I’m not dead, but also I’m not alive

(Io non sono morto, ma neanche sono vivo)

 

 

 

Time: 1 stagione di ATS. (che coincide con la 4 stagione di BTVS)

Raiting: per tutti
Coppia: Angel e.. (alla fine lo scoprirete), nuovi personaggi.
Disclaimer: E' tutto di Joss...

 

 

 

 

Bene, incominciamo dall’inizio.

Mi presento: Io sono Angel, o Angelus, dipende dai casi (più in là vi spiegherò il perché).

E sono un vampiro. Un essere dannato che ha barattato la sua anima con il diavolo per avere in cambio la vita eterna.

Ho circa 200 anni.

Beh, forse 300. Non so, ho perso il conto. Vediamo un po’.. Se sono nato nel 1727 ed ora siamo nel 2003, dovrei avere.. Ah, ecco 276 anni.

Però!!!!!! Sono piuttosto anzianotto! Ma l’importante e non sentirsi vecchi dentro. Ed io mi sento ancora un giovane di 26.

In effetti ho ancora il corpo di un ragazzo di quell’età, l’età in cui sono morto e poi resuscitato.

Comunque, non sono un comune vampiro.

Sono speciale!

Unico!!!

E presto scoprirete perché.

 

Tempo fa, ero solo un comune mortale. Come voi.

Mi chiamavo Liam. E sono nato in Irlanda.

Certo, avevo un nome ed una famiglia  ma non ero nessuno, in verità. La mia vita era priva di significato. Vuota.

Non rispettavo le regole dell'alta società ed odiavo mio padre. Lui mi considerava un fannullone, un buon a nulla.

Ed era vero!!! Ero un patetico inetto.

Passavo le mie giornate attorniato da donne insignificanti in comuni bettole. Ero alla ricerca del piacere, fisico più che altro. La lussuria era l’unica cosa che mi faceva svegliare la mattina. Me la spassavo, senza pensieri, senza dubbi. Facevo quello che mi pareva. Andavo dove volevo. Con chi volevo. Non me ne fregava di niente e di nessuno.

Adoravo anche girovagare di notte nelle stradine della mia città, ubriaco fino alla nausea..

Da solo.

Lontano da tutto e da tutti. Lontano dalla mondanità, dalla cupidigia, dalla falsità, dal peccato.

Il buio mi confortava la vista e mi annebbiava la mente già colma di alcol. Era una liberazione poter camminare annichilito dall’oscurità.

Ero attratto dal pericolo. Quella sorta di alone misterioso mi impressionava. Provavo paura, euforia, vitalità, energia. Scariche di elettricità mi facevano vibrare tutto il corpo.

Quella era eccitazione allo stato puro!

Sono sempre stato affascinato dalle tenebre.

 

Era il 1753. E tutto procedeva nella normalità.. Fino a quando un evento particolare mi trasformò totalmente. Radicalmente.

Un nuovo destino.

La mia vita superficiale cambiò. Io cambiai.

Tutto era nuovo per me. Vedevo davanti a me lo stesso mondo ma con occhi diversi.

Mi sentivo diverso. Ero diverso.

Una nuova forza si impossessò del mio corpo. Una nuova energia scorreva nelle mie vene.

Ero diventato figlio del male. Signore della notte.

Un vampiro.

Angelus.

Aver abbracciato le tenebre mi aveva reso immortale. Non avevo più la mia anima, è vero. Ma in quel momento non me ne importava più di tanto.

Cos’è un’anima in confronto all’immortalità? Alla vita eterna? Solo un piccolo prezza da pagare.

Incominciai la mia nuova eccitante esistenza insieme alla mia compagna.  Darla. La mia Sire. Colei che mi aveva donato il potere.

Scorrazzavamo per le città, portando morte, distruzione, in cerca di vittime per saziare la nostra sete di sangue. Per placare la nostra bramosia.

Ero forte. Potente.

Crudele. Spietato. Malvagio.

Mi sentivo Invincibile.

Ero un Immortale!

Una specie di Highlander!!!!! Solo che oltre a poter morire se qualcuno mi taglia la testa, anche la luce del sole e un paletto nel cuore mi possono fare furori.

Uccidere innocenti non mi faceva nessun effetto. Nessuno scrupolo, nessuna colpa.

Non avevo paura di niente e di nessuno.

Nessuna indecisione, nessun timore.

Non avere una coscienza poteva essere divertente, in fin dei conti. E lo è stato. Almeno fino ad un altro avvenimento importante che mi sconvolse di nuovo l’esistenza..

Da quel giorno la mia vita cambiò.. di nuovo.

Riottenni la mia anima.

 

Vorrete sapere come, vero????

Beh, eccovi accontentati.

Non è stata certo una mia idea. Allora a me piaceva essere un vampiro.

Tutto è accaduto nel lontano 1898 in Romania. Io, cioè Angelus, uccisi una giovane..

 

E voi direte: “E allora??? Uno in più, uno in meno, che differenza fa???!!!”

Infatti anche io la pensavo così.

Voi direte: “E allora???”

Ed io: “Non siate impazienti.. Un attimo e arrivo al punto cruciale.”

 

Purtroppo però la giovane donna che uccisi era una zingara. Così i suoi famigliari, per punirmi, mi maledirono.

E indovinate un po’ come?!

Mi restituirono l'anima.

Dopo quasi 100 anni senza un’anima, il rimorso per le mie terribili azioni era così grande che mi gettò nella pazzia. Tutti quei delitti, quella violenza, quella brutalità. Avevo commesso così tanti atti orribili, impensabili, impronunciabili. La mia mente era tormentata da coloro che avevo ucciso e il senso di colpa mi logorava il cuore. Era come se una spada mi strapazzava il cuore ogni volta che ricordavo quello che avevo fatto.

Vedevo sangue dappertutto.

Delle mie vittime.

Rosso. Corposo.

Non potevo cibarmi di nuovo di umani e quindi andavo alla caccia di ratti nelle fogne per sopravvivere.

 

E voi penserete: “Non tutti i mali vengono per nuocere, dopotutto.”

Ed è vero.

 

Il mio cammino verso il mondo della perdizione mi era servito per riassaporare il gusto della vita. La vera vita.

Il mio destino si era capovolto.

Vedevo il male, lo riconoscevo. E dovevo fermarlo. Volevo fermarlo.

Capii che l’unico modo per redimermi era fare del bene. Per riparare alle mie colpe ed espiare i miei peccati. Sapevo che nulla avrebbe cancellato tutti i crimini di cui mi ero macchiato, ma la mia nuova-vecchia anima mi stava dicendo che quello era un modo per andare avanti e diventare un uomo, o meglio vampiro, migliore.

Divenni Angel.

Così incominciò il mio viaggio verso la redenzione.

E non è stata certo una passeggiata!!!

Lungo il mio girovagare per le città aiutando più gente che potevo, per caso capitai a Los Angeles.

Era il 1996.

Lì, incontrai una persona.. Una donna.

Qualcosa in lei mi attirò.. La sua grazia e la sua potenza si mescolavano bene nel suo esile corpo.

Me ne innamorai a prima vista.

Era bella, giovane.

Una ragazza di poco più di 16 anni.

 

Aspettate!!

Questo non vuol dire che sono un pedofilo.

E’ vero che ero più grande di lei di.. 253 anni, ma io avrò sempre lo spirito di un giovane 26enne.

Quindi allora era tutto in regola.

 

Scoprii che si chiamava Buffy.

Che nome singolare!!!

Ed era La Cacciatrice. La prescelta. Colei che era stata chiamata per combattere le forze del male.

Decisi che volevo aiutarla nella sua battaglia. Ma ritenni opportuno non mostrarmi ancora a lei. Così la vegliavo nell’ombra, pronto a correre in suo aiuto qualora il nemico avrebbe attentato alla sua vita.

Poi lei si trasferì e io mi ritrovai a seguirla.

Sunnydale. La cosiddetta ‘Bocca dell’inferno.’

 

Dopo questa breve pausa sono pronto a ripartire. Spero abbiate assimilato tutto quello che vi ho appena rivelato, perché il mio cammino è ancora lungo e contorto.

 

Ero a Sunnydale e ormai avevo deciso di rivelare la mia presenza alla Cacciatrice.

Ero curioso di affrontarla di persona.

Uscii dalla mia ombra e mi mostrai a lei..

Fiera, decisa, sicura di sé.. Ecco come mi apparve!!

Vedevo la sua anima pura rispendere, la tenebre non la scalfivano neppure.

Ogni nemico, ogni avversario non aveva scampo. Non era esperta, certo. Era ancora alle prime armi. Ma nella sua inesperienza sapeva quello che faceva, e lo faceva piuttosto bene.

Nella mia mente sono ancora impressi tutti gli attimi passati insieme: la prima volta che ci parlammo, la prima volta che lottammo insieme, il nostro primo bacio..

 

Avete capito bene: divenni il suo ragazzo.

Pian piano lei incominciò a non vedermi più come un vampiro. Un mostro.

Io ero unico, lei era unica (‘Per ogni generazione c’è solo una Prescelta, combatterà contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre. Lei è la Cacciatrice.’). Eravamo perfetti insieme.

Nonostante la titubanza dei suoi amici e del suo Osservatore, noi ci rifiutammo di seguire le regole.

Con lei riuscivo a dimenticare i miei peccati ed ad essere.. felice.

Quella però è stata la mia rovina. E il mio destino si è preso di nuovo gioco di me.

 

Accidenti!!!! Che cosa ne sapevo io!!!

Come potevo sapere che quella maledetta maledizione degli zingari aveva una controindicazione?

Nessuno mi ha mai dato il foglietto illustrativo con su scritto: “Attenzione! Anima fragile. Usare con cautela le sue funzioni purificanti, un’eccessiva somministrazione di felicità può causare la perdita totale di suddetta anima.”

Ma quale ‘dose eccessiva’?!

E’ bastato un solo attimo di felicità che la mia preziosa anima si è di nuovo volatilizzata.

Volete sapere come è successo?

Vi faccio una domanda semplice: “Cosa avviene di solito tra un ragazzo ed una ragazza che si amano????”

La risposta la sapete tutti: fare l’amore è una specie di coronamento del sentimento che lega le loro anime.

 

Così è stato tra me e la mia Buffy.

Io l’amavo e lei mi amava. Ci sembrava giusto in quel momento.. coronare il nostro sogno. Nessuno dei 2 poteva sapere che era pericoloso per la mia maledetta anima.

Mi ero appena abituato alla mia nuova condizione di vampiro redento che di nuovo..

..Bum!!!!

Torno ad essere Angelus.

 

Voi penserete: “Ma allora non hai imparato niente dai tuoi precedenti errori??”

Ed io vi risponderò: “Siete mai stati un vampiro senz’anima, poi con l’anima e poi di nuovo senza???”

E voi: “No!”

Allora io: “Quindi fatemi continuare il racconto!”

La cosa più strana quando prima hai un’anima, poi non più, poi ce l’hai di nuovo, poi non più.. è che non ci capisci più niente!!!!

 

A complicare la situazione c’era anche il fatto che in quel periodo c’era una battaglia in corso.

E’ inutile che vi sto a spiegare per filo e per segno chi era il cattivo di turno, è troppo lungo e finirei per annoiarvi.

L’unica cosa che mi preme di dirvi è che appena ridivenni Angelus mi precipitai da 2 vampiri in particolare, delle mie vecchie conoscenze arrivati in città da poco per uccidere la Cacciatrice: Spike e Drusilla.

Non vi ho ancora accennato di loro, vero?? Un imperdonabile errore che mi porta a catapultarvi di nuovo indietro nel tempo..

Allora, quando un vampiro morde una persona ha 2 possibilità: o la uccide o la trasforma.

 

E voi mi direte: “E questo cosa centra???”

Io vi dirò: “Vi ricordate di Darla, la mia Sire???”

E voi: “Sì!”

 

Bene.. Darla decise di offrirmi la 2 possibilità, la vita eterna e così divenni il suo Child.

Durante le nostre scorribande in giro per l’Europa, precisamente nel 1860 a Londra, io e la mia Sire ci imbattemmo in una giovane. Subito io capii che lei sarebbe stata la mia vittima prescelta a condividere con me l’eternità. Ma a quel tempo ero giovane e pieno di vitalità. Non mi accontentai di trasformarla subito in vampiro, prima decisi di torturare i suoi famigliari per poi ucciderli. Lei si rifugiò in un convento ma io non mollai la presa e dopo averla resa pazza la trasformai in una mia simile.

Il suo nome era Drusilla.

Il legame che si istaura tra Sire e Child è molto forte. Io amavo sia la mia Sire Darla che la mia Childe Drusilla.

 

So a cosa state pensando.

La mia risposta alla vostra tacita e timida domanda è: “Sì. Una specie di amore a 3.”

 

Ma non finisce qui il mio flashback..

Drusilla non si accontentava di dividermi con la mia Sire, dopo aver blaterato sulle costellazioni (lei era fissata con le stelle!) un giorno uscì da sola nella notte in cerca di una vittima.

Era il 1880 quando se ne tornò nel nostro rifugio con un nuovo membro delle famiglia: William il Sanguinario. Successivamente Spike.

Se incomincio a parlare di Spike mi ci vorrà tutta l’eternità, e non credo che voi abbiate tutto questo tempo. Quindi dovrete accontentarvi dei piccoli accenni che farò nel corso del mio racconto. Sappiate solo una cosa: lui ha ucciso 2 Cacciatrici, una in Cina nel 1900 e una a New York nel 1977.

 

Adesso vi è più chiaro il quadretto??

Darla, Io, Drusilla e Spike.

Non ditemi che volete sapere chi ha vampirizzato Darla???

Vi farò solo un piccolo accenno: il Maestro nel 1609.

Volete sapere chi è il Maestro??

Vi accontento: il Maestro è uno tra i più antichi vampiri, di oltre 1000 anni.

 

Quindi ricapitoliamo: il Maestro, Darla, Io, Drusilla e Spike.

Se siete così follemente curiosi e vi starete domandando che fine hanno fatto Darla e il maestro, allora vi soddisfo subito.

Darla è morta. L’ho uccisa io, nel 1997 quando avevo ancora la mia anima. Lei voleva uccidere Buffy che all’epoca era la mia attuale ragazza.

Quindi non era difficile scegliere tra la mia ex(vampira) e la mia ragazza(umana)!

Voi chi avreste scelto???

Buffy invece ha ucciso il Maestro. E non è stato così semplice.

In poche parole: il Maestro era rinchiuso in una prigione sotterra. I suoi seguaci, tra cui Darla, progettavano di liberarlo.

Giles mi disse che aveva scoperto che la Profezia diceva che Buffy sarebbe morta per mano del Maestro. Buffy sentì la nostra conversazione di nascosto, in un primo momento fu sopraffatta dalla paura, ma alla fine il suo istinto di Cacciatrice ebbe la meglio e si convince ad affrontare il nemico.

Purtroppo Giles aveva tradotto male la Profezia, il Maestro sarebbe potuto salire in superficie solo grazie a Buffy e al suo sangue.

E così accadde: Il maestro uccise Buffy, e risorse.

Io e Xander (Vi ho già parlato dei suoi amici, vero?? Beh, lui è uno di quelli che conosce il segreto della Cacciatrice.) andammo in suo aiuto ma era troppo tardi!!! Buffy era già morta affogata. Xander però non si diede per vinto e con la respirazione bocca a bocca riuscì a rianimarla.

Alla fine una Buffy resuscitata ed infuriata uccise così il Maestro chiudendo la Bocca dell’Inferno.

 

Vi è più chiara la situazione????

Non ne sono tanto sicuro. Spero soltanto di non avervi confuso ancora di più le idee.

Comunque, dopo tutto questo ritorno al passato..

Ops, mi sono dimenticato a che punto mi ero fermato..

Ah, sì.

 

Io sono di nuovo tornato Angelus (ho perso la mia anima) e mi reco da Drusilla e Spike.

Una volta di nuovo riunito alla mia vecchia famigliola, tutti insieme appassionatamente, ci organizzammo per distruggere il mondo.

Di solito è quello che fanno i cattivi, no???

Allora essendo privo di coscienza non me ne fregava niente di uccidere quella che fino ad un momento prima era stata la mia ragazza.

Buffy era sconvolta alla notizia ma dovette prendere la dura decisione di combattere contro di me.

 

Povera piccola!!! Io l’amavo!!

Maledetta maledizione!!!! Maledetti zingari che non mi avevano avvisato!!!!

 

Ora, non mi sembra il caso di starvi a spiegare come volevo distruggere la terra.

Quindi vi faccio un breve riassunto: c’era una pietra che conteneva un mostro che avrebbe scaraventato l’intera umanità all’Inferno. 

L’unica cosa che non sapevo era come fare per risvegliare questo demone pietrificato di nome Acathla. Così rapii Giles, l’Osservatore di Buffy, e lo costrinsi a farmi dire qual’era la chiave per il rituale magico: in pratica lo torturai!!

Nel bel mezzo del rituale, apparve Buffy pronta a battersi con me.

Ma noi eravamo in vantaggio: lei era sola, noi in 3. (Spike non contava perché era sulla sedia a rotelle! Vi prego, non chiedetemi ora come ci era finito, perchè se ve lo dicessi incasinerei ancora di più la storia!!)

Quindi Buffy si precipitò a fronteggiare un mio seguace (non so il suo nome, ma tanto non è importante ai fini della storia), io continuai il rituale, Drusilla aspettava buona buona dietro di me.. E Spike era sempre seduto..

Fino ad un certo punto..

D’un tratto il vampiro biondo (Spike è ossigenato per la verità!!) si alzò dalla sedia a rotelle e mi colpì alle spalle (bastardo!). Il traditore si era messo d’accordo con la Cacciatrice. Per fortuna Drusilla prontamente si avventò contro di lui e io finii il rituale.

Spike e Dru sparirono non so dove, Buffy nel frattempo si era già liberata dell’altro vampiro e si accinse ad affrontarmi.

 

Adesso vi starete domandando: “Chi se ne frega di tutto questo casino???”

Ma eccovi la risposta: “Ma insomma! la volete sentire la mai storia sì o no???!!”

Un vostro piccolo sbuffo mi fa capire la vostra rassegnazione e così mi appresto a proseguire il racconto..

 

Mi ero interrotto a quando Buffy ed io lottiamo l’uno contro l’altro.. Nello stesso momento, in un altro luogo, una strega alle prime armi con l’aiuto dei suoi amici inesperti stava tentando un incantesimo. Sto parlando di Willow, un’amica di Buffy, apprendista strega, e dei suoi 2 amici, Cordelia (ragazza di Xander) e Oz (un lupo mannaro, nonché ragazzo di Willow). (Ah, mi ero scordato di dirvi che Xander era venuto con Buffy per salvare Giles ancora nostro prigioniero.)

La piccola strega riuscì nel suo intento e l’incantesimo funzionò..

..e per la 2 volta riebbi la mia anima.

 

Insomma! Decidetevi!!! Mi volete con o senza anima?????!!!!!

Io mi sono stufato di questo andirivieni!

 

Indovinate un po’ quando accadde che la mia anima tornò precisamente????

Esatto!! Tempismo perfetto!!!!

Un attimo prima che Buffy stava per infilzarmi con la spada.

Lei se ne accorse che ero tornato Angel e così si fermò improvvisamente. Purtroppo però il rituale era già in atto e presto Achatla avrebbe risucchiato il mondo intero.

Io non ricordavo assolutamente niente di quello che era successo durante la mia breve esistenza di vampiro-senz’anima-per-la-2-volta.

Buffy sapeva invece che cosa doveva fare per richiudere il portale e impedire la fine del mondo. Mi disse che mi amava ancora e io le risposi altrettanto. Poi con decisione mi trafisse il cuore e io fui risucchiato all’Inferno.

E il mondo fu salvo!

 

Accidenti, che fatica!!!!!

Tutto questo ricordare mi ha messo un certo appetito.

Tranquilli! Ho ancora la mia anima, adesso so della sua controindicazione e ci sto sempre attento. Quindi potete stare calmi. Mi nutro solo di sangue di maiale.

Il vostro sospiro di sollievo mi fa sorridere.

 

Allora riprendiamo il racconto..

Dopo aver sconfitto il demone Acathla, Buffy riprese la sua vita di tutti i giorni mentre io me la ‘spassavo’ all’inferno.

Tutta la terra è stata salva dalla mia furia distruttrice.

La vita della Cacciatrice era tornata tranquilla, se così si può dire della vita frenetica della Prescelta.

Fino a quando non compaio io per la 2 volta.

Il ‘come’ è un po’ difficile da spiegare, l’unica cosa fondamentale da sapere era che l’Inferno mi aveva risputato sulla Terra tutto nudo..

 

Non fate quella faccia schifata!!!

E voi altri, chiudete quella bocca e smettetela di sbavare!!!!

Non è colpa mia se all’Inferno le fiamme avevano bruciato i miei vestiti.

Dite grazie che non sia bruciato io, piuttosto.

 

Ero confuso, sconvolto.. Non capita tutti i giorni di finire all’Inferno e poi ripiombare sulla terra. Che cosa avrei dovuto fare????

Per fortuna c’era la mia Buffy che mi aiutò.

A complicare le cose si aggiunse una nuova Cacciatrice. Faith.

 

E voi starete gridando: “Ma non doveva essercene solo Una per ogni generazione???”

Esatto! Siete bravi!!!! Noto con piacere che mi avete seguito veramente.

Ma vi siete per caso dimenticati di quella volta che Buffy è morta per pochi minuti uccisa dal maestro per poi essere rianimata da Xander???

In quel preciso momento, mentre Buffy era morta, quindi una nuova Cacciatrice si è attivata: Kendra. (Del tipo: ‘Morto un Papa se ne fa un altro’.)

Purtroppo è colpa mia se vi starete domandando chi diavolo è Kendra e che fine ha fatto Faith.

Scusate mi sono dimenticato di dirvelo.

 

Kendra arrivò a Sunnydale dopo la sua attivazione senza sapere però che, ancor prima di lei, c’era un’altra Cacciatrice in città. Buffy.

Ci fu un po’ di confusione generale, durante la quale la Caccatrice mulatta (ebbene sì, Kendra veniva da una zona remota dell’America del Sud. Se non mi sbaglio..) mi rinchiuse in una specie di gabbia esposta al sole e al suo sorgere mi avrebbe incenerito se Spike non fosse arrivato a prelevarmi per.. (ve lo dico dopo.)

Kendra riuscì a chiarirsi con Buffy e così unite le forze vennero in mio soccorso. Io nel frattempo ero in mano a Spike. Lui doveva svolgere un rituale per restituire la vitalità a una Drusilla malata, e per farlo gli servivo io. Il sangue del Sire di Dru.

Buffy arrivò in tempo per salvarmi, e dopo una lunga lotta sconfisse Spike gettandogli addosso un organo. (Ed eccovi spiegato il motivo per cui il vampiro biondo finì sulla sedia a rotelle per un bel po’.)

Ma i 2 vampiri, come ben sapete, non erano morti, come invece pensavamo noi. Il rituale aveva funzionato e Drusilla era stata curata. Così lei si prese cura del suo Child e insieme pianificarono di ricostituire il Giudice.

 

Voi mi direte: “Ed ora chi diavolo è questo Giudice??”

Io preciserò: “Calma e sangue freddo. Ora ve lo spiego.”

E voi ancora: “E Faith dov’è???”

Sempre io: “Non c’è ancora.”

Adesso tocca a voi: “Perché?”

Io mi arrabbio: “E’ presto per dirlo!”

Voi sbuffate ma tornate a stare zitti ed ad ascoltare..

Proseguiamo. Ero rimasto a…

Ecco, avete visto??? Mi avete fatto perdere il filo del discorso!! Forse è meglio se interrompo per un po’.

“NOOOOOOOOOO!!!”Il vostro urlo disperato mi rompe i timpani.

Allora vi piace la mia storia?!!!

Con un sorriso imbarazzato annuite.

E va bene. Riprendiamo..

 

Il Giudice era un demone in grado di distruggere ogni essere umano con un po’ di umanità. Era inoltre invulnerabile e nessun’arma forgiata dagli uomini avrebbe potuto ucciderlo.

 

Voi direte: “Oh no!! E adesso?? Sarà impossibile sconfiggerlo!!!!!”

Tranquilli, come tutti i mostri invincibili anche lui aveva il suo tallone d’Achille.

 

L’unico inconveniente di questo mostro era il fatto che era a pezzettini e bisognava ricomporlo, proprio come un puzzle.

Così Spike e Dru incominciarono la caccia ai pezzi del Giudice.

In quel frangente io avevo ancora la mia anima, fino alla fatidica sera in cui io e la mia Buffy, scampati ad una morta certa, finimmo per fare l’amore e come ben sapete io tornai Angelus e mi alleai dalla parte dei cattivi. A quel punto non potevo certo rischiare di essere maledetto nuovamente. Così prima uccisi Jenny Calendar, una zingara della stessa tribù che mi aveva maledetto la prima volta che era venuta a Sunnydale per uccidermi. E poi mi dissi: “Occhio per occhio, dente por dente.”

Il Giudice fu ricomposto per la gioia di Spike e Drusilla.

Ma grazie all’aiuto di Xander, Buffy scoprì che la sola arma capace di distruggere il mostro era.. Un lanciarazzi!!!!

Così armata di quella micidiale bomba a mano la Cacciatrice riuscì a fermarci ed a sconfiggerci ancora una volta. (E’ in gamba la ragazza, vero?)

Ma io non mi arresi. Dopo il fallimento con il Giudice, ecco che passammo ad Acathla, il demone pietra.

Vi ho già detto che non conoscevo la chiave per risvegliarlo, vero??! E che mi serviva Giles per tradurre il rituale??? Credo di sì..

Comunque quello che non vi ho detto è che prima tesi una trappola a Buffy: mentre lei fu allontanata dalla biblioteca, dove di solito si riuniva il suo gruppo di amici per le ricerche sui vari demoni, io mandai Drusilla ed altri miei seguaci a rapire Giles. Fu Dru ad uccidere Kendra. (Ed eccovi spiegata la venuta della nuova Cacciatrice, Faith.)

Come finì con Acathla lo sapete già.

 

Allora tutto chiaro???!!

Dalle vostre facce perplesse capisco che avete ancora qualche dubbio.

Se volete vi faccio un riepilogo!!

“NOOOO” mi urlate.

Allora proseguiamo.

 

Mi ero fermato a quando io ero stato risputato dall’Inferno.

Buffy non sapendo cosa fare per aiutarmi decise di tenermi nascosto e di non rivelare a nessuno il mio ritorno almeno per il momento.

Nel frattempo al gruppo si era aggiunta la nuova Cacciatrice, Faith.

Ogni Cacciatrice dovrebbe avere il suo Osservatore come Buffy aveva Giles.

Purtroppo l’Osservatore di Faith era stato ucciso da un demone e quindi il Consiglio (un gruppo di persone che ha ogni controllo sul mondo delle Cacciatrici) decise di mandarne uno nuovo. Una donna. Sinceramente non ricordo il suo nome, era una specie di Genoveffa.

No, non era la sorellastra di Cenerentola. (almeno credo!) Anche se era proprio brutta!!!!!

Comunque la nuova Osservatrice si dimostrò subito matta da legare. (Drusilla, nella sua pazzia, probabilmente era più sana di lei!)

Mentre Buffy e Faith si prendevano a botte.. (la causa ero io. Xander aveva scoperto che Buffy mi aveva nascosto e aveva detto a Faith che io ero di nuovo malvagio), l’Osservatrice di Faith si impossessò del guanto magico che io custodivo (Buffy me lo aveva dato affinché ne avessi cura e non finisse in mano sbagliata. Come purtroppo accadde..)

Dovete sapere che chiunque indossasse questo guanto diventava incredibilmente potente.

Fortunatamente tutto si risolse per il meglio: Genoveffa perse oltre al guanto anche la mano e morì. Una degna fine per una fuori di testa!! (Scusate ma a volta è il mio demone a parlare.)

Come stavo dicendo.. ‘tutto è bene, quel che finisce bene!’

Giles e gli altri fecero una specie di paternale a Buffy sulla pericolosità che aveva avuto il fatto di non dire a nessuno che io ero tornato.

Il loro timore era comprensibile. Come darli torto!! Avevano tutti paura che noi 2, io e Buffy, non saremmo stati in grado di gestire la nostra difficile situazione-relazione e che io potessi perdere l’anima un'altra volta e scatenare un’altra apocalisse. (Se fosse successo, allora saremmo caduti nel ridicolo, non credete??!!)

Buffy assicurò a tutti che noi avevamo deciso di essere solo amici. E così si calmarono le acque.

 

Il giorno più brutto da quando ero tornato dall’Inferno fu a Natale.

Tutti mi odiavano.

 

Voi direte: “Perché?? A Natale tutti si è più buoni!!”

Io allora ero buono. (Ed anche adesso, tranquilli!)

Ma vi siete per caso dimenticati che sono stato molto cattivo in passato????

Appunto!

 

Quindi, mentre gli altri si preparavano a trascorrere le feste natalizie tutti allegri e spensierati (Beati loro!!), io cominciai a sognare le persone che avevo ucciso quando ero Angelus.

Vedevo le loro facce, erano mille, duemila, un milione.. Tutti mi urlavano nella tesata, tutti mi maledivano, mi dicevano di tornare all’Inferno.

 

Un momento, scusate..

Sono già 2 volte che muoio senza morire veramente (la 1 volta quando divenni vampiro, la 2 quando Buffy mi uccise).. Ci dev’essere un motivo per cui non sono ancora morto definitivamente!!!?

In realtà per la precisione: Io non sono morto, ma non sono neppure vivo!!

Sono pur sempre un vampiro!

Insomma qual era il motivo per cui sono ancora vivo????

Ed ecco che arriva il mio motivo.. (Anche se non era proprio quello che speravo!)

 

A completare la sfilza di morti mi apparve anche Jenny Calendar, la zingara che voleva maledirmi la 2 volta che ero tornato Angelus. Questa provò a convincermi ad uccidere Buffy, dicendomi che ero stato rimandato indietro dall’Inferno allo scopo di uccidere la Cacciatrice.

 

Mai una volta che qualcuno mi dica: ‘Ma tu sei Angel? Il vampiro con l’anima che aiuta i buoni!!!?’

No!!! Tutti mi dicono: ‘Un vampiro con l’anima?? Che orrore!!’

 

Sta di fatto che nonostante non credessi allo spirito della zingara, non volevo rischiare di fare ancora del male alla mia Buffy.

Così presi la triste decisione di sparire per sempre dalla sua vita. Credendo di non essere abbastanza forte da sopprimere la mia natura demoniaca, decisi di porre fine alla mia esistenza aspettando che il sole spuntasse all’orizzonte.

Non so come, ma Buffy mi trovò prima che il sole sorgesse. Era furiosa con me, non voleva vedermi morire e per la verità neppure io lo volevo. Lei cercò inutilmente di farmi desistere dal mio piano suicida. Ma io avevo troppa paura di me stesso.

 

Sapete come finì questa storia??

Voi direte: “Di sicuro non sei morto definitivamente visto che ci stai raccontando la tua vita in prima persona!”

Ehi!! Che intuito!!!

 

Come in tutti i migliori film, il colpo di scena avviene sempre quando meno te lo aspetti.

A mezzo secondo dalla fine, io ero lì pronto a bruciare, il sole stava per sorgere, Buffy piangeva..

Come per magia, per la prima volta a Sunnydale, si mise a nevicare.

Io ero salvo, Buffy pure.

Che bel Natale!! Proprio da ricordare!!!

 

“Ma è un miracolo!!!!” esclamate.

Io non so se credere o meno ai miracoli. Sta di fatto che quella volta me l’ero vista proprio brutta. Quindi se esiste Qualcuno lassù che veglia su ognuno di noi, non posso certo lamentarmi, anzi dovrei ringraziarlo.

 

A questo punto della storia le cose si complicano ulteriormente..

 

E voi mi direte: “Ancora????!”

Già!!!!

 

La convivenza-sopportazione tra le 2 Cacciatrici era stata oramai minata.

Nonostante Buffy si sforzasse di capire la Cacciatrice bruna, Faith non perdeva occasione di dimostrarsi totalmente sconsiderata e pericolosa.

La sua filosofia era: ‘Vado dove mi pare, faccio ciò che voglio, prendo ciò che voglio!!’

Purtroppo però le cose precipitarono.. Durante la ronda, Faith accidentalmente uccise il Vice-Sindaco.

 

La vostra bocca forma una ‘o’ perfetta.

Siete rimasti sconvolti, vero??

Anche io.

 

Faith non era mai stata cattiva. Era solo un po’ incosciente ed impulsiva. Ma quell’episodio cambiò la sua vita totalmente.

Sopraffatta dal terrore e dalla paura la Cacciatrice bruna decise di sbarazzarsi del corpo, nonostante Buffy avesse cercato di farla ragionare sulla gravità del suo gesto. La totale mancanza di rimorso da parte di Faith era sconcertante.

Così decisi di intervenire io.

Chi meglio di un vampiro redento sopraffatto dal senso di colpa poteva far leva sul suo comportamento sconsiderato??!

Provai a far ragionare Faith come meglio potevo ma Wesley era deciso a portare Faith in Inghilterra per farla giudicare dal Consiglio.

 

Alt. Un momento!!!

So già qual è la vostra domanda. Vi starete chiedendo chi è Wesley, vero?

Vorrei potervi dire che è solo il ragazzo di Princes ma c’è dell’altro.. (So che vi starete domandando chi è Princes ma preferisco non dirlo adesso!! Lo farò alla fine!)

Allora da dove comincio???

“Dall’inizio!” mi dite esasperati.

Ok!

 

Vi ricordate quando vi ho parlato del Consiglio? (Quella gente non mi è mai piaciuta. Ma chi si credono di essere?)

Comunque loro hanno il controllo assoluto sul mondo della Caccaitrice. Si occupano di addestrare gli Osservatori e hanno le loro regole.

Quando una Cacciatrice compie 18 anni dev’essere sottoposta ad una specie di esame. Fin qui mi sembra tutto normale.

Il girono del compleanno di Buffy, Giles, il suo Osservatore, nonostante fosse contrario, dovette rispettare le loro volontà.

Iniettò a Buffy un siero capace di annullare per un giorno la sua forza di Cacciatrice e la rinchiuse in una casa con un vampiro grande e grosso e psicopatico.

 

“Ma sono matti??!!” mi dite sconvolti.

Esatto!

 

La prova doveva servire per valutare la capacità di sopravvivenza della Cacciatrice in questione. Infatti, senza poter ricorrere alla sua forza fisica, lei doveva contare solo sulla sua intuizione e sulla sua intelligenza.

Fortunatamente Buffy riuscì a cavarsela, grazie anche all’aiuto di Giles. Infatti l’Osservatore, a causa del suo amore paterno nei confronti della ragazza, l’aveva avvertita del pericolo andando però a scontrarsi con le regole del Consiglio.

Per la Cacciatrice la prova è stata superata egregiamente, mentre per il suo Osservatore no. Così Giles venne licenziato.

Ed ecco che entrò in scena Wesley, il nuovo Osservatore di Buffy. Nonostante fosse molto preparato e ben posato, un vero inglese, nessuno del gruppo prestava attenzione al nuovo arrivato, Giles continuava ad essere di fatto l’Osservatore principale.

 

Dopo questo breve flashback, ritorniamo al punto in cui mi ero interrotto..

Wesley voleva portare Faith al cospetto del Consiglio per ricevere il verdetto finale per il suo omicidio. Ma la Cacciatrice bruna non era del suo stesso parere, così fuggì. Sentendosi abbandonata da tutti, si offrì al diabolico Sindaco Wilkins.

Questo Sindaco era matto pure lui! Ecco un altro visionario con la mania dell’invincibilità. (Infatti, sopraffatto dalla voglia di potere, credeva di essere Mosè e pensava di poter aprire il Mar Rosso con un bastone.)

Per prima cosa pensò bene di convincermi a stare dalla sua parte e mandò Faith a sedurmi allo scopo di farmi perdere l’anima un’altra volta.

Io naturalmente la respinsi non solo perché amavo Buffy ma anche perché ne avevo abbastanza di questo tira e molla, con o senza anima!!

Ma il sindaco non si diede pace, ingaggiò un demone perché rubasse la mia anima.

Ed ecco che Angelus tornò alla carica.

 

“Un’altra volta?? Ma è impossibile!!!!?” mi urlate.

Dopo tutto quello che vi ho raccontato voi credete ancora nell’esistenza di questa parola??!!

Alla fine del mio racconto cambierete idea!

 

Dicevo..

Faith e io unimmo le forze per catturare Buffy che finì presto nelle nostre mani. E a quel punto Faith rivelò i particolari sconcertanti circa l'imminente Ascesa del Sindaco.

E qui che le cose cambiarono ulteriormente..

Io e Buffy rivelammo l'inganno.. Io non avevo mai perso la mia anima, avevo solo finto di stare al gioco ed ero passato dalla parte del nemico per scoprire i piani del nostro nuovo nemico.

 

Voi esultate e vi congratulate con me.

Sono stato bravo, vero? Ci siete cascati tutti quanti!! Compresa Faith.

Ecco cosa è successo davvero..

 

Il demone che doveva rubami l’anima in realtà doveva un favore a Giles per avergli presentato sua moglie, quindi il demone aveva fatto solo finta di fare l’incantesimo.

Quindi ormai in minoranza Faith scappò.

Ma Buffy era rimasta molto scossa dopo aver di nuovo visto io-Angelus all'opera anche se era solo una finzione, mi disse di avere bisogno di tempo e io dovetti acconsentire alla sua richiesta.

Le cose tra noi erano già complicate di per sé, io ero (sono) un vampiro e lei solo una ragazza che ha avuto la fortuna (sfortuna) di essere la Prescelta. Per non parlare dell’Apocalisse che dovevamo sventare. Io capivo la sua confusione e i suoi timori e non potevo che condividerli.

L'incombente minaccia del Sindaco si faceva sempre più pesante. L’Ascensione era prevista per il giorno dei diplomi.
Così Buffy decise di lanciare un'offensiva contro il Sindaco per mandare a monte tutti i perfidi e folli piani.

Riuscimmo a sottrarre al Sindaco la cassa di ‘non-so-chi’ fondamentale per l'Ascensione ma Willow venne catturata.

Allora ci accordammo per uno scambio cassa/ragazza ma gli eventi ci sfuggirono di mano a causa dell'intervento del preside Snyder (lasciate perdere, non vale la pena che vi sto a spiegare chi diavolo è sto tizio, era solo il preside del liceo nonché leccapiedi del sindaco.)

Dopo una serie infinita di lotta-salva-fuggi e mostri ragno-scarabeo che uscivano dalla cassa (che schifo!!).  Alla fine tutto si risolse per il meglio.. più o meno.. Il sindaco aveva ancora la sua cassa e noi Willow.

Quello che però ci aveva detto il pazzoide ‘voglio-diventare-invincibile’ ci era rimasto impresso nella mente: il sindaco ci aveva fatto notare che la nostra storia (mia e di Buffy) non poteva avere un futuro perché io ero un vampiro e Buffy stando con me non avrebbe mai avuto una vita normale.

 

Che novità!!!!! Lo sapevamo tutti, no?!!!!

Comunque noi (io e Buffy) eravamo solo amici, giusto???! Quindi non c’era nessun pericolo.

La vostra espressione perplessa mi fa capire non ne siete tanto convinti neppure voi.

Ma a chi vogliamo prendere in giro?!!!!

Io e Buffy non potevamo essere solo amici.

Tra l’altro l’aveva detto anche…

Ops. Sorry!!! Ho dimenticato di dirvelo.

 

Dopo il casino con l’Osservatrice maniaca del potere, Gwendoline Post (quello era il suo nome vero, me lo sono ricordato!), un ulteriore complicazione si aggiunse quando un vampiro testardo che vi ho già nominato ricomparve a Sunnydale..

 

Volete sapere chi è?

Vi do un piccolo aiutino: è ossigenato!

“SPIKE!” mi gridate soddisfatti.

Giusto!

 

Il mio ‘caro’ vecchio amico-nemico era giunto a Sunnyhell (lui lo chiamava così!) per vendicarsi di Drusilla che l’aveva lasciato, chissà per quale motivo!!!! (Dopotutto Dru non è mai stata una sana di mente!! Quindi posso pure capire che dopo 100 anni lei si sia stufata di stare con uno che sembra la caricatura di Billy Idiol!)

Comunque il vampiro era distrutto dal dolore (poverino!!) e per lenire il suo cuore infranto rapì Willow e Xander affinché la piccola streghetta facesse un incantesimo d’amore per far ritornare Drusilla da lui. L’idiota li rinchiuse nella vecchia fabbrica (che idea geniale ed originale!!) e poi se ne andò scorazzando per la città in cerca degli ingredienti mancanti per l’incantesimo.

 

Come faccio a saperlo??

Semplice. Io stavo facendo un giretto dalle parti della casa di Buffy, quando, ad un tratto, vedo dalla porta della cucina di casa Summers un’ombra famigliare..

Era Spike che se ne stava beatamente seduto al tavolo con Joyce, la madre di Buffy, a chiacchierare allegramente prendendo il tè con i biscotti.

 

Scusate ma mi viene da ridere. Dovevate vedere la scena, era troppo comica!!!!

Anche voi vi mettete a ridere contagiati dalla mia ilarità.

Aspettare di sentire il resto!

 

Il tutto poteva anche sembrare normale se non fosse per un piccolo particolare: Spike è un vampiro.

 

E voi mi dite: “E allora?”

Ma come!! Allora non avete capito niente!!!!???????

I vampiri uccidono, massacrano, non hanno un’anima (tranne me, ovvio!!), non se ne stanno tranquillamente a bere il tè come le vecchie signore inglesi della nobiltà.

Quindi che diavolo stava facendo lì quell’imbecille???!!!!!! E perché Joyce lo aveva fatto entrare??? E perché non era spaventata???

A quest’ora doveva essere già morta!!!! (Non che io mi lamentassi del contrario!!)

 

Io mi precipitai alla porta ma la barriera mi impedì di entrare (Dovete sapere che i vampiri non possono entrare a casa della gente mortale se non ricevono un vero invito. Buffy aveva fatto togliere il mio invito da Willow quando io ero tornato Angelus per la seconda volta.)

Fortunatamente Spike non sembrava molto propenso a far fuori la povera ed ignara Signora Summers. Così io approfittai per avvertire Joyce del pericolo che stava correndo ospitando in casa sua il vampiro biondo.

Purtroppo la signora non mi credette e non mi fece entrare.

Non potevo certo biasimarla, dopotutto! Ed ora vi spiego il motivo..

Dovete sapere che quando ero tornato Angelus, prima di voler distruggere il mondo, la mia intenzione era quella di far impazzire Buffy come avevo fatto con Drusilla per poi ucciderla.

Quindi per prima cosa andai a casa sua e dissi a sua madre che io e Buffy avevano passato la notte insieme. La povera Joyce rimase sconvolta alla notizia che la sua bambina era diventata grande.

Il rapporto tra madre e figlia è già particolare di per sé e poi quello tra Joyce e Buffy era pieno di segreti.. Quindi la ‘bomba a mano’ che lanciai servì a insospettire ancora di più la mamma di Buffy che era del tutto ignara sul lavoro notturno della figlia. Da allora Joyce non si fidò più delle bugie che Buffy le raccontava.

Ma dovete capirmi, io non avevo più l’anima. Non che voglia trovare una scusa per scagionarmi ma.. non è solo mia la colpa per tutto quello che è successo.

Ecco i seguenti motivi che ben conoscete ma che io voglio ribadire:

1.    io non conoscevo la maledizione e la sua controindicazione;

2.    gli zingari non mi dissero mai: “Maledetto vampiro, stai attento, se solo provi un attimo di felicità ti ritroverai di nuovo senz’anima”;

3.    ci voglio 2 persone per fare quello che io e Buffy abbiamo fatto;

4.    è colpa di Buffy!! Non tutta colpa sua, sia ben chiaro.. Ma se soltanto lei mi avesse respinto all’inizio non saremmo mai arrivati a quel punto, io non avrei mai perso l’anima, sua madre non avremmo mai saputo nulla e non avrei mai tentato di distruggere il mondo..;

5.    Voglio un avvocato!

 

Cosa stavo dicendo prima di questa breve parentesi su Joyce????!!!!

Ah, sì..

Spike era tornato a Sunnydale e stava prendendo il tè con la Signora Summers. Io cerai di avvisarla del pericolo che correva con Spike a pochi passi dal suo collo ma lei non mi ascoltò credendomi cattivo.

A quel punto arrivò Buffy, (che bel tempismo!!) prese Spike per il colletto della camicia e gli puntò un cucchiaio di legno al petto come arma. (che bella scena!!)

Il vampiro biondo però aveva la sua arma di difesa: aveva in ostaggio Willow e Xander. Per questo io e Buffy decidemmo di aiutarlo con l’incantesimo per poterli liberare. Così ci dirigemmo tutti e 3 verso il negozio di magia per prendere gli altri ingredienti utili per la pozione.

Spike nel frattempo non faceva altro che lamentarsi e compiangersi sul fatto che la sua amata Dru lo aveva piantato.

Io lo attaccai dicendogli che lei in fondo non lo aveva mai amato essendo una donna volubile (avrei voluto dire pazza ma lui questo lo sapeva già). Lui si sentì profondamente offeso e ci sparò contro la più grossa mazzata: “Voi non siete amici. Non sarete mai amici. Vi amerete fino a quando il vostro amore non vi ucciderà. Lotterete, vi azzannerete e vi odierete, fino all'ultimo minuto, ma non sarete mai amici. L'amore non è un fatto di cervello, è sangue, sangue che ti squarcia da dentro e ti fa fare ciò che vuole. Io sarò pure la puttana dell’amore, ma almeno sono tanto uomo da ammetterlo.”

Io e Buffy restammo spiazzati da quelle parole, sapevamo che erano vere ma non volevamo accettarlo.. non ancora.

Uscimmo dal negozio di magia, ognuno immerso nei suoi pensieri: Io stavo cercando di convincermi, senza successo, che se ci impegnavamo io e Buffy avremmo potuto avere una relazione platonica come semplici amici.

Ad un tratto un gruppo di vampiri ci accerchiò. Questa volta non ce l’avevano nè me nè con Buffy ma volevano fare la festa solo al vampiro biondo.

Io non avevo nessuna obiezione in proposito, anzi li avrei persino aiutati se non fosse stato per Willow e Xander. Spike non ci aveva ancora rivelato dove li aveva rinchiusi e quindi ci serviva vivo. Per questo motivo io e la Cacciatrice fummo costretti a patteggiare per l’ossigenato senza cervello.

Dopo un’estenuante lotta gli aggressori ormai sconfitti se ne tornarono scappando con la coda tra le gambe. (Tranquilli, non dicevo sul serio! I vampiri non hanno la coda. Non siamo mica come Goku quando si trasforma in scimmione!!)

Spike sembrava rinato, un po’ di ‘sana violenza’ (come precisò lui) gli serviva proprio. Mandò all’aria il suo piano e l’incantesimo e ci disse che aveva portato gli amici di Buffy alla vecchia fabbrica. Dopo di chè ci salutò con la seria intenzione di riconquistare Drusilla legandola e riempiendola di botte.

L’amore è una cosa strana!!!!!!

Ecco che la storia si ripeteva.

Prima Spike, ora anche il sindaco.

Io e Buffy sapevamo che potevano stare insieme.

 

Ritornando a prime della parentesi su Spike, dopo l’episodio della cassa contenete quegli animaletti schifosi e il rapimento di Willow, io capii quello che dovevo fare.

Joyce venne da me e anche lei mi fece notare che, continuando a stare insieme a sua figlia, Buffy ne avrebbe sofferto perché aveva bisogno di una vita normale.

Questo servì solo a confermare ancora di più che la conclusione a cui ero giunto era corretta.

Sapevo di non poter dare a Buffy una vita normale. Buffy è la Cacciatrice ed io so benissimo che la sua vita non potrà mai essere come quella di una semplice ragazza della sua età. Ma se poi ha come ragazzo un vampiro pluricentenario, questo non migliora di certo la sua situazione.

Io volevo solo che almeno avesse una possibilità in più di sperare di poter avere quella vita che sognava da piccola. Le serviva un ragazzo (specifico un umano) che l’avrebbe amata come meritava senza complicare ancora di più la vita della Prescelta.

Con questa convinzione presi la mia decisione, una decisone sofferta. L’unica, a mio parere.

Era inutile sperare in un futuro insieme. La nostra storia era destinata a finire ancor prima che cominciasse.

Così le confessai che dopo aver sventato l’Ascensione del Sindaco (almeno speravamo di riuscirci!) sarei dovuto andare via da Sunnydale. Lei era confusa, sconvolta, arrabbiata, non capiva le mie ragioni. Ma io l’amavo troppo per permettere a me stesso di rovinarle la vita, non era giusto che rinunciasse al suo spicchio di normalità per me. Almeno senza di me poteva sperare di trovare la sua anima gemella.

Quanto avrei voluto essere io quella persona!!

Forse lo ero (sono), ma ormai era (è) troppo tardi.

Volevo lasciare a Buffy almeno un bel ricordo degli ultimi momenti passati insieme e mi presentai al ballo di fine anno del suo liceo.

La nostra ultima serata insieme prima del tanto temuto ma inevitabile addio.

La presi tra le braccia e ballammo così un lento.

Avrei voluto che il tempo si fermasse in quel preciso istante!

Il mio cuore stava sanguinando..

Com’è dura fare sempre la cosa giusta!!! Ma questo è il prezzo di avere un’anima ed una coscienza.

 

Mi state guardando con un’espressione triste e rammaricata.

Non starete per piangere, vero??! Vi prego non compatitemi. In fin dei conti l’ho sempre saputo che non sarebbe durata. Mi sono solo illuso di poter rimandare all’infinito la triste realtà.

Mi sono chiesto se c’era un’altra possibilità un sacco di volte. Ma non l’ho trovata.

Il lieto fine non c’è sempre per tutti.

Almeno non per me.

“Ma non può finire così!!!” mi gridate sconsolati.

Infatti non è ancora finita..

 

Mentre il Sindaco si preparava per la sua Ascensione, Buffy ed i suoi amici scoprono che c’era una persona che nel passato aveva già assistito ad una Ascensione: Anya, l’ex demone della vendetta.

L’Ascensione consisteva nella trasformazione di un essere umano in un demone completo gigantesco.

L’unico modo per distruggere il Sindaco-pazzo-presto-demone-gigantesco era un vulcano.

 

Voi alzate le sopracciglia e mi guardate come se fossi pazzo.

Tranquilli, non lo sono. (Non ancora almeno!)

E voi mi dite: “Ma è assurdo!!”

Ed è esattamente quello che pensammo tutti quanti. Ma era la verità, ci serviva un vulcano.

Facile trovarne uno in America, no???!!! Peccato che non ne avevamo a disposizione uno vicino Sunnydale! Eravamo spacciati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E poi.. anche se l’avessimo trovato, come avremmo fatto a trasportarlo fino alla scuola senza destare il minimo sospetto??!? Col teletrasporto?!!!!

Accidenti, non ci avevo mai pensato prima d’ora!!! Avrebbe potuto funzionare!

Comunque all’epoca non sapevamo come fare.

E poi c’era sempre Faith.. Vi ricordate di Faith??

“Certo!” mi rispondete soddisfatti della vostra memoria “L’altra Cacciatrice, quella che aveva ucciso un tizio ed era passata al nemico.”

Proprio così!

Un sorrisetto spunta sulle mie labbra. Vedo che mi seguite bene!!

 

Quindi..

Faith voleva vendicarsi di Buffy e dei suoi amici ad ogni costo, per questo si era alleata col Sindaco.

Così per distrarre la Cacciatrice bionda dai piani del Sindaco, Faith lanciò una freccia avvelenata.. E indovinati chi colpì???

Il poveretto di turno: Io!!!!!!

Come se non avessi avuto altri problemi, ci mancava pure quella mezza pazza a complicare di più la mia situazione di vampiro con l’anima non stabile.

E volete sapere qual’era l’unica cura che mi avrebbe salvato da morte sicura??!! (Io avrei preferito non saperlo.)

Comunque ve lo dico lo stesso: il sangue della Cacciatrice.

Visto che ce n’erano 2 di Caccaitrici, Buffy pensò di catturare Faith e donarmi il suo sangue.

Che pensiero romantico!! Proprio il regalo perfetto da fare al proprio ragazzo vampiro.

Non so cosa successe mentre io ero delirante (chissà cosa dissi mentre vaneggiavo!!!!) visto che il veleno si era sparso quasi in tutto il corpo, sta di fatto che Buffy non riuscì ad acciuffare Faith.

Io ero in fin di vita e Buffy si rifiutò di vedermi morire, così si offrì a me e mi costrinse a bere il suo sangue.. (veramente mi prese a pugni perché io le avevo detto che non l’avrei mai morsa.)

Fortunatamente il suo sangue entrò rapidamente in circolo nelle mie vene e mi purificò dal veleno.

Ricordo ancora la sensazione che avvertii quando morsi Buffy, le mie zanne nel suo morbido collo, il sapore dolciastro del liquido rosso che mi sgorgava nella gola, il potere che si spandeva in tutto il corpo, l’eccitazione.. Oltre al suo sangue lei mi donò anche la sua forza e la sua energia..

Era la prima volta da quando avevo avuto indietro per la 2 volta la mia anima che bevevo sangue umano. Il mio demone reclamava che non finisse mai..

Fu quel pensiero che mi fece tremare di paura. Tornai in me appena in tempo prima di prosciugare del tutto la donna che amavo.

Lei era svenuta, io ero preoccupato di averla uccisa, così la portai di corsa in ospedale dove le fecero una trasfusione. Per fortuna si salvò.

Come se non bastasse all’ospedale gli amici di Buffy mi rimproverano aspramente per il mio comportamento sconsiderato.

Giusto per farmi sentire più in colpa!!

 

Ce l’hanno sempre tutti con me:

- Buffy e io facciamo l’amore, io perdo l’anima e la colpa è solo mia..

- Io sono tornato Angelus e voglio scatenare un’apocalisse e la colpa è solo mia.. (in effetti qui è vero!)

- Buffy mi costringe a bere il suo sangue per salvarmi e pure qui la colpa è solo mia..

 

Voi mi state guardando con compassione.

Lo so, mi sto compatendo da solo e sto cercando solo una giustificazione alle mie azioni, certamente non sto facendo una bella figura. Scusate!

Voi alzate le spalle e mi dite: “Hai ragione. Ti serve un avvocato!”

Infatti!

 

Dopo quell’episodio capii che la mia scelta di lasciare per sempre Sunnydale e soprattutto Buffy era la decisone giusta.

Il gran giorno arrivò. L’apocalisse era imminente e l’Ascensione del Sindaco stava per compiersi.

Noi però questa volta eravamo preparati.

 

Mi state fissando con gli occhi spalancati “Siete riusciti a trovare un vulcano e a portarlo a Sunnydale???????!!!!!!!!!!!!!!!!!”

No. Ma avevamo un piano migliore.

Allora la vostra sorpresa diventa maggiore “Qualcosa di più grande di un vulcano??”

No. Ma abbastanza potente da poter far esplodere una scuola intera.

 

Ecco come si svolsero i fatti:

Per prima cosa dovevamo aspettare il momento giusto per poter uccidere il Sindaco, quando si fosse trasformato in mostro sarebbe stato vulnerabile, poi dovevamo impedirgli di nutrirsi delle persone che sarebbero intervenute alla cerimonia di consegna dei diplomi, per questo istruimmo tutti gli studenti sulla minaccia e fornimmo loro un’arma da tenere sotto la toga per difendersi dai seguaci vampiri del Sindaco.

Il sindaco iniziò il suo discorso, ma non fece in tempo a finirlo perché incominciò l’eclissi che doveva anticipare la sua trasformazione in un serpentone gigante.

Ormai completata la sua trasformazione il serpentone decise di farsi uno spuntino e si mangiò il Preside Snyder.

Tutti si presero a combattere, compreso io, che nonostante fosse giorno, l’eclissi m’impediva di andare a fuoco.

Buffy attirò la creatura soprannaturale fin dentro la biblioteca, dove i ragazzi avevano messo una bomba che aveva la potenza di un vulcano.

 

“Ahhhhh!!!!!!!!!!!!!” fate voi.

Avete capito ora??!!

E’ stato semplice in fin dei conti!

Voi annuite “Come no!!”

 

La scuola (con il Sindaco-serpentone al suo interno) esplose in mille pezzi. Fortunatamente Buffy era riuscita a uscire dal Liceo un attimo prima che saltasse tutto in aria.

Il mondo era salvo, ancora una volta.

Tutti erano salvi. Più o meno(tranne Snyder e qualche ragazzo che aveva avuto la sfortuna di soccombere sotto i denti aguzzi di qualche vampiro).

Arrivarono i pompieri e le ambulanze per curare i feriti ed estinguere il fuoco dell’esplosione.

Da lontano vidi Buffy che parlava con Giles, lei incontrò il mio sguardo triste e capì che quello era il mio addio silenzioso.

Mi girai e me ne andai senza voltarmi indietro, perché sapevo che se l’avessi fatto non sarei stato più capace di lasciare l’unica donna che avessi mai amato così profondamente.

 

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Ed eccomi qui.. nel 2003.

Dopo questa bella carrellata di mostri, vampiri, rituali, apocalissi e fine del mondo.. siamo tornati al presente.

Adesso conoscete tutti la mia storia: sapete chi sono e che cosa ho fatto.

Impressionati?!

Mi fate “no” con la testa come se quello che vi ho appena raccontato fosse all’ordine del giorno. Ma dalla vostre espressione e dagli occhi fuori dalle orbite capisco che siete tutt’altro di quel parere.

Beh, questa è la mia vita, o dovrei dire non-vita.

Che casino, vero?

Potrebbero farci un telefilm.

E la vostra vita com’è? Così incasinata??

Scommetto che vinco io!!

Mi ha fatto bene sfogarmi un po’ con qualcuno.

Adesso vedo le cose più chiaramente.

La vostra espressione mi fa capire che non ne siete tanto convinti..

Probabilmente siete ancora confusi sulla storia del Giudice, lì ho fatto un po’ di miscuglio tra i vari avvenimenti.

Scusate ma non sono stato un bravo cantastorie. Spero almeno di non avervi annoiato.

Mi sorridete ed io vi ringrazio per avermi prestato un po’ della vostra attenzione e di aver avuto la pazienza di ascoltare un pazzo come me.

Comunque ho capito una cosa durante il corso della mia vita.

Mi dite: “Solo una???”

Avete ragione! Ho imparato molto dai miei errori: tutti i miei peccati, poi l’anima e la maledizione mi sono serviti per avviarmi verso la redenzione. Ma quello che volevo dire è che c’è una cosa più importante di tutte.

Sembrati interessati, quindi proseguo..

La vita non è facile, per nessuno. A volte ci si ritrova a dire: “Ma perché è capitato proprio a me??”

Non c’è una vera risposta a questa domanda frequente.

La vita è una grande avventura.. e come tutte le avventure, non mancano mai le disavventure. A volte i problemi potrebbero sembrare insormontabili, impossibili..

L’unica cosa che vi posso dire è che ‘Nulla è impossibile!!’

Trattenete il fiato e saltate il ‘fosso’.

Se lo superate la prima volta.. bene.

Se fallite.. allora non arrendetevi. Riprovateci ancora.. ed ancora..  fin quando non ne uscirete vincitori.

Vince sempre colui che è più testardo ed ostinato! (Spike è un maestro in questo!! Anche se raramente è riuscito a spuntarla liscia con Buffy, lei è ancora più ostinata di lui. Quei due si somigliano!! In questo sono fatti l’uno per l’altro.)

 

Dopo 6 anni al fianco di Buffy (di cui 3 nell’ombra), mi ritrovo dove ha avuto inizio il mio cammino verso la pace interiore.

Sono a Los Angeles, dove vidi per la prima volta la mia Cacciatrice.

Sembra passato un secolo da allora.

 

La prima volta che venni in questa città fui catturato dallo splendore e dallo sfarzo in cui viveva la gente. Case mozzafiato, mare, spiagge.. il solito ritratto delle commedie romantiche.

Ma le apparenza ingannano.

A questa prima immagine si è aggiunta un nuova, più veritiera della Città degli Angeli.

Violenza e crimine sono all’ordine del giorno nella metropoli in cui si può urlare senza essere uditi da nessuno. Il male si aggira indisturbato.. Demoni e vampiri scorazzano liberi nei vicoli di periferia. I mostri hanno vita facile perché i cittadini, nonostante siano consapevoli della loro esistenza, preferiscono fingere che sia tutto normale trovando spiegazioni logiche e razionali a tutto quello che accade piuttosto che affrontare la dura realtà dei fatti.

Se Sunnydale è la Bocca dell’Inferno allora LA è l’inferno sulla terra.

 

Ieri ho incontrato qualcuno che mi ha rivelato il vero motivo per cui sono stato rispedito sulla terra. Si chiama Doyle ed è un mezzo-demone. Il suo potere è quello di essere il portavoce delle Forze dell’Essere, coloro che mi hanno permesso di rivivere. Questi Esseri Superiori si mettono in contatto con me attraverso le visioni di Doyle che mi permettono di intervenire in tempo per salvare gli innocenti.

Il passato mi perseguita ancora, devo fare i conti per l’eternità con il dolore e la morte che ho portato nel mondo, cercare il perdono e la pace della coscienza.

L’unico modo per andare avanti è lottare contro il male e aiutare la gente in difficoltà.

Sono diventato una specie di Supereroe con dei nobili ideali. (anche io ho la mia maschera!!)

Questa è la mia missione.

 

Ma come in tutti i racconti: dove ci sono i buoni, ci sono anche i cattivi.

L’altro lato della medaglia è raffigurato dalla Wolfram & Hart, uno studio legale che utilizza i suoi avvocati corrotti per attuare i piani malefici dei Soci Anziani dell’oscurità.

 

In questo esatto momento sto vagando per le strade della città senza una meta in particolare, voglio solo trovare un po’ di pace.

E’ chiedere troppo voler staccare la spina per un po’??!

Io dico di no. Me lo merito dopotutto. Non uccido nessuno da parecchio tempo!

Ma come accade in questi casi.. Sento un rumore non molto lontano, come se qualcuno avesse sbattuto contro la saracinesca di un garage.

Addio tranquillità!

Che cosa dovrei fare? Farmi i fatti miei e far finta di niente o andare a vedere che cosa è successo??

Non valuto neppure la 1 ipotesi, e mi getto all’arrembaggio precipitandomi verso il rumore.

Appena svolto l’angolo qualcuno mi viene addosso e cadiamo tutti e 2 per terra. Con uno scatto salto in piedi pronto ad affrontare il mio avversario..

Lo stupore prende il sopravvento e mi ritrovo a fissare gli occhi di una ragazza che ben conosco “Cordelia!!!!”

La vita, a volte, è davvero imprevedibile!!!

 

I’m not dead, I’m still alive!!!!

(Non sono morta, sono ancora viva!!)

 

POV Cordelia

 

La sveglia suona come tutte le mattina alla stessa ora.

Sono le 7.00 in punto.

Il suo ronzio mi perfora i timpani delle orecchie e mi fa sussultare nel sonno. Quel malefico aggeggio non smette di trillare fino a quando la mia mano non lo colpisce per zittirlo. Apro un occhio, poi l’altro. Cerco di mettere a fuoco la stanza in cui mi trovo ma con gli occhi ancora impiastrati dal sonno è un po’ difficile, ho la mente annebbiata e non ricordo cosa sia successo ieri notte.

Ho anche mal di testa.

I raggi del sole che entrano dalla finestra senza tende annunciano che è appena cominciato un nuovo giorno, ma la luce è così forte che mi ci vuole un po’ prima di riabituarmi.

Non voglio alzarmi dal letto, mi piace poltrire. Ancora 5 minuti, mi dico. Ma so già come finirà se non mi alzo subito.. Nonostante tutto chiudo di nuovo gli occhi e metto la testa sotto il cuscino.

Forse se mi concentrassi.. riuscirei a cambiare la mia vita con quella di Jennifer Ansiton..

Non funziona. Chissà perché??!

Allora provo con Angelina Jolie..

Neppure questa volta funziona.

Mi rassegno e con tutta la forza di volontà che riesco a racimolare costringo il mio corpo a reagire. Tiro fuori la testa da cuscino, butto le coperte dall’altro lato e mi alzo. Che fatica!!!

Un altro girono è cominciato! Che bello!! Il mio entusiasmo però è pari a zero.

Apro la finestra che dà sulla strada di un quartiere non abitabile di Los Angeles e aspiro l’aroma naturale dell’aria di prima mattina: che schifo! Che puzza di cipolle e di muffa!!

Sono a Los Angeles già da 3 settimane ma non me n’è andata giusta una!!! Che cosa ho fatto per meritarmi questo??!!

Purtroppo ho la sconsiderata tendenza fobica di vivere la vita come se fosse un film.

Ricordo perfettamente la fine di ‘Pretty Woman’: “Benvenuti a Hollywood! Chiunque viene a Hollywood ha un sogno. Qual’è il vostro sogno?!!”

Il mio sogno nel cassetto è di diventare un’attrice, è per questo che sono venuta in questa città.

Prendo dei vestiti qualsiasi dall’unico armadio che c’è nel mio minuscolo monolocale e mi dirigo in bagno. Butto i vestiti sulla tavoletta chiusa del water e mi guardo allo specchio.. Che orrore!! I capelli sono un disastro, non mi sono struccata ieri sera e gli occhi hanno delle belle borse cerchiate di nero.. Sembro un panda! E come se non bastasse sul mento mi è pure spuntato un brufolo.

Ispeziono meglio il brufolo e deduco che la colpa è delle barrette energetiche al cioccolato che mi sono comprata. Altro che zero grassi!!

Che giorno è oggi???!!!

Come un fulmine a ciel sereno mi ritorna la memoria.. Ieri sera sono stata ad una festa, ma non so di chi e non so cosa sia successo.

Ho un ronzio nelle orecchie, la testa mi sta pulsando incessantemente e ho la bocca amara, colpa della birra che devo aver bevuto ieri a quella sottospecie di festa.

Apro il rubinetto e faccio scorrere l’acqua.. Come vorrei far scorrere anche tutti i miei problemi, solo con un po’ di sapone e una spugna.

Immergo le mani sotto il getto di acqua tiepida e mi bagno la faccia più volte. Prego che l’azione purificante dell’acqua basti a cancellare il mio aspetto terribile. Mi asciugo e mi riguardo allo specchio speranzosa..

Che cosa pretendo, un miracolo????

Magari!

Sospiro rassegnata e mi faccio coraggio. Com’è dura la vita!!!!!!!!!!!!

 

Dopo 10 minuti esco dal bagno vestita e presentabile. Prendo la mia borsa e le chiavi di casa ma qualcosa cade per terra. E’ un foglietto piccolo che cattura la mia attenzione, lo prendo e lo guardo dubbiosa. Poi improvvisamente ricordo tutto..

Ero a questa festa e stavo ballando da sola come una scema perché avevo bevuto un cocktail rosa pensando che era succo d’arancia invece era sangria. (Io non reggo l’alcol) Mi stavo divertendo, quando un tizio basso e grosso con i baffi si avvicina a me e mi chiede se sono interessata a fare l’attrice. Io gli rispondo di sì e lui mi dà il suo biglietto da visita e mi dice di presentarmi il girono dopo alle 6 di pomeriggio a quell’indirizzo.

Ma allora è vero!! Lassù qualcuno mi ama!! Oggi è il gran giorno, mi dico euforica.

Guardo l’orologio: Sono le 7.20

In teoria ci vogliono 10 minuti per arrivare alla fermata della metropolitana che ci impiega 15 minuti per arrivare vicino la Libreria dove lavoro.

Di solito faccio colazione al bar all’angolo quando sono in anticipo (in realtà è capitatolo solo 2 volte, visto che quando esco di casa per strada mi capita di incantarmi ad ammirare le vestine luccicanti dei negozi ed a sognare di fare uno shopping sfrenato).

Oggi farò un’eccezione (l’ennesima), niente cappuccino con brioche. Mangerò di più a pranzo.

Non posso presentarmi all’audizione con questi pantaloni sgualciti e questa maglietta sbiadita. E poi i capelli.. e non mi sono neppure truccata!!

Torno a guardare nell’armadio in cerca di qualcosa di decente, opto per un abito nero senza maniche, non molto corto non molto lungo che ho comprato in saldo l’altro giorno. Mi cambio pure le scarpe da ginnastica e mi metto l’unico altro paio che ho con il tacco alto. Decido di piastrarmi i capelli, ma prima mi ci vuole un po’ per eliminare tutti i nodi con la spazzola. Poi passo al trucco.. devo coprire il brufolo sul mento e le borse sotto gli occhi, quindi metto il fondotinta e come per magia la pelle del viso sembra rinata. Il mascara non serve visto che ho le ciglia molto lunghe e scure. Decido di usare la matita verde sotto gli occhi per illuminare un po’ il viso. Il verde sta bene con la mia carnagione. Un rossetto rosso luminoso completa il tutto.

Adesso sì che mi riconosco!! Sono pronta.

Guardo di nuovo l’orologio ed impallidisco..

Le 8.35.

Devo essere alle 9.00 in punto in Libreria, se faccio di nuovo tardi, Mark mi licenzia.

Respiro profondamente e sguscio velocemente dal mio appartamento. Mi metto a correre per strada che per poco non finisco nella fogna aperta da alcuni operai al lavoro. Qualcuno mi urla di guardare dove metto i piedi ma io non ci faccio caso.

Le scarpe mi fanno male, mi sembra di non sentire più i piedi dal dolore ma prego con tutto il cuore di non cadere e rompermi un tacco.

Non ce la farò mai a prendere in tempo l’ultima metro che è alle 8.45 se non mi muovo.

Con il fiatone arrivo alla stazione sorpassando le persone che intralciando il mio cammino. Mi sembra di essere una sciatrice che fa il suo slalom. Vedo da lontano che la metro sta per chiudere le porte..

Come in un flash rivedo tutta la mia vita scorrermi davanti agli occhi: immagini della mia infanzia felice e spensierata, dell’Inferno che ho passato al liceo di Sunnydale, della scoperta dei vampiri e della Cacciatrice con relativi amici, di Xander e la nostra storia, della fine della nostra relazione, il mio arrivo a LA.. Ed ora quella dose vergognosa di incoscienza e speranza che mi faceva andare avanti sta per svanire e con essa anche il mio sogno si sta infrangendo.

Le porte della metro si stanno chiudendo definitivamente..

Un’ultima briciola di ottimismo mi fa sperare in un miracolo.

Mi sembra di essere la protagonista del film ‘Sliding doors’ al posto di Gwyneth Paltrow. La mia vita futura dipende da quelle porte automatiche. Non mi restano che solo 2 possibilità: se riesco a prendere la metro, il mio lavoro è salvo ed anche il mio sogno di fare l’attrice; se invece non ce la faccio.. Allora sono perduta!

Devo mettercela tutta. Posso ancora farcela! E’ questione di vita o di morte!!!!

Come a rallentatore vedo me stessa fare uno scatto inumano e riuscire a precipitarmi sulle porte per tenerle aperte ed entrare appena in tempo.

Non posso crederci!! Ce l’ho fatta!!!!!!

Mi siedo sull’unico posto libero che c’è e cerco di recuperare il fiato. Sento il cuore che batte a mille per lo sforzo compito. Sono sudata e ho le mani bagnate. Ma ora posso rilassarmi.

Osservo le altre persone che sono con me nel vagone della metro e mi chiedo a cosa stiano pensando.. Tutti hanno uno sguardo perso, omologato, rassegnato. Non si distingue più chi è triste da chi è felice. Le luci del neon appiattiscono tutti i sentimenti, compresi i miei. Non so se essere felice di poter dire che la mia vita finalmente sta per cambiare o se essere triste ammettendo che potrebbe rivelarsi un altro fallimento.

Ma devo essere più ottimista.

Dopotutto non sono morta, sono ancora viva!!

Sono salva.

Il mio lavoro è salvo.

La mia carriera di attrice è salva. (Se solo ce l’avessi!)

 

Arrivo in libreria alle 9.03

Entro in negozio e la campanella appesa in alto alla porta suona per avvisare della presenza di un possibile cliente.

Mark, il mio capo è già qui e sembra indaffaratissimo. Vorrei proprio sapere a che ora si sveglia per essere così puntuale. Lui abita più lontano di me e deve prendere 2 metro prima. Deve avere qualche potere soprannaturale..

La mia lunga esperienza con la magia mi suggerisce che tutto è possibile a questo mondo.

Lui sta riordinando alcuni libri sugli scaffali. Appena mi vede mi rivolge uno sguardo critico “Sei in ritardo di 5 minuti.”

Vorrei replicare solo di 3, ma tanto è inutile. Non resta che scusarmi per l’ennesima volta.

Ci sono altri scatoloni chiusi vicino la cassa, sono i nuovi arrivi ancora da sistemare. E tocca a me farlo. Come odio questo lavoro!!!!

Questo posto è spettrale.. Certi giorni mi aspetto di vedere entrare il conte Dracula. Io non l’ho mai conosciuto ma mi hanno detto che è molto sexy.

E’ sempre buio, Mark dice che la luce forte danneggia la vita e c’è bisogno di una luce soffusa per leggere, come in biblioteca.

Le poche volte che sono stata in una biblioteca è stato quando vivevo a Sunnydale ed andavo al Liceo. Lì, tutto si faceva, tranne che leggere libri.. a parte i manuali inerenti ai mostri. (Una volta al centro di essa si è aperta una voragine che stava rischiando di risucchiarci tutti dentro!! Ma questa è un’altra storia, del tipo: ‘Passato remoto’.)

Secondo me, Mark vuole solo risparmiare i soldi (è proprio un tirchio ed avaro!)

Questa estate, quando fuori si moriva di caldo e c’erano 40° all’ombra, lui non voleva neppure accendere l’aria condizionata, dicendo che fa male respirare ‘aria finta’. (Ma perché allora l’ha messa??!! Poteva farne pure a meno visto che non ha intenzione di usarla!)

 

Sono le 10 passate e il mio stomaco sta brontolando. Ho bisogno di un caffè e di qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti.

Non è venuto ancora nessuno in negozio e io sto ancora riordinando i libri. Non finiscono mai! Del tipo: ‘il peso della cultura’ o ‘non si finisce mai di imparare!’

Ho paura a chiedere a Mark un permesso per uscire 5 minuti visto che sono pure arrivata in ritardo e lui è stato così clemente da non licenziarmi in tronco.

Ma se non mangio, svengo! Così armata di tutto il coraggio che mi ritrovo, decido di affrontarlo, cercando di sembrare più sicura di me. Mi avvicino all’uomo da cui dipende la mia vita economica (in crisi) e la mia carriera di attrice di successo (non ancora avviata), lui sta controllando dei documenti alla cassa e sembra non fare caso a me, annuncio la mia presenza schiarendomi la gola..

Mark alza il viso e mi guarda in silenzio aspettando che io parli, dalla sua espressione chiaramente seccata capisco che non mi darà neppure 2 minuti di pausa. Lui aggrotta la fronte vedendomi muta “Non ti pago per non far niente!! Con tutti i ritardi che fai e le pause che ti prendi dovrei detrarre dal tuo stipendio almeno una giornata intera di lavoro.”

Io acconsento senza replicare. Non voglio perdermi l’unico lavoro che ho trovato e che mi permette di sopravvivere in questa stramaledetta città.

Quindi addio caffè!! Mi arrendo all’evidenza di morire di fame e sto per tornarmene al lavoro col capo chino e rassegnato... Quando lui mi richiama improvvisamente..

Io tremo per la paura.. Il mondo mi cade addosso, non ce la faccio a reggere il suo pesante peso.

‘Adesso mi licenzia, adesso mi licenzia!!!’ continua a dire una vocina nel mio cervello. ‘Addio lavoro, addio carriera, addio LA, addio..’

“Potresti andare al bar all’angolo a prendermi un caffè??!” mi fa lui.

Io sussulto. La sua domanda mi ha lasciata così interdetta che per un lungo minuto me ne sto ferma immobile con la bocca e gli occhi spalancati e resto a fissarlo come se mi trovassi di fronte ad un alieno. Forse mi sono immaginata tutto??? La fame mi sta facendo avere le allucinazioni.

“Allora???” mi richiama Mark che sta ancora aspettando una risposta da parte mia.

Io mi accorgo che non sa scherzando e che non me lo sono immaginato. Con un sorriso trionfante annuisco con il capo e volo fuori verso la mia tanto sospirata meta.

Vado al bar dell’angolo dove sono solita fare colazione la mattina quando sono in anticipo (l’ho già detto che è successo solo 2 volte??) o quando Mark mi da una pausa (tutte le altre volte).

Ordino per me un cappuccino e una pasta alla crema, e per Mark il suo caffè, poi torno in negozio più allegramente. Quando Mark mi vede arrivare mi regala un sorriso finto di gratitudine e si prende il suo caffè.

Io mi rilasso sullo sgabello vicino la cassa gustandomi l’azione benefica della caffeina calda che entra in circolo nelle vene e che mi riattiva il sistema celebrare e motorio. Il cornetto è così soffice che mi si scioglie in bocca, tanto che quando lo finisco ho ancora più fame.

Mark attacca a parlare.. e parla, parla.. (inizia con la solita tiritera sulla devozione al proprio lavoro che ho già sentito mille volte) mentre io mi eclisso completamente col cappuccino in mano e un sorriso ebete sul viso facendo finta di ascoltare e annuendo di tanto in tanto.. Sogno di essere Julia Roberts e sto su di uno yacht con Richard Gere a bere Piňa colada (Sarà un po’ presto per bere Piňa colada??! Chi se ne frega!!!) ..Richard mi guarda negli occhi e si avvicina..

Oddio vuole baciarmi!!!! Io mi inumidisco le labbra con fare sexy ed aspetto il mio momento magico che ricorderò per tutta la vita. Sono così emozionata che per l’eccitazione barcollo e..

..E mi verso il cappuccino addosso.

“Oh, no!!Accidenti!?” Ma vaffan..!!!!! Il mio vestito per il provino è rovinato. L’unico vestito decente che avevo nell’armadio. Sono spacciata!!!!!

Mark scoppia a ridere, io freno un istinto omicida e cerco di pulire con un tovagliolo il danno oramai fatto dal caffè.

La devo smettere di sognare ad occhi aperti!! Ecco cosa succede quando mi lascio prendere troppo la mano.

“Potresti dire che un ubriaco ti ha vomitato in metropolitana!!” fa lui. Si vede che si sta divertendo un mondo di fronte alle mie disgrazie.

“Grazie!” gli dico io sarcastica. Se esiste un corso di specializzazione per far sentire un dipendente un verme, lui avrebbe sicuramente la laurea ad honorem.

 

Io voglio solo che la mia vita smettesse di essere un’interminabile catena di eventi disastrosi.

Voglio la mia grande occasione: quella che ti fa gridare “Terra!!!!!”; quella che ti fa sospirare di sollievo nel sentirti dire “Non sei stata nominata!”; quella che ti fa dire “Sono salva!!”.

Cerco di ricordarmi qualche frase da film per tirarmi su di morale tipo “Domani è un altro giorno!” e “Ricordati che devi morire!!” ma non funzione un granché.

Pensate che sia patetica!!!!??? Io sì.

Pensate che sia disperata???!!! Io sì.

In teoria la mia giornata è questa: 9.00 apertura (diciamo 9.10!), riordinare i libri nuovi, sistemare quelli vecchi che la gente sfoglia e poi sbaglia a mettere a posto, servire i clienti con gentilezza e sempre sorridendo anche quando un cliente ti chiede se si vendono le carte geografiche (qui non ce ne sono perché è una libreria e non un punto informazione. Ma insomma, certa gente non sa leggere neppure l’insegna del negozio??!!!), cercare di vivacizzare la noia mortale quando nessuno si va vivo, 11.30 solito habitué che chiede se è uscito il nuovo libro di Laurell Hamilton (dovrebbe arrivare a giorni ‘Cerulean Sins’, Lo so perché ne sono dipendente anche io e non vedo l’ora di leggere le nuove avventure di Anita Blake. Sarò fissato coi vampiri?? Probabile!!), 13.00 pausa pranzo e chiusura, 15.00 riapertura pomeridiana, stessa storia monotona della mattina (tranne il tizio che cerca i libri della Hamilton), 19.30 chiusura definitiva.

Alle 20.00 arrivo a casa morta e sepolta dalla stanchezza.

Adesso capite la mia depressione?!!

 

Arriva l’ora della chiusura pomeridiana e io devo ancora chiedere a Mark se mi lascia il pomeriggio libero perché alle 18.00 devo andare a fare il provino. Stamattina avevo intenzione di uscire solo un po’ prima ma visto che mi sono sporcata il vestito devo tornare a casa per cambiarmi per l’ennesima volta.

Ormai mi sono decisa.. Vado da Mark con la faccia tosta e glielo dico senza tanti giri di parole. Lui sembra divertito dalla mia sfrontatezza e pensa che lo stia prendendo in giro. Io mi faccio più piccola e lo prego di farmi questo ultimo favore, sottolineando la parola ‘ultimo’.

Lui sbuffa ma poi acconsente alla mia umile richiesta strappandomi la promessa che è veramente l’ultima volta che mi concede un piacere del genere.

Per poco non mi metto a saltellare per la contentezza.

 

Quando sono di nuovo a casa mi faccio un panino al formaggio (unico ingrediente che ho nel frigo) e me lo mangio velocemente.

Cerco nell’armadio l’alternativa al vestito ma non la trovo. Quindi non mi tocca che lavare la macchia e sperare che vada via. Solo dopo molti tentativi (sapone, spugna e olio di gomito!) riesco a farla sparire, l’unico inconveniente è che ora il vestito è bagnato nel mezzo. Prendo il phon e cerco di asciugare alla meno peggio. È ancora un po’ umido quando me lo rimetto ma almeno è pulito.

Sono le 17.00

Manca ancora un’ora all’appuntamento con il regista e quindi posso fare una comoda passeggiatina fino al luogo fatidico.

Mentre sono sulla strada mi metto a fissare le vetrine dei negozi come faccio di solito sognando ad occhi aperti. Domani a quest’ora potrò permettermi di comprare tutto quello che voglio! (Speriamo…)

Noto che sono già le 17.30 e mi accingo a cercare il numero civico corrispondente che c’è sul bigliettino da visita. Non è molto lontano e quindi probabilmente arriverò in anticipo. Farò già un’ottima impressione!

 

Mi ritrovo in un vicoletto squallido in una strada senza uscita. Ci dev’essere un errore!!!! Non può essere qui!

A passo lento mi avvicino alla porta di un garage sgangherato e busso con un po’ di esitazione. Forse ho sbagliato strada!!

Mi apre un omone altro, grosso e pelato con degli occhiali da sole. “Desidera?”

Sono un po’ timorosa ma mi faccio coraggio “Io cercavo il Signor Adams. Ma mi sa che ho sbagliato posto.”

Il tizio pelato mi squadra dalla testa ai piedi con un’espressione di approvazione in volto. Il suo sorrisetto lusinghiero mi disgusta.

Ma come si permettere! Mi sta spogliando con gli occhi questo brutto ceffo.

Sto per dirgliene quattro quando lui mi parla di nuovo.. “Lei è una nuova attrice??”

Il mio cuore ha un fremito di eccitazione. Mi ha chiamata ‘attrice’! Allora non mi sono sbagliata!!! “Sì” rispondo orgogliosa.

“Entri pure.” E mi fa spazio per farmi passare.

Adesso capisco perché questo omone mi ha fatto la radiografia. E’ una specie di prova prima del vero provino. Ed io l’ho superata egregiamente.

Non so se alla fine sono riuscita a scambiare la mia vita con quella di Jennifer Aniston ma penso che non si offenderà se per un po’ prendo in prestito la sua.

Entro nella stanza-garage e mi accorgo che il mio non è stato sbaglio, ma un colossale errore.. I miei occhi sono spalancati, la mia bocca aperta rivela il mio totale stupore..

“Aspetti qui. Ora vado a chiamare il capo.” Mi dice il tizio pelato.

Cerco di non sembrare troppo intimidita dall’ambiente in cui mi trovo e che non mi appartiene, ma non ci riesco. Mi guardo intorno cercando di convincermi che a volte le apparenze possono ingannare. Forse non è come sembra..

Ecco che Jennifer Aniston si è ripresa la sua vita. Stronza!!

Il guaio è che nello scambio devo aver confuso la mia vita con quella di una Porno Star!!

Ebbene sì. Ormai non ci sono più dubbi: Sono su un set di film hard. Altrimenti come potrei giustificare il grande letto a baldacchino con lenzuola rosso sangue, cuscini, pizzi e merletti ovunque, le lampade ad olio (finte) sulle pareti, i tappeti, l’atmosfera calda e sensuale??!!!

Oddio, sto per vomitare!!! Devo andarmene subito da qui.. prima che venga qualcuno e mi si chieda di spogliarmi.

Mi affretto ad andare alla porta e faccio appena in tempo a darmela a gambe. Quando sono arrivata all’angolo della strada, faccio un respiro profondo.

Sono salva!

Non sono morta, sono ancora viva!!!

Il mio inguaribile ottimismo mi ha portato a sognare troppo in grande ed ora mi ritrovo con un pugno di mosche in mano. (Che schifo!)

Chissà quando ci sarà un’altra occasione!!!

Sconsolata, non mi resta che tornarmene a casa, ma sono così giù che non ho voglia di rinchiudermi in quelle 4 mura.

Così penso di andare a bere qualcosina in un bar. Affogherò i miei dispiacere nell’alcool.

 

Quando mi siedo al bancone di un bar che ho trovato nelle vicinanze, sono tentata di ordinare ‘un whisky doppio senza ghiaccio’, poi però mi ricordo la promessa fatta a me stessa, che non avrei mai più bevuto in vita mia, così ordino una spremuta d’arancia.

Un po’ di vitamina C fa sempre bene.. Aggiogherò i miei dispiaceri nella spremuta.

Sono triste, abbattuta e depressa.

Ad un tratto un ragazzo molto carino si siede accanto a me ordinando un barbon. Lui si volta verso di me e mi sorride. Io ricambio il sorriso automaticamente.

Forse la giornata potrebbe migliorare!! Chissà magari è la mia anima gemella!!

Il tizio si presenta senza tante formalità. Si chiama Martin. Mi dà la mano e mi accorgo che è molto fredda.

Al chè sono perplessa.. lo guardo meglio.. Faccio un esame accurato dei suoi abiti (pantaloni marroni, camicia anni 60) e ne deduco che..

Sì, è un vampiro!

Che sfortuna!! Addio anima gemella!! Questo qua non c’è l’ha proprio un’anima!!!

Ma perché capitano tutte a me???!!

Lui si avvicina e io tremo ma non mi muovo per paura che una mia qualunque mossa possa indurlo a farmi fuori all’istante.

Non può uccidermi sotto gli occhi di molti testimoni dopotutto, vero??? O forse sì!!

“Sei molto bella. Ti va di farti un giro con me, all’aperto?” mi sussurra in un orecchio lui.

Nemmeno morta!! Vorrei rispondergli io. Ed ora che faccio?????!!!!

Niente panico! Niente panico!

Fingo di non essermi accorta di niente e rido quasi istericamente. Ripetere il mio mantra mi servirà per mantenere i nervi saldi, valutare le varie opzioni e pensare razionalmente alla prossima mossa. Cerco una via di fuga guardandomi introno e faccio mentalmente la lista delle possibilità e probabilità di salvezza..

Piano A: posso chiedere aiuto a qualcuno qui al bar. Magari c’è un poliziotto specializzato nella caccia ai vampiri.

- Mi volto a scrutare la folla con cura.. Nessuno sembrava farci caso a me, tutti i clienti del locale sono intenti a vivere la loro stupida e tranquilla vita. - Niente da fare!!!

Piano B: potrei essere così fortunata da trovare un paletto sotto il bancone o un pezzetto di legno appuntito nelle vicinanze.

- Come diavolo faccio a guardare sotto il bancone del bar senza dare nell’occhio?? Il bar è fatto interamente di ferro battuto, sedie e tavoli compresi. Nemmeno l’ombra di un pezzo di legno. - Fuori 2!!

Piano C: potrei ordinare con nonchalance una tazza di sangue (da buttare in faccio al vampiro che mi sta alitando sul collo) e sfamare così la sua sete.

- Non credo che in questo locale si servano certi ‘particolari’ cocktail! - Non va bene!

Piano D: pregare affinché un’eclisse solare scacci la luna e dalle finestre del bar un raggio di sole bruci il vampiro al mio fianco.

- Anche se ci fosse un’eclisse qui non ci sono finestre trasparenti, il locale è molto buio a causa di finestroni colorati. - Accidenti!!

Piano E: gridare.

- Sì ma.. e poi…???

Piano F: scappare.

- Ma dove…??

Piano G: gridare, scappare, riuscire a seminarlo.

- Tempo 2 secondi e lui mi ha già preso, morsa e prosciugata..

Sono morta!!!!

Anche se continuo ad elencare vari possibili piani fino alla Z nessun funzionerà.

Aiuto!!!!!

Panico!!! Panico!!!!!

Che cosa faccio?? Che cosa faccio???

Toc toc.. E’ permesso?? Non disturbo, vero?? Salve, ho una consegna da fare: dovrei lasciarle il suo cervello nuovo. Ecco, metta una firma qui.

Avanti nuovo cervello, lavora!! Deve pur esserci un modo di svignarmela, possibilmente viva!! Sono vissuta per anni a Sunnydale. Me ne sono successe di tutti i colori e me la sono sempre cavata.

Infatti vivendo a contatto con la Cacciatrice, ho imparato 2 cose importanti per sopravvivere:

1. E’ inutile lamentarsi sul latte versato!

2. Non mollare mai!

Solo sicura che anche questa volta ne uscirò viva e vittoriosa.

Dopotutto mi sono trovata in situazioni ben peggiori..

- durante l’esame di guida sono diventata improvvisamente cieca. (Vi lascio immaginare il seguito..)

- sono stata legata ed imbavagliata da una ragazza invisibile che voleva farmela pagare. (Buffy mi ha salvato.)

- sono stata rapita dai seguaci del maestro che volevano resuscitarlo. (Buffy mi ha salvato.)

- alcuni ragazzi volevano tagliarmi la testa per completare il loro Frankenstein. (Buffy mi ha salvato.)

- sono rimasta rinchiusa con Willow nello sgabuzzino delle scope del Liceo tutta la notte perché Spike e la sua banda di vampiri aveva assediato la scuola. (Immaginate la mia paura!!)

- sono stata incatenata al muro con Buffy per essere sacrificata ad un demone mezzo uomo mezzo serpente. (Buffy mi ha salvato.)

- sono stata attaccata da un demone fatto di vermi. (Che schifo! Mi sono entrati pure nella camicetta!)

- sono stata posseduta da un uovo-demone. (Odio non essere nel pieno delle mie facoltà mentali!)

- io e Xander siamo stati attaccati da un lupo mannaro mentre noi stavamo. (Fatevi gli affari vostri!!)

- sono stata attirata in una trappola la sera stessa in cui dovevo essere eletta reginetta dell’anno. (Buffy mi ha salvato.)

- sono sprofondata in una buca in una vecchia fabbrica e sono andata all’ospedale. (Xander, dopo che mi aveva tradito, mi ha salvato! Ed io dovrei pure ringraziarlo?? Stronzo!!)

- il sindaco si è trasformato in un serpente gigante il girono della consegna dei diplomi. (Ero proprio grosso e viscido!!)

Anche se la maggior parte delle volte c’era sempre Buffy pronta a salvarmi, questo non vuol dire che io non sia capace di salvarmi da sola.

Quindi non saltiamo subito a conclusioni affrettate! Deve pur esserci un modo per sopravvivere..

Poi mi viene in mente un’idea.. Che stupida! Perché non ci ho pensato prima?! Speriamo di essere convincente..

“Scusami, mi piacerebbe molto parlare con te ma il mio ragazzo verrà a momenti, quindi se non ti dispiace..”

Lui mi guarda con lo sguardo malandrino e mi dice “Non sono affatto geloso.”

La solita battuta ad effetto!!!!

Io rido ancora, sembro una pazza! In realtà sto per sclerale sul serio!!!

Lui si avvicina ancora di più a me e mi sfiora i capelli in una carezza, io cerco di rimanere immobile e non provare disgusto ma per poco non urlo ‘Toglimi le mani di dosso, brutto vampiro!!!’.

Deglutendo a fatica mi faccio coraggio e con una faccia seria lo guardo “Scusami, ma non sono interessata. Vorrei restare da sola.”

Con mia grande sorpresa lui la smette subito, alza le spalle e mi saluta educatamente, poi se ne va.

Forse è un vampiro gentiluomo??! Forse ha anche lui un anima come Angel???

Non importa.. Sono salva!!

Non sono morta, sono ancora viva!!

Mi affretto a pagare prima che il vampiro, che ora è sparito, ritorni all’attacco. Esco dal locale e respiro aria pura (più o meno!) ringraziando di poterlo ancora fare. Volto l’angolo e sussulto..

Non posso crederci!! Ma che cosa ho fatto di male per meritarmi questo????!!

Mi trovo davanti al vampiro di poco fa.

Accidenti!! Perché sono così sfortunata??!!!

Lui ha la sua maschera d’attacco e mi guarda con i suoi occhi gialli..

Panico! Panico!!

Si vede che ha fame perché dalla sua bocca esce della bava (che schifo!) Vuole farsi uno spuntino, e quello sarei io.

Non avrei mai pensato di morire in questo modo. Ho sempre immaginato la mia morte in un altro modo: io, vecchia e rugosa, sono distesa in un letto di una casa antica ma elegante, il mio maritino tutto arzillo che mi tiene la mano mentre le mie labbra sorridenti pronunciano le mie ultime parole “Io sarò sempre con te!!” (amo la scena di E.T. che saluta per l’ultima volta Elliot prima di partire sulla sua navicella spaziale!) ..un ultimo respiro e poi.. ‘The End’.

Una morte dolce e serena!! Ecco come dov’essere!!

Non voglio che io venga ricordata come ‘la ragazza che voleva fare l’attrice ma che ha trovato una morte sanguinosa e veloce in un vicolo squallido di LA’. Anche io ho la mia dignità.

Armata di tutto il mio coraggio mi appresto ad affrontare il mio avversario “Senti non ho tempo da perdere, quindi vediamo di fare in fretta.”

Lui ringhia e si avvicina di più a me come passo da predatore “Come vuoi!! E visto che sei molto carina ti prometto che sarà una cosa veloce ed indolore.”

Povero illuso, non sa con chi si è messo contro. Io non sono affatto pronta ad arrendermi a fare una brutta fine, quindi alzo il mento e lo sfido facendo la faccia la più minacciosa possibile “Lo vedremo!”

Le ultime parole famose!!

Con uno scatto veloce lui mi prende saldamente per le braccia e si accosta al mio collo con i suoi dentoni appuntiti..

In questo momento potrei sembrare spacciata e probabilmente lo sono.. Ma io so cosa fare..

Gli assesto un calcio nelle palle (scusate la parola!!) e lui mi molla immediatamente curvandosi in avanti e gemendo per il dolore.

Ah ah ah!!! Ben gli sta!!!

Senza aspettare oltre mi metto a correre a più non posso. I tacchi alti non sono il massimo per una corsa di velocità contro un vampiro incazzato ed affamato ma io ho il vantaggio di non aver ricevuto un calcio nelle parti basse.

Sento che lui è dietro di me e mi sta raggiungendo ma io ho deciso di non mollare. Questa è la mia vita e voglio che continui ad esserlo!

Non conosco questa zona della città, quindi non so neppure io dove sto andando. Svolto in un altro vicoletto periferico pregando di riuscire a trovare la strada principale.. ma mi accorgo troppo tardi che è senza uscita. Mi blocco immediatamente, il cuore batte all’impazzata, ho il fiato corto e il respiro affannato. Sono in trappola!

“Finalmente!” mi dice la voce calda del vampiro.

Scatto a voltarmi verso di lui, ora è ha pochi passi da me. Il mio modesto calcio non sembra avergli fatto troppo male.

“Ora riceverai la tua ricompensa.” Sa che non ho via di scampo e se la sta prendendo con comodo. Poco a poco si avvicina leccandosi le labbra sensualmente.

Crede davvero che mi arrenderò senza lottare ancora??!! Beh, si sbaglia di grosso!!

Vicino a me c’è il bidone della spazzatura.. Bene!! Con un sorriso fisso il vampiro e cerco di distrarlo con la mia aria sexy e lo provoco “Non vedo l’ora!”

Lui sembra incantato a fissare il mio collo nudo, come ipnotizzato..

Approfitto di questo momento per prendere il coperchio del bidone e scagliarglielo addosso, lo colpisco proprio in mezzo alla fronte. Che mira, ragazzi!!!!

Lui cade all’indietro svenuto ed io approfitto per sgusciare via.

Corro.. Corro..

Vicolo dopo vicolo, angolo dopo angolo.. Alla fine mi sembra di vedere le luci della strada principale..

Esulto. Ce l’ho quasi fatta!!! Manca poco...

Non sono morta, sono ancora..

Neppure il tempo di finire di pronunciare questa frase che mi scontro con qualcuno cadendo rovinosamente a terra.

Fantastico!!! Una conclusione magnifica per una giornata perfetta. Ci manca solo che mi sia scontrata con un altro vampiro!!! Sarebbe davvero il colmo!!!

Alzo gli occhi per incontrare quelli dello sconosciuto che ho avuto la sfortuna di incappare e..

La mia sorpresa è indescrivibile..

La vita, a volte, è davvero imprevedibile!!!

 

Life is unexpected!!!!

(La vita è imprevedibile!!)

 

POV Angel

 

Lei è ancora per terra e mi sta fissando con gli occhi sgranati..

Magari mi sto sbagliando e lei è solo una ragazza che le somiglia!

Riproviamo: “Cordelia??”

Anche lei sembra abbastanza sorpresa. “Angel????” ..poi la sua meraviglia si tramuta in preoccupazione ed infine in paura.. “O dovrei dire Angelus??!”

Con un sorriso confortante capisco che è lei e le dò una mano per aiutarla a rialzarsi “Tranquilla, sono Angel.”

Con un po’ di riluttanza lei afferra la mia mano e si solleva in piedi lisciandosi il vestito sgualcito “Oh, menomale!! Perché altrimenti la mia splendida giornata finirebbe davvero in bellezza.”

“Che ci fai qui?!” le chiedo subito incuriosito. Magari è in vacanza, mi rispondo da solo.

Lei mi guarda un po’ strano “E tu?”

“Io..” Che cosa le dovrei dire? ‘Niente, facevo un giro per la città parlando da solo con me stesso e facendo il punto della mia vita!’ Mi prenderebbe per matto, cosa che probabilmente potrei davvero essere! “Te l’ho chiesto prima io!” Oddio, che scusa patetica.. Sembro un bambino di 12 anni che fa lite con il compagno di banco.

“Mi sono trasferita qui.” mi dice lei semplicemente.

Che stupido avrei potuto dire lo stesso! “Anch’io.” Ok. Sono proprio da ricovero.

Menomale che lei sembra non farci caso alla mia stupidità, perché mi rivolge un sorriso radioso “Davvero??! Ma che coincidenza! Com’è piccolo il mondo!!!!!”

Sembra davvero felice di vedermi. Non l’avrei mai immaginato. Il suo entusiasmo è contagioso. Mi ritrovo a sorridere anche io abbozzando un sorriso timido e le pongo la domanda che avrei voluto farle appena l’ho riconosciuta “Dimmi una cosa: perché correvi poco fa??”

Improvvisamente come se si fosse appena ricordata di qualcosa, lei si volta verso il punto in cui è arrivata per assicurarsi che non ci sia nessuno, poi mi guarda “In realtà un idiota ha cercato di abbordarmi in un bar, solo che io mi sono accorta subito che era un vampiro così l’ho liquidato. Il bastardo però non si è arreso e ha aspettato che io uscissi dal locale per seguirmi. Io ho cominciato a correre per poi finire in una stradina senza uscita, così gli ho buttato il bidone della spazzatura addosso e sono scappata. Quel fesso è molto lento, probabilmente è un principiante, credo di averlo seminato.”

Non capita tutti i giorni ad una semplice ragazza di dover affrontare un vampiro e rimanere in vita! (in verità capita raramente che una ragazza da sola sfugga dalle grinfie di un vampiro.), dovrei essere impressionato dal suo racconto.. Ma non lo sono! Conosco la ragazza in questione è so per certo che lei sarebbe capacissima di badare a se stessa anche con solo una limetta per le unghie.

Vedendo che io le sto prestando attenzione lei prosegue.. “Insomma, dopotutto quello che mi è successo al liceo di Sunnydale, mi merito un po’ di pace, no? Io sono venuta fin qui per dire addio alla vita pazza che facevo lì. Voglio solo fare l’attrice e non l’ammazza vampiri e nemmeno voglio finire in pasto ad un vampiro imbecille che non è neppure capace di inseguire una giovane indifesa come me.”

Io annuisco al suo monologo pensando: Indifesa lei??? Ho qualche dubbio in proposito. Ma non la contraddico, mi limito ad annuire ed a mostrami sorpreso ed interessato alla sua storia.

“Ma mi sono sbagliata. Questa città è peggio che stare sulla bocca dell’Inferno. Chi ha detto che la Città degli Angeli è la culla di Hollywood dove i sogni diventano realtà??!! Ma quale culla!!! Non ci si può riposare 2 secondi in metropolitana che subito ci si ritrova senza portafoglio e senza mutande!”

Io spalanco gli occhi shockato.. Lei non ha le sue..

Deglutisco a fatica facendo finta di niente e riprendo a concentrarmi su quello che mi sta dicendo..

Comunque devo dire che è veramente portata per il teatro. Sembra di stare ad assistere alla tragedia di Amleto ‘Essere o non essere, questo è il problema..’

Agitando le mani per dare la giusta enfasi al suo racconto, lei continua a parlare ininterrottamente “..e poi sai quanto costa un affitto???!! E non sto parlando di una casa vera e propria, ma di un appartamento squallido abitato dai topi. Sono costretta a lavorare part-time in una libreria per una miseria di paga e solo per potermi comprare cibo e vestiti decenti. E poi devo pensare alla mia carriera, non posso rischiare di diventare brutta ed anoressica.”

Ma quanto chiacchiera questa ragazza!! Io cerco di sembrare affascinato alle sue vicende personali come se fosse davvero particolari e fuori dal comune. Lei di certo lo è!!!

 “..Così mi sono fatta coraggio e mi sono messa un vestito elegante e sono andata ad una festa.. Mi sono detta: ‘per sfondare nel mondo del cinema bisogna avere i contatti giusti!’ E così vado a questa festa, qui incontro un tipo che mi nota subito e mi dice di essere un regista dandomi il suo biglietto da visita. Io esulto pensando che sono stata davvero fortunata. Al primo colpo ho beccato il tipo giusto..”

Mi ci vuole un po’ prima di accorgermi che sono passati almeno 10 minuti e lei non ha mai smesso un attimo di parlare neppure per respirare. Ma lei non mi sembra particolarmente stanca..

 “..allora il giorno dopo mi presento a casa del tizio. All’inizio sono un po’ sorpresa vedendo che è un garage, ma poi mi sono detta: ‘Magari è solo l’entrata secondaria!’ E così mi armo di tutta la mia forza di volontà e faccio appello al mio coraggio e busso. Mi viene ad aprire un omone pelato che mi chiede chi diavolo sia. Io gli mostro il bigliettino da visita del tizio che pensavo fosse un regista e l’omone mi squadra dalla testa ai piedi e con un po’ di titubanza mi fa entrare.. Non l’avessi mai fatto!!!!! Mi guardo intorno con gli occhi spalancati e mi accorgo di essere davanti alla versione pornografica di Aladino! Così fuggo via..”

Mi viene da ridere e per poco non lo faccio davvero. Non voglio che pensi che la stia prendendo in giro. Vorrei poterla consolare, dicendole che a volte capita di trovarsi in simili situazioni imbarazzanti (anche se io non mi sono mai trovato su di un set di film hard! E sinceramente non ci tengo!).. ma lei ha già cambiato argomento.

Ora ha preso a raccontarmi come mai è finita a LA. Mi dice che i suoi genitori hanno perso tutti i soldi e lei si è decisa a non andare al College per cercare la fortuna come attrice.

Un po’ mi fa pena, povera Cordelia!!! Abbandonata da tutti in una città che non conosce e senza nessun amico.

La mia pietà dura un nano secondo..

Lei riattacca a parlare, questa volta dell’ultimo film che ha visto e di come ne sia rimasta colpita. Si tratta dell’ultimo di ‘Tomb raider’. Mi confessa che un giorno vorrebbe diventare come Angelina Jolie. Le piacciono molto i film d’azione ma è anche una patita di ‘Friends’ ed ammira Jennifer Aniston.

Poi passa allo shopping..

Chissà perché tutte le donne ne sono fissate! Insomma, si tratta solo di fare la spesa, in fin dei conti!

Mi dice del vestito che ha comprato in saldo perché era una vera occasione, le è costato un po’ ma ha dovuto solo rinunciare ad un pranzo ed ad una cena. Poi si lamenta dell’unghia che le si è spezzata mentre veniva inseguita dal vampiro di poco prima e che non può permettersi una manicure.

Improvvisamente si interrompe, un sospiro di sollievo esce dalle sue labbra rosse.

Tutt’ad un tratto.. silenzio..

Saranno passati 20 minuti da quando ho incontrato Cordelia ed ora che lei ha finalmente smesso di parlare, il silenzio che tanto cercavo mi incute timore. Il silenzio a volta sa essere così assordante!!

Se ne sta zitta a fissarsi le scarpe come se fosse imbarazzata per avermi svelato tutte le sue tragiche avventure a LA.

Magari aveva solo bisogno di sfogarsi con qualcuno che conoscesse??! Forse le mancano i suoi amici.. e il suo ragazzo!!? Chissà se sta ancora insieme a Xander?!! Mi ha detto che è in città da 3 settimane.. Quindi forse si sono lasciati.

Non che mi interessi.. Sono solo curioso.

L’attimo di tregua finisce subito perchè lei si rivolge a me “E Buffy come sta?”

A sentire il suo nome io sussulto. Il mio cuore seppur fermo da più di 200 anni ha un fremito. Perché fa ancora così male??!!

Cerco di assumere un’espressione neutrale, ma non sono bravo a recitare. “Sta bene.” le dico con voce triste.

Lei se ne accorge ed annuisce con sguardo comprensivo “Sai, ho sempre pensato che voi foste una bella coppia proprio come me e Xander. Ma la vita a volte riserva delle sorprese inattese.”

E non potrei non essere d’accordo con lei in questo momento! Vorrei poterle chiedere cosa è successo tra lei e Xander ma mi limito ad annuire con una scrollata di spalle. “Bisogna guardare avanti.”

Lei schiocca le dita allegramente “Esatto! E’ quello che mi dico sempre io. E’ inutile piangere sul latte versato. Stringiamo i denti ed affrontiamo la vita a testa alta.”

Io annuisco con decisione. Ha ragione!

“Ehi, non credevo di potermi trovare così bene a parlare con te.” Mi dice.

In effetti ha parlato solo lei. Però devo dire che mi sento più rilassato, è vero che non ci conosciamo molto ma mi sento a mio agio a stare con lei.

“Potremmo essere una bella coppia.” Mi fa ad un certo punto.

Addio relax!!! Per poco non mi fa strozzare con la saliva!! Vorrei urlarle un ‘che coooooooosaaaa????’ ma non voglio spaventarla. E allora mi limito a guardarla spiazzato come non mai.

 

Allora ricapitoliamo.. Cordelia mi ha appena detto che potremmo essere una bella coppia!!! Noi 2.. Insieme.. Noi 2.. noi..

Lei probabilmente si accorge della mia espressione sconvolta ed allora aggiunge “Non intendevo coppia-coppia!”

Ah! Adesso sì che mi è più chiaro il suo punto di vista..

“Intendevo una coppia di amici.” Precisa vedendo la mia faccia ancora titubante.

Aaahhh!!!! Adesso sì che ho capito!

Io le donne non le capirò mai!!! Perché sono così contorte??!

Per fortuna, mi sento meglio.. Mi ha tolto un gran poso sopra lo stomaco. Odio doverlo ammettere, ma se lei avesse insistito con il fatto della coppia io sarei stato costretto a respingerla. Non che non sia una bella ragazza ma non sono pronto per un relazione con un'altra donna.

Il mio pensiero torna a Buffy.. In questo periodo mi sono convinto che non era destino. Non era scritto nelle stelle. (Accidenti! E’ tutta colpa di Dru, quella pazza maniaca di costellazioni e stelle mi ha fatto una cattiva influenza.) Ma non posso fare a meno di pensare a lei.

Dimenticarsi di una persona che hai amato profondamente è come lasciare una conchiglia sulla sabbia. Le onde la portano via ma nel mare ci sarà sempre.

Buffy resterà sempre nel mio cuore. Una parte di me continuerà ad amarla. Lei è stata l’amore della mia vita e sempre lo sarà. Ma so anche che non potrò mai stare con lei. Per questo, come ha detto poco fa Cordelia, devo andare avanti.

“Dopotutto abbiamo un legame io e te. Siamo simili.” Mi dice lei facendomi ritornare con i piedi per terra.

A questo punto sono curioso di sapere in cosa siamo simili io e lei. Alzò le sopracciglia e la fisso “Simili???” No. Non credo. Io sono un uomo e lei è una donna, per di più io sono un vampiro e lei è un’umana. Dov’è che siamo simili?!!

Lei sbuffa “Intendevo che condividiamo lo stesso segreto.”

Io sono perplesso. Non capisco a cosa si stia riferendo. Ma se non ho aperto bocca per tutta la sera!! Non le ho rivelato nessun segreto. “Quale segreto?”

Si avvicina a me, al che io penso che voglia baciarmi ma non mi ritraggo, lei però si limita a fissarmi negli occhi “Tu sei un vampiro.” mi sussurra.

Io resto fermo incerto. Non è mica una novità per me. Io so chi sono. “Lo so.”

“E anche io.” mi conferma lei ancora sussurrando.

Ma perché sussurra???!! Rifletto su quello che mi ha appena detto e spalanco gli occhi, poi senza sapere il motivo mi ritrovo a sussurrare anche io “Tu sei un vampiro?!” le chiedo sorpreso. Possibile che non me ne sia accorto prima???!

Lei sospira con rassegnazione “No. Io so che tu sei un vampiro.”

Beh, so anche questo. Dopotutto lei mi conosce da tempo. “Lo so.” mi sembra di essere diventato un disco rotto. Ma dov’è la novità?? E Qual è questo segreto??!!

“Appunto!” fa lei.

Io però non capisco ancora niente “Appunto cosa?”

“Io so il tuo segreto.” sembra si stia spazientendo.

Ma che colpa ne ho io se lei è così enigmatica!!!?? “Cordelia ma di che stai parlando?” Io non ne ho idea.

Lei si stufa e sventola la mano “Lascia perdere..”

Restiamo in silenzio tutti e 2 a guardarci intorno ed a lanciarci occhiate di sfuggita come 2 perfetti idioti. Nessuno dei 2 sa cosa dire e nessuno dei 2 sa cosa fare. Adesso siamo imbarazzati. Chissà perché?!!!!!!!!

In verità non ci conosciamo bene, è vero che lei era amica di Buffy e che qualche volta mi è capitato di parlare con lei al Bronze, ma in fin dei conti non abbiamo nulla in comune.

Ad un certo punto mi fa una domanda strana “Tu balli?”

“In che senso?” faccio io.

Lei mi guarda impietosita “Nel senso se sai ballare. Che ne so.. per esempio il tango.”

L’ultima volta che sono stato su una pista da ballo è stato con Buffy.. Il ricordo di noi due mentre balliamo è un dolce lenitivo per la mia anima intrinseca di sangue. Mi riscalda il cuore e mi allevia un po’ le mie pene. Anche se non dovrebbe essere così. Non posso e non voglio dimenticare tutti i momenti più belli che abbiamo passato insieme.

Ripenso alla domanda sul tango che mi ha fatto Cordelia “No. Al massimo so fare la ‘Macarena’.” le dico cercando di scherzarci su per non passare per il patetico vampiro che in 200 anni non ha neppure imparato a ballare.

Lei scoppia a ridere, ma non mi sta prendendo in giro perchè la sua risata è cristallina e spontanea. Così mi unisco anche io alle sue risate e mi rilasso.

“Allora stasera ti porto ad una festa.” mi dice alla fine.

“Ma..”

Non mi dà neppure il tempo di ribattere che prede subito la parola.. “Niente ma. Non accetto un rifiuto. Dobbiamo andare avanti, giusto? Quindi io e te stasera ci immergeremo completamente nella nostra nuova vita assieme.” Mi prende sotto braccio e ci incamminiamo.

Ma dove stiamo andando??

Io penso che è assurdo. Io e lei.. siamo totalmente differenti.

E non ditemi che ‘gli opposti si attraggono’ perché io non ci ho mai creduto.

Mentre camminiamo chissà per dove, lei mi spiega le proprietà salutari del tango. Poi riprende a parlare di sè.. E questa volta incomincia proprio dall’inizio..

Mi parla della sua infanzia, del suo cane Fufy morto sotto un camion, del divorzio dei suoi genitori, del padre che aveva perso tutti i soldi, mi dice perfino quando è stata la prima volta che ha imparato ad andare sulla bici, poi mi parla del liceo, di come ha conosciuto Buffy, Willow e Xander, mi parla di Anya l’ex-demone della vendetta, di Harmony una sua amica, di come è finita tra lei e Xander..

Ma come ha fatto quell’idiota a lasciare una come lei??!! Insomma: è carina, simpatica, ha una bella parlantina.. dopotutto vuole fare teatro quindi è comprensibile, e poi il suo discorso non fa una piega.

Più passo il tempo in suo compagnia più mi rendo conto che l’avevo sottovalutata. Scommetto che avrà successo.. è un’attrice nata!! Ha davvero del talento.

Mi sembra quasi di conoscerla da sempre e io sono molto impressionato sulla sua capacità di mettere a proprio agio chiunque, perfino uno timido come me.

Mi ritrovo a pensare che non è poi così assurdo, io e lei potremmo diventare amici.

Così mi sciolgo un po’ e con mia grande sorpresa le racconto del perché io e Buffy ci siamo lasciati. E’ la prima volta che ne parlo ad anima viva (nel vero senso della parola) e devo dire che è molto confortante sapere che c’è qualcuno che mi comprende.

Cordelia si dimostra molto comprensiva e mi dice di capire perfettamente il mio punto di vista.

Poi le dico che non siamo gli unici che si sono trasferiti nella grande metropoli. C’è anche Wesley con la sua nuova ragazza italiana. Si chiama Monica ma lui la chiama amorevolmente ‘Princes of the Univers’.

Cordelia sembra impressionata nel sapere che l’Osservatore vecchio stampo, che era una volta Wes, non c’è più. Ed è pure curiosa di conoscere la sua ragazza.

Mi soffermo a precisare che la gente qui a LA è pazza. Le racconto della ragazza che ho incontrato ieri per strada che mi è quasi saltata addosso per dirmi che mi trova sexy. Mi ha detto, che se voglio, io potrei essere il suo ‘fragolino’ e lei sarà la mia Srawberry. Mi ha dato pure il suo numero di telefono.

Cordelia scoppia a ridere e io insieme a lei.

Mi vergogno ad ammetterlo perfino con me stesso ma ci avevo fatto un pensierino su quella ragazza.. Non era per niente male!

Con Buffy non ha funzionato, ma chi l’ha detto che io non posso essere felice con qualcun altro??!!

Ora so dell'esistenza della mia maledizione e posso controllarla.

E poi come ha detto Cordelia: ‘Bisogna andare avanti’. Ed io sono più che deciso a farlo.

 

Sono giunto alla mia conclusione: la vita è un dono prezioso che non va sprecato.

Non fate come ho fatto io.. Io pensavo che la mia vita da mortale fosse insignificante e non ho fatto niente per cambiare in meglio. Non ho avuto il coraggio necessario per affrontare i miei problemi. Mi sono arreso subito senza tentare. E alla prima occasione ho barattato la mia anima per l’eternità.

Ne è valsa la pena rinunciare all’anima per la vita eterna??

Se solo potessi tornare indietro a quella sera in cui mi è stata data la possibilità di scegliere.. La mia decisione sarebbe diversa, probabilmente.

L’anima è una parte di te.

Se ti strappano il cuore, si muore.

Se ti strappano l’anima, non si muore.. ma si smette di esistere come essere umano.

Forse sarei rimasto ugualmente un nulla facente, forse sarei diventato un criminale lo stesso. Ma questo non potrò mai saperlo.

Certo, non si può vivere di “se” e di “forse”.. Né si può tornare indietro. Bisogna solo guardare avanti ed imparare dai propri errori.

Tutto quello che mi è successo mi è servito per riflettere.

Non sono morto, ma non sono neppure vivo!

L’importante però è che sono qui a parlare con voi, per testimoniare sulla mia lunga esistenza, per portare un po’ di quella saggezza che durante il mio cammino ha racimolato.

So che la strada verso la redenzione è ancora lunga ma almeno è quella giusta.

Ah, un'altra cosa..

Se vi rendete conto che il fosso è troppo grande e che non ce la farete mai da soli a superare l’ostacolo, allora non c’è problema..

Fatevi aiutare.

Chiedere una mano in prestito non vuol dire mollare o essere incapaci.

Gli amici servono a questo. Nel momento del bisogno!!!

Vivere la vita da soli è un conto. Ma vivere la propria vita con degli amici, è tutta un’altra vita!!!!!!

 

The true sense of life

(Il vero senso della vita)

 

Pov Angel

 

La mia vita a LA procede bene.

Da quando è arrivata Cordelia sono cambiate un sacco di cose. Lei si sta dimostrando una vera amica. Dice di non aver ancora rinunciato a diventare un’attrice, che arriverà presto la sua occasione e lei la prenderà al volo, ma io so che la sua visione del mondo è cambiata radicalmente. Non pensa più alla moda e al successo economico, è sempre pronta ad aiutare chiunque senza remore.

Doyle è il pezzo forte del gruppo, le sue visioni ci permettono di correre in tempo a salvare gli innocenti che incappano tra le fauci del nemico.

Poi c’è anche Wesley, l’ex Osservatore di Buffy che si è licenziato dal Consiglio e si è unito alla nostra squadra. Lui è il cervellone del gruppo, anche se lui preferisce definirsi ‘colui che ha il potere supremo dei libri’. La sua ragazza Monica è una tipa ‘tosta’, nel vero senso della parola. E’ in grado perfino di mettere in riga tutti noi. Ma è anche molto dolce. Lei e Cordelia sono diventate ottime amiche.

 

Qualche giorno fa è venuto a farci visita il mio ‘caro e vecchio amico’ Spike. Voleva la gemma di Amarra. Questo particolare anello è in grado di rendere immune qualunque vampiro lo indossi sia dal sole che dai paletti nel cuore.. Praticamente rende immortali.

Buffy l’aveva prima sottratto a Spike e poi me l’ha mandato tramite Oz.

Spike però non si è arreso ed è venuto fin qui, a LA, a rompere le scatole anche a noi. Io avevo nascosto la gemma e lui mi ha rapito e mi ha fatto torturare da un vampiro specializzato, affinché gli rivelassi dove fosse l’anello. Fortunatamente sono arrivati i rinforzi e i miei amici mi hanno salvato dopo aver sconfitto Spike. Sfortunatamente però abbiamo perso di vista l’anello che era stato preso dal vampiro torturatore. Siamo arrivati appena in tempo per fermalo dal fare una strage di bambini.

Io sono stato tentato di tenere l’anello per me.. il calore del sole sulla pelle, una sensazione che non provavo da troppo tempo, rivedere dopo 200 anni il tramonto, è stato qualcosa di indescrivibile per un vampiro vecchio come me.

Alla fine però ho deciso di distruggere la gemma.

E' vero che potrei avere un debole per il lato triste della vita, è vero che potrei dire che il mio periodo di auto punizione non è ancora finito, è vero che potrei far pensare che sto facendo la vittima, che quest'anello sarebbe stata una liberazione, ciò che aspettavo da tanto tempo..

Ma non è così. Durante il giorno il mondo è organizzato a combattere il crimine, è dopo il tramonto che il male dà il meglio di sè.

Se avessi tenuto l'anello avrei finito per dimenticarlo.

Sarebbe stato anche inutile conservarlo. Se fosse finito di nuovo nelle mani sbagliate sarebbe potuto succedere qualcosa di ancora più pericoloso.

Quindi distruggerlo è stata la scelta giusta. Non ne sono pentito. Ho avuto la mia razione di sole, anche se effettivamente è durata poco, ed ora posso tornare ad essere me.. Tornare alla mia missione..

 

Pov Cordelia

 

Oggi è un altro giorno!

Apro gli occhi prima che la sveglia suoni e rimango a fissare il soffitto per 10 minuti pensando a tutto quello che è successo ultimamente.

La prima sensazione che mi pervade è pace totale. Mi sento libera e felice, finalmente posso dire di sentirmi completa ed in armonia con l’universo.

Di solito quando formulo un pensiero simile si verificano catastrofi ma mi è successo già di tutto. Che altro può accadere??!!! Beh, non sfidiamo troppo la sorte.

Prima ero un’adolescente viziata, superficiale e interessata solo ai soldi e ai ragazzi. Pensavo che per avere successo nella vita bastassero dei bei vestiti e un bel viso. Desideravo solo inseguire e realizzare il mio sogno: volevo recitare e diventare un’attrice.

Quando sono arrivata a LA ridotta in povertà, il mondo intero mi è crollato addosso.

Allora ce l’ho messa tutta per ritornare in carreggiata. Ero decisa a fare del mio meglio per raggiungere il mio scopo, quello che credevo fosse il mio sogno nel cassetto.

Ma mi sono sbagliata. Le cose non sono andate esattamente come avrei voluto all’inizio.

L’incontro con Angel mi ha aperto gli occhi. Lui mi ha fatto vedere la realtà delle cose, mi ha offerto un’altra possibilità e io l’ho presa al volo. Credo che questa sia stata l’occasione che ho sempre cercato. Ho scoperto la mia vera vocazione, se così si può dire.

Sono cambiata.

La gente più sfortunata di me (ebbene sì, c’è chi sta peggio di me!) ha bisogno d’aiuto ed io voglio poter fare qualcosa di utile nella vita invece di pensare solo a me stessa.

Ora lotto al fianco di Angel perché credo in quello che faccio.

La vicinanza di Doyle mi sta aiutando molto, lui mi sta facendo riscoprire il vero senso della vita. E’ un buon amico anche se credo che abbia una cotta segreta per me. Anche a me lui piace, molto. Però lui ancora non ha fatto nessuna mossa in proposito. Se dovesse farsi avanti non penso di poter rifiutare le sue attenzioni anche se è un mezzo demone.

La rivelazione che mi ha lasciato spiazzata del tutto è stata: Wesley. Lui non è più la persona che avevo conosciuto tempo fa, quando stavo a Sunnydale. E’ cambiato, in meglio direi. Credo che il merito sia tutto di Monica, la sua Princes. Io e lei siamo subito diventate buone amiche. Viene dall’Italia e mi ha promesso che un girono mi porterà a visitare la sua città.. con Wes, è chiaro! Quei 2 sono innamoratissimi, lui l’adora e lei ogni volta che lo guarda i suoi occhi si illuminano.

Che bello!! Anche io voglio avere una storia d’amore come la loro.

Posso finalmente dire che la mia vita ha preso la strada giusta.

 

Welcome to my life

-Simple plan-

(Benvenuti nella mia vita)

Pov Maggie

Eccola là.. Los Angeles. La città degli Angeli.
Bel nome!!

Com’è strana la vita!!
Il mio sogno iniziale era quello di fare semplicemente l’Osservatrice. La mia gavetta è stata piuttosto lunga. Nessuno mi ha mai assegnato un compito in particolare, tutti mi dicevano che é troppo pericoloso per me che sono una donna piccola e minuta. Come se non lo sapessi!!! Così continuavo a fare da segretaria relegata allo studio di manuali e libri polverosi.. Che noia!!
E poi non è vero che sono indifesa.. Ho fatto per anni Karate e Kick Boxing. Ora so badare a me stessa.
Sessisti e maschilisti!!!
Ma insomma.. avete mai visto la Cacciatrice? Lei è alta quanto me.
Comunque, ormai è fatta!! Chi l’avrebbe mai detto che un giorno sarei diventata una giornalista??!!!! Mi piace molto poter fare qualcosa di utile e di attivo finalmente. Ne avevo abbastanza di strare rinchiusa tra 4 mura.
Io però non sono una semplice giornalista, più che altro non nel vero senso della parola. Infatti sono stata scelta dal Consiglio degli Osservatori per fare da inviata speciale e riportare le mie impressioni sulla vita della Cacciatrice in vigore, colei che ha cambiato la storia del mondo più di una volta, e fare il punto della situazione. Più che controllo, si tratta di scrivere un resoconto dettagliato su tutta la sua vita. In teoria è quello che dovrebbe fare un qualunque Osservatore che tiene d’occhio la propria Cacciatrice; ma quella attuale, Buffy è il suo nome, ha deciso di non seguire più le regole del Consiglio e si è rifiutata di tenerlo in considerazione per qualunque sua scelta. Devo dire che quella ragazza ha la stoffa per essere un ottimo capo.
Vengo proprio ora da Sunnydale, lì in questo momento è un vero inferno.. C’è una lotta all’ultima pallottola tra un esercito di militari schizzati, che hanno il pallino di catturare i mostri e i vampiri e fare degli esperimenti, e la Cacciatrice che cerca di riparare al meglio i danni fatti dai soldatini.
All’inizio Buffy non è stata per nulla ospitale, visto che aveva ben altro a cui pensare..
Invece il suo Osservatore, Giles, si è dimostrato molto utile e si è prestato alla mia, chiamiamola così, intervista. Ho parlato anche con gli amici della Cacciatrice e loro si sono offerti volontari per elogiare le virtù della loro Buffy.

LA sembra più tranquilla. Ma si sa che le apparenze a volte ingannano. Meglio tenere sempre gli occhi aperti.
Chissà come sarà contenta di vedermi la mia cuginetta preferita!!! L’ultima volta che l’ho sentita al telefono mi ha detto euforica che si era innamorata, senza precisarmi di chi però.. Dovrei essere preoccupata visto che la sua è una mania quella di innamorarsi sempre di uomini sbagliati. Fortuna che ora sono qui, così potrò controllare di persona in che cosa si è invischiata. Lei è stata entusiasta nel venire a sapere che presto sarei passata a farle una visitina. Speriamo mi faccia conoscere il suo famoso ‘moroso’.
La mia è un’ossessione, è vero. La mia amica Carol me lo ripete sempre, la devo smettere di ficcare il naso nella vita altrui. Ma la mia non è curiosità, è solo semplice preoccupazione.
Purtroppo conosco il male, in tutte le sue forme, e non voglio vedere soffrire le persone che amo, sapendo che ora potrei impedirlo in un modo o nell’altro. Non permetterò più a nessuno di toccare i miei cari. Non più. (Ma questa è un’altra storia.)

“Io avrei preferito starmene ancora un po’ a Sunnyhell.” mi dice ad un certo punto Carol sbuffando e fissando fuori dal finestrino della mia macchina. Mi sta tenendo il muso e non sembra molto propensa a cambiare idea.
Adesso la chiama pure lei ‘Sunnyhell’? Povera me!!
Abbiamo appena varcato il confine e siamo entrate nell’area geografica che appartiene a LA. Ma è da quando siamo partite che la mia amica non la smette di lamentarsi. Lei non era d’accordo nello spostarci in questa città. Diceva che non aveva senso, che saremmo dovute restare sulla bocca dell’Inferno per fare un resoconto dettagliato sulla vita della Cacciatrice e sulle sue strategie di guerra.
E ora tocca a ma farla ragionare “Se non te ne fossi accorta, c’era un’apocalisse in atto!! Anche se dubito che tu ti sia soffermata a guardarti intorno intenta com’eri a sbavare per quel vampiro..”
Lei si volta a fissarmi storto, sembra indispettita dalla mia accusa e mi fa una smorfia “Non stavo sbavando. E poi anche a te piaceva.”
E non posso certo negarlo.. Chi potrebbe rimanere immune al fascino dark del più sexy vampiro che abbia mai visto??!! “Questo non cambia il fatto che abbiamo altre priorità.”
“Sì ma..”
Com’è estenuante!! Devo ricordarle chi sono??!! “Nessun ma. Restiamo qui, punto e basta. Abbiamo un’intervista da fare. Sono io il capo e non si discute.”
Lei alza gli occhi al cielo, non è rimasta per nulla intimorita dal mio ammonimento “Va bene ‘capo’.” Mi fa con una vocina strana tra il ridacchiare e il rassegnato.
Lo so che mi sta sfottendo visto che raramente le ricordo la mia superiorità. E quando lo faccio lei si diverte un mondo a prendermi in giro. Prima di tutto siamo amiche e secondo colleghe, anche se io sono nel Consiglio un po’ prima di lei, ho più esperienza. Andiamo per la maggior parte del tempo d’accordo ma per nostra sfortuna ci piacciono gli stessi ragazzi, o vampiri in questo caso. Per adesso non ci è mai capitato di prenderci a botte su ‘chi ha visto per primo chi’ e speriamo di non doverlo mai sperimentare. Il mio cuore appartiene già a una persona e fortunatamente Carol non l’ha mai vista. Non perché non mi fida di lei, Carol è leale e rispettosa come amica e ci tengo a presentarglielo visto che lei è la sola famiglia che mi è rimasta. Il problema è che è di lui che ho ancora qualche dubbio, ci conosciamo da così poco. Non so se è una storia seria e ci sto andando con i piedi di piombo proprio per non restare delusa.
Il mio Fabien.. Al solo pensiero mi si scalda il cuore. Non so se sono innamorata, ma lui mi piace molto.
Comunque Carol sembra non voler mollare la presa tanto facilmente “Sono sicura che il musone sarà noioso come una lampada.”
Io scuoto la testa sorridendo “L’influenza che ha avuto su di te Spike è impressionante. Parli come lui adesso??!!”
Lei sospira facendo gli occhi a cuoricino “Che cosa posso dirti, amica mia! ‘Sono sempre stata cattiva!!’ Se solo lui non avesse avuto un chip mi sarei lasciata mordere molto felicemente.”
Questa ragazza mi preoccupa!! E’ meglio ricordagli con chi ha a che fare “Se lui non avesse avuto il chip tu saresti morta, ed io insieme a te.” Ma non è così semplice convincerla, la conosco troppo bene per sapere che oramai è cotta a puntino. Il problema è che stiamo parlando di un vampiro assassino che ha portato morte e distruzione per mezzo mondo ed ora ha un chip nella testa che gli impedisce d fare del male agli umani, e non di un comune mortale col il più bel didietro che abbia mai ammirato.
Ma Carol, da buon amica, cerca di portami con sé sulla strada della perdizione “Andiamo, non dirmi che l’idea di diventare la childe di Spike non ti ha allettato neppure per un momento??!” la sua espressione sorniona che vedo attraverso la coda dell’occhio non mi lascia via scampo.
Beccata!! “Non nego di averci fatto un pensierino.” ammetto mio malgrado alla fine. Non le si può nascondere niente. Lei sta per esultare di fronte alla mia confessione, per questo mi affretto a precisare “Anche se per il momento mi preferisco viva, non smanio certo dalla voglia di diventare un vampiro in futuro.”
Lei alza le sopracciglia come di chi la sa lunga “Ma io sto parlando di Spike.”
Perché è così insistente?!! Dannata ragazza!! Oh, no!! Anche a me ha fatto effetto la vicinanza di quell’ossigenato di un vampiro!! “Sei impossibile, lo sai??!! Penso che tu e Spike siate fatti l’uno per l’altro.”
Il suo sorriso a 360° mi inquieta “Sì, lo penso anch’io. Avere Spike come Sire sarebbe molto allettante.” si prende un attimo di pausa e continua.. “Anche se, come dici tu, non credo la vita da vampiro faccia al caso mio. Non poter stare al sole, abbronzarmi, non guardami allo specchio mai più.. Non potrei sopportarlo!”
Al chè io sospiro. So che adesso sta scherzando. Lei non è il tipo di ragazza che passa le sue ore ammirando allo specchio la sua immagine riflessa. La sua è una bellezza spontanea e naturale, semplice. E poi non farebbe mai del male neppure ad una mosca, figuriamoci se dovesse decidere di voler diventare un vampiro.
Sembra però che Carol non abbia finito di dire la sua “Comunque ti conosco bene per sapere che anche tu avresti fatto carte false per assaporare la sua bocca sul tuo..”
“Carol. Per favore smettila.” E’ meglio interromperla prima che incominci a dire sconcezze. Non che sia una ragazza di quel tipo.. Ma da quando abbiamo conosciuto un certo vampiro ossigenato è diventata più.. come dire.. audace. Mi mordo il labbro inferiore senza impedire al mio viso di andare in fiamme “E comunque lo sai che sono già impegnata.”
Lei ridacchia per nulla convita “Oh, già.. il tuo artista francese che ancora non mi hai fatto conoscere. Non è che te lo sei inventato solo per farmi tacere??!”
“Non me lo sono inventato. Un giorno o l’altro te lo presenterò.” replico io indispettita dalla sua diffidenza.
“Vedremo.”

Siamo arrivate.

Fermo la macchina in un parcheggio vuoto. So che non è facile trovarne uno libero in tutta la città. Che fortuna! Anche se non dovrei stupirmi così tanto, avendo con me Carol non avremo problemi di questo tipo.
Io mi sono abituata al traffico. Sono mezza italiana e mezza inglese. La famiglia di mia madre vive a Torino e le poche volte che sono stata in Italia ho ammirata la forza di volontà e resistenza della gente del posto a mantenere i nervi saldi imbottigliati nel caos del traffico. Credo di aver ereditato questa apparente calma tipica dal mio ramo italiano.
Tutte e 2 scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso quello che dev’essere la porta d’ingresso di un ufficio.
“Angel Investigation.” Legge Carol sulla targhetta del portone. “Egocentrico il tipo!”
Io non faccio commenti, in effetti poteva trovare un titolo migliore. Ma chi sono io per giudicare??!! “Dai, entriamo.” le dico con decisione.
Ci aspetta una lunga chiacchierata con l’unico vampiro con l’anima che sia mai esistito.
Sono emozionata ed elettrizzata all’idea di essere la prima ad aver il piacere di intervistare Angel, o se preferite Angelus ‘il flagello dell’Europa’. Al contrario di Carol, io non credo che sia poi così noioso come sosteneva Spike, lui sì che avrà un sacco di cose da raccontarci. Non vedo l’ora!
Entriamo e subito mi accorgo di quanto è buio. Ai miei occhi ci vuole un po’ di tempo per abituarsi all’oscurità.
“Ma coma fanno a vedere con tutto questo buio!!” fa Carol indispettita.
A volte la mia amica è così ingenua che mi fa tenerezza. “Ti ricordo che stiamo parlando di un vampiro. Sole e luce non rientrano nella categoria indicata.” La sua innocenza la rende così sincera e il suo inguaribile ottimismo è più che contagioso. E’ il suo miglior pregio ma anche il suo peggior difetto. Cerca sempre di vedere il buono che c’è nella gente anche se si tratta di un vampiro. Ricordo ancora il suo discorso a Spike: ‘In ognuno di noi c’è del bene, anche se a volte è nascosto dalla corazza che ci siamo costruiti per non soffrire!’ L’espressione di Spike da rabbiosa era diventata pensierosa. Incredibile, ha quasi convertito un vampiro di 100 anni a passare dalla parte del bene soltanto facendo leva sulla sua buona fede.
Anch’io ero così una volta, tempo fa, quando credevo ancora alle favole e al lieto fine. Ora però ho aperto gli occhi e mi sono accorta che la vita non è tutta rosa e fiori, che i sogni non bastano a sfamare l’anima, che spesso essi sono irrealizzabili ed è meglio non illudersi troppo, che non a tutti è concesso di trovare la felicità. Il mio cinismo nasce da questa scoperta pessimistica della realtà. Una realtà crudele che mi ha strappato la voglia di vivere.
E’ un bene che Carol sia l’opposto. Lei ama le storie a lieto fine. Quando ha visto per la prima volta ‘Titanic’ è stata quasi tentata di mandare una lettera al regista per chiedergli di rivisitare il finale che secondo lei era troppo triste. Fortuna che ci ha ripensato! Io ho paura che la sua fiducia incondizionata nel prossimo a volte potrebbe rivelarsi dannosa. Il mondo non è tutto baci, abbracci e felicità... E che la bacchetta magica non fa miracoli!
Ma nonostante quest'aria da santarellina, con i suoi occhioni grandi e il viso angelico, Carol ha una specie di sesto senso. Quando si accorge che qualcuna la sta imbrogliando è pronta a tirar fuori le unghie e a difendersi. Anche lei non se la cava male in quanto a pugni e calci. Una volta ci siamo anche allenate insieme e mi ha battuto.

Ci apprestiamo a bussiamo e ad aspettare che qualcuno si faccia vivo..
La porta viene immediatamente spalancata. Ad aprirci è una ragazza bruna, con lunghi capelli castani. Sembra sorpresa di vederci “Chi siete?”
Ma insomma, non è così che si fa!! Poteva essere un mostro o qualcuno non bene intenzionato e questi qui non si prendono neppure la briga di saperlo prima. Io vorrei dirle che la prossima volta dovrebbe fare quella domanda prima di aprire e trovarsi impreparata di fronte ad un serial killer. “Siamo qui per parlare con Angel.” Le rispondo mostrandomi seria e professionale.
Ma la ragazza non accenna a farci entrare “Cosa volete da lui?”
“Sei la sua segretaria??” le domando ancora io. Non sono tenuta a parlare con lei delle mie credenziali.
“No. Cioè sì, in un certo senso..”
La sua insicurezza mi porta a riflettere.. Chi cavolo è questa qui e perché fa tante domande se non è la segretaria di Angel??? Non ho voglia di provare a fare l’indovinello. Sto diventando impaziente “Allora, c’è Angel??”
“Lo sapevo che non era una buona idea venire fin qui.” Mi fa Carol cogliendo la mia intolleranza allo spreco di tempo.
Io lancio un’occhiata fulminea alla mia amica facendola tacere all’istante. Non sopporto quando ha ragione lei. Se Angel non c’è, avremo fatto un viaggio a vuoto e lei mi dirà: ‘Te l’avevo detto io!!!!’. A questo punto avrei preferito pure io rifarmi gli occhi ammirando il corpo atletico di Spike. Questo pensiero non molto pertinente mi riporta alla realtà.

Mi rivolgo di nuovo alla ragazza bruna che è tra noi e la porta “Senta Signorina ma è piuttosto importante. C’è il suo capo??”
La fantomatica segretaria mi rivolge un’occhiata indagatrice e sospettosa “Non mi avete ancora detto chi siete e quindi non vi posso far entrare.”
Capisco la sua diffidenza, come darle torto.. E va bene. Mi sa che dovrò sfoderare la mia arma segreta “Facciamo parte del Consiglio degli Osservatori.” Ecco il mio asso nella manica!
La brunetta spalanca gli occhi intimorita “Oh. Scusate. Prego entrate pure.”
Finalmente!!!!
Carol mi sussurra all’orecchio “Facile no! Basta la parolina magica ‘Osservatori’ che tutto il mondo ci aprirà le sue porte.”
Io sbarro gli occhi preoccupata “Speriamo non quelle per le dimensioni parallele!!”
Lei sembra cogliere al volo la mia battuta e ridiamo tutte e 2 sotto i baffi.
La segretaria non sembra accorgersi del nostro buon umore, credo che voglia fare buona impressione mostrandosi professionale. Ci fa accomodare in un ufficio vuoto, molto striminzito, arredato con solo una scrivania piena di scartoffie. “Ora vado a chiamare il capo. Chi devo annunciare??”
“Le dica solo che la Signorina Malone è qui per una faccenda importante.” Faccio io.
Quando la ragazza esce dalla stanza, Carol mi guarda male “Grazie della considerazione!!!”
Ci è rimasta male perchè non l’ho nominata. Ha ragione! “Scusami. E’ solo che sono un po’ nervosa.”
Lei storce la bocca ma alla fine annuisce comprendendo la mia agitazione. Che sia anche lei ansiosa di conoscere l’altro lato della medaglia di un vampiro???

 

The show must go on

-Queen-

(Lo spettacolo deve andare avanti)

Pov Angel

Stavo facendo un po’ di allenamento nella palestra sotterranea al palazzo in cui abito e dove si trova anche il mio ufficio, quando arriva Cordelia con una novità..
Ci mancavano solo altri scocciatori!!!
Il Consiglio non mi è mai piaciuto. Non so se voglio sapere perché loro mi hanno mandato la cavalleria.. Ma non posso certo cacciare i miei ospiti a calci nel sedere!!!? Finirei per fare la figura del solito vampiro scostumato. Anche se la voglia è tanta, devo reprimere il mio istinto omicida. Maledetta anima!!! In questi casi preferirei non averla affatto!!
Purtroppo il senso di colpa mi logora abbastanza da farmi desistere dal compiere un atto non opportuno per un vampiro come me pluriomicida che sta già scontando la sua pena. Così mi armo di tutta la mia buona volontà appellandomi alla mia infinita pazienza e decido di andare a vedere che cavolo va trovando questa Signorina Malone. Speriamo non sia come la pazza ex Osservatrice di Faith che voleva essere invincibile.
Anche Cordelia mi segue di sopra.
Sono davanti alla porta che mi separa dalla mia ospite indesiderata, prima di entrare mi rivolgo a Cordy silenziosamente. “Per favore Cordy, mi chiami Wes? E’ meglio che ci sia anche lui.” Lei annuisce e sparisce alla sua ricerca.
Rimasto solo mi affretto ad aprire la porta.. Mi ero aspettato di avere a che fare con una donna rigorosamente vestita in maniera sobria, con i capelli raccolti, degli occhiali..
Invece mi sono sbagliato.
La prima impressione che ho delle mie 2 ospiti è: Come sono giovani!!! Avranno sì e no 25 anni. Ma che ci fanno 2 ragazze al servizio dei Panciuti ‘so tutto io’???!!!
Faccio un esame accurato del loro aspetto: Una è piuttosto minuta, con i capelli ricci castani sciolti con qualche meches bionde. Mi ricorda un po’ la mia Buffy. L’altra invece è l’opposto: bruna, alta, snella, occhietto furbo.
Poi la mia curiosità mi spinge a chiedermi il motivo della loro visita: Che cosa vogliono?? Provare se ho ancora la mia anima?? Impalettarmi??
E’ la ragazza bassina che prende la parola rivolgendomi un sorriso amichevole e dandomi la mano. Non sembrano venute per farmi fuori, più che altro sembra che siano qui in pace. “Salve. Io sono Maggie Malone e questa è la mia collaboratrice Carol Seaver. E’ un piacere conoscerla.”
Si stanno mostrando molto gentili e vorrei poter fare altrettanto ma non so ancora se posso fidarmi. Se ne stanno tutte e 2 sorridenti a fissarmi come se è una cosa normale trovarsi di fronte ad un vampiro. Probabilmente devono conoscermi piuttosto bene visto che non accennano a mostrare il minimo timore. Mi limito a stringere la mano ad entrambe e mi siedo alla mia scrivania con circospezione “Salve. La mia assistente non mi ha detto a cosa devo l’onore di questa visita inaspettata.”
“In effetti crediamo di doverle dare molte spiegazioni.” Mi dice con sincerità la biondina che pare essere quella che comanda.
Ha intuito la ragazza!!! “In effetti..” rispondo io di rimando.
Poco dopo sento bussare alla porta e vedo apparire Wesley. Menomale, incominciavo ad innervosirmi.. Non mi piace essere messo sotto torchio ai raggi X.
Wes squadra le nuove reclute del Consiglio e leggo nei suoi occhi dello stupore misto a quella che si potrebbe dire gioia. La sua reazione mi è del tutto inaspettata. “Mio Dio!! Carol, Maggie. Che bello rivedervi!!” e così corre ad abbracciare le sue ‘probabili’ amiche con calore.
Se ci fosse Monica non farebbe mai una cosa simile. La sua ragazza è molto gelosa.
Lui si stacca appena dall’abbraccio comune che ha riservato alle sue amiche e parte con le domande a raffica “Cosa ci fate qui a LA? Tutto bene a Londra?? Non ci sarà mica un’apocalisse in vista??”
Dal suo comportamento capisco che questi 3 devono conoscersi bene visto l’intimità che si è subito instaurata tra di loro.
“Tranquillo Wes! Non c’è nessun’apocalisse..” dice l’altra ragazza che fino a questo momento non aveva parlato e poi aggiunge “Tranne che a Sunnydale.” La sua sottile ironia mi porta a pensare che questa brunetta dev’essere un bel tipino schietto.
“Sul serio!!! E’ da un po’ che noi non sentiamo Buffy. Come se la sta cavando??” chiede interessato il mio amico Osservatore.
Io ho un tuffo al cuore.. se solo fosse vivo, in questo momento si fermerebbe. La mia Buffy potrebbe essere in pericolo?!
“Sta bene. Ha tutto sotto controllo.” chiarisce Maggie rivolgendosi a me e regalandomi un sorriso timido.
Che sappia di noi 2??!! Ma avere la certezza che la mia Buffy stia bene è una gioia troppo grande, che il resto mi sembra superfluo.
No. Non è più la ‘mia’ Buffy. E’ solo Buffy. Devo ricordarmelo!
Dopo le mie elucubrazioni mentali, ho la vaga sensazione che qui si siano scordati di me.. In effetti loro stanno tranquillamente a parlare del tempo che fa a Londra in questo periodo e delle novità che ci sono all’interno del Consiglio che a quanto pare si è rinnovato.
Beh, se vogliono un po’ di privacy sono nel posto sbagliato. Non me ne starò a guardare mentre nel mio ufficio loro flirtano fraternamente. Ehi, non sono mica diventato un fantasma!!! Così tossico per richiamare la loro attenzione “Posso essere partecipe anche io della vostra euforia se non vi dispiace?”
Wesley sembra cadere dalle nuvole in questo momento e si accorge solo ora che ci sono anche io, visto che è il mio ufficio.. “Oh, certo. Scusaci Angel. Ma è da molto che non rivedevo le mie amiche. Loro sono..”
“Abbiamo già fatto le presentazioni, grazie Wesley.” Lo interrompe prontamente Maggie, poi torna a rivolgersi a me dandomi del tu “Angel, ti starai chiedendo che cosa siamo venute a fare qui, come tra l’altro anche tu Wes ti starai facendo la stessa domanda.”
Io e Wes restiamo in silenzio visto che è esattamente quella che volevamo sapere sin dall’inizio.
“Bene.” continua Maggie, ora la sua aria professionale è in netto contrasto con l’atteggiamento cordiale che aveva poco fa mentre parlava con Wes “Il Consiglio ci ha dato l’ordine di verificare e fare rapporto sulla vita che conduce la Cacciatrice a Sunnydale. Un controllo generale sulle sue scelte di azione.”
“Ma Buffy aveva rinunciato a prendere ordine dal Consiglio.” ricorda a tutti il mio amico.
Il chè è vero!! Fortunatamente se n’è uscita appena in tempo da quella gabbia di matti! Ricordo ancora quello che le hanno fatto passare il giorno del suo 18 compleanno.
Maggie non sembra sorpresa da quella rivelazione, è chiaro che lo sapeva già “Appunto, per questo loro vogliono sapere se è in grado di svolgere il suo compito anche senza l’aiuto esterno degli Osservatori.”
Non capisco.. Se vogliono Buffy, perché allora sono venute qui queste 2??! “Se state cercando Buffy, che cosa volete da me?!”
Il sorriso di Maggie diventa più luminoso, sembra che provi piacere in quello che sta per dire “Tu sei stato vicino alla Cacciatrice per molto tempo, noi avremo bisogno della tua collaborazione.”
Cosa??!!!! Dovrei sputtanare la mia relazione con Buffy per la gioia del Consiglio? Manco morto!! O vivo. “Volete che mi metta a spifferare ai quattro venti la mia storia con Buffy? Allora state perdendo il vostro tempo perché non vi dirò un bel niente.” Accidenti, pensa prima di parlare idiota!! Ho appena ammesso di aver avuto una storia con la Cacciatrice ai 4 venti senza rendermene conto.
Maggie sembra arrossire alla mia dichiarazione. Se non fossi un vampiro probabilmente sarei diventato rosso anch'io. “Non ci interessano i particolari, ma solo il parere di una persona che ha vissuto a stretto contatto con la Cacciatrice.”

A questo punto prende la parola Carol decisa ad intervenire anche lei nella conversazione “Forse la mia amica non si è spiegata bene. Siamo delle giornaliste e vogliamo scrivere un articolo su di te, Angel.”
Questa sì che è una novità!!! E’ pazzesco!!! Vogliono sbattere la mia vita in prima pagina su un fottuto giornaletto da 4 soldi appartenente al Consiglio degli Osservatori per giudicarmi e magari darmi pure un premio o una nota di demerito in base ai loro canoni comportamentali???!!!!
Se lo possono scordare!!! “Scordatevelo!!” dico con decisone. Non voglio che possano ridere o scuotere la testa leggendo la 'mia' vita.
Carol mi guarda con una strana luce negli occhi, un miscuglio di astuzia e malizia “A Spike non è dispiaciuto raccontare la sua storia.”
“Il solito egocentrico!” sbotto io. Spike vuole sempre stare al centro dell’attenzione. Adora pavoneggiarsi, mettersi a nudo.. Sì, credo che se anche lo fotografassero nudo lui non mostrerebbe il minimo imbarazzo, avrebbe sempre la sua bella faccia da schiaffi.
“Quindi a te non interesserebbe darci la tua versione dei fatti??!” mi chiede ancora Carol alzando le sopracciglia.
Un dubbio mi attanaglia la testa.. Chissà cosa ha detto l’ossigenato su di me??! Devo dire che sono curioso.

E’ in gamba la brunetta! Sa quali tasti premere e sa usare le parole giuste per cercare di farmi capitolare. Vedendo dal suo punto di vista, la loro richiesta di farmi un’intervista non mi sembra poi tanto male. D'altronde sarei io a condurre il gioco. Non è che devo raccontare tutto per filo e per segno, posso sempre evitare gli argomenti spinosi e delicati sul mio conto e sulla mia relazione con Buffy. Si potrebbe fare!! “Ho bisogno di pensarci.” acconsento io alla fine non volendo dare l’impressione di quello che cambia idea in 2 secondi. E poi è sempre meglio lasciarle bollire ancora un po’ nell’incertezza.
All’improvviso ripenso a quello che mi hanno appena detto: Spike si è fatto intervistare?? E non le ha uccise??? Forse le ha lasciate vive solo perché voleva che scrivessero la sua storia. Però qualcosa non quadra lo stesso.. “Scusate la mia domanda non pertinente, ma come avete fatto a parlare con Spike senza che lui..” non so come continuare la frase senza sconvolgerle.
Carol e Maggie si guardano indecise se parlare. Mi stanno nascondendo qualcosa?
Adesso è Maggie che si fa di nuovo portavoce di entrambe “Ora lui non può più mordere nessuno. I soldati dell’Iniziativa gli hanno messo un chip nel cervello che gli manda delle scariche elettrice ogni qual volta che lui prova a fare del male ad un essere umano.”
Soldati? Iniziativa? Chip? Scariche elettrice???
Che cos’è?? Un’associazione ‘Torturiamo Un Vampiro Per Il Gusto Di Vederlo Non-Morto’?
Ma di che stanno parlando?????
Dalla mia espressione probabilmente loro capiscono che sto barcollando nel buio più assoluto. Al chè Carol si decide a spiegarsi meglio “E’ un po’ complicato in effetti.”
E questa sarebbe una spiegazione???!!!!
Complicato??? A me sembra più che altro impossibile???
Ah, già! Nulla è impossibile. L’avevo dimenticato.
Ci ripenso.. Spike con un chip in testa del tutto impotente di.. No! Termine sbagliato. Diciamo.. del tutto incapace di mordere?!!!!!!!
Scuoto la testa alla sola idea di uno Spike che non può più fare del male ad anima viva. E’ praticamente assurdo il solo immaginalo in quel ruolo, figuriamoci il convincersi che è la realtà. Poverino!! Chissà come si sentirà in trappola il suo demone!!!!?? So che non dovrei provare pietà per lui, ma è più forte di me.. In fin dei conti è pur sempre il mio Child.
“Bene, ci faccia sapere dove e quando per l’intervista. Noi alloggiamo all’albergo Saint Antoin.” Si affretta a dire Maggie facendomi capire che la conversazione finisce qui.
“Ok. ‘Se’ decido di farmi fare l’intervista.” Specifico io calcando sul ‘se’, visto che non sono pienamente convinto che sia una buona idea.
“Però!! Vi pagano bene ora quelli del Consiglio” dice sorpreso Wesley.
“In effetti sì. Peccato che tu te ne sia andato.” Gli risponde Maggie alzando le spalle.
Wes sembra incupirsi impercettibilmente “Ho dovuto farlo. Non condividevo più i loro metodi e le loro stupide regole.” poi si interrompe bruscamente “Oh, scusate! Non dovrei parlare così dei vostri superiori.”
Questa volta è Carol che fa le spallucce “Figurati, neppure a noi vanno molto a genio. Ma è il solo lavoro che sappiamo fare. E fin quando non ci dicono cosa scrivere e come possiamo sopportarli ancora un po’.”
All’improvviso, come se si fosse appena scatenato un tornado, la porta di spalanca rumorosamente lasciando entrare una furiosa e non ben intenzionata Monica. Tutti noi rimaniamo interdetti a vedere questo toro inferocito che sputa fumo dalle narici.
Qui è diventato un tantino affollato per i miei gusti. Se ne accorgerebbe qualcuno se me la squagliassi??! Credo di sì.
Monica sembra guardare solo Wes, come se noi altri non ci fossimo. Probabilmente il suo fidanzato l'ha combinato grossa questa volta.
Meglio non muovere un muscolo o qui finisce davvero male..

 

It’s good to be in love

-Frou frou-

(E’ bello essere innamorati)

 

Pov Wesley

 

Ecco a voi la mia ragazza, la mia piccola e dolce Princes of the Univers, la mia luce, la prima persona che vedo al mattino e l'ultima la sera.

Da quando ci siamo conosciuti la prima volta a Trieste circa 3 mesi fa __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ho capito che lei era la ragazza che ho sempre cercato, colei che avrebbe rischiarato il mio cammino, la sola che avrebbe dato un senso alla mia vita. Un colpo di fulmine, direi. Ed un pizzico di fortuna.

“Ma sei impazzito!!” mi urla lei. La sua voce furente è così acuta che mi fa sussultare.

Ma ce l’ha con me? be in loveermo non-morto?ù che altro sembra che siano qui in pace.!!!!!!!!!

Mi guardo intorno e vedo che sia Angel che Maggie e Carol mi stanno fissando impauriti ed ammutoliti. Leggo nei loro occhi una sorta di pietà e compassione.. per me???!

Torno a guardare Monica che mi sta fulminando con lo sguardo assassino che è tanto brava a fare quando è arrabbiata. Dalla sua espressione capisco che.. Sì, ce l'ha con me!

Una sensazione di preoccupazione mi attanaglia lo stomaco.

Accidenti non siamo soli! Doveva venire proprio qui ora a litigare?? Non poteva aspettare??

Gli altri presenti nella stanza non osano dire una parola. Se ne stanno immobili a fissarci e a godere lo splendido spettacolo che stiamo dando. Vigliacchi!_______________________________________________________________________________________________________________________________

Io non sono un baraccone da circo. Odio stare al centro dell'attenzione ed essere giudicato.

Armato di tutta la calma possibile, con voce risoluta, le incomincio a parlare tranquillamente “Riguardo cosa Princes?” Di solito quando la chiamo con il suo nomignolo preferito, lei fa con gli occhioni dolci dolci e io mi sciolgo. Mi aspetto che la sua furia si smorzi invece la mia speranza svanisce all'istante.

In questo momento lei non sembra molto propensa ad addolcirsi “Non chiamarmi Princes mentre stiamo litigando. Non servirà a far sbollire la mia rabbia.”

Vorrei essere da un'altra parte! Vorrei che nel pavimento si aprisse una buca e mi inghiottisse dentro.

Deglutisco a fatica “Ancora non capisco a cosa tu ti stia riferendo!” E' più forte di me, ma quando sono nervoso o imbarazzato, mi tolgo gli occhiali e li pulisco con un fazzoletto. Mi fa rilassare un pochino.

La sua ira mi fa rizzare i capelli “Non fare il finto tonto! Cordelia ma l’ha appena detto. Io non volevo crederci. Adesso dimmi.. è la verità??”

Mi rimetto gli occhiali e con la fronte corrugata la scruto attentamente. Non sembra stia scherzando. Che cosa avrò fatto di tanto terribile da farla agire in questo modo?! “Ma di che stai parlando Monica?”

Improvvisamente la sua collera sfuma, la sua espressione è diventata così triste che temo si stia per mettere a piangere. Odio vederla soffrire soprattutto se è per causa mia. Vorrei poterla consolare, prenderla tra le braccia, baciarla e dirle che mi dispiace, che non volevo.. Se solo sapesse di che diavolo sta parlando!! “Tesoro, andiamo fuori un attimo..” cerco di accarezzarle le braccia e di accompagnarla fuori.

Lei si scosta bruscamente e restringe gli occhi a 2 fessure infuocate, so che sta lottando per cacciare indietro le lacrime “Non mi muovo di qui finchè tu non mi avrai detto come stanno veramente i fatti.” Incrocia le braccia ed aspetta.. Aspetta la mia risposta.

Cosa dovrei dire?? Non ho capito un accidenti di niente!!! Perchè è così arrabbiata con me?? E poi non ho voglia che gli altri assistano ancora alla nostra lite. Voglio parlare con lei da solo, senza intrusi che ci osservano dalla testa ai piedi e magari ridono delle mie disgrazie. Mi avvicino con cautela a lei e le tocco un braccio dolcemente per creare una sorta di legame fisico, una connessione affinchè lei possa capire che sono pronto a ragionare civilmente.

“Allora?? Cos'hai da dire a tua discolpa??” mi aggredisce ancora lei.

Non lo so, visto che non so neppure di che stiamo parlando, vorrei poter dire. Ma taccio.

Lo so che chi tace acconsente, ma in questo caso non so che altro fare. la situazione è piuttosto tragica: lei sembra sul piede di guerra e sta affilando le sue armi contro di me, i miei compatrioti invece che aiutarmi se ne stanno silenziosi alle mie spalle con delle facce che non oso girarmi a guardarle. Sono senza speranze di vittoria, il mio nemico non mi lascerà via di scampo, non mi resta che issare la bandiera bianca. Devo trovare il modo di farla ragionare con calma e pregarla di spiegarmi tutto dall'inizio alla fine senza essere così enigmatica. “Monica, vorrei solo che tu mi spiegassi la ragione di questo tuo atteggiamento ostile nei miei confronti.”

“Non te ne importa niente di me, vero??” mi accusa all’improvviso.

Come può solo pensarla una cosa simile??? Io l'amo con tutto me stesso. Credevo di averglielo fatto capire. Ma adesso mi incolpa del contrario.

Perchè?? Perchè amore mio mi stai dicendo questo??!!!!! “Cosa dici?!!!! Lo sai che non è vero!” Vorrei convincerla a modo mio che si sta sbagliando ma qui non mi sembra il caso di dare altro di cui sparlare su questo dramma amoroso.

“Io non so più niente!” la sua voce è così triste e carica di dolore che mi detesto per essere la causa della sua sofferenza. “Pensavo che non mi avresti mai mentito, che non mi avresti mai preso in giro. ”

“Ed è così, non ho mai fatto nulla di tutto ciò. Te lo giuro!” Non può non vedere la mia sincerità, non può non sentire quanto amore ho per lei, che nulla è cambiato per me.

“Se è davvero così, allora perchè alla prima occasione hai cambiato idea sul concerto senza neppure interpellarmi??! Come se non te ne fregasse niente!” mi sta letteralmente urlando contro e dalle sue parole capisco che non è la solita litigata. Sento la sua amara delusione.

Adesso sono fuori fase, non connetto più, non capisco.. “Il concerto!!? Quale concerto??!”

“Quello degli U2.” Mi grida lei con tutto il fiato che ha in gola.

Adesso sì che sto sudando freddo! Allora è per questo che è tanto adirata con me!! Ora capisco, ora comprendo la sua collera, ora so che cosa le sta passando per la testa. Solo ora..

Che stupido idiota che sono.. Ho barattato la nostra serata speciale, quella che avevamo programmato da tempo, con un biglietto per una congresso sugli Egiziani. Sono sempre stato un fanatico della vita dei faraoni e quando ho trovato quell’opportunità non ci ho visto più. Ho perso la ragione!!! Ed è per domani, sfortunatamente lo stesso giorno in cui io e la mia Monica dovevamo andare al concerto.

E la cosa peggiore è che non gliel’ho detto. Me ne sono dimenticato. Ho lasciato che lei lo venisse a sapere da un’altra persona senza avere la possibilità di darle delle spiegazioni valide. Ho rimandato e rimandato la nostra discussione perché temevo che non avrebbe capito, che per me era troppo importante, che era il sogno della mia vita. Non avevo capito che comportandomi come ero solito fare prima che la mia vita cambiasse e prima del mio incontro con lei, in questo modo avrei creato solo una grande confusione in lei. Ho pensato solo a me stesso.

Che madornale errore!!!

Ora non posso più prendere una decisione senza chiedere anche il suo parere, senza sapere che ne pensa lei, senza tener conto dei suoi sentimenti. E non perché devo chiederle il permesso, e non perché è lei che comanda, ma perché siamo una coppia. Una coppia che condivide la propria vita, ogni attimo, ogni momento. Ora non sono più solo, sono parte di qualcuno. Io e lei stiamo insieme, ed insieme viviamo… ragioniamo, parliamo, litighiamo, ci rappacifichiamo, facciamo l’amore.. Insieme.

Ed io me ne sono dimenticato.

Ricordo ancora la gioia che lei ha provato quando le ho detto che l’avrei portata al concerto del suo gruppo preferito per il nostro anniversario, ricordo i suoi occhi che scintillavano di un’immensa luce e mi ringraziavano silenziosamente, delle lacrime di felicità che ho baciato ed asciugato dai suoi occhi, ricordo l’amore che mi ha trasmesso abbracciandomi e dicendomi semplicemente ‘grazie’.  Ricordi indimenticabili.. che però si sono cancellati in quel folle attimo in cui la logica ha preso il sopravvento, per quella pazzia momentanea che non mi ha permesso di vedere oltre l’ambizione.

Cos’è più importante, stare con la persona che si ama o una fottuta conferenza sulla storia degli Egizi?? Penso proprio che non ci siano paragoni!!!

Come ho fatto???!! Come ho potuto?? Che cosa avevo nel cervello in quel dannato momento???

Allora mi dimentico che non siamo soli, che ci sono altre persone qui a guardarci e che aspettano di vedere come andrà a finire. Non mi importa di niente e di nessuno.

Solo lei conta.

Solo tu, amore mio. Perdonami, perdona la mia stupidità “Mi dispiace, Princes.” La mia voce non è più ferma come prima, so che ho sbagliato, mi si è formato un groppo in gola.

Non dovrei mostrami debole come in questo momento, ma me ne frego di apparire come un imbecille che si commuove, me ne frego se il mio orgoglio maschile rimane ferito, me ne frego della mia dignità di uomo duro.

Io sono fatto così! E non voglio neppure essere diversamente. Non voglio nascondere i miei sentimenti per sembrare quello che non sono, per far vedere che sono forte, che nulla può scalfire il mio cuore. Chi l’ha detto che un uomo non può e non deve piangere???

Ed è proprio questo dolore al petto che fa nascere dentro di me una sensazione di frustrazione ed impotenza. Adesso tocca a me arrabbiarmi. Sono furioso. E’ con me stesso che dovrei prendermela, solo con me. E’ tutta colpa mia!

Abbassò lo sguardo, e non perché non voglio che lei mi vede così, ma perché sono io che mi vergogno di vedere la sua delusione riflessa nei suoi occhi.

“Allora è vero!!” la sento sussurrare. Sento dal suo tono di voce che la rabbia e l’incredulità hanno lasciato il posto all’amarezza.

“Sì.” dalle mie labbra esce un sospiro doloroso. Avrei preferito non darle questo dispiacere ma non potevo mentirle. So di aver commesso un errore, so che non dovrei neppure chiederle perdono perché non me lo merito. Ma voglio poter riparare al mio comportamento scorretto. Voglio che lei mi dia un’altra possibilità, un’altra chance, che possa ancora fidarsi di me, e non la deluderò mai più. Lo prometto!!

Sento che si sta muovendo, alzò il viso e vedo che sta per andarsene..

No!!!!! Non più finire così. Non lo permetterò.

La blocco prendendola per un braccio e facendola voltare verso di me. Lei torna a rispecchiarsi nei miei occhi e io nei suoi.. Sono le lacrime che ha trattenuto fin'ora quelle che vedo scintillare e bagnare le sue gote.

“Sono un idiota. Un perfetto idiota. Non me ne frega niente delle mummie, delle piramidi, dei faraoni, non voglio andare ad una stupida conferenza su dei tizi morti e sepolti. Scusami, scusami..” chiudo gli occhi e poggio la fronte alla sua e prego così che lei possa perdonarmi.

Il silenzio regna sovrano nella stanza. il tempo sembra essersi congelato.

Sento solo il mio respiro e quello di Monica.. hanno lo stesso ritmo, siamo in sintonia. E’ bello sapere che almeno questo non è cambiato.

Vorrei poter cancellare la sua tristezza con un soffio e con un bacio riportare l’equilibrio idilliaco che c’era prima nella nostra relazione.

“Ehm, scusate..” è Carol che ha spezzato quest’attimo di pace.

Io apro gli occhi e vedo che Monica sta corrugando la fronte. Ci giriamo entrambi a guardare l’intrusa che ha parlato.

Tutti gli occhi che ci sono nella stanza sono puntati su di lei, ognuno con una diversa espressione: c’è chi si sta domandando ‘chi cavolo è questa?’ (Monica), chi la sta rimproverando in silenzio ‘Sta zitta, Carol!’ (Maggie), chi si sta chiedendo ‘che ci faccio qui?’ (Angel), chi sta implorando ‘Avanti, parla!’ (Io).

“Non vorrei interrompere questa bella scena drammatica e commovente ma credo di avere la soluzione ai vostri problemi a portata di mano.” annuncia Carol.

Ora la nostra espressione è identica e si può riassumere in: ‘E cioè??????????’

Carol sa di avere tutta la nostra attenzione e così continua “Possiamo andare io e Maggie e poi farti un bel riassunto su tutto quello che è successo. Confesso che sono sempre stata affascinata dall'Egitto.”

Tombola!! E’ perfetto!!!!! Torno a guardo Monica con la fiducia nel cuore. Anche lei mi sta fissando con un accenno di sorriso sulle labbra.

Vuol dire che mi ha perdonato? Che accetta??

Dì qualcosa, avanti!!!

E finalmente parla “Per te va bene??” Si vede che è più calma adesso, ma quel lieve timore e una traccia di speranza sul suo volto mi fanno capire che spetta a me rassicurarla.

“Altrochè!!” le rispondo raggiante. Lei ricambia il mio sorriso radioso ed io non capisco più niente. Al dispetto di tutti e tutto la stringo tra le braccia e la bacio appassionatamente. Lei si lascia avvolgere dal calore del mio corpo e si scioglie sotto il mio tocco. Mi avvolge le braccia intorno al collo e mi accarezza i capelli avvicinandomi di più per approfondire il bacio. Il suo sapore così dolce mi scalda il cuore che ha preso a battere furiosamente, tutti gli altri sensi sono annebbiati.

Volo.. Galleggio.. Fluttuo.. Sono su una nuvola e ho con me un angelo, il mio angelo.

Oh, amore!

Ad un certo punto sento qualcuno che si schiarisce la gola rumorosamente. Basta il pensiero che c’è altra gente qui a farmi ritornare sulla terra ferma.

Maledizione!!!! Non siamo soli!

Mi stacco leggermente dalla mia Princes con gli occhi ancora chiusi, sento il suo respiro affannato ancora sulle mie labbra, il mio fiato corto, i polmoni che richiedono aria, il mio cuore che batte forte. Apro gli occhi e vedo che anche lei sta respirando a fatica, vedo il suo petto che si alza e si abbassa seguendo il ritmo del cuore, la vedo aprire gli occhi e guardarmi con amore.

Poi però lei dice una cosa che rompe l’incantesimo che aveva rapito la mia mente “Ma chi diavolo sono queste 2 qui??” lei sta guardando oltre la mia spalla.

Io mi accorgo solo ora che non le ho ancora presentato le mie 2 amiche. Ancora tenendola tra le braccia mi giro appena per indicare le donne del mistero “Ah, già.. loro sono Maggie e Carol, due mie amiche.”

Monica ha una faccia strana adesso e sento sotto il tatto che si è leggermente tesa “Amiche??!!” mi chiede dubbiosa.

Aaahh!!! E’ gelosa!! Mi piace quando è possessiva. Però mi affretto a precisare, non voglio che ci siamo stupidi malintesi che potrebbero rischiare di minare ancora il nostro rapporto “Sono vecchie colleghe. Fanno parte del Consiglio degli Osservatori. Sono qui per un’intervista ad Angel.”

Dopo la mia spiegazione lei torna a rilassarsi e a sorridermi amorevolmente. Poi si rivolge alle ragazze “Salve io sono Monica. Mi spiace se siete stati costretti ad assistere alla nostra piccola discussione. Dopo questo chiarimento vi lascio ai vostri affari.” Poi torna a spostare lo sguardo su di me e a fissarmi con un’aria maliziosa e birichina “Noi ci vediamo più tardi.” dandomi una pacca al mio sedere esce tutta allegra dall’ufficio di Angel.

Credo che la parola ‘sconcertato’ sia sufficiente ad esprimere il mio stato d’anima in questo momento. E credo che anche gli altri presenti come me possano dire altrettanto.

Questa è la mia Monica. La mia Princes of the Univers. Il mio angelo. Il mio Paradiso.

Com’è bello essere innamorati!!

 

You’ve got a friend

-Carole King-

(Hai un amico)

 

Pov Cordelia

 

“..E poi mi ha baciato.  Sai, uno di quei baci che non finiscono mai, come nel film romantici in bianco e nero..” mi dice Monica.

Lei mi sta raccontando quello che è successo nell’ufficio di Angel mentre ce ne andiamo a fare un giro per i negozi, così per svagare.

Mi ha detto di come Wesley le ha mentito, di come si è scusato e di come l’ha perfino baciata.. Non che io smani dalla voglia di sapere tutti i minimi particolari. E’ solo che Monica è fatta così! Quando incomincia a parlare non la smette più. Forse è anche per questo che andiamo d’accordo io e lei. Io ascolto e lei parla. Ma è anche una brava ascoltatrice.. E quando io parlo, lei sa ascoltare.

Monica è una persona sensibile, con un cuore d’oro. Ho trovato in lei l’amica che ho sempre desiderato avere al liceo.

Capisco perfettamente quello che mi sta dicendo riguardo alle sue sensazioni. Ricordo ancora il mio primo bacio con Xander.. io ho persino sentito la musica e le campane suonare in festa!!!

La sua contentezza è inarrestabile, muove anche le mani per dare la giusta enfasi al suo racconto “..Solo che lui ci ha messo pure la lingua..”

Questa se la poteva pure risparmiare come confessione! Preferisco non ricordare quell’unica e patetica volta in cui io e Wes ci siamo baciati.

Lei si ferma e arrossisce, probabilmente si è accorta che forse ha parlato un po’ troppo “..Oh, scusa. Non ti dovrei dire queste cose.” mi fa capendo che forse ha un tantino esagerato con la descrizione dettagliata. “..E’ solo che.. è stato così.. così..”

Vedo la sua aria sognante ed innamorata e provo una sorta di invidia nei suoi confronti.

“Emozionante??!!” le dico io, chiedendomi perché non ho trovato anch’io un uomo come si deve, che mi ami, che mi rispetti, che sia leale e onesto. Perché lei sì e io no??! Che cos’ho che non va??

“Non solo. Così..” Monica schiocca le dita per cercare le parole adatte ad esprimere la sua reale sensazione.

Allora ci riprovo io “Eccitante??!”

Scuote la testa in senso di diniego, non è ancora convinta “Neppure questa è la parola esatta. Così..”

Io ci penso un po’ su, poi ritento “Elettrizzante??!”
Lei ci riflette ma poi nega ancora “Neanche. Così..”

Sono a corto di aggettivi “Stuzzicante??!”

“No. Così..”

Ma che va cercando?!! Non sono un vocabolario di sinonimi e contrari!! “Oddio Monica!! Si può sapere come diavolo è stato questo dannato bacio?”

All’improvviso si illumina di colpo.. Alza l’indice come ad indicare che finalmente è riuscita a beccare la parola esatta. “Ho trovato!!” Mi pare di vedere perfino la lampadina accesa sulla sua testa “E’ stato sexy!”

Io la fisso con le sopracciglia alzate e l’aria di una che non crede ad ‘una sola parola’ “Sexy?? Tutto qui??!”

Lei sembra indispettita dalla mia reazione di scarso entusiasmo “Come sarebbe a dire ‘tutto qui’!! E’ stato così..”

Alzo le mani in segno di resa e non la lascio finire “No, no! Va bene. Mi basta sexy.”

Ho finalmente un'amica. Non è perfetta, ma nessuno lo è. L'importante è che sia una amica vera.

 

Counting down The days

-Natalie Imbruglia-

(Contando i giorni)

 

Pov Maggie

 

‘Domani è un altro giorno!!’ ..diceva Rossella O’ Hara in ‘Via col vento’.

Purtroppo io avrei preferito ieri ad oggi.

Com’era il titolo di quel film in cui New York viene travolta da un freddo gelido che ghiaccia l’intera città?? ‘The day after tomorrow’ mi pare.

Come vorrei che fosse già domani!!

 

Si può essere più idioti di così??!! Io dico di no.

E poi dico che gli amici arrivano nel momento del bisogno, che loro sono sempre pronti ad offrirti una mano d’appoggio. Che loro sono unici..

Menomale!!

So che non dovrei essere così cinica, che non dovrei prendermela così.. Ma a volte mi viene una gran voglia di tirare un bel pugno in faccia a qualcuno di mia conoscenza..

Sto guidando alla ricerca del ‘museo’ che cambierà per sempre la mia vita. Che depressione!!

Nella macchina c’è aria di tensione. O meglio, io sono nervosa, mentre la mia grande amica se ne sta beata ad ammirare il panorama della città felice come una Pasqua.

“Grazie tante Carol, per aver dato un tocco di vitalità alla mia vita monotona.” So che nel mio timbro di voce non c’è nessuna nota di gratitudine e che probabilmente non dovrei prendermela con lei.. Ma è tutta colpa sua! E lei lo sa.

“Di niente!” mi fa lei semplicemente alzando le spalle come se fosse una cosa di poco conto.

La odio quando fa finta di niente. Sa che sono irritata e lei non maschera neppure la sua sfacciata indifferenza. Che nervi!!! “Scommetto che sei pure soddisfatta di quello che hai fatto!??”

“Sicuro!” e lo dice così convinta che in questo momenti vorrei che si trasformasse in un sacco da prendere a pugni per sfogare la mia rabbia.

E’ in momenti come questi che rimpiango di non essere una strega per mandare delle maledizioni a chi mi sta a fianco. “Io non avevo nessuna intenzione di andare ad un fottuto seminario su delle putrescenti e puzzolenti mummie.” sbotto io con aria seccata.

La mia amica non sembra scoraggiarsi al mio cattivo umore. Come se lei non fosse la colpevole!! “Quelle ‘puzzolenti mummie’, come le chiami tu, sono reperti storici di una civiltà che è vissuta migliaia di anni fa. Lo sai che non si è ancora scoperto il segreto di come facevano a mummificare i defunti e a renderli immuni al deterioramento nel corso del tempo??” mi dice tutta convinta a rendermi interessante la cosa.

Ma la sua storia non mi commuove neppure un po’. “E tu sai che a me non me ne frega un tubo di tutta questa roba??” La mia curiosità è pari ad un millesimo di niente.

Carol sbuffa spazientita “Andiamo, che altro avrei dovuto fare??”

“Farti i fatti tuoi??” Un ottimo consiglio che non prende mai in considerazione. Mai una volta che resti fuori dagli affari altrui. La ‘buona samaritana’, dovrei chiamarla.

“Quei 2 avevano bisogno di una mano.” mi ricorda decisa.

“Oh, scusami tanto ‘Cupido’! Ma dove sono le tue frecce e il tuo arco?? E non vedo nessun’ala dietro la tua spalla.” il mio sarcasmo è un po’ pungente ma non me ne frega niente. Non mi piacciono le mummie, non mi sono mai piaciute e non mi piaceranno mai. Questo è poco ma sicuro!

Lei sospira guardando davanti a sé con gli occhi a cuoricino “Erano così dolci! Mi sono venute le lacrime agli occhi ad assistere alla loro scena commovente. E poi che bacio!! Che romantico!!! Non sai cosa darei io per essere baciata così intensamente.” la sua espressione trasognata mi fa sospirare. Quando la smetterà di guardare il mondo come un film sdolcinato?? Non cambierà mai!!! Scuoto la testa sorridendo davanti alla sua buona fede e alla sua incalcolabile visione rosea della vita.

“Quindi, a causa del tuo buon cuore e la tua ossessione per il lieto fine, adesso noi ce la dobbiamo spassare ad un corso di aggiornamento sulla mummificazione!?? Che bello!!!! Stappiamo lo champagne!!” Cerco di buttarla sul ridere. Ma non c’è niente da ridere. Storpio la bocca in sego di disgusto. Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo!????

“Esatto!!” il suo sorriso di trionfo mi fa venir voglia di strozzarla.

Mi trattengo e stringo forte il volante tra le mani cercando di calmarmi, pensando che forse, e dico soltanto ‘forse’, non sarà poi così male..

No!! Non ce la faccio. “Che bella prospettiva quella di passare un intero pomeriggio rinchiusa in un stanza con dei cadaveri. Era meglio una visita all’obitorio.”

“E’ sempre meglio un lieto fine oggi che uno triste domani!!” esclama lei.

Il suo nuovo motto mi lascia perplessa “E questo da dove ti è uscito??!”

Carol fa le spallucce “Non lo so, dev’essere l’aria romantica che ho respirato quando quei 2 si sono baciati.”

Io sospiro rassegnata “Che cosa farei senza di te, amica mia!!”

“Probabilmente staresti ancora spolverando i libri a Londra.” mi fa presente lei, e non sta affatto scherzando.

E’ vero che da quando ci siamo conosciute la mia vita è cambiata, non solo perché ho scoperto in lei un’ottima amica ma anche perché lei mi ha trasmesso quella voglia di vivere giorno per giorno che avevo perso. E’ stata sua l’idea dell’intervista, e mi ha spinto a chiedere al Consiglio di potercene occupare insieme. Io mi sono proclamata il capo della missione essendo la più esperta e lei non ha obiettato nulla in proposito. Quindi dovrei ringraziarla per quello cha ha fatto per me.

In questo momento però mi risulta un po’ difficile farlo se ripenso a quei cadaveri imbalsamati “Sempre meglio che andare a sentire degli idioti strafatti di mummie.”

“Non essere così tragica!” mi ammonisce lei.

So che lei ha voluto solo fare una buona azione che probabilmente sarà servita a trascinare i 2 piccioncini in un letto, so che non dovrei essere così odiosa con lei “No, hai ragione.”

“Vedrai, ci divertiremo!” esulta finalmente Carol tutta pimpante.

Facile per lei parlare così, Carol ama la storia egizia, la sua tesi l’ha fatta su Cleopatra. Sono io quella fuori luogo.

“Non vedo l’ora!!” il mio entusiasmo è ancora sotto zero e non posso farci niente, ma ormai mi sono arresa all’evidenza di passare un pessimo pomeriggio in compagnia di ‘morti fasciati dalla testa ai piedi’.

Carol cerca invano di rincuorarmi “Non è mica la fine del mondo!”

“Già! E’ una vera e propria catastrofe!!” Al chè io scoppio a ridere e lei capisce che non ce l’ho più con lei. In realtà no ce l’ho mai avuta contro di lei. Ero solo stizzita all’idea di passare del tempo ad ascoltare qualcosa che non mi piace. “E tutto grazie a te!”

 

Run to you

-Whitney Houston-

(Correre da te)

 

Pov Angel

 

È sera ed io sono solo nel mio ufficio. Sto ancora pensando a quello che mi è successo ieri..

Un intervista..

Vogliono fare un intervista su di me. Su di me.

Che idea incredibile!!!! Che cosa ci sarebbe di tanto interessante da sapere su di me??!!

E’ vero che non sono una persona comune, che non sono un mortale, che sono un vampiro.. Un vampiro di 200 anni che ha vissuto la sua vita viaggiando di città in città, da un continente ad un altro, apocalisse dopo apocalisse.. Prima senz’anima, poi con l’anima, dopo di nuovo senza e poi ancora con.. Che ha visto cose che la gente comune non potrebbe mai vedere nell’arco della propria esistenza, fatto cose impensabili (anche se non ne vado certo fiero!).. Che ha conosciuto gente di tutte le razze, incontrato persone importanti.. Che ha conosciuto il male, che ha abbracciato l’oscurità, che ha fatto delle tenebre il suo mondo.. Che è stato maledetto e che ha riavuto la sua anima per essere punito.. Che ora sa cos’è il bene, qual è il bene, che fa del bene.. Che ha offerto la sua natura demoniaca per mettersi al servizio dei più bisognosi, che ha rinunciato ad una propria vita per una nobile missione.

Tutto sommato ne avrei di cose da raccontare!!

..Che ha sacrificato la sua relazione con la donna che amava per il suo bene, che ha rinunciato all’amore..

Eh, no!! Un momento io questo non l’ho mai detto!! Io non ho affatto rinunciato all’amore.

L’amore è il primo motore immobile che fa muovere l’universo. (Questa frase non mi è nuova. Chissà dove l’ho sentita!! Mi sembra l’abbia detta un certo filosofo di cui ignoro il nome.) .. o forse era Dio che faceva muovere l’universo.

L’amore è comunque indispensabile. Ed io voglio amare ed essere amato.

Parlando sempre in senso platonico. Non oso pensare cosa potrei fare se mi strappassero di nuovo l’anima!!!

Ma voglio lo stesso qualcuno da coccolare, da accarezzare, da baciare, da fare l’amor..

Alt!!! Questo no!! E’ meglio se ci fermiamo al baciare.

Chissà perché mi viene in mente il viso di quella ragazza. Com’è che si chiamava?? Tania se non erro.

Dovrei avere ancora il suo numero.. Frugo tra le mie tasche del cappotto e lo trovo, un piccolo fogliettino di carta stropicciato.

Mi ritrovo a sorridere al pensiero di quel viso tanto comune quanto unico che mi è rimasto così impresso. Il suo sorriso così contagioso, la sua semplicità, la sua spontaneità.

Nessuno mi ha mai detto: “Vorrei che tu fossi il mio fragolino!” mi sono sentito lusingato e al tempo stesso imbarazzato.

Mi piacerebbe rivederla.

Sto per prendere la cornetta ed alzarla ma mi blocco. Che sto facendo?? Non sarebbe una buona idea!! Non sono ancora pronto ad avere una relazione con un’altra donna.

Penso ancora a Buffy.. Poi ripenso a Wes e Monica, a loro due insieme, follemente innamorati.

Anche io voglio l’amore, mi dico e mi convinco. So di non meritarmelo. Ho fatto cose orribili quando ero un vampiro senz’anima.

Ora però sto facendo di tutto per espiare i miei peccati.

Che altro dovrei fare?? Suicidarmi???

C'ho pure provato una volta e ho fallito.

Che altro?? Farmi uccidere????

Sono morto e resuscitato 2 volte. Ora basta!

Andate tutti al diavolo!! Maledettissimi zingari che mi hanno maledetto e stramaledetta la loro maledizione che mi impedisce di essere felice!

Tutti hanno il diritto di essere felici. Perchè io non posso??

Solo perchè ho ucciso, torturato, martoriato, flagellato mezza Europa per 200 anni??!!!

Beh, in effetti..

Comunque ora sono cambiato. Sto facendo del mio meglio per pagare le mie colpe. Sono tante, ma sono ben intenzionato a riparare a tutti i miei errori. Mi ci vorrà un bel po' ma io ho tutta l'eternità davanti.

Quindi datemi un altro motivo, uno solo, abbastanza valido per cui io non possa essere felice.

Non c’è nessun divieto che mi obbliga a non cercare l’amore. Basta solo che stia attento a non rompere quella piccola clausola che c’è sul contratto della mia anima.

Mi sono deciso, predo il telefono e compongo il numero.

Quel che accadrà, dopo si vedrà.

 

Pieces of a dream

-Anastacia-

(Pezzi di un sogno)

 

Pov Maggie

 

Ecco che finalmente il nostro viaggio a LA si fa più interessante.

Sono sorpresa ed al contempo felice “Non immaginavo che avrebbe chiamato così presto.” dico a Carol mentre camminiamo per le strade di LA.

È quasi il tramonto, il sole non è ancora calato all’orizzonte.

Dopo ieri, la faticosa e per niente divertente giornata al museo delle mummie, alla fine un po’ di respiro ci voleva proprio.

Carol mi ha portato in giro per tutto lo stabilimento che offriva un’esposizione madornale di ogni cianfrusaglia che si usava nell’antico Egitto, lei era allegra ed eccitata come una bambina che sta per aprire i regali il giorno di Natale. Non la finiva più di darmi spiegazioni, tra l’altro non richieste, sulla stirpe dei faraoni. Il tutto per 5 interminabili ore. E’ stato estenuante!!!

Per lei è stata un’esperienza indescrivibile, che rimarrà impressa nella sua memoria, così mi ha detto all’uscita.

Anche per me è stato indescrivibile.. e preferisco non descriverla! Purtroppo sarà difficile anche per me dimenticarla.

Ora ci stiamo dirigendo all’ufficio di Angel.

Caorl è di nuovo scocciata all’idea di passare delle ore in compagnia del vampiro bruno. Credo che non lo trovi molto simpatico. So anche che la sua non sia un’impressione dettata tutta dal suo cuore, qui c’è lo zampino di Spike, ci scommetto. Chissà che le ha detto l’ossigenato per non farle piacere Angel..

Carol storce la bocca dubbiosa “Speriamo che questa intervista sia il più breve possibile.” mi ribatte scetticamente lei. Non è che sta certo facendo i salti di gioia all’idea “Perché non facciamo un salto a Sunnydale dopo??”

Io la guardo storto “Ma sei matta?? Tu vuoi andare in una città che sta nel bel mezzo di un’apocalisse!!??”

Lei sembra rendersi conto della cavolata cha ha detto ed assume un’aria da finta innocente che mi fa sorridere “Solo per vedere che succedere.. Chi vice..”

Io sbatto le ciglia per nulla convita della sua versione dei fatti, mi viene da ridere “Tu vuoi solo vedere chi sappiamo entrambe.”

Ma lei sembra non farci caso alla mia affermazione veritiera e continua a far finta di niente “Non so a chi tu ti stia riferendo.” Carol cammina guardando dritto davanti a sé, probabilmente ha paura che se incrociasse il mio sguardo allora io capirei che sta mentendo.

Io ridacchio tra me e me “Ah no??? Ti dò un aiutino: è biondo, più che altro ossigenato fosforescente, occhi azzurri come il cielo sereno, fisico atletico, sedere da urlo, bocca da mozzare il fiato.. in tutti i sensi.”

Al chè Carol sospira. E’ già tra le nuvole..

Beata innocenza!!! “Carol, Spike è un vampiro.” le ricordo io. Non si sa mai!!

“E allora??” lei mi mette il muso triste e la sua espressione da cucciolina bastonata è così tenera che vorrei abbracciarla per rassicurarla.

Ma devo ricordarle che questa è la realtà. Non stiamo vivendo in un telefilm, non siamo i protagonisti di uno dei suoi film che hanno sempre a portata di mano il solito lieto fine. Questa è la dura e triste realtà. “Non puoi amare un vampiro.”

Lei sbuffa scocciata “Oh, ti prego non mi rifilare la solita lagna sui vampiri che non posso amare, che non hanno un’anima, che non provano alcun tipo di sentimento.”

“Ma è la verità.” preciso io convinta.

Lei mi fissa dritto negli occhi e mi sfida con lo sguardo “Sai quanto me ne frega che Spike non ha un’anima??!”

Purtroppo io so già la sua risposta e l’anticipo “Da 1 a 10??! Direi un milione.”

“Appunto.” Concorda lei con me.

Io scuoto la testa non approvando il suo comportamento a volte così infantile “Stai sbagliando tutto comunque.”

Carol si ferma e per guardarmi meglio in faccia, alza le mani in segno di resa ed esclama “Per l’amor del cielo Maggie!!! Sto solo dicendo che mi piace e che se mi dovessi trovare in una stanza da sola con lui, per la verità andrebbe bene anche una cripta o anche in un qualunque altro posto, di certo non mi metterei a giocarci a scacchi.”

Vedo la luce di eccitazione nei suoi occhi e capisco che non sta scherzando “E’ proprio questo che temo!!”

Ma lei tutto ad un tratto si rattrista “Comunque non hai nulla di cui preoccuparti, visto che non accadrà mai.” riprende a camminare lasciandomi dietro di qualche passo.

Non l’ho mai vista così! Sono sconcertata!! La raggiungo in fretta “Che fine ha fatto il tuo eterno ottimismo e il tuo immancabile lieto fine?? Mi fai paura così.”

Lei si stringe le braccia intorno al corpo come a proteggersi. “Sono solo realista.”

Mi sembra così vulnerabile in questo momento. Vorrei consolarla.. E così mi ritrovo a darle coraggio, altrimenti a che servono gli amici se non a farsi forza l’un l’altro??! “Dai, non fare così. Tirati su!! Forse tu e Spike potreste avere davvero la vostra occasione, magari lui verrà maledetto come è successo ad Angel e riotterebbe la sua anima..”

Lei però mi interrompe con un accenno di sorriso sulle labbra “Sì, ma senza quella stupida avvertenza che non gli permette di provare un solo attimo di felicità.” Sta già meglio. Quell’attimo di tristezza è già passato. Menomale!!

Io rido “Mi sembra ovvio!!”

“Io saprei esattamente come renderlo felice..” la sua faccia mi dice chiaramente che le sue intenzioni non sono certo quelle di farsi una partita a dama né si fermerebbero ad una semplice occhiata languida al corpo del bel vampiro biondo.

Come darle torto, d’altronde. Mi ritrovo a sospirare insieme a lei “Sì anch’io!!”

Appena Carol mi sente dire questo, mi fulmina con gli occhi “Ehi, l’ho visto prima io!! E poi tu hai il tuo artista francese. Quindi giù le mani dal mio sogno.”

Io sono felice che lei si sia ripresa da quel momentaneo attimo di sconforto “Scusami, hai ragione tu!” poi con aria incantata le dico “Ognuno si tenga stretto il suo sogno. Chi lo sa.. Un giorno potranno avverarsi tutti e due..”

Lei mi sorride fraternamente “Non posso crederci!! Ho contagiato anche te. Adesso pure tu fai parte del club ‘E vissero felici e contenti!’ ”

Eh già! La mia amica matta è riuscita perfino a rompere il ghiaccio intorno al mio cuore e a darmi quella speranza che tutti dovremmo avere per vivere la vita al meglio “Temo proprio di sì!”

E tutte e 2 ridiamo di gusto.

Forse non è così sbagliato sognare, non costa niente credere che un giorno i propri desideri si possano realizzare. Basta solo mantenere un piede bel saldo per terra ed essere sempre pronti a capire quando è il caso di tornare alla realtà. Un po’ di speranza non fa male a nessuno.

Sognare.. ti fa sognare..

 

Crazy for this girl

-Evan & Jarod-

(Pazzo per quella ragazza)

 

Pov Wesley

 

Stiamo ancora discutendo quando entriamo nello studio di Angel..

“Guarda che non è così.” mi dice Monica.

Vuol darmela a bare ma non ci riuscirà. “Invece è assolutamente così.” replico io con convinzione. Come si fa a rimanere indifferenti quando la propria ragazza ti dice che ama un altro.. e poi cerca di negare??

“Bentornati! Com’è andato il concerto??!” ci chiede Angel seduto alla scrivania. Con lui c’è anche Cordelia che sta scrivendo al computer.

“Fantastico!” diciamo entrambi nello stesso momento. Solo che il mio tono è leggermente diverso da quello di Monica. Il suo è del tipo ‘Indimenticabile!!’. Il mio è ‘Menomale che è finito!’

Con questo non voglio dire che non mi è piaciuto. Al contrario!! Anche se gli U2 non sono esattamente il mio gruppo preferito, è stato bello in fin dei conti. Il problema è che Monica da allora non ha più smesso neppure per un attimo di parlare di Bono di qua, Bono di là.. D’accordo, sono geloso! Sono geloso che lei ami qualcun altro oltre che me. So di essere uno sciocco, che la mia è solo una fantasia maniacale. Amare un Idolo non è la stessa cosa che amare una persona reale. Ma non posso farci niente!! Sono geloso!!

“Allora quanto è bono Bono?” chiede Cordelia avvicinandosi velocemente a Monica.

“Bono!!!” cinguetta sorniona la mia Princes all’amica. “Andiamo a farci un giro, così ti racconto tutto.” così prende l'amica sotto braccio e se ne vanno insieme ridendo.

Ecco, cosa vi dicevo???!! Le donne sono tutte uguali. Quando vedono un bel tipo cominciano a sbavare, non sanno resistere.. D’accordo, anche noi uomini siamo così, ma ora è diverso. Lei è mia, solo mia!! E non voglio che abbia occhi per un altro.

Io sospiro rassegnato “Le donne non le capirò mai!!” mi butto sulla sedia di fronte a lui.

“Sì, anch’io!” mi conferma Angel.

Io sbuffo “Pensa che ha avuto pure il coraggio di dirmi che non ha mai conosciuto nessun uomo più sexy di quel dannato cantante ‘come si chiama lui’!!”

Angel mi scoppia a ridere in faccia.

Io rimango impressionato. E' la prima volta che lo vedo ridere così di gusto.. Ma che fine ha fatto il vecchio muso lungo??? Sono perplesso. E poi che c’è da ridere??! “Perché ridi??”

Lui cerca di placare le sue risate.

Sono già nervoso per consto mio e vedere che lui ridere come un fesso mi fa agitare ancora di più. Se non la smette gliela faccio passare io la voglia di rider delle disgrazie altrui.

“Scusa.” mi dice Angel dopo aver trovato la forza per parlare, poi scuote la testa ancora ridacchiando “Sei solo geloso Wes!”

Sì, ..e allora? Non posso essere geloso della mia ragazza? “Lo so. Ma non sopporto di dividerla con un idiota solo perché lui ha una voce più carina della mia e perché è ricco sfondato e famoso.”

“Quindi sei pentito di averla portata al concerto?!”

La sua domanda mi spiazza. Perché pensa una cosa simile??!! “No.” Rispondo con decisione. Ricordo la mia Princes mentre cantava le canzoni insieme al gruppo, sapeva tutte le parole. Il mio cuore mi si stringe in petto “Avresti dovuto vedere la sua espressione mentre eravamo tra la folla inferocita. Lei era la più eccitata di tutti. La sua gioia era indescrivibile! Ed io mi sono sentito l’uomo più felice del mondo ad aver contribuito a renderla tale. Sono pazzo di quella ragazza!!

“Dammi almeno 24 ore per cercare uno smoking, amico!” mi fa lui.

Io lo fisso curioso “Perché? Dove vai? Ad un ballo in maschera?!”

“No. Ad un matrimonio!” mi risponde lui semplicemente.

Devo essermi perso qualche pezzo strada facendo. Sono stato via un giorno e qui ci sono un sacco di novità!! “E chi si sposa??”

Lui allarga le labbra in un sorriso divertito “Tu.”

La mia bocca e i miei occhi si spalancando all’instante, mi si secca la gola, sto per svenire, mi sento mancare l’aria.

Monica e io ci spo.. No, aspettate un attimo! Io non ne so niente di questa storia, e dovrei essere il primo ad essere informato visto che sono parte integrante del.. come vogliamo chiamarlo?.. ‘progetto fiori d’arancio’? Quindi, che diavolo sta succedendo?? Monica non mi ha mai detto niente, nessun accenno, nessun suggerimento. Ed ora vengo invitato al ‘mio’ matrimonio senza esserne a conoscenza.

Angel non afferra il mio stato confusionale ed esclama tutto tranquillo “Tu e Monica siete fatti l’uno per l’altro, si vede lontano un miglio. Che te ne importa se lei sbava per un tizio qualunque che ha la chitarra?!”

Io sto ancora pensando al mio matrimonio. Mi immagino di essere in una chiesa, all’altare, vestito di tutto punto, che aspetto la mia Princes. Ad un certo punto la musica parte e il motivetto nuziale si espande in tutta la chiesa.. Lei appare bella più che mai, con il suo abito bianco, il volo lungo, sembra davvero una Principessa.  Probabilmente ora il mio è un sorriso ebete. Ma me ne frego! E’ così che mi sento, ebete e al settimo cielo!  Sì che voglio sposarla. Lo farei anche subito. “Tu pensi che lei voglia sposarmi?!” gli chiedo con gli occhi a cuoricino.

“E chi non lo vorrebbe??!” esclama lui.

Credo che la mia espressione a questo punto sia cambiata. L’entusiasmo ha lasciato il posto allo stupore. Non che Angel sia brutto, è solo che io ho gusti ben diversi.

Fortuna che lui capisce il mio stato d’animo conflittuale ed aggiunge “Cioè.. io no di certo.. Cioè.. non che tu non sia attraente.. voglio dire che.. io credo..” il suo balbettio mi convince che prima lo stava solo dicendo in via ipotetica e del tutto generica.

Vedendolo in difficoltà alzo una mano per fermarlo “Angel, ho capito, amico!”

“Bene!” Angel si rifugia abbassando lo sguardo su delle carte che stava esaminando prima del arrivo mio e di Monica.

Io mi alzo a riempire una tazza di caffè che Cordy prepara ogni mattina. Dopo questa pausa in cui tutti e 2 siamo ancora un po’ impacciati, mi lascio andare con una battuta scherzosa “Anche tu non sei male!” quando l’avevo pensata mi era sembrata ridicola, ora non sono sicuro che lui l’abbia capita.

Infatti Angel alza gli occhi per guardarmi e mi sembra un pochino spaventato.

Forse era meglio se stavo zitto! “Cioè volevo dire che.. non che io ti trovi.. era solo una battuta!”

Lui mi capisce a scopo ritardato inscenando una risata fatta a posta “Aaah!!!” ..poi aggiunge tornando ad essere imbarazzato.. “Perché non dimentichiamo quest’ultima conversazione??”

“Mi sembra giusto!” concordo io alla fine. Meglio dimenticare la nostra goffaggine.

Ecco cosa succede a fare del sarcasmo nel momento sbagliato. Io e Angel non siamo molto portati alle battute ridicole, non ci si addicono.

Meglio lasciarle fare a chi se ne intende veramente.

 

Interview with the vampire

(Intervista col vampiro)

 

Pov Maggie

 

“Allora da dove volete che cominci??” ci chiede Angel.

Io e Carol ci guardiamo esasperate. Ma allora non ha capito niente!!! “Diciamo.. dall’inizio??!” gli dico io seccata dal suo scarso interesse e poca partecipazione.

Siamo a casa sua, in realtà più che casa direi scantinato. L’ambiente è molto scarno, il giusto indispensabile.  Comunque, contento lui!! Non voglio certo mettermi a sindacare su come vive un vampiro. Tra l’altro sembra abbastanza pulito. Mi piacerebbe sapere se è lui che pulisce casa sua o chiama un impresa specializzata in pulizie. Sarebbe impensabile un vampiro con in mano un’aspirapolvere o la pezza per lavare a terra. Cerco di restare seria per non scoppiare a ridergli in faccia, quando mi rendo conto che lui sta ancora in silenzio. Ma che sta aspettando?!

Io e la mia amica siamo sedute al tavolo della sua cucina: io con in mano una penna e un foglio bianco pronto per essere riempito, mentre Carol si guarda ancora intorno un po’ scocciata, come a focalizzare la stanza e tutti i suoi particolari. So che vorrebbe essere da un’altra parte e soprattutto con un ‘altro’ vampiro.

“Che volete sapere??” ci domanda ancora Angel.

Non vorrà mica che gli faccia delle domande del tipo ‘il quiz show’??!! Non sono mica Gerry Scotti?? (nda. Lo so che in America nessuno conosce Gerry, ma lui mi piace troppo e non ho resistito.)

A questo punto sto per rispondere male alla sua domanda idiota con una nota di rimprovero quando Carol mi precede “Ti piacciono i fiori di cipolla fritti?”

Io e Angel siamo confusi “Cosa?” facciamo entrambi stupiti da quello strano quesito per nulla consono all’argomento principale.

Carol però sembra non farci caso alla nostra espressione smarrita e continua a parlare con la sua aria incantata e un po’ nostalgica “..A Spike piacevano molto..”

Angel mi guarda “Ma che centra questo!??”

Io scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo “Lascia stare.” Poi mi rivolgo alla mia amica matta da legare, fulminandola con lo sguardo “Carol, perché non ti vai a prendere un bel caffè?!!”

Carol protesta non contenta della mia imposizione “Io non voglio nessun caffè.”

“Allora vatti a fare un giro.” Il mio tono non ammette repliche. E’ un ordine!

Al chè lei si arrende e si rassegna a fare ciò che ho detto io, anche se con scarso entusiasmo “E va bene. Vado a prendermi questo caffè che non voglio e vado a farmi un giro. Quanto tempo ti ci vuole?”

“Molto!”

“Ok. Ci vediamo tra.. molto!” e se ne va senza dire una parola di saluto.

L'avrò offesa??! Così si impara a dire cazzate in momenti non opportuni!! “Scusala ma è fatta così. Ha sempre la battuta pronta.” Vorrei potergli spiegare che da quando Carol ha conosciuto Spike la sua ironia è peggiorata. Ma non so se capirà quanto sia davvero peggiorata.

Angel ha lo sguardo fisso alla porta da cui è uscita la mia amica “Chissà chi mi ricorda!”

Io annuisco, so esattamente chi mi ricorda “Già!”

Dopo pochi secondi ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo. Credo che stiamo pensando alla stessa persona, o meglio allo stesso vampiro.

 

All’improvviso Carol entra sparata in casa. Ha l’affanno, il viso rosso e fatica a parlare cercando di recuperare aria nei polmoni.

Io e Angel stavamo beatamente seduti a parlare della sua vita, quando la mia amica viene a rompere di nuovo le uova nel paniere.

Non immaginavo di trovarmi così bene con lui. Non è per niente un musone e neppure noioso! Mi ha raccontato la sua vita da mortale, la sua ascesa a vampiro sanguinario.. Era arrivato al punto più emozionante della storia (..quando gli zingari lo avevano maledetto). Ora sarà un’impresa riprendere da dove abbiamo interrotto!!

Un difetto che ha Angel è quello di non essere molto bravo a raccontare i fatti in maniera cronologica. Ogni tanto si accorge di aver dimenticato una cosa importante e torna indietro.

Io sto cercando di scrivere il più possibile per non tralasciare niente, ma lui non rende affatto facile il mio compito. Ho messo più stelline ed asterischi io che un capitano della marina con delle medaglie. La mia pazienza ha un limite!!!

La faccia rossa di Carol mi fa capire che deve aver corso come una forsennata “Indovinate un po’ che cosa mi è successo?!”  ci dice a fatica lei dopo aver recuperata un po’ di colore naturale sul viso.

Ho un colpo al cuore!! Oddio!! Cosa può essere successo???  Qualcuno l’ha aggredita?? Hanno cercato di farla fuori??? Ha assistito ad una rapina?? Ha incontrato un vampiro pazzo ed affamato???

Ok!! Basta con i pensieri negativi. Ho visto troppi film horror di recente. Qui ci vuole un po’ di calma e sangue freddo. Bisogna ragionare razionalmente senza farsi prendere dal panico.

Mi alzo dalla sedia di scatto e corro ad abbracciarla. Fortuna che è tutta intera, con piacere noto anche che non è neppure diventata un vampiro “Che cosa è successo??” la mia voce preoccupata e spaventata è in netto contrasto con quello che la mia mente ha elaborato poco fa. Avrei potuto rischiare di perderla. E sarebbe stata tutta colpa mia!! Non avrei mai dovuto mandarla via, non avrei mai dovuto cacciarla così, non avrei mai..

Carol ricambia il mio abbraccio e poi mi rivolge un sorriso rassicurante “Sto bene, Mag!”

Il mio cervello ci impiega un po’ prima di assorbire tutte le poche parole che mi ha detto.. In effetti quando è entrata la sua espressione era troppo allegra per essere una che ha avuto un brutto incontro!! Ed io che pensavo che le fosse capitato qualcosa di terribile.

Adesso sto valutando se prenderla a pugni o strangolarla. Le lancio un’occhiataccia che però lei non coglie troppo imbambolata a fantasticare con la memoria.

“Ho solo visto l’uomo più sexy del mondo!!” ci confessa lei tutta eccitata.

Vedendo il suo entusiasmo rimango un po’ sospettosa, poi spalanco gli occhi e la fisso sconvolta ed allibita “Spike è qui??!!”

Anche Angel sembra abbastanza sorpreso e si rivolge a me con gli occhi sbarrati “Spike è qui!!??”

La nostra domanda è identica: solo che io la rivolgo a Carol mentre lui la rivolge a me.

Ma Carol sembra indispettita “Ma che centra Spike!!! Io parlo di un uomo vero!!”

Aah, fortuna che non è Spike!! Chissà cosa sarebbe successo se lui e Angel si fossero trovati in una stanza da soli?! Probabilmente si prenderebbero a pugni. Non vanno molto d’accordo quei 2, sono come l’acqua e l’olio: due sostanze non mescolabili. Ma se non è Spike l’uomo sexy che ha incontrato Carol.. allora chi diavolo può essere?? “Chi allora?”

Angel ci interrompe sul più bello “Spike è un uomo vero!” ci conferma il vampiro bruno con nonchalance.

Noi ci voltiamo a guardarlo shockate.

Lui si accorgere di aver parlato senza pensare e sembra sentirsi in imbarazzo, anche se è un po’ difficile poterlo affermare con sicurezza visto che i vampiri non arrossiscono. Probabilmente non era sua intenzione rivelarci quel piccolo particolare del suo passato oscuro.

Ora lui tenta di farsi piccolo piccolo sulla sua sedia pregando di sparire, abbozzando un sorriso timido ci guarda “L’ho detto ad alta voce??”  

Noi annuiamo divertite da quella rivelazione ambigua.

Lui si schiarisce la gola impacciato “Scusate.. Dimenticate!!”

La prima immagine fittizia che vedeva Spike e Angel bare a botte nel mio cervello ora si è modificata, è stata sostituita da un’altra alquanto più ‘violenta’, per non dire spinta. Ho sempre pensato che i vampiri avessero una concezione perversa dell’amore e del sesso. Adesso ne ho la prova. Vorrei approfondire l’argomento, una parte di me è follemente curiosa ed anche un po’ affascinata, l’altra parte del mio subconscio invece mi sconsiglia di farlo. Purtroppo per la prima parte che vorrebbe sconsideratamente e spudoratamente sapere tutto, scaccio dalla mia mente quest’idea maliziosa, essendo una ragazza troppo pudica e discreta. Anche se ora mi rimarrà sempre questo pallino rosa di curiosità.

A volte vorrei lasciarmi andare un po’ di più, ma non ci riesco. Magari un giorno vincerò questa mia rigida educazione puritana e lascerò che la parte più ardita di me venga allo scoperto.

Dall’espressione che vedo sul volto di Carol, capisco che lei è sulle spine perché non vede l’ora di raccontarmi tutto per filo e per segno. “Allora!?” la incito io a proseguire.

Lei si illumina sapendo che ha tutta la mia attenzione “Dicevo.. Stavo passeggiando per la strada quando ho visto alla vetrina di un negozio i più bei pantaloni di jeans che abbia mai visto, ho guardato il prezzo e sono impallidita.. 150 dollari per un paio di jeans?? Ma siamo matti?? Comunque.. con ancora il viso incollato alla vetrina, ho continuato a camminare ed ad un tratto mi sono scontrata con qualcuno. Ho alzato lo sguardo ed ho incontrato 2 occhi  blu scuso così profondi ed intesi che mi hanno fatto sciogliere come un ghiacciolo al sole! Credo di essermi incantata per un paio di secondi di troppo perché lo sconosciuto mi ha chiesto subito dopo se stavo bene. Io ero del tutto fuori fase e ho annuito semplicemente sentendomi la gola secca. Era alto, molto alto, con i capelli scuri e lunghi fino alle spalle, fisico possente.. Uno schianto!!” Fa un respiro profondo e poi sospira assorta letteralmente tra le nuvole.

Io sono curiosa di sapere cose è successo dopo “E come si chiama??”

Lei mi guarda come se fossi matta “E io che ne so??!”

Ho un dubbio. “Ma hai detto che hai conosciuto l’uomo più sexy del mondo??”

“Io non ho mai detto di averlo conosciuto! Ma solo di averlo visto!” replica lei chiarendo il mio dubbio.

“Perché non gli hai chiesto il suo nome?” le chiedo io non capendo il suo strano comportamento. Di solito Carol è molto più intraprendente di me, non è timida e ci sa fare con gli uomini: nel senso che è molto socievole e ha una bella parlantina. Che cosa le è successo?? Ha perso il suo tocco magico? Dov’è finito il suo eterno ottimismo?

“E cosa gli dicevo?” mi fa lei.

Ma che fine ha fatto la mia amica?? Io alzo le spalle “Non so.. tipo.. ‘Come ti chiami??’ Una domanda semplice ma efficace!”

“Di solito funziona!” ci conferma Angel entrando anche lui nella conversazione.

Ops! Avevo scordato che ci fosse anche lui. Il racconto di Carol ha catturato tutto il mio interesse.

“Non volevo apparire troppo sfacciata o ridicola.” confessa lei.

Angel si alza dalla sedia di scatto facendola traballare “Ehi, guarda che se è una donna a fare il primo passo non risulta affatto ridicola. Io mi sono sentito lusingato quando Srawbe..” ma si interrompe improvvisamente proprio sul più bello.

Ma allora la sua è una mania quella di lasciare incompiute le frasi!!!

“Quando chi???” gli domandiamo io e Carol molto divertite dalla sua ammissione involontaria.

Che strano vampiro!!! Mi incuriosisce il modo in cui parla spontaneamente, a volte si riesce a scorgere nella sua voce una sorta di innocenza.

Assurdo, vero??!!! Un vampiro innocente!!!!

Eppure Angel è così.. innocente.

Beh, a parte quando era Angelus e uccideva la gente. Ma questa storia l’ha superata da un pezzo!

“Ma non dovevamo fare l’intervista??” cambia argomento lui tornando a sedersi sulla sedia. Mi sembra molto propenso a concludere la questione.

Seppur a malincuore io acconsento. Anche Carol sembra più felice di stare a sentire la storia di un vampiro pluricentenario.. Anche se credo che non presterà molto della sua attenzione a nessuno dei due, intenta com’è a rivivere nella sua mente il suo incontro con l’uomo del mistero.

 

Strange world

(Strano mondo)

Pov Cordelia

 

“..E poi ha detto che non riesce a capire come mi faccia a piacere uno che di nome fa Bono. E’ stato proprio odioso.” sbuffa Monica. Si sta lamentando dello scarso spirito umoristico di Wesley.

Povera amica mia!! Ha ragione: gli uomini non ci capiscono un tubo dei sentimenti femminili.

Anche se io la invidio così tanto che vorrei essere al suo posto, anche solo per litigare con qualcuno e poi fare la pace, sentirmi importante ed amata.

Monica è amata da qualcuno che farebbe di tutto per vederla felice, anche rinunciare ad una conferenza sull’Egitto.

Ma dico io.. Come cavolo ha fatto Wes a pensare di volerci andare??!! Menomale che poi è tornato in sè. Monica non glielo avrebbe mai perdonato. Ed io la capisco perfettamente.

E’ stata al concerto del cantate più bono di questa epoca con l’uomo che ama. Beata lei!!

In questo momento stiamo passeggiando come al solito in cerca di un po’ di relax, e lei ha innescato il disco a tutto volume: mi sta ridicendo come Wesley si è comportato dopo il concerto. Non che mi interessi, visto che la so già a memoria la storia, ma quando Monica attacca a parlare non la finisce più.

A questo punto io metto il pilota automatico e faccio finta di ascoltarla, di tanto in tanto esclamo con un “Già!!”, “Hai ragione!”, “E’ vero.”, “Uhm uhm..”, “Eh????!!!!” giusto per farle capire che la sto seguendo. Non che voglia ingannarla, ma questo suo monologo non serve a niente, se non a farla sfogare. Io nel frattempo penso ai fatti miei.

 

Sono depressa.

Voglio innamorarmi!

Chissà perché mi viene in mente Doyle.. Ma che fine ha fatto??!!! Sento la sua mancanza. E’ da un po’ che non si fa vedere. Sono 2 giorni che è scomparso. Devo preoccuparmi?? Forse Angel sa qualcosa. Quando lo rivedo glielo chiederò.

Non so se è amore quello che provo nei suoi confronti, è sicuramente un sentimento colmo d’affetto. Ma non sono certa di poter dire già di amarlo.

A volte mi è capitato di trovarmi a pensare ad una possibile storia tra noi 2. E tutte le volte mi è spuntato un sorriso curioso sulle labbra.

Forse è un po’ presto per poter affermare che tra noi ci potrà essere qualcosa di più della bellissima amicizia che c’è ora. Ma stiamo sulla strada giusta.

Da quando aiuto Angel nella lotta contro il male ho capito che l’amicizia rende unita la gente e l’aiuta ad affrontare i pericoli che si incontrano strada facendo. Ma l’amore è il sentimento che ti permette di sognare in questo mondo malato di criminalità e violenza.

Ed io amo sognare ad occhi aperti!!

So che da qualche parte del mondo c’è il mio principe azzurro, e presto arriverà sul suo cavallo bianco e mi porterà con sé nel suo castello.

Se poi invece di un principe arriva un mezzo demone con la faccia verde, e se invece del cavallo lui ha una moto, e se invece del castello mi porta a casa sua.. Beh, non posso certo chiedere la perfezione!! Mi andrebbe bene ugualmente.

 

Appena svoltiamo l’angolo, la mia attenzione viene catturata da una strana ragazza con i capelli rossi che si sta guardando intorno in cerca di qualcosa.

Forse è una turista?? Ma non vedo nessuna macchina fotografica e nessuna cartina in mano.

Forse si è persa?? Questa conclusione è più probabile.

Mentre Monica continua a blaterare senza preoccuparsi di nient’altro, io mi avvicino alla giovane con Monica sempre alle calcagna.

“Ehm, scusa?” mi rivolgo alla ragazza con un tono gentile e premuroso.

Monica smette finalmente di parlare notando che ora io non sono più interessata alla sua storia e che sono del tutto concentrata su un’altra questione..

La ragazza in questione si volta verso di noi con aria dubbiosa. Alza le sopracciglia e ci fissa con aria diffidente “Sì?”

Probabilmente si starà chiedendo chi cavolo siamo e che cosa diavolo vogliamo da lei. Ed io non potrei certo biasimarla per la sua sfiducia nei nostri confronti visto che siamo due perfette estranee. Quindi ecco accontentata “Io sono Cordelia e lei è Monica. Ti sei per caso persa?”

La ragazza ci guarda ancora con sospetto “No.”

“Sicura che non ti serva il nostro aiuto?” insisto io.

“Sì.” Fa lei.

Monica non apre bocca, probabilmente non ha capito perché io mi sia precipitata da questa perfetta sconosciuta. In verità neppure io lo so, ma appena l’ho vista mi è sembrata in difficoltà e ho voluto appurare che stesse bene.. “Oh, beh! Fantastico. Allora puoi anche tornare a fere quello che stavi facendo prima che noi ti interrompessimo. Scusaci ancora per la nostra invadenza.”

La ragazza scuote la sua testa rossastra e se ne va senza un saluto.

Che strana tipa! Forse non si fidava di noi??!!

Dopotutto non abbiamo nessuna garanzia sulla nostra buona fede agli occhi degli estranei, non giriamo mica con su scritto in fronte: ‘Facciamo parte delle forze del bene, non abbiate paura di noi, vi aiuteremo!!’ Dovremmo fare dei volantini promozionali.

Comunque in una città come LA è normale ed indispensabile essere prudenti.. anzi, è vitale.

Io e Monica ci guardiamo e con un alzata di spalle proseguiamo per la nostra strada.

“Dov’ero rimasta??!” mi fa lei.

Oh, no!! Ecco che ricomincia!

 

Strawberry fields forever

-Beatles-

(Campi di fragole all’infinito)

 

Pov Angel

 

Sono sfinito!! Ma ne è valsa la pena!

E’ tutto pulito e splendente. Casa mia sta letteralmente luccicando.

Ho lustrato ogni angolo, fatto la polvere ovunque, lavato ogni pensile e rimesso a posto ogni oggettino sparso qua e là.

Posso ritenermi soddisfatto del mio lavoro come domestico di me stesso.

Fortuna che tutti di solito sanno che io la mattina dormo, altrimenti se qualcuno si fosse presentato qui e mi avrebbe visto in questo stato, credo che la mia posizione di ‘super vampiro immortale e redento che combatte per il bene dell’umanità’ si sarebbe modificata in ‘ecco a voi il vampiro maggiordomo ideale a qualunque lavoro domestico’. Non avrei certo fatto una bella figura! Il mio orgoglio maschile si sarebbe frantumato se qualcuno mi avesse visto con addosso il grembiule che mi ha regalato Cordy con su scritto ‘Io amo il sangue’. Sicuramente avrebbero pensato che fossi impazzito. Ed io non avrei certo potuto biasimarli.

In verità c’è una ragione per la quale oggi mi sono dato completamente alle pulizie di Pasqua..

 

Ieri, prima dell’arrivo delle osservatrici-giornaliste, mi sono fatto coraggio e l’ho chiamata finalmente.

La conversazione per telefono è stata un po’ impacciata da parte di tutti e due ma alla fine ci siamo messi d’accordo per vederci di persona.

Mi ha stupito il fatto che lei sapesse già che io fossi un vampiro, e sapeva anche della mia anima. Conosceva il mio mondo troppo bene per essere una semplice mortale. Fortuna che mi ha assicurato che non è né una poliziotta né una maniaca dei ‘mangiatori del sangue fresco’, sa dell’esistenza delle forze soprannaturali perché in famiglia ha una cugina che fa l’apprendista Osservatrice.

Io non ho potuto non fidarmi di lei. Forse sono spinto dalla curiosità o forse da quella strana sensazione di positività che mi dice che questa potrebbe essere la volta buona.

Lei ha proposto che sarebbe passata a casa mia il giorno dopo senza però specificare quando, è per questo che io subito ho aggiunto che sarebbe stato meglio di mattina, così nessuno ci avrebbe scocciato.

Ecco svelato il mio stato nevrotico ed eccitato. Sono un fascio di nervi tesi.

 

Il campanello suona e io sussulto spaventato.

Si è mai visto un vampiro di 300 anni che si spaventa al suono del campanello???!! Mi sa di no.

Oddio è già qui!!!

Corro alla porta ma poi accorgo che indosso ancora il grembiule e non mi sembra appropriato per l’occasione, me lo slaccio e lo butto in un cassetto a caso della cucina. Poi ritorno alla porta e mi costringo a calmarmi.

Se fosse vivo, il mio cuore mi batterebbe furiosamente in petto, avrei il volto in fiamme e il mio sorriso sarebbe vergognosamente a 360°. Beh, a parte i primi due, per quanto riguarda il sorriso, in questo momento è esattamente così.

In questi casi tornerebbero utili degli esercizi di respirazione, un grande respiro profondo.. ma quelli non fanno al caso mio.

Chissà perché anche le frasi più famose che si intonerebbero al mio stato d’animo non mi si addicono.. Non posso certo dire: ‘Sprizzo vitalità da tutti i pori!!’, o ‘Il mio cuore batte all’impazzata!!’, ..e poi ci sono anche le tipiche affermazioni generiche come ad esempio ‘Chi non muore si rivede!’, oppure ‘Sono vivo e vegeto!’, o ‘Sono un uomo morto’, o semplicemente ‘Sono vivo.’, o ‘Neanche morto!!’ ..frasi ad effetto che con me non danno l’effetto desiderato.

Ritorno al presente.

Faccio appello al Santo protettore dei vampiri. Probabilmente non esiste visto che i vampiri non vanno molto d’accordo né con i santi né con le altre presenze celestiali, ma a me non costa niente sperare di poter ricevere lo stesso un’indulgenza! Chissà.. magari, lassù, qualcuno avrà pietà di me e della mia anima già in fase di pentimento.

Il primo passo da fare è: pensare positivo.

Il secondo è: aprire la porta prima che lei se ne vada.

Il terzo: poi si vedrà..

 

Appena apro la porta rimango.. il termine giusto per definire la mia sensazione iniziale è: ‘estasiato’. Il successivo pensiero che mi tartassa la mente è ‘Non la ricordavo così bella!!’.

“Ciao” le faccio regalandole il mio sorriso migliore.

E’ vestita con dei pantaloni neri e una canotta bianca che le fascia perfettamente ogni curva lasciando spazio all’immaginazione.. del tipo ‘Salivazione zero’.

“Ciao!” lei mi sembra intimidita. Si mette dietro l’orecchio un ciuffo ramato ribelle sfuggito alla sua acconciatura magistrale che rende il suo viso ancora più grande.

Ma che fine ha fatto la ragazza spregiudicata ed espansiva che appena mi ha visto mi ha detto che sono strafico???!!!

“Posso entrare?!!” mi chiede timidamente lei vedendo che io mi sono incantato come un pesce lesso.

Non è la prima volta che esco con una donna (in verità siamo ancora in casa ma il significato è lo stesso). Il fatto è che mi sento anche io un po’, come dire, ‘su di giri’.

“Sì, sì, certo!” Mi faccio da parte per farla accomodare e la dirigo verso il divano.

Lei prende posto sedendosi compostamente ed io mantengo le distanze adattandomi a sedere almeno 30 centimetri lontano da lei.

Lei sospira silenziosamente, grazie al mio mega udito posso percepire qualsiasi fruscio intorno a me, questo mi fa capire che è imbarazzata. Forse si vergogna di essere qui con me?? Forse si è già pentita di essere venuta?? Forse vorrebbe fuggire da un’altra parte e non ha il coraggio di farlo perché teme che io possa ucciderla??

Alla faccia dell’essere ottimista!!

Ma che mi sono fumato stamattina insieme alla solita sacca di sangue di maiale????!!! Il dizionario ‘come fare per scoraggiarsi senza l’aiuto di nessuno’??? Oppure il sangue era avvelenato??! Magari si trattava di quello di un maiale pazzo e depresso.

Lei si sta guardando intorno ispezionando la casa, che a dire il vero è un monolocale. “Che carino qui!! Un po’ buio, ma carino per essere un seminterrato.”

Ha scelto un argomento neutrale per rompere il ghiaccio. “Grazie!”

Passano alcuni secondi e nessuno dei 2 sa cosa dire.

Non ero preparato a questo tipo di appuntamento al buio, avrei dovuto leggere un libro che spiega ‘come corteggiare una donna moderna’, i miei metodi sono un po’ antiquati. ‘Avanti Angel, pensa a qualcosa di intelligente da dire..’ “Vuoi qualcosa da bere??” Pessima uscita!! Le parole mi sono uscite dalla bocca prima che mi rendessi conto di cosa stessi per dire, ormai è troppo tardi per tornare indietro. Come riparare?? A questo punto speriamo dica che non vuole niente.

“Ok.” Mi fa.

Accidenti! Ed ora cosa le dò? Non ho niente. Stupido che non sono altro! “Beh, ecco.. a parte il sangue che credo che tu non smani dalla voglia di provare, ho solo l’acqua.” Adesso mi prenderà per un malato di mente. Ho una donna in casa mia e la prima cosa che le offro è il sangue!

La sua espressione invece è più comprensiva. Spero solo che non significhi grazie e arrivederci, a mai più.

Ma lei mi dice semplicemente “Non importa. Non prendo niente.”

Fortuna che non si è mossa dal divano! Non accenna a volersene andare quindi posso ancora sperare “Mi dispiace.” mi scuso ancora io come un deficiente che prima propone una cosa poi ritratta.

“Beh, è il pensiero quello che conta!” Mi sta sorridendo, e il suo sorriso è così contagioso che mi viene voglia di sorrider anche a me senza motivo preciso. Beh, un motivo ce l’avrei ed è qui di fianco a me.. e che bel motivo!!

“Allora..” mi fa.

Che dire ora? “Allora..” ..Ma che sto facendo? Ripeto come un pappagallo tutto quello che dice lei? Mi serve un’idea.. “Ti va di fare una passeggiata??!”

Lei piega le tasta ad un lato guardandomi stranamente, come se volesse leggermi nel cervello. Fortuna che non può farlo (lo spero!), altrimenti capirebbe che non ho la più pallida idea di come farle capire che mi piace senza passare per un idiota o uno assetato di carne fresca.

“Ma tu sei un vampiro!” la sua non è una domanda, bensì un’affermazione ovvia.

“Sì.. e questo ti disturba?!”

“No. Cioè.. rende le cose un tantino complicate, ma a parte mi piaci lo stesso.”

Ora vorrei saltare sul divano e ballare come farebbe un bambino che ha appena appreso che Babbo Natale gli ha lasciato i regali sotto l’albero e non vede l’ora di aprirli. Fortuna che riesco a trattenermi. “Bene. Quindi possiamo fare una passeggiata?!”

Lei non ha ancora smesso di fissarmi strano e sospettosamente “Hai manie di suicidio per caso?!”

La sua domanda mi lascia perplesso. Perché sta pensando questo??! “No.. cioè in verità è successo solo una volta, ma ora l’ho superata. A dire il vero è una storia lunga e complicata, se ti va te la racconto un’altra volta. La mia anima si sta pentendo in silenzio, mi dà ancora un po’ di fastidio, ma mi ci sto abituando pian piano.” la mia bocca ha preso a parlare come se avesse vita propria, non riesco a fermare il fiume in piena. Sta zitto, idiota!!!!!!

“Quindi vuoi uscire con il sole cocente solo per provare ad abbronzarti??!”

“Ahh!!!” Ora ho capito a cosa si stava riferendo prima parlando di suicidio! “Avevo dimenticato che fosse giorno. Devi capire che io dormo la mattina quindi non sono abituato a..”

“Oh, mi dispiace!! Ti ho svegliato?” mi chiede apprensiva e mi poggia leggermente una mano sul braccio.

Com’è calda!!!! Riesco a percepire il suo calore anche con la magia che impedisce ai nostri corpi di toccarsi intimamente. Mi schiarisco la gola improvvisamente secca “No, non importa. Ero già sveglio.”

“Bene.”

E torna il silenzio imbarazzante.

Lei torna a guardarsi intorno, dopo pochi secondi mi parla ancora “Cosa ti va di..”

 

“Angel sveglia!!! Abbiamo scoperto una cosa sensazionale!!!” La voce di Cordelia è come quella di una sirena urlante. “Se sei nudo come l’altra volta ti conviene coprirti immediatamente, non voglio ripetere l’esperienza..”

La porta viene spalancata e va a sbattere contro il muro creando un frastuono che si propaga in tutta la casa.

A questo punto posso anche sotterrarmi con le mie mani. Cerco di spiegare alla mia ospite che le cose sono andate diversamente “Non ero proprio nudo, avevo ancora i boxer.” Mi scuso anche con uno sguardo commiserevole per l’invadenza inappropriata delle mie amiche ma ormai è troppo tardi, sono già qui.

Sono appena entrate come due furie Cordelia e Monica che, appena ci vedono seduti sul divano, restano sbigottite.

“Tu?!!!!!!!!!!” esclama Cordelia rivolgendo la sua sorpresa a Strawberry.

“Ma tu sei.. tu!???” enfatizza Monica un secondo dopo.

“Beh, sì. Io sono io.” conferma Strawberry.

Io sono molto scocciato da questa intrusione. Non era previsto questo brusco cambiamento di programma. “Che cosa ci fate qui ragazze??”

“Abbiamo delle informazioni sconvolgenti.” chiarisce Cordelia.

“E non potevate aspettare questa sera??!” le ribadisco io il concetto.

“Lei cosa ci fa qui?” mi chiede Monica indispettita.

Veramente sono io quello che dovrei essere infastidito visto che questa è casa mia e posso invitare chi voglio a qualsiasi ora, senza dover chiedere il permesso a nessuno. Ora però mi tocca pure fare le presentazioni. “Lei è Strawberry. Queste sono Cordelia e Monica.”

Monica e Cordelia la salutano ma mi sembrano sempre più confuse.

Prima che io possa chiedere il motivo della loro visita, vengo nuovamente interrotto dall’improvviso arrivo di Maggie e Carol.

Oddio, ma è una congiura!!!??? Perché tutta questa gente proprio ora è venuta a rompermi le scatole??!!

“Tania!!! Cosa ci fai qui??” chiede Maggie appena vede Strawberry.

Cordelia guarda Maggie e poi aggrotta la fronte dubbiosa “Chi è Tania?”

“Ma non si chiamava Strawberry?” domanda confusa Monica.

Carol è molto colpita e al tempo stesso stupita, si rivolge alla sua amica “Questa è Tania?”

Ora Maggie e Carol mi fissano, Maggie ha l’aria più incredula rispetto alla sua amica che sembra più divertita da questa situazione alquanto comica “Questa è Strawberry??” esclamano poi contemporaneamente tutte e due le Osservatrici lanciandomi un’occhiata shockata.

Ma che cos’è?? Un interrogatorio????? Io non ho fatto niente di male. Non ci sto capendo niente neppure io.

Mi sa che mi conviene mettere le carte in tavola prima di essere nuovamente interrotto da un’altra tempestiva comparsa (visto che ci manca solo Wes!).

Non ho neanche il tempo di aprire la bocca che, come se lo avessi chiamato col pensiero, ecco che arriva anche l’ultimo della banda “Salve ragazzi, riunione di gruppo??” la sua attenzione è subito catturata dalla ragazza misteriosa “Oh, salve! Io sono Wesley.”

Ora ci siamo proprio tutti. Addio appuntamento segreto!!

E’ in momenti come questi che darei in cambio la mia anima per essere lasciato in pace e rimanere solo con la mia Srawberry.

Monica sbotta innervosita dall’attenzione che Wes ha riservato alla nuova arrivata anziché a lei “Si può sapere chi diavolo è questa in realtà??!”

“Lei è mia cugina!” precisa Maggie rivelandoci il primo mistero.

Wes guarda Maggie confuso “Hai una cugina? Ma tuo padre non era figlio unico??!”

Monica non è affatto contenta di non essere al centro dei pensieri del suo amato Wesley, il suo tono scuro ci fa scattare verso di lei “Io non capisco ancora cosa ci faccia questa qui.. qui!” poi si rivolge sospettosa e stizzita verso Wesley “E tu come fai a sapere che il padre di Maggie è figlio unico?”

Che casino!!!!!! Ma perché devono capitare tutte a me???!! Lei è la cugina di Maggie???!!

“Ehm… ragazzi!??” Strawberry ha alzato la mano chiedendo la parola “Forse è meglio se cominciamo da capo.. Io sono Tania, cugina di Maggie dalla parte materna, tutti mi chiamano Srawberry a causa dei miei capelli rossi. Angel mi ha invitato qui.” poi si rivolge a Cordelia e Monica “Sì, io sono la stessa ragazza che avete incontrato l’altro giorno per strada.” Poi guarda Wes “E.. Io e te non ci conosciamo ancora. Tutto chiaro???”

Altrochè!!!!!

“Lui è il tuo ragazzo?? Quello di cui mi hai parlato al telefono ininterrottamente per 2 ore!!!!!” grida Maggie tutta concentrata su Tania.

“COSA???” urlano in coro tutti i presenti della stanza. Tutti tranne me.. Io sono troppo sconvolto per proferir parola.

Sono già il suo ragazzo??? Ma se ci conosciamo da sì e no 1 ora!!!!!

Tania lancia un’occhiataccia fulminante alla cugina..

Questa è una vera e propria apocalisse!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Apocalypse now!

 

Pov Angel

 

Allora.. ricapitoliamo: la mia ospite, Tania, che si fa chiamare Strawberry, è la cugina di Maggie. Ecco svelato il suo mistero sulla cugina apprendista Osservatrice. E fin qui ci siamo.

Quello che ancora non capisco è: Perché tutti si sono precipitati a casa mia nel bel mezzo della mattinata?

Loro sanno che io dormo a quest’ora. (In teoria..)

Apocalisse in vista??? Speriamo di no. Non proprio ora!!!! Non sono in vena di imbarcarmi in lotte estreme per la sopravvivenza.

Una volta tanto che mi vanno bene le cose, ecco che scoppia il finimondo con una tempestività perfetta!!

Resterò un’anima dannata per l’eternità!!!!!

Ma ora concentriamoci su un problema alla volta.

Numero 1: Chiedere che cosa ci fanno tutti qui.

“Si può sapere che ci fate tutti qui??!” sbotto io alla fine delle mie elucubrazioni mentali.

La prima che si fa avanti è Cordelia “Abbiamo una novità!”

Che novità!! E’ logico che hanno delle novità, sono entrati tutti insieme appassionatamente, uno dopo l’altro, gridandomi nelle orecchie.

Numero 2: Appurare come mai ci sono anche Maggie e Carol? Vogliono continuare l’intervista?? Beh, si dà il caso che non mi sembra il momento propizio.

“E voi 2 come mai siete qui?” chiedo alle 2 in questione.

Parla Maggie un po’ imbarazzata per l’invadenza dimostrata “Noi eravamo nei paraggi e abbiamo visto Monica e Cordelia venire qui, così abbiamo pensato di..”

Che bella pensata!!!!

Numero 3: Perché c’è anche Wes??? Ha sentito puzza di guai da lontano?? Intuito maschile??

“E tu Wes?? Qual è la tua scusa??”

Wesley si toglie gli occhiali e incomincia a pulirli. Quando fa così o vuole nascondere la verità o è imbarazzato. In questo caso credo che sia la seconda opzione.

“Monica mi ha chiamato dicendomi di raggiungerla da te.” mi dice Wes.

‘Grazie tante Monica!’, vorrei dire io, ma mi trattengo.

Sono tutti in riga di fronte a me, come se volessero iniziare a cantare Y.M.C.A. dei Village People. Già mi vedo la scena!!

Mi viene da ridere e non credo che sia il caso di rendermi ancora più ridicolo di fronte a Tania. Meglio pensare a qualcos’altro di serio.

Numero 4: Ritornare al punto n.1 e scoprire la novità.

Dopo aver fatto appello al mio buon senso e recuperato la mia dedizione per il lavoro, mi impegno ad approfondire l’argomento ‘novità’.

 “Allora qual è questa novità?”

Cordelia mi guarda un po’ perplessa “Ne vuoi parlare qui? Adesso?!”

E dove altro dovremo parlarne? Ci siamo tutti quindi non credo sia il caso di cambiare luogo. In quanto al problema ‘tempo’, ormai abbiamo fatto 30, facciamo 31. Dopotutto quello che è successo! “Ormai credo che nulla possa sconvolgere più di tanto Tania.”

Naturalmente Cordelia non è abituata a discute la mia autorità “Come vuoi, sei tu il capo.”

Già!! E si dà il caso che questa sia anche casa mia e non l’ufficio. Potevano pensarci prima di piombare senza invito e senza suonare il campanello. Non poteva aspettare fino all’ora di lavoro??!!!

Dannate apocalissi non richieste!!!

Così Cordelia incomincia il suo racconto “Siamo andate al bar di Lorne e lui ci ha detto che gli hanno riferito che c’è un nuovo vampiro in città.”

Cerco di fare la faccia del tipo ‘Wow!! Che novità!!!! Sono molto sorpreso!!’, ma non credo che mi riesca molto bene. Non sono per nulla sorpreso. Che c’è di strano in una notizia del genere?? Los Angeles brulica di vampiri, uno in più, uno in meno.. Che differenza volete che faccia??! Anche se è sempre meglio averne uno in meno che uno in più. Ma torniamo a noi.. “Allora qual è la novità?”

“Non si tratta di un vampiro qualunque, ma di un Master!” mi chiarisce Cordelia.

Ah, che bella notizia!!!! Proprio quello che mi ci voleva!!! Un altro vampiro che si aggira per le strade della città indisturbato a caccia di sangue fresco. E non è un vampiro smidollato, ma un maledetto Master!!!!

Siamo nel bel mezzo di un’apocalisse! Di nuovo!!!!

“Cos’è un Master?” ci domanda incuriosita Tania intervenendo alla discussione.

“Un Master è un vampiro molto vecchio con poteri superiori rispetto a quelli di un vampiro normale.” Le rispondo io. Forse era meglio se non la tiravo in ballo in questa storia. Non vorrei che corra pericoli inutili solo perché ha avuto la fortuna di incontrarmi. Ma ormai credo sia troppo tardi! Spero non si spaventi per così poco, altrimenti non penso che sia il caso di rivederla. Se non regge tutti gli inconvenienti che ci possono essere nella mia vita, non è destino.

Tanto vale esaminare la questione Master anche davanti a lei “Altri particolari??!” voglio sapere io, rivolgendomi a Cordelia.

“Lorne non sa ancora nulla di preciso, l’unica cosa che ci ha detto è che questo vampiro si fa chiamare Malik e ha la strana facoltà di mischiarsi con la gente comune, così risulta difficile scoprire chi sia in realtà.”

La sua frase mi fa riflettere parecchio “In che senso ‘si confonde con la gente comune’?? E’ un vampiro, quindi non può mica andarsene in giro sotto il sole cocente.”

Lei alza le spalle “Non lo so, Lorne ha detto solo questo.”

Giunto alla conclusione che è sempre meglio avere maggiori informazioni prima di buttarsi a capo fitto in una missione, propongo il mio piano.. “Bene. Bisogna pensare ad un piano e cercare altre informazioni.” Poi mi rivolgo al mio Osservatore “Wes, tu occupati delle informazioni, io devo rintracciare Doyle, ci potrebbe essere d’aiuto, magari le Forze dell’Essere sanno qualcosa.”

“A proposito, dov’è finito Doyle??” mi domanda Cordy, molto interessata alla mancanza del demone.

So che avrei dovuto avvertirli delle mie intenzioni, ma non ne ho avuto il tempo. Tra un’apocalisse e un’altra, non riesco mai a trovare il tempo di respirare. (Non che possa davvero respirare.. Ecco un’altra frase di convenienza che non posso usare senza passare per ridicolo.) E’ venuto il momento di svelare il mistero! “L’avevo mandato in missione per cercare altre notizie sulla profezia dello Shanshu.”

Tutti restano improvvisamente in silenzio per alcuni secondi.. loro sanno che per me significa molto quella profezia, essa potrebbe cambiare per sempre il corso della mia esistenza, mi donerebbe quello che sto cercando di ottenere da secoli: la vita.

Ad un tratto la voce di Monica ci fa sobbalzare “Che cos’è lo Shampoo?” (*1)

“La ragazza con i capelli viola che era innamorata di Ranma??” improvvisa Tania.

“No Shampoo, ma Shanshu.” Le chiarisce Wes, la sua voce è roca, per questo prima di continuare si schiarisce la gola “E’ una storia lunga.”

Monica non sembra gradire quel tono sbrigativo che il suo ragazzo ha usato per metterla a tacere “E non puoi accorciarla??”

Ma Wesley la guada con serietà “Non ora, Monica.”

Cordelia capisce l’andazzo della situazione e prende per un braccio la sua amica “Ok. Io e Monica vediamo di spulciare altre informazioni a Lorne. Andiamo Monica.” Con ancora qualche protesta da parte di Monica, tutte e due se ne vanno per la loro strada.

“Vi possiamo essere utili anche noi?” mi chiede con timidezza Maggie.

La sua espressione mi fa capire che vorrebbero davvero darmi una mano, quindi annuisco. “Per ora potete aiutare Wesley con le ricerche.”

“Ok.” Acconsente decisa Maggie.

La povera Carol ormai sospira rassegnata. Non ha spiccicato una sola parola da quando è entrata! Probabilmente non è contenta di essere scampata all’apocalisse di Sunnydale per trovarne un’altra qui.

“Allora noi andiamo. Ci vediamo più tardi.” Wesley mi saluta e si avviva alla porta. Anche Carol, dopo aver borbottato uno stentato ‘ciao’, lo segue.

Prima di seguire la sua amica, Maggie si rivolge a Tania con fermezza “Io e te, cug, dobbiamo fare un discorsetto, chiaro??” (*2)

Tania storce la bocca per nulla contenta “Quando vuoi, cug.”

Maggie raggiunge gli altri e chiude dietro di sé la porta, lasciandoci di nuovo soli.. Io e Tania.

Siamo tutti e due confusi e non abbiamo il coraggio di guardarci in faccia.

Dopo ancora qualche attimo di sbalordimento comune, lei torna a guardarmi “Non rischi mai di annoiarti, vero??”

Sono ancora stordito da quello che è successo, che non riesco a trovare le parole per scusarmi con lei!! “Mi dispiace!” le dico allora semplicemente.

“Per cosa?”

“Per tutto questo. Non è facile starmi dietro.” ammetterlo è così difficile ma così vero.

Lei mi sorride..“Lo so, è per questo che mi piaci. Sei pieno di sorprese!”

Il suo sorriso solare è contagioso.

Poi vedo che vuole parlare ancora, e resto in attesa “Comunque, per la cronaca, non è vero che ho parlato per 2 ore di te a mia cugina, sarà stato solo per la prima mezz’ora. E non le ho mai detto che tu sei il mio ragazzo, probabilmente lei ha frainteso le mie parole. Sai, lei è molto apprensiva con me, sono più piccola di lei solo di 2 anni e a volte mi tratta come se fossi sua figlia. E’ snervante!! Anche se le voglio lo stesso un gran bene.”

Sono contento che non si sia spaventata, la mia vita è abbastanza movimentata e lei sembra volerne fare parte. “Allora amici?” le porgo la mano con piacere aspettando la sua prossima mossa, quella decisiva.

“Certo!” annuisce con convinzione lei, stringendomi la mano affettuosamente.

“Benvenuta nella mia vita Strawberry!” Spero che in futuro diventeremo più che semplici amici.

 

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Note:

(*1) “Cug”: è il diminutivo di ‘cugina’ che io e mia cugina usiamo per chiamarci!! Approfitto per salutala. Ciao Tania!!

(*2) “Shampoo”: per chi non conoscesse il manga di Ranma ½, Shampoo è una corteggiatrice testarda che cerca di conquistare il cuore di Ranma, un ragazzo che ha una maledizione: se cade nell’acqua fredda si trasforma in ragazza, mentre l’acqua calda lo riporta alla normalità di uomo.

 

Something about you

-Five for fighting-

(Qualcosa su di te)

Pov Cordelia

 

Io e Monica siamo appena uscite dall’appartamento di Angel e siamo un tantino furiose con il mondo intero.

Camminiamo a passo svelto verso un luogo imprecisato, l’importante è allontanarsi da coloro che ci hanno preso ‘a pesci in faccia’!

Sto ancora pensando a quello che ha detto Angel e la cosa mi fa andare in bestia.

Come si è permesso???!!! Pensa di avere solo lui dei problemi insormontabili?? Pensa di poter sfruttare la gente per i suoi comodi???? Pensa di comandare tutti solo perché si è proclamato capo del movimento ‘Liberiamo la città dai mostri’????

“Ma ti rendi conto!!!” inizia per prima la mia amica il suo sfogo “ ‘Non ora Monica!’ ” esclama, facendo una voce stranamente roca “Ma vallo a dire a tua sorella!!” con furia tira un calcio ad una lattina sul marciapiede facendola rotolare lontano.. Per poco non perdeva l’equilibrio e ci finiva lei con il sedere a terra. Ma grazie ai miei riflessi sempre pronti, riesco a salvarla da una rovinosa caduta sostenendola per un braccio.

Non credo che la sorella di Angel sia ancora viva, non so neppure se l’ha mai avuta una sorella.

Comunque io proseguo per la mia strada seguendo il mio ragionamento mentale.

Ecco perché Doyle non si faceva vedere da un bel po’!! Perché ‘Sua Maestà’ l’aveva mandato in missione!! “E’ assurdo!!” E’ tutta colpa di quello stupido di un vampiro presuntuoso che si crede di essere il Padre Eterno. Più che altro potrebbe passare per la versione buona del Diavolo.

“E’ stato inconcepibile!” continua Monica a lagnarsi “Io volevo solo aiutare, capirci qualcosa.. Non stavo chiedendo la luna! Ma solo comprensione.”

Mi aggiungo alle sue lamentele anche io “Appunto!” Sono d’accordissimo con lei. Anche se non sono una combattente che può difendere la città dai vampiri, anche se non conosco niente di magia nera. Sono sempre qui per aiutare! Sono entrata a far parte della sua equipe per rendermi utile, per portare un sorriso a chi più ne ha bisogno. Che ci perdeva lui a dire: ‘Ehi, ragazzi.. Doyle è andato a cercare informazioni sulla profezia che mi sta tanto a cuore. Va bene??’ Noi, naturalmente, non avremmo certo avuto niente da ridire.

“Il suo comportamento è stato inqualificabile.” mi comunica Monica con rinnovata determinazione.

Concordo in pieno. “Esatto!!” Angel si è tenuto per sé l’argomento, come se fosse un segreto. Che cosa pensava.. che noi gli avremmo detto di no?? Ma certo che avremmo capito!!! Sappiamo molto bene che è importante per lui saperne di più sullo Shanshu. Ma lui se n’è altamente fregato della nostra esistenza. Non ci si comporta così, in maniera del tutto sconsiderata. E poi Doyle non è il suo umile servitore! “Poteva essere in pericolo e lui non si è degnato neppure di dirci dove diavolo l’ha mandato.”

Anche Monica sembra veramente arrabbiata “Io non gli ho mai detto: ‘Tu non sai niente, non intrometterti’! Invece è esattamente quello che ha fatto lui prima.” Ora la sua espressione è più triste e delusa.

Anche io sono delusa. Angel ha sbagliato, doveva riferirci il suo piano. “Come se non fossimo una squadra che lavora insieme!” Siamo nella stessa squadra, le decisioni si prendono insieme, o tanto meno si informano gli altri componenti di un improvviso cambiamento di programma.

“Ma chi si crede di essere??!!” sbotta Monica.

Facile rispondere a questa domanda. “Probabilmente un Super Vampiro che può prendere tutte le decisioni che vuole, senza chiedere prima il parere degli altri.”

“Che egoista!!” conclude lei.

“Già!!” convengo io.

“Stupido uomo egoista!” “Stupido vampiro egoista!!” diciamo contemporaneamente tutte e due.

Una sua parola, diversa dalla mia, mi ha bloccare!! (Tra l’altro siamo arrivate in centro senza accorgercene). Io smetto di camminare all’improvviso e mi giro confusa a guardarla. Monica vede che mi sono fermata e mi guarda arcuando le sopracciglia.

Possibile che stiamo parlando di due persone differenti???! “Come?”

“Cosa??” fa lei.

“Angel non è un uomo. O meglio, lo è stato tempo fa, ora è un vampiro.” la informo io.

Lei fa le spallucce, come per dire “E allora??”

Allora io mi chiarisco meglio “Tu hai detto ‘uomo’ prima.”

“Beh, sì!” mi risponde lei tranquillamente.

Ma di chi sta parlando?? “Ma di chi stai parlando??”

Anche Monica è molto meravigliata di quella mia domanda improvvisa. In effetti abbiamo parlato per quasi mezz’ora trovandoci d’accordo senza sapere che non ci riferivamo a 2 persone completamente diverse.

“Di Wes! Non è un uomo lui??”

Aaaaaaahh!! Io pensavo che stessimo parlando di Angel. Ora ho capito!!! Lei stata pensando al suo Wesley. Ora fila il discorso sull’uomo. “Certo!” le confermo io riferendomi al suo uomo.

Lei però mi guarda strano, ancora perplessa “Nel senso che non lo è o che lo è?? Guarda che lui è un Uomo con la U e tutte le altre lettere maiuscole!!”

Beh, in effetti non è male come uomo! Scuoto la testa con veemenza a questo pensiero. Non è il momento di fantasticare sull’uomo della mia amica. “Ma certo che lo è. Ma cosa centra Wesley?!”

Monica sbuffa “Io stavo parlando di lui.”

“Perché?”

“Come ‘perché’? Lui si è comportato proprio male con me.”

“Quando?” le chiedo io. Cosa ha fatto Wesley??? Non ricordo che l’abbia offesa.

“Prima!” fa lei scocciata dalla mia scarsa attenzione.

“Prima di quando??” le chiedo ancora io non capendo.

“Prima di adesso!” fa lei.

“Prima di adesso?” le faccio eco.

Lei esplode stufandosi di quell’interrogatorio contorto “Prima che uscissimo dall’appartamento di Angel, davanti a quella tizia col nome di fragola.”

“Ah!!” Ora ci sono. Ho capito! Lui l’ha zittita davanti a tutti e lei se l’è risentita. In effetti è stato un po’ duro con lei. Monica è l’ultima arrivata e non sa ancora un granché del nostro mondo.

“Io ho sempre parlato di Wes. Perché tu di chi stavi parlando?”

Mi faccio piccola piccola, e prego che lei capisca che non la stavo ascoltando perché ero preoccupata per Doyle. “Di Angel. Perché ha mandato Doyle in missione senza dircelo.”

Lei mi mette una mano sul braccio con affetto e comprensione.. “Hai ragione! Scusa, non ti stavo seguendo. Ho pensato alla mia stupida causa senza prestare neppure un briciolo di disponibilità nei tuoi confronti. So quanto ci tieni a Doyle.”

“Non fa niente. Anche io sono stata cieca non notando che eri rimasta male per come Wes ti aveva trattato. Ma scommetto che non era sua intenzione essere così brusco con te, lui voleva solo evitare di parlare di una lunga storia in quel preciso momento. Vedrai che, quando andrai a casa, si scuserà con te.”

Lei annuisce mesta.

Spero che sia stata convincente. E spero per il bene di Wesley, che lui le chieda scusa.. Altrimenti mi sentirà! Cavolo!! Monica è la sua ragazza e lui continua a trattarla come un cristallo fragile. Deve smetterla di estrometterla dalla sua vita lavorativa. Lei ha rischiato tutto per stargli accanto, ha lasciato il suo paese, la sua nazione, la sua famiglia, i suoi studi, per venirgli incontro. E lui cosa fa??? Niente!! Questa volta un bacio non farà sbollire la sua rabbia. Non basterà portarla ad un altro concerto degli U2. Per farsi perdonare dovrà portarla a conoscere l’intero gruppo. E guai a lui se proverà ancora a lamentarsi di Bono!!!

“Sta di fatto che sono tutti e 2 dei presuntuosi, tutto muscoli e niente cervello!” concludo alla fine io.

Monica concorda come me, ma subito dopo aggiunge “Wes ce l’ha il cervello! È solo che a volte lo usa in maniera controproducente.”

In effetti.. “Beh, anche Angel ha sempre la testa sulle spalle. In caso contrario sarebbe polvere.”

Lei ride più sollevata alla mia battuta.

Fortuna che ho un’amica a cui appoggiarmi. Anche io mi sento meglio, ci è servito ad entrambe questo piccolo sfogo.

 

Ci troviamo al solito parco dove veniamo ogni tanto per fare footing. A quest’ora è sempre deserto. Il pomeriggio invece è pieno zeppo di bambini che giocano allegramente.. Beata innocenza!!! Loro sì che sono ignari di quello che succede durante la notte tra le strade di LA. Invece gli adulti preferiscono ignorare e fingere che tutto sia normale, anche se puoi vengono inseguiti e morsi da ‘oscure e misteriose presenze’, come chiama la polizia i vampiri e gli altri mostri. Si rifiutano di accettare la realtà dei fatti. Forse per paura, forse per continuare a credere in un futuro radioso, forse per non sconvolgere le loro menti precarie da altre brutture che infestano il mondo.

 

Una delle poche materie che mi piaceva a scuola era la filosofia, ricordo ancora la teoria di Leibniz, grande pensatore del ‘600: lui sosteneva che noi vivessimo nel migliore dei mondi possibili.

Che utopia!!!!

Inoltre diceva anche che dietro l'apparente disordine e caos del mondo, si nasconde sempre e comunque un grande ordine.

Ma quale ordine???? Qui scoppia un’apocalisse un giorno sì e un giorno no. Più disordine di così si muore!

Secondo me il troppo ottimismo porta alla rovina totale dell'’essere. Non dico che bisogna essere pessimisti, ma bisogna sempre guardare la realtà con occhio critico e soffermarsi di più a riflettere. Sotto la patina bonaria del mondo si celano tutte le malignità delle forze oscure.

Prepararsi a fronteggiare il pericolo è vitale. Rialzarsi quando si cade è avere coraggio. Essere coraggiosi è sentire la vita scorrere nelle vene e lottare per rimanere vivi.

Sono diventata più cinica, è vero. Ma io l’ho imparato a mie spese.

Prima ero una ragazzina svampita e credulona, ora mi sento molto più responsabile e matura.

 

Io e la mia fidata amica ci sediamo ad una panchina riparata dal sole grazie ad un maestoso albero che ci fa ombra.

Restiamo in silenzio, ognuna immersa nei suoi pensieri. Quando ad un tratto Monica rompe il silenzio “Io propongo di fargliela pagare, a tutti e due.”

La fisso stringendo gli occhi, come a voler captare i suoi reali pensieri. Che intende per ‘fargliela pagare’??! “Una vendetta?”

Lei si morde il labbro inferiore pensando “Io non la chiamerei così.. più che altro si tratterebbe di una rivincita!”

Una rivincita!!!? Suona bene. “Ci sto!” Non so ancora chiaramente il suo piano ma già mi piace.

“Questa sera lo mando in bianco!” esclama Monica trionfante.

Ed ecco che mi manda in frantumi il mio concetto di rivincita “Non vale!! Io non posso mandare nessuno in bianco.” borbotto. Poi però prendo a fantasticare per conto mio “Anche se in bianco io mi ci vedrei benissimo.. Un sontuoso vestito color panna che mi fascia il corpo mettendo in risalto i miei occhi nocciola e i miei capelli scuri, il velo lungo che parte da un’acconciatura perfetta fino ad arrivare per terra, io sono davanti all’altare, sorrido, ed ecco che parte la musica..”

“Non divagare Cordy!” la voce brusca di Monica mi catapulta giù dalle nuvole, di nuovo con i piedi per terra. “Dobbiamo pensare ad un piano alternativo. Non è il momento di fantasticare sul tuo matrimonio.”

Io sospiro rassegnata. Sembrava così vero! “Scusami, hai ragione! Mi sono lasciata trasportare un po’ trop..”

“Posso fare da damigella?!” mi chiede entusiasta la mia amica guardandomi con gli occhi dolci.

Ci è cascata anche lei nella trappola ‘Prima o poi mi sposo!’ di Jennifer Lopez!! Comunque a tutte le ragazze capita di sognare ad occhi aperti il proprio matrimonio. Chi non l’ha fatto, alzi la mano! “Certo!” le confermo io. Mi farebbe immensamente piacere averla accanto a me nel giorno più felice della mia vita.

Mi si fa più vicina e allunga il collo “Tanto per sapere chi è lo sposo?” mi chiede lei incuriosita e sospettosa. Sta ridacchiando, la saputella!!!!

Non gli darò la soddisfazione di dire: ‘Io lo sapevo!!’ Non ora, almeno! Visto che non lo so neppure io! “Quello è un fattore secondario!”

Lei scuote la testa sorridendo. Sa che io non farei mai un passo così importante senza esserne pienamente convita.

Quando avrò trovato l’uomo giusto, perché so che da qualche parte nel mondo ce n’è uno fatto apposta per me, allora sarò pronta a compiere quella scelta decisiva. Nonostante il mondo sia infestato dal male, io resto sempre un’inguaribile romantica. Amo gli ‘happy end’ e gli ‘E vissero per sempre felici e contenti!’ E poi, tutto può accadere nella vita!! Potrei incontrare il mio principe anche in questo momento.

Spalanco gli occhi e aguzzo la vita.. Non si sa mai! Mi guardo in torno ma niente. Non c’è anima viva!

Va beh, cambiamo argomento “Allora.. dov’eravamo rimaste?”

“Al piano alternativo. Visto che non credo di poter resistere a Wes. Quando mi guarda con quell’aria da seduttore, mi sciolgo completamente.” mi confida lei rilasciando un sospiro.

La solita Monica!!!!

“Ci serve un piano. Un qualcosa che..” mi ritrovo a scervellarmi intensamente “Ho trovato!! E’ perfetto! Vedrai, ci prenderemo la nostra rivincita, amica mia!” esulto vittoriosa in piedi.

 

The voice within

-Cristina Aguilera-

(Voce interiore)

 

 

Pov Wesley

 

Dovrei leggere questo libro noioso per scoprire se ci sono informazioni su questa nuova minaccia che ha per nome ‘Malik’, ma sembra che nessuno lo conosca o ne abbia mai sentito parlare neppure nell’antichità. Questo rende le cose ancora più complicate.

Può essere un vampiro ‘appena nato’?

Ne dubito visto che da quello che ha detto Cordelia, gli informatori di Lorne lo temono molto. Deve quindi essere molto potente.

E poi che cosa significa veramente la frase ‘si sa confondere con la gente comune’?? Nel senso che è un camaleonte?? Che si veste come un soldato in missione segreta? E’ una specie di Ispettore Gadget???

Ed ancora.. che cosa è venuto a fare qui a LA? Qual è il suo piano?? Dobbiamo aspettarci una tempesta imminente???

Op, op, Gadget ombrello!!

Troppe domande mi tartassano il cervello. Ho bisogno di concentrarmi e farmi venire un’idea migliore che stare a leggere delle vecchie pagine ingiallite che ritraggono decine di demoni e che non mi aiutano per nulla.

Ma tutto quello a cui risceso a pensare è Monica e a quello che è successo a casa di Angel. La sua espressione era così triste e delusa che mi sono sentito morire dentro.. Non era mia intenzione parlarle così, zittirla in malo modo. Ho esagerato con lei, è vero, ma la mia Princes non ha capito che non ce l’avevo con lei, ma con Angel. Ero solo sorpreso ed arrabbiato con lui per non averci detto niente sul fatto che aveva mandato Doyle in ricognizione.

Quel vampiro cocciuto deve sempre fare di testa sua. Prima dice che siamo una squadra e poi non ci calcola minimamente.

Ma che cos’ha nel cervello, l’acqua? No, non credo. Se ci fosse la particella di sodio che dice ‘iuu c’è nessuno??’, essa galleggerebbe nel sangue.

Scatto in piedi e chiudo il libro con un tonfo. Tanto non c’è niente di niente che ci potrebbe servire. Sono giunto alla mia conclusione: “Devo subito chiederle scusa.” Sono convinto che se non lo faccio subito, rischio di complicare le cose.

“A chi devi chiedere scusa?” mi domanda Maggie.

Oddio.. Ho parlato ad altra voce senza accorgermene!!

Oddio.. sono nell’ufficio di Angel!!

Oddio.. non sono solo!! Mi sono dimenticato che Maggie si era offerta di aiutarci con le ricerche e che c’è anche Carol, anche se in questo momento la brunetta sta architettando con la macchina del caffè.

Mi schiarisco la gola e torno a sedermi. Sono imbarazzato per aver dato voce a i miei pensieri più intimi. “Niente! Pensavo ad alta voce.” dico io cercando una scusa a cui aggrapparmi.

“E’ finito il latte!!!!” sbuffa imbronciata Carol.

A tratti Carol mi ricorda la mia Princes. La mia Monica è adorabile quando mette il broncio, lo fa apposta perché sa che amo ridargli il sorriso con un bacio.

“Io non bevo mai il caffè senza un goccio di latte??” ci comunica Carol.

“Forse ne è rimasto un cartone nella dispensa al pian terreno, vicino la riserva di caffè.” la informo io sperando che abbiano tutte e due dimenticato la mia sfuriata di prima.

“Allora vado a vedere. Scusate.” così dicendo Carol sparisce fuori la porta.

Io apro di nuovo il libro ad una pagina qualsiasi e mi tolgo gli occhiali per pulirli con il bordino della maglia visto che non ho con me il mio solito fazzoletto. (Ieri Monica ha fatto il bucato e mi ha lavato tutti i fazzoletti insieme ad un calzino rosso, così sono tutti diventati rosa salmone. Lo so che capita e che ci vorrà solo un bel po’ di candeggina per farli tornare candidi come prima, ma ora non posso andarmene in giro con dei fazzoletti salmone nella tasca ed uscirli come se niente fosse.)

Maggie mi sta ancora fissando, sento i suoi occhi indagatori rizzarmi i peli della nuca. Alzo lo sguardo e la incrocio. Lei annuisce poi torna a dedicarsi alla sua lettura. Ha fatto come se volesse parlarmi con la mente.

Purtroppo per lei, io non sono un telepatico né tanto meno un indovino, quindi se non si decide a parlare con la sua vocina trillante io non posso rispondere alle sue mute domande. Ma se non vuole parlarmi, allora non sarò certo io a farlo. Ognuno pensa ai fatti propri!!

“Far parte di una coppia è difficile.” Mi dice Maggie tutto ad un tratto interrompendo il silenzio.

Io alzo lo sguardo e la fisso.

Lei sta continuando a guardare il libro facendo finta di essere concentrata nella lettura “Tenere presente sempre l’altro a volte rende le cose complicate. Si ha paura di farlo soffrire e si pensa che evitando di parlare di un fatto delicato, lo faccia stare meglio.”

Perché mi sta facendo questo discorso?? Come se io non le sapessi già queste cose!

“La completa verità è sempre meglio di qualunque bugia a fin di bene. Io non credo che mentire sia la soluzione più facile per risolve i problemi all’interno di una coppia!! Poi le omissioni sono ancora peggio delle bugie. Tacere al proprio partner lo fa sentire escluso, non completamente partecipe. Questa sensazione di estromissione porterebbe portare ad un comportamento troppo possessivo.” continua imperterrita lei. “Penso che la possessività sia solo l’effetto scaturito dalla causa principale che lo produce.”

Quello che sta dicendo è vero, lo sapevo già. Ma qual è questa causa?!!!

“L’amore a volte è così accecante che rende incredibilmente gelosi e può portare ad un cambiamento totale ed inconsueto del proprio comportamento.”

Di chi sta parlando?? Di me? Di Monica? Non capisco dove vuole arrivare. Mi sembra di stare ad una lezione di psicologia. Ma che cosa cu dovrei fare io con tutte queste nozioni? Studiarle a memoria per il prossimo esame??

“La fiducia è la base principale di un qualunque rapporto.”

E’ naturale che bisogna fidarsi prima di intraprendere una relazione.

“Ma anche credere nell’altro è ugualmente importante! Non è la stessa cosa che fidarsi.”

Credere e fidarsi non sono la stessa cosa??

Sto per chiederle qual è la differenza quando torna Carol con in mano il cartone del latte.

“Ecco qua, chi vuole un bel cappuccino?? Lavorare a stomaco piena fa ingranare meglio!” ci dice tutta pimpante.

Io mi arrendo all’evidenza che non è il momento di approfondire la questione con Maggie, quindi metto in cantiere di chiarirmi con lei un'altra volta, quando saremo soli. Mi interessa il suo punto di vista. Il suo discorso ovvio fino ad un certo punto mi ha fatto riflettere. Devo saperne di più. Tra l’altro lei si è laureata in Psicologia Comportamentale quindi ne sa più di me in questo campo.

 

Still reminds me

-Anggun-

(Mi ricorda ancora)

 

Pov Maggie

 

Le ricerche che abbiamo incominciato stamattina sul nuovo vampiro che minaccia la tranquillità già precaria della città non ci ha portato a nulla di nuovo.

E poi Wesley era così preso dai suoi problemi che non è stato molto d’aiuto. Lui era triste perché si è sentito rammaricato di come aveva reagito bruscamente alla domanda di circostanza e del tutto comprensibile di Monica.

Io lo capisco bene! Quando si ama qualcuno, tutti i pensieri viaggiano al ritmo vertiginoso, si sta sempre sulle nuvole con un sorriso stampato sulle labbra, e si ha paura che quella felicità tanto agognata possa svanire da un momento all’altro.

Dall’esterno si può valutare la situazione in modo obiettivo.. Spero che gli abbia aperto uno spiraglio di luce con il mio discorso.

Alla faccia della mia laurea in Psicologia!! Sono molto brava a parlare dei sentimenti altrui, ma per quanto riguarda i miei faccio ancora a pugni.

Ho scelto questo ramo di studio perché pensavo che mi sarebbe stato utile per superare il mio dolore, per cercare in profondità del mio essere e riparare il guasto, ma non è servito un granché. E’ vero che ora sono in grado di parlare di tutte le sfumature del comportamento umano e fare un’analisi generale sulla persona in questione in quattro e quattr’otto, ma la mia freddezza e la mia professionalità sono impressionanti.

Il mio atteggiamento duro riguardante le mie emozioni non è cambiato, so che è dovuto alla paura che se mi mostrassi coinvolta troppo in una storia, rischierei di tornare ad essere vulnerabile. E dopo quello che è accaduto, non posso permettermelo.

Quindi quello che posso fare in questo momento è agire d’impulso e fare ciò che il mio cervello mi suggerisce.

 

Spalanco con forza la porta che mi separa dalla mia prossima vittima e lascio che vada a sbattere al muro facendo rimbombare le pareti.

Al frastuono unisco anche la mia voce acuta“Ma sei impazzita??????” grido io sforando i timpani della mia malcapitata cugina che appena mi vede entrare come una furia nella sua stanza del collegio universitario sussulta spaventata.

Tania sta sdraiata sul letto ad ascoltare la radio e la sua espressione è chiaramente infastidita da tanto baccano “Mi hai fatto prendere un colpo! Non sai che bisogna prima bussare prima di entrare nelle case altrui??!! Un po’ di educazione!!”

Ma io me ne frego dell’educazione, in questo momento ho altro a cui pensare. Se voglio, so essere gentile ed accomodante con chiunque, stupirei anche la Regina Elisabetta.

Ora sono troppo arrabbiata nera. Se prendo mia cugina, le faccio sbattere la testa al muro fino a quando non sarà tornata a ragionare con la testa e non con gli ormoni in subbuglio.

Ma non è con le urla e le minacce che la farò ragionare, e neppure un trauma cranico mi potrà aiutare. Per questo stringo le mani a pugno e cerco di fare un respiro profondo per calmare i nervi a fior di pelle. Forse è vero che adesso sono un tantino fuori di me.

Cerco di darmi un contegno per mostrarmi decisa in ogni caso. Mi siedo ai piedi del letto con molto calma e la guardo amorevolmente “Tu sei pazza.” le ripeto. La mia non è più una domanda ma una riflessiva affermazione per convincerla del suo stato malato.

Tania annuisce ed io mi stupisco di quanto sia stato facile farle accettare la realtà dei fatti. Beh, almeno lo ammette!! Siamo già a buon punto.

Lei si alza da letto spegne la radio con un sospiro e poi va a chiudere la porta rimasta spalancata. Quando si gira verso di me, ha una aria di sfida che mi fa credere che non è come sembra. Lei infatti incrocia le braccia ed esclama “Mai quanto te, cug!” resta immobile nella sua posizione e si appresta a sorbirsi la paternale che sa che le farò.

Ecco! Mi sembrava strano che fosse così bendisposta. Io lascio correre il suo atteggiamento di rifiuto totale e cerco di non saltare alle conclusioni sbagliate. “Dimmi che non è vero!!” la mia voce è una preghiera straziante che la coglie impreparata.

Beh, in effetti sono passata dall’essere irata all’implorare e supplicare che sia io quella che si sta sbagliando.

“Lo farei volentieri se solo sapessi a cosa ti stai riferendo, Mag!” mi confida lei con tono confuso.

Devo essere più chiara.. “Dimmi che non è Angel il ragazzo di cui ti sei innamorata.”

Tania mi fissa seria per alcuni secondi, io nel frattempo tremo alla sua risposta “Angel non è il ragazzo di cui mi sono innamorata.” Mi ripete con convinzione.

Oh, sia ringraziato il cielo!!!!!! Sia lodato..

“Ma è esattamente il ragazzo di cui ti ho parlato al telefono. Io non ho mai detto di amarlo.”

Ma.. porca miseria!!! “Ma sei impazzita??” le urlo di nuovo al limite dell'’esasperazione. Allora avevo ragione io!!!!!

“No, non sono pazza!!” mi grida lei come per farmi vedere che anche lei è capace di tirar fuori la voce “Perché pensi che sia pazza??”

Ma cos’è?? Una gara di acuti?? È del tutto fuor di senno! “Angel è un vampiro.” le ricordo io, giusto per mettere in chiaro la situazione.

“Lo so.” Mi fa lei tutta tranquilla.

“Come sarebbe a dire ‘lo so’??” Lo so che lei lo sa. Ma lei non sa che io non posso star qui a non fare niente sapendo che lei si sta cacciando in un guaio.

Tania sbuffa stufata “Nel senso di: ‘e allora’??”

Oddio!! Perché è così cocciuta???! Deve aver preso da nostro nonno: la sua parola era legge ed aveva la testa più dura di un mulo. In quanto a mulo, Tania gli fa concorrenza. “Come ‘e allora’??”

“La smetti di ripetere quello che dico io??” mi rimprovera lei.

In effetti la mia tecnica ‘pappagallo’ non funziona poi molto bene. Ritorniamo al problema principale: “Lui è un vampiro!”

Mi sa che sta per perdere la pazienza anche lei. Spero che questo letto regga due ragazze come noi che presto lo trasformeranno in un ring di Wrestling. Infatti la vedo che sta facendo appello a tutto il suo autocontrollo per non saltarmi addosso, e dopo vari respiri profondi mi dice con calma ritrovata “Per la seconda volta Mag, lo sooooo..” calca l’ultima ‘o’ come se ci fosse un’eco infinta.

Perché non capisce???! È testarda come una noce di cocco!! In questo ci somigliamo! Se vuole la guerra, guerra sia!! “Forse non ti è ben chiara la situazione: Angel. È. Un. Vampiro.” Scandisco bene le parole sperando che forse prima non avesse capito.

“Oh, Dio!! Sembri un vecchio disco rotto!!” si mette le mani alle tempie e chiude gli occhi per qualche secondo.

Sì, sta perdendo la pazienza. Ma anche io sono al limite. Mi alzo dal letto e le vado più vicino “Io so di cosa parlo, sono un’Osservatrice e conosco i vampiri. Sono tutti dei mostri assassini con un unico scopo: mordere ed uccidere.”

Lei mi lancia un’occhiataccia fulminea e digrignando i denti abbassa il tono di voce rendendo l’atmosfera più cupa “Angel non è così.”

Non l’ho mai vista così arrabbiata, ed avrei preferito non vederla mai. Il suo viso è teso e serio, gli occhi stretti a due fessure, le narici allargate che sembrano voler emettere fumo, la bocca che mostra i denti sembra volersi spalancare per sputare fuoco. Tutto il quadro è allucinante!! Era meglio se restavo dov’ero prima, a distanza di sicurezza. Non sarà facile farle capire che non so scherzando neppure io e che non sto parlando a vanvera. Meglio prenderla con calma o qui finisce male. “Stammi bene a sentire..”

“No.” Esclama lei decisa fronteggiandomi con lo sguardo. Il mio metro e mezzo di altezza non aiuta certo rispetto al suo 1.70. “Stammi TU a sentire: Angel è un vampiro, questo l’abbiamo assodato, ma lui non è come gli altri vampiri, lui è..”

Vuol dire che farò appello alla mia superiorità di nascita e alla mia esperienza. “Anche se ha un’anima, tra l’altro non stabile, rimase sempre uno di loro. Non puoi far finta di dimenticarlo.”

“Infatti non l’ho dimenticato.”

Io sospiro cercando di calmarmi, non è con le cattive che la farò ragionare. Proviamo con le buone.“Sei la solita che si fa prendere dall’euforia del momento, lui ti piace perché sei attratta dal suo lato tenebroso e misterioso. Posso anche capirti: lui è bello, alto, atletico, con dei bei muscoli..”

“Ehi, lui è mio! Giù le mani!!” adesso sembra essere tornata quella di sempre, la sua espressione è più scherzosa e meno minacciosa. La preferisco così mia cugina.

Ma so che tocca a me ricordarle la realtà dei fatti. Questa non è la solita sitcom dove ‘tutto è bene, quel che finisce bene’. E’ la vita vera. “Lui non è tuo!”

“Perché?? E’ di qualcun altro??”

Mi viene da sorridere alla faccia buffa che ha fatto. “Non che io sappia. Ma non è questo il punto, lui non sarà mai tuo!”

A questo punta la sua espressione muta ancora, diventa triste improvvisamente ed evitandomi si va a sedere sul letto guardandosi la punta delle scarpe. “Perché vuoi sempre rovinare tutto? Ti diverti a vedermi triste?” La sua rabbia è sfumata, ora c’è solo sconforto riflesso nella sua voce.

Vederla così avvilita mi fa pentire di essere stata così dura con lei. “Certo che no, piccola. Sai che mi preoccupo per te.” Ho esagerato, lo so. Ma era l’unico modo per farla ragionare. Mi avvicino e le accarezzo i capelli rossicci con una mano, lei me lo lascia fare rassegnandosi.

Ricordo ancora che quando eravamo piccole giocavamo sempre insieme. Eravamo inseparabili! Il nostro gioco preferito era quello di ‘Terry e Maggie’, ispirato a quel famoso cartone animato di due gemelle che viaggiano nello spazio prendendosi per i mignolini, noi facevamo finta di essere quelle sorelle magiche. Sembra passato un secolo da allora!

Mi risiedo accanto a lei con la voglia di prenderla tra le braccia per farle capire che io ci sarò sempre e che non permetterò a nessuno di farle del male. Ma ho troppa paura di questa promessa, paura di non poterla mantenere.. Di nuovo. Per questo preferisco tacere.

“Perché continui a trattarmi come se fossi una dodicenne??” mi domanda Tania scontrosa continuando a fissarsi le scarpe.

Io invece cerco di sorriderle per ristabilire la pace scherzandoci su “Perché? Quanti anni hai?”

“Non sono più piccola” mi dice semplicemente con voce debole.

Già! Non è più piccola. E nemmeno io lo sono. Mi sembra di essere invecchiata di 20 anni. Eppure sono passati solo 6 anni da quella volta..  Quella maledetta volta! Se chiudo gli occhi rivedo tutto come in un fash, immagini veloci si accalcano nella mia mente: suoni, rumori forti, voci strozzate e confuse.. Non riuscirò mai a cancellare quei brevi attimi in cui la mia vita cambiò. Essi rimarranno impressi per sempre nella memoria.

Se dovesse accadere ancora.. Se dovessi perdere un'altra persona che amo.. Non potrei sopportarlo. Ecco perché non posso rischiare ancora di fallire. “Cosa devo fare per farti capire che..”

Lei alza il viso di scatto e mi guarda con gli occhi luccicanti per le lacrime trattenute “Perché lo odi tanto??”

Io resto disarmata da tanta tristezza e da tanto dolore. Sono io la causa? Sono io che l’ho fatta piangere?? Non so cosa dire a mia discolpa, non ho parole per scusarmi con lei.

“Perché odi Angel??!” mi ripete lei con ancora più tristezza.

Perché faccio soffrire sempre le persone che amo?? Vorrei scomparire. “Io non odio Angel.”

Tania corruga la fronte e mi interroga con il suo sguardo curioso “Ma se hai detto che..”

Alzo una mano per fermarla, devo riuscire a spiegarmi meglio. “Non ho mai detto che lo odio e mai potrò odialo. Anzi, io l’ammiro molto.” poi mi volto a guardare davanti a me, alla parete è appeso un quadro che ritrae 2 angeli che si baciano. Ah, l’amore! Mi incanto con lo sguardo come se stessi vedendo in un’altra dimensione e continuo il mio discorso “Io so cosa vuol dire avere un peso sulla coscienza. Ma non oso immaginare quanto possa essere straziante la sua esistenza. Lui ha commesso peccati indescrivibili per circa 200 anni ed ora deve convivere ogni giorno con il ricordo doloroso del suo passato senza poter far nulla per cambiarlo. Ma ha comunque deciso di riscattarsi e vivere il presente con una determinazione tale che lo porta a sperare in un futuro diverso. La sua grande forza d’animo l’aiuta a non arrendersi nonostante il peso dei ricordi che si porta sempre con sè. Io vorrei avere la sua stessa sicurezza, la sua stessa forza. Vorrei essere come lui.” Non ho mai detto a nessuno quello che ora ho appena finito di dire a Tania. Dovrei sentirmi meglio per aver dato luce a tutti i miei tormenti, ma non è così. Sto peggio di prima. E’ meglio non ricordare. E’ meglio non pensarci.

La mia cuginetta è rimasta molto colpita da quello che le ho confidato e mi sta fissa comprensiva. Poi tutto ad un tratto la sua espressione dolce si fa scura di nuovo“Sai qual è il tuo problema, Mag? Tu vivi ancora nel passato. La sua ombra ti offusca la mente e non ti fa vedere il presente per quello che è. Angel l’ha capito che non può cambiare il suo passato e quindi ora si dedica esclusivamente al presente. Invece tu pensi che proteggere tutti sia un modo per cancellare in qualche modo quello che è successo con Mike.”

Al sentir nominare il suo nome mi viene una stretta al cuore. Sento lo stomaco aprirsi in un vortice. Mi volto dall’altra parte perché voglio evitare di guardarla negli occhi, lei capirebbe subito quanto sto male al solo sentirlo nominare “Non stavamo parlando di..” non riesco neppure a dirlo il suo nome.. Lui era..

“Non è stata colpa tua, Mag!” m dice Tania con voce melodiosa “Guardami!” mi prende il mento con le dita e mi fa voltare verso di sè “Non è stata colpa tua. E’ accaduto tanto tempo fa e tu eri solo un’adolescente, come potevi..”

Non voglio sentirla, non voglio ricordare, non voglio.. “Basta, smettila!” scatto in piedi e mi asciugo le lacrime con violenza che mi impediscono di vedere. Non mi ero neppure accorta che stavo piangendo. La rabbia prende di nuovo il sopravento “Non ho voglia di stare a parlare di cose morte e sepolte. Io ero venuta solo per farti capire che stai sbagliando con Angel, che una storia tra voi due non è possibile. Ma a quanto pare tu sei più cocciuta di me! Sai che ti dico?? Hai ragione tu!! Non devo perdere tempo ad intromettermi nella tua vita. Sei grande abbastanza per fare le tue scelte e io come una scema mi preoccupo troppo per te. Se è questo quello che vuoi, visto che ti dà così fastidio la mia presenza, me ne starò fuori e mi farò i fatti miei.” Mi avvio verso la porta con le gambe ancora traballanti e la riapro, faccio un passo in avanti e varco la soglia, mi fermo restando di spalle. “Poi però non venire a piangere sulla mia spalla. Complimenti cug, ora lui è tutto tuo!” io chiudo la porta con forza e così mando a quel paese la mia promessa. Avevo giurato a me stessa che mai più avrei lasciato un mio caro nei guai.

Mi arrendo!

Non sono un supereroe. Non sono immortale. Non sono la paladina della giustizia.

Sono solo una povera illusa!!!!! Un illusa che preferirebbe morire piuttosto che continuare a vivere nel ricordo.

 

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Nota1: spero che con qst post non odierete Maggie. (Anche se io un po’ non la sopporto qui, fa troppo la saputella e la vittima!)

Fortuna che io non sono così, io sono sempre dolce e gentile. Chiedete all’altra Tania, la vera mia cugina!!!!

 

Nota2: solo una piccola curiosità, io e la mia vera cugina giocavamo davvero a ‘Terry e Maggie’ ma facevamo le parti inverse, cioè io ero Terry e lei Maggie. Stano vero???

 

Shiver

-Nathalie Imbruglia-

(Tremo)

 

Pov Maggie

 

Corro..

Non so dove, non mi importa, voglio solo andarmene lontano. Lontano da tutti, lontano da tutto.

Un solo nome mi percuote la mente e mi annebbia il cervello.. Mike.

Temo.

Sono uscita di corsa dall’alloggio di Tania con le lacrime agli occhi e la rabbia si è tramutata in accecante dolore, un dolore che non mi fa capire più niente. Ho l’affanno, respiro a fatica, tossisco ma continuo a correre come una forsennata per le strade buie e deserte. Il mio cuore batte a mille, mi sta scoppiando in petto. Ma non mi fermo.

Corro ancora, ed ancora..

E piango..

Lacrime mischiate a sudore coprono il mio viso come una patina trasparente e scintillante rigandolo di mille goccioline.

Ho freddo.

Vorrei chiudere gli occhi per non vedere più niente, lasciarmi ingoiare dall’oscurità, lasciarmi ottenebrare la mente dal nulla. Dimenticare.. Così non sarò costretta a vedermi allo specchio ogni mattina con la certezza di essere un’assassina.

Corro come una pazza.

Non mi arriva abbastanza aria ai polmoni sotto sforzo. Sto per vomitare anche l’anima.

Chissà.. se non avessi l’anima mi sentirei meglio!!??

A questo punto mi fermo di scatto rischiando di cadere. Resto con il capo chino grondante di sudore, sono accaldata, i capelli sconvolti mi ricadono sul viso appiccicandosi al volto, le mani al petto ascoltano i battiti impazziti del mio cuore, il respiro è affannato, gli occhi chiusi bagnati di lacrime salate ed amare.

Tremo ancora.

Recupero fiato poco alla volta, scosto i capelli dalla faccia e poi apro gli occhi. Lo sguardo fisso a terra: ci sono tante impronte umide lasciate dalle gocce del mio sudore, simili a gocce di pioggia.

Com’è facile la vita di una goccia!! Nasce, cade, scorre, muore. Stop. Una vita breve ma facile. Niente pensieri, niente dubbi, niente emozioni, niente di niente. Un’esistenza passiva ma tranquilla, già segnata dal suo destino.

Qual è il mio destino??

Se è simile a quello che sto vivendo ora, non voglio saperlo.

Posso essere una goccia??? Posso???

Io voglio solo un po’ di pace. Pace eterna.

Sono passati alcuni minuti da quando ho recuperato tutto il fiato. Ora il mio corpo è più calmo, risponde ai miei comandi senza fatica e non mi fa più male il petto. Mi guardo intorno e mi accorgo di non sapere dove sono finita. Per me questa città è come una sconosciuta Signora mai vista prima d’ora. Le strade sembrano tutte uguali, le case ed i palazzi non mi danno nessun indizio di riferimento.

Ma voglio davvero sapere dove sono??

A che pro infondo??

Per tornare a casa?

Quale casa?

In albergo da Carol?

Carol starà lo stesso bene anche senza di me. Tania non mi vuole più nella sua vita. Fabien è dall’altra parte dell’oceano e sembra non ricordarsi neppure di chiamarmi. Non ho nessun altro, nessuno che mi voglia accanto. Tutti stanno meglio senza di me.

Sono inutile.

Sono sola.

Dove sei Mike?? Torna da me!!

Ma io so già che non tornerai mai più.

È questo il mio destino!??

Essere sempre da sola, marcire nel dolore e crogiolarmi nella disperazione??? Essere schiava dell’infelicità??!

Sì. E me lo merito.

Vorrei morire.

Posso morire?? Posso??

Ah, la morte! Macabra consolazione di una fine certa. Dolce lenitivo di una vita piena di sofferenza. Rassicurante amica di coloro che la sognano con tanta insistenza e pregano che arrivi subito e che ponga fine al loro tormento.

Ed anche io prego, prego che questo strazio finisca.

Ora capisco coloro che pensano che il suicidio sia l’unica via d’uscita. Ora so che vuol dire desiderare di smettere di esistere. Ora comprendo il vero significato della richiesta di una morte veloce: essa è una liberazione.

Anche io voglio essere libera. Libera dalla sofferenza, libera dall’angoscia, libera dalla tribolazione, libera.. finalmente libera.

Dove sei libertà??

Che cosa devo fare per avere quello che ho chiesto???

Aspettare??

Io non voglio aspettare. Non posso aspettare.

“Vieni Morte, ti prego, vieni subito, non ce la faccio più..”

Voglio andare da Mike.

Dove sei Morte??? Dove sei?? Dove????

Mi accuccio a terra come un riccio ed accosto le ginocchia al petto, mi copro il viso con le mani e lo nascondo, come a proteggermi.

Ed aspetto..

E piango…

Piango perché non so più cosa fare.

Non mi restando che le lacrime. Tante lacrime, inutili come me, troppe per essere fermate da un motivo inesistente. No ho più nessuna ragione per voler vivere.

Mi sento smarrita, vulnerabile, abbattuta.

Sconfitta.

 

Un rumore ripetuto richiama la mia attenzione.

Alzo il viso inzuppato di quelle stesse lacrime che mi hanno fatto sempre compagnia e mi asciugo gli occhi per riacquistare la vista.

Lì per lì non capisco che cosa possa essere, è troppo debole per essere riconosciuto.

Non c’è nessuno.. La strada, o meglio il vicolo è deserto. Ma il rumore si fa sempre più insistente.

E’ come il battito infinito del cuore.

Allora penso che sia il mio cuore, ma esso non è in linea col rumore che si accentua sempre di più.

E’ come il ticchettio di un orologio fastidioso.

Sono frastornata, la testa mi pulsa ininterrottamente.

E’ come un tamburo incessante ed irritante.

Mi penetra nel cervello e mi fa rimbombare le tempie.

Mi copro le orecchie per non sentire e chiudo gli occhi strizzandoli.

Basta!!!! Non voglio sentire.

Ma il rumore non smette, prosegue la sua danza incalzante nella mia testa. Sempre più forte, sempre più vicino..

Che cos’è???? Che cosa diavolo è???

All’improvviso capisco.. Sono dei passi.

Ora che ho riconosciuto quel seccante rumore, non so se essere spaventata od ansiosa di sapere a chi appartengono quei passi.

Cerco di tirarmi su ma rischio di ricadere, le gambe traballando per questo poggio una mano a terra per fare leva. Riprovo ad alzarmi con più convinzione e questa volta ci riesco. Noto con piacere che le gambe seppure tremolanti mi reggono ancora.

No, non ho paura. Sono attratta inspiegabilmente da questo penetrante calpestio che non vuole cessare.

Poco alla volta mi muovo nella direzione da dove provengono i passi aspettandomi da un momento all’altro di incontrarne il proprietario.

Non so cosa mi spinga a volerlo sapere, anzi lo so: sono curiosa! Non mi importa di niente tranne di scoprire chi si cela in quei passi.

Come una farfalla prossima alla morte è offuscata dalla luce, così io mi avvicino sempre più intontita a colui che cammina.

Passo dopo passo, i miei pensieri seguono tutti la stessa strada: anche loro vogliono scoprire il mistero.

Sono come incantata, come se qualcuno mi attirasse a sè con un filo sottile ed invisibile. Sono un automa comandato da una forza soprannaturale. E’ come se non fossi più padrona di me stessa, come se stessi vedendo dal di fuori l’involucro, che prima mi apparteneva, agire di sua spontanea volontà. Il mio corpo sembra avere vita propria.

Mi sento svuotata dentro.

I miei sensi sono tutti fissati al solo scopo di cercare l’ombra misteriosa. I miei occhi, spenti di quella luce vitale, seguono una linea immaginaria che li porterà dove le mie gambe decideranno.

Per la prima volta, in questa notte, non sento più il dolore agghiacciante che mi impediva di vedere.

Questo senso di leggerezza è piacevole. E’ come essere avvolta da un torpore ovattato che mi fa sembrare di essere come in un coma vigile.

Nessun peso sul cuore, nessuna emozione devastante. Niente.

Posso restare sempre così??? Posso???

Sono quasi arrivata a svoltare l’angolo che mi separa dal mio misterioso sconosciuto a cui appartengono quei passi.

Eccolo..

Da lontano vedo un’ombra venire verso di me. Non la riconosco, ma posso capire che si tratta di un uomo.

La sua figura è avvolta in un alone ottenebrato di oscurità. Lui avanza con andamento risoluto, senza accelerare nè rallentare. Un passo deciso.

Io procedo con la sua stessa determinazione.

E’ come un ragno che mi ha catturato con la sua corda robusta e mi attrae nella sua ragnatela.

Man mano che la distanza tra noi diminuisce riesco a percepire più particolari..

E’ vestito di nero, completamente nero.

Quando lui è a pochi metri da me,  posso osservare il suo viso: Occhi scuri, capelli corti neri. Espressione sicura, energica.

Ora so chi è.

Non è un uomo.

E’ un vampiro.

Nonostante abbia l’assoluta certezza e sapendo che dovrei cambiare rotta, mi fermo improvvisamente.

Sono immobile davanti a lui, incapace di muovere un passo.

Dovrei scappare, allontanarmi.. Sono in pericoloso. Nessuno può aiutarmi.

Sono sola.

Sola.

E’ questa parola che mi frulla nella mia mente vuota ed echeggia indisturbata.

Sola.

Non voglio essere sola.

Resto immobile con i piedi ben piantati a terra e con lo sguardo fisso sul mio nemico.

Potrebbe diventare mio amico??

Potrebbe essere il mio liberatore?

Potrebbe essere il mio Angelo della Morte!?

Ora lui è a pochi centimetri da me, dal mio viso, dal mio collo.

Il suo sorriso magnetico è inconfondibile: è potere.

Sa di avermi in pugno, sa che non ho scampo, sa che sono sua.

Ed io voglio esserlo. Così non sarò più sola e non dovrò più sopportare il peso dei miei tristi ricordi. È la mia ultima decisione.

Mike, lo faccio per te!

Guardo il vampiro con coraggio e fierezza, e il suo sorriso si fa più largo. Lui mi prende la mano destra e mi bacia il palmo, poi mi accarezza il volto delicatamente, come se stesse toccando un petalo di un fiore.

Sto per lasciarmi andare completamente in balia del mio ‘Salvatore’, quando un segno particolare cattura la mia attenzione..

Delle ali.

Nel suo interno polso destro sono tatuate delle piccole ali scheletriche. Un tatuaggio che mi sembra di aver già visto da qualche parte, ma oramai non ha più nessuna importanza.

“Chiudi gli occhi!” mi dice. La sua voce imperativa è una mielata ninna nanna per me.

Chiudo gli occhi ed aspetto che avvenga l’inevitabile. Il mio più intimo desiderio sta per avverarsi. Finalmente!!

Che si deve pensare in questi casi?

Di solito la gente che sta per morire rivede tutta la sua vita in un attimo. Ma io non voglio rivederla. Ne ho abbastanza!!!

Voglio solo sentirmi sempre più leggera, godermi ogni momento del mio trapasso, fino a quando anche l’ultimo spiraglio di linfa vitale sarà sparito da mio corpo.

Ed aspetto..

E spero..

 

Tears in Heaven

-Eric Clapton-

(Lacrime in Paradiso)

 

Pov Maggie

 

Sto aspettando la mia ricompensa. E spero che arrivi presto la confortante consolazione di una fine veloce ed indolore.

Mantengo gli occhi chiusi, pregando che faccia in fretta.

Sento le sue mani stringermi per le braccia. Si starà avvicinando con la sua bocca spalancata al mio collo, i suoi denti appuntiti come spilli mi doneranno il sollievo tanto richiesto e desiderato.

Ma una folata di vento improvvisa mi colpisce il volto come se avessi appena ricevuto uno schiaffo d’aria. Mi sorprendo di questo strano spostamento di corrente ed apro gli occhi giusto in tempo per vedere il mio ‘salvatore’ venire sbattuto lontano da un’altra figura oscura.

Come se una forza maggiore mi avesse spinto, anche io cado col sedere a terra.

Un po’ stordita, cerco di alzarmi ma non ci riesco. I miei movimenti sono dolorosi, faccio fatica anche a respirare. E’ come se il mio corpo non volesse rispondere ai miei comandi.

Sono morta forse??

Sono spirito adesso?

Dove sei Mike???

L’uomo misterioso che ha cacciato il mio Angelo della Morte mi si avvicina e si china su di me scuotendomi leggermente “Maggie sei tu? Stai bene?”

Alzo il viso spaesata e curiosa di vedere in faccia l’uomo che mi ha appena chiamato, lo guardo fisso negli occhi incantandomi: 2 occhi nocciola mi scrutano attentamente e preoccupati.

Io lo osservo accuratamente, delineando i suoi tratti marcati. Lo conosco, so di conoscerlo ma non ricordo il suo nome.

Perché mi guarda così?? Che cosa vuole da me??

Ha distrutto il mio sogno, la mia unica via d’uscita.

Dov’è il mio Angelo della Morte? Rivoglio il mio Angelo!!!

Sono così stanca che mi lascio sollevare da quest’uomo senza protestare.

“Sei ferita?” mi chiede lui con un tono inquieto scannerizzandomi accuratamente.

No, non sono morta.

No, non potrò ancora venire da te, Mike.

Mi dispiace, Mike! Mi dispiace così tanto!!!!!!!!

Sento una lacrima silenziosa cade lentamente dal mio occhio sinistro. Vorrei essere quella lacrima per cadere e morire alla sua stessa velocità.

L’uomo mi guarda addolorato, prova pena per me. “Stai bene?” mi ripete la domanda ancora una volta.

Io scuoto la testa debolmente. No, non sto bene.

Poi, animata da una forza non mia, scoppio in un pianto disperato e lo colpisco al petto con ripetuti pugni. “Perché, perché, perché, perché...?”

Lui ha mandato in frantumi la mia ultima possibilità di fuggire da questa sofferenza senza fine.

Io non voglio più soffrire. Non voglio più vivere.

Voglio solo rivedere Mike!!

L’uomo col viso scuro e serio mi blocca i polsi impedendomi di manifestare la mia rabbia contro di lui.

Io continuo a piangere e a cercare di ribellarmi, ma sono inerme contro la sua forza. E’ tutto inutile!

Mi arrendo. Smetto di oppormi. Sono sconfitta, per la seconda volta. Completamente in balia del destino crudele.

E piango..

Piango in silenzio col volto basso e gli occhi serrati in una debole preghiera di fine immediata.

Ad un tratto lui, essendosi accorto della mia resa, allenta la presa e mi ritrovo così schiacciata, con la faccia sprofondata nel suo petto, tra le sue braccia.

Sono sconcertata! Mi immobilizzo con gli occhi ben chiusi e le lacrime interrotte.

E’ stano ma.. non sento più il bisogno di scappare. Non sento più la voglia di reagire. Voglio restare così. Sto così bene! Mi sento protetta, al sicuro.

Ricordo che da piccola quando facevo un brutto sogno andava nel letto dei miei genitori e la mia mamma mi abbracciava per rassicurarmi..

E’ così che mi sento ora!!

Non sono più sola, c’è qualcuno che si prenderà cura di me.

Posso restare sempre così?? Posso??

Non voglio più morire. Non voglio..

Sto troppo bene così!

“Stai tranquilla, sei al sicuro. Ora ci sono io.” mi dice dolcemente l’uomo, come se mi avesse letto nella mente.

Ed io piango ancora di più a quelle parole così vere e così sospiratamene anelate. Un pianto liberatorio tra le braccia del mio Angelo Custode.

Lui mi stringe e mi fa percepire la sua comprensione, mi accarezza i capelli dolcemente dicendomi parole di conforto che scivolano leggere come un lenitivo nella mia mente curandola.

Posso sfogare tutto quello che ho dentro al cuore. Il mio cuore dilaniato dalla disperazione, che mi aveva convito a voler morire, si sta rimarginando poco alla volta. Lacrima dopo lacrima, è come se tutto il dolore scivolasse via dal mio corpo, pulito da queste lacrime ora benefiche.

Pian piano mi calmo, soffoco il pianto in piccoli singhiozzi trattenuti.

Poi.. nulla più..

 

Please forgive me

-Bryan Adams-

(Per piacere perdonami)

 

Pov Wesley

 

Sono stanchissimo, non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Le ricerche sul vampiro misterioso non hanno portato a niente. Non esiste in nessun libro in mio possesso e non so dove altro andarlo a cercare.

Dovrebbero inventare un sito internet dove trovare una lista aggiornata di tutti i vampiri in circolazione nel mondo, una specie di censimento per i non-morti. Così sarebbe più semplice ammazzarli!

Si vede che sto farneticando. Che idiozie sto pensando!!

Eppure non è questo quello che mi fa stare inquieto, nervoso, sulle spine.

Penso sempre a quello che mi ha detto Maggie a proposito delle relazioni di coppia.. ‘Bisogna credere nell’altro e non solo fidarsi.’

Che cosa vorrebbe dire??!!

Io e Monica ci fidiamo l’un l’altro, io le credo e lei mi crede. La nostra relazione si basa sulla fiducia reciproca!! Non vedo il problema..

Devo farmi una doccia per schiarirmi le idee.

Spero che l’umore di Monica sia meglio del mio in questo momento. Avrei bisogno di un bel massaggio come solo lei sa fare. Mi fa rilassare e non mi fa pensare a niente tranne alla donna che è con me.. Le sue mani, i suoi abbracci, i suoi baci.. voglio tutto!

Spero solo che non ce l’abbia ancora con me.

In questo periodo non ne combino una giusta, e poi non faccio altro che scusarmi con lei. Se continuo così, lei non si accontenterà più di semplici parole. Contano i fatti!! E non credo che addolcirla con un altro concerto funzionerà.

Devo trovare un modo speciale per farmi perdonare..

Potrei portarla fuori a cena in quel ristorantino che le piace tanto. Potrei comprale una mazzo gigante di rose rosse. Potrei regalarle un gioiello. Potrei..

Scuoto energicamente la testa. No!! Non è con i regali che la riconquisterò. Lei odia quando qualcuno cerca di comprala.

L’unica cosa che posso fare è essere sincero e mostrarmi realmente pentito, prometterle che non accadrà più, farle capire che lei è la persona più importante per me, che l’amo più dell’infinito, che la mia vita è cambiata in meglio da quando c’è lei.

Sì, posso farcela! Lei capirà. Lei mi ama e sa che anche io la amo.

 

Apro la porta di casa sorridendo e pensando al dopo che avremo fatto pace.. L’amerò come merita.

Tutte le luci sono spente.

Il mio sorriso svanisce immediatamente.

Non c’è? Dove cavolo è finita?? E’ quasi l’una di notte!

Adesso sono più preoccupato che le sia successo qualcosa di brutto, piuttosto della sua reazione nei miei confronti.

Forse sta semplicemente dormendo?

Vado veloce in camera da letto, quasi correndo, agitato come non mai e controllo il letto.. Poi posso tirare un sospiro di sollievo.

Sì, sta dormendo.

Grazie al cielo!! Grazie, grazie, grazie..

Mi avvicino a lei e la osservo mentre dorme con un’ espressione serena impressa sul volto. Com’è bella!! La mia Princes of the Universe!!

Il suo splendido viso è risaltato dal chiaro di luna proveniente dalle persiane aperte della finestra, le sue ciglia dorate proteggono i suoi occhi limpidi e sorridenti, le sue labbra sottili delineano un accenno di sorriso, il suo respiro regolare è impercettibile.

Starei ore a guardarla dormire semplicemente, a vegliare i suoi sogni.

Le accarezzo una guancia lievemente, non voglio svegliarla.

Chissà che cosa sta sognando?? Magari starà facendo un bel sogno, dove ci sono anche io naturalmente. Il suo Principe!! La mia Principessa!!

Mi avrà perdonato??

“Amore scusami!!” le sussurro. Come se potesse sentirmi!!

Mi spoglio silenziosamente e vado in bagno a farmi quella doccia che avevo programmato ma che al momento non ho tanta voglia.

Faccio in fretta, lascio scorrere poco l’acqua sulla pelle, giusto il tempo necessario per cancellare la spossatezza.

Infatti il getto tiepido mi rigenera un po’, la sua azione benefica mi fa sciogliere i muscoli indolenziti.

Ma l’acqua e il sapone non annullano però il mio peso sul cuore. La mia mente è occupata dallo stesso pensiero frustante.

Devo parlare con Monica domattina, assolutamente. Voglio essere sicuro che sia tutto a posto tra noi.

Esco dal bagno rinfrescato e pronto per lasciar addormentare i miei pensieri almeno per stanotte.

Mi metto il pigiama, o meglio, la mia solita maglia larga (che Monica ama mettersi la mattina quando si alza dopo una notte d’amore, costringendo me ad alzarmi nudo!) e dei boxer che lei mi ha regalato con stampato delle labbra rosse a forma di bacio (che non potrei mai usare in pubblico. Non che ami andare in giro in boxer o ami esibirmi nello spogliarello!! Ma solo ad uso e consumo dei suoi occhi maliziosi!!)

Mi infilo sotto le coperte facendo attenzione a non fare movimenti bruschi.

Appena sono nel letto, la sento girarsi verso di me..

Io rimango immobile.

Lei mi si avvicina e si accoccola contro il mio petto. I suoi occhi chiusi mi fanno capire che sta dormendo, o tanto meno sognando.

Mi lascio avvolgere dal suo profumo delicato, assaporo l’odore dei suoi capelli, mi riempio le narici di quella fragranza vanigliata, la stringo a me e chiudo finalmente gli occhi più tranquillo e sereno.

“Ti amo.” Mi dice lei all’improvviso. Un mormorio troppo perfetto per essere un mormorio.

Io apro gli occhi e la guardo perplesso. E’ sveglia??

Ma lei continua a tenere gli occhi chiusi ed il respiro calmo.

Così le bacio i capelli e la mia risposta non tarda ad arrivare “Anche io ti amo, Princes!”

Dormi amore! Dormi!

Ci sono io qui con te e non ti lascerò mai.

 

Breath.. and then?

(Respira.. e dopo?)

 

Pov Maggie

 

Cerco di aprire gli occhi lentamente, ma sono ancora impiastrati di sonno.

Meglio così. Non voglio svegliarmi. Sto così bene qui al calduccio nel mio letto.

Mi giro dall’altra parte del cuscino e sprofondo la testa per recuperare il sonno.

Ad ogni modo il sonno non arriva. Ormai sono sveglia e mi rassegno all’evidenza.

Sbadiglio, mi stropiccio gli occhi come al solito con i pugni stretti, come fa una bambina piccola quando si sveglia o quando vuole andare a dormire.

Mi sento rigenerata, più energica. Questa dormita mi ha fatto proprio bene!

La stanza è nella penombra ma appena riesco a mettere a fuoco, spalanco gli occhi incredula. Scatto a sedere sul letto ed osservo meglio la stanza..

Ora sì che sono sveglia!!

O forse sto sognando!!!?? (meglio questa opzione!)

Sta di fatto che, sogno o no, questa non è la camera d’albergo che condivido con la mia amica Carol!!!

Dove cavolo sono???

Mi guardo intorno e il mio cervello ci mette un nano secondo per rendersi conto che non sono mai stata qui prima d’ora.

Sono distesa in un letto di ferro battuto con delle lenzuola verde scuro.

Che strano colore per delle lenzuola. Non è il mio genere! Troppo cupo per i miei gusti.

Ci sono 2 comodini di legno ad ogni lato del letto, senza nulla sopra. Un armadio a muro in fondo ed affianco ad esso una cassettiera completano lo scarno arredamento.

Comunque la stanza è pulita (almeno questo!). Nessun odore strano, solo un profumo intenso di dopobarba. Questo mi fa presumere che sia a casa di un uomo.

Sono a casa di un uomo???!!

E per di più nel suo letto!!???

E poi.. suo di chi??

E Perchè sono finita qui???

E Come…?

Beh, un idea ce l’avrei..

Scuoto la testa con convinzione. No, non voglio neanche pensarci!!

Se solo mi ricordassi come sono arrivata fin qui!!! E che cosa diamine è successo???

Calma Maggie, cerca di calmarti, non saltare a conclusioni affrettate. Ci dev’essere una spiegazione! Una ragione per cui io sono in un letto di un perfetto ‘non so chi’ con addosso..

Subito controllo come sono vestita, pregando che sia vestita, fortunatamente tiro un sospiro di sollievo. Sì, sono vestita e questi sono i miei abiti.

Quindi se 2 + 2 fa 4 e se la matematica non è un’opinione, direi che non è successo niente di così irreparabile (spero!).

A meno che.. dopo che noi abbiamo fatto.. beh insomma, quello che di solito si fa in un letto (beh, non sempre si fa in un letto questo tipo di attività fisica!) ..è possibile che io durante la notte abbia avuto freddo e mi sia rivestita.

Mi metto le mani alle tempie e me le massaggio con insistenza. Mi sta scoppiando la testa a furia di cercare di ricordare qualcosa.

Ti prego, fa che non sia successo quello che ho ipotizzato!

L’unico modo per tentare di capirci qualcosa è fare un riepilogo generale della giornata di ieri..

Allora.. Mi sono svegliata come ogni mattina alle 8.30 circa (mi pare!);

Ho fatto colazione al bar dell’albergo con Carol, lei ha presto un cappuccino con un muffin ed io solo caffè espresso (è probabile!);

Dopo siamo uscite tutte e due per fare una passeggiata per la città (sì, questo mi pare di ricordarlo!!), Carol voleva vedere se riusciva a rincontrare l’uomo misterioso dei suoi sogni (sì, ci sono!);

Ecco che di sfuggita abbiamo visto Cordelia e Monica che camminavano a passo svelto, noi le abbiamo chiamate ma loro non ci hanno sentito (ora mi ricordo!), così le abbiamo rincorse fino a trovarci davanti l’appartamento di Angel, ed è qui che appena siamo entrate abbiamo trovato mia cugina in compagnia del vampiro bruno (quell’incosciente di Tania!!!); poi è arrivato anche Wesley, Cordelia ci ha avvisati che c’è in circolazione un nuovo vampiro master che minaccia la città (ha detto un nome strano, tipo Malak, Galak.. No, quello è il cioccolato bianco.. Mhm, che voglia di cioccolato!);

Allora io e Wes ci siamo messi subito a lavoro facendo delle ricerche che però non hanno dato risultato (lui era più concentrato a pensare alla sua Monica. Ah, l’amore!! Beato lui!), mentre Carol cercava il latte per metterlo nel caffè (quella ragazza mangia troppo! Come fa a non ingrassare è un mistero!! Va beh che pure io sono magra come un grissino, ma io ho preso da mio padre);

Poi a pomeriggio inoltrato io sono andata a trovare mia cugina al campus dell’Università e..

Adesso ricordo tutto!!!! Le immagini che prima circolavano confuse nella mia mente si fanno più limpide ed ordinate.

Io e Tania abbiamo litigato per Angel, poi lei mi ha parlato di Mike ed io sono corsa via piangendo.

Al solo ricordo sento lo stimolo di piangere. Fa ancora male.

Ero priva di forze e mi sono lasciata trasportare dalla disperazione. Ero letteralmente impazzita per il dolore acuto, come se il mio cuore venisse pugnalato da infinite lame taglienti.

Era comprensibile! Per troppo tempo ho finto che andava tutto bene e ieri sono esplosa.

Ad un certo punto un vampiro mi si è avvicinato ed io non ho fatto niente per impedire che lui mi potesse mordere. Stavo lì, pietrificata, ad aspettare che lui..

 

“Buongiorno dormigliona!!” una voce maschile mi fa sussultare nel letto.

Oddio!! E’ lui!!!!! E’ il proprietario della casa, del letto, delle lenzuola con questo colore orrendo. E’ lui il tizio con cui io ho fatto..

No, no, no!!!

Poi ripenso alla voce e mi accorgo che mi è decisamente familiare

Oh, oh..

Abbandono per un momento i miei pensieri osceni e mi concentro sul presente al quanto incredibile. Rimango immobile e con la coda dell’occhio riesco a percepire la figura appoggiata allo stipite della porta a pochi metri da me.

Oddio no!! Ti prego no!!!!

Lui no!!!! Non lui!!!!

Perché proprio lui???

Ora tutti i pezzi del puzzle si ricongiungono e mi appare il quadro completo: So dove sono, so chi è colui che mi ha parlato poco fa e che è qui, so come ci siamo incontrati.

Purtroppo sono molte le cose che non so: Non so come sono finita qui, non so perché sono nel suo letto(e non voglio saperlo!), non so che cosa è successo (e non voglio assolutissimamente saperlo!).

Ti  prego, fa che sia un sogno!!! Cioè un incubo!!!!!

Non voglio guardare!! Chiudo gli occhi fortemente e mi concentro: Ti prego, ti prego, ti prego..

 

Purtroppo la mia preghiera non viene accolta.

Al diavolo!! Questo non è un sogno, tanto meno un incubo! Sono sveglissima! Questa è la mia vita!

Ma non lo voglio guardare. Ho paura di scoprire che le mie supposizioni (ormai certezze) siano giuste.

Con un respiro profondo mi faccio coraggio (tanto prima o poi devo pure uscire da questo letto e da questa casa. Non posso certo svignarmela come una ladra! Quanto desidererei essere in questo momento una del trio di ‘Occhi di gatto’!! Quando qualcuna di loro è in pericolo, subito le sorelle corrono a salvarla, sfondando una finestra ed entrano nella stanza appese ad una corda. Dove siete sorelline??). Pur volendo, qui non c’è nessuna finestra da rompere.

Posso sempre sperare nell’arrivo di Superman (lui può rompere i muri e volare, quindi avrei può possibilità rispetto ad Occhi di Gatto).

Ma che sto dicendo??? Non ho speranze!!!! Mi tocca affrontare il padrone di casa.

Lentamente mi volto verso di lui e i nostri occhi si rincontrano.

Che imbarazzo!!! Che vergogna!! Esiste un modo per riavvolgere il nastro e tornare indietro??! No, non credo.

Mi sembra di stare vivendo in uno di quei telefilm che ama tanto Carol: c’è una ragazza che si sveglia in un letto che a prima vista non conosce, poi scopre che è del suo vicino di casa. Questa scena sarebbe ridicola anche secondo me.

Il problema è che non sono in un telefilm, questa è la ‘mia vita’, sono ‘io’ la sfortunata di turno che sta nel ‘letto’ di uno ‘sconosciuto’ (ora riconosciuto!) e lui mi sta fissando..

Che cosa farebbe la ragazza nel telefilm?? Urlerebbe?? Sorriderebbe?? Farebbe la maliziosa?? Lo inviterebbe a spassarsela ancora un po’???

Io so cosa farei al posto suo (tanto ci sono già!!). Vorrei sprofondare nelle lenzuola verdoni e pregare che sia solo un brutto sogno..

(Piccolo promemoria: devo ricordarmi di dirgli che ci sono tanti altri colori più carini rispetto al verde, tipo ‘blu marino’ andrebbe bene.)

Ma che razza di tinta è verdone??!! Mi ricorda l’attore-regista italiano Carlo Verdone. Che bello il suo film ‘Il mio miglior nemico’!!! (nda. Scusate l’intrusione ma non ho potuto fare a meno di citare il film. Mi è piaciuto un sacco!)

Ora però basta a pensare a Carlo Verdone. (Meglio pensare a Silvio Cuccino. Lui si che è sexy!). Concentriamoci sul problema principale.

Ripassiamo le 4 regole di sopravvivenza:

1. Cosa si fa quando ci si trova di fronte ad un vampiro??

Si scappa, naturalmente. Il più velocemente possibile (e si prega di essere fortunati ed incontrare qualcuno che sia disposto ad uccidere il suddetto vampiro prima che lui faccia furori te.)

2. Cosa si fa quando ci si trova a casa di un vampiro?

E’ preferibile evitare di trovarsi in questa situazione decisamente più pericolosa rispetto alla prima, visto il poco spazio disponibile per la fuga e non ci può incontrare nessuno disposto ad aiutarti. Comunque bisogna cercare una via d’uscita immediata prima dell’arrivo del vampiro.

3. Cosa si fa quando ci si trova nel letto di un vampiro?

Non esiste una risposta precisa a questa domanda perché non ‘potrebbe’ (‘dovrebbe’) mai accadere una cosa simile. A meno che non si è passati già alla fase: ‘anche io sono un vampiro!’, in questo caso è tutto in regola.

Altrimenti comportarsi come nel punto 2.

4. Che cosa si fa quando si è nel letto della casa del vampiro e lui ti sta guardando incessantemente?

Niente. Si fa il morto. Tanto si è già spacciati!

Che cosa ho imparato da tutto questo??

Che sono spacciata!!!

 

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Ps. La casa di ‘avete capito chi?’ me la sono inventata visto che non ricordavo com’era la camera da letto!!

 

There is a girl in my bed!!

(C’è una ragazza nel mio letto!!)

 

 

Pov Angel

 

È la prima volta da molto tempo che mi ritrovo in casa una donna nel mio letto. Questo perché un solo attimo di felicità basterebbe ad innescare la famosa maledizione che mi tormenta da secoli e far così dileguare la mia tanto agognata e maltrattata anima.

Fortuna per me (e per il mondo intero) che.. non è come sembra!!!

Di solito questa frase dice proprio il contrario. Ma a mia discolpa, posso confermare che io e questa ragazza siamo solo amici, tra noi non è successo niente e lei ha effettivamente dormito da sola nel mio letto mentre io mi sono adagiato sul divano.

Quindi, io conservo ancora la mia anima ed il mondo è salvo.

Noto con piacere che la mia giovane ospite è già sveglia e sembra più serena, quando appaio io alla porta.

“Buongiorno!” esclamo con voce affettuosa.

Lei è seduta sul letto e sussulta appena sente la mia voce, ma continua a mantenere lo sguardo fisso sulle sue mani contorcendo le lenzuola e mordendosi il labbro inferiore.

Si vergogna di quello che è successo ieri?? Beh, non ha niente di cui vergognarsi. Non ha fatto niente di male. Aveva solo bisogno di un po’ di conforto. Tutti, ogni tanto, hanno un momento di debolezza e sentono il bisogno di ritrovarsi tra due braccia forti per sentirsi al sicuro.. E lei giustamente, dopo l’incontro non voluto con quel vampiro che la stava aggredendo, è crollata.

A poco a poco lei si fa coraggio ed alza gli occhi incontrando i miei. “Buongiorno.” mi risponde timidamente, poi sposta subito lo sguardo a guardarsi intorno come se fosse spaesata.

Ha paura di me??

Non voglio spaventarla. Voglio solo farle capire che di me può fidarsi.

Mi avvicino lentamente e mi siedo al bordo del letto, poggio sul comodino la tazzina contenente del caffè e la guardo. Devo essere il più delicato possibile nel cercare le parole adatte alla situazione. Ma lei evita di proposito di incrociare i miei occhi.

La sto mettendo in soggezione?? E’ nervosa della mia presenza?? Forse si sente in imbarazzo visto che non è da molto che ci conosciamo??!

Vorrei metterla a suo agio, ma non sono bravo in questo. Ci vorrebbe Cordelia per rompere il ghiaccio. Lei sì che ci sa fare con le persone!  “Dormito bene?”

“Sì, grazie.” la sua voce è fievole, a malapena la riesco a sentire. Non riesce neppure a sostenere il mio sguardo tanto è imbarazzata.

Che fine ha fatto la Maggie decisa e risoluta che mi ha fatto l’intervista???

Mi faccio forza e mi appello al mio sesto senso sperando di aver indovinato “Ti h portato del caffè, Cordelia dice sempre che la mattina lei non riesce a carburare senza una buona dose di caffeina nel sangue. Mi sono fidato della sua parola.”

Al chè lei si volta finalmente verso di me con un accenno di sorriso sulle labbra. “Grazie.” mi risponde, anche se un po’ reticente, prende la tazza e soffia sopra il caffè prima di cominciare a sorseggiare lentamente. Sembra più tranquilla adesso.

Altro che sesto senso!!! Sono arrivato al settimo! (Alla faccia dei Cavalieri dello Zodiaco!!) La parolina magica ‘caffè’ ha funzionato.

“Ti senti meglio adesso?”

Quando ha finito di bere riappoggia la tazzina sul comodino. Il suo viso sembra aver ripreso un po’ di colore “Sì. Io e Cordelia la pensiamo allo stesso modo riguardo il caffè.”

E a me fa piacere sentirglielo dire.. Ma non era quello che volevo sapere. Ora è più importante valutare la sua salute mentale “Non parlavo solo del caffè.” Cerco di usare un tono più serio ma comprensivo.

Il suo sorriso svanisce. Ha capito che mi sto riferendo a quello che è accaduto l’altra sera. Allora si sistema delle ciocche di capelli dietro le orecchie ma torna a guardare le lenzuola “Sto bene, grazie.” mi risponde cercando di essere decisa.

Non sta affatto bene!! Ed io vorrei capire meglio il suo dolore per poterla aiutare “Ne vuoi parlare?”

Lei resta in silenzio alcuni minuti con occhi vacui sulle lenzuola (Devono piacerle così tanto se continua a fissarle con insistenza).

Io aspetto che si convinca che le mie intenzioni sono esclusivamente a fin di bene, per il suo bene. Deve sfogarsi e tirare tutto fuori. Solo così potrà liberarsi del peso che ha sullo stomaco.

“Tempo fa..” incomincia lei con un timbro di voce così leggero che anche io che sono un vampiro faccio fatica a sentirla “..ho perso una persona a me cara e ho continuato a darmi la colpa per la sua morte.” C’è tanta malinconia nelle sue parole ed un’infinita tristezza.

Ora capisco il velo di dolore che ho letto nei suoi occhi appena l’ho incontrata. Sentivo che aveva qualcosa di strano il suo sguardo duro.

“Non è facile vivere con un peso sulla coscienza.” Poi mi torna a guardarmi con occhi comprensivi e tristi “Tu ne sai qualcosa, vero?”

Io annuisco mesto. Non potrei essere più d’accordo con lei. Io lo so bene che vuol dire alzarsi ogni mattina (nel mio caso ogni notte) con la certezza di essere un assassino condannato a patire in eterno per le sue colpe.

“Per troppo tempo ho finto che andasse tutto bene. Credevo che eliminando la sfera emotiva, avrei evitato di soffrire.. che il tempo mi avrebbe aiutato a dimenticare..” Lei continua a parlare addolorata “Ma ieri sera non ce l’ho fatta più e sono scoppiata. Mi sentivo persa. Ero letteralmente immersa nelle sofferenza. Non ragionavo più..” poi mi fa una domanda “Hai mai provato una sensazione di soffocamento a causa del dolore così intenso quasi da credere di poter impazzire??”

Io annuisco. ‘Quasi tutti i giorni’ sarebbe la mia risposta. Ma taccio per lasciarla continuare. So che non è facile per lei confidarsi con me, quasi uno sconosciuto.

Gli occhi quasi velati di lacrime rendono la sua voce affaticata “Poi, a completare il quadro allucinogeno, è arrivato quell’altro vampiro. E’ stato in quel momento che ho pensato di avere finalmente la possibilità di poter porre fine al mio tormento. Volevo morire. Il mio desiderio di smettere di soffrire era così forte che quando sei apparso tu e..”

Sì, mi ricordo. “..mi hai picchiato.”

All’improvviso lei assume un’espressione colpevole ed innocente al tempo stesso “Scusa. Ti ho fatto male?”

A me viene da ridere. Com’è dolce con quell’aria preoccupata! Si è forse dimenticata che sono un vampiro?!!!! Non sono certo 4 pugnetti a mettermi K.O. Scuoto la testa sorridendole amichevolmente. Le vorrei accarezzare una guancia per rassicurarla, ma all’ultimo momento cambio idea. Meglio non rendere l’atmosfera troppo intima, non vorrei che pensasse che ci sto provando. Così mi passo la stessa mano tra i capelli.. Ops, mi ero dimenticato del gel!!!

“No, tranquilla! L’importante è che ora ti senti meglio. Devi capire che non serve a niente tentare di dimenticare una ferita grave. Se non impari a conviverci e non superi il dolore poco alla volta, il passato tornerà sempre a galla e ti farà sempre più male.”

Lei ha di nuovo voltato la testa dall’altra parte per non farmi vedere quando ci soffre. Giurerei di sentite un profumo di lacrime, se non fosse che il profumo che ho messo stamattina è troppo forte e mi confonde l’olfatto (Piccolo appunto: cambiare fragranza di dopobarba).

Le poggio così una mano sulla spalla (meno intimo, più confidenziale) suscitando un sussulto involontario quasi impercettibile da parte sua. Figuriamoci se le avessi davvero toccato una guancia!! Sarebbe arrossita come un peperone. “Vedrai che ce la farai.” La rassicuro io.

“Come?” mi domanda lei tenendo il volto girato dall’altra parte.

Bella domanda!!!! Non ne ho la più ‘pallida’ idea! (Ecco un’altra frase che detta da me risulta al quanto ridicola.. Chi è più pallido io o l’idea??) Ad ogni modo devo pur confortarla “Ognuno ha un suo metodo.” sparo così la risposta senza pensarci e spero che lei non voglia sapere qual è il mio.

Purtroppo per me, suscito subito interesse e lei torna a guardarmi questa volta con curiosità “Tu cosa fai?”

Ed ora che le dico??? Che faccio le boccacce davanti allo specchio??? Risulterei poco credibile, visto la mia totale trasparenza stile Camper.

Devo trovare una risposta più o meno possibile “Potresti urlare!”

Lei alza le sopracciglia e mi fissa stranita, come se le avessi detto che la Terra è piatta. “Cosa?”

Io sono convinto di quello che dico. Non ho mai provato personalmente, ma ho visto in tv un ragazzo che urlava prima di un esame per distendere i nervi (*). “È rilassante!!” confermo. Lo devo provare anche io una volta. Possibilmente prima di un’apocalisse.. e durante.. e magari anche dopo.

“Mi prenderanno per matta??” mi annuncia giustamente Maggie.

“Sì, ma è sempre meglio che impazzire sul serio.” le dico io chiarendo il mio punto di vista. “Comunque per qualsiasi cosa, puoi sempre contare su di me.” Questo è più che sicuro!! E non mi stancherò mai di ripeterglielo.

La vedo sorridere per ringraziarmi “In realtà, tu hai già fatto tanto senza che te ne rendessi conto. Avevo il terrore di essere sola, e mi era insopportabile. Tu mi hai fatto capire che non sono sola.”

Sono contento che l’abbia capito finalmente. Adesso è più serena anche se l’ombra del dolore non è completamente andata via.

Non accade sempre come dice la famosa canzone di Mary Poppins ‘Basta un poco di zucchero e la pillola va giù.. e tutto brillerà di più!’. Infatti nel suo caso non si tratta di una pillola piccola come quella dell’aspirina, ma di una grande come una ciliegia. Ci vorrebbe almeno un kg. di zucchero per smaltire tutto l’amaro in bocca. E poi scatterebbero le controindicazioni: si ingrassa e si formano le carie ai denti. No, decisamente non opportuno!

Poi tutt’ad un tratto vedo che spalanca gli occhi con un’espressione di sgomento in viso. “Oddio Carol!! Sarà preoccupatissima!!?” mi fa angosciata.

E’ vero!! La sua amica.. “Non ti preoccupare. Le ho telefonato all’albergo e le ho detto che dormivi qui.”

Ma la sua espressione di terrore non cambia, anzi peggiora. “Tu le hai detto che io avrei dormito qui??” dal tono stridulo che usa mi pare che voglia provare la mia teoria sull’urlo.

“Sì.” confermo io. Che altro avrei potuto dire? Che lei aveva incontrato un vampiro ed aveva rischiato di essere morsa a morte da quest’ultimo, ma poi alla fine io l’avevo salvata??! Lei aveva solo bisogno di riposo e di qualcuno che fosse presente senza fare mille domande a raffica. Quindi dicendo che lei ha passato qui la notte, nel mio letto..

Aaaah!!!!!!!!! Ho capito perché è rimasta così shockata, ed ora è anche comprensibile la sua voglia di urlare. Lei pensa che io.. che noi.. Meglio specificare. “No, no, no! Ho precisato che ti eri addormentata sul divano mentre facevamo l’intervista.”

Alle mie parole, lei rilascia un sospiro di sollievo. Non mi ero reso conto che stava trattenendo il respiro fino ad ora. E torna a respirare regolarmente. “Posso usare il bagno!?” mi chiede alla fine.

Che stupido, avrei dovuto chiederglielo io per cortesia. “Ma certo!” Mi alzo subito al letto e l’accompagno.

Quando lei chiude la porta, io non ho neppure il tempo di allontanarmi di qualche passo che sento un urlo ben definito provenire dal bagno..

La prima cosa che penso è che forse ha visto un topo. Dev’essere Jerry che è tornato a farmi visita. Quel topolino è un gran impiccione! Mi precipito a spalancare la porta aspettandomi di trovarla sulla tazza del water. “Che cosa è successo??”

Ma lei non è sul water bensì allo specchio con la faccia sconvolta.

Stava provando l’urlo?? Beh, non era male come potenza.. Risveglierebbe un morto dalla tomba!

Ma lei è tutta presa dalla sua immagine allo specchio. “Guarda!! Sono un panda!” esclama sconsolata.

Io vedo il suo riflesso. Poverina!! Si riferisce al trucco colato che le riga il volto. “Più che altro, io direi una zebra!” mi butto a scherzare per farla almeno ridere. Non è mica una tragedia!! Io non posso neppure controllare la mia figura mentre mi rado.

Lei mi fa una smorfia attraverso lo specchio anche se non mi vede. “Grazie!”

La mia battuta faceva schifo, è vero. Allora tento di salvarmi in extremis. “Sì ma.. una zebra molto carina.”

Ma lei non sembra apprezzare il mio sforzo di alleggerire la questione. “Confortante sentirselo dire da uno che non si guarda allo specchio da 2 secoli!!”

A questo punto sono io quello che è sconvolto. “Perché?? Cos’ho che non va? I capelli sono in disordine?” mi tocco i capelli controllando e cercando allo specchio la mia immagine. Ma chi ha avuto la brillante idea di non permettere ai vampiri di specchiarsi??!!! Vorrei proprio sapere qual è lo scopo di tale crudeltà.

Maggie ridacchia e poi arriccia il naso. “No, ma secondo me metti troppo gel.”

“Ehi!! E’ un gel molto costoso. E non sai quanto è difficile pettinarsi senza potersi specchiare.” Le comunico io indispettito. Vorrei proprio vedere come se la caverebbe lei nelle mie condizioni di eterno fantasma.

Poi cambia espressione ed urla di nuovo facendomi sussultare. “Sei in bagno!”

Ora ho la conferma di quello che temevo. Questa ragazza ha mille personalità: prima è seria, poi fa la timida, a volte è spaventata, altre volte è scontrosa, poi torna gentile. Mi fa penare al libro ‘Uno nessuno centomila’ di Pirandello.

Tornando alla sua ‘urlante’ affermazione. Non sono mica cieco o sordo. “Sì.” Le confermo io. Fino a prova contraria è vero che sono nel mio bagno. Lei se n’è accorta solo adesso??!

“Sei entrato mentre io ero in bagno!” mi grida ancora lei.

Ho capito che le piace così tanto urlare ma non c’è bisogno di continuare a provare per farmi sentire com’è brava. “Sì.” Le ripeto io. Ma dove vuole arrivare??

Tu sei entrato in bagno mentre c’ero io e senza bussare..”

Adesso tocca a me fare lo scontroso e difendermi. “Tu hai urlato!” le ricordo io.

“E se fossi stata nuda?”

Ops, non ci avevo pensato! Vorrei sprofondare in una buca.. No, meglio di no!! Potrebbe aprirsi la bocca dell'’Inferno anche qui a LA. E sinceramente abbiamo già abbastanza problemi così. “Scusami, non ci ho pensato. Ora vado via.” sguscio via chiudendo appena la porta per poi far sbucare la testa di nuovo dentro. “Ehm..?”

Lei mi lancia un’occhiataccia. “Che c’è?” ringhia come un cane lupo.

Io mi schiarisco la gola. “Non chiudere la porta a chiave, la serratura è difettosa.” le comunico con voce gentile ed innocente.

“Fuori!” esclama lei.

Io annuisco e richiudo la porta. Sto per andarmene.. quando dopo neanche 5 secondi, mi ricordo una cosa e busso alla porta.

“Che c’è ancora?” mi urla lei dall’altra parte della porta.

La preferivo quando si vergognava e faceva la timida. “Gli asciugamani puliti sono nel cassetto in basso a destra.” Le dico io alzando un po’ la voce per farmi sentire senza provare minimamente ad aprire la porta. Se mi faccio vedere di nuovo dentro lei mi polverizza.

“Grazie. Hai finito?” borbotta ancora lei.

“Sì. Non ti disturberò più.”

Mi allontano definitivamente dal bagno e mi vado a versare del sangue in una tazza. Ho un certo appetito! E se quella lì dov’essere uscire in questo momento urlando, non risponderei più delle mie azioni.

Basta con le super prove di acuti per rompere i bicchieri di cristallo!!! Io non sono di cristallo ma mi sono rotto!!

Meglio ripetere quello che ho imparato oggi:

Se una ragazza urla in una stanza chiusa perché all’interno c’è un mostro assassino che le sta squarciando la gola, e tu sfondi la porta e la salvi.. lei invece di ringraziarti, ti aggredirà per essere entrato senza bussare.

Come sono complicate le donne!!!!!!!

Dopo alcuni minuti Maggie esce dal bagno.

Spero si sia calmata. “Tutto apposto?”

Maggie mi guarda ancora stizzita, mi lancia un’altra occhiata delle sue, poi si guarda intorno in cerca di qualcosa. “Io.. ora è meglio che vada.”

Ecco! Lo dicevo io! Ora è tornata a fare la timida e la riservata. Non la capirò mai!

“Grazie di tutto.” mi regala un sorriso sincero e si avvia alla porta di casa. La apre ma si ferma sull’uscio. “Ehm.. Angel?”

E’ tornata a guardarmi con espressione seria “Sì?”

“Se fai del male a mia cugina, ti risveglierai polvere nel sonno. E questa non è una minaccia, ma un avvertimento. Come si dice in questi casi: ‘Vampiro avvisato, mezzo salvato!’ Ciao, ciao!” e si richiude la porta alle spalle.

Resto fisso a guardare la porta chiusa pensando a quello che mi ha detto.. Si è ripresa alla grande se trova anche la forza di fare delle minaccia ad un vampiro! Ah, già! Lei ha parlato di avvertimenti!

Ci mancava solo lei a ricordarmi che Tania è umana e che tra noi è già abbastanza complicato anche se restiamo solo amici.

Ora posso finalmente urlare..

 

---

(*) Si tratta di “Compagni di scuola”! Non so se qualcuna di voi lo vedeva ma il ragazzo in questione era Riccardo Scamarcio, ovvero Step di “Tre metri sopra il cielo”!

 

Aladdin: “Voglio il Nilo.“

Genio: “Col cavolo!!”

Pov Wesley

 

Apro un occhio ma subito dopo lo richiudo con insistenza borbottando e maledico il sole e chi l’ha creato.

Dannata luce che penetra negli occhi dei poveretti che chiedono solo di dormire un altro po’ in santa pace!!!!

Vorrei essere un vampiro!

Mi concentro come se veramente aspettassi di trasformarmi in un non-morto succiasangue.. Ma non succede niente.

Mai una volta che qualcuno mi venga incontro e mi dia una mano.. o due canini!

Non ho mica chiesto il Nilo!!

E dopo questo breve inno alla giornata che è appena cominciata, sospiro rassegnato.

Se proprio smanio dalla voglio di essere un vampiro, mi tocca prima trovarne uno ben disposto a mordermi senza uccidermi.. E se pure fossi un vampiro in questo momento, tornerei subito morto, impolverato dal sole cocente.

A questo punto, meglio vivo!!

Dopotutto non tutti i mali vengono per nuocere! E sorrido pensando a quello che mi aspetta..

Un bacio è ciò che mi ci vuole per carburare e ritrovare la giusta prospettiva per guardare con occhi migliori il mondo, voglio tante coccole e..

Come ogni mattina mi giro dall’altro lato del letto aspettandomi di trovare la mia dolce metà che dorme beata con i capelli in disordine sul cuscino, le labbra tese in un chiaro invito ad essere baciate, gli occhi chiusi che pregano in silenzio di essere aperti da una lieve carezza..

Ma con mia enorme sorpresa scopro che il letto vuoto.

Il letto è vuoto???!!

È la prima volta che Monica non è accanto a me al mio risveglio. Dov’è andata??

“Monica??” la chiamo a voce alta.

Nessuna risposta.

Accidenti!! Che magnifica giornata!!! E’ iniziata proprio bene.

Mi alzo di scatto dal letto ed ispeziono scalzo la casa come un cane segugio cercando di fiutare il suo profumo inconfondibile.

Nel bagno non c’è, nel cucinino neppure, nella sala neanche, nel ripostiglio non ci entrerebbe uno spillo in più tanto è stracolmo di roba inutilizzabile (Io l’ho sempre detto che bisogna buttare qualcosa. Mi sembra come se da un momento all’altro esploderà.) (Nda. Vi ricordate la puntata di Friends dove Chandler e Joey cercavano di aprire il ripostiglio della casa di Monica per vedere che cosa c’è dentro?? Che ridere!)

Oggi è anche il suo giorno libero all’ospedale e quindi non deve andare a lavorare. (*)

Dove cavolo è andata alla 8 di mattina?? Lei è una dormigliona, non si sveglia mai di sua spontanea volontà così presto.

Ed io che volevo parlarle, scusarmi per l’ennesima volta.

Pensavo di aver superato quella fase della mia vita in cui mi svegliavo sempre depresso e solo. Sfortunatamente sono di nuovo depresso e solo.

Come se un macigno sullo stomaco mi opprimesse, mi fa male il petto e ho voglia di mettermi a gridare per la frustrazione.

Riprenditi Wes! Tu sei forte, coraggioso, sei un uomo duro..

“Monicaaaaaa??” grido disperato, quasi con le lacrime agli occhi.

Mi avranno sentito anche al terzo piano??!! E’ probabile!

Incredibile dell’incredibile.. Come se qualcuno veramente lassù mi avesse ascoltato, suona il campanello della porta e io esulto ringraziando chiunque abbia accolto la mia triste preghiera.

Corro come un matto felice, rischiando di inciampare nel tappeto e di sbattere contro il tavolino dove c’è il telefono, spalanco la porta senza esitazione e.. “Amo..” ma la voce mi muore in gola.

Non è Monica!! Dannazione!!!!!!

Davanti a me c’è una ragazza magrissima, avvolta in un asciugamano bianco panna, con i capelli bagnati di schiuma e grondanti di piccole goccioline d’acqua.

Che ci fa questa qui alla mia porta a quest’ora e vestita (o meglio svestita!) così?? E soprattutto.. chi è?? Non che mi importi.. Doveva esserci Monica, non lei!!

Sento la rabbia invadermi.

“Ciao bello!” Mi fa la ragazza sconosciuta con voce suadente.

Che fa?? Flirta con me??!! Non sono dell’umore adatto per uno scambio di battute di circostanza.

Alzo le sopracciaglia e la guardo bene. “Ciao.” Anche se è un’altra la risposta che avevo in mente di darle, e cioè: ‘Levati dalle scatole! Mi stai allagando il pianerottolo di casa.’ Ma la mia buona educazione mi spinge sempre a fare il gentile.

“Posso chiederti un favore?” mi domanda lei con tono dolce che mi fa venire il voltastomaco.

Io stringo i denti e reprimo la voglia di sbatterle la porta in faccia. “Certo.” E la frase continua nella mia testa ‘..Pur di smettere di perder tempo con te.’

“Abito al terzo piano..” mi dice.

Ecco, lo sapevo che mi avrebbero sentito!

“..E la doccia di casa mia si è intasata. Io devo assolutamente togliermi tutto questo sapone di dosso. Potrei essere così gentile da farmi usare il tuo bagno?? Prometto che non impiegherò più di 5 minuti.”

Il suo modo di fare così implorante e supplichevole mi da leggermente ai nervi. Ecco cosa accade quando mi sveglio di malumore. Sono scontroso con tutti e vedo nero dappertutto.

Sono tentato di dirle ‘No, mi dispiace. A mai più.’, ma sono un gentiluomo e mia madre mi ha insegnato a comportarmi sempre come tale. Quindi rimprovero la mia scarsa pazienza (comunque giustificata) e mi sforzo di essere amichevole. Non è colpa sua se il mondo va in malora e se io sono destinato a fallire. Con un sospiro rassegnato annuisco. “Va bene.” Basta che faccia in fretta!

Così mi faccio spazio e la lascio entrare. La ragazza è raggiante e si esibisce in una plateale entrata trionfante ancheggiando e facendo la passerella. La accompagno fino alla porta del bagno e lei ha anche la faccia tosta di invitarmi a lavarle la schiena.. Questo è troppo!

Con un sorriso forzato declino il suo chiaro invito a fare sesso e ma la filo a prepararmi un doppio caffè. Ma perché capitano tutte a me!!!

Sono tentato di mettermi i pantaloni visto che sono in mutande, ma me ne frego. E’ casa mia e posso stare come mi pare. E poi ho voglia anche io di una doccia rinfrescante. Oggi fa un caldo pazzesco.

Si muovesse quella lì, non sono i vena di compagnia. Voglio solo sapere dov’è Monica.

Dopo circa 10 minuti.. (anche se aveva detto 5) la ragazza, che ancora non mi ha detto come si chiama, esce dal mio bagno sempre avvolta dal suo asciugamano ma questa volta asciutta. Almeno non gocciola più per casa!

Ha un sorriso luminoso stampato sulle labbra e mi raggiunge al tavolo.

Che vuole ancora?? Perché non se ne va??

Io sto sorseggiando il mio caffè e leggendo il giornale, giusto per impiegare la mente e non chiedermi dove sia andata Monica. “Va meglio?” le chiedo, anche se non me ne frega un fico secco!

“Sì, grazie. Io mi chiamo Samantha. Per gli amici Sam.” esclama lei, sedendosi sul tavolo accavallando le gambe lunghe e lasciando poco spazio all’immaginazione.

Perché, siamo già amici?? Ma se ci conosciamo da 10 minuti!

“Wesley.” Senza tante cerimonie le dico malvolentieri il mio nome. Poi mi ricordo che non devo prendermela con lei e torno a sorriderle. “Posso offrirti un caffè?” Ecco che la mia boccaccia va per conto suo.

“Con piacere!” mi fa lei tutta contenta.

Ma dico io: Ci sono 5 sedie vuote in sala e lei si siede sul tavolo!??? Cos’ha visto di recente, ‘Pretty woman’?? (nda. Avete presente la scena a cui mi riferisco??!) Sfortuna per lei io non sono un ricco industriale e non vado raccattando prostitute per strada.

Mi alzo dalla sedia sorridendo con uno sforzo immane e respingo la voglia di buttarla fuori casa. Sfortunatamente mentre sto armeggiando con la macchia del caffè, sento il rumore di una chiave..

Oddio!!!

Mollo il caffè e maledico la mia solita fortuna. “Devi andartene!” dico in silenzio alla ragazza, facendola scendere velocemente dal tavolo.

“Perché?” replica sorpresa lei, per nulla disposta a muoversi.

Senza risponderle, la prendo con forza per un braccio e la spingo verso la finestra. La ragazza si lascia portare sbuffando. “Ma perché...?”

Perchè non voglio che la mia ragazza mi trovi in questo stato così equivocabile. Potrebbe fraintendere il mio comportamento.. Chiunque fraintenderebbe la situazione.

 

Ma ormai è troppo tardi.

La chiave scatta nella serratura e la porta si apre lasciando entrare l’unica donna che avrei voluto vedere al mio risveglio.

Sento un odore di crema.. Oh, che dolce! Era andata a prendermi la colazione al bar. Sa che io adoro i cornetti.

Chiudo gli occhi e prego tutti i santi compreso colui che ha creato il sole (e che all’inizio di questa giornata ho offeso e per questo chiedo umilmente perdono!) che sia solo un incubo. Ma la mia preghiera non viene accolta neppure questa volta.

Appena Monica scorge noi 2 fermi vicino il divano e a pochi passi dalla finestra (colti in fragrante come due delinquenti che se la stavano dando a gambe!!), si blocca istantaneamente. Rimane immobile con il volto sconcertato. Un’espressione incredula si dipinge nei suoi occhi lucenti.

Mi sta guardando come se fossi un alieno con 3 teste. (nda. Scommetto che nonostante le 3 teste, Wes sarebbe ugualmente sexy!)

Cala un silenzio pesante nella stanza.

La ragazza che ancora stringo per un braccio non fiata. Avrà capito la situazione e si sentirà colpevole. Oppure sta pensando che potrebbe avere il campo libero se Monica se ne andasse.

Io non so cosa dire, ma non lascerò che la mia Princes possa credere a quello che vede. Non è successo niente di irreparabile, dannazione!

Cerco di capire dallo sguardo di Monica cosa sta pensando.. I suoi occhi sono fissi sui miei, le sue labbra tremolanti mi fanno capire che l’ho ferita immensamente.

C’è solo una cosa che potrebbe pensare in questo momento: Che sono un vile traditore!

Un rumore rimbomba all’improvviso creando un’eco assordante..

Monica ha lasciato cadere le chiavi a terra.

Lascio il braccio della ragazza e faccio un passo in direzione di Monica. “Posso spiegarti!” con voce rotta e con un groppo in gola cerco di trovare le parole adatte. “Non è come sembra!”

Perché questa dannata frase fa apparire chiunque colpevole??!! Io non ho fatto niente!!

Monica non dice niente, non si muove, la sua espressione shockata non è cambiata. Leggo infinita delusione nei suoi occhi silenziosi.

Ad un tratto lei fa cadere anche il pacco che aveva in mano e alla velocità della luce fugge via senza darmi la possibilità di provare a fermarla.

“Monica, aspetta!!” Io la rincorro per le scale fregandomene di essere in mutande e scalzo, ma lei è più veloce di me.

Appena arrivo per strada saltello scottandomi i piedi sul marciapiede bollente e mi fermo. “Monicaaaa!!!!!!!!!!” grido come un malato di mente sulla soglia del portone del palazzo.

E’ sparita.

Ho rovinato tutto. Ed è tutta colpa mia!!!

 

---

Nota: (*) volevo specificare che Monica fa l’infermiera. (piccolo omaggio ad ‘Incantesimo’, la serie tv che amavo fino a qualche tempo fa) ma più in là capirete il motivo della mia scelta.

Ps. Scusatemi per tutti i ‘nda’.

 

Knockin’ on Heaven’s door

-Bob Dylan-

(Bussando alla porta del Paradiso)

 

Pov Cordelia

 

Sono letteralmente immersa nell’oscurità.

Avrò dimenticato di pagare la bolletta della luce!?

“Perchè è così buio??” sbotto tra me e me ad alta voce cercando di tastare qualcosa con le mani. Mi ritrovo a toccare solo l’aria intorno a me.

Improvvisamente le luci si accendono.

Devono essere luci a comando vocale, penso.

La luminosità è troppo forte che i miei occhi hanno bisogno di un po’ di tempo prima di recuperare del tutto la vista. Così mi riparo dalla luce con una mano e cerco di focalizzare dove mi trovo..

Vedo una tenda rossa.. Sono dietro un grande tendone rosso.

Sono al circo?!!

Devo ancora abituarmi alla luce, quindi cerco di intensificare gli altri sensi..

C’è un gran baccano oltre quella tenda.

Poi ad un tratto silenzio.

Avrei una voglia matta di sbirciare per vedere che c’è dietro la tenda. Sono così curiosa!!!!!

Tutto ad un tratto, una voce ben distinta interrompe il silenzio. “Signori e Signori, è con mio grande piacere che voglio presentarvi l’ospite speciale di questa sera, alla notte degli Oscar.”

Una sola parola scandita bene mi echeggia nel cervello: Oscar??!

“Tocca a te!” mi sento dire da qualcuno dietro di me apparso all’improvviso. Non faccio neppure in tempo a chiedermi il ‘come diavolo sono finita qui?!’, che quel qualcuno aveva parlato poco prima mi spinge oltre la tenda “Un grande applauso a… Cordelia Chase!”

Vengo accolta da un caloroso applauso che mi fa allargare involontariamente il sorriso a 360°.

Oddio!! Sono su di un palco, in un teatro enorme ed intorno a me c’è una marea di gente che batte le mani. Il presentatore, che è niente po’ po’ di meno che Mel Gibson, mi si avvicina e mi prende per mano portandomi al centro del palco. “Vieni Cordelia!”

Non mi ero accorta di avere un lungo vestito lavanda così stretto in vita che per poco mi manca il respiro. Oddio! Sto per svenire!!!!

Mel (beh, visto che lui mi chiama per nome, posso farlo anche io!) è molto sexy nel suo completo scuro da presentatore. Mi viene l’acquolina in bocca!!!

Controllati Cordelia, sei davanti a più di 10 mila spettatori, non sta bene saltare addosso al presentatore!!

“Cordelia, è con estremo piacere che io ho avuto l’opportunità di premiare un’attrice brava e bella come te.”

Attrice?? Brava?? Bella?? Quest’uomo sa come adulare una donna!!!!!

Mi sento avvampare dall’emozione!! Sono in preda al panico, mi sudano le mani, il cuore è a mille..

Da un lato del palco entra una ragazza tutta sorridente sculettando nel suo abito azzurrino portando in mano, ben in vista, la statuetta dell’Oscar.

Oddio!! Non ci credo!!

La ragazza sta per porge il premio a Mel e poi lui lo darà a me. “Ed ecco..”

Mi tremano le mani!!! Potrei farla cade e romperla?

Ad un tratto la ragazza cambia rotta e mi fissa con un sorriso bellicoso sulle labbra, poi alza la statuetta e me la suona in testa..

La mia sorpresa e pari ad un oceano!! Non riesco ad impedirle di colpirmi tanto è veloce il suo gesto, ma il mio sconcerto va ben oltre il fatto che questa pezzo di oro poteva farmi un bel buco in fronte e rompermi la testa, infatti la cosa buffa è che la statuina rimbalza sulla mia nuca come se fosse fatta di plastica molle. “Ehi?!!” esclamo io, pensando che questa è completamente pazza. Vuole soffiarmi il premio cercando di uccidermi?! Qui davanti a tutti e a Mel?!

Imperterrita, la ragazza continua a colpirmi forte in testa ripetutamente. Io mi riparo con le braccia in alto “Basta!! Basta!!” Chiudo gli occhi anche se non mi fa realmente male. Mi sembra come essere colpita da uno di quei bastoni che usano i clown per far ridere.

Ed infatti tutti il pubblico sta ridendo alle mie spalle.

Accidenti!! Non sono mica il gioco ‘Acchiappa la talpa’???

Ma che fine ha fatto Mel?? Alla faccia di ‘Braveheart’!! Se la sarà squagliata! Altro che ‘cuore impavido!’

La ragazza non smette di picchiarmi ed io sono tentata di suonargliele di santa ragione se non fosse che non riesco a muovermi con questo maledetto vestito e le scarpe col tacco alto.

Poi incominciano a suonare le campane.

E’ forse domenica??! Ci sarà una chiesa qua vicino!

Oppure è questo che succede quando uno viene premiato: prima gli forano la testa con la statuetta e poi fanno suonare le campane a festa!

Qui sono tutti matti!!!!!!!!!!!!

“Cordeliaaaaaaaa….” Mi sento chiamare da lontano. E’ una voce famigliare. Molto familiare..

Apro gli occhi e..

 

Secondo voi dove sono???

Ma è logico!!!!

Nel mio letto, a casa mia.

Dove credevate che fossi???!!!!

Eh, già!! Era tutto un sogno!!!!!!! O forse un incubo dato che alla fine sono stata bastonata con un manganello per pagliacci a forma di Oscar.

Mi stropiccio gli occhi e mi costringo ad andare a vedere chi diavolaccio è a quest’ora. Anche se non so che ore sono, sento che è ancora presto per svegliarsi. Uffà!!!!!

“Arrivo, arrivo!” grido indispettita per farmi sentire da quello scocciatore che ha interrotto il mio sonno. Non so se ringraziarlo per avermi svegliato o prenderlo a pugni. Odio quando qualcuno mi forza a buttarmi giù dal letto!!

Apro la porta spalancandola con forza mostrandomi per niente bendisposta con la persona che è dall’altra parte. “Chi cavolo è che..?” non finisco neppure la frase che mi ritrovo davanti Wesley con la mano a pugno a mezz’aria intento a picchiare la mia porta.

“Hai visto o sentito Monica??” mi chiede frettolosamente e con l’affanno. Sembra preoccupato e molto agitato.

Perché lui cerca qui la sua ragazza a quest’ora del mattino?! “No. Ma non è al lavoro?”

“Oggi è il suo giorno libero.” si affretta lui a precisare. E’ nervoso ed impaziente.

Ma che è successo??! “Sarà andata a fare la spesa.” propongo io cercando di capire dalla sua faccia cosa può essere accaduto.

Ma lui non mi sta neppure ad ascoltare e parte in quarta. “No, senti.. è successo un casino!! Lei ha frainteso tutto!! Come faccio ora a spiegarle che tra me e quella ragazza non è successo niente?? Quella lì ha detto che la doccia di casa sua si era intasata ed era rimasta tutta insaponata, non potevo lasciarla gocciolare per le scale. Poi è arrivata Monica e ci ha visti ed io non sapevo che dire..”

Ho afferrato solo 3 parole chiavi dal suo discorso frettoloso ed ho fatto la mia operazione: doccia + ragazza = casino.

Mi sa che c’è stata un’altra bufera in Paradiso!!!

Ma la sua è una mania quella di cacciarsi nei guai!!! Quando imparerà a frenare la lingua??!!! Questa volta Monica gliela farà pagare caro!!!

“Wes, calmati. Non so dove sia Monica. Se vuoi ti aiuto a cercarla..”

Lui sembra riprendere colore alle mie parole di conforto, credo che sia sul punto di baciarmi i piedi “Grazie! Devo parlarle subito. Devo spiegarle..”

Mi fa così tenerezza! So quanto la ama, si capisce da come la guarda. Ma è pur sempre un uomo e gli uomini non ci capiscono un acca di tattica femminile. Devo prendere io in mano la situazione o lui è spacciato. “Si sistemerà tutto, ok? Ora, tu torni a casa e..”

“Ma non c’è a casa!!!” sbotta lui frustrato.

Io non lo sto neppure a sentire. “Vai a casa ed aspetti lì, potrebbe tornare da un momento all’altro. Io invece vado a cercarla al parco. E’ meglio se la trovo prima io, così potrò mettere una buona parola per te.” Questo è tutto da vedere! Dipende in che condizioni è lei: se ha già superato la fase: ‘Ora lo ammazzo!’, e se è passata alla fase: ‘Adesso lo casto!’ Non so quale sia meglio!!!!

Wes annuisce mesto e sconfitto “Grazie Cordy. Ti devo un favore!” abbassando la testa se ne va lentamente. Mi fa così pena!!

Ora però devo pensare alla mia amica!!! Probabilmente è sconvolta!!! Povera Monica!!

 

Sto ritornando in camera per vestirmi ma mi assale un dubbio atroce..

Torno in cucina, prendo un coltellaccio per affettare la carne (Non si sa mai!!!!) e mi dirigo in camera verso la mia probabile vittima.. Mi accovaccio per terra a fianco al letto ed alzo di scatto le coperte puntando il coltello e guardano accuratamente sotto..

Niente!!!! A parte un po’ di polvere.

Menomale!! Ora sono più tranquilla!!!

Sempre meglio controllare che sotto il letto non ci sia IT, il pagliaccio Killer!

Quel dannato sogno ha lasciato il segno!

 

Ricordando “A piedi nudi nel parco”

 

Pov Cordelia

 

Si incontrano strani tipi la mattina presto al parco. Ce n’è l’imbarazzo della scelta!

C’è chi fa footing: uomini e donne con pantaloncini attillati e cannottiere inzuppate di sudore. Che orrore!!

C’è chi porta a passeggio il proprio animale domestico: cani di ogni razza e stazza scorazzano liberi qua e là. Bisogna stare attenti perché si rischia un infarto. Ad ogni cespuglio potrebbe sbuca fuori una bestia abbaiante e poi il suo padrone corrergli dietro urlando il suo nome, tipo: ‘Huck’, oppure ‘Tucker’, o ‘Buch’, o ‘Rocky’ e roba simile per i maschietti; per le femmine ci sono nomi tipo ‘Pucci’, ‘Polpettina’, ‘Tartina’, ‘Giuggiola’.. Che fantasia!!

C’è chi cammina con un bambino scalpitante per mano.

C’è chi corre a piedi nudi sull’erba.

C’è chi..

Uno strano tipo mi si avvicina con una specie di rishoo e mi piazza un panino che puzza di formaggio sotto il naso. “Vuole un takos, signorina? Sono solo 2 dollari.”

Io arriccio il naso e faccio una smorfia. Sto per vomitargli in faccia. Io odio il formaggio! “No, grazie!” riesco a dire sforzandomi di tenere i naso chiuso ed respirare con la bocca per non odorare quella cosa disgustosa. Mi allontano alla velocità della luce dal tizio matto e dal suo panino puzzolente. Speriamo che stanotte non mi sogni nessun uomo col formaggio in testa!!

Questa città diventa ogni giorno sempre più pericolosa. Non solo perché ci sono demoni e vampiri ovunque, ma è la gente comune che fa paura!

“Monicaaaaaa..” grido io esasperata.

Dove sarà finita??? Il cell è spento ed ho perlustrato il parco da cima a fondo. A meno che naturalmente mentre io visitavo un posto, lei non si spostava in un altro con il rischio di non esserci mai incrociate.

“Monicaaaaaaaaaaaaaaa.” Siccome non è un nome da dare ad un cane, probabilmente qualcuno starà pensando che ho perso mia figlia ritenendomi una madre snaturata.

Comunque non posso mica andarmene in giro con un cartello in mano ‘Sto cercando la mia amica scomparsa. Chi l’ha vista?’ con tanto di foto riconoscitiva!!!

Non so dove altro andarla a cercare. Non posso mica setacciare tutta LA da sola!

Devo pensare positivo! Non può essere sparita del tutto.

Forse è alla ‘Angel Investigation’?!!!

Ci farò un salto. Speriamo bene..

 

Appena varco la soglia dell’ufficio di Angel, mi blocco immediatamente..

Mi trovo davanti ad una ragazza bruna e con gli occhi scuri. “Chi sei tu e che ci fai qui???” la affronto subito io usando un tono che è tutt’altro che amichevole. Questo è dovuto anche al fatto che il risveglio non è stato uno dei migliori e il sogno lo ha aggravato. Senza contare che ho passato più di 3 ore sotto il sole a cercare Monica invano..

D’accordo! Questo non è comunque un buon modo per incominciare la giornata! Non è giusto aggredire qualcuno che in realtà non sta facendo niente di male tranne che stare comodamente seduta su di una poltrona girevole non sua..

Ma mettetevi nei mie panni: Che cosa fareste se una perfetta sconosciuta entra in casa vostra e si siede alla vostra poltrona preferita facendo come se stesse a casa sua??!

Probabilmente agireste come sto facendo io!! Quindi.. tanto di cappello!

Ok, va bene! Non sono a casa mia e quella non è la mia poltrona preferita.. L’ufficio è di Angel e pure la poltrona è la sua.

Ma il concetto è sempre quello! Non sta bene introdursi in casa altrui senza essere invitati.

Quindi chi è questa qui che mi sta guardando come se fossi io la matta?? E che cosa vuole???

La ragazza in questione mi guarda socchiudendo gli occhi appena come a valutare che tipo di malattia ho per essere così aggressiva.. “E tu chi sei??” mi chiede sospettosa.

Ehi, l’ho fatta prima io la domanda!! Non stiamo giocando a ‘Indovina chi’ e io non sono Miss Scarlet di Cluedo. Al chè alzo le sopracciglia.. “Veramente sei tu quella che deve spiegarmi per prima chi sei visto che questo è il mio ufficio.” Tanto che ne sai lei che non lo è!! Come sono perfida!!!!! Ih ih ih!!

“Ma non è la ‘Angel Investigation’ questa??” mi domanda ancora lei senza rispondere alla mia domanda più che legittima.

“Sì, e allora?”

“Non dovrebbe essere Angel il proprietario?” mi fa la furbastra.

Questa qui già non mi piace. Sa troppe cose!! È una spia della Walfram & Heart??!!

Mentre mi sto scervellando di trovare una soluzione alternativa all’iniziale impulso di prenderla a calci e sbatterla fuori, per niente consona ad una signora come me.. Si apre la porta ed entra Doyle..

Doyle?? Doyle!!!! Doyle è qui??? Qui??? Ma come, quando, perché?

Sono al settimo cielo! Sono così felice che non mi rendo conto di quello che faccio.. “Doyle!” esclamo allegramente quasi urlando e senza pensarci mi butto tra le sue braccia, lo stringo forte per paura che sia tutto un altro sogno.. Che bello!!!!!!!!!!!!!! E’ vero, non è un’illusione né un sogno ad occhi aperti. Lui è qui, con me!

“Corde..lia! Mi.. stai.. stri..tolando!” tenta di dirmi lui.

Ops.. ho esagerato, vero? “Oh, scusa!” lo mollo all’istante e lo osservo bene.. Non si sa mai, meglio controllare che sia bene.

Lui però mi guarda un tantino spaventato. Poi si liscia la camicia che io gli ho stropicciato con il mio abbraccio piovra.. “Vedo che hai già conosciuto Sara!”

Sara!!!!? Chi è Sara?!!!! Non conosco nessuna Sara!! “Chi?” faccio io spaesata.

“Sara. La mia amica.” Risponde lui indicandomi la ragazza che è nella nostra stessa stanza. Me ne ero dimenticata che non eravamo soli..

Amica? Lui ha un’amica? Ha un’amica e l’ha portata qui???

Due sono le domandine che mi tartassano ora il cervello: ‘Chi diavolo e questa?’ e ‘Che ci fa con il MIO Doyle?’, sottolineo la parola MIO evidenziandola con un pennarello fosforescente giallo e catarifrangente, così si può vedere anche di notte onde evitare pericolosi incidenti del tipo: ‘Io che mi avvicino quatta quatta incappucciata con un mantello nero ed un’ascia ben affila per mozzare le teste a chi osa avvicinarsi alla mia proprietà!!’

Non che Doyle sia una proprietà ma è lo stesso MIO. Anche se lui non lo sa ancora, ma presto lo saprà e allora..

Ok, concentriamoci su un problema alla volta:

1) scoprire chi è questa nuova arrivata

2) mandarla a quel paese

3) riprendere possesso dell’attenzione di Doyle

4) ..Ops, mi ero scordata di Monica..

Riformuliamo i pensieri:

1) scoprire chi è questa nuova arrivata e mandarla a quel paese per poi riprendere possesso dell’attenzione di Doyle

2) cercare Monica

Così va meglio!

“Lei è una tua AMICA?” scandisco bene la parola ‘amica’ perché non voglio fraintendimenti di nessun tipo.. Se lui mi dice con convinzione e senza balbettare che è un’amica allora vuol dire che è realmente solo un’amica, se tentenna vuol dire che è qualcosa di più di una semplice amica.

Non tentennare, ti prego! Ti prego!

“Sì, lei è una mia amica.” Mi dice alla fine lui con decisione.

Oh, sia ringraziato il cielo!!! Non ha tentennato!!!!!!!

Trattengo a stento un sospiro di sollievo ma la sensazione di liberazione è tanta che la voglia omicida che avevo prima nei confronti di questa sconosciuta mi è passata.. “Ciao, io sono Cordelia.” E così dicendo le regalo un sorriso radioso, come a scusarmi di essere stata all’inizio un po’ scorbutica..

“Sara!” lei ricambia il sorriso.. e tutti siamo felici e contenti!

Bene passiamo al problema n. 2..

“Avete visto Monica?” chiedo io soprattutto a Doyle visto che Sara non può conoscere la mia amica..

“No. Perché?” ribatte lui.

“E’ una lunga storia. Ora devo scappare.. Ti trattieni per un po’ qui Sara?”

Lei sembra pensarci un po’ troppo alla mia domanda, poi lancia un’occhiata di sfuggita Doyle che sembra far finta di niente.. “Credo di sì.” Mi risponde alla fine.

Questa storia non mi convince! Perché ha dovuto pensarci prima di rispondere?? Tra l’altro non mi ha ancora detto che ci fa qui! Ora però non ho tempo di intervistare la nuova arrivata, ho qualcosa di più importante da fare e cioè riportare all’ovile Monica.. “Bene, a presto allora. Ciao Doyle!” e così dicendo sguscio via alla ricerca della pecorella smarrita..

“Ciao Cordy.” Sentire pronunciare il mio nome da Doyle mi provoca una stretta allo stomaco e un brivido mi scorre lungo la schiena all’improvviso..

Sarà che non ho fatto colazione! Passerò al bar qua vicino a prendermi un caffè e una sfogliatine alla crema..

Spero che tu stia bene Monica! Ho un brutto presentimento!

 

“Champagne… per brindare ad un incontro…”

- Peppino di Capri -

 

Pov Monica

 

Stupido, idiota, bastardo, figlio di…

Perché sono così sfortunata??!

Gli ho dedicato tutta me stessa, ho cambiato città, nazione, per lui, ho lasciato la mia famiglia, il mio lavoro per stare con lui, perché pensavo che lui fosse l’uomo adatto a me, perché credevo che fosse quello giusto..

Che stupida che sono stata!!!!

Pensavo che lui mi amasse almeno un quarto di quanto lo amavo io.. A quanto pare ha saputo illudermi per bene!

Incredibile come mi sono fatta incantare da un paio di promesse di amore eterno!

Lui mi ha tradito! Tradito! Tradito!! Con una bionda finta, tutta tette e ossa.. Ed ha avuto anche la faccia tosta di portarsela a letto, nel nostro letto, poco dopo che io me ne ero andata..

Figlio di..

Non riesco a crederci!

Ho speso tutte le mie lacrime, non mi resta che solo una cosa da fare..

 

Starmene seduta la bancone di un bar a prima mattina non è proprio una gran cosa, soprattutto perché a quest’ora ci sono solo gli ubriaconi cronici..

Io non sono un’ubriacona, ma in questo momento non vedo altra via d’uscita che un bel bicchiere di doppio whisky senza ghiaccio per soffocare la mia rabbia e il dolore lancinante che provo e che mi logora lo stomaco, che mi stritola e mi fa contorcere sulla sedia del bar..

No, quello è anche l’whisky. Ecco cosa accade a bere a stomaco vuoto!

Ora il barista mi sta guardando come se fossi una disperata..

Ed è esattamente così che mi sento!

Quando sono arrivata e ho ordinato il primo bicchiere, lui mi ha lanciato un’occhiata sbalordita.. Non immaginava che una ragazza come me, bella e spensierata, fosse un’alcolizzata.

Non lo sapevo neppure io!

Ora sono al mio terzo bicchierino e il locale ha preso a girarmi vorticosamente nella testa!

La cosa positiva è che il dolore si sta affievolendo, non penso più a Wes e alla sua bambola di gomma, a loro due distesi, nudi a fare..

Mi viene da vomitare..

Cosa si fa in questi casi???

Sono un’infermiera e dovrei saperlo!

Allora perché non me lo ricordo??

“Vuole un caffè signorina?” mi chiede il barista venendomi in salvo..

Magari!!!! Provo lo strano impulso di baciarlo.. Devo essere completamente andata fuori di testa!! Fortuna che mi è rimasto ancora un briciolo di buon senso e soprattutto che ho la bocca nauseata.. “Sì, grazie!” mi limito a rispondere e mi contorco le mani aspettando il mio amato caffè.

“Una bella donna non dovrebbe mai rovina il suo bel viso con delle stupide lacrime!” una voce alle mie spalle ha parlato..

Mi volto con la sedia girevole del bar e mi trovo a fissare colui che ha dato voce ai suoi pensieri senza essere interpellato.

Due occhi scuri e profondi mi osservano accuratamente come se volessero leggere nella mente. Ed io mi incanto nella loro intensità così rassicurante..

“Posso sedermi qui accanto?” mi chiede lo sconosciuto.

Io apro la bocca con l’intenzione di mandarlo a quel paese, che non sono in vena di fare conversazione con uno sconosciuto e che non sono disponibile.

..Poi penso di nuovo a Wes e alla sua scappatoia con la biondina e mi vengono di nuovo le lacrime agli occhi..

Così annuisco incapace di proferir parola.

Lui è un uomo molto alto; gli occhi a prima vista mi erano appesi neri, ora che ci faccio più caso, mi rendo conto che sono blu scuro; i capelli sono di un biondo scuro, un po’ lunghetti.

Non riesco a staccare gli occhi dal suo viso dai lineamenti così marcati: ha una fronte alta, un naso sottile e delicato, degli zigomi pronunciati.

Sembra un modello!! E’ perfetto!

Lo sconosciuto ordina uno scotch ed poi torna a fissarmi con la stessa intensità di prima.

Io non ho staccato per un momento il mio sguardo dalla sua faccia. Sono attratta dal suo fascino oscuro e misterioso…

“Come ti chiami?” mi domanda lui con quella sua voce armoniosa e sensuale che mi fa venir voglia di ascoltarlo per ore senza interromperlo.

“Monica!” mi sento rispondere. Ma sono io quella che parla??! Mi sembra di vivere la mia vita da un’altra prospettiva, come se fossi la spettatrice di me stessa!

“Monica. Un nome che deriva dal greco ‘monakhos’ che significa eremita, chi vive in solitudine.”

Una descrizione azzeccata al momento! È esattamente così che sono adesso. Sola!!!!

Il tizio misterioso si avvicina al mio viso ed io penso che voglia baciarmi..

Sento un improvviso tremito scorrermi lungo la schiena. Mi accorgo che non è paura, ma eccitazione!!!

Come faccio ad essere eccitata da uno che non ho mai visto prima d’ora e che sembra essere venuto fuori da un libro Harmony!!?

Potrebbe essere un vampiro e neppure lo so!

No, non è un vampiro visto che fuori c’è un sole che spacca!!

Ma potrebbe essere lo stesso pericoloso, forse è un maniaco a caccia della sua prossima vittima!!

Devo completamente essere sbronza per non avvertire il pericolo e non darmela a gambe!!

Invece lui si sposta e mi sussurra all’orecchio “Ho io la cura ai tuoi problemi, piccola!”

Io vorrei solo un caffè per tornare attiva e per dare a questo qui il ben servito, ma il barman sembra essere sparito nel nulla..

Ora che ci penso (fortuna che penso ancora con la mia testa!), non c’è nessuno nel locale a parte me e questo bell’imbusto.

Non mi piace affatto questa situazione!!!! Non sono per niente tranquilla!!!

La sbronza mi sta passando a furia di scervellarmi e trovare una vita di fuga..

Lo sconosciuto si alza e mi porge la mano “Vieni con me!”

Che crede che sono scema??! Solo perché ha una bella voce, un bel corpo, dei begli occhi.. pensa che io gli cada ai suoi piedi???

Involontariamente gli dò la mia mano e lui la avvolge nelle sue.. Come sono fresche!!

Ora sono certa che non sono più in me e che mi sembra di essere un burattino nelle sue mani.

Cosa mi ha fatto?? Cosa mi sta succedendo??? Perché ho questa strana sensazione di volermi fidare di lui, di volermi lasciare condurre in qualsiasi posto lui voglia portarmi??

Lui mi sta sorridendo, un sorriso magnetico e per niente normale!!!!

Eppure io mi ritrovo automaticamente ad allungare le labbra in un sorriso conforme al suo.

Chi è questo tizio? Che cosa vuole da me?

Ad un tratto lui con una mano mi accarezza una guancia, ed i miei occhi cadono su una macchia che ha all’interno del polso destro, ma non riesco bene a definire cos’è perché lui poggia improvvisamente le sue labbra fredde alle mie...

Io chiudo gli occhi e sento che le forze mi stanno abbandonando..

Sono così debole!!!

“Mooooooooonicaaaaaaaa!” un urlo mi riporta alla realtà, apro gli occhi immediatamente e con forza mi stacco dall’uomo che mi guarda ora con disapprovazione e rimprovero.

Io volto lo sguardo all’entrata del bar verso la voce che mi ha richiamato..

Oh, sia ringraziato il cielo!!! Sono arrivati i soccorsi!

 

This is the time to.. flee

(Questo è il tempo di… scappare)

 

Pov Cordelia

 

Faccio un respiro profondo e raccolgo tutto il fiato che ho in gola, poi esplodo come un razzo “Mooooooooooooooooooonicaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!”

Wow ragazzi! Che ugola!! E che urlo!!!!

Mi avranno sentito anche i morti????

È possibile!

Degno di un premio Oscar!

Ah, no! Non voglio nessuna statuetta che posso attentare alla mia vita. Mi accontenterei di un attestato di garanzia con su scritto: ‘A Cordelia Chase, miglior urlo protagonista’!

Ma ora è meglio tornare alla realtà!

Sarà il caldo, sarà che non ho dormito bene, sarà che il sogno della ragazza con la statuetta killer mi ha agitato non poco, sarò che mi sono svegliata di controvoglia, sarà che mi sono stancata a cercare la mia amica.. ma tutto mi aspettavo di vedere tranne Monica che si sbaciucchia con uno sconosciuto dopo aver litigato con Wesley neanche 3 ore fa.

Che le passa per la testa? E’ impazzita?

Vuole fargliela pagare così a Wes? Del tipo: ‘Occhio per occhio, dente per dente’?!

Non mi sembra un comportamento ragionevole e maturo da parte sua! Capisco che sia confusa, che si senta tradita, ferita, spaccata a metà…

Beh, in effetti avrebbe tutte le ragioni per essere arrabbiata con lui, ma arrivare addirittura a baciare un altro tipo…

 

Appena lei mi vede, molla il tipo e mi rivolge un’occhiata muta di ringraziamento.

Non è che il tipo in questione ha approfittato di lei? Forse lei non voleva e lui l’ha baciata con forza!

A questo punto, io marcio decisa con lo sguardo fiero e combattivo verso i due.

Il tipo alto ed oscuro mi sta guardando male con un’espressione gelida negli occhi, ma io me ne frego.

Come si è permesso di molestare la mia amica che è in un momento così fragile e vulnerabile????? Bastardo! Adesso mi sentirà..

“Chi diavolo sei tu?” è la seconda volta che oggi rivolgo questa domanda a qualcuno, solo che questa volta la mia aria aggressiva è del tutto comprensibile.

Lui non mi risponde, si limita a fissarmi intensamente con uno sguardo glaciale ed imperioso.

Crede di impressionarmi? Crede che basti uno sguardo languido e deciso per farmi cadere ai suoi piedi? Crede che sia così facile rendermi debole e servile ai suoi comandi? Crede che io abbia paura di lui?

Un brivido mi scorre lungo la schiena.. Sento puzza di pericolo!

Mi innervosisco nell’ammettere a me stessa che questo fusto non è niente male e che i suoi occhi sono davvero molto penetranti e se non fosse per Doyle probabilmente gli chiederei di farmi tutto ciò che vuole..

Questi pensieri sono più pericolosi di una pistola puntata alla testa o di un vampiro affamato con le zanne ben in vista e la bava alla bocca.

Non so cosa sia, ma c’è qualcosa di strano nel suo sguardo.. come se volesse costringermi a fissarlo.. come se volesse ipnotizzarmi..

Ora quello che mi resta da fare è evitare di pensarci e far fina di sapere esattamente cosa fare senza mostrarmi per nulla impaurita. “Andiamo via, Monica.” Faccio scivolare il braccio sotto a quello della la mia amica per aiutarla a smammare..

Sento le mie gambe molli.. Non è solo la paura ma c’è dell’altro: mi sono così sforzata di costringere il mio corpo ad ubbidire ai miei comandi che esso si è opposto fino a farmi male.. La parte più intima di me non voleva andarsene e stava per prendere il sopravvento, fortuna che il mio buon senso mi ha impedito di seguire quel lato ‘stupido’ di me. La mia razionalità ha avuto la meglio e sono riuscita a salvare tutte e due da una fine non tanto piacevole.

Monica non mi risponde e si lascia guidare come un automa. Mi aspetto e tremo al solo pensiero che lo sconosciuto ci insegua..

Invece lui resta fermo lì a fissarci mentre tutte e due ce la filiamo.

Sento i suoi occhi dietro la nuca prudermi.. Vorrei girami per guardarlo ma so che se lo faccio, siamo spacciate tutte e due!

Siamo quasi alla porta e io sto per esultare per il pericolo scampato, quando all’improvviso lo sento esclamare: “Ci rivedremo Monica.” Il suo tono di voce cupo e rauco mi fa rabbrividire..

Monica sussulta sotto il mio braccio e mi stringe un po’ di più.. Anche io ho un brivido di freddo..

Allora avevo ragione io!???? Quel tipo l’ha soggiogata col lo sguardo e stava per farlo anche con me!!!!!!!!!!!

Fortuna che sono arrivata appena in tempo e fortuna che io sia riuscita a controllarmi! Altrimenti non oso immaginare cosa sarebbe successo…

“E’ tutto ok, Monica!” la rassicuro io, vedendo i suoi occhi spalancati e spauriti.

Che cosa le ha fatto quel maniaco per ridurla così?!!!! Dannazione!

Ha bisogno di Wes adesso, di essere confortata e tranquillizzata da lui!

Ma non so se lei sia d’accordo di rivederlo così presto…

Forse è meglio se la porto a casa mia.

Ha bisogno di respirare.. e pure io…

 

 

 

Pain

(Dolore)

 

Pov Cordelia

 

Siamo arrivate al mio appartamento. Apro la porta di casa e la faccio entrare accompagnandola dolcemente a sedere sulla poltrona.

Lei si siede dritta con la schiena e guarda fisso un punto indefinito alle mie spalle.

Ho avuto davvero paura più per lei che per me stessa.

Monica non ha fiatato per tutto il cammino di ritorno, né io l’ho voluta costringere a parlare. Si vedeva che era troppo sconvolta per proferir parola.

Non so cosa sia successo tra lei e quel maniaco, di sicuro nulla di buono visto lo stato catatonico in cui si trova ora.

I suoi occhi sbarrati sembrano vedere immagini che solo lei riesce a vedere. Il respiro però è calmo e troppo controllato, un strano sintomo contraddittorio al suo stato di shock.

Sembra in trans... Come se il suo corpo fosse sulla terra e la sua mente altrove, come se la sua mente si fosse addormentata in un coma provvisorio. (Almeno spero che sia solo provvisorio!)

Devo smuoverla per farla riprendere?

Non so come farla reagire.

Devo farla reagire? O lasciarla così?

Provo a chiamarla a bassa voce per vedere se mi sente almeno. “Monica? Monica? Ci sei?” cerco di incrociare i suoi occhi e il suo sguardo si sposa piano sul mio viso scrutandomi attentamente. Mi vede ma è come se non mi vedesse, come se non mi riconoscesse...

Ha perso la memoria?

“Sono Cordelia!” le ricordo con voce lieve. Mi avrà riconosciuto?

Oddio ti prego, fa che non sia grave! Fa che..

Lei chiude gli occhi, inspira ed espira forzatamente, poi li riapre così a rilento che mi sembra sia passato un secolo. Ora essi sono diventati improvvisamente lucidi.

“Sono.. stanca..” mormora lei con voce roca, abbassa il volto e si fissa le mani in grembo.

Sia ringraziato il Padre Santo! Allora non è in coma!

È solo sconvolta!

Menomale!! Vorrei esultare dalla gioia.. (Non che ci sia qualcosa per cui esultare, ma è più confortante saperla sconvolta che in coma!) E poi, per lo meno ha ritrovato l’uso delle parole.

“Certo, capisco.” La mia voce è così melodiosa e smielata che mi sembra di trattarla coma una bambina piccola.

Si dà il caso che non so come comportarmi con lei ora. Devo mostrami dolce e comprensiva il più possibile per non farla agitare.

Non posso mica dirle: ‘Ehi, Monica riprenditi. Tira fuori le unghie ed urla la tua disperazione..’ e poi schiaffeggiarla! Non credo che un paio di ceffoni le facciano bene, ora come ora. Comunque se vedessi che questo stato di shock si prolungasse troppo, allora potrei pensare al piano B(però senza schiaffi!). Spero solo di non arrivare a tanto per farla reagire!

“Perché non vai di là e ti stendi un po’ sul mio letto? Che ne dici?” le suggerisco io cercando un pretesto per farla muovere, e le strofino un braccio per confortarla.

“No.” Un debole sussurro rauco appena percettibile esce dalle sue labbra quasi immobili e secche.

Non vuole dormire.. eppure sembra così stanca!! Perché?!

Cosa posso dirle allora? “Vuoi un bicchiere d’acqua?” Sto tirando ad indovinare visto che lei sembra aver abbandonato la sua natura loquace e sembra essersi ritirata in un convento di clausura in cui le parole sono bandite.

Mi fa paura così! E’ sempre stata una ragazza pimpante ed allegra. Vederla in questo stato mi spaventa.

Non è più lei!

Monica scuote debolmente la testa, come se quel movimento le procurasse del dolore fisico. Non mi guarda neppure più. Si limita ad abbracciarsi il corpo e a stringersi tra le sue braccia come a volersi proteggere, con lo sguardo spaurito fisso sulle sue ginocchia.

“Hai freddo?” le chiedo ancora più preoccupata ed in ansia di prima.

Lei annuisce quasi senza forze.

“Ti prendo una coperta.” E così scatto in camera alla velocità della luce per prendere la coperta dal letto e ritornare immediatamente da lei.“Ecco.” La avvolgo attorno al suo corpo coprendola per bene e molto delicatamente. Spero che questa basti a riscaldarla. Non ho una coperta di riserva.

Ma lei sembra non aver notato il cambiamento. Sta tremando…

Oh, amica mia!!!!!!!!!!!!!!!!

Senza pensare né temere in una sua reazione timorosa, mi ginocchio davanti alla poltrona e l’abbraccio.

Voglio solo infonderle sicurezza e calore. Farle sapere che ora ci sono io. E che non la lascio.

Istintivamente lei si irrigidisce al mio contatto, poi si rilassa e si lascia avvolgere dalle mie braccia.

E così scoppia in un pianto disperato..

Io cerco di confortarla con parole dolci e accarezzandole la schiena con movimenti circolari e lenti.. “Shh, è tutto a posto.. Sta tranquilla.. Tutto si sistemerà.. Non sei sola.. Ci sono io qui con te..”

Le sue lacrime, prima corpose, ora sono diventate deboli e rari singhiozzi. Si sta calmando poco alla volta.

Restiamo così per non so quanto tempo…

Mi dimentico di tutto il mio mondo accantonando in un angolo buio della mia mente le mie stupide preoccupazioni: il mio amore(forse) per Doyle, la sua amica(spero) di nome Sara, le altre Osservatrici che hanno invaso il nostro campo di battaglia, la nuova ragazza di Angel(quella col nome di una frutta! Pesca? No. Ciliegia? No. Fragola? Mi pare. ), il maniaco(il bel fusto con gli occhi scuri! Perché i cattivi devono sempre essere attraenti?)..

Devo concentrarmi solo sulla mia amica Monica. Ora devo pensare solo a lei e al suo bene prima di tutto.

Il mio pensiero si sofferma su Wesley. Sicuramente sarà ancora in pensiero per la sua Princes.

Lo so, avevo promesso a Wes che l’avrei aiutato a riconquistare la sua ragazza ma le cose si sono complicate già abbastanza.

Come farò a dirgli che forse è meglio che per il momento lei rimanga qui?

Lei non è in grado di affrontare la sua già precaria relazione con Wesley. Lui le ha giù causato del dolore involontariamente.. E lei, dopo l’esperienza appena vissuta, non può rischiare di scottarsi di nuovo, soprattutto non a causa sua. Lei lo ama troppo e penso che questo sia un altro fattore da aggiungere al perché del suo crollo emotivo.

Per questo credo che sia più salutare per lei riprendersi con moderazione e in assoluta tranquillità, senza pressioni e senza altri grilli per la testa.

Mi dispiace per Wes perché so che lui la ama davvero e che farebbe di tutto per lei, per proteggerla.

Ma ora Monica ha bisogno di staccare la spina.

Non avrei voluto mai dirlo.. Ma è meglio che tutti e due restino separati per un po’.

 

 

That’s my girl.. take off the hands!

(Quella è la mia ragazza.. giù le mani!)

Pov Wesley

 

Cordelia è pazza!

Se pensa che io le lasci Monica senza lottare.. beh, allora si sbaglia di grosso!

Lei è mia. È mia.

Mia. Mia. Mia…

Mia.

Perché io sono suo.

Ho bisogno di lei, di sentirla vicino, di sentirla mia, di amarla e sentirmi amato da lei. Solo da lei.

Solo lei.

Lei.

La mia Monica, il mio tesoro, il mio cuore, la mia Princes.

Lei è il mio respiro, la mia essenza vitale, i miei sogni, il mio presente ed il mio futuro.

Lei è tutto per me!

E non posso vivere senza di LEI.

 

Amore mio, potrai mia perdonarmi???

Sto venendo a prenderti e ti riporterò a casa.. A casa nostra.

Mia e tua.

 

Sono quasi arrivato all’appartamento di Cordelia e sono senza fiato..

Non crederà che mi sia bastata una spiegazione breve e riduttiva per telefono per farmi desistere dal rivolere la MIA ragazza con me?!

Salgo le scale frettolosamente con affanno facendo i gradini tre alla volta per arrivare prima.. Sono troppo impaziente di rivedere la mia Princes.

La amo e la rivoglio.

Chiaro???

Sono di fronte alla porta di Cordelia e, senza aspettare di riprendere fiato, suono ripetutamente il campanello una, due, tre, quattro volte..

“Apri subito la porta Cordelia, o la butto giù a calci!” le urlo io da dietro la porta ancora chiusa.

Se pensa di far finta di non essere in casa allora aspetterò qui fuori la porta fino a quando non si deciderà ad aprire. Mi accamperò qui e non dormirò fino a quando lei non mi avrà fatto entrare. Suonerò il campanello fino a farla diventare sorda. Urlerò fino a farmi sentire anche all’Inferno.

Sono un po’ fuori di me!

Abbastanza, direi!

E mentre mando a quel paese il Creatore della porta, delle maniglie, delle chiavi, dei lucchetti.. La porta in questione scricchiola e si apre appena facendomi intravedere l’ingresso della casa di Cordelia..

Appena mi accorgo dello spiraglio di luce, cerco di spalancarla subito ma scatta la catenella dorata che mi impedisce di aprirla del tutto.

Dannazione!! Maledetto anche l’Inventore delle catenelle!!

Che cavolo significa???

Cordelia sbuca con la testa dalla fessura e mi guarda con un’espressione seria e arrabbiata.

Mi vuole far paura? Vuole rimproverarmi?

Beh, è tutto tempo e fiato sprecato! Non sono qui per sentire le sue lamentele, né le sue prediche, né tanto meno per sbollire la sua rabbia.

Voglio solo la MIA ragazza!

Subito!!!

Sono esasperato!

“Aprimi subito, Cordelia. O non risponderò delle mie azioni.” Le ringhio io contro come un animale inferocito ed in gabbia. Cerco di far leva con i piedi tirando dei calci alla porta e poi provo a sfondarla con una spallata, però senza successo.

Non avrei mai immaginato di minacciare di entrare in casa di qualcuno senza essere invitato!

Mi sento proprio come un duro! Sono tipo.. James Dean!!?

Ecco cosa fa la forza dell’amore.. e della disperazione!

Cordelia trattiene la porta con entrambe le mani facendomi opposizione “Tu non entrerai in casa mia con questo atteggiamento così aggressivo e scorbutico..”

Al chè io sbuffo per poi tirare un sospiro di rassegnazione..

Purtroppo per me, non sono James Dean e neppure un duro. Non sono in grado di sfondare una porta né di minacciare qualcuno, tanto meno una donna visto che sono un gentiluomo.

Se riporto la mia natura pacifica in superficie, forse potrò ottenere qualcosa con le buone maniere (prima di passare seriamente alle cattive!). Faccio un respiro profondo recuperando un po’ di dignità da Osservatore conciso e contenuto. Ma quando torno a fissare la padrona di casa (per nulla ospitale!), Cordelia mi appare risoluta e decisa sulla sua posizione, il chè mi fa andare di nuovo in bestia.

“Dov’è Monica??” sbottò ancora io a denti stretti e guardandola in cagnesco.

Non mi sembra di essere tornato tanto calmo!

Lei stinge gli occhi riducendoli a due fessure “Monica sta bene. Adesso è meglio che tu te ne vada.”

“Nemmeno per sogno! Voglio vederla. Chiaro?” Ribadisco io senza fare una piega e senza muovermi.

Non mi scollerò da qui neppure se dovesse passare un uragano o scoppiare un’apocalisse!

Cordelia alza il mento in segno di sfida “Ma lei non vuole vedere te.”

Cosa?

Lei non vuole vedermi!??????

Quelle parole mi hanno fatto un male pazzesco. Come se qualcuno mi stesse perforando il torace con un trapano e mi stessero puntellando un chiodo nel cuore..

Un nodo alla gola mi sale e mi blocca il respiro.. Deglutisco a fatica e riprendo la mia aria da finto duro con fatica maggiore.. “Non me ne frega un cazzo, io devo vederla. Adesso.”

Non posso arrendermi. Non voglio arrendermi. Non senza aver tentato in tutti i modi..

Sento che gli occhi si stanno velando di lacrime di dolore trattenuto...

Cordelia sospira tristemente. Ora c’è un velo di dolcezza nel suo sguardo “Senti, Wes, Monica ha bisogno di riposo.” Sta cercando solo di rabbonirmi! Mi sta parlando con troppa ed infinita calma per infondermi veramente quella tranquillità di cui ho bisogno.

Io voglio solo che si decida ad aprirmi per...

Lei continua con il suo tono indulgente “La potrai vedere solo quando..”

Ed io naturalmente non la lascio neppure finire di pronunciare la frase che subito l’aggredisco “So io di che cosa ha bisogno la MIA ragazza. Fatti da parte, Cordelia.” Sto letteralmente sbraitando e purtroppo me ne rendo conto.

La mia solita ed immancabile aria composta e razionale ha lasciato il posto alla consapevolezza di essere ormai passato alla fase: ‘Chi tocca la mia ragazza, è morto!’.

Al diavolo la razionalità!

E’ abbastanza comprensibile essere furioso vista la situazione in cui mi trovo. Giusto?

Come caccio faccio a mantenermi calmo, pur sapendo che sono ad un passo dalla mia Princes, eppure non posso vederla??

“Wes, non credo che..” lei continua a mantenere i nervi saldi ma io non sono nel suo stesso stato..

Al chè io non ci capisco più niente e riprendo a urlare come un ossesso “Me ne fotto di quello che credi tu. Aprimi! Aprimi! Aprimi!” e così dicendo (o meglio gridando!), batto i pugni alla porta facendola sussultare all’indietro.

“Smettila subito di gridare o qualcuno ci sentirà e chiamerà la polizia.” mi richiama lei sconvolta e spaventata dal mio comportamento sconsiderato e violento.

Ops! Ho esagerato?

Mi sa di sì!

Non sono mai stato un tipo tanto prepotente e dovrei chiederle scusa.. Ma sento che se non entro e non vedo subito Monica, andrò in escandescenza.

“Calmati.” Mi ripete Cordelia sconcertata dalla mia reazione così impulsiva.

“Io. Sono. Calmo..” Replico io scandendo bene le parole, ma la mia aria contraddittoria la dice lunga.

Lei alza le sopracciglia e sbatte le palpebre, guardandomi senza farsi convincere dalla mia falsa apparenza.

In effetti non riesco a convincere neppure me stesso!

A questo punto sento che potrei mettermi a piangere da un momento all’altro per la disperazione. Così passo dall’aggressività alla pietà “Ti prego ho bisogno di sapere se sta bene.” Se vuole sono pronto a mettermi in ginocchio e a strisciare per terra fino a baciale i piedi.

Fantastico! Sono passato da essere James Dean per poi finire ad essere ‘Il Gobbo di Notre Dame’.

La sto letteralmente supplicando.

Penso che lei abbia capito che sono al limite, ho il volto distrutto dalla sofferenza, è un dolore sia fisico che mentale e mi sta uccidendo. Così lei raddolcisce lo sguardo “Starà bene.”

Credo di avere gli occhi ancora più lucidi e di stare lì lì per dar sfogo a tutto il mio dolore e al rimpianto di non riuscire a raggiungere la mia Princes a pochi metri da me. “Io la amo così tanto che..” mi interrompo ed abbasso la testa perché non voglio che mi veda così... Sono patetico, vero?

“Lo so.”

Non è la sua ammissione che non mi colpisce più di tanto visto che so che lei sa dei miei sentimenti verso Monica, quello che mi fa alzare il viso e riportare i miei occhi nei suoi, è il modo in cui ha pronunciato quelle 2 parole. Quando siamo di nuovo occhi negli occhi, resto così sorpreso nell’apprendere l’intensità del suo sguardo che capisco tutto..

Lei si sente responsabile della mia sofferenza! Lo leggo dai suoi occhi che anche lei sta soffrendo, come se percepisse il mio dolore e lo facesse suo.

“Credimi, è meglio per tutti e due se ve ne stiate lontani per un po’. Per schiarirvi le idee.” Cordelia fa fatica a pronunciare quelle parole.

Penso che abbia ragione, ma io non cedo comunque. Non ancora.. “Io non ho bisogno di schiarirmi le idee, so benissimo cosa voglio. Voglio solo lei. Cordelia, ti prego..” le parlo con voce calma e tenue.

Vedo dalla sua espressione che è tentata di aprirmi la porta, è dilaniata dal senso di colpa, ma comunque alla fine la vedo scuote la testa. “Vorrei poterti accontentare Wesley. Non sai quanto mi dispiace mandarti via. Ma lo sto facendo per il bene di entrambi. Cerca di capire...”

Sono esattamente quelle parole così sincere e veritiere che mi fanno comprendere finalmente che Cordelia non è una mia nemica. Lei non vuole tenermi lontano dalla donna che amo. Lei vuole solo proteggere Monica. E so anche che è in grado di farlo, forse più di me in questo momento.

Ed è così che.. Mi arrendo. Sospiro pesantemente e pronuncio le mie ultime parole, le più importanti “Dille che l’amo.”

Lei annuisce tristemente “Lo farò.”

Così con un cenno della testa, la saluto. Poi mi volto e me ne vado.

 

Amore mio! Non ti sto abbandonando.

Tornerò.

..Ed allora, non ti lascerò mai più.

Non ti farò soffrire, mai più.

Staremo insieme, per sempre.

Te lo prometto. Princes.

Resisti.

Io ti amo, amore mio.

 

The rainbow after the storm

(L’arcobaleno dopo la tempesta)

 

 

Pov Maggie

 

Appena sono tornata in albergo e Carol mi è corsa incontro con mille domande sulla serata appena trascorsa, ed io ho accontentato la sua ovvia curiosità, cercando però di sorvolare su alcuni fatti irrilevanti..

“Allora, ricapitoliamo: Ieri sera sei uscita per andare da tua cugina e farle la paternale, come al tuo solito! Dopodiché, visto che Tania ha la testa dura come l’acciaio, peggio della tua, e non sei riuscita a smuoverla di un millimetro riguardo la faccenda ‘Non si può amare un vampiro!’; sei andata da Angel per fare a lui la paternale, sperando che un vampiro di 200 anni potesse essere più intelligente e giudizioso rispetto ad una ragazza di 20 che vive la vita spensieratamente, come è giusto che sia a quell’età! ..E così tu e Mr. Canini affilati siete entrati così in confidenza che ti sei addormentata sul suo divano!” mi domanda tutta intrigante la mia amica Carol. Sento un velo di malizia nella sua voce. E’ più astuta di quanto credessi!

 

Ecco come si sono svolti effettivamente i fatti:

Ieri sera, furiosa come non mai, sono andata effettivamente da Tania per illuminarla, anzi diciamo proprio svegliarla a suon di urla, sulla sua assurda idea e convinzione di voler allacciare un rapporto amoroso con un certo vampiro.

D’accordo, si tratta comunque di un vampiro particolare, con l’anima, il che è già meno spaventoso rispetto alla norma. Ma si tratta pur sempre di un vampiro!

Purtroppo mia cugina, che è impazzita, non ne vuole sapere proprio di darmi ragione, anzi si ostina a volersela cavare da sola.

E secondo lei, io che dovrei fare?? Stare a guardare mentre lei si fa succhiare l’anima da un mostro?

D’accordo, Angel non è proprio un mostro (anche se lo è stato tempo fa), ma neppure è un mortale e tecnicamente beve ancora sangue.

In ogni caso Tania, che è brava a capovolgere le situazioni a suo favore, ha rigirato la frittata! Se n’è uscita di nuovo con la storia di Mike e mi ha accusato di non riuscire a dimenticare il mio passato doloroso e per questo di essere troppo asfissiante e possessiva nei suo confronti.

E’ logico non poter soffocare completamente le lacrime su un avvenimento che ti ha segnato tutta la vita. Ed è più che normale voler proteggere una persona cara.

Sta di fatto che io mi sono sentita così oppressa dal quel ricordo straziante che sono scappata via in preda ad una crisi di pianto. Ero così fuori fase che correndo sono finita chissà dove e non mi sono accorta nemmeno del vampiro che mi stava davanti e che aveva un’idea ben precisa sul da farsi. Io mi sono sentita impotente e sfinita, la paura iniziale ha lasciato il posto alla resa, così.. ho ceduto.

La mia assurda decisione di farla finita in quel modo però è stata bruscamente interrotta dall’avvento di un altro vampiro. Un vampiro che mai mi sarei aspettata di vedere correre in mio aiuto.

Dopodiché non ricordo più niente.

Quando mi sono svegliata, la mattina dopo, cioè oggi, mi sono ritrovata in un letto di una casa che in un primo momento non ho riconosciuto. Ero ancora frastornata quando il proprietario si è fatto vivo e tutte le tessere del puzzle si sono composte a formare il quadro completo della situazione.

Ero nel letto di Angel!

Come si dice.. ‘Parli del vampiro e spuntano i canini!’

 

Oggi è il terzo giorno che siamo a LA e già ce ne sono successe di tutte i colori!

Tra la scoperta della nuova fissa di mia cugina verso un certo vampiro, il museo delle mummie, la nuova minaccia e la mia recente esperienza con la morte.. Andiamo di bene in meglio!!!!!!!!!!!!!

Non pensavo di dirlo ma: aveva ragione Carol! Era meglio starcene a Sunndydale, una sola apocalisse non sarebbe stata niente in confronto a tutto questo!

Senza contare che ora Carol mi sta facendo il terzo grado sulla nottata che ho trascorso con Angel, visto che la mia iniziale versione censurata non l’ha convinta neanche un po’.

 

Ripenso alla sua ultima frase che mi ha lasciato un tantino stizzita “Non siamo entrati in confidenza.” Le chiarisco io per l’ennesima volta “Ci siamo solo riscoperti essere d’accordo su determinate cose.”

“Per esempio?” insiste ancora lei.

“Beh, cose normali.” Ribatto io con un’alzata di spalle, e me la filo allungando il passo. Prima arriviamo all’ufficio di Angel per continuare le ricerche e prima questa conversazione, che sta prendendo una brutta piega, finirà.

Sfortunatamente la mia carissima amica non sembra della mia stessa opinione. Infatti mi rincorre e passa al contrattacco “Tipo?”.

Io sbuffo.. Che cosa le posso dire? Che ho avuto una vita ingiusta ed ora vivo di sensi di colpa? Che questa notte ho passato il segno ed avuto un disperato desiderio di morte? Che per questo mi sono fatta quasi mordere da un vampiro? Che però Angel mi ha salvato? Che lui mi ha capito più di chiunque altro? Che ora non penso più di essere la sola che deve affrontare una dura realtà? Che non tutto è solo bianco o nero, ma che ci sono mille sfumature nella vita quotidiana?

Se le dicessi tutto ciò, Carol si preoccuperebbe inutilmente e non mi lascerà mai più da sola per paura che faccia qualche altra pazzia. Quindi è meglio trovare un argomento neutro sul quale soffermarsi.. “Tipo.. ehm.. Il caffè!” esulto io quasi con un aria vittoriosa per aver trovato una scappatoia. Ok, fa un po’ pena la scusa del caffè ma è la prima cosa che mi è venuta in mente. E dopotutto è vero che abbiamo parlato anche di caffè, in un certo senso!

“Il caffe!” Mi ripete Carol scettica e prossima alle risa.

Non l’ha bevuta vero???! Scommetto che non riuscirò a convincerla tanto facilmente che quella è l’unica verità che posso darle!

Ad ogni modo, devo cercare di essere più decisa e avere un’aria noncurante per darle l’impressione che in fin dei conti non mi importa niente di quello che potrebbe pensare lei o chiunque altro su questa storia. “Esatto! Il caffè.” Confermo sempre io.

“Ma lui non beve solo sangue?!!!!” mi domanda la mia amica troppo ficcanaso e fin troppo acuta d’osservazione in certe occasioni particolari da non tralasciare niente al caso. Quando Carol vuole, sa essere molto perspicace! Ed è per questo che nel consiglio lei è la miglior ‘Osservatrice’ che osserva tutto nei minimi particolari.

Come posso uscire da questa storia indenne senza lasciarle il minimo sospetto che possa aver nascosto qualcosa? Mi serve una giustificazione plausibile “Sì, ma.. ehm.. sa anche apprezzare un buon.. caffè!” Non le sto proprio mentendo, potrebbe anche essere vero che ad Angel piace il caffè. Spike amava le cipolle fritte, quindi perché Angel non potrebbe amare il caffè?!!!

Carol sembra pensarci un attimo sulla mia risposta non tanto convincente. “Ok, se lo dici tu!” ..poi però riparte all’attacco.. “E avete parlato tutta la notte di.. caffè?!”

Oddio! Mi sta facendo venire il mal di testa! “Certo che no! E poi non abbiamo parlato per tutta la notte..” le faccio notare io con aria seccata.

A questo punto lei spalanca gli occhi e mi lancia un’occhiata elettrizzata e maliziosa “Perché, che altro avete fatto?!!”

Ma non è possibile?????? Non molla mai! Sono stanca delle sue assurde insinuazioni. Insomma!! “Abbiamo dormito!” borbotto io irritata dalle sue allusioni al quanto inimmaginabili.

“E non è successo nient’altro?!”

“Ma che altro poteva succedere?” sbotto io a voce alta, quasi gridando. Ma si rende conto di quello che sta pensando????? E’ assurdo!!!

Al chè lei coglie la palla al volo e mi rinfaccia la sua opinione senza scomporsi e senza vergogna “Beh, che ne so, tra due persone del sesso opposto ci sono tante cose che possono succedere..”

Ed è qui che io esplodo.. “O santo cielo, Carol! Stiamo parlando di me e Angel, non di due persone conosciutesi per caso in un bar e che hanno passato la notte insieme. Voglio ricordarti che io sono pure fidanzata e che lui è un vampiro con un’anima instabile. Anche se avessimo voluto, non avremmo potuto..”

“Quindi ci hai pensato?!” il suo sorriso però non sparisce, anzi diventa più marcato e malizioso.

“A cosa?” le chiedo ancora esasperata. Anche se so esattamente che cosa intende dire, non voglio darle la soddisfazione di vedermi capitolare.

“A voi due insieme!”

Io mi blocco improvvisamente. Faccio un respiro profondo e ricaccio fuori l’aria. È la tecnica di rilassamento che uso quando sono sotto pressione, ed in questo esatto momento è proprio così che mi sento. E siccome non voglio commettere nessun crimine (visto che in questo momento la mia reazione impulsiva sarebbe strozzare la mia amica), è meglio soffocare l’istinto omicida che ora mi supplica di mettere a tacere la mia morale ferrea.

Altri respiri profondi.. e.. Ok. Ora mi sento meglio!

 

Ammetto che mi piacerebbe avere un ragazzo più presente nella mia vita (visto che Fabien è lontano mille miglia e si è fatto sentire solo una volta in 3 settimane), vorrei un uomo su cui poter sempre contare, che mi dia sicurezza, protezione.. questo non vuol dire che penso che il candidato perfetto per me sia Angel.

Anche se la mia opinione nei confronti di Angel è cambiata radicalmente (in realtà non l’ho mai considerato un mostro, ma all’inizio non mi convinceva del tutto la sua buona fede), questo non vuol dire che sarei pronta a buttare all’aria i valori in cui ho sempre ceduto: la famiglia e la lealtà.

Ed anche se per un attimo (soltanto uno, lo giuro!) ho pensato che Angel sa essere molto dolce e premuroso, ho scartato immediatamente a priori l’idea di noi due insieme.

È vero che lui mi è stato di grande aiuto, che mi ha capito, mi ha confortato, mi ha donato speranza, resta il fatto che i vampiri non rientrano assolutamente nei miei canoni. Soprattutto dopo quello che mi è successo in passato… Inoltre sarei un’ipocrita se pensassi a lui dopo il litigio avuto con mia cugina proprio su questo fatto.

A parte questo, in un universo parallelo, se mai dovessi provare un’attrazione per lui (vorrei sottolineare ancora meglio la precisazione ‘Universo parallelo’), non potrei mai fare un torto a Tania e soffiarle il ragazzo (anche se spero sempre che presto lei torni in sé e mi dica che ha cambiato idea e che si è innamorata di un comune mortale).

Quindi… la mia risposata alla domanda di Carol è:

“Tu sei pazza! Tu sei completamente pazza proprio come Tania! Allora mettiamo in chiaro questo punto una volta per tutte: IO NON ANDRO’ MAI A LETTO CON UN VAMPIRO! MAI!”

“Mai dire mai!” ..e così dicendo Carol mi stizza l’occhio.

Mi arrendo! E’ inutile parlare con lei, a volte sa essere così testarda!!!!! “Invece io lo dico: MAI! M. A. I. Chiaro?” le ho scandite bene le lettere???! Speriamo abbia capito che non scherzo affatto!

Alla fine lei sbuffa e sembra arrendersi “Contenta tu!”

“Certo che lo sono!” concludo io annuendo.

 

I’m looking for you…

(Ti sto cercando…)

 

Pov Wesley

 

Annegare il dispiacere buttandosi a capo fitto nel lavoro è l’unico modo per dimenticare i propri guai e sopravvivere.

Quanto mi piacerebbe scoprire chi ha inventato questa grande cazzata!!

Come si fa a sopravvivere quando ti vengono meno tutte le certezze che avevi a questo mondo?!

Come si fa a dimenticare quando ti viene portata via l’unica persona che dava un senso alla tua vita?!

Come si fa a trattenersi quando vorresti solo spaccare tutto e gridare fino a scoppiare?!

Come si fa ad andare avanti quando senti che non c’è posto per te nel mondo?!

Come si fa quando sai che vorresti solo chiudere gli occhi e smettere di pensare?!

…Quando vorresti solo cessare di esistere.

Sono un povero stupido, idiota, incapace…

 

Ora mi trovo qui, nell’ufficio di Angel.. (che tra parentesi è un pochino stretto per tutte queste persone! Devo ricordarmi di dirgli che qui si incomincia a soffocare!)

Come stavo dicendo.. Sono nell’ufficio di Angel, seduto per terra (eh, già! Non ci sono nemmeno tante sedie!), intento a sfogliare polverosi e puzzolenti libri ammuffiti per capire e raccogliere altre informazioni sulla nuova minaccia che incombe in questa momento su LA e quindi sul mondo.

In teoria dovrei leggere attentamente ogni singola parola di questo volume che ho in mano (il vecchio Wes lo farebbe senza esitazione), purtroppo però sono ben lontano da quello che ero una volta…

 

Sono cambiato! Non so se in meglio o in peggio.

L’unica cosa che so è che non faccio altro che pensare a quello che mi è successo con Monica.

Oh, Monica!

La mia Monica!

La mia Princes!

Era la mia ragazza...

Come mi manca!!!!!!!!!!! Mi manca terribilmente!

Chissà che cosa sta facendo in questo momento!

 

Lei e Cordelia non si sono fatte vedere oggi. (C’era da aspettarselo!)

Gli altri non mi hanno chiesto niente; credo che abbiano capito subito che non sono dell’umore adatto per parlarne. Si vede dal modo in cui sono entrato in ufficio, dal mio sguardo segnato e cupo, dall’aura negativa che aleggia su di me che non sono in vena di discorsi lunghi oggi.

Solo Doyle si è spinto a chiedermi se andava tutto bene ed io gli ho risposto brevemente ed in tono freddo con un secco ‘sì’.

Non mi sentivo e non mi sento pronto a parlare del mio dolore con nessuno. Non perché non mi fidi dei miei amici, ma perché fa ancora troppo male. Il solo ricordo mi distrugge!

 

Quanto vorrei averla qui con me! Anche soltanto per sentire la sua presenza rassicurante e confortante.

Invece se n’è andata.

Io l’ho lasciata andare via.

Senza poter far niente.

So che non risolvo niente piangendomi addosso, ma non riesco a trovare pace nel mio cuore straziato dal dolore per la sua perdita.

Lei era diventata una costante nella mia vita quotidiana. Era la mia unica vera gioia, la mia ragione di vita.

Il mio tutto.

Ed ora non ho più niente. Non mi resta che questo vuoto intorno a me.

Ed ho paura.

Paura di non poter più riuscire a sopravvivere senza di lei.

Ho solo il suo ricordo, impresso a fuoco nel mio cuore, che mai più andrà via…

Il suo viso dolce, le sue labbra sempre sorridenti, i suoi occhi luminosi e vivaci, la sua voce suadente e accogliente.

Solo riflessi di una vita passata… e conclusa.

Almeno per il momento..

Perché so che non devo cedere allo sconforto, so che un giorno lei tornerà da me. Me lo sento!

Non può finire tutto così, per uno stupido malinteso.

Io l’amo e non mi arrenderò mai senza prima combattere.

Gliel’ho promesso!

 

“Conosci la canzone di Mariah Carey, ‘Butterfly’?” esclama Maggie tutto ad un tratto, interrompendo così il silenzio in cui eravamo tutti avvolti.

5 paia di occhi la fissano senza capire… (cioè Doyle, Sara, Angel, io e Carol.)

Ma lei resta con la testa abbassata, sempre intenta a leggere il suo libro. “Dovresti ascoltarla attentamente, Wes.” Continua a dire Maggie senza scomporsi più di tanto.

Non capisco! Ce l’ha con me??!!!! Sono un pochino stupito!

In realtà anche gli altri sono rimasti senza parole.

“Perché?” le chiedo allora io, non riuscendo ad arrivare al nocciolo della questione. Che cosa centra questa cantante pop con il tizio-minaccia che stiamo cercando?!

“Potrebbe essere utile per avere indizi su Malik?” ipotizza Doyle anche se molto titubante ed abbastanza scettico in proposito.

“Mariah Carey è una mutante?” esclama con enfasi Sara quasi gridando.

Tutti si voltano a fissare lei.

Mutante? Chi ha parlato di mutanti?

Subito Doyle tossisce forzatamente, quasi a voler zittire la sua amica impulsiva. Al chè Sara sembra arrossire e torna a sfogliare le carte che stava esaminando sulla scrivania. “Dice così, per dire!”

Non me la raccontano giusta questi 2! E’ come se nascondessero qualcosa. Indagherei volentieri se solo ne avessi il tempo e la forza di accollarmi altri casini. Purtroppo al momento sono già occupato a risolvere i miei, ho già fin troppi problemi per conto mio.

“Muta-che???” chiede con voce stridula Carol allarmata. “Esistono gli X-men?”

“Chi è questa Maria?” domanda Angel del tutto ignorante in materia cantanti.

Maggie alza il viso per incontrare i nostri volti. “No, non centra niente con Malik. Era solo un mio parere musicale.”

I miei occhi stralunati continuano a scrutarla. Lei se ne accorge e mi sorride gentilmente, poi mi strizza l’occhio “Fidati!” Dopo torna a concentrarsi sul libro.

Tutti siamo rimasti confusi da questa strana conversazione.

“Non mi sembra il momento di esprimere opinioni riguardanti futili canzoni.” Borbotta Angel tra sè, stizzito dalla sua scarsa conoscenza della musica contemporanea.

Dopo pochi secondi anche gli altri alzano le spalle sospirando e tornano al loro lavoro.

Invece io resto ancora dubbioso sul senso di quello che voleva dirmi Maggie..

Ma ce l’aveva con me??! Sono curioso di sapere come e perché quella canzone che ha nominato Maggie mi possa essere utile. Credo che dovrò fare un giro al supermarket nel reparto CD prima di tornare a casa.

“Comunque a me piace di più la canzone ‘When you believe’ di Mariah Carey e Whitney Houston. Direi che è appropriata allo stato attuale delle cose!” ci chiarisce Carol esprimendo il suo immancabile ottimismo.

Mi sa che ha ragione lei!!!! Ci vorrebbe un miracolo!

 

How could this happen to me?

- Simply plan -

(Come è potuto succedermi questo?)

 

Pov Wesley

 

Dopo 8 ore di lavoro incessante, non abbiamo risolto niente.

Niente di niente, non c’è neppure una virgola riguardante il nome Malik sui libri che abbiamo consultato e sfogliato.

Questo significa 2 cose: o il nome è sbagliato, o che è un nuovissimo demone appena creato.

Insomma, ancora niente di buono!

Angel dice che per ora non possiamo fare granchè e quindi è inutile continuare le ricerche se barcolliamo ancora nel buio.

Abbiamo bisogno di un indizio concreto, una pista da seguire. Non possiamo continuare ad andare a zonzo, senza sapere dove andare cercare.

In questo momento io sto tornando a casa con in mano un pacchettino che contiene la fonte di un possibile antidolorifico. Sono ansioso di scoprire come una canzone possa aiutarmi. Ma se Maggie mi ha suggerito di ascoltarla allora vale la pena fare un tentativo.

Rigiro tra le mani la sorgente ancora oscura che mi potrebbe dare sollievo e raggiungo la porta del mio appartamento.. che è inaspettatamente socchiusa a malapena…

C’è qualcuno in casa mia.

Ci mancava solo questo!

Un ladro?!

Un assassino?!

Un mutante? (Chissà se esistono davvero gli X-men?)

Un demone paludoso corneiforme velenoso?

Oggi sono stato troppi sui libri! Sto perdendo il senso della realtà!

Il problema è che nella realtà di Los Angeles tutto è possibile!!!!

Con cautela e senza fare troppo rumore cerco un modo per assalire l’intruso e colpirlo di sorpresa… Quatto quatto schiudo la porta cercando di non farla scricchiolare, il giusto indispensabile per entrare di soppiatto in casa mia.

Sento un fruscio proveniente dalla camera da letto.

Devo stare attento, potrebbe essere armato.

Accidenti! Non ho niente con cui difendermi. Devo procurarmi anche io un’arma.

Mi dirigo verso la cucina con passo felpato.. (Oddio! Mi sembra di vedermi in una scena di un film giallo al rallentatore!!!)

Non voglio fare rumore, quindi escludo di aprire i cassetti scricchiolanti e le ante dei pochi mobili che arredano la mia scarna cucina. (Monica mi ripeteva sempre di metterci un po’ d’olio. Ma io non l’ho mai fatto. Ora come ora il suo consiglio mi sarebbe tornato utile.)

Valuto in rassegna cosa potrei usare come arma.. L’unica cosa che mi salta all’occhio è la scopa.

Beh, sempre meglio che niente!

Metto sul tavolo il cd appena comprato così lentamente e delicatamente che ci impiego quasi un minuto a poggiarlo sul tavolo. (Non per fare il tirchio, ma mi è costato 20 dollari e non voglio che si rompi in una possibile e probabile colluttazione con l’intruso.)

Prendo la scopa in mano tipo mazza da baseball e mi avvicino ad incontrare il tipo che probabilmente mi sta svaligiando casa..

Purtroppo per lui, e per fortuna per me, non troverà un granché da rubare visto che non ho niente di valore.

A meno che non sia un amante di libri antichi e non cerchi qualcosa di particolare e molto raro.

Purtroppo per lui, e per fortuna per me, non ho i libri in camera da letto.

A meno che..

Sono quasi arrivato alla porta…

Mi appiattisco al muro con la mazza-scopa in mano e pronto a colpire alle spalle il nemico.

Sbircio accuratamente per vedere la posizione precisa di dove si trova l’intruso nella stanza e… nello scorgere la sua figura longilinea e famigliare quasi mi prende un infarto!

 

Sono paralizzato!

Non riesco a respirare!

Non sento più battermi il cuore!

Non mi arriva sangue al cervello!

Aiuto! Aria!!! Soffoco!!!!!

 

La scopa mi cade dalle mani inavvertitamente.

Sono fermo come un baccalà, con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati…

La presenza che avevo sentito ed intuito appena entrato si gira sussultando ed allarmata dal rumore improvviso. Poi, quando i suoi occhi color nocciola si riflettono nei miei, la tensione iniziale sparisce e sembra rilassarsi istantaneamente. Riesco perfino a scorgere un accenno di sorriso ma questo è subito sostituito da un’espressione dura e glaciale che mi fa più paura di qualunque altra sua reazione.

“Mo..ni..ca..” So di stare balbettando ma non riesco a spiccicare parole di senso compiuto neppure nel mio cervello. Mi sembra essere andato in folle! Sono diventato un pezzo di legno rigido che ha messo radici nel pavimento!

Sto sognando?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ti prego, fa che non sia un sogno!!!!!!!!!!!!!

La mia principessa è tornata!!!!

 

“Non ti preoccupare, me ne vado via subito!” mi dice lei con tono distaccato e duro.

Ed è così che il mio sogno si frantuma in mille pezzi tramutandosi in un incubo che assomiglia di più alla realtà.

Allora non è qui per fare pace!

Dandomi le spalle, lei è ritorna a riempire un borsone con degli indumenti sparsi sul letto.

Il nostro letto!

I suoi vestiti!

Ora capisco cosa sta facendo!

Sta mettendo la parola fine alla nostra storia senza lasciare traccia del suo passaggio nella mia vita.

Pensa davvero che traslocando si risolva tutto?

Pensa davvero che una maglia o un rossetto possano cambiare quello che c’è stato tra noi?

Pensa davvero che basta un colpo di spazzola per dimenticare, per cancellare i giorni più belli della mia vita, quelli trascorsi insieme a lei?

Il dolore iniziale che mi impediva di respirare si sta trasformando in qualcosa che non avevo previsto.. Sento la rabbia assalirmi, il sangue scorre velocemente nelle mie vene..

Sono furioso con il Fato perché è lui il colpevole di tutto questo!

Faccio un passo avanti e poi un altro.. Devo far evaporare la rabbia perché essa non mi serve a niente in questo momento. Faccio dei respiri profondi e cerco di rilassarmi. Almeno ci provo, visto che sarebbe più facile e meno doloroso ingoiare una spada!

Con voce risoluta e determinata cerco di impostare il discorso in maniera ragionevole “Monica, dobbiamo parlare!” Spero che non abbia notato quanto tremo al solo pensiero di una sua probabile risposta negativa. Stringo le mani a pugno..

“Non ho niente da dirti!” mi risponde seccamente lei, senza voltarsi neppure per guardarmi negli occhi.

Non può pensare che la lasci andare per la seconda volta senza darle una spiegazione, senza giustificarmi “Io sì.” Le dico duramente, quasi a volerla aggredire con le parole.

Insomma! Sono anch’io una vittima! Sono la vittima del destino crudele che ci ha voluto separare. E sono disposto a tutto purché lei mi dia una seconda possibilità.

Sto soffocando la voglia che ha di prenderla tra le braccia e baciarla fino a farle capire che l’amo.

Mi faccio forza comunque e le vado accanto “Ascoltami..” cerco di farla girare verso di me, ma lei appena sente le mie mani sfiorarle le braccia, si scosta bruscamente lanciandomi uno sguardo di fuoco.

“Non mi toccare!” mi urla con la rabbia negli occhi ed anche un sentimento che non avrei mai pensato di poterle far provare: il disprezzo.

Deglutisco a fatica ed abbasso lo sguardo. Non riesco a guardare quegli occhi che tanto amo ma che ora loro mi detestano. Sento il suo odio gremire nell’aria carica di tensione e fluire dentro di me.

Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo.

Non mi devo arrendere! Devo farle capire in tutti i modi che non ho nessuna intenzione di perderla! Sono ostinato, questo è vero! Ma la rivoglio con me, a tutti i costi.

Rialzo la testa coraggioso e determinato a sfidarla. Lei mi fissa con il volto di pietra, anche se riesco perfettamente a percepire ancora la sua ira.

Raccolgo tutte le mie energie per fronteggiare la sua collera e cerco di sperare fino alla fine.

Non devo avere paura dei miei sentimenti!

“Monica, io ti amo! Questo lo sai, vero?” le dichiaro, sentendo di essere arrivato al limite della sopportazione dell’angoscia e della disperazione.

Alla mia ammissione, i suoi occhi, che fino a quel momento erano pieni di rancore ed amarezza, si riempiono di lacrime luccicanti “Io non so più niente. E sinceramente non me ne importa più!” Si asciuga con i palmi in uno scatto di rabbia le lacrime e chiude la borsa velocemente piena di suoi abiti.

Mi fa male vederla così, ma questo vuol dire che non è vero che non prova più niente per me. C’è una ancora speranza! Devo farcela! “Come puoi dire questo? Come puoi aver dimenticato quello che c’è stato tra noi in soli 2 giorni?” Ho bisogno che lei faccia uno sforzo per darmi la possibilità di sperare in un futuro prossimo, in una rappacificazione.

Monica torna a guardarmi e questa volta non c’è rabbia nei suoi occhi ma dolore, infinito dolore.. “A volte basta poco per cancellare qualcosa che in realtà non c’è mai stata!”

Io rimango di sasso a queste sue parole cariche di amarezza, dettata dalla delusione e dal rancore. “Cosa dici?! Senti, se è per la storia di quella ragazza, non devi preoccuparti. Non c’è stato niente tra noi, assolutamente niente. Era solo venuta a chiedermi se poteva farsi la doccia qui perché la sua era fuori uso.. E’ assurdo, lo so. Ma è la verità! ..E quando sei entrata tu, hai frainteso.. Monica, credimi.. ti prego..” la sto letteralmente supplicando ma non me ne vergogno. Se serve affinché lei torni da me, mi butterei anche dalla finestra per provarle che dico il vero e sono disperato. Con un gesto veloce, la prendo per le braccia cercando di avere un contatto con lei, per sentirla in qualche modo più vicina a me.

Le ho detto tutta la verità, deve credermi!

Ma ancora una volta lei si scansa violentemente, sembra che non abbia sentito una sola parola “Non ti devo più niente, Wesley. Ti ho dato tutta me stesse e tu mi hai spezzato il cuore.. Ora devo recuperare i brandelli della mia vita e ricominciare tutto da capo.” La sua voce si fa sempre più fievole.. “Senza di te.” Aggiunge in un sussurro.. Così prende la sua borsa a tracolla e si avvia verso la porta sotto il mio sguardo atterrito e smarrito.

Io rimango fermo lì, al bordo del letto, con la mente offuscata e sconvolto da una sua parola che mi ha spezzato ancora una volta il cuore..

Mi ha chiamato Wesley! Da quando ci siamo messi insieme non l’ha più fatto.

È quasi arrivata all’uscio, quando io le corro dietro velocemente, prima che possa andarsene via definitivamente, e le parlo ancora per fermarla “Monica, io non voglio perderti..” Sono disperato! Non so che fare! Sembra irremovibile! Non vuole neppure ascoltarmi!

Lei si blocca ma resta comunque di spalle “Tu mi hai già perso.” Mi comunica lei con voce fredda.. Ad un passo dalla soglia.. Ad un passo dalla fine.

Non so più che dire, che fare per farle cambiare idea… Tutte le convinzioni iniziali che mi facevano ragionare positivamente su una possibile e probabile riunione sono fallite miseramente.. Non ho più certezze, non ho più speranze. “Monica! Non può finire così.. Monica..” sento le lacrime insinuarsi ne miei occhi e ho la vista annebbiata dalla sofferenza fisica e psichica.

“Addio Wesley.” Sono queste le sue ultime parole prima che la veda sparire giù per le scale.

Io resto immobile a fissare il punto in cui lei se n’è andata. “Princes..?” sussurrò con voce tremante.

Nessuno mi risponde.

Lei ormai è lontana.

Lontana da me.

Per sempre.

Lacrime silenziose scendono dai miei occhi, fluide e pungenti. Sono aghi che mi puntellano il viso, insaziabili e strazianti.