DA DUE, A TRE, A QUATTRO (Seguito di “ CAMBIAMENTO D’IDEA, CAMBIAMENTO DI VITA”)

Autrice: Lu

 

 

 

Personaggi principali: Spike/Buffy e...

Disclaimer: sempre tutto solo e soltanto di Joss..

 

NC 17 ( + che altro x la violenza… credo..)

 

Riassunto : il titolo dice tutto! Non saprei definire bene il genere: è tanto dark in certe parti quanto lo è fluffy in altre! Inoltre, è un AU, quindi… preparatevi a cose molto ,molto, ma molto alternative!

 Ah, dimenticavo, non sono molto brava con le scene di grandi lotte, scusatemi!!!

 

PARTE 1

 

“ Raccontamelo ancora!” esclamò Buffy, godendosi il vento che proveniva dal finestrino abbassato della Desoto nera che sfrecciava per la strada.

“ Ma sarà la cinquantesima volta, dolcezza…” protestò il proprietario dell’auto, che, per nulla intimorito dal semaforo rosso, aveva deciso di passare comunque, anche perché non c’era pericolo che i due potessero morire in un incidente!

Anzi, questo gusto del rischio non faceva altro che aumentare la loro adrenalina.

“ Lo so, Spike, ma mi piace così tanto sentire come hai ucciso la tua prima Cacciatrice! Mi piace ascoltare ogni tua avventura e tu ne hai così tante…”

“ E’ naturale, passerotto: sono socio del ‘ Club dei Notturni ‘ da più di un maledetto secolo! Nonostante tu ne sia entrata a far parte da solo tre mesi, ci siamo già divertiti parecchio nella tua città, ti ricordi?” disse lui, svoltando ad un incrocio senza nemmeno prendersi la briga di scalare la marcia, facendo emettere alle ruote uno stridere fortissimo.

Ma il suo irresponsabile e pericolosissimo modo di guidare occupava una delle prime posizioni nell’infinita lista delle cose che Buffy adorava di Spike.

 

“ Sicuro! Quella è ciò che chiamo una vendetta!” sorrise lei.

“ Già. Soprattutto quando hai dato fuoco alla tua ex scuola, io stesso non avrei saputo fare di meglio!” si complimentò lui.

“ Ho solo portato a termine il lavoro che avevo iniziato tempo fa…”

“ Uh?”

“ Avevo incendiato la palestra per sconfiggere alcuni vampiri; ma il Preside non l’ha presa molto bene e mi ha espulso! Così, d’ora in poi non potrà più espellere nessuno, per due ragioni: perché la scuola non esiste più… e, naturalmente, perché lui è morto!” rise lei, contagiando anche lui.

“ A proposito della tua città, mi domando ancora perché tu non abbia ucciso tua madre…” commentò Spike, pensieroso.

“ Beh, l’hai vista quando le abbiamo fatto visita: hai visto quanto sia patetica la sua vita. Se l’avessi uccisa le avrei solo fatto un favore, credimi! Piuttosto, la faccia che ha fatto quando ti ha visto uscire dalla sua stanza da letto era impagabile! E le tue parole: ‘ Ho appena incontrato il suo uomo… una persona davvero.. squisita! ‘ , sei stato così divertente! Chissà come avrà reagito quando è tornata nella sua camera… Pover’uomo, sono certa che si conoscevano a malapena, che si erano ubriacati in qualche squallido bar e finiti a letto, come fa sempre lei… lui si è semplicemente trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato!” e i due finirono per ridere di nuovo.

“ Bene, la nostra gita on-the-road finisce qui!” commentò lui, una volta raggiunta la loro destinazione.

“ Allora, micetta, pronta a far festa?” le chiese retoricamente, spegnendo la macchina e tirandola a sé per un bacio violento.

“ Mm… certo! Ho voglia di fare un gran casino!” sorrise lei, mettendosi a cavalcioni su di lui.

“ Ad ogni modo, mi stavo domandando se a te va di… fare una certa altra cosuccia prima…” gli sussurrò, mordicchiandogli l’orecchio, mentre gli levava il giaccone e provvedeva a fare la stessa cosa con la camicia.

Per tutta risposta, Spike reclinò il sedile

 

 

Dopo poco più di un’ora, scesero dalla macchina e Spike si guardò intorno, sospirando felice.

“ Oh, mia amata Inghilterra, quanto mi sei mancata!” esclamò, con uno sguardo malinconico.

“ Che vuoi che ti dica, passerotto? Sono un sentimentale!”

“ E ora andiamo a fare il nostro bel massacro!” disse, prendendola a braccetto.

“ Una cosa che davvero mi piace degli Osservatori è che solo le loro Riunioni sono private, ma non il posto! Che sprovveduti!” rise il biondo, mentre entrava nell’edificio.

All’ingresso trovarono una signora che li bloccò.

“ Sono spiacente, Signori, ma è un incontro privato, non potete entrare!” li informò.

Buffy la guardò con aria di sufficienza e Spike le si avvicinò rapido, tappandole la bocca, mentre la donna lo guardava con puro terrore negli occhi.

“ Ultime notizie, mia cara, noi li incontreremo. Ecco il mio biglietto da visita!” esclamò, rompendole il collo in un solo gesto, per poi scaraventarla a terra.

“ Spike! Hai appena ucciso una donna innocente che non ti aveva fatto nulla… Allora, gentiluomo dei miei stivali, dove sono finite le tue buone maniere?” lo sgridò Buffy, incrociando le braccia.

Lui la guardò, inclinando la testa, non riuscendo a capire che cosa stesse succedendo.

 

< Da quando le da fastidio se ammazzo qualcuno?>

 

“ Perché prima non mi hai chiesto se volevo farlo io?” sbuffò lei, alzando gli occhi.

Lui sorrise.

“ Scusami, piccola! Ad ogni modo, c’è pieno di gente da far fuori qui, e lei non era poi questo gran divertimento, credimi!” le confessò e lei smise di tenergli il broncio.

Nel frattempo, anche i loro uomini li avevano raggiunti, pronti ad intervenire.

Stavano tutti davanti alla porta della Sala Principale, all’interno della quale si stava svolgendo un’importante assemblea.

Nonostante l’intera stanza fosse isolata acusticamente, grazie al loro udito soprannaturale i due biondi potevano facilmente udire l’intera conversazione.

E uno dei temi principali che uno degli Osservatori stava trattando era proprio Spike.

 

<<    William il Sanguinario è stato avvistato a Sunnydale pochi mesi fa; quindi è tornato e pare anche che non sia più solo… si mormora che la sua partner sia perfida, spietata e pericolosa come lui… >>

 

Dall’altra parte, Buffy sorrise a Spike.

“ Stanno parlando anche di me e con quanti complimenti! Che carini, quasi, quasi non li uccido..” commentò lei, e Spike la guardò perplesso, ma lei ridacchiò.

“ Tesoro, stavo solo scherzando… li elimineremo tutti!”

 

<< Ha lasciato di nuovo la città, mi domando dove possa essere ora.. >>

 

Mentre l’uomo parlava, la porta fu abbattuta con un gran frastuono, facendo allarmare l’intero Consiglio.

 “ Più vicino di quanto possiate immaginare!” esclamò Spike, mostrando le zanne, facendo il suo ingresso con Buffy, accompagnati dalla loro gang, che immobilizzò tutti.

“ Ascoltatemi tutti, state buoni e tranquilli e nessuno si farà male…” li avvisò il biondo, per poi scoppiare in un’agghiacciante risata.

“ Ma chi prendo in giro? Urlate, correte, lottate, fatevi prendere dal panico, agite come più maledettamente vi pare; per voi è finita comunque!”

 

Uno degli Osservatori indicò Buffy tremante.

“ La Cac… Cacciatrice? Ma… tu.. tu eri morta!” balbettò incredulo.

“ Correzione, caro: * Ex* - Cacciatrice …” sorrise lei, avanzando verso di lui.

“.. e per favore.. se non ti dispiace, preferirei non-morta!” continuò, limitandosi solo a rivelare il suo vero volto.

 

Spike le aveva insegnato a giocare con le loro prede, invece di attaccarle subito, e lei sembrava avere imparato a meraviglia la lezione.

In effetti, nessuno aveva ancora fatto la benché minima mossa: gli Osservatori erano accerchiati dagli uomini di Spike e Buffy, e questi ultimi continuavano a girare, ciascuno dal lato opposto, attorno ai malcapitati, che colti di sorpresa, non avevano scampo e disponevano solo di poche armi: qualche paletto e un paio di balestre.

Uno degli Osservatori, precisamente quello che aveva riconosciuto Buffy, si liberò dal vampiro che lo immobilizzava e, forse in preda alla disperazione, agguantò una balestra sul tavolo, deciso a colpire Spike; ma prima che potesse premere il grilletto, Buffy lo spedì a terra con un poderoso calcio allo stomaco.

Il colpo gli fece perdere l’arma, e lei fu più rapida di lui nel recuperarla, puntandogliela contro.

“ Tsk, tsk, Pessima Mossa! Visto che ti piace così tanto… tieni, assaggia la tua stessa medicina!” disse, scagliandogli una freccia nel cuore.

“ Allora, chi è il prossimo?” domandò la bionda.

 

Il suo gesto diede il via ad uno scontro senza esclusione di colpi, dove ciascuno lottava per la propria sopravvivenza.

 

 

 

 

Dopo aver fatto fuori quattro o cinque persone, Spike si avventò sul suo obiettivo principale: Quentin Travers, il capo del Consiglio, che approfittando della gran confusione, aveva cercato di scappare, inutilmente.

Infatti, si sentì preso per il collo e sollevato dal biondo ossigenato.

  Vuoi andartene via proprio nel bel mezzo della mia festa? Così mi spezzi il cuore!” commentò sarcastico, stringendo con più forza, ma senza soffocarlo.

Allentò la presa e lo rimise a terra, ma con un pugno lo sbatté al muro.

“ Ah, Quentin, Quentin, quando imparerai a farti i tuoi maledetti affari? Ti piacerebbe se tenessi un diario con ogni singolo dettaglio della tua intera vita e tutti lo leggessero? Beh, non che tu abbia questo tipo di problema…” lo informò premendolo ulteriormente contro il muro, con un sorriso sadico.

“ La tua vita sta per finire.. più o meno.. ORA!” disse, azzannandolo e prosciugandolo in poco tempo.

 

Spike notò che anche Buffy aveva affondato i canini nel collo di una delle poche vittime rimaste: c’erano pochi mucchi di polvere, probabilmente dei vampiri più inesperti e una strage di morti, più qualche agonizzante.

“ Beh, immagino che il Party sia finito!” commentò Buffy, gettando a terra il suo ‘ spuntino ‘.

Oramai erano rimasti solo loro due nell’edificio. I loro servi si erano dileguati, impauriti dall’incombere dell’alba.

“ Vieni mia Regina, torniamo a casa!” esclamò cingendole un braccio attorno alla vita e allontanandosi con lei.

 

“ Oh Spiiiiiike, è stata una meravigliosa notte e c’è solo un modo per finirla come si deve…” sorrise lei lasciva, spingendolo alla portiera della Desoto, avvigghiandoglisi e infilando una mano nella tasca dei suoi pantaloni.

“ Oh, piccola, sì! Allora, non ti ho soddisfatto a sufficienza prima? Sembravi..”

Ma lei lo interruppe, sfilandogli dalla tasca quello che cercava e allontanandosi da lui.

“ … fammi guidare!” esclamò, sventolandogli le chiavi dell’auto in faccia.

Lui sorrise.

“ Passerotto, sai che ti amo e non ti posso negare nulla, ma.. NEMMENO MALEDETTAMENTE PER SOGNO!” disse, strappandole le chiavi di mano e mettendosi al volante.

“ Tu sei perfido!” mise il broncio lei, entrando dall’altro lato.

“ Sempre, amore!” ghignò lui, mettendo in moto e sfrecciando via.

-------------------------------------------------

 

UNA SETTIMANA DOPO ( NEW YORK)

 

Buffy si precipitò come una furia nella stanza da letto della loro nuova dimora.

Trovando il suo Compagno ancora addormentato, gli saltò addosso, strattonandolo.

“Spikey, Spikey! Alzati e risplendi, pelandrone mio, ho notizie grandiose!”

Appena il tempo di finire la frase e si trovò con la schiena pressata al freddo pavimento e Spike a cavalcioni su di lei, che le stringeva forte i polsi e le ringhiava contro, seppur amichevolmente.

“ Come hai osato chiamarmi, amore?” ma il bacio impetuoso che seguì ( e le confermò che lui era tutt’altro che un pelandrone) le impedirono di rispondere per un po’.

“ Tesoro, non è il momento di giocare alla lotta!” sorrise lei, liberandosi.

“ Non puoi immaginare cos’ho scoperto!” esclamò misteriosa, uscendo dalla stanza.

“ Beh, illuminami!” disse lui, seguendola in quello che aveva l’aria di essere uno studio.

Infatti, c’era una larga scrivania e uno scaffale con diversi libri, per lo più di magia, materia che affascinava Spike.

Buffy si sedette al tavolo, dove c’era uno strano libro, aperto.

“ Quando abbiamo ‘ festeggiato ‘ con gli Osservatori… “ esclamò la bionda, sorridendo al ricordo.

“… nella confusione, mi sono presa un .. souvenir da quel posto: il loro Diario! Ed è parecchio interessante.. parla anche del tuo Sire, lo sai?” spiegò lei e lui le si sedette accanto, sempre più interessato.

“ Descrive la maledizione… ma anche il modo per toglierla!”

Spike perse il suo entusiasmo a quelle parole.

“ Si tratta solo di questo? Del modo per togliergli l’anima? Amore, sapevo già della clausola della felicità… e se lo fa felice ciò che fa felice me… NON SE NE PARLA MALEDETTAMENTE!” ringhiò, stringendo possessivamente Buffy a sé.

“ Allora, lo sapevi già…” commentò lei delusa.

“ E immagino tu conosca anche l’altro modo…”

 

“ Altro modo?” ripeté il vampiro, incuriosito.

“ Già… c’è un rituale… qualcosa che ha a che fare col sangue di uno zingaro discendente da quello che ha maledetto Angelus… più un incantesimo mistico e alcuni ingredienti che non sapevo nemmeno che esistessero… sembra praticamente impossibile!” commentò la vampira, consegnandogli il Diario.

Dopo averlo letto, Spike si mise a ridere.

“ Dolcezza, è un gioco da ragazzi! So già dove trovare tutto quello che ci occorre e l’incantesimo è parecchio facile, è Greco Antico… ed ero brillante negli Studi Classici…” sorrise lui, ricordandosi della sua vita umana.

“ C’è solo un problema: come facciamo a trovare un discendente?”

Stavolta fu lei a ridere.

“ Tesoro, niente di più facile…” commentò lei, aprendo il Diario ed estraendone un foglio.

“ I nostri cari Osservatori hanno ben pensato di fare una lista di tutti i discendenti sparsi nel mondo.. al fine di proteggerli, suppongo…Ad ogni modo, indovina un po’? Uno di loro abita nelle vicinanze…” continuò lei, mostrandogli il foglio.

“ .. e credo che vivrà ancora per poche ore… ho ragione, amore mio?” disse con un malvagio sorriso, malvagio come quello del suo Compagno.

“ Ti ho mai detto che Io. Ti. Amo, passerotto?” disse, baciandola con tutta la passione che aveva.

“ Mm.. più o meno, tanto quanto te l’ho detto io, il che significa solo.. cinque o sei… milioni di volte!” rise lei, baciandolo con lo stesso trasporto.

Spike la sollevò, sdraiandola sul tavolo con sé, buttando a terra i libri.

“ Credo che quello zingaro fortunato attenderà almeno un altro paio d’ore prima di morire!”

 

PARTE 2

 

3 SETTIMANE DOPO (SUNNYDALE)

 

“ Grande l’idea di far intrufolare qualcuno dei nostri ragazzi nella gang del Maestro! Così potevamo sempre sapere cosa c’era nell’aria finora!” commentò Buffy, uscendo dalla macchina.

“ Già. Saremmo potuti venire qua subito dopo aver ucciso quello stupido zingaro, ma abbiamo fatto bene ad aspettare: domani sarà il giorno di S.Vigious, dolcezza. Tu ancora non lo sai, ma è una festa davvero importante per noi vampiri: di solito si va in giro a fare un po’ di casino e una specie di rito..” spiegò Spike, accendendosi una sigaretta.

“ Ma tu non lo fai, ho ragione?”

“ Passerotto, non sono mai stato uno che ama le tradizioni! Inoltre, è l’occasione giusta per sconfiggere il Maestro: i miei ragazzi si occuperanno di una buona parte della sua banda, sanno già cosa fare; altri saranno ben lontani dalla Vecchia Fabbrica; quindi ci sarà solo un ristretto gruppetto dentro. Naturalmente ci saranno di sicuro i suoi più fedeli, forti e pericolosi servi, servi non è nemmeno la parola giusta, sono il braccio destro del Maestro. Sono dei validissimi combattenti, ma sono certo che noi due avremo la meglio!” disse Spike, conducendo la sua amata nella cripta che avevano fortunatamente trovato inabitata.

“ Puoi scommetterci, amore mio! Ad ogni modo, faremo meglio a fare un po’ d’allenamento, sei d’accordo?”

Per tutta risposta, Spike le diede un potente calcio sul mento che la mandò a sbattere contro un sarcofago.

“ Vedo che sei d’accordo!” ghignò lei, prima di ricambiare il colpo, se possibile, ancora più forte.

Il loro combattimento durò fino all’alba, momento in cui si addormentarono avvinghiati l’una all’altro, esausti, ma soddisfatti da tutto quell’allenamento.

 

---------------------------------------------------

La sera dopo, i due biondi si diressero alla Vecchia Fabbrica, non prima di avere ‘ cenato ‘ abbondantemente: dopotutto, l’impresa che dovevano compiere richiedeva molte energie!

Le supposizioni di Spike erano esatte: a causa di quella festività erano rimasti solo pochi vampiri di guardia all’ingresso, ed eliminarli per lui e la sua Compagna fu facile come bere un bicchiere d’acqua… anzi…. di sangue!

Ma quello era solo il ‘ Livello Uno ‘ della partita che dovevano giocare: all’interno dell’edificio li attendeva una considerevole folla; ragione per cui i due decisero di dividersi.

 

Buffy trovò subito una dozzina di vampiri ad accoglierla minacciosamente.

“ E tu chi saresti?” disse uno di loro, avvicinandosi.

Lei staccò una trave dal muro e la usò per infilzarlo, facendone fuori un altro con l’altra estremità.

“ Io sono l’ultima persona che vedrete!” disse, dando il via ad una lotta forsennata, dalla quale ovviamente uscì vincitrice.

“ Bene! Proprio come ai vecchi tempi!” commentò, guardando soddisfatta i vari mucchietti di polvere.

Prese la trave e si diresse verso l’altro gruppo di rinforzi che stava giungendo.

“ Adesso avete una possibilità: schierarvi dalla parte giusta o… diventare un cumulo di cenere!” li informò e loro vedendo lo spettacolo dietro le sue spalle, capirono che forse la prima alternativa era la migliore.

 

********************************** (contemporaneamente)

 

Anche Spike aveva il suo bel da fare, ma nemmeno lui aveva problemi a sbarazzarsi degli avversari… per alcuni non aveva nemmeno bisogno di un paletto.

Quando arrivarono gli altri scagnozzi, vedendo la facilità con la quale lui aveva battuto la netta maggioranza di combattenti, lo guardarono shockati.

“ C-Chi s-sei tu?” chiese timorosamente uno di loro.

“ Sta a te deciderlo: posso essere un amico… “ e con uno scatto lo sbatté al muro, estraendo un paletto e puntandoglielo al cuore.

“ … o un nemico! Allora, tu cosa preferisci?” disse, rimettendosi il paletto in tasca, spingendolo a terra e dandogli le spalle, allontanandosi.

Il vampiro più inesperto si rialzò, raccolse da terra un pezzo di legno e si avventò come una furia su Spike.

Ma il biondo, che non aspettava altro, si girò e afferrò il pezzo di legno.

“ Allora, mi preferisci come nemico… Gran brutta scelta!” esclamò, spingendoglielo nel cuore.

Mentre l’altro esplodeva in una nuvola di polvere si rivolse agli altri, che erano rimasti a guardare la scena immobili e ammutoliti.

“ Spero che voi non facciate il suo stesso errore!” disse tranquillamente, togliendosi la polvere dal suo adorato giaccone.

 

Buffy e Spike si ritrovarono al centro della Fabbrica, dove da lontano potevano già scorgere la grande gabbia dove erano sicuri che si trovasse Angel.

Ma sapevano anche chi era pronto ad accoglierli.

 

“ I miei complimenti! Siete riusciti ad arrivare fino a questo punto; è un peccato che la vostra corsa finisca qui!” esclamò Xander, apparendo da un lato della gabbia.

I due biondi potevano intravedere all’interno Angel, privo di sensi, incatenato e ferito brutalmente in più punti.

“ Sono annoiata…” esclamò una voce femminile, proveniente dall’altro lato della gabbia, e subito dopo videro Willow fare il suo ingresso con in mano un paio di grosse forbici affilate.

“ … e quando mi annoio mi piace giocare col mio cucciolo, e se voi me lo portate via sarò molto infelice…” continuò lei, avanzando lentamente, facendo scivolare le forbici lungo le sbarre della gabbia, e il suono riecheggiò in tutto l’edificio.

La rossa raggiunse il suo Compagno, strusciandoglisi contro.

“ E io non voglio che la mia piccola sia triste!” commentò il vampiro moro, stringendola vigorosamente a sé, baciandola impetuosamente.

Buffy sbadigliò con fare annoiato e Spike interruppe il bacio tra Willow e Xander.

“ Scusatemi, ma vado di fretta, quindi… se avete finito con la vostra maledetta entrata ad effetto…” e tirò un pugno alla mascella di Xander.

“ … combattiamo!” ghignò il biondo.

 

Willow stava per aggredirlo, ma Buffy la fermò con un calcio nello stomaco.

“ Lasciamo i maschi per conto loro, combatti contro di me!” sorrise la bionda.

“ E tu chi saresti, biondina?” ghignò Willow, lanciando un calcio, ma Buffy saltò in tempo per schivarlo.

“ E’ una vergogna! Non mi conosci? E dire che siamo della stessa linea di discendenza, rossina!” commentò Buffy, ma stavolta Willow fu più veloce e la colpì con un pugno che le fece sanguinare la bocca.

Tutto sembrò divertire la bionda, che si asciugò il sangue con una mano, riprendendo il discorso.

“ Fammici pensare…” e intanto ricambiò il pugno, facendole sanguinare il naso.

“ Se io sono la Gran-Childe …” e le diede un altro micidiale calcio nello stomaco.

“… del Childe…” continuò, calciandola in un fianco.

“ … della Childe del tuo Sire… io sono la tua… uhmm.. “ stavolta non si fece ingannare e bloccò in tempo il pugno dell’avversaria.

“ .. tu sei la mia.. uhmm… Oh, al diavolo! Non sono mai stata brava con le parentele a distanza!” commentò, spingendola a terra ed estraendo il paletto.

 

******************************** (Contemporaneamente)

 

A pochi metri di distanza si stava svolgendo un'altra lotta, tra Spike e Xander, e quest’ultimo aveva ricambiato il colpo ricevuto con un calcio in faccia al biondo.

“ Fantastico! Sai, al giorno d’oggi è così difficile trovare un degno avversario!” rise il vampiro più esperto, prima di tirargli un forte pugno nello stomaco, seguito da un calcio in bocca e uno alle gambe. Poi lo sollevò e lo gettò a terra.

Il tempo che il vampiro più giovane impiegò a riprendersi permise a Spike di accendersi una sigaretta e gettare un occhio alle due vampire che stavano lottando: Buffy sembrava cavarsela egregiamente e vederla con il paletto in mano lo tranquillizzava.

Si scansò in tempo per evitare un potente calcio da parte del suo rivale, che era tornato all’attacco.

“ Che cosa? Ti metti a fumare nel bel mezzo di un combattimento?” chiese sorpreso, pronto a colpirlo con un pugno in faccia.

“ Hai ragione, amico, dovrei smettere!” disse il biondo, bloccando il pugno con una mano e togliendo la sigaretta dalla bocca con l’altra.

“ Fumare fa male!” ghignò, premendo il mozzicone ancora acceso contro la guancia del moro, che urlò per il dolore.

 

Ma fu un altro l’urlo che catturò la completa attenzione di Spike: quello di Buffy.

Si girò, vedendola a terra sanguinante, dopo che Willow l’aveva ferita al braccio e alla spalla con le forbici.

Voleva correre in un suo soccorso, ma Xander lo spinse a terra con un potentissimo calcio nella schiena.

“ Hey, la pagherai per questo!” esclamò il vampiro più giovane massaggiandosi la guancia marchiata dalla sigaretta.

 In preda alla collera più cieca, Spike si alzò ringhiando e mostrando le zanne.

“ Accetti un assegno…”   disse, avventandosi su di lui e facendogli sbattere la testa contro le sbarre della gabbia.

“… o preferisci i contanti?” ringhiò, prendendolo a pugni con un ritmo forsennato, fino a renderlo incosciente.

Spike vide che la sua Compagna si era rialzata, barcollando e coprendosi le ferite con l’altra mano, che ancora stringeva saldamente il paletto.

Stava per aiutarla, quando la sentì ridere, incurante del dolore.

 

“ Stupida sgualdrina! Fa un male infernale, ma non è il cuore… e non è legno!” disse, brandendo il paletto.

“ E’ inutile, povera ingenua, non puoi battermi! Sono una vampira forte e potente, mentre tu sei solo una debole principiante!” rise l’altra, avvicinandosi, decisa a darle il colpo di grazia.

 Ma con un ultimo sforzo, Buffy con un calcio le fece perdere le forbici e si gettò su di lei, immobilizzandola a terra.

“ Non puoi nemmeno iniziare ad immaginare con chi hai a che fare! Ero una Cacciatrice: ricordo perfettamente ogni singolo paletto che ho conficcato nel cuore di ogni vampiro che ho eliminato…” spiegò, alzando il paletto su di lei.

“… ma sono sicura che ricorderò con infinito piacere * questo * !” disse, facendo di lei un mucchio di polvere.

 

Xander aveva appena ripreso i sensi e quello spettacolo l’aveva sconvolto.

“ NOOOOOOOOOOOOOOO, Willow, NOOO!” ringhiò, prendendo le forbici e precipitandosi verso Buffy come una furia, deciso a tagliarle la testa.

Lei era troppo indebolita per reagire o scappare, ma c’era Spike, pronto a difenderla, armato dello stesso paletto che lei aveva usato per eliminare Willow.

“ Di che cosa ti lamenti? Raggiungerai la tua amata presto…” disse Spike, lanciandogli il paletto dritto nel cuore, senza che l’altro potesse scansarlo.

“ .. prima di quanto tu creda!” lo informò, vedendolo esplodere in un cumulo di polvere.

 

Buffy si aggrappò a lui, in preda ad un capogiro.

“ Passerotto, stai bene?” le chiese preoccupato, sorreggendola.

“ Non preoccuparti, è solo un graffietto, guarirà in men che non si dica!” disse lei, sforzandosi di non fare smorfie per il dolore.

Spike sapeva che mentiva: quelle ferite erano molto profonde e lei aveva perso una notevole quantità di sangue e ciò la stava indebolendo sempre di più.

Senza pensarci, si strappò un lembo della sua camicia, usandolo per fasciarle la spalla e il braccio, nel tentativo di bloccare l’ emorragia.

“ Era la tua camicia preferita!” commentò lei, con un filo di voce, apprezzando quel gesto.

“ Non importa, tengo molto di più a te!” spiegò lui, terminando la fasciatura.

“ Visto, amore mio? Abbiamo vinto!” sorrise debolmente la bionda, appoggiando la testa alla sua spalla.

“ Avevi forse qualche dubbio?” sorrise lui.

“ Il più è fatto… gli altri scagnozzi penseranno al Maestro, come abbiamo loro ordinato…. Dobbiamo solo liberare il mio Sire ancora…” spiegò lui, accarezzandole il viso, e gettando un’occhiata alla gabbia, vedendo Angel ancora disteso a terra.

“ Scusami, amore… ho paura che dovrai farlo da solo… perché credo che verrò meno per un po’…” lo avvisò Buffy, prima di svenire fra le sue braccia.

D’altronde, Spike se l’aspettava, con tutto il sangue che aveva perso era inevitabile.

 

La prese in braccio con delicatezza, raggiungendo il salone principale, dove lo attendevano quelli che poche ore prima erano i servi del Maestro, ora schierati dalla parte del vampiro ossigenato, che avevano riconosciuto come il più forte.

“ Abbiamo fatto come ci hai ordinato; eccoti le chiavi della gabbia, il Maestro le teneva nella cintura!” disse uno di loro, consegnando il mazzo di chiavi a Spike, che tornò alla gabbia, aprendola e togliendo i lucchetti alle catene, trascinando di peso Angel fuori dalla sua prigione.

Lo caricò sulla sua spalla, mentre sull’altra trasportava Buffy, e raggiunse la sua macchina.

Gli altri servi lo aiutarono a sistemare Angel sui sedili posteriori della Desoto, accanto all’altro ‘ ospite ‘ privo di sensi.

“ Bel lavoro, ragazzi! E adesso, godetevi la vostra libertà, non c’è più nessun Maestro a governarvi !” spiegò lui, coricando Buffy sul sedile anteriore, per poi mettersi al volante.

“ Allora, non ci farai da guida?” chiese uno degli scagnozzi!

“ Accidenti, no! Io odio questa città! Me n’andrò via il prima possibile! Quindi, buona fortuna, amico!” disse lui, mettendo in moto e allontanandosi.

“ Bene, sono in macchina con tre persone prive di sensi… “ commentò lui, inserendo un CD nell’autoradio.

“ Allora, fatemi un po’ di compagnia voi, Nirvana!”

 

PARTE 3

 

Spike si svegliò a notte inoltrata, perché dopo le fatiche della sera prima aveva proprio bisogno di una lunga dormita.

Infatti, non appena aveva fatto ritorno alla cripta, aveva incatenato chi doveva incatenare il più in fretta possibile; si era preso cura di Buffy, riuscendo a farle bere un po’ di sangue nonostante fosse priva di sensi, e poi l’aveva distesa a letto, dove l’aveva raggiunta un istante dopo.

 

In quel momento, la sua Compagna dormiva ancora e lui si mise seduto sul letto, tirandola a sé e appoggiando la testa al suo grembo, con la massima tenerezza.

Mentre le accarezzava i capelli, poteva notare con sollievo che le profonde ferite gravi della notte precedente si erano ridotte a piccoli lievi graffi, che sarebbero probabilmente scomparsi del tutto già entro fine serata.

Sentiva che lei era prossima al risveglio, infatti, pochi istanti dopo, la ragazza aprì gli occhi.

“ Ciao, micetta mia, come ti senti?” sorrise lui, accarezzandole il viso con il dorso della mano.

“ Mm.. come nuova!” mormorò lei, stringendo la sua mano.

“ Perfetto, perché c’è un sacco di lavoro da fare!” disse lui, alzandosi dal letto, ma lei lo tirò a sé, rotolò sul materasso, mettendosi sopra di lui, e gli strappò via quel che restava della sua camicia, in un solo gesto.

“ Hey, passerotto! Sono felice di vedere che ti sei ripresa alla grande!” ridacchiò, per poi cercare nuovamente di alzarsi.

“ Andiamo, dolcezza, dobbiamo lavorare…” ma si ritrovò disteso, perché lei non era della stessa idea. E glielo dimostrò percorrendo il suo petto con una lunga leccata.

“ Lavoro, lavoro…. Da quando sei diventato così zelante ?” lo guardò lei, con un sorriso malizioso, slacciandogli la cintura dei jeans.

“ Buffy, sai che lo voglio tanto quanto lo vuoi tu… ma… siamo in ritardo sulla tabella di marcia…” provò a dissuaderla Spike, ma poi sentì lei abbassargli la zip dei pantaloni, provocandolo con carezze molto audaci.

“ Oh, al diavolo!” ringhiò lui, prendendola con forza e spingendola sotto di sé.

“ E ora baby, vieni dal tuo Grande Cattivo!”

-------------------------------------------------

 

Circa un’ora dopo, si rivestirono e Spike le indicò il muro nell’altra stanza dov’era incatenato Angel, ormai sveglio, ma più spaesato che mai.

Spike restò nascosto, mentre Buffy si avvicinò al prigioniero.

“ Ed io che pensavo che il mio Sire usasse troppo gel… ma non avevo ancora visto te!” sorrise lei, mentre lui la osservava con curiosità, cercando di liberarsi dalle catene.

Era inquieto, e aveva la strana sensazione che non fossero gli unici nella cripta, perché avvertiva una presenza familiare.

“ Dove sono? Perché sono qui? E chi sei tu?”

“ Un tempo ero una patetica Cacciatrice…” rispose lei, ignorando le sue prime due domande; allontanandosi da lui, per poi tornare, abbracciata a Spike.

“ .. ma poi sono diventata la sua Regina! A proposito, io sono Buffy e non credo che voi due abbiate bisogno di una presentazione…” commentò lei, estraendo dalla tasca dei suoi jeans un mazzo di chiavi.

Angel non credeva ai suoi occhi: ecco la sensazione che aveva!

“ Spike!”

“ E’ un po’ che non ci si vede, Sire!” disse lui, con un sorrisetto, mentre Buffy provvedeva a slegarlo.

 

“ Mi hai salvato, grazie!” disse Angel, una volta libero, avvicinandosi all’uscita; ma Spike lo afferrò per le spalle, sbattendolo contro al muro.

D’altronde, Angel era ancora troppo debole per reagire.

“ Non così in fretta, amico!” esclamò il biondo, consegnandolo a Buffy, che lo bloccò tenendogli le mani dietro la schiena.

“ Non ti ho salvato per lasciarti andare… Ti ho salvato per poter tornare ai bei vecchi tempi!”

“ Sai meglio di me che non posso andare in giro con te ad uccidere la gente e a devastare le città…” disse lui, cercando inutilmente di liberarsi dalla stretta di Buffy.

“ Già… ma Angelus sì!” commentò il biondo, recandosi nell’altra stanza per poi tornare con in mano due calici colmi di sangue, dandone uno a Buffy, che lo avvicinò ad Angel.

“ A proposito, propongo un brindisi al suo imminente ritorno!” sorrise Spike, alzando il bicchiere.

 

“ Che diavolo vai blaterando? Cos’hai intenzione di fare?” chiese Angel nervosamente, guardando con desiderio il denso liquido rosso davanti ai suoi occhi, che aveva capito fosse sangue umano, ma che non si azzardava ad assaggiare.

“ Adesso noi facciamo un bel gioco; l’ho chiamato ‘ Uno, Due, Tre/ Senz’Anima Sei Te!’ “ ghignò Spike, bevendo il suo bicchiere.

“ Ti spiego brevemente le regole; inizia così: BEVI!” disse Buffy, spingendo il bicchiere nella bocca d’Angel, costringendolo a bere.

Ma dopo i primi sorsi non fu più necessario forzarlo: il suo istinto era prevalso sulla sua coscienza e, avendo recuperato le forze, si era liberato dalla morsa della bionda, strappandole di mano il calice e cominciando a bere avidamente.

“ Bravo bambino! Ti piace, non è vero? Perché per te questo sangue è speciale e proviene da un discendente dello zingaro che ti ha maledetto!” rise Buffy, aiutando Spike ad accendere alcune strane candele che iniziarono ad emettere un insolito fumo nero.

Il vampiro ossigenato aprì il Diario degli Osservatori alla pagina del rituale d’Angel, cominciando a recitare in Greco Antico la formula.

 

Dopo circa un quarto d’ora di fumo e lettura ininterrotta, Spike concluse l’incantesimo e le candele si spensero tutte nel medesimo istante, pur non essendosi consumate del tutto, e dagli occhi d’Angel uscì una scintilla che si dissolse.

Subito dopo, lui si accasciò a terra.

 

Mentre Spike e Buffy si chiedevano se avessero sbagliato qualcosa nel rituale, lo sentirono ridere, mentre si rialzava.

“ Siate felici, Bambini: Papà è tornato!” esclamò lui con un ghigno e una luce malvagia nel suo sguardo, che Spike conosceva molto bene.

 

“ Bentornato, Angelus!” disse Spike, per poi trovarsi un istante dopo con le spalle al muro e la mano del suo Sire che gli stringeva il collo.

“ Hai osato incatenarmi, hai osato sbattermi ad un muro, devi essere punito..” commentò lui, pressandolo ulteriormente.

“ Già.. ma non eri davvero tu, dopotutto… e comunque… io ti ho salvato e cosa ancora più importante… ti ho portato un’altra persona con cui puoi sfogare la tua rabbia: il Maestro è nel sotterraneo, puoi divertirti un po’ con lui…” rispose Spike a fatica, riuscendo a liberarsi della presa.

“ Uhm.. non hai tutti i torti…” sorrise Angelus, per poi rivolgere lo sguardo a Buffy, che non doveva aver preso molto bene l’aggressione verso Spike, a giudicare dal gelo con cui lo guardava.

“ Bene, bene, ragazzo, i miei complimenti, è bellissima!” commentò, guadagnandosi un mezzo sorriso da parte della ragazza.

“ Ad ogni modo, che t’è preso? Uccidere le Cacciatrici è passato di moda, così ora le vampirizzi?” aggiunse con un ghigno sfacciato.

“ Hey!” esclamarono i due biondi all’unisono, indignati.

 

“ Io non ho vampirizzato una Cacciatrice, io ho fatto mia per sempre la donna che amo!” chiarì Spike, mettendo un braccio attorno alla vita di Buffy e guardando il suo Sire con uno sguardo fiero.

“ Io sono quasi morta per salvare il tuo stupido fondoschiena e questo è il ringraziamento? Forse… avrei fatto meglio a lasciare quel dannato Diario al Consiglio e lasciare il tuo alter-ego con l’anima marcire in quella gabbia!” sbottò lei, guardandolo freddamente.

Spike ebbe paura per lei, ma la reazione di Angelus non fu quella che temeva: infatti lui scoppiò a ridere.

“ Beh, la tua biondina ha proprio un bel caratterino!” sorrise il moro, avvicinandosi per darle un buffetto sulla guancia.

“ Già, ma tu mi hai sentito, amico: * Mia * !” ringhiò Spike tirandola a sé, e Buffy sorrise al suo Compagno, ignorando completamente l’altro vampiro.

 

“ Hey, sta’ calmo, William! Non ho nessun’intenzione di rubarti la tua preziosa fidanzata; quell’ochetta gracilina non è nemmeno il mio tipo!” commentò lui, facendo innervosire Buffy, anche per il fatto che lui continuava di proposito a parlare solo con Spike, come se lei non fosse lì presente.

“ Sta’ pur certo che nemmeno tu sei il mio tipo, stupido pallone gonfiato!” ribatté lei, ma Spike le diede una gomitata e un’occhiata d’avvertimento.

“ Cosa c’è? E’ il tuo Sire, mica il mio; io non devo portargli alcun rispetto!”

“ Io sono il Sire del tuo Sire, piccola sciocca sfacciatella impudente dalla parlantina vivace: mi devi portare doppio rispetto!” le urlò Angelus spazientito.

“ Devo proprio?” chiese lei al suo Sire, guardandolo con occhi pieni di speranza.

Ma lui annuì.

“ Devi proprio, tesoro!”

“ Ok! Scusami Angelus. Non le intendevo veramente le cose che ho detto prima…” disse, rivolgendosi al suo Gran-Sire tenendo lo sguardo basso, come un bambino che ha litigato con un altro ed è costretto a fare pace contro la sua volontà.

 

“ Perdonala. E’ così giovane dopotutto, deve ancora imparare molte cose sulla nostra specie…” la giustificò Spike.

“ Da che pulpito! Si direbbe che pure tu abbia ancora molto da imparare! Hai reso una Cacciatrice una di noi, credo che questa sia la cosa più proibita che tu potessi fare!” commentò Angelus, con un atteggiamento dominante.

Ma Spike non si lasciò intimorire, reggendo il suo sguardo senza mostrare la minima soggezione.

“ Beh, mi conosci, io sono uno spirito libero!” ghignò il biondo.

Angelus sorrise.

“ Eccolo, il mio ragazzo! Ok, Buffy, ti perdono per stavolta, ma vedi di comportarti meglio la prossima volta: hai un così bel visino… sarebbe un peccato rovinartelo…” la minacciò lui.

Per quanto le costasse, Buffy si limitò ad annuire.

“ Bene! E adesso credo proprio che andrò a fare visita ad un vecchio amico…” disse lui, avvicinandosi al sotterraneo.

“ Ci sono anche un po’ di *giocattoli *, divertiti! Buffy ed io ce n’andiamo a fare un giro, ci si vede!” lo informò Spike, allontanandosi con la sua amata.

 

Angelus trovò il Maestro (che sussultò, vedendolo), incatenato al muro e imbavagliato.

Notò anche che su un tavolo c’erano  i ‘ giocattoli ‘ di cui parlava Spike: un paio d’accette, un paletto, una boccetta d’acqua benedetta, dei chiodi ( ovviamente, essendo un po’ la sua firma!) e un lungo coltello affilato.

Decise di iniziare con l’ultimo arnese, avvicinandosi al Maestro: poteva già sentire la sua paura.

“ Sai, torturare qualcuno è come andare in bicicletta: non ci si scorda mai come si fa!” disse lui, percorrendo col dito tutta la lunghezza della lama.

“ … Ora sono un po’ a corto d’esercizio…. Vediamo se so ancora pedalare! D’altronde, me l’hai insegnato tu, Nonnino! E’ tempo di vedere se l’allievo ha superato il maestro!” rise lui, puntando il coltello a pochi centimetri dalla sua faccia.

“ Ops, quasi mi dimenticavo…” disse, strappandogli bruscamente via il nastro adesivo dalla bocca.

“ … non è divertente se non urli!”

 

******************************

 

“ Amore, senti le sue grida? Sembra che il tuo Sire si stia divertendo parecchio!” commentò Buffy, stringendosi a Spike, mentre si allontanavano.

Lui le sorrise.

“ E di noi che mi dici? Possiamo divertirci un po’ pure noi? Ti va di andare a far visita all’Osservatore rimasto qui?” propose il biondo, mordicchiandole il collo.

“ Mm.. sai che ti dico? Non credo che lo uccideremo: ho parlato un po’ con lui il primo giorno che sono arrivata qui, e posso assicurarti che è diverso da tutti gli altri Osservatori; è un ribelle… e io ho una certa simpatia per i ribelli!” spiegò lei, prima di dargli un lungo bacio.

“ Come vuoi. Allora, che altro possiamo fare? Per l’Inferno maledetto, questa schifosissima città è così noiosa! Non vedo l’ora di partire!” esclamò lui, avvicinandosi nuovamente alla sua Childe per darle un altro bacio, ma lei non era della stessa idea.

Infatti, si allontanò da lui, incrociando le braccia e guardandolo offesa.

“ Hey! Lascia che ti ricordi che in ‘ questa schifosissima città ‘ noi ci siamo incontrati per la prima volta!” disse, aumentando il passo e lasciandolo indietro di proposito.

Spike sorrise tra sé : ecco il modo per passare il tempo: fare pace con Buffy. 

Lui riusciva sempre a farsi perdonare; non era né la prima, né tanto meno la seconda volta che litigavano.

D’altronde… l’amore non è bello se non è litigarello!

 

 

 

PARTE 4

 

UNA SETTIMANA DOPO (NEW YORK)

 

“ Oooooooh sì, mio Grande Cattivo, ancooora, di piùùùùù.. non fermarti!” lo incitò Buffy e ottenne un ringhio selvaggio di Spike in risposta, mentre lui aumentava il ritmo dei suoi movimenti, entrando completamente in lei.

Buffy raggiunse l’apice del godimento, scivolando nell’altro volto, certa che di lì a poco anche il suo Compagno l’avrebbe raggiunta nell’estasi.

E infatti fu così, e un istante dopo erano impegnati in un appassionato morso reciproco, se solo…

 

 

“ Non riesco a crederci: voi due siete ancora a letto! Non capisco che gusto ci troviate!” esclamò Angelus, entrando nella loro camera di soprassalto.

“ Beh…” ridacchiò Buffy, ritraendo le zanne, così come Spike, e tirando le coperte di seta rossa per coprirsi di più.

“ Forse dovresti trovarti qualcuna pure tu, visto che non c’è UNA SOLA MALEDETTA POSSIBILITA’ che facciamo un triangolo!” puntualizzò Spike, accendendosi una sigaretta, mentre lei gli leccava le ferite che gli aveva inferto.

 

“ Hey, che mi dici di Darla? Potresti tornare con lei…” propose, facendo un tiro.

“ E’ morta!” lo informò Angelus, ringhiando al ricordo.

“ Era la pupilla del Maestro, così Willow ne era gelosa… e lei e Xander l’hanno eliminata… di fronte a me…” raccontò, con la voce spezzata.

“ Non che lei mi amasse, al contrario, Darla mi odiava con tutta se stessa quando avevo la mia stupida inutile anima, però… E comunque, invece di punire Willow… il Maestro l’ha apprezzato e si è congratulato con lei e il suo Compagno… QUEL BASTARDO! Vorrei non averlo ucciso così in fretta!” ringhiò, tirando un pugno al muro, così forte che la sua mano sanguinò.

“ Così in fretta?! Angelus, quando siamo tornati alla cripta, tu stavi ancora torturandolo e sei andato avanti per tre maledetti giorni, finché non l’hai sentito supplicarti di ucciderlo!”

“ Spike ha ragione; credo che tu ti sia preso la tua rivincita! E per quanto riguarda Willow e Xander… anche loro ormai sono solo polvere, hanno avuto ciò che si meritavano! Ad ogni modo, mi dispiace per Darla, sembra che lei fosse molto importante per te…” disse Buffy, mostrandogli tutta la sua compassione.

“ Certo che lo era, era la mia Sire!”

“ Beh, niente t’impedisce di trovarti un’altra Compagna. C’è pieno di fanciulle là fuori, amico!”

“ Non so se ne troverò mai un’altra …Darla era speciale… queste ragazze qua sono così noiose, frivole.. nient’altro che uno snack saporito! A proposito, credo che me n’andrò a fare un giro … e a cenare! Ci vediamo dopo, piccioncini!” li salutò Angelus, uscendo.

 

Buffy si accovacciò accanto a Spike, graffiandogli lievemente il petto nudo con le unghie.

“ Lo sai che non mi piace molto il tuo Sire, ma… vorrei che anche lui fosse felice come noi!”

“ E noi siamo molto felici, non è vero, amore mio?” sussurrò lui, prima di baciarla brutalmente.

L’unica risposta di Buffy fu un lungo gemito e ben presto i due tornarono alla loro battaglia sotto le lenzuola: quella sera non sarebbero andati a caccia!

---------------------------------------------------

Angelus, al suo ritorno, li trovò ancora a letto, ma la cosa non sembrò infastidirlo più…. niente sembrava infastidirlo più.

“ Io amo questa città!” rise lui, incuriosendo i due biondi, che finalmente si erano decisi ad alzarsi e vestirsi.

“ Sei sicuro d’essere la stessa persona che è uscita da qui due ore fa?” chiese Spike, guardandolo con sospetto.

“ Certo. Diciamo che è successo qualcosa….” sorrise il moro.

“ Una ragazza?” chiese Buffy, ansiosa di sapere.

“ Una Dea!” sospirò lui.

“ C’è un Convento nelle vicinanze… e l’ho vista là, senza che lei si accorgesse di me. E’ così bella, così pura, così innocente… la voglio!” ghignò lui.

“ Vediamo se ho capito bene: ti sei innamorato di una suora?” chiese Spike, sbalordito.

“ Primo: tu ti sei innamorato di una Cacciatrice, quindi chiudi il becco! E secondo: no, lei non è una suora, non ancora! E puoi star certo che non lo sarà mai!” rise malvagiamente lui.

 

“ Allora, immagino vorrai startene un po’ solo; ti lasceremo la Residenza libera! Quanto tempo ti serve per vampirizzarla? Due, massimo tre giorni?” domandò Buffy, felice per lui, anche se non gliel’avrebbe mai mostrato.

I due vampiri risero e lei li guardò, interrogandoli con lo sguardo.

“ Passerotto, tu non conosci il mio Sire…”

“ Beh, alle ragazze piacciono lunghi e lenti corteggiamenti… quindi penso che mi ci vorrà un po’. Ad ogni modo, il convento è vicino ad un Cimitero ed ho già trovato un’elegante cripta: starò là, così la posso osservare costantemente. Non vedo l’ora di renderla mia per l’eternità; sarà meraviglioso corrompere la sua innocenza! Per adesso vi saluto, vi farò sapere io quando avrò finito!” li informò, andandosene.

---------------------------------------------------------------

UN MESE DOPO

 

“ Sono curiosa di incontrarla, speriamo sia una tipa simpatica!” commentò Buffy, tenendo per mano Spike, mentre si recavano al Cimitero dove Angelus li aspettava.

“ Il mio Sire mi ha detto che lei è molto speciale, ma non so cosa intendesse!”

“ Era ora, finalmente! Andiamo, venite nella cripta! La mia Drusilla è impaziente di conoscervi…” disse Angelus, facendo loro strada.

Quando entrarono, Spike e Buffy videro un’affascinante ragazza dai lunghi capelli corvini e dagli occhi scuri tendenti al violetto, seduta su un sarcofago.

Era vestita con un lungo abito bianco, ora macchiato dal sangue di quella che doveva essere stata la sua prima vittima.

Teneva in grembo una bambola di porcellana, alla quale pettinava amorevolmente i capelli, con uno sguardo sognante, mentre fissava con curiosità i due nuovi arrivati.

 

“ Ti faccio i miei complimenti, Angelus: è bellissima!” esclamò Spike, ma Buffy si schiarì la voce.

“ Ma tu sei molto più bella, mia Regina!”

“ Così va meglio! Ad ogni modo, hai ragione, è davvero incantevole, come la bambola che sta tenendo in braccio!” disse la bionda, avvicinandosi al sarcofago.

“ Benvenuta nel club, mia cara, io sono Buffy!” sorrise, tendendole la mano e chiedendosi perché lei non avesse ancora detto una parola.

Improvvisamente, la ragazza si alzò e corse fuori dalla stanza.

Gli altri tre la seguirono preoccupati.

Lei uscì all’aria aperta, osservando estasiata il cielo stellato, per poi mettersi a volteggiare allegra, ridacchiando.

 

“ Non sentite questa dolce musica? Le stelle stanno cantando nel cielo, dicendo che la bambina è felice perché ora ha trovato una nuova famiglia!” esclamò lei, senza smettere di girare.

Spike si avvicinò al suo Sire.

“ Per l’Inferno maledetto? Che diavolo sta blaterando? Angelus, non l’hai letto il suo manuale d’istruzioni, prima di vampirizzarla?”

“ Quello coi capelli scintillanti è un bambino cattivo…non avrà una fetta di torta all’ora del tè…” disse Drusilla, guardando offesa Spike.

 

Ciò fece ridere Buffy.

“ Mi piaci e mi piace il tuo parlare senza senso, lo sai? Credo che tu sia la bambina; quindi noi tre dovremmo essere la famiglia che hai trovato, giusto?” sorrise lei.

 “ Sì, hai indovinato! Tu avrai una doppia fetta di torta!” rispose Drusilla, ma all’improvviso si portò una mano alla tempia, guardandola con più attenzione.

“ Sento che un tempo tu eri un’altra te/ Quando il male per te era ciò che il bene ora è!” canterellò lei.

 

La sua filastrocca confuse tutti, ma poi Spike sorrise.

“ Hey, comincio a capire come funzioni: intendi dire che lei era una Cacciatrice prima di diventare la mia Compagna, vero?”

“ Cacciatrice?!” ripeté lei, aggrottando le ciglia.

“ Cos’ è una Cacciatrice? Tu lo sai? “ chiese, guardando la sua bambola, come se lei potesse risponderle.

“ Cosa?! Non le hai ancora parlato delle Cacciatrici?” chiese Spike, guardando sconcertato il suo Sire.

Angelus si avvicinò a lei, abbracciandola da dietro e tenendole la mano.

“ Dru, amore, una Cacciatrice è il nostro peggior nemico; uccide la nostra razza; ma non temere, finché ci sarò io con te nessuno potrà nemmeno sfiorarti, piccola mia!” le sussurrò, chinandosi per baciarla.

“ Mm.. ma lei…” piagnucolò Drusilla, indicando Buffy e stringendosi ad Angelus.

“ Io ero solo una che era costretta a prendersi cura del mondo, prima di capire che il mondo non si prendeva cura di me! Ci voleva solo la giusta persona che me lo mostrasse!” spiegò Buffy, sorridendo a Spike, prima di baciarlo.

 

Drusilla si tranquillizzò, sorridendole.

“ Già. Lo vedo, lo sento. Ora tu sei una killer, proprio come io sono una killer, non è vero mio Angel?”

“ Certo che lo sei, tu sei una crudele, spietata, mortale e fredda killer! Ho visto il modo in cui hai ucciso quel ragazzo…” sussurrò Angelus, mordicchiandole l’orecchio.

“ Mm.. sì, me lo ricordo quanto piangeva e urlava … proprio come mio zio urlava quando tu l’hai ucciso, e mio papà, e la mia mamma, tutta la mia famiglia, tu li hai uccisi tutti…” mormorò lei, strusciando il viso contro il suo.

“ Solamente per te, per averti tutta per me, mia Principessa!”

“ Non è adorabile?” disse lei, rivolta ai due biondi, graffiando la guancia d’Angelus e leccando via le poche gocce di sangue che n’erano fuoriuscite, mentre lui chiudeva gli occhi, appagato.

“ Beh, io preferisco essere tramortita, incatenata e legata ad un letto… quello sì che è puro romanticismo!” disse Buffy, sorridendo al ricordo.

Spike la stinse a sé, prima di darle l’ennesimo bacio focoso.

E i due mori, che non volevano essere da meno, seguirono il loro esempio.

 

“ E comunque… Principessa?!” chiese Buffy incuriosita, guardando Angelus.

“ Sì, io sono la sua piccola Principessa e lui è il mio oscuro Angel, venuto a salvarmi!” spiegò Drusilla.

“ Già, hai qualcosa da ridire, biondina? Vorresti essere chiamata ‘ Principessa ‘ anche tu?” domandò Angelus con un sorrisetto.

“ NO CHE NON VUOLE!” ringhiarono Spike e Drusilla all’unisono, con gli occhi lampeggianti oro, prendendo nuovamente possesso delle labbra dei rispettivi Compagni.

“ Non me ne potrebbe fregare di meno, Angelus, preferisco definitivamente ‘ Regina ‘!” mormorò Buffy, avvinghiata a Spike.

“ Tanto non ti avrei chiamata così in ogni caso; c’è solo una Principessa nel mio cuore!” ribatté Angelus, baciando la sua Compagna.

“ Perfetto, perfetto! Ora noi siamo una famiglia e porteremo morte e distruzione ovunque andremo, uccideremo tantissima gente e balleremo sulle loro tombe e sulla nostra strada scorreranno fiumi di sangue!” esclamò Drusilla, battendo le mani con gli occhi sognanti.

“ Mi piace davvero il modo in cui parli!” commentò Buffy con un sorriso.

 

 

 

 

EPILOGO

(Quando un covo di pericolosissimi vampiri .. diventa un asilo nido!)

 

DUE ANNI DOPO (S. FRANCISCO)

 

“ DRUUUUUU! Se ti prendo ti cambio i connotati! E non t’azzardare a giustificarti tirando in ballo le tue dannate stelle!” sbraitò una Buffy furente, rincorrendola, fiondandosi nel covo, dove Angelus e Spike stavano complottando per decidere il da farsi sull’arrivo di un demone che rischiava di diventare una presenza scomoda, visto che ora erano loro i padroni incontrastati della città. 

 

Ma, come il loro solito, non si sarebbero fermati per molto tempo: non passavano quasi mai più di due mesi nello stesso posto; oramai avevano girato buona parte degli Stati Uniti e Spike ed Angelus non disdegnavano un ritorno in Europa.

Drusilla non si era sbagliata quando aveva detto che loro erano una famiglia: lei e Buffy avevano quel rapporto d’amore-odio tipico di due sorelle; si azzuffavano per qualsiasi sciocchezza, ma se qualcuno osava fare un torto ad una di loro, l’altra era pronta a difenderla e la sua vendetta giungeva implacabile, perché nessuno doveva toccarla.

Spike nei confronti d’Angelus nutriva sia un profondo rispetto e mista ammirazione, che un gran senso di competizione, paragonabile a quelli che si possono avere per un fratello maggiore.

Inoltre, anche le loro baruffe non erano rare!

 

Vedendole arrivare, i due avevano capito che il tempo per i piani e i complotti era finito; cosa di cui tra l’altro erano felici: niente veniva prima delle loro donne!

“ Angel, mio Angel! Difendi la Principessa!” piagnucolò Drusilla, cercando protezione fra le sue braccia.

“ Allora, sentiamo, qual è il problema, Buff?”

Buffy sbuffò: odiava essere chiamata così, ma sapeva già come ricambiarlo.

“ Sai che c’è, * Angy*? La tua Principessa ha praticato quella sua maledetta ‘ Guarda me, dentro di me ‘ cosa su di me; così in poche parole sono rimasta in trance imbambolata , mentre lei ha ucciso in tutta serenità la Cacciatrice che braccavamo da settimane… TUTTA DA SOLA! Non è giusto!” protestò lei, dando un’occhiataccia a Drusilla, che si faceva scudo dietro ad Angelus, facendosi beffe di lei.

Angelus rise, guardando Drusilla con orgoglio.

“ E’ la verità, amore mio?”

“ I bravi bambini fanno sempre i loro compiti, altrimenti il maestro si arrabbia e Babbo Natale non porta loro i doni a Natale…” disse lei, tranquillamente.

“ Che accidenti sta farneticando?” esclamò Buffy.

“ Non ne ho la più pallida idea… ma adoro quando lo fa!” ammise lui, sorridendo alla sua Childe, prima di baciarla con violento trasporto.

 

“ Per l’Inferno Maledetto! Io ci ho già rinunciato da un pezzo a capire Miss Enigma–Con–Le-Visioni, e i suoi deliri!” esclamò Spike, avvicinandosi a Buffy.

“ E comunque, era la * nostra * Cacciatrice, non solo sua!” protestò Buffy, pestando i piedi per terra, come una bambina che fa i capricci.

“ Oh, su andiamo, mia Regina….” sussurrò Spike, coccolandola.

“… dopotutto tu l’hai già uccisa una Cacciatrice tutta da sola…e poi, ci sono sempre le altre, ti rifarai!” la consolò.

“ Ma io voglio raggiungere il tuo record, amore: tu ne hai già uccise cinque!” disse lei, facendogli gli occhi da cane bastonato.

 

Sentendoli, Angelus interruppe il bacio.

“ Bugiardo! Che cos’ è questa storia? Tu ne hai uccise solo quattro, * io * ne ho uccise cinque! L’ultima era mia, io le ho spezzato il collo, mica tu!” puntualizzò il vampiro più anziano.

“ Tanto lei sarebbe morta comunque, dopo che l’ho pestata di botte in quel modo e che ho bevuto il suo sangue… non sarebbe mai potuta sopravvivere! Tu ti sei solo intromesso!” lo accusò il più giovane, facendo un passo avanti.

“ Io ho bevuto molto più sangue di quanto hai fatto tu, poi IO l’ho uccisa!” ribatté l’altro, facendo anche lui un passo avanti.

“ Sono maledettamente stato io!” ringhiò Spike, pronto ad avventarsi su di lui.

“ No, io!” ringhiò Angelus, assumendo la sua stessa posa d’attacco.

Un secondo dopo, si ritrovarono sul pavimento, a darsele di santa ragione.

Le loro Compagne si limitarono ad osservarli, ormai erano più che abituate a quel loro atteggiamento infantile.

“ E poi hanno il coraggio di dire che siamo *noi * che ci comportiamo come bambini!” commentò Buffy, sorridendo, avvicinandosi a Drusilla.

“ I cattivi ragazzi fanno sempre cose cattive!” osservò la mora, capendo che l’altra l’aveva perdonata.

“ E i nostri sono davvero due cattivissimi ragazzi!” concluse la bionda, ed entrambe risero.

 

Dopo una lunga rissa da cui nessuno dei due uscì vincitore, entrambi si arresero, rialzandosi.

“ Che ne dici di quattro Cacciatrici e mezza per ciascuno?” propose Spike, tendendo una mano al suo Sire.

“ Ci sto!” ghignò l’altro, stringendogliela.

“ Tutta questa violenza mi ha elettrizzato!” disse Spike, tirando Buffy a sé, mordicchiandole il collo.

“ Passerotto, ti va di andare fuori a fare un bel po’ di casino da qualche parte?”

Come risposta, Buffy gli diede un focoso bacio, con una passione indomabile.

“ Mm… mi attizza l’idea! Hey, hai sentito, Dru? Io me ne vado col mio Spike ad un ‘ Party ‘ e tu non sei invitata!” esclamò Buffy, avvinghiandosi al suo Compagno e facendo una linguaccia all’altra vampira.

Forse, non l’aveva del tutto perdonata ancora.

 

“ Non m’importa, perché tanto il mio Angel porterà la sua Principessa ad un ‘ Party ‘ più divertente del tuo; ho ragione, mio dolce amore?” ribatté lei, accarezzando sensualmente il viso del suo Sire ed emettendo un mormoro simile alla fusa di un gatto.

“ A dire il vero, io pensavo di restarcene qui, a goderci un po’ d’intimità…” spiegò Angelus e quelle fusa divennero un guaito.

Quando lei faceva così era più forte di lui, non riusciva a negarle niente.

“ D’accordo, baby, hai vinto tu! Andiamo ad uccidere chiunque tu voglia! E ti comprerò anche una nuova bambola, contenta?” disse lui, cingendole un braccio attorno alla vita.

“ Oh, Angel! Sono una ragazza così fortunata!” ridacchiò lei, stringendosi a lui; mentre entrambe le coppie uscivano, prendendo due direzioni opposte.

Spike ad Angelus, pensavano la stessa cosa, sorridendo e guardando le loro rispettive Compagne.

 

< Donne: non puoi non-vivere con loro… non puoi non-vivere senza di loro! >

 

FINE

TBC