SEMPLICEMENTE ASSURDO!

Autrice: Lu

 

Coppie: Spike/Buffy ( ovvio!) e…

Disclaimer: è tutto di Jossaccio, lo so, uff! In +, grazie a chi ha scritto l’episodio ‘School Hard ’, dato che è da lì che parte questa storia… che poi mischierà un po’ certe cose della prima stagione con molte altre della seconda.. ma un consiglio: dimenticatevi la Season 2 by Joss…

 

 

Ambientamento: e il BtVSverse, ma è un AU in piena regola, pienissima;  perché in questa storia all’inizio Angel non solo non è mai arrivato a Sunnydale, ma non ha  mai nemmeno tenuto d’occhio Buffy a Los Angeles, quando muoveva i suoi primi passi come Cacciatrice, anzi, loro non si conoscono proprio; e nonostante Buffy sia la Cacciatrice, per certi versi è molto più  la ragazza allegra e un po’ frivola che era prima di diventare la Prescelta ( in una parola, è molto, ma molto  più intelligente!).

 

Rating: PG 13, ma a volte cadrà anche nell’NC 17..

 

Riassunto: Guardando ‘ School Hard ’ ( ‘ Un avversario pericoloso ‘ ) per l’ennesima volta, mi sono chiesta: ‘ E se le cose fossero andate *  un tantino * diversamente?’

Detto, fatto! E il titolo spiega tutto. Aspettate e vedrete!!!

 

 

Capitolo 1 : LOOKING FOR YOU

 

Il tempo di buttare giù il cartello di Benvenuto con la sua macchina; di trasferirsi  nella nuova dimora; di far capire agli altri vampiri con chi avevano a che fare e che era meglio per loro non mettergli mai i bastoni fra le ruote; di guadagnarsi la fiducia del Consacrato, o come si divertiva a chiamarlo lui del Sacro Bamboccio ( N.d.A :nella serie originale è meglio, perché da Annointed One , il consacrato appunto, Spikey bello lo fa diventare Annoying One, l’irritante!) ; e Spike era partito in quarta in perlustrazione, con un solo obiettivo: trovare la Cacciatrice.

Del resto, l’aveva solennemente promesso alla sua adorata Principessa: l’avrebbe uccisa per lei, e insieme avrebbero ballato sulla sua tomba.

Ma non era nel suo stile agire subito, era sempre meglio conoscere il nemico, prima di affrontarlo.

I vampiri della zona lo avevano informato sui posti più frequentati dai ragazzi, dove di sicuro non avrebbe impiegato molto a scovarla, ma aveva preferito non ricevere nessuna descrizione della ragazza, perché preferiva scoprire da solo di chi si trattava.

 

Con l’assoluta certezza che lei fosse lì, aveva scelto di recarsi nel locale più cool della città: il Bronze.

E nonostante quel disco pub fosse gremito di gente, già in lontananza i suoi sensori soprannaturali lo avevano portato a posare i suoi occhi di ghiaccio su un tavolo dove stavano parlottando tra loro due ragazze, una rossa e una bionda.

Ma stranamente, lui aveva deciso di concentrarsi solo sulla bionda.

C’era qualcosa di diverso in lei, di tremendamente eccitante, non poteva sbagliarsi: quella era la Cacciatrice.

Ma per esserne certo c’era ancora una cosa da fare.

 

Intanto, a quel tavolo le due ragazze stavano chiacchierando animatamente.

“ Guarda, Will, stasera qui c’è la créme della créme: il Capitano della squadra di Football, quello della squadra di Basket, quello della squadra di Pallanuoto.. e sono tutti alla mercè di Cordelia Chase e Harmony Kendall, le due Regine della scuola, grrrr!” sbottò Buffy.

“ Già, e per di più, pure Xander è là.. lui dice che lo fa solo per irritare Cordelia, ma intanto passa più tempo con una ragazza che detesta.. che con me! Dopotutto, io per lui sono solo e soltanto un’amica…” si abbatté Willow.

“ Sai che ti dico? Xander non ti merita! Così come io non dovrei sprecare il mio tempo con quei palloni gonfiati! Ok, saranno anche popolari, ma alla fine sono così vuoti… Io voglio un ragazzo diverso..”

“ Come per esempio?” s’interessò l’altra.

“ Non lo so. Magari.. un po’ più grande di me, un ragazzo con un temperamento che sappia tener testa al mio, un ragazzo dal fascino oscuro, circondato dal mistero.. un bel tenebroso che mi tolga il fiato non appena lo vedo per la prima volta..” sospirò Buffy.

“ .. ma lo sai, Will, no? Queste cose accadono solo nei film..” aggiunse sconsolata, mentre la sua amica aveva un’espressione sempre più assorta, guardando altrove.

“ Buffy, sembra che il tuo desiderio si sia proprio materializzato.. e ti sta pure fissando da un po’..”

Neanche il tempo di dirlo e Buffy si guardò attorno, incrociando subito i suoi occhi verdi con quelli blu di quel misterioso affascinante sconosciuto, ma solo per un microsecondo, perché lei si rigirò immediatamente.

“ Oh, Will, ma è bello da infarto.. e sta guardando proprio me!” esultò a bassa voce, gongolando come poche.

“Beh, visto che sei così fortunata , perché non desideri anche di vincere la lotteria?” commentò la rossa, forse sottilmente invidiosa che le attenzioni di quel biondo… un po’ troppo biondo, fossero solo per l’amica.

“ Credimi, se ho una chance con quel tipo.. io l’ho già vinta la lotteria!”  sorrise l’altra, alzandosi dal tavolo e trascinando l’amica con sé, sulla pista da ballo.

 

( Fine prima parte)

 

LOOKING FOR YOU ( Seconda parte)

 

“ Perché non siamo rimaste là?” domandò Willow, confusa.

“ Oh, ma ti devo proprio insegnare tutto, è una tattica femminile: fa’ che il maschio ti desideri ancora di più!”spiegò lei, ballando con una gran carica sensuale, mentre l’altra si limitava a ciondolare, sorridendo.

“ Sta ancora guardando?” le chiese Buffy, non volendo dargli l’impressione che lui le interessasse.

“ Ci puoi scommettere, non ha occhi che per te .. oh mio dio, sta venendo da questa parte!” l’avvisò l’altra, e Buffy lo curò con la coda dell’occhio, senza smettere di ballare.

Spike si avvicinò, ma invece della pista da ballo puntò al bancone del bar, dove c’era uno dei suoi uomini.

“ Cerca qualcosa da mangiare!” gli ordinò, per poi avvicinarsi ad alcune persone nei pressi delle due ragazze, sicuro che anche la bionda potesse sentirlo.

“ Dov’è il telefono? Devo chiamare la polizia. C’è un omaccione là fuori che sta cercando di mordere una ragazza..” spiegò a voce alta, scandendo bene le parole, per poi cominciare ad allontanarsi, certo che la bionda non si sarebbe fatta attendere.

 

“ Oh no, Buffy, hai sentito?” si allarmò Willow.

“ Già, e devo fare qualcosa: * se ne sta andando via *!” si allarmò Buffy.

“ Will, controlla nella mia borsa, ci sono dei paletti, prendili e va’ fuori ad affrontare quel vampiro..” la istruì Buffy, allontanandosi dalla pista, mentre la rossa la seguiva.

“ *Io *, da sola?! Mi prendi in giro?” ribattè lei sconvolta.

“ Oh,  andiamo! Mi hai visto farlo migliaia di volte, e di certo sarà uno alle prime armi, ce la puoi fare senza problemi.. ti prego, solo per questa volta, vai tu.. e se hai bisogno di aiuto, urla e sarò subito lì, ma ora scusami.. ho una ‘ missione ‘ !” insistette lei, sparendo alla velocità della luce, mentre Willow tornava al tavolo a prendere i paletti per buttarsi in quell’avventura incosciente, ma anche incredibilmente entusiasmante.

 

“ Ci posso riuscire, ci posso riuscire, ci posso riuscire..” si continuò a ripetere come un mantra, uscendo sul retro.

 

************************************** ( Contemporaneamente)

 

Spike si era distratto un momento e aveva perso di vista la bionda,.

Convinto che fosse già sul retro stava per uscire, ma fu a dir poco sorpreso  quando se la ritrovò davanti, in tutto il suo splendore.

“ Ciao! Sbaglio.. o stavi cercando me?” civettò Buffy, sfoderandogli un accattivante sorriso, mentre costatava che da vicino, era ancora più bello, se possibile, ma soprattutto che era anche molto pallido in viso, non che fosse un difetto… anzi!

 

< Niente conclusioni affrettate: c’è così tanta gente  a cui non piace prendere il sole o farsi le lampade..> pensò lei.

 

 

Capitolo 2: YOU KNOW YOU WANNA DANCE

( Parole estratte da ‘ Haunted’ degli Evanescence ( Amy Lee è fantastica!!!!): lo so, la storia è ambientata nel ‘97/’98e ‘sta canzone è del 2003.. ma chiudiamo un occhio, dai.. tanto, assurdo per assurdo.. )

 

 

“ Ma.. non hai sentito.. quell’omone pericoloso e squilibrato là fuori..” le fece notare lui, alquanto confuso.

“ Oh, non preoccuparti per quello, c’è già chi se ne sta occupando…” lo tranquillizzò lei, ma non fece altro che confonderlo di più.

 

< Per l’Inferno maledetto! Il mio istinto mi ha fregato: non è lei la Cacciatrice.. è l’altra, la rossa!> capì lui.

 

< Beh.. al diavolo, mi occuperò più tardi della Cacciatrice… ora voglio dedicarmi solo a questa dolcezza, sarà una cena magnifica..> pensò tra sé e sé il vampiro, sorridendole, mentre Buffy era persa in ben altri pensieri.

 

< Oh mio dio, il suo accento.. è coooooosì dannatamente sexy.. ma chi prendo in giro? Lui è tutto coooooosì  dannatamente sexy!> pensò lei, e quando le sorrise in quel modo a Buffy girò la testa.

 

< Aspetta un attimo.. dopotutto.. è carina, moooolto carina… ma chi prendo in giro? E’ maledettamente bellissima! Magari.. prima mi diverto un po’ con lei… e dopo… mi farà da cena!> decise, soddisfatto del suo cambiamento di programma.

 

“ Hai ragione, dolcezza.. stavo cercando proprio te.. Ti andrebbe di ballare?” le propose lui, avvicinandosi ulteriormente.

“ Andiamo.. lo sai che vuoi ballare..” insistette, con voce sensuale e profonda, che fece accapponare la pelle della ragazza, che non esitò ad accettare quell’invito.

Lui le sorrise, mettendole un braccio attorno alla vita per portarla alla pista, e la ragazza non poté fare a meno di notare quanto lui fosse freddo.

 

< Niente conclusioni affrettate: arriva da fuori , e fuori fa freddo..> si disse lei, mentre ormai erano già in mezzo alla pista, cominciando a ballare a poca distanza l’uno dall’altro.

 

Buffy doveva aggiungere alla lista delle qualità del ragazzo il fatto che fosse eccellente anche nel ballare.

All’improvviso, il pezzo movimentato si sfumò, lasciando il posto ad una canzone dall’inizio lento, in cui Buffy sembrava rispecchiarsi.

 

LONG LOST WORDS WHISPER SLOWLY TO ME

( PAROLE DA LUNGO TEMPO PERDUTE MI BISBIGLIANO LENTAMENTE)

STILL CAN’T FIND WHAT KEEPS ME HERE

( NON RIESCO ANCORA A CAPIRE COSA MI TENGA QUI)

 

Tutte le coppie in pista stavano teneramente abbracciate, e Buffy ne approfittò per fare lo stesso, anticipando Spike, che restò piacevolmente sorpreso dalla sua intraprendenza.

 

WHEN ALL THIS TIME I’VE BEEN SO HOLLOW INSIDE

( QUANDO PER TUTTO QUESTO TEMPO SONO STATA COSI ‘ VUOTA DENTRO)

I KNOW YOU’RE STILL THERE

( SO CHE SEI ANCORA LI ‘)

 

Buffy appoggiò la testa al petto di Spike, facendo così un’importante scoperta.

 

< Niente battiti di cuore! Dannazione, ok, ora è il caso di saltare alle conclusioni affrettate!> dedusse lei.

 

“ Ti andrebbe di andare un po’ fuori.. per conoscerci * meglio* ?” gli sussurrò all’orecchio, allusiva, e in risposta lui la prese per mano, trascinandola con sé fuori dalla pista, mentre la canzone esplodeva in tutta la sua potenza.

 

WATCHING ME, WANTING ME

( GUARDANDOMI, VOLENDOMI)

I CAN FEEL YOU PULL ME DOWN

( TI POSSO SENTIRE SPINGERMI GIU ‘)

FEARING YOU, LOVING YOU

( TEMENDOTI, AMANDOTI)

I WON’T LET YOU PULL ME DOWN

( NON TI LASCERO ‘ SPINGERMI GIU ‘)

 

( fine prima parte)

 

YOU KNOW YOU WANNA DANCE ( Seconda parte)

 

************************************************* ( Contemporaneamente)

 

Nel frattempo, Willow era riuscita a raggiungere il vampiro prima che potesse affondare le zanne nel collo della sua sventurata e ingenua preda.

“ Hey tu, lasciala andare, e veditela con me!” esclamò, con un tono autoritario che non sapeva nemmeno lei di avere.

Il vampiro si girò per vedere chi l’aveva disturbato, e la ragazza aggredita approfittò del suo momento di distrazione per darsela a gambe.

 

“ Hey, aspetta un momento, tu non sei la Cacciatrice!” l’accusò lui.

“ Beh.. hai ragione, le faccio solo da intermediaria.. ma sono pericolosa tanto quanto lei, perciò, caro mio, sei in un mare di guai!” ribattè lei, cercando di non lasciar minimamente trasparire la paura che la stava divorando, mentre il suo avversario non sembrava per nulla intimorito.

“ Ok, questo si può verificare subito!” esclamò lui, avvicinandolesi minaccioso.

La ragazza raccolse una manciata di terriccio e gliela tirò negli occhi, dopodichè approfittò della sua temporanea cecità  e ribaltò tutti i bidoni dei dintorni, per sbarrargli la strada, e fuggì il più velocemente possibile.

 

Dopo essersi ripreso dal tiro mancino della ragazza e completamente dimentico degli ordini di Spike, che gli aveva detto di restare sul retro ad attenderlo, il vampiro si liberò e si lanciò al suo inseguimento.

 

********************************************

 

“ Sai, micetta, di solito sono io a fare quella domanda..” ridacchiò Spike, uscendo con Buffy sul retro.

Notò subito che non c’era più traccia né del suo servo, né di quella che lui credeva fosse la Cacciatrice.

Ma francamente, non gli importava più di tanto.

Al momento aveva occhi solo per quella bionda, che però non lo stava guardando più tanto amichevolmente.

“ Spiegami un po’ una cosa..” esclamò lei, accarezzandogli le spalle e strusciandoglisi contro.

“.. perché tutti i più bei ragazzi sono sempre preti, gay..” continuò, sbattendolo contro il muro con una violenza inaspettata da parte del biondo ossigenato.

“ .. o * vampiri *?” concluse lei, mettendosi in posa di attacco ed estraendo un paletto e Spike non capiva dove l’avesse tenuto nascosto, dato che quei pantaloni erano troppo attillati, e né quelli, né il top glicine scollato che indossava lei, avevano tasche.

 

< Perché non esiste una legge che impedisce a uno troppo bello di essere vampirizzato? > pensò lei, sbuffando.

 

Spike si riprese dall’impatto contro al muro, ridacchiando ancora più divertito di prima.

“ Lo sapevo che non potevo sbagliarmi: sei tu la Cacciatrice!” esclamò lui, assumendo la stessa posa di attacco.

“ In carne e ossa!” ghignò lei.

“ Allora..” ghignò lui, scivolando nel volto della caccia.

“.. finalmente posso fare la parte del vampiro!” concluse, lanciandosi su di lei, ma lei lo accolse con un feroce pugno sul mento e un calcio nell’addome.

 

 

 

Capitolo 3: DO WE REALLY NEED WEAPONS FOR THIS?

 

In effetti, lei ce l’aveva a morte con lui, ma per un semplicissimo motivo.

 

< Dannazione a lui! E’ bellissimo anche così!> e mentre lo pensava saltò, dandogli un calcio in faccia, colpendolo alla guancia sinistra, ma lui le afferrò la gamba, catapultandola a terra.

 

< Forse, se lo riduco a un colabrodo.. diventerà brutto, così sarà più facile per me ucciderlo! Uhmm.. perché ho la netta sensazione che lui sarebbe incredibilmente sexy anche picchiato e ferito? Io proprio non ce la faccio ad eliminarlo!> si disse lei, mentre cercava di rialzarsi, ma Spike glielo impedì con un micidiale calcio allo stomaco.

 

Ma pure lui aveva i suoi pensieri per la testa.

 

< Che combattente! E’ così divertente.. potrei ballare con questa bellezza per sempre.. facciamo così.. la ucciderò tra un mese..> pensò, preparandosi a darle un altro calcio, ma lei con un straordinario colpo di reni si rialzò prima che potesse colpirla.

 

< .. tra due mesi..> pensò divertito, mentre si abbassava per non ricevere un altro calcio in faccia.

 

< .. al diavolo! Facciamo quattro mesi!> decise, dandole un pugno in faccia, ma subito dopo, lei riuscì a spedirlo a terra, mettendosi a cavalcioni su di lui ( ringraziando la sua buona stella che quella sera non avesse deciso di indossare una delle sue minigonne, perché se il solo contatto con lui con su i pantaloni le faceva quell’effetto..) e innalzando minacciosa il paletto.

 

< Sicuro, sempre che non mi uccida prima lei!> pensò, convinto di non avere più scampo.. finché non iniziò ad avvertire l’eccitamento della Cacciatrice.

 

Lei abbassò il paletto verso il suo cuore, ma fermandosi a pochi millimetri da esso, sorridendogli e gettandolo via, mentre lui la interrogava confuso coi suoi occhi color ambra.

Per tutta risposta lei si chinò verso il suo orecchio.

“ Abbiamo davvero bisogno di armi per questo?” gli bisbigliò, mordicchiandogli leggermente il lobo.

Lui ringhiò, compiaciuto per quel gesto inaspettato,  ribaltando i ruoli e ponendosi sopra di lei, che lo fissava con desiderio, per nulla intimorita dal suo vero volto.

Senza capire bene cosa stava facendo e perché lo stava facendo, Spike tornò ai suoi lineamenti umani e schiantò le sue labbra a quelle della ragazza.

In risposta, Buffy avvinghiò le gambe al suo bacino, e gli accarezzò i capelli ingellati, spingendolo più contro di sé, mentre le loro bocche si esploravano a vicenda in un crescendo di intensità.

 

< Che diavolo sto combinando? Non dovrei farlo.. io sono la Cacciatrice e lui è il nemico… ma è un così bravo baciatore..> pensò lei, approfondendo sempre di più quel bacio.

 

< E’ così calda, e le sue labbra sanno di fragola.. e il suo profumo mi rende pazzo.. Per l’Inferno Maledetto! A proposito di pazzi.. Dru!> si ricordò lui, interrompendo all’istante quel bacio, ma senza allontanarsi da lei.

 

Buffy non capì il perché di quell’interruzione.

 

< Oh no, magari non gli è piaciuto..> si allarmò lei, fissandolo e mordicchiandosi inconsciamente il labbro inferiore.

 

Spike non poteva resistere al richiamo di quelle morbide dolci labbra e quei grandi occhi verdi che sembravano volere una sola cosa da lui.

 

< Oh, al diavolo! Tanto, Dru non lo saprà mai..> e mentre lo pensava, le lingue dei due biondi avevano già ingaggiato una nuova appassionata battaglia.

 

( fine prima parte)

 

DO WE REALLY NEED WEAPONS FOR THIS? ( Seconda parte)

 

 

************************************

Willow aveva corso a più non posso, finendo per nascondersi…. in un cimitero, in mancanza d’altro.

E com’era prevedibile, il vampiro non ci mise molto a rintracciarla

 

< Coraggio, Buffy ha ragione.. L’ho vista farlo migliaia di volte.. e poi questo è solo un principiante, e ciò in qualche modo  ci mette sullo stesso piano! Proviamoci..> si auto-incitò la ragazza, sferrando un calcio, felice di vederlo cadere a terra.

 

“ Però, non sono niente male!” pensò ad alta voce, in procinto di svignarsela, ma il vampiro l’afferrò per una caviglia, buttandola a terra.

“ Non così in fretta, ragazzina!” esclamò lui, rialzandola bruscamente tirandola per la maglietta, squarciandogliela.

 

< No, l’avevo appena comprata! Ma che diavolo sto dicendo? Sono a un passo dalla morte.. e mi metto a pensare ai vestiti? Passo troppo tempo con Buffy!> si disse lei, riuscendo a liberarsi, indietreggiando.

 

< E così, la mia carriera di Cacciatrice non ha superato i trenta minuti scarsi… Ok, c’è solo una cosa da fare in questi casi..> e mentre lo pensava iniziò a gridare con tutto il fiato che aveva in gola.

 

 

Il vampiro ghignò.

“ Stai sprecando il tuo tempo: qui nessuno ti può sentire..” l’avvisò lui, in procinto di avventarsi su di lei, ma una voce maschile lo fermò.

“ Ti sbagli, qualcuno può sentirla!” esclamò un ragazzo moro, vestito completamente di nero, balzando giù da un muro e assestandogli un calcio nelle costole, fratturandogliene un paio.

“ Ciao, sono nuovo di qui, sono appena arrivato..” commentò, rivolto alla ragazza, ancora scombussolata per quant’era successo, mentre era impegnato a prendere a pugni il vampiro.

“.. ti ho sentito urlare e mi sono detto ‘ quale modo migliore di iniziare la nottata se non salvare la vita di una bella fanciulla in pericolo? ‘ “ continuò, con una ginocchiata nello stomaco dell’avversario, ormai massacrato, per poi afferrarlo e gettarlo in direzione della ragazza, che lo attendeva col paletto puntato.

“ Coraggio, è tutto tuo!” esclamò sorridendole, e l’altro diventò un mucchietto di polvere ancora prima di rendersene conto.

 

“ Grazie!”  esclamò Willow, non riuscendo a togliergli gli occhi di dosso: non aveva mai visto un ragazzo così bello.. beh, quello che al locale adocchiava Buffy era stupendo, ma questo le sembrava ancora meglio.

“ Ti prego, non dirlo neanche! Sei la nuova Cacciatrice, vero?” le chiese il ragazzo.

“ No..” rispose l’altra, senza pensarci, per poi darsi della stupida.

 

< Ma sei matta? Un’opportunità del genere capita una sola volta nella vita! Mi spiace, Buffy, ma l’ho visto prima io, e poi te hai già quel bell’ ossigenato … Dove sta scritto che tutti i più bei ragazzi in circolazione debbano sempre innamorarsi solo di te? Bene, misterioso ragazzo, cerchi la Cacciatrice? Avrai la tua Cacciatrice..> pensò lei con un sorrisetto.

 

************************************************

 

Buffy e Spike si erano allontanati dal locale, e passeggiavano mano nella mano in un vicolo isolato.

“ Sai, non ti ho ancora chiesto una cosa..” esclamò Buffy, ma ad un tratto un vampiro le si parò davanti, ringhiando.

“ Spiacente, ma questa è una discussione privata!” lo informò, infilzandogli il paletto nel cuore mentre glielo diceva.

Si girò verso Spike, che la fissava incuriosito.

“ Che c’è? Era uno dei tuoi uomini per caso?” domandò lei.

“ No, ma anche se lo fosse non m’importerebbe.. basta che non polverizzi me..” sorrise lui.

“ Non lo farò mai, non temere!” gli sorrise lei dolcemente, mentre riprendevano a passeggiare fianco a fianco.

“ Tornando a ciò che stavo dicendo..” disse lei, ma non riuscì a terminare la frase, perché lui le chiuse la bocca con un rude, impetuoso e lunghissimo bacio, finché lei si separò.

“ Tu no, ma io ho quella piccola necessità che si chiama * respirare * ,ogni tanto!” spiegò, riavvicinandosi.

 

“ Una volta per tutte, tu chi sei?” riuscì finalmente a domandargli lei, a fior di labbra.

Per tutta risposta, lui ridacchiò.

“ Che c’è di così divertente?”

“ Niente, è solo che me l’ero studiato da tanto tempo questo momento..” spiegò lui.

“ Tu cosa?” chiese lei, ancora più confusa.

“ Questa domanda: ti avrei risposto ‘ Avrai modo di scoprirlo sabato ‘; tu avresti chiesto ‘ Cosa succede Sabato? ‘, e io ti avrei risposto ‘ Io ti ucciderò ‘. Invece, hai rovinato tutto, perché non c’è una sola maledetta possibilità che io ti uccida ormai, passerotto!” mormorò lui, dandole un piccolo tenero bacetto.

 

“ Hey, un tantino sicuro di te? Parli come se tu avessi già ucciso una Cacciatrice!” lo prese in giro lei.

“ Non ho ucciso una Cacciatrice..” ammise lui, e Buffy lo guardò come per dire ‘ Lo sapevo! ‘.

“.. io ne ho uccise * due *!” aggiunse con la massima calma, mentre lei non sapeva se essere più stupita o terrorizzata.

 

 

Capitolo 4: LYING, LYING AND LYING

 

“ E comunque, io sono Spike!” l’accontentò lui, ma stavolta fu lei a ridacchiare.

“ Ma che razza di nome è?” commentò lei sghignazzando.

“ Hey!” la mise in guardia lui con un tono di voce autorevole  e uno sguardo  intimidatorio.

“ L’ultima persona che ha riso del mio nome è morta dopo una mia lunga, terribile, agghiacciante, truculenta, crudele tortura..” la avvertì lui, mostrandole l’altro volto.

Per nulla spaventata, lei si avvicinò a quel viso grinzoso e a quegli occhi gialli.

“ Allora, cos’hai intenzione di farmi, * Spike *?” lo provocò lei, con un atteggiamento di sfida, e in risposta lui inarcò il sopracciglio, tornò ai suoi lineamenti umani e la sbattè a terra nuovamente, baciandola con violenza e avidità.

 

“ Non mi hai ancora detto come ti chiami tu, micetta!” le fece notare lui, rialzandosi con lei.

“ E’ vero. Buffy!”

“ E con un nome del genere hai da ridire sul mio?” rise lui.

“Hey!” protestò lei, dandogli un pugno sul torace.

“ E’ il diminutivo di Elisabeth.. che secondo me è un nome terribile, Buffy mi sta meglio..” spiegò lei, per poi guardarlo con aria indagatrice.

“E adesso, dimmi il tuo vero nome, perché scommetto che ‘ Spike ‘ è solo una tua invenzione!” dedusse lei.

“ Non te lo dirò mai, passerotto!” ribattè lui, con uno scherzoso ringhio.

“ Dolcezza, mi dispiace ma ora devo proprio andarmene.. sai, se non torno, i miei uomini..”

 

<.. ma soprattutto * Dru *..>

 

“.. sospetteranno qualcosa..” disse lui, e lei annuì, anche se un po’ a malincuore.

“ Ti rivedrò ancora?” gli chiese, quasi titubante.

“ Ma certo, bellezza, ti voglio maledettamente rivedere anch’io! Sarò nei paraggi..”

“ Domani. Al cimitero. Sarò di ronda..” lo informò lei.

“ E’ un appuntamento ?” sorrise lui.

“ Una specie..” sorrise lei, imbarazzata.

“ Aspetta un momento, questa città ha una dozzina di maledetti cimiteri, se non di più!” osservò lui.

“Beh, benvenuto sulla bocca dell’inferno! Ad ogni modo, io sarò in quello principale, è il più grande, non puoi sbagliare!” chiarì lei con un ultimo bacio.

“ A domani, passerotto!” la salutò lui, sparendo nel buio della notte.

 

***********************************

 

“ No?” ripeté il ragazzo, guardandola confuso.

“ Voglio dire.. io non sono soltanto la Cacciatrice, ho anche un nome, Willow, e faresti meglio a ricordartelo!” si salvò in extremis lei.

“ Non potrei mai scordarmi un nome così dolce, Willow! Sembra un sussurro! ” le sorrise lui, e sia per il suo sorriso che per il sentirsi chiamare per nome da lui, a Willow vennero i brividi.

“ Non eri molto in forma, stasera, ma non preoccuparti, a tutti capitano i momenti no..” commentò lui, mentre da vero gentiluomo si toglieva il giaccone di pelle per coprirle le spalle, dato che indossava solo una maglietta, o meglio.. i pochi brandelli che ne erano rimasti, altra cosa che la fece rabbrividire.

“ E comunque, io sono Angel, piacere di conoscerti!” si presentò lui.

 

< Angel… di nome e di fatto!> pensò lei con un sorriso.

 

“ Sei un Osservatore? Perché la Cacciatrice.. che poi sono io.. ce l’ha già un Osservatore!” chiese lei, ma lui la interruppe.

“ Non preoccuparti, non sono un Osservatore, e non ho intenzione di rubare il posto al tuo!” le assicurò lui.

“ Diciamo solo che una certa persona mi aveva detto di badare a te fin dall’inizio, ma a quel tempo non  gli ho dato retta e non l’ho ascoltato, ma poi ho capito che sbagliavo, così adesso ho deciso di seguire quel consiglio, e ci sarò ogni volta che tu avrai bisogno di me!” la informò lui, cominciando ad allontanarsi.

“ Angel, aspetta, il tuo giaccone!” lo chiamò lei.

“ Tienilo tu, ne hai più bisogno di me adesso, e poi me lo ridarai la prossima volta..”

“ Come? Non sai nemmeno dove..”

“ Io ti troverò, ora devo andare, ciao Willow, ci rivedremo!” la salutò lui, scomparendo.

 

Ancora un po’ frastornata, Willow si riavviò al Bronze.

 

( fine prima parte)

 

LYING, LYING AND LYING ( Seconda parte)

 

Non appena Spike se ne andò, Buffy si ricordò di una cosa fondamentale.. più che di una cosa, di una persona.

 

< Willow! Non era sul retro! Dove può essere? Oh no, è tutta colpa mia, sono stata così dannatamente egoista e l’ho messa in pericolo.. Devo trovarla..> si disse, incamminandosi.

 

<.. sperando che sia ancora viva.. Magari non vorrà più vedermi , mi odierà a morte..> continuò coi suoi pensieri, fermandosi in tempo prima di scontrarsi con una figura che arrivava dalla direzione opposta: Willow.

 

“ Buffy, io ti adoro!” esclamò con un sorriso  trentadue denti, prima che l’altra la abbracciasse.

“ Willow, che bello, stai bene! Ti prego, perdonami, sono stata un’irresponsabile. Non avrei mai dovuto..”

“ Accidenti, no, certo che avresti dovuto!” ribattè l’altra con l’adrenalina a mille.

Buffy la guardò stralunata, osservandola meglio.

“ Ma.. Will, quel giaccone..”

“ E’ una lunga storia, Buffy: sono fuggita fino al più vicino cimitero, ma quel vampiro mi ha trovato, e stava per attaccarmi, ma all’improvviso è apparso un ragazzo bellissimo che mi ha salvato, è un combattente fantastico!” esclamò lei con l’aria sognante.

“ Poi ha visto che il demone mi aveva squarciato la maglietta e allora mi ha prestato il suo giaccone, e non so né dove né quando né come, ma ha detto che tornerà a riprenderselo!” spiegò la rossa, sempre più eccitata.

“ E così ti ha salvato, e lo rivedrai. Beh, sono contenta per te, sembra che finalmente tu abbia dimenticato Xander!”

“ Xander chi?” rise l’amica, ma poi si incupì.

 

“ Buffy, non è così semplice: quel ragazzo non stava cercando me, ma te!” la informò.

“ Uh? Me?! E perché?” si domandò la bionda, incuriosita.

“ Lui è venuto qui per te, non perché tu sei Buffy Summers, ma perché.. tu sei la Cacciatrice! E la cosa peggiore è che gli ho fatto credere che sono io la Cacciatrice!” ammise l’altra.

“ Tu cosa?! E perché mai hai fatto una cosa simile?” chiese l’altra, sempre più sconcertata.

“ Perché lui ha detto che il suo compito è badare alla Cacciatrice.. e io volevo che badasse a me, invece, però io non sono la Cacciatrice…  quindi, cerca di capire…” si giustificò lei.

“ Ok, ti capisco.. ma ad ogni modo.. come fa quel ragazzo ad essere a conoscenza dell’esistenza della Cacciatrice?” si domandò la bionda, perplessa.

“ Beh, Angel, è così che si chiama, ha detto che anche se non è un Osservatore è determinato a seguirla ed aiutarla; ma non so di preciso perché..” rispose l’altra, un po’ confusa.

 

“ Hey, a proposito di bei ragazzi.. che mi dici di quel misterioso biondo ossigenato ?” cambiò argomento Willow.

“ Beh, sfortunatamente è andato via prima che potessi raggiungerlo..” mentì Buffy.

“ Volevo partire alla sua ricerca.. ma poi un vampiro mi ha tenuto parecchio.. occupata!” continuò lei.

 

<.. in fondo, c’è un po’ di verità in questo..> pensò la bionda con un leggero rossore sulle guance, che l’amica non notò.

 

“Mi dispiace, coraggio, sono certa che lo rivedrai ancora..” la rincuorò l’amica.

“ Anch’io, Will, anch’io!” confessò lei, con un sorrisetto che la sapeva lunga, mentre rientravano entrambe nel locale, per prendere le loro cose.

 

*********************************************

 

Spike intanto aveva fatto ritorno alla fabbrica abbandonata, e aveva trovato all’ingresso ad accoglierlo una bellissima ragazza nonostante l’aspetto un po’  emaciato, dai lunghi capelli corvini, profondi occhi scuri dai riflessi violetti e dalla pelle bianchissima.

“ Dru, non dovresti lasciare la nostra stanza, sei ancora troppo debole!” si preoccupò lui, prendendola in braccio per riportarla nella loro camera da letto.

“ Ma, mio Spike, tu eri fuori.. io ero da sola.. non mi piace star da sola..” protestò lei.

“ Amore, te l’ho detto:  cercavo la Cacciatrice..” spiegò lui, posandola delicatamente sul loro letto.

“ Giusto, allora, l’hai trovata?” s’interessò lei, accarezzandogli il viso.

“ Ma certo!” rispose lui, ripensando alla loro danza… ai loro due diversi tipi di ‘ danza ‘!

“ Oh! E l’hai uccisa per la Principessa?” chiese lei, battendo le mani esaltata.

Spike dovette fare un enorme sforzo, per non scoppiare in una fragorosa risata.

 

< Ucciderla?! Se solo sapessi.. no, pessima idea, tu non dovrai mai saperlo.. Povero me.. dal Cacciatore di Cacciatrici che ero.. ora sono diventato il Baciatore di Cacciatrici .. No, non di tutte, solo di una, solo di lei, della mia bellissima Buffy.. ‘ mia ‘ ?! Sto già usando gli aggettivi possessivi? Al diavolo, io devo assolutamente rivederla..> pensò lui, ma naturalmente fu un’altra la sua risposta.

 

“ Credimi, tesoro, era a tanto così dall’ ucciderla .. ma questa Cacciatrice è diversa: una Cacciatrice con famiglia e amici.. non era certo previsto nel brochure!” si inventò lui come scusa, e lei sembrò bersela, forse perché le sue doti sensitive erano offuscate dalla sua debolezza.

“ Oh, povero il mio Spike!” lo consolò lei, stringendolo a sé e accarezzandogli i capelli.

“ Ci hai provato.. e ci riproverai ancora, amore mio. La Signorina Edith mi ha detto che la nuova Cacciatrice non le piace.. e prima la uccidi meglio sarà…” mormorò lei.

“ Non pensiamo più alla Cacciatrice!” la distolse lui, uscendo e ritornando pochi minuti dopo, trascinando con sé una ragazza legata e imbavagliata.

“ Adesso devi solo pensare a riprenderti, passerotto. Ti ho portato qualcosa da mangiare..” commentò lui, gettandogliela sul letto.

Drusilla rise, e andò verso di lui, abbracciandolo.

“ Grazie, mia dolcezza.. che pensi sempre alla tua Principessa..” mormorò, baciandolo.

“ Sempre, passerotto…” ripeté lui, approfondendo il bacio, ma erano un altro paio di labbra quelle a cui stava pensando: due labbra calde, che sapevano di fragola.

 

 

Capitolo 5 : FIRST DATE

 

La mattina dopo, quando rientrò in classe, Buffy sgranò più volte gli occhi, per accertarsi che quella che avesse davanti fosse davvero Willow.

“ Will, ma.. i tuoi capelli..” balbettò Buffy, indicandola.

“ Che c’è? Non ti piacciono?” chiese l’altra insicura, toccandosi il suo taglio di media lunghezza, rosso fiammante.

“ Al contrario, ti stanno benissimo, Will, davvero!” si complimentò la bionda.

“ Grazie, sai, quei capelli così lunghi e ordinari mi davano troppo un’aria da bambina…” si giustificò lei, mentre Buffy era quasi tentata di tagliarsi i suoi.. ma aveva la netta sensazione che Spike non gliel’avrebbe perdonato.

Considerando quante volte gliel’aveva accarezzati la sera prima, il bel vampiro sembrava avere una particolare adorazione per le sue ciocche d’oro.

“E comunque, non è che questo improvviso cambio di look ha a che fare con un certo Angel?” la punzecchiò.

“ No, no, no! E’ solo che.. te l’ho detto.. ero stanca del mio vecchio taglio..” si difese l’altra, mentre l’amica la guardava poco convinta, con un sorriso sornione.

 

“ Buffy, ti devo chiedere una cosa..” cambiò argomento lei.

“ Spara, Will..”

“ Sai.. io vorrei rivedere Angel..” cominciò la rossa.

“ Chissà perché, me lo immaginavo!” ridacchiò la bionda.

“ Già, ma.. come la Cacciatrice.. voglio fingere di essere lei.. cioè...te.. ancora una volta!”

“ Hai paura di dirgli la verità, vero?”

“ Esatto, preferisco andare avanti con questa sceneggiata, almeno per questa volta. Quindi, tu devi aiutarmi!”

“ Come? “

“ E’ semplice: mentre io fingerò di fare la ronda, tu la farai per davvero, solo che rimarrai nascosta nell’ombra..” la istruì lei.

“ Sissignora!” sorrise Buffy.

“ E farò di più: che ne diresti se io ti allenassi un po’, giusto per fare bella figura quanto ti vedrà lui?” propose lei.

“ Sarebbe perfetto, se per te non ci sono problemi!” esultò l’altra.

“ Nessun problema, inizieremo oggi pomeriggio!” la informò la vera Cacciatrice.

“ Fantastico, così stasera possiamo andare al cimitero, e prima o poi lui mi vedrà..” approvò la rossa, che già si immaginava l’intera scena.

“ Giusto, e.. no, aspetta un momento, non stanotte, non posso davvero!” si ricordò Buffy.

“ Uh? E perché?”

“ Perché ho un appu.. un appostamento , come sempre, ma c’è qualcosa di serio nel cimitero principale, sai, lì c’è sempre grande attività demoniaca..”

 

< … se solo penso a quanta ce ne sarà stasera di attività! > pensò lei tra sé e sé maliziosa.

 

“.. e perciò, è meglio se sto là da sola, è troppo pericoloso per te..”

L’amica annuì, anche se non gradì molto quella discriminazione da parte dell’amica.

“ Però, domani giuro che ti aiuterò. Dove vuoi andare?”

“ Beh, la prima volta che l’ho incontrato stava al più piccolo cimitero della città.. quindi potrebbe essere il primo luogo  che visita..” dedusse Willow.

“ Bene. E poi, in quel cimitero non ci sono mai molti demoni, solo qualche principiante che emerge

ogni tanto..” approvò Buffy.

 

Xander le raggiunse nel corridoio, strabuzzando gli occhi quando vide Willow.

“ Ciao, Buffy e… Willow?!”

“ Uffa, ragazzi, è solo un semplice taglio di capelli, sono sempre la solita cara vecchia Willow!” alzò gli occhi la rossa.

“ Beh, la stessa cara vecchia Willow.. versione mangia uomini!” aggiunse Xander, guardandola affascinato.

“ Quasi me ne dimenticavo: Buffy, guarda che Snyder ti sta cercando..”

“ Uh? E cosa vorrà da me stavolta?” si domandò lei preoccupata, andando  nel suo ufficio.

 

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“ Scusa, ho dimenticato l’orologio, non è che saresti così gentile da dirmi che ore sono?” esclamò Buffy, mentre combatteva contro l’ennesimo vampiro della serata.

Il vampiro guardò il suo orologio, ma fu una mossa davvero incauta.

“ Mancano cinque minuti a mezzanot..”

“Grazie, povero ingenuo!” rispose lei, infilzandolo al cuore col paletto.

 

Si stava raggiustando i capelli, quando sentì qualcuno toccarla da dietro, e di riflesso afferrò quel braccio e lo ribaltò in avanti, e quando capì di chi si trattava era troppo tardi.

“ Ouch! Per l’inferno maledetto, Cacciatrice! Un ragazzo non può fare il romantico ogni tanto? Volevo solo chiuderti gli occhi e farti indovinare chi era…. Ma tu sei troppo maledettamente tesa, passerotto!” si lamentò lui.

“ Mi dispiace così tanto, Spike, però.. anche tu, è colpa tua: mai cogliere di sorpresa una Cacciatrice mentre fa la ronda.. non è la più brillante delle mosse!” si giustificò lei, ma fece appena in tempo a dirlo, che lui le afferrò le caviglie, spingendola su di lui.

“ No, ma * questa lo è!” ghignò, prima di incollare le labbra alle sue, senza che lei opponesse la minima resistenza .. tutt’altro!

 

 

( fine prima parte)

 

FIRST DATE ( Seconda parte)

 

( NC 17).. ma senza esagerare..

 

 

“ Wow, mi sei mancata, passerotto!” mormorò lui, mentre entrambi si rialzavano.

“ Anche tu, e avevo paura che non saresti venuto!”ammise lei, stringendosi più a lui.

“ Non potevo aspettare un solo minuto di più! Io non so come, ma tu mi stai stregando, raggio di sole, e io voglio lasciarmi stregare da te..” disse lui, baciandole e mordicchiandole gentilmente il collo, sorpreso dal suo consenso.

 

“ Uh! Generosa con tutto quest’accesso! Lascia solo che ti ricordi una cosa: vampiro, qui!” ridacchiò lui, senza staccarsi da lei.

“ Mm.. lo so.. ma non mi importa, è troooppo bello..” mormorò lei, con gli occhi chiusi per assaporare meglio il momento, e lui ridacchiò, continuando a mordicchiarla e scendendo fino al suo decoltè.

Lei capì cosa voleva e, chiedendosi perché si stesse già lasciando andare in quel modo con uno che conosceva appena, cominciò a sbottonarsi la camicetta, ma molto lentamente, giusto per ‘ torturarlo ‘ un po’.

 

Con la stessa lentezza la aprì, facendola scorrere giù dalle spalle e gettandola su una lapide, dopodichè si riavvicinò a lui, con fare felino, e Spike cominciò a disegnarle il contorno del suo reggiseno nero con un dito, poi con la bocca, facendola gemere di impazienza.

“ Toglimelo!” ordinò lei, e lui obbedì più che volentieri, riempiendosi le mani dei suoi nudi seni sodi.

“ Di più, di più, di più..” lo incitò lei, incapace di qualunque altro pensiero.

“ Così va bene?” mormorò lui, percorrendoli con baci e succhiotti, e stuzzicandogli i capezzoli già eccitati.

“ Mm.. adoro quella tua lingua esperta coooooosì  tantooooooooo… “ gemette lei spingendo la testa all’indietro, pienamente appagata.

 

“ Sai, è bello ricevere..” mormorò lei, rivestendosi in fretta, con un certo disappunto da parte del vampiro.

“ Ma è così bello anche dare!” continuò, sbarazzandosi del suo giaccone, della camicia e della T-shirt.

“ E il mio turno di esplorazione!” esultò lei, percorrendo tutto il suo torace con piccoli baci e leggeri morsi, mentre gli graffiava la schiena lungo tutta la sua lunghezza.

Lui avrebbe dovuto pensare ad un modo per non farsi vedere da Drusilla con quei segni sul corpo, o augurarsi che sparissero prima del suo ritorno alla fabbrica.. ma in quel momento Spike non poteva pretendere dalla sua mente dei pensieri così elaborati.

“ Oooooooh, brava, brava la mia piccola esploratrice!” sorrise lui soddisfatto, ancora di più quando la sentì iniziare a stuzzicargli i capezzoli con la lingua.

“ Passerotto, sei maledettamente faaantasticaaaa!”

“ L’ho appena imparato da te, semplicemente!” sorrise lei, prima di re-impossessarsi delle sue fredde labbra.

“ Allora vuol dire che sono un ottimo maestro!” ridacchiò, quando si separarono.

Presa da tutto quel trasporto, la mano di Buffy inconsapevolmente scivolò.. sul cavallo dei jeans di Spike, ma la ritirò subito, un po’ scombussolata dalla rigidità con la quale era venuta a contatto.

 

< No, Buffy, cattiva: vogliamo dare l’impressione sbagliata? Tu non sei quel genere di ragazza..> si rimproverò, imbarazzata.

 

Ma per il biondo era troppo, e prima che lei se ne potesse rendere conto, lui la pressò contro un albero, sfilandosi la cintura dei jeans e sbottonandole i suoi, accarezzandole l’intimità attraverso le mutandine.

“ Aspetta, Spike.. che stai.. facendo?”

“ Mi sembra parecchio chiaro: io ti voglio, io ti prendo!” sorrise lui, baciandola.

“ Ti voglio anch’io (bacio), ma (bacio) non adesso (bacio), non così in fretta (bacio).. Io. Non ho mai..” ribattè lei tra i baci, ma alla parola ‘ mai ‘ Spike si fermò.

“ Tu…  non hai mai..?” ripeté lui.

“ So che da come ho agito non si direbbe, non so che diavolo mi è preso.. ma, ad ogni modo, no, mai.” ammise lei, arrossendo e ricomponendosi.

“ Sai, io dovrei fregarmene altamente, ti dovrei saltare addosso come una furia, sbatterti a quell’albero, o a terra, e prenderti, con o senza il tuo consenso..” disse lui, e lei cominciò ad avere paura, indietreggiando.

“ Voglio dire, io sono il Grande Cattivo, io agisco come maledettamente mi pare… Invece, ti guardo.. e ti vedo con quei tuoi begli occhioni intimoriti… e davvero, non ci riesco, non posso. Sei un fiore delicato.. che io non voglio spezzare..” aggiunse, avvicinandosi a lei e accarezzandole il viso.

“ …almeno per il momento!” ghignò, rivestendosi.

 

“ Allora , non ti sei arrabbiato?” chiese lei, insicura.

“ Anche se sei crudele a portarmi all’ebollizione .. e poi mandarmi in bianco; no, passerotto, non preoccuparti, non ce l’ho con te!” la rassicurò lui, passandole una mano fra i capelli, per poi sedersi a terra e mettersela in grembo, guardando le stelle con lei.

“ Allora, che ne diresti di un po’ di tenere coccole?” propose lei, stringendosi a lui e avvolgendosi nel suo giaccone.

 

< E pensare che con Dru era sempre solo sesso e violenza.. solo ora che è malata si lascia abbracciare un po’ ogni tanto… mentre questa ragazza.. oh,  lei sarei capace di tenerla fra le mie braccia per l’eternità, è una sensazione così bella..> pensò lui, con un sorriso.

 

“ Mi sta bene, micetta!” mormorò, coprendole il viso di baci.

“ Sai, faremo meglio a goderci questa notte finché possiamo, perché domani non posso, ho promesso ad una mia amica, quella che era con me ieri al Bronze, che l’avrei aiutata a .. fingere di fare la ronda..” spiegò lei, e lui la interrogò con lo sguardo.

“ E’ una lunga storia, lascia perdere. Comunque, sarò al più piccolo cimitero fino a notte tarda..” lo informò lei.

“ Inoltre, dopodomani sera c’è il ricevimento Parenti- Genitori.. e il preside Snyder mi ha incaricato di pensare ai rinfreschi.. quindi dovrò stare là, più che altro per evitare che lui e mia mamma si incontrino.. o è la fine!” aggiunse.

“ C’è qualcosa che posso fare per aiutarti?” s’interessò lui, baciandole i capelli.

“ A meno che tu voglia attaccare la mia scuola con un esercito di vampiri, giusto per creare un po’ di confusione e distrarre Snyder.. no, non c’è niente che puoi fare per aiutarmi!” scherzò lei.

 

 

           

Capitolo 6: DECEIVING

La sera successiva, Willow si destreggiava abbastanza abilmente con il paletto, nel più piccolo cimitero della città,  riuscendo a polverizzare il suo avversario ( uno non molto temibile, essendo alle prime armi) in poche mosse.

L’allenamento con Buffy aveva dato i suoi frutti, e come promesso la sua maestra di combattimento era nascosta nell’ombra, ad accertarsi che non ci fosse nessun serio pericolo, ma pronta ad intervenire solo se strettamente necessario.

Non molto distante, stando bene attento a non farsi scoprire, un certo bel vampiro biondo ossigenato osservava la Cacciatrice che osservava la sua amica, mentre era intento a fumarsi una sigaretta.

Ma il biondo ignorava che dall’alto di un muretto, ben nascosto tra le fronde degli alberi, un altro vampiro osservava l’intera scena, uno che aveva riconosciuto il suo simile.. e non l’aveva certo visto come un fatto positivo.

 

“ Hey, Buffy, hai visto? Questo l’ho polverizzato con le mie sole forze, faccio progressi!” si gasò Willow.

“ Shh! Will, si presume che tu sia qui sola, e io farò meglio a rimanere nascosta!” le ricordò Buffy sottovoce, senza uscire dal suo nascondiglio.

“ Già, però Angel non si vede ancora, quindi..”

“ Beh,  è quasi mezzanotte, sarà qui presto..”

 

“Hey, Willow!” la salutò Angel in lontananza.

“ Sparisci, * ora* !” intimò di nascosto Willow all’amica, prima che Angel si avvicinasse troppo.

Non appena uscita dal cimitero, qualcuno afferrò Buffy per la vita, trascinandola con sé in un vicolo cieco.

Prima che lei potesse fare o dire qualsiasi cosa, sentì due morbide carnose fredde labbra premute contro le sue.

“Mm.. Spike! E tu che cosa ci fai qui?” gli domandò lei, bocca contro bocca.

“ Semplice, passerotto: veglio su di te. Una così bella ragazza come te che se ne va in giro di notte sola soletta , con tutti i brutti ceffi malintenzionati che girano qui.. Sai, farei meglio ad accompagnarti fino a casa..” le propose lui, inarcando il suo sopracciglio cicatrizzato.

“ Oooh, ma che cavaliere!” sorrise lei, stringendosi a lui, mentre si allontanavano.

“ Uhmm.. Spike.. stavo pensando… è troppo presto per tornare a casa, e sai.. si da il caso che nelle vicinanze ci sia un bellissimo parco * molto isolato * , ti va una passeggiata là? “ gli suggerì lei.

 

< Ehmm… chiamiamola ‘ passeggiata ‘ ..> pensò lei con un sorrisetto malizioso che la sapeva lunga.

 

“ Tu sei una cattiva ragazza, cattivissima, micetta!” ridacchiò lui, accontentandola.

 

****************************************************

 

“ Ciao Angel, non mi aspettavo di incontrarti di nuovo qui..” esclamò Willow, con un leggero tremolio nella voce.

 

< Sei una pessima mentitrice, ragazza mia!> si autocommiserò.

 

“ Hey, vedo che hai cambiato look!” osservò lui.

“ Sì, solo un pochino, faccio ridere.. vero?” si agitò lei, toccandosi nervosamente i capelli.

“ Stai scherzando? Willow, stai benissimo! Beh, non che non stessi  già bene prima..” si affrettò a spiegare lui.

“ Oh, grazie!” rispose lei, arrossendo a vista d’occhio per quei complimenti.

“ Credo che per stasera la ronda sia terminata ..” dichiarò lei, riponendo il paletto.

“ Che ne dici di andarcene ?” propose lei, lui annuì e insieme uscirono dal cimitero.

Stettero per un po’ senza parlare, entrambi indecisi sul da farsi, ma fu Willow a rompere quell’imbarazzante silenzio.

 

“ Oh, non ho portato dietro il tuo giaccone, ma se mi accompagni a casa te lo posso restituire!” lo informò lei.

“ Ok, mi sta bene, e poi non posso di certo lasciare una ragazza a gironzolare da sola per le strade a notte fonda…” approvò lui con un sorriso, incamminandosi con lei.

 

< Mossa geniale, ragazza mia!> si auto-complimentò la ragazza.

 

 

Arrivati sulla soglia, lui si fermò lì, mentre lei estraeva le chiavi per aprire il portone.

“ Oh, entra pure, Angel, tanto i miei sono fuori città, ci siamo solo io e te, non preoccuparti!” gli assicurò lei e lui varcò l’ingresso, per poi salire in camera con lei.

Era passato tanto, troppo tempo dal suo ultimo invito ad entrare in casa di qualcuno.

 

( fine prima parte)

 

 

DECEIVING ( Seconda parte)

 ( Ho preso parecchio da ‘ Angel ‘ ( ‘ L’angelo custode ‘)..ma non serve dirvi che le cose vanno diversamente qui!)

 

 “ Hai davvero una bella stanza!” sorrise Angel, notando come, invece delle dozzine di poster di attori e cantanti che si aspettava di vedere  sulle pareti, le mensole di quella stanza, così come la scrivania, traboccavano di libri, dal contenuto tutt’altro che frivolo, e l’unica cosa appesa assieme a qualche foto di gruppo era la tavola periodica degli elementi!

Angel sembrava apprezzare molto la maturità della ragazza, mentre si imponeva di smettere di guardarla in quel modo, ma senza riuscirci.

Fortunatamente, Willow gli stava dando le spalle.

“ Grazie, ma non è niente di speciale…” rispose lei, mentre apriva un armadio dove teneva appeso il suo giaccone con la massima cura, quasi fosse una preziosa reliquia.

 

“ Non ti sei perso niente, stasera, facile lotta, facili avversari da battere!” cambiò argomento lei, restituendogli il suo soprabito.

“ A proposito, stavo pensando ..  Angel, tu sei il Ragazzo Mistero, che appare dal nulla.. non sto dicendo che non ne sia stata felice per l’altra notte, ma se tu sei sempre nei paraggi vorrei sapere perché…” disse lei, ma senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.

“ Forse è perché tu mi piaci..” rispose lui, tranquillamente.

“ Forse. Ad ogni modo, Io sono la Cacciatrice, è il mio compito combattere individui del genere, qual è la tua scusa?” si azzardò a chiedere lei.

“ Uh! Qualcuno deve pur farlo..”

“ Beh, e i tuoi genitori che ne pensano di questa tua scelta di carriera?” cercò di buttarla sull’umorismo lei, ma finì per fare la più imperdonabile delle gaffe.

“ Loro sono morti..” rispose asciutto lui.

Willow si morse la lingua, maledicendosi.

“ Mi dispiace così tanto..”

“ E’ stato tanto tempo fa..”

“ Sono stati i vampiri?”

“ Sono stato.. sono stati loro!”

“ Quindi, è una ragione di vendetta la tua..”

“ Una specie. Piuttosto, quando hai intenzione di smetterla con questa recita?” la freddò lui.

 

“ Uh?”

“ Oh, andiamo! Ci sono cascato la prima volta, ma stanotte ti ho visto con quella tua amica e ho capito tutto: è * lei * la Cacciatrice, non tu, confessa!” le intimò lui.

“ Sì, hai ragione, mi dispiace. Quando mi hai visto la prima sera, avevo preso il suo posto solo perché era stata lei a chiedermelo, e così mi hai scambiato per lei. Stavo per dirti la verità, ma quando hai detto che tu eri qui solo per la Cacciatrice.. avevo così paura di non rivederti più.. così ho mentito, e..” ammise lei, ma lui la interruppe ridacchiando.

“ Se sono qui per aiutarla non significa che non può importarmi di te..” le spiegò, avvicinandosi a lei.

“ E.. a .  a te.. importa di... me?” tentennò lei.

“ Non sai quanto, Cacciatrice o no che tu sia..” mormorò, sedendosi sul letto con lei.

Si sporse in avanti verso di lei lentamente, ma si fermò di colpo, alzandosi.

“ Io sono più grande di te, e questo è sbagliato. Non posso provare questo per te, non potrebbe mai funzionare e.. farei meglio ad andarmene ora!” esclamò, ma lei lo fermò, tirandolo per un braccio e rimettendolo a sedere.

“ E tu.. cosa provi esattamente per me?” chiese lei, stringendogli la mano.

Come risposta, lui chinò la sua bocca su quella della ragazza, dandole un lieve bacio a fior di labbra.

“ Questo.” sorrise lui.

“Mm… spiegamelo meglio…” mormorò lei, spingendolo più a sé e dischiudendo le labbra per approfondire quel bacio, che acquistò sempre più trasporto.

Senza nemmeno accorgersi che li aveva chiusi, Willow riaprì gli occhi, accarezzando le spalle di Angel, mentre assaporava quel momento, il suo primo vero bacio, finché il suo sguardo cadde sull’anta aperta dell’armadio, vedendo riflessa nello specchio l’immagine di lei che baciava… il vuoto.

 

“ Mi credi tanto idiota?” sbottò lei, staccandosi bruscamente e spingendolo giù dal letto, mentre lui la fissava frastornato.

“ Ma cosa..?”

“ E così, ero * io * quella che ha mentito, fingendo di essere un’altra persona! Hey, non avrò crocifissi, ma ho degli specchi in giro .. e indovina un po’? Non c’è il tuo riflesso!” spiegò lei, indietreggiando.

“ Willow, aspetta .. io..” tentò di calmarla lui, ma lei aprì un cassetto, estraendone  una croce di legno.

“ Sorpresa! Anche se sono ebrea, Buffy ha insistito tanto perché tenessi una di queste con me .. e ora le sono grata!” lo avvisò, puntandogliela contro a poca distanza.

“ Indietro, vampiro!” gli impose lei, e la vicinanza di quella croce gli fece riaffiorare in superficie il suo demone, che le ringhiò contro, infastidito.

“ Vattene!” gli gridò lei, facendo un passo avanti, e capendo che quello non era il momento più indicato per le spiegazioni, il vampiro saltò giù dalla finestra, fuggendo via.

 

Ancora sconvolta e soprattutto arrabbiata con lui per l’inganno, Willow compose in fretta e furia il numero di Giles, e mezz’ora dopo erano già tutti radunati a casa dell’Osservatore.

 

 

Capitolo 7: CONFESSIONS

( ho preso in prestito parti di discorsi di ‘ Angel’ ( ‘ L’Angelo custode’ ), grazie a chi ha scritto l’episodio!)

 

“ Angel è un vampiro!” rivelò Willow.

“ Angel è un vampiro?!” ripeté Buffy, sconcertata.

“ Angel è un vampiro?” le fece eco Xander, ma poi si accigliò.

“ Aspetta un attimo, CHI è Angel?”

“ Xander ha ragione, Willow, dicci chi è questo uh.. misterioso ragazzo..” la esortò Giles.

“ Ok. Tre sere fa, al Bronze, c’erano due vampiri, il primo ha combattuto contro Buffy, quindi lei non poteva più badare a me, e io sono fuggita via, ma l’altro vampiro mi ha seguita, finché siamo arrivati al più piccolo cimitero della città…” cominciò a spiegare Willow, e Buffy le lanciò un’occhiata d’intesa, per ringraziarla di avere alterato un po’ la vera versione dei fatti.

“ Quindi, lui stava per attaccarmi, io ero sicura che fosse la fine per me, quando all’improvviso Angel è apparso dal nulla e mi ha salvato..”

“ Ti ha salvato.. ma non hai detto che è un vampiro? E a proposito, com’è che l’hai scoperto?” s’interessò Giles.

“ Beh, l’ho portato nella mia stanza, e..” raccontò lei, ma Xander la interruppe, agitatissimo.

“ Co.. cosa? Will.. Willow! Tu lo conosci da tre giorni neanche e lo porti già in camera tua? Non è da te agire così..” commentò il ragazzo, sconvolto.

“ Lo so, ma volevo dargli una cosa..” si giustificò lei, ma peggiorò la situazione, perché il ragazzo pensò ad una cosa ben precisa, e il suo sconcerto raddoppiò.

Willow si accorse del possibile fraintendimento di quella frase subito dopo averla detta, e corse ai ripari.

“ No, aspetta, non * quella cosa *! E’ solo che la prima sera lui mi ha prestato il suo giaccone, quindi volevo darglielo indietro!” chiarì lei.

 

Giles si schiarì la voce, per farle capire che non aveva ancora risposto alla sua domanda e stava tergiversando.

“Uh! Giusto! Beh, è semplice: ho degli specchi nella stanza, lui stava di fronte a uno specchio.. e non c’era il suo riflesso.. due più due fa quattro. Perciò ho subito afferrato una croce  e l’ho mandato via..” spiegò lei.

“ E comunque, non è questo il punto. Voglio dire, è un vampiro, era solo con me e non ha neppure provato ad attaccarmi, perché? Non potrebbe essere un vampiro buono? Voglio dire, su una scala da uno a dieci, dieci è uno che uccide e mutila, e uno.. uno che non lo fa?” domandò Willow speranzosa.

“ Non credo proprio, perché.. i vampiri cacciano e uccidono. È quello che fanno..” rispose Giles.

“ Avrebbe potuto nutrirsi di me, non l’ha fatto. Quindi, un vampiro non può essere una brava persona? Non potrebbe?” insistette la rossa.

“ Un vampiro non è una persona. Può averne i movimenti, i ricordi, perfino la personalità della persona di cui prende possesso, ma è in fondo solo un demone , non c’è via di mezzo..”

 

“ Balle!” sbottò Buffy, interrompendo il suo Osservatore, che assieme al resto del gruppo la guardò scioccato.

“ Io credo che un vampiro non sia solo un demone. A volte potrebbero anche essere più umani di quanto crediamo noi! Sono dannatamente stanca di sentire sempre questa storia, non basta leggerlo su due libri in croce..”

“ A dire il vero, ci sono più di duecento volumi che trattano ampiamente di questo argomento..” la corresse Giles.

“ Ad ogni modo, la verità è che noi non conosciamo proprio niente sui vampiri. Io sono del parere che bisognerebbe essere un vampiro per sapere davvero quello che sentono, perché io sono certa che loro sentono qualcosa!” continuò lei, talmente accesa e infervorata da quel discorso da picchiare un pugno sul tavolo.

Tutti gli altri la fissavano quasi spaventati, senza dire una parola.

“ Che c’è ? E’ solo che.. uh.. non sopporto chi vede le cose solo in bianco o nero..” si giustificò lei, capendo che forse aveva esagerato.

“ Il grigio è un così bel colore!” mormorò, mordicchiandosi il labbro inferiore.

 

“ Sono d’accordo con Buffy, io voglio credere nelle eccezioni!” l’appoggiò Willow, con un’espressione risoluta.

“ Non c’è nessuna eccezione, Willow: Angel è un vampiro, Buffy è una Cacciatrice, le Cacciatrici uccidono i vampiri, Buffy uccide Angel; mi sembra semplice come concetto!” puntualizzò Xander, ma nessuno sembrò dargli retta, le due ragazze perché assorte nei loro pensieri, e Giles perché stava accatastando un volume dopo l’altro sulla cattedra.

“ Non c’è niente qui su  Angel..” commentò, dopo averli velocemente sfogliati.

“.. ma all’improvviso mi è venuto in mente che è una vita che non leggo più i diari di degli Osservatori che mi hanno preceduto..” aggiunse, allontanandosi e tornando con in mano un gruppo di piccoli volumetti che avevano l’aria di essere molto antichi.

Trovò quello che cercava subito aprendo il primo diario.

“ Qui si parla di uno di duecento anni, in Irlanda, Angelus, quello con la faccia d’angelo..” cominciò a leggere.

“ Sì,  è lui!” confermò Willow con uno sguardo sognante, uno sguardo che non sfuggì a Xander.

“ E così, è un po’ che Angel è in giro..” continuò lei.

“ Non molto per un vampiro. Uh, duecentoquarantaquattro anni, più o meno..” la informò l’Osservatore.

 

( fine prima parte)

 

CONFESSIONS ( Seconda parte) ( Ho sempre preso in prestito qualcosa da quell’episodio)

 

“ Uh! Duecentoquarantaquattro. Me l’aveva detto che era più grande di me!”

“ Angelus lascia l’Irlanda, e semina il terrore in Europa per diverse decadi, e poi, uh, circa ottanta anni fa, la cosa più curiosa accade. Arriva in America, lascia gli altri vampiri e vive da solo. Non ci sono più sue uccisioni riportate..”

“ La ringrazio, Signor Giles, ora ne so di più, anche se ancora ignoro cosa possa averlo fatto cambiare..” esclamò Willow.

“ Beh, sono sicuro che lo scopriremo, ma adesso è tardi, e ognuno farebbe meglio a tornarsene a casa sua!” suggerì Giles, e i ragazzi seguirono il suo consiglio.

 

Xander raggiunse Willow, prima che si allontanasse.

“ Hey, Will, vuoi che ti accompagni a casa?”

“ No, grazie, non ce n’è bisogno, e poi tu abiti dalla parte opposta alla mia!” osservò lei.

“ Willow, io sono preoccupato per te..”

“Non esserlo, io sto bene!”

“ Mi riferivo ad Angel.. sembra che tu provi qualcosa per lui, e questo è sbagliato, è un nemico, un demone..”

“ Tu non sai niente di lui, quindi sta’ zitto! Non puoi decidere della mia vita, Xander! Dimmi un po’, per chi vorresti che provassi qualcosa? Senti, Xan,è tardi, e non voglio sentire una sola parola di più, buonanotte!” sbottò Willow, andandosene.

“ Beh… per me..” rispose a quella domanda il ragazzo, rimasto solo.

 

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Una volta rientrata in casa, Willow uscì dal bagno, pronta per andare a letto.

Si stava per infilare sotto le coperte, ma sentì un braccio afferrarle la vita, e un altro tapparle la bocca.

“ Promettimi che non griderai e ti lascio libera. Dopotutto, voglio solo parlare, non c’è nessun’intenzione malvagia, credimi!” le sussurrò all’orecchio Angel.

Lei annuì e lui mantenne la parola data.

“ Solo, come? Io ti ho cacciato via da casa mia..” borbottò lei, sconvolta, ma nel suo inconscio anche felice.

“ Dovresti saperlo, un invito è per sempre!” sorrise lui.

“ Ma non erano i diamanti quelli?” ironizzò lei.

 

Solo in quel momento si ricordò di com’era conciata, e si maledì per non avere scelto un’intrigante camicia da notte al posto di quell’ampio pigiama bordeaux con le papere.

“ Mi piace, è tenero, e ti dona molto!” la rassicurò lui, quasi le avesse letto la mente.

“ Beh, sono sicura che tu non sei qui per parlare del mio pigiama, ma di te. E’ tempo per le spiegazioni, non credi?”

“ Giusto. Ti voglio dire ogni cosa..” spiegò lui.

“ Quindi, la tua famiglia..” si azzardò ad insinuare lei.

“ Sì, ho ucciso la mia famiglia, i loro amici, e i figli dei loro amici.. per un secolo ho offerto un’orribile morte a chiunque mi incontrava, e lo facevo con una canzone nel cuore..”

 

< Oh, mio Dio! Questo è un dieci pieno sulla scala!> si allarmò lei indietreggiando, ma lui se ne accorse.

 

“.. ma poi qualcosa è cambiato..” aggiunse.

“ Cosa?”

“ Mi sono nutrito di una ragazza, aveva circa la tua età, bellissima, fuori come un lampione, ma era la favorita del suo clan..”

“ Il suo clan?” si accigliò lei.

“ Romania. Zingari. Gli anziani si sono consultati per decidere la punizione perfetta per me. Mi hanno restituito l’anima.

“ E sarebbe una punizione?” commentò Willow, un po’ incredula.

“ Quando diventi un vampiro, il demone si impossessa del tuo corpo, ma non dell’anima, quella se ne va. Niente coscienza, niente rimorsi, è un modo facile di vivere.  Non hai idea di cosa significhi avere fatto ciò che io ho fatto.. ed esserne consapevole. Non mi sono più nutrito di un solo umano da quel giorno.”

“ Oh!” esclamò lei, portandosi una mano alla bocca.

“ Perciò fidati, non ti farò mai del male, o ai tuoi amici, è solo che.. io non posso provare questo. Ho quasi più di duecentoquarantaquattro anni, l’ho già passata da un pezzo la fase dei colpi di fulmine..  eppure, non riesco a pensare ad altro che a quanto sto morendo dalla voglia di baciarti ancora…” ammise lui, accarezzandole i capelli.

“ E io sto morendo dalla voglia che tu lo faccia!” sorrise lei, accarezzandogli il viso.

Le loro bocche si incontrarono nuovamente, per un lungo, tenero,  ma anche impetuoso bacio.

 

“ Will, c’è un’altra ragione perché sono qui: credo che tu e i tuoi amici siate in pericolo..” l’avvisò lui, per poi parlarle di ciò che aveva visto.

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“ Oh, Willow, ma che cosa mi stai facendo, piccola?” si domandò lui ad alta voce, tenendola fra le sue braccia, mentre lei si era addormentata, ma bastò questo per svegliarla.

“ La stessa cosa che tu stai facendo a me, Angel..” mormorò lei, senza nemmeno riaprire gli occhi.

 

 

 

Capitolo 8 : A NEW ENEMY (?)

 

“Will, credo che sia un po’ presto per la scuola!” esclamò Buffy la mattina dopo, quando se la trovò sulla soglia, mentre l’orologio segnava solo le sette.

“ Non sono qui per scuola, ma per * parlare * !” spiegò lei, calcando di proposito l’ultima parola per farle capire il tipo di argomento della loro nuova imminente discussione.

E infatti la bionda afferrò al volo.

“ Angel, vero?”

“ Joyce è in casa?” s’interessò Willow.

“ Non preoccuparti, mamma è già al lavoro, non tornerà prima del tardo pomeriggio, siamo completamente sole solette.” le assicurò l’amica.

“ Bene. Ti ricordi quando Giles mi ha chiesto come ho scoperto che Angel è un vampiro? Beh, non gli ho detto proprio tutta la verità..”

“ Che ora tu dirai alla sottoscritta!” commentò l’altra con un largo sorriso.

“ Esatto. Allora, eravamo nella mia stanza, e io gli ho chiesto perché continuava a seguirmi e curarmi, e lui ha risposto che era perché gli piaccio, poi mi ha detto che aveva scoperto che non sono io la vera Cacciatrice e mi ha chiesto perché gli ho mentito. Io gli ho risposto che era perché avevo paura che non gli sarebbe importato di una comune mortale come me, ma lui ha detto che mi sbagliavo.. e alla fine. CI SIAMO BACIATI!” esultò lei, e anche l’altra si emozionò.

“ E’ stato fantastico, ma poi ho riaperto gli occhi, ho visto lo specchio… e conosci il resto della storia!” terminò la rossa.

 

“ Buffy, credo di essere sbagliata, perché lo so che è un vampiro, che è pericoloso è questo è da pazzi, ma io.. insomma, a me importa di lui, ci tengo, mi piace, voglio stare con lui..” si confidò lei, al massimo della vergogna, temendo una scandalizzata reazione della bionda da un momento all’altro.

Ma si sbagliava di grosso.

“ Willow, è meraviglioso! Sono felice per te, e fidati, non c’è nessuno che può capirti meglio di me, perché anch’io..” cominciò a confessare Buffy, ma Willow la interruppe.

“ Sai, almeno io so che è un vampiro buono, perché lui ha l’anima, altrimenti mi sentirei una schifezza, sporca, mi vergognerei di me stessa, non potrei più guardarmi allo specchio.. beh, almeno lui questo problema non ce l’ha..” aggiunse la rossa, e la bionda si azzittì all’istante, sentendosi un essere meschino, spregevole .. ma felice.

“ Cosa mi stavi dicendo?” le chiese l’amica.

“ Oh, niente di importante, lascia perdere! Allora, hai detto che Angel ha un’anima.. beh, ma che cos’è un’anima in fondo? Una specie di attestato che assicura che una persona è buona e pura di cuore? Io non credo sia così, pensa ai violentatori, ai pedofili e cose del genere… loro sono umani e con un’anima, no? Un’anima non significa un dannato niente!” sentenziò Buffy.

“ Lui ha il suo passato oscuro, oscurissimo, credimi, era uno dei più sanguinari vampiri su questa Terra, ma poi qualcosa l’ha fatto cambiare..” spiegò Willow.

“ Cosa l’ha fatto cambiare? Come ha riavuto la sua anima? E soprattutto, tu come fai a sapere tutte queste cose su di lui?”

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“ E così, avete passato la notte insieme..” commentò Buffy, dopo che Willow ebbe finito di raccontarle scrupolosamente ogni cosa.

“ Proprio così, ma senza fare nulla di azzardato. Stavo nelle sue braccia, mentre lui mi guardava dormire..”

“ Oooooooh, è così tenero! Anch’io vorrei farlo… no, non temere, non con il tuo Angel, ma con il mio.. beh, nessuno di preciso, solo il mio ipotetico qualcuno..” mentì la bionda, mentre si versava da bere un bicchiere di latte.

“ E comunque, non era l’unico motivo per cui è tornato da me..” la informò Willow.

“ .. c’è un nuovo nemico in città, Angel lo conosce molto bene, e ha detto che non sono certo buone notizie, perché questo è davvero, davvero  pericoloso, crudele ed estremamente forte.. Si chiama Spike.”

Sentendo quel nome, Buffy si strozzò col suo sorso di latte.

“ Buffy, stai bene?”

“ Sì (tossendo), non preoccuparti (tossendo); è solo che .. voglio dire, prima Darla e il Maestro, e ora questo.. Spike, hai detto? Voglio dire, non c’è un attimo di pace qui!” si giustificò lei.

“ Già, beh, c’è un motivo se questa è la Bocca dell’inferno! Ad ogni modo, Angel ci raggiungerà dopo, a scuola, da Giles, lo dirò io a lui e Xander..”

“ A scuola, di giorno?”

“ Esattamente quello che ho detto io, ma lui dice che ha i suoi metodi per non finire alla brace, quindi.. ora andiamo a scuola!” disse Willow, e insieme si allontanarono.

 

(fine prima parte)

 

A NEW ENEMY (?) ( Seconda parte)

 

“ Ne può avere anche venti di anime, non mi interessa! Resta sempre un vampiro, è un nemico, ragione per cui io non mi fido né mai lo farò!” sbottò Xander, dopo il resoconto di Willow.

“ Invece, io lo trovo affascinate, un vampiro che ha l’anima! Credo che sia il primo caso. Dovrei scrivere qualche pagina nel mio diario, credi che risponderà a un paio di domandine?” esordì Giles, mentre tirava le tende.

“ Sicuro. E Xander, potrai dirgli quello che pensi di persona, visto che sarà qui a momenti!” lo informò Willow, con fare un po’ distaccato.

“ Lo farò. E comunque, Will, non credo che dovresti invitare i ragazzi a entrare nella tua camera da letto, soprattutto i vampiri! Coraggio, Buffy, diglielo anche tu, i vampiri sono cattivi!” ribatté Xander.

“ Beh, Xan, io credo che sia anche bello essere di larghe vedute!” rispose la bionda.

 

A un tratto videro un tipo tutto vestito di nero entrare da una finestra , a tutta velocità, richiudendola, con qualche piccola fiammella sulle sue spalle, che però si spense velocemente.

Willow gli andò incontro sorridente, abbracciandolo.

“ Bene, ragazzi, lui è Angel, Angel, questi sono la vera Cacciatrice nonché la mia migliore amica, Buffy, il suo Osservatore, il Signor Giles, e Xander, un nostro amico!” li presentò Willow.

“ Allora, Willow mi ha detto che hai delle informazioni su questo Spike..” si interessò Giles, mentre lo scrutava con esagerata attenzione, quasi volesse analizzarlo.

Al contrario, Xander l’aveva guardato solo di sfuggita all’inizio, per pura e semplice curiosità, per poi dargli le spalle, senza nemmeno rivolgergli la parola.

“ E’ vero. La situazione è critica, il nemico che dovete affrontare non è come gli altri: è determinato a creare caos, portando morte e distruzione, e non si fermerà finché questa città non andrà in fiamme!” li avvisò lui, ma mentre tutti lo ascoltavano con grande interesse, Buffy era persa nei suoi pensieri.

 

< Beh, se è * quello * il suo modo di creare caos, portar morte e distruzione.. mi auguro solo che continui così all’infinito!> pensò maliziosamente.

 

“ Non vedo dove sia la novità..” sdrammatizzò Buffy, sbuffando.

“ Beh, sono certo che troverai più cose su di lui nei libri del tuo Osservatore, e dopo ne resterai shockata !” la mise in guardia Angel.

“ Beh, qui su Spike non c’è proprio niente..” lo informò Giles.

“ Prova a cercare sotto William il Sanguinario, è anche conosciuto così..” lo informò Angel, allontanandosi, ma Buffy lo fermò.

“ Aspetta, c’è qualche sua foto o illustrazione nei libri?” chiese Buffy, preoccupata che Willow lo potesse riconoscere, mentre in cuor suo gioiva felice per aver scoperto il vero nome di Spike.

“ No, mi dispiace, ma se vuoi te lo descrivo io..”

“ NO! Voglio dire, grazie, ma non voglio rovinarmi la sorpresa quando lo incontrerò..” spiegò lei.

“ Come preferisci. E comunque, non preoccuparti, Buffy, io sono qui per aiutarti. Ora è meglio che vada, ci vediamo, Will!” salutò lui, baciando la rossa e scomparendo con la stessa velocità con la quale era arrivato.

 

“ Oh, no!” esclamò Giles, che su consiglio di Angel aveva iniziato la ricerca nei suoi libri, trovando subito ciò che cercava.

“ Vi risparmio le atrocità che ha commesso nella sua non-vita, ma c’è qualcosa di spaventoso, soprattutto per te, Buffy: questo William il Sanguinario ha già affrontato due Cacciatrici.. le ha uccise entrambe!” annunciò lui, aggiustandosi gli occhiali con mano tremante.

Xander e Willow i guardarono sconvolti, mentre Buffy si guardava le unghie con fare annoiato, ma poi si accorse che non era quella la reazione che gli altri si aspettavano da lei.

“ Uh! Voglio dire, è terribile!” finse di allarmarsi, portando una mano alla bocca, con un’interpretazione degna di premio oscar.

 

 

Capitolo 9 : SCHOOL HARD

 

” Ma adesso, se non vi dispiace, ho altro di cui preoccuparmi..” disse Buffy, avvicinandosi all’uscita.

“ C’è un pericolosissimo vampiro assetato di sangue  che si aggira per questa città.. e tu hai altro di cui preoccuparti?!” la riprese Giles.

“ Sì. Snyder mi vuole vedere nel suo ufficio, e sono già in ritardo. E se stasera lui e mia mamma riescono a incontrarsi, sarà la mia personale Apocalisse!” spiegò lei, andandosene.

 

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Buffy aveva fatto un ottimo lavoro quella sera. Aveva allestito la tavola con cura e provveduto ai rinfreschi, che tutti gli invitati sembravano apprezzare.

“ Buffy sono qui da quasi un’ora e non ho ancora incontrato il tuo Preside!” commentò Joyce, con fare annoiato.

“ Mamma, perché tutta questa fretta? Si chiama ‘ La serata Genitori- Insegnanti ‘, ma non significa che Genitori e Insegnanti devono incontrarsi per forza subito!” protestò Buffy.

“Ma mi hai già fatto visitare l’intera scuola!” ribatté Joyce.

“ No, non l’intera scuola, non hai visto le cantine, sono la cosa più bella che abbiamo, Willow perché non gliele mostri?” suggerì Buffy.

“ Certo, venga con me, Signora Summers!” la invitò Willow, ma prima che potesse andare via con lei, il Preside Snyder si fece strada trai vari genitori, raggiungendo la donna.

“ Signora Summers! Finalmente ci incontriamo!” esordì lui, stringendole la mano.

“ E’ tutta sera che la cerco, venga nel mio ufficio, così potremo parlare di sua figlia!” le propose lui con un largo sorriso, lanciando un’occhiataccia a Buffy, senza che la madre se ne accorgesse,

Buffy li guardava disperata allontanarsi, mentre Willow l’abbracciava in segno di conforto.

“ Povera me, è finita! Adesso, solo un miracolo mi potrebbe salvare..”

 

***************************************

“ Allora, avete capito bene tutti?” domandò Spike ai suoi uomini, a pochi isolati dalla scuola.

“ Sì, ma non capisco perché dobbiamo solo fare un po’ di casino, ma senza uccidere nessuno!” sbottò uno dei vampiri.

“ Perché ho maledettamente detto così! Non voglio nessun cadavere!” ribatté lui, con un tono autorevole.

“ Perché? Hai intenzione di vampirizzarli tutti più tardi?” suggerì un altro dei suoi uomini.

“ Accidenti, no! Del resto, il nostro esercito è già abbastanza grande…” spiegò.

“ E allora, per quale motivo?” insistette il primo che aveva parlato, e gli altri gli fecero coro.

 

Spike doveva inventarsi qualcosa e in fretta, o rischiava un ammutinamento generale.

“ E’ solo che.. Per l’Inferno maledetto! Ma non le conoscete le tradizioni, ragazzi? Mai uccidere prima di St. Vigious , porta davvero sfortuna!” si giustificò, convinto di aver trovato una scusa brillante.

“ Non ho mai sentito una tradizione del genere, io penso proprio che tu non sia nient’altro che un vampiro superstizioso e rammollito che non ha nemmeno il diritto di farsi chiamare Ma..”  ma prima che il servo potesse finire la frase, Spike gli aveva già tagliato la testa con la fredda lama del suo coltello, rendendolo un mucchio di cenere.

“ C’è qualcun altro che la pensa così?” domandò, mostrando le zanne, e tutti si azzittirono in segno di sottomissione.

“ Bene, E ora andate, e vedete di non farmi incazzare! Se non potete proprio fare a meno di dare un morso, fatelo, anche se sarebbe meglio di no, ma nessuna maledetta uccisone, mi sono spiegato?” ringhiò.

“ D’accordo, ma.. tu non vieni con noi?” domandò uno di loro.

“ Vi raggiungerò più tardi, forse. Ho faccende più importanti da sbrigare prima…” spiegò lui.

 

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“ Non ha sentito un rumore, tipo vetro rotto, o qualcosa di simile?” domandò Joyce impaurita, mentre Snyder apriva la porta del suo ufficio.

“ No, non ho sentito niente, e adesso se non le dispiace..” rispose lui, ma fu interrotto da un urlo generale e da un assordante rompersi di vetri delle finestre.

Joyce corse subito in mezzo agli altri genitori, e Snyder la seguì.

“ Questo party era così noioso, pensavamo di renderlo più divertente!” ghignò uno dei vampiri, in pieno volto della caccia, così come tutti gli altri, all’incirca una ventina.

“ Ma.. che cosa sono?” domandò Joyce, impaurita.

“ Semplice: una banda di teppisti impasticcati!” spiegò Snyder, spaventato come e forse anche più di lei.

Due vampiri ribaltarono il tavolo dei rinfreschi, gli altri cominciarono a spaccare un po’ tutto, qualcuno si divertì a terrorizzare la gente.

 

Buffy, Willow, Xander e Giles si scambiarono uno sguardo d’intesa.

“ Voi pensate a loro, chiudete le persone in luoghi sicuri. Ci sono delle armi in biblioteca, prendete quelle!” li istruì Buffy.

“ Aspetta, e tu dove vai?” domandò Willow.

“ Voglio vedere se ce ne sono altri fuori, e sono certa di sì; io penserò a loro, poi tornerò qui!” spiegò Buffy, saltando giù dalla finestra.

 

( fine prima parte)

 

 

SCHOOL HARD ( Seconda parte)

 

“ Beh, l’avete notato anche voi? Stanno solo spaventando la gente, ma nessuno ha ancora attaccato!” commentò Giles, alquanto perplesso.

“ Anche se non lo vedo qui, sono pronto a scommettere che questa è opera di Spike!” esclamò Angel, comparendo alle loro spalle.

“ Accidenti, Angel, non puoi apparire dal nulla così all’improvviso, io rischio un arresto cardiaco!” protestò Willow.

“ Ad ogni modo, è bello rivederti!” aggiunse, dandogli un bacio veloce.

“ Stavo nascosto nell’ombra, così ho visto tutto, e ora sono qui per aiutarvi!” le sorrise lui, ricambiando il bacio.

 

****************************************

 

Buffy era nel cortile della scuola, alla ricerca di un vampiro ben preciso.

“ Lo so che sei qui da qualche parte, quindi esci fuori, ADESSO!” ordinò lei, anche perché le sue supposizioni erano rinforzate dal fatto che tutt’intorno c’erano mozziconi di sigaretta, uno di essi ancora acceso.

“ Buonasera, passerotto, non è una serata perfetta per un bell’assedio?” esclamò Spike con un sorrisetto, saltando giù da un albero.

“ Ma sei uscito di senno? Dannazione, Spike, guarda che io stavo solo scherzando l’altra notte!” sbottò lei, furibonda.

“ Siamo un po’ nervosette, micetta, eh? Lo so maledettamente che non eri seria, ma ripensandoci ho deciso che questa era la soluzione giusta. Ho o non ho distratto il tuo Preside?” si giustificò lui.

“ Sì, ma.. dannazione, non è questo il modo! Ci sono degli innocenti là dentro, mia mamma prima di tutti!” ribatté lei.

“ E se ti dicessi che ho fatto giurare ai miei servi di non uccidere nessuno?” le sorrise lui, pensando che lei era comunque bellissima anche quando era arrabbiata.

 

“ Davvero? Come?” chiese lei, mentre il sorriso tornava a illuminarle il volto.

“ Sono un inferno di Maestro, e loro devono fare qualunque cosa io maledettamente voglia!” ghignò lui.

“ E del Consacrato che mi dici? Non credo che gli vada a genio la tua idea!” gli fece notare lei.

“ Il Sacro Bamboccio? Uh, non credo che un mucchio di polvere possa dimostrarmi il suo disappunto!” ridacchiò lui e lei fu felice di sapere che Spike lo aveva eliminato.

“ Allora, alla fine l’ho salvata questa lady?” mormorò lui, giocando con le sue bionde ciocche.

“ Sì, mio eroe, mi hai salvata appena in tempo!” gli sussurrò lei a fior di labbra.

“ Ad ogni modo, dobbiamo trovarci un posticino più riservato, qui non è sicuro. E se quell’Angel ti vedesse..” spiegò lei, ma lui si mise all’erta sentendo quel nome.

 

“ Angel? Quel maledetto bell’imbusto è qui?”

“ Già. Sai, ha un’anima e dice che è qui per aiutarci, anche se non l’ho chiesto io il suo dannato aiuto, è solo un ficcanaso!” sbuffò lei e lui ridacchiò divertito.

“ Non piace nemmeno a te, eh?” le sorrise lui.

“ Non molto. E’ così noioso, e musone.. non riesco a capire perché Willow sia pazza di lui!” rispose lei.

“ E tu che mi racconti?”

“ Allora le voci che giravano erano vere. Ad ogni modo, era un maledetto coglione quando era senza anima, e non credo che l’anima abbia cambiato qualcosa!” disse lui, ed entrambi scoppiarono a ridere.

“ Adesso, andiamocene in palestra. Sono tutti nelle sale di sopra, quindi sono certa che nessuno verrà a disturbarci là..” propose lei.

“ Come desideri, Cacciatrice!” sorrise lui, allontanandosi con lei.

 

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“ Non ho mai visto niente del genere. Guardate, quello ha morso una signora, ma l’ha lasciata subito andare, senza ucciderla.. e quell’altro sta agendo nello stesso modo con quella ragazza.. non capisco perché..” commentò Giles, sempre più perplesso.

“ Forse hanno deciso di mettersi a dieta!” ironizzò Xander.

“ Spike deve avere un piano ben preciso.. e non mi piace per niente!” borbottò Angel.

“ Will, và a cercare Buffy e dille di tenersi pronta, Spike potrebbe mostrarsi da un momento all’altro per attaccarla..” disse a Willow e lei si precipitò fuori, nel cortile, ma rientrò pochi minuti dopo.

“ Non è più là, forse le è successo qualcosa!” si allarmò.

“ Visto che pare che qui nessuno sia in grave pericolo, propongo di separarci e andare a cercarla, perché è lei che potrebbe essere in serio pericolo..” spiegò Angel, e ciascuno prese una direzione diversa.

 

 

 

Capitolo 10: GETTING CAUGHT

 

************************************************* ( Contemporaneamente)

 

” Eccoci arrivati.. comoda, spaziosa…e isolata!” esclamò Buffy, prendendo per mano Spike ed entrando con lui nella palestra.

“ Uh! Guarda un po’ cos’ho trovato, un materasso.. uhmm, dovremmo approfittarne..” continuò lei, sdraiandosi sopra e guardandolo in modo provocante, mentre si toglieva il giubbotto.

“ Te lo ripeto, micetta. Tu sei davvero una cattiva ragazza!” ridacchiò lui, sdraiandolesi accanto e levandosi il giaccone.

“ Che c’è? Il Grande Cattivo vuole la sua ricompensa per ciò che ha fatto sì o no?” sorrise lei.

“ Uh? Una ricompensa, raggio di sole?” ripeté lui, allusivo.

“ Non è quello che pensi, spiacente, ma per * quello * è ancora un po’ troppo presto!” spiegò, baciandolo a fondo.

“ Allora, qual è la mia ricompensa? Il bacio? Non che mi lamenti..” mormorò lui, riprendendo a baciarla.

 

“ Certo che no. I miei baci sono gratis, puoi averli ogni volta che li desideri.. e io mi auguro che tu li desideri molto spesso!” mormorò lei, sbottonandogli la camicia e accarezzandogli i pettorali.

“ La tua ricompensa è sangue. Il mio sangue. Io voglio che tu mi assaggi..” spiegò lei, mentre lui si poneva sopra di lei.

“ Stai scherzando?” si accigliò lui.

“ No, mai stata così seria. Voglio che tu sappia che io mi fido completamente di te, e credo che questo sia il migliore modo per dimostrartelo..” spiegò lei.

“ Ammettilo, è perché in parte sei tu stessa che lo vuoi..” gli sorrise lui, baciandola nuovamente, infilandole la mano sotto la maglietta aderente e sentendola rabbrividire al suo tocco, ulteriormente compiaciuto dal fatto di non aver trovato nessun reggiseno ad ostacolarlo.

“ Sai, il Maestro una volta mi ha morso, ma .. oooooooh .. è stato orribile.. oh sì, non ti fermare! .. e doloroso.. e ho la sensazione che.. uuuuuuh.. con te sarà diverso.. aah !” spiegò lei, tra un gemito e l’altro, mentre lui la stava facendo impazzire di piacere.

 

“ Oh, lo sarà, e chiederai per averne di più..” le sussurrò all’orecchio, con voce suadente.

“ Dimmi, tu lo vuoi?” domandò lei, tirando i capelli indietro ed esponendogli il collo con la massima naturalezza.

“ Sto morendo dalla voglia di averlo!” rispose lui, baciandola un’ultima volta, prima di scivolare nell’altro volto.

“ Allora, fallo, * William *!”

“ Come hai scoperto il mio vero nome? Oh, aspetta, certo, Angel!” alzò i suoi occhi gialli, irritato.

“ Non capisco perché non ti piace, è un bellissimo nome.. tutto di te è bellissimo!” gli sorrise lei, accarezzandogli i lineamenti discontinui.

“ Il mio bel vampiro!” mormorò lei, socchiudendo gli occhi.

“ La mia bella Cacciatrice!” ringhiò lui leccandole il collo, perforando con delicatezza la tenera carne con i suoi lunghi canini aguzzi.

 

Sentendo il suo morso, Buffy ebbe una sensazione di vertigine, le sembrava di volare e precipitare allo stesso tempo, ma si sentiva al sicuro fra quelle braccia che la stringevano possessivamente.

Lui si staccò da lei, tornando alle sue sembianze umane e guardandola con un’espressione estasiata quanto quella della ragazza.

“ Passerotto, è stato . wow! Il tuo sangue è.. non ci sono parole per descriverlo!” mormorò lui, mentre le leccava le due piccole punture per richiuderle.

“ Non avevo mai provato niente del genere prima d’ora..” gemette lei, ma ad un tratto sentì il petto del vampiro vibrare leggermente, con un mormorio che ricordava le fusa di un gatto.

“ Cos’è?” gli chiese lei divertita e sorpresa, posando un orecchio sul suo torace.

“ Beh, passerotto, significa che sono molto felice adesso, che tu mi hai reso molto maledettamente felice!” le sorrise lui, accarezzandole i capelli.

 

“ Sai, avevi ragione tu… io ne voglio un altro.. anche se, ero sicura che in teoria dovessi essere tu a chiederlo..” domandò lei, rialzando la testa quando non lo sentì più fare le fusa.

“ Te l’avevo detto. E così, la mia Cacciatrice vuole fare un altro giro sulla giostra con le zanne?” ridacchiò lui.

“ Sì, ma.. che dici? E’ pericoloso.. se tu mi hai già morso poco fa? Non voglio finire dissanguata!” precisò lei.

“ Rilassati, ho solo preso un piccolo sorso. Non c’è niente di male se ne prendo un altro..” spiegò lui,  impossessandosi delle labbra della ragazza.

“ Mm.. bene. E.. che ne diresti di farlo durare.. un po’ di più stavolta?” chiese lei timidamente, non capendo che cosa le stesse passando per la testa per fare una richiesta del genere.

Lui le sorrise, cambiando di nuovo i lineamenti e scrutandola coi suoi occhi color ambra.

“ Vediamo cosa si può fare.. “

 

( fine prima parte)

 

GETTING CAUGHT ( Seconda parte)

 

**************************************** ( Contemporaneamente)

 

A Willow sembrava inutile scendere anche in palestra, ma era meglio controllare in ogni angolo della scuola.

E fu molto sorpresa quando vide da lontano Buffy, costatando che non solo non sembrava in pericolo, ma non era nemmeno sola.

 

< Il ragazzo biondo del Bronze! Ma che diavolo ci fa qui, ora? E comunque, non hanno certo perso tempo..> pensò con un velo di malizia, vedendoli abbracciati sul materasso.

 

< Dopotutto se lo sono scelti bene il posto.. potrei fare la stessa cosa con Angel.. no, non è il momento per i pensieri sconci, Will!> si rimproverò.

 

< Dovrei andarmene e lasciarli per conto loro.. però…guarda come ci danno dentro!Che bacio! Aspetta, ma lui è chinato sul suo collo.. e.. era un ringhio, quello? E.. oh mio Dio, il suo viso è discontinuo.. e quelle sono due zanne!> si allarmò la rossa, cercando di non gridare per non farsi scoprire.

 

< Coraggio, Buffy, resisti, ti salvo io!> si disse, prendendo l’estintore attaccato alla parete e avvicinandosi al vampiro di spalle, il più silenziosamente possibile, nonostante il cuore le battesse all’impazzata, ma il biondo era troppo preso da ciò che stava facendo per potersi accorgere di lei.

 

Buffy riaprì gli occhi, scorgendo Willow alle spalle di Spike, ma era troppo tardi per avvertirla.

“ Sta’ lontano dalla mia amica!” gridò Willow, colpendolo abbastanza forte in testa con l’estintore, e lui svenne.

“ No, Willow, che hai fatto?” si disperò Buffy, controllando la botta inferta al suo vampiro.

“ Buffy, ti ho salvata! Ti stava mordendo, no?” si giustificò l’amica.

“ Sì, ma… non è come pensi tu.. io , come posso dire.. glielo stavo permettendo..” cercò di spiegare lei, massaggiandosi il collo,per poi notare felice che Spike stava già cominciando a riprendere i sensi.

“ Tesoro, come stai? Ti ha fatto molto male?” domandò lei preoccupata, accarezzandogli il viso e aiutandolo a mettersi seduto.

“ Tesoro?! Buffy, ti ha dato di volta il cervello? E’ un vampiro!” sbottò Willow, non poco sconcertata.

“ Beh, passerotto, stavo maledettamente meglio prima!” brontolò lui, massaggiandosi la testa e ringhiando alla rossa.

“ Perdonala.. lei non lo sapeva.. ad ogni modo, lei è Willow!” gliela presentò Buffy, coccolandolo e dandogli un piccolo bacio sulla botta.

“ Devo dire che il nuovo taglio ti dona molto. E così, sei tu quella che è tutta un bollore per Mr. Io- Ho- Un’anima- E- Tutto- Il-  Maledetto – Mondo- Deve – Saperlo!” commentò lui, e il viso della ragazza eguagliò il colore dei capelli.

 

All’improvviso collegò tutti i fatti e le fu tutto chiaro.

“ Oh mio Dio! Non dirmi che.. che tu.. tu sei..”

“ Sono Spike, esatto, e sembra che tu mi conosca già per la mia fama.. anche se non mi piace vantarmi..” disse lui, per poi scoppiare in una sonora risata.

“ Ma chi prendo in giro? Io adoro vantarmi!” ghignò lui.

“ Buffy! Tu e Spike! Spike, il perfido, crudele, immorale, agghiacciante, terrificante Vampiro Maestro, suona qualche campanello?” le urlò Willow, guardando un po’ delusa l’amica.

“ Basta coi complimenti, dolcezza!”  le sorrise Spike.

“ Hey! Non è che il tuo Angel si sia aggiudicato il premio ’Sono- Sempre- Stato- Buono – E – Puro ’! Quindi, tu non puoi giudicarmi!” ribatté Buffy, abbracciata a Spike, che ridacchiava per la sua mordace risposta.

Ma poi si fece cupo.

 

“ Beh, Rossa, ora che sai ciò che non avresti mai dovuto sapere, non mi rimane che ucciderti..” disse Spike, con voce tenebrosa, avvicinandosi minacciosamente alla ragazza, paralizzata dalla paura.

Buffy si mise in mezzo ai due, assestando una gomitata nello stomaco del vampiro.

“ Spike! Non lo vedi che è già abbastanza sotto shock? Piantala di scherzare!” gli intimò, per poi rivolgersi all’amica.

“ Willow, so che non mi capisci, ma ti prego, credimi, so quello che sto facendo. Con Spike sono felice, come non lo ero mai stata prima, e lui non sta facendo niente di troppo malvagio per il momento..” spiegò Buffy, ma fu interrotta dal vampiro ossigenato.

“ Hey! Io sono cattivo, non dimenticarlo!” protestò lui, offeso nel suo amor proprio.

“ Già, così cattivo che ha ordinato ai suoi uomini di non uccidere nessuno stasera. Li ha spediti qui solo per farmi un favore, non è adorabile?” le spiegò, dandogli un grosso bacio sulla guancia.

“ Passerotto, così mi distruggerai maledettamente la mia reputazione!” si lamentò lui.

“ Non temere, lei non parlerà,vero, Will? Non dirai niente di quello che hai visto stasera a nessuno, tanto meno ad Angel! Me lo devi giurare sulla nostra amicizia!” le impose Buffy.

“ Beh, sono ancora parecchio confusa, ma se è così importante per te e tu mi garantisci che non solo non sei in pericolo tu, ma che non stai mettendo neppure noi in pericolo, giuro che non dirò niente a nessuno, ma Buffy,ti prego,bada a quello che fai!” rispose l’amica.

“ Spike, Angel e gli altri potrebbero arrivare qui a momenti, faresti meglio ad andare e a non farti vedere con lei!” le consigliò Willow, e Spike seguì quel consiglio, salutando prima Buffy con un ultimo bacio.

 

!

 

Capitolo 11: KEEPING THE SECRET

 

“ Oh, Will, sei proprio la mia migliore amica, posso sempre contare su di te!” l’abbracciò Buffy.

“ Beh, Buffy, rispetto la tua decisone, ma non significa che l’approvo, nemmeno un po’ !” precisò lei.

“ Sentiamo, da quanto va avanti questa storia?” le chiese.

“ Dalla prima notte che ci siamo incontrati, ma avevo così paura di dirlo a chiunque. Mi dispiace, avrei dovuto almeno confidarmi con te, e stavo anche per farlo, quando mi hai parlato di Angel e te, ma poi hai aggiunto la parte sull’anima.. e mi sono sentita sporca..” spiegò lei.

“ Tu lo ami?” chiese  l’altra a bruciapelo.

“ Oh, Will, io credo di sì..” ammise la bionda, accarezzando i segni del morso ancora ben visibili, senza riuscire a nascondere un sorriso.

 

Giles, Xander ed Angel arrivarono di corsa..

“ Buffy, eccoti, finalmente! Eravamo così in pena, ti abbiamo cercata ovunque!” esclamò Giles.

“ Beh, io..” cominciò a rispondere lei, indecisa su cosa raccontare.

“ Dopo averlo incontrato, lei è scappata dalle grinfie di Spike, che era già riuscito a morderla come potete vedere, e si è nascosta qui, l’ho trovata io, da poco..” la anticipò Willow.

“ E così l’hai incontrato.. e si direbbe che è davvero terribile come si dice a giudicare da quello che ti ha fatto!” commentò Xander, preoccupato per lei.

“ Credimi Xan, un incontro del genere non te lo scordi facilmente!”  rispose lei, dicendo né più né meno che la verità.

“ Ad ogni modo, è molto forte, perciò ho pensato bene di scappare e prepararmi meglio per affrontarlo la prossima volta..” continuò lei.

“ Saggia decisione. E adesso dove potrebbe essere?” si domandò Giles.

“ Tutti i suoi uomini se ne sono andati, compresi quelli che ho messo in fuga io, quindi probabilmente sarà tornato anche lui al suo covo!” sentenziò Angel.

“ e.. c’è stato qualche morto?” domandò Buffy, anche se era sicura di saper già la risposta.

“ E’ questa la cosa strana, c’è stato qualche morso, ma nessuna uccisione!” rispose Angel, e Buffy si sentì sollevata da quella conferma.

 

**************************************************

 

Non appena i vampiri avevano deciso di andarsene, Snyder era uscito dalla sala principale e cercando una via più sicura, era passato proprio dalla parte della palestra, e anche se di sfuggita, aveva visto i due biondi in teneri atteggiamenti.

Era nel cortile della scuola, a riprendersi dallo spavento, quando vide qualcuno aggirarsi nell’ombra, e lo riconobbe immediatamente.

“ Hey, tu, biondo! Io so chi sei!” esclamò il Preside.

Sentendosi chiamare, Spike si fermò, voltandosi.

“ Ma davvero? Beh, lo so anch’io chi sono, ad ogni modo.. illuminami!” rispose lui, con un sorrisetto.

“ Già. Io ti ho visto prima, con Buffy Summers, e scommetto che sei tu il capo di quella banda di vandali teppisti che ha distrutto mezza scuola!”

“ Hai indovinato, amico!” ribattè, fiero.

“ E non ne sono nemmeno sorpreso; Buffy Summers è un pessimo elemento, ma questa volta ha esagerato, e poi vi insegno io a scambiare la mia scuola per un Motel; la espellerò una volta per tutte! Quindi, puoi anche dire alla tua ragazza che è in guai grossi!” l’avvisò l’uomo, in procinto di allontanarsi.

Per tutta risposta, Spike scoppiò a ridere, e a Snyder quella risata mise i brividi.

“ Povero ingenuo! Credi davvero che io te lo lascerò fare? Nessuno tocca la mia Buffy!” disse lui, avvicinandosi lentamente all’uomo, che iniziò ad indietreggiare.

 

< Ci risiamo con l’uso del possessivo!> osservò il vampiro divertito. Del resto, anche Snyder aveva definito Buffy come la sua ragazza, e la cosa non gli dispiaceva per nulla.

 

“ Che… che cosa vuoi farmi?” domandò il Preside, cercando di non mostrargli la paura che lo stava divorando, ma il vampiro riusciva a percepirla a distanza, e tutto ciò lo divertiva ancora di più.

 

“ Eccoti una piccola anteprima!” ghignò, scivolando nel volto della caccia, tappandogli la bocca prima che potesse urlare.

Ringhiò, avvicinandosi al suo collo, pronto a mordere, ma non lo fece.

“ Sai che ti dico, amico? Sei troppo vecchio da mangiare..” commentò, lasciandolo andare, ma l’uomo non ebbe nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo, perché il biondo ossigenato, lo afferrò per le spalle.

“.. ma non da uccidere!” rise, girandogli la testa con un brusco scatto, rompendogli l’osso del collo e buttando il corpo privo di vita dietro ai cespugli.

“ Ora mi sento meglio!” ghignò, appagato.

Uno dei suoi uomini era rimasto nascosto nell’ombra e aveva visto tutto.

 

( fine prima parte)

 

 

KEEPING THE SECRET ( Seconda parte)

 

 

“ Hey, guarda che così non vale! Perché hai ordinato a noi tutti di non uccidere nessun umano e adesso tu ne hai appena ucciso uno tutto  da solo? Che ne è della tradizione di St. Vigious ? Perché ci hai ingannato?” esclamò  il servo, uscendo allo scoperto, e questo per lui fu un errore fatale perchè Spike non perse tempo e afferrò un pezzo di legno nelle vicinanze.

“ Tu fai un po’ troppe domande per i miei gusti, amico!” ringhiò, polverizzandolo.

“ Non sopporto maledettamente chi non riesce a farsi i suoi schifosissimi affari!” disse, gettando il paletto e dirigendosi verso la vecchia fabbrica.

 

Quando arrivò trovò ancora Drusilla sulla soglia ad aspettarlo.

“ Dru, piccola, ma quante volte devo ripeterti di non lasciare mai la nostra stanza? Sei ancora troppo debole..” esclamò lui, mentre lei , incurante delle sue parole gli gettava le braccia al collo, strofinando il viso contro il suo.

Del resto, Spike non poteva certo murarla viva, o meglio non-morta, nella loro stanza!

“ Mi sento meglio, mio tesoro, non temere!” gli sussurrò, mordicchiandogli il lobo.

“ Il mio bambino ha fatto il cattivo..” disse lei, guardandolo con aria di rimprovero.

“ Che cos’ho fatto, dolcezza?” domandò lui, temendo che lei potesse avere già scoperto tutto, ma cercando di rimanere il più naturale possibile.

“ Tu hai portato i nostri ragazzi ad una festa dove loro non si sono divertiti affatto. Sono tristi, affamati e arrabbiati.. cattivo Maestro!” spiegò lei, mettendogli il broncio e lui fu sollevato nello scoprire che si trattava solo di quello.

“ Beh, lo sai, non c’è stata molta caccia stanotte..” spiegò lui, ma lei lo scrutò con più attenzione.

“ Ma tu sei felice, il tuo cuore canta, io riesco a sentirlo!” ribattè lei, con una certa diffidenza.

 

Spike maledì il suo cuore canterino, e cercò di inventarsi al più presto  una scusa, ma poi capì che la migliore delle soluzioni era proprio dire la verità.

“ Accidenti se canta! Stanotte ho assaggiato il sangue della Cacciatrice!” le sorrise lui.

“ Oh,  è fantastico, amore mio! Allora, l’hai uccisa?” chiese lei, battendo le mani eccitata.

Spike dovette nuovamente far ricorso alle bugie.

“ No. Ho avuto sfortuna. Stavo per ucciderla, ma poi sono arrivati i suoi maledetti amici ad aiutarla e l’hanno salvata, così io sono dovuto scappare via il più velocemente possibile..” si giustificò lui, accarezzandole i capelli.

“ Oh, poverino il mio piccolo, tutti contro uno, non è giocare corretto!” osservò lei, stringendolo al suo seno.

 

Nonostante il pericolo sembrasse scampato, Spike decise che era meglio aggiungere un’altra clamorosa bugia.

“ Però, sono riuscito ad uccidere una persona a lei molto cara, perciò la  Cacciatrice ora sarà disperata..” la informò lui e lei rise estasiata.

“ Già, mio William, rendila triste, falla soffrire, lei si indebolirà sempre più.. e finalmente potrai ucciderla e fare felice la Principessa!” sorrise lei, baciandolo.

 

“ Prima le cose più importanti, piccola. Voglio trovare la cura per te, prima di tutto!” la distolse lui, ma stavolta era davvero di nuovo la verità.

“ Siamo vicini, lo posso affermare/ trova la croce che può aiutare!” esclamò lei.

“ Uh! Una croce! Beh, farò fare a Dalton un po’ di ricerche e poi manderò in perlustrazione nei musei qualcuno dei ragazzi!” la informò lui sorridendole, felice di aver fatto un passo in avanti verso la cura per la sua Sire, perché nonostante ormai il centro del suo universo fosse Buffy, voleva comunque guarire Drusilla, glielo doveva dopotutto.

 

E una volta restituitole le forze, le avrebbe detto tutto, senza timore di affrontarla.

“ E sento che la chiave è vicina, più vicina di quanto pensiamo, la scopriremo presto, e la sua morte sarà la mia rinascita!” aggiunse la vampira, ridendo e volteggiando leggiadra.

Le sue parole misero un campanello d’allarme nella testa del vampiro biondo, che si augurò che la chiave per la guarigione di cui parlava Drusilla non fosse proprio la sua Cacciatrice, la sua piccola dolce Buffy.

 

 

 

Capitolo 12: TRUST

 

******************************************** ( Contemporaneamente)

 

Buffy e gli altri erano usciti dalla palestra, passando per il cortile.

“ Un assedio senza morti, fatico ancora a crederlo!” borbottò Giles, aggiustandosi gli occhiali sul naso.

“ Beh, Giles. Temo che lei si sbagli, perché ho la netta sensazione che ci sia un cadavere là..” lo informò Xander, indicandogli i due piedi che spuntavano fuori da un cespuglio..

 

“ In teoria si è tristi quando una persona muore.. ma vi aspettate che io lo sia anche in * questo * caso?” esclamò Buffy, quando tutti si accorsero di chi era il cadavere in questione.

“ Buffy, non si parla così!” l’ammonì Giles.

“ Lo so che tu e Snyder non siete mai andati molto d’accordo, ma non importa se lui non era nient’altro che un ottuso egocentrico egoista senza un briciolo di cervello che con le sue testarde e stupide azioni e decisioni ha messo le nostre vite in pericolo più di una volta, quell’irritante schifosissima  testa di ca..”

“ Giles, si lavi la bocca! E pensare che in teoria lei doveva * difenderlo!* “ gli fece notare Buffy, con lo stesso tono di ammonimento che lui aveva usato con lei.

“ Comunque sia! Il punto è che abbiamo un cadavere..” cambiò argomento  il suo Osservatore.

“ Qualcuno non ha rispettato le regole.. se mai c’era qualche regola da rispettare!” commentò Angel, mentre Willow si abbracciava a lui.

 

< Pensiamoci su.. un tipo che non rispetta nessuna regola.. Uhmm.. ma * chi mai *  potrebbe essere?> si chiese retoricamente Buffy, mentre così come tutti gli altri se ne tornava a casa.

 

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La mattina dopo, Buffy sentì qualcuno suonare alla porta, e corse ad aprire, ancora in pigiama visto che erano solo le sette.

“ Will, sta diventando un po’ troppo prevedibile  ‘sta cosa!” esclamò, invitando l’amica ad entrare.

“ Joyce?” domandò Willow, mettendosi a sedere.

“ Dorme ancora. Era parecchio stanca, sai, con tutto lo stress di ieri sera..” spiegò l’altra.

“ Bene. E così, davvero pensavi di potermi spiattellare così su due piedi che tu e nientemeno che

* Spike*  state insieme, senza un dettagliato resoconto nei più minimi particolari, dall’inizio fino ad adesso? Coraggio, sputa il rospo!” la incitò l’amica.

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“.. e questo è tutto!” concluse Buffy circa un paio d’ore dopo, di fronte ad un’esterrefatta Willow.

“ E.. uhmm.. riguardo al morso.. com’è?” s’interessò la rossa.

“ Qualcosa di sorprendente, non ne hai la più pallida idea.. Non sto dicendo di esser diventata morso-dipendente , morso * di Spike * -dipendente .. ma quasi!” mormorò la bionda.

“ A proposito, Will, lo sai.. che i vampiri.. fanno le fusa?” aggiunse lei, suscitando un’enorme curiosità da parte della sua interlocutrice.

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Willow se ne era andata, ma Buffy era rimasta a casa, dato che la prematura morte del Preside aveva fatto chiudere il Liceo Sunnydale per almeno un giorno.

Sentì ancora bussare alla porta.

“ Hai ancora qualche altra domanda, Will?” esclamò aprendo, sicura che fosse ancora la sua amica, invece vide l’ultima cosa che si aspettava.

Di fronte a lei c’era un vampiro che si tolse la coperta che fino a quel momento l’aveva protetto, cominciando a bruciare.

“ E’ Spike che mi ha mandato qui, dice che t’incontrerà stanotte al solito cimitero..” le annunciò prima di diventare un cumulo di cenere, davanti ai suoi increduli e sorpresi occhi.

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. Dopo aver trovato il connubio perfetto tra ‘ pratico e comodo ‘ per fare la ronda, e ‘ sexy e arrapante ‘ per sedurre un certo bel vampiro ossigenato,  Buffy uscì di casa e si incamminò verso il cimitero più grande della città.

Spike non era ancora arrivato, ma in compenso adocchiò una vampira che usciva da un mausoleo nei paraggi, tenendo una strana croce in mano, avvolta saggiamente in un panno, e un libro sottobraccio.

“ Che c’è? Hai deciso di punto in bianco di farti una cultura?” esclamò la Cacciatrice, avvicinandosi minacciosa, già munita di paletto.

“ E’ sempre un piacere vederti, Cacciatrice!” esclamò alle sue spalle una voce che ormai lei conosceva più che bene

 

 

(fine prima parte)

 

TRUST ( Seconda parte)

 

 “ Spike!” esordì lei, vedendolo andare verso la vampira.

“.. ma ho bisogno di questa roba, quindi giù le mani!” le intimò con un piccolo ringhio.

 

“ Ottimo lavoro!” si complimentò con la vampira che gli consegnò croce e libro.

“ Che razza di scherzo è questo, Spike?” sbottò Buffy, mettendo le mani sui fianchi e guardandolo in modo circospetto.

“ Nessuno scherzo, tesoro, e non sono schifosissimi affari tuoi! Lo sai, Buffy, ti amo e tutto,ma ho tutte le intenzioni di portare questa croce e questo libro via con me, quindi non ti azzardare nemmeno a impedirmelo; non voglio farti male in modo serio, passerotto, quindi non costringermi a farlo!” le ringhiò contro, e lei capì che lui non stava affatto scherzando.

Ma era un’altra la cosa che l’aveva davvero sconvolta…

 

< Mi ama. Mi ama sul serio! * Lui * * ama *  * me *!!> si ripeté lei, temporaneamente incapace di formulare altri pensieri.

 

Ma non era stata l’unica a registrare quella frase.

“ Aspetta, che cosa significa che tu la ami? Ma certo, ora sì che è tutto chiaro.. quello strano ordine.. quell’assedio senza cadaveri.. il modo in cui la guardavi quand’è arrivata.. tu ci stai ingannando ..” esclamò la vampira, indietreggiando.

“.. ma aspetta solo che informi tutti gli altri.. “ lo minacciò, cominciando a correre verso l’uscita del cimitero.

Lui e Buffy si scambiarono uno sguardo d’intesa.

“ Posso..?” gli sorrise lei, con un dito in bocca e lo sguardo innocente e speranzoso di una bambina.

“ Sicuro, micetta, è tutta tua!” sorrise lui, in risposta.

Buffy non perse tempo e si lanciò all’inseguimento, lanciando il paletto a distanza.

“ E sentiamo.. da quando in qua la polvere sa parlare?” esclamò, centrandola in pieno e rendendola un mucchio di polvere, appunto.

 

Tornò da Spike, ma senza più sorridergli.

“ Sai… sei arrivata un po’ troppo presto, non mi aspettavo che tu vedessi questa cosa..” si difese lui.

“ Ma l’ho vista, quindi dimmi, Spike, che diavolo hai in mente di fare? Perché quel libro?” lo interrogò lei, incrociando le braccia.

“ Sai, i libri hanno le figure.. le figure hanno le didascalie, e le didascalie * spiegano *!” rispose lui.

“ E cos’è che hai così bisogno di sapere? E perché quella strana croce? Sono certa che non si tratta di una questione di arredamento di interni!” ribatté lei, mentre lui riponeva entrambe le cose in un sacco.

“ Se ti giuro che non è niente di troppo malvagio, che non sto pianificando la distruzione del mondo, che adoro maledettamente troppo per poterlo distruggere; tu mi giuri che non interferirai?” chiese lui, avvicinandosi e guardandola dritto negli occhi.

“ Dimmi solo cosa hai intenzione di fare!” disse lei, irremovibile.

 

Lui si rese conto che in quel preciso momento lei era la Cacciatrice molto più di quanto fosse semplicemente Buffy.

“ D’accordo, te lo dirò. Ho bisogno di fare un rituale.. non so ancora esattamente come, ma la croce e il libro c’entrano. E comunque, non è niente di male o pericoloso per la sicurezza delle altre persone, è solo che devo aiutare qualcuno che è davvero molto malato e questo è l’unico modo per salvare… questo qualcuno. Cacciatrice, non hai mai avuto qualcuno che avesse bisogno di aiuto, del tuo aiuto? Dovresti sapere come ci si sente; non posso e non lascerò che tu o qualcun altro mi fermi!” gli spiegò lui, con una serietà che rasentava la freddezza.

 

Lei sospirò, alzando gli occhi in rassegnazione.

“ Devi proprio tenere tanto a chiunque questo qualcuno sia.. Ok, affare fatto. Conosco quella sensazione, e dal momento che hai spergiurato che non ci sarà nessun pericolo.. d’accordo, ti lascerò tenere quella roba senza dir niente a nessuno, ma se scopro che questa è solo una bugia..” rispose lei, con un tono di minaccia nell’ultima parte, ma lui la interruppe con un dolce piccolo bacio.

“ Solo fidati di me..” le sussurrò a fior di labbra.

“ Sai che lo faccio sempre..” ribatté lei, approfondendo il bacio.

 

“ Allora, adesso possiamo avere la nostra serata romantica?” domandò lei, avvolgendogli le braccia attorno al collo.

“ Immagino di sì!” sorrise lui, mordicchiandole il lobo.

“ Mm. a proposito.. carina l’idea di spedirmi quel vampiro bruciante per darmi appuntamento qui. Ma chi li vuole, i dolci, i cioccolatini e i fiori? * Questo * è quello che io chiamo romanticismo!” sorrise lei, scompigliandogli i capelli.

 

 

 

 

Capitolo 13: FOOL FOR LOVE

 

Spike le sorrise, baciandola, ma quando si separarono, la vide pensierosa.

“ Che c’è, passerotto?”

“ Niente, è solo che.. pensavo ci tenessi di più alla tua gente..”

“ Uh?” la guardò perplesso lui.

“ Voglio dire, quella vampira prima, tu me l’ hai lasciata polverizzare. Ok.. era una questione di non-vita o morte per te.. ma il vampiro che mi hai mandato a casa stamattina.. Sono tuoi servi, dopotutto.. e un Maestro dovrebbe proteggerli i suoi servi..”

Lui ridacchiò e lei fece un’espressione confusa.

“ Raggio di sole, primo, non sono i miei servi ma gli ex servitori del Sacro Bamboccio, e anche se lo fossero, sono solo servi, mica miei Childe!” rispose lui.

“ Qual è la differenza, e poi che cos’è un Childe?” domandò lei, ancora più confusa.

“ Il tuo Osservatore potrebbe farlo meglio il suo lavoro! E comunque, un servo è solo qualcuno che crei perché appunto ti serva, non t’importa nulla di lui/lei, sono semplicemente strumenti, mezzi; ma un Childe.. oooh, con un Childe è maledettamente diverso. Tra il Childe e il suo/la sua Sire c’è un legame che non puoi nemmeno iniziare ad immaginare. Sire e Childe stanno sullo stesso livello, si sentono l’un l’altro, sono reciprocamente protettivi tra di loro. Ed è ancora più speciale quando c’è di mezzo l’amore..” spiegò lui,facendo scorrere una mano fra i suoi capelli.

“ Hai qualche Childe tuo?” domandò lei con un sussurro.

“ No, non ancora ..” rispose lui.

 

< .. ma tu saresti la Childe perfetta. Oh dio, Buffy, se solo tu lo volessi.. ti renderei felice, ti tratterei come una regina.. Non credo che Dru avrebbe da obiettare qualcosa, ma anche se lo facesse… al diavolo, non me ne frega niente…> pensò lui, dandole l’ennesimo bacio.

 

Lei si scostò da lui, giocando coi suoi capelli.

“ Ti ricordi l’assedio dove * in teoria * non doveva esserci nessun cadavere? Beh, indovina un po’? A dire il vero, un cadavere c’era!” lo informò lei, tirandogli di proposito i capelli.

“ Ahi! Davvero? Beh, probabilmente qualcuno mi ha disobbedito, ma aspetta solo che scopra chi è..” rispose lui, con una finta espressione stupita.

“ Beh, quando lo scopri digli che tutta la scuola, e, che rimanga tra me e te, ma io pure, lo aspettiamo per festeggiarlo e organizzare un Party in suo onore! Dopotutto, Snyder era molto, molto cattivo..” spiegò lei e lui ridacchiò.

“ Beh, se la metti così.. sai, tutto a un tratto mi sembra di ricordare chi fosse il colpevole: io!” sorrise lui.

“ Sorprendentemente, mi aspettavo questa risposta!” sorrise lei, dandogli un piccolo bacio.

“ Ma spero per te che sia l’ultima volta!” aggiunse subito dopo.

“ Uh?”

“ Voglio dire, so che devi nutrirti e tutto, ma potresti cortesemente evitare la mia scuola? C’è pieno di altri posti qui nei dintorni. E se riesci anche a star lontano dal Bronze mi faresti davvero un favore, perché metà liceo di Sunnydale il più delle volte è lì, soprattutto Harmony e Cordelia; sai quelle sono già vampire in senso metaforico, non c’è affatto bisogno che lo diventino anche in senso letterale!” spiegò lei, alzando gli occhi, mentre lui ignorava completamente di chi stesse parlando.

“ D’accordo, passerotto, farò del mio meglio per eliminare gli studenti dalla mia dieta quotidiana!” gli sorrise lui, e lei lo ringraziò con un appassionato bacio.

 

“ William?” esclamò lei, sorprendendolo per l’uso del suo vero nome, che pronunciato da lei non sembrava dispiacergli affatto.

Lui la guardò per farle segno di continuare.

“ Lo intendevi veramente quello che hai detto prima.. che tu mi ami?” si azzardò a chiedergli lei.

Lui le baciò i capelli, stringendola a sé.

“ Che posso dire, Cacciatrice? Tu hai fatto breccia nel mio cuore che non batte, ma senza usare nessun paletto! Ti amo, Elisabeth Summers, con tutto me stesso..” le sussurrò all’orecchio e stavolta fu lei a stupirsi per l’uso del suo nome per intero con tanto di cognome, che non sapeva che lui conoscesse.

“ Oh, Spiiiiiiiiike! Se non ti conoscessi meglio.. avrei giurato che  tu fossi un poeta!” sorrise lei, abbracciandolo.

La ragazza non poteva nemmeno lontanamente sapere quanto ci avesse azzeccato.

“ Passerotto, lo so che va contro la razionalità, ma..” continuò lui, ma lei lo interruppe, facendo le spallucce.

“ La razionalità ha abbandonato la mia mente nel momento stesso in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi per la prima volta! Ti amo, Spike, in un modo che non credevo nemmeno fosse possibile amare qualcuno!” ammise lei, dandogli un bacio così impetuoso che entrambi finirono a terra, lei sopra di lui.

 

Lei si slacciò i primi bottoni della camicetta trasparente verde che indossava, tirando indietro i capelli e lui sorrise in anticipazione, sapendo già cosa volesse lei da lui.

“ Spikey, mi chiedevo.. potrei fare un altro giretto sulla giostra con le zanne?”

E per tutta risposta, i magnetici occhi blu del bel vampiro si tinsero di giallo.

 

( fine prima parte)

 

 

FOOL FOR LOVE ( Seconda parte)

( ho preso in prestito una parte di ‘ Lie to me ‘ (‘ La verità fa male ’), e ne prenderò altre parti in seguito. grazie a chi ha scritto l’episodio. In più, ho dimenticato di dirvi che all’inizio in questa storia, Jenny Calendar non è già nella scuola di Buffy..)

 

**************************************** (contemporaneamente)

 

Dalla parte opposta della città, nel parco, un bambino era in serio pericolo, ma Angel era intervenuto in tempo, riuscendo ad allontanarlo dalla vampira che stava per mettere le sue grinfie su di lui.

E Angel conosceva quella vampira molto bene, pure troppo.

“ Il mio Angel!” esclamò lei, sorridendo.

“ Salve, Drusilla!” la salutò lui, mentre lei gli si avvicinava lentamente.

“ Ti ricordi le canzoncine che mi cantava la mamma? Deliziose!”

“ Mi ricordo.” rispose lui, e lei percepì qualcosa.

“ Sì, lo fai!” confermò lei.

“ Dru, vattene da qui, ti sto offrendo quest’opportunità. Prendi Spike e sparite di qui..” cambiò argomento lui.

“ Altrimenti mi farai male!” lo provocò lei, e lui abbassò lo sguardo.

Lei percepì ancora qualcosa.

“ No. No, tu non puoi, non più.”

“ Se non te ne vai, sarà peggio. Per tutti noi.” cercò di farla ragionare lui.

Ma ragionare con lei era un’impresa pressoché impossibile.

“ Il mio caro ragazzo se n’è tutto andato via, non è vero? Per lei.” sentenziò Drusilla.

“ Chi?”

 

********************************************

“ Sono la solita distratta! Domani inizia il corso di informatica e io mi dimentico il computer portatile in biblioteca!” si rimproverò Willow, una volta recuperato il suo prezioso strumento.

Si stava recando a casa, e per fare prima aveva scelto di usare la scorciatoia che passava proprio per il parco, e in lontananza poteva scorgere due figure.

 

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“ La ragazza. Coi capelli di fuoco!” spiegò lei.

Nonostante la malattia, qualche dote sensitiva le era rimasta.

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Willow sentì qualcuno parlare, precisamente una voce soave di donna, e si avvicinò alle due figure cautamente, fino a scoprire che una delle due era proprio Angel, mentre l’altra non aveva la minima idea di chi fosse, ma stava per riprendere a parlare, benché non riuscisse a capire cosa si stessero dicendo.

Era ancora troppo lontana.

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“ Il tuo cuore puzza di lei.” disse la vampira, mettendogli una mano sul petto.

“ Povera piccola cosa, lei non ha idea di quello che c’è in magazzino..”

 

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Willow guardò e li vide stare in piedi una di fronte all’altro.

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“ Questo non può andare avanti, deve finire!” protestò lui.

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Willow poteva chiaramente vedere che la testa della ragazza era sollevata, quasi fosse in procinto di dargli un bacio.

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“ Oh no, mio cucciolo, è solo l’inizio..” si spinse via lei, senza baciarlo, allontanandosi lentamente con un sorriso perfido sul volto, tenendo la testa girata verso di lui.

 

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“ Avete sentito? Il nuovo preside è una donna! Da non crederci!” sbottò Giles, mentre assieme a Buffy, Xander, Willow e a tutti gli altri studenti e insegnanti si stava recando in Aula Magna, dove la preside avrebbe tenuto il discorso di benvenuto e si sarebbe presentata, poco prima che iniziassero le lezioni.

“ Hey, suona molto maschilista detto così!” lo rimproverò Buffy.

“ E’ inevitabile, una donna può fare l’insegnante, questo sì, ma non la preside , non ne ha la capacità, e sono certo che si tratterà di una brutta vecchia inacidita zitella..” continuò lui, aprendo la porta.

“. . bellissima, incantevole, deliziosa creatura paradisiaca!” si corresse con voce tremolante per l’emozione quando la vide sul palco, in piedi vicino alla cattedra.

Era una gran bella donna, sui trent’anni, dai folti capelli neri mossi che le ricadevano morbidi sulle spalle, grandi occhi scuri, un corpo snello e slanciato ancor di più dall’elegante vestito nero che indossava, un’espressione dolce ma al tempo stesso decisa e un notevole fascino orientale.

 

“ Sedetevi, prego. Immagino che ormai manchiate solo voi..” esclamò lei, rivolta a Giles e ai ragazzi con un gentile sorriso.

“ Allora, adesso possiamo cominciare. Buongiorno a tutti, il mio nome è Jenny Calendar e d’ora in avanti sarò la preside di questa scuola, il che è un grande onore per me. Prometto che farò del mio meglio per non deludervi e spero che tutti noi possiamo diventare buoni amici!” disse lei.

“ Oh, lo spero tanto anch’io!”commentò Giles sottovoce, ma Buffy lo sentì e lo guardò con un sorrisetto sornione che lui preferì evitare.

“ Inoltre prometto di  gestire al meglio il nuovo corso di informatica, perché forse non lo sapete, ma vi farò anche da insegnante!” li informò lei.

“ Fantastico! Questa donna mi piace già, e mi da anche l’aria di essere un’ottima insegnante!” esultò Willow.

 

 

 

Capitolo 14: TRUTH HURTS ( Ho preso qualche pezzo da ‘ Lie to me ‘ ( La verità fa male) )

 

La professoressa stava spiegando da un pezzo, ma per quanto potesse essere interessante la lezione, tanto da suscitare una partecipazione attiva da parte di Cordelia; Willow e Buffy avevano altre priorità.

Infatti, le due si stavano scambiando messaggi riguardo a quello che Willow aveva visto la sera precedente.

La rossa stava aprendo l’ennesimo bigliettino da parte della bionda.

‘ Sai chi era? ‘

Willow si scambiò uno sguardo con Buffy e poi uno attorno, per accertarsi di non essere vista, e rispose, ripiegando il biglietto e lanciandoglielo sul banco senza dare nell’occhio.

Buffy lesse il foglietto.

‘ No. Capelli scuri. Vestito antico. Carina !’

Un dubbio si insinuò nella mente della bionda che istintivamente scrisse la prima cosa che associò a quelle informazioni.

‘ Vampira? ‘

 

Non c’era più bisogno di ricorrere ai biglietti, perché la campanella era suonata, ponendo fine alle lezioni.

“ Non ne ho idea. Non credo. Sembravano molto amici..” rispose Willow, ma Xander le raggiunse da dietro.

“Chi è molto amico?” s’intromise il ragazzo.

“Nessuno!” sbottò Willow.

“Angel e una ragazza.” spiegò Buffy, forse per fare un innocente dispetto all’amica.

“ Buffy, dobbiamo per forza condividere tutto con tutti?” sbuffò la rossa.

“ Hey, ma sono io!”sorrise Xander, prendendola a braccetto.

“ Se Angel sta facendo qualcosa di sbagliato io lo voglio sapere, mi rende felice!” esultò lui, ma si bloccò di colpo quando vide passare Cordelia con le sue amiche.

“ Scusatemi, devo andare. Non posso perdermi l’occasione di dirle quanto è stato stupido il suo intervento. Ci vediamo!” spiegò lui, per poi correrle dietro.

 

“ Will, non so chi sia questa ragazza, ma so già che non mi piace, dobbiamo darci da fare!” esclamò Buffy.

In quel momento passò Giles con accanto la Signorina Calendar mentre sorseggiavano un bicchiere di the preso alle macchinette.

Probabilmente Giles doveva averle raccontato qualcosa di buffo, perché lei stava ridendo.

“ Ha già visto la terrazza? C’è una magnifica vista da lassù, venga con me che gliela mostro…” le propose, allontanandosi con lei.

“ Beh, almeno c’è qualcuno che si sta già dando da fare!” ridacchiò Buffy, seguita da Willow.

“ Hey, Giles è via, non c’è nessuno in biblioteca… stai pensando anche tu quello che sto pensando io?” suggerì Buffy.

“ Andiamo!” disse Willow ed entrambe si precipitarono là.

 

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Grazie all’infruttuosa ricerca, le due ragazze non si resero conto del passare del tempo e quando se ne accorsero era troppo tardi, perché Giles le aveva colte in flagrante.

“ Posso aiutarvi?”  chiese sarcasticamente Giles, con una certa autorità nella voce.

“ Ci scusi, Signor Giles,avremmo dovuto aspettare lei, comunque stiamo cercando di scoprire se una ragazza è una vampira..” spiegò Buffy.

Giles le fece segno di tacere, ma ormai era inutile, Jenny era dietro di lui, aveva sentito tutto e li stava guardando incuriosita.

“ Intendeva dire ‘ svampita ‘ , vero?” finse di correggerla Giles, sorridendo a Jenny.

“ Già, svampita, sa, c’è ne sono così tante in questa scuola..” venne in suo soccorso Willow, e Buffy annuì.

“ Non c’è bisogno di inventare scuse, tu hai detto ‘ vampira ‘, e io non ne sono sorpresa. Dopo tutto, so un paio di cose su quest’interessante città, La Bocca dell’Inferno, i vampiri, i demoni, e anche la Cacciatrice, che immagino sia tu!” rispose Jenny, rivolta a Buffy, sconvolgendo tutti.

“ E così, lei mi conosce? Ma cos’è, la moda del momento? Tutti che sanno della Cacciatrice? Voglio dire, lei mi conosceva già, Angel pure..” sbottò Buffy, ma Jenny sentendo quel nome si accigliò.

“ Aspetta. Angel? Intendi Angelus, il crudele terribile vampiro Irlandese di oltre duecento anni?” domandò la donna.

“ Come sa di Angel? Come sa della Cacciatrice? Chi è lei, Signorina Calendar, ammesso che * questo * sia il suo vero nome?” l’accusò Willow, mettendosi sulla difensiva, non appena sentì il suo adorato chiamato in causa.

“ Sì, è davvero il mio nome, e sono davvero qualificata sia per essere un’ insegnante che una preside. Diciamo che la mia famiglia, e la famiglia della mia famiglia e così via, conosce e combatte i vampiri da secoli, quindi so molto su di loro. E dopo alcune ricerche ho scoperto anche dell’esistenza della Cacciatrice. Ad ogni modo, non temete, sono dalla vostra parte e farò tutto ciò che posso per aiutarvi!” spiegò lei.

“ Come avrei voluto sentire queste parole da Snyder, almeno una volta!” commentò Buffy, alzando gli occhi.

“ E comunque, guardi che Angel non è più Angelus. E’ cambiato, ha smesso di uccidere la gente anni e anni fa, e ora ci aiuta, è dalla nostra parte pure lui; e lei farebbe meglio a non accusarlo più!” le intimò Willow.

“ Quando dice che lei sa della Cacciatrice.. forse lei sa anche del suo Osservatore.. e dell’importantissimo ruolo che ricopre..” si interessò Giles, cercando di farsi bello ai suoi occhi.

“ Cos’è un Osservatore? Non ne ho mai sentito parlare!” lo smontò lei, ma poi ridacchiò.

“ Stavo solo scherzando, Rupert, certo che lo so!” gli sorrise lei.

 

( fine prima parte)

 

 

 

TRUTH HURTS  (Seconda parte) ( Ho preso qualche pezzo da ‘ Lie to me ‘ ( La verità fa male) )

 

“ Riguardo la vostra ricerca.. non troverete nulla finché guardate nei testi sbagliati!” commentò Giles, prendendo da uno scaffale i libri adatti.

“ Ad ogni modo, non sappiamo nemmeno esattamente cosa stiamo cercando..” fece notare lui, ma lo sguardo di Willow cadde su una foto che era scivolata dal libro che lui stava sfogliando.

“ Questa!” esclamò lei, raccogliendola da terra e mostrandola a tutti.

 

< Uff, non vale, di quella una foto c’è, ma del mio William no, avrei potuto strapparla dal libro e appendermela in camera, vicino al letto..> pensò Buffy.

 

“ Chi è?” s’interessò la rossa.

Dopo una breve occhiata Giles fu in grado di darle una risposta.

“ Uh, lei si chiama Drusilla, è un’amante occasionale di Spike..”

 

< COSA?!>  tuonò Buffy, ma per fortuna solo nella sua mente, irrigidendosi e stringendo i pugni tanto da farsi male e facendo uno sforzo enorme per non urlare.

 

“ Lei fu uccisa da una folla inferocita a Praga..” proseguì l’Osservatore e non vista la bionda tirò un sospiro di sollievo.

Ma il sollievo durò poco.

“ Beh, non fanno più le folle inferocite di una volta, perché questa ragazza è ancora viva, io l’ho vista con Angel..” li informò Willow.

“ Con Angel..” ripeté Giles confuso

“ Ma non doveva essere un bravo ragazzo?” insinuò Jenny.

Ma non era questo che allarmava Buffy .

 

< Lei è viva.. e sta con Spike? >

 

All’improvviso ricordò l’incontro della sera precedente  e le parole del biondo, un rituale per aiutare qualcuno malato, qualcuno a cui teneva tantissimo.

 

< Drusilla e la folla inferocita di Praga… qualcuno di malato. Drusilla malata. Bingo! Allora, è lei quel qualcuno a cui Spike tiene molto! Lei è la sua amante… mi ha ingannato! Grrr..> pensò furibonda, uscendo di getto dalla stanza e precipitandosi nella sala d’allenamento per dare sfogo alla sua rabbia e prendere a pugni il punchball fino a quando non si fosse staccato dal soffitto.

 

Willow non stava certo meglio di lei.

Angel non solo si vedeva  di nascosto con un’altra ragazza, ma quella ragazza era pure una vampira.

Uscì anche lei dalla stanza per andare a fare quattro passi, schiarirsi le idee e prepararsi ad affrontare il bel vampiro moro, costringendolo a dire tutta la verità.

 

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Tutti i vampiri erano fuori ( per quanto la Cacciatrice l’avesse loro consentito!), visto che si trattava di St. Vigious; ma Spike per quella notte aveva preferito restare nella fabbrica a tener compagnia a Drusilla, per due ragioni.

La prima era che se continuava ad uscire e a trascurarla lei avrebbe iniziato a sospettare qualcosa; e la seconda è  che doveva indagare su un’importante faccenda.

La vide davanti ad una gabbietta dove un tempo cinguettava un canarino, e le si avvicinò con passo felpato.

“ Tu canti le più dolci canzoncine. Canti per me, hmmm? Non mi vuoi più bene?” esclamò lei rivolta alla gabbietta e Spike la abbracciò da dietro, stringendola a sé.

“ Cara, ho sentito una cosa divertente proprio ora. Lucius mi ha detto che tu sei andata fuori a caccia l’altra notte..” esclamò lui.

“ Il mio stomaco brontolava… E tu non c’eri.” tagliò corto lei, per poi guardare di nuovo la gabbietta.

“ Andiamo..” disse lei, fischiettando.

“ Metterò il broncio se non canti..”

Spike le mise un braccio attorno alla vita.

 “ Hai visto nessuno? Qualcuno di interessante?” domandò lui con naturalezza.

 

< Tipo me e Buffy?> pensò lui preoccupato.

 

“ Angel.” Rispose Drusilla.

Spike ne sembrò più sollevato.

“ Oh! E così..” riprese lui, baciandole la fronte, ma lei lo interruppe.

“ Se canti ti do un semino..” canterellò, guardando la gabbia.

Spike perse la pazienza.

“ L’uccellino è morto, Dru. Tu l’hai lasciato nella gabbia e non l’hai nutrito, e ora è morto, proprio come l’ultimo!” sbottò lui, ma lei si accucciò e iniziò a guaire spaventata , e lui si calmò.

“ Oh, scusami, piccola. Sono brutto, e cattivo, è solo che non voglio che tu vada fuori, tutto qui. Tu sei debole..” si scusò lui, prendendole la mano.

 

< E se tu mi vedessi con Buffy? Finirei come quel maledetto uccellino, no, maledettamente peggio!> pensò guardando la gabbia e facendo di tutto per negare l’evidenza.

 

Capitolo 15: TELL ME YOU LOVE ME ( ho preso parecchio in prestito da ‘ Lie to me’.. facevo prima a dire che ho PARASSITATO ¾ di ‘sto episodio!! )

 

 

*************************** ( Contemporaneamente)

 

Dopo aver girato mezza città, cercando invano Angel, Willow decise di fare una sosta al Bronze.

E da lontano, seduto a un tavolo adocchiò proprio chi stava cercando e si precipitò subito da lui.

“ Sai, stavo per andare a casa tua, quando mi è venuto in mente che io non so nemmeno dove sia casa tua, ammesso e concesso che tu ne abbia una!” esclamò lei.

“ Willow, che bella sorpresa! E comunque, sì, ho un appartamento e forse un giorno te lo mostrerò..” le sorrise lui, e lei fece buon viso a cattivo gioco,sorridendogli di rimando.

“ E Buffy?” si interessò lui.

“ A fare la ronda, come al solito..” tagliò corto lei.

“ Non dovrebbe restare sola. Stanotte è St. Vigious e tutti i vampiri saranno in fermento, forse farei meglio a raggiungerla più tardi!” spiegò lui, ma lei fece le spallucce.

“ Non ce n’è bisogno, credimi, troveranno pane per i loro denti, perché Buffy è davvero incazzata nera stanotte, e saranno loro a temere lei più del solito!” gli assicurò Willow.

“ Perché, che è successo?”

“ Diciamo solo che qualcuno a cui lei tiene molto ha tradito la sua fiducia..”

 

<.. e anch’io conosco la sensazione!> pensò lei.

 

“ Allora, cos’hai fatto la scorsa notte?” lo interrogò lei.

“ Niente.” rispose lui, cominciando a dondolarsi con la sedia per aumentare la nonchalance.

“ Niente del tutto. Tu hai smesso di esistere!” commentò lei, e non c’era molta ironia nel suo tono di voce.

“ No. Voglio dire, sono rimasto a casa, ho letto.” chiarì lui, un po’ confuso.

“ Oh, beh, avresti dovuto leggere meglio il ‘ Manuale del perfetto Bugiardo ‘!” ribatté lei.

“ Cosa intendi dire?” chiese lui pensoso, continuando a dondolarsi.

“ Chi è Drusilla?” lo mise alle strette lei e ottenne l’effetto sperato, perché Angel si ribaltò con la sedia.

“ D.. Dru.. Drus.. illa?” balbettò lui, rialzandosi.

“ Sì. Hai sentito bene. “ continuò lei, guadandolo freddamente e incrociando le braccia.

Il vampiro abbassò lo sguardo, capendo di essere stato colto in flagrante.

“ E non mentirmi, sono stanca delle tue bugie!” sbottò lei.

“ A volte le bugie sono necessarie..” si giustificò lui.

“ Per cosa?”

“ A volte la verità è peggio. Tu vivi abbastanza a lungo. Tu te ne rendi conto.” rispose lui, tentando di avvicinarsi, ma lei indietreggiò.

“ Posso sopportare la verità!” affermò lei.

Ma bastò una semplicissima domanda di Angel per metterla in difficoltà.

“ Tu mi ami?”

“ Cosa?”

 

Nella fretta con cui si erano susseguiti gli eventi, Willow non aveva avuto nemmeno il tempo di fare a lei stessa quella domanda , ma le bastò restare in silenzio un attimo e ascoltare il suo cuore per sapere la risposta.

“ Mi ami?” ripeté lui.

“ Io ti amo.”

Quelle tre parole colpirono Angel, infondendolo di speranza.

“ Ma non so se mi fido di te!” aggiunse lei, subito dopo.

“ Forse non dovresti fare nessuna delle due cose..” rispose lui, un po’ freddamente, guardando altrove per non farle leggere nei suoi occhi quanto lui amasse lei.

“ Ho fatto moltissime cose prive di coscienza quando sono diventato un vampiro. “ disse, rigirandosi, ma senza guardarla negli occhi.

“ Drusilla è stata la peggiore. Lei era una delle mie ossessioni. Era pure, e dolce, e casta..”

“ E tu hai fatto di lei una vampira.” concluse Willow per lui.

“ Non è così semplice. Prima l’ho resa pazza..” spiegò lui, trovando il coraggio di affrontare il suo sguardo.

“ Ho ucciso tutti i suoi cari. Praticato su di lei ogni tortura mentale che potessi escogitare..” proseguì, ma stavolta fu Willow a guardare altrove.

“ Lei in seguito si è rifugiata in un convento, e il giorno prima che prendesse i voti, l’ho tramutata in un demone.” concluse lui.

“ Beh, l’ho chiesta io la verità..” rispose lei, anche se parecchio sconvolta.

 

“ Da quanto tempo la vedi qui?” gli domandò lei.

“ Ieri era solo la seconda volta, credimi. E comunque non c’è più niente tra me e lei, è solo che … sai, c’è uno speciale legame tra Sire e Childe, e io mi sento protettivo nei suoi riguardi, non importa quanto possa essere sbagliata e pazza.. io non ci posso fare nulla..” spiegò lui, tentando nuovamente di accorciare le distanze, e stavolta lei glielo permise.

“ Che mi dici di noi? Voglio dire, ora che sai la verità, forse non vorrai più vedermi, vuoi che me ne vada per sempre?” chiese lui, temendo la risposta.

Lei scosse la testa, accarezzandogli il viso con una mano.

“ No. Mai. Sai, quello era il passato, i tuoi giorni senz’anima, non eri tu, non era la persona che amo. “ rispose lei con un debole sorriso.

“ Allora, c’è ancora una chance per noi?” mormorò lui, fissando le sue labbra con desiderio.

“ Dimmi che mi ami!”  disse lei, avvicinandosi ulteriormente e avvolgendogli le braccia attorno al collo per tirarlo più a sé.

“ Io ti amo, Willow, ti amo davvero..” sussurrò lui, per poi catturare le labbra della ragazza in un lungo e tenero bacio che si accese sempre più di passione.

 

“ E così, sei ancora la mia ragazza?” gli sorrise lui, baciandole e mordicchiandole il collo coi suoi denti normali, mentre lei reclinava la testa indietro per dargli il maggiore accesso possibile.

“ Sempre..” gemette lei, in pura estasi.

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Buffy quella notte non aveva avuto la stessa possibilità di chiarimento che aveva avuto l’amica. E non solo quella notte. Era passata una settimana ormai, e di Spike nemmeno l’ombra.

La ragazza ne sentiva una gran mancanza… ma forse era soltanto la voglia che aveva di cambiargli i connotati!

 

Ignaro del fatto che ormai Buffy fosse a conoscenza del suo piccolo segreto, Spike non resisteva più dalla voglia di rivederla e tenerla di nuovo fra le braccia; ma in quell’ultima settimana Drusilla era stata irremovibile e aveva insistito affinché lui rimanesse nella fabbrica con lei per tenerle compagnia, e preoccupato che la sua Sire potesse iniziare a sospettare qualcosa, lui non aveva avuto scelta.

 

 

( Fine prima parte)

 

 

TELL ME YOU LOVE ME ( Seconda parte) ( Ho preso in prestito un paio di frasi da ‘ Crush ‘ ( ‘ Cotta ‘ ) e ‘ As you were ‘ ( ‘ Difficile da dimenticare ‘); d’altronde sono troppo belle per lasciarle inutilizzate!)

 

 

Buffy era stanca di aspettare, così una notte, invece di fare la ronda come al suo solito, aveva spiato un paio di vampiri e li aveva seguiti, certa che l’avrebbero portata al covo del loro Maestro.

E infatti non si sbagliava.

“ Sicuro, la vecchia fabbrica abbandonata! Ma perché non ci ho pensato prima?” si disse ad alta voce, avvicinandosi, ma qualcuno la sorprese alle spalle, tappandole la bocca, prendendola in braccio e correndo via con lei, nonostante lei avesse cercato di liberarsi in tutti i modi, sapendo già in quali braccia si trovava.

“ Ma ti ha dato di volta il cervello? Non so perché mai tu abbia fatto una cosa tanto stupida, ma non provarci mai più, è troppo maledettamente pericoloso… per fortuna che ho avvertito la tua presenza prima che entrassi..” esclamò Spike, rimettendola a terra, quando fu sicuro di essere abbastanza lontano.

 

“ Perché? Forse perché potrei infastidire la tua preziosa * Drusilla * ?” sbottò lei.

“ Chicosaperchècome?” domandò Spike sconclusionatamente.

Si era preoccupato così tanto di cosa sarebbe potuto succedere se Drusilla avesse scoperto di lui e Buffy  da non pensare minimamente a quanto sarebbe stato grave allo stesso modo, se non di più, se si fosse verificato l’evento opposto.

E ora stava per scoprirlo.

“ Ho scoperto il tuo piccolo sporco segreto, Spike, e ora sei nei guai, guai grossi…” lo avvisò lei, facendo partire un pugno sul suo naso, così forte da scaraventarlo a terra.

“.. e questo è solo un piccolo anticipo!” ghignò lei, tornando subito all’attacco, calciandolo nel fondoschiena prima che si potesse rialzare.

 

“ Perché non lo dici?” lo spronò lei, permettendogli di rialzarsi stavolta.

“ Cosa?” domandò lui, preparandosi a ricevere i suoi prossimi colpi.

“ Che io sono soltanto il tuo nuovo giocattolo..” rispose lei, dandogli un calcio nello stomaco, prima che si potesse scansare.

“.. e che tu mi stavi lavorando per benino mentre aspettavi che la tua amante recuperasse le forze!” continuò, tentando un altro calcio, ma stavolta lui non si fece prendere alla sprovvista.

“ Davvero la pensi così?” rispose lui, assestandole un pugno sul mento e stendendola al suolo.

“ Hai un maledetto torto, Cacciatrice!” sbottò lui, impedendole di alzarsi, tirandola giù con un violento strattone ai capelli.

 

“ Tu sei tutto quello a cui maledettamente penso... “ continuò, mettendosi a cavalcioni su di lei e premendola sul terreno, stringendole le spalle tanto da farle male

“ Sto annegando in te, Summers, sto annegando in te!” esclamò, tentando di baciarla, ma non ebbe fortuna.

“ Perché non mi hai detto di Drusilla?” ribatté lei, spingendolo via e rialzandosi.

“ Non avresti capito.. proprio come non stai capendo adesso! E comunque, lei non è solo una semplice amante. Lei è la mia Sire.”  spiegò lui.

Buffy stava per tirargli l’ennesimo pugno, ma a quella notizia fermò il colpo a mezz’aria.

“ La .. la tu. Tua S.. Sire?” ripeté lei sconvolta, prima che le lacrime cominciassero a sgorgarle copiose dagli occhi.

“ Che ti prende adesso?” chiese lui preoccupato, avvicinandosi con l’intento di abbracciarla e confortarla.

Credeva che il combattimento fosse finito, ma si sbagliava di grosso.

 

“ E me lo chiedi anche? Io non potrò mai competere con lei..” urlò lei, sbattendolo a terra con sé, cominciando a riempirgli la faccia di pugni, senza smettere di piangere.

“ Lei è la tua Sire.. c’è quello speciale legame tra voi due.. vi appartenete a vicenda..” continuò lei, cambiando zona e pigliandolo a pugni nello stomaco.

Lui ne ebbe abbastanza, e ringhiando si liberò, mentre imprecava dentro di sé.

 

< Per l’Inferno Maledetto! Quando ti ho fatto quel discorso io non stavo nemmeno lontanamente pensando a Dru.. ma a te, ma tu hai frainteso tutto, e sembra che ci sia solo uno schifosissimo modo per far sì che tu mi ascolti!> e pensandolo le tirò un calcio all’angolo della bocca, facendola sanguinare.

 

“ Pensa solo a questo, Cacciatrice, tu sei riuscita a spezzare un legame che credevo nessuno potesse spezzare, e questo prova quanto tu sia speciale per me. Non ho mai maledettamente provato per nessun’altra quello che provo per te, non puoi saperlo, Buffy!” ammise lui, dandole un pugno nello stomaco e una fortissima ginocchiata nel fianco.

“ E invece lo so, perché è la stessa cosa che provo io per te, William!” ribatté lei con l’ennesimo calcio nel suo stomaco.

 

Per un po’ rimasero in silenzio, l’uno di fronte all’altra, respirando affannosamente, lei con il labbro sanguinante, lui con un occhio nero, entrambi pieni di lividi e percosse ovunque, mentre si abbracciavano lo stomaco per i colpi ricevuti.

Fu lei a rompere il silenzio.

“ Dimmi che mi ami..” sussurrò, facendo un passo in avanti

“ Ti amo, sai che ti amo..” rispose lui, facendo un passo in avanti.

“ Dimmi che mi vuoi..” continuò lei, facendosi più vicina.

“ Io ti voglio sempre, e a questo proposito..” mormorò lui, chinandosi su di lei e leccandole via il sangue, gentilmente.

“ Basta parlare!” esclamò lei, prendendolo per la nuca per tirarlo più a sé a dargli un bacio intenso, incurante del bruciore alla bocca.

 

“ Io ti amo, e voglio dimostrarti quanto..” disse lei, fra i baci.

“ E’ quello che penso io?” domandò lui fra i baci.

“ Sì. Aspetta  solo il mio compleanno, tra due settimane. Ce la farai ad attendere quindici giorni?” rispose lei, baciandogli prima l’occhio nero, per poi risalire fino al suo orecchio, mordicchiandoglielo.

“ Uh, passerotto, saranno i quindici giorni più lunghi e inesorabili della mia non-vita, ma aspetterò!” promise lui, mordicchiando e facendole succhiotti sul collo.

“ Oooh, Spike, sai che c’è? Non stanotte, anche perché credo che come minimo ci siamo rotti un paio di costole a testa.. ahia, ma la prossima volta credo che potremo iniziare ad andare un po’ più a fondo..” gli promise lei, e in risposta ottenne un ringhio selvaggio, segno che lui aveva già capito cosa intendeva lei.

Stavano per baciarsi di nuovo, quando lui scoppiò a ridere.

“ Che c’è?” lo interrogò lei, non molto lusingata.

“ Niente. E’ che stavo pensando… al tuo compleanno, invece di darti qualcosa, così come è tradizione… sarò io a portare via qualcosa a te!” spiegò lui, senza smettere di ridere.

“ Porco!” lo rimproverò lei, ma finì per unirsi alla sua risata.

 

 

Capitolo 16 : THE CALM BEFORE THE STORM

 

Spike non si era trattenuto per molto ed era tornato alla fabbrica, senza più bisogno di mentirle.

Era mezzanotte passata, ma Buffy  sapeva bene che non poteva tornare a casa, per questo si era diretta in tutt’altro posto.

Al terzo sassolino che colpì il vetro, Willow si affacciò alla finestra.

“ Dimmi che i tuoi sono via!” esclamò Buffy.

“ Sì, ma..”

Vedendola in quello stato, Willow si precipitò ad aprire la porta, facendola entrare.

“ Buffy! Oh mio dio, che è successo?” le chiese preoccupata, aiutandola a sedersi sul divano, e a fatica la bionda riuscì a trovare un punto che non le dolesse.

“ Non preoccuparti, niente di male.. Spike ed io abbiamo fatto pace, semplicemente!” spiegò lei con un mezzo sorriso.

“ Beh, lascia che te lo dica, voi due avete davvero un modo bizzarro di fare pace!” commentò Willow stralunata, mentre prendeva il necessario per medicarle le ferite.

“ Tua madre sarà in pensiero!” esclamò la rossa, mentre avvolgeva in un fazzoletto qualche cubetto di ghiaccio per le sue botte.

“ L’ho chiamata prima e le ho detto che sarei rimasta da te fino a domani perché avevamo fatto troppo tardi. La cosa strana è che le ho detto  che mi stavi aiutando a studiare storia.. e lei se l’è bevuta!” ridacchiò lei.

“ Credimi, se mi vedesse così, allora sì che sarebbe in pensiero, le prenderebbe un colpo! Dopotutto, lei ignora tutte le cose da Cacciatrice..” spiegò Buffy, mentre si passava il ghiaccio sulla schiena.

“Giusto. Comunque, non c’è problema, puoi rimanere qui. Sarà divertente, finiremo per parlare per tutta la notte..” propose lei con un sorrisetto.

“ Uhm, fammi indovinare.. * Io * parlerò per tutta notte e tu mi ascolterai, vero?”

“ Yup! Voglio sapere ogni singola cosa! Dopotutto, tu hai già sentito di tutto di più su me ed Angel, e quelle tre magiche paroline..”

“ Già, il reciproco ‘ Io ti amo ’, ho perso il conto di quante volte me l’hai detto!” alzò gli occhi Buffy.

“ Sai, non avrei mai pensato che avrei potuto amare qualcuno così tanto, e che lui avesse ricambiato me, ma ora è successo, ed io non sono mai stata così felice!” sorrise Willow, con gli occhi sognanti, sistemandosi sul divano accanto.

“ Lui mi ha raccontato di Drusilla, ma non mi preoccupo, lui non la ama, è solo quel legame, lo sai..”

“ Sire/Childe.. sì, ne ho una pallida idea.. Indovina un po’ ?” esclamò Buffy.

“ Cosa?”

“ Spike.. è il Childe di Drusilla!” la informò lei, stringendo il bracciolo del divano dal nervoso.

“ Oh, no, brutta faccenda! Immagino come tu ti senta.. e comunque, distruggere il mio povero divano non ti farà sentire meglio!” le fece notare l’amica.

“ Uh! Scusa!” si scusò Buffy, accorgendosi di ciò che stava facendo e mollando la presa prima che potesse arrecare un serio danno.

“ Ad ogni modo, ora sputa il rospo.. dal primo pugno.. all’ultimo bacio!” la incitò Willow.

“ Dunque,..”

 

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“ Oh, povero il mio piccolo, cosa ti è successo, amore mio?” esclamò Drusilla quando vide in che condizioni era rientrato Spike.

“ Niente, tesoro, solo le solite cose tra nemici mortali, ho incontrato la Cacciatrice, combattuto con la Cacciatrice, picchiato la Cacciatrice..”

 

< .. baciato la Cacciatrice, coccolato la Cacciatrice..> pensò tra sé.

 

“ E comunque, le ho fatto parecchio male, siamo pari!” sdrammatizzò lui, mentre lei lo abbracciava, baciandogli le ferite.

“ Sai, lei stava per scoprire dove ci nascondiamo.. dovevo fermarla..” si giustificò lui e lei sembrò credergli.

Spike decise di cambiare astutamente argomento.

“ Nessuno deve far male alla mia Principessa, soprattutto non prima che io abbia trovato la cura per te..” mormorò lui, stringendola a sé e abbracciandola da dietro, baciandole i capelli.

“ Mm. La cura..” ripeté lei , sorridendo.

“ Sì, piccola. Ho dato il libro a Dalton e lui si è lamentato che quella non era nemmeno una lingua, ma gli ho detto che se ci teneva caro alla sua non-vita avrebbe fatto maledettamente meglio a lavorarci su finché non l’avesse fatta diventare una schifosissima lingua!” ringhiò lui.

“ Mm, bene, mia dolcezza.. siamo vicini, lo sento.. ma se la Cacciatrice interferisce..” si lamentò lei.

“ Non preoccuparti, Dru, mi occuperò io della Cacciatrice!” dichiarò lui, facendola suonare come una minaccia, mentre usciva dalla stanza.

In un certo senso, era vero che lui non vedeva l’ora di ‘ occuparsi ‘ della sua Cacciatrice.

 

Drusilla tornò al tavolo, dove si stava dilettando coi suoi tarocchi.

“ Non preoccuparti, mio adorato..” pensò ad alta voce, scoprendo la prima carta.

“.. la Cacciatrice non sarà un problema..” continuò, voltando la seconda.

“.. so io cosa fare!” concluse, girando anche la terza e ultima carta.

 

( Fine prima parte)

 

 

 

THE CALM BEFORE THE STORM ( Seconda parte)  (NC 17!!)

( Ho preso un pezzettino di discorso da ‘ Something Blue ‘, ma proprio poco! E verso la fine qualcosina  da ‘ What’s my line I ‘ ( ‘ L’unione fa la forza I ‘)

 

Il tempo di guarire le ferite e i lividi, e nel giro di due notti, Buffy e Spike si erano ritrovati in quello che ormai era il loro luogo di ritrovo per eccellenza, il cimitero principale della città.

Ovviamente, lui prima aveva aspettato che lei facesse il suo dovere ed eliminasse quelli che inoltre si sarebbero rivelati dei guardoni indesiderati .

“ Basta con la ronda, raggio di sole . E’ ora di occuparti del tuo vampiro preferito..” mormorò lui, abbracciandola da dietro e togliendole il paletto dalla mano.

“ Mm.. e cosa ti fa pensare che sia tu?” lo provocò lei, mentre si abbandonava tra le sue braccia.

“ Cacciatrice, guarda che stai scherzando col fuoco!” ringhiò lui, voltandola un po’ bruscamente, per poterla guardare negli occhi.

“ Allora, bruciami!” esclamò lei, saltandogli in braccio, avvolgendo le gambe al suo bacino e dandogli un bacio che era la sesta essenza della passione.

 

“ Sai, tesoro, stanotte è all’insegna dell’amore.. tu ed io, Angel e Will, il mio Osservatore e la Signorina Calendar che per la prima volta escono insieme.. e in un certo senso, lo devono a te!” commentò lei, strusciando il viso contro il suo.

“ Uh?”

“ Beh, ora è lei la Preside della scuola.. e * chi * ha eliminato il precedente?”  spiegò lei.

“ Giusto. Ha senso!” ridacchiò lui, togliendole la giacca a vento.

“ E comunque,sbaglio o tu avevi accennato qualcosa tipo andare più a fondo?” le sussurrò  lui, infilando la mano sotto il suo maglioncino, venendo a contatto con la sua pelle calda.

“ Uuuhh, giiiussssto! Io voglio compiacerti, sul serio, ma hooo bisogno di imparare tuuuuutto..” gemette lei, levandosi il maglioncino, incurante del fatto che fosse pieno inverno.

Chissà perché, ma con quel vampiro lei sentiva sempre.. un gran caldo!

 

Lui si tolse il giaccone, stendendolo a terra e sdraiandola sopra.

“ Sarà un piacere insegnarti ogni cosa, passerotto..” mormorò, mettendosi a cavalcioni su di lei e sfilandole il reggiseno, baciandole un capezzolo e stuzzicandole l’altro tra due dita.

Lei inarcò la schiena dal piacere, spingendosi più contro di lui.

“ Ad ogni modo, che ne dici di lasciare che sia io a compiacere te prima?” domandò, scendendo coi baci fino al suo ombelico, e prolungando la discesa, sfilandole da sotto la minigonna le mutandine.

Buffy reclinò la testa all’indietro, non capendo più nulla, mentre lui le stuzzicava il centro della sua femminilità con una mano.

Lei riusciva solo a chiedersi come sarebbe stato quando lui si fosse sbarazzato anche della gonna, cominciando ad usare anche la bocca e la lingua; e tra i vari urli e i gemiti.. lo sperimentò.

 

“ Ooooohh, Spiiiiiike! Ma questo è stato.. oddio!” ansimò lei, incollando le labbra alle sue, assaggiando se stessa, per poi rivestirsi, almeno parzialmente.

“ Oh, Buffy, tu sei fantastica! Non ho mai assaggiato un nettare più dolce..”

  Beh, che ne diresti di innaffiarlo con un po’ di sangue?”  lo invitò lei, arcuando il collo.

“ Guarda il mio povero collo.. tutto nudo, tenero, ed esposto… con tutto il sangue che pulsa..” continuò lei, mentre lui era già scivolato nell’altro volto, leccandosi le labbra in anticipazione.

“ Oh, passerotto, ma così mi vizi!” ridacchiò lui, avvicinandosi a quella gentile offerta.

“ Lo so..” mormorò lei, chiudendo gli occhi quando lui la morse.

 

Dopo qualche secondo, lui si staccò, tornando ai suoi lineamenti normali, e prima che avesse il tempo di dire qualsiasi cosa si ritrovò le labbra incollate a quelle della bionda.

Con un abile scatto lei rigirò le posizioni e lo schiantò a terra, ponendosi sopra di lui, togliendoli la camicia e la Tshirt con una certa irruenza.

Lui la guardò in modo suggestivo, inarcando il sopracciglio cicatrizzato.

Lei gli sorrise, sfilandogli impazientemente anche la cintura.

“ E così, micetta, sei pront..”

Spike non ebbe nemmeno bisogno di fare quella domanda, perché Buffy aveva già tirato giù la zip dei pantaloni, un po’ sorpresa di non aver trovato sotto nessun indumento intimo; e senza perdere tempo afferrò la sua virilità fra le mani, cominciando ad accarezzarla con lenti movimenti su e giù.

“ Oh, maledettamente beeeellooo, Cacciiaatriiice! Più veloce!” ringhiò lui, reclinando la testa all’indietro mentre lei gli obbediva.

“ Ecco, ora, passerotto,  dovresti..” cercò di istruirla lui, ma ancora una volta fu anticipato, perché lei aveva già fatto entrare in gioco la bocca, che nonostante l’inesperienza stava regalando un immenso godimento al vampiro!

 

< Per l’inferno maledetto, se questa è solo la prima volta che lo fa..>  pensò compiaciuto, prima di raggiungere il culmine, senza che lei si spostasse, cosa che gli fece ancor più piacere.

 

“ Wow! Mi è piaciuto, e parecchio! Ho idea che ti farò lavoretti del genere molto spesso, se a te non dispiace!” sorrise lei.

“ Uh! Ti dirò.. credo proprio che non mi dispiacerà maledettamente!” sorrise lui, tirandola a sé, per l’ennesimo bacio focoso.

 

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Rientrando alla fabbrica, Spike trovò subito Dalton che gli si parò davanti con in mano un foglio che altro non era che la traduzione della cura per Drusilla.

Temeva il peggio, ma quando la lesse scoppiò a ridere, e continuò così finché arrivò nella sua stanza

Drusilla lo aspettava seduta sul letto, a giocare coi suoi tarocchi.

“ Tesoro, credo che lui ce l’abbia fatta! La chiave per la tua cura, cara, il maledetto collegamento che mancava…” le sorrise, mostrandole il foglio.

Lei sorrise, ondeggiando la testa, mentre ad occhi chiusi pescava una carta dal mazzo.

“ Proprio, proprio di fronte a noi.. per tutto questo tempo..” mormorò lei, prendendo la mano di Spike e mettendola sopra la carta che aveva pescato.

La girarono insieme e sopra c’era l’immagine di un angelo.

 

“ Finalmente, riuscirò a guarirti, mia cara. Nessuno mi fermerà..” le assicurò lui.

“ Ma la Cacciatrice..” cominciò a lamentarsi lei.

Lui si irrigidì, sentendola nominare.

“ Credimi, Bu.. la Cacciatrice non sarà un problema, te lo posso affermare!” ribatté lui, abbracciandola.

“ Posso affermarlo anch’io. Dopotutto, c’è qualcuno che si prenderà gran cura di lei..” ridacchiò la vampira.

Sentendo le sue parole, Spike si incupì, ancora di più quando vide sul tavolo quelle tre carte che nei giorni scorsi non aveva ancora notato.

“ Oh, no, Dru! Per l’inferno maledetto, che hai fatto?”

 

 

Capitolo 17: HUNTED (Ho preso spunto da ‘What’s my line? I ‘, ( ‘ L’unione fa la forza I ‘)ma è parecchio diversa..)

 

“ Che c’è? Dovevo fermare la Cacciatrice..” si giustificò Drusilla.

“ Ma hai chiamato nientemeno che l’Ordine di Taraka. Quelli non si fermeranno finché non avranno portato maledettamente  a termine il loro compito..”

 

< … finché non avranno eliminato la mia Buffy!> pensò lui.

 

“ Ti ho detto che me la sarei sbrigata io con lei..” ribatté.

“ Ma tu continui a fallire, mio William. Sembra quasi che .. a te piaccia quella Cacciatrice!” lo accusò lei.

“ A me piace ucciderla, o per lo meno provarci.. è maledettamente diverso!” mentì lui, temendo che la sua Sire stesse per capire tutto.

“ Tu sapevi che lei è il mio obiettivo fin da quando ci siamo trasferiti qui, e adesso hai maledettamente rovinato tutto!” la sgridò lui, e lei cominciò ad accucciarsi e piagnucolare.

“ Accucciati e piagnucola quanto maledettamente ti pare, Dru, non ci casco! E niente dormire insieme per stavolta, perché sono arrabbiato con te! E questo ti insegnerà a non prendere mai più una decisione senza prima consultarmi!” ringhiò lui, ritirandosi in una delle altre stanze della fabbrica.

Per quella notte lui non poteva fare più nulla, se fosse uscito Drusilla avrebbe di sicuro scoperto tutto.

Tuttavia era stata una mossa astuta litigare con lei facendole credere che fosse perché voleva ucciderla lui la Cacciatrice.

Per il momento non gli restava che attendere pazientemente la sera successiva per darsi da fare, e confidare nel fatto che ci sarebbe voluto un po’ ai cacciatori di taglie per arrivare in città.

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Ma su questo Spike si sbagliava clamorosamente, perché già sul fare dell’alba si stavano verificando degli eventi non irrisori.

 

<< Il Bus 219 che prosegue il servizio  fino a Los Angeles è in arrivo nella stazione ovest di Sunnydale.>>

 

L’altoparlante aveva appena annunciato l’arrivo alla stazione di servizio di un autobus dal quale scese un individuo parecchio muscoloso, con giubbotto e pantaloni di pelle, capelli lunghi e una cicatrice che gli attraversava l’occhio sinistro, probabilmente frutto di qualche battaglia.

E non molto distante un altro strano individuo, una specie di venditore ambulante, si stava preparando ad aggirarsi per le case.

 

All’aeroporto di Sunnydale un 747 si preparava all’atterraggio, ma a bordo c’era un clandestino.

Si trattava di una bellissima giovane ragazza dei Caraibi , alta, slanciata, dai lunghi capelli neri ricci , legati all’indietro per dare maggiore risalto ai grandi orecchini a cerchio che indossava, e occhi neri dallo sguardo glaciale che non prometteva nulla di buono.

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A sera, Spike non aveva perso tempo, e con l’alibi di andare a caccia si recò in un posto ben preciso.

Buffy gli aveva parlato di quanto amasse pattinare sul ghiaccio e di come fin da piccola il suo sogno fosse stato quello di diventare una campionessa olimpionica di quella disciplina,del calibro di Dorothy Hamill, che era il suo mito.

Ma poi era diventata la Prescelta e aveva dovuto chiudere quel sogno in un cassetto senza aprirlo più; ma niente le impediva di coltivare ancora quell’hobby ogni tanto.

C’era una pista, l’unica in cui andava sempre, ma solo nel suo giorno di chiusura.

E quello era proprio il giorno di chiusura.

Infatti, come si aspettava, Spike la scorse da lontano, già impegnata a pattinare con una grazia e una leggiadria sorprendenti.

Dato che il posto era incustodito non ci volle molto al vampiro per prendere un paio di pattini e buttarsi in pista.

Lei stava completando l’ennesimo giro, portando a termine una piroetta che le riuscì alla perfezione, e fu sorpresa di trovarselo davanti, mentre dopo un breve riscaldamento eseguiva un salto senza la minima sbavatura.

“ Sei la Dea dei Ghiacci, passerotto!” le sorrise lui, pattinandole vicino.

“ Spiiiiike! Ma tu pattini.. e lo fai parecchio bene!”  esclamò lei.

“ Non c’è nulla che io non sappia fare bene, amore!” si vantò lui.

“ Mr. Modesto colpisce ancora!” alzò gli occhi lei.

“ Beh, ti ho detto che sarei venuta qui, ma non mi aspettavo che arrivassi anche tu, non che mi stia lamentando..” sorrise lei, accarezzandogli il viso a avvicinando le labbra alle sue per un tenero bacio.

“ Mm.. sai, tesoro, questa non è una visita di piacere..” le comunicò lui.

“ Ah, no?” mise il broncio lei, e lui non seppe resistere, catturando di nuovo quelle labbra in un bacio più esigente.

 

“ Beh, ora sta diventando una visita di piacere, dopotutto.. ma prima, lascia che ti avvisi su qualcosa di maledettamente importante!” le disse lui serio.

“ Oh, no, dimmi che sono buone notizie, perché dopo la terribile giornataccia che ho avuto ne avrei davvero bisogno!” si augurò lei.

“ Spiacente, raggio di sole, ma non potrei dartene una peggiore; Dru ti ha messo alle costole l’Ordine di Taraka!” la informò lui.

“ E questa è una cosa tanto brutta?” chiese lei, un po’ perplessa.

“ Passerotto, tu lo sai cos’è l’Ordine di Taraka?” domandò lui, e lei scosse la testa lentamente, con l’innocenza di una bambina.

“ Per l’inferno maledetto, credo che io stesso sarei un Osservatore migliore del tuo!” alzò gli occhi lui.

“ Hey, non insultarlo, Giles è il miglior Osservatore che abbia mai avuto!” lo difese lei, dandogli un pugno scherzoso sulla spalla.

 

“ Ad ogni modo non è il momento di scherzare, l’Ordine di Taraka è un esercito di maledetti potenti killer assoldati che non si fermeranno finché non ti avranno uccisa!” spiegò lui.

“ Sono riuscito a bloccare il resto di loro dicendo che il comando era annullato, ma tre non lo sanno e sono già qui, determinati  ad obbedire alla richiesta di Dru!” la mise in guardia lui.

“ Accidenti! Credo di aver già incontrato il primo, allora!” dedusse lei.

“ Cosa?”

“ Questa mattina, a scuola. C’era un questionario per scoprire qual’era il lavoro più adatto, ed io sono risultata poliziotta!” raccontò lei.

“ Ancora una volta a combattere il male, baby?” la prese in giro lui.

“ Spike, non è questo il punto! C’era anche una dimostrazione, una poliziotta ha chiamato il mio nome, io mi sono fatta avanti.. e lei ha iniziato a spararmi addosso! Sono riuscita per miracolo ad evitare i proiettili, ma un ragazzo è stato ferito, nulla di grave comunque.. E lei è fuggita prima che qualcuno la potesse fermare..” spiegò lei.

“ Sì, credo che lei fosse una dei tre killer, sai, possono anche avere un aspetto normalissimo..” la informò lui.

“ Oh, grazie tante per avermelo detto! Così ora so che potrebbe essere chiunque!” si allarmò lei.

“ E adesso stiamo per incontrare il secondo!” esclamò Spike, scivolando nell’altro volto per prepararsi ad affrontare l’individuo robusto con la cicatrice all’occhio che era appena saltato sulla pista.

 

( Fine prima parte)

 

 

HUNTED ( seconda parte) (Ho preso spunto da ‘What’s my line? I ‘, ( ‘ L’unione fa la forza I ‘)ma è parecchio diversa..)

 

Anche Buffy si mise in posa di attacco, ma fu il loro avversario a fare la prima mossa, sferrando un micidiale calcio che entrambi riuscirono ad evitare.

Spike pattinò velocemente  alle sue spalle, ma il combattente lo anticipò, stendendolo a terra con un pugno.

Buffy si lanciò all’attacco, ma ancora una volta il nemico fu più veloce e la sollevò per il collo, strangolandola.

“ Spi.. i.. ke..” lo chiamò lei con un filo di voce, cercando invano di liberarsi.

Quell’avversario era davvero forte.

“ Comportati da vero uomo e combatti con un uomo!” ringhiò Spike, restituendogli il pugno, ma con più forza, riuscendo così a liberare Buffy, che tossì massaggiandosi il collo.

Mentre il killer assoldato si riprendeva dal colpo, rialzandosi, Buffy e Spike erano già schizzati dall’altra parte della pista.

“ Amore, credo che dovremo fare un po’ di gioco di squadra!” le propose Spike, guardando la lama dei pattini della ragazza.

 “ Pensi anche tu quello che penso io?” continuò.

“ Al tre!” sorrise lei, mentre insieme pattinavano a tutta velocità verso il nemico, che non riusciva a capire cosa quei due avessero in mente.

“ Uno..” esclamò Spike, quando furono più vicino a lui.

“.. due..” continuò, prendendo Buffy per entrambe le mani.

“Tre!” concluse, sollevandola  e girando con lei, che tese la gamba in direzione del combattente, e prima che se ne potesse rendere conto la lama gli aveva già squarciato la gola, lasciandogli solo pochi attimi di vita, al termine dei quali stramazzò al suolo.

 

“ Suppongo che abbiamo vinto!” commentò Spike soddisfatto.

“ Ma senza di te, io a quest’ora sarei già morta. Grazie, William, tu sei davvero il mio eroe!” sorrise lei, baciandolo senza nemmeno aspettare che lui tornasse ai suoi lineamenti normali.

Ma nascosto nel buio qualcuno aveva assistito all’intera scena.

“ Ne ho abbastanza del ghiaccio per stasera, e dire che doveva essere una serata rilassante!” si lamentò Buffy, uscendo dalla pista con Spike.

 

Erano già sulla strada per Revello Drive, quando Buffy si arrestò.

“ No, aspetta, non posso tornare a casa, è il primo posto dove mi cercheranno!” dedusse lei, mentre lui si accendeva una sigaretta.

“ Due di loro sono ancora vivi, e nemmeno so che aspetto ha l’ultimo..” continuò lei.

“ Hai ragione, passerotto..” rispose lui, ma entrambi sentirono dei passi alle loro spalle e si voltarono di scatto, soprattutto Buffy, che si mise in posa di attacco.

 

Si trattava di un ragazzo mingherlino, con in mano una mappa della città e una macchina fotografica appesa al collo. Non sembrava avere cattive intenzioni, anzi, era più spaventato lui di lei!

“ Hey, calma, calma.. io.. vo.. volevo solo chiedervi se sa.. sapevate dov’è la chi.. chiesa.. pri.. princi.. pale..” si giustificò il ragazzo, balbettando insicuro, e i due biondi si tranquillizzarono.

“ Sta a un paio di isolati da qui. E comunque, non dovresti chiedere informazioni a quest’ora di notte, gironzolando per le strade da solo..” rispose Spike.

“ La chiesa la puoi sempre visitare domani, ora fa il turista saggio e tornatene al tuo albergo prima che sia troppo tardi, amico!” lo consigliò, allontanandosi con la ragazza, lasciando il suo interlocutore alquanto stralunato.

 

Buffy ridacchiò.

“ Che c’è?” chiese Spike, contento di vederla allegra di nuovo, dato che dopo la lotta era stata davvero tesa e giù di corda.

“ Tu. Il Grande Cattivo ha appena aiutato e consigliato un ragazzo che poteva essere la sua cena..” spiegò lei.

“ Hai ragione. Resta qui, non ci metterò molto..” ghignò lui, fingendo di tornare indietro.

“ Spike! Torna subito qui!” finse di sgridarlo lei.

“ Ok, ma giurami che rimarrà il nostro piccolo segreto!” si raccomandò lui, temendo per la sua reputazione.

“ Ok, dopotutto, noi siamo pieni di piccoli segreti!” ridacchiò lei, ma poi si fece seria.

 

“ Spike, dove dovrei andare adesso? Mamma è via, quindi non devo proteggerla. E non posso andare da Will, né da Xan, o da Giles. Non voglio metterli in pericolo!” spiegò lei.

“ Eccola, la mia Cacciatrice!” sorrise lui.

“Passerotto, mi dispiace, ma non ti posso portare con me alla fabbrica.. beh, potrei dire che ti ho rapito, ma… naaah, è troppo maledettamente rischioso, e Dru ti farebbe del male.. pessima idea!” commentò lui, scuotendo la testa.

“ Al diavolo! Sai che ti dico? Non tornerò alla fabbrica, ci troveremo una bella cripta con vista al cimitero e resterò con te, raggio di sole!” decise lui.

“ Oh, Spike, grazie.. ma non puoi. Dru si domanderà..”

“ No, Dru non si domanderà uno schifosissimo niente! Abbiamo litigato e lei penserà che non torno perché sono arrabbiato con lei!” spiegò lui.

“ Vedi, micetta? Posso restare, e ho tutte le maledette intenzioni di restare. E adesso andiamo!” la esortò lui, non prima di averle dato un bacio.

 

Pochi minuti dopo erano già arrivati al cimitero, e non era stato difficile trovare una cripta abbandonata.. dopo che entrambi i biondi avevano eliminato i precedenti proprietari.

C’era un tappeto, e i due si sedettero sopra.

“ Ora cerca di dormire, amore!” le sussurrò lui, baciandole la fronte.

“ Non ci riesco, sono troppo agitata. Spike, io ho avuto paura per me stessa solo una volta.. con il Maestro.. quando per poco non mi ha ucciso.. anzi, tecnicamente l’ha fatto.. ma Xander mi ha riportato in vita in tempo..” commentò lei, e lui la guardò confuso, ma non si azzardò a fare domande.

“.. e questa è la seconda volta che ho davvero, davvero paura. Mi troveranno, Spike!” continuò lei, preoccupata.

“ No, passerotto. Non cercheranno nei cimiteri, non rientra nel loro stile. E comunque, se arrivano ci sono qui io a proteggerti!”

“ Ti amo, Spike!” mormorò lei, dandogli un tenero bacio.

“ Cominciavo a preoccuparmi, non me l’avevi ancora detto stasera!” sorrise lui, approfondendo il bacio.

“ Ti amo anch’io, Buffy. Ora però cerca di dormire, ne hai bisogno.” le consigliò lui, abbracciandola, e lei appoggiò la testa sul suo petto, chiudendo gli occhi con espressione più serena dipinta sul suo volto.

 

 

Capitolo 18: ALMOST FATAL ERROR

(Ho preso spunto da ‘What’s my line? I ‘, ( ‘ L’unione fa la forza I ‘)ma è parecchio diversa..)

 

Quando capì che lei si era profondamente addormentata, Spike si scostò da lei, stando ben attento a non svegliarla.

“ Non voglio lasciarti sola, ma, perdonami, devo fare qualcosa per aiutarti! Tornerò in men che non si dica, amore!” sussurrò lui, uscendo dalla cripta.

Erano le quattro di mattina, mancavano ancora più di un paio di ore all’alba, aveva tempo a sufficienza.

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“ Hey, siamo chiusi adesso!” esclamò Willie, che si apprestava a lasciare il locale dopo averlo sistemato.

“ Non per me!” rispose Spike, emergendo dal buio, lasciando intravedere metà viso, mentre l’altra metà restava in penombra.

“Oh, Spike! Scusami, sai, al buio non ti avevo riconosciuto!” si giustificò l’uomo.

“ Ho del sangue freschissimo, ne vuoi un po’ ?” chiese lui, visibilmente agitato.

“ Non voglio sangue, voglio informazioni!” spiegò il vampiro, avvicinandoglisi.

“ Gli altri due dell’Ordine di Taraka. Dov’è che si nascondono? Tu adesso me lo dici!” gli impose, ringhiando.

“ L’Ordine di.. che?!” domandò il barista.

 

Spike ridacchiò.

“ Bel tentativo..” e prima che Willie se ne potesse accorgere si ritrovò il vampiro alle spalle che gli sbatté la testa contro il freddo marmo del bancone, esercitando una leggera pressione.

“.. ma non è questa la risposta che voglio sentire da te..”

“ Uh! No, Sp.. Spike, non è più affar mio, lo sai, sono fuori dal giro..” cercò di giustificarsi l’altro a fatica, ma Spike premette ancora di più.

“ Sicuro, amico. E io me ne sto disteso al sole!” protestò lui, sollevandolo e sbattendolo contro la parete.

“ Faremo così: chance numero uno, tu sputi il rospo; chance numero due, scoprirò se con te riesco a battere il mio record personale di tortura; l’ultimo umano è durato cinque giorni di filato, ma farei meglio a dire quattro, il quinto giorno fu solo una lunga *agonia * ..” ghignò, buttandolo a terra.

“ Allora, amico, hai deciso cosa..”

Fu interrotto da un calcio in faccia.

Si voltò per capire di chi si trattasse.

Era la misteriosa ragazza dell’aeroporto, che senza perdere tempo prese una delle scope appoggiate al muro, ruppe il manico e si avventò sul vampiro con quel rudimentale paletto così ottenuto.

“ Non ho tempo per te, dolcezza, chiunque tu sia..” sbottò Spike, sferrandole un calcio, ma lei fu più rapida e lo schivò, per poi scaraventarlo contro le mensole dei liquori, facendole cadere.

Willie intanto ne aveva approfittato per darsela a gambe.

 

Il vampiro si riprese dal colpo che gli aveva procurato solo qualche lieve graffietto a causa dei vetri rotti, e si lanciò all’attacco della ragazza, colpendola ripetutamente allo stomaco e sbattendola contro il muro.

“ Dimmi chi sei e prometto che non ti farò male…. molto!” ghignò lui, ma l’avversaria riuscì a liberarsi dalla sua presa, e adocchiando un gabbiotto aperto, prese Spike per le spalle, gettandolo dentro il gabbiotto, ridendo.

“ Lo trovi divertente?” sbottò lui, rialzandosi.

“ Ora è divertente!” ribatté lei, calciando chiuso il gabbiotto e serrando il lucchetto prima che lui potesse uscire.

“ Dimmi dov’è lei! La ragazza con cui ti ho visto prima..” comandò lei.

“ Stai maledettamente lontano da lei!” ringhiò lui, scuotendo la gabbia ma senza riuscire ad aprirla.

“ Non sei nella posizione di minacciarmi..” lo schernì lei.

“ Quando sarò fuori di qui, farò maledettamente di più di una minaccia, schifosissima stronza!” la minacciò lui.

“ Se fossi in te, mi preoccuperei di ben altro..” lo avvisò lei, indicandogli la piccola finestra.

“ Tra pochissime ore sarà l’alba, quindi faresti meglio ad uscire da lì presto, se ci riesci!” lo prese in giro lei, andandosene; mentre lui imprecava più infuriato che mai, sapendo che Buffy era in pericolo e non potendo fare nulla.

 

La misteriosa ragazza cominciò la ricerca per i cimiteri, ma non riuscì subito ad individuare quello in cui si nascondeva la bionda e questo le portò via un po’ di tempo.

 

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Buffy si svegliò, preoccupata di non trovare Spike al suo fianco.

Uscì dalla cripta, credendo che fosse andato a passeggiare fuori, per quanto non fosse una saggia idea da parte sua.

Ma davanti a lei non si trovò chi aspettava.

“Finalmente ti ho trovato!” esclamò la misteriosa ragazza, avvicinandosi minacciosa.

“ Bene, immagino che tu sia il numero tre!” dedusse la bionda, preparandosi all’attacco.

“ Spike aveva detto che voi non avreste cercato nei cimiteri, ma a quanto pare si sbagliava!” commentò lei, e l’altra la guardò senza capire.

“ Preparati a soccombere!” le urlò la mora, per poi lanciarsi all’attacco.

“ Ma quante volte l’avrò sentita ‘sta frase?” alzò gli occhi la bionda, riuscendo a parare con un certo anticipo il pugno dell’avversaria, e anche un suo calcio.

“ Belle mosse. Ora è il mio turno!” ghignò lei, tentando un calcio nello stomaco, ma l’altra intuì le sue intenzioni e bloccò anche il suo pugno prima che potesse raggiungerle il viso.

Andarono avanti così per un po’, ma per ciascuna era come combattere davanti ad uno specchio, perché l’altra conosceva esattamente le sue mosse, quasi come se.. appartenessero alla stessa natura.

 

“ Chi sei tu?” domandò la mora, dopo la lotta infruttuosa.

“ Cosa? Sei tu che hai attaccato me. Chi diavolo se tu ?”

“ Sono Kendra, la Cacciatrice di Vampiri!” dichiarò l’altra e Buffy la guardò a bocca aperta con un’espressione attonita.

 

( Fine prima parte)

 

 

 

Capitolo 18: ALMOST FATAL ERROR ( Seconda parte)

(Ho preso spunto da ‘What’s my line?I e II ‘, ( ‘ L’unione fa la forza I e II ‘)ma è parecchio diversa..)

 

“ Tu sei… chi?” chiese conferma la bionda, sempre più stupita.

“ Sono la Cacciatrice di Vampiri, e non importa se tu mi uccidi, perché se ne ergerà un’altra!” rispose l’altra.

“ Risparmiati questa storiella, la conosco già molto bene… Sai, si da il caso che io sia la * vera * Cacciatrice di Vampiri!” dichiarò lei.

“ Stai mentendo, ce ne può essere una sola, e quella sono io! Tu sei una vampira, e non mi puoi ingannare!” replicò Kendra, rimettendosi in posa di attacco.

“ E così, pensi che un vampiro potrebbe tenere in mano * questo * senza bruciarsi?” rispose Buffy, infilandosi una mano in tasca ed estraendo il crocifisso luccicante che ovviamente si toglieva tutte le volte che era con Spike.

Adesso era Kendra quella allibita.

“ Io dovrei portarti dal mio Osservatore, sta succedendo qualcosa di davvero sbagliato..” pensò Buffy ad alta voce.

 

“ Ma.. io ti ho vista con quel vampiro pericoloso, voi due vi stavate baciando e..” borbottò la ragazza.

“ Ti dirò, io sono una Cacciatrice speciale che va contro le regole!” sorrise lei.

“ Se penso che stavo per uccidere pure te!” esclamò l’altra Cacciatrice.

 

Buffy spalancò gli occhi a quelle parole, e il panico più completo si impossessò di lei.

“ Che diavolo significa ‘ pure te ‘? Che cosa hai fatto al mio Spike?” la mise alle strette Buffy, con un tono di voce aspro, prendendola per il colletto della giacca.

“ Non sono affari che ti riguardano, dovresti saperlo… i vampiri sono nostri nemici, noi dobbiamo ucciderli.. sono le regole..” s giustificò la mora.

“ All’inferno tutte le dannate regole, quando c’è di mezzo * l’amore *! Tu non puoi capire. Dimmi che non l’hai ucciso..” gridò l’altra con la disperazione nei suoi occhi lucidi, scuotendola bruscamente.

“ No.. tecnicamente no, ma è rinchiuso in una stanza con la finestra aperta, e ormai è quasi l’alba.. non lo raggiungerai mai in tempo..” spiegò Kendra.

“ DOVE? “ ringhiò Buffy.

“ Un Bar.. com’è che si chiamava? Willie.. o qualcosa del genere..”

“ Willie, ma certo. Prega solo che lui stia bene, o ti assicuro che passerai alla storia come la prima Cacciatrice uccisa da un’altra Cacciatrice!” la minacciò con uno sguardo carico di disprezzo, prima di fondarsi in direzione del bar.

 

Per quanto corresse veloce, più di quanto avesse mai fatto, sapeva che non sarebbe mai arrivata in tempo: il buio stava cedendo il posto alle prime luci dell’alba, e il bar stava dalla parte opposta a quel cimitero.

Le lacrime le scendevano a fiotti mentre correva senza sosta, finché si accorse che non erano l’unica cosa a bagnarle il volto.

Alzò lo sguardo e dalle lacrime di disperazione passò a quelle di felicità: stava piovendo a dirotto, e il cielo era oscurato da grossi nuvoloni grigi

Giunta a destinazione, affannata e col fiatone, Buffy si preparò a buttare giù la porta.

 

*********************

All’interno del gabbiotto, Spike stava rannicchiato in un angolo e cercava di coprirsi col suo giaccone, finché sentì il primo tuono, e un po’ timoroso alzò lo sguardo verso la finestra e la sua speranza trovò conferma.

Doppia conferma perché in quello stesso momento sentì qualcuno buttar giù la porta, e quando si accorse di chi si trattava gli venne quasi da piangere per la gioia.

“ Buffy, amore, sei viva!” esclamò, mentre lei prendeva la chiave per liberarlo.

“ Spike! Dio, avevo così paura..” esclamò lei contemporaneamente, aprendo quel dannato lucchetto.

 

Lui uscì dalla gabbia e un millesimo di secondo dopo lei era fra le sue braccia, mentre lui le copriva il viso di piccoli baci, due cose che in quelle terribili ore aveva creduto di non poter fare mai più.

“Oh, passerotto, c’era una misteriosa ragazza e ha minacciato di ucciderti, mi ha rinchiuso qui e..” spiegò lui tra un bacio e l’altro.

“ Lo so, Spike, so tutto.. non preoccuparti, piccolo, è stato solo un fraintendimento e tutto si è risolto bene!” rispose  lei, abbracciandolo forte.

“ Fraintendimento?” si accigliò lui.

“ Non mi crederai mai, ma…indovina un po’? Lei è una Cacciatrice, proprio come me!” lo informò lei.

“ Ecco perché aveva tutta quella maledetta forza, avrei dovuto capirlo. Dopotutto, tu hai detto che una volta sei temporaneamente morta, quindi se quando una Cacciatrice muore un’altra è chiamata..” dedusse lui.

“ Hai ragione. Anche se solo per pochi minuti.. io sono morta. Beh, ora  farei meglio ad andare dal mio Osservatore e fargli sapere di lei, e tu faresti meglio a tornare  alla fabbrica, prima che si preoccupino, che * lei * si preoccupi! Approfitta del temporale, tesoro!” gli suggerì lei, e dopo un ultimo bacio, lui seguì quel consiglio.. ma rientrò quasi subito.

“ Passerotto, c’è qualche remota possibilità che io e te passiamo un altro po’ di tempo insieme prima che io me ne vada? Tanto, Dru, così come tutti i miei uomini si suppone che dorma ora, nessuno noterà la mia assenza..” cambiò idea lui, avvicinandosi.

“ E tu? Tu non hai sonno, * vampiro *?” lo provocò lei, buttandogli le braccia al collo.

“ Beh, micetta, trova tu il modo di tenermi sveglio!” inarcò il sopraciglio lui, con fare malizioso.

E prima che potesse finire la frase si ritrovò disteso a terra con le labbra incollate a quella della bionda a cavalcioni su di lui.

 

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Come ogni mattina, Willow era passata da casa di Buffy, ma dopo aver suonato ripetutamente il campanello senza alcuna risposta, approfittando della giornata tempestosa era corsa a chiamare Angel, ora che sapeva dove abitava.

 

“ Oh, Angel, sono in pensiero per Buffy, magari è successo qualcosa come ieri..” commentò lei.

“ Perché? Ieri che cos’ è successo?” domandò Angel.

“ C’era una donna poliziotto che era lì per una dimostrazione, ha fatto il nome di Buffy, e quando lei si è fatta avanti ha cominciato a spararle come una furia.. quasi come se.. fosse stata mandata da qualcuno per ucciderla, cosa che non è riuscita a fare fortunatamente..” lo informò Willow.

Quelle parole impensierirono Angel.

 

< Uhmm, qualcuno mandato per ucciderla.. e se si trattasse dell’Ordine.. Naaah, Spike non può essere arrivato a tanto!> scosse la testa il vampiro senza dire nulla.

 

“ Forse qualcuno l’ha attaccata dentro casa e adesso è priva di sensi.. se solo riuscissi ad entrare!” disse Willow, poi il suo occhio cadde su una finestra non chiusa del tutto. La sollevò ed entrò da lì, per poi fare il giro ed aprire la porta ad Angel che era rimasto lì.

“ Entra!” lo invitò.

“ Non è così semplice, tesoro; solo i proprietari della casa possono invitarmi..”spiegò lui.

“ Oh, no, non è sicuro, e se il temporale smette di botto? Uhmm.. hai detto ‘ proprietari ‘? Aspetta un secondo..” lo avvisò prendendo il telefono, mentre lui si chiedeva cosa avesse in mente.

 

“ Pronto? Joyce? Salve, sono Willow, Buffy al momento è sotto la doccia, ma mi ha chiesto di chiamarla perché qui c’è un ragazzo delle consegne che ha qualcosa per voi, ma è così ben educato che non vuole entrare a meno che non glielo permetta il legittimo proprietario.. Quindi, non è che lei potrebbe invitarlo?” domandò Willow, inserendo il viva voce.

“ Oh, ma certo. Beh, ragazzo, puoi entrare senza problemi!” disse la donna, e Angel varcò la barriera.

“ La ringrazio, Joyce, mi scusi per il disturbo, le auguro buona giornata, a risentirci!” disse Willow, riattaccando.

“ Tu sei un genio, amore!” sorrise lui, dandole un bacio veloce.

 

“ Beh, a quanto pare Buffy non è qui, controllo di sopra, magari c’è qualche traccia di lotta o qualche indizio che possa aiutarci..” l’avvisò Angel, salendo le scale.

Willow stava per raggiungerlo, quando sentì bussare alla porta e aprendo si trovò faccia a faccia con uno strano individuo occhialuto con una valigetta.

“ Salve, sono Norman Pfister della ( mostrando la sua valigetta) Blush Beautiful Skin Care.. Non le venderò niente, quindi non le sto chiedendo di comprare, solo di accettare qualche campioncino gratutito..”

“ Uhmm.. ha detto ‘ campioncini gratuiti ‘ ?” chiese conferma Willow, e l’uomo annuì.

 

< Beh, perché no? Joyce e Buffy saranno felici di avere un po’  di roba carina!>  pensò, facendolo accomodare.

 

Capitolo 19: THE CHOSEN TWO

 

“ Era ora!” esclamò Kendra, incrociando le braccia, quando vide uscire Buffy dal bar di Willie.

“ Che ci fai tu qui?” esclamò la bionda, sorpresa ma anche contenta di non dover diventare matta per trovarla, mentre guardava di sfuggita l’orologio che segnava mezzogiorno passato.

“ Che ne è del vampiro?” chiese freddamente l’altra.

 “ Lui è uscito dal retro, e comunque ha anche un nome, Spike, quindi..”

“ Hai detto ‘ Spike ‘ ?” la interruppe Kendra.

“Spike alias William il Sanguinario, l’uccisore di due Cacciatrici?” si allarmò.

“ Uff, immagino che tutti conoscano ‘sta storia!” alzò gli occhi la bionda.

“ Quindi, * tu * ed uno dei più pericolosi vampiri del mondo sareste…”

“ Insieme? Innamorati? Sì, e..”

 

Ma la mora la interruppe un’altra volta.

“ E il tuo Osservatore è.. d’accordo?!”

“ Beh, sì… se consideri che .. io non gliel’ho detto, non l’ho detto a nessuno.. beh, solo la mia migliore amica lo sa.. e le cose devono rimanere così come sono, quindi ora che sai ti conviene tener chiusa la bocca. Non sono affari che ti riguardano, so perfettamente cosa sto facendo ed è tutto sotto control..”

“ Hey, ma quello è .. un morso?” domandò Kendra shockata, mentre Buffy si era accorta troppo tardi di non essersi abbottonata tutta la camicetta.

“ Ok, mi hai beccata! Diciamo che.. a lui piace mordere me e a me piace quando lui lo fa.. non c’è niente di pericoloso, quindi non c’è motivo di allarmarsi e andarlo a dire a tutti.. capito?” mise in chiaro Buffy.

“ Terrò la bocca chiusa, ma non perché voglio farti un favore.. è solo perché non mi importa di quello che fai con la tua vita, e se la vuoi gettare nelle mani di un vampiro immorale, dimenticandoti del tuo sacro dovere e delle tue responsabilità, sta solo a te, ma non venirti a lamentare quando diventerai una nemica e io dovrò polverizzarti!” sbottò l’altra.

“ Non succederà! Io non ho scordato il mio dovere! E’ solo che amo un vampiro senz’anima allo stesso tempo, ma credimi, so conciliare le due cose..” le assicurò Buffy.

“ E ora andiamo dal mio Osservatore, e non ti azzardare a dirgli nulla di quello che hai visto da ieri sera!” le intimò, e come risposta ottenne le spallucce e un’alzata di occhi.

 

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“ Come mai siamo in una scuola?” domandò Kendra, incredula.

“ Perché, sai, si da il caso che il mio Osservatore sia anche il bibliotecario della nostra scuola!”spiegò Buffy, mentre entrava nella biblioteca, dove oltre a Giles ad un tavolo c’erano anche Angel e Willow, che cercavano qualcosa nei libri, e Willow sembrava terrorizzata.

“ Hey, Signor Giles, indovini un po’ cos’ho scoperto?” esclamò Buffy, ma Kendra le tirò una gomitata nello stomaco.

“ Ma sei matta? Ci sono altre persone qui ora, non è sicuro per la missione!” la rimproverò.

Senza nemmeno darle retta, Buffy si accorse in che stato era Willow, e corse da lei.

 

“ Will, cos’ è successo?”

“ E’ stato orribile, ad ogni modo, Buffy, ero così preoccupata, meno male che stai bene! Si può sapere dove diavolo eri finita e perché diavolo non ci hai chiamato?” la rimproverò e la abbracciò allo stesso tempo.

“ Sono mortificata, Will, e chiedo scusa a tutti. Sono successe un casino di cose e la ragazza qui con me è coinvolta..” spiegò la bionda, indicando la ragazza di colore che, avendo riconosciuto chi stava affianco a Willow, aveva estratto il paletto, precipitandosi verso di lui.

“ No, Kendra, ferma!” si pose davanti Buffy, strappandole di mano il paletto prima che fosse troppo tardi, mentre Angel aveva già prudentemente indietreggiato, guardando la nuova arrivata in modo poco amichevole.

“ Io ti conosco, tu sei Angelus.. tu.” protestò lei, cercando di recuperare il suo paletto dalle mani di Buffy, ma lei non glielo lasciò fare.

“ Aggiorna la storia, mia cara, ad Angelus hanno appioppato un’anima tanto tempo fa, adesso è Angel, è buono e sta dalla nostra parte.. in più, è il fidanzato di Willow..” spiegò, indicandole la sua migliore amica, ancora sconvolta.

“ Quindi, afferrato il concetto? Pure lui è nella lista ‘ Giù i paletti! ‘ ” le bisbigliò.

 

I tre le stavano fissando sbigottiti, e Buffy se ne rese conto.

“ Immagino sia tempo di spiegazioni, tipo.. chi è questa ragazza?” sorrise lei.

“ Già, immagini giusto. “ annuì Giles, pulendosi gli occhiali e rimettendoli per guardare meglio l’estranea.

“ Bene, diciamo che.. d’ora in poi la profezia della Prescelta sarà un po’ diversa, perché la verità è che ci sono due Cacciatrici.. e lei è la seconda!” spiegò brevemente Buffy, indicandola a tutti.

“ Ragazzi, lei è Kendra, Kendra, questi sono il mio Osservatore e la mia amica.. ed Angel sembra che già tu lo conosca..” continuò, dando il via alle presentazioni, benché tutti fossero ancora sconcertati.

“ Buffy, solo.. come?” domandò Giles, continuando a passare lo sguardo da una Cacciatrice all’altra.

“ Ci pensi un attimo.. Io sono morta per un po’, e se ogni volta che una Cacciatrice muore ne sorge un’altra..” rispose Buffy, fingendo che quella brillante deduzione fosse sua.

Giles annuì, per poi rivolgersi a Kendra.

“ Quindi, tu sei..”

“ Sissignore! Io sono la Cacciatrice..”

“ * Una * Cacciatrice!” puntualizzò Buffy, incrociando le braccia.

 

( Fine prima parte)

 

THE CHOSEN TWO ( Seconda parte) ( ho sempre preso qualcosina da ‘ What’s my line? ‘ I e II..)

 

“ .. una Cacciatrice, e sono qui per servirla ed obbedirle fedelmente, Signore, tutto per la missione!” continuò Kendra, con una postura da soldato.

.

“ Va bene, Kendra, ti ringrazio. Beh, Buffy dovresti imparare da lei come comportarti!” commentò Giles, sorridendo a Kendra.

“ Oh, certo. Lei è così brava e perfetta che per poco non mi uccideva, dato che mi ha scambiato per una vampira!” ribatté Buffy, alzando gli occhi.

“ Cos’è questa storia?” domandò Giles, accigliandosi verso Kendra

“ Sì, l’ultima volta lei mi ha visto nei paraggi e ha cercato di impalettarmi!” spiegò Buffy.

“ Beh, Kendra, mi sembra un po’ stupida come ragione per attaccarla, tu non avevi nessuna prova..” la rimproverò l’Osservatore, mentre le due Cacciatrici si scambiavano un’occhiataccia.

 

“ Hey, questa non è l’intera verità, e tu lo sai bene!” la accusò Kendra, ma Buffy corse ai ripari prima che l’altra parlasse troppo.

“ Sì, ok, d’accordo, può darsi che mi sia dimenticata di menzionare il fatto che mi hai trovato in un cimitero di notte e che prima mi avevi visto uccidere qualcuno sulla pista da ghiaccio.. e che quel qualcuno sembrava apparentemente umano..” aggiunse la bionda.

“ Che cosa?” esclamarono Willow e Giles all’unisono.

“ Beh, c’era un tipo assoldato per uccidermi, proprio come quella poliziotta..” spiegò Buffy.

“ O l’uomo verme!” aggiunse Willow, rabbrividendo al ricordo.

“. O l’uomo verme… eeeww! Che cos’è questa storia?” chiese Buffy con una smorfia disgustata.

 

“ Questa mattina sono venuta a prenderti per andare a scuola, ma tu non rispondevi, quindi mi sono allarmata e sono andata a chiamare Angel, siamo entrati in casa e..”

“ Hey, aspetta, e lui come ha fatto ad entrare?” la interruppe Buffy.

“ Beh è una lunga storia, ad ogni modo, quando Joyce torna fa finta di aver ricevuto qualcosa da un ragazzo delle consegne..” spiegò Willow, confondendola ulteriormente , prima di riprendere il racconto.

“ E comunque, Angel era al piano di sopra in cerca di indizi per capire dove potessi essere tu, il campanello è suonato, ho aperto la porta e c’era una specie di venditore ambulante, era così gentile, e pensavo che tu e tua madre avreste gradito dei campioncini gratuiti, perciò, so di aver commesso un errore madornale, ma l’ho invitato a entrare, e.. quando meno me l’aspettavo..” continuò, ma all’improvviso le mancarono le parole e fu scossa da tremiti.

Angel la abbracciò, proseguendo al suo posto.

“ Beh, io sono sceso giù per le scale giusto in tempo per vedere quel tipo scomporsi in migliaia di piccoli vermi, ma prima che potessero toccare Willow l’avevo già presa tra le mie braccia, correndo via più il veloce possibile..” spiegò lui.

“ Eeeww! Vuoi forse dire che.. eeeww la mia povera casa.. è piena di eeeww.. non riesco nemmeno a dirlo!” esclamò Buffy con la più disgustata delle facce.

“ No, non preoccuparti.. siamo tornati a controllare, e non era più lì..” la rassicurò Willow.

“ La verità è che lui ora crede che io sia Buffy Summers, perché sono stata io che gli ho aperto..” si preoccupò Willow.

“ Beh, non è l’unico che ti ha scambiato per la Cacciatrice!” sdrammatizzò Angel, dandole un piccolo bacio.

 

“ Ad ogni modo, non sappiamo nemmeno di chi si tratti..” continuò Willow.

“ Beh, in questo credo di potervi dare una mano..” annunciò Giles, indicando un libro.

“ Abbiamo trovato il nostro uomo.. cioè.. i nostri vermi!” si corresse.

“ Il libro dice che appartiene all’Ordine di..”

“ Taraka.” concluse Angel per lui.

“ Già, e questo non va affatto bene!” aggiunse l’Osservatore.

“ Buffy, l’Ordine di Taraka è una congrega di cacciatori di taglie che non si fermano finché il loro lavoro non è compiuto, e in questo caso il lavoro è uccidere te. Sono pronto a scommettere che ci sia Spike dietro tutto questo. Potrebbe averli chiamati lui.. “ continuò Angel.

“ Il mio Osservatore mi ha mandato qui perché ha detto che stava succedendo qualcosa di brutto.. e credo che si riferisse a questo!” commentò Kendra.

“ Beh, sorpresa, sorpresa! Voglio dire, Spike e io siamo nemici mortali giurati, ci odiamo davvero, davvero tanto, quindi è più che naturale che lui mi voglia morta.. è quello che fanno i nemici mortali!” rispose Buffy, mentre Kendra e Willow la guardavano con lo sguardo di chi sa.

“ Tornando a.. eeeww l’uomo verme? Il libro dice come distruggerlo?” cambiò argomento Willow, cosa di cui Buffy le fu grata.

 “ Sì, dice che può essere eliminato quando non è assemblato..” spiegò Giles.

 

“ Ordini spediti ad uccidere.. uomini verme, hey gente, qualcuno mi vuol dire cosa sta succedendo?” esordì Xander, che aveva udito l’ultima parte della conversazione.

“ Ma prima di tutto, lei chi è?” aggiunse, indicando Kendra, dalla quale non riusciva a staccare gli occhi di dosso.

Nonostante la sua apparenza fredda e distaccata, la ragazza non era indifferente a quello sguardo.

“ Xander, lei è Kendra, la Cacciatrice numero due, Kendra, lui è Xander, un mio caro amico!” li presentò Buffy, mentre i due si stringevano la mano.

“ Sono qui per servirla, signore!” esclamò Kendra, con la stessa precedente postura da soldato.

“ Voglio dire.. è un piacere conoscerla. Conoscerti.. voglio dire..” balbettò la ragazza, e solo allora Buffy si rese conto di quanto fosse insicura e impacciata coi suoi coetanei, soprattutto se si trattava di ragazzi.

Doveva aver avuto un’educazione molto rigida, forse fin dalla prima infanzia.. e per questo un po’ le faceva compassione.

“ E così, sei nuova qui?” domandò Xander.

“ Sì, e rimarrò un po’, credo, almeno finché la mia presenza è richiesta, e sembra che abbiate davvero bisogno di me ora, perché forse Buffy da sola non è abbastanza!” commentò Kendra, con una punta di arroganza.

 

< Se la tua presenza è relativa a quanto abbiamo bisogno di te, te ne puoi andare anche ora e tornartene da dove diavolo sei arrivata!> pensò Buffy furente, completamente dimentica della compassione che aveva precedentemente provato.

 

 

Capitolo 20: TWO TO GO ( Piccolo accenno a ‘ Surprise ‘ ma è molto diverso )

 

“ Beh, non capisco che stia succedendo, ma se avete finito per adesso, se voi siete d’accordo mi offro di mostrare la scuola a Kendra. E magari poi le mostrerò anche la città…” propose Xander e Giles diede il suo consenso, raccomandando alla Cacciatrice di stare in guardia, dopodichè lei e Xander uscirono dalla biblioteca.

“ Bene, e adesso tu mi devi raccontare tutta la storia su..”

Ma Xander fu interrotto da Cordelia, che lo incrociò nel corridoio col suo corteo di amiche oche al seguito.

“ Ragazze, guardate un po’ chi c’è, il re dei perdenti!” lo schernì la ragazza, ma fu sorpresa di non ricevere nessuna contro risposta da lui, che semplicemente la ignorò, allontanandosi con Kendra.

 

“ Hey, così non vale, lui mi doveva insultare a sua volta!” pensò ad alta voce, ma Harmony la sentì.

“ Hey Cordy, non dirmi che sei gelosa, perché sembra davvero così!” commentò Harmony, guardandola sconcertata.

“ Eeeww, Harm, come riesci  a fare domande tanto idiote? Certo che non sono gelosa!” confermò Cordelia.

 

< Solo perché quella smorfiosa vestita da guerriera per attirare l’attenzione gli sta appiccicata peggio di un francobollo a una busta? E comunque, mia cara, tanto lo so che quei capelli non li hai così al naturale!> pensò la mora, nera di rabbia.

 

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Mentre Angel e Giles discutevano sull’ordine di Taraka, Willow si era appartata nel corridoio con Buffy.

“ Chi è che li ha spediti? Perché lo sappiamo entrambe che non è Spike!” domandò.

“ Beh, è stata Dru, perché era stanca dei fallimenti di Spike nel tentare di uccidermi..” spiegò lei.

“.. però hanno litigato per questo, e Spike è riuscito ad arrestare l’Ordine, solo che ora ci sono rimasti due killer da eliminare..” concluse.

“ Giusto. Avrei dovuto immaginarlo..” rispose Willow, assorta nei suoi pensieri, ma Buffy se ne accorse.

“ Che c’è, Will? Non mi hai detto tutto, vero? C’è qualcos’altro che ti tormenta, cos’è? Forse.. eeeww. L’uomo verme? Dopotutto, Giles..”

“ No, non è quello.”  la interruppe Willow, decidendosi a parlare.

“Riguarda Angel. Sono preoccupata per lui. Ho come la sensazione che succederà qualcosa di brutto..”

“ Perché?”

“ Tu non lo sai, Buffy, ma io sto cambiando. La Signorina Calendar non è soltanto un’ottima insegnante e Preside, lei conosce molto la magia e mi ha detto che ho del potenziale, così mi ha dato qualche libro per imparare un po’ e l’ho fatto, beh, niente di speciale, riesco a far levitare piccoli oggetti, cambiar colore alla copertina dei libri.. e cose del genere..” le confessò l’amica.

“ Eh, eh da secchiona a strega!” le sorrise la bionda, un po’ stupita, ma per nulla contrariata.

 

“ E comunque, che c’entra con Angel?”

“ Stavo arrivando al punto; ho anche iniziato ad avere sogni premonitori, voglio dire, mi sogno delle cose che dopo un po’ accadono sul serio. Ed è due notti che faccio lo stesso sogno, sono in una stanza buia e vuota, sto cercando Angel, e quando finalmente lo trovo, Drusilla appare da chissà dove e lo polverizza davanti a i miei occhi! E’ terribile , ed è sempre più realistico!” si allarmò Willow.

“ E così, sei preoccupata per Angel..” dedusse Buffy.

“ Già, e non so proprio cosa fare. Ad ogni modo, ora abbiamo altri guai, e visto che quella cosa orribile crede che io sia te, farei meglio a tornare da Angel e sperare che appaia di nuovo e qui, perché un’idea ce l’ho già, e potrebbe eliminarlo..”

“ Ok, Will, e non temere per Angel, io lo aiuterò, ora però vado alla ricerca della donna poliziotto. Del resto, se è apparsa qui, probabilmente sarà nei paraggi..” spiegò Buffy, e le due si separarono.

 

Buffy uscì dalla scuola. Alla Signorina Calendar aveva già spiegato tutto Giles, quindi non rischiava nessuna sospensione per la sua assenza.

Si aggirò nei dintorni con aria guardinga, quando intravide in lontananza una testa ossigenata che conosceva più che bene.

“ Spike! Ma è ancora pieno pomeriggio, non è pericoloso per te?” chiese Buffy, andandogli incontro.

“ Non in un giorno nuvoloso come questo!” rispose il vampiro, additando il cielo grigio sopra di loro.

“ Allora, cos’è successo quando sei tornato dai tuoi servi e da.. lei?” chiese lei, mettendo un accento sull’ultima parola.

“ Ti dirò, lei dormiva come sempre,  e questo ti dimostra quanto lei ci tenga a me ultimamente. Sai, da quando ha scoperto che il suo Paparino è qui, il sottoscritto è passato in secondo piano.. Beh, non che lei sia più il mio primo pensiero ormai.. pare che io abbia perso la testa per un’altra ragazza da un po’, lo sai?” sorrise lui, accarezzandole il viso con un dito.

“ E tu sai già che per questa ragazza tu non passerai mai in secondo piano..” sussurrò lei, prima di baciarlo.

 

“ Quindi  è così che tu fai la ronda?” esclamò Kendra, comparendo alle loro spalle.

I due sussultarono separandosi, ma si tranquillizzarono quando videro che era sola.

Spike d’istinto scivolò nell’altro volto e le ringhiò contro arrabbiato.

“ Sì, tesoro, anche lei è molto contenta di vederti!” ironizzò Buffy, calmandolo, per poi rivolgersi all’altra Cacciatrice.

“ Ma… Xander? “ chiese, preoccupata che lui potesse giungere da un momento all’altro.

“ Lui mi ha mostrato la scuola, ma poi gli ho detto che era meglio se mi lasciava andare a fare la ronda, così lui è tornato in classe..” spiegò lei, per poi estrarre un paletto un po’ diverso dagli altri e guardare Spike minacciosa.

“ Mr. Punta vorrebbe tanto farti assaggiare il suo legno, quindi ti conviene andartene, prima che sia troppo tardi!” gli intimò.

“ Cosa?! E perdermi la chance di avere la mia terza Cacciatrice sulla lista?” ribatté lui, mettendosi in posa di attacco.

“ E comunque..  tu   * chiami i paletti.. per nome *?! E poi è Dru, la pazza!” la prese in giro lui, guardandola un po’ stralunato, così come la stava guardando Buffy.

“ Osi darmi della pazza?” sbraitò Kendra.

“ Tu, e tu, vi prego, fatemi un favore..” sbottò Buffy, ma poi di getto li spinse entrambi a terra con lei.

“ State giù!” ordinò, mentre il proiettile attraversava lo spazio che pochi secondi prima avevano occupato loro.

 

( Fine prima parte)

 

 

TWO TO GO ( Seconda Parte) ( Richiama un po’ ‘ What’s my line 2 ‘ ( L’unione fa la forza 2 ), ma è parecchio diversa)

 

Davanti a loro c’era la falsa donna poliziotto, ma prima che potesse sparare Spike le stava già dietro le spalle, tenendola ferma.

“ Ma.. tu in teoria non dovresti aiutarla..” sbottò la donna, sconcertata, cercando inutilmente di liberarsi.

“ In teoria io faccio l’inferno maledetto che voglio!” ribatté lui.

“ Spike, lasciala andare!” esclamò Buffy.

“ Cosa?”

Ora era lui quello sconcertato.

“ Tutti a scuola avranno sentito lo sparo, e saranno qui a momenti. Sai cosa significa, no?” cercò di fargli capire lei.

“ D’accordo, allora..” rispose lui, strappando di mano la pistola alla donna e gettandola lontano.

“ . .ora che siete allo stesso livello… divertiti con lei, Cacciatrice numero 2!” continuò, spingendola dalla parte di Kendra, pronta a riceverla.

 

“ E così, tu sei un’altra Cacciatrice? Ucciderò anche te!” la minacciò la donna, lanciandosi all’attacco.

“ Ci puoi provare!” ribatté Kendra, iniziando una lotta forsennata.

“ Sento che arriva qualcuno..” esclamò Spike.

“ Io pure..” confermò Buffy.

“ Allora, pronto a fare i giurati nemici mortali?” chiese lei.

“ Sempre, passerotto!” sorrise lui, intrappolandola in una morsa d’acciaio.

Pochi minuti dopo, come avevano previsto, una folla accorse, in prima fila Giles, Jenny e Xander.

Buffy nel frattempo si era liberata, e continuava la farsa del combattimento contro Spike.

Giles voleva intervenire, ma Buffy gli fece segno di no.

 

La finta poliziotta aveva estratto un coltellino, ma Kendra si era spostata prima che la donna potesse affondare il colpo.

La lama le aveva solo squarciato la sua  maglietta nera.

“ Questa è la mia maglietta preferita! Grrrr, adesso è una cosa personale!”  ringhiò Kendra, riprendendo la lotta con più convinzione.

“ Adesso sì che combatti con passione, mia cara!” la incitò Buffy, mentre si difendeva dagli ‘ attacchi ‘ di Spike.

Kendra riuscì ad afferrare la mano che impugnava il coltello e a spingerla contro il cuore della donna, in modo che lei si eliminasse con la sua stessa arma, cosa che infatti accadde.

 

Buffy e Spike si scambiarono un’occhiata d’intesa invisibile a tutti gli altri, e lui cominciò ad indietreggiare.

“ Visto, Spike? Abbiamo eliminato ogni killer che tu hai assoldato contro di me, quindi ora corri a dire all’Ordine di fermarsi subito, mi sono spiegata?” ordinò lei con freddezza.

“ Lo farò, Cacciatrice, ma solo per una semplice maledetta ragione: mi piacerà molto di più ucciderti con le mie sole forze la prossima volta!” ringhiò lui, scomparendo all’ orizzonte.

“ Lo spettacolo è finito, gente, potete tornare indietro adesso!” avvisò Buffy, avvicinandosi alla folla.

Tutti obbedirono senza azzardarsi a far domande, anche perché in fondo tutti sapevano di vivere in una città che era tutto fuorché tranquilla.

 

“ State bene?” domandò Giles alle due Cacciatrici.

“ Sicuro, credo che il mio Osservatore sarà molto fiero di me!” esclamò Kendra, estraendo il coltellino e decidendo di tenerselo come souvenir.

“Anch’io sono fiero!” le sorrise Giles, mettendole una mano sulla spalla.

“ Anch’io sto bene, e finalmente è finita, beh, c’è ne è ancora uno che manca..” commentò Buffy.

“ No, Buffy, è davvero finita, ci abbiamo pensato Angel ed io a quel.. coso!” la informò Willow, che li aveva raggiunti da poco.

“ Ad ogni modo, Buffy, perché non hai ucciso Spike? Ne avevi l’occasione..” osservò Xander.

“ Oh, sì, Xander, davvero brillante.. dal momento che lui è l’unico a cui l’ Ordine obbedisce, se l’avessi ucciso nessuno avrebbe detto loro di fermarsi e i cacciatori di taglie mi avrebbero dato la caccia per sempre!” spiegò Buffy, e Xander si batté il palmo della mano sulla fronte, dandosi ripetutamente dello stupido.

 

“ E così, sembra che il mio lavoro qui sia terminato, e che posso tornare a casa adesso!” commentò Kendra, ma Xander si intristì e lei lo notò.

“ Mi dispiace, Xander, credo che non potremo più fare quel giro per la città, ma ti ringrazio comunque..” rispose, con una cosa che nessuno le aveva ancora visto fare: un sorriso.

“ Beh, farei meglio ad andarmene adesso, c’è un aereo che sta per decollare..” spiegò, ma Buffy la interruppe.

“ No, Kendra, stavolta tu farai un viaggio in prima classe, te lo meriti. E lascia che ti dia un consiglio, sii più ragazza e meno Cacciatrice, almeno ogni tanto..” le sorrise Buffy, prima di abbracciarla, cosa che colse la mora di sprovvista.

“ Ho anch’io un consiglio per te, Buffy, fai attenzione!” si raccomandò lei, abbracciandola a sua volta, e la bionda sapeva bene a cosa lei si riferisse.

“ Non preoccuparti, io so quel che sto facendo!” le assicurò lei, prima che la ragazza dopo un ultimo saluto generale si allontanasse.

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“ … Quindi, vedi? Ora sono di nuovo io l’unica Cacciatrice in città!” spiegò Buffy la sera successiva a Spike, che era venuto a trovarla a casa sua per la prima volta, mentre entrambi sedevano sul davanzale della finestra della camera della ragazza.

Era già notte fonda, perché dopo le fatiche del giorno precedente il vampiro si era svegliato molto tardi.

“ La sola che voglio..” sorrise lui.

“ Andiamo, raccontami ancora di come la Rossa e Boring Boy hanno sconfitto il tipo verme..” la incitò.

“ Te l’ho già detto, l’hanno trovato, hanno fatto in modo che li seguisse e per fare più in fretta quell’orrenda cosa si è separata in migliaia di .. eeeww .. vermi, ma parte del pavimento era cosparsa di colla, quindi sono rimasti attaccati e loro li hanno uccisi pezzo per pezzo.. ma questa è l’ultima volta che te lo racconto, o finirò per vomitare!” gli intimò Buffy, e lui scoppiò a ridere, ma poi si fece incredibilmente serio.

“ Buffy, c’è una ragione specifica se sono qui..” l’avvisò.

 

 

 

Capitolo 21: CHAT AND CHOCOLATE ( Ho preso in prestito qualche frase da ‘ What’s my line II ‘ ( L’unione fa la forza 2 )+ ‘ Becoming II ‘ ( L’inizio della storia 2))

 

“ Ricordi quando ti ho detto che avrei guarito Dru senza far del male a nessuno? Beh.. a dire il vero ci andrebbe di mezzo una vita.. farei meglio a dire una non-vita..” spiegò lui.

“ Chi?” lo interrogò lei con altrettanta serietà.

“ An-gel. “ rispose Spike, camuffandolo con due colpi di tosse.

Buffy trattenne un respiro.

“ Allora, Willow ha ragione!” pensò lei ad alta voce.

“ Uh?” la guardò confuso Spike.

“ E’ una lunga storia, te la racconto un’altra volta. Cos’hai intenzione di fare con lui, ad ogni modo?” chiese lei.

“ Stavo pensando a una cena forse, e a un film. Non voglio andare troppo in fretta, sono rimasto scottato, lo sai..” scherzò lui.

“ Spike! Non è il momento degli scherzi, quindi piantala o ti spingo giù dal davanzale! Seriamente, cosa?” sbottò lei.

 

“ Ok. Blatererò una formula per un po’, poi metterò la croce che hai visto tra Angel e Dru, legati assieme per un braccio e la sua energia si unirà a quella di Dru, guarendola ..” spiegò lui.

“ Ma questo significa che lui morirà!” protestò Buffy.

“ Tu hai detto che non ti piaceva molto!” si giustificò Spike.

“ D’accordo, non gli conferirei mai il Premio Simpatia ma da questo a volerlo morto..” chiarì lei.

“ Gli amici di Willow sono anche amici miei, e lo sappiamo entrambi che lui è molto più di un amico per lei..” aggiunse.

“ Già, ma a qualsiasi costo, io devo aiutare Dru!” ribatté lui.

“ E io non posso lasciare morire Angel!” ribatté lei.

“ Sai che ti dico? Una soluzione ci sarebbe. Io potrei interrompere il rituale un po’ prima della fine, togliere la croce.. così Dru sarebbe salva, anche se non ristorata proprio al 100% , ed Angel sarebbe molto, molto debole.. ma sopravvissuto. Gli ci vorrebbe solo un po’ per riacquistare del tutto le forze..” propose lui.

Buffy lo guardò con occhi pieni di gratitudine.

“ Lo faresti davvero per Willow?”

“ Non per la Rossa, lo farei per te, quindi se quello che rattrista lei rattrista anche te..” mormorò lui.

“ Ti amo, lo sai questo?” lo abbracciò lei.

“ Sì, ne ho una vaga idea..” sorrise lui, baciandola.

 

Nello stesso momento Joyce, rientrata nel pomeriggio, avendo sentito dei rumori provenire dalla camera della figlia, era già sul corridoio, e stava per aprire la porta.

Sentendo la maniglia abbassarsi, i due biondi si staccarono il più velocemente possibile.

“ Buffy, ma cos’è tutto questo chiasso, c’è qualcu..” esclamò la madre entrando, emettendo un piccolo urlo quando vide che la figlia non era sola.

Ma la donna non era stupida, e quei due stavano un po’ troppo vicini per i suoi gusti.

“ Mamma, scusa, non volevo svegliarti, è solo che lui è appena arrivato..” si giustificò Buffy, allontanandosi ancora di più da Spike.

“ Nel cuore della notte?”

“ Era urgente!” si giustificò Spike, sorridendo gentilmente alla donna.

“ Cosa c’è di così urgente.. e perché lui è qui? E chi è?” la interrogò Joyce.

 

Spike e Buffy si scambiarono un’occhiata.

“ Cos’è, tua mamma non lo sa?” intuì lui e la bionda lo avvisò con lo sguardo.

“ Cosa?” domandò Joyce, sempre più curiosa di sapere.

“ Che William.. ed io. Siamo.. in una band, forse non te l’ho detto!” si salvò in corner Buffy.

“ Se io scrivessi su un libro tutte le piccole cose che tu non mi hai detto.. ne uscirebbe fuori un’opera in volumi!” ironizzò la donna.

“ Ah, ah, divertente, mamma. E comunque, sul serio, io e lui facciamo parte di una band!”

“ Già, lei suona uh.. il triangolo!” cercò di aiutarla lui.

“ La batteria!” gli parlò sopra lei.

“ La batteria, sì. Sa, lei è un uh.. demone con le bacchette!” si corresse lui.

“ E sentiamo, tu cosa fai?” lo interrogò Joyce, sempre meno convinta.

“ Beh, io canto! Ecco perché sono venuto qui, volevo farle sapere di una canzone che sto scrivendo, e avevo bisogno dei suoi consigli..”

“ Alle * due di mattina *?” incrociò le braccia la donna.

“ Beh, lo sa, l’ispirazione non può attendere!” si giustificò lui con un sorriso innocente.

“ Io penso che possa attendere!” insistette Joyce, e lui colse il messaggio tra le righe.

 

“ Ok, forse tua madre ha ragione, Buffy. Farei meglio ad andare ora. E comunque, riguardo a * quella canzone *.. possiamo ancora aspettare un po’ prima di scriverla, non è un’emergenza per ora! “ parlò in codice Spike e Buffy capì a cosa si riferiva.

Spike fece un cenno a Joyce e saltò giù dalla finestra, sbalordendo la donna.

“ Ma.. come mai non usa la porta?” domandò lei, guardando Buffy.

“ Beh, sai.. lui è abituato così!” sorrise la figlia.

“ Ad ogni modo, ora è tutto a posto, mamma, puoi tornare a dormire, e anch’io lo farò!”

Joyce si avvicinò alla porta, ma prima di uscire si girò.

“ C’è ancora una cosa..”

“ E sarebbe?”

“ * Giulietta *, dì al tuo * Romeo * che se vuole vederti non c’è bisogno che lo facciate segretamente ricorrendo alle più patetiche scuse!” concluse Joyce con un sorrisetto soddisfatto, chiudendo la porta alle sue spalle e lasciando la figlia allibita.

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Il giorno dopo, Buffy come al solito era a scuola, mentre Joyce si occupava delle faccende domestiche.

Sentì qualcuno suonare alla porta, e andò ad aprire, parecchio sorpresa di trovarsi davanti il biondo ragazzo della notte precedente.

Il tempo brutto gli aveva permesso di uscire, e coi suoi servi .. ma soprattutto con Drusilla si era trovato l’alibi di approfittarne e andare a caccia anche di giorno.

“ Buon giorno, Romeo!” lo salutò la donna con un sorrisetto sornione.

“ Come, prego?” chiese lui confuso, non sapendo cosa avesse voluto dire.

“ Lascia perdere, è una lunga storia. Guarda, se cerchi Buffy, lei è a scuola adesso.. A proposito..” continuò lei, guardandolo circospetta.

“ Non dovresti essere a scuola anche tu?” gli domandò.

Lui dovette fare un enorme sforzo per non scoppiare a ridere.

“ Oh, no. Sa, io sono un po’ più grande di lei, niente più scuola per me..” rispose lui.

“ Quindi, cos’è che fai?”.

Spike ci pensò un attimo, poi trovò la risposta adatta, che corrispondeva più o meno a verità.

“ Beh, io ho una fabbrica..”

La donna sembrò contenta di quella risposta, ma prima che indagasse di più sull’argomento, Spike riprese a parlare.

“ E comunque, no, non cerco Buffy, volevo solo parlare con lei. Quindi, non è che cortesemente potrebbe farmi entrare?” domandò lui.

In realtà non aveva bisogno dell’invito, perché Buffy l’aveva già invitato in camera sua la sera prima, la sua voleva solo essere pura e semplice cortesia.

 

( Fine prima parte)

 

CHAT AND CHOCOLATE (Seconda parte)

 

“ Certo, ma.. perché?” domandò la donna, facendolo accomodare.

“ Sa, Signora Summers..”

“ Ti prego, chiamami Joyce, preferisco..”

“ Ok, Joyce, lei mi da l’impressione di essere un tipo molto sveglio, quindi mi dica, non se l’è bevuta la storia della rock band, vero?”

“ Nemmeno per un secondo!” rispose lei.

“ Davvero, io non voglio ingannarla, quindi le dirò la verità. Buffy ed io ci siamo innamorati da un po’ e mi creda, è una cosa seria, ho intenzione di trattarla meglio che posso, perché ci tengo sul serio moltissimo a sua figlia, e spero che lei sia d’accordo..” spiegò, guardandola negli occhi con tanta serietà da metterla quasi in soggezione.

“ Sai, William.. vero? Devo dire che apprezzo l’onestà nella gente e tu me l’hai appena mostrata, è un punto a tuo favore.. e comunque, non credo che possiamo affrontare una discussione del genere così velocemente, dovrai raccontarmi di più..  Ti va una cioccolata calda nel frattempo?” propose la donna, con un sorriso, invitandolo in cucina.

 

“ Naturalmente, la ringrazio. A proposito. Non è che avrebbe uno di quei dolcetti.. com’è che si chiamano?” si azzardò a chiedere Spike, ma la donna sembrò leggergli il pensiero, perché aprì un cassetto, estraendo un pacchetto di soffici e gommosi dolcetti bianchi.

“ Marshmallows?” gli sorrise, dandogli il pacchetto.

“ Non mancano mai in questa casa, Buffy ne va ghiotta!” spiegò lei.

“ Non è la sola!” sorrise lui, prendendone uno.

“ Allora, com’è che non ti ho mai visto finora?” domandò Joyce, mentre versava la cioccolata in una tazza e la porgeva a Spike.

“ Beh, prima cosa, io sono arrivato qui a Sunnyhe.. Sunnydale solo da poche settimane, secondo, di solito sto tutto il giorno rinchiuso nella fabbrica...” cominciò a spiegare lui.

“ Oh, ma sei un gran lavoratore!” gli sorrise lei.

“ Già, diciamo così..”  rispose lui, soffiando sulla sua tazza e portandosela alla bocca.

“ Però.. adesso è giorno.. quindi..” osservò Joyce.

“ Ok, non è solo per.. uh.. il mio lavoro.. la verità è che ho una stranissima malattia che mi impedisce di stare esposto alla luce solare diretta.. Quindi, sa, oggi è grigio e nuvoloso..” si giustificò lui, per poi assaporare i primi sorsi di cioccolata.

“ Capisco. Dopo tutto, sei un po’ pallidino ora che ti guardo meglio.. Ad ogni modo, povero ragazzo, mi dispiace, è una malattia tremenda! Da quanto ne sei affetto?” si interessò la donna, quasi con fare materno, mettendogli una mano sulla spalla.

“ Oh, beh, da molto tempo, dalla mia rinascita.. nascita! Volevo dire nascita!” si corresse lui.

 

“ Perciò, suppongo che tu abbia incontrato Buffy di sera..”

“ Esattamente, il primo giorno che sono arrivato qui. Sono andato in un pub per divertirmi un po’, e Buffy era lì anche lei.. un attimo! Lei sa che Buffy va là.. vero?” chiese Spike, temendo improvvisamente di aver rivelato qualcosa di ignoto a sua madre e averla messa nei guai.

“ Non preoccuparti, questa è una delle poche cose di cui lei mi ha messo al corrente!”  sorrise Joyce, e lui riprese a bere più tranquillo, inzuppando nella tazza uno di quei dolcetti.

La donna osservava la scena divertita e intenerita, perché quel suo atteggiamento aveva un che di infantile.

“ Tornando a quello che stavo dicendo, Buffy era là con la sua amica.. ora mi sfugge il nome.. sa, la rossa..”

“Willow?” lo aiutò Joyce.

“ Giusto. Buffy mi ha visto, io ho visto lei.. e un minuto dopo eravamo già in pista a ballare un lento teneramente abbracciati.. e da quella notte abbiamo continuato a vederci, ma per ora Buffy ed io preferiamo non dirlo a nessuno, solo lei e Willow sapete.. e le sarei grato se rimanesse ancora un segreto…” si raccomandò Spike, prendendo sia la sua tazza che quella della donna, una volta finito di bere, riponendole nel lavabo.

“ Grazie, William, e non preoccuparti.. manterrò il vostro segreto, anche se dovreste dirlo agli altri.”

“ Forse.. un giorno.. ma ora non è il momento..” rimase sul vago lui.

 

“ Adesso farei meglio a tornare dai miei servi..”

“ Servi? Sai, non è questo il modo di rivolgerti ai tuoi lavoratori!” lo rimproverò la donna, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

“ Ha ragione, Lady. La prego, perdoni la mia linguaccia. Grazie per tutto, ho passato davvero un bel momento..” sorrise lui, inchinandosi per farle un baciamano, cosa che lasciò la donna esterrefatta.

“ Anch’io.” sorrise lei, ancora un po’ scombussolata, mentre lo accompagnava alla porta.

“ Arrivederci, Joyce. Buffy è fortunata ad avere una madre come lei. E si ricordi, io ci tengo a sua figlia, davvero, davvero lo faccio.”  la salutò lui, uscendo e affrettando il passo, prima che il sole decidesse di giocargli un tiro mancino e spuntare tutto ad un tratto.

 

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Buffy rientrò a fine scuola, e trovò sua madre che l’attendeva con le braccia conserte e uno sguardo alla ‘ Davvero- credevi- che non –l’avrei- mai- scoperto?’ .

“ Di che si tratta?”  si arrese subito Buffy, sedendosi sul divano, e preparandosi ad una lunga chiacchierata.

“ Indovina un po’.. stamattina  un certo qualcuno mi ha fatto visita..” cominciò sua madre.

“ Chi?” chiese lei distrattamente.

“ Beh, diciamo che anche se * non * fa parte di una band.. ha * cantato *, mia cara, quindi ora so tutto!” gli spiegò la donna divertita, soprattutto quando la vide sussultare.

“ Cosa intendi con ‘ tutto ‘.. e cosa vuol dire che lui è venuto qui?”

“ Lui mi ha detto che vi siete innamorati, che ci tiene a te, che voi uscite da un po’.. Quindi, Signorinella, quando pensavi di dirmelo?” sbottò Joyce.

“ Beh, mamma, l’avrei fatto, stavo solo aspettando il momento giusto..” tentò di giustificarsi lei.

“ Il momento giusto è arrivato. Non l’ho chiesto a lui, perché è piuttosto personale e con lui non ho questa confidenza, ma lo chiedo a te.. fin dove vi siete spinti?” la interrogò la madre.

“ Mamma! Non ho intenzione di andare nei dettagli, ma posso dirti che non l’abbiamo ancora fatto.. lui mi ha rispettato perché io non mi sentivo pronta, ma.. io presto lo sarò.. mi hai sempre detto di aspettare la persona giusta.. e credimi, lui è la più giusta per me!” la informò lei con gli occhi sognanti e un sospiro.

“ Non sei più la mia bambina, tesoro, e io devo accettarlo, ma.. ti prego, fate attenzione!” si raccomandò la madre.

“ Staremo attenti!” la rassicurò lei, abbracciandola.

 

“ Dopotutto, sarebbe un buon partito, mi ha accennato qualcosa del suo lavoro.. mi dispiace solo per quella sua brutta malattia..”

“Lavoro?! Malattia?!” strabuzzò gli occhi Buffy.

“ Non c’è più bisogno di fingere, ti ho già detto che so tutto, che lui ha una fabbrica e che è allergico alla luce de sole..” spiegò la donna e a Buffy venne quasi da ridere, ma poi si fece seria.

“ E comunque.. è stato sgarbato, rude, ti ha spaventato.. o minacciato?” si allarmò lei.

Stavolta fu sua madre che non riuscì a trattenere una sonora risata.

“ Stai scherzando? E’ un perfetto gentleman, così educato, dai modi garbati.. tanto che mi fa pensare ad uno di quei cavalieri dell’Ottocento, lo sai?” sorrise la madre.

“ Se solo sapessi quanto hai ragione!” pensò Buffy, ma fece l’errore di farlo ad alta voce.

“ Cosa?” domandò Joyce.

“ Uh! Niente.. niente!”

 

 

 

Capitolo 22: SURPRISE ( Prima parte)

 

“ Tesoro, mi dispiace così tanto!” esclamò Joyce, una volta tornata da una giornata di shopping con la figlia.

“Mamma, è l’ennesima volta che me lo ripeti! Non preoccuparti, lo so che non è colpa tua se domani devi partire..” rispose Buffy.

“ Ma è il tuo compleanno! Che razza di madre sono?” si disperò nuovamente Joyce.

“ Una madre che è molto presa dal suo lavoro, ma che si è già fatta perdonare dalla figlia.. e molto!” le sorrise Buffy, tirando fuori dal borsone il regalo che Joyce le aveva comprato in anticipo.

Si trattava di uno stupendo abito nero longuette  interamente traforato, con la relativa sottoveste cucita, ovviamente, che le metteva in risalto il decoltè.

“ Grazie mille, mammina!” esultò lei, mentre se lo metteva davanti allo specchio.

“ Questo e altro per la mia bambina!” sorrise la donna, abbracciandola.

“ Sarà perfetto per il party al Bronze!” aggiunse Buffy, ma Joyce la guardò di sbieco, incrociando le braccia.

“ Non fare la scenetta con me, lo so che hai intenzione di indossarlo per un’occasione speciale con * William *!” commentò la madre, e la bionda arrossì di colpo.

“ Mi conosci proprio, eh?”

“ Beh, è quello che le mamme fanno di solito! Ad ogni modo, sono certa che lui lo apprezzerà!”

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Il gran giorno era arrivato, Joyce era partita di prima mattina, e Buffy si era recata a scuola come ogni giorno, l’unica cosa diversa è che era stata sommersa di auguri e abbracci.. e anche qualche tirata di orecchie.

Ed era stata piacevolmente sorpresa quando recandosi in biblioteca aveva trovato un pacchetto e scartandolo aveva scoperto che si trattava di una compilation di tutti i suoi artisti preferiti.

“ Grazie mille, Signor Giles!” lo abbracciò lei.

“ Beh, a dirla tutta… Jenny mi ha aiutato a comprarla.. non me ne intendo molto di questo rumore che voi vi ostinate a chiamare ‘musica’!” spiegò lui.

“ Allora, ringrazierò anche la Signorina Calendar ! Non vedo l’ora di allenarmi con su questa!” sorrise lei, agitandogli davanti agli occhi il CD, prima di uscire.

“ Invece, io * no *..” sospirò lui, alzando gli occhi, quasi pentito di quel regalo, pensando al frastuono che lo attendeva.

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Anche se era il suo compleanno, il dovere di Cacciatrice non conosceva né feste né ricorrenze.

Tuttavia, lei si era sentita in diritto di accorciare un po’ i tempi, anche perché per quella sera ci avrebbe pensato Angel, e per le nove era già a casa, pronta a godersi la vera ciliegina sulla torta: quella notte lei e Spike avrebbero fatto l’amore per la prima volta.

Dopo essersi rilassata un po’ con un bel bagno caldo, si era preparata con cura, indossando quel vestito e tirandosi su i capelli.

Aveva appena finito di pettinarsi, quando sentì suonare alla porta.

“ Non può essere Spike, lui sarà qui per le undici!” pensò ad alta voce perplessa, andando ad aprire, e non appena lo fece un’ondata di gente le invase la casa al grido di ‘Sorpresa!’ .

Buffy guardò con aria interrogativa in due principali colpevoli: Xander e Willow.

Infatti, si diresse in cucina con loro.

“ Hey, ma credevo che sarebbe stato questo weekend al Bronze!” esclamò Buffy, e la sua suonò quasi come una protesta.

“ Beh, è quello che ti abbiamo fatto credere, invece.. è adesso!” sorrise Willow, cominciando ad aprire gli enormi pacchi di patatine, salatini e altro che aveva portato e a disporli nelle varie ciotole.

“ Altrimenti, che razza di festa a sorpresa è?” aggiunse Xander.

“ Il problema è che qualcuno ha sparso la voce.. e adesso casa tua trabocca di gente, e molti di loro manco gli conosci!” si scusò Willow, andando nella sala con gli altri.

“ Già, l’ho notato. Ad ogni modo, grazie ragazzi, siete grandi, è solo.. che non me lo aspettavo proprio!” sorrise Buffy, per quanto non avesse nessuna voglia di sorridere.

Come faceva a dire a Spike che dovevano rimandare tutto?

Ma per il momento non voleva pensarci.. fino alle undici poteva godersi la festa.

“ Ma. Buffy, stavi aspettando qualcuno per caso?” chiese Xander.

“ Cosa?” domandò Buffy, chiedendosi se il suo amico stesse cominciando a sospettare qualcosa.

“ Il vestito..” spiegò lui.

“ Oh! Questo! Beh, io me lo stavo solo provando, preparandomi al Party di domenica.. che si sta svolgendo adesso! Che fortunata coincidenza, eh?” sorrise lei, raggiungendo gli altri.

 

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Tra musica, balli, chiacchiere, panini, bibite e altro ancora il tempo trascorse e arrivarono le fatidiche undici.

“ Ragazzi, io porto su tutti i regali nella mia stanza!” annunciò lei, ma nessuno sembrò sentirla.

Lei salì in camera e trovò un certo qualcuno ad aspettarla.

“ Passerotto, che inferno maledetto ci fa tutta questa gente qui, ora?” domandò Spike, seduto sul suo letto.

“ Oh! Quasi dimenticavo. Prima cosa, Buon compleanno; seconda, sei uno schianto, raggio di sole!” aggiunse lui.

“ Oh, Spike, sono così dispiaciuta, non me l’aspettavo nemmeno io.. ma i miei amici qui mi hanno organizzato questa festa a sorpresa.. Temo che non  potremo più fare quella cosuccia..” spiegò lei, chiudendo la porta a chiave per impedire che qualcuno entrasse… e guardando verso il basso perché non aveva il coraggio di affrontare un suo sguardo deluso.

Ma non era la delusione ciò che lo caratterizzava in quel momento.

“ Che cosa? Amore, lo sai quanto ho sognato maledettamente questo momento, e non ho intenzione di attendere un giorno, un’ora e un minuto di più. E poi non vedo proprio dove sia il problema..” ribatté lui, indicandole la finestra con lo sguardo.

“ Ma.. Festa.. gente.. non soli.. “ balbettò lei, telegrafica.

“ Al diavolo! Credi davvero che qualcuno noterà la tua assenza? Le feste vogliono dire gente e confusione, a nessuno importa se il festeggiato manca.. sono troppo presi a badare ai loro schifosissimi affari! Fidati, vedrai che non se ne accorgeranno nemmeno..” cercò di convincerla lui, aggiungendo alle parole un bacio mozzafiato.

 

“ Mm. Mi auguro solo che tu abbia ragione. Ad ogni modo. E tu come facevi a saperlo che da me non era libero?” domandò lei, incuriosita.

“ Io avevo già pianificato questa serata ancora prima di saperlo..  nei miei piani la tua casa non è coinvolta!” ghignò lui.

“ Dove, allora?” chiese lei, mentre lui la conduceva alla finestra.

“ Seguimi e lo scoprirai..” la invitò lui, salendo sul davanzale e dandole la mano per aiutarla a salire sull’albero.

 

( Fine prima parte)

 

 

 

SURPRISE ( Seconda parte) ( Ho preso spunto per due piccolissime frasi da ‘ Dead Things ‘ + ‘ Potential ‘. )

 

Quando Spike condusse Buffy alla sua Desoto, Buffy fece una faccia poco convinta.

“ Non starai pensando di farlo lì dentro, vero?” domandò.

“ No, ti darò solo un passaggio verso un posto speciale.. E comunque.. ricordati, se ami me devi amare anche la mia macchina!” rispose Spike con un sguardo freddo, mentre le apriva la porta.

“ E questa cosa… sarebbe una macchina?” replicò Buffy.

“ Cacciatrice!” la mise in guardia Spike con un ringhio.

“ Stavo solo scherzando, tesoro!” sorrise lei, salendo in macchina.

 

Dopo pochi minuti arrivarono a destinazione, ma Buffy non sapeva dove fossero per il semplice motivo che Spike l’aveva bendata di proposito.

“ Posso toglierla adesso?” chiese lei, divorata dalla curiosità.

“ Cambia ritornello, passerotto, sono cinque maledetti minuti che continui a ripeterlo!” rispose Spike, mentre la guidava in un posto preciso.

“ Resisti ancora un minuto!” le ordinò lui, mentre lei poteva chiaramente sentire il rumore  di un accendino che si accendeva, seguito da un piacevole tepore che mitigava quel luogo un po’ troppo freddo.

“ Ora, ho finito, puoi riaprire gli occhi..” la informò, tornando da lei.

“Sorpresa!” esclamò, togliendole la benda.

Buffy si guardò attorno estasiata.

Si trovavano nella cripta dove avevano passato la notte insieme, prima che Kendra complicasse le cose, ma lui l’aveva  abbellita: c’era un materassino simile a quello che avevano usato in palestra, anzi.. forse si trattava proprio di quello, e un tappeto affianco, entrambi cosparsi di petali di rose rosse.

Le candele erano accese tutt’intorno.

In un angolo c’era anche una bottiglia di spumante ancora fresco e due bicchieri.

“ Oh, dio, Spike, ma è meraviglioso. Lo so che è una cripta.. ma è accogliente!” sorrise lei.

“ Sai, mi sono mangiato un arredatore una volta.. magari mi è rimasto qualcosa!” ghignò lui, invitandola a sedersi sul tappetino, dove la raggiunse anche lui, dopo aver preso lo spumante e i bicchieri.

“ Ci manca solo una musica soft di sottofondo, mi spiace. A dire il vero, ho lasciato un cd in macchina, ma non credo che i Ramones facciano al caso nostro..” aggiunse ridacchiando, stappando la bottiglia e colmando i due bicchieri, porgendone uno a lei.

“ A noi, e a questa lunga notte!”  innalzò il suo lui, scontrandolo contro quello di Buffy, ed entrambi bevvero.

“ Beh, non sarà molto lunga come notte. Devo tornare a casa, almeno per l’una.. giusto per essere lì a fine festa..” si preoccupò lei.

“ Allora, godiamoci due indimenticabili ore..” mormorò lui, baciandola, ma dopo un po’ si fermò, sentendola diversa dal solito.

“ Passerotto, sei così tesa, non dirmi che è per la festa. Ti ho già detto che..” cominciò lui, ponendosi dietro di lei per farle un massaggio alle spalle.

“ Mm.. oddio.. qualcosa mi dice che ti sei anche mangiato un equipe di massaggiatori, woooww ! Ad ogni modo.. noooo.. non è questo, è solo che.. sto per fare l’amore con te.. e se io non valessi un.. secondo giro?” confessò lei, preoccupata, mordendosi il labbro inferiore.

Per tutta risposta, lui scoppiò a ridere, interrompendo il massaggio.

“ Io ammetto le mie paure.. e tu ti metti a ridere?” protestò lei, dandogli un pugno sulla spalla.. e nemmeno troppo scherzoso.

“ Rido perché sai.. di solito sono gli uomini ad avere.. ansie da prestazione!” spiegò lui.

“ Già, a proposito.. ma tu non sei nervoso nemmeno un po’?” lo punzecchiò lei.

“ Non è il mio caso, piccola. Primo, io non ho * mai * fallito!” si vantò lui, con un sorrisetto così arrogante da far venire a Buffy una voglia matta di cancellarglielo a forza di pugni, ma fortunatamente lui riguadagnò punti col secondo motivo.

“ E soprattutto, secondo, io amo te, tu ami me, basta questo a renderlo stupendo!”

 

< Il ritorno del poeta!> pensò lei, baciandolo con una tale irruenza da sdraiarlo sul tappeto, sotto di lei.

 

Lui non ci mise molto a ribaltare i ruoli e a studiare il suo vestito con un solo scopo: capire come toglierlo.

“ Spike, questo è un vestito davvero molto prezioso e delicato, quindi.. STACCI ATTENTO!” lo mise in guardia lei, conoscendo la sua focosità.

Lui le tappò la bocca con l’ennesimo bacio, cominciando a sollevarle il vestito e a scoprirle le gambe.

Ma lei sussultò allarmata, sentendo l’orribile rumore di uno strappo.

“Spike!” ruggì lei, interrompendo il bacio e guardandosi il vestito con una panoramica a 360 gradi, ma lui ridacchiò.

“ Stavo solo scherzando, passerotto!” spiegò, mostrandole che aveva sì strappato qualcosa, ma si trattava solo del tappeto.

“ Tu ami il rischio, bello!” sorrise lei, dandogli un leggero spintone che lo distese a terra.

“ Spero solo che tu abbia ragione per quanto riguarda gli altri..” si augurò lei, mentre provvedeva a sbarazzarsi del suo giaccone e della camicia.

 

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Xander si era buttato nella ressa, ballando, scambiando due chiacchiere con gli amici e mostrandosi socievole anche con chi non conosceva.

Tra tutta la gente non vedeva Buffy, ma era più che comprensibile, era la sua festa e non poteva pretendere che lei passasse tutto il tempo con lui.

E poi il suo sguardo era già caduto su qualcun altro, qualcuno che non si sarebbe mai aspettato di trovare lì.

 

 

Capitolo 23: THE PARTY GOES ON

 

“ Hey? Non lo sai di chi è la festa? Quindi, si può sapere che diavolo ci fai tu qui?” esclamò lui, avvicinandosi a Cordelia.

“ Xander, così mi offendi! Lo sai che sono una così grande amica di Butty.. “

“ Buffy!” la corresse Xander, incrociando le braccia e guardandola malissimo.

“ E’ uguale!” fece le spallucce lei, tirandosi indietro con una mano i lunghi e lisci lucenti capelli neri.

“ D’accordo! Il fatto è che.. non mi spiego ancora come.. ma stasera è venuta qui anche tutta la gente più cool, quindi dovevo esserci anch’io!” ammise lei.

“ Allora, immagino che ci siano anche tutte quelle oche che ti ostini a chiamare amiche!” sbottò il ragazzo.

“ Sono qui solo con Harm, perciò lei sarà qui nei paraggi..” spiegò lei, guardandosi attorno, ma quello che vide non le piacque.

“ Hey, ma come si permette di baciare Jason!” esclamò stizzita la bella mora.

“ Perché? C’è forse una regola tra voi due che vi vieta di baciare il Rappresentante d’Istituto?” la prese in giro lui.

“ No, ma c’è una regola che vieta a una di uscire con l’ex dell’altra prima che siano passate almeno tre settimane .. e Jason e io ci siamo lasciati solo da una settimana!” chiarì lei.

“ Allora, perché non vai là e la fai nera?”

“ Non è poi così importante, dopotutto, se lo può anche tenere se vuole. La sua macchina è orribile.. e a dirla tutta.. non è che sia un grande baciatore.. E poi, preferisco di gran lunga restare qui con te e farti sentire un miserabile!” si giustificò lei.

“ Allora, che mi dici della ragazza-guerriera? State ancora assieme?” si azzardò a chiedere lei.

Lui rimase un po’ sorpreso da quella domanda.

“ Kendra? No, primo, non siamo mai stai assieme, e secondo.. lei è partita quasi subito, e adesso è tornata nella sua città.. ma perché vuoi saperlo?”

“ Uh! Beh, pensavo solo che era così patetica da essere perfetta per te, peccato che se ne sia andata!” rispose lei, con fare distaccato.

Non l’avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma quella notizia in fondo le faceva piacere.

 

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Willow se ne stava appoggiata a un muro, sorseggiando una coca cola.

Aveva cercato Buffy, ma in mezzo a quel casino di gente le era stato impossibile rintracciarla.

D’altronde, non poteva pretendere di appiopparsi a lei tutta sera. Era giusto lasciarle i suoi spazi.

Certo, se Angel fosse stato lì con lei sarebbe stato diverso, ma per quanti tentativi avesse fatto non c’era stato verso di convincerlo.

Quel vampiro sembrava allergico alla parola ‘festa ‘ .

 

Quando meno se lo aspettava, un ragazzo le si avvicinò.

“ Ti spiace se ti faccio un po’ compagnia? Ti ho visto qui, tutta sola soletta..” esclamò lui, con un sorriso.

Lei lo guardò meglio.

“ Hey, io ti conosco, sei il ragazzo a cui hanno sparato, come va il braccio?” si interessò lei.

“ Oh, sta bene, non preoccuparti!” le sorrise lui, per poi tenderle la mano.

“ E comunque, io sono Oz!” si presentò il ragazzo.

“ Willow!” rispose lei, ricambiando la stretta.

“ Sai, io suono la chitarra in una band, ok. Non molto bene, ma almeno ci provo. A dire il vero, credo che un braccio danneggiato non mi cambierebbe nulla!” fece auto-ironia lui, e questo fece ridere Willow.

“ Andiamo, non credo che tu sia  così terribile!” sorrise lei.

“ Beh, perché non lo verifichi da te? Suonerò al Bronze questo weekend, quindi… perché non vieni a vederci con i tuoi amici magari?” le propose lui.

“ Perché no? Chiederò al mio ragazzo, forse riuscirò a convincerlo a venire con me!” rispose lei, ma ad Oz sembrò di precipitare giù da un dirupo.

“ Hai.. hai detto ra.. ragazzo?” cercò la triste conferma lui.

“ Già. Mi dispiace, sei davvero un ragazzo così carino e simpatico, ma io sono già impegnata.. è solo che al mio ragazzo non piacciono molto le feste e le folle di gente chiassosa..” spiegò lei.

“ Beh, avrei dovuto capirlo da solo, una così bella ragazza come te non poteva essere libera! Va beh, ci vediamo!” rispose lui, un po’ desolato, andandosene.

 

< Uff,  sempre la solita vecchia storia.. sei single e nessuno ti nota.. sei fidanzata e.. puff.. ti ritrovi piena di ammiratori!> pensò lei, alzando gli occhi.

 

Ma d’altro canto, lei aveva il suo bel vampiro e non voleva più nessun altro.

Dopo essersi accertata che nessuno stesse guardando, per ingannare il tempo l’apprendista streghetta si divertì a far levitare una manciata di patatine dalla ciotola sul tavolo, per poi rimetterle al loro posto.

 

( Fine prima parte)

 

 

THE PARTY GOES ON (Seconda parte) ( NC 17!!!!)

 

Con estrema attenzione e delicatezza, come se da quello dipendesse la sua non-vita ( e in effetti.. dipendeva!), Spike era riuscito a toglierle quell’intricato abito senza tirare nemmeno un filo.

Ovviamente, prima si era divertito ad occuparsi del decoltè che Buffy aveva lasciato così generosamente scoperto.

Il vampiro non sapeva se gioire o dannarsi per l’intimo che aveva trovato sotto quel vestito, un corsetto molto sexy con un inserto di pizzo e un sacco di gancini sul davanti.

“ Tu hai intenzione di farmi impazzire, Cacciatrice!” esclamò Spike, prima di baciarla.

“ Sì, questo sarebbe il mio piano..” ridacchiò lei tra i baci, separandosi solo per levargli la T-shirt e percorrere con le mani la sua nuda schiena e i suoi pettorali e addominali scolpiti.

E alle mani presto si sostituirono i baci.

“ Oooh, è così maledettamente belloo, passerotto… Ad ogni modo, c’è un’altra parte di me che chiede la tua attenzione..” mormorò lui, e istintivamente lo sguardo della ragazza cadde sul rigonfio nei suoi jeans.

“Uhmm.. hai ragione.. liberiamo il prigioniero!” ridacchiò lei, sfilando la cintura dai passanti e togliendogli i pantaloni.

“ Ora va meglio!” sorrise lei, riprendendo a baciarlo e ad accarezzargli il petto, come se niente fosse.

“ Passerotto..” insistette lui, con un lamento sommesso.

“ Oh! Vuoi che ti faccia quella cosa.. di nuovo? Ma Spike, non voglio essere troppo ripetitiva!” lo provocò lei con un sorriso cattivo.

“ Ma.. raggio di sole, non lo sai? Un ripasso fa sempre bene!”

“ Allora, vedo che non ho proprio altra scelta che compiacere il mio Prof!” finse di lamentarsi lei, per poi provvedere a soddisfarlo.

 

“Allora, me la ricordavo bene la lezione?” commentò lei alla fine.

“ Maledettamente bene, passerotto, ti do dieci e lode!” ridacchiò lui, appagato.

“ E adesso, qualcuno dovrebbe prendersi cura anche di te!” ghignò lui, buttandola sul materasso e saltandole addosso.

“ Mm.. fammi un po’ indovinare.. ma chi sarà mai questo qualcuno?” ridacchiò lei, mentre lui le slacciava i gancini uno dopo l’altro, finché non ebbe l’accesso che voleva ai suoi seni sodi.

“ Oooh, Spike, ma come può essere che non mi stanco mai di te che fai queeeesssstooo !” gemette lei, in estasi.

“ Te l’ho detto che un ripasso non fa mai male!” ghignò lui, baciandola e togliendole completamente il corsetto, lasciandola solo con un paio di mutandine addosso.

“ Dunque, dunque.. c’è una cosa che faccio sempre a questo punto..” esclamò lui, fingendosi perplesso.

“ Oh, pensaci per un attimo, smemoratone mio..” lo provocò lei, spingendogli il viso contro il suo bacino.

“ Sai che ti dico? Ora mi ricordo!” ghignò lui, ma stavolta non riuscì a controllare i suoi istinti animaleschi e ringhiando le fece a brandelli le slip.

“ Oops, scusa, passerotto, non volevo..” si scusò lui, rendendosi conto di quello che aveva appena fatto, temendo di passare il resto della sua esistenza in un portacenere, ma il sorriso che vide sulle labbra di Buffy lo tranquillizzò.

“ Non ti preoccupare, alle mutandine non ci tenevo tanto, e poi..” rispose lei, ma dimenticò quel che voleva dire quando lui affondò la testa fra le sue gambe.

 

“ Stavi dicendo, dolcezza?” ridacchiò lui al termine.

“ Oooh, stavo dicendo che comunque ne ho un altro paio nella mia borsetta .. sai, la prudenza non è mai troppa…” spiegò lei, riprendendosi dall’effetto delle sue attenzioni.

“ La mia Cacciatrice è così previdente!” ridacchiò lui, dandole l’ennesimo ardente bacio.

“ Prof., il ripasso l’abbiamo fatto, non credi sia  ora di spiegarmi la nuova lezione?” lo provocò lei, strusciandoglisi contro.

“Uh! Sì, credo che sia il momento.. e comunque, preparati, perché sarà una lezione molto luuuunga!” ghignò lui, ponendosi sopra di lei.

“ Sono pronta, amore, voglio sentirti dentro di me, ti preeego..” lo implorò lei, rispondendo alle sue spinte, dapprima leggere, quasi esitanti per paura di farle male, ma fu lei stessa ad incitarlo ad aumentare il ritmo, sopportando il dolore senza la minima fatica, dato che il piacere che ne riceveva era di gran lunga maggiore.

Dopo quella che sembrò un’eternità entrambi raggiunsero il culmine, sulle labbra di ciascuno il nome dell’altro.

 

“Mia!” ringhiò lui, e prima che lei potesse dire qualsiasi cosa, le sue zanne erano già affondate nel suo collo e la cosa a Buffy non dispiaceva affatto.

“ Sì, tua..” gemette lei, mentre lui beveva.

“ Oh, Buffy, io ti amo così tanto..” mormorò lui, mentre le leccava le piccole ferite per richiuderle.. e com’era inevitabile si rimise a fare le fusa.

“Rieccolo, il mio micetto!” lo prese in giro lei, sorridendo intenerita.

“ Ti amo anch’io, William!” sussurrò lei, stringendosi al suo petto.

“ Oh, Spike, la mia prima volta non poteva essere migliore..” mormorò lei, baciandolo.

Lui la guardò in modo suggestivo.

“ Passerotto, ti andrebbe una seconda volta?” inarcò il suo sopracciglio cicatrizzato lui.

“ Accidenti se mi va!” rispose lei, ma lo fermò prima che lui le saltasse addosso nuovamente.

“ Ma non possiamo, non adesso.. è ora di andare. Devo tornare prima che scoprano tutto!” spiegò lei, indicandogli l’orologio che segnava l’una di notte passate.

“ Non è colpa mia se il tempo vola quando sono con te!” sorrise lui, accarezzandole i capelli.

“ E dai, almeno ancora cinque minuti!” protestò lui, mettendole il broncio.

 

Lei dovette fare ricorso al più grande degli autocontrolli per non cadere in tentazione.

“ No, Spikey, perché sai meglio di me che quei cinque minuti diventerebbero.. cinque ore!! Quindi adesso, preparati e portami a casa!” rispose lei, gettandogli i suoi indumenti, mentre lei si rimetteva i suoi.

“ Ad ogni modo, ho passato i momenti più stupendi della mia vita con te stanotte, e non vedo l’ora di farlo ancora, e ancora.. e ancora ..” gli confidò lei, una volta vestita, dandogli un bacio breve ma intenso.

“ Oh, Cacciatrice, ci puoi contare!” sorrise lui, portandola alla macchina.

 

 

Capitolo 24: A PROMISE TO A LADY ( Ho preso spunto da ‘ School hard ‘ per un pezzettino di discorso..)

 

Buffy scese dalla macchina di Spike, qualche isolato prima di Revello Drive, per non correre rischi, e arrivata sotto casa si arrampicò sull’albero, entrando dalla stanza dalla finestra.

Ovviamente, aveva anche pensato bene di sciogliersi i capelli, giusto per coprire due piccoli segni compromettenti.

Uscì, e con una notevole nonchalance si recò in salotto, ancora affollato, tra gente che ballava, pochi gruppetti che chiacchieravano e addirittura qualcuno addormentato sul divano.

In lontananza, Buffy scorse Willow e Xander, che le si avvicinarono.

“ Scusatemi ragazzi, lo so che sono scomparsa, ma stavo..” cominciò a spiegare lei con una scusa che si era già preparata.

“ Lo sappiamo, Buffy, i party sono sempre così affollati, un minuto parli con uno, il minuto dopo parli con l’altro, non c’è da stupirsi se non ti abbiamo visto per tutta sera!” la anticipò Xander e Buffy sorrise, pensando a quanto Spike avesse ragione con la sua teoria riguardo alle feste.

Meglio così, la scusa che si era inventata non era granché, pochi avrebbero creduto davvero che lei si fosse inconsapevolmente addormentata nella sua camera per un paio di ore.

“ Ad ogni modo, Buffy, ti sei divertita stanotte?” chiese Willow, sorridendole.

“ Certo, Will, mi sono divertita un casino!” rispose lei, sapendo già che non avrebbe resistito e il giorno dopo o meglio poche ore dopo a scuola le avrebbe raccontato tutto.

 

Ma per quel momento si limitò a ringraziare e a salutare tutti gli invitati.. compresi i perfetti estranei che le avevano invaso la casa.

Quando anche l’ultima persona se ne andò, la ragazza chiuse la porta, guardando un po’ sconsolata in che condizioni erano ridotte la sala e la cucina.

Ma non era un grosso problema, sua madre non sarebbe rientrata prima di due giorni, aveva tutto il tempo che voleva per rimettere tutto in ordine, anche perché in quel momento, sfinita com’era,  l’unica cosa che desiderava era cambiarsi e fiondarsi a letto, ripercorrendo con la memoria quella magica notte, prima di addormentarsi appagata.

 

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Spike aveva perso il conto delle docce che si era fatto prima di tornare da Drusilla senza rischiare che lui sapesse ancora di Buffy.

Ma quando entrò, la trovò rannicchiata in un angolo della loro stanza, che piagnucolava e diceva frasi sconnesse in preda ad una delle sue frequenti crisi.

Non perse tempo e corse da lei, abbracciandola.

“ Dru.. tesoro, shh. Va tutto bene, sono qui!” le sussurrò lui, baciandole la fronte e aiutandola a rialzarsi.

“ Spike.. fa freddo!” mormorò lei.

“ Ci penso io!” le disse lui, togliendosi il giaccone e mettendoglielo sulle spalle.

Drusilla si avvolse nel giaccone, per poi guardarlo meglio.

“ Spike.. smetti di correre verso il sole, non lo puoi raggiungere il sole, il sole non fa per te..” esclamò lei, percependo vagamente qualcosa e agitandosi.

“ Dru, stai delirando, non sai quello che stai dicendo.. lo sai meglio di me che il sole non è di certo un mio caro amico, io sono al buio con te.. proprio come adesso.. non sto andando da nessuna parte..” rispose lui, odiandosi per mentirle così spudoratamente, ma sapendo di non avere altra scelta per quel momento.

“ Sì.. tu devi restare qui, al buio con Mammina, cantando le nostre belle canzoncine .. a te piacciono le nostre canzoncine..” rispose lei, cominciando a tranquillizzarsi.

“ Sì, mi piacciono, ora perché non torni a letto e ti riposi un po’? Io starò qui a tenerti tra le braccia come faccio da anni, piccola mia, non temere..” mormorò lui, facendola sedere sul letto in braccio a lui.

“ Spike.. a volte penso che mi cadranno tutti i capelli e diventerò calva..” si lamentò lei, guaendo spaventata.

“ Non accadrà mai, tesoro, abbiamo trovato il posto che fa per te. La Bocca dell’inferno ti ristorerà e porterà colore sulle tue guance.. metaforicamente parlando.. “ le sorrise lui.

“ Già, e noi abbiamo trovato la cura. Paparino può aiutare, Paparino aiuterà.. porta Paparino dalla Principessa!” lo incitò lei, mentre si accucciava sul suo grembo e lui le accarezzava i lunghi capelli corvini, sussurrandole parole dolci per farla addormentare.

“ Non preoccuparti, Principessa, lo farò presto..” disse lui, ma più che altro a se stesso, visto che la vampira era già caduta in un sonno profondo.

Lui sapeva che ormai non poteva più perdere troppo tempo.

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Buffy era a lezione con i suoi amici e all’intervallo prese in disparte Willow.

“ Che c’è? Qualcosa non va?” si preoccupò Willow.

“ Al contrario, ieri è stata la notte più bella della mia intera vita!” esultò lei.

“ Oh, andiamo, sei la solita esagerata,  era solo una normalissima festa a sorpresa.. “

“ No, no, Will, beh. Sì, è stata una festa grandiosa fino alle undici.. * quello * di cui sto parlando io è..  pensaci un attimo.. dove credevi che io fossi nelle ultime due ore?” domandò lei, facendole l’occhiolino.

“ Ma.. come? Io non ho visto lui.. e tanto meno ho visto te andare via..” chiese Willow, un po’ confusa.

“ Beh, ho anche una stanza mia con la finestra.. “ ammiccò lei, un’altra volta.

“ Buffy, sei una ragazzaccia!!” la prese in giro l’amica.

“ Raccontami tutto!” le ordinò, e Buffy obbedì.

 

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“ Beh, avrei dovuto capirlo.. tu indossavi quel vestito alla ‘ Sono-davvero-molto-malintenzionata !” ridacchiò Willow.

“ Scherzi a parte, com’è? Fa.. tanto male?” si interessò la rossa.

“ Solo un pochino all’inizio, ma non è nemmeno tanto doloroso.. e credimi, ne vale davvero la pena!” rispose lei, con un sorriso che la sapeva lunga.

“ E comunque, che mi dici di te? Fai ancora quei brutti sogni?” si preoccupò Buffy, e l’amica si impensierì all’istante.

“ Sì, Buffy, ed ogni notte si fa più realistico.. sta per succedere qualcosa..”

 

**************************************** ( Contemporaneamente)

Angel si svegliò di soprassalto, sentendo una presenza, e sentiva anche che si trattava di qualcuno che conosceva bene, qualcuno della famiglia.

 

( Fine prima parte)

 

 

A PROMISE TO A LADY ( Seconda parte)

 

 

 “ Esci da lì, lo so che ci sei!” ordinò il moro.

“ Bene. Bene. Bell’appartamento! Del resto tu hai sempre avuto buon gusto per le dimore, questo te lo riconosco..” esclamò Spike, emergendo dall’ombra.

“ Spike!” ringhiò Angel, scivolando nell’altro volto.

“ Risparmiati le zanne, amico, sono qui per affari..” annunciò lui, avvicinandoglisi con la più grande delle spavalderie.

“ Lo sai che stai rischiando molto a presentarti qui.. saresti potuto già essere polvere!” lo avvisò Angel, tornando ai suoi lineamenti umani.

“ Beh, mentre scegli in quale posacenere entrerei meglio, ascoltami, per prima cosa!” ribatté l’altro.

“ Parla, allora!”

“ Sai meglio di me che noi due non siamo di certo schifosissimi amici del cuore, ma c’è qualcuno a cui entrambi teniamo molto..” cominciò a spiegare Spike, facendosi serio.

“ Drusilla!” capì da solo Angel.

“ Già. Lei è malata e peggiora sempre più ogni giorno che passa.. lei ha bisogno di te e tu non le puoi voltare le spalle.. Per l’Inferno maledetto, noi siamo una famiglia!” sbottò il biondo.

“ Non più!” ribatté il moro.

“ Smettila con queste cazzate, anima o no, lei è sempre la tua Childe e tu questo non puoi cambiarlo, nessuno può, io so che lei è importante per te, e tu non puoi lasciare che lei muoia così!” insistette l’altro, alzando la voce.

“ Allora, dimmi, genio, cosa ti aspetti che io faccia? Perché ho la netta sensazione che non basterà andare da lei e darle un bacio per farle passare tutto!” urlò Angel, cominciando a perdere la pazienza.

 

Spike si calmò.

“ Ok, hai ragione. C’è un rituale che richiede la tua presenza..” cominciò a spiegare lui.

“ Perché?”

“ Diciamo che la tua energia la ristorerà, tutto quello che devo fare io è legarvi assieme e infilzare una croce tra le vostre braccia.. così la tua energia scorrerà nelle sue vene..”

“ Finché io morirò!” lo interruppe l’altro, incrociando le braccia.

“ Beh, non necessariamente..” lo stupì Spike con la sua risposta.

“ Uh?”

“ Io potrei estrarre la croce prima che sia troppo tardi per te.. Dru sarà salva, non pienamente ristorata  del tutto.. ma abbastanza per essere fuori pericolo..” spiegò il vampiro più giovane, sconcertandolo.

“ E dimmi, perché mai tu mi faresti un favore del genere?” 

“ Non montarti la testa, amico, non lo sto facendo certo per te, io ho fatto una promessa ad una Lady..” rispose Spike, ma questo insospettì il vampiro più grande.

“ Voglio dire.. lo sai, Dru può dichiarare che ti vuole morto quanto le pare, ma entrambi conosciamo la verità.. lei non mi perdonerebbe mai se io uccidessi ‘ il suo prezioso Paparino..’ ” spiegò Spike, imitandola nell’ultima parte.

“ Quindi, non importa quanto mi piacerebbe vederti morire davanti ai miei occhi, non posso maledettamente permettere che succeda e non lo farò maledettamente. Ma, ascoltami bene, Dru non sa che io non finirò il rituale..” spiegò Spike.

“ Quindi, fammi un po’ capire.. Lei non lo sa, ma tu sai che è quello lei vuole realmente.. è da pazzi!” esclamò Angel.

“ Beh, amico, ho avuto un’ottima insegnate in materia per oltre un secolo ..” ridacchiò lui, ma la sua espressione diventò subito seria e fredda.

“ Ad ogni modo, questo non è uno scherzo, quindi, se vuoi aiutare, incontraci domani notte alla chiesa sconsacrata di St. Jimmy, sai dov’è, no? Invece, se non vuoi aiutare, beh, non me ne frega un accidente, perciò guardati le spalle, perché te lo farò maledettamente fare comunque!” lo minacciò Spike, riprendendo la coperta che aveva gettato in un angolo e correndo via il più velocemente possibile al più vicino tombino.

 

Angel non disse niente, aveva bisogno di meditare un po’, quindi fece la cosa che meglio lo aiutava a farlo: accese il caminetto e cominciò a passeggiare nervosamente avanti e indietro.

Drusilla era pur sempre la sua Childe e sapeva che non poteva abbandonarla a quel triste destino, ma si domandava se Spike avrebbe davvero mantenuto la parola data.

Del resto, lui sapeva bene che quello che la sua Sire desiderava per il vampiro ossigenato era un ordine, e forse era arrivato il momento di concedergli il beneficio del dubbio.

Ma prima ne avrebbe parlato a Willow, perché se qualcosa fosse andato storto, voleva vederla e stare con lei almeno un’ultima volta.

 

****************************************************

Spike era sollevato. Drusilla sembrava stare meglio, e dormiva abbastanza serenamente nella loro stanza.

E mentre provvedeva a sbarazzarsi del cadavere che lei aveva lasciato ai piedi del letto, felice che lei avesse finalmente ripreso a mangiare, contava le ore che lo separavano dalla sua amata Cacciatrice.

 

*******************************************************

Willow non era stata del tutto sincera con Buffy; quei sogni la tormentavano ancora, ma non le aveva detto che il corso degli eventi era cambiato: ultimamente, sognava la stessa scena iniziale, ma stavolta era proprio lei a polverizzare Angel, mentre Drusilla rideva di gusto.

Willow non riusciva a capire cosa potesse significare.. o aveva troppa paura di scoprirlo.

 

 

 

Capitolo 25: A MOMENT OF TRUE HAPPINESS

 

” Mi ha chiamato, Signorina Calendar? Se è per quella lezione di storia, io stavo solo..” cominciò a giustificarsi Buffy, entrando nel suo ufficio, dopo le lezioni.

“ Calmati, non è per scuola. A proposito, cos’ è successo a storia?”

“ Uh! Lasci perdere, sa, non vorrei annoiarla con inutili dettagli.. Allora, qual è il problema?” si interessò Buffy.

“ Sai, sto facendo alcune ricerche sull’anima di Angel.. sono preoccupata che possa perderla, ma non so come, ancora. Quindi, so che lui e Willow sono innamorati.. non sto dicendo che lei dovrebbe smettere di vederlo, ma sarebbe meglio se ci andassero piano con la loro relazione..” spiegò Jenny.

“ A Willow questo non piacerà, lo sa che si è infuriata con lei in passato, quando lei ha dubitato di Angel..” commentò Buffy.

“ Lo so.. è per questo che lo sto dicendo a te. Tu sei la sua migliore amica, a te darà retta molto più di quanto farebbe con me..” disse la donna.

“ D’accordo, proverò a parlarle, forse  meglio se non le dico che me l’ha chiesto lei di farlo..” dedusse Buffy.

“ Mi hai letto nel pensiero!” rispose la donna, accompagnandola alla porta.

“ Grazie, Buffy, posso davvero contare su di te..” le sorrise, mettendole una mano sulla spalla.

  Lo sto facendo solo per Willow, non per lei.. e sinceramente,spero proprio che lei abbia torto!” replicò Buffy, un po’ seccamente, andandosene.

“ Lo spero anch’io..” commentò Jenny, richiudendo la porta alle sue spalle.

 

Buffy tornò in classe, ma non trovò Willow.

“ Se ne sarà già andata. Beh, vorrà dire che le parlerò domani.. tanto un giorno in più non guasterà..” si disse, incamminandosi verso casa.

Quella sera non si sarebbero viste le due amiche, perché la bionda aveva progetti ben precisi con un certo vampiro ossigenato dagli occhi blu oceano.

Anche Willow avrebbe visto Angel quella sera, ma Buffy questo non lo sapeva.

 

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Dopo cena, Willow andò all’appartamento di Angel, ed entrando lo trovò seduto sulla sua poltrona, davanti al caminetto.

“ Siamo più pensierosi del solito stasera, eh?” lo prese in giro lei.

Lui le sorrise, alzandosi per salutarla con un bacio profondo.

“ No, Will, è solo che.. credo che noi dobbiamo parlare..”

“ ‘ Noi dobbiamo parlare ‘.. tre orribili parole, se messe assieme, è sempre l’inizio di una frase che porta alla fine di una relazione… è così, vero? Sei stanco di me?” cominciò ad allarmarsi Willow, ma lui la prese fra le sue braccia, dandole un bacio ancora più appassionato.

“ Ti sembra il bacio di uno che vuole rompere con la sua amata?” le sorrise dolcemente, accarezzandole le spalle.

“ No, suppongo di no..” gli sorrise lei di rimando, più tranquilla.

“ Allora, qual è il problema?”

“ Ti ricordi quando ti ho parlato di Drusilla?”

“ E come potrei scordarmelo? Una ragazza non dimentica mai le ex del suo fidanzato..” sbuffò Willow.

“ Ad ogni modo, lei è molto malata e ha bisogno di una cura. Altrimenti morirà..”

“ Ma i vampiri non dovrebbero morire.. voglio dire.. voi siete già morti!” osservò lei.

“ Sì, ma dopo quella folla inferocita a Praga lei si è indebolita moltissimo e peggiora ogni giorno che passa..” spiegò lui, e lei annuì, permettendogli di proseguire.

“ Spike è venuto da me, stamattina e mi ha detto che ha trovato la cura per lei.. e si da il caso che questa cura… sia io!”

“ Spike, qui.. di mattina?!” chiese lei, perplessa.

“ Sì, lo so a cosa stai pensando ‘ Ma i vampiri non vanno d’accordo con la luce del giorno! ‘ Che posso dire? Dio benedica le coperte!” sorrise lui, ma tornò serio il secondo dopo.

“ Prima che tu lo chieda, la cura è una cosa così, più o meno, Spike leggerà una formula, infilzerà una croce tra me e Dru, legati assieme per un braccio, la mia energia scorrerà in lei, finché lei si ristorerà..”

“ Ma così tu morirai!” si allarmò lei, con le lacrime agli occhi.

“ E’ quello che ho risposto anch’io, ma Spike ha promesso che toglierà la croce e mi libererà prima che sia troppo tardi, e questo perché non importa se Dru continua a dire che mi vuole morto.. lo sappiamo entrambi che non lo vuole davvero..” spiegò lui, ma lei spalancò gli occhi, portandosi una mano alla bocca,come se avesse ricevuto un’illuminazione.

“ Il sogno! Ecco il brutto presentimento che avevo!”

esclamò lei.

“ Cosa?”

“ Sai, continuo a fare lo stesso sogno, e ogni volta tu muori!” lo avvisò lei.

“ Tesoro, è soltanto un brutto sogno..” la tranquillizzò lui, accarezzandole il viso.

“ No.. non è solo questo.. tu ancora non lo sai, ma io sto cambiando..” riprese Willow,decisa a confidarsi con lui.

 

***************************************

Buffy era in camera sua, distesa sul letto a leggere un libro di scienze per la verifica che si stava avvicinando.

La ragazza doveva conciliare il suo dovere di Cacciatrice e quello di semplice studentessa, e aveva approfittato di quelle ore mentre aspettava Spike per studiare qualche capitolo.

Per farsi perdonare di averlo fatto diventare matto l’ultima volta coi suoi indumenti complicati e delicatissimi, stavolta si era solo messa una T-shirt e le mutandine.

A un tratto, sentì un leggero fruscio di foglie, e prima che potesse affacciarsi alla finestra Spike era già entrato nella sua stanza.

“ Spike, ti ho detto che avevo la casa libera, il che significa.. potevi usare la * porta *!” puntualizzò lei.

“ Uh! Hai ragione, dolcezza.. Beh, che vuoi che ti dica? E’ la forza dell’abitudine!” fece le spallucce lui, mentre lei senza perdere tempo incollava le labbra alle sue.

“ Raggio di sole, sto per dirti qualcosa che  non ti piacerà..” le annunciò lui.

 

( Fine prima parte)

 

A MOMENT OF TRUE HAPPINESS ( Seconda parte) ( NC 17!!!)

 

“ Dru!” dedusse lei, sbuffando e alzando gli occhi.

“ Giusto, lei ha bisogno della cura e l’avrà domani. Oggi ho parlato con Angel..”

“ Tu cosa?”

“ Sì, hai sentito bene, e credo che incontrerà me e Dru domani notte per fare il rituale..” spiegò lui.

“ Dove?” lo freddò Buffy.

“ Se te lo dico, promettimi che non verrai a interferire!” disse lui.

“ Se io non vengo a interferire, promettimi che manterrai la parola data!” ribatté lei.

“ Sai già che farò tutto quello che desideri, quindi.. nessuna chance per me di uccidere Angel?” chiese lui.

“ Non esiste! Farai meglio a comportarti bene, Grande Cattivo, mi sono spiegata?” le impose lei.

“ Affare fatto. Vorrà dire che lo spedirò a Debolandia per un po’, tutto qui..” le assicurò lui.

“ Ad ogni modo, Dru sta meglio ora, le ho dato un sedativo, e così finalmente possiamo tornare ai veri affari..” le sorrise lui.

Stava per baciarla, ma lei si tirò indietro.

“ Non finché non mi dirai il posto!” ribadì lei.

“ E va bene. E’ la chiesa sconsacrata di St. Jimmy, ma ora che lo sai, scordatelo!” le impose lui.

“ Ok, anche se sarebbe carino vederti mentre fai l’incantesimo..” mise il broncio lei.

“ Non esiste, Cacciatrice, è troppo pericoloso. Devo farlo da solo!” insistette lui, e lei annuì, anche se a malincuore.

 

“ Tempo per i baci?” propose lei, innocentemente.

“ Accidenti se sì!”  sorrise lui, schiantando la bocca alla sua, prendendola in braccio e distendendola sul letto, sdraiandosi affianco a lei.

Sentì qualcosa di spigoloso nella schiena e girandosi vide il libro di scienze.

“ Scuola?! Tsk, tsk, tesoro..” scosse la testa lui.

 “ .. quando sei con me, sono altre le lezioni che devi imparare..” ghignò lui, buttando il libro a terra.

“ Allora, mio bellissimo Prof., qual è la materia oggi?” inarcò il sopracciglio Buffy, sfilandogli il giaccone e lasciandolo ai bordi del letto.

“ Chiudi gli occhi..” esclamò lui e lei obbedì, mentre lui prendeva qualcosa dalla tasca del giaccone.

Lei sentì un rumore metallico, avendo già intuito cosa potesse essere, ma lo lasciò fare comunque, mentre lui le accarezzava le spalle, scendendo fino ai polsi.

“ E’ tempo che tu conosca le mie care amiche..” continuò lui, portandole i polsi contro la spalliera di ferro, mentre lei riapriva gli occhi.

“ .. manette!” sorrise lui, ammanettandola da entrambe le parti.

“ Wow, questa è una novità, Prof., e ha tutta l’aria di essere una lezione mooolto interessante.. Ad ogni modo, come farai a spogliarmi senza liberarmi?” gli fece notare lei.

“ Dimmi, passerotto, ci tieni molto a quella maglietta? “ domandò lui, avvicinandosi.

“No, è solo una comunissima..” rispose lei, ma lui l’aveva già squarciata in due.

“ Hey!” protestò lei.

“ Problema risolto!” ghignò lui, baciandola con irruenza.

 

< Temo che la mia relazione con lui mi costerà l’intero guardaroba..> pensò lei, ma quando lui cominciò a dedicarle le sue speciali attenzioni lei capì che ne valeva davvero la pena.

 

****************************************

 

“ E così, stai diventando un strega..” commentò Angel, dopo che Willow gli ebbe raccontato ogni cosa.

“ Già, un vampiro e una strega.. che coppia!” sorrise lei, ma la sua espressione si incupì subito.

“ Angel, fidati, ho la sensazione che questa potrebbe essere la nostra ultima notte insieme.. sento che ti perderò..” spiegò lei, con le lacrime che le scendevano dal viso.

“ No, Will, non importa cosa accadrà, io ritornerò da te.” esclamò lui, asciugandogliele coi baci.

“ Angel, amami!”

“ Io ti amo con tutto il mio cuore che non batte..” rispose lui.

“ Intendo.. fa’ l’amore con me, adesso!” trovò il coraggio di dire Willow, guardandolo dritto negli occhi.

Angel non si aspettava una richiesta del genere.

“ Ne sei sicura, piccola?”

“ Assolutamente sicura, sei tu la persona speciale che stavo aspettando e ti voglio mostrare quanto ti amo..” sussurrò lei, tirandolo per il colletto del giaccone.

Lui le sorrise, passandole una mano tra i capelli e dandole un bacio il più dolcemente possibile, mentre slacciando un bottone dopo l’altro la liberava dalla camicetta rosa.

Senza interrompere il contatto fra le loro labbra, Angel le tirò via la lunga gonna nera, mentre lei gli sollevava il maglione grigio, ma per sfilarglielo dalla testa dovette separarsi da lui per un istante, dopodichè tornò a baciarlo, infilando le mani sotto la sua canotta bianca, e accarezzandogli il freddo petto liscio e tonico.

“ Oh, Will, sul serio, se non sei pronta, non dobbiamo..” esclamò lui, ma lei gli chiuse la bocca con un dito, baciandolo da dietro l’orecchio fino a mento e scendendo giù per la gola.

“ Non parlare, amami e basta!” bisbigliò lei, togliendogli anche la canotta e spingendolo sotto di sé, percorrendogli il suo torace con piccoli baci e morsi, facendolo gemere.

Le sue mani erano arrivate alla  zip dei suoi pantaloni, ma lui la fermò, ribaltando i ruoli.

“ Che cos’è tutta questa fretta, tesoro? Goditi il momento..” sussurrò lui, cominciando a baciarle una spalla, mentre prendeva a piene mani i suoi seni ancora intrappolati nel reggiseno di pizzo bianco che lei indossava.

“ Toglimelo!” lo implorò lei ansimante, e lui le obbedì con grande piacere, stuzzicandole i capezzoli già irrigiditi.

“ Angeeeeeeeel..” gemette lei, reclinando la testa.

Dopo molte altre attenzioni del vampiro, lei non poté più resistere e lo tirò verso di sé, prendendolo per i passanti dei suoi pantaloni.

“ Ti prego..” esclamò lei, e lui capì che era arrivato il momento, permettendole di levargli i pantaloni.

Lei avvinghiò le gambe al suo bacino, volendo annullare ogni distanza fra loro, ma c’erano ancora i loro indumenti intimi a separarli.

Dopo essersi scambiati uno sguardo d’intesa, con una sincronia perfetta Angel e Willow si sbarazzarono rispettivamente dei boxer e delle mutandine e lui cominciò a spingersi lentamente in lei, mentre le loro bocche si incontravano nuovamente.

I loro movimenti incalzarono il ritmo, finché entrambi giunsero all’apice del piacere.

“ Ti amo!” gridò Willow, stringendolo a sé, e graffiandogli leggermente la schiena.

“ Oh, dio, Willow, ti amo così tanto!” esclamò lui, baciandola.

Lei si rivestì parzialmente, e si accovacciò al suo petto, guardandolo con un’espressione estasiata.

Stettero così per qualche minuto, finché lei si addormentò, stremata.

 

Lui la guardava intenerito, ma a un tratto sussultò, sentendo nel cuore un dolore lancinante.

“ Wil..low.. “ la chiamò a fatica lui, ma lei non lo sentì.

Non capendo cosa gli stesse accadendo, Angel si rivestì in fretta e uscì in strada.

 

 

Capitolo 26:  A BITTER CHANGE (Ho preso molto da ‘Innocence’)

 

Il dolore era tanto da impedirgli di camminare dritto, mentre cercava di allontanarsi il più possibile.

 

“Oh, no!” esclamò, accasciandosi a terra

Una prostituta che per quella notte aveva finito il suo giro, gli si avvicinò, chinandosi verso di lui.

“Hey, tu, tutto ok? Vuoi che chiami il 911?” gli chiese, mentre era intenta a fumare una sigaretta.

“No..” rispose lui, alzandosi lentamente. 

“Il dolore se n’è andato!” continuò, in pieno volto della caccia, avventandosi sulla povera sventurata e azzannandola violentemente prima che la donna potesse reagire.

“Mi sento proprio bene!” esclamò lui, gettando il cadavere a terra ed emettendo dalla bocca il fumo che aveva inalato attraverso i polmoni della sua vittima.

“E’ tempo di tornare a casa!” ghignò, allontanandosi.

 

***************************************

Spike e Buffy giacevano nel letto disfatto della ragazza.

Lei si era addormentata da un po’, mentre lui non faceva altro che ammirarla nel suo sonno.

Sentiva che l’alba si stava avvicinando, ma i due erano talmente avvinghiati da rendergli impossibile scendere dal letto senza svegliare la sua amata.

Infatti, al primo gesto, quasi impercettibile che lui fece per scostarsi da lei, Buffy aprì gli occhi.

“Nooo..” si lamentò lei.

“Passerotto, devo andare.. Lo sai.. non posso proprio restare.. anche se lo vorrei così tanto..” le spiegò lui, baciandole i capelli, prima di alzarsi e andare in cerca dei suoi jeans.

“ Amore, mi manchi già..” mise il broncio lei, mentre lui si abbottonava la camicia.

“Anche tu, raggio di sole, ma per ora non possiamo.. e.. sarà anche peggio; domani Dru otterrà la sua cura e questo significherà che recupererà appieno i suoi poteri sensitivi .. e se io faccio l’amore con te dopo ciò, lei se ne accorgerà. Dovremo starci davvero attenti, credo che questa notte/quasi alba sia l’ultima che possiamo passare assieme senza preoccupazioni.. D’ora in avanti, temo che non sarò più così libero di vederti come facevo finora, ci sarà solo qualche breve visita, almeno per il momento..” spiegò lui, mentre lei lo ascoltava, anche se quel discorso non le piaceva affatto.

“ Questo significa che.. tu preferisci lei a me?” chiese titubante, temendo la risposta, ma lui l’avvolse nel suo giaccone, dandole il più dolce dei baci.

“ Non devi nemmeno pensarla una cosa del genere, tesoro, io ho già fatto da tempo la mia scelta, e quella scelta sei tu, Buffy, e non c’è punto di ritorno. Tu per me sei qualcosa di proibito, qualcosa che credevo mi fosse stato negato per sempre.. tu sei il mio sole, Buffy, ed io non potrei mai rinunciare a qualcosa di così bello!” le sussurrò lui, stringendola a sé.

“ E tu sei la mia altra metà, la parte di cui ho bisogno per sentirmi davvero completa, la parte da cui sono sempre stata attratta ma che avevo paura di esplorare.. tu sei la mia notte, Spike!” gli sorrise lei, sfiorando le labbra con le sue, e stringendosi a lui.

“ Non mi lasciare, William!” mormorò lei contro al suo petto, in un sussurro così fievole che solo grazie al suo udito sovrannaturale lui lo poté sentire.

“ Mai, micetta, ma noi dobbiamo farlo, se Dru scopre di noi.. Io la conosco, lei mi punirebbe attraverso il dolore più insopportabile, toccando il mio più debole punto, tu, amore mio..” le spiegò lui, accarezzandole il viso.

“ E’ l’unico modo per proteggerti, a meno che.. Al diavolo! Sai che ti dico? Le dirò tutto prima che lo scopra da sola, e la affronterò direttamente, così non dovrò più continuare ad ingannarla, perché è una cosa che odio davvero fare..” spiegò lui.

“Se tu dici a lei di noi, anch’io dirò a tutti gli altri di noi, basta coi segreti!” sorrise lei, asciugandosi le lacrime che prima le erano scese.

“ Sì, amore, finalmente saremo liberi di stare insieme, ma ora farei meglio ad andare. Aspetta me prima di parlare con gli altri..” la istruì lui, prima di saltare giù dalla finestra.

Fantasticando su lei e il suo bel vampiro che potevano amarsi nel consenso generale, Buffy si riaddormentò felice.

 

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“Bene, Dru, ti risparmierò il meeting con le tue amiche stelle e ti dirò tutto io.. sai.. a volte credi che qualcosa sia per sempre, ma poi non è così..”

Spike si fermò, scosse la testa scontento e ricominciò daccapo.

“Hey, Dru, la vuoi sentire una cosa spassosissima? Pare che ci sia un vampiro che si è innamorato perdutamente di.. nientemeno che una Cacciatrice!!” esclamò lui, scoppiando a ridere.

“E la cosa più divertente è che… “ aggiunse tra le risate.

“.. quel vampiro sono io!” concluse, ma tornò serio e riprovò una terza volta.

“ Dru, ascolta, ci ho pensato su molto e finalmente mi sono reso conto che io non sono abbastanza per te, perché non sono più in grado di amarti come facevo un tempo.. e tu meriti molto di più, quindi… faremo il rituale, questo è certo , ma poi.. credo che le nostre strade si divideranno.. io ti auguro il meglio, e spero che possiamo rimanere comunque amici.. Sì, così è perfetto!” si disse Spike, mentre si incamminava per la fabbrica.

Non gli serviva certo uno specchio per fare le prove, visto che non si poteva vedere riflesso, ma era contento di aver trovato le parole più adatte per lasciare Drusilla.

Il difficile ora era dirgliele sul serio, ma si sentiva pronto, mentre varcava l’ingresso.

Ma la sua determinazione sparì di colpo con lo spettacolo che gli si presentò davanti agli occhi.

“ Spike, indovina chi è tornato a casa?” sorrise Drusilla, avvinghiata come una piovra ad Angelus.

“ Angel!” sbottò Spike, alzando gli occhi irritato, ma gli altri due vampiri scoppiarono a ridere.

“ Tira a indovinare di nuovo, * Ragazzo *!” ghignò Angelus, e dal modo in cui gli si era rivolto, dal suo sguardo freddo e insensibile, ma soprattutto alla vista dei due corpi dissanguati alle spalle dei due mori, probabilmente la loro cena, Spike capì chi effettivamente gli stava di fronte.

“ Angelus..” si corresse lui, sedendosi su un sarcofago.

“ Esatto, Spike. Paparino è tornato dalla sua Principessa!” esultò Drusilla, baciando il suo Sire spudoratamente sotto gli occhi del suo Childe.

“ Tutto canta nella mia testa. Siamo di nuovo una famiglia, e cacceremo, grrrr..” esclamò la vampira, sorridendo ad Angelus per poi andare verso Spike, accarezzandogli il viso e sedendosi in braccio a lui.

“.. e giocheremo.”

A Spike in fondo faceva piacere vederla così allegra.

Ricordava le numerose volte in cui l’aveva stretta a sé mentre lei piangeva disperata perché il suo Paparino le mancava terribilmente, e lui faceva del suo meglio per confortarla  e tirarla su di morale, ma nessuno si era mai preoccupato di quanto questo avesse fatto male a lui.

“ E così, sei tornato, niente più repertorio con l’anima.. e com’è successo?” s’interessò Spike.

“ Voi non mi credereste!” rise lui.

“ Ad ogni modo, della cura che mi dici? Vuoi ancora aiutare, vero?” continuò il biondo, e Drusilla si alzò dal suo grembo, tornando ad abbracciare Angelus.

 

(Fine prima parte)

 

 

  A BITTER CHANGE ( Seconda parte) (Ho preso moltissimo da ‘Innocence’, inutile dirvi che in un certo dialogo qui una persona cambia..)

 

” Paparino ci tiene alla sua Principessa, vero?”, mormorò lei, giocando col suo giaccone.

“ Sì, mia cara, ci tiene,e non vuole che lei stia male. Faremo quel rituale e, Ragazzo, vedi di non fare scherzi!” lo mise in guardia Angelus.

“ Non preoccuparti, amore mio, il mio William è un bravo cagnolino e non barerà ai giochi!” canticchiò la vampira, mentre Spike ebbe il forte impulso di renderli entrambi polvere per il semplice fatto di essere stato chiamato ‘ bravo cagnolino ’, ma riuscì a controllare il suo temperamento, facendo buon viso a cattivo gioco.

“ Non temere, amico, giocherò pulito!” promise lui.

“ Ad ogni modo, concedetemi stanotte. Hmm?” propose il vampiro moro.

“ Che intendi  dire?” si accigliò Spike.

“ Devo prima fare visita a una certa ragazza.. coi capelli di fuoco..” spiegò, sorridendo complice a Drusilla, ma anche il biondo aveva capito a chi si stava riferendo.

“ Sei fissato col far soffrire questa ragazza, vero?” commentò lui.

“ Lei mi ha fatto sentire come un essere umano. Non è il genere di cose che tu perdoni e basta..” rispose l’altro, con un perfido sorriso.

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Willow cominciò a muoversi prossima al risveglio, poco prima delle sette.

Abituata com’era ad andare a scuola ogni mattina, la ragazza aveva ormai la sveglia automatica a quell’ora nel suo organismo.

Ancora prima di aprire gli occhi, sorridendo tese il braccio dall’altra parte del letto, convinta di toccare Angel, ma quando sotto le sue dita sentì soltanto il freddo materasso, spalancò gli occhi di colpo, sussultando spaventata.

“Angel?” provò a chiamarlo, sperando che fosse nei paraggi, ma non ebbe risposta.

Quella situazione non le piaceva per niente, e di il brutto presentimento che già aveva si accentuò ancora di più.

Raccolse in fretta le sue cose, si rivestì ed uscì sconsolata dall’appartamento, ripromettendosi di tornarci alla sera, augurandosi di trovarlo.

 

Una volta a scuola, alla prima occasione prese Buffy in disparte per parlarle.

“ Non ci credo, Will, tu ed Angel * l’avete fatto *!” esclamò Buffy, portandosi una mano alla bocca.

“Sì, ed è stato meraviglioso, ma questa mattina lui non era più là. Buffy, sono così in pensiero!”

“ Non preoccuparti, Will, sono sicura che sta bene, e..” cominciò a rassicurarla la bionda, ma si bloccò a metà discorso, ricordandosi delle parole della Signorina Calendar.

“Che ti prende, Buffy sai forse qualcosa?” chiese l’amica, percependo l’improvvisa agitazione dell’amica.

“ Non solo so, ma ti avrei anche dovuto avvisare prima, l’avrei fatto oggi ma vedo che ormai è troppo tardi.. Ad ogni modo, ieri la Signorina Calendar mi ha detto di dirti che era meglio se tu e Angel ci andavate piano con la vostra relazione.. ma il perché non lo so.. e onestamente neppure lei lo sa..” confessò Buffy.

“ Mi chiedo solo perché! Davvero non capisco come amare Angel possa essere una cosa così negativa.. Voglio dire, tu dormi con Spike, lo tieni nascosto a tutti, e tutto va bene, e lui è * senz’anima *, per carità di Dio!” sbottò Willow.

“ Hey, non te la prendere con me, adesso! Credimi, ci sono delle volte in cui mi sembra che lui abbia più anima di quanto tu possa immaginare, non mi sento in colpa per quello che sto facendo perché io sento che è dannatamente giusto, e cosa più importante, sto per rivelare anche agli altri di lui e me!” ribatté Buffy.

“ Beh, buon per te, ma ora scusami, sono troppo preoccupata, non ce la faccio a restare qui senza fare niente.. tornerò al suo appartamento, e lo aspetterò. Non lo so, può darsi che torni ..” l’avvisò Willow, lasciando l’edificio a metà delle lezioni.. e non era da lei, ma per non farle rischiare una sospensione, Buffy riuscì a coprirla.

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Willow a furia di aspettarlo si era addormentata sul letto di Angel.

Si svegliò poco dopo il tramonto, e dicendosi che era inutile restare lì, stava per alzarsi ed andarsene, quando la porta si aprì e lei gioì nel vedere chi le stava davanti.

“ Angel!” esclamò, correndogli incontro.

“Hey!” rispose Angelus, senza respingerla, nemmeno quando lei lo tirò a sé per baciarlo

“ Oh, mio dio! Ero così preoccupata!” ammise Willow.

“ Non volevo spaventarti..” sdrammatizzò lui.

“ Dove sei andato?”

“ Sono stato in giro..” rimase sul vago il vampiro.

“Oooh, mio Dio..” esclamò lei, abbracciandolo di nuovo.

“ Stavo per impazzire! Tu sei sparito così..” continuò lei.

“Cosa? Ho tagliato la corda!” spiegò lui, piuttosto freddamente.

“ Ma tu non mi hai detto niente, te ne sei andato via e basta..” replicò lei, confusa.

“ Già. Come sei io volessi davvero rimanere lì dopo averlo fatto..”

 

Per un attimo il cuore di Willow smise di battere.

“ C- cosa?”

“ Hai molto da imparare sugli uomini, ragazzina. Anche se credo che tu me l’abbia provato l’altra notte..”

Sempre peggio per la ragazza.

“Che cosa stai dicendo?”

“ Non facciamone una tragedia, okay? Infatti, non parliamone proprio. E’ successo.” continuò lui, sempre più freddo.

“ Io non capisco. E’ stato.. a causa mia?” chiese lei, con un tono dimesso.

“ Non.. sono stata.. brava?”

Per tutta risposta, Angelus scoppiò a ridere.

“Tu sei stata brava. Davvero..” commentò lui, maliziosamente.

“ Credevo che tu fossi una professionista!”

“ Come mi puoi dire una cosa del genere?” gli chiese lei, con gli occhi lucidi.

“ Illuminati un attimo. E’ stata una bella scopata. Questo non significa che dobbiamo farne un affare di stato..” spiegò lui.

“ Ma * è * un affare di Stato!”

“ Cos’è che è? Campane che suonano, fuochi d’artificio, un dolce coro di uccellini?” replicò lui, scoppiando di nuovo a ridere.

“ Andiamo, non è che io non sia già stato là prima..” continuò, muovendosi verso di lei, per darle una carezza sul viso, ma lei si tirò indietro bruscamente.

“ Non mi toccare!” sbottò lei.

Angelus le agitò l’indice davanti, con fare da saputello.

“ Avrei dovuto immaginarlo che non saresti stata in grado di affrontarlo..” commentò, pronto ad andarsene via.

“Angel!” lo chiamò lei.

Lui si voltò e affrontò il suo sguardo supplichevole con gelida impassibilità.

“ Io ti amo..” mormorò lei, con la voce spezzata e le lacrime che le scorrevano lungo il viso.

“ Ti amo anch’io..” rispose lui, per poi darle le spalle.

“ Ti chiamerò!”

Willow poteva solo guardarlo allontanarsi, estremamente depressa e confusa.

 

 

 

Capitolo 27: MY FAULT

( Parole estratte da ‘ The Truth ‘ dei  Good Charlotte ( che quanto ad adorazione ormai per me stanno a pari- merito coi blink-182 e i Greenday!!! E ve ne accorgerete perché userò parecchie canzoni di ‘sto gruppo).. Ehmm c’è il solito problemino cronologico, ma voi siete state così brave a chiudere un occhio la prima volta.. please, fatelo di nuovo! E in più ho preso un mini dialogo da ‘ Innocence’.. )

 

Willow si trascinò fino a casa sua a stento, salì le scale, entrò nella sua stanza, e affondò la testa sotto il cuscino,piangendo a dirotto.

 

< Non può essere, non può essere, non può essere.. > continuava a ripetersi nella sua testa, ma era ben consapevole della dura realtà.

 

Si rialzò, soffiandosi il naso e asciugandosi le lacrime.

Doveva reagire in qualche modo, piangere non serviva a nulla, anche se in quel momento era un impulso che non riusciva a reprimere.

Provò a sollevare la cornetta del telefono, ma prima che riuscisse a comporre per intero il numero di casa di Buffy aveva già riattaccato.

Al momento non le andava di sfogarsi nemmeno con la sua più grande amica.

Lo sguardo le cadde sulla radio.

 

<  Forse un po’ di musica mi aiuterà e mi distrarrà un po’.. > pensò,  accendendola.

 

Si sintonizzò su una stazione a caso, e si ritrovò ad ascoltare una canzone allegra e ritmata che le fece fare un debolissimo sorriso.

Ma presto quella canzone finì, lasciando il posto ad un’altra più lenta.

Le prime note di pianoforte, così gravi e profonde le diedero i brividi, e decise di ascoltarla, ma non sapeva che di certo non l’avrebbe distratta.

 

SO HERE WE ARE. WE ARE ALONE

( E COSI ‘ ECCOCI QUI. SIAMO DA SOLI)

THERE ‘S WEIGHT ON YOUR MIND AND I WANT TO KNOW

( C’ E ‘ UN PESO NELLA TUA MENTE E IO VOGLIO SAPERE)

THE TRUTH, IF THIS IS HOW YOU FEEL

( LA VERITA ‘, SE E ‘ QUESTO CHE SENTI)

SAY IT TO ME IF THIS WAS EVER REAL

( DIMMELO, SE QUESTO E ‘ MAI STATO REALE)

 

< Ecco quello che avrei dovuto dire ad Angel..> pensò lei, prestando ancora più attenzione a quella canzone.

 

I WANT THE TRUTH FROM YOU, GIVE ME THE TRUTH, EVEN IF THIS HURTS ME

( VOGLIO LA VERITA ‘ DA TE, DAMMI LA VERITA ‘, ANCHE SE MI FA MALE ) (2x)

I WANT THE TRUTH , SO THIS IS YOU

( VOGLIO LA VERITA ‘, ECCO CHI SEI)

YOU ‘RE TALKING TO ME, YOU FOUND A MILLION WAYS TO LET ME DOWN

( TU MI STAI PARLANDO, TU HAI TROVATO UN MILIONE DI MODI PER DELUDERMI)

 

<  No, non l’ha fatto, ne ha trovato solo uno proprio adesso, ma vale quanto un milione di modi..>

 

SO, I’M NOT HURT WHEN YOU ’RE AROUND.

( QUINDI, NON SOFFRO QUANDO SEI NEI PARAGGI)

 

<  Beh, questa è una grossa bugia. .>

 

I WAS BLIND, BUT NOW I SEE, THIS IS HOW YOU FEEL

( MI AVEVANO ACCECATO, MA ADESSO CI VEDO. ECCO COME TI SENTI)

SAY IT TO ME IF THIS WAS EVER REAL

( DIMMELO, SE QUESTO E ‘ MAI STATO REALE)

I WANT THE TRUTH FROM YOU, GIVE ME THE TRUTH, EVEN IF THIS HURTS ME

( VOGLIO LA VERITA ‘ DA TE, DAMMI LA VERITA ‘, ANCHE SE MI FA MALE ) (2x)

I WANT THE TRUTH

( VOGLIO LA VERITA ‘)

I KNOW THAT THIS WILL BREAK ME, I KNOW THAT THIS MIGHT MAKE ME CRY

( SO CHE QUESTO MI SPEZZERA ‘, SO CHE QUESTO FORSE MI FARA ‘ PIANGERE)

GOTTA SAY WHAT ‘S O YOUR MIND, ON YOUR MIND.

(DEVI DIRMI CHE TI PASSA PER LA MENTE, PER LA MENTE)

 

<  Sì, mi ha già fatto molto male, quindi può farmene di nuovo.. dicendomi il vero motivo per cui è cambiato.. così di colpo.. Forse è tutta colpa mia.. >

 

I KNOW THAT THIS WILL HURT ME, AND BREAK MY HEART AND SOUL INSIDE

( SO CHE QUESTO MI FARA ‘ MALE, E MI SPEZZERA ‘ DENTRO IL CUORE E L’ANIMA)

 

<  Mi ha detto che mi amava.. invece era tutta una bugia.. >

 

I DON’T WANT TO LIVE THIS LIE

( IO NON VOGLIO VIVERE QUESTA BUGIA)

I WANT THE TRUTH FROM YOU, GIVE ME TRUTH EVEN IF IT HURTS ME

( VOGLIO LA VERITA ‘ DA TE, DAMMI LA VERITA ‘, ANCHE SE MI FA MALE )

I WANT THE TRUTH FROM YOU, GIVE ME TRUTH EVEN IF IT HURTS

( VOGLIO LA VERITA ‘ DA TE, DAMMI LA VERITA ‘, ANCHE SE FA MALE)

 

All’improvviso le tornarono alla mente le parole che Buffy le aveva detto di mattina.

Se Angel non voleva dirle la verità, forse c’era qualcun altro che poteva farlo.

I DON’T CARE NO MORE, NO

( NON M’IMPORTA PIU’, NO)

 

Folgorata dall’illuminazione, uscì di casa senza nemmeno spegnere la radio mentre il cantante urlava le ultime frasi con una disperazione che quasi faceva paura, probabilmente la stessa che aveva nel cuore la ragazza.

 

JUST GIVE ME THE TRUTH, GIVE ME THE TRUTH

( SOLO DAMMI LA VERITA ‘, DAMMI LA VERITA ‘)

CAUSE I DON’T CARE NO MORE

( PERCHE ‘ NON MI IMPORTA PIU ‘)

GIVE ME THE TRUTH CAUSE I DON’T CARE NO MORE, NO!)

(DAMMI LA VERITA ‘ PERCHE ‘ NON MI IMPORTA PIU ’, NO!)

 

*******************************************

“ Avreste dovuto vedere la sua faccia, Non aveva prezzo!” rise Angelus, una volta tornato alla fabbrica.

“ Quindi non l’hai uccisa, vero?” dedusse Spike, cercando di non manifestare il fatto che era contento di quella notizia, ovviamente perché la sua Buffy ne avrebbe sofferto tantissimo se le fosse successo qualcosa.

“ Tu non la vuoi uccidere, vero?” esclamò Drusilla, fingendo di accecare Miss Edith.

“ Tu la vuoi far soffrire..” continuò, sorridendogli.

“.. proprio come hai fatto soffrire me..”

“ Nessuno mi conosce come te, Dru!” mormorò lui, avvicinandosi e tirandola a sé per un bacio.

Questo allarmò Spike.

“ Bleeah, voi due mi disgustate con le vostre smancerie! Credo che me ne’andrò a caccia, ci si vede!” sbottò Spike, uscendo in fretta e furia, molto arrabbiato e Drusilla ne fu felice, credendo che la sua fosse una reazione di gelosia.

Stava per richiamarlo indietro, ma Angelus la distolse.

“ Lascia pure che il Ragazzo se ne vada, dopotutto tu ora hai me..” mormorò lui, riprendendo a baciarla con violenza, e lei si dimenticò completamente di Spike, approfondendo il bacio.

 

In realtà, Spike aveva sì bisogno di cacciare, evitando gli studenti per far felice una certa ragazza, ma soprattutto voleva avvisarla, questa ragazza.

 

**************************************

Willow entrò nella scuola, sicura che fosse ancora aperta, così come era sicura di trovare nel suo ufficio chi stava cercando.

 

( Fine prima parte)

 

 

MY FAULT (Seconda parte) ( Ho stravolto di nuovo qualcosa da ‘ Innocence ‘ ..)

 

Sicuri che nessuno entrasse a disturbarli, la Signorina Calendar e il Signor Giles avevano lasciato la porta aperta, mentre erano impegnati in un bacio appassionato con lui che la premeva sempre più contro la scrivania.

Come videro la ragazza precipitarsi  nella stanza si separarono, sorridendo un po’ imbarazzati e salutandola.

Ma Willow superò l’Osservatore e puntò dritto alla Preside, guardandola in modo tutt’altro che amichevole.

“ Che cosa sa? L’ha fatto lei? Ha cambiato Angel?” sbraitò la ragazza.

“ Per carità di Dio, calmati!” esclamò Giles, stupito di vederla reagire così, avendola sempre considerata come  la più tranquilla e riservata delle ragazze.

“ Di che cosa stai parlando? Io ho solo chiesto a Buffy di dirti di non affrettare le cose con Angel.. allora, lei l’ha fatto?” chiese Jenny a sua volta confusa, mai quanto lo era Giles.

“ Ha detto che lo avrebbe fatto stamattina, perché ieri non ci siamo trovate.. e stamattina era.. troppo tardi..” spiegò Willow, chinando il capo.

“ Oh, no, va male, molto male!” cominciò ad allarmarsi Jenny.

“ Lei sapeva che questo stava per succedere?” continuò ad aggredirla Willow.

“ Non lo sapevo .. con esattezza.. Mi è stato detto..” rispose Jenny in un sospiro, e dopo aver respirato a lungo, proseguì.

“ Oh, Dio! Io sono stata mandata qui per vigilare su di te, dopo che loro hanno scoperto che tu ed Angel vi eravate incontrati. Mi hanno detto di tenerti lontana da Angel. Loro non mi hanno mai svelato cosa sarebbe potuto accadere..”

 

Giles la guardò sorpreso, sentendosi quasi tradito.

“Jenny!”

“ Mi dispiace, Rupert. Ci si aspettava che Angel pagasse per quello che ha fatto alla mia gente..”

“ Ecco l’antica famiglia di cui parlavi!” dedusse Giles e Jenny annuì.

“ E io? Per cosa ci si aspettava che io pagassi?” chiese Willow, con la voce spezzata.

“ Io non sapevo cosa sarebbe successo dopo. Giuro che te l’avrei detto..”

“ Allora, sono stata io, l’ho fatto io!”

“ Credo  di sì, voglio dire.. se tu..” rispose Jenny, ma Giles la interruppe.

“ Io non capisco..” esclamò, a dir poco spaesato.

“ La maledizione. Se Angel raggiungesse la vera felicità, anche un solo momento, perderebbe la sua anima. “

“ C-C che Co- come.. come potrebbe lei esserne la responsabile?” domandò l’uomo.

Willow si scambiò uno sguardo con lui, e lui si tolse gli occhiali per pulirli.

“ Oh..”

“ Oh, no, è colpa mia, è tutta colpa mia!” si maledì Willow, con le mani nei capelli.

“ No, è tutta colpa mia, mi spiace così tanto, non avrei dovuto coinvolgere Buffy, te lo avrei dovuto dire io, no, avrei dovuto dire a tutti voi la verità fin dal primo giorno..” ribatté Jenny, con gli occhi lucidi.

“ Già, avresti dovuto farlo!” commentò freddamente Rupert, guardandola serio per poi uscire dall’ufficio, sbattendo la porta.

Del resto, lui aveva fatto troppe scoperte per quella sera e aveva bisogno di restare un po’ per i fatti suoi.

 

Infatti, Jenny lo capì, e non si azzardò a fermarlo.

Willow era ancora sotto shock, aveva appena compreso appieno il significato di quel terribile sogno: lei aveva ucciso Angel, risvegliando Angelus.

Il senso di colpa la stava divorando.

Jenny le si avvicinò.

“ Se c’è qualsiasi cosa che io possa fare per te..”

“ Lo maledica di nuovo!” la supplicò la ragazza.

“ No. Io.. io non posso. Voglio dire, quelle magie sono andate  perdute da moltissimo tempo, perfino dalla mia stessa gente..” spiegò con rammarico la donna.

“ Lo avete fatto una volta. Potrebbe non essere troppo tardi per salvarlo..” insistette l’altra.

“ Non può essere fatto. Ho paura di non poterti aiutare..” replicò la Preside.

“ Signorina Calendar, io mi fidavo ciecamente di lei, lei era un modello esemplare per me, lei mi sta insegnando la magia.. Ora mi ha deluso confessando chi sia lei in realtà.. Quindi , la prego, non mi deluda ulteriormente!” esclamò Willow, andandosene.

“ Farò del mio meglio per non farlo..” si disse la donna, una volta rimasta sola.

 

*********************************************

Dopo essere andato a caccia, facendo più in fretta che potesse, Spike percorse una strada che ormai conosceva a memoria, si arrampicò sull’albero e picchiettò con una mano il vetro della finestra.

Buffy gli aprì all’istante.

“ Ciao, amore! Allora, gliel’hai detto? E lei come ha reagito?” lo accolse lei con un sorriso speranzoso, mentre lui la guardò confuso, chinando la testa da una lato.

“ Immagino che tu non sappia ancora cos’è successo..” esclamò lui, e fu lei a guardarlo stralunata, interrogandolo con lo sguardo.

“ Non te l’ha detto la tua amica, la Rossa, che ha giocato col suo fidanzatino.. un po’ troppo?” chiese lui.

“ Sì, me l’ha detto stamattina, ed era così agitata che è andata via per tornare a cercarlo..  e sono davvero preoccupata per lei..” commentò Buffy.

“ Fai bene a preoccuparti, perché lui è diventato il maledetto bastardo che era un tempo, in una parola, Angelus è tornato!” le spiegò Spike, e lei trattenne il respiro sconvolta.

“ Oh no, è terribile! Willow è in pericolo, ed è tutta colpa mia, avrei dovuto avvertirla in tempo quando la Signorina Calendar me l’ha chiesto!”

“ Non è in pericolo per ora.. Beh, l’unica cosa che lui le ha spezzato.. è il suo cuore.. Angelus non ha fatto altro che vantarsi per ore.. di come l’ha trattata  male.. Buffy, lui ha intenzione di farle male sul serio, è il peggior modo per farlo è far male a tutti i suoi amici, tu per prima, credo. Quindi, amore mio, fa’ attenzione, ti prego, e non ti azzardare ad affrontarlo, non ora..” la avvisò lui.

“ Oh, Spike, ma questo è un incubo! Povera Willow!”  si disperò Buffy.

“ Lo so, dovrai starle molto vicina, sarà maledettamente a pezzi ora..”

“ E di te che mi dici? Devi fare moltissima attenzione pure tu!” si preoccupò Buffy.

“ Lo so, perciò mi dispiace, ma questo non è maledettamente il momento più indicato per dire a tutti di noi due, tesoro..” spiegò lui, e lei annuì.

“ E. per il rituale?” si interessò lei.

“ Beh, riguardo a quello non è cambiato nulla. Beh, l’unica cosa che è diversa è che non dovrò più trovare una patetica giustificazione con Dru..” commentò il biondo.

“ Che intendi dire?”

“ Beh, lo sai, ci si aspettava che fosse Angel quello che doveva guarirla, così lei ne sarebbe rimasta sconcertata se io non lo avessi ucciso completando il rituale.. Le avrei detto che era perché in fondo, in fondo io sapevo che lei ci teneva a lui e non lo voleva morto sul serio.. ma dubito seriamente che mi avrebbe creduto..” spiegò lui.

 

 

Capitolo 28: MISUNDERSTANDING… ( Piccolo richiamo a ‘ Prophecy ‘, in più  Parole estratte da ‘ Sweetest Goodbye ‘ dei Maroon 5, eh eh , qui niente problemino cronologico, perché non è una canzone che ascoltano i personaggi.. è solo un sottofondo che ho messo io, perché mi sembrava adatto a questa situazione.. giudicate voi..)

 

******************************************** ( Contemporaneamente)

 

Willow era già sotto il portico di Buffy, pronta a raccontarle tutto.

Mise una mano sulla maniglia, e accorgendosi che la porta era aperta entrò.

Salì le scale e attraversò il corridoio, ma prima che potesse entrare nelle sua camera si arrestò, sentendo che Buffy era già impegnata a parlare con qualcun altro, e non ci mise molto a capire che si trattava di Spike.

Aprì leggermente  la porta per sentire meglio quello che si stavano dicendo.

 

“ Invece, così non avrò alcun problema con lui, e sarà meglio! Perciò domani notte, alla chiesa di St. Jimmy finalmente Dru sarà ristorata!” sorrise lui, contento per la sua Sire, ma si rattristò, guardando Buffy.

“ Mi dispiace, tesoro mio, ma da domani sarà davvero dura continuarci a vedere ancora, intendo. Nel * lungo modo * in cui eravamo soliti farlo.. ma non temere. Andrà tutto bene, è solo questione di tempo…” le sorrise, accarezzandole i capelli, prima di salire sul davanzale.

“ Spike?” lo chiamò lei e il vampiro si voltò.

“ Non mi dai nemmeno un bacetto?” mise il broncio lei.

Lui tornò da lei, la strinse fra le sue braccia e la baciò con impetuosità, ma si staccò quasi subito.

“ Non ne ottengo un altro?” rimise il broncio la ragazza, ma lui le fece un dolce-amaro sorriso.

“ E’ meglio di no, raggio di sole. Se assaggio troppe fette.. finirò per mangiarmi tutta la torta!” rispose lui, saltando sull’albero e girandosi un’ultima volta.

“ Io ti amo, Buffy, non dimenticarlo mai!” sussurrò, andandosene.

 

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< E così, in questo modo sarà meglio, ho idea di sapere qual è il modo di cui parlavano, Spike ha intenzione di finire il rituale, uccidendolo. Oh, dio, no!> si allarmò Willow, richiudendo la porta silenziosamente e tornando sotto il portico.

 

Bussò alla porta come se nulla fosse successo, e attese che Buffy scendesse ad aprire.

“ Willow!” esclamò, stringendola in un abbraccio di conforto.

“ So cos’è successo, Spike me l’ha appena raccontato, mi dispiace così tanto!” spiegò la bionda.

“ Oh, Buffy, dimmi che è solo un brutto sogno dal quale mi sveglierò, non può essere vero..” mormorò la rossa, con gli occhi lucidi.

Buffy non sapeva cosa risponderle, e si limitò a guardarla con il più compassionevole degli sguardi.

“ E la cosa peggiore è che sono io la causa di tutto questo, sono io che gli ho chiesto di fare l’amore con me perché avevo un brutto presentimento, e sono io che ho tramutato il brutto presentimento in realtà, mi vergogno di me stessa, Buffy, tu e tutti gli altri fareste meglio ad odiarmi !” esclamò lei.

“ Credimi, Will, io so come ti senti.. ti ricordi del Maestro? Io volevo lasciare la città perché non me la sentivo di affrontarlo.. ma la profezia diceva che il Maestro si sarebbe liberato, perciò rimasi e scoprì di essere io la chiave per la sua liberazione! Quindi, lo vedi, le profezie, i sogni e tutto questo genere di segni sono poco chiari e ti possono confondere. Will, non è colpa tua, tu non sapevi e ci si aspettava che * io * ti dicessi quello che mi ha chiesto di dirti la Signorina Calendar. Quindi,  io sono altrettanto colpevole!” cercò di dissuaderla lei.

“ No, Buffy, anche se tu me l’avessi detto, sono certa che non avrei seguito quel consiglio.. Quindi sono io l’unica povera ingenua responsabile di questo danno!” ribatté Willow.

“ Andiamo, rimproverarti non ti porterà da nessuna parte. Dobbiamo affrontare tutto questo.. non temere, vedrai che tutto andrà bene!” la rincuorò Buffy.

 

< Oh sì, certo, tanto lo so come tu e Spike affronterete tutto questo, tu lascerai che lui uccida Angel.. e ancora peggio, non ne hai nemmeno parlato con me, prima!> pensò Willow con una punta di rancore, ma riuscì a mascherare il tutto.

 

Su sollecitazione della sua amica, davanti ad una tazza di cioccolata fumante, tra una lacrima e un abbraccio di conforto, la rossa raccontò tutto per filo e per segno alla bionda, dalla notte precedente al suo incontro con quello che ormai era Angelus.

 

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Willow era tornata a casa, e Buffy se ne stava in camera sua, accucciata sul letto, stringendo Mr. Gordo, un grosso maiale di peluche, il suo pupazzo preferito di quand’era piccola, e guardando malinconica verso la finestra.

Pensava che solo poche ore prima, Spike aveva fatto capolino da quella finestra, e sapere che sarebbe passato chissà quanto tempo prima che lui potesse farlo di nuovo le metteva la tristezza addosso.

Non sapeva né quando, né come, né tanto meno se si sarebbero riaggiustate le cose, anche perché finché la farsa che lui continuava con Drusilla non avesse avuto termine, loro due non avrebbero mai potuto iniziare ad amarsi senza doversi più nascondere.

 

WHERE YOU ARE SEEMS TO BE

( DOVE SEI, SEMBRA DI ESSERE) 

AS FAR AS AN ETERNITY

( LONTANO COME UN’ETERNITA ‘)

OUTSTRETCHED ARMS AND OPEN HEARTS

( BRACCIA TESE, CUORI APERTI)

AND IF IT NEVER ENDS THEN WHEN DO WE START?

( E SE NON FINISCE MAI, ALLORA QUANDO INIZIAMO?)

 

Ma una cosa la sapeva per certo: qualunque cosa fosse successa, lei non gli avrebbe mai voltato le spalle, non si sarebbe mai schierata contro di lui, ed era sicura che questo in fondo l’avesse capito anche lui.

 

I ’LL NEVER LEAVE YOU BEHIND

( NON TI LASCERO ‘ MAI INDIETRO)

OR TREAT YOU UNKIND

( NE ‘ MAI TI TRATTERO ‘ MALE)

I KNOW YOU UNDERSTAND

( SO CHE TU CAPISCI)

 

Ripensava alla loro ultima notte insieme, ricordava ogni suo movimento, ogni sua carezza, mentre si scambiavano quel dolce addio.. No, lo sapeva che era sbagliato chiamarlo un addio.

 

AND WITH A TEAR IN MY EYE

( E CON UNA LACRIMA NEI MIEI OCCHI)

GIVE ME THE SWEETEST GOODBYE

( DAMMI IL PIU’ DOLCE ADDIO)

THAT I EVER DID RECEIVE

( CHE IO ABBIA MAI RICEVUTO)

PUSHING FORWARD AND ARCHING BACK

( SPINGENDO AVANTI, E CURVANDOTI ALL’INDIETRO) 

BRING ME CLOSER TO HEART ATTACK

( PORTAMI VICINO ALL’ARRESTO CARDIACO) 

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Anche Willow ormai era rincasata, e dopo essersi preparata per andare a letto, indossando proprio quel buffo pigiama con le papere che piaceva tanto ad Angel, invece di infilarsi sotto le coperte si avvicinò alla finestra, appoggiando la fronte al vetro, e guardando fuori la strada avvolta dalla notte.

Cominciò a piovere, e quello non fece altro che aumentare la malinconia che già lei aveva nel cuore.

Continuava ad essere ottimista, a dirsi che non tutto era perduto e sognava ad occhi aperti il giorno in cui il suo Angel sarebbe tornato da lei.

Ma ripensando a quella freddezza, sia nelle sue parole che nel suo sguardo, ormai lei non era più sicura di niente.

L’acqua scendeva sempre più fitta, e le gocce di pioggia si succedevano con la stessa velocità dei battiti del cuore della ragazza, sconvolto da tutti quegli eventi.

 

DREAM AWAY, EVERYDAY

( MI PERDO OGNI GIONO IN FANTASTICHERIE)

TRY SO HARD TO DISREGARD

( PROVO COSI ‘ TENACEMENTE A NON FARE CASO)

THE RHYTHM OF THE RAIN THAT DROPS

( AL RUMORE DELA PIOGGIA CHE CADE)

AND COINCIDES WITH THE BEATING OF MY HEART

( E COINCIDE COL BATTITO DEL MIO CUORE)

 

Lei avrebbe dovuto odiarlo, avrebbe dovuto trattarlo male, lo avrebbe dovuto vedere come un nemico, ma non ci riusciva, era più forte di lei, era sicura che in quell’involucro di pura spietatezza e insensibilità fosse nascosto da qualche parte la persona della quale si era follemente innamorata, e non lo avrebbe mai abbandonato, e non poteva permettere che quel terribile rituale si compisse fino in fondo.

 

I ’LL NEVER LEAVE YOU BEHIND

( NON TI LASCERO ‘ MAI INDIETRO)

OR TREAT YOU UNKIND

( NE ‘ MAI TI TRATTERO ‘ MALE)

I KNOW YOU UNDERSTAND

( SO CHE TU CAPISCI)

 

Inevitabilmente con il pensiero ritornò al loro dolce addio, anche se si augurava con tutto il cuore che quello non fosse davvero un addio.

 

AND WITH A TEAR IN MY EYE

( E CON UNA LACRIMA NEI MIEI OCCHI)

GIVE ME THE SWEETEST GOODBYE

( DAMMI IL PIU’ DOLCE ADDIO)

THAT I EVER DID RECEIVE

( CHE IO ABBIA MAI RICEVUTO)

PUSHING FORWARD AND ARCHING BACK

( SPINGENDO AVANTI, E CURVANDOTI ALL’INDIETRO)

BRING ME CLOSER TO HEART ATTACK

( PORTAMI VICINO ALL’ARRESTO CARDIACO)

SAY GOODBYE AND JUST FLY AWAY

( DI ‘ ADDIO E SOLAMENTE VOLA VIA)

 

Lui non era solo, non lo sarebbe mai stato, e voleva che lui lo sapesse, che lo capisse.

 

WHEN YOU COME BACK

(QUANDO RITORNI)

I HAVE SOME THINGS TO SAY

( HO DELLE COSE DA DIRE)

HOW DOES IT FEEL TO KNOW YOU NEVER HAVE TO BE ALONE

( COME CI SI SENTE A SAPERE CHE NON SARAI IN SOLITUDINE)

WHEN YOU GET HOME

( QUANDO RITORNI A CASA)

 

A volte desiderava che Sunnydale fosse solo una città come tante altre, che i demoni e i vampiri non esistessero, e che lei ed Angel fossero liberi di amarsi come due normalissime persone.

Ma sapeva che un posto del genere esisteva solo nei suoi sogni.

 

THERE MUST BE SOME PLACE HERE THAT ONLY YOU AND I COULD GO

( CI DEVE PUR ESSERE UN POSTTO QUI DOVE SOLO TU ED IO POSSIAMO ANDARE)

SO I CAN SHOW YOU HOW I FEEL

( COSI ‘, IO POSSO MOSTRARTI QUELLO CHE PROVO)

 

( Fine prima parte)

 

 

MISUNDERSTANDING… (Seconda parte)

 

Dopo una notte quasi insonne, Willow si alzò un po’ più presto del solito per andare a scuola un po’ prima.

Le piaceva molto, soprattutto nei momenti di sconforto, stare in biblioteca quando non c’era nessuno nei paraggi, leggendo un buon libro, anche se ultimamente lei preferiva i libri di incantesimi a quelli di scuola.

Era già nel corridoio, quando si accorse che non era l’unica ad aver avuto quell’idea, perché sentì qualcuno nell’aula di informatica.

Si avvicinò ed entrò di soppiatto.

“ Signorina Calendar!” esclamò, stupita di vederla lì.

“ Willow! Non ti aspettavo così presto..” rispose lei, andandole incontro, soprattutto per allontanarla prima che potesse vedere lo schermo del suo PC, ma era troppo tardi.

“ Che cosa sta facendo? Perchè quello non è un programma di informatica! Mi faccia vedere!” disse la ragazza, un po’ bruscamente, cercando di avvicinarsi ulteriormente al computer, ma Jenny le si parò davanti.

“ No, è troppo presto, non puoi vederlo ancora!” ribatté la donna.

“ C’entra con Angel, non è vero? Che cos’ha intenzione di fargli?” l’accusò Willow, guardandola con gelo.

“ Sì, c’entra con lui, ma non è niente di male, credimi..”

“ Come posso crederle dopo tutte le menzogne che lei ci ha raccontato?”

“ Perché sto cercando di rimediare a qualcosa che ho contribuito a rompere..” rispose Jenny, mostrandole lo schermo.

Era diviso a metà, da una parte c’era la foto scannerizzata di un’antica pergamena scritta in una lingua quasi indecifrabile, quasi,  perché dall’altra parte c’era una pagina bianca con l’inizio di una traduzione che per il momento aveva solo poche frasi, ma erano già molto esplicite.

“ E’.. quello che.. penso che sia?” chiese Willow con la voce un po’ tremolante per l’emozione.

“ Beh, sì e no.. Voglio dire… mi chiedo ancora come, ma sono riuscita a trovare un programma che può riuscire a tradurre questo antico rituale che credevo perduto. Ma è un duro lavoro, sono solo all’inizio, e non è molto. In più, posso lavorare con questo programma solo con questo computer qui a scuola, finché non sarà completo non sarò in grado di trasferirlo altrove..” spiegò Jenny, mentre Willow l’ascoltava commossa, ma non era la sola.

Giles era appena arrivato, e sentendo delle voci provenire da quell’aula si era affacciato dallo stipite, assistendo all’intera scena.

“ Sai, ero così mortificata, dovevo fare qualcosa, ma non sarà per niente facile e avrò bisogno del tuo aiuto..” continuò la Preside.

“ Non avrebbe potuto fare una cosa migliore per me, grazie, Signorina Calendar, grazie infinite! Certo che l’aiuterò, anche se non sono così potente.. “ l’abbracciò Willow.

“ Ora farei meglio ad andare in classe, la prima lezione sta per cominciare. Grazie ancora, e mi scusi tanto per ieri e poco prima..” aggiunse la ragazza, uscendo.

Nel corridoio vide Giles, che sentendola si era allontanato.

“ Lei è davvero una donna speciale e lei non può permettersi di perderla, Signor Giles, vada da lei e le parli..” lo consigliò Willow.

“Grazie, ad ogni modo, progettavo già  di farlo..” spiegò l’Osservatore

“ Bene. E comunque, prima che vada, ci sarebbe una cosa che avrei bisogno di sapere..” aggiunse la rossa.

 

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Controllando l’orologio, la Signorina Calendar capì che doveva tornare ad occuparsi solo di faccende puramente scolastiche, salvò il suo preziosissimo programma sul disco fisso, spense il computer e si avviò verso la porta, sussultando quando trovò davanti il Signor Giles.

“ Rupert, ciao.. se sei ancora arrabbiato con me… ne hai tutte le ragioni, so che..” cominciò lei, ma lui la interruppe.

“ Dimmi solo una cosa, quello che c’è stato tra noi.. era una recita anche quello?” chiese lui a bruciapelo.

“ No, Rupert, oh dio, no! Quello che ho provato in ogni secondo che ho passato con te era vero, nel profondo del mio cuore. Non puoi dubitare di questo, Rupert.. Io ti amo, e farò di tutto per riconquistarti..” spergiurò lei,  con gli occhi lucidi, temendo un amaro rifiuto.

“ Jenny, non avresti dovuto mentirmi per tutto questo tempo.. ma so che significa nascondere la propria reale identità, io pure lo faccio ogni giorno.. in più, tu l’hai fatto per proteggere la tua gente, non è certo una cosa per cui ti posso biasimare..” cominciò a spiegare lui.

“ E adesso ho visto tutto, quello che stai facendo per Willow è commovente, sono colpito. Perciò.. credi che tu ed io potremmo ripartire da zero, ed essere sempre sinceri l’una con l’altro d’ora in poi?” propose lui, sorridendole.

Jenny era al culmine della gioia.

“ Oh, dio, Rupert, mi stai dicendo che .. tu mi vuoi ancora?”

Lui non rispose, ma le si avvicinò e le accarezzò lievemente i capelli.

“ Ciao, io sono Rupert Giles.. e sono un Osservatore!” le sorrise.

Lei gli buttò  le braccia al collo.

“ Ciao, io sono Jennifer Janna Calendar.. e sono una zingara..” sussurrò, con le lacrime che le scendevano dalla felicità, prima che lei incollasse le labbra alle sue per un lungo bacio intenso.

 

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Nonostante fosse solo primo pomeriggio, alla vecchia fabbrica abbandonata tre vampiri erano già più che svegli.

Drusilla aveva incatenato da più di un’ora Angelus, lasciandolo a torso nudo e tagliuzzandogli il petto con un coltello, e al vampiro la cosa piaceva.

Un po’ meno a Spike.

“ Dru, tesoro, non scaricargli le batterie, abbiamo bisogno di lui al pieno delle forze stanotte!” le ricordò Spike, un po’ scocciato, dato che prima lei era solita fare quei giochetti con lui.

Ma le cose erano cambiate e il biondo non faceva altro che immaginare di fare quei giochetti con una certa bella bionda Cacciatrice di sua conoscenza.

“ Sto solo giocando, e a Paparino piace giocare..” si giustificò lei, senza nemmeno voltarsi dalla sua parte, intenta com’era a guardare il suo Sire che le sorrideva.

“ Tutto quello che mi fai tu è puro piacere, piccola mia.. e comunque, lo sai, te la farò pagare presto per questo..” gli ringhiò contro Angelus, con fare decisamente sensuale.

“ Non così presto, mio caro, dopo stanotte io sarò più forte, mentre tu sai debole, debole, debole.. Quindi, me ne approfitto adesso finché posso..” rispose lei, mentre percorreva la lama del coltello con un dito, pronta a infierire di nuovo su di lui.

“ Oh, questo è crudele da parte tua!” finse di rimproverarla Angelus.

“ Ma io sono crudele, amore mio..” mormorò lei, baciandolo irruentemente, mentre affondava un altro colpo col coltello, facendolo gemere dal dolore, ma soprattutto dal piacere.

Stanco di assistere a quello spettacolo, Spike uscì dalla stanza, si accese l’ennesima sigaretta della giornata e si augurò che la notte arrivasse al più presto.

 

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Dopo essersi tormentata tutto il giorno se informarsi o meno, Buffy decise di togliersi quella curiosità, anche se aveva promesso di non intervenire affatto.

Entrò in biblioteca, alla fine delle lezioni, aspettando un po’ finché trovò il suo Osservatore da solo.

“ Signor Giles, devo chiederle una cosa.. Lei sa dove si trova la chiesa di St. Jimmy?” domandò lei, con la maggior naturalezza possibile.

“ E’ per quella ricerca, vero?” le sorrise lui.

“ Uh? Quale ricerca?”

“ Andiamo, Willow mi ha detto che il vostro professore di Lettere vi ha chiesto di fare una ricerca su quel posto, quindi mi ha chiesto la stessa cosa..” la informò lui, mentre, agitata come non mai, Buffy aveva capito tutto.

 

 

 

Capitolo 29: IN TROUBLE ( Ho preso molto da ‘ What’s my line II ‘ ( l’Unione fa la forza II) ma non serve dire che è parecchio diverso.. )

 

Dopo aver ottenuto le informazioni di cui aveva bisogno, Buffy si fiondò fuori dalla scuola, correndo a più non posso.

Aspettare non solo la fine delle lezioni, ma anche che Giles fosse libero, le aveva fatto perdere tempo, troppo tempo.

Inutile cercarla a casa, al Bronze o chissà dove altro ancora, Buffy aveva l’assoluta certezza che Willow si fosse recata in quello che per il momento doveva esser il più vietato dei posti per la Cacciatrice.

Ma quando si trattava della sua migliore amica, se lei era nei guai quella promessa non contava più nulla per Buffy.

 

<  Cocciuta di una ragazza. Forse quella tinta per capelli che usa di recente le ha danneggiato il cervello per indurla  a fare una irresponsabile scemenza del genere! Ecco perché si comportava così stranamente stamattina.. sembrava quasi che.. ce l’avesse con me.. ma perché? Uff, Spike stava per risolvere tutto nel modo più tranquillo possibile, invece no, Miss Io- non-mi-fido-di te deve metterci lo zampino! Sono quasi tentata da salvarla per poi poterla uccidere per conto mio! > pensò Buffy, mentre correva in suo soccorso.

 

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Mentre la Cacciatrice doveva ancora raggiungere quella Chiesa sconsacrata, anche se non le mancava molto, Willow era già arrivata.

Quando anche l’ultima campanella era suonata, al contrario della bionda, la rossa era corsa a casa, per avvalersi della poca magia che conosceva e per prepararsi a combattere con determinazione per salvare il suo amore da morte certa… poco importava se il suo amore ormai la odiava.

Fuori dalla chiesa aveva già scorso una dozzina di vampiri di guardia, ma sapeva che non sarebbero stati a lungo un problema.

Con la stessa sicurezza che aveva mostrato la prima volta che aveva finto di essere la Cacciatrice, Willow si preparò ad affrontare i vampiri, mentre nei suoi pugni ben chiusi racchiudeva qualcosa.

“ Hey, dico a voi, sono una cenetta coi fiocchi, vero? Venite qui se volete un assaggio!” li invitò lei, e quelli si precipitarono verso di lei, senza perdere tempo.

Ma lei, che non aspettava altro,  aprì i pugni e soffiò una strana polvere viola su di loro.

“ CON QUESTA POLVERE NEI VOSTRI OCCHI/ CHE IL PIU ’ PROFONDO DEI SONNI VI TOCCHI! “ esclamò lei, e subito dopo aver pronunciato quelle parole li vede tutti cadere a terra, privi di sensi.

Willow si auto-complimentò compiaciuta, entrando nella chiesa.

 

*************************************

La luna era alta nel cielo e tutto era pronto per dare il via.

Spike era sicuro che gli uomini che aveva lasciato fuori avrebbero fatto buona guardia, mentre all’interno con sé aveva tenuto Dalton, che voleva ammirare i frutti delle sue fatiche, e Lucius, per il quale Spike non nutriva una grande simpatia, in quanto lo trovava un po’ troppo ruffiano.

Ripassò bene un’ultima volta la formula, si infilò un guanto, si accertò che avesse tutto l’occorrente e si apprestò ad iniziare.

 

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Buffy era pronta a combattere, immaginando che ci sarebbero state delle guardie di fuori, ma fu sorpresa di vederli tutti collassati a terra.

“ Se Willow è passata di qui, deve aver imparato un nuovo trucchetto!” pensò ad alta voce, mentre estraeva un paletto.

“ Non si sa mai..” si disse, polverizzandoli uno dopo l’altro, per poi addentarsi nella chiesa.

 

***************************************

Spike era troppo concentrato in quello che stava facendo, così come Drusilla e Angelus e i due scagnozzi per accorgersi delle due intruse.

Buffy si era nascosta nella navata laterale a destra e non aveva impiegato molto tempo a scorgere Willow, nascosta nella sinistra, pronta ad intervenire al momento opportuno, mentre la bionda si augurava che lei non intervenisse.

Per quel momento non le restava che rimanere lì ed osservare, cosa che non le dispiaceva affatto, dato che, come voleva lei fin dall’inizio, avrebbe assistito alla performance di un incantesimo del suo adorato, che si trovava al centro della navata principale, vicino all’altare, in pieno volto della caccia, camminando mentre reggeva un porta-incenso.

“ Eligor, io ti invoco, Portatore di guerre, veleni, cose infime, grandi oscenità..” esclamò il biondo, girandosi verso l’altare, dove Angelus e Drusilla erano legati insieme ad una catena che pendeva dal soffitto. La mano destra di Angelus era legata alla catena, sopra la sua testa e la sua camicia aperta lasciava intravedere i segni delle precedenti torture della sua Childe, non ancora guariti, e a Willow quelle ferite non piacevano per niente.

Ma quello che le faceva più male era vedere come lui era perso occhi negli occhi con Drusilla, sorridendole senza prestare attenzione a nient’altro.

 

( Fine prima parte)

 

IN TROUBLE ( Seconda parte) ( Ho preso molto da ‘ What’s my line II ‘ ( l’Unione fa la forza II) ma non serve dire che è parecchio diverso.. )

 

” Eligor, spregevole padrone del decadimento, porta la tua nera medicina..” continuò Spike.

“ Nera medicina..” gli fece eco Drusilla.

Spike posò il porta-incenso  nei pressi dell’altare  e prese la croce di DuLac con il guanto.

“ Vieni..” disse, tenendo alzata la croce al rovescio.

“ Ristora la tua più empia figlia assassina..”

“ Figlia assassina..” ripeté la diretta interessata  con un sorriso estasiato.

Il biondo afferrò la parte a punta della croce con l’altra mano, dando uno strattone ed estraendone un pugnale.

Posò il resto della croce sull’altare.

“ Dal sangue del suo Sire ella è sorta..” disse, prendendo la mano sinistra di Drusilla e sollevandola verso quella di Angelus, e lei la strinse.

“ Dal sangue del suo Sire ella ancora sorgerà!”

Con una mossa rapida Spike infilzò la lama tra le due mani.

“ Accidenti a te, Ragazzo, fa un male infernale!” urlò Angelus.

Una luce accecante rosa acceso cominciò a scaturire dalle loro ferite.

Si diffuse l’energia e la luce si affievolì, fino a diventare un debole brillio, mentre la forza di Angelus cominciava ad uscire da lui per fluire in Drusilla.

Lei si curvò all’indietro, sentendo l’energia del suo Sire scorrere nelle sue vene.

“ Giusto, allora! Adesso, portare all’ebollizione e poi cuocere a fiamma moderata..” ironizzò Spike, soddisfatto del risultato.

 

Willow attese per un po’, ma quando non lo vide fare niente non poté più resistere.

“ Nooo, bastardo, non ucciderlo!” gridò disperata, uscendo allo scoperto e correndo verso l’altare, ma Spike non le permise di avvicinarsi.

“ Niente da fare, Rossa, spiacente, è ancora troppo presto!” le ringhiò contro, spingendola contro il muro, ma non così forte da poterle arrecare un serio danno.

Nonostante si stesse indebolendo progressivamente, Angelus era ancora cosciente e non perse l’occasione per deriderla.

“ Ma guarda chi c’è, la mia ragazza è venuta a salvarmi.. oooh, il mio cuore si scioglie.. non è romantico?” commentò ironico e sprezzante.

“ L’agnello è nella tana del lupo..” canticchiò Drusilla, mentre a poco a poco riacquistava le forze.

“ Peccato che io non voglia essere salvato, ma lo apprezzo. Infatti, ti ringrazierò, Wi. Ragazzo, non ti azzardare ad ucciderla, solo catturala e legala da qualche parte. Appena mi riprendo.. voglio divertirmi un po’ con lei..” ordinò Angelus, ridacchiando a dispetto delle sofferenze che stava subendo.

“ Dolcezza, credimi, se tu sapessi cosa intende lui per ‘ divertirsi un po’ ‘ mi imploreresti di ucciderti adesso..” l’avvisò Spike, indeciso come non mai sul da farsi.

Il vampiro era in un bel pasticcio: se disobbediva ad Angelus, lui e Drusilla avrebbero scoperto tutto, ma se gli obbediva Buffy non l’avrebbe mai perdonato e l’avrebbe odiato per sempre.

 

<  Quasi rimpiango di averle imposto di non venire .. Se solo Buffy fosse qui, fingendo di salvar la sua amica da me.. >

 

Nemmeno il tempo di pensarlo e Buffy uscì allo scoperto, guardandolo con finta aria minacciosa.

Spike era allibito.

 

<  Uh! Beh.. Se solo io fossi immune al sole, alle croci, all’acqua santa e ai paletti..  > desiderò, ma stavolta non ebbe lo stesso effetto.

 

“ Spike! Lasciala stare e veditela con me!” esclamò Buffy, lanciandosi all’attacco.

Iniziarono un combattimento forsennato, almeno questa era l’apparenza, ma il tempo passò ed Angelus rischiava di perdere troppe energie.

Se Spike non lo salvava rischiava di subirsi le ire di tre donne inferocite: Drusilla, per aver ucciso il suo adorato Paparino; Willow, per averle ucciso il suo adorato Angel che sperava sempre di far tornare come prima, e Buffy, per aver fatto un torto alla sua migliore amica.

Sollevando di peso la Cacciatrice, e buttandola a terra, il biondo ossigenato corse all’altare, togliendo il pugnale dalle loro mani, mentre entrambi erano momentaneamente svenuti.

“ Spero che tu ne abbia avuto abbastanza, tesoro..” mormorò a Drusilla.

Vedendo che il pugnale era stato tolto, Willow si sentì più sollevata.

 

Spike tornò a ‘ combattere ‘ contro Buffy, che per sua fortuna aveva avuto la bella idea di spostarsi con Willow in un’’altra stanza, lontano da occhi e orecchie indiscreti.

“ Perdonami, tesoro, lo so che non dovevo venire, ma..”

“ Beh, passerotto, non avrei mai pensato di dirlo ma.. sei arrivata al momento giusto!” le sorrise lui, ma il sorriso svanì subito.

“ Per l’inferno Maledetto! E ora che dovremmo fare? Non ti posso lasciar fuggire così facilmente.. altrimenti loro capiranno tutto.. se poi tieni conto che Dru ha cominciato a sospettare che ci potrebbe essere qualcosa tra te e me..” spiegò Spike.

“ A proposito, come siete riuscite ad entrare?” si interessò il vampiro.

“ Beh, ho fatto addormentare tutte le tue guardie con un piccolo incantesimo…” spiegò la rossa.

“ E così, ora ti sei messa a giocare con la magia? Questa è nuova!” le fece un sorrisetto il biondo

“ Ad ogni modo, le guardie addormentate ora sono .. polvere addormentata..” lo informò Buffy.

“ Cacciatrice!” la guardò lui con aria da rimprovero.

“ Scusa, amore, lo sai.. deformazione professionale!”

“ Beh, streghetta, c’è per caso un incantesimo per tirarci fuori da questo maledetto casino?” si rivolse nuovamente a Willow.

“ No, ma io ho un’idea che potrebbe anche annullare le supposizioni  di Dru… “ rispose Buffy, misteriosa.

 

 

Capitolo 30: IDEAS AND DISAPPOINTMENTS ( Ho preso molto da ‘ What’s my line II ‘ ( l’Unione fa la forza II) ma non serve dire che è parecchio diverso.. )

 

“Cos’hai in mente, micetta?”

“ Te lo dirò mentre lo metto in pratica..” rispose Buffy, incuriosendo i suoi due interlocutori ulteriormente.

“ Will, riusciresti a farlo crollare?” le domandò la bionda, indicandole il grande organo in fondo a quella stanza.

“ Buffy, ma mi ascoltavi quando te ne ho parlato? Mi stai chiedendo un po’ troppo, il massimo che riuscirei a fare è cambiargli colore, ma non credo ti possa essere di qualche utilità….” rispose la rossa, desolata.

“ Non preoccuparti. Spike, potresti chiamare qui uno dei tuoi servi?” continuò Buffy.

“ Sai com’è, c’erano un sacco di vampiri là fuori finché qualcuno di mia conoscenza non li ha tramutati in maledetta cenere!” sbottò lui e lei fischiettò con indifferenza.

“ Non ne hai qualcuno all’interno?” chiese lei.

“ Io ancora mi chiedo che vuoi fare, Cacciatrice…”

“ Credimi,  penso che questa sia l’unica soluzione a questo casino. Ora sei tu che devi fidarti di me, tesoro!” spiegò lei.

“ Sai che lo faccio. Solo dimmi una cosa, il vampiro che sto per chiamare verrà ucciso?”

“Yup!” annuì lei.

“ Bene!” ghignò lui.

“ Lucius, le ho trovate, porta subito le tue maledette chiappe qui  e aiutami!” tuonò, con il tono più autorevole che aveva.

Il servo non tardò ad arrivare.

“ Dimmi, Spike, cosa devo fa..”  ma prima che potesse finire la frase, il biondo l’aveva già spinto verso Buffy.

“ Divertiti, passerotto!” le sorrise.

“ E’ quello che farò!” sorrise lei, prendendo per le spalle il servo e gettandolo a grande velocità verso la base dell’organo.

Come aveva previsto la Cacciatrice, non solo per il forte impatto il vampiro si infilzò nel legno e divenne polvere, ma colpì proprio le fondamenta e inevitabilmente l’organo crollò con un gran fracasso.

“ Fantastico, e adesso? Che inferno maledetto hai risolto così?” commentò Spike, cominciando a innervosirsi perché non capiva.

“ E’ semplice, ora tu vai sotto le macerie e sembrerà che ti ci ho spedito io.. con l’aiuto di una potente strega!” spiegò Buffy, schiacciando l’occhio a Willow.

 

“ Cosa? Non se la berranno mai!” protestò Spike.

“ Lo faranno, dopo una lotta furiosa.. A proposito, perdonami tanto, amore mio, ma questo è solo per il tuo bene!” lo informò Buffy, prima di fargli un occhio nero.

“ Ouch! Per l’inferno maledetto, ragazza, sei impazzita?” ringhiò lui.

Ma non fece in tempo a dirlo che lei gli aveva già assestato un potente calcio nello stinco.

“ Ouch, Cacciatrice, non mi piace maledettamente lo schifosissimo gioco a cui stai giocando..” sbottò, tenendosi la gamba con entrambe le mani, e in risposta ottenne un calcio all’altra gamba

“ Per l’inferno maledetto! Le mie gambe! Non riesco a camminare!” inveì lui.

“ Questo è lo spirito giusto, tesoro, stai entrando nel personaggio!” si complimentò Buffy, aiutandolo a sollevarlo e accompagnandolo in prossimità dell’organo caduto.

“ Andiamo, Spikey, sarai come nuovo nel giro di meno di venti minuti. Ma con Angelus e Dru ti comporterai come se io e Willow ti avessimo seriamente danneggiato… Certo, magari sarebbe perfetto se tu avessi anche metà viso sfigurato..” continuò Buffy, ma si interruppe sentendo il suo ringhio di protesta.

“ D’accordo.. non si può avere tutto, va bene così!” si corresse, mentre lo aiutava a coricarsi sotto i resti, togliendo accuratamente tutti i pezzi di legno appuntiti.

“ Resta qui finché Dru si risveglia, lei ti troverà.. e tu avrai una ragione in più per fingere di odiarmi..” gli spiegò lei.

“ Sai, Cacciatrice, credo che stavolta non avrò bisogno di fingere!” le ringhiò contro lui.

“ Da.. davvero?” lo guardò timorosa lei , e i suoi begli occhi blu si raddolcirono subito.

“ Scherzavo soltanto, amore mio. Te l’ho già detto, per te, qualsiasi cosa, anche far la schifosissima parte del temporaneamente invalido!” le spiegò  lui, e lei si chinò, posando sulle sue labbra un bacio che aveva l’intenzione di essere casto e innocente, ma finirono per farsi travolgere dalla passione.

 

“ Buffy, è quasi mezzanotte.. si potrebbero svegliare da un istante all’altro.. faremmo meglio a d andarcene ora..” l’avvisò Willow, separandola da Spike e tirandola su, mentre i due biondi manifestavano il loro disappunto.

“ Mi spiace, tesoro, vorrei tanto star lì sotto con te, ma non posso.. A presto, stammi bene.. e fa’ attenzione..” lo salutò lei, mandandogli un bacio e allontanandosi con Willow.

 

“ Allora, mi vuoi dire che diavolo c’è che non va in te per averti spinto a fare una stupidata del genere? Hai idea di quello che stavi rischiando” domandò Buffy un po’ bruscamente alla sua amica sulla via del ritorno.

“ Beh.. io ero certa che Spike avrebbe completato il rituale. Vi ho sentito che parlavate ieri sera, e lui ha detto ‘ così sarà meglio ‘. Quindi, ho pensato.. ed ero pure convinta che tu fossi d’accordo con lui..”

“ E non me ne hai parlato? Davvero credevi che potessi farti una cosa così crudele? Willow, sono la tua migliore amica, dovresti avere un po’ più fiducia in me!” ribatté l’altra.

“ Lo so, lo so, ok, ho sbagliato, scusa. Ma cerca di capire, ero così confusa, tutto è successo così in fretta.. non sapevo cosa fare, a chi rivolgermi.. Senti, prova a metterti nei miei panni, cosa avresti fatto tu se fosse stato il tuo prezioso Spike quello in pericolo?” si giustificò Willow, talmente infervorata da quel discorso da non guardarsi più attorno, così come Buffy.

 

“ Che cosa?” esclamò Giles, incredulo.

Lui,la Signorina Calendar e Xander stavano arrivando dalla parte opposta e avevano sentito l’intera discussione.

“ Oh, Dio! Signor Giles, Xander, Signorina Calendar.. ma voi che ci fate qui?” domandò Buffy agitatissima.

“ Prima di andarmene, ho incontrato il vostro professore di Lettere, e quando gli ho chiesto della ricerca lui era perplesso e questo ha reso me perplesso.. Ho chiamato Xander, ho chiesto anche lui della ricerca e abbiamo capito che qualcosa non andava, quindi avevamo intenzione di scoprire cosa sta succedendo…” spiegò Giles, ma poi il suo sguardo si focalizzò su Buffy, che cercava di evitarlo in tutti i modi.

 

( Fine prima parte)

 

 

 

IDEAS AND DISAPPOINTMENTS ( Seconda parte)

 

“ Che diavolo significa ‘ il tuo prezioso Spike ‘? “

“ Sa, io la stavo solo prendendo in giro..” rispose Willow, ma Buffy la interruppe.

“ No, Willow, sono stanca di mentire e ingannare tutti, ho intenzione di dire tutta la verità, ma non vi piacerà nemmeno un po’!” li avvisò la bionda.

“ Io ho incontrato Spike al Bronze, la prima sera che è arrivato in città, pensavo fosse un tipo normale. Così ho mandato Willow ad affrontare un vampiro al mio posto per potermi dedicare a lui..” cominciò a raccontare.

“ Will, tu ci avevi detto che eravate state attaccate!” la interruppe Xander, rivolto alla rossa.

“ Ti posso solo dire che questo è solo l’inizio di una lunga serie di frottole…” rispose lei, facendo segno a Buffy di andare avanti.

“Spike pensava che io fossi un’ordinaria ragazza quindi ha recitato la parte del ragazzo ordinario per un po’, alla fine abbiamo svelato l’uno all’altra le nostre vere identità, ma nonostante ci si aspettava che noi dovessimo cercare di ucciderci a vicenda.. non solo non l’abbiamo fatto ma.. siamo finiti col baciarci, e da quella sera abbiamo continuato a frequentarci..”

“ Allora, la sera ‘ Genitori- Insegnanti ‘..” dedusse Xander.

“ Già. Ma.. no, aspetta! Io non sapevo cosa avrebbe fatto lui, altrimenti  non sarei mai stata d’accordo. E comunque, lui aveva ordinato a tutti i suoi uomini di non uccidere nessuno, giusto per far felice me!” lo informò lei, sbalordendo più di tutti Giles.

“ Davvero lo ha fatto?” si accigliò, togliendosi gli occhiali per pulire le lenti.

“ Proprio così. E sa, voi due avete qualcosa in comune, entrambi siete inglesi e fieri di esserlo, e a nessuno dei due stava molto simpatico Snyder..”

“ Intendi dire che.. “

“ Yup, è stato lui..” gli schiacciò l’occhio lei.

“ Beh, tutto sommato un po’ già mi sta simpatico!” sorrise a stento Giles, ma Xander richiamò l’attenzione.

“ Non è il momento di ridere,, questo! Qui si parla di tradimento, e tu, Will, tu sapevi tutto e non ce l’hai detto!” l’accusò Xander.

“ L’ho scoperto da sola la notte del ricevimento. Ma ho giurato che non avrei mai detto a nessuno ciò che avevo visto e così ho fatto, reggendo loro il gioco.. Beh, finora..” spiegò la rossa, guardando Buffy con aria dispiaciuta.

“ Perciò, le ronde che dicevi di avere ogni sera, le battaglie contro di lui, quegli strani killer che ti hanno attaccato..” esclamò il ragazzo.

“ Sì, Xan, vi chiedo scusa, ma era tutta una messinscena, e riguardo all’ordine.. non è stato lui ad assoldarli, al contrario, lui mi ha aiutato a sconfiggerli, mi ha protetto, perché lui mi ama!” spiegò lei.

“ Buffy, quello che dici non ha alcun senso! I vampiri non sono in grado di amare, e soprattutto non possono amare una Cacciatrice!” ribatté lui, alzando al voce.

“ Invece lui è in grado, lo fa, me lo dimostra ogni volta, e anche io lo amo!”

Quella risposta lasciò Xander imbesuito. 

“ Lui ama te.. e tu ami lui..” ripeté lui, mentre ricollegava i fatti, giungendo ad un’importante intuizione.

“ Oh, mio Dio! Il tuo compleanno! Quando tu sei sparita per ore.. eri con lui, non è vero? Eri con quella malvagia disgustosa cosa morta che tu sei nata per uccidere!” l’accusò lui, ma lei lo fulminò con lo sguardo.

“ Lui * non è * una cosa morta disgustosa, e questi non sono affari di cui dovresti impicciarti, e non c’è niente che puoi dire che mi farà sentire in colpa!” sbottò lei.

“ Voi due potete discutere più tardi, ora diteci, perché diavolo siete andate in una chiesa sconsacrata stanotte?” sbottò Giles.

 

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“ Ditemi che è uno scherzo, non può essere vero!” esclamò Giles, alla fine del loro racconto.

“ Invece, è la verità .. temevo che potessero ucciderlo..” spiegò Willow.

“ Ma è un vampiro senz’anima adesso, non dovrebbe più importarti nulla di lui!” protestò Xander.

“ Credi davvero che sia così facile? La sua anima è sparita,ma non i miei sentimenti per lui, perché io ancora lo a..”

“ No, non ti azzardare nemmeno a finirla quella frase! Voi due.. mi disgustate! Tu già mi avevi deluso quando ho scoperto che ti piaceva un vampiro, sì, ok, uno con l’anima, ma sempre e comunque un pericoloso vampiro così come si è rivelato essere ora… Ma tu, Buffy, non mi sarei mai aspettato che facessi la stessa cosa.. e con uno senz’anima, quello che ha ucciso ben due volte la tua stirpe! E tu, che ti interessi di Angel anche ora che è tornato Angelus.. e entrambe li avete aiutati a guarire una vampira squilibrata.. quando avreste dovuto lasciarli morire entrambi.. Davvero, io non vi riconosco più, me ne vado da qui! E non intendo dire che me ne torno semplicemente a casa.. io lascio la città, almeno per un po’.. ho bisogno di star alla larga da voi due il più possibile!” sbottò Xander, andandosene via senza che nessuno osasse fermarlo.

Del resto, Giles era troppo impegnato a fissare  Buffy col più deluso e amareggiato degli sguardi.

“ Tu hai aiutato un vampiro, tu ti sei innamorata di un vampiro, e non di uno qualsiasi, proprio uno dei più immorali e pericolosi.. e ce l’hai tenuto nascosto per tutto questo tempo… Ma dove ho sbagliato con te?” commentò l’Osservatore.

“ Giles, lei non ne ha nessuna colpa, è il migliore Osservatore che abbia mai avuto e che potrei mai desiderare di avere! Questo non vuole essere un gesto di ripicca, nemmeno una ribellione o qualcosa del genere.. Mi spiace, ma è più forte di me.. so che le fa male sentirlo, ma.. io amo Spike, davvero lo amo..” rispose lei, con la voce rotta dal pianto.

 

“ Willow, forse io sono l’unica che davvero capisce perché tu hai fatto un’idiozia del genere, perché io so che significa essere disperati per amore..” commentò Jenny, sorridendo a Rupert nell’ultima parte.

“ Lo so che ho sbagliato, ma avevo troppa paura di perderlo, soprattutto ora che possiamo aiutarlo.. un momento! Lei ha detto che mi capisce?” chiese Willow sorpresa.

“ Sì, ti capisco,  e  sono ancora dell’idea di aiutarti. Insieme ce la faremo!” la rassicurò la donna.

“ Fare cosa?” chiese Buffy, stupita che l’amica non le avesse rivelato nulla.

“ Hanno intenzione di restituire l’anima ad Angel!” rispose Giles, ma con un certo distacco, perché c’era ancora molta tensione fra i due.

Il cambiamento della sua Cacciatrice non sarebbe stato un boccone facile da mandare giù per l’Osservatore, e sapeva che avrebbe avuto bisogno di una bottiglia di scotch non appena fosse rientrato a casa, la stessa che lo aveva aiutato la notte della lite con Jenny.

“ E’ meraviglioso, ma è anche maledettamente pericoloso. Voglio dire, Spike mi ha detto che Drusilla è molto sensitiva e se vi esporrete troppo lei lo noterà e se lei lo fa.. anche Angelus ne verrà a conoscenza e agirà. Abbiamo un po’ di vantaggio perché Angelus impiegherà qualche giorno prima di riprendersi del tutto, ma non è molto tempo, ci vorrebbe qualcosa per distrarlo..” spiegò Buffy.

“ Forse.. so io cosa fare..” spiegò Willow, incuriosendo tutti, mentre rincasavano.

 

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Nella chiesa Drusilla aveva appena ripreso i sensi e si sentiva più forte che mai.

“ Grazie, amore mio!” sussurrò, posando un bacio sulla bocca di Angelus, che giaceva profondamente addormentato e più esangue del suo solito.

 Lei se lo coricò sulle spalle, mentre chiamava Spike, ma senza ottenere nessuna risposta.

Si aggirò preoccupata di stanza in stanza, finché vide l’organo, le macerie.. e chi ci stava sotto.

Posò delicatamente Angelus a terra, e tolse le pesanti travi per liberare Spike, anche lui privo di sensi.. o meglio, impegnato nell’impeccabile interpretazione di un individuo privo di sensi e semi-paralizzato.

“ Oh, povero il mio caro William. Poi racconterai bene a Mammina cos’è accaduto al suo dolce piccolino..” sussurrò, mentre lo liberava e lo sollevava, posandolo vicino ad Angelus.

“ Non preoccupatevi, miei adorati, la vostra Principessa si prenderà gran cura di voi!” sorrise lei, trascinandoli via con sé.

 

 

 

Capitolo 31: THE ANGELUS ‘ SHOW ( Ho stravolto parecchio da ‘ Passions ‘ )

 

Non era tanto perché fin dal suo risveglio si era ritrovato su una scomoda sedia a rotelle, sfrattato dalla sua stanza che ora Drusilla condivideva con Angelus.

Non era tanto per il fatto che lei si appartava per ore ed ore in stanza col suo Sire, mentre solo una volta ogni due giorni se non di meno sembrava ricordarsi che esisteva anche Spike, e se fosse stato davvero così debole come fingeva di essere probabilmente sarebbe morto di fame.

Non era tanto perché la vampira si stava dedicando completamente ad Angelus per fargli recuperare le forze il più in fretta possibile, portandogli tutte le vittime che riusciva a trovare.

Quello che a Spike proprio non andava giù era la barboncina bianca che gli aveva portato Drusilla da un paio di giorni.

 

<  Ma davvero si aspettava che io me la mangiassi? Lei si prende la sua padrona e a me lascia gli avanzi?! Per l’inferno maledetto, non sono mica uno schifosissimo trita-rifiuti! > pensò Spike furente, mentre la cagnolina abbaiava scodinzolante per attirare la sua attenzione.

 

“ Niente di personale, cosina, ma non sei quello che io chiamo ‘ cena ‘!” borbottò lui, e per tutta risposta lei gli saltò in grembo, alzandosi sulle zampine e leccandogli la faccia, facendolo ridere per il solletico che gli stava facendo.

Drusilla fece capolino dalla sua stanza per vedere cos’era successo.

“ Ti diverti, mio caro?” esclamò, avvicinandosi.

“ Accidenti, no, è solo che soffro il solletico!” spiegò lui, prendendo la cagnolina e mettendola a terra.

“ Non hai fame, hmm? Magari vuoi che ti imbocchi io?” sorrise lei, prendendo la barboncina per le zampe anteriori e agitandogliela davanti.

“ Andiamo, grrr, apri la boccuccia per Mammina!” lo incitò lei.

“ Tu non mi imboccherai come un poppante, Dru!” sbottò lui, girando le ruote della sedia e spingendosi via, ringhiandole contro indispettito mentre lei ridacchiava.

“ Vieni, Raggio di Sole, ti terrò io con me, sembra che tu non piaccia al mio piccolino!” esclamò lei, prendendo in braccio la cuccioletta e accarezzandola.

“ Solo guarda cosa sono diventato Dru, a che cosa quella maledetta Cacciatrice che tu maledettamente sostieni che a me piaccia  mi ha ridotto con l’aiuto della sua amica! Io la odio, la detesto violentemente!” sbraitò lui, alzando gli occhi.

“ Le stelle mi hanno ingannato, mi dispiace se ho dubitato di te, tesoro, ora lo so. La Cacciatrice è cattiva e ha fatto tanto male al mio povero dolce William..” lo commiserò lei, accarezzandogli il viso e chinandosi per dargli un bacino su una tempia.

 

Anche Angelus uscì dalla stanza, avvicinandosi alla sua Childe.

“ Allora, Roller Boy, ti piacciono i tuoi giorni sulla sedia a rotelle? Chi l’avrebbe mai detto? Quella piccola strega è più potente di quanto pensassi.. ma forse sei tu che sei diventato un semolino!” lo derise Angelus, mentre Spike era quasi tentato di alzarsi da quella sedia solo per togliersi la soddisfazione di prenderlo a botte, ma ancora una volta fece buon viso a cattivo gioco.

“ Sembra che tu ora stia meglio, sei tornato ad essere il maledetto rompipalle che sei sempre!” ribatté lui.

“ Logico che sto bene, era inevitabile dopo tutte le amorevoli cure della mia preziosissima infermierina..” sorrise il vampiro moro, tirandola a sé e baciandola, mentre lei ridacchiava eccitata.

Spike guardò Angelus con gelo, ringhiando.

“ Non essere arrabbiato con Paparino, Spike..” mormorò Drusilla, senza nemmeno guardarlo, abbracciata al suo Sire.

Il biondo alzò gli occhi e si allontanò tra varie imprecazioni.

“ Due uomini che litigano per me, sono una ragazza così fortunata!” sospirò Drusilla.

 

In un’altra stanza, lontano da orecchie e occhi indiscreti, Spike si sgranchiva le gambe, mentre si accendeva una sigaretta.

Ripensava al nome che Drusilla aveva dato a quella cagnolina.

 

<  Che ironia! Ma è un altro il raggio di sole che mi manca.. quello che mi ha cambiato così tanto che sto affrontando tutto questo schifosissimo repertorio solo per lei.. per noi.. > pensava lui, tra un tiro e l’altro.

 

Del resto erano passate quasi due settimane dall’ultima rocambolesca volta in cui si erano visti.

 

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“ Tredici!” esclamò Buffy, cerchiando con un pennarello rosso la data sul calendario.

Willow la guardava seduta sul letto dell’amica, con in grembo una gigantesca vaschetta di gelato che le due condividevano in quel pomeriggio che avevano deciso di dedicare ai problemi di cuore.

“ Ma di cosa ti lamenti? Almeno, l’ultima volta voi due vi siete sbaciucchiati come Dio comanda! Invece, sono quindici giorni che non bacio Angel!” ribatté lei, mangiandosi una cucchiaiata.

“ Beh. Quattordici, se contiamo il bacio con Angelus.. ma quello non conta, vero?” aggiunse Willow, mentre l’amica le si sedeva accanto, riempiendo il suo cucchiaio di gelato.

“ E sono..  quindici, no aspetta, l’ultima notte che abbiamo passato insieme non ha voluto farlo.. sono * sedici * giorni che Spike non mi morde! E’ gravissimo!” aggiunse Buffy, mettendosi le mani nei capelli.

“ Sai, in quella chiesa l’ho visto così spaventosamente debole che.. mi auguro di cuore che Drusilla si sia presa cura di lui e l’abbia rimesso in forze.. e questo ti fa capire quanto io sia disperata!” confessò Willow.

“ Invece, io spero che Dru stia il più alla larga possibile da Spike!” ringhiò Buffy, infilzando il cucchiaio nella vaschetta con una violenza tale da spaventare la sua amica.

“ Hey, quel cucchiaio non è un paletto e questo gelato non è un vampiro! A proposito, come vanno le ronde?” s’interessò la rossa.

“ Uhmm, beh, faccio fuori i miei cinque, sei vampiri a notte come sempre, ma per ora non  ho ancora visto Drusilla, sembra quasi che lei sappia come evitarmi…” rispose lei, ma l’altra la guardò poco convinta.

“ Ammettilo, sei tu che stai facendo l’impossibile per non imbatterti in lei!” ribatté lei.

“ Beh, sai, primo, Spike mi odierebbe per sempre se la uccidessi, e secondo.. lei è sensitiva.. quindi, forse potrebbe leggermelo negli occhi quanto io lo amo..” spiegò l’altra.

“ E del rituale che mi dici?” cambiò subito argomento Buffy.

“ La Signorina Calendar ha già tradotto più di ¾ di quella pergamena, e ha detto che domani andrà a comprare gli ingredienti.. ci siamo quasi!” esultò Willow.

 

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“ Allora, sei pronto?” esclamò Drusilla, mentre Angelus si infilava il suo giaccone.

“Sì, tesoro, sto bene ed è tempo che tutti sappiano che Angelus è tornato!” rispose lui, baciandola.

Spike osservava l’intera scena, ma non si preoccupava più di tanto.

Conosceva Angelus e le sue teorie sulla classe che ogni delitto doveva avere, e per il vampiro moro niente aveva più classe di un piccolo pre-avviso.

Angelus uscì, pronto per tornare a caccia, ma soprattutto per far visita a due case in cui sapeva di poter entrare.

“ Cominciamo lo spettacolo!” ghignò.

 

( Fine prima parte)

 

 

THE ANGELUS ‘ SHOW ( Seconda parte) ( Ho stravolto parecchio da ‘ Passions ‘ )

 

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Era mattina, e la sveglia non tardò a suonare.

Dopo qualche minuto di indecisione, Buffy aprì gli occhi e non le piacque affatto lo spettacolo che le si presentò davanti: la testa giaceva a terra, mozzata in modo barbaro, con gli occhi che sembravano fissarla, per non parlare delle altre parti del corpo, sparse un po’ ovunque.. quel corpicino caldo e morbido che le aveva dato conforto nei momenti più difficili.. e che ora non avrebbe mai più potuto stringere a sé.

“ MR . GORDO, NOOOOOOOOOO!! “ si disperò lei, sapendo però che poteva andare molto peggio e ringraziando Dio che sua madre fosse via per lavoro.

Si alzò dal letto, e dalle coperte scivolò un foglio piegato, e quando lo aprì gridò ancora più forte: era un ritratto dai tratti pesantemente marcati di lei che dormiva, e sul retro recava la scritta ‘ Chi sarà il prossimo? ‘.

Non era firmato, ma lei aveva già capito di chi si trattava.

 

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“ Angel.. o meglio.. Angelus.. stanotte è entrato anche in casa mia!”  raccontò Willow, dopo il resoconto di Buffy, mostrandole una busta con all’interno il suo ritratto e la stessa inquietante scritta.

“ Qual’era il suo avviso? Solo il disegno?” chiese Buffy.

“N.. no.. i miei adorati pesciolini.. lui me li ha uccisi tutti, e li ha infilati uno a uno in un filo.. come un specie di collana macabra. Ho ancora i brividi!” spiegò lei, sconvolta.

“ E comunque, ho trovato un incantesimo annulla- invito e la Signorina Calendar mi ha già aiutato a recitarlo stamattina, anche se ha detto che non è difficile e che potevo farlo benissimo da sola.”

“ E tu verrai da me a replicare la tua performance, vero? Mamma tornerà fra due giorni, e io voglio che la mia casa sia sicura!”

“ Non preoccuparti, Buffy, lo farò!” la rassicurò la streghetta in erba.

 

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La Signorina Calendar si era presa una pausa per recarsi al negozio di magia.

Aveva già acquistato tutto l’occorrente, mancava solo l’elemento principale.

“ Ho bisogno di un globo di Thesulah.”

Dal suo sguardo serio, il negoziante capì che non si trattava della solita cliente con la fissa per l’esoterico.

“ Sa, non ricevo molte richieste per queste ultimamente, ne ho solo vendute un paio come fermacarte new age l’anno scorso. Ad ogni modo, lo sa che la traduzione degli annali per il rituale dei non morti è andata perduta. Senza gli annali, il testo che è rimasto è solo un borbottio incomprensibile..” commentò lui, mentre riponeva il globo in una scatoletta.

“ E senza un testo tradotto i globi di Thesulah sono pressoché inutili. Sì, lo so..” rispose lei, pagando e prendendo la scatola.

“ Ma ho trovato un programma al computer per risolvere il problema!” lo informò lei.

“ A proposito, non che siano affari che mi riguardino, davvero. Uh.. che cos’ha intenzione di fare se riesce a decifrare il testo?”

“ Un regalo ad un mio amico..” rispose lei, estraendo il globo dalla scatola.

“ Davvero? E cosa gli regalerà?” domandò il negoziante, sempre più incuriosito.

Lei guardò nel globo ed esso iniziò a luccicare.

“ La sua anima!”

 

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“Oooh .”

Drusilla cominciò a lamentarsi, piegandosi a terra e respirando pesantemente.

“ Dru, che hai, passerotto?” domandò Spike, preoccupato come lo era Angelus.

“ L’aria. Si preoccupa, qualcuno, un antico nemico sta cercando aiuto..”

Angelus e Spike si scambiarono uno sguardo, e il biondo si augurò che lei non si riferisse alla sua farsa.

“.. aiuto per distruggere la nostra casa felice..” continuò lei, appoggiandosi ad una sedia.

“Oooh .”

 

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“ E così, Angelus si è ripreso..” esclamò la Signorina Calendar dopo il resoconto di Willow, nel suo ufficio.

“ Sì, e probabilmente stanotte potrebbe arrecare qualche serio danno..” continuò la ragazza.

“ Ad ogni modo, è tutto pronto?” si informò la donna, e l’altra annuì esultante, lasciando la stanza.

Giles si domandava cosa stessero macchinando quelle due.

“ Perciò, stasera finirò quella traduzione qui a scuola, e ..” cominciò Jenny, ma Rupert la interruppe.

“ Nemmeno per sogno, stasera tu te ne stai a casa, al sicuro.. oppure puoi passare da me ..” propose lui.

“ Credo che accetterò l’invito, ma solo dopo aver compiuto il mio dovere. Se Angelus scopre quel programma e distrugge il computer.. “

“ E se distrugge te? Ci hai pensato?” cercò di farla ragionare lui.

“ Non temere, farò attenzione! Andiamo, Rupert, ci siamo quasi, non mi ci vorrà molto per finirlo.. e devo concluderlo adesso, domani potrebbe essere troppo tardi, te l’ho già spiegato..” insistette lei.

“ Sei testarda, come sempre. C’ è niente che possa fare io per farti cambiare idea?”

“ No, ma io farò qualcosa per rendere felice te.. ci vediamo stasera..”

“ Beh, io tornerò un po’ più tardi del solito, prima Buffy ed io dobbiamo fare un lungo discorso da Cacciatrice ad Osservatore e cercare di riaggiustare le cose..” spiegò lui.

“ Lo so, ma non è un problema, io ho le chiavi!” sorrise lei.

 

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Era sera, tutti avevano lasciato la scuola, ma nell’aula di informatica c’era ancora un PC acceso, dove un programma stava portando a termine il suo lavoro.

“ Ecco. Ecco..” esclamò la donna davanti allo schermo, sorridendo.

“ Questo funzionerà!” commentò, salvando i risultati.

“ Questo funzionerà!” esultò, estraendo un dischetto giallo non etichettato e ponendolo accanto a dei libri sotto il banco.

Contemporaneamente, una stampante aveva iniziato a stampare tutto il testo.

Lei roteò la sedia per guardare la stampante, ma poi alzò lo sguardo e vide Angelus seduto a un banco dell’ultima fila.

Lei si alzò subito dalla sedia.

 

( Fine seconda parte)

 

 

THE ANGELUS ‘ SHOW ( Terza parte) ( Ho stravolto parecchio da ‘ Passions ‘ )

 

“ Tu sei Angelus, che è stato maledetto con un’anima, diventando Angel, ma che poi ha perso settimane fa, ritornando Angelus ancora!” sorrise lei.

“ Credo di conoscerla bene da solo la mia storia!” sbuffò lui, non aspettandosi quella reazione.

“ Angel, come sei entrato qui?” chiese lei, guardandolo incuriosita.

“ Sono stato invitato. L’insegna fuori dalla scuola ‘ Formation trans sicere educatorum’. “

“ Entrate, voi che cercate la conoscenza!” tradusse lei, sorridendo.

Angelus ridacchiò, convinto che entro pochi minuti le avrebbe fatto passare la voglia di sorridere, e si alzò.

“ Che posso dire? Io cerco la conoscenza!” rispose lui, andandole vicino.

“ Angel, ho buone notizie!” sorrise lei, annuendo con la testa.

 

< Perché è così allegra? Ci sono. Quando la gente ha paura, c’è chi piange, chi urla.. questa è uscita di senno, e ora sorride come un’ ebete!> pensò il vampiro.

 

“ Ho sentito. Sei andata a far shopping al locale boogedy- boogedy ..” commentò, vedendo il globo sulla cattedra e sollevandolo.

“ Il globo di Thesulah. Se la memoria non mi inganna, in teoria questo imprigiona l’anima di una persona dall’etere, finché essa non viene trasferita..”

“ Se ti piace, ne puoi comprare una per 20 $ al negozio di magia!” lo informò lei, senza smettere di sorridere.

Il globo iniziò a luccicare non appena lui ci guardò dentro.

Alzò lo sguardo verso la donna, per un istante.

Lei si scostò da lui.

“ Sai cosa odio di più di questi cosi?” continuò Angelus prima di scagliarlo contro la lavagna, facendola esplodere in centinaia di piccoli pezzi e molta polvere, mentre lei emetteva un piccolo urlo.

“ Sono così fragili..” disse lui, sorridendo, ma poi perse il sorriso.

“ Dev’essere quel negozio di articoli scadenti di artigianeria, uh?” chiese lui.

“ Potevi ottenere lo stesso risultato anche senza impiegare tutta quella violenza, bastava metà della velocità che gli hai fatto acquisire!” lo informò lei.

“ Ma a me piace la violenza!” ghignò lui, avvicinandosi al PC e girando il monitor in modo da vederlo.

“ Non smetto mai di sorprendermi di quanto il mondo sia cambiato in soli due secoli e mezzo ..”

Lei aveva raggiunto la porta, ma l’aveva trovata chiusa.

Lui continuava a guardare lo schermo.

“ E’ un miracolo per me. Tu, tu hai messo i segreti per restituire la mia anima.. qui..” commentò, spingendo il computer giù dalla scrivania, facendolo cadere sul pavimento, dove si ruppe e prese fuoco.

Angelus estrasse i fogli dalla stampante.

“ Viene fuori da qui..” continuò, guardando il foglio.

“ ‘ Il Rito di Restituzione ‘ “ lesse ad alta voce.

“ Wow. Questo, questo mi riporta alla mente tanti ricordi..” esclamò, con finto fare nostalgico, mentre cominciava  a strappare lentamente il foglio.

“ Aspetta. Quella è la tua..”

“ Oh, la mia cura?” la anticipò lui, finendo di strapparlo.

“ No, grazie. Ci sono già stato, l’ho già fatto. E il dejà vu non è quello che era solito essere..” commentò, mentre il fuoco aveva catturato la sua attenzione.

“ Mio dio.. che sia il mio giorno fortunato? Il computer.. e le pagine..” disse, buttando le pagine dentro le fiamme.

“ Si direbbe che io abbia preso due piccioni con una fava!” ridacchiò, scaldandosi le mani al tepore del fuoco.

Si accucciò più vicino per scaldarsi ulteriormente, mentre lei stava in piedi vicino alla porta.

Angelus alzò lo sguardo, in pieno volto della caccia .

“ E con la maestrina fanno tre!” ringhiò, alzandosi, mentre lei restava ferma ad osservarlo.

“ Hai cambiato i lineamenti! E’ quello che di solito i vampiri fanno!” commentò.

“ La mia piccola si è occupata di quello stupido negoziante, io me la sbrigherò con te!” ghignò, avvicinandolesi con passo felino, ma la guardò, come se si aspettasse qualcosa da lei.

“ Uh? Per caso vuoi che mi metta a correre?” chiese lei, guardandolo confusa.

Lui era più confuso di lei.

“ Stupida oca, ti darò un assaggio della mia poesia.. “ rispose lui.

“ NON C’E ‘ DIVERTIMENTO/ SENZA L’INSEGUIMENTO!” sbraitò lui, spaccando la porta e lei iniziò a correre per il corridoio a tutta velocità.

“Oh, finalmente! Bene, devo farmi venire un po’ di appetito prima..” disse lui a se stesso, cominciando a seguirla, ma solo a passo spedito.

L’inseguimento durò per qualche minuto, e proprio quando lei fu certa di averlo seminato se lo ritrovò davanti.

“ Bravo. Mi hai trovato. Hai vinto!” sorrise lei, entusiasta.

Lui non gradì quella reazione e decise di chiudere la partita una volta per tutte.

“ Mi dispiace, Jenny..” sussurrò, mettendole una mano sotto il mento.

“ .. questo è il momento in cui esci di scena!” concluse, girandole la testa per romperle il collo, ma fu perplesso nel sentire un rumore.. metallico.

Le scostò i capelli dal collo, deciso a morderla, ma quando lo fece i suoi canini vennero a contatto con qualcosa di più duro di quel che si aspettava.

 

< Plastica?!> pensò, estraendole zanne, mentre sentiva un orribile sapore in bocca.

 

< Olio lubrificante?!>

 

Sputò schifato, mentre si accaniva contro quello che ormai aveva capito che era solo un robot.

“Grrr! Quella stronza mi ha imbrogliato, e io ho abboccato come un babbeo!” ringhiò, staccandole testa, gambe, braccia e facendola a pezzi.

“ Pagherà per un affronto del genere, tutti loro pagheranno!” spergiurò, andandosene col più nero dei rancori.

Le vittime della sua caccia quella notte avrebbero incontrato una sorte avversa, infame e crudele.

 

**********************************

Rupert entrò in casa, sorpreso di sentire una musica classica che proveniva dallo stereo in camera sua, mentre le scale erano cosparse da una scia di petali, e sul tavolino c’era appoggiato un biglietto che lo invitava a salire.

Seguì quell’invito, ma solo dopo aver preso dal frigo una bottiglia di vino a due bicchieri, più una rosa che stava in un vaso.

Salì le scale e aprì la porta della sua camera, trovando distesa sul letto Jenny, che indossava una lingerie porpora molto sexy e gli sorrideva ammiccante.

“ Te l’ho detto che ti avrei reso felice stasera!” spiegò lei, avvicinandosi e prendendo la bottiglia e i bicchieri, posandoli sul comodino, per poi prendere la rosa fra i denti.

“ Oh, amore, ti chiedo solo di disobbedirmi più spesso.. se questo è il risultato!” mormorò lui, squadrandola da capo a piedi, prima di stringerla fra le sua braccia e baciarla selvaggiamente 

“ Com’è andata la chiacchierata con Buffy? Avete sistemato le cose?” si interessò lei, mentre lui la stendeva sul letto, togliendosi il cappotto e la giacca.

“ Sì, beh.. più o meno. Anche se non sono ancora completamente d’accordo. E di te, che mi dici? Te ne sei andata via presto dalla scuola?” chiese a sua volta lui, mentre lei gli toglieva la camicia.

“ A dire il vero, io nemmeno ci sono andata stasera a scuola. Ma è una storia lunga, e domani Willow e io vi racconteremo tutto, ma adesso..” mormorò lei, girando l’interruttore per rendere le luci soffuse.

“.. pensiamo solo a noi!”

 

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La mattina seguente si erano alzati tutti prestissimo per arrivare a scuola prima degli altri, e sul corridoio vicino alle scale videro il robot.. o il poco che ne rimaneva.

“Oh, mio Dio! E’ quello il trattamento che mi avrebbe riservato!” esclamò Jenny, rabbrividendo e stringendosi a Giles.

“ Beh, io presumo che sia solo una sua reazione iraconda dopo aver scoperto il vostro trucchetto! A proposito, Willow, dove hai trovato quel robot? Non dirmi che.. l’hai creato con la magia!” si preoccupò lui.

“ Mi prende in giro? Non potrei mai arrivare a una cosa tanto complicata! Qualcuno l’ha costruito per me..” spiegò la rossa.

“ Chi?” si interessò Buffy.

“ Giusto. Non l’hai detto nemmeno a me ancora!” aggiunse Jenny.

“ Beh, Signorina Calendar, so ricorda di Warren, quel ragazzo che lei voleva che io aiutassi in Lettere e Storia? Beh, fin dal primo giorno in cui sono andata a casa sua, ho notato che quella ragazza che lui ha detto che era la sua fidanzata.. era troppo allegra, troppo obbediente, troppo.. falsa. Avrei scommesso che fosse un robot.. e avevo ragione, lui ha confessato ogni cosa. Quindi, Buffy, quando tu hai parlato di un diversivo per distrarre Angelus, ho pensato che quella poteva essere la soluzione ideale. Ne ho parlato solo con la Signorina Calendar , perché meno persone sapevano e meglio era. Lei mi ha dato foto e informazioni su di lei, e in meno di una settimana l’ho convinto a costruirmi la sua versione robot per me, e lui ha fatto un lavoro coi fiocchi!” esultò Willow.

“ Come l’hai convinto?” domandò Buffy.

“ Semplice, col ricatto, se lui non l’avesse fatto avrei detto a tutta la scuola chi è , o meglio, cos’è in realtà la sua fidanzata!” ghignò lei, mentre si recava con Jenny nell’aula di informatica.

Gli altri le raggiunsero dopo essersi sbarazzati dei resti del robot, per non destare sospetti.

“ E’ il momento di verificare se ha davvero eseguito tutte le istruzioni…” commentò la donna, mentre guardava i rottami del PC.

“ Fantastico, l’ha fatto!” esultò Willow, estraendo da sotto il banco quel dischetto giallo di cui Angelus non si era minimamente accorto.

“ Lei ha salvato il programma qui dentro e l’ha nascosto dove ci aspettavamo che lo nascondesse! Bene, magari ci vorrà un po’ per aprirlo su un altro computer, ma sono certa che ce la faremo!” continuò Willow, con un entusiasmo senza precedenti.

 

 

 

 

Capitolo 32: I MISS YOU...  ( Ho preso qualcosina da ‘ Passions ‘ e c’è un piccolo accenno a ‘ Bothered, Bewitched and Bewildered ‘ ( ‘ Caccia all’uomo ‘ ) ( Ho preso qualcosina da ‘ Becoming I ‘ ( L’inizio della storia I ) ))

 

************************** ( Contemporaneamente)

Erano già le sei di mattina.. e ancora Angelus non si vedeva.

Spike aveva tentato di convincere Drusilla ad andare a dormire, ma lei non aveva voluto saperne, e attendeva fiduciosa alla soglia.

 

<  Beh, però quando io ero intrappolato in quella maledetta gabbia fino all’alba tu dormivi placida e tranquilla!> pensò Spike innervosito, alzando gli occhi, mentre attendeva con lei, finché videro una figura familiare delinearsi all’orizzonte.

 

“ Oh, Angel!” esclamò, sorridendogli, mentre lui non sembrava avere alcuna voglia di sorriderle.

“ Dove sei stato? Il sole è quasi sorto, può essere molto doloroso..” mormorò lei, per poi guardare Spike.

“ Eravamo preoccupati..” spiegò la vampira.

“ No, non lo eravamo!” chiarì subito il biondo.

“ Devi perdonare Spike, è solo che è un po’ irascibile stanotte, non esce più molto ultimamente…” si scusò lei per lui.

“ Non me ne potrebbe fregare di meno, del resto sono anch’io parecchio irascibile, è stata una notte da dimenticare, ho ucciso e mutilato chiunque sulla mia strada.. ma non chi volevo..” spiegò il moro, incuriosendo gli altri due.

“ Cosa? Non ti sei divertito con la Zingara?” domandò Spike, confidando in una risposta negativa per la gioia della sua Cacciatrice.

“ No, quella stronza m ha ingannato con una sua versione robot nella scuola, ed io ero sicuro che fosse lei..” ammise lui, ringhiando dal nervoso, mentre Spike dovette controllarsi per non scoppiare a ridergli in faccia, dato che a giudicare dal suo umore burrascoso non era proprio il momento di stuzzicare il suo Gran Sire, ma si fece un appunto mentale di prenderlo in giro per decenni non appena le acque si fossero calmate.

“ Beh, lei poteva scegliere tra la sua vita e la mia cura, ha preferito vivere, ma l’incantesimo di restituzione è perduto per sempre..” ridacchiò lui, a anche Drusilla rise con lui, ma a un tratto si fermò.

“ Non lo so.. l’aria.. si preoccupa ancora.. quindi..” lo avvisò  lei, ma lui le ringhiò contro , strattonandola bruscamente.

“ No, Dru, non voglio sentire una sola parola  sulle tue fottutissime aria, Luna, stelle e chissà che altro! Ho distrutto l’unico PC che aveva dentro quella cura e ho bruciato le pagine che aveva stampato.. sono cenere, lo capisci? CENERE! E la cenere non può tornare indietro! Fine del discorso!” tuonò lui, e lei annuì un po’ spaventata, guaendo.

“ Ma quello che è peggio è che volevo fare un’altra visita alla mia cara ragazza e alla sua amichetta Cacciatrice, ma quelle hanno annullato l’invito, che stronze!” ringhiò lui.

“ Sembra che qualcuno abbia cambiato la serratura e tu non hai una copia delle loro chiavi!” ridacchiò Spike, innervosendolo di più.

“ Cattivo,Spike, fa’ il bravo con Paparino, ha avuto una giornataccia!” lo rimproverò Drusilla, avvicinandosi al suo Sire.

“ Che ne dici di lasciare che ti tiri io un po’ su di morale e ti faccia dimenticare tutte queste brutte cose?” gli sorrise lei maliziosa, mordicchiandogli il collo.

“ Perfetto, tesoro, e io ti racconterò ogni cosa sulle persone che ho ucciso stanotte, in ogni più oscuro particolare!” mormorò lui, sollevandole il mento e baciandola, mentre lei lo tirava con sé nella loro stanza.

“ Beh, Ragazzo, sembra che qualcuno stia per divertirsi con lei mentre tu ti divertirai.. con le tue ruote!” lo derise Angelus, allontanandosi con in braccio una ridacchiante Drusilla.

Nel giro di mezz’ora le grida estasiate dei due vampiri mori riecheggiarono per tutto l’edificio.

 

“ ‘ Tu sei la mia dolcezza, tu sei il mio piccolino e Mammina ti ama, tu sei il mio adorato, il mio prezioso.. ‘ “ le fece il verso Spike, gironzolando avanti e indietro, mentre finiva di bere il suo bicchiere di sangue, per poi spaccare il bicchiere contro la parete.

Quanto gli mancava andare a caccia! Sapeva che presto non avrebbe più saputo resistere.

“ Se penso a tutti gli anni che ho trascorso al tuo fianco, aspettando che tu guarissi.. Per l’inferno maledetto! Dru, comincio a pensare di aver sprecato gran parte della mia esistenza!” borbottò lui tra i denti, mentre si accendeva una sigaretta.

“ Ad ogni modo, non me ne frega un maledetto niente,  ho trovato qualcosa di molto meglio..” mormorò, pensando alla sua bionda Cacciatrice.

Quella era un’astinenza ben più forte di quella da caccia.

 

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I giorni passarono inesorabili, senza rilevanti cambiamenti.

Spike con gli altri due aveva finto qualche debole miglioramento, per non insospettirli troppo, non che loro gli prestassero molta attenzione comunque.

Invece di passare S. Valentino con la sua adorata Buffy, si era ritrovato a dover fare un regalo a Drusilla per farla sentire amata e ambita; ma la vampira non aveva più degnato di uno sguardo la meravigliosa collanina che lui stava per allacciarle, dopo che Angelus era rientrato, portandole un cuore umano.

 

< Volgare, prevedibile.. e manca di poesia!> aveva pensato Spike, alzando gli occhi e lasciandoli soli.

 

Quanto a Willow e Buffy, loro quel giorno lo avevano passato  chiuse in casa della rossa a divorarsi sconsolate mezza dispensa.

“ S. Valentino è un giorno insulso che non sarebbe mai dovuto esistere. Quando sarò una strega potente abbastanza inventerò un incantesimo per far sparire questo giorno insulso!” spergiurò Willow.

“ Sai meglio di me che se ora fossimo fra le braccia di certi due vampiri tu inventeresti un incantesimo che tramuti ogni giorno in S. Valentino!” ribatté Buffy, andando nella  cucina dell’amica.

“ Vuoi ancora del gelato, o della pizza o del cioccolato?” urlò da lì.

“ Tutto!” rispose la rossa con un sospiro infelice.

 

E com’è facile immaginare, quella sera, durante la sua ronda, evitando accuratamente i posti in cui avrebbe potuto imbattersi in Angelus e Drusilla, non aveva reso la non-vita facile ai vampiri che aveva incontrato sulla sua strada.. soprattutto quelli in coppia!

 

( Fine prima parte)

 

 

I MISS YOU...  ( Seconda parte)

 

 

Nonostante il testo del rituale fosse salvato, riuscire ad aprire quel dischetto era più difficile del previsto.

Ma la Signorina Calendar e Willow continuavano a provare imperterrite e fiduciose, del resto  per quelle due Regine dell’informatica il computer non aveva segreti.

 

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Una notte, Drusilla rientrò dalla caccia, più su di giri del solito, e Spike se ne accorse.

“ Che c’è, tesoro?”

“ La Luna ha iniziato a sussurrarmi..” rispose lei, chiudendo gli occhi e spingendo la testa all’indietro.

“ Tutta una sorta di cose spaventose..”

Angelus rientrò in quel momento, avvicinandosi a lei.

“ Beh, che cosa diceva? Cosa ti ha detto la Luna?” chiese lui, stringendola a sé.

“ Hai avuto una visione? Sta per arrivare qualcosa?”

“ Oh sì, qualcosa di terribile..” sorrise lei, per poi bisbigliargli qualcosa all’orecchio, ma questo non impedì a Spike di sentire.

“ Dove?”  domandò Angelus.

“ Al museo. Una tomba..” sorrise lei.

“.. con una sorpresa dentro!”

Lui la guardò affascinato, mettendole una mano sopra la testa.

“ Tu riesci a vedere tutto ciò nella tua testa?”

“ No, citrullo, l’ha letto sul giornale del mattino!” sbottò Spike, mostrandogli il giornale, che l’altro prese fra le mani.

“ Oh mio dio..” esclamò mentre leggeva il titolo in prima pagina.

 

‘ MISTERIOSO OBELISCO DISOTTERRATO ‘ e un sottotitolo ‘ GLI SCAVATORI SCOPRONO ANTICO ARTEFATTO ‘

 

“ E’ quello che mi è sussurrato..” dichiarò Drusilla.

Angelus la guardò.

“ Oh, sì, non preoccuparti, tanto. Presto smetterà..” la informò e poi guardò anche Spike.

“ Presto griderà!” gli sorrise.

Drusilla restò a bocca aperta, dandogli un buffetto scherzoso sulla guancia.

Spike decise che era arrivato il momento di rivedere una certa Cacciatrice.

 

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Al tramonto attese che gli altri due uscissero per la loro caccia, e sicuro di rientrare prima di loro, conoscendo a menadito i loro orari, uscì anche lui.

Si recò in un posto che sapeva per certo fosse il più sicuro,  percorrendo una strada che non attraversava più da troppo tempo.

Sorrise quando vide che la finestra era aperta.

Salì sull’albero e saltò sul davanzale il più silenziosamente possibile.

Buffy era seduta alla scrivania, dandogli le spalle mentre studiava un libro.

Lui non resistette alla tentazione di coprirle gli occhi con le mani.

“ Tesoro, sono a ca..” ma prima che potesse finire la frase, l’istinto della Cacciatrice era già prevalso e senza curarsi di chi fosse, lei l’aveva già ribaltato, facendolo cadere sul letto.

“ Cacciatrice, non cambi mai!” ridacchiò lui, per poi trovarsela addosso non appena si era accorta di chi ci fosse nella sua stanza.

“ Spiiiiiiiiiiiiiiike, Spiiiiiiiiiiiiiiike, amore mio, sei davvero tu?” esclamò, mettendosi a cavalcioni su di lui e coprendogli il viso di baci mentre se lo abbracciava stretto.

“ No, sono solo un tipo che gli assomiglia molto, e lui non sarà felice quando gli dirò che cosa stai facendo..” scherzò lui, guardandola con finta aria di disapprovazione.

“ Beh, allora digli anche che lui mi manca così tanto che fa male, che questo mese senza di lui è stato orribile, che spero tanto che lui stia bene, ma soprattutto.. dagli questo da parte mia!” e dicendolo incollò le labbra alle sue per un bacio selvaggio ed irruente.

“ Uh! Ehm.. non ho capito bene l’ultimo messaggio.. potresti ripetere?” alzò il sopracciglio lui, prima che lei lo baciasse di nuovo, con più trasporto di prima, se possibile.

 

Lui si staccò, sorridendole e accarezzandole i capelli.

“ Mio raggio di sole, mi sei mancata così tanto.. la tua voce, il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi riccioli d’oro..” mormorò stringendola a sé, occhi negli occhi.

“ Ti è mancato anche il mio sangue? Perché a me mancano così tanto le tue zanne..” mormorò lei, scostandosi i capelli dal quel collo su cui ormai tutti i suoi segni erano guariti completamente.

“ Davvero, amore?” sorrise lui, fissandole il collo con desiderio, sentendo l’esigenza di lasciarle il suo marchio ancora una volta.

“ Davvero. Perciò.. Lo so che non possiamo fare l’amore perché sarebbe troppo rischioso..” spiegò lei, imbronciandosi.

“.. ma solo un morso.. non ci vorrà molto .. e tutti e due ne abbiamo bisogno, non dire di no..” insistette lei, con voce sensuale, felice di sentirlo emettere un ringhio sommesso.

“ Passerotto, lo sai che se vai avanti così quest’anno non vincerai il premio ‘ Miglior Cacciatrice Ligia al Dovere ‘?” le sorrise lui, scivolando nell’altro volto e passandosi la punta della lingua sulle labbra,divertito.

“ Io non voglio nessuno stupido premio, voglio solo il mio vampiro!” rispose lei, e senza bisogno di altre parole il suo vampiro la morse, cominciando a bere da lei, gemendo mentre la sentiva gemere contenta.

Ma il più contento era lui e glielo dimostrò alla fine, mentre le leccava le due piccole punture per lenirle.

“ Questa è una delle cose che mi mancava di più: il mio tenero adorato micetto che fa le fusa!” sorrise lei, baciandolo anche se il suo demone era ancora in superficie.

“ Con te.. sempre.” mormorò lui tra i baci, tornando al suo aspetto umano.

“ Sai, tesoro, quella notte io sono riuscita a vedere l’intero rituale, e .. sei incredibilmente sexy quando fai gli incantesimi.. “ sorrise lei, guardandolo con un pizzico di lussuria, mentre gli accarezzava le spalle attraverso il suo morbido giaccone.

“ Vorresti forse insinuare che ci sono dei momenti in cui * io * non sono incredibilmente sexy?” domandò lui, fingendosi offeso, prima che lei lo tirasse a sé per l’ennesimo bacio rovente.

 

“ Ad ogni modo, a cosa devo questa piacevolissima visita a tuo rischio e pericolo?” domandò lei, staccandosi.

La ragione sembrò ritornare a dominare la mente del vampiro.

“ Per l’Inferno maledetto, è vero! Io sono qui per un motivo ben preciso. Lo vedi l’effetto che mi fai? Dieci minuti con te e perdo la testa!” sorrise lui, per poi farsi più serio.

“ Angelus e Dru stanno macchinando qualcosa, qualcosa che ha a che fare con un artefatto arrivato in questi giorni al museo.. quindi, avvisa il tuo Osservatore, è in arrivo qualcosa di davvero terrificante. “

“ Ora è fuori con la Signorina Calendar.. ma sarà la prima cosa che farò domattina!” promise lei.

“ Bene. Ti farò sapere non appena ne saprò di più. Con loro due fingerò di essere guarito completamente, così posso camminare di nuovo, uscire e raggiungerti durante una delle tue ronde..” spiegò lui, alzandosi dal letto.

“ Ora , devo andare, tesoro mio. Ad ogni modo, quando tutto sarà finito mi dovrai raccontare per bene cos’è questa storia del robot!” aggiunse lui, mentre lei a malincuore lo accompagnava al piano di sotto, perché per una volta lui aveva deciso di usare la porta.

“ Ciao, William, spero tanto di rivederti presto!” lo salutò lei sulla soglia, con un ultimo bacio.

“ Anch’io, Buffy!” rispose lui, ma sia i sensi del vampiro che quelli della Cacciatrice li misero all’erta su alcune presenze indesiderate.

Infatti, pochi secondi dopo, fecero la loro comparsa cinque vampiri.

“ Tu.. cammini, e tu e la Cacciatrice state assieme! Sei uno sporco traditore!” esclamò uno di loro, attaccandolo, ma incontrò soltanto il paletto che Buffy aveva già lanciato a Spike.

I due biondi impiegarono pochi minuti per liberarsi di quegli scocciatori.

“ Questi sono servi di Angelus, devono avermi seguito stanotte di loro spontanea volontà.. .. e c’è mancato poco che lui scoprisse tutto!”  spiegò Spike, mentre rendeva polvere anche l’ultimo vampiro.

 

“ Ma.. ma.. quell’uomo.. Quell’uomo è  esploso!” esclamò Joyce, scendendo dalla sua Jeep, rientrando da una serata a casa di un’amica.

 

 

Capitolo 33: TOO LATE ( Ho preso qualcosina sia da ‘ Becoming’  I che II)

 

” Buffy. Cos’era.. quello? Cos’ha appena fatto William? Perché. Cosa.. come?” commentò la donna, più confusa e spaventata che mai.

“ Credo che sia arrivato il momento di fare una lunga chiacchierata!” alzò gli occhi Buffy, facendo segno a Spike di restare lì ad aiutarla e lui accettò, costatando che in fondo aveva ancora un po’ di tempo.

“ Mamma, questo mondo è più pericoloso di quanto tu possa immaginare , ci sono demoni, vampiri e ogni altro genere di mostri, e io devo combatterli ogni notte perché io sono la Prescelta!” cominciò a spiegare la ragazza.

“ Tesoro, ma che stai dicendo? Tu non sei una combattente!” ribatté la donna, incredula.

“ Oh sì che lo sono, e non l’ho scelto io, è il mio destino, sono stata chiamata per farlo!”

“ E tu non ti puoi.. ‘ licenziare ‘? “

“ No, mamma, non è così facile, non è un lavoro per cui ho fatto domanda, è questo ‘ lavoro ‘ che ha assunto me.. faccio tutto questo genere di cose da anni ormai, e tu non ti sei mai accorta di nulla.. io che tornavo a notte fonda, tutti i miei vestiti sporchi di sangue che hai lavato innumerevoli volte.. “ continuò lei.

“ Dimmi che stai scherzando, non puoi parlare seriamente! Andiamo, tesoro, i demoni  e i vampiri non esistono, è solo la tua fantasia, temo che tu abbia bisogno di farti vedere da un dottore ..” commentò la donna preoccupata.

“ Spike, per favore, mostraglielo!” gli chiese Buffy e lui la guardò per chiedere una silenziosa conferma che fosse proprio ciò a cui pensava lui.

E lo era.

“ Beh, lei si ricorda della mia allergia al sole?” domandò lui e la donna annuì, continuando a ripetersi che non poteva essere vero.

“ Il vero motivo.. è * questo *!” e dicendolo, lui mutò i lineamenti.

La donna strillò, e svenne sul divano.

 

“ E così, gliel’hai detto..” commentò lui, tornando umano.

“ Già, e poteva andare molto peggio.. e parlando di parlare,, tutti i miei amici hanno scoperto di noi, quindi ora sanno. Ma non parleranno con nessuno..” lo informò lei.

“ Beh, vedo che la riservatezza non è una qualità che ti contraddistingue, Cacciatrice!” sbottò lui, alzando gli occhi.

“ Spike! Non gliel’ho detto mica di proposito, loro hanno sentito me e Willow discutere.. ma hai ragione tu, dopotutto.. una parte di me voleva che loro sapessero.. E comunque, ora aiutami a svegliarla!” cambiò argomento lei, e insieme le sollevarono le gambe.

Joyce si riprese.

“ Oh mio Dio, che strano sogno ho fatto: tu, Buffy, eri una specie di combattente. E tu, William, non mi crederai mai, ma tu eri un.. “

“ Vampiro?” la anticipò lui, mentre ghignando lasciava emergere il suo demone un’altra volta.

Altro urlo, altro mancamento della donna.

“ Spike!” lo rimproverò Buffy.

“ Cosa? Vampiro, qui, amore. Perfido. Che adora spaventare la gente!” si giustificò lui, scuotendo via il demone.

 

Buffy dovette ricorrere ai sali per far riprendere i sensi alla madre.

“ Beh, Joyce, mi dispiace, ma almeno ora sa la verità.. e sappia che questo non cambia nulla riguardo a quel che provo per sua figlia. Ad ogni modo,ora devo davvero scappare..” spiegò Spike, avvicinandosi alla porta, mentre la donna lo guardava ancora un po’ scossa.

“ Perché... Buffy prima ti ha chiamato ‘ Spike ‘ ?” domandò lei.

Spike lesse la minaccia negli occhi della sua ragazza se si fosse azzardato a dirle il vero motivo.

“ Uh! Beh.. mi guardi un po’, è per la mia.. uh.. costituzione, vede? Io sono.. magro come un chiodo!” rispose lui, prima di salutare e andarsene, per non correre il rischio che Buffy gli ridesse in faccia.

Ma Buffy non aveva nemmeno il tempo di ridere, sapeva che doveva affrontare sua madre e tutte le sue domande, e forse ci sarebbe voluta l’intera notte.

 

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Come promesso, di prima  mattina Buffy si recò a casa di Giles .

“ Uh! Buffy, ti posso aiutare?” esclamò lui, facendola accomodare.

“ Salve Giles, ho delle notizie. Sa niente di un antico artefatto arrivato in questi giorni al museo?” domandò lei, sedendosi al tavolo con lui, mentre la tv era accesa, sintonizzata sul telegiornale locale.

“ Certo che lo so, sono andato al museo ieri e ho chiesto ad uno dei miei amici che lavora lì di non fare niente prima che io abbia terminato di tradurre quella scritta al centro dell’obelisco..” spiegò l’Osservatore, ma proprio in quel momento l’attenzione di entrambi fu calamitata dal giornalista che annunciava un delitto al museo nel corso della notte ed il ritrovamento del cadavere dissanguato con vistosi segni sul collo.

E quando fecero vedere la foto, Giles trattenne un respiro.

“ Era il suo amico!” dedusse Buffy.

“ Sì, mio Dio, pover’uomo, non aveva mai fatto del male a nessuno!” lo compatì lui.

“ Questo significa solo una cosa : io l’ho avvertita troppo tardi e l’artefatto è già nelle mani di Angelus e Drusilla..” commentò Buffy,allarmandosi.

“ E anche quelle di Spike!” aggiunse Giles, un po’ acido.

“ No! Non si azzardi nemmeno a insinuare una cosa del genere! Mi ascolti, come crede che io sappia del museo?”

“ Beh, io credevo che tu avessi fatto visita a Willie, e..”

“ No, si sbaglia, Spike è venuto da me ieri sera ..”

“ E così, vi siete rivisti!” la interruppe il suo Osservatore, per niente contento di quella notizia.

“ Sì, e lui ha rischiato grosso, per poco le guardie di Angelus non ci scoprivano. Ad ogni modo, mi ha avvisato di questa cosa, perché ha detto che Dru ha avuto una visione.. e non è niente di buono. Perciò, lui ha intenzione di aiutarci, sia che a lei piaccia o no. E io so che lui è davvero dalla nostra parte contro di loro, e questo non perché io lo amo ma perché mi fido di lui con tutto il cuore, e lei farebbe meglio a fare altrettanto!” sbottò lei, avvicinandosi alla porta.

“ Ora devo andare. Forse Spike mi contatterà stanotte e se sa qualcosa di più me lo dirà. La saluto!” esclamò lei, abbastanza asciutta, andandosene e lasciandolo confuso e perplesso.

 

(Fine prima parte)

 

TOO LATE ( Seconda parte): ( Ho preso interi discorsi da ‘ Becoming I’.. )

 

Drusilla era felicissima quando al ritorno alla fabbrica aveva scoperto che non solo Spike aveva finalmente ripreso a camminare, ma che era anche già tornato a caccia, dato che l’aveva sorpreso con le zanne nel collo di un barbone che probabilmente doveva aver trovato nel parco.

Angelus non lo dava a vedere, ma non gli dispiaceva che il suo Ragazzo avesse riacquistato in pieno le forze.

Era un validissimo elemento e nella battaglia gli avrebbe fatto comodo.

Non immaginava minimamente che una battaglia ci sarebbe stata, ma lui non si sarebbe schierato dalla sua parte.

Proprio per questo aveva deciso di renderlo partecipe del suo piano, portandolo con Drusilla nella stanza principale, dove c’era il bottino della spedizione dei due mori al museo.

Quando lo vide, Spike capì di aver avvisato Buffy troppo tardi.

Angelus e Drusilla camminavano fieri attorno all’obelisco, mentre Spike se ne stava appoggiato a una parete, osservandoli con uno sguardo poco convinto.

“ E’ una roccia grossa. Non vedo l’ora di dirlo ai miei amici. Loro non ce l’hanno una roccia così grossa!” commentò sarcastico.

“ Spike, Ragazzo, tu non impari mai la tua storia!” ridacchiò Angelus, scuotendo al testa.

“ E allora sentiamo la lezione!” sbuffò l’altro.

“Acathla, il demone venuto per inghiottire il mondo..” cominciò il moro, passeggiando attorno all’obelisco.

“ Lui fu ucciso da un valoroso cavaliere che perforò il cuore del demone prima che potesse tirare un respiro per eseguire l’atto. Acathla si tramutò in pietra, come spesso fanno i demoni, e fu sepolto ..”

 

Si interruppe per controllare se Spike stesse ascoltando e quando se ne accertò proseguì.

“ .. dove nessun uomo o demone avrebbe mai voluto cercare..” spiegò, allontanandosi da esso.

“ .. a meno che, naturalmente, non costruiscano case a basso costo d’affitto..” ridacchiò lui, per poi chiamare due dei suoi servi, che lo raggiunsero muniti di piedi di porco per forzare la roccia e aprirla.

Le due estremità caddero pesantemente, sollevando un gran polverone.

Dentro c’era un’alta statua raffigurante il demone con una spada che gli usciva dal petto.

Drusilla chiuse gli occhi, portandosi le mani alle tempie e dondolando avanti e indietro.

“ Mi riempie la testa. Non riesco a sentire nient’altro..”

Spike la ignorò, rivolgendosi ad Angelus.

“ Fammi indovinare. Qualcuno estrae la spada..”

“ Qualcuno che ne sia degno…” specificò il suo Gran Sire.

“ Mm. Il demone si sveglia e lo show strambo ha inizio..” dedusse il biondo.

Drusilla riaprì gli occhi, abbassando le braccia.

“ Lui inghiottirà il mondo.”

“ Ed ogni creatura che vive su questo pianeta se ne andrà all’Inferno.” aggiunse Angelus, avvicinandosi alla statua di Acathla per guardarlo più da vicino, girandosi verso gli altri due.

“ Amici miei stiamo per mettere alla Storia.. la parola ‘ fine ‘!” sorrise malvagiamente.

 

<  Nei tuoi sogni! > pensò Spike, allontanandosi e rifugiandosi nella sua stanza, attendendo con ansia il tramonto.

 

E quando arrivò si preparò ad uscire, ma lo raggiunse Drusilla, spostando la pesante tenda ed entrando nella sua stanza.

“ Spike, dove stai andando?”

“ Tramonto, tesoro. Caccia. E’ quello che facciamo noi vampiri, lo sai!” spiegò lui, passandole davanti, ma lei lo fermò, tenendolo  per un braccio.

“ No, mio dolce, aspetta. Il divertimento sta per cominciare!” lo informò lei, trascinandolo con sé nella stanza principale, e lui capì che non aveva scelta, sperando di riuscire ad avvertire Buffy prima che fosse troppo tardi.

 

*************************************

“ Accesso negato “ lesse Jenny sullo schermo, mettendosi le mani nei capelli.

“ No, non ancora! Stupido floppy disk! Sai che non ti lascerò vincere!” spergiurò lei, estraendolo, cambiando programma di lettura, risistemando i dati del disco fisso e inserendo nuovamente il dischetto.

Entrò nelle risorse del computer e cliccò l’icona del floppy disk, ma senza sperarci troppo.

Come sempre, vide la clessidra e attese, non credendo ai propri occhi  quando finalmente quel dischetto si aprì, rivelando tutto il suo prezioso contenuto, che Jenny stampò senza perdere tempo.

“ Willow sarà fuori di sé dalla gioia.. Angel sta per tornare!” disse lei, uscendo.

L’avrebbe incontrata alla biblioteca della scuola, dove Giles aveva dato loro appuntamento per effettuare le ricerche sul misterioso reperto sottratto che aveva scoperto essere la tomba di Acathla.

Allergica com’era ai libri, Buffy aveva preferito la consueta ronda al cimitero.

Del resto funzionava sempre così, a loro i libri, e lei l’azione.

Il sole era  calato da poco, ma lei era già pronta ad affrontare i vampiri, ma soprattutto ad attendere le notizie di uno.

 

******************************************************

All’arrivo dei due vampiri, Angelus chiamò i suoi servi, che gli portarono un giovane uomo a piedi nudi e petto scoperto, con le mani legate dietro la schiena.

Lo buttarono sul pavimento, davanti a lui, Drusilla e Spike.

Angelus si avvicinò al prigioniero.

“ Io berrò. Il sangue mi laverà dentro e sopra, e io sarò purificato. Sarò degno .. di liberare Acathla.” dichiarò, guadando Spike.

“ Portate la testimonianza..” disse, guardando Drusilla.

“.. mentre ascendo..” disse, guardando in avanti e mutando i lineamenti.

“.. mentre divento.”

Sollevò il giovane uomo per i capelli, spingendogli la testa da un lato per esporre il suo collo.

Ruggì e morse l’uomo con violenza e velocità, bevendo a fondo.

Portò una mano all’altezza della ferita, strofinandola contro e lasciando cadere il cadavere a terra.

Guardò la sua mano insanguinata, la abbassò e si apprestò ad avvicinarsi alla statua di Acathla.

“ Tutto ciò che sono, tutto ciò che ho fatto.. mi ha portato qui..” esclamò, avvicinandosi ulteriormente, sempre sfoggiando il volto della caccia.

“ Mi sono smarrito. Mi sono perso. Ma Acathla mi redime. Con questo atto noi saremo liberi..” pronunciò, afferrando l’impugnatura della spada con entrambe le mani.

Una luce brillante e accecante si emanò dall’impugnatura.

Drusilla sorrise e si inondò di quella luce.

Angelus cominciò a tremare per il potere della spada, e pochi secondi dopo da essa scaturì una fiamma rosso acceso che scaraventò Angelus indietro, mandandolo a sbattere sul pavimento.

“ Qualcuno non ne era degno..” canterellò Spike, godendo nel prenderlo in giro.

 

 

Capitolo 34: PLAYING FOR TIME ( Ho sempre preso qualcosina da ‘ Becoming ‘ ..)

 

“ Dannazione!” imprecò Angelus, . alzandosi 

Drusilla dava di matto, gridando e strappandosi i capelli, ma poi sembrò calmarsi.

“ Questo è così.. deludente!”  guaì lei.

Tra le frecciatine di Spike, le lamentele di Drusilla, e il totale fallimento del rituale, l’umore di Angelus non era certo dei migliori.

Gironzolò rabbiosamente avanti e indietro per la stanza.

“ Ci dev’essere qualcosa che mi sfugge. L’incantesimo, il sangue.. non lo so!” ringhiò.

Spike a fatica cercò di reprimere una risatina, nascondendosi la bocca con una mano.

“ Che cosa faremo adesso?” domandò la vampira, piagnucolando.

“ Quello che si fa sempre nei momenti di difficoltà: ci si rivolge a un vecchio amico.”  rispose lui, minacciosamente.

Spike aveva già capito cos aveva in mente, e doveva avvertire al più presto Buffy.

 

Intanto negli occhi di Drusilla era tornata la speranza.

“ Avremo il nostro Armageddon, lo giuro!” ghignò il moro immoralmente, prendendo un vaso che era nelle vicinanze e schiantandolo a terra in mille pezzi.

Spike era felice che lui non avesse scaricato la sua rabbia sulla sua televisione. Come avrebbe fatto senza la sua quotidiana puntata di ‘ Passioni ‘, la sua soap preferita ?

Ma non era certo quello il momento  di pensare ai programmi televisivi. Lui doveva uscire a tutti i costi.

“ Grazie dello spettacolo, erano anni che non ridevo così! Ok, ragazzi, mentre voi giocate a ‘ Distruggiamo il Mondo! ‘, io credo che me ne andrò a caccia, ci si vede!” li salutò con nonchalance, andandosene.

Anche Drusilla uscì, ma con tutt’altre intenzioni, e con un gruppo di servi al suo seguito, mentre Angelus decise di rimanere alla fabbrica, provando a fare altri tentativi con altre vittime.

 

Spike sapeva di dover  far più presto che poteva, anche perché la fabbrica era molto più vicina alla scuola di quanto lo fosse al cimitero principale.

Correndo come un pazzo arrivò al Cimitero e la vide alle prese con un vampiro. Afferrò un pezzo di legno nelle vicinanze e sistemò il suo simile prima che potesse rendersene conto.

“ Grazie, amore, ma..” esclamò lei, ma lui la interruppe.

“ Corri a scuola più veloce che puoi, loro vogliono prendersi il tuo Osservatore per risvegliare Acathla e distruggere il mondo. Forse ora è troppo tardi, e se è così, non temere, io gli impedirò di far del male a lui.. troppo. Troverò il modo di prendere tempo!” le spiegò lui, parlando a raffica mentre correvano.

Lui la abbandonò a metà strada per far ritorno alla fabbrica.

 

************************************

Giles, la Signorina calendar e Willow si erano appena seduti al tavolo della biblioteca, aprendo i primi libri, quando sentirono un frastuono provenir dall’esterno, e prima che potessero fare qualsiasi cosa, si ritrovarono circondati dai vampiri capitanati da Drusilla.

“ Cattiva gente, che cercate di scoprire i segreti che non vanno scoperti..Tsk, tsk!” esclamò lei, scuotendo la testa e ordinando ai servi di attaccare.

Giles e Willow cercarono di difendersi, afferrando dei paletti di emergenza, ma i loro avversari erano troppi.

 

Drusilla concentrò l’attenzione su Jenny.

“ Tu sei la cattiva zingara che ha cercato di ridare la dolorosa scintilla al mio Angel! Vieni qui, delizia!” la invitò lei, facendole segno con l’indice e lei si avvicinò.

“ Guardami..” cominciò il suo ammaliamento Drusilla, ma fu sorpresa di veder l’altra allontanarsi da lei.

“ Tesoro, con me perdi solo tempo. Io ci sono cresciuta in mezzo a questa cose, e nelle mie vene scorre il sangue dei miei antenati che conoscevano trucchi molto più potenti dei tuoi!” spiegò l’altra.

“ Allora il tuo sangue dev’essere appetitoso!” si leccò le labbra la vampira.

“ Peccato che tu non lo assaggerai mai!” sbottò Jenny, estraendo una croce che teneva legata al collo e puntandogliela contro.

Drusilla ringhiò, mostrando il suo vero volto.

“ Non è divertente giocare con te..” si lamentò, indietreggiando.

 

Ma il tempo in cui lei l’aveva distratta era stato più che sufficiente ai suoi servi per prendere ciò per cui erano venuti. O meglio.. la persona.

“ Drusilla, andiamo via!” la chiamò uno di loro, correndo via con l’uomo tramortito sulle sue spalle.

Lei li raggiunse prima che Jenny potesse bloccarla.

“ Noo. Rupert! Tornate qui!” gridò Jenny, rincorrendoli fino all’uscita, ma ormai si erano dileguati.

Tornò sui suoi passi, e rientrando nella stanza capì che c’era anche qualcos’altro per cui allarmarsi.

“ Oh, mio Dio, Willow!” esclamò, vedendola tramortita dopo che uno scaffale le era caduto addosso.

Ma non fu l’unica a disperarsi.

 

“ Oh, no, Will!” esclamò Buffy, entrando in biblioteca come una furia.

Senza perdere tempo, sollevò lo scaffale, quanto bastava a far sì che Jenny la tirasse fuori da lì, con la massima delicatezza.

Le tastò il polso, sollevata nel sentire che il battito era regolare.

“ E’ svenuta, ha battuto la testa, e ha lividi e spelature un po’ ovunque, ma non c’è nessun danno serio!” la rassicurò Jenny e anche Buffy si sentì più sollevata.

“ Buffy hanno preso Rupert, ho paura per lui!” si allarmò Jenny.

“ Non si preoccupi, c’è Spike con lui!”

“ E questo mi dovrebbe far star tranquilla?” sbottò l’altra.

Buffy la guardò seria in volto.

“ Sì, dovrebbe!” rispose, seccata.

“ Porti Willow all’ospedale, io andrò a casa per prendere tutte le armi e dirigermi alla fabbrica per fermare Angelus e liberare Giles!” spiegò Buffy, avvicinandosi all’uscita.

“ Aspetta!” la chiamò Jenny.

Buffy si voltò.

“ Non uccidere Angelus, noi.. noi abbiamo la cura adesso. Quindi, combatti.. ma non ucciderlo.. te lo sto chiedendo per lei!” spiegò la donna, indicando Willow con lo sguardo.

“ Non lo farò. Ma spero tanto che nemmeno lui uccida me!” rispose lei, correndo a casa per armarsi adeguatamente.

 

( Fine prima parte)

 

 

 PLAYING FOR TIME ( Seconda parte) ( Ho preso un pochino da ‘ Becoming II ‘)

 

Spike era rientrato alla fabbrica, ma nella stanza principale Angelus aveva già iniziato la sua tortura, partendo dalle cose basilari: pugni, tagli .. e un dito rotto. Ma niente di irreparabile.

Angelus pulì gli occhiali dell’Osservatore e glieli infilò con gran cura, un contrasto con la violenza e la brutalità con cui l’aveva trattato fino a quel momento.

 

“ Ok, hai vinto, parlerò..” esclamò Giles a stento, stremato e indebolito.

Angelus sogghignò vittorioso.

“ Per poterne essere degno..” cominciò a spiegare, lentamente e a fatica.

“ Sì..” sussurrò Angelus, sedendosi affianco a lui.

“ .. devi eseguire il rituale.. * in tutu * !” continuò, calcando l’ultima parte e sfidandolo con lo sguardo.

Angelus lo fulminò con gli occhi, ma Giles non si tirò indietro.

“ Fesso!” gli disse, guardandolo dritto negli occhi.

Angelus si alzò dalla sedia, calciandola via rabbiosamente.

“ Perfetto. Allora, qualcuno si merita la sega elettrica!” sbottò.

 

“ Già, ma qualcun altro si merita di condurre il gioco con lui!” esclamò Spike avvicinandosi ad Angelus.

“ Che vuoi dire?”

“ Vedi? Tu ti sei divertito abbastanza con lui, quindi, se non ti dispiace, ora è il mio turno. E dai, mettiti un po’ nei miei panni, ho passato un periodo orribile, e nemmeno la caccia stasera era granché. Ho bisogno di.. rimontare in sella!” ghignò il biondo.

“ E poi, ricordi? Noi siamo una famiglia, e le famiglie.. condividono!” aggiunse.

“ Ok, dannato Ragazzo, lo vuoi? Prenditelo, giocaci e divertiti! E parlando di condividere.. credo proprio che andrò un po’ a giocare con Dru” ghignò l’altro, convinto di averlo colpito nel suo punto debole.

E infatti Spike glielo fece credere.

 

Angelus si allontanò soddisfatto, non prima di aver ordinato ai suoi servi di portare il prigioniero nella stanza di Spike.

Il biondo aspettò che anche l’ultimo servo uscisse, chiuse la porta a chiave e tirò le tende.

“ Bene, bene, Finalmente soli..” commentò il vampiro, prendendo un’ascia vicino al suo letto e avvicinandosi all’ Osservatore incatenato alla sedia.

“ Lo sapevo, lo sapevo fin dall’inizio, che la tua con Buffy era una farsa, tu sei proprio come loro..” sbottò Giles, mentre Spike alzava l’ascia su di lui, lasciandolo parlare.

“ ..uno schifosissimo lurido bastardo demone senza..” continuò, mentre lui l’abbassava con forza.

L’Osservatore si interruppe, non solo perché non sentiva il minimo dolore, ma anche perché si era reso conto di avere le mani libere.

“,, cuore.. Ma.. che diavolo stai combinando?”

“ A te che diavolo sembra? Ti sto liberando!” rispose l’altro, spezzando anche le catene che gli imprigionavano le gambe.

Giles si massaggiò polsi e caviglie, guardandolo incredulo.

 

“ Gli amici di Buffy sono anche amici miei.. certo, nel senso che non mi piacciono nemmeno un po’.. ma l’almeno non li uccido!” specificò il biondo, mentre a fatica Giles si alzava per appoggiarsi alla parete.

“ E comunque, quelli si insospettiranno se non sentono niente..” spiegò, prendendo due coltelli molto affilati e sfregandoli tra loro.

“ Perciò, vedi di farmi un favore..” continuò, affondando le lame.. nella sedia.

“ Urla!” gli ordinò, e l’altro obbedì,emettendo un urlo straziante.

“ E questo è solo l’inizio, amico! Se non apri quella maledetta bocca ti dimostrerò chi è William il Sanguinario!” sbraitò Spike, con l’intento di farsi sentire.

“ Ok, per ora può bastare!” commentò a bassa voce, riponendo i due coltelli.

“ Sai, non lo sto facendo solo per la mia amata Buffy, e ti prego, non iniziare con le tue cazzate sul fatto che i vampiri non possono amare senza un’anima blah, blah, blah.. perché ti assicuro che noi possiamo, e molto, e io la amo davvero!” spiegò il biondo, stupendo Giles più di quanto lo fosse già.

“ A dire il vero il fatto è che non mi piacciono le Apocalissi, la mia regola è ‘ Mai distruggere il Mondo.. ‘” continuò, e l’Osservatore lo guardò con una certa ammirazione.

“ ‘.. solo una piccola parte di esso!’” concluse l’altro ghignando.. e l’ammirazione sparì.

“ Spero che tu non ti aspetti un  applauso per quello che hai appena detto!” commentò Giles, guardandolo di sbieco.

“ No, ma te lo dovrei fare io, sai?”

“ Uh?”

“ Intendo prima, con Angelus, il modo in cui ti sei fatto beffe di lui.. Beh, nessuno aveva avuto le palle a sufficienza per fare una cosa del genere.. Mi piace.. ma questo non significa che mi piaci tu!” chiarì il punto lui.

“ Naturalmente, e nemmeno tu piaci a me!” precisò Giles.

 

***********************************

Willow si risvegliò in un letto di Ospedale, con la Signorina Calendar seduta al suo fianco.

“ Finalmente, ti sei svegliata!” le sorrise, tenendole una mano.

“ Come stai?”

“ Mi fa ancora un po’ male la testa, ma nessun danno alla mia preziosa intelligenza!” ridacchiò la ragazza.

“ Bene,perché.. lo so che no sei al top della forma ora.. ma non c’è più tempo da perdere!” spiegò l’altra.

“ Che intende dire?” domandò lei confusa.

In risposta, Jenny estrasse dalla borsa i fogli del rituale.

“ Indovina quale floppy disk si è aperto?” esultò la donna, con un largo sorriso.

“ Signorina Calendar,ce l’ha fatta! Ora possiamo fare il rituale!” esultò Willow, stando attenta a non agitarsi troppo.

“ Sì, ho tutto l’occorrente con me. Iniziamo!” commentò la donna, approfittando del fatto che erano sole in quella stanza, alzandosi per chiudere la porta e bloccarla.

Nessuno doveva  disturbarle.

 

 ********************************************

“ Oh, andiamo! Ma che razza di Inglese sei? Come puoi preferire lo scotch al bourbon?” commentò Spike, scuotendo la testa deluso, e prendendo la sega elettrica.

“ Aspetta! Ok.. mi rimangio tutto.. niente è meglio del bourbon!” esclamò Giles, spaventato.

“ Che cosa? Ah, certo, questa!” capì Spike, guardando cosa teneva in mano.

“ Niente paura, è solo il momento della finta tortura!” spiegò il vampiro.

“ Andiamo sul pesante!” commentò Giles con un sorrisetto.

“ Già. Diciamo che sei un osso duro, ma io non mi arrendo facilmente!” ghignò l’altro.

“ Noo, ti prego, per pietà! Tutto, ma quella no!” urlò l’Osservatore, ancora prima che il vampiro l’accendesse.

“ Allora maledettamente PARLA!!” ribatté Spike, gridando esasperato.

 

Angelus e Drusilla avevano deciso di raggiungerlo, fermandosi davanti alla sua porta.

“ Sembra che il Ragazzo si stia divertendo, eh?” ghignò Angelus, sentendolo accendere la sega elettrica.

Drusilla sorrise, ma poi si incupì.

“ Sento le sue urla.. ma non sento il suo dolore, c’è qualcosa che non va!” esclamò lei.

 

 

Capitolo 35: GAME OVER

 

Angelus si insospettì e i due insieme buttarono giù la porta.

Sentendo i rumori, Giles si era messo dietro a Spike, stringendogli il collo con un braccio.

“ Tu mi hai aiutato prima, permetti che ora io aiuti te!” gli bisbigliò l’uomo all’orecchio.

Entrando, i due videro le catene spezzate e Spike intrappolato nella morsa dell’Osservatore.

“ Indietro, o l’uccido!” esclamò lui, puntandogli al cuore un paletto, mentre il biondo si chiedeva dove diavolo l’avesse tenuto nascosto.

Una cosa in comune con la sua Cacciatrice.

 

“ Io gli ho fatto far finta di torturarmi fino ad ora, ed ora voi due fareste meglio a comportarvi bene o..” continuò Giles, ma Spike lo interruppe.

“ Oh, al diavolo!” sbottò irritato, tirandogli via il paletto con una mano, mentre si liberava dalla sua presa.

“ Ma.. cosa?” esclamarono Angelus, Drusilla, e anche Giles all’unisono.

“ Davvero volevi far loro credere che tu eri riuscito a liberarti, a combattere contro di me e ad avere la meglio quando sei l’ombra di te stesso? Primo, io avrei la meglio anche se tu fossi nella più smagliante delle forme, e secondo.. Per l’inferno maledetto! questo non è aiutarmi, questo è umiliarmi!” continuò Spike.

“ Ragazzo, che razza di scherzo è questo?” ringhiò Angelus.

“ Nessuno schifosissimo scherzo, amico. Guardate, sapete che vi dico? Si da il caso che a me piaccia il mondo, e che io ami la Cacciatrice. La cacciatrice vive nel mondo, quindi la vostra idea di distruggerlo… la disapprovo doppiamente!” spiegò Spike in tutta tranquillità, decidendo che il momento delle confessioni era arrivato.

 

I due mori non ebbero nemmeno il tempo di reagire, perché un servo li raggiunse trafelato.

“ Angelus, la Cacciatrice è qui, e sta facendo una strage!” lo avvisò.

Tutti corsero nella sala principale, vedendo Buffy.. e i vari mucchietti di polvere, mentre un altro gruppo di vampiri si preparava ad attaccarla.

 

“ Tesoro, alla buon’ora!” esclamò Spike, affiancandosi a lei per combattere.

“ Scusa, amore, ma mamma era a casa ( prendendo a pugni un vampiro) e sai.. ( un altro pugno) non è facile dire ( prendendo a calci un altro vampiro) ‘ Ciao mamma, io vado a cercare di salvare il mondo. Se non mi vedi tornare vuol dire che l’hanno distrutto! ‘.. lei è diventata un filino ( polverizzando un vampiro) apprensiva.. e io sono dovuta rimanere lì a spiegarle un po’ meglio e rassicurarla un po’!” spiegò lei, mentre anche Spike era impegnato a polverizzare i servi di Angelus.

Anche Giles li raggiunse, difendendosi dagli attacchi degli altri vampiri abbastanza dignitosamente.

“ Buffy, sta’ attenta, perché se Angelus tenta di estrarre la spada con le mani macchiate del suo stesso sangue.. risveglierà Acathla!” la informò Giles.. accorgendosi troppo tardi del guaio che aveva provocato.

“ Grazie di questa preziosa informazione.. Fesso!” ghignò Angelus, restituendogli l’insulto.

Il vampiro moro corse verso la statua, ma facendosi strada tra gli atri vampiri, che dopo aver constatato quanto fosse terribile l’accoppiata Cacciatrice/ Ex Padrone avevano pensato bene di tagliare la corda, Buffy corse appresso a Angelus.

Spike guardò di sbieco Giles.

“ E Buffy ha detto che tu sei il miglior Osservatore che lei abbia mai avuto.. mi chiedo solo come fossero gli altri!” alzò gli occhi lui, e Giles sapeva che non aveva nessun diritto di ribattere.

“ Guarda, tra poco inizierà una grande battaglia, e tu sei troppo debole per aiutare, ti conviene correre via finché sei in tempo!” aggiunse il biondo e Giles seguì il consiglio,zoppicando fino all’uscita e cercando di raggiungere l’Ospedale.

Spike aveva eliminato anche gli ultimi servi che avevano avuto la pessima idea di restare.

Stava per raggiungere Buffy, ma c’era ancora qualcuno con cui non aveva ancora fatto i conti: la sua Sire.

 

*************************************************

Willow e la Signorina Calendar avevano già iniziato il rituale.

La donna le suggeriva le frasi e Willow un po’ a fatica a causa del suo stato di salute le ripeteva.

Sotto i loro occhi il globo di Thesula si elevò, cominciando a luccicare.

Era segno che l’incantesimo stava proseguendo correttamente, e continuavano imperterrite  a pronunciare una parola dietro l’altra.

 

( Fine prima parte)

 

 

GAME OVER (Seconda parte)

 

 

***************************************************

“ Cattivo, cattivo William che non ama più la sua Mammina!” ringhiò Drusilla, mettendosi in posa di attacco.

“ Beh, senti, senti, parole che provengono da Miss Ho- occhi- solo-  per -il mio- Paparino! !” replicò Spike, preparandosi a ricevere i suoi colpi.

“ La Signorina Edith me l’aveva detto che non si fidava più di te ultimamente, ma io credevo che fosse una bugiarda e l’ho messa in castigo.. e ora capisco che sei tu quello che va punito!” disse, calciandolo con violenza al torace, prima che potesse scansarsi e mandandolo a terra.

“ Dru, mi dispiace, ma è successo, e io detestavo ingannarti.. ma ero costretto..” cominciò a spiegare lui, tentando di rialzarsi, ma con un altro calcio lei glielo impedì.

“ Tu mi hai mentito, tu mi hai ingannato, e io sono davvero arrabbiata con te!” ringhiò lei, tirandogli un pugno, ma lui le afferrò il polso.

“ Andiamo, Dru, smettila, sai che non picchio mai le ragazze, eccezione fatta per le Cacciatrici..” disse lui, ma lei lo aveva già preso a pugni con la mano libera, liberandosi e gettandolo a terra un’altra volta.

Lui si alzò con una scatto felino, ringhiando spazientito.

“ .. ma posso sempre cambiare le mie abitudini!” ghignò, facendola sbattere contro il muro con un potentissimo calcio in faccia, e a causa del forte impatto, lei perse i sensi.

 

Corse nella stanza principale, dove c’era  la statua del demone con Buffy e Angelus che si stavano fronteggiando.

Angelus aveva appena finito di passarsi la lama di un coltello sul palmo della sua mano, deciso ad avvicinarsi alla statua.

“ Dovrai passare sul mio cadavere!” sbottò Buffy, impedendogli di raggiungere la statua.

“ L’idea è questa, Cacciatrice!” ghignò Angelus, dandole un pugno sul mento ma lei subì il colpo senza difficoltà.

“ E dopo che ti avrò ucciso, Wi sarà felice di trovare il tuo cadavere davanti alla sua porta, il primo di una lunga serie!” rise lui, dandole un calcio ma lei non si scostò, prendendolo per un braccio e catapultandolo dall’altra parte della stanza.

“ Mi dispiace, ma tu non farai niente del genere!” esclamò lei, raggiungendolo per impedirgli di rialzarsi, ma lui fu più veloce di lei.

 

“ Hai ragione!” ribatté, sollevandola di peso.

“ Dopo che avrò risvegliato Acathla, non ci sarà più nessuno da uccidere, perché andrete tutti dritti all’Inferno!” rise lui, gettandola a terra, e correndo verso la statua.

“ Spiiiiiiiiiiiiike!” lo chiamò Buffy, mentre tentava di rialzarsi e riprendersi dall’impatto.

“ Non temere, passerotto!” la rassicurò lui, raggiungendo la statua prima del suo Gran Sire.

“ Spiacente, amico, divieto d’accesso qui!” ghignò, parandoglisi davanti e pronto a battersi.

“ Tu sei solo uno schifoso traditore!” ringhiò Angelus, dandogli un pugno nello stomaco, che l’altro incassò amaramente ma senza muoversi da lì.

“ E i traditori meritano solo la morte!” continuò, caricando un colpo ancora più violento, ma Spike reagì, bloccandolo e calciandogli un fianco.

“ Ci puoi provare, ma non ti garantisco che sarai tu a vincere!” ghignò, gettandolo a terra e iniziando una lotta accanita.

“ E comunque, è tutta colpa tua, la prossima volta punta a mete meno ambiziose!” sbottò il biondo, prima di dargli un altro calcio nel fianco.

 

Buffy era di nuovo pronta a combattere e stava per dar man forte a Spike, ma anche Drusilla si era già ripresa e aveva attaccato Buffy alle spalle, spingendola a terra con lei.

“ Cattiva ragazza, non si rubano i fidanzati altrui.. “ sbottò lei,dandogli un pugno.

Buffy rise.

“ Hey, non è colpa mia se tu non ti sei mai accorta di niente. Sai che ti dico? Faresti meglio a chiamarti * Tontilla* !” la provocò Buffy.

“ Ti darò una lezione!”ringhiò l’altra, graffiandole con violenza la guancia lungo tutta la sua lunghezza, facendola sanguinare.

“ Oh, ti prego, non farmi lottare come una femminuccia!” esclamò Buffy.

“ Uh?” la guardò l’altra confusa, prima che la bionda le conficcasse le unghie nell’avambraccio e le tirasse bruscamente i capelli.

“ Ecco cosa intendevo!” spiegò lei, usando entrambi i piedi per spingerla via.

La vampira era pronta per tornare all’attacco,quando avvertì qualcosa, urlò e si piegò in due a terra, piagnucolando.

 

Questo destò l’attenzione di tutti.

Angelus e Spike smisero di combattere, fissandola.

“ La strega.. e la zingara.. stanno pronunciando brutte parole fastidiose.. Povero il mio Paparino!” esclamò lei.

“ Che intendi dire? Non c’è più nessun incantesimo!” sbottò Angelus.

“ Loro hanno trovato l’introvabile,e ora è troppo tardi!” spiegò lei.

“ E tu * adesso* me lo vieni a dire? Deficiente!” le ringhiò contro Angelus, facendola frignare di più.

“ L’ultima volta che ho cercato riavvertirti… Paparino era così arrabbiato con la Principessa! E ho cercato di fermare la zingara cattiva, ma lei sapeva come difendersi.. “ guaì lei, mentre lui correva all’uscita.

“ Forse sono ancora in tempo per fermarle, forse non è troppo ta..”

Mentre lo diceva, si accasciò a terra, come se fosse in trance.

 

***********************************************

Jenny guardava esterrefatta Willow, dopo che l’antico spirito della zingara che aveva maledetto Angelus la prima volta era entrato in lei, facendole dire frasi in una lingua incomprensibile, finché il globo si oscurò e da esso scaturì una luce abbagliante.

Willow sembrò tornar in sé e si accasciò sul letto, stremata ma felice.

Ce l’avevano fatta. Gli avevano restituito l’anima.

 

 

Capitolo 36: NORMAL AGAIN ( Mini discorso estratto da ‘ Crush ‘)

 

 

 

************************* (Contemporaneamente)

 

Tutti assistettero immobili e azzittiti all’entrata di una luce abbagliante negli occhi di Angelus.

“ Che cos’è successo? Dove mi trovo?” esclamò, rimanendo inginocchiato a terra, guardandosi attorno spaesato e confuso.

“ No, no, no! La scintilla cattiva s’è portata via il mio Angel!” frignò Drusilla.

Il vampiro moro stava per risponderle qualcosa, ma fu sopraffatto dal caos che regnava nella sua mente e stramazzò al suolo, privo di sensi.

La vampira si avvicinò lentamente a Spike.

Qualcuno ringhiava in evidente disappunto.. e non era Spike, ma Buffy!

 

Drusilla la ignorò completamente, fissando negli occhi il suo Childe che la guardava con altrettanta intensità.

“ E pure il mio caro piccolo William se ne è tutto andato via!” continuò il suo lamento lei, mentre lui le teneva le mani nelle sue, con uno sguardo tra il rattristato e il compassionevole.

Buffy aveva capito cosa stava succedendo e smise di opporsi, perfino quando il biondo si chinò sulla sua Sire, poggiando le labbra alle sue per un tenero bacio innocente e breve che non voleva essere nient’altro che un addio.

“ A Mammina mancherà sempre il suo piccolino!” mormorò lei,mentre si separava.

Lui la guardò con un mezzo sorriso, al limite della commozione.

“ Tu sei il volto della mia salvezza! Tu mi hai sollevato dalla mediocrità. Per più di un secolo noi.. abbiamo fatto il vuoto nei continenti. Un centinaio di anni e tu non hai mai smesso di stupirmi..” le sussurrò lui, accarezzandole una guancia, mentre lei spingeva il viso contro la sua mano.

Buffy osservava l’intera scena con una punta d’invidia, ma sapeva di essere lei la fortunata, perché non importava se quei due avevano trascorso più di un secolo assieme, per Drusilla e Spike era la fine, ma per Buffy e il bel vampiro era solo l’inizio.

 

Lui continuava a parlare con grande calma.

“ Non hai mai smesso di trascinarmi verso nuovi abissi, sono stato un ragazzo fortunato..”

Drusilla gli sorrise.

“.. anche solo a sfiorare una tale nera bellezza!” concluse lui, smettendo di accarezzarla.

“E’ solo il sole!” esclamò la vampira.

“ Che cosa?” si accigliò lui.

“ Il sole che la Cacciatrice ha dentro gli occhi, ma dopo che le avrò cavato quegli occhi cattivi non ci sarà più nessun sole, e tu sarai di nuovo mio!”  continuò lei, lanciandosi su Buffy con la mano ad artiglio e con le pericolosissime unghie pronte a colpirla, ma prima che potesse riuscire anche solo a sfiorarla Spike la prese di peso, sbattendola contro al muro, ringhiando infuriato.

“ Non ti azzardare mai più a toccarla!” le intimò col più glaciale degli sguardi.

“ Non preoccuparti, tesoro..” esclamò Buffy, tirando fuori il suo paletto.

“.. io so come difendermi!” continuò, pronta ad infierire su Drusilla, ma incontrò il suo stesso destino per mano dello stesso vampiro furioso e ringhiante.

“ Non ti azzardare mai più a toccarla!” sbraitò lui, fulminandola con gli occhi.

Intanto, Drusilla si era ripresa dal brusco impatto, rialzandosi.

“ Mio povero Spike, ti ho perso per davvero.. Addio!” disse sconsolata, avvicinandosi all’uscita e scomparendo nella notte.

 

Spike si precipitò subito da Buffy.

“ Scusami, passerotto, mi dispiace davvero, davvero maledettamente tanto. Ma lo sai, no? Sire.. legame. E tutte cose così!” si giustificò lui, aiutandola a rialzarsi.

“ Già, già.. lo so..” rispose lei, massaggiandosi la schiena un po’ dolorante, per poi sorridergli con una gioia incontenibile.

“ Spike, finalmente è tutto sistemato, e noi siamo liberi di stare insieme!” esultò, abbracciandolo e incollando le labbra alle sue.

“ Già, amore mio, niente più schifosissimi ostacoli!” sorrise lui, approfondendo il bacio.

“ Beh, che possiamo fare adesso?” chiese lui, inarcando il sopracciglio per suggerirle  la possibile risposta.

“ Per prima cosa, sbarazzati di quella orribile statua, non ne posso più di vederla!” gli impose lei.

“ Non preoccuparti, chiederò ai miei servi di.. aspetta un attimo! Io non ho più un solo schifosissimo servo!” si ricordò lui, e lei ridacchiò.

“ Non importa, un modo lo troverò.. per ora non guardarla e basta!” ribatté il biondo, e lei gli avvolse le braccia attorno al collo, alzandosi sulle punte dei piedi e sollevando lo sguardo per essere occhi negli occhi con lui.

“ Oh, ho trovato qualcosa di molto meglio da guardare!” sussurrò lei, sfiorandogli il labbro inferiore col pollice.

 

“ Ad ogni modo, niente servi significa.. sai cosa?  Tantissime stanze vuote. Dovremmo  approfittarne..” mormorò lui.

“ E come?”finse di domandare lei.

“ Non lo so, ma fare l’amore con te in ogni singola stanza di questa fabbrica mi suona come un piano maledettamente intrigante!” le sussurrò lui con voce roca, facendole accapponare la pelle.

“Uh, mi piace questo tuo piano, Padrone!” sorrise lei.

“ E comunque escluderei questa stanza.. e non solo per quella brutta statua..” spiegò lei, accennando al vampiro svenuto sul pavimento.

“ Giusto. Cominciamo dalla mia stanza, allora!” propose lui, prendendola in braccio e allontanandosi con lei.

 

“ Dannazione! Dovrei avvisare mia madre che tutto è a posto adesso.. Oh, beh, sono certa che ci penserà Giles!” borbottò lei, stringendosi al suo petto.

“ Certo, hey, a proposito.. che mi dici di tua mamma .. e noi? E’ ancora felice di ciò?” si interessò lui.

“ Sai, era parecchio spaventata e confusa all’inizio, ma poi ha detto che tu eri davvero troppo perfetto per me.. dovevi averlo per forza almeno un difetto..”

“ Difetto?” si accigliò lui.

“ Beh, lo sai.. occhi gialli, canini affilati..” chiarì lei.

“ Oh, ok. Ma.. almeno a te piacciono, vero?” domandò lui, scivolando di proposito nell’altro volto, compiaciuto dalle carezze della ragazza ai suoi lineamenti discontinui.

“ Tu sai che io li adoro.. e il mio collo non vede l’ora di avere un altro incontro intimo con le tue graziose zanne..” sussurrò lei, facendolo ridere mentre tornava al suo aspetto umano.

“ Abbiamo tutta la notte a disposizione, e forse anche il giorno, amore, quindi credo proprio che ce ne saranno molti di quel genere di incontri intimi..” le promise lui, facendole l’occhiolino.

 

( fine prima parte)

 

 

NORMAL AGAIN (Seconda parte) ( NC 17!!)

 

********************************** ( Contemporaneamente)

 

Dopo  aver ricevuto le medicazioni necessarie, Giles si aggirò per l’Ospedale in cerca di Jenny e Willow, perché dopo l’assalto era certo che le avrebbe trovate lì, e non si sbagliava.

Non appena aprì la porta, Jenny gli corse incontro allarmata nel vedere il dito ingessato, le bende e la stampella.

“ Oh mio dio, Rupert, povero tesoro mio, che cosa ti hanno fatto?” chiese sconvolta.

“ Non devi preoccuparti per me, non è niente, e voi come state? Grazie a Dio sembra che tu stia bene, ma..” esclamò lui, interrompendole e avvicinandosi al letto, appena vide la testa fasciata di Willow.

“ Niente panico, Signor Giles , sto bene, davvero. E’ solo che ho perso molte energie.. sa.. il rituale e tutto. Ad ogni modo, ce l’abbiamo fatta! Angel è tornato, il * mio * Angel!” esultò la ragazza.

“ Beh, naturalmente.. sono felice anche perché abbiamo evitato che il mondo venisse distrutto dal repertorio di  Acathla e l’Apocalisse!” aggiunse lei.

“ Oh, buon Dio, sono così felice!” esultò Giles.

 

“ Tesoro, come sei riuscito a scappare? Perché ho la netta sensazione che Buffy sia arrivata un po’ tardi, quindi..”

“ Jenny, a dire il vero.. Spike mi ha aiutato!”  la informò lui, sbalordendola, mentre Willow non ne era sorpresa più di tanto, perché aveva già avuto modo di conoscere quel lato così incredibilmente umano di Spike.

“ Chi ha fatto cosa?” domandò Jenny, attonita.

“ Mi hai sentito bene. Lui.. ha come dire.. finto di volermi torturare nella sua stanza solo per potermi salvare dalle grinfie di Angel .. che come potete vedere aveva già iniziato la vera tortura. Se Spike non l’avesse fatto.. beh, probabilmente non sarei qui a dirvelo adesso..” spiegò lui.

“ Perfetto! Quindi, ora lei sarà più d’accordo sulla relazione tra lui e Buffy…” dedusse Willow, felice per la sua amica.. ma in fondo felice anche per il bel vampiro ossigenato che ormai aveva preso in simpatia.

“ Beh, non è il genere di reazione alla ‘ Oddio, faccio i salti di gioia! ‘, ma.. dopotutto.. lui mi ha provato che ci tiene davvero a Buffy.. e non è poi così male.. logico, lasciando a parte la caccia e le sue uccisioni..  anche se Buffy mi ha detto che gli fa evitare gli studenti almeno..” borbottò lui.

“ In più, è stato lui a consigliarmi di fuggire finché potevo.. soprattutto grazie alla confusione, in quanto tutti gli altri vampiri se la stavano dando a gambe..” aggiunse.

 

“ Credo che dovremmo avvisare Joyce!” gli fece presente Willow.

“ Beh, ma la battaglia ormai è finita, perciò Buffy sarà già tornata a casa e..”.

Giles si fermò a metà frase da solo.

“ Ci rifletta su un attimo, Signor Giles, Buffy e Spike sono tutti soli soletti in quella fabbrica.. e lui e Buffy non fanno … * ha capito cosa * da più di un mese.. serve che dica altro?” spiegò Willow e in risposta Giles estrasse qualche gettone dalle sue tasche per uscire e telefonare a Joyce.

 

“ Non vedo l’ora di rivederlo.. Beh.. c’è quella ‘ fase Dru ‘ che non mi piace per niente, questo è certo..” borbottò Willow.

“ Tesoro, ora tu devi solo pensare a riposarti e dormire, affronterete tutto ma non adesso, e scommetto che anche lui al momento sarà confuso ed esausto come te..” gli spiegò la Signorina Calendar con tono pacato, contenta di vederla sdraiarsi e chiudere gli occhi, seguendo il suo consiglio, mentre lei le accarezzava i capelli con un affetto quasi materno.

 

*****************************************

 

C’era qualcuno che però aveva tutt’altre intenzioni che dormire.

Spike era entrato nella sua stanza, sdraiando Buffy sul suo letto.

La ragazza si guardò attorno incuriosita.

“ E così, ecco com’è la stanza di un Vampiro Maestro!” esclamò lei.

“ Non è esatto. Questa è solo una stanza in cui mi sono trasferito dopo che Dru e Angel mi hanno simpaticamente cacciato via dalla mia stanza precedente, quella da Maestro, appunto!” spiegò lui, alzando gli occhi innervosito al ricordo.

“ Sì, ma Dru e Angel non sono più qui adesso, perciò..” ribatté lei, ma lui le chiuse la bocca con un dito, ridacchiando.

“ Pazienta, amore mio. Ti ho detto che abbiamo l’intera fabbrica per noi, quindi stanza dopo stanza arriveremo anche a quella..” gli assicurò lui.

“ D’accordo, tutto sommato, nemmeno questa stanza è poi tanto male, il letto è comodo..” commentò Buffy, rotolando lungo la lunghezza del materasso e atterrando su di lui.

“.. ma tu lo sei molto di più!” ammise, baciandolo e mettendosi a cavalcioni su di lui.

 

“ E’ solo che.. sai.. i coltelli, la sega elettrica, i chiodi.. non sono certo questi il genere di oggetti per vincere il cuore di una ragazza!” gli fece presente lei, mentre gli levava la maglietta.

“ Hai ragione, ma.. sai.. il tuo Osservatore ed io ci siamo divertiti un po’ prima..” si giustificò lui, ma lei fece una faccia confusa nel disgusto più totale, perché un’immagine raccapricciante si era dipinta nella sua mente.

“ Eeeww, che razza di divertimento avete avuto insieme?” chiese lei, scostandosi e temendo la risposta, ma lui scoppiò a ridere.

“ Per l’inferno maledetto! Non dirmi che davvero credi che io e lui.. Nooo, l’unico divertimento che abbiamo avuto è stato quello di prendere in giro Angelus, tutto qui!” chiarì lui, tirandola a sé e strattonandole la maglietta con un po’ troppa forza, finendo per fargliela a brandelli.

“ Spike! E ora come diavolo ti aspetti che torni a casa da mia mamma domani?”  lo sgridò lei, ma lui fece le spallucce.

“ Vorrà dire che ti presterò una delle mie camicie..” suggerì lui.

“ Affare fatto!” sorrise lei soddisfatta, sapendo già che avrebbe fatto diventare quel prestito un regalo.

“ Mi sei mancata così tanto, passerotto!” mormorò lui, slacciandole il reggiseno e ‘ attaccando ‘ i suoi seni, facendola gemere in preda all’estasi, mentre lei gli accarezzava vogliosa il petto, scendendo fino al punto vita, slacciandogli la cintura.

“ Anche tu mi sei mancato!” mormorò lei, abbassando la zip e togliendogli i pantaloni, così come fece lui con lei.

“ Raggio di sole, te la ricordi ancora quel bella lez..”

Inutile finire la domanda, perché Buffy gli aveva già risposto, prendendosi gran cura di quella parte del suo corpo che reclamava attenzioni.

 

“ Sì, te la ricordi maledettamente bene!” ringhiò lui, schiavo del godimento.

Non appena lei ebbe terminato, lui la prese per le spalle e la sbatté sul materasso, salendo sopra di lei, pronto a ripagarla del gesto, e lei ne fu più che appagata.

Senza attendere che glielo chiedesse lei, lui scivolò rapido nell’altro volto, e affondò famelico i canini nel suo collo, regalando a entrambi un’ondata di intenso piacere.

Quando Spike si staccò da lei, Buffy lo tirò a sé, baciandolo incurante del fatto che stesse ancora sfoggiando il volto della caccia, e le piacque sentirlo tornare ai suoi bei lineamenti umani durante i loro baci.

“ Amo quando lo fai!” gli sorrise lei, spingendolo sotto di lui e ponendosi sopra e cominciando a cavalcarlo.

“ E io amo quando tu fai queeeeestooo!” gemette lui, mentre il ritmo tra loro aumentava inesorabilmente, finché entrambi gridarono estasiati l’una il nome dell’altro e viceversa, e lei rotolò dalla sua parte, accucciandosi affianco a lui.

 

Pochi istanti dopo, lei si alzò, avvolgendosi attorno il lenzuolo per coprirsi le nudità.

“ Qual è la prossima stanza?” domandò lei.

Spike teneva una sigaretta ancora spenta tra le labbra, mentre cercava il suo accendino.

“ Di già? Beh, Cacciatrice, da’ a un ragazzo qualche secondo per riprendersi!” borbottò lui, spompato, trovando ciò che cercava.

Lei fece le spallucce, avvicinandosi alla soglia.

“ Ok, Spikey, allora rimani pure lì con la tua preziosa sigaretta.. visto che sembra che tu preferisca di più accendere lei.. invece di accendere * me *!” lo provocò con fare sensuale, per poi correre via.

Nuovamente eccitato da quelle parole, il vampiro balzò giù dal letto, gettò all’aria sigaretta e accendino e si lanciò all’inseguimento della sua bella e instancabile Cacciatrice.

 

 

Capitolo 37: SOMETHING TO FORGIVE( Sorvolate sul solito problemino cronologico, perché ancora una volta c’è una canzoncina, eh eh, ‘ Wondering ‘ dei mitici Good Charlotte)

 

”No, no, e no, non sono ancora pronto!” protestò Angel, scuotendo la testa, cocciuto come un bambino che fa i capricci.

“ Ma tu devi affrontarla, lei ti sta aspettando. Ha lasciato l’ospedale stamattina. E’ a casa, e ormai è il tramonto, quindi.. “ gli fece notare Buffy, mentre assieme a Spike lo tirava verso l’uscita, ma il moro continuava ad opporre una tenace resistenza, usando come appiglio tutto ciò che trovava.

“ No, non dopo ciò che ho fatto.. o ho tentato di fare, è troppo presto, devo ancora ponderare bene cosa dirle..”

“ Scordatelo, Mr. Pondero, è tempo che tu levi le ancore da casa mia e sistemi il casino che hai creato!” sbottò Spike, strattonandolo ulteriormente.

 

“Ok!” si arrese Angel.

“ Voi uscite e aspettatemi fuori. Prima ho bisogno di un minuto da solo coi miei pensieri..” spiegò lui, e i due biondi annuirono uscendo.

 

“ Non è più divertente stare qui da te da quando si è svegliato e sta sempre nei dintorni..” borbottò Buffy.

“Lo so, ma non temere, da me sarà libero ancora  mooolto presto, raggio di sole!” rispose lui, dandole un tenero bacio.

“Beh, io non credo che mamma mi farà restare ancora tutta la notte da te.. Non era molto contenta quando stamattina sono tornata.. solo per fare il cambio abiti..” ammise lei.

“ Vuol dire che a tua mamma non va che tu passi il tempo con me?” si allarmò lui.

“ Al contrario, tu le piaci e molto, tanto che vuole invitarti a cena da noi una di queste sere..” lo informò lei.

“ Davvero?” sorrise lui.

“ Già, ma chiariamo subito bene le cose, mia mamma * non sarà * la tua cena!” specificò lei, incrociando le braccia.

“ Non preoccuparti, passerotto, non potrei mai fare del male a tua mamma, si da il caso che mi piaccia , e molto, lo sai?” le sorrise lui.

Stavano per scambiarsi l’ennesimo bacio, quando Angel li raggiunse.

 

Spike e Buffy accompagnarono Angel di fronte a casa di Willow, più che altro per assicurarsi che lui non si azzardasse a scappare, dopodichè se ne andarono, ma rimasero nascosti nei paraggi finché non lo videro entrare.

La prudenza non è mai troppa!

 

Angel bussò alla porta, nervoso come un ragazzino al suo primo appuntamento.

Non appena Willow gli aprì, rimasero a fissarsi a lungo senza parlare.

Angel era rimasto sulla soglia, mentre lei si chiedeva perché non si decidesse ad entrare.

“Ho bisogno dell’invito ancora, lo sai, se hai impedito ad Angelus di entrare, l’hai impedito anche a me..” spiegò lui, con un accenno di sorriso, come se le avesse letto la mente.

“Uh! Giusto, scusa.. Angel, entra pure!” lo invitò lei, e lui varcò l’ingresso senza più barriere ostacolanti.

“Oh, Angel, sei tornato finalmente!” esclamò lei, abbracciandolo stretto, e anche lui l’abbracciò, ma quando provò a chinarsi su di lei per baciarla lei si discostò, anche se gentilmente.

“No. Angel, immagino che lo capisca anche tu che non è così semplice..” cercò di fargli capire lei.

“Sì, me ne rendo conto. Tutti i ricordi sono tornati, quindi so tutte le cose che ti ho detto, e sono così dispiaciuto, ti chiedo scusa, ma..”

“Non eri del tutto tu.” lo interruppe lei e lui annuì.

“ E’ quasi come se tu avessi un gemello cattivo che ha preso il tuo posto per un po’..” aggiunse lei.

“ Si da il caso che * io * sia questo mio gemello cattivo!” ribatté lui.

 

“ Dimmi solo una cosa, quante volte.. tu e Dru..” cambiò argomento lei.

“ Non puoi chiedermi questo, Will. E’ difficile da spiegare.. Angelus era ossessionato da Dru.. così come era ossessionato da te..” ammise lui.

“Che intendi dire?” chiese lei, tra lo spaventato e l’intrigato.

“ Ti ricordi quello che Angelus ha fatto a Dru? Beh, voleva fare la stessa cosa con te.. lo sai, uccidere tutti i tuoi amici e tutto il resto..” confessò lui.

“ Quindi, tu mi desideravi anche quand’eri senz’anima?”

“ Già, prima ti avrebbe fatto soffrire un po’, ma il piano era quello, pensaci un attimo, perché Angelus non ha mai cercato di ucciderti? Poteva farlo quando eri nel mio appartamento , quando credevi di doverlo salvare… Ma poi, lo sai, gli è presa la mania del ‘ Distruggiamo il mondo ‘.. e conosci il resto della storia..”

“ E così quando eri Angelus avevi ancora una cotta per me, che bello!” commentò Willow, quasi lusingata.

 

“Ne sei lusingata? Non puoi esserne felice! Lui è immorale, depravato, non merita una cosa preziosa come te, ok.. può darsi che lui abbia più senso dell’umorismo di me.. ma resto io il migliore!” protestò lui.

Willow non riuscì a reprimere una risatina.

“Non mi dirai che sei geloso! Di te stesso?! E a proposito.. sei sempre solito a parlare di te stesso in terza persona?” domandò lei.

“ Tesoro, la verità è che Angelus non ha niente di me, siamo totalmente diversi e faresti meglio ad augurati di non rivederlo mai più.. “ ribatté lui, ma guardandola capì che era un’altra la cosa che la turbava.

“Sai, Dru ha avuto il mio corpo, è vero, e anche la mia mente. Ma non la mia anima. Mai la mia anima. Quella appartiene solo a te, per sempre. Willow, io ti amo così tanto..” mormorò lui, cercando cautamente di avvicinarsi un po’ più a lei, ma riuscì solo a sfiorarle una mano prima che lei la tirasse indietro.

“Lo so, Angel, e ti amo anch’io. E’ solo che.. sono successe molte cose, e io ho bisogno di tempo..” spiegò lei.

“ Certo, lo capisco. Ma prima che vada, c’è qualcosa che vorrei darti..” la sorprese lui, estraendo un CD dalla tasca del giaccone.

“Ti ho sottolineato la traccia che voglio che tu ascolti, perché sono tutte le parole che vorrei dirti. So che non suona molto romantico, ma quel CD me lo dovresti restituire perché non è mio, e se non lo riporto indietro prima che Spike si accorga che manca qualcosa nella sua preziosissima collezione di CD.. Beh, quello sarebbe capace di fare una strage!”

“ Hai detto Spike?!” lo interruppe Willow, allibita.

“Già, Spike. Sai, durante la sua falsa convalescenza, quel punk-rock dipendente ha torturato me e Dru con la sua terribile musica.. e questa è una delle canzoni che ho sentito..” chiarì lui.

“Beh, da Angelus pensavo che quella fosse solo una patetica e supplichevole canzone smielata, invece ora credo che sia proprio quello che hai bisogno di sentire tu, tesoro..” sussurrò lui, consegnandole il CD.

“ Lo so, lo so, probabilmente ti starai chiedendo ‘ ma non poteva farne una copia? ‘ , ma in tutta onestà.. lo sai come andiamo d’accordo io e i PC, l’unica cosa che sono bravo a fare con loro.. è distruggerli.. e forse è questa l’unica cosa che io ed Angelus abbiamo in comune!” ammise lui, facendola ridere.

“ Lo ascolterò, e domani potrai venire a riprenderlo. Ciao, Angel..” lo salutò lei, non resistendo però all’impulso di abbracciarlo ancora una volta  e farsi abbracciare da lui.

“ Sono così felice che tu sia tornato!” gli sussurrò, prima che lui se ne andasse.

 

(fine prima parte)

 

SOMETHING TO FORGIVE (Seconda parte) ( Sorvolate sul solito problemino cronologico, perché ancora una volta c’è una canzoncina, eh eh, ‘ Wondering ‘ dei mitici Good Charlotte)

 

Rimasta da sola, Willow osservò a lungo la copertina del CD, prima di inserirlo nel lettore, selezionando la traccia che gli aveva indicato Angel.

La canzone si aprì con un piacevole riff di basso, a cui si aggiunse leggera una chitarra elettrica.

 

Rit: IF YOU WANT ME TO WAIT, I WILL WAIT FOR YOU

(SE VUOI CHE IO TI ASPETTI, IO TI ASPETTERO ‘)

IF YOU TELL ME TO STAY, I WILL STAY RIGHT THRU

( SE MI DICI DI RESTARE , RESTERO ‘ PROPRIO QUI)

IF YOU DON’T WANNA SAY ANYTHING AT ALL, I’M HAPPY WONDERING

( SE NON VUOI DIRE NIENTE DEL TUTTO, SONO FELICE DI DOMANDARMELO)

 

<  Beh, sembra quasi una melodia.. >

 

Ma Willow non fece in tempo a pensarlo, che le chitarre esplosero in tutta la loro potenza.

 

SINCE I WAS A YOUNG MAN, I NEVER WAS A FUN MAN

( FIN DA QUANDO ERO UN GIOVANE UOMO, NON SONO MAI STATO UNO DIVERTENTE)

I NEVER HAD A PLAN AND NO SECURITY

(NON HO MAI AVUTO UN PIANO NE’ NESSUNA SICUREZZA)

THEN EVER SINCE I MET YOU I NEVER COULD FORGET  YOU

(E POI DA QUANDO TI HO INCONTRATO NON TI POTREI MAI DIMENTICARE)

I ONLY WANNA GET YOU RIGHT HERE NEXT TO ME

(VOGLIO SOLO AVERTI PROPRIO QUI ACCANTO A ME)

 

<  Oh, lo voglio anch’io così tanto..> pensava Willow, sempre più intenta ad ascoltare.

 

CAUSE EVERYBODY NEED SOMEONE THAT THEY CAN TRUST AND

(PERCHE ‘ OGNUNO HA BISOGNO DI QUALCUNO DI CUI SI PUO ‘ FIDARE)

 

< E io? Posso fidarmi ancora di te, Angel? So che dovrei.. dopotutto.. con Dru.. non eri del tutto in te..> pensò la ragazza, combattuta tra la voglia di buttarsi fra le sue braccia e la paura di soffrire ancora.

 

YOU ’RE SOMEBODY THAT I FOUND JUST IN TIME

(TU SEI QUEL QUALCUNO CHE IO HO TROVATO GIUSTO IN TEMPO)

 

Rit: IF YOU WANT ME TO WAIT, I WILL WAIT FOR YOU

(SE VUOI CHE IO TI ASPETTI, IO TI ASPETTERO ‘)

IF YOU TELL ME TO STAY, I WILL STAY RIGHT THRU

( SE MI DICI DI RESTARE , RESTERO ‘ PROPRIO QUI)

IF YOU DON’T WANNA SAY ANYTHING AT ALL, I’M HAPPY WONDERING

( SE NON VUOI DIRE NIENTE DEL TUTTO, SONO FELICE DI DOMANDARMELO)

 

NOW MY LIFE IS CHANGING, IT’S ALWAYS REARRANGING

( ORA LA MIA VITA STA CAMBIANDO, SI RIORGANIZZA SEMPRE)

IT ’S ALWAYS GETTING STRANGER THAN I THOUGHT IT EVER COULD

(DIVENTA SEMPRE PIU ‘ STRANA DI QUANTO AVESSI MAI POTUTO IMMAGINARE)

 

Willow era sconvolta nel constatare quanto quella canzone sembrasse scritta appositamente per Angel.

 

EVERY SINCE I FOUND YOU, I WANNA BE AROUND YOU

( DA QUANDO TI HO TROVATO, TI VOGLIO STARE NEI DINTORNI)

I WANNA GET DOWN TO THE POINT THAT I NEED YOU

(VOGLIO GIUNGERE AL PUNTO CHE IO HO BISOGNO DI TE)

 

Willow era commossa da quelle parole

 

CAUSE EVERYBODY NEED SOMEONE THAT THEY CAN TRUST AND

(PERCHE ‘ OGNUNO HA BISOGNO DI QUALCUNO DI CUI SI PUO ‘ FIDARE)

YOU ’RE SOMEBODY THAT I FOUND JUST IN TIME

(TU SEI QUEL QUALCUNO CHE IO HO TROVATO GIUSTO IN TEMPO)

 

Rit: IF YOU WANT ME TO WAIT, I WILL WAIT FOR YOU

(SE VUOI CHE IO TI ASPETTI, IO TI ASPETTERO ‘)

IF YOU TELL ME TO STAY, I WILL STAY RIGHT THRU

( SE MI DICI DI RESTARE , RESTERO ‘ PROPRIO QUI)

IF YOU DON’T WANNA SAY ANYTHING AT ALL, I’M HAPPY WONDERING

( SE NON VUOI DIRE NIENTE DEL TUTTO, SONO FELICE DI DOMANDARMELO)

 

DON’T TELL ME THE BAD NEWS, DON’T TELL ME ANYTHING AT ALL

(NON DIRMI LE BRUTTE NOTIZIE, NON DIRMI PROPRIO NIENTE)

JUST TELL ME THAT YOU NEED ME, AND STAY RIGHT HERE WITH ME

(DIMMI SOLO CHE HAI BISOGNO DI ME, E RESTA PROPRIO QUI CON ME)

 

< Non preoccuparti, Angel, non ci sarà nessuna brutta notizia. Ora finalmente so cosa devo fare..> pensò lei, prendendo la sua borsa e infilandosi la giacca a vento, uscendo mentre la canzone ripeteva il ritornello.

 

Doveva fare dei determinati acquisti, ma per fortuna aveva tempo a sufficienza prima che i negozi chiudessero.

 

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Buffy sentì suonare alla porta e andò ad aprire.

“Will, entra! Allora, hai visto Angel? Voglio sapere tutto!” la incitò la bionda.

“ Spiacente, Buffy, ma non ho molto tempo ora, tutto quello che ti posso dire è sì, l’ho rivisto.. e ho preso la mia decisione.. ecco perché sono qui..” spiegò la rossa.

“ Ho bisogno che tu mi faccia un favore..” spiegò, consegnandole un sacchetto.

“Beh, e io che ci dovrei fare con .. questa roba?” domandò Buffy esterrefatta dopo che ebbe visto il contenuto.. mentre nella sua mente si affollavano idee un po’ azzardate.

 

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Willow sapeva che Angel era tornato al suo appartamento, quindi si diresse là.

Quando aprì la porta, il bel vampiro moro non credeva ai propri occhi.

“Willow, tesoro, ma..” esclamò sorpreso, ma lei sorrise, mettendogli un dito sulla bocca.

“ Lo so, ho detto che avevo bisogno di tempo per pensare, ma sai che c’è? Io penso molto in fretta!” spiegò lei, avvicinandosi e gettandogli le braccia al collo mentre si alzava sulle punte per dargli un bacio infinito.

 

“ Dovrei prenderlo come un ‘ Sì, io ti perdono ‘?” sorrise lui, quando si separarono per il semplice motivo che lei doveva respirare.

“ Sì. Ad ogni modo, mi sono dimenticata quel CD a casa, perciò, se lo rivuoi…” commentò lei, con un sorriso furbetto.

“ Comincio a pensare che stia diventando un’abitudine per te lasciare le cose che mi servono a casa tua, così mi fai andare lì tutte le volte..” sorrise lui, mentre uscivano insieme dal suo appartamento.

“ *Io* che ricorro a questi sporchi trucchetti?” si finse offesa lei.

 

“ Eccoci arrivati!” esclamò Willow, aprendo la porta di casa, per poi recarsi nella sua stanza con lui.

“ Grazie per la canzone, era davvero ciò di cui avevo bisogno..” mormorò lei, restituendogli il CD.

“ Beh, però sai.. ‘ felice ‘ lì non era quel tipo di felicità ..” mise in chiaro lui.

Lei lo invitò a sedersi sul suo letto, facendo altrettanto.

“ Io ti amo, Willow..” sussurrò lui, dandole un tenero bacio.

“E io amo te, Angel..” rispose lei, prendendo le mani nelle sue.

“ Ma lo sai cos’è successo l’ultima e unica volta che tu ed io abbiamo fatto l’amore..” continuò lui.

“ Già, bruttissime conseguenze!” commentò lei.

“ Perciò, tesoro mio, ho paura che noi ci dovremo solo  limitare ad un amore contemplativo..” spiegò lui, sorpreso di sentirla ridere.

  Amore contemplativo un accidente!” esclamò lei, alzandosi dal letto.

 

“ Ho già pensato a tutto, amore..” chiarì lei, aprendo un armadietto pieno di globi di Thesulah.

“ Sai, il nuovo proprietario del negozio di magia è più economico e fa delle offerte eccezionali.. mi ha venduto 15 globi a soli 140 $!Per lo più, è perché questi cosi non vanno molto a ruba fra i suoi clienti e c’è poca richiesta..” continuò lei.

“ La Signorina Calendar e io troveremo il modo di rendere la tua anima permanente prima o poi, e sono sicura che ci riusciremo, ma nel frattempo..” lo informò, sollevando un globo.

“ Sai, ho imparato ad eseguire l’intero rituale da sola, perfino senza il supporto della Signorina Calendar, perciò se perdi di nuovo  la tua anima.. io riaggiusterò tutto in breve tempo. Sicuro, quel rituale mi farà venire un inferno di mal di testa, ma per te questo e altro, amore mio!” gli sorrise lei, e lui fece altrettanto.

“ Prima che tu lo chieda, ho già dato a Buffy un set di catene da testare con Spike..” lo informò lei, ma lui assunse un’espressione preoccupata.

“ Hai dato a Buffy e Spike le nostre catene?” ripeté.

“ Sì.. e sai, appena le ha viste lei ha iniziato a blaterare di una nuova lezione che doveva insegnarle il suo Prof.. non ho ben capito che cosa intendesse..”

“ No, Will, intendevo dire.. hai dato a * Buffy e Spike * le * nostre * catene?” precisò lui, e anche lei finalmente capì.

“ Eeeww! Beh, vuol dire che se funzionano.. ne comprerò un altro set per noi, quelle gliele lascio.. doppio eeeww!” si corresse lei.

 

“ A proposito, immagino che sarai libero di muoverti in tutta tranquillità alla fabbrica per restituire quel CD.. tanto Spike nemmeno si accorgerà della tua presenza, impegnato come sarà con Buffy..” ridacchiò lei maliziosamente, pensando che non le sarebbe dispiaciuto  dedicarsi a simili faccende col suo Angel, ma al momento non potevano.

“ Ma cosa penserà tua madre quando vedrà tutti questi globi?” le fece notare Angel.

“ Beh, penserà solo che abbia iniziato a collezionarli, lo sai! Forse, magari cercherà anche di comprarmene qualcuno che gli assomigli.. E comunque, non è certo compromettente come tenere un armadio pieno di preservativi.. anche se in un certo senso.. quei globi sono una protezione per il sesso..” rise lei, contagiando anche lui.

 

“Ad ogni modo, Angel, un peluche, un po’ di poveri pesciolini indifesi.. ed un robot.. non sei stato poi questo killer così efferato!” ridacchiò lei.

“ Solo perché tu non le conoscevi.. non significa che non ci siano state un sacco di altre vittime!” ribatté lui, un po’ risentito.

“Angel..?” lo chiamò lei, un po’ spaventata.

“ Oops, domando scusa, mi sa che nell’ultima parte è il mio demone che ha parlato .. ad ogni modo, tu evita di provocarlo!” si giustificò lui.

“ Oh, ma so fare di meglio che provocarlo..” sussurrò lei, avvicinando le labbra alle sue per un dolce e lungo bacio.

“ Perciò, caro il mio bel gattone, preparati a fare le fusa, perché appena potremo io ho tutte le intenzioni di renderti mooolto felice!” lo avvisò lei, ma si impensierì subito dopo.

“ Aspetta un attimo.. non basta il pensiero a spezzare la tua maledizione.. vero?” si allarmò.

 

Per tutta risposta, lui iniziò ad urlare, contorcendosi nel letto, per poi saltarle addosso in pieno volto della caccia, immobilizzandola sul pavimento.

“ Tu che ne dici, * Wi *?” ghignò lui, pronto a morderla, mentre lei era talmente  terrorizzata da non riuscire neppure ad urlare.

Lui si chinò su di lei, ma solo per tornare ai suoi bei lineamenti umani e baciarle il collo, risalendo fino alla sua bocca.

“ Stavo solo scherzando, amore!” ridacchiò lui.

“ Scemo!” rise lei, spingendolo via.

“ Come puoi vedere, Willow, le parole non sono sufficienti a rendere  felice il tuo caro Angel, devi ricorrere alla * pratica *!” spiegò lui, guardandola con fare seducente ed allusivo.

“ Sai, Angel, si capisce che hai passato un mucchio di tempo in compagnia di Spike..” commentò Willow.

“ Uh?”

“.. sei diventato un porco proprio come lui!” ridacchiò lei, prima di dargli l’ennesimo bacio.

 

 

Capitolo 38: FROM A GIRL TO ANOTHER ONE ( Parole estratte da ‘Walk away’ dei Good Charlotte. Sì lo so, c’ho una fissa per ‘sto gruppo, cmq promesso, in questa storia è l’ultima canzone che uso! E ancora una volta, è solo un sottofondo che mi sembrava appropriato.. Sigh.. se penso che meno di ventiquattrore fa sentivo sta song live con loro a pochi metri…aaaaaaahh!!! ) 

( un filino NC 17.. ma proprio poco..)

 

2 GIORNI DOPO

 

Era da più di un mese ormai che Xander aveva lasciato Sunnydale.

Si era trasferito in una città non molto distante, chiedendo ospitalità a suo zio Rory e aiutandolo, lavorando nel suo bar.

Sapeva che non sarebbe rimasto lì a lungo, sentiva la mancanza di Sunnydale, ma soprattutto dei suoi amici.

D’altro canto, era lui che aveva scelto di andarsene, si era messo da solo in quella situazione, aveva detto quel che aveva detto, accettandone le conseguenze.

 

I MADE THIS BED, I CHOSE TO LIE IN IT

( HO FATTO IO QUESTO LETTO, IO HO SCELTO DI GIACERE IN ESSO)

LIVE WITH MY REGRETS, SLEEP WITH WHAT I SAID

(VIVERE COI MIEI RIMPIANTI, DORMIRE CON QUELLO CHE HO DETTO)

 

< Ma è davvero questo ciò che voglio?> pensava il ragazzo, mentre asciugava l’ennesima serie di tazzine e bicchieri.

 

COULD THIS BE THE END, AM I STANDING ON THE EDGE

(POTREBBE ESSERE LA FINE, STO IN PIEDI SULL’ORLO)

OF EVERYTHING I WANTED NOW? I WAS AFRAID, I WAS AFRAID

(DI TUTTO QUELLO CHE VOLEVO ADESSO? ERO SPAVENTATO, ERO SPAVENTATO)

 

< Sicuro, ecco perché sono scappato, non volevo affrontare tutte quelle cose misteriose e cercare di capire le mie amiche, sono corso via.. e questa è codardia ..> pensò mentre puliva il bancone.

 

AND MAYBE I ‘M JUST SCARED TO FACE THE THINGS I FEAR

(E FORSE HO SOLO PAURA DI AFFRONTARE LE COSE CHE TEMO)

IT  ‘S EASIER TO WALK AWAY FROM EVERYTHING

(E ‘ PIU ‘ FACILE ANDANDARSENE VIA DA TUTTO)

 

< Ma ne è valsa la pena? Loro sono le mie migliori amiche, abbiamo condiviso così tanto insieme, e senza di loro ora mi sento come rotto, mi domando se loro mi penseranno, se magari pregheranno per me, perché ho davvero bisogno di un aiuto, devo trovare il coraggio di tornare e affrontare ogni cosa..>

 

SEPARATE MY SOUL WITH ALL THE THINGS WE SHARED

(SEPARATE LA MIA ANIMA, CON TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO CONDIVISO)

I ‘M FALLING TO PIECES NOW

(STO CADENDO A PEZZI ORA)

SAY A PRAYER FOR ME WHEN YOU GO TO BED

( DITE UNA OREGHIERA PER ME QUANDO ANDATE A LETTO)

I’M IN NEED OF YOUR FAITH NOW

(HO BISOGNO DELLA VOSTRA FIDUCIA ADESSO)

 

PRAY FOR ME NOW, I ‘ M IN NEED OF FAITH

(PREGATE PER ME ORA, HO BISOGNO DI FIDUCIA)

PRAY FOR ME NOW, I ‘M IN NEED

(PREGATE PER ME ORA,  HO BISOGNO)

 

< La scuola non è un problema, dopotutto ho saltato solo un mesetto di lezioni.. il vero guaio sarà fronteggiarmi con Will e Buffy, se solo potessimo ricominciare daccapo, cercherei di non giudicarle più così freddamente.. così potremmo di nuovo essere tutti contenti assieme..>

 

IF WE COULD JUST RESET AND LIVE IN HAPPYNESS

(SE SOLO POTESSIMO RIAZZERARE E VIVERE FELICEMENTE)

INSTEAD OF OUR REGRETS, WE WOULD SALVAGE EVERYTHING

( INVECE DEI NOSTRI RIMPIANTI, NOI SALVEREMMO TUTTO)

WE DON’T HAVE TO WALK AWAY

( NON C’ E’ BISOGNO DI ANDARSENE VIA)

 

< Sì, è tempo che io mi prenda le mie responsabilità e riaggiusti le cose. Partirò da qui , e..> pensò, ma cambiò idea non appena vide entrare nel bar un’affascinante ragazza dai lunghi capelli scuri e dallo sguardo magnetico.

 

< Magari non subito stanotte..> si disse Xander, mentre la vedeva avvicinarsi progressivamente, compiaciuto che i loro occhi si fossero incontrati e che lei gli avesse sorriso, mentre si sedeva al bancone.

 

“ Il tuo cuore è triste, io lo sento lamentarsi..” esclamò la ragazza.

“ Sai, di solito, sono abituato a prendere le ordinazioni! Ad ogni modo, non so come ma hai indovinato, ultimamente non si può dire che io viva a Happylandia..” spiegò il moro , guardandola stupito.

“ Ti capisco, anche il mio cuore è tanto triste..”

” Permettimi di aiutarti a migliorare un po’ le cose in qualche modo..” disse Xander, preparandole un cocktail alcolico.

“ Offre la casa!” le sorrise lui, porgendole il bicchiere.

“ Grazie, caro..” sorrise lei, giocherellando con la cannuccia.

“ Come può il cuore di una ragazza tanto carina come te essere triste? Ti va di parlarmi di cosa ti rattrista così?” si interessò Xander, approfittando del fatto che il bar stava per chiudere ed erano rimasti pochissimi clienti.

  Ero solita avere due ragazzi che mi amavano e mi onoravano..” cominciò a raccontare lei, sorseggiando il suo drink.

“.. ma poi li ho persi entrambi: il primo mi ha lasciato per il fuoco, il secondo per il sole.. “ continuò lei mentre Xander non aveva la più pallida idea di che cosa stesse parlando.

 

< Forse è la classica scelta fra amore e carriera.. forse uno ha preferito intraprendere la professione di pompiere .. e l’altro. Boh, il surfista, il bagnino. O qualcosa del genere!>

 

Decise che era meglio non approfondire quel discorso.

“ E di te che mi dici? Tu sei qui, ma non appartieni a questo posto, io posso sentirlo!” gli domandò lei, sorprendendolo, mentre lui si riscopriva sempre più affascinato da quella misteriosa ragazza dagli occhi ammalianti.

Era come se lei fosse in grado di leggergli dentro.

“ Hai ragione tu, io non vivo qui, mi sono solo trasferito da un po’, perché sono scappato da tutto, perché avevo paura di affrontare le cose che ora so che devo affrontare..” spiegò lui, e lei lo guardò incuriosita, come se lo stesse scrutando.

“ Sai, io ho due amiche che hanno iniziato a comportarsi stranamente… a causa dei loro due nuovi fidanzati. Perché le brave ragazze  desiderano sempre i ragazzi con un atteggiamento dark?” continuò lui.

Lei sorrise, sfiorandogli la mano con la sua.

“ Beh, ti sei mai chiesto se le ragazze con un atteggiamento dark desiderino i bravi ragazzi come te, gattino?” gli sorrise lei.

Lui fece un’espressione confusa, ma anche intrigata.

“ Guarda, se lo vuoi scoprire, seguimi. Stanotte ho bisogno di qualcuno che mi faccia compagnia.. sarai tu quel qualcuno?” gli propose con voce soave e cristallina.

Per tutta risposta, Xander si rivolse a suo zio, il padrone del locale.

“ Zio Rory, io vado, ci pensi tu a chiudere il bar, ok? Ciao!” lo salutò, uscendo con la misteriosa ragazza al suo fianco, stentando ancora a credere alla fortuna che gli era capitata.

 

La camera del suo albergo non distava molto da lì e in pochi minuti arrivarono.

Era una stanza molto elegante e raffinata, ma due cose colpirono subito lo sguardo di Xander: la mensola sulla quale troneggiava una collezione di preziosissime bambole di porcellana, che sembravano rivelare un tenero lato infantile della ragazza; ma soprattutto il fatto che non ci fosse nemmeno uno specchio nei paraggi.

“ Perché non hai specchi qui?” domandò lui.

“ Gli specchi sono cattivi con me. Non mi lasciano mai vedere quello che vorrei vedere..” spiegò lei, sedendosi sul letto e invitandolo a fare altrettanto.

“ Se intendi dire che non ti piace guardare la tua immagine riflessa.. hai terribilmente torto, perché tu sei a dir poco incantevole, tesoro!” le sorrise lui.

“ Grazie, mio dolce, ma non è quello che intendevo!” mormorò lei, accarezzandogli i capelli, mentre lui guardava rapito il suo bel viso, pallido come la porcellana delle sue bambole.

Lei gli aveva già tolto sia il giubbotto che la T-shirt, accarezzandogli i pettorali con le sue fredde mani, nel modo più sensuale possibile.

 

Pallida e fredda. E niente specchi.

Un pericolosissimo accostamento, ma non appena la bocca della ragazza incontrò quella del ragazzo lui non fu più in grado di pensare a niente se non al piacere incredibile che stava provando. Non aveva mai sperimentato una passione così travolgente.

La ragazza si separò dalla sua bocca, per tracciare una serie di piccoli baci lungo il suo collo, scendendo fino ai pettorali e giocando coi suoi capezzoli.

Xander era talmente in estasi da non accorgersi di quell’ultimo bacio un po’ più profondo e nemmeno del rivoletto di sangue che stava scendendo fino al suo stomaco.

 

< Yum! Questo prezioso è un verginello!> pensò lei, sorridendogli, mentre lui non poteva fare a meno di notare quanto le sue labbra ora fossero più rosse.

 

Per quanto fosse selvaggia ed inquietante, Xander non aveva paura di quella sconosciuta che lo guardava con una strana luce negli occhi.

 

< E  il suo sangue sarà ancora più buono, quando..> si disse lei, mettendosi a cavalcioni sul ragazzo che la fissava con desiderio.

 

“ Preparati, mio dolce gattino, il divertimento sta per cominciare!”

 

(Fine prima parte)

 

 

FROM A GIRL TO ANOTHER ONE ( Seconda parte)

 

Xander si svegliò il mattino dopo, al buio più completo.

Aveva il più infernale dei mal di testa e non ricordava né dove fosse né perché si trovasse lì, ma soprattutto chi condividesse il letto con lui.

Accese la luce e non appena vide la ragazza seminuda che dormiva vicino a lui si ricordò all’improvviso tutti gli eventi della notte precedente.

La ragazza si strinse di più a lui, apprezzando quel caldo contatto, tanto che emise un mormorio simile alle fusa di un gatto.

 

Finalmente l’associazione ‘Niente specchi+pallore+corpo freddo ‘ gli fu chiara.

“Oddio, sono stato a letto con una vampira!”  esclamò quasi urlando, saltando giù dal letto.

Sentendolo, la vampira si svegliò, cominciando a stiracchiarsi.

“ Ciao gattino, non sei felice? Sai, ti saresti anche potuto svegliare.. morto, con il mio nome inciso sul tuo petto col tuo stesso sangue! Ma fortunatamente per te, ieri non cercavo questo genere di giochetti, avevo solo certe esigenze di donna da soddisfare e tu non sei stato niente male!” lo guardò divertita lei, mentre lui, assalito da un dubbio atroce si toccava il collo, trovando ciò che cercava: i segni del suo morso.

“ Tu.. tu mi.. mi hai fatto diventare.. un . un vampiro?” balbettò lui, temendo la risposta.

Lei ridacchiò, innervosendolo ulteriormente.

“ Sciocco ragazzo sciocchino!” scosse la testa lei.

“ Toccati il cuore, batte ancora, e hai ancora bisogno di respirare!” lo rassicurò lei, ma poi lo scrutò meglio, rivestendosi, alzandosi dal  letto e avvicinandosi a lui.

“ Aspetta un momento. A te sarebbe piaciuto se ti avessi reso un vampiro?” lo interrogò, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli corvini.

“Uhm. Probabilmente è il mal di testa che parla, ma.. sarebbe stato intrigante..” ammise lui.

 

Lei ridacchiò un’altra volta, accarezzandogli il viso.

“ Mio gattino, è troppo presto. Tu sei ancora così giovane..”

“ Quanti anni hai tu? Intendo.. come umana!”

“ Il ragazzino fa il maleducato, la Signorina Edith dovrebbe insegnargli le buone maniere. Non è carino chiedere l’età a una ragazza. Ad ogni modo, se non ricordo male.. ventidue.” rispose lei.

“ Beh, io ne ho ventiquattro, quindi..”

“ Ah –ah-ah, cattivo, le bugie non si dicono!” lo rimproverò lei.

“ Ok, hai ragione. Sono ancora troppo giovane..” ammise lui.

“ Ma il tempo passa in fretta, quindi, chissà, magari potrei tornare qui tra dieci anni, cercandoti e..”

“ E’ una promessa?” le sorrise lui.

“ Vedremo!” sorrise lei, baciandolo.

“ Ora è meglio che io vada..” disse lui, in procinto di rivestirsi, dato che era solo in boxer, ma lei ringhiò in disappunto.

“ Perché tutta questa fretta? Dammi un addio come si deve prima, hmm?” propose lei, sdraiandosi sul letto e guardandolo con fare seducente.

“ Basta che mi prometti che non mi morderai più stavolta!” ribatté lui, tornando a letto con lei.

Lei rise, mordicchiandogli l’orecchio coi suoi denti normali.

“ Perché mi chiedi una cosa simile.. quando sai meglio di me che lo vuoi anche tu?” gli sussurrò, prima di baciarlo e stenderlo sotto di lei, mentre lui non poteva che riconoscere che aveva ragione lei.

 

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“ Ora devo davvero andare, e credo proprio che tornerò nella mia città per affrontare tutto!” esclamò lui, rivestendosi sul serio stavolta.

Si avvicinò alla vampira per un ultimo bacio.

“ Addio, bellissima ragazza dark. A proposito, io sono Xander, potrei sapere il tuo nome.. o l’unico modo per conoscerlo è averlo inciso nel petto con un pugnale?” disse lui, facendola ridere.

“ Per quanto potrebbe essere divertente, no, gattino, non c’è n’è bisogno..” rispose lei, accompagnandolo alla porta.

“ Io sono Drusilla!” gli sussurrò all’orecchio, tornandosene a letto,mentre lui lasciava la stanza con la più sconvolta delle espressioni, ricollegando tutti i fatti.

Tutto sommato, la sua mente di diciassettenne gioiva per un’altra ragione.

 

< IO HO FATTO SESSO!! DUE VOLTE!! !>

 

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2 GIORNI DOPO

 

“ Ancora mi domando come tu ci sia riuscita!” sbottò Spike, seduto a un tavolo del Bronze con Buffy.

“ E’ semplice, tesoro, voi due siete i nostri schiavi e fareste di tutto per farci contente!” spiegò la bionda, giocando coi suoi capelli ingellati.

“ Perfino un doppio appuntamento?! E nientemeno che con lui!” borbottò Angel, seduto di fronte a loro con Willow, indicando con l’aria irritata il suo Gran Childe.

“ Hey, guarda che nemmeno io faccio festa a riguardo, Mr. Non- rendetemi- mai-felice!” ribatté Spike.

“ Chiudi il becco, Mr. Acqua- ossigenata-dipendente!” sbottò Angel, mentre entrambi si ringhiavano contro fulminandosi a vicenda con gli occhi.

“Non è meraviglioso quando i nostri ragazzi vanno così d’amore e d’accordo?” esclamò Buffy, più sarcastica che mai.

“ Poteva andare peggio. Almeno non se le stanno dando di santa ragione!” ribatté Willow, alzando gli occhi.

“ Non ci tentare!” esclamarono Angel e Spike all’unisono.

 

Ma quando Willow e Buffy baciarono i rispettivi compagni, accarezzandoli e accoccolandosi a loro, i due vampiri dimenticarono all’istante il loro odio reciproco.

“ Due Vampiri Maestri che un tempo erano i più terrificanti in circolazione… ora rispettivamente alla mercè di una Strega e di una Cacciatrice!” commentò Angel.

“ Ti stai forse lamentando, tesoro?” lo interrogò Willow, mettendosi le mani sui fianchi.

“ Accidenti, certo che no!” le sorrise lui, baciandola.

“ Già, immagino che questo sia il potere dell’amore!” commentò Spike, guardando la sua Buffy con occhi adoranti.

“ Io non potrei mai stancarmi di essere alla tua mercè, passerotto!” mormorò, fra i baci.

 

“Uh! Il nomignolo che hai dato prima ad Angel mi ha fatto venire in mente che la Signorina Calendar ha detto che ti basta solo un globo per il rituale, Will, perché lo puoi riutilizzare quante volte vuoi!” la informò Buffy.

“ Fantastico! Me ne erano rimasti otto, quindi.. buono a sapersi, perché temevo di ridurmi sul lastrico a furia di comprare quei cosi!” esclamò Willow.

“ Otto?! Ma non ne avevi mica comprati quindici? Accidenti, Will, mi stai dicendo che hai già fatto quell’incantesimo * sette * volte in * quattro * giorni? Ma che ragazzacci sconci che siete!” li  prese in giro Buffy e Spike annuì, guardandoli con finta aria scandalizzata.

“ Hanno parlato Miss e Mr. L’intera- fabbrica – più – secondo- giro!” ribatté Willow, e questo azzittì i due biondi, mentre entrambi sorridevano al ricordo.

 

( Fine seconda parte)

 

 

 

FROM A GIRL TO ANOTHER ONE ( Terza parte)

 

********************************************** ( Contemporaneamente)

 

“Hey, Cordy, sbaglio o quel ragazzo non è Michael, il fidanzato di Britney?” esclamò Harmony, seduta ad un altro tavolo del Bronze con l’amica.

“ Già, so chi è.. e allora?” domandò Cordelia distrattamente.

“ E allora?! Ma non lo sai che frequenta l’Università più prestigiosa della città? E.. l’hai mai vista la sua macchina? E sai, stasera nemmeno c’è Britney, so che è uscita con delle sue amiche. Quindi, scusami, ma questa è un’opportunità che non posso proprio lasciarmi sfuggire, ho tutte le intenzioni di mettere i miei artigli su quel ragazzo, fammi gli auguri!” spiegò Harmony, alzandosi dal tavolo e allontanandosi.

“ Fa’ un po’ come ti pare!” alzò le spalle Cordelia, una volta rimasta sola.

 

Da più di un mese la ragazza andava ogni sera al Bronze, sperando di vedere entrare nel locale una determinata persona, che nemmeno sapeva perché se ne era andata, ma, come ogni volta, anche quella sera la sua speranza sembrava infranta.

Stava per prendere le sue cose e ritornarsene a casa sconsolata, quando lo vide entrare all’improvviso, mentre si guardava attorno in cerca di qualcuno.

Cordelia si augurò che si trattasse di lei, ma rimase delusa quando lo vide avvicinarsi al tavolo di Buffy, Willow, e due affascinanti ragazzi che dagli atteggiamenti in cui erano con loro si capiva chiaramente che dovevano essere i loro fidanzati.

Ma per quanto quei due ragazzi fossero belli, Cordelia sembrava avere occhi solo per Xander, ed era la prima a domandarsene il perché!

 

Non appena lo videro, Buffy e Willow si alzarono dal tavolo per andare incontro al loro amico.

“ Xander, sei tornato!” esclamarono in coro, portandolo al loro tavolo e facendolo sedere in mezzo a loro, mandando Angel a sedersi vicino a Spike, cosa che entrambi i vampiri non gradirono.

“ Che cosa? Non mi odiate a morte?! Io vi ho detto delle cose orribili..” si stupì il ragazzo.

“ Beh, in questo periodo siamo propense a perdonare qualsiasi cosa, il passato è passato, e poi dopotutto tu avevi le tue ragioni..” spiegò Willow e Buffy annuì.

“ Beh, credo che le mie ragioni fossero sbagliate!” ammise Xander, e stavolta furono le due ragazze a stupirsi, mentre Spike ed Angel fissavano il ragazzo con un’insolita attenzione.

“ Già, avete capito bene. Mi dispiace, io non avevo il diritto di giudicarvi come ho fatto. Avrei dovuto cercare di capirvi un po’ di più, invece. Non è facile resistere al fascino di un vampiro, loro sono capaci di farti sentire sensazioni mai provate e poi hanno una tale passione.. quindi credo di poter capire quello che proviate voi con loro.. certo, questo non significa che io ne sia felice!” ci tenne a precisare lui, mentre Spike e Angel continuavano a guardare lui e a guardarsi tra loro, confermando i loro dubbi.

 

“ Bene, è così sembra che Mr. Hide sia tornato  Dr. Jeckil di nuovo!” commentò Xander, rivolto ad Angel, facendolo innervosire.

“ Mentre tu sei il famoso William il Sanguinario, finalmente ti incontro di persona!” continuò, rivolto a Spike.

“ Già, e comunque, preferisco Spike!” sbottò il biondo.

“ So che ci sono un sacco di cose spaventose su di te, ma credo che i capelli siano la prima!” aggiunse Xander, facendo innervosire il biondo.

“ Amore, niente in contrario se me lo divoro, vero?” chiese a Buffy, ringhiando contro il ragazzo.

“ Tesoro, niente in contrario se io gli do una mano, vero?” domandò Angel a Willow, facendo altrettanto.

“ Spike! Lui è nella lista dei miei amici, e in più è uno studente, quindi.. DOPPIO NO!”  lo ammonì Buffy, alzandosi e sedendosi in braccio a lui.

“ Sono sbalordita, tu non dovresti parlare così! Dov’è finito il mio caro dolce Angel?” esclamò Willow con finto stupore, raggiungendolo e abbracciandolo da dietro.

 “ Sono soltanto un vampiro con l’anima, amore , non sono mica un santo!”alzò gli occhi lui, ma cambiò decisamente umore quando lei iniziò a coprirgli il viso di baci.

 

“ Ad ogni modo, Moccioso, ti conosco da un minuto e già non ti sopporto!” sbottò Spike.

“ Dopotutto, credo che ci sia qualcosa che abbiamo in comune!” commentò Angel, con un mezzo sorriso a Spike.

“ Beh, lasciate che vi informi che nemmeno io riesco a sopportare voi due, Ragazzo Morto e Ragazzo Ossigenato Morto Jr. !” ribatté Xander, per poi rivolgersi nuovamente alle sue due amiche.

“ Ma almeno vedo che voi due siete felici, ed è questo ciò che conta.. E chissà? Magari col tempo potrei addirittura apprezzare questi due un filino di più.. ma ne dubito fortissimamente !” aggiunse lui.

“ Io pure!” ribatterono Spike e Angel nello stesso momento.

“ Vedete? Voi ragazzi vi trovate già d’accordo su una cosa, direi che è un buon inizio!” ridacchiò Buffy, abbracciata a Spike.

 

“ Allora, Xan, raccontaci, dove te ne sei andato in tutte queste settimane, cosa hai fatto?” lo esortò Willow.

“ Beh, immagino che non sia questo il momento più adatto per parlarne, lo faremo domani mattina, da soli. Ora è meglio che vi lascio godere la vostra serata, coppiette. E comunque, tu e tu, trattatele meglio che potete!” intimò Xander ai due vampiri, guardandoli con grande serietà.

“ Non preoccuparti, non farò mai più soffrire Willow, è una promessa!” giurò Angel,abbracciato alla sua ragazza.

“ E io posso assicurarti che Buffy è davvero in buone mani.. non che io sia buono, naturalmente.. ma tanto hai capito che volevo maledettamente dire!” precisò Spike.

“ Me lo auguro. Ciao ragazze, ci vediamo domani!” le salutò lui, uscendo.

 

“ Chissà che cosa gli ha fatto cambiare idea..” esclamò Buffy.

“ Già. E poi così di colpo..” aggiunse Willow.

“ Dru!” risposero Angel e Spike con grande tranquillità.

“ Che cosa?” esclamarono Willow e Buffy, esterrefatte

“ Quei due hanno dormito insieme.. e probabilmente lei l’ha pure morso.. “spiegò Angel.

“E più di una volta..” aggiunse Spike.

“ Uh! E comunque.. voi come fate a saperlo?” domandò Willow, sempre più confusa.

“ Noi abbiamo sentito il suo odore su di lui, quindi..” rispose Angel.

“ Eeeww! Questa cosa degli odori è così volgare!” commentò Buffy con un’espressione disgustata.

“ Che c’è, raggio di sole? Preferisci forse che io annusi te, Ragazza-Vaniglia?” sorrise Spike, annusandola dietro la nuca e facendola gemere.

 

“ Passerotto, sai, questo è il posto dove è iniziato tutto fra di noi, ricordo ancora quando ti ho vista ballare in modo così sexy.. balleresti ancora per me?” le domandò lui, mordicchiandole il collo coi suoi denti normali.

“ Mm. Ma certo, amore. E poi , ce ne potremmo andare sul retro, fare la nostra bella lotta.. che poi diventa tutto un altro genere di lotta.. che ne dici?”

Buffy ebbe giusto il tempo di salutare Willow e Angel, perché Spike la trascinò sulla pista da ballo a velocità soprannaturale.

 

“ Willow, sai pensavo.. ok, i tuoi genitori sono tornati, ma il mio appartamento è sempre libero.. vogliamo andare là? Giusto per starcene un po’ soli e sbaciucchiarci in pace.. sai che non sono esibizionista come.. quei due..” disse Angel, accennando a Buffy e Spike che già ballavano in modo proibitivo al centro della pista, incuranti degli sguardi altrui.

“.. Niente fare l’amore, lo so, perché ok, a me le catene non mancano, ma i globi li hai in camera tua.. .” continuò lui, ma Willow lo interruppe con un bacio.

“ E se io ti dicessi che l’ultima volta che sono stata da te ho lasciato un paio di globi nel tuo cassetto.. così, per ogni evenienza?” gli annunciò lei con un sorriso malizioso.

“ Tu sei un genio, e io ti amo così tanto,piccola!” la baciò lui, per poi trascinarla via dal locale con la stessa velocità che Spike aveva usato con Buffy.

 

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Xander era appena uscito dal Bronze, e davanti all’ingresso vide Cordelia, impegnata a guardarsi in uno specchietto e a ripassarsi il rossetto, per poi fingere di vederlo per caso.

“ Hey, ma così non vale! Io stavo per organizzare una festa in onore della tua partenza da Sunnydale, che speravo fosse eterna, e tu ritorni?” si finse irritata lei.

“ Grazie del tuo caloroso bentornato. E tu che mi dici? Che ci fai qui fuori tutta sola a quest’ora?” domandò lui, avvicinandolesi, non potendo fare a meno di ammirarla   in quell’abitino blu che il suo cappotto aperto lasciava intravedere.

“ Beh, mi sembra chiaro.. mi preparavo per fare il mio trionfale ingresso, non lo sai che le ragazze più popolari arrivano sempre per ultime alle feste?” si giustificò lei.

 

“ E così, rieccoti qui. Beh, almeno potrò tornare a prenderti in giro di nuovo!” aggiunse lei, cambiando astutamente argomento

“ Perché ti piace così tanto prendermi in giro, Miss Nient’-altro -che -Make-Up?”

“ E me lo chiedi anche! Andiamo, tu sei così strambo! Ci sarà pur una ragione se tutte le creature demoniache sono attratte da te. Pensa solo alla Prof. Mantide, alla ragazza Mummia..”

“ Alla vampira..” aggiunse lui.

“ Già, alla vampira.. Aspetta! Di che vampira parli?” domandò lei, allibita.

“ Di * questa * vampira!” rispose lui, mostrandole i segni del morso.

 

Cordelia indietreggiò.

“ Si.. significa che.. che tu .. ora sei un.. un vampiro?” domandò terrorizzata.

Xander sorrise, prendendole una mano.

 

< Oh, no, adesso mi morde! E comunque, perché non punta al collo? Coraggio, lascia stare il mio polso, punta al mio collo, io ho un collo grazioso e perfetto. Beh, non c’è niente di me che non sia perfetto!>

 

L’ondata di pensieri della ragazza si arrestò quando lui poggiò la sua mano sul suo cuore, facendole sentire i suoi battiti.

Lei gli sorrise sollevata, ma solo per un secondo.

 

“ Uff! E io che già mi rallegravo all’idea che ti avrei visto solo di notte.. invece continuerai a irritarmi anche di giorno!” sbuffò lei.

“ Sai che ti dico? Sarei voluto essere sul serio un vampiro, così a quest’ora ti avrei già divorata in un solo boccone!” sbottò lui.

“ Lo credi davvero? Illuso, ti avrei conficcato un paletto nel cuore prima che tu potessi aprire la tua boccaccia zannuta!” ribatté lei.

“ Ti odio!” le disse lui, guardandola negli occhi.

“ Mai quanto ti odio io!” ribatté lei, e dopo qualche secondo di silenzio e una notevole tensione palpabile i due mori si persero una nelle braccia dell’altro scambiandosi un appassionatissimo bacio.

 

“ Sai, Drusilla, questo è il nome della vampira, ha detto che tornerà fra dieci anni e se io accetterò lei mi porterà nel suo mondo..” spiegò lui, prendendole le mani nelle sue.

“ Cordy, mi vuoi dare una ragione per non accettare?”

L’unica risposta fu un bacio.

“ Allora, ricapitolando, la Mantide, la Mummia, la Vampira e adesso.. tu. Hai proprio ragione, Cordelia, sembra che io attiri davvero tutte le creature demoniache!” ridacchiò lui.

“ Hey!” sbottò lei, dandogli un pugno giocoso sulla spalla, per poi avvolgergli le braccia attorno al collo.

“ Chiudi il becco, e baciami!”

 

 

 

 

 

EPILOGO: ONE FINE DAY

 

Parco di Sunnydale, 21- 08-’99, ore 22:00

 

” Sono così eccitata per queste nozze!” esultò Cordelia, stando attenta a non gridare troppo o gli altri li avrebbero scoperti.

“ Beh, se sei così eccitata oggi, chissà come ti sentirai il giorno del tuo matrimonio!” le rispose Xander a fior di labbra.

“ A proposito, sai che c’è? Io sono il testimone dello sposo, quindi ho io le fedi..” spiegò lui, mostrandole i due anelli.

“.. perciò stavo pensando, e se fuggissimo e ci andassimo a sposare io e te?” le sorrise lui.

“Oh, Xan! Prima cosa, devo fare un po’ di telefonate, al proprietario del negozio di abiti da sposa, perché ho già scelto quello che sarà il mio abito nuziale da quando avevo sedici anni, e proprio ieri ho adocchiato in una vetrina un paio di scarpe che si abbinerebbero a meraviglia; e poi devo chiamare Harmony, sai ce lo siamo giurate solennemente da quando eravamo bambine: lei sarà la testimone alle mie nozze, come io sarò stata la sua alle sue! E poi non dimenticarti, c’è una chiesetta graziosa nei pressi di una collina, non lontano da qui, ed è là che voglio..”

“ Accidenti, Cordelia, guarda che io stavo solo scherzando!” la interruppe Xander, guardandola spaventato.

“Uh? Ma certo, lo sapevo, e infatti.. stavo scherzando anch’io!” si difese lei, ma chissà perché lui non le credette, continuando a osservarla sconcertato.

“ Che ne dici di baciarci e dimenticare tutto?” propose lei, ma lui aveva già incollato le labbra alle sue.

 

**************************************************************

 

Buffy e Willow si aggiravano nei pressi dell’altare.

“ Il matrimonio sta per iniziare e il testimone dello sposo è scomparso con gli anelli! Che razza di testimone della sposa sono io? Avrei dovuto tenerlo d’occhio..” si rimproverò Willow, guardandosi attorno ansiosa.

“ Oh, andiamo! Scommetto quel che vuoi che sarà qui nei dintorni, appartato dietro a qualche siepe con Cordelia; loro credono sia un segreto, invece lo sa tutta Sunnydale che quei due ormai fanno coppia fissa! Quindi, gli anelli sono nei paraggi, non temere!” ridacchiò Buffy, tranquillizzando l’amica.

 

“ Indovina che c’è?” cambiò argomento Willow.

“Che c’è?”

“ Credo che ce l’abbiamo fatta, la Signorina Calendar e io abbiamo trovato il rituale giusto per rendere l’anima di Angel permanente!” rivelò la rossa, al culmine della gioia.

“ Davvero? E come?” si interessò la bionda, con un sorriso a trentadue denti.

“ Di preciso non lo so come, abbiamo cambiato due o tre parole al rito e BAM, ha funzionato! Sai, sono due settimane che io e lui facciamo l’amore e non succede niente, voglio dire, non gli vedo uscir nessuna luce gialla dagli occhi!” chiarì lei, ma poi si impensierì.

“ Questo può voler dire: a) Abbiamo trovato l’incantesimo per l’anima permanente.. o b) Io non lo rendo più felice!” aggiunse sconsolata lei.

Buffy scoppiò a ridere.

“ Oh, Will, ma dai, questa è la balla più colossale che tu abbia mai detto! Angel stravede per te, ti ama alla follia,  e questo vostro sentimento si rafforza giorno per giorno..” ribatté Buffy.

“ Ihhihihi, a dire il vero.. avevo già optato per la a) , è solo che volevo delle conferme!” le fece una scherzosa linguaccia l’amica.

“ In più, sai, non l’ha mai voluto fare quando aveva paura di perdere l’anima, ma ora.. l’ha fatto!” aggiunse Willow, sbottonandosi i primi bottoni del vestito rosa che come tutte le damigelle indossava.

Buffy sorrideva, avendo già capito.

“ Avevi ragione tu, Buffy..” continuò lei, mostrandole con orgoglio i due puntini rossi tra l’incavo del collo e la spalla.

“.. i vampiri fanno le fusa!” sorrise lei al ricordo.

 

“ Lo so che è un po’ presto per parlarne, ma.. hai pensato al futuro? Lo sai, coi nostri fidanzati che non invecchiano..” puntualizzò Buffy.

“ Non temere, ho già pensato a tutto. La Signorina Calendar mi ha detto che esiste un incantesimo per l’eterna giovinezza e dice che io dovrei essere in grado di eseguirlo facilmente da sola su di me, ma lo farò quando sarò sui.. venticinque, ventisei anni, dopotutto ora ne abbiamo solo diciotto..” spiegò lei, raggiante come non mai.

“ Non preoccuparti, Buffy, posso farlo anche su di te, sei contenta?”

 

Fu allibita quando la vede scuotere la testa.

“ Grazie, Will, ma io non ne avrò bisogno!” le spiegò.

“ Che cosa?! Hai intenzione di invecchiare mentre Spike sarà giovane per sempre?” le domandò sconcertata.

Buffy ridacchiò.

“ Accidenti, certo che no!”

“ Quindi, se non vuoi il mio incantesimo, e non vuoi nemmeno invecchiare, allora come.. Oh mio Dio! Buffy, non mi dirai che hai intenzione di.. di..” dedusse l’amica, a dir poco sconvolta.

“ Hai indovinato, Will. Non è solo una questione di eterna giovinezza, la verità è che io voglio che il suo sangue mi faccia rinascere, voglio condividere l’incanto della notte con lui, voglio marchiarlo mio con le mie stesse zanne.. e provare finalmente quel fortissimo legame Sire/Childe di cui lui parla sempre..” spiegò Buffy, con gli occhi sognanti.

“ Ma… Buffy.. tu non puoi parlar così.. tu sei la Cacciatrice.. che ne sarà della tua anima?” si preoccupò Willow.

“ E’ questo il punto, sono una Cacciatrice, e ho chiesto già al Signor Giles a riguardo, e lui mi ha detto che quando una Cacciatrice viene vampirizzata conserva sempre la sua anima! Ok, io l’ho fatta sembrare una semplice curiosità.. ma scommetto che lui ha già capito tutto.. e sa che non può farmi cambiare idea, nessuno può. Ad ogni modo, io non vi capisco proprio, non dovreste essere così shockati, non è questo grande sconvolgimento, sarò sempre la solita vecchia Buffy di sempre.. ok.. la solita vecchia Buffy di sempre coi denti un po’ più lunghi, gli occhi un po’ più gialli  ed una fastidiosissima allergia al sole!” ridacchiò lei.

 

“ Hai ragione tu, non è poi questo sconvolgimento! E Spike, lui lo sa dei tuoi piani?” domandò Willow.

“ No, è qualcosa a cui penso solo da pochi giorni, quindi lui ancora non ne sa nulla. Ma credo che glielo dirò proprio stasera, al ricevimento, l’atmosfera è perfetta dopotutto.. a proposito, dobbiamo smettere di chiamarla  Signorina Calendar, ormai sta per diventare.. la Signora Giles!” aggiunse Buffy.

“ Già, e sono così felice per loro, sono una coppia fantastica!” esultò Willow.

 

“ Ad ogni modo Buffy, sei la mia migliore amica, ti voglio bene come a una sorella, e tutto.. ma sai già che al momento del lancio del bouquet non avrò nessuna pietà per nessuna!” la mise in guardia Willow con una luce combattiva negli occhi.

“ Nemmeno io!” ghignò Buffy, altrettanto combattiva.

 

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Mentre entrambi si stavano ancora silenziosamente chiedendo che cosa ci stessero facendo lì, Angel e Spike si erano momentaneamente allontanati dalla folla chiassosa di invitati noiosi. Il primo perché  non sopportava le resse caotiche di gente, il secondo.. per non cadere in tentazione.. e mangiarsi qualche invitato prima della Cerimonia!

A Spike non piaceva il silenzio che era calato tra di loro e voleva romperlo a tutti i costi.

 

< Potrei iniziare parlando del tempo. Un momento. Il tempo?! Per l’inferno maledetto, ma cos’è? Sono diventato un vecchio tutto ad un tratto? Perché non gli parlo anche delle quotazioni in borsa del dollaro, di politica e di com’erano le cose nei tempi di guerra? > si rimproverò il biondo.

 

Finalmente aveva trovato l’argomento ideale, che tuttavia gli interessava davvero sapere.

“ Che mi dici di Dru?”

“ Uh?” lo guardò Angel accigliandosi.

“ Sì, Dru, qualche notizia su di lei? L’ultima cosa che ho sentito è che lei usciva con un Demone del Caos .. dico io, ma l’hai mai visto un Demone del Caos? Sono tutti così..”

“ Sì, lo so come sono fatti..” lo interruppe l’altro.

“ E comunque, aggiornati, le cose sono cambiate, ho sentito che adesso lei si è innamorata di un altro demone, uno di Broadway che balla e canta e fa bruciare la gente con la sua musica .. pare che si chiami Sweet o qualcosa di simile.. Insomma, a me sta anche bene, finché si tengono alla larga dalla nostra città!” lo informò Angel.

 

Spike ridacchiò.

“ Beh, lei ama le canzoni, ama ballare e ama le fiamme, quindi credo proprio che abbia finalmente trovato il partner perfetto per lei!” commentò Spike, contento per la sua Sire, dopotutto.

Improvvisamente, il biondo avvertì una presenza alle loro spalle.

“ Ad ogni modo, di sicuro è meglio così che con quel Bamboccio, su questo non c’è dubbio!” aggiunse di proposito e Angel annuì.

 

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 “Hey! Si da il caso  che lei avesse trovato questo Bamboccio molto appetitoso!” ribatté Xander sottovoce, per non farsi sentire, visto che lui e Cordelia erano nascosti proprio dietro la siepe alle loro spalle.

“ Hey, fidanzata gelosissima qui, quindi piantala di vantarti della tua ex!” esclamò Cordelia, stizzita, schiaffeggiandolo a una guancia.

“ E comunque, se tra nove anni quella si azzarda a tornare per portarti via,  beh.. troverà pane per i suoi denti!” affermò lei minacciosa.

“ Cordy, tesoro, ti sembra davvero la frase più appropriata da dire riguardo a una vampira?” gli fece notare il suo ragazzo, massaggiandosi la guancia arrossata.

“ Oops, hai ragione! Beh, ma il concetto è chiaro, no?” ribatté lei.

“ Chiarissimo, molto, molto chiaro..” mormorò lui, baciandola.

 

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“ Beh, Angel, lasciamo il Bamboccio e Miss Fashion per conto loro a continuare a giocare a nascondino!” esclamò Spike, allontanandosi col suo Gran Sire, mentre i due mori erano rimasti shockati all’idea di esser stati scoperti.

 

“ Allora, prepariamoci a vedere queste nozze, dopotutto è un’esperienza eccitante, no? Ah già, scusa, dimenticavo, per te la più eccitante delle esperienze è stata uccidere la versione robot della sposa!” sghignazzò Spike, innervosendo Angel.

“ Ancora con questa storia? Ma per quanto me lo ricorderai ancora?” sbuffò Angel, esasperato.

“Uhmm.. diciamo.. per sempre? Andiamo amico,lo sai che il mio hobby preferito è prenderti in giro!” ridacchiò Spike.

“ E comunque, prima cosa, quello era Angelus, non ero io, perché io mi sarei accorto subito della differenza!” si difese il moro.

“ Già, come no?” ribatté il biondo, scettico come non mai.

“ E seconda  cosa… prova un po’ ad indovinare * chi*  ha conservato tutte le tue terribili poesie, caro il mio William! Perciò, se non ci dai un taglio… chi lo sa? Un giorno Buffy potrebbe misteriosamente trovarle, leggerle e scappare via disgustata!” aggiunse Angel, facendo passare al suo Gran Childe la voglia di ridere.

“ Stai bluffando, tu non arriveresti mai a tanto!” borbottò lui.

“ Non mi sfidare, * Willy *! “ ghignò Angel.

“ Sai, a volte penso che tu sia addirittura più crudele di Angelus!” alzò gli occhi Spike.

“ Con te, sempre!” ribatté il moro.

 

“ Andiamo ragazzi, basta litigare e cercare di uccidervi a vicenda, dovrete aspettare dopo la Cerimonia!” esclamò Buffy, raggiungendoli con Willow, mentre ciascuna prendeva il suo ragazzo a braccetto e lo trascinava al suo posto.

Il testimone dello sposo era tornato, e tutto era pronto per la Cerimonia.

Partì la marcia nuziale, e sotto gli occhi di tutti Jenny, bella e radiosa come non mai,  percorse il sentiero in uno splendido abito bianco con intarsi di seta, raggiungendo un impaziente e felice Rupert che l’attendeva all’altare.

 

Buffy era seduta in mezzo a sua mamma e Spike, e ripercorreva con la mente gli eventi che avevano caratterizzato quell’ultimo anno.

 

Di sicuro non si sarebbe mai potuta scordare il giorno del diploma, con il Sindaco della città che aveva venduto l’anima al diavolo per ascendere e tramutarsi in un gigantesco serpente con l’intento di divorarsi tutti gli studenti, non senza prima averli torturati con un lunghissimo discorso di fine anno. Ma Buffy e tutti gli altri conoscevano da tempo i suoi piani e non erano certo rimasti a guardare e, aiutati anche da un intervento fugace di Kendra, che era tornata solo per quell’occasione, ma soprattutto da un gioco di squadra di tutti gli studenti, erano riusciti a farlo esplodere all’interno della scuola, mentre all’esterno Angel e Spike polverizzavano uno dopo l’altro la gang di vampiri a servizio del sindaco.

Anche se la scuola ormai era un cumulo di macerie e ci sarebbero voluti anni per ricostruirla, Jenny e Rupert non se ne preoccupavano minimamente, perché avevano in mente un’altra professione, dato che il negozio di magia li attirava molto.

Non era stato difficile sbarazzarsi del nuovo proprietario e assumerne la gestione.. anche perché Spike aveva preso quel ‘sbarazzarsi del nuovo proprietario ‘ alla lettera, e ciò gli era costato una solenne litigata con la sua Cacciatrice, che alla fine però aveva capito che lui voleva solo rendersi utile.. a modo suo!

Perciò, una volta tornati dal loro viaggio di nozze,  Rupert e Jenny avrebbero chiamato il negozio ‘Magic Box ’ e si sarebbero dedicati alla loro nuova attività con professionalità e passione.

Spike ed Angel avrebbero fatto buona guardia al negozio, per impedire attacchi di demoni.

Del resto a Spike bastava uccidere per essere contento, cosa non importava; mentre Angel era sempre in prima fila quando si trattava di mostrare di essere un Campione!

 

“ Perché dev’essere lei la fortunata?” borbottò Joyce, riportando la figlia alla realtà.

“ Cosa?” sussultò Buffy.

“ Voglio dire, che ha quella.. che io non ho?”

“ Mamma.. mi stai dicendo che .. tu sei gelosa di Giles.. tutto ad un tratto?” domandò Buffy inebetita.

“ Quand’eravamo ragazzi io avevo una cotta per Rupert, oddio, cosa non gli avrei fatto a quei tempi.. e cosa non gli farei anche ora.. se solo non si stesse sposando!” ammise Joyce, sospirando sconsolata.

“ Eeeww! Mamma, ti prego!” ribatté disgustata Buffy,immaginandosi la scena.

“ Tesoro, io sono una donna single, e le donne single hanno determinate esigenze!” si difese sua madre.

“ Beh, Joyce, io la potrei presentare a qualche mio amico demone al bar, se le piacciono i tizi ringhiosi, bavosi, maleodoranti, eccessivamente pelosi, flaccidi, grinzosi, bitorzoluti e con un pessimo caratteraccio!” propose Spike.

“ Credimi, caro, non ci sarebbe poi molta differenza con alcuni dei miei colleghi!” lo stupì Joyce con la sua risposta.

“ E se uscissi con un vampiro?”

Stavolta la donna stupì la figlia con quella domanda.

“ Guardi, a dire il vero, sì.. potrebbe anche uscire con lui.. ma non le garantisco che la riporterebbe a casa * viva *!” la mise in guardia Spike.

“ E poi non credo che sarebbe felice di vedere questo..” spiegò Spike, scivolando rapidamente nell’altro volto, facendo sussultare la donna.

“ Spike ha ragione, mamma, tu continua a puntare sugli umani, i vampiri lasciali a me e Willow!” la consigliò Buffy, abbracciandosi stretta a Spike.

“ Avete ragione, non farebbe per me, oh cielo, Buffy, ma come fa a piacerti tanto quella faccia?” domandò Joyce, scuotendo la testa in rassegnazione.

“ Non c’è niente nel mio Spike che non sia perfetto!” ribatté lei, pizzicandogli affettuosamente una guancia.

“ William, caro, ti prometto che prima o poi mi ci abituerò, ma adesso.. non potresti scuoterlo via, per favore?” chiese lei, e lui obbedì, sorridendole una volta tornato ai suoi bellissimi lineamenti umani.

 

< Brava mamma, allenati abituandoti al suo volto della caccia, perché un bel giorno ti dovrai abituare anche al mio!> pensò Buffy con un sorrisetto.

 

“ Mi avete detto di tenermi alla larga dai vampiri, ma allora perché tu e Angel..” si incuriosì la donna.

“ Perché io sono un vampiro molto speciale che non ha mai seguito una regola che sia una.. mentre Angel è solo un co..”

“ Spike! Siamo a una Cerimonia, quindi moderati, Mr. Boccaccia!” lo ammonì Buffy sottovoce, pestandogli un piede.

“Ouch! Coraggioso vampiro buono con un’anima!” si corresse lui.

“ Passerotto, dovrai implorare il mio perdono per avermi fatto dire una cosa del genere!” le bisbigliò Spike.

“ Uhmm.. un paio di ideuzze le ho già, non vedo l’ora di farmi perdonare, amore..” ribatté lei, maliziosa.

“Anche io!” ghignò lui, mentre Joyce si domandava che avessero quei due da sogghignare tanto.

 

Tra sorrisi e lacrime di gioia i due sposi si erano scambiati i loro voti e finalmente erano marito e moglie.

Il Ricevimento trascorse abbastanza piacevolmente, finché arrivò il tanto atteso  momento del lancio del bouquet che mise tutte le ragazze in tensione.

Tutte si misero ai ‘ posti di combattimento ‘ non appena la sposa girò le spalle, lanciando in aria il bouquet.

Pochi secondi dopo, Willow saltellava trionfante con in mano il bouquet, mentre le altre la guardavano stralunate e confuse, non capendo come fosse potuto succedere.

Solo due persone sapevano esattamente come erano andati i fatti: Jenny che la guardava con una finta aria di rimprovero, e Buffy che invece la stava fulminando con lo sguardo.

“ Brutta imbrogliona di una strega! Tu ci hai immobilizzate tutte temporaneamente!” l’accusò Buffy, avvicinandosele.

“ Te l’ho detto che non avrei avuto nessuna pietà! Ad ogni modo, piaciuto il mio nuovo trucchetto?” ribatté Willow, facendo le spallucce e abbracciandosi ad Angel, mentre Spike teneva ferma Buffy .. o sarebbe finita in rissa!

“ Così non vale però, Will!” mise il broncio Buffy.

“ Lo so, ma è o non è furba la mia bellissima streghetta?” ribatté Angel, stringendola a sé.

“ Angel, almeno la conosci la tradizione del bouquet?” domandò Buffy.

“ Tradizione? Cosa? Non è solo un bel mazzo di fiori e basta?” domandò lui confuso.

“ No, caro il mio bell’imbusto. La tradizione vuole che chi prende il bouquet della sposa.. sarà la prossima a sposarsi!” lo informò Buffy.

“ Già, ha ragione lei, mio futuro maritino!” aggiunse Willow ridacchiando.

“F.. fu fut.. uro.. CHE?!”  balbettò Angel terrorizzato, prima di cadere a terra svenuto.

 

Mentre Willow attendeva che il suo bel vampiro riprendesse i sensi, Buffy prese per mano Spike, appartandosi con lui in un angolo.

“ Sai, passerotto, da quando ho messo in fuga i servi di Angelus, quelli devono aver fatto una specie di passa parola, perché ormai tutti gli altri vampiri mi stanno alla larga. Ma non me ne frega niente, e non voglio nemmeno crearmi dei nuovi servi, mi piace essere un lupo solitario!” ridacchiò Spike.

“ Tu non sei solo..” mormorò lei, accarezzandogli il viso.

“ .. tu non sarai *mai * solo, perché un bel giorno io ti chiederò  di farlo..” gli spiegò lei, e lui strabuzzò gli occhi per la sorpresa.

“ E’ quello che spero che sia?” domandò un po’ incerto, ma il sorriso della sua amata gli aveva già risposto.

“ Sì, sto parlando di seguirti e diventare la tua Childe. Ma sai, prima voglio andare all’Università!” mise in chiaro lei.

Spike scoppiò a ridere.

“ Amore, non è che tu abbia bisogno di una laurea nel curriculum per diventare una vampira!”

“ Ah, ah, divertente! La verità è che voglio frequentare l’Università con Willow, dopotutto adesso sono ancora troppo giovane. E poi, quando a Ottobre inizierò i miei corsi, tu mi potrai tornare molto utile, mio bel vampirotto!” spiegò lei, baciandolo.

“ Illuminami!” sorrise lui.

“Beh, per esempio potresti spaventare un professore se è troppo cattivo con me.. o farti uno spuntino con qualche studentessa che è più brava di me e mi fa sfigurare!” spiegò lei.

Lui ridacchiò.

“ Che ne è della regola ‘ giù le zanne dagli studenti? ‘”

“ Uhmm, diciamo che la mia facoltà sarà un’eccezione!” fece le spallucce lei.

“ Quindi, se devo farmi uno spuntino con ogni studentessa che è più brava di te nello studio.. allora mi dovrò divorare l’intera facoltà!” la prese in giro lui ridendo, ma lei gli girò le spalle, offesa.

“ Ma se mi chiedi di farmi uno spuntino con qualcuna che è più bella di te.. allora non potrò mangiarmi nessuna!” aggiunse lui.

Lei si rigirò, sorridente.

“ Adulatore! Ti sei salvato all’ultimo secondo, Signorino!” lo informò, avvolgendogli le braccia attorno al collo e stampandogli un bacio sulle labbra.

 

“ Quindi, credo che mi farò vampirizzare da te attorno ai venticinque anni, va bene?”

“ Beh, vogliamo fissare una data precisa?” sorrise lui.

“ Cosa? E dai, non è mica un matrimonio!” rise lei.

“ Perché no? In un certo senso lo è..” mormorò lui.

“ Beh, hai ragione tu, non ci saranno preti, tanto meno invitati, invece degli anelli ci scambieremo il sangue, ma il risultato sarà lo stesso: un giuramento eterno di amore reciproco. In senso letterale!”

“ Oh, passerotto, farò il conto alla rovescia fino a quel giorno..” le sussurrò lui, baciandola dietro l’orecchio.

“ Hey! Mi stai forse dicendo… che sei già stufo della mia versione viva?” mise il broncio lei.

“ Certo che no!” ribatté lui, catturando quel broncio in un bacio focoso.

“ Ad ogni modo, non vedo l’ora di essere io a fare le fusa per te!” sorrise lei contro le sue labbra, avvinghiandosi ulteriormente a lui.

“ In più, potrò lasciare il mio marchio su di te per acclamarti mio. L’unico modo in cui potrei farlo adesso è forzarti ad indossare a vita una T-Shirt con su scritto ‘ PROPRIETA ‘ ESCLUSIVA DI BUFFY SUMMERS, GIU ’ LE MANI!’ !” lo informò lei.

“ Beh, farti indossare sempre gli stessi abiti.. non dovrebbe essere una novità per te!” lo prese in giro lei, facendolo ringhiare indispettito.

“ Hey! Sai che ti dico? Potrei addirittura stupirti e cambiare il mio look.. nel 2015!” si difese lui, ma poi si fece serio.

 

“ E di tua mamma che mi dici? Lei non sembra gradire molto le facce da vampiro!” puntualizzò lui.

“ Già, ma mamma gradisce molto un ragazzo che mi ama e che è pronto ad assumersi un impegno molto serio con me.. ed esiste un impegno più serio di ‘ per sempre ’?” gli sorrise lei.

“ Vedrai che si abituerà, non  sarà poi questo gran cambiamento!” aggiunse.

 

“ A proposito, quasi dimenticavo! Quando diventerò una vampira io conserverò la mia anima comunque.. per te è un problema?” chiese lei titubante, temendo una sua brusca reazione.

Ma quegli occhi blu che la guardavano con una dolcezza infinita non sembravano presagire affatto una brusca reazione.

“ Vuoi scherzare? La tua anima è una delle mille è più cose che io amo di te, micetta!” mormorò, mordicchiandole gentilmente il collo.

 

“ Significa che se vuoi fare il vuoto nei continenti.. beh, lo farai da solo, mentre io starò a casa a badare alla nostra cripta come una brava mogliettina, ma non farò certo i salti di gioia a riguardo!” precisò lei.

“ No, passerotto, promesso, niente vuoto, solo qualche bella uccisione di tanto in tanto! Buffy, io ti posso promettere che ucciderò di meno, ma non puoi pretendere che io smetta del tutto, lo sai, devo ricordarmi che sono il Grande Cattivo!” mise in chiaro lui.

“ Lo so che non posso,è parte di chi sei, dopotutto, ma io non ne sono felice comunque” borbottò lei, ma lui le chiuse la bocca con un bacio.

 

“ Ad ogni modo, passerotto, sei sicura di voler fare questo grande passo? Non ti mancherà nulla?” domandò lui, un po’ preoccupato.

“ Beh, forse l’unica cosa che mi mancherà sarà il sole..” ammise lei.

“ Forse no..” ribatté lui.

“Uh?”

“ C’è un’antica leggenda su una gemma magica che può dare ai vampiri molti poteri, il primo di questi è stare alla luce del sole. Beh, io non credo che sia solo una leggenda, sono certo che quella gemma esista sul serio e io la troverò ad ogni costo soltanto per te, amore mio, per farti vedere il sole ogni volta che lo vorrai!” le rivelò lui.

“ E tu? Non vuoi quella gemma per te? A te non manca il sole?” domandò lei, ma lui scosse la testa, sorridendole, prendendole le mani e perdendosi nel verde dei suoi occhi.

“ Io lo sto già guardando!”

Lei squittì intenerita, saltandogli addosso e riempiendolo di baci, mentre tutto nella mente di Buffy gridava ‘POETA!!’.

 

“E così, amore mio, un bel giorno tu ed io avremo un’eternità fatta di amore, sesso, sangue, cioccolata e marshmallows!” gli sorrise lei, accarezzandogli i capelli.

“ Elisabeth Anne Summers, tu sei davvero la donna della mia non-vita!”

 

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FINE