SOLE, POESIA E DIVERTIMENTO!

( seguito di “ SOLE, RICATTI E DIVERTIMENTO!”)

 

Autrice: Lu

Personaggi principali: Spike/Buffy (so che questi personaggi non mi appartengono!)

Non sono un granché con la poesia… ci ho solo provato, chiedo scusa!!! Credo che questa sia la storia più fluffy che abbia mai scritto (e certe scene tra Buffy e Spike sono a dir poco smielate!!), quindi se non vi piace il genere… forse non vi conviene leggerla…J

Commenti: qualsiasi cosa pensiate… siete liberi di dirmela!

Riassunto: il titolo dice tutto

 

PARTE 1

 

Buffy stava facendo la ronda come ogni sera, ma aveva un atteggiamento meno vigile del solito. Se ne stava seduta su una lapide, continuando a sbadigliare.

Non si accorse nemmeno del demone che le arrivò alla spalle, per poi tagliarle l’addome con la sua coda affilata più di un coltello.

Buffy cadde a terra, senza mostrare la minima paura.

Non appena il suo avversario rimosse la coda, sotto i suoi occhi stupiti, la ferita si rimarginò all’istante e Buffy si rialzò sorridendo, divertita dall’incredulità del demone.

“ Oh, ti prego, fallo ancora. Fa il solletico… sai in modo positivo!”

“ Che diavolo..” chiese lui, indietreggiando spaventato.

“ La Gemma di Amarra!” spiegò lei, mostrando l’anello e sguainando una spada con l’altra mano.

“ Sponsor ufficiale del mio ucciderti!” disse, trafiggendolo al cuore e distruggendolo.

“ Pensavo non ti piacesse indossarlo…” esclamò un altro demone, a lei molto familiare, comparendo da dietro un albero.

“ E infatti non mi piace. Hai ragione, Spike, non c’è divertimento a uccidere con su questo!” esclamò togliendoselo e tirandoglielo.

“ Ma ho avuto una giornataccia a scuola, poi Giles mi ha tenuto da lui tutto il pomeriggio, chiedendo della mai ‘ Missione ‘ …” sorrise lei.

“ Mi sta interrogando da un’intera settimana; mi domando che cosa ci trovi di tanto interessante! Ad ogni modo, non posso andare avanti a inventarmi ogni sorta di dettaglio per farlo contento; non hai idea dell’incredibile avventura che ho creato: c’è questo grosso largo demone, con una forza spaventosa e un aspetto orrendo e sembra impossibile sconfiggerlo, ma io….”

“ Wow, dolcezza, sembra proprio una bella storia, hai mai pensato a farci su un romanzo di fantascienza?” disse lui, avvicinandosi.

“ Non è un’idea malvagia, ti va di aiutarmi? Dopotutto, tu te ne intendi di scrittura… “ ridacchiò lei, facendo scivolare le mani sotto il suo giaccone.

“ Mannaggia a me per averti parlato della mia vita umana. Non potevo tenere chiusa la mia maledetta bocca?”

“ Perché? Mi piace quel lato di te… e riguardo alla tua maledetta bocca… lascia che me ne occupi io!” sorrise lei, catturando le sue labbra per un interminabile appassionato bacio.

“ Mm… ad ogni modo, non mi hai ancora detto perché indossavi l’anello…”

“ Non mi andava molto di far la ronda stasera, sono parecchio esausta, quindi avevo bisogno di un piccolo aiuto…”

“ Scusami, ma tu hai me, io posso essere un aiuto davvero grande…”

Già, perché tu saresti così felice di combattere demoni e persino i tuoi vecchi amici…” lo prese in giro lei.

“ Buffy, sai che farei qualunque cosa per te …” mormorò lui, accarezzandole il collo, chinandosi per baciarlo.

“ E poi… potrei se tu mi dessi la giusta ricompensa…” disse, mordicchiandoglielo.

“ Ecco, ci risiamo! Spike riesci a pensare a qualcos’altro oltre a bere il mio sangue?”

“ Certo: riesco a pensare a tutte le cosacce che voglio fare con te!”

“ Porco!” rise lei, accarezzandogli il viso.

“ Sai, è un circolo vizioso..” disse lui, risalendo dal suo collo al suo orecchio.

“ Uh?”

“ Voglio dire, se facciamo sesso finirò per essere così eccitato da doverti assolutamente mordere! D’altro canto, se tu mi permetti di morderti, dopo sarò così  arrapato da… beh, credo che tu possa immaginarlo il resto!” spiegò lui, cercando le sue labbra per un profondo bacio.

“ Domani.” esclamò lei, quando poté parlare di nuovo.

“ Cosa?”

“ Domani sarà il giorno ‘ Buffy fa la monella ’ !”

“ Sul serio”

“ Sì. Dopotutto, sei stato così paziente, un vero gentiluomo! Ti meriti una ricompensa e io no vedo l’ora di dartela!” ammise lei.

“ Domani Willow se ne va via con Oz e non sarà di ritorno fino alla mattina successiva. Quindi, potresti venire nella mai camera di sera, a meno che tu non abbia già altri impegni…” sorrise lei.

“ Non lo so, devo controllare sull’agenda…” scherzò lui.

“ Dopo un’intera settimana di incontri segreti, sarà bello avere una stanza tutta per noi, beh.. a parte la tua cripta!” sorrise lei, accarezzandogli i capelli.

“ Parlando della mia cripta, vuoi andare là per un po’?”

“ Per pietà, Spike: sono davvero sfinita e domani ho lezione alle nove… questa è pura crudeltà!” si lamentò lei, sbadigliando.

“ Allora, vuoi che ti riaccompagni al Campus?”  chiese lui, accarezzandole il viso per poi riprendere possesso delle sue labbra per un’altra interminabile volta.

“ Mm..non credo sia una buona idea!” rispose lei, dopo aver ripreso fiato.

“ Se ci scambiamo un bacio del genere per ogni passo che facciamo… ho paura che non raggiungerò mai il Campus!” spiegò lei.

“ Mm.. teoria interessante… dovremmo verificarla…” propose lui, alzando un sopracciglio.

“ Spike …” lo avvisò lei.

“ Ok, ok, mi arrendo! Va a letto, dormi a fondo e preparati a domani: sarà una serata molto piena!” sorrise lui, salutandola con un bacetto veloce, prima di sparire nel buio della notte.

“ Ci conto!” mormorò lei, tornandosene al Campus.

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Buffy si svegliò completamente ristorata e pronta ad affrontare il nuovo giorno, felice che un certo bel vampiro biondo avesse popolato i suoi sogni.

Stranamente, era riuscita a prepararsi più in fretta del solito, uscendo dalla sua stanza per svegliare Willow.

Pochi minuti dopo era già nei corridoi dell’Università, con l’intento preciso di accaparrarsi il posto migliore per seguire meglio la lezione di psicologia, la sua materia preferita.

Stava per girare la maniglia, quando sentì qualcuno trascinarla per un braccio nell’aula a fianco, completamente vuota.

Davanti a lei vide un enorme mazzo di rose variopinte, che nascondevano il suo biondo platinato preferito.

“ Te ne stai approfittando un po’ troppo di quell’anello, non che io mi lamenti…” sorrise lei, prendendo i fiori e annusandoli estasiata.

“ Ad ogni modo, quale parte di ‘ ci vediamo STASERA ‘ non hai capito bene?”

“ Non potevo aspettare, stasera sembra ancora così lontana, dovevo avere un incentivo!” si giustificò lui, avvicinandosi.

“ Che dolce! Ecco il tuo incentivo!” disse lei, baciandolo ardentemente, stando attenta a non far troppo rumore per non destare sospetti.

“ Wow, dovrei comprarti rose e farti visita più spesso!” commentò lui, soddisfatto dalla sua reazione.

“ Comunque, perché tutta questa attesa? Vuoi fare la monella qui, adesso?” propose lui con uno sguardo e una voce seducente.

“ Porco!” sorrise lei, scompigliandogli i capelli.

“ Per quanto l’idea mi tenti… non posso. Devo andare a lezione ora..” spiegò, restituendogli il mazzo di fiori.

“ E’ stupendo e ti ringrazio davvero tanto, ma non posso entrare in aula con quello! Perché non lo lasci a casa mia? Mamma è via per lavoro e puoi entrare liberamente, non hai bisogno di invito!”

“ La sua parola è il mio comando, Milady!” sorrise lui.

“ La ringrazio, Milord! Ora devo proprio andare!” disse lei, salutandolo con un bacio, prima di uscire.

“ Ci vediamo dopo, Spike. Così tristemente dopo! Anch’io non vedo l’ora!”

 

Finalmente, arrivò la sera. Willow se ne era andata da più di un’ora e Buffy aspettava impaziente l’arrivo di Spike, controllandosi nervosamente allo specchio.

A un tratto sentì bussare alla porta. Quando aprì si ritrovò di fronte Spike con in mano una bottiglia di champagne due flute.

“ Ciao, bellezza!”

Senza perdere tempo, lei gli buttò le braccia al collo, baciandolo, cercando di tirarlo a sé nella stanza. Ma stranamente non ci riuscì.

Per paura di rompere qualcosa, gli prese dalle mani la bottiglia e i bicchieri, appoggiandoli sulla scrivania.

Dopodiché tornò da Spike, lo prese per il bavero del giaccone e lo tirò a sé. Ancora niente. Lui sorrise, capendo già quale fosse il problema, ma preferì non dirle niente. Ma quando riprovò più decisa, tirando con tutte le sue forze, lui la fermò.

“ passerotto, così finirai per rompermi il giaccone e sarebbe una mossa davvero sbagliata! Perché, invece, no mi inviti semplicemente ad entrare?” spiegò, sistemandosi il giaccone.

“ Ops, scusa! E’ vero, la stupida barriera! Entra, Spike!” e lo tirò a sé, ottenendo l’effetto desiderato stavolta, calciando la porta chiusa e baciandolo come se non lo vedesse da anni.

“ Beh, questo è maledettamente un buon inizio!” commentò lui appagato, per poi ammirarla nel suo corto e scollato vestito nero.

“ Sei bellissima, dolcezza!” disse lui, togliendosi il giaccone, rivelando una camicia blu che si intonava ai suoi occhi.

“ Non sei poi tanto male nemmeno tu!” sorrise lei, ricordando il giorno in cui l’aveva convinto ad acquistarla: il giorno del loro primo bacio.

Lui la fece accomodare sul letto, andando verso la scrivania per prender la bottiglia. Dopo averla stappata, la versò nelle due flute prendendole e sedendosi accanto a lei.

“ Propongo un brindisi…” disse, porgendole il bicchiere.

“… a tutte le cosacce che sto per farti!”

“ So già che mi piacerà qualunque cosa tu abbia in mente di farmi!” sorrise lei, facendo scontrare il bicchiere con il suo.

Lui le prese la mano, guidandole la flute alla bocca.

“ Non ho nemmeno cenato, non credo sia una buona idea…” lo informò lei, scostandosi.

“ Beh, meglio così!” disse lui, riprovandoci.

“ Hey, hai intenzione di farmi ubriacare?” finse di sgridarlo lei.

“ Chi può dirlo?”

“ Ad ogni modo, non ho bisogno di essere sotto l’effetto alcool per desiderarti…”

Lui tolse i bicchieri, appoggiandoli sul comodino.

“ Mm.. dimostramelo!” esclamò prima di gettarsi su di lei, che ridacchiava come una matta.

La distese sul letto baciandola, mentre cercava di tirarle giù le spalline dell’abito per scoprire che sotto non c’era nient’altro..”

“ Uh-Uh! Niente reggiseno…” commentò lui compiaciuto, prendendone tutti i possibili vantaggi.

“ Te l’avevo detto che sarebbe stato il giorno ‘ Buffy la monella ‘ … Oh dio!” sussultò lei, appagata da ogni suo gesto.

“ Non ti fermare, ti preeeego..”

“ Sarei un maledetto pazzo se lo facessi!”

Poi fu Buffy a prendere l’iniziativa, togliendogli la camicia ed esplorandogli il petto, per poi scendere fino ai suoi pantaloni, tirando giù la slip col preciso intento di farlo molto, molto contento. E riuscì nell’impresa.

E tra gemiti e bicchieri di champagne, fecero l’amore per un tempo infinito.

Quando terminarono, lei si scoprì il collo, esponendoglielo con fiducia. Lui scivolò nell’altro suo volto e lei chiuse gli occhi aspettando il morso; invece sentì solo un ringhio sommesso.

Aprì gli occhi per capire cosa lo infastidisse tanto.

Lui stava guardando i segni del morso sul collo della ragazza, che aveva riconosciuto come quelli di Angel.

“ No, no Spike, non è come pensi tu: non me l’ha fatto quando… lo sai. L’ho obbligato io a farlo una volta, solo per salvarlo: una freccia avvelenata l’aveva colpito blah, blah, blah… il solo modo per sconfiggere il veleno era il sangue della Cacciatrice  blah, blah, blah… Ad ogni modo, non aveva nulla a che fare con l’amore o la passione. Al contrario, mi ha fatto parecchio male, a momenti mi uccideva…” spiegò lei e Spike sembrò più sollevato, ma non ancora del tutto convinto. Buffy sapeva quello che voleva.

“ Perché non  me li copri?” Lui la guardò serio.

“ Ne sei sicura?”

“ Sì. Solo, non farmi troppo male…” sorrise lei, accarezzando la sua faccia discontinua.

“ Prometto che non accadrà!” la rassicurò lui, avvicinandosi al suo collo.

“ Comunque, non capisco perché voi vampiri siate tanto fissati con questa cosa della territorialità; come se io fossi una terra da.. WOW!” esclamò lei, perdendo il filo del discorso, quando lui la morse con estrema delicatezza, assaporando il suo sangue lievemente.

Ad ogni sorso un’onda di piacere pervadeva entrambi, finché lui si staccò da lei, tornando ai suoi lineamenti umani e leccando le due piccole ferite.

“ Grazie, Buffy!” mormorò accarezzandole i capelli.

“ Sono io quella che deve ringraziare. E’ stato.. wow!” farfugliò lei, addormentandosi sul suo petto. Lui la seguì un istante dopo.

Tutte quelle emozioni in una sola notte avevano sfinito entrambi.

 

PARTE 2

 

Buffy si svegliò la mattina dopo, per ritrovarsi completamente sola.

 

< Perché diavolo ogni volta che dormo con un ragazzo, lui se ne va la mattina successiva? >

 

Ricordando che Willow sarebbe rientrata da un momento all’altro, capì il motivo della sua fuga.

Notò anche che le aveva lasciato l’anello sul comodino. Sorrise maliziosa.

< Probabilmente devo averlo sfinito così tanto che passerà tutto il giorno a dormire nella sua cripta!>

Le dispiaceva solo di non essere riuscita nemmeno a parlargli, di non sapere cosa ne pensava lui della notte che avevano passato insieme.

Questo la allarmò.

 

< E se non sono stata molto brava? Dopotutto, non sono così esperta, era solo la mia seconda volta….. Oh mio dio! E’ proprio come con Angel, o meglio Angelus: forse se ne è andato perché pensa che io no valga un ‘ secondo giro ‘ !>

Balzò giù dal letto in preda alla disperazione, facendo cadere a terra un foglio arrotolato.

Aprendolo, restò senza parole: in una bellissima calligrafia, c’era scritta quella che aveva tutta l’aria di essere una poesia.

 

                                                                                                            “ L’oscurità era il mio mondo, dal buio ero avvolto

Finché ho trovato qualcosa di stupendo, di così abbagliante

Il giorno in cui del tuo bel viso mi sono accorto

E all’improvviso la mia esistenza è cambiata in un istante

 

Non volevo più le tenebre, era un posto invivibile

E tu mi hai dato la possibilità di rivedere il Sole

Avverando quel mio sogno, che credevo impossibile

Colmandomi di una gioia che non so spiegar a parole

 

Ma ora sono stato in un posto, dove credevo che stare a me non fosse concesso

Era il Paradiso, Buffy; stanotte mi hai portato là, ecco quello che è successo!

 

Per sempre tuo,

William.            

 

La rilesse infinite volte, commossa, accarezzandosi i segni del suo morso, non ancora completamente guariti.

Sentendo arrivare Willow nascose subito il foglio nel suo zaino, grata a Spike per aver portato via lo champagne e i bicchieri.

“ Ciao Buffy!” esclamò l’amica entrando.

“ Hey, Will! Ti sei divertita con Oz?” chiese Buffy, mentre si vestiva.

Willow gettò il borsone  a terra, buttandosi sul letto.

“ Da morire! Siamo stati alzati tutta la notte! Ora sono esausta!” spiegò lei, sbadigliando.

“ Fatti una bella dormita, allora! Che bello, oggi nemmeno io ho lezione, credo che me ne tornerò a casa per fare un po’ di faccende domestiche. Mamma tornerò domani, così non dovrà fare tutto il lavoro da sola!” spiegò la bionda, preparandosi per uscire.

“ D’accordo. Buffy, mi dispiace!”

“ Uh? E per cosa, Will?”

“ Per averti lasciato da sola, deve essere stato noioso per te…” commentò Willow, chiudendo gli occhi.

“ Non dispiacerti per me: dopotutto, ho trovato il modo per passare il tempo..” disse Buffy uscendo dalla stanza, chiudendo la porta.

“ Se solo sapessi!” ridacchiò la bionda.

 

In breve arrivò a casa, canticchiando mentre apriva la porta.

Non appena entrò, trovò dentro nientemeno che sua madre.

“ Buffy, che bella sorpresa!” esclamò Joyce vedendola.

“ Potrei dire la stessa cosa: non dovevi tornare domani? Ad ogni modo, bentornata, Mamma!”  disse la ragazza, con un largo sorriso, abbracciandola.

“ Sai, le cose sono cambiate all’ultimo momento: Il mio cliente non si farà vivo prima di Lunedì, quindi domani sera dovrò ripartire..” spiegò la donna.

“ Ora è il tuo turno di raccontarmi le grandi novità!”

“ Di che parli, mamma?”

“ Mia cara, non mi puoi ingannare: ti ho sentito entrare canticchiando allegramente, hai ancora un mega sorriso stampato sulla faccia, non ti ho mai vista così di buon umore da un sacco di tempo, e ho notato i fiori!” disse Joyce, col sorriso di chi sa.

Buffy si era quasi scordata di aver detto a Spike di lasciarle i fiori in casa. Del resto, non si aspettava che sua madre tornasse così presto.

“ Allora, Buffy,sputa il rospo: è un ragazzo?” chiese Joyce, sedendosi sul divano.

Buffy sapeva che quel gesto significava che sua madre voleva fare una lunga chiacchierata, quindi si sedette di fronte a lei.

“ Immagino che non te lo possa più nascondere: sì, è un ragazzo!”

“ Quindi, com’è successo? Amore a prima vista?”

La ragazza rise.

“ E’ l’esatto opposto! All’inizio lo odiavo e posso dire lo stesso di lui; ma sono bastati  solo due giorni che abbiamo passato completamente soli, io l’ho conosciuto meglio… e all’improvviso ci siamo guardati con occhi diversi… Così, ora stiamo insieme, beh è solo poco più di una settimana, ma..”

“ Buffy, sono cosììììì felice che tu è Spike vi siate finalmente messi insieme!” squittì felice la donna.

“ Hey, come sapevi che è Spike? Non ti ho nemmeno detto che tu lo conoscevi!”

“ Una madre capisce tutto, tesoro!” sorrise lei.

“ E .. tu ne sei… felice?!” chiese confusa la bionda.

“ Certo, forse la prima volta che ci siamo incontrati non mi ha fatto una buona impressione, ma quando l’hai portato qui, la notte che avete fatto quell’alleanza, ho cambiato opinione sul suo conto: è un così caro bravo ragazzo ed è pure così educato! Soprattutto l’ultima volta che è venuto qui!”

Buffy non credeva alle sue orecchie: era sicura che sua madre ne avrebbe fatto una tragedia se avesse scoperto che sua figlia usciva con un altro vampiro.

Invece, non solo sembrava accettarlo, ma ne era addirittura felice!

Non era il caso di spaventarla raccontandole cosa quel ‘ così caro bravo ragazzo ‘ aveva fatto in passato; dopotutto, quello era il passato!

“ Hey Buffy, stavo pensando… che ne dici di invitarlo a cena da noi Mi piacerebbe conoscerlo un po’ meglio, e voi potreste raccontarmi meglio la vostra storia nei dettagli… Potremmo fare per il prossimo week-end, che ne pensi?” propose Joyce e Buffy sorrise eccitata all’idea.

“ Perfetto, il prossimo Sabato lo inviteremo qui a pranzo!” esclamò la ragazza.

“ Tesoro, intendi dire a cena!”

“ No, ho detto pranzo, preferisco!” insisté lei.

“ Ok. Basterà chiudere le finestre e… “

“ Non se ne parla! Non chiuderemo una sola finestra, né tireremo nessuna tenda!” puntualizzò Buffy, quasi ridendo.

“ Non ti capisco… beh, speriamo che sia nuvoloso!”

“ Invece sono sicura che sarà un meraviglioso giorno di sole!” ridacchiò Buffy, salendo nella sua stanza, divertita dall’espressione confusa della madre.

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La sera stessa, Buffy si recò alla cripta di Spike. Lo trovò ancora profondamente addormentato. Doveva essere proprio stanco: non si era nemmeno preso la briga di spogliarsi prima di gettarsi sul letto.

Lei strisciò sotto le lenzuola, strofinandoglisi contro.

“ Apri i tuoi begli occhi, mio dolce piccolo poeta!” sussurrò lei, giocando con i suoi capelli ossigenati.

Lui aprì pigramente gli occhi.

“ Ciao passerotto, immagino che tu abbia trovato i miei versi! Allora, ti sei fatta una bella risata sulle mie terribili abilità poetiche?” mormorò lui, stiracchiandosi.

“ Mi prendi in giro? Spike, era meravigliosa, la amo! Ora lascia che ti ringrazi…” sorrise lei, prendendogli il viso tra le mani e dandogli un intenso bacio.

Quando si staccarono, lei si mise una mano in tasca, estraendo l’anello.

“ Ne avrai bisogno per Sabato!” spiegò lei, consegnandoglielo.

“ Perché?Che succede Sabato? Hey, non dire ‘ Io ti ucciderò ‘ , mi sa parecchio di de-ja-vu  e comunque, quello era il passato!” disse lui, un po’ preoccupato.

“ Non ho nessuna maledetta intenzione di ucciderti, Spikino!” lo rassicurò lei con un altro bacio.

“ Sarai semplicemente ospite a casa mia per un pranzo con me e mamma!” spiegò lei.

Per tutta risposta, Spike saltò giù dal letto, agitatissimo.

“ Un pranzo con tua mamma?!”

Buffy ghignò.

“ Beh, è davvero divertente: umani vampiri o chissà che altro… voi ragazzi reagite tutti nello stesso modo quando una relazione rischia di farsi un filino più seria!” commentò ironica.

“ Che c’è? NOn mi dire che il Grande Cattivo ha paura della mia innocente indifesa Mammina..” lo prese in giro lei.

“ Beh, è la stessa innocente indifesa Mammina che una volta mi ha colpito con un’ascia! La prima impressione che le ho fatto è stata parecchio negativa e presentarmi da lei, totalmente ubriaco, un anno dopo non ha migliorato le cose! Sei sicura che non ha un paletto pronto per me?”

“ Credimi o no, ma lei ti adora! L’ha scoperto da sola che stavo parlando di te quando mi ha chiesto del mio nuovo ragazzo; e ha strillato di felicità, suggerendo questa cosa del pranzo! Perciò, niente paletti, sei felice ora?” spiegò lei, tirandolo di nuovo a letto con sé.

“ Davvero? Sono contento!2

“ Questo significa che verrai?” chiese lei, sbottonandogli i primi bottoni della sua camicia blu.

“ Mm.. non lo so… Forse dovresti convincermi..” mormorò lui, abbassando un po’ la zip della blusa che lei indossava.

“ D’accordo, ragazzaccio…” esclamò lei, inarcando il collo e accarezzando il punto in cui l’aveva morsa.

“ Se non dici di sì, ti puoi scordare la ‘Distilleria Buffy ‘ per un po’..” lo minacciò lei.

“ Così non vale, piccola sporca ricattatrice!” protestò lui, ma poi sorrise.

“ Non c’è motivo di imbrogliare: verrò più che volentieri, non preoccuparti! A dire il vero, ho un debole per tua mamma, lo sai?” ammise lui.

“ Che vuoi che ti dica? E’ il fascino di noi Summers!” rise lei, mentre lui le copriva la faccia di baci, per poi scendere al suo collo.

“ Parlando della ‘Distilleria Buffy ‘… “ mormorò lui, baciando le due punture ormai a stento visibili.

“ Beh, Signore, lei è un cliente affezionato, quindi… si serva pure, offre la casa!” scherzò lei, gemendo quando lui seguì quel consiglio.

E lei fu molto felice quando lui verificò la sua teoria del ‘ Dopo-Morso ‘ …

 

PARTE 3

 

“ Buffy, hai pulito in salotto? Hai apparecchiato la tavola usando il servizio per le ‘ occasioni speciali ‘ ? Hai..”

“ Sì, sì, e anche se non so cosa stavi per chiedermi, sono sicura che la risposta sia sì! Mamma, calmati, è tutto perfetto! E comunque, non è che il Presidente stia venendo a farci visita, è solo Spike!” spiegò Buffy, spiumacciando i cuscini del divano.

“ Mi conosci, mi piace avere gente in casa…” si giustificò Joyce.

“ A proposito, sei sicura che lui non ha bisogno di sangue?”

“ niente sangue, è solo un normalissimo pranzo!” chiarì lei.

 

< Dopotutto, quel sexy succhiasangue sa dove trovarlo se ne ha bisogno…> pensò Buffy, accarezzandosi inconsciamente il collo.

 

All’improvviso suonò il campanello.

“ Oh mio dio, è lui, E’ LUI! Forse ho scelto il vestito sbagliato, vado su a cambiarmi, potevo pettinarmi meglio, forse mi sono truccata troppo… o troppo poco!” blaterò la ragazza insicura.

“ Sei stupenda così some sei, non preoccuparti. Allora, adesso chi è quella agitata?” la prese in giro sua madre, aprendo la porta.

Quando lo fece si trovò davanti il ragazzo platinato con in mano un mazzo di orchidee e con gli occhi coperti dagli occhiali da sole che Buffy gli aveva regalato. Non si era ancora del tutto abituato ad andare in giro di giorno senza indossarli.

“ Benvenuto Spike, è bello rivederti, entra!” lo invitò Joyce.

Lui obbedì, togliendosi gli occhiali, sia per una questione di educazione, sia perché dentro la casa la luce del sole era tollerabile.

“ Salve Joyce, è bello rivederla anche per me! Mi scusi, non ero del tutto in me l’ultima volta che ci siamo visti…” si scusò lui, ma lei scosse la testa con un sorriso, per fargli capire che non le doveva nessuna scusa.

“ Ciao raggio di sole, sei una dea in quel vestito…” disse rivolgendosi alla bionda e Buffy fu felice di costatare che indossare quel vestito glicine lungo e leggermente scollato era stata una buona idea.

“.. e comunque, tu sei sempre una dea!” aggiunse lui, col più sexy dei sorrisi.

“ Non sei niente male nemmeno tu!” sorrise lei in risposta, ammirandolo nei suoi immancabili jeans neri, abbinati a una nuova camicia verde acido.

Poi si accorse dei fiori.

“ Oh, Spike, grazie! Ma  mi hai dato già tutte quelle rose…”

“ Non montarti la testa, passerotto: queste sono per un’altra bellissima donna…” e dicendolo li porse a Joyce.

“ Adulatore!” esclamò lei,andando in cucina per metterli subito in un vaso.

“ Venite ragazzi, sarà pronto tra pochi minuti!” li chiamò lei. Il suo istinto di madre le suggeriva di non farli appartare troppo.

I due biondi la raggiunsero, sedendosi al tavolo, ovviamente… vicini.

“ E’ tempo che mi raccontiate la vostra storia!” li esortò la donna, mettendo le portate in tavola.

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Dopo molte chiacchiere, giunsero al dessert.

Spike si alzò da tavola per aiutare Joyce a sparecchiare, ma lei gli fece segno di lasciar fare a lei, ringraziandolo per il gesto gentile.

“ Sai, ero sicura che i vampiri non mangiassero il cibo!” commentò la donna, prendendo il suo piatto.

“ Io lo faccio! E mi creda, il pollo arrosto con le patatine fritte era buono da leccarsi le dita!” si complimentò il biondo.

“ Sei così strano!” rise Joyce.

“ Già e non puoi nemmeno iniziare ad immaginare tutte le sue stranezze! Vero, Willy?” disse Buffy, scompigliandogli i capelli.

“ Quante volte ti ho detto di non chiamarmi * mai * così?” brontolò lui, riaggiustandoseli.

“ Non capisco perché, è così carino!” si giustificò la bionda.

“ Anch’io lo trovo carino!” aggiunse la madre.

“ E’ questo il punto: Io. Non. Sono. Carino! Figo, Affascinante, Bello da togliere il fiato se volete, ma NON carino!” precisò il vampiro.

“ E nemmeno modesto!” commentò Buffy, alzando gli occhi.

“ Quindi, Buffy, ti va di condividere una cioccolata calda e dolcetti con me? Perché sono sicura che ai grandi rudi vampiri non piacciono queste cose carine!” lo provocò Joyce, ben sapendo che quello era il punto debole di Spike.

“ Questo è crudele, Joyce, e lei lo sa! Beh, d’accordo… forse.. dopotutto… in fondo, in fondo… ci può essere qualche rarissimo momento in cui sono… un pochino… carino!” ammise lui, senza guardarle in faccia, non volendo vedere i loro sorrisi beffardi di vittoria.

Ma non sembrò più importargli molto, quando Joyce gli mise davanti una fumante tazza di cioccolata, coi suoi adorati dolcetti.

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“ Ora devo andare. Ho promesso a Willow che sarei andata a far shopping con lei” disse Buffy, indossando la sua giacchetta e avvicinandosi alla porta.

“ Ciao Mamma e Spike, se vieni fuori per un po’ ti posso salutare come si deve…” lo invitò lei e lui no se lo fece ripetere ed uscì con lei.

Dopo circa un quarto d’ora, Joyce bussò alla porta un paio di volte.

“ Buffy, farai tardi e ad ogni modo, voi due andateci piano! Sento gli sbaciucchiamenti!” li avvisò la donna.

Dopo pochi minuti vide Spike rientrare da solo.

“ Beh, Joyce, farei meglio ad andarmene anch’io… grazie per tutto, sono stato davvero bene…”

“ Non così in fretta, giovanotto!” esclamò la donna, incrociando le braccia.

“ Siediti, è tempo di un discorso da Madre a Fidanzato della Figlia!” lo informò.

“ Cosa provi per mia figlia?”

Spike avrebbe preferito una doccia con l’acqua benedetta piuttosto che rispondere a quella domanda.

“ Io… io non lo so: è il mio primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo prima di addormentarmi; sono felice solo quando sono con lei, voglio proteggerla, darei la mai non-vita per lei, ci crederebbe? Parole che provengono da quello che dovrebbe essere il suo giurato nemico mortale! Invece, voglio mostrarle tutta la mia devozione. E’ qualcosa che non avevo mai provato prima d’ora, nemmeno con Dru… Lei sa di che si tratta?” domandò il biondo, giocando col suo anello per scaricare la tensione.

Joyce rimpiazzò l’espressione seria ed indagatrice che aveva assunto, con un sorriso.

“ Credo che sia molto vicino all’amore!”

Spike non credeva alle sue orecchie.

“ Sai, ti ho sempre preferito a quell’Angel…”

“ Non si preoccupi Joyce, io la tratterò molto meglio, non sono quel maledetto coglione!”  esclamò Spike.

“ Che linguaccia, giovanotto!” lo rimproverò la donna.

“ Le chiedo scusa, Madame!”

“ Un poeta come te non dovrebbe parlare così…”

“ Non sono un poeta! Non più, almeno! Beh, magari qualche volta… “ borbottò lui.

“ E comunque, come fa a saperlo? Sicuro, deve averglielo detto Buffy…”

“ Ho letto la tua poesia…”

“ Cosa?! L’ha letta? E’ piuttosto personale… è come se lei leggesse il mio diario!… non che io abbia un diario, naturalmente!” rispose lui, ma non suonò molto convinto di quell’affermazione.

“ Buffy me l’ha fatta leggere, credimi, è bellissima, non c’è dubbio che lei l’adori! Perciò, quando le ho chiesto della parte ‘ possibilità di rivedere il Sole ’, mi ha detto dell’anello; ecco perché non ero sorpresa quando ti ho visto alla luce del sole!” spiegò lei.

“ Sai, non ho ancora capito bene la parte del Paradiso…”

Spike scattò in piedi avvicinandosi all’uscita in un istante.

“ Ora devo * proprio * andare…” disse, aprendo la porta.

“… e mi creda Joyce, lei non vuole scoprire quella parte!”

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Buffy tornò al Campus verso le quattro del mattino. Ormai andava avanti così da settimane: studiava all’Università di giorno, passava la sera con Spike e non erano rare le cene a cui li invitava Joyce. Qualche volta le piaceva stare a letto con Spike, finché lui non si addormentava, altre volte lui restava sveglio per lei, indossava l’anello e la riaccompagnava al Campus, dove molto spesso si fermavano ad aspettare l’alba: era uno spettacolo che non li stancava mai.

Quel mattino il suo piano, come al solito, era di infilarsi sotto le coperte, senza che Willow si accorgesse di nulla.

Ma qualcosa andò storto: non appena entrò nella stanza, si accese la luce e trovò Willow seduta sul letto, che la guardava in modo inquisitorio con le braccia conserte.

“ Will, perché sei ancora sveglia?”

“ Zitta, sono * io * che faccio le domande!” esclamò l’amica, sorprendendola per il suo tono secco.

“ Giles ti stava cercando ieri, quindi ho chiamato tua madre, pensando che fossi là.. e indovina un po’ che mi ha detto?”

Gli occhi della bionda si spalancarono. Dopotutto, Buffy non aveva detto a sua madre che gli altri non sapevano nulla di lei e Spike.

“ Mi ha detto che tu eri fuori col tuo ragazzo! Buffy, quando accidenti pensavi di raccontarmi una così grossa notizia? Chi è?”

Buffy ringraziò la sua buona stella che sua madre si fosse solo limitata a dire che lei aveva un ragazzo, senza menzionare che fosse Spike.

“ Will, perdonami, ma per il momento non posso dirti niente, è top-secret!” disse Buffy, cominciando a spogliarsi.

L’amica la guardò con aria diffidente.

“ Non capisco perché tu non voglia dirmi nulla, ma ti rispetto. Dimmi solo che non si tratta ancora d’Angel!”

Per tutta risposta, Buffy ridacchiò.

“ Credimi, è l’esatto opposto d’Angel…” la tranquillizzò la bionda, mettendosi a letto.

“… ma ha una cosa in comune con lui!” aggiunse, prima di spegnere la luce.

 

PARTE 4

 

“ … e l’unica cosa che mi ha detto è che lui ha una cosa in comune con Angel!” spiegò Willow agli altri, la sera dopo al Bronze.

“ Ad ogni modo, ho insistito così tanto che alla fine si è arresa: non mi ha ancora svelato nulla su di lui, ma ce lo presenterà domani, almeno ha detto così. A proposito, ora è con lui per convincerlo a venire con lei domani. Spero ci riesca, sono così curiosa di incontrare il ragazzo che rende Buffy così felice!”

“ Allora, hai detto che ha una cosa in comune con Angel. Magari pure questo si chiama Angel!” commentò Xander.

“ Naaah, non credo che nel mondo ci siano così tanti ragazzi che si chiamano così! Probabilmente è un altro uomo moro, alto e musone!” suggerì Anya.

“ Oppure, è Irlandese anche questo!” propose Willow.

“ E se si trattasse di un altro vampiro?” esclamò Oz. Gli altri tre scoppiarono a ridere.

“ Oz, come riesci a dire queste cavolate?” chiese Xander fra le risate.

“ Stavo solo ipotizzando…”

“ Ad ogni modo, se domani lo incontriamo sarà di pomeriggio, al cortile del Campus. Quindi luce del sole significa niente vampiro, tesoro!” gli spiegò Willow, accarezzandogli i capelli.

 

***************************************** (= contemporaneamente)

 Buffy e Spike stavano passeggiando nel Parco; non c’era pericolo che gli altri passassero di lì.

“ Ti ricordi, passerotto? Esattamente un mese fa qui abbiamo visto l’alba insieme per la prima volta!”

Lei annui con un sorriso, appoggiandogli la testa sulla spalla.

“ Beh, il vero posto in cui tutto è iniziato è il tunnel, ma non sarebbe ugualmente romantico festeggiare là…”

“ E tu sei coooosì romantico, mio Willy!” sospirò lei.

“ Buffy, ti prego! E’ già abbastanza patetico che il mio vero nome sia William… potresti evitare di chiamarmi così?” la implorò lui per l’ennesima volta.

“ Invece, io lo amo. Mi ricorda il poeta che è in te, e amo quel lato di te. Ma chi prendo in giro? Io amo ogni lato di te!” disse lei, stringendogli la mano.

Spike era allibito.

“ Questo significa che tu mi ami?” chiese quasi spaventato.

“ Dio mi aiuti, ma sì: io ti amo, Spike, e non m’importa di nulla. Affronterò i miei amici e farò in modo che ti accettino come il mio ragazzo!” gli confidò lei, poi si fermò, guardandolo insicura.

“ A proposito, tu mi ami?”

Lui le accarezzò i capelli, sorridendo.

“ Tu che ne pensi, amore mio?” sussurrò lui, baciandola con un infinita dolcezza.

“ Ti amo, Buffy Anne Summers!”

“ Ti amo, William… Spike… Qualunque-sia-il-tuo-cognome!” sorrise lei.

“ Non te lo dirò mai, passerotto!” rise lui, stringendola a sé.

“ Ad ogni modo, a me piace tenere tutto nascosto, mi fa sentire come se noi due fossimo Romeo e Giulietta!” spiegò lui.

“ Giusto. E ti ricordi anche come finisce, vero?” gli fece notare lei.

“ Ecco perché ho detto a Willow&Co che domani ti avrei presentato a loro!”

“ Cosa? Andiamo, Buffy, adesso sono io quello che ha bisogno di prendersi il suo tempo per ogni cosa! Stai portando un po’ troppi cambiamenti nella mia non-vita: vado a cena da tua mamma, e mi piace ogni volta; ho smesso di uccidere gli umani da quando ho indossato quest’anello per la prima volta; ho…”

“ Aspetta!” lo interruppe lei, non credendo alle sue orecchie.

“ Riavvolgi! Davvero hai smesso di uccidere le persone?” chiese con gli occhi scintillanti di gioia.

“ Già, ho maledettamente smesso!” ammise lui, alzando gli occhi.

“ Comunque, non significa che ho smesso di nutrirmi e tu non mi farai mai e poi mai bere schifosissimo sangue di maiale!” chiarì lui e lei non disse nulla.

“ Ho bisogno di dare un bel morso a qualcuno ogni tanto, facendolo scappare via terrorizzato, è divertente!” ridacchiò lui.

“ Sicuro, non significa nemmeno che ho smesso di uccidere: non più umani, ok, ma tu non puoi nemmeno iniziare ad immaginare cosa faccio a qualche demone che ha la sfortuna di incontrarmi sulla sua strada, quando sono in vena di uccidere o mutilare qualcosa… il che significa molto spesso!” sorrise lui.

“ Quindi, passerotto, ti amo e tutto, ma tu non mi trasformerai * mai * in un maledetto cagnolino!” le intimò, ma lei sorrise dolcemente.

“ Io non lo voglio fare..” gli sussurrò all’orecchio, mettendogli le braccia al collo, sotto il suo sguardo incredulo.

“ Ti amo così come sei, mio Grande Cattivo!”

“ Il più Grande e il più Cattivissimo!” precisò lui.

“ Non si dice ‘ più cattivissimo!” commentò la bionda.

“ Però rende meglio l’idea!” ghignò il biondo, prima di baciarla.

Lei si separò, accarezzandogli il petto coperto dalla camicia.

“ Inoltre, sai…” disse, prima di spingerlo con una forza tale da farlo sbattere contro un albero, dopo essersi assicurata che non ci fosse nessun rametto sporgente.

“… non potrei vivere senza il mio Grande Cattivo da combattere!” ghignò lei, mettendosi in posa d’attacco.

Lui si rialzò ridacchiando.

“ Uh-Uh! Significa che è tempo per un bel po’ di sana violenza, Cacciatrice?” sorrise lui, imitando la sua posa.

“ Ci puoi scommettere, Vampiro!” sorrise lei.

“ Non c’è da chiedersi perché io ti ami così tanto!” commentò lui, prima di attaccarla e dopo vari pugni, calci, botte e lividi (che sarebbero guariti in breve tempo per entrambi) , la loro furiosa lotta si trasformò in un altro tipo di ‘ lotta ’…

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“ Sono già le tre e un quarto, siamo in ritardo!” esclamò Anya,guardando l’orologio mentre lei, Xander, Willow e Oz s’incamminavano verso il cortile del Campus.

“ Tu non conosci Buffy bene come la conosco io: lei ha detto tre del pomeriggio, ma non si farà vedere prima delle tre e mezza, credimi!” la rassicurò Willow.

Quando arrivarono, trovarono sotto l’ombra di un albero l’ultima persona che si sarebbero aspettati di vedere.

“ Spike!” esclamarono i quattro all’unisono.

“ Che diavolo ci fai tu qui?” sbottò Xander.

Il vampiro sorrise.

“ Si da il caso che io abbia un appuntamento….”

“ Tu? Un appuntamento?! Mi domando chi sia così stupida da uscire con te!”

“ Lo scoprirai presto, Moccioso!” ghignò il biondo.

“ Da quanto sei tornato?” chiese Oz.

“ Un mese, più o meno..”

“ Allora, come può essere che Buffy non si sia accorta del tuo ritorno?” si domandò Willow.

“ A dire il vero…”

“ Bene! Vedo che l’avete già incontrato!” esclamò Buffy, arrivando in quel momento. Si avvicinò a Spike, prendendolo sottobraccio.

“ Ragazzi, lui è il mio nuovo ragazzo!”

Gli altri rimasero letteralmente shockati, ma poi scoppiarono a ridere.

“ Stavo per cascarci, Buffy. Bello scherzo!” esclamò Xander fra le risate.

Buffy per tutta risposta baciò Spike di fronte a tutti.

“ Vi sembra uno scherzo anche questo?” disse, incrociando le braccia.

“ Perché Spike?” chiesero Anya, Willow e Xander.

“ Perché non ci ho scommesso almeno 50 $ quando ho detto che si trattava di un altro vampiro?” si maledì Oz.

“ Le sorprese non sono ancora finite…” commentò Spike, sbalordendo tutti quando si allontanò dall’albero, rimanendo alla piena luce del sole perfettamente incolume.

“ Sorprendente, vero?” ghignò lui, abbracciando Buffy.

“ Buffy, sei impazzita? Tu e Spike? E Spike è al sole, per carità di Dio!” esclamò Willow, confusa.

“ NO, non sono impazzita, SI ’ , lui ora può stare alla luce del sole e SI ‘, ci siamo INNAMORATI!” chiarì la bionda, tenendolo per mano.

“ Credo che fareste meglio a sedervi. Stiamo per raccontarvi una storia davvero lunga. La ‘ Missione ‘  di cui vi ho parlato non è mai esistita. Invece,….”

A turno, i due biondi raccontarono tutto ai sempre più increduli, ma curiosi, Scoobies.

“ E’ una storia fantastica, ma non sono ancora del tutto tranquilla: lui potrebbe ucciderti!” commentò Willow.

“ Lo voleva, così come io volevo uccidere lui, ma ora le cose sono cambiate!”

“ Non darlo così per scontato, passerotto!” esclamò Spike.

“ Io voglio ancora ucciderti…”

Buffy lo guardò come se il mondo le fosse crollato addosso, chiedendosi se la sua era stata solo una lunga e ben studiata recita; ma non aveva senso.

Spike le diede subito la risposta, ridacchiando e avvicinandosi alla sua bocca.

“ Ho intenzione di baciarti a morte!” spiegò lui.

“ Mm.. che bel modo di andarsene!” esclamò Buffy, abbracciandolo stretto.

“ Ti amo, Buffy, adoro tua madre, posso anche accettare la Rossa, Il Ragazzo-Lupo e la Ex-Demone; ma non c’è una maledetta chance nel mondo che io possa andare d’accordo col Moccioso!” puntualizzò Spike.

“ Hey! Guarda che nemmeno io sto facendo i salti di gioia, Fiato-di-Zanna!” ribatté il moro.

“ Oh, andiamo! Vogliamo scommettere che voi due finirete per essere amici del cuore?” scherzò Buffy.

“ MAI!!” risposero i due ragazzi nello stesso momento, incrociando le braccia e dandosi le spalle a vicenda.

“ Vedete? Voi due avete già così tanto in comune!” rise lei.

“ Grazie ancora per avermi capita, ragazzi!”

“ Non ne siamo felici a riguardo, lo sai, ma se è questo quello che vuoi lo accettiamo. Promettici solo una cosa!” le chiese Xander.

“ Qualsiasi cosa!”

“ Saremo lì a vedere la faccia di Giles, quando tu gli dirai di Spike!” lo anticipò Anya, sprizzando di gioia da tutti i pori all’idea.

“ Sapete… stavo pensando di incaricare qualcun altro di questo compito: Mamma!” spiegò Buffy.

Spike rimase perplesso.

“ Bella trovata! Dopo tutto quello che c’è stato fra loro, lei sì che sa come prenderlo…” esclamò Willow.

“ Aspettate, fermi tutti! Volete dire che Rupert e Joyce…” commentò Spike, sempre più confuso.

“ Beh, era un incantesimo, una cioccolata stregata che faceva agire da teen-ager qualunque adulto la mangiasse. Loro due la mangiarono, agirono come due teen-ager innamorati… quindi, ti puoi immaginare il resto della storia!” gli spiegò Buffy.

“ Per l’inferno Maledetto! Grazie per quest’immagine! Ora temo che avrò incubi a riguardo per secoli!” si lamentò lui.

“ Ora ce ne dobbiamo andare. Ciao a tutti. A proposito, Will, noi ci vediamo domani da me per tutti i ‘ dettagli ’ della storia….” Ammiccò Buffy.

“ Ci sarò!” rispose la rossa eccitata, capendo di cosa si trattava. Lo capì anche Anya.

“ Lo so! Voi due parlerete di sesso per tutto il tempo, e…Hey, posso venire anch’io?”

“ Certo Anya, perché  no?”

“ Fantastico! Così potrò raccontarvi ogni cosa su tutto il sesso sfrenato che ho fatto con Xander!” esclamò lei, scandalizzando tutti, non certo Spike.

“ Non sei poi così Moccioso, dopotutto!” esclamò lui, dando una pacca amichevole a Xander.

 

Alla fine, i due biondi se n’andarono via soli soletti.

“ Allora, passerotto, ti ho spaventato prima?”

“ Avevo così paura che fossi tornato malvagio!”  ammise lei, ma lui la guardò malissimo.

“ Voglio dire… più malvagio di quanto lo sei di solito, Grande Cattivo…” si corresse lei, compiacendolo.

“ Proprio come quando sono stata a letto con Tu-Sai-Chi; il che è parecchio senza senso: non è che tu abbia un’anima, quindi non la puoi perdere!”

“ Ti sbagli: sì che ce l’ho un’anima. Ma hai ragione: non posso perderla e non voglio, perché la mai anima sei tu, Buffy!” disse lui, tenendole le mani.

“ Oh, William! Come riesci sempre a dire delle cose così stupende? Vieni qua, mio adorato poeta da strapazzo!” esclamò lei, prendendo possesso delle sue labbra per un tempo infinito.

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Giles sentì suonare il campanello e andò ad aprire la porta.

“ Joyce, ma che bella sorpresa! Entra!” la invitò lui.

“ Ad ogni modo, perché questa visita? E’ successo qualcosa di grave?” chiese preoccupato.

“ Beh, Rupert, fatti una tazza di the e siediti, perché sto per raccontarti una lunga storia, ma non sono sicura che ti piacerà come finisce…”

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FINE