CRASH (OR CRUSH?)

 

Di Lu

 

 

 

(Questa volta ho voluto lasciare il titolo in inglese perché ‘ Incidente ( o Cotta?) ‘ non rendeva lo stesso gioco di parole…. Avrei potuto usare ‘ Scontro ( o Incontro?) … ma non aveva lo stesso impatto….

 

Ambientazione: fine Stagione 3, subito dopo ‘ La sfida ’.Ma ho anche preso in prestito qualcosa dalla quinta, ogni tanto…

Personaggi Principali: Ma quali potranno mai essere? ;)

Non possiedo nessuno di questi personaggi, appartengono a Joss&Co…blah, blah, blah…

 

Riassunto: Fate guidare Buffy… e preparatevi alle relative conseguenze!!

 

 

PARTE 1

(Piccolo richiamo a ‘ Uova Cattive ’)

( Non so a che ora possa chiudere una tintoria a Sunnydale, immaginate che sia verso le nove- dieci di sera… o non mi tornano i conti con il tramonto, essendo ambientata in piena estate!)

 

Buffy non riusciva ancora a crederci: sua madre le aveva dato il permesso di guidare la sua automobile.

Correzione: sua madre le aveva prestato la macchina a patto che lei sbrigasse una lista di commissioni urgenti.

La bionda aveva portato brillantemente a termine ogni punto di quella lista; le mancava soltanto l’ultimo… non per questo il meno importante, tutt’altro!

 

<  Devo sbrigarmi! Ho solo dieci minuti prima che la tintoria chiuda… se non ritiro il vestito della mamma… sono morta! >

 

Joyce aveva incaricato la figlia di andarle a prendere in tintoria l’abito di cui aveva assolutamente bisogno per un viaggio di lavoro.

Buffy si ricordava ancora l’ultima volta che sua madre le aveva chiesto un favore simile, che non era riuscita ad esaudire, poco importa se il motivo in questione fosse stato quello di aver tratto in salvo una giovane ingenua dalle grinfie di un vampiro.

Del resto, Buffy non aveva potuto raccontare la verità a sua mamma, che a quel tempo ancora ignorava che la figlia fosse la Cacciatrice.

Perciò, la povera ragazza ai suoi occhi aveva agito da persona sbadata, distratta e totalmente inaffidabile; cosa che l’aveva condotta ad un solenne castigo: un periodo di ‘ arresti domiciliari ‘, senza nessun’altra uscita al di fuori di quelle scolastiche.

Tuttavia, quel castigo non le era pesato poi molto, anche perché ogni sera, alla finestra…

 

<  Ahia, Buffy, stai toccando un tasto dolente: smetti di farti del male, smetti di pensare a lui! Si è trasferito, e non tornerà mai più indietro, beh.. forse solo per avvisarmi di qualche imminente Apocalisse… ma niente più! Lui ha detto che mi ha lasciato per il mio bene… Ah! Il mio bene, come se lui sapesse quale sia la cosa migliore per me… nemmeno io lo so!>

 

Con tutti quei pensieri su Angel, ora i suoi minuti a disposizione si erano ridotti a cinque.

Premette il piede sull’acceleratore e si precipitò al parcheggio più vicino, frustrata nel costatare che era affollatissimo.

Probabilmente grazie ai suoi sensori da Cacciatrice, riuscì a scovare un posto e si affrettò a fare manovra, seppure ossessionata dal tempo che scorreva inesorabilmente.

“ Bene, bene, ho parecchio spazio davanti…” commentò ad alta voce, sterzando.

“… sono stata attenta a non strisciare la macchina contro il muro che c’è a sinistra… ancora un filino di retro per essere del tutto dritta e..”

TUMP!!!!

 

“ Bel lavoro, Buffy! Ma quando accidenti imparerò che lo specchietto retrovisore non è solo un aggeggio per truccarsi e sistemarsi i capelli? Oh, mio dio! No, ti prego, dimmi che era solo un moscerino…. Sì, un moscerino di ferro che pesa più di100 kg! Chi prendo in giro? Sono morta!” esclamò lei, sobbalzando sia per il brusco impatto che per lo spavento.

Ma non aveva nemmeno il tempo per disperarsi in quel momento; quindi chiuse la macchina e si precipitò alla tintoria.

 

<  Prima le cose più importanti: ora devo avere quel vestito a tutti i costi; poi penserò all’incidente con quella che sembrava una macchinona nera… Uhmm… macchinona nera? No, non adesso, Buffy, pensaci DOPO! E soprattutto… ci sono migliaia di grosse macchine nere al mondo!> si disse, mentre dopo una corsa mozzafiato spingeva con sollievo la porta del negozio, riuscendo a ritirare l’abito proprio allo scadere dell’orario d’apertura.

 

Dopo averlo adagiato con cura sui sedili posteriori, stando attenta che non si stropicciasse, Buffy inspirò profondamente ed andò a controllare il retro della macchina.

Fu immensamente felice di scoprire che il fuoristrada della madre aveva risentito poco o nulla dello scontro, riportando solo qualche lieve graffio.

 

< Perfetto! Una spruzzatina di vernice metallizzata… e forse nemmeno se n’accorgerà! E adesso, vediamo se anche l’altra macchina è stata altrettanto fortunata…>

 

Quando rivolse lo sguardo all’altra vettura, un lungo freddo brivido la pervase dai piedi fino alle punte dei capelli.

 

 

PARTE 2

( Piccolo richiamo a ‘ Il sentiero degli amanti ‘ + ‘ Pazzi per Amore ‘ )

 

<  Andiamo, Buffy, quante ( deglutendo) De- Desoto nere con ( deglutendo un’altra volta) i finestrini oscurati dalla vernice nera … conosci?> si disse, allarmandosi quando si accorse dell’enorme ammaccatura che le aveva fatto sotto il fanale destro.

 

Per confermare ulteriormente i suoi sospetti su chi fosse il proprietario dell’automobile, Buffy si guardò attorno, notando che nei paraggi oltre a quella tintoria c’erano anche una tabaccheria ed un negozio di liquori.

Non aveva più dubbi.

 

< Ho ammaccato nientemeno che l’auto di Spike! Adesso sì che sono ufficialmente, seriamente, indiscutibilmente, * davvero* morta!>

 

Non fece nemmeno in tempo a decidere il da farsi (e soprattutto in quale Stato chiedere asilo politico e quale nuova identità assumere!), che il diretto interessato sbucò proprio dal negozio di liquori, avvistando immediatamente la Cacciatrice, che istintivamente si era subito spostata davanti al cofano del suo fuoristrada, preparandosi al peggio.

Ma fu fortunata, perché il vampiro, invece di recarsi subito alla propria vettura, puntò verso di lei.

“ Caaaccciatrrrissscie! Allooora, non ti ha ancooora uccccisa neeesssciuno? Beh, tanto meeeglio, è ancooora un lavorrretto che pooossscio fare io!” esclamò lui, con un ghigno, avvicinandosi e scolandosi una delle due bottiglie di scotch che teneva in mano, che aveva già aperto in precedenza, dimezzandone il contenuto.

 

< Da’ soltanto una breve occhiatina alla tua macchina e farai quel lavoretto in un istante!> pensò Buffy, preoccupata, ma non lo lasciò di certo trasparire.

 

“ Spike! Che dannato accidenti ci fai tu qui?” sbottò, dimenticandosi per un istante la situazione in cui si trovava.

Lui smise di bere, scoppiando a ridere sguaiatamente.

“ Dì laaa veeeerità: voooi duuuuue vi sscieeete messe d’acccorrrdo? Perché è la ssshhhtessssa cosa che mi ha deeetto Druuuu quando ssssscionooo toorrrnato da leeeeiiiii…” biascicò lui, riattaccandosi alla bottiglia.

“ Quindi, deduco che la tua strampalata teoria ‘ Ti amo, quindi ti torturo ‘ non ha funzionato!” lo derise lei.

 

<  Davvero brillante come mossa, Buffy: hai semi-distrutto l’auto di un vampiro estremamente forte e pericoloso; lui è spaventosamente ubriaco e tu ti metti a * prendere in giro * la sua situazione sentimentale?! Si vede che devo avere un preoccupante desiderio di morte!>

 

Eppure, era più forte di lei… quel vampiro aveva la capacità di darle sui nervi come nessun altro!

“ Ho ceeerrrrcato d’essssciere violento con la miiiiia Prrrinciipessssscia, di faaarle molto maaale, di piccchiiaaarrrrla, preenderrrla a pugni, paaarlarrrleee bruscaaamente…. prooprrrio come ogni braaavo amaante fa con la sssciua amaata…. Ma è ssshhhtato tutto inuuuutilee, leeei continuava a blaaaaaterareeee le sssciolite maledeeeeette cooose shhhenza seeenso, e andaaaava avanti e avanti e avanti…” raccontò lui, finendo del tutto la prima bottiglia, scagliandola contro la parete.

Si portò entrambe le mani alle tempie, facendo ciondolare la testa e socchiudendo gli occhi.

“ Il piiicccolo non aaama piùùùù la sssciua Mammmiiina! Mio pooovero Spiiikey, ormaaaai sei cosìììì pieno di luuuceeeee… e la luce bruuucia… ma io nooon ti peeermetteròòòò di bruuuuciarmiiiiiii….” Esclamò lui, con la voce in falsetto.

 

Buffy dovette fare un enorme sforzo per non scoppiare in una fragorosa risata.

Sapeva che in quel momento era la disperazione a non il suo spiccato senso dell’umorismo a prevalere nel vampiro; ma doveva ammettere che, forse complice l’alto tasso alcolico nel suo organismo, ma…. l’imitazione di Drusilla gli riusciva alla perfezione, talmente bene che non riusciva a capire il significato di quelle parole e di quel linguaggio ermetico, ma probabilmente nemmeno Spike lo capiva!

E mentre lui continuava a blaterare … aveva chiuso gli occhi per concentrarsi meglio.

“ Una raaagazzaaa deeeve pur trovaaaare il ssciuo piacere, Spppiiike, tu sai di ceeenere! Non puooooi prendeeertela col demone, Spppiiike, ne seeeei ricoooperto…. Guaaardo in te.. e tutto queello che veeedo è… “

Li riaprì, bloccandosi di colpo.

 

<  Maledeeetto idiota! Tuuu e la tuua maledeetta boccaccciaaa… Shhhtà zitto, ne va della tuuuua salveeezzza! >

 

 

PARTE 3

 

Buffy continuò a scrutarlo, senza capire il perché della sua improvvisa auto-interruzione.

Ma Spike molto astutamente riuscì a cambiare argomento prima che lei si azzardasse a fare qualche domanda compromettente.

“ E di teee, che mi dici, Buffy?” esclamò, estraendo da una tasca della sua camicia un pacchetto di sigarette e dall’altra l’accendino.

Non vide il sussulto della ragazza.

 

<  Da quando in qua conosce il mio nome … e da quando m’interessa qualcosa di come mi chiama? Fantastico, ci risiamo un’altra volta con i brividi, è solo il vento *freddo* che soffia in una *fredda* notte…. di *fine Luglio *! > pensò lei, facendo inconsciamente un passo avanti per assistere meglio all’accensione di quella sigaretta.

 

“ Tuuu e la tuuua preeeziosa-nooooiiooosa-priva-deel-benchèèè-miinimo-seeenso-deeeelll’umorismooo anima-gemella vi siete messi di nuuuovo assscieme? O forse ora è la tuuua seeeenz’anima gemella ancooora? Dipeeende se tuuu hai deciso d’accogliieerlo non ssciolo a braaaccia, ma aaanche a *gaaambe apeeerrrte *!” commentò Spike con un ghigno di scherno, facendo un tiro e soffiandole il fumo in faccia di proposito, facendola tossire.

“ Chiudi il becco, tu, stupido fumo-dipendente porco sbronzo! Tu non sai un dannato niente di me e Angel e non sono affari che ti riguardano! Il fatto che io mi sorbisca le tue lamentele sulla tua ridicola vita sentimentale, se così posso chiamarla, non ti da certo il diritto di scoprire qualcosa sulla mia!” sbottò lei freddamente, facendo prevalere ancora una volta il suo fiero temperamento sulla sua razionalità.

“ Hey, heey, datti una caaalmata, paasssscierotto!” rispose lui, con la sigaretta in bocca, tenendo entrambe le mani alzate in segno di resa.

“ Non me ne freeega niiiente lo stessscio!Saai che ti diiico? Fareeei meglio ad andaaarmene ora…” rispose lui, svitando il tappo della seconda bottiglia, iniziando a scolarsela lentamente, mentre si allontanava dal cofano al quale si era appoggiato.

 

“ Già, idea geniale, così… NOOOOO! Aspetta!” tentennò lei, prendendolo per un braccio, ricordandosi che oramai la lunghezza della sua vita era relativa al tempo in cui lei riusciva a tenere Spike lontano dalla Desoto.

Ma il vampiro, forse offeso dalla sua brusca precedente risposta, continuò ad avvicinarsi, passo dopo passo, alla sua vettura.

“ Ci sono ancora così tante dannate cose di cui due vecchi nemici mortali come noi devono parlare…” continuò Buffy, piazzandosi davanti a lui, per impedirgli di proseguire.

“ Heey, Caaaccciatrrrissscie? Chee ti prendeee? Peeerchè tuttooo ad un traaatto…”

Non riuscì a finire la frase e lo shock di quella visione gli fece addirittura scivolare dalle mani la bottiglia, che si frantumò in terra, col poco contenuto rimasto.

“ AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!! PEEER L’IIINFEEERRRRRRNO MAAAALEDEEETTOOOOOO!!!!! La mia macchina, la mia adorata macchina!” urlò lui, scivolando nell’altro volto dalla rabbia.

“ CAACCIATRRRRRRRISCIEEEE!!!!!!” ringhiò e Buffy poteva vedere il fuoco in quegli occhi d’oro scintillanti.

“ Andiamo… Spikey….no- non saltare subito alle conc-conclusioni…. Non l’ho fat-fatto apposta…” si giustificò con un balbettio, indietreggiando con prudenza, odiandosi per non avere portato un paletto con sé e guardandosi attorno in cerca di un qualunque pezzo di legno che però non riusciva a scorgere.

“ Aaapposta o nooo, tuuu l’hai maledeeettameente *fatto *, quindi aadeessscio sei troopppo MOORRRRRTA!” ruggì lui, lanciandosi su di lei, che però riuscì a scansarsi appena in tempo, facendolo atterrare a terra con un pesante tonfo, ma prima che lei potesse darsela a gambe, lui l’afferrò per una caviglia, trascinandola sull’asfalto con sé.

Strisciò su di lei, la immobilizzò col proprio peso; ma per quanto lei fosse spaventata, non gli diede la soddisfazione di lasciarglielo intuire, né tantomeno emise anche solo mezzo urlo.

“ Allooora, Caaaccciatrrrissscie, è shhtato maledettaaameente beeeelllo…. Maa tutte le cooose beelle finissshhcono!” l’avvertì il vampiro, spalancando la bocca e scoprendo le zanne.

 

 

PARTE 4

( Piccolo richiamo a ‘ Il sentiero degli amanti ‘)

 

Spike si chinò su di lei… ma poi cadde addormentato, svenuto e soprafatto dai fumi dell’alcool.

“ Non avrei mai pensato di dirlo un giorno, ma…. Dio benedica lo scotch!” esclamò Buffy a bassa voce, scostando da sé Spike e rigirandolo con la schiena a terra, senza pericolo che si svegliasse.

 

<  Bene, ora credo proprio che me ne tornerò a casa e…> pensò lei, rialzandosi, ma poi gettò un lungo sguardo al vampiro privo di sensi.

 

Benché avesse ancora il volto della caccia, quella visione inconsapevolmente la inteneriva.

 

< … Dopotutto.. è in queste condizioni per amore… e tu sei socia dello stesso club…. Ma d’altra parte, è pur sempre un vampiro, un vampiro cattivissimo che ha cercato di ucciderti innumerevoli volte… l’ultimo tentativo risale a non più di due minuti fa… Se lo merita, quindi io dovrei ucciderlo…>

 

Altro sguardo, altro senso di colpa e compassione.

 

< Farò così: non lo ucciderò, solo Dio sa perché; me ne tornerò a casa come se niente fosse e lo lascerò qui da solo… così magari si riprende e scappa prima che sorga il sole…>

 

Ennesimo sguardo al biondo, più dettagliato, con conseguente fitta allo stomaco.

 

< Oh, dannazione! Hey, Buffy a cuore di Buffy? Ci sei? Nemmeno il mio peggior nemico si merita questo!> si disse risoluta, sollevandolo per un braccio e caricandoselo sulle spalle, trascinandolo verso la su auto.

 

Dopodiché, prese il rimorchio nel bagagliaio del fuoristrada di sua madre e lo agganciò alla vettura più sfortunata, dirigendosi verso casa, trainando così l’altro veicolo.

Si fermò nei pressi di Revello Drive; staccò il rimorchio, parcheggiò l’auto della madre, entrò in casa, consegnandole il vestito, tutto questo a tempo record.

Trovò una scusa per uscire subito di nuovo, non prima di essere passata dalla sua camera a prendere una cosa fondamentale.

Sollevata dal fatto che Joyce non si fosse preoccupata di vedere in che condizioni la figlia le avesse riportato la macchina, Buffy spruzzò la vernice metallizzata sul fuoristrada, costatando con gioia che i graffi erano stati mimetizzati quasi completamente.

“ Eh, eh: il crimine perfetto!” esclamò soddisfatta.

 

Tornò dove aveva parcheggiato la Desoto ed il relativo proprietario all’interno, che ancora non si era ripreso.

 

<  E adesso? Ancora mi domando che accidenti mi ha portato ad aiutarlo! Dovrei portarlo alla vecchia fabbrica prima dell’alba…>

 

Poi, notò con maggior attenzione le chiavi della macchina che facevano capolino da una delle tasche della camicia di Spike.

 

< … o meglio, dovrei * dargli un passaggio* fino là! D’altronde, quando mai mi ricapiterà ancora un’occasione come questa? Desoto, ora sei mia!> esclamò con un perfido sorrisetto, sfilando con estrema cautela la chiave e infilandola nell’apposita serratura, girandola e mettendo in moto il prezioso veicolo.

 

Ricordava ancora alla perfezione dove si trovava la vecchia fabbrica, dopotutto l’ultima volta che c’era stata era proprio l’ultima volta che Spike era tornato, combinandone un’altra delle sue!

 

< Ed è anche quella volta che mi ha aperto gli occhi riguardo ad Angel… Angel… come ho potuto ingannarmi così? Spike aveva ragione … io e lui non avremmo mai potuto essere amici… ma mi domando perché ha anche detto che avremmo combattuto… Angel ed io non abbiamo mai combattuto… forse intendeva Angelus…>

 

Dovette abbandonare nuovamente i suoi pensieri, perché giunse a destinazione.

Le dispiaceva che il tragitto fosse stato così breve… si stava affezionando a quella macchina, avrebbe potuto guidarla all’infinito.

Sentì dei rumori provenire dall’interno dell’edificio, e capì che non era più disabitato.

Uscì dall’auto e sbirciò nella fabbrica: c’erano solo tre vampiri e le bastò un’occhiata veloce per capire che si trattava di tre completi principianti.

 

“ Mi dispiace terribilmente disturbarvi, ma il padrone di questa dimora è tornato, quindi voi tre dovreste andarvene, adesso!” li informò Buffy, entrando nell’edificio con la massima tranquillità.

Anche i vampiri sembravano tranquilli, anche troppo: forse, nemmeno sapevano cosa fosse una Cacciatrice e pensavano solo di avere a che fare con un facile bocconcino.

Infatti, uno di loro andò verso di lei, ridendo.

“ Non ho la più pallida idea di che cosa tu stia parlando, ragazzina, ma noi non andremo da nessuna parte…”

“… e nemmeno tu!” conclusero la frase gli altri due, raggiungendo il loro compare.

“ D’accordo, capisco perfettamente…” esclamò lei, alzando le mani in segno di resa, per poi infilarle nella tasca della felpa.

“ Ora però, spiegatelo ai miei paletti!” disse polverizzandoli in un attimo, senza dar loro alcuna via di scampo.

Dopo lo spiacevole scontro con Spike, lei aveva avuto la saggia idea di munirsi di qualche paletto, prima di andare alla vecchia fabbrica.

 

 

PARTE 5

( Piccolo richiamo da ‘ L’unione fa la forza ‘ pt2  a ‘ L’inizio della storia ‘ pt2)

 

 

Buffy si recò alla macchina, trascinando Spike fuori dalla portiera.

 

<  Meno male che è ancora privo di sensi… se mi avesse visto mentre polverizzavo quei tre imbecilli

alle prime armi per liberargli la casa? Ancora mi chiedo perché gli ho fatto un favore del genere!> pensò mentre lo portava all’interno della fabbrica.

 

Lo distese sul letto, poi prese dal suo zainetto una bottiglietta d’acqua, che svitò, gettandogli l’intero contenuto in faccia, ottenendo l’effetto sperato.

“ Che caz..” esclamò lui, svegliandosi di soprassalto.

“ Non ho l’intera notte ed ho bisogno che tu sia sveglio per quello che sto per dirti…” spiegò lei, mentre lui si sfregava la faccia e si strizzava i capelli, innervosito dal fatto che l’acqua gli stesse togliendo il gel ( altro che water-proof!).

“… hai tempo fino all’alba per riprenderti dalla sbornia e lasciare la città…” gli annunciò lei, sorridendo nel vedere i suoi capelli ribelli arricciarsi leggermente.

Spike si guardò attorno, riconoscendo il luogo in cui lei lo aveva portato.

“ E’ la vecchia fabbrica, ma come…”

Poi capì improvvisamente tutto.

“ Dimmi solo che non ti sei azzardata a mettere le tue manacce sulla mia  auto!” esclamò lui, ma per quanti sforzi facesse per alzarsi, la testa gli girava troppo.

“ Calmati, Spike: sì, ho guidato la tua auto, ma non te l’ho danneggiata… stavolta…” lo rassicurò lei.

“ A proposito, raccontami dall’incidente, com’è successo?” s’interessò lui, mettendosi seduto sul letto, a fatica.

“ Allora… stavo solo cercando di posteggiare la mia macchina, ma mentre facevo la retromarcia … ho accidentalmente urtato la tua, e non sapevo che fare…”

“ Oh, povera la mia piccola, deve essere stato terribile!” commentò lui, preoccupato.

“ Beh, non è stata poi questa tragedia, ho affrontato di peggio dopotutto… E comunque, non mi piace tutta questa tua improvvisa confidenza nei miei confronti…” rispose lei, un po’ confusa, appoggiandosi al muro, all’angolo opposto del letto.

“ Guarda che stavo parlando della * mia macchina *!” spiegò lui freddamente, anche se sotto-sotto era compiaciuto dal fraintendimento da parte della Cacciatrice, ora più imbarazzata che mai.

“ Oh! La tua macchina! Ma sì, certo!” ripeté lei, scuotendo la testa.

 

“ Dimmi un po’, Cacciatrice: com’è che adesso io non mi trovo sull’asfalto, privo di sensi,aspettando che il sole mi bruci?” domandò lui.

“ Diciamo solo che mi sentivo in colpa, non potevo lasciarti là così…” ammise lei, fissando il pavimento.

“ Cosa? Tu che ti senti * in colpa * per me?!”

“ Così pare…” rispose lei, senza distogliere lo sguardo.

“ Non ti sei sentita in colpa quando mi hai gettato addosso l’intero maledetto organo, e ora ti senti in colpa per la mia macchina?”

“ Primo: per quanto riguarda la storia dell’organo, te la sei cercata quel giorno, sapevi che ero disposta a tutto! E comunque non l’ho fatto apposta e immagino che non dev’essere una cosa piacevole!”

“ Hai maledettamente ragione!” borbottò lui, ripensando ai giorni che aveva passato su una sedia a rotelle, mentre Angelus gli portava via la sua adorata Drusilla proprio sotto ai suoi occhi, senza che lei opponesse molta resistenza… tutt’altro!

Sicuro, questa era l’attività principale di Angelus, quando quel sadico pervertito non era troppo impegnato a cercare di rendere la vita della Cacciatrice un inferno.

 

Già, dopotutto, non era stato di certo un bel periodo nemmeno per lei.

In questo almeno erano solidali, e forse era stata proprio quella solidarietà a portarli a quella fatidica alleanza.

 

 

PARTE 6

 

Buffy riprese a parlare, distogliendolo dai suoi pensieri.

“ Non hai più motivo di avercela con me! Sei guarito, del resto! E credimi, so quello che hai passato: anni fa, molto prima di diventare la Prescelta, mi sono rotta il braccio e ho trascorso mesi interi , sai non c’era nessun potere di guarigione a quel tempo, anzi, ero piuttosto fragile; col braccio ingessato, senza fare niente per tutto il tempo, ed era così noioso.. Beh, non so nemmeno perché ti ho raccontato questa storia…” commentò lei.

“ Bene, è bello sapere che anche l’invincibile Cacciatrice ha i suoi punti deboli…” esclamò lui, ridacchiando.

“ Ma se ti ho detto che era prima..”

“ Passerotto, non sto parlando del tuo braccio ingessato, mi riferisco al modo in cui ti stai comportando ora: lontana da me, fissando il pavimento, sentendoti maledettamente a disagio, così tanto che continui a parlare ogni volta che piomba il silenzio tra me e te, blaterando di qualunque cosa, anche la tua infanzia! Stare sola con me t’inquieta, ammettilo, è questo il tuo punto debole!” spiegò lui con la massima tranquillità.

“ Ti sbagli! Non sto blaterando della prima cosa che mi passa per la mente per rompere il silenzio..” si difese lei.

Spike la guardò con un atteggiamento di sfida, stando zitto di proposito e adocchiando il suo orologio.

 

“ Tornando a quello che stavo dicendo prima…” esclamò lei, ma lui la interruppe, ridacchiando.

“ I miei complimenti, passerotto: sei riuscita a resistere nientemeno che * ventitré secondi * !” la prese in giro, battendole le mani.

“ Grrr! Ok, hai ragione tu, il silenzio mi innervosisce, contento adesso?” sbottò lei, avvicinandoglisi di proposito, per dimostrargli che almeno non la intimoriva accorciare le distanze.

“ Da dove arriva tutta questa tua improvvisa saggezza? Forse dai litri interi di alcool che ti sei scolato?” ribatté lei, sedendosi sul letto.

“ Chiamala saggezza, chiamala stato di ebbrezza, chiamala come più maledettamente ti va; ma sono sicuro che non mi hai detto tutta la verità … so che c’è qualcosa di più del senso di colpa… perché non mi hai ucciso o non mi hai lasciato morire?” domandò lui, più serio che mai.

“ A dire il vero, non potevo. Voglio dire, tu sei William il Sanguinario, il pericoloso killer di due Cacciatrici, l’ex- Padrone di questa città, perciò un così grande vampiro come te si merita una grande morte: morire sbronzo per una delusione sentimentale sdraiato su un marciapiede è per i perdenti!”

“ Tu pensi che io sia grande?” chiese lui, guardandola con sospetto.

“ So riconoscere un valido avversario quando ne incontro uno, e credimi, tu sei un inferno di valido avversario! E comunque, ora non montarti la testa!” aggiunse lei, alzandosi da letto e avvicinandosi all’uscita.

“ E ora dove te ne vai?” domandò lui confuso.

“ Mi sembra piuttosto evidente. Ti lascio smaltire la sbornia, così puoi lasciare la città il prima possibile!”

“ Io sono già perfettamente sobrio, quindi credo che andrò a fare un po’ di casino da qualche parte…” protestò Spike, alzandosi di scatto.

Non ebbe nemmeno il tempo di dirlo che perse l’equilibrio, ma fortunatamente per lui, ricadde sul materasso.

“ Fidati, al momento l’unico casino che puoi fare è azzannare il cuscino e berne tutte le piume!” lo prese in giro lei.

“ Pensa solo a riposarti, ok? Forse un giorno le nostre strade s’incroceranno di nuovo, cos’ potrò darti una morte che sia degna di te!”

“ Se fossi in te, non ne sarei così sicura: ti ucciderei così in fretta che non avresti nemmeno il tempo di dire ‘ Ha ‘!” ribatté lui, rigirandosi nel letto e addormentandosi all’istante.

Buffy sorrise e se ne andò, decidendo di lasciargli la soddisfazione di avere avuto l’ultima parola, una volta ogni tanto!

 

 

 

Quando si rivedranno, come si rivedranno, dove si rivedranno.. ma soprattutto .. si rivedranno??

Se riesco vado avanti nel pomeriggio, anche con le altre ;)

 

PARTE 7

 

L’improvviso squillo della sveglia, che lei aveva deciso di programmare prestissimo la sera precedente, prima di addormentarsi, fece sobbalzare Buffy che, mentre cercava di capire chi fosse e dove si trovasse, come un automa spense il fastidioso oggetto con un pugno e si diresse in bagno.

Mezz’ora dopo, rigenerata dalla rinfrescante doccia che si era fatta, scese giù dalle scale, mentre ancora finiva di infilarsi la maglietta.

Si recò in cucina, dove trovò Joyce.

“ Ancora qui? Ok, così suona un po’ sgarbato, volevo dire: buongiorno mamma, pensavo fossi già andata via…”

“ E’solo questione di minuti, Buffy: il taxi è già sulla strada. Ad ogni modo, che ci fai già in piedi a quest’ora, Miss Non-Svegliatemi-Prima-Di-Mezzoggiorno-Quando-Sono-In-Vacanza?” la prese in giro la madre, mentre dava un ultima controllatina alle valigie.

“ Beh, è una così bella giornata… quindi, non mi andava di perdermi questa mattinata di sole dormendo pigramente…” si giustificò la bionda, mentre si preparava delle frittelle.

“ Chissà perché… ma non ti credo! Dopotutto, tu sei la ragazza del mistero, quindi non mi sorprenderei se mi stessi nascondendo qualcosa…” commentò Joyce, con un tono inquisitorio.

“ Mamma, non è niente, ho solo voglia di farmi una passeggiata… non ti sto nascondendo nulla…” cercò di rassicurarla Buffy, dandosi da sola della pessima mentitrice.

In fondo, c’era un briciolo di verità in quel che diceva: quello che aveva intenzione di fare comportava davvero una passeggiata… fino a una certa fabbrica …

“ Sicuro, così come non mi hai nascosto i graffi sul retro della mia jeep!” la freddò Joyce, mettendosi le mani sui fianchi.

A Buffy andò di traverso una frittella.

“ Pensavi davvero che non me ne sarei accorta?”

“ Beh, non volevo farti preoccupare; è stato solo un piccolo incidente, nulla di serio…”

“ Piccolo o grande, un incidente è sempre qualcosa di serio! Avresti dovuto informarmene immediatamente! Ringrazia  la tua buona stella che adesso devo partire, ma appena torno faremo i conti, signorinella!” le intimò, uscendo e sbattendo la porta, raggiungendo il taxi che era appena arrivato per portarla all’aeroporto.

“ E’ stato un po’ acido come saluto… e per di più mi beccherò una solenne ramanzina, e forse un castigo, splendido!” si disse sarcasticamente Buffy, mentre osservava dalla finestra il taxi allontanarsi sempre più, fino a sparire dalla sua visuale.

“ Beh, ci penserò quando sarà il momento, ora ho una missione!” commentò, infilandosi le scarpe ed uscendo.

 

<  Chissà perché ho tutta questa fretta di verificare se è partito… l’avrà fatto di sicuro e ora sarà ben lontano da questa città… così posso tornare alla mia vita, per quanto sia vuota…>  pensò, mentre imboccava la strada che conduceva alla fabbrica.

 

< Scommetto che mi sono fatta questa sfacchinata per niente, non ci sarà nessuno e..>

 

Nemmeno aveva finito di dirselo, che le venne un tuffo al cuore ( senza capirne il perché) quando vide la Desoto parcheggiata in malo modo, proprio come lei l’aveva lasciata la sera precedente.

 

<  Questo significa solo che.. Beh, onestamente non so se sono più sorpresa per la scoperta, infuriata nera perché non ha mantenuto la parola e non mi ha obbedito… o sollevata per non essere più sola in questa città, deserta come poche ora che tutti sono in vacanza… Certo, lui non è la migliore delle compagnie, ovvio, ma… fantastico, ora mento pure a me stessa! Cattiva, Buffy, non puoi esserne felice! Non è un amico con cui trascorrere l’estate assieme… è il tuo nemico mortale!> si disse risoluta, per poi entrare di getto nella fabbrica, scegliendo di fare prevalere la rabbia.

 

“ Hey, quando ho detto che le nostre strade forse si sarebbero incrociate di nuovo, non intendevo COSì PRESTO! Che diavolaccio ci fai ancora qui? Parlo fosse arabo?” sbraitò, tirandolo bruscamente giù dal letto.

“ A dire il vero, parli * troppo maledettamente forte * ! Ti prego, abbi un po’ di pietà per un povero vampiretto in preda al più terribile dei dopo-sbornia della sua non-vita!” commentò Spike, con un filo di voce, aprendo a malapena gli occhi e rimettendosi subito a letto, massaggiandosi le tempie.

Buffy lo guardò esterrefatta, senza dire una parola.

“ Potresti smettere di fare tutto questo maledetto casino?” si lamentò lui, seppellendo la testa sotto il cuscino.

“ Spike, sto solo respirando!” si giustificò lei sottovoce, con un’espressione incredula.

“ Beh, vedi di farlo meno rumorosamente!” ribadì lui.

“ Ti serve un’aspirina?” chiese lei, frugando nel suo zainetto.

“ Non mi basterebbe nemmeno ingoiare l’intera scatola!” rispose lui.

“ Maledetto alcool, e ancora più maledetto che l’ha inventato!” borbottò, rigirandosi nervosamente.

“ Se un lieve respiro t’infastidisce così tanto, mi domando che sarebbe per te guidare in mezzo al traffico dell’autostrada…” commentò lei, ironica.

“ Già, mi spiace se non mantengo la parola, ma ora come ora non me ne vado da nessuna maledetta parte!Quindi, se non ti sta bene, sei libera di spingermi un paletto nel cuore… magari così questo maledetto mal di testa svanirà… con me!”

“ Te l’ho già spiegato: non c’è verso che io ti polverizzi in quello stato, dopotutto sono un’avversaria leale.. chiamalo rispetto per il nemico! Vedo che adesso non puoi andartene, quindi… rimani pure, ma vedi di riprenderti presto!” si raccomandò, avvicinandosi all’uscita.

“ Tornerò stasera… spero di vederti in tutta la tua gloria!” commentò sarcastica, salutandolo con un cenno della mano.

 

Quando fu certo che rifosse allontanata, Spike balzò giù dal letto, ridendo.

“ Sono un attore maledettamente bravo!” si disse, compiaciuto.

“ Corri a casa, Cacciatrice… quando tornerai saprò io come accoglierti….” commentò a voce profonda,  col più sinistro dei ghigni.

 

PARTE 8

 

 

<  Non so quanto un vampiro possa reggere l’alcool, ma immagino che ormai sia sobrio! Forse, nemmeno mi ha aspettato ed è già sulla sua strada… Ok, Buffy, ora ripetiti la stessa cosa… con un tono meno triste! > si rimproverò Buffy, mentre parcheggiava la jeep nei pressi della fabbrica, scendendo per dirigersi all’ingresso.

 

“Caaaccciatrrrissscie! Dai, entra, ti stavo asshpettando!” l’accolse Spike, con i capelli nuovamente tirati indietro dal gel, venendole incontro… con una bottiglia di vodka e trascinandola con sé per un braccio all’interno della fabbrica.

Buffy non ci vedeva più dalla rabbia e si liberò bruscamente dalla sua presa.

“ Stai di nuovo bevendo? Sei impazzito? Stamattina inveivi contro l’alcool e i suoi inventori..” sbraitò lei, cercando di levargli la bottiglia.

“ Giiiàà, ma poi è calata la notte, mi sscientivo a terra  …e quesshta è la risposta!” biascicò lui, alzando la bottiglia per impedirle di prenderla.

“ Sei senza speranza! Ho avuto fin troppa pazienza con te, ma adesso non m’importa più, tu devi…”

“ Beevi con meee !” la invitò lui, ignorando le sue parole.

“ Cosa?!” disse lei allibita, ma fissando con più attenzione la bottiglia.

“ Mi hai sscientito! Qualcoosa mi diiice che tu non scei certo più felice di meee… Shhtavo sciolo pensando di.. Guarda, sce tu creeedi  che la tuuua vita scia perfetta così com’è e chee non ti manca nuuulla e scei felice… scei liberisscima di andartene anche oooraa..”

E fu quello che Buffy fece.

 

Lui stava per inveire, ma la vide ritornare.

 “ Sono solo andata a chiudere la mia macchina… Pensavo che non sarei rimasta qui più di cinque minuti.. invece, temo che sarà una notte molto lunga…” spiegò lei, sedendosi per terra, mentre lui le porgeva il bicchiere, contento di averla come compagna di sbornia.

“ L’ho appeeena comprata da un neegozzio nelle vicinanze , è ancor freeeshhca!” la informò, indicando la bottiglia, a cui ne aggiunse un’altra, sempre di vodka.

“ Yumm.. menta e limone, i miei gusti preferiti… come facevi a saperlo?” domandò giocherellando col bicchiere.

“ Forse peeeerchè sono anche i miieei guushhti preferiti!” spiegò lui, sedendosi vicino.

“ A dirla tuuutttaa, il mio guushto preferito in asscioluto è un altro… ma il commeesscio mi ha guardaaato come se fossi paaazzo quando gli ho chieeshto se ce l’aveva guushto sscianguee…” spiegò, facendo ridere Buffy.

“ Hey, non sai che non sono nemmeno abbastanza grande per berla?” lo provocò lei, allungando il bicchiere verso la bottiglia della vodka al limone.

“ Hai raasgione, quindi fooorse preferisci una coooca coola o un sciucco di frutta…” commentò lui, alzandosi e fingendo di andare a prenderglieli.

Ma Buffy lo rimise a sedere, tirandolo giù per la camicia.

“ Zitto.. E VERSA!”

“ Come vuole la mia Padrona!” ironizzò lui, aprendo la bottiglia e versandogliene un bicchierino, mentre riempì il suo con quella alla menta, quella che del resto aveva già iniziato, svuotandola di almeno un quarto.

“ Mm… buona, bella ghiacciata!” mormorò lei, mandando giù tutto di un colpo.

Lui sorrise.

“ Hey, vacci piano passcierotto, o finirai sbronza al primo bicchiere!”

“ Naaah, penso di reggere l’alcool mooolto meeeglio di teee…” ribatté lei, nonostante avesse già cominciato a biascicare le parole.

“ Sicuro, passerotto, sicuro!” commentò lui a bassa voce, senza farsi sentire da Buffy, riempiendole il bicchiere senza nemmeno aspettare che lei glielo chiedesse.

 

                    

 

PARTE 9( Rimanda a un po’ tutta la terza stagione)

 

“ Dai, aggiornami riguardo a queeshta favolosa scittà che è Sunnyhell! E’ successo qualcoosa d’interessciante durante la mia asscienza?”

Così, i due discussero per ore degli eventi che avevano sconvolto la città, dalla breve fuga di Buffy, con conseguente cambio d’identità, all’apocalisse dell’ascensione del Sindaco.

Per lo più, era Buffy a condurre il discorso, sempre più in preda ai fumi dell’alcool. Sussultava ed esordiva con eccessivo entusiasmo ogni volta che le veniva in mente qualche curioso episodio.

“ Ti ho sgià detto dell’altra  Caaaccciatrrrissscie, quella ribeeelle, poi il Cooncilio l’ha catturata, ma lei è fuuusgita… Oh! Non ti ho detto che sc’era anche un nuuuovo Ossciervatore, ma eeera un tale idiota!” raccontò Buffy, facendo una pausa per bere, senza badare minimamente al fatto che Spike non fosse andato oltre al primo bicchiere che aveva bevuto.

 

Infatti, lui si limitava solo ad ascoltarla con vivo ( benché lui fosse tutto fuorché vivo!) interesse.

“ Ti sshtarai chiedendo… peeerchè un nuuuovo Ossciervatore? Perché Giles non è piùù il mio Ossciervatore! E sciai peeerchè? Per il mio disciottesimo compleanno mi ha drogato, fasciendomi perdere i poteri e fasciendomi affrontare   un vampiro grosscio come un armaaadio… che bel moodo di festeggiare i disciott’anni !” commentò sarcastica, tirando a sé la bottiglia della vodka alla menta, versandosela nel bicchiere.

“ Coosa? Davvero l’ha fatto? Voooleva uscciderti?” chiese Spike, confuso.

“ Peggio! Quello è il tiiipico tessht che ogni  Caaaccciatrrrissscie  deve affrontare quando compie disciott’anni… se sci arriva! Comunque, alla fiine, Giles ha caaambiato idea, aiutandomi… quindi, quando il Conciilio l’ha sshcoperto.. “ 

“ Posscio immaginare, nient’altro?”

“ Comunque mi faa ancora da Ossciervatore, anche sce non potrebbe, è l’altro che sce ne è andato! Uhmm.. che altro? Ah, già: c’era una Willoooww vampira, proveniente da un’aaaltra dimenscione … ed era determinata a vampirizzare mezza Sunnydale… peeerchè la poooverina non sci sentiva a casa; invece, la vera Willoooww shhta diventando una strrrega sciempre più forte, ecco peeerchè per poco non finiiiva al rogo quando sc’è stata l’Inquisizione qui per un giorno.. Oh! C’è di più: per un po’ sciono  stata in grado di leggere il peensciero alla sgente, sciolo che poi stavo impaaazzendo..  ma Angel mi ha scialvataa.. “

 

Spike sbuffò sentendo quel nome, ma sorrise quando Buffy agitò il bicchiere per fargli capire di riempiglielo.

“ Sciai, ho usato quel potere per scercare di leggergli la meeente, ma con voooi vampiri non funsciona.. Volevo scoprire se aveva prooovato qualcoosa per Faith,  la Caaaccciatrrrissscie ribeeelle, quando ha finto di avere peerscio un’aaaltra volta l’anima, alleandosi con leeei e il Scindaco, per scopriiire i loro piani…”

“ Il musone che fa il doppio gioco? Non ci creeedo!” esclamò Spike, scuotendo la testa.

“ Giàà, ed è piuttoshhto bravo, credimi!”

“ Comunque, mi stavo chieedendo … ecco qui, la Brava Caaaccciatrrrissscie piena di buoni princiiipi che passa la notte in compagnia dei Vampiiiri  Cattivi… com’è che non scei con la tuua maledetta Scooby Gang?” s’interessò Spike, riempiendole l’ennesimo bicchiere con particolar attenzione.

 

“ Ah! I mieeei amisci.. sce così posscio chiamarli! Sciono tutti in vacanza per i fatti loro: Will con Ooz… e Xan ha deciso che non può vivere seeenza Cordelia, così è partito alla sua ricerca per ricominsciare con lei! Mamma nemmeno scià quale sia il significato della parola ‘ vacanza ’ ed è viiiia per lavoro… e Giles sce ne torna alla sua amata Londra appena ha un attiiiimo libero!” spiegò lei.

“ Non puuoi certo biasimarlo: Londra è maaasgica!” commentò Spike, nostalgico.

“ Sciai che sc’è? Ho scialvato il Mondo un’altra volta, quindi chi sce ne frega se Buffy ha il cuore a pezzi da quando Angel è partitooo? Al contrario, lo sciò che ne sciono contenti tutti, non asshpettavano altro!” si lamentò lei, tracciando con un dito il contorno del bicchiere, ma senza decidersi a bere.

“ Angel è partitooo?!” chiese Spike con un palese entusiasmo, costatando con soddisfazione che Buffy aveva portato quel bicchiere alla sua bocca, bevendone metà.

“ Giàà, ha detto che non potevo viveeere così, che doveevo trovarmi un ragazzo nooormale col quale trascorrere una viiita nooormale… e non puuoi sceeerto azzardarti a dargliii contro, peeerchè tu forse non lo sciai, ma lui ha una laaureea in Buffylogia … lui *scì * che mi conosce, meglioo di meee stessa, lo sciai?” commentò lei con un tono puramente ironico.

“ Io credo di conoscerti meglio di chiunque altro, io so quello di cui tu hai davvero bisogno.. perché è la stessa cosa di cui ho bisogno io…” disse Spike, mentre Buffy lo guardava confusa.

“ Entrambi abbiamo bisogno di staccare la spina… Cacciatrice, perché non ci prendiamo un break e ce ne andiamo via per un po’? Solo tu ed io, lontano da tutto questo e dai brutti ricordi… niente Vampiro, e niente Cacciatrice, solo due persone che si concedono una più che meritata vacanza, che ne dici?” le propose, inclinando la testa da un lato per guardarla meglio.

“ Dico sciolo che seeei paaazzo e che shhtai delirandoo! Non sc’è una sciola posscibilità che io e teee passiamo del teeeempo asscieme…” protestò lei.

“ Io invece sono sicuro che c’è, per tre semplici ragioni, passerotto… “ la informò Spike, alzandosi e girandole attorno lentamente, come un predatore con la sua preda.

“ Numero uno: sai che lo vuoi anche tu…” commentò lui, con una voce profonda ed estremamente sensuale.

Buffy si limitò a guardarlo, senza dire nulla.

“ Numero due: non sono sbronzo, ho solo finto di esserlo…” le rivelò con un sorriso furbetto.

“ Che cosa…” esclamò lei, ma lui non le diede modo di parlare.

“ E numero tre: non ti sei nemmeno accorta che ho drogato il tuo ultimo bicchiere con un potente sonnifero, che dovrebbe fare effetto…”

“ Tuuu, coosa?! Tuuu, dan..”  replicò lei, tentando di alzarsi per andarsene, ma sentì le sue palpebre appesantirsi e crollò a terra, profondamente addormentata.

“… ora!” finì la frase lui con un ghigno diabolico.

 

 

 

Per ora è tutto

 

 

PARTE 10( Piccolo richiamo a ‘ Fuori di Testa ’)

 

Spike la prese in braccio, avviandosi verso la Desoto.

Estrasse dal bagagliaio una corda robusta che usò per legare la Cacciatrice addormentata al sedile anteriore, dopodiché si mise al volante.

“ Allora, passerotto, mettiti comoda perché partiamo per una bella gita on-the-road!” esclamò, mettendo in moto e allontanandosi senza avere nemmeno lui una meta precisa: l’importante era andarsene da Sunnydale.

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Ormai erano ore che guidava, guardando Buffy ogni due minuti per tenerla sotto controllo.

Lei dormiva tranquillamente, stringendo con una mano la parte di sedile che le corde le permettevano di toccare.

Spike non poteva fare a mano di notare quanto lei sembrasse soltanto una ragazza fragile ed indifesa in quel momento.

 

<  E così, caro il mio vice-Sire, tu l’hai lasciata, schifosissimo codardo!Tu avevi il suo amore incondizionato e tu  ci hai rinunciato per proteggere la tua maledetta anima! Tu sei scemo, al tuo posto, io non avrei mai… Aspetta un momento!Per l’Inferno Maledetto, che diavolo sto dicendo? Non potrebbe fregarmene meno di lei… quella sgradevole faccina, quei capelli vaporosi da spot di uno shampoo commerciale, quell’intero maledetto atteggiamento alla ‘ più-santa-di-te ’ … io proprio non la sopporto!> si disse convinto, per poi accorgersi che lei si stava muovendo, prossima al risveglio.

 

 

Infatti, Buffy riaprì gli occhi, accorgendosi subito delle corde che la imprigionavano al sedile.

“ Tu, dannato pervertito psicotico bastardo doppiogiochista imbroglione…” ringhiò, dimenandosi e guardandolo col fuoco negli occhi.

Lui ricambiò la sua furia con il più sfrontato dei sorrisi.

“ Bene, passerotto, vedo che non ti piace lasciare i discorsi a metà! Ad ogni modo, buongiorno anche a te, raggio di sole!” rispose lui, per poi osservarla meglio.

“ Com’è che non sei in preda ad un terribile dopo-sbornia? Dopotutto, ti sei scolata molto più di quanto abbia fatto io due sere fa..” osservò stupito.

“ E’ un vantaggio di noi Cacciatrici: tutto il divertimento…senza lo stordimento!” spiegò lei, con un sorriso di soddisfazione.

“ E adesso? Cos’hai intenzione di farmi? E dove diavolo stiamo andando?” sbottò lei, cercando ancora di liberarsi.

“ E’ esattamente come ti ho detto: ce ne andiamo via per un po’, quindi chiudi il becco e goditi questa vacanza!” spiegò lui, senza perdere di vista la strada.

“ Non è quella che io chiamo una vacanza: tu mi hai ingannato, fatto ubriacare,mi hai drogato… “ ribatté lei, furibonda.

“ Già, ma non ho usato la violenza stavolta… spero che tu l’abbia apprezzato!” si difese lui.

“ E come diavolo le chiami * queste *?” chiese lei sarcasticamente, indicando con lo sguardo le corde che la tenevano legata.

“ Non dirmi che sono le cinture di sicurezza della tua macchina!”

“Sai com’è, non sono così stupido da lasciarti libera di uccidermi…” si giustificò lui.

“ Tu mi hai rapito!” sbraitò lei.

“ Piano coi paroloni! Ti ho già detto che stiamo solo per passare un po’ di tempo assieme, lontano da Sunnyhell!”

“ Non riesco a capirne il perché: sai che io ti disprezzo violentemente!”

“Ti odio anch’io, non preoccuparti; ma odio di più passare le vacanze da solo…” spiegò lui, accostando la macchina appena ne ebbe l’occasione.

 

“ Buffy, mi giuri che non tenterai di scappare se ti libero adesso?” chiese lui, serio.

E il fatto che avesse usato un’altra volta il suo vero nome la convinse delle sue paradossalmente buone ed innocenti intenzioni.

“ Sai, non saprei dove andare comunque, e anche se riuscissi a tornare a Sunnydale, non ne varrebbe la pena: non c’è più nessuno là, quindi tanto vale accettare la tua proposta e godersi questa pazza estate … In una parola, sei libero di liberarmi, non farò scherzi, anche perché ormai sono troppo curiosa di vedere cosa stai macchinando..” ammise lei, mentre lui cominciava ad allentarle le corde.

 

Quando fu libera, dopo essersi stiracchiata un attimo, gli diede un vigoroso pugno sul naso, facendolo sanguinare.

“ Ahia! Per l’inferno maledetto, Cacciatrice, perché diavolo l’hai fatto? Avevi promesso..” brontolò lui, coprendosi dolorante il naso con entrambe le mani.

“ Beh, non prendere mai troppo sul serio la parola della tua nemica mortale numero uno! Inoltre, te lo meritavi proprio! Ora mi sento meglio, possiamo andare avanti con questa pazza cosa della vacanza!” gli assicurò Buffy con un sorriso innocente, mentre lui riaccendeva la macchina.

 

 

PARTE 11( Rimanda a ‘ Incubi ‘, ‘ Una nuova identità ‘ e ‘ Il desiderio ‘)

 

“ Sai, va tutto alla perfezione: non ti devi nemmeno preoccupare di fare sapere ai tuoi amici dove ti trovi, hai detto che sono tutti via per i fatti loro…” commentò Spike, ingranando la marcia.

“ Forse tua madre potrebbe tornare prima di te… e notare l’assenza della jeep… ma non è un mio problema: penserà solo che sei scappata di casa… Del resto, non sarebbe la prima volta, non è vero, * Anne * ?” la chiamò lui di proposito con il nome che lei aveva usato quando era fuggita da Sunnydale.

 

 

Buffy lo guardò allibita, soprattutto perché il fatto che l’avesse chiamata così significava soltanto una cosa: Spike aveva ascoltato veramente tutto ciò che lei aveva detto la sera prima, si era davvero interessato alle sue vicissitudini… era questo che la stupiva!

“ Me ne hai raccontate di cose divertenti… sto ancora pensando alla versione vampira della Rossa, dev’essere stata uno spasso…” ridacchiò divertito, immaginandosi quella timida ragazzina dedita allo studio seminare scompiglio e terrore per le strade di Sunnydale.

“ Beh, credimi, non ti sei perso niente di speciale… non era poi questo gran spettacolo…” borbottò Buffy… forse gelosa del fatto che le attenzioni del biondo non fossero rivolte più a lei?

“ E comunque, non lo sai che pure io sono stata una vampira?” domandò, fingendo di non dare troppa importanza nel rivelarglielo.

 

Per tutta risposta, Spike spalancò gli occhi, girandosi di scatto per guardarla, perdendo così il controllo del volante.

L’automobile sbandò, finendo nella corsia contromano, mentre un tir veniva loro incontro a tutta velocità.

Ma il vampiro fu abilissimo nel riprendere il volante ed immettersi subito nella giusta corsia, non senza ricevere una sonora suonata di clacson dall’autista del tir che per poco non lo investiva.

Si fermarono alla prima banchina che trovarono, con una brusca inchiodata.

Buffy per lo spavento era diventata anche più pallida di Spike.

“ Ok, che mi serva da lezione: mai e poi mai darti notizie del genere mentre guidi!” esclamò, tenendosi una mano sul cuore, che le batteva all’impazzata.

“ Sono maledettamente d’accordo, Cacciatrice!” commentò lui, altrettanto sconvolto.

“ Comunque, non mi hai ancora raccontato che cos’è questa storia!” aggiunse subito, inclinando la testa da un lato.

“ Giusto! Allora, praticamente c’era un ragazzino che aveva il potere di far diventare  il peggior incubo di chiunque realtà! Quindi, prova a indovinare quale fosse il mio…”

“ Quindi cosa, un bel giorno ti sei svegliata nel tuo letto ed eri vampira?” chiese lui, interessatissimo.

“ Scherzi? Ho attraversato ogni fase di quel dannato processo: trasformata dal Maestro.. almeno credo.. , chiusa in una bara, scavandomi l’uscita per emergere dalla terra, già in pieno volto della caccia…”

“ Affascinante! E dimmi, eri una vampiretta con o senza l’anima? E onestamente… era poi tanto terribile?”

“ Ti dirò, non posso affermarti con certezza se avevo del tutto la mia anima, perché mi sono svegliata piuttosto affamata, i miei amici erano lì, spaventatissimi, e se non avessi trovato immediatamente il nemico da uccidere per rompere l’incantesimo… temo proprio che li avrei attaccati…” confessò preoccupata.

Lui ridacchiò in risposta.

“ Sai, a dirla tutta.. in fondo non era poi così orribile… è solo che mi sentivo .. diversa! Ma comunque non te lo posso dire propriamente: sono stata vampira solo per una notte…”

“ Beh, passerotto, se ti va di ripetere l’esperienza per un periodo un po’ più lungo, diciamo.. * per sempre *…” sorrise lui, cambiando volto.

“ … basta che lo chiedi! Io e i miei canini siamo a tuo completo servizio…”

“ Uh! Ti ringrazio per la gentile offerta, ma.. sai com’è.. mi piaccio di più * viva *!” sorrise lei,divertita dall’assurdità di quel loro discorso.

Lui ritornò immediatamente ai suoi lineamenti umani.

“ Arrangiati!” sbuffò lui, rimettendo in moto l’auto.

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“ Se la memoria non m’inganna… nelle vicinanze dovrebbe esserci un Hotel molto carino, sai?” esclamò Spike, svoltando ad un incrocio.

Dai vetri anneriti Buffy ammirava estasiata il poco che riusciva a vedere, ma che era sufficiente a farle capire che si trovavano in una ridente località di mare, con vaste spiagge ed un lungomare affollatissimo.

“ Intendi dire che * tu* sei già stato * qui *?” domandò lei, scombussolata: un vampiro che se ne va in un posto di mare, invece di rifugiarsi in un accogliente grigio, cupo, cimitero?!

Ma era un’altra la domanda che l’attanagliava, senza capirne il motivo.

“… con… Dru?” aggiunse con voce debolissima.

 

Spike sussultò a quel nome: era come una coltellata allo stomaco, no, era ancora più doloroso!

“ No. La mia Principessa non ama i posti assolati pieni di gente allegra…” mormorò.

“ E tu sì? Che io sappia… vampiri e sole non vanno molto d’accordo!” commentò lei sarcastica.

“ Già, ma non sai che i posti assolati sono anche più belli di notte?” le sorrise lui, scalando una marcia.

“ E al contrario di ciò che pensi… si da il caso che a me la gente piaccia… quando non sono troppo impegnato a mangiarmela!” ghignò.

“ E se ci tieni così tanto a saperlo, sono venuto qui completamente da solo… ok, poi mi sono creato qualche servo, giusto per avere un po’ di compagnia, ti ho detto che non mi piacciono le vacanze in solitudine…” spiegò, spegnendo la macchina.

 

 

 

PARTE 12

 

“ Siamo arrivati!” la informò Spike, bloccando le chiusure dall’interno.

“ Rilassati e fatti un pisolino, passerotto, anche perché non usciremo di qua prima del tramonto…” mormorò lui, stiracchiandosi e reclinando il sedile, chiudendo gli occhi.

“ Cosa? Non ho intenzione di starmene inchiodata qui! Voglio andare a fare una passeggiata!” protestò lei.

“ No, grazie, non mi vedo come mucchietto di polvere…” rispose lui ironico, senza riaprire gli occhi.

“ Non è giusto! Con tutto quello che hai guidato ci credo che tu sei stanco… ma io ho dormito per tutta la dannata notte, e oltre: sono più che sveglia, e qui mi annoio!”

 

Spike riaprì gli occhi, fissandola, domandandosi che differenza ci fosse tra lei e la più capricciosa delle bimbe viziate… senza trovarne nessuna!

“ Fa la brava bambina, sta zitta, comportati bene… e il caro vecchio Spikey dopo ti ricompenserà…” mormorò lui, sornione.

“ Pervertito Porco! Non ti azzardare nemmeno lontanamente a pensare che io…” cominciò a inveire lei, ma lui ridacchiò, tappandole la bocca con una mano, mettendosi l’altra in tasca.

“ Io stavo solo parlando di * questo *!” la informò, sventolandole davanti agli occhi le chiavi della Desoto.

 

Buffy si sentì per la seconda volta, nel giro di due giorni e mezzo, un’idiota completa.

“ Se tu adesso mi fai riposare e te ne stai qui buona,buona, ti giuro che stasera ti lascio guidare la mia macchina per un po’… so quanto ti piace… a chi non piacerebbe?”

“ Sul serio? Non stai scherzando? Davvero mi presterai la tua macchina?” con un entusiasmo alle stelle.

“ Sicuro, con la mia supervisione, ovviamente, e so già che ne avrai bisogno di molta!” commentò lui, distendendosi nuovamente sul sedile.

“ Sai, a pensarci bene… chi ha più voglia di fare quella passeggiata?” esclamò lei, permettendogli di dormire.

“ E comunque, lusingato di essere nei tuoi pensieri più sconci, passerotto!” ghignò lui, ma prima che lei potesse ribattere, Spike si era già addormentato… con quel ghigno soddisfatto sul volto.

D’altronde… Buffy era troppo imbarazzata per ribattere!

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Spike si svegliò, sentendosi fissato da un pezzo.

Ma questo significava soltanto una cosa: Buffy era rimasta lì, e infatti incontrò i suoi occhi, ma solo per un istante, perché la ragazza distolse subito lo sguardo.

“ Era ora! Hey, Bell’Addormentato, guarda che il sole è tramontato da un pezzo!” lo avvisò.

“ Visto che solo i vampiri sentono l’avvicinarsi del tramonto e tu non sei un vampiro… come diavolo fai a saperlo?” la interrogò lui, perplesso.

“ Ho solo tirato giù il finestrino prima e..” cominciò Buffy, ma si bloccò, capendo di avere parlato troppo.

“ Tu cosa?! Per l’inferno maledetto! E se il sole splendeva ancora alto nel cielo?” sbraitò lui.

“ Uff! Ti saresti solo bruciacchiato un pochino… e comunque, era buio, quindi scendiamo e non farne una tragedia!” lo esortò lei, quindi scesero.

 

Buffy era sbalordita: credeva che lei e Spike avrebbero alloggiato in uno squallido motel a poco prezzo, invece davanti ai suoi occhi c’era un elegantissimo Hotel a quattro stelle, enorme, con vista sul mare, e il mare… o meglio, l’oceano era qualcosa di incredibile.

“ E’ uno scherzo, vero? Ok, ora che mi hai mostrato l’ottava meraviglia del mondo, portami alla catapecchia in cui staremo…”

“ Si da il caso che sia * questa * la catapecchia in questione… Dopo di lei, Milady…”  sorrise Spike, invitandola a salire le scale che conducevano all’ingresso.

Buffy obbedì entusiasta, continuando a domandarsi se non stesse sognando.

 

<  Beh, c’è Spike qui con me, ragione numero uno per cui questo non è di certo un sogno!> si disse entrando nella Hall, restando imbambolata a contemplare ogni angolo.

 

Non si accorse nemmeno del braccio che Spike le avvolse attorno alla vita, recandosi con lei davanti alla Reception, dove li accolse un signore sui sessant’anni, dall’aria bonacciona e disponibile.

“ Benvenuti all’ Hotel ‘ Blue Moon ‘ , Signori! Posso esservi utile?” sorrise loro gentilmente.

“ Vede, il fatto è che vorremmo alloggiare qui per un po’, all’incirca una settimana, ma non abbiamo prenotato..” spiegò Spike.

“ Siete fortunati, Signori, ho ancora qualche stanza libera.. a proposito, gradite una matrimoniale o due singole?”

“ Matrimoniale!” rispose Spike, ma contemporaneamente Buffy, ripresasi dallo shock iniziale e scostandosi esclamò prontamente: “ Due singole!”

L’anziano signore li guardò confuso.

 

 

 

 

 

PARTE 13

 

Spike rise, stringendo a sé Buffy, sconcertandola non poco, ma lei stavolta non cercò di liberarsi.

“ La prego, perdoni mia moglie… abbiamo affrontato un lungo viaggio, quindi probabilmente ora è così stanca che non sa più che dice..” spiegò Spike, estraendo dalla tasca dei jeans quello che aveva tutta l’aria di essere un portafoglio.

Buffy lo guardò stralunata, soprattutto per il modo in cui l’aveva chiamata.

“ Hai visto, tesoro? Abbiamo trovato posto!” le sorrise Spike, accarezzandole i capelli.

Lei era troppo sconvolta per reagire e lo lasciò fare.

“ Sa, la mia Signora credeva che ormai non ci fossero più stanze disponibili…” continuò, rivolgendosi al Receptionist.

“ Ad ogni modo, eccole la mia carta di credito per pagarle l’acconto, più i miei documenti…” disse, porgendoglieli, mentre Buffy continuava a chiedersi il senso di tutto ciò.

“ I documenti di mia moglie sono in macchina, se ha bisogno…” lo avvisò, pronto ad uscire.

“ Non ce n’è bisogno, Signore, mi bastano i suoi!” replicò il signore, restituendogli entrambe le carte.

“ Perfetto Signori, godetevi la vostra permanenza, camera 215!” sorrise , consegnando loro la tessera magnetica.

 

 

( ndA: e qui si capisce che è puramente inventata: dove lo trovi un hotel di lusso che ha camere disponibili in alta stagione per chi nemmeno prenota e in + non chiede nemmeno i documenti di tutti i suoi clienti, +.. il resto che ora arriva…)

 

 

Stavano per andarsene, ma Spike si voltò di scatto.

“ Mi scusi, quasi me ne dimenticavo: mia moglie e io siamo ..come dire.. tipi notturni… sa com’è.. quindi, mi chiedevo se fosse possibile non essere disturbati di giorno.. “

“ Certamente, non c’è problema, Signore, dirò all’addetta alle pulizie di passare  da voi di sera, quando siete fuori…” gli assicurò il Receptionist, che aveva già preso in simpatia quella che ormai aveva etichettato come una giovane coppia di discotecari incalliti!

 

Non appena furono nella stanza, Buffy gli fece il terzo grado, non prima di avere fatto una panoramica dell’intera camera.

“ Come ti sei azzardato a chiamarmi? Perché l’abbraccio? Perché quella messinscena? Da quando ti piacciono gli Hotel costosi e dove hai preso i soldi per permetterlo? E soprattutto… PERCHE’ LA MATRIMONIALE?” disse tutto di un fiato, per poi sedersi sul morbido letto.

“ Il fatto che abbia tanti soldi non è una buona ragione per cui io debba spendere il doppio, questo spiega la matrimoniale; ed è più semplice ottenerla se fingiamo di essere una coppia. Certo, avrei anche potuto fingere di essere tuo fratello o un cugino… ma non avevo molto tempo, dovevo pensare in fretta. Ormai, il danno è fatto, se non altro così non ti hanno chiesto i documenti, anche perché dubito che tu te li sia portati dietro!” spiegò lui.

“ Sarò anche un vampiro, ma non ho perso il buon gusto per l’eleganza.. di tanto in tanto, questo spiega l’Hotel di lusso, e per quanto riguarda come ho avuto i soldi…”

“ Li hai rubati a tutte le tue vittime?” lo interruppe Buffy.

“ Contrariamente a ciò che pensi… Killer sì, ma ladro no!” ribatté lui con fierezza.

“ Oooohh, questo sì che ti fa onore!” gli batté le mani lei, sarcastica.

“ Allora come?” chiese incuriosita.

“ Semplicemente come ogni maledetto essere umano tenta di sfidare la sorte e farsi un po’ di quattrini: gratta e vinci.. e qualche giocata al lotto.. E sono parecchio fortunato!” ammise lui.

Buffy scoppiò a ridere.

“ Non ci credo, è troppo assurdo! Ancora, ancora il gratta vinci, ma tu… che giochi i numeri al lotto!” e finì per sghignazzare a crepapelle un’altra volta.

“ Hey, non c’è niente da ridere!” protestò lui, visibilmente offeso nel suo amor proprio.

Lei si calmò.

“ Questo significa ( ridacchiando) .. questo significa che… *tu * sogni?”

Spike si limitò ad annuire.

“ E’ strano, ero sicura che i vampiri non sognassero, almeno, Angel..”

“ Rieccoci col tuo maledetto Mr. Anima! Se ami il tuo prezioso Angel così tanto, sei libera di correre da lui e di lasciare che lui ti spezzi il cuore un’altra volta, visto che siamo solo a poche miglia da Los Angeles!”

Buffy lo guardò perplessa.

 

<  Sta comportandosi come se… * gli importasse * di me… e .. è geloso? >

 

“ Smetti di pensare a lui! Guarda me, sto forse pensando alla mia ( facendo una lunga pausa) Principessa? No, io non parlo della mia (altra pausa) adorata Sire, nemmeno mi manca la mia (rattristandosi del tutto) bellissima Nera Divinità! Vedi? L’ho completamente dimenticata!”

“ Oh sì, sicuro, perché continuare a nominarla chiamandola in tre modi diversi all’interno della stessa frase dimostra davvero quanto tu abbia dimenticato Drusilla!” ribatté lei bruscamente.

 

<  E adesso… perché diavolo sono io a fare la gelosa? Non me ne frega niente, lui è libero di tornare da quella sgualdrina pazzoide squilibrata e di lasciarla giocare coi suoi sentimenti come se lui fosse una delle sue dannate bambole!>

 

 

PARTE 14

 

 

“ Ok, siamo pari!” si arrese lui, estraendo la sua falsa carta d’identità dalla tasca.

“ Tieni, fatti una bella risata!” disse, lanciandogliela.

Non appena la aprì, Buffy iniziò a ridacchiare.

“ William… * Winters *?” lo interrogò.

“ D’accordo, ammetto che forse un po’ mi hai ispirato quel falso cognome, * Summers *!” confessò lui.

Lei sorrise,continuando a leggere.

“ Nato a New York?!”

“ Così non ho problemi con la cittadinanza…” spiegò.

“ Davvero astuto!”

“ Già, comunque non c’è paragone con la mia Londra!”

“ Allora, 12 Dicembre 1970… in teoria avresti.. 28 anni, mm.. sì, credibile..” commentò lei, dandogli una veloce occhiata.

“ Sposato, beh, ha senso..”

Quando lesse la professione, Buffy si rotolò sul letto, piegata in due dalle risate.

“ Giornalista!! * Tu * un giornalista?!” e riprese a scompisciarsi.

“ Hey, basta così! Se non la smetti subito, diventerò davvero un giornalista, perché scriverò un articolo di cronaca nera su un’atroce inquietante misteriosa morte… la tua!” la minacciò Spike.

Per tutta risposta, Buffy gli tirò il cuscino in faccia.

“ Oh, chiudi il becco, * caro maritino mio * !” ghignò superba.

“ Allora, vuoi la guerra, Cacciatrice!” ribatté lui, ripagandola con la stessa moneta.

Iniziarono una battaglia di cuscinate, rincorrendosi e buttandosi sul letto a vicenda, ridendo all’impazzata.

Dopo molte piume svolazzanti si arresero esausti.

Era incredibile: dal giorno dell’incidente, Spike non si era più ubriacato e Buffy.. beh, lei non ricordava l’ultima volta in cui aveva riso così tanto!

 

“ Spike, io sto morendo di fame, possiamo chiamare il servizio in camera?” propose lei, sollevando la cornetta del telefono.

“ Splendida idea, passerotto: tu ti prendi la cena… io mi prendo il cameriere, mi piace!” ghignò lui.

“ Spike!”

“ Stavo solo scherzando, Cacciatrice! Ad ogni modo, giù dovrebbe esserci un bel buffet, perché non scendiamo a mangiare qualcosa?” propose lui, mettendo giù la cornetta, e quel breve inaspettato contatto tra le loro mani diede ad entrambi una leggera scossa.

“ Qualcosa… o qualcuno?” ironizzò lei.

“ Passerotto, ti giuro che l’unica cosa che voglio mettere sotto ai denti è una bella bistecca al sangue!” sorrise lui.

“ Niente sangue umano? Dopotutto, è un po’ che non ti nutri, non che io mi stia lamentando…” chiarì lei.

“ A dire il vero, la notte prima di partire, mentre tu dormivi, mi sono nutrito così tanto che potrei tirare avanti anche una settimana senza toccare una sola goccia di sangue… e comunque, in caso di emergenza ho del sangue in macchina…” spiegò lui, divertito nel vederla contorcere il viso in un’espressione sempre più  disgustata.

“ Bleeeaaah! Beh, colpa mia, sono stata io a chiedertelo! Allora, pronto a scendere?”

“ Credevo che la mia spiegazione ti avesse fatto passare l’appetito!”

“ Niente ci riuscirebbe!” disse lei, invitandolo a seguirla al piano terra.

Buffy fece onore a quasi tutte le pietanze del buffet… e scoprì incredula che nemmeno Spike disprezzava il cibo!

“ Bene, e adesso che ci siamo divorati mezzo Hotel, * metaforicamente parlando * , pronta a partire?” sorrise lui, facendole ciondolare davanti le chiavi della sua macchina.

“ Sicuro! Io e la tua Desoto abbiamo un appuntamento!” sorrise lei in risposta, strappandogliele di mano.

 

“ Innanzitutto, sappi che non ho ancora mandato giù quell’ammaccatura! E ora ricordami perché te lo sto facendo fare!” esclamò Spike, aprendo la portiera, mentre lei si sistemava al volante.

“ Semplicemente perché a te piace un po’ di brivido nella tua esistenza!” spiegò lei, accendendo i fari, girando le chiavi, spostando il cambio e premendo la frizione.

“ Passerotto, guarda che..”

“ Shh! Ora sono io che guido e so perfettamente quello che sto facendo!” lo interruppe lei, rilasciando gradualmente la frizione, dando una potente accelerata che fece fare un piccolo balzo alla macchina, che partì a fatica, con uno strano rumore nel motore.

“ E ora che le prende?” chiese lei perplessa, mentre usciva dalla via.

“ Sai com’è… di solito una macchina reagisce così QUANDO TU PARTI IN UNA MALEDETTA TERZA! E’ quello che stavo per dirti, Miss So-Perfettamente-Quello-Che-Sto-Facendo!” commentò Spike, tra l’ironico e il disperato al pensiero di ciò che lo attendeva, se quello era l’inizio.

“ Oops..” sorrise lei, ingranando la giusta marcia.

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“ Dai, è stato divertente, e non è andata poi così male, no?” esclamò una Buffy entusiasta, scendendo dall’auto una volta tornati, dopo più di un’ora di guida rocambolesca.

“ Sicuro, a parte il fatto che hai violato un divieto di accesso, hai dimenticato di dare una precedenza e per poco non investivi un povero ciclista, sì, hai guidato maledettamente bene… Scordati di guidare di nuovo la mia povera auto, Cacciatrice!” sbottò Spike, mentre rientravano all’Hotel.

 

PARTE 15

 

Trovarono all’ingresso il Receptionist, che li salutò cordialmente.

“ Spero che abbiate passato una bella serata, Signori Winters! Ad ogni modo, posso capire il vostro entusiasmo, essendo così giovani, ma i signori della stanza accanto alla vostra mi hanno pregato di dirvi di essere un po’ meno… rumorosi!” spiegò , lanciando un’occhiata d’intesa a Spike, cosa che non sfuggì a Buffy.

Se ne chiese il motivo, poi ricollegò quella battutina sull’entusiasmo… alle risatine… e soprattutto ai cigolii del letto che dovevano aver sentito quelli della stanza accanto.

“ Oh, nooo! Non è come pensa, noi stavamo solo..”

“ Non lo voglio nemmeno sapere, Signora! Cercate solo di fare in modo che non si ripeta più, d’accordo? Buonanotte!” si congedò l’anziano signore, lasciando una Buffy al culmine dell’imbarazzo ed uno Spike che se la rideva della grossa.

“ Pensavano che io e te.. Per l’inferno maledetto! E comunque, se davvero lo facessimo… * l’intero Hotel * ci sentirebbe!” commentò Spike con un sorrisetto beffardo, inarcando il suo sopracciglio sinistro con aria sexy.

“ Chiudi il becco, porco!” sbottò lei, mentre risalivano in camera.

 

“ Beh, è stata una giornata parecchio stancante…” disse lui, stiracchiandosi e mettendosi seduto sul letto e cominciando a togliersi le scarpe.

“ Che cosa stai facendo?” esclamò Buffy, aggrottando le sopracciglia.

“ A te cosa sembra? Mi sto semplicemente preparando per dormire!”

 Mancavano più di tre ore all’alba, ma Buffy sapeva anche che avevano affrontato un viaggio piuttosto faticoso, soprattutto per lui.

“ E’ questo il punto, signorino: tu non dormi qui, io ci dormo!” chiarì lei, sedendosi sull’altro lato ed imitando le sue azioni.

“ E’ un letto matrimoniale e c’è spazio per entrambi, quindi chiudi il becco e non fare la rompipalle, Cacciatrice!” sbottò lui.

“Bleeeaaah!Non ho nessun’intenzione di condividere un letto con te!”

“ Benissimo, non farlo! Puoi dormire su una delle poltrone!” ribatté lui, indicandogliela.

“ No, tu puoi dormire lì, io voglio il letto!” 

 

<  Bambina Capricciosa: Parte Seconda! > pensò Spike, alzando gli occhi.

 

Ma come sempre, non gliela avrebbe data vinta.

“ Dai, alzati!” la esortò, facendo altrettanto.

Lei obbedì, interrogandolo con gli occhi.

“ Facciamo così: o tutti e due dormiamo nel letto… o nessuno dei due ci dorme!” dichiarò lui fermamente.

“ Bene! Ho già deciso!” sbottò Buffy, sistemandosi sulla poltrona.

Quanto poteva essere cocciuta a volte!

“ Bene, allora!” ribatté Spike mettendosi sull’altra, che era vicino all’interruttore generale.

“ ‘Notte, Rompipalle!” disse, spegnendo le luci.

Ottenne un ringhio ed un borbottio indecifrabile come risposta.

 

Buffy aspettò un’ora circa, convinta che ormai lui fosse in preda al più profondo dei sonni.

Senza fare il minimo rumore si alzò dalla poltrona e salì sul letto, appoggiando vittoriosa la testa sul soffice cuscino, benché un po’ più spiumeggiato dopo la precedente battaglia.

Rotolò dall’altra parte del materasso, felice di avere tutto quello spazio per sé, ma andò a sbattere contro qualcosa di freddo, che sussultò.

“ Tu?! Qui?! Hai imbrogliato, non hai mantenuto la parola!” esclamarono all’unisono, al buio più completo, accorgendosi di avere avuto la stessa idea.

 

“ E per di più, tu sei senza maglietta! E mi auguro che sia l’unica cosa che ti sei tolto!” disse lei, ritirando immediatamente la mano e il viso dal suo petto.

“ Perché non lo scopri da sola, dolcezza?” le propose lui con voce calda e sensuale.

Anche se non poteva vederlo, lei era sicura che sul viso del vampiro in quel momento ci fosse uno dei suoi tipici sorrisetti sfrontati.

“ Sei sconcio, Spike!” rispose lei, ritornando dalla sua parte.

“ Rilassati, ho ancora su i jeans!” la rassicurò.

“ Guarda, sono troppo esausta per litigare ancora e d’altronde, hai ragione tu, questo letto è abbastanza grande per entrambi… Cerca di non invadere il mio spazio, io non invaderò il tuo.. E adesso dormiamo e basta!” mormorò lei, addormentandosi e tenendosi il più possibile vicina alla sua sponda.

 

Buffy si svegliò nel tardo pomeriggio.

Avrebbe sollevato la tapparella e aperto la finestra, com’era solita fare ad ogni risveglio, ma si ricordò di chi condivideva la stanza con lei.

Spike infatti dormiva ancora, poteva affermarlo per il fatto che altrimenti l’avrebbe sentito.

Le dispiaceva che fosse così buio, perché ciò le impediva di vederlo.

Per quanto le costasse ammetterlo, sapere che era a torso nudo la incuriosiva, anche perché non aveva mai avuto occasione di vederlo così.

Accese la luce, felice nel notare che la cosa non l’avesse svegliato, e gli si avvicinò piano.

 

< E così, hai nascosto per tutti questi anni questo petto muscoloso, perfetto, liscio, bianco…>

 

E scoprì anche quanto i suoi occhi fossero di un blu intenso, perché Spike li riaprì giusto in tempo per coglierla in flagrante.

“ ‘Sera, raggio di sole!” sorrise sornione.

“ Non volevo svegliarti, ho acceso la luce per cercare il mio zainetto perché dovevo trovare una cosa…” spiegò lei, consapevolissima che lo zainetto fosse dalla parte opposta del letto, dove si recò per prenderlo.

 

< … probabilmente la mia dignità..> pensò mentre fingeva di estrarre qualcosa che le serviva.

 

“ Ma certo, passerotto!” rispose lui, credendoci poco, mentre si vestiva.

“ Il sole tramonterà tra un paio d’ore, così poi possiamo uscire!” la informò lui, andando in bagno per darsi una sistemata.

“ Tanto sono già pronta, dal momento che questi sono gli unici vestiti che ho!” commentò lei ironica.

“ E’ questo il punto: andiamo a fare shopping! Ti comprerò qualche nuovo vestito!” le disse, uscendo.

“ Davvero? Oh Spike, grazie,sappi che ti rimborserò non appena..”

“ Lo credo bene! Non ti sto di certo facendo un regalo, è una maledetta emergenza: non puoi stare sempre con gli stessi abiti… questo è un Hotel elegante.. e poi il signor Winters non può lasciar sua moglie andare in giro così… che figura ci farebbe?” aggiunse.

“ Lascia che ti ricordi che nemmeno tu hai un guardaroba molto fornito!” ribatté lei.

“ Il mio è stile… il tuo, mancanza di altri abiti!” gli rinfacciò lui.

Buffy non gli rispose neanche e si precipitò come una furia in bagno, sbattendo violentemente la porta.

 

 

PARTE 16( Piccolissimo accenno a ‘ L’Unione fa la forza ’ pt. 1)

 

Dopo un paio d’ore uscirono, entrando nel primo negozio d’abbigliamento che trovarono.

Buffy sembrava attratta da qualunque indumento le capitasse a tiro, e in breve si recò in camerino con la sua piccola pila di vestiti da provare.

Si rimirò allo specchio, in un vestito bianco longette con delle perline infilate nelle spalline e una scollatura traforata, che lasciava intravedere il seno, ma con decenza.

 Decisa che quello sarebbe senz’altro entrato nella categoria ‘ acquisti ‘ , passò agli altri.

S’infilò una minigonna rossa, dotata di cinturina, e quando guardò meglio la fibbia rise: nella fretta, non si era nemmeno accorta che… era a forma di pipistrello, con ali e soprattutto fauci spalancate!

 

< Beh, a Spike piacerà di sicuro… Aspetta un attimo! Io mi sto vestendo per me, non certo per lui!> si disse, sapendo però che avrebbe inevitabilmente comprato anche quella gonnellina.

 

Dopo avere aggiunto una camicetta e un paio di top, si rivestì ed uscì dal camerino, portando alla cassa quello che aveva scelto.

Trovò Spike ad aspettarla lì, con in mano un paio di pantaloni neri, modello classico, e una camicia nera.

Lo interrogò con lo sguardo, consegnandogli anche i suoi indumenti.

“ Ho dei vestiti nuovi, contenta, ora?” le fece notare lui.

“ Ti consiglio di comprarti anche qualcosa di più sportivo, ne avrai bisogno per quello che ho in mente di fare..” le suggerì Spike, indicandole il reparto di articoli sportivi, dove lei non riusciva a vedere nient’altro che pantaloncini inguinali e top dalla scollatura proibita.

“ I miei jeans e maglietta andranno più che bene!” gli assicurò, mentre lui pagava alla cassa.

Era insolito vederlo con una carta di credito… chissà a chi si era rivolto per falsificare così bene tutti i suoi documenti!

 

“ Allora, cos’hai in mente?” chiese Buffy, una volta usciti dal negozio, agitando soddisfatta il suo borsone.

“ Ho visto un punto di noleggio, qui vicino…ti andrebbe una bella corsa sui roller blade?” 

“ Per prima cosa, non sono capace, poi..”

“ Vuoi scherzare? Sei bravissima sul ghiaccio, quindi..”

“ Un momento! E tu come lo sai?” chiese lei sorpresa.

“ Un bravo predatore osserva sempre la sua nemica!” sorrise lui, inarcando un sopracciglio.

“ Intendi dire che mi hai spiato?”

“ Già, e credimi, potevi sceglierti un partner migliore… me!” ghignò.

“ Sai che ti dico? Va bene, andiamo, sono proprio curiosa di vederti all’opera, Mr. Sono-Sempre-Il-Migliore-In-Ogni-Cosa-Che-Faccio!” esclamò lei, alzando gli occhi, mentre lui le faceva strada.

Dopo una decina di minuti, avevano già infilato i pattini.

Spike mostrò subito quello di cui era capace e Buffy fu esterrefatta: sembrava che lui non avesse fatto altro nella sua esistenza!

Lei invece era ancora seduta sulla panca e dopo avere visto quanto lui fosse bravo aveva deciso che sarebbe rimasta incollata lì per non sfigurare.

Ma il biondo non era della sua stessa idea.

“ Andiamo, raggio di sole, non è tanto difficile! Dai, ti aiuto io!” si offrì, tendendole la mano.

Lei accettò l’aiuto e con un vigoroso strattone lui la tirò a sé, ma lei, presa alla sprovvista, per non perdere l’equilibrio si aggrappò alle sue spalle.

Ancora quella strana scossa!

“ Vedi? Non è tanto diverso dal pattinaggio su ghiaccio, devi solo abituarti alle rotelle!” la istruì, separandosi da lei.

Lei provò a camminare a fatica, cercando di spingersi un po’, ma ci mise troppa forza e si sbilanciò in avanti.

Ma Spike prontamente l’afferrò prima che cadesse.

Riuscì a farle percorrere un tratto della pista lungomare, tenendola per mano e cercando di non andare troppo veloce.

Dopo un paio di giri, lei si sentì abbastanza pronta da proseguire da sola… dopotutto aveva ragione lui.. non era poi così diverso dai movimenti che faceva sul ghiaccio.

Infatti, prese talmente tanta confidenza da lasciarsi andare a qualche salto che era solita fare con i pattini da ghiaccio, soddisfatta della piena riuscita dell’impresa.

Spike fu sbalordito dai suoi progressi e non esitò a sfidarla ad una gara di velocità.

Non riuscendo a stabilire chi avesse vinto, decisero di riposarsi un po’, appoggiandosi ad un muretto.

 

“ Dimmi un po’, dov’è che hai imparato a pattinare così bene?” s’interessò lei.

“ Beh, passerotto, quando passi più di un secolo su questa terra, cerchi di provare un po’ di tutto, versione notturna ovviamente!”

“ Quindi, hai per caso frequentato anche un corso di economia domestica e cucito?” lo prese in giro lei.

Risero entrambi.

“ Sai, avresti fatto bene anche a seguire un corso di moda  e stilismo, giusto per scoprire che esistono altri colori al mondo, oltre al rosso e al nero!” aggiunse lei, schizzando via e ridendo.

Spike la rincorse, riuscendo a prenderla.

“ Beh, almeno io ho il buon gusto di indossare * vestiti interi* , e non francobolli di stoffa che tu scambi per gonne e top!” le rinfacciò lui.

“ Hey!” esclamò Buffy offesa, volendogli tirare un calcio, senza però ricordarsi di indossare ancora i pattini.

Quindi, nel tentativo di farlo perse l’equilibrio, picchiando il sedere a terra con un tonfo tutt’altro che elegante!

Spike scoppiò a ridere spudoratamente.

“ Cacciatrice, ho passato anni interi a chiedermi come eliminarti… non pensavo bastassero quattro ruote in linea per metterti così in difficoltà! Dai, perché non provi a impattinarmi?  Oops..   volevo dire ‘ impalettarmi ‘ !” la derise lui.

“ Ah, ah, ah, Mr. Simpatia! Meno chiacchiere e più aiuto!” disse lei, tentando di rialzarsi a fatica.

“ La prossima volta faremo a modo mio: sul ghiaccio!” gli intimò, mentre si appoggiava a lui per rialzarsi.

“ Come se per me fosse un problema: a dire il vero, sono molto più bravo sul ghiaccio di quanto non lo sia sulla strada!” ghignò lui.

“ Ti odio!” sbottò lei, facendogli una linguaccia.

“ E io ti odio di più! Ora, passerotto, andiamo a toglierci questi cosi, credo di averti umiliato abbastanza!” disse lui, ricambiando il gesto.

 

 

PARTE 17 ( Richiama a ‘ Fuori di testa ’, ma è un po’ cambiata la situazione in cui è ambientato)

 

///  Mancava poco all’alba, quindi i due decisero di rientrare.

Ma una volta giunti all’Hotel, invece di salire le scale, Buffy proseguì oltre.

“ Passerotto, guarda che siamo arrivati, dove stai andando?” la chiamò Spike, seguendola.

“ Questo casino deve avere fine!” esclamò lei, guardandolo freddamente.

“ Casino?! Pensavo che ci stessimo divertendo qui!” replicò lui, non capendo quel suo repentino cambiamento di umore.

“ Ho finito…” continuò lei, estraendo un paletto dalla tasca posteriore dei jeans e avvicinandosi a lui, che sembrava molto sorpreso.

“ Spike, tu sei un killer e avrei dovuto fare questa cosa * anni * fa!”

Spike la guardò negli occhi.

“ Sai che ti dico? Fallo. Maledettamente fallo e basta!”

“ Cosa?!”

“ Poni fine al mio tormento: vederti ogni giorno, ovunque vado, ogni volta che giro lo sguardo. Portami… fuori da un mondo che ha te all’interno!” disse lui, strappandosi di dosso la camicia e gettandola via.

“ Uccidimi e basta!”

Buffy lo fissò, poi alzò il paletto e si allungò verso di lui.

Spike chiuse gli occhi aspettando la sua fine, ma lei si fermò all’ultimo secondo.

Si guardarono negli occhi, incapaci di pronunciare anche una sola parola.

All’improvviso Spike afferrò Buffy per gli avambracci e la baciò con indicibile passione.

Lei ricambiò il bacio.

Il tutto andò avanti per qualche secondo, poi lei si ritirò indietro con un piccolo suono di sbigottimento, portandosi una mano alla bocca.

Guardò imperterrita Spike e lui ricambiò lo sguardo, entrambi respirando affannosamente.

Il paletto era misteriosamente scomparso dalle mani di Buffy.

Lentamente, lei lasciò cadere la mano dalla bocca, e si riavvicinò a Spike, mettendogli entrambe le mani dietro la sua testa e spingendolo a sé.

Si baciarono ancora, con più passione di prima, se possibile.

Spike spostò le sue mani all’altezza della schiena di lei, afferrandola, baciandole la guancia e scendendo fino al lato del collo.

“ Spike… ti voglio!” esclamò lei ansimante.

“ Buffy, ti amo…” rispose Spike senza staccare la sua bocca dal suo collo.

Spike si tirò indietro. Buffy lo fissò.

“ Dio, ti amo così tanto…”  ///

 

 

Spike si svegliò di soprassalto, balzando seduto sul letto, trattenendo un respiro inutile per lui.

Buffy non si era accorta di nulla e continuava a dormire, a breve distanza da lui.

“ Oh.. dio, no…!” esclamò Spike, a bassissima voce.

Il suo sguardo cadde ancora sulla ragazza e la sua espressione serena lo intenerì contro la sua volontà.

“ Ti prego.. no..” continuò il suo mantra.

 

< Oh mio dio: Dru aveva ragione!> capì, e per la prima volta pensare a Drusilla non lo tormentò più, non lo fece stare male, non gli provocò la fitta al cuore a cui ormai si era abituato. Ma tutto ciò non lo rallegrava, perché sapeva già di non essere certo passato ad una situazione migliore!

 

Immerso nei suoi pessimistici pensieri, Spike cercò di riaddormentarsi, tenendosi il più vicino possibile alla sua sponda: meglio evitare vicinanze… troppo tentatrici.

Ma passò metà mattina sveglio ad osservarla dormire e a chiedersi perché la sorte gli avesse giocato un tale scherzo.

 

< E’ solo un sogno, o meglio.. un incubo, solo un maledetto brutto sogno! E non lascerò che mi condizioni l’esistenza, e soprattutto questa vacanza!> giurò a se stesso, e per un po’ riuscì a chiudere occhio.

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“ Sveglia, Spikey, sono le sette e mezza, il sole tramonterà presto!” esclamò Buffy, scuotendolo leggermente.

Spike dovette controllare i suoi istinti quando la vide.

Buffy aveva scelto di indossare l’abito bianco che lui aveva intravisto alla cassa; ma vederglielo addosso non reggeva paragoni: era stupenda, quell’abito sembrava nato esclusivamente per lei.

In più, finalmente aveva deciso di lasciare sciolti i suoi capelli,ora appena lavati, dopo averli imprigionati per tre giorni in una coda fatta un po’ frettolosamente.

Le ricadevano dietro le spalle, in morbide onde, mentre alcune ciocche ribelli le incorniciavano il viso.

Era bellissima e Spike non riusciva a spiccicare parola.

 

(p.s. .. in caso non l’aveste notato, le parti tra ///  /// sono solo sogni… potevo avvisarvi all’inizio.. ma sono troppo perfida… )

 

PARTE 18

 

“ Beh, che c’è? Ti sei morso la lingua nel sonno?” lo prese in giro Buffy.

Spike continuò a rimanere in silenzio, ma decise di alzarsi, e si chiuse in bagno per prepararsi.

 

< Uff… stavolta si è tenuto su la T-shirt.. No, cattiva Buffy, a te non importa, ricordi?>

 

“ Sai, sembra proprio che ormai io mi sia abituata alle abitudini di voi vampiri: ho dormito per tutto il giorno e ora mi sento davvero attiva!” commentò lei, a voce abbastanza alta perché lui la potesse sentire.

“ Qual è il programma stas..” domandò, ma quando lo vide uscire dal bagno le parole mancarono a lei!

Spike aveva indosso i nuovi pantaloni, che gli stavano a pennello, e la camicia nera, lasciata un po’ sbottonata sul davanti… e sotto non c’era nessuna maglietta!

“ Oh! Sei così…sei così.. così .. nero!” esclamò Buffy, odiandosi per essere apparsa così impacciata.

“ Sembra che tu non sia la sola ad avere cambiato look, raggio di sole!” disse lui, felice di aver riacquistato il suo autocontrollo.

“ Ad ogni modo, pensavo di  mangiare fuori e poi.. che ne dici di starcene distesi in spiaggia a prendere la luna?” propose lui.

“ A far che?!”

“ Non ci hai mai provato, passerotto? E’ molto bello..”

“ Non saprei.. e comunque, non ho un costume, quindi..”

“ Intendi dire * questo *?” disse lui, aprendo un cassetto dell’armadio, estraendone un bikini celeste, ornato da brillantini argentati, gettandolo sul letto.

 “ Ma quando.. ?“ si limitò a chiedere Buffy, prendendolo tra le mani per ammirarlo meglio.

Doveva ammettere che Spike aveva davvero buon gusto!

“ Sei rimasta chiusa in quel camerino per così tanto che avrei avuto anche il tempo di comprare l’intero negozio!” rispose lui.

“ Allora, ti piace?”

“ Spiiiiiiiike, è bellissimo! Sicuro, ti ripagherò anche questo quando..”

“ No, passerotto, questo è davvero un regalo da parte mia… nonché uno spudorato subdolo espediente per vederti mezza nuda!” spiegò lui, con un sorrisetto beffardo e malandrino.

“ Tu… porco!Ad ogni modo… grazie!” rispose lei, chiudendosi in bagno per provarlo.

Spike non sapeva se odiarsi o farsi i complimenti per quella mossa: una notte in spiaggia con Buffy in bikini a pochi passi da lui… esisteva una maggiore sfida per mantenere il suo autocontrollo?

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Quando uscirono, il Receptionist, salutandoli non poté fare a meno di complimentarsi per la loro impeccabile eleganza!

Dopo avere mangiato qualcosa lungo la strada e fatto un giro panoramico per la città, i due si diressero alla spiaggia più vicina.

 

“ Che stai facendo?” esclamò Buffy, vedendo Spike prendere due lettini da un ombrellone.

“ Li porto in riva, così li possiamo usare! Tanto di notte non c’è mai nessuno qui a controllare.. e non so te, ma io non voglio sdraiarmi sulla sabbia…”

“ Avevi detto che non eri un ladro!” lo accusò lei.

“ E infatti non sto mica rubando, sto solo prendendo in prestito!” chiarì lui, aprendo i due lettini in riva.

“ Perfetto, ora non ci resta che toglierci i vestiti!” commentò lui, slacciandosi la camicia.

 Buffy aveva qualche problema a farlo.

 

< Andiamo, è solo un bikini, non devi vergognarti a mostrarlo! E non è di certo la prima volta che indossi un bikini di fronte a un maschio: quanti giorni hai trascorso in piscina coi tuoi amici? E c’erano anche Xander, Oz… maschi! Posso farcela!> si autoincitò Buffy, abbassandosi la zip lungo la schiena.

 

E allora perché si sentiva gli occhi del biondo puntati addosso come se lui le stesse facendo una radiografia?

E cosa più importante… perché questo le faceva piacere?

E ancora di più le piaceva vedere Spike con addosso solo un paio di boxer neri  che  sembravano  gridarle ‘Saltami addosso! ‘

“ Sei un incanto, passerotto!” esclamò lui, non appena lei si decise a togliersi del tutto l’abito bianco, riponendolo con cura ai piedi del lettino.

Buffy si limitò a sorridere a Spike, per quanto fosse tentata di ricambiare il complimento!

Si sdraiarono entrambi sui rispettivi lettini, a breve distanza.

“ Sai, è un po’ come prendere il sole, ma è meglio: l’aria è calda, ma non soffocante, c’è più quiete e l’unico rumore che si ode è quello delle onde dell’oceano…” commentò Buffy, chiudendo gli occhi per gustarsi meglio quel momento.

“ Sapevo che ti sarebbe piaciuto! Ad ogni modo, dolcezza, con un cielo così stellato è davvero un peccato chiudere gli occhi…” disse lui e lei seguì quel consiglio, ammirando le miriadi di stelle che si rispecchiavano nell’acqua, tanto da non capire più dove finisse l’oceano ed iniziasse il cielo.

Stettero lì per un po’, senza parlare e senza guardarsi, se non di sfuggita, quando l’altro era distratto.

 

 

PARTE 19( Piccolo richiamo a ‘ La Profezia ‘ )

 

Ma Spike non era certo il tipo da starsene fermo e tranquillo per troppo tempo.

“ Facciamo un bagno?” le propose, alzandosi.

“ Cosa? A quest’ora?!”

“ Perché? Mai fatto un bagno di mezzanotte?”

“ Per prima cosa, sono quasi le due di notte, quindi non si può chiamare bagno di mezzanotte; e in secondo luogo.. no, mai..” ammise lei.

“ Che vita triste che devi avere avuto finora!” la commiserò lui.

“ Hey! Almeno io non provengo da una città che se sei fortunato c’è il sole una volta l’anno!” ribatté lei.

“ Appunto, passerotto: mi sono rifatto nella non-vita!” spiegò lui.

“ Allora?” la interrogò.

“ Non lo so… poi forse l’acqua è troppo fredda e..”

“ C’è solo un modo per scoprirlo!” rispose lui, e prima che lei potesse rendersene conto, Spike la prese per mano e la trascinò di corsa in acqua con lui, sollevando un sacco di spruzzi.

Spike le lasciò la mano, tuffandosi tra le onde con maestosa eleganza.

Non avendo più scelta, Buffy seguì il suo esempio.

“ L’acqua è perfetta, si sta così bene…” mormorò lei, standosene distesa a fare il morto a galla, lasciando che le onde la cullassero.

Ma il relax durò poco, perché Spike emerse dall’acqua di soppiatto, ribaltandola.

“ Grrr! Brutto..” cominciò a inveire lei, ma lui la interruppe.

“ Idiota, pervertito, scemo, stupido, bastardo da,da,da … conosco la melodia a memoria, passerotto! Sei un po’ troppo prevedibile!” commentò lui, ridendo.

“ Ah siiiiiiiì? Allooora …” disse lei, avvicinandosi faticosamente a lui, per via dell’acqua alta fino alla gola, per poi immergere le mani sott’acqua all’altezza dei suoi fianchi, accarezzandoglieli con fare sensuale, confondendolo non poco.

“… prevedi un po’ *questo *!” esclamò abbassandogli decisa i boxer e scappando via ridendo, domandandosi dove avesse trovato la sfacciataggine per uno simile scherzo.

 

< Beh, questo era definitivamente imprevedibile… Meno male che non ha visto.. quanto ho apprezzato il gesto!> si disse Spike con sollievo, ritirandosi su i boxer e lanciandosi all’inseguimento della ragazza.

 

“ Hey, hey, dai, tregua, bandiera bianca!” esclamò lei, nuotandogli vicino.

“ Ti va una bella gara di nuoto?” gli propose e Spike certo non si tirò indietro, e in breve misero alla prova le loro velocità e resistenze, alternandosi le vittorie.

 

Dopo un’abbondante mezz’ora tornarono a riva, stanchi ma contenti, e Buffy fu silenziosamente grata a Spike per avere preso quei lettini: infangarsi nella sabbia non le andava proprio come idea.

 

<  Mm.. da bagnato è ancora più sexy… No, no, no, basta con questi pensieri pericolosi… E’ un vampiro, è un nemico, ma a volte è così facile dimenticarlo..> pensò lei, guardandolo, senza abbassare lo sguardo nemmeno quando i loro occhi si incontrarono.

Questo inquietò il vampiro.

 

< Che ha da guardare? Ho qualcosa che non va, forse i capelli?O forse.. ha notato * quella cosa * ..prima?> si chiese preoccupato.

 

Buffy smise di guardarlo, adocchiando l’orologio.

“ Spike, sono quasi le quattro e un quarto! Asciughiamoci in fretta e torniamo all’Hotel!”lo avvisò.

Ora era l’avvicinarsi dell’alba a preoccuparlo, ma riuscirono a rientrare appena in tempo.

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Spike si svegliò a causa del continuo rigirarsi senza sosta di Buffy nel letto.

Aveva un’espressione tormentata e si lamentava nel sonno.

“ No, lasciami andare, ti prego…”  esclamò, stringendo un lembo del lenzuolo.

“ Non voglio… io voglio vivere.. NOOOOOOOO!” urlò.

Spike non ci pensò due volte e l’afferrò per le spalle, scuotendola leggermente.

“ Buffy, svegliati, Buffy, stai sognando!”

E lei si svegliò.

“ Era terribile, ho avuto un incubo…” cominciò, poi guardò il suo orologio, dove le lancette fosforescenti segnavano le nove e venti di mattina.

“… e non posso nemmeno dire nel cuore della notte!” ironizzò.

“ Ad ogni modo, c’era il Maestro che mi stava uccidendo di nuovo…” spiegò lei, ancora visibilmente scossa.

“ Che intendi dire con ‘ di nuovo ‘ ?” chiese Spike confuso.

“ Ti sei mai chiesto perché ci sono in giro due Cacciatrici anziché una? Il fatto è che io sono semplicemente morta annegata, per un po’, poi… Xander mi ha riportato in vita!” spiegò lei, decidendo che era meglio non fare anche il nome di Angel.

“ Ma questa volta era orribile: non c’era nessuno ad aiutarmi… e io ho cercato di fuggire e correre via, ma lui mi ha afferrato con quegli artigli e.. oh mio dio!” si agitò nuovamente lei.

“ Shh, shh, passerotto, era solo un brutto sogno, adesso è finita, va tutto bene!” le sussurrò lui, massaggiandole la schiena con movimenti circolari e lenti e lasciandole appoggiare la testa alla sua spalla, ancora una volta priva di maglietta, ma quel contatto non sembrò dispiacerle, più che altro stava mettendo in crisi Spike, che temeva di tradirsi.

Dopo qualche minuto, Buffy sembrò calmarsi e sollevò la testa sorridendogli.

“ Grazie, ora va meglio…”

Lui ricambiò il sorriso, separandosi da lei, ma Buffy non sembrò gradire il gesto.

“ Potresti.. tenermi qui con te, per favore?” chiese con un filo di voce.

 

Spike la interrogò con gli occhi, domandandosi chi fosse quella ragazza che aveva davanti, perché anche se aveva l’aspetto di Buffy non si stava certo comportando come Buffy era solita fare.

Lei sorrise, capendo i suoi dubbi.

“ Sai, quand’ero una bambina e avevo gli incubi, mamma mi confortava sempre, proprio come hai fatto tu prima, e.. mi teneva fra le sue braccia per tutta la notte, per tenere i brutti sogni lontano da me… Perciò, potresti fare la stessa cosa, solo per stavolta?” gli chiese, osservando divertita che era già la seconda volta che gli parlava dei suoi ricordi d’infanzia … ma con lui le riusciva così facile parlare di qualsiasi cosa…

“ Ti rendi conto che stai chiedendo di fare una cosa del genere al tuo nemico mortale?” le fece notare Spike, ma ormai era lui il primo a non esserne più tanto convinto.

“ Vorrà dire che correrò il rischio!” mormorò lei, sdraiandosi assieme a lui e addormentandosi sulla sua spalla.

Spike l’abbracciò, apprezzando il calore di quel contatto… e combattendo l’impulso di saltarle addosso.

E almeno per quella notte vinse quella sua battaglia interiore, chiudendo gli occhi e desiderando di poterla tenere fra le sue braccia per sempre.

 

 

 

PARTE 20

 

Naturalmente, il desiderio di Spike non si realizzò, perché non appena Buffy si svegliò sgusciò dalle sue braccia, rinfilandosi i jeans e domandandosi cosa l’avesse spinta a fargli quella richiesta.

 

Per tutta sera né lei né lui si erano azzardati a parlare di quella mattina, comportandosi come se nulla fosse.

Anche se qualcosa di diverso c’era: non avevano chiacchierato molto come il loro solito, tantomeno si erano punzecchiati a vicenda e non erano nemmeno rimasti fuori per molto tempo.

Era solo l’una e mezza di notte ed erano già nella loro stanza a dormire.

Dopotutto, quella mattina entrambi avevano dormito poco o niente, tormentati da domande a cui avevano troppo paura di dare una risposta.

Spike sentì ancora Buffy muoversi nel sonno, ma capì subito che non si trattava più di un incubo, anzi, doveva essere un sogno davvero piacevole, a giudicare dal sorriso sul volto della ragazza e dal suo mormorio sommesso.

 

///  Non capiva né come né perché fossero finiti a letto assieme. L’unica cosa che al momento importava a Buffy erano le emozioni indescrivibili che quelle mani le stavano dando, scorrendo imperterrite per tutto il suo corpo, mentre la sua fredda bocca la ricopriva di piccoli baci, risalendo dalla sua spalla al lobo dell’orecchio, mordicchiandolo. ///

 

Il mugolio e il sorriso aumentarono, così come aumentò anche la curiosità di Spike.

 

/// “ Ti piace, passerotto,non è vero?” le sussurrò Spike, abbassandole le mutandine, ormai l’unico indumento che li   divideva. ///

 

“ Siiiììì…” mormorò lei e Spike la sentì.

 

///  Spike le diede un lungo bacio mozzafiato, mentre si posizionava sopra di lei. ///

 

Buffy continuò a gemere.

“ Non ti fermare!” esclamò.

 

<  Non ho più dubbi su che tipo di sogno sia! E se stesse sognando di …me? Del resto, io mi sono sognato lei ed era una cosa maledettamente inaspettata! Inoltre, abbiamo passato tanti bei momenti insieme qui, quindi.. potrebbe anche essere…> pensò lui, guardandola con più attenzione.

 

///  “ Non preoccuparti, non ho neppure iniziato!” la tranquillizzò lui, cominciando a farla sua con spinte dolci, ma decise. ///

 

“ Sssssssìììììì…di più…” disse Buffy, spingendo la testa indietro in completa estasi.

 

<  Dimmi che stai sognando di me, passerotto… Dopotutto, non stai facendo nomi… ti prego non fare il * suo* !>

 

///  Spike prese possesso di lei completamente, urlando appagato il suo nome, ma senza che lei urlasse il suo. Dopotutto, gli bastava la sua espressione appagata ed i lunghi gemiti di piacere come risposta.

Ad un tratto entrambi sobbalzarono, sentendo la porta aprirsi violentemente, e non credettero ai loro occhi quando videro di chi si trattava. ///

 

“ ANGEL!” esclamò Buffy, sempre nel sonno, sobbalzando.

 

Sentire quel nome per Spike fu un duro colpo e quella sua breve illusione si frantumò in mille pezzi.

Non volendo assistere oltre, si alzò e si infilò la T-Shirt, uscendo dalla stanza.

 

/// “ Cosa ci fai qui, ora?” gli chiese Buffy rivestendosi, ma senza scostarsi da Spike.

“ Buffy, come hai potuto? Tu sei mia!” ringhiò Angel, ignorando le sue domande e avvicinandosi, strappandola con violenza dalle braccia di Spike.

“ Lei ha fatto la sua scelta, e tu non puoi farci niente, amico!” gli rispose Spike, tirando Buffy di nuovo a sé, ma molto più dolcemente.

“ Oh, sì, c’è qualcosa che posso fare…” esclamò Angel con un ghigno, estraendo un paletto e avventandosi su Spike.

“ NOOOOOO!Angel, fermati!...” urlò lei, riuscendo a strappargli di mano il paletto, prima che fosse troppo tardi.

“… IO LO AMO!” ///

 

Buffy si svegliò di soprassalto, ansimando e portandosi una mano sul cuore.

Che cosa significava quel sogno, e soprattutto… Spike dov’era finito?

 

< Magari mi ha vista sognare e la cosa lo ha disgustato!> pensò.

 

Del resto, l’orologio segnava le quattro meno un quarto di mattina, era ancora buio e lo sarebbe stato ancora per un po’.

Uscì per cercarlo, forse sapeva dove poteva trovarlo.

 

Infatti, non si sbagliava: Spike se ne stava alla spiaggia, dove si erano recati la sera prima, ed era facilmente intuibile, dato che stava a pochi passi dall’Hotel.

Si avvicinò ulteriormente, ma senza farsi vedere da lui, anche perché le sembrava tutt’altro che di buon umore!

 

 

PARTE 21 ( Parole estratte da ‘ Down ‘ dei blink-182 … James e i Ghost of the Robot sono dei grandi... ma per me i blink rimangono sempre i numeri uno!!!!!)

 

Spike stava fumando una sigaretta, scagliando sassi nell’acqua, camminando nervosamente avanti e indietro.

“ E’ tutta colpa tua, tu, maledetto Faccia-Da-Cane-Bastonato! Che diavolo ci troveranno in te, Mr. Il-Mio-Mestiere-E-Piangermi-Addosso? Eppure, vinci sempre tu, tu mi porti sempre via le donne che amo…” gridò lui, rabbiosamente.

 

Buffy tornò all’albergo, prima che lui si accorgesse della sua presenza.

Ora era lei quella che camminava freneticamente avanti e indietro, traendo le varie conclusioni.

 

< Ha usato il plurale… donne! Ed è sempre stato fedele a Drusilla finora, può significare soltanto che.. Spike mi ama!> si disse shockata.

 

< Non è possibile, la sua è solo un’ossessione, e il mio è solo un sogno! Nessuno ama nessuno! Beh, no, a dire il vero, io amo qualcuno con tutta me stessa… Ecco, brava  Buffy, pensa al tuo Angel! Giusto, io adoro ogni cosa del mio Angel : i suoi capelli ingellati, il suo abbigliamento scuro, i suoi commenti spiritosi, il suo accento britannico, lo smalto nero sulle sue unghie… e i suoi occhi blu profondi.. Aspetta un attimo… Angel raramente fa commenti ironici, e poi lui è irlandese e non ha un accento marcato… non mette mai lo smalto nero… e soprattutto i suoi occhi * non sono * blu… Oh mio dio, io sto pensando a Spike… di nuovo! Così non va bene! Questa vacanza…>

 

“ Questa vacanza è stata la peggior idea che io abbia mai avuto!” commentò Spike, rientrando in camera.

“ Ho già pagato il conto giù alla Hall, adesso prendiamo le nostre cose e andiamocene! Manca circa mezz’ora prima  dell’alba, e non è il caso di sprecare un altro giorno qui…” la informò lui.

 

< … e di vederti diventare tutta un bollore per il tuo maledetto Mr. Anima!>

 

“ Hai ragione, questa vacanza è stata un’enorme errore! Sarò pronta in un minuto!” rispose lei, raccogliendo in fretta le sue cose.

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Il viaggio di ritorno fu all’insegna del silenzio, a parte le ore in cui Spike teneva accesa la radio, cambiando le stazioni e per far contenta Buffy a volte.. si fermava anche su quelle.. pop… per quanto lui le detestasse!

Pur di evitare il suo sguardo, Buffy aveva addirittura finto di dormire per un paio d’ore.

 

Verso il pomeriggio, raggiunsero Sunnydale e nel pieno rispetto delle sue tradizioni Spike buttò giù il cartello di benvenuto.

“ Quattro!” esclamò Buffy, incrociando le braccia.

“ Cosa?” chiese lui, contento che almeno avessero ripreso a parlare.

“ E’ la quarta volta che butti giù il cartello di benvenuto… mi domando solo perché si diano tanto disturbo a risistemarlo tutte le volte…” commentò lei.

“ Forse… perché così io posso buttarlo giù di nuovo!” sorrise lui.

Lei stava per sorridergli in risposta, ma si voltò dall’altra parte.

 

< No Buffy, ricordi? E’ iniziato tutto così… e tu non vuoi che inizi di nuovo, vero?> si rimproverò.

 

Dopo mezz’ora giunsero nei pressi di Revello Drive.

Stavolta non c’era nessun problema di luce diurna, perché il sole era oscurato da un tipico temporale estivo.

“ Bene, passerotto, siamo arrivati! Però ti conviene rimanere qui in macchina per un po’…almeno finché non si calma un po’…” le consigliò lui, parcheggiando davanti a casa sua.

La radio era ancora accesa e trasmise l’inizio di una canzone che per il solo intro energico di chitarra elettrica si guadagnò l’approvazione del biondo, che alzò il volume.

Buffy lo lasciò fare ed entrambi concentrarono la loro attenzione sulle parole.

 

 

THE DROPS OF RAIN THEY FALL ALL OVER

( LE GOCCE DI PIOGGIA CADONO TUTT ’INTORNO)

 

< Anche qui sta piovendo!> osservarono entrambi silenziosamente.

 

THIS AWKWARD SILENCE MAKES ME CRAZY

( QUESTO IMBARAZZANTE SILENZIO MI FA IMPAZZIRE)

 

< Puoi dirlo forte! Detesto questo tipo di silenzio…> pensò Buffy.

THE GLOW INSIDE BURNS LIGHT UPON HER

(IL BAGLIORE ALL’INTERNO BRUCIA LUCE SU DI LEI)

 

< Beh, qui di luce non ce n’è, ma lei è bellissima comunque…> si disse Spike, allungandosi lentamente verso di lei, che con sua grande sorpresa stava facendo la stessa cosa.

 

I ’ LL TRY TO KISS YOU IF YOU LET ME

(PROVERO’ A BACIARTI SE ME LO LASCERAI FARE)

 

 

Erano sempre più occhi negli occhi, e le loro bocche stavano per sfiorarsi, ma Buffy si tirò indietro tutto ad un tratto, aprendo la portiera.

 

THIS CAN’T BE THE END

(QUESTA NON PUO ’ ESSERE LA FINE)

 

“ Sai che ti dico? Un po’ di pioggia non mi farà male!” disse lei, precipitandosi fuori sotto l’acquazzone anche perché aveva proprio bisogno di una doccia fredda, e corse in casa, prima che Spike la potesse fermare, ma lui.. nemmeno ci provò, rimanendo in auto.

TIDAL WAVES THEY RIP RIGHT THROUGH ME

(LE ONDE DEL MARE SI SCAGLIANO FURIOSE DENTRO ME)

TEARS FROM EYES, WORN, COLD AND SAD

(LACRIME DA OCCHI ,CONSUMATE, FREDDE E TRISTI)

 

“ Già, è proprio questa la sensazione, amico!” commentò Spike con amara ironia, rivolto alla radio.

 

PICK ME UP NOW, I NEED YOU SO BAD

( PRENDIMI ADESSO, HO BISOGNO DI TE COSI ‘ TANTO)

DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN(2X)

(GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘(2X) )

 

< Ero così vicino… ma così lontano allo stesso tempo… Perché sto desiderando quello che non posso avere?>

IT GETS ME SO

DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN, DOWN(2X)

MI FA SENTIRE COSì ‘

(GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘,GIU ‘(2X) )

IT GETS ME SO

(MI FA SENTIRE COSì )

 

 

Quella canzone sembrava leggergli dentro, e Spike la lasciò proseguire.

 

 

YOUR VOWS OF SILENCE FALL ALL OVER

(I TUOI VOTI DI SILENZIO CADONO TUTT ’INTORNO)

THE LOOK IN YOUR EYES MAKES ME CRAZY

(LO SGUARDO NEI TUOI OCCHI MI FA IMPAZZIRE)

 

< Un momento! Il suo sguardo… lo sguardo nei suoi occhi! C’era qualcos’altro oltre la paura…>

I FEEL THE DARKNESS BREAK UPON HER

( SENTO L’OSCURITA ‘ SPEZZARSI SU DI LEI)

I ’LL TAKE YOU OVER IF YOU LET ME

( PRENDERO ‘ POSSESSO DI TE SE ME LO LASCERAI FARE)

YOU DID THIS

( TU HAI FATTO QUESTO)

 

< Probabilmente mi sbaglio… ma sento che forse non è ancora tutto finito con lei… Forse…> si disse, spegnendo la radio  mettendo in moto l’auto.

 

 

PARTE 22( ‘ Time is running out ‘ e Unintended ’ dei Muse)

 

Buffy corse su per le scale, chiudendosi la porta alle spalle.

Era sollevata dal fatto che sua madre fosse ancora fuori città: in quel momento non le andava di parlare con nessuno, voleva solo starsene da sola coi suoi pensieri.

 

< Oh, mio dio! Stava per… Stavo per.. Ma sono scappata, e chissà se ho fatto davvero la cosa giusta… Ma sicuro che l’ho fatta! Non potrebbe mai funzionare… gli altri non accetterebbero mai… non hanno mai realmente accettato Angel, e pensare che lui ha l’anima! Invece Spike non ce l’ha, perciò.. non può importargli sul serio di me… Già, è così, lui non mi ama, è solo convinto di farlo…> si disse, ma le bastava ripensare a quel suo sguardo in macchina per capire che si stava solo raccontando un mucchio di bugie.

Iniziò a piangere.

 

< Ho passato un’infinità di tempo cercando di dimenticare Angel, e l’unico che è riuscito a farmelo fare è il più sbagliato dei ragazzi! Perché? Che c’è che non va in me? Perché dobbiamo appartenere a due mondi tanto diversi? Perché deve sempre essere tutto così difficile? Spero solo di dimenticarmelo con la stessa velocità con cui mi sono in… No, Buffy, non ti azzardare a dirlo!> s’impose, gettandosi sul letto e addormentandosi esausta fra le lacrime e i singhiozzi.

 

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Si alzò la mattina dopo, felice e al tempo stesso sconvolta per non avere fatto altro che sognare Spike… sogni spinti, ovviamente!

 

< Così non va affatto bene, Buffy, non pensare a quel sexy.. non pensare a lui!> si ordinò.

 

Prese il borsone in cui aveva cacciato alla rinfusa tutte le sue cose, per metterle un po’ in ordine e aggiungere i nuovi abiti al suo guardaroba, ma quando le capitarono tra le mani il bikini che Spike le aveva regalato e l’abito bianco, quello che indossava quella mattina in cui aveva dormito fra le sue braccia; Buffy fu assalita dai ricordi e le lacrime minacciarono di scenderle di nuovo dagli occhi.

“ No, no, no, devo distrarmi…” mormorò, accendendo la radio sulla sua scrivania, sintonizzandosi sulla prima stazione a caso.

Stava iniziando una canzone e , forse incuriosita dal leggero schiocco di dita che l’apriva, decise di ascoltarla.

 

I THINK I ’M DROWNING ASPHYXIATING

( CREDO CHE STO ANNEGANDO, ASFISSIANDO)

 

“ Beh, non sei il solo…” disse Buffy, come se il cantante potesse sentirla.

 

I WANNA BREAK THE SPELL YOU ‘VE CREATED

(VOGLIO ROMPERE L ‘INCANTESIMO CHE TU HAI CREATO)

 

< Un incantesimo, dev’essere un incantesimo, non posso davvero sentire questo!>

 

YOU ‘RE SOMETHING BEAUTIFUL, A CONTRADICTION

(SEI QUALCOSA DI BELLISSIMO, UNA CONTRADDIZIONE)

 

< Per me lui è la più proibita delle contraddizioni…>

 

I WANNA PLAY THE GAME, I WANT THE FRICTION

(VOGLIO GIOCARE A QUESTO GIOCO, VOGLIO LA FRIZIONE)

 

< E’ vero, potrei, è la mia vita dopotutto, e se scelgo di rischiare nessuno può dirmi niente!>

 

YOU WILL BE THE DEATH OF ME

( TU SARAI LA MIA MORTE)

YEAH, YOU WILL BE THE DEATH OF ME

(GIA ‘,TU SARAI LA MIA MORTE)

 

< Su questo non ci sono dubbi!> sorrise lei.

 

BURY IT

(SEPPELLIRLA)

I WON ‘ T LET YOU BURY IT

(NON TE LA LASCERO ‘ SEPPELLIRE)

 

< So che non lo farà, il vero problema sono gli altri!>

 

I WON ‘T LET YOU SMOTHER IT

( NON TE LA LASCERO ‘ SOFFOCARE)

I WON ‘ T LET YOU MURDER IT

(NON TE LA LASCERO ‘ ASSASSINARE)

 

< Sì, non lascerò che loro condizionino un’altra volta la mia vita!>

 

OUR TIME IS RUNNING OUT

(IL NOSTRO TEMPO SCORRE VIA)

AND OUR TIME IS RUNNING OUT

(E IL NOSTRO TEMPO SCORRE VIA)

 

<  Puoi dirlo forte! Specialmente il mio, sarà già tanto se arrivo a vent’anni !>

 

YOU CAN’T PUSH IT UNDERGROUND

(NON PUOI SPINGERLO SOTTOTERRA)

WE CAN ‘ STOP IT SCREAMING OUT

(NON POSSIAMO FARGLI SMETTERE DI URLARE)

 

I WANTED FREEDOM, BUT I’M RESTRICTED

(VOLEVO LA LIBERTA ‘ ‘MA TROVO DEI LIMITI)

 

< Già, sembra che abbia dimenticato Angel, ma adesso c’è lui, ed è addirittura peggio!>

 

I TRIED TO GIVE YOU UP, BUT I ‘M ADDICTED

(HO CERCATO DI LEVARTI DALLA MENTE, MA MI HAI DROGATO)

 

< E’ vero, non c’è modo che io riesca a togliermelo dalla testa, e non so perché!>

 

NOW THAT YOU KNOW I ’ M TRAPPED, SENSE OF ELATION

( ORA CHE SAI CHE SONO IN TRAPPOLA, SENSO DI ESALTAZIONE)

 

< Ma lui non lo sa… o l’ha capito?>

YOU ‘LL NEVER DREAM OF BREAKING THIS FIXATION

(NON SOGNERAI MAI DI SMETTERE CON QUESTA FISSAZIONE)

< E… se la sua non fosse solo una fissazione?>

 

Con tutte quelle domande e quei dubbi nella testa, Buffy spense la radio, scendendo le scale.

“ E’ una maledizione:qualsiasi cosa io faccia.. mi fa pensare a lui! Devo fare chiarezza nella mia mente, una passeggiata è quello di cui ho bisogno!” esclamò, aprendo la porta, ma notò subito la musicassetta lasciata sul portico, sotto la quale c’era un foglio piegato.

Buffy sapeva già da parte di chi era, e col cuore in gola raccolse la cassetta e aprì il biglietto, leggendolo.

 

 

 

‘ Ciao, passerotto! Sai che non mi arrendo mai quando c’è una battaglia che voglio vincere… e sono determinato a vincere il tuo cuore, Buffy.

Sicuro, tu ora non mi crederai, starai pensando che sono parecchio ossessionato da te…

Quindi, penso che questa canzone (e vedrai che mi piace anche qualcosa che non sia solo punk o hard rock… ogni tanto!) possa spiegare esattamente cosa provo per te… anche meglio delle mie parole!

Beh, fa soltanto finta che sia ‘ non-vita ‘ quando il cantante dice ‘ vita ‘!

Scherzi a parte, ti prego, ascoltala attentamente.

E se finalmente mi crederai… raggiungimi stasera alla vecchia fabbrica… Ti aspetterò fino a mezzanotte.. e .. se non ti vedrò vorrà dire che non ti sei fidata di me, che non hai creduto in un ‘ noi ‘..

Perciò, lascerò questa città per sempre e tu non mi vedrai mai più, questa volta sul serio!

Sono qui, sperando che stanotte mi possa tuffare di nuovo in quel mare che sono i tuoi occhi!

Ti saluto per ora, raggio di sole.

Spike, o se preferisci… William Winters. ‘

 

Buffy sorrise nel leggere la firma, quella del suo fasullo marito, che però le aveva veramente fatto passare dei giorni stupendi, anche se troppo pochi.

Risalì in camera, rileggendo il messaggio e, un po’ arrabbiata per il fatto che Spike le avesse dato un ultimatum così breve e drastico; ma sinceramente colpita nel profondo dalle sue parole, Buffy inserì la cassetta nel registratore.

Si sdraiò sul letto ed attese che il silenzio dell’inizio del nastro venisse colmato dalle prime note… un dolcissimo arpeggio di chitarra acustica.

La ragazza chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dalla soave voce del cantante.

 

YOU COULD BE MY UNINTENDED CHOICE TO LIVE MY LIFE EXTENDED

(TU POTRESTI ESSERE LA MIA NON PREORDINATA SCELTA DI VIVERE LA MIA VITA RIPORTATO A NUOVO)

YOU COULD BE THE ONE I ’LL ALWAYS LOVE

(TU POTRESTI ESSERE QUELLA CHE AMERO ‘ PER SEMPRE)

YOU COULD BE THE ONE WHO LISTENS TO MY DEEPEST INQUISITIONS

(TU POTRESTI ESSERE QUELLA CHE ASCOLTA LE MIE PIU ‘ PROFONDE INQUISIZIONI)

YOU COULD BE THE ONE I ’LL ALWAYS LOVE

(TU POTRESTI ESSERE QUELLA CHE AMERO ‘ PER SEMPRE)

 

I ‘LL BE THERE AS SOON AS I CAN

(SARO ‘ LI ‘ NON APPENA POSSO)

BUT I ‘ M BUSY MENDING BROKEN

(MA SONO OCCUPATO A RIPARARE I ROTTI)

PIECES OF THE LIFE I HAD BEFORE

(PEZZI DELLA VITA CHE AVEVO PRIMA)

 

FIRST THERE WAS THE ONE WHO CHALLENGED ALL MY DREAMS AND ALL MY BALANCE

(PRIMA C’ERA QUELLA CHE HA SFIDATO TUTTI I MIEI SOGNI E TUTTO IL MIO EQUILIBRIO)

SHE COULD NEVER BE AS GOOD AS YOU

(LEI NON POTREBBE MAI ESSERE PIACEVOLE QUANTO TE)

YOU COULD BE MY UNINTENDED CHOICE TO LIVE MY LIFE EXTENDED

(TU POTRESTI ESSERE LA MIA NON PREORDINATA SCELTA DI VIVERE LA MIA VITA RIPORTATO A NUOVO)

YOU SHOULD BE THE ONE I ’LL ALWAYS LOVE

(TU DOVRESTI ESSERE QUELLA CHE AMERO ‘ PER SEMPRE)

 

I ‘LL BE THERE AS SOON AS I CAN

(SARO ‘ LI ‘ NON APPENA POSSO)

BUT I ‘ M BUSY MENDING BROKEN

(MA SONO OCCUPATO A RIPARARE I ROTTI)

PIECES OF THE LIFE I HAD BEFORE

(PEZZI DELLA VITA CHE AVEVO PRIMA)

(2X)

BEFORE YOU

(PRIMA DI TE)

 

Assaporò intensamente le ultime note e i gorgheggi, poi, commossa, Buffy stoppò la cassetta.

Ora sapeva cosa fare.

 

PARTE 23

 

Buffy uscì di casa verso le nove e mezza di sera, felice che finalmente fosse buio.

Aveva passato l’intera giornata a riascoltare quel nastro, rimandando avanti e indietro la canzone, tanto da averla imparata a memoria ormai, e nel pomeriggio aveva messo a soqquadro il suo armadio, in cerca di qualcosa di speciale da mettersi e alla fine aveva scelto la gonnellina rossa con la cinturina dalla fibbia a forma di pipistrello; alla quale aveva abbinato una camicetta nera semitrasparente, guarda caso… i colori preferiti di un certo qualcuno…

S’incamminò verso la fabbrica e lo vide da lontano: stava appoggiato alla portiera della sua macchina, fumava una sigaretta con un visibile nervosismo e… era bellissimo!

 

Gli si avvicinò, e la gioia negli occhi del vampiro quando la vide era indescrivibile.

“ Buffy, sei venuta!”

“ Non illuderti troppo, Spike! Sono qui solo per riportare a casa la jeep!” lo freddò lei, e quella gioia svanì.

“ Ma certo, l’auto.. me n’ero dimenticato…”

“ Che c’è? Pensavi che bastasse farmi ascoltare una canzoncina sdolcinata piena di belle parole per toccare il mio cuore? Non cambia proprio niente!” continuò lei, andando verso la jeep, mentre Spike la seguiva, domandandosi silenziosamente se lei avesse un cuore.

“ Ah, c’è ancora una cosa che devo dirti, Spike…” aggiunse lei, aprendo la portiera.

“ Che altro?” sbottò lui, sicuro che non sarebbe riuscita a ferirlo più di quanto non avesse già fatto.

Ma non capì perché lei avesse richiuso la portiera senza salire a bordo, e soprattutto perché gli stesse facendo il più radioso dei sorrisi.

“… non sei l’unico bravo attore !” esclamò lei, facendogli l’occhiolino.

“ Ma allora…? Ah, piccola perfida imbrogliona…” esclamò lui, facendole il solletico ai fianchi.

“ Beh, ho solo avuto un buon maestro!” si giustificò lei tra le risate, poi lui smise di farle il solletico.

 

“ Buffy, significa che…”

Lei lo interruppe, afferrandolo per le spalle e dandogli un lieve bacio a fior di labbra, senza dargli il tempo di dischiuderle.

“ Diciamo solo che qualcosa mi ha fatto capire che il tempo scorre via, e io ho deciso che voglio trascorrere il mio con te! Ma mi devi stare a sentire bene: io non farò nessun cambiamento…”

Stavolta fu Spike a interromperla con lo stesso metodo.

“ Non ce n’è bisogno; hai o non hai ascoltato quella canzone? Sono io quello che deve non-vivere la sua non-vita riportato a nuovo e che deve ricucire i pezzi..”

“ Dove vuoi arrivare?” chiese lei incuriosita.

“ Sembra che il mio piccolo vizio di uccidere la gente come dire… ti dia fastidio giusto un po’… quindi, io sarei perfino disposto a smettere!” le dichiarò lui.

Buffy non aveva parole.

“ Spike, ne sei sicuro? E’ un sacrificio troppo grande per te, significa andare contro la tua natura, non posso pretendere che tu smetta di bere sangue umano!” ammise lei, sinceramente colpita dal suo gesto.

“ Hey, hey, hey! Piano, passerotto, calma: io non ho mai e poi mai detto che avrei smesso di bere sangue umano, ho solo detto che avrei smesso di * uccidere * gli umani!” chiarì subito lui.

“ Quindi, se consideri che di solito faccio fuori un paio di persone a notte, quattro o cinque quando sono proprio in forma…” continuò, ben consapevole che alla Cacciatrice quel discorso non piaceva affatto, a giudicare da come lo stesse guardando storto.

Ma non gli importava, lui doveva arrivare al punto.

“… se non li uccido, ma mi limito semplicemente a qualche morso, fanno.. uhmm…”

Gli mancavano solo una calcolatrice, una visiera e forse anche un paio di occhialini, perché in quel momento Spike sembrava in tutto e per tutto un ragioniere alla prese con un difficilissimo bilancio!

“ …facciamo una dozzina di persone terrorizzate, ovvio, ma solo leggermente dissanguate, a notte!” concluse lui.

“ Che cosa?! Non se ne parla nemmeno; al massimo quattro!” contestò Buffy.

“ Undici!”

“Cinque!”

“Dieci!”

“ Sette, è la mia ultima offerta: prendere o lasciare!”

“ Affare fatto!”

“ Ti immagini la faccia del Signor Giles se mi vedesse adesso, a negoziare sul totale delle persone alle quali puoi fare male?” commentò lei e un istante dopo entrambi scoppiarono a ridere.

“Ad ogni modo, passerotto, anch’io ho qualcosa da chiederti..”

Lei lo guardò con sospetto.

“ Non preoccuparti, non è un grande cambiamento, più che altro un piccolo favore: potresti eliminare Demoni&Co … con un ritmo un po’ più lento?”

“ E’ il mio lavoro, dopotutto, Spike! Ma confronto a ciò che tu hai rinunciato di fare per me, credo che sia il minimo che posso fare. Ok, Spikey, cercherò di non ucciderli troppo velocemente, contento adesso?” gli assicurò lei.

“ Certo, soprattutto perché alcuni di loro mi devono ancora un bel gruzzoletto a poker!” chiarì lui con un sorrisetto.

“ E io che pensavo che fosse il tuo senso dell’amicizia a farti fare questa richiesta!” commentò lei sarcastica, tirandogli un giocoso pugno sulla spalla.

“ E comunque, poker?!” lo interrogò.

“ Beh, si da il caso che sia un altro dei miei modi di far su un po’ di soldi!” spiegò lui, inarcando un sopracciglio.

“ Hey, a proposito, tu mi devi ancora pagare per tutto quello che ti ho comprato!” le ricordò lui.

“ Scordatelo! Le cose sono cambiate ora che sei il mio ragazzo..”

“ Aspetta! Come mi hai appena chiamato?” la interruppe lui con l’entusiasmo che traspariva dai suoi occhi blu.

“ Beh, ragazzo: sei o non sei il mio ragazzo adesso?” chiese lei, domandandosi se per caso stesse andando troppo in fretta, spaventandolo.

Ma Spike le sorrise dolcemente.

“ Sempre, micetta, sempre!” mormorò, giocando con i suoi capelli.

 

 

PARTE 24

 

“ Perfetto! Quindi, lo sai, no? I ragazzi fanno sempre regali alle loro ragazze…” gli fece notare lei, arruffandogli i capelli.

“ Così non vale, passerotto! E comunque così posso dire di averti già comprato così tante cose da essere a posto per due maledetti anni di compleanni, Natali, giorni di S. Valentino e anniversari…” ribatté lui, per poi cingerle i fianchi, ridacchiando quando si accorse della cintura, che non aveva ancora notato.

“ Ad ogni modo, non lo sai che c’è un’altra cosa che i ragazzi fanno sempre con le loro ragazze?” le sussurrò lui all’orecchio, per poi scendere fino all’angolo della sua bocca.

“ Uhmm.. mi domando quale possa essere..” mormorò lei ironica, per poi incontrare le sue fredde labbra, che la coinvolsero in un lungo appassionato bacio rovente… il loro primo vero bacio ufficiale!

 

“ Mm.. è anche meglio che nei miei sogni…” commentò Buffy, passandosi soddisfatta un dito sulle labbra.

“ Sogni?” ripeté Spike, incuriosito.

“ Sì, Spike, sogni. E quella notte, quando sei corso alla spiaggia, eri * tu* quello che stavo sognando, ma tu hai frainteso tutto!”

“ Come sai della spiaggia e perché non me l’hai detto prima?”

“ Perché non mi hai detto che mi amavi?”

“ Mi avresti creduto?”

“ Non puoi rispondere ad una domanda con un’altra domanda!”

“ Guarda che hai iniziato tu, dolcezza!”

“ Touchè!” sorrise lei.

Spike le sorrise in risposta, ma poi si fece serio.

“ Ho passato più di un secolo convinto di amare, ma solo questi pochi ultimi giorni mi hanno fatto capire il vero significato della parola ‘ amore ‘ : te, Buffy!”

Non servirono parole a Spike per capire quanto la ragazza avesse apprezzato quella frase: gli bastava guardarla negli occhi.

“ Spike, non ricordo l’esatto momento in cui il mio ‘ Ti odio ‘ è diventato ‘ Mi piaci ‘ , ma so che il mio ‘ Mi piaci ‘ diventerà un ‘ Ti amo ‘ molto presto…” gli confidò lei, baciandolo con tutto il trasporto che aveva.

 

“ E questo mi terrorizza…” aggiunse, quando dopo un’eternità si staccarono.

“ Hai paura?!” chiese lui, non molto lusingato da quella affermazione.

“ Sicuro! Voglio dire… è pazzesco, no? Prima di questa vacanza tu per poco non mi uccidevi!” gli fece notare lei.

Spike scoppiò a ridere.

“ Te la sei bevuta! Ti ho già detto che a noi vampiri piace spararle grosse! Certo, prima non potevo dire di amarti… ma non ti avrei uccisa comunque, non per quella volta, almeno… Avevo solo intenzione di darti un morso di punizione… Le minacce di morte erano così, per scherzo…” spiegò lui, rigirandosi una delle sue lunghe ciocche fra le dita.

“ Volevi darmi un…che?!” aggrottò le ciglia Buffy, con fare incredulo.

“ E’ come un morso d’amore, è solo che è un po’ più doloroso… altrimenti che razza di punizione è?” ghignò lui.

“ E.. un morso d’amore com’è?” chiese lei, stranamente intrigata da quel discorso.

Spike sorrise, la baciò per l’ennesima volta e scese fino al suo collo, felice nel vedere Buffy dargli un così ampio accesso… ma si limitò solamente  a farle un normalissimo succhiotto.

“ Te lo mostrerò presto, amore!” mormorò, dandole un bacio sulla fronte.

“ Ma non qui, e non adesso!” chiarì.

“ Nooo?” inarcò un sopracciglio lei.

“ Sai, stavo pensando ad un posto più carino, con un grande letto matrimoniale in un’elegante stanza di un certo Hotel..”

“ Fammi un po’ indovinare… questa volta non finirà tutto in una battaglia di cuscinate?” lo provocò lei, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio.

“ Mm…penso *proprio* di no!” rispose lui, emettendo un verso di soddisfazione, simile a un gattone che fa le fusa.

“ L’idea mi alletta! E mi sa tanto che il nostro amico Receptionist sarà felice di vederci ancora!”

“ Ok, salta su, passerotto! Il Signore e la Signora Winters stanno per tornare!” la incitò lui, aprendole la portiera della ormai a lei più che familiare Desoto.

“ Contaci, Spikey, ma prima c’è una cosuccia che devo fare…”

 

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EPILOGO

TRE GIORNI DOPO

 

Il taxi lasciò Joyce davanti a casa.

Mentre cercava le chiavi di casa nella borsa, la donna notò subito di sfuggita un foglio sistemato sul parabrezza della sua jeep.

“ Dio, ti prego, fa’ che non sia una multa!” si augurò, avvicinandosi, costatando con sollievo che la sua preghiera era stata esaudita.

 

< Probabilmente sarà il solito volantino pubblicitario…> pensò, aprendo il misterioso foglio e leggendo.

 

‘ Ciao mamma, spero che tu stia bene! Prima di tutto, sta’ tranquilla, non sono scappata di casa… stavolta! E’ solo che…

Ti ricordi l’incidente? Che domanda stupida, certo che te lo ricorderai! Beh, diciamo che io e il proprietario dell’altra auto abbiamo fatto una constatazione talmente amichevole… che ce ne siamo andati via insieme per un po’ !

Ah, quasi dimenticavo, il proprietario ti saluta e spera di assaggiare presto un’altra delle tue favolose cioccolate con marshmallows…

Già, mamma, hai indovinato… è proprio * lui *! ;)

Ci vediamo presto, ti farò sapere io quando!

Baci, Buffy. ‘

 

“ Mi sa che era meglio la multa!” esclamò Joyce, ripiegando il foglio.

Si era già preparata una solenne ramanzina da fare alla figlia per i danni dell’auto che le aveva nascosto; ora avrebbe rincarato la dose per questa sua nuova bravata.

Ma nel suo cuore di mamma, da una parte Joyce era felice che ci fosse Spike con la sua bambina… dall’altra era preoccupata per lo stesso motivo!

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Willow era rientrata dalle sue vacanze due giorni dopo la Signora Summers, e dopo avere sbrigato le faccende più urgenti, si era messa ad ascoltare i messaggi nella segreteria.

I primi cinque erano piuttosto banali, uno nemmeno era rivolto direttamente a lei, finché non ascoltò l’ultimo.

 

<< Ciao Will, sono Buffy! So che adesso non sei a casa, ad ogni modo, spero che tu stia passando una bella estate! La mia è favolosa! A proposito, eccoti le grandi novità: adesso sono a Rio de Janeiro con Spike, che ora è il mio ragazzo!Vi mandiamo tanti baci, torneremo per il weekend! >>

 

Willow, che non aveva capito più nulla dalle parole ‘ con Spike, che ora è il mio ragazzo ‘ , sentì l’amica ridacchiare e mormorare qualcosa sottovoce a qualcuno, che si avvicinò prendendo la cornetta.

Le bastarono le prime parole per capire di chi si trattava.

 

<< D’accordo Rossa, non è vero, stavamo solo scherzando!>>

 

Willow tirò un sospiro di sollievo, ma dopo una breve pausa sentì il vampiro riprendere il discorso.

 

<< Prima cosa: non siamo a Rio, ma solo a circa 380 Km da Sunnyhell. Seconda: non torniamo nel weekend, ma a fine mese! E terza, la più importante: è * solo Buffy* che vi manda  tanti baci! Anche perché tutti i miei baci sono solo per una ragazza molto speciale…>>

 

Willow sentì Buffy ridacchiare e poi un inconfondibile rumore di sbaciucchiamenti.

 

<< “ Non è vero, passerotto?” (sbaciucchiamento)  “ Oooohhh, Sssspiiiiiiiiiiiiiiiike!!”>> e dopo un altro po’ di gemiti e risatine varie, Willow sentì riagganciare la cornetta e il classico ‘ beep ‘ di fine messaggio.

 

“ Povera me… e ora come diavolo faccio a dirlo agli altri?” esclamò Willow, shockata, mettendosi le mani nei capelli.

 

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FINE