QUANDO L’IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE

(seguito di “ QUALCUNO LASSU’ FA IL TIFO PER NOI”)

Autrice: Lu

 

Coppie: varie, ma immagino che la principale possiate già indovinarla… J (so che i personaggi non mi appartengono!)

 

Avviso: Per quando riguarda gli sviluppi di “ Angel” (potrei fare qualche spoiler, scusate!) è un AU, perché io ho solo visto la prima serie, e so a grandi linee che avrà un figlio con Darla. Ma qui, Connor non è già grande, ha solo poco più di quattro anni, Angel e Cordelia non sono mai stati assieme, lui ha iniziato una storia con Kate ma è finita male… E siccome conosco solo pochi personaggi della sua gang.. mi terrò molto sul vago.

Altro avviso: nel telefilm non lo so, ma in questa storia Buffy ignora quale sia il vero nome d’Angel, e come si chiami la Cacciatrice che Spike ha ucciso a NY…

 

 Commenti: qualsiasi cosa pensiate… siete liberi di dirmela!

Riassunto: il titolo dice davvero tutto!

 

PARTE 1

 

“ … e quando ho detto a Willow che tu eri tornato, probabilmente era col viva- voce, perché c’era un borbottio generale: qualcuno che diceva ‘ Cosa? ‘, qualcun altro ‘ Come può essere? ‘, qualcun altro ‘ Deve essere la moda del momento! ‘, ma non so cosa intendesse precisamente… In ogni caso, non riuscivo a sentire bene, soprattutto perché Dawn continuava a gridare felice…” spiegò Buffy a Spike, mentre s’incamminavano verso l’ufficio d’Angel.

Infatti, lui e tutti gli altri erano sicuri che prima di sera non sarebbero arrivati, anche perché Buffy, nella fretta si era dimenticata d’informare Willow del fatto che Spike ora potesse starsene tranquillamente alla luce del sole.

E n’aveva approfittato per fare loro una sorpresa.

“ Non sarebbe la mia Briciola!” sorrise Spike, intenerito.

“ Sai, Willow mi ha detto che è successo qualcosa d’incredibile anche lì, ma non mi ha spiegato cosa…” commentò lei perplessa.

“ Chissà che faccia faranno quando ti vedranno

al sole!” ridacchiò la ragazza, per poi farsi seria.

“ Comunque, ti prego, sii carino con Xander: è così a terra, la perdita d’Anya lo ha distrutto e..” ma non fece in tempo a finire la frase, che un raggiante Xander corse loro incontro.

“ Buffy, Spike! Stavo facendo una passeggiata e.. non credevo ai miei occhi; finalmente sei qui e .. hey, amico, tu stai al sole, questa è nuova! Eravamo sicuri che arrivaste stanotte.. beh, meglio così!” esclamò, abbracciandoli.

“ Bentornati ad entrambi!” aggiunse, baciando sulla guancia la bionda… e anche il biondo!

“ Vado a far sapere agli altri del vostro arrivo! Non è meravigliosa la vita?” disse lui, con un sorriso a trentadue denti, prima di correre all’ufficio, mentre i due biondi lo guardavano andare via esterrefatti.

“ Non è quello che io chiamo un ragazzo distrutto dal dolore…” commentò Spike, sfregandosi la guancia con la mano.

“ .. e comunque, anima o no, se s’azzarda ancora a baciarmi…lo uccido!”

“ Non saprei.. era così diverso quando me ne sono andata…”

Stavano per salire le scale, quando videro qualcuno scendere a gran velocità, urlando, e un istante dopo Spike si ritrovò a terra, con Dawn che lo abbracciava.

“ Spiiiiiiiiiiike! Sei tornato, sei tornato, sei tornaaaaatooo!” esclamò felice, stringendolo a sé.

“ Anche tu mi sei mancata, Briciola! Hey, piano con gli abbracci: puoi anche allentare la presa, non vado da nessuna parte!” sorrise lui, abbracciandola e baciandole la fronte. Lei obbedì e i due si rialzarono.

“ Sono felice di rivedere anche te, Buffy, ma … cerca di capire…” si giustificò Dawn, abbracciando la sorella.

“ Lo so, Dawnie, lo so. E’ Spike l’evento principale!” sorrise Buffy, accarezzandole i capelli.

“ Hey! Anch’io sono un grande evento; non sprecate tutti i fuochi d’artificio solo per lui!” esclamò Anya, scendendo dalle scale.

Stavolta fu Buffy a correrle incontro, abbracciandola felice.

“ Anya! Sei tornata anche tu! Ma è meraviglioso!”

“ Hey, ti ho sentito prima…” si rivolse a Spike

“ Non puoi uccidere il mio Xander, perché non ho nessun’intenzione di sposarmi con un cadavere!” lo avvertì, avvicinandosi.

“Ad ogni modo, bentornato!”

“Non sei cambiata di una virgola! Sempre con questa fissa del matrimonio…” la prese in giro lui.

“ Bentornata anche a te!” aggiunse.

“ Già, ma so già che questa volta andrà tutto bene!”

“ Puoi scommetterci, tesoro, sono stato un pazzo la prima volta, non farò lo stesso errore di nuovo! Ora so che vuol dire vivere senza di te, e credimi, non voglio mai più provarci!” le assicurò Xander, stringendola a sé.

 

Oramai erano arrivati anche tutti gli altri a salutarli, tranne Angel, che li attendeva all’interno.

Vedere Spike al sole aveva sbalordito tutti.

Solo Dawn, presa dalla gioia di rivederlo, non si era nemmeno accorta di quel ….piccolo particolare.

E ora, il biondo vampiro l’aveva vista stranamente avvicinarsi ad Andrew e, anche se per un breve momento, era sicuro che i due si fossero tenuti per mano.

E non gli erano sfuggiti nemmeno gli sguardi languidi che si scambiavano.

 

< Bene, bene. Sembra che non sia l’unico, vittima del fascino Summers! > pensò con un sorrisetto.

 

Intanto, Buffy non la finiva più di congratularsi coi futuri sposini.

Anya, ad un tratto, prese sottobraccio Spike, allontanandosi con lui.

“ Scusate, ma questa è una conversazione privata tra ‘ Persone Risorte da poco ‘ …” spiegò lei, al moro e alla bionda che li guardavano stupiti.

 

“ Ti ha raccontato qualcosa del suo ritorno?”

“ No, non ne vuole parlare… ha detto solo che qualcuno lassù fa il tifo per noi!” spiegò Buffy con un sorriso, una volta che lei e Xander rimasero soli.

“ E d’Anya, che mi dici? Anche il suo ritorno è top-secret?”

“ Già, non mi rivelerà niente! Ha solo detto che ho un’ammiratrice…. Chissà che voleva dire!”

 

 

PARTE 2

 

Spike e Anya si erano allontanati per confidarsi a vicenda le reciproche esperienze ‘ Post Morte ‘.

Poi, l’ossigenato si era dovuto subire un infinito monologo della ragazza su quanto la sua esperienza suscitasse più interesse; su quanta più festa le avessero fatto; su quanto Xander fosse stato felice di vederla… e soprattutto su quanto ogni emittente televisiva l’avrebbe pagata per averla ospite ad un proprio show per raccontare in diretta la sua storia.

Dopo un quarto d’ora, venne Buffy a salvarlo.

“ Eccoti qua, tesoro! Se voi due avete finito con ‘ L’angolo delle confidenze ‘ , perché non vieni dentro con me? C’è una persona che non hai ancora incontrato!”

Spike la prese per mano, precipitandosi all’ufficio con lei: qualsiasi cosa pur di non sorbirsi più gli sproloqui d’Anya!

Ovviamente, all’interno tutte le finestre erano chiuse, ma anche senza vederlo, Spike percepiva già la sua presenza.

Infatti, Angel sbucò dall’ombra, avvicinandosi a lui.

“ Chi non muore si rivede… a quanto pare, anche chi muore! Allora, sei tornato per Buona Condotta o perché nell’Aldilà non c’era il servizio a cinque stelle che avevi richiesto?” esclamò.

“ * Tu* che ti metti a fare battute?! Per l’Inferno Maledetto! Il mondo deve essere cambiato parecchio durante la mia assenza!” ribatté Spike.

Per un po’, entrambi i vampiri rimasero in silenzio e tra loro si creò una certa tensione. Nessuno tra gli altri presenti disse una parola, mentre Buffy, che ancora stringeva la mano di Spike, spostava lo sguardo continuamente, come se stesse assistendo ad una partita di ping-pong, dal suo attuale fidanzato al suo ex.

Temeva una brusca reazione da parte di quest’ultimo, ma Angel sorprese tutti, soprattutto Spike.

“ Bentornato, Ragazzo!”

Ragazzo: non lo chiamava più così dai tempi…

“ Grazie, amico! Diamo un taglio ai convenevoli; non credo che tu voglia arrivare alla fase degli abbracci!” scherzò Spike, ma nei suoi occhi Angel poteva leggere quanto ciò l’avesse colpito.

“ Accidenti, no!” esclamò il moro.

“ Bene, io nemmeno!”

 

Una volta accertati che i due avessero definitivamente seppellito l’ascia di guerra, tutti gli altri si allontanarono, compreso Angel.

“ Hey, aspetta: vorrei scambiare due parole con te, Moccioso!”

Andrew e Xander si girarono contemporaneamente

“ Dici a me, Spike?” chiesero all’unisono.

“ No, non tu!” disse lui, rivolto a Xander, che se n’andò.

“ Tu, Moccioso Numero Due!” chiarì, prendendo Andrew per un braccio e mettendolo seduto su una sedia.

“ Allora, cos’hai intenzione di combinare con Dawn?”

“ Dawn? Beh, siamo andati a vedere ‘ Matrix: Reloaded ‘ ; quindi stavo pensando di andare a vedere con lei anche il seguito! C’è piaciuto molto, forse ci sono un po’ troppi effetti speciali,ma la..” ma notando come lo stava guardando Spike, s’interruppe.

“ Mi sto dilungando, vero?”

“ Già, e stai anche cercando di cambiare discorso, ma con me è inutile, ragazzino: ti ho visto tenerla per mano e farle gli occhi dolci prima… quindi, cosa provi per lei?”

“ Mi piace tantissimo, è bellissima, sveglia, in gamba, simpatica, gentile. Mi piace molto la sua compagnia e ora credo di poter affermare che anche lei apprezzi la mia, anche se ha passato una cifra di tempo a negare tutto, quando glielo dicevo…”

“ Mi ricorda una certa persona…” ridacchiò Spike.

“ Ad ogni modo, alla fine l’ho spuntata io, così siamo usciti insieme, divertendoci molto…”

“ L’hai già baciata?”

“ Beh…”

“ Allora?” insistette Spike.

“ E va bene, d’accordo… Sì, un bacino, molto innocente… Non l’ho forzata, era più che d’accordo.. e poi gliel’ho chiesto prima di farlo…” puntualizzò Andrew, sempre più agitato.

“ Hey, amico, rilassati! Stavo solo chiedendo! Non c’è niente di male se tra voi due c’è del tenero, ne sono felice…” sorrise Spike, ma poi il suo tono di voce si fece più profondo e il suo sguardo gelido.

“… ma se solo ti azzardi a farla piangere..beh.. inizia a correre più veloce che puoi, perché ti troverò ovunque tu ti nasconda, per portare a termine ciò che ho iniziato quando ero sotto l’influenza del Primo…” lo minacciò il vampiro, e di riflesso Andrew si toccò il collo, ricordando quando l’aveva morso.

“ Bene, direi che è stata una simpatica chiacchierata, non trovi?” tornò a sorridergli lui, dandogli un’amichevole pacca sulla spalla e uscendo dalla stanza, lasciando il povero ragazzo a riprendersi dallo spavento.

 

Ad attendere Spike fuori c’era Angel, che aveva sentito la loro intera conversazione.

“ Ci tieni davvero tento a quella ragazzina, non è vero?” commentò, portandolo all’interno del suo ufficio personale, per avere la giusta privacy.

“ Puoi dirlo forte, è adorabile! Non importa quanto sembri sempre meno bambina e sempre più una bellissima giovane donna… lei rimarrà sempre la mia Briciola!” ammise Spike, intenerito.

“ Ti dispiace se anche noi due scambiamo quattro chiacchiere?”

“ Credo di sapere già quale sia l’argomento principale: Buffy!”

“ Giusto. Tu sai perché l’ho lasciata, ma non sei a conoscenza di una piccola cosa che mi è successa…”

 

PARTE 3

 

******************************* (Contemporaneamente)

 

Buffy stava in quella che per tre mesi era stata la sua stanza.

Stava raccogliendo le sue cose, perché lei e Spike non si sarebbero fermati là: il biondo non si sentiva a suo agio a stare nello stesso edificio d’Angel, era anche una questione di rispetto nei suoi confronti, quindi le aveva proposto di trascorrere qualche giorno in un piccolo hotel nelle vicinanze, nell’attesa di trovare un modesto appartamento, dai prezzi d’affitto abbordabili.

Qualcuno bussò alla sua porta.

“ Avanti, è aperto!”, disse, senza smettere di fare la valigia.

Fu molto sorpresa di trovarsi di fronte Cordelia.

“ Buffy, ti posso chiedere una cosa?”

“ Certo, Cordy, qual è il problema?”

“ Mi domandavo… com’è una relazione con un vampiro?”

“ C… Cosa?!”

“ Oh, andiamo, sei l’unica che mi può dare le risposte di cui ho bisogno! Voglio dire.. è talmente freddo che se lo abbracci ti congeli? O forse, se lo baci scivola nell’altro volto e ti ferisce un labbro o…”

“ Hey, calmati!” la interruppe Buffy.

“ Perché tutte queste domande sui vampiri, così all’improvviso? Quasi te ne piacesse uno…” poi capì tutto, trattenendo un respiro.

“ ANGEL!” esclamò quasi urlando.

“ Zitta! Non c’è bisogno di farlo sapere a tutta Los Angeles!” commentò Cordelia con sarcasmo.

“ E va bene, hai indovinato. Mi piace da quando si è trasferito qui. Quando stavamo a Sunnydale, mi faceva paura e basta… ma adesso ho avuto modo di conoscerlo meglio! E’ gentile, protettivo, e in questa città * sì * che c’è bisogno di protezione; mi tratta come una persona, e non come una stupida ochetta, come facevano molti dei ragazzi con cui sono uscita…” spiegò la mora.

“ E poi, è bello da togliere il fiato! Credimi, io sono uscita con quasi tutti i giocatori di Football più carini della scuola; ma non c’è paragone con lui!” concluse Cordelia, con un sospiro.

Buffy non aveva ancora detto una sola parola.

“ E comunque…. Sei arrabbiata per questo? Dopotutto, voi due vi siete lasciati, e lui è single da un po’…” si giustificò Cordelia.

La bionda sorrise.

“ Arrabbiata?! E’ perché mai? Cordy, sono felice se ti piace Angel, desidero qualcuno che gli stia vicino, se lo merita…” spiegò lei, ma poi si fece più seria.

“… ma temo proprio che voi due non possiate stare assieme, non per causa tua, intendo solo per causa sua: ti sei dimenticata la maledizione…” le fece notare tristemente, aspettandosi di vedere Cordelia avvilirsi, una volta che l’avesse riportata coi piedi per terra.

Invece, la mora la guardò come se arrivasse da un altro pianeta.

“ Non lo sai?”

 

****************************************

“ E così, adesso la tua anima è permanente!” esclamò Spike, dopo il racconto d’Angel.

“ Già, niente più clausola della felicità!”

Un immenso timore s’impossessò di Spike.

“ Buffy lo sa?”

Angel capì dove voleva arrivare.

“ No, non lo sa; ma non credo che cambierebbe qualcosa: lei non ha scelto te perché pensa che sia impossibile avere una relazione con me; Buffy l’ha fatto perché adesso sei tu quello che lei ama!”ammise Angel, pronunciando la frase che l’altro non si sarebbe mai aspettato di sentirsi dire, proprio da quello che era stato da sempre il suo acerrimo rivale, ma paradossalmente anche la persona che lo conosceva meglio di chiunque altro.

“ E sai che ti dico? Io non sono nemmeno più sicuro se la amo ancora. Voglio dire, una parte di me lo farà sempre, sicuro… ma l’altra parte ha visto quanto lei sia cambiata in questi ultimi anni, è più matura e sa finalmente ciò che vuole dalla vita: non è più la mia ragazza… ormai è la tua donna, quindi… trattala più che bene..”

Spike non riusciva a crederci.

“ Mi.. mi stai … dando la tua.. benedizione?” domandò, allibito.

“ Sai, quando Buffy se n’è andata per restarsene sola, io e Dawn abbiamo avuto una lunga conversazione su di te, Spike. Io non sapevo nulla del doppio gioco che hai fatto con Drusilla, quando è ritornata, per salvare Buffy; non sapevo niente delle torture a cui ti sei sottoposto, pur di non rivelare il segreto di Dawn a quella Dea… Non sapevo che, dopo la morte di Buffy, tu sei rimasto là lo stesso, confortando la sua sorellina e aiutando persone che a quel tempo non ti consideravano nemmeno una persona, figuriamoci un amico! E per quanto riguarda la tua anima… credevo che fosse solo un trucchetto per far colpo su Buffy…. Così com’ero sicuro che la tua fosse solo un’ossessione per lei… non amore! E soltanto adesso mi rendo conto di quanto mi sbagliavo: sei cambiato davvero, ragazzo, e per il suo amore! Che vuoi che ti dica? Angelus era fiero di William il Sanguinario… io adesso lo sono di te, Spike!” confessò il vampiro più grande, mentre l’altro non si era nemmeno azzardato ad interromperlo, ascoltando con grand’attenzione ogni singola parola.

“ Nessuno può vederci, qui, giusto?” chiese Spike, guardandosi attorno furtivamente e avvicinandosi.

“ Giusto…” gli confermò Angel, chiedendosi cosa avesse in mente, prima che il biondo lo abbracciasse per un secondo, mormorando un debolissimo ‘ Grazie!’.

Subito dopo, prese le sue distanze.

“ Beh, è stato solo un maledetto momento di debolezza, non t’azzardare mai a raccontarlo a qualcuno!” lo minacciò Spike, uscendo dall’ufficio.

“ Puoi scommetterci: io ho una reputazione da difendere!” ribatté l’altro, prima che l’altro si allontanasse.

 

PARTE 4

 

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“ ……Quindi, d’ora in poi non potrà mai più perdere la sua anima!” spiegò Cordelia, temendo la reazione della bionda.

“ Cordy, è fantastico! Finalmente, Angel può amare di nuovo ed essere felice, senza più preoccuparsi delle conseguenze!” esultò Buffy, domandandosi però perché Angel non glielo avesse detto.

“ Forse… ora lo rivorrai, dopo tutto quello che c’è stato fra voi due…” dedusse Cordelia.

L’altra scosse la testa.

“ L’hai detto: * c’è stato *. Ora, le cose sono cambiate per entrambi. E comunque, potrebbe averne anche dieci d’anime, non cambia niente: io amo Spike!”

Buffy osservò divertita come non avesse fatto altro che ripetere per tutto il giorno quelle tre parole che per così tanto tempo si era impegnata a tenere ben nascoste, perfino a se stessa.

“ Allora, gli hai detto ciò che provi per lui?”

“ Sei pazza? Non so nemmeno se gli piaccio; beh.. so d’essere molto carina, ma…”

“ Credimi, Cordy, io penso proprio che tu gli piaccia. A proposito, ai tempi di Sunnydale, quando io e lui stavamo ancora insieme, io… ero piuttosto gelosa di te…” confessò Buffy.

“ Davvero?” esclamò l’altra, con un sorriso fiero.

“ Già, voglio dire, tu eri sempre così perfetta, elegante, sicura di te… e guarda, ora ti parlerò come un’ex-fidanzata gelosa…. L’ho visto adocchiarti di nascosto, una o due volte…” le confidò Buffy, ricordando quanto la cosa a quel tempo la infastidisse.

Decise di cambiare argomento.

“ Riguardo alle tue domande di prima, sì, un vampiro è freddo, ma per qualche strana ragione ti riesce a scaldare in un modo che non puoi nemmeno immaginare..” sorrise la bionda.

“ .. e sì, può cambiare durante un bacio, comunque… Angel ci stava sempre attento; mentre sono certa che Spike lo faccia di proposito, perché sa che mi piace!”

“ Ti piace?!” aggrottò le ciglia Cordelia.

“ Accidenti se mi piace! Mi da un brivido, e non sto certo parlando di paura..”

“ In effetti, ho visto l’altro volto d’Angel tante di quelle volte… un certo fascino ce l’ha…” ammise la mora.

“ Ma .. se mi punge mentre lo bacio? O peggio, che faccio se mi vuole mordere?” domandò, spaventata.

“ Vuoi scommettere che lo adorerai? Riguardo ad Angel non so, anche perché l’unica volta che mi ha morso era solo per una questione di non-vita o morte; ma con Spike… Sai, lui mi chiedeva sempre di lasciarglielo fare, ma io non glielo permettevo mai… almeno fino al suo ritorno, alla spiaggia… D’accordo, è stato sleale perché mi ha colto di sorpresa, ma… mi maledico per non averglielo concesso prima!” svelò con un’espressione sognante.

“ E’ stupendo, piacevole, e fidati, non fa male nemmeno un po’…” sorrise, ma l’altra non sembrava ancora del tutto convinta.

“ Voglio dire, è come un bacio, solo, molto profondo; per lui è una pura forma d’amore, non c’è nulla di male. Quindi, suppongo che anche per Angel sia la stessa cosa, e se voi due finirete assieme, come mi auguro, e dopo un po’ lui te lo chiederà, non dire di no e non fare la schizzinosa!” le consigliò Buffy, ripensando a quella notte in spiaggia con Spike, subito prima di tornare a Los Angeles.

“ Ad ogni modo, hai pensato al passare degli anni? Lascia che ti ricordi che lui resterà giovane per sempre..” commentò la bionda.

“ Non è un problema: io diventerò una famosissima, ricca e stupenda attrice; questo significa che avrò un esercito d’estetisti a mia disposizione. Quindi, credimi, lui non sembrerà * MAI* più giovane di me!” spiegò Cordelia, più seria che mai, facendo ridere Buffy.

“ E di te che mi dici? Non hai lo stesso problema con Spike?”

“ Beh, a dire il vero…”

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 “ Tesoro, è da questo pomeriggio che tutti si comportano in un modo così strano con me…” commentò Spike quella sera, portando giù le valigie, mentre aspettavano che il taxi passasse a prenderli: quanto gli mancava la sua adorata Desoto!

“ Che intendi dire?”

“ Beh, Xander mi ha detto che vuole vedere se tra dieci anni avrò ancora il coraggio di sfoggiare questo look; Dawn e Anya mi hanno chiesto se mi piacciono le feste e mi hanno torturato finché non ho rivelato a loro la data del mio compleanno; Willow e Kennedy continuavano a fissarmi, borbottando ‘ Come può essere? ‘ ; e il Moccioso Numero Due sta ancora cercando d’indovinare la mia vera età… Quindi, amore, tu non ne sai proprio niente?” la interrogò lui, con un tono retorico.

“ Beh… diciamo che forse… ho leggermente spifferato a Cordelia qualcosina sulla tua possibilità di avanzare di nuovo negli anni…”

“ Per L’Inferno Maledetto! Fra tutte le persone, Cordelia? Non mi stupirei se domani trovassi la notizia in prima pagina!” brontolò sarcasticamente, scorgendo arrivare il taxi in lontananza.

“ Lo so, scusami, Ok? Non ti ci mettere anche tu, c’è già Willow che ce l’ha a morte con me, perché non l’ho detto prima a lei! E’ già tanto se non mi ha tramutato in un rospo!” raccontò lei, un po’ preoccupata.

“ Ad ogni modo, ti amerei sempre anche in quel caso, mia dolce ranocchietta!” sussurrò lui, baciandola.

“ Mm.. Spikey, capisco la tua passione per la zoologia (Bacio), sai anche che adoro quando mi chiami ‘ passerotto ‘ (Bacio), anche ‘ micetta ‘ non è male (Bacio), … ma ‘ ranocchietta ‘ NO, è troppo! Non t’azzardare più a chiamarmi così!” gli intimò lei, interrompendo il bacio, prima che un improvviso capogiro le facesse perdere l’equilibrio.

Fortunatamente, c’era Spike, pronto a prenderla fra le sue braccia, prima che cadesse.

“ Tutto bene, passerotto?” chiese preoccupato.

“ Sì…non so cosa mi sia successo!”

“ Probabilmente, sei solo stanca; dopo tutto il viaggio è più che naturale! Hai soltanto bisogno di farti una bella dormita!” le consigliò lui, aiutandola a salire sul taxi, che nel frattempo era arrivato.

“ Già, forse…” ripeté lei, poco convinta.

 

PARTE 5

 

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Angel se ne stava appoggiato al muretto, guardando pensieroso l’oceano di fronte a lui.

“ Sapevo che ti avrei incontrato qui!” esclamò Cordelia, alle sue spalle.

“ Questo è il posto dove vieni sempre quando devi dire addio a qualcosa: prima, l’anello e con esso la possibilità di rivedere il sole, e ora… Buffy, suppongo…” continuò lei, avvicinandoglisi e mettendogli una mano sulla spalla.

“ E’ dura, vero?”

“ Ero già pronto per questo; sapevo che lei non mi amava più, molto prima che mi dicesse di Spike: credo d’averla persa il giorno in cui mi sono trasferito qui!” commentò lui, senza distogliere lo sguardo dal mare.

“ E sai che ti dico? Ho iniziato a capire che nemmeno io l’amo più, non come facevo un tempo. E non è a causa di Spike, o addirittura di quello stupido soldatino da quattro soldi, che c’era prima di lui… Lei è cambiata, non ha più bisogno di me, e io non ho più bisogno che lei n’abbia bisogno; capisci?” continuò, guardandola.

“ Beh, per me è un po’ troppo enigmatico capire l’ultima parte, ma credo di comprenderti. Perciò, non ti abbattere, la vita continua, beh.. nel tuo caso, la non-vita!” disse lei, facendolo sorridere.

“ Non sono triste, è questa la cosa strana; sono piuttosto felice per lei: l’ho lasciata perché trovasse il ragazzo giusto per lei, qualcuno che potesse darle una vita normale; e per uno scherzo del destino questo qualcuno è risultato essere nientemeno che Spike! Ma adesso lui è diverso, ha un’anima, può stare al sole… e da quanto mi hai raccontato, può anche andare avanti negli anni… ora..” commentò, forse con una punta d’invidia sul finale.

“ Beh, suppongo che ora possano avere una vita quasi normale! E finalmente lei è felice…”

“ Anche tu meriti di essere felice, Angel, adesso che puoi, e Buffy non è l’unica ragazza sulla faccia del pianeta..” lo consigliò Cordelia, dandogli una lieve pacca sulla spalla.

“ Sai che c’è? Hai perfettamente ragione: sono giovane, sono tutto sommato un bel tipo, quindi immagino che troverò pur qualcuna che mi voglia, cosa ne pensi?” chiese lui, guardandola negli occhi e provando uno strano brivido quando la vide sorridere, ed era ben consapevole che i vampiri generalmente non hanno brividi!

“ E se ti dicessi che l’hai già trovata?” bisbigliò, facendosi più vicina e sfiorandogli la mano.

“ Cosa?” esclamò lui, ma per quanto fosse sconcertato, non ritrasse la mano.

“ Guarda, Angel, io non sono Buffy, tanto meno la regina dei ghiacci, alias Kate; non sono forte e non ho il loro coraggio, ma almeno io non ho paura di ciò che provo…” disse lei, avvicinandosi al viso del vampiro, rapita dai suoi occhi scuri e penetranti.

“ Cordy, tu non sai quello che stai dicendo…”, ma la ragazza lo interruppe con un lieve bacio sulla bocca, felice del fatto che lui non avesse fatto nulla per fermarla.

“ Ora, credi ancora che non sappia ciò che sto dicendo?” sorrise lei.

Stava per baciarlo di nuovo, ma stavolta lui la bloccò.

“ Solo, come? Tutto ad un tratto?” domandò lui, sempre più scombussolato.

Il volto della ragazza assunse un’espressione indecifrabile.

“ Tutto a tratto, TUTTO AD UN TRATTO?! Angel, sarai anche un brillante detective, ma sei cieco in materia di sentimenti! Come credi che mi sia sentita negli ultimi mesi, negli ultimi anni, cercando sempre di confortarti a causa di Buffy, o di Kate? Hai la più pallida idea di quanto sia stata dura per me?” spiegò, quasi piangendo, scostandosi da lui.

“ Perché non me l’hai mai detto prima?” le chiese.

“ Eh, no, bell’imbusto; ora se permetti le domande le faccio io: tu come mi vedi? Come un’amica; una povera stupida con ambizioni più grandi di lei; una semplice segretaria? Come?” domandò, decisa ad affrontarlo, una volta per tutte.

“ Io ti ho sempre visto come qualcuno irraggiunbile!”

“ Uh?”

“ Voglio dire: ti vedevo sempre uscire con ricchi ragazzi, con macchine enormi ed eleganti, e soldi a palate; pensavo amassi quel mondo! Quindi, io cosa ti avrei potuto mai offrire, io, un povero vampiro che cerca di redimersi, coraggioso abbastanza da affrontare forti demoni, ma non abbastanza da riuscire a farsi pagare, qualche volta? Tu eri troppo per me, e a dirla tutta, ero sicuro di non piacerti!” spiegò lui, riavvicinandosi cautamente.

“ Quello era il passato, un passato lontanissimo: ho capito che i soldi e le grandi macchine non sono la cosa più importante del mondo, e sei stato tu ad insegnarmelo! Se proprio ci tieni a saperlo, uscivo con quei palloni gonfiati solo per ingelosirti, ma non sembrava avere un grande effetto su di te..” osservò, amareggiata nel suo amor proprio.

Angel ridacchiò.

“ Non aveva effetto?! Chiedi un po’ a Wesley, riguardo a tutte le volte che tu uscivi e io me ne stavo di fronte alla finestra, chiedendomi quando saresti tornata e se stessi bene, e blaterando qualcosa su che diavolo avessero loro che non avevo io, escludendo il ‘ Bonus dell’umanità ‘, naturalmente!” ammise lui, indugiando sul fatto se passarle o meno una mano fra i suoi lunghi capelli neri.

Lei lo capì e strinse la sua mano fra le sue.

“ Tu eri geloso!” esclamò, con una punta d’orgoglio.

Lui si chinò su di lei per baciarla, ma stavolta fu lei a fermarlo.

“ Che mi dici di Kate e soprattutto Buffy? Io non voglio vivere con i loro fantasmi attorno!” puntualizzò.

Lui sorrise, sollevandole il mento con un dito.

“ Te l’ho già detto: loro avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, in particolare, Buffy, sicuro; ma ormai appartengono al passato! Io voglio ripartire da zero, con qualcun'altra al mio fianco: sarai tu quel qualcuno?” domandò lui, portandosi a pochi centimetri dalla sua bocca.

“ Sempre..” rispose lei, prima di baciarlo, con tutta l’intensità e il desiderio, che per troppo tempo aveva tenuto repressi.

 

“ Ad ogni modo, hai pensato al futuro?” chiese lui, quando, molto tempo dopo si staccarono.

“ Non voglio pensare a niente adesso!” rispose lei, cercando nuovamente le sue labbra, ma lui non era della stessa idea.

“ Sto parlando seriamente, Cordelia: io sono un vampiro: niente sole, niente possibilità d’avere figli.. ancora, niente invecchiamento, pensaci!” le ricordò lui.

“ Ho già pensato a tutto: sai che ti dico? Il sole fa invecchiare la pelle più velocemente, quindi non mi dispiacerebbe vivere in una casa buia con te; riguardo ai figli, amo Connor come se fosse figlio mio, dopotutto, io l’ho visto crescere, e poi, sarò una famosa attrice, non avrei tempo per fare la mamma comunque; e per quanto riguarda l’invecchiamento… ora sono ancora molto giovane, ma con tutti i miracoli della scienza, ti giuro che non sembrerò mai e poi mai più vecchia di te!” commentò, facendolo ridere.

“ Scherzi a parte, chi può dirlo? Forse, potremmo trovare il modo di .. se non farti diventare umano, almeno darti la possibilità di avanzare negli anni. Con la potente magia di Willow, le ricerche di Wesley.. e magari anche un aiutino da parte di Giles… tutto è possibile!” sorrise lei, ottimista, accarezzandogli il viso, prima di dargli l’ennesimo bacio.

“ Avrò anche un’anima permanente, certo; ma a volte è difficile controllare il mio demone, specialmente se sono eccitato, e ho paura che tu mi farai questo effetto molto presto! Perciò, che succederebbe se inavvertitamente…ti mordessi?” domandò lui, temendo una reazione negativa e un brusco rifiuto.

L’ultima cosa che si sarebbe aspettato era il sorriso sulle labbra di Cordelia.

“ A questo proposito, Angel…”

 

 

PARTE 6

 

Dopo pochi giorni di soggiorno all’hotel, Spike e Buffy avevano trovato un modesto appartamento, soprattutto grazie alle conoscenze influenti del vampiro.

Al capogiro che Buffy aveva avuto quella sera se n’erano aggiunti altri, ma Spike non n’era al corrente.

La prima cosa che le venne in mente fu che sua madre una volta le aveva raccontato che lei aveva avuto lo stesso problema, proprio quando..

Non riuscì nemmeno a finire il pensiero.

Ma quando ai capogiri, dopo due settimane si aggiunsero anche ripetute nausee, soprattutto mattutine, dopo un’altra settimana si era decisa a comprare un test di gravidanza, continuandosi a ripetere quanto ciò fosse assurdo.

Ovviamente, Spike non ne sapeva nulla, né doveva saperlo!

L’unica a conoscenza del presentimento di Buffy era Willow: dopo quello che non le aveva confessato riguardo a Spike, di sicuro non le avrebbe più rivolto la parola se non fosse stata la prima a saper quella notizia, seppur infondata.

Indecisa se fare o meno il test, per il momento teneva la scatoletta nascosta in camera da letto, in un posto dove era sicura che Spike non sarebbe mai andato a curiosare.

Per quanto morisse dalla voglia di sapere se davvero aspettasse un figlio da Spike; la paura che fosse solo la sua immaginazione, e la sua gran capacità di illudersi, era troppa.

Mentre era ancora attanagliata da quel dubbio, sentì qualcuno bussare alla porta ed andò ad aprire.

“ Dawn, entra!” la invitò.

“ Ciao Buffy, immagino tu sappia già perché sono qui…”

“ Emergenza- Appuntamento, suppongo!” disse la bionda, alzando gli occhi al cielo.

“ Correzione, Emergenza- Appuntamento * molto Speciale*: Andrew mi ha promesso una serata fantastica!”

“ Voi due uscite ufficialmente da nemmeno un mese e siete già alla fase ‘ Appuntamento molto Speciale ‘ !” commentò Buffy.

“ Esatto. E tu lo sai già: un appuntamento speciale necessita un vestito speciale!” spiegò la sorella, trascinandola nella camera da letto.

“ Dov’è Spike?” chiese, aprendo l’armadio dei vestiti di Buffy, un gesto che ormai per Dawn era diventato più che naturale.

“ Sta dormendo sul divano, nell’altra stanza, quindi non fare troppo chiasso!” l’avvisò la bionda.

“ Dorme ancora?! Ma come, sono già le due del pomeriggio passate!”

“ Credimi, sta facendo del suo meglio: stamattina s’è alzato di buon’ora, è stato su per circa tre ore, ma poi… lo sai, certe abitudini sono dure da eliminare…” sorrise Buffy.

“ Che ne dici di questa?” cambiò discorso Dawn, estraendo dall’armadio una minigonna nera, ricoperta di brillantini e molto, molto ridotta.

Buffy ricordava con piacere l’ultima volta che l’aveva messa: Spike aveva dovuto fare ricorso al più grande degli autocontrolli per non saltarle subito addosso!

“ Scordatelo, Dawnie! Questa è off-limits, sei troppo giovane ; non voglio che il tuo appuntamento diventi * troppo* speciale!” ribatté la bionda, togliendole la gonnellina dalle mani e rimettendola via.

“ Questo non ti piace ?” chiese, mostrandole un vestitino blu, leggermente scollato e con una grossa cintura bianca in vita.

Dawn analizzò l’indumento minuziosamente.

“ Affare fatto!  Ma per questo, mi devi prestare anche quella tua borsetta blu…” disse, aprendo il piccolo armadietto di fianco, dove sapeva che sua sorella custodiva le borse.

“ D’accordo, hey no! Aspetta! Non guardare tra le mie borse! La cerco io per te!” esclamò Buffy, sforzandosi di non urlare quando si ricordò cos’altro teneva là dentro.

Ma ormai era troppo tardi: Dawn teneva in una mano la borsa tanto desiderata, e nell’altra la scatola del test di gravidanza.

Come un fulmine, Buffy le tappò la bocca, o non solo Spike, ma l’intero quartiere avrebbe sentito il suo urlo di gioia!

“ Andiamo fuori. Ora!” ordinò senza liberarle la bocca, finché non fossero arrivate in strada.

“ BUUUUUUUFFFFFFYYYYYYYYYYYY, è meraviglioso! Quando, dove, e soprattutto … COME?” la tempestò di domande la sorella.

“ Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta! Non sono ancora sicura di niente; l’ho solo comprato, non significa nulla. Probabilmente è solo la mia stupida immaginazione!” puntualizzò la bionda.

“ Intendi dire che non hai ancora fatto il test?”

“ Non ne ho il coraggio. Non voglio scoprire che non è vero!”

“ E se invece lo fosse? Buffy, * devi* farlo, insisto!”

“ Mi sembra di sentire Willow!”

“ Allora, lo sa anche lei?”

“ Già, è l’unica a cui l’ho detto… beh, adesso lo sai anche tu!”

“ Vedi? Siamo due contro una: ciò vuol dire che domani pomeriggio Will e io torneremo qui e tu * farai* quel benedetto test, non voglio sentire una parola!” le impose la sorella

Quando voleva, Dawn sapeva essere anche più testarda di Buffy!

“ Ma non posso, c’è sempre Spike nei dintorni, e non sono ancora pronta per..”

“ Non dire altro e non preoccuparti: a lui ci penso io!” le assicurò Dawn.

 

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“ Ti ho già detto che è un segreto, non mi chiedere perché Buffy ha bisogno di stare da sola, fallo e basta!” spiegò Dawn ad Andrew, al ritorno dal loro ‘ Appuntamento Speciale ’.

Il ragazzo le aveva preparato a sorpresa una cena a lume di candela sulla spiaggia, dopo di che aveva noleggiato un pedalò, per un romantico giro in barca.

Lei era rimasta senza parole; inoltre, era grata a Buffy per averle prestato quell’abitino: Andrew non le aveva tolto gli occhi di dosso un solo istante.

“ Andiamo, Andy! Ti sto solo chiedendo di uscire con Spike, solo per un pomeriggio!”

“ Ma non so nemmeno di cosa potrei parlare con lui..”

“ Giusto, è un’occasione perfetta perché vi conosciate meglio! Sono certa che troverete un argomento in comune… Uh! Potreste parlare del vostro passato oscuro…”

“ Già, solo che il suo è un filino più lungo del mio!” le fece notare Andrew, giocando con la cintura della ragazza.

“ Ti prego, Andy, fallo, per me, ti prego, ti prego, ti prego!” lo supplicò lei, scompigliandogli i capelli e facendosi più vicina a lui.

“ Lo sai.. una Dawn felice significa un Andrew felice…” sussurrò, prima di baciarlo.

 

< … e una Dawn triste significa un Andrew morto!> pensò il biondino, ricambiando il bacio.

“ D’accordo, Dawnie, per te, qualunque cosa!” sorrise Andrew.

Come risposta, Dawn lo baciò con una passione più intensa, cercando di spingersi più in là del solito…. e il ragazzo capì che cosa intendeva lei per ‘ un Andrew felice ‘ !

 

PARTE 7

 

Buffy era in bagno, in trepida attesa del risultato del test; mentre Willow e Dawn attendevano fuori, con altrettanta impazienza.

“ Mi domando ancora perché Andrew abbia costretto Xander ad aggregarsi a loro all’ultimo momento… quasi avesse paura di rimanere solo con Spike!” commentò Dawn, sorridendo.

“ Oh, mio dio! E’ blu, E’ BLU, BLUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!” urlò Buffy, correndo fuori dal bagno e abbracciandole entrambe.

“ Fantastico! Diventerò zia!” esultò Dawn, ricambiando l’abbraccio.

“ E io diventerò…” disse Willow, ma si bloccò a metà frase, rendendosi conto dell’assurdità che stava per dire.

“ Puoi dire ‘ zia ‘ anche tu, Will! Voi tutti siete la mia famiglia, e io ti voglio bene come ad una sorella: questo fa di te una zia a tutti gli effetti!” le assicurò Buffy, sorridendo.

“ Oh, grazie, Buffy. Sai che ti voglio bene anch’io, e sono così felice, questo è un miracolo! Quando hai intenzione di comunicare a Spike il lieto evento?”

“ Will, non è così facile: se glielo devo dire, devo esserne certa al 110%! Un test non basta, ho assolutamente bisogno di vedere un dottore, prima!”

“ Beh, sorellona, noi eravamo più ottimiste di te a riguardo, tanto che t’abbiamo già prenotato una visita per la prossima settimana, contenta?”

“ Ragazze, che cosa farei senza di voi?” le ringraziò Buffy, coinvolgendole nell’ennesimo abbraccio.

Qualcuno bussò alla porta, e mentre le altre andavano ad aprire, Buffy si affrettò a nascondere il test, temendo che fosse Spike, già di ritorno.

Ma si tranquillizzò quando vide che si trattava di Cordelia.

“ Buffy! Oh, non sei da sola.. ciao Will, ciao Dawnie… Ad ogni modo, l’ha fatto!” esclamò la mora, con un entusiasmo alle stelle, slacciandosi i primi bottoni della camicia.

La rossa e la castana si guardavano senza capire che le fosse preso; soltanto Buffy sembrava aver compreso il suo comportamento.

“ Angel mi ha morso! Guarda!” disse, mostrando fiera i due puntini rossi sull’attaccatura tra il collo e la spalla.

“ Cosa?! Angel ti ha morso?! Oh, mio dio, è terribile, ha perso l’anima di nuovo!” commentò Willow, allarmandosi.

“ Non c’è niente di cui preoccuparsi, Will! Credimi, un morso non sempre è una cosa negativa o malvagia!” la tranquillizzò Buffy.

“ Sono così felice per voi due, Cordy!” esultò la bionda.

“ Qualcuno potrebbe cortesemente spiegarmi che accidenti sta succedendo? Perché Cordelia non è spaventata e perché tu sei felice per loro?” chiese Dawn, capendoci sempre di meno.

“ Perché significa che Angel la ama, e che lei lo ama a tal punto da fidarsi di lui nel suo modo di mostrarle il suo amore…” le spiegò la sorella, congratulandosi un’altra volta con Cordelia.

“ Beh, sono felice per te, Cordy, ma non vi capisco lo stesso: molto meglio il mio Andy, senza questa mania per i morsi… Vi lascio a chiacchierare animatamente sulle zanne dei vostri rispettivi fidanzati, vi saluto!” commentò Dawn, uscendo.

“ Me ne vado anch’io. Ti faccio le mie congratulazioni, Cordy, ma Dawn non ha poi tutti i torti… io preferisco le cose più .. normali… beh, non così normali dopotutto… a volte mi piace far levitare un po’ la mia Kenny.. Ad ogni modo, ci vediamo, ragazze!” le salutò, chiudendo la porta alle sue spalle.

“ Finalmente sole!” commentò la mora.

“Buffy, avevi completamente ragione: è stupendo, non fa affatto male…beh, forse solo un pochino all'inizio... e ti dirò.. mi sto anche abituando a quegli occhi gialli…” confessò lei.

“ So cosa intendi, Cordy, credimi..” rispose l’altra con uno sguardo estasiato.

“ .. e adesso, raccontami tutto!”

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UNA SETTIMANA DOPO

 

Buffy doveva ancora riprendersi dallo shock, dopo la visita dal dottore; ma sapeva che quello non era nulla, paragonato alla reazione che avrebbe avuto Spike.

Bastò il semplice girare della chiave nella serratura, perché Spike si precipitasse alla porta.

“Bentornata, amore!” la salutò, con un bacio mozzafiato.

“ Se il solo non avermi visto per una mattina ha quest’effetto su di te… beh, dovremmo stare lontani più spesso, tesoro!” commentò lei, passandosi soddisfatta un dito sulle labbra.

“ Non mi piace stare lontano da te, lo sai! E dopo quell’intero pomeriggio in compagnia dei Mocciosi 1 e 2, beh.. mi sembra di avertelo fatto capire…” spiegò lui con uno sguardo malizioso, mentre la portava in camera da letto, tenendola per mano.

“ Spikey, sei felice?” chiese lei, chiudendo la porta.

“ Certo che lo sono, passerotto. Ora ho tutto quello che ho sempre sognato…” rispose lui, non capendo il senso di quella domanda.

“ Quindi, non ti manca niente? Nemmeno una singola cosa? Ne sei davvero sicuro?” insistette lei.

“ Beh… a dire il vero.. ci sarebbe .. no, lascia stare, non è possibile!”

“ Amore, non ti sembro un po’ …ingrassata?” sorrise lei, avvicinandosi.

“ Solo un pochino.. ma sei sempre bellissima.. ma… Oh mio dio! Buffy, stai forse cercando di dirmi che… per quanto sia impossibile… noi avremo… un bambino?” chiese lui, col più sognante e speranzoso degli sguardi.

“ No, tesoro, noi non avremo un bambino…” disse lei, leggendo chiaramente la delusione e la scomparsa d’ogni barlume di speranza, nei suoi occhi blu, a quella risposta.

“… noi avremo * due* bambini! Un maschietto e una femminuccia! Ne ho appena avuto la conferma, scusa se non te l’ho detto prima, non volevo illuderti se poi avessi scoperto che non era vero..” spiegò lei, parlando a raffica, raggiante di felicità.

Spike era fuori di sé dalla gioia, e la sollevò fra le sue braccia, girando in tondo nella stanza.

“ Buffy, non riesco a crederci: io… un papà! Mi domando solo come possa…”

“ Probabilmente, era un optional incluso nel ‘ pacchetto ’ della tua anima!” rise lei, baciandolo.

“ Sai anche.. quando?” le domandò, coprendole il viso di baci.

“ La notte prima di tornare qua, sulla spiaggia…” spiegò Buffy.

“ Hai visto, amore mio? Ti lamentavi del fatto che non avessimo nessun ricordo là… e adesso abbiamo due splendidi ricordi…” sussurrò lui, accarezzandole lievemente la pancia, che iniziava a farsi un po’ più pronunciata e tonda.

“ C’è una cosa che voglio che tu sappia, prima che ti dica ciò che sto per dirti…” disse lui, serio.

“ E sarebbe ?”

“ Adesso, l’anima d’Angel è permanente…”

“ E allora?” sorrise lei.

“ Lo sapevo già, da più di un mese, Cordy me l’ha raccontato; sono solamente felice per loro due; ma non cambia niente: io amo T-E , William!” esclamò, baciandolo.

Subito dopo, Spike s’inginocchiò, prendendole la mano.

“ Sai, se stiamo per avere dei figli, loro meritano una vera famiglia…” le spiegò, sfilandosi il suo anello col teschio.

“ Ricordi quella notte che la Rossa ha fatto i suoi casini con la magia?”

Lei si limitò ad annuire, troppo emozionata per parlare.

“ Bene, ora non c’è più nessun incantesimo, è quello che provo, quello che davvero voglio: sposami, Buffy, e fa’ di me l’uomo più felice sulla Terra!” si dichiarò, infilandole l’anello.

“ Spike, è meraviglioso! Io.. io non so cosa dire…” mormorò lei, confusa.

“ Di’ solo di sì…”

“ Sì, oh sì, SI ’! esultò lei, abbracciandolo stretto.

“ Spikey?”

“ Mm?”

“ Questa volta non hai più scuse: faremo la Cerimonia al Parco!” affermò lei, determinata.

 

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“ ….. perciò, presto ci sposeremo!” raccontò Buffy a Xander, Anya, Cordelia, Dawn e Willow, il giorno dopo.

Prima di parlare con loro, aveva preso in disparte Angel, per comunicargli entrambe le notizie con il giusto tatto; ma il vampiro sembrava avere accettato di buon grado tutte le novità: dopotutto, anche lui era padre, e inoltre l’amore che nutriva per Cordelia cresceva di giorno in giorno.

“ Buffy, è fantastico, tu e Spike vi sposerete!” esultò Dawn, abbracciandola.

“ Sai, sono felice per i piccoletti in arrivo e tutto… ma guai a te se t’azzardi a sposarti prima di me e Xan!” le intimò Anya, prima che Xander potesse impedirglielo.

“ Non preoccuparti, Anya: sarai tu la prima sposina, te lo prometto!” le assicurò Buffy, scuotendo la testa in rassegnazione: adorava la spontaneità di quella ragazza… ma a volte esagerava!

“ A proposito dei bimbi, avete già deciso i loro nomi?” s’interessò Willow.

“ A dire il vero, li ha decisi entrambi Spike, e io l’ho lasciato fare, mi piacciono molto le sue scelte; ha detto che li ha chiamati come due persone a cui deve moltissimo… ma Mister Mistero non ha voluto svelarmi chi fossero…”

 

 

PARTE 8  (EPILOGO Primo Tempo)

 

Londra, 21 Novembre 2010, ore 5: 30 p.m.

 

“ Sono piuttosto nervosa!” esclamò Buffy, davanti all’ingresso.

“ Sono sicuro che andrà tutto bene!” la incoraggiò Spike, mentre entrambi entravano nella classe della scuola elementare dei loro bambini, dove le maestre li attendevano con impazienza.

 

Subito dopo il Matrimonio, grazie alle altre Cacciatrici, che non facevano più delle Ronde la sua principale attività, e aiutata finanziariamente da Giles, con un piccolo prestito; Buffy aveva deciso di tornare ai suoi studi universitari, laureandosi in Psicologia nel giro di tre anni, al termine dei quali aveva iniziato a lavorare in uno studio, con un discreto successo.

La sua passione per la Narrativa e la Letteratura, che in fondo non lo avevano mai abbandonato, aveva spinto Spike a mettersi a scrivere racconti horror e d’avventura, alternati ad altri a sfondo più sentimentale.

In breve, essi erano diventati dei veri e propri   best seller; mentre la poesia rimaneva un suo hobby privato.

Con i primi soldi, avevano deciso di trasferirsi stabilmente a Londra, perché entrambi volevano che i loro figli crescessero in una cittadina un po’ più tranquilla di Los Angeles.

Vivevano in una piccola villetta, ovviamente senza alcuno steccato, visto che Spike li giudicava… pericolosi!

La lontananza non aveva rotto i rapporti con gli altri; anche perché si tenevano in stretto contatto e si facevano visita a vicenda in numerose occasioni.

Anche Giles aveva fatto ritorno a Londra, dove lavorava come bibliotecario, ma la sua seconda occupazione era badare ai figlioletti di Buffy e Spike, per i quali stravedeva.

Sebbene fossero passati diversi anni, il tempo non sembrava avere lasciato grandi segni sul loro aspetto.

 A Giles erano spuntati i primi capelli bianchi.

 Spike (che per la  ‘ gente comune ‘ era il Signor William Summers) aveva i lineamenti un po’ più marcati e aveva detto addio ai suoi capelli ossigenati, tornando ai suoi indomabili riccioli castani; che sua moglie adorava e che le facevano venire in mente il primo giorno che si erano ritrovati nella scuola di Dawn, dopo il suo viaggio in Africa.

Buffy si era semplicemente fatta più donna, ed era l’unica che teneva ancora alta la bandiera dei ‘ Biondi Tinti ‘; anche se adesso sfoggiava un taglio più corto.

 

Ormai, i loro bambini frequentavano già la Prima Elementare, e quella era la prima riunione ‘ Genitori- Insegnanti ‘ del primo trimestre.

“ Benvenuti, Signori Summers, vi stavamo aspettando!” li fece accomodare una delle due maestre.

“ Se non mi sbaglio, lei deve essere la Signorina Marlow, la maestra di Liam, vero?” chiese Buffy.

“ Giusto, ha indovinato! Liam è un alunno brillante, ha voti eccellenti,  è sveglio, molto intelligente… ma ha un voto terribile in condotta: è troppo vivace, e anche un filino aggressivo… perché spesso … morde gli altri bambini; sono morsi leggeri, non causa loro un gran danno… ma è una cosa piuttosto inquietante!” commentò la maestra.

“ Davvero?” domandò Buffy, rimandandosi mentalmente di fare a Liam l’ennesima ramanzina sul fatto che non dovesse mordere le persone, perché era una cosa molto brutta.

“ Già, è c’è di più: quando capita che si fa male, giocando con gli altri bambini, o correndo e scivolando, sbucciandosi un gomito o un ginocchio; invece di piangere … lui si lecca e si succhia le ferite. Ho provato a farlo smettere, e sapete cosa mi ha risposto? ‘ Ma a me piace il sangue! ‘ “ riferì la Signorina Marlow, un po’ sgomenta.

“ Oh, mio dio, è spaventoso!” finse di scandalizzarsi Spike, quando invece sarebbe voluto scoppiare in una risata.

 

< Eh, sì, non ci sono dubbi: è proprio mio figlio! >

 

“ Inoltre, non ho mai sentito così tante volte la parola ‘ maledetto ‘ in una singola frase! Credo che un bimbo così piccolo non dovrebbe usare un simile linguaggio…”

“ Ha perfettamente ragione, Signorina, sono terribilmente dispiaciuta. Ma dove avrà imparato una così brutta parola?” esclamò Buffy, lanciando un’occhiataccia al marito.

“ E di Nikki, che mi dice, Signora  McKennen ?” chiese Spike, all’altra donna, che ancora non aveva parlato.

“ Oh, Nikki è un vero angioletto, ha una condotta ammirevole, riesce bene in tutte le materie… beh, forse ha qualche problema in Storia…” spiegò la donna  più anziana.

“ Ad ogni modo, c’ è una cosa di cui vorrei discutere con voi…” li informò, estraendo un foglio dalla sua cartelletta.

“ Posso capire che i bambini abbiano una grande immaginazione, ma la scorsa settimana ho fatto fare un tema a tutti i miei alunni, sul lavoro dei loro genitori… è questo è quello che ha scritto lei: ‘ Un tempo, la mia mamma polverizzava i vampiri, uccideva i demoni e salvava il Mondo. Il mio papà era un Gran Cattivo Vampiro Maestro, però dopo che ha incontrato la mamma ha salvato anche lui il Mondo quattro o cinque volte. Così, dopo che si sono innamorati e dopo che sono morti due volte a testa, adesso la mia mamma fa la Pissicogol ..’ beh, qui Nikki ha sbagliato a scriverlo, dopotutto è una parola molto difficile per lei ‘.. Psicologa, e il mio papà lo Scrittore. Comunque, a loro li piace …’ oh, altro errorino, ‘.. a loro piace ancora andare a uccidere i vampiri ogni tanto…’. Vedete? E’ preoccupante, dovreste fare qualcosa in proposito; forse guarda un po’ troppa televisione.. altrimenti, come avrebbe potuto mettersi certe idee nella testa?”

“ Probabilmente, è la TV…” commentò Spike, con grande tranquillità.

“ Io non penso sia un problema grave: sono una Psicologa, quindi posso affermare con certezza che non c’è nulla di sbagliato nella mente di mia figlia! D’altronde, l’ha detto anche lei, prima: i bambini hanno una grandissima immaginazione!” sorrise Buffy.

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“ Allora, non è stata questa enorme tragedia, dopotutto!” commentò Spike, accendendo la macchina per tornare a casa.

“ Già, poteva andare peggio: Liam deve solo imparare a comportarsi … più civilmente; e Nikki … ad essere più riservata!” osservò lei.

“ Sai, a volte mi chiedo se davvero abbiamo fatto la cosa giusta a dir loro la verità, da subito…”

“ Sono sicuro di sì: l’avrebbero scoperto lo stesso, prima o poi, e ci avrebbero odiati per non aver detto loro la verità!” la convinse Spike.

“ Inoltre, non ne sembrano spaventati o intimoriti…”

“ Al contrario; vuoi scherzare? Loro adorano quando tu scivoli nell’altro volto, ne vanno pazzi! La chiamano   ‘ la Faccia Buffa ‘ !” rise sua moglie.

“ E… non sono di certo gli unici che l’adorano…” aggiunse, guardandolo suggestivamente.

In risposta, il marito fece lampeggiare gli occhi color ambra, e per quanti anni fossero passati… ogni volta ciò le dava i brividi!

 

Spike parcheggiò la macchina, e i due fecero appena in tempo a scendere, che i bambini, avendoli sentiti arrivare, corsero loro incontro.

 

PARTE 9 (EPILOGO Secondo Tempo)

 

“ Papà, Mamma!” gridarono all’unisono.

Liam era un bel bambino castano, riccioluto, e con le stesse guance scolpite del padre; ma gli occhi li aveva presi dalla madre.

Nikki era una splendida bimba, dal fisico minuto, con lunghi riccioli d’oro e profondi occhi blu.

Anche Giles raggiunse i due coniugi.

“ Allora? Com’è andato l’incontro ‘ Genitori-Insegnanti ?” domandò, pulendosi gli occhiali.

Certe cose non cambiano proprio mai!

“ Abbastanza bene, direi.. tutto sommato…. Forse, questa signorina farebbe meglio a non parlare troppo del passato di mamma è papà!” sorrise Buffy, prendendo in braccio Nikki.

“ Hai sentito? La tua maledetta boccaccia ci caccerà maledettamente in maledetti guai!” esclamò Liam, facendo una linguaccia alla sorella.

Si sentì subito preso in braccio dal padre, che alzò gli occhi.

“ Piccolo diavoletto mio; non credere che la tua bocca sia migliore, ci potrebbe causare anche più guai… visto che non mi riferisco solo al semplice fatto del parlare! A proposito, non ti ricordi quella lunga chiacchierata che abbiamo avuto io e te su quanto sia brutta quella parola?” disse Spike, con un tono di rimprovero.

“ Allora, adesso * chi* è nei guai?” ribatté Nikki, ricambiando la linguaccia al fratello.

“ Ma tu…” protestò il bimbo, ignorando del tutto la sorellina e guardando il padre, prima che la madre lo interrompesse.

“ Credimi, tesoro mio, Papà non sempre fa la cosa giusta!” rise lei, accarezzandogli i capelli, mentre tutti entravano in casa.

 

“ Buffy, sono incredibilmente dispiaciuto nel comunicartelo ma… Nikki l’ha fatto di nuovo!” la informò Giles.

“ Questa volta sono riuscito a prenderla appena in tempo… sto diventando troppo vecchio per questo genere di cose…”

“ Ma, nonnino! Me lo avevi promesso…” si lamentò la bambina, mettendogli il broncio.

“ Lo so, piccola cara, ma la mamma deve saperlo, è solo per il tuo bene! Dai, vedrai che il nonno saprà farsi perdonare…” spiegò Giles prima di andarsene, dandole una carezza sulla guancia, ma la bimba sembrò poco convinta.

“ Nikki: dimmi che non sei andata ancora nella mia stanza, cercando i paletti; e poi hai cercato di scappare di nuovo, per correre al Cimitero…” esclamò Buffy, guardandola seria negli occhi.

“ No, mammina…” ma Buffy continuò a fissarla incredula.

“ Cioè… sì.. ho cercato ancora di fuggire, ma no.. non sono andata nella tua stanza stavolta, io.. ero riuscita a tenermi qualche paletto dall’ultima volta…” confessò la piccola, abbassando gli occhi.

“ Nikki Joyce Summers, tu NON DEVI andare là. MAI, è MOLTO, MOLTO PERICOLOSO, e tu non vuoi che papà e mamma stiano in pensiero, vero che non vuoi?” la sgridò la madre.

“ Ma io voglio polverizzare i vampiri, i vampiri sono cattivi…” protestò la bambina

“ Tutti i vampiri? Proprio tutti, tutti, tutti?” chiese Spike, con una buffa voce, avvicinandosi a lei e mettendogli il broncio, fingendosi offeso.

“ No, certo che no! Tu non lo sei, tu sei il mio Paparino!” spiegò la piccola ridacchiando, facendo capire alla mamma di lasciarla andare, per saltare in braccio al suo adorato papà, che dall’altra parte teneva ancora Liam.

“ E nemmeno zio Angel lo è…” aggiunse Nikki.

“ Sì, ma papà è più forte di zio Angel, papà è più forte di tutti!” ribatté il piccolo, abbracciandolo.

“ Papà è il migliore!” confermò la sorellina, dandogli un grosso bacio sulla guancia.

Buffy osservava intenerita l’intera scena: non avrebbe mai pensato che il futuro le avrebbe riservato una famiglia così meravigliosa.

 

“ A proposito di zio Angel… la prossima settimana si va tutti a Los Angeles: la zietta Dawn mi ha telefonato per invitarci tutti al battesimo del vostro cuginetto, Jonathan!” li informò Buffy, e fu difficile capire quale dei due bambini esultasse di più.

“ Sembra solo ieri che la mia sorellina e Andrew si sono sposati… e invece sono già passati tre anni!”

“ E’ bello sapere che le mie minacce funzionano ancora, anche con l’anima!” commentò Spike a bassa voce, con un sorrisetto furbo, rimettendo giù i due bimbi.

Ma la moglie lo sentì.

“ Cosa?” lo interrogò, guardandolo con diffidenza.

“ Uhmm.. niente! E’ una cosa tra me e il Moccioso Numero Due!” rispose lui.

“ Ha quasi trent’anni e tu lo chiami ancora ‘ Moccioso ‘!” sorrise Buffy, scuotendo la testa.

“ Che bello, che bello! Rivedremo tutti!” saltello Nikki, felice.

“ Beh… speriamo solo che Cecily ci abbia perdonato…” commentò Liam, impensierendosi.

 

Cecily era la figlia d’Anya e Xander, nata circa un anno dopo di loro.

A dire il vero, Anya avrebbe voluto chiamarla Halfrek, ma il marito aveva insistito per un nome ‘ più umano ‘ ; quindi avevano trovato un accordo, optando per il nome che l’amica d’Anya aveva prima di diventare un Demone della Vendetta.

Xander era a capo di un’impresa edile; invece sua moglie aveva aperto con Willow un negozio di magia, in ricordo del buon vecchio ‘ Magic Box ‘.

Kennedy stava ancora insieme alla potente strega (che ormai praticava solo e soltanto magia bianca), lavorava in una palestra e teneva anche dei corsi serali d’autodifesa.

Angel mandava avanti l’agenzia, assieme ai suoi collaboratori; mentre Cordelia era riuscita a realizzare la sua più grand’ambizione: era un attrice, ma di teatro, non di Cinema, ed era sufficiente assistere ad una sola delle sue esibizioni per capire quanto amasse la sua professione.

Infatti, le Compagnie teatrali facevano a gara per averla.

Qualche volta, lei e Andrew si ritrovavano a lavorare assieme, perché lui era diventato un affermato scenografo, anche se il suo sogno nel cassetto rimaneva la regia di un film!

Dawn frequentava l’ultimo anno d’Università, prima di laurearsi in Medicina: doveva avere ereditato dalla sorella il desiderio di salvare il prossimo.

Dopo anni di ricerche, incantesimi, e soprattutto una gentile intercessione da parte dei ‘ Poteri dell’Essere ‘ verso il loro favorito; anche ad Angel era stato concesso il dono di potere avanzare negli anni, ma i due che erano trascorsi non l’avevano cambiato molto, così come Cordelia sembrava ancora l’allegra ventiduenne che lavorava per lui.

Molti si chiedevano quale fosse il suo segreto.

I due si amavano alla follia, e Connor le era affezionato come se fosse sua madre.

Ormai, il ragazzino frequentava il primo anno delle Medie, e si stava facendo sempre più un ometto.

Andava molto d’accordo con Nikki, con la quale era uno zucchero, mentre con Liam era un litigio continuo!

 

“ Perché? Sentiamo, che cosa avete combinato, piccole pesti?” chiese Spike, incrociando le braccia.

“ Beh… sai… l’ultima volta che l’abbiamo vista, le abbiamo nascosto un coniglio di peluche sotto il letto, così, per scherzo… ma quando Cecily se n’è accorta, ha iniziato ad urlare come una matta, correndo dalla sua mamma, ma poi anche zia Anya strillava come lei… forse di più! Voglio dire, era solo un coniglio, mica un leone! E per di più era finto…” raccontò Liam, un po’ confuso.

“ Tale madre, tale figlia!” ridacchiò Buffy.

“ E comunque, è stata una sua idea!” si difese Nikki, indicando il fratello.

“ Ma tu eri d’accordo con me!” ribatté l’altro.

“ Io direi che siete entrambi ugualmente colpevoli; quindi, la prima cosa che farete quando siamo là sarà scusarsi con Cecily!” ordinò Spike, cercando di restare serio, benché gli venisse da ridere.

“ D’accordo! Così, forse zia Anya ci farà giocare ancora a ‘ Gli allegri Commessi ‘ …” commentò Nikki, speranzosa.

“ Cos’è, cos’è questa storia?” domandò Buffy, incuriosita.

“ Beh.. allora… l’ultima volta che eravamo con lei, zia Willow non c’era, così lei ci ha tenuto tutto il giorno al suo negozio, facendoci trasportare scatoloni pieni di roba strana, convincere la gente a comprare le sue cose, facendoci fare gli occhi tristi, e poi ci ha fatto anche pulire tutto, alla fine…” spiegò la bimba, sorridendo al ricordo.

“ Mi state dicendo che zia Anya * vi* ha fatto lavorare * per lei* ? Per l’In…” ma Buffy freddò con lo sguardo il marito, prima che potesse finire la sua esclamazione preferita, che sarebbe stata di cattivo esempio per i piccini, soprattutto per Liam.

“ … per l’Inverno..Mal..inconico!” si corresse all’ultimo istante, anche se quelle due parole non gli davano la stessa soddisfazione!

“ Nessuno sfrutta i miei bambini!” ringhiò lui, e i due bimbi esultarono in coro, saltellando felici e rivolgendosi alla loro mamma.

“ Ah, ah, ah! Papà ha fatto ancora la Faccia Buffa!”

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Dopo avere messo a nanna i loro due piccoli tesori, Spike e Buffy si recarono nella propria stanza.

“ Amo i nostri pargoletti, amo te, e finalmente amo la mia vita, lo sai?” esclamò lei, abbracciandolo e baciandolo con la stessa passione degli anni precedenti.

“ Sì che lo so, stai diventando piuttosto ripetitiva… ma adoro questo tipo di ripetitività.. “ mormorò lui, ricambiando il bacio, sdraiandola lentamente sul letto, sopra di sé.

“ Sai, sto pensando ad una nuova storia da scrivere…” la informò lui, mentre le sfilava la maglietta.

“ Uhmm… raccontami tutto…” lo spronò lei, slacciandogli i blue jeans.

Già… i capelli non erano l’unica cosa che era cambiata in quegli anni nel suo look!

“ Bene, dunque… c’è un ladro, uno molto abile e scaltro…e anche tremendamente affascinante, certo; famoso per avere saccheggiato intere città; finché incontra una bellissima poliziotta…” iniziò a narrare lui, abbassandole la zip della salopette.

“ … loro continuano a rincorrersi l’un l’altra senza sosta, ma lei, per quanti sforzi faccia, non riesce mai ad arrestarlo..” continuò lui, mentre lei gli toglieva il maglione azzurro ghiaccio, che non faceva altro che risaltargli gli occhi.

“ …Ma un giorno, arriva in città un altro ladro, uno molto pericoloso e squilibrato; quindi i due uniscono le forze per impedirgli di fare… la rapina del secolo… quasi una specie di .. fine del Mondo!”

Buffy ridacchiò, ricordando la burrascosa notte della loro alleanza contro Angelus.

“ E dimmi, loro riescono a sconfiggerlo?” domandò lei, coprendogli il viso di baci.

“ Mm.. naturalmente, ce la fanno. Così, il ladro inizia ad aiutare la poliziotta sempre più frequentemente, smettendo di rubare, finché lui finisce per innamorarsi di lei; e può affermare con certezza che pure lui piace a lei…” commentò lui, con un sorrisetto che la sapeva lunga, baciandole il collo, senza per questo interrompere la narrazione.

“ … Ma i due non possono stare insieme, perché lei non riesce a fidarsi completamente di lui, non può, ed ha paura che lui possa tornare a rubare. Inoltre, il suo.. Distretto non accetta lui, a causa del suo passato, anche se lui è davvero pentito!”

“ Oh, no, povero ladro! E poi, cosa succede?” domandò lei, mentre gli massaggiava le spalle e i pettorali.

“ Per amore di quella ragazza, lui lascia la città e cerca di fare del suo meglio per raggiungere il suo scopo… Così, dopo qualche lungo, interminabile mese, lui fa ritorno con… un distintivo. Non è un vero e proprio poliziotto… ma è come se lo fosse!” spiegò lui, afferrandola per le spalle e ruotando sopra di lei.

“ Mm… ma dove l’ho già sentita questa storia?” domandò lei retorica, graffiandogli leggermente la schiena.

“ Ad ogni modo… amore, dimmi che finisce bene questa storia!” mormorò in estasi, mentre lui le mostrava quanto l’amasse.

“ Oh, passerotto, non potrebbe finire meglio: finalmente, lui e la sua adorata poliziotta possono stare insieme…” mormorò baciando ogni centimetro del suo corpo.

“… è così, vissero felici e contenti!”

 

FINE