VIENI NEL MIO MONDO

Autrice: Lu

 

 

Ambientamento: Stagione 6. Durante “ Sotto Esame” (ho preso in prestito una parte di discorso, grazie a chi ha scritto/tradotto l’episodio!)

 Personaggi principali: Spike/Buffy (so che questi personaggi non mi appartengono!)

Commenti: qualsiasi cosa pensiate… siete liberi di dirmela!

 

Riassunto: E’ la scena nella cripta di Spike, ma le cose vanno diversamente…

IMPORTANTE! In questa storia Angel si tiene la gemma di Amarra, invece di distruggerla come fa alla fine di “ L’anello di Amarra” ( ops, scusate lo spoiler, ma credo si sapesse già!)

 

PROLOGO

 

“ Questo mi farà sentire meglio!” esclamò Buffy, riempiendo un bicchierino di liquore, mandando giù di botto.

“ Blaaah!” fece una faccia terribile, scuotendo la testa.

Spike sorrise, mandando giù il suo.

“ Com’è stupida la vita!” si lamentò lei.

“ Sì, ne ho una pallida idea. Vedo che anche tu non stai brindando per la tua bellissima vita…”

“Ci deve essere qualcosa, o qualcuno, che mi mette in difficoltà, vuole confondermi le idee, come se non avessi già mille problemi, con la scuola, il lavoro, è già abbastanza brutta senza stranezze!”

“ E tu, cosa fai? Lasci che qualcuno ti torturi fino ad ucciderti?”

Buffy, per tutta risposta alzò le spalle, rimettendo giù il bicchiere.

“ Giles ci sta lavorando…”

“ Oh, giusto. Il Signor Giles controlla il supremo potere dei libri!”

“Tu sai fare meglio?”

“ Sicuramente! Andrei a casa del demonio”

Buffy iniziò a riempire nuovamente i bicchieri, mentre Spike si mise a cavalcioni della bara su cui erano seduti.

 “Volerebbero pugni, scoprirei cosa c’è nell’aria. No? E’ divertente, sai?” continuò lui.

“ Non è il mio genere questo!” biascicò lei, richiudendo la bottiglia.

“ Sì. E’ il tuo genere.”

Buffy lo guardò.

“ E sarai molto meno confusa quando te n’accorgerai…” spiegò lui, tranquillamente.

“ Spike, sei uuubriaco e ora sarà meglio cambiare discorso!” farfugliò Buffy

Di nuovo entrambi svuotarono i loro bicchieri in un solo sorso e Buffy fece ancora la sua ‘ faccia da alcool ‘.

“ Blaaah!” ripeté scuotendo la testa.

Spike osservò la scena con un sorriso.

“ Non sei una studentessa. Non sei una commessa…” commentò lui, mentre lei si versava un altro bicchiere, bevendolo tutto di un fiato.

“ Sei una creatura dell’oscurità. Come me.”

Buffy lo guardò.

“ Vieni nel mio mondo, può darsi che ti piaccia…” la invitò lui.

“ Ci sono drink nel tuo mondo?”

“ Tutti quelli che vuoi; lascia chee io ti pooorti nel miiio mondoo.. “

“ Già. Come se tu potessi…” lo provocò lei, riempiendo per l’ennesima volta i loro bicchieri, per poi svuotare il suo in un attimo, facendo meno smorfie del solito stavolta

“ Ceeerto che posssso!” protestò lui, mandando giù il suo.

“ Non puuoi nemmmeno iniziare a farrrrmi male, senza che la tessssta ti esplodi in un dolore lancinante. Ah-Ah, il ragazzo chippato non può fare nullaa.. “ canticchiò lei, ridacchiando e indicandolo.

“ Ti faccio vedere io chi non può farrr male a chi!” ringhiò lui, avvicinandosi minacciosamente a lei, che non gli prestò molta attenzione, allarmata dal fatto che il whiskey stava per finire.

“ Oh-Oh, quesssto è l’ultimo bicchierinooo! “ esclamò lei, portandoselo alla bocca, ma Spike glielo strappò di mano, bevendoselo tutto.

“ Heeey! Era mio!” mise il broncio lei.

“ Beh, questo t’insegnerà a non prrrenderrmi maaaai in giro!” ribatté lui, mentre una goccia di liquore gli scivolava lungo il mento.

Buffy lo notò, avvicinandosi ulteriormente.

“ Eeeera miiio e ho intenzione di riprendermelo!” biascicò lei, afferrandolo per le spalle per tirarlo a sé, leccando la goccia di whiskey dal mento all’angolo della sua bocca.

In un istante le sue labbra erano premute a quelle del biondo, domandando di farla entrare senza bisogno di parole.

Lui fu più che felice di accontentarla. Buffy esplorò la sua fredda bocca, assaporandone il liquore rimasto. Proprio quando anche lui si era deciso a ricambiare il bacio, lei riaprì gli occhi e si accorse che dietro la bara si nascondeva un’altra bottiglia.

Si staccò da Spike, come se niente fosse, andando a prenderla, trionfante.

“ Secondo round!”

Spike non disse nulla, troppo scombussolato da quel bacio e dall’effetto dell’alcool. Si limitò ad aprire la bottiglia, riempiendo i bicchieri per l’ennesima volta.

“ Se solo l’avesssssi visto prima… solo guarda cosa sono arrrrrivata a fare per assaporare ancora un po’ di liquore…”

“ A giudicare dai tuooooi gemiti, non seembrava che fosse un gran sacrifiiiiicio per te…” biascicò lui.

“ Non stavo gemendo!” puntualizzò lei, svuotando il bicchiere.

“Sì che lo facevi!” ribatté lui, seguendo il suo esempio.

“ No!”

“Sì!”

“ * No *!”

“ * Sì *!”

“ N..”

Fu interrotta dallo scontrarsi delle labbra di Spike con le sue, ma stavolta lui ebbe un ruolo più attivo nel bacio e non ci volle molto perché lei gemesse di piacere.

Lui si fermò, ghignando soddisfatto.

“ Ah-Ah: gemiti di Buffy!” la indicò, afferrando la bottiglietta e bevendo direttamente da essa.

“ Staavo solo assssaporando l’alcool…” si giustificò lei, rubandogli la bottiglia e facendo la stessa cosa.

Lui la riprese bruscamente.

“ Shhmettila di nasconderti dietro shhtupide ssscuse e ammetti maledettamente che tu prooovi qualcoscia per me!” gli intimò, ma lei si riprese la bottiglietta, finendone il poco che era rimasto. 

“ Morrdimi piuttoshhto !” biascicò lei, facendogli una linguaccia.

“ Cooome vuuuooi…” ghignò lui, portando la sua bocca al collo della ragazza, senza che lei reagisse, troppo sbronza per fare qualsiasi cosa, nemmeno quando lui cambiò i suoi lineamenti, pronto a morderla.

Le sue zanne affondarono nella sua morbida carne e lei per la sorpresa lasciò cadere il bicchiere, rompendolo in mille pezzi.

Lei emise un piccolo urlo per il dolore misto, e stranamente sopraffatto, dal piacere.

Dopo avere assaporato qualche goccia, Spike smise shockato, tornando alla sua faccia umana.

“ I-Io.. ti ho appena morso… e t-tu hai urlato, … ma il chip niente…” commentò, guardandola confuso.

“ Oh! Sicuro, ci sono!” esclamò lei con eccessivo entusiasmo.

“ Sto sognando, è solo quesssto: tuu, che mi mordi, senzaa chip… tipico dei miei sognii.. “ spiegò lei, confondendolo di più.

“ T- tuu .. sogni di me?! Di mee che mordo teee?!”

“ Non è ssolo il morrso.. di solito entra in gioco dopo una quantità di sesso selvaggio… o prima… o durante.. dipendeee.. “ spiegò lei con la più gran naturalezza, come se fosse la cosa più normale da dire.

Spike era allibito: Buffy gli stava confessando di avere fantasie, fantasie erotiche su di lui; non importa se lei era sotto l’effetto dell’alcool (D’altronde, c’è quel detto “ In vino veritas ”) .

Era felice come non mai, era tutto quello che sognava… Ecco la parola chiave: sognare.

“ Shhto cominciando a credere nella tua teoria, passerotto! Starò sssognando anch’iooo.. tu mi suuuoni un po’ troppo irrealee..” farfugliò lui.

“ Dovrrremmmo approffittarrrne prima che ci sveeeegliamoo..” suggerì lei, mettendogli le braccia al collo.

“ Se è shholo un sssogno, farei meglio a farti quello che ti faccio sempre in ogni mio sssogno..”

“ E sssarebbe?” 

“ Quello che ti ho detto prima di questo sssogno… o forse era già un sssogno pure prima.. insommaa! Ti voglio porrrtare neel mio Mondo!” sorrise lui, sorprendendosi quando la vide scoprire il collo con un sorriso.

“ Ci avreeei scommesso che era questo! Comunque… pure ioo ho sognato questa cosa una o due voltee, quindi mi ci sto abituando. Una volta in più non può farci male, no?”

“ No, dopotutto, è un altrooo maledetto sssogno… solo più realistico del solito, non so perché… Credo che dovremmo provare.. E poi, sei tu quella che detto che la vita è shhtupida!” disse lui avvicinandosi alle due piccole ferite  che erano già in via di guarigione.

“ Penscio ancoora che la vita sia shhtupida!” commentò lei, afferrandolo per le spalle.

“ Allora, passerotto, godiamoci quessto sssogno!” sussurrò lui, leccando le punture, mentre lei chiudeva gli occhi attendendo di sentirlo scivolare nel suo vero volto. Quando lo fece, si abbandonò serena fra le sue braccia.

“ Tu che bevi da mee… definitivamente il mio sssogno..” farfugliò mentre lui la prosciugava.

“ Io che bevo da tee..  già.. proprio il mio sssogno!”

“ Quessto è il punto in cui m’indebolisco…” sussurrò lei, sentendosi priva di forze.

“ Quessta è la parte che preferisco: quella in cui ti lego a mee per sempree!” disse lui, staccandosi, sorreggendola con un braccio e prendendo da terra un coccio di vetro, che usò per farsi un taglio sul petto, dopo avere sollevato la T-shirt. La avvicinò alla ferita con estrema delicatezza.

“ E’ anchee la miia parte preferitaa.. “ ammise lei con un filo di voce, bevendo per qualche minuto, cominciando a riacquistare le energie.

Sopraffatti dall’effetto dell’alcool, dalla perdita di sangue e dalla profondità dell’esperienza condivisa, entrambi caddero in preda ad un sonno profondo.

 

 

PARTE 1 (chiedo scusa a tutte le fan d’Angel… se leggete scoprirete perché, cmq, niente di male!)

 

Spike si svegliò sentendo accanto a lui qualcuno. Aprì gli occhi e la gioia che provò nel costatare che si trattava di Buffy fu immensa.

Ma quella felicità stava diventando una terribile paura: il suo corpo era freddo, non la vedeva respirare, ma soprattutto non sentiva il suo cuore battere.

 

< Che sia…? No, non per la terza volta! Non posso perderla di nuovo…>

 

Incurante che fosse pieno pomeriggio, stava per correre in cerca di Willow per farle fare una delle sue stregonerie; quando con grande sorpresa sentì Buffy stiracchiarsi.

Infatti, dopo pochi istanti lei aprì gli occhi, allarmandosi quando lo vide e capì dove si trovava.

“ Tu? Io? Qui? Come?” fu tutto quello che riuscì a dire, balzando giù dal letto in preda al panico.

Da parte sua, nemmeno Spike riusciva a spiccicare parola, scombussolato com’era.

Dopotutto, solo pochi minuti prima gli era sembrata morta, ed era troppo confuso per accorgersi che il suo cuore continuava a non battere.

Finalmente, si decise a parlare.

“ E’ quello che sto cercando di capire anch’io, passerotto! Tutto quello che ricordo è la tua visita, ieri. Abbiamo bevuto un pochino..”

Buffy si guardò intorno, vedendo le due bottigliette di whiskey completamente svuotate e un bicchiere fatto a pezzi.

“ Non credo che ‘ un pochino ‘ sia la definizione giusta: ci siamo ubriacati fino alla nausea prima di addormentarci sul tuo letto. Ma io ho ancora tutti i vestiti addosso, tu pure, beh la tua T-shirt è un po’ arrotolata insù…”

 

< Cattiva, Buffy, smetti di fissargli quegli addominali da infarto!>

 

“.. perché non la tiri via… VOGLIO DIRE tiri giù?”

Spike obbedì sorpreso e compiaciuto.

“ Credo che noi abbiamo solo dormito. Non è successo nulla di male..” commentò lei, dirigendosi in bagno per darsi una sistemata, mentre lui si stava ancora chiedendo se quella di prima fosse stata solo un’impressione.

L’urlo agghiacciante che Buffy emise dal bagno gli avrebbe causato un infarto… se solo non fosse già morto.

“ Buffy, cos’hai visto?”

“ Cos’ho visto? Cosa NON HO visto: il mio riflesso allo specchio, che significa solo una cosa… sono diventata un vampiro!” disse shockata.

“ Cosa…” iniziò a domandare Spike, incredulo quanto sconvolto, ma lei lo interruppe.

“ A proposito, è già parecchio assurdo per un vampiro avere un bagno nella sua cripta, ma perché diavolo dovresti tenerci dentro uno specchio?” esclamò lei, avvicinandosi come un predatore con la sua preda.

“ Beh… mi piace starci davanti… tenendo in mano qualcosa e .. vederla fluttuare nell’aria: è divertente!” spiegò lui, indietreggiando.

“ Non provare a cambiare argomento: TU MI HAI VAMPIRIZZATO! Tu, dannato ossigenato..” urlò lei, gettandoglisi addosso, ma lui la schivò.

“ Solo come? Il mio chip..”

“ Non so maledettamente come, ma tu l’hai fatto!” ribatté lei, sempre più furiosa.

“ Hey non rubarmi maledettamente le parole!” le intimò lui, mantenendo però le sue distanze.

“ Io faccio maledettamente quello che maledettamente voglio!” urlò lei, cercando di acciuffarlo, ma anche stavolta mancò l’obiettivo. 

 “ Ad ogni modo, come puoi vedere, il tuo piano è andato storto, perché non c’è nessuna Regina Tenebrosa, solo una Buffy con l’anima, INCAZZATA NERA!” disse, afferrando una bottiglietta vuota per tirargliela addosso, ma lui scansò anche quel colpo.

“ Ne sono felice; non della parte incazzata nera, anche se mi ci sono maledettamente abituato!” disse, abbassandosi in tempo per evitare il candelabro che lei gli aveva gettato addosso.

“ Intendo la parte con l’anima: non avrei mai potuto amare la tua versione senza. Solo un paio di anni fa non avrei potuto chiedere di meglio, ma non ora… sono cambiato!”

“ A dire il vero, sono io quella CHE E’ CAMBIATA ed è solo colpa tua!” ringhiò lei, saltandogli addosso e riuscendo a premerlo con la schiena contro il pavimento.

Lui sorrise, guardandola incantato.

“ Adorabile!”

“ Cosa?” lei fece un’espressione confusa.

“ I tuoi occhi stanno lampeggiando oro…” spiegò lui e lei allentò la presa shockata.

“ Oh, No. Cosa sono diventata! Devo essere così brutta…”

“ Sei bellissima …” sussurrò Spike, avvicinandosi per tentare di baciarla. Lei stava per cedere, poi si ricordò della situazione e lo spinse di nuovo a terra.

“ Ho detto niente cambi d’argomento!”

 

La pazienza di Spike aveva un limite e lei l’aveva superato.

Ringhiando, lui si liberò dalla presa, spingendola via.

“ Dimmi solo una cosa, ti infastidisce di più che tu ora sia un vampiro o che * Io * sia il tuo Sire?” gli gridò lui e stavolta furono i suoi occhi a lampeggiare giallo.

Buffy sentì un brivido percorrerle la schiena.

“ Non usare quella parola!” gli intimò cercando di tirargli un pugno,ma lui le bloccò la mano.

“ Quale? * Sire *? Io la uso quanto maledettamente mi va! E’ vero, Buffy: io sono il tuo Sire e tu sei la mia Childe. C’è un legame indissolubile e potente tra noi e né tu né nessun altro può farci niente!” disse, afferrandole anche l’altra mano.

“ Ora ho un potere su di te che nemmeno puoi iniziare a immaginare: potrei schioccare le mie dita dicendo solo una parola e tu ti innamoreresti perdutamente di me…”

Buffy cominciò ad avere paura, ma poi lo sentì allentare la presa.

“… ma non l’ho fatto, non lo faccio, né mai lo farò. Non chiedermi perché, sai già la risposta!” disse lui, guardandola serio come non mai.

“ Perché tu mi ami!” ammise lei, con la stessa serietà.

“ Già. E ti rispetto. Non farei mai niente del genere; non saresti tu e non voglio un’insipida copia di te che mi ami a comando… Ho già provato il robot!”aggiunse con uno dei suoi tipici sorrisetti.

“ Se mai verrà il giorno in cui tu mi amerai, voglio che sia perché lo senti, senza nessun incantesimo, nessun lavaggio del cervello…” spiegò lui, baciandole la fronte, contento che almeno stavolta lei non avesse cercato di picchiarlo, o peggio, evitarlo.

Avrebbe voluto fare di più, ma non era il caso di sfidare la sua fortuna.

“ Guarda Buffy, non so e non ricordo ancora cosa sia successo l’altra notte, ma sono più che certo che non potrei mai forzarti a fare qualcosa contro la tua volontà, non importa quanto possa essere ubriaco!”

 “ Quindi che intendi dire? Che è stata colpa mia? Che t’ho forzato io a farlo? Non potrei mai fare una cosa simile, non importa quanto whiskey possa bere!” ribatté lei.

“ E se per caso in qualche modo ti avessi detto qualcosa che t’ha fatto venire voglia di seguirmi? O se tu mi avessi detto qualcosa che mi avesse convinto che era ciò di cui avevi bisogno?”

“ Già, sicuro. Come se io mi fossi lamentata della mia vita, tu mi avessi proposto di permetterti di portarmi nel tuo mondo e io avessi accettato volentieri!”

Si guardarono entrambi, scoppiando a ridere nonostante la gravità della situazione.

“ Naaah, è assurdo!” esclamarono all’unisono.

“ Forse un incantesimo, o una profezia..” propose Spike.

“ Potrebbe essere qualunque cosa. Tutto quel che so è che, normalmente, quando due persone si ubriacano di brutto, certo, fanno cose stupide di cui il più delle volte si pentono il giorno dopo; ma non fanno mai niente di questo genere. Voglio dire, non potevamo solamente fare un po’ di sesso totalmente ubriaco e svegliarci con un gran mal di testa e un enorme imbarazzo?”

“ Non so te, ma io ho un maledetto mal di testa e il tuo rincorrermi urlando furiosa non ha migliorato le cose…” commentò lui, massaggiandosi le tempie.

“ Anche la mia testa sta per esplodere!” disse lei, sedendosi sul letto.

“ Buffy, mi dispiace per te se non ti piace, ma non posso dire di esserne pentito: Io lo volevo da così tanto tempo…”

“ Stranamente, non sono per nulla sorpresa. E’ come se tu me l’avessi già detto, mi domando quando…” spiegò lei, confusa.

“ Dopotutto, non è poi così tragico: voglio dire, certo, ora sei una vampira, ma non ci sono poi così tante differenze con la vecchia Buffy…”

“ Tu dici? Non posso più stare alla luce del sole, quindi scusami, ma io la vedo come UN’ ENORME DIFFERENZA!”

“ Non è un problema: basta che me lo chiedi e correrò a L.A. per rubare quel famoso anello al Signor Capelli-Perfetti, e non fallirò stavolta!”

Lei scoppiò a ridere.

“ Che c’è?” chiese lui, temendo che mettesse in dubbio la sua destrezza.

“ Il modo in cui hai chiamato Angel, è divertente… ma credo che sia il mio demone a farmi ridere…” si giustificò lei.

“ Sai, ho molti nomignoli per il mio ‘ Paparino ‘ : Bella Ragazza; Checca; Animatore Della Festa…”

“ Animatore della festa?!”

“ E’ pura ironia, passerotto!”

“ Oh, già, certo! Qualche altro soprannome?” chiese lei, non volendo ammettere a se stessa che tutto ciò la divertiva.

“ Sicuro! Schiavo Della Brillantina; Depresso 24 ore al Giorno, 7 giorni su 7; e questo è il mio preferito: M. M. M. . Ti sfido ad indovinare cosa significa ogni ‘ M’…”

“ Mm.. tra alti e bassi, ti conosco da qualcosa come quasi cinque anni. Credo di aver imparato qualcosina di te: scommetto che la prima è ‘ Maledetto ‘ !”

“ Molto bene!”

“ Beh, la seconda… mm.. triste, avvilito, taciturno… aspetta, ci sono: ‘ Musone ’ !”

“ Sorprendente, passerotto!”

“ Grazie. Fammi pensare alla terza… ‘ Macho ‘ ? Naaah, troppo banale. ‘ Mentecatto ‘? Si addice più ad Harmony… mm..”

Con il mal di testa  che già aveva, scervellarsi era l’ultima cosa di cui aveva bisogno.

“ Mi arrendo, dimmelo!”

“ Semplice: Maledetto Musone Mascellone!”

“ Oh, andiamo! Non ha poi una mascella così grossa…” commentò lei, facendosi scappare però una risatina.

“ Già. Proprio così come Dumbo non ha poi le orecchie così grosse…” replicò lui, e Buffy riprese a ridere a crepapelle.

“ E’ sempre il demone..” chiarì lei tra le risate.

“ Certo, chi osa dubitarne?” disse lui, sarcastico.

“ A ogni modo, Dumbo? Non dirmi che il Grande Cattivo guarda i film Disney!”   lo prese in giro lei.

“ Era solo un esempio!” si difese lui.

“ Sì, sì. Dopotutto, ciò proviene da un Vampiro Maestro che non si è mai perso una puntata di ‘ Passioni ’!” rise lei. Lui sorrise.

“ Guarda. Solo un quarto d’ora fa eri disperata e furiosa, e ora stai morendo dalle risate! Sono abbastanza bravo a farti sorridere…”

“ Hai ragione, Spike. Tu mi hai riportato il sorriso e non sto parlando solo di adesso. Da quando sono tornata, sei stato l’unico che non mi ha soffocato di attenzioni. Credo che tu sia nato per tirarmi su di morale… e, ovviamente, anche per essere il mio incassatore personale quando tutto va storto!” disse lei, facendolo ridere per l’ultima battuta.

“ Allora, mi domando solo perché non mi stai prendendo a pugni in questo momento, dolcezza!”

“ Mi domando la stessa cosa!” sorrise lei, avvicinandosi.

“ Spike…”

“ Che c’è?”

“ Ow.”

“Ow?!”

“Ow. Ow. OOOW!” urlò lei, schiantandosi contro il muro, abbracciandosi.

 

PARTE 2

 

“ Il mio stomaco… che male… OW!” si lamentò.

“ Passerotto, so che fa male, ma non ti preoccupare, andrà via presto: non appena ti nutrirai!” le spiegò, precipitandosi al frigo per versare un po’ di sangue in una tazza e scaldarla.

“ Cosa? No, tu sei pazzo. Non ne ho bisogno, dopotutto sto già me…. OOOWW!!!!! “ gridò di nuovo.

“ Spiiiiiike, fa’ qualcosa!”

“ E’ quello che sto facendo! Da brava, siediti sul letto e lascia che io ti aiuti!” disse lui, prendendo la tazza e avvicinandola alla sua bocca.

Nonostante il dolore straziante, lei indietreggiò.

“ No. Non c’è una sola possibilità che io be…” ma Spike le spinse la tazza alle sue labbra, facendole assaggiare poche gocce.

Lei prese la tazza tra le mani e la svuotò in pochi secondi.

Lui ne fu contento.

“ Va meglio?”

Lei annuì con la testa.

“ Hai ancora fame?”

Lei annuì di nuovo.

Dopo pochi minuti, Spike le portò un’altra tazza, ma quando lei allungò le mani per prenderla, lui la ritirò.

“ Ha-Ha. Prima mostramelo!”

“ Cosa?” chiese Buffy confusa.

Per tutta risposta, lui scivolò nel suo altro volto.

“ Questo!”

“ Perché?” domandò lei, incantata dal suo viso. Era sicura fosse per via del legame Sire/Childe.

“ Perché lo voglio vedere. Mostramelo!” la incitò di nuovo.

Buffy non si spiegava perché, ma desiderava imitarlo, così provò a concentrarsi, senza risultati.

“ Non riesco. E’ troppo difficile!”

“ Che significa che non riesci? E’ parecchio facile, guarda!” disse, tornando col suo volto umano per poi cambiarlo nuovamente.

La facilità con cui Spike ci riusciva non faceva che innervosire Buffy.

“ Non è così facile! Ci sto provando, ma…” disse lei stringendo sia pugni che denti, emettendo un buffo ringhio.

Spike n’era divertito, ma non voleva cedere, voleva troppo vederla cambiare.

“ Andiamo, fai vedere il tuo bel faccino con le zannine al caro vecchio Spikey.. “ disse lui con una buffissima voce.

“ Non trattarmi come una bimba di due anni e dammi quella dannata tazza, HO FAME!” ringhiò lei, ma Spike non fece altro che sorridere soddisfatto.

“ Ce l’hai fatta!”

Buffy lo guardò, portandosi una mano sulla faccia, sentendola discontinua e mettendosi un dito in bocca per sentire i suoi denti, ora più lunghi e affilati.

“ Fantastico, ce l’ho fatta!” esclamò fiera, per poi rattristarsi.

“ Povera me! Devo essere così brutta! E’ orribile…” si disperò.

Lui le prese una mano.

“ Ascolta, passerotto, niente di te è brutto o orribile. Tu sei così bella…” sussurrò, ma decise di non fare nessun gesto avventato, limitandosi solo a consegnarle la tazza.

Lei stavolta la condivise con lui.

“ Ok, ne ho abbastanza di denti aguzzi e occhi gialli per ora… come lo mandi via?” chiese lei.

“ Beh, devi solo desiderarlo. Così!” sorrise lui, tornando ai suoi lineamenti umani mentre lo spiegava.

Buffy seguì il suo consiglio e toccandosi, costatò felice che era riuscita nel suo intento

“ Perfetto!” esclamò, alzandosi dal letto per salire di sopra. Lui la seguì.

“ Dove stai andando?”

“ Il sole è tramontato. Non c’è più bisogno che io stia ancora qui!” spiegò lei, cercando di raggiungere la porta, ma lui la bloccò, piazzandosi davanti.

“ Perché te ne vuoi andare? Credevo…”

“ Cosa credevi, Spike? Che dopo avermi dato un paio di tazze e avermi divertito col tuo umorismo, tutto sarebbe andato bene? NIENTE va bene!” urlò lei, cercando di raggiungere la porta. Lui non la ostacolò più.

“ Sono così confusa, ho bisogno di fare chiarezza nella mia mente. Cerca di capire! Tutta questa situazione è così sbagliata… ed è solo colpa tua! Lasciami in pace!” gli rinfacciò e sebbene il tono fosse più pacato, le sue parole lo ferirono.

“ Allora va’, Buffy. Ma lascia che ti avvisi: tu hai bisogno di me, specialmente adesso. Sono il tuo Sire e so già che ritornerai da me!”

Per tutta risposta, lei gli chiuse la porta in faccia, andandosene.

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Buffy era felice del fatto che Dawn fosse via con alcune sue amiche per tutta la settimana: non avrebbe saputo affrontarla in quel momento.

Si tolse i vestiti e si buttò sotto la doccia, apprezzando il getto d’acqua calda sulla sua pelle adesso fredda.

Quando uscì, indossò l’accappatoio e raccolse i capelli bagnati in un turbante.

Dopo averli frizionati un po’, lo disfò prendendo la spazzola.

Non appena alzò gli occhi verso lo specchio, le venne da ridere: tutto quello che riusciva a vedere era la spazzola che volteggiava nell’aria, seguita dall’asciugacapelli, che la divertì ulteriormente.

Capì perché Spike teneva uno specchio nella sua specie di bagno.

 

Dopo essersi vestita, scese in salotto per controllare la segreteria telefonica.

C’erano due messaggi e cliccò il tasto per ascoltarli: il primo era di Willow.

 

<< Ciao Buffy, dove sei? Siamo tutti così preoccupati. Spero che tu stia bene. Ad ogni modo, ho notizie grandiose: io, Xander e Anya abbiamo scoperto chi ti sta incasinando la vita di recente… è una lunga storia. E indovina un po’? Non è un demone, solo esseri umani, tre geni del computer e con qualche scarsa abilità magica, ma sempre umani. Non mi crederai, ma conosciamo pure due di loro. Sono Warren, Jonathan e … non mi ricordo il suo nome, ma suo fratello ci ha dato del filo da torcere al Ballo della scuola, ti ricordi? Comunque, chiamami appena puoi, così ti spiego meglio. Ciao. >>

 

La notizia sembrò sollevarle il morale. Ma il secondo messaggio le diede la risposta che stava cercando.

 

<< Ciao Buffy, sono Tara. Sai, da quando sei tornata dalla morte, sto facendo alcune ricerche, solo per assicurarmi che l’incantesimo sia andato bene. Ed è così.  C’è soltanto una ‘ controindicazione ’: l’incantesimo ha modificato un po’ le tue cellule. Non è niente di grave, è come una leggera scottatura! Ma questo potrebbe confondere il chip di Spike… quindi forse lui potrebbe essere in grado di farti male di nuovo senza sentire il minimo dolore…>>

 

Buffy era allibita: ecco perché era riuscito a morderla!

 

<< … Quindi, Buffy, sta’ attenta, ok? Ciao.>>

 

“ Beh, Tara, credo che adesso sia un po’ troppo tardi!” commentò lei, spegnendo la segreteria.

Prese il telefono per chiamare Willow. Dopo essersi fatta spiegare meglio ogni cosa, Buffy la incaricò di informare gli altri di farsi trovare il giorno dopo al ‘ Magic Box ’ “, dopo il tramonto, perché aveva urgente bisogno di parlare con tutti.

Dopo avere rassicurato l’amica che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che lei stava bene, la salutò.

 

< A dire il vero, ci sarebbe qualcosa di cui preoccuparsi, qualcosa di *molto * preoccupante, ma non lo sapranno prima di domani. Non potevo dirglielo ora… e non so nemmeno se troverò il coraggio di parlare domani!> pensò Buffy, salendo in camera per buttarsi sul letto, iniziando a piangere.

Non ne capiva il motivo: non era che si sentisse particolarmente triste, era solo che aveva voglia di piangere, per la confusione nella sua testa, per tutta la tensione accumulata, per il timore di una reazione negativa da parte dei suoi amici e , per quanto le costasse ammetterlo a se stessa, perché le dispiaceva avere trattato Spike così male.

Per quanto fosse incomprensibile, le mancava terribilmente.

Guardò l’orologio: mancavano poco meno di tre ore all’alba.

Che poteva fare per passare il tempo?

Sarebbe andata a fare la ronda, ma aveva troppa paura che qualcuno potesse accorgersi del fatto che lei ora fosse un vampiro. Dopotutto, non sapeva ancora controllare bene il suo demone, non poteva rischiare di mostrare il suo vero volto nel bel mezzo di una battaglia.

Ad ogni modo, non le andava di restare lì da sola.

 

< No, Cattiva Buffy, scordatelo! Tu non andrai da lui. E’ cattivo e rude, e tu non hai nessun bisogno di stare… vicino a lui… dormire con lui… sotto le coperte del suo letto…> e mentre pensava, era già sulla strada per la cripta di Spike.

 

Per la prima volta in assoluto, aprì la porta nel modo più silenzioso possibile, felice di costatare che al piano superiore lui non c’era: forse dormiva già.

Era quello che si augurava Buffy: non aveva nessuna voglia di affrontarlo in quel momento, ci sarebbe stato dopo il tempo per chiarirsi e … scusarsi con lui.

Ora voleva solo stargli vicino, senza parole.

E fu fortunata perché, quando scese nella stanza sotterranea, lo trovò nel suo letto, profondamente addormentato.

S’infilò nel letto, stando attentissima a non svegliarlo, e dopo essersi rannicchiata vicino a lui senza toccarlo, chiuse gli occhi soddisfatta.

Adesso poteva dormire serena.

 

PARTE 3

 

Spike si svegliò il pomeriggio dopo e come al solito scese dal letto e andò a vestirsi.

Fu solo quando tornò dal bagno che si accorse che nel suo letto c’era qualcun altro.

Tirò indietro le coperte e, come si aspettava, sotto ci trovò Buffy, che sentendosi scoperta stava iniziando a svegliarsi.

All’inizio ne fu contento, ma poi ricordò la loro lite.

“ Bene, bene, guarda chi abbiamo qui: la Signorina Lasciami-In-Pace deve avere cambiato idea!” esclamò lui sarcastico con un tono amaro.

Lei sobbalzò, saltando giù dal letto.

“ Posso spiegare…sono solo venuta qui per dirti una cosa importante…”

“ Già. E hai pensato bene di dormire nel mio letto, mentre aspettavi che io mi svegliassi, certo!” commentò lui, alzando un sopracciglio.

“ D’accordo, c’è di più: mi sentivo parecchio sola a casa e… ad ogni modo, non vuoi sentire la grande novità?” chiese lei, sperando di riuscire a cambiare argomento il più presto possibile.

“ Ok. Spara!”

“ Bene. Tara ha detto che dopo l’incantesimo per resuscitarmi è successo qualcosa alle mie cellule; niente di grave, se non per un piccolo dettaglio: questa cosa inganna il tuo chip e questo significa che tu avresti potuto farmi male senza avvertire il minimo dolore per tutto questo tempo. Quindi, ecco come sei riuscito a fare quella dannata cosa!” spiegò lei.

“E’ incredibile! Comunque.. non è di questo che stavamo parlando!” puntualizzò il biondo.

 

< Ecco, ci risiamo!> pensò Buffy alzando gli occhi.

 

“ Sei venuta qui per dormire accanto a me, per sentirmi vicino a te, deve significare qualcosa!”

“ Già. Significa che sono una stupida, che è stata una pessima idea e che ora farei meglio ad andarmene…” disse lei andando verso la porta, ma bastò aprirla un poco perché un raggio di sole entrasse, costringendola ad indietreggiare e a richiuderla immediatamente.

“ Niente fuga, passerotto! Sei bloccata qui con me e sono certo che ne sei felice. So che ti piace passare il tempo con me…” disse lui, avvicinandosi lentamente.

“ Nei tuoi sogni!” sbottò lei.

“ E pure nei tuoi!” replicò lui.

Rimasero in silenzio per un po’, confusi da quelle parole.

Spike fu il primo a riprendere il discorso.

“ Smettila di nasconderti dietro stupide scuse e ammetti maledettamente che tu provi qualcosa per me!” gli intimò lui.

“ Mordimi, piuttosto!” ribatté lei, facendogli una linguaccia.

“ Già fatto, dolcezza, e..”

All’improvviso si guardarono, spalancando gli occhi, ricordandosi tutto di quella notte.

“ Ecco com’ è iniziato tutto!” esclamò Buffy.

“ Quando mi hai sentito morderti, hai detto che stavamo sognando…” commentò lui.

Buffy sperava che lui non si ricordasse proprio tutto, ma non ebbe fortuna.

“ Hai detto che TU SOGNAVI di ME, e non sto parlando di noi due che giochiamo a carte o ci raccontiamo storielle!”

Buffy non aveva mai desiderato tanto il tramonto come in quel momento: poteva sentirne l’arrivo; ancora pochi minuti e sarebbe potuta scappare.

Ma quei minuti sembravano non passare mai.

Ascoltava Spike in silenzio, tenendo prudentemente le distanze, mentre lui cercava di avvicinarsi.

“ Tu hai sognato di me che facevo sesso con te, ti mordevo, ti rendevo una mia simile, ti baciavo… Un momento! Noi ci siamo davvero baciati! E * tu* mi hai baciato per prima!”

Stavolta Buffy non poteva restare più zitta.

“ Stavo solo assaporando l’alcool…” si difese lei, tornando vicino alla porta, ma lui la tirò a sé.

“ Bugiarda! E’ la stessa cosa che mi hai detto dopo che io ti ho baciata, ti ricordi?” disse, mettendole un braccio intorno alla vita.

“ Beh, ora sono totalmente sobrio…” spiegò, avvicinando il suo viso a quello della ragazza, che stranamente non aveva cercato di liberarsi dal suo abbraccio.

“… vediamo se riesco a farti gemere lo stesso!” e mentre lo diceva schiantò le sue labbra a quelle della bionda, e dopo un’iniziale protesta, Buffy sembrò arrendersi e non solo, cominciò a partecipare a quel bacio.

Inevitabilmente, la stanza si riempì presto dei suoi gemiti, misti a quelli di Spike.

Ma all’improvviso, lei interruppe il bacio, scostandosi da lui.

“ Non posso…” esclamò indietreggiando in direzione della porta, senza che lui provasse a fermarla.

“ E’ sbagliato..” continuò il suo mantra, aprendola, grata al sole per essere tramontato.

Spike si limitò solo a guardarla, senza dire niente.

“ Ora devo andare… devo dire la verità agli altri… mi stanno aspettando…” lo informò, prima di correre via.

Spike rimase solo coi suoi pensieri, passeggiando avanti e indietro senza sosta nella cripta.

 

< Ha risposto al mio bacio… ma è scappata via spaventata! C’ è una maledetta logica tra le sue azioni e le sue reazioni? Quella ragazza mi farà diventare matto! Se l’avessi fermata non avrebbe fatto altro che negare ogni cosa, è la seconda natura di Buffy! E se lei mi avesse baciato pensando a… NO, non può essere! PER L’INFERNO MALEDETTO! Guardatemi, sto facendo il musone pensieroso! Questo non posso essere io!>

 

**************************************************************

Buffy stava correndo al ‘ Magic Box ‘, cercando di non pensare a quel bacio, a quello che aveva provato… a quello che provava per Spike… qualunque cosa fosse.

Non aveva tempo per le lacrime o i rimorsi: l’attendeva un compito arduo.

 

Non appena entrò al ‘ Magic Box ‘ si accorse che erano gia tutti lì.

“ Buffy, che c’è, perché questo incontro?” chiese Giles, invitandola a sedersi.

“ Farò più del semplice parlare: ve lo mostrerò!” spiegò lei, concentrandosi, stringendo pugni e denti e provando a ringhiare.

Ma non successe nulla.

“ Buffy, sicura di sentirti bene?” chiese Xander, sbigottito dal suo comportamento, come il resto del gruppo.

“ Mi domando solo perché lui ci riesca così facilmente!” borbottò lei a bassa voce, per poi alzarsi in piedi.

“ Ok, ragazzi, sembra che debba trovare un altro modo: guardatemi, non vi sembro più pallida del solito?”

“ E’ vero Buffy, forse sei malata!” commentò Willow preoccupata.

“ Non è questo il punto!” esclamò lei.

“ Se mettete una mano sul mio petto, capirete che il mio cuore ormai non batte più e l’unico motivo per cui sono riuscita ad entrare qui è perché questo è un luogo pubblico!” continuò, avvicinandosi ad una pila di libri che nascondevano uno specchio, rimuovendoli uno ad uno.

Sentendo quelle parole e non vedendo il suo riflesso quando lei scoprì lo specchio, gli altri capirono, alzandosi di soprassalto.

“ TU SEI UN VAMPIRO!” urlarono all’unisono, terrorizzati.

“ Già, ma non temete: ho conservato l’anima!” li rassicurò lei.

“ Oh, m- mio Dio, C- Com’è ss- successo?” balbettò Giles, pulendosi gli occhiali nervosamente.

“ E’ una storia lunga. Appena..”

“ Un vampiro ti ha messo KO e poi ti ha vampirizzato contro la tua volontà, può essere solo questo!” la interruppe Xander.

“ Non esattamente. Come stavo dicendo, è stato dopo…”

“ Oh! Forse qualcuno ti ha fatto un incantesimo, trasformandoti in vampiro!” propose Willow, interrompendola un’altra volta.

“ Nemmeno questo. Comunque, dopo quell’interminabile giorno come commessa qui, io…”

“ Scommetto che questa è opera dei Conigli!”

“ No, Anya. NESSUN maledetto coniglio!” sbottò lei, stanca delle continue intromissioni.

“ Io..”

“ E se fosse una profezia?” commentò Giles, cercando un libro.

“ Sareste tutti così gentili da CHIUDERE IL BECCO?” tuonò lei, esasperata.

Gli altri quattro ragazzi lanciarono un urlo e Giles sussultò.

“ Che c’è?” chiese Buffy, non capendo perché tutti la stavano guardando shockati.

“ La tua..faccia…” le indicò gentilmente Tara.

Toccandosi, Buffy capì che era scivolata nell’altro suo volto.

“ Fantastico! Ora che non mi serve più, ecco che viene fuori!” brontolò lei, alzando i suoi occhi, ora color ambra.

“ Scusate ragazzi, non intendevo spaventarvi!” esclamò lei.

“ Beh, la mia faccia da demone fa molta più paura della tua!” commentò Anya orgogliosamente.

“ Dopotutto, non sei poi tanto male…” esclamò Xander, suscitando la gelosia d’Anya, che gli tirò una gomitata allo stomaco.

“ Anya, sai che amo solo te, tesoro!” la rassicurò lui, accarezzandole il viso.

“ E’ piuttosto interessante, farei meglio a scriverlo sul mio Diario…” disse Giles, fissandola con così tanta attenzione da metterla a disagio. Infatti, si voltò verso le due streghe.

“ Non temere, Buffy… Ora sono solo un po’ sorpresa, ma mi ci abituerò presto a questo tuo volto!” promise Willow.

“ Anch’io!” aggiunse Tara, sorridendole dolcemente.

“ Ad ogni modo.. per favore… non potresti… mandarlo via?” chiese timidamente la rossa.

“ Certo!” rispose Buffy, concentrandosi.

“ Devo solo desiderare che se ne vada..” e dopo pochi secondi ritornò coi suoi lineamenti umani.

“ Bene, passerotto, impari in fretta!” esclamò Spike, entrando nel negozio.

“ Spike, che ci fai qui?” chiese lei, sorpresa di vederlo, soprattutto dopo quello che era successo tra loro.

“ Già, Spike, hai scelto il momento peggiore per farti vedere, siamo nel bel mezzo di una tragedia e…” all’improvviso Xander s’interruppe, guardando prima Buffy, che cercava di evitare sia il suo sguardo, che quello del biondo, e poi Spike.

Trattenne un respiro.

“ Aspetta! Primo, non sembravi sorpreso quando l’hai vista cambiata, e poi hai parlato d’imparare… OH MIO DIO! Buffy, dimmi che non è lui il colpevole!” la implorò Xander, spaventato.

“ Potrei anche dirti che non è lui, ma mentirei: sì. E’ Spike il mio Sire!” svelò lei, guardando il pavimento.

Il moro si precipitò al tavolo, afferrando un paletto e avventandosi sul vampiro.

“ Bastardo! Come hai potuto farle questo?” gli gridò, prendendolo per il bavero del giaccone senza che lui potesse reagire, alzando il paletto verso di lui.

“ Farò quello che Buffy avrebbe dovuto fare tanto tempo fa…”

 

PARTE  4

 

Improvvisamente, sentì qualcuno da dietro strappargli bruscamente il paletto di mano.

Girandosi, incontrò gli occhi lampeggianti giallo di una Buffy furibonda, che lo allontanò da Spike, spingendolo a terra.

“ Non ti azzardare a toccarlo!” ringhiò lei, mettendosi davanti al biondo con le braccia aperte, in un atteggiamento protettivo.

Nessuno osò parlare per un po’. Fu Giles a rompere il silenzio.

“ Affascinante!”

“ Cosa?! Lei diventa tutta ‘ Grr ‘ col mio ragazzo e lei lo trova affascinante?” lo rimproverò Anya.

“ E’ tipico, è il loro legame: Sire e Childe sono molto protettivi fra loro; ecco perché lei ha agito così quando Xander lo ha attaccato!” spiegò Giles.

“ Non avrei saputo spiegarlo meglio io stesso, Rupert!” commentò Spike con un sorriso beffardo.

“ Ok, ho imparato la lezione… Ahia! Calmati, Buffy! Non farò nulla al tuo prezioso Sire!” disse Xander, rialzandosi un po’ a fatica e prendendo le distanze da lei.

Buffy sembrò calmarsi e il suo ringhio cessò.

“ Buffy, come fa ad essere Spike? Lui non può mordere nessuno!” osservò Giles.

La bionda si voltò verso Tara.

“ Non gliel’hai ancora detto?”

“ Beh, l’ho scoperto solo ieri; pensavo che tu avessi bisogno di saperlo per prima, ma sembra che ti abbia avvisato troppo tardi…”

“ Di che cosa state parlottando voi due?” le interrogò Giles.

“ Da quando Buffy è tornata, è successo qualcosa di strano alle sue cellule e questo inganna il mio chip; quindi lei era l’unica umana che potevo mordere senza alcun dolore!” spiegò Spike.

“ Perciò, appena l’hai scoperto, ti sei approfittato della situazione, tu..” lo accusò Xander, ma Buffy riprese a ringhiargli contro, facendolo tacere.

“ A dire il vero, lui non ne sapeva niente!” lo difese Buffy, tra lo stupore generale, soprattutto quello di Spike.

“ Non ricordiamo esattamente come sia successo; ad ogni modo, sono andata alla sua cripta, ci siamo ubriacati, il giorno dopo io mi sono svegliata come vampira!” spiegò lei il più velocemente che potesse.

A Spike un po’ dispiaceva che lei non avesse raccontato come fossero andate effettivamente le cose, ma sembrava capirla. D’altronde, gli altri erano già abbastanza sconvolti.

“ Ti sei ubriacata?!” domandò Xander incredulo.

“ Quanto hai bevuto? Cosa hai bevuto? Hai bevuto vino? E se l’hai fatto, era di una buon’annata?” la tempestò di domande Anya, curiosissima.

“ Buffy, tu sei la Cacciatrice, il tuo compito è uccidere i vampiri, non prenderti una sbronza con loro! Sei stata un’irresponsabile…” la rimproverò Giles.

Era troppo per lei.

“ Cosa? Credete che io ne sia felice? Chiedete un po’ a Spike della mia ‘ spensierata ‘ reazione! Non l’ho chiesto io…” disse lei e le lacrime cominciarono a sgorgarle dagli occhi.

“… Non l’ho chiesto io di tornare in vita… E NON HO MAI CHIESTO DI VENIRE SRADICATA DAL PARADISO!” gridò e rendendosi conto di quello che aveva appena fatto e dell’ennesimo shock che aveva causato agli altri, corse via, prima che Spike potesse fermarla.

 

Willow si sentiva la principale responsabile.

E notando che Spike era l’unico che non era sorpreso, gli si avvicinò.

“ T- Tu  lo s- sapevi?” balbettò lei.

“ Me l’ha detto quando è ritornata, ma mi ha fatto giurare di non dirvelo… non voleva che voi ne veniste a conoscenza e sono certo che non intendeva dirvelo. Farei meglio ad andare a cercarla…” spiegò lui, ma lei lo fermò, prendendolo per un braccio.

“ No. Lo farò io!” disse risoluta.

“ Ma io sono l’unico che può trovarla! Io la sento, invece tu..” ma Spike s’interruppe, vedendo Willow chiudere gli occhi e concentrarsi, abbracciando se stessa.

                                                                                          “ PORTAMI LA ’

                                                                                            DOVE LEI STA !”

E dicendolo, scomparì in una nuvola di fumo blu.

“ Sapeva il fatto suo, dopotutto…” commentò Spike allibito

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Buffy se ne stava seduta su un’altalena, dondolandosi distrattamente, trovando conforto nella quiete di quel posto.

Comprendeva perché April, il robot, aveva scelto di rifugiarsi proprio in quel parco, quando aveva capito che Warren non la voleva più.

Warren…era tutta colpa sua e degli altri suoi due scagnozzi: se loro non le avessero incasinato la vita, lei non si sarebbe mai ubriacata con Spike e..

“ Eccoti qui!” esclamò Willow, apparendole alla spalle, distogliendola dai suoi pensieri e facendola sussultare.

Si voltò, asciugando le lacrime.

“ Come mi hai trovato? Oh, sicuro: sei una strega, che domanda stupida!”

“ Già. Sono una strega, ma a quanto pare la mia magia non va sempre nel migliore dei modi… Buffy, sono terribilmente dispiaciuta! Deve essere dura..”

“ Non è colpa tua, non è colpa di nessuno! Tu non lo sapevi, e non avresti dovuto saperlo, non così! Sono io quella che deve scusarsi!”

“ No, Buffy, avevi tutte le ragioni. Abbiamo agito da egoisti e in più, quando ci hai raccontato di quello che è successo con Spike, siamo stati duri con te, non avevamo il diritto di giudicarti…”

“ Smettiamola di giocare a ‘ Di chi è la colpa? ‘! Dopotutto, io devo ringraziarti, è bello vivere di nuovo… beh… ora farei meglio a dire non-vivere..”

“ Non temere, Buffy, andrà tutto bene! Devi essere così confusa adesso, non sai nemmeno com’è successo. Solo, mi domando come Spike possa essere stato così crudele da..”

“ A dire il vero, ho mentito, Will.”

“ Cosa?”

“ Ho detto che non ricordavamo com’era successo, ed è vero. Ma questo pomeriggio… all’improvviso ci siamo ricordati ogni cosa…” confessò Buffy, facendo un profondo respiro, del quale nemmeno più aveva bisogno, prima di continuare.

“ Ci siamo ubriacati, abbiamo litigato come sempre, perciò io gli ho detto ‘ Mordimi, piuttosto!’ così per scherzo, ma lui mi ha preso alla lettera! Non sapevamo nulla delle mie cellule e del suo chip, perciò io gli ho detto che lui riusciva a mordermi perché noi stavamo sognando…”

“ Oh! Va beh, era l’alcool che..”

“ Non è questo il punto, Will! Non solo gli ho detto che stavamo sognando, ma anche che ero abituata a sognarlo e ho aggiunto che quella non era l’unica cosa che mi faceva nei miei sogni…”

“ Buffy, … è quello che penso che sia?” chiese Willow, tentennante.

“ Sì.: io ho sognato di fare sesso con lui. Così, alla fine, anche lui credeva che fosse un sogno e disse che doveva fare quello che faceva sempre in ogni suo sogno…”

“ Quindi, ti ha vampirizzato, giusto? Mi domando solo perché  tu non abbia reagito..”

“ Vuoi sapere quanto ho reagito? Tutto quello che ho fatto è stato dirgli che mi ero sognata anche quello una o due volte, e mi piaceva ogni volta… anche quella reale!” confessò, scoppiando a piangere.

“ Quindi, Will, non vedi quant’è sbagliata la tua amica?”

“ Non sei sbagliata! D’altronde, tutti noi abbiamo visto quanto Spike è cambiato e non abbiamo  più nessun dubbio che lui ti ami sul serio. La domanda è… tu lo ami?” le domandò la rossa.

“ Amarlo? No, non posso amare Spike! Solo perché me lo sognavo e me lo sogno tuttora e so che non c’entra niente col legame; solo perché era affezionato a mia mamma e lei lo amava come un figlio, così come Dawn lo ama come un fratello; solo perché è stato tanto dolce e premuroso con me dopo il mio ritorno, ma anche prima; solo perché mi sento completa solo quando sto con lui; solo perché tutto quello che voglio è perdermi per sempre fra le sue braccia che mi stanno aspettando da così tanto tempo; solo perché desidero ardentemente che lui mi baci ancora una volta… Oh, Dio! IO LO AMO!” esclamò lei, portandosi una mano alla bocca per averlo detto.

Willow la guardò con un sorriso che già sapeva.

“ Finalmente l’ho ammesso a me stessa..”

“ Già, quindi perché ora non vai ad ammetterlo a lui?” propose la rossa.

“ Ma gli altri non accetteranno mai..”

“ Buffy, pensa solo a te stessa per una volta! Non preoccuparti degli altri. Tara ed Anya lo accetteranno facilmente, gli ossi duri saranno Giles e soprattutto Xander. Parlerò io con loro e se non capiranno… beh, Amy sarà felice di avere un po’ di compagnia nella sua gabbietta!” commentò Willow, facendo ridere Buffy.

“ Voglio dire, sai quanto noi tutti ti vogliamo bene, quindi, se vuoi stare con Spike perché lui ti fa felice, beh, fallo e basta! Meriti di essere felice, quindi non lasciare che niente e nessuno ti blocchino stavolta!” le consigliò l’amica, mettendole una mano sulla spalla.

“ Oh, Will!” esclamò la bionda, alzandosi e abbracciandola.

“ Beh? Sei ancora qui? Vai, corri da lui!” la esortò Willow.

“ Sicuro! Poi mi racconterai tutti i dettagli!” si assicurò prima che la bionda scomparisse nel buio della notte.

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Come s’immaginava, lo trovò nella sua cripta. A Spike bastarono pochi istanti per accorgersi della sua presenza.

“ Allora, che c’è? Sei tornata perché non ti va di startene a casa da sola un’altra volta, o solo per dirmi quanto mi odi per quello che ti ho fatto?” chiese lui in tono amaro, dandole le spalle.

“ A dire il vero, sono qui per scusarmi…”

Lui si girò, guardandola incredulo.

“ Scusami se non ti ho mai ringraziato…” spiegò lei.

“ Per cosa?”

“ Beh, la lista è lunga: non ti ho mai ringraziato per avere difeso il segreto di Dawn, non ti ho mai ringraziato per essere rimasto qui nonostante io fossi morta, aiutando gli altri e confortando Dawn; non ti ho mai ringraziato per essere stato tanto gentile con me quando sono tornata…” disse lei, avanzando di un passo per ogni cosa di cui lo ringraziava.

“ E non ti ho mai ringraziato.. non per avermi resa vampira, ma per avermi dato la possibilità di trascorrere l’eternità con l’uomo che amo…”

Gli occhi del biondo s’indurirono.

“ Ma certo! Sei venuta qui per dirmi addio per correre fra le braccia del Signor Nato- Per- Essere- Triste che ti stanno aspettando! Vi augurerei di essere felici, ma conosci le dannate conseguenze!” esclamò lui, girandosi di nuovo e chiedendosi dove trovasse la forza di essere spiritoso in un momento tanto doloroso per lui.

Per tutta risposta, lei gli si avvicinò quatta, quatta, abbracciandolo da dietro.

“ Stupido, stupido, stupido! Stavo parlando di te!” sorrise lei, accarezzandogli i capelli.

Lui si girò di scatto, col più sorpreso degli sguardi.

“ Buffy… tu hai ..detto..”

“ So benissimo quel che ho detto e lo intendo maledettamente!” chiarì lei.

“ Pensavo di averti detto di non rubarmi le parole!” sorrise lui, giocando con una ciocca dei suoi capelli.

“ Pensavo di averti detto che io faccio quello che voglio!” ribadì lei, sfiorandogli la bocca con un dito.

“ Buffy, promettimi solo che non scapperai se ti bacio…” chiese lui, chinandosi su di lei.

“ Non. Vado. da nessuna parte!” lo rassicurò lei, accarezzandogli le spalle.

Si baciarono a lungo e alla fine lei scoppiò a ridere.

“ Che c’è?” chiese lui, non molto lusingato dalla sua reazione.

“ Avevi ragione: hai davvero tanti soprannomi per lui!” spiegò lei, strofinandosi contro la sua T-shirt nera.

“ Beh, passerotto, potrei andare avanti per sempre…” rise lui.

“ Mm.. per sempre… mi piacciono queste parole…” commentò lei, baciandolo di nuovo.

“ Mm… e cosa ne pensi di questa parola (bacio) e questa (bacio) e ancora questa (bacio)..” mormorò lui.

“ Adoro ogni parola che mi dici, Spike (bacio). Non smettere mai di parlarmi (bacio più lungo)..”

 

Ad un certo punto, Buffy sentì uno strano sapore in bocca e quando capì di cosa si trattava, si ritrasse, toccandosi la faccia per capire che il suo demone aveva preso il sopravvento, scalfendo il labbro inferiore di Spike mentre si baciavano. Anche lui capì.

“ Piccola, non dire che ti dispiace perché non ce n’è ragione: mi è piaciuto ed è più che naturale, d’accordo?” disse lui,tenendole le mani.

Lei sorrise.

“ Sai che ti dico? Ero sicura che solo la rabbia potesse portare in superficie quest’ altro mio volto… invece stavolta… era l’amore!”

Lui la tirò a sé per baciarla di nuovo, ma lei lo fermò.

“ Prima, fammelo mandare via..”

“ No!” le impose lui. Lei lo interrogò coi suoi occhi gialli.

“ Sei bellissima così come sei. E so che anche a te è piaciuto. E forse vuoi di più…” disse lui, esponendole il collo.

“ No, Spike, non posso…” rispose lei, fissandogli il collo ed emettendo un mugolio sommesso.

“ Andiamo! Dopotutto, non hai nemmeno mangiato stasera..”

“ Nemmeno tu!” esclamò lei, tirandosi indietro i capelli per scoprire il collo.

“ Voglio che tu faccia la stessa cosa!” chiese lei, avvicinandosi per baciarlo, stando ben attenta a non ferirlo un’altra volta, finché si accorse soddisfatta che anche lui aveva cambiato i lineamenti.

“ Com’ho potuto essere così cieca da non accorgermi mai di quanto tu sia bello?” sussurrò lei, accarezzandogli il viso.

Dopo un ultimo sguardo d’intesa, i due si morsero nel medesimo istante, assaporandosi a vicenda per pochi minuti.

Buffy fu la prima a smettere, tornando col suo viso umano, guardando shockata Spike, anche lui tornato al suo aspetto umano.

“ Questo era sba..”

“ Non dire ‘ sbagliato, ti prego!” la implorò lui, temendo la sua ennesima fuga.

Ma lei scosse la testa sorridendo.

“ .. sbalorditivo!”

                                                                                            

 EPILOGO

 

LA SETTIMANA SUCCESSIVA  (Sera)

 

“ Heylà, sono tornata!” esclamò Dawn, rientrando in casa.

“ Bentornata, Dawnie!” disse Buffy, abbracciandola.

“ Allora, ti sei divertita con i tuoi amici?”

“ Un casino! E che mi dici di te, qualche novità?” chiese Dawn, togliendosi la giacca.

“ A dire il vero, ne sono successe parecchie di cose! Ho buone notizie… e altre… meno buone…” confessò la bionda.

“ Dimmi prima le buone!” la incitò la sorella.

“ Spike e io ora stiamo insieme…”

Buffy fu interrotta dall’urlo di gioia della quindicenne.

“ Buffy, è meraviglioso!!! Non mi stai prendendo in giro, vero? Da quanto tempo state insieme e come hanno reagito gli altri?” chiese l’adolescente eccitatissima.

“ E’ la pura verità, stiamo insieme da quasi una settimana e … gli altri… beh, Tara e Anya l’hanno accettato facilmente.. per Giles e Xander è stato un duro boccone da mandare giù, fortuna che ci ha pensato Willow… quella ragazza sa trovare le parole giuste per ogni occasione..”

 

< …. e anche ricorrere alle minacce quand’è necessario!> pensò tra sé divertita.

 

Prima che la sorella riprendesse l’interrogatorio di terzo grado, decise di comunicarle le altre novità.

“ Hey, sai che Will, Xan e Anya hanno scoperto chi m’incasinava la vita? Altro non erano che tre stupidi ragazzi che forse guardano un po’ troppa tv! Ma dopo lo spavento che li abbiamo fatto prendere, sono sicura che ci penseranno due volte prima di giocarmi un altro scherzo. Anzi, non mi stupirei se avessero già lasciato la città! Beh, poi con calma ti racconterò tutto!”

“ Puoi scommetterci, non voglio perdermi un solo particolare, e sai che non mi riferisco solo alla storia di quei tre stupidi!” rispose Dawn con un sorriso malizioso.

“ Ah, indovina un po’? Ora ho anche trovato un lavoro, niente di speciale: lavorerò tre sere a settimana in un nuovo self-service, si chiama il “ DoubleMeat Palace”. Sono stata assunta ieri e inizierò domani. Sai cosa significa? Che Spike farà la ronda… e se vuoi potrai andare con lui!”

Dawn strillò dalla gioia un’altra volta.

“ Davvero?” chiese col più grande dei sorrisi.

“ Sicuro! E’ tempo che io la smetta di trattarti come una fragile ragazzine da proteggere, e che lasci che tu impari a difenderti! E poi, con Spike sei al sicuro..” spiegò la bionda.

Dawn l’abbracciò un’altra volta, sprizzando felicità da tutti i pori.

“ Tu e Spike insieme, e io che andrò a fare la ronda con lui !! Non ci può essere nessuna brutta notizia dopo tutto quello che mi hai raccontato!”

“ Beh, Dawnie… non credo che sarai così entusiasta anche di questa novità: io ora… sono un vampiro!”

La teen-ager si allontanò immediatamente da lei, indietreggiando.

“ Sono un vampiro con l’anima, non avere paura!” la rassicurò Buffy con un tono tenero e lei le si riavvicinò.

“ Non è qualcosa che abbiamo pianificato. Ad ogni modo, Spike mi ha vampirizzato e io l’ho lasciato fare… ma nessuno dei due sapeva esattamente ciò che stava facendo… è una lunga storia!”

 

Ci fu un lungo momento di silenzio, ma Dawn fu la prima a romperlo, dopo aver osservato attentamente la sorella.

“ Ok!” esclamò, alzando le spalle.

“ Cosa? Non ce l’hai con me o con Spike?! Credimi, io stessa ne ho fatto una tragedia quando l’ho scoperto!” confessò la bionda, alquanto stupita dalla sua reazione.

“ Beh, Buffy, hai detto che hai tenuto l’anima…”

“ Sì!”

“ Quindi, non sei malvagia…”

“ Certo che no!”

“ Sei ancora la Cacciatrice…”

“ Già, è per questo che non ne è stata chiamata un’altra: la Cacciatrice in me non è morta!”

“ Hai intenzione di lasciarmi da sola?”

“ Mai!”

“ Lo vedi? Non è cambiato nulla: sei solo più pallida e fredda, non potremo più fare pic-nic o passeggiate insieme alla luce del sole; ma tu rimani sempre la mia amata Sorellona!” spiegò Dawn, dandole un bacio sulla guancia per dimostrarle che non aveva paura di lei.

“ Allora, Spike ha già fatto i bagagli?”

“ Cosa?” domandò Buffy, confusa.

“ Oh, andiamo! Spero che tu non stia pensando che io vi lascerò rimanere in quella grigia triste, seppur confortevole, cripta, quando questa casa è così grande! Basterà tenere chiuse le finestre e tirare le tende durante il giorno….” spiegò la sorella minore.

“ Oh, Dawniiiiieeee!” esultò la bionda, abbracciandola.

“ Corro a dare a Spike la bella notizia! Non hai idea di quanto fosse agitato: era sicuro che tu l’avresti accolto con un paletto tra le mani!” ridacchiò Buffy, aprendo la porta.

“ Ad ogni modo, sai… io e te potremmo ancora passare qualche giorno insieme alla luce del sole, se M. M. M. … voglio dire.. Angel, fosse così gentile da prestarmi il suo anello ogni tanto…” sorrise lei uscendo, lasciando Dawn perplessa, con una domanda che risuonava nella sua testa.

 

< M. M. M.?! >

 

FINE

 

TBC