta) Ah! Ho capito! Ci sono! Sei intrappolata nella tua anima!

DAWN

(verso Anya) Eh?

ANYA

Ma sì, certo… La tua anima è stata intrappolata in quella giungla dalla spada del monarca. E’ un incantesimo molto forte, molto potente, è raro, ma può avvenire. La tua anima è stata intrappolata, slegata dal tuo corpo, e ha preso una forma. La forma della giungla. E i tuoi ricordi si materializzano attraverso degli oggetti. Hai capito?

DAWN

“Credo di sì. E che si fa?”

ANYA

(pensierosa) La tua anima–giungla vaga in una specie di universo parallelo. Noi dobbiamo richiamarla e trovarle un corpo dove attecchire.

DAWN

(verso Anya) Un corpo? Ma Buffy ha già il suo corpo! Perché la sua anima non può tornare nel suo corpo? (ma sua mano è colpita dalla penna, la bacchetta furiosamente) Ecco… ecco… ora ti leggo. (legge) “Perché non posso tornare nel mio corpo?” (fa una boccaccia verso Buffy) Gliel’avevo già chiesto io, a cosa serviva agitarsi?

ANYA

E’ semplice. La tua anima non può tornare nel suo corpo affinché non avremo ucciso il monarca. Nel frattempo possiamo solo farla transitare in un altro corpo.

DAWN

Chi può fare questo incantesimo? E quale corpo sceglieremo?

ANYA

(dubbiosa) Alla prima domanda posso risponderti. E’ Willow la sola che può fare un incantesimo di trasmigrazione di anime. Serve una strega molto, molto potente. Ma alla seconda domanda non ne ho idea… (verso Buffy, acida) Non te ne puoi stare nella giungla tranquilla e beata finché non abbiamo sconfitto il monarca? (la penna assale il volto di Anya e inizia a picchiarla sul capo) Ok… ok… Convinceremo Willow e troveremo una sciagurata che presterà il suo corpo…

 

Stacco. Inghilterra. Headquarters del consiglio degli Osservatori. La riunione è conclusa. Giles si alza dalla sedia, il suo viso è tetro, preoccupato, raccoglie i suoi appunti e i suoi fogli, mestamente li infila nella valigetta di pelle.

OSSERVATORE 1

(gli si avvicina e gli appoggia una mano sulla spalla) Mi dispiace Rupert. E’ un peccato che il consiglio abbia bocciato l’approvazione della mozione che vi avrebbe garantito l’aiuto necessario a Sunnydale.

OSSERVATORE 2

(si aggiunge al gruppo) Trevors è un bastardo! Come agirete ora che siete rimasti soli?

GILES

(solleva gli occhi dal tavolo e guarda i due osservatori) Ce la caveremo come abbiamo sempre fatto. Almeno le accuse sul mio conto sono cadute. Non torno a casa a mani vuote.

Una segretaria entra nella sala, verso Giles: Signor Giles, le tre anziane l’hanno convocato, deve recarsi subito da loro. Immediatamente.

GILES

(verso la donna) Grazie, vado subito (esce dalla sala)

OSSERVATORE 1

(di rimando) Buona fortuna Rupert

OSSERVATORE 2

Ne avrà bisogno.

 

Stacco. Comunissimo soggiorno. Le tre anziane siedono compostamente attorno a Giles. Silenzio carico di tensione.

GILES

(guarda in basso, balbettando) Sono affranto. Quello che è accaduto a Juliet…

MISS AURORA

Era destino che accadesse. Non si compianga Giles. Tutto era già stato scritto. Lei ha seguito il corso degli eventi. Il sacrificio di Juliet era necessario.

GILES

(dubita) Ma non ci ha permesso di sconfiggere il monarca…

MISS MARTHA

L’ascesa del monarca non poteva essere arrestata. Il suo regno doveva rinascere. Tutto è necessario, affinché trionfi il bene.

GILES

(rincuorato) Vuol dire che abbiamo ancora delle possibilità di vittoria?

MISS HARKMAN

La strada è già stata battuta, i vostri adepti a Sunnydale hanno già tracciato la rotta. Il male è sviscerato dalla strega rossa.

GILES

(sorpreso) Willow… Willow è stata generata come vampiro?

MISS HARKMAN

Non è esatto definire la sua una “generazione”. La malvagità nella strega rossa è sempre stata presente, integrante parte del suo io. Abbisognava di uno sfogo, della liberazione della sua anima.

GILES

(preoccupato) Ma così soffrirà terribilmente! La sua anima non viene liberata, ma imprigionata!

MISS HARKMAN

Oh Rupert! Rupert! Il destino della strega rossa è quello di soffrire. Quando ci viene dato un dono, ci è consegnata anche una frusta e questa frusta è intesa solo per l’autoflagellazione.

MISS MARTHA

Ma la Rosenberg ho bisogno di un precettore che l’aiuti a guidare e a controllare il male dilagante il lei. Ha bisogno di un’anima pura, dato che la sue gli è stata tolta.

GILES

(scosso) Chi può farlo?

MISS AURORA

La cacciatrice.

GILES

Ma Buffy è in coma.

MISS HARKMAN

Il suo corpo è immobile, ma la sua anima è vitale. E’ stata intrappolata dalla spada del monarca e vaga nella giungla del dubbio. Deve essere trasmigrata in un nuovo corpo. Un corpo forte, un corpo potente, un corpo di cacciatrice. E questa unione vi permetterà di sconfiggere il male.

GILES

(non comprende) E’ possibile trasmigrare la mente di Buffy nel corpo di Willow?

MISS HARKMAN

(inorridita) Mai! Mai! O causerete danni permanenti. Il male e il bene non possono stare vicini. Dovete trovare un altro corpo per il rito di passaggio… vi è tutto chiaro Rupert?

GILES

Sì. Credo di sì.

MISS MARTHA

Credete? O lo siete, sicuro? Non potete concedervi dubbi giunto a questo valico.

GILES

Lo sono. Vi ringrazio. Il male sarà nuovamente sconfitto.

Si alza in piedi e saluta rispettosamente le tre anziane, si avvia verso la porta, ma nel medesimo istante da quelle di servizio entra una ragazza bionda, esile, sottile che regge un vassoio con fumanti tazze di thé e pasticcini.

GILES

(a se stesso) I nuovi occhi di Miss Aurora.

 

Dissolvenza.

 

ATTO III

 

Stacco. Vicolo a fianco del Bronze. Oscurità, umidità e fumo grigio che sale dal basso. Willow e Tara sono una di fronte all’altra. Pronte a combattere. In procinto di lottare.

TARA

(con decisione) Vieni con me Willow. Torniamo a casa.

WILLOW

(fintamente stupita) Non ti piace questa ambientazione? (si guarda attorno) Un po’ di sesso estremo sullo sfondo di un vicolo umido e sporco stile anni venti?

TARA

(con sofferenza) Smettila! Non sei tu a parlare! La mia Willow non direbbe mai oscenità del genere… torna in te…

WILLOW

(avvicinandosi) La “tua” Willow? (furiosa) Io non sono “tua” Tara! Tu mi hai abbandonata! Mi hai lasciata! Ti sei trasferita a San Francisco.

TARA

(le afferra le mani) Non potevo restare, il male stavo sopraffacendoti…

WILLOW

(con la stessa furia) E hai pensato bene di scappare, di non restare, di non aiutarmi…

TARA

(porta le mani di Willow sul suo viso) Ho sbagliato. Ti ho lasciato e invece dovevo restare. Ho commesso un imperdonabile errore. Ho avuto paura. Sono un essere umano. Sono imperfetta. Ma ora sono qui con te, al tuo fianco. Non ti abbandono. Perdona il mio passato Willow. Dimentica il tuo passato. Ho lasciato che la paura affondasse il mio amore nei tuoi confronti. Ma ora c’è il bene il te, c’è sempre stato, lascia che emerga… Amami… 

Willow abbassa le mani in silenzio.

TARA

Io ti amo, lo sai. L’hai sempre saputo. Ci è stata data un’altra possibilità. Un nuovo inizio. Non sprechiamolo. Stammi accanto. Torna a casa con me Willow… Amami…

La mani di Willow raggiungono il collo di Tara. Iniziano a stringerlo.

WILLOW

(con ira) Tu menti!

Con violenza la spinge contro il muro. Con un rapido gesto della mano fa comparire catene e lucchetti. La immobilizza.

WILLOW

(completamente in preda alla furia) Tu menti! Menti!

Polverizza i suoi vestiti. E’ pronta ad infierire su di lei. Si gode lo spettacolo di una donna nuda, inerme davanti a lei.

WILLOW

(leggermente più calma, sfidandola) Usa il tuo potere. Combattimi! Mostrami quanto tieni a me… perché non ti difendi strega?

TARA

(piangendo) Perché ti amo.

Pausa

Willow vacilla.

TARA

Perché so che anche tu mi ami e non mi farai alcun male.

Willow esista. Retrocede. Si accascia a terra. Urla. Le catene che imprigionavano Tara si dissolvono. La strega bionda corre verso Willow. La abbraccia.

TARA

(con apprensione) Tesoro… amore mio, va tutto bene?

WILLOW

(solleva il volto, sta piangendo) Scusami tanto… io… io…

TARA

(la stringe fra le sue braccia) Non ha importanza. Ora sei qui. Qui con me.

Squillo di cellulare. Willow afferra il suo mentre dolcemente ricopre e riveste Tara.

WILLOW

(rispondendo) Dawn?

DAWN

(dall’altro capo della linea) Will, abbiamo bisogno di voi due. Alla clinica. Dobbiamo aiutare Buffy!

WILLOW

Arriviamo lì. (chiude la conversazione, guarda Tara)

TARA

E’ tutto ok, amore?

Willow si scosta da lei di scatto. La breccia di bontà nel suo cuore si è già richiusa. Scambio di sguardi. Il verde si è già offuscato. Il viso di Tara si impietrisce. Comprende finalmente.

Il suo amore non basta. Il suo amore non è bastato a salvare Willow dal male.

WILLOW

Dawn ha bisogno di me… (si allontana)

 

Stacco. Clinica New Genesis. Stanza degenza n°102. Breve riunione della Scooby gang. Dawn e Anya hanno appena illustrato le loro scoperte. Ascoltano Tara, Xander, Faith e Kennedy, mentre Willow, seduta in un angolo, indifferente al resto del gruppo giocherella con una palla da tennis.

ANYA

Vi è tutto chiaro?

DAWN

(conferma) E’ piuttosto semplice, dobbiamo far trasmigrare l’anima di Buffy in un corpo nuovo…

XANDER

(solleva le braccia) Scusate ragazza, ma ho qualche dubbio. A cosa serve tutto questo?

ANYA

(dura) Ma Xander! Come puoi non capire! Riavremo Buffy con noi. Perlomeno una parte di Buffy…

XANDER

Ma se qualcosa andasse storto… Io lo trovo rischioso…

DAWN

Non pensarci nemmeno!

FAITH

Piccoli geni! (richiama l’attenzione di Dawn e Anya) B. ha bisogno di un corpo. E mi sta bene. Ma l’anima del corpo ospite che si presta allo scambio dove finisce?

ANYA

Nella giungla

FAITH

Eh?

ANYA

Nella giungla della memoria. Si ritroverebbe imprigionato dove è ora la mente di Buffy. Affronterebbe i suoi personali ricordi, i suo dubbi, le sue paure. Una prova molto dura.

FAITH

(pare riflettere per qualche istante) Ok. Ci sto.

TARA

(incredula) Vuoi dire che ti presti allo scambio?

FAITH

Certo bambina.

WILLOW

(con ironia) In fin dei conti non è la prima volta, vero Faith? Stare nel corpo della biondina inizia a piacerti…

FAITH

(la ignora, verso Anya e Dawn) B. cosa ne pensa?

Il gruppo guarda verso Buffy stesa nel letto. Dawn fa cenno a tutti di voltarsi verso la penna e il bloc notes poggiati sul tavolino. La penna inizia a muoversi.

DAWN

(legge) “Ti ringrazio Faith. Ti sarò in eterno grata.”

FAITH

(decisa) Bene. Consenso ottenuto. Ora che si fa? Cosa devo fare?

Tutti guardano verso Willow.

WILLOW

(con noncuranza continua a giocare con la palla) E’ semplice. Lingua di rospo, radice di diocleziana, polvere di ametista e un’invocazione standard al guardiano dei ricordi.

Silenzio. Nessun movimento

DAWN

(con incertezza) Puoi farlo tu?

WILLOW

(si alza) No, non ne ho voglia.

TARA

(sconvolta) Stai scherzando?

WILOW

(arcigna) Assolutamente no! Arrangiatevi. Vi ho aiutato a sufficienza. (si dirige verso la porta)

XANDER

(basito) Non è possibile. Non puoi andartene Will.

Willow è sorda al richiamo, si accinge a varcare la soglia della porta quando Giles compare di fronte a lei.

GILES

(verso la strega) Vai pure Willow. Non abbiamo bisogni di te.

WILLOW

(è sorpresa, ma mantiene la sua facciata di sfida) Benissimo Rupert, io vado a divertirmi… (lo affianca e lo supera)

GILES

(ironico) Ma rimani nei paraggi… Fra un po’ il tempo dei giochi e dei divertimenti sarà concluso.

WILLOW

(voce fuori campo) Catlin? Catlin, dove sei?

CATLIN

(voce fuori campo) Will… ciao… Ho un turno di dodici ore oggi. Sono stanca morta. E’ già tanto che non mi addormento in piedi. Ora devo sbrigare delle scartoffie in ufficio. Dio mi addormenterò…

WILLOW

(voce fuori campo) Non ti preoccupare, mi infilo sotto la tua scrivania e ti tengo sveglia…

 

Stacco. Primo piano di Giles.

GILES

(inarca un sopracciglio) Bene ragazzi, possiamo iniziare

DAWN

(sconcertata) Ma è pazzo! Ha lasciato che Willow se ne andasse, chi potrà compire l’incantesimo?

GILES

Tu e Tara. E’ semplice, vi aiuterò io… (verso Faith) Grazie per il tuo aiuto. Ti aspetta una dura battaglia. Questo sacrificio ti fa onore…

FAITH

(preoccupata) Sacrificio? Usi un’altra parola prof. Sacrificio ha un suono così infelice…

GILES

Dono, regalo, atto di amicizia, va bene così?

Faith annuisce preoccupata.

 

Stacco. Giungla mentale di Buffy. La cacciatrice cammina aprendosi un varco con il machete. In eco ascolta Tara e Dawn intonare il rito. Di colpo la giungla scompare in un abbagliante e calorosissimo raggio di luce. Buffy urla. Di fronte a lei si frantumano tutti i ricordi che ha riunito nella sua ricerca, l’anello, la collana d’oro…

Buio.

Primo piano di due occhi azzurri che si aprono verso il mondo.

Visione della sala di degenza. Prospettiva centrale dal letto. Dawn, Tara, Giles, Xander e Kennedy guardano speranzosi la telecamera.

DAWN

(incerta) Buffy sei tu?

FAITH (BUFFY)

Io… (si tocca la gola, si accorge che la sua voce non è come la ricordava) Io… io… credo di sì… (si guarda allo specchio e vede inevitabilmente riflessa Faith. Si volge verso i suoi amici e con tono neutro) Ha funzionato.

La gang l’abbraccia.

DAWN

Bentornata Buffy.

TARA

Come ti senti?

La cacciatrice si slega dall’abbraccio.

FAITH (BUFFY)

C’è… c’è molta forza in me… In Faith voglio dire e molta… molta… solitudine… (si volta di colpo, quasi di scatto. Guarda il corpo di Buffy, il suo corpo steso sul letto, si avvicina. E’ turbata. Lo accarezza piano)

FAITH (BUFFY)

Sono io (sussurra) Faith… lo so che puoi sentirmi… grazie cacciatrice. Io ti sono accanto, non ti abbandono, non dimenticarlo…

Pausa

FAITH (BUFFY)

(verso Giles, con forza) Ho un’impresa da compire. (si avvia verso la porta) Willow… Willow Rosenberg, dove sei?

 

Stacco. Giungla mentale di Faith. La cacciatrice è nel bel mezzo della sua personale giungla. Raccoglie un paletto di legno che è ai suoi piedi. E’ tagliato grezzamente, lavorato quasi dalla mano di un bambino. Faith inizia a piangere. E’ il suo primo ricordo da cacciatrice. L’inizio del suo incubo. Il primo paletto che ha usato. Il primo vampiro che ha ucciso.

 

Dissolvenza. 

 

 

cap. xxxvii – apri gli occhi -

 

 

PROLOGO

 

WILLOW

(imbarazzata guarda verso un immaginario punto sul soffitto, poi il suo viso cambia espressione) E’ stato estremamente naturale baciarla, vederla lì, di fronte a me, appoggiata leggermente allo stipite della porta, bella, bellissima, meravigliosamente bella, osservare me e Liz giocare. Sei anni e le stesse emozioni di sempre, nulla di diverso, nulla di paragonabile al suo essere dentro di me, in me, mi sono alzata e l’ho baciata, allo stesso modo in cui le avrei detto –ciao– o –come stai, come va?– Ma poi quel breve contatto ha fatto nascere dell’altro, un oscuro bisogno conosciuto, da tempo celato. L’ho oscultato e l’ha oscultato pure lei. Sesso, sesso estremo. Folle, infinito, fino a star male, sesso… Il mio secondo pensiero è stato quello di toglierle i vestiti di dosso nel minor tempo possibile, ma ovviamente c’era la bambina lì e non potevo… (il suo tono di voce muta si scatto, ansimante) Dannazione! Dawn! Io non dovrei raccontarti queste cose!”

 

TARA

(la guarda fissa, una fisicità da far male) L’ho sentito sai… Quando ti ero accanto… Durante la battaglia. Ho sentito il male dentro di te. Tutto il tuo dolore.

WILLOW

(il suo viso è teso, una maschera di marmo) Per questo ti ho chiesto di essere al mio fianco. Tu sei l’unica in grado di controllarlo.

TARA

(si perde nella disperazione degli occhi verdi di Willow, di getto, stringe il suo viso fra le mani) Non è giusto che tu soffra così tanto per tutti noi!

 

WILLOW

(di scatto) Ma Tara! (sconvolta, scioccata) Cosa ti succede?

TARA

(muta repentinamente espressione, è pentita) Scusami, ti ho aggredita… E’ sapere che.. Non lo so… Tutte queste emozioni… La piccola Dawn che si sposa, ma c’è anche amarezza, rabbia e disperazione… Lo senti anche tu vero Will… Rabbia e amarezza. Tutto questo (indica tutto attorno a sé) Tutto questo che noi non potremmo avere mai.

WILLOW

(si fa seria, pensa, riflette) Certo, non potremmo avere la cerimonia, la forma, il prete, e l’altare ma il giuramento è lo stesso… (le sue dita ricercano la mano di Tara, dolcemente si fanno strada fra le sue, serrate a pugno, riesce a stringerle, unite) Per sempre.

TARA

(rivolta verso Willow, il suo sguardo è indescrivibile, come è indescrivibile l’amore soffocato, taciuto in gola) Willow io…

 

GILES

(le sorride, ma non demorde) So che ti è estremamente difficile, ma devi fidarti di me Willow. Accetta il mistero, comprendi il dubbio e l’incertezza, conosci il potere e la tua forza e fidati di me, nel ricordo e nella tradizione che mi porto dentro. E’ l’unica via che conosco. Ed è quella di combattere assieme.

 

BUFFY

(risoluta) L’amore non è sufficiente. E’ una bellissima parola, ma la usiamo come scudo per ripararci contro ogni difficoltà della vita. Io sono la cacciatrice e questo è il mio ruolo, nessuno può evitarlo o cambiare il mio destino.

ALEXANDER

(si solleva in piedi, ma il suo sguardo rimane fisso su Buffy) Quanto tempo credi ci rimanga? Prima che… prima che il male prenda il sopravvento su di me?

BUFFY

(si solleva in piedi a sua volta, guarda Alexander negli occhi) Il tempo sufficiente per un ultimo bacio.

Si baciano passionalmente fra il fragore dell’ignaro mondo.

 

XANDER

Io ho cercato di proteggerlo, ma è tutto così nuovo per me… Questo essere che tutti dicono “E’ tuo figlio, è tuo figlio” io… io… non sono stato in grado di proteggerlo. (esce dalla degenza e scompare, primo piano di Anya che inizia a piangere)

 

WILLOW

Io sono la sua nemesi. Il monarca è un essere malvagio con un frammento di bontà. Io sono un essere buono con un frammento di malvagità. Devo liberare il male che risiede dentro di me. Con questa nuova forza riuscirò a batterlo.

 

JULIA

(va verso Willow, ignorando le parole del vampiro) E’ così vuoi diventare cattiva, eh? Ma cattiva lo sei già. Basta che liberi un po’ di male che c’è in te, è così semplice… Sfogati, non reprimere la tua essenza (è a contatto con la strega, languidamente l’accarezza, si struscia contro il suo corpo, la strega rossa non è insensibile a quelle dolcezze. La vampira affonda decisa con le sue effusioni, scopre il candido, bianco collo di Willow)

 

DAWN

Non ti faranno entrare, l’orario delle visite si è concluso alle sette.

FAITH

(sogghigna) Ho i miei metodi bambina.

DAWN

(seriamente) Beh… (prende tempo) Se non sai dove andare… qui c’è posto per te…

Si guardano imbarazzate, fra loro, come sappiamo, non c’è mai stato buon feeling. Poi Faith, improvvisamente si sporge verso Dawn e la serra in un abbraccio.

FAITH

(con innaturale dolcezza) Sta tranquilla piccola. Buffy si risveglierà e tornerà da te.

Stacco sul primo piano di Dawn, piange semi–nascosta dalla spalla della cacciatrice.

 

FAITH

(ansimando, la lotta è dura) Torna in te Will. Combattere contro di me non serve. Non sono io il tuo nemico. (allunga una mano, Willow è a terra, l’aiuta a rialzarsi)

WILLOW

(di fronte alla cacciatrice) Oh Faith! Solitaria Faith! (le si avvicina e le poggia delicatamente il palmo della mano sul viso. Rimargina le sue ferite)

FAITH

(sta per cedere) Will… no, ti prego… non farlo… io… io…

WILLOW

(la accarezza dolcemente) So quello che provi, tutta quella solitudine, tutto quel dolore. Io capisco. Io tutto comprendo. Ma ora lasciati andare all’emozione, slega i tuoi doveri mentali. Solo per ora. Solo per questa notte. Dimentica. E amami. Fiera e invincibile nel turbine del pericolo. (si sporge, le loro labbra distano pochi centimetri)

Faith si allontana.

E’ maturata. E’ forte. Ora è una guerriera.

Ora è LA cacciatrice.

 

WILLOW

(completamente in preda alla furia) Tu menti! Menti!

Polverizza i suoi vestiti. E’ pronta ad infierire su di lei. Si gode lo spettacolo di una donna nuda, inerme davanti a lei.

WILLOW

(leggermente più calma, sfidandola) Usa il tuo potere. Combattimi! Mostrami quanto tieni a me… perché non ti difendi strega?

TARA

(piangendo) Perché ti amo.

Pausa

Willow vacilla.

TARA

Perché so che anche tu mi ami e non mi farai alcun male.

Willow esista. Retrocede. Si accascia a terra. Urla. Le catene che imprigionavano Tara si dissolvono. La strega bionda corre verso Willow. La abbraccia.

 

ATTO UNICO

 

Prima immagine. L’interno di una chiesa. Dal basso: pavimenti di marmo freddo con mosaico colorato, grigio, rosa, beige e verde. Una lunga fila di iscrizioni antiche. Tombe, incisioni. Solo aride parole. A destra e a sinistra degli scomodi banchi di legno lucidi. Vuoti, spogli. Immobili statue dagli occhi di ceramica osservano mute il quieto silenzio delle volte affrescate. Verso l’alto, verso il cielo, i colori vivaci dell’arcobaleno di Dio. La gioia dell’amore divino. Verso l’altare con passo sicuro cammina Faith al centro della navata. I suoi tacchi sbattono, risuonano fragorosi sul pavimento.

Si avvicina ad una figura esile, che silenziosa prega inginocchiata di fronte all’altare. Il suo capo è chinato rispettosamente, le mani sono congiunte. Riconosciamo i suoi capelli rossi. E’ Willow. Faith si siede accanto a lei.

Silenzio.

FAITH

(sussurrando) Non è la tua chiesa questa…

WILLOW

(lentamente si volta a guardarla, il suo viso è velato da un’infinita malinconia) Io non appartengo a nessuna chiesa. A nessuna religione. Cerco il dio che mi ha dimenticato.

FAITH

(più dolce) Dio non ti ha dimenticato. Nessuno di noi ti ha dimenticato Willow. Per cosa preghi?

WILLOW

(come scossa) Non ti riconosco… Non sei tu… Non è Faith che mi parla, chi sei?

FAITH

(percepisce il suo turbamento, vuole tranquillizzarla) Sono Buffy, il rituale si è compiuto. Sono qui per portarti a casa, per aiutarti… vieni con me Willow…

WILLOW

(si allontana, prende le distanze) No… sta lontano da me… (allunga una mano come per difendersi)

Faith scompare nel nulla. Era irreale.

Willow stringe il capo fra le mani, è spaventata.

Risuonano nuovamente dei passi. Si volta di scatto. E’ Faith che attraversa la navata. Il volto della cacciatrice si apre in un sorriso teso.

FAITH

Will… finalmente ti ho trovata… che ci fai tu qui? Non è la tua chiesa questa…

Willow rabbrividisce nell’eco di quelle parole già udite.

WILLOW

(incerta) Buffy, sei tu?

FAITH

(fa spallucce) Sì, il rituale si è compiuto e mi trovo nuovamente in questo corpo… con dei preoccupanti tratti caratteriali tipicamente assurdi di Faith… (abbozza un sorriso)

Willow trattiene le lacrime.

FAITH

(dolcemente) Che succede Will… che ci fai qui?

WILLOW

Ho paura. Cerco la forza.

FAITH

(con sicurezza) Forte lo sei già.

WILLOW

Cerco la speranza.

FAITH

In un dio che non è il tuo?

WILLOW

(con determinazione) Qual è il mio dio Faith? Qual è il mio destino? Sono buona o malvagia? Ebrea o cristiana? Cerco la speranza che è racchiusa nella fede. Fede che unisce la gente che qui viene a pregare.

FAITH

Fidati dei tuoi amici Will. Fidati di noi. Di Tara, del vostro amore.

WILLOW

(abbattuta) Quello non è sufficiente. Ci abbiamo già provato, ma non è bastato. Ma non è colpa di Tara. E nemmeno vostra. E’ il male… è troppo forte.

FAITH

Tu puoi batterlo

WILLOW

E come?

FAITH

Con la fede. Credi in te stessa. Nel bene che c’è in te.

WILLOW

(dubbiosa) Credi che questo dio possa aiutarmi?

FAITH

(si morde un angolo della bocca) Non è importante quello che credo io. La forza deriva da te sola. Noi possiamo starti accanto e infonderti fiducia. Come fa lui… (guarda verso l’uomo nudo inchiodato alla croce) Libero arbitrio, ricordi Will?

Willow si alza in piedi e inizia a camminare per i corridoi laterali. Osserva le statue, fissa i voti appesi alle pareti, le candele accese e s’impregna dell’odore sacro dell’incenso. Faith la guarda preoccupata, si solleva a sua volta e la segue silenziosamente. Willow si ferma di fronte ad un confessionale di legno scuro, con le dita smuove le tendine porpora che la separano dall’entrata.

WILLOW

Chi può perdonare le mie colpe? Chi può perdonare tutto il male che ho fatto?

FAITH

Quali sono le tue colpe…

WILLOW

(a capo chino come in confessione) Ho ceduto alla tentazione del male. Chi mi può perdonare?

Silenzio, le due donne si guardano.

FAITH

Nessuno può perdonarti se non senti l’urgenza del perdono nel tuo cuore. Nessuno tranne te stessa.

WILLOW

Il perdono potrà rendermi più forte?

FAITH

Il perdono potrà renderti più saggia. La forza è anche saggezza.

Pausa

Willow prosegue il suo cammino. Non è ancora convinta. Non è sicura delle proprie azioni. Faith la segue rispettosamente in silenzio. Willow si trova di fronte ad un’uscita laterale. La porta è aperta, c’è possibile vedere l’esterno. Prato verde con fiori colorati e alberi. Faith è al suo fianco, vicina, ma non la sfiora.

WILLOW

Cosa mi attende, la fuori?

FAITH

Una dura lotta. Un definitivo scontro. Dolore e paura, ma anche la vita. Una giornata di sole, i colori del mondo. L’amore di Tara. Qualsiasi cosa ci sia non la scoprirai rimanendo qui.

Pausa

WILLOW

Voglio affrontarlo. Qualsiasi cosa sia.

Faith sorride in silenzio.

WILLOW

Posso vederlo ora Faith. Possa vedere cosa mi attende là fuori. Perché l’ho visto da qui. Perché sono stata qui. E’ da questa prospettiva che percepisco la speranza, la forza, il perdono e l’amore. E’ il vampiro che è in me che genera la paura, ma è la Willow che è in me che genera la forza.

Delicatamente Faith le sfiora le dita e le stringe una mano.

Willow si rivolge verso la cacciatrice, il suo viso è raggiante.

WILLOW

Usciamo da qui e andiamo a combattere.

Willow avanza solitaria, Faith la lascia proseguire, mentre si volta verso l’interno della chiesa e osserva il buio nel suo nucleo. Rispettosamente si fa il segno della croce.

 

Stacco. Stanza di degenza n° 102. Clinica New Genesis. Alexander il Monarca è seduto a fianco al letto dove riposa un’immobile Buffy. Appoggia le mani alla cocca della sua spada che è infilzata nel linoleum del pavimento. Il suo sguardo è incomprensibilmente triste.

FAITH

(voce fuori campo) Ti stavamo aspettando.

Stacco su Willow e Faith che si trovano sulla soglia della porta.

WILLOW

(si porta una mano alla bocca, impaurita) Oh, mio dio!

Panoramica sulla stanza di degenza dove si vedono i corpi di Xander, Dawn, Tara, Giles, Kennedy, Anya e Andrew, immobili. Sono addormentati, persi nel sonno delle tenebre.

FAITH

(incredula) Li hai uccisi tutti…

MONARCA

Li ho addormentati tutti. (si avvicina) E così questo è il tuo nuovo corpo, Buffy. Devo ammettere è affascinante quanto il precedente.

WILLOW

(s’intromette) Riportali alla vita… immediatamente.

MONARCA

Una strega divenuta vampira… che curioso e infelice caso del destino. La tua vita sarà breve, due essere così diversi intrappolati in un unico corpo non hanno futuro…

Faith si lancia verso il Monarca, il suo obbiettivo è rubargli la spada, ma l’uomo la evita facilmente e la scocca un colpo in pieno ventre. Un rivolo di sangue si fa strada dalla ferita.

WILLOW

Come è possibile?

Il Monarca estrae la spada bruscamente, Faith si accascia a terra, ma è sostenuta da Willow.

MONARCA

Non posso far addormentare la tua anima, perché la tua anima è già dormiente. E non posso farti morire in quanto tu non sei nata… osserva…

Il Monarca intinge la punta della spada nello specchio di sangue che si è creato sotto il corpo di Faith. Delle ombre appaiono.

MONARCA

Osservata il vostro destino, la vostra vera vita. Io non posso sconfiggervi, non posso addormentarvi, non posso uccidervi. Perché voi non esistete. La vostra vita come la conoscete è solo un sogno.

Stacco sull’immagine che appare riflessa sul sangue. Si vede la sigla del serial, i dietro le quinte, le interviste, le première, le premiazioni, golden globe, i fans festanti alla convention.

Stacco, il Monarca solleva la punta della spada. La brandisce verso Willow, è lucente e macchiata.

MONARCA

Quale sarà il tuo destino strega? Ti è lecito deciderlo. Ghermisci questa spada, uccidimi e tornerai nelle tua irreale e fantastica vita, tanto emozionante quanto menzoniera. Tornerai ai vampiri, demoni, lupi mannari, streghe ed incantesimi. Oppure puoi mescolare il tuo sangue a questo e ti sveglierai da questo sogno. La tua vita sarà quella di un’attrice, effimera, mortale e semisconosciuta, ma reale. Devi scegliere fra i tuoi sogni e la vita vera.

Willow osserva Faith contorcersi fra il dolore, poi solleva lo sguardo verso il Monarca e afferra la spada.

Senza esitazione affonda la punta nel petto dell’uomo. Sul viso di quest’ultimo appare un flebile sorriso.

MONARCA

Hai fatto la tua scelta. Questa è la materia dei tuoi sogni.

Willow osserva il Monarca trasformarsi in polvere.

 

Stacco. Willow regge fra le mani il viso di Tara. La scuote.

WILLOW

(con preoccupazione) Apri gli occhi amore mio! Apri gli occhi!

Le palpebre di Tara si sollevano lentamente, rivelando il blu dei suoi occhi senza eguali.

 

Stacco. Esterno giardino. Casa Summers. Una meravigliosa giornata di sole. Nel prato verde adiacente all’abitazione è allestito un piccolo buffet gremito di gente. La folla sconfina su Revello Street.

Stacco su Dawn e Andrew che abbracciati tagliano la torta nuziale sotto gli applausi. Finalmente sposi. 

Liz ed Ewan corrono sgambettando felici fra le gambe degli invitati.

Anya richiama Ewan inutilmente. Il piccolo è sordo hai richiami della madre. Xander l’abbraccia e la consola con un rassicurante sorriso. Loro figlio non corre alcun pericolo.

Panoramica di visi conosciuti: Catlin, Giles, Kennedy (con la sua nuova fiamma, una brunetta niente male), ci si ferma poi su Buffy e Faith.

Vicine, quasi appoggiate l’una all’altra. Alla cacciatrice bionda sfugge indomita una lacrima di commozione. La donna bruna è pronta a canzonarla per quella piccola debolezza, ma capitola e infine la stringe in un abbraccio. La loro unione deriva da un destino solitario in comune. Tacitamente accettato e insieme affrontato. Giorno per giorno.

La carrellata prosegue per concludersi su Willow e Tara. La strega rossa abbraccia il biondo angelo, il suo capo è posato delicatamente sulla spalla dell’altra. Le cicatrici sono scomparse. L’amore di Tara le ha prosciugate. Sulla pelle bianca di Willow sono visibili solo le numerose e piccole efelidi.

Le loro labbra si sfiorano e riducono l’universo a quel singolo e caldo respiro avviluppato in quel tenero bacio.

Questa è stata la materia dei miei sogni. E forse per qualche istante, anche la vostra.

Un sogno che non ha fine.

 

FINE

 

 

...non sento più la presenza immediata di quegli esseri, l'attualità di quei fatti; mi restano vicini ma sono ormai superati, né più né meno come i ricordi della mia esistenza. I nostri rapporti con gli altri non hanno che una durata, quando si è ottenuta la soddisfazione, si è appresa la lezione, reso il servigio, compiuta l'opera, cessano; quel che ero capace di dire l'ho detto; quello che potevo apprendere è stato appreso. Occupiamoci ora di altri lavori. Marguerite Yourcenar.