EDWARD POV

Autrice:Luce

 

liberamente ispirato a 'Eternità'
asse cronologico: post finale
( per una maggiore completezza si consiglia di leggerlo insieme a Angel POV)


Stavo andando via.
Mi allontanavo il più possibile dalla realtà.
Stavo scappando ma sapevo che non sarebbe potuta durare.
Lui era lì.
Mio fratello, il mio William, era lì.
No, non il mio William.
Il suo.
Perché doveva succedere?
Perché adesso?
Mithos direbbe che è destino e anche Doyle.
Io dico che non lo so. E la sorpresa è stata così tanto più forte del desiderio di restare, che mi ha terrorizzato e mi ha costretto a scappare.
Si, certo Edward raccontatela. Nessuno mi ha mai costretto a fare qualcosa, tranne forse Mithos, quando mi ha ucciso e mi ha permesso di continuare a vivere. Ma anche in quel caso, se avessi voluto morire avrei potuto farmi tagliare la testa tanto tempo fa.
No, la verità è che voglio continuare a vivere e già allora avevo una tale ansia di vivere….di vivere con William tutti i giorni della mia vita.
Era la mia luce, un poeta profondo e sottovalutato. Un ragazzo forte con gli occhi così uguali ai miei che mi facevano confondere. Dove iniziava lui e dove finivo io? Nello stesso posto. Nei nostri cuori.
E adesso, a distanza di centinaia di anni era ancora vivo. O meglio morto.
“ Di lui dicono che è più vivo di molti vivi”. Parole tue vampiro.
Ma non è un uomo, è un essere diverso che beve sangue par nutrirsi, un essere al quale è vietato di far splendere la luce nel sole nei suoi occhi.
Vorrei tornare indietro adesso.
Vorrei correre da lui, stringerlo e dirgli che sebbene siamo stati costretti a percorrere strade differenti fino a quel momento, adesso il destino li aveva fatti ritrovare, li aveva uniti di nuovo.
In fondo neanche un immortale è più un uomo.
Adesso erano solo due creature così fortemente legate da ricontrarsi in ogni loro esistenza.
Potevano stare insieme.
Sogna Ed.
Lui non ti avrebbe mai perdonato di averlo abbandonato, non una volta ma per ben due volte.
Lui ti avrebbe visto per quello che sei: Un grandissimo vigliacco.
Non più il suo eroe.
Mai più il suo eroe.
E mi avrebbe allontanato.
E non mi avrebbe più amato.
E io, anche a distanza, ho bisogno di pensare che lui mi ami.
Anche se è un ricordo quello che lui ama.
Ma almeno sarà per sempre.
E allora continuo a viaggiare senza voltarmi indietro. EDWARD POV

liberamente ispirato a 'Eternità'
asse cronologico: post finale
( per una maggiore completezza si consiglia di leggerlo insieme a Angel POV)


Stavo andando via.
Mi allontanavo il più possibile dalla realtà.
Stavo scappando ma sapevo che non sarebbe potuta durare.
Lui era lì.
Mio fratello, il mio William, era lì.
No, non il mio William.
Il suo.
Perché doveva succedere?
Perché adesso?
Mithos direbbe che è destino e anche Doyle.
Io dico che non lo so. E la sorpresa è stata così tanto più forte del desiderio di restare, che mi ha terrorizzato e mi ha costretto a scappare.
Si, certo Edward raccontatela. Nessuno mi ha mai costretto a fare qualcosa, tranne forse Mithos, quando mi ha ucciso e mi ha permesso di continuare a vivere. Ma anche in quel caso, se avessi voluto morire avrei potuto farmi tagliare la testa tanto tempo fa.
No, la verità è che voglio continuare a vivere e già allora avevo una tale ansia di vivere….di vivere con William tutti i giorni della mia vita.
Era la mia luce, un poeta profondo e sottovalutato. Un ragazzo forte con gli occhi così uguali ai miei che mi facevano confondere. Dove iniziava lui e dove finivo io? Nello stesso posto. Nei nostri cuori.
E adesso, a distanza di centinaia di anni era ancora vivo. O meglio morto.
“ Di lui dicono che è più vivo di molti vivi”. Parole tue vampiro.
Ma non è un uomo, è un essere diverso che beve sangue par nutrirsi, un essere al quale è vietato di far splendere la luce nel sole nei suoi occhi.
Vorrei tornare indietro adesso.
Vorrei correre da lui, stringerlo e dirgli che sebbene siamo stati costretti a percorrere strade differenti fino a quel momento, adesso il destino li aveva fatti ritrovare, li aveva uniti di nuovo.
In fondo neanche un immortale è più un uomo.
Adesso erano solo due creature così fortemente legate da ricontrarsi in ogni loro esistenza.
Potevano stare insieme.
Sogna Ed.
Lui non ti avrebbe mai perdonato di averlo abbandonato, non una volta ma per ben due volte.
Lui ti avrebbe visto per quello che sei: Un grandissimo vigliacco.
Non più il suo eroe.
Mai più il suo eroe.
E mi avrebbe allontanato.
E non mi avrebbe più amato.
E io, anche a distanza, ho bisogno di pensare che lui mi ami.
Anche se è un ricordo quello che lui ama.
Ma almeno sarà per sempre.
E allora continuo a viaggiare senza voltarmi indietro.